I Rondos spagnoli 2

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TATTICA INDIVIDUALE

JUAN SOLIVELLAS VIDAL

I RONDOS SPAGNOLI 2 L’EVOLUZIONE DEI RONDOS TRADIZIONALI PER INDIRIZZARE IL POSSESSO PALLA

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L’AUTORE

Juan Solivellas Vidal Allenatore Uefa B

Juan Solivellas Vidal, allenatore Uefa B (classe 1983) originario di Palma di Maiorca, è attualmente allenatore dei Pulcini del Calcio Padova. Deve la sua passione calcistica al padre, allenatore di serie C, dal quale ha imparato le basi di questo sport. Ha iniziato la carriera come allenatore nel settore giovanile della società spagnola di C2 Ferriolense Calcio seguendo gli insegnamenti di Alex Calero, ex giocatore di serie C e attuale allenatore della Prima squadra del Ferriolense. Dopo il trasferimento in Italia nel 2011 ha continuato ad allenare lavorando in diverse società come Bassanello Guizza, Albignasego e Cittadella, fino ad approdare al Calcio Padova. Collabora inoltre con Mad Football Camp, organizzazione che realizza camp estivi per ragazzi con allenatori professionisti.

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PREFAZIONE

Prima di tutto vorrei dire che è un piacere scrivere questa prefazione per Juan, con cui ho condiviso tantissime ore dedicate al calcio. Condividere in famiglia la passione per il calcio ci ha permesso di trascorrere tanto tempo ad approfondire le diverse metodologie. Sicuramente, fra noi due, Juan è sempre stato quello che ha cercato di studiare ed evolvere di più la metologia spagnola e posso dire che, fra le persone che conosco, è una di quelle che la conosce e ne sa trasmettere meglio le caratteristiche. Quando mi ha parlato del progetto di questo e-book sui rondos direzionati, ho pensato subito che si sarebbe trattato di un argomento molto interessante per tutti gli allenatori, un’evoluzione dei rondos tradizionali che permette alla squadra di migliorare non solo la tecnica individuale e il possesso palla ma anche di trovare una direzione per il possesso, assegnando un ruolo ad ogni giocatore. Penso che i rondos direzionati siano esercitazioni fondamentali per la creazione di un possesso palla che permetta alla squadra di porre le basi per rendersi pericolosa per gli avversari. Queste esercitazioni permettono anche di approfondire ogni ruolo, facilitandoci il compito di insegnare le caratteristiche di ciascuna posizione. In questo e-book troverete un’evoluzione qualitativa dell’esercitazione simbolo del possesso palla, il rondo, che vi permetterà di approfondire la metodologia che ci ha permesso di creare tanti giocatori pensanti e completi. Un saluto a tutti i mister italiani e buon lavoro! Nicolás García Solivellas Allenatore settore giovanille RCD Mallorca

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INTRODUZIONE

Il regolamento ci permette di inserire undici giocatori in campo al fischio d’inizio: è necessario lavorare per far sì che ognuno di questi giocatori, dal portiere all’attaccante, sia partecipe di qualsiasi situazione che si presenti in partita. Coinvolgere il portiere rendendolo parte attiva della costruzione di gioco dal basso, insegnare ai giocatori a ricoprire più di un ruolo, rendere i ragazzi consapevoli del loro compito e aiutare la squadra sia in fase difensiva che offensiva, qualunque sia la loro posizione in campo, ci porterà ad essere competitivi in gara e formativi in allenamento. A questo scopo è necessario utilizzare esercitazioni che pongano i ragazzi in situazioni molto simili a quelle che si presenteranno in partita. Potremmo quindi proporre sessioni di allenamento che avvicinino progressivamente i giocatori alle realtà di gara, partendo dai rondos e proseguendo con le situazioni semplificate in spazi ridotti che, un po’ alla volta, verranno ampliati fino ad arrivare alla partita finale, dove si realizzeranno tutte le condizioni di gioco affrontate in precedenza. I rondos direzionati ci serviranno per impostare una direzione al nostro gioco, aiutando gli atleti a capire come e quando variare la scelta sfruttando l’ampiezza anziché verticalizzare verso la porta. In questo scritto viene presentata un’evoluzione dei rondos tradizionali, i quali avevano come obiettivi il miglioramento della tecnica individuale, la collaborazione fra compagni e il possesso palla. Con i rondos direzionati continueremo ad allenare tutti gli obiettivi precedentemente elencati ma con l’aggiunta di due ingredienti: la direzione di gioco e il ruolo del giocatore. Aggiungendo questi due fattori saremo in grado di stimolare i giocatori a comprendere i movimenti e i compiti relativi ai vari ruoli, consentendo ai più piccoli di sperimentare nuove posizioni e ai più grandi di specializzarsi, trovando nel tempo la collocazione in campo più idonea alle proprie caratteristiche.

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CAPITOLO 2

I RONDOS DIREZIONATI

In questo scritto, oltre ai rondos classici per migliorare il mantenimento del pallone, vengono proposti anche rondos direzionati nei quali l’esercizio segue una direzione di gioco e i giocatori hanno la possibilità di migliorare il possesso del pallone rivestendo il ruolo che di solito ricoprono in partita. Un’evoluzione di questo tipo di esercitazioni ci permette di migliorare i movimenti della squadra e il suo possesso palla, lo scambio di posizioni fra giocatori e la collaborazione con il portiere in fase di creazione dell’azione, oltre a molti altri concetti che verranno affrontati nelle esercitazioni. Uno degli aspetti più importanti su cui possiamo lavorare è lo scambio di posizioni fra giocatori: questo permette di liberare uno spazio che verrà occupato da un compagno che potrà ricevere libero da marcature. L’evoluzione rispetto al concetto di smarcamento del singolo è quello di sincronizzare i movimenti dei giocatori in modo da liberare gli spazi per poi occuparli in un secondo momento, creando quindi spostamenti organizzati e dando ordine alla nostra manovra. I rondos direzionati serviranno a far comprendere ai giocatori quando, come e perché effettuare questo tipo di movimento.

2.1 - COME SCEGLIERE I RUOLI DEI RAGAZZI Nelle diverse annate e rose che ci troveremo ad allenare incontreremo vari profili di giocatori: offensivi, difensivi e misti. Per le loro caratteristiche, i nostri atleti si adatteranno meglio a un ruolo o a un altro. L’allenatore deve trovare al giocatore la posizione che meglio si adatti alle sue caratteristiche e che, allo stesso tempo, dia un equilibrio alla squadra. La scelta del ruolo dovrà tenere in considerazione la tecnica individuale, la tattica individuale e le caratteristiche fisiche del giocatore.

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4 CONTRO 2 CON PARTENZA DAL PORTIERE: 4-3-3 MEZZO OPERATIVO

Gioco di posizione

DURATA 15 minuti

OBIETTIVI • Movimenti di smarcamento • Verticalizzazione • Ampiezza • Possesso palla • Costruzione • Intercetto

MATERIALE • 4 cinesini • 2 casacche • Alcuni palloni

PREPARAZIONE Area di gioco: 10×10 metri Giocatori: 5 + 1 portiere Numero di serie: 2 da 6 minuti con 1’ 30’’ di recupero passivo tra le serie

ORGANIZZAZIONE

Creare un campo di 10×10 metri. Dividere i giocatori in due squadre, quattro senza casacca contro due con la casacca. Sistemare i giocatori senza casacca come nell’immagine: all’esterno del lato in basso parte il portiere, all’interno del quadrato i due difensori e all’esterno del lato in alto il mediano. I due giocatori con la casacca fungono da difensori all’interno del quadrato. Palla al portiere per l’inizio dell’esercitazione.

DESCRIZIONE

• L’esercitazione inizia con palla al portiere, che cerca di giocare verso uno dei due difensori • Entrambi i difensori devono cercare lo smarcamento, simulando movimenti per 24 / Juan Solivellas Vidal


l’uscita del pallone, cioè si devono allargare in ampiezza portandosi oltre i lati esterni del quadrato • Il mediano, di conseguenza, si abbassa entrando all’interno del quadrato per creare un’altra linea di passaggio frontale e per un’eventuale marcatura preventiva • Quando il portiere mette in gioco il pallone, i tre compagni, insieme allo stesso portiere, devono mantenerne il possesso cercando di indirizzarlo verso la parte alta del quadrato (linea di meta) senza farsi intercettare la palla dai due difensori in casacca

REGOLE • • • •

All’interno del quadrato deve esserci sempre almeno un giocatore senza casacca I due difensori con la casacca non possono uscire dal quadrato per recuperare il pallone Quando la squadra senza casacca supera la linea di meta guadagna un punto Se i due difensori con la casacca riconquistano la palla devono cercare di guidarla all’esterno dell’area di gioco per guadagnare un punto • I passaggi devono sempre transitare all’interno del quadrato • Il rondo è continuativo: quando si realizza un punto il gioco non si ferma e si continua a mantenere il possesso del pallone

VARIANTI

1. Limitare il numero di tocchi 2. Cambiare le dimensioni dell’area di gioco in base all’età dei giocatori

TEMI PER L’ALLENATORE

• Sono necessari coordinazione nei movimenti e il giusto tempismo da parte dei giocatori quando il portiere ha il pallone • I giocatori non devono forzare la verticalizzazione • Curare la collaborazione difensiva • I movimenti nella descrizione sono consigliati ma va lasciata ai giocatori la libertà di trovare le migliori soluzioni, adattando i movimenti al posizionamento dei difensori I rondos spagnoli 2 / 25


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