Condominio Sostenibile & Certificato marzo 2018

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB/ Trento - Virginia Gambino Editore - Viale Monte Ceneri 60 - Milano

PERIODICO DI INFORMAZIONE SUL MONDO DEL CONDOMINIO

ANNO 5 - NUMERO 23 - FEBBRIAO / MARZO 2018 www.casacondominio.net

CONDOMINIO LE SCELTE GIUSTE PER LA SALUTE DELLA CASA E DEL PORTAFOGLIO

SOSTENIBILE

e

RISCALDAMENTO LA BOLLETTA SI DIVIDE COSÌ

CERTIFICATO

BONUS CASA COME CEDERE IL CREDITO D’IMPOSTA

VERDE CON GLI SGRAVI GREEN SI SALVA ANCHE LA CITTÀ

Da sinistra, il progettista Andrea Sabattini, Fabrizio Florini e Alessandro Zanarini - Climart Zeta Bologna

VIESSMANN

Nuovo e smart (scalda il giusto e fa risparmiare)



N. 23 FEBBRAIO / MARZO 2018

EDITORI@LE

IL VERO PROBLEMA? CI SONO TROPPI SOLDI

È

un paradosso, d’accordo. Eppure vale la pena di riflettere sulle notizie, dettagliate, che arrivano dal Fitd, cioè il Fondo interbancario di tutela dei depositi, l’organismo che vi risarcisce fino a 100mila euro nel malaugurato caso che la vostra banca fallisca. Secondo il Fitd, dunque, gli italiani accumulano sempre più liquidità sui conti correnti. Mentre il sentiment più diffuso della gente è di insoddisfazione, come dimostrano anche i risultati elettorali, gli italiani hanno conti in banca sempre più gonfi. Al di là delle opinioni e delle polemiche contano i numeri. Eccoli: i depositi fino a 100mila euro (per titolare di conto corrente, non per famiglia) ammontavano alla fine di giugno 2017 a

578 miliardi di euro. Tutti soldi immobilizzati e, ripetiamo, non di imprese che se ne servono per la loro attività, ma di famiglie. La cifra segna un aumento del 4,8% rispetto al giugno del 2016. Ma, quello che è ancora più notevole, è un incremento del 44% rispetto al dicembre del 2007. E questo nonostante l’Italia sia stata colpita da una delle peggiori crisi finanziarie ed economiche. Una montagna di soldi. Ma se vi sembra enorme questa cifra, sappiate che è in difetto: il Fitd, infatti, rappresenta solo 173 banche. Sono le principali, d’accordo, ma non comprende il mondo degli istituti di credito cooperativo, molto diffusi soprattutto nei piccoli centri. L’aumento dei depositi sui conti corren-

ti si legge in due modi. Primo, la crisi economica ha causato tanti problemi, ma non ha svuotato i salvadanai di tante famiglie. Secondo, le stesse famiglie italiane hanno soldi da spendere, ma non li impiegano. Né per investimenti finanziari (azioni, fondi, Buoni del Tesoro), ma neppure per il bene che sta loro più a cuore: la casa. Quasi l’80% delle famiglie italiane possiede un immobile e una buona parte di questi si trova in un condominio. Ma invece di rivalutare il proprio immobile rendendolo meno energivoro, cioè di una classe energetica migliore, le famiglie preferiscono pagare una bolletta del riscaldamento più salata e far dormire i soldi sul conto. Dove, oltretutto, si svalutano. D’accordo, l’inflazione è quasi zero, e probabilmente rimarrà molto bassa a lungo. Ma è altrettanto vero che anche solo l’1% di inflazione l’anno su un capitale di 100mila euro significa che 12 mesi dopo quella cifra si è svalutata a 99mila euro. E l’anno successivo, per la stessa ragione, il salvadanaio si riduce a 97mila 900 euro e così via: è l’effetto dell’inflazione, seppure minima. Insomma, c’è un gap culturale. Quando deve acquistare un’auto (spesa media 2030mila euro) un italiano impiega settimane in meticolose ricerche e comparazioni. Ma se gli dicono di spendere molto meno e ottenere un guadagno o, meglio, un risparmio di centinaia di euro l’anno in riscaldamento lo stesso soggetto sbuffa e non se ne cura. Vai a capire.

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CONDOMINIO LE SCELTE GIUSTE PER LA SALUTE DELLA CASA E DEL PORTAFOGLIO

SOSTENIBILE

e CERTIFICATO

Periodico di informazione sul mondo del condominio Anno 6 - Numero 23 - Febbraio / Marzo 2018 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l. Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. condominio@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Consulente editoriale / Editor Consultant Stefano Lavori / stefano@vgambinoeditore.it

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SOMMARIO EDITORIALE IL VERO PROBLEMA? CI SONO TROPPI SOLDI........................ 1 DOMANDE & RISPOSTE LE SOLUZIONI DELL'ESPERTO.............................. 4

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SICUREZZA LA LINEA VITA SALVA ANCHE I CONDÒMINI........................... 8 STORIA DI COPERTINA VIESSMANN PREZZO PICCOLO, CALDAIA GRANDE.................................... 10 PRIMO PIANO ASCENSORI UN GETTONE PER UNO NON FA MALE A NESSUNO.............. 14 MANUTENZIONE ASCENSORI NELLA GIUNGLA DI NORME MEGLIO UN IMPIANTO SICURO....................................................................................... 16 NEWS NOTIZIE DAL MONDO DEL CONDOMINIO........................................... 17 MANUTENZIONE EDILIZIA LIBERA ECCO I LAVORI AMMESSI................... 18 ECOBONUS RIQUALIFICARE CASA (SENZA SPENDERE)............................. 22 PROFESSIONI MARY POPPINS IN CONDOMINIO.......................................... 24 IDEE LA RIFORMA È DA RIFORMARE............................................................. 26 DIRITTO & ROVESCIO RETRIBUZIONE AMMINISTRATORE MA QUANTO MI COSTI..................... 28 SPECIALE MCE GHIACCIO BOLLENTE IN CONDOMINIO................................................... 30 BAXI LA TECNOLOGIA SCALDA IL CONDOMINIO........................................... 38

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ATAG IL GENERATORE FA LE PREVISIONI DEL TEMPO............................... 40 FOCUS VERDE TERRAZZI E GIARDINI IL CONDOMINIO CHE SALVA L'AMBIENTE............. 42 REPORT CONDOMINIO OK FINALE LIGURE C'È ANCORA UN MARE DI LAVORO DA FARE................... 44 SIRE UN RISPARMIO CON I FIOCCHI............................................................... 47 SAILPOST ADDIO CODE ALLO SPORTELLO.................................................... 48 18

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Risponde l’esperto di condominio Umberto Anitori

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LA VOSTRA POSTA

L'ASCENSORE SEGRETO Derby in cortile Come faccio da anni ho affittato per la stagione estiva, tramite agenzia, un appartamento in un centro residenziale di oltre 500 unità immobiliari. Lo scorso anno, per la prima volta, è capitato che alcuni ragazzi (e non solo) la sera si mettessero a giocare a pallone nel parcheggio comune, creando rumore e con possibili danni alle auto. Ho provato a intervenire educatamente, ma in modo inurbano mi è stato risposto che non essendo proprietario non posso parlare. Che cosa posso fare per evitare il disturbo, perché il posto mi piace e non vorrei essere costretto a rinunciare a questa località? A.G. via e-mail Recentemente ho richiesto allo studio del mio amministratore di condominio una copia del libretto matricolare dell’impianto ascensore. Successivamente, sono stato convocato allo studio per ritirare alcuni documenti, redatti a verbale, che ho letto, sottoscritto. Ma in relazione alla richiesta del libretto dell’ascensore, l’amministratore ha scritto a verbale che per ottenerla avrei dovevo fornirgli la normativa vigente che lo consente. Di fatto, mi ha negato la copia. A questo punto chiedo se posso chiedere una copia del libretto ascensore e, in caso affermativo, in virtù di quale normativa. Uliano S., via e-mail L’amministratore è depositario e custode di tutta la documentazione condominiale, la cui proprietà è di tutti i condòmini, che hanno il diritto di libero accesso. Pertanto, dietro specifica richiesta all’amministratore, possono prenderne visione ed estrarne copia previo rimborso spese. In relazione ai documenti giustificati la legge di riforma

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del condominio (220/2012), nell’articolo 11 il rif. 1130 bis cita testualmente: «I condomini e i titolari di diritti reali o di godimento sulle unità immobiliari possono prendere visione dei documenti giustificativi di spesa in ogni tempo ed estrarne copia a proprie spese».

L’inquilino a tutti gli effetti subentra nei diritti e nei doveri del proprietario. Quindi, magari attraverso l’agenzia immobiliare potrebbe preventivamente interessare l’amministratore, che nel caso si dovrebbe attivare per far cessare gli abusi, accertare se effettivamente è vietato giocare nel


Vivo all’ultimo piano di un condominio con numerosi balconi, alcuni dei quali privi della copertura del tetto e, pertanto, esposti agli agenti atmosferici. Dopo dieci anni dall’acquisto il vicino del piano sottostante, con il quale sono in buoni rapporti, mi ha fatto presente l'esistenza di infiltrazioni-trafilaggi d’acqua attraverso la pavimentazione del balcone in

confermato che l’infiltrazione è risolta, ma che gli spoiler non preservano sufficientemente il suo balcone dall’acqua piovana in discesa dai muri e dalle doghe perimetrali del mio. Ora mi chiedo, non avendo il mio balcone una copertura sin dalla fase progettuale e, quindi, visibile da tutti i condòmini anche in fase d’acquisto, e avendo risolto doverosamente la problematica dell'infiltrazione, sono tenuto anche a limitare la naturale discesa dell’acqua piovana da parti condominiali esposte con il relativo pagamento degli interventi necessari? Allego una foto. M.P., Milano

a mancante o cattiva manutenzione di qualche struttura, ma eventualmente a un difetto di costruzione, anche se mi sembra che sia impossibile evitare che l’acqua piovana scorra sui muri perimetrali, così come sulle doghe della ringhiera e di lì scenda al piano sottostante.

occasione di pioggia o neve. Mi sono reso conto di un difetto dell’impermeabilizzazione e ho provveduto a far sigillare il perimetro del pozzetto di scarico, a installare coperture parapioggia sui muri perimetrali e a stendere, come primo tentativo, una vernice impermeabilizzante su tutta la superficie piastrellata. Verificata la soluzione del problema, ho effettuato a mie spese la tinteggiatura del solaio balcone e del muro perimetrale interno del vicino. Oltre alla tinteggiatura ho chiesto all'artigiano, per raggiungere il miglior risultato possibile, di provvedere anche all’applicazione di alette/spoiler rompigoccia sui lati del solaio-balcone. A distanza di circa un anno il vicino mi ha

L’intervento da lei effettuato per evitare le infiltrazioni sul balcone del condomino sottostante è pienamente riuscito, tanto che lo stesso vicino ammette che non ci sono più le infiltrazioni. Quale proprietario del balcone soprastante lei è tenuto alla manutenzione dello stesso e quindi bene ha fatto a ripristinare tutte le possibili cause di infiltrazione che potrebbero derivare da parti di sua proprietà. L’apposizione di alette rompigoccia è «un di più» per maggior tutela del condomino. Rimane comunque pacifico che lei non è responsabile della manutenzione delle parti comuni, quali i muri perimetrali. D’altro canto, la discesa di acqua piovana sui muri e sulle doghe della ringhiera non è dovuta

costretto ad accendere dei radiatori elettrici per non soffrire il freddo e per evitare che i dipendenti si rifiutino di venire al lavoro per mancanza di riscaldamento. Come possiamo fare per risolvere questo problema, che mi sembra contro ogni principio di economicità? A.L., via e-mail

parcheggio e, qualora i rumorosi giochi continuassero, potrà rivolgersi alla polizia locale o ai carabinieri, che dovranno intervenire a tutela della quiete pubblica.

Dove cade la goccia

Ma che freddo fa Nel palazzo dove ho lo studio professionale, pur avendo installato i contabilizzatori di calore, la maggioranza ha deciso di accendere il riscaldamento dalle 11 alle 23. Così la mattina, quando apro lo studio, sono

L’installazione della termoregolazione e della contabilizzazione del calore presuppone un utilizzo del riscaldamento ottimale per tutti i condòmini. Quindi, fermo restando il limite massimo delle ore di accensione, ciascun condomino deve essere messo in condizione di utilizzare al meglio

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Risponde l’esperto di condominio Umberto Anitori

LA VOSTRA POSTA

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l’impianto di riscaldamento. Qualora il condominio insistesse nella determinazione di accendere nelle ore che non coincidono con il suo utilizzo, mettendola di fatto nella impossibilità di usufruire del riscaldamento a pieno, può pretendere che sia attivato il servizio anche alla mattina, ricorrendo se necessario anche a un’azione legale.

Ne basta uno per convocare l’assemblea

Eredità in comunione

L'amministratore è tenuto a convocare l'assemblea entro 30 giorni dalla richiesta anche di un solo condomino interessato all'adozione delle deliberazioni volte all’efficientamento del condominio. La richiesta deve contenere l' indicazione del contenuto specifico e delle modalità di esecuzione degli interventi proposti. In mancanza, l'amministratore deve invitare senza indugio il condomino proponente a fornire le necessarie integrazioni. È una norma introdotta dal 18 giugno 2013 con l'entrata in vigore della riforma del condominio - legge n. 220/201.

Insieme ai miei tre fratelli abbiamo ricevuto in eredità da uno zio una palazzina composta da sei appartamenti e due negozi a piano terra. Il notaio ci ha detto che si è costituita una comunione e che dobbiamo nominare un amministratore. Vorrei sapere quali sono gli obblighi dei partecipanti alla comunione e se l’amministratore può essere uno di noi. C.R., Cremona In effetti è necessario nominare un amministratore, che può essere uno dei partecipanti alla comunione, ovviamente se in possesso delle competenze necessarie. Ciascun partecipante deve contribuire nelle spese necessarie per la conservazione, per il godimento della cosa comune, per l’eventuale messa a reddito e nelle spese deliberate dalla maggioranza a norma delle disposizioni di legge.

Quanti condòmini sono necessari per far richiesta di convocazione dell'assemblea per deliberare su innovazioni inerenti il risparmio energetico? E che tempi sono previsti? Alessio S., via e-mail

I gradini della ripartizione Il nostro condominio non possiede una apposita tabella per le scale. Ma dobbiamo effettuare la manutenzione dei pianerottoli e, appunto, delle scale. L’amministratore ci ha detto che in questi casi si divide la spesa al 50% per i millesimi di proprietà e il 50% in base

all’altezza del piano: non abbiamo deliberato perché non sappiamo come sono considerate le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere a tetto e i lastrici solari al fine del calcolo per la manutenzione e ricostruzione delle scale. T.U., Fidenza Per quanto riguarda la parte ripartita in base a millesimi, le cantine e il resto, hanno già un valore che considera la loro destinazione. Al fine del concorso nella metà della spesa da ripartire in base al piano si possono considerare come piani simili agli altri o l’assemblea può decidere di attribuirgli un valore convenzionale, come recita l’articolo 1123 del Codice civile, sempre che non siano di proprietà e/o di uso comune.

Cambio d’uso a maggioranza Nel condominio in cui abito abbiamo due locali a piano terreno (ex lavatoio ed ex locale caldaia) in disuso: nessuno li utilizza per lavare e la caldaia è stata

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SPORTELLO DI CONSULENZA PER IL CONDOMINIO dismessa e sostituita con impianti autonomi. I due locali potrebbero essere accessibili direttamente dall’esterno e diventare un garage per quattro auto. Altri quattro posti potremmo recuperarli nel giardino comune, così ogni appartamento avrebbe un posto per la vettura nel condominio. L’amministratore, uno dei condomini, sostiene che si dovrebbe cambiare la destinazione d’uso sia dei locali che del giardino. È possibile deciderlo a maggioranza? Alfio Bella, via e-mail Sì, è possibile. Infatti, per soddisfare esigenze di interesse condominiale l'assemblea, con un numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell'edificio, può modificare la destinazione d'uso delle parti comuni. Anche questa è una norma introdotta dal 18 giugno 2013 con l'entrata in vigore della riforma del condominio - legge n. 220/2012. Ovviamente, l’assemblea dovrebbe anche approvare le eventuali spese per l’adeguamento degli immobili alle nuove utilizzazioni, oltre le spese per le modifiche catastali e le norme di utilizzo dei posti auto interni ed esterni.

Gli esperti di Condominio rispondono alle tue domande • RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA • CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE

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Giochi sospesi nel parco Nel mio condominio abbiamo un giardino che è adibito e attrezzato a parco giochi per bambini. Poiché vivo con mia moglie e i miei figli, entrambi sposati, sono in altre città, e quindi non utilizziamo il parco giochi, volevo sapere se rinunciando al diritto di utilizzare lo spazio verde posso evitare di partecipare alle spese di manutenzione. Tiziano B., Sassari No: non si può, rinunziando al diritto, sottrarsi al contributo nelle spese per la loro conservazione. Lo prevede il III comma, articolo 1118 del Codice civile.

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IDEE UTILI PRIMO PIANO XXX SICUREZZA Giovanni Manni

LA LINEA VITA SALVA ANCHE I CONDÒMINI

L'

Inail, l’Istituto di assicurazioni per gli incidenti sul lavoro, non ha dubbi: «Le cadute dall’alto rappresentano circa un terzo degli incidenti mortali sui luoghi di lavoro». Dall’analisi dell’Inail emerge, inoltre, che il 65% di questi incidenti avviene nei cantieri o dai tetti. Più precisamente, l’Istituto ha stabilito che nel complesso delle cadute dall’alto, per il 30,8% dei casi l’incidente è avvenuto da tetti o coperture di edifici. Insomma, il tetto è necessario, così come la successiva manutenzione della copertura. Ma basta il buonsenso per comprendere che salire su in cima a un edificio per cambiare qualche tegola o installare un’antenna è molto pericoloso. Meglio prevenire Per fortuna si può facilmente evitare di precipitare a terra: basta che sia presente un dispositivo anticaduta. È un sistema semplice, formato da almeno due punti di ancoraggio, uniti da un cavo in acciaio inossidabile in tensione. Con una linea vita installata, gli operatori possono lavorare, agganciati al cavo di sicurezza, senza timore di cadere al suolo. Il sistema

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è, oltretutto, obbligatorio per legge (D.L. 81/2008, Testo unico sulla sicurezza sul luogo di lavoro). Ma la linea vita deve essere installata correttamente, secondo le normative che ne assicurano una perfetta funzionalità. E se così non avviene? «L’amministratore di un condominio e gli stessi condòmini rischiano, in caso di incidente, un procedimento penale per lesioni o addirittura per omicidio colposo», spiega Giovanni Manni, direttore commerciale di Eurocert, organismo di certificazione che verifica, tra l'altro, anche l'efficenza delle linee vita. Va precisato che Eurocert è un ente terzo: non ha interesse di parte nella valutazione della regolarità di un impianto. Non opera nel campo delle installazioni, ma valuta la corretta installazione e il mantenimento nel tempo dei requisiti di sicurezza. Insomma, offre un giudizio imparziale. «Le nostre verifiche, per quanto riguarda la linea vita, possono essere di due tipi: visive o strumentali», aggiunge Manni. In media quelle di semplice controllo visivo da parte dei tecnici di Eurocert avvengono ogni due anni, mentre ogni quattro scatta la verifica con dinamome-

tri e altri dispositivi specifici per mettere alla prova la tenuta dell’impianto. La verifica mette al riparo da eventuali problemi legali il condominio e, soprattutto, garantisce che chi sale sul tetto in caso di caduta venga trattenuto. L'Attività di ispezione avviene su iniziativa dell'amministratore, che contatta l'ente di certificazione che esamina preliminarmente, le indicazioni del costruttore. Va sottolineato che, nel caso l’assemblea condominiale non deliberasse l’installazione di una linea vita, o non ritenesse necessario verificarne la correttezza, l’amministratore dovrebbe inibire l’accesso al tetto. E se, malauguratamente, qualcuno volesse accedere alla copertura e fosse vittima di un incidente, finirebbero in tribunale sia l’amministratore che i condomini rei di negligenza. Che cosa fare Il controllo può portare anche a una valutazione negativa? «Nel caso la linea vita non fosse conforme o avesse componenti deteriorati indichiamo il tipo di intervento necessario per mettersi in regola», precisa Manni. Una seconda verifica dei tecnici dell’ente stabilisce, poi, la correttezza del lavoro compiuto. L’attività di Eurocert si svolge in tutta Italia. Quindi siamo in grado di affermare che non tutto il Paese è attento allo stesso modo alle regole. Le Regioni più virtuose, spiega il manager, sono Emilia, Veneto e Trentino. Insomma, c’è ancora molto da fare per diminuire le statistiche dell’Inail. Una ragione in più, per chi non è in regola, per non continuare a rischiare.


FIERA DEL CONDOMINIO

SOSTENIBILE FIERA DI VERONA 16/18 settembre 2018

FIERA DI VERONA - PALAZZO EXPO 16-18 SETTEMBRE 2018

L

a Fiera del Condominio Sostenibile è una grande opportunità per imprese, professionisti, ma anche per l’utente finale. Per tre giorni, a settembre, Virginia Gambino Editore propone un poker di iniziative su uno spazio di 3.500 mq, con un punto di ristoro organizzato per ospitare anche workshop.

Domenica 16. Festa del Condominio: evento destinato a coinvolgere soprattutto l’utente con al centro ristrutturazione, riquali31 finale, ficazione e consolidamento delle strutture e servizi connessi alla gestione.

Lunedì 17, mattina. Secondo Convegno nazionale di YouBuild, per chi opera nel settore della progettazione e realizzazione. Lunedì 17, pomeriggio. Condominio Ok, il roadshow punto di riferimento per gli operatori della gestione condominiale e per gli utenti. Martedì 18. Convegno nazionale di YouTrade, giunto alla edizione numero 11, incentrato sugli scenari del futuro della distribuzione edile.


STORIA DI COPERTINA VIESSMANN

PREZZO PICCOLO CALDAIA GRANDE Un impianto di riscaldamento più efficiente è l’obiettivo di qualsiasi condominio, soprattutto se il costo si ammortizza in pochi anni e l'onere della bolletta scende. Per uno stabile vicino a Bologna è diventato realtà, grazie ai bonus casa di Fabio Franchini

PRIMA

DOPO

Andrea Sabattini, progettista e direttore dei lavori dello Studio Tecnico Sabattini

A sinistra, il generatore di calore che era ammalorato, obsoleto e sovradimensionato rispetto al carico necessario: 775 kW di potenza focolare e 697 kW di potenza utile a fronte di un fabbisogno di energia di circa la metà. A destra, il modello Vitocrossal 200 CM2, una caldaia a condensazione a gas con una potenza di focolare di 293 kW. È una caldaia non eccessivamente piccola e dunque non bisognosa di scambiatore di calore, con un alto contenuto d’acqua e un più che soddisfacente rendimento energetico

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assare dalla classe F alla D, risparmiare circa 16mila euro l’anno per le spese di riscaldamento e fare affidamento su una caldaia di nuova generazione, ad alte prestazioni e a bassi consumi. Tutto questo si può fare e, infatti, è stato fatto a Idice di San Lazzaro (Bologna), dove un condominio ha scelto Vitocrossal 200 CM2 di Viessmann come nuovo generatore di calore, abbattendo il costo dell’intervento grazie alle detrazioni fiscali: «Il tutto è costato 179mila euro, ma i condòmini hanno usufruito dei bonus casa previsti da questa tipologia di lavori di efficientamento: 65% di detrazione fiscale in dieci anni. Ciò significa che al netto delle agevolazioni alla spesa, l’intervento verrà a costare il 35% del totale, ovvero 65mila euro».

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STORIA DI COPERTINA

L'installazione a cura dello Studio Tecnico Sabattini

Domanda. Quali sono le dimensioni del condominio teatro dell’intervento di efficientamento? Risposta. Stiamo parlando di un edificio di medie-grandi dimensioni a Idice di San Lazzaro, in provincia di Bologna, composto da 44 alloggi serviti da un impianto centralizzato a gas metano (risalente agli anni Settanta-Ottanta) sia per

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il riscaldamento degli ambienti che per la produzione di acqua calda sanitaria. D. Perché si è deciso di intervenire? R. Sostanzialmente, perché il generatore di calore era ammalorato, obsoleto ed estremamente sovradimensionato rispetto al carico necessario: 775 kW di potenza focolare e 697 kW di potenza utile a fronte di un fabbisogno di energia

di circa la metà. In aggiunta, l’accumulo di acqua calda sanitaria era di capacità insufficiente e, per di più, il generatore occupava praticamente tutto il locale della centrale termica, azzerando di fatto lo spazio per il trattamento dell’acqua, che infatti mancava del tutto. Insomma, troppi consumi e tanti problemi di rendimento: il condominio ha allora deciso di procedere alla riqualificazione energetica dell’impianto di riscaldamento. D. Step by step, com’è andata? R. Dopo un’analisi preliminare dei fabbisogni, abbiamo esposto al condominio il quadro della situazione, proponendo anche una stima dei costi dell’investimento e le tempistiche del ritorno economico. Si è trattato di un intervento a trecentosessanta gradi: infatti, oltre alla sostituzione della caldaia, è stata realizzata l’installazione delle valvole termostatiche per la contabilizzazione del calore e la coibentazione del sottotetto, così da ridurre il carico termico degli ultimi piani e contenere anche la potenza della caldaia sotto i 350 kW.


D. Di che investimento stiamo parlando? R. La spesa complessiva è stata di 179mila euro, ma i condòmini hanno usufruito dei bonus casa previsti per questa tipologia di lavori di efficientamento: 65% di detrazione fiscale in dieci anni. Questo significa che al netto delle agevolazioni alla spesa, l’intervento viene a costare il 35% dei 180mila, cioè 65mila euro. Ciò detto, grazie alla riqualificazione energetica, l’intervento si ripaga praticamente da solo nel corso di qualche anno. Conviene, vero? D. Altroché. Com’è avvenuta la scelta della nuova caldaia? R. Beh, Viessmann è una certezza: i suoi prodotti, di ottimo livello qualitativo, sono leader di mercato e godono di un’assistenza sempre presente e molto ben formata. Per sostituire il vecchio impianto da 700 kW è stato scelto il modello Vitocrossal 200 CM2, una caldaia a condensazione a gas con una potenza di focolare di 293 kW. Insomma, un ottimo compromesso tra dimensioni e prestazioni: si tratta di una caldaia non eccessivamente piccola e dunque non bisognosa di scambiatore di calore, con un alto contenuto d’acqua e un più che soddisfacente rendimento energetico. Il tutto a fronte di ottime garanzie di funzionamento nel tempo. D. Più in generale, quali sono i criteri decisivi nella scelta del generatore? R. Affidabilità, rendimento, assistenza tecnica fornita dalla casa madre e facilità di movimentazione. D. Per entrare proprio nello specifico, quali vantaggi energetici ed economici sono stati ottenuti dai condòmini? R. Oltre a ottenere un adeguamento normativo completo, la riduzione dei consumi energetici di oltre un terzo: infatti, abbiamo garantito al condominio un risparmio di oltre il 35%, ovvero circa 16mila euro in meno da pagare ogni anno. Quindi, se prima la spesa annua per il riscaldamento era di circa 4647mila euro, adesso la bolletta energetica si attesta sui 30mila euro. Inoltre, abbia-

VITOCROSSAL 200 CM2 Tipo CM2 Caldaia a gas a condensazione per gas metano con bruciatore modulante ad irraggiamento MatriX, potenzialità utile: da 87-311 kW • • • • • • • • •

Caldaia a condensazione con bruciatore a gas MatriX, da 87 a 311 kW, come impianto in sequenza doppia fino a 622 kW. Rendimento stagionale: fino a 108% (Hs)/97% (Hi). Elevata sicurezza d'esercizio e lunga durata grazie alle superficie di scambio termico Inox-Crossal resistente alla corrosione in acciaio inossidabile. Superficie di scambio termico Inox-Crossal per una trasmissione del calore altamente efficace e una condensazione intensiva. Effetto autopulente grazie alla superficie liscia in acciaio inossidabile. Combustione con ridotte emissioni inquinanti grazie al carico termico ridotto e alla tipologia della camera di combustione. Bruciatore ad irraggiamento MatriX per un funzionamento particolarmente silenzioso ed ecologico con un campo di modulazione dal 33 al 100%. Funzionamento particolarmente silenzioso. Tutti gli attacchi idraulici allacciabili dall'alto.

SCHEDA DEI LAVORI TIPO DI INTERVENTO: Riqualificazione energetica della centrale termica per il riscaldamento ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria. ESIGENZE CLIENTE: Sostituzione del generatore di calore in quanto obsoleto, sovradimensionato rispetto al carico necessario e ammalorato. LUOGO: Via Del Fiume n°6-8 – Idice di San Lazzaro (BO) CLIENTE: Geom. Natalini Michele e Studio San Giorgio in qualità di amministratore dello stabile. FIGURE COINVOLTE: Per. Ind. Sabattini Andrea in qualità di progettista e D.L. Ditta Climart Zeta Srl in qualità di installatore. TIPO DI CALDAIA: Caldaia a condensazione a gas tipo Viessmann mod. Vitocrossal 200 CM2 - pot. focolare 293 kW. RISPARMIO: Risparmio spesa: 12.771,00 Euro/anno; Prestazione en. globale: 43,48 kWh/mq anno; Emissioni di CO2: 9,32 Kgco2/mq. BONUS FISCALI: Detrazione fiscale del 65% dell'importo sostenuto secondo comma 347 - Legge n°296/2006.

mo garantito un comfort ottimale agli occupanti dell’ultimo piano grazie alla coibentazione del sottotetto. Last but not least, il salto di classe energetica da F a D, che è un gran bel passo in avanti: il condominio è passato da 177,64 kWh/ m2 a 102,62 kWh/m2 l’anno. D. Ma com’è stato l’iter con il condominio? C’è stato accordo fin da subito o si sono incontrate un po’ di resistenze? R. No, la discussione si è svolta agevolmente e c’è stata intesa da subito, anche

perché ai condòmini abbiamo prospettato con chiarezza la spesa e il ritorno sull’investimento. Non capita certo tutti i giorni di ridurre del 60% la potenza della caldaia, passare dalla classe F alla D e risparmiare molto in futuro. D. Quanto tempo è stato necessario per completare i lavori? R. L’intervento è stato fatto in estate, senza incappare in particolari difficoltà in corso d’opera: è durato due mesi ed è filato tutto liscio. CONDOMINIO SC - 13


PRIMO PIANO ASCENSORI

UN GETTONE PER UNO NON FA MALE A NESSUNO Crisi economica e proliferazione di uffici o studi professionali in condominio hanno riproposto l’utilizzo della gettoniera negli elevatori. Che è considerata uno strumento del passato, eppure in alcuni casi può essere ancora utile di Umberto Anitori

L'

ascensore con gettoniera spesso genera ilarità. Per alcuni è sintomo addirittura di arretratezza. Ma, in effetti, è un criterio per ripartire le spese dell’ascensore in modo proporzionale al suo uso effettivo. L’introduzione della gettoniera ha origine quando, nella prima metà del secolo scorso, si cominciarono a installare ascensori in edifici che erano nati senza il servizio. Ovviamente, considerata l’importanza della spesa, non tutti i condòmini, specie chi abitava ai piani bassi, partecipava alla miglioria. Tanto

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che in alcuni piani si poteva eliminare del tutto la fermata. Amici e fattorini Però capitava anche che nello stesso piano un condomino aderisse alla spesa e un altro, invece, non vi partecipasse. Quindi, la necessità di consentire l’accesso soltanto a chi era in possesso della chiave, che era distribuita soltanto a chi aveva aderito alle spese di installazione. Il metodo andava bene per i residenti, ma costringeva gli stessi a scendere e accompagnare eventuali

ospiti, o a fornire copia della chiave ai frequentatori abituali della casa, o ai fattorini dei negozi che, ovviamente, la usavano anche per consegnare la spesa ai condòmini che non erano proprietari dell’ascensore. Di qui la necessità, dopo estenuanti e patetiche discussioni assembleari, di installare la gettoniera, che risolveva in parte il problema: consentiva, infatti, l’utilizzo dell’ascensore anche a chi non aveva partecipato alle spese di installazione, che comunque non partecipava agli incassi della gettoniera, qualora si fosse-


ro rivelati eccedenti rispetto alle spese di gestione. Uffici e studi professionali Un altro motivo di installazione della gettoniera è quello determinato dal cambio di destinazione d’uso degli immobili. Infatti, specie nei centri storici, molti appartamenti nati come residenziali sono diventati uffici, studi medici, sedi di agenzie, gabinetti di analisi, determinando un uso diverso, in molti casi più intenso, dell’ascensore tra condomino e condomino. Pro-

prio quest’ultimo motivo determina il perdurare e forse anche il ritorno alla gettoniera, specie nelle grandi città del Sud come Napoli, Bari, Taranto, Palermo, Catania. Ma dobbiamo registrare un ritorno delle gettoniere, forse causato dalla lunga crisi economica e dall’aumento delle spese di gestione, anche al Centronord e nei piccoli centri. Nei grandi stabili si arriva anche a personalizzare il costo di una corsa in ascensore in base alla durata (determinata dall’altezza del piano). Così per raggiungere l’ultimo piano può diventare necessario

inserire due o tre monete. In sostanza, anche se si tratta di un sistema che può causare inconvenienti, specie per gli ospiti sprovvisti di monete, è comunque un modo che evita discussioni in assemblea e che fa pagare i servizi a chi effettivamente li utilizza. C’è però anche un’altra considerazione da aggiungere: oggi si trovano sul mercato soluzioni che riducono, o addirittura azzerano, le spese energetiche degli ascensori. E con il diffondersi di queste soluzioni le gettoniere potrebbero esaurire il loro compito.

CONDOMINIO SC - 15


PRIMO PIANO XXX MANUTENZIONE ASCENSORI Marco Cogliati Ricerca Design e User Experience

NELLA GIUNGLA DI NORME MEGLIO UN IMPIANTO SICURO

P

er poter procedere con l’installazione di un ascensore bisogna rispettare i requisiti essenziali di sicurezza e salute sanciti dalla legislazione europea. Un ascensore deve essere progettato e installato in conformità alle disposizioni della direttiva ascensori 2014/33/UE recepita dal decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 e s.m.i. che, dopo le modifiche apportate dal D.P.R. 23/2017, è oggi registrato come Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 2014/33/UE, relativa agli ascensori ed ai componenti di sicurezza degli ascensori, nonché per l'esercizio degli ascensori. Inoltre, nel 2014 il Cen (Comitato europeo di normazione) ha pubblicato EN 81-20:2014 e EN 81-50:2014, due nuove norme a cui devono essere conformi tutti gli ascensori di nuova installazione a partire dal settembre scorso, che nascono dalla rivisitazione e integrazione di quelle precedenti, con l’apporto dei suggerimenti di gruppi di interesse internazionali, con l’inclusione delle direttive Ue di pertinenza e, da ultimo, considerando le innovazioni tecnologiche. Si applicano ad ascensori per persone o per persone e merci e hanno come obiettivo quello di aumentare la sicurezza dei passeggeri e la sicurezza del personale che interagisce con l’ascensore (manutentori, ispettori, tecnici). Quali sono i contenuti di EN 81-20 e EN 81-50? - La norma EN 81-20 definisce i requisiti tecnici per la costruzione dell’impianto ascensore; - La norma EN 81-50 stabilisce le re-

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gole di progettazione, i calcoli, le verifiche e i test da effettuare sui componenti dell’ascensore. Quali sono i principali cambiamenti o novità rispetto al passato? • Per quanto riguarda il proprietario, si insiste sull’importanza di avere un adeguato scambio di informazioni con il costruttore/installatore, come l’utilizzo previsto, le condizioni ambientali, gli aspetti che riguardano il luogo d’installazione, eccetera. Inoltre, la norma indica con chiarezza tutti i documenti tecnici che il proprietario deve ricevere. • Per ciò che concerne gli utenti, ci sono soprattutto miglioramenti per una maggiore sicurezza e un maggiore comfort d’utilizzo: sono state introdotte barriere foto-elettriche più performanti, in modo da evitare collisioni tra l’utente e le porte in chiusura e nuovi indici di illuminazione all’interno della cabina, sia in condizioni normali che in situazioni di emergenza. Sono stati definiti una serie di requisiti per costruire con materiali

non infiammabili e, infine, un’attenzione particolare è stata data alla resistenza meccanica delle pareti di cabina e delle porte, introducendo l’obbligo di compiere test di verifica molto rigidi. • Per ciò che impatta gli addetti ai lavori (manutenzione e controllo), la norma ha prima di tutto aumentato i volumi di rifugio nelle parti estreme del vano corsa (fondo della fossa e testata del vano). Poi, è stata aumentata l’illuminazione nelle zone di lavoro e negli spazi del macchinario; per la discesa nella fossa dell’ascensore è obbligatorio l’utilizzo di una scaletta (con caratteristiche ben precise e codificate) e, da ultimo, per le ispezioni e i lavori da eseguire nel fondo o nella parte superiore del vano sono previsti sistemi per evitare l’intrappolamento dell’operatore. Quindi, se parliamo di ascensori, possiamo fare riferimento alle norme EN 81-20 e EN 81-50? Non solo. Questi sono i riferimenti per la costruzione di ascensori per persone e persone e merci, ma non sono le uniche norme disponibili e applicabili: infatti, il settore può contare su ben 43 documenti divisi tra norme, rapporti tecnici e specifiche tecniche che trattano diverse tipologie di impianti e componenti legati al mondo della mobilità verticale. Per questo motivo è importante rivolgersi ad aziende altamente specializzate come quelle di Impianto Sicuro (marchio di un innovativo servizio di manutenzione), in grado di operare nel rispetto delle norme e di garantire elevati standard di qualità e sicurezza.


CONDOMINIO

W E N S A Buccinasco (Milano) arriva il bio condominio L’edilizia sostenibile diventa un marchio e acquista un rilievo commerciale. È il caso, per esempio, di un’iniziativa alle porte di Milano: l’Eco Villaggio Lops. Il nome è quello di Luigi Lops, che dalla Puglia a Milano ha creato un impero che va dalla vendita di automobili agli alimentari fino, appunto, all’edilizia. Il nuovo progetto abitativo ha sede a Buccinasco, vicino a Milano. «Innovazione abitativa che ci proietta nel futuro: questo il concept studiato e progettato per l’Eco Villaggio Lops che prevede servizi e aree comuni pensati per porre al centro il benessere individuale e familiare», racconta Nicola Lops, responsabile commerciale del progetto. Gli appartamenti del centro residenziale sono dotati di tecnologie innovative: ventilazione, filtraggio, deumidificazione e raffrescamento

sono interamente automatizzati e calibrati per ottimizzare la qualità dell’aria. L’impianto a pavimento permette di riscaldare nelle stagioni più fredde e di abbassare la temperatura nei periodi più afosi. Il tutto gestibile tramite la tecnologia domotica presente anche tramite una app via smartphone. A questi, si aggiungono ulteriori servizi come il sistema anti-intrusione, la video sorveglianza in tutto il condominio, la rete wi-fi condominiale e numerose aree comuni pensate per venire incontro alle più particolari esigenze come l’area cani, il deposito bici, moto e carrozzine, l’area giochi attrezzata, l’area solarium e yoga, la piscina estiva e molto altro ancora. Il tutto su 1 milione di metri quadri di area verde: l’Eco Villaggio Lops si inserisce nel più grande parco che ospita tre laghetti, ma che dispone nelle vicinanze dei servizi essenziali (scuole, trasporti, centri commerciali, cinema). Tutti gli

appartamenti Lops sono in classe energetica A4: il 75% dell’energia elettrica che alimenta gli spazi condominiali e le aree comuni proviene infatti da fonti rinnovabili, grazie all’impianto fotovoltaico condominiale. Chi acquista, secondo Nicola Lops, può scegliere anche lo stile: «C’è l’opportunità di usufruire dei consigli di progettisti e di consulenti presenti nel distretto del design Lops Arredi da me seguito personalmente», spiega l’imprenditore. Perseguitare i vicini costa tre anni di carcere Perseguitare i vicini di condominio con insulti, colla nella serratura e minacce costa tre anni di carcere. Senza condizionale, cioè da scontare dietro le sbarre. Lo ha deciso il Tribunale di Monza, che ha condannato due imputati, una coppia, per il reato di «atti persecutori», cioè stalking. La novità sta non tanto nella condanna, ma nell’entità della pena, particolarmente severa e decisa perché «gli atteggiamenti degli imputati hanno provocato nelle parti lese», cioè nei vicini «un perdurante e grave stato di ansia e paura», tale da «aver comportato molteplici e significativi mutamenti nelle vite degli inquilini». Che hanno alla fine deciso di cambiare abitazione. Non solo: agli inquilini vittime (parti civili con l’avvocato Massimiliano Meda), la giudice monzese Angela Colella ha riconosciuto un anticipo di 15mila euro sul futuro «integrale risarcimento dei danni morali da stabilire in sede civile». Chi tende a litigare in condominio è avvertito. CONDOMINIO SC - 17


PRIMO PIANO MANUTENZIONE

EDILIZIA LIBERA ECCO I LAVORI AMMESSI Il ministero delle Infrastrutture ha individuato 58 interventi che si possono eseguire senza chiedere permessi al Comune. L’elenco comprende alcune installazioni all’aperto, ma soprattutto la manutenzione o sostituzione di impianti. Qualche esempio? Grondaie, modanature, pannelli solari e... di Giuseppe Rossi

S

i chiama Glossario dell’edilizia libera. E promette di diventare un provvedimento molto più importante e utilizzato dei diversi «piani casa» promossi una decina di anni fa e in gran parte ignorati. Il problema, più o meno, era sempre lo stesso: la diffi-

coltà e, spesso, l'impossibilità di superare gli ostacoli burocratici. Ora, però, si cambia. La Conferenza unificata Stato-Regioni ha dato il via libera al citato Glossario, immediatamente operativo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. È stato, in pratica, l’ultimo

atto del passato governo Gentiloni: il testo messo a punto dal ministero delle Infrastrutture ha codificato le prime 58 definizioni (ce ne saranno altre) degli interventi di edilizia privata che non richiedono comunicazioni. Per alcuni interventi era già così, ma in molti casi


c’era discrezionalità o differenti interpretazioni. Trovare un accordo non è stato semplice: le 58 definizioni hanno richiesto sei mesi di trattative tra il ministero della Funzione pubblica e le Regioni: alcune, come la Sardegna, erano meno disponibili a estendere il confine dell’edilizia libera. In ogni caso, per molti interventi ora non c’è più bisogno delle varie Cil, Cila, Scia, e tantomeno c’è necessità di un permesso per costruire. Lo schema di decreto InfrastruttureSemplificazione e Pa non avrà, inoltre, nessuna necessità di adozione o recepimento con atto regionale o comunale. Una volta pubblicato sulla Gazzetta è in vigore, e basta. Si conosce, quindi, quali sono i limiti di intervento senza coinvolgere il professionista tecnico, l’ingegnere o l’architetto. Insomma, è arrivata la deregulation da Condominio.
 A che cosa serve. Il Glossario, che altro non è che l’attuazione del Dlgs 222/2016, individua quali sono i pic-

coli interventi di manutenzione e miglioramento di un’abitazione che nel Testo unico edilizia (Dpr 380/2001) sono indicati solo per capitoli. Si va, insomma, nello specifico. Elenca, quindi, quelle opere per le quali era già consentito agire senza uno specifico permesso e, inoltre, indica i casi per i

quali, ora, i Comuni non potranno imporre vincoli. E, tra l’altro, si annullano così una valanga di contestazioni e controversie legali. Interventi in condominio. L’elenco degli interventi «liberati» è lungo. Compaiono, per esempio la pavimentazione

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Già predisposto di serie per il collegamento, anche successivo, di un modulo di comunicazione dati (per esempio ad onde radio per la telelettura) Il sistema a capsula permette una sostituzione veloce e semplice in caso di manutenzione, senza dover sostituire l’intero contatore Ovviamente marcati MID e conformi alla normativa


PRIMO PIANO menti di arredo delle aree di pertinenza, ai manufatti leggeri in strutture ricettive, alle opere contingenti temporanee. Interventi di adeguamento. Prima per l’adeguamento degli impianti di estrazione fumi, che magari indirizzano le emissioni in maniera diversa, c’era bisogno di un permesso. Ora non più. Si può intervenire liberamente, a patto di migliorare la situazione, ovviamente. Un aspetto che può interessare quei condomini che convivono con piccole realtà produttive.

esterna e interna, il rifacimento, riparazione, tinteggiatura (comprese le opere correlate), l’intonaco interno e esterno, la riparazione, sostituzione, rinnovamento di un elemento decorativo delle facciate (come marcapiani, modanature, corniciature, lesene), la riparazione, sostituzione, rinnovamento di opere di lattoneria (come grondaie, tubi, pluviali) e dell’impianto di scarico, la riparazione, sostituzione, rinnovamento del rivestimento interno e esterno, la riparazione, sostituzione, rinnovamento del serramento e infisso interno e esterno, l’installazione comprese le opere correlate, riparazione, sostituzione, rinnovamento di inferriate o di altri sistemi anti intrusione, la riparazione, sostituzione, rinnovamento, inserimento eventuali elementi accessori, rifiniture necessarie (comprese le opere correlate) di elementi di rifinitura delle scale. Tra gli altri interventi liberi rientrano l’installazione di una scala retrattile, la riparazione di una ringhiera, del manto di copertura, di un controsoffitto, di un impianto di climatizzazione, del comignolo, della rete fognaria, di un ascensore, delle antenne del punto di ricarica per veicoli elettrici. Giardini. Rientrano in edilizia libera molte opere di arredo da giardino, sempre che siano di «limitate dimensioni»: non si può far passare uno chalet per un

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ricovero attrezzi. La lista del Glossario specifica che muretti, fontane, ripostigli per attrezzi, ricoveri per animali non hanno necessità di permessi. Anche chi decide di installare in giardino una tensostruttura non dovrà chiedere il permesso al Comune, anche se per l’installazione servirà comunque una comunicazione. Una volta comunicata l’intenzione di installare un tendone in cortile, le attività di manutenzione, riparazione e rimozione saranno libere da permessi e comunicazioni. C’è ora libertà, inoltre, di installare pergole. Le «vasche per la raccolta delle acque» sono permesse, sempre che non diventino piscine.Via libera anche alle serre mobili stagionali. Fotovoltaico & C. Con il nuovo testo arriva ora anche la libertà di installare pannelli solari e fotovoltaici, a patto che siano fuori dai centri storici. Nell’edilizia libera rientrano anche le categorie di intervento relative alla manutenzione ordinaria, alle pompe di calore di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW, ai depositi di gas di petrolio liquefatti di capacità complessiva non superiore a 13 metri cubi, all’eliminazione delle barriere architettoniche, all’attività di ricerca nel sottosuolo, ai movimenti di terra, alla pavimentazione di aree pertinenziali, ai pannelli fotovoltaici a servizio degli edifici, alle aree ludiche ed ele-

Bonus casa e lavori. Ma se per questi lavori non occorrono i permessi si potrà godere dei bonus casa? La risposta è affermativa. Il tema dell'edilizia libera si intreccia a filo doppio, infatti, con quello degli sconti fiscali. L’Agenzia delle Entrate ammette il caso di assenza di un titolo abilitativo, cioè di un permesso ufficiale. Ma per certificare al fisco i lavori servono una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà «in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori» e bisogna ovviamente attestare che gli interventi di ristrutturazione rientrano tra quelli previsti dai vari bonus. Ultimo, ma non meno importante: è necessario conservare le fatture legate agli interventi ed effettuare i pagamenti tramite «bonifico parlante». L’elenco completo degli interventi liberi ammessi lo trovate sul sito www.casacondominio.net


Il futuro è wireless. Noi lo viviamo da sempre Le nostre soluzioni wireless per il comfort domestico sono pensate per garantire la massima efficienza gestionale ed un significativo risparmio energetico negli impianti centralizzati di sistemi abitativi complessi. In particolare, MaggiorDOMO®, la nostra proposta di maggior successo, è in grado di gestire da remoto fino ad otto ambienti per ogni unità abitativa e, grazie alla tecnologia wireless, può essere installata a costi contenuti ed in tempi rapidissimi.

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PRIMO PIANO ECOBONUS

RIQUALIFICARE CASA (SENZA SPENDERE) Cedere il credito d'imposta a terzi e pagare solo la quota residua dei lavori di efficientamento del condominio: è un'opportunità per risparmiare e aumentare il valore dell'immobile. Ecco un esempio concreto di come si fa di Fabio Franchini

«S

i può fare!». Ai più non può che venire in mente Gene Wilder, alias il dottor Frankestein Junior del film di Mel Brooks, mentre esulta incredulo per essere riuscito a dare vita alla sua creatura. Se quel grido è l'icona della pellicola, del 1974 e in bianco e nero, oggi quell'esclamazione la possiamo fare noi. Perché si può riqualificare il proprio condominio quasi senza spendere. Sì, si può fare. Anche grazie al meccanismo della cessione del credito d’imposta introdotto lo scorso anno dal governo con i bonus casa. Lo testimonia Luca Rossato della Rossato comm. Marco, socio fondatore e consigliere di Assimp Italia (Associazione delle Imprese di Impermeabilizzazione Italiane) e membro del collegio dei periti esperti e consulenti di Genova. «Condurre la-

vori di riqualificazione e ristrutturazione della propria abitazione monetizzando il credito è una possibilità da cogliere, se si vuole abbattere la bolletta energetica e donare valore al proprio immobile». Tra ecobonus e sismabonus, ecco la strada da percorrere. Che cosa prevede la legge La possibilità di cedere il bonus a terzi è stata prevista dall'Agenzia delle Entrate con il regolamento del giugno scorso (la scadenza è al 2021 per i condomini) in materia di riqualificazione energetica e misure antisismiche. E con la legge di Bilancio 2018 la possibilità è stata ulteriormente ampliata. Il legislatore ha sancito che, in caso di realizzazione di opere di efficientamento energetico (come cappotti termici, insufflaggi e isolamen-

ti) se si incide su una porzione maggiore al 25% della superficie lorda disperdente dell'edificio, il condominio può ottenere un credito d'imposta del 70% (che diviene 75% in caso di miglioramento di due classi energetiche). Il bonus è rimborsato in dieci anni, detratto dalle tasse di ogni condomino. Per le opere finalizzate al miglioramento sismico (il cosiddetto sismabonus) al miglioramento di due classi di rischio il credito d’imposta per il condominio nel suo complesso arriva fino a quota 85%, rimborsato in cinque anni. «Tuttavia, anche se stiamo parlando di un'ottima opportunità per chi possiede un immobile, non viene risolto il problema di base: dover anticipare il denaro necessario per la realizzazione delle opere, per poterli poi scontare nei successivi cinque o dieci anni. Inoltre,


un altro fattore limitante è rappresentato dalla mancanza della possibilità di godere del credito per gli incapienti, con basso reddito o pensioni minime. Oppure per chi ha un’ età molto avanzata, giustamente poco interessato a un rimborso scalato negli anni». Cedere lo sconto fiscale La soluzione, però, può essere la cessione del bonus. «Il credito d'imposta è cedibile a privati o società (ma non alle banche, alle finanziarie e allo Stato), che possono usufruirne per scontare le tasse derivanti dall'utile prodotto nell'esercizio della propria attività», sostiene Rossato. «E proprio perché i crediti sono utilizzabili per scalare le tasse prodotte con il reddito di attività, le imprese interessate alla realizzazione delle opere in appalto non potranno mai permettersi di acquistare tale crediti. Perché significherebbe annullare qualsiasi utile d’azienda e conseguentemente non poter beneficiare di ciò che si è acquistato». Secondo l’imprenditore, però, c’è un’altra possibilità. «La mia azienda ha sottoscritto un accordo quadro con una primaria società multinazionale che si rende disponibile ad acquisire il credito d’imposta così da scontare, come detto, le tasse derivanti dall'utile prodotto nell'esercizio della propria attività, con vantaggi per i proprietari degli immobili». Step by step, spieghiamo come. Il caso di Genova «Un caso reale: a gennaio 2018 abbiamo realizzato un intervento in un condominio di Genova», continua Rossato. «L’assemblea del condominio ci aveva fatto invitare alla gara per il rifacimento del lastrico solare di copertura e la nostra offerta era stata di 80mila euro più un 10% per le spese amministrative, per un totale di circa 88mila euro». Se si fossero condotti i lavori seguendo le metodologie tradizionali, i proprietari avrebbero dovuto pagare, appunto, quella cifra, per poi recuperare dalle tasse (chi ne ha diritto) il 65% in dieci anni. Invece, «per poter sfruttare quanto disposto dal prov-

vedimento dell’Agenzia delle entrate e raggiungere una porzione superiore al 25% della superficie lorda disperdente dell'edificio, si è reso necessario effettuare il cappotto termico di un altro lato dello stabile, con una spesa di ulteriori 53mila euro». Ed eccoci al turning point: «Il contratto di appalto per le opere di riqualificazione energetica del condominio di Genova è stato stilato tra il con-

Il general contractor ha contattato ogni proprietario per firmare la cessione del credito d'imposta e un contratto di fornitura energetica della durata di un anno dominio stesso e la società multinazionale, che farà da general contractor. Per la gestione dell'operazione è il contraente generale che effettuerà tutti i sopralluoghi del caso con il proprio personale per verificare la correttezza del progetto e affiancherà la direzione lavori nei controlli sull'azienda realizzatrice dell'opera per visionare la qualità dei materiali. Inoltre, la società capocommessa si occuperà di tuttei i passaggi burocratici propedeutici al rilascio della garanzia assicurativa decennale postuma di rimpiazzo d'opera a garanzia dei lavori eseguiti (da parte dell'azienda esecutrice dei lavori) e di un’ulteriore polizza analoga da parte propria. Il costo per la gestione della commessa e l'esecuzione di tali operazioni è stabilito a circa il 50% del valore dell'appalto. Quindi, sommando il valore del rifacimento del lastrico Luca Rossato

solare (80.000 euro) e quello della realizzazione del cappotto termico (48.500 euro) si ottiene un costo complessivo di 128.500 euro, al quale è da aggiungere il costo delle pratiche amministrative, che incide circa per il 10% del valore d'appalto. Si raggiunge così un esborso di 141.350 euro. A questa somma va però aggiunto il 50% per la gestione della commessa, degli oneri finanziari e dei servizi per garantire la qualità dell'opera da parte del general contractor. La cifra finale è, quindi, di 212.025 euro». Costi e vantaggi In questo caso, prima dell'inizio dei lavori, il general contractor ha contattato ogni proprietario per firmare la cessione del credito d'imposta e un contratto di fornitura energetica della durata di un anno a condizioni economiche pari, se non migliorative, rispetto a quelle precedenti. Perciò alla partenza dei lavori, la società capo commessa emetterà un'unica fattura nei confronti del condominio di 212mila euro. Il 30%, cioè la spesa non coperta dal credito d'imposta sarà versata a inizio lavori (63mila euro), con possibilità di rateizzazione. Il restante 70% (cioè 148mila euro) è invece pagato mediante la cessione del credito d'imposta: i condòmini, cioè, non dovranno versare nulla. In sostanza, grazie al meccanismo di cessione del bonus casa, i proprietari oltre a sborsare 63mila euro contro i preventivati 88mila necessari al rifacimento del solo lastrico solare, si assicurano anche il cappotto per una facciata del condominio. E ottengono anche una valorizzazione dell'edificio. Tutto facile, insomma? «Non ho visto un condomino rifiutarsi di firmare la cessione del credito di imposta alla multinazionale: quando si tratta di risparmiare c'è la fila. E sarebbe strano il contrario. Certo, ci sono problematiche ricorrenti, in primis quella di far capire il meccanismo della cessione del bonus. Ma una volta superato lo scoglio di diffidenza iniziale la strada è tutta in discesa. Perché i vantaggi sono reali», conclude Rossato. CONDOMINIO SC - 23


PRIMO PIANO PROFESSIONI

MARY POPPINS IN CONDOMINIO La ricetta di Simona Bastari, che amministra un’ottantina di stabili con l’obiettivo di rendere felici o meno conflittuali i rapporti di chi ci abita. Il suo segreto? Organizzare aperitivi tra condòmini, dare un nome agli edifici e...

di Valentina Anghinoni

C

ondomini (e condòmini) felici. Alla maggior parte degli amministratori può sembrare un ossimoro azzardato, una contraddizione. L'esperienza professionale di Simona Bastari, nella ottantina di condomini amministrati nell'area delle Marche, però, dimostra che la possibilità di condurre (e gestire) una vita condominiale sotto il segno dell'armonia e della civile convivenza può avverarsi, anche grazie al ruolo, fondamentale, dell'amministratore, se è disposto a prestare attenzione al lato umano che abita le mura condominiali. «Il 70% delle cause civili in Italia ha origine nei condomini, e spesso le motivazioni sono davvero banali. Queste controversie potrebbero però risolversi all’interno dell’assemblea condominiale se ogni amministratore fosse capace di gestire conflitti, di mediare quindi interessi divergenti», spiega a Condominio Sostenibile e Certificato. Domanda. Come si è evoluto il suo approccio al ruolo di amministratore condominiale, che l’ha trasformata in pioniere di un modo innovativo di esercitare questa professione? Risposta. Dopo aver esercitato per anni la professione di amministratore, mi sono accorta che un approccio al mestiere limitato al controllo delle questioni

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Simona Bastari, amministratore condominiale

correlate alla gestione degli stabili e del rispetto delle normative non mi soddisfaceva pienamente. Spesso i condomini sono microcosmi nei quali si creano liti e situazioni molto lontane dalla civile convivenza. Volevo trovare un modo per arginare queste situazioni che inevitabilmente, talvolta, si possono manifestare. Ho capito che le persone in fondo cercano attenzioni e per questo motivo ho messo al centro del mio modo di operare

proprio loro, i condòmini. Ho pensato di poter raggiungere il mio obiettivo aiutandoli a creare le condizioni per poter invece stabilire una convivenza basata sul rispetto e l'armonia. So bene che non è facile, ma credo molto nel valore dei rapporti umani, anche all'interno di un condominio. D. Dal punto di vista pratico, come agisce per rendere possibile questa pax condominiale?


R. Partiamo dal presupposto che dal sponsabilità rientri anche la gestione dei fiducia: spesso i tecnici o le imprese che lato amministrativo e burocratico il mio conflitti. Per questo motivo non solo è eseguono i lavori sono visti con sospetto. ufficio lavora come tanti altri. La diffe- utile avere una preparazione legislativa e Quello che cerco di fare come amminirenza sta nel fatto che ho voluto, assieme amministrativa in senso stretto, ma an- stratore è spiegare che non si tratta solo al mio team di lavoro, dare un segnale che coltivare la capacità di contemperare di obblighi regolamentari, ma che ne va diverso ai nostri clienti, dando loro l'op- gli interessi in gioco. Io sono laureata in anche del valore degli immobili, cercanportunità di comunicare, di conoscersi e giurisprudenza, ma proprio per accresce- do di aprire un dialogo che permetta di incontrarsi anche al di fuori dell'as- re le mie capacità in ambito relazionale, di trovare una soluzione il più possibile semblea condominiale. Per esempio, in qualche anno fa ho iniziato un percorso adatta alle esigenze di tutti. occasione degli «aperitivi in condomi- sulla comunicazione che mi ha permesso D. Per quanto riguarda la cessione del nio», che organizziamo solitamente pri- di cambiare il mio modo di lavorare. credito, invece, com'è la situazione? ma o dopo l'assemblea o in prossimità D. Il ruolo dell'amministratore è tutt'al- R. Direi che la cessione del credito, nodelle feste natalizie. Sono eventi che si tro che semplice, viste le responsabilità nostante sia già presente da diversi mesi, svolgono presso l'appartamento di uno che gli sono attribuite dalla legge. Lei è ancora agli albori: anche qui manca la dei condòmini a turno, e questo già au- che cosa ne pensa? conoscenza e c'è molta diffidenza. Ma menta il coinvolgimento delle persone R. Penso di poter affermare che la legge se utilizzata nel modo corretto, potrebin maniera positiva. Per ogni condomi- non sia proprio dalla nostra parte. Sicu- be sciogliere molti nodi, sbloccando gli nio prepariamo una bottiglia brandizza- ramente oggi più che in passato occor- ostacoli all'inizio dei lavori in molti conta con il nome dello stabile, proprio per re avere una preparazione a 360 gradi. domini dove magari c'è solo un ristretto accrescerne il senso di appartenenza, per Nonostante ciò, tengo a sottolineare che numero di persone realmente in difficolsentirsi un team: infatti, mi piace defi- siamo comunque professionisti che gesti- tà. Se ci fosse una maggiore conoscenza e un maggior impegno nire questi incontri su tutti i livelli, sarebbe «condo-building», Oggi più che in passato occorre avere una preparazione una misura interesprendendo spuna 360 gradi. Nonostante ciò, tengo a sottolineare che siamo sante che porterebbe to dalle riunioni di comunque professionisti che gestiscono beni e servizi, ma benefici a tutta la fiteam-building che si anche rapporti: se improntiamo il nostro lavoro sull'ascolto liera, dall'impresa al svolgono nelle aziene la comunicazione, si crea fiducia nei nostri confronti, condòmino. Sto stude. Quello che ho elemento che aiuta non poco nel momento in cui ci troviamo diando insieme ai miei notato con piacere è nella necessità di proporre lavori di manutenzione commercialisti una proprio il fatto che serie di incontri per queste occasioni permettono ai condòmini di conoscersi, di scono beni e servizi, ma anche rapporti: mettere insieme la cessione del credito e creare una relazione a livello personale se improntiamo il nostro lavoro sull'a- il sismabonus, per vedere quali sono le refacilitando gli stessi meccanismi as- scolto e la comunicazione, si crea fiducia ali possibilità offerte da questi strumenti. sembleari: nel momento in cui bisogna nei nostri confronti, elemento che aiuta Non è facile, ma neanche impossibile. risolvere un problema o prendere una non poco nel momento in cui ci troviamo D. Lei ha un suo blog come amminidecisione insieme, gli animi sono più nella necessità di proporre lavori di ma- stratrice condominiale. Come mai ha rilassati e bendisposti e c'è più coesione nutenzione, o affrontare altre questioni scelto di avvalersi di questo strumento? tra le varie personalità. delicate. Bisogna spiegare perché è im- R. Ritengo che il blog sia uno strumenD. Di certo non è una cosa da poco, se si portante fare una cosa, non solo dire che to molto valido, in grado di raggiungere pensa al numero di liti condominiali che l'intervento X va fatto perché lo impone le persone, per le quali ormai internet e la legge. i social sono la normalità. Io cerco di avproseguono in tribunale... R. Infatti, il 70% delle cause civili in D. Restando in tema di interventi, ha vicinare le persone al mondo del condoItalia ha origine nei condomini, e spes- riscontrato interesse sulle possibilità of- minio raccontando loro delle storie, piutso le motivazioni sono davvero banali, ferte dagli ecobonus? tosto che con spiegazioni esclusivamente come i rumori del calpestio, la presenza R. Purtroppo no, e neppure per il sisma- tecniche. Ho notato che il mio approccio di animali, i cattivi odori. In fondo, nul- bonus, che dalle nostre parti, (Marche, ha riscosso interesse e sono stata contatla che non si possa risolvere con un po' Abruzzo, Molise) dovrebbe essere in- tata anche da colleghi amministratori di di buona volontà da parte delle persone vece uno strumento valido per risanare altre regioni, cosa che mi fa molto piacere, interessate. So che non tutti i miei col- il patrimonio edilizio esistente. Manca perché vedere questo modello diventare leghi amministratori la pensano come proprio la conoscenza di questa possibi- prassi anche per altre realtà condominiali me, però io credo che tra le nostre re- lità da parte del condòmino, oltre che la mi darebbe molta soddisfazione. CONDOMINIO SC - 25


PRIMO PIANO IDEE

LA RIFORMA È DA RIFORMARE Doppia convocazione e preparazione professionale degli amministratori: due aspetti della legge sul condominio contenuta nel Codice civile che non funzionano bene. Ecco come dovrebbero essere modificati di Umberto Anitori

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ono trascorsi più di cinque anni da quando è stata pubblicata la riforma del Codice civile in materia di condominio. Il legislatore aveva preannunciato interventi per andare a rimediare a dimenticanze, sviste e/o imprecisioni, ma tranne piccole rettifiche inserite nella legge di Stabilità e nel Milleproroghe a fine 2013, non è arrivato nessun intervento volto a eli-

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minare le incongruenze del Codice. Le problematiche irrisolte sono innumerevoli. Alcune sono di carattere formale, che comunque contribuiscono a complicare notevolmente la vita nei nostri condomini. Prima fra tutte: la doppia convocazione, prima e seconda con quorum costitutivi e deliberativi differenti. Questo costringe gli amministratori a calcolare i giorni di preavviso

sulla prima convocazione (quasi sempre in ore e luoghi improbabili) e a redigere un verbale della stessa, lasciando comunque il fianco a qualche condomino «dispettoso», che per mettere in difficoltà l’amministratore si presenta alla prima convocazione solo per accertare se quest’ultimo fosse presente (senza sapere che l’amministratore può anche non essere presente all’assemblea).


Tale residuo normativo poteva avere un senso quando l’assemblea condominiale era concepita come un incontro tra vicini di casa, che decidevano tra un aperitivo e un pasticcino come organizzare il servizio di portineria. Oggi all'assemblea si va con l’avvocato, con l’ingegnere e col commercialista: prevedere due convocazioni rappresenta un aggravio di spesa inutile, visto che è già difficile raggiungere i quorum deliberativi in seconda convocazione. Senza considerare che spesso per la prima convocazione è necessario affittare una sala, che rimarrà inutilizzata e che, comunque, si deve redigere processo verbale. E la procedura accresce il quantitativo di scartoffie da conservare. Mentre si consiglia a tutti i proprietari di immobili di sottoscrivere polizze a copertura del rischio sismico e si concedono detrazioni fiscali a chi effettua interventi volti a eliminare o diminuire tali rischi, non è stata nemmeno resa obbligatoria la polizza contro incendi e responsabilità civile verso terzi sugli immobili. Per non parlare, poi, del problema inerente la preparazione professionale dell’amministratore, il quale al momento della nomina è tenuto a presentare documentazione comprovante la sua professionalità. Ma chi controlla l’autenticità della documentazione presentata e, successivamente, chi ne verifica la permanenza (15 ore all’anno di aggiornamento)? Sempre per restare sul ruolo dell’amministratore: il professionista deve essere in possesso di abi-

litazione all’esercizio della attività. Ma la norma vale anche per i professionisti iscritti ad albi o collegi che prevedono l’esercizio dell’attività di amministra-

condanne e non essere iscritto nell’elenco dei protesti) possa garantire di essere in grado di compilare il modello 770 o conoscere la legge sulla sicurezza

L’amministratore al momento della nomina è tenuto a presentare documentazione comprovante la sua professionalità. Ma chi controlla l’autenticità della documentazione presentata e, successivamente, chi ne verifica la permanenza (15 ore all’anno di aggiornamento)? E perché un condomino, che amministra dove abita, non è tenuto a possedere i requisiti professionali, ma soltanto quelli morali? tore di condominio? A questo punto ci chiediamo perché un condomino, che amministra il condominio dove abita, non sia tenuto a possedere i requisiti professionali, ma soltanto quelli morali (per esempio non deve aver riportato

durante l’esecuzione dei lavori o le varie normative a cui un condominio è soggetto. Molti altri interventi di modifica sarebbero necessari per non far invecchiare troppo presto questa riforma che è stata attesa per quasi 70 anni.

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AMMINISTRATORE, MA QUANTO MI COSTI...

La legge prevede un compenso per chi gestisce un condominio. Ma a patto che sia capace di interpretare norme e occuparsi degli aspetti fiscali dello stabile. Ma senza scaricare funzioni e attivitĂ a un terzo, per esempio a un fiscalista

di Umberto Anitori


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otivo di discussione tra condòmini e amministratori e, spesso anche tra questi ultimi, è il compenso. Il nuovo Codice civile in materia di condominio, contrariamente a quanto avveniva in precedenza, prevede anche un compenso per l’amministratore. Più precisamente, al XV comma dell’articolo 1129 recita testualmente: «L'amministratore, all'atto dell'accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l'importo dovuto a titolo di compenso per l'attività svolta». Voci da retribuire? Le discussioni nascono perché spesso alcuni amministratori oltre al loro emolumento inseriscono in bilancio alcune voci che possono essere ricondotte al loro compenso. Infatti, capita di trovare giustificazioni di spesa quali «incombenze fiscali», «compilazione modello 770», «pratica detrazione fiscale», «sopralluogo Ctu», «pratica sicurezza», «sollecito di pagamento». Tali voci devono essere

comprese nel compenso annuo che percepisce l’amministratore e che deve essere approvato al momento della nomina. L’equivoco nasce dal fatto che quando è nominato un amministratore interno al condominio, lo stesso nell’accettare precisa che non è esperto di fiscalità, quindi formalizza che il suo compenso non comprende l’adempimento degli obblighi fiscali, per i quali si rivolge a un fiscalista che va remunerato a parte. Concorrenza sleale Di fatto, ci si trova di fronte a concorrenza sleale in quanto l’amministratore interno richiede un compenso inferiore a un professionista, ma svolge un’attività inferiore con responsabilità che restano vaghe. Nel deprecabile caso che l’eventuale detrazione fiscale non sia riconosciuta per errori formali, il fiscalista affermerà di essersi limitato a trascrivere i dati forniti dall’amministratore, mentre quest’ultimo scaricherà le responsabilità sul professionista. Con il risultato che il condomino a cui non è riconosciuta la

detrazione non potrà rivalersi con nessuno dei due. Per tornare al nostro argomento, ricordiamo che l’articolo 1130 tra le attribuzioni dell’amministratore al punto 5 prevede «eseguire gli adempimenti fiscali». Quindi la responsabilità è sempre dell’amministratore, anche se gli stessi adempimenti sono stati eseguiti da terzi. Nel caso, sarà poi l’amministratore a rivalersi sul professionista. La fattura che il professionista emette deve essere intestata all’amministratore, che dovrà pagarla con parte del suo compenso, e non al condominio. Salvo eventuale incarico diretto del condominio al fiscalista, che deve risultare a verbale. Per una maggiore chiarezza, è bene che l’amministratore al momento della nomina elenchi bene quali sono le attività che esorbitano dal suo incarico o, meglio, le attività che non essendo ripetitive pur rientrando nelle sue attribuzioni debbono essere compensate separatamente e ne determini preventivamente gli importi o le percentuali nel caso di lavori straordinari.


SPECIALE MCE - 1

GHIACCIO BOLLENTE IN CONDOMINIO In aumento soluzioni e dispositivi dedicati a un migliore comfort nelle abitazioni, a partire da riscaldamento e raffrescamento. Come ha dimostrato la recente Mce, fiera dedicata al settore idrotermosanitario. Ecco le novità

di Veronica Monaco

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li italiani a casa vogliono stare bene. Anzi, sempre meglio. Lo indicano le vendite del settore idrotermosanitario: dalle caldaie agli impianti di raffrescamento, dalla circolazione dell'aria alle soluzioni per automatizzare alcune operazioni, sembra che nei condomini italiani una delle prime preoccupazioni sia di dotarsi di dispositivi sempre più efficienti. Anche perché non bisogna sottovalutare un altro aspetto: macchine come caldaie o pompe di calore di ultima generazione su un ragionevole arco di tempo fanno anche risparmiare, diminuendo i consumi. A confermare il trend sono anche i numeri della 41esima edizione di Mce (Mostra Convegno Expocomfort), organizzata a marzo a Milano, con un successo riassunto dai numeri: oltre 2.400 espositori e 162mila visitatori da tutto il mondo, in crescita sia dall’Italia (+4%) sia dall’este-

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ro (+6%). Secondo i dati emersi durante la manifestazione fieristica, il settore toccherà nel 2018 una quota di 11 miliardi di euro, con un incremento pari al +2,8%, mentre l’export coinvolge il 60% della produzione nazionale. A testimoniare il crescente interesse verso l’estero è stata la forte presenza di operatori stranieri: oltre all’India, Paese partner di questa edizione di Mce, è stata l’Asia il continente a crescere di più in presenze, grazie ad aziende dall’Estremo Oriente (Cina, Giappone, Vietnam) e dal Medio Oriente (Giordania, Arabia Saudita, Siria e Palestina). Importante l’incremento delle Americhe, non solo Usa e Canada, ma anche Argentina e Uruguay. Che cosa c'era Dal caldo al freddo, dall’acqua all’energia, Mce ha rappresentato un momento di incontro e business per tutti i comparti

dell’impiantistica, della climatizzazione e delle energie rinnovabili. Tanti gli appuntamenti rivolti ai professionisti, dedicati soprattutto ai temi dell’Iot (internet of things) e dell’efficienza energetica. Quest’ultimo, in particolare, è un campo di intervento che, secondo Vittorio Chiesa, presidente del Comitato Scientifico di Mce, ha grandi prospettive per il futuro. Nel 2017, su un totale di 6,5 miliardi di euro di investimenti in Italia, il 52% è stato rivolto al settore residenziale, e per il 2020 le prospettive variano da 8,4 a oltre 10 miliardi di euro in funzione delle politiche di incentivazione, con un risparmio ottenibile del 33% nella Gdo, l’8% nell’alberghiero, il 29% nel settore ospedaliero e il 55% negli uffici. Condominio ha visitato Mce 2018 per conoscere direttamente dai protagonisti le ultime novità in tema di efficientamento energetico e comfort abitativo.


C’È UN GIUSTO CLIMA ANCHE IN UFFICIO PATRIZIA PERINA, ufficio marketing di Viessmann Quali sono state le novità di Viessmann al Mce? La gamma Vitoclima 333, che si mostra come una continuità di gamma: non più destinata solo al residenziale, ma anche agli ambienti commerciali. Questo perché abbiamo notato che il fabbisogno termico e di condizionamento è per qualsiasi destinazione tra 12 e 200 KW. Quindi, la nostra nuova proposta può interessare hotel, banche, condomini e grosse strutture: parliamo di unità esterne Vrf (Variable refrigerant flow), che possono essere scelte tra macchine a flusso verticale, in pompa di calore o a recupero di calore. Altra novità è il sistema di controllo con il telecomando wireless o a filo, per avere tutto sotto controllo anche da remoto. Una continuità di prodotto da residenziale a commerciale.

La distanza tra idraulico ed elettricista negli ultimi anni si sta sempre più assottigliando? Sì, abbiamo notato che si stanno avvicinando sempre più tutti i professionisti per una collaborazione maggiore volta all’efficienza termica e al risparmio energetico. Questo anche grazie alle energie che si aiutano tra loro in una concomitanza di forze all’interno di nuove strutture, ad esempio le forze di acqua e aria che vanno a collaborare per dare l’energia necessaria per attivare alcuni macchinari.

Com’è andata la Mce? Il flusso di visitatori è stato altissimo durante tutti i giorni di fiera, e anche la partecipazione ai convegni organizzati da Viessmann e l’entusiasmo dimostrato è stato elevato. I prodotti presentati hanno riscosso successo e siamo molto contenti perché speriamo che il messaggio di Viessmann, incentrato su sostenibilità e efficienza, sia arrivato a più persone possibili.

ABBIAMO PUNTATO SULLE ENERGIE RINNOVABILI BERARDO LUCA, amministratore delegato Ygnis Italia (gruppo Atlantic) Che cosa avete presentato alla Mostra Convegno ExpoComfort? Novità incentrate soprattutto sulle energie rinnovabili. In particolare, abbiamo focalizzato il nostro interesse sulle pompe di calore. La nostra gamma spazia dalla pompa di calore tradizionale aria-acqua, ai gruppi complessi, cioè sistemi ibridi. Il prodotto di punta al momento è la pompa di calore Alfea, aria-acqua.

Negli ultimi anni la distanza tra elettricista e idraulico si sta sempre più assottigliando, l’avete notato? Certamente, e si evidenzia maggiormente nel settore residenziale per un fatto di opportunità. I prodotti sono sempre più complessi e sono sempre più connessi. Quindi, l’installatore deve saper fare anche una parte di elettricista e viceversa, perché i prodotti hanno contemporaneamente i due sistemi. Si è fatta, quindi, di necessità virtù: devo saper fare l’uno e l’altro per far andare avanti la mia attività e tenere il mio cliente che, altrimenti, andrebbe da qualcun altro.

Com’è andata questa edizione di Mce? Ha dato una svolta rispetto alle precedenti edizioni, per noi con un aumento del 30-40% di visitatori rispetto alle edizioni passate. All’interno del nostro spazio espositivo abbiamo avuto momenti in cui abbiamo fatto fatica a tenere sotto controllo l’affluenza. Quindi per noi è stato più che positivo.


SPECIALE SISTEMI COMPLETI E SPECIALIZZATI, NON MACCHINE LIVIO MINCA, corporate sales director di Clivet Quali sono le novità presentate in occasione di Mce? Sono veramente tante, anche grazie all’alleanza strategica con il gruppo Midea, che ci ha premesso di completare la nostra proposta con una gamma ampia e completa di sistemi ad espansione diretta, compresa un’innovativa linea con refrigerante R32, e una nuova linea VRF, che abbiamo lanciato proprio durante questa fiera. Grazie all’alleanza con Midea siamo riusciti a introdurre, soprattutto nel settore residenziale e light commercial, una serie di unità dotate di tecnologia inverter, quali ad esempio SPHERA, che è stata premiata da Klimahouse Trend 2018 come miglior prodotto della categoria Widespread e scelta dalla giuria di Mostra Convegno / Next Energy per far parte del Percorso Efficienza di FXXXXbo e Innovazione 2018. Durante questa edizione di MCE, abbiamo presentato anche una serie di innovazioni all’interno delle gamme in cui siamo specialisti, applicando ad esempio la tecnologia inverter ai rooftop per i locali a medio affollamento e alle pompe di calore per il piccolo commercio, ottenendo efficienze stagionali ancora più elevate. Le elevatissime efficienze ai carichi parziali, oltre che a pieno carico, ci permettono di offrire ai nostri clienti soluzioni che superano abbondantemente i limiti di efficienza imposti dalle certificazioni energetiche, assicurano un risparmio nell’intero ciclo di vita dell’impianto e un ritorno dell’investimento molto veloce. Anche nei sistemi di elevata potenza ci siamo presentati a MCE con soluzioni ai vertici del mercato. Parliamo del chilabrieXso. ler centrifugo con controllo ad inverter, nato dalla collaborazione tra i team di ricerca e sviluppo di Clivet e Midea. Questo chiller, con potenze da 880 kW a 2 MW è dotato dell’ultima frontiera in termini di tecnologia per garantire elevatissima efficienza energetica con SEER fino a 8,84 grazie al 7 volte brevettato compressore centrifugo a doppio stadio con giranti contrapposte ‘back to back’, basso impatto ambientale grazie all’evaporatore falling film, che riduce la carica di refrigerante fino al 40% rispetto agli scambiatori di tipo allagato, funzionamento silenzioso con valori di pressione acustica pari a 79 dB (A), dimensioni compatte, migliore affidabilità, stabilità e lunga durata grazie all’accoppiamento diretto albero-motore, che garantisce un’efficienza complessiva di compressione superiore al 97%, e al design ottimizzato della girante, che aumenta la vita

Le nuoveXXX

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32 - CONDOMINIO SC

utile del motore. Abbiamo portato in fiera anche uno dei nostri cavalli di battaglia: Zephir, l’unità di rinnovo e purificazione aria con filtri elettronici e recupero termodinamico attivo dell’energia contenuta nell’aria in espulsione. La nostra azienda è molto attenta anche a chi deve fare la manutenzione. Il nostro sistema cloud Clivet Eye permette di controllare a distanza tutta una serie di parametri e prevenire le possibili criticità di funzionamento delle unità. Mostra Convegno è stata infine il palco sul quale è stata presentata ufficialmente la nuova unità esterna per sistemi VRF MV6, una pietra miliare nel settore dei sistemi a portata variabile, al top per sicurezza, facilità d’uso, flessibilità ed efficienza. MV6 ha la gamma potenze più ampia sul mercato (singolo modulo fino a 90 kW e fino a 270 kW in combinazione di 3 moduli) con spazi di installazione ridotti fino al 40% a pari capacità fornita, compressori DC inverter EVI (Enhanced Vapor Injection) ad iniezione a due stadi e ampie superfici di scambio, che permettono di avere EER fino a 4.75 e COP fino a 5.50, ampia gamma di potenze, lunghezza delle tubazioni fino a 1000 m e campo di funzionamento da -23°C a 48°C per la massima adattabilità ad ogni situazione impiantistica e climatica.

Le figure dell’installatore idraulico e di quello elettrico si stanno avvicinando? Sì, e non è un trend solo italiano, ma europeo. L’altro giorno stavo esaminando il mercato tedesco: se ci sono 3mila installatori specializzati nell’installazione di sistemi di climatizzazione che conosciamo da lunga data, ci sono anche 110mila installatori elettrici e meccanici-idraulici che si stanno sempre più avvicinando al settore della climatizzazione. Per cogliere questa opportunità, abbiamo creato la Clivet University, una vera e propria scuola di formazione con il compito di tenere costantemente aggiornati i nostri abituali interlocutori (manutentori, installatori) e di avvicinare al nostro settore le figure professionali che si stanno affacciando al nostro mercato: architetti, progettisti, installatori elettrici e meccanici, rivenditori, puntando nel 2018 allo sviluppo del “Rolling Business”. Oltre alla formazione vera e propria, articolata in momenti teorici e pratici all’interno delle nostre sale bioclimatiche, vogliamo far capire a questi professionisti l’importanza di un approccio


PORTIAMO IL CLIENTE SUL WEB MAURO CERBONI, managing director di Techem basato su sistemi, piuttosto che su singoli prodotti per poter garantire il massimo comfort con il minor consumo di energia. Un’altra tendenza molto diffusa in Europa e in particolare nel Regno Unito è la vendita “on line” attraverso siti specializzati. La nostra filiale in UK, ad esempio, offre i nostri sistemi oltre che attraverso i canali tradizionali anche su una di queste piattaforme, alla quale sono iscritti 6mila installatori. Questi possono consultare la vetrina prodotti/sistemi, ricevere consulenza professionale sia via internet che per appuntamento, acquistare i prodotti presenti sulla piattaforma raccogliendo punti che permettono loro di ottenere sconti, corsi di formazione, libri, ma anche viaggi e oggettistica per il tempo libero. In futuro, sono certo che si affermeranno in maniera ancora più forte come strumento di business i social per la loro immediatezza nella comunicazione e per il grande potenziale di raggiungere i diversi target con messaggi e proposte dedicate.

Il tema del comfort è fondamentale in questa fiera. Come lo sentite all’interno dell’azienda? Oggi il cliente è cambiato perché il mondo è cambiato. L’utente finale vuole arrivare a casa e trovare le condizioni di comfort ottimali e “sotto controllo”. Quando parlo di comfort non intendo solo l’aspetto termo igrometrico, di temperatura e umidità, ma anche di qualità dell’aria e silenziosità e quando dico “sotto controllo” entro nella sfera della manutenzione da remoto, con qualcuno che da distanza monitora il mio impianto, previene le criticità e interviene prontamente in caso di problemi. Noi abbiamo sposato questo approccio e nel futuro vorremmo arrivare sempre più a vendere non solo prodotti e sistemi, ma tutto il servizio. Questo sarà un passaggio lungo, perché tra noi e il cliente finale c’è una lunga filiera. Inoltre, vedo positivamente la possibilità di fornire i nostri sistemi con la formula del “noleggio integrato”, in cui il cliente paga una bolletta che include anche il noleggio del sistema di climatizzazione.

Quali sono le novità presentate in occasione di Mce? Ci siamo focalizzati su ciò che riteniamo importante nel mondo della contabilizza­zione dell’acqua e del calore: il servizio. Noi puntiamo, da sempre, su un servizio di alta qualità che sia un must per differenziarci da aziende che si sono avvicinate a questo settore, soprattutto sull’onda dell’obbligo normativo degli ultimi anni. Offrire un servizio per noi significa curare il cliente a 360°: non solo vendere un prodotto, ma anche l’installazione, la manutenzione, la garanzia, il servizio di lettura e contabi­lizzazione dei consumi sia in ambito calore che idrico. Abbiamo una forte struttura interna in Italia, con persone dedicate all’erogazione del servizio: questo è un van­taggio competitivo. Per i nostri clienti c’è un nome e cognome, una faccia che cura il servizio: il cliente sa chi è la persona che lo segue e ottiene risposte in tempo reale. Stiamo puntando anche sull’innovazione tecnologica: ad esempio, il nostro portale web, che i nostri clienti riconoscono come il migliore del mercato, sul quale offriamo servizi di alto valore aggiunto ai clienti, come servizi di energy monitoring, controllo consumi real time. Per gli amministratori, gestori di calore e manutentori di centrali termiche è prevista un’unica interfaccia per tenere sotto controllo tutti i condomini che seguono. L’utente finale può collegarsi al portale tramite il proprio profilo e controllare i consumi in tempo reale. Abbiamo creato, inoltre, Techem 4 you, una piattaforma web che consente ai clienti di mo­nitorare tutto: dalla ricezione dell’ordine fino al collaudo, dalla richiesta di assistenza, passando per la presa in cari­co, fino allo scaricamento re­port. Tutto ciò riduce i tempi di passaggio dei vari step ed è un segno di massima trasparenza verso i nostri clienti.

Siete soddisfatti di questa edizione di Mce? Da anni non vedevo un’affluenza di questo tipo e per questo sono entusiasta: i segnali di un’uscita dalla crisi si vedono anche da questi aspetti. In questa edizione ho notato anche un ritorno di professionisti da paesi che avevano avuto un calo di partecipazione negli scorsi anni come la Russia, la Germania, la Spagna e la Grecia.

CONDOMINIO SC - 33


SPECIALE LA CALDAIA CHE CONTA GLI ATOMI SABRINA NASOLINI, responsabile marketing di Cosmogas ChenuoveXXX novità ha presentato Cosmogas? Le

Una nuova caldaia dedicata al residenziale, il nostro core business. È la caldaia Q30 protonic. È gas adaptive e, tramite la misura dell’alternanza tra protoni ed elettroni, riesce a fare un controllo protonico della combustione, quindi si adatta a ogni tipo di e ai bisogni dell’utente. Questa caratteristica si aggiunge alla digas FXXXXbo nostra caldaia a doppia condensazione. Noi abbiamo, infatti, una caldaia murale che condensa non solo quando fa riscaldamento, ma anche quando fa acqua calda sanitaria. Considerando che quest’ultima si utilizza 365 giorni all’anno, il sistema permette di risparmiare non solo durante i mesi invernali, ma sfrutta il principio della condensazione tutto l’anno. Da qualche anno Cosmogas ha messo a punto una gamma di prodotti nell’alta potenza di riscaldamento, che vanno da 60 KW a 1200 KW, per spaziare anche nell’ambito della centrale termica, una caldaia modulare che permette di risolvere molti problemi nelle centrali termiche, soprattutto dove manca spazio e c’è esigenza di una modulazione sofisticata.

Quali sono, quindi, i vostri plus rispetto alla concorrenza? Cosmogas cerca sempre di avere delle caratteristiche distintive rispetto a quello che il mercato offre. Abbiamo un centro di ricerca e sviluppo composto da 12 persone, che segue questo obiettivo. Progettiamo, brevettiamo e costruiamo tutti i nostri prodotti con il preciso scopo di avere offerte più performanti dal punto di vista energetico, che permettono all’utente finale di risparmiare

e, al tempo stesso, avere sempre vantaggi a livello tecnico. Per quanto riguarda la caldaia ad alta potenza, abbiamo una grande modularità: ne abbiamo una che può arrivare fino a 280 KW in mezzo metro quadrato di spazio grazie allo sviluppo verticale, mentre tutti i nostri concorrenti la sviluppano o orizzontalmente o in monoblocchi che occupano molto spazio. Abbiamo sviluppato, inoltre, una gamma di scaldabagni: da quello domestico a quello per una grossa produzione di acqua calda sanitaria, fino a 280 KW, sempre a condensazione, proprio perché offriamo la caratteristica di riuscire a condensare anche alle alte temperature.

Oggi si assiste ad un avvicinamento tra il ruolo professionale dell’idraulico e dell’elettricista? Questo è dato dal fatto che il mercato va sempre più verso la pompa di calore, che si rivolge maggiormente al mercato elettrotecnico. Al momento noi lavoriamo più con l’installatore termoidraulico, nostro partner da sempre, che cerchiamo di formare e avvicinare alle nuove tecnologie per essere una valida proposta alternativa, ma anche a un elettricista. Il cambio del ruolo non incide però sulla progettazione delle nostre proposte: cerchiamo di fare sempre prodotti di qualità ed efficienti.

Qual è il giudizio su questa edizione di Mce? Nelle scorse edizioni si verificava poca affluenza soprattutto durante il primo giorno, mentre quest’anno tutti i giorni sono stati di forte presenza. Abbiamo riscontrato una grande affluenza sia di clienti storici sia di nuovi contatti soprattutto dall’esterno. Ci riteniamo soddisfatti.

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UNA CASCATA DI ACQUA CALDA PAOLO CAIMI, Marketing & Technical Manager Johnson Controls Hitachi Air Conditioning Europe Italian Branch Che cosa avete presentato di nuovo per i condomini? Stiamo proponendo diverse soluzioni per il condominio e sta raccogliendo particolare successo la proposta della linea di pompe di calore Yutaki, dal giapponese “cascata di acqua calda”. Si tratta di sistemi che forniscono riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e climatizzazione senza l’utilizzo di combustibili fossili e sono quindi l’alternativa ecologica alle caldaie. Disponibile per applicazioni modulari, Yutaki è la soluzione ideale sia per piccoli condomini sia per edifici di grandi dimensioni. Questo sistema si installa anche in abbinamento al pavimento radiante per il massimo confort in ambiente.

Quali sono i vantaggi con un prodotto del genere? In primis, una migliore efficienza energetica in termini di COP e SCOP stagionale in confronto ai sistemi di riscaldamento tradizionale. Inoltre Yutaki garantisce grandi vantaggi a livello installativo: i sistemi Hitachi infatti offrono diverse possibilità di installazione sia per ristrutturazioni sia per nuovi edifici.

Il condomino, quindi, avrà minori costi in bolletta? Sì, certo. Yutaki è un sistema flessibile e l’installazione di un unico modulo per un solo appartamento consente di eliminare la dispersione di calore delle aree comuni tipiche degli impianti

centralizzati, limitando il consumo alle singole utenze. Per agevolare il progettista nella scelta della migliore soluzione di riscaldamento in base a specifiche esigenze termiche, Hitachi propone il software di selezione Hi-ToolKit (http://hitachihitoolkit.com/heating/users/login). Questo strumento consente di stimare il futuro costo di esercizio grazie all’analisi della zona climatica di installazione, dei costi attuali dell’energia elettrica e delle condizioni di utilizzo. In questo modo è facile presentare al condominio o all’amministratore i vantaggi nell’installare questa soluzione.

Siete presenti in tutta Italia? Sì, possiamo contare su una fitta rete di distribuzione di grossisti e installatori partner. In più, abbiamo 230 SAT sul territorio nazionale in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di assistenza ordinaria e straordinaria. Posso dire che in questi anni stiamo avendo moltissime soddisfazioni da questo prodotto e il nostro auspicio è che, attraverso la diffusione dei sistemi in pompa di calore, si possa ottenere finalmente anche un vantaggio ambientale: queste soluzioni, che permettono di utilizzare energia rinnovabile, limitano le emissioni inquinanti in ambiente. Se spendiamo meno e inquiniamo meno siamo tutti più felici ed il beneficio è per l’intera comunità.

A TUTTO METANO GIORGIO FASANO, key account manager di Robur Qual è la novità che presentate in occasione di Mce? È stato fatto un aggiornamento del prodotto K18 per il residenziale: è una pompa di calore a metano e nella scorsa edizione era stata presentata nella versione simplygas. Quest’anno la presentiamo in versione hybrigas, con potenze che vanno da 18 fino a 35 kW, mettendo a sostegno della pompa di calore una caldaia a condensazione integrata.

È un prodotto adatto al condominio? È adatto a case mono/bifamiliari sopra i 100 metri quadri, condomini, realtà industriali di piccole dimensioni.

La distanza tra l’elettricista e l’idraulico si sta assottigliando. In che cosa? Le nostre pompe di calore lavorano esclusivamente a metano, non abbiamo prodotti ibridi gas-elettrico, quindi notiamo meno questa vicinanza.

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SPECIALE IL NOSTRO DIGITALE È DA PREMIO DAVID HERZOG, ceo di Hoval Che novità avete portato a Mce? Sono molte. La prima è Hoval Digital, una piattaforma digitale per la gestione di impianti, generatori e componenti attraverso internet per creare nuovi servizi ai nostri interlocutori. La seconda è My Community Monitor, prima piattaforma in Italia in cui l’utente finale può mettere un suo progetto sulla rete ed essere assistito da professionisti. In questa piattaforma possiamo, noi come azienda, fare anche delle proposte alla comunità, al sindaco, per nuove soluzioni di impianti. Per esempio, nell’alto Garda, nel comune di Val Vestino, assieme al sindaco Davide Pace abbiamo digitalizzato il parco edifici e impianti. Lui è il primo sindaco smart city per il riscaldamento di FXXXXbo digitale. Terza novità è la piattaforma Smart Heating, con cui un professionista può fare e-commerce per avere hoval digital in casa grazie a un installatore che sa come installarlo. Il digitale, quindi, è molto presente nelle nostre nuove proposte. E digitale, per noi, vuol dire non solo gestione integrata degli impianti, ma anche gestione in base alle previsioni del meteo, che permettono un ulteriore risparmio del 5-10% sull’impianto esistente per condomini o industrie. Abbiamo creato il premio design Hoval Regala Energia in cui abbiamo fatto anche studi e ricerca sul rispetto e l’impatto ecologico del packaging. Inoltre, abbiamo indagato sulla tematica del Condominio Smart per la quale abbiamo la possibilità di offrire prodotti che vanno dalla sottostazione fino ai collettori e pompe di calore e caldaie caldo-freddo, insieme alla ventilazione meccanica controllata, gestiti tutti attraverso un’unica app in internet e sistema di regolazione attraverso l’ambiente. Questa è l’unica soluzione al mondo che può integrare anche la ventilazione meccanica controllata dove chi gestisce la manutenzione può andare fino ai parametri del generatore. La vera rivoluzione per noi è non essere gestiti da terzi, ma da noi stessi. abrieXso.

Le nuoveXXX

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Avete ricevuto anche riconoscimenti per questo?

Sì, abbiamo ricevuto premi dalla Mostra Convegno, che aveva

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indetto un concorso tra tutti gli espositori chiamato Concorso Innovazione ed Efficienza. Abbiamo vinto per l’innovazione e per il comfort. È sempre bello partecipare a una manifestazione e ricevere un riconoscimento per il lavoro svolto e per i prodotti presentati. Di questo siamo orgogliosi e ringrazio la fiera Mce. Il premio per l’innovazione l’abbiamo vinto per la piattaforma digitale Hoval TopTronic Supervisor, mentre quello per il comfort grazie al nuovo HomeVent Frt, che è più leggero, molto più silenzioso e ha sensori per essere integrato e gestito da remoto.

C’è stato un avvicinamento dei ruoli dell’idraulico e dell’elettricista? Noi abbiamo creato un oggetto magico, Hoval Digital. È uno smart device innovativo che, per essere installato, necessita di competenze elettrotecniche, termotecniche e informatiche, ed è quindi un valore aggiunto che può risolvere tanti problemi impiantistici. La collaborazione tra elettricista e termoidraulico è già prevista e possiamo dare seguito alle richieste tecniche di collaborare sul campo in cui ci sia bisogno di fare un digital revamping.

Com’è andata questa edizione di Mce? Durante le fiere incontro la stampa, le associazioni, i clienti, gli amici, le varie persone che mi possono dare un feedback, e abbiamo avuto un riscontro molto positivo. I riconoscimenti ricevuti, sia da parte dell’ente fiera con i premi, sia dai nostri clienti sono stati molto importanti. L’affluenza è stata ottima durante tutti i giorni e quindi siamo molto contenti.


RIPARTIAMO DAGLI AMMINISTRATORI MARTA CARONNI, responsabile marketing di ista Qual è stata la novità alla Mostra Convegno Expo Comfort? Un nuovo servizio dal nome Ripartiamo. È dedicato agli amministratori e permette di sgravarli dal compito della ripartizione delle spese di riscaldamento e di acqua. Ripartiamo può essere attivato per i ripartitori e i contatori già presenti in condominio, anche non necessariamente installati da ista: è un servizio per tutti. Ripartiamo permette, quindi, di lasciare più tempo all’amministratore per gestire gli altri compiti di cui si deve occupare.

Viene utilizzato bene il contabilizzatore? Per essere utilizzata bene, la contabilizzazione deve essere abbinata alla termoregolazione: così si ha la possibilità di un buon risparmio. Il servizio è interessante per amministratori che hanno difficoltà a gestire un sistema installato, a cui ad esempio non segue una manutenzione. Per loro appoggiarsi a una azienda specializzata nel servizio è un sollievo.

Come è andata la Mce? Il riscontro che abbiamo avuto è stato molto buono. Lo stand è piaciuto e i visitatori hanno dimostrato molto interesse per le nostre proposte. Ho però riscontrato nel complesso un’affluenza leggermente in calo rispetto alle passate edizioni; questo vale infatti non solo per noi, ma in generale per il nostro padiglione e il nostro segmento di mercato.

PER L’IMPIANTO CI VUOLE UN MAGGIORDOMO GIANPAOLO ROCCHI, amministratore delegato di Kerberos Quali sono state le novità a Mce? La app MaggiorDomo, che permette agli utenti di controllare da remoto il loro impianto e ai tecnici di supervisionare l’impianto. Quindi, un unico strumento per vedere in linea tutti gli impianti MaggiorDomo installati. L’app permette di verificare e risolvere da remoto i problemi, quando è possibile, oppure di andare sul posto già informati sull’eventuale problema dell’impianto. Inoltre, si può offrire assistenza telefonica agli utenti verificando la temperatura che hanno impostato in casa.

La distanza tra l’idraulico e l’elettricista si sta sempre più riducendo? Abbiamo notato questa tendenza. Sono ruoli che si stanno sovrapponendo, anche perché ci sono sempre più aziende di idraulica che hanno competenze di elettricità e che offrono prodotti con queste due componenti. Molti dei nostri installatori si spostano sul meccanico e stanno, quindi, acquisendo competenze in questo campo. I prodotti sul mercato stanno unificando le due competenze: ci sono pochi prodotti idraulici che non hanno al loro interno componenti elettroniche e che non richiedano di collegare cavi: gioco forza l’idraulico si sta spostando verso l’elettrico, meno il contrario.

Come è andata questa edizione di Mce? Per Kerberos il bilancio è positivo. I professionisti e gli installatori del settore hanno mostrato grande interesse e un notevole apprezzamento per le funzioni di supervisione diagnostica dell’impianto e di assistenza remota.


SPECIALE BAXI

LA TECNOLOGIA SCALDA IL CONDOMINIO Le nuove versioni delle pompe di calore dell'azienda, che si possono abbinare anche alle caldaie a gas, consentono un sensibile risparmio sul conto energetico di uno stabile. Oltre al massimo del comfort di Francesca Colombo

A sinistra, Daniele Carraro, product management coordinator di Baxi. A destra, Gabriele Mazzi, product manager heat pumps.

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abriele Mazzi, product manager heat pumps e Daniele Carraro, product management coordinator di Baxi. Domanda. Qual è la novità presentata in occasione di Mostra Convegno ExpoComfort 2018? Gabriele Mazzi. Per quanto riguarda il settore professional, abbiamo presentato quattro diverse versioni di macchine a compressione di refrigerante: pompe di calore a inversione di ciclo, a inversione di ciclo per la produzione di acqua calda ad alta temperatura, refrigeratori e, infine, macchine polivalenti per produzione contemporanea di acqua calda e fredda indipendenti, con taglie da 40 a 220 kW.

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Tutte queste macchine sono adatte per applicazioni residenziali (condomini) e ad altre applicazioni, sia per installazioni stand alone full electric oppure in abbinamento con le nostre caldaie a gas. D. I condomini, quindi, trarranno beneficio dall’utilizzo di queste macchine? Gabriele Mazzi. Assolutamente sì, sia in termini di risparmio energetico che di continuità di servizio e di comfort. D. Avranno bollette più leggere? Gabriele Mazzi. Confermo, ammesso che l’impianto sia eseguito a regola d’arte. Per questo Baxi mette a disposizione un supporto al progettista attraverso un team di ingegneri dedicati (l’Engineering Team di Baxi): l’impian-

to, sia dal punto di vista idraulico che strumentale, infatti, unitamente alla scelta della macchina, concorre a garantire il massimo risultato. D. La distanza tra l’idraulico e l’elettricista si sta sempre più assottigliando. Vi risulta? Gabriel Mazzi. Sì notiamo l’assottigliamento di questa distanza e lo attribuiamo al fatto che la crescita di complessità dei sistemi richiesti oggi dal mercato ha necessità di una sempre maggiore sinergia delle diverse competenze al fine di garantire soluzioni sempre più efficienti. D. Qual è il giudizio sulla edizione 2018 di Mce? Gabriel Mazzi. Ho riscontrato parec-


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chio interesse e le persone che sono intervenute hanno posto numerose domande in merito alle soluzioni. Hanno mostrato interesse alla connettività delle nostre caldaie, alle pompe di calore fino alle nostre soluzioni ibride. I più attenti sanno, infatti, che il connubio caldaia-pompa di calore riesce a dare il massimo all’interno di un impianto. I visitatori hanno sposato di buon grado le nostre proposte e di questo siamo molto soddisfatti. D. Rispetto all’edizione di due anni fa avete notato una differenza? Daniele Carraro: Non ci sono grosse differenze; in generale non vediamo soluzioni rivoluzionarie ma piuttosto un’evoluzione dell’offerta di prodotti per andare a coprire le nuove esigenze delle installazioni, in particolare con sistemi integrati per gestire riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda. La caldaia a condensazione è sempre più indicata come soluzione per il mercato della sostituzione, mentre la pompa di calore è adottata nelle nuove costruzioni. La vediamo, come ha detto prima Gabriele, in abbinamento alle caldaie per garantire il comfort tutto l’anno e la massima efficienza. Stanno prendendo sempre più piede anche soluzioni full electric, per cui solo pompa di calore oppure utilizzando i climatizzatori sia per il riscaldamento che per il raffrescamento, chiaramente in contesti climatici favorevoli. D. Il vostro mercato di riferimento è legato alla sostituzione di caldaie o più verso le nuove costruzioni? Daniele Carraro. Il mercato del nuovo viene da alcuni anni di stallo, anche se ultimamente si inizia a scorgere una ripresa. La maggior parte delle vendite, per la nostra azienda, è focalizzata sulla sostituzione e la riqualificazione, grazie anche agli incentivi fiscali che promuovono questi interventi. Ciononostante l’offerta Baxi si rivolge anche al mercato del nuovo, in particolare con le soluzioni full electric, disponibili anche in versione da incasso.

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SPECIALE ATAG

IL GENERATORE FA LE PREVISIONI DEL TEMPO Un impianto a gas a condensazione integrato a una pompa di calore. E un sistema che si regola in base al bollettino meteo: con l'obiettivo di risparmiare fino a 200-250 euro al giorno su impianti medio-grandi di Francesca Colombo

S

imone Lanzoni, responsabile tecnico di Atag. Domanda. Quali novità avete presentato durante Mce? Risposta. Una gamma di sistemi ibridi ad alta potenza ideati per la riqualificazione di condomini, di edifici con impianti centralizzati o di tipo industriale. Si chiama Hybrid-One ed è composto da generatori a gas a condensazione ad alta efficienza abbinati a pompe di calore, sempre ad alta efficienza. Questo permette di avere un risparmio energetico derivato dallo sfruttamento di fonti alternative, quali pompe di calore o solare termico. Il sistema è adatto per riqualificazioni, per efficientare la produzione, grazie anche alla regolazione Vision Plus, in grado di gestire l’apporto di energia rinnovabile in funzione della richiesta dell’impianto. Questo sistema di controllo cerca di massimizzare l'energia di tipo rinnovabile e, in caso questa non fosse sufficiente o conveniente, fa intervenire i generatori a gas a condensazione, metano o gpl. La regolazione si interfaccia con l’impianto generale, ma anche con i singoli ambienti. È in grado di produrre una diagnosi in tempo reale dello stato di efficienza, evitando gli sprechi derivati dall’utilizzo dell’impianto in condizioni non idonee e cercando di ridurre il consumo di combustibile. Il sistema di gestione ha anche funzione

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Ing. Simone Lanzoni, responsabile di Atag Italia

meteo-predittiva: anticipa o ritarda il funzionamento dell'impianto in base al meteo. Con questo sistema si riesce a risparmiare fino a 200-250 euro al giorno su impianti medio-grandi. Nel corso dell’anno un condominio si trova una diminuzione molto consistente sia in ore di funzionamento che di utilizzo di combustibile. Ha un’efficienza altissima e rende più efficiente l’intero sistema edificio-impianto. HybridOne è stato implementato con maggiori potenze, per offrire un servizio completo, ed è stato completato dal sistema di controllo Vision Plus. D. Il vostro giudizio su Mce?

R. Abbiamo catturato l’attenzione di termotecnici e di molte Esco. Il sistema per loro è appetibile, perché siamo in grado di certificare l’andamento degli impianti con diagnosi energetiche. Anche dal punto di vista dei progettisti abbiamo avuto un notevole successo. In generale, siamo molto soddisfatti della fiera perché abbiamo aumentato notevolmente i numeri. D. La figura dell’installatore idraulico e di quello elettrico si stanno avvicinando. R. In un certo senso il trend è pilotato dai sistemi di regolazione evoluti, come quello che abbiamo presentato in fiera, che rendono importante la collaborazione delle due figure.


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FOCUS VERDE TERRAZZI & GIARDINI

IL CONDOMINIO CHE SALVA L’AMBIENTE Il bonus verde disposto con la legge di Bilancio è un incentivo a migliorare l’aspetto e la vivibilità delle aree all'aperto degli edifici residenziali. Ma risulta utile anche per una maggiore qualità green delle nostre città di Umberto Anitori

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L'

Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha pubblicato il rapporto2017 sul consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi eco sistemici. Il rapporto analizza l’evoluzione del consumo di suolo all’interno di un più ampio quadro delle trasformazioni territoriali ai diversi livelli, attraverso indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze del consumo. Fornisce anche nuove valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale del suolo, con particolare attenzione alle funzioni naturali perdute o minacciate. I dati della nuova cartografia del Snpa (Sistema Nazionale a rete per la protezione dell'ambiente) mostrano come, a livello nazionale, il consumo di suolo sia passato dal 2,7% stimato per gli anni Cinquanta al 7,6% del 2016, con un incremento di 4,9 punti percentuali e una crescita del 184% (e con un ulteriore 0,22% di incremento negli ultimi sei mesi analizzati). In termini assoluti, il consumo di suolo ha intaccato ormai 23.039 chilometri quadrati del nostro territorio. Le aree più colpite sono le pianure del Settentrione, dell’asse toscano tra Firenze e Pisa, del Lazio, della Campania e del Salento, le principali aree metropolitane, nonché quelle delle fasce costiere, in particolare di quelle adriatica, ligure, campana e siciliana. Tutela necessaria La tutela del patrimonio ambientale, del paesaggio e il riconoscimento del valore del capitale naturale sono compiti e temi che l’Europa sottolinea, fondamentali alla luce delle particolari condizioni di fragilità e di criticità climatiche del nostro Paese e rispetto ai quali il rapporto dell’Ispra fornisce il proprio contributo di conoscenza. In questo scenario acquista sempre maggior valore la manutenzione e l’implementazione del verde all’interno delle aree urbanizzate, sia in quelle pubbliche che in quelle private, quindi nei nostri condomini. Proprio in

questa ottica deve essere interpretata l’istituzione del cosiddetto bonus verde: il legislatore, avvertendo i pericoli dovuti alla eccessiva cementificazione del territorio, di fatto invita tutti a curare e creare aree verdi all’interno delle nostre città. Dobbiamo prendere coscienza che migliorando l’ambiente, e in particolare l’aria che respiriamo, miglioriamo la qualità della nostra vita e contribuiamo a fermare il riscaldamento del nostro pianeta. Se è vero che non possiamo fare a meno del riscaldamento nelle nostre case, possiamo attenuarne le conseguenze negative con zone di verde nei condomini, portandole anche nei terrazzi dove è possibile. Basta ricordare come nei mesi estivi i terrazzi senza piante in città sono di fatto impraticabili, perché assolati e surriscaldati e, di fatto contribuiscono a rendere invivibili senza aria condizio-

nata gli appartamenti agli ultimi piani. Una oculata e attenta creazione di giardini pensili sui terrazzi, oltre a rendere vivibili gli stessi, contribuirebbe ad abbassare notevolmente le temperature nelle abitazioni, consentendo nello stesso tempo risparmi nelle spese di condizionamento degli appartamenti. Gli interventi possibili Capita spesso di osservare vialetti di ingresso di condomini asfaltati o lastricati, dove sarebbe facile e utile piantare qualche albero o seminare piccoli prati, che certamente avrebbero bisogno di manutenzione, con una spesa comunque irrisoria, ma migliorerebbero la qualità dell’ambiente, sia dal punto di vista estetico che sostanziale e, di fatto, anche la qualità della nostra vita. Bisogna essere consapevoli che investire sull’ambiente significa investire per il futuro nostro e dei nostri figli.

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REPORT CONDOMINIO OK FINALE LIGURE

C'È ANCORA UN MARE

DI LAVORO DA FARE

Nella cittadina di Ponente la tappa del roadshow organizzato da Virginia Gambino Editore e Fratelli Trotta ha puntato il dito sulla necessità di riqualificare gli immobili e mettere in sicurezza da frane e terremoti di Franco Saro

I

l Giro d’Italia non è solo quello che si corre su due ruote. Ce n’è un altro, che interessa circa 7 milioni di persone: quelle che abitano in condominio. Il tour è quello di Condominio Ok, il roadshow organizzato da Virginia Gambino Editore che solca l’Italia per diffondere le informazioni utili a chi amministra o è proprietario di un immobile. Con un focus particolare: la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici. Così, dopo essere passato nel 2017 da Genova, Verona, Sondrio, Treviso-Venezia e Torino, Condominio Ok ha aperto

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REPORT CONDOMINIO OK L’AGGIORNAMENTO NON FINISCE MAI Alessio Rossi, vice-presidente nazionale Acon «Acon, associazione amministratori condominiali e immobiliari, è nata nel 2012 a Ravenna e da lì si è sviluppata fino a guadagnarsi una presenza omogenea su tutto il territorio nazionale. La nostra mission è quella di introdurre nuove persone alla professione di amministratore di condominio. Un lavoro in evoluzione continua e che è cambiato con l’entrata in vigore della Legge 220 del 2012: l’amministratore è diventato una figura professionale con competenze specifiche e con obblighi di aggiornamento periodico. E allora Acon mette a disposizione dei propri iscritti (attualmente circa 1.500) le conoscenze e le esperienze dei propri consulenti in materia giuridica, tecnica, edile, fiscale e gestionale, così da aiutarli nell’affrontare le problematiche che si presentano negli stabili che hanno in gestione. L’associazione fornisce dunque un servizio di formazione continua attraverso corsi di aggiornamento pratici e innovativi erogati su una piattaforma e-learning, con possibilità di frequentare le lezioni da qualsiasi dispositivo tutti i giorni e a qualsiasi ora. Insomma, lo scopo di Acon è quello di diffondere la cultura della buona e sana gestione condominiale e di agevolare il dialogo e il rapporto tra utenti finali e professionisti».

Già, ma quanto è necessario, urgente, inderogabile riqualificare le case e metterle in sicurezza dai pericoli di un sisma? Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade, ha mostrato il risultato di un’analisi sul territorio della provincia di Savona. Risultato: circa il 70% delle abitazioni ha necessità di un adeguamento radicale. Della Puppa ha anche esemplificato il concetto: per riscaldare un appartamento in classe G, ogni anno sono necessarie l’equivalente due taniche da 20 litri di gasolio per ogni metro quadro. UN'OCCASIONE UNICA

Per fortuna ridurre questo spreco è ora più semplice, ha aggiunto Roberto Di Lellis, giornalista, che è entrato nel dettaglio dei bonus fiscali per ristrutturare, il 2018 con la prima tappa a Finale Ligu- niali e immobiliari: «Riqualificare gli riqualificare o consolidare singole unire. Perché anche in provincia di Savona, immobili è senza dubbio una priorità», tà immobiliari o interi condomini con come in gran parte d’Italia, il patrimonio ha spiegato. sconti che arrivano fino all’85% della abitativo è vetusto, troppo energivoro Un intervento più istituzionale è stato spesa. Un’occasione unica, ancora più e bisognoso di una tirata a lucido. Per quello della vicepresidente della Pro- ghiotta se si considera che la legge di l’85% sono edifici che consumano trop- vincia di Savona, Luana Isella, che ha Bilancio 2018 ha esteso la possibilità di po: abbattere gli sprechi e le emissioni di sottolineato non solo il lavoro delle am- cessione del credito d’imposta a terzi. È Co2, oltre che le spese in bolletta, è una ministrazioni pubbliche, per esempio possibile, cioè, abbassare i consumi enerpriorità per il futuro. getici per esempio con un cappotto Anche in provincia di Savona, come in gran parte d’Italia, ONORI DI CASA esterno al condoil patrimonio abitativo è vetusto, troppo energivoro Ad aprire la discussione minio, pagando solo e bisognoso di una tirata a lucido. Per l’85% sono edifici ci ha pensato il padrone la differenza tra il che consumano troppo: abbattere gli sprechi e le emissioni bonus e la spesa a di casa, Mario Trotta, di Co2, oltre che le spese in bolletta, è una priorità amministratore delecarico dei proprieper il futuro di tutti i condomini e non solo gato dell’azienda di ditari. In questo caso stribuzione di materiali (il cappotto) il costo per edilizia che ha sede reale per un condonella cittadina ligure, e co-organizzatore per gli edifici scolastici, ma anche «l’ur- minio potrebbe essere solo del 25% del della tappa di Condominio Ok: «Un’oc- genza di messa in sicurezza delle abi- totale. Non è mancato, durante l’evento, casione importante, questa, perché mette tazioni dal punto di vista strutturale». l’esempio di un caso di reale applicazione a fuoco uno dei problemi principali della Un problema che Isella, di professione della possibilità della cessione del credinostra provincia e dell'intera Liguria: la geologa, conosce bene. to (articolo a pagina 20). Da segnalare, necessaria riqualificazione del patrimo- Così come Andrea Guzzi, assessore ai oltre al talk show che ha visto partecinio abitativo», ha esordito Trotta. «An- Lavori pubblici del comune ligure e pare Marco Pintus (articolo a pagina 47), che se, per fortuna, negli ultimi anni Salvatore Curatolo, ingegnere dell’Area sono anche gli interventi tecnici, centrati qualcosa ha iniziato a muoversi, a partire tecnica del Comune di Finale Ligure. su rischi sismici e norme di sicurezza di da una coscienza più diffusa della possi- Tutti e due hanno messo l’accento sui Franca Briano, ingegnere responsabile bilità di intervenire». programmi e sugli interventi di matrice del servizio Cementi armati della ProUn concetto confermato anche da Ales- pubblica sia per quanto riguarda gli edi- vincia di Savona, e Maurizio Viola, insio Rossi, segretario nazionale di Acon, fici che fanno capo agli enti locali, ma gegnere all’Infrastrutture del medesimo Associazione amministratori condomi- anche sul patrimonio edilizio privato. ente ligure.

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SIRE

UN RISPARMIO

CON I FIOCCHI

Abbattere la bolletta energetica, ridurre l’umidità degli ambienti, eliminare le muffe e isolare acusticamente le abitazioni del condominio? Si può fare tutto anche in un colpo solo. Grazie a una soluzione a base di cellulosa di Fabio Franchini

C'

è chi a sentire la parola Sire pensa alla «esse» sibilante di Sir Biss nel Robin Hood animato della Disney e chi, invece, pensa alla Sire-Sistemi Innovativi Risparmio Energetica. L’azienda di Genova è attiva da diversi anni, fornendo performanti soluzioni coibentanti nel nome dell’insufflaggio: riempie le intercapedini vuote nei muri con fibra o fiocchi di cellulosa per ottenere ottimi risultati di isolamento termoacustico e un netto miglioramento della salubrità degli ambienti. Oltre al comfort, ne giova anche il portafoglio: «Garantiamo un risparmio energetico del 40-50% e quindi un condominio, anziché spendere per esempio 40mila euro per il riscaldamento, può scendere di 15-20mila » spiega Marco Pintus, l’ingegnere titolare Sire. Domanda. Che cosa fa Sire? Risposta. Siamo un’azienda specializzata in sistemi di insufflaggio che opera da dieci anni nella riqualificazione degli edifici. Ma la mia storia di professionista parte dal lontano 1979. Sire ha sulle spalle circa 2mila interventi in abitazioni private e decine su palazzi interi. E attualmente stiamo gettando le basi per portare le nostre soluzioni a nove nuovi condomini. D. E quali sono queste soluzioni?

R. I nostri sistemi di insufflaggio. In poche parole, inseriamo all’interno della muratura un coibentante ecologico, isolante, riciclabile e atossico. Si tratta di una tecnica sostenibile e poco invasiva che garantisce per di più tanti vantaggi. In primis una sensibile riduzione delle spese di riscaldamento e condizionamento. D. Quali materiali utilizzate? R. Semplicemente la cellulosa: o la fibra di cellulosa Bonded GreenFiber o i fiocchi di cellulosa con LaCellulosa. Prodotti all’avanguardia, rispettosi dei principi di sostenibilità ambientale e capaci di soddisfare tutti gli standard di efficienza energetica. D. Ci sono differenze tra le due versioni? R. Sì e la differenza sta tutta nella messa

in posa. LaCellulosa richiede di fare un intervento un po’ più invasivo: fori nel muro da 4 centimetri, in alto e in basso. Mentre con Bonded GreenFiber bastano fori più piccoli, di 2,5 centimetri, e solo in alto, con la possibilità di inserire il coibentante dai cassettoni degli avvolgibili. Ciò è un vantaggio per l’utente finale, perché gli permette di risparmiare sulla tinteggiatura delle pareti sulle quali si è lavorato. D. L’insufflaggio è sempre possibile? R. No. Nella case d’epoca con muratura in pietra non si può intervenire, così come in quelle dove nell’intercapedine è già stata inserita fibra di vetro, lana di roccia, polistirolo a pannelli o sfuso. Invece, nelle abitazioni edificate dagli anni Cinquanta in poi, dove c’è un’intercapedine vuota, si agisce senza problema. D. Qual è la durata di un intervento? R. Solitamente una giornata, ma dipende dalla dimensione dell’appartamento. Perciò, una vasta metratura la copriamo al massimo in un giorno e mezzo, una casa di medie dimensioni in una giornata e una di dimensioni ridotte in cinque-sei ore. D. Quali sono i benefici? R. Oltre a dimezzare la bolletta energetica, l’insufflaggio risolve i problemi di muffe, umidità e rumore.

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IDEE UTILI SAILPOST

ADDIO CODE ALLO SPORTELLO Un servizio di recapito alternativo a quello tradizionale può riservare diverse opportunità a chi gestisce un condominio. Come spiega Caterina Castelli, responsabile marketing dell’azienda con un franchising di 140 uffici in tutta Italia di Fabio Franchini

Caterina Castelli, responsabile marketing di Sailpost

U

n ufficio postale senza code agli sportelli è un sogno, ma l’alternativa esiste: si chiama Sailpost. Nata nel 2000, Sailpost è una realtà consolidata che fornisce servizi di recapito integrati su tutto il territorio italiano grazie a 140 agenzie e 270 punti operativi. E dal 2011, grazie alla completa liberalizzazione del mercato postale, Sailpost è un servizio di recapito che ha eliminato le attese e propone soluzioni customizzate, come il servizio di ritiro corrispondenza: un incaricato arriva presso l'ufficio del cliente e ritira la posta; in questo modo il cliente non deve più fare lunghe file all'ufficio postale. Quali soluzioni L’azienda, nata a Pisa, si propone come soggetto con una differenziata proposta di servizi. Per esempio, posta ordinaria, raccomandata, assicurata, massiva, spedizione pacchi e telegrammi online. «No problem», ci pensiamo noi, spiegano in azienda. O, meglio, ci pensano gli addetti di Sailpost. Come può essere utile a un condominio il servizio della società di recapito? In molti modi. L’azienda, per esempio, si occupa anche della pre-lavorazione della corrispondenza, del suo ritiro anche a domicilio, della stampa, piegatura e imbustamento delle missive e anche, infine, dell’affrancatura per tipologia di spedizione.

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Offerta completa Caterina Castelli, responsabile marketing di Sailpost, spiega gli aspetti di questo servizio che è apprezzato da un consistente numero di utenti: «Il nostro è un franchising postale privato, forte di 140 uffici in tutta Italia. Si rivolge a tutti: privati e aziende, senza nessuna distinzione. Trattiamo i contenuti postali pensando a tutto: consegniamo la posta e offriamo anche un comodo servizio di stampa e imbustamento. Molto importante, oltre che comoda, è appunto, la possibilità dell’invio telematico: il cliente può accedere al nostro portale MySail e inviarci il testo (in formato word o pdf ) di ciò che vuole spedire, indicando i destinatari e il prodotto postale (posta ordinaria, raccomandata, assicurata...) e noi la confezioniamo e la recapitiamo tranquillamente al destinatario grazie alla nostra rete di postini». Semplice, veloce e pratico, vero? «Il tutto, poi, risparmiando in media circa il 25% rispetto alle poste tradizionali. Provare per credere. Poi, ogni agenzia ha una sua tipologia di abbonamenti e di sconti in base ai volumi. Questo perché ci piace, in tutto e per tutto, andare incontro alle esigenze dei clienti senza far perdere loro tempo prezioso». Perché il tempo è denaro e Sailpost lo sa bene.


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Il silenzio come sentimento

Isolanti acustici ottenuti da tessuti 100% riciclati e riciclabili. Acustica TXT è la gamma di isolanti acustici dalle elevate prestazioni fonoisolanti, prodotti dal riciclo di materiali tessili e a loro volta 100% riciclabili. La linea Acustica di Eterno Ivica offre al mercato internazionale prodotti innovativi, con elevata stabilità e durabilità nel tempo e di elevatissima qualità . Pannelli da intercapedine versatili e adattabili ad ogni tipo di pacchetto costruttivo, materassini anticalpestio da sottomassetto, sottopavimento e molti altri accessori a completamento della gamma.

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