YouBuild - marzo 2025

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YouBuild YB

PROGETTARE E

DIGITAL PRODUCT PASSPORT

La cultura del dato nelle costruzioni

NICOLA SALAMI

La forma dell’acqua

COPRAT CON BC STUDIO

Habitat didattico

COBE SLETH SANGBERG

Nordhavn Masterplan

IAAC

3D Printed Earth Forest Campus

IL PRISMA

Gestire la complessità del progetto

Mario Falconi

: UN SOLO PRODOTTO

PER TUTTE LE STAGIONI

Il primo e rivoluzionario sistema multi split CirQHP di Midea è arrivato. Potrai finalmente raffreddare e riscaldare gli ambienti della tua casa con le unità interne e a espansione diretta, in modo efficiente e con ridotti consumi energetici. In questo modo avrai il comfort ottimale in ogni stanza, in tutte le stagioni. Inoltre, grazie alla tecnologia di recupero di calore, potrai ottenere acqua calda sanitaria gratis durante il funzionamento delle unità in modalità raffreddamento.

Il nuovo blocco

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La geometria del blocco è stata riprogettata per includere canali di ventilazione che favoriscono il flusso d’aria, riducendo il surriscaldamento estivo e migliorando il comfort abitativo. L’isolamento termico è garantito da inserti in EPS con grafite, protetti dal legno cemento, offrendo una soluzione efficace contro le variazioni climatiche.

Scopri come costruire per il futuro

YB

YouBuild

PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

ANNO 10 - NUMERO 35 - MARZO 2025 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l.

Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy

Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy Tel. +39 02 47761275 - info@vgambinoeditore.it ISSN 2532 - 5345

Direttore responsabile / Publisher VIRGINIA GAMBINO virginia@vgambinoeditore.it

Direttore Editoriale / Editorial Director LIVIA RANDACCIO

Direttore Scientifico / Scientific Director PROF. EMANUELE NABONI (professore e tecnologo per la sostenibilità di città, edifici e componenti costruttivi, opera globalmente)

Comitato scientifico / Scientific Committee

PAOLA ALLEGRI (Presidente associazione nazionale Esperti in Edificio Salubre), GIANLUCA BRUNETTI (Politecnico di Milano, Italia), PAOLO CARATELLI (Istituto Marangoni, Dubai), MATTEO CAZZANIGA (Politecnico di Milano, Italia), ANGELOS CHRONIS (Infrared, Austria), GUIDO CIMADOMO (Università di Malaga), MATTEO CLEMENTI (Politecnico di Milano, Italia), ANDREA COSTA R2M (Solution), MARWA DABAIEH (University of Malmö, Svezia), MARCELLA GABBIANI (Direttore premio internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse), FRANCESCO GASTALDI (Università Juav di Venezia), BARBARA GHERRI (Università di Parma, Italia), LUCA GIRAMIDARO (Perkins and Will, Stati Uniti), ALESSANDRA MISURI (Abu Dhabi University), CONSUELO NAVA (Università Mediterranea, Italia), FRANCESCA OLIVIERI (Università Politecnica di Madrid, Spagna), ELISABETTA PALUMBO (Università degli Studi di Bergamo), VALENTINA PUGLISI (Politecnico di Milano, Italia), AGATINO RIZZO (Lulea University of Technology, Svezia), ALESSANDRO ROGORA (Politecnico di Milano, Italia), TIZIANO RUMORI (Gottlieb Paludan Architects, Danimarca), FRANCESCO SOMMESE (Università degli Studi di Napoli Federico II)

GliarticolipubblicatisonostatipreventivamentesottopostiareferaggiodapartedelComitatoScientificodellaRivistaYouBuild. ThepublishedarticleshavepreviouslybeensubjectedtopeerreviewbytheScientificCommitteeoftheYouBuildMagazine.

Collaboratori / Contributors

REBECCA ALBERTI, ILARIA BIZZO, LUISA CASTIGLIONI, STEFANO CORNACCHINI, FEDERICO DELLA PUPPA, ALESSANDRO MARIA GARGIULO, ROBERTO GAMBA, FRANCESCO GASTALDI, MATTEO GIOVANARDI, GIUSEPPE MANGANO, SILVIA NANNI, MARCO NOVIELLO, ROBERTO PANETTA, MORENO PIVETTI, VALENTINA PUGLISI, TIZIANO RUMORI, PATRIZIA SPADA, FRANCESCO SOMMESE

Impaginazione e grafica / Layout and graphics RAFFAELLA SESIA

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari/ Commercial department - Sale of advertising Spaces Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy / Tel. +39 02 47761275 - cell. +39 340 1761951 / info@vgambinoeditore.it Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Copia singola € 15,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275 Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento

Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro

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COMFORT TERMOIGROMETRICO

MINOR CONSUMO DI RISORSE

DIMINUZIONE INQUINAMENTO

MINOR IMPATTO AMBIENTALE SCOPRI

MARZO 2025

L’INTERVISTA

Andrea Failla, Davide Merlo, Simone Sias I Il Prisma La semplicità digitale per gestire la sempliccità

EVENTI ITALIA

Salone del Mobile.Milano 2025

Una

La

Da area portuale a

BigMat International Architecture Award 2025 Un evento che premia e unisce la filiera sui territori

I COMMENTI

Territorio & Società Scali ferroviari, opportunità per le città?

DOSSIER TOP 100

CANTIERI ITALIA

Choruslife

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CANTIERI MONDO

The Elisa

Il condominio boutique dai dettagli tropicali 120

PRODUZIONE

Storia di copertina Rototec

Depurare e trattare le acque reflue guidati dall'innovazione 134

Trattamento delle piogge

Tante regole poche risorse per il drenaggio 146

Daliform

Acque meteoriche, le soluzioni per una gestione intelligente 150

Volteco

Venezia, nuove sfide climatiche e tecniche d'impermeabilizzazione 154

Geoplast

Il drenaggio efficace per le precipitazioni intense 156

Fitt

Il drenaggio delle fondazioni senza ghiaia 158

Martoni

Il riciclo autentico che fa bene ai Cam 160

Pircher

Competenza e concretezza per un'edilizia in evoluzione 162

Adeguamento energetico

Fattori chiave: energia pulita e sostenibilità 164

Isotex

Parete ventilata con blocco cassero Isotex 168

Roverplastik

Comfort abitativo realizzato con cura 172

Newfloor

Ristrutturare a Milano: continuità senza confini 176

BF Balconi Facciate

Rivestimento di facciata con pannelli bifacciali Hpl 178

Midea

In una sola App il controllo di tutte le funzioni della casa 182

Eclisse

Il futuro è negli occhi di chi guarda 184

DeFaveri

Il futuro dell'isolamento con monoblocchi per infissi 186

Dierre

La sicurezza chiavi in mano per i grandi cantieri 188

Caoduro

Evacuatori per un complesso di tre edifici industriali 190

Pavimentazioni industriali

Requisiti essenziali: resistenza meccanica e durabilità 192

Aziende & Mercati

Maccaferri, soluzioni tecnologiche per la gestione del rischio idrogeologico 196

IX Convegno Nazionale YouBuild 2025

IL FUTURO DELLA RIGENERAZIONE

Mercato | Idee | Processi |

La rigenerazione urbana e la decarbonizzazione sono oggi al centro delle politiche globali per affrontare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita nelle città. Puntando a trasformare interi contesti urbani, rendendoli più inclusivi, resilienti e sostenibili.

La decarbonizzazione, invece, mira a ridurre le emissioni di CO2 attraverso interventi come l’efficientamento energetico degli edifici, l’uso di energie rinnovabili e la promozione della mobilità sostenibile.

Molte città stanno implementando progetti innovativi, come l’uso di materiali circolari e tecnologie digitali per ottimizzare i processi costruttivi. Tuttavia, la strada è ancora lunga: per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050, sono necessari investimenti significativi e una maggiore integrazione tra urbanistica ed energia. Il futuro punta verso città intelligenti, dove rigenerazione e decarbonizzazione lavorano insieme per creare spazi urbani che non solo riducono l’impatto ambientale, ma generano valore positivo per le comunità e gli ecosistemi.

Il IX Convegno YouBuild rappresenta un momento fondamentale per fare il punto sul dibattito nazionale e internazionale sull’edilizia rigenerativa coinvolgento Imprese di Costruzione e Progettisti

Saranno presentati i numeri della rigenerazione in Italia e la Top 100 della progettazione elaborati dal Centro Studi YouTrade.

TEMI DI APPROFONDIMENTO

• Rigenerazione degli edifici storici

• Rigenerazione inclusiva

• Utilizzo dell’AI per progettare green

• Ridefinizione della filiera edile in chiave green

• Misurabilità della qualità degli edifici

• Materiali rigenerativi

YOUBUILD AWARD 2025 Riconoscimenti al contributo rigenerativo Tra i momenti più attesi del IX Convegno YouBuild vi è la celebrazione delle eccellenze nel campo del Regenerative Design attraverso il Premio YouBuild Profession e il Premio YouBuild Accademia. Questi riconoscimenti, dedicati rispettivamente ai professionisti e alla ricerca universitaria evidenzieranno l’importanza di progetti e ricerche che stanno contribuendo in modo significativo a scrivere il futuro del settore. I vincitori avranno l’opportunità di presentare le loro opere e di vedere valorizzato il proprio lavoro.

MAIN SPONSOR
PARTNER SPONSOR

Innovazione e design ridefiniscono le costruzioni

L’architettura moderna non è soltanto un’espressione estetica; è un catalizzatore di innovazione, sostenibilità e progresso tecnologico. I due cantieri che presentiamo su questo numero sono rappresentativi in questo contesto. Si tratta di ChorusLife, un modello di smart district all’avanguardia in Italia, e The Elisa, un condominio boutique che fonde eleganza e dettagli tropicali a Chelsea, Manhattan. Questi cantieri dimostrano come la sinergia tra progettazione avanzata e visione architettonica possa ridefinire gli standard dell'abitare.

ChorusLife | Rivoluzione off-site

ChorusLife si afferma come un laboratorio di nuove tecnologie applicate al settore immobiliare. Gruppo Costim e Impresa Percassi hanno posto le basi per un processo industrializzato e digitalizzato che ha trasformato la prefabbricazione in un’opportunità strategica. La scelta di lavorare off-site non è solo una questione di risparmio temporale ed economico, è una filosofia che garantisce standard qualitativi superiori e una programmazione minuziosa. Attraverso una logistica ottimizzata e un coordinamento progettuale approfondito, il cantiere è diventato un sistema fluido in cui i manufatti in carpenteria metallica hanno elevato la qualità strutturale e accelerato i tempi di realizzazione. Inoltre, l’impegno locale per reperire materiali e forniture è un esempio virtuoso di sostenibilità, con l’80% degli approvvigionamenti provenienti da aziende lombarde. ChorusLife non è solo un progetto immobiliare, può essere considerato il simbolo di un cambiamento profondo nei processi del costruire.

The Elisa | Insieme di arte e funzionalità

Dall’altra parte del mondo, a Chelsea, Manhattan, The Elisa incarna una visione architettonica raffinata e sensibile. Il design, firmato dall’architetto brasiliano Isay Weinfeld, integra linee moderne con tocchi tropicali, creando un ambiente residenziale dove estetica e funzionalità convivono armoniosamente. Con finiture di pregio e un’attenzione meticolosa alla luce naturale, gli appartamenti ridefiniscono il concetto di lusso. La collaborazione tra Pizzarotti e la famiglia Casiraghi ha reso possibile questo ambizioso progetto, mentre l’uso di tecnologie innovative come quelle di Tecma ha trasformato il processo di vendita in un’esperienza immersiva per gli acquirenti. The Elisa non è soltanto un edificio; è un capolavoro che celebra l’integrazione tra innovazione tecnologica e cultura del design.

Due modelli di eccellenza

ChorusLife e The Elisa rappresentano due approcci differenti, ma complementari, alla modernità nel settore edilizio e immobiliare. Entrambi i progetti non solo rispondono alle esigenze contemporanee, ma le anticipano, delineando un futuro in cui sostenibilità, tecnologia e bellezza saranno i cardini dell'architettura. È chiaro che queste opere non sono solo edifici; sono visioni che fanno da guida per il settore, dimostrando che l’innovazione e il design possono davvero cambiare il modo in cui viviamo e concepiamo il mondo costruito.

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Il progetto tra scienza, tecnologia, ecologia

Che cosa accade ogni volta che costruiamo? Quali materiali si muovono, quante energie si sommano, quali trasformazioni s’innescano nel corpo vivo del pianeta? Ogni anno il settore delle costruzioni consuma il 50 per cento delle risorse naturali estratte, genera il 35 per cento dei rifiuti globali e il 39 per cento delle emissioni di CO₂. In Italia, gli edifici residenziali rilasciano 41,7 milioni di tonnellate di CO₂. Ogni giorno, 20 ettari di suolo fertile vengono coperti da superfici artificiali. Ogni progetto modifica flussi di materia, energia, calore. Ogni edificio funziona come nodo termico, come accumulatore, come moltiplicatore. Il cantiere è il luogo dove il tempo geologico incontra il tempo operativo.

All’interno di questo ecosistema le disuguaglianze si amplificano. Le economie ad alta intensità tecnologica attraggono materiali e rilasciano emissioni lungo catene di produzione estese. Le economie periferiche raccolgono gli effetti e i residui. Il 10 per cento della popolazione mondiale è responsabile di oltre la metà delle emissioni globali. Le scelte architettoniche e urbane riflettono questi squilibri. Ogni superficie progettata influisce sulla qualità dell’aria, sulla temperatura percepita, sulla capacità di rigenerazione ecologica. Ogni anno, l’inquinamento atmosferico causa sette milioni di morti premature, cinquantamila solo in Italia per Pm 2.5. La costruzione diventa così uno degli agenti principali della trasformazione ambientale, anche laddove non appare visibile.

Digitalizzazione e trasparenza

Per questo il progetto ha bisogno di conoscenza prima ancora che di forma. Oggi esistono strumenti per anticipare ogni impatto: Lca, Dnsh, Cam, simulazioni climatiche e microclimatiche permettono di calcolare scenari futuri, confrontare soluzioni, restituire valore quantitativo a ogni variazione. Il Digital Product Passport renderà obbligatoria la tracciabilità ambientale di ogni prodotto edilizio: origine, composizione, carico inquinante, modalità di dismissione. Ogni elemento del costruito diventa un archivio informativo. La trasparenza non è più accessoria ma costitutiva.

In questo numero trovano spazio progetti che lavorano su questi dati come su materia attiva. Il Prisma usa la digitalizzazione per decifrare la complessità e renderla operativa. ChorusLife applica logiche industriali a una rigenerazione di scala territoriale. Nordhavn sceglie di lasciare intatto il suolo vergine. Natural Park alleggerisce materia ed energia attraverso algoritmi generativi e stampa 3D. The Elisa costruisce un linguaggio ambientale misurabile. Pinque lavora sul carbonio evitato e sulla biodiversità come struttura urbana. In ciascun caso, il progetto emerge da un confronto tra dati e necessità, tra simulazioni e vincoli, tra impatti e possibilità.

La città, organismo bioclimatico

La rigenerazione urbana offre un campo concreto dove applicare queste strategie. Ogni intervento può essere letto in termini di emissioni evitate, recupero di permeabilità, riduzione della temperatura urbana. La vegetazione abbassa di 2 o 3 gradi le isoterme locali, le superfici permeabili riducono il rischio idraulico. La città si comporta come organismo bioclimatico. L’edificio si integra in un ciclo più ampio, regola flussi, restituisce equilibrio.

Cosa diventa allora il progetto? Uno strumento che integra scienza, tecnologia, ecologia. Ogni disegno è già una simulazione. Ogni volume è una soglia climatica. Ogni dettaglio tecnico contiene un’informazione misurabile. Il dato non arriva dopo: genera, struttura, orienta. Questo numero nasce da questa consapevolezza. I progetti selezionati non cercano l’eccezione, ma costruiscono coerenza. Ogni gesto, ogni scelta, ogni costruzione entra nel paesaggio della conoscenza. E costruire, oggi, significa posizionarsi dentro questo paesaggio, con rigore, con lucidità, con precisione.

Prof. Emanuele Naboni direttore scientifico YB

ECOSAPIENS, A SWALLOW MAKES A SPRING

In addition to the paradox of the temporal lag of periods and levels of industrialization of the planet, there is the further criticality of the non-homogeneity of environmental impacts on the different world populations. The Stern report establishes that climate change is the result of the largest market failure ever recorded worldwide.

Pag. 18

EXPERIMENTAL WORKFLOW

Evaluation of the sustainability of interventions and application of an experimental workflow in the pre-design and design phases. In addition to the tools of regenerative design, the workflow orients design solutions towards the control and optimization of environmental impacts throughout the life cycle.

Pag. 34

DIGITAL PRODUCT PASSPORT

Digital Product Passport, the latest frontier in the management of data relating to the life cycle of a building product. The Dpp is now evolving into a tool to support the decision-making process and therefore an opportunity for the construction products manufacturing sector.

Pag. 42

THE SHAPE OF WATER AND ITS TRANSPARENT SUGGESTIONS

The project by Nicola Salami, one of the most refined, respectful of the context and stylistically recognizable architects of his generation from Mantua, has, as always, the objective of protecting the original peculiarities of the building, reinterpreting and enhancing them.

Pag. 46

NORDHAVN, FROM A PORT AREA TO AN URBAN NEIGHBORHOOD

The new urban development of Nordhavn focuses on the transformation of the former industrial port areas into a sustainable neighborhood designed to accommodate 40,000 residents and create 40,000 new jobs. At the center of the project is the structure of islands and canals inspired by the historic port basin of the area.

Pag. 62

NATURAL PARK, A MODEL FOR CLIMATE AND HOUSING CHALLENGES

The 3D Printed Earth Forest Campus represents a cutting-edge in the field of sustainable construction. Combining the use of local natural materials and 3D printing techniques, the project offers customized and low environmental impact housing solutions. Pag. 72

IL PRISMA, THE SIMPLICITY OF DIGITAL TO MANAGE THE COMPLEXITY OF THE PROJECT

It makes the energy that comes from the light of change usable and inspires the design. In the working method of the Il Prisma studio, digitalization is a fundamental component to effectively manage the flows of data and information, reducing the margin of error.

Pag. 82

CHORUSLIFE, ONE OF THE MOST SIGNIFICANT SMART DISTRICTS IN ITALY

The result of a visionary idea and an industrialized and digitalized construction process, the Bergamo district is a laboratory of new technologies. Gruppo Costim and Impresa Percassi have shared the same vision of industrialization of processes with all the operators.

Pag. 106

THE ELISA, THE BOUTIQUE CONDOMINIUM WITH TROPICAL DETAILS

The Manhattan residential project, designed by the Brazilian architect Isay Weinfeld, consisting of 25 luxury units and a design that combines modernity and tropical elements, is a masterpiece of aesthetics and functionality. Pizzarotti and Tecma have innovated the project and the construction site with digital solutions.

Pag. 120

Una rondine FA PRIMAVERA

Oltre al paradosso dello sfasamento temporale di periodi e livelli di industrializzazione del pianeta, vi è l’ulteriore criticità della disomogeneità degli impatti ambientali sulle diverse popolazioni mondiali

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

Nature magazine, ottobre 1925. A sinistra, verso un olocausto ecologico, mappa del 1931

Ernest Callembach, Ecotopia,1975

A destra, Nature, febbraio 2024. Sotto, Jeremy Rifkin (n.1943), fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends (FoET)

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

A

Stefano Nespor. La scoperta dell’ambiente. Una rivoluzione culturale, 2020
Rachel L. Carson, Primavera silenziosa (Silent Spring), edizione marzo 2024
sinistra, Rachel L. Carson, Primavera silenziosa, 1962

Ecosapiens

Emissioni di gas serra a livello mondiale (2015) Sotto, emissioni gas serra nell’Ue suddivisi per agente inquinante (2019)

SOLOPER

PERABBONATI

Totale delle emissiomni di gas serra per paese Ue (2019)

Emissioni gas serra nell’Ue divise per settore (2019)

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

Hotpost di biodiversit à indo-birmano del sud-est asiatico

BIBLIOGRAFIA

SOLOPERABBONATI

La sfida del consumo di suolo zero

Dall’assalto dei capannoni AL LORO RIUSO

PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

In Veneto, patria del consumo di suolo, ci sono 9.200 capannoni inutilizzati o abbandonati per i quali va pensato un riuso che consenta di promuovere sviluppo locale senza consumare suolo. Le norme ci sono e alcune sperimentazioni mostrano che, in presenza di progetti concreti, funzionano

Federico Della Puppa

Area produttiva abbandonata a Quarto d’Altino, Venezia

PERABBONATI

Immobile produttivo abbandonato a Trevignano, Treviso

La sfida del consumo di suolo

Fabbrica abbandonata a Thiene, Vicenza. Sotto, immobile produttivo abbandonato in area residenziale a Pieve di Soligo, Treviso

PERABBONATI

Ex officine inutilizzate a Sedico, Biella. Sotto, capannoni inutilizzati a Rovigo

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Cam, Dnsh e Carbon footprint PER LA SUSTAINABILITY ASSESSMENT

In coerenza con i regolamenti e i protocolli Ue sulla valutazione della sostenibilità degli interventi, si illustra l’applicazione di un workflow sperimentale nelle fasi di pre-design e design. Basato sui protocolli di assessment dei Criteri ambientali minimi e del principio Do not significant harm, oltre ai tools del design rigenerativo, il workflow orienta le soluzioni progettuali verso il controllo e l’ottimizzazione degli impatti ambientali durante tutto il ciclo di vita

1 ABITAlab dArTe UniRC, Università Mediterranea di Reggio Calabria

Giuseppe Mangano 1 , Domenico Lucanto 1 , Eliana Catalano 1

PERABBONATI

Workflow sperimentale

SOLOPER

Figura 1. Workflow sperimentale per la valutazione di sostenibilità del progetto.
Fonte: elaborazione G. Mangano (2024)

Tabella 1. Fasi del workflow e interoperabilità tra protocolli

PERABBONATI

Fase LCA CAM DNSH

Workflow sperimentale

Tabella 2. Classificazione dei pericoli legati al clima. Fonte: elaborazione di E. Catalano (ABITAlab) x Cooprogetti da regolamento delegato Eu 2021/2139 del 4/06/21, Appendice A

SOLOPER

Dall'alto:

Figura 2. Da sinistra, studio della temperatura e studio della temperatura sul suolo e sulla facciata degli edifici per lo scenario 2023 sullo stato di fatto dell’area di intervento. Fonte: elaborazione di E. Catalano (ABITAlab) per Cooprogetti (2024)

Figura 3. Da sinistra, studio della temperatura e studio della temperatura sul suolo e sulla facciata degli edifici per lo scenario 2050 sullo stato di progetto. Fonte: elaborazione di E. Catalano (ABITAlab) per Cooprogetti (2024)

PERABBONATI

Figura 4. Studio dell’analisi del flusso del vento dell’area di progetto. Da sinistra, studio dell’analisi del flusso del vento per lo scenario attuale 2023 sullo stato di fatto e studio dell’analisi del flusso del vento per lo scenario futuro 2050 sullo stato di progetto dell’area di intervento. Fonte: elaborazione di E. Catalano (ABITAlab) per Cooprogetti (2024)

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Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa) Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)

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Workflow sperimentale

Figura 5. Studio del runoff delle acque nella zona d’intervento. Periodo di riferimento

Aprile 2023 (a sinistra) e Aprile 2050 (a destra). Fonte: elaborazione di E. Catalano (ABITAlab) per Cooprogetti (2024)

SOLOPERABBONATI

La cultura del dato NELLE COSTRUZIONI

L’introduzione del Digital Product Passport (Dpp) nel settore delle costruzioni rappresenta l’ultima frontiera della gestione dei dati relativi al ciclo di vita di un prodotto edilizio. Concepito per fornire una comprensione sintetica del bene, il Dpp si evolve oggi in uno strumento a supporto del processo decisionale e dunque un’opportunità per il settore manifatturiero dei prodotti da costruzione

Installazione di un modulo di facciata prefabbricato

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Fasi del processo di manufacturing del modulo prefabbricato in officina ©Welement AS

Digital Product Passport

SOLOPER

Flusso di valore del bene e di informazioni relative alle fasi A1-A5
Ipotesi di Dpp per un sistema di facciata

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Progetti Italia

Belfiore, Mantova | Ristrutturazione villa privata

La forma dell’acqua E DELLE SUE TRASPARENTI SUGGESTIONI

Il progetto di Nicola Salami, uno degli architetti mantovani sicuramente più raffinati, rispettosi del contesto e stilisticamente riconoscibili tra quelli della sua generazione, si pone, come sempre, l’obiettivo di tutelare le peculiarità originarie dell’edificio, reinterpretandole e valorizzandole

Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini

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Visione di scorcio del fronte nord

e

In

IL COMMENTO

SOLOPER

Il deck di bordo piscina
che funge da estensione della zona ludica del piano seminterrato.
basso, a destra, Fronte sud, la villa tende quasi a sparire alla vista

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SOLOPER

Il living del piano nobile. Sotto, la planimetria

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Sezione

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La zona pranzo con la scenografica scatola della cucina

Levata di Curtatone, Mantova | Edilizia scolastica, ampliamento

Sobrietà formale PER IL NUOVO HABITAT DIDATTICO

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L’ampliamento della scuola primaria è stato finanziato dall’Investimento 1.2 del Pnrr, volto a estendere la diffusione del tempo pieno. La nuova volumetria ha consentito di accogliere la mensa, locali potenzialmente idonei per la produzione di pasti e spazi di servizio per gli alunni e per il personale

Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini

PERABBONATI

IL COMMENTO di Coprat

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Sezione AA scala 1:50. Sopra, visione d’insieme della nuova volumetria

Visione dall’interno del prospetto nord-est

SOLOPER

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Levata di Curtatone, Mantova | Edilizia scolastica, ampliamento

SOLOPERABBONATI

LA SCHEDA
La sala di refezione segnata dal controsoffitto a cassettoni

Da area portuale A QUARTIERE URBANO CONNESSO ALL’ACQUA

Il nuovo sviluppo urbano di Nordhavn si concentra sulla trasformazione delle ex aree portuali industriali in un quartiere sostenibile pensato per accogliere 40.000 residenti e altrettanti nuovi posti di lavoro. Al centro del progetto la struttura a isole e canali ispirata allo storico bacino portuale dell’area

PERABBONATI

Tiziano Rumori, Leed AP, Lead design Architect presso Gottlieb Paludan Architects
Sandkaj badezone | ©BY & Havn

SOLOPER

Sandkaj badezone | ©By & Havn. Sotto, bacini d’acqua presenti a Nordhavn | ©By & Havn

PERABBONATI

Rigenerazione nell’Århusgadekvarteret
| ©By & Havn/Dragør Luftfoto
HPL VETRO LEGNO WPC
The green mobility | ©Tiziano Rumori

Dipinto, Frihavnsterrænet

1928 | ©By & Havns udstilling Havnebygmesterens Studiesamling. Sotto, Københavns Frihavn 1904, Københavns Stadsarkiv, autore sconosciuto

SOLOPER

PERABBONATI

Thekrane | ©Tiziano Rumori

SOLOPERABBONATI

LA SCHEDA
Tunnel Fabbrikken
| ©Tiziano Rumori

La soluzione di Pontarolo per la costruzione di vasche di laminazione.

Cupolex Vasche è la tecnologia per la realizzazione di vasche di raccolta e detenzione di acqua piovana sotteranee e carrabili da mezzi pesanti.

Il sistema, flessibile in pianta e in elevazione, consente la creazione di vasche di qualsiasi forma e dimensione che possono essere utilizzate sia come laminazione delle acque piovane, per antincendio o per accumulo e riutilizzo.

I VANTAGGI DEI SISTEMA

• Consistenti risparmi economici rispetto ai mezzi tradizionali;

• Tempi di realizzazione ridotti;

• Progettazione ed assistenza inclusi nel servizio;

• Getto dei muri perimetrali monolitico e senza giunti;

• Non sono necessari mezzi di sollevamento dedicati;

• Non è richiesta manodopera specializzata.

APPLICAZIONI

• Progetti industriali (capannoni);

• Viabilità;

• Lavori pubblici;

• Grandi lottizzazioni.

Realizzazione di una vasca di laminazione in zona industriale.

Superficie: 3300 m³ Tempi di realizzazione: 1 mese

Parco Naturale di Collserola, Barcellona | Earth Forest Campus

Un modello per le sfide DI CAMBIAMENTO CLIMATICO E CARENZA ABITATIVA

Il 3D Printed Earth Forest Campus

rappresenta un’avanguardia nel campo dell’edilizia sostenibile. Combinando l’uso di materiali naturali locali e tecniche di stampa 3D, il progetto propone soluzioni abitative personalizzate e a basso impatto ambientale

Francesco Sommese, Alessandro Maria Gargiulo Università degli Studi di Napoli Federico II

ABBONATI

3D Printed Earth Forest Campus | ©Iaac, Iwan Baan

Parco Naturale di Collserola, Barcellona | Earth Forest Campus

Tova | ©GregoriCivera
A sinistra, dettaglio di una parete Tova | ©GregoriCivera

Tutte le soluzioni a portata di mano. PERABBONATI

Un’ampia gamma di soluzioni, a catalogo e su misura, un servizio e una consulenza tecnica che ti accompagnano dalla progettazione fino all’assistenza sul campo. Con Pircher, innovazione e qualità si incontrano per dare forma al futuro dell’edilizia.

CALCESTRUZZO | LEGNO PER EDILIZIA | PROGETTI CUSTOM MADE

Parco Naturale di Collserola, Barcellona | Earth Forest Campus

Costruzione del basamento | ©3dPA. Sotto, Teixit | ©Iaac, Iwan Baan

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Materiale fluido in fase di stampa | ©3dPA

Parco Naturale di Collserola, Barcellona | Earth Forest Campus

e

SOLOPER

Dall'alto, impasto del materiale | ©Iaac
fase di stampa | © 3dPA

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LA SCHEDA

Vista dall’alto dell’area di cantiere | ©3dPA

Assonometria del progetto | ©3dWasp

LEGANTE PER AGGREGATI

Easihold è il legante perfetto per i ciottoli e granulati ad uso decorativo.

La semplicità del digitale PER GESTIRE LA COMPLESSITÀ

DEL PROGETTO

Rende fruibile l’energia che proviene dalla luce del cambiamento e ispira la progettazione. Nel metodo di lavoro della società Il Prisma la digitalizzazione è una componente fondamentale per gestire efficacemente i flussi di dati e di informazioni riducendo il margine di errore

Luisa Castiglioni
Andrea Failla, Project Coordinator Il Prisma Davide Merlo, Digital Lead Il Prisma
Simone Sias, Cityscape Bim Consultant Il Prisma

PERABBONATI

La sede milanese dello studio Il Prisma a Milano, foto Carola Merello. La superficie di 1100 metri quadrati è molto articolata. Numerosi i work setting previsti grazie a una serie di arredi custom e di serie, totalmente configurabili: pouf, tavoli alti, tavoli pieghevoli, gradonate e diverse tipologie di sedute

Amalia Martino, Marketing Manager

SOLOPER

Andrea Failla, Davide Merlo, Simone Sias I Il Prisma

PERABBONATI

Foto del progetto CHN, foto Vito Corvasce

PLANRADAR | RIVOLUZIONARE LA GESTIONE DEI CANTIERI A LIVELLO GLOBALE

Andrea Failla, Davide Merlo, Simone Sias I Il Prisma
Fabio Arancio, Regional Manager Italy PlanRadar

PERABBONATI

Milano, Rho Fiera, 8-13 aprile | Salone del Mobile. Milano 2025

Thought for humans E L'ATTESA DI SORRENTINO

Manifattura industriale, innovazione sostenibile, intelligenza emotiva. Il Salone 2025 lancia una nuova sfida: costruire mondi a misura di futuro. Edizione ispirata dallo sguardo visionario di Pierre-Yves Rochon, Paolo Sorrentino e Robert Wilson

Maria Porro Presidente del Salone del Mobile Milano

Rebecca Alberti

PERABBONATI

Paolo Sorrentino. La dolce attesa Sketch | Salone del Mobile.Milano | ©Margherita Palli. Nella pagina a fianco, campagna di comunicazione 2025 Thought For Humans | Salone del Mobile.Milano | Concept Dentsu Creative Italy | ©Bill Durgin

Claudio Feltrin | Presidente di FederlegnoArredo

International Architecture Award 2025

Un evento che premia E UNISCE LA FILIERA SUI TERRITORI

La settima edizione del premio introduce un nuovo riconoscimento ai progetti sviluppati in collaborazione tra architetti e imprese locali utilizzando materiali acquistati nelle rivendite BigMat

Rebecca Alberti
SOLOPER

PERABBONATI

GRAN PREMIO INTERNAZIONALE

| GRANDI OPERE DI ARCHITETTURA ‘23

• Spagna: Mercato del pesce e riqualificazione zona sud del porto di Estudio. Acta, Roquetas de Mar (2022).

Nella pagina a fianco, il logo BMIAA

Università Iuav di Venezia

Scali ferroviari, opportunità per le città?

Non esiste una compiuta riflessione, a livello nazionale, sul ruolo che potrebbe giocare il riutilizzo degli scali ferroviari dismessi, spesso aree molto grandi, situate in zone già dotate di infrastrutture e di ampie superfici di spazio aperto, come occasioni di riconfigurazione di aree centrali ad alta valenza simbolica. Non esiste, inoltre, una riflessione strutturata sulle difficoltà che si sono trovate ad affrontare le amministrazioni locali nella costruzione di processi virtuosi con Ferrovie dello Stato e società partecipate. Paradossalmente, la presenza di pochi volumi edificati, spesso (ma non sempre) caratterizzati da scarso o nullo valore e quindi non sottoposti a vincoli architettonici, potrebbe facilitare operazioni di riuso. Stesso discorso vale per l’assenza di elevati livelli di inquinamento dei suoli che rendono meno complesse e onerose le attività di bonifica dei terreni.

La letteratura accademica in ambito italiano e internazionale si è interrogata sulla questione degli scali ferroviari tenendo in conto un ampio ventaglio di punti di vista: dal processo di materializzazione in ambito urbano e periferico e le loro implicazioni socioeconomiche nel tessuto urbano, all’opportunità fornita dal momento della loro dismissione per rigenerare gli ambiti coinvolti, anche attraverso grandi progetti urbani di grande scala. Gli scali influenzano le dinamiche urbane: terminal e stazioni, dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso sono diventati oggetto di abbandono e degrado, quindi da trasformare. Altro aspetto di particolare rilievo riguarda la relazione tra i progetti che intrecciano politiche di sviluppo territoriale e infrastrutturale, molto presente nel dibattito politico e mediatico, soprattutto sulla realizzazione di infrastrutture di trasporto ad alta velocità e sugli aspetti relativi alla sostenibilità sociale di questi progetti.

Tema complesso

In generale, il riuso delle aree dismesse è un tema complesso caratterizzato da un fragile equilibrio di costi e opportunità: la dismissione di porzioni di territorio genera notevoli problemi ambientali, economici, sociali e sanitari per la collettività; ecco perché le aree inutilizzate rappresentano dei serbatoi di opportunità straordinarie. Gli scali ferroviari potrebbero essere molto rilevanti per la messa a punto di una nuova idea di città, ma le possibili strategie di intervento (funzioni insediabili e opportunità localizzative) registrano un affanno della politica nel delineare una regia pubblica e una visione condivisa e di lungo periodo. Un’occasione persa, almeno per ora, al fine di contenere il consumo di suolo, impostando nuovi modelli insediativi e potenziare gli standard ambientali ed ecologici urbani.

Il ruolo dei Comuni

I Comuni non riescono a utilizzare o valorizzare gli scali ferroviari dismessi come occasione di sviluppo urbano; molte inerzie, dovute a un insieme molto ampio di fattori, hanno avuto ripercussioni negative, sia in termini di vivibilità degli ambiti interessati, sia in termini di ostacolo a possibili progetti di riqualificazione che potrebbero innescare processi di sviluppo e rigenerazione urbana. In genere, gli enti locali non dispongono delle risorse necessarie per l’acquisizione delle aree, quindi non hanno convenienza ad apporre vincoli troppo rigidi, ma va rilevato che molto spesso gli esiti degli interventi si fanno incerti quando mancano linee guida sul riuso o ci sono obiettivi e progetti discordanti. L’assenza di chiare strategie di sviluppo territoriale, fissate in documenti programmatici contribuisce a ostacolare l’iniziativa imprenditoriale e l’interazione fra le diverse parti in causa. Paradossalmente, la presenza di pochi volumi edificati, caratterizzati da scarso o nullo valore, e quindi non sottoposti a vincoli architettonici, potrebbe facilitare operazioni di riuso.

Francesco Gastaldi

Il reale impatto della burocrazia

“Bisogna che lo confessi: credo poco alle leggi. Se troppo dure, si trasgrediscono, e con ragione. Se troppo complicate, l’ingegnosità umana riesce facilmente a insinuarsi entro le maglie di questa massa fragile, che striscia sul fondo. (...) I filosofi greci ci hanno insegnato a conoscere un po’ meglio la natura umana; i nostri migliori giuristi da qualche generazione rivolgono le loro cure nella direzione del senso comune. Ho posto in atto anch’io talune di quelle riforme parziali che sono le sole durevoli. Ogni legge trasgredita troppo spesso è cattiva; spetta al legislatore abrogarla o emendarla, per impedire che il dispregio in cui è caduta quella stolta ordinanza si estenda ad altre leggi più giuste. Mi proposi d’eliminare cautamente le leggi superflue e di promulgare con fermezza un piccolo numero di saggi decreti. Sembrava giunta l’ora di riesaminare, dell’interesse dell’umanità, tutte le prescrizioni antiche”.

Così riflette l’imperatore Adriano nelle sue memorie (Marguerite Yourcenar, “Memorie di Adriano”, Einaudi 1963), un testo cult la cui attualità cresce nel tempo, nell’ultimo periodo in particolare.

L’impatto reale delle recenti modifiche normative al Testo Unico (Salva Casa) con le successive linee guida, oltre ai primi pronunciamenti giurisprudenziali, ha messo ulteriormente a nudo la crisi profonda nella quale versa il corpus normativo che regola il settore delle costruzioni, al quale si somma il deforme apparato di procedure congegnate nel nome della semplificazione, a cominciare dagli sportelli Sue e Suap; è un vero buco nero.

La difficoltà a porvi rimedio è la cifra dell’abnormità del problema, tanto da far sospettare che la somma di norme e procedure, che comunemente indichiamo come burocrazia, sia diventata un’entità così enorme che forse vive di vita propria.

Un costo che va oltre l’immaginabile

• Un costo economico: una sproporzionata diseconomia fatta di ritardi, imbrigliamento delle iniziative, che crea incertezza negli investimenti e sofferenza del mercato immobiliare, senza alcun beneficio.

• Un costo culturale: la burocrazia è il frutto avve-

lenato di una mentalità per la quale alla capacità di giudizio e alla consapevolezza critica sono da preferire le regole, in un sostanziale appiattimento di sensibilità e scelte etiche.

• Un costo in termini di sostenibilità: che va a ostacolare quel necessario e virtuoso processo di rinnovamento, che non può coincidere con la mera sostituzione edilizia ma che deve passare ragionevolmente nel recupero dell’esistente, reso però irrecuperabile dall’artificioso concetto di “conformità urbanistica”, in assenza della quale nessun intervento può essere autorizzato.

Difformità

La non conformità urbanistica (o difformità), concetto artificioso calato su una realtà nata in altre epoche, nelle quali si disegnava a mano, si irrideva chi non arrotondava le quote, le misurazioni venivano effettuate con rotelle metriche tessili che arditamente venivano sospese su tavolini e vetrinette ricoperti di argenteria, cristalli e porcellane di Limoges, e sembrava normale che le maestranze di cantiere pasteggiassero con un buon fiasco di vino. “Difformità” figlia di approssimazione, leggerezza, spesso anche di piccola furbizia. D’altro canto, fino a pochi decenni fa, nella maggior parte del territorio nazionale si costruiva senza obbligo di permessi, sulla base della necessità. Come “conformare” ciò che è il risultato di logiche ispirare all’inventiva e alla necessità?

Burocrazia è anche la dispersione delle migliori risorse, le più preziose: tempo, energie intellettuali, creatività. Burocrazia è la sostanziale abdicazione delle qualità umane agli schematismi di comportamenti standardizzati.

“Ogni legge trasgredita troppo spesso è cattiva”. Occorre forse oggi il coraggio antico di prenderne atto e tornare al punto di partenza, ai valori fondanti, ai valori che hanno disegnato paesaggi e città ora siti Unesco. Riconoscere e restituire a chi costruisce ogni stanza e ogni strada, di cui sono fatte le nostre città, il senso di responsabilità, oggi ridotto al mero rispetto delle regole, ma anche il perduto sentimento di amicizia, gentilezza e felicità.

Silvia Nanni Architetto
Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali
Industrializzazione del cantiere
Progettazione e assemblaggio

YouBuild DOSSIER TOP 100 DEI GENERAL CONTRACTOR

Un vero e proprio boom di mercato quello che si è registrato nel 2023 per i general contractor, con una crescita del 32,6% sul 2022, dopo le già ottime performance dei due anni precedenti.

Il progetto più riuscito? È IL BILANCIO

L’analisi delle più grandi imprese di ideazione e coordinamento delle opere indica un incremento del giro d’affari e un miglioramento degli indicatori economico-finanziari, soprattutto per le società di media dimensione

A cura del Centro Studi YouTrade

PERABBONATI

GENERAL CONTRACTOR. VARIAZIONI % DEL FATTURATO SU ANNO PRECEDENTE (IN VALORI CORRENTI)

SOLOPER

TOP 100 DEI GENERAL CONTRACTOR. VARIAZIONI % DEL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI DELLE IMPRESE. ANNO 2023 SU 2022

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

IL CRUSCOTTO ECONOMICO DEI GENERAL CONTRACTOR

Variazioni percentuali delle dinamiche economiche tra il 2022 e il 2023

Margine operativo lordo in % sul val. prod.

PERABBONATI

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

Margine operativo l Utili netti in % sul fatturato

LA TOP TEN DELLA REDDITIVITÀ utili in % su fatt. 2023

SOCIETÀ

FATTURATO
Valori espressi in milioni di euro

PERABBONATI

INDICE DI LIQUIDITÀ IMMEDIATA (ACID TEST)

FATTURATO
Valori espressi in milioni di euro

PERABBONATI

INDICE DI LIQUIDITÀ IMMEDIATA (ACID TEST)

SOCIETÀ

FATTURATO
Valori espressi in milioni di euro

PERABBONATI

INDICE

LIQUIDITÀ IMMEDIATA (ACID TEST)

Choruslife SMART DISTRICT TRA

I PIÙ SIGNIFICATIVI IN ITALIA

ChorusLife è figlio di un’idea visionaria e di un processo costruttivo industrializzato e digitalizzato che ne fa un laboratorio di nuove tecnologie applicate al settore immobiliare. Gruppo Costim e Impresa Percassi hanno perciò implementato campi di ricerca e stretto partnership con realtà che condividevano la medesima vision di industrializzazione dei processi

Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano

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L’hotel Radisson, 4 stelle superior, completato Sotto, la ChorusLife Arena completata

Bergamo | Rigenerazione urbana

IL COMMENTO

di Paolo Cervini | Amministratore

delegato della holding Polifin e presidente di Costim

SOLOPER

Le residenze completate

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IL COMMENTO di Joseph Di Pasquale | Progettista
La facciata dinamica della ChorusLife Arena completata

Bergamo | Rigenerazione urbana

IL COMMENTO

di Fabio Bosatelli | Presidente holding Polifin e Gewiss

Il cantiere di ChorusLife a gennaio 2024: la copertura dell’arena è stata completata, saranno poi installati i pannelli fotovoltaici. Gualini installa la facciata dinamica di rivestimento dell’arena mentre Impresa Percassi avanza nella realizzazione delle piazze del primo piano, nelle strutture del 5N e nelle opere di allestimento

SOLOPER

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IL COMMENTO di Elena Carnevali | Sindaca di Bergamo

Il Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli in cantiere durante la costruzione di ChorusLife

Bergamo | Rigenerazione urbana

L’ex area industriale Ote nel Borgo Santa Caterina, alle porte del centro di Bergamo
Realizzazione della strada di accesso all’hotel da sud, delle colline artificiali a sud del lotto e processo d’inverdimento dell’hotel (maggio 2024)
Dettaglio della realizzazione della pavimentazione della piazza del Sagittario che ospiterà la fontana, di fronte alle residenze. Sull’edificio retrostante destinato alla spa, Gualini comincia la vetrazione delle facciate (maggio 2024)

PREMI E RICONOSCIMENTI

INTERNAZIONALI

PERABBONATI

Le piazze e gli spazi coperti caratterizzati da imponenti arcate strutturali

Bergamo | Rigenerazione urbana

Dall'alto, realizzazione di un percorso panoramico sulla copertura verde delle residenze. Completamento delle opere di demolizione dell’ex fabbrica Ote e dei fabbricati circostanti (febbraio 2018), a cui seguiranno le opere di bonifica dell’area di 70.000 mq

PERABBONATI

Concluse le demolizioni e le bonifiche, Impresa Percassi lavora alle opere di scavo per la realizzazione delle fondazioni degli edifici e alla realizzazione delle strutture provvisionali come il rinforzo delle pareti dello scavo lungo la linea della Teb (maggio 2020)

Bergamo | Rigenerazione urbana

Impresa Percassi opera con 7 gru da 65 m di braccio alla realizzazione delle strutture dei 5 lotti di Chorus Life. È stata quasi completamente completata la piastra del piano zero e i sottostanti interrati. Sulla destra, le strutture delle residenze e dell’hotel hanno raggiunto l’ultimo solaio. In primo piano dettaglio della posa dei primi 3 conci degli arconi prefabbricati che sosterranno e definiranno le piazze di Chorus Life (settembre 2021)

PERABBONATI

Impresa Percassi continua la posa degli arconi prefabbricati e ha concluso la posa della struttura prefabbricata degli ultimi due piani dell’hotel. Contestualmente sta realizzando il solaio dei mezzanini dell’Arena (gennaio 2022)

Bergamo | Rigenerazione urbana

Le strutture dell’hotel e delle residenze sono state completate e si procede con i rivestimenti delle facciate da parte di Gualini. È in corso di posa il sesto arcone prefabbricato e avanzano le strutture dell’Arena (sulla destra) con la realizzazione della copertura in struttura metallica, i solai del primo piano delle piazze e l’edificio destinato a spa (febbraio 2023)

LA SCHEDA

SOLOPER

PERABBONATI

Installazione della facciata dinamica di rivestimento dell’Arena da parte di Gualini e realizzazione delle piazze da parte dell’Impresa Percassi

New York | Edilizia residenziale, demolizione - ricostruzione

The Elisa IL CONDOMINIO BOUTIQUE DAI DETTAGLI TROPICALI

Il progetto residenziale di Manhattan, ideato dall’architetto brasiliano Isay Weinfeld, composto da 25 unità lussuose e un design che unisce modernità ed elementi tropicali, è un capolavoro di estetica e funzionalità. Pizzarotti e Tecma hanno innovato progetto e cantiere con soluzioni digitali

Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano

PERABBONATI

Il progetto The Elisa al 251 West 14th Street a Chelsea, Manhattan (New

Sotto e nella pagina a fianco, le facciate dell’edificio The Elisa terminate

York).
Team di Pizzarotti L L c : Ignazio Campoccia (Chief Operating Officer), Maurizio Sciacca (Quality Control Manager), Michael Butta (Project Control Manager)
Gli interni realizzati con prodotti made in Italy di The Elisa

PERABBONATI

IL COMMENTO

di Alfredo Vinci, Ceo Pizzarotti LLc e Fpny
La scrivania scultorea progettata dall’arch. Isay Weinfeld collocata nella hall d’ingresso e sopra, il giardino pensile

IL COMMENTO

di Pietro Adducci, amministratore delegato di Tecma Solutions

SOLOPER

Gli edifici esistenti demoliti

PERABBONATI

Struttura portante in calcestruzzo armato realizzata dal piano interrato fino all’ottavo piano dell’edificio, composta da due setti portanti e pilastri. Sotto, trasporto eccezionale per la carpenteria metallica necessaria per la realizzazione della struttura portante degli ultimi piani dell’edificio

Montaggio della struttura in acciaio dello sbalzo dell’edificio. I lavori sono stati eseguiti in un solo weekend, lavorando giorno e notte

SOLOPER

PERABBONATI

Lavori di carpenteria metallica terminati per la realizzazione dello sbalzo agli ultimi piani dell’edificio. Sopra, ancoraggio della struttura metallica ai setti in calcestruzzo armato tramite l’utilizzo di piastre metalliche

Mockup in scala 1:1 di una porzione dell’involucro, comprendente un infisso di dimensioni standard e uno di grandi dimensioni. Il campione è stato testato in Italia dall’Istituto Giordano Italia

SOLOPER

Fasi di montaggio dei vetri agli infissi a telaio nascosto

PERABBONATI

Montaggio del rivestimento di facciata dal piano terra all’ottavo piano dell’edificio con pannelli Natural Air

Terrazzo di GammaStone agganciati a dei montanti e traversi fissati direttamente alla facciata

A sinistra, pannello Natural Air Terrazzo, GammaStone e pannello Brick Air Terra Rossa, GammaStone
L’effetto finale in facciata dei pannelli Natural Air
Terrazzo
Realizzazione della sottostruttura in alluminio per l’aggancio dei pannelli Brick Air
Terra Rossa

PERABBONATI

Montaggio dei pannelli in mattoni facciavista in corrispondenza dello sbalzo che sovrasta l’edificio adiacente

SOLOPER

L’effetto finale in facciata dei pannelli Brick Air Terra Rossa

PERABBONATI

LA SCHEDA

L’effetto estetico finale della facciata con i rivestimenti

Tra le aziende di System Group, che oggi comprende 27 realtà e più di 1000 dipendenti, Rototec si distingue per il ruolo guida che ricopre nella produzione di serbatoi in polietilene per la gestione idrica: 150 collaboratori e un fatturato che sfiora i 40 milioni di euro la premiano nel settore della depurazione delle acque reflue e del recupero e stoccaggio delle acque piovane

Livia Randaccio

Qualità, visione strategica, innovazione e sostenibilità sono le parole che guidano Rototec sin dal 1999: specializzata nella produzione di serbatoi in polietilene, i quali sono disponibili in diverse dimensioni e configurazioni per adattarsi alle numerose esigenze del cliente, propone una vasta gamma di prodotti per la depurazione delle acque reflue, il recupero e trattamento delle acque piovane e lo stoccaggio dei liquidi. L’attenzione costante all’ambiente e l’impegno profuso nella costruzione di un futuro più sostenibile, di cui il design del nuovo logo con una “O” stilizzata e frecce in rotazione è riflesso, permettono a Rototec di promuovere soluzioni innovative per il risparmio dall’acqua, garantito anche da prodotti certificati Ce conformi alle normative europee che ne assicurano performance, affidabilità e sicurezza. Oltre all’impegno per la sostenibilità e l’innovazione, Rototec pone grande attenzione al cliente e alle sue esigenze e offre un servizio di supporto tecnico dedicato e soluzioni personalizzate: la sua presenza

Al centro il Cav. Mario Falconi, amministratore
Delegato, a destra il Responsabile Generale
dell'azienda Luca
Brisigotti, a sinistra il Responsabile Ufficio
Tecnico Paolo Benzi
Modulo centrale Infinitank. Sopra, vista dall'alto del piazzale Rototec - Sant'Angelo in Vado
Testata Infinitank

sul mercato è rafforzata da una rete di distribuzione capillare e da un costante investimento con il proprio reparto R&d in ricerca e sviluppo, rendendola un punto di riferimento nel settore. Per conoscere meglio il processo produttivo e la sua mission ambientale ci siamo recati a Lunano, nella provincia di Pesaro Urbino, per visitare lo stabilimento: ad accompagnarci, il Ceo Cav. Mario Falconi, il Responsabile Generale dell’azienda Luca Brisigotti e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Paolo Benzi, che guida con passione un team giovane composto da professionisti e collabora attivamente con tecnici di produzione. Grazie alla loro esperienza e visione, abbiamo avuto l’opportunità di immergerci nella realtà aziendale e comprendere da vicino il valore del loro lavoro.

Cav. Mario Falconi quando nasce in lei l’esigenza di dar vita a Rototec?

Dopo un trascorso nel business dei mobili, nel 1999 decisi con determinazione di intraprendere una nuova sfida ed entrare nel mondo della plastica, che in quel momento stava conoscendo un grande fermento dovuto allo stampaggio rotazionale, la cui tecnologia stava rivoluzionando il settore aprendo a nuove possibilità. Questa offriva vantaggi straordinari: permetteva di creare forme complesse e strutture senza giunzioni, garantendo uniformità, resistenza e versatilità nell’uso dei polimeri, e gli stampi, accessibili ed efficienti, rendevano possibile produzioni singolari e il vero vantaggio era quello di realizzare oggetti di grandi dimensioni. Sono trascorsi 26 anni e da una semplice caparbietà è nata un’azienda solida che ora conta circa 150 dipendenti e un fatturato che sfiora i 40 milioni di euro: non ci fermiamo qui, vogliamo continuare a crescere, umanamente e professionalmente, alimentando la nostra passione e il nostro impegno. Questo ci sta permettendo di affermarci anche oltre i confini nazionali e, grazie alla realizzazione di grandi opere, stiamo consolidando sempre più la nostra presenza

Vista dall’alto del piazzale Rototec – Lunano

Rototec | Storia di copertina

PRODOTTI IN GAMMA

Impianto di pioggia in continuo
Degrassatore per civili abitazioni
Serbatoio da interro corrugato modello Canotto
Stazione di irrigazione
Serbatoio modulare modello "Minitank"
Vasca di laminazione

sui mercati esteri. Alla base di questo successo ci sono un servizio attento e personalizzato, un’attenzione costante al cliente e un’organizzazione logistica efficiente che garantisce consegne tempestive, elementi che ci permettono di contraddistinguerci.

Ogni traguardo raggiunto è solo l’inizio di una nuova sfida.

Qual è stato il suo approccio nella gestione e nel guidare il team per raggiungere questi risultati?

Ho fatto mio il “Stay hungry. Stay foolish” di Steve Jobs: in Rototec vediamo soluzioni in ogni sfida e per questo motivo sprono i miei ragazzi al miglioramento continuo. Credo fermamente nella formazione continua e nello sviluppo delle competenze, sia personali che professionali. Promuovo una cultura aziendale che si fonda sulla flessibilità, sulla determinazione nel raggiungere gli obiettivi e, soprattutto, sulla centralità del cliente. Incoraggio il dialogo aperto e il confronto costruttivo, affinché ciascuno si senta libero di esprimere le proprie idee, mettersi in gioco e credere nelle proprie intuizioni. In questo modo tutti possiamo crescere e vincere. Qual è la principale sfida che pensa di dover affrontare nei prossimi anni?

Affrontiamo la concorrenza con le nostre competen-

ze e soluzioni innovative, trasformando ogni sfida in un’opportunità di crescita. Rimane intensa la forte competizione con soluzioni tradizionali, come il cemento e altri materiali, così come il confronto con competitor consolidati. Dovremo affrontare un continuo adattamento alle normative internazionali, che diventano sempre più rigorose in ambito ambientale e costruttivo. Tuttavia, siamo convinti che la nostra forza risieda proprio nella capacità di innovare e di adattarci con agilità alle sfide del mercato: le nostre soluzioni, orientate alla sostenibilità e all’efficienza, ci permetteranno di affrontare con successo la competizione, trasformando ogni sfida in un’opportunità di crescita. Con la nostra visione e il nostro impegno costante, siamo pronti a consolidare la nostra posizione e a guidare il cambiamento nel settore.

Ha ancora un sogno, un progetto da realizzare? Tengo particolarmente al progetto del nuovo stabilimento, che rappresenterà un vero e proprio punto di avanguardia in termini di automazione e sicurezza. Con la certificazione Iso 45001, ottenuta nel dicembre 2024, abbiamo dimostrato il nostro forte impegno per la sicurezza dei lavoratori, la riduzione dei rischi e il continuo miglioramento dell’ambiente

Impianto di prima pioggia per una superficie di 17.000 mq, utilizzando Infinitank Canotto da 90.000 litri, composto per il 26.82% da materiale riciclato - certificazione Remade in Italy in conformità ai Criteri Ambientali Minimi

Sistemi modulari

aziendale. Questo traguardo è solo un passo in più verso la creazione di un luogo di lavoro più sicuro e innovativo, dove tecnologia e benessere si integreranno perfettamente in linea con le esigenze di un mondo che cambia. Come System Group crediamo fortemente nel valore del territorio e investiamo in esso con convinzione: lo consideriamo non solo il luogo in cui operiamo, ma una risorsa preziosa da valorizzare e far crescere insieme a noi. Costruire uno stabilimento all’avanguardia significa anche generare nuove opportunità per la comunità, creare posti di lavoro, sostenere l’economia locale e contribuire a uno sviluppo più sostenibile. Riteniamo che il legame con il territorio sia un elemento fondamentale del nostro successo: un’azienda che cresce in armonia con la realtà che la circonda è un’azienda che può guardare al futuro con basi solide e prospettive concrete. Questo è anche ciò che siamo, un gruppo determinato, sempre pronto a sfidare se stesso per offrire soluzioni migliori e più sicure, per oggi e per il futuro, con un’attenzione costante alla comunità nella quale operiamo e alla responsabilità che abbiamo nei suoi confronti.

Con Luca Brisigotti ci siamo concentrati sulle strategie di investimento, esplorando le principali aree su cui Rototec sta puntando per garantire crescita, innovazione e sostenibilità nel settore del trattamento delle acque, un aspetto fondamentale per affrontare le sfide del futuro.

Luca Brisigotti. Rototec è un’azienda dinamica, costantemente orientata all’innovazione e pronta a soddisfare le crescenti esigenze del mercato del trattamento delle acque. Abbiamo investito risorse e tempo nella digitalizzazione dei processi produttivi e nell’ottenimento di certificazioni di prodotto, grazie alle quali Enti esterni accreditati attestano l’efficacia delle nostre soluzioni. Ne sono un esempio la certificazione Ce , che garantisce il rispetto da parte dei nostri prodotti degli standard europei, e la certificazione Remade in Italy in ottemperanza ai Criteri Ambientali Minimi, della quale avremo modo di parlare tra poco: questo insieme di certificazioni dimostra il nostro impegno verso l’eccellenza, l’innovazione e la tutela dell’ambiente, assicurando ai nostri clienti soluzioni all’avanguardia e conformi agli standard più elevati. Facciamo parte di System Group, un gruppo internazionale nato nell’entroterra marchigiano che, con solide radici e una visione proiettata al futuro, opera con un unico obiettivo: offrire soluzioni d’eccellenza a migliaia di clienti, mantenendo al contempo un forte legame con il territorio e un impegno concreto verso la sostenibilità e l’innovazione.

Sistemi modulari
A sinistra, posa in opera di un Infinitank canotto da 90.000 litri , composto per il 29.87% da materiale riciclato - certificazione
Remade in Italy in conformità ai Criteri
Ambientali Minimi

Rototec | Storia di copertina

Come state utilizzando la leva tecnologica a supporto del vostro business?

Abbiamo investito risorse significative nella ricerca e sviluppo di sistemi tecnologicamente avanzati, progettati per offrire prestazioni superiori nel trattamento delle acque nere e grigie: grazie a un attivo coinvolgimento aziendale saremo pronti nei prossimi mesi a presentare soluzioni innovative nel campo della depurazione, frutto del nostro impegno continuo. È stato inoltre realizzato un investimento strategico in impianti per la costruzione di serbatoi di grandi volumi, in grado di contenere notevoli quantità di acqua, allineandoci alle soluzioni presenti a livello europeo in termini di dimensioni. Le nostre soluzioni geometricamente innovative sono solo l’inizio: nell’imminente futuro presenteremo tecnologie che renderanno ancora più semplice la posa e la gestione degli impianti per il trattamento e lo stoccaggio di grandi volumi. Questo è solo un altro passo verso il nostro obiettivo di continuare

Paolo Benzi

Responsabile ufficio tecnico Rototec

Con Paolo Benzi abbiamo approfondito le nuove linee di prodotto e ci siamo concentrati su un importante progetto recentemente realizzato, che ha visto la scelta di prodotti Rototec. Quali sono le principali caratteristiche della Linea Exagon e come ha contribuito il team dell’Ufficio Tecnico di Rototec alla sua realizzazione?

La Linea Exagon rappresenta un importante passo avanti nell’innovazione tecnica e nel design per Rototec e alla base di questa rivoluzione c’è l’Ufficio Tecnico, un gruppo altamente qualificato composto da otto professionisti tra cui geometri, ingegneri, architetti, edili e geologi. I ragazzi, in sinergia con quanti sono impiegati nella Produzione, hanno lavorato incessantemente per sviluppare una soluzione che combinasse robustezza, funzionalità e design, dando vita a un prodotto che si distingue nel panorama del trattamento delle acque. Il profilo esagonale che da il nome alla vasca Exagon non è solo una linea estetica, ma una decisione ingegneristica precisa: il design geometrico esagonale conferisce una stabilità unica, una maggiore resistenza strutturale e una perfetta protezione dei tubi. Grazie alla sua ingegnerizzazione avanzata, Exagon garantisce alte prestazioni, riducendo al minimo l’ingombro e ottimizzando il processo produttivo, con un significativo risparmio nei costi di stampaggio. Inoltre, il restyling del coperchio, ora piatto, ha migliorato ulteriormente la performance, riducendo il dislivello tra lo scorrimento del tubo di uscita e la sommità del coperchio stesso, rendendo l’installazione più facile e veloce. Exagon è anche un prodotto estremamente pratico: grazie alla sua leggerezza, la movimentazione e l’installazione sono semplificate, mentre il design impilabile consente di guadagnare spazio in magazzino, ottimizzando la logistica. Entro la fine dell’anno sostituiremo definitivamente la linea corrugata con Exagon, un investimento strategico che segna un nuovo capitolo per Rototec. Un altro grande progetto che ci vedrà

protagonisti riguarda i serbatoio di grossa taglia trasportabili sui bilici, destinati al recupero delle acque da esterno, come quelli utilizzati nel settore antincendio. La Linea Exagon, quindi, non solo risponde alle esigenze di performance e resistenza, ma stabilisce nuovi standard di innovazione e funzionalità nel settore, consolidando ulteriormente la posizione di Rototec nel trattamento delle acque.

Progettazione brevettata nuova Linea Exagon. Dalla progettazione al prodotto finito la produzione ascolta le esigenze del mercato. A partire da un’analisi attenta del profilo, la progettazione si finalizza con la realizzazione di un primo prototipo in 3D per approfondire le caratteristiche e sviluppare al meglio le potenzialità e le funzionalità della vasca per ottenere un prodotto ad oggi mai visto nel settore. Il team di Rototec ha condotto un’importante indagine sul profilo da utilizzare per la realizzazione di Exagon. I test di prestazione dimostrano infatti che le strutture impiegate rispondono perfettamente al carico, aumentandone la resistenza meccanica. Il progetto si è concluso con l’acquisizione del brevetto.

Linea Exagon

ad imporci come protagonisti nell’evoluzione del settore.

Quali sono i settori di mercato su cui Rototec prevede una maggiore crescita e come si sta preparando ad affrontarli?

Il mercato del risparmio idrico è senza dubbio destinato ad una crescita significativa e Rototec si sta posizionando come protagonista di questa trasformazione: in particolare stiamo assistendo a un ampio processo di sostituzione dei vecchi impianti in cemento con soluzioni più moderne e sostenibili. Le nuove generazioni di progettisti, sensibili alle sfide ambientali, stanno abbracciando con entusiasmo queste tecnologie in polietilene, compatte ed economicamente vantaggiose. Questa tendenza è in linea con la crescente consapevolezza della scarsità della risorsa acqua e della necessità di implementare soluzioni per il suo riutilizzo: Rototec ha fatto del risparmio idrico una delle sue missioni principali, guidando l’innovazione per favorire un futuro più sostenibile. Inoltre, non possiamo ignorare gli eventi atmosferici estremi che stanno diventando sempre più frequenti. Le catastrofi legate a queste situazioni richiedono soluzioni efficaci per la gestione delle

acque piovane e la protezione del territorio: Rototec risponde con i suoi prodotti di regimentazione, progettati per affrontare in modo proattivo questi eventi. Il mercato, quindi, si evolverà in queste tre direzioni cruciali: la sostituzione del cemento, il trattamento e il recupero delle acque reflue e la vendita di vasche di laminazione. Veniamo agli investimenti in sostenibilità. Da tre anni redigiamo, su base volontaria ed insieme ad altre aziende di System Group, il “Bilancio di Sostenibilità”, un documento che testimonia il nostro impegno e l’attenzione all’ambiente, alle persone e alla governance. Si tratta di uno strumento fondamentale attraverso cui comunichiamo i risultati delle nostre azioni in ambito ambientale, sociale ed economico: questo documento ci permette di fare il punto sui progressi compiuti, monitorando attentamente i nostri obiettivi aziendali. In Rototec crediamo che la sostenibilità sia una responsabilità condivisa, un impegno che va oltre i confini aziendali e coinvolge tutta la comunità. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo ottenuto la certificazione Remade in Italy in conformità ai Criteri Ambientali Minimi (Cam), un passo importante per

Serbatoi da esterno per il contenimento di acque potabili, meteoriche e altri liquidi alimentari. Disponibilità colore: azzurro (di serie), grigio (su richiesta), nero (su richiesta), verde (su richiesta) e terracotta (su richiesta). Destinato al retail.

CASE HISTORY

OPERA DI LAMINAZIONE A SERVIZIO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

L’opera di laminazione è stata eseguita da un’impresa privata in risposta a una promozione fatta da un’area manager di zona Rototec. Le opere di laminazione previste sono tre manufatti per l’immagazzinamento temporaneo delle acque di pioggia raccolte dalle varie superfici di impianto durante gli eventi meteorici intensi e tali da determinare, in assenza di questi stoccaggi temporanei, immissioni nei corpi idrici recettori superiori alle loro ordinarie capacità di deflusso. Svolgono dunque la funzione di regolare la portata da scaricare verso i recettori finali. L’area in oggetto si suddivide in tre settori per un totale di 13 ettari (130.000 m2).

SPECIFICHE DEL SETTORE NR3

Il manufatto raccoglie le acque dei bacini a ovest dell’impianto con una superfice drenante di 5,29 ettari. Il volume di laminazione determinato con l’analisi idrologica è di 61,5 m 3 (per un tempo di ritorno di 50 anni). È previsto l’impiego di un serbatoio modulare

della capacità di 75.000 litri con portata in uscita di 0,10 m 3 s e tempi di svuotamento di circa 1 ora. Il progetto per l’invarianza idraulica ha richiesto una pianificazione attenta per garantire una gestione adeguata delle acque meteoriche. L’inquadramento in sito è stato effettuato in collaborazione con i tecnici abilitati che hanno redatto le relazioni idrauliche, gli elaborati planimetrici e la pratica edilizia nel suo insieme. Il dimensionamento delle vasche è stato realizzato in base alle necessità di accumulo e smaltimento delle acque, tenendo conto delle normative locali. Una delle principali criticità emerse riguardava le limitazioni nello scavo e le dimensioni della vasca.

Tuttavia, grazie all’utilizzo dei nostri serbatoi modulari in Pe, è stato possibile superare queste difficoltà, creando forme lineari e forme a canotto che rispettassero le profondità e le distanze massime di scavo richieste.

Questo approccio ha permesso una facile adattabilità al terreno e ha garantito la massima efficienza dell’impianto, ottimizzando

promuovere la sostenibilità e l’economia circolare nei nostri processi produttivi. Questa certificazione rappresenta un impegno concreto verso l’ambiente e ci permette di offrire soluzioni che rispettano i più alti standard ecologici. Scegliere prodotti con questa certificazione consente alle aziende di ottenere punteggi premiali nelle gare di appalto, aumen-

tando così le loro possibilità di successo. I nostri prodotti certificati Remade in Italy sono facilmente riconoscibili grazie a etichette specifiche apposte sul prodotto che indicano la percentuale di materiale riciclato presente, un’attività che conferisce a Rototec un ruolo di primo piano e che consolida la nostra reputazione come azienda impegnata nell’in-

Scavo e installazione dell’impianto

tempi e costi di costruzione. Per quanto riguarda le tempistiche, il processo si è svolto in maniera particolarmente veloce: sono trascorsi circa 10 giorni dal lancio della commessa Rototec, tra la formulazione del preventivo e l’emissione dell’ordine. Successivamente, una volta evaso l’ordine e prodotti i singoli moduli in Pe, l’ufficio logistica ha organizzato i trasporti. Dall’arrivo del materiale in cantiere, sono bastati pochi giorni per

novazione ecologica e nella creazione di prodotti che rispondono alle sfide ambientali del futuro. Attualmente i nostri prodotti certificati Remade in Italy sono i seguenti: Deoliatore gravitazionale, Deoliatore con filtro a coalescenza e bypass integrato, Deoliatore con filtro a coalescenza, Stazione di irrigazione Sir , Stazione di irrigazione Habita,

completare le operazioni di scavo e posizionamento delle vasche. Le saldature sono state realizzate da personale altamente qualificato, mentre la posa in opera è stata conclusa in soli sette giorni, con un notevole risparmio di tempo. Il principale vantaggio delle vasche in polietilene rotostampate risiede nella loro leggerezza, che ne facilita il trasporto e la movimentazione in cantiere, consentendo tempi di installazione notevolmente ridotti.

Impianti di pioggia in continuo, Impianti di pioggia in accumulo, Dissabbiatore, Vasca di laminazione a gravità e Vasca di laminazione con pompa. Con l’introduzione della certificazione per le singole componenti e soluzioni modulari, ci prepariamo a spingere ancora più in là i confini dell’innovazione sostenibile.

A sinistra, il progetto esecutivo
Posa definitiva dell’impianto
Scavo e installazione dell'impianto
Posa definitiva dell'impianto

Tante regole POCHE RISORSE

PER IL DRENAGGIO

Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici del ministero dell’Ambiente si aggiunge alle direttive europee e ai decreti legislativi italiani. Buone le intenzioni, ma con scarso seguito pratico

PERABBONATI

Federico Della Puppa

PNACC – QUADRO DELLE AZIONI SISTEMICHE

PNACC – QUADRO DELLE TEMPISTICHE

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

Grazie a uno studio, frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara, si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda, grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”.

Il “SISTEMA ARIA” dispone di una vasta gamma di accessori per la posa a secco e l’ancoraggio di coppi e tegole

1) VENTILAZIONE PIÙ EFFICIENTE

2) BENEFICI IN OGNI STAGIONE

3) MINOR COSTO COMPLESSIVO

4) TETTO ASCIUTTO E SANO

5) SISTEMA DI POSA A SECCO

6) STABILITÀ DEGLI ELEMENTI

7) POSA SEMPLICE E RAPIDA

8) FACILE MANUTENZIONE

Acque meteoriche LE SOLUZIONI PER UNA GESTIONE INTELLIGENTE

Investire in un sistema di raccolta delle

acque piovane come Atlantis Tank o creare un tetto verde con l’utilizzo di Iglu’

Green Roof rende la costruzione di edifici sostenibili una realtà concreta e contribuisce a un uso più responsabile dell’acqua e a un ambiente più sano

In un contesto globale sempre più segnato dai cambiamenti climatici, dalla crescente scarsità d’acqua ma anche da eventi estremi, l’utilizzo di sistemi avanzati di raccolta e regolazione delle acque piovane costituisce una scelta strategica per un’edilizia sostenibile. In quest’ambito il sistema Atlantis Tank di Daliform Group, rappresenta la soluzione efficiente, pratica ed economica per gestire in modo funzionale le risorse idriche, ridurre gli allagamenti e limitare il consumo del suolo.

Negli ultimi decenni, il crescente fenomeno dell’urbanizzazione ha dato origine a un processo noto come impermeabilizzazione del suolo. Tale modello di sviluppo delle città ostacola l’assorbimento dell’acqua piovana da parte del terreno convogliandola in tempi estremamente ridotti direttamente nelle fognature e successivamente ai corpi idrici ricettori. Questo comporta diverse conseguenze negative, tra cui:

• la riduzione delle riserve idriche sotterranee che,

Vasca di raccolta

non più alimentate adeguatamente dalle precipitazioni, causano l’abbassamento progressivo delle falde acquifere fino al loro possibile prosciugamento;

• a livello locale, l’espansione urbana comporta un aumento dei costi sociali per il potenziamento della rete fognaria, la quale, durante eventi meteorologici intensi, è spesso soggetta a sovraccarico con conseguenti allagamenti di strade, abitazioni e locali a pianterreno;

• su scala più ampia, il rapido afflusso di grandi volumi d’acqua nei bacini fluviali può determinare il collasso degli argini e causare esondazioni, spesso con effetti devastanti;

• per contrastare o mitigare tali fenomeni, è essenziale prevedere sistemi di laminazione degli eventi meteorici, favorendo il drenaggio e la permeabilità del suolo.

Il principio fondamentale del nuovo costruire è quello dell’invarianza idraulica secondo il quale qualsiasi trasformazione urbanistica non deve aumentare la quantità e la velocità del deflusso idrico rispetto alle condizioni preesistenti. Questo si traduce nell’adozione di tecniche

di mitigazione come bacini di laminazione, pavimentazioni drenanti e tetti verdi che permettono di gestire l’acqua piovana in modo più sostenibile riducendo il rischio di allagamenti e contribuendo al rifornimento naturale delle falde acquifere.

ATLANTIS TANK

TECNOLOGIA GREEN AL SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ

Atlantis Tank è un sistema modulare, continuamente perfezionato nel tempo, formato da un cassero superiore a forma di cupola poggiante su tubi e piedini per la realizzazione di bacini interrati in calcestruzzo armato fino

CARATTERISTICHE DI ATLANTIS TANK

Il Sistema Atlantis Tank è la scelta ideale per la realizzazione di vasche di raccolta e laminazione che possono essere inserite in progetti edilizi residenziali, commerciali e industriali.

Alta resistenza e modularità

La struttura innovativa consente una configurazione personalizzabile, adattandosi alle esigenze di ogni progetto.

Massima capacità di accumulo

Il design ottimizzato permette di sfruttare al meglio lo spazio disponibile, accumulando grandi volumi d’acqua.

Impatto ambientale ridotto

La vasca risulta interrata e integrata nel contesto limitando il consumo del suolo superficiale.

Green

Il sistema è prodotto in plastica riciclata certificato, plastica seconda vita e risponde ai Cam.

Facilità d’installazione

Il sistema modulare permette una posa in opera semplice, rapida ed efficiente, riducendo i tempi e i costi di cantiere.

Versatilità d’Uso

Perfetto per aree urbane, industriali, commerciali, residenziali, parcheggi e piazzali, rispondendo alle esigenze di qualsiasi contesto edilizio.

Realizzazione di una vasca di raccolta

a 300 cm di altezza. È anche possibile prevedere vasche sovrapposte su più livelli per massimizzarne il volume di accumulo. Atlantis Tank è disponibile in differenti formati e dotato di numerosi accessori appositamente sviluppati per garantire differenti prestazioni statiche e per facilitare e ottimizzare la posa dei casseri e il getto di calcestruzzo. La struttura in calcestruzzo armato così ottenuta si presenta come una serie di corridoi voltati, paralleli e perpendicolari tra loro; una vera e propria cisterna con pilastri snelli e soletta sottile che massimizzano il volume del vuoto. La struttura realizzata è sempre ispezionabile e grazie alla sua geometria a “scacchiera di volte” garantisce un’elevata resistenza statica.

IGLU’ GREEN ROOF

Oltre ad Atlantis Tank, Daliform Group, offre anche

altre soluzioni, per la gestione e la regimazione delle acque meteoriche come Iglu’ Green Roof per la realizzazione di tetti verdi estensivi e intensivi.

Si tratta di un elemento, anch’esso realizzato in plastica riciclata, progettato per ottimizzare la gestione idrica della copertura, garantendo un efficace drenaggio dell’acqua piovana e favorendo il benessere della vegetazione. La sua particolare conformazione permette di regolare l’accumulo d’acqua, riducendo il rischio di ristagni e migliorando la capacità di ritenzione idrica necessaria alla vegetazione. L’integrazione di IGLU’ Green Roof nelle coperture degli edifici comporta, tra gli altri, un significativo miglioramento delle prestazioni energetiche. Grazie alla sua modularità e facilità di installazione, IGLU’ Green Roof rappresenta una soluzione altamente efficace per progettisti, imprese edili e operatori del settore, permettendo di integrare innovazione e sostenibilità nella progettazione di edifici sempre più performanti ed ecocompatibili.

UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO

Investire in un sistema di raccolta delle acque piovane come Atlantis Tank o creare un tetto verde con l’utilizzo di Iglu’ Green Roof, significa fare una scelta intelligente e lungimirante. Risparmio economico, sostenibilità e gestione ottimale delle risorse rendono queste tecnologie una soluzione imprescindibile per il futuro dell’edilizia. Con Atlantis Tank e Iglu’ Green Roof, la costruzione di edifici sostenibili diventa una realtà concreta, contribuendo a un uso più responsabile dell’acqua e a un ambiente più sano per le generazioni future.

Posa di un tetto verde. Sotto, realizzazione di un tetto verde

I tubi Martoni sono realizzati con materiale derivato da pre e post consumo

IL RICICLO AUTENTICO

3 30 0 % %

percentuale minima di materiale riciclato

Scansiona il QR Code per scoprire le gamme e i diametri certificati Plastica Seconda Vita

LA CERTIFICAZIONE PSV PER UN FUTURO SOSTENIBILE

I prodotti BRAVO GREEN e FOX sono certificati dall'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), realizzati con almeno il 30% di materiale riciclato proveniente da pre e postconsumo. Questo ci consente di ridurre concretamente i rifiuti da fonti esterne, contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente. I nostri prodotti certificati sono pienamente conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), per un futuro più sostenibile.

Venezia, nuove sfide climatiche E TECNICHE

D’IMPERMEABILIZZAZIONE

Dai pannelli bentonitici all’innovazione con malte impermeabili e membrane sintetiche, Volteco, nel corso della sua storia, ha introdotto numerosi prodotti innovativi per il settore dell’impermeabilizzazione e i cantieri veneziani lo testimoniano

Patrizia Spada

Uno dei principali problemi in edilizia è l’impermeabilizzazione delle fondamenta, soprattutto in città costruite su barene e canali, soggette a infiltrazioni di acqua salmastra. Altro fenomeno critico è la risalita capillare, che porta il sale a depositarsi sulle murature, causando il degrado di intonaci e malte, con danni estetici, strutturali e alla salubrità degli edifici.

A Venezia, i vari fenomeni di acqua alta hanno evidenziato ancora di più quanto questo patrimonio sia fragile ma, allo stesso tempo, nella sua specificità, possa e debba essere protetto. In questo senso, la sfida all’acqua parte dall’impermeabilizzazione degli edifici del centro storico di Venezia, soggetti periodicamente ad

Applicazione dell’intonaco impermeabile Bi Mortar Plaster Seal. Sopra, applicazione del telo bentonitico Volgrip
Applicazione della membrana impermeabile Amphibia 3000 Grip

ESPERIENZA SUL CAMPO

Stefano Maccatrozzo | Assiste tenico commerciale Volteco

Com’è cambiato il modo d’impermeabilizzare a Venezia negli ultimi 35 anni?

Il recupero delle vasche contro le alte maree è sempre stato un intervento fondamentale. In passato, quando ancora Volteco non aveva sviluppato le attuali tecnologie, si utilizzavano metodologie tradizionali come solette e muretti in calcestruzzo. Tuttavia, queste soluzioni presentavano delle criticità tecniche e comportavano una significativa perdita di spazio, aspetto rilevante considerando l’alto costo al metro quadrato a Venezia. Nel corso degli anni siamo riusciti a intervenire in modo meno invasivo, ottimizzando le fasi operative e migliorando la sicurezza del recupero, sempre nel pieno rispetto del patrimonio artistico veneziano. Quali sono le sfide più grandi che ha dovuto affrontare in questi 35 anni?

allagamenti dovuti all’innalzamento delle maree. Questo tipo di intervento su edifici storici rappresenta una delle massime espressioni della progettazione dell’impermeabilizzazione.

L’EVOLUZIONE DEL METODO VOLTECO

Dai pannelli bentonitici all’innovazione con malte impermeabili e membrane sintetiche. Volteco, fondata nel 1976, nel corso della sua storia ha introdotto numerosi prodotti innovativi per il settore dell’impermeabilizzazione. Attraverso un confronto costruttivo con gli ingegneri che operano sul territorio veneziano inizia a sviluppare il concetto della vasca a protezione delle maree. Nel 1978 esce Volclay Panel, il sistema prevede la posa dei pannelli bentonici sul fondo e in verticale sulle murature e il successivo getto di platea e muretti di contenimento. Il concetto iniziale di ricreare un catino chiuso da allora rimane lo stesso nonostante le tecnologie utilizzate siano state progressivamente migliorate e ottimizzate. Si è passati poi alla sua evoluzione con il telo bentonitico Volgrip, successivamente integrato con l’intonaco impermeabile Bi Mortar Plaster Seal. L’utilizzo di Volgrip ha semplificato le operazioni di posa. Le attività di recupero e risanamento degli edifici in centro storico a Venezia sono fortemente condizionate dall’oscillazione delle maree. Poter intervenire in modo veloce ed efficace, quando le condizioni ambientali lo permettono, diventa un aspetto fondamentale per poter organizzare efficacemente i lavori. Inoltre, l’intonaco impermeabile a spessore Bi Mortar Plaster Seal, ha permesso d’impermeabilizzare le murature senza ridurre gli spazi interni e il valore degli edifici.

L’ANNO DI AMPHIBIA 3000 GRIP

Nel 2017, con il lancio di Amphibia 3000 Grip, viene introdotta una soluzione all’avanguardia per la protezione delle strutture dalle infiltrazioni d’acqua. Questo sistema

Rispetto a qualche anno fa, oggi c’è una maggiore sensibilità verso il recupero dei piani terra. Le maree, infatti, nell’ultimo decennio sono diventate più intense e frequenti, anche al di fuori della tradizionale stagione autunnale (un tempo limitata ai mesi di novembre e dicembre). La riqualificazione dei piani terra, sia per spazi commerciali, turistici o residenziali, ha contribuito a rendere Venezia ancora più attrattiva, migliorando e ampliando l’offerta della città. Uno dei ricordi più significativi è l’intervento realizzato nel 2000 a Punta della Dogana, oggi adibita a museo. È stato un cantiere complesso data la posizione e la tipologia di intervento di impermeabilizzazione della vasca contro le alte maree e di un piano interrato, che ha restituito nuova vita a un edificio simbolo di Venezia. Un altro intervento di grande rilievo, sempre nei primi anni 2000, è stato quello al Teatro La Fenice. In quell’occasione abbiamo impermeabilizzato l’intero piano interrato, fino a 4 metri di profondità, trasformandolo in magazzino per le macchine di scena e deposito per le attrezzature di musicisti e artisti. Un lavoro di grande responsabilità, che ha garantito nuovi spazi funzionali per uno dei teatri più prestigiosi al mondo. Ci racconti l’esperienza del 2019, annus horribilis per Venezia. A partire dal 12 novembre di quell’anno, Venezia ha vissuto un mese drammatico, segnato da ripetuti episodi di marea sostenuta, con picchi fino a 189 cm. Questi eventi hanno rappresentato una conferma inequivocabile del cambiamento climatico in atto. L’intensificarsi di fenomeni così estremi ha reso ancora più evidente agli occhi di tutti quanto Venezia sia un patrimonio fragile, da tutelare con la massima attenzione sotto il profilo storico, turistico ed economico. In quel periodo, ho personalmente verificato lo stato degli interventi realizzati con le nostre tecnologie più avanzate. I risultati hanno dimostrato l’efficacia delle soluzioni adottate, dandoci ulteriore conferma e forza nel nostro operato.

impermeabile completo consente di sigillare corpi passanti e dettagli costruttivi, aspetti cruciali nella fase di progettazione. Inoltre, Amphibia 3000 Grip offre praticità, rapidità di applicazione e un’impermeabilizzazione affidabile e duratura nel tempo. L’approvvigionamento e la movimentazione dei materiali da costruzione a Venezia risultano particolarmente difficoltosi vista la peculiare conformazione della città. La membrana Amphibia 3000 Grip oltre a rappresentare un rilevante upgrade tecnologico rispetto al telo bentonitico è caratterizzata da un peso specifico molto inferiore. Questo aspetto ne permette il facile impiego in ambienti e locali difficilmente accessibili.

Fondaco dei Turchi a Venezia. Impermeabilizzazione delle vasche contro le alte maree nei primi anni ‘90

Il drenaggio efficace PER LE PRECIPITAZIONI INTENSE

Nella recente costruzione della nuova filiale di Rasotto Group ad Altavilla Vicentina, innovazione e sostenibilità vanno di pari passo con la soluzione Aquabox per la gestione delle acque piovane

Nel progetto di realizzazione del parcheggio della nuova filiale di Rasotto Group ad Altavilla Vicentina, l’installazione di un bacino di laminazione e accumulo si è rivelato una scelta strategica per affrontare con efficienza le precipitazioni più intense. Questo sistema innovativo raccoglie e immagazzina temporaneamente l’acqua piovana, rilasciandola gradualmente nella rete di drenaggio. In questo modo si evitano sovraccarichi alle fognature

Patrizia Spada
Bacino assemblato con elementi d’ispezione

IL CANTIERE

• livello1

• mq 307

• volume netto di accumulo 336 m3

• volume del serbatoio 246 m3

• utilizzo di Aquabox con 3 ispezioni per la raccolta dell’acqua piovana e del piazzale

e si riduce significativamente il rischio di allagamenti. Ma come funziona esattamente? Il bacino di laminazione agisce come una riserva temporanea che raccoglie l’acqua piovana, trattenendola per poi rilasciarla con una portata controllata. Questo processo non solo protegge le infrastrutture circostanti, ma garantisce anche la conformità alle normative ambientali, riducendo l’impatto sulle reti di drenaggio e smaltimento locali.

SISTEMA AQUABOX

Nel caso specifico del parcheggio, il sistema Aquabox sviluppato su una superficie di 307 mq (29x10) si integra perfettamente nel sottosuolo, ottimizzando lo spazio disponibile senza compromettere la sicurezza o la funzionalità dell’area. Questa tecnologia permette di mantenere superfici impermeabilizzate, garantendo al contempo una gestione efficace delle acque meteoriche con un impatto minimo sulle strutture esistenti.

Un ulteriore punto di forza? La manutenzione semplice e il monitoraggio costante. Il progetto ha previsto 3 pozzetti di ispezione strategicamente posizionati, che permettono di controllare e intervenire rapidamente in caso di necessità. Che si tratti di forti piogge o del normale deflusso del piazzale, Aquabox assicura un drenaggio efficace ed affidabile.

VASCHE DI PRETRATTAMENTO

A rafforzare l’efficienza del sistema, Geoplast ha previsto anche due vasche di pretrattamento. Queste giocano un ruolo cruciale: l’acqua piovana è sottoposta a una fase di sedimentazione e filtrazione per rimuovere solidi sospesi e impurità prima che raggiunga il bacino di laminazione. Questo passaggio riduce il rischio di intasamento del bacino e garantisce che solo acqua pulita entri nel sistema di accumulo, diminuendo fortemente i costi di manutenzione del sistema. L’integrazione tra le vasche di pretrattamento e il bacino di laminazione rappresenta una soluzione completa e innovativa, pensata per offrire una gestione delle acque piovane sicura, efficiente e sostenibile. Con Aquabox, Rasotto Group non solo ha investito in un’infrastruttura moderna, ma ha abbracciato una visione green che guarda al futuro.

Dall'alto, posa geomembrana e geotessuto. Posa degli elementi modulari Aquabox. Particolare interno del bacino.

Panoramica del bacino. Chiusura con strato interno del geotessuto. Chiusura con strato esterno del geotessuto a bacino completato

Il drenaggio DELLE FONDAZIONI SENZA GHIAIA

Batifibre è progettato per l’impiego in opere di drenaggio delle fondazioni, operando in sinergia con sistemi di impermeabilizzazione e barriere protettive. È particolarmente indicato in aree soggette a pressioni idrostatiche elevate e in zone a rischio di infiltrazioni d’acqua

Nel contesto attuale, dove la durabilità degli edifici e la prevenzione dei danni strutturali da umidità sono la priorità, il corretto drenaggio delle fondazioni è essenziale. Batifibre, sviluppato da Ate Drainage (società del Gruppo Fitt) è una soluzione in grado di integrare materiali di alta qualità e tecnologie innovative per offrire prestazioni elevate contro infiltrazioni, umidità ascensionali e pressioni idrostatiche.

Frutto di un’esperienza consolidata sul mercato francese, Batifibre si adatta perfettamente alle peculiarità del contesto italiano, dove la variabilità geologica e la complessità normativa richiedono soluzioni tecniche flessibili e affidabili. In particolare, la versione Batifibre Sn4 si distingue per l’approccio “gravel-free”, eliminando l’esigenza tradizionale della ghiaia. Ciò permette di semplificare il processo costruttivo, riducendo tempi e costi e garantendo una protezione duratura delle fondazioni.

APPLICAZIONE

E INTEGRAZIONE

NEL SISTEMA COSTRUTTIVO Batifibre è progettato per l’impiego in opere di drenaggio delle fondazioni, operando in sinergia con sistemi di Batifibre, composizione della gamma

Le infiltrazioni di pioggia si accumulano nel terreno attorno alle fondamenta e alle pareti esterne dell’abitazione

Le infiltrazioni generano dannose fessurazioni e crepe nella muratura e nella pavimentazione

Marco Noviello

impermeabilizzazione e barriere protettive. È particolarmente indicato in aree soggette a pressioni idrostatiche elevate e in zone a rischio di infiltrazioni d’acqua, tipiche di contesti urbani e di aree ad alta umidità. La sua versatilità consente un’integrazione agevole già in fase di progettazione, offrendo una soluzione “chiavi in mano” che semplifica la posa e riduce i tempi di intervento, un vantaggio significativo soprattutto nel mercato italiano, caratterizzato da una vasta presenza di edifici storici e da una dinamica attività edilizia moderna.

CARATTERISTICHE TECNICHE E MATERIALI

Batifibre è un sistema di drenaggio completo composto da tubazioni e manicotto, curve da 45° e 90°, tappi di chiusura, derivazione di ispezione per collegamenti a raccordi Ø100/110, doppia derivazione a “Y”, derivazione destra e sinistra e manicotti di collegamento Ø100/110. Il successo di Batifibre risiede nell’uso di materiali compositi ad elevata resistenza meccanica e chimica: il suo fondo piatto ne garantisce una posa facilitata e un drenaggio a 270° mentre la sua resistenza certificata Sn4 permette una migliore resistenza agli urti. Tutte le barre sono fornite complete di un manicotto appositamente studiato per rendere il tubo con struttura a fondo piatto Ø90 adattabile a tutti i raccordi Ø100/110 in Pvc. Il distacco diventa impossibile grazie al sistema di tenuta tra manicotto e raccordo e i cambi di direzione possono essere realizzati con accessori in Polipropilene. Inoltre, i pozzetti di pulizia possono essere facilmente sostituiti da camini di ispezione. La sua struttura, studiata a micro-canali, garantisce:

• elevata permeabilità: deflusso rapido e controllato delle acque, prevenendo accumuli e pressioni eccessive sul basamento;

• resistenza agli agenti atmosferici: durabilità nel tempo, anche in condizioni estreme e sotto attacchi chimici;

• facilità di installazione: progettato per essere in-

tegrato agevolmente nelle fasi di scavo e preparazione del terreno, contribuendo a ottimizzare i processi costruttivi e a ridurre i costi;

• adattabilità e modularità: compatibile con sistemi di impermeabilizzazione esistenti o nuovi, offrendo soluzioni personalizzate per diverse esigenze progettuali.

L’innovazione tecnologica è fondamentale per affrontare le sfide del drenaggio delle fondazioni e proteggere efficacemente gli edifici. Batifibre, con le sue avanzate caratteristiche tecniche e l’approccio “gravel-free”, si configura come una soluzione ideale per i professionisti del settore. Progettisti, ingegneri e architetti possono contare su un prodotto che non solo risponde a specifiche esigenze tecniche, ma anticipa le sfide future in termini di sostenibilità, efficienza e sicurezza strutturale, rappresentando un vantaggio competitivo nel mercato italiano.

Batifibre, tubo e manicotto
Batifibre | L'elevata permeabilità del rivestimento è capace di garantire un deflusso rapido e controllato delle acque prevenendo accumuli e pressioni eccessive sul basamento
Batifibre garantisce un drenaggio efficace e l’integrità strutturale delle fondamenta

Il riciclo autentico CHE FA BENE AI CAM

Martoni innova nel settore edilizio e fognario con tubazioni in Pvc-U e PP-Hm sostenibili. I suoi sistemi utilizzano materiali riciclati certificati riducendo le emissioni di CO2. Con un impegno per l’economia circolare, l’azienda ha ottenuto il prestigioso

Rating Esg Gold nel 2024

Nel settore delle infrastrutture fognarie ed edilizie, la sostenibilità e le prestazioni dei materiali giocano un ruolo fondamentale. Martoni si distingue per l’innovazione nella produzione di tubazioni in Pvc-U e Pp-Hm, offrendo soluzioni ad alta resistenza e basso impatto ambientale. I sistemi Fox, Bravo Green ed Edilfox Green rappresentano un perfetto equilibrio tra affidabilità e sostenibilità, grazie a tecnologie produttive avanzate e all’uso di materiali riciclati certificati.

RICICLATO CERTIFICATO

Martoni dedica particolare attenzione alla sostenibilità, utilizzando materiale riciclato nei suoi prodotti. Fox contiene almeno il 30% di Pvc riciclato e Bravo Green il 30% di Pp-Hm, mentre Edilfox Green raggiunge il

Martoni utilizza materiale riciclato nei suoi prodotti

25% di Pvc-U. Questi prodotti sono certificati Psv (Plastica Seconda Vita) dall’Ippr e sono conformi ai Criteri Ambientali Minimi (Cam), garantendo una riduzione del consumo di risorse naturali e delle emissioni di CO2

Un chiarimento è fondamentale nel riciclo e riguarda la differenza tra pre e post-consumo: il primo proviene da sfridi industriali, mentre il secondo è ottenuto dal recupero di manufatti giunti a fine vita, evitando l’incenerimento. Inoltre, il riciclato da sottoprodotto deriva dal recupero di scarti interni di produzione, una pratica già consolidata tra i produttori di tubi in Pvc. Martoni si impegna concretamente nell’economia circolare, utilizzando materiale veramente rigenerato.

UN SISTEMA COMPLETO PER OGNI APPLICAZIONE

La scelta di posare tubi e raccordi provenienti dallo stesso produttore, come nel caso di Martoni, offre nu merosi vantaggi. La perfetta compatibilità tra i com ponenti garantisce una maggiore affidabilità e facilita l’installazione, riducendo il rischio di incompatibilità o malfunzionamenti nel tempo. Essendo progettati per funzionare insieme, i sistemi Martoni assicurano prestazioni ottimali, eliminando la necessità di adatta menti complessi o problematiche legate a componenti di produttori diversi. La qualità di produzione elevata, combinata con la sinergia tra tubo e raccordo, rende ogni installazione più sicura e duratura, offrendo un risultato finale che risponde alle esigenze specifiche di ogni progetto.

UN RICONOSCIMENTO ALLA SOSTENIBILITÀ

L’impegno ambientale di Martoni è stato recentemente premiato con il prestigioso Rating Esg Gold, che certifica le pratiche aziendali in ambito di sostenibilità, responsabilità sociale e governance. Questo traguardo evidenzia l’orientamento dell’azienda verso una produzione sempre più sostenibile, conforme agli standard internazionali Iso 9001, Iso 14001 e al marchio Psv (Plastica Seconda Vita).

L’ottenimento del Rating Esg Gold testimonia l’efficacia delle strategie adottate da Martoni per ridurre l’impatto ambientale delle sue produzioni e promuovere l’economia circolare.

L’IMPATTO POSITIVO SULL’AMBIENTE

Grazie alla produzione di tubazioni certificate e all’impiego di materiale riciclato, Martoni ha significativamente ridotto l’impatto ambientale del settore.

Secondo il Report Martoni 2024, l’azienda ha incrementato l’uso di Pvc riciclato, raggiungendo oltre 5.150 tonnellate all’anno, con una riduzione stimata delle emissioni di oltre 13.700 tonnellate di CO2. Questo risultato

un comportamento sempre più responsabile e sostenibile. Con soluzioni come Fox, Bravo Green ed Edilfox Green, si dimostra che è possibile coniugare efficienza, sicurezza e rispetto per l’ambiente, ridefinendo gli standard delle infrastrutture moderne con materiali innovativi e sostenibili.

Martoni si conferma un attore chiave nel settore delle infrastrutture fognarie ed edilizie, dimostrando che l’innovazione e la sostenibilità possono andare di pari passo. L’adozione di materiali riciclati certificati, unita a tecnologie all’avanguardia, non solo risponde alle esigenze del mercato, ma contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente.

Grazie ai sistemi Fox, Bravo Green ed Edilfox Green, Martoni non solo migliora le prestazioni tecniche delle sue tubazioni, ma promuove un futuro più sostenibile, per un settore edilizio sempre più responsabile.

I sistemi F ox , B ravo G rren ed

Competenza e concretezza PER UN’EDILIZIA IN EVOLUZIONE

Da oltre 50 anni nel settore del calcestruzzo, PircHer con la sua esperienza, l’utilizzo di materiali di qualità e un servizio di consulenza specializzata è un punto di riferimento per i professionisti dell’edilizia

Patrizia Spada

Quando si parla di soluzioni per l’edilizia affidarsi a un partner capace di unire qualità, innovazione e competenza tecnica è essenziale. Pircher si distingue per un’offerta completa e un servizio di consulenza personalizzata, che accompagna gli operatori dalla fase di progettazione fino alla messa in opera.

SOLUZIONI

Convogliamento delle acque meteoriche, raccolta e depurazione degli scarichi civili e industriali, trattamento delle acque piovane, accumulo di riserve idriche, soluzioni custom per applicazioni speciali, grandi opere e infrastrutture, oltre alla fornitura di barriere antirumore e legno per edilizia. L’offerta di Pircher è frutto del costante investimento in ricerca e sviluppo per proporre soluzioni all’avanguardia, sempre capaci di rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione, con materiali di eccellente qualità come il

Il lungomare di Rimini

calcestruzzo composto da una miscela di calcestruzzo con cemento 52,5 più resistente ai carichi e ai cicli di gelo e disgelo, ma allo stesso tempo più leggero, o la progettazione e qualifica di mix design personalizzati.

SERVIZI PER OGNI FASE DEL PROCESSO

Pircher garantisce un supporto tecnico e un’offerta di alto livello, mettendo a disposizione competenze specializzate e un approccio customer-oriented. Grazie a un team di esperti, l’azienda affianca progettisti, enti e imprese in ogni fase del processo, dall’analisi delle esigenze alla progettazione di elementi ad hoc, fino all’assistenza in cantiere, per rispondere con precisione alle richieste più complesse, offrendo soluzioni performanti e ottimizzate per ogni contesto costruttivo. Pircher fornisce supporto anche per il post-vendita, con controlli e operazioni di manutenzione volti a garantire l’efficienza e la sicurezza nel tempo. L’azienda dispone inoltre di tecnici specializzati abilitati al rilascio del “Rapporto Intervento Servizio Assistenza Tecnica”. Affidarsi a Pircher significa scegliere un partner con una tradizione di oltre 50 anni nel calcestruzzo, in grado di offrire soluzioni concrete, a catalogo o su misura, per ogni progetto edilizio. La lunga esperienza, unita all’utilizzo di materiali di qualità e a un servizio di consulenza specializzata, fa dell’azienda un punto di riferimento per i professionisti.

Pista di Atletica a Casale Monferrato.
Progetto Terminal Intermodale Malpensa di Sacconago (Va)

Fattori chiave ENERGIA PULITA

E SOSTENIBILITÀ

SOLOPER

Involucro e impianti, sistemi passivi e sistemi attivi: l’adeguamento energetico di un edificio è molto spesso il frutto di un corretto bilanciamento di più variabili. Non esiste una soluzione per tutte le situazioni, ma piuttosto una corretta scelta tra le molteplici tecniche disponibili, in funzione degli obiettivi da perseguire

PERABBONATI

Matteo Cazzaniga

SOLOPER

PERABBONATI

Parete ventilata CON BLOCCO CASSERO ISOTEX AIR

Il blocco Isotex Air è una risposta all’attenzione che l’edilizia di oggi pone alle tematiche di green living, sostenibilità e comfort abitativo, anche per volere della Comunità europea che cerca di contrastare il cambiamento climatico

Acausa del cambiamento climatico, il settore edilizio è chiamato a proporre nuove soluzioni che rispondano al problema. Isotex, azienda produttrice dell’omonimo sistema costruttivo in legno cemento, propone come soluzione il nuovo blocco cassero ventilato Isotex Air, recentemente presentato sul mercato delle costruzioni. Questo nuovo blocco è stato posto sotto brevetto nel 2023 ed è arrivato oggi a concessione.

SEMPLIFICAZIONE DEL PROCESSO

COSTRUTTIVO

L’idea per questo nuovo prodotto da costruzione è nata dal fatto che a oggi le soluzioni più diffuse per la realizzazione di pareti ventilate sono tecnologicamente complesse da posare, richiedono maestranze specializzate, sempre più difficili da reperire, e spesso non rappresentano una soluzione ottimale al problema climatico. Partendo da questo presupposto, la geometria classica del blocco Isotex è stata ripensata, così da ricavare sul lato

Il blocco Isotex Air. A destra, esempio di realizzazione residenziale

esterno dei canali di ventilazione: attraverso la posa in opera dei blocchi cassero Isotex Air si realizza così una parete ventilata, ricavata nello spessore di parete Isotex.

Grazie a questa soluzione, si configura la realizzazione di un triplice intervento: una struttura a parete estesa debolmente armata (parte strutturale del sistema) gettata all’interno dei blocchi cassero in legno cemento Isotex, isolamento termico grazie agli inserti isolanti in Eps con grafite made of Neopor BMBcert di Basf (cappotto protetto) e una parete ventilata.

I VANTAGGI

Grazie alla parete ventilata realizzata attraverso l’impiego del blocco Isotex Air, si va a migliorare notevolmente il comportamento estivo dell’edificio, senza rinunciare a un buon isolamento termico. Per studiare le prestazioni termiche di questa nuova tipologia di blocco, è stato condotto uno studio in collaborazione con Tep srl (Anit) per analizzarne le prestazioni sia in termini di isolamento termico (comportamento invernale) sia di passaggio di flusso termico nei mesi più caldi (comportamento estivo).

A livello di comportamento estivo, il vero plus offerto dal blocco cassero Isotex Air è una sensibile riduzione del flusso di calore dall’esterno verso l’interno dell’edificio durante il periodo estivo, grazie alla dissipazione attraverso i canali di ventilazione, che favoriscono un raffrescamento della parete e quindi la fuoriuscita dell’aria attraverso tali canali. Oltre al comfort abitativo, questa soluzione permette di ridurre i costi e il consumo di energia per il raffrescamento: infatti, contrastando il passaggio di calore verso l’interno, la temperatura nell’edificio si mantiene costante, e si ha

meno necessità di ricorrere all’utilizzo di sistemi di raffrescamento che innalzerebbero i consumi energetici. Accanto a un eccellente comportamento estivo si aggiunge il fatto che, nei mesi più freddi, il blocco cassero Isotex Air mantiene comunque buona capacità di isolamento termico. Inoltre, l’inerzia termica del blocco lo rende traspirabile, evitando la formazione di muffe o condense. Grazie al processo di mineralizzazione del legno, il sistema costruttivo Isotex non brucia: lo testimoniano le certificazioni Isotex di resistenza al fuoco (Rei 120 e Rei 240), di reazione al fuoco (B,s1d0) e di comportamento al fuoco di facciata (Lepir 2).

SOSTENIBILITÀ E BENESSERE INDOOR

Il blocco Isotex Air è solo l’ultima delle soluzioni che l’azienda Isotex ha da proporre: nel mondo edilizio di oggi è riposta molta attenzione sulle tematiche di green living, sostenibilità e comfort abitativo, anche per volere della Comunità Europea che cerca di contrastare il cambiamento climatico. Nel caso di Isotex, alla base di tutto c’è la scelta rivolta all’utilizzo di materie prime naturali e non pericolose per la salute umana o per l’ambiente: cemento, legno di abete 100% riciclato da recupero fine vita, ossido di ferro e un minerale naturale necessario al processo di mineralizzazione del legno per renderlo inerte. Anche l’isolante in Eps con grafite, già inserito all’interno dei blocchi, è realizzato sostituendo fino al 100% le fonti fossili primarie con fonti rinnovabili, qual è la biomassa: questo garantisce un minor impatto ambientale e quindi una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Sono disponibili due linee di inserti isolanti in Eps con grafite certificate ReMade in Italy

Stabilimento Isotex di Poviglio in provincia di Reggio Emilia

Vista assonometrica della parete. Sotto, la permeabilità

o in classe C (15% di riciclato) o in classe A+ (100% di riciclato). Di massima importanza è anche il tema della salute e benessere degli ambienti indoor. Passiamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti interni: preservare quindi la salubrità dell’aria che respiriamo è estremamente importante per proteggere la propria salute. La maggior parte delle sostanze inquinanti rilasciate in ambienti indoor può essere inquadrata sotto l’acronimo Voc (composti organici volatili), ovvero molecole facilmente evaporabili dalle superfici dei prodotti da costruzione o degli arredi, che si disperdono nell’aria degli ambienti interni e che, se presenti in concentrazioni troppo elevate, potrebbero generare problemi alla salute umana. Isotex ha superato brillantemente il test Voc, con valori misurati 100/150 volte al di sotto dei valori limite imposti dai vari protocolli di sostenibilità (Cam, Leed, Breeam). Testando i pro-

dotti Isotex l’etichetta conseguita attraverso la prova è stata la massima possibile: Indoor Air Comfort Gold, a garanzia di qualità abitativa.

CONCLUSIONI

Isotex Air è solo una, la più recente, delle soluzioni che l’azienda ha da proporre per continuare a contrastare il cambiamento climatico, senza tuttavia rinunciare alla sicurezza antisismica e antincendio. Nonostante un mercato edilizio, storicamente statico e non incline a cambiamenti e novità, il sistema in blocchi cassero e solai Isotex, da oltre 70 anni sul mercato, continua ad affermarsi come tecnologia costruttiva sempre al passo con l’evoluzione dei tempi, sposando, in tutto e per tutto, un’idea di costruzione sostenibile e a basso consumo, per poter continuare ad affermarsi come sistema d’eccellenza nel mondo dell’edilizia.

Feelo: cassonetto coibentato invisibile a filo muro interno

Semplifica l’accesso all’avvolgibile e si integra perfettamente con il design degli interni

Versatilità di integrazione con il serramento che garantisce l’idoneo fissaggio sia a filo muro interno, sia in mazzetta e rende il cassonetto quasi completamente invisibile nella versione con fissaggio a pressione. Isolamento termico con trasmittanza tra 0.52 e 0.65 W/m2K e comfort acustico garantito dal

potere fonoisolante tra i 43 dB e i 48 dB. Ispezione frontale del cassonetto dall’interno.

Flessibilità di personalizzazione in base a:

• luce architettonica del foro finestra;

• diametro dell’avvolgibile;

• tipologia di finitura.

Comfort abitativo REALIZZATO CON CURA

Il complesso residenziale Parco Santa Chiara di Trento è un progetto urbano sostenibile, composto da edifici con elevata efficienza energetica (classe A+), comfort abitativo avanzato (sistemi radianti, Vmc integrata) e isolamento termoacustico. Roverplastik ha fornito soluzioni innovative per finestre e schermature solari

Roverplastik è stata scelta dall’impresa edile Habitat di Bolzano per lo sviluppo e la fornitura di diversi prodotti finalizzati alla realizzazione dell’esclusivo complesso residenziale Parco Santa Chiara, situato nel cuore di Trento. Un progetto di riqualificazione urbana che ridisegna la geografia del centro cittadino realizzato secondo la logica della sostenibilità. Il complesso è composto da due edifici divisi da un parco condominiale interno: la prima con destinazione d’uso misto ospiterà sia uffici sia appartamenti, mentre l’altra è destinata a esclusivo uso abitativo. Gli appartamenti sono dotati di impianti di ulti-

Rebecca Alberti
Render esterno del complesso
residenziale Parco Santa Chiara a Trento

ma generazione, per offrire il massimo del comfort abitativo con consumi energetici ridotti, ed elevato isolamento termoacustico, per raggiungere i parametri della classe energetica A+.

COMFORT

Il comfort abitativo degli appartamenti è garantito dal sistema di impianti radianti a soffitto per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, integrato da un impianto autonomo di deumidificazione dell’aria e dal sistema automatico di ricambio d’aria interno ( Vmc), che protegge anche contro l’ingresso di polveri sottili, pollini e altri inquinanti. Un complesso edile realizzato sulla base di un capitolato di prestigio e di una progettazione accurata, eseguita ad arte secondo le più moderne tecnologie, scegliendo prodotti e processi di altissima qualità.

FORNITURA ROVERPLASTIK

Determinanti per garantire l’elevata efficienza acustica e termica si sono dimostrati i prodotti Roverplastik per finestre e portefinestre, quali: i mono -

blocchi RoverBlok con Vmc integrata, installati nelle tre varianti per avvolgibili frangisole e tende; i sistemi oscuranti relativi, ovvero avvolgibili in alluminio, frangisole e tende; una serie di prodotti di posa della gamma RiQualifica per la posa del monoblocco, del telaio e per la sigillatura del nodo primario e del traverso inferiore. Il monoblocco RoverBlok , oltre ad assicurare un’eccellente resa estetica integrandosi perfettamente all’eleganza del complesso residenziale Santa Chiara, garantisce eccellenti prestazioni energetiche, rappresentando un elemento di integrazione e continuità tra l’involucro e il serramento. Permette di ridurre la dispersione termica del foro finestra grazie alla presenza di cassonetto, spalle e sotto bancale isolato, per offrire la migliore soluzione di posa del serramento a livello di giunto secondario. Il monoblocco per avvolgibili è dotato di un potere fonoisolante superiore a 42dB per il massimo della tranquillità nel contesto urbano. In combinazione con un’unità Vmc con recupero di calore (almeno una per ogni locale), RoverBlok assicura agli ap

-
Posa del monoblocco r over B L ok

Roverplastik

partamenti del complesso un continuo ricambio d’aria nell’ambiente indoor, eliminando quindi la necessità di aprire finestre ed evitando così sprechi in termini energetici; inoltre, grazie a filtri antipolvere, antipolline e antinquinanti l’aria in casa risulta più salubre.

Un’altra caratteristica importante è la facilità d’uso da parte degli utenti degli alloggi per quanto riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria della Vmc , che vengono segnalati in maniera semplice tramite Led sul frontale del display, evitando quindi l’intervento di tecnici specializzati.

SISTEMI OSCURANTI

I sistemi oscuranti, installati nelle tre varianti per avvolgibili (426 unità), frangisole (32) e tende (15), sono stati predisposti secondo le esigenze e le funzionalità intrinseche di ciascun ambiente interno, per regolare o limitare l’irraggiamento solare a seconda della stagione.

I frangisole in lamelle metalliche per esterno fornite da Roverplastik per il complesso residenziale Parco Santa Chiara sono del modello Vp90 e costituite da stecche di alluminio preverniciato profilate a freddo di larghezza 94 mm con inserita, all’atto della profilatura, una guarnizione che smorza i rumori e migliora l’effetto di oscuramento. Sono azionate da un motore asincrono monofase, completo di protezione termica contro il sovraccarico, freno e fine corsa regolabili internamente, con grado di protezione Ip44 .

Gli avvolgibili per esterni della linea Al 45 hanno un profilo curvo in alluminio con elevata stabilità dimensionale. Per questa realizzazione è stato scelto il colore grigio quarzo, con ottima resistenza nel tempo; hanno un elegante e coordinato celino anch’esso in alluminio e guide argento. Gli avvolgibili forniti da Roverplastik si dimostrano leggeri e resistenti alle intemperie e sono dotati di sistema di bloccaggio antintrusione, per la massima sicurezza domestica. Le tende schermanti Roverplastik Zip115 sono fornite da Roverplastik al complesso residenziale con due tipi differenti di schermatura: oscuramento completo (per la zona notte) o filtrante (con funzione di controllo solare nelle altre zone). Si distinguono, inoltre, per il ridotto ingombro, sono autoportanti (non necessitano quindi di ancoraggio al cassonetto) e dotate di un sistema per il controllo dinamico dell’azione del vento sulla tenda. Tutti i monoblocchi installati sono dotati di motori per la movimentazione meccanica di tutte le 3 tipologie dei sistemi schermanti sopra elencati.

I PRODOTTI DI POSA

I prodotti di posa della linea Riqualifica , utilizzati per la posa dei monoblocchi, contribuiscono in maniera importante all’ottenimento della certificazione energetica in classe A+:

• Schiuma Roverflex per la sigillatura del nodo

Posa delle tapparelle. Sopra, posa delle barriere

primario;

• Ms polimero per sigillature dei giunti del monoblocco e fissaggio del celino;

• barriera interna al vapore completamente autoadesiva che incrementa sensibilmente la resistenza alla diffusione dell’aria e del vapore in corrispondenza dei giunti interni tra finestre e portefinestre;

• barriera al vapore calpestabile un nastro butilico ad alta prestazione ideale per la sigillatura interna del traverso inferiore al quale, per massimizzare l’adesione al massetto e offrire un miglior isolamento, è stato applicato il primer spray Rvr-Primer

Determinante, infine, per l’ottenimento delle prestazioni energetiche e acustiche del complesso residenziale il contributo della squadra di posatori qualificati Roverplastik, composta da tecnici in possesso del patentino per la posa di serramenti e monoblocchi, che, insieme ai prodotti di posa, garantiscono una posa a regola d’arte secondo la

Posa dei celini
Sotto, posa della v mc

Ristrutturare a Milano CONTINUITÀ SENZA CONFINI

NewFloor, leader nei pavimenti sopraelevati, unisce estetica e funzionalità per interni ed esterni. Con il sistema x-Floor, crea ambienti continui e resistenti, proponendo soluzioni come riscaldamento a pavimento, illuminazione integrata e spazi verdi, ridefinendo il design contemporaneo

Newfloor è un’azienda veneta leader nel settore dei pavimenti sopraelevati specializzata nella realizzazione di ambienti integrati e personalizzati per interni ed esterni. Con un approccio innovativo, Newfloor si distingue per la qualità dei materiali e la capacità di coniugare estetica e funzionalità, offrendo soluzioni che spaziano dal riscaldamento a pavimento a sistemi di illuminazione integrati, fino alla creazione di spazi verdi in ambito urbano.

Lo Studio Andrea Castrignano ha affidato all’azien-

da un compito stimolante: creare un collegamento armonioso tra l’interno e l’esterno di una residenza milanese.

Il cliente desiderava superare la tradizionale separazione tra veranda interna e terrazza esterna, optando per una continuità di ambiente che valorizzasse sia la funzionalità che l’estetica. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, è stato proposto il pannello X-floor , una soluzione che consente di accostare in maniera omogenea la ceramica destinata agli ambienti interni a quella per spazi esterni.

Patrizia Spada
Il pannello x -F L oor posato sulla terrazza milanese

X-FLOOR | FUNZIONE ED ESTETICA

X-Floor è un sistema di pavimento sopraelevato progettato per offrire resistenza all’acqua e alle intemperie, rendendolo una soluzione ideale per ambienti esterni. Grazie alla sua innovativa struttura a doppia ceramica accoppiata, con uno strato intermedio in fibra di vetro, il sistema garantisce elevate prestazioni meccaniche e un efficace effetto antisfondamento, assicurando robustezza e sicurezza anche in condizioni di utilizzo intenso. Pur essendo perfetto per applicazioni esterne, X-Floor si adatta facilmente anche ad ambienti interni. Con l’aggiunta di un bordo perimetrale, diventa la scelta ottimale in contesti dove la resistenza all’umidità è un requisito essenziale o dove si richiede un sistema con altezza minima.

GRES PREGIATO

Il materiale impiegato è un gres pregiato del gruppo Cerdisa Ricchetti, collezione Archistone 2, nella raffinata tonalità Negresco Nt. Grazie a questa scelta, l’intera area si trasforma in un ambiente fluido e continuo, dove il confine tra interno ed esterno si dissolve, creando una sensazione di spaziosità e un forte impatto visivo. La continuità, oltre a garantire un’estetica elegante, favorisce una fruizione più versatile degli spazi: la veranda si trasforma in un prolungamento naturale della terrazza, offrendo la possibilità di vivere momenti di relax all’aria aperta senza rinunciare alla comodità e alla protezione dagli agenti atmosferici. Questa soluzione innovativa rappresenta un trend crescente nell’architettura contemporanea, dove l’idea di “fluido” si traduce in un design integrato che abbatte le barriere tra ambienti, arricchendo la percezione dello spazio e valorizzando la luce naturale.

PERSONALIZZAZIONE IN ESTERNO

Da esterno, Newfloor amplia ulteriormente le possibilità progettuali, proponendo soluzioni tecnologiche e di design per personalizzare l’ambiente:

• radiaFloor c | Si tratta di un sistema di riscaldamento a pavimento che utilizza tecnologie a radiazione termica. Questo sistema permette di diffondere in maniera omogenea il calore, garantendo un ambiente confortevole durante le stagioni più fredde e contribuendo a un’efficienza energetica ottimale.

• lumiFloor | Un’innovativa soluzione di segnalazione e illuminazione integrata su interi pannelli o parte di essi, impiegata per realizzare effetti luminosi sofisticati e personalizzabili. Lumifloor è ideale per evidenziare particolari architettonici o per creare atmosfere suggestive in aree esterne, valorizzando il percorso e garantendo sicurezza.

• GreeNFloor | Questa proposta consente di realizzare piccole aiuole decorative, perfette per inserire elementi verdi in modo modulare e integrato all’interno del contesto. Greenfloor permette di creare oasi di natura in spazi ridotti, integrandosi perfettamente nel pavimento sopraelevato. Queste soluzioni, studiate per essere compatibili e complementari, offrono la possibilità di personalizzare ulteriormente l’ambiente esterno, unendo funzionalità e design in un connubio perfetto. La scelta di integrare elementi tecnologici come il riscaldamento a pavimento e la segnaletica luminosa, insieme a spazi verdi curati, rappresenta l’avanguardia nell’interior e outdoor design, capace di trasformare una semplice ristrutturazione in un vero e proprio progetto di lifestyle.

Rivestimento di facciata CON PANNELLI BIFACCIALI HPL

La residenza Al Vigneto è composta da cinque palazzine rivestite in facciata con pannelli Hpl. Prodotti da BF, i pannelli sono durevoli, resistenti agli agenti atmosferici e mantengono inalterati nel tempo colore e prestazioni

Rebecca Alberti

BF nasce dall’esigenza della committenza di poter fare riferimento a un unico partner per la realizzazione di rivestimenti per facciate ventilate e balconi. Da 25 anni l’azienda gestisce i lavori, dal progetto al cantiere, attraverso il proprio ufficio tecnico che dialoga con i progettisti e i clienti e un reparto per la lavorazione dei pannelli in grado di personalizzare ogni progetto prestando grande attenzione al dettaglio architettonico.

PROGETTO, PRODUZIONE E POSA

Il cuore dell’azienda è la rete di professionisti di grande esperienza di cui si avvale. Nel 2013 da un’iniziativa di BF nasce Apox, un consorzio di artigiani certificati per la posa in opera a regola d’arte. Un’ulteriore garanzia

di serietà e perfezione per tutto quello che riguarda l’intervento sull’esterno degli edifici.

Gli artigiani che entrano a far parte di Apox vengono selezionati per abilità tecniche e qualità del servizio, che comprende la continuità e la puntualità nella consegna dei lavori. Si tratta di un sistema di controllo e garanzia che s’inserisce nella più ampia gestione di BF, per la realizzazione di progetti aderenti alle richieste della committenza. Lo studio tecnico e la sinergia tra progettisti e artigiani consente la creazione di facciate dall’alto valore funzionale, che aumenta l’efficienza energetica dell’edificio, l’isolamento termico e acustico, evita l’accumulo di umidità e il deterioramento delle murature.

FACCIATE VENTILATE E ISOLAMENTO

Ideate per migliorare le prestazioni di isolamento termico ed energetico di un edificio, le facciate ventilate si stanno affermando sempre di più in architettura e in edilizia anche per questioni legate all’uso di materiali innovativi ed ecosostenibili, alla protezione e al mantenimento di murature e isolamento esistenti, così come alla libertà creativa e progettuale.

La facciata ventilata è un rivestimento che si applica sulla superficie esterna dell’edificio, coprendola con pannelli che non aderiscono direttamente alle pareti, ma si distanziano da queste per mezzo di sottostrutture in alluminio o in legno. L’intercapedine che si viene a creare tra la parete e il rivestimento esterno

della facciata innesca, per effetto camino, la circolazione dell’aria e la massima efficienza dell’edificio. Inoltre, lo stato di ventilazione unito al materiale isolante permette di ridurre la dispersione di calore in inverno ed evitarne l'accumulo in estate. La facciata ventilata crea un flusso d'aria in movimento fra lastra esterna e pannello isolante che permette all'aria surriscaldata che si forma nella camera di ventialzione di essere espulsa dalla sommità dell'edificio diminuendo gli apporti termici dall'esterno. Nel periodo invernale invece questa ventilazione favorisce la rapida eliminazione del vapore acqueo proveniente dall'interno. In questo modo vengono drasticamente eliminati gli effetti negativi di eventuali penetrazioni di acqua con conseguente ridzione della quantità di calore che esce dall'edificio. Oltre alla capacità di proteggere le strutture da umidità, agenti atmosferici estremi e sbalzi termici, la facciata ventilata si presta alla sperimentazione in campo creativo: non intervenendo direttamente sulla struttura sottostante, i pannelli che la compongono possono essere tagliati, montati, lavorati e finiti in una grande varietà di modi.

BALCONI SU MISURA IN LEGNO E HPL

Se da un lato l’idea di un balcone porta aria e leggerezza all’immobile, dall’altra le implicazioni legate alla sua realizzazione possono essere un deterrente per privati o aziende e imprese non specializzate.

Nelle immagini, in sequenza la costruzione delle residenze Al Vigneto. In evidenza le colorazioni di facciata rimaste inalterate nelle palazzine del 2020 come in quelle del 2022 e del 2024

Tramite rilievi, studi di fattibilità, render e consulenze accurati, l’ufficio tecnico BF progetta balconi e parapetti interni di design. Il primo requisito di ogni progetto è la sicurezza, requisito che ha portato la ricerca BF alla creazione di innovativi montanti per spinte fino a 200 kg, certificati secondo le normative vigenti.

RESIDENZA AL VIGNETO

La costruzione dei primi due condomini della residenza Al Vigneto, a Rovereto, in provincia di Trento, è avvenuta nell’anno 2020 con facciate di colore azzurro e grigio, nel 2022 è stata realizzata la palazzina verde e quest’anno sono state concluse le due ultime palazzine, ancora di colore azzurro e grigio. Nelle immagini che proponiamo si può notare che il colore è rimasto invariato nel tempo. Una caratteristica che rende i pannelli Hpl utilizzati per la facciata, che sono bifacciali, particolarmente resistenti agli agenti atmosferici. Sono stati utilizzati pannelli di spessore 6 mm con formati variabili da 650/100/1300 mm, mentre per i parapetti è stato utilizzato lo spessore di 8 mm, con montanti in alluminio certificati per la spinta 200 kg e corrimano in acciaio inox. Complessivamente, sono stati realizzati 1256 ml di balconi e 2297 mq di facciata nelle tinte grigio, verde jeep, silver blu e bianco.

La soluzione versatile, sostenibile e riciclabile al 100%

Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno.

Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it

In una sola app

IL CONTROLLO DI TUTTE

LE FUNZIONI DELLA CASA

mHelios è la soluzione per una gestione energetica più intelligente e più sostenibile dell’abitazione. Permette di immagazzinare in modo efficiente l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari e utilizzarla solo quando è necessario

Midea ha presentato recentemente il suo nuovo sistema avanzato di accumulo e gestione dell’energia: Mhelios, che nasce come risposta alle esigenze di un consumatore sempre più attento al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Questo sistema permette di immagazzinare in modo efficiente l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari, per utilizzarla quando necessario. In questo modo, non solo si riducono i costi energetici, ma si trasforma l’energia solare in elettricità capace di alimentare ogni angolo della casa. L’unità di accumulo, infatti, conserva l’energia in eccesso e può garantire una fornitura continua per tutto il giorno offrendo così una soluzione pratica e sostenibile per le esigenze quotidiane.

Il sistema di stoccaggio, con una capacità flessibile che può variare da 5 kWh a 40 kWh, si adatta perfettamente a ogni esigenza, permettendo il massimo autoconsumo dei propri impianti fotovoltaici. Un aspetto particolarmente interessante di Mhelios è il tempo di commutazione di soli 20 millisecondi che evidenzia la capacità del sistema di gestire il backup e il peak shaving in modalità offgrid, garantendo una fornitura stabile di energia. Immaginate di trovarvi in un blackout improvviso: grazie a questa soluzione, l’interruzione di energia potrebbe addirittura passare inosservata, garantendo una continuità operativa per la vostra casa. Grazie all’integrazione con l’app goMsolar è un sistema Hems (Home Energy Management System), che permette un controllo completo dell’energia, ottimizzando i consumi e aumentando l’autonomia energetica ed il risparmio. La tecnologia innovativa garantisce alte prestazioni, semplicità di utilizzo e monitoraggio in tempo reale.

TECNOLOGIA IOT

Mhelios non si ferma alla gestione dell’energia. Il sistema offre anche un controllo intelligente di pompe di calore e sistemi Hvac , grazie alla tecnologia IoT che monitora e regola il consumo energetico in modo ottimale, senza compromettere il comfort abitativo. L’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari viene infatti convertita in acqua calda, raffreddamento e riscaldamento, contribuendo a ridurre significativamente i costi energetici. La semplicità d’uso è un ulteriore punto di forza: grazie a un’unica app, è possibile gestire in modo integrato l’energia solare, lo stoccaggio, i sistemi Hvac e le pompe di calore, monitorando in tempo reale il risparmio energetico e controllando tutte le funzionalità della propria abitazione.

Rebecca Alberti
m he L ios , il sistema
avanzato Midea di accumulo e gestione dell’energia

Il futuro È NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA

Nella nuova campagna pubblicitaria di Eclisse il design e la tecnologia si uniscono per dare vita a soluzioni che superano i confini dell’ordinario, anticipando le esigenze di chi immagina gli spazi di domani

Rebecca Alberti

Eclisse, azienda produttrice di soluzioni per porte a scomparsa e filomuro, ha annunciato il lancio della sua nuova campagna pubblicitaria per il 2025. Il concept creativo si ispira al genio artistico di Edward Hopper, esponente del realismo americano, pittore e illustratore statunitense del XX secolo, reinterpretandone l’estetica per raccontare il valore dell’innovazione e della visione dell’azienda.

“Tutto quello che ho sempre voluto fare è dipingere la luce del sole sulla parete di una casa”, affermava Hopper. Attraverso la luce che entra da grandi finestre, Hopper dipinge il dialogo costante tra interiorità e mondo circostante, tra il presente e il futuro. La luce inonda figure umane assorte mentre guardano fuori, illuminando gli ambienti, che nelle creazioni di Hopper diventano protagonisti tanto quanto i suoi personaggi che appaiono come silenti accompagnatori della vita quotidiana. Allo stesso modo gli scatti, pensati e realizzati dal fotografo Enrico Dal Zotto, evocano un’atmosfera senza tempo, tipica delle opere di Hopper, dove la luce mette in risalto la bellezza minimale delle soluzioni Eclisse. Ambientazioni intime, con una forte componente emozionale, sottolineano l’importanza di una progettazione che valorizza funzionalità ed estetica. Attraverso il claim “Il futuro è negli occhi di chi guarda”, la campagna invita a guardare oltre, enfatizzando la spinta all’innovazione quale tratto distintivo di Eclisse. Il design e la tecnologia si uniscono per dare vita a soluzioni che superano i confini dell’ordinario, anticipando le esigenze di chi immagina gli spazi di domani. La campagna, firmata dall’agenzia di comunicazione Fk Design, sarà visibile su stampa, online e in tutti i principali canali di comunicazione del brand.

Nuova campagna Eclisse | © F k d esi G n

IL COMMENTO di Fabiana De Luca | Responsabile marketing di Eclisse

Il settore edilizio evolve rapidamente, così come le esigenze e le modalità dell’abitare. Ogni cambiamento porta con sé sfide inedite, ma anche opportunità straordinarie per esplorare nuove soluzioni di design capaci di evolvere l’equilibrio tra funzionalità ed estetica. È un approccio che da oltre 35 anni ci guida nel raggiungimento degli obiettivi. Questa campagna è un invito a scoprire il potenziale estetico dei nostri prodotti, per progettare ciò che ancora non esiste. È la nostra filosofia: vedere oltre per creare innovazione partendo da ciò che non si vede.

Il futuro dell’isolamento CON I MONOBLOCCHI PER INFISSI

I monoblocchi Inquadra e Riquadra ridefiniscono gli standard di efficienza energetica, eliminando i ponti termici e garantendo prestazioni ottimali degli infissi nel tempo. Sono progettati per semplificare la posa e adattarsi con precisione a qualsiasi contesto costruttivo

La progettazione edilizia moderna affronta una delle sfide più complesse nel garantire efficienza energetica: eliminare i ponti termici. Nonostante l’uso diffuso di cappotti termici per ridurre le dispersioni, quello degli infissi rimane comunque un punto critico. Qui, anche i serramenti più innovativi possono perdere efficacia se non vengono installati prevedendo nella progettazione sistemi dedicati per l’isolamento termico e acustico. Per risolvere questa problematica, DeFaveri propone delle soluzioni all’avanguardia: i monoblocchi termoisolanti Inquadra e Riquadra, sistemi progettati per ottimizzare l’efficienza energetica degli infissi e migliorare il comfort abitativo.

Questi sistemi integrati, studiati nel dettaglio, sono progettati per eliminare i ponti termici, contribuire

all’isolamento acustico e combattere le infiltrazioni. La loro struttura compatta facilita l’installazione, riducendo i tempi di posa e i costi associati. Inoltre, l’integrazione di componenti come cassonetti per avvolgibili, zanzariere e sistemi oscuranti all’interno del monoblocco contribuisce a migliorare l’estetica dell’edificio, evitando sporgenze antiestetiche e assicurando una maggiore armonia delle facciate.

CONFORMITÀ AI CAM

Le soluzioni DeFaveri sono costituite da isolante Eps conforme ai Cam e vengono assemblate con appositi collanti e un sistema meccanico di staffe e rinforzi che ne assicura la tenuta e la solidità. Sono concepiti per la rasatura o intonacatura direttamente in cantiere, una doppia versione che assicura l’uniformità della finitura tra facciata e mazzetta per un risultato anche estetico allineato all’Italian design. I sistemi DeFaveri coniugano qualità realizzativa, estetica, durabilità e che oltretutto sono sinonimi di semplicità nella fase progettuale e di installazione.

Le collezioni di monoblocchi DeFaveri Inquadra (filomuro) e Riquadra (centromuro) sono frutto di oltre 60 anni di ricerca e know-how. Il loro design proviene da un continuo dialogo e confronto con i progettisti e rappresenta una risposta mirata alle esigenze qualitative del cantiere. Sono altamente personalizzabili e adatti ad ogni contesto costruttivo di nuova condizione o ristrutturazione grazie alla progettazione su misura, sono abbinabili ai sistemi di ventilazione meccanica Dfvmc e possono ospitare qualsiasi sistema oscurante.

Sottobancale r iquadra cappotto. Sotto, r iquadra Intonaco

La sicurezza CHIAVI IN MANO PER I GRANDI CANTIERI

L’ultima novità sviluppata dall’azienda di Villanova d’Asti è la porta blindata filotelaio D180, un mix equilibrato di design, sicurezza e prestazioni energetiche. E con General

Contractor Dierre offre ai cantieri edili un servizio chiavi in mano

Si chiama Dierre General Contractor il servizio chiavi in mano che Dierre mette a disposizione dei cantieri edili, con un team dedicato al supporto di progettisti, professionisti e imprese medio-grandi. Un unico referente per tutte le richieste di consulenza, ma anche per ordini e preventivi in ambito residenziale, commerciale, pubblico o industriale. L’iniziativa affianca l’attività della rete vendita dedicata alla normale clientela residenziale, e si arricchisce di un servizio che comprende un’area riservata dove i progettisti possono trovare capitolati, dwg, cataloghi e schedari tecnici di ogni prodotto Dierre.

Sono previsti anche corsi di formazione sulle novità dell’azienda, la pubblicazione di nuovi oggetti Bim Dierre sulle piattaforme BimObject e Archiproducts e un affiancamento tecnico per individuare la miglior soluzione per ogni progetto e gestire tutte le fasi di consegna e posa in opera. Alla base di questo progetto c’è però un

La porta blindata filotelaio D180 vista in un ambiente reale

catalogo di prodotti estremamente vasto e la capacità di gestire centinaia di normative di sicurezza differenti per ogni tipologia di prodotto: dalla porta blindata a quella tagliafuoco, dalle chiusure interne a quelle per il garage.

LA PORTA BLINDATA FILOTELAIO D180

L’ultima novità sviluppata dall’azienda di Villanova d’Asti è la porta blindata filotelaio D180, un mix equilibrato di design, sicurezza e prestazioni energetiche. Con uno stile minimale che ne facilita l’installazione in ogni contesto architettonico. D180 è equipaggiata con cerniere a scomparsa di nuova concezione che consentono un’apertura a 180° e una doppia battuta di chiusura che, in combinazione con il kit soglia mobile, impedisce l’ingresso a spifferi e rumori. Anche molti anni dopo la posa, le cerniere possono essere regolate sui 3 assi per far aderire perfettamente porta e telaio. L’anta racchiude la summa delle competenze sviluppate da Dierre in 50 anni di attività. A partire dalla scocca a doppia lamiera in acciaio zincato a freddo, che unita allo speciale “sandwich” isolante ideato dai ricercatori Dierre forma un monoblocco a elevate prestazioni. Il risultato, in soli 7,7 cm di spessore, è una trasmittanza termica di serie di 1,3 W/(m2xK), che può scendere a 1,0 W/(m 2xK), mentre l’abbattimento acustico è di 38 dB, che diventano 42 dB grazie a un kit dedicato. I rinforzi omega sono invece sostituiti da una nuova miscela di materiali super resistenti.

A TUTTA SICUREZZA

Anche la serratura a 3 catenacci della porta blindata D180 nasce dal lavoro del reparto ricerca&sviluppo Dierre. Monta un cilindro della linea New Power, con piastra antitrapano e sistema Lock Blocking System: una trappola per topi d’appartamento che blocca irreversibilmente la serratura quando si tenta di forzarla con la cosiddetta “tecnica del tubo”, chiamata così perché il ladro utilizza appunto un tubo per staccare il defender della serratura e aprire la porta. Al posto dei classici pistoncini il cilindro New Power utilizza un sistema di lamelle laterali che lo rendono particolarmente resistente a ogni tipo di effrazione. Anche a quelli di tipo distruttivo. D180 può montarne uno solo, ma è anche disponibile nella versione con doppio cilindro (New Power e cilindro di servizio) e nella speciale configurazione con serratura motorizzata Hibry 4.0. L’abbinamento con lo spioncino digitale D-Eye, sviluppato in collaborazione con Ezviz, trasforma D180 in una porta blindata smart, che si apre dall’esterno con chiavi elettroniche e dall’interno semplicemente premendo un display touch screen. Quando qualcuno suona il campanello o si presenta davanti alla porta le notifiche arrivano direttamente sullo smartphone, ed è possibile dialogare a distanza con i visitatori o dissuadere i malintenzionati. Un vero

sistema di videosorveglianza tascabile. Completano le dotazioni di sicurezza, rostri dedicati D180 e un deviatore di tipo Hook in acciaio, oltre a un’asta superiore per ancorare l’anta al telaio. Su richiesta è disponibile il limitatore Open View, evoluzione della vecchia catenella, completamente riprogettata dai tecnici Dierre per essere ancora più resistente e lasciare libera la visuale anche quando è in funzione. La porta blindata D180 raggiunge di serie la classe 3 antieffrazione ma può arrivare fino alla Classe 4.

1. Dettaglio della porta blindata

2. Deviatori

3. Cerniera a scomparsa

4. Rostro

5. Maniglia

6. Sezione

Evacuatori per un complesso

DI TRE EDIFICI INDUSTRIALI

Il progetto di riqualificazione di edifici industriali in provincia di Cremona ha visto l’installazione di 30 evacuatori di fumo e calore smoke out e sistemi di comando avanzati. L’intervento garantisce sicurezza antincendio e rispetta le normative, con soluzioni innovative e durature

La Caoduro ha concluso nel 2024 l’installazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore (Senfc), per un importante stabilimento industriale in provincia di Cremona. L’intervento è parte integrante delle opere necessarie per la riqualificazione di un complesso di tre capannoni rimasti incompiuti e che la nuova proprietà ha adibito a magazzino. I capannoni sono realizzati in elementi prefabbricati e la copertura è composta da travi a Y con lastre in lamiera grecata curva interposte tra le travi. Per questa tipologia costruttiva sono stati posati 30 evacuatori Naturali di Fumo e Calore Smoke Out della dimensione di 160x250 cm equipaggiati rispettivamente con cupole in policarbonato in parete doppia della serie M125 Fx . Ogni dispositivo è stato corredato di un basamento di appoggio prefabbricato in vetroresina e di una rete anticaduta preinstallata al di sotto del telaio per mettere in sicurezza la copertura. Il basamento in vetroresina, adatto per coperture curve, permette il perfetto accoppiamento con le lastre grecate esistenti. Il basamento è dotato di pannello

Marco Noviello

coibente che garantisce ottime prestazioni termiche e trattato esternamente con apposito composto per renderlo impermeabile, internamente è verniciato di bianco per una maggiore resa luminosa.

SMOKE OUT

Gli evacuatori Smoke Out installati sono degli evacuatori naturali di fumo e calore Enfc a battente da tetto pneumatici con azionamento tramite gas compresso, potente e affidabile, che garantisce l’apertura nelle situazioni più critiche di neve e vento. Ogni evacuatore è dotato di attuatore Mini Energy che permette il corretto collegamento dei dispositivi con il box di azionamento.

CUPOLE

Le cupole della serie M125 Fx sono composte da una parete esterna ricavata dalla termoformatura di lastre in policarbonato compatto per garantire un’ottima resistenza agli eventi atmosferici e una parete interna costituita da una lastra in policarbonato alveolare che conferisce ottime caratteristiche di isolamento termico. Dal punto di vista dell’antincendio il policarbonato garantisce un comportamento al fuoco di tipo autoestinguente ovvero le gocce che si formano in caso di incendio sono spente e non contribuiscono alla propagazione delle fiamme. Tutte le lastre sono protette ai raggi Uv, qualità che conferisce una maggiore durabilità al materiale e un miglior comfort interno. Infine, la colorazione bianco opalino delle lastre consente una diffusione omogenea della luce. Il fissaggio avviene attraverso l’uso di speciali morsetti brevettati che permettono di trattenere

la cupola senza doverla forare per il passaggio delle viti evitando in questo modo possibili infiltrazioni o rotture della cupola stessa nella zona delle forature. L’impianto è completato dai box di comando Mde01 e Mde04 che consentono l’attivazione degli Enfc manuale o automatica a distanza interfacciandosi con la centrale Irai. Su richiesta della committenza la Caoduro è stata incaricata di effettuare la verifica di primo funzionamento degli evacuatori, verifica che è stata completata con successo dai nostri tecnici specializzati.La vasta gamma di prodotti Caoduro ha permesso di scegliere agevolmente i dispositivi che meglio si adattavano alle diverse tipologie costruttive, sempre nel rispetto della marcatura Ce dei prodotti e delle norme di riferimento.

Evacuatore s moke o ut aperto
Prima e dopo l’installazione di s moke o ut

Pavimentazioni stradali

Requisiti essenziali RESISTENZA MECCANICA E DURABILITÀ

Le pavimentazioni stradali, un elemento costruttivo tanto comune quanto spesso poco analizzato. Resistenza meccanica e durabilità sono i due requisiti che il mercato richiede in maniera inderogabile e sono al contempo la sfida di produttori e applicatori. Tra autostrade, viadotti e grandi superfici la digitalizzazione meccanizzata dei processi è la linea guida in questo settore

Matteo Cazzaniga

PERABBONATI

Pavimentazioni stradali

NEI CENTRI STORICI

Le pavimentazioni stradali discontinue sono delle tipologie che trovano applicazione in un contesto differente, generalmente caratterizzato da un traffico veicolare poco intenso (abitazioni private) o di particolare pregio architettonico (centri storici). Costituite da elementi modulari di dimensioni variabili e formati più o meno regolari, prediligono la modalità di posa a secco, che fornisce una maggior garanzia di tenuta nel tempo alle importanti sollecitazioni generate dal traffico veicolare, nei confronti del quale la non monoliticità costruttiva non rappresenta di certo un vantaggio.

Pietra naturale

L’esempio più nobile di questa tipologia sono sicuramente le pavimentazioni in pietra naturale tipiche dei centri storici cittadini. Dai lastricati in pietra naturale a strade e piazzali in cubetti di porfido: tutti esempi di come in questi casi sia la manodopera specializzata a rappresentare un’importante incidenza di costo e di buon livello qualitativo dell’opera, a differenza delle pavimentazioni continue, laddove le grandi quantità da eseguire necessitano di un apporto tecnologico e meccanizzato notevole.

Autobloccanti

In ambito industriale o commerciale troviamo le pavimentazioni a masselli autobloccanti, costituite da blocchetti cementizi di forma variabile che vengono posati tra di loro a incastro o accostati su un sottofondo di materiale inerte e pietrisco opportunamente compattato. Qui le opere di preparazione così come la posa in opera sono ormai quasi esclusivamente meccanizzate, con il ricorso alla manualità ridotto solo a punti particolari. Un’interessante innovazione è stata in questi anni sicuramente l’introduzione dei masselli di tipo drenante: la capacità di filtrare l’acqua piovana, benché ad oggi non ancora certificata da una specifica normativa nazionale, ha permesso l’estensione degli autobloccanti verso un mercato ancor più ampio che precedentemente era precluso, cioè il poter fornire carrabilità pesante ad aree formalmente assimilabili alle non pavimentate.

SOLOPER

PERABBONATI

Aziende & Mercati

Maccaferri, soluzioni tecnologiche per la gestione del rischio idrogeologico

La gestione del rischio idrogeologico è una priorità crescente in tutto il mondo per la sempre maggior frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi, frane e alluvioni. In questo scenario il gruppo Officine Maccaferri (da un anno controllato da Ambienta Sgr e che nel 2024 ha fatturato quasi 700 milioni) si posiziona come un player all’avanguardia nell’ingegneria civile e ambientale nel garantire la sicurezza delle persone e la resilienza delle infrastrutture. Da oltre 140 anni sviluppa soluzioni ingegneristiche per mitigare il rischio idrogeologico combinando tecnologia e sostenibilità in risposta alla crescente domanda di infrastrutture green. Dai sistemi di stabilizzazione del suolo alle opere idrauliche, dai muri di sostegno alle barriere paramassi, ogni intervento è progettato per ridurre l’impatto di fenomeni estremi e contribuire alla tutela delle comunità dai rischi del cambiamento climatico.

L’innovazione tecnologica è un preciso driver di Maccaferri che sviluppa e realizza soluzioni ad alto valore aggiunto secondo i più elevati standard internazionali in termini di sostenibilità. Un esempio concreto dello slancio innovativo del gruppo è rappresentato da HelloMac, sistema di sensoristica intelligente da remoto e di early warning in grado di rilevare eventi come cadute di massi, instabilità del suolo e innalzamento del livello dei corsi d’acqua inviando notifiche in tempo reale per interventi tempestivi.

Con oltre 20 stabilimenti in più di 130 Paesi in quattro continenti il gruppo si impegna quotidianamente a sviluppare soluzioni che proteggono l’ambiente e favoriscono un uso responsabile delle risorse facendo leva su un know-how tecnico improntato all’innovazione. L’ultima iniziativa è l’acquisto negli Usa di Synteen Technical Fabrics, specializzata in soluzioni geosintetiche per le infrastrutture.

Amministratore delegato Officine Maccaferri

«Gli effetti del cambiamento climatico sono visibili a tutti: siccità e alluvioni si alternano in un pericoloso ciclo, aumentando in modo esponenziale il rischio per la popolazione. Le soluzioni di Maccaferri per la mitigazione del rischio idrogeologico sono progettate per durare nel tempo e per far fronte alla fragilità dei nostri territori, tutelando le comunità. Lavoriamo quotidianamente per ridurre al minimo gli impatti ambientali e per creare armonia tra i bisogni antropici e l’ambiente naturale».

Roccasecca dei Volsci (Lt) | Il sistema intelligente di monitoraggio e allerta HelloMac per il controllo e la sicurezza dei versanti
Sasso Marconi (Bo) | Barriere paramassi a protezione del bypass R43 durante i lavori nella galleria Monte Mario
Magione (Pg) | Green TerraMesh e rafforzamento corticale per la stabilizzazione di una frana sul Lago Trasimeno

Isolmant IsolTile, l’alleato perfetto per il sistema pavimento

#essereisolmant

Isolmant IsolTIle è la soluzione più versatile e completa per l’isolamento del pavimento. Un concentrato di tecnologia in soli 2 mm di spessore, può essere posato sia al di sotto

di massetti sottili (con spessore inferiore ai 3 cm) che sotto finiture incollate, sia ceramica che parquet. Garantisce il massimo comfort acustico ed è compatibile, in tutte

le sue applicazioni, con i sistemi di riscaldamento a pavimento. Disponibile in tre versioni, soddisfa tutte le esigenze di cantiere, per un mondo di comfort acustico.

Seguici su

isolmant.it sistemapavimento.it isolmant4you.it isolspace.it

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GERMAN ARCHITECTURE

ANNUAL 2025

Yorck Förster, Christina Gräwe, Peter Cachola Schmal

Lingua Tedesco, Inglese

Editore DOM publishers (Berlino)

Anno 2025

Pagine 248

ISBN 978-3-86922-924-9

Prezzo di copertina € 38

Il Prize 2025 del DAM, Museo di architettura della Germania, riconosce ogni anno dal 2007, i migliori edifici tedeschi. Il volume si apre con l’illustrazione del progetto vincitore, la Spore Haus a Berlino di AFF Architects, centro di istruzione e cultura internazionale, con la facciata composta da tre strati di cemento rosso al piano terra, che si integrano con i mattoni riciclati al primo piano e i nuovi mattoni nella parte superiore. Di seguito illustra gli altri tre progetti finalisti, selezionati dai dodici membri della giuria (di cui i curatori fanno parte), presieduta da Regula Lüscher: la ristrutturazione statica e energetica della residenza per studenti Sophie-Scholl-Haus di bogevischs buero, a Monaco; la Kulturweberei di Habermann Architektur, a Finsterwalde, una vecchia fabbrica, con facciate in mattoni rossi incorniciati da una sottile griglia metallica; la casa collettiva sperimentale Wabenhaus, di Peter Haimerl. Architektur, sempre a Monaco, edificio simbolico con unità esagonali sfalsate, secondo il principio del nido d’ape.

Il contributo di Günter Murr, redattore del Frankfurter Allgemeine Zeitung, introduce all’illustrazione di altri diciannove progetti, realizzati in Germania e a quelli costruiti a Dakar in Senegal e a Lisbona in Portogallo, da architetti tedeschi, selezionati tra cento candidature.

Cachola Schmal intervista Mustafa Rasch, che progetta da Stoccarda leggere architetture, adatte ad ombreggiare gli spazi pubblici.

In appendice ci sono un rapporto annuale sulle manifestazioni e sui premi di architettura del 2024; un elenco degli sponsors; i crediti fotografici, notizie sui curatori del volume e sui giurati.

FRANZ PRATI. “LA MUTEVOLE SCRITTURA DELLA CITTÀ”.

CARTOGRAFIE DI UN SOGNO a cura di Camillo Orfeo

Editore Clean (Napoli)

Anno 2024

Pagine 72

ISBN 978-88-8497-925-4

Prezzo di copertina € 12

Dedicato all’opera grafica di Prati (Domodossola, 1944 architetto, pittore e designer di formazione veneziana. Già docente a Venezia, Roma, Reggio Calabria, Genova; scenografo teatrale; vincitore nel 1991 del Concorso per La casa più bella del mondo, realizzata nel 1999 a Reggio Emilia; Direttore dell’Associazione Culturale romana Canova22), il libro riproduce una trentina di incisioni e disegni, (realizzati con varie tecniche, gessi, pastelli, grafite, sanguigna, fusaggine, penna biro su masonite, tela, carta da schizzi, da spolvero), opere esposte nel 2024 alla mostra promossa dal DiARC – Unina, ideata da Renato Capozzi e Gianni Cosenza, cura e allestimento di Orfeo (docente all’Università di Napoli).

Otto sono i saggi introduttivi che commentano le suggestioni evocate e le tracce di città reali (Venezia, Genova, Roma e ora, Napoli) presenti nelle rappresentazioni urbane di Prati.

Egli trova nel disegno la ragione dell’architettura, riprendendo di Piranesi l’attitudine alla creazione di un immaginario, fantastico, ma verosimile, in cui l’arte di una scenografia romantica, densa di mistero, dimostra che l’architetto esercita il potere dell’immaginazione, fino a quando subentra un obbligo di utilità. Prati, accademico che privilegia il momento della rappresentazione rispetto a quello più usuale della costruzione, è rappresentante del momento storico-culturale dell’Architettura disegnata, di tendenza, iniziata da Aldo Rossi negli anni Sessanta.

Egli stesso, nel breve scritto finale, si definisce “artista esploratore”, che compone il racconto della città, viaggiando su agili navi di pietra, leggere e vaganti, alla ricerca di utopici approdi verso isole possibili.

di Roberto Gamba

UNA STUPEFACENTE VISUALE

Switch di cambio apertura semplificato

FINESTRA DA TETTO A DOPPIA APERTURA

FPU-V PRESELECT MAX

Una splendida vista sull’orizzonte, tutto il comfort di una duplice modalità di apertura e la possibilità, all’occorrenza, di godere di un comodo accesso al tetto: versatile e funzionale, la finestra da tetto FPU-V preSelect MAX consente un’apertura dell’anta fino a 45°, regalando una visuale migliore sul panorama esterno.

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IL SUPERFLUO E IL NECESSARIO. ARCHITETTURE DI BARRECA & LA VARRA

Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra

Editore Maggioli THE PLAN (Santarcangelo di Romagna)

Anno 2024

Pagine 172

ISBN 8891656554

Prezzo di copertina Euro 29

In questa seconda monografia (la prima “Questioni di facciata” del 2012) Barreca (Genova, 1969 – già docente all’Università di Genova) e La Varra (Milano, 1967 – docente a Udine e alla Luiss di Roma) dissertano circa l’ambizione dei progetti di differenziarsi nella città e si domandano come l’elemento superfluo – ambito proprio dell’architettura, che tenta di mettere in gioco “intenzioni estetiche” - può insediarsi nel carattere del disegno.

Presentano in 16 capitoli 76 progetti, (tra cui a Milano il Bosco Verticale, i Siemens HQ, la ICS Milan International School, il Nuovo Policlinico, ARIA Ex-Macello, a Tortona la Cittadella dello Sport, a Marsiglia la Villa Mediterranée). Gli autori dissertano circa l’ambiziosità dei progetti; la loro capacità di differenziarsi rispetto alla valenza urbana; le modalità con cui l’elemento superfluo può insediarsi nel disegno e può sintetizzare il carattere del progetto. La raccolta progettuale è stata ordinata non secondo una logica di funzionalità, ma privilegiando logiche relazionali. I progetti sono intitolati: di sola facciata, che non si vedono, ambiziosi, progetti eccessivamente ambiziosi, progetti rifatti più volte, progetti di housing sociale, pubblicati su riviste illustri, smarriti, che rigenerano interi quartieri, lontani, che fanno spazio pubblico, con le logge, che rappresentano la sostenibilità, dalla BIC al BIM, in costruzione nel 2024, non inclusi nella classificazione. Ciascuna sezione inizia con considerazioni riprodotte su fondo bianco e nero, che manifestano principi di progetto e sono la premessa a foto, schemi, disegni a cui, nell’inquadramento, si sovrappongono lunghe didascalie.

APPUNTI DI INGEGNERIA CREATIVA

a cura di Pasqualino Solomita

Editore LetteraVentidue (Siracusa)

Anno 2024

Pagine 208

ISBN 978-88-6242-989-4

Prezzo di copertina € 39

Il libro ripercorre la trentennale attività professionale dell’ingegner Peroni (Faenza 1965), attraverso una selezione di disegni e modelli che esemplificano il suo modo di lavorare.

Nella premessa, che segue i contributi introduttivi di Gabriele Del Mese (Arup Italia) e di Cherubino Gambardella, Peroni dichiara che le considerazioni espresse nel libro sono un tributo al pensiero di Nervi, ribadendo l’importanza della progettazione in sé.

Di seguito Pasqualino Solomita (architetto attivo nella professione e nella didattica all’Università di Bologna), curatore del volume, ricorda il rapporto professionale e di amicizia con Peroni, cita la tradizione di rinomata qualità dell’ingegneria italiana; definisce la raccolta dei lavori di Peroni un vero e proprio “abbecedario” di appunti e soluzioni alle diverse istanze formali e strutturali; sottolinea la sua predilezione per la sperimentazione di forme organiche e tensostrutture; la ricerca plastica delle sue architetture.

Il volume è suddiviso in cinque parti, che delineano di Peroni le prime esperienze professionali; i progetti di ponti e di forme costruttive in cui si porta al limite lo stato tensionale; l’eterogeneità di progetti, pur accomunati da una configurazione razionalmente geometrica; le sperimentazioni; gli studi e le proposte innovative sul tema dell’abitare, in cui si evidenzia la rielaborazione del rapporto tra forma architettonica e concezione strutturale e il disaccoppiamento della struttura rispetto al terreno, per rispondere in maniera efficiente alle sollecitazioni sismiche.

Infine la conversazione tra Solomita e l’autore ne delinea il profilo professionale e umano.

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ROOTBOX

Sistema per la gestione dell’apparato radicale delle alberature in ambiente urbano

PROTEZIONE RADICI MITIGAZIONE IDRAULICA

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Rootbox è la soluzione innovativa per la gestione delle radici delle alberature in ambiente urbano, progettata per garantire il benessere degli alberi e la salvaguardia delle infrastrutture.

Realizzato in materiale riciclato, con un tasso di vuoto del 94%, offre anche stoccaggio idrico e filtrazione naturale delle acque piovane, rendendolo ideale per viali alberati, piazze e piste ciclabili.

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