I Bilanci delle Costruzioni 2024

Page 1


[ I B ILANCI DELLE COSTRUZIONI ]

COMFORT E SICUREZZA AD OGNI LIVELLO, PER IL TUO LAVORO SENZA FATICA

Non appena si indossano le scarpe DUNE si prova una sensazione di elasticità, morbidezza e ammortizzazione. Questa sensazione è generata dall’energia di ritorno che si sviluppa durante la camminata (Ultra rebound effect) grazie alla speciale mescola NHP che compone l’intersuola e al plantare che garantisce ancora più comfort ed ammortizzazione. kapriol.com

Le inconfondibili striature fiammate irregolari rendono ogni piastra diversa e unica nel suo genere. Il risultato è una pavimentazione viva e per nulla convenzionale che dona carattere e movimento agli spazi esterni.

INQUADRA IL QRCODE E SCOPRI L’INCREDIBILE CAPACITÀ DRENANTE DI MEGADRAIN

TUNDRA Art. 9558
PIETRA DI LUNA Art. 9552
SABBIA DI SATURNO Art. 9541

2024

Le costruzioni radiografate da 3.367 bilanci

Le classifiche delle prime 3.367 società

PRODUTTORI

88 C’è chi frena e chi corre

PRODUTTORI - CLASSIFICA GENERALE

118 Le prime 789 imprese di produzione

Il parere delle associazioni

160 CONFINDUSTRIA CERAMICA

Importante recuperare redditività

162 AITIVA

Pensare anche all’ambiente si può

164 FEDERBETON

Tutelare il cemento dal rischio extra Ue

166 ANIT

Puntare sulla direttiva Case green

168 CORTEXA

Un ruolo centrale per il cappotto

170 AIPE

Puntare tutto sulla riqualificazione

172 AVISA

Il governo ascolti le nostre proposte

173 ANPE

Adottare il principio Energy efficency first

174 PILE

Il bonus? Ne basta uno al 36%

176 ASSOTERMICA

Recipire la direttiva Case green

178 ASSOBETON

Sostenibilità e norme più semplici

180 UNICMI

Attuare la direttiva Case green

182 ACMI

Etichettatura energetica anche per le porte

184 ASSISTAL

Partecipare alla scrittura delle regole

186 ANIMA

Meglio tornare all’ecobonus 65%

PRODUTTORI - LE CLASSIFICHE PER SETTORE

188 Acciaio e tondino

I BILANCI DELLE COSTRUZIONI 2024 è il

supplemento a YouTrade n.156 di Febbraio 2025 Direzione, redazione, abbonamenti, amministrazione e pubblicità / Head office, editorial office, subscrition, administration and advertising

Virginia Gambino Editore Srl

Sede Legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy

Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG) - Italy

Tel. +39 02 47761275 r.a.

www.virginiagambinoeditore.it - info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino - virginia@vgambinoeditore.it Questo supplemento è stato realizzato dal Centro Studi YouTrade

[ I B ILANCI DELLE COSTRUZIONI ]

SOMMARIO

188 Altri materiali

190 Arredo urbano e pavimentazioni esterne

192 Ascensori, scale, tappeti mobili

192 Attrezzature da cantiere, utensili, ferramenta e linee vita

194 Cemento e calcestruzzo

194 Chimica per l’edilizia, intonaci

198 Climatizzazione, calore, accessori

200 Drenaggio e trattamento acque

200 Illuminotecnica

202 Impiantistica elettrica

202 Isolamento e impermeabilizzazione

206 Laterizi

208 Lattoneria

210 Macchine da cantiere

212 Piastrelle, pavimentazioni e rivestimenti

214 Pitture e vernici

216 Prefabbricati

216 Presagomati

218 Sanitari e arredobagno

220 Serramenti, sistemi di chiusura, grigliati

224 Sistema tetto e accessori

224 Sistemi fissaggio

DISTRIBUZIONE

228 Il boom è rimasto in bilancio Il parere delle associazioni

254 ANGAISA

Competenze e sinergia per la transizione

256 ASSODIMI

Grande spinta dal Pnrr

258 FEDERCOMATED

Qui ci vuole un Piano casa

DISTRIBUZIONE - CLASSIFICA GENERALE

260 I primi 733 distributori di materiali edili

306 33 Gruppi e Consorzi di rivendita

306 I primi 54 distributori di materiali elettrici

310 I primi 125 distributori di materiali idrotermosanitari

318 I primi 27 distributori di trattamento acque e drenaggio

GDO/GDS

320 Cresce chi punta sui clienti pro

322 La classifica

Centro Studi YouTrade - Comitato Scientifico

Virginia Gambino - Direzione e supervisione

Federico Della Puppa - Coordinatore del Centro Studi YouTrade

Roberto Di Lellis - Giornalista

Andrea Favaretto - Direttore del Centro Studi Sintesi – CGIA di Mestre

Stampa / Printing

Pixartprinting Spa stabilimento Lavis – Trento Registrazione / Registration

IMPRESE DI COSTRUZIONE

326 In cantiere un boom dietro l’altro Il parere delle associazioni

332 CNA

Ci vogliono bonus stabili

334 ANCE

Serve progetto di crescita

336 FINCO

Come aggionrare il sistema-bonus

338 NADECO

Dopo la bolla interventi mirati

339 FEDERCOSTRUZIONI

Nuovi meccanismi di incentivazione

COSTRUZIONE - CLASSIFICA GENERALE

340 Le prime 272 imprese di costruzione

IMPRESE DI DEMOLIZIONE

356 Bilanci in alto per chi butta giù

DEMOLIZIONE- CLASSIFICA GENERALE

358 Le prime 15 imprese di demolizione

INSTALLATORI DI LATTONERIA

362 Il metallo resta caldo

DEMOLIZIONE- CLASSIFICA GENERALE

368 Le prime 466 imprese di demolizione

PROGETTAZIONE

394 Ha più affari chi fa tutto Il parere delle associazioni

402 CNI

Prepararsi già al dopo Pnrr

404 CNGEGL

IL futuro del testo Unico dell’edilizia

INGEGNERIA - CLASSIFICA GENERALE

406 I primi 327 general contractor

424 Le prime 198 società di ingegneria - progettazione

436 I primi 109 studi di architettura e di design

GESTIONE IMMOBILIARE

444 Una casa dorata per chi amministra

GESTIONE IMMOBILIARE - CLASSIFICA GENERALE

448 Le prime 227 società di gestione

460 Le prime 7 società di servizi ai condomini

462 Come leggere i bilanci

463 Le 3.367 aziende in ordine alfabetico

I criteri di analisi

LE COSTRUZIONI RADIOGRAFATE DA 3.367 BILANCI

I conti delle imprese aumentano del 140% rispetto al 2020. Nuovi settori considerati, che estendono l’analisi a 37 comparti. E 141,4 miliardi di fatturato esaminati

Il triennio 2021-2023 è stato decisamente fondamentale per l’economia delle costruzioni. La ripresa post covid, supportata dagli incentivi fiscali legati al superbonus 110% e all’avvio del Pnrr, che tuttavia nel 2023 doveva ancora esercitare il suo vero impulso sul settore, ha garantito una crescita molto consistente. È testimoniata non solo dalle analisi e previsioni della Commissione Europea nei tradizionali outlook di primavera e autunno, ma anche dai dati consuntivi a bilancio che il Centro Studi YouTrade da molti anni monitora e che quest’anno si amplia ulteriormente a nuove categorie di imprese. L’obiettivo è fornire un’informazione sempre più approfondita e di dettaglio sull’andamento del mercato, sulle dinamiche dei diversi settori economici e sulle performance delle imprese, utili a delineare le strategie in atto e a valutare la competitività del sistema.

IL TREND

Lo scorso anno preconizzavamo che anche il 2023 avrebbe fatto segnare un ulteriore passo in avanti rispetto alle dinamiche del 2021 e del 2022, e così in effetti è stato. Come si vedrà nel prossimo capitolo, dopo la crescita di +25,1% registrata nel 2021 sul 2020, e dopo la successiva crescita del 23,2% nel 2022, il 2023 ha fatto segnare un ulteriore aumento del 6,9% del giro d’affari delle 3.367 aziende analizzate nell’edizione dei bilanci delle costruzioni di quest’anno. Questa dinamica è ancora figlia della domanda a guida fortemente privata (superbonus) rispetto a quella a guida essenzialmente pubblica (Pnrr) che si registrerà a partire dal 2024 e a tutto il 2026. Ma alcuni segnali nelle dinamiche dei settori già fanno intravvedere come potrà evolversi il settore delle costruzioni alla luce dei cambiamenti in atto. Anche quest’anno, come già negli ultimi quattro anni, lo sforzo del Centro Stuti YouTrade è stato quello di ampliare il campo di analisi e di osservazione, che quest’anno raggiunge la soglia di 3.367 imprese analizzate, un valore del 140% superiore all’edizione del 2020, quando analizzammo 1.406 bilanci relativi all’anno 2019. Prosegue dunque l’impegno del nostro Centro Studi al fine di fornire un’informazione sempre più ampia e dettagliata, che quest’anno presenta un insieme di aziende che sommano 141,4 miliardi di euro, un valore del 135% superiore ai 60 miliardi monitorati nei bilanci del 2019.

NUOVE ATTIVITÀ

Quest’anno sono stati aggiunti alcuni settori che, da oggi, entrano stabilmente nel monitoraggio annuale, con particolare riferimento agli installatori del settore lattoneria e coperture e alle imprese di demolizione. Il settore più rappresentato, in termini numerici, è quello della distribuzione di materiali, con 939 aziende che sommano quasi 20 miliardi di fatturato, alle quali andrebbero associate nella lettura dei dati, perché appar-

[ SCENARIO GENERALE ]

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

tenenti alla stessa categoria, il mondo della Gdo/Gds del settore brico, cinque aziende con quasi 4,5 miliardi di fatturato e 33 gruppi e consorzi che sommano 355 milioni di euro di ricavi. Il secondo settore maggiormente rappresentato in termini di numero di aziende analizzate è quello della produzione di materiali, con 769 imprese, ma che in rapporto agli altri settori è anche quello che somma il valore più elevato del giro d’affari, pari quasi 61 miliardi di euro. Seguono, poi, le società di progettazione ingegneristica, i general contractor e gli studi di architettura e design, che complessivamente contano nella nostra pubblicazione 634 imprese per oltre 28 miliardi di fatturato. Da quest’anno, come accennato, entra in classifica una nuova categoria, quella degli installatori, analizzata con il settore della lattoneria e coperture, che per la prima volta è stato messo sotto la lente analitica del Centro Studi YouTrade. È inoltre un supporto del nuovo convegno annuale dedicato al settore e inaugurato a dicembre 2024 da Virginia Gambino Editore a Verona, con la presentazione dei risultati delle analisi e la premiazione delle imprese, analogamente a quanto da anni viene svolto per i distributori di materiali edili. Sono 272 le imprese di costruzione analizzate, per quasi 24 miliardi di giro d’affari, alle quali da quest’anno si associano le prime 15 imprese di demolizione che costituiscono il primo passo per la costruzione di un osservatorio specifico su questo interessante e strategico ambito di lavoro. Nel campo dei servizi, le aziende monitorate quest’anno sono 227 relativamente ai gestori immobiliari e sette imprese di servizi per condomini, una categoria nuova che verrà implementata anche in futuro al fine di analizzare un settore nuovo e promettente per il mercato.

OLTRE 4.500 BILANCI CIVILISTICI

Analogamente agli anni precedenti, l’analisi ha preso in considerazione oltre 4.500 aziende, molte delle quali scartate e non inserite nell’analisi finale per motivi legati a situazioni specifiche. Per esempio, nel caso di aziende cessate o in liquidazione, o in molti casi per indisponibilità dei bilanci stessi o per situazioni di bilancio particolari dovute a cambiamenti delle compagini societarie, che falserebbero la lettura complessiva. Va ricordato che la modalità di raccolta ed elaborazione dei bilanci fa riferimento alle banche dati delle Camere di Commercio, così come disponibili nel Registro Imprese. I dati analizzati e inseriti nel presente volume fanno riferimento ai bilanci disponibili e reperibili sul portale del registro camerale nazionale alla data del 15 gennaio 2025. Come ormai di consueto, l’analisi prende in considerazione solo i bilanci civilistici delle società, escludendo quindi quelli consolidati di gruppo, e non è orientata a stilare solo le classifiche delle imprese più importanti, ma analizza in dettaglio andamenti, performance e dinamiche dei settori produttivi, distributivi, dell’intallazione e dei servizi legati al mondo delle costruzioni anche per segmenti di fatturato, in modo tale da evidenziare le dinamiche non solo per comparto ma anche per dimensione di impresa. L’analisi condotta sui bilanci 2023 depositati presso le Camere di Commercio dalle 3.367 aziende monitorate riguardano imprese operanti in 37 settori:

• 23 fanno riferimento ai settori della produzione di materiali produttivi (rispetto allo scorso anno si tratta di un settore in meno, ovvero il settore dell’antisismica che è stato accorpato, come rinforzo strutturale, al settore della chimica per

edilizia) e sono nel dettaglio i seguenti settori: acciaio e tondino; arredo urbano e pavimentazioni esterne; ascensori, scale e tappeti mobili; attrezzature da cantiere, utensili, ferramenta e linee vita; cemento e calcestruzzo; chimica per l’edilizia, intonaci, rinforzo strutturale; climatizzazione, calore, accessori; drenaggio e trattamento acque; illuminotecnica; impiantistica elettrica; isolamento e impermeabilizzazione; laterizi; lattoneria (produzione); macchine da cantiere; piastrelle, pavimentazioni, rivestimenti; pitture e vernici; prefabbricati; presagomatori; sanitari e arredobagno; serramenti, porte, sistemi di chiusura, grigliati; sistema tetto e accessori; sistemi di fissaggio; altri materiali (non altrimenti inseribili in specifici settori)

• sei settori fanno riferimento alla categoria dei distributori di materiali, ovvero: distributori di materiali edili; distributori di materiali elettrici; distributori di materiali idrotermosanitari; distributori di materiali per trattamento acque e drenaggio; Gdo/ Gds (settore brico e fai-da-te); gruppi e consorzi

• due settori fanno riferimento alle imprese di costruzione e a quelle di demolizione

• un settore (come nuovo inserimento) fa riferimento alle imprese di installazione della lattoneria e dei lavori sulle coperture

• tre settori contengono al loro interno il mondo delle società di ingegneria, suddiviso in general contractor e imprese di progettazione, e il settore degli studi di architettura e design

• due settori, infine, fanno riferimento al mercato dei servizi, diviso in gestione immobiliare e servizi per condomini.

NON SOLO BIG

Analogamente alle scorse edizioni, la composizione del campione è volutamente non ancorata alla dimensione aziendale rappresentata solo dalle prime della classe in termini di fatturato, ma comprende anche imprese di medie e medio-piccole dimensioni, utili a definire i trend dei settori in relazione alla dimensione. Il valore minimo di fatturato, soglia oltre la quale sono state considerate le aziende per l’inserimento, è stato fissato a 100 mila euro (una soglia più bassa rispetto a quella dello scorso anno, ma necessaria all’analisi di alcuni settori, in particolare quello dei lattonieri) con l’unica eccezione per i gruppi e consorzi, che per loro natura sono mantenuti in classifica anche in presenza di fatturati molto contenuti. Questo è un approccio che il Centro Studi YouTrade ha scelto da alcuni anni come elemento strategico sul quale focalizzare l’attenzione e che anche quest’anno è stato scelto come metodologia di analisi, in quanto è proprio nell’esame delle diverse dinamiche legate ai diversi settori e segmenti che possono emergere spunti e utili indicazioni per chi leggerà le analisi qui contenute. Anche quest’anno sono stati inseriti valori di confronto non solo sull’anno precedente, ma anche in rapporto al 2021 relativamente a tre campi di analisi (fatturato, utili e cash flow) utili a evidenziare la dinamica biennale non solo dei settori ma anche delle singole imprese, per evidenziare come in alcuni casi le flessioni del 2023 presentano comunque incrementi rispetto al 2021.

FATTURATO E RICAVI

Ai fini metodologici e di lettura dei risultati, in merito al fatturato cumulato a livello di filiera, va sottolineato che il valore complessivo delle aziende coinvolte nell’osservatorio potrebbe essere in alcuni casi leggermente sovrastimato, in quanto determinato per somma dei singoli fatturati di soggetti coinvolti in relazioni commerciali di tipo cliente-fornitore, che possono indurre a una duplicazione di valori. Inoltre, quando nelle analisi si parla di fatturato ci si riferisce alla differenza tra i ricavi caratteristici (cioè senza gli altri ricavi non operativi) e le variazioni dei lavori in corso, dunque a un valore che è generalmente uguale o inferiore al valore della produzione, e pertanto in questo senso sovrapponibile al concetto di giro d’affari. Le valutazioni di sistema a livello di categorie e settori hanno determinato, in alcuni casi, l’esclusione in fase di elaborazione e analisi aggregata di alcuni casi di aziende, come già accadeva negli anni scorsi, a causa di eccessive difformità nei dati rispetto alla media (i cosiddetti outlier) per questioni normalmente derivanti da operazioni straordinarie di bilancio. Nei casi più evidenti si riportano alcuni commenti nelle analisi specifiche di categoria e di settore. Infine, analogamente ai report degli anni precedenti, anche quest’anno la logica di lettura dei dati realizzata dal Centro Studi YouTrade si è concentrata sull’indivi-

[ SCENARIO GENERALE ]

Tabella 2 I campi di analisi 2019-2023 a confronto

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

duazione di indicatori di performance, oltre ai classici indicatori di crisi.

GLI INDICATORI

Questa scelta risiede nell’uso di indicatori in grado di traguardare i parametri medi delle aziende secondo un’ottica di sviluppo e di virtuosità rispetto ai dati medi, piuttosto che fotografare semplicemente le singole sofferenze. Questo metodo, introdotto ormai sei anni fa nelle nostre analisi, è confermato anche quest’anno e fa riferimento a indicatori quali l’indice di indipendenza finanziaria, che indica il grado di solidità patrimoniale dell’azienda in termini di rapporto tra il capitale proprio ed il totale dell’attivo dello stato patrimoniale, o per converso il grado di capitalizzazione dell’impresa, un indicatore importante nella panoramica dei parametri di definizione del merito creditizio, che dunque va evidenziato per capire se e come le aziende possano contare sui finanziamenti bancari in eventuali strategie di sviluppo, ma anche se l’azienda possa essere percepita da potenziali creditori come rischiosa, poiché dipendente in modo eccessivo da capitali di terzi. Un altro indicatore utilizzato anche in questo report in continuità con gli anni precedenti, è l’indice di liquidità immediata (o acid test), dato dal rapporto tra le attività correnti (escluso il magazzino) e le passività a breve termine, che misura l’equilibrio finanziario dell’azienda in termini di capacità di fronteggiare più o meno tranquillamente gli impegni a breve, senza tenere conto del magazzino che per sua natura, pur essendo considerato elemento del capitale circolante, può assumere una valenza minore in termini di liquidità. A questi indicatori se ne aggiungono altri di carattere finanziario, come il Roa (Return on asset e da non confondersi con il Roi, che riguarda gli investimenti), che esprime il rendimento lordo dell’intero investimento aziendale, un indicatore più importante di tutti (anche del Roe), perché informa su come funziona

la macchina aziendale, indipendentemente da chi ne sia il proprietario o da come e dove siano state trovate le risorse per acquistarla.

LIQUIDITÀ E OLTRE

Anche quest’anno è presente l’indicatore relativo al rapporto tra cash flow e fatturato, ampliandone la lettura al 2021, un indicatore percentuale che esprime l’efficienza e la razionalità del management in rapporto al volume di vendite trasformato in contante, ovvero in flussi di cassa. Anche l’indicatore sull’efficienza del management, denominato Roa-Rod (Return on assett-Return on debt), è stato confermato, in quanto è un valore che illustra se l’azienda è messa in condizione di finanziarsi a debito in modo vantaggioso nel corso dell’anno. Ricordiamo che quando questo indicatore è positivo significa che il capitale a debito inserito in azienda (Roa) rende più di quello che chiede il finanziatore (Rod, calcolato sul solo debito finanziario). È un indicatore dunque che esprime la capacità di un’azienda di remunerare i propri capitali investiti e quindi l’efficienza della sua gestione. Complessivamente le analisi riportate nelle pagine seguenti, analizzando 141,4 miliardi di euro di fatturato delle imprese, costituiscono una lettura estremamente rappresentativa dell’universo edilizia, nei suoi diversi comparti e segmenti in un anno molto positivo per alcuni settori e un po’ meno per altri, ma che se traguardato sul 2021 mette in evidenza comunque fattori positivi di crescita e consolidamento delle imprese. Obiettivo delle analisi qui contenute e della pubblicazione è aiutare le aziende a definire le linee strategiche di sviluppo in ottica di un costante miglioramento della gestione, soprattutto in ragione di un sempre maggiore consolidamento strutturale degli asset patrimoniali, economici e finanziari delle imprese dell’edilizia e delle costruzioni, un obiettivo oggi sempre più strategico in questa fase di cambiamento del mercato. Buona lettura.

A tutto tondo.

360o di competenza per un involucro edilizio che protegge, isola e respira

Le lancette dell’edilizia BUONI AFFARI E SELEZIONE

Dopo gli anni del boom, il 2023 ha incrementato ancora fatturati e utili della grande maggioranza delle imprese legate alla filiera delle costruzioni. Ma si intravvede un trend diverso per quelle meno attrezzate per la nuova realtà

Se il 2021 è stato l’anno della ripresa e il 2022 un anno trainante, il 2023, con la dinamica di ulteriore crescita e consolidamento del mercato, mostra alcuni aspetti che lo configurano come il primo anno della selezione.

L’anomalia vissuta dal settore delle costruzioni in questi tre anni, esito dell’effetto straordinario legato non tanto degli incentivi relativi al superbonus 110%, quanto alla dirompente cessione del credito e allo sconto in fattura, sembra di fatto conclusa. L’impatto del Pnrr, molto consistente per il settore delle costruzioni e valutato in oltre 78 miliardi di euro, non ha ancora espresso tutta la sua potenzialità: a oggi complessivamente la spesa effettiva non ha ancora superato la soglia del 30%.

Dunque, in attesa che si verifichi la tanto attesa stagione dirompente del Pnrr, ciò che registriamo è che con la fine del superbonus, che come noto è ancora attivo, ma solo per alcune categorie di utenti e con limiti più stringenti di un tempo e senza la possibilità di cedere il credito o di usufruire dello sconto in fattura, è finita la spinta alla crescita di tutti i segmenti del mercato. Solo per alcuni rimangono ora ancora ambiti di sviluppo, mentre per altri si evidenziano già alcuni rallentamenti.

PIANO B

Lo avevamo già scritto su queste pagine che la conclusione della stagione della cessione del credito, osteggiata e contrastata da norme perfino retroattive da parte del Governo, avrebbe messo fine a tre anni di indubbia eccezionalità. Per fortuna, in questo scenario di fortissima accelerazione e poi di rallentamento, il Pnrr comunque rappresenta un’opzione di atterraggio morbido sulla quale, a partire dal 2026, potrebbe innestarsi una fase di rilancio, ovviamente con dinamiche tutte da valutare e

[ SCENARIO GENERALE ]

Tabella 1 - Il

al 30 novembre 2024)

sostanzialmente diverse nell’impatto, dovuta all’adozione anche in Italia della direttiva Case green, ovvero l’Energy performance of building directive (Epbd), che impegna anche il nostro Paese a riqualificare energeticamente il 16% del patrimonio edilizio, con un punto di partenza fissato al 2020, per cui possiamo già rendicontare i tanti interventi effettuati con il superbonus come il primo passo. Significa che il 5% lo abbiamo già fatto, manca un 11%: un traguardo raggiungibile con opportune scelte politico-strategiche e, ovviamente, normative.

NEL COMPLESSO

Ma, senza guardare troppo al futuro e analizzando cosa è accaduto dal 2019 a oggi, dobbiamo sottolineare che nel periodo 2019-2024 il settore delle costruzioni in Italia è passato da 140 miliardi di giro d’affari a 220 miliardi. È un dato che non va dimenticato, soprattutto rispetto alle prospettive di riduzione degli investimenti che potranno generarsi nel 2025 e che vanno tuttavia messe nella giusta direzione interpretativa. Il ragionamento è che di fronte a un mercato che è cresciuto in cinque anni quasi del 60%

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati ENEA

un’eventuale diminuzione del 5% o anche del 7%, come preventivato nelle ultime analisi congiunturali di Ance, non può essere letta come un mercato in caduta libera, o come un crollo delle costruzioni. È semplicemente un riassestamento fisiologico, che tuttavia al suo interno propone già oggi e proporrà in futuro una maggiore competitività a livello di imprese. Per quanto riguarda la situazione contingente, va registrato un modesto colpo di coda del superbonus, che al 30 novembre 2024, ultimo dato Enea a disposizione, ha realizzato 496.963 interventi

asseverati per un totale di 114,6 miliardi di interventi ammessi a detrazione, dei quali il 98.6% già realizzati e un rimanente 1,4%, pari a poco meno di 1,6 miliardi di euro, ancora da realizzare.

IL PNRR

Sul fronte del Pnrr le attività di analisi, monitoraggio, verifica dei dati e la pubblicazione delle relative informazioni è, da parte del Governo, in ritardo e fortemente deficitaria, come testimoniato in audi-

Tabella 2 - Il punto della situazione sul PNRR (dati al 25 luglio 2024)

zione dalla presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio in ordine all’esame del piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (audizione del 7 ottobre 2024), nella quale ha dichiarato che «la fonte informativa primaria per valutare lo stato di avanzamento del Pnrr è rappresentata dalla piattaforma ReGiS che, tuttavia, continua a presentare criticità per la presenza di informazioni tra loro non sempre coerenti e per i ritardi che ancora sussistono nella registrazione delle singole operazioni». Abbiamo a disposizione le informazioni del monitoraggio datate a fine luglio 2024, nelle quali si legge che i progetti finanziati dal piano sono attualmente oltre 260 mila, per un importo territorializzabile di circa 136 miliardi di euro. Dal punto di vista della spesa sostenuta, lo stato di avanzamento del Pnrr è pari al 26,4%. Poco, molto poco rispetto al totale dei bandi pubblicati e aggiudicati, pari circa al 65% del totale. In sostanza, il problema del Pnrr è di fatto la difficoltà della sua messa a terra, gravata da un livello burocratico elevatissimo, che stride con la necessaria velocità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza doveva di fatto garantire. Dal punto di vista delle prospettive di mercato, dopo l’ulteriore crescita del 2023, il 2024 si configura, in base alle previsioni della Commissione europea e di Banca d’Italia, in crescita di un valore variabile tra il 2,7% (Banca d’Italia) e il 3,5% (Commissione europea). Per il 2025 è attesa una flessione variabile tra -3,3% di Banca d’Italia e -3,8% della Commissione europea. Lo scenario complessivo nel quale il mercato delle costruzioni è inserito è, tuttavia, uno scenario da ritorno dell’economia italiana alle dinamiche da prefisso telefonico già ben note nel passato, con il nostro Pil variabile tra +0,5% e +0,7%. In un’economia che non cresce, e per la quale Prometeia prevede una diminuzione

Tabella 3 - Italia. Principali indicatori macroeconomici. Previsioni a confronto 2024-2025 (variazioni % annue)

Commissione Europea, "European Economic Forecast. Autumn 2024", Banca d'Italia "Proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana" (Dicembre 2024)

elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat e Prometeia (rilascio ottobre 2024)

Novembre 2024

Fonti:
Grafico 1 - Italia. Valore aggiunto dei macrosettori di attività. Anni 2011-2025 (variazioni % su anno precedente)
Fonte:
Grafico 2 - Indice della produzione nelle costruzioni Gennaio 2014-
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

consistente del valore aggiunto prodotto dal settore delle costruzioni, la strategia delle imprese non può essere quella di attendersi che il mercato cresca, ma deve trovare nelle nuove condizioni di equilibrio o di rallentamento, nuove modalità operative. Il dato incontrovertibile, e ottimo punto di partenza, è che il livello della produzione del settore delle costruzioni in Italia, rispetto alla media del 2021, è oggi a +37 punti percentuali. Dunque, non sta al mercato produrre ulteriore crescita, ma sta alle imprese trovare opportunità e modalità organizzative per restare nel mercato, consolidarsi e avviare strategie di crescita, che non potranno più contare sull’aiutino di Stato, ma metteranno le imprese di fronte al fatto che dovranno essere le imprese stesse a generare la propria crescita. In questo scenario gli indici di fiducia delle imprese continuano a essere positivi e, nonostante una leggera flessione nella seconda metà del 2024, mostrano

Centro Studi YouTrade su dati Istat

Grafico 3 - Clima di fiducia delle imprese di costruzioni - Gennaio 2014-dicembre 2024 (numero indice base 2021=100)
Fonte: elaborazione
Grafico 4 - Giudizi sul portafoglio ordini e/o piani di costruzione dell'impresa al momento attuale - saldo (gennaio 2014-dicembre 2024)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Grafico 5 - Tendenza degli ordini e/o piani di costruzione dell'impresa nei prossimi tre mesi - saldo (gennaio 2014-dicembre 2024)
Grafico 6 - Tendenza dei prezzi praticati dall'impresa nei prossimi tre mesi - saldo (gennaio 2014-dicembre 2024)
Grafico 7 - Tendenza dell'occupazione presso l'impresa nei prossimi tre mesi - saldo (gennaio 2014-dicembre 2024)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

valori comunque superiori alla media del 2021. La situazione, complessivamente positiva, è certificata anche dal giudizio sul portafoglio ordini delle imprese e sulla tendenza dei piani di costruzione e degli ordini per il futuro a breve, così come riportati dall’Istat nelle sue rilevazioni mensili. A questa dinamica positiva di certo contribuisce il livello dei prezzi, rientrato dopo due anni di forti crescite. Una dinamica che è anche testimoniata in positivo dall’andamento, seppur altalenante, delle previsioni delle imprese sull’occupazione nel settore. Il 2023 consolida la crescita, ma apre alla selezione delle imprese. Tre anni fa scrivevamo su queste pagine che il 2021 sarebbe stato l’anno della ripresa e il 2022 un anno trainante. Oggi possiamo affermare a consuntivo, e senza ombra di dubbio, che le nostre previsioni sono state confermate dai fatti e che il 2023 in questa dinamica diventa l’anno del consolidamento, ma anche l’anno che apre alla selezione delle imprese, perché la forte crescita può tradursi in un eccesso che può presentare significative problematiche dal punto di vista operativo, gestionale e organizzativo per le imprese. Certo è che il fieno messo in cascina in questi ultimi tre anni è molto consistente, con una crescita del 23,2% nel 2022 dopo il boom del +25,1% del 2021, e un ulteriore balzo del 6,9% nel 2023. Analizzando l’andamento delle analisi di bilancio nel lungo periodo emerge come dopo la drastica caduta del fatturato delle imprese del sistema delle costruzioni registrata nel 2009 (-14,8%) e la nuova flessione tra il 2012 e il 2013 (rispettivamente -6,2% e -4,7%), tra il 2014 e il 2015 vi è stata una stabilizzazione della dinamica del giro d’affari, che ha fatto da trampolino alla crescita registrata nel triennio 2017-2019, con una ripresa nel 2017 (+4,9%), seguita nel 2018 da un aumento del 5,7% e poi proseguita nel 2019 con un ulteriore +2,0%. Il 2020 è stato l’anno della discontinuità, al quale è seguito uno straordinario 2021 con una crescita del 25,1%, seguita dall’incremento del 2022, pari a +23,2%, al quale se si aggiunge +6,9% del 2023, evidenzia come una crescita triennale così consistente non si sia mai registrata in epoca recente nel nostro settore.

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Tuttavia, in questo quadro generale tendenzialmente positivo, dopo due anni di crescite per tutti i settori, vi sono alcune categorie che mostrano segnali di rallentamento, pur sempre in una dinamica di crescita positiva rispetto al 2020. Con riferimento alla media generale di +6,9% vi sono infatti alcuni settori e categorie che hanno fatto registrare decrementi del fatturato, a partire dai gruppi e consorzi, in calo nel 2023 del 5,1% (ma in crescita rispetto al 2021 di +18,6%), per proseguire con i produttori di materiali e componenti, in calo del 4,1% (ma in crescita sul 2021 di +14,6%), con i distributori di materiale Its in calo di -1,3% (ma in crescita del 24,6% sul 2021) e, infine, con i distributori di materiali edili in calo del 0,3%, rispetto a una crescita biennale del 27,4%. Per gli altri settori le dinamiche sono positive, con le società di ingegneria e gli studi di architettura in forte crescita, rispettivamente +29,0% e +21,3%, con crescite biennali rispettivamente del +54,1% e +50,7%. Seguono le imprese di costruzione, +23,2% sul 2022 e +42,9% sul 2021, le società di gestione immobiliare a +10,1% sul 2022 e a +21,9% sul 2021, per poi proseguire con crescite più contenute per la Gdo/Gds del settore brico e fai-da-te a +6,2% sul 2022 e a +17,0% sul 2021, per i distributori di materiali elettrici, +4,2% sul 2022 e +37,9% sul 2021, e per chiudere con i distributori specializzati in trattamento acque e drenaggio a +3,5% sul 2022 e a +25,8% sul 2021.

Tabella 4 – Variazione % del fatturato sull’anno precedente. Anni 2003–2023 (in valori correnti)
Grafico 8 – Totale imprese. Variazione % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

LA CRESCITA DEI BIG

Prosegue anche nel 2023 la crescita delle imprese di maggiori dimensioni, un fenomeno già analizzato gli scorsi anni, dunque un trend che viene confermato. Il monitoraggio dei 3.367 bilanci, pari a un giro d’affari complessivo di oltre 141 miliardi di euro, mette anche quest’anno in evidenza che sono le imprese di maggiori dimensioni a presentare le dinamiche di crescita più rilevanti, eccezione fatta per le imprese tra 250 e 500 milioni di fatturato: un dato che dipende nella sua dinamica da alcune aziende, in particolare del settore delle costruzioni, con flessioni di ricavi significative. In linea generale, di fronte a un aumento medio del 6,9% le classi da oltre 50 milioni di euro in su evidenziano crescite più consistenti, mentre le due classi inferiori evidenziano dinamiche di crescita, ma più contenute, a eccezione appunto della seconda classe maggiore. Le aziende con oltre 500 milioni di euro di fatturato presentano una crescita del 10,7% del fatturato, mentre quella immediatamente successiva, relativa alle aziende tra 250 e 500 milioni, cresce di +0,8%. Più rilevante l’aumento della classe tra 100 e 250 milioni, +8,7%, mentre quella tra 50 e 100 milioni di euro fa segnare +8,0%. Più contenuta la performance per le imprese tra 15 e 50 milioni di euro, in crescita del 4,9% del fatturato aggregato. In flessione, leggera,

invece le imprese con meno di 15 milioni di euro, con una diminuzione del giro d’affari aggregato del -0,8%.

IN FORTE CRESCITA GLI UTILI

Nelle scorse due edizioni dei Bilanci delle Costruzioni era emerso come le imprese avessero affrontato la crescita mi-

Grafico 9 – Totale imprese. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Tabella 5 - Totale imprese. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle

Anni 2007-2023

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

gliorando alcune performance, in particolare quelle legate alla redditività, come peraltro era lecito attendersi. Se nel 2022 l’85,4% delle 2.975 imprese monitorate aveva fatto registrare un fatturato in aumento, il 2023 evidenzia che solo il 56,5% delle imprese ha avuto un aumento del giro d’affari: un valore superiore al 35,5% del 2020 e di poco inferiore al 62,5% del 2019. Dove migliora la performance è nella percentuale di utili sul fatturato, che nel 2022 era pari al 3,3%, mentre nel 2023 sale al 6,7%, con il 94,0% delle imprese con bilancio in utile. Il dato è molto positivo perché significa che anche in condizioni di riduzione del giro d’affari le imprese hanno saputo produrre redditività, in misura sostanzialmente doppia rispetto a quella dei due anni precedenti. Le buone notizie arrivano anche dagli altri indicatori principali della redditività delle aziende, ossia la redditività delle vendite (Ros) e quella complessiva dei mezzi propri, ovvero del ritorno sul capitale proprio (Roe), che sono positivi in entrambi i casi, per il 95,0% delle aziende nel caso del Ros e del 94,4% nel caso del Roe. Il valore medio del Ros, pari all’8,0% indica un ottimo stato di salute del settore, con il 60,1% di aziende con indicatore buono o ottimo (erano il 44% nel 2021). Anche per il Roe si assiste a un’ottima percentuale di aziende con indice positivo e con una altrettanto buona percentuale di imprese con Roe buono o ottimo, 77,2%

(era il 67,3% l’anno precedente), con un valore medio in crescita all’11,7%, di tre punti percentuali superiore a quello del 2022 e quasi triplo rispetto a quello del 2021. Se nel 2021 si registravano alcuni segnali finanziari contrastanti, nel 2022 il Roa (Return on assett, che misura la redditività degli investimenti complessivi in azienda) era positivo per il 94,1% delle imprese, e nel 2023 sale al 95,0%, con un indice globale pari al 5,6%, in aumento dal 4,8% del 2023 e quasi doppio rispetto al 3,3% del 2021 e in forte aumento rispetto all’1,8% del 2020. Altra buona notizia è quella relativa alle imprese che nel 2023 hanno presentato un cash flow positivo, sono il 96,6% del totale, con un valore medio sul fatturato pari al 9,7%, in aumento di quasi due punti rispetto all’8,0% del 2023. Di fronte a un secondo anno straordinario come il 2022, è lecito attendersi il miglioramento delle performance complessive delle imprese non solo rispetto all’andamento del fatturato ma anche della redditività aziendale. Analizzando le variazioni di fatturato in rapporto agli utili netti in percentuale sul fatturato, il 2023 si presenta come un anno di ulteriore conferma del consolidamento delle imprese. Se nel 2022 l’81,9% si collocava nel quadrante positivo, che vede le imprese crescere nel fatturato e produrre utili, nel 2023 questa percentuale scende al 54,8%. Ma a questa va sommata la percentuale di imprese in

PROTEGGE SEMPRE!

10 - Indicatori di performance per il totale delle imprese. Anno 2023

(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati);

(2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione);

11 -

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

diminuzione di fatturato, però in crescita rispetto alla redditività, pari al 39,7%. Molto contenuta la percentuale di imprese in crescita di fatturato, ma con redditività negativa, mentre la buona notizia è che la percentuale di imprese in crisi rimane a valori molto bassi, pari al 3,5% del totale.

Il recupero della redditività si conferma nella quota di imprese che presentano un bilancio in utile e con il Ros di segno positivo: dal 71,7% del 2015 si è saliti al 76% del 2016 per arrivare all’80,6% del 2017 e all’80,8% del 2018, per consolidare questo dato all’82,8% nel 2019. Il 2020 non era stato un anno così negativo, con un valore pari all’81,3%, e il 2021 aveva spinto la percentuale al 90,4%, dunque con una progressione positiva che si è consolidata nel 2022 con una percentuale pari al 92,9%, valore che sale ulteriormente nel 2023 al 93,4%, garantendo a queste aziende di raggiungere l’efficienza riuscendo a coprire i costi di produzione e contemporaneamente a conseguire un utile di bilancio. Diminuisce nel 2023 la percentuale di imprese con bilancio in perdita e Ros negativo rispetto agli anni precedenti, 3,7%, era il 4,5% del totale nel 2022 e il 6,3% nel 2021, un altro buon segnale dal sistema imprese.

La lettura congiunta della quota percentuale di utile netto prodotto rispetto al fatturato nei due esercizi consecutivi è un ulteriore dato che conferma il buon stato di salute delle imprese della filiera delle costruzioni nel 2023. Il 91,6% ha chiuso in utile tutti e due gli esercizi (erano il 90,0% nel 2022, l’81,4% nel 2021, il 77,4% nel 2020 e il 77,8% nel 2019), rafforzando ulteriormente quello che lo scorso anno avevamo definito lo zoccolo duro di aziende

Grafico
Grafico

12 - Dimensione del fatturato e redditività 2023

2023

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

che in questi anni di crescita hanno saputo riorganizzarsi e riposizionarsi in modo adeguato nel mercato. Se a questa quota di imprese in espansione aggiungiamo coloro che hanno invertito i risultati aziendali, passando cioè da una perdita netta a un utile (2,9%) si può confermare che il 2023 ha concesso a oltre 95 imprese su 100 di migliorare la propria redditività aziendale. Infine, analizzando l’andamento del Ros nel 2023 a confronto con il 2022 emerge un altro aspetto di forte miglioramento, con il 92,4% delle imprese in crescita e con risultati positivi (erano il 90,3% nel 2022 e l’82,5% nel 2021), alle quali possono essere associate le imprese in ripresa, pari a un ulteriore 2,6%, che porta il totale delle imprese con performance positiva al 95% del totale. In linea con agli anni precedenti, la percentuale relativa ad imprese in difficoltà è del 2,6% contro il 2,8% del 2022, mentre scende dal 5,2% del 2021 al 3,1% del 2022 e al 2,4% del 2023 la percentuale di quelle in vera e propria crisi.

A conclusione di questa prima parte di analisi generale dei bilanci delle 3.367 imprese considerate, gli andamenti per singoli macrosettori evidenziano innanzitutto un numero molto elevato di aziende con fatturato in crescita, con particolare riferimento alle società di progettazione e alle società di costruzioni, nonché a quelle di gestione immobiliare. Guardando alle imprese che

Grafico 13 - ROS e utile netto 2023
Grafico

chiudono l’anno con un utile di bilancio, l’indicatore evidenzia una sostanziale tenuta in quasi tutte le categorie, un dato molto confortante per il consolidamento della crescita e della strutturazione delle imprese. Anche nel 2023 rimangono positivi, anche se con piccole flessioni per alcune categorie, gli indicatori relativi alla capacità dei ricavi di coprire i costi della gestione caratteristica dell’azienda (indicatore relativo al valore del Ros), dove alcuni comparti presentano valori in crescita, come nel caso delle imprese di produzione di materiali, in aumento di 1,3 punti percentuali sul 2022, e delle società di ingegneria, con una crescita di 0,4 punti percentuali sul 2022, seguite dalle imprese di costruzioni, in crescita di 0,1 punti percentuali. In consolidamento o in leggera riduzione, ma su valori comunque elevati, le crescite per gli altri comparti, che tuttavia già nei due anni precedenti avevano presentato valori elevati.

SFIDA AL CENTRO SUD

Infine, il confronto delle dinamiche a livello territoriale, per macroaree e per regione, evidenzia una forte competitività e crescita delle aziende del Centro e del Sud, con alcune regioni in forte dinamica espansiva, come ad esempio le imprese di Toscana, Lazio, Umbria e Marche, ovvero tutte le regioni della macroarea del Centro, mentre nel Sud crescono significativamente, con percentuali a due cifre, Campania, Sicilia, Puglia e Abruzzo. Molto significativa la crescita biennale del giro d’affari delle aziende di Sud e Isole, che tra il 2021 e il 2023 sono cresciute del 46,9%, rispetto a +36,6% del Centro, a +27,9% del Nord Ovest e a +21,1% del Nord Est. Dunque, il Sud è in forte espansione, un altro segnale positivo per il rafforzamento complessivo del sistema delle imprese della filiera delle costruzioni a livello nazionale. In miglioramento o in consolidamento anche gli altri indicatori, con marginalità più significative nel Sud e nelle Isole nel 2023, rispetto alle altre macroaree.

L’EVOLUZIONE

Come già evidenziato nelle precedenti edizioni dei Bilanci delle Costruzioni, si dimostra ancora una volta che al migliorare delle condizioni di mercato le imprese sono in grado di costruire condizioni migliori e finanziare la propria crescita e le proprie attività. Un segnale molto positivo in vista delle evoluzioni future del mercato e in preparazione agli scenari di competitività che si attiveranno di fronte all’attesa riduzione del mercato, che metterà le imprese più performanti in un’ottima posizione, mentre per quelle con meno capacità si aprirà uno scenario di complessità nelle scelte, soprattutto alla luce della migliore competitività delle imprese di maggiore dimensione. Il 2023 apre dunque alla riflessione sulla selezione che il 2024 e il 2025 attiveranno nel mercato, una selezione che potremo valutare con dati e analisi nella prossima edizione dei Bilanci delle costruzioni.

Grafico 15 - ROS: valori 2023 e 2022 a confronto
Grafico 14 -
Tabella 6 - Indicatori di performance per tipologia di attività
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

PERABBONATI

FATTURATO

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

SOLOPER

PERABBONATI

SOLOPER

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

SOLOPER

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

SOLOPER

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

LOMBARDIA

VENETO TOSCANA ABRUZZO

DIVISIONE

NORD

LAZIO UMBRIA SARDEGNA

SUD

DIVISIONE PER REGIONE

LOMBARDIA

VENETO

EMILIA-ROMAGNA

LAZIO

PIEMONTE

TOSCANA

CAMPANIA

TRENTINO-ALTO ADIGE

FRIULI-VENEZIA GIULIA

MARCHE

SICILIA CALABRIA

PUGLIA

LIGURIA

ABRUZZO

UMBRIA

SARDEGNA

BASILICATA

VALLE D'AOSTA

MOLISE

TOTALE

VALLE D’AOSTA PIEMONTE LIGURIA

MARCHE

MOLISE PUGLIA CALABRIA

SICILIA BASILICATA CAMPANIA

PERABBONATI

PRODUTTORI

L'EDILIZIA AVANZA

A DUE VELOCITÀ

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Produttori (valori in migliaia di euro)

REGIONE

LOMBARDIA

VENETO

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

TRENTINO ALTO ADIGE

FRIULI VENEZIA GIULIA

LIGURIA

UMBRIA

TOSCANA

MARCHE

VALLE D'AOSTA

ABRUZZO

LAZIO

CAMPANIA

SICILIA

PUGLIA

CALABRIA

SARDEGNA

BASILICATA

C’È CHI FRENA E CHI CORRE

Le 769 aziende analizzate mostrano un andamento medio negativo di -4,1%.

Ma, in realtà, la percentuale nasconde performance completamente opposte, con crescite che per alcuni comparti sono ancora molto consistenti

60,9

miliardi

I ricavi complessivi delle imprese oggetto dell'analisi

SOLOPERABBONATI

Valorizzare ogni m² di copertura.

Dal 1908, SOPREMA protegge gli spazi abitativi e migliora il benessere delle persone grazie a soluzioni sostenibili e innovative di impermeabilizzazione, isolamento, rinverdimento e insonorizzazione per i costruttori nel campo delle coperture, dell'involucro edilizio e dell'ingegneria civile.

I sistemi Soprema per l’isolamento termo-acustico e l’impermeabilizzazione contribuiscono all’efficientamento energetico degli edifici e alla funzionalizzazione delle coperture, attraverso una gamma di soluzioni integrate e sostenibili anche per le ristrutturazioni più complesse.

[ PRODUTTORI ]

Tabella 1 - Il mercato dei prodotti per le costruzioni per settori merceologici (in valori correnti)

Fatturato 2023 (migliaia di euro)

FINITURE E IMPIANTI

Variazioni %

STRUTTURE E OPERE MURARIE

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

DENTRO OGNI LATERIZIO ISOLANTE NORMABLOK® PIÙ

C’È TUTTO UN MONDO DI SOLUZIONI.

Ponti Termici All Round Muratura Armata High Performance Taglio Termico

Normablok® Più è il Sistema Costruttivo in laterizio completo adatto ad ogni esigenza progettuale e di cantiere. I blocchi sono realizzati in Poroton® e integrati con isolante Neopor® di Basf®: il risultato è un sistema costruttivo ad alta efficienza energetica, sicuro in tutte le zone sismiche. Normablok® Più è disponibile in diversi formati e adatto ad ogni specifica applicazione. Normablok® Più: più che un unico sistema, un sistema unico.

Grafico 1 – Produttori. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

2 - Produttori. Variazioni % del fatturato su anno precedente per classi dimensionali (in

SOLOPERABBONATI

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 2 – Produttori. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Tabella
milioni di euro)
Oltre 250 Da 100 a 250 Da 50 a 100 Da 25 a 50 Meno di 25 Totale
Variazioni annue

SENZ’ALTRO.

ISOLARE SENZA CAPPOTTO

Con i blocchi Ytong progetti e costruisci murature monostrato omogenee in grado di garantire un alto efficientamento energetico, senza dover ricorrere ad altri isolanti.

λ10,dry

0,072 W/mK

YTONG Blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato

(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione); Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico 3 – Indicatori di performance per i produttori. Anno 2023
SCOPRI DI PIÙ

Tabella 3 - Produttori. Variazioni % 2023 su 2022 di alcune voci di bilancio legate alla gestione di impresa

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

ttu t e l e a p p l ic az

La soluzione versatile, sostenibile e riciclabile al 100%

Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it

Grafico 4 – Produttori. Dinamica dei principali indicatori di performance

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%).

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 5 – Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023

Variazione % del fatturato 2023/2022 % utile netto sul fatturato 2023 VS

Perde fatturato, mantiene redditività 42,5% In crescita 50,5%

SOLOPERABBONATI

4,8% In crisi

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

2,2% Perde redditività

Tagliapiastrelle super professionali

Sostegno con doppia regolazione (altezza e peso)
Protezione elastica per tagliapiastrelle Power5

Grafico 6 – Dimensione e redditività 2023

Dimensione del fatturato 2023 (milioni di euro)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 7 – ROS e utile netto 2023

% utile netto sul fatturato 2023 ROS 2023 % utile netto sul fatturato 2023 VS

SOLOPERABBONATI

4,9% Produzione in perdita, perdite finanziarie

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

A FIANCO DI CHI PROGETTA E

Tempistiche di costruzione dimezzate; Facilità di posa; Nessun danno post sisma; Flessibilità di progettazione architettonica.

Isolcupolex il vespaio isolato a cappotto
Spyrogrip il cappotto termico
Ventus il pannello per tetti termoventilati
Kaldo il solaio isolato
Climabrick il cassero tagliafuoco in EPS e laterizio
Condominio in provincia di Milano
Villa residenziale in provincia di Treviso
Farmacia in provincia di Pordenone
Climablock il cassero in EPS TwinporTM

[ PRODUTTORI ]

Grafico 8 - Utile netto sul fatturato: quote 2023 e 2022 a confronto

% utile netto sul fatturato 2022 % utile netto sul fatturato 2023 VS

ripresa 3,1%

3,1% In crisi 3,1% In difficoltà

Grafico 9 - ROS: valori 2023 e 2022 a confronto

2022 ROS 2023 VS

SOLOPERABBONATI

In crisi

In difficoltà

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade
2,6%
3,1%

Terra-Fix

Innovative Deck Footing

Terra-Fix è il nuovo esclusivo accessorio per il Woodeck System di Eterno Ivica che consente di posare un pavimento sopraelevato direttamente su erba o terra. Terra-Fix è realizzato in acciaio zincato verniciato a polvere, per resistere alle intemperie nel tempo. L’installazione del Terra-Fix non richiede scavo o calcestruzzo.

Qualsiasi supporto di Eterno Ivica può essere posizionato sulla parte superiore del Terra-Fix; grazie alle teste autolivellanti dei supporti PR, SE e SR, non c’è bisogno di assicurarsi che il Terra-fix sia livellato durante l’installazione. Una volta installati i Terra-Fix e i supporti, la struttura del deck può essere costruita con i travetti in allumino della gamma Woodeck di Eterno Ivica o con qualsiasi altro travetto in alluminio o legno disponibile sul mercato.

Grafico 10 - Solidità patrimoniale: 2023 vs. 2022

Indice di indipendenza finanziaria 2022

miglioramento 2,2%

Indice di indipendenza finanziaria 2023 VS

3,1% Rischiosità patrimoniale 0,8 % In peggioramento

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

Grafico 11 - Solvibilità 2023 vs. 2022

Indice di liquidità immediata 2022

Indice di liquidità immediata 2023 VS In miglioramento 7,9% Equilibrio finanziario 56,3%

SOLOPERABBONATI

31,3% Scarsa liquidità 4,4 % In peggioramento

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

RSA a Zanica (BG)

STUDIO TECNICO

ARCHITETTI RIUNITI - Arona (NO)

“Abbiamo scelto il sistema costruttivo ISOTEX per questa RSA perché, oltre a soddisfare tutti i requisiti tecnici, i gestori della precedente struttura RSA realizzata con ISOTEX ci hanno riferito entusiasti che ha permesso di ridurre sensibilmente i costi di gestione (...)”

NOTARIMPRESA S.P.A. - Novara

“Per la prima volta abbiamo utilizzato il sistema costruttivo ISOTEX previsto per la RSA che ci ha permesso di ultimare la struttura con due mesi di anticipo, riducendo notevolmente il fabbisogno di manodopera.”

SOLOPERABBONATI

Riduce l’utilizzo di sabbia e ghiaia

Riduce l’attività di scavo

Permette di risparmiare sui costi dello scavo

Riduce i costi di manodopera (oltre al 20% in meno)

Drenante

IL NUOVO SISTEMA DI POSA

Metodo Tradizionale

Metodo Fast Base

+11,6% -8,6% -2,7% +12,0% SOLOPER

-5,0%

PERABBONATI

-7,9%

+16,8%

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SISTEMI DI COPERTURA AD ALTA EFFICIENZA

SCOPRI TUTTE LE SOLUZIONI

Lastra metallica modulare da copertura

Sottocopertura con isolante per coppi

Pannello Termoisolante a forma di coppo

Pannelli Termoisolanti da Sottocopertura

Ci sono 1000 buoni motivi per scegliere Dierre Emporium

QUESTI SONO I PRIMI 10

UN MARCHIO LEADER

Dierre è il leader mondiale nella produzione industriale di porte blindate e di tutte le chiusure tecniche.

UN FORNITORE GLOBALE

Dierre è l’unico produttore diretto della GAMMA COMPLETA di chiusure per l’edilizia e realizza tutti prodotti Emporium NEI PROPRI STABILIMENTI: porte scorrevoli, porte filomuro, porte interne, basculanti e sezionali per garage.

IL SERVIZIO MIGLIORE

Dierre garantisce DISTRIBUZIONE, POSA E MANUTENZIONE su tutto il territorio nazionale e un servizio di PRONTA CONSEGNA con max 10 giorni lavorativi su tutto il mix di prodotti offerti, con ordini di pedana mista di un valore minimo di € 1.200.

RETE DI ASSISTENZA

È inclusa l’attività di CONSULENZA TECNICO-COMMERCIALE per supporto in cantiere nella fase di preventivazione e di rilievo chiusure; è inoltre garantita UNA RETE DI ASSISTENZA DI SERVIZI POST VENDITA

AFFILIAZIONE E VALORE

L’affiliazione comporta PRESTIGIO e VISIBILITÀ al rivenditore portata dal valore di un Brand conosciuto a livello internazionale attraverso un corner espositivo dedicato.

LISTINO ESCLUSIVO

Una volta completato il primo acquisto il cliente diventa distributore Dierre Emporium e può effettuare ordini sul catalogo con la SCONTISTICA ESCLUSIVA ed usufruire di PROMOZIONI RISERVATE

FORMAZIONE CONTINUA

Dierre organizza incontri di formazione di POSA, NOVITÀ DI PRODOTTO E CERTIFICAZIONI presso la sede degli affiliati o nel proprio headquarter.

MARKETING

Emporium dispone di strumenti di sostegno alla vendita. Ai nuovi affiliati viene dato un WELCOME KIT contenente CATALOGHI E MATERIALI PER L’ALLESTIMENTO DEL PUNTO VENDITA; in aggiunta è riconosciuto l’utilizzo del brand Dierre Emporium e l’accesso ai servizi dell’area riservata Dierre. Emporium è anche UN MAGAZINE stampato con offerte e informazioni tecniche inviato in più copie ai negozi aderenti per la distribuzione libera.

WEB E SOCIAL

UN’AREA RISERVATA ricca di strumenti di marketing e commerciali. VISIBILITÀ GEOREFERENZIATA di tutti gli affiliati. CAMPAGNE DIGITAL dedicate che coinvolgono tutti i punti vendita.

ROADSHOW

Nel corso del 2024 sarà realizzato un roadshow che porterà il marchio Emporium e i prodotti Dierre in giro per il paese a fianco dei nuovi affiliati. Un gadget importante sarà realizzato per premiare i visitatori durante queste giornate.

Dierre Emporium

Un partner unico per tutti i progetti

Dierre Emporium è il marchio Dierre di chiusure per l’edilizia. Una gamma di prodotti in pronta consegna: controtelai per scorrevoli a scomparsa, porte tagliafuoco reversibili, porte multifunzione e da cantina, porte scorrevoli filomuro, basculanti per garage, blindate e porte interne. Dierre Emporium si rivolge a imprese edili, artigiani, piccoli professionisti del settore e privati e mette al loro servizio passione e competenza.

www.dierre.com

-7,4%

-3,3% SOLOPER

+1,6 %

PERABBONATI

+3,8 %

valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

CONFINDUSTRIA CERAMICA

Risponde AUGUSTO

SEDE CENTRALE: Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (MO)

TEL: 05 36818111

MAIL: info@confindustriaceramica.it

SITO INTERNET: www.confindustriaceramica.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1964 Assopiastrelle; dal 2007 Confindustria Ceramica

PRESIDENTE: Augusto Ciarrocchi

NUMERO ADDETTI 2021: 26.211

NUMERI AZIENDE 2023: 252

FATTURATO 2023: 7.574

IMPORTANTE RECUPERARE

la competitività

Domanda. Com’è andato il 2024?

Risposta. Il preconsuntivo per l’anno 2024 mostra una crescita del 2% delle vendite complessive di piastrelle e lastre ceramiche espresse in volume, principalmente spiegata dalle esportazioni, in quanto l’Italia è praticamente ferma sui livelli dell’anno precedente. I mercati che hanno meglio performato in quantità sono quelli extra europei, a partire da Nord America e Golfo, mentre la congiuntura su quelli comunitari ha registrato flessioni, marcate in Francia e Germania. Non abbiamo a oggi il dato sui fatturati ma, se la dinamica registrata nei primi nove mesi proseguirà, ci aspettiamo un calo. Le previsioni per il 2025 saranno fortemente influenzate dall’evoluzione dei conflitti militari in corso, per i quali auspichiamo una loro fine anche per gli altissimi costi in vite umane, dalle scelte che la nuova amministrazione statunitense metterà o meno in campo rispetto ai dazi sulle importazioni, dall’evoluzione nei tassi di interesse.

D. Quali saranno le sfide del 2025?

R. Sono principalmente relative al recupero di competitività sul fronte manifatturiero e del fair trade per quanto riguarda il commercio internazionale. È indispensabile che la Commissione europea, partendo anche dal rapporto Draghi, riformi in profondità il sistema Ets eliminando le distorsioni attualmente presenti, definisca i nuovi limiti di emissione per le tecnologie su livelli consoni alle realtà e proceda alla creazione di un mercato unico europeo per l’energia. In Europa entrano merci a basso costo, prodotte in contesti con discutibili livelli di salvaguardia dell’ambiente e rispetto dei lavoratori, senza che il consumatore sia in grado di scegliere a ragion veduta, non essendoci ancora l’obbligo di indicazione dell’origine delle merci. Ets,

Bref ceramico, livelli dei dazi antidumping e «made in» sono tutti ambiti dove chiediamo alle istituzioni comunitarie e nazionali di intervenire per arrivare a decisioni urgenti e fondamentali, al fine di evitare la deindustrializzazione del continente.

D. Che dovrebbe proporre il Governo?

R. Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha prospettato al Governo un Piano casa in grado di fornire affitti calmierati a studenti e lavoratori fuori sede, una realtà critica anche per le nostre aziende e i territori sui quali sono presenti. Stiamo osservando con attenzione la messa a terra del decreto Salva Casa e degli effetti che potrebbe avere rispetto all’avvio di molteplici cantieri, anche di piccola dimensione, relativi a cambi di destinazione di sottotetti ed altri Spazi residenziali. La semplificazione burocratica e la definizione di un quadro di norme che consentano di adeguare il patrimonio immobiliare esistente alle mutate esigenze del mercato rappresentano due fattori che potrebbero dare una positiva spinta al consumo di piastrelle e ceramica sanitaria.

D. Dopo il superbonus che incentivi ci vogliono?

R. Conclusa la stagione del superbonus, rimangono sul piatto le sole norme relative alle riqualificazioni edilizie, per le quali la legge di Bilancio parla di un ritorno alle aliquote ordinarie per la prima casa e di un abbattimento delle stesse in tutti gli altri casi. Livelli di incentivazione più limitati ne riducono il ricorso e alzano il rischio di un maggior ricorso a lavori non fatturati. L’uso di risorse pubbliche deve essere orientato verso finalità precise e che abbiano la capacità di generare occupazione e gettito. In tal senso, la sostituzione della ceramica sanitaria esistente con quella di moderna produzione,

che riduce drasticamente il consumo di quella risorsa scarsa che è l’acqua, potrebbe generare molteplici e positivi effetti sull’ambiente, sulla qualità del patrimonio edilizio, sulle entrate tributarie.

D. La direttiva Case Green può essere la chiave?

R. La direttiva Case Green diventerà operativa solo dopo che sarà recepita dall’ordinamento italiano. Si basa sul corretto e condivisibile principio di riqualificare, anche dal punto di vista energetico, il patrimonio immobiliare italiano che, come noto, è particolarmente vetusto. Perché questa norma possa essere in grado di dare un significativo impulso al mercato della ristrutturazione e

riqualificazione edilizia sono necessari diversi aspetti, quali una chiara identificazione degli immobili su cui intervenire per primi, la possibilità di utilizzare anche la formula dell’abbattere per riscostruire, la definizione di scadenze lunghe nel tempo per evitare le già viste fiammate inflazionistiche, l’allocazione di risorse pubbliche a sostegno della misura, la compartecipazione pubblico-privato nella realizzazione dei lavori. Sarà importante fare tesoro dell’esperienza sui superbonus per definire norme e percorsi consoni a quello che può rappresentare un significativo intervento di abbattimento nelle emissioni di anidride carbonica.

D. Qual è il peso del Pnrr per il settore

della ceramica?

R. L’impatto del Pnrr per il settore della ceramica è limitato, nel senso che trattandosi principalmente di lavori su transizione ecologica, trasformazione digitale, infrastrutture per la mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione sociale e coesione territoriale, salute e cultura, destina la parte rilevante delle risorse agli aspetti strutturali di questi interventi. È bene però ricordare che la versatilità d’uso della ceramica italiana, utilizzabile in qualsiasi superfice interna ed esterna, di proprietà pubblica o privata, ne agevola un ampio impiego anche se, misurata sul volume complessivo delle risorse disponibili, siamo su basse percentuali.

SEDE CENTRALE: Via Medardo Tirotti 9

– 29122 Piacenza

TEL: 388 7903832

MAIL: segreteria@aitiva.org

SITO INTERNET: www.aitiva.org

ANNO DI FONDAZIONE: 1948

PRESIDENTE: Gianfranco Di Tanna

PRESIDENTE ONORARIO: Olga Bottaro

Associazione Italiana Tecnici Industrie Vernici ed Affini

PENSARE ANCHE all’ambiente si può

Domanda. Dopo il 2024, quali sono le previsioni per il prossimo anno? Risposta. Per chi opera nel settore dell’edilizia il 2024 è stato ancora di grande produttività, anche sull’onda di quanto è accaduto nell’anno precedente (soprattutto per il bonus e superbonus facciate). Solo in quest’ultimo trimestre c’è stato un leggero rallentamento. Altri settori, come l’industria e il nautico (grandi navi e yachting), conservano un trend positivo, mentre al momento è in crisi l’automotive. Mancano al momento dati certi e definitivi sull’andamento dell’anno in corso, questi comunque arriveranno presto dalle associazioni di categoria, Assovernici e Avisa. Abbiamo sempre definito il settore del coating come un settore maturo e quindi non soggetto, se non per avvenimenti straordinari, a grosse variazioni. In effetti, nonostante gli sconvolgimenti che si sono susseguiti dal covid in avanti, si è sempre registrato alla fine un cauto ottimismo che, fatti i debiti distinguo, dovrebbe quantomeno rimanere anche per il prossimo anno. D. Ora quali sono le principali sfide per voi?

R. Una delle maggiori difficoltà che la nostra economia ha affrontato nel corso degli ultimi anni è senza dubbio il fenomeno dell’inflazione che, nonostante abbia rallentato, rimane una Spada di Damocle per molti. Inoltre, si mantiene sempre evidente l’incertezza sui costi dell’energia e delle materie prime. Nonostante il sensibile aumento dei prezzi, stime un po’ più ottimistiche inducono a prevedere una riacquisita marginalità della filiera, calmierando in parte le speculazioni vissute. Le aziende più dinamiche e virtuose saranno quelle che affronteranno profittevolmente un anno che si annuncia ancora complesso, a cominciare dalla disponibilità di manodopera qualificata, e che riusciranno a raggiungere la massima efficienza industriale attraverso una limitazione dei costi e un miglioramento del riSparmio energetico.

D. C’è qualcosa che dovrebbe fare il Governo?

R. La revisione delle aliquote e la riduzione dei bonus è ormai definita, come lo sono altresì le relative scadenze. Tuttavia, ripensare a un contributo più articolato, che comunque permetta di portare avanti la necessaria manutenzione e riqualificazione del patrimonio urbanistico italiano, è assolutamente necessario, anche se doloroso e impattante per il debito pubblico. La proposta dovrà avvalorare il fil rouge per il ripristino e la manutenzione e riqualificazione urbana del nostro Paese. Tutto questo però deve innanzitutto passare attraverso un serrato controllo da parte degli enti ministeriali coadiuvati dall’Abi e la messa in campo di seri e qualificati professionisti che possano certificare la corretta gestione dei cantieri, mettendoci al riparo dalle truffe e dalle frodi fiscali vissute negli anni scorsi a causa di uno scellerato utilizzo dei superbonus.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. In Europa, diversi paesi come Germania, Paesi Bassi e Svezia hanno già avviato programmi ambiziosi per adeguare i loro patrimoni edilizi, che comunque non possono essere paragonati a quello italiano per complessità, importanza e vetustà, agli standard energetici richiesti dalla direttiva Ue. Solo un esempio, in Olanda il piano Energy Agreement for Sustainable Growth ha portato nelle abitazioni all’installazione massiccia di pannelli solari e pompe di calore (cosa però difficilmente realizzabile in egual misura in Italia). Questi paesi stanno dimostrando la fattibilità degli interventi richiesti dalla direttiva Ue e rappresentano anche un modello da seguire per altre nazioni. In Italia abbiamo visto diverse iniziative, ma rimangono ancora molte sfide da superare. Il superbonus 110%, già citato, uno dei pilastri della strategia italiana, ha incentivato numerosi proprietari, al di là delle

irregolarità e frodi che purtroppo si sono viste, a migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili. Tuttavia, la non perfetta traSparenza e le risorse limitate hanno di fatto quasi bloccato questo processo. Il governo italiano ha recentemente annunciato nuove misure e strumenti come il Fascicolo del Fabbricato, un documento digitale che raccoglie tutte le informazioni relative all’efficienza energetica di un immobile, rendendo più semplice la pianificazione degli interventi. Ripetiamo però che il patrimonio edilizio italiano è sicuramente uno tra i più vecchi d’Europa ed è molto variegato, soprattutto nelle aree rurali, nei piccoli borghi storici, di cui l’Italia vanta il primato europeo, e nei centri storici delle grandi città d’arte. La sfida è particolarmente complessa per gli edifici vincolati, dove le norme di tutela del patrimonio culturale limitano le possibilità di intervento.

D. Qual è il futuro sotto l’aspetto dell’ambiente?

R. Le imprese sono consapevoli che la sfida

competitiva e la transizione ecologica richiedono lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e nuovi modelli di business. Ricerca e innovazione, portate avanti dalle imprese chimiche a capitale sia nazionale sia estero, rappresentano un volano di sviluppo molto importante per tutto il made in Italy. La transizione ecologica richiede investimenti in nuove tecnologie in fase di sviluppo o industrializzazione, ma altrettanto rilevante è il contributo incrementale delle innovazioni di processi e prodotti già esistenti in un’ottica di miglioramento continuo. L’impiego di prodotti provenienti da cicli di produzione a basso impatto ambientale è un obiettivo-desiderio che al momento non si concilia bene con la richiesta stabilizzazione o col contenimento dei costi. Le scelte di utilizzare prodotti vernicianti più ecofriendly, sono pertanto fatte quasi esclusivamente per poter rientrare nei limiti posti in essere dall’entrata in vigore di nuove restrizioni ed etichettature dei prodotti vernicianti. Nonostante lo scenario sopra descritto si registra una costante crescita

dei prodotti vernicianti ad acqua non solo nel settore edilizio, ma anche in quello industriale. Notiamo, inoltre, una crescita della domanda da parte non solo dei professionisti, ma anche degli utilizzatori finali, per informazioni relative a prodotti vernicianti ottenuti mediante l’impiego di materie prime non provenienti dal fossile. Aitiva, da parecchio tempo, dinnanzi a questi scenari si è dunque posta un quesito di fondamentale importanza: in questo settore, si può produrre riSparmiando energia e quale è lo sviluppo dei prodotti più green? Per rispondere a queste domande e discutere su questi temi di forte attualità, Aitiva organizza da qualche anno degli incontri e delle giornate di studio chiamate Aitivaday e Pintumed, alle quali partecipano sia i direttori tecnici di alcuni dei più rilevanti colorifici italiani, sia responsabili tecnici di multinazionali provenienti dal settore delle materie prime. Questi convegni, sempre molto seguiti, hanno fornito sempre spunti, suggerimenti e strumenti utili per formulare e produrre nuovi prodotti più rispettosi dell’ambiente.

PROGETTAZIONE,

Spazio

TUTELARE IL CEMENTO dal rischio extra Ue FEDERBETON

SEDE CENTRALE: Via del Tritone, 169

Roma

TEL: 06 54210237

SITO INTERNET: www.federbeton.it ANNO DI FONDAZIONE: 2008

PRESIDENTE: Stefano Gallini

NUMERO ASSOCIATI 2024: 11

NUMERO ADDETTI

(ASSOCIAZIONE) 2024: 35mila circa NUMERI AZIENDE 2024: 2600 circa

FATTURATO 2023: 13,4 miliardi

FATTURATO PRIMO SEMESTRE 2024: n.d.

PREVISIONE CHIUSURA 2024: +0%

Domanda. Com’è andato il vostre settore nello scorso anno?

Risposta. Nel 2024, in un contesto di contrazione degli investimenti in costruzioni, la filiera del cemento e del calcestruzzo ha mantenuto livelli sostanzialmente invariati

Federazione delle Associazioni della Filiera del Cemento e del Calcestruzzo Armato

rispetto al 2023, che aveva registrato una produzione di 18,81 milioni di tonnellate. Questo risultato, considerando le sfide del mercato, mostra una certa resilienza del settore. Per il 2025, le previsioni dell’ultimo rapporto Euroconstruct, relativamente al solo comparto del cemento, indicano un tasso di crescita dei consumi del 4,8%.

D. E ora quali sono le principali sfide che si prospettano?

R. Ormai da qualche anno il nostro settore è impegnato nella sfida più ambiziosa degli ultimi tempi: la decarbonizzazione. Le imprese stanno procedendo con grande impegno lungo la strada condivisa nel 2021. La strategia di decarbonizzazione di Federbeton ha fissato azioni, obiettivi e scadenze per raggiungere la carbon neutrality nel 2050. L’investimento stimato ammonta a 4,2 miliardi di euro, oltre a extra-costi operativi pari a circa 1,4 miliardi annui. L’ultimo Rapporto di sostenibilità Federbeton ha rilevato che nell’ultimo triennio (2021-2023) le aziende hanno investito oltre 254 milioni di euro in sostenibilità e sicurezza.

D. Quali iniziative dovrebbe proporre il Governo?

R. Mentre le nostre imprese sono impegnate nella decarbonizzazione, aumentano le importazioni di cemento e clinker di origine extra europea, caratterizzate da costi produttivi più bassi legati a minori investimenti ambientali. Nei primi nove mesi del 2024 le importazioni di cemento e clinker da Paesi extra Ue sono aumentate del 43% rispetto allo stesso periodo del 2023. Se non vogliamo legare le costruzioni italiane alle importazioni, con conseguenze negative sull’economia e sull’ambiente, occorre valorizzare la filiera italiana del cemento e del calcestruzzo con misure di tutela adeguate e di supporto allo

sviluppo tecnologico.

D. Dopo il superbonus quale incentivo ci vorrebbe?

R. Il superbonus al 110% ha avuto un impatto limitato sulla filiera rappresentata da Federbeton. L’incentivo, pur avendo stimolato significativamente il comparto delle ristrutturazioni, non ha generato una domanda rilevante per i produttori di cemento e calcestruzzo, il cui core business risiede principalmente nelle nuove realizzazioni edilizie.

D. Come muoversi per la direttiva Case Green?

R. Cemento e calcestruzzo possono contribuire efficacemente a ridurre le emissioni legate al patrimonio edilizio grazie alle caratteristiche intrinseche dei materiali e all’innovazione. Grazie all’elevata capacità termica e alla tenuta all’aria, il calcestruzzo è strategico per ridurre i consumi per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici. La sua durabilità, inoltre, riduce gli impatti legati alle manutenzioni e al fine vita. I cementi innovativi a basso contenuto di clinker, l’utilizzo di materie prime decarbonatate sono, invece, alcuni esempi del contributo alla riduzione degli impatti nella fase di costruzione degli edifici.

D. Che impatto ha il Pnrr?

R. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta esercitando un’influenza significativa sul settore delle costruzioni, in particolare nel comparto delle opere pubbliche, dove cemento e calcestruzzo sono protagonisti. Secondo le proiezioni di Euroconstruct, gli investimenti in nuove opere pubbliche dovrebbero crescere del 17,2% nel 2024 e dell’8,8% nel 2025. Di fronte all’opportunità offerta dalle risorse del Pnrr, rimane fondamentale la tutela dell’industria italiana per non delegare ai Paesi extra-Ue la sicurezza delle infrastrutture nazionali.

Risponde VALERIA ERBA presidente ANIT

SEDE CENTRALE: via Lanzone 31, Milano

TEL: 02 89415126

MAIL: info@anit.it

SITO INTERNET: www.anit.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1984

PRESIDENTE: Valeria Erba

NUMERO ASSOCIATI 2024: 97 (aziende)

Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico

BISOGNA PUNTARE sulla direttiva Case green

Domanda. Quali sono le previsioni per il nuovo anno?

Risposta. Il 2024 è andato bene grazie agli strascichi positivi legati agli incentivi, che ci hanno permesso di chiudere i cantieri ancora aperti. Per il 2025 non abbiamo previsioni rosee: la legge di bilancio ha cancellato gli incentivi sulla riqualificazione energetica. Rimaniamo comunque fiduciosi: le nostre sono aziende ben strutturate e produttive, e continueranno a lavorare seppur con una flessione in negativo. D. Quali sono le vostre principali sfide?

R. La direttiva europea sull’efficientamento energetico richiede una riqualificazione pesante del patrimonio italiano, già vetusto: il Governo in questo dovrà agire, magari predisponendo un piano di ristrutturazione e indicando le corrette pratiche da seguire. Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha presentato un rapporto in cui sottolinea i vantaggi (economici e sociali) di una corretta riqualificazione totale, che sarebbe da raggiungere al più presto. Questa sì che è una grande sfida. Un altro tema, per le aziende, è la sostenibilità ambientale nell’utilizzo di materiali, soluzioni e processi non impattanti. Dovremo fare i conti con meno incentivi, spingere per la filosofia della riqualificazione e del benessere abitativo seppur con meno denaro a disposizione.

D. Su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Il recepimento della direttiva europea e la definizione di un piano di riqualificazione degli edifici adeguato e sostenibile. Noi, come associazione, abbiamo organizzato diverse riunioni con i protagonisti del settore e stilato un documento di 29 punti fra proposte e richieste al Governo, tra cui l’istituzione di un tavolo associativo per discutere della normativa Epbd. Vogliamo inoltre un piano di

riqualificazione adeguato, chiaro e sostenibile con degli incentivi adatti alle esigenze.

D. Il superbonus si è esaurito. Ora quale tipo di incentivo vorreste?

R. Già l’anno scorso avevamo presentato una proposta di revisione degli incentivi: togliere sì il superbonus, ma lasciare quelli che conosciamo, fra questi l’ecobonus, con una percentuale tra il 65% e l’80%, che tiene in considerazione la riduzione dei consumi. Non possiamo prevedere solo la decarbonizzazione, ma nemmeno la totale elettrificazione. Abbiamo presentato al Governo delle proposte tecniche sulle quali speriamo di lavorare con l’ottenimento di incentivi più equilibrati, insieme a fondi certi per la riqualificazione, un quadro più strutturato e una proposta elaborata che tenga conto di tutto, ma a lungo termine.

D. Come raggiungere l’obiettivo della direttiva Case Green?

R. È sicuramente una sfida complessa: la direttiva chiede che tutti gli edifici arrivino a zero emissioni entro il 2050. Ci dovranno essere delle misure di sostegno a livello economico specialmente per quelle famiglie con redditi medio bassi, in primis. Poi, una strategia che siamo convinti possa funzionare è l’istituzione del passaporto degli edifici: quelli da ristrutturare sono mappati e schedati in un documento messo poi a disposizione di tutte le aziende, accedendo al catasto, così da poter programmare step e lavori. Vorremmo istituire un tavolo di confronto per parlarne.

D. Il Pnrr che impatto sta avendo nel vostro settore?

R. Gli interventi proposti nel nostro settore non sono tantissimi: abbiamo utilizzato meno della metà dei soldi stanziati. Non sta avendo quindi un forte impatto ma penso che sia necessario rilanciarlo di più, per ottenere quanti più benefici possibili.

Isolmant IsolTile, l’alleato perfetto per il sistema pavimento

#essereisolmant

Isolmant IsolTIle è la soluzione più versatile e completa per l’isolamento del pavimento. Un concentrato di tecnologia in soli 2 mm di spessore, può essere posato sia al di sotto

di massetti sottili (con spessore inferiore ai 3 cm) che sotto finiture incollate, sia ceramica che parquet. Garantisce il massimo comfort acustico ed è compatibile, in tutte

le sue applicazioni, con i sistemi di riscaldamento a pavimento.

Disponibile in tre versioni, soddisfa tutte le esigenze di cantiere, per un mondo di comfort acustico.

isolmant.it sistemapavimento.it isolmant4you.it isolspace.it

Seguici su

SCOPRI subito le tre versioni di IsolTile

Risponde

UN RUOLO CENTRALE per il cappotto CORTEXA

SITO INTERNET: www.cortexa.it

ANNO DI FONDAZIONE: 2007

PRESIDENTE: Stefano Deri

NUMERO ASSOCIATI 2024: 19 marchi nella categoria soci, produttori di Sistemi a Cappotto 8 marchi nella categoria Main Partner, produttori di componenti del Sistema a Cappotto

4 partner tecnici, associazioni con finalità sinergiche a quelle di Cortexa

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le previsioni per il prossimo anno?

Risposta. Durante il biennio 2022-2023 il mercato del Sistema a Cappotto è cresciuto molto, anche grazie agli incentivi fiscali. In base ai dati della nostra associazione europea di riferimento, Eae, nel 2023 l’Italia, con circa 60 milioni di metri quadri di cappotto, rappresentava il mercato più grande in Europa. Per il 2024, come per il 2025, senza la previsione di una programmazione di lungo termine per realizzare il piano ambizioso previsto dalla

direttiva europea Case Green, stimiamo una decrescita del mercato del 30% per anno.

D. Quali sono le principali sfide?

R. Tra le principali sfide della nostra epoca rientrano: i cambiamenti climatici, tra cui le manifestazioni climatiche violente con impatto sul costruito, che richiedono un intervento immediato; dipendenza e povertà energetica (secondo l’Oipe nel 2022 erano oltre 2 milioni le famiglie italiane in povertà energetica, pari al 7,7% del totale delle famiglie); le emissioni di gas serra (il settore abitativo europeo è responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni).

A fronte di questa situazione, è fondamentale mettere mano al patrimonio immobiliare esistente e vetusto e affrontare secondo nuovi criteri le nuove costruzioni. Come Cortexa promuoviamo la riqualificazione integrata del parco immobiliare italiano per migliorare l’efficienza energetica e garantire abitazioni sicure e salubri a tutti i cittadini.

D. Su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Dal sondaggio realizzato dal Centro Studi Cortexa, rivolto a 700 progettisti italiani, è emerso un cambiamento profondo e positivo nella percezione del ruolo della qualità dei sistemi da costruzione, della loro corretta progettazione e posa in opera. I progettisti chiedono certificazioni ufficiali dei sistemi e imprese dalle competenze certificate. Per questo motivo, auspichiamo che il Governo determini dei criteri di qualità nell’erogazione degli incentivi a garanzia di un utilizzo oculato ed efficace delle risorse.

D. Dopo il superbonus che cosa vorreste?

R. Con la fine del superbonus, non possiamo aspettarci che la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi della direttiva europea Case Green siano a carico dei privati cittadini, soprattutto dei meno abbienti. È necessario quindi prevedere un piano di sviluppo e di incentivazione chiaro, per la stesura del quale ci mettiamo a completa disposizione con

Eccellenza nel Sistema a Cappotto

le nostre competenze. È necessario sviluppare un sistema di incentivazione e finanza agevolata con programmazione a lungo termine (2030/332050) che non necessariamente dovrà impattare su debito o deficit. Ricordiamo, per esempio, che esistono i certificati bianchi (anche denominati Titoli di Efficienza Energetica) e il Conto Termico. Entrambi hanno la caratteristica di essere automaticamente finanziati grazie a un prelievo sulle bollette energetiche (pertanto non impattano né sul debito, né sul deficit), incentivano anche interventi di riqualificazione energetica, ma non di tipo profondo. Con i dovuti aggiustamenti rispetto al loro attuale utilizzo, questi strumenti potrebbero diventare lo strumento ideale per incentivare, da soli o abbinati alle detrazioni fiscali, le riqualificazioni profonde. D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. Come Cortexa sosteniamo la realizzazione di interventi di riqualificazione integrata per raggiungere gli obiettivi della direttiva europea Case Green, intervenendo in primo luogo sulla coibentazione dell’involucro edilizio, affinché quest’ultimo non sprechi più energia: l’unica energia veramente sostenibile è infatti quella riSparmiata. Inoltre, fin dal 2007, ci impegniamo a sostenere interventi efficaci e duraturi con il Sistema a Cappotto che rispecchino tre rigorosi criteri di qualità: sistema fornito come kit da un unico produttore, dotato di Eta e marcatura Ce, progettato e posato a regola d’arte. Oltre a ciò, dedichiamo le nostre attività a informare e formare non solo gli operatori della filiera edile, ma anche i privati cittadini per diffondere un modo di costruire di qualità e più sostenibile.

D. Il Pnrr che impatto ha per il vostro settore?

R. Allo stato attuale l’incremento della domanda generata dal Pnrr nell’ambito dell’efficienza energetica in edilizia non è ancora percepibile, ma potrebbe esserlo in un lasso di tempo più lungo.

Risparmiare energia senza cambiare il divano

STIFERITE

RP isolante in cartongesso e schiuma polyiso per isolare dall’interno senza rinunciare a spazi preziosi

STIFERITE RP

massima efficacia isolante: λD = 0,022 W/mK

STIFERITE RP

schermo al vapore integrato

STIFERITE RP idoneo all’incollaggio

Certificazioni Aziendali

ISO 9001 Sistema Qualità

ISO 45001 Salute e sicurezza dei lavoratori

ISO 14001 Sistema di gestione ambientale

Per informazioni

Tecniche e Commerciali: www.stiferite.com numero verde 800-840012

Risponde ALESSANDRO AUGELLO presidente AIPE

SEDE CENTRALE: Via Giovanni da Procida, 11 20149 Milano (MI)

TEL: 02 33606529

MAIL: aipe@epsass.it

SITO INTERNET:  www.aipe.biz

ANNO DI FONDAZIONE: 1984

PRESIDENTE: Alessandro Augello

NUMERO ASSOCIATI 2024: 72

PREVISIONE CHIUSURA 2024: 140145mila tonnellate di produzione di EPS

PUNTARE TUTTO sulla riqualificazione

ci attendiamo di raggiungere 140-145 mila tonnellate per il 2024. Il dato non ci sorprende, perché il settore viene da anni di boom, derivante dalle agevolazioni fiscali in edilizia. Inoltre, i tassi di interesse ancora a un livello elevato hanno rallentato il mercato del nuovo. Nonostante ciò, guardiamo con fiducia al 2025: a livello macro si prevede un leggero recupero dell’economia italiana e un calo dei tassi d’interesse. Fattori che sosterranno la costruzione di nuovi edifici e abitazioni che richiederanno l’impiego di materiale isolante, in misura ancora maggiore rispetto alle riqualificazioni.

D. Quali sono le principali sfide all’orizzonte?

R. Direi soprattutto la sostenibilità, su cui siamo però impegnati da tempo. Abbiamo avviato importanti progetti per sostenere la raccolta e il riciclo dell’Eps, anche attraverso collaborazioni virtuose che coinvolgono partner istituzionali come Corepla e Legambiente. Il materiale raccolto e poi riciclato, ricordo che l’Eps è riciclabile al 100% e infinite volte, viene reimmesso nel ciclo produttivo per realizzare nuovi manufatti, tra cui anche i pannelli isolanti, che rispettano così il quantitativo di impiego di materia da riciclo previsto dai Cam edilizia.

D. Quali sono i principali interventi su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

Associazione Italiana Polistirene ESpanso

D. Il superbonus ha esaurito tutto il suo potenziale, e ora?

R. L’efficienza energetica degli edifici deve essere prioritaria per il nostro Paese, per generare significativi riSparmi in bolletta, migliorare il comfort abitativo e accelerare la transizione green del patrimonio edilizio, con l’auspicio che gli incentivi definiti per il 2025 vengano rivisti e incrementati nel prossimo futuro per poter sostenere un settore così importante.

D. Direttiva Case Green: come fare per raggiungere l’obiettivo?

R. Continuare a sostenere la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio è fondamentale per raggiungere gli obiettivi della direttiva Epbd, che stimolerà le richieste di isolanti termici a elevate prestazioni, quali l’Eps. Il nostro materiale, per le sue caratteristiche tecniche e ambientali (è composto al 98% di aria), è perfettamente coerente con quanto richiesto dalla direttiva e ha già dimostrato di essere indispensabile per migliorare le performance energetiche degli edifici, riducendone i consumi energetici e le emissioni di CO2. Un contributo che potrà crescere solo se sostenuto da adeguati incentivi fiscali alle ristrutturazioni.

D. E il Pnrr che impatto sta avendo?

Domanda. Com’è andato il 2024 per il vostro settore di riferimento?

Risposta. Ci aspettiamo di chiudere il 2024 in leggera contrazione dei volumi, con l’edilizia che rimane il comparto principale, pur in riallineamento sullo storico e l’imballaggio che mostra segnali di recupero rispetto all’anno precedente. Non disponiamo ancora dei dati consolidati, ma basandoci sul 2023, che ha registrato 155 mila tonnellate di Eps,

R. Auspichiamo che Governo e istituzioni tengano presente che la riqualificazione edilizia è un tema sociale e che efficienza energetica, così come sostenibilità e sicurezza, vengano considerati come un’opportunità di sviluppo e di miglioramento per il Paese e le famiglie. Per questo Aipe è tra i 25 soggetti firmatari del documento «Un patrimonio da salvare», con cui è stato richiesto alle istituzioni di promuovere una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia attraverso provvedimenti di incentivazione, tavoli tecnici e condivisione delle analisi sullo stato del patrimonio edilizio.

R. Per le sue caratteristiche, ma soprattutto per l’elevato potere isolante, il polistirene eSpanso trova largo impiego negli interventi del Pnrr relativi all’efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici, in particolare quelli pubblici, come le scuole, e all’obiettivo di trasformare il parco edilizio nazionale in edifici a energia quasi zero. Già l’impatto è positivo e ritengo che questa tendenza non si arresterà: gli isolanti Eps sono indispensabili per migliorare l’isolamento termico degli edifici, nuovi o già esistenti.

L’EPS IN CLASSE B

FIREBLOCK rappresenta un’innovazione nel mondo della coibentazione termica: garantisce le eccellenti caratteristiche isolanti dell’EPS senza temere l’azione del fuoco.

L’UNICO PANNELLO IN POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO CON CLASSE DI REAZIONE AL FUOCO B.

FIREBLOCK può essere utilizzato anche per realizzare un sistema pendenzato: in questo modo si sfruttano sia i vantaggi derivanti dalla conformazione in pendenza, sia quelli relativi alla reazione al fuoco, che permettono di usare il sistema anche sotto pannelli fotovoltaici.

elleesse.com

AVISA

Risponde GIANNI

presidente Gruppo pitture e vernici di FEDERCHIMICA-AVISA

SEDE DI MILANO: Via Giovanni da Procida, 11 - 20149 Milano

TELEFONO: 02 34565256

MAIL: avisa@federchimica.it

PRESIDENTE: Gianni Martinetti

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le previsioni per il 2025? Risposta. Nel 2024 l’industria dei prodotti vernicianti per edilizia ha registrato, come da previsioni, una frenata rispetto al 2023. Nella prima parte dell’anno le performance dei prodotti vernicianti del settore edilizia, pur negative, hanno potuto ancora beneficiare della coda delle incentivazioni fiscali. Nella seconda parte il calo è stato più marcato. L’attuale dinamica dell’edilizia nazionale è frutto

Associazione nazionale imprese produttrici di adesivi e sigillanti, inchiostri da stampa, pitture e vernici

SVILUPPO SOSTENIBILE con misure di sostegno stabili

in realtà di una doppia tensione: da un lato la forte caduta della riqualificazione edilizia, per la conclusione degli strumenti straordinari di agevolazione fiscale, dall’altro l’ingresso in fase realizzativa di una importante quantità di opere pubbliche legate al Pnrr. Ma la crescita di quest’ultime non è però in grado di compensare la caduta della riqualificazione. Complessivamente, il fatturato dei prodotti vernicianti per edilizia 2024 in Italia ha registrato un arretramento di circa il 10% rispetto al 2023. Per il 2025 resta un forte clima di incertezza legato al più generale preoccupante scenario economico caratterizzato da una economia nazionale ed europea debole.

D. Quali le principali sfide che vi attendono?

R. Forte, fortissima è stata in questi ultimi anni l’accelerazione legislativa europea spinta dal Green Deal, l’ambizioso programma dell’Europa per la lotta al cambiamento climatico, che ha comportato e che comporta un impegno sempre più intenso per le nostre imprese che devono trovare nuove soluzioni per la formulazione dei propri prodotti. Pensi che solo in tema di etichettatura, per tenere conto degli aggiornamenti normativi, negli ultimi tre anni abbiamo dovuto rivedere tre volte le frasi di sicurezza delle nostre etichette prodotti. Proprio per questo, attraverso Federchimica, abbiamo sottoscritto insieme a oltre 1.200 imprese e associazioni europee “l’Industrial Deal”, perché non ci può essere sostenibilità ambientale senza sostenibilità industriale. Lo sviluppo sostenibile è una delle sfide e dei driver della nostra epoca e vede il nostro settore altamente impegnato: dovremo pensare sempre più alle nostre imprese come modelli organizzativi più sostenibili e prevedere strategie di certificazione

di processi e prodotti.

D. Quindi, su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Il nostro settore avrebbe bisogno di un quadro di misure di sostegno non provvisorie ma strutturali e certe, per consentire di definire e orientare il nostro impegno e i nostri investimenti. Proprio per questo abbiamo sottoscritto con oltre trenta associazioni della filiera il documento “Un patrimonio da salvare”: consumatori e filiera dell’edilizia uniti per chiedere alle autorità nazionali strumenti di sostegno alla riqualificazione edilizia.

D. Ma il superbonus ha esaurito tutto il suo potenziale. E ora?

R. L’agevolazione fiscale del 110% ha esaurito la sua spinta ma ha interessato solo il 4% del totale degli immobili ad uso abitativo presenti nel Paese: potenzialmente, quindi, la riqualificazione edilizia è una opportunità di sviluppo ancora completamente intatta.

D. La direttiva Case Green può raggiungere l’obiettivo?

R. La Direttiva Energy performance of building directive (Epbd), nata con la mission di riqualificare il parco immobiliare dell’Ue e migliorarne l’efficienza energetica, ha obiettivi ambiziosi: potrà certamente essere uno sprone al nostro settore perché dovrà stimolare la definizione di un Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici ed un quadro di misure di stimolo e accompagnamento.

D. Il Pnrr ha un impatto nel vostro settore?

R. Il Pnrr può sicuramente dare nuova vitalità al settore, anche se è piuttosto interessante solo per lavori di medie e grandi dimensioni, strutturali e pubblici. Per noi può essere un tema di sviluppo focalizzandoci con le aziende ed essendo presenti in diverse aree territoriali.

Associazione

Nazionale Poliuretano Espanso rigido

Risponde MASSIMILIANO STIMAMIGLIO presidente ANPE

SEDE CENTRALE: Corso Andrea

Palladio 155- 36100 Vicenza

TEL: 0444 327206

MAIL: info@poliuretano.it

SITO INTERNET: www.poliuretano.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1988

PRESIDENTE: Massimiliano Stimamiglio

NUMERO ASSOCIATI 2024: 24

NUMERO ADDETTI 2024: 3

Domanda. Com’è andato il 2024? Risposta. Nell’anno in corso il mercato dell’isolamento termico ha registrato una leggera contrazione. Un andamento largamente prevedibile e determinato, in gran parte, dalla chiusura dei cantieri agevolati dal superbonus e dal calo degli investimenti privati negli interventi di manutenzione straordinaria. Il recente rapporto presentato da Cresme stima che il settore delle manutenzioni straordinarie abbia subito un calo del 10% rispetto al 2023 con una perdita superiore ai 18 miliardi. Considerando questi

ADOTTARE IL PRINCIPIO Energy Efficiency First

dati sconfortanti il comparto degli isolanti termici in poliuretano è andato un po’ meglio: se sono calate le tipologie produttive destinate alle applicazioni a cappotto, sono invece cresciute quelle destinate alle coperture commerciali e industriali. In questo settore, meno influenzato dalle politiche incentivanti, gli isolanti poliuretanici detengono una quota significativa del mercato grazie alle loro prestazioni e alla compatibilità sia con i materiali e le metodologie applicative dei sistemi impermeabilizzanti, sia con l’esigenza di utilizzare le superfici di copertura per posizionare impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Non ci aspettiamo per i primi mesi del 2025 uno stravolgimento del contesto attuale, ma forse qualche segnale di ripresa potrebbe concretizzarsi nella seconda parte dell’anno se, come sarebbe opportuno, verrà definito il piano di ristrutturazione nazionale previsto dalla roadmap della direttiva Europea Epbd 4.

D. Quali sono le sfide che si prospettano?

R. Per le industrie produttrici di poliuretano eSpanso rigido i temi principali sui quali si concentra l’attività di ricerca e sperimentazione, sono quelli dell’efficienza prestazionale, della sostenibilità, della sicurezza e dello sviluppo di soluzioni applicative in grado di migliorare e velocizzare le operazioni di messa in opera. Crediamo che la maggiore disponibilità di soluzioni offsite e di prodotti preassemblati industrialmente possa rappresentare un importante fattore di crescita quantitativa e qualitativa per l’intero settore.

D. Quali sono i focus su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Anche volendo sottacere l’importanza dell’impatto ambientale del costruito durante tutte le sue fasi di vita, è importante ricordare che un patrimonio edilizio energeticamente

efficiente consentirebbe di ridurre la dipendenza energetica e di migliorare le condizioni economiche e sociali del nostro Paese. Siamo inoltre convinti che l’efficienza energetica degli edifici non potrà mai prescindere dalla qualità dell’involucro e che ci si dovrebbe concentrare prima di tutto su interventi capaci di limitare le dispersioni termiche. Il principio europeo Energy Efficiency First dovrebbe quindi guidare le scelte future.

D. Quali incentivi dopo il superbonus?

R. Le scelte dovranno inevitabilmente essere compatibili con i vincoli di bilancio del Paese, ma l’esperienza del superbonus potrebbe servire a individuare e modulare al meglio le leve capaci di attivare gli investimenti privati. Lo sconto in fattura e la cessione del credito potrebbero essere mantenuti prevedendo percentuali di detrazione diverse in funzione del livello di inefficienza dell’edificio e definendo percorsi agevolati per l’efficientamento dei condomini.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. Va definito il quadro di riferimento del settore basato più sui consumi effettivi che sulle classi energetiche attribuite. Il sistema di classificazione italiana, che si fonda sul confronto con un edificio di riferimento e che non considera i consumi di energia rinnovabile, è poco traSparente ed è lontano dal principio Energy Efficiency First. Un’analisi dei consumi reali permetterebbe di individuare gli edifici più energivori e stabilire le priorità degli interventi.

D. Qual è l’impatto del Pnrr?

R. Al di là degli importanti obiettivi raggiunti con il superbonus, per il momento la crescita del settore pubblico è ancora modesta. Per molte delle opere finanziate sono previste gare di appalto, solo in parte concluse, e quindi le ricadute sul mercato si vedranno anche nei prossimi anni. Cerchiamo di essere fiduciosi!

Risponde FABIO MONTAGNOLI presidente PILE

SEDE CENTRALE: Via Sandro Pertini 1021010 Arsago Seprio (Varese) TEL: 033 1768951

MAIL: segreteria@associazionepile.org

SITO INTERNET: www.associazionepile. org

ANNO DI FONDAZIONE: 1993 PRESIDENTE: Fabio Montagnoli

NUMERO ASSOCIATI 2024: 55 (in aumento)

NUMERO ADDETTI  (ASSOCIAZIONE) 2024: 8

Associazione Produttori e Installatori di Lattoneria Edile

IL BONUS? NE BASTA uno al 36%

Domanda. Com’è andato il 2024 per il vostro settore di riferimento e quali sono le previsioni per il prossimo anno?

Risposta. Il 2024 è stato un anno molto positivo dal punto di vista lavorativo, anche con l’effetto calante del superbonus: siamo sempre pieni di prenotazioni e di lavori. Per il 2025 abbiamo molto lavoro in calendario, speriamo di continuare all’insegna della crescita.

D. Quali sono le prossime sfide?

R. La sfida principale per il nostro settore è trovare manodopera qualificata, ma anche da qualificare. Una crisi che tocca tutti i settori: noi siamo aperti a insegnare a tutti.

D. Quali sono le principali azioni che dovrebbe far il Governo?

R. A mio parere l’introduzione del 36% come detrazione fiscale, a patto che rimangano 96 mila euro come limite di spesa. I bonus fiscali hanno fatto bene sotto certi aspetti, meno per altri, perché si sono verificati episodi anche gravi di evasione. Se si vuole continuare con questa linea ben venga, o al massimo, che la spesa detraibile rimanga questa.

D. Dopo il superbonus?

R. Fortunatamente ha esaurito tutto il suo potenziale: ha fatto danni e ha creato anche diverse problematiche. Non vorremmo nessun altro nuovo bonus, bastano quelli che ci sono al 50% oppure al 65% massimo.

D. E per la direttiva Case Green: come si fa?

R. Nel nostro settore siamo già a buon punto, rispetto a Germania, Francia o altri paesi. Il tetto in metallo è una soluzione green di per sé, poiché comporta diverse operazioni precedenti sostenibili. Abbiamo molti lavori pronti a partire, dobbiamo solo operare.

D. Che impatto ha il Pnrr nel vostro settore?

R. Ci sono tantissimi lavori nel nostro settore che sono pronti a partire nell’ambito degli edifici pubblici, scuole, asili e molto altro. Abbiamo inviti quotidiani per gare di appalto. Dal nostro punto di vista sta avendo un impatto estremamente positivo, specialmente nel nostro settore e abbiamo molto da fare, tuttavia dobbiamo prestare attenzione, sempre e comunque, valutando attentamente tutte le opportunità.

LASTRE SOLAI COPERTURE RIVESTIMENTI

Produzione e vendita di coperture metalliche, lamiere grecate per coperture, lastre solaio, pannelli coibentati per rivestimenti e coperture, pannelli curvi coibentati e pannelli in lana di roccia.

Per informazioni visita www.unimetal.net

LA PIÙ AMPIA E COMPLETA GAMMA
PROFILI LASTRE SOLAI
PROFILI LASTRE GRECATE

Associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termiciFederata Anima Confindustria

RECEPIRE LA DIRETTIVA Case green ASSOTERMICA

SEDE CENTRALE: via Scarsellini 11/13,20161 Milano

TEL: 02 45418500

MAIL: assotermica@anima.it

SITO INTERNET: www.assotermica.it

ANNO DI FONDAZIONE:

PRESIDENTE: Giuseppe Lorubio

NUMERO ASSOCIATI 2024: 68

NUMERO ADDETTI  (ASSOCIAZIONE) 2024: 11mila

Domanda. Quali sono le previsioni per il nuovo anno?

Risposta. Il 2024 è stato un anno complicato: il settore delle caldaie a condensazione ha tenuto rispetto ad altri segmenti che rappresentiamo come Assotermica, dove abbiamo visto che tutti i generatori, quali pompe di calore a gas, ibridi e solare termico, sono andati male. È chiaro che è dovuto a quello che è accaduto in questi anni, dove c’è stata una richiesta altamente incentivata e che poi è andata scemando una volta terminati i bonus. Facciamo statistiche, non previsioni: tuttavia, credo che per il prossimo anno, anche vedendo il risultato della legge di Bilancio, il settore risentirà di un ribasso in maniera decisiva.

D. Quali sono le principali sfide per voi?

R. Una delle sfide principali sarà quella di rimettere al centro la neutralità tecnologica e, ovviamente, di applicarla. Veniamo da una legislatura comunitaria nella quale si è cercato di avere linee guida per il 2030 per avere più chiarezza sulla sostenibilità e su come applicarla, cosa che tutti vogliamo. Tuttavia, abbiamo scoperto dalle recenti normative che dal 2024 non è più possibile contabilizzare il riSparmio ottenuto da gas su gas, per esempio attraverso la sostituzione della caldaia a gas con un modello più efficiente a condensazione. Paradossale, ma è una questione che vorremmo chiarire. La seconda sfida sarà quella di lavorare sinergicamente all’interno della filiera, in particolar modo con installatori e progettisti, poiché i sistemi ibridi e complessi devono essere ben comunicati all’utente finale.

D. Che dovrebbe fare il Governo?

R. Come sistema-paese dobbiamo recepire le direttive per il taglio delle emissioni. Dobbiamo auspicare di adottare il principio di apertura tecnologica per la transizione. La conversione è già iniziata con un percorso di trasposizione

della direttiva di efficienza energetica ed energia rinnovabile in Italia, ma noi stiamo attuando degli emendamenti per rettificare alcune cose che non vanno. I gas rinnovabili sono di grande interesse, soprattutto il biometano, ma anche l’idrogeno. Noi vorremmo provare ad allargare i partenariati e avere quante più istituzioni e centri di ricerca a disposizione per lavorare, allargando le ricerche sul consumo di energia e avere valutazioni corrette e realistiche, lavorando con enti che hanno capacità migliori delle nostre.

D. Dopo il superbonus quale incentivo vorreste?

R. Non vogliamo bonus a pioggia, ma stabilità su tutta la linea e strumenti che funzionano. La bellezza del superbonus erano cessione del credito e sconto in fattura, ovviamente ora non funziona così. Vorremmo obiettivi facilmente raggiungibili e che possano arrivare anche ai meno abbienti, così da attuare un risanamento di tutto il patrimonio, non solo di alcuni. Vorremmo strumenti efficaci: per questo stiamo lavorando per rendere il conto termico quanto più praticabile e performante possibile, poiché al momento non è molto utilizzato.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva Case Green, per come è stata pblicata, senza la fretta di portare tutti gli edifici subito in una classe, è più calmierata. Tutte le nostre tecnologie possono contribuire e risolvere i problemi attuali, dobbiamo lavorare alacremente con gli organi tecnici e politici per dare dignità ai nostri obiettivi.

D. Il Pnrr che impatto ha?

R. Tocca poco il nostro settore, anche se esistono fondi dedicati all’efficienza energetica della pubblica amministrazione, ma ci sono dei dinieghi sugli utilizzi delle caldaie. Sulle pompe di calore a gas, invece, ci sono molti dubbi da chiarire e sarà nostro compito farlo.

Sistema radiante FIVPav Scaldasalviette Canaletto E e Figuresse

Risparmio energetico

grazie al sistema FIVPav e agli scaldasalviette elettrici Canaletto E e Figuresse

La riduzione dei consumi di energia degli edifici è un obiettivo inderogabile per preservare il nostro pianeta. Ciò è possibile migliorando l’efficienza del sistema involucro-impianti, adottando sistemi radianti a bassa temperatura e radiatori elettrici a basso consumo.

Grazie al sistema FIVPav abbinato ad una pompa di calore e agli scaldasalviette elettrici Canaletto E e Figuresse abbinati ad un eventuale impianto fotovoltaico, si ottengono consumi energetici notevolmente ridotti.

ASSOBETON

Risponde ALBERTO TRUZZI presidente ASSOBETON

SEDE CENTRALE: Alberto Riva Villasanta

3 - 20145 Milano

TELEFONO: 02 70100168

MAIL: info@assobeton.it

SITO INTERNET: www.assobeton.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1956

PRESIDENTE: Alberto Truzzi

Associazione Nazionale

Industrie Manufatti Cementizi

SOSTENIBILITÀ e norme più semplici

Domanda. Qual è il bilancio del 2024? Risposta. Nel 2024, il nostro settore ha registrato un andamento positivo, grazie agli effetti ancora tangibili del periodo post-covid. Sebbene ci siano stati alcuni segnali di rallentamento economico, dovuti in parte agli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il mercato è rimasto attivo e ha visto una certa continuità della domanda. Molte aziende hanno continuato a beneficiare della stabilizzazione dopo la pandemia, sebbene lo scenario economico globale abbia influito in modo contrastante sulle previsioni di crescita. Per il 2025 la situazione appare incerta. Sebbene gli ordinativi a fine anno siano ancora di buon livello, la volatilità economica e gli effetti a lungo termine degli investimenti legati al Pnrr potrebbero influenzare l’andamento del mercato. Ci aspettiamo che la crescita possa rallentare, soprattutto a causa di fattori esterni come l’andamento flettente della produzione industriale, l’incertezza legata all’applicazione del Green Deal, i possibili dazi da parte di Trump e l’instabilità geopolitica. Tuttavia, investimenti lungimiranti e riforme razionali potrebbero assicurare opportunità anche a medio termine.

D. Quali sono le principali sfide?

R. Le sfide per il nostro settore sono molteplici e complesse. Innanzitutto, l’adeguamento ai dettami di sostenibilità che si fanno sempre più stringenti e per i quali è necessario ripensare sia le strategie di prodotto-servizio, sia la rilevazione/ reportistica delle emissioni. Assobeton ha provveduto a impostare un percorso, che raggiungerà l’obiettivo a breve, costruendo un Lca tool, che permetterà agli associati che hanno partecipato al progetto di confezionare Epd certificati. Dovremo anche organizzarci per report di sostenibilità che sfocino poi in bilancio di sostenibilità che, nel medio termine, diventerà cogente anche per le Sme non quotate e già da ora interessa molto la nostra clientela più strutturata. Poi, ci sarà l’intro-

duzione del nuovo Regolamento dei prodotti da costruzione, in pubblicazione in questi giorni, che diventerà operativo a fine 2025 e su questa innovazione realizzeremo approfondimenti ed eventi divulgativi. Inoltre, ci sono gli abituali campi da monitorare, come l’antincendio, la sismica, la sicurezza negli appalti, i rinnovi contrattuali, che continueremo a presidiare anche con attività formative, di studio e sperimentali.

D. Su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Nel contesto attuale, ci sono diverse questioni cruciali su cui il Governo dovrebbe concentrarsi per garantire la crescita e la sostenibilità del settore edilizio. Una delle principali preoccupazioni è la riforma del sistema normativo, che deve essere semplificato e reso più chiaro. Le normative edilizie spesso risultano complesse e frammentate, creando difficoltà a imprese e professionisti del settore. È essenziale una maggiore certezza e uniformità nelle leggi, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e accelerare i processi autorizzativi, che troppo spesso rallentano la realizzazione dei progetti. Un altro aspetto fondamentale è il sostegno alla transizione verso la sostenibilità. Mentre la direttiva Case Green rappresenta un passo importante, è necessario che il Governo investa ulteriormente in incentivi per l’efficienza energetica e per promuovere il ricorso a tecnologie e soluzioni sostenibili. Il supporto alla ricerca e innovazione in questo campo, tramite fondi e agevolazioni, è cruciale. Inoltre, la questione delle infrastrutture merita grande attenzione. Molti territori soffrono della carenza di infrastrutture moderne e sicure. Investire nell’ampliamento delle reti infrastrutturali non solo migliora la qualità della vita, ma stimola anche l’economia e il settore edilizio. Le proposte che avanziamo includono una semplificazione fiscale e amministrativa per i progetti di ristrutturazione e costruzione, in modo da agevolare le imprese e i privati. Inoltre,

sarebbe importante creare un fondo nazionale per la rigenerazione urbana, che favorisca la riqualificazione delle aree urbane degradate, puntando sulla valorizzazione del patrimonio esistente, riducendo al contempo il consumo di suolo. Sarebbe utile anche un programma di formazione e aggiornamento per i professionisti del settore, che li prepari alle sfide future, soprattutto in ambito di sostenibilità e nuove tecnologie. Last but not least, riteniamo determinante che si riprenda una politica di incentivi a chi investe per produzioni industriali innovative e sostenibili.

D. Dopo il superbonus, quale incentivo sarebbe necessario?

R. Spesso si ritiene erroneamente che il nostro comparto sia direttamente interessato alle agevolazioni previste dal superbonus. Va quindi chiarito che la prefabbricazione in calcestruzzo, settore che concentra la propria produzione principalmente sulla realizzazione di nuove costruzioni e, solo in parte, sulla ristrutturazione, non ha tratto vantaggio dalle agevolazioni destinate al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti. Inoltre, il provvedimento ha raggiunto una parte molto limitata del patrimonio edilizio, circa il 4%, non ha coinvolto le fasce di reddito più basse e ha prodotto effetti collaterali negativi,

come speculazioni su materiali e servizi, quali isolanti per cappotti termici e ponteggi, e ha reso difficile la reperibilità di imprese, completamente assorbite dai lavori legati al superbonus. Infine, il costo elevato sostenuto dallo Stato ha sottratto molte risorse ad altri investimenti, anche più urgenti. Detto ciò, pensando alle salutari nuove agevolazioni, sarebbe, come già detto, determinante vedere incentivi che supportano progetti di edilizia industriale, commerciale e logistica sostenibile, con un focus sull’innovazione e sulla qualità delle nuove costruzioni. Inoltre, in linea generale, occorrerebbe pensare a politiche che stimolino il settore in modo equilibrato, evitando distorsioni eccessive nel mercato e indirizzando gli incentivi verso interventi che abbiano un impatto reale e duraturo.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva Case Green, che si inserisce nell’ambito delle politiche europee per la sostenibilità, rappresenta una sfida e un’opportunità importante per il nostro settore. L’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre le emissioni di Co2 è fondamentale, ma richiede un cambiamento profondo nell’approccio: sarebbe opportuno, nel caso delle costruzioni,

considerare le prestazioni finali dell’edificio nel suo complesso, anziché quelle dei singoli componenti. Il nostro comparto punta sulla ricerca per individuare materie prime performanti e sviluppare una tecnologia sempre più avanzata in grado di offrire soluzioni concretamente sostenibili, consentendoci di essere competitivi e conformi alle direttive. Nel caso la direttiva arrivasse a compimento pratico, diventerebbe inevitabile l’attivazione di finanziamenti statali, perché sarebbe insostenibile affidarsi solo ai privati.

D. Il Pnrr che impatto sta avendo nel vostro settore?

R. I plus della prefabbricazione fanno sì che le nostre soluzioni trovino un certo impiego nella realizzazione di opere inquadrate nel Pnrr. Un primo beneficio tangibile è la velocità con cui si possono realizzare progetti complessi, aspetto fondamentale in contesti nei quali è cruciale il rispetto delle tempistiche, come nel caso delle Olimpiadi 2026. L’efficienza derivante dall’utilizzo di soluzioni prefabbricate consente un netto miglioramento del rapporto tempi/costi, cui si aggiungono l’affidabilità e l’efficacia delle soluzioni che proponiamo. Certo, ci saremmo aspettati maggiori investimenti nelle reti infrastrutturali e nel consolidamento del settore produttivo.

NUOVO MINIDUMPER

TAURUS 700

Gruppo di potenza agevole grazie alle tre batterie intercambiabili e smontabili e al caricabatteria integrato a bordo.

6 velocità (3x2): tre velocità elettriche e due velocità idrauliche in base al tipo di lavoro da svolgere. Il display sulla consolle permette di controllare la percentuale di carica della batteria e i parametri principali della macchina.

Funzione “autoidle” di serie per riduzione dei consumi e maggiore autonomia.

UNICMI

Risponde MAURO DURAZZI presidente UNICMI

SEDE CENTRALE: Via San Giovanni

Battista De La Salle 4 - 20132 Milano

TEL: 02 3192061

MAIL: unicmi@unicmi.it

SITO INTERNET: www.unicmi.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1973  PRESIDENTE: Mauro Durazzi

NUMERO ASSOCIATI 2024: 300 NUMERO ADDETTI (ASSOCIAZIONE) 2023: 12

NUMERI AZIENDE 2023 (DIPENDENTI): 21.000

FATTURATO 2023: 9,5 miliardi

FATTURATO PRIMO SEMESTRE 2024: 4,2 miliardi

PREVISIONE CHIUSURA 2024: 9,8 miliardi

Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni

Metalliche dell’Involucro dei Serramenti

UN’AZIONE PER ATTUARE la direttiva Case green

Domanda. Com’è andato il 2024 per il vostro settore di riferimento e quali sono le previsioni per il prossimo anno? Risposta. Nel 2024 il settore delle costruzioni ha subito una lieve contrazione generata dal ridimensionamento del mercato della ristrutturazione residenziale, bilanciata dalla buona tenuta delle costruzioni non residenziali e dalla crescita del comparto infrastrutture finanziate con il Pnrr. Per il settore dei serramenti si prevede una contrazione nel comparto residenziale bilanciata da una crescita nel terziario avanzato sia per le finestre, sia per le facciate. I serramenti di alluminio consolideranno le quote di mercato che saranno solo parzialmente intaccate dalla contrazione del recupero residenziale. I comparti legati alle infrastrutture, come le barriere e le carpenterie, cresceranno sotto la spinta degli investimenti infrastrutturali. D. Quali sono le sfide che si prospettano?

R. Per tutti i comparti industriali rappresentati da Unicmi la principale sfida sarà la valorizzazione e la comunicazione della sostenibilità dei nostri prodotti e delle nostre imprese. Parto da un presupposto: recentemente Unicmi, insieme ai propri soci produttori di sistemi per serramenti, ha svolto attraverso Target Research una accurata indagine sul mercato dei serramenti in Italia e fra le centinaia di argomenti trattati mi ha colpito la quasi totale ignoranza sul tema della sostenibilità da parte dell’utente finale. Se le imprese di costruzione e i progettisti hanno abbastanza chiaro che sulla sostenibilità si giocherà il mercato dei prossimi anni, fra i consumatori italiani è un argomento ancora tabù. Ci sarà tanto da lavorare in questo senso e i nostri prodotti, dalla filiera industriale del serramento in alluminio alla carpenteria in

acciaio, dai pannelli alle barriere stradali, dai ponteggi alle facciate continue, sono pronti a questa sfida.

D. Su che cosa dovrebbe concentrare il Governo?

R. Tramontata la stagione dei bonus, crediamo che sia importante avviare un confronto con il Governo su un tema importantissimo: nei grandi centri urbani molte imprese faticano a reperire manodopera (anche qualificata) perché i lavoratori non riescono a pagare affitti costosissimi proposti dal mercato. Pensiamo alla sola Milano che in un anno ha perso 15 mila residenti, la maggioranza di questi erano classe media. Se da anni in Italia non si costruiscono più case popolari, altrettanto disastrosi sono i numeri del social-housing e di nuove abitazioni per la classe media.

Unicmi guarda con interesse e favore a tutte le iniziative che potranno essere messe in campo su questa problematica: il partenariato pubblico-privato, il piano casa proposto da Confindustria, le singole iniziative locali. Di certo il Governo non potrà continuare a ignorare questa particolarità italiana ma, anzi, dovrà fornire strumenti legislativi nuovi, semplificazioni nei permessi a costruire, coordinamento fra grandi aree metropolitane, regioni, stato centrale, ricerca di fondi europei. D. Dopo il superbonus quale incentivo occorre?

R. Gli incentivi fiscali, non penso solo al superbonus, ma soprattutto ai bonus minori, hanno giocato sicuramente un ruolo positivo sia nella diffusione della cultura della riqualificazione energetica delle abitazioni attraverso l’installazione di prodotti performanti, sia concretamente nei numeri dei fatturati di molte aziende. Ma hanno anche prodotto effetti negativi, penso al boom delle importa-

zioni di serramenti dall’estero per rispondere a una domanda che non si poteva soddisfare dalla produzione nazionale, oppure alla scarsa valorizzazione della posa in opera e dei servizi post vendita in una domanda tutta concentrata sul quasi gratis. Forse è l’ora di un cambio di paradigma: incentivare l’offerta e non più la domanda. Ovvero mettere in campo strumenti che incentivino la crescita qualitativa delle imprese e dei suoi processi.

D. La direttiva Case Green può raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva Case Green, molto citata ma, ahimè poco letta, rappresenterà sicuramente un cambio di passo rispetto alla riqualificazione energetica degli edifici. Lo sarà con la forza del mercato. Infatti, se prendiamo per buoni i dati che affermano che grazie al

superbonus è stato riqualificato il 4% delle abitazioni italiane con una spesa per lo Stato di 123 miliardi, beh, ne desumiamo che con lo stesso meccanismo di incentivi ristrutturare almeno un terzo degli immobili italiani rappresenterebbe per lo Stato una spesa non affrontabile e anche un po’ immorale: oltre mille miliardi, l’equivalente di 25 leggi di Bilancio… Dicevo la forza del mercato, mi spiego meglio: la maggioranza dei proprietari di casa si troverà infatti di fronte a un dilemma: veder deprezzate o financo invedibili le proprie unità immobiliari o investire nella loro riqualificazione rendendole appetibili sul mercato? Poi, certo, come previsto dalla direttiva i singoli Stati potranno, o meglio, dovranno mettere in campo strumenti efficaci per supportare i soggetti deboli e le famiglie a basso

reddito, ovvero non più incentivi a pioggia, bensì interventi finanziari concentrati laddove è necessario supportare una riqualificazione energetica altrimenti irraggiungibile con le sole forze di questa fascia di popolazione.

D. Che impatto sta avendo il Pnrr?

R. Le ricadute sugli investimenti e la messa a terra di cantieri per la costruzione o l’aumento di capacità delle infrastrutture italiane credo siano evidenti a chiunque viaggi per il Paese, più difficoltosa è stata la realizzazione di quelle migliaia di progetti, penso a scuole, ospedali, edifici pubblici dove la stazione appaltante (provveditorati, Asl, comuni) ha faticato nella messa a terra. Il 2025 e il 2026 saranno anni decisivi. E ho fiducia.

Risponde NICOLA FORNARELLI presidente ACMI

Assocostruttori Chiusure e Meccanismi Italia

ETICHETTATURA ENERGETICA anche per le porte ACMI

SEDE CENTRALE: Via Brenta 1300198 Roma

TEL: 351 6340674

SEDE OPERATIVA: Via Aldo Moro, 22 –40127 Bologna

TEL: 051 299760 - 351 6340674

MAIL: acmi@assoacmi.it presidenza@assoacmi.it

SITO INTERNET:  www.assoacmi.it

ANNO DI FONDAZIONE: 2012     PRESIDENTE: Nicola Fornarelli

NUMERO ASSOCIATI 2023: 75 NUMEROADDETTI  (ASSOCIAZIONE) 2023: 1 dipendente, 3 consulenti

NUMERI AZIENDE 2023 (DIPENDENTI): 6.200

FATTURATO PREVISIONE 2023:  1.250 milioni di euro

FATTURATO PRIMO SEMESTRE 2023: Crescita media dell’8% sulle stesse aziende 2023

PREVISIONE CHIUSURA 2024: 1.350 (conferma +8% di crescita con outlook negativo)

Domanda. Quali sono le previsioni per il prossimo anno?

Risposta. Il settore delle chiusure tecniche è andato discretamente bene. Chiudiamo con +8%, con un rialzo nei listini che i clienti hanno accettato tranquillamente. Prevediamo una frenata per il 2025, già avvertita a metà del secondo semestre del 2024, anche se l’augurio è quello di vedere una stabilizzazione.

D. Quali sono le principali sfide?

R. Le sfide sono molteplici. Il nostro settore è composto al 50% da una clientela residenziale e al 50% da una industriale. Il rallentamento significativo dell’industria è una cosa che preoccupa molto e le previsioni sono negative anche in ambito residenziale. Il superbonus è stato utilissimo, certo, ha mostrato il lato dinamico del settore dell’edilizia, specialmente in alcuni ambiti, come la logistica, e ha supportato le performance delle nostre aziende. Vederne la cancellazione completa ci preoccupa. In previsione di un indebolimento del mercato interno, abbiamo deciso di supportare l’export delle nostre Aziende, avviando una stretta collaborazione con Ice (Agenzia per il Commercio Estero) con lo scopo di rendere partecipi anche le piccole aziende e contiamo che queste manovre possano mitigare gli effetti di una stagnazione del mercato. Negli ultimi tre-quattro anni, da una media del 10%, abbiamo portato il fatturato dell’export al 25% specialmente nei paesi nordeuropei. Ci stiamo muovendo attualmente nell’Europa dell’Est, nel Nord Africa e nel Middle East. In cantiere abbiamo diversi progetti in collaborazione con Ice e il ministero degli Esteri, con il Piano Mattei, insieme a Caseitaly, con la quale ci stiamo eSpandendo in Marocco: l’intento è creare uno showroom permanente e una scuola di formazione in loco.

D. Quali sono i principali interventi su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Dopo l’eliminazione dei bonus e il mercato

della logistica in calo dobbiamo iniziare a studiare delle strategie per continuare a crescere. Il Governo non può prevedere l’annullamento di tutti gli incentivi all’improvviso, per questo vorremmo che alcuni possano essere mantenuti come ad esempio quelli sul riSparmio energetico, anche dedicato agli edifici industriali. Stiamo aspettando, inoltre, la partenza del piano industria 5.0.

D. Il superbonus ha esaurito tutto il suo potenziale. E ora?

R. Il superbonus ha toccato il nostro settore marginalmente e personalmente penso abbia avuto un senso appena introdotto, ma poi avrebbe dovuto essere ridimensionato, dato quello che è accaduto successivamente. Non sono affatto contrario alla politica degli incentivi, però si potrebbero applicare meglio, per esempio, in ambito residenziale, garantendo il supporto finanziario agli incapienti, anche perché il 110% ha agevolato persone che non ne avrebbero avuto bisogno.

D. E per la direttiva Case Green come fare?

R. Come rappresentanti del settore porte, abbiamo in programma di proporre a Enea una valutazione differente dall’efficienza energetica dei nostri prodotti. Con la nostra confederazione europea Edsf, abbiamo messo a punto un’etichettatura energetica delle porte che tiene conto di altri fattori oltre all’isolamento termico (cicli di utilizzo giornaliero, velocità di apertura/chiusura, etc.). Nel nostro settore uno dei lavori più interessanti è appunto valutare una porta e il suo impatto. Negli edifici industriali è di assoluta importanza.

D. Pnrr: qual è l’impatto?

R. Sicuramente sta avendo un impatto nel settore dell’edilizia, anche se tanti progetti sono ancora sulla carta. Il Pnrr ci tocca indirettamente, è focalizzato sulle infrastrutture e attualmente sta mitigando la decrescita del settore industriale con un effetto indiretto che non ha manifestato un grande impatto.

ASSISTAL

Risponde ROBERTO ROSSI

SEDE CENTRALE: Via Rubicone 11, Roma

TEL: 06 853730

MAIL: nazionale@assistal.it

SITO INTERNET:  www.assistal.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1946

PRESIDENTE: Roberto Rossi

NUMERO ASSOCIATI 2024: 1500

NUMERI AZIENDE 2024

(DIPENDENTI): 120 000

FATTURATO 2023: 60 miliardi

Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, Servizi di Efficienza Energetica ESCo e Facility Management

VOGLIAMO PARTECIPARE alla scrittura delle regole

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le previsioni per il 2025? Risposta. Il 2024 è stato l’anno di molte novità normative, molte delle quali potrebbero essere fonte di difficoltà per le imprese dei servizi energetici, le Esco, le imprese di facility management e impiantistiche. Motivo per cui abbiamo intensificato le interlocuzioni con le istituzioni e i nostri maggiori stakeholders, e messo in atto molteplici iniziative. La transizione ambientale, energetica e sociale deve rappresentare un’opportunità non solo per le imprese, ma anche per la nostra società. Tuttavia, non può abbattere la produttività e la competitività: ha bisogno di tempi adeguati, di obiettivi finali, ma anche di obiettivi a medio termine, obiettivi reali e proporzionati alle risorse e alle infrastrutture disponibili.

D. Quali sono le principali sfide che si prospettano?

R. Le aziende associate ad Assistal sono chiamate a essere le vere protagoniste della transizione energetica, soprattutto in questa fase così decisiva per la definizione delle norme e degli obiettivi nazionali. Per tale ragione, c’è bisogno di una strategia nazionale, che favorisca progetti e investimenti a lungo termine in efficienza energetica e sostenibilità, soprattutto in considerazione degli obiettivi sfidanti che sono stati fissati a livello comunitario. D. Che cosa dovrebbe fare il Governo?

R. Assistal chiede una politica industriale concreta basata su più progettualità a medio termine e condivisione con gli operatori, dando la possibilità alle imprese di partecipare alla scrittura delle regole, perché sono le prime a doverle applicare. Un esempio in questo senso è il decreto Oiert in definizione presso il Mase, che prevede che tutte le società che vendono energia termica (>500 tep/anno) a terzi sotto forma di calore per il riscaldamento e il raffrescamento debbano provvedere affinché una quota di quell’energia provenga da fonti rinnova-

bili. Al momento, lo schema di decreto presenta diverse criticità, ma la più importante è chiarire su chi debba ricadere la responsabilità di sostenere i costi introdotti dalla normativa. E, inoltre, se tale responsabilità insiste sui contratti in corso o meno.

D. Quali bonus dopo il 110%?

R. Più che di bonus abbiamo bisogno di misure strutturali che non siano soggette a continui cambiamenti come avvenuto proprio nel caso del superbonus. Inoltre, prevedere una riforma degli incentivi per coprire i forti investimenti necessari potrebbe portare alle stesse criticità attuative del superbonus (per esempio, il caro-materiali).

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva Case Green contiene molti aspetti positivi. In generale, spinge verso un miglioramento dell’efficienza energetica e del tasso di ristrutturazione degli edifici. Tuttavia, l’efficientamento delle singole abitazioni non è sufficiente, né attuabile in tempi brevi in un tessuto urbano come quello italiano: una linea d’intervento possibile è quella di concentrarsi sul parco edilizio pubblico, che include scuole e uffici, ma anche ospedali e infrastrutture altamente energivore: integrando la gestione dei sistemi complessi con l’autoproduzione green, o modelli di consumo condiviso come le comunità energetiche, è possibile ottenere risultati importanti in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni.

D. Qual è l’impatto del Pnrr?

R. Il Pnrr ha visto una prima fase di difficile attuazione che ha reso necessarie una serie di rimodulazioni. Da quel momento la fase di realizzazione prosegue secondo le scadenze stabilite. In una fase economica segnata da incertezza e poca crescita, il Pnrr è senz’altro un aspetto positivo che coinvolge anche le nostre imprese in particolare per gli interventi relativi alla riqualificazione energetica degli edifici.

PRIMI A CREARE LA CASSETTA INCASSO PRIMI A CREDERE NELLA SUA EVOLUZIONE

1948 Nell’Italia della rinascita e dello sviluppo industriale, Pucci inventa la prima cassetta a incasso, una cassetta in rame che è ancora presente, in forma naturalmente evoluta, nel catalogo dell’azienda piemontese.

1968 Avviene una rivoluzione nella produzione della cassetta a incasso. In quell’anno Pucci realizza la prima cassetta in polietilene, il materiale che da allora domina la scena. Versatilità, funzionalità, resistenza e riduzione del costo per l’utente, sono le qualità del nuovo materiale e della nuova cassetta.

1987 In quell’anno la cassetta Sara diventa più sottile riducendo il suo spessore a solo 7,5 cm. Il minimo ingombro agevola ancora di più l’installazione in ogni contesto. Anche questa volta, con le sue cassette Pucci apre la strada dell’innovazione tecnologica e funzionale.

1990 È l’anno della svolta ecologica. In forte anticipo sui tempi, Pucci propone al grande pubblico la prima cassetta a doppio tasto, la celebre Eco, che apre la strada all’uso razionale dell’acqua. Da quel momento, il doppio tasto che offre la possibilità di scegliere quanta acqua scaricare diventa un elemento indispensabile nelle cassette, per ragioni ecologiche ed economiche.

1995 Pucci inizia a produrre una cassetta a corpo ridotto che consente di scaricare 6 o 3 litri. Un prodotto versatile, che spinge al massimo il risparmio idrico mantenendo inalterata la funzionalità. Oggi la 6 litri è diventata di grande attualità grazie alle recenti norme europee e nazionali che promuovono la sostenibilità e invitano a installarla in tutte le nuove ristrutturazioni.

2015 Pucci realizza la sua prima cassetta senza tasto, la Sfioro, comandata dai sensori: basta sfiorarli per azionare lo scarico. La modalità “touch” entra anche nel bagno: Sfioro è il connubio perfetto di modernità, sostenibilità e design, grazie alla placca di vetro e luce che porta il futuro nel bagno italiano.

2021 L’innovazione tecnologica diventa sempre più veloce. Pucci realizza prima la Eco Matic, una cassetta specializzata nei servizi a uso pubblico che viene anche premiata per il contributo all’innovazione tecnologica eco-sostenibile.

2022 E subito dopo arriva la Tronic, con un salto tecnologico epocale: è la prima cassetta programmabile da smartphone tramite App, offre la possibilità di scegliere quanti litri scaricare, 9, 6 o 4 e a quale distanza fare entrare in azione lo scarico automatico. Multifunzione su misura di ogni utente!

Risponde PIETRO

MEGLIO TORNARE all’ecobonus 65% ANIMA

SEDE CENTRALE: Via Scarsellini 1120161 Milano

TEL: 02 45418500

MAIL: anima@anima.it /  ufficiostampa@anima.it

SITO INTERNET: www.anima.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1914

PRESIDENTE: Pietro Almici

NUMERO ASSOCIATI 2024: 1000 NUMERI AZIENDE 2024 (DIPENDENTI): 221.700

FATTURATO 2023: 56,1 miliardi euro

PREVISIONE CHIUSURA 2024: 55,5 miliardi euro

Domanda. Com’è stato il 2024? Risposta. Il 2024 per Anima Confindustria è stato importante, perché ha spento 110 candeline. La nostra associazione ha superato tante sfide nel corso degli anni, dalla Guerra al covid, riuscendo comunque a rimettersi in piedi. Il 2024 però non lascia presagire una crescita, il costo dell’energia incide parecchio sui bilanci

Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine

aziendali e, inoltre, la quasi assenza di stimoli fiscali e la competizione straniera, talvolta poco corretta, stanno mettendo a dura prova la produzione del nostro Paese. La meccanica, e l’industria manifatturiera in generale, sta vivendo un periodo di instabilità. In particolare, per la meccanica destinata all’edilizia è previsto un calo più deciso rispetto ad altri settori. Il 2025 sarà quindi un anno difficile, ma ci auguriamo che il piano Transizione 5.0 possa aiutarci in questo processo di crescita con la sua strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetico delle imprese. Apprezziamo quanto fatto finora, ma è necessario un maggiore supporto da parte delle istituzioni per portare a termine gli obiettivi dell’Unione Europea.

D. Quali sono ora le principali sfide?

R. Una delle principali sfide che dobbiamo fronteggiare è la mancanza di risorse e la transizione energetica. Come rappresentanti del settore della meccanica varia, l’efficientamento energetico è un tema fondamentale che dobbiamo affrontare con il supporto delle istituzioni. Dobbiamo traghettare le imprese italiane verso una nuova economia dell’energia grazie all’aiuto di incentivi fiscali e bonus.

D. Quali sono i focus su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Per il 2025 è prevista l’uniformazione di ecobonus e bonus casa, con una detrazione al 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% sulle restanti abitazioni. Ecco, per noi questo rappresenta un passo indietro, perché rischia di aggravare una crisi di settore e rallentarci verso gli obiettivi green posti dall’Unione Europea. Noi ci auguriamo che il Parlamento porti avanti la nostra proposta di mantenere la detrazione dell’ecobonus al 65%, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec). Chiediamo inoltre di mantenere l’Ecobonus, strumento che secondo noi è fondamentale sia per il comparto edilizio che per la transizione energetica.

D. Il superbonus ha esaurito il suo potenziale, e ora?

R. Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e rilanciare il settore dell’edilizia, sarebbero necessari contributi per il sostegno alle imprese in investimenti verso nuove tecnologie e più tutela per il Made in Italy, non solo come produzione, ma anche come innovazione e strumenti a supporto dell’imprenditorialità femminile. Anima sta lavorando per sostenere la creazione di una filiera legata alla produzione e utilizzo di idrogeno verde, non come unica soluzione energetica per il futuro, ma a integrazione di quelle tecnologie che già oggi permettono un abbattimento dei consumi e una maggior efficienza energetica.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. La nostra strategia è quella di puntare sulle nuove tecnologie, le uniche in grado di abbassare i consumi e i costi. Con la direttiva europea Case Green per gli utenti sarà anche più semplice ed economico accedere a questi strumenti per ridurre le emissioni in modo da rendere l’edificio a emissioni zero. Le tecnologie che Anima Confindustria rappresenta sono in linea con quanto chiesto dalla direttiva e in grado di rispondere alle performance chieste dall’Unione Europea all’interno del piano Fit for 55, nel quale questa direttiva si inserisce.

D. Che impatto sta avendo il Pnrr nel vostro settore?

R. Il Pnrr è stata una grossa manovra, sono state stanziate cifre ingenti, ripartite su più settori, tra cui quello della meccanica, dove si è deciso di investire sulla Transizione 5.0 e ovviamente sulla digitalizzazione. Questi investimenti permetteranno sempre più l’uso di energia da fonti rinnovabili, ma soprattutto un’ottimizzazione della risorsa e dei macchinari. I fondi sono stati investiti anche in progetti di ricerca e sviluppo, sempre per il settore della meccanica, e questo lascia ben sperare per il futuro.

RAGIONE SOCIALE

ACCIAIO E TONDINO

SOLO

SOLOPERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
ARREDO URBANO E PAVIMENTAZIONI ESTERNE

PERABBONATI

ASCENSORI, SCALE E TAPPETI MOBILI

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

RAGIONE SOCIALE FATTURATO

CEMENTO E CALCESTRUZZO

SOLO

CHIMICA PER L’EDILIZIA, INTONACI

note: valori in migliaia di euro

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

SOLOPERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

RAGIONE SOCIALE FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

RAGIONE SOCIALE

FATTURATO

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SISTEMA TETTO E ACCESSORI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPER

PERABBONATI

DISTRIBUZIONE

RIVENDITORI SULL’ALTOPIANO

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Distributori (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Veneto

Piemonte

Emilia Romagna

Toscana

Lazio

Marche

Campania

Puglia

Trentino Alto Adige

Sicilia

Friuli Venezia Giulia

Sardegna

Calabria

Liguria

Abruzzo

Umbria

Valle d'Aosta

Basilicata

Molise

IL BOOM È RIMASTO SCRITTO IN BILANCIO

Per le aziende di distribuzione dei materiali il 2023 ha visto consolidarsi i risultati ottenuti in precedenza, in alcuni casi anche scontando una leggera frenata. Ma c’è chi, come per acque ed elettricità, ha proseguito la corsa

Il numero di società della distribuzione analizzate

[ DISTRIBUZIONE ]

Tabella 1 – Variazione % del fatturato sull’anno precedente per la produzione e distribuzione di materiali e impianti per l’edilizia. Anni 2004-2022 (in valori correnti)

Produttori di materiali e componenti

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico 1 – Distributori di materiali. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Distributori Gruppi e consorzi Sanitari Piastrelle Climatizzazione Distributori Produttori Distributori Distributori Distributori

il giallo dÀ la carica

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Distributori di materiale edile (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Lazio

Veneto

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Campania

Trentino Alto Adige

Toscana

SOLOPERABBONATI

Piemonte

Calabria

Sicilia

Marche

Liguria

Sardegna Umbria

Abruzzo

Puglia

Valle d'Aosta

Grafico 2 – Distributori di materiali. Dinamica dei principali indicatori di performance

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

SEI UNA RIVENDITA EDILE? ENTRA IN BIGMAT, IL GRUPPO DI IMPRENDITORI INDIPENDENTI PRONTI A FAR SQUADRA!

Entrare nel Gruppo leader in Europa di punti vendita di materiali per costruire e ristrutturare significa avere a disposizione:

• convenzioni d’acquisto con i migliori produttori di materiali e sistemi per l’edilizia

• strategie commerciali e azioni promozionali per incrementare le vendite

• attività di comunicazione e marketing, anche digitali

• supporto alla progettazione dei punti vendita e degli showroom d’interni

• 400 prodotti a marchio BigMat in collaborazione con i migliori fornitori

• Scuola BigMat di formazione per titolari e collaboratori

• supporto e consulenza tecnica, finanziaria, gestionale, normativa e legale

• piattaforme di vendita (eCommerce) e di acquisto (eProcurement)

VUOI ENTRARE NEL GRUPPO BIGMAT? Per saperne di più chiamaci 02 95 34 48 36 oppure vai su BIGMAT.IT

su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 4 – Distributori di materiali edili. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Gruppi e consorzi (valori in migliaia di euro)

REGIONE

Lombardia

Veneto

Emilia Romagna

Trentino Alto Adige

Friuli Venezia Giulia

Marche

Toscana

Piemonte

Lazio

Campania

Grafico 4bis – Distributori di materiali edili: gruppi e consorzi. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 3 – Distributori di materiali edili. Variazioni % del fatturato

– Indicatori di performance per i distributori di materiali edili. Anno 2023

(1) Ros superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) Roe superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 5
Grafico 6 – Distributori di materiali edili. Utile netto in % sul fatturato
Grafico 7 – Distributori di materiali edili. MOL in % sul valore della produzione

Membrana desolidarizzante, antifrattura, impermeabilizzante per supporti fessurati, umidi e/o non perfettamente stagionati, per la posa di piastrelle di ceramica e materiale lapideo.

Elaborazioni dati bilanci 2020-2022 - Distributori di materiale idrotermosanitario (valori in migliaia di euro)

FATTURATO

REGIONE N. AZIENDE

Lombardia

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte

Campania

Trentino Alto Adige

Toscana

Puglia

Sardegna

Marche

Lazio

Abruzzo

Friuli Venezia Giulia

Sicilia

Liguria

Grafico 8 – Distributori di materiali ITS. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

SOLOPERABBONATI

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 9 – Distributori di materiali Its. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

PERABBONATI

(1) Ros superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati). (2) Roe superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione).

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 10 – Indicatori di performance

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Distributori di materiale elettrico (valori in migliaia di euro)

FATTURATO

REGIONE N. AZIENDE

Veneto

Lombardia

Piemonte

Marche

Toscana

Puglia

Emilia Romagna

Sicilia

Lazio

Campania

Calabria

Abruzzo

Grafico 11 – Distributori di materiali elettrici. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico 12 – Distributori di materiali elettrici. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SI, LO FACCIAMO.

Vendiamo carrelli e in più li noleggiamo.

Sapevi che da Jungheinrich è possibile sia acquistare che noleggiare carrelli elevatori? Che si tratti di progetti a breve termine, picchi stagionali o di pianificazione a lungo termine, i nostri carrelli a noleggio sono pronti all’uso. La combinazione ideale di massima efficienza e flessibilità.

Trova il carrello giusto per te: www.jungheinrich.it/la-nostra-flotta-a-noleggio

(1) Ros superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati). (2) Roe superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione).

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico 13 – Indicatori di performance per i distributori di materiali elettrici. Anno 2023

Da oltre quarant’anni siamo impegnati nella produzione di sistemi tecnici evoluti e sostenibili, per le costruzioni dell’edilizia civile ed infrastrutturale.

Elaborazione dati bilanci 2021-2022-2023 - Distributori di materiali per trattamento acque e drenaggio (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Sicilia

Toscana

Emilia Romagna

Piemonte

Puglia

Abruzzo

Friuli Venezia Giulia

SOLOPERABBONATI

Umbria

Basilicata

Campania

Liguria

Lazio

Grafico 14 – Distributori di materiali per trattamento acque e drenaggio. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 15 – Distributori di materiali per trattamento acque e drenaggio. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

IMPIANTI E SOLUZIONI PER

Depurazione e trattamento acque reflue domestiche e industriali nel rispetto delle Norme Ambientali.

Rimozione di solidi, plastiche e liquidi separabili dalle acque piovane.

Sistemi di accumulo e rilascio controllato per prevenire esondazioni.

Recupero e riutilizzo di acque grigie e piovane, riducendo il consumo idrico del 50%.

Impianti di sollevamento e pressurizzazione antincendio chiavi in mano.

Soluzioni in polietilene per edilizia, strade, trasporto gasolio e dragaggio, resistenti e durevoli.

Grafico 16 – Indicatori di performance per i distributori di materiali per trattamento acque e drenaggio. Anno 2023

(1) Ros superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati). (2) Roe superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione).

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023

Variazione % del fatturato 2023 / 2020 % utile netto sul fatturato 2023 VS Perde

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

Sistemi di chiusura e coronamento per reti fognatura e acquedotto, teleriscaldamento e fibra ottica, di produzione 100% Made in Italy. Garantiti a vita.

Visitate i nostri stabilimenti!

Grafico 18 – Dimensione e redditività 2023 Dimensione del fatturato 2023 (milioni di euro)

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 19 – ROS e utile netto 2022
SOLAI ALLEGGERITI, PLATEE DI FONDAZIONE VESPAI

[ DISTRIBUZIONE ]

Grafico 20 - Solidità patrimoniale: 2023 vs. 2022

Indice di indipendenza finanziaria 2022

Indice di indipendenza finanziaria 2023 VS

6,3% Rischiosità patrimoniale 0,5% In peggioramento

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 21 - Solvibilità 2023 vs. 2022

Indice di liquidità immediata 2022

Indice di liquidità immediata 2023 VS In miglioramento 2,5%

In miglioramento 9,2% Equilibrio finanziario 44,1%

SOLOPERABBONATI

42,8% Scarsa liquidità 3,9% In peggioramento

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Risponde MAURIZIO LO RE presidente ANGAISA

Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno

COMPETENZE E SINERGIA per la transizione energetica ANGAISA

SEDE CENTRALE: Via Pellizza da Volpedo 8 - 20149 Milano TEL: 02 48591611

MAIL: info@angaisa.it

SITO INTERNET: www.angaisa.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1956

PRESIDENTE: Maurizio Lo Re

NUMERO ASSOCIATI 2024: 250, complessivamente 1000 punti vendita operanti sul territorio nazionale NUMERO ADDETTI (ASSOCIAZIONE) 2024: 6

NUMERO ADDETTI AZIENDE DISTRIBUTRICI ANGAISA 2024: 15.000

FATTURATO 2023 AZIENDE DISTRIBUTRICI ANGAISA: 6,7 miliardi di euro circa ANDAMENTO MERCATO DISTRIBUZIONE ITS PRIMI 10 MESI 2024 (RISPETTO A PRIMI 10 MESI 2023): -4,73%

PREVISIONE CHIUSURA 2024: -7,88%

Domanda. Com’è andato il 2024? Risposta. Il rallentamento della riqualificazione energetica ha influenzato l’attività di tutto il comparto idrotermosanitario nel 2024, confermando i timori di inizio anno. L’assenza di incentivi fiscali ha creato sfiducia e frenato gli investimenti in nuove soluzioni impiantistiche, determinando un calo. A reggere è invece l’aspetto estetico, una voce rilevante nel bilancio dei distributori Angaisa, che in tutta Italia propongono arredobagno e prodotti di design, perché la domanda in questo segmento è molto meno sensibile alle politiche pubbliche. C’è, dunque, interesse per il comfort domestico da parte delle famiglie, ma sembra ormai certo che anche nel 2025 il forte ridimensionamento degli incentivi comporterà bassi livelli di spesa e rinvii degli interventi programmati, con un effetto non certo positivo sui fatturati della distribuzione.

D. Che cosa si prospetta per il vostro settore?

R. In questo scenario di disimpegno delle istituzioni nel breve periodo, occorre che le imprese restino concentrate sulla sostenibilità. Gli operatori specializzati dell’idrotermosanitario stanno maturando una vocazione naturale verso questa missione, grazie all’innovazione dei prodotti e alla competenza degli addetti che facilita la loro adozione da parte delle famiglie. Angaisa è impegnata su questo fronte con interventi specifici per i propri associati e ha siglato un’alleanza con le principali organizzazioni della filiera per rafforzare questo impegno in maniera trasversale. Fare sistema è il primo passo per far sì che la sostenibilità nella filiera edilizia porti a una nuova efficienza dei consumi, a beneficio degli utenti finali.

D. Che cosa dovrebbe fare il Governo?

R. L’Italia non può permettersi lo stallo della riqualificazione energetica, che comporterebbe il venir meno di ogni obiettivo ambientale

concordato nelle sedi internazionali. Tra il 2022 e il 2023 abbiamo citato incertezze e costi che ingiustamente sono stati addossati agli operatori del mercato: oltre a dover rimuovere questa zavorra per lo sviluppo economico, le istituzioni dovrebbero rimettere mano agli incentivi fiscali per consentire alle fasce più deboli della popolazione di ridurre i propri consumi di energia. In Italia 8 milioni di edifici, circa il 61%, sono in classe F e G: per quanto tempo ancora questo dato di fatto potrà restare fuori dalle priorità della politica?

D. Dopo il superbonus quale incentivo vorreste?

R. Angaisa ha sempre espresso perplessità sul superbonus, richiamando l’attenzione del Governo e della filiera sull’opportunità di avere incentivi di natura strutturale. La stabilità è fondamentale perché il settore idrotermosanitario possa massimizzare l’efficacia del proprio operato e i cittadini non restino spiazzati. Auspichiamo una riforma degli incentivi in questo senso, che privilegi la reintroduzione di cessione del credito e sconto in fattura.

D. Direttiva Case Green: come fare?

R. Promozione della sostenibilità e attenzione alle fasce più deboli della popolazione sono le due direttrici, in cui i distributori specializzati fanno la propria parte quale punto di riferimento sul territorio per partner industriali, professionisti e famiglie. L’efficienza energetica ha però bisogno di multienergie, ovvero di allargare le fonti di energia a disposizione e di ridurre i consumi idrici, centrali nel comfort casa e per il funzionamento di tutti gli impianti.

D. Che impatto ha il Pnrr?

R. In questa fase il Pnrr si sta mostrando come un forte sostegno all’attività nell’impiantistica industriale. La riqualificazione degli edifici pubblici prosegue grazie agli incentivi del piano europeo, dimostrando che laddove la strategia pubblica è favorevole la transizione energetica non si ferma.

ASSODIMI

Risponde MARCO PROSPERI direttore ASSODIMI/ASSONOLO

SEDE CENTRALE: via Roma 2452021 Bucine (Arezzo)

TEL: 05 5212839

MAIL: info@assodimi.it

SITO INTERNET: www.assodimi.it www.assonolo.it www.scuoladinoleggio.it https://nolo.news

ANNO DI FONDAZIONE: 1992

PRESIDENTE: Mauro Brunelli

NUMERO ASSOCIATI 2024: 540 NUMERO ADDETTI  (ASSOCIAZIONE) 2024: 2

Domanda. Dopo il 2024 che cosa vi aspettate nel nuovo anno?

Risposta. Il settore del noleggio di beni strumentali nel 2024 ha visto un mercato molto dinamico, con una grossa spinta derivante dall’anno precedente, che ha visto protagonisti driver molto forti. Il settore, ormai maturo, è cresciuto a +11,8% nel 2023 e dovrebbe attestarsi su +6,8% per il 2024, mentre le previsioni

Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

GRANDE SPINTA dal Pnrr

per il 2025 sono di +3,8%. I dati elaborati dal centro studi di Assodimi si basano sullo studio dei bilanci delle società di noleggio e che operano in altri settori, ma hanno al loro interno il noleggio. Lo studio evidenzia come le aziende più strutturate e con fatturati importanti ottengono crescite e indici aziendali molto positivi. Il noleggio è un’attività altamente finanziaria e analitica: lo studio indica proprio che chi riesce ad avere un’organizzazione procedurale dell’attività considerevole e scavalca il gradino del milione di fatturato può godere di un periodo molto interessante. I settori prevalenti sono il sollevamento e il movimento terra, in particolare con le macchine di alta potenza

D. Quali sono le principali sfide per voi?

R. Il noleggio professionale è collegato a doppio filo al concetto di servizio, che può essere fornito esclusivamente con personale formato. La mancanza di personale sta diventando un grosso problema per il settore: si cerca di sopperirne alla mancanza con nuove procedure e tecnologie che possono aiutare l’imprenditore, ma purtroppo alcune figure sono fondamentali nel mondo del noleggio, come i meccanici, i montatori e chi si occupa di aspetti logistici. Assodimi per cercare di aiutare il comparto, dopo un lavoro durato quattro anni, ha firmato il contratto nazionale di lavoro del settore sia per identificare ogni singola figura lavorativa, ma anche per avere uno strumento moderno (tradotto in più lingue con all’interno varie novità per equilibrare il tempo lavoro-personale) per cercare di rintracciare nuovo personale.

D. Quali sono gli obiettivi su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Assodimi è un fornitore importante per l’edilizia che tutt’ora rappresenta oltre il 60% del fatturato. Non entrando in questioni legate

ai vari bonus siamo convinti che debba essere data una visione anche al modo di costruire, che strumenti e macchine vengono utilizzate, in modo da innalzare l’asticella sulla sicurezza (siamo sicuri che tutti gli utilizzatori di macchine sappiano manutenerle?) sulla reale sostenibilità (non posso obbligare l’uso di certi prodotti che poi vengono gestiti con macchine vetuste e molto inquinanti), sulla produttività (non tutte le attrezzature sono idonee ad effettuare i lavori).

D. Dopo il superbonus vorreste altri incentivi?

R. Le ristrutturazioni saranno sempre necessarie, in particolare in un paese come l’Italia dove la stragrande maggioranza delle strutture è con una certificazione ambientale bassa e con criteri antisismici non all’avanguardia. Queste strutture negli anni dovranno essere sistemate e in qualche modo si dovrà venire incontro alle esigenze del mercato con meccanismi specifici. Il noleggio lavora indipendentemente dai bonus: l’offerta del settore è diventata molto importante per gli utilizzatori.

D. Il Pnrr che impatto ha?

R. Molti noleggiatori di macchine importanti e di alta potenza hanno i parchi macchine con tassi di utilizzo molto elevati, complice il Pnrr, che in alcune zone d’Italia ha attivato molti cantieri. Notiamo un grande impulso nei grandi cantieri, ma anche nella gestione dei piccoli centri che con il Pnrr hanno creato bandi specifici per la ricostruzione e il ripristino di varie attività. La spinta del Pnrr dovrebbe essere già stata assorbita dal mondo del noleggio se l’orizzonte rimane il 2026; se invece sarà allungato sicuramente vedremo un’ulteriore spinta. Il noleggio sta vivendo un periodo molto roseo che gli sta permettendo di essere conosciuto da una grande platea di clienti, questo dovrebbe aiutarlo anche per il periodo post Pnrr.

La formazione vincente porta in alto i nostri colori.

Soddisfa la tua voglia di conoscenza e valorizza le tue competenze con l’informazione tecnica e la formazione professionale del Centro Formazione e Ricerca Merlo.

Il Centro Formazione e Ricerca Merlo è all’avanguardia nella formazione e nell’addestramento all’uso in sicurezza delle macchine per l’industria, l’agricoltura, le costruzioni e l’igiene urbana. Centro Formazione e Ricerca Merlo, la formazione vincente.

Leggi online e scarica performance, l’informazione del Gruppo Merlo sulle più recenti applicazioni e sviluppi nel campo della progettazione, del design industriale e del training.

Federazione nazionale commercianti cementi, laterizi e materiali da costruzione edili

Risponde GIUSEPPE FRERI presidente FEDERCOMATED

QUI CI VUOLE un Piano Casa FEDERCOMATED

SEDE CENTRALE: Corso Venezia 47 –

20121 Milano

TEL: 02 7750203-383

MAIL:

segreteria@federcomated.it

SITO INTERNET:  www.federcomated.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1983

PRESIDENTE: Giuseppe Freri

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le vostre previsioni?

Risposta. Il 2021 è andato benissimo, anche se era un pallone gonfiato dai bonus, così come il 2022. In questo 2024 abbiamo iniziato a vedere i primi problemi, soprattutto le prime difficoltà nei pagamenti da parte dei costruttori, ma anche da parte del mercato e in generale. Un segnale premonitore del fatto che si sta tornando alla normalità. Per Federcomated però, il 2024 è stato positivo, secondo noi la distribuzione italiana è in buona salute. Ci sentiamo però di dare un consiglio a tutti gli associati e non: prestate attenzione, avremo meno volumi e dobbiamo monitorare percentuali di redditività. Il 2025 è l’anno che consacrerà la normalità.

D. Quali sono le principali sfide che vi aspettano?

R. Sicuramente il fatto che da parte dei nostri governanti c’è una visione poco nitida nei confronti di questo 25% della filiera italiana, che è l’anima e la ricchezza del Paese. Finito il 110%, settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di incertezza. Tuttavia, si prospettano altri interventi (come il Pnrr) e qualche segnale di apertura nella nostra direzione: con la legge di Bilancio vediamo un’opportunità di tornare al 50% per la prima casa e al 36% per la seconda. Come Federcomated stiamo lavorando all’iniziativa Piano Casa per l’industria. Affronteremo questo momento fiduciosi.

D. Su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Noi imprenditori abbiamo bisogno di ave -

re una visione, delle certezze, che in questo momento non abbiamo. Siamo preoccupati, speriamo in azioni decise da parte dei nostri governanti.

D. Il superbonus ha esaurito tutto il suo potenziale, ora quale tipo di bonus vorreste vedere attuato?

R. Quello previsto dalla finanziaria, 50% prima casa e 36% sulla seconda. Questa sarebbe una buona notizia per il mondo dei distributori di materiali edili in quanto andrà a toccare la ristrutturazione urbana, una tematica per mettere in pista idee e avere altre opportunità.

D. Direttiva Case Green: come fare?

R. Case Green è un’altra grande opportunità, anche se l’Italia si è dichiarata inizialmente contraria. È un bene comune parlare di risanamento, in particolar modo se si pensa a quel patrimonio immobiliare come le case sfitte. Basti pensare che solo Milano ha 65 mila abitazioni vuote. Un problema che è anche politico: noi, come Federcomated, stiamo lavorando per creare le giuste condizioni, facendo sì che settore e istituzioni possano collaborare con sinergia. I riflettori devono essere puntati sull’edilizia.

D. E il Pnrr?

R. Abbiamo preso i soldi, ma al momento si sta realizzando solamente il 30% di quanto previsto. Bisogna correre per realizzare tutti i progetti in programma, il 2026 non è lontano. Il nostro settore tuttavia, viene toccato marginalmente, ci auguriamo più attenzione: l’idea del superbonus non era male, ma andava gestita meglio.

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

FATTURATO

SOLO

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLO

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

SOLO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

FATTURATO

SOCIETÀ

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI EDILI ]

FATTURATO

SOCIETÀ

note:

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
valori in migliaia di euro

PERABBONATI

[GRUPPI E CONSORZI DI RIVENDITA DI MATERIALI EDILI ]

SOCIETÀ FATTURATO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE

PERABBONATI

[DISTRIBUTORI MATERIALI ELETTRICI ]

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

FATTURATO

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

SOLOPER

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

PERABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI IDROTERMOSANITARI ]

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

FATTURATO

SOLOPERABBONATI

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

ABBONATI

[

SOCIETÀ FATTURATO

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOCIETÀ FATTURATO

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

[ DISTRIBUTORI DI MATERIALI PER TRATTAMENTO ACQUE E DRENAGGIO

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

FATTURATO

VALORE DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

PERABBONATI

CRESCE CHI PUNTA SUI CLIENTI PRO

Ancora un anno positivo per le insegne della grande distribuzione. Ma i risultati non sono uguali per tutti: svettano Tecnomat e Leroy Merlin, che inseguono il mercato professionale. Rispetto all’anno precedente otto punti vendita in più

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Grafico 1 - GDP/GDS settore brico, ferramenta, materiali edili e per la casa. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Geosynthetics

Geosintetici e logistica con una storia di qualità.

Tessili tecnici pensati, realizzati e confezionati per le rivendite edili.

Pronti a magazzino per consegne rapide e capillari.

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 2 - GDP/GDS. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese. Anno 2023 su 2022 [ GDO/GDS ] [ GDO/GDS ]

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

INDICE
2023
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Grafico 3 – GDO/GDS settore brico, ferramenta, materiali edili e per la casa. Utile netto in % sul fatturato

ACCURATEZZA IN OGNI PASSO DEL PERCORSO

Peikko è un esperto nelle connessioni innovative di strutture in calcestruzzo per tutti i metodi e gli scopi costruttivi. I valori più importanti che possiamo aggiungere al tuo progetto gettato in opera sono il tempo e la precisione. Dopotutto il tempo è denaro e rispettare il programma è la chiave per il successo di qualsiasi progetto.

Costruiamo insieme il successo!

MODIX®
Sistemi di giunzione delle barre
PSB® Barre a punzonamento
BESISTA®
Sistemi di tiranti e puntoni
BECO® Scarpe per travi COPRA® Tirafondi
TERAJOINT® Giunti di costruzione

RICAVI E UTILI CORRONO ANCORA

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023. Imprese di costruzione e demolizione (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Emilia Romagna

Lazio

Piemonte

Veneto

Sicilia

Friuli Venezia Giulia

Puglia

Trentino Alto Adige

Campania

Abruzzo

Toscana

Marche

Liguria

Sardegna

Valle d'Aosta

Molise

Calabria

Sardegna

Basilicata

IN CANTIERE UN BOOM DIETRO L’ALTRO

Dopo la crescita del 9,1% nel 2021, del 13,3% nel 2022, le imprese presentano complessivamente un nuovo incremento del 23,4%. Finita o quasi la spinta del superbonus, è il Pnrr a spingere i fatturati. Ma le piccole sono in frenata

SOLOPERABBONATI

272

I bilanci

delle aziende sotto la lente

1 - Imprese di costruzioni. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 2 - Imprese di costruzione. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico

Tabella 1 - Imprese di costruzione. Variazioni % del fatturato su anno precedente per classi dimensionali (in milioni di euro)

Variazioni annue

PERABBONATI

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 3 – Indicatori di performance per le imprese di costruzioni. Anno 2023

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Variazione % del fatturato 2023 / 2022 % utile netto sul fatturato 2023 VS Perde fatturato, mantiene redditività 28,7%

crescita

SOLOPER

In crisi 2,9% Perde attività

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 4 - Imprese di costruzioni. Dinamica dei principali indicatori di performance
Grafico 5 – Imprese di costruzione. Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023
3,7%

PERABBONATI

Grafico 6 – Imprese di costruzioni. Dimensione e redditività 2023

Dimensione del fatturato 2023 (milioni di euro)

% utile netto sul fatturato 2023 VS

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

Grafico 7 – Imprese di costruzioni. ROS e utile netto 2023

ROS 2023

% utile netto sul fatturato 2023 VS VS Produzione in perdita, utile finanziario 2,2% Produzione in crescita, utile finanziario 91,2%

5,1% Produzione in perdita, perdite finanziarie 1,5% Produzione in crescita, perdite finanziarie

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

CNA

Risponde ENZO PONZIO presidente CNA COSTRUZIONI

SEDE CENTRALE: Piazza M.

Armellini, 9 A - 00162 Roma

TEL: 06 441881

MAIL: costruzioni@cna.it

SITO INTERNET:  www.cna.it ; https://www.cna.it/ area-tematica/costruzioni/ ANNO DI FONDAZIONE: 1946

PRESIDENTE: Enzo Ponzio

NUMERO ASSOCIATI 2024: 50.000

Confederazione

Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa

CI VOGLIONO BONUS stabili ed efficaci

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le previsioni per il prossimo anno? Risposta. Anche il 2024 ha evidenziato l’importanza del comparto delle costruzioni, trainato da bonus fiscali e dalla spinta del mercato pubblico. Tuttavia, il ridimensionamento degli incentivi ha causato un rallentamento del mercato privato, con impatti negativi su occupazione e Pil. Per il 2025 si prevede una contrazione del mercato privato del 50%, con investimenti ridotti ai livelli pre-2011.

D. Quali sono le principali sfide che si prospettano?

R. Le sfide includono la riqualificazione di un patrimonio edilizio vetusto, l’adeguamento alle normative europee e il contributo alla transizione ecologica. Tuttavia, ciò che manca è un quadro normativo stabile e di lungo termine che dia certezze alle imprese. Regole chiare e durature consentirebbero alle aziende di pianificare meglio, investire in innovazione e accrescere le competenze necessarie per rispondere alle nuove richieste del mercato.

D. Quali sono le principali questioni su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Il Governo deve stabilizzare gli incentivi edilizi, mantenendo aliquote tra il 50% e il 65% per almeno un triennio, senza introdurre tetti alle detrazioni basati sul reddito. È fondamentale garantire che gli incentivi siano accessibili sia per le abitazioni principali, sia per le seconde case, cruciali per molte economie locali. Inoltre, è necessario sviluppare strumenti finanziari adeguati per sostenere gli investimenti iniziali. Cna Costruzioni chiede l’apertura di un tavolo di confronto per definire una strategia di medio-lungo termine. Tuttavia, si registra con preoccupazione una scarsa attenzione del Governo su questi temi

che rischia di compromettere il futuro del settore. D. Il superbonus ha esaurito tutto il suo potenziale, ora quale tipo di incentivo vorreste?

R. Indubbiamente il futuro degli incentivi deve puntare su aliquote stabili per interventi energetici e sismici. Il meccanismo dei bonus in edilizia prima del 110% ha dimostrato tutta la loro utilità nel sostenere gli investimenti delle famiglie. Cna Costruzioni e Nomisma stimano che una riduzione degli incentivi porterebbe oltre 3,5 milioni di famiglie a rinunciare, con una perdita di 97,3 miliardi di investimenti e 119,7 miliardi di valore aggiunto. Cna Costruzioni ribadisce la necessità di mantenere le agevolazioni per almeno un triennio e di rafforzare il dialogo con il Governo per definire un programma stabile e duraturo.

D. Direttiva Case Green: come fare per raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva Case Green richiede un approccio integrato: incentivi stabili, strumenti finanziari innovativi come i mutui green e politiche che promuovano la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, limitando il consumo di suolo. In alcuni casi, demolizione e ricostruzione sono soluzioni necessarie. Cna Costruzioni chiede un tavolo di confronto per definire una strategia nazionale che dia stabilità normativa e sostenga famiglie e imprese nella transizione ecologica.

D. Pnrr: che impatto sta avendo?

R. Il Pnrr offre una spinta importante al settore, ma i ritardi e la complessità delle procedure ne limitano l’efficacia. Le piccole imprese, in particolare, continuano a incontrare difficoltà nell’accesso al mercato pubblico. Cna Costruzioni sottolinea la necessità di semplificazioni normative e strumenti specifici per facilitare la partecipazione delle micro e piccole imprese.

I

PIÙ AFFERMATI NEL MONDO DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE.

Costruire, isolare e riqualificare sono le nostre aree di competenza, successo e grandi riconoscimenti internazionali, ma anche la chiave per ridurre le emissioni di gas serra negli edifici e moderare l’impatto ambientale. Per questo siamo da sempre concentrati su un obiettivo in cui impegno, innovazione e costanza si traducono in qualità di prodotto, dell’ambiente e quindi della nostra vita.

Orgogliosi di essere RÖFIX.

La nostra selezione di rivestimenti speciali per interni ed esterni. Lasciatevi nuovamente ispirare ›› roefix.com

ANCE

Risponde FEDERICA BRANCACCIO presidente ANCE

SEDE CENTRALE: via Giuseppe

Antonio Guattani 16-18

00161 Roma

TEL: 06 845671

MAIL: info@ance.it

SITO: www.ance.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1946

PRESIDENTE: Federica Brancaccio

NUMERO ASSOCIATI: 20.000 imprese

Associazione Nazionale Costruttori Edili

SERVE PROGETTO DI CRESCITA oltre il 2026

Domanda. Com’è andato il 2024 e quali sono le previsioni?

Risposta. I dati dell’Osservatorio congiunturale che abbiamo da poco presentato indicano che nel 2024, dopo anni di crescita esponenziale, il settore ha cominciato a rallentare, cosa inevitabile perché il Pnrr sta piano piano diminuendo il suo impatto. Stiamo parlando ancora di livelli produttivi elevati, e sicuramente continuerà per un po’ l’effetto trascinamento. Quello che preoccupa è il futuro. Senza investimenti e misure adeguate il mercato rischia di tornare ai livelli del 2011.

D. Quali sono le principali sfide e questioni che riguardano l’edilizia su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. C’è tanto da fare per il Paese e bisogna muoversi per tempo, per rispondere alle emergenze interne e a tutte le sfide che l’Europa ci pone: messa in sicurezza del territorio, riduzione delle emissioni inquinanti attraverso la riqualificazione energetica del patrimonio, ammodernamento infrastrutturale delle reti, un’offerta abitativa accessibile.

D. Direttiva Case Green: come fare per raggiungere l’obiettivo?

R. Con la direttiva green l’Europa ci ha indicato un percorso da seguire, da qui al 2050, con un obiettivo molto ambizioso, ossia di

rendere il patrimonio immobiliare privato e pubblico neutro dal punto di vista delle emissioni climalteranti. È un grande sforzo ma la prospettiva di 25 anni lo rende fattibile. Dobbiamo, però, ragionare operativamente sulla strategia che si vuole percorrere e sugli strumenti che possono essere messi a disposizione. Aspettare vuol dire perdere del tempo prezioso e accumulare ritardi difficili da recuperare.

D. Pnrr: che effetto ha avuto sul vostro settore?

R. La stagione del Pnrr, superati gli iniziali problemi, sarà certamente ricordata come una delle più importanti e innovative per le opere pubbliche. Il Piano ha potuto contare, infatti, sullo stanziamento di risorse certe, un sistema di regole più snello di quello precedente e un cronoprogramma stringente che ci ha costretto a tagliare i tempi di realizzazione delle opere, tra i più lunghi, finora, in Europa. Si è finalmente tornati a parlare di riforme affrontando nodi cruciali come la giustizia, la semplificazione normativa e la digitalizzazione dei processi amministrativi. Per questo dobbiamo farne tesoro e guardare oltre il 2026, cercando di costruire su queste basi una grande proposta per la crescita dei prossimi anni.

Impermeabilizzazione del calcestruzzo per cristallizzazione

Facile e rapida miscelazione al calcestruzzo

Resistente alla pressione idrostatica e agli attacchi chimici

Non soggetto a variazioni climatiche

Previene i danni causati dal gelo, lunga durata

Facile ed economico utilizzo

XYPEX Chrystalline Technology

Composto in polvere facilmente miscelabile in acqua

Birds Nest Stadium - CHINA Olympic Village Train Stn - Australia
Sands Casino - Macao
São Paulo metro - Brazil

FINCO

Risponde CARLA TOMASI presidente FINCO

SEDE CENTRALE: Roma

TEL: 06 8555203

MAIL: finco@fincoweb.org

SITO INTERNET: www.fincoweb.org

ANNO DI FONDAZIONE: 1994

PRESIDENTE: Carla Tomasi

NUMERO AZIENDE ASSOCIATE 2024: 18.020

NUMERO ADDETTI  (ASSOCIAZIONI) 2024: 65

NUMERI AZIENDE 2024

(DIPENDENTI): 144.000 (la media di 8 dipendenti contiene anche la parte servizi e beni culturali della Federazione; la media delle imprese manifatturiere è alquanto più alta, superiore al triplo)

FATTURATO 2023: 35 miliardi (fatturato medio per addetto nel settore 190.000 euro); circa 40 miliardi intero settore, non solo soci.

Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni

ECCO COME AGGIORNARE il sistema-bonus

Domanda. Quali sono le principali questioni su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

Risposta. Non possiamo nascondere la soddisfazione per il definitivo chiarimento che per qualificarsi alla esecuzione di lavori pubblici possono essere utilizzati solo i lavori effettivamente svolti, come richiesto da Finco da un decennio in numerose sedi, sia presso l’Esecutivo che in svariate audizioni parlamentari ed in altrettante interlocuzioni formali ed informali. Certamente apprezzabile è il lavoro svolto dal ministero in tema di subappalto, con particolare riguardo all’inserimento di una riserva del 20% di subappalto per le Pmi e con l’esplicito riferimento dell’applicazione della revisione prezzi anche a subappaltatori e subcontraenti. Ma di preminente rilevanza è il suddetto chiarimento inserito al comma 20 dell’articolo 119 del Codice sul subappalto (e connessa revisione all’interno dell’articolo 23 dell’Allegato II.12) in tema di attribuzione dei lavori eseguiti che sono ora riconosciuti a coloro che realmente li hanno svolti (nello specifico, i subappaltatori). Con tale precisazione, l’appaltatore potrà usufruire dei lavori realizzati da altri solo per incrementare la propria cifra di affari complessiva, ma non per acquisire qualificazioni per attività che non ha svolto e che, spesso, non è in grado di svolgere. Sembrerebbe una ovvietà non qualificarsi usando i lavori fatti da altri anche sotto il profilo della qualità e della sicurezza delle opere, e quindi degli interessi collettivi, ma è stato necessario un lungo percorso per evitare che si continuasse a perpetrare una stortura del meccanismo di qualificazione che dura già da troppo tempo e che il Codice 36 dello scorso anno aveva ulteriormente aggravato. Del resto, la correzione consente di riallineare la previsione a quanto previsto nella legge delega (L. 78/22 art 1, comma 2, lettera s), che parlava letteral-

mente di revisione del sistema di qualificazione generale degli operatori, valorizzando criteri di verifica formale e sostanziale delle capacità realizzative, delle competenze tecniche e professionali, dell’adeguatezza dell’attrezzatura tecnica e dell’organico, delle attività effettivamente eseguite. Ed è appena il caso di aggiungere che questa modifica avrà effetti assai più sostanziali sulla sicurezza nei cantieri di qualunque adempimento procedurale come ad esempio la patente a crediti. Altresì positivo l’inserimento di un meccanismo di revisione prezzi (alla cui stesura ha attivamente e costantemente partecipato Finco) sia per i lavori che per i servizi e le forniture, che può sembrare complesso, ma che a regime dovrebbe essere applicato senza troppe complicazioni. In tema di revisione prezzi, però, il poco felice chiarimento in merito alla soglia del 5% (che diventa soglia di attivazione, ma anche alea in aggiunta al riconoscimento del solo 80% della variazione) rischia di ridurre un meccanismo essenziale per l’equilibrio contrattuale (e quindi per la tenuta del sistema imprenditoriale oltre che per la certezza dell’esecuzione dell’appalto) a ben poca cosa. Si auspica, quindi, una rettifica della previsione. Come del resto si confida, fortemente, in una revisione del nuovo Allegato I-01 in merito all’individuazione del Contratto collettivo nazionale o territoriale di lavoro applicabile: formalmente è prevista una equivalenza tra contratti ed è fatto divieto di considerare causa di esclusione l’applicazione di un contratto diverso da quello indicato dalla Sa: nella sostanza, però, le condizioni individuate sia per la maggiore rappresentatività che per l’equivalenza sono tali da vanificare la presunta apertura. Ciò che deve essere conservato e valorizzato è la peculiarità del Ccnl specifico per l’attività da svolgere. Tutto il resto appartiene a una sfera diversa dalla qualità e dalla tutela del lavoro e delle professionalità. Preoccupazione

desta, infine, la norma transitoria inserita all’articolo 225 per l’individuazione dei Restauratori idonei alla progettazione e direzione lavori su Beni Culturali tutelati. Si tratta di un surrettizio ampliamento di una platea già ben nutrita di idonee figure professionali, di cui non si comprende la ratio e che andrebbe eliminata.

D. Dopo il superbonus quale incentivo vorreste?

R. Finco prende atto della rimodulazione del complesso degli incentivi per la ristrutturazione edilizia e l’efficienza energetica e sismica prevista nella legge di Bilancio 2025. Tra le nostre 17mila imprese associate, molte sono protagoniste di rilievo del settore e aderiscono a Finco tramite 40 associazioni federate, contribuendo ad un fatturato aggregato di 35 miliardi di euro: degli infissi, delle pareti ventilate e dei ponteggi (Anfit, Unicedil e Unicmi); delle schermature solari (Assites); delle energie rinnovabili (Aceper, Assoidroelettrica, AnigHp); delle porte e chiusure tecniche (Acmi); delle coperture e lattonerie (Pile) e dei materiali compositi (Assocompositi); dei lucernari e della ventilazione naturale (Zenital); della contabilizzazione del calore e dell’acqua (Ancca); delle insegne luminose (Aifil); del drenaggio delle acque meteoriche (Aises), del comparto degli ascensori (Consorzio per l’Italia) nonché, infine, associazioni di categoria molto importanti seppur di settori contigui come quelle degli amministratori di condominio (Anaci e Unai) e dei manager per l’uso razionale dell’energia (Fire). La Federazione ritiene condivisibile, anzi necessario, il percorso di complessivo riordino introdotto nella legge di Bilancio, con un orizzonte temporale adeguatamente esteso, dei bonus edilizi, con il maggiore accorpamento possibile delle aliquote. Sottolinea, tuttavia, per il successivo iter parlamentare, che il criterio guida deve essere anche quello della semplicità sia per gli utenti che per la filiera dei prescrittori (non va certamente in questa direzione la personalizzazione delle detrazioni fiscali). Dati del patrimonio immobiliare alla mano, la necessità di intervenire sull’efficientamento degli edifici è evidente, ma: 1) nell’ambito dei traguardi dettati dalla transizione green, gli interventi necessari e opportuni non devono andare contro il principio della neutralità tecnologica e tendere a favorire alcune soluzioni invece di altre, fermo restando che, ove possibile, vadano preferiti gli interventi che, a parità di risorse investite, siano in grado di portare i maggiori benefici

in termini di decarbonizzazione; 2) è quindi necessario garantire la scelta tra interventi singoli e a pieno edificio, lasciando tale scelta alle capacità-possibilità dei cittadini-contribuenti; 3) è importante che il riordino dei bonus edilizi non diventi, come purtroppo avvenuto con una scellerata iniziativa dell’ex ministro Orlando, uno strumento per operazioni improprie come l’applicazione estensiva e obbligatoria di alcuni Ccnl per ottenerlo (come quello dell’edilizia, per esempio) ad attività che non sono strettamente edili ai fini della erogazione dei bonus suddetti; 4) occorre vigilare su un sistema bancario non sempre amichevole verso questi investimenti. Sistema che da un lato comunica profitti semestrali e annuali ingentissimi quando non smisurati, dall’altro continua ad avere un atteggiamento spesso di chiusura verso la Pmi, nel senso di rendere l’accesso al credito più complesso di quanto dovrebbe, fermo restando la valutazione del merito bancario; 5) sarebbe necessario, inoltre, poter disporre di dati tempestivi e attendibili in merito all’andamento dei bonus. Sotto questo profilo l’ente preposto è l’Enea, che dovrebbe trasmettere tali dati con prontezza e privi di annesse considerazioni di orientamento tecnologico, proprie del decisore. Per quanto riguarda in particolare l’installazione dei componenti che hanno assorbito la maggior parte delle risorse nell’ambito dei bonus, come i serramenti, si potrebbe pensare a un doppio binario con un recupero della detrazione in tre anni (o in cinque o dieci, a scelta del contribuente) per interventi fino a 20 mila euro, e un recupero in dieci anni per interventi fino all’importo massimo attualmente previsto di 60 mila euro. In merito alla trasmittanza termica, che i serramenti devono garantire, il problema, in questo momento, è la capacità tecnica dei posatori che incide molto sulle prestazioni di questi ultimi, ma anche dell’intero involucro nei casi di ristrutturazione integrale. Per questa ragione si potrebbe ipotizzare una maggiore aliquota di detrazione o un minore tempo di recupero fiscale nel caso in cui gli interventi vengano eseguiti in conformità alla norma Uni 11673 parti 1,2,3,4. Gli incentivi per finestre comprensive di infissi andrebbero mantenuti al 50% come quelli per schermature solari. Dovrebbero essere previsti incentivi per impianti e sonde geotermiche. Così come per la riduzione dei consumi idrici e la raccolta di acque meteoriche. In linea con gli obiettivi del green deal è anche l’incentivazione a installare-so-

stituire sistemi di contabilizzazione di acqua e calore, dove eliminare i bonus, significherebbe andare incontro alla mancata sostituzione dei ripartitori e dei contatori di calore obsoleti, con funzione divisionale, e mettere peraltro a rischio le corrette transazioni commerciali, stante che, a oggi, non c’è certezza di corretto funzionamento dei ripartitori e dei contatori di energia termica con funzione divisionale più obsoleti, e le insegne luminose a basso consumo. Considerando la condivisibile scelta di privilegiare le prime case, in un’ottica di attenzione agli oneri per la finanza pubblica, e purtroppo anche la riduzione nel tempo, senza tuttavia ulteriori decalage, dal 50 al 36% (non al 30%, percentuale che avrebbe, tra gli altri, un effetto non deterrente verso il nero) per le ristrutturazioni edilizie, l’incentivo andrebbe stabilizzato al 50% per le riqualificazioni energetiche, anche delle seconde case e degli altri immobili. Se si vuole avere un minimo di chance rispetto agli obiettivi comunitari, il relativo limite di spesa per intervento, ora rimasto a 96 mila euro, pur decrementato nel tempo, dovrebbe essere superiore a 48 mila euro anche dopo il triennio. Viceversa, il cosiddetto bonus verde, così come configurato (36% e 5 mila euro massimi), non sembra avere avuto un’utilizzazione diffusa né incisiva e potrebbe essere abbandonato, come del resto quello su mobili ed elettrodomestici in gran parte di provenienza estera, onde recuperare risorse. Risorse che andrebbero investite sul sismabonus, che trova applicazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico in zone classificate a rischio sismico 1-2-3. A parere della Federazione sarebbe opportuna una sua stabilizzazione. L’Italia, infatti, è un Paese con rilevante pericolosità sismica: oltre il 70% del patrimonio edilizio esistente è stato, peraltro, costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche. Per i condomini dovrebbero essere favoriti quorum che facilitino decisioni nelle assemblee condominiali con possibilità di prestiti garantiti, oltre che di sconto in fattura, per i cittadini incapienti. Infine, in mancanza di cessione del credito e sconto in fattura, andrebbero previste quelle (stabili) misure di agevolazione finanziaria per i creditori quali lo strumento dell’ecoprestito, con i dovuti aggiustamenti, che Finco propone da ormai un decennio. Opportuna, in ogni caso, la consultazione degli operatori del settore per la predisposizione della normativa di riordino della materia.

NADECO

Risponde GIUSEPPE PANSERI presidente NADECO

SEDE CENTRALE: Piazza San Silvestro 8 - 00187 Roma

TEL: 06 87153900

MAIL: associazione@nadeco.info

SITO INTERNET: www.nadeco.info

ANNO DI FONDAZIONE: 2020

PRESIDENTE: Giuseppe Panseri

NUMERO ASSOCIATI 2024: 40

NUMERO ADDETTI  (ASSOCIAZIONE) 2024: 3

Associazione Nazionale

Demolizione ed Economia

Circolare per le Costruzioni

DOPO LA BOLLA interventi mirati

Domanda. Com’è stato il 2024?

Risposta. Il 2024 è andato molto bene: il settore ha visto un incremento rispetto all’anno precedente, anche se la sensazione è che si stia arrivando alla fine di un ciclo per una serie di fattori esterni. I bonus si stanno esaurendo, rimane qualcosa legato al Pnrr. Insomma, vediamo una stabilizzazione del mercato con una tendenza al ribasso.

D. Quali sono le principali sfide che si prospettano?

R. Noi demolitori siamo una nicchia nel settore delle costruzioni: in questo periodo storico la nostra mission è comunicare la nostra volontà di fare sostenibilità. Il driver del consumo di suolo è attualissimo, spesso le ditte di demolizioni vengono additate e accusate, eppure il nostro settore ha un ruolo importantissimo nella rigenerazione urbana: demolendo si può ricostruire sopra un suolo già utilizzato qualcosa di nuovo, più sostenibile e funzionale, riutilizzando spesso materiali da riciclo. È un ragionamento banale, eppure è così. Siamo una risorsa strategica, sia nell’impatto che nel consumo, e la sfida appunto è comunicarlo bene.

D. Quali sono le principali questioni su cui si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Il settore dell’edilizia purtroppo viene da anni di una politica di incentivi, dal mio punto di vista, dissennata. Ha creato una bolla di mercato che ha portato persone, anche non esperti e professionisti, a fare questo mestiere, così si sono create situazioni anomale e poco chiare. Ora penso che se il settore deve essere incentivato, allora è necessario farlo con criteri diversi rispetto al passato, con interventi mirati, avendo cura di ringiovanire il patrimonio ed efficientarlo energicamente.

D. Quale bonus vorreste?

R. Un bonus per le imprese che continuano a investire in ricerca tecnologica, equipaggiamenti d’avanguardia, per tutto quello che è arrivato da Industria 4.0. Quello che sta succedendo nel 5.0, in edilizia, per le demolizioni credo sia poco applicabile.

D. Direttiva Case Green: come raggiungere l’obiettivo?

R. La direttiva ci riguarda marginalmente, tuttavia siamo propositivi per la riqualificazione di industrie o abitazioni vetuste.

D. Pnrr: che impatto sta avendo nel vostro settore?

R. Negli anni precedenti nel nostro settore ha avuto un buon impatto, ora abbiamo una coda che durerà ancora per qualche tempo, con benefici puntuali.

FEDERCOSTRUZIONI

SEDE CENTRALE: via Giuseppe

Antonio Guattani 16/18 - 00161

Roma

TEL:  06 84567990

MAIL: sg@federcostruzioni.it

SITO: www.federcostruzioni.it

ANNO DI FONDAZIONE: 2009

PRESIDENTE: Paola Marone

NUMERO ASSOCIATI: 40.000 imprese

Domanda. Com’è stato il 2024? Risposta. Veniamo da un periodo molto positivo per il settore delle costruzioni. Dopo la pandemia, l’edilizia è stata usata come motore principale per la ripresa del Pil del Paese. Nel 2023 la produzione della nostra filiera ha toccato quota 624 miliardi di euro, in aumento di 44 miliardi rispetto al 2022, che a sua volta aveva registrato una buona crescita. Guardando avanti, però, non possiamo essere ugualmente ottimisti: ci troviamo con un quadro fortemente incerto per il futuro, dettato da squilibri internazionali che

Federazione di Confindustria, rappresenta la filiera italiana delle costruzioni

NUOVI MECCANISMI di incentivazione

rischiano di pesare negativamente sulla crescita economica e sull’export.

D. Quali sono, quindi, le vostre principali sfide?

R. Di fronte a un quadro internazionale fortemente incerto, diverse sono le nuove sfide che ci troveremo di fronte. In primis quella della transizione ecologica, che deve essere un’opportunità e non un limite. Le imprese sono chiamate a fare uno sforzo per innovare e rendere sostenibili i processi produttivi, ma non possiamo fare tutto da soli: servono meccanismi di incentivazione. Se messi nelle condizioni giuste potremo fare la nostra parte per contribuire a dare al Paese case a costi accessibili, città riqualificate e sostenibili, infrastrutture moderne. Particolare attenzione, e in questo il Piano Industria 5.0 ne avrebbe dovuto tenere conto, va prestata a quelle filiere di produzione cosiddette hard to abate: acciaio, cemento, ceramica e laterizi, alluminio. Inoltre, anche i settori challenging to abate (per esempio, l’edilizia residenziale) sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi.

D. Di che cosa si dovrebbe occupare il Governo?

R. Se vogliamo proseguire sul sentiero di crescita è necessario mettere le imprese al centro, puntando, con adeguato supporto, a un incremento di produttività, competitività, formazione, ricerca e intervenendo con urgenza sul costo dell’energia. Il tema dell’energia sarà al centro dell’Unione europea per il prossimo decennio e per questo serve un approccio diverso, occorre una visione di lungo periodo che metta insieme la ricerca sull’efficientamento e la sostituzione dei combustibili fossili con energia rinnovabile, puntando anche alle possibilità dell’energia nucleare di ultima generazione.

D. Quale tipo di bonus vorreste?

R. Il superbonus era una misura straordinaria, a tempo, nata per risollevare il Pil dopo il crollo dovuto alla pandemia e che ha consentito al no-

stro Paese di raggiungere una crescita quasi senza paragoni. Terminata l’emergenza, si tratta ora di mettere in piedi un piano strutturale, sostenibile per le casse dello Stato, per l’efficientamento energetico e anche per la messa in sicurezza sismica. Non dobbiamo considerarlo un argomento tabù, ma fare tesoro degli errori del passato per programmare al meglio il futuro.

D. Come raggiungere l’obiettivo della direttiva Case Green?

R. La trasformazione del patrimonio edilizio nella prospettiva della transizione ambientale (il 73% degli edifici rientrano nelle classi E, F, G) deve essere realistica e tenere conto delle differenze climatiche, costruttive e storiche dei vari Paesi dell’Ue e impegnare risorse adeguate in termini di agevolazioni e di incentivazioni sia per l’adeguamento dell’involucro che degli impianti tecnologici. Rispetto alle previsioni iniziali, la direttiva Case Green è stata ridimensionata nelle posizioni più rigide, verso un’impostazione più flessibile. Molto dipenderà da come i singoli Stati membri decideranno di attuarla. In ogni caso, è necessario definire un progetto industriale nazionale a lungo termine, tarato sul nostro specifico patrimonio edilizio.

D. Che impatto ha il Pnrr nel vostro settore?

R. La filiera delle costruzioni sta giocando un ruolo determinante per la realizzazione del Pnrr. Le imprese stanno affrontando uno sforzo produttivo importante, soprattutto se pensiamo che l’edilizia viene da una crisi ultradecennale che ha falcidiato il settore. Portarlo a termine oggi è la sfida non solo della filiera, ma di tutto il sistema Paese, che in questi anni ha permesso accelerazioni inimmaginabili fino a poco tempo fa. Sarebbe importante se dopo il 2026 il Paese non perdesse questa eredità e riuscissimo a dare stabilità a un comparto che sta investendo in innovazione e sostenibilità e che tanto può fare per la crescita economica.

[ IMPRESE DI COSTRUZIONE ]

SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

SOLOPER

PERABBONATI

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

BILANCI IN ALTO PER CHI BUTTA GIÙ

Il campione di aziende analizzato presenta una media di ricavi in aumento del 9,1%. A influenzare il risultato sono anche le normative sul contenimento del consumo di suolo, che spingono verso pratiche di demolizione e ricostruzione

8 - Imprese di demolizione. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 9 - Imprese di demolizione. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

SOLOPERABBONATI

elaborazioni Centro Studi YouTrade

1 - Imprese di demolizione. Variazioni % del fatturato su anno precedente per classi dimensionali (in milioni di euro)

Variazioni annue

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico
Fonte:
Tabella

AL LAVORO CON YOUBUILD

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in pochi anni uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni, in modo particolare di progettisti e costruttori edili. YouBuild – Progettare e Costruire Sostenibile, racconta i grandi processi che stanno attraversando il XXI Secolo e come impattano sulle Costruzioni mutandone il Dna lungo l’intera filiera produttiva. Insieme alla Sostenibilità, un altro grande driver di trasformazione è rappresentato dalla Digitalizzazione del mondo del lavoro e con esso dei processi organizzativi e della produzione. L’era digitale è senza dubbio più efficiente ma non è priva di insidie. La rivista ha cadenza bimestrale e si avvale della direzione editoriale di Livia Randaccio e della direzione scientifica del prof. Emanuele Naboni. La cultura del progetto e della costruzione sostenibile viene fotografata nel suo divenire quotidiano attraverso le linee guida normative, associative e realizzative dell’ambiente costruito Con l’ambizione di dare un contributo fattivo affinchè il “carbon thinking” possa diventare il paradigma dominante del settore. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

È possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/riviste/ youbuild/ o telefonando al numero +39 02 47761275

(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati);

(2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

[ IMPRESE DI DEMOLIZIONE ]

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

Grafico 3 – Indicatori di performance per le imprese di demolizione. Anno 2023

ABBONATI

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%) Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 4 - Imprese di demolizione. Dinamica dei principali indicatori di performance

Alubel, green for passion.

www.alubel.com

Alubel dal 1958 realizza sistemi metallici per le coperture e i rivestimenti degli edifici. L’azienda è cresciuta ponendo attenzione ai vari aspetti della sostenibilità ambientale incrementando negli anni la quota d’energia proveniente da fonti rinnovabili.

Oggi Alubel è sempre più green, i suoi prodotti:

• sono dotati di dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration)

• contribuiscono ai crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

• rispettano i requisiti CAM (Criteri Minimi Ambientali).

TANTE, PICCOLE MA COMPETITIVE

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023. Lattonieri (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte

Toscana

Trentino Alto Adige

Friuli Venezia Giulia

Umbria

Lazio

Campania

Sicilia

Marche

Puglia

Abruzzo

Liguria

Valle d'Aosta

Molise

Calabria

Sardegna

Basilicata

IL METALLO RESTA CALDO

I dati della lattoneria tendono al rosa. Dopo il brusco stop del 2020 causato dal covid, il settore registra dati record, con una crescita complessiva del 21% e del 39% per i prodotti legati all’edilizia. Trend che, grazie al superbonus, dovrebbe proseguire

466

Le aziende di lattoneria sotto esame in questa analisi

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Grafico 1 – Lattonieri. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)
Grafico 2 – Lattonieri. Variazione % del fatturato per classi dimensionali delle imprese. Anno 2023 su 2022
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

1 - Lattonieri. Variazioni % del fatturato su anno precedente per classi dimensionali

250 Da 100 a 250 Da 50 a 100 Da 25 a 50 Meno di 25 Totale

Variazioni annue

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

PERABBONATI

(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione)

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Tabella
Oltre
Grafico 3 – Indicatori di performance per gli installatori di lattoneria. Anno 2023

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Grafico 5 – Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023

Variazione % del fatturato 2023 / 2020 % utile netto sul fatturato 2023 VS Perde fatturato, mantiene redditività 40,8% In crescita 55,6%

In crisi

1,8% Perde attività

SOLOPERABBONATI

Grafico 4 – Lattonieri. Dinamica dei principali indicatori di performance
1,8%

ABBONATI

Grafico 6 – Dimensione e redditività 2023 Dimensione del fatturato 2023 (milioni di euro)

% utile netto sul fatturato 2023 VS

7 – ROS e utile netto 2023

ROS 2023

% utile netto sul fatturato 2023 VS Produzione in perdita, utile finanziario 0,0% Produzione in crescita, utile finanziario 97,6%

1,5% Produzione in perdita, perdite finanziarie 0,9% Produzione in crescita, perdite finanziarie

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico

[ INSTALLATORI DI LATTONERIA ]

8 - Utile netto sul fatturato: quote 2023 e 2022 a confronto

% utile netto sul fatturato 2022

% utile netto sul fatturato 2023 VS In ripresa 3,7%

crescita 92,7%

0,7% In crisi 2,9% In difficoltà

9 - ROS: valori 2023 e 2022 a confronto

SOLOPERABBONATI

0,0 % In crisi 1,5% In difficoltà

elaborazioni Centro Studi YouTrade

Fonte: elaborazioni Centro Studi Youtrade

Fonte:
Grafico
Grafico
ROS 2022 ROS 2023 VS In ripresa 2,6% In crescita 98,9%

Indice di indipendenza finanziaria 2022

di indipendenza finanziaria 2023 VS In miglioramento 5,9%

ABBONATI

5,9 % Rischiosità patrimoniale

13,8 % Scarsa liquidità

Grafico 10 - Solidità patrimoniale: 2023 vs. 2022
Grafico 11 - Solvibilità 2023 vs. 2022

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

UN ANNO ROSA

PER GLI IDEATORI

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023 Progettazione (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Toscana

Lazio

Veneto

Emilia Romagna

Sicilia

Liguria

Abruzzo

Piemonte

Marche

Campania

Trentino Alto Adige

Friuli Venezia Giulia

Umbria

Puglia

Calabria

Valle d'Aosta

Basilicata

HA PIÙ AFFARI

CHI FA TUTTO

Bilanci positivi per il mondo della progettazione, ma con differenze: gli studi di ingegneria crescono del 21,0%, quelli di architettura del 21,3%, mentre è boom per i general contractor, che vedono salire ulteriormente i ricavi del 32,6%

SOLOPERABBONATI

I

bilanci

di società e studi analizzati

Tabella 1 – Variazione % del fatturato sull’anno precedente. Anni 2014–2023 (in valori correnti)

di ingegneria General contractor Architettura e design

Studi
TOTALE
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Gli specialisti del rinforzo strutturale green

Fibre Net S.p.A. Via Jacopo Stellini, 3 - Z.I.U. 33050 Pavia di Udine (Ud) ITALY Tel. +39 0432 600918 www.fibrenet.it - info@fibrenet.it

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023 Studi di ingegneria (valori in migliaia di euro)

Grafico 1 - Società di ingegneria. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

SOLOPERABBONATI

Grafico 2 - Progettazione. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

ABBONATI

* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%).

Fonte: dal 2014 elaborazioni Centro Studi YouTrade, per gli anni precedenti elaborazioni Cresme per YouTrade

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 3 - Progettazione. Dinamica dei principali indicatori di performance
Grafico 4 – Studi di ingegneria. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023 General contractor (valori in migliaia di euro)

Grafico 5 – Società general contractor e impiantistica. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

ABBONATI

Grafico 6 – Studi di architettura e design. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023 Studi di architettura e design (valori in migliaia di euro)

Grafico 7 – Progettazione. Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023

% utile netto sul fatturato 2023 VS Variazione % del fatturato 2023 / 2022

Perde fatturato, mantiene redditività 24,9% In crescita 70,0%

3,0% In crisi 2,1% Perde redditività

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 8 – Progettazione. Dimensione e redditività 2023

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

ABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 9 – Progettazione. ROS e utile netto 2023

ROS 2023 % utile netto sul fatturato 2023 VS Produzione in perdita, utile finanziario 1,2% Produzione in crescita, utile finanziario 93,7%

3,5% Produzione in perdita, perdite finanziarie 1,6% Produzione in crescita, perdite finanziarie

CNI

Risponde ANGELO DOMENICO PERRINI presidente CNI

SEDE CENTRALE:

Via XX Settembre 5 - 00187 Roma

TEL: 06 6976701

MAIL: segreteria@cni-online.it

SITO INTERNET: www.cni.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1948

PRESIDENTE: Angelo Domenico Perrini

NUMERO ISCRITTI 2024: 252.530

Domanda. Com’è andato il 2024? Risposta. Per il settore delle attività professionali il 2024 dovrebbe chiudersi segnando discrete performance: sono state mantenute le posizioni del 2023, anno di forte eSpansione, in cui i professionisti ingegneri, architetti e società di ingegneria hanno totalizzato un fatturato di 13,5 miliardi di euro (nel 2019, prima del covid, eravamo a 7,9 miliardi) dei quali una parte maggioritaria realizzata da studi e società di ingegneria. Complice di questa fase il superbonus e gli investimenti riguardanti la manutenzione e il miglioramento di edifici e di opere pubbliche. Consci del fatto che questo ciclo

PREPARARSI GIÀ al dopo Pnrr

si è già esaurito prevediamo una decisa flessione, attutita dai consistenti finanziamenti del Pnrr. D. Quali sono le sfide da affrontare?

R. Ci sono sfide diverse che riguardano due piani distinti. Il primo aspetto riguarda una serie di strumenti e di norme che incidono sull’operato dei professionisti e che, secondo i casi, possono migliorare o rendere più critico il modus operandi della nostra categoria. La corretta applicazione, per esempio, delle norme sull’equo compenso renderebbe più chiaro il quadro in cui operiamo, più chiarezza su alcune norme del codice dei contratti pubblici e una maggiore facilità interpretativa e applicativa delle norme del cosiddetto decreto Salvacasa renderebbe tutto più semplice. Vi è, poi, un secondo aspetto che in questo momento riguarda l’operato dei liberi professionisti ed è il dibattito sull’uso e sui limiti dell’intelligenza artificiale generativa. È chiaro che anche nel nostro settore ci stiamo profondamente interrogando sull’impatto di questi strumenti, per esempio nella progettazione e nei sistemi di gestione del lavoro. È un dibattito ancora molto aperto. Certamente la materia va regolamentata, come già si sta facendo, e dei limiti vanno codificati e trasformati in norme cogenti. D. Su che cosa si dovrebbe concentrare il Governo?

R. Negli ultimi tre anni il superbonus e gli effetti negativi sulle finanze pubbliche hanno aperto un dibattito, a tratti incredibile, sul ruolo dell’edilizia nel nostro Paese. Sul superbonus il Governo non ha voluto sentire ragioni, ma non ha mai considerato una serie di vantaggi raggiunti, a cominciare dall’incremento di capacità di riSparmio energetico per i nostri edifici (tramite anche l’ecobonus) e il miglioramento in termini di sicurezza sismica (con il sismabonus) per i quali negli ultimi quattro anni sono state realizzate opere per oltre 40 miliardi di euro. Oggi al Governo vorremmo chiedere di elaborare con urgenza il Piano nazionale di ristrutturazione energetica degli edifici richiesto dalla recente direttiva Ue Epbd e di aprire un serio tavolo per la definizione di un piano operativo per la prevenzione del rischio sismico. Anche su programmi che impattano direttamente sul nostro sistema industriale abbiamo molto da dire a cominciare dal piano Industria 5.0.

D. Il superbonus ha esaurito tutto il suo

Consiglio Nazionale degli Ingegneri

potenziale?

R. Sarebbe sufficiente capire se per gli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici, per la messa in sicurezza in chiave antisismica e per le ristrutturazioni degli immobili residenziali si potesse stabilire un piano di incentivi con detrazioni fiscali in 10 anni al 50%. Già un po’ di chiarezza per il futuro sarebbe sufficiente. Oggi sappiamo che entro il 2026 questi incentivi scenderanno al 36% o addirittura al 30%: veramente poco perché i proprietari di immobili siano spinti a migliorare le prestazioni del costruito.

D. Come raggiungere l’obiettivo della direttiva Case Green?

R. La nostra strategia è molto semplice: vorremmo essere interpellati dal Governo per contribuire a comprendere come intervenire, ricordando che la direttiva Case Green lascia buoni Spazi di manovra a ciascuno Stato, avendo eliminato quelle rigidità del testo originario che avrebbero reso ancora più complessa la realizzazione di un Piano di ristrutturazione nazionale degli edifici dal punto di vista energetico. Noi abbiamo comunque più volte detto che per realizzare un piano in step differenti occorre innanzitutto conoscere con esattezza lo stato effettivo degli immobili sia dal punto di vista energetico che da quello della sicurezza statica. Siamo soprattutto preoccupati che per il Piano nazionale di ristrutturazione energetica, che dovrebbe iniziare ad operare dal 2025, nulla sia stato programmato dal Governo in questo momento.

D. Che impatto ha il Pnrr nel vostro settore?

R. Sappiamo che l’impatto del Pnrr sulle attività professionali nel nostro settore è stato positivo. Ha agito su un numero cospicuo di studi professionali, ha spinto molti professionisti a creare, seppure in modo temporaneo, delle reti di collaborazione con altri professionisti e in alcune aree del Paese questo ha spinto anche un buon numero di studi a crescere dimensionalmente, tanto che ancora oggi molti lamentano l’irreperibilità di neo laureati in ingegneria civile. Temiamo che questo effetto possa tuttavia terminare nel 2026, per cui anche nel nostro settore occorrerebbe una riflessione su come prepararci al futuro e mettere a valore già oggi i risultati positivi raggiunti negli ultimi anni.

La scelta dei materiali conta.

Soluzioni isolanti sostenibili in lana di roccia per garantire sicurezza, salute e comfort negli edifici.

Risponde PAOLO BISCARO presidente CNGeGL

SEDE CENTRALE: Piazza Colonna

361 - 00187 Roma

TEL: 06 4203161

MAIL: comunicazione@cng.it

SITO INTERNET: www.cng.it

ANNO DI FONDAZIONE: 1944

PRESIDENTE: Paolo Biscaro

NUMERO ASSOCIATI 2024: ca. 90.000

NUMERO ADDETTI 2024: 25

Domanda. Per i geometri com’è andato il 2024?

Risposta. In merito al nostro comparto abbiamo avviato con grande entusiasmo l’importante mole di impegni, di rappresentanza istituzionale e sociale che ci appartiene, segnando rapidamente il coinvolgimento dei principali esponenti del Governo sui temi di maggiore interesse per la nostra professione. È il caso del convegno su «Il Testo unico dell’edilizia», ideato e promosso dal Consi-

Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

IL FUTURO DEL TESTO Unico dell’Edilizia

glio Nazionale, che si è svolto il 3 dicembre a Pesaro, in cui è intervenuto il vice premier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Un’occasione che ha permesso di approfondire molti aspetti tecnici e di avviare un confronto basato sulla sinergia dei ruoli in campo, nell’ottica di una collaborazione che caratterizza da sempre il rapporto della categoria con gli organi di Governo e la pubblica amministrazione. Per il resto, il 2024 ha visto i geometri italiani protagonisti dei passaggi per la semplificazione della pubblica amministrazione, necessaria per realizzare gli interventi legati alle opere finanziate dal Pnrr di rigenerazione urbana, messa in sicurezza del territorio, efficientamento energetico. Uno scenario che si estenderà ai prossimi mesi del 2025 sostenuto dalla solidità e capacità di una professione che continua a sapersi adattare ai cambiamenti di un mercato in continua evoluzione. A questo particolare aspetto concorre il costante incremento dei redditi e del volume di affari recentemente ufficializzato da Cassa Geometri, nonostante sia diminuita l’efficacia degli interventi normativi governativi che hanno incentivato gli investimenti nel recupero del patrimonio edilizio privato italiano.

D. Quali sono le principali sfide per il vostro settore?

R. Indubbiamente sono più d’una e sarà necessario che ogni professionista, a sua volta, possa iniziare a elaborare un proprio focus in questa direzione. Allo scopo di concorrere al raggiungimento di questa consapevolezza, nella lettera trasmessa agli iscritti dopo il mio insediamento ho appositamente sottolineato l’importanza, fra le mission della categoria, di sviluppare una collaborazione sempre più stretta con gli altri attori della filiera delle costruzioni. Una linea che ciascun professionista può analogamente delineare: è ormai impensabile che si possa operare nella mo -

dernità, in un contesto diverso da quello del network e della sinergia multidisciplinare. Ho inoltre invitato i colleghi ad approfondire le nuove opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e, fin dai primi momenti, ho voluto istituire un gruppo di lavoro dedicato. Non possiamo permetterci di restare ancorati al passato, i cambiamenti avvengono ormai nell’arco di mesi o settimane, come possiamo osservare sia nelle trasformazioni climatiche, sia nell’evoluzione tecnologica.

D. Quali sono le principali questioni su cui si dovrebbe concentrare il governo?

R. Oltre alla recente riforma del Codice degli Appalti formalmente completata, benché il processo di revisione e perfezionamento sia ancora in corso, con discussioni e valutazioni in atto per garantire l’efficacia e la legittimità delle modifiche proposte che impegnano gli organi dell’Esecutivo, è fondamentale che il Governo dia priorità all’adozione di un nuovo Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. La riscrittura del Dpr 380/2001 è urgente, poiché attualmente ostacola numerosi interventi di rigenerazione, riqualificazione e recupero di edifici, a causa di piccoli abusi e difformità che solo una riforma del Testo Unico può risolvere. Una sintesi significativa di questo documento, risultato della collaborazione tra i vari attori del settore delle costruzioni, è attualmente al vaglio definitivo del ministero. Senza questa normativa, che mira a semplificare le procedure e a fornire maggiore certezza a professionisti, imprese e cittadini, sarà difficile sostenere lo sviluppo economico del nostro Paese.

D. Il superbonus è finito, ora quale tipo di incentivo ci vorrebbe?

R. L’attuale panorama di incentivi del Governo rappresenta comunque uno stimolo per i privati a intervenire nel settore edilizio. L’esperienza del superbonus 110%, pur

avendo mostrato i suoi limiti, ci ha fornito lezioni preziose per evitare errori in futuro. È chiaro che un’aliquota come quella del 110% fosse insostenibile: non solo permetteva interventi gratuiti, ma lo Stato regalava anche un surplus del 10%. Un modello del genere non era razionale sin dall’inizio. Oggi il sistema di incentivi è più equilibrato, basato su scaglioni di reddito, per garantire che le agevolazioni siano proporzionali alle possibilità economiche dei beneficiari. Tuttavia, per rendere questi incentivi realmente accessibili, è indispensabile reintrodurre la cessione del credito. Questo strumento deve però essere rigorosamente regolamentato e concesso solo a soggetti che garantiscano traSparenza e affidabilità, prevenendo abusi e deviazioni in canali opachi. Inoltre, un altro elemento critico emerso dal superbonus 110% è l’inadeguatezza di un prezziario unico nazionale. L’edilizia in Italia non opera su un mercato uniforme, ma su una pluralità di mercati locali con costi variabili. Le imprese del Nord, per esempio, affrontano costi diversi rispetto a quelle del Sud. Per evitare distorsioni e garantire equità, è necessario adottare prezziari regionali, che rispecchino le realtà territoriali. In sintesi, dagli errori del passato possiamo trarre insegnamenti importanti per costruire un sistema di incentivi sostenibile, mirato e capace di promuovere interventi efficaci senza compromettere le finanze pubbliche.

D. Direttiva case green: come attuarla?

R. La direttiva comunitaria sulla prestazione energetica degli edifici, comunemente nota come direttiva Case Green, mira a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio europeo, con l’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050. Questo contesto rappresenta una significativa possibilità per i geometri italiani, fissando il loro ruolo nella transizione energetica e nella riqualificazione sostenibile degli edifici. Ciononostante, si deve tener conto che i privati potrebbero incontrare difficoltà nell’adeguarsi autonomamente agli standard richiesti, rendendo così necessario, per tale motivo, un intervento da parte dello Stato, che non può però configurarsi come il superbonus 110%: una misura ancora oggi per molti controversa, che ha di fatto rappresentato un volano per il comparto edile e il Pil e, al tempo stesso, lasciato emergere in seguito innumerevoli criticità di primo piano

per l’economia del nostro Paese. Ciò non toglie che la nostra categoria non abbia un’idea per attuare efficacemente la normativa Epbd, quale soggetto che può contribuire alla decarbonizzazione del patrimonio edilizio entro il 2050. A nostro parere, sarà fondamentale adottare un approccio strutturato e collaborativo. Attualmente ogni Stato membro dell’Unione Europea utilizza parametri distinti per la classificazione energetica degli immobili, rendendo indispensabile l’adozione di criteri unificati a livello europeo. Questi parametri comuni dovrebbero includere metodologie standardizzate per la misurazione dei consumi energetici, la valutazione dell’efficacia degli interventi di efficientamento e il monitoraggio dell’avanzamento nell’implementazione della direttiva. L’Italia è chiamata a partecipare attivamente a questo processo di armonizzazione, contribuendo alla definizione di standard condivisi che garantiscano condizioni di partenza omogenee per tutti gli Stati membri. Una volta stabiliti questi parametri, sarà cruciale sviluppare un piano nazionale dettagliato e condiviso per l’applicazione della direttiva, assicurando che le strategie di intervento siano pianificate con anticipo e in modo coordinato. L’elaborazione di un modello italiano di intervento potrebbe posizionare il Paese come leader nel campo della riqualificazione energetica e della sostenibilità edilizia. Questo modello potrebbe servire da riferimento per altre nazioni che si trovano in una fase meno avanzata nel percorso di riduzione delle emissioni, come Cina, India e diversi Paesi africani, promuovendo così la diffusione di best practice a livello globale. In sintesi, l’adozione di parametri comuni a livello europeo e la preparazione di un piano nazionale ben strutturato sono passi essenziali per l’attuazione efficace della direttiva Case Green. Questo approccio non solo faciliterà il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica, ma potrà anche elevare l’Italia a modello di eccellenza nel settore della sostenibilità edilizia.

D. Che impatto sta avendo il Pnrr?

R. Alla fine del 2024 possiamo affermare che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha avuto un impatto significativo sulla professione del geometra in Italia: ne ha definito un nuovo e strategico collocamento, ha ampliato le opportunità a disposizione e favorito un forte slancio all’aggiornamento delle conoscenze.

Questo scenario trae origine dalle ingenti risorse che il Pnrr ha destinato a settori chiave come la digitalizzazione, la transizione ecologica e la rigenerazione urbana. Ciò ha generato una crescente domanda di figure tecniche: soprattutto geometri liberi professionisti che sono centrali nei progetti di efficientamento energetico, messa in sicurezza degli edifici e riqualificazione del territorio. In particolare, si stima che entro il 2028 il Pnrr possa creare fino a 970 mila nuovi posti di lavoro, con circa il 10% di questi nel settore delle costruzioni e infrastrutture, ambito in cui la nostra categoria svolge un ruolo cruciale. In relazione all’evoluzione delle capacità professionali, le missioni del Pnrr relative alla digitalizzazione e alla transizione ecologica hanno indotto nei geometri liberi professionisti una accelerazione delle proprie conoscenze. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha determinato nelle loro attività consulenziali lo sviluppo di un impiego ancor più estensivo della strumentazione tecnologicamente avanzata, migliorando l’efficienza, la precisione e la resa di ogni singola operazione. Inoltre, l’attenzione alla gestione e alla tutela del territorio e dell’ambiente ha portato a una maggiore specializzazione in ambiti come la progettazione sostenibile. In merito poi al processo di riforma di accesso alla professione di geometra, uno dei passaggi più significativi è la legge sulle lauree abilitanti che dà attuazione ad uno degli interventi di riforma previsti dal Pnrr (Missione 4 e “Istruzione e Ricerca”, Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni), ricalcando l’esperienza avviata nel 2020 di rendere tale la laurea in medicina, sotto l’urgenza della crisi pandemica e per il tramite del decreto Cura Italia. A questo riguardo, l’iter ha reso il percorso formativo più diretto e allineato alle esigenze del mercato del lavoro. Con riferimento alla collaborazione con la Pa, infine, il Pnrr ha inoltre promosso una maggiore collaborazione tra professionisti tecnici e gli enti pubblici. I geometri sono stati coinvolti in progetti legati alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza del territorio, contribuendo con le loro capacità tecniche alla realizzazione degli obiettivi del Piano. In sintesi, il Pnrr ha rappresentato una significativa occasione per la professione del geometra, accrescendo le possibilità occupazionali e stimolando un’evoluzione delle competenze in linea con le sfide contemporanee.

valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

PERABBONATI

[ SOCIETÀ DI INGEGNERIA - PROGETTAZIONE ]

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOLOPER

note: valori in migliaia di euro

PERABBONATI

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

note:

SOLOPER

valori in migliaia di euro

PERABBONATI

[ STUDI DI ARCHITETTURA E DI DESIGN ]

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

[ STUDI DI ARCHITETTURA E DI DESIGN ]

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

• Riutilizzo acque grigie

• Riciclo acque piovane

• Nuovo sistema SBR ad alte prestazioni

CONTI POSITIVI NEL REAL ESTATE

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023. Gestione immobiliare (valori in migliaia di euro)

Lombardia

Lazio

Emilia-Romagna

Veneto

Campania

Friuli-Venezia Giulia

Piemonte

Toscana

Trentino-Alto Adige

Liguria

Marche

Abruzzo

Puglia

Sicilia

UNA CASA DORATA PER CHI AMMINISTRA

Le 227 aziende monitorate complessivamente rappresentano quasi 2,4 miliardi di ricavi da prestazioni e servizi nel 2023, in aumento del 10,1%.

Ma sono i grandi gestori che si dividono il boccone più grosso, con +22,6%

7% In discesa la percentuale di aziende che perdono redditività

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Grafico 1 – Servizi di gestione immobiliare. Variazioni % del fatturato su anno precedente (in valori correnti)
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Grafico 2 - Servizi di gestione immobiliare. Variazioni % del fatturato per classi dimensionali delle imprese (in milioni di euro). Anno 2023 su 2022

Grafico 3 – Servizi di gestione immobiliare. Incremento del fatturato 2023/2022 e redditività 2023

Variazione % del fatturato 2023 / 2022 % utile netto sul fatturato 2023 VS

Perde fatturato, mantiene redditività 34,4% In crescita 53,5%

5,1% In crisi

ABBONATI

7,0% Perde redditività

Grafico 4 – Servizi di gestione immobiliare. Dimensione e redditività 2023

Dimensione del fatturato 2023 (milioni di euro) % utile netto sul fatturato 2023 VS

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

Grafico 5 – Servizi di gestione immobiliare. ROS e utile netto 2023

ROS 2023 % utile netto sul fatturato 2023 VS Produzione in perdita, utile finanziario 3,3% Produzione in crescita, utile finanziario 84,6%

8,4% Produzione in perdita, perdite fininziarie

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade

SOLOPERABBONATI

Elaborazioni dati bilanci 2021-2023. Servizi (valori in migliaia di euro)

3,7% Produzione in crescita, perdite finanziarie

Liguria

Lombardia

Lazio

Emilia-Romagna

Veneto

Campania

Piemonte

Friuli-Venezia Giulia

Toscana

Trentino-Alto Adige

Marche

Abruzzo

Puglia

A better world needs better buildings

Soluzioni invisibili per un benessere che si sente

Soluzioni integrate che semplificano la progettazione e la gestione del foro finestra. Le nostre soluzioni, già conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), sono anche funzionali alle certificazioni LEED, BREEAM e WELL degli edifici.

[ GESTIONE IMMOBILIARE ] SOLOPERABBONATI

valori in migliaia di euro

ABBONATI

[ GESTIONE IMMOBILIARE ]

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

[ GESTIONE IMMOBILIARE

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

ABBONATI

[ GESTIONE IMMOBILIARE

SOCIETÀ

SOLOPERABBONATI

VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL
note: valori in migliaia di euro

ABBONATI

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

VALORE della PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO MOL

ABBONATI

[ GESTIONE IMMOBILIARE

SOCIETÀ

note: valori in migliaia di euro

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

[ SERVIZI PER CONDOMINI ]

ABBONATI

INDICE

Come leggere i bilanci

FATTURATO

Nelle imprese industriali e commerciali l’aggregato è costituito dai ricavi delle vendite dei prodotti finiti, semilavorati e materie prime, al netto di sconti e abbuoni.

Nel calcolo delle imprese di costruzioni ed engineering, che operano per commessa di durata pluriennale, si è tenuto conto della variazione dei lavori in corso su ordinazione prescindendo dalla tecnica computistica utilizzata per la loro valutazione (commessa ultimata o percentuale di avanzamento).

VALORE DELLA PRODUZIONE

Costituisce tutta intera la parte attiva dei ricavi dell’attività tipica della società. Per le società di produzione di materiali per l’industria delle costruzioni è composto dai ricavi delle vendite, dalla variazione delle rimanenze di semilavorati e prodotti finiti e dagli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni. Per le imprese di costruzioni e le società di impiantistica e ingegneria viene inclusa la variazione dei lavori in corso su ordinazione al posto di quella delle rimanenze.

VALORE AGGIUNTO

Misura la capacità dell’impresa di generare valore dall’utilizzo delle risorse acquisite all’esterno e impiegate nel processo produttivo. È calcolato sottraendo dal valore della produzione i costi relativi alle materie prime, sussidiarie e di consumo, i costi per servizi, quelli per godimento beni di terzi, variazione di rimanenze di materie prime e gli oneri diversi di gestione.

MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL)

Rappresenta il risultato della gestione caratteristica dell’impresa, calcolato sottraendo dal valore aggiunto il costo del personale. È un indice particolarmente significativo in quanto, esprimendo la differenza algebrica delle entrate e delle uscite operative prettamente monetarie (non considera infatti gli ammortamenti, gli interessi e le imposte), individua la tendenza e la capacità della gestione corrente, rettificata dalla variazione del capitale circolante, a creare il risultato monetario finale (cassa) che rappresenta il ritorno degli investimenti iniziali effettuati.

UTILE NETTO

È il risultato dell’esercizio desumibile dai bilanci delle imprese ed esprime il reddito generato dalla

gestione di competenza del capitale di rischio raccolto. La significatività dell’accrescimento e quindi della redditività del capitale di rischio è condizionata dalla capacità dell’ammortamento contabile di esprimere l’effettiva variazione di valore dell’unità economica che lo ha prodotto.

CAPITALE DI RISCHIO (MEZZI PROPRI )

Esprime la dimensione delle risorse finanziarie raccolte senza vincolo contrattuale prestabilito di remunerazione. Contabilmente si compone dell’intero patrimonio netto, dedotto delle azioni proprie in portafoglio e comprensivo dell’utile netto di esercizio. Più l’aggregato è elevato, soprattutto se rapportato con gli investimenti fissi, tanto maggiore è l’autonomia finanziaria dell’impresa e quindi la possibilità di affrontare congiunture sfavorevoli senza ricorrere a ulteriori finanziamenti esterni.

TASSO DI INDEBITAMENTO

È un indicatore semplice che esprime con efficacia il grado di dipendenza di un’impresa dalle risorse finanziarie prestate a vario titolo da terzi. È determinato dal rapporto tra mezzi di terzi (fondi per rischi e oneri, trattamento di fine rapporto, debiti di tutti i tipi e generi, ratei e sconti passivi) e mezzi propri.

ROS

È determinato dal rapporto tra il margine operativo netto e il fatturato e indica la redditività percentuale per ogni unità di fatturato. Questo indice, confrontato temporalmente, permette di verificare gli effetti dell’inasprimento della competizione e la struttura della composizione qualitativa dei costi (rapporto tra costi fissi e variabili e leva operativa).

ROE

Esprime il rendimento del capitale di rischio impiegato. È determinato dal rapporto tra l’utile netto e i mezzi propri. Permette confronti sintetici e immediati tra imprese diverse. Confrontandolo con il rendimento di investimenti alternativi consente di valutare l’attrattività dell’impresa per potenziali investitori e l’opportunità della politica di ritenzione da essa attuata in un’ottica di creazione di valore per i vecchi azionisti.

CASHFLOW

(AUTOFINANZIA MENTO )

È determinato come sommatoria dell’utile o perdita dell’esercizio con gli ammortamenti

e gli accantonamenti. Esprime la capacità dell’impresa di coprire fabbisogni finanziari per investimenti ricorrendo in misura minore a finanziamenti esterni.

ROA

Indice di bilancio che misura la redditività complessiva di un’azienda, a differenza del ROI che misura la redditività della gestione caratteristica. È calcolato come rapporto tra utile di esercizio e totale attivo dello stato patrimoniale riclassificato. È un indicatore che indica come un’azienda può agire in base a ciò che possiede, prescindendo dalla forma di finanziamento messa in atto. È molto utile per paragonare aziende concorrenti che fanno parte di uno stesso settore del mercato.

ROA-ROD

Dimostra se l’azienda è in condizione di finanziarsi a debito in modo vantaggioso. È dato dalla differenza del ROA (Return On Asset) con il ROD (Return On Debt) e quando è positivo significa che il denaro (a debito) investito in azienda rende più di quanto richiesto dal capitale a debito (Return on Debt). In sostanza misura la leva finanziaria ed è un indicatore molto importante per le PMI sottocapitalizzate perché se il ROA diventa inferiore al ROD, senza necessariamente che l’azienda sia in perdita, significa che i capitali investiti in azienda hanno un rendimento negativo, ad esempio a causa di imposte e interessi che possono ridurre la redditività degli asset aziendali.

INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA

Indice che mette in relazione, con una proporzione, i finanziamenti ottenuto con mezzi propri (patrimonio netto) e quelli garantiti da fonti esterne (patrimonio acquisito: soci, capitali esterni, finanziamenti, etc).

INDICE DI LIQUIDITÀ IMMEDIATA (ACID TEST)

Detto anche “acid test”, è un indicatore utilizzato per la valutazione della situazione di liquidità aziendale ed è dato dal rapporto tra le attività correnti al netto delle rimanenze e le passività correnti. Esprime il grado di copertura immediata dei debiti a breve scadenza e il suo valore non dovrebbe scendere al di sotto dell’unità.

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

Le 3367 aziende in ordine alfabetico SOLOPER

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOCIETÀ FATT. 2023

SOLOPERABBONATI

CANNE FUMARIE COLLETTIVE PER CALDAIE A CONDENSAZIONE

SCARICARE A TETTO - IN CANNA FUMARIA - È QUALITÀ DI VITA!

• Resistenza alla corrosione della condensa acida certificata V2

• Tenuta della pressione P1 200 Pa

• Protezione al congelamento condense: isolamento 25 mm lana di roccia

• Canali da fumo PPs - protetto inox

• Installazione facile con gli elementi a misura - a taglio - telescopici

500 lt con scambiatore ausiliario

• Wi-fi incluso

• Integrazione con collettore solare

• Produzione di ACS a oltre 65 °C

• Circuito refrigerante ermetico

• Ingombri ridotti

• Alta silenziosità

• Facilità di installazione e manutenzione

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOCIETÀ FATT. 2023

SOLOPERABBONATI

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023
SOCIETÀ FATT. 2023
SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOCIETÀ FATT. 2023

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

2023
SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in ordine alfabetico

PERABBONATI

SOCIETÀ FATT. 2023

Le 3367 aziende in

SOLOPERABBONATI

Gestiamo i tuoi progetti , trasformando le tue idee in realtà

Dalla pianificazione all’esecuzione, siamo al tuo fianco per garantire che ogni progetto sia un successo

S Y S T E M G R O U P :

M A T E R I A L I I N N O V A T I V I P E R U N F U T U R O S O S T E N I B I L E

S y s t e m G r o u p è u n ’ a z i e n d a l e a d e r n e l s e t t o r e i d r a u l i c o e d e l l e i n f r a s t r u t t u r e , s p e c i a l i z z a t a n e l l a

p r o d u z i o n e d i s o l u z i o n i i n n o v a t i v e e s o s t e n i b i l i p e r l a g e s t i o n e d e l l ’ a c q u a e l a p o s a d i c a v i

O f f r e u n a v a s t a g a m m a d i s o l u z i o n i r e a l i z z a t e c o n m a t e r i a l i r e s i s t e n t i i n p o l i e t i l e n e ( P E ) ,

p o l i p r o p i l e n e ( P P ) e p o l i v i n i l c l o r u r o ( P V C ) , a d a t t a n d o s i a l l e e s i g e n z e s p e c i f i c h e d i o g n i c l i e n t e

( e d i l i z i a , i n d u s t r i a e a g r i c o l t u r a )

A M

C A M E B I L A N C I O D I S O S T E N I B I L I T À .

C A M E B I L A N C I O D I S O S T E N I B I L I T À .

S y s t e m G r o u p s i p o s i z i o n a c o m e

u n ’ a z i e n d a c h e u n i s c e l ’ i n n o v a z i o n e a l l a

s o s t e n i b i l i t à , o f f r e n d o p r o d o t t i e s e r v i z i d i

a l t a q u a l i t à e p e r s o n a l i z z a t i p e r

s o d d i s f a r e l e e s i g e n z e d i u n m e r c a t o

s e m p r e p i ù a t t e n t o a l l e t e m a t i c h e

a m b i e n t a l i

L a c o n f o r m i t à a i C r i t e r i A m b i e n t a l i

M i n i m i ( C A M ) r a p p r e s e n t a u n u l t e r i o r e

p u n t o d i f o r z a , c o n s e n t e n d o a i c l i e n t i d i

b e n e f i c i a r e d i i n c e n t i v i e a g e v o l a z i o n i

I l n o s t r o i m p e g n o è t e s t i m o n i a t o d a l

B i l a n c i o d i S o s t e n i b i l i t à 2 0 2 3 , c h e

e v i d e n z i a i p r o g r e s s i r a g g i u n t i i n t e r m i n i

d i r i d u z i o n e d e l l e e m i s s i o n i e r i s p a r m i o

e n e r g e t i c o

C E R T I F I C A Z I O N I E G A R A N Z I E

System Group ha ottenuto le certificazioni:

Inquadra il codice QR e scopri il nostro impegno sostenibile.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.