Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE / TN - Virginia Gambino Editore - Viale Monte Ceneri 60 - Milano
Numero 10 - GENNAIO 2019
Giuseppe Capparelli
Antonio Iannetti
Lattoneria
Sotto la lente i bilanci delle aziende
Fisco Le trappole della e-fattura
Il cantiere del mese Centro polifunzionale ad alte prestazioni
PREFA Ăˆ UN X FACTOR IL SEGRETO DEI SUPER RIVESTIMENTI
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edilizia a portata di mano. Sul web. È nato Edil24.it, un portale specializzato nei servizi alle imprese del settore edile. Obiettivo: diventare una piattaforma per produttori, installatori, applicatori, professionisti, architetti, designer, ma anche per l’utente finale. Chi cercherà un prodotto legato all’edilizia, da una caldaia a un controsoffitto, dalla domotica all’arredobagno, solo per fare qualche esempio, su Edil24.it troverà un grande punto d’incontro virtuale specializzato, con un catalogo di prodotti per tutte le esigenze. La Compiuto 24 Srl, società proprietaria del portale Edil24.it, si è rivolta per questa iniziativa a fornitori di primo livello: Getrix-Immobiliare.it per lo sviluppo tecnologico e le campagne advertising, Sembox Srl per la parte Seo e indicizzazione sui motori di ricerca, Contec Ingegneria per la parte di struttura del contenuto e partner industriali. A questo scenario di grande professionalità si aggiunge ora la partnership di Virginia Gambino Editore. Grazie a questo accordo la piattaforma sarà presente
anche sui siti youtradeweb.com e youbuildweb.it, in modo da aumentare ulteriormente la visibilità. La specifica esperienza di ogni soggetto diventa quindi una garanzia di efficacia nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Il vantaggio di Edil24.it consiste nel consentire a ogni azienda di creare un catalogo dei propri prodotti, che può essere gestito in modo autonomo con immagini e descrizioni tecniche oltre che, ovviamente, alle informazioni necessarie per finalizzare l’acquisto. Ogni impresa, per esempio, avrà la possibilità di collegare ai propri prodotti i rivenditori, gli installatori e gli applicatori per ogni area geografica. Tra i servizi proposti da Edil24.it c’è anche la possibilità di delegare la gestione digitale del catalogo ai tecnici del portale, eliminando il lavoro di inserimento dati da parte dell’azienda. In un momento in cui utenti professionali e cliente finale utilizzano il web per informarsi e, sempre più spesso, procedere all’acquisto, la presenza su Edil24.it diventa un’occasione da non perdere per tutta la filiera dell’edilizia.
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Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 18,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicità trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link http://www.youtradeweb.com/abbonati-alle-riviste/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione
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Periodicità / Frequency of publication trimestrale - 4 numeri /anno Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE / TN Registrazione / Registration: N. 222 del 10-04-2001 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti.
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editoriale
LE NUOVE SFIDE DELLA LATTONERIA
I
lattonieri sono ottimisti, ma non fessi. È un principio base, specialmente in un mercato pronto a tagliarti fuori se non stai con le antenne dritte. Insomma, non bisogna pensare che il domani sia per forza negativo, ma non è neppure saggio lavorare con le fette di salame sugli occhi. Per questo è bene lanciare un avvertimento: mai come in questo nuovo anno il lattoniere dovrà pensare a migliorarsi, perché l’economia che rallenta e una situazione generale che appare per molti aspetti indecifrabile consiglia prudenza e lungimiranza. I dati di settore che pubblichiamo in esclusiva su questo numero di Lattoneria lo indicano con precisione: anche in un mercato tutto sommato non negativo (definirlo positivo forse è troppo), stare a galla, o meglio ancora fare business, non è facile. Per questo l’iniziativa di formazione targata Pile, che abbiamo già presentato sul numero scorso della rivista, diventa ancora più importante alla luce della evoluzione (o involuzione) dell’economia. Crescerà chi sarà sempre più specializzato, attrezzato all’utilizzo di materiali e tecnologie allo stato dell’arte. La nostra scuola, da cui usciranno lattonieri «con il bollino blu», diventa quindi una garanzia che il futuro non sarà difficile per tutti. Perché la professionalità sarà sempre più necessaria nella nostra professione. A proposito di intenti per il 2019: vi ricordo che Pile partecipa all’iniziativa Caseitaly, che permette anche ai lattonieri di guardare al di fuori dei confini nazionali. La prossima tappa è a Poznan, in Polonia, per il Budma, fiera di costruzioni e architettura, dal 12 al 15 febbraio 2019. È un’occasione utile per un salto di qualità in vista del futuro. Il domani è già oggi.
Fabio Montagnoli
- Gennaio 2019
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sommario
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gennaio 2019
5 Editoriale Le nuove sfide della lattoneria 9 GLI ASSOCIATI PILE STORIA DI COPERTINA 12 Prefa Un X factor per i rivestimenti ATTUALITĂ€ 18 Fisco & Imprese Trappola e-fattura per i lattonieri 22 Analisi & Classifiche I bilanci della lattonieria IL CANTIERE DEL MESE 34 Brianza Plastica Isolamento completo ad alte prestazioni
Le esclusive classifiche dei bilanci della lattoneria
22
LATTONIERE DEL MESE 38 Nieder Doghe doc per il food IMPRESE 40 Sandrini Metalli La lamiera grecata si fa in quattro 44 Alpemac Porte aperte ai professionisti 46 Zintek Coperture e rivestimenti di prima classe
Una copertura di metallo a prova di coibentazione
38
- Gennaio 2019
34 In Valtellina un rivestimento in linea con il paesaggio
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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile CONSIGLIO DIRETTIVO 2016-2019
Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.
Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo Manuele Avanzolini Palmiro Bartoli Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Nicola Tresoldi
Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).
MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm
VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm
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TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm
Associati
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2. MONTAGNOLI RINO Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. TEGOMONT Via Novara 14, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-769316 - Fax: 0331-767121 Email: info@tegomont.com- www.tegomont.com 4. BELLEA RAMON LATTONERIA Via S.Vittore 5, 21010 Arsago Seprio (VA) Telefono e Fax 0331-767259 lattoneriabellea@libero.it 5. ZETADI COPERTURE Via dell’Artigianato 10, 21010 Ferno (VA) Telefono: 0331-726408 - Fax: 0331-728465 info@zetadisrl.it - www.zetadisrl.it 6. SIDER-TRADING Via de Sanctis 23/A , Saronno (VA) Telefono: 0296-702211- Fax: 0296-700918 info@sider-trading.com -www.sider-trading.com 7. CEM GROUP s.r.l. Via Newton, 10, 20019 Settimo Milanese (MI) tel 02/335 91 272 - fax 02/335 90 417 www.cemelevatori.it-info@cemelevatori.it 8. DORIMI BUILDINGTECH Via Antonio Meucci 24, 20090 Buccinasco (MI) Telefono: 02 45708443 info@dorimi.it- www.dorimi.it 9. GE.SA Group Srl Via Emilia 27, Buccinasco (MI) Telefono: 02 45701420- Fax: 02 45700259 info@gesa-group.it- www.gesa-group.it 10. PLUVITECNICA Via dei Curti, 1066, Urgnano (BG) Telefono: 0358-93130- Fax: 0358-93040 info@pluvitecnica.com- www.pluvitecnica.com 11. ALPEMAC SRL Via Campagna Sopra 20/E, Lonato Del Garda (BS) Telefono: 030 2061781 - Fax. 030 2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it 12. ANTONIO CALATRONI Via Crispi Francesco 41, Santa Maria della versa (PV) Telefono: 0385-79604- Fax: 0385-798273 info@calatronicoperture.it - www.calatronicoperture.it
1. IDROCENTRO Via Giolitti 92, Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-9121 - Fax: 0172-96075 info@idrocentro.com - www.idrocentro.com
PIEMONTE
33. TECNO RAME Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 34. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 35. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571 417189 - Fax: 0571 403111 mailto:info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it
TOSCANA 41 LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.
Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 42. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it
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4 6 5 7 10 11 8 9 12 23
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45. PROFILTEK Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 46. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@sasaniello.it - www.sasaniello.it 47. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com
BASILICATA
CALABRIA
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27 33 36. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 0759-19425 - Fax: 0759-19695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 37. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it
UMBRIA
LAZIO 51. HELPROOF Contrada Concistocchi sn, Rende (CS) Telefono: 0984-1806547 / 347-7695437 Fax: 0968-209829 info@helproofsrl.com - www.helproofsrl.com 52. METALTRADE ITALIA S.R.L. Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 53. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984 506099 - Fax:0984 506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 54. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 55. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it
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43. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 44. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com
CAMPANIA
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13. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 14. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 15. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 16. H. THERM ITALIA SAS Via Montini 2, 37014 Castelnuovo del Garda (VR) Telefono: 045-6450747 - Fax: 045-6450747 info@hthermitalia.com - www.hthermitalia.com 17. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 18. SELENA ITALIA Via G.Battista Ricci 6, 35131 Padova (PD) Tel: 049-767336 - Fax: 049-8843332 servizio.clienti@selena.com - www.tytan-italia.it 19. NUOVA 3L Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com 20. ZINTEK SRL Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041 2901866 - Fax: 041 2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it
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21. TRESOLDI METALLI Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Telefono: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it 22. C.L.C. SRL Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Telefono: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com
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40. DMG Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 • 388-0506122 Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it
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TRIVENETO
56. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it
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23. ALUBEL Via E.Torricelli 8, Bagnolo In Piano (RE) Telefono: 0522-957511- Fax: 0522-951069 alubel@alubel.it- www.alubel.it 24. SICURPAL Via dei Mestieri 12, 41030 Battaglia (MO) Telefono: (+39) 059 818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it 25. EDILTEC SRL Via Giardini, 474/M, 41124 Modena (MO) Tel. 059 2916411-Fax 059 344232 info@ediltec.com - www.ediltec.com 26. D.M. SISTEMI GROUP Via Fratelli Cervi, 2, Quarto Inferiore, Granarolo dell’Emilia (BO) Telefono: 0517-68854- Fax: 0517-68620 info@dmsistemi.eu- www.dmsistemi.eu 27. RIVIT Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Telefono: 051-4171111 - Fax: 051-4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it 28. SYFI Via della Repubblica 42, Castel San Pietro Terme (BO) Telefono: 051 941191 - Fax: 051 941191 info@syfi.it - www.syfi.it 29. EUROPROFIL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 30. ISAL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 31. TUBOZETA Via Gandhi 12, San Martino in Strada (FC) Telefono: 054385816 - Fax: 054383223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it 32. TECNOSTAFF Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Telefono: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com
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MARCHE 48. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 49. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 50. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com
PUGLIA
Storia di copertina Attualità
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Xxx PREFA
Un XxxX factor PER XXX I RIVESTIMENTI Xxx
X
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La Doga.X dell’azienda di Bolzano è un sistema posabile con estrema velocità, caratterizzato da un effetto tridimensionale che cattura la luce. Il risultato? Lo testimonia il lavoro ad hoc che in 20 giorni ha trasformato un’officina meccanica di Carmagnola (Torino)
N
on è la prima volta che Prefa stupisce per le sue proposte innovative. È il caso della nuova Doga.X, applicata in un’officina di Carmagnola in provincia di Torino. «Questo intervento deriva dalla necessità di rinnovare l’officina dove lavora il committente, per cui ho proposto di fare una parete in Prefa, in modo da dimenticarsene per 40 anni», spiega Giuseppe Capparelli, titolare di General Coperture, azienda che ha realizzato la posa del materiale. «La durabilità e la qualità del prodotto sono certificate. Abbiamo iniziato a parlarne con il proprietario a marzo e a luglio ha preso la decisione finale. Dopo le ferie abbiamo ordinato i materiali e abbiamo finito il lavoro entro l’anno.
13 A sinistra, Giuseppe Capparelli, titolare di General Coperture. A destra, Antonio Iannetti, consulente tecnico di Prefa
--Novembre Gennaio 2019 2018
Storia di copertina
14 A volte un prodotto molto innovativo è visto come una novità troppo futuristica. Ma il futuro è proprio questo
È stato tutto molto veloce». Non ci sono stati nemmeno ostacoli particolari, anche perché il proprietario si è subito interessato al materiale e sapeva già quale sarebbe stato il risultato. «Era consapevole che sarebbe stata una spesa diversa rispetto a una tinteggiatura o a un’intonacatura della parete. Ed era propenso a farla, perché si tratta di una bella facciata di design che dura nel tempo». Capparelli racconta la storia della sua impresa e l’incontro con l’azienda di Bolzano: «General Coperture è nata nel 2004, mentre l’incontro con Prefa risale al 2013, quando sono andato a fare un corso su invito e il prodotto mi è piaciuto subito. Da lì abbiamo instaurato una collaborazione che ora inizia a portare i primi frutti. Dipende sempre da dove vivi e dalla mentalità delle persone con cui hai a che fare: a volte un prodotto molto innovativo è visto come una novità troppo futuristica, ma il futuro è appunto questo». L’imprenditore aggiunge anche che c’è tanta richiesta per lavori di lattoneria generale, ma il futuro è lavorare con prodotti come quelli di Prefa. «Sono innovativi, leggeri, comodi. Hanno un bell’impatto visivo e piacciono: nel montarli pezzo per pezzo la gente si ferma per curiosare o chiedere qualche informazione. È un prodotto che si pubblicizza da solo. In generale, il lavoro del futuro sarà aperto a chi è specializzato: si tornerà a lavorare
I lavori su misura attuati in cantiere
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15 CAPPARELLI: POSA SEMPLICE E VELOCE Giuseppe Capparelli, titolare di General Coperture
Domanda. Come si svolge la posa di queste doghe? Quali sono i vantaggi in fase di installazione? Risposta. Per prima cosa bisogna capire se la parete è isolata o no. Se non è isolata, come in questo cantiere a Carmagnola, si monta una sottostruttura in alluminio con interasse di 60 centimetri e il profilo di partenza per le doghe. Le doghe sono successivamente posate in sequenza dal basso verso l’alto e grazie al nostro unico sistema di fuga verticale è possibile posizionarle indipendentemente dalla sottostruttura. La posa della doga è semplice e veloce, grazie al prodotto in alluminio leggero e manovrabile. In più, i vari particolari e accessori
originali Prefa aiutano nella posa, come anche i pezzi su misura. D. Ci sono accorgimenti particolari da adottare? R. Impostare bene la facciata dal profilo di partenza, assicurandosi che sia in bolla. D. A quale tipo di edifici si adatta questo tipo di prodotto? R. Tutti. Ristrutturazione o nuova costruzione, commerciale o residenziale questo sistema di facciata viene scelto per dare carattere ad un edificio indifferentemente dalla tipologia. D. Nel caso dell’intervento presso il gommista Allasia, qual è stata la specificità dell’intervento? Si tratta di una riqualificazione? R. Sì, si tratta di una riqualificazione. La scelta è stata Doga.X per una questione estetica, poiché il proprietario voleva trasformare un edificio vecchio dandogli un tocco moderno. La scelta è ricaduta su Prefa anche per una questione di qualità di prodotto e velocità di cantiere, che non ha bisogno di ponteggi. D. Quanto tempo è stato necessario per effettuare il rivestimento della facciata? R. Il lavoro è durato 20-25 giorni per un rivestimento di facciata di circa 200 metri quadri. D. Infine, quanto dura nel tempo questo tipo di rivestimento? R. Prefa offre una garanzia di 40 anni su materiale e verniciatura P.10. Ma parlando di alluminio, si tratta in realtà di un metallo verde e praticamente eterno.
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Storia di copertina
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Nella pagina a fianco, la nuova Doga.X, applicata in un’officina di Carmagnola, in provincia di Torino
con manualità, ma con le tecniche innovative di adesso. Quindi, l’aggiornamento e la formazione sono aspetti fondamentali per il nostro settore». General Coperture, a dispetto del nome, in questo momento sta lavorando su parecchie facciate. «È la parte forse più interessante, perché visibile a tutti, mentre il tetto è più nascosto all’occhio», continua Capparelli. «In questo periodo, inoltre, è giusto realizzare facciate per le temperature che consentono di lavorare tranquillamente». LA PARTNERSHIP Spiega i dettagli della collaborazione Antonio Iannetti, consulente tecnico della zona
Torino/Cuneo di Prefa: «Operativamente è diverso lavorare in cantiere, dal vivo, rispetto che in una sala di prova. Per questo, il supporto di solito viene richiesto per lo sviluppo di alcuni dettagli o di alcuni particolari estetici», afferma il consulente, che ha iniziato a lavorare in Prefa dal 2017. «Seguo le zone di Torino e Cuneo e mi occupo dell’assistenza sia agli installatori che ai progettisti riguardo lo sviluppo e la redazione dei capitolati. Ma moltissime richieste arrivano anche dai privati, che attraverso i motori di ricerca si informano sul tetto metallico». Oggi anche il web è quindi diventato un bacino da cui nascono le committenze, che arrivano so-
IANNETTI: OGNI PEZZO È UNICO Antonio Iannetti, consulente tecnico di Prefa, zona Torino - Cuneo Domanda. Che cosa caratterizza Prefa Doga.X? Risposta. La particolarità è l’effetto X: bordature irregolari longitudinali e trasversali che creano un gioco di luci e ombre secondo l’illuminazione del giorno. Si tratta di un sistema di facciata che offre molteplici formati con doghe di larghezza e lunghezza diverse, con fuga o senza, possibilità di posa verticale e orizzontale: le combinazioni sono infinite per poter donare un carattere unico a ogni progetto. D. L’effetto tridimensionale della texture è inusuale, come se le doghe fossero lavorate a mano. Come nasce questo design? R. Grazie allo specifico processo produttivo: ogni Doga.X realizzata è infatti un pezzo unico e non ripetitivo. D. E quali sono i vantaggi della particolare conformazione di questa doga, in termini strutturali? R. I vantaggi sono rappresentati dalla maggiore stabilità del profilo della doga e una maggiore resistenza al vento e alle intemperie, con la possibilità di usare spessori di alluminio minori. D. Un altro aspetto che interessa soprattutto i progettisti è la possibilità di declinare il prodotto in colori diversi. Quali? R. Si può scegliere tra 21 colori standard, combinabili tra di loro, di cui 14 in versione opaca P.10 ispirata alla natura. D. In che cosa consiste la tecnologia di verniciatura P.10 che caratterizza i prodotti Prefa? R. I nastri Prefa sono rifiniti in superficie con il cosiddetto procedimento coil coating, ai sensi delle norme della Ecca (European Coil Coating Association). Il procedimento
prevede fino a 20 fasi di lavorazione, e dopo il pretrattamento, la mano di fondo viene applicata su entrambi i lati e infine sottoposta a cottura. Prefa utilizza quattro diverse qualità di vernice: Poliestere, PP99, PVdF 80/20 e P.10, una vernice opaca che combina i vantaggi delle altre vernici e durante l’esposizione diretta ai raggi solari assume un aspetto elegante e non riflettente. Sono tutti colori inalterabili nel tempo conformi ai più elevati requisiti di qualità, che offrono 40 anni di garanzia colore. D. È resistente al fuoco? R. È classificata in classe A1.
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prattutto da privati e progettisti, per quanto riguarda le richieste di informazioni dal sito. «Invece, è difficile che gli installatori ci cerchino sul web: con loro abbiamo un rapporto diretto, con cui si affronta un discorso economico riguardo alla progettazione e allo sviluppo. A differenza del privato che è interessato più al lato estetico, ed è attento all’abbinamento di colori, alle finiture disponibili, ai campioni da toccare con mano», spiega Iannetti. «Abbiamo anche un servizio di fotomontaggio gratuito che permette di visualizzare la realizzazione finale dopo aver caricato sul sito Prefa una foto della propria casa. Un servizio che usano non solo i privati, ma anche gli installatori per convincere i clienti, i quali sono invogliati a dare un giusto valore alla qualità del prodotto, dopo aver visto con i loro occhi l’effetto finale». Giacomo Casarin
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Attualità
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Xxx & Imprese Fisco
Trappola e-fattura
PER I LATTONIERI Come ci si regola se un cliente privato non ha partita Iva? Quanto rischia un’impresa se non rispetta le regole sui nuovi documenti elettronici? E quali tempi occorrono per l’emissione? Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla rivoluzione elettronica fiscale
L
attonieri attenti: la nuova e-fattura è piena di trappole. Non basta delegare tutto al commercialista o all’impiegato dell’amministrazione: la nuova procedura digitale è meglio conoscerla. Perché gli errori, poi, si pagheranno. La fattura digitale è stata la prima novità del 2019 per le aziende e, nonostante l’obbligo sia cogente, in molti non si sono ancora abituati al meccanismo, specialmente nelle piccole realtà aziendali. Emendamenti, decreto legislativo di conversione arrivato all’ultimo e confusione anche da parte di molti addetti ai lavori hanno peggiorato la situazione. Infatti, il debutto è stato contrassegnato da molte proteste, da richieste di rinvio e dagli intoppi che contraddistinguono i debutti, specie, quando riguardano una conversione tecnologica a cui gli italiani sembrano riottosi, tranne quando si tratta del proprio smartphone. La rivoluzione, in effetti, non è da poco: l’obbligo
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di emettere una e-fattura nelle operazioni B2B e B2C riguarda circa 3 milioni di partite Iva. Infatti, ai quasi 4,9 milioni di contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva nel 2016 vanno tolti gli 1,7 milioni che operano solo con scontrini e ricevute e non sono interessati dall’introduzione del nuovo obbligo. Sono esenti anche i contribuenti in regime forfettario (ricavi o compensi sotto i 65mila euro). Anche chi è ai minimi e chi ha un regime forfettario deve però ricevere le fatture in formato elettronico se chi le emette nei loro confronti è un soggetto obbligato alla fatturazione elettronica. E che circa il 6% di e-fatture abbia avuto dei problemi nei primi giorni del nuovo regime, in fondo, non stupisce se si considera che a regime attraverso il meccanismo messo a punto dall’Agenzia delle Entrate dovrebbero passare circa 1,8 miliardi di documenti. Tutti file digitali che devono essere in regola per utilizzare il Sistema di interscambio (Sdi), cioè il canale online in cui
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sono inviate le e-fatture. Diciamola tutta: anche se il sistema scontenta gli utenti, non si poteva pensare di andare avanti compilando fogli di carta quando il mondo ha quasi eliminato la posta in favore di e-mail e whatsapp: prima o poi la digitalizzazione doveva comprendere inevitabilmente anche le pratiche fiscali. Ma questo non vuol dire che il passaggio sia indolore per imprese e cittadini. E il sospetto è che la decisione di digitalizzare l’Iva non sia tanto stata spinta dalla volontà di seguire un processo di innovazione, quanto l’attesa da parte del governo di recuperare quasi 2 miliardi di gettito Iva, già contabilizzati nei conti dello Stato. Insomma, la mancata proroga è figlia anche della necessità di reperire risorse per finanziare l’azione governativa. Non è una novità.
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Attualità
20 Il nuovo sistema interessa sia il b2b (business to business), per i soggetti che hanno partita Iva, sia i privati senza partita Iva
CHI RIGUARDA È bene riepilogare i termini della legge. La fattura elettronica riguarda tutte le operazioni tra soggetti titolari di partita Iva, che siano persone o imprese. Quindi, interessa sia il Business to Business, sia i soggetti con partita Iva, sia soggetti privati senza partita Iva (Business to Consumer). In parte questo obbligo è già in vigore da tempo: la fattura elettronica, infatti, era obbligatoria da luglio 2018 per gli operatori del settore dei carburanti (cessioni di benzina e gasolio, ma non dei benzinai per vendita su strada) e per i subappaltatori della pubblica amministrazione. E fin dal 31 maggio 2015 i fornitori di tutte le pubbliche amministrazioni sono stati obbligati a emettere fattura in formato elettronico. Per queste aziende, insomma, non ci sono novità. Una esenzione riguarda, invece, le aziende che fatturano a un soggetto (impresa o persona fisica) non residente in Italia. Attenzione, però: in questo caso c’è l’obbligo di comunicazione mensile dei dati con il nuovo adempimento cosiddetto «esterometro». C’è, infine, il caso in cui il destinatario della fattura elettronica sia un privato senza partita Iva. In questo caso chi fattura dovrà comunque emettere la fattura facendola transitare dal Sistema di interscambio con il Codice destinatario «0000000». E va compilato anche il campo Codice fiscale che riguarda il cliente. Chi emette dovrà anche consegnare al cliente una copia analogica della fattura, il classico foglio di carta o pdf.
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COME SI FA Se siete titolari di partita Iva lo sapete già: per una fattura elettronica si usa un software oppure l’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate. La fattura elettronica, infatti, non è diversa da quella di carta: deve rispettare dei parametri. I requisiti sono stati fissati da una legge (articolo 21 del Dpr 633/1972). Quindi, la fattura elettronica deve essere in formato XML e rispettare le specifiche tecniche approvate con provvedimento 30 aprile 2018 e successivi aggiornamenti. Una volta compilata deve essere trasmessa tramite il Sistema di interscambio (Sdi) dell’agenzia delle Entrate e conservata digitalmente. Il Fisco ha messo a disposizione questi servizi gratuitamente. Sul portale promosso dall’agenzia delle Entrate (Fatture e corrispettivi), oppure può utilizzare il software o la app Fatturae, sempre gratuiti. In alternativa, l’azienda o il contribuente titolare di partita Iva può compilare e inviare la fattura elettronica con l’utilizzo di un software (acquistato privatamente) che rispetti gli standard. E CHI RICEVE FATTURA? Il «postino» è sempre il Sistema di interscambio, attraverso un indirizzo Pec a lui intestato o su un canale telematico (Ftp o Web Service) gestito direttamente. Nel caso il destinatario non sia attrezzato, quest’ultimo può farla ricevere da un soggetto terzo, per esempio un intermediario o un provider che offre servizi specifici di trasmissione
21 e ricezione delle fatture elettroniche. Anche per questo sono fioccate le offerte da parte di aziende specializzate in questo tipo di servizi digitali. Un aspetto importante è che è possibile anche delegare un professionista a emettere e ricevere la fattura elettronica. Attenzione: una volta ricevuta la fattura elettronica è necessario anche conservarla. Come? La circolare 13/E/2018 indica che il documento digitale deve essere conservato nel formato originario (cioè XML), ma anche in uno dei formati stabiliti dal Dpcm 3 dicembre 2013 (Pdf, Jpg, Txt). In ogni caso le tecniche di conservazione dovranno rispettare i requisiti fissati dal Codice dell’amministrazione digitale. Attenzione particolare va riservata alla marca temporale opponibile ai terzi, all’accessibilità ed estrazione dei documenti, all’immodificabilità del documento. In previsione del caos, l’Agenzia delle Entrate ha previsto un servizio gratuito di conservazione utilizzabile dal 2019, previa adesione all’accordo. QUANDO SI EMETTE Le regole sono le stesse in vigore per le fatture cartacee: il documento si emette al momento dell’effettuazione dell’operazione. Più precisamente, le cessioni di beni si considerano effettuate nel momento della stipula se riguardano beni immobili, oppure della consegna o spedizione, se invece riguardano beni mobili. Le prestazioni di servizi si considerano effettuate all’atto del pagamento del corrispettivo. C’è, però una differenza: la fattura cartacea è emessa quando viene consegnata o spedita al cliente. La fattura elettronica è emessa quando è trasmessa o messa a disposizione del cliente attraverso il Sistema d’interscambio dell’Agenzia delle Entrate. E spesso la fattura elettronica deve essere inviata al Sistema di interscambio entro termini particolarmente ristretti. Gli esperti citano qualche esempio: una consulenza si considera effettuata al momento del pagamento e in questo caso la fattura elettronica va emessa entro le 24 del giorno in cui avviene il pagamento. Ci sono poi casi limite, come una prestazione pagata alle 23 di sabato sera. Tutti aspetti che, anche se percentualmente minoritari, hanno irritato i contribuenti che si sono trovati alle prese con questi ostacoli. CHI NON OTTEMPERA Per placare gli animi il governo ha deciso che da gennaio al 30 giugno 2019 non si applicheranno sanzioni in caso di tardiva emissione effettuata entro il termine di liquidazione dell’Iva di
periodo. E le sanzioni saranno ridotte del 20% se la fattura, emessa tardivamente, partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo. Dal prossimo luglio cambia anche la regola generale: la fattura potrà essere emessa entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione. Comunque, nel caso in cui la data di emissione sia diversa da quella di effettuazione, tale data andrà indicata in fattura. I TEMPI Anche con la fattura elettronica l’emissione potrà essere differita. Questo caso riguarda le operazioni eseguite nel mese precedente e documentate con documenti di trasporto (Ddt). Attenzione: devono però essere rispettate le condizioni previste dall’articolo 21, comma 4, del Dpr 633/72: si può emettere una fattura entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione indicando come data di emissione quella di effettiva emissione del documento (e non, come spesso accade nella prassi, l’ultimo giorno del mese precedente). Auguri. Giuseppe Rossi
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La fattura cartacea è emessa quando viene consegnata o spedita al cliente. Quella elettronica quando è trasmessa o messa a disposizione del cliente
Attualità
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Analisi & Classifiche
ESCLUSIVO: I BILANCI DELLA LATTONERIA
Il Centro Studi YouTrade ha passato ai raggi X il risultato finanziario dei principali operatori del settore. Risultato: la crisi sembra essere alle spalle. Eppure non tutte le aziende hanno raggiunto l’equilibrio
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he il 2017 sia stato un anno positivo per il settore della lattoneria è un dato di fatto, come si deduce dall’analisi dei bilanci delle principali aziende condotta dal Centro Studi YouTrade. Dopo la lunga crisi che ha coinvolto anche questo settore e che lo scorso anno ci aveva fatto scrivere che vi era un po’ di crescita, ma non per tutti. Il 2017 è stato un anno positivo, sia dal lato produzione che dal lato installazione, ma la crescita complessiva del mercato non ha beneficiato tutte le aziende. In particolare, nel settore dell’installazione le imprese di maggiori dimensioni presentano indicatori non positivi che inducono a riflettere sulla dimensione aziendale e sulla capacità effettiva delle imprese dimensionalmente più grandi di «galleggiare» in modo adeguato in un mercato
che complessivamente cresce, ma che premia soprattutto le aziende di media e piccola dimensione. Dal punto di vista della produzione, invece, l’orizzonte è complessivamente più roseo e gli indicatori medi sono migliori di quelli del settore della lattoneria nel suo complesso. Un settore che vale, nell’analisi dei 28 bilanci che sono stati analizzati sia per produttori che installatori, oltre 323 milioni di euro, dei quali poco più di 305 lato produzione e quasi 18 lato installazione. La lattoneria è evidentemente concentrata dal punto di vista della produzione, mentre da quello dell’installazione appare frammentata in microimprese diffuse a livello territoriale. E non potrebbe essere altrimenti date le caratteristiche del settore stesso, un settore che ha prodotto complessivamente circa 4 milioni di euro di utile
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netto, pari ad una incidenza dell’1,2% sul fatturato, con un valore aggiunto complessivo del settore superiore a 40 milioni di euro. RIPRESA DOPO LO STALLO La dinamica di crescita del settore, valutato nella sua globalità (produzione + installazione) e al netto dei cosiddetti outlier, ovvero le aziende che presentano anomalie dei dati rispetto alle medie (e che in alcuni casi per la loro dimensione rischierebbero di inficiare la lettura complessiva dell’andamento del settore), nel 2017 è stata fortemente positiva, dopo un 2016 di stallo. La variazione percentuale cumulata del fatturato 2016 su 2017 è infatti in crescita di oltre 11 punti percentuali, con quasi il 63% delle aziende con fatturato in aumento, un dato quasi doppio rispetto
a quello dello scorso anno, quando le aziende con fatturato positivo erano il 38% del totale analizzato. Dunque, se il 2016 è stato un anno interlocutorio, il 2017 è stato l’anno del consolidamento e della crescita per le aziende che hanno saputo mettere in atto strategie adeguate alle dinamiche di mercato, con particolare riferimento al mercato della riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio edificato, che rimane oggi il principale settore di riferimento. Ma certamente anche la ripresa del mercato non residenziale di nuova costruzione, in alcune aree del paese, ha di certo favorito la crescita del settore, che si differenzia in modo sostanziale tra produttori e installatori, con i primi in aumento di fatturato di oltre 14 punti percentuali e i secondi con una dinamica che, considerando tutte le aziende, potrebbe apparire
Attualità
24 Indicatori di performance – Settore della lattoneria (2017)
(1) Ros superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) Roe superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione); (3) Indice di indipendenza finanziaria superiore a 20; (4) Indice di liquidità immediata superiore a 1,2.
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
negativa, pari a -1,1 punti percentuali, ma che se depurata dall’andamento particolarmente negativo delle prime due aziende di installazione per dimensione di fatturato, che da sole rappresentano oltre il 30% del volume d’affari del campione considerato, indica invece una crescita media del giro d’affari delle aziende di installazione di quasi 9 punti percentuali. DIFFERENZE INTERNE Questa differenza di andamento, tra produzione e installazione, non deve tuttavia fuorviare dalla lettura complessiva dei dati che, appunto al netto degli outlier, presenta rispetto al 2016 un deciso mi-
glioramento di tutti gli indicatori di performance aziendali. Nell’anno preso in esame l’88,6% delle aziende di produzione e installazione di lattoneria hanno avuto il bilancio in utile, con una percentuale media sul fatturato pari all’1,3%, in leggera flessione rispetto al 2016, quando nonostante la dinamica negativa del mercato il 91% delle aziende erano riuscite a rimanere complessivamente in utile, con un valore pari all’1,8%. Il dato 2017 indica che a fronte di una ripartenza del mercato, pur debole nel suo andamento complessivo, il settore della lattoneria ha incrementato il giro d’affari anche attraverso azioni di mercato che hanno riguardato investimenti e costi che hanno inciso sulla reddi-
Evoluzione del fatturato e dell’utile netto sul fatturato dal 2014 al 2017 (valori percentuali)
Variazione % del fatturato
+11,6
% utile netto sul fatturato
+1,8
+1,7
+1,0
+1,3
+0,8 -1,2 2015
2016
2017
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
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Attualità
26 L’88,6% delle aziende presenta un Roe (return on equity, cioè redditività sul capitale) positivo
tività aziendale. Ovviamente ci sono aziende che hanno avuto migliori performance e aziende con performance peggiori. Ma, in generale, al netto dei pochi casi fortemente negativi, il settore presenta indicatori positivi che fanno ben sperare anche per il 2018. Il Ros, l’indicatore che indica il ritorno sulle vendite e dunque l’effettiva capacità dell’azienda di essere performante sul mercato, è complessivamente positivo per il 91,4% delle aziende del settore, con un’azienda su cinque che presenta un indicatore buono o ottimo, ovvero superiore al 6%, mentre la media complessiva è pari al 2,6%. NUOVI PARAMETRI Anche dal punto di vista del ritorno sugli investimenti dal punto di vista del capitale pro-
prio, l’indicatore complessivo è in crescita e ben l’88,6% delle aziende presenta un Roe (return on equity, cioè redditività sul capitale) positivo con quasi una azienda su due (45,7%) che presenta un valore buono o ottimo. In linea generale il valore medio complessivo sia avvicina comunque a quello ideale minimo del 6%, dato che il valore globale è pari al 5,6%. È un dato molto positivo e significativo, questo, perché indica un buon ritorno economico-finanziario sul capitale proprio investito dall’imprenditore e dunque una buona, se non ottima, capacità remunerativa dell’azienda. In miglioramento, con un orizzonte di consolidamento dunque in divenire, ma essenzialmente positivo, anche gli indicatori di stabilità dell’azienda che si basano sulla solidità patrimoniale e
Evoluzione degli indicatori di performance 2014 al 2017 (quota % di imprese)
CON FATTURATO IN AUMENTO
CON FATTURATO IN DMINUZIONE
100% 80%
60% 40%
20%
42,9
38,2
2015
2016
62,9
0%
CON BILANCIO IN UTILE
2017
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade CON BILANCIO IN PERDITA
100% 80%
60%
78,6
89,3
91,2
88,6
2015
2016
2017
40%
20% 0%
2014 CON ROS POSITIVO*
CON ROS BUONO / OTTIMO
CON ROS NEGATIVO
100%
80%
92,9
89,3
60%
26,5 70,6
20,0 71,4
2016
2017
40% 20%
0%
2014
2015
* Dal 2016 indica un livello di Ros (return on sale, redditività rispetto alle vendite) sufficiente (positivo e inferiore al 6%). Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
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Attualità
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Il settore della lattoneria nel 2017 evidenzia che oltre il 54% delle aziende hanno una solvibilità almeno sufficiente
sulla solvibilità. Il Centro Studi YouTrade ha inserito questi due indicatori lo scorso anno come nuovi indicatori di performance. Il primo dei due misura l’indice di indipendenza finanziaria, cioè il rapporto percentuale tra il capitale proprio ed il totale dell’attivo, ed indica il grado di solidità patrimoniale dell’azienda. Questo indicatore spesso è anche utilizzato al reciproco, con il termine di leverage (leva finanziaria o rapporto di indebitamento) nel qual caso esprime indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi. Si tratta, dunque, di rapporti che misurano il grado di solidità patrimoniale o, per converso, di dipendenza da terzi finanziatori, e dunque utilizzati nella definizione del merito creditizio o della rischiosità percepita da parte di potenziali finanziatori e dunque degli oneri finanziari derivanti da finanziamenti esterni. Nel 2017 l’88,6% delle aziende può essere definita patrimonialmente solida (valore dell’indice superiore a 8) e ben il 60% (ovvero tre aziende su cinque) presentano un livello buono o ottimo (superiore a 20), con un livello complessivo dell’indice calcolato in 29,7 punti. INDICE DI LIQUIDITÀ Il secondo indicatore di performance è importante per misurare l’uscita, o la speranza di uscita, dalla crisi che le imprese hanno vissuto a partire dalla fine del 2008. L’indice di liquidità immediata (definito anche acid test), misura la solvibilità
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delle aziende come rapporto percentuale tra l’attivo circolante (senza il magazzino) e le passività correnti (o a breve termine, dunque debiti esigibili entro l’anno). Un indice pari a 1 equivale a una situazione di buon equilibrio finanziario, in quanto consente all’azienda di fronteggiare tranquillamente gli impegni a breve, senza tenere conto del magazzino che per sua natura, pur essendo considerato elemento del capitale circolante, può assumere una valenza minore in termini di liquidità. Il settore della lattoneria nel 2017 evidenzia che oltre il 54% delle aziende hanno una solvibilità almeno sufficiente, un valore leggermente superiore a quello rilevato nei bilanci 2016, e ben il 37,1% hanno un livello buono o ottimo (indice superiore a 1,2 punti), anche in questo caso una percentuale in crescita significativa rispetto all’anno precedente, quando era pari al 26,5%. Il valore globale di 0,86 esprime in ogni caso una situazione generale assolutamente da migliorare, essendo di poco superiore al livello definito di criticità (indice uguale o inferiore a 0,7). Se lo scorso anno il fil rouge dell’analisi era l’eterogeneità degli andamenti delle singole aziende, si può invece affermare, osservando le due classifiche differenziate tra produttori e installatori, che i bilanci 2017 evidenziano una maggiore omogeneità di andamenti e comportamenti, ovviamente con le dovute distinzioni, al netto dei primi posti della classifica degli installatori, che presenta tre aziende in calo di fatturato e pone alcuni interrogativi sulla dimensione ottimale di impresa per competere in modo adeguato nel sistema attuale del mercato della lattoneria, lato installatori. CHI VINCE LA CLASSIFICA Al primo posto per dimensione globale del fatturato troviamo anche quest’anno la Tresoldi Metalli, che ha fatto registrare una variazione molto positiva del fatturato (+19,4%), dopo lo stop del 2016 (-0,4%). L’azienda padovana ha superato i 106 milioni di euro, con l’utile netto all’1,3% del fatturato nel 2016, pari a 1,4 milioni di euro. Gli indici di redditività sono positivi, anche se in leggera flessione rispetto al 2016, con il Ros al 2,7% e il Roe al 6%. Buona la solidità patrimoniale (acid test) ma non altrettanto la liquidità, pari a 0,72. In crescita il giro d’affari anche della seconda azienda produttrice in classifica, posizione occupata anche quest’anno da Alubel. L’azienda emiliana cresce infatti del 16,5%, superando quota 79 milioni di fatturato, con un utile netto sostanzialmente invariato rispetto al 2016 e al 2015 (744 mila euro) e parametri di performance stabili e di livello apprezzabile. Riguadagna terreno Mazzonetto, dopo due annate meno
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BONIFICHE AMIANTO - COPERTURE RESIDENZIALI E INDUSTRIALI - LATTONERIE - SISTEMI ANTICADUTA IMPIANTI FOTOVOLTAICI - CAPPOTTI TERMICI - ESTRATTORI PER RICICLO ARIA FACCIATE VENTILATE CIVILI E INDUSTRIALI - FRANGISOLE SERRAMENTI - PORTE - PARQUET PAVIMENTI GALLEGGIANTI PER ESTERNI - PARAPETTI E PENSILINE IN CRISTALLO Azienda certificata ISO 9001:2008 cert. n° AJAEU/09/11809 - Attestazioni SOA Cat OG1 cl III Cat 0S33 cl II Iscrizione Albo Gestori Ambientali N° MI004843 - Categoria 10A classe D e Categoria 5F
Cert. n°AJAEU/09/11809
21010 Arsago Seprio (VA) • Via S. Pertini, 10 (Zona Industriale) • Tel. 0331.768951 - Fax 0331.076287 info@montagnolirino.it - www.montagnolirino.it
Attualità
30 Il settore della installazione di lattoneria è un mercato nel quale oggi è premiata la media dimensione
positive, azienda padovana che supera nel 2017 i 51 milioni di euro, il 9% in più rispetto all’anno precedente (quando aveva perso il 10% di fatturato). Positivi gli altri indici, anche se nel caso del Roe si evidenzia un valore molto basso e dunque con una redditività contenuta ma compensata tutto sommato da buoni indicatori di indipendenza finanziaria e di liquidità. Al quarto posto quest’anno troviamo Alpewa, azienda in buona crescita per volume d’affari nel 2017 (+9%). Con oltre 20 milioni di euro di fatturato prodotto, con utile netto a 562 mila euro e con indicatori di redditività molto buoni. Anche dal punto di vista patrimoniale e di liquidità l’azienda presenta risultati di ottima solidità. Meglio ancora ha fatto la quinta azienda della top 5, Sider Trading, che ha quasi sfiorato i 16 milioni di euro di fatturato, con una crescita di oltre il 20% rispetto al 2016, impresa che cresce costantemente (aveva fatto +7,2% nel 2016 rispetto al 2015). L’azienda varesina chiude il 2017 con utile a 518 mila euro, in crescita rispetto all’anno precedente, e presenta indicatori Ros e Roe di ottimo livello, mentre con l’indice di indipendenza finanziaria a 55 e quello di liquidità immediata superiore a 3 si colloca al top per solidità dei produttori di lattonieria esaminati. CLASSIFICA DIFFERENZIATA Sul fronte installazione le già accennate difficoltà dei primi in classifica, per dimensione di fatturato, indicano che molto probabilmente il settore dell’installazione di lattoneria è un mercato nel quale oggi viene premiata la media dimen-
- Gennaio 2019
sione di impresa. Infatti, sia Monetti Group che Bianchi Elio, che Montagnoli Rino, le prime tre della top 5 dell’installazione, presentano fatturato in calo e per le prime due in forte ridimensionamento (rispettivamente -21,9% e -11,5%), con utili netti molto contenuti e nel caso di Bianchi Elio risultato negativo. Questa azienda, tra le prime tre in classifica, è anche quella che nonostante un fatturato di tutto rispetto pari a oltre 2,2 milioni di euro, presenta indicatori finanziari di forte criticità, con Ros e Roe negativi, compensati in parte da una buona indipendenza finanziaria e da un ottimo indice di liquidità immediata, indicatori che potrebbero essere utili a individuare strategie per riprendere nel futuro una strada di sviluppo. Molto positivo invece l’andamento della quarta in classifica, D.M. Sistemi Group, in crescita del 17,7%, con ottimi valori relativi al Ros e soprattutto al Roe e buoni indici di stabilità finanziaria. Dal punto di vista della dinamica delle società di installazione vanno segnalate, infine, le ottime performance di Zetadi Coperture, in crescita del 30% e con fatturato prossimo a 1,6 milioni di euro, e di Metalsagome, che presenta la migliore crescita assoluta, +43,3%, seconda per dinamica solo a quella lato produttori di ISAL, che ha quasi sfiorato il 60% di aumento di fatturato nel 2017. SETTORE IN EVOLUZIONE Il settore della lattoneria dunque si presenta come un settore dinamico e in evoluzione, con realtà produttive e del mondo dell’installazione con ottime performance e con aziende che invece indicano che le dinamiche non sono per tutti positive. In questo senso l’osservazione dei dati relativi alle classifiche differenziate tra produttori e installatori indica che se per i primi la dimensione aziendale è certamente un fattore di competitività, dato che le aziende di produzione che perdono fatturato sono quelle di minore dimensione, con soglia che possiamo fissare a 3 milioni di euro, al di sotto della quale le aziende dimostrano difficoltà operative. Al contrario, per le aziende di installazione è la grande dimensione, oltre 2 milioni di euro di fatturato, a presentare le condizioni di maggiore difficoltà. Due mondi e due dinamiche diverse che dal prossimo anno analizzeremo separatamente e non solo congiuntamente, al fine di proseguire a fornire informazioni utili alle aziende per stare nel mercato e trovare le chiavi corrette per consolidare il proprio posizionamento, obiettivo che sembra essere quello di tutte le imprese che presentano indicatori positivi nel 2017 e che fanno, in ogni caso, ben sperare per il futuro. Federico Della Puppa
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M
Y
CM
MY
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CMY
K
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AttualitÃ
32
Elaborazioni dati bilanci 2016-2017 - Settore della lattoneria (valori in migliaia di euro) POSIZIONE
FATTURATO
VALORE DELLA PRODUZIONE
VALORE AGGIUNTO
AZIENDA 2017
2016
Var. %
2017
2016
Var %
2017
2016
Var %
PRODUTTORI 1
TRESOLDI METALLI Srl
106.671
89.306
19,4
104.235
90.425
15,3
9.611
10.236
-6,1
2
ALUBEL Spa
79.180
67.965
16,5
80.824
69.158
16,9
9.877
8.673
13,9
3
MAZZONETTO SPA A SOCIO UNICO
51.749
47.458
9,0
52.141
48.149
8,3
4.125
3.948
4,5
4
ALPEWA Srl
20.596
18.904
9,0
21.245
19.731
7,7
2.618
2.542
3,0
5
SIDER TRADING Spa CON SOCIO UNICO
15.821
13.168
20,1
15.853
13.236
19,8
1.317
950
38,5
6
TUBOZETA Srl A SOCIO UNICO
9.148
9.483
-3,5
9.262
9.455
-2,0
2.225
2.014
10,5
7
I.SA.L.Srl
6.375
4.002
59,3
6.428
4.129
55,7
955
981
-2,6
8
PLUVITECNICA Srl
4.547
4.339
4,8
4.600
4.452
3,3
825
768
7,4
9
FIERIS DI CASTELLI Srl
3.697
3.662
1,0
3.722
3.718
0,1
659
683
-3,5
10
SICURPAL Srl
2.676
2.897
-7,6
2.708
3.360
-19,4
1.107
1.483
-25,3
11
F.LLI FAGIOLI Srl
2.397
2.582
-7,2
2.539
2.584
-1,8
550
512
7,4
12
UNIMETAL SARDEGNA Srl
1.206
1.380
-12,6
1.215
1.385
-12,2
226
293
-22,7
13
CONTAVALLI Srl
675
675
0,0
678
675
0,5
47
68
-30,5
14
SCHATZER ALOIS Srl
481
693
-30,6
616
822
-25,0
131
315
-58,2
INSTALLATORI 1
MONETTI GROUP Srl
3.249
4.160
-21,9
3.296
3.816
-13,6
1.457
1.621
-10,1
2
BIANCHI ELIO Srl
2.264
2.558
-11,5
2.292
2.600
-11,9
804
1.087
-26,0
3
MONTAGNOLI RINO S.U.R.L.
2.205
2.320
-5,0
2.402
2.545
-5,6
856
894
-4,3
4
D.M. SISTEMI GROUP Srl
1.718
1.459
17,7
1.721
1.480
16,3
647
588
10,0
5
BIAGETTI Srl
1.678
1.615
3,9
1.683
1.638
2,7
589
567
3,8
6
ZETADI COPERTURE Srl
1.591
1.222
30,2
1.639
1.259
30,1
360
306
17,6
7
LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Srl
1.134
1.192
-4,8
1.157
1.226
-5,6
418
466
-10,4
8
METALSAGOME Srl Xxxxxxx PROFILTEK Srl
990
691
43,3
1.039
748
38,9
348
288
20,8
784
670
17,0
787
714
10,1
119
149
-20,3
10
F.P.L. Srl
508
493
3,0
524
504
3,9
91
94
-3,3
11
HELPROOF Srl
478
541
-11,7
483
544
-11,2
174
204
-14,4
12
JUKA Srl A SOCIO UNICO
466
472
-1,2
467
476
-1,8
273
220
24,2
13
LATTONERIA DELLA MURGIA Srl SEMPLIFICATA
399
296
34,8
399
299
33,4
171
132
29,1
14
VENETA COPERTURE & BONIFICHE Srl
383
366
4,8
384
367
4,7
157
168
-6,2
9
- Gennaio 2019
33
UTILE NETTO
TASSO CAPITALE DI DI RISCHIO (MEZZI PROPRI) INDEBITAMENTO
ROS
ROE
INDICE DI IN- INDICE DI LIQUIDIPENDENZA DITÀ IMMEDIAFINANZIARIA TA (ACID TEST)
CASH-FLOW
2016
2015
2017
2016
2017
2017
2016
2017
2016
2017
2017
2017
2017
2016
POSIZIONE
MOL
4.115
5.119
1.392
2.215
23.117
2,8
2,3
2,70
4,23
6,02
26,34
0,72
2.630
3.555
1
2.822
2.098
744
751
13.926
3,8
3,4
1,85
1,42
5,34
20,84
0,80
2.102
1.882
2
962
916
51
141
16.032
1,7
1,2
0,87
0,83
0,32
37,24
0,84
560
663
3
948
946
562
491
12.275
0,4
0,6
3,47
3,92
4,58
70,64
1,30
795
697
4
890
554
518
339
3.828
0,8
0,9
5,30
3,92
13,52
55,47
3,07
570
377
5
393
444
170
177
1.207
5,7
5,4
3,18
3,79
14,09
14,87
1,15
273
261
6
495
481
140
35
2.653
1,8
1,5
3,32
2,65
5,28
35,29
1,00
423
410
7
514
470
252
204
3.305
0,5
0,5
9,26
9,19
7,62
66,47
3,49
345
275
8
169
196
17
15
553
4,8
4,7
3,05
3,80
2,99
17,20
0,68
73
71
9
273
629
34
262
705
4,6
5,3
5,35
16,24
4,76
18,00
0,85
164
421
10
82
52
11
-9
1.755
1,3
1,4
1,40
0,39
0,63
42,82
0,85
60
33
11
54
118
22
68
136
4,9
5,7
3,10
8,04
16,02
16,92
0,70
38
76
12
31
29
6
2
105
5,5
6,6
2,86
2,10
5,27
15,36
0,99
18
17
13
22
226
-78
57
2.829
0,2
0,2
-2,74
86,33
1,90
48
194
14
141
200
15
12
689
5,2
5,3
2,00
2,16
2,15
16,09
0,64
90
122
1
-158
65
-190
12
398
3,0
2,1
-8,30
0,88
-47,62
24,85
1,71
-160
55
2
359
392
106
129
1.839
1,0
1,6
7,77
8,46
5,79
49,12
1,15
294
325
3
107
136
58
73
130
7,8
1,7
5,47
8,28
44,41
11,41
1,66
71
88
4
100
79
17
5
965
0,6
0,4
2,23
2,17
1,72
61,30
2,39
79
50
5
170
115
76
39
727
1,3
1,0
7,94
6,20
10,51
42,99
1,98
120
78
6
90
141
0
28
1.996
0,5
0,3
0,67
3,36
0,01
67,67
1,55
83
129
7
98
91
25
22
168
3,1
2,8
3,80
4,92
14,63
24,45
0,78
85
80
8
31
65
12
29
407
0,9
1,1
2,84
7,42
3,01
53,43
2,54
21
44
9
28
31
6
1
19
33,6
38,0
4,56
4,56
32,50
2,89
0,68
11
9
10
-45
16
-48
1
-31
-14,2
26,5
-11,30
1,22
0,00
-7,55
0,85
-39
11
11
29
19
11
1
40
3,2
5,4
4,56
2,01
27,75
23,59
1,36
19
10
12
6
6
0
-2
16
17,4
12,8
0,87
1,17
-2,37
5,43
0,73
2
1
13
31
54
28
47
102
1,2
0,9
7,55
13,29
27,74
44,50
2,47
31
52
14
-21,48 12,89
- Gennaio 2019
Cantiere del mese
34
Brianza Plastica
Isolamento completo
AD ALTE PRESTAZIONI Il nuovo centro polifunzionale di don Gino Rigoldi, a Milano, utilizza Isotec Linea. Il sistema isolante formato da un pannello in poliuretano espanso con un profilo metallico integrato, studiato anche per ottimizzare la posa dei rivestimenti
X Xxx
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- Gennaio 2019
35
I
l nuovo centro polifunzionale sorto nel quartiere di Bisceglie, a Milano, ospita gli edifici della Comunità Nuova di don Gino Rigoldi. Il complesso fa parte di un più vasto progetto di riqualificazione nel cuore del sistema dei parchi a ovest della città, che prevede la realizzazione di importanti opere per l’aggregazione e i servizi ai cittadini. Articolato su un lotto di 17.000 metri quadri e formato da più edifici, il centro sarà corredato da strutture di collegamento e giardini interni, mentre le restanti parti dell’area sono destinate a verde, ai parcheggi e alla viabilità di accesso e interna.
Particolare dei pannelli Isotec Linea installati in facciata. Sotto, il cantiere della copertura visto dall’alto
La villetta di Astragal, in Val di Zoldo (Belluno) ©arminhuber
PROGETTO APERTO La scelta progettuale si è orientata verso la creazione di più blocchi costruttivi per ospitare le attività in edifici autonomi, ma funzionalmente connessi fra loro tramite la creazione di percorsi coperti. Il proget-
- Gennaio 2019
Attualità
36 Xxx Xxx
La posa dei pannelli Isotec Linea in copertura. Sotto, particolare dell’installazione del rivestimento
to dell’architetto Sonia Calzoni ha infatti preso in esame le esigenze dei futuri operatori, il programma funzionale delle attività del centro e la necessità di immettere nella struttura attività fra loro diversificate. È stato così concepito un anello continuo con duplice funzione: da un lato di protezione dello spazio interno e dall’altro di connessione del costruito con l’ambiente circostante, in una relazione permeabile che si fa perfetta chiave di lettura di una comunità aperta al territorio e alla società in cui è inserita.
Xxxxxxx
- Gennaio 2019
TRE BLOCCHI IN UNO Il complesso è strutturato in tre parti indipendenti, articolate in un blocco a forma trapezoidale di uffici, sale riunioni e locali di servizio, situato esternamente all’anello porticato e caratterizzato da copertura piana e patii interni, da cui prendono luce gli interni. Il centro polifunzionale è situato in un corpo volumetricamente più articolato, anch’esso a pianta trapezoidale, con coperture a falde inclinate e possibilità di accesso sia dall’esterno che dal porticato interno. All’interno del percorso porticato sorge l’edificio a pianta quadrata di cinque piani fuori terra dove trovano spazio i locali della Comunità educativa e Housing temporaneo, con facciate caratterizzate da ampie aperture con ante scorrevoli. Infine, il blocco dedicato ai laboratori collocato nella parte nord, sempre in posizione esterna, può essere usato anche come spazio per offrire servizi rivolti al quartiere. Tutto il complesso è caratterizzato da un’architettura sobria che si esprime nella semplicità organizzativa dei volumi, delle funzioni, dei percorsi e dei materiali che tengono conto della futura gestione e manutenzione del centro. Per la protezione, l’isolamento e la finitura degli involucri in calcestruzzo sono stati previsti sistemi a cappotto intonacati per i prospetti interni, rivestiti con lastre in fibrocemento per le pareti prospicienti all’esterno o con klinker in formato 10x10 in alcuni passaggi, percorsi, logge e ingressi. Le coperture a falda sono
37 rivestite da lastre in alluminio preverniciato, mentre i terrazzamenti delle coperture piane sono coperti da ghiaia. ISOLAMENTO E RIVESTIMENTO Per l’isolamento termico degli involucri è stato scelto il sistema Isotec Linea di Brianza Plastica con cui è stata realizzata la coibentazione sia delle coperture che delle chiusure verticali, per una superficie complessiva isolata di 2.340 metri quadri. La decisione è ricaduta sulla soluzione di Brianza Plastica in virtù dell’efficacia del sistema in termini di prestazioni isolanti, oltre che per la facilità di posa e l’ottima compatibilità con il rivestimento in alluminio in doppia aggraffatura. I pannelli Isotec Linea, scelti con passo 350 e spessore 120 millimetri, sono stati fissati in copertura con tasselli da 180 millimetri al calcestruzzo sottostante, assicurando la massima stabilità del pacchetto. Una volta sigillate le giunzioni dei pannelli, è stato posato il tessuto traspirante, per poi procedere al fissaggio del rivestimento in alluminio profilato in cantiere, ancorato mediante rivetti inox e graffette fisse e scorrevoli sul profilo in acciaio integrato nel pannello isolante. «L’impiego di Isotec Linea in un cantiere di grandi dimensioni come questo si è distinto per la praticità e velocità di posa», spiega Juergen Niederfriniger, titolare della Nieder di Castione Andevenno (SO), azienda specializzata nella realizzazione di sistemi per coperture e facciate metalliche. «Grazie alla leggerezza e maneggevolezza del pannello, la realizzazione del sistema a cappotto con Isotec Linea sugli oltre 2.300 metri quadri di superficie è avvenuta in sole tre settimane con l’impiego di quattro persone. Conosciamo e installiamo da tempo e con soddisfazione i sistemi di Brianza Plastica, che si fanno apprezzare, oltre che per le ottime proprietà isolanti e di durabilità nel tempo, anche per l’ordine, la pulizia e la perfetta organizzazione che permettono in cantiere». SISTEMA SALVA-ENERGIA Isotec Linea è un pannello strutturale isolante per coperture e pareti non ventilate, composto da un’anima isolante in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente ricoperta da un involucro di alluminio goffrato e reso portante da un profilo metallico in aluzinc. Il pannello Isotec Linea si dimostra estremamente durevole grazie al rivestimento in alluminio goffrato, mentre il correntino metallico è studiato per ottimizzare la posa dei rivestimenti che possono essere in
Xxx
metallo, fibrocemento e altre finiture, ricorrendo all’utilizzo di semplici fissaggi meccanici. Le elevate prestazioni del poliuretano rendono Isotec Linea una soluzione eccellente per l’isolamento termico di tutto l’involucro, in modo da assicurare un elevato comfort abitativo e notevoli risparmi energetici sulle spese di riscaldamento e condizionamento degli edifici. L’impiego del sistema con spessore 120 millimetri nella stratigrafia dell’involucro del centro polifunzionale ha reso possibile il conseguimento della classe energetica B. Giacomo Casarin
LA SCHEDA PROGETTO: arch. Sonia Calzoni TIPOLOGIA: nuova realizzazione, edificio polivalente LOCATION: Milano Bisceglie, Milano GENERAL CONTRACTOR: Colombo Costruzioni Spa INTERVENTO: isolamento di pareti e copertura PRODOTTO: Sistema Isotec Linea di Brianza Plastica, spessore 120 mm RIVESTIMENTO: alluminio con doppia aggraffatura POSA ISOLAMENTO E RIVESTIMENTI: Nieder, Castione Andevenno (Sondrio)
- Gennaio 2019
Il cantiere del centro polifunzionale Rigoldi
Lattoniere del mese
38
Nieder
Doghe doc
PER IL FOOD
L’azienda ha rivestito la sede di Sep Valtellina, che produce bresaola, con le duttili coperture di alluminio Prefa, di due diverse tipologie. Superando anche la stretta serie di vincoli di compatibilità ambientale
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ieder ha rivestito le facciate della nuova sede della Sep Valtellina, nuova azienda specializzata nella produzione di bresaola e prima realtà produttiva 4.0 della Provincia di Sondrio, progettata dallo studio di architettura Cogliati. Due le tipologie di soluzioni previste per il vestito architettonico della struttura: una in doghe in alluminio Prefa colore Sahara e l’altra in aggraffatura singola in alluminio, sistema Prefalz di colore bronzo P10. L’area edificata si trova in prossimità di coltivazioni di meleti, che hanno reso necessari determinati vincoli di dimensioni, oltre che di impatto estetico e di colore
VINCOLI PAESAGGISTICI Nella realizzazione dello stabilimento di produzione alimentare Sep Valtellina sono stati affrontati una serie di vincoli progettuali tra cui quello paesaggistico, di particolare rilevanza. Il progetto è stato verificato da una commissio-
ne comunale poiché l’area edificata si trova in prossimità di coltivazioni di meleti, che hanno reso necessari determinati vincoli di dimensioni, come l’altezza massima, oltre che di impatto estetico e di colori del rivestimento. Realizzata quindi la scatola produttiva idonea per contenere una attività di produzione alimentare, sottoposta a legislazione specifica, è arrivato il momento di intervenire sul rivestimento, al fine di rispettare i vincoli paesaggistici imposti. «Oltre a una scelta progettuale determinata da volumi compatti e lineari, con limitazioni nel numero di infissi e di aperture per creare un elemento di semplice lettura visiva», ha spiegato l’architetto Luigi Cogliati. «Si è optato per l’utilizzo di una soluzione tecnica tra le più interessanti oggi presenti sul mercato,
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ovvero quella delle doghe in alluminio colorate quale cifra stilistica dell’edificio, coadiuvate in alcune limitate aree dall’utilizzo di geopietra in nuance: lo scopo è dissimulare il più possibile la massa architettonica in relazione all’area circostante». ISPIRAZIONE NATURALE Il rivestimento è stato montato da Nieder, azienda professionista nella realizzazione di sistemi per coperture e facciate metalliche con sede alle porte di Sondrio. Per quanto riguarda il sistema Prefalz in aggraffatura singola in alluminio, la duttilità è una caratteristica che rende il materiale, qui nel colore Bronzo P10, molto facile da lavorare, con la massima flessibilità anche in presenza di temperature esterne rigide. Mentre l’alluminio colore marrone Sahara P10 permette di combinare sulla facciata a doghe un aspetto particolarmente naturale della superficie con una qualità eccellente. In più, questo «marrone del deserto» si integra perfettamente nell’affascinante contesto naturale circostante delle Alpi Retiche. RIVESTIRSI D’INNOVAZIONE Giunta alla terza generazione, Nieder si caratterizza per la specializzazione che ha maturato in parecchi anni di esperienza sul campo in Italia, Austria e Germania. Soluzioni innovative, di qualità e di grande estetica sono il pane quotidiano della società, mentre il motto aziendale è «a regola d’arte», applicato a tutte le fasi della lavorazione, dalla piegatura del materiale in laboratorio, fino alla posa del prodotto. Il tutto è reso possibile grazie all’impiego di tecnologie e materiali d’avanguardia: i macchinari e i prodotti provengono dalle migliori aziende del settore nel mondo e sono gestiti da un personale esperto. Abilità e passione nella lavorazione del metallo, unite a una profonda conoscenza del materiale e a un irrefrenabile istinto creativo hanno portato l’azienda a creare anche a un’area dedicata al design, dalla quale nascono elementi esclusivi e personalizzabili. Innovazione e tradizione, fabbricazione digitale e abilità manuale: tutte le lavorazioni di Nieder, siano esse destinate a progetti di design, di coperture o di facciate e di involucri, mostrano l’impronta dell’elevata qualità artigiana ereditata, sapientemente combinata con la moderna precisione industriale.
LA SCHEDA SETTORE COMMERCIALE: architettura industriale LOCATION: Provincia di Sondrio PROGETTO: Studio Cogliati P O S A R I V E S T I M E N T O FA C C I ATA VENTILATA: Nieder, Castione Andevenno (So) PRODOTTO: doghe in alluminio, aggraffatura singola
Giovanni Argento
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Sep Valtellina è la prima realtà produttiva 4.0 della Provincia di Sondrio, progettata dallo studio di architettura Cogliati e rivestita da Nieder. Sotto, le due soluzioni in doghe in alluminio Prefa colore Sahara e in aggraffatura singola in alluminio, sistema Prefalz di colore bronzo
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XXX SI FA IN QUATTRO Xxx
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L’azienda, specialista nel settore delle coperture e dei coils, moltiplica i siti produttivi. E, dopo aver dribblato con successo la crisi delle costruzioni, ora si apre ai nuovi media. Come rivela a Lattoneria l’amministratore delegato, Lorenza Sandrini - Gennaio 2019
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na lamiera è, per i lattonieri, come un pallone per una squadra di calcio: uno strumento di lavoro fondamentale. Ma non tutte queste coperture sono uguali. Lo sanno bene in Sandrini Metalli, azienda nata nel Bresciano, il distretto italiano della metallurgia, per poi espandersi nell’area di Bergamo. E, sebbene nel tempo la società fondata da Nazareno Sandrini si sia ingrandita, mantiene sempre un rapporto speciale con il proprio territorio. Come racconta a Lattoneria Lorenza Sandrini, amministratore delegato dell’azienda. Domanda. Sandrini Metalli è nata negli anni Cinquanta, un’Italia molto diversa da quella attuale: qual è stata l’idea di partenza? Risposta. Inizialmente Nazareno Sandrini ha cominciato la sua attività riparando biciclette in un piccolo deposito di 60 metri quadri a Piamborno, comune in provincia di Brescia, oltre a dedicarsi a qualche piccolo lavoro da Il team di Sandrini Metalli
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fabbro. Ma il boom economico degli anni Sessanta-Settanta e il forte spirito imprenditoriale, lo hanno portato di lì a poco a investire nel settore della produzione di lamiere grecate, installando la prima linea di profilatura: la storica Egb401, ora nota nella nostra gamma come SAND38. D. Com’è cambiato il mercato in questi 70 anni? R. Prima bastava avere un prodotto efficiente, oggigiorno è necessario saperlo pubblicizzare, fornendo un servizio a 360 gradi. Dobbiamo avere un magazzino ampissimo, di circa 20 mila tonnellate, un mix di finiture, colori e spessori differenti, sempre disponibili. Il team deve essere rapido e reattivo, presente nel pre e nel post vendita, 365 giorni all’anno. Il nostro magazzino e la nostra capacità produttiva ci permettono di soddisfare le esigenze più variegate in tempi molto rapidi. Nello scenario attuale sono importanti anche le certificazioni: i nostri prodotti hanno elevati standard qualitativi, in tutti i campi. D. La crisi dell’edilizia ha pesato sulla vostra attività? R. Fortunatamente non abbiamo risentito della crisi. Anzi, negli ultimi anni il mercato del fotovoltaico e le politiche di incentivo allo smaltimento dell’amianto, sono state un traino per la crescita dell’azienda. Stiamo registrando fermento anche nel mondo della prefabbricazione in calcestruzzo. D. Come ha pesato la normativa in merito allo smaltimento amianto? R. Positivamente, anche se il lavoro da fare, resta molto. Sulla base dei numeri presentati dalle Regioni (15 su 21), risultano ancora 370 mila strutture ricoperte in cemento amianto. I nostri prodotti sono eco-compatibili e in classe A1, ovvero completamente incombustibili, una caratteristica importante ai fini della sicurezza e delle recenti normative anti incendio. D. Quali sono le dimensioni attuali dell’azienda? R. L’azienda fattura circa 50 milioni di euro annui, abbiamo 70 dipendenti tra uffici e produzione. Ci strutturiamo in due divisioni principali: il core business è sempre stato quello della produzione delle lamiere grecate, l’altro, inserito dal 2014, è la divisione coils, che si occupa della distribuzione di nastri e fogli metallici. Abbiamo quattro stabilimenti tra magazzino e stoccaggio merci: due a Costa Volpino (Bergamo), uno a Pian Camuno (Brescia), e uno di recente acquisizione, a Chiari (Brescia). Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta molto, pertanto s’è reso necessario investire su flussi e processi, così da
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Lorenza Sandrini, amministratore delegato di Sandrini Metalli. In alto, i siti produttivi
rendere più efficace l’operato dei collaboratori, in modo da mantenere e incrementare il servizio offerto. D. Com’è organizzata l’azienda? R. Siamo un’azienda a conduzione familiare, dotata di una struttura organizzata, all’interno della quale tutte le attività aziendali sono pianificate, eseguite e monitorate. Il cda è formato da
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me, come amministratore delegato, dal fondatore, Nazareno Sandrini, da Pierfranco Damioli, mio marito, direttore degli stabilimenti produttivi, e da mio figlio primogenito Alberto, che si occupa della direzione commerciale. Allo stesso modo, Nazzareno e Federica, i miei due figli più giovani, si occupano con dedizione dell’area It e amministrativa. Cinque responsabili sovrintendono agli altri comparti aziendali. Questo organigramma snello e funzionale, garantisce il regolare svolgimento di tutte le attività. D. Quali sono le tipologie di prodotto in cui l’azienda è più forte? R. Sicuramente siamo leader nella produzione di lamiere grecate, con una capacità produttiva ed una gamma prodotti ampissima. La nostra ambizione è quella di incrementare le quote di mercato anche nel segmento coils, diventando player di riferimento anche per il mercato dei nastri. Per riuscire a farlo, siamo convinti che serva avere un magazzino importante, una reattività costante ed una forte impronta customer. D. L’azienda ha sede a Costa Volpino, nella Bergamasca. Ci sono richieste differenti tra una zona e l’altra dell’Italia? R. Sicuramente sì. Nel Nord Italia l’installatore tende a comprare maggiormente dal produttore, mentre nel Sud Italia è ancora forte la figura del commerciante. Riteniamo quindi importante mantenere un rapporto di rispetto reciproco ed affidabilità con entrambi, per mantenere proficue collaborazioni.
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D. Come è andato il 2018? E quali sono le prospettive per il 2019? R. Il 2018 per noi è stato un anno decisamente proficuo. Per il 2019 abbiamo acquistato una nuova linea di produzione per lamiere grecate, al fine di ampliare il portafoglio prodotti e migliorare il servizio. Abbiamo inserito anche il terzo slitter, per velocizzare la lavorazione dei nastri. Abbiamo pensato di realizzare degli espositori per i rivenditori dei nostri materiali, così da supportarli nella spiegazione e promozione dei diversi profili. Riteniamo che gli investimenti volti alla rete distributiva, siano oggi, più che mai, importanti. D. Quanto è importante il benessere aziendale e l’attenzione al dipendente? R. Molto, infatti durante il 2018 abbiamo intrapreso attività volte alla motivazione del personale sia in un’ottica meritocratica (introduzione di un sistema premiante), sia in un’ottica di creazione di un ambiente lavorativo welfare, con una nuova area ricreativa per la pausa pranzo, nuovi spogliatoi e nuovi uffici ben attrezzati. Per noi i nostri dipendenti valgono molto, come risorse uniche da valorizzare nel miglior modo possibile. D. Che cosa pensate del mondo social, delle nuove tecnologie, nel vostro settore? R. Sono un veicolo tramite il quale mostrare la passione e la dedizione con la quale affrontiamo il nostro lavoro. Per noi mantenere la parola data in termini di servizio, qualità e consegna, rima-
ne la priorità. È giusto evolvere le proprie forme comunicative e la propria struttura in questo senso: per questo, dal 2019 abbiamo in progetto l’apertura di un profilo social che ci permetta di essere ancora più vicini al consumatore finale e soprattutto di capire rapidamente le nuove tendenze e le necessità del mercato. Franco Saro
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I quattro stabilimenti tra magazzino e stoccaggio merci: due a Costa Volpino (Bergamo), uno a Pian Camuno (Brescia), e uno a Chiari (Brescia)
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Porte aperte
AI PROFESSIONISTI Oltre 2000 metri quadri dedicati al mondo dell’edilizia: è l’annuale Open House organizzato dall’azienda in provincia di Brescia (21-23 febbraio) a Lonato del Garda. Con macchinari innovativi, anche usati e garantiti. Ma anche con uno sportello per le agevolazioni fiscali
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Attrezzatura professionale in esposizione
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febbraio Alpemac ha programmato l’annuale Open House dedicata a lattonieri, coperturisti, facciatisti, serramentisti e pressopiegatori. È una fiera in 2000 metri quadri di area espositiva dedicata al mondo dei professionisti dell’edilizia, che ogni anno apre le porte della sede dell’azienda a Lonato del Garda. INNOVAZIONE IN ESPOSIZIONE Tantissimi i prodotti innovativi esposti. Innanzitutto, le piegatrici a bandiera, dalla semplice macchina da cantiere Schechtl a quella più sofisticata da officina Thalmann. Ovvero,
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una tecnologia di piega tramite bandiera che accompagna la lamiera senza segnarla. Presenti anche tutte le presse piegatrici elettriche SafanDarley, di cui Alpemac è distributore. In mostra, poi, la doppia aggraffatura, di cui l’azienda di Lonato del Garda è specialista e propone la più completa gamma, dagli attrezzi manuali di base fino ai macchinari più performanti: profilatrice Schlebach Quadro, aggraffatrici Flitzer e Spider, centinatrici Schlebach, piegatrici a settori Schechtl, sagoma conversa camino e attrezzatura specializzata. Il tutto esposto in aree dimostrative di posa.
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LE MIGLIORI ATTREZZATURE L’Open House 2019 comprende anche un’ampia esposizione per l’attrezzatura professionale, insieme a numerosi banchi demo. Ecco tutti gli accessori in mostra: pinze Rau, scantonatrici e attrezzatura Masc, attrezzi speciali Roll Bieger e Disco Bender, piegatrici manuali Biegetec, ferri e attrezzi speciali Stubai, cesoie e pinze Schlebach, attrezzatura specializzata Freund, rivettatrici e attrezzature manuali e a batteria Gesipa, elettro-utensili Trumpf e Jepson, chiodatrici Paslode. In più, saranno in mostra tutti i sistemi di taglio, dai classici manuali alle tradizionali cesoie elettromeccaniche, fino ai più evoluti sistemi: le soluzioni ideali per il lattoniere, dall’ottimo rapporto costi/ benefici. Tra cui forbici manuali Stubai, cesoie a leva Schwartmanns ed Epple, scantonatrici e punzonatrici Euromac, cesoie motorizzate Smt Schechtl, linee di taglio Forstner. Infine, ecco deformatrici, calandre e bordatrici, per la produzione di manufatti artigianali e personalizzati, come la deformatrice Eckold HF 100 per l’esecuzione di cupole in doppia aggraffatura e le bordatrici Prinzing e RAS per la realizzazione di bocchette a 90 gradi, nervature per tubi, nervature di abbellimento, oppure le calandre Prinzing e Schwartmanns per produrre pezzi curvi anche conici, oltre che le presse idrauliche orizzontali Euromac.
un progetto di ricerca e sviluppo che ha consentito di ridare vita ai macchinari usati, presenti a OpenHouse accuratamente revisionati e implementati con Cnc di ultima generazione. Ma non è finita. L’esposizione comprende anche droni, utili come strumento di lavoro per ispezionare le coperture e per le riprese aeree. Oltre che diversi modelli dei veicoli commerciali Fiat Professional, insieme a piattaforme aeree e gru. E non manca l’abbigliamento da lavoro professionale. Infine, lo Sportello Agevolazioni 2019 sarà composto da un team di commercialisti pronti a illustrare e spiegare le agevolazioni fiscali in corso. Giacomo Casarin
TRA USATO E DRONI Ma è importante anche il settore dell’usato: queste soluzioni rappresentano, infatti, una fetta di mercato da non sottovalutare. In questi anni Alpemac ha sviluppato una collaborazione con la Triveneta Impianti con cui ha condiviso
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La sede di Alpemac a Lonato del Garda (Brescia). Sotto, lo showroom all’interno della sede di Alpemac
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Zintek
Coperture e rivestimenti DI PRIMA CLASSE
Per la sede di Prysmian a Milano Bicocca è stato scelto il laminato in zinco-titanio dell’azienda veneziana Zintek. Una soluzione resistente e durevole, ma anche esteticamente interessante
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a nuova sede di Prysmian, società leader mondiale nel settore dei cavi, energia e telecomunicazione, rappresenta un punto di partenza per la diffusione di un sistema di coabitazione fra architettura e paesaggio sempre più rispettoso delle esigenze di ogni parte. Un successo raggiunto tramite la collaborazione fra partner diversi, che hanno lavorato condividendo una stessa filosofia esecutiva: l’architetto Maurizio Varratta, autore del progetto, l’impresa costruttrice Italiana Costruzioni e Zintek, che ha realizzato le coperture e alcuni elementi di interior design.
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UNA FILIERA DI QUALITÀ Xxx Zintek è l’azienda veneziana che produce il laminato in zinco-titanio zintek per l’archi-
tettura. Nel suo stabilimento di Porto Marghera, attivo da oltre 80 anni, vanta una filiera produttiva che va dalla fusione dello zinco fino alla produzione, vendita e applicazione dello zintek. Oggi la società, parte del gruppo Cordifin, uno dei 100 top player industriali del Nordest, è punto di riferimento per la realizzazione di coperture, facciate e lattonerie in zinco-titanio adatte a qualsiasi contesto. Da tempo impegnata in progetti di riqualificazione urbanistica, Zintek ha costruito negli anni una solida esperienza in cantieri di rilevanza internazionale. IL PROGETTO Nella collaborazione con Prysmian e con l’architetto Varratta, Zintek ha messo in campo tutte le proprie competenze tecniche e orga-
Vista da est dell’unico volume del complesso che si sviluppa in verticale
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47 Cortile interno sul quale affaccia una delle grandi pareti finestrate
Sulle coperture sono installati pannelli fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno energetico della struttura
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nizzative per dotare i nuovi edifici nella vecchia zona industriale di Milano Bicocca, di una copertura non solo funzionale, resistente e durevole, ma anche esteticamente gradevole. Le coperture, realizzate con lastre poste in continuità e unite con aggraffatura doppia, assumono l’aspetto di un manto regolare e omogeneo, non influenzato dalle variazioni di temperatura ed esente da manutenzione grazie alle peculiarità dello zintek, che si ricopre col tempo di uno strato protettivo stabile.
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L’IMPORTANZA DELL’INVOLUCRO La «pelle» in zinco-titanio posa poi su una stratigrafia isolante e ventilata, che consente la dissipazione dell’umidità e un efficace ricircolo dell’aria, aumentando il benessere degli ambienti interni. Lo stesso materiale utilizzato è stato impiegato anche per il rifacimento delle facciate est e ovest. Per quanto riguarda gli elementi di interior design, come le controsoffittature dei corridoi sospesi che collegano un edificio all’altro, l’uso dello zintek ha consentito di mantenere l’idea di «leggerezza» cara all’architetto, garantendo al contempo solidità e sicurezza. L’esito di un lavoro tanto curato è un progetto funzionale e coerente che, grazie anche alle soluzioni tecniche presentate da Zintek, è destinato a diventare esempio per altre sedi della società in tutto il mondo. Giovanni Argento
Vista d’interni con scala e corridoio sospeso rivestito in zintek. Sopra, per le controsoffittature dei corridoi sospesi che collegano un edificio all’altro, l’uso dello zintek ha consentito di mantenere l’idea di leggerezza
LA SCHEDA COMMITTENTE: Prysmian Group S.p.A. PROGETTO: Maurizio Varratta Architetto PROGETTO STRUTTURALE: SCE Project IMPRESA COSTRUTTRICE: Italiana Costruzioni S.p.A. PROGETTO COSTRUTTIVO E INSTALLAZIONE INVOLUCRO IN ZINCO-TITANIO ZINTEK: Zintek S.r.l.
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