Pilacademy Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE / TN - Virginia Gambino Editore - Viale Monte Ceneri 60 - Milano
La formazione sarà anche digitale
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Le prime 41 imprese della lattoneria
Speciale Coils Le novità sul mercato della lamiera
Numero 18 - GENNAIO 2021
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Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l. Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Valentina Anghinoni, Federico Della Puppa, Stefano Lavori, Selene Maestri (fotografa), Roberto Maran, Veronica Monaco, Franco Saro Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 20,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicit. trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi . possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/categoriaprodotto/abbonamenti/ oppure, fare richiesta ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione
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editoriale
LA LATTONERIA ANCHE DIGITALE
C
arissimi lettori, in questo numero di Lattoneria riporteremo l’attenzione sulla Prassi di Riferimento del Pile (Uni/PdR 68:2019 - Lattoneria Edile: servizio di lattoneria edile e requisiti dei profili professionali di lattoniere edile), concentrandoci sulla possibilità di trasformare i corsi da prettamente di presenza a formazione e-learning, in modo da poter continuare il cammino già intrapreso di certificazione della figura del lattoniere. Questa operazione comporterà un impegno e una collaborazione sempre maggiore tra l’Associazione, le scuole di formazione e l’ente di certificazione (Certis). Il primo passo dovrà necessariamente essere quello della rimodulazione dei corsi e quello della identificazione della piattaforma di e-learning. Ulteriore novità a cui sta lavorando Pile è quello di organizzare webinar per poter mantenere gli associati e tutto il mondo della lattoneria in costante aggiornamento sull’evoluzione del settore e del mercato. A tale proposito si sta lavorando con l’editore Virginia Gambino Editore su un primo webinar sul tema di ecobonus e superbonus.
Fabio Montagnoli
- Gennaio 2021
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sommario
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gennaio 2021
3 Editoriale La lattoneria anche digitale STORIA DI COPERTINA 12 Alpemac Tecnologia top per Artemetal DOSSIER 17 Pilacademy diventa digital ATTUALITÀ 32 Le classifiche La lattoneria cresce per il 58,5% 40 Klimahouse I lattonieri green si trovano online IL CANTIERE DEL MESE 48 Prefa Le Piramidi, nuova vita con l’alluminio SPECIALE COILS 54 Mercato Niente covid per i rotoloni 56 Sandrini Metalli Il colore della novità 60 Alpewa Tanti colori per essere green 64 Tresoldi Metalli Cortal, estetica senza problemi 66 Rivit Tagliare comodi e con precisione LATTONIERE DEL MESE 68 Metaltrade Un partner inossidabile IMPRESE 72 Safety first Pesi massimi senza pericoli
Il bilancio positivo delle imprese del settore
Le Piramidi di Modena sono di metallo
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48 I trend del mercato dei coils
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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.
CONSIGLIO DIRETTIVO 2018-2021 Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo Palmiro Bartoli Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Nicola Tresoldi Paolo Valmori
Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).
MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm
VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm
TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm
• Guarda elenco soci: https://associazionepile.org/banca-dati-soci/
Associati
2021 1. IDROCENTRO Via Giolitti 92, Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-9121 - Fax: 0172-96075 info@idrocentro.com - www.idrocentro.com
PIEMONTE
2. MONTAGNOLI RINO Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. BELLEA RAMON LATTONERIA Via S.Vittore 5, 21010 Arsago Seprio (VA) Telefono e Fax 0331-767259 lattoneriabellea@libero.it 4. INFINITY MOTION s.r.l. Via Lavoratori Autobianchi 1, 22036 Desio (MB) tel 0362-992018 - fax 0362-905093 www.infinitymotion.com 5. BRIANZA PLASTICA Via Rivera 50, 20841 Carate Brianza (MB) tel 0362-91601 - fax 0362-990457 info@brianzaplastica.it - www.brianzaplastica.it 6. CEM GROUP s.r.l. Via Newton, 10, 20019 Settimo Milanese (MI) tel 02-33591272 - fax 02-33590417 info@cemelevatori.it - www.cemelevatori.it 7. ALPEMAC SRL Via Campagna Sopra 20/E, Lonato Del Garda (BS) Telefono: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it
25. TECNO RAME Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 26. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 27. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571-417189 - Fax: 0571-403111 mailto:info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it
LOMBARDIA
33. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.
32. DMG Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 • 388-0506122 Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it
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BASILICATA
TOSCANA
Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 34. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it
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17 1
1 25 28. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 29. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it
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LAZIO 44. METALTRADE ITALIA S.R.L.
Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 45. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984-506099 - Fax:0984-506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 46. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 47. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it
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35. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 36. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 37. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com
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8. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 9. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 10. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 11. H. THERM ITALIA SAS Via Montini 2, 37014 Castelnuovo del Garda (VR) Telefono: 045-9619055 info@hthermitalia.com - www.hthermitalia.com 12. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 13. NUOVA 3L SRL Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com
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30. BIAGETTI Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Telefono: 071-7958296 - Fax: 071-7958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com 31. F.P.L. Via Delle Industrie 2, Casteldardo (AN) Telefono: 071-7211023 - Fax: 071-7211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it
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41. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 42. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 43. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com
PUGLIA
Storia di copertina
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Alpemac
Tecnologia top
PER ARTEMETAL L’azienda per aumentare l’efficienza ha scelto la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD completa di tavolo, taglierina automatica, ganasce in Hardox, ganascia inferiore curva e due campi-conici
Flavio Baietti, responsabile commerciale di Alpemae a sinistra, Salvatore Licitra, titolare di Artemetal
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A
rtemetal è un’azienda siciliana specializzata nel settore della lattoneria che ha al suo attivo commesse per sedi industriali, asili, scuole, biblioteche, hotel, villaggi turistici, supermercati (Le Dune, Alis, DiMeglio, Auchan), agenzie bancarie e postali, sale Bingo di Ragusa, Siracusa e Roma, McDonald’s a Ragusa, ristoranti e presidi ospedalieri di Vittoria, Ragusa e Modica. In particolare, l’azienda che fa capo all’imprenditore Salvatore Licitra, si occupa della lavorazione di lamiere zincate, preverniciate, rame, acciaio inox, alluminio, ottone, piombo e della produzione di canali per aria condizionata, cappe per cucine civili e industriali, pannelli in poliuretano per condizionamento, aspirazione, insonorizzazione e filtrazione aria, grondaie, pluviali e coperture varie, impianti di
espulsione aria, cappe, tavoli e armadi su misura in acciaio inox, abbattimento odori e fuliggine, pulizia canne fumarie, grondaie e aspiratori. Insomma, lavora nel settore della lattoneria in una vasta area di interventi. Per raggiungere l’obiettivo e rispettare i criteri di rapidità, precisione ed efficienza, Artemetal ha scelto la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD distribuita in Italia da Alpemac. IL SERVIZIO Nella scelta hanno pesato anche altri fattori. Artemetal, infatti, non voleva investire solo nell’acquisto di un macchinario, ma anche in un servizio pre e post vendita: ha trovato in Alpemac un interlocutore qualificato, composto da tecnici esperti in elettronica, meccanica e software, in
L’impresa di Ragusa ha trovato in Alpemac un interlocutore qualificato, con tecnici esperti
La piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD distribuita in Italia da Alpemac
- Gennaio 2021
Storia di copertina
14 Canalizzazione in lamiera zincata per museo, centro commerciale
Telai con lamelle frangisole
L’ARTE DI FARE IL LATTONIERE «Ho iniziato i primi lavori di lattoneria a 12 anni e non ho più smesso», racconta il titolare di Artemetal, Salvatore Licitra. «Nel 1998 ho aperto l’azienda e ora dispongo di uno stabilimento di 2.600 metri quadri, in cui sono impiegati 15 dipendenti. Lavoriamo lamiere di vario formato e spessore e realizziamo canalizzazioni, canne fumarie e strutture coibentate. Ormai l’azienda è superspecializzata e opera in tutta la Sicilia, anche se qualche volta ci è capitato di eseguire
opere anche fuori regione. Ormai, come in tutti i settori, anche nel mondo della lattoneria è necessario essere al passo con le esigenze del mercato. Per essere più competitivi abbiamo deciso quindi di ampliare il parco macchine con un nuovo strumento. Dopo una visita presso lo showroom Alpemac a Lonato (Brescia), abbiamo optato per la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD. A conquistarci sono state la sua velocità e precisione». Canali e cappa in acciaio
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Canna fumaria per stufe e camini
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15 grado di supportare le proprie richieste a 360 gradi, dall’individuazione del macchinario più adeguato fino alla consulenza per le agevolazioni fiscali e non solo. La notevole esperienza nel settore della lattoneria artigianale, accompagnata da impianti di lavorazione all’avanguardia (fra cui la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD, di Alpemac), fa di Artemetal l’alleato perfetto per la specifica produzione dell’azienda. Tra l’altro, grazie agli incentivi introdotti tre anni fa con il piano Industria 4.0, l’azienda ha scelto di investire in tecnologia assecondando quelli che sono i vantaggi dell’interconnessione dei macchinari. L’incentivo, infatti, ha indotto l’imprenditore alla riorganizzazione completa del layout aziendale, creando un comparto dedicato esclusivamente alla produzione di lattoneria. Fatto il primo passo, la sfida per Artemetal sarà quella di proporsi non più come azienda artigiana, ma come azienda con una forte identità produttivo-commerciale. L’obiettivo finale è diventare un punto di riferimento per la lattoneria in un territorio che presenta sì molte opportunità, ma che è anche svantaggiato dalle infrastrutture poco sviluppate. Basti dire che nell’elenco delle opere incompiute, stilato dalla Regione, i lavori che non sono stati ancora portati a termine in Sicilia sono 134, per un valore di oltre 408 milioni di euro. INIZIATIVA Un handicap che non ha frenato l’iniziativa imprenditoriale di Salvatore Licitra. L’azienda, per aumentare la propria efficienza, ha scelto di acquistare la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD da 6,40 metri per 1.5 millimetri di spessore: è completa di tavolo automatico, taglierina automatica, ganasce in Hardox, ganascia inferiore curva, due campi-conici. Il sistema di piegatura innovativo, comporta numerosi vantaggi: primo fra tutti la precisione che deriva dalla tecnologia unica della Thalmann quale l’albero a camme, sistema che sincronizza tutte le assi meccaniche permettendo di mantenere costante la pressione su tutta la lunghezza di piega. Connotazione importante della piegatrice Thalmann è il sistema di piegatura a bandiera, che accompagna la lamiera nel processo di piegatura e non graffia il materiale, restituendo un pezzo finito estremamente preciso. Un altro aspetto importante nella scelta di questo macchinario riguarda la possibilità di realizzare profili molto complessi, non fabbricabili con altre macchine, grazie alle lame di piega a gomito inclinate di 15 gradi, che aumentano lo spazio utile fornendo così un’elevata flessibilità.
RIPETIBILITÀ Thalmann TD, inoltre, non è caratterizzata solamente da un’elevata flessibilità, ma anche dalla ripetibilità del pezzo lavorato. La tecnologia dello strumento non è rappresentata solo da innovazioni strutturali, ma anche da un software Cnc intuitivo e semplice da utilizzare che permette di lavorare in totale sicurezza con la massima redditività. Ultimo aspetto, ma non per importanza, che la realtà di Ragusa ha valutato nell’acquisto della piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD è stata, come accennato, la possibilità di accedere agli incentivi statali della 4.0. Grazie alla piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD il ciclo produttivo è ora molto più veloce rispetto ad un’officina tradizionale composta da linea di taglio con segnatura, calandra, ricciolatrice e piegatrice verticale: il risparmio di tempo è notevole in tutto il ciclo produttivo. di Franco Saro
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La piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD da 6,40 metri per 1.5 millimetri di spessore
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Dal 1934... proteggiamo le vostre abitazioni
BONIFICHE AMIANTO - COPERTURE RESIDENZIALI E INDUSTRIALI - LATTONERIE - SISTEMI ANTICADUTA IMPIANTI FOTOVOLTAICI - CAPPOTTI TERMICI - ESTRATTORI PER RICICLO ARIA FACCIATE VENTILATE CIVILI E INDUSTRIALI - FRANGISOLE SERRAMENTI - PORTE - PARQUET PAVIMENTI GALLEGGIANTI PER ESTERNI - PARAPETTI E PENSILINE IN CRISTALLO Azienda certificata ISO 9001:2008 cert. n° AJAEU/09/11809 - Attestazioni SOA Cat OG1 cl III Cat 0S33 cl II Iscrizione Albo Gestori Ambientali N° MI004843 - Categoria 10A classe D e Categoria 5F
Cert. n°AJAEU/09/11809
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DOSSIER
PILACADEMY DIVENTA DIGITAL L’evoluzione, in quattro tappe, dell’iniziativa di formazione per lattonieri, dettata anche dalla situazione di emergenza sanitaria. Ma non solo. Le competenze tecniche si possono ora acquisire anche da remoto, senza difficoltà insormontabili di Roberto Maran
Consulente ed esperto di formazione. È presidente di Nextstrategy. È stato Project Leader del Gruppo di Lavoro per la definizione della PdR lattoneria edile
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SOMMARIO
• PREFAZIONE 1. RIPRENDIAMO IL FILO DI PILACADEMY 2. L’ EVOLUZIONE DIGITAL DI PILACADEMY 3. LE STRADE DA PERCORRERE E LE TAPPE PREVISTE 4. LA PRIMA TAPPA: PILACADEMY DIGITAL E LA PdR 5. LA SECONDA TAPPA: LA NUOVA COMPONENTE
FORMATIVA DIGITAL
6. LA TERZA TAPPA: LE PIATTAFORME E GLI STRUMENTI 7. LA QUARTA TAPPA: LE MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO E I SERVIZI DI SUPPORTO 8. CONCLUSIONI E PROSSIMI PASSI
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• PREFAZIONE
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* Uni/PdR 68: 2019 - Lattoneria Edile: Servizio di lattoneria edile e requisiti dei profili professionali di lattoniere edile
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1 1. RIPRENDIAMO IL FILO DI PILACADEMY Per analizzare meglio le possibili evoluzioni di Pilacademy verso il mondo digital può essere utile riprendere e focalizzare i principali aspetti di questa iniziativa di formazione e sviluppo professionale. Peraltro, una breve sintesi può servire per rinfrescare il tema a chi ne aveva solo sentito parlare o, ancora meglio, presentarlo, anche se in estrema sintesi, a chi ancora non lo conosce.
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Pilacademy è nata con l’obiettivo di offrire ai lattonieri edili un percorso in grado di sviluppare, consolidare e far riconoscere le proprie competenze. Tutto questo attraverso il giudizio di una parte terza (organismo di certificazione*) che permette al lattoniere che ottiene la certificazione di presentarsi al mercato e ai clienti con una patente valida, oggettiva e robusta. Per ottenere questo risultato è stato impostato e realizzato un progetto, in collaborazione con Uni (l’ente italiano di normazione) che ha portato alla pubblicazione della PdR di cui abbiamo già detto. Partendo da quanto sviluppato e definito nel tempo, il team di progetto appositamente costituito si è trovato nella esigenza di mettere a punto e definire molteplici aspetti relativi alla lattoneria tra i quali prioritari: • Il quadro generale del servizio di lattoneria edile ed i requisiti specifici dei servizi componenti. • Le figure professionali di lattoniere edile con i relativi percorsi di sviluppo professionale. • La proposta formativa complessiva con i singoli corsi di riferimento. • L’iter valutativo per la certificazione delle competenze del lattoniere.
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AL SERVIZIO DELLA COPERTURA PERFETTA
- PANNELLI COIBENTATI lastre e pannelli coibentati in poliuretano per coperture e rivestimenti
- PANNELLI PER CELLE FRIGORIFERE
- PANNELLI CURVI
- GENUS WALL LL la doga con fissaggio a scomparsa per una estetica all’avanguardia
- PROFILI SOLAIO
- PERFECT EVOLUTION sistema di copertura a giunto drenante per tetti piani
è ideale ale per la zazione di realizzazione ure a medie strutture e grandi ndi luci
- PERFECT LOGISTIC
- RIVESTIMENTI DI FACCIATE profili parete di altissima qualità a fissaggio nascosto facciate personalizzate tramite foratura e bugnatura
- COPERTURE GRECATE ideali per coperture di nuovi edifici o per il risanamento di tetti realizzati con vecchi sistemi (eternit)
- MATERIALI PER LA LATTONERIA Canali di gronda, frontespizi, converse, faldali, scossaline, tubi pluviali, bocchette, tiranti, testate e zigogne
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sistema di profilatura ofilatura in cantiere del Perfect Evolution
- SERVIZIO DI PIEGATURA macchinari specializzati per la lavorazione della lamiera
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1 Entrando più in particolare nelle figure di lattoniere è importante ricordare l’impegno dedicato a suo tempo dal team di progetto a questo argomento sul quale si concentrava un interesse generale nel mondo della lattoneria. A questo proposito, basta pensare a tutte le considerazioni e valutazioni che sono proseguite anche successivamente alla pubblicazione della PdR e che porteranno certamente a qualche utilissima integrazione. Al momento comunque, utilizzando la combinazione di una serie di criteri, il lattoniere si può sviluppare sulla base di cinque profili professionali di riferimento.
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Si tratta di un percorso evolutivo certamente a base esperienziale che richiede però, sempre di più, di essere completato e integrato da interventi di tipo formativo che vanno a potenziare gli aspetti teorici e a consolidare gli aspetti pratici collegati con i singoli servizi di lattoneria. Confermando così l’idea di fondo che la figura del lattoniere ha ormai, a tutti gli effetti, caratteristiche e contenuti di tipo professionale. È stato quindi progettato e messo a punto il sistema formativo di Pilacademy, strettamente collegato con il percorso di sviluppo del lattoniere e che poi permette di collegarsi con la certificazione effettuata dall’ente terzo.
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Fermo restando il fatto, naturalmente, che i lattonieri potranno accedere alla attività di certificazione con modalità progressive, sulla base delle esperienze e competenze effettivamente maturate, anche indipendentemente dal percorso formativo. (*) L’organismo di certificazione indicato da Pile è la società Certis Certificazione
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2 2. L’ EVOLUZIONE DIGITAL DI PILACADEMY L’evoluzione digitale delle attività di formazione e sviluppo è oggi una opzione che va attentamente valutata e che può anche diventare una effettiva opportunità di sviluppo. Può riguardare, con varie formule, tutti gli aspetti e i contenuti di Pilacademy, ma questo articolo concentra la sua attenzione sugli aspetti formativi di Pilacademy e ancora più in dettaglio sui vari corsi, sulla loro articolazione e sulle modalità di erogazione rese possibili dalle soluzioni digitali. Pilacademy dispone comunque di una componente formativa ben definita e strutturata, non soltanto quindi un insieme di corsi ma proprio un iter formativo: è una vera scuola di formazione per i lattonieri!
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La proposta formativa di Pilacademy (descritta anche nella PdR) prevede fondamentalmente cinque corsi specifici, ognuno dei quali rivolto a potenziare un determinato profilo di lattoniere. Il corso LC(D), per esempio, ha le seguenti caratteristiche: • È di preparazione alla figura di Lattoniere installatore coperture • Ha la durata di 20 ore (parte teorica e parte pratica) • La parte pratica ha la durata di 12 ore e riguarda le coperture • Richiede in via propedeutica la certificazione di Lattoniere installatore di cornice
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Andremo poi a capire meglio come un corso di formazione può evolvere adottando una formula digital learning, che si va in ogni caso ad affiancare alla modalità in presenza che mantiene la sua validità e la sua attuale denominazione. La nuova formula, nell’esempio specifico, si affiancherà quindi alla versione in presenza e si potrà chiamare Corso LC(D). Cominciamo subito a guardare i primi vantaggi generali che possono derivare da una evoluzione delle attività formative di Pilacademy: • Una continuità della attività formativa anche in fase emergenziale • L’abbattimento degli spostamenti e dei relativi costi/tempi • Una minore esposizione ai rischi sanitari Successivamente vedremo meglio i vantaggi più specifici derivanti anche dagli ulteriori servizi di supporto che il digital learning è in grado di fornire.
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3 3. LE STRADE DA PERCORRERE E LE TAPPE PREVISTE C’è sicuramente una grande attenzione nel mondo della lattoneria sul tema Pilacademy Digital e, al momento, un piano realizzativo vero e proprio è in un prima fase di sviluppo. Su questa attenta valutazione preliminare hanno inciso e incidono anche oggi, molti fattori, partendo naturalmente dal perdurare della situazione emergenziale con i suoi pesanti effetti su molti settori di attività tra cui certamente anche la lattoneria edile. In situazioni di questo tipo le attività di formazione e sviluppo vengono messe un po’ in secondo piano tanto più se costose e di difficile accesso/partecipazione. C’è però sicuramente anche la convinzione che una attività di tipo operativo e a elevata manualità (come quella del lattoniere) necessita di una modalità formativa in presenza. Le cose, però, non stanno esattamente in questo modo. O, meglio, ci sono oggi pronte molte soluzioni che permettono di procedere speditamente verso il digital learning anche per le competenze tecniche ed operative senza difficoltà insormontabili. Comunque, per approfondire meglio questo aspetto svilupperemo separatamente la parte relativa alla formazione teorica e quella relativa alla formazione pratica.
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Pur non disponendo oggi di un programma definitivo per lo sviluppo di Pilacademy Digital, vogliamo intanto indicare una prospettiva, un possibile punto di arrivo ed anche i principali passi, eventualmente da realizzare. Partiamo subito con una proposta di definizione per Pilacademy Digital : È un settore di Pilacademy con una piattaforma integrata di canali e strumenti a supporto dei corsi di formazione per la parte teorica e per la parte pratica. Le sue attività formative possono essere seguite in modalità sincrone e asincrone(*) e realizzate in modi diversi in base alle esigenze di utilizzo. (*) Per modalità asincrone si intendono situazioni formative in cui le persone (istruttori e partecipanti) non sono coinvolte in contemporanea.
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3 A questo punto individuiamo quattro tappe che, su base esperienziale*, vanno necessariamente percorse. • La prima tappa riguarda tutte le verifiche che vanno opportunamente effettuate con Uni, anche per gli aspetti di Certificazione delle competenze. • Una seconda tappa definisce le evoluzioni della componente formativa sia per gli aspetti teorici sia per gli aspetti pratici. • La terza tappa introduce le principali valutazioni da effettuare per quanto riguarda la scelta delle piattaforme, delle applicazioni, delle tecnologie e degli strumenti. • La quarta tappa sviluppa, invece, le modalità di funzionamento e gli importanti servizi aggiuntivi che possono essere forniti attraverso il digital learning. (*) Nel corso del 2020, come indicato, molti istituti di formazione e molte aziende hanno fatto evolvere la propria attività formativa verso il digital learning, consolidando le modalità più opportune da adottare per cambiare presto e bene.
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4. LA PRIMA TAPPA: PILACADEMY DIGITAL E LA PdR Per avviare correttamente la formula digitale di Pilacademy è indispensabile effettuare alcuni passaggi di verifica con Uni per quanto riguarda la PdR. È una verifica che, come avviene normalmente, permette anche di apportare gli eventuali aggiustamenti che si sono evidenziati nel primo anno di utilizzo. Può essere l’occasione, per esempio, per integrare il percorso di sviluppo del lattoniere, se ritenuto opportuno. Consente, poi, di condividere il rapporto tra le competenze richieste dalle diverse figure professionali di lattoniere e le nuove caratteristiche digitali dei corsi di formazione. Un preciso spazio di valutazione riguarda in effetti le durate e l’articolazione di sessioni e moduli, che rispondono all’esigenza di coinvolgere e di tenere alta l’attenzione dei lattonieri partecipanti. In ambito Uni si potranno effettuare, inoltre, confronti con altre esperienze per quanto riguarda la formazione sulle competenze pratiche e sugli strumenti digitali che si stanno dimostrando più efficaci. L’aspetto principale del passaggio Uni riguarda, però, la componente di certificazione della PdR e la possibilità di valorizzare le modalità digitali anche per quanto riguarda l’iter certificatorio. Vanno considerate le varie implicazioni relative allo svolgimento delle prove di valutazione scritte e di quelle pratiche, quindi le modalità realizzative possibili e infine i vincoli e le limitazioni. È una verifica veramente importante che permetterebbe di rendere molto agile il percorso complessivo di Pilacademy e, se così si può dire, di portarlo veramente a casa dei lattonieri interessati alla certificazione. Degli esiti delle verifiche con Uni e della evoluzione digitale complessiva di Pilacademy si potrà fornire una descrizione dettagliata in un prossimo articolo.
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5. LA SECONDA TAPPA: LA NUOVA COMPONENTE FORMATIVA DIGITAL Entriamo ora in maniera specifica nelle evoluzioni che possono essere introdotte per ottenere un funzionamento con modalità digital learning. Sottolineando subito alcune considerazioni, in parte già introdotte, ma fondamentali per partire con il piede giusto in questa strada che, se ben avviata, può andare avanti speditamente e senza grandi imprevisti e sforzi. Teniamo presente, innanzitutto, che la gran parte delle soluzioni tecniche di supporto possono essere acquisite in generale senza nessun ulteriore impegno economico, fermo restando che alcune scelte vanno opportunamente valutate in via preliminare. Dobbiamo aver ben chiaro che, in questo ambito, non è oggi necessario definire tutto prima di partire con le attività di erogazione. Conviene piuttosto predisporre una formula digital essenziale e procedere poi con interventi di sviluppo e miglioramento. Andando in maggior dettaglio e considerando sempre l’esempio del corso LC(D), possiamo individuare le seguenti azioni che ne permettono una erogazione in versione digitale: • ripensare una erogazione in sessioni, a loro volta articolate in singoli moduli di due-tre ore • rivedere / migliorare la documentazione e i materiali di supporto • introdurre opportune modalità di verifica del gradimento e dell’apprendimento • impostare le attività di workshop/laboratori in modalità digital
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5 Un aspetto fondamentale che occorre ben evidenziare per valutare le possibili linee di sviluppo di Pilacademy Digital è che non stiamo qui parlando di un e-learning come si presentava nelle sue prime esperienze. Il digital learning va ben oltre e permette di supportare in maniera molto valida anche le attività tecniche e professionali, attraverso la combinazione di molte soluzioni quali la produzione di contenuti specifici (anche in versione semplificata), l’integrazione di piattaforme-applicazioni-strumenti-servizi, la formazione on e offline e anche l’autoformazione.
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6. LA TERZA TAPPA: LE PIATTAFORME E GLI STRUMENTI Le scelte relative alle piattaforme, alle applicazioni, alle tecnologie, ai servizi e agli strumenti necessari al digital learning si basano oggi, su pochi ma fondamentali principi: • Massimo pragmatismo, partendo da quello che è già disponibile • Utilizzo delle soluzioni gratuite proposte dai fornitori e funzionali alle esigenze specifiche •A dozione delle esperienze già effettuate nella azienda/associazione di riferimento • Dare priorità al risultato di apprendimento, senza ricercare livelli di sofisticazione nelle soluzioni non necessariamente funzionali. In parole povere, un po’ tutti sono partiti cercando di utilizzare al meglio quello che c’è: una piattaforma già acquisita, delle app condivise, gli smartphone ed i tablet delle persone, un social diffuso, e cosi via. Si aggiunge, poi, qualche soluzione semplice, nuova, attrattiva e gratuita. Il tutto organizzato e integrato in termini comunicativi, in modo tale che sia chiaro ed evidente a tutti la possibilità di accedere ed utilizzare l’attività formativa, senza particolari problemi. Sottolineiamo, non una ma due volte, il fatto che il digital learning non sostituisce, ma affianca e integra la formazione in presenza. Permette di avere una scuola di formazione sempre disponibile, molto facile da utilizzare e, contemporaneamente, spazi fisici e attività formative in aula, quando possibile e opportuno. Per fornire alcuni riferimenti su una delle principali modalità di utilizzo del digital learning (il webinar) e sulle principali piattaforme in uso, riportiamo una breve scheda di riferimento (sintetizzata da siti web specializzati).
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29 Vantaggi specifici soluzioni digital • Partecipare ai corsi di formazione dalla propria abitazione/dalla propria azienda • Ascoltare e guardare più volte sia la parte teorica che quella pratica con ulteriori opportunità di comprensione ed approfondimento • Confrontare i punti di vista e le indicazioni di esperti che operano in diverse realtà • Fare riferimento ad un Database di materiali, documentazioni e filmati (Library) sempre disponibili online • Effettuare prove, esercitazioni e realizzazioni nella propria realtà operativa, con verifica da parte dei tecnici e Lattonieri esperti che seguono i corsi. IL WEBINAR E LE PIATTAFORME
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Il termine webinar deriva dall’unione delle parole web e seminar, che in italiano suonerebbero come «seminario in rete». In sostanza, si riferisce a tutti quei corsi di formazione ai quali si può partecipare in forma remota tramite un sistema di videoconferenza che prevede l’interazione tra loro dei partecipanti e di questi ultimi con il coordinatore del seminario o della lezione.
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Come funziona un webinar Una volta effettuata l’iscrizione al corso prescelto, tramite un link via e-mail o attraverso il download di un programma apposito, si accede con le proprie credenziali a un’aula virtuale, dove un relatore o un docente espone contenuti o inizia una discussione con gli stessi partecipanti o altri relatori. Il relatore può condividere il proprio schermo o condividere direttamente video, immagini, pagine di siti web, grafiche o slide utili alla fruizione del seminario, che può durare in genere da una a due ore. A volte un webinar può essere caratterizzato anche dalla presenza di un moderatore che può, per esempio, introdurre o condurre un dibattito o gestire gli interventi dei partecipanti.
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Le migliori piattaforme dove organizzare o partecipare a un webinar Le funzionalità base di una piattaforma webinar sono dunque la possibilità di condividere schermo, video e documenti, la presenza di una chat o di una sezione apposita per le domande da fare al relatore, la possibilità di somministrare agli utenti sondaggi e indagini. Vediamo ora nello specifico tre tra le migliori piattaforme webinar disponibili in rete. • GoToWebinar: sul mercato da più tempo e una delle più usate per la sua stabilità anche durante la fruizione di webinar dal vivo. I webinar, registrati direttamente in cloud, sono sempre a disposizione dei partecipanti previa registrazione. • Zoom: una delle piattaforme più usate per le riunioni di lavoro e per i webinar per la sua grande semplicità di utilizzo. Permette di collegare fino a 100 persone contemporaneamente in audio e video e connetterle a 10 mila partecipanti. • Cisco WebEx: estremamente versatile, oltre ad avere tutte le caratteristiche di una classica piattaforma webinar è possibile utilizzare un efficace strumento di lavagna condivisa.
NB: Scheda sintetizzata da siti web specializzati
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7 7. LA QUARTA TAPPA: LE MODALITÁ DI FUNZIONAMENTO E I SERVIZI DI SUPPORTO Per preparare al meglio il funzionamento delle attività formative di Pilacademy in versione digital, riprendiamo l’esempio del Corso LC(D)*. Il Corso LC(D) viene articolato in una parte teorica, webinar, della durata di otto ore divisa in due sessioni : • La prima sessione di avvio prevede due moduli di due ore ciascuno da seguire in giornate successive. • La seconda sessione viene realizzata, a distanza di una settimana, con le stesse modalità. Al termine di ciascuna sessione, viene proposto ai partecipanti un questionario di gradimento e soddisfazione. Al termine del webinar è proposta ai partecipanti una verifica dell’apprendimento attraverso un questionario (a risposte multiple) che accompagna poi verso l’iter di certificazione. Il corso comprende inoltre una parte pratica (workshop digitale) di 12 ore, articolata in tre laboratori di quattro ore ciascuno: • I primi due laboratori di avvio, vengono realizzati in giornate successive • Il terzo laboratorio viene realizzato a distanza di due settimane (circa) I laboratori sono erogati da aree attrezzate selezionate nell’ambito delle aziende associate Pile. È importante evidenziare che si possono prevedere differenti luoghi di erogazione anche in contemporanea. Così come sono a disposizione Tecnici e Lattonieri esperti presenti in differenti aziende/location. Le diverse attività pratiche sono effettuate attraverso esempi e dimostrazioni che vengono anche filmati, per rivederli ed osservarli meglio in momenti successivi. D’altra parte, i lattonieri partecipanti hanno la possibilità di seguire i laboratori, se possibile, direttamente dagli spazi tecnici (officine) della propria azienda. È disponibile l’opzione di sperimentare ed esercitarsi in momenti successivi sulle diverse attività sviluppate nel laboratorio. Si raccomanda anche di filmare, direttamente con il proprio smartphone, le esercitazioni effettuate e di inviarle ai tecnici di riferimento del workshop digitale. È previsto naturalmente un giudizio dettagliato su quanto realizzato. In particolare, terminato il secondo laboratorio, a ogni partecipante verrà assegnata una prova specifica, che sarà consegnata nel terzo e ultimo laboratorio, opportunamente descritta con il supporto di foto e filmati. NB Al termine del workshop digitale ciascun lattoniere partecipante riceverà un giudizio di sintesi ed una scheda di valutazione analitica sulla prova finale svolta, in coerenza con quanto previsto dalle prove di certificazione. (*) L’esempio che viene qui sviluppato è ancora una ipotesi di lavoro da approfondire e verificare
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Per quanto riguarda i servizi aggiuntivi consideriamo i seguenti aspetti: • la partecipazione e la registrazione sono disponibili attraverso ambienti in cloud sempre attivi. • I nuovi sistemi collaborativi risultano accessibili tramite computer, tablet, smartphone e smart Tv. • I sistemi di knowledge management e i filmati saranno consultabili anche attraverso piattaforme di video sharing.
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8 8. CONCLUSIONI E PROSSIMI PASSI Questo articolo, con l’idea delle quattro tappe, prova a sviluppare alcuni degli aspetti più significativi per lo sviluppo della formazione professionale nella prospettiva digitale. Vuole però essere anche una ipotesi e una proposta realizzativa per far fare un salto di qualità a Pilacademy e renderla così in grado di ben funzionare nella attuale complicata situazione e anche nell’immediato futuro. Pilacademy Digital può diventare un diverso e nuovo modo di intendere lo sviluppo delle competenze nel mondo della lattoneria edile, una formula che supporta e si affianca all’approccio in essere, consolidato anche attraverso la messa a punto della PdR. Può essere davvero una bella opportunità per molti lattonieri di prendere contatto e familiarizzare con le nuove tecnologie digitali e con il mondo del web più in generale. Una realtà che, come sappiamo, si sta diffondendo molto velocemente nel settore delle costruzioni e nella vita dei cantieri. Certamente, ci sono una serie di iniziative da intraprendere, ma si tratta di un percorso che non richiede particolari impegni economici aggiuntivi e che, comunque, prima o poi va necessariamente affrontato. I prossimi passi possono riguardare la preparazione e la realizzazione di un effettivo programma di sviluppo e su questo, appena possibile, garantiamo sin d’ora un aggiornamento in un successivo articolo sul tema. Andiamo avanti allora, appena possibile, verso Pilacademy Digital...!
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Le classifiche
La lattoneria
CRESCE PER IL 58,5%
L’analisi dei bilanci delle principali 41 imprese del settore evidenzia un andamento positivo per oltre metà delle aziende prese in esame. E la redditività va ancora meglio: è in aumento nel 90% dei casi
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Tabella 1 - Il mercato dei prodotti per le costruzioni per settori merceologici (in valori correnti) Fatturato 2019 (migliaia di euro)
Variazioni % 2019
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Fonte: elaborazioni Cresme per YouTrade (fino al 2013); elaborazioni Centro Studi YouTrade (dal 2014)
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34 Lo scorporo delle attività produttive modifica i dati di bilancio
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INDICATORI DI PERFORMANCE – PRODUTTORI DI LATTONERIA (2019)
(1) ROS superiore al 6% (massimo tra quelli dei settori della produzione e del commercio generalmente utilizzati); (2) ROE superiore al 6% (generalmente, almeno 5 punti sopra al tasso di inflazione); (3) Indice di indipendenza finanziaria superiore a 20; (4) Indice di liquidità immediata superiore a 1,2. Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
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metalli per passione
INSIEME
PER TORNARE A CRESCERE
METALTRADE ITALIA SRL C.da Coda di Volpe Z.I. - 87036 Rende (CS) Telefono +39 0984 838428 / 429358 Fax : +39 0984 429358 coperture e riverstimenti metallici Whatsapp : +39 342 0343647 www.metaltradeitalia.com - info@metaltradeitalia.com - Gennaio 2021
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Evoluzione del fatturato e dell’utile netto sul fatturato dal 2015 al 2019 (valori percentuali)
Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
Evoluzione degli indicatori di performance 2015 al 2019 (quota % di imprese)
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* Dal 2016 indica un livello di ROS sufficiente (positivo e inferiore al 6%). Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade
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I T Solo due i casi di risultati negativi tra le prime dieci aziende
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Elaborazioni dati bilanci 2018-2019 - Produttori di lattoneria (valori in migliaia di euro) POSIZIONE
FATTURATO
VALORE DELLA PRODUZIONE
VALORE AGGIUNTO
AZIENDA 2019
2018
Var. %
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2018
Var %
2019
2018
Var. %
12.240
10.782
13,5
1
ALUBEL Spa
77.953
80.968
-3,7
78.830
82.325
-4,2
2
IMT ITALIA Spa
69.355
81.514
-14,9
69.442
81.637
-14,9
2.449
2.029
20,7
3
MINIFABER Spa
63.557
56.626
12,2
64.714
57.621
12,3
19.964
19.348
3,2
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UTILE NETTO
TASSO CAPITALE DI DI RISCHIO (MEZZI PROPRI) INDEBITAMENTO
ROS
ROE
INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA
INDICE DI LIQUIDITÀ IMMEDIATA (ACID TEST)
CASH-FLOW
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POSIZIONE
MOL
5.305
4.040
2.848
1.739
17.913
2,5
2,9
5,44
2,94
15,90
28,40
0,86
3.913
3.397
1
1.931
1.507
835
618
3.118
6,3
8,5
2,46
1,62
26,79
13,76
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Klimahouse
I lattonieri green
SI TROVANO ONLINE La fiera di Bolzano dedicata all’edilizia sostenibile quest’anno utilizza una formula digitale, ma senza rinunciare a tante occasioni utili per la formazione. Un centinaio le aziende presenti
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nche il lattoniere ha tutto l’interesse a migliorare la propria formazione e, in alcuni casi, perfino concludere affari online. La fiera per antonomasia dedicata al costruire sostenibile, Klimahouse, nel 2021 si svolge in versione digitale. Ma non rinuncia al suo ruolo di catalizzatrice di idee, soluzioni, materiali e, per quanto possibile, di esperienze formative. Le occasioni non mancheranno. C’è anche un rovescio positivo della medaglia: «Il vantaggio di non doversi spostare e viaggiare», spiega a Lattoneria Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano. Domanda. Klimahouse quest’anno si svolge, per le note ragioni, sul web. Che cosa comporta
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41 e come sarà organizzata la tre giorni? Risposta. Klimahouse Digital Edition andrà in scena dal 27 al 29 gennaio: come si intuisce dal nome, sarà un’edizione interamente digitale, che permetterà alla community di Klimahouse di arricchire le sue conoscenze e restare in contatto senza doversi mettere in viaggio. Un’opportunità di crescita che non sacrificherà il valore dei contenuti e proseguirà il percorso culturale di cui Klimahouse si fa portavoce da 16 anni. Rivolgendosi sia ai professionisti del settore sia ai privati, con il consueto impegno ambientale proiettato al futuro, Klimahouse Digital Edition offrirà un ampio ventaglio di eventi online con un puntale aggiornamento sulle tematiche più importanti sul fronte della sostenibilità in edilizia grazie alla collaborazione con autorevoli partner: dall’Agenzia CasaClima alle aziende leader di mercato, dal Noi Techpark all’Eurac Research, fino a Anit, Hhh Home, Health & Hi-Tech e alla Fondazione Architettura Alto Adige, per citarne solo alcuni. Nel corso dei tre giorni sarà possibile assistere a 57 ore
di live streaming con numerose conferenze, dibattiti tra esperti internazionali e award su due palchi virtuali: il tutto accessibile tramite l’acquisto di un unico digital pass. Centrale sarà l’innovazione applicata all’edilizia come elemento fondante per il rilancio della filiera, a cui si aggiungono tematiche di grande attualità e di interesse primario per il settore come il superbonus 110%, l’architettura sostenibile e la salubrità degli edifici, ben esemplificata nel claim «Costruire bene, vivere bene». D. Chi saranno i top speaker previsti sulla nuova piattaforma? R. Klimahouse Digital Edition vedrà la partecipazione di 150 speaker, nazionali e internazionali, tutti esperti nelle diverse tematiche-chiave di quest’anno. A partire da Philomena Bluyssen, Professore Ordinario di Indoor Environment presso la Delft University of Technology (Olanda) e keynote speaker della prima mattinata del Klimahouse Congress, dedicata alla questione salute. Altri top speaker, sempre nell’ambito del Congress, saranno Benedetta Tagliabue, fondatrice dello studio Mi-
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Nella pagina a fianco, Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano
Attualità
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Onda Z Klimahouse Foto Marco Parisi
Il superbonus sarà una delle tematiche portanti di Klimahouse Digital Edition
ralles Tagliabue e fresca vincitrice del prestigioso Prix des Femmes Architectes di Arvha e Michaela Wolf e Gerd Bergmeister, vincitori dell’ambito riconoscimento Architetto Italiano 2019 assegnato dal Cnapcc. Interverranno inoltre, per presentare i loro innovativi progetti, altri rinomati studi di architettura locali e nazionali, come Amdl Circle, guidato da Michele De Lucchi, uno fra i più noti architetti e designer italiani e Noa Network. Numerosi anche gli interventi dei tecnici, come Valeria Erba, presidente Anit. D. Il superbonus avrà un trattamento speciale? R. Sì, il superbonus sarà una delle tematiche portanti di Klimahouse Digital Edition: dopo il ciclo di webinar estivo di Klimahouse Connects, che ha riunito davanti agli schermi di tutta Italia centinaia di interessati, il provvedimento nazionale ritorna quindi a far parlare di sé. Le questioni aperte sono d’altronde ancora molte ed è per questo che Klimahouse, in quanto piattaforma di riferimento per il settore, non si tira indietro e sfrutta appieno le potenzialità di questa edizione interamente digitale per puntare sulla formazione ad ampio raggio, grazie anche al supporto dei partner. Si parlerà di superbonus nella seconda giornata del Klimahouse Congress, organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, attraverso un convegno di 90 minuti che vedrà la partecipazione, oltre che di Benedetta Tagliabue, del direttore tecnico dell’Istituto per l’edilizia sociale altoatesino Ipes, Gianfranco Minotti, che interverrà sul progetto europeo Sinfonia, dove con tecniche innovative sono stati profondamente risanati diversi grandi condomini nella città di Bolzano. Chiuderà la giornata Mark Pichler, progettista e innovatore delle riqualificazioni energetiche con la presentazione di alcune delle più suggestive riqualificazioni locali. CasaClima proporrà inoltre due talk pomeridiani, con la partecipazione di Enea e
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dell’avvocato Emilio Sani, che permetteranno agli spettatori di porre domande dirette sugli aspetti tecnici e pratici del superbonus. In programma, inoltre, una tavola rotonda virtuale attorno alla tematica che vedrà la partecipazione di alcuni rappresentanti nazionali e locali del Cna, Comitato Nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, e di lvh.apa, Confartigianato imprese. Un altro attore centrale sarà Anit, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico: due i seminari in programma sulla tematica, entrambi nella giornata del 28 gennaio e a cura dell’ingegner Giorgio Galbusera. D. È previsto anche un catalogo digitale di prodotti. Di che si tratta? R. Klimahouse Digital Edition mette al centro le aziende e le loro novità attraverso un unico spazio virtuale in grado di riunirle: il Klimahouse Marketplace. Al suo interno, in modo gratuito e accessibile a tutti, sarà possibile visionare il nuovo catalogo delle aziende e dei prodotti partecipanti all’evento e candidati al prestigioso Klimahouse Prize. Nel settore dedicato ai prodotti, con 100 novità, sarà possibile esplorarli uno ad uno, leggerne la scheda descrittiva con tutti i dettagli e visionarne le foto; per orientarsi meglio ci sarà inoltre la possibilità di filtrarli per categoria o per ricerca libera. Nell’area dedicata alle aziende, oltre alle informazioni relative ai rispettivi prodotti, sarà possibile contattarle direttamente attraverso un modulo di messaggistica diretta. D. Klimahouse è l’evento che ha saputo attrarre l’attenzione degli operatori sull’edilizia green. Una edizione digitale può coinvolgere anche semplici utenti? R. Sì, assolutamente. Klimahouse si è sempre rivolta anche ai privati e quest’anno non farà eccezione, con in più il vantaggio di non doversi spostare e viaggiare. Il programma è così variegato che potrà interessare sia i professionisti, che i normali cittadini che vogliono ristrutturare casa o gli studenti desiderosi di formazione. Proprio a questi ultimi sarà dedicato il programma di Isola Ursa, progetto promosso da una delle aziende leader nel campo dell’isolamento termico e acustico Ursa Italia, che ritornerà per la quarta edizione sul palcoscenico virtuale di Klimahouse Digital Edition. Anche Klimamobility si rivolgerà inoltre ai privati con un talk dedicato ai 10 consigli per l’acquisto di un’automobile elettrica. Un appuntamento da non perdere. D. Quanti espositori sono previsti? R. Più di 100 aziende prenderanno parte a questa edizione digitale. D. Avete un’idea della possibile partecipazione online?
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Attualità
44 Vogliamo creare nuove connessioni tra aziende, professionisti e privati
Onda Z Klimahouse Foto Marco Parisi
R. Il programma complessivo delle tre giornate è stato sviluppato tenendo conto dei principali target visitatori di Klimahouse. Attraverso la presentazione delle novità delle aziende, accessibile a tutti anche senza acquistare un digital pass, e gli eventi formativi e ispirazionali dedicati a architetti, progettisti, artigiani ma anche a privati, per i quali sarà invece necessario l’acquisto di un ticket, vogliamo rivolgerci a tutti coloro che vogliono costruire bene per vivere bene. Il nostro obiettivo non è solo il numero di partecipanti, a questo proposito pensiamo di poter raggiungere sicuramente qualche migliaia di persone. Ciò che davvero vogliamo però è creare nuove connessioni tra aziende, professionisti e privati: il vero valore aggiunto per poter portare avanti il settore dell’edilizia sostenibile. D. Sono sempre previsti eventi collaterali. In questo caso quali sono gli appuntamenti più importanti? R. Innanzitutto, non mancherà il consueto appuntamento dedicato alla mobilità sostenibile che, ormai da diverse edizioni, fornisce spunti di riflessione sempre validi e attuali su una tematica che riguarda davvero tutti, professionisti e privati. Il modo in cui ci muoviamo. Klimamobility Congress 2021, in programma per il pomeriggio di venerdì 29 gennaio, sarà costituito da quattro diversi momenti di dibattito dedicati a tematiche di grande attualità, come la ricarica domestica, l’idrogeno e l’utilizzo delle cargo bikes nelle nostre città. E, a proposito di ritorni, verrà di nuovo dato spazio e voce alla generazione Z che, in occasione dell’hackathon OndaZ@Klimahouse2021, si sfiderà su questioni legate al cambiamento climatico e alla riduzione dell’impatto ambientale sul territorio nazionale e locale, proponendo soluzioni
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alternative ed innovative. Infine uno stimolante evento di matchmaking virtuale, il Klimahouse Business Match. D. In che cosa consiste Business Match? R. Klimahouse Business Match è uno strumento di matchmaking online per far incontrare la domanda e l’offerta anche in tempi di pandemia. Klimahouse Digital Edition, con la collaborazione della Camera di Commercio di Bolzano e Een, European Enterprise Network, nonché con il supporto di numerosi partner internazionali, ha infatti ideato un tool online in grado di rispondere a questa importante esigenza. L’iniziativa è pensata per professionisti, aziende, istituti di ricerca, pubbliche amministrazioni e altre figure professionali attive nel settore dell’edilizia, con un forte interesse per l’efficienza energetica e la sostenibilità, alla ricerca di nuove opportunità di business, prodotti e soluzioni innovative o partnership. Il 28 e il 29 gennaio, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, le aziende e i professionisti del settore di tutta Europa potranno quindi prendere parte a videochiamate one-to-one, della durata di 20 minuti l’una. Il processo di iscrizione è semplice, veloce e senza alcun costo. Il primo step è quello di creare il proprio profilo con i dati personali e le aree di interesse; in seguito, ogni utente potrà pubblicare annunci su di una bacheca virtuale, inserendo i dettagli della propria offerta (prodotti, servizi, consulenze) oppure dell’ambito di interesse commerciale. A partire dall’11 fino al 27 gennaio incluso, sarà possibile prenotare appuntamenti con potenziali clienti, interagendo direttamente con loro per concordare i dettagli. D. E Onda Z@Klimahouse 2021? R. Onda Z rappresenta un grande ritorno sul palcoscenico di Klimahouse Digital Edition. Il format, ideato da Onde Alte e realizzato in collaborazione con Klimahouse e l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima della Provincia di Bolzano ha infatti debuttato l’anno scorso riunendo a Bolzano più di 60 giovani provenienti da tutta Italia che si sono impegnati a elaborare progetti concreti per contrastare l’emergenza climatica. Un’iniziativa davvero unica nel suo genere che quest’anno, attraverso nuove modalità totalmente digitali, si ripeterà: dal 26 al 29 gennaio 2021, studenti e studentesse tra i 19 e i 30 anni suddivisi in diversi team, collaboreranno e si sfideranno per immaginare progettualità d’impresa, politiche e servizi pubblici che permettano al singolo e alla collettività di ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Alla base dell’evento una visione del territorio basata sulla strategia urbana delle cosiddette città e comunità rigenerative. Nel concreto, un concetto che si traduce in insediamenti vivibili,
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Attualità
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Onda Z Klimahouse Foto Marco Parisi
equi e integrati con la natura circostante, con una gestione dei rifiuti efficiente e con un’economia sostenibile e circolare. D. Come si svolgerà il Klimahouse Prize, premio in quattro categorie dedicato alle aziende più innovative? R. Klimahouse Digital Edition darà ampio spazio all’innovazione, in primis attraverso il Klimahouse Prize, premio in quattro categorie dedicato alle aziende espositrici e alle più promettenti startup degli ambiti Costruzioni e Smart Building, Green e sostenibilità, Cleantech & Energy e Economia circolare. Durante i tre giorni i finalisti di ogni categoria si sfideranno in pitch di 10 minuti, fino all’evento di premiazione che si terrà venerdì 29 gennaio. L’obiettivo è quello di riconoscere e premiare le eccellenze in termini di progresso tecnologico-costruttivo (categoria Innovation), di soddisfacimento del mercato (categoria Performance) e di implementazione delle logiche di circolarità e sostenibilità (categoria Circle). Ad oggi sono 50 le aziende candidate al premio. D. Ci sarà un impatto del covid sull’edilizia green? R. L’impatto del covid si farà sentire ancora per anni e interesserà tanti settori, tra i quali anche quello dell’edilizia. C’è poi la questione della crisi climatica, ancora più rilevante rispetto all’attuale emergenza covid: conosciamo molto bene, infatti, il forte impatto negativo dell’edilizia rispetto alle emissioni di CO2. Con l’aiuto del Recovery Fund potranno nascere molte iniziative per rendere il settore più green, soprattutto per quanto riguarda la riqualificazione di edifici esistenti. Durante le fasi di lockdown le nostre abitazioni sono d’altronde diventate più importanti e in molti hanno riscoperto la voglia di ristrutturare casa in modo sostenibile. Su questa scia, Klimahouse non si limita quindi ad
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affrontare i temi legati all’efficientamento energetico, ma estende il suo programma attorno al claim «Costruire bene. Vivere bene». D. Il mondo dell’edilizia italiano è sufficientemente preparato per gestire il trend della sostenibilità? R. Non parlerei di trend, ma direi piuttosto che la sostenibilità è un dovere, soprattutto verso le prossime generazioni. Lo sviluppo verso un’edilizia più green è in continuo progresso, c’è molto interesse attorno al tema e altrettanti professionisti preparati. Il nostro stesso obiettivo è proprio la divulgazione di tecniche e soluzioni sostenibili per il settore. È indubbiamente un mondo affascinante e la voglia di fare e di continuare a imparare è tanta. D. Quali sono le soluzioni emergenti nell’ambito dell’edilizia green presenti a Klimahouse? R. Dopo il grande trend dell’efficientamento energetico l’attenzione è puntata verso nuovi temi, come per esempio l’economia circolare nell’edilizia: questo significa materiali e processi nuovi che coinvolgono anche la digitalizzazione la quale, a sua volta, aiuta a costruire in modo più sostenibile. D. Che cosa trova di interessante un lattoniere a Klimahouse? R. Innanzitutto, trova tutto un mondo di novità che va oltre il tema della lattoneria tout court e questo è un aspetto importante: la sostenibilità nell’edilizia va analizzata a 360 gradi. Credo che comprendere in quale direzione si muova questo mondo, permetta anche di cogliere gli sviluppi del settore della lattoneria, equiparando per esempio i singoli materiali e individuandone vantaggi e svantaggi. Oltre a questo, non mancheranno numerosi spunti interessanti per il lattoniere interessato, per esempio sul tema dell’architettura o del superbonus. D. Il mondo della lattoneria è davvero coinvolto nell’edilizia green? R. Non esistono settori che, sul lungo termine, non siano coinvolti nell’edilizia green. Se consideriamo, per esempio, uno dei temi futuri dell’edilizia, ovvero quello dell’economia circolare notiamo che in alcune questioni chiave a esso legato (quali materiali sono facilmente riciclabili? Quali quelli che durano a lungo?) il coinvolgimento della lattoneria è evidente. D. Qual è il ruolo di uno specialista delle coperture in questo nuovo modo di costruire? R. Lo specialista deve vedersi come parte integrante di un sistema composto da architetti, progettisti e artigiani in cui ognuno degli attori dà il suo meglio per costruire bene, cioè in modo sostenibile e con l’obiettivo di migliorare l’edificio in tutte le sue componenti, dall’estetica alla funzionalità. Franco Saro
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Cantiere del mese
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Le Piramidi, nuova vita CON L’ALLUMINIO
Le coperture del complesso residenziale modenese sono state riqualificate con i nastri aggraffati Prefalz. La leggerezza del materiale è stata determinante per il ridotto aggravio sulle strutture esistenti
I I rivestimenti in nastro aggraffato Prefalz per il complesso abitativo Le Piramidi, a Modena
l complesso “Le Piramidi”, edificato a Modena oltre 40 anni fa su progetto delle grandi firme dell’architettura Romano Botti e Ada Defez, costituisce un’icona da salvaguardare. Il trascorrere del tempo, le intemperie e il naturale deteriorarsi dei materiali, infatti, hanno lasciato effetti evidenti sul manto di copertura e sulle facciate, visibilmente rovinate, rendendo necessaria una profonda ri-
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49 PRIMA Le Piramidi, costruito tra il 1978 e il 1981, prima della riqualificazione
qualificazione, a partire dalla superficie esterna degli edifici. L’intervento di ristrutturazione del complesso modenese ha riguardato un’estensione imponente di superfici trattate e restaurate, interessando oltre 11.550 metri quadrati di facciate e 1.500 metri quadrati di coperture oblique distribuite sui tre edifici. REVISIONE NECESSARIA Il complesso residenziale Le Piramidi a Modena è stato progettato a metà degli anni Settanta del secolo scorso dagli architetti Romano Botti e Ada Defez e costruito fra il 1978 e il 1981. Il progetto si è subito distinto per il carattere di avanguardia e per il forte legame con la cultura architettonica internazionale del periodo. In questa opera, infatti, gli architetti hanno
DOPO La nuova copertura rivestita con i nastri aggraffati Prefalz restituisce fascino ed eleganza all’edificio
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Cantiere del mese
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La scelta della soluzione di copertura delle superfici oblique con nastro aggraffato in alluminio Prefalz di Prefa si è dimostrata congeniale allo scopo, portando numerosi vantaggi
rielaborato il tema modernista del cemento armato grezzo, applicandolo a edifici dalla forma particolarissima, di grande impatto dimensionale e con una spiccata valenza sociale, presto diventati un’icona dell’architettura del tempo. Il complesso è formato da tre imponenti fabbricati dalla forma piramidale, che svettano su un’area verde pianeggiante, priva di altri edifici di tale elevazione. Colpisce dunque, sia l’aspetto monolitico, dato dalla matericità del cemento armato a vista esteso a tutta la superficie dell’involucro, che l’impatto volumetrico, reso piacevole e variegato dalle compenetrazioni di forme geometriche semplici, che forniscono una chiave di lettura slanciata e dinamica. LA RIQUALIFICAZIONE Il naturale processo di degrado dei materiali, dovuto al passare del tempo e all’esposizione alle intemperie in questi quarant’anni dall’edificazione ha reso necessario un intervento di risanamento delle facciate e delle superfici oblique che assolvono la funzione di copertura, afflitte da diffusi distacchi corticali e da problemi di infiltrazioni d’acqua verso gli ambienti abitativi. Il progetto di risanamento, curato dall’architetto Andrea Cavani, con la collaborazione di Francesco Boni, Elena Cattaneo, Marta Fantoni, Alessio Carianni, ha puntato a conservare sulle facciate le caratteristiche materiche e la trama originaria del cemento a vista, mentre per le superfici oblique, maggiormente esposte
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alle intemperie, ha privilegiato l’inserimento di un nuovo elemento con funzione protettiva per l’intero involucro, scegliendo, fra i vari materiali presi in analisi, il rivestimento in alluminio aggraffato della gamma Prefa. SOLUZIONE PERFETTA Dal punto di vista tecnico e funzionale, la scelta della soluzione di copertura delle superfici oblique con nastro aggraffato in alluminio Prefalz di Prefa si è dimostrata congeniale allo scopo, portando numerosi vantaggi. In primo luogo, la tecnologia della doppia aggraffatura è una soluzione tecnicamente collaudata per controllare il deflusso e la raccolta dell’acqua piovana, aspetto prima carente. Infatti, le facciate e gli edifici nel loro insieme soffrivano per i diffusi percolamenti e infiltrazioni di acqua piovana: la nuova pelle metallica, fissata sulla superficie esistente, ma meccanicamente autonoma, protegge la principale caratteristica del fabbricato costituita dalla finitura con calcestruzzo a vista. L’artigianalità della lavorazione e la malleabilità del materiale hanno permesso di curare con particolare attenzione gli articolati dettagli, determinati dalle balconature a tasca che intervallano l’andamento delle coperture ad ogni piano, l’intersezione di volumi che creano discontinuità e corpi emergenti, il raccordo con superfici verticali e finestrature dalle forme circolari. La posa in opera del rivestimento è stata eseguita da G.A.L. Coperture di Cavriago
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Cantiere del Attualità mese
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(Reggio Emilia), azienda di installazione certificata Prefa, con oltre 50 anni di esperienza, specializzata nella realizzazione e montaggio di coperture, rivestimenti metallici e opere di lattoneria in particolare su grandi progetti, opere pubbliche e per l’esecuzione di lavori in quota. RESISTENZA E LEGGEREZZA La leggerezza dell’alluminio Prefa è stata de-
LA SCHEDA • • • • • • •
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terminante per il ridottissimo aggravio di carico sulle strutture esistenti e per la facilità di gestione del materiale in fase di cantiere. La scelta dei sistemi di rivestimento Prefa è stata avvalorata anche dal vantaggioso rapporto tra prestazioni e prezzo: l’elevata qualità, la durabilità del materiale che non richiede manutenzione nel tempo, l’elevatissima resistenza alle intemperie, al gelo, alla grandine e alla forza aspirante del vento, sono plus che fanno la differenza. Inoltre, l’alluminio è un materiale naturale, ecologico, che può essere riciclato al 100%. La garanzia quarantennale sul materiale contro i rischi di corrosione, gelo e rottura e la garanzia di pari durata sulla verniciatura, contro graffi e formazione di bolle, per i colori della gamma P.10 costituiscono un valore aggiunto significativo per i proprietari, che vedono preservato il valore dell’investimento nel tempo. Infine, la copertura in alluminio Prefalz di Prefa si fa notare per la sua pregevole qualità estetica, che, inserendosi con discrezione ed eleganza nel linguaggio architettonico del complesso, risulta coerente e piacevole nello sguardo di insieme, portando una nota tecnologica all’interno di un progetto, il cui spirito innovativo si è mantenuto contemporaneo attraverso i decenni. Franco Saro
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a quando dieci anni fa Sandrini Metalli, azienda a gestione familiare che impegna oggi anche la terza generazione, è entrata nel mercato della materia prima, le opzioni in termini di colori, finiture e materiali sono aumentate sempre più. E, in parallelo, è lievitato anche il volume d’affari: merito in parte della sede dedicata alla Divisione Coils, coadiuvata da un valido supporto tecnico e dall’organizzazione rigorosa di ogni step produttivo, che permette di evadere in tempi brevi le richieste dei clienti, da quelle ordinarie fino alle più esigenti. VERNICIATURA E FINITURE Tra le colorazioni disponibili, la gamma più interessante è sicuramente Stone, più perfor-
mante rispetto a quella standard, garantibile e dall’estetica ricercata: le quattro versioni (Stone grafite, Stone grey, Stone brown e Stone red) grazie alle finiture tridimensionali, si prestano infatti egregiamente per opere dall’alto valore architettonico e dal design moderno. Degna di nota anche la serie Luxury, arricchita dalle ultime due varianti Brown copper e Grey titanium: la prima, caratterizzata da una finitura in rilievo come quella degli Stone, ha una base che richiama il carattere caldo del corten, ma si differenzia per mezzo di una peculiare macchia nera di fondo, mentre il luminoso color argento striato del secondo ricorda l’acciaio spazzolato. Il Red copper e il Green copper riproducono, invece, il naturale processo di ossidazione del rame quando il colore, esposto agli agenti at-
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Mazzetta colori “Colors & Materials Collection”. Colorazioni Luxury e Stone
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Lastra grecata in alluminio prev. Brown Copper. Sopra, rivestimento in alluminio Brown Copper. Sotto, nastro alluminio Green Copper
mosferici, passa da una brillante sfumatura rossastra al verde e regalano un effetto decorativo del tutto originale. Da segnalare anche Alucorten, colorazione speciale che chiude la gamma Luxury: presenta una finitura liscia e una tonalità cromatica che ricordano quelle del vero corten, con i vantaggi derivati dalla semplicità di utilizzo e dalla lavorabilità dell’alluminio. Naturalmente, a quanto descritto si aggiunge l’ampia gamma di colori premium e standard, sempre presenti a magazzino e richiestissimi dato l’utilizzo versatile. L’elasticità nella fornitura non è, però, l’unico punto forte di Sandrini Metalli: la rapidità nella consegna e il supporto dell’ufficio tecnico anche a progetti particolari completano un servizio che può quindi definirsi a 360 gradi e che testimonia lo sviluppo costante di un’azienda attenta alle richieste del mercato e recettiva verso le necessità dei clienti. TRE IMPIANTI SLITTER La vasta proposta in termini di materiali, colorazioni, finiture, spessori, sviluppi e la celerità nel servizio sono rese possibili anche dalla disponibilità di macchinari all’avanguardia, come i tre slitter di ultima generazione installati sugli oltre cinquemila metri quadri dello stabilimento. IN CRESCITA Un settore, quello delle costruzioni, che come tutti nel 2020 ha dovuto rallentare, ma che ha concluso l’anno appena trascorso con una perdita nel complesso inferiore rispetto a quanto previsto, complici alcuni interventi statali di rilancio dell’economia come il superbonus 110%. Sandrini Metalli, nello specifico, ha anzi generato nel 2020 un fatturato maggiore del 10% rispetto al 2019 e guarda allora al 2021 con fiducia e rinnovato ottimismo, anche in virtù del fatto che i metalli sono sempre più impiegati: le leghe metalliche sono infatti ecosostenibili, dal momento che i prodotti sono interamente riciclabili alla fine del loro ciclo vitale, e in un mondo sempre più attento alla propria impronta ecologica ciò è certamente un valore aggiunto. Franco Saro
Velocità e puntualità: Sandrini Metalli fa affidamento su fornitori qualificati e su una rete commerciale diffusa in maniera capillare sul territorio
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w w w. s a n d r i n i m e t a l l i . i t
Speciale coils
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Alpewa
Tanti colori
PER ESSERE GREEN L’azienda di Bolzano ha l’esclusiva per l’Italia delle lamiere in zinco titanio Rheinzink. Che introduce una nuova gamma perfetta per il design e che si integra meglio con l’ambiente
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heinzink, marchio tedesco leader nello zinco titanio, che in Italia è distribuito in esclusiva da Alpewa, ha deciso di ampliare la sua gamma di finiture superficiali di alta qualità. Le novità aggiunte alla sua gamma comprendono due varianti fosfatate: Granum skygrey e Granum basalte. La prima tonalità è di un grigio elegante e autentico. La seconda, Granum basalte, conferisce invece un aspetto purista, professionale e preciso all’intera architettura ed è in una tonalità più scura, quasi nera. Raffinatissimo il primo, essenziale e professio-
nale il secondo: entrambi esclusivi e sempre vincenti nel contesto contemporaneo. L’opacità di questi sistemi di copertura in zinco titanio è ottenuta tramite un processo di fosfatazione avveniristico e rispettoso dell’ambiente, che protegge il materiale in modo duraturo dagli agenti atmosferici e che assume nel tempo il piacevole e caratteristico aspetto di queste particolari coperture in metallo. Il materiale naturale impiegato per le coperture Rheinzink in zinco titanio rappresenta una soluzione flessibile e moderna, che merita di essere conosciuta.
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Edificio in Russia realizzato con lamiere in zinco titanio Rheinzink © Credits Rheinzink
Speciale
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Copertura edificio residenziale in Russia, rivestito con lastre in aggraffato Rheinzink Granum basalte © Credits Rheinzink
LE SFUMATURE DI PRISMO Ma le novità non finiscono qui. Per poter offrire al progettista la possibilità di spaziare con la propria immaginazione e fantasia, Rheizink ha introdotto Prismo: è la linea di prodotti dall’aspetto colorato, per edifici che attirano l’attenzione e si integrano naturalmente nel paesaggio. Questo crea un aspetto unico, che si sintonizza con la natura. Anche in combinazione con materiali naturali come il legno, Rheinzink-Prismo conferisce a ogni progetto un tocco speciale. Sono sei i colori ispirati dalla natura che sottolineano il concetto dell’edificio. L’insolita semitrasparenza del rivestimento diventa il punto chiave che conferisce l’aspetto estetico complessivo. Le tonalità disponibili sono oro, marrone, blu, rosso, verde e nero. Sono l’espressione di una naturalezza che vede il fattore colore come un’associazione con gli elementi essenziali terra, fuoco, acqua e aria. La linea Prismo è basata sulla superficie fosfatata Granum skygrey, sulla quale è applicata una vernice poliuretanica semitrasparente. L’effetto cromatico che ne deriva rivela la struttura venata tipica dello zinco che aggiunge una sfaccettatura inaspettata all’aspetto dell’edificio. Franco Saro
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LA SICUREZZA HA LA PRIORITA‘ Montaggio in due semplici passi
Testato su alluminio da 0,70 mm Conforme alle normative EN795:2012 CENS/TS 1615:2013 UNI 11578:2015 Testato su alluminio da 0,70 mm
Test statico 1300kg
Ancoraggio marcato secondo EN 365 Approvato fino a due persone
Richiedi informazioni a info@alpewa.it o visita il nostro sito www.alpewa.com
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Speciale coils
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Tresoldi Metalli
Cortal, estetica
SENZA PROBLEMI L’azienda propone un nuovo alluminio preverniciato per ottenere l’effetto estetico del cor-ten in un prodotto con un più facile utilizzo e manutenzione: è indicato per facciate, tetti, ma anche canali e tubi
Una copertura realizzata con Cortal, esclusiva finitura proposta da Tresoldi Metalli e realizzata da Italprofili di Pontenuovo di Torgiano
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egli ultimi anni il mercato ha optato per un impiego sempre più ampio del cor-ten (a volte scritto anche come corten), materiale capace di unire caratteristiche di funzionalità a un’estetica di grandissimo impatto, grazie alla sua naturale ossidazione che restituisce sfumature di colore autentiche e vive. Si tratta di un acciaio resistente agli agenti atmosferici, sviluppato per eliminare la necessità di verniciatura e che assume un aspetto simile alla ruggine dopo anni di esposizione alle intemperie. Ma, nonostante l’ampia diffusione, il cor-ten resta comunque un materiale ossidato delicato, che va tenuto lontano da ristagni idrici.
LA SOLUZIONE Oggi, però, c’è un’alternativa capace di ovviare ad ogni problematica: il Cortal proposto da Tresoldi Metalli in un’esclusiva finitura realizzata in collaborazione con Novelis. Il Cortal è una lega d’alluminio 5005 verniciato con uno
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strato di 25 μm (micron) di poliestere. Questo metallo permette di ottenere una superficie irregolare e un effetto materico che non hanno equivalenti tra i metalli verniciati, evitando al contempo tutte le difficoltà di applicazione e manutenzione tipiche del cor-ten. IL FASCINO DEL TEMPO Il Cortal ha un effetto antichizzato, con sfumature di colore cangianti, per un effetto estetico caldo e vissuto. Grazie alla sua finitura antigraffio è quindi molto meno delicato rispetto ad altri materiali. Inoltre, è decisamente più leggero nella movimentazione e non ha la sensibilità del cor-ten agli agenti climatici e ambientali: può essere utilizzato per realizzare facciate, tetti, ma anche per canali e tubi. Tresoldi Metalli ha disponibili in magazzino diversi spessori: 0.7, 0.8, 1 e 1.5 millimetri, che possono essere tagliati per rispondere alle più diverse necessità. Franco Saro
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Speciale
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Rivit
Tagliare comodi
(E CON PRECISIONE) L’azienda leader nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera presenta tavoli e una gamma di aspi portarotolo
È
Aspo portacoils. A destra,tavolo e taglialamiera
una delle invenzioni umane più antiche, ma nessuno potrà mai sostituirlo: il tavolo, un ripiano che serve per mangiare o lavorare, rimane insostituibile. E questo riguarda ancora di più gli ambienti di lavoro. Ma ogni attività necessita di un tavolo ad hoc, progettato e messo alla prova per essere uno strumento utile per chi svolge una specifica attività. Nel caso della lattoneria, per esempio, per la lavorazione della lamiera e del taglio coils, Rivit ha introdotto da poco un nuovo prodotto che coniuga qualità e professionalità con la praticità richiesta per operare in officina come in cantiere. Rivit è un’azienda specializzata e nota nel settore: è conosciuta come leader nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera. Il tavolo da lavoro Rivit è un comodo e pratico banco da lavoro, fornito di ruote per poterlo spostare agevolmente, il tavolo ha dimensioni di 2000 x 1000 x 900 millimetri e un’altezza regolabile che
varia da 700 a 1200 millimetri. È dotato, inoltre, di un righello integrato di lunghezza 2 metri. Il tavolo di lavoro è stato progettato per poter installare una taglierina manuale per lamiera, che si può fissare in testata al banco e permette di tagliare nastri di lamiera larghezza massima 1000 millimetri. La taglierina può fendere lamiere in acciaio fino a 10/10 e in inox a 5/10, ha una dimensione di 1270 x 500 x 390 millimetri e un peso di 36 chilogrammi. Il peso complessivo di un banco di lavoro con taglialamiera incorporato è di 130 chilogrammi. Il tavolo da lavoro di Rivit, inoltre, è dotato di manovella removibile con azionamento sia con mano destra che sinistra e il blocco della taglierina per la lamiera è gommato. L’ASPO PORTACOILS Per il supporto dei coils di lamiera Rivit propone anche una vasta gamma di aspi portacoils, adatti alle diverse tipologie di esigenze. In particolare, gli aspi portacoils con portata 10 quintali, possono essere forniti per alloggiare coils di larghezza massima da 670, 1000 e 1250 millimetri. L’aspo ha un’apertura minima di 280 millimetri e massima di 550 millimetri: su richiesta possono essere realizzati per coils di larghezza 1500-1700-1800. Questo modello di aspo può essere utilizzato per alloggiare il coils che poi andrà inserito nella taglialamiera. Franco Saro
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È
una delle invenzioni umane più antiche, ma nessuno potrà mai sostituirlo: il tavolo, un ripiano che serve per mangiare o lavorare, rimane insostituibile. E questo riguarda ancora di più gli ambienti di lavoro. Ma ogni attività necessita di un tavolo ad hoc, progettato e messo alla prova per essere uno strumento utile per chi svolge una specifica attività. Nel caso della lattoneria, per esempio, per la lavorazione della lamiera e del taglio coils, Rivit ha introdotto da poco un nuovo articolo che coniuga qualità e professionalità con la praticità richiesta per operare in officina come in cantiere. Rivit è un’azienda specializzata e nota nel settore: è conosciuta come leader nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera. Il tavolo da lavoro Rivit è un comodo e pratico banco da lavoro, fornito di ruote per poterlo spostare agevolmente, il tavolo ha dimensioni di 2000 x 1000 x 900 millimetri e un’altezza regolabile che varia da 700 a 1200 millimetri. È dotato, inoltre, di un righello integrato di lunghezza 2 metri. Il tavolo di lavoro è stato progettato per poter installare una taglierina manuale per lamiera, che si può fissare a una estremità del banco e permette di tagliare nastri di lamiera larghezza massima 1000 millimetri. La taglierina può fendere lamiere in acciaio fino a dieci decimi e in inox a cinque decimi, ha una dimensione di 1270 x 500 x H 390 millimetri e un peso di 36 chilogrammi. Il peso complessivo di un banco di lavoro con taglialamiera incorporato è di 130 chilogrammi. Il tavolo da lavoro di Rivit, inoltre, è dotato di manovella removibile con azionamento sia con mano destra che sinistra e il blocco della taglierina per la lamiera è gommato. I PORTAROTOLO Per il supporto dei coils di lamiera Rivit propone anche una vasta gamma di aspi portarotolo, adatti alle diverse tipologie di esigenze. In particolare, gli aspi portarotolo con portata 10 quintali, possono essere forniti per alloggiare coils di larghezza massima da 670 millimetri a 1250 millimetri. L’aspo ha un’apertura minima di 280 millimetri e massima di 550 millimetri: su richiesta possono essere realizzati per coils di larghezza 1500-1700-1800. Questo modello di aspo può essere utilizzato per alloggiare il coils che poi andrà inserito nella taglialamiera. Franco Saro
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Lattoniere del mese
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Metaltrade
Un partner
INOSSIDABILE L’azienda di Rende (Cosenza) si propone come intermediario per l’approvvigionamento delle materie prime metalliche e dei prodotti finiti più comuni utilizzati nel settore della lattoneria: dispone di un ampio magazzino con un assortimento di coils standard pronti
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Da sinistra, Manuela Altimare e Luca Verduci, soci Metaltrade
nnovazione, non solo in termini di materie prime, ma anche di soluzioni estetiche con numerose novità a livello di forme, colori e dimensioni. Il mondo della lattoneria è in continua evoluzione, come sa bene Metaltrade, azienda di Rende (Cosenza), specializzata nell’approvvigionamento di materiali e loro lavorazione per offrire a installatori, imprese e progettisti elementi e complementi per realizzazioni a regola d’arte. Luca Verduci, responsabile della logistica e della
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gestione clienti, spiega a Lattoneria presente e futuro dell’azienda e i nuovi trend che coinvolgono il settore delle lavorazioni metalliche. Domanda. Quali sono le ultime tendenze della lattoneria, sia a livello di materiali che di tecnologie? Risposta. A livello di materiali, l’alluminio avrà sempre più un ruolo predominante nel mercato della lattoneria. I recenti aumenti dell’acciaio zincato hanno reso l’allumino molto più appetibile. Nonostante un costo poco superiore, le prestazioni risultano però nettamente maggiori. A questi vantaggi si uniscono la facilità di lavorazione, la maneggevolezza e il rapporto peso-volume. Il cliente, da sempre alla ricerca del giusto rapporto qualità-prezzo, troverà nell’alluminio il prodotto leader nei prossimi anni, a scapito di materiali più nobili, come il rame e lo zinco-titanio. D. Ci sono colori di tendenza? R. Negli ultimi anni stanno prendendo piede finiture superficiali 3D e colorazioni moderne, che si scostano dai Ral tradizionali, come il bianco, il testa di moro, il verde o il blu. Si cercano colorazioni più originali e con effetti particolari, come la pietra o il rame antico, che conferiscono maggiore pregio estetico alle realizzazioni. In più queste vernici presentano vantaggi non solo sul fronte estetico, ma anche prestazionale: essendo vernici poliammidiche, sono infatti anche più resistenti sia agli agenti atmosferici che ai graffi e hanno una buona resistenza all’invecchiamento da raggi Uv. D. Quali sono le nuove sfide del mercato dei coils?
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R. Le nuove sfide che il mercato dei coils propone sono facilmente individuabili in ciò che il cliente si attende dal proprio fornitore: qualità del prodotto, disponibilità e flessibilità in termini di quantità e di assortimento di colori e spessori, finiture innovative e competitività sui costi. Ogni sfida si trasforma in un nuovo obiettivo da raggiungere, in uno stimolo continuo al miglioramento, alla crescita e al raggiungimento della soddisfazione dei clienti. D. Torniamo a Metaltrade: qual è la specialità dell’azienda? R. Metaltrade vuole essere un partner per l’approvvigionamento delle materie prime metalliche e dei prodotti finiti più comuni utilizzati nel settore della lattoneria. Il nostro ampio magazzino mette a disposizione un vasto assortimento di coils standard pronti, selezionati per tipologia di metallo. Grazie alla
consolidata partnership con una cooperativa di operatori altamente specializzati, Metaltrade è in grado di fornire in tempi rapidi coils su richiesta, anche per quantitativi minimi per incontrare le esigenze di artigiani e lattonieri,
Uno stock di coils di Metaltrade
Nuovo Sotto, Xedificio di Lugano con rivestimento in scaglie di alluminio Prefalz (sotto e nella pagina a fianco)
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Lattoniere del mese
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Metaltrade mette a disposizione un vasto assortimento di coils standard pronti con sviluppi da 28 mm fino a 1520 mm; spessori da 0,5 mm a 2,0 mm e peso fino a 10mila kg
Vogliamo essere il collegamento tra i grandi produttori di metalli in tutta Europa
ma soprattutto per quelle attività che utilizzano quantità, spessori e larghezze diverse. Cerchiamo di rispondere alle aspettative dei clienti in termini di disponibilità del prodotto, rapidi tempi di approvvigionamento e ottimizzazione dei costi, che di questi tempi è di fondamentale importanza. D. Chi sono i vostri fornitori? R. Metaltrade si avvale di fornitori a livello globale, di origine sia italiana che estera, con preferenza per le aziende comunitarie. Il nostro ruolo è quello di intermediatori per offrire le migliori soluzioni con il migliore rapporto qualità-prezzo. Vogliamo essere il collegamento tra i grandi produttori di metalli in tutta Europa e i nostri clienti, che diversamente non avrebbero la possibilità di accedere ai prodotti di queste aziende e acciaierie. D. Chi sono, invece, i vostri clienti? R. Ci rivolgiamo a una fascia abbastanza ampia di clienti, dai lattonieri agli artigiani, dalle rivendite alle imprese di costruzione, fino agli studi di progettazione architettonica e ingegneristica. Insomma tutti coloro che lavorano e impiegano metalli, sia per applicazioni di carattere tecnico che per il rivestimento delle facciate. D. Da quanto tempo l’azienda opera sul mercato e con quale fatturato? R. Metaltrade è un’azienda giovane che opera sul mercato da circa sette anni. Tuttavia, grazie alla pluridecennale esperienza nel mercato dei metalli dei suoi soci e dipendenti,
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la società può vantare un importante knowhow e un bagaglio di relazioni commerciali già avviate. Tutto questo si somma con la volontà di continuare a crescere e migliorarsi, portando innovazione nel settore. Gli ultimi due anni hanno rappresentato per l’azienda un periodo di crescita significativo, anche grazie all’introduzione di una nuova linea di prodotti con il marchio EvoMetalRoof. Si tratta di prodotti in alluminio con verniciature speciali con cui l’azienda ha anticipato le successive tendenze del mercato. D. E il 2020, invece, com’è andato? R. Abbiamo chiuso il 2020 con un fatturato di 2,45 milioni di euro. Nonostante la crescita sia stata costante, il 2020 ha un po’ frenato le aspettative a causa delle limitazioni dovute alla pandemia da covid-19. I volumi di vendita e di movimentazione sono scesi un po’ per tutti, ma il fatturato si è comunque mantenuto stabile. Per il 2021 ci sono tutte le premesse per una forte crescita. D. Metaltrade lavora in tutta Italia? R. Il nostro mercato principale resta il CentroSud per ragioni di tipo logistico. I costi di trasporto e movimentazione a volte rendono l’azianda meno competitiva rispetto ad altre realtà del Nord più vicine al territorio. In ogni caso, abbiamo clienti anche in Settentrione e all’estero, soprattutto nei Paesi dell’Est Europa, come Macedonia ed Albania. Sono Paesi in forte crescita con cui siamo riusciti ad avviare proficue relazioni commerciali. Veronica Monaco
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Sicurpal
PESI MASSIMI SENZA PERICOLI
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er lavorare in quota è obbligatoria la formazione e l’addestramento sui Dpi di III categoria e l’utilizzo di idonei dispositivi anticaduta, come previsto dal D.Lgs 81/2008. Assolti questi obblighi, spesso si dà il via libera al lavoratore senza considerare determinati elementi. Un fattore importante, spesso trascurato dal datore di lavoro, nonché dal lavoratore stesso, è il peso corporeo dell’operatore che svolge l’attività in quota: tale fattore incide sensibilmente sulla sicurezza nelle attività svolte. Il Regolamento (Ue) 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale certifica i dispositivi anticaduta con un peso corporeo massimo pari a 100 chilogrammi. Che cosa succede, quindi, quando il lavoratore che indossa l’imbracatura supera il peso consentito di 100 chilogrammi? È una situazione molto più diffusa di quanto si pensi, soprattutto tra gli uomini è facile raggiungere o superare tale peso considerando che l’altezza media delle persone è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Ciò si traduce in una situazione di grave insicurezza: in caso di caduta il lavoratore potrebbe rischiare la vita a causa della rottura del Dpi dovuta allo sprigionarsi di una forza maggiore rispetto a quella testata per la certificazione, provocando la caduta nel vuoto della persona nonostante l’apparente rispetto delle normative vigenti. COME COMPORTARSI È fondamentale sviluppare una proficua collaborazione con il medico competente e il Rspp avvalendosi, in caso di inesperienza, di consulenti qualificati come Sicurpal
o Sicurform per analizzare con estrema professionalità l’attività da svolgere. Conseguentemente, bisognerà apportare gli idonei controlli delle caratteristiche fisiche della persona e dell’interazione tra queste caratteristiche ed i dispositivi individuali da utilizzare. Esempi di caratteristiche da valutare: peso, muscolatura, circolazione sanguigna, corporatura, resistenza fisica dettata dalla durata della lavorazione da svolgere, eccetera. POSSIBILI SOLUZIONI È possibile reperire Dpi certificati con peso corporeo fino a 120-140 chilogrammi (secondo la normativa americana Ansi/ Aspp Z359) o controllando le schede tecniche di ciascun dispositivo, ma si dovranno comunque valutare attentamente i rischi che il lavoratore affronta nelle
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specifiche attività con dovute prescrizioni, come: • divieto di spostamento con materiali in quota (aumenterebbero il peso complessivo) • evitare aree con rischio caduta (es. per sfondamento) • lavorare esclusivamente in situazioni con fattore di caduta di tipo 1 o 0 (preferibilmente in trattenuta) Per consulenza esperta, fornitura di DPI e dispositivi di ancoraggio visitate il sito www.sicurpal.it
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