Caseitaly
Previsioni
Previsioni
EI 60 con pannello spessore 150 mm
REI 30 con pannello spessore 100 mm
REI 60 con pannello da 200 mm
EI 45 con pannello spessore 150 mm
I sistemi Alutech da copertura e rivestimento sono oggi certificati per la resistenza al fuoco con una classificazione REI fino a 60 minuti. Offrono una resistenza strutturale eccezionale, ermeticità ai fumi e isolamento termico. Questa innovativa tecnologia semplifica l’installazione e migliora la durabilità, offrendo soluzioni sicure e performanti per ogni progetto edilizio. Scegli Alubel per una protezione al fuoco superiore.
Potenti, affidabili e semplici da usare risultano perfette per i professionisti e gli appassionati del fai-da-te.
Carissimi lettori, voglio cogliere l’occasione di questo editoriale per fare un attimo il punto dell’attività svolta dall’Associazione nel 2024. Quest’anno si sono portati a termine moltissimi progetti che andranno a impattare anche la vita lavorativa dei lattonieri nel futuro: si è lavorato per creare una nuova fiera italiana del comparto dell’involucro edilizio, Caseitaly Expo, che vedrà la prima edizione dal 12 al 14 febbraio 2025 a Bergamo. Con Virginia Gambino Editore si è creato il primo format convegnistico incentrato sul mondo della lattoneria, che si svolgerà il prossimo 5 e 6 dicembre presso Villa Quaranta (Ospedaletto di Pescantina, Verona), dove verranno trattati moltissimi temi di attualità, si spazierà dall’innovazione tecnica alla formazione, fino alle novità economiche nel settore. Da ultimo, ma senza dubbio il lavoro più importante di quest’anno, è stata ultimata la norma del lattoniere edile (al momento in consultazione pubblica) che andrà a delineare chi può essere definito lattoniere e quali devono essere le sue competenze tecniche e teoriche. La stesura di questa norma è stata resa possibile grazie al grande supporto e aiuto che abbiamo avuto da altre figure professionali del settore. A tale proposito colgo l’occasione per ringraziarle ufficialmente e pubblicamente una a una: quindi, un grandissimo grazie e complimenti per il lavoro svolto a Roberto Baldo, Luca Cettolin, Pamela Di Campli, Andreas Hofer, Armando Minoliti, Mauro Ognibeni, Renè Rustico, Huber Trenkwalder, Paolo Valmori e Federico Zanin. Fabio Montagnoli
Anno 9 - Numero 35 - ottobre 2024
Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità
Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising
Virginia Gambino Editore S.r.l.
Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 20155 Milano - Italy
Tel. +39 02 47761275
Sede operativa: Via San Benedetto 6 24122 Bergamo - Italy info@vgambinoeditore.it
Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it
Redazione: Alice Fugazza e Veronica Monaco
Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari
Commercial department - Sale of advertising Spaces
Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy
Tel. +39 02 47761275 - cell. +39 340 1761951 info@vgambinoeditore.it
Collaboratori / Contributors
Alessandro Bonvicino, Selene Maestri (fotografa), Fabio Montagnoli, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi, Franco Saro
Impaginazione e grafica / Layout and graphics
Raffaella Sesia
Periodicità/ Frequency of publication
Trimestrale - cinque numeri/anno
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale70% NE / TN
Registrazione / Registration: N. 222 del 10-04-2001 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti.
Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it
Come abbonarsi/ How to subscribe
Abbonamento annuo Euro 28,00
Copia singola Euro 7,00
Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it oppure, fare richiesta ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 39 02 47761275
Spedizione in contrassegno
Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento
Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista.
BONIFICHE AMIANTO - COPERTURE RESIDENZIALI E
- LATTONERIE - SISTEMI ANTICADUTA IMPIANTI FOTOVOLTAICI - CAPPOTTI TERMICI - ESTRATTORI PER RICICLO ARIA FACCIATE VENTILATE CIVILI E INDUSTRIALI - FRANGISOLE SERRAMENTI - PORTE - PARQUET PAVIMENTI GALLEGGIANTI PER ESTERNI - PARAPETTI E PENSILINE IN CRISTALLO
Azienda certificata ISO 9001:2008 cert. n° AJAEU/09/11809 - Attestazioni SOA Cat OG1 cl III Cat 0S33 cl II Iscrizione Albo Gestori Ambientali N° MI004843 - Categoria 10A classe D e Categoria 5F
3 Editoriale
Convegno, Caseitaly Expo e norma in arrivo
STORIA DI COPERTINA
14 Alpemac
Porte aperte alle novità per i lattonieri
ATTUALITÀ
24 Convegno Nazionale Lattonieri
Previsioni, formazione e traformazione
26 Nuovi mercati
Una scossa dal fotovoltaico
34 Caseitaly Expo
Un evento chiave per chi fa involucro
36 Warehouse
Diamoci una mano in magazzino
CANTIERE DEL MESE
38 Alpewa
La villa d’epoca rinasce con Rheinzink
LATTONIERE DEL MESE
44 Savojni
Passione acciaio e tetti sostenibili
SPECIALE TETTO AGGRAFFATO
54 Revolti
Una crescita cominciata oltre 70 anni fa
60 Sandrini Metalli
Efficienza e design per le coperture
66 Prefa
Per tetti aggraffati fotovoltaico Prefalz
68 Unimetal
Più alta qualità per la superficie
70 Alubel Linea
Rivoluzione nel segno della leggerezza
IMPRESE
72 Evomach
Compie 10 anni l’evoluzione del metallo
78 Ergepearl
Involucri efficienti e garantiti
80 Safety First
Patente a crediti, più sicurezza?
I temi del primo Convegno dei Lattonieri 24
Il boom del fotovoltaico sulle coperture 26
Tetti aggraffati, materiali, design e imprese
53
Costituita nel 1993, l’Associazione riunisce i principali produttori e installatori di lattoneria edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. Presente ai tavoli della UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipa alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. Il P.I.L.E. dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza convegni, corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati.
In collaborazione con Gambino Editore, dal 2016 pubblica l’unica rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.
LATTONERIA
PER LE IMPRESE DI LATTONERIA, I COPERTURISTI E I TECNICI
SPECIALIZZATI.
Lattoneria, edita dal 2016 da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Fabio Montagnoli
VicePresidente: Nicola Tresoldi
Segretario: Dalila Russo
Consiglieri: Nicola Tresoldi
Dalila Russo
Giordano Mazzonetto
Luca Ielapi Paolo Valmori.
imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo spe cifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazio nali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezza ture, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del PILE.
L’Associazione ha edito nel 2019 una Prassi di Riferimento 68:2019 intitolata “Lattoneria edile – servizio di lattoneria edile e requisiti dei profili professionali di lattoniere edile”. All’interno della PDR si vanno a delineare 3 tipologie di lattoniere edile, ognuna delle quali è definita da requisiti teorici e pratici: lattoniere di cornice, lattoniere di copertura e lattoniere di facciata. Grazie all’identificazione di queste figure, le Scuole di Lattoneria The Skin Academy e Zintek Academy, hanno potuto organizzare dei corsi di formazione per il rilascio delle certificazioni di lattoniere edile.
Per ulteriori informazioni riguardanti i corsi, contattare direttamente le due scuole: The Skin Academy e Zintek Academy.
THE SKIN ACADEMY
Via A. Ceccon, 12 35010 Loreggia (PD)
Tel. 049 9322622 info@theskin.systems - https://www.theskin.systems
ZINTEK ACADEMY
Via delle industrie, 22 30175 Porto Marghera (VE) Tel. +39 041 2901866 zintek@zintek.it - www.zintek.it
La PDR rimarrà in corso di validità fino a quando non verrà trasformata in norma UNI (tardo 2024/inizio 2025).
1 - MONTAGNOLI RINO
Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Tel: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it - www.montagnolirino.it
2 - RC LATTONIERI s.r.l.
Via Molinara 9, 22031 Albavilla (CO) Tel: 031-627268 info@rclattonieri.it - www.rclattonieri.it
3 - SANDRINI METALLI SPA
Via P. Togliatti 18/A, 24062 Costa Volpino (BG) Tel: 035-970435 - Fax: 035-972161 webmarketing@sandrinimetalli.it www.sandrinimetalli.it
4 - LATTONERIA SRL
Via Montegrappa 5, 24060 Rogno (BG) Tel: 347-7829789 - info@lattoneria-srl.com www.lattoneria-srl.com
5 - HOMBERGER
Via dei Lavoratori 12 B-D, 20090 Buccinasco (MI) Tel: 010-5765270 vendite@homberger.com www.homberger.com
6 - ALPEMAC SRL
Via Artigianato 2, 25011 Calcinato (BS) Tel: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it
7 - UNIMETAL
Via Circonvallazione Giolitti 92, 12030 Torre San Giorgio (CN) Tel: 0172-96155 - Fax: 0172-96200 info@unimetal.net - www.unimetal.net
8 - EVOMACH
Corso Canale 18R, 12051 Alba (CN), Tel: 0141-1856187 info@evomach.it - www.evomach.it
9 - LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C. Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Tel: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it
10 - BIANCHI ELIO
Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Tel: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it
11 - SUPERCANALI CANNA
Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Tel: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it
12 - F.LLI FAGIOLI
Via Sandro Penna 109, S. Andrea delle Fratte (PG) Tel: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it
13 - PROFILTEK
Zona Industriale, Tito (PZ) Tel: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com
14 - LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Tel: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@lattoneriasasaniello.it www.lattoneriasasaniello.it
15 - LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Tel: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com
16 - METALTRADE ITALIA S.R.L. Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Tel: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com
17 - ISAL
Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Tel: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it
18 - EUROPROFIL
Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Tel: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it
19 - EUROCAPANNONI DI RIGANÒ FRANCESCO Via Bruzzio, 35 - 89014 Oppido Mamertina, Fraz. Messignadi (RC) - Tel: 351-5189213 eurocapannoni@gmail.com www.eurocapannoni.it
20 - KOMY SNC
Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Tel: 085-936133 / 347-0937887 388-0506122 - Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it
21 - RP INVOLUCRI
S.S.17 km 194.800 loc. S. Antuono 86096 Santa Maria del Molise (IS) Tel: 0865-251004 fpinvolucri@gmail.com
22 - TECNO RAME
Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Tel: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it
23 - ASSIMP ITALIA
Via Micali 22, Livorno (LI) Tel: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it
24 - REGO Srl
Via Giuseppe Di Vittorio 79M, 50053 Empoli (FI) Tel: 0571-417189 Fax: 0571-403111 info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it
25 - SICURPAL
Via dei Mestieri 12, 41030 Bastiglia (MO) Tel: 059-818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it
26 - MARCHESI SRL
Via Donatori di Sangue 6, 42044 Gualtieri (RE) Tel: 0522-220072 info@marchesimetalli.com www.marchesimetalli.com
27 - RIVIT
Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Tel: 051- 4171111 - Fax: 051- 4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it
28 - EUROPROFIL S.r.l. Filiale
Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Tel: 0545-81340 - europrofil@ielapigroup.it www.ielapigroup.it
29 - ISAL S.r.l. Filiale
Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Tel: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it
30 - TUBOZETA S.r.l. Unipersonale
Via Gandhi 12, 47121 San Martino in Strada (FC) Tel: 0543-85816 - Fax: 0543-83223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it
31 - TECNOSTAFF
Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Tel: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com
32 - EDIL LAMIERE SRL
Via Papa Giovanni XXIII 2, 80019 Qualiano (NA) Tel: 081-8187158 - Fax: 081-8187158 info@edillamiere.it - www.edillamiere.it
33 - LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Tel: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it www.grupposilvestre.com
34 - CILENTO GRONDE
Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Tel: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com
35 - SIRAME S.R.L.
Via Regione Siciliana, Fraz. Zappardino 98060 Piraino (ME) Tel: 0941-303505
36 - F.I.O.M.
Via E. Toti, 95 - 96019 Rosolini (SR) Tel: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it
37 - SCHATZER ALOIS
Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Tel: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it
38 - PREFA ITALIA SRL
Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Tel: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com
39 - ALPEWA
Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Tel: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it
40 - REVOLTI LATTONERIE SRL
Via dell’Impresa 1, 38123 Trento (TN) Tel: 0461-923297 - Fax: 0461-913219 info@revolti.it - www.revolti.it
41 - FESTI LATTONERIE SRL
Via Castel Beseno 14, 38060 CALLIANO (TN) Tel: 0464-835232 - www.festilattonerie.com amministrazione@festilattonerie.com
42 - OFFICINE NUOVE SRL
Via della Croce 40, 33030 Campoformido, Fraz. Basaldella (UD) Tel: 0432-561586 info@officinenuove.it - www.officinenuove.it
43 - MAZZONETTO SPA
Via Maestro Antonio Ceccon 10, Loreggia, (PD) Tel: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it www.mazzonettometalli.it
44 - INGROS COPERTURE SRL
Via Industria 1, 30029 San Stino di Livenza (VE) Tel: 011-5607550 - www.ingroscoperture.it
45 - NUOVA 3L SRL
Via Roverelli 48, 30030 Fossò (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com
46 - ZINTEK SRL
Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041-2901866 - Fax: 041-2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it
47 - TRESOLDI METALLI
Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Tel: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it
48 - F.LLI PAVAN SRL
Martiri di Belfiore, 69/B, 45100 Rovigo (RO) Tel: 0425-404199 - Fax: 0425-1685006 f.llipavansrl@libero.it - www.pavanfratellilattonieri.it
49 - C.L.C. SRL
Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Tel: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com
50 - BIAGETTI
Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Tel: 071-7958296 - Fax: 071-7958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com
51 - F.P.L.
Via Delle Industrie 2, Castelfidardo (AN) Tel: 071-7211023 - Fax: 071-7211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it
52 - RUSSI LORENZO
Via Salvatore Fitto 8, 74014 Laterza (TA) Tel: 099-8296322 lattoneriarussi@libero.it
53 - LATTONERIA DELLA MURGIA
Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Tel: 080-3037940 - Fax: 080-3037940
latt.dellamurgiasrl@libero.it
54 - ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO V.le dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Tel: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com
Come affrontare e vincere nel nuovo mercato del 2025
Villa Quaranta
Via Ospedaletto, 57 - 37026 Ospedaletto di Pescantina (Verona)
Giovedì 5 dicembre 2024 ore 19
Cena di business presso Ristorante Borgo Antico (villa storica)
Venerdì 6 dicembre 2024 ore 9,30
Convegno dei Lattonieri (sala Amarone Centro Congressi)
È un’iniziativa in collaborazione con
9:30 Registrazione e welcome coffee
10:00 Introduzione
Fabio Montagnoli, presidente Pile
10:20 La congiuntura della lattoneria regione per regione
Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade
10:50 Talkshow: le imprese di fronte al cambiamento Partecipanti e moderatori in definizione
11:20 Gestione finanziaria e innovazione
Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc
11:45 Coffee break
12:00 Talk: Le sfide degli installatori Partecipanti e moderatori in definizione
12:20 Più formazione per il lattoniere 4.0 Presentazione della nuova norma UNI sulla figura del lattoniere
12:40 I Top 50 della lattoneria
Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade
13:00 Light lunch
SPONSOR PARTNER
L’azienda bresciana ha organizzato la sua tradizionale Open House con un evento in stile Oktoberfest. Con novità
interessanti, che possono usufruire
degli incentivi di Industria 5.0
Una tre giorni di Open House, come un Oktoberfest. Un appuntamento atteso in particolare dai lattonieri sempre pronti a cogliere le novità di Alpemac, punto di riferimento per il mercato italiano delle macchine utensili, che ha aperto le porte dello stabilimento di Calcinato (Brescia) a centinaia di aziende, clienti, partner e collaboratori. Il know-how, la professionalità e la preparazione del personale sono legati
alla profonda esperienza del titolare, Dieter Niederfriniger, che, proseguendo la tradizione di famiglia, ha sviluppato le proprie competenze mettendo a frutto la sua passione per tutto ciò che riguarda la lavorazione della lamiera. Ad Alpemac oggi si appoggiano alcuni dei produttori più autorevoli del panorama internazionale delle macchine per lamiera, di cui l’azienda bresciana è official dealer per il mercato italiano. Non a caso la società è una
Flavio Baietti, responsabile commerciale e direttore di Alpemac
Copyright: Lattoneria
realtà in forte crescita, che abbina competenza e professionalità nel campo della lavorazione della lamiera a una gamma di prodotti sempre più completa.
NUOVO E USATO GARANTITO
Alpemac propone un range di macchine ampio, variegato e all’avanguardia: Ras, Cidan, Thalmann, Evobend e Adira per il comparto piegatura, il proprio brand Promotec per tutto ciò che concerne il taglio laser fibra , plasma e ossitaglio, Nukon per impianti speciali e taglio laser tubo fibra e, infine, Timesavers per le levigatrici e la finitura dei particolari. L’azienda non si profila solo come distributore, ma si propone come un partner tecnologico accreditato fornendo ai propri clienti anche un supporto per individuare e accedere a eventuali agevolazioni fiscali, sgravi e incentivi nazionali e regionali. Una visita nello showroom permanente della sede di Calcinato, in provincia di Brescia, consente di osservare da vicino i mac-
Copyright: Lattoneria
chinari di ultima generazione in esposizione e vedere dal vivo dimostrazioni di lavorazione sulla lamiera. Oltre alle macchine nuove, lo showroom presenta anche una sezione dedicata all’usato garantito e un’ampia offerta per quanto riguarda l’attrezzatura per il lattoniere. L’Open House Alpemac, dunque, è stata un’occasione per fare branding, networking, dialogare, aprirsi ai clienti con l’intento di crescere ancora di più e insieme, come spiega Flavio Baietti, responsabile commerciale e direttore dell’azienda.
Domanda. Come è nata e come si è sviluppata Alpemac?
Risposta. La storia dell’azienda inizia negli anni Novanta, in Alto Adige, come prosecuzione di un altro progetto e diventa Alpemac nel 2015. Le tappe della sua crescita hanno seguito i vari spostamenti logistici nel bresciano: prima Brescia ovest, poi Lonato e infine Calcinato, dove siamo oggi, in una sede all’avanguardia, spaziosa e tecnologicamente
avanzata. Inizialmente eravamo inseriti esclusivamente nel mercato della lattoneria, poi abbiamo deciso di diversificare il nostro target approdando e sedimentandoci anche nell’industria. Abbiamo scelto e selezionato con cura brand evoluti come nostri partner, ampliato l’offerta delle macchine e sviluppato successivamente la metodologia del taglio termico, per rispondere in maniera sempre più completa a tutte le richieste della filiera che diventano di anno in anno sempre più complesse. Alpemac continua a crescere, investire, cercare nuove idee e svilupparsi tecnologicamente, puntando a raggiungere frontiere sempre più ampie.
D. Come è organizzata l’azienda? Che cosa distingue Alpemac rispetto ad altri competitor?
R. Alpemac, subito dopo i colossi multinazionali, è un’azienda complessa per dimensione e organizzazione. Non è un semplice distributore, ma un interlocutore qualificato: esperienza, professionalità e preparazione del personale ci
differenziano profondamente da tutti gli altri. Offriamo servizi di supporto studiati su misura, con demo personalizzate, studi di fattibilità, consulenza fiscale e finanziaria e servizi tecnici per installazioni, trasferimenti, manutenzione e riparazione. Tutto questo è possibile grazie ai vari comparti che lavorano in stretta armonia l’uno con l’altro, partendo dal sempre in movimento Team Marketing, diretto da Erica Barulli, arrivando al rinnovato Reparto Service, diretto da Jochen Willmann. Insomma, rappresentiamo un organismo
complesso che ci rende unici non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il nostro tratto distintivo è l’approccio al mercato e al cliente. Dedichiamo tempo, momenti di dialogo, conoscenze, consulenze, dimostrazioni pratiche e formazione: una meta experience a 360 gradi.
D. Come si sviluppa la formazione?
R. Organizziamo seminari e momenti dedicati ai nostri macchinari e alle evoluzioni tecnologiche intraprese dall’azienda, seguendo il cliente in tutte le sue fasi: preacquisto, vendita e post vendita, nella massima trasparenza, fornendo indicazioni e dimostrazioni pratiche, assistenza tecnica. Abbiamo anche introdotto la Thalmann Academy, unica nel suo genere, per svolgere corsi di formazioni sulle loro apparecchiature e sulle metodologie di piega.
D. Qual è il trend oggi nel mondo della lattoneria?
R. Il mondo della lattoneria sta sicuramente passando un periodo delicato, ma resiste. Ora ci troviamo in una fase calante, anche se nessuno ha intenzione di mollare il colpo. Stiamo infatti già riscontrando un trend positivo degli ordini sull’attivazione degli incentivi dell’Industria 5.0.
D. Quali sono i prodotti di punta e più richiesti ad Alpemac?
R. Le piegatrici tangenziali mono bandiera o doppia bandiera. Vista la difficoltà nel reperire manodopera specializzata, è aumentata la richiesta di macchinari tecnologicamente avanzati e automatizzati.
D. Usato: c’è una forte richiesta e voi avete delle proposte eccellenti…
R. Abbiamo fatto scacco matto aprendoci a questo segmento di mercato: abbiamo fondato un’azienda ad hoc, chiamata Alpemac Rigenera, specializzata nell’acquisto, nella vendita e nella revisione dei macchinari usati. Sono molto richiesti e la tendenza internazionale aiuta, poiché rispondiamo alle domande di America e Europa, sempre in aumento.
D. Qual è l’obiettivo di questa edizione della Open House? Come si è svolta?
R. Le Open House di Alpemac sono momenti di incontro fondamentali per far conoscere
Copyright: Lattoneria
l’azienda, per fare networking, branding, per il confronto con clienti e concorrenti, per raccogliere nuovi partner, per rafforzare i legami esistenti e per ascoltare la voce del mercato. Quest’edizione è stata più raccolta rispetto alle precedenti, dove le anime di lattoneria e industria si sono fuse insieme. Ci siamo attrezzati per ospitare al meglio gli avventori in questa tre giorni, dove abbiamo visto la massiccia adesione di oltre 180 aziende e la presenza di centinaia di persone provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da tutta Europa. Nel nostro showroom, di oltre 5 mila metri quadrati, abbiamo messo in funzio -
Copyright: Lattoneria
Copyright: Lattoneria
ne tutte le macchine dei brand presenti per fornire dimostrazioni pratiche su ogni tipo di lamiera. Abbiamo presentato le piegatrici a doppia bandiera elettriche e idrauliche di Thalmann ed Evobend. I clienti si sono potuti dedicare anche allo shopping, acquistando l’attrezzatura specializzata direttamente sul posto. Alpemac è anche questo. Il contenitore è stato l’Oktoberfest, festival popolare tedesco, che abbiamo ricreato in azienda. Abbiamo volutamente giocato con l’origine teutonica dell’azienda, offrendo prodotti tipici dell’Alto Adige. Sono proprio questi i momenti dove ti accorgi che i rapporti tra le
persone trascendono il business stesso.
D. La novità sul mercato attualmente è l’acquisto di Thalmann da parte di Cidan: questo che cosa comporta?
R. Il mondo della lamiera in realtà è piccolo, gli attori sono sempre quelli, ed è composto di aggregazioni che sfociano in legami, successivamente in business. Thalmann, Forstner e Cidan si conoscevano da anni. Dopo l’acquisizione di Forstner da parte di Cidan, l’aggregazione di Thalmann è stata una naturale conseguenza. Cidan è diventata così un gruppo ancora più forte con una gamma di proposta completa.
Copyright: Lattoneria
Nello showroom Alpemac in mostra macchinari nuovi, usati e anche un «supermercato» per i lattonieri
Copyright: Lattoneria
D. La lattoneria ha fatto un salto con l’introduzione di piegatrici a doppia bandiera: quali sono i vantaggi?
R. Ho vissuto in prima persona la prima uscita della doppia bandiera nel 1999, ho seguito l’evoluzione del macchinario che ha combattuto contro il pensiero tradizionale dei lattonieri di allora, fino al suo piazzamento sul mercato, con la sostituzione di metodologie obsolete, cambiando la storia del nostro lavoro, sia ai fini di sicurezza sia di utilità. I vantaggi della doppia bandiera sono la massima automazione, il non doversi appellare a piegatori troppo esperti con tutti i disagi del caso, e l’evoluzione tecnologica senza pari. Al momento nel mondo della lattoneria c’è carenza di personale: la piegatrice permette di sopperire a questo gap. Ma non solo, la precisione delle macchine e la velocità permettono di creare un ampio ventaglio di proposte in meno tempo, per quanto riguarda la piegatura della lamiera, quindi più lavoro e più opzioni.
D. Alpemac offre una gamma completa,dalla forbice fino a impianti milionari: come si individua la soluzione giusta?
R. È necessario capire e conoscere la propria clientela. Un sistema di Crm aiuta a categorizzare tutti i nostri clienti secondo la tipologia, il
che permette di essere chirurgici. L’esperienza di 30 anni nel settore e la passione, poi, sono i plus che permettono di differenziarci anche in questo. D. In questa Open House erano presenti diversi marchi, tra cui le piegatrici di Thalmann e Evobend: quali aspetti sono da sottolineare?
R. Distribuendo diverse marche, non facciamo paragoni, ma guardiamo al mercato in un’ottica molto ampia. Thalmann ha presentato la sua piegatrice a doppia bandiera idraulica, che per noi rappresenta il top di gamma ed è completamente automatizzata. È in grado di lavorare con più fogli, ribaltare la lamiera, piegare pezzi finiti. Insomma, una macchina con soluzioni uniche. La doppia bandiera Evobend elettrica consuma come un elettrodomestico, quindi rientra nei parametri di Industria 5.0, anzi, sembra essere fatta apposta, e nell’esecuzione dei lavori è eccellente.
D. Come è andato il 2024? Quali previsioni per il 2025?
R. Nel 2024, data anche la situazione attuale, abbiamo avuto un decremento del 20%, riuscendo a resistere alle oscillazioni del mercato. Il 2025 si presenta pieno di sfide e prevediamo di crescere ulteriormente.
Alice Fugazza
I temi dell’appuntamento previsto per i primi di dicembre a Villa Quaranta (Verona) comprendono una fotografia della congiuntura del settore, la formazione e la prima classifica delle 50 aziende top
Lo staff è al lavoro per una perfetta riuscita del Primo Convegno Nazionale dei Lattonieri. L’evento, promosso da Pile e organizzato da Virginia Gambino Editore, è programmato a Villa Quaranta, un hotel e centro congressuale che offre tutti i
confort necessari (compresa una piscina e la spa) e che si trova ai piedi della Valpolicella, a Ospedaletto, pochi chilometri da Verona. L’appuntamento è organizzato in due tempi. La sera di giovedì 5 dicembre i partecipanti si troveranno per una piacevole cena di business
all’attiguo ristorante Borgo Antico, una villa seicentesca che offre anche un notevole colpo d’occhio. La mattina dopo, venerdì 6 dicembre, sarà la volta del convegno nella sala congressi della struttura ricettiva.
A essere già definito, in ogni caso, non è solo il contesto logistico in cui si svolgerà l’evento, che segna un’importante tappa nel percorso formativo del settore, ma anche la proposta di contenuti. Perché la lattoneria si trova di fronte a un momento topico di trasformazione. Superata la fase di semplice attività artigianale base, che non viene accantonata, ma si evolve al passo con i tempi, le aziende si trovano di fronte a un nuovo contesto. A partire dall’edilizia che cambia e che abbraccia sempre di più l’utilizzo di una lattoneria di qualità, capace di coniugare le prerogative di sicurezza e resistenza con design e transizione green. C’è, poi, il capitolo che riguarda la gestione stessa delle aziende, che spesso hanno alle spalle una storia di crescita che si intreccia (e a volte si confonde) con gli equilibri di una proprietà a carattere famigliare. Proprio per questo motivo il convegno accende un faro anche sulla necessità di adeguare la gestione del bilancio e delle risorse finanziarie a una corretta visione della strategia aziendale nell’era della tecnologia. Sì, perché anche l’innovazione digitale è un polo irresistibile a cui le aziende della lattoneria hanno già cominciato ad adeguarsi. Ma, forse, non sempre in modo efficiente.
Ma un altro tema al centro del convegno riguarderà, inevitabilmente, la formazione. Uno degli aspetti più caldi per le aziende è proprio quello di individuare una manodopera qualificata. Ma non solo. Perché, come sanno bene i soci di Pile, c’è anche un aspetto che riguarda la capacità del settore di stabilire standard di qualità, che siano riconosciuti e riconoscibili. Il percorso è già iniziato, ma l’evento sarà anche l’occasione di fare il punto sulla nuova norma Uni sulla figura del lattoniere, uno snodo fondamentale sulla strada di una maggiore qualità, che separi gli improvvisatori che si affacciano sul mercato dai seri professionisti. Anche per mettere a fuoco la figura del lattoniere in una nuova dimensione professionale l’agenda del convegno prevede due talk show, che hanno l’obiettivo di dare voce ai protagonisti del settore, siano imprese produttrici oppure installatori. Un confronto
che può essere utile anche in chiave di business, per rendere trasparenti necessità, proposte e magari, chissà, anche aspetti da migliorare, sempre in un’ottica costruttiva.
Il futuro prossimo della lattoneria, inutile nasconderlo, dipende anche dalla congiuntura economica e dai trend di settori come l’edilizia. Per questo il Primo Convegno Nazionale dei Lattonieri ha in scaletta anche una fotografia del settore regione per regione, sui dati elaborati dal Centro Studi YouTrade. Si tratterà non solo di un quadro generale dell’attività, ma anche delle prospettive, con uno sguardo sulle previsioni per il 2025. Infine, un capitolo che di sicuro concentrerà l’attenzione dei partecipanti riguarda la classifica dei Top 50 della lattoneria: i bilanci delle aziende saranno passati al microscopio per presentare un ranking ragionato delle più performanti aziende del settore: uno sguardo inedito, che sarà un’esclusiva per gli operatori presenti in sala. Tanti contenuti, insomma, che rendono questo appuntamento quanto mai interessante per i professionisti della lattoneria. Alessandro Bonvicino
Nuovi mercati
Sono sempre più numerose le aziende del settore che offrono servizi per l’installazione di pannelli solari: dall’applicazione di lastre grecate, fino alle vasche di contenimento. E il boom è appena iniziato
• • CENTRO LAVORAZIONE LATTONERIA TAGLIO E PIEGATURA LAMIERA SU MISURA
• ACCESSORI PER LATTONERIA
• SERVIZIO TAGLIO SU MISURA LASTRE E PANNELLI COIBENTATI
• GAMMA COMPLETA, PROFILI SOLAIO, PANNELLI COIBENTATI PER COPERTURE E RIVESTIMENTI, LASTRE GRECATE, PANNELLI CURVI, CELLE FRIGO
ALBA
Viale Industria, 9
MONDOVI’ C.so Milano
SETTIMO T.SE
Via Santa Cristina, 26/28
TORRE S.GIORGIO
Sede - Via Circ. Giolitti, 92
S. ROCCO BERNEZZO
Via Divisione Cuneese, 48
CASALE MONFERRATO
Strada Valenza, 7
S. MARTINO TRECATE Via Torino, 8
BARGA
SUSA Reg. Priorale, 26/b
S. PIETRO MOSEZZO
Fraz. Nibba, Via Varallo, 8/10
AOSTA
Loc. Quart - Fraz. Amerique, 3
CAMPOGALLIANO
Via Ferrari, 40
MOTTALCIATA
Loc. Frascone Morogno
Via della Libertà, 74
GENOVA
Via di Francia, 36
centro di formazione multi-metallo per lattonieri ed installatori
The Skin Academy è l’unico centro di formazione multi metallo in Italia dedicato ai lattonieri che intendono specializzarsi ed aggiornarsi sulle più recenti tecniche per la lavorazione della lamiera. I corsi, suddivisi in 5 moduli, sono tenuti da tecnici esperti e sono strutturati per accompagnarvi alla certificazione prevista dalla UNI/PdR 68/2019 che definisce i requisiti dei profili professionali del lattoniere edile.
Lattoniere di copertura
Modulo Lattoniere di facciata
Modulo abbaini e finestre tetto
Modulo
Caseitaly Expo 2025
Finco spiega perché l’appuntamento alla Fiera di Bergamo del prossimo febbraio è un’occasione interessante per le aziende di un settore che vanta un export di 3,7 miliardi. Quattro le associazioni coinvolte
l settore dell’involucro edilizio è un punto di forza per l’export italiano. Lo ricorda Finco, Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni: l’Italia esporta per 600 miliardi di euro all’anno e la quota delle imprese del settore corrisponde a circa 3 miliardi e 700 mila euro. Anche per questo l’associazione sottolinea l’importanza di Caseitaly Expo 2025, evento che sarà ospitato dalla Fiera di Bergamo dal 12 al 14 febbraio 2025. «Questa iniziativa è la tappa italiana di un progetto che è stato in giro per l’Europa e l’area Mena (Middle East and North Africa), in particolare Spagna, Francia, Germania, Dubai, Marocco, Polonia, dove insieme a Ice si è proposto di portare in Italia in modo nuovo una centralità fieristica del settore dell’involucro edilizio», commenta Angelo Artale, direttore generale della Federazione Finco.
di tipo verticale. Abbiamo quindi inteso farla con uno spirito inclusivo. Si tratta infatti di un’operazione fieristica che ci è stata chiesta dalle imprese e che vuole essere sistemica. Abbiamo scelto Bergamo perché la struttura si presta bene dal punto di vista logistico, aeroportuale e alberghiero ed è al centro di una zona molto sviluppata e molto attenta a questi settori», aggiunge Artale.
Finco riunisce circa 40 associazioni per 17 mila imprese, per un volume d’affari complessivo di circa 35 miliardi. Tra queste, ci sono le quattro associazioni promotrici del progetto CaseItaly: Acmi, Assites, Pile, Anfit, oltre a Finco stessa. Nel settore dell’involucro edilizio, che racchiude lattoneria, chiusure tecniche, infissi, schermature solari, oscuranti, maniglieria e le attività ad esse collegate, l’Italia rappresenta un’eccellenza. «Questo settore è in realtà poco noto e non aveva in Italia finora una specifica manifestazione fieristica
Promoberg nasce il 30 marzo 1984 su iniziativa dell’Associazione Commercianti di Bergamo, con lo scopo di supportare lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio orobico in costante e rapida trasformazione. Da quarant’anni è il punto di riferimento dell’operosa imprenditoria lombarda nell’organizzazione di Fiere e MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions).
A pochi mesi dalla data di inaugurazione, Caseitaly Expo 2025 ha già riscontrato un interesse notevole, a dimostrazione che vi è la consapevolezza da parte delle imprese della necessità di creare un’iniziativa che sia un collettore strategico e di confronto per un settore che nell’ultimo quinquennio ha aumentato del 28% la sua esportazione. Finco si aspetta per questo un afflusso quanto più qualificato possibile di imprese, professionisti e visitatori, nazionali e internazionali, che renderanno Caseitaly Expo 2025 anche un momento di incrocio tra domanda e offerta a livello continentale. Ogni azienda avrà la possibilità di raggiungere un pubblico altamente qualificato e profilato, composto da professionisti e decision-maker del settore dell’involucro edilizio, in particolare Made in Italy. Incontrare potenziali clienti, partner e fornitori chiave, stringendo relazioni durature e proficue e ottenendo cos ì visibilità e riconoscimento da parte del pubblico di riferimento altamente influente.
L’associazione Caseitaly è nata con l’obiettivo di promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane del settore dei componenti tecnici per l’involucro edilizio. Il progetto è cresciuto all’interno del contesto federativo di FINCO, e prevede uno spazio evento in un circuito di grandi fiere internazionali, ma anche un portale e un catalogo a stampa.
Franco Saro
Il contesto attuale, caratterizzato da volatilità e incertezza, mette in evidenza la necessità di rivedere le proprie supply chain. Oltre a mettere in discussione i propri fornitori, preferendone alcuni geograficamente più vicini, può essere utile avviare un processo collaborativo di miglioramento quando questi risultino essere insostituibili. Il miglioramento collaborativo è necessario in quanto le prestazioni operative di un’azienda potrebbero essere fortemente vincolate dalle prestazioni del fornitore. I miglioramenti interni in una realtà possono arrivare, infatti, fino a un certo punto, ma per superare tale livello prestazionale è necessario far migliorare le prestazioni del fornitore stesso. Per spiegare meglio questo processo si può descrivere un percorso in cui, se azienda e fornitore collaborano, entrambi possono aumentare le rispettive prestazioni.
Lo stato di partenza è rappresentato nello schema riportato in questa pagina con il punto 1: a un dato istante si misurano le prestazioni. L’azienda intraprende un piano di miglioramento interno sviluppando processi snelli e agili, riducendo sprechi o limitando attività a non valore aggiunto. I risultati di questi miglioramenti si traducono in un incremento prestazionale che la porta a raggiungere un nuovo stato rappresentato dal punto 2. Oltre questo livello le performance possono essere vincolate dal fornitore. Solo attraverso il coinvolgimento, quindi con l’avvio di un percorso comune, lo stesso fornitore potrà avviare alcune attività di miglioramento (punto 3).
Può essere utile formare il fornitore trasferendogli nozioni e modelli che lo possano aiutare a comprendere le proprie criticità e a risolverle. Il fornitore potrà così aumentare le proprie prestazioni (punto 4) consentendo anche all’azienda cliente di arrivare a una nuova soglia (punto 5). Il percorso può quindi così essere sintetizzato:
1. Miglioramento interno attraverso l’eliminazione degli sprechi
2. Coinvolgimento del fornitore
3. Collaborazione con il fornitore
4. Condivisione dei risultati e dei livelli conseguiti tra azienda e fornitore
5. Raggiungimento di uno stato finale che ha migliorato le prestazioni di azienda e fornitore
Come esempio, si può citare la riduzione di un lead time. Un’azienda lavora per commessa e acquista i componenti critici dal fornitore solo dopo la conferma dell’ordine del proprio cliente (Pto, Purchase to order). Il lead time per la consegna della commessa è, quindi, la somma tra il lead time del fornitore e il tempo necessario per preparare l’ordine internamente (assemblaggio e spedizione). L’azienda ha avviato un processo di miglioramento arrivando a minimizzare i tempi di assemblaggio e spedizione. Per ridurre ulteriormente il lead time, l’azienda ha avviato dei corsi di formazione presso il fornitore, così da permettergli a sua volta di diventare più reattivo. Solo così, intervenendo sui due fattori (fornitore e processo) l’azienda è stata in grado di risponde più velocemente al proprio mercato.
di Andrea Payaro docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)
Homberger, da oltre 115 anni, importa e distribuisce sul mercato Italiano, i migliori marchi internazionali di utensili ed elettroutensili professionali per lattonieri e coperturisti.
Scarica al QR code la brochure dove abbiamo selezionato per voi, una serie di articoli di altissima qualità che renderanno il vostro lavoro quotidiano un piacere e vi faranno risparmiare tempo e fatica!
Homberger S.p.A. - Utensili Professionali
Sede di Genova: Via Ippolito d’Aste, 1 - 16121 Genova - Italy
Tel. +39 010 5765270 - 271
Fax +39 010 8562314
E-mail: vendite@homberger.com www.homberger-utensiliprofessionali.com
Alpewa
Un edificio ottocentesco dalla copertura complessa tornato ai suoi fasti grazie alla ristrutturazione che ha dato una nuova vita alla copertura in zinco titanio
La casa, una vera e propria magione d’epoca costruita nel 1875 in stile francese a Luserna San Giovanni (Torino), è stata acquistata nel 2020 dai coniugi Merlo, Andrea e Simona, che hanno da subito riscontrato diverse problematiche per quanto riguarda il tetto e le infiltrazioni d’acqua all’interno dell’abitazione. Si sono quindi rivolti ad Alpewa e alla sapiente mano del lattoniere Simone Pignata, uno dei
I dettagli del nuovo tetto in doppia aggraffatura. Sotto, da sinistra, Simone Pignata lattoniere di De.Sim, Ileana Battafarano di Alpewa e i coniugi Merlo
titolari della De.sim di Villafranca Piemonte (Torino), per la ristrutturazione della copertura, eseguita in doppia aggraffatura.
LA STORIA
«Abbiamo acquistato l’immobile a ottobre
2020: Villa Giorcelli è affascinante e storica. È stata fortemente voluta da Carlo Bolla, lusernese che ha trascorso parte della sua vita in Francia e che ha voluto replicare lo stile classico francese una volta tornato sul suolo nazionale. Quando è passata sotto la nostra
proprietà, presentava da subito parecchie infiltrazioni provenienti dal tetto. Essendo sotto il vincolo della Sovrintendenza dei Beni Culturali, abbiamo dovuto mantenere lo stesso stile e lo stesso materiale: zinco titanio. Con l’utilizzo di macchine di deformazione dei metalli di ultima generazione si è riusciti a ricreare il motivo a torciglione giù presente sulla copertura Una missione compiuta grazie ad Alpewa e De.sim, poiché a lavoro ultimato abbiamo ricevuto i complimenti dell’Ente», raccontano i coniugi Merlo.
NATURALE E SICURO
La lavorazione per il rifacimento e l’installazione della copertura e la posa sono stati eseguiti dalla De.sim con lo zinco fornito da Alpewa, punto di riferimento nella vendita e lavorazione dei metalli in Austria e in Italia. Per quest’opera è stato utilizzato il Rhezink Classic e Graphite Grey Prepatina. «La copertura si è presentata subito come un’ardua sfida che abbiamo accettato», spiega Simone Pignata che ha eseguito i lavori insieme ai suoi due soci lattonieri. «Il tetto non era
Il torciglione ornamentale aggiunto per sottolineare la bellezza della villa
in piano, i dettagli erano tanti e diversificati fra loro, lo zinco utilizzato era sia chiaro che scuro. Il tetto, antico e in stile francese, andava interamente sostituito seguendo canoni ben precisi». E prosegue: «Nel 2022 abbiamo effettuato il primo sopralluogo, poi, una volta terminati i lavori riguardanti il pacchetto copertura, abbiamo eseguito la posa delle lastre in Rheinzink di Alpewa, con il metodo della doppia aggraffatura, il più antico, ma il migliore in quanto a resistenza e tenuta. Per questo progetto il rivestimento è stato realizzato in zinco titanio, il top dei metalli, resistente alle intemperie, anche a quelle più
violente, e molto malleabile. Per eseguire i lavori abbiamo dovuto prestare particolare attenzione e agire con delicatezza per evitare dilatazioni e installare i raccordi in maniera adeguata, in modo che si incastrassero con tutti i dettagli, che erano davvero tantissimi. Erano presenti diversi camini, finestre Velux, compluvi e displuvi, abbaini. Il lavoro si è basato sull’abilità e sulla manualità: siamo riusciti a terminare il tutto in quasi cinque mesi. È stata un’esperienza ricca, che rende unico questo mestiere e che ci ha regalato soddisfazioni».
Alice Fugazza
Alluminio DUOFALZ - la combinazione di leggerezza, malleabilità e duttilità
RENDE POSSIBILE L‘IMPOSSIBILE
info@duofalz.com
ALUSTAR TX
Sistemi di smaltimento acque in alluminio con un rivestimento estremamente resistente per durare nel tempo.
Savojni
La soluzione proposta dall’azienda torinese vanta una durata record (garantita), semplicità di applicazione e una formula esclusiva, che utilizza olio di colza per la verniciatura del materiale
Da 90 anni ha una passione resistente come l’acciaio. Savojni è nata nel 1934 e con l’acciaio vive e respira, evolvendosi nel tempo, seguendo tendenze ma, soprattutto, le esigenze della filiera, assecondandole con passione. Sicuramente uno degli ingredienti del successo. Un’azienda, quella di Moncalieri, contigua a Torino, che fa parte della storia del territorio e del settore: dalla prima macchina per taglio dei nastri d’acciaio, progettata e realizzata dal commendator Piero Savojni, il fondatore, fino a oggi: negli anni è stata percorsa tanta strada. La specializzazione nel taglio dei nastri si è consolidata e l’azienda ha incrementato le proprie capacità nel campo dei
Copyright: Lattoneria
Centa & Di Rocco, una squadra affiatata
materiali particolari, assieme alla vendita e alla commercializzazione di nastri e lamiere. Sempre in crescendo, con nuovi prodotti e soluzioni che Savojni importa, come nel caso di GreenCoat, marchio dell’acciaieria svedese Ssab per soluzioni innovative in acciaio preverniciato ecosostenibile per tetti, facciate e sistemi per l’acqua piovana. «Se si cerca un prodotto sostenibile, performante e resistente al clima sempre più avverso, allora GreenCoat è la soluzione più innovativa», spiega Marco Savojni, responsabile tecnico dell’azienda. «È un prodotto con il quale offriamo una soluzione da più di 20 anni: l’abbiamo introdotto in Italia nel 2006 e da allora è sempre più apprezzato dagli addetti ai lavori».
Domanda. Quali sono le caratteristiche di GreenCoat?
Risposta. L’elevata lavorabilità, che permette di lavorarlo anche a mano e a basse temperatu-
re. Ha la più bassa dilatazione termica rispetto ad alluminio e zinco, un’ottima resistenza della vernice ai graffi, la massima durevolezza nel tempo e resistenza ai fenomeni atmosferici.
D. Si utilizza per tetti e non solo…
R. Si può utilizzare nelle coperture per le varie tipologie di tetto, doppia aggraffatura, scandole, lamiere grecate. In facciata, dopo i pannelli, esiste anche GreenCoat Rws dedicato alla raccolta delle acque piovane.
D. Quale comportamento ha nel tempo?
R. Trattandosi di acciaio è il prodotto preferibile per resistere alle grandinate e ai fenomeni atmosferici, intensificatisi negli ultimi anni. Inoltre, gode della massima resistenza alla corrosione, classe RC5+, e ai raggi Uv, classe Ruv5. E la prova è la garanzia che Ssab fornisce al proprietario dell’immobile, dopo l’installazione.
D. Quali sono i vantaggi per l’edificio?
Di Centa & Di Ronco è un’azienda di Paluzza, in provincia di Udine, attiva da oltre 50 anni. «Realizza tetti, coperture, rivestimenti, progettazione e installazione di sistemi di sicurezza anticaduta, lavorazioni di carpenteria metallica di alta qualità, rimozione e smaltimento amianto, montaggio di rivestimenti in case ed edifici pubblici», spiega il proprietario, Gabriele Di Centa. Domanda. Che cosa è cambiato nel corso degli anni? Risposta. È cambiato tutto. Quando ho iniziato il lavoro era molto più lento, i cantieri erano programmati ogni due mesi. Adesso è richiesto svolgere mansioni in maniera più rapida e flessibile, la tecnologia è diversa e permette di fare più cose, il che ha reso necessario aumentare le assunzioni. Si traduce tutto con una parola, quindi: crescita.
D. È difficile trovare collaboratori specializzati?
R. Purtroppo al giorno d’oggi è molto difficile, ma la nostra azienda è in una zona fortunata, quindi quando abbiamo bisogno troviamo sempre qualcuno: c’è cultura e, soprattutto, un’ottima manualità.
Tutti i miei collaboratori li ho individuati in zona e sono stati assunti senza esperienza: li formiamo tutti in cantiere. Un reclutamento che ha pagato poiché oggi siamo dotati di cinque-sei capo cantieri che dirigono le nostre squadre.
D. In quale territorio operate?
R. Udine e dintorni, ma abbiamo realizzato anche diverse installazioni importanti da Nord a Sud dell’Italia. Ultimamente abbiamo molto lavoro nel nostro territorio, quindi non sono in programma spostamenti.
D. Facciamo finta di essere in cantiere… dove ci troviamo?
R. Il cantiere a cui si riferisce si trova in cima al monte Zoncolan,
che fa parte delle Alpi Carniche, a 1750 metri di altezza. Una meta famosa nel ciclismo, perché considerata la salita più difficile per gli atleti, con una pendenza dal 12% al 22%, una famosa tappa del Giro d’Italia. È anche una località sciistica molto rinomata.
D. Quali sono gli aspetti tecnici di questo progetto? E come mai avete scelto GreenCoat?
R. Per questo progetto, una zona ristoro self-service ad alta quota con il collegamento alla pista da sci, di circa 900 metri quadrati, è stato necessario reperire del materiale resistente, poiché gli operatori hanno difficoltà a rimuovere ghiaccio e neve dal tetto. Dato il timore di deformare il materiale sottostante, abbiamo avuto bisogno di una lamiera d’acciaio molto resistente e GreenCoat si è adattato all’occasione. Si lavora facilmente, è malleabile, ma al tempo stesso resistente, specialmente alle intemperie. Con la grandine non si rompe.
D. Com’è stato eseguito il lavoro?
R. La copertura dell’area di ristorazione, che si estende per 900 metri quadrati, è stata abbastanza complessa, in quanto ci sono diverse pendenze e vari incroci nella copertura che possono creare problematiche di infiltrazioni e di posa in generale. L’installazione è stata semplice: è formata da tegole 38x38 centimetri a rombo, incastrate l’una con l’altra, con il fissaggio applicato su ogni singolo elemento. Gli agganci non sono esposti, ma realizzati con viti d’acciaio: è stato come realizzare un puzzle. Inoltre, ci siamo occupati di realizzare anche tutto il sistema tetto con pacchetto in legno, tavolato, guaine e copertura. In totale ci abbiamo impiegato sei mesi, per l’applicazione del GreenCoat due.
Un acciaio di qualità ed ecosostenibile, resistente e durevole sia in montagna sia al mare: è GreenCoat, marchio dell’acciaieria svedese Ssab e importato in esclusiva da Savojni. È un materiale innovativo, resistente e green: è stato sviluppato per conferire a tetti e facciate un’estetica superiore e prestazioni di lunga durata. Offre a costruttori e architetti nuove possibilità per realizzare edifici creativi e innovativi con l’utilizzo dell’acciaio verniciato più sostenibile presente sul mercato. Straordinariamente flessibile e malleabile, può essere installato tutto l’anno, a elevate temperature, ma anche a diversi gradi sotto allo zero. È facile da manutenere e la sua durata in esercizio è lunghissima: anni di test pratici sul campo certificano che il colore non subisce modifiche prima di 25 anni. La sua garanzia è elevata: fino a 50 anni sull’acciaio contro alla corrosione, 25 anni sull’aspetto estetico del rivestimento. Ma, soprattutto, quello che rende la soluzione di Ssab innovativa e attuale è la sostenibilità. La maggior parte dei prodotti GreenCoat infatti, presenta un rivestimento a base biologica che, al posto degli oli fossili usati tradizionalmente, impiega in alta percentuale olio di colza svedese. Questa soluzione di Ssab, unica nel suo genere e brevettata, riduce in maniera significativa l’impronta ambientale e rende la gamma di prodotti in acciaio verniciato GreenCoat l’offerta più verde sul mercato dei tetti e delle facciate. GreenCoat è una delle gamme di acciaio più complete per esterno, di alta qualità e rispettosa per l’ambiente. Sono disponibili diverse tipologie di prodotto secondo l’applicazione (doppia aggraffatura, lattoneria, pannelli, doghe, grecate, scandole, soluzioni per facciate) e una vasta gamma di colori e rivestimenti eco-sostenibili per soddisfare le esigenze più particolari.
R. Rispetto a una copertura tradizionale un tetto metallico è più leggero, offre maggiori prestazioni antisismiche e nel caso del GreenCoat l’installatore può contare su un prodotto di facile installazione, sicuro e, soprattutto, green.
D. Da dove nasce il nome GreenCoat?
R. Dalla verniciatura su base biologica, ottenuta con l’utilizzo di olio di fiori di colza, che permette a questo particolare acciaio preverniciato di essere di gran lunga il prodotto più sostenibile sul mercato. Una caratteristica molto importante, soprattutto in un periodo in cui l’edilizia guarda sempre più spesso al green. Inoltre, entro il 2026 Ssab sarà in grado di produrre acciaio 100% senza emissioni di Co2. Riescono a catturare la molecola di carbonio immettendo l’idrogeno nel processo, insieme all’ossigeno, producendo acqua. Un sistema rivoluzionario.
D. Da che cosa è composto il materiale?
R. L’anima è in acciaio nordico, storicamente il migliore al mondo, a cui è aggiunto uno strato
Copyright: Lattoneria
di zinco di ben 350 grammi per metro quadro. E uno strato di rivestimento di 50 micron tra primer e vernice GreenCoat, che forniscono protezione contro alla corrosione.
D. In quali colori è proposto?
R. I colori disponibili a richiesta sono oltre 25, mentre quelli sempre disponibili in magazzino sono i sei più richiesti dal mercato italiano.
D. Ha una garanzia?
R. La garanzia è offerta da Ssab, ed è da sempre estremamente trasparente. Per tutte le installazioni a regola d’arte eseguite a nord del 45esimo parallelo e al di sotto dei 900 metri di altitudine sono assicurati almeno 50
anni di garanzia tecnica e 25 sulla tonalità del colore. Unici al mondo a garantire che non scolorisca nel tempo. Nel caso il prodotto venga posato a sud del 45esimo parallelo o sopra i 900 metri di altitudine la garanzia diminuisce di cinque anni.
D. Voi siete licenziatari esclusivi per Italia, Svizzera e Slovenia, ma GreenCoat ha origini in Svezia: qual è la sua storia?
R. Ssab ha una lunga tradizione di acciaio preverniciato: lo produce dal 1800 ed è frequente in Svezia incontrare coperture installate oltre 80 anni fa. Grazie a questa esperienza nel 2002 hanno iniziato a sperimentare una vernice
La produzione tradizionale di acciaio rappresenta una fonte significativa delle emissioni globali di Co2. Cambiando il modo di produrre l’acciaio, Ssab vuole ridurre le emissioni e creare una catena del valore senza combustibili fossili con clienti e partner. L’azienda ha creato due acciai unici con emissioni di carbonio praticamente pari a zero: Ssab Zero e Ssab Fossil-free TM. Il primo è prodotto con acciaio riciclato, elettricità e biogas senza combustibili fossili ed è possibile acquistarlo dal 2023. L’acciaio Ssab Fossil-freeTM
è realizzato a partire da minerale di ferro con la tecnologia unica Hybrit, sviluppata da Ssab insieme alla società mineraria Lkab e all’azienda energetica Vattenfall. Invece di utilizzare il carbone per rimuovere l’ossigeno dal minerale di ferro per produrre il ferro, la tecnologia Hybrit utilizza idrogeno prodotto con elettricità priva di combustibili fossili, emettendo così acqua al posto di Co2. L’acciaio Ssab FossilfreeTM è attualmente disponibile per commesse specifiche verso partner selezionati.
Alessandro Carli (nella foto) è titolare della Imme di Plaino di Pagnacco, in provincia di Udine, azienda che si occupa dagli anni Settanta della realizzazione di lattoneria, sistemi di copertura e rivestimenti metallici. Esperienza, professionalità e grande passione (specialmente per la qualità), hanno permesso l’affermarsi dell’azienda nel settore. E anche i prodotti e i sistemi distribuiti, ovviamente, hanno fatto la loro parte, come GreenCoat.
Domanda. Da quanto utilizza GreenCoat e che ruolo ha tra i prodotti che commercializza?
Copyright: Lattoneria
Risposta. Con Savojni abbiamo iniziato nel 2006 a collaborare e quando ci è stato proposto il materiale non nego che siamo stati colpiti dalle caratteristiche, specialmente dalla lavorabilità. Pregio riconosciuto da noi e dagli installatori. Proponiamo dunque questo sistema da molti anni ed è diventato un tassello importante nelle lavorazioni, specialmente per quanto riguarda la qualità, che fa la differenza. Abbiamo avuto l’occasione, qualche mese fa, di rivedere alcuni lavori effettuati negli anni insieme a Ssab, acciaieria svedese, e siamo rimasti impressionati dalla durabilità del materiale. È come se fosse passato solo qualche giorno dalla posa.
D. Per quale motivo ha proposto GreenCoat?
R. Per la resistenza dell’acciaio. L’utilizzo di GreenCoat è sinonimo di garanzia: rende le installazioni più sicure, non si rovina e non si deteriora, è facile alla posa e dura negli anni, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
D. Ci sono state difficoltà da superare?
R. Quando abbiamo iniziato a proporre il marchio nel 2006 pensavamo di incontrare resistenza: sul mercato erano presenti molte tipologie di metalli differenti. Tuttavia, non abbiamo avuto problemi e abbiamo iniziato subito a lavorare e la novità è stata immediatamente apprezzata: le caratteristiche hanno determinato la differenza, è un materiale che ci da sicurezza, sappiamo che non creerà incognite.
D. Com’è il mercato oggi e come è cambiata l’offerta dell’azienda?
R. L’offerta è prevedibilmente cambiata e GreenCoat è cresciuto, anche grazie alle continue evoluzioni specialmente in tema di sostenibilità. Noi ci sentiamo supportati dall’azienda e dall’acciaieria, che è una delle più grandi al mondo.
D. Che cosa pensano i clienti di GreenCoat?
R. Hanno sempre riconosciuto le qualità e hanno sempre proposto il materiale come una valida alternativa a tutte le soluzioni presenti sul mercato. I nostri clienti, soddisfatti, lo ricercano anche per molti progetti che non prevedono GreenCoat originariamente: si sentono sicuri nell’utilizzo.
D. Quale vantaggio avete ottenuto proponendo il GreenCoat?
R. I professionisti apprezzano molto la sostenibilità del materiale. Abbiamo avuto un ritorno in merito di fidelizzazione del cliente e di affidabilità. Serietà e qualità promosse, inoltre, ci ha permesso di diventare un riferimento per molti lattonieri. Offriamo anche il supporto progettuale, il servizio e le persone per noi sono la cosa più importante.
D. Come è andato il 2023? E come sta andando il 2024?
R. Il 2023 è andato molto bene, così come il 2024.
D. Che cosa prevedete per il prossimo anno?
R. Stiamo progettando i lavori per quest’anno e per il 2025. Pianificazione e programmazione sono positive, indicatori del fatto che stiamo crescendo: quest’anno abbiamo ottenuto +30%, tantissimo. Per il 2025 non saprei cosa aspettarmi, puntiamo sempre in alto.
Copyright: Lattoneria
ottenuta attraverso l’olio di fiori di colza e dopo dieci anni di test pratici all’aperto hanno lanciato sul mercato GreenCoat, l’unica vernice biologica al mondo. L’interesse è cresciuto anche in Italia, anno dopo anno, data la sempre maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente.
D. Quale tipo di rapporto instaurate col rivenditore?
R. Siamo una squadra molto unita e cerchiamo di assistere i distributori in ogni loro necessità e richiesta. Il dialogo con l’acciaieria è costante e offrono un ottimo servizio tecnico che ci permette di esaudire i desiderata dei direttori lavori e progettisti.
D. Rispetto a soluzioni concorrenti, qual è il prezzo?
R. Pur trattandosi di un prodotto premium è una soluzione più economica rispetto all’alluminio.
D. Quali sono le altre attività di Savojni e qual è la storia dell’azienda?
R. Savojni quest’anno festeggia 90 anni di attività: è stata fondata nel 1934. Offriamo acciai quali decapato, laminato a freddo, zincato, aluzinc, zincomagnesio, preverniciati ed elettrozincato. E grazie al magazzino sovradimensionato e ai macchinari all’avanguardia, consegniamo nastri e lamiere su commessa in ogni parte d’Italia.
Alice Fugazza
L’UNICO SISTEMA ANTICADUTA PER LUCERNARI NON CALPESTABILI CERTIFICATO DA ITC-CNR
DISPONIBILE, A RICHIESTA, ANCHE NEL COLORE ROSSO SEGNALETICO
Cavatorta presenta COPERTEC SYSTEM, il sistema di protezione anticaduta permanente per lucernari non calpestabili, da applicare all’interno sull’orditura portante della copertura oppure all’esterno su pannelli sandwich in doppia lamiera o su lastre metalliche grecate/ondulate. L’impiego, finalizzato alla protezione in fase di manutenzione delle coperture di edifici con destinazione industriale/agricola, prevede l’utilizzo delle reti anticaduta Copertec o Coperplax. Il sistema è stato certificato dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche – Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC-CNR)
https://www.cavatorta.it/copertec-system
Revolti pag. 54
SandRini Metalli pag. 60
pRefa pag. 66
UniMetal pag. 68
alUbel pag. 70
Revolti
L’azienda trentina è gestita oggi dalla terza generazione, con un’attività concentrata nel campo della lattoneria e della lavorazione dei metalli. Un successo ottenuto anche grazie agli investimenti in attrezzature
«ELa festa per i 75 anni dell’azienda
ra una bottega artigiana, poi ho pensato: perché non diventare più grandi?». Quella che Marco Revolti, secondo nella linea di successione dell’impresa di famiglia, ha avuto negli anni Sessanta si è dimostrata un’idea vincente. L’azienda di lattoneria ha così potuto festeggiare i suoi 75 anni (più uno) di attività. Un percorso lungo per un’azienda più resistente e malleabile dell’acciaio, che ha saputo resistere nel tempo e adattarsi, sopravvivendo, alle difficoltà.
LA STORIA
Da tre generazioni (prima ancora della creazione della società) la famiglia Revolti opera nel campo della lattoneria e della lavorazione dei metalli. Inizialmente qualificati come posatori, oggi sono soprattutto fornitori di laminati per lattonieri e punto di riferimento per progetti edili di diverse dimensioni. Dopo l’esordio come bottega, fondata nel 1948 da Tarcisio Revolti che lavorava come ramiere e lattoniere, l’azienda oggi è un colosso con base
Sa Ravina (Trento) che opera non solo al Nord, ma in tutta Italia.
IL PRIMO LABORATORIO
Con gioco di squadra, passione e ambizione nel 1951 Revolti ha ottenuto la prima importante commissione che ha dato lustro alla società: la cupola del Duomo di Brescia. Da allora è iniziata la scalata verso il successo, generazione dopo generazione. «Ho visto le macchine da taglio nelle fiere e ho pensato: perché non trasformare il nostro lavoro? Così è nata la nostra azienda», racconta Marco Revolti, figlio di Tarcisio, che ha fatto il suo ingresso nell’attività di famiglia nel 1958. Dopo pochi anni è diventato un professionista fidato
e un capace posatore. Seguendo l’espansione dell’azienda l’officina di produzione si è poi spostata in una nuova sede, dove è stato inaugurato un laboratorio artigianale attiguo all’abitazione privata.
NUOVA SEDE
Nel 1965 inizia una nuova avventura: anche la sede aziendale si è spostata a Ravina dove viene delineata una nuova organizzazione aziendale che prevede la produzione di lattonerie parallelamente al lavoro di posa, sempre condotto con impegno da Marco e Tarcisio. L’azienda intraprende anche i primi investimenti tecnologici, con l’acquisto della prima linea di taglio e di una pressa piegatrice. Nel 1976
1965 - Officina di Ravina.
Foto di Marco e Tarcisio Revolti, 1975. Sotto, 1997 - Francesco entra in azienda
è emblematico l’acquisto di un carroponte, installato nei capannoni, con cui è stato finalmente possibile scaricare nastri di lamiera da 10 tonnellate. Fino a quel momento era infatti impensabile movimentare e utilizzare in sicurezza materiale di tale portata. Nel 1978 Marco e il fratello Fulvio costituiscono la società di persone RT Lattonerie, con sede a Ravina. Si profilano così più marcatamente i due ambiti di attività della Revolti: la
produzione di lattonerie e semilavorati per i lattonieri e la posa in opera di coperture.
Dopo vent’anni il testimone passa nelle mani della terza generazione: con l’ingresso nel 1997 di Francesco Revolti che, archiviata la carriera ciclistica, decide di dedicarsi all’impresa famigliare, aiutando il padre nell’attività di posa sui cantieri in tutto il territorio
Abbonati a Lattoneria
Periodico per il settore della lattoneria edile e della copertura metallica
1 anno 4 numeri
1 anno 4 numeri
€ 18,00 anziché € 20,00
€ 22,00 anziché € 28,00
https://www.virginiagambinoeditore.it/riviste/lattoneria/
Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link http://www.youtradeweb.com/abbonati-alle-riviste/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039
regionale. Nel 2001, poi, padre e figlio rilevano la Revolti Lattonerie: ciò sancisce l’inizio di una nuova epoca per l’attività. Francesco, prediligendo la realtà produttiva a quella di posa in opera, sceglie di investire in risorse umane e innovazione tecnologica, puntando sempre più in alto e sognando sempre più in grande. A marzo 2006 nasce la prima società di capitali. Assumendo il controllo dell’azienda di famiglia, Francesco Revolti inizia a progettare la trasformazione della produzione con l’intento di fornire ai clienti una gamma di servizi e prodotti di alta qualità sempre più ampia. Sei anni dopo acquista un nuovo lotto nella zona artigianale di Ravina, dove viene costruita una sede produttiva di 4.500 metri quadrati in cui l’azienda si trasferisce a giugno 2012. Qui viene poi progettato e installato un nuovo magazzino automatico verticale che può contenere più di 700 nastri. La crescita non si ferma. Nel 2020, anno difficile che non ferma comunque il lavoro, l’acquisto di un nuovo lotto, contiguo a quello esistente, consente di ampliare la superficie coperta della sede aziendale di 2000 metri quadrati. Nel nuovo capannone viene costruito un magazzino automatico verticale con un migliaio di posti pallet, che consente lo stoccaggio e la gestione informatizzata in tempo reale degli accessori per la lattoneria.
RINNOVAMENTO
Revolti taglia il traguardo dei 75 anni nel 2023. Dedizione, competenza, innovazione tecnologica, servizio al cliente: è su questi valori che attra-
verso tre generazioni è stata costruita l’identità aziendale. Oggi, con 40 persone impiegate e 2.200 tonnellate di metallo lavorate ogni anno, Revolti Lattonerie è un’azienda leader nella produzione e fornitura di prodotti per la lattoneria. La conquista di nuovi orizzonti passa attraverso il continuo rinnovamento e il potenziamento di una squadra qualificata e affidabile. Nuove ambizioni, nuove prospettive, nuovi sogni, alimentati dalla passione di sempre, aspettano le nuove generazioni, con lo sguardo rivolto verso il futuro. «Non ci si può fermare, bisogna sempre andare avanti», afferma Francesco Revolti.
Alice Fugazza
2006 - Revolti Lattonerie. Sopra, 2012 - Polo di Ravina
Sandrini Metalli
L’azienda ha messo a punto la soluzione Sandfuture, un’alternativa all’aggraffatura, facile da installare, rigida, pedonabile, priva di fissaggi esterni e ideale per coperture estese anche a bassa pendenza
Da piccola attività nata in provincia di Brescia 70 anni fa, Sandrini Metalli oggi è un colosso della lattoneria italiana, conosciuto da Nord a Sud per professionalità, qualità, supporto e formazione dei propri clienti. Con quattro sedi tra Brescia e Bergamo, l’azienda è cresciuta e non si ferma. Grazie all’esperienza e alla passione, Sandrini Metalli è un partner richiesto dai lattonieri, che fornisce prodotti di pregio e mette a disposizione solide competenze tecniche, oltre a un magazzino ben assortito che rispetta rapidi tempi di consegna. Le novità proposte da Sandrini Metalli sono studiate nei minimi dettagli, sono performanti e rispondono alle esigenze del mercato. Un must spiegato da Stefano Biava, Responsabile Tecnico Ricerca Sviluppo per la Divisione Architecture di Sandrini Metalli, di cui la soluzione Sand future, che è il prodotto di punta.
Stefano Biava
A lato edificio sportivo - Sandfuture Verde Pallido Ral 6021 con sistema anticaduta, sotto dettaglio Sandfuture con sistema fermaneve Futureice
Domanda. La lattoneria è un’attività a diverse facce, per questo Sandrini Metalli si è organizzata con tre divisioni? Risposta. È un’attività sfaccettata e intrigante, poiché con un singolo materiale si possono realizzare diverse applicazioni: dalle coperture industriali all’arredo e al decoro interno, attribuendo a ognuna un valore differente. Sandrini si è organizzata in tre divisioni per rispondere alle esigenze e differenziare le richieste del mercato. Abbiamo la Divisione Coils, la Divisione Building e la Divisione Architecture. La Divisione Coils è un centro servizi e lavora la materia prima, i coils, trasformandoli in nastri o fogli e rendendoli disponibili per clienti e artigiani che poi effettuano delle successive lavorazioni. La Divisione Building si occupa della produzione di lamiere grecate destinate ad utilizzi in copertura e solaio e la Divisione Architecture, infine, offre soluzioni per architettura in campo di coperture piane
e rivestimenti di facciata. Cerchiamo di riempire tutti i gap del mercato e raggiungere le nicchie. Con questa divisione ci siamo spinti verso un nuovo target, raggiungendo appunto architetti e progettisti, sviluppando soluzioni curate e ricercate, offrendo anche servizi di formazione e consulenza esclusivi.
D. Da materiale per coprire edifici a sofisticato elemento di design: è stato accettato l’utilizzo della lattoneria per la grande architettura?
R. Assolutamente sì. In questo periodo il metallo ha acquisito molto valore, specialmente nel mondo del design, dove l’industrial è uno stile molto ricercato. Sono tanti quelli che chiedono una soluzione personalizzata per migliorare la propria immagine. I nostri prodotti sono in linea con le richieste e, proprio da queste esigenze, abbiamo deciso di proporre un servizio di consulenza per la personalizzazione di profili per rivestimenti.
«La sostenibilità è un tema a cui teniamo particolarmente e che mettiamo al centro delle nostre attività e dei nostri progetti futuri», spiega Stefano Biava, Responsabile Tecnico Ricerca Sviluppo per la Divisione Architecture di Sandrini Metalli. «Abbiamo già realizzato il primo Bilancio di Sostenibilità con l’obiettivo di poter monitorare e dar conto delle attività svolte in questo ambito. Il tutto all’interno di un percorso verso una gestione sempre più sostenibile sia a livello di acquisti, che di produzione e consumo. L’obiettivo è quello di poter, nei prossimi anni, migliorare il livello di sostenibilità mediante azioni mirate che partendo dalla direzione coinvolgano tutte le aree e le persone dell’azienda offrendo crescita. Utilizziamo il Bilancio di Sostenibilità come strumento di monitoraggio dei miglioramenti conseguiti».
Rispetto e correttezza sono i valori che rappresentano il perno della responsabilità sociale, economica e ambientale di Sandrini Metalli. Specialmente per quanto riguarda l’ambiente. Per questo il colosso della lattoneria ha deciso di redigere il primo Bilancio di Sostenibilità dove descrive quanto fatto in tema di salvaguardia dell’ambiente. Da questo è scaturita un’Agenda con impegni da rispettare, una tabella di marcia che tocca tutti gli aspetti lavorativi. Per l’ambiente si punta a stilare un listino green, al fine di favorire la diffusione di prodotti la cui produzione avviene con basse emissioni, incrementare l’acquisto di materia prima con un’elevata percentuale di riciclo, perseguire l’impegno di acquisto di imballaggi a bassa emissione e riciclabili, l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto a basse emissioni, di carta riciclata e cancelleria che sia prodotta con processi di riciclo e ad alta sostenibilità, la riduzione
D. Quali sono le caratteristiche di S andfuture?
R. Una soluzione alternativa all’aggraffatura, facile da installare, rigida, pedonabile, priva di fissaggi esterni e ideale per coperture estese a bassa pendenza o piane. S and future è veramente il prodotto del futuro della lattoneria. È un sistema innovativo di copertura continua a giunto drenante, molto avanzato. Un’evoluzione dell’aggraffato con diversi pregi: fra questi c’è l’assenza di fori lungo la copertura, che permette la riduzione di potenziali rischi di infiltrazione rispetto alle coperture tradizionali come i coppi, molto discontinui e soggetti a più rischi. L’evoluzione di Sandfuture rispetto all’aggraffato vede inoltre l’aggancio a pressione: il canaletto drenante può smaltire l’acqua in eccesso, utilissimo in caso di precipitazioni estreme. S and future si può installare correttamente a pendenza quasi zero. Un vantaggio tecnico importante è anche la velocità di posa e una lega più solida, che lo rende resistente e pedonabile. Oltre a essere facile da montare, in aggiunta è ricercato e originale esteticamente,
di utilizzo delle fonti energetiche non rinnovabili e l’incremento dell’installazione degli impianti fotovoltaici. Inoltre l’azienda si impegna a contribuire alla sostenibilità sia mediante volontariato che con iniziative volte a preservare l’ambiente, realizzare accordi di collaborazione con società terze che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti per trovare soluzioni volte all’incremento del loro riciclo. Obiettivi che, secondo il Bilancio di Sostenibilità, hanno ottenuto ottimi risultati: nel 2022, per esempio, il 22% del fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto da tre impianti fotovoltaici, il 100% dei rifiuti non pericolosi sono stati destinati al recupero, il 23% della materia prima è arrivata dal riciclo, prodotti e packaging riciclabili, ed è stato consumato il 44,82% di carta in meno rispetto al 2021.
disponibile in oltre 30 finiture, colorazioni e metalli. Le sue applicazioni sono simili a quelle dell’aggraffato: Sand future può essere utilizzato anche a bassissima pendenza, fino a 1,5%, in diversi settori: industriale, sportivo, pubblico, residenziale. D. Che tipo di servizio fornite a supporto dell’installatore?
R. La nostra clientela è seguita dall’inizio del progetto fino alla fine: mettiamo a disposizione un’assistenza tecnica e commerciale, con un’analisi di fattibilità in merito ai progetti, che vengono confezionati su misura. L’assistenza è prevista anche per il post vendita: il nostro Ufficio Tecnico è a disposizione per definire accessori, materiali e tutto quello che può servire per la buona riuscita del progetto. D. Come si rapporta S andfuture con il sempre più frequente uso di pannelli fotovoltaici?
R. Sandfuture è un sistema di copertura e non una semplice lastra: internamente abbiamo sviluppato F uture sun, un adeguato sistema per supportare i pannelli fotovoltaici in copertura. Abbiamo eseguito tutti i test antincendio
Innovazione di prodotto e sostenibilità sono due concetti che viaggiano insieme e sono la sintesi della collaborazione tra il Gruppo Sandrini e Pureti Group. S and active è il risultato di questa collaborazione ed è il nuovo trattamento Sandrini Metalli contro sporco, inquinamento e batteri. Innovativo e sostenibile, può essere applicato su tutta la gamma prodotti Sandrini Metalli ed è studiato per rivestimenti di facciata e coperture. Il processo sfrutta la fotocatalisi, una reazione chimica ossidante attivata dall’energia solare per decomporre inquinanti atmosferici come Nox, SOx e Cov, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a preservare l’aspetto estetico dei materiali. S and active non si limita a rendere i prodotti ecologicamente neutri, ma li trasforma in attivi alleati dell’ambiente. È un trattamento liquido, che viene micronebulizzato (mediante apparecchiatura specifica) creando una Nano Rete che agisce come catalizzatore. Come altri punti di forza, oltre a permettere di controllare l’inquinamento e purificare l’aria, distrugge gli odori e consente di conservare e mantenere puliti i prodotti trattati, garantendo anche un risparmio di tempo e costi nel lungo periodo. Il trattamento viene prodotto negli Usa da Pureti Group ed è distribuito in Europa da Nanoair solutions, con sede a Barcellona, e in Italia dalla Cav.Vittorio Scipioni, con cui il Gruppo Sandrini ha sottoscritto un contratto di fornitura
esclusiva. Questo progetto che rappresenta il sempre maggior impegno di Sandrini Metalli nel garantire prodotti innovativi e a basso impatto ambientale.
previsti dalle normative per poter integrare senza alcun rischio il fotovoltaico sulla nostra copertura. Sottolineiamo che tutti i nostri prodotti sono stati sottoposti a diversie prove e sono risultati idonei e performanti, in linea con le regolamentazioni previste.
D. Il servizio S andcustom Sandrini Metalli: di che si tratta?
R. I servizi offerti dall’azienda sono molteplici e in continua evoluzione. Ora da Sandrini Metalli è possibile ideare e realizzare la propria sagoma. Grazie alla nostra esperienza nel settore delle coperture e dei rivestimenti di facciata, i clienti possono disegnare il proprio profilo, scegliere finiture e colori e noi realizziamo il prodotto richiesto come un abito su misura. Abbiamo 11 sagome di ispirazione, ma abbiamo anche presentato dei nostri design nati appunto dal servizio Sand custom: Roots e Diamonds.
D. L’innovazione è un aspetto che viene percepito dal mercato?
R. Sì, dobbiamo essere sempre un passo avanti e cercare di rendere ogni difficoltà risolvibile, prestando attenzione a fare economia e alla resa estetica. Per i nostri prodotti abbiamo da sempre investito molto in ricerca e sviluppo, mettendo a disposizione dei clienti sistemi all’avanguardia e altamente funzionali. In-
vestire e innovare, è il nostro valore aggiunto.
D. L’azienda è a gestione familiare, ed è guidata dalla terza generazione: come è organizzata?
R. L’azienda oggi è guidata dalla terza generazione, dai figli di Lorenza e Pier Franco Damioli, Alberto, Nazzareno e Federica. Alberto, entrato in azienda nel 2006, ha dato un contributo determinante alla crescita e all’innovazione dell’azienda, ma purtroppo è prematuramente scomparso nel 2021. La famiglia Sandrini continua a guidare l’azienda con determinazione, abbracciando il cambiamento e ponendo sempre maggiore attenzione alla sostenibilità, nonostante la sua perdita. Sandrini Metalli quindi, continua a distinguersi giorno dopo giorno con impegno, forte senso di responsabilità, passione e resilienza. Valori che vengono tramandati di generazione in generazione, ricercando continuamente l’innovazione e il miglioramento.
D. La formazione è importantissima: come organizzate i vostri corsi?
R. Non solo prestiamo assistenza in tutte le fasi che si alternano in cantiere, ma aiutiamo anche il posatore nella pratica. Inoltre, nel 2022 abbiamo organizzato sei corsi sia al Nord sia in Centro Italia, con giornate rivolte agli
applicatori di lattoneria edile, dedicate alla formazione teorica e pratica per il Sandfuture. Il riscontro è stato positivo e non intendiamo fermarci qui: abbiamo in serbo tante sorprese.
D. Progettisti e imprese: sono sufficientemente aggiornati su materiali e tecniche della lattoneria?
R. Gli interlocutori che abbiamo sono diversi fra loro, così come le loro competenze. Quelli più aggiornati però sono installatori e posatori.
D. I lattonieri, quindi, si stanno evolvendo?
R. Sì, alcuni hanno integrato internamente anche la progettazione. Crediamo che sia importante creare più sinergia e dialogo tra progettisti, fornitori e installatori per comprendere meglio le esigenze, le eventuali criticità e portare soluzioni che aumentano il valore aggiunto e diano beneficio a tutti gli interlocutori coinvolti.
D. I lattonieri sono merce rara, come vi rapportate con la difficoltà di manodopera?
R. Il nostro knowhow e il nostro livello di assistenza ci permette di dare risposte e in-
dicazioni a installatori inesperti e superare questa problematica.
D. È già possibile fare un bilancio del 2024?
R. Sandrini è un’azienda che investe tanto nell’innovazione ed è uno dei nostri punti di forza più importanti. Ci piace essere sempre in movimento, quindi cerchiamo continuamente di sviluppare nuovi progetti e prodotti, caratteristica che ci viene riconosciuta dal mercato. Per il 2024 ci aspettiamo un fatturato in linea con quello del 2023.
D. E quali sono le vostre previsioni per il 2025?
R. Nonostante la competizione serrata sul mercato, l’azienda dispone di risorse finanziarie e conoscenze in grado di garantire una continua crescita e lo sviluppo dei nostri prodotti e delle tecnologie. Un processo inarrestabile, poiché vogliamo continuare ad essere una realtà affermata sia sul territorio nazionale che internazionale, per garantire ai nostri clienti soluzioni efficaci, performanti e sostenibili.
Alice Fugazza
Dettaglio progetto con copertura effettuata con Sandfuture 575
Silver Ral 9006 e facciata con Sandcustom03
Marrone Grigiastro Ral 8019
Il Modulo fotovoltaico Prefalz prevede un’installazione diretta sulle aggraffature, senza binari aggiuntivi, né fori
Prefa presenta una nuova soluzione di modulo fotovoltaico sviluppata appositamente per il sistema di copertura in nastro aggraffato Prefalz. I robusti e durevoli moduli fotovoltaici in vetro-vetro si integrano perfettamente nell’estetica tipica della doppia aggraffatura e consentono un aspetto elegante e omogeneo sia ai tetti Prefalz nuovi sia a quelli esistenti. «La domanda di sistemi fotovoltaici nel nostro Paese è ininterrotta, il desiderio di essere energeticamente autonomi e risparmiare denaro è più forte che mai», afferma Leopold Pasquali, amministratore delegato di Prefa, azienda specializzata in sistemi in alluminio per tetti e facciate. «Come per le Tegole fotovoltaiche Prefa, non puntiamo solo sulla robustezza e durata, ma anche su un design elegante. Con i nostri prodotti della gamma Solar, dimostriamo continuamente che gli impianti fotovoltaici possono essere esteticamente gradevoli anche sugli edifici di architettura moderna», sottolinea Pasquali.
EFFICIENTE, POTENTE E ROBUSTO
Il Modulo fotovoltaico Prefalz è una combinazione innovativa che si installa direttamente sulle coste della doppia aggraffatura, senza ulteriori binari e senza forare la copertura. Il sistema, particolarmente resistente, è in grado di affrontare le intemperie. «I moduli fotovoltaici in vetro-vetro appositamente progettati sono estremamente resistenti ai carichi meccanici elevati, che si tratti di grandine,
tempeste o carichi di neve», spiega Bernhard Allmer, responsabile del prodotto fotovoltaico presso Prefa. Il sistema è inoltre estremamente efficiente: le celle TopCon stabiliscono un nuovo standard rispetto a quelle tradizionali grazie al loro elevato rendimento. «Trasformano più energia solare in energia elettrica anche in condizioni di luce diffusa: questo porta complessivamente a una maggiore resa. L’energia generata può essere utilizzata direttamente, immagazzinata o immessa in rete», spiega il responsabile del prodotto. I Moduli fotovoltaici Prefalz garantiscono anche una dissipazione uniforme del calore, soprattutto in ambienti con forti variazioni di temperatura. Ciò comporta solo minime perdite di prestazione e assicura una produzione di energia costante anche sul lungo periodo.
SOLUZIONE ELEGANTE
«I moduli fotovoltaici possono essere installati sia su nuovi tetti Prefalz, sia essere adattati a tetti già esistenti», continua Allmer. «I moduli sono disponibili in colorazione nera in due dimensioni: sono compatibili sia con le lastre di sviluppo 500 millimetri sia con quelle di sviluppo 650 millimetri». Grazie alle innovative staffe, anodizzate nere, i Moduli fotovoltaici Prefalz sono fissati direttamente sulle aggraffature del tetto e mantengono visivamente il disegno della copertura, con una ridotta distanza dal manto rispetto ai sistemi tradizionali. Le linee chiare dell’aggraffatura Prefalz rimangono invariate, con una ridotta distanza dal manto
rispetto ai sistemi tradizionali, preservando l’aspetto caratteristico. Grazie alle staffe innovative appositamente progettate da Prefa, il nuovo sistema richiede un numero inferiore di componenti rispetto alle tradizionali soluzioni fotovoltaiche. Inoltre, l’assenza di binari, tipica delle sottostrutture convenzionali, consente un’installazione più rapida, riducendo i tempi di posa in opera del 20%.
Il Modulo fotovoltaico Prefalz è compatibile al 100% con il sistema di copertura Prefalz, con una garanzia di prodotto di dieci anni sul modulo e di 25 anni sui componenti della sottostruttura. Viene inoltre garantito l’ 85% della prestazione dei moduli anche dopo 25 anni. Il sistema è composto da Moduli fotovoltaici Prefalz, staffe di fissaggio intermedi e terminali, fermi anticaduta contro lo scivolamento dei moduli e un pacchetto di cavi con tutte le connessioni necessarie (connettori Mc4 con cavo solare e guaina di protezione del cavo).
I partner artigiani Prefa possono usufruire di diversi servizi, tra cui il supporto nella progettazione dell’impianto fotovoltaico e l’ormai consolidato supporto in cantiere durante le fasi di posa. Il Modulo fotovoltaico Prefalz è progettato e realizzato in Austria secondo i più elevati standard di qualità ed è prodotto in uno stabilimento che utilizza energia elettrica da fonti rinnovabili.
Alice Fugazza
Il modulo fotovoltaico vetro-vetro sviluppato per il sistema di copertura in nastro aggraffato Prefalz
Unimetal
Perfect Evolution 478 è la copertura continua a giunto drenante prodotta direttamente in cantiere, senza fissaggi esterni, studiata per impianti commerciali e sportivi, ma non solo. Pedonabile e resistente
Le coperture aggraffate e ad aggraffatura doppia sono proposte da Unimetal per durare nel tempo. L’azienda ha sempre dedicato grande attenzione alla ricerca e allo sviluppo di coperture qualitativamente prestazionali, con l’utilizzo di materiali di alta qualità e tecniche di installazione sicure e ottimali. Indicata come soluzione di qualità anche per l’edilizia residenziale di prestigio, con l’impiego di metalli come il rame e
lo zinco titanio, la tecnica di installazione aggraffata, con la speciale giunzione longitudinale dei nastri, garantisce una elevata tenuta all’acqua. Oltre al valore estetico la manualità dell’operatore resta un elemento determinante per assicurare il massimo risultato.
GARANZIA
Dall’esperienza acquisita con la tecnica della doppia aggraffatura, Unimetal ha creato
Perfect Evolution 478, sistema di copertura continua con incastro a pressione e giunto drenante. Il sistema offre assoluta di resistenza agli agenti atmosferici, anche in condizioni estreme come la totale assenza di pendenza. Inoltre l’innovativo sistema di sovrapposizione a incastro garantisce una chiusura ermetica e duratura nel tempo. Lo specifico e unico giunto drenante sempre attivo permette la tenuta idrica del manto, anche in caso di allagamento totale.
Perfect Evolution 478 utilizza le tecniche di base della doppia aggraffatura con una tecnologia di installazione molto più evoluta, e può essere prodotta anche in cantiere attraverso una specifica unità mobile attrezzata itinerante denominata Perfect Logistic, creata appositamente per offrire un servizio ancora più efficiente e una totale autonomia. Una soluzione ideale per i più moderni e prestigiosi progetti di architettura, per gli edifici a grandi luci e le coperture a bassa pendenza. Il sistema si distingue anche per l’aspetto estetico di forte impatto, il design creativo e l’inserimento di specifiche micro nervature di irrigidimento, create per migliorare il livello di finitura negli edifici di prestigio, rivestimenti di facciata, impianti sportivi e aeroporti. Attraverso una rete di installatori specializzati di fiducia, presente su tutto il territorio italiano (Perfect Man) è in grado di offrire un servizio di montaggio di qualità, efficiente e altamente professionale.
CERTIFICAZIONI
Perfect Evolution 478 dispone delle certificazioni Uni E n 14963-14782 carico distribuito (neve), contrario (vento), concentrato (calpestio) e resistenza all’acqua, oltre alla A stm 2140 che garantisce la tenuta idrica a pendenza zero in allagamento totale con getto continuo. Infine, nel test di resistenza in galleria del vento il prodotto è stato sottoposto alla velocità massima possibile di 175 km/h senza subire alcuna deformazione.
La pedonalità assoluta al calpestio e la facilità di installazione sono altri elementi caratterizzanti che differenziano Perfect Evolution 478 dalle altre coperture. Inoltre consente di installare impianti fotovoltaici e solare termico in totale sicurezza, con l’utilizzo di una gamma specifica di accessori studiati appositamente per resistere, sostenere e garantire anche lo scorrimento per dilatazione, come avviene ad esempio nel caso dei fermaneve.
Alice Fugazza
Unimetal ha creato una scuola interna specifica per i lattonieri volta a migliorare le tecniche di installazione della copertura aggraffata oltre alla qualità e la conoscenza dei materiali, attraverso specifici corsi di formazione. Questi corsi con ricorrenza annuale, aperti a tutti gli installatori interessati, prevedono lezioni, suddivise sia in parti pratiche sia teoriche, per il raggiungimento e il miglioramento delle tecniche base e la conoscenza specifica del prodotto. Unimetal dispone inoltre di un servizio tecnico a supporto dei clienti che intendono sviluppare la pratica della doppia aggraffatura, con un servizio di noleggio delle attrezzature di base e delle profilatrici, direttamente fornite in cantiere. Un servizio tecnico strutturato e competente a disposizione dei clienti, per assolvere alle esigenze progettuali e proporre soluzioni costruttive.
Gli impieghi di Perfect Evolution 478, copertura continua a giunto drenante
Alubel Linea è un innovativo sistema di copertura che ridefinisce il concetto di design e funzionalità. Caratterizzato da linee semplici e geometriche, offre un’estetica pulita e moderna, capace di conferire unicità e durata al tetto. Alubel Linea combina un’eleganza visiva accattivante con la solidità strutturale e garantisce una protezione duratura dagli agenti atmosferici. Uno degli aspetti più apprezzati è la facilità di installazione grazie al sistema a tre fasi: si parte posizionando la prima lastra, si fissano poi le staffe con due sole viti, assicurando un fissaggio solido alla struttura. La seconda lastra
si inserisce con un semplice click, segno della corretta installazione. In questo modo, con pochi e semplici passaggi, si ottiene un tetto moderno e raffinato. La leggerezza di Alubel Linea non compromette la sua robustezza. Studiato non solo per coperture, ma anche per rivestimenti, grazie alla sua versatilità, si adatta perfettamente a qualsiasi contesto architettonico, aggiungendo un tocco di eleganza alle strutture. La sua resistenza agli agenti esterni rende questa soluzione duratura per qualsiasi tipo di edificio, dalle residenze private agli edifici commerciali.
Lattoneria S.r.l., azienda artigiana operante nel settore della lattoneria edile e lavorazione e piegatura di lamiere, nasce all’inizio del 2013 ed è composta da personale altamente qualificato e con una esperienza maturata nel settore.
L’impresa collabora con aziende che si occupano prevalentemente di realizzazione di coperture civili ed industriali, carpenterie metalliche ed imprese edili in genere.
Lattoneria S.r.l. è in grado di gestire le commesse in tempi ristretti e di fornire informazioni tecniche e amministrative durante tutto il rapporto di lavoro, grazie alla grande competenza degli addetti alle vendite e alla produzione.
In virtù dell’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati e della sua efficiente organizzazione aziendale, Lattoneria S.r.l. riesce a far fronte con tempistiche rapide a qualsiasi esigenza del proprio Cliente, con notevole precisione realizzativa e ottima qualità estetica.
L’azienda realizza lamiere di varia natura, formati e spessori, con materiali impiegati di altissima qualità e varia natura (acciaio inox, rame, lamiera zincata, lamiera preverniciata, alluminio preverniciato, alluminio naturale e zinco-titanio), al fine di offrire prodotti dagli elevati standard qualitativi e duraturi nel tempo.
Si producono inoltre accessori speciali per completamento della copertura: pluviali, staffe, sfiati, borchie, tronchetti troppopieni, giunti dilatazione, al fine di completare a perfetta regola d’arte il sistema tetto.
L’azienda veronese, specializzata nell’importazione e nella distribuzione di macchine a bandiera, si prepara a festeggiare il compleanno puntando sul servizio e un assortimento che prevede anche revamping di qualità
Soluzioni uniche ed evolute per lattoneria e industria. E, per la lavorazione della lamiera, macchinari all’avanguardia e tecnologicamente avanzati che permettono di svolgere il lavoro con rapidità, precisione e competenza. Ma anche disponibilità a 360 gradi, un’attenzione par-
ticolare alla formazione e tanta voglia di risolvere anche il problema più complesso. Per Evomach, azienda con sede operativa a Colognala ai Colli (Verona) la parola d’ordine, è «serietà». «L’azienda compirà dieci anni nel 2025: un grande traguardo che non vediamo l’ora di festeggia-
Da sinistra Renato
Gastaldo, co-fondatore di Evomach, e Davide Stefanello, amministratore delegato di Veneta Lattonerie
re. Evomach è stata fondata da me e dal mio socio Piero Merlino, quando abbiamo deciso di specializzarci nell’importazione e nella distribuzione di macchine a bandiera», racconta Renato Gastaldo, co-fondatore dell’azienda. «Da allora tanta strada è stata fatta, sempre in crescendo, e oggi è una solida realtà. Ci occupiamo principalmente di tecnologie di piegatura a tangenziale, parallelamente al pacchetto vendita per tutte le attrezzature e strutture del mondo della lattoneria e dell’industria, muovendoci in tutta Italia. Lo zoccolo duro dei nostri affari è al Nord, ma siamo in espansione al Sud, collaborando con fornitori come Jorns, Jouanel, Schroder, Krasser, Ntm, marchi di grande rispetto».
VENDITA E ASSISTENZA
«Siamo sia tecnici che commerciali. Vendi-
ta e assistenza vanno di pari passo. Il nostro motto è cercare di trovare sempre soluzioni ad hoc per il cliente. Durante il primo approccio, la prima cosa che facciamo è chiedere ai clienti perché hanno bisogno proprio di quel tipo di macchinario. Poi procediamo a trovare una soluzione che si adatti alle loro esigenze», racconta l’imprenditore. Attualmente il business sta abbracciando un iper-sviluppo digitale ed Evomach è sintonizzato su questo trend. «C’è una forte carenza di personale nel mondo della lattoneria, ma anche nell’industria. Per questo ci impegniamo a far evolvere tecnologicamente i nostri macchinari, che diventano sempre più intelligenti. Stiamo iniziando anche a vendere pacchetti 3D, con macchine che si occupano dello sviluppo dopo il disegno del progetto, gestendo l’intero processo e addirittura potenziandolo. Un risparmio di tempo
IN GRANDE
PER VENETA LATTONERIE
Davide Stefanello, proprietario di Veneta Lattonerie, è soddisfatto della crescita della sua azienda, specialmente dopo aver acquistato un intero parco macchine per poter curare i progetti in-house, senza dipendere da nessuno. «L’azienda è nata nel 2003. Abbiamo due sedi vicino a Venezia: una a Eraclea e, la nuova, a Torre di Mosto, aperta due anni fa con l’idea di avere un grande magazzino, che si è poi sviluppato con la produzione. Lavoriamo in tutta Italia e all’estero, siamo stati anche in Africa e in Kazakistan solo pochi anni fa. Siamo partiti con sei dipendenti e un fatturato da 2 milioni e mezzo di euro, ora invece siamo oltre 50 addetti, con 10 milioni al netto guadagnati e una flotta di macchine, camion, gru e piattaforme. Ci siamo evoluti in lattonieri a 360 gradi. Ci occupiamo di coperture civili e industriali, di involucri, di fotovoltaico e realizziamo e tagliamo coils e lamiere. Abbiamo raggiunto grandi risultati grazie a una squadra affiatata come la nostra». Secondo Stefanello il supporto di Evomach è stato fondamentale: «Sono stati attenti e hanno creduto subito in noi quando abbiamo spiegato che volevamo realizzare un intero parco macchine. Ora possediamo una calandra, una pressopiegatrice, una punzonatrice, una linea di taglio e una macchina a bandiera, che permette di tagliare, piegare e disegnare lamiere in quantità e di qualità, con grande precisione. L’evoluzione tecnologica, nonostante si tratti di apparecchiature usate e rigenerate, è uno dei tanti plus che abbiamo ottenuto grazie all’azienda, insieme a una formazione efficace e una risposta pronta qualora si presenti un problema o un dubbio. Continueremo ad ampliarci e a essere sempre più evoluti tecnologicamente, non possiamo farne a meno».
Xxxxxxx
notevole per dedicarsi alla qualità», aggiunge Gastaldo, sottolineando la necessità della formazione, che Evomach organizza puntualmente per i propri clienti. «Dopo la consulenza iniziale organizziamo la scolarizzazione dei clienti: dedichiamo una parte alla teoria, accompagnata da slide, libri e anche incontri formativi di persona. Successivamente, durante l’installazione dell’apparecchiatura e l’avviamento alla produzione, il nostro personale spiega nella pratica ogni passaggio. Si stipula allora un contratto di manutenzione, dove i tecnici si presentano due volte all’anno per verificare il buon funzionamento dell’equipaggiamento, e con il pacchetto Service Prime garantiamo la continua assistenza. Dalla segnalazione del problema alla risoluzione non devono passare più di 24 ore».
RAPIDITÀ
Uno scambio di conoscenza, assistenza, macchinari nuovi e rigenerati, che ha attirato Veneta Lattonerie, importante realtà in forte sviluppo che ha acquistato da Evomach un intero parco di mezzi. «L’azienda ha una visione futuristica del proprio business: hanno capito che si devono espandere e che non possono più aspettare i tempi, a volte troppo lunghi, dei fornitori. Così hanno deciso di fare tutto in-house. Per una serie di fortunati eventi siamo riusciti a trovare dei macchinari usati che abbiamo revisionato, rigenerato, certificato
Il parco macchine di Veneta Lattonerie, interamente acquistato da Evomach
e venduto a Veneta Lattonerie, partendo dalla linea di taglio, per poi passare alla piegatrice, alla calandra calandra, alla punzonatrice e infine alla piegatrice doppia bandiera», racconta Gastaldo. «Una flotta mezzi completa che ha reso l’officina qualificata per rispondere alla domandadel mercato. Un beneficio sul budget, certo, ma con questi interventi di revamping si tratta di attrezzatura del 2024 a tutti gli effetti». L’usato? «Molto richiesto, a pari del nuovo. La differenza è che questo viene gestito dalla casa madre, mentre i macchinari che hanno una seconda vita da noi». Evomach punta a crescere sempre di più: «Il 2024 è stato un ottimo anno, abbiamo pianificato tutto per il 2025: vogliamo crescere ancora, implementando il personale e sviluppando maggiormente la nostra tecnologia».
Alice Fugazza
Un progetto che guarda lontano, al futuro, quello degli esoscheletri di Evomach, dove la tecnologia incontra l’innovazione per trasformare il modo in cui si affrontano le sfide legate alla mobilità. Gli esocheletri rappresentano una nuova frontiera nell’integrazione tra l’uomo e la macchina, offrendo soluzioni avanzate per migliorare la qualità della vita e aumentare le capacità umane, anche sul posto di lavoro. Che sia in una lattoneria o nell’industria. L’azienda, tramite la convenzione con Ekso Byonics, mette a disposizione gli esocheletri, dispositivi robotici indossabili, progettati per amplificare le capacità fisiche umane. Utilizzando sensori avanzati, attuatori e sistemi di controllo, questi dispositivi sono in grado di fornire supporto, assistenza o potenziamento alle azioni umane, consentendo agli individui di superare limiti fisici e svolgere compiti altrimenti al di là delle loro capacità fisiche. I dispositivi Ekso Byonics hanno un ruolo cruciale nella riabilitazione e nell’assistenza medica: aiutano le persone a recuperare la mobilità dopo lesioni o interventi chirurgici. Attraverso l’allenamento assistito e la correzione della postura, facilitano il processo di recupero e consentono ai pazienti di riacquistare l’indipendenza. Nell’ambito militare, gli esocheletri forniscono ai soldati un vantaggio tattico significativo. Aumentando la forza, l’endurance e la capacità di carico dei soldati, gli esocheletri migliorano le prestazioni sul campo di battaglia, aumentando la sopravvivenza e la sicurezza delle truppe. Ma anche nell’ambito lavorativo, questi avanzati apparecchi possono fornire un sussidio non indifferente a chi fatica in cantiere: Ekso Byonics, esoscheletro unico e brevettato, ridefinisce il concetto stesso di mobilità assistita, combinando l’esperienza e l’innovazione con la richiesta del mondo del lavoro. Con Evomach è possibile fare questo passo attraverso il futuro.
Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.
COMPRA LA TUA COPIA € 9,00
Attraverso l’esclusivo contributo di importanti esperti, la Guida affronta i problemi del condominio partendo dalle soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. L’abbonamento a CONDOMINIO Sostenibile e Certificato comprende anche l’edizione digitale per sfogliare in anteprima tutto quanto c’è di più nuovo nel mercato e avere sempre a portata di clic la rivista.
1 anno
4 numeri
€ 31,00
anziché € 39,00
Dai drenanti sottomanto alle facciate ventilate, fino ai sistemi
anticaduta: il Gruppo offre una gamma completa di soluzioni per realizzare facciate e coperture efficienti, durevoli e sicure
Lo strato separatore per coperture metalliche
Il Gruppo Ergepearl, composto dalle aziende Riwega, RoofRox e 3therm, si propone di creare involucri abitativi efficienti, salubri, sicuri, durevoli e sostenibili. Tra i settori in cui opera il gruppo, un’attenzione particolare è riservata al settore delle opere in lattoneria che vengono utilizzate per progettare e costruire soluzioni pratiche, protettive e decorative per le facciate ventilate e per le coperture, sia sui tetti di abitazioni, sia su edifici industriali.
Spesso le opere di lattoneria sono chiuse al passaggio del vapore e allo smaltimento dell’umidità e rappresentano una fonte di rumore a causa dell’impatto degli agenti atmosferici. Per questo motivo, i sistemi di drenaggio e microventilazione sono essenziali. Gli strati di separazione strutturati per coperture in metallo della linea eternitycomfort di Riwega (Gruppo Ergepearl) consentono di ridurre la formazione di condensa, e drenano quella rimanente, oltre a ridurre l’effetto sonoro prodotto dalla pioggia o dalla grandine. Tra i prodotti della linea spicca U sb Drenlam Bluetech che, grazie alle sue proprietà tecniche e meccaniche, può essere installato sotto le coperture in metallo e, grazie alla sua elevata resistenza a compressione, evita la deformazione del rivestimento metallico.
LINEA SAFETYMANIA
Le coperture metalliche inoltre sono soggette a interventi di riparazione e manutenzione, necessari per preservarne l’integrità strutturale e funzionale. Per un lavoro in totale sicurezza, la linea safetymania di Riwega propone dispositivi di ancoraggio permanenti a basso impatto visivo, una soluzione contro le cadute dall’alto per proporre un luogo di lavoro sicuro e protetto. Per le coperture in lamiera a doppia aggraffatura viene proposto, per esempio, il sistema L ux-top Falz Plus II, che non fora la lamiera e crea un ancoraggio resistente e sicuro, con possibilità di rimozione facilitata.
LINEA FACADE&MORE
Passando, invece, ai rivestimenti di superficie verticale, la nuova linea facade&more di RoofRox, altra azienda del Gruppo Ergepearl, propone un sistema completo di facciata ventilata per qualsiasi tipo di parete. Il sistema si compone della sottostruttura metallica con la combinazione di staffe e profili di varie forme e dimensioni, adattabile a facciate ventilate semplici o coibentate, e dal sistema di finitura, rappresentato da una gamma di pannelli di rivestimento che possono essere in materiale composito, in Hpl o in legno. Dal punto di vista estetico, tutte le tipologie di pannello offrono una ricca gamma di colori e finiture per soddisfare qualsiasi esigenza visiva e architettonica.
Veronica Monaco
Da ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili devono dotarsi di una patente a crediti (o a punti) per la sicurezza. In particolare da novembre 2024 per operare in cantiere sarà indispensabile aver effettuato la richiesta di rilascio della patente tramite il portale Inl. Sono tenuti al possesso della patente a punti le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili (articolo 89 del Testo Unico della Sicurezza).
Non sono obbligati al possesso della patente a punti:
• coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale
• le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA pari o superiore alla III.
I requisiti per la Patente a Crediti Cantieri riguardano:
• iscrizione presso la Camera di
Commercio
• adempimento degli obblighi formativi da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei lavoratori dell’impresa
• possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc) in corso di validità
• possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr)
• possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (Durf)
• avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente
Crediti base. La patente consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili con una dotazione minima di 15 crediti, massimo 100, così ripartiti:
• crediti base: 30 crediti attribuiti al momento di rilascio della patente
• crediti per storicità dell’azienda: fino a 30 crediti complessivi
• crediti ulteriori: fino a 40 crediti attribuibili per investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro.
Revoca della patente. La patente è revocata in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci sulla sussistenza di uno o più requisiti. Il venir meno di uno o più requisiti in un momento successivo, per esempio l’assenza del Durc, non compromette l’utilizzabilità della patente, ferme restando le altre conseguenze di carattere sanzionatorio o di altro tipo previste dalla normativa.
Chi deve svolgere i controlli. Il decreto Pnrr 4 dispone che il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento a un’unica impresa o a un lavoratore autonomo, debba verificare il possesso della patente a crediti (o dell’Attestazione Soa), anche in caso di subappalto.