Lattoneria Giugno 2021

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Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l. Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Valentina Anghinoni, Paolo Caliari, Federico Della Puppa, Selene Maestri (fotografa), Veronica Monaco, Giuseppe Rossi, Franco Saro Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 20,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicità trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/categoriaprodotto/abbonamenti/ oppure, fare richiesta ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione

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editoriale

UNA SPINTA CON I BONUS

C

ari soci di Pile, mentre sembrano diradarsi le nubi della pandemia, che ha tenuto in scacco non solo il business, ma anche le abitudini di tutti gli italiani, è bene guardare avanti con fiducia e, ogni tanto non guasta, anche un po’ di entusiasmo. Intendiamoci: non sono tutte rose e fiori. L’impennata dei prezzi delle materie prime è un duro colpo per tutto il settore e non solo. Ma se questa fiammata, come prevedono in molti, dovesse sgonfiarsi nel giro di qualche mese, allora si aprirebbero scenari davvero positivi. La grande prateria su cui l’industria dell’edilizia, e della lattoneria in particolare, può lanciarsi al galoppo, è quella della riqualificazione del patrimonio immobiliare. Il variegato ventaglio di bonus fiscali che vanno dal 50% al 110% incentivano gli italiani a riqualificare le abitazioni, a partire dal tetto e non solo. In più, lo sconto in fattura ha eliminato le remore di chi non ha, o non vuole avere, la disponibilità finanziaria di intraprendere i lavori. Le aziende si sono buttate a capofitto in questa opera di rinnovamento e non possono lasciarsi scappare l’occasione. Tutto bene, dunque? No, la burocrazia e le labirintiche disposizioni da assolvere per poter accedere ai bonus non sono certo l’ideale. Ma superare questi ostacoli si può e si deve. D’altra parte i lattonieri sono abituati a superare tante difficoltà...

Fabio Montagnoli

- Giugno 2021


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sommario

giugno 2021

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3 Editoriale Una spinta con i bonus STORIA DI COPERTINA 12 Prefa Facciata speciale a tutto design ATTUALITÀ 18 Fiera del Condominio Che cosa cambia nell’edilizia 20 Vinci con Vestis Mazzonetto online premia l’ingegno 30 Il mercato Metalli roventi, ma l’edilizia va IL CANTIERE DEL MESE 38 Marghera Con Zintek rinasce l’ex polo chimico

I premiati del concorso Vinci con Vestis

SPECIALE FACCIATE 46 Il trend Essere ottimisti non è di facciata 52 Alpewa Con Optinet nuova vita della lamiera stirata 54 Alubel Pannelli in alluminio per facciate personalizzate 56 Rivit Gli strumenti giusti per l’aggraffatura 58 Sandrini Metalli Il lato verticale del metallo 64 Sicurpal La tranquillità corre sul binario 66 Marchesi Metalli Se il pannello è brevettato 68 Alpemac Il punzone è di qualità IL LATTONIERE DEL MESE 70 ACS 2.0 Dalle case alle chiese 72 Lattoneria Cortinovis Come fare meglio con la scuola svizzera IMPRESE 76 Officine Rasera Efficienza garantita con il tetto ventilato 80 Safety First Obbligo di manutenzione per le linee vita

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Lo zinco-titanio fa rinascere Porto Marghera I numeri del mercato delle facciate

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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.

CONSIGLIO DIRETTIVO 2018-2021 Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo Palmiro Bartoli Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Nicola Tresoldi Paolo Valmori

Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).

MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm

VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm

TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm

• Guarda elenco soci: https://associazionepile.org/banca-dati-soci/


Associati

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2. MONTAGNOLI RINO Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. TEGOMONT Via Novara 14, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-769316 - Fax: 0331-767121 Email: info@tegomont.com- www.tegomont.com 4. BELLEA RAMON LATTONERIA Via S.Vittore 5, 21010 Arsago Seprio (VA) Telefono e Fax 0331-767259 lattoneriabellea@libero.it 5. INFINITY MOTION s.r.l. Via Lavoratori Autobianchi 1, 22036 Desio (MB) tel 0362-992018 - fax 0362-905093 www.infinitymotion.com 6. BRIANZA PLASTICA Via Rivera 50, 20841 Carate Brianza (MB) tel 0362-91601 - fax 0362-990457 info@brianzaplastica.it - www.brianzaplastica.it 7. CEM GROUP s.r.l. Via Newton, 10, 20019 Settimo Milanese (MI) tel 02-33591272 - fax 02-33590417 info@cemelevatori.it - www.cemelevatori.it 8. PLUVITECNICA Via dei Curti, 1066, Urgnano (BG) Telefono: 0358-93130 - Fax: 0358-93040 info@pluvitecnica.com- www.pluvitecnica.com 9. ALPEMAC SRL Via Campagna Sopra 20/E, Lonato Del Garda (BS) Telefono: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it

LOMBARDIA

42. PROFILTEK Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 43. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@sasaniello.it - www.sasaniello.it 44. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com

BASILICATA

52. SIRAME S.R.L. Via Regione Siciliana, Fraz. Zappardino 98060 PIRAINO (ME) Telefono: 0941-303505 53. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it

SICILIA

1. UNIMETAL Via Circonvallazione Giolitti 92, 12030 Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-96155 - Fax: 0172-96200 info@unimetal.net - www.unimetal.net

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PIEMONTE

29. TECNO RAME

Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 30. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 31. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571-417189 - Fax: 0571-403111 mailto:info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it

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TOSCANA

32. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 33. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it

37. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.

UMBRIA

Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 38. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it

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LAZIO 48. METALTRADE ITALIA S.R.L.

Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 49. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984-506099 - Fax:0984-506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 50. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 51. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it

CALABRIA

39. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 40. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 41. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com

CAMPANIA

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10. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 11. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 12. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 13. H. THERM ITALIA SAS Via Montini 2, 37014 Castelnuovo del Garda (VR) Telefono: 045-9619055 info@hthermitalia.com - www.hthermitalia.com 14. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 15. SELENA ITALIA Via G.Battista Ricci 6, 35131 Padova (PD) Tel: 049-767336 - Fax: 049-8843332 servizio.clienti@selena.com - www.tytan-italia.it 16. NUOVA 3L SRL Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com

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EMILIA ROMAGNA 39

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Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041-2901866 - Fax: 041-2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it 18. TRESOLDI METALLI Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Telefono: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it 19. C.L.C. SRL Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Telefono: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com

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47 34. BIAGETTI Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Telefono: 071-7958296 - Fax: 071-7958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com 35. F.P.L. Via Delle Industrie 2, Casteldardo (AN) Telefono: 071-7211023 - Fax: 071-7211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it

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TRIVENETO 52

ABRUZZO E MOLISE

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17. ZINTEK SRL

36. DMG Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 388-0506122 - Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it

20. SICURPAL Via dei Mestieri 12, 41030 Battaglia (MO) Telefono: 059-818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it 21. EDILTEC SRL Via Giardini, 474/M, 41124 Modena (MO) Tel. 059-2916411- Fax 059-344232 info@ediltec.com - www.ediltec.com 22. RIVIT Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Telefono: 051-4171111 - Fax: 051-4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it 23. F.B. LATTONERIE Via Niccolò Copernico 3, 44012 Bondeno (FE) Telefono: 0532-898596 info@fblattonerie.it - www.fblattonerie.it 24. SISTEMA MONTAGGI Via Niccolò Copernico 3, 44012 Bondeno (FE) Telefono: 0532-898596 info@sistemamontaggi.it www.sistemamontaggi.it 25. EUROPROFIL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 26. ISAL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 27. TUBOZETA Via Gandhi 12, San Martino in Strada (FC) Telefono: 0543-85816 - Fax: 0543-83223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it 28. TECNOSTAFF Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Telefono: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com

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MARCHE 45. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 46. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 47. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com

PUGLIA


Storia di copertina

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Prefa

Facciata speciale

A TUTTO DESIGN Villa Cattaneo, edificio residenziale sulle rive del Lago di Varese, xxxx ha scelto la Doga Prefa per l’involucro esterno. Risultato: grande impatto architettonico unito alla sicurezza e alla duttilità del rivestimento

L’

intuizione giusta e la perseveranza di osare nuove soluzioni progettuali. Così è stata vinta la sfida di Villa Cattaneo, edificio residenziale sulle rive del Lago di Varese, a Gavirate, che ha scelto per il rivestimento di facciata le Doghe di Prefa, in una inedita posa verticale. «Volevamo slanciare la facciata dell’edificio, soprattutto quella rivolta al lago», spiega l’architetto Luciano Maré, esperto di progettazione architettonica e restauro, sia nel settore privato che pubblico. «La direzione di posa delle doghe è stata una scelta inusuale, ma

il risultato finale è stato assolutamente perfetto, anche grazie all’inserimento di grandi vetrate poste nella parte inferiore della struttura, che servono da elemento di discontinuità in facciata». Domanda. Perché avete scelto la Doga Prefa? Risposta. Dopo aver fatto un’analisi dei materiali e delle varie aziende presenti sul mercato, abbiamo optato per Prefa, che ci ha garantito costi concorrenziali e grande serietà. A influire sulla

R

ivit èxonatrici).

LE NOVX «La nostra gax

Manuele Avanzolini

- Giugno 2021


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Le Doghe Prefa applicate a Villa Cattaneo, a Gavirate (Varese)

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CHI HA SCELTO LA DOGA Lo studio che ha ideato Villa Cattaneo ha oltre trent’anni di esperienza nella progettazione architettonica, nel restauro/ ristrutturazione, negli interventi sul territorio, sui sistemi espositivi, commerciali e ai dettagli dell’immagine aziendale. È stato fondato dall’architetto Luciano Maré (nella foto), esperto di progettazione architettonica e restauro sia nel settore privato che pubblico. Il professionista, laureato al Politecnico di Milano, è esperto delle tematiche inerenti all’architettura sostenibile, del risparmio energetico e dell’uso dei materiali naturali sia negli edifici esistenti, in quelli storici e di nuova costruzione. Lo studio è composto da un nucleo di persone, tra progettisti e personale di supporto e si avvale della collaborazione di consulenti esterni qualificati nei settori impiantistici e strutturali, con i quali ha un rapporto continuativo consolidato negli anni. Dispone di strumentazioni tecniche e informatiche più aggiornate per la progettazione architettonica integrata e la direzione lavori sia per il settore pubblico che privato.

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Storia di copertina

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scelta anche la vicinanza del lattoniere esperto in grado di lavorare i prodotti dell’azienda. D. L’edificio è di grande impatto e si stacca molto dalle altre case presenti nei dintorni: era l’effetto voluto? R. Sì, era esattamente quello che volevamo ottenere. Gli edifici intorno non hanno una grossa valenza architettonica, mentre Villa Cattaneo ha un impatto estetico molto gradevole. Anche la Commissione Ambientale ci ha fatto i complimenti. D. Soffermiamoci sulla facciata. Il rivestimento metallico è diventato un sofisticato elemento di design: l’utilizzo di questo materiale è ormai sdoganato in architettura? R. Assolutamente, il rivestimento metallico è ormai un materiale che fa architettura. L’importante è l’uso e non l’abuso. Purtroppo c’è ancora un po’ di mancanza di cultura all’interno delle amministrazioni comunali e nelle commissioni

CREATIVITÀ AL MASSIMO, MANUTENZIONE AL MINIMO Orizzontale, verticale, obliquo: con le doghe di rivestimento Prefa la progettazione può spingersi in qualunque direzione. Le Doghe Prefa infatti offrono un’ampia scelta fra ben 24 colori diversi, fra cui le tonalità in verniciatura P.10 ispirate alla natura e 3 colorazioni effetto legno. Grazie alla varietà dei formati disponibili, in larghezze e lunghezze differenti, e alla possibilità ulteriore di una struttura a effetto tridimensionale scegliendo la Doga.X, le opportunità di configurazione diventano pressoché infinite. Inoltre come tutti i prodotti Prefa anche la Doga è garantita 40 anni sul materiale contro rotture, corrosione

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(ruggine) e danni da congelamento, e sulla verniciatura per i colori P.10. La Doga scelta per il rivestimento esterno di Villa Cattaneo a Gavirate (Varese), permette di conferire alla facciata un’impronta unica e di carattere, come spiega a «Lattoneria» Sergio Sorce (nella foto), consulente tecnico per Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta di Prefa. Domanda. Quali sono le caratteristiche del prodotto? Risposta. Le Doghe Prefa, fornite con testate ripiegate a garanzia di una maggiore stabilità, sono disponibili in quattro altezze standard e lunghezza a misura fino a 6,2 metri, con o senza fuga longitudinale, per una maggiore flessibilità progettuale. L’esclusiva posa a giunti sfalsati, permette di posizionare le doghe indipendentemente dalla sottostruttura. D. Come è nato il progetto di Villa Cattaneo? R. Siamo stati contattati dall’installatore, a cui l’architetto aveva richiesto un certo tipo di rivestimento di facciata. Dopodiché, insieme al lattoniere, abbiamo incontrato l’architetto Marè, che aveva già le idee chiare sul voler usare la doga in verticale, modalità di posa per noi assolutamente inusuale in edifici di tipo residenziale. Abbiamo dato la possibilità di giocare con altezze e larghezze diverse e posare le doghe in modo sfalsato. D. Ci sono state difficoltà durante i lavori? R. No, nessun tipo di problema. Il progettista ha sottoposto al cliente un render che è piaciuto molto, quindi è andato tutto liscio come l’olio. D. Qual è stato il feedback del cliente a lavoro finito? R. Ottimo, è molto orgoglioso della sua facciata. D. Prodotti sofisticati come i rivestimenti Prefa risentono di una carenza di manodopera professionale? R. Sì, ma abbiamo difficoltà a trovare personale specializzato in


15 ambientali, o anche tra i committenti. Ma tra le giovani generazioni l’uso del metallo è ormai ampiamente sdoganato. D. Quali erano i desideri del committente? R. Il committente, amante del lago e della pesca e abituato per lavoro a girare il mondo, voleva un edificio impattante e moderno, che avesse un rapporto diretto con la natura e con il lago circostante. La prima idea era quella di una casapalafitta. Poi, abbiamo propeso per una villa con grandi finestre che sfruttassero la giacitura e con un rivestimento metallico in facciata. D. Qual è stato il principale nodo progettuale che avete dovuto risolvere? R. La prima sfida ha riguardato le fondazioni. Dato che a 50 centimetri dal terreno c’era già l’acqua, abbiamo dovuto costruire una fondazione su sabbia alzandoci di circa 1 metro. Dato che il suolo non era molto adatto, abbiamo scelto cementi impermeabili, che

generale. Sia per le coperture che le facciate, mancano proprio le maestranze. D. Quindi investite in formazione? R. Certo, Prefa organizza numerosi corsi di formazione nella sede di Bolzano, soprattutto nei primi mesi dell’anno quando, a causa del clima più rigido, i lattonieri sono più scarichi di lavoro. D. Quali sono le prospettive per il 2021 per il settore della lattoneria? R. La domanda è sempre in crescita e i vari bonus per l’edilizia stanno muovendo il mercato in modo significativo. Stiamo chiudendo numerosi contratti. D. Nell’ambito della Sua zona di interesse, quali sono le province che stanno crescendo di più? R. In generale le richieste sono abbastanza omogenee da tutte le regioni. Stiamo avendo numerose richieste per lavori di copertura nelle zone montane. I nostri prodotti si sposano molto bene per questo tipo di installazioni, grazie alle caratteristiche tecniche di leggerezza e resistenza al vento e ai carichi di neve. D. Ci sono tipologie di prodotto più richieste in alcune zone? R. Sì, in Valle d’Aosta utilizziamo prevalentemente la Scaglia 44 che assomiglia molto alla pietra locale, la losa, mentre in altre località viene preferita la aggraffatura, altro sistema di copertura più moderno. Diciamo che ogni località ha un suo prodotto ben definito. D. Nella sua zona com’è andato il 2020? R. Il 2020 è andato bene e il 2021 sta andando benissimo, per cui auspichiamo una crescita a due cifre. D. Con il covid è cambiato il suo rapporto con i clienti lattonieri e i progettisti? R. Sinceramente no. I miei colleghi hanno portato avanti molte visite on-line, con videochiamate e conference; a me è capitato

Dettaglio della facciata laterale in Doghe

solo una volta. D. Uno dei trend dell’architettura moderna è quello del tetto e della facciata ventilata: Prefa ha soluzioni per questo tipo di progetti? R. Assolutamente sì, noi siamo forti proprio sulle coperture e facciate ventilate. D. Come tecnico è difficile stare al passo con tutte le novità dell’azienda e proporre in modo adeguato le soluzioni ai clienti lattonieri? R. Abbiamo un’ottima comunicazione interna e siamo sempre aggiornati sulle novità. Prima di fare i corsi di formazione ai lattonieri, seguiamo anche noi dei corsi di aggiornamento. D. Investite molto in ricerca e sviluppo? R. Certo. In Austria, sede della casa madre, abbiamo un reparto dedicato solo alla ricerca e sviluppo per creare nuovi prodotti e migliorare quelli esistenti. D. Un altro aspetto, sempre più importante, è la sostenibilità: qual è il vostro approccio a questa tematica? R. Le soluzioni Prefa sono 100% riciclabili e molta parte del materiale utilizzato nei prodotti deriva da riciclo. D. Quali sono allo stato attuale i prodotti e le tecnologie più interessanti? R. Ultimamente si dà più importanza alla ristrutturazione delle facciate, un ambito trascurato negli anni anche dai progettisti che privilegiavano le solite soluzioni con intonaco, invece di dare spazio a idee e materiali diversi. D. In Italia progettisti e imprese di costruzioni sono sufficientemente aggiornati sulle tecniche e i nuovi materiali? R. Credo ci sia ancora tanto da fare. Sicuramente le fiere dedicate servono a fare cultura e diffondere i nuovi sistemi, quindi speriamo presto di tornare agli eventi in presenza.

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16 X xxFabio Franchini LAxxxxxnio POSA? MOLTO SEMPLICE La protagonista dell’installazione del sistema di rivestimento Doghe Prefa per le facciate di Villa Cattaneo a Gavirate è stata l’impresa Soget di Brebbia (Varese), specializzata da 20 anni nella lavorazione di coperture e facciate metalliche con sistemi a doppia aggraffatura, lastre grecate o ondulate, pannelli coibentati sandwich, camini, fermaneve, lucernari e sistemi anticaduta certificati. Roberto Bertoldi (nella foto), titolare dell’azienda insieme al socio Antonio De Nora, racconta i vantaggi derivati dall’uso dei sistemi Prefa in questo cantiere, installati in una inedita modalità di posa verticale. Domanda. Ci sono state particolari difficoltà di posa in cantiere? Risposta. La casa è stata realizzata in calcestruzzo cellulare, per cui abbiamo riscontrato qualche difficoltà nel fissaggio. Abbiamo risolto creando una sottostruttura in alluminio con orditura, che abbiamo poi avvitato. Non ci sono state altre difficoltà, anche perché la posa delle doghe Prefa è molto semplice. D. Un’altra sfida di questo cantiere è stata la posa delle doghe in verticale. Come vi siete trovati? R. Solitamente la posa delle doghe viene fatta in orizzontale. L’architetto invece ha optato per questa modalità, inedita per il residenziale, soprattutto per una superficie così alta. Inizialmente avevamo qualche dubbio, ma poi il risultato finale è stato molto gradevole. Sia il committente che l’architetto sono rimasti molto soddisfatti. Quando i clienti sono chiaramente contenti del lavoro

svolto, è una soddisfazione anche per noi installatori. D. Quanto tempo ha richiesto l’installazione? R. La realizzazione del rivestimento si è svolta in tre-quattro settimane. D. La posa è inoltre molto pulita in ogni dettaglio: come reputa il sistema di fissaggio a scomparsa di Prefa?

La modalità di posa delle doghe metalliche in verticale dona alla facciata un’estetica inedita e piacevole

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17 R. Non vedere il fissaggio dà sicuramente una resa diversa alla facciata. Il sistema a fissaggio a scomparsa, prerogativa di Prefa sia in copertura che in facciata, permette di avere un risultato pulito e lineare, senza l’inestetismo di agganci a vista. D. Per la manutenzione o l’ispezione questo sistema comporta dei problemi? R. Il sistema non ha bisogno di manutenzione. In caso di eventuali danneggiamenti, la rimozione delle doghe è fattibile. D. Le differenti larghezze e lunghezze delle doghe ottimizzano il vostro lavoro in cantiere? R. Sì, perché non c’è più bisogno di una partenza o di una fine. Inoltre la realizzazione delle geometrie è semplificata perché viene preparato prima tutto in azienda. In loco vengono ultimati solo i piccoli dettagli. D. Veniamo alla Soget: da quanto tempo operate sul mercato? R. Proprio quest’anno abbiamo festeggiato 20 anni di attività. Sia io che il mio socio Antonio De Nora siamo partiti come lattonieri impiegati in altre società, nel 2000 abbiamo deciso di fondare la Soget e abbiamo sempre cercato di migliorarci e specializzarci in lavori particolari. Oltre a noi, lavorano per l’azienda altri tre collaboratori esterni. D. È difficile trovare manodopera qualificata? R. Sì, è molto difficile. Soprattutto in questo periodo, dove il lavoro è aumentato molto. Abbiamo proprio difficoltà a soddisfare la domanda, e a volte siamo costretti a rifiutare dei lavori proprio per mancanza di manodopera all’altezza. Così rifiutiamo i lavori meno interessanti e privilegiamo quelli che ci

hanno aumentato un po’ i costi. D. E la struttura con quali materiali è realizzata? R. Abbiamo ragionato su una muratura molto performante e innovativa in calcestruzzo cellulare, da abbinare a un materiale di rivestimento duraturo che non richiede manutenzione, cioè la doga metallica Prefa. D. Villa Cattaneo presenta anche altri elementi innovativi, per esempio per la depurazione dell’acqua... R. Sì, abbiamo creato un bacino di fitodepurazione delle acque reflue che sfrutta alcune specie di piante acquatiche, che permettono l’eliminazione degli inquinanti. D. L’edificio è stato costruito velocemente? R. Abbastanza, circa un anno e otto mesi. Prima di partire con la costruzione vera e propria, siamo dovuti restare fermi tre mesi per far stabilizzare le fondazioni. D. Lei è rimasto soddisfatto dell’opera finale? R. Assolutamente sì, è stata una delle più belle case che ho realizzato. Quando si trova una committenza intelligente, si possono fare architetture di valore. D. Da quanto tempo si occupa di architettura e progettazione? R. Mi sono laureato nell’82 e nel 1984 ho aperto

gratificano di più. Piuttosto che il solito canale pluviale, scegliamo lavori di rivestimento di facciate o coperture particolari, come quello di Villa Cattaneo. D. Attualmente lavorate più sul nuovo o sul recupero? R. Siamo intorno al 50% sulle nuove costruzioni e al 50% sul recupero. D. Da quando ha iniziato l’attività, com’è cambiato il suo lavoro? R. In 40 anni di attività nel settore della lattoneria, il mio lavoro è cambiato molto. Oggi posso proporre lavori che non mi sarebbero mai venuti in mente anni fa. Sia la qualità dei materiali che i sistemi di posa sono molto migliorati, e Prefa in questo senso permette di portare a termine lavori di alto prestigio, grazie anche alla sua ampissima gamma di prodotti e alla tecnologia dei suoi sistemi. D. Ci sono altre qualità che riconosce in Prefa? R. Oltre alla flessibilità dei prodotti, che offrono la possibilità di realizzare le idee più disparate, riconosco all’azienda la capacità di costruire dei veri rapporti interpersonali con i clienti. Prefa è un gruppo molto giovane e dinamico che punta sulla crescita professionale e individuale dei suoi installatori. D. Com’è andato il 2020 per la Soget e quali prospettive intravede per il 2021? R. Nel 2020, a causa del covid, abbiamo perso un mese di lavoro quindi abbiamo chiuso con una flessione di circa il 10%. Per il 2021 le prospettive sembrano molto buone, quindi prevediamo una crescita sicuramente a due cifre.

il mio studio a Varese. Ho iniziato con piccole progettazioni, sia in ambito di restauro che di nuove costruzioni. Oggi realizziamo condomini, ville, uffici, restauri in ambito pubblico e privato. Da sempre il mio lavoro è attento all’architettura sostenibile, quindi al minimo impatto ambientale, al risparmio energetico, all’uso di materiali naturali. Siamo un piccolo studio con la fortuna di avere clienti che condividono queste scelte, disposti a spendere qualcosa in più per avere dei prodotti di qualità. D. Rispetto al passato, c’è una maggiore sensibilità verso queste tematiche? R. Oggi il bio è sulla bocca di tutti: rispetto al passato c’è una maggiore sensibilità, ma non bisogna diventare estremi. Noi cerchiamo di far arrivare i materiali da un raggio di 200 chilometri dal cantiere e siamo molto attenti alle innovazioni. Ci sono tecniche antiche che possono trovare nuova applicazione nell’architettura moderna, per esempio, le pignatte in paglia cemento o i mattoni in paglia cemento e calce. Ci sono nuovi prodotti, come le vernici con i sali o le vernici fotocatalitiche che apportano maggiore benessere all’interno degli ambienti. Insomma coniugare antico e nuovo è una cosa che amo parecchio. di Veronica Monaco

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Fiera Del Condominio

Che cosa cambia NELL’EDILIZIA

Torna l’evento di tre giorni in presenza e streaming organizzato a ottobre da Virginia Gambino Editore e dall’Ordine degli Ingegneri di Verona. Con focus su bonus, tecnologia e gestione di impresa

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onus, superbonus, coperture da rifare, nuove tecnologie, suggerimenti pratici, strategie per gestire l’azienda... Gli argomenti che coinvolgono il mondo della lattoneria e che saranno affrontati durante i tre giorni della Fiera del Condominio sono tanti. L’evento, orga-

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nizzato da Virginia Gambino Editore e dall’Ordine degli Ingegneri di Verona, è segmentato in diversi momenti, alcuni dei quali hanno una stretta attinenza con il lavoro dei lattonieri. Mentre gli organizzatori sono al lavoro sui dettagli del programma, ci sono già alcuni pun-


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ti fermi. L’evento si svolgerà in presenza e in streaming, nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie, in una location che unisce l’aspetto business a quello del relax. La Fiera del Condominio, infatti, si terrà i giorni 13, 14 e 15 ottobre a Villa Quaranta, dove accanto agli spazi espositivi e dedicati a convegni e webinar, sono a disposizione anche ristorante e la spa, per chi desidera prolungare la permanenza nell’hotel dopo l’evento. LOCATION AMENA Villa Quaranta, infatti, è un edificio che risale alla seconda metà del XVI secolo: si trova a Ospedaletto di Pescantina, non lontano da Verona, ed è immersa tra i vigneti della Valpolicella. All’interno dell’hotel saranno a disposizione tre sale. La più grande è da 400 posti ridotti a 150 per consentire il distanziamento, mentre altre due sale, che ospiteranno i webinar, hanno una capienza di 50 e 25 persone. I convegni, oltre a essere organizzati in presenza, saranno anche trasmessi in rete, per consentire un’ampia partecipazione anche da remoto. Come anticipato, la Fiera del Condominio sarà articolata in tre giornate e, in particolare, attorno ad altrettanti eventi principali. L’inaugurazione di mercoledì 14 ottobre coinciderà con un convegno dedicato al superbonus. Un bilancio tra luci e ombre a un anno effettivo dalla messa in moto della macchina degli sgravi fiscali al 110%, che vedrà al centro le testimonianze di tecnici e imprese, con il contributo centrale dell’Ordine degli Ingegneri di Verona.

FOCUS SUL SUPERBONUS «A Verona è il primo evento in presenza di una certa importanza dedicato ai temi dell’edilizia, e anche per questo motivo ci attendiamo una risposta significativa da parte dei nostri iscritti e degli addetti ai lavori. Sarà un momento di sintesi e di confronto, dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, sulle principali questioni inerenti il mondo delle costruzioni. Questa fiera è davvero un’edizione speciale», spiega Andrea Falsirollo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. «Il superbonus è ormai il tema dominante nell’edilizia. Ha funzionato da stimolo per la ripartenza e tuttora sta alimentando il settore, non solo grazie all’interesse dei cittadini, ma anche al continuo lavoro di aggiornamento dei professionisti, che devono adeguarsi alle continue modifiche e comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Fare il punto della situazione, non solo tra i professionisti e le aziende, ma coinvolgendo anche gli enti interessati come l’Enea e l’Agenzia delle Entrate, servirà a capire come gestire i prossimi due anni prima della scadenza dell’incentivo fiscale. Al momento, a un anno dall’entrata in vigore effettiva del superbonus, abbiamo le idee un po’ più chiare e si può iniziare a fare il punto sugli aspetti positivi e le criticità».

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di Paolo Caliari

Andrea Falsirollo Presidente Ordine degli Ingegneri di Verona


Attualità

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Vinci con Vestis

Mazzonetto online

PREMIA L’INGEGNO La terza edizione del concorso riservato alle realizzazioni di eccellenza con lo speciale materiale dell’azienda veneta, in versione digitale ha scelto i vincitori: Metalroof, Pietro Pasquarelli e Nuova Lamiercop

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attoneria e stile, lattoneria e design, lattoneria e progettazione: il Concorso Vinci con Vestis, organizzato in versione digitale, anche in questa annata speciale è riuscito nell’impresa di creare uno spazio per dare visibilità alle eccellenze del settore. Assieme, quindi, a tutte le figure professionali che ruotano intorno al comparto, dai produttori e fornitori di materiali, come gli ospiti dell’evento, al mondo delle macchine da lavorazione, degli accessori e dei sistemi finiti per il rivestimento degli edifici, fino a quello della progettazione e della formazione. E, naturalmente, anche l’associazione dei lattonieri Pile.

OBIETTIVO ECCELLENZA «Quest’anno i progetti sono stati di altissimo livello», ha commentato Massimo Pacini, agente commerciale di Mazzonetto, nelle vesti di presentatore dell’evento in streaming sui social. Alla competizione hanno partecipato gli installatori che hanno presentato un lavoro di rivestimento architettonico di un fabbricato, realizzato rigorosamente in laminato Vestis, capace di distinguersi per bellezza, idea o originalità. Dei 34 iscritti dieci hanno passato la prima selezione per approdare alla finale dello scorso 31 marzo. Ad aprire i lavori è stata Licia Mazzonetto, responsabile vendite: «Il concorso è importante per l’azienda per due motivi principali. Il primo è che offre l’opportunità di vedere come un semplice nastro che esce dai nostri magazzini si trasformi nel rivestimento

di un edificio. Il secondo riguarda la possibilità di riunire, in un unico momento, tutti gli attori del nostro settore: noi fornitori, gli architetti, il mondo delle università, i piegatori e i lattonieri, che grazie alla loro capacità e alla loro maestria risolvono i nodi tecnici di ogni singolo progetto. Ma non solo, perché sono coinvolti anche i produttori di macchinari, di accessori, di sistemi finiti per il rivestimento degli edifici. Essere riuniti per l’occasione, sotto il cappello dell’Associazione Pile, permette di valorizzare due aspetti che per noi sono diventati fondamentali: la possibilità di fornire al mondo dell’architettura dei prodotti che creino bellezza, obiettivo che perseguiamo con Vestis ormai da più di dieci anni. E non meno importante è insistere su un’installazione

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21 ALPEMAC, TECNO-STAFF E WINDWALL IN CAMPO Alla premiazione sono intervenuti anche i rappresentanti delle tre aziende sponsor: Alpemac, divisione macchinari e attrezzature di Alpewa, Tecno-staff, azienda specializzata nella produzione di sostegni per grondaie e WindWall, azienda ideatrice del sistema WindWall, che utilizza pannelli da rivestimento a incastro con fissaggio nascosto. Queste realtà rappresentano sicuramente dei punti di riferimento per tutto il comparto, grazie all’attenzione alla qualità e all’innovazione di prodotto, e all’esperienza maturata nel settore della lattoneria edile.

Flavio Baietti, direttore commerciale di Alpemac «Recentemente ci siamo trasferiti nella nostra nuova sede, è stato un grosso investimento. Ma pensiamo che sia stata proprio una scelta giusta. È un bel periodo per il lavoro delle macchine utensili, sia per l’industria che per le costruzioni, un momento che potremmo quasi definire euforico grazie alle tecnologie a disposizione sempre più a portata di uomo, sempre più semplici da programmare e da utilizzare, e i contributi statali messi in campo hanno dato un grande impulso. Per quanto ci riguarda, nel 2020 le vendite sono aumentate del 20% rispetto al 2019. Il nostro prodotto di punta è la piegatrice doppia bandiera Thalmann TD».

Michele Cangini, responsabile commerciale di Tecno-staff «Tecno-staff è un’azienda nata 35 anni fa da un artigiano che ha deciso di produrre staffe per la lattoneria. Partendo da poche sagome, a oggi proponiamo oltre 1.500 modelli di base. La nostra sede da piccolo garage è diventata un capannone di 2.500 metri quadri, dove lavorano una ventina di persone. La nostra caratteristica è la volontà di rispondere alle esigenze del mercato: l’attenzione ai materiali e a fare le cose nel modo giusto. Siamo cresciuti al fianco dei piegatori e degli installatori di lattoneria edile nostri clienti. Abbiamo a catalogo modelli standard di largo consumo, ma possiamo personalizzarli in base alle esigenze del cliente, e anche creare all’interno della nostra azienda degli stampi totalmente personalizzati».

Renato Marchesi, amministratore di WindWall «La doga removibile è l’elemento alla base del nostro sistema di rivestimento di facciata WindWall System, definito anche Removable Cladding System. Il sistema proviene dai nostri trent’anni di esperienza nel mondo delle facciate, in cui abbiamo cercato di risolvere le difficoltà che ci siamo trovati in cantiere e dallo sviluppo tecnologico di cui siamo stati promotori. WindWall System, infatti, utilizza una rotaia che trattiene le doghe ma le lascia libere di dilatarsi; ciascun elemento è realizzato con una precisione millimetrica perché costituito con un impianto a controllo numerico. Abbiamo due linee principali che offrono applicazioni distinte: permettono di sostituire un pannello in caso di danneggiamento o di creare zone per l’ispezione all’interno di un progetto, come succede ad esempio per gli impianti, per lasciare le facciate il più possibile pulite e omogenee».

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Attualità

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L’APPELLO DI PILE Non poteva mancare la partecipazione di Fabio Montagnoli, presidente di Pile, l’Associazione Produttori e Installatori di Lattoneria Edile: «Per questa giornata provo una forte emozione: provengo da una famiglia di lattonieri da quattro generazioni e per me gli artigiani sono anche molte volte dei veri e propri artisti, per questo a volte accade che non vengano compresi. Quello che abbiamo fatto noi come Associazione è realizzare il sogno di vedere pubblicata la Prassi di Riferimento, per qualificare il nostro settore. Un punto di riferimento importante nell’edilizia anche se spesso, purtroppo, viene sottovalutato sebbene la lamiera, a tutti gli effetti, appartenga a ogni edificio. L’associazione ha portato avanti con l’Ente di certificazione Uni, la Prassi di Riferimento Uni/PdR 68:2019 - Lattoneria Edile: servizio di lattoneria edile e requisiti dei profili professionali di lattoniere edile, che ha aperto le porte alla iniziativa Pilacademy, la scuola di lattoneria che si occupa di formazione a 360 gradi, dal piegatore all’installatore. Devo ringraziare Mazzonetto che ha sempre creduto in questa idea e ha collaborato tantissimo per poter realizzare la prassi di riferimento. Tutto il settore merita di essere valorizzato affinché gli sia riconosciuta l’importanza del lavoro che svolge. L’esempio di queste dieci opere rappresenta sicuramente il contributo del mondo della progettazione e dell’architettura, ma evidenzia anche una manualità che non è facile da trovare, che attribuisce alle opere presentate un valore destinato a durare nel tempo». Montagnoli ha anche colto l’occasione per rivolgere un caloroso appello: «Ai lattonieri e alle aziende che stanno partecipando, chiedo di avere un punto di riferimento nell’Associazione Pile, l’unica in Italia che rappresenta la nostra categoria. Non abbiate timore, contattateci!».

fatta a regola d’arte. In questo è fondamentale la nostra The Skin Academy, oltre che attraverso la promozione della Prassi di riferimento Uni/ PdR 68:2019».

ANCHE LA FORMAZIONE SUL PODIO Mazzonetto è stata la prima azienda a organizzare un Centro di formazione multi metallo, The Skin Academy, che ha ospitato l’evento trasmesso in diretta sui social di Mazzonetto. Federico Zanin, responsabile Area Tecnica Rivestimenti, ha spiegato quanto la formazione sia un pilastro essenziale dell’attività aziendale: «Mazzonetto investe in formazione ormai da moltissimi anni: nel 2013 sono partiti i primi corsi e anno dopo anno abbiamo aggiunto contenuti e aumentato le attività. Molti lattonieri e architetti sono passati all’interno dei nostri centri di formazione e possiamo anche affermare con piacere che il nostro centro di formazione è diventato uno strumento che accompagna il lattoniere nella sua attività, riconoscendo a pieno titolo la sua figura professionale, proprio in sintonia con l’attività promossa dall’Associazione Pile. The Skin Academy non ha lo scopo di formare i lattonieri, ma ne promuove la specializzazione, attraverso la creazione di contenuti e la ricerca di soluzioni innovative per i cantieri». I tratti distintivi di The Skin Academy? «Siamo un centro di formazione multi metallo, perché ogni metallo è importante e deve essere studiato a fondo, per poter essere lavorato al meglio. L’altro aspetto che curiamo molto è quello della creazione di stimoli utili alla crescita personale del lattoniere, attraverso un costante confronto e dibattito costruttivo».

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LA COMPETIZIONE Quando c’è una premiazione c’è anche una giuria, alla quale spettano l’onere e l’onore di nominare un vincitore. Mazzonetto ha individuato cinque professionisti con diversi background e competenze: Fabio Cerentin (della F.lli Cerentin, azienda di lattoneria di riferimento del Bellunese), Annibale Bidoli, co-titolare della omonima azienda di lattoneria giunta alla terza generazione, Alessandro Lazzari, architetto dello 3ndy Studio di Venezia, Maura Manzelle, architetto dello Studio Maura Manzelle di Venezia e Massimiliano Condotta, docente di Tecnologia dell’architettura allo Iuav di Venezia. La giuria ha espresso il proprio voto e un giudizio dettagliato al termine di ogni presentazione. Risultato: al terzo posto si è classificato il progetto Villa privata di Nuova Lamiercop, al secondo Villa Roccaraso realizzato da Pietro Pasquarelli, mentre il progetto vincitore del concorso è risultato Rifugio Zilioli della Metalroof, azienda che si è aggiudicata la profila per la doppia aggraffattura della Schlebach, versione mini-light, in palio. di Valentina Anghinoni


23 PRIMO PREMIO

ZILIOLI60 SUL TETTO DELLE MARCHE, MONTE VETTORE (ASCOLI PICENO) Installatore: Metal Roof Andrea Smerilli: «Mi vengono i brividi a ricordare questa esperienza, unica da tutti i punti di vista: il rifugio è situato oltre i 2 mila metri di altezza e abbiamo dovuto lavorare esclusivamente con l’elicottero potendo contare solamente su pochi tiri in quota per i nostri materiali. Per questo motivo è stato indispensabile preparare dettagliatamente tutti i pezzi in officina, senza fare errori, in modo da renderne possibile il montaggio in quota. In più, è stato un cantiere molto difficile a causa del ghiaccio e del vento: ogni sera dovevamo smontare le impalcature per rimontarle la mattina successiva e ogni giorno non riuscivamo a montare più di 3 metri quadrati di copertura. È stata fondamentale la dedizione e precisione estrema della nostra squadra di lavoro e anche il supporto di Mazzonetto per la realizzazione minuziosa di ogni dettaglio del progetto. La cosa più bella è stata indubbiamente ridare alla popolazione marchigiana, fortemente provata in questi ultimi anni, il Rifugio Ziglioli, un simbolo e un punto di riferimento per la popolazione locale e per chi si reca in montagna sul monte Vettore».


Attualità

24 SECONDO PREMIO

VILLA ROCCARASO, ROCCARASO (L’AQUILA)

Installatore: Pietro Pasquarelli Pietro Pasquarelli: «Il deflusso delle acque piovane, in principio, era previsto verso l’esterno

della facciata. Il proprietario però, una volta avviati i lavori e installata la prima grondaia, ha avuto un ripensamento sull’estetica finale dell’edificio. Allora abbiamo smontato quanto realizzato fino a quel momento e abbiamo cercato una soluzione per nascondere il sistema di grondaie, per venire incontro alla volontà del committente. L’unica via consisteva nell’aumentare lo spazio destinato alla ventilazione, raddoppiandone lo spessore, da 4 a 8 centimetri. Un lavoro un po’ particolare ma, infine, ci siamo riusciti».

TERZO PREMIO

VILLA PRIVATA, NOVENTA PADOVANA (PADOVA)

Installatore: Nuova Lamiercop Cristian Cacciani: «In questa abitazione privata, che si sviluppa su tre corpi per un totale di circa 600 metri quadrati, l’intonaco tradizionale è stato abbinato alla lamiera del tetto, accostamento che costituisce un elemento tradizionale del contesto della campagna veneta in cui è inserita. La lamiera è stata lavorata con la tecnica della

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doppia aggraffatura, in alluminio Vestis tonalità grigio Agata. L’unico problema è stato la sistemazione del tavolato: a volte i piani di posa delle coperture non sono perfettamente lineari e bisogna adeguarli. Per il resto è andato tutto liscio. Siamo contenti dei complimenti che ci sono arrivati dalla direzione dei lavori, un bel segnale che fa sempre piacere, perché non è scontato. Per la nostra azienda è stato un lavoro importante».


Ogni giorno al fianco dei lavoratori che operano in quota per la sicurezza della loto vita

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LINEA VITA INVISIBILE

Come soddisfare le esigenze estetiche dell'involucro di un edificio con le esigenze di sicurezza imposte dalle normative? La soluzione è la linea vita LVB di Sicurpal a bassissimo impatto visivo, ideata per gli edifici a carattere storico o di pregio che coniuga estetica e sicurezza grazie alle sue caratteristiche:

Dal 1997

Invisibilità del sistema anticaduta

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Possibilità, con un unico fissaggio, di posizionare la linea vita su ambo i lati del colmo

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Qualità elevata dei materiali in acciaio INOX e delle lavorazioni Approvata per edifici con vincoli storici e paesaggistici Preventivi e sopralluoghi

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Attualità

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CREATIVITÀ IN METALLO ALBERGO AURORA, CASTENASO (BOLOGNA) Installatore: Ortolani & Rizzoli di Saverino Aurelio e C.

realizzato il collegamento con un manto sintetico. Il nostro cliente ha realizzato la carpenteria metallica che poi è stata completamente foderata sia in facciata, sia in copertura da una struttura di coibentazione in legno, poi rivestita con lamiera e poliolefina. È stata una bella esperienza: eravamo preoccupati per la questione dei collegamenti tra i diversi materiali, oltre ad altre difficoltà dovute all’inclinazione di una parte dell’edificio. Un’esperienza che sicuramente ci ha messo molto alla prova ma che ci ha anche reso molto soddisfatti del nostro lavoro». L’ECO VILLAGGIO ARGENTATO, BUCCINASCO (MILANO) Installatore: La Metal Coperture Abbattista

Aurelio Saverino: «Grazie a questo cantiere ho conquistato la fiducia di un nuovo cliente, che da quel momento ha deciso di affidarmi altre commesse. Anche per questo progetto, il cliente ha deciso di accogliere la mia proposta di rifare anche i camini, che altrimenti sarebbero rimasti in laterizio a vista. In cantiere c’erano molti nodi da risolvere, mi sono dovuto confrontare a lungo con l’impresa di costruzioni, ma mi è piaciuto farlo. Anche se ci danno dei pignoli, è importante che la sottostruttura sia perfetta: noi lattonieri sappiamo quanto ciò sia importante e dobbiamo farci valere in senso positivo, con tutti gli altri colleghi costruttori e artigiani». EDIFICIO COMMERCIALE, MERANO (BOLZANO) Installatore: Gamma Cover/Creative Profile

Giacinto Lapietra e Marco Zanelli: «Un lavoro molto impegnativo e difficoltoso, anche a causa dei cambiamenti di inclinazione del tetto. Particolare attenzione è stata posta per escludere ogni problema di infiltrazione. In più, si tratta di una superficie da coprire molto estesa, per lo più in Lares. Questo lavoro è durato circa 18 mesi, nei quali eravamo quotidianamente in contatto con Mazzonetto e The Skin Academy, che ci hanno fornito consulenza su ogni dettaglio dell’installazione: senza la loro assistenza tecnica non saremmo riusciti a concludere il lavoro con un risultato tanto eccellente. Sono serviti 200 quintali di alluminio, naturalmente Vestis, per un totale di 1.300 metri quadri di copertura in Lares. Tutto ciò è stato realizzato da sole due persone. Quindi è stata davvero un’impresa». SOLO PER SETTE, FABRIANO (ANCONA) Installatore: Biagetti

Lara Tivano e Marco Grosso: «Si tratta di un edificio commerciale diviso in due parti, una adibita a ristorante e l’altra diventerà una sala ritrovo. Il lavoro è stato molto interessante perché il progettista ha voluto creare l’effetto di due corpi che si inseriscono l’uno nell’altro, grazie a una composizione di fasce continue tra la facciata e la copertura, composte da lamiera aggraffata e strisce di serramento vetrato. In copertura abbiamo

Luca Biagetti: «L’architetto cercava ispirazione per qualcosa di speciale che potesse inserirsi nella zona rurale delle Marche, dove è raro trovare edifici con questa pendenza, per dar vita a una realizzazione esclusiva per sette persone, da qui il nome del progetto. All’inizio non era prevista la doppia aggraffattura, sono stato io a convincere l’architetto a optare finalmente per questa scelta. Grazie al supporto di Mazzonetto siamo riusciti

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Attualità

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e abitazione dell’architetto e, al contempo, committente dell’opera. Forse anche per questa peculiarità, molta cura è stata posta nei dettagli. A mio parere, per eseguire lavorazioni così particolari servono alcuni elementi fondamentali: un committente che sia disponibile all’ascolto, una buona idea progettuale, un materiale che sappia integrarsi bene con il contesto che ospiterà il progetto e, sicuramente, anche un artigiano che abbia buone capacità e voglia di dare il suo meglio. Nessuna di queste componenti è mancata in questo progetto. Il confronto tra l’architetto e il posatore, infine, è garanzia della buona riuscita di un progetto».

a realizzare un lavoro esteticamente appagante che ha soddisfatto tutti, incluso l’architetto, naturalmente!”. RIVESTIMENTO DI FACCIATA IN ALLUMINIO CORTEX, CASTELMINIO DI RESANA (TREVISO) Installatore: GDM Lattonerie Girotto

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Davide Girotto: «Si tratta di una facciata coibentata ventilata di circa 600 metri quadri. Una curiosità: si trova proprio vicino alla sede di Mazzonetto. È formata da un rivestimento in aggraffattura singola, a coste discontinue. La particolarità di questo lavoro è la sottostruttura: il cliente ha optato per una soluzione che ha permesso di ridurre i costi rispetto a quelli necessari per una sottostruttura tradizionale. Questa soluzione si compone di un pannello in Eps ad alta densità, sormontato da una lastra grecata microforata (che permette la micro ventilazione) e, infine, la doppia aggraffatura. Ciò ha permesso di abbattere i costi di manodopera e di materiale, non a caso è soluzione che inizia a vedersi sempre di più in architettura».

Massimiliano Zanoni: «Il lavoro ci ha entusiasmato fin da subito, perché il progettista ha voluto darci spazio già in fase di progettazione. Insieme abbiamo cercato di immaginare l’esecuzione del lavoro, per trovare il giusto rivestimento per la facciata. E anche per l’ascensore, che all’inizio si presentava come un blocco di cemento armato, e il getto della scala adiacente. L’aspetto più particolare è stato proprio la scala: abbiamo dovuto creare dei profili a incastro, perché il rivestimento sarebbe stato visibile sia all’interno, che all’esterno della scala. In più, abbiamo rivestito gli imbotti delle porte dell’ascensore. Anche per la scelta del materiale di rivestimento siamo stati ascoltati e si può dire tranquillamente che una delle peculiarità di questo progetto stia proprio nella scelta del materiale».

CASA STUDIO (VERONA) Installatore: Varana Stefano Varana: «Il progetto ha previsto la costruzione di un edificio a duplice destinazione d’uso, ossia studio

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Attualità

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Il mercato

Metalli roventi

MA L’EDILIZIA VA Prosegue la corsa dei prezzi per rame, alluminio e materie prime, anche a causa della speculazione che soffia sulle quotazioni. Ma in compenso il settore dell’edilizia non ha interrotto la ripresa

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Attualità

34 KOLER (ALPEWA): PREZZI ALLE STELLE, MA NIENTE PANICO

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lpewa è un’azienda a conduzione familiare di terza generazione con sede a Bolzano, leader nella produzione e commercializzazione di soluzioni per tetti con focus sulla lavorazione dei metalli, quali rame, acciaio, zinco, titanio, alluminio e acciaio inox. Andreas Koler (nella foto), Ceo dell’azienda, conosce molto bene l’andamento dei prezzi di questi metalli: «Nel dicembre 2020 si sono manifestati i primi massicci aumenti dei prezzi dell’acciaio grezzo e non trattato arrivando a +12%. Nel primo trimestre del 2021 l’aumento dei prezzi dell’acciaio lavorato era ancora nella norma (+5%), mentre a metà-fine febbraio si è verificata l’esplosione: +10-12%. Tuttavia, non si sono ancora verificate carenze nel settore. Nel frattempo, però, l’unico metallo disponibile è l’acciaio. L’azienda Voest, nostro fornitore principale, ci garantisce al momento acciaio a sufficienza. Prima i tempi di consegna si aggiravano attorno alle otto-dieci settimane, un mese fa invece ho dovuto effettuare tutti gli ordini per coprire il fabbisogno fino a ottobre. Altri produttori d’acciaio pare siano già pieni di ordini per tutto l’anno». I problemi per le imprese riguardano soprattutto la liquidità. «Ovviamente, se i prezzi continuano ad aumentare fino al 50%, è necessario pagare di più per la stessa quantità di materiale. Occorre pertanto rinegoziare l’assicurazione del credito con le banche. Coloro che hanno già avuto problemi di liquidità avranno sicuramente difficoltà anche in futuro», afferma Koler. Quali sono gli effetti dell’aumento dei prezzi dei metalli sui clienti? «Questo varia sicuramente da un settore all’altro. Nel nostro caso, il cliente non lo percepisce più di molto. I costi vengono trasferiti a lui, ma la quantità di materie prime utilizzate è talmente ridotta da non comportare un aumento significativo dei costi. Inoltre, nel caso di un tetto di lamiera, il materiale rappresenta solo il 25-30% circa del costo, il resto è manodopera», spiega Koler. I prezzi del rame sono aumentati enormemente: +40% in un anno. Attualmente il prezzo è di 9.300 dollari a tonnellata, rispetto ai circa 5.000 del 2020. «E il prezzo continuerà a salire fino a 10 mila dollari. In questo caso, uno dei motivi è che dopo l’oro il rame è il secondo metallo più prezioso per gli investimenti. Tuttavia, il rame non scarseggia ancora. Gli hedge fund sono aumentati anche per altri metalli, non più solo oro e rame, alimentando ulteriormente la spirale dei prezzi. A causa dei lunghi tempi di consegna, i produttori fanno grossi acquisti di scorta, il che a sua volta fa salire i prezzi. Una spirale che non si arresterà così in fretta», è sicuro Koler. Koler prevede che la situazione si allenterà soltanto nella prima metà del 2022: «Penso che quest’anno i prezzi continueranno ad aumentare. All’inizio del 2022 si stabilizzeranno per poi diminuire leggermente. Tuttavia, l’interesse delle acciaierie per una riduzione dei prezzi non è grande e perciò resterà elevato. D’altronde il prezzo è dettato dal fornitore». Uno dei motivi dei prezzi così elevati è l’aumento dei costi di trasporto da Oltreoceano. «Noi acquistiamo esclusivamente da produttori europei. Finché è possibile, faccio acquisti qui, e finora questa nostra convinzione ci ha dato i suoi frutti. Sicuramente anche l’aumento della domanda e dei dazi sulle importazioni UE hanno portato all’aumento generale. Penso si tratta di una combinazione di molti fattori». Ora la sfida principale per le imprese è quella di soddisfare la domanda di materie prime per evitare che la produzione si fermi. «Non fatevi prendere dal panico. Abbiamo materiale a sufficienza. Per noi, tuttavia, è chiaro che prima serviremo i nostri clienti più fedeli, mentre altri dovranno attendere», afferma Koler.

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Attualità

36 L’ONDA LUNGA CHE ARRIVA DA PECHINO

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l 2020 è stato un anno molto particolare per i prezzi delle materie prime, ma non è stato il primo anno di impennata repentina. Infatti se si analizzano i dati in serie storica trentennale, a partire dal 1992, emerge che a parte qualche leggera fluttuazione tra il 1995 e il 1996, la prima vera impennata critica dei prezzi delle materie prime si è avuta a partire dal 2004, con un aumento molto significativo che nell’arco di pochi mesi ha portato ad un primo quasi raddoppio dei prezzi, con una crescita tuttavia importante ma segmentata in aumenti e decrementi, con la flessione significativa in corrispondenza della crisi economica del 2008-2009, che poi ha visto raggiungere il picco dei prezzi per i metalli ferrosi nel 2011. Le caratteristiche di queste due ascese vertiginose tutta via sono ben diverse da quella che sta avvenendo in questi mesi. Infatti confrontando le curve di crescita si può notare come quella odierna abbia caratteristiche completamente diverse. Non procede per aumenti, poi piccole riduzioni, altri aumenti e via via altre riduzioni, ma ha un andamento in rialzo diretto e costante, con una crescita molto repentina che ha portato quasi ad un raddoppio dei prezzi delle materie prime industriali, con i prodotti metalliferi in ascesa vertiginosa nell’ultimo anno, con un valore più che raddoppiato. Come noto il problema nasce, paradossalmente, dove è nato il Covid, cioè in Cina, in quanto la Cina è leader mondiale della produzione di materie prime e in grado dunque di condizionare tutti i mercati mondiali, compresi quello europeo e il nostro nazionale, soprattutto per i settori legati ai prodotti metalliferi. L’edilizia è strettamente dipendente dai prodotti metalliferi, basti pensare non solo al ferro ma anche all’alluminio. Questa crescita, secondo i principali analisti, dovrebbe raggiungere un picco massimo e poi calmierarsi questa estate, grazie anche alle politiche che la Cina ha dichiarato di voler mettere in atto, che rimane comunque uno dei primi consumatori e non solo produttori di materie prime ferrose e non ferrose. I grandi investimenti in atto in questo momento in Cina, soprattutto a livello infrastrutturale, stanno di fatto bloccando l’esportazione di prodotto verso gli altri continenti. Non dimentichiamo che tra le prime cinque imprese mondiali del settore delle costruzioni, ben quattro sono cinesi e tutte legate allo sviluppo ferroviario e infrastrutturale. Particolare attenzione va posta all’andamento dei metalli non ferrosi, indispensabili nell’edilizia (nickel, alluminio, rame e zinco) per i quali sono previsti aumenti ancora significativi per giungere, in particolare per l’alluminio, ad una stabilità nei mesi estivi. Certo, la ripresa globale dei mercati post pandemici e il forte assorbimento di queste materie prime da parte della Cina di fatto cambiano le prospettive, rispetto anche agli strumenti previsionali che un tempo potevano contare su andamenti storici consolidati. Il post pandemia anche dal punto di vista delle previsioni è tutto da riscrivere, ben sapendo che queste fluttuazioni hanno certamente una forte matrice speculativa e che, come ogni speculazione, anch’essa prima o poi finirà. Speriamo prima che poi. (a cura del Centro Studi YouTrade)

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Marghera

Con Zintek rinasce

L’EX POLO CHIMICO La vecchia torre di raffreddamento trasformata in centro culturale grazie alla copertura metallica dell’azienda veneta, intervenuta anche nella riqualificazione di quella che ora è la Cittadella dell’Edilizia

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ecchie strutture industriali, degradate, spesso abbandonate. Eppure anche per questi residui architettonici del passato è possibile una seconda vita, come testimonia l’intervento di Zintek a due passi da Venezia. Si tratta della Venezia Heritage Tower e della Cittadella dell’edilizia a Porto Marghera. Una partita giocata in casa, visto che la società di lavorazione metalli ha sede da 80 anni proprio nel polo industriale veneziano. LA COOLING TOWER Zintek, che progetta coperture e rivestimenti in laminato zinco-titanio con il marchio omonimo, infatti, è intervenuta per il rilancio dell’area, che ha compreso gli interventi di recupero edilizio. La prima operazione ha riguardato la torre di

raffreddamento Vetrocoke-azotati. La cooling tower, costruita nel 1938, è stata recuperata e riqualificata grazie a un intervento unico in Europa: l’architettura, infatti, è considerata un capolavoro di archeologia industriale, con la particolare forma iperboloide della struttura alta 60 metri voluta dall’allora senatore Giovanni Agnelli in qualità di presidente della Vetrocoke, realizzata su progetto franco-olandese dalla Siderocemento di Milano. In seguito, la torre è passata a Agrimont, società chimica del gruppo Montedison operativa nel polo chimico di Marghera, ma è stata dismessa negli anni Ottanta. IL RECUPERO Un’opera di riqualificazione che ha visto l’intervento di Zintek per la copertura del livello

La Cittadella dell’edilizia a Porto Marghera. A sinistra, la Venezia Heritage Tower

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apicale, in laminato in zinco-titanio, oltre allo spazio dalle pareti in vetro e acciaio, che ospita un’area ristoro e gode di una vista panoramica su Venezia. La ex Torre di raffreddamento, secondo Zintek, «rappresenta uno dei progetti di recupero più interessanti tra quelli che stanno trasformando Porto Marghera» ed è stata riportata a nuova vita da un progetto dello studio di architettura Arka Associati. Oggi la torre offre nello skyline di Porto Marghera un nuovo canone architettonico. L’intervento di Zintek ha portato al progetto vantaggi importanti: il pregio estetico, l’innovazione, la qualità e la sicurezza. Lo zintek è ben visibile sulla sommità della Torre: la copertura, pensata come una pelle leggera poggiata sul rivestimento in acciaio, sfrutta al massimo le potenzialità del laminato e, in primo luogo, la sua duttilità: proprio la facilità di lavorazione dello zintek ha, infatti, permesso di realizzare una copertura a forma circolare con il centro spostato lateralmente, attraverso l’utilizzo di lastre coniche in zintek prepatinato, ossia dall’aspetto uniformemente pre-invecchiato. L’effetto è quello di un guscio grigio ed elegante, che si presta a giochi di rimbalzi di luce. La scelta dello zintek ha garantito anche elevata protezione, grazie alla resistenza alle aggressioni atmosferiche, ma anche comodità, poiché non necessita di manutenzione ed elimina il bisogno di interventi periodici che

La riqualificazione che ha visto l’intervento di Zintek per la copertura del livello apicale in laminato in zinco-titanio

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41 sarebbero risultati scomodi e dispendiosi, data la posizione del rivestimento. SEI PIANI All’interno della torre sono stati realizzati 3 mila metri quadrati suddivisi in sei piani: ambienti espositivi, didattici e congressuali si alternano alle eccellenze produttive del passato del territorio veneto e alla realtà attuale in fase di nuovo sviluppo. Il primo esempio di museo d’imprese o museo delle eccellenze di un intero territorio erede di un grande patrimonio imprenditoriale e funzionale alla promozione del made in Italy di oggi, con stimoli e sguardi proiettati al futuro. Zintek ha partecipato attivamente al progetto Venezia Heritage Tower fin dagli inizi, convinta che il seme della cultura porti alla valorizzazione del territorio oltre che allo sviluppo d’impresa e della sua comunità. UNA CASA PER ANCE L’altro intervento nell ’area ex Agrimont riguarda la Cittadella dell ’Edilizia, sede dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Venezia. Il progetto è un caso esemplare di riqualificazione riuscita, e mostra non

solo come sia possibile fare architettura oggi, compiendo scelte tecnologiche d’avanguardia e rispettando vincoli di spazio e destinazione d’uso, ma anche come potrebbe essere la Porto Marghera del futuro: un territorio rigenerato, che richiede un piano globale nel quale i singoli interventi si uniscano per ridisegnare l’intero paesaggio architettonico. Il progetto, affidato a Caprioglio Architects Studio Architettura, ha visto il recupero e la riqualificazione di due edifici: un laboratorio in disuso e la vecchia infermeria. Nel nuovo complesso trovano spazio tre distinti organismi che fanno capo ad Ance Venezia, ovvero il Comitato Paritetico Territoriale (Cpt), il Centro Formazione Maestranze (Cfmea), con aule e laboratori didattici, e la Cassa Edile, con uffici di sportello, uffici della presidenza e sala del Consiglio. Vi si trovano poi una biblioteca, una sala conferenze con 165 posti a sedere e cabina di regia, un’area ristoro, mensa, bar e una terrazza attrezzata. L’edificio, moderno ed essenziale nelle forme, si caratterizza soprattutto per l’uso di due materiali: il cristallo dell’ampia vetrata sud, ombreggiata da brise-soleil, e il laminato in zinco-titanio zintek, che riveste esternamente la quasi totalità, sia all’esterno sia all’interno.

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Attualità

42 La nuova sede dell’Ance a Porto Marghera con la copertura di Zintek

FATTORI DETERMINANTI La scelta dello zintek come elemento principale è stata dettata da più fattori: innanzitutto, l’uso di un laminato metallico luminoso, ma non riflettente, come lo zintek una volta terminato

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il processo di ossidazione, che permette di enfatizzare il dialogo delle superfici con la luce, secondo un tema caro all’architetto Giovanni Caprioglio. Inoltre, l’impiego dello zintek anche per l’interior design regala agli ambienti un carattere di decisa contemporaneità e si presta all’abbinamento con gli altri materiali presenti, vetro e legno. In secondo luogo, grazie alla sua malleabilità, il laminato zintek segue tutte le linee e le curve del progetto, rivestendo come un abito su misura tanto le superfici piane quanto i due silos tondeggianti. Le diverse tecniche di aggraffatura hanno poi consentito di creare sulle pareti esterne effetti grafici molto suggestivi. Il metallo conferisce anche protezione al complesso, data la sua estrema resistenza alla corrosione e all’aggressione degli agenti atmosferici. Infine, lo zintek, autoctono e a chilometro zero in quanto prodotto proprio a Porto Marghera, sposa appieno la visione della cosiddetta green landscape architecture, che nel caso della Cittadella dell’Edilizia si è tradotta in un’attenzione particolare alla riqualificazione energetica, alla scelta di materiali con bassi costi di manutenzione e all’impiego di soluzioni energeticamente convenienti come le facciate ventilate in zinco-titanio, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto e l’applicazione di membrane fotovoltaiche nei brise-soleil della facciata sud. di Franco Saro


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SPECIALE facciate

Sono un trend che ha coinvolto anche i grandi progettisti: le facciate metalliche sono comode, facili da montare, resistenti. Ma, soprattutto, sono anche molto diverse tra loro. Perché le aziende si sono impegnate nella ricerca di materiali e soluzioni ingegneristiche innovative. Come dimostrano i casi di applicazione di questi rivestimenti metallici. Belli, ma anche sorprendenti

46 Il trend ESSERE OTTIMISTI NON È DI FACCIATA 52 Alpewa CON OPTINET NUOVA VITA DELLA LAMIERA STIRATA 54 Alubel PANNELLI IN ALLUMINIO PER FACCIATE PERSONALIZZATE 56 Rivit GLI STRUMENTI GIUSTI PER L’AGGRAFFATURA

58 Sandrini Metalli LE VARIE FACCE DEL METALLO 64 Sicurpal LA TRANQUILLITÀ CORRE SUL BINARIO 66 Marchesi Metalli SE IL PANNELLO È BREVETTATO 68 Alpemac IL PUNZONE È DI QUALITÀ

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Speciale facciate

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Il mercato

Essere ottimisti

NON È DI FACCIATA Secondo le proiezioni Unicmi, il settore delle superfici metalliche verticali nel 2021 dovrebbe raggiungere quota 565 milioni di euro, con un forte incremento rispetto a quello dell’anno precedente. E il business vola

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Con Optinet nuova vita

DELLA LAMIERA STIRATA L’azienda specializzata nel settore delle costruzioni metalliche in Italia e in Austria propone un prodotto innovativo, che riesce a coniugare leggerezza e trasparenza con il design dei pannelli metallici 3D (Fielitz)

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na nuova vita per la lamiera stirata, elemento estetico o strutturale che ora, con il marchio Optinet, si presenta con una nuova veste. Optinet, infatti, è il marchio della nuova lamiera stirata tridimensionale, firmata Alpewa. La vasta e ormai consolidata esperienza dell’azienda nel campo dei rivestimenti metallici, assieme alla costante ricerca di novità, hanno spinto Alpewa a proporre un prodotto innovativo, che riesce a coniugare la leggerezza e la trasparenza delle lamiere stirate con il design dei pannelli metallici 3D (Fielitz). Questa unione ha permesso la creazione di una rete metallica che allarga i suoi confini e abbraccia l’architettura creando un’esperienza unica senza precedenti, reinventando la facciata ventilata e rinnovando gli interni. SOSTENIBILITÀ Il metallo è un materiale altamente riciclabile, di conseguenza è un alleato perfetto per progettisti alla ricerca di soluzioni che rispettino l’ambiente. Alpewa, però, si spinge oltre lo standard. Le reti

Optinet, infatti, sono deformate da un’innovativa tecnica a freddo con un sistema di fluidi, che permette di ottenere la tridimensionalità ricercata senza spreco di energia di solito impiegata per poter raggiungere elevate temperature che rendano il metallo malleabile. Con questa tecnica, inoltre, si riescono a creare lastre per una lunghezza massima di 3,90 metri: una misura che consente un netto risparmio di tempo nell’esecuzione dei lavori di una facciata ventilata per una nuova costruzione o per la riqualificazione di un immobile. MODULARITÀ C’è, ancora, un altro elemento da tenere in considerazione e che può risultare utile in fase di progettazione: con Optinet gli elementi della facciata diventano modulari. Ogni pezzo è studiato nei minimi particolari e segue una sua logica, in modo da avere allineamenti e sfasature già pianificate. Le fughe si annullano e la facciata diventa un elemento univo e continuo. di Franco Saro

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Alcune delle texture realizzate con la lamiera stirata Optinet


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RIVESTIAMO L‘ARCHITETTURA Progetto: nuova facciata sede PE Labellers S.p.A. Installatore: BS Lattoneria + M.P.M Prodotto: Rheinzink PREpatina Grey + Trespa Anthracite grey & Silver Grey Foto: Dario Conci - Giugno 2021

Richiedi maggiori informazioni a info@alpewa.it o visita il sito www.alpewa.com


Speciale facciate

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Alubel

Pannelli in alluminio

PER FACCIATE PERSONALIZZATE La soluzione EasyWand consente di applicare le lastre in modo veloce ed efficiente grazie a un sistema flessibile, che lascia grande spazio al progettista e offre allo stesso tempo un’ampia gamma di colori

R Un pannello del sistema EasyWand

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ivestire la superficie di un edificio in modo facile ed efficiente, come per magia. È quanto propone EasyWand, pannello coibentato completamente liscio creato da Alubel per i rivestimenti di edifici industriali e civili. La soluzione utilizza una innovativa geometria, che con una larghezza di 500 millimetri rivoluziona il mercato dei pannelli da rivestimento grazie alla sua leggerezza, maneggevolezza e versatilità. L’idea è quella di offrire un sistema di grande flessibilità, pensato per garantire al progettista la massima libertà espressiva e, inoltre, abbattere


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Alcune facciate ricoperte con il sistema EasyWand di Alubel

CARATTERISTICHE DEL PANNELLO • • • • •

considerevolmente i tempi di cantiere grazie al velocissimo sistema di assemblaggio. Ed è anche una soluzione ideale per il risparmio energetico e per il risanamento degli edifici. ALLUMINIO E NON SOLO EasyWand è prodotto utilizzando i metalli più pregiati: alluminio preverniciato smooth, acciaio corten, alluminio preverniciato Pvdf, alluminio anodizzato. I pannelli consentono una elevata personalizzazione del progetto anche grazie a textures personalizzate e all’innovativa finitura preverniciata smooth. È una prerogativa che si

Spessore 25 mm Altezza 500 mm Lunghezza minima standard 2.500 mm Lunghezza massima consigliata 4.000 mm Ampia gamma di finiture con caratteristiche innovative

allinea con le richieste del mercato per i rivestimenti di facciata: i progettisti, infatti, desiderano soddisfare il gusto estetico del committente finale e, al contempo, dare spazio alla propria creatività. Proprio per questo Alubel ha pensato di offrire una vasta gamma di colorazioni. Nasce così la finitura Smooth in una vasta gamma di colori (easy Ral 9010 – 9006 – 7037 - 7016 – 9005 –5011 – 5010 – 6024 – 1019 – 2011 – 1002 – 7037 – 3000 – 8017 - 8029). La tipologia smooth è una verniciatura poliestere hd, rugosa ma liscia al contempo, dall’effetto tridimensionale. di Franco Saro

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Speciale facciate

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Rivit

Gli strumenti giusti

PER L’AGGRAFFATURA

L’azienda offre attrezzature manuali e macchine per realizzare facciate in lamiera, alluminio o zincotitanio, che permettono di unire le superfici metalliche senza fissaggi a vista. Come con la profilatrice Profiriv800 Aggraffatrici per trapano Falz Seamer

PROFIRIV800 con profilo Attrezzi manuali RAU

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ivit è conosciuta in Italia come una delle aziende leader nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera. La divisione lattoneria dell’azienda è in grado di offrire attrezzature manuali e macchine per realizzare facciate aggraffate in lamiera, alluminio o zincotitanio, che permettono di unire le lamiere senza l’utilizzo di fissaggi a vista. Per realizzare le lamiere profilate da coils si può utilizzare la profilatrice Profiriv800 o 1000 per ottenere pannelli con i due lembi piegati, che verranno poi sovrapposti l’uno sull’altro e fermati sulla facciata o copertura da apposite graffette. PIEGATURE DOPPIE Utilizzando pinze manuali come la linea Rau, Draco, Wuko, Bendriv, inoltre, si realizzano piegature doppie, che permettono l’unione delle due lamiere. Si ottiene così un assemblaggio stabile e duraturo nel tempo. In pratica, si tratta di una bordatura ripiegata su sé stessa dei due lati da unire. L’aggraffatura è una tecnica che garantisce ottime possibilità di applicazione in diversi contesti architettonici (facciate di grandi complessi, come

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BENDRIV

aeroporti, palazzetti sportivi, edifici industriali) perché assicura una tenuta ottimale della copertura rispetto agli agenti atmosferici e permette alla lamiera, inoltre, di dilatarsi e contrarsi senza implicazioni sull’opera cui è applicata. Rivit è in grado di fornire supporto e consulenza per realizzare le varie fasi di lavorazione della lamiera offrendo tutto il sistema completo: fissaggi, graffette, profilatrici, centinatrici, pinze manuali, aggraffatrici da applicare al trapano o elettriche. UN SOLO PASSAGGIO La Profiriv800 è una profilatrice per ottenere in un solo passaggio la lamiera profilata pronta per essere aggraffata. Lo spessore massimo della piega è per rame e zinco 8/10, per alluminio 10/10, per acciaio 7/10 e per inox 6/10, mentre la larghezza del profilo è di 25-32 millimetri. L’aggraffatrice universale Seameriv per doppia aggraffatura si abbina a un avvitatore a batteria e garantisce la chiusura delle lamiere mediante un unico passaggio. La linea di utensili Bendriv è composta da utensili che permettono di realizzare pieghe già pronte per essere aggraffate. di Franco Saro


La più ampia ga

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mma di copertu

re e rivestimen ti di facciata

Pannelli coibentati Profili solaio

UNI 28

Coperture grecate

GENUS 55

UNI 3

GENUS 55 S.C. - lamiera collaborante UNI 5 GENUS 60 UNI 1000 GENUS 60 - Cassaforma a perdere UNI Roof 28 GENUS 73 UNI Parete

Fissaggio a vista

GENUS 73 S.C. - lamiera collaborante UNI Coppo

GENUS 153 positivo UNI Wall

Fissaggio nascosto

‘ GENUS 153 negativo

UNI Onda

Fissaggio nascosto

GENUS 160 positivo

UNI Energy

per moduli fotovoltaici

GENUS 160 negativo

‘ UNI Freeze

per celle frigorifere

Numero Verde 800 577 385 - e-mail: unimetal@unimetal.net Torre San Giorgio CN, Tang. Torino usc. La Loggia, S.S. Saluzzo km. 30

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Speciale facciate

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Sandrini Metalli

Il lato verticale

DEL METALLO

Non solo coperture: le potenzialità dei prodotti dell’azienda bergamasca si estendono anche alle facciate, coniugando le tante funzionalità e l’estetica con un ampio ventaglio di scelta. Ecco qualche esempio

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La solidità della SAND 100 e il colore scuro della verniciatura conferiscono personalità alla facciata di un edificio a Malta

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he si tratti di acciaio o alluminio, che sia naturale o preverniciato, liscio o ondulato, scegliere un rivestimento in metallo in facciata è una buona idea per una lunga serie di ragioni: l’intrinseca durevolezza, la leggerezza, la facilità di manutenzione, la sostenibilità, la resistenza alle intemperie ed infine l’adattabilità alla realizzazione di solu-

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zioni ventilate ed isolate. Si tratta infatti di una soluzione che, in virtù della sua plasmabilità e della personalizzazione a cui può essere sottoposta, consente una notevole libertà dal punto di vista del design architettonico, configurandosi quindi come ideale non solo per le più svariate esigenze pratiche, ma anche estetiche.


59 Ospedale psichiatrico Malta. Particolarità dell’edificio è l’impiego delle lastre grecate forate al posto delle inferriate per le finestre

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Speciale facciate

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Villa sul lago di Garda: il colore caldo dell’alluminio Brown Copper infonde alla facciata un’aria innovativa e accogliente allo stesso tempo

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Facciata della sala da bowling PlayUp, Villa Guardia (Como)

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EFFETTI PIACEVOLI Grazie a un’ampia scelta di prodotti, Sandrini Metalli permette di realizzare rivestimenti in metallo per mezzo di lastre grecate o aggraffate, dalla superficie liscia oppure goffrata, o ancora ondulata, grecata, forata e di qualsiasi colorazione. In particolare, è da notare che, oltre a rivelarsi piacevoli sotto il lato estetico, le facciate realizzate con lamiera ondulata o grecata presentano il vantaggio di essere ventilate, aspetto sicuramente utile in determinati contesti climatici. Tra le lastre grecate prodotte dall’azienda bergamasca, le più richieste in facciata sono: • Sand 18: nata per rivestimenti di facciate industriali e edifici commerciali, il suo utilizzo si sta estendendo sempre più anche alle abitazioni civili e, specialmente, ad opere dal design unico e innovativo • Sand 20: richiestissima e adatta a rivestimenti di ogni genere, presenta un profilo grecato che crea un’ombra netta sulla superficie piana, marcando il gradevole disegno a bande che la caratterizza; • Sand 28: una lastra grecata tradizionale ma di carattere, impiegata soprattutto per rivestimenti di facciate industriali; • Sand 40/100: dalla geometria particolare, con greche simmetriche che la rendono straordinariamente resistente;


61 Centrale termica di Paullo (Milano): rivestimento di facciata realizzato in doghe con altezze differenti, in lamiera 8\10 nelle colorazioni RAL 9006 Silver, Bianco Grigio, RAL 7037 – Grigio Polvere e RAL 7016 – Grigio Antracite

• Sand A55 P600: contraddistinta da greche dall’aspetto forte e marcato che la rendono particolarmente idonea ad essere impiegata per edifici commerciali ed industriali. Tuttavia, ogni lastra presente a catalogo può potenzialmente essere utilizzata in facciata, a volte con risultati sorprendenti. Ad esempio, la facciata di un edificio a Malta è stata realizzata in lamiera grecata Sand 100 in alluminio 15/10 Ral 7016 Grigio Antracite: data la sua notevole portata, questo tipo di profilo è solitamente prediletto per la costruzione di solai a secco e collaboranti, ma come si può osservare risulta convincente anche se declinato a casi eccezionali. Sempre a Malta, il rivestimento di una parte dell’ ospedale psichiatrico è invece stato realizzato mediante Sand A55 P600 in lamiera Bianco Grigio di spessore 8/10. La particolarità della facciata è resa dalla foratura delle lastre, espediente tecnico che, oltre ad alleggerire la struttura, consente di creare singolari giochi di luce e trasparenze. L’effetto è apprezzabile soprattutto dall’interno, da cui si può notare l’originalità della sostituzione delle inferriate per le finestre con la lamiera. Per una villa sul lago di Garda si è invece optato per la già menzionata Sand 18 in alluminio Brown Copper, più tradizionale ma non per questo dallo stile meno moderno

alternativa a disposizione di Sandrini Metalli per quanto riguarda i rivestimenti: PlayUp, sala da bowling a Villa Guardia in provincia di Como, deve infatti la sua accattivante facciata alla soluzione aggraffata Sandgraf, realizzata in alluminio Stone Grafite di spessore 8/10. Un’altra possibilità dal carattere originale, è quella delle doghe metalliche: quelle della centrale termica a Paullo (Milano), in fotografia, in una scala di grigi abilmente alternati, conferiscono al rivestimento della facciata un aspetto al contempo brioso e

NON SOLO LASTRE GRECATE Le lastre grecate non sono, ad ogni modo, l’unica

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Dettaglio della tecnica ad aggraffatura


Speciale facciate

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Rivestimento di facciata in SANDfuture 445, alluminio 8/10, nella colorazione RAL 1035 Beige Perlato per il Gewiss Stadium di Bergamo

pulito. Doveroso infine menzionare Sandfuture, una delle soluzioni più innovative messe a punto dall’azienda: si tratta di un sistema a giunto drenante dal design distinto e dalle elevate prestazioni, solitamente impiegato come sistema di copertura ma che si adatta egregiamente anche a rivestimenti di facciate, come dimostrato dall’eccezionale risultato raggiunto con il Gewiss

Stadium a Bergamo. Così come le lastre grecate, quelle aggraffate e le doghe, anche le lastre Sandfuture possono essere personalizzate in un’ampia gamma di colori, finiture e materiali. Per quanto riguarda questi ultimi, l’azienda dispone di acciaio zincato e preverniciato, acciaio inox, aluzinc, alluminio preverniciato, rame, magnelis e zinco titanio, mentre le colorazioni – più di 40 e sempre disponibili a magazzino – si distinguono in gamme. Oltre a quella Natural, che comprende le opzioni non verniciate, possiamo elencare la gamma Standard, composta dai più versatili Bianco Grigio, Rosso Siena e Testa di Moro; la gamma Premium, che include i colori principali della scala Ral; la gamma Luxury, costituita da varianti più sofisticate quali Red Copper, Brown Copper e Green Copper, che replicano le colorazioni assunte dai diversi livelli di ossidazione del rame, e Grey Titanium e Alucorten; e la gamma Stone, dalle finiture tridimensionali, che comprende le quattro varianti Stone Grafite, Stone Brown, Stone Red e Stone Grey. Con una quantità simile di opzioni, nonché grazie a una qualità apprezzata da decenni da clienti sia italiani che esteri, le potenzialità applicative ed espressive dei prodotti Sandrini Metalli non possono che essere sconfinate. L’unico limite, insomma, è la fantasia del progettista. di Franco Saro

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w w w. s a n d r i n i m e t a l l i . i t

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Speciale facciate

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Sicurpal

La tranquillità

CORRE SUL BINARIO Alurail L è ideato per aumentare la sicurezza dell’operatore grazie all’elevata scorrevolezza: in caso di caduta è fondamentale che la navetta sia posta sopra l’operatore, per ridurre il tirante d’aria al minimo MASSIME PRESTAZIONI Il binario è realizzato in alluminio anodizzato e prevede l’utilizzo di linee vita rigide con lunghezza variabile da 2 metri fino a 150 metri e campate fino a 6 metri. Alurail L può essere impiegato per installazioni a parete, a soffitto e a pavimento, con la possibilità di completo adattamento alla forma della struttura di ancoraggio. Il sistema prevede anche l’utilizzo simultaneo fino a quattro operatori e un basso impatto visivo. La navetta offre la massima scorrevolezza grazie alle sei ruote di scorrimento rivestite in acciaio Inox 316. Il dispositivo è equipaggiato con cuscinetti radiali a sfera con doppia protezione contro lo sporco, sistema di protezione e tenuta delle ruote di scorrimento in acciaio Inox, rinforzato con parti in ottone, protezione contro la manomissione e sbloccaggio dei sistemi rotanti con quattro livelli di sicurezza e un gancio di ancoraggio orientabile di 180 gradi sull’asse perpendicolare al binario. di Franco Saro

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e linee vita non sono tutte uguali: la cura nei piccoli dettagli crea un prodotto semplice e di qualità. Per questo Sicurpal, azienda che produce linee vita, ha progettato un nuovo sistema anticaduta a binario, conforme e certificato secondo le norme Uni En 795:2012, Cen/Ts 16415:2013 tipo D e Uni 11578:2015. Alurail L è ideato per aumentare la facilità di utilizzo da parte dell’operatore grazie all’assenza di ostacoli da by-passare e all’elevata scorrevolezza di utilizzo, che aumentano la sicurezza. Si tratta di un sistema più rigido con frecce minori rispetto a una tradizionale linea vita e consente il lavoro in trattenuta e in fune.

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ISAL S.R.L. - Zona Industriale - 88046 Lamezia Terme (CZ) Tel. 0968.209362 - isal@ielapigroup.it - Giugno 2021 - www.isalsrl.com


Speciale facciate

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Marchesi Metalli

Se il pannello

È BREVETTATO

GUARDA IL VIDEO

Con Wind Wall System, gli elementi si possono rimuovere, sostituire e ispezionare singolarmente, mantenendo la più completa libertà di creare composizioni e texture uniche in parete, soffitto e spioventi Dettaglio del magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano, realizzato con Step 200 All OX Argento. A destra,il pannello Space 300 All 7035utilizzato per Mi.Co. City Life a Milano

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pannelli da rivestimento sono ideali per la rigenerazione e la connotazione dell’involucro edilizio. Integrati con un sistema di facciata ventilata e cappotto termico, i pannelli consentono un importante risparmio energetico e di risorse economiche. Inoltre, pannelli come quelli prodotti da Marchesi Metalli, sono sostenibili e riciclabili al 100%, oltre a essere catalogati in classe di resistenza al fuoco A1. I pannelli a incastro e con fissaggio nascosto, grazie all’esclusivo Wind Wall System, si possono rimuovere, sostituire e ispezionare singolarmente, mantenendo la più completa libertà di creare composizioni e texture uniche in parete,


67 soffitto e spioventi. Wind Wall System utilizza una rotaia di supporto in acciaio rivestito per l’alloggiamento e il bloccaggio dei pannelli. Un sistema semplice e immediato, che grazie alla rotaia con gli alloggiamenti di fissaggio al passo architettonico dei pannelli, permette una installazione rapidissima e sicura con un solo allineamento in parete, senza trascurare l’assoluta precisione di posa. Inoltre, si ottiene la libera dilatazione e l’annullamento del ponte termico. Il sistema Windwall utilizza una clip in acciaio inox, che a pressione apre e chiude il fissaggio dei pannelli. Per questo è l’unico sistema del suo genere che consente di rimuovere, sostituire o anche solo ispezionare l’involucro rivestito. Da sempre, infatti, il più grosso limite dei rivestimenti in pannelli, doghe, scandole e aggraffati è stato quello della manutenzione. È un intervento costoso, invasivo e, a volte, del tutto impossibile. Oggi il problema è risolto grazie alla soluzione brevettata Windwall Removable Cladding System, che attraverso una clip blocca e sblocca i singoli elementi, con una semplice pressione di un utensile sulla leva di sblocco. PIÙ VELOCITÀ Completamente integrato al modulo a passo o come fissaggio singolo, il sistema lascia la totale libertà di scegliere la mappatura di sgancio degli elementi nelle zone più utili e/o a rischio: quelle

di passaggio persone e mezzi, in prossimità degli infissi e degli elementi sporgenti, in presenza di impianti energetici e dello scarico acque piovane o semplicemente di utilizzarlo nelle zone da ripristinare, dove e quando questo dovesse accadere, senza il minimo esborso economico preventivo. I plus di Wind Wall System, in sintesi, comprendono la velocità d’installazione, la precisione e sicurezza, la possibilità di personalizzazione, la controllata trasmittanza termica, la facilità di manutenzione, ispezione e sostituzione grazie al sistema brevettato. di Franco Saro

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Dettaglio di facciata della sede Nobili di Bologna, rivestita con Space 200+320+430 All 7016. Sotto, l’ospedale di Fiorenzuola, realizzato con Space 320+400 in All Silver+Cortex


Speciale facciate

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Alpemac

Il punzone

È DI QUALITÀ L’azienda bresciana presenta la nuova punzonatrice Compact Evo Boschert, che può essere dotata anche dell’utensile per la fresatura del composito e consente due lavorazioni su un’unica macchina

ricerca di soluzioni all’avanguardia, l’azienda ha appena siglato un importante accordo di partnership con la società tedesca Boschert.

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na facciata metallica non potrebbe esistere senza l’utilizzo di un efficiente sistema di punzonatura, per tagliare e forare le lamiere. Alpemac da anni propone sul mercato soluzioni di punzonatura per la produzione di sistemi di facciate. Spinta da un mercato delle facciate in crescita e sempre alla

Utensile per fresare il composito. Sopra, punzonatrice Boschert

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CUSTOMER-ORIENTED Boschert è un’azienda customer-oriented che offre soluzioni personalizzate e di qualità per la lavorazione e deformazione dei metalli. Tra queste, punzonatrici, punzonatrici combinate laser, laser fibra, plasma e punzonatrici speciali specifiche per barre di rame utilizzate nei quadri elettrici. Nell’ambito dei sistemi di facciata, le punzonatrici Boschert permettono di produrre doghe personalizzate con le più svariate finiture, come l’effetto pietra, a incastro, sagome per la produzione di cassette, elementi di chiusura e finitura per sistemi di facciata e altri elementi decorativi. Alpemac ha visto in Boschert un partner di qualità, di grande esperienza e con


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Doga realizzata con Boschert e Thalmann. A sinistra, Pannello Larson Alucoil, distribuito in Italia da Cantori

una spiccata attenzione alla ricerca di soluzioni richieste dalla clientela. La nuova punzonatrice Compact Evo Boschert può essere dotata dell’utensile per la fresatura del composito: questo permette di ottimizzare il processo di produzione delle cassette con la possibilità di eseguire due lavorazioni su un’unica macchina con un conseguente risparmio di tempo e spazio. ALTRE SOLUZIONI Le soluzioni Boschert ampliano la già consoli-

data offerta Alpemac nei sistemi di produzione di facciate: piegatrici a grembiale con utensili frazionati, profilatrici Schlebach Quadro, piegatrici mono e doppia bandiera Thalmann per la produzione di cassette, doghe, profili e tutto ciò che riguarda la facciata metallica. L’azienda di Calcinato (Brescia) è un partner che coniuga esperienza, prodotti di qualità e assistenza, per individuare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze. di Veronica Monaco

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Lattoniere del mese

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ACS 2.0

Dalle case

ALLE CHIESE L’azienda di Cosenza ha alle spalle 20 anni di esperienza professionale e, oltre alla Calabria, opera in tutto il resto d’Italia. È specializzata in ingegnerizzazione e applicazione di lattoneria per coperture e facciate

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Rivestimento in composito per il Parco Commerciale Le Spighe di Crotone

pecializzata in ingegnerizzazione e installazione di facciate e coperture metalliche, Acs 2.0 di Cosenza nasce nel 2015 per opera di tre installatori professionisti. Dopo una breve attività anche nelle ristrutturazioni edilizie, la società guidata da Corrado Licciardone è tornata al mondo della lattoneria. «Dopo oltre 20 anni di esperienza con le più importanti aziende del settore, abbiamo deciso di metterci in proprio e dedicarci non solo ai rivestimenti metallici, ma anche all’edilizia», racconta l’imprenditore. «Dopo la crisi delle costruzioni, siamo tornati prettamente al metallo e ora siamo specializzati soprattutto nelle facciate, dai sistemi in zinco-titanio all’aggraffatura, dalle scandole alle lastre ondulate».

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Domanda. Qual è il vostro punto di forza? Risposta. Siamo prettamente installatori, ma il nostro punto di forza è l’ingegnerizzazione. Dai disegni di un fabbricato che il cliente ci fornisce realizziamo rilievi precisi e, poi, ingegnerizziamo coperture e facciate. Dopodiché ordiniamo i materiali che ci servono presso le aziende fornitrici, come Metaltrade o il Gruppo Sogimi, per poi passare alla produzione e al montaggio vero e proprio. D. Qual è il fatturato dell’azienda? R. Prima della pandemia l’azienda ha fatturato circa 300 mila euro. Con il covid, siamo scesi intorno ai 250 mila euro. A fine 2021 dovremmo attestarci intorno ai 400-450mila euro. D. Come avete affrontato il 2020? R. Il 2020 è stato un anno duro. Abbiamo consegnato l’ultimo cantiere in provincia di Lecco proprio prima dell’inizio della pandemia, a metà gennaio, poi ci siamo fermati completamente. Purtroppo, come azienda di servizio non usufruiamo della cassa integrazione come gli edili, quindi non ci sono state coperture per i dipendenti. E per un certo periodo siamo rimasti bloccati. D. Come sta andando il 2021? R. Con un po’ di alti e bassi. Ci sono periodi in cui siamo molto carichi di lavoro e non abbiamo il tempo di respirare, altri di calma totale. D. Lavorate in tutta Italia? R. Il 60% del fatturato è realizzato principalmente nella zona di Cosenza e Rende. Tuttavia, se il lavoro è interessante, siamo disposti a muoverci anche nel resto d’Italia. Per esempio, di recente abbiamo ultimato una facciata in Lombardia.


71 Rivestimento in composito e lastre ondulate per la Domo Arredamenti di Rende. A sinistra, rivestimento in lastre di zinco titanio aggraffato per la Chiesa Rosario di Lamezia Terme

D. Qual è la tipologia di lavoro che trattate più frequentemente? R. Principalmente le facciate dei condomini. Per quanto riguarda le coperture stiamo ricevendo diverse richieste dalle chiese e ne stiamo realizzando una a Lamezia. Il 90% dei lavori che trattiamo riguarda il privato, non facciamo cantieri pubblici, se non attraverso le imprese che hanno il lavoro in appalto. D. Qual è la referenza più importante realizzata negli ultimi anni? R. Abbiamo realizzato quasi tutti i capannoni in Italia di una consociata di Alfagomma, azienda di Milano specializzata nella produzione di tubi ad alta pressione. D. Quali sono i vostri principali clienti? R. Le imprese. Collaboriamo anche con gli studi tecnici quando richiedono la progettazione esecutiva, ma abbiamo a che fare quasi esclusivamente con le imprese. D. Le richieste di supporto sono legate ai bonus oppure sono sganciate dagli incentivi? R. Al momento sono sganciate dagli incentivi, sono tutte richieste dirette dei costruttori. D. Per quanto riguarda la formazione, come vi tenete aggiornati? R. Il nostro gruppo di lavoro vanta un’esperienza ultraventennale nel mondo della lattoneria. Abbiamo fatto a suo tempo formazione con le aziende più importanti del settore e continuiamo a seguire corsi di aggiornamento. Al momento, a causa della pandemia, ci siamo un po’ fermati, ma stiamo continuando a lavorare nella ricerca e sviluppo di nostri sistemi di facciata.

Facciata in doghe- klinkermateriale composito

Rivestimento in composito per il Parco Da Vinci a Fiumicino

di Veronica Monaco

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Lattoniere del mese

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Lattoneria Cortinovis

Come fare il meglio

CON LA SCUOLA SVIZZERA Il titolare dell’impresa aostana vanta una formazione di prim’ordine conseguita grazie ai continui aggiornamenti nella Repubblica Elvetica. Perché in Italia manca ancora una vera qualificazione per il lattoniere

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Sotto, a sinistra, Diego Cortinovis, titolare di Lattoneria Cortinovis di Arnad (Aosta). A destra, intervento eseguito con copertura Prefa antracite

iamo ad Arnad, nella bassa Valle D’Aosta. Qui ha sede Lattoneria Cortinovis, azienda specializzata dal 1965 nella realizzazione e installazione di coperture, facciate ed elementi in lamiera metallica. Diego Cortinovis, 53 anni, dagli anni Novanta guida l’azienda di famiglia, fondata nel 1965 dal padre e dallo zio, entrambi con un’esperienza formativa e lavorativa messa a punto in Svizzera. «Quando sono tornati in Italia, a metà degli anni Sessanta, erano molto avanti perché qui non c’erano corsi né scuole di formazione», spiega l’attuale titolare. «Sono entrato in azienda quando avevo all’incirca 22 anni e io stesso ho iniziato il mio percorso facendo dei corsi di aggiornamento sia in Italia che in Svizzera». Domanda. Dedica ancora tempo alla forma-

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zione? Risposta. Certo, anche se in Italia riscontro una certa carenza. Gli ultimi corsi li ho seguiti a Neuchâtel, in Svizzera, con giornate di approfondimento specializzate su piegature un po’ più complesse, specifiche per la doppia aggraffatura. Qui in Italia non ci sono corsi così specializzati: spesso si tratta di iniziative di marketing promosse dalle aziende per spingere i loro prodotti, in cui spesso i partecipanti non hanno nemmeno la formazione di base. In Svizzera, invece, c’è una scuola apposita, con una formazione molto dettagliata che arriva fino ai parametri di dilatazione dei vari materiali. Da qualche anno sto pensando all’idea di fare io stesso dei corsi di formazione, in collaborazione


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«Sarebbe bello mettere a disposizione dei ragazzi più giovani la mia esperienza lavorativa e insegnare loro un mestiere»

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In questa pagina, interventi eseguiti con tegole canadesi in alluminio di Hausaut

con qualche assessorato della Valle D’Aosta. D. Ce la farà a realizzare questo progetto? R. Se trovo un assessorato interessato sarebbe bello mettere a disposizione dei ragazzi più giovani la mia esperienza lavorativa e insegnare loro un mestiere. D. Uno dei problemi più significativi del settore, infatti, è la mancanza dei lattonieri? R. Sì, perché non c’è formazione e una sorta di certificazione della professione. Io stesso, dopo oltre 30 anni di esperienza, non ho un patentino da lattoniere. Capita anche che artigiani, che fino a poco tempo prima si erano dedicati solo alla posa di tetti, per mancanza di lavoro si mettano a fare i lattonieri. D. Quindi, fa fatica a trovare operatori specializzati? R. Sì, purtroppo mancano gli operatori qualificati. D. Quali tipologie di lavoro realizza Lattoneria Cortinovis? R. Fino a dieci anni fa si trattava di lavori di lattoneria abbastanza semplici. Ultimamente mi sono specializzato nella doppia graffatura e nella posa di scandole, ma eseguo qualsiasi tipo di lattoneria. In ogni caso preferisco selezionare i lavori, scegliendo solo quelli di qualità e dalla resa estetica superiore, dove ho modo di curare anche l’ultimo dettaglio. D. Qual è l’ultimo lavoro più interessante che ha fatto? R. Di recente ho realizzato qui in Valle D’Aosta una copertura a scandole, con un materiale tedesco innovativo, su due palazzine abbinate. Il lavoro ha riguardato circa 300-350 metri quadri di copertura con tutte le varie finiture

Sotto, X

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In alto, a sinistra, lavoro in doppia aggraffatura Prefa; a destra, camino fatto in opera. In basso, a sinistra, lavoro in zinco-titanio eseguito in Svizzera; a destra particolare di copertura in rame

di camini. D. Lattoneria Cortinovis opera solo a livello locale? R. Principalmente lavoro in Valle D’Aosta. Se c’è un lavoro interessante sono disposto anche a spostarmi. Ho lavorato anche quattro anni in Svizzera, in collaborazione con un lattoniere del posto. D. Quanti siete in azienda? R. Io, più due dipendenti. D. Come ha gestito il 2020, l’anno della pandemia? R. Sinceramente ho sfruttato lo stop per riposarmi. A parte questo, non è cambiato molto, forse solo un leggero decremento del fatturato dovuto al fermo del lockdown. D. Come sta andando invece il 2021?

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R. Quest’anno c’è tanto di quel lavoro che non so più dove girarmi. Molte commesse non le prendiamo perché non riusciamo a seguirle. Sicuramente quest’anno il fatturato crescerà notevolmente. D. Il superbonus ha inciso con l’aumento delle richieste? R. Finora il superbonus 110% ha creato solo problemi. L’incentivo è valido per i grandi progetti, non per i piccoli. Ha tanto lavoro, ma c’è una richiesta talmente alta che sta aumentando tutto e non si trovano più le materie prime. D. Di quanto in percentuale sono aumentati i prezzi? R. Alcuni metalli sono aumentati anche del 100%, altri dal 30 al 50%. di Veronica Monaco


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Imprese

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Officine Rasera

Efficienza garantita

CON IL TETTO VENTILATO L’Univeristà di Ferrara ha misurato le prestazioni di risparmio energetico del sistema con griglia in lamiera stirata, listello metallico zincato Listello Uno e sottocolmo in acciaio inox ColmoWings

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Costruzione per il test di ventilazione

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resente da più di 50 anni nel mercato degli accessori per l’edilizia, nello specifico dei componenti per il tetto ventilato, Officine Rasera ha compiuto un’innovativa ricerca presso il polo scientifico

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dell’Università di Ferrara sull’effettiva prestazione del sistema di ventilazione in un tetto a falde. Dopo due anni di studi su un modello reale, i ricercatori a capo del progetto, l’ingegnere Michele Bottarelli e gli architetti Gio-


77 vanni Zannoni ed Eleonora Baccega, sono riusciti verificare in opera le prestazioni di risparmio energetico del sistema dell’azienda di Crocetta del Montello (Treviso), dotato di griglia in lamiera stirata, di listello metallico zincato Listello Uno e sottocolmo in acciaio inox ColmoWings. SISTEMA DI PROVA Per l’indagine è stata utilizzata una piccola costruzione caratterizzata da sette tetti uguali a due falde, con orientamento nord-sud. Ogni falda ha una larghezza di 160 centimetri e una lunghezza di 430 centimetri per un totale di 5,5 metri quadrati per falda, con inclinazione del 36%. Il modello è stato collocato su un terrapieno, in una situazione di totale esposizione, senza ostacoli che potessero alterare significativamente il flusso del vento da ogni direzione. Sotto le sette coperture sono state realizzate altrettante camere, cinque centrali di prova e due laterali «di guardia»: in diversi punti all’interno di ogni camera e in ogni strato del pacchetto di copertura sono state posizionate una serie di sonde per il rilevamento della temperatura, della velocità dell’aria e del flusso termico, oltre a un impianto di condizionamento ad aria per il mantenimento costante della temperatura interna collegato a un termostato elettronico e a un contacalorie per il rilevamento dei consumi di energia. All’esterno, stazioni meteo e anemometri a ventolina collocati a differenti altezze e in differenti posizioni hanno consentito il monitoraggio delle condizioni atmosferiche. Su una delle falde, il manto di copertura è stato posato direttamente sull’estradosso con fissaggio a schiuma, compreso colmo e linea di gronda: una soluzione molto usata nel mercato italiano, ma vietata sia dalla norma Uni 9460, che dai certificati di garanzia rilasciati dai produttori di tegole e coppi. Sull’altra falda sono stati invece posati gli accessori Officine Rasera per la ventilazione del tetto. Il sistema è composto da sottocolmo Colmowings in acciaio inox, listello metallico zincato di arresto e ventilazione Listello Uno, con altezza di 4 centimetri, e la griglia di gronda in lamiera stirata e verniciata con polveri di poliestere. Su entrambe le falde sono state posate tegole portoghesi classiche. I RISULTATI Durante la campagna di misurazione, durata due stagioni estive, sono stati raccolti migliaia di dati, che hanno evidenziato l’effettiva validità

I sensori montati in falda e all'interno dell'edificio per la misurazione della velocità e temperatura dell’aria nel sottomanto

del sistema progettato e prodotto da Officine Rasera, non solo dal punto di vista di posa a secco, ma anche dal lato prestazionale e di risparmio energetico. La prestazione più importante di un tetto ventilato è quella di ridurre il flusso termico in entrata dovuto alla radiazione solare. Per lo smaltimento del calore del sole, è importante sopratutto la possibilità di un movimento trasversale e diagonale dell’aria nel sottomanto di copertura. Grazie alla foratura di Listello Uno, è stato possibile sfruttare meglio la permeabilità all’aria fra le tegole e garantire questo flusso dia-

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Imprese

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Grafico 1. Fabbisogno medio giornaliero di energia termica (Wh/m2 giorno), nell’intervallo orario dalle 8 alle 20 (ossia durante il periodo di maggiore insolazione), per unità di superficie per ciascuna stanza nei mesi di giugno, luglio e agosto

Grafico 2. L’energia necessaria per il raffrescamento, riferito alla giornata tipo del 23 luglio. In tutto l’arco della giornata il tetto schiumato richiede un maggiore apporto di energia per mantenere i 26°C all’interno della propria stanza rispetto al tetto ventilato con il sistema Officine Rasera

gonale, a differenza della classica doppia listellatura in legno. Inoltre, la falda realizzata con Listello Uno ha presentato un maggior movimento di aria rispetto alla falda realizzata con tegole posate a schiuma che, invece, ha mostrato un andamento piuttosto incerto e variabile, perlopiù legato alla presenza di schiuma di fissaggio delle tegole che ha ostacolato la lineare circolazione d’aria nel sottomanto. Per quanto riguarda la temperatura dell’aria circolante, nel primo tetto realizzato con il sistema Officine Rasera si sono registrati valori più bassi (dai 31,2 ai 34,7 gradi centigradi), mentre nel secondo si è arrivati a superare i 39 gradi. MENO CONSUMI A questo punto il pool di ricercatori dell’Università di Ferrara ha valutato le differenze

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dei costi dovuti alla climatizzazione indoor del tetto ventilato Rasera rispetto a un tetto non ventilato, con manto di copertura posato a schiuma. In ciascuna stanza test, la climatizzazione si attivava in maniera automatica attraverso un ventilconvettore ogni volta che il termostato digitale misurava una temperatura interna superiore ai 26 gradi (temperatura di set point). Un contacalorie sul medesimo circuito rilevava le temperature (in/out) e la portata conteggiando l’energia termica per la climatizzazione. Il tetto con le tegole posate a schiuma è risultato più energivoro, con un consumo di circa 397 Wh/m 2 giorno. Fatto 100% la stanza con tegole schiumate, il locale con il tetto ventilato realizzato con il sistema Officine Rasera ha consumato circa il 32% in meno. di Veronica Monaco


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Sicurpal

OBBLIGO DI MANUTENZIONE PER LE LINEE VITA

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uando si parla di lavori di ristrutturazione di un edificio o di nuove costruzioni, uno tra gli interventi più rischiosi per gli operatori è la manutenzione sul tetto, poiché questa tipologia di attività è quella più esposta al rischio di caduta dall’alto. Per questo si parla di linea vita, ovvero un sistema di sicurezza anticaduta necessario per tutelare i manutentori che svolgono attività in quota. L’installazione dei dispositivi anticaduta fissi può avvenire sia nel caso di un intervento di ristrutturazione o di manutenzione ordinaria e straordinaria del tetto, sia per l’installazione di pannelli fotovoltaici che necessitano di manutenzione. La manutenzione delle linee vita è un obbligo normativo, ma soprattutto è obbligatoria per mantenere efficiente e funzionale l’impianto. Le norme di rifermento sono il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che prevede l’obbligo di verificare la «regolare manutenzione degli ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alle indicazioni dei fabbricanti» (art. 15, comma 1, lettera z) e le norme tecniche quali Uni En 11560:2014 e Uni En 795:2012. Tutti i proprietari, i committenti e gli amministratori di condominio, sono tenuti ad effettuare la revisione del sistema anticaduta come previsto dalla norma Uni 11560:2014:

1) Almeno ogni due anni con ispezione periodica visiva (presenza di ossidazione, deformazioni, infiltrazioni, ecc..) 2) Almeno ogni quattro anni con ispezione strumentale della struttura di supporto e degli ancoranti (verifica della tenuta del supporto e dei dispositivi con prove di carico in loco) L’operatore che effettua l’installazione o la revisione di un sistema anticaduta deve obbligatoriamente essere competente e formato a riguardo (persona qualificata). Ciò è importante poiché la manutenzione della linea vita permette di verificare che il sistema non sia danneggiato o compromesso e che garantisca, in modo efficiente, la tutela della vita dell’operatore che si ancora ad esso, in modo da proteggerlo dal rischio di caduta. La revisione è però fondamentale anche per tutelare il proprietario dell’immobile o committente (coordinatore dei lavori o amministratore di condominio) da eventuali responsabilità. Per ottenere l’idoneità dell’ispezione ogni sistema anticaduta installato deve essere corredato da specifici documenti che devono essere conservati nel fascicolo tecnico del fabbricato e resi disponibili per gli utilizzatori del sistema: a) Elaborato tecnico del sistema b) Relazione di calcolo di idoneità del supporto c) Certificazione di conformità dei dispositivi d) Dichiarazione di corretta installazione e) Manuale d’uso f) Programma di manutenzione Se la linea vita è priva di documentazione o è incompleta, è possibile rivolgersi

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ad aziende qualificate come Sicurpal, in grado di offrire un servizio di certificazione dei sistemi già installati, effettuando ad esempio prove di collaudo o redigendo l’elaborato tecnico, nei limiti in cui il sistema risulta conforme. Nel caso in cui non sia possibile reperire la certificazione di conformità del prodotto, rilasciata esclusivamente dal relativo produttore, non è possibile in alcun modo utilizzare e revisionare il sistema già installato, che andrà quindi sostituito. Ricordiamo, infine, che anche l’ispezione, sia essa visiva o strumentale, dovrà essere documentata e il committente dovrà conservare la scheda dei controlli per accertare l’efficienza del sistema.


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