Lattoneria gennaio 2024

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Mercato

Come sarà il 2024 dei metalli

Klimahouse Le novità per i lattonieri

CerIl nuovo mondo dei coils

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Numero 31 - GENNAIO 2024

Francesco Revolti

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editoriale

LA PRIMA RIUNIONE UNI E UNA FIERA PER I LATTONIERI

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l 2023 è stato un anno molto dinamico e positivo per l’Associazione Pile. Il primo grande successo dell’anno appena passato è stato quello che ha visto la Pdr 68:2019 sulla figura professionale del lattoniere edile avviare l’iter di trasformazione in norma Uni. E il primo passo del 2024, a fine gennaio, è stato l’incontro presso la Uni di Milano del tavolo tecnico che si occuperà della trasformazione, in presenza dell’Associazione Pile e di altri associati volenterosi e figure tecniche del nostro settore. Questo passaggio permetterà finalmente il riconoscimento formale del nostro settore e dei nostri operatori, permettendone specializzazione e qualifica attraverso le scuole di lattoneria che già si sono strutturate e hanno dato il via negli scorsi anni a corsi di alta formazione secondo i dettami della Pdr. Mi preme ricordare e ringraziare quali sono queste scuole, che sempre hanno collaborato e creduto al nostro progetto di qualifica: la The Skin Academy di Loreggia (Padova) e la Zintek Academy di Porto Marghera (Venezia). Molto importante è stato anche il lavoro che abbiamo portato avanti con CaseItaly circa la possibilità di creare una nuova fiera per il settore dell’involucro edilizio dedicata esclusivamente agli operatori e ai tecnici, che si discosti da quelle tradizionali che già sono presenti sul nostro territorio. Sono quindi lieto di annunciare che è stato raggiunto un accordo con Promoberg, Fiera di Bergamo: la prima manifestazione si terrà nel primo trimestre del 2025, mentre la presentazione a livello internazionale sarà a Stoccarda in concomitanza della fiera R+T. Per chi fosse interessato a partecipare all’evento, che si svolgerà il 22 febbraio prossimo, può contattare direttamente la segreteria dell’Associazione (segreteria@associazionepile.org) per avere l’invito al lancio e il biglietto della fiera.

Fabio Montagnoli

- Gennaio 2024


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- Giugno 2023


Anno 9 - Numero 31 - gennaio 2024

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Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l. Sede Legale: Viale Monte Ceneri, 60 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 Sede operativa: Via San Benedetto 6 24122 Bergamo (BG) info@vgambinoeditore.it

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Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Redazione: Alice Fugazza

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Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication trimestrale - 4 numeri /anno Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% NE / TN Registrazione / Registration: N. 222 del 10-04-2001 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti.

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sommario 2

Editoriale La prima riunione Uni e una fiera per i lattonieri

STORIA DI COPERTINA 12 Revolti L'arma segreta è il magazzino tech ATTUALITÀ 24 Previsioni Rompicapo 2024 per i metalli 30 Bilanci Morto un superbonus se ne faccia un altro 40 Cresme Come andrà l'edilizia nei prossimi mesi 44 Klimahouse L'edilizia verde cerca la rotta per il futuro 50 Alpemac Rivoluzione metal per la lattoneria

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Che succede con la fine del superbonus

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Anteprima sulle novità del Klimahouse

IL CANTIERE DEL MESE 56 Mazzonetto Design e tradizione vicino al lago SPECIALE COILS 64 Alpewa Taglio flessibile con cesoia a rullo 66 Isal Piegatrice green per lattonieri Doc IMPRESE 68 Cavatorta Sicurezza al top per reti anticaduta 72 Distribuzione Jorns compie 50 anni e festeggia con Evomach 76 Prefa Alluminio green per la sostenibilità 80 Sicurpal Più sicurezza con la pulizia

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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.

Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Dalila Russo Consiglio direttivo 2022-2024 Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Dalila Russo Nicola Tresoldi Paolo Valmori

Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).

MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm

VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm

TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm

• Guarda elenco soci: https://associazionepile.org/banca-dati-soci/


Associati

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27. TECNO RAME Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 28. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 29. REGO Srl Via Giuseppe Di Vittorio 79/M, Empoli (FI) Telefono: 0571-417189 - Fax: 0571-403111 info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it

TOSCANA

40. PROFILTEK

Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 41. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@lattoneriasasaniello.it www.lattoneriasasaniello.it 42. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com

BASILICATA

1. UNIMETAL Via Circonvallazione Giolitti 92, 12030 Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-96155 - Fax: 0172-96200 info@unimetal.net - www.unimetal.net 2. EVOMACH Corso Canale 18R, 12051 Alba (CN), Telefono: 0141-1856187 info@evomach.it - www.evomach.it

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3. MONTAGNOLI RINO

Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it - www.montagnolirino.it 4. RC LATTONIERI s.r.l. Via Molinara 9, 22031 Albavilla (CO) Telefono: 031-627268 info@rclattonieri.it - www.rclattonieri.it 5. SANDRINI METALLI SPA Via P. Togliatti 18/A, 24062 Costa Volpino (BG) Telefono: 035-970435 - Fax: 035-972161 webmarketing@sandrinimetalli.it www.sandrinimetalli.it 6. LATTONERIA SRL Via Montegrappa 5, 24060 Rogno (BG) Telefono: 347-7829789 info@lattoneria-srl.com - www.lattoneria-srl.com 7. HOMBERGER Via dei Lavoratori 12 B-D, 20090 Buccinasco (MI) Telefono: 010-5765270 vendite@homberger.com www.homberger.com 8. ALPEMAC SRL Via Artigianato 2, 25011 Calcinato (BS) Telefono: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it

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Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 31. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it

UMBRIA

LOMBARDIA 35. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C. Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 36. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it

LAZIO 52. SIRAME S.R.L. Via Regione Siciliana, Fraz. Zappardino 98060 PIRAINO (ME) Telefono: 0941-303505 53. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it

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47. METALTRADE ITALIA S.R.L.

Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 48. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984-506099 - Fax:0984-506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 49. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 50. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 51. EUROCAPANNONI DI RIGANÒ FRANCESCO Via Bruzzio, 35 - 89014 Oppido Mamertina, Fraz. Messignadi (RC) - Telefono: 351-5189213 eurocapannoni@gmail.com www.eurocapannoni.it

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37. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 38. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 39. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com

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L’arma segreta

È IL MAGAZZINO TECH L’azienda trentina cresce anche grazie a un sistema esclusivo di automazione che consente maggiore efficienza e più sicurezza per gli operatori. Con formazione e servizi al centro del business


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evolti Lattonerie è una delle punte di diamante della lattoneria del Trentino Alto Adige: da 75 anni (compiuti proprio nel 2023) tradizione, esperienza e qualità rendono il suo nome un marchio riconosciuto. Disciplina, determinazione e duro lavoro sono scolpiti nello sguardo di Francesco, amministratore unico, il quale rappresenta la terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda. Nata nel 1948 grazie agli sforzi di Tarcisio Revolti, un semplice battirame che lavora in un piccolo laboratorio, oggi l’azienda conta quasi 40 dipendenti; automatizzata con tecnologie all’avanguardia e macchinari di ultima generazione, è un punto di riferimento importante nel settore edile non solo in Trentino Alto Adige, ma anche in Lombardia, in Germania e in Austria. L’azienda è distribuita su un’estensione di 11.500mq di cui 6.500 mq coperti, a Ravina, a due passi da Trento. Il suo nome è diventato non solo un simbolo, ma anche la dimostrazione che il duro lavoro, l’ambizione e le intuizioni possono portare lontano. I progetti a lungo termine sono tanti. Pochi, ma mirati, invece, i punti cardine: l’investimento sulle persone che compongono l’azienda, vero cuore pulsante, il focus sui macchinari e la tecnologia, la dedizione e la disponibilità nei confronti del cliente, come spiega in

questa intervista Francesco Revolti. Domanda. Come e quando nasce l’azienda? Risposta. Nasce nel 1948 grazie a mio nonno, Tarcisio Revolti, che da semplice ramiere, battirame di lavorazione artigianale, intraprese la professione di posa in opera di lamiere e canali di gronda per le coperture. Prima lavorava solo con qualche collaboratore, poi ha iniziato a formare mio padre, Marco, il maggiore di cinque fratelli, non appena compiuti i 14 anni. Serviva una forza lavoro mirata e capace. Così, nonno e papà hanno iniziato a cooperare insieme, dal 1957 al 1965. Avevano una piccola bottega, poi si sono trasferiti in un posto più grande nel centro di Trento. Hanno costruito una casa e, al piano terra, hanno imbastito un’officina. Nel 1965 si sono trasferiti nella zona industriale di Ravina, a poche centinaia di metri da dove siamo adesso. Nel 2011, ci siamo spostati per ampliarci. Mio padre insieme al fratello Fulvio, ha creato la prima società nel 1978, chiamandola RT Lattonerie D. Qual è stato il passo successivo? R. Io ho iniziato nel 1997, dopo una carriera nel ciclismo, lavorando come dipendente. Avevamo così tante idee e voglia di fare che abbiamo deciso di creare l’attuale società, diventata progressivamente sempre più grande. Negli anni successivi, dal 2001 al 2011, l’obiettivo è stato dare un senso

La squadra Revolti. A sinistra Francesco, titolare dell’azienda

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La sede produttiva. Sotto, Francesco insieme alla moglie Francesca Moser che si occupa del marketing

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alla crescita e allo sviluppo di quello che stavamo facendo. Ciò si è concretizzato nella realizzazione di una nuova sede, maggiormente funzionale ed ordinata nella distribuzione delle lavorazioni. L’espansione di Revolti è stata graduale. Ora che ci siamo stabiliti in un’area così grande pensavo lo spazio potesse bastare, ma da cosa nasce cosa e il futuro è ricco di sorprese. D. Come è cresciuta l’attività? R. Noi siamo nati come lattonieri. Conosciamo in profondità questo mestiere, è la nostra origine. Questo si traduce in esperienza, tradizione, conoscenza. Parallelamente mio padre aveva sviluppato la lavorazione e la vendita di lamiere metalliche per altri professionisti del nostro settore, crescendo molto ed aumentando

considerevolmente il volume della produzione. Poi l’ambizione si era affievolita. Quando sono entrato in azienda ho chiesto di cambiare marcia. Abbiamo ridotto la posa in opera e ci siamo concentrati sulla produzione, con l’intenzione di esaudire le specifiche commesse del lattoniere, fornendo una numero sempre più vasto di soluzioni e sistemi innovativi. D. Con quali realtà lavorate? R. Lavoriamo con lattonieri, carpenterie metalliche, carpenterie in legno, imprese edili e privati. Dal piccolo al grande: riusciamo ad evadere ordini di pezzi singoli e lotti da 500 tonnellate per lo stesso cantiere. Un servizio a tutto tondo, dal dettaglio alla grande scala, dai pezzi speciali (che richiedono la mano esperta di un operatore

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15 specializzato) alla produzione in linea. D. L’automazione è una parte fondamentale dell’azienda. Quando è arrivata e come si è evoluta fino a oggi? R. Bisogna far convivere l’artigianato con l’ambizione industriale: l’automazione è un’evoluzione tecnologica fondamentale per la gestione coordinata dei processi aziendali. Investiamo su strumenti di gestione e macchinari all’avanguardia che ci consentono di avere controllo sulla produzione, precisione nell’esecuzione e sicurez-

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za per gli operatori. Grazie alla costruzione del magazzino verticale automatico il nastro arriva direttamente sulla macchina. Un’evoluzione significativa sotto molti punti di vista, soprattutto per la dinamicità e la competitività nel fornire il servizio al cliente. Il primo magazzino per la distribuzione dei nastri su tutte le linee è stato realizzato sette anni fa. Oggi contiamo cinque magazzini automatici per lo stoccaggio di lastre metalliche, accessori e minuterie. D. Il magazzino automatico è un’idea “made

ivit èxonatrici).

Dettaglio del magazzino automatico coils

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LE NOVX «La nostra gax

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Storia di copertina

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Particolari dello stoccaggio nei magazzini Revolti

in Francesco Revolti”, unica nel suo genere: com’è nata? R. Semplicemente lavorando, stando in azienda, in prima linea. Ho pensato e ripensato a come poter ottimizzare al massimo gli spazi sfruttando l’altezza, a come organizzare la distribuzione delle linea in modo che fossero collegate ma in modo ordinato, a come realizzare un processo sempre più sicuro, scorrevole, performante. Così ho posto le basi per la realizzazione di un progetto su misura, esponendo le mie idee e confrontandomi con le aziende che forniscono soluzioni per la logistica. L’automatizzazione garantisce un altro vantaggio decisivo: la possibilità di avere l’aggiornamento in tempo reale, tramite database, di tutte le giacenze stoccate nel magazzino. Grazie a tali informazioni siamo sempre in grado di esaudire qualsiasi richiesta del cliente, in tempo zero, potendo colmare in anticipo eventuali scarsità di materiali o prodotti. D. L’investimento maggiore è quindi sulle macchine. Possiamo avere un elenco di quelle presenti in azienda? R. Abbiamo quattro pressopiegatrici, due linee di taglio, due linee solo per il taglio dei nastri, tre punzonatrici (due da coils e una da foglio), una quindicina di presse centriche per stampag-

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ivit èxonatrici).

LE NOVX «La nostra gax

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gio, una profila lamiera grecata, una profilatubo pluviale da 80, 100 e 120, tutti e tre i diametri aggraffati. Abbiamo le macchine per la doppia aggraffatura, sia da cantiere sia da officina. Una calandra da 8 metri e mezzo per pezzi curvi. Una piegatrice a doppia bandiera, una pannellatrice, una serie di macchine manuali che stanno nel reparto pezzi speciali per realizzare prodotti più piccoli e artigianali. Tutte sono doppie, in caso di guasti la produzione non si deve mai fermare. Una scelta mirata, anche perché riusciamo a specializzare più persone in cose diverse, riusciamo a produrre di più e allo stesso tempo la struttura si ingrandisce. D. Che cosa fa davvero la differenza da Revolti? R. Il personale specializzato e la tecnologia all’avanguardia. Attuiamo una politica significativa di investimento sul personale e sulla formazione.

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Uno dei mezzi che consegna quotidianamente i materiali in T.A.A.


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I dettagli di produzione dei pezzi artigianali

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Oggi contiamo sul contributo di 35 collaboratori, quasi tutti molto giovani. Credo fortemente in loro. La nostra azienda vanta un’età media di 32 anni. Nel 2018 ho fatto un’analisi accurata dei requisiti tecnici, delle competenze, della capacità necessarie per entrare a far parte del nostro team. Credo la differenza sostanziale stia qui. Per Revolti lavorano solo operai specializzati. La formazione avviene interamente all’interno dell’azienda, con corsi sia teorici che pratici, dove spieghiamo in cosa consiste il nostro lavoro, la funzione costruttiva assolta dal pezzo prodotto e quale livello di precisione è necessario garantire. Nei minimi dettagli. Non è facile trovare sul mercato personale competente e preparato in un settore tanto complesso. L’altro aspetto che ci caratterizza è la ricerca dell’ottimizzazione tecnologica. Una lungimiranza ereditata da mio padre Marco, che ha sempre avuto uno sguardo rivolto al futuro, oltre alla capacità di intravedere i vantaggi che alcune soluzioni innovative avrebbero potuto garantire se applicate adeguatamente alla nostra produzione. D. Come affrontate la piegatura? R. Produciamo pressopiegati dai 4 metri canonici ai 9, con spessori dai 5 decimi fino ai 4 millimetri. La piegatura può essere eseguita anche in maniera automatica con la piegatrice a bandiera, ma non totalmente, poiché c’è sempre bisogno dell’operatore. Lavoriamo su una linea di due turni per dare al cliente il servizio migliore possibile. Ricevendo commissioni da tanti artigiani dobbiamo fornire il miglior prodotto nel minor tempo possibile, generalmente in 24 ore,


19 massimo 48. In questo, come detto, aiutano le macchine, i servizi efficienti, ma aiuta soprattutto il lavoro di squadra. D. Quali sono gli altri servizi che offrite? R. la consegna. Capillare, in tutte le Valli del Trentino alto Adige con mezzi nostri. La consegna diretta rappresenta un’ottimizzazione notevole delle tempistiche di realizzazione per il lattoniere, che non ha più la necessità di spostarsi dal cantiere dove riceve direttamente la lavorazione. Un altro nostro punto di forza è la consulenza. Garantiamo la massima disponibilità al cliente in fase di progettazione, offrendo la nostra esperienza di lattonieri, ereditata da nonno Tarcisio. Questo servizio, unito alla consegna e alla rapidità di esecuzione, ci consente di fidelizzare il cliente. Inoltre organizziamo corsi di aggiornamento inerenti a prodotti, strumenti, soluzioni applicative legate alla lattoneria; micro-corsi sulle caratteristiche dei materiali che trattiamo e le loro applicazioni in ambito edile. Pianifichiamo eventi di formazione rivolti ad architetti e ingegneri in collaborazione con gli albi territoriali. Confidiamo di poter essere un punto di riferimento significativo nel nostro settore. D. Il panorama in ambito architettonico? I progettisti conoscono il potenziale della lamiera metallica? R. Sempre di più. Il range delle soluzioni è molto ampio. Così come sono ampie la varietà dei materiali disponibili e la duttilità applicativa. Ciò consente ad architetti e progettisti l’esplorazione di soluzioni originali, che attribuiscono

Inaugurazione Artesella Marreiros Revolti

alla lamiera non solo la capacità di assolvere la funzione, ma di assumere anche un movente estetico. Un ruolo decisivo nella realizzazione compositiva dell’involucro metallico. D. Qualche esempio concreto? R. Uno dei progetti maggiormente stimolanti del 2023 è stata la collaborazione con ArteSella (“rassegna di arte contemporanea inserita nella natura, in Val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana” ndr) per la realizzazione di “Frammenti di luce”, un’opera ideata dall’architetto Carlos Marreiros. La produzione del rivestimento in lamiera aggraffata dorata ha richiesto una cura

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Francesco con il padre Marco

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del dettaglio sartoriale. Benché la superficie metallica fosse esigua, il processo ha richiesto tempo, attenzione e capacità artigianale. Non solo funzione, quindi, anche architettura. Arte! D. Come è cresciuto il vostro fatturato negli ultimi anni? R. Siamo passati da 1 milione di Euro nel 2011, a 3, poi a 5 e ora siamo a 10 milioni. Ritengo sia un risultato significativo, poiché la clientela è frazionata. D. Quali sono i servizi maggiormente richiesti? R. Siamo forti sia sulla piegatura che sulla fornitura di materia prima grazie alla disponibilità del magazzino automatico, assortito con un’ampissima varietà di spessori, colori, sviluppi e grandezze. D. È un vantaggio crescere in un territorio, il Trentino Alto Adige, sensibile all’utilizzo di lamiere metalliche? R. L’utilizzo di lamiere metalliche in copertura è storicamente radicato in Trentino Alto Adige, ed è ovviamente più sviluppato che in altri luoghi. Ad ogni modo, grazie all’innovazione tecnologica


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LE NOVX «La nostra gax

Alcuni dei macchinari che compongono la produzione Revolti

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22 dei macchinari e alla fornitura della materia prima su nastro, il processo di lavorazione e i sistemi applicativi hanno subito cambiamenti radicali e futuristici. Oggi la lamiera in copertura è una soluzione leggera, economica, moderna, che garantisce prestazioni performanti, di lunghissima durata, e un’ineguagliabile risposta agli agenti atmosferici. È una soluzione che viene sempre maggiormente considerata in fase di progetto, anche per il suo potenziale estetico. L’unico limite all’utilizzo massivo è legato al know-how, un processo culturale che non sempre corre di pari passo con la tecnologia. D. Come si è chiuso il 2023 e quali sono gli obiettivi per il 2024? R. Molto bene, in crescita, sulla falsa riga del 2022. Nel 2024 si attende una flessione della produzione nel panorama edile, legata all’esaurimento del bonus 110%. Tante cose cambieranno, ma siamo sereni, teniamo duro. L’obiettivo è consolidarci e, se possibile, crescere. D. Parlando di previsioni, c’è ancora un impatto sui rincari di energia, materiali e metalli? R. Tutto si è stabilizzato: gli aumenti repentini del metallo sono tutti stati legati a fattori globali non direttamente collegati alla produzione. Impossibile comunque fare previsioni. Vedremo cosa succederà in futuro, anche considerando i

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LE NOVX «La nostra gax

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23 I macchinari della sede produttiva e il servizio di consulenza che offrono i tecnici esperti ai lattonieri

fattori geopolitici. D. La mancanza di manodopera ha segnato tante aziende, siete penalizzati? R. Grazie agli investimenti che abbiamo fatto sulle persone e sulla loro formazione siamo riusciti ad attrarre personale competente e qualificato. In altri contesti, ho notato, manca a volte la voglia di fare, l’entusiasmo… D. Ci sarà una quarta generazione? R. Chissà. I nostri tre figli sono ancora piccoli. La gestione dell’azienda è condivisa con mia moglie Francesca Moser, che viene dal mondo del vino. Insieme abbiamo sempre condiviso tutto, compresa la passione per la bici. Io ho sempre voluto fare il ciclista. Mi piaceva l’agonismo, la competizione. La disciplina sportiva ha impattato tanto sulla mia attività e insieme a mia moglie abbiamo fatto scelte importanti. Vedremo quale sarà il futuro dei nostri figli: noi cerchiamo di insegnare loro i valori in cui crediamo con l’esempio: onestà, impegno, perseveranza e anche la fatica. Un futuro tutto da scrivere. D. Qual è il prossimo sogno nel cassetto? R. Un ampliamento volumetrico e produttivo! Non subito ma... Presto. Non riesco a rimanere fermo troppo a lungo. Finché si può, si deve crescere. Alice Fugazza

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Le analisi sull’andamento dei prezzi per i prossimi mesi indicano una crescita debole della domanda per l’alluminio, mentre il rame continua a essere spinto dalla transizione green. E i coils…

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Bilanci

Morto un superbonus

SE NE FACCIA UN ALTRO

Nonostante i singhiozzi legislativi, gli stop e le farraginosità burocratiche, l’incentivo fiscale ha coinvolto 461.425 cantieri per 102,7 miliardi di euro di lavori. Un’esperienza da non archiviare

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Fonte: elaborazione Smart Land su dati ENEA

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Alubel, green for passion.

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LEED CAM

Alubel dal 1958 realizza sistemi metallici per le coperture e i rivestimenti degli edifici. L’azienda è cresciuta ponendo attenzione ai vari aspetti della sostenibilità ambientale incrementando negli anni la quota d’energia proveniente da fonti rinnovabili. Oggi Alubel è sempre più green, i suoi prodotti: • sono dotati di dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration) • contribuiscono ai crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) • rispettano i requisiti CAM (Criteri Minimi Ambientali).

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CONFRONTO TRA INVESTIMENTI E LAVORI EFFETTIVAMENTE REALIZZATI CON IL SUPERBONUS 110% - CONDOMINI (VALORI IN MILIONI DI EURO)

Fonte: elaborazione Smart Land su dati ENEA

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Lattoneria S.r.l., azienda artigiana operante nel settore della lattoneria edile e lavorazione e piegatura di lamiere, nasce all’inizio del 2013 ed è composta da personale altamente qualificato e con una esperienza maturata nel settore. L’impresa collabora con aziende che si occupano prevalentemente di realizzazione di coperture civili ed industriali, carpenterie metalliche ed imprese edili in genere. Lattoneria S.r.l. è in grado di gestire le commesse in tempi ristretti e di fornire informazioni tecniche e amministrative durante tutto il rapporto di lavoro, grazie alla grande competenza degli addetti alle vendite e alla produzione. In virtù dell’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati e della sua efficiente organizzazione aziendale, Lattoneria S.r.l. riesce a far fronte con tempistiche rapide a qualsiasi esigenza del proprio Cliente, con notevole precisione realizzativa e ottima qualità estetica. L’azienda realizza lamiere di varia natura, formati e spessori, con materiali impiegati di altissima qualità e varia natura (acciaio inox, rame, lamiera zincata, lamiera preverniciata, alluminio preverniciato, alluminio naturale e zinco-titanio), al fine di offrire prodotti dagli elevati standard qualitativi e duraturi nel tempo. Si producono inoltre accessori speciali per completamento della copertura: pluviali, staffe, sfiati, borchie, tronchetti troppopieni, giunti dilatazione, al fine di completare a perfetta regola d’arte il sistema tetto.

Lattoneria Srl Via Monte Grappa, 5 - 24060 Rogno (BG) tel. 035-4340128 - info@lattoneria-srl.com - www.lattoneria-srl.com - Gennaio 2024


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LAVORI ANCORA DA REALIZZARE SUL TOTALE DEGLI INVESTIMENTI AMMESSI A DETRAZIONE PER REGIONE (VALORI IN MILIONI DI EURO) - TOTALE

Fonte: elaborazione Smart Land su dati ENEA

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LAVORI ANCORA DA REALIZZARE SUL TOTALE DEGLI INVESTIMENTI AMMESSI A DETRAZIONE PER REGIONE (VALORI IN MILIONI DI EURO) - TOTALE

Fonte: elaborazione Smart Land su dati ENEA

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German Roofing Contractors Association Zentralverband

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Cresme

Come andrà l’edilizia

NEI PROSSIMI MESI Il centro di ricerca prevede per il 2024 un calo dei fatturati della filiera a causa del ridimensionamento del superbonus, e del rallentamento nell’esecuzione delle opere previste dal Pnrr. E dopo il 2027…

Lorenzo Bellicini direttore del Cresme

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› La rivista › Il portale www.casacondominio.net › La guida annuale › La fiera

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Attualità

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Klimahouse 2024

L’edilizia verde

CERCA LA ROTTA PER IL FUTURO

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L’evento in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio a Bolzano prende spunto dal recente accordo europeo sulla riqualificazione degli edifici. Spazio tutto esaurito, con 400 aziende, 17 start-up. E le occasioni di formazione

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l Parlamento di Strasburgo ha fatto un grande regalo di Natale all’edilizia europea: dopo una logorante trattativa con i governi dei 27 Paesi della Ue, il 7 dicembre è arrivato l’accordo che prevede l’obbligo di riqualificazione degli edifici. E da questa storica decisione prende spunto la nuova edizione di Klimahouse, la fiera della edilizia sostenibile programmata dal 31 gennaio al 3 febbraio. La manifestazione quest’anno conterà oltre cento appuntamenti, con circa 400 aziende partecipanti, e tutto esaurito già nello spazio espositivo, in cui ci saranno anche 17 start-up, che rappresentano una nuova leva dell’ecosistema. Tornano anche il fuorisalone per le strade di Bolzano e un B2B match, che amplificherà le occasioni di networking. Come sempre anche questa edizione di Klimahouse è aperta a tutti, architetti,

progettisti e professionisti dell’universo building, che possono confrontarsi e scoprire le ultime novità metodologiche e tecnologiche, e anche ai privati, che hanno un’occasione per comprendere come efficienza energetica ed edilizia green rappresentino il futuro della modalità di abitare. COSTUIRE, VIVERE Il titolo dell’evento, aperto anche al pubblico, per la verità, rimane sulle generali: Costruire bene, vivere bene. D’accordo. A questo si aggiungono però gli obiettivi collaterali. A partire dalla necessità di una rigenerazione urbana che sia verde, ma anche non in rosso, cioè che rispetti anche l’equilibrio economico e sociale. Perché l’ambiente e l’edilizia devono essere sostenibili anche per il portafogli. Tutti temi che non solo sono riflessi nelle proposte delle

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Nelle immagini la presentazione del format 2024 e il team del klimahouse


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offline, per favorire l’innovazione, mettere in connessione gli attori del settore, promuovere la sostenibilità in edilizia in tutto il territorio non si ferma e continuerà nella sua mission con l’impegno e la passione che da sempre la contraddistingue e con l’aiuto di tutti coloro che vorranno unirsi al suo progetto», ha commentato Armin Hilpold, presidente di Fiera Bolzano durante la presentazione dell’edizione 2024 Klimahouse. L’impegno ideale, che travalica il business, è testimoniato anche dal conferimento a Klimahouse del Premio Miglior Valorizzazione Forestale, deciso da Pefc Italia e Legambiente durante la quinta edizione dell’iniziativa Comunità Forestali Sostenibili. Tra i meriti riconosciuti alla manifestazione, quello di aver cambiato la percezione dell’edilizia, promuovendo soluzioni innovative per sostenere e rilanciare le buone pratiche di gestione forestale nelle aree interne del Paese. aziende presenti, ma che percorrono trasversalmente la manifestazione alla Fiera Bolzano che, secondo gli organizzatori, «si distingue come un laboratorio di innovazione, dove la sostenibilità energetica e l’edilizia responsabile rappresentano il cuore pulsante di una società orientata al futuro». LA MISSION «Vogliamo contribuire a salvaguardare il nostro pianeta, questa è da sempre la nostra mission. Klimahouse è diventata una piattaforma che opera tutti i giorni e su tutti i canali, online e

QUATTRO TEMI Klimahouse è articolato su quattro focus tematici: legno, energia, materiali e innovazione in edilizia. Attorno a questi concept ruota l’offerta delle aziende presenti, con le soluzioni che riguardano, per esempio, l’isolamento termico, l’impiantistica avanzata per la climatizzazione e la qualità dell’aria indoor, le soluzioni tecnologiche digitali per una gestione smart degli edifici, fino a quelle ideate dalle startup presenti al Klimahouse Future Hub. «Il futuro non esiste, perché ci sarà solo domani, quando si sarà realizzato. Per scegliere i futuri possibili bisogna imparare a immaginarli concretamente», è la chiosa di Fabio Millevoi, direttore Ance Friuli-Venezia Giulia. «Il futuro non è un prodotto, ma è un processo, non è ciò che ci succederà, ma è ciò che stiamo facendo. Il viaggio non è importante tanto per la meta, ma per le occasioni che offre di mettersi in gioco. Il viaggio un’esperienza dove è molto importante la compagnia, la condivisione. Traslando questo concetto, nel viaggio verso i prossimi futuri, vanno costruite sinergie, la competizione si deve fare tra ecosistemi e non tra imprese, e avranno successo quelli che attueranno la collaborazione non solo come una sfida etica, ma come uno strumento per costruire il domani». TRANSIZIONE ENRGETICA L’emergenza clima si collega anche con il tema della transizione energetica. Le tensioni geopolitiche, assieme alla conseguente decisione

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31/01–03/02/2024 Bolzano

Join the future of sustainable building

Costruire bene. Vivere bene. Fiera internazionale per il risanamento e l’efficienza in edilizia

Il premio nazionale per l'architettura in legno.

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www.klimahouse.it


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dell’Europa di cercare un equilibrio meno precario nell’approvvigionamento senza perdere di vista la sostenibilità, sono argomenti che si riflettono negli appuntamenti previsti nel Klimahouse Congress. L’incontro in programma l’1 e il 2 febbraio al Meeting & Event Center di Bolzano è incentrato sul tema delle energie

QUOTA ROSA SEMPRE PIÙ VERDE Il programma della prima giornata del Klimahouse Congress, con il tema Build the Future (2 febbraio, Meeting & Event Center di Bolzano) è dedicato alle voci di professioniste dell’architettura impegnate nel sostenere il cambiamento per una progettazione più pulita e consapevole. Tra gli architetti italiani, quasi la metà sono donne e nel settore il loro ruolo ha da sempre risonanza, contribuendo in modo fondamentale all’evoluzione della creatività, con prospettive uniche e soluzioni innovative tra estetica, esperienza umana e funzionalità pratica. Dei 153.692 architetti italiani il 42,5%, ovvero circa 65 mila, è composto da donne, 6,5 punti percentuali in più rispetto alla situazione del 2005 (quando era il 35,9%). Tra il 2010 e il 2020, le iscritte all’albo sono cresciute del 13,9%, cioè 8 mila in più e, a oggi, negli atenei universitari le studentesse iscritte ad architettura superano numericamente i colleghi uomini. La sensibilità femminile nel settore si manifesta in progetti che pongono al centro la sostenibilità, la connessione con la comunità e la valorizzazione degli ambienti circostanti. Questo approccio ha dimostrato la sua efficacia in numerosi contesti, con esempi virtuosi di progettazione che vanno dalla riduzione del consumo energetico a iniziative di riqualificazione di spazi pubblici, fino a edifici pioneristici, come iniziative di rigenerazione urbana, trasformando aree dismesse in parchi pubblici e creando quartieri residenziali innovativi con un forte focus sulla comunità. L’evento organizzato da Klimahouse in collaborazione con l’Agenzia CasaClima ha coinvolto dieci personalità del mondo dell’architettura e dell’innovazione come Samia Henni, Francesca Galeazzi, Benedetta Tagliabue e Christine Pfeifer, Walter Angonese, Roger Boltshauser, Konrad Graser, Dirk Hebel e Marthijn Pool, ma anche scrittrici come Melania Mazzucco.

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e materiali rinnovabili. La prima parte sarà dedicata all’Inspiration, con un’agenda tutta al femminile, assoluta novità di quest’anno (vedi box). La seconda, incentrata sull’Innovation, ha una direzione più tecnico-formativa. La circolarità sarà il concept chiave con esempi di progetti virtuosi, excursus storici e focus su nuovi materiali, approcci inediti e schemi di pensiero innovativi. Un altro focus riguarda l’eco-compatibilità e l’impatto ambientale dei materiali. Non sorprende che anche quest’anno un’attenzione particolare è rivolta al legno e al suo utilizzo come elemento strutturale, una delle sfide ingegneristiche più attuali. 6 ata nalizz

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IL PREMIO Nel programma spicca anche la premiazione dei vincitori del secondo Wood Architecture Prize 2024, il premio che celebra il valore architettonico e sostenibile delle opere italiane in legno, istituito con la partnership scientifica del Politecnico di Torino, dell’Università Iuav di Venezia e in collaborazione con Pefc Italia, no profit che promuove una gestione forestale sostenibile e che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione Pefc. Come negli anni scorsi, infine, sono previsti anche i Klimahouse Tours, visite guidate alla scoperta dei segreti degli edifici ad alta efficienza, architetture virtuose e stabili all’avanguardia, che hanno già visto la luce sul territorio. Paolo Caliari


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L’INFORMAZIONE CHE FA LA DIFFERENZA - Gennaio 2024

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Alpemac

Rivoluzione metal

PER LA LATTONERIA

L’open house del gruppo ha registrato, come sempre, un successo di aziende partecipanti. In aumento il fatturato, che è salito a 37 milioni. Nuova attenzione al mercato dell’usato e rilancio del marchio Promotec

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Dieter Niederfriniger, founder e general manager del Gruppo Alpemac

lpemac Group è un riferimento del mercato italiano della macchina utensile, con la missione di affiancare chiunque abbia bisogno di trasformare un foglio di lamiera in particolari finiti. Al suo attivo ha una gamma di prodotti composta da macchine e tecnologie dei migliori costruttori del mercato europeo di cui è official dealer: Ras, Adira, Thalmann ed Evobend per il comparto piegatura, Nukon per tutto ciò che concerne i sistemi di taglio laser, Promotec per il taglio termico, Boschert per le punzonatrici e combinate laser, Pivatic per le linee di lavorazione da coil e, infine, Timesavers per le levigatrici e la finitura dei

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particolari. Fa parte del Gruppo anche Alpemac Rigenera, che si occupa di ricondizionare e rivendere macchinari usati per conto di Alpemac e ha il compito di accompagnare il cliente nel suo iter evolutivo non solo con macchinari nuovi. Alpemac si è ritagliata il ruolo non solo di distributore, ma anche di partner tecnologico accreditato che mette a disposizione la propria professionalità e competenza a 360° nel campo della lavorazione lamiera. PARLA DIETER NIEDERFRINIGER L’azienda ogni anno in autunno organizza la sua open house per presentare le novità e far cono-


51 scere lo stato dell’arte tecnologico che è in grado di proporre attraverso i suoi partner. Il claim scelto per l’edizione di quest’anno è stato Metal Revolution for an efficient production a sancire, in maniera inequivocabile, che Alpemac Group è, e continuerà a essere, con le sue soluzioni e i suoi macchinari, protagonista della rivoluzione tecnologica che la digitalizzazione ha imposto al sistema produttivo del Paese. «Quella che stiamo vivendo è una nuova rivoluzione industriale che ci vede protagonisti e non comprimari», afferma Dieter Niederfriniger, founder e general manager del Gruppo Alpemac. «Protagonisti del mercato perché attraverso le soluzioni dei nostri partner riusciamo a dare risposte puntuali e a soddisfare ogni possibile esigenza di lavorazione, dal taglio fino alla finitura dei pezzi e alla saldatura delle carpenterie. Tra i partner rientra anche Promotec che, pur essendo parte integrante del nostro Gruppo, sul mercato italiano è presente attraverso la rete commerciale Alpemac». LA STRATEGIA «Protagonisti perché per il terzo anno consecutivo dell’epoca post covid chiuderemo l’anno con un fatturato in crescita nonostante sia innegabile un certo rallentamento, conseguente a molteplici fattori, tra cui il ridimensionamento degli incentivi, l’aumento dei tassi di interesse, la guerra in Ucraina e uno scenario internazionale certamente poco favorevole agli investimenti», prosegue Niederfriniger. «Noi però guardiamo al futuro con fiducia, consapevoli del nostro ruolo e del fatto che il prossimo decennio sarà fondamentale per la svolta green del nostro Paese, in generale, e del nostro sistema produttivo in particolare. Quella della sostenibilità sarà una partita importante, che ci vedrà in prima fila e che già oggi, con le numerosissime macchine ad azionamento elettrico che abbiamo in gamma, ci vede quotidianamente impegnati». OPZIONE RIGENERA Secondo l’imprenditore, «per fare ciò, con il preciso intento di essere a fianco della clientela in modo sempre più professionale e puntuale, Alpemac sta crescendo e si sta strutturando al meglio, sia a livello di gruppo che di dipendenti che ormai superano le quaranta unità, dipendenti diretti di Alpemac Rigenera compresi. Proprio quella che noi ormai chiamiamo per comodità Rigenera, merita una particolare menzione, poiché è la testimonianza diretta della nostra capacità di essere protagonisti di un mercato che, come preventivato, nel momento

Da 1 a 18 Immagini della giornata di open day con i clienti e la stampa specializzata.

di rallentamento del nuovo, vede crescere in modo importante la vendita di macchinari di seconda mano ricondizionati, in Italia ma anche, forse soprattutto, all’estero con particolare menzione dei mercati inglese e statunitense». I BUSINESS DEL GRUPPO «Quanto fin qui raccontato da Dieter trova un’assoluta conferma nei numeri che ci riguar-

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Nelle foto alcuni momenti della giornata di open day con i clienti e la stampa specializzata.


Attualità

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dano», spiega Flavio Baietti, direttore commerciale di Alpemac Group, le cui parole fanno da eco a quelle del general manager che l’ha preceduto. «Il fatturato complessivo di Gruppo si aggirerà intorno ai 37 milioni di euro, a cui ognuna delle quattro entità che lo compongono ha dato il proprio contributo: Alpemac con circa 28 milioni di euro di fatturato, seguita da Alpemac Rigenera con i suoi 4,5 milioni di euro, a conferma della scelta lungimirante di creare quella che, a tutti gli effetti, è un’azienda a sé dedita al recupero e alla rivendita di macchinari di seconda mano, Alpemac Maschinen con 2,5 milioni di euro che, a piccoli passi, prosegue la sua crescita e Promotec spa la quale, con i suoi 2 milioni di euro, rappresenta un’altra scommessa vinta se si considera che la sua creazione e apertura ufficiale risale all’aprile di quest’anno». LA PARTECIPAZIONE Quelli legati al fatturato non sono i soli numeri a indicare Alpemac Group come un riferimento assoluto del mercato. Lo precisa chiaramente Baietti: «Ci sono altri numeri che sanciscono il nostro ruolo sul mercato e che ci inorgogliscono forse più dei risultati economici, che poi sono una diretta conseguenza. Mi riferisco al riscontro e alla partecipazione che tipicamente raccogliamo nei nostri eventi che organizziamo presso il nostro showroom o dagli agenti partner, come accaduto lo scorso mese di settembre in occasione dell’open house organizzata presso Agency srl in provincia di Avellino, in cui sono intervenute da tutto il Centro Sud, oltre 120 aziende per un totale di quasi 200 persone, per l’esattezza 192, in cui sono state vendute macchine e raccolto l’interesse di molti per le soluzioni proposte. A questi numeri fanno eco quelli registrati in occasione di Metal Revolution, il nostro grande evento autunnale organizzato a Calcinato. Anche in questo caso, nonostante il mercato non sia così effervescente come lo scorso anno, abbiamo avuto ben 136 aziende partecipanti per un totale di 255 visitatori presenti, raccogliendo un buon risultato in termini di macchine vendute e di prospettive di vendita per il 2024». INNOVAZIONE Ma non sono solo i numeri a far parlare di Alpemac. «Dietro ai numeri vi è ovviamente tanta tecnologia innovativa», aggiunge Flavio Baietti. «Assieme a una politica di partnership strategiche importanti, che ci consentono di andare a completare in maniera ancor più articolata la nostra gamma di prodotto. Una su tutte è quel-

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53 la con Rolleri Robotic, che ci vede rivenditori esclusivi per la Lombardia delle loro celle di saldatura e pulitura robotizzate e che, nel prossimo futuro, potrebbe estendersi anche ad altre zone d’Italia. Insomma, Alpemac negli ultimi otto anni è cresciuta in maniera quasi esponenziale e ha in programma di continuare a farlo. Siamo una realtà solida e consolidata, con pochi eguali in Europa e nessuna in Italia, che però è in continua evoluzione. Mi piace pensare al concetto del cantiere, ma non certo in lento movimento come si legge di frequente in autostrada». TAGLIO TERMICO A Luca Gelli, responsabile Taglio Termico di Alpemac il compito di fare, invece, il punto sull’attività di Promotec spa e della Divisione sotto la sua guida. «Con la nascita ufficiale di Promotec abbiamo, di fatto, iniziato a rilanciare un marchio storico tra i più affermati nel campo del taglio termico che aveva solo bisogno di certezze dal punto di vista della solidità economica e della struttura organizzativa, cui abbiamo aggiunto quel bagaglio di conoscenza ed esperienza diretta maturata sul campo da Alpemac già prima dell’acquisizione. Non bisogna dimenticarsi, infatti, che è dallo scorso anno che tocchiamo con mano, e nei numeri, l’importanza e la potenzialità che possono avere le tecnologie di taglio», commenta il manager. «Oltre a importare un marchio blasonato come Nukon ci siamo presentati sul mercato con dei sistemi di taglio plasma innovativi prodotti su nostra precisa specifica tecnica, vendendo poco meno di 25 sistemi quasi tutti equipaggiati con la miglior dotazione tecnologica possibile, in modo da essere allineati a quelle caratteristiche tecniche che costituiscono lo stato dell’arte in questo ambito tecnologico. Orgogliosamente, dico che, quest’anno, la Divisione Taglio Termico ha contribuito per un fatturato complessivo di 4,5 milioni di euro. Ai 2 di Promotec, infatti, vanno sommati altri due milioni e mezzo di euro che abbiamo maturato prima dell’acquisizione e che hanno contribuito al raggiungimento dei 28 milioni di euro targati Alpemac. La nascita di Promotec spa ha quindi rafforzato un progetto che, nella realtà dei fatti, era già avviato da tempo e ben strutturato. È innegabile, però, che l’essere identificati fin da subito con un nome storico e così blasonato costituisca senza dubbio un vantaggio importante in Italia ma anche all’estero, dove inizieremo a proporci in maniera diretta dall’anno prossimo e dove Promotec vanta oltre 800 macchine installate di cui siamo l’unico referente per il service e i consumabili».

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Dietro i numeri di alpemac tanta tecnologia innovativa

NUOVE SOLUZIONI «Mi accodo a quanto detto in precedenza da Baietti per sottolineare come Promotec costituisca, da sempre, il riferimento tecnologico in fatto di innovazione, qualità, performance e affidabilità delle macchine da taglio», prosegue Gelli. «Un ruolo confermato dai riscontri di vendita avuti in occasione delle due open house menzionate in precedenza, dove abbiamo presentato una macchina di taglio laser fibra specificatamente pensata per il lavoro dei canalisti e di chiunque operi nell’ambito dell’aeraulica, dell’aspirazione e del condizionamento. Si tratta infatti di un comparto che conosciamo molto bene e di cui sappiamo per certo operi tuttora con dei sistemi di taglio plasma piuttosto datati. È una situazione che abbiamo constatato andando a proporre il nostro sistema plasma entry level K-Fly e che ha suggerito e alimentato la voglia di sviluppare un sistema laser capace di rivoluzionare le abitudini e lo stato dell’arte in essere in questo ambito sotto l’aspetto delle qualità di taglio e della produttività. Abbiamo quindi messo a punto un sistema di taglio laser affidabile, ma allo stesso tempo a basso costo da non considerare come il modello entry level di una gamma laser Promotec, bensì come un sistema compatto (3.000 x 1.500 millimetri) ed essenziale con tutte le caratteristiche specifiche tipicamente richieste da chi opera in questo comparto, pur avendo un prezzo competitivo. Mi riferisco, per esempio, all’uso di una sorgente laser fibra da 2 kW, al portale scorrevole su un sistema di movimentazione pignone e cremagliera a denti elicoidali e all’integrazione con il Cn Ecp 1000 e il software Cut Expert Hvac di Eurosoft, ideali per il settore cui ci stiamo rivolgendo. Quando dico ideale mi riferisco, per esempio, al fatto che integrata nel software vi è una libreria composta da oltre 180 figure parametriche dedicate alla canalistica. Dal riscontro avuto nelle due recenti open house, direi senza ombra di dubbio che siamo sulla strada giusta per rilanciare il marchio Promotec una volta per tutte». Rebecca Alberti

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Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

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Cantiere del mese

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Mazzonetto

Design e tradizione VICINO AL LAGO


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Il sistema TS.03 dell’azienda è stato protagonista del risanamento del tetto di un edificio residenziale nei pressi del bacino di Revine. Con isolamento, facilità di impiego e garanzia di lunga durata

S

ul Lago di Revine (Treviso), un progetto di ristrutturazione ha dato nuova vita a un edificio residenziale. La realizzazione è stata curata da Gheller Gino, azienda lattoniera, con l’innovativa tecnologia di Mazzonetto e il suo sistema Ts.03. Questo intervento rappresenta non solo un vantaggio sotto il profilo estetico, ma anche un esempio di come tecnica e design possano fondersi nella lattoneria moderna con soluzioni che rispondono alle esigenze contemporanee di sostenibilità, efficienza e bellezza.

Vista panoramica del tetto, sullo sfondo il lago di Revine


Cantiere del mese

58 INTEGRATO NELL’AMBIENTE Il lavoro riguarda un risanamento di un tetto di 300 metri quadrati con una pendenza del 60%. Sono state sostituite le vecchie tegole in cemento con una soluzione più duratura e performante. Il sistema Ts.03, selezionato per questo scopo, si distingue per la sua capacità di integrarsi perfettamente nel contesto naturale e migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio grazie a una stratigrafia ben studiata e all’uso di materiali isolanti di alta qualità. L’aggiunta di una barriera al vapore, isolante in fibra di roccia e una membrana traspirante, unitamente al piano di posa ventilato, assicura un efficace isolamento termico e acustico, oltre a un ambiente salubre sotto il tetto.

Prospetto sud del fabbricato

AREAZIONE Un elemento distintivo del sistema Ts.03 è la presenza di aeratori per sfiati di bagni e cucine. Questi dispositivi, integrati tra i moduli della copertura, permettono la fuoriuscita dell’aria, contribuendo significativamente alla salute e alla longevità dell’edificio. Inoltre, l’aggiunta di un sistema di ventilazione sotto la superficie delle tegole assicura un flusso d’aria costante, vitale per il mantenimento di un clima interno confortevole e per la prevenzione di danni a lungo termine. In questo contesto, la Gheller Gino ha dimostrato la propria abilità nell’affrontare complesse sfide tecniche. Utilizzando il sistema The Skin aggraffato, i lattonieri hanno rivestito

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gli abbaini, utilizzando lo stesso metallo della tegola, vestis Ral 7016 3D. Questo non solo ha garantito un’estetica uniforme e armoniosa, ma ha anche evidenziato la capacità di Gheller di integrare soluzioni tecnicamente avanzate in maniera esteticamente piacevole, dimostrando un’attenzione al dettaglio rara nel settore. FACILITA' DI POSA La facilità di installazione del sistema Ts.03 è un altro punto di forza: con soli tre elementi si ricopre un metro quadrato. Questa caratteristica ha permesso a Gheller Gino di completare il lavoro in soli dieci giorni: un tempo record, che testimonia l’efficienza del sistema. L’alluminio Vestis di 0,70 millimetri, goffrato e arricchito da nervature, offre una resistenza e una durabilità superiori, elementi fondamentali in un clima come quello del Lago di Tarzo, dove le condizioni atmosferiche possono variare rapidamente. L’OPERA DELLA GHELLER GINO L’esperienza di Gheller Gino, che inizia nel 1978 e continua oggi con la partecipazione del figlio Loris, combina passione artigianale e tecniche avanzate. La loro versatilità si è dimostrata in una varietà di progetti, dai restauri di edifici storici a lavori su costruzioni contemporanee. L’impegno nella formazione continua e l’adozione di tecnologie all’avanguardia assicurano che il loro team sia sempre preparato per le sfide più complesse, come dimostrato in questo progetto.


59 DA DISTRIBUTORE DI COIL A PARTNER COMPLETO

Nel panorama del mercato della lattoneria Mazzonetto ha intrapreso un percorso di trasformazione che ha riscritto il proprio ruolo, passando da distributore di coil a partner a tutto tondo per gli addetti ai lavori. Vent’anni fa l’azienda si posizionava come punto di riferimento nel mercato italiano per la distribuzione di coil di rame preverniciato e alluminio, nonché come produttore e distributore di tubi elettrosaldati. All’epoca, rappresentava un tassello fondamentale nella fornitura dei materiali per la lattoneria. Oggi, l’evoluzione di Mazzonetto è evidente nella proposta di metalli con brand di proprietà come Vestis e Mavis. Questa scelta strategica ha modificato non solo l’offerta produttiva, ma anche l’approccio e la visione aziendale. L’accento sulla personalizzazione, con la proposta di colori su misura, ha evidenziato la necessità di fornire una gamma completa di prodotti per la lattoneria, oltre ai tradizionali laminati e tubi. Questa espansione include elementi come collari per tubi, spostamenti, bocchette, oltre ad accessori per grondaie: testate, sostegni, angoli e giunti. Il cambiamento strategico di Mazzonetto non si limita all’ampliamento del catalogo, ma si estende alla fornitura di accessori di completamento come sigillanti e rivetti, in tinta, per ogni colore. Questo approccio olistico permette a Mazzonetto di posizionarsi come fornitore principale per i lattonieri, coprendo ogni necessità presente in cantiere. L’elemento più innovativo di questa trasformazione è l’attenzione alla professionalità degli installatori. Mazzonetto supporta i propri clienti non solo attraverso prodotti di qualità, ma anche mediante una rete di consulenza specializzata. Gli agenti dell’azienda, sempre più orientati al ruolo di consulenti, affiancano i clienti. Invece, i tecnici interni offrono supporto a progettisti e installatori, organizzando anche corsi di formazione. Questa evoluzione rappresenta il vero valore aggiunto di Mazzonetto: un’azienda che fornisce materiali, competenze e supporto; tre ingredienti indispensabili per realizzare lavori di lattoneria a regola d’arte.

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Cantiere del mese

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Vista della copertura dalla strada. Sotto, dettaglio della copertura con aeratore e naselli fermaneve

La collaborazione tra Gheller Gino e l’ufficio tecnico The Skin di Mazzonetto è stata fondamentale per il successo del progetto. Con un approccio multidisciplinare, le due aziende hanno affrontato tutti i nodi tecnici, come l’installazione di aeratori per sfiati integrati tra le tegole, l’adattamento del sistema per l’inserimento di pannelli fotovoltaici, l’impianto anticaduta senza compromettere l’estetica del

rivestimento. Una collaborazione che dimostra come l’innovazione possa incontrare la tradizione, creando soluzioni che rispettano l’estetica degli edifici e migliorano la loro funzionalità e sostenibilità. Ts.03 rappresenta un’opportunità per esplorare nuove frontiere nella lattoneria e nella progettazione architettonica per installatori, tecnici e progettisti. INTEGRAZIONE PERFETTA Gheller, membro dei The Skin master, con la sua esperienza quarantennale, rappresenta un esempio di come la passione, l’aggiornamento continuo e l’uso di materiali innovativi siano essenziali nel settore. La loro abilità nell’integrare tecniche tradizionali con soluzioni innovative come Ts.03 li pone all’avanguardia nel settore della lattoneria. In conclusione, il progetto di Tarzo non è solo un’opera di ristrutturazione, ma un manifesto di come la lattoneria moderna possa contribuire significativamente alla qualità costruttiva, al comfort abitativo e all’estetica architettonica. La sinergia tra Gheller Gino Srl e Mazzonetto attraverso il sistema Ts.03 apre nuove prospettive nel settore, dimostrando che innovazione, funzionalità e bellezza possono coesistere armoniosamente nel mondo della lattoneria. Alice Fugazza

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Inoltre, la macchina ha un albero di taglio con un diametro di 140 millimetri, che garantisce risultati perfetti. L’ampio diametro esterno migliora la qualità di taglio della lamiera. La regolazione automatica della distanza e della profondità tra le lame per il taglio longitudinale è variabile ad ogni materiale. I valori inseriti una volta vengono poi sempre adottati automaticamente per il rispettivo materiale, garantendo così un taglio longitudinale ottimale della massima qualità su un’ampia gamma di coil. Grazie all’innovativo sistema di serraggio, i coltelli sono posizionati e fissati con precisione. Il taglio trasversale viene eseguito da cesoie a rullo, una innovazione del settore: non avviene dall’alto (come di consueto), ma dal basso. Questa evita i graffi sui fogli già tagliati, in quanto l’angolo vivo che si crea durante il taglio è rivolto verso l’alto. Inoltre, la cesoia trasversale include una regolazione individuale dello spazio e della sovrapposizione e garantisce i migliori risultati in relazione al materiale.


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ALLINEAMENTO LATERALE Slinet 1.5 lavora con l’allineamento laterale pneumatico, che si adatta individualmente alla larghezza del foglio e garantisce così una guida perfetta alla linea zero. L’allineamento della larghezza combacia automaticamente: non è necessario l’uso della manovella manuale e questo rende il processo di cambio bobina ancora più rapido e semplice. È disponibile anche un equipaggiamento supplementare composto da coppia di coltelli da taglio, unità di raddrizzamento a quattro o sei rulli, che consente un passaggio automatico da convesso a concavo, taglio parziale. Con l’etichettatrice si può collegare in rete la produzione e ridurre al minimo il rischio di errori. Informazioni come il nome del profilo o il numero d’ordine possono essere inserite sull’etichetta come si desidera e in modo individuale. In combinazione con la versione Variobend office, è possibile stampare sull’etichetta anche un codice a barre, che consente l’apertura diretta tramite scanner sulla piegatrice lunga. Durante il taglio trasversale fino a nove etichette sono applicate contemporaneamente alle rispettive strisce. Questo sistema è altamente efficiente e veloce. Inoltre, l’equipaggiamento supplementare comprende software d’ottimizzazione, connessione ad altri software (Bendex, Nuit, Sema), pannello touch in 21,5 pollici e applicatore pelabile. MAGAZZINO DINAMICO La versione standard del magazzino di stoccaggio brevettato è progettata per otto coil da 2 tonnellate. Tuttavia, il sistema di stoccaggio di

Slinet non funziona con posti dei coil fissi, ma dinamici. Durante il processo, il magazzino di stoccaggio viene regolato dinamicamente, tenendo conto del rispettivo coil. Grazie a questo «sistema di stoccaggio disordinato», è possibile integrare fino a dieci assi sulla stessa superficie, secondo i diametri esterni restanti dei coil stoccati. Il funzionamento del magazzino di stoccaggio è controllato in modo completamente elettrico grazie alla tecnologia servoassistita. Questo sistema può essere adattato in modo flessibile alle singole esigenze e ampliato in base alle necessità individuali. L’equipaggiamento standard comprende un peso massimo per coil di 2 tonnellate, diametro esterno massimo del coil di 900 millimetri (800 millimetri senza), spessore massimo del materiale 1 millimetro acciaio a stock, disponibile solo come sistema a corsia singola. La lunghezza può essere estesa in qualsiasi momento, il sistema di stoccaggio è brevettato con posizionamento flessibile del coil secondo il diametro esterno rimanente. Il recinto di protezione è su due lati, con accesso per manutenzione e carico con sicura. Un sistema di stoccaggio coils necessita di una unità di raddrizzamento. L’equipaggiamento supplementare comprende un aspo coil aggiuntivo inclusivo di trave di bloccaggio e id unico, aspo con freno per coil fino a 1 millimetro in acciaio, telaio di estensione per due coils senza aspi, unità laterale di estensione del recinto per il posizionamento indipendente della linea. Franco Saro

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La linea di taglio longitudinale e trasversale Slinet 1.5 proposto da Alpewa. Il taglio trasversale è realizzato da un’innovativa cesoia a rullo che divide i fogli di lamiera dal basso, garantendo risultati perfetti


Speciale

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Isal

Piegatrice green

PER LATTONIERI DOC L’azienda ha investito sull’innovazione per la sua macchina a bandiera totalmente elettrica. E si propone come partner per i professionisti del metallo su tutto il territorio nazionale

L'

ultima novità è la produzione della propria piegatrice a bandiera, totalmente elettrica, e presentata nel maggio scorso a Fiera Lamiera: uno strumento su cui Isal ha investito e che testimonia l’attenzione all’aspetto della sostenibilità. Un processo più green per la deformazione dei laminati che permetterà ai lattonieri efficienza nella produzione e risparmio sui costi. L’azienda, che ha uno stabilimento produttivo a Lamezia Terme (Catanzaro) e una filiale a Massa Lombarda (Ravenna) è un’azienda divenuta un punto di riferimento nell’industria della lattoneria e che vuole continuare a vincere in un mercato pieno d’insidie. L’esempio di Isal dimostra che l’innovazione industriale nel settore della lavorazione dei laminati è diventata un fattore competitivo imprescindibile anche quando si ha a che fare con una materia prima così antica, semplice, ma ormai radicata nell’industria edile e non solo. LA CRESCITA DEL MERCATO Nell’ultimo decennio l’azienda ha iniziato, e continua, una fase di crescita che l’ha portata ad acquisire la mentalità e i processi di un’industria avanzata nel settore della trasformazione dei coils di lamiera o di alluminio o di rame o inox, lasciandosi alle spalle il passato quasi artigianale e dando sempre più importanza alla materia prima per eccellenza. La costante innovazione si è resa necessaria per agire con successo in un settore molto complesso e pesantemente impattato dagli effetti del cambiamento climatico e delle difficoltà energetiche e logistiche ma che, negli ultimi anni, è cresciuto considerevolmente. Lo sviluppo dei consumi, legato ai laminati, ha diversi fattori, ma due sono i più significativi. Da un lato una materia prima che è diventata primaria sul piano del trattamento industriale edile. Dall’altro,

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l’esplosiva diversificazione di colori e tipologie di lavorazioni e dei vari accessori che ne sono derivati. Isal è in grado di offrire una presenza strategica su tutto il territorio nazionale, fondamentale per soddisfare un mercato che vede una segmentazione dal punto di vista della tipologia di clientela da servire e dei processi di lavorazione dei vari tipi di coils. IL PARCO MACCHINE L’azienda dispone di un parco macchine all’avanguardia (slitter, presse, piegatrici, punzonatrici, laser, ricciolatrice, profilatrice per tubo aggraffati ed elettrosaldato). Isal esegue tutti i diversi processi della lavorazione dei laminati ottimizzando tempi, costi e qualità. Dalla riduzione dei coils interi alla loro lavorazione per la produzione di tubi pluviali e accessori. Ma, soprattutto, grazie anche a un team interno di esperti nella lavorazione dei coils, chiamato a essere di supporto ai nostri clienti, ma indispensabile per rispondere alle sollecitazioni che arrivano dal mercato della lattoneria. Franco Saro


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Imprese

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Cavatorta

Sicurezza al top

PER RETI ANTICADUTA Copertec System è una soluzione studiata per lucernari non calpestabili. Si applica all’interno sull’orditura portante della copertura, oppure all’esterno su pannelli sandwich in doppia lamiera o su lastre metalliche

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egli ultimi due anni gli investimenti nelle costruzioni sono aumentati del 22,3% anche grazie agli incentivi per l’efficientamento energetico, consolidamento statico e riduzione del rischio sismico degli edifici. E il rilancio, che è stato accompagnato anche da una crescita del 7,7% degli occupati, ha comportato anche l’incremento degli infortuni. Nel 2021, per esempio, sono stati 38.541, in aumento del 17,7% rispetto al 2020. Un buon motivo per non sottovalutare i sistemi di protezione, che non sono solo obbligatori per legge, ma anche una semplice scelta di buon senso. A maggior ragione per chi lavora in quota.

PROTEZIONE TOTALE In questo contesto Cavatorta, azienda specializzata nel settore della produzione delle reti, che esporta in più di 50 Paesi con fatturato di gruppo di oltre 140 milioni di euro grazie ai suoi sei stabilimenti produttivi, propone Copertec System, per la protezione anticaduta permanente per lucernari non calpestabili. Si tratta di un sistema da applicare all’interno sull’orditura portante della copertura, oppure all’esterno su pannelli sandwich in doppia lamiera o su lastre metalliche grecate e/o ondulate. L’impiego, finalizzato alla protezione in fase di manutenzione delle coperture di edifici con destinazione industriale/agricola, prevede l’utilizzo delle reti anticaduta Copertec o Coperplax. Copertec System rappresenta l’apice della sicurezza e dell’affidabilità nel settore delle reti anticaduta. Il sistema è stato sviluppato da

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Cavatorta più di 20 anni fa, diventando ben presto il sistema sul genere in assoluto più utilizzato sul mercato. APPLICAZIONI, INSTALLAZIONE IN INTERNO Il sistema viene posizionato sotto ai lucernari in materiale plastico non calpestabili da proteggere e ancorato direttamente sulla struttura portante della copertura seguendo una tra gli schemi di posa A, B e C descritti nell’Agrèment Tecnico. Per l’ancoraggio della rete (Copertec o Coperplax) sono proposte tre opzioni di differenti profili e tre opzioni di viti da scegliere in base al tipo di struttura su cui ancorarsi. INSTALLAZIONE IN ESTERNO Nel caso di coperture rivestite con pannelli sandwich in doppia lamiera o lastre metalliche grecate/ondulate di adeguato spessore e ancorate alla struttura sottostante, il sistema può essere ancorato direttamente sugli stessi, sopra ai lucernari in materiale plastico non calpestabili da proteggere, seguendo uno tra gli schemi di posa D ed E descritti nell’Agrèment Tecnico. In questo caso, essendo la rete esposta agli agenti atmosferici, occorre necessariamente usare la rete nella sua versione plastificata (Coperplax) ancorandola con

appositi accessori (piastra inox con relativa guarnizione Epdm, tre rivetti per piastra). CERTIFICAZIONE DA PARTE DELL’ITC-CNR Copertec System è l’unico sistema anticaduta presente sul mercato che può vantare la prestigiosa certificazione rilasciata dall’autorevole istituzione Itc-Cnr (Istituto per la Tecnologia delle Costruzioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche). «Il nostro sistema è il risultato di un Agrèment tecnico, ossia un accertamento complesso, che prevede la realizzazione di più prove e indagini, che portano alla formulazione di un giudizio tecnico favorevole circa l’idoneità all’impiego di materiali, componenti e sistemi destinati all’edilizia. Tale attività viene svolta nell’ambito della rete europea dell’Ueatc (Union Européenne pour l’Agrèment technique dans la construction), di cui l’Istituto Cnr è stato uno dei fondatori f in dagli anni Sessanta. Tale Agrèment tecnico è soggetto a ricertificazione da parte dell’Istituto ogni cinque anni. Inoltre, nell ’arco di questo periodo l’azienda, oltre a rispettare le pratiche e le norme di riferimento, può essere sottoposto a visite di controllo periodico per la verifica della costanza di fabbricazione.

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Copertec System è un unico sistema anticaduta sul genere con Agrèment Tecnico ufficiale rilasciato da Itc-Cnr. La soluzione di Cavatorta prevede l’utilizzo delle reti anticaduta Copertec o Coperplax ed è Made in Italy per l’intero ciclo di produzione delle reti


Imprese

70 LA CAMPAGNA SPERIMENTALE L’iter per l’ottenimento dell’Agrèment Tecnico ha comportato una campagna sperimentale imponente che si può riassumere come di seguito: A) Numerosi controlli per la caratterizzazione della rete per identificazione di: IDENTIFICAZIONE

NORME DI RIFERIMENTO

Diametro (mm) Copertura zinco (g/m2) Resistenza a trazione(N/mm2) Resistenza al distacco della saldatura (N/mm2) Altezza rete (cm) Lunghezza rotolo (m) Altezza nominale maglia (mm) Larghezza nominale maglia (mm)

UNI EN 10218-2 UNI EN 10244-2 UNI EN ISO 6892-1 UNI EN 10223-4

B) Un numero complessivo di oltre 50 Tests in scala reale presso i Laboratori di ITC-CNR sulla base delle norme e nelle modalità da loro individuate al fine di valutare il comportamento del sistema anche nelle condizioni di carico più severe:

TEST SU SISTEMA DA APPLICARE “SOTTO LUCERNARIO” (SCHEMI DI POSA A, B E C):

Prove di resistenza all’urto da corpo molle (UNI EN 15057) • Reti fissate sotto listelli legno con viti serrate (4 test) • Reti fissate sotto listelli legno con viti allentate (4 test) • Reti giuntate con sovrapposizione di 50 cm fissate sotto listelli legno con viti allentate (4 test) • Reti fissate sotto listelli legno con viti allentate - impatto su linea fissaggi (1 test) • Reti con fissaggio sopra struttura secondo schema di posa "A" (6 test) • Reti con fissaggio laterale alla struttura secondo schema di posa "B" (6 test) • Rete con fissaggio sotto struttura secondo schema di posa "C" (6 test) Prove di resistenza a carichi uniformemente distribuiti (DGR n.2774 del 22/09/09, Regione Veneto) • Carichi standard (4 test) • Carichi maggiorati (2 test)

TEST SU SISTEMA DA APPLICARE “SOPRA LUCERNARIO” (SCHEMI DI POSA D ED E): Prove di resistenza all’urto da corpo molle (UNI EN 15057) • Sistema applicato su pannelli sandwich in acciaio (1 test) • Sistema applicato su lamiera grecata in acciaio (1 test) • Sistema applicato su lamiera grecata in alluminio (2 test) Prove di resistenza a carichi uniformemente distribuiti (DGR n.2774 del 22/09/09, Regione Veneto) • Sistema applicato su lamiera grecata in alluminio (1 test)

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C) Prove sulla durabilità. Per valutare il decadimento prestazionale inducibile dall’esposizione prolungata della rete in opera, sono stati prelevati campioni di filo e porzioni di rete sottoponendo gli stessi ad invecchiamento artificiale accelerato in nebbia salina secondo la norma Uni Iso 9227 per una durata complessiva di 240, 500 e 1.000 h:


71 Prove di invecchiamento filo in nebbia salina per valutare la perdita di massa % (UNI ISO 9227) • Permanenza di 240 h (1 test) • Permanenza di 500 h (1 test) • Permanenza di 1000 h (1 test) Prove di invecchiamento filo in nebbia salina per valutare la perdita resistenza punti saldatura % • Permanenza di 240 h (1 test) • Permanenza di 500 h (1 test) • Permanenza di 1000 h (1 test) Prove di resistenza all’urto da corpo molle sui campioni di rete invecchiati artificialmente fissate sotto listelli di legno con viti allentate: • Test su rete con invecchiamento in nebbia salina di 240 h (1 test) • Test su rete con invecchiamento in nebbia salina di 500 h (1 test) • Test su rete con invecchiamento in nebbia salina di 1000 h (1 test)

Chi sceglie Copertec, insomma, può contare su un prodotto che è stato testato e collaudato in situazioni reali, con risultati eccellenti. Le reti sono prodotte interamente da Cavatorta, dalla trafila della vergella, alla zincatura, all’elettrosaldatura dei rotoli per arrivare al processo finale di sinterizzazione per la versione plastificata. Questo permette il controllo dell’intero ciclo di produzione. DOCUMENTI DA FORNIRE ALLA DIREZIONE LAVORI • L’Agrèment Tecnico n.650 (ultima versione in corso di validità) • Bolle d’acquisto dei materiali prescritti nell’Agrèment Tecnico

POSA IN ESTERNO SU COPERTURE IN LAMIERA Il montaggio del sistema in esterno è molto comodo quando sono presenti coperture lastre grecate o ondulate metalliche in acciaio/ alluminio o pannelli sandwich doppia lamiera in acciaio/alluminio di idoneo spessore, a maggior ragione quando si mettono in sicurezza manti di copertura già esistenti. L’ufficio R&D di Cavatorta ha accuratamente studiato gli accessori di fissaggio al fine di garantire la massima sicurezza e durabilità del sistema, dal momento che si tratta di un sistema di protezione anticaduta permanente.

La guarnizione viene fornita già pretagliata, con un lato adesivo, per essere facilmente applicata sotto alla piastra. La guarnizione serve a: • colmare i vuoti che si formano tra piastra e lamiera a causa dello spessore delle reti • dare il giusto spessore di serraggio per il funzionamento ottimale del rivetto • migliora la tenuta all’acqua anche se non la si può considerare a tenuta stagna

Piastra Inox Non si tratta di un semplice lamierino ma di una vera e propria piastra di spessore 2,5 mm. I numerosi fori permettono di mettere i 3 rivetti per piastra senza intercettare eventuali fili della rete. I bordi della piastra sono stondati per ridurre le lacerazioni della rete in caso di sollecitazioni improvvise.

Rivetti strappo 7,7x27,7mm La scelta del rivetto è avvenuta coi seguenti criteri: • diametro maggiorato per migliore resistenza a trazione e a taglio anche su lamiere sottili • la guarnizione contribuisce a migliorare l’impermeabilità • sono in alluminio, materiale dall’ottima durata e resistenza alla corrosione • mantenere il corretto spessore di serraggio anche nei casi di sovrapposizione di 2 reti

Guarnizione Epdm

Autodichiarazione di corretta posa firmata dall’impresa/azienda che ha eseguito il montaggio che dichiara di aver seguito le indicazioni di posa del produttore. In conclusione, i vantaggi della soluzione di Cavatorta consistono in un unico sistema anticaduta sul genere con Agrèment Tecnico ufficiale rilasciato da Itc-Cnr, affidabilità comprovata di un’azienda leader di mercato, materiali di alta qualità, Made in Italy per l’intero ciclo di produzione delle reti, nuove modalità di posa studiate per dare la massima sicurezza e durabilità nel tempo e assistenza tecnica e supporto. Franco Saro

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Imprese

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Distribuzione

Jorns compie 50 anni E FESTEGGIA CON EVOMACH

L’azienda che ne è distributrice ha festeggiato i primi 50 anni del prodotto più avanzato per la lattoneria. E prepara un evento speciale per la prossima fiera SamuExpo

J

orns: una storia di piegatrici a bandiera per la lattoneria che dura da mezzo secolo. Lo storico produttore svizzero ha deciso di festeggiare in questi mesi l’importante traguardo con una serie di eventi concentrati sui suoi 50 anni di storia. Ed Evomach, che ne è il distributore e gestore per il mercato italiano, è stato testimone dei festeggiamenti. Piero Merlino e Gastaldo Renato, titolari di Evomach, sono stati infatti ospiti, con parte dello staff commerciale italiano, nella sede di Berna e hanno incontrato il fondatore, Kurt Jorns, padre dell’attuale Ceo Marc Jorns.

LA STORIA L’evento è stato anche l ’occasione per ripercorrere le tappe della storia dell’azienda dalla viva voce di Kurt Jorns. Sono emersi dei concetti tecnici che non sono sfuggiti alla squadra Evomach, sempre attenta ai dettagli tecnologici. Come la scoperta che è stato proprio Jorns senior a disegnare le piegatrici a bandiera con il concetto odierno del telaio

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base, rivoluzionando il modo di produrre di allora e tracciando la linea tecnologica usata tutt’ora da tutti i costruttori. Al fondatore dava «sempre fastidio che la piegatrice non fosse stabile», così ha avuto non solo un’idea, ma diverse, che hanno semplificato e migliorato il lavoro di tutti. Dopotutto, una macchina di quel settore pesa diverse tonnellate e deve arrivare al cliente in sicurezza. Ed essere installata correttamente per ottenere risultati di piegatura esatti. Negli anni Settanta Jorns, meccanico qualificato con master, ha costruito lui stesso macchine piegatrici per i clienti e poi ha avuto un’idea: il telaio di base di ogni macchina piegatrici. IL RACCONTO «Il telaio di base è oggi il fondamento di ogni macchina piegatrice: non solo di Jorns, ma di tutti i costruttori di piegatrici a bandiera. Agli inizi del progetto semplificava il trasporto e consentiva un livellamento semplice e molto preciso della macchina. Nelle Jorns odierne,


73 invece, la sua cura costruttiva permette il supporto aggregante delle solide strutture di carpenteria elettrosaldate e lavorate a macchina denominate braccia di piegatura, studiate per raggiungere la stabilità tecnologica richiesta da una piegatrice a bandiera di qualità», ha raccontato l’imprenditore. Ma su cosa si basavano le piegatrici negli anni Settanta e come venivano installate dai clienti? «Le braccia di piegatura erano avvitate singolarmente al pavimento e dovevano essere sostenute con piccoli pezzi di lamiera, in modo che la macchina rimanesse in posizione verticale. Non era facile il trasporto, poiché le macchine particolarmente lunghe non erano molto stabili senza telaio di base. L’unico vantaggio di non averlo era che era più economico da produrre». Così è nata l’idea di un cambiamento. «All’inizio ho installato le macchine da solo», ha raccontato Kurt Jorns. «Mi ha sempre dato fastidio che la piegatrice non fosse stabile durante il trasporto e fosse scomoda da installare. In particolare, non è stato sempre facile portare la macchina dal cliente su un terreno irregolare: spesso non era possibile portare la macchina direttamente nella sua posizione finale con la gru. E senza telaio di base, spostarsi a terra era molto difficile. La nostra è stata la prima azienda a progettare e utilizzare un telaio di base per macchine piegatrici lunghe. Era il 1973 e in azienda avevamo dai 15 ai 20 dipendenti. I concorrenti si sono allineati al progetto Jorns parecchi anni dopo non riscuotendo però lo stesso risultato di continuità sul mercato». NEL MERCATO ITALIANO Anche per il mercato italiano della lattoneria la macchina Jorns è parte della storia di tante aziende. Moltissime infatti, sono le installazioni che Evomach gestisce da oltre 25 anni di vita. Macchine ancora perfettamente funzionanti, che con pochi accorgimenti manutentivi possono avere una seconda vita di piegatura o continuare il lavoro in essere. L’elettronica è soggetta alla sostituzione perché le evoluzioni, i miglioramenti e la componentistica che è cambiata ne costringono la completa sostituzione, ma con i kit di retrofit è possibile garantire la continuità produttiva anche di queste piegatrici più datate. La continuità di Jorns, concentrata solo su questo tipo di macchinari, ha permesso di avere moltissime informazioni sullo storico installato e permette di reperire ricambistica

anche datata e il suo ripristino con prodotti attuali. Attività che Evomach gestisce direttamente nel territorio avendo sempre la traccia e il supporto storico dal fornitore. La storia e l’esperienza sviluppata in tutti questi anni, e nelle oltre 6 mila macchine installate in tutto mondo, sono alla base dei concetti tecnologici che Jorns continua ad applicare alle proprie macchine. IL FATTORE CHIAVE L’esperienza nel mondo della piegatura è un fattore fondamentale per la buona riuscita del prodotto piegato o del macchinario costruito. È una qualità che non si può comprare o barattare con il prezzo. Non è copiabile come il resto del macchinario. È proprio l’elemento che fa la differenza sostanziale dal prodotto copiato ed è alla base delle innovazioni che vengono introdotte dall’azienda che ora sotto la guida dei fratelli Marc e Nicole, per proiettarla nel mercato futuro delle macchine utensili dei prossimi anni. Il posizionamento storico, quindi, le impone e le consente di avere sempre un prodotto evoluto e centrato. Perché il mercato è sempre in cambiamento. E preciso perché i lotti sono sempre più piccoli e non sono più ammessi errori. Durevole, perché i margini operativi per gli installatori sono sempre più ristretti e i costi vanno tenuti sotto controllo. Qualitativo, perché la rincorsa al prezzo più basso nel mercato porta solo a un abbassamento della qualità delle forniture. Ma anche serio, perché sulle macchine c’è il nome di famiglia che non deve essere messo in discussione e che deve continuare a essere segno di innovazione e che deve essere rappresentato adeguatamente. Infine, presente nel territorio, perché oltre al macchinario è necessario avere anche un distributore che sia all’altezza del prodotto ed Evomach,

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Festeggiamenti per la piegatrice a bandiera Jorns. Nella pagina a fianco, il modello Job-150


Imprese

74 La storica progettazione delle macchine piegatrici Jorns. Nelle Jorns odierne la cura costruttiva permette il supporto aggregante delle solide strutture di carpenteria elettrosaldate e lavorate a macchina denominate braccia di piegatura, studiate per raggiungere la stabilità tecnologica richiesta da una piegatrice a bandiera di qualità

con la sua squadra, cerca di onorare al meglio questo compito rimando sempre aggiornata, integrando tecnici specializzati pronti a gestire le richieste, ha spiegato Gastaldo Renato. LA REGINA La macchina regina oggi è la piegatrice a doppia bandiera. Per Jorns si tratta di un concentrato di tecnica e di esperienza che nessun costruttore può vantare: oltre 500 macchine prodotte e installate in tutto il mondo che hanno permesso di sviluppare una gamma di macchine in grado di piegare lamiere fino ai 3 millimetri di spessore e 16 metri di lunghezza.

L’ESPERIENZA È TUTTO L’esperienza, come testimoniano i tecnici Evomach, nel mondo della piegatura è fondamentale. Più installazioni generano più casistiche. Più casistiche uguale a più esperienza. Più esperienza produce più dati che hanno permesso e permettono di sviluppare: • Data base dei materiali per la piegatura sempre più precisa • Cicliche di piegatura pensate per le esigenze specifiche della lattoneria • Affidabilità dei componenti utilizzati nei punti importanti del macchinario basandosi su dati storici e risultati dal campo • Processi produttivi consolidati • Evolvere sulla base della esperienza raccolta dai processi stessi

I concetti ripetuti come solidità, precisione, qualità costruttiva, esperienza nel settore sono fondamenta ben radicate che permettono all’azienda di uscire con un prodotto di altissima qualità. Uno spettacolo della meccanica applicata, insomma. Anche Evomach festeggerà i 50 anni di Jorns, come testimonia Piero Merlino: «La prima festa per tutti i clienti Evomach e Jorns per il mercato italiano è programmata all’interno della prossima fiera SamuExpo di Pordenone dove allo stand Evomach sarà presente una piegatrice Jorns singola bandiera da 4 metri in configurazione e colore speciale proprio per rievocare le origini storiche della piegatura a bandiera. Tutti i nostri clienti sono chiamati a inviarci prima della fiera una foto accanto alla loro Jorns presente in azienda ai recapiti Evomach, per poi raggiungerci dall’1 al 3 febbraio presso il nostro stand e poi immortalarsi vicino alla piegatrice del 50esimo. Le fotografie con dedica personale saranno raccolte in un grande quadro, che sarà inviato alla famiglia Jorns. Ed è anche stato pensato un simpatico e celebrativo omaggio. I 50 anni di storia per un’azienda non sono pochi ed essere partecipi a questi festeggiamenti ci rende orgogliosi. Speriamo di avere la partecipazione anche da parte di tutti gli utilizzatori delle piegatrici, che hanno contribuito alla crescita delle loro aziende per consacrare la storia della piegatura a bandiera presente in Italia». Alice Fugazza

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75 Per la sicurezza dei lavoratori che operano in quota

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Imprese

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Prefa

Alluminio green

PER LA SOSTENIBILITÀ L’azienda spinge per un’attività sempre più rispettosa dell’ambiente anche grazie alle caratteristiche del alluminio, più leggero e riciclabile all’infinito, che consente un minore impatto sul clima

N Weinkellerei Rúbaň, Falzonal © Wolfgang Croce A destra, Casa Giovannini, Prefalz, antracite © Wolfgang Croce

on si vive di solo prodotto: anche il contesto in cui si inserisce un’impresa è importante. Per esempio, nel caso di Prefa, al centro dell’attenzione ci sono anche la protezione dell’ambiente e la sostenibilità. L’impegno dell’azienda verso l’ambiente si traduce in attività concrete che interessano tutte le fasi di vita del prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime, alla produzione, all’imballaggio, allo smaltimento, secondo standard elevati di efficienza adottati a livello di gruppo, tali da generare un bilancio ecologico altamente sostenibile. Per questo il gruppo ha avviato programmi per migliorare l’efficienza energetica, aumentare l’uso di combustibili alternativi, ridurre l’inquinamento atmosfe-

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rico, ottimizzare l’uso dell’acqua, ridurre i rifiuti e migliorare il riciclaggio, definiti in dettaglio. LE CARATTERISTICHE L’alluminio è uno dei materiali da costruzione più versatili e che possano mantenersi nel tempo, in grado di abbinare proprietà uniche: è estremamente leggero, facile da modellare e allo stesso tempo stabile e durevole. L’alluminio apporta all’architettura un elevato valore aggiunto: mentre la sua estetica elegante e moderna lo rende molto apprezzato dal punto di vista del design, l’ottimo rapporto fra massa e resistenza lascia le più ampie libertà nel concepire strutture leggere ed elaborate e allo stesso


77 tempo estremamente robuste. Con un peso specifico di 2,7 grammi per centimetro cubo, l’alluminio è un metallo più leggero per il rivestimento degli edifici rispetto a rame, ferro e zinco. È un materiale altamente sostenibile perché può essere riciclato al 100% e infinite volte, reinserito nel ciclo produttivo senza perdite e senza compromettere la qualità. L’alluminio è imbattibile anche in termini di efficienza delle risorse. A questo contribuiscono i bassi requisiti di manutenzione e la longevità. I prodotti in alluminio Prefa hanno 40 anni di garanzia, ma possono durare all’infinito senza perdita di qualità e non inquinano l’ambiente durante la fase di utilizzo, poiché non rilasciano sostanze pericolose durante il loro impiego. Nel complesso, l’alluminio consente di costruire in modo sostenibile in condizioni ecologiche, economiche e tecniche ideali. L’IMPEGNO Prefa testimonia l’attenzione alla sostenibilità in diversi modi. 1. Contenuto di alluminio riciclato 87%. I rivestimenti in alluminio Prefa hanno un notevole tasso di riciclaggio dell’86,6%. Inoltre, per tutti i prodotti, compresi Prefabond e Prefalz, la percentuale di alluminio riciclato è del 77%. 2. Bilancio dei rifiuti: l’89% torna in circolo. Prefa vanta ottimi dati in termini di bilancio dei rifiuti: il 51% viene riciclato, il 38% è recuperato materialmente, il 5%

Leopold Pasquali, amministratore delegato, Prefa GmbH. Sopra, Spilka Offices, Prefalz, verde patina © Martin Croce

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Imprese

78 PREFALZ, UN NASTRO CON SETTE VANTAGGI

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Uno dei fiori all’occhiello di Prefa è Prefalz, nastro aggraffato in alluminio preverniciato nato dalla continua ricerca e sviluppo e costantemente perfezionato nel corso di 75 anni di esperienza dell’azienda. Prefalz, con la sua flessibilità e la facilità di lavorazione permette di fare cose impossibili da realizzare con altri materiali. Questo rivestimento vanta un’ottimale lavorabilità, ma anche completezza del sistema. È dotato di un’ampia gamma di accessori, disponibili negli stessi colori del nastro. Inoltre, semplifica notevolmente l’esecuzione dei dettagli di posa, poiché permette di creare con facilità collegamenti a prova di pioggia senza viti, colla o saldature. Prefalz presenta una perfetta planarità delle superfici, plasticità e flessibilità: in questo modo può aderire perfettamente anche alle forme curve ma, allo stesso tempo, è resistente all’azione degli agenti atmosferici, agli sbalzi termici, al gelo, alla corrosione, alla trazione del vento e al peso della neve. L’azienda elenca sette vantaggi di Prefalz. 1. Elevata durabilità e qualità garantita 40 anni. La qualità dell’alluminio impiegato in tutti i suoi sistemi, fra cui Prefalz, permette a Prefa di garantire il materiale per 40 anni contro rottura, corrosione (ruggine) e congelamento. L’alluminio Prefa nei colori P.10 è rivestito con un doppio strato di verniciatura poliammidica poliuretanica di alta qualità in Coil Coating, che lo rende più resistente alle intemperie, ai raggi UV e al fuoco (Classe A1) e ne garantisce una più lunga durata. Nel caso dei colori della gamma P.10, la garanzia di 40 anni è estesa anche sulla verniciatura contro scheggiatura e formazione di bolle sui rivestimenti, oltre ad assicurare una elevatissima uniformità e stabilità cromatica nel tempo. 2. Elevata malleabilità. Il nastro è particolarmente malleabile, plasmabile, versatile, si lascia lavorare facilmente e può assumere le più svariate forme. La lega, le caratteristiche meccaniche e il tipo di verniciatura sono appositamente concepiti per l’aggraffatura. Dalle coperture curve alle strutture di tetto più complesse, dalle cupole a superfici variamente articolate: le possibilità di utilizzo sono praticamente infinite. Prefalz è facile da posare, persino nelle stagioni fredde, a

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temperature basse. Leggerezza e risparmio. Il peso molto contenuto del nastro Prefalz (2,2 - 2,3 chilogrammi per metro quadrato secondo la larghezza), da un lato lo rende facile da manovrare e da movimentare, e dall’altro consente di non gravare le strutture, rendendo di norma superfluo il costoso rifacimento della sottostruttura in caso di ristrutturazioni. In più, si riducono i viaggi di consegna, il che per il cliente si traduce in un ulteriore risparmio di denaro, ma anche di tempo. Ampia gamma di colori e combinazioni. Il nastro Prefalz è disponibile in 19 colori standard, di cui 14 in qualità P.10, e ordinabile con superficie liscia o goffrata. L’ampia gamma di colori apre ampi spazi di creatività per i progettisti e offre la possibilità di infinite combinazioni con gli oltre 5 mila accessori abbinabili ai rivestimenti, in eleganti soluzioni tono su tono o in contrasto, per creare originali accenti di colore. Accessori originali. La linea comprende un’ampia gamma di accessori, come le staffe per l’installazione di pannelli solari Prefalz Vario su coperture in doppia aggraffatura Prefalz e Falzonal: un sistema di fissaggio che garantisce massima sicurezza e resistenza nel tempo. Sono prodotti dalla stessa azienda, risultano esattamente calzanti e arrivano in consegna unica assieme ai restanti elementi da montare. La scelta sostenibile. L’alluminio si può riciclare infinite volte senza perdita di qualità. Anzi, per la produzione di alluminio secondario si impiega il 95% di energia in meno rispetto all’estrazione della materia prima. In più, l’esiguo peso (meno carico per il trasporto) e la durevolezza dei prodotti Prefa riducono al minimo il consumo di risorse e promuovono la sostenibilità. Impermeabilizzazione a regola d’arte. Il fissaggio a scomparsa di Prefalz realizzato mediante la tecnica dell’aggraffatura garantisce un’estetica elegante e l’impenetrabilità dell’acqua sotto il rivestimento. Il fissaggio indiretto alla sottostruttura in legno mediante graffette applicate all’interno dell’aggraffatura consente di assecondare il materiale nella sua naturale dilatazione termica senza far passare l’acqua nei punti di collegamento, mentre tutti i fissaggi rimangono nascosti, per un risultato estetico di grande pregio ed eleganza a partire da bassissime pendenze.

Hotel Champoluc AuPetitLac, Prefalz, grigio pietra © Croce & Wir

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viene utilizzato termicamente e il 6% viene smaltito in un impianto di trattamento dei rifiuti. In questo modo, ben l’89% dei materiali smaltiti rientra nell’economia circolare. L’azienda utilizza solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Dal 2020, il 100% dell’elettricità utilizzata nella produzione proviene da fonti rinnovabili, ovvero energia idroelettrica, eolica, solare e biomassa. Emissioni di gas serra a 3,36 kg Co2eq/ kg (Co2 equivalente per chilogrammo). Prefa ottiene i migliori risultati anche in termini di emissioni di gas serra, con un valore di 3,36 kg Co2eq/kg per gli elementi del tetto rispetto ai prodotti alternativi. Per compensare le emissioni derivanti dalla produzione di un tetto Prefa con una media di 400 chilogrammi, nei 40 anni di garanzia, sarebbe necessario piantare solo


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I nastri di alluminio Prefa sono realizzati con materia prima proveniente da produzione europea, garantendo così un prodotto con emissioni inferiori alla media globale Markthalle Nagykörös, Falzonal, bronzo

3,76 alberi. Inoltre, un tetto in alluminio mantiene il suo valore nel tempo. Se viene riciclato dopo l’uso, il valore di emissione arriva addirittura a soli 0,76 kg Co2eq/kg. Quindi, meno di mezzo albero. VANTAGGI DELLA PRODUZIONE EUROPEA Le fonderie di alluminio in Europa, a differenza di quanto accade a livello mondiale dove oltre il 55% dell’elettricità è generata dal carbone, utilizzano l’88,4% di energia idroelettrica, il 4,8% di energie rinnovabili e solo l’1,6% di carbone per generare elettricità. I fornitori di materia prima utilizzano alluminio proveniente da produzione europea, il che significa che le emissioni dei prodotti sono inferiori alla media globale. Inoltre, circa il 60% del materiale primario utilizzato per i prodotti proviene dal ciclo secondario e quindi da rottami riciclati. Franco Saro

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Sicurpal

PIÙ SICUREZZA CON LA PULIZIA

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ual è il migliore modo per la disinfezione delle attrezzature di lavoro con componenti tessili, come cordini e imbracature? La sanificazione dei Dpi di terza categoria è attività molto importante cui prestare attenzione, e riguarda in special modo i dispositivi tessili e le funi da lavoro. Si consiglia di svolgere tale attività periodicamente, tenendo presente che i Dpi dovranno essere sanificati anche prima delle ispezioni periodiche. Ogni produttore di Dpi fornisce una sua specifica procedura per la pulizia: consigliamo pertanto di fare fede alle indicazioni ufficiali fornite nei manuali, e diffidare invece delle in-

dicazioni non ufficiali, evitando la disinfezione fai-da-te. Per esempio, per i Dpi tessili e/o plastici i produttori consigliano di: • Lavare in acqua tiepida (30 gradi max) con detergente neutro e acqua e risciacquare; • In alternativa, strofinare con un panno umido in microfibra dopo aver applicato un detergente neutro spray con ph 8 max (per esempio, sapone di Marsiglia). In caso di covid-19 invece servirà procedere come segue: • Rispettare un periodo di quarantena di 72 ore, alla prima ricezione dell’imbracatura e a seguire • prima di ogni utilizzo; • Lavare i prodotti con acqua e sapone al massimo a 65 gradi. Attenzione, la temperatura di lavaggio a 65 gradi è una misu-

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ra eccezionale da utilizzare per l’emergenza del covid. Per tutti gli altri lavaggi, rispettate la temperatura di lavaggio a 30-35 gradi indicata nei consigli tecnici. Inoltre, tale operazione di disinfezione potrebbe deformare alcune parti quali cinghie, cordini, passanti plastici. In tutti i casi l’asciugatura dovrà avvenire all’aria, lontano da fonti di calore e sole. Per la revisione Dpi, infine, Sicurpal dispone di personale interno adeguatamente formato: vengono svolti controlli sullo stato generale del dispositivo, verificando poi lo stato di ogni singolo componente e il funzionamento del dispositivo nel suo insieme. Al temine sarà fornita una scheda per l’ispezione compilata in ogni sua parte e le note di utilizzo.


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CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE (TN)

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Progettista : ENG GROUP Prodotto : RHZ GRAPHITE GREY Installatore: FEDERICI LATTONIERI


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