Lattoneria ottobre 2019

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Numero 13 - OTTOBRE 2019

Cantiere del mese

Lattoniere del mese

La copertura diventa scultura

Gela: c’è sinergia con i progettisti

Fiere

Previsioni

I lattonieri al Batimat

Come sarà l’edilizia del 2020

ZINTEK L’ARTE DELLA LATTONERIA IN CIMA ALLA MONTAGNA Lo Chalet Fiat a Madonna di Campiglio con copertura e facciate realizzate in zintek


Coperture aggraffate Unimetal presenta il “sistema a doppia aggraffatura”, che rappresenta il sistema di posa per coperture metalliche più pregiato e sicuro. La tecnica dell'aggraffatura consente la giunzione longitudinale di lastre e nastri precedentemente profilati, ottenuta attraverso la sovrapposizione e ripiegatura dei lembi. Il fissaggio alla sottostruttura avviene con l'ausilio di linguette fisse e scorrevoli ancorate mediante viti o chiodi.

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La tecnica della doppia aggraffatura rappresenta la soluzione più versatile e che meglio si adatta alle forme più complesse che si possono riscontrare in una copertura. La doppia aggraffatura è a tenuta di pioggia e neve senza necessità di altre misure.

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ISOLANTI IN LANA DI ROCCIA E LANA DI VETRO Anno 4 - Numero 13 - ottobre 2019

LA NATURA OFFRE LE SOLUZIONI MIGLIORI

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Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 18,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicità trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link http://www.youtradeweb.com/abbonati-alle-riviste/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione

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Periodicità / Frequency of publication trimestrale - 4 numeri /anno Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% NE / TN Registrazione / Registration: N. 222 del 10-04-2001 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti.


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editoriale

I LAVORI IN CORSO CHE IMPEGNANO PILE

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arissimi associati, questo mese segna un evento importante per la nostra Associazione: dopo anni di lavoro profuso, siamo riusciti a normare la figura del lattoniere edile, attraverso la stesura della Prassi di Riferimento Uni con il titolo Lattoneria Edile – Servizio di Lattoneria Edile e requisiti dei profili professionali di lattoniere edile (Pdr Uni 68:2019). Nella prassi, gratuitamente consultabile e scaricabile dal sito dell’Uni, siamo riusciti a delineare le varie figure professionali del lattoniere e abbiamo definito le nozioni tecnico-teoriche che ogni figura deve possedere. Detto ciò, vogliamo sottolineare che il lavoro non è ancora finito. Infatti, il sogno della scuola di lattoneria riconosciuta a livello nazionale e certificata da un ente terzo è ancora in cantiere. A oggi abbiamo colloqui con enti certificatori per valutare la fattibilità e i costi dell’operazione. Comunque sia, buona parte del lavoro è stata fatta e ora ci manca solamente un ultimo sforzo per coronare il nostro sogno associativo. Nei prossimi numeri di Lattoneria, apriremo una sorta di rubrica dove spiegheremo delle parti della PdR. Infine, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla stesura della Prassi: la dottoressa Doriana Cotza (Uni), l’ingegner Roberto Maran (consulente Pile), il geometra Federico Zanin (Mazzonetto Metalli) e Maurilio Fumagalli (esperto lattoniere, nonché titolare della Lattoneria Fumagalli Maurilio). Fabio Montagnoli

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Rivestimenti per un‘Architettura

OLTRE LO STANDARD


sommario

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ottobre 2019

3 Editoriale I lavori in corso che impegnano Pile ATTUALITÀ 10 Analisi Come sarà l’edilizia del 2020 16 Fiere I lattonieri al Batimat 20 Prefa Lattoneria sulle piste da sci SPECIALE ACCESSORI 24 Rassegna Piccoli sistemi, grandi differenze 25 Alpewa L’ancoraggio è Easy 26 Alubel Riqualificazione senza rimozione 28 Sandrini Metalli Piegatura ad hoc 30 Isal A tutto raggio con turbo-raggio

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Recessione o ripresa? Le previsioni per l’edilizia nel 2020

Batimat, la lattoneria va a Parigi

CANTIERE DEL MESE 32 Mazzonetto La copertura si fa scultura LATTONIERE DEL MESE 36 Gela È meglio lavorare con il progettista IMPRESE 42 Sandrini Metalli Facciamo gruppo per innovare 46 Sistemi Montaggi La riqualificazione nuova frontiera 48 Sicurpal Le responsabilità per la manutenzione

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Sulle piste da sci c’è il metallo di Prefa

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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.

CONSIGLIO DIRETTIVO 2018-2021 Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo Palmiro Bartoli Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Nicola Tresoldi Paolo Valmori

Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).

MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm

VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm

TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm

• Guarda elenco soci: https://associazionepile.org/banca-dati-soci/


Associati

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2. MONTAGNOLI RINO Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. TEGOMONT Via Novara 14, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-769316 - Fax: 0331-767121 Email: info@tegomont.com- www.tegomont.com 4. BELLEA RAMON LATTONERIA Via S.Vittore 5, 21010 Arsago Seprio (VA) Telefono e Fax 0331-767259 lattoneriabellea@libero.it 5. INFINITY MOTION s.r.l. Via Lavoratori Autobianchi 1, 22036 Desio (MB) tel 0362-992018 - fax 0362-905093 www.infinitymotion.com 6. CEM GROUP s.r.l. Via Newton, 10, 20019 Settimo Milanese (MI) tel 02/335 91 272 - fax 02/335 90 417 www.cemelevatori.it-info@cemelevatori.it 7. GE.SA Group Srl Via Emilia 27, Buccinasco (MI) Telefono: 02 45701420- Fax: 02 45700259 info@gesa-group.it- www.gesa-group.it 8. PLUVITECNICA Via dei Curti, 1066, Urgnano (BG) Telefono: 0358-93130- Fax: 0358-93040 info@pluvitecnica.com- www.pluvitecnica.com 9. ALPEMAC SRL Via Campagna Sopra 20/E, Lonato Del Garda (BS) Telefono: 030 2061781 - Fax. 030 2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it

LOMBARDIA 37. DMG Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 • 388-0506122 Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it

1. IDROCENTRO Via Giolitti 92, Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-9121 - Fax: 0172-96075 info@idrocentro.com - www.idrocentro.com

PIEMONTE

30. TECNO RAME Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 31. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 32. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571 417189 - Fax: 0571 403111 mailto:info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it

TOSCANA 38. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.

Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 39. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it

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43. PROFILTEK Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 44. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@sasaniello.it - www.sasaniello.it 45. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com

BASILICATA

CALABRIA

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2 30 33. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 0759-19425 - Fax: 0759-19695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 34. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it

UMBRIA

LAZIO 49. HELPROOF Contrada Concistocchi sn, Rende (CS) Telefono: 0984-1806547 / 347-7695437 Fax: 0968-209829 info@helproofsrl.com - www.helproofsrl.com 50. METALTRADE ITALIA S.R.L. Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 51. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984 506099 - Fax:0984 506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 52. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 53. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it

ABRUZZO E MOLISE

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40. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 41. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 42. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com

CAMPANIA

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10. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 11. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 12. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 13. H. THERM ITALIA SAS Via Montini 2, 37014 Castelnuovo del Garda (VR) Telefono: 045-6450747 - Fax: 045-6450747 info@hthermitalia.com - www.hthermitalia.com 14. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 15. SELENA ITALIA Via G.Battista Ricci 6, 35131 Padova (PD) Tel: 049-767336 - Fax: 049-8843332 servizio.clienti@selena.com - www.tytan-italia.it 16. NUOVA 3L SRL Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com

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17. ZINTEK SRL

Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041 2901866 - Fax: 041 2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it 18. TRESOLDI METALLI Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Telefono: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it 19. C.L.C. SRL Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Telefono: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com

TRIVENETO

54. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it

SICILIA

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EMILIA ROMAGNA

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35. BIAGETTI Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Telefono: 0717-958296 - Fax: 0717-958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com 36. F.P.L. Via Delle Industrie 2, Casteldardo (AN) Telefono: 071-7211023 - Fax: 0717-211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it

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20. ALUBEL Via E.Torricelli 8, Bagnolo In Piano (RE) Telefono: 0522-957511- Fax: 0522-951069 alubel@alubel.it- www.alubel.it 21. SICURPAL Via dei Mestieri 12, 41030 Battaglia (MO) Telefono: (+39) 059 818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it 22. EDILTEC SRL Via Giardini, 474/M, 41124 Modena (MO) Tel. 059 2916411-Fax 059 344232 info@ediltec.com - www.ediltec.com 23. RIVIT Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Telefono: 051-4171111 - Fax: 051-4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it 24. F.B. LATTONERIE Via Niccolò Copernico 3, 44012 Bondeno (FE) Telefono: 0532-898596 info@fblattonerie.it - www.fblattonerie.it 25. SISTEMA MONTAGGI Via Niccolò Copernico 3, 44012 Bondeno (FE) Telefono: 0532-898596 info@sistemamontaggi.it www.sistemamontaggi.it 26. EUROPROFIL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 27. ISAL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 28. TUBOZETA Via Gandhi 12, San Martino in Strada (FC) Telefono: 054385816 - Fax: 054383223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it 29. TECNOSTAFF Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Telefono: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com

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MARCHE 46. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 47. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 48. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com

PUGLIA


Attualità

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Analisi

Come sarà

L’EDILIZIA DEL 2020 In Italia continua una modesta ripresa, anche se un livello inferiore rispetto altri Paesi europei. E per l’anno prossimo c’è chi pronostica un ulteriore rallentamento. Il motivo? La mancanza di fiducia nel futuro


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C

on tutte le volte che si è auspicata la famosa ripresa del settore, i segnali positivi che giungono dal mercato in questi ultimi mesi potrebbero finalmente far sperare in una inversione di rotta rispetto ai trimestri passati. L’altalenante ritmo di partenze e frenate, mese su mese e trimestre su trimestre, delle costruzioni in Italia sono il tratto distintivo di questa fase di galleggiamento post crisi, la nuova normalità con la quale le imprese hanno giocoforza imparato ormai a fare i conti. Ma i segnali positivi ci sono, su vari fronti, e per la prima volta gli andamenti produttivi del settore mostrano incrementi non solo consistenti, ma anche consequenziali. È troppo presto per dire se questa inversione di rotta sia realmente stabile, e certamente i segnali da parte dell’economia complessiva influiscono in modo rilevante su che cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Certo è che l’economia generale, sia a livello europeo sia soprattutto a livello nazionale, ha imboccato una strada di vistoso rallentamento. RALLENTAMENTO L’economia dell’area euro ha rallentato la sua corsa, con una crescita media annua scesa negli ultimi trimestri dal 2,8% di inizio 2018 all’1,2% stabile degli ultimi due trimestri. Se il dato medio di lungo periodo comunque rimane attorno al +2,0%, negli ultimi sei mesi si è quasi dimezzato, tuttavia la dinamica trimestrale tendenziale è in leggera risalita, dallo 0,1% del quarto trimestre 2018 allo 0,2% del primo trimestre 2019 e al +0,4% del secondo trimestre 2019. L’Italia, come ormai ben noto, ha da sempre dinamiche molto più lente di quelle europee e anche in questo caso i dati annuali e tendenziali sono tutt’altro che positivi. L’economia italiana ha rallentato la sua corsa in modo repentino con una dinamica tendenziale annua del Pil scesa dall’1,8% di inizio 2018 al -0,1% dell’ultimo trimestre. Sia nello scenario di medio periodo che in quello di breve periodo le tendenze economiche nazionali denotano una debolezza estrema, con tassi tendenziali trimestrali che oscillano dal +0,1% al -0,1%, in una sorta di galleggiamento sulla linea di uno «zero termico», che a tutti gli effetti sta gelando le prospettive non solo economiche del nostro Paese, ma anche quelle sociali, soprattutto in rapporto alle scelte che il Governo dovrà mettere in campo dopo la manovra

correttiva, richiesta negli ultimi mesi da Bruxelles, e nel prossimo Def, ovvero scelte che scontano, come in tutto quest’ultimo anno, le altalenanti condizioni dialettiche tra i due partiti di governo, una situazione che nei mercati rischia di tradursi nei prossimi mesi in un aumento della scarsità di fiducia da parte degli investitori sulle prospettive di ripresa economica italiana, soprattutto in ragione del nuovo scenario economico e politico, che a livello europeo oggi può contare su un parlamento rinnovato e con una guida certamente innovativa rappresentata per la prima volta da una donna, Ursula von der Leyen. EUROPA POSITIVA In questo scenario, a livello europeo il settore delle costruzioni ha proseguito nella dinamica positiva, che ha visto il settore dal 2013 a oggi riprendere vigore, tornando ai livelli produttivi del 2009 e con uno scenario leggermente migliore sia nell’Europa a 28 Paesi che nell’area euro, segno che i trend produttivi delle costruzioni soprattutto nell’Est europa e dei Paesi Baltici indicano dinamiche molto consistenti. L’output delle costruzioni a livello europeo (Europa a 28) presenta una dinamica di crescita sostenuta fino al gennaio 2018, con uno stop nei primi mesi del 2018 e una ripresa a partire da aprile che è stata consolidata fino a novembre, con tassi superiori al 2% e un ultimo trimestre con tassi di crescita superiori al 4,5% e punte del 6,9%. L’output delle costruzioni a livello di area euro presenta una dinamica di crescita media pari al 2%, con andamenti altalenanti, ma ugualmente con una crescita consistente nell’ultimo trimestre, con tassi mensili compresi tra il +7,4%

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Attualità

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di febbraio e il +3,9% di aprile 2019. L’Italia delle costruzioni continua a rappresentare una sorta di anomalia nel panorama europeo, con tassi di crescita mensili alternati a dinamiche negative, a eccezione degli ultimi tre mesi, che vedono quasi agganciare la ripresa europea del settore, con +8,2% a febbraio, ridimensionato a +2,7% ad aprile. Certo è che dopo mesi di stagnazione, il settore delle costruzioni in Italia stia riprendendo vigore e sia forse entrato in una nuova fase positiva, della quale soltanto i prossimi mesi sapranno dirci di quale portata potrà essere. Se, dunque, nel nostro Paese la situazione economica non è favorevole e le previsioni di crescita del Pil per il 2019 sono ancorate a +0,1%, il valore più basso di tutta la Ue, tuttavia guardando solo l’orizzonte di breve periodo rischiamo di osservare solo la contingenza, ma i trend di lungo periodo indicano che anche in Italia lo scenario per le costruzioni è parzialmente positivo. Servono azioni chiare e specifiche, unite a scelte politiche e normative che siano in continuità rispetto al percorso intrapreso, agendo soprattutto sulla fiducia, perché i mercati e gli investitori, in particolar modo i privati, hanno bisogno di fiducia. CI VUOLE UNA STRATEGIA E proprio la fiducia è un elemento strategico dello scenario attuale, perché a livello economico generale si assiste a un notevole calo della fiducia dei consumatori e delle imprese. L’indice del clima di fiducia dei consumatori a giugno è sceso da 111,6 a 109,6 e quello della fiducia delle imprese è sceso anch’esso da 100,2 a 99,3. Il settore delle costruzioni mostra indicatori in miglioramento nel medio periodo (da 130 a 144 tra gennaio e maggio), con un rallentamento a 140 nel mese di giugno, comunque un valore di 10 punti percentuali superiore a quello di inizio anno. Torna positivo dunque il sentiment delle imprese di costruzioni, che presentano al momento attuale giudizi positivi sui portafogli ordini e sui piani di costruzione, mentre gli ultimi mesi, dal punto di vista dei lavori eseguiti non erano stati propriamente esaltanti. La tendenza degli ordini e dei piani di costruzione delle imprese nei prossimi tre mesi indica valori in aumento, che consolidano la lettura già positiva registrata nei mesi precedenti e che indicano che la soglia psicologica dello zero è ormai stabilmente superata, anche se la somma di giudizi positivi e negativi indica ancora un mercato dominato da incertezza,

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14 con il 55% degli imprenditori che dichiarano aspettative positive e il 45% che invece non vede ancora un orizzonte sereno. Tuttavia tra i dati che Istat ogni mese raccoglie mediante le indagini presso le imprese, appare rilevante un segnale, ovvero l’uso del prezzo come leva competitiva. In sostanza, al peggiorare delle condizioni di mercato nel breve periodo la tendenza dei prezzi delle imprese diventa negativa, indicando come la riduzione dei prezzi sia ancora oggi una delle più importanti leve competitive per le imprese, ma che denota anche una fragilità intrinseca del settore. Infine, uno degli indicatori più importanti per definire la prospettiva del settore per il futuro è quello dell’occupazione, che dopo mesi di segni negativi, torna positiva, un buon segno dunque. LE SCELTE POLITICHE Il futuro dell’economia italiana oggi si gioca su molti elementi, ma certamente il fatto-

re più rilevante dipende sempre dalle scelte politiche e economiche del nuovo governo e dalle prospettive di stabilità di lungo periodo, delle quali abbiamo fortemente bisogno. Le costanti diatribe politiche e, nell’ultimo periodo, il ricorso alla spada di Damocle delle elezioni anticipate, hanno generato ulteriore incertezza e non consentono di traguardare con serenità le sfide che attendono il nostro Paese per la seconda metà dell’anno e soprattutto per la definizione degli obiettivi di politica economica e sociale per il 2020. Nel 2019 il Pil italiano crescerà dello 0,1%, questa è la previsione del Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione Europea, che il Centro Studi YouTrade assume come previsione solida. Per il 2020 le attese sono migliorative, ma rimangono al di sotto dell’1%, con valori compresi tra il +0,7% della Ue e il +0,9% del Fmi. Sul fronte delle costruzioni, a oggi le previsioni di Ance, da poco pubblicate, indicano aspettative peggiorative, con un tasso di +1,1% nel 2019 e di stagnazione per il 2020, in assenza di investimenti pubblici rilevanti. Le valutazioni che il Centro Studi YouTrade ha elaborato nell’ultimo periodo indicano che per l’Italia la crescita del settore delle costruzioni, in valori costanti, sarà dell’1,9% nel 2019 e dello 0,9% nel 2020. Molto più interessanti le prospettive europee, con un’area euro che quest’anno dovrebbe crescere del +3,9% e della Ue a 28 Paesi che dovrebbe attestarsi su +4,5%. Bene, dunque, i dati positivi ma anche male, al contempo, perché l’Italia sia a livello economico che delle costruzioni, non riesce a recuperare il gap strutturale che la distanzia moltissimo dagli altri partner europei. Solo con scelte chiare, motivate e soprattutto supportate da normative innovative per il settore, si potrà recuperare nel tempo questo gap. Alcune regioni negli ultimi mesi hanno legiferato in questo senso e probabilmente a livello locale, regionale, lo sblocco di alcuni mercati (vedi quello della demolizione e ricostruzione) potrà avvenire proprio in virtù di queste legislazioni regionali che, come quella del Veneto, spesso hanno una visione di lungo periodo migliore di quella delle leggi nazionali. Il Veneto, per esempio, ha rinnovato l’ex piano casa inserendolo in una norma strutturale e non più a scadenza, intitolata Veneto 2050. Ecco, abbiamo bisogno di visione, di prospettive e di regole che aiutino il settore. Sono queste le iniezioni di fiducia di cui abbiamo smisuratamente necessità. Federico Della Puppa

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I lattonieri

AL BATIMAT Tutta la filiera legata all’edilizia è presente nella nuova edizione della fiera parigina. E con la partecipazione anche di CaseItaly

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a Francia e l’Italia hanno una visione comune sull’edilizia: la ritengono entrambe un patrimonio importante per la società. E Batimat, fiera che si svolgerà a Parigi dal 4 all’8 novembre 2019, rappresenta lo strumento per sviluppare e sostenere questo patrimonio, nonché il più grande salone su architettura e costruzioni al mondo per metri quadri e visitatori. Batimat è un evento nato 60 anni fa, nel 1959 per rispondere al bisogno di ricostruire la Francia dopo la guerra. Una richiesta molto importante, sulla quale il salone si è sviluppato, presentando nel corso del tempo sempre più prodotti, soluzioni e innovazioni. Con numeri importantissimi: Batimat ha infatti riunito nell’arco della sua storia circa 6 milioni di presenze, oltre 4.500 innovazioni e 3 mila conferenze. Con la possibiGuillaume Loizeaud © Florie Berger

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lità di far testare 12 mila prodotti agli operatori dell’edilizia e della lattonieria. LE TENDENZE L’edificio, i modelli residenziali e la pianificazione urbana sono oggi in piena evoluzione e svolgono un ruolo essenziale per il benessere degli abitanti e per sostenere i loro nuovi stili di vita e di consumo, grazie a flessibilità, accessibilità, adattabilità sempre maggiori. «Quest’anno Batimat si concentra su tematiche molto importanti, che stanno caratterizzando l’evoluzione dell’architettura e delle costruzioni moderne», nota Guillaume Loizeaud, direttore del salone, il cui nome completo è Mondial du Bâtiment. Il manager le elenca una per una: si parla di connessione tra edificio e mobilità, flessibilità e adattabilità dell’abitazione (come i modelli co-living e co-working), connettività e integrazione delle nuove tecnologie, ecosostenibilità ed economia circolare, impronta di carbonio, verde urbano, ottimizzazione dei processi di costruzione e del dispendio di energia, formazione e infine sicurezza. L’importanza del tema della tecnologia si incarna nello spazio Construction Tech, novità del 2019, che riunisce l’offerta più ampia e completa del mercato per quanto riguarda le soluzioni per l’edificio connesso. Questo nuovo settore, situato nel passaggio fra i padiglioni 5A e 6, vuole mettersi al servizio dell’accelerazione dell’innovazione nella filiera. Ma all’interno del Mondial du Bâtiment i partecipanti potranno visitare anche i due saloni Interclima e Idéobain. Eccoli nel dettaglio.


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Attualità

18 Il progetto CaseItaly nasce dalla condivisione strategica di quattro importanti associazioni di settore: Acmi, Anfit, Assites e Pile

Caseitaly sarà presente alla prossima edizione del Batimat

CLIMA E SOSTENIBILITÀ Quest’anno Interclima si reinventa per rispondere all’evoluzione delle professioni, ponendo attenzione a sei grandi temi che riguardano le principali sfide dell’efficienza energetica, l’utilizzo di energie rinnovabili, il comfort e le soluzioni connesse, ovvero l’impronta di carbonio, le energie rinnovabili, l’evoluzione dei refrigeranti, la qualità dell’aria, la connettività e infine la formazione, necessaria per l’attività lavorativa. DIMOSTRAZIONI PRATICHE Nell’ampia offerta proposta dall’intera filiera professionale, sarà protagonista del salone l’associazione Uniclima (Associazione francese del riscaldamento, raffreddamento e ventilazione) che organizzerà dimostrazioni pratiche e workshop informativi insieme a diversi partner. Nello Spazio Innovazione & Performance (padiglione 2) i visitatori troveranno tecnologie a valore aggiunto con un percorso settoriale che riunisce attori della filiera e start-up, mentre nell’Arena Innovazione saranno presentati i nominati, i candidati e i vincitori degli Awards. Infine, lo spazio caldaie a biomassa (padiglione 1) riunirà tutti gli specialisti della filiera e i dieci principali marchi di caldaie a biomassa: Domusateknik, Fröling, Guntamatic, Hargassner, Herz, HS Francia, Ökofen, Perge, Solzaima e Zaegel-Held. All’interno di Le Mondial du Bâtiment, il salone Idéobain 2019 è il punto di riferimento per gli installatori e i progettisti del settore bagno, con l’obiettivo di diventare il luogo di incontro privilegiato per architetti e decoratori. Uno spazio dove rispondere alle sfide del settore, come l’evoluzione dei trend nelle abitazioni, l’attenzione ai consumi,

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il comfort, la sicurezza e la connettività. Lo Spazio Creatori riunirà i marchi come Aqua Elite, Effegibi, Fantini, Cinier, Idea Group, Horus, Bongio, Ceramica Althea, mentre nello Spazio Projects & Solutions saranno presentati cinque progetti-modello rappresentativi delle evoluzioni della domanda: un bagno intelligente con tutti i prodotti connessi, l’appartamento famigliare con bagno multi uso, uno spazio ideale per il comfort e la wellness, i nuovi alloggi ibridi e i servizi igienici nei nuovi spazi terziari. L’ITALIA A PARIGI La partecipazione delle aziende italiane a Batimat si aggira intorno al 10% del volume complessivo degli espositori e risulta quella non francese più grande di tutta la manifestazione. Una partecipazione importantissima, che ha interesse non solo per il mercato d’Oltralpe ma anche per altri mercati extraeuropei. Infatti, Batimat riesce ad attrarre una quantità di operatori dal nord Africa che sarebbe molto difficile da raggiungere differentemente. Si tratta di operatori strutturati, in grado di muoversi per fare business, provenienti da Marocco, Tunisia e Algeria. Anche per questi motivi la partecipazione italiana nel 2019 verrà incrementata grazie alla presenza, in 700 metri quadri del Padiglione 5A, di una quarantina di aziende legate al progetto Caseitaly, un format innovativo per promuovere efficacemente le imprese del settore dell’involucro edilizio, i prodotti e il valore del Made in Italy. Il progetto CaseItaly nasce dalla condivisione strategica di quattro importanti associazioni di settore: Acmi (Assocostruttori Chiusure e Meccanismi Italia), Anfit (Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy), Assites (Associazione Italiana Tende, Schermature Solari e Chiusure Tecniche Oscuranti) e Pile (Produttori Installatori Lattoneria Edile). Ed è caratterizzato dal supporto e dalla regia di Finco (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni) e dal decisivo sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Si tratta di un’iniziativa specifica che scaturisce dalla comune necessità delle aziende di incrementare sensibilmente la loro quota di export in un mercato in cui la stragrande maggioranza delle realtà operanti nel settore è costituito da medie e piccole imprese, in difficoltà nel promuoversi efficacemente e nell’intercettare le opportunità provenienti dai mercati internazionali. Giovanni Argento

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PRODUZIONE E VENDITA LATTONERIE E MATERIALI PER COPERTURE E RIVESTIMENTI CON ACCESSORI

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Attualità

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Prefa

La lattoneria

VA IN RIFUGIO Lo Chalet sul monte Cermìs è stato Xxx realizzato in soli cinque mesi, anche grazie alla duttilità del rivestimento in alluminio Prefalz, utilizzato per la copertura a sei falde. Nel rispetto dell’ambiente

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21 Lo Chalet, in località Forcella di Bombasel, a quota 2.170 metri sul monte Cermìs

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li amanti della montagna ringraziano: il monte Cermìs è una montagna delle Alpi nel comune di Cavalese, in Val di Fiemme (Trentino), che fa parte del consorzio Val di Fiemme-Obereggen, che a sua volta fa parte del vasto comprensorio sciistico Dolomiti Superski. Insomma, è un grande polo turistico e naturale. E in questo contesto si inquadra il nuovo rifugio Lo Chalet, in località Forcella di Bombasel, a quota 2.170 metri.

CUCINA CON VISTA L’edificio, a un solo piano (fuori terra), si trova proprio direttamente sulla pista da sci Prafiorì. All’interno si trova un ristorante, che propone un’offerta culinaria di alto livello con 80 posti a sedere, più circa il doppio sulla terrazza. Dalla sala, grazie alle ampie vetrate che caratterizzano le pareti è possibile ammirare una vista unica che spazia dalle Pale di San Martino fino alle vette della catena del Lagorai. Ma Lo Chalet ha anche un’altra caratteristica che lo distingue da altri edifici analoghi: è stato realizzato in soli cinque mesi. LEGNO E METALLO Il progetto è stato curato da Artistudio di Fondo (Trento), degli architetti Giovanni Berti e Monica Fondriest, che hanno curato anche la direzione dei lavori. Il risultato è un corpo edilizio in stile contemporaneo, in cui gli elementi del legno e del metallo creano un dialogo dinamico con l’intorno. Lo stile architettonico scelto sintetizza un’estetica moderna con la tradizione montana, con l’utilizzo del legno in chiave contemporanea: è stato infatti abbinato al vetro e all’alluminio. Il corpo di fabbrica unico ed essenziale nelle linee, si articola in una forma irregolare della pianta, sovrastata da un’ampia copertura con sei falde che convergono in un unico punto di colmo centrale. La struttura trae dinamicità dallo scostamento geometrico tra perimetro del sedime dell’edificio e limite della copertura, un movimento che crea ampi spazi coperti sulla terrazza solarium di fronte alle vetrate, collegando in maniera evidente gli spazi interni con quelli esterni. PENDENZE DIVERSE Le falde della copertura presentano pendenze diverse: un accorgimento progettuale che dona movimento sia nei prospetti che nella spazialità interna della sala ristorante. I progettisti hanno inoltre optato per una scelta in controtendenza con l’architettura montana, dotando le falde più estese del tetto di una inclinazione piuttosto bassa. Per questo motivo ha giocato un ruolo strategico la scelta di un rivestimento in alluminio di alta qualità, come il nastro aggraffato Prefalz di Prefa, in grado di assicurare un’elevata resistenza al vento forte e carichi di neve importanti, anche in presenza di falde poco inclinate. DIVERSA SFUMATURA Lo stesso tipo di rivestimento in alluminio Prefalz, in una gradazione di grigio leggermente


Attualità

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Prefalz è stato apprezzato per la sua duttilità, la leggerezza e per la possibilità di realizzare senza difficoltà collegamenti senza utilizzare viti, colla o saldature

LA SCHEDA Xxxxxxx PROGETTO: Nuovo ristorante Lo Chalet sull’Alpe Cermis LUOGO: Comune di Cavalese (Trento), località Forcella Bombasel sull’Alpe Cermis INTERVENTO: Nuova realizzazione PROGETTO: Artistudio di Fondo (Trento), architetti Giovanni Berti e Monica Fondriest INSTALLATORE: Lamtex srl con sede a Cles (Trento) RIVESTIMENTO FACCIATE: Prefalz aggraffato Patina grigio RIVESTIMENTO COPERTURE: Prefalz aggraffato P.10 grigio zinco

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più scura rispetto a quello usato in copertura, è stato scelto per il rivestimento dei fronti nord e ovest e per quello della struttura che incornicia l’ingresso principale. Il nastro Prefalz in alluminio dell’azienda austriaca, materiale naturale completamente riciclabile, malleabile e facilmente lavorabile, è stato utilizzato per realizzare, oltre al rivestimento delle due facciate e della copertura, anche tutti i raccordi, le finiture e il cornicione sottotetto, le imbotti delle finestre e il rivestimento della pensilina sopra l’ingresso laterale. Anche nella scelta degli infissi, il metallo e il legno si avvicendano in un’alternanza equilibrata e originale. FACILITÀ DI LAVORAZIONE Prefalz è stato apprezzato per la sua duttilità, la facilità di lavorazione, la leggerezza e per la possibilità di realizzare senza difficoltà collegamenti a prova di pioggia e neve senza utilizzare viti, colla o saldature. Molto apprezzato dai posatori della Lamtex con sede a Cles (Trento), che ha eseguito e concluso il lavoro in tempi strettissimi in vista dell’inaugurazione, dopo soli cinque mesi dall’inizio del cantiere. Il nastro Prefalz offre, infatti, molteplici opportunità creative per tetti e facciate, oltre a un’ampia gamma di accessori per il completamento delle opere. È disponibile in 19 colori standard, con superficie liscia o goffrata e presenta un peso contenuto. Inoltre, è ininfiammabile (Euroclasse A1) e la lega con cui è prodotto e la sua verniciatura sono concepiti per la lavorazione con la tecnica di aggraffatura. I rivestimenti in alluminio Prefa sono caratterizzati da un’elevatissima resistenza al gelo, agli sbalzi termici e alla rottura, oltre ad essere inattaccabili dalla ruggine, e resistere ad aggressioni chimiche e alla corrosione: non a caso l’azienda offre la garanzia di 40 anni sul materiale. Franco Saro


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LIMIT SYSTEM è il parapetto innovativo nel settore dei dispositivi di protezione collettiva: semplice da installare, modulare e personalizzabile, è la soluzione perfetta per la messa in sicurezza di una copertura. Il sistema LIMIT può essere installato su lamiere, superfici orizzontali e verticali o nella configurazione autoportante.

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GRANDE DIFFERENZA Quattro soluzioni dedicate al mondo dei lattonieri e utili per il lavoro di riqualificazione o posa delle coperture a cura di Giacomo Casarin

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agli ancoraggi anticaduta alle attrezzature speciali per la piegatura della lamiera, passando per soluzioni di rivestimento che dimezzano i tempi di intervento. Lattoneria propone quattro componenti e dispositivi, propri del mondo del lattoniere, in grado di portare vantaggi sempre piĂš necessari alla realizzazione e anche alla riqualificazione di coperture, in una vasta gamma di materiali e colorazioni.


25 ALPEWA

L’ANCORAGGIO È EASY Anticaduta EasyFix di Tipo A è un sistema di un ancoraggio puntuale prodotto e distribuito da Alpewa Srl, certificato per coperture realizzate con la tecnica della doppia aggraffatura. Testato su alluminio, acciaio, rame e zinco-titanio, l’EasyFix è certificato secondo le normative Uni En 795:2012, Cen/Ts 16415:2013 e Uni 11578:2015. A uso multidirezionale, l’ancoraggio permette lavorazioni a 360° e l’utilizzo in contemporanea da parte di due operatori. Si caratterizza inoltre per il basso impatto visivo, con la possibilità di colorare il sistema in sintonia con il manto di copertura: questo lo rende un dispositivo anticaduta ideale per coperture di centri abitati con vincolo paesaggistico e progetti di particolare rilevanza estetica. Ma soprattutto è un ancoraggio sicuro, testato secondo le direttive del centro certificazioni indipendente Dolomiticert, organismo notificato UE n° 2008, autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con D.L. 12/12/07.

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Speciale accessori

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RIQUALIFICAZIONE SENZA RIMOZIONE La staffa autobloccante Riblok firmata Alubel permette di evitare la rimozione delle vecchie lastre di copertura in fibrocemento. Il sistema, infatti, può agganciarsi al fissaggio preesistente e sostenere la nuova copertura che funge da protezione, lasciando anche lo spazio per un nuovo isolante. Da sempre disponibile per listelli in legno, da oggi Riblok permette il fissaggio anche per profili Omega. Funziona cosÏ: viene mantenuta la copertura in fibrocemento, si usufruisce del fissaggio esistente per agganciare Riblok e il profilo Omega viene installato con sopra la nuova copertura. In questo modo i costi di smaltimento sono eliminati e gli interventi risultano molto piÚ veloci.

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28 SANDRINI METALLI

PIEGATURA AD HOC Una speciale pinza per eseguire al meglio le lavorazioni di ripiegatura di colmo, gronda, lucernari, comignoli e pareti laterali. Si chiama SANDfuture Fold ed è un accessorio ad hoc da abbinare all’innovativo SANDfuture, il sistema di Sandrini Metalli che ambisce ad essere evoluzione moderna e alternativa della doppia aggraffatura, offrendo una riduzione dei tempi di posa e la possibilità di essere utilizzato anche in situazioni estreme, con pendenze prossime allo zero. Il sistema vanta diverse certificazioni relative al carico uniformemente distribuito, a quello in pressione e depressione (vento), al carico concentrato (calpestio), ma anche all’impermeabilità in caso di allagamento totale. Il corredo di accessori studiati ad hoc in abbinamento al sistema permette di installare fermaneve, rompighiaccio, linee vita certificate e realizzare impianti fotovoltaici: il tutto senza mai forare in alcun punto la lastra di copertura. La SANDfuture Fold è realizzata in acciaio, in dimensioni ideali per l’agevole piegatura delle lastre SANDfuture, che sono realizzate in diversi materiali (alluminio, acciaio, inox, rame ed aluzinc) e disponibili in una gamma colori di oltre 40 tonalità. La forma ergonomica della speciale pinza è tale da agevolare la ripiegatura dei lembi esterni creando facilmente un angolo di 90° in gronda, nel colmo, nei lucernari e nei corpi sporgenti, permettendo di realizzare una copertura di altissima qualità.

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SANDRINI metalli

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Speciale accessori

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A TUTTO RAGGIO CON TUBO-RAGGIO Il cosiddetto Tutto raggio, anche detto Collo di cigno, è un prodotto artigianale realizzato con anelli di tubo accoppiati con saldatura a stagno, che si inserisce come elemento ornamentale tra la bocchetta della gronda e il tubo pluviale. Ma la Isal, azienda produttrice di accessori di lattoneria con sede a Lamezia Terme (Catanzaro), è riuscita a contraddistinguersi sul mercato per essere l’unica in grado di produrre questo elemento mediante un tubo pluviale a pezzo unico, da cui deriva il nome Tubo-raggio. Privo di saldatura a stagno, si contraddistingue per la massima robustezza e resistenza, tanto da consentire alla Isal di garantirlo per dieci anni. La grande particolarità, che rende unici il prodotto e l’azienda, è la capacità di realizzarlo in qualsiasi materiale, in alluminio pre-verniciato o lamiera preverniciata attraverso un tubo aggraffato, o in rame e acciaio inossidabile utilizzando un tubo elettrosaldato, grazie a un macchinario che ne consente la lavorazione in modo ottimale. Il Tubo-raggio può essere realizzato in diverse misure e diametri: la lunghezza, ad esempio, viene valutata dal centro bocchetta al centro tubo usando come congiunzione un doccione di abbellimento, un gomito a spigolo o, ancora, un gomito a settori. Foto gentilmente offerta dall’azienda Tecno Rame Srl

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Foto gentilmente offerta dall’azienda Tecno Rame Srl

A differenza del Tubo-raggio, il Collo di cigno in rame lavorato con il metodo anelli di tubo accoppiati con saldatura a stagno tende a rovinarsi nel tempo

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Volumi compatti e materiali cangianti caratterizzano due abitazioni in contrasto con il verde della Val dei Mercanti (Vicenza). Dove la superficie ossidata del tetto in Cor-Ten è stata posata con il Sistema The Skin aggraffato, capace di garantire durabilità nel tempo - Ottobre 2019

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l progetto riguarda la riqualificazione e l’ampliamento di un edificio esistente e la costruzione di una nuova casa adiacente, nella Val dei Mercanti, in provincia di Vicenza. Si tratta di due abitazioni destinate alle famiglie di due fratelli, che si insediano all’interno di lotti confinanti, situati in un’area residenziale periferica caratterizzata da anonimi interventi immobiliari. La ricomposizione della casa esistente e la nuova abitazione sono caratterizzate dallo stesso linguaggio architettonico, con l’in-


33 L’abitazione nella Val dei Mercanti, in provincia di Vicenza. Š Daniele Furlanetto

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Cantiere del Attualità mese

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LATTONERIA VENETA Lattoneria Veneta nasce nel 2015 ed eredita gli oltre 35 anni di esperienza di Lattoneria De Tomi nel settore della lattoneria civile e industriale. Consapevole della reputazione di alto livello da mantenere, impiega tutte le sue energie per soddisfare i clienti guidandoli verso le scelte più adatte. Come una grande famiglia, la squadra è composta da veterani con più di 30 anni di esperienza alle spalle, che lavorano insieme a figure in via di formazione.

Per le coperture è stato scelto l’acciaio Cor-Ten di Mazzonetto, la cui principale caratteristica è l’ottima resistenza alla corrosione da agenti atmosferici. Sopra, il prospetto dell’edificio. © Daniele Furlanetto

tento di contribuire a dare ordine al contesto attraverso l’unificazione di linee e materiali. FORTI GEOMETRIE La sagoma degli edifici è delimitata da linee nette e allo stesso tempo sono evitati portici o aggetti per rafforzare l’idea di compattezza della composizione. Sono i materiali utilizzati a costituire la forza del progetto, dove il paramento esterno è realizzato in mattoni in klinker di tonalità antracite, mentre per la copertura è stato scelto l’acciaio Cor-Ten. I toni dei materiali non sono uniformi: la diversa cottura del klinker e la naturale disomogeneità dell’ossido di acciaio contribuiscono a generare sensibili variazioni di colore rispetto all’incidenza della luce solare, permettendo esperienze diverse in funzione dell’orario in cui si vive l’architettura. Sono stati scelti colori naturali dai toni scuri per compattare la percezione ottica dei volumi e per contrastare con la tonalità verde della Val dei Mercanti sullo sfondo. Per le coperture è stato scelto l’acciaio Cor-Ten di Mazzonetto, la cui principale caratteristica è l’ottima resistenza alla corrosione da


35 LO STUDIO ZERBATO ARCHITETTI Lo studio dell’architetto Giancarlo Zerbato, in attività da oltre 30 anni, è composto dal fondatore e dagli architetti Maria Santacatterina, Stefano Donazzan e Stefano Dalla Costa, che si avvalgono di diversi collaboratori e tecnici. Lo studio si occupa principalmente di edilizia industriale e direzionale, nonché residenziale e commerciale. I progetti sono oggetto di ricerca formale e di sperimentazione, apprezzati per la loro semplicità, la cura dei dettagli e delle finiture.

agenti atmosferici, dato che l’ossidazione dell’acciaio è naturale e si arresta con il tempo, formando una patina protettiva inalterabile. La calda tonalità cromatica che si genera in superficie offre molte soluzioni estetiche grazie a un’eleganza insolita, quella della ruggine, che sottolinea la sensazione di vissuto data dai segni del tempo. TECNOLOGIA COSTRUTTIVA La tecnica applicativa con cui si è deciso di posare il metallo è il Sistema The Skin aggraffato: una serie di elementi tecnologici, frutto della ricerca tecnico-commerciale di Mazzonetto, complementari uno all’altro e capaci di garantire resistenza e durabilità nel tempo. Non si parla solo di metallo di finitura, bensì di tutti quegli elementi che costituiscono la tecnica per eccellenza riguardo alla posa del metallo in architettura: la doppia aggraffatura, appunto, che prevede l’analisi accurata di ogni singolo elemento che sta sotto, all’interno e sopra al metallo stesso. Con il Sistema The Skin Aggraffiato, Mazzonetto ha dato risposta a un mercato che si è sempre affidato alla scelta del

singolo operatore, mettendo a disposizione un servizio di consulenza tecnica al progettista capace di dare risposte scientifiche, precise e puntuali. Oggi, infatti, una copertura aggraffata, permette di soddisfare sia in termini formali che tecnologici le esigenze dell’architettura contemporanea, grazie alle peculiarità di durata, scarsa manutenzione, facilità di integrazione dei sistemi tecnologici (per esempio, il fotovoltaico), nonché di sicurezza. Giacomo Casarin

Nella fase di cantiere precedente all’installazione si vede l’acciaio naturale che comincia ad arrugginire. Sotto, la tecnica applicativa con cui è stato posato il Cor-Ten è il Sistema The Skin aggraffato: una serie di elementi tecnologici, frutto della ricerca tecnicocommerciale di Mazzonetto


Lattoniere del mese

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Gela

È meglio lavorare

CON IL PROGETTISTA Dal settore civile all’industriale, fino all’arredo metallico. L’azienda si è diversificata per affrontare la crisi. Anche grazie all’innovazione, che le ha permesso di coinvolgere gli architetti da protagonista

Graziano Crosato, direttore tecnico e titolare di Gela. Nella pagina a fianco, l’azienda veneta

È

una realtà che dura da 45 anni quella di Gela. Che si è divisa in due società: una srl e una snc per coprire mercati differenti, quello della cantieristica e quello industriale. L’esperienza dell’azienda, che deriva sia dalla sua storia sia dall’ampio

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ventaglio di lavori che affronta, si rispecchia nella fedeltà dei clienti, ai quali Gela propone idee e disegni, a stretto contatto con la figura dell’architetto, per poi sviluppare il progetto al dettaglio. «Fin dai primi anni Novanta già lavoravamo con i computer, sviluppando sempre di più le nostre conoscenze», spiega Graziano Crosato, direttore tecnico e titolare di Gela. «Noi collaboriamo con gli studi a livello progettuale e li supportiamo in tutto e per tutto. Il servizio ha un’importanza fondamentale: nella cantieristica la qualità del prodotto segue sempre uno standard, ma è quello che facciamo che ci contraddistingue». Domanda. Qual è la storia di Gela? Risposta. L’azienda è nata nel 1973 dall’iniziativa dei miei fratelli, Lino e Eugenio Crosato, mentre io sono arrivato nel 1979 dopo essermi diplomato. Abbiamo incominciato l’attività di lattoneria civile prima e industriale dopo. A poco a poco siamo diventati posatori in Emilia, dove il metallo si usava già molto di più in quegli anni, fino ad arrivare nel 1980 a comprare le prime piegatrici per essere competitivi in un settore che stava prendendo sempre più piede. Così siamo cresciuti per il numero di dipendenti e per la quantità di macchine: ci siamo sviluppati come Gela (Gela snc a


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quel tempo) sia nel settore dello stampaggio interno per conto di serramentisti, lattonieri e prefabbricatori della zona, sia per i servizi che davamo in cantiere a diverse imprese. Dopo esserci ancora ingranditi, ci siamo staccati dalla lattoneria civile e ci siamo rivolti a un mercato diverso: abbiamo lavorato per molti anni negli impianti a fune delle stazioni sciistiche, che ci hanno permesso di utilizzare tecnologie a quel tempo già molto innovative. Fin dai primi anni Novanta già lavoravamo con i computer, sviluppando sempre di più le nostre conoscenze nella lavorazione della lamiera. Dopo aver aggiunto punzonatrici e piegatrici sempre più performanti al nostro parco macchine, nel 2013 l’azienda si è divisa: Gela snc continua a fare servizi per conto terzi come stampati e produzioni, anche complesse, per l’arredo metallico, mentre l’azienda con ragione sociale srl ha continuato a fare cantieristica, tra coperture e rivestimenti di facciata. D. Oggi come è strutturata l’azienda? R. Gela ha sede a Roncade, in provincia di Treviso. La snc opera su un’area coperta di 2.500 metri quadri e una superficie complessiva di 11 mila metri quadri. Impieghiamo 16 dipendenti, che utilizzano una linea di raddrizzatura e spezzonatura, quattro pie-

gatrici, una punzonatrice a foglio e una da coil, un impianto laser e una pannellatrice. Mentre Gela srl, sempre nella stessa sede, utilizza otto persone e qualche collaboratore esterno. Il tutto per un fatturato totale di 4 milioni e mezzo. D. Quali sono stati i principali step di crescita per l’azienda? R. Il momento di sviluppo maggiore è stato a inizio anni Novanta, quando abbiamo iniziato a collaborare con una ditta di mentalità tedesca che ci ha invogliato a evolvere come sistema di pensiero e lavorazione, verso un’ottica di qualità sempre maggiore. Abbiamo incominciato a progettare con i programmi Cad e da lì in poi è stato un crescendo continuo, fino al 2010, anno in cui ci siamo stabilizzati insieme a tutto il mercato, per poi ricominciare a crescere di nuovo. Il secondo cambio di mentalità è avvenuto proprio nel 2010, quando mio nipote ha iniziato a guardare verso il settore dell’arredo metallico, molto più esigente in termini di qualità: questa scelta ci ha permesso di diversificare il nostro prodotto e contenere la contrazione del mercato di quegli anni, in modo da ricominciare a crescere subito. D. Per quali lavori vi distinguete sul mercato? R. Noi partiamo già con lo studio di pro-

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Lattoniere del mese

38 «Il cliente principale? Spesso lo raggiungiamo tramite l’architetto, perché noi collaboriamo con gli studi a livello progettuale»

Nel 2013 l’azienda si è divisa: Gela snc continua a fare servizi per conto terzi come stampati e produzioni, anche complesse, per l’arredo metallico, mentre l’azienda con ragione sociale srl ha continuato a fare cantieristica, tra coperture e rivestimenti di facciata

gettazione interno: al cliente proponiamo le nostre idee e i nostri disegni, in collaborazione con l’architetto che dà le linee guida, per poi sviluppare il progetto al dettaglio, soprattutto nel caso di facciate o rivestimenti particolari. La nostra esperienza di 45 anni ci permette di comunicare al cliente attenzione e qualità nel settore di rivestimenti e coperture esterne. Mentre nel mercato degli stampati ci distinguiamo per la precisione e la tempistica di consegna, che ci permette di collaborare positivamente anche con i gruppi tedeschi. D. Qual è il vostro cliente principale? R. Il cliente finale, spesso tramite l’architetto, perché noi collaboriamo con gli studi a livello progettuale e li supportiamo in tutto e per tutto. Il servizio ha un’importanza fondamentale: nella cantieristica la qualità del prodotto segue uno standard, mentre è quello che facciamo che ci contraddistingue. La maggior parte dei nostri clienti sono storici, con cui lavoriamo da 20-30 anni: è il servizio che fa la differenza. D. Un lavoro che le è rimasto particolarmente a cuore? R. È l’intervento alla palestra del villaggio turistico di Bella Italia a Forni Avoltri, uno dei tanti edifici del Cadore danneggiato dal maltempo dello scorso ottobre. Il tetto era volata via e noi, 24 giorni dopo, siamo riusciti a rifare tutta la copertura di 48 metri lineari, con isolamento Xt Insulation e lastre Edar.

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È stato un lavoro che ci ha regalato grande soddisfazione: una sfida che ci ha dato la carica per essere puntuali con i tempi di consegna. È così quando sai che il cliente si fida ciecamente di te. D. Come si articola il rapporto con i fornitori? R. Non abbiamo un solo fornitore, ovviamente, ma chi crede in noi e ci aiuta è privilegiato. Come io devo dare un servizio ai miei clienti, i fornitori devono fare lo stesso con noi. Non è la guerra del prezzo: a noi interessa la collaborazione, perché si trova un buon prodotto da parte di più aziende, ma le aziende sono fatte di persone, ed è questo che fa la differenza. D. Come descrive il rapporto con Xt Insulation? R. Abbiamo un ottimo rapporto con i loro uomini d’area, i quali sono di una celerità incredibile nel servirci e darci un supporto per ogni tipo di pacchetto tecnico. Oltre a rispondere a una richiesta, è infatti importante consigliare il sistema migliore, che è diverso per ogni tipo di lavoro. D. Quanto conta il design nel vostro lavoro? R. Ho in mente molti progetti in cui conta parecchio, per esempio nel caso di un’azienda che è cresciuta nel tempo e ora ha bisogno di un adeguamento dal punto di vista estetico. In questo caso è necessario unire i vari volumi con dei rapporti proporzionati: è un lavoro di


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UN MODO SEMPLICE E VELOCE PER PROTEGGERE LA TUA COPERTURA guard tracTM & guard tracTM plus

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CONFORMITA’ guard trac

guard tracTM plus

TM

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Conforme alla norma: EN13374-A:2019 Adatto per inclinazioni di max 10° Altezza del parapetto: 1,1m Barriera standard: 3m • Barriera regolabile • 1,5m - 2,25m • 2,25m - 3m • Cancelletto regolabile • 0,95m - 1,15m Contrappeso da 2x25 kg per cias-

Conforme alle norme: EN13374-A:2019 / EN ISO 14122-4:2016 • Adatto per inclinazioni di max 10° • Altezza del parapetto: 1,1m • Barriera standard: 3m • Barriera regolabile • 2m - 2,5m

Cancelletto regolabile • 0,95m - 1,15m Contrappeso da 2x25 kg per ogni montante

• •

4x25 kg per ciascuna estremità libera (se presente) Peso totale del sistema: 23 kg/m

• •

4x25 kg per ciascuna estremità libera (se presente) Peso totale del sistema: 38 kg/m

POSSIBILITÀ DI APPLICAZIONE: Sostituzione/riparazione della copertura

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L’impresa pXa

SotXci, Lucca

«Nel processo di collaborazione ci deve essere uno scambio di conoscenze e i dettagli del progetto devono migliorare di giorno in giorno, fino alla realizzazione»

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progettazione e di tessitura piuttosto difficile, ma anche molto soddisfacente. D. Qual è, secondo lei, un punto di forza per un buon lattoniere? R. Il lattoniere deve lavorare a stretto contatto con l’architetto: non subirne le scelte ma essere attivamente partecipe. Ho trovato negli architetti sempre persone molto intelligenti, che sanno cogliere certe sfumature e le sanno migliorare. Nel processo di collaborazione ci deve essere uno scambio di conoscenze e i dettagli del progetto devono migliorare di giorno in giorno, fino alla realizzazione finale. D. La vostra azienda lavora anche all’estero? R. Negli ultimi due anni siamo stati molto presi con i lavori in Italia e con le tempistiche facciamo quasi fatica a fare il quotidiano: al momento abbiamo già ordini fino a fine anno. Ma nel passato abbiamo lavorato in Bulgaria, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Irlanda e Inghilterra. In ogni caso, oggi stiamo lavorando al 110%, mentre dal 2010 ci eravamo stabilizzati fino a perdere anche qualcosa nel 2012. Ma siamo tornati a

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crescere, dai 3,8 agli oltre 4 milioni del 2018: il segreto è stato diversificarci e non lavorare solo nell’edilizia. D. Che cosa vi aspettate dal 2019? R. Noi veniamo da un anno molto bello, con delle prospettive interessanti, visto il portafoglio molto ricco. Ma l’incertezza degli ultimi mesi ha creato un sentimento di attesa, che ferma gli investimenti. Confido, però, che la situazione si riprenda, anche perché nel Triveneto si sta lavorando bene: ci vuole fiducia. D. Infine, secondo lei come sarà il lattoniere del futuro? R. Sarà sempre più connesso e collegato con chi progetta. Il lavoro del lattoniere va a influire in maniera importante su quello che sarà l’edificio finale. Non esiste più la mentalità del vestito o del cappello da aggiungere al costruito, anche perché si andrà a lavorare sempre di più su edifici già realizzati ed è necessario che la loro riqualificazione sia progettata con grande attenzione ai dettagli. E da persone sempre più qualificate. Giovanni Argento


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Imprese

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Sandrini Metalli

Facciamo gruppo PER INNOVARE

L’impresa bergamasca conta su 90 dipendenti, tra cui molti giovani e laureati, con 20 assunti negli ultimi tre anni. Per questo l’azienda continua a fare formazione, tra attività di team building e corsi di inglese per i dipendenti. E ora si apre anche al mondo digitale

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Il team di Sandrini Metalli mostra una stampa della pagina Facebook dell’azienda

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e innovazioni, nel nostro campo, possono essere relative a due aspetti principali: il prodotto e i servizi offerti», spiegano a Lattoneria Giulia Barbieri, responsabile marketing di Sandrini Metalli e Anna La Marca, responsabile delle risorse umane. «Per quanto riguarda i servizi, costituiscono una sfumatura fondamentale della nostra offerta commerciale e crediamo siano proprio questi a differenziarci. La reattività è un punto cardine per noi: il nostro personale for-

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nisce costante supporto al cliente, aiutandolo anche nella scelta dei materiali migliori e nelle leghe più affini alle condizioni applicative». Domanda. La differenza nelle aziende la fanno le persone. Quanti siete in Sandrini Metalli e da chi è composto il vostro team? La Marca. Sandrini Metalli conta circa 90 dipendenti. Il nostro team si compone di persone di tutte le età, dal neolaureato fino a figure con 40 anni di esperienza. La cosa più bella è vedere che le prime apprendono e migliorano a contatto


43 Da sinistra, Giulia Barbieri, responsabile marketing di Sandrini Metalli e Anna La Marca, responsabile delle risorse umane

con le altre. Mi viene in mente un video di Steve Jobs che abbiamo proiettato anche nella nostra Convention Annuale: sembra strano, ma parla di sassolini, grezzi e spigolosi, messi tutti assieme in un barattolo. La metafora è che a contatto gli uni con gli altri si levigano, finendo per lavorare in armonia. Sandrini Metalli è così: un team che batte con un solo cuore. Lo abbiamo scritto anche nei nostri uffici. D. Avete fatto un ricambio generazionale e investito sui giovani? La Marca. Per noi investire sui giovani è fondamentale: serve mantenere uno sguardo attento al futuro per restare al passo con i tempi ed essere innovatori nel nostro settore. La nostra volontà è quella di creare un ambiente stimolante, nel quale crescere e confrontarsi. E i nostri nuovi ingressi in termini di risorse umane ci stanno dando ragione. Abbiamo assunto una ventina di giovani talentuosi negli ultimi tre anni, dalle provenienze di studio più disparate: ingegneria, marketing, economia e finanza, lingue straniere. Anche per quanto riguarda la produzione, i profili sono tutti qualificati professionalmente. I giovani sono per natura intrinseca molto flessibili, e questo ci permette di manifestare un pensiero laterale spiccato in tutti gli ambiti aziendali. D. Organizzate eventi o particolari situazioni dove poter incrementare l’affiatamento aziendale? La Marca. Questa è una domanda calzante. Proprio in questi giorni abbiamo terminato la programmazione del nostro primo Team Building ufficiale. Negli anni, siamo passati da essere un’azienda di piccole dimensioni, all’essere un’azienda strutturata. Questo non ci ha fatto perdere quel legame personale umano. Un gruppo coeso, dove le informazioni hanno un flusso snello e positivo, carico di fiducia, lavora con una

pulsione al problem solving molto più efficace. D. Investite in formazione? La Marca. Assolutamente sì. Uno degli esempi più recenti è il nostro corso di inglese interno. Pensiamo che la globalizzazione, anche dal punto di vista commerciale, sia un fenomeno in piena evoluzione e vada cavalcato per cogliere nuove opportunità: è necessario saper dialogare con tutti gli Stati dei cinque continenti, e ognuno nella nostra azienda deve saperlo fare, nei limiti del proprio background e delle proprie possibilità. Oltre queste iniziative, investiamo molto in contratti di tirocinio e apprendistato, prospettando dei percorsi di crescita a lungo termine, al termine dei quali la persona acquisisce un’alta professionalità, che manteniamo in azienda. D. Quali sono le dimensioni attuali dell’azienda e in quante sedi si divide? Barbieri. L’azienda si sviluppa su 36 mila metri quadri coperti, divisi in quattro sedi principali. A Costa Volpino si trovano sia il nostro headquarter con gli uffici e uno stabilimento produttivo, sia un deposito dove in passato l’azienda si è sviluppata evolvendosi da tradizionale in industriale. Il nostro stabilimento più grande è a Chiari (Brescia), mentre a Pian Camuno (Brescia) si trova la Divisione Coils. Nel nostro settore gioca un ruolo fondamentale avere un magazzino sempre ben fornito, che permetta di evadere le richieste commerciali nel minor tempo possibile. D. Quali sono i servizi più richiesti dai clienti? Barbieri. I servizi nel nostro settore possono fare la differenza. I nostri cavalli di battaglia sicuramente sono la velocità, resa possibile dalla disponibilità di materiali molto ampia e dalla nostra capacità produttiva, la capillarità nella consegna in tutta Italia e all’estero, il consulto tecnico del nostro personale commerciale altamente formato. La rete vendita è sempre reattiva

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«Pensiamo che la globalizzazione, anche dal punto di vista commerciale, sia un fenomeno in piena evoluzione e vada cavalcato per cogliere nuove opportunità»


Imprese

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XXX Xxx Una delle prossime iniziative social di Sandrini Metalli è SM People, una gallery dei talenti che ogni giorno rendono possibili traguardi e successi

e presente per il cliente, consentendoci un legame di fiducia reciproco e crescita parallela. D. Che tipo di innovazioni portate avanti all’interno dell’azienda? Barbieri. Le innovazioni, nel nostro campo, possono essere relative a due aspetti principali: il prodotto e i servizi offerti. Per quanto riguarda il primo, programmiamo degli incontri di R&S mensili, durante i quali studiamo la competition, le evoluzioni del nostro mercato, oltre a esaminare i nostri punti di debolezza e le opportunità non colte. Il project manager di questi incontri è il nostro Direttore Vendite, coadiuvato dal responsabile dell’ufficio tecnico e dal team commerciale, il quale traduce in progettazione tecnica quello che emerge durante gli incontri. Così partoriamo le migliorie e le evoluzioni relative ai nostri prodotti, e ampliamo la nostra offerta commerciale. Per quanto invece riguarda i servizi, costituiscono una sfumatura fondamentale della nostra offerta commerciale e crediamo siano proprio questi a differenziarci. La reattività è un punto cardine per noi: il nostro personale fornisce costante supporto al cliente, aiutandolo anche nella scelta dei materiali migliori e nelle leghe più affini alle condizioni applicative. D. Infine, parliamo della comunicazione sul

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web, ormai importantissima per ogni tipo di azienda. Come vi rapportate con il mondo dei social network e che campagne state portando avanti a questo proposito? Barbieri. La realtà dei social è in evoluzione e con sé porta opportunità, quanto minacce. Essere social significa essere sottoposti allo sguardo esterno in qualsiasi momento. Ma significa anche poter comunicare il proprio insieme di valori, la propria mission e i propri obiettivi. Il nostro esordio nel mondo digitale è abbastanza recente, risale solo a quest’anno. Ma i primi riscontri sono già positivi: i clienti e i fornitori apprezzano la nostra trasparenza e la nostra apertura alle richieste. Sono incuriositi dall’azienda familiare che si è evoluta in industriale. E questo ci fa credere di essere sulla strada giusta. Una delle nostre prossime iniziative social è SM People, una gallery dei nostri talenti: presenteremo, infatti, le persone che ogni giorno rendono possibili i nostri traguardi e i nostri successi. In questa iniziativa giocosa e leggera, vogliamo svelare passioni, sogni e peculiarità dei nostri dipendenti, perché si tratta non solo di forza lavoro, ma di persone con un proprio valore intrinseco. Giacomo Casarin


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I PANNELLI IN SCHIUMA POLYISO PIR PANELS FOR THERMAL INSULATION

La nostra gamma di pannelli in poliuretano espanso permette di raggiungere importanti traguardi di isolamento termico attraverso molteplici caratteristiche: λD fino a 0,022 W/mK Resistenza alla compressione fino a 200 kPa Reazione al fuoco fino ad Euroclasse B s1 d0 Struttura a celle chiuse che permette scarso assorbimento d’acqua Permeabilità al vapore variabile in funzione del rivestimento Leggerezza e lavorabilità in cantiere Durabilità e limitato impatto ambientale

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Imprese

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Sistema Montaggi

La riqualificazione

NUOVA FRONTIERA L’azienda propone un mix di servizi: garantisce prodotti e installazione per ogni tipo di fabbricato, civile o industriale in tutta Italia, ma anche Belgio e Spagna. E ora prevede uno sviluppo nei lavori di ristrutturazione Sotto, Franco Bergonzini, titolare di Sistema Montaggi

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ranco Bergonzini, titolare di Sistema Montaggi, spiega a Lattoneria come costruire garanzie per il cliente e raggiungere un vantaggio sulle altre aziende del settore. «Al Nord abbiamo una maggiore concentrazione di clienti, anche se lavoriamo un po’ in tutta Italia», racconta Bergonzini. «Ma i grandi cantieri si contano sul palmo della mano, e per questo puntiamo di più sulla riqualificazione dei fabbricati esistenti». Domanda. Che tipo di prodotti proponete al mercato? Risposta. Innanzitutto i semi-lavorati realizzati manualmente dalle nostre officine, come


47 converse, grondaie, raccordi, profili e tutte le lattonerie per le coperture, ognuna delle quali viene certificata. In più, proponiamo accessori che vanno a completamento del fabbricato, come tubi pluviali, finestrate in policarbonato con parti fisse o motorizzate, lucernai in copertura in policarbonato compatto o alveolare a seconda delle trasmittanze richieste. Facciamo un po’ tutto, a 360 gradi, compresi prodotti costruiti su misura in base alle esigenze del cliente. D. Che cosa contraddistingue la vostra azienda? R. Sicuramente, il lavoro finito chiavi in mano. Infatti, il nostro gruppo è in grado di offrire un servizio di rilievo e progettazione, oltre a produrre e montare direttamente il prodotto in cantiere. Il cliente in questo modo può interfacciarsi con un solo referente, la nostra azienda, e questo costituisce un vantaggio rispetto a molti concorrenti che fanno solo produzione o installazione. D. Mediamente, quanto tempo passa dall’ordine alla realizzazione dei manufatti? R. Dipende dall’entità dell’ordine, chiaramente. Ma in 24-48 ore siamo in grado di evadere un ordine medio. D. Operate su tutto il territorio nazionale o prevalentemente in alcune zone circoscritte? R. Al Nord abbiamo una maggiore concentrazione di clienti, ma lavoriamo anche nel resto del Paese. Inoltre, abbiamo montato i nostri prodotti anche per clienti esteri, in Belgio e in Spagna. D. Una bella realizzazione in Italia? R. Nel 2019 abbiamo terminato due grandi interventi in Emilia. Uno a Poggio Renatico (Ferrara), dove abbiamo costruito un ampliamento di 5 mila metri quadri per la For, stabilimento del Gruppo Borghi che produce raccordi oleodinamici. Sempre per questo Gruppo, presso la T-Erre di Ravarino (Modena), abbiamo realizzato 9 mila metri quadri coperti compresi di tutti i rivestimenti, finestrate e accessori. D. Quali sono le esigenze del cliente oggi? R. I clienti richiedono soprattutto garanzie. E noi siamo in grado di garantire prodotto e installazione per ogni tipo di fabbricato, civile o industriale, sia in laterizio sia in calcestruzzo e acciaio. D. Quali sono le tendenze per il futuro della lattoneria? R. I grandi cantieri si contano sul palmo di una mano. Per questo si punta più sulla riqualificazione dei fabbricati esistenti, bonificati

e consolidati in funzione delle norme antisismiche. Si rimuovono i vecchi prodotti e se ne installano di nuovi, questa è la tendenza di mercato. Noi stessi abbiamo acquistato un’area di 12 mila metri quadri con un fabbricato di 4 mila, nell’ottica di riqualificare il tutto. Per quanto riguarda il design poi si usano sempre più strutture che tendenzialmente sono architettoniche e minimali, con conformità che vanno verso forme «spaziali». Giovanni Argento

Sopra, la copertura della T.Erre, azienda di Ravarino (Modena). Sotto, Il cantiere della For di Poggio Renatico (Ferrara)


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Sicurpal

MANUTENZIONE, LE RESPONSABILITÀ DI COMMITTENTE, ESECUTORE E PROGETTISTA

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arliamo di responsabilità e doveri del committente, cioè chi richiede l’intervento sull’immobile per il quale viene effettuata l’opera edile (articolo 89 lettera «b» del Testo Unico): sarà lui che dovrà verificare innanzitutto che l’impresa-operatore incaricato possieda l’idoneità tecnico-professionale per eseguire in sicurezza le lavorazioni richieste. Se la copertura è già dotata di dispositivi di ancoraggio, il committente dovrà informare l’impresa-operatore, mettendogli a disposizione il fascicolo tecnico sul tipo di sistema installato, sulle modalità del suo impiego e i Dpi necessari, oltre a informarlo dei pericoli presenti. Se, invece, la copertura non è dotata di misure protettive, dovrà controllare che l’esecutore operi in sicurezza e attenersi alle misure generali di tutela (articolo 15 del D.Lgs. 81/08). Le responsabilità e i doveri dell’esecutore consistono nel possedere obbligatoriamente un’idonea formazione e l’addestramento all’esecuzione di lavori in quota, oltre che l’addestramento all’uso dei Dpi di III categoria. In più, se la copertura non è dotata di misure protettive, dovrà operare con la massima diligenza, effettuare una valutazione dei rischi prevedendo la messa in sicurezza temporanea dell’area di lavoro scegliendo le procedure ottimali per eseguire i lavori in quota. Se, invece, la copertura è dotata di misure protettive, dovrà scegliere le procedure ottimali per eseguire i lavori in quota, con una valutazione del rischio, attenendosi a quanto disciplinato all’interno dell’elaborato tecnico

Le responsabilità e i doveri dell’esecutore consistono nel possedere obbligatoriamente un’idonea formazione e l’addestramento all’esecuzione di lavori in quota

della copertura. In caso di impresa, poi, il datore di lavoro dovrà informare i propri dipendenti dei rischi attinenti all’attività con l’illustrazione del proprio piano operativo di sicurezza. Le responsabilità e i doveri del progettista, infine, comprendono l’effettuare la valutazione dei rischi, analizzando tutti i pericoli connessi alle attività di futura manutenzione, progettare soluzioni di messa in sicurezza della copertura ergonomiche e di facile utilizzo, provvedere al corretto utilizzo dei sistemi di protezione più opportuni, collettivi, individuali, Dpi, eccetera, redigere l’elaborato tecnico della copertura e relazionarsi con il tecnico incaricato della verifica dei fissaggi dei dispositivi e delle strutture di aggancio.

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