YouBuild marzo 2024

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YouBuild YB

YouBuild YB

PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

SURVIVAL THROUGH DESIGN

L’era della rinaturalizzazione

ALBERTO PIZZOLI

Domus contemporanea

ALESSANDRO BUCCI ARCHITETTI

TOP 100

Centro commerciale Conad

GENERAL CONTRACTORS

Effetto Pnrr sui cantieri

PIRACCINI + POTENTE ARCHITETTURA

Casa passiva in contesto storico

ENGINEERING2K

COBE

Polo logistico di Mantova

Opera Park, coesistenza urbana e naturale

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

In cantiere alleata dei più giovani

PONTAROLO ENGINEERING

GOTTLIEB PALUDAN ARCHITECTES BIO4, una foresta urbana

MAZZEI ARCHITECTS

Managerialità dal progetto al cantiere

Da costruttori a produttori di sistemi costruttivi innovativi
Poste Italiane SpASped. in a.p. D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 DCB Trento. Virginia Gambino Editore SrlViale Monte Ceneri 6020155 MilanoContiene I.R. e I.P. N° 31 - MARZO 2024
Da
sinistra, Valerio, Luca e Valentina Pontarolo
Alberto
Abbo
Poste Italiane SpASped. in a.p.D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1DCB Trento. Virginia Gambino Editore SrlViale Monte Ceneri 6020155 MilanoContiene I.R. e I.P. N° 31 - MARZO 2024 ©Cobe | Opera Park
YouBuild - MARZO 2024 II

YouBuild YB

TOP 100 GENERAL CONTRACTORS

Effetto Pnrr sui cantieri

ENGINEERING2K

Polo logistico di Mantova

Da costruttori a produttori di sistemi costruttivi innovativi
PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE Poste Italiane SpASped. in a.p. D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 DCB Trento. Virginia Gambino Editore SrlViale Monte Ceneri 6020155 MilanoContiene I.R. e I.P. N° 31 - MARZO 2024 In cantiere alleata dei più giovani INTELLIGENZA ARTIFICIALE
PONTAROLO ENGINEERING
Da sinistra, Valerio, Luca e Valentina Pontarolo

L’efficienza energetica dal

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PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

ANNO 9 - NUMERO 31 - MARZO 2024

Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising

Virginia Gambino Editore S.r.l.

Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy

Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy

Tel. +039 02 47761275 - info@vgambinoeditore.it

ISSN 2532 - 5345

Direttore responsabile / Publisher VIRGINIA GAMBINO virginia@vgambinoeditore.it

Direttore Editoriale / Editorial Director LIVIA RANDACCIO

Direttore Scientifico / Scientific Director PROF. EMANUELE NABONI (professore e tecnologo per la sostenibilità di città, edifici e componenti costruttivi, opera globalmente)

Comitato scientifico / Scientific Committee

PAOLA ALLEGRI (Presidente associazione nazionale Esperti in Edificio Salubre), GIANLUCA BRUNETTI (Politecnico di Milano, Italia), PAOLO CARATELLI (Istituto Marangoni, Dubai), MATTEO CAZZANIGA (Politecnico di Milano, Italia), ANGELOS CHRONIS (Infrared, Austria), GUIDO CIMADOMO (Università di Malaga), MATTEO CLEMENTI (Politecnico di Milano, Italia), ANDREA COSTA R2M (Solution), MARWA DABAIEH (University of Malmö, Svezia), MARCELLA GABBIANI (Direttore premio internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse), FRANCESCO GASTALDI (Università Juav di Venezia), BARBARA GHERRI (Università di Parma, Italia), LUCA GIRAMIDARO (Perkins and Will, Stati Uniti), ALESSANDRA MISURI (Abu Dhabi University), CONSUELO NAVA (Università Mediterranea, Italia), FRANCESCA OLIVIERI (Università Politecnica di Madrid, Spagna), VALENTINA PUGLISI (Politecnico di Milano, Italia), AGATINO RIZZO (Lulea University of Technology, Svezia), ALESSANDRO ROGORA (Politecnico di Milano, Italia), TIZIANO RUMORI (Gottlieb Paludan Architects, Danimarca)

GliarticolipubblicatisonostatipreventivamentesottopostiareferaggiodapartedelComitatoScientificodellaRivistaYouBuild. ThepublishedarticleshavepreviouslybeensubjectedtopeerreviewbytheScientificCommitteeoftheYouBuildMagazine.

Collaboratori / Contributors

REBECCA ALBERTI, FIORELLA ANGELI, MONICA BATTISTONI, ILARIA BIZZO, PAOLO CALIARI, MATTEO CAZZANIGA, STEFANO CORNACCHINI, FEDERICO DELLA PUPPA, ANGELO FIGLIOLA, ALICE FUGAZZA, BRUNO GABBIANI, FRANCESCO GASTALDI, SELENE MAESTRI (FOTOGRAFA), SILVIA NANNI, MARCO NOVIELLO, ANTONIO ORTENZI, MORENO PIVETTI, VALENTINA PUGLISI, GIUSEPPE ROSSI, TIZIANO RUMORI, PATRIZIA SPADA

Impaginazione e grafica / Layout and graphics RAFFAELLA SESIA

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari/ Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano / Tel. +039 02 47761275 - cell. 340 1761951 / info@vgambinoeditore.it

Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Copia singola € 15,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/shop/abbonamenti oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero 02 47761275 Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento

Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication: trimestrale - 4 numeri/anno. Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Trento. Registrazione / Registration: N. 343 del 04-12-2015 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003.

YouBuild YB

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riducano gli impatti negativi sull’ambiente; 2) ottimizzare e migliorare le soluzioni per il risanamento del patrimonio edilizio esistente, per ridurre l’eccesso di consumi energetici e migliorare la fruibilità degli spazi attraverso un maggiore isolamento

degli stessi. Tutto questo lavoro è racchiuso nel protocollo Isolmant Green Planet e ha dato vita alla linea Isolmant Fossil Free, realizzata con polietilene di origine non fossile. Un risultato che è un impegno concreto per un futuro migliore. isolmant.it

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MARZO 2024 82

PROGETTI

CANTIERI ITALIA

6 YouBuild - FEBBRAIO 2024 SOMMARIO EDITORIALE Rivoluzione 5.0 Quando in edilizia? 11 Sull’estetica dell’energia 13 CONTENT ABSTRACTS 14 GRANDI TEMI Convegno YouBuild Edilizia per il clima, diamo una chance alla terra 16
TEMI Disegnare Per sopravvivere nell’era della rinaturalizzazione 20 Dopo il decreto Certezze in più per le Cer 32 Il piano casa Sembra un puzzle da risolvere 38
ITALIA Domus contemporanea Con percorso coperto a sbalzo 44 Sperimentazione Tipologica e costruttiva per creare e rigenerare 54 Strategie di efficientamento energetico In contesto storico 64
GRANDI
PROGETTI
MONDO L’Opera Park Un modello di coesistenza urbana e naturale 72 Bio4 Una foresta urbana per Copenaghen 82 L’INTERVISTA Valerio mazzei | Mazzei Architects Dal progetto al cantiere con significative skill tecnologiche e manageriali 94 I COMMENTI Territorio & Società Ex aree militari, edifici e territori in attesa 98
TOP 100 General contractor Chi fa più affari a dirigere l’orchestra del cantiere 102
DOSSIER
Mantova | Polo logistico automatizzato Cantiere sostenibile e tecnologico per un edificio salubre e sicuro 112 Ferrara | Edilizia rurale Ricomposizione di una farmahouse nella campagna emiliana 124 Dibattito | Costruiamo il futuro Costruzioni off-site 136 Dettagli costruttivi | Controsoffitti tra estetica e funzionalità 144
64

I COMMENTI

MERCATO & PROFESSIONI

PRODUZIONE

YouBuild - MARZO 2024 8 N°31 - MARZO 2024 - SOMMARIO
Cultura del costruito Mi asterro dal recar danno e offesa 150 Professioni tecniche Alta formazione in edilizia chiave del prossimo futuro 152
Rivoluzione 5.0 Intelligenza artificiale e lavoro, il digitale sostenibile in cantiere 154 Opere pubbliche Progettazione in house e criticità del codice dei contratti 162
Storia di copertina | Pontarolo Engineering, da costruttori a produttori di sistemi prestazionali 164 Report Klimahouse 2024 A Bolzano fiducia in un’edilizia integrata e innovativa 172 43a Mce - Mostra convegno Expocomfort Innovazione, sostenibilità ed efficienza energetica 194 Viessmann Climatizzazione rinnovabile full electric 198 Bampi Gli impianti che innalzano valore e qualità dell’abitare 200 Ceam Quando l’ascensore sposa la sostenibilità 202 Cambiamento climatico Il trattamento delle acque ora è più urgente 204 Emergenza Italia Un territorio dal salvare (e in fretta) 216 Volteco | Les Airelles Venice La vasca che protegge l’albergo dall’acqua alta 224 Geoplast Bacino di laminazione con Aquabox per il data center Equinix 226 Pircher Infrastrutture per il trattamento delle acque 228 Daliform Nei cantieri dove il ciclo dell’acqua è progettato 230 Isotex Nuovo blocco Isotex Air con parete ventilata integrata 234 Brianza Plastica Isolamento termico ventilato per un condominio degli anni ‘60 a Mestre 240 Gruppo Xella Murature Ytong per le residenze Uptown a Torino 242 Terreal Italia La ventilazione nella stratigrafia muraria in laterizio 244 Impertek Spazio esterno panoramico in armonia con l’ambiente circostante 246 Dierre Stile italiano per le porte delle residenze Libeskind a Citylife 248 DeFaveri L’evoluzione del monoblocco che facilita il cantiere 250 Aziende & Mercati Nuovi titoli 254 194 154

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Rivoluzione 5.0 Quando in edilizia?

«Gli attuali trend del mercato del lavoro nell’industria delle costruzioni mostrano quanto sia complesso per le imprese del settore reperire manodopera, per motivi che non dipendono dalla tecnologia, bensì dall’insufficiente ricambio generazionale. Nel lungo decennio della crisi, dal 2008 al 2018, il settore edile aveva perso 600mila addetti, un gap che non è stato più colmato del tutto nei successivi anni della ripresa, esponendo le imprese a una forte carenza di manodopera proprio quando ve ne era maggiore bisogno. Una stima Ance ha quantificato in 265.000 le professionalità da reperire per far fronte alle sfide del Pnrr, purtroppo la tendenza della scarsa disponibilità di lavoratori non appare destinata a invertirsi neppure nel medio-lungo termine. In tale contesto, l’intelligenza artificiale e più in generale la digitalizzazione possono essere considerate alleate del settore, sostenendone la produttività e diventando leva di attrattività per i più giovani. Per questo obiettivo, sarà però fondamentale progettare piani formativi efficaci a tutti i livelli e per tutte le fasi dei percorsi lavorativi, sia per adeguare le competenze digitali necessarie per sfruttare al meglio le opportunità dell’IA, sia per permettere a tutti - specialmente chi si trova in posizioni decisionali - di imparare a governare tali sistemi nel pieno e superiore interesse della più ampia collettività». È questo un piccolo stralcio dell’intervista fatta a Massimo Deldossi, vicepresidente Ance con delega alla tecnologia (che trovate a pag. 154) sull’impatto della digitalizzazione in edilizia. Nel servizio di approfondimento emerge chiaramente che il settore si trova di fronte a una svolta storica ineluttabile ma complicata da affrontare. I requisiti prestazionali, così come si sono venuti configurando in ambito ambientale, e quelli economici, richiedono strutturazione organizzativa e finanziaria e impongono una visione industriale che manca sia nel decisore politico sia agli operatori della filiera produttiva. Senza una visione di medio lungo periodo nè per il costruito né per le imprese si riuscirà a programmare investimenti in innovazione tecnologica 5.0. Sul fronte della forza lavoro, dovrà essere assicurato il matching tra offerta e domanda di formazione, tra mondo dell’istruzione tecnica superiore, università e mercato e sarà prioritario l’aggiornamento continuo degli operatori e dei lavoratori già in azienda, compreso il re-skilling, per evitare che le competenze digitali e sull’intelligenza artificiale si segmentino progressivamente con l’avanzare dell’età.

Un cantiere più sicuro e programmabile con certezza di tempi e di costi è possibile virando verso l’off-site, ovvero trasferendo gran parte delle lavorazioni dal cantiere allo stabilimento di produzione di sistemi e componenti edilizie. A pag. 136 ce ne occupiamo con un ampio resoconto dell’evento “Costruiamo il futuro” organizzato da una cordata di imprese italiane, come opportunità di confronto tra investitori, produttori e progettisti.

All’altissimo numero di pmi edili alle prese con difficoltà organizzative, seguite alla sbornia del Superbonus, ma non solo, fanno da contraltare un pugno di General Contractors le cui performance abbiamo esaminato su un campione di 333 aziende con oltre 1 milione di euro di fatturato (la classifica è a pag. 103). In termini assoluti, le prime cinque aziende in classifica hanno fatturati superiori ai 500 milioni di euro e rappresentano da sole il 44% del campione per quanto concerne i ricavi e il 51,4% della Top 100. Ma dal punto di vista della dinamicità delle imprese è la classe immediatamente inferiore ad aver fatto registrare la crescita maggiore. Si tratta di un segmento composto da 11 aziende con un fatturato superiore a 2,3 miliardi di euro. Imprese che potremmo definire di medio-grande dimensione e che già lo scorso anno avevano fatto emergere la dinamica migliore: segno di una forte vitalità, anche in relazione agli incrementi delle commesse pubbliche e private che hanno fatto ripartire il mercato delle costruzioni nel 2021 e lo hanno poi consolidato nel 2022.

Siamo convinti che dimensione ottimale minima e strutturazione organizzativa siano la via maestra per accorciare i tempi della Rivoluzione 5.0 nell’industria delle costruzioni. Ma per questo, lo abbiamo già detto, occorre prima di tutto Visione.

YouBuild - MARZO 2024 11 YouBuild YB PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE EDITORIALE
Livia Randaccio direttore editoriale YB

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YouBuild - MARZO 2024 12

Sull’estetica dell’energia

In questa nuova edizione di YouBuild, ci addentriamo in un'indagine approfondita sull'orizzonte dell'architettura, illuminata da una prospettiva rivoluzionaria: l'estetica dell'energia. Questo approccio si fonda sulle premesse visionarie di pionieri come Richard Neutra, il cui lavoro ha incarnato la fusione tra forma, funzione e flusso energetico, dimostrando come l'architettura possa trascendere la sua natura pragmatica per diventare un'opera d'arte vivente che celebra l'energia come suo cardine estetico e funzionale.

Neutra, con la sua profonda sensibilità per l'integrazione tra architettura e paesaggio, ha gettato le basi per un approccio estetico all'energia, sottolineando come la luce naturale e gli spazi che fluidamente connettono interno ed esterno non siano solo strumenti per il benessere umano ma veri e propri mezzi per esaltare la qualità energetica degli ambienti abitativi. Questa visione, tuttavia, incontra oggi la sfida di armonizzarsi con le esigenze di un'epoca che richiede soluzioni energetiche radicalmente innovative.

Le Passive House, nate dalla mente analitica di Wolfgang Feist, rappresentano un punto di svolta nella riduzione del fabbisogno energetico degli edifici, introducendo una dimensione quasi scientifica nell'isolamento termico e nella ventilazione. Ma questo approccio solleva un interrogativo fondamentale: come mantenere o addirittura arricchire l'estetica dell'energia in edifici così rigorosamente funzionali? Il progetto di Piraccini + Potente Architettura coglie questa sfida, proponendo spazi che sono efficienti dal punto di vista energetico ma che celebrano questa efficienza con un linguaggio visivo e materico che arricchisce l'esperienza abitativa.

Parallelamente, il progetto Opera Park di COBE a Copenaghen incarna una visione dove l'infrastruttura verde si intreccia con il tessuto urbano, elevando l'estetica dell'energia a dialogo costruttivo tra pianificazione della città e integrazione della biodiversità. Questa realizzazione affronta con successo le sfide imposte da densità urbana elevata, mostrando come l'architettura possa contribuire attivamente alla vitalità ecologica delle metropoli.

Inoltre, l'impianto di cogenerazione BIO4 di Gottlieb Paludan Architects si distingue come un'audace affermazione sull'importanza di un'energia sostenibile che sia simultaneamente impattante dal punto di vista estetico. L'adozione di biomassa come risorsa sostenibile, insieme a una facciata innovativa adornata di tronchi, trasforma BIO4 in un simbolo urbano che celebra il passaggio e fonti energetiche rinnovabili con un marcato senso estetico.

Il compito che ci attende è quindi di portare avanti l'eredità di coloro che hanno visto l'architettura non solo come la costruzione di spazi, ma come la creazione di ambienti che respirano, vivono e celebrano l'energia in tutte le sue forme. Vi lasciamo con un invito alla riflessione e all'azione: osservare gli spazi che ci circondano non solo per ciò che sono, ma per ciò che potrebbero diventare. L'estetica dell'energia non è un concetto astratto, ma una visione tangibile e realizzabile che attende di essere esplorata e realizzata in ogni nuovo progetto.

13 YouBuild - MARZO 2024 YouBuild YB PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE EDITORIALE
Prof. Emanuele Naboni direttore scientifico YB

SURVIVAL THROUGH DESIGN

Neutra’s work is a supreme synthesis of arts, science and technology. Biology and physiology come together in the experience of living space, making it a single spell: the space of architecture is conceived as a synthesis of forces in harmony with the environment and goes beyond any of his visions or naturalistic or romantic interpretation

Pag. 20

DOMUS CONTEMPORANEA

Alberto Pizzoli takes us on his personal journey into an autonomous and self-sufficient domestic microcosm. This architecture, despite its linear simplicity, reserves surprising views that denote maturity and notable ability to manage complexity. The designer chose an industrial-shaped casing made with a monolithic reinforced concrete partition

Pag. 44

EXPERIMENTATION SHOPPING CENTRE

With Alessandro Bucci Architetti Conad created a new shopping center formula by recovering and redeveloping the area of the former Venturi vinegar factory which was located in an already urbanized context. The gallery space must therefore be permeable and porous to become a real urban route linked to the places of the surrounding city

Pag. 54

PASSIVE HOUSE IN THE HISTORIC CENTER

The complex design process of a highly energy efficient residential building within an existing urban aggregate. The project stands out for its ability to integrate advanced technologies into a consolidated urban context, simultaneously addressing technical, regulatory and conservation challenges

Pag. 64

OPERA PARK A MODEL OF COEXISTENCE URBAN AND NATURAL

A park but also a tangible example of how urban design can embrace sustainability for a greener, more resilient and more livable city. An approach that can serve as inspiration for cities around the world facing related challenges to climate change, resource management and the quality of urban life

Pag. 72

YouBuild - MARZO 2024 14
CONTENT ABSTRACTS

BIO4, AN URBAN FOREST FOR COPENHAGEN

Hofor’s green visions in the construction of a new cogeneration plant. A powerful architecture that narrates the transition from fossil fuels to sustainable energy. A green power plant based on the combustion of sustainable biomass, symbolized by the logs on the facade of the plant

Pag. 82

FROM THE PROJECT TO THE CONSTRUCTION SITE

With operational headquarters in Parma, the young project company in Milan focuses on architectural design with particular attention to interiors and hotels and in Turin it focuses on construction site activities, including construction management

and safety. A special feature is providing the client with certainty of times and costs

Pag. 94

AUTOMATED AND SUSTAINABLE LOGISTICS HUB

The logistics complex is composed of 9 compartments that are part of a single building. In compliance with the Leed Gold protocol, the key themes of the construction were the concepts of environmental comfort, energy, water and materials, from the design phase to the construction phase. Production materials selected within a 100 km radius, procurement contracts with local companies and containment in production of waste and resulting materials

Pag. 112

FARMHOUSE IN THE EMILIAN COUNTRYSIDE

The buildings are reinserted into the context with simple and measured interventions, rationally reorganizing the productive functions and renewing, without distorting them, the typological, figurative and material characteristics of the rural settlements.

Pag. 124

YouBuild - MARZO 2024 15

Edilizia per il clima DIAMO UNA CHANCE

ALLA TERRA

In novembre a Milano nuova edizione dell’incontro dedicato alla climate & construction technology. Per progettare, costruire, riusare e dismettere nell’ottica di contribuire alla crescita di una filiera industriale innovativa. Non solo un evento, ma una chiamata all’azione per affrontare le responsabilità delle costruzioni

Grandi temi
VIII Convegno Youbuild 2024 Grandi Temi Grandi Temi

Nel cuore della crisi climatica globale, l’edilizia si trova all’incrocio tra due sfide, quella urgente di mitigarne gli effetti devastanti e l’opportunità senza precedenti di guidare la trasformazione verso un futuro adattivo e rigenerativo. Il settore delle costruzioni, responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra e del consumo di risorse naturali, è chiamato quindi a una radicale svolta delle pratiche costruttive, dei materiali e degli approcci progettuali.

ADATTAMENTO E MITIGAZIONE

L’accelerazione di eventi climatici estremi, l’aumento delle temperature globali, la formazione di isole di calore urbane ed edifici surriscaldati, la frequenza crescente di inondazioni, siccità e uragani, evidenziano con chiarezza l’impellente necessità di adottare strategie di adattamento e mitigazione innovative. Scienza e tecnologia offrono soluzioni promettenti, ma il loro pieno potenziale può essere realizzato solo attraverso un’integrazione olistica con pratiche edilizie avanzate e un impegno condiviso verso la sostenibilità.

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Riconoscendo quest’imperativo, il convegno YouBuild in programma il prossimo 27 novembre a Milano, e il concorso ad esso associato, vogliono catalizzare un movimento globale di innovazione. Si tratta di un evento dichiaratamente ambizioso che si pone come luogo privilegiato di esplorazione di tecnologie e pratiche rigenerative emergenti. Attraverso un approccio multidisciplinare, il convegno mira a unire progettisti, costruttori, accademici, innovatori e decisori politici in un dialogo costruttivo per esplorare soluzioni sostenibili che possano essere implementate su scala globale. Nell’ottica di contribuire alla crescita di una filiera industriale innovativa, l’VIII convegno YouBuild non è solo un evento, ma una chiamata all’azione tesa a riconoscere e affrontare le responsabilità in capo all’industria delle costruzioni e generare proposte risolutive della crisi climatica. Il convegno e il concorso vogliono essere d’ispirazione a un’era d’innovazione che sia al tempo stesso sostenibile e rigenerativa, guidando così il settore verso un futuro meno fragile di fronte agli inevitabili cambiamenti climatici.

Centro Congressi Fondazione Cariplo Via

Romagnosi, 8 - milano
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27 novembre 2024
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I TEMI GUIDA

BIG DATA SATELLITARI PER RISCRIVERE LE REGOLE DEL DESIGN URBANO

Uso dei big data satellitari per monitorare e gestire gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente costruito. Sarà discussa la capacità dei satelliti di fornire dati preziosi sui modelli di calore urbano e sulla qualità dell’aria, che possono essere utilizzati per informare le decisioni di progettazione urbana e architettonica.

ADATTARE GLI EDIFICI E LE CITTÀ AGLI EVENTI CLIMATICI ESTREMI

Nell’analizzare l’impatto diretto dei cambiamenti climatici sull’ambiente costruito saranno esplorate strategie per la resilienza di edifici e spazi aperti a fronte di ondate di calore più intense e frequenza crescente di eventi meteorologici estremi. Questa discussione fornirà indicazioni per progettare spazi che non solo sopportino, ma si adattino e reagiscano positivamente a queste nuove condizioni, migliorando il comfort degli abitanti e la resilienza delle strutture urbane.

DESIGN INNOVATIVO PER MICROCLIMI URBANI RIGENERATIVI

Sarà esplorato l’uso di soluzioni basate sulla natura e di design innovativo per creare microclimi urbani che contrastino l’intensificarsi del calore urbano e favoriscano la biodiversità. Verranno presentati casi studio di successo dove materiali riflettenti e intelligenti, sistemi idrici, giardini pensili e pareti verdi che hanno contribuito attivamente alla rigenerazione dell’ecosistema urbano.

AUTOMAZIONE E DIGITALIZZAZIONE COME DRIVER DI PROCESSI COSTRUTTIVI EFFICIENTI E RIGENERATIVI

Sarà analizzato l’impatto trasformativo dell’automazione e della digitalizzazione nei processi costruttivi, evidenziando come l’industrializzazione e l’uso di robot in cantiere possano aumentare l’efficienza e promuovere una costruzione più sicura e meno invasiva riducendo gli sprechi e l’impronta ecologica dei cantieri edili.

LE TRE CATEGORIE DI PREMIO DEL CONCORSO

1. MATERIALI ADATTIVI PER ESTERNI E INTERNI

Questa categoria è focalizzata sui materiali innovativi che migliorano la resilienza e l’efficienza energetica degli edifici, adattandosi alle variazioni climatiche. Per gli esterni, si cercano materiali che possano ridurre l’effetto isola di calore urbano e migliorare il microclima locale, come rivestimenti che riflettono il calore solare o pavimentazioni permeabili. Per gli interni, l’attenzione è sui materiali che offrono un eccellente isolamento termico, regolano l’umidità e migliorano la qualità dell’aria interna, contribuendo così a mantenere condizioni abitative ottimali con un minore consumo energetico.

2. INNOVAZIONE DI PROCESSO CON FOCUS SULLA DIGITALIZZAZIONE

Riconosciamo le iniziative che rivoluzionano i processi costruttivi attraverso l’uso della digitalizzazione, della prefabbricazione, della robotica e del design parametrico. Questa categoria premia l’efficienza operativa, la precisione e la riduzione degli sprechi ottenute attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. Esempi includono l’utilizzo di software per il design parametrico che ottimizza l’uso dei materiali e la forma degli edifici per prestazioni ambientali superiori, sistemi di prefabbricazione che accelerano i tempi di costruzione riducendo l’impatto ambientale, e l’impiego di robot in cantiere per lavori ad alta precisione e sicurezza.

3. CASI STUDIO E PROGETTI DI ADATTAMENTO CLIMATICO AVANZATO

Saranno premiati progetti e casi studio che dimostrano un’eccellenza nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Saranno analizzati esempi di edifici, infrastrutture e interventi urbani che integrano soluzioni innovative per affrontare sfide specifiche legate al clima, come la gestione delle acque piovane, il raffrescamento passivo, la biodiversità e la resilienza agli eventi meteorologici estremi. Progetti che mostrano un approccio olistico alla sostenibilità e all’adattamento, contribuendo significativamente alla rigenerazione dell’ambiente costruito e naturale.

VIII Convegno Youbuild 2024
YouBuild - MARZO 2024 19

Disegnare PER SOPRAVVIVERE NELL’ERA

DELLA RINATURALIZZAZIONE

L’opera di Neutra è suprema sintesi di arti, scienze e tecnica. Biologia e fisiologia confluiscono nell’esperienza dello spazio vitale, facendone un “unico incantesimo”: lo spazio dell’architettura è concepita come sintesi di forze in armonia con l’ambiente e va oltre qualsiasi sua visione o interpretazione naturalistica o romantica

Grandi Temi
Survival through design
Moreno Pivetti SOLOPER

PERABBONATI

Richard J. Neutra, Kaufmann Desert House, 1946-47, Palm Springs, California (ph. Julius Shulman).

A sinistra, Richard J. Neutra, Survival Through Design, LA, 1953-54

e architetto Richard J. Neutra (1892-1970)

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Survival through design

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SOLOPER

PERABBONATI

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Richard J. Neutra, Kaufmann Desert House, 1946-47, Palm Springs, California (ph. Julius Shulman)

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Survival through design
Richard J. Neutra, Neutra Reunion House, 1950, Silver Lake, LA, California (ph. Julius Shulman)
YouBuild - MARZO 2024 25 Bifire S.r.l. - Via Lavoratori dell’Autobianchi, 1 - 20832 Desio (MB) - Italy Telefono: +39 0362 364570 - Fax: +39 0362 334134 - www.bifire.it - bifire@bifire.it - P.I. 03645510961 “scopri di più” In solo 15 mm! 15 mm di Vacunanex® equivalgono a 140 mm di polistirolo/XPS ISOLIAMO DOVE GLI ALTRI NON RIESCONO

Survival through design

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Richard J. Neutra, Chuey House, 1956, Los Angeles, California (ph. Julius Shulman)

Per un isolamento di qualità che dura nel tempo.

Isotec Parete è il sistema termoisolante ad elevate prestazioni per facciate ventilate. Il poliuretano espanso di ultima generazione, di cui è costituito il pannello, offre una durabilità eccellente, con performance costanti nel tempo.

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Edificio residenziale multipiano a Como, realizzato con Isotec Parete e lastre in grès.

Survival through design

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YouBuild - MARZO 2024 28

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Richard Buckminster Fuller, Biosfera di Montreal (ex padiglione americano all’Expo 1967), Canada.

A sinistra, dall'alto, Dion Neutra, Huntington Beach Public Library, California, 1975 e Frank L. Wright, Fallingwater, 1936-39, Pittsburgh, Pennsylvania

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YouBuild - MARZO 2024 30 Survival through design Foster + Partners, Apple Park, 2017, Cupertino, California SOLOPERABBONATI

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Dopo il decreto CERTEZZE IN PIÙ PER LE CER

Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato l’atteso decreto che apre la strada alle Comunità energetiche: sono previste tariffe agevolate e un contributo (non per tutti) in conto capitale. Ma i tempi sono stretti: imprese e progettisti hanno un anno esatto per chiedere il via libera al Gse

YouBuild - MARZO 2024 32 Grandi Temi
Paolo Caliari
Transizione green
SOLOPER

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COME SI COMINCIA A PRODURRE ENERGIA

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YouBuild - MARZO 2024 34 Transizione green
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E IN TRENTINO LO FANNO COSÌ

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YouBuild - MARZO 2024 36 Transizione
green

LA MASSIMA FACILITÀ DI POSA: PROGETTARE IN TEMPO REALE

Il Cappotto prefabbricato con finitura in mattone faccia a vista

Il sistema Terracoat® assicura una elevata performance termica dell’edificio, oltre a migliorare l’aspetto estetico, grazie ai listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica.

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Il piano casa SEMBRA UN PUZZLE DA RISOLVERE

Da una parte le categorie di proprietari e operatori immobiliari. Dall’altra il governo. In mezzo, i cittadini che non riescono a trovare alloggi a prezzi abbordabili. Una nuova legge riuscirà a trovare la quadra?

YouBuild - MARZO 2024 38 Grandi Temi
Edilizia
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YouBuild - MARZO 2024 40 Edilizia

E GLI INGEGNERI PRESENTANO IL LORO PIANO

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ABBONATI

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YouBuild - MARZO 2024 42 Edilizia

QUANDO L’ITALIA COSTRUÌ

2 MILIONI DI VANI

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OTTO CERTEZZE PER RISPARMIARE IL 24% SULLA BOLLETTA

Grazie a uno studio, frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”. Il “SISTEMA ARIA” dispone di una vasta gamma di accessori per la posa a secco e l’ancoraggio di coppi e tegole

1) VENTILAZIONE PIÙ EFFICIENTE

2) BENEFICI IN OGNI STAGIONE

3) MINOR COSTO COMPLESSIVO

4) TETTO ASCIUTTO E SANO

5) SISTEMA DI POSA A SECCO

6) STABILITÀ DEGLI ELEMENTI

7) POSA SEMPLICE E RAPIDA

8) FACILE MANUTENZIONE

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Domus contemporanea CON PERCORSO COPERTO A SBALZO

Alberto Pizzoli ci conduce nel suo personale viaggio in un microcosmo domestico autonomo e autosufficiente.

Questa architettura, pur nella sua lineare semplicità, riserva scorci sorprendenti che denotano maturità e notevole capacità di gestire la complessità. Il progettista ha scelto un involucro dalle forme industriali realizzato con un setto monolitico in calcestruzzo armato

IL COMMENTO di Alberto Pizzoli

YouBuild - MARZO 2024 44 Progetti Italia
Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini
Verona | Architettura residenziale
Villafranca,
SOLOPER

Ingresso principale posto sul fronte sud

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Villafranca, Verona | Architettura residenziale

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Assonometria
SOLOPER

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YouBuild - MARZO 2024 47 Visione della corte interna

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Vista zenitale della domus contemporanea. Sotto, ingresso laterale posto sul fronte est visto dall’interno

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Il peristilio contemporaneo

Villafranca, Verona | Architettura residenziale

YouBuild - MARZO 2024 50
SOLOPER
La zona pranzo-cucina illuminata dal timpano. Sopra, pianta

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Le ampie vetrate, con telai molto esili, permettono una visione libera verso il patio

Villafranca, Verona | Architettura residenziale

Il lungo corridoio della zona notte. Sopra, sezione prospettica

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YouBuild - MARZO 2024 52
YouBuild - MARZO 2024 53

Sperimentazione TIPOLOGICA E COSTRUTTIVA PER CREARE E RIGENERARE

Con Alessandro Bucci Architetti Conad realizza una nuova formula di centro commerciale recuperando e riqualificando l’area dell’ex Acetificio Venturi in un contesto già urbanizzato. La galleria, permeabile e porosa diventa un percorso urbano integrato nella città circostante

IL COMMENTO di Alessandro Bucci Architetti

YouBuild - MARZO 2024 54 Progetti Italia
Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini
Lugo, Ravenna | Centro commerciale
SOLOPER

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YouBuild - MARZO 2024 55
Visione d’insieme delle palazzine lato sud

Lugo, Ravenna | Centro commerciale

Il volume del supermercato viene frammentato

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YouBuild - MARZO 2024 56

ABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 57
Dettaglio del reticolo metallico

Lugo,

YouBuild - MARZO 2024 58
Ravenna | Centro commerciale
SEZIONI scala 1:200 Foto dell’acetificio in disuso. Visione volo d’uccello
SOLOPER

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Sezioni principali. Sopra, schemi assonometrici “chiavi di lettura”

YouBuild - MARZO 2024 59 SEZIONE SEZIONE il fronte urbano la galleria riconoscibilità baricentrismo percorsi carrabili rete ciclopedonale fotovoltaico verde il fronte urbano la galleria riconoscibilità baricentrismo percorsi carrabili rete ciclopedonale fotovoltaico verde

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PERABBONATI

Il fronte sud si arricchisce di effetti luminosi.

A sinistra, il supermercato galleggia sul piano interrato riservato ai parcheggi.

A destra, planimetria di inserimento con piano coperture

YouBuild - MARZO 2024 61 via Rivali San Bartolomeo viaFabioTaglioni
via Piano Caricatore

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YouBuild - MARZO 2024 62
Ravenna | Centro commerciale
d’insieme del nuovo centro commerciale
Lugo,
Visione

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ISOLARE SENZA CAPPOTTO
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Strategie di efficientamento ENERGETICO IN CONTESTO STORICO

Il complesso processo di progettazione di un edificio residenziale ad alta efficienza energetica all’interno di un aggregato urbano esistente. Il progetto si distingue per la sua capacità di integrare tecnologie avanzate in un contesto urbano consolidato, affrontando simultaneamente sfide tecniche, normative e di conservazione

SOLO

YouBuild - MARZO 2024 64 Progetti Italia
Angelo Figliola, Emanuele Naboni
| Casa passiva
Cesena

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Casa/Studio PassiveHouse: una nuova alleanza tra efficienza energetica e qualità architettonica

| ©Piraccini + Potente Architettura

YouBuild - MARZO 2024 65
(1) Lo studio Piraccini + Potente Architettura, Arch. Stefano Piraccini e Arch. Margherita Potente è specializzato nella progettazione di edifici sostenibili: zero consumo di energia, zero emissioni in atmosfera, elevato comfort indoor. Con sede a Cesena, lo studio si occupa di progettazione su diverse scale: dal progetto di architettura, all’interior design, alla divulgazione scientifica in libri ed articoli, all’insegnamento presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.

Cesena | Casa passiva

Concept e progetto architettonico | ©Piraccini + Potente Architettura

Prospetto minimalista sul fronte urbano | ©Piraccini + Potente Architettura

YouBuild - MARZO 2024 66
prospetto ovest prospetto est sezione AA sezione BB pianta piano interrato pianta piano terra pianta piano primo pianta piano secondo pianta copertura
SOLOPER

OLTRE LO STANDARD PASSIVE HOUSE

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YouBuild - MARZO 2024 67

Cesena | Casa passiva

Nodo tra partizione verticale in cemento armato e partizione orizzontale in legno lamellare | ©Piraccini + Potente Architettura

LEGENDA

1. pavimentazione in legno 1 cm

2. massetto 4 cm

3. isolgomma 1 cm

4. sottofondo 12 cm

5. strato separatore

6. soletta armata

7. tavolato 2 cm

8. trave in legno 20x36 cm

9. muro in mattoni presistente

10. intonaco

11. aerogel

12. cartongesso

SFIDE TECNICHE

Prospetto posteriore caratterizzato da elementi schermanti in legno e ampie superfici vetrate | ©Piraccini + Potente Architettura

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YouBuild - MARZO 2024 68

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Integrazione tra interno ed esterno | ©Piraccini + Potente Architettura

YouBuild - MARZO 2024 69

Uso di materiali naturali per promuovere un approccio biofilico | ©Piraccini + Potente Architettura

DETTAGLI STRUTTURALI E TECNOLOGICI

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YouBuild - MARZO 2024 70 Cesena | Casa passiva
YouBuild - MARZO 2024 71 to take a break and prioritize your well-being. IMAGINE HAVING MORE TIME SUPPORT THAT CREATES TIME. Scopri come Lunar Support semplifica il tuo lavoro, dalla progettazione alla posa in opera. LUNAR SUPPORT, REGOLABILE LATERALMENTE O DALL’ALTO CON CHIAVE, COPRE ALTEZZE DA 40 A 420MM CON SOLE TRE REFERENZE E PERMETTE L’INSTALLAZIONE DI QUALSIASI FINITURA, GRAZIE ALLA TESTA CON SISTEMA BREVETTATO EASY ON. 02124 Visualcom –VE

L’Opera Park UN MODELLO DI COESISTENZA URBANA E NATURALE

Opera Park è un parco ma anche un esempio tangibile di come il design urbano possa abbracciare la sostenibilità per una città più verde, più resiliente e più vivibile. Un approccio che può servire da ispirazione per le città di tutto il mondo che affrontano le sfide legate al cambiamento climatico, alla gestione delle risorse e alla qualità della vita urbana

IL COMMENTO di Dan Stubbergaard fondatore di Cobe e professore a Harvard

YouBuild - MARZO 2024 72 Progetti Mondo
Infrastrutture verdi
SOLOPER

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Visione aerea di Opera Park, dove natura e design si intrecciano per formare un'armonica sinfonia di spazi verdi, camminamenti e strutture eco-compatibili

Opera Park di Copenhagen si staglia come un'oasi di tranquillità e bellezza naturale, un contrasto vivace con l'energia della città in lontananza, unendo l'arte del paesaggio all'architettura contemporanea in un abbraccio tra terra e acqua

YouBuild - MARZO 2024 74
Infrastrutture verdi
SOLOPER

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L’interazione di spazi, forme e funzioni rende la serra non solo una caratteristica distintiva di Opera Park ma anche un simbolo della simbiosi tra architettura e natura ©Cobe

Ciò che a prima vista potrebbe sembrare un pixel regolare dello schema urbano, si sviluppa in realtà in una forma organica, introducendo un nuovo vocabolario. Questo approccio progettuale rompe con il tradizionale reticolo cittadino, proponendo un'interpretazione più fluida e naturale dello spazio pubblico

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Infrastrutture verdi
ALLA DECARBONIZZAZIONE
CONTRIBUTO

Al riparo di eleganti strutture a sbalzo, i visitatori di Opera Park si godono un momento di pausa e socializzazione con lo sfondo storico di Copenhagen a fare da silenzioso custode

A sinistra, i sentieri di pietre lastricate si muovono attraverso la vegetazione invitando a un percorso tematico e con minimo impatto sulle infiltrazioni

PERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 77

Nella sezione si osserva una distinzione tra le aree dedicate agli utenti del parco, i livelli sotterranei per il parcheggio e la presenza centrale della natura che attraversa verticalmente queste zone. Il design eleva strategicamente lo spazio verde, posizionandolo al centro visivo e funzionale ©Cobe

SOLOPER

YouBuild - MARZO 2024 78

La vegetazione rigogliosa si staglia contro il profilo della serra, con le sue forme morbide e accoglienti che si elevano delicatamente sopra un tappeto di graminacee e fiori selvatici. È una scena che evoca la promessa di un design urbano che abbraccia la biodiversità e offre agli abitanti della città uno spazio per connettersi con la natura in modo profondo e personale

PERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 79
COBE

L’architettura di Opera Park gioca con la luce e la materia creando un'atmosfera che è al contempo aperta e intima. Le superfici opache, arricchite da un motivo di fori di varie dimensioni, permettono alla luce di filtrare in modo delicato. La cura nel dettaglio delle superfici opache contribuisce a regolare l'acustica dello spazio

SOLOPER

YouBuild - MARZO 2024 80 Infrastrutture verdi

PERABBONATI

Intersezione tra design e ingegneria all'interno della serra di Opera Park. L'uso di pareti vetrate curve crea una continuità visiva, permettendo alla luce naturale di permeare lo spazio e amplificare il verde interno

YouBuild - MARZO 2024 81
YouBuild - MARZO 2024 82 Progetti Mondo
BIO4
Copenaghen | Infrastrutture urbane
UNA FORESTA URBANA PER COPENAGHEN
SOLOPER

Le visioni verdi di HOFOR e di Copenaghen nella costruzione di una nuova centrale di cogenerazione. Un’architettura potente e accogliente che racconta il passaggio dai combustibili fossili all’energia sostenibile. Una centrale elettrica verde basata esclusivamente sulla combustione di biomassa sostenibile, simboleggiata dai tronchi sulla facciata dell’impianto

PERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 83
Tiziano Rumori, Leed AP, Lead design Architects presso Gottlieb Paludan Architects Visione notturna vista da Refshaleøen. A sinistra, vista della scala immersa nella "foresta di tronchi"

Vista panoramica di BIO4 nel contesto industriale riqualificato. Sotto, "Sinergia Urbana: Unione di Produzione Energetica, Vicinanza Urbana e Ambiente Ricreativo"

YouBuild - MARZO 2024 84 Copenaghen | Infrastrutture urbane
SOLOPER

PERABBONATI

Planimetria. Sotto, transizione verde

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La facciata è la storia del funzionamento interno Sopra, vista della facciata nord e del cippato di legno utilizzato per la produzione di energia

SOLOPERABBONATI

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Rendering della passeggiata nella “Foresta”: i visitatori salgono alla piattaforma panoramica

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YouBuild - MARZO 2024 88 Copenaghen | Infrastrutture urbane
YouBuild - MARZO 2024 89
Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali Industrializzazione del cantiere Progettazione e assemblaggio

Vista della struttura che sostiene i tronchi per la facciata nord

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YouBuild - MARZO 2024 90 Copenaghen | Infrastrutture urbane

LA SOLUZIONE PER STABILIZZARE LA GHIAIA

Gravelfix è progettato per risolvere le tipiche problematiche di spostamenti delle ghiaie dovuti al passaggio veicolare nei parcheggi o nelle zone di transito.

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YouBuild - MARZO 2024 91
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Cortili Parchi Parcheggi Piazze Giardini

Dettaglio dei telai per l´ancoraggio dei tronchi. Sotto dettaglio della trave che supporta i telai

Drænhuller

YouBuild - MARZO 2024 92 Copenaghen | Infrastrutture urbane 35 35 100° 100° Gaffel (ing.) Spyd (ing.) Taluritlås 3 mm wire Øsken Ø6x100 mm Træstamme Stålrørsramme (ing.) Side: Mål: Rev. Dato: Dato: Projektnr.: Tekst: KKS DCC KODE LØBENR. & Note: (AE) / Anden entreprise (ing.) / se ingeniørprojekt 1 5 1716.007 Stammer - Ophængsprincip for nord facaden - snit og opstalt 2017-09-01 AMV04D217 Opstalt - side Snit Opstalt - front 135 Mål: Rev. Dato: Dato: Projektnr.: Tekst: KKS DCC KODE LØBENR. & / Note: (AE) (ing.) 1 : 5 1716.007 Mavebælte på nordfacaden - Snit 2017-09-01 AMV04D220 HEB300 mavebælte (ing.) 250x4 mm galvaniseret plade Opbukket omegaprofil
ramme (ing.)
Stålrørs-
(ing.)
SOLOPERABBONATI
YouBuild - MARZO 2024 93

Dal progetto al cantiere CON SIGNIFICATIVE SKILL

TECNOLOGICHE E MANAGERIALI

Con sedi a Milano, Parma e Torino la giovane società di ingegneria e architettura si focalizza sulla progettazione integrata, caratterizzata dall’interazione di diverse competenze legate ai settori delle infrastrutture, dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’ambiente.

Segno particolare: fornire al committente certezza di tempi e di costi

L'intervista Valerio Mazzei | Mazzei Architects
Monica Battistoni
SOLOPER
Valerio Mazzei, managing director Mazzei Architects

PERABBONATI

Rifunzionalizzazione della sede Mazzei Architect a Parma. In questo intervento si è partiti dalla struttura del cortile centrale, cuore pulsante dell’edificio e di tutti gli uffici, che sono rivolti verso il cortile. L’obiettivo era quello di creare spazi che non fossero semplici contenitori ma luoghi dove vivere esperienze di condivisione. La suddivisione degli spazi interni è mediata dall’uso di pareti scorrevoli. Il cortile interno è realizzato come nuova centralità dello spazio introverso, mentre il corridoio è l’elemento di connessione fra le varie cellule operative

95 YouBuild - MARZO 202424

Valerio Mazzei | Mazzei Architects

Gruppo RoadHouse –Merlata

Architects ha firmato il restyling di questo format innovativo, distribuito in 50 mq, dallo stile fresco, contemporaneo, destinato a un pubblico giovanile, con un’attenzione particolare al mondo digitale

Bloom. Mazzei
SOLOPER

PERABBONATI

L’inedito RIC Chicken House è un format accogliente e colorato, che si sviluppa in 65 mq all’interno della food court, con oltre 40 insegne presenti, creato appositamente per Merlata Bloom con un bacino di utenza non solo italiano ma anche europeo

YouBuild - MARZO 2024 97

Commenti

Francesco Gastaldi

Università Iuav di Venezia

Ex aree militari Edifici e territori in attesa

Il tema della dismissione e valorizzazione dei patrimoni pubblici (militari e non) fa ormai parte del dibattito politico-amministrativo italiano da molti anni, ma è prevalentemente tematizzato (almeno sugli organi di informazione nazionali) secondo questioni di natura contabile e come possibile mezzo per la riduzione del debito pubblico, spostando in secondo piano altri aspetti legati alla pianificazione, alla gestione urbana, ai processi di valorizzazione culturale e alla promozione del territorio.

Inoltre, solo recentemente nel nostro Paese va maturando una maggiore sensibilità verso i manufatti architettonici prodotti a cavallo tra Ottocento e Novecento. A questo periodo appartengono molti edifici militari e pubblici di notevole valore architettonico, paesistico, simbolico e identitario, testimonianza di memorie collettive e individuali. Gli edifici decentrati dell’amministrazione statale sono architetture dove con più evidenza si sono registrate trasformazioni tecnologiche e organizzative della produzione edilizia, per esempio per l’introduzione delle strutture in cemento armato, inoltre presentano linguaggi e stili architettonici spesso innovativi e caratterizzanti i vari periodi (spesso grazie a progettisti e ingegneri molto preparati tecnicamente e culturalmente).

Patrimonio

Nel caso degli ex patrimoni militari la maggior parte è stata realizzata fra gli anni Sessanta dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento secondo modelli codificati e ripetuti in vari contesti territoriali. Si tratta di un patrimonio assai rilevante che si è formato a partire dall’Unità d’Italia inglobando immobili religiosi e conventuali, a cui ha fatto seguito la realizzazione di manufatti finalizzati all’organizzazione del nuovo assetto dello Stato. Le azioni dovrebbero combinare insieme redditività economica, recupero e reinterpretazione virtuosa di tali patrimoni al fine di ridefinire la struttura e l’organizzazione di parti di sistemi urbani o territoriali.

L’immobilismo che caratterizza il tema dei beni pubblici è in netta contrapposizione con la velocità estrema con cui il mondo politico ha cambiato e sovrapposto numerose disposizioni legislative. Le

norme si sono sovrapposte senza affrontare il vero nocciolo della questione che dovrebbe stare alla base di ogni programma e strategia politica, ossia la conoscenza e le relazioni con il territorio al quale i cespiti appartengono. I processi di dismissione e di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico (spesso edifici molto grandi, situati in aree già dotate di infrastrutture e dotati di ampie superfici di spazio aperto) hanno riflessi e impatti rilevanti su molte questioni che riguardano le politiche di governo del territorio degli enti locali.

Valorizzazione

La valorizzazione culturale e architettonica può apparire quasi utopistica se applicata a manufatti sottoposti a pressioni di tipo speculativo, quadri normativi e pianificatori superati, strategie di promozione del territorio incerte ed esigenze sempre più opportunistiche degli enti pubblici di far fronte, attraverso questi beni, a deficit di bilancio. In genere gli enti locali non dispongono delle risorse necessarie per l’acquisizione dei beni e delle aree, quindi non hanno convenienza ad apporre vincoli troppo rigidi, ma va rilevato che molto spesso gli esiti degli interventi si fanno incerti quando mancano linee strategiche sul riuso o ci sono obiettivi e progetti discordanti ed idee poco chiare, poiché gli eventuali soggetti privati e investitori interessati agli ex immobili pubblici faticano a portare avanti il loro lavoro. D’altro canto, almeno nel caso del patrimonio ex militare, esso risulta del tutto inadeguato rispetto ai fini istituzionali attuali e in molti casi non risponde alle attuali esigenze dell’esercito, è spesso localizzato in aree che nel corso del tempo sono divenute marginali nel mutato quadro logistico e strategico internazionale, oltre ad essere datato rispetto ad un sistema difensivo moderno (o richiederebbe ingenti risorse per l’adeguamento alle nuove tecnologie, normative e standard). A tutto ciò si aggiunge un quadro normativo riguardante le dismissioni degli immobili pubblici che costituisce un’ulteriore inerzialità nei processi di rigenerazione urbana, risultando eterogeneo, variabile e frammentato, in cui si sovrappongono ruoli e competenze di diversi soggetti istituzionali statali e locali.

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TOP100 GENERAL CONTRACTOR

In termini assoluti le prime cinque aziende in classifica hanno fatturati superiori ai 500 milioni di euro e rappresentano il 44% del campione in termini di ricavi e il 51,4% della Top 100

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Chi fa più affari A DIRIGERE L’ORCHESTRA DEL CANTIERE

Dossier Top 100
General contractor

L’analisi sulle principali 333 aziende che operano come general contractor segnala un ulteriore incremento del fatturato del 17%. Appalti pubblici e bonus sono stati la benzina del boom e le opere del Pnrr suggeriscono che la fase positiva non è finita

A cura del Centro Studi YouTrade

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YouBuild - MARZO 2024 103

General contractor

PROGETTAZIONE. VARIAZIONI % DEL FATTURATO SU ANNO PRECEDENTE (IN VALORI CORRENTI)

SOLOPERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 104
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

Variazioni percentuali delle dinamiche economiche tra il 2021 e il 2022

TOP 100 TOTALE

ABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 105
ECONOMICO DEI GENERAL CONTRACTOR
IL CRUSCOTTO
YouBuild - MARZO 2024 106 General contractor POSIZIONE RAGIONE SOCIALE I FONDAMENTALI FATTURATO 2022 2021 2020 var. % 2022/2021 var. % 2022/2020 TOP 100 GENERAL CONTRACTOR SOLOPER

I FONDAMENTALI REDDITIVITA' RISCHI FINANZIARI UTILE NETTO ROE (%) ROA (%)

2022 in % su fatt. % %

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INDIPENDENZA FINANZIARIA (%)

INDICE DI SOLVIBILITÀ (ACID TEST)

YouBuild - MARZO 2024 107
YouBuild - MARZO 2024 108 General contractor POSIZIONE RAGIONE SOCIALE I FONDAMENTALI FATTURATO 2022 2021 2020 var. % 2022/2021 var. % 2022/2020
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I FONDAMENTALI REDDITIVITA' RISCHI FINANZIARI UTILE NETTO ROE (%) ROA

2022 in % su fatt.

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INDIPENDENZA FINANZIARIA (%)

INDICE DI SOLVIBILITÀ (ACID TEST)

YouBuild - MARZO 2024 109
(%)
%
%
YouBuild - MARZO 2024 110 General contractor POSIZIONE RAGIONE SOCIALE I FONDAMENTALI FATTURATO 2022 2021 2020 var. % 2022/2021 var. % 2022/2020 SOLOPER

I FONDAMENTALI REDDITIVITA' RISCHI FINANZIARI

UTILE NETTO ROE (%) ROA (%)

2022 in % su fatt. % % INDIPENDENZA FINANZIARIA (%) INDICE DI SOLVIBILITÀ (ACID TEST)

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YouBuild - MARZO 2024 111

Cantieri

Italia Cantiere sostenibile e tecnologico PER UN EDIFICIO SALUBRE E SICURO

YouBuild - MARZO 2024 112
| Polo logistico
Mantova
automatizzato SOLOPER

Il complesso logistico è composto da 9 comparti che fanno parte di un unico corpo di fabbrica. Conforme al protocollo Leed Gold, i temi cardini della costruzione sono stati i concetti di comfort ambientale, energia, acqua e materiali, dalla fase di progetto a quella di cantiere. Scelti materiali di produzione nel raggio di 100 km, contratti d’appalto con imprese locali e contenimento nella produzione di rifiuti e materiali di risulta

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Vista notturna del polo logistico commissionato da Logiman, da poco terminato

Valentina Puglisi Dipartimento ABC, Politecnico di Milano

Mantova | Polo logistico automatizzato

Vista dall’alto del polo logistico. Sotto, vista della struttura portante del magazzino costituita da elementi prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso composta da travi primarie a “I” e travi secondarie (arcarecci) a “T”

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Vista della struttura portante dei mezzanini costituita da un sistema di travi e pilastri prefabbricati in acciaio

IL SISTEMA BACACIER

Il sistema Bacacier è il sistema a copertura piana indicato per la costruzione di prefabbricati a uso logistico. Questo sistema costruttivo è realizzato con travi in c.ap. a sezione a “I” e di elementi arcarecci in c.a.p. a sezione a “T” quali elementi “secondari”. La struttura in calcestruzzo viene completata con l’applicazione di una lamiera grecata posata sopra gli arcarecci a “T”, dando una leggera pendenza verso l’esterno dell’edificio per consentire il corretto deflusso delle acque meteoriche. La coibentazione e l’impermeabilizzazione è realizzata con l’impiego di un pannello isolante (polistirene o lana minerale) e membrana bituminosa o sintetica (Tpo) con caratteristiche adattabili alle diverse esigenze termiche e per la resistenza al fuoco (Broof). Il sistema a copertura piana Bacacier può essere dotato di aperture per lucernari/Efc supportate da barelle in calcestruzzo, basamenti in lamiera, rete anticaduta.

YouBuild - MARZO 2024 115

Mantova | Polo logistico automatizzato

Realizzazione della vetrata strutturale ad angolo realizzata su un supporto a montanti e traversi

Completamento della vetrata strutturale ad angolo con inserto caratterizzato da una sottostruttura metallica e un rivestimento con pannelli compositi. Sotto, dettaglio della struttura metallica di supporto per la realizzazione dell’inserto in facciata, rivestito da pannelli compositi

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YouBuild - MARZO 2024 116

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I CRITERI ESG E LA CERTIFICAZIONE LEED

YouBuild - MARZO 2024 117

Mantova | Polo logistico automatizzato

SUPERFICIE RIFLETTENTE E SRI

Indice di riflettanza solare minimo (SRI)

Valore iniziale

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Valore dopo 3 anni

Coperture piane > 82 > 64

Riflettanza solare minimo (SR) Pavimentazioni > 0,33 > 0,28

Tamponamento esterno realizzato con pannelli prefabbricati in c.a.p. per lo zoccolo dell’edificio e con pannelli sandwich in Pir con baraccatura metallica di supporto e finitura metallica colorata per la parte sovrastante

YouBuild - MARZO 2024 118

: UN SOLO PRODOTTO PER TUTTE LE STAGIONI

Il primo e rivoluzionario sistema multisplit CirQHP di Midea è arrivato. Potrai finalmente raffreddare e riscaldare gli ambienti della tua casa con le unità interne e a espansione diretta, in modo efficiente e con ridotti consumi energetici. In questo modo avrai il comfort ottimale in ogni stanza, in tutte le stagioni. Inoltre, grazie alla tecnologia di recupero del calore, potrai ottenere acqua calda sanitaria gratuitamente durante il funzionamento delle unità in modalità raffreddamento.

YouBuild - MARZO 2024 119
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Mantova | Polo logistico automatizzato

Sotto, gettata

in calcestruzzo armato con fibre polimeriche strutturali per la realizzazione della pavimentazione interna del magazzino

YouBuild - MARZO 2024 120
SOLOPER
Vista dal basso della lamiera grecata posata in copertura realizzata con il sistema Bacacier. del massetto

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Vista dall’alto della copertura in fase di ultimazione, prima dell’installazione dei pannelli fotovoltaici. La foto mostra le tre diverse altezze del corpo di fabbrica riferite alle rispettive aree di stoccaggio della merce

Installazione dei pannelli fotovoltaici in copertura

Il sistema per lo stoccaggio della merce completato.

A sinistra, montaggio dei sistemi per lo stoccaggio della merce

YouBuild - MARZO 2024 121

Mantova | Polo logistico automatizzato

Realizzazione del controsoffitto nel corpo uffici. A destra, installazione dell’impianto elettrico negli uffici. Sotto, lavori in corso per la realizzazione delle opere esterne in prossimità del polo logistico

YouBuild - MARZO 2024 122
SOLOPER

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Movimentazione del terreno per la realizzazione degli scavi per l’inserimento del bacino di laminazione

YouBuild - MARZO 2024 123
Progetto Valori minimi / massimi ammissibili

Ricomposizione DI UNA FARMHOUSE NELLA CAMPAGNA EMILIANA

L’edificato si reinserisce armonicamente nel contesto tramite interventi semplici e misurati, riorganizzando razionalmente le funzioni produttive e rinnovando, senza stravolgerli, i caratteri tipologici, figurativi e materici degli insediamenti rurali. Il complesso si articola lungo la nuova spina dorsale della galleria a cielo aperto, passeggio coltivato in forma di decumano verde

IL COMMENTO di Moreno Pivetti, direttore lavori

YouBuild - MARZO 2024 124
Italia
Cantieri
Moreno Pivetti
Ferrara | Edilizia rurale
SOLOPER

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YouBuild - MARZO 2024 125
Galleria agricola verso l’orizzonte campestre al variare delle stagioni e delle condizioni di luce

La natura abiterà tralicci e pergolati, costruendo un paesaggio artificiale che entra in risonanza con il paesaggio naturale. A destra, orto-giardino lineare che anima patii e percorsi

YouBuild - MARZO 2024 126
Ferrara |
SOLOPER

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YouBuild - MARZO 2024 127

Legenda

1. Antiche scuderie e stalle

2. Cantine e depositi

3. Fabbricati produttivi

4. Abitazione principale

5. Corti interne

6. Orti e giardini (alberi da frutta: albicocchi, ciliegi, peschi, noccioli, prugneti e vigneti; essenze: rosmarino, piante rampicanti e colture stagionali; sistema di irrigazione con impianto a goccia)

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7. Giardino preesistente

8. Prati delimitati da filare di pioppi

9. Partizione esterne dei fabbricati produttivi

10. Reti di supporto piante rampicanti

11. Doppi tondini metallici per l’accompagnamento di piante rampicanti

12. Pavimentazioni in calcestruzzo in opera lisciato con finitura a cocciopesto

Planimetria generale dell’insediamento

YouBuild - MARZO 2024 128
Occhiello

Lastra metallica modulare da copertura

Risolvi con FibroGraf!

FibroGraf è la nuova lastra modulare da copertura in acciaio preverniciato di Fibrotubi che riprende i vantaggi dei tetti aggraffati.

Il sistema, grazie al fissaggio nascosto e al profilo a bordo ripiegato in testata, crea una giunzione impermeabile e una tenuta perfetta della copertura.

Vantaggi:

• Impermeabile anche con precipitazioni abbondanti;

• Economicità del sistema modulare;

• Copertura leggera;

• Integrità del colore garantito 30 anni;

• Design moderno ed elegante.

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30 anni

Ferrara | Edilizia rurale

I fronti degli edifici si smaterializzano nell’idea di diafano recinto che traguarda il paesaggio. Sopra, prospetto ovest. Sotto, prospetto est

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La nuova spina dorsale della galleria agricola a cielo aperto, passeggio coltivato in forma di decumano verde misurato dall’ordito ritmico dei profili di attraversamento tra i due edifici

YouBuild - MARZO 2024 131

Ferrara | Edilizia rurale

Platee di fondazione addizionate con polveri al quarzo (color cocciopesto) in fase di prima maturazione. Lisciatura delle superfici con macchine levigatrici e successiva realizzazione dei tagli

Approntamento della galleria a cielo aperto, con il doppio percorso baricentrico attrezzato per le predisposizioni impiantistiche dei corpi laterali

Tamponamenti di facciata in pannelli sandwich a planarità stabilizzata (tipo “Alucobond”) rivestiti in lamiera di acciaio zincata e preverniciata

Ossatura metallica (‘Steel frame’) dei nuovi volumi produttivi. In primo piano i corpi esistenti verso la corte originaria, quinta-frammento che regola la ricomposizione dell’insediamento

SOLOPER

Tamponamenti di facciata in pannelli sandwich a planarità stabilizzata (tipo “Alucobond”) rivestiti in lamiera di acciaio zincata e preverniciata

Applicazione di rete biassiale in fibra di basalto alcali-resistente e suo placcaggio (wrapping) tramite iniettori a fiocco in polipropilene e fibra di vetro, solidarizzati al supporto mediante impregnazione con adesivo epossidico sullo strato di rinforzo già preparato

YouBuild - MARZO 2024 132
Skyline dell’insediamento produttivo ante operam Fasi di demolizione degli edifici produttivi compromessi dal sisma 2012 Sequenza dei telai strutturali in carpenteria metallica zincata e verniciata Skyline dell’insediamento produttivo durante le fasi di montaggio dei tamponamenti di facciata

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YouBuild - MARZO 2024 133
Montaggio delle strutture primarie in carpenteria metallica zincata e verniciata Ossatura metallica della nuova ‘galleria agricola’ a cielo aperto baricentrica all’insediamento produttivo, con i profili trasversali di collegamento dei due corpi gemelli segnati in asse da un doppio tondo a supporto di piante rampicanti Finitura naturale traspirante e protettiva, composta da legante a base di calce idraulica naturale, fiore di calce naturale, zeolite vulcanica micronizzata, sabbie naturali di origine alluvionale non macinate, depolverizzate, esenti da sali e limo. Dettaglio della granulometria Skyline dell’insediamento produttivo durante le fasi di montaggio delle strutture metalliche

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YouBuild - MARZO 2024 134
| Edilizia rurale
Ferrara

Costruzioni off-site STRADA SOSTENIBILE PER LE CITTÀ

Oggi diversi fattori possono favorire il progressivo trasferimento della produzione dal cantiere alla fabbrica: la digitalizzazione, in particolare la diffusione del Bim, la crescente attenzione agli aspetti ambientali e ai criteri Esg, la carenza di manodopera qualificata e l’aumento dei costi di costruzione spingono verso la ricerca di soluzioni alternative a quelle tradizionaliSOLOPERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 136 Cantieri Italia
Dibattito | Costruiamo il futuro

L’evento Costruiamo il futuro – dall’On-Site all’Off-Site organizzato da Tecnostrutture con alcuni partner del settore

YouBuild - MARZO 2024 137
ABBONATI

Dibattito | Costruiamo il futuro

YouBuild - MARZO 2024 138
L’off-site di Tecnostrutture per il Villaggio Olimpico
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Roots è l’edificio residenziale costruito in legno da Rubner più alto della Germania e si trova ad HafenCity

Dibattito | Costruiamo il futuro

Lo studentato dell’area universitaria Bicocca a Milano il cui nucleo centrale è in calcestruzzo in opera prefabbricato, mentre tutto il resto è stato realizzato con colonne e travi in acciaio e solai di tipo slim floor in collaborazione con Pichler Projects

YouBuild - MARZO 2024 140
SOLOPER

PERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 141
YouBuild - MARZO 2024 142 Dibattito | Costruiamo il futuro
SOLOPER

Per il progetto 262 5th Avenue di New York Gualini, specializzata nel settore dell’involucro edilizio, ha curato la progettazione architettonica e ingegneristica delle facciate strutturali e dei due rivestimenti architettonici

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YouBuild - MARZO 2024 143

Dettagli

Controsoffitti TRA ESTETICA E FUNZIONALITÀ

La crescente diffusione dei controsoffitti negli edifici a uso non solo commerciale o produttivo ma anche residenziale, oltre che con la sempre maggior incidenza delle componenti impiantistiche, è un trend stabile e va di pari passo con il sempre più frequente ricorso ai sistemi costruttivi a secco, di cui sono un esempio calzante. Veloci nella realizzazione, versatili e perfettamente reversibili

Matteo Cazzaniga

MATTEO CAZZANIGA

Architetto, collaboratore didattico presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dipartimento ABC, sui temi della Tecnologia delle Costruzioni

YouBuild - MARZO 2024 144 Cantieri Italia
costruttivi
SOLOPERABBONATI

ABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 145 DETTAGLIO 1

Dettagli costruttivi

YouBuild - MARZO 2024 146
DETTAGLIO 2
SOLOPER

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3
DETTAGLIO

Dettagli costruttivi

YouBuild - MARZO 2024 148
DETTAGLIO 4
SOLOPER

TRE TIPOLOGIE DI CONTROSOFFITTI

ANTISFONDELLAMENTO PRESENTI SUL MERCATO

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YouBuild - MARZO 2024 149

«Mi asterrò dal recar danno e offesa»

Sul piano della risoluzione di una o più problematiche, in qualunque campo, una soluzione si trova sempreed ante operam tutto sembra funzionale. Ma al severo giudizio del tempo e alla dura prova della quotidianità non è detto che le problematiche a cui si voleva rispondere siano risolte – o addirittura non se ne siano innescate delle altre.

Porsi al riparo

Quali i presupposti quindi per un’effettiva riqualificazione del patrimonio edilizio, che ci pongano al riparo da interventi inefficaci se non dannosi? Gli effetti degli interventi recentemente realizzati sull’onda degli incentivi fiscali hanno sollevato prepotentemente la questione; proliferano di conseguenza analisi e ricette, revisioni e vademecum, così come risulta evidente la necessità di definire standards prestazionali e di qualità che vadano ben oltre la classe energetica. Ad ogni criticità sembra di dover rispondere con una norma “ad hoc” - nel senso più ampio del termine - nella convinzione di poterle così superare. Ma nessuna norma o prontuario o linee guida potranno sostituirsi – nel momento del “fare” - alle coscienze dei singoli attori. Allo stesso modo la burocrazia è il frutto avvelenato di una mentalità per la quale alla capacità di giudizio e alla consapevolezza critica sono da preferire regole e decreti, in un sostanziale appiattimento di sensibilità, scelte etiche e comprensione delle singole peculiarità. “Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa”; così recita il giuramento di Ippocrate nella versione originale, tracciando una linea di congiunzione, uno stretto legame tra il fare “bene” e il non “recar danno”. Il parallelismo con l’arte medica non è così forzato: le nostre case, le nostre città, i nostri territori si prendono cura (o dovrebbero) di ognuno di noi - e noi ci prendiamo cura di loro (o dovremmo) in quanto essenziali per lo sviluppo della nostra civiltà e la nostra stessa sopravvivenza. Preoccuparsi di non recar danno è una sorta di rivoluzione copernicana del pensiero: non più focalizzato solo sulle problematiche

da risolvere ma inserito in uno scenario più ampio: quello degli effetti a lungo termine, quello della dimensione globale dell’abitare.

Conoscenza

L’aver cura di non recar danno presuppone una profonda conoscenza del contesto nel quale si va ad operare; non basta quindi una competenza specialistica ma occorre una formazione a tutto campo, scientifica ma anche umanistica. Non basta essere specialisti, occorre necessariamente essere anche colti. Non basta essere esperti, occorre anche l’umiltà dell’ascolto, la compassione per ogni limite, la prudenza dell’aver rispetto. L’obbligo morale, la preoccupazione fattiva di non recar danno ci pone in una dimensione temporale, costringendoci a una visione prospettica, non solo per quanto concerne gli obbiettivi ma anche con riguardo agli effetti a lungo termine.

Capacità predittiva

E ci sollecita quindi ad attivare una capacità predittiva - in analogia all’ambito della sicurezza ed alle strategie di individuazione e valutazione dei rischi; capacità predittiva che non è retaggio degli Oracoli ma una capacità tutta umana di immaginare scenari futuri valutando l’entità degli esiti (magnitudo) e probabilità (frequenza). Più in generale, è un esercizio di capacità di senso: un’attitudine prettamente umana. Perchè non ha senso l’efficientamento senza la messa in sicurezza, la salubrità senza la durabilità, la funzionalità senza il conforto, l’estetica senza la bellezza, l’ecologia senza umanità.

Dare senso

La strategia, le scelte strategiche sono successive. Il recupero, il salvataggio delle nostre case e delle nostre città non potrà allora che essere una grande opera collettiva sostenuta da una ritrovata, collettiva, capacità di senso; un’azione quindi prioritariamente culturale, perchè Cultura è quella capacità di senso e di visione che pervade le azioni comuni, quotidiane o straordinarie.

YouBuild - MARZO 2024 150 I Commenti
Cultura del costruito

Alubel, green for passion.

www.alubel.com

LEED

Alubel dal 1958 realizza sistemi metallici per le coperture e i rivestimenti degli edifici. L’azienda è cresciuta ponendo attenzione ai vari aspetti della sostenibilità ambientale incrementando negli anni la quota d’energia proveniente da fonti rinnovabili.

Oggi Alubel è sempre più green, i suoi prodotti:

• sono dotati di dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration)

• contribuiscono ai crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)

• rispettano i requisiti CAM (Criteri Minimi Ambientali).

YouBuild - MARZO 2024 151
CAM

Alta formazione in edilizia chiave del prossimo futuro

«Il recente decreto ministeriale apre la strada a una sinergia inedita tra università, Its Academy e istituzioni Afam, delineando un futuro di maggiore collaborazione e riconoscimento reciproco dei percorsi formativi. Questa evoluzione promette di ampliare le opportunità per gli studenti, garantendo un’integrazione efficace tra formazione teorica e competenze pratiche richieste dal mercato del lavoro, in un contesto di rafforzamento delle professionalità tecniche e digitali in Italia».

Riforma degli Its

È stato compiuto un ulteriore passo in avanti per l’attuazione della riforma degli Its Academy, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto 19 dicembre 2023 del ministero dell’Istruzione e del merito contenente disposizioni sui raccordi tra il sistema universitario, gli Its e le istituzioni Afam (alta formazione artistica, musicale e coreutica). Il provvedimento indica gli standard minimi da rispettare per la condivisione delle risorse logistiche, umane, strumentali e finanziarie tra Its Academy, università e Afam. Inoltre, individua il numero di crediti da riconoscere in caso di passaggio degli studenti tra Its e corsi di laurea a orientamento professionale. Inoltre, i diplomati sono ammessi all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, se il percorso formativo frequentato è coerente. Vengono inoltre riconosciute le ore di tirocinio ai fini dell’esame per il conseguimento di alcune lauree abilitanti. Un altro vantaggio non da poco è che alcune università, possono riconoscere i due anni di Its al pari dei primi due anni di un corso di laurea triennale, riconoscendo dunque 120 Cfu sul totale di 180. Nel frattempo, è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 40 del 17.02.2024 il Dpcm per l’individuazione di figure professionali nazionali per i nuovi percorsi degli Its Academy di sesto livello Eqf e adozione delle tabelle nazionali di corrispondenza.

Ma cosa fanno gli Its Academy? Offrono un approccio formativo che integra teoria

e pratica, mirando a preparare i diplomati per il mondo del lavoro attraverso un’educazione che abbraccia tecnica e cultura. Questi istituti, distribuiti in 146 sedi in Italia, coprono sei aree tecnologiche e offrono percorsi che spaziano dalla promozione turistica alla produzione agraria, dall’edilizia sostenibile, alla moda, dalle tecnologie dell’informazione alla mobilità sostenibile, dalla biomedicina all’ecosostenibilità, dall’automazione alla strategia aziendale. L’obiettivo principale di questi istituti è garantire un’elevata occupabilità dei propri diplomati, puntando sull’innovazione dei contenuti e dei metodi didattici, in linea con le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0. La flessibilità organizzativa e didattica permette di adattare l’offerta formativa ai bisogni emergenti e ai contesti specifici, in collaborazione con il mondo delle imprese.

La formazione si basa su una didattica esperienziale, che consente agli studenti di sperimentare direttamente in laboratorio e attraverso stage in azienda, ciò che apprendono in aula. Questo approccio è arricchito dalla presenza di docenti e tutor provenienti dal mondo del lavoro, che portano esperienze concrete e rilevanti per gli studenti, preparandoli efficacemente per la loro futura carriera professionale. Tra le figure professionali formate in edilizia vi sono il tecnico superiore per l’innovazione e la qualità delle abitazioni e il tecnico superiore di processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore arredamento.

Il ruolo delle scuole Edili

Le scuole edili sono organizzate a livello regionale e sono spesso collegate alle associazioni dei costruttori edili o ai loro enti di formazione. Di seguito, alcuni esempi di enti e scuole che offrono formazione in gestione del cantiere.

• Formedil: ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia, che coordina la rete delle scuole edili in Italia. Offre una vasta gamma di corsi gestione del cantiere e sicurezza.

• Ance (associazione nazionale costruttori edili):

YouBuild - MARZO 2024 152 I Commenti
Professioni tecniche

tramite le sue sedi locali, organizza corsi di formazione sulla gestione dei cantieri edili, sicurezza e normative tecniche.

• Scuole edili regionali: presenti in tutte le regioni italiane, queste scuole offrono corsi specifici sulla gestione del cantiere, sicurezza sul lavoro, normative edili e tecniche di costruzione avanzate.

• Cpt (Centri di formazione professionale in edilizia): presenti in alcune regioni, si concentrano sulla formazione pratica e teorica dei lavoratori edili, compresa la gestione del cantiere. Nel nostro paese, le scuole edili offrono corsi specifici sulla gestione del cantiere, mirati a formare figure professionali capaci di gestire aspetti tecnici, economici, normativi e di sicurezza legati all’ambito edilizio. Questi corsi sono rivolti a vari profili professionali, inclusi capi cantiere, geometri, ingegneri edili e architetti, e sono finalizzati a fornire le competenze necessarie per la pianificazione, l’esecuzione, il monitoraggio e la chiusura dei lavori in cantiere.

Quali sono le figure che mancano?

Nonostante in Italia ci si stia muovendo molto sulla formazione si fatica ancora trovare la quadra sull’organizzazione dei corsi atti a creare professionalità utili e spendibili subito nel mondo del lavoro. Oggi alle imprese edili mancano (solo per citarne qualcuno) profili junior e senior per gli uffici acquisti, contabili lavori junior e senior, responsabili dell’ufficio gare, direttori di cantiere junior e senior che abbiano frequentato corsi di project management. Tutte queste figure inoltre devo avere un’alta conoscenza della digitalizzazione (Building Information Modeling) e del Project/program management atti ad innescare sistemi virtuosi nella gestione dei cantieri.

Si tratta di una sfida non da poco ma la rete formativa c’è ed è capillare e i bisogni sono chiari. Sarà capace l’industria delle costruzioni di attrarre giovani talenti sia nell’alta formazione professionale sia tra le maestranze di cantiere? Qui si gioca il futuro del settore.

YouBuild - MARZO 2024 153 MALTA TIXOTROPICA STRUTTURALE FIBRORINFORZATA SEMIRAPIDA AD AZIONE PASSIVANTE PER IL RIPRISTINO MONOLITICO DEL CALCESTRUZZO APPLICABILE IN SPESSORI DA 3 A 40 MM KONCRETO 40
+ Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7 + Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa) Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)
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Intelligenza artificiale e lavoro IL DIGITALE SOSTENIBILE IN CANTIERE

L’intelligenza artificiale può essere considerata alleata del settore, sostenendone la produttività e diventando leva di attrattività per i più giovani

YouBuild - MARZO 2024 154 Mercato & Professioni
Rivoluzione 5.0
“ SOLOPER

Dall’indagine conoscitiva Ance sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro emerge la necessità di un piano di incentivazione per permettere alle imprese di dotarsi di sistemi d’innovazione e di sostenere un adeguato processo di formazione insieme allo sviluppo di una piattaforma nazionale digitale delle costruzioni

PERABBONATI

Occorre una piattaforma nazionale digitale delle costruzioni, che favorisca la crescita digitale della filiera edile e in cui la gestione strutturata del dato sia pienamente integrata con l’IA, aumentando il beneficio su larga scala per pubblica amministrazione, imprese e cittadini

YouBuild - MARZO 2024 155

SOLOPERABBONATI

“Dovrà essere assicurato il matching tra offerta e domanda di formazione, tra mondo dell’istruzione tecnica superiore, università e mercato del lavoro

YouBuild - MARZO 2024 156 Rivoluzione
5.0
Cantiere

ABBONATI

“Sarà prioritario l’aggiornamento continuo degli operatori e dei lavoratori già in azienda, compreso il re-skilling, per evitare che le competenze digitali e sull’intelligenza artificiale si segmentino progressivamente con l’avanzare dell’età

YouBuild - MARZO 2024 157

CARENZA DI MANODOPERA, AI E FORMAZIONE

Le risposte di Massimo Deldossi, vicepresidente Ance alla tecnologia e innovazione

SOLOPERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 158 Rivoluzione 5.0

ABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 159

L’esoscheletro EXO-S di Hilti è stato progettato per essere impiegato nei cantieri edili e dare supporto per quasi tutti i lavori sopratesta che costringono l’operatore a tenere una posizione innaturale delle mani sopra l’altezza delle spalle

EUROPA | APPROCCIO ANTROPOCENTRICO E AI ACT

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YouBuild - MARZO 2024 160
Rivoluzione 5.0

PERABBONATI

Costruita in Germania la prima casa stampata in 3D grazie al cemento frutto della ricerca italiana di Hidelberg Materials. Si tratta di una casa indipendente su due piani a Beckum, nella Renania SettentrionaleVestfalia, di circa 80 m 2 di superficie abitabile per piano e composta da pareti a tre strati riempite di mescola isolante

YouBuild - MARZO 2024 161

Progettazioni in house e criticità del codice dei contratti

L’Italia come noto s’è impegnata a realizzare entro il 2026 un’imponente quantità di opere pubbliche, utilizzando fondi europei straordinari e irripetibili, finalizzati alla rigenerazione urbana e sociale, attraverso la creazione d’infrastrutture strategiche, individuate anche come idonee a bonificare aree e comunità socialmente ed economicamente degradate. Queste opere nell’insieme configurano la speranza di ripresa della presente e delle prossime generazioni, ma comportano anche l’accensione di un ulteriore ingentissimo debito pubblico, che potrà essere sostenuto soltanto se agli investimenti corrisponderà un incremento diretto della produttività, che si spera porti riflessi materiali e immateriali immediati sulla qualità della vita di tutta la comunità.

Il quadro di riferimento per raggiungere gli obiettivi

Per ottenere che le opere siano effettivamente dei motori capaci di raggiungere i benefici ricercati è indispensabile garantire la qualità dei progetti, che devono essere idonei a produrre oggetti di architettura e d’ingegneria iconici e individuabili, che si costituiscano di per sé e siano riconosciuti, da parte dell’intera popolazione di residenti, nativi e immigrati, quali fattori d’incremento del senso di condivisione e d’appartenenza ai valori del bene comune e della democrazia. I benefici invece non potranno essere raggiunti, se il progetto non sarà posto come fattore centrale di un processo, che può svolgersi efficacemente soltanto con la cooperazione virtuosa e coordinata dei soggetti che concorrono alle trasformazioni di qualità del territorio, ciascuno secondo le proprie differenti competenze:

1. il committente pubblico, che rappresenta la comunità, con il compito di definire gli obiettivi politici, di condividerli con la popolazione, d’indire concorsi che aprano prospettive ai più meritevoli, aprendo opportunità anche ai giovani, di bandire gare di progettazione trasparenti, nonché di vigilare sui risultati dei procedimenti;

2. la struttura tecnica pubblica, con il compito attuare le intenzioni dell’amministrazione, di programmare l’attività e di controllarne gli esiti tecnico-economici;

3. il progettista – inteso come squadra interdisciplinare - con il compito di produrre progetti innovativi, durabili e sostenibili sotto i vari profili, architettonico, economico, sociale, della sicurezza strutturale, energetico, paesaggistico, ambientale, …;

4. il direttore dei lavori, con il compito di dirigere nel pubblico interesse, l’esecuzione del progetto;

5. il costruttore, con il compito d’eseguire fedelmente il progetto condiviso e di contribuire a infondere i contenuti tecnico-economici dell’opera.

La criticità di alcune norme del nuovo codice dei contratti

Alcune norme del codice dei contratti – che appaiono dettate dall’urgenza di scadenze imminenti e tassative e forse da una sopravvalutazione degli effetti di una semplificazione non abbastanza approfondita - non sono idonee a favorire l’ordinato svolgimento delle fasi del complesso procedimento di realizzazione dell’opera pubblica e quindi rischiano di essere controproducenti, nei confronti dell’effettiva possibilità d’ottenere progetti idonei a garantire i risultati ricercati, in termini del rispetto dei tempi d’esecuzione, della qualità dell’opera e della sua durabilità, dei costi di realizzazione e d’esercizio. Tali norme sono pertanto da tempo oggetto di allarme da parte degli architetti e degli ingegneri italiani e su di esse Ala e gli altri organismi di rappresentanza dei professionisti hanno assunto chiare posizioni. Richiamiamo pertanto in questa sede soltanto due punti fortemente critici del Codice, rinviando l’esame dei molti altri a successivi approfondimenti:

1. il ricorso esteso e preferenziale all’appalto integrato, che demanda la fase di progettazione esecutiva all’impresa costruttrice - soggetto di parte inevitabilmente portatore di conflitto d’interessi - con l’abdicazione sostanziale al ruolo d’indirizzo e di controllo del committente, con tutti i relativi rischi;

2. l’assegnazione preferenziale agli uffici interni della p.a. del ruolo di progettista e direttore dei lavori dell’opera.

Questa prescrizione non considera che il progetto interdisciplinare richiesto dalle norme vigenti, può essere af-

YouBuild - MARZO 2024 162 I Commenti
Opere pubbliche

frontato soltanto con strutture altamente qualificate, stabilmente addette alla progettazione e dotate nell’insieme di creatività, capacità, esperienza, conoscenze, specializzazioni, oltre che di attrezzature hardware e software adeguate e aggiornate. Tali strutture devono anche essere in grado d’assumere la relativa assunzione dei rischi imprenditoriali e tecnico-economici, che ne derivano. Tutte queste caratteristiche sono almeno nell’attuale momento storico, incomparabili con quelle possedute dalle strutture delle pubbliche amministrazioni, che spesso sono difficoltà già nell’assolvere alle incombenze ordinarie della fornitura di servizi alla cittadinanza, per non dire della programmazione e del controllo delle opere pubbliche. Non appare quindi ragionevole né nei fatti possibile affidare le incombenze progettuali agli uffici della p.a., senza causare disservizi e senza rinunciare agli obiettivi di qualità prefissati dai vincoli dell’Ue.

Il parere Anac 64/2023

Collegato a questi indirizzi è anche il parere dell’Anac 64/2023, circa la qualificazione dei tecnici interni alle amministrazioni pubbliche, che possono essere incaricati delle attività di progettazione. Secondo tale parere la progettazione da parte dei dipendenti pubblici può avvenire senza iscrizione all’Albo, nonché senza un controllo sia della formazione professionale, sia dell’esperienza progettuale specifica dei singoli operatori e dei gruppi professionali nel loro insieme - dei quali implicitamente si presuppone l’esistenza - né il curriculum con la dimostrazione dello svolgimento di servizi analoghi per complessità, entità e rilevanza. È necessario in proposito evidenziare che l’ingegnere o l’architetto libero professionista, per poter ricevere un incarico professionale da un Ente pubblico deve essere iscritto all’Albo, deve seguire corsi di aggiornamento obbligatori, deve essere assicurato a spese proprie e deve dimostrare la propria

capacità tecnica ed economica, attraverso il possesso di requisiti oggettivi: progetti assimilabili redatti, con importi professionali fatturati, il tutto addirittura limitato al periodo dei soli tre anni precedenti l’incarico. Se invece l’incaricato è un pubblico dipendente tutto questo non è richiesto: il progettista può non aver mai fatto nulla di paragonabile all’oggetto da progettare, può addirittura non essere iscritto all’Ordine e quindi non aver mai seguito nessun corso di aggiornamento post lauream. È evidente che si tratta non soltanto di una discriminazione tra soggetti che svolgono ruoli identici, da differenti condizioni giuridiche - con le relative implicazioni di concorrenza sleale - ma anche di una rinuncia da parte della p.a. a richiedere ai soggetti da incaricare, garanzie preliminari e generalizzate omogenee, con evidenti conseguenti rischi d’incontrare competenze soltanto nominali, inefficacia operativa e ridotte possibilità di raggiungere il risultato sperato.

L’appello di Ala al Governo I liberi professionisti architetti e ingegneri italiani di Ala, nel superiore interesse generale – ben prima che per il pur sacrosanto diritto alla difesa del proprio lavoro e della propria professionalità – chiedono al Governo di procedere con urgenza ad emendare queste e altre norme del codice dei contratti, che così come oggi formulate non consentiranno né di accelerare l’esecuzione e la consegna delle opere, né tantomeno di garantirne la qualità, ma che al contrario causeranno danni irreparabili alla consistenza d’opere e infrastrutture strategiche, destinate a durare per lungo tempo, per realizzare le quali il Paese sta indebitando le presenti e le future generazioni. Su questo tema Ala richiama l’attenzione e la condivisione di tutte le rappresentanze della categoria, ciascuna nell’ambito dei propri ruoli istituzionali, preannunciando nel breve una giornata pubblica di discussione sul tema.

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© Condor spa

Da costruttori A PRODUTTORI DI SISTEMI COSTRUTTIVI INNOVATIVI

Il sistema delle costruzioni richiede tecniche realizzative che semplifichino il processo costruttivo ed ottimizzino le prestazioni strutturali, termiche e ambientali dell’edificio: è questa la filosofia di produzione Pontarolo che, attraverso la sperimentazione in cantiere, persegue l’innovazione continua. Ce ne parla Valerio Pontarolo

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Storia di copertina | Pontarolo Engineering
Da sinistra, Valerio, Valentina e Luca Pontarolo

Il Gruppo Pontarolo, con i suoi 71 anni di esperienza nel settore edile, si distingue per una mentalità innovativa che affonda le radici in una storia familiare e, basandosi su una filosofia tesa all’incessante ricerca di miglioramenti, va oltre il semplice costruire: «La tradizione della cena familiare dove ogni membro, una volta al mese, era chiamato a condividere ciò che aveva imparato, ha plasmato il nostro approccio alla vita e al lavoro ed è alla base della nostra trasformazione da costruttori a produttori di sistemi costruttivi», racconta Valerio Pontarolo, presidente dell’azienda Pontarolo Engineering spa, fondata nel 1953 in provincia di Pordenone. Quando a 25 anni subentrai a mio padre, mi accorsi che potevamo ottenere maggiori risultati in cantiere se avessimo avuto strumenti adatti alle nostre esigenze, quindi presi la decisione di fabbricarli io stesso. Così è stata sviluppata la prima soluzione: un sistema di fissaggio per porte interne, ormai fuori produzione, che ha dato il via a questa azienda. Quest’attitudine al nuovo e al fare sempre meglio, ci ha condotti a una continua ricerca di innovazioni nel settore edile, guidata dalla sperimentazione in cantiere;

Storia di copertina | Pontarolo Engineering

INNOVAZIONE DI PRODOTTO

Le risposte di Luca Pontarolo

A Klimahouse avete presentato un sistema di finiture e pannelli tagliati per il sistema cappotto. Di che si tratta? Abbiamo recentemente introdotto nel nostro pacchetto di soluzioni un kit completo per l’esecuzione del cappotto termico, lo abbiamo battezzato SpyroSystem, sviluppato secondo i rigorosi criteri degli standard Etics europei. Questo kit comprende tutti i componenti necessari a soddisfare ogni esigenza di isolamento termico ed estetico, tra cui rasanti, collanti, finiture ed altri accessori. Il nostro obiettivo principale è fornire ai clienti una soluzione integrata, e non solo il nostro Eps isolante, che garantisca la sicurezza dei risultati desiderati, offrendo loro un’unica fonte di approvvigionamento e assistenza per tutti i materiali necessari. Questo kit è stato progettato su misura utilizzando il nostro materiale isolante proprietario. Abbiamo selezionato e testato attentamente solo componenti compatibili, garantendo così una perfetta sinergia tra di loro durante l’applicazione. Inoltre, come altri produttori di kit da cappotto, rispettiamo rigorose regole di qualità per assicurare la massima affidabilità e performance del nostro prodotto. Un vantaggio significativo del nostro approccio è che il pacchetto completo non si limita solo al cappotto termico, ma possiamo applicarlo anche al nostro sistema costruttivo. Ciò significa che i nostri clienti possono beneficiare di un’unica soluzione integrata per l’isolamento termico e la costruzione, semplificando così il processo e garantendo una qualità coerente in tutte le fasi del progetto. Kit per il cappotto termico, come evolve la qualità?

La qualità dei kit per il cappotto termico sta evolvendo in modo significativo. Una tendenza predominante è l’adozione sempre più diffusa dei kit completi, che sono stati testati nel loro insieme rispetto all’acquisto separato dei singoli componenti. Questo approccio garantisce una maggiore coerenza e affidabilità nel risultato finale, poiché tutti i materiali sono stati progettati e selezionati per lavorare in sinergia, ottimizzando così le prestazioni complessive del sistema di isolamento termico. La nostra azienda sta attivamente lavorando per introdurre un pacchetto completo di componenti per soddisfare ogni esigenza specifica, al fine di formare kit che siano testati nel loro insieme e garantiscano un’elevata qualità prestazionale a un costo adeguato. Stiamo investendo risorse significative per assicurare che ogni componente sia attentamente valutato e abbinato agli altri per ottimizzare le prestazioni complessive del sistema. Inoltre, stiamo estendendo questa attenzione anche al sistema costruttivo Climablock per quanto riguarda la parte di finitura esterna, che verrà studiata e abbinata ad esso, non limitandoci solo al cappotto termico Spyrogrip. Questo approccio garantirà una soluzione completa e affidabile per l’isolamento termico e

strutturale dei nostri clienti.

Come è composto il sistema Climablock ?

Il sistema Climablock è costituito dalla tecnologia icf (Insulating Concrete Forms), che consente la realizzazione di edifici altamente performanti in termini di resistenza sismica, isolamento termico e acustico, offrendo un elevato comfort abitativo in un ambiente salubre, privo di umidità e muffe. Il sistema Climablock si basa su elementi in Eps isolante Twinpor che, collegati tra loro in modo rapido e semplice, formano una casseratura in polistirene in grado di ricevere il getto di calcestruzzo. La versatilità del sistema e la sua semplicità di montaggio garantiscono una qualità costruttiva difficile da raggiungere con i sistemi tradizionali. Questo approccio si traduce in tempi e costi certi di costruzione, con una

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riduzione delle operazioni di manutenzione nel tempo e l’eliminazione di operazioni accessorie per l’applicazione di contro-pareti e la realizzazione degli impianti.

L’Italia è un paese soggetto a frequenti terremoti, quali sono le risposte offerte da Spyrogrip Sismiko?

Spyrogrip Sismiko è uno dei nostri sistemi brevettati più recenti e interessanti: offre una soluzione innovativa per la riqualificazione sismica in Italia. È un sistema completo che unisce un miglioramento/adeguamento sismico ed energetico in un’unica procedura, fornendo così un doppio vantaggio durante la ristrutturazione edilizia.

Il funzionamento di Spyrogrip Sismiko è semplice ma efficace: consente l’applicazione del cappotto termico esterno e l’esecuzione contemporanea della riqualificazione sismica. Questo processo può essere eseguito sia su edifici residenziali che su strutture pubbliche. Un vantaggio significativo di questo sistema è la sua capacità di operare esclusivamente dall’esterno dell’edificio, consentendo alle attività interne di continuare senza interruzioni durante l’intervento. Questo è particolarmente vantaggioso per strutture cruciali come scuole e ospedali, dove è fondamentale evitare qualsiasi interruzione delle attività. Anche nei condomini, questa soluzione offre numerosi benefici.

Inoltre, l’approccio di Spyrogrip Sismiko porta a un significativo risparmio sui costi, poiché consente di completare contemporaneamente due lavori distinti nella stessa fase di intervento.

Un altro prodotto di punta è il vespaio areato isolato IsolCupolex, come è stato sviluppato?

È stato sviluppato per soddisfare la necessità di applicare l’isolamento anche nella parte controterra degli edifici. Grazie alla nostra esperienza nella produzione di casseri per vespai isolati e la conoscenza nello stampaggio di polistirolo, è stato naturale creare un vespaio in Eps, completamente regolabile in termini di spessore e dimensioni, capace di garantire il raggiungimento dei valori termici richiesti dal progetto. Questa soluzione prevede l’applicazione dell’isolamento dalla parte esterna della struttura in calcestruzzo (sotto), questo permette di evitare i problemi di muffa e condense tipicamente associati ai cappotti posti all’interno della struttura muraria. Inoltre, la conformazione del vespaio consente di scaricare tutti i carichi, compresi quelli molto elevati, direttamente sul terreno o magrone sottostante. Questa caratteristica rende IsolCupolex particolarmente efficace in contesti industriali, dove è fondamentale evitare il rischio di compressione e deformazione dell’isolante, come potrebbe accadere con l’utilizzo di una soletta tradizionale, riducendo significativamente l’utilizzo di calcestruzzo e ferro

per ottenere gli stessi risultati, rendendo così la stratigrafia del pavimento molto più efficiente dal punto di vista costruttivo ed economico.

Quali sono le sedi applicative di Kaldo, termopannello per solai interpiano e per coperture?

Le sedi applicative di Kaldo offrono vantaggi significativi sia dal punto di vista qualitativo che economico per una vasta gamma di applicazioni, tra cui solai interpiano e coperture. Questo innovativo sistema è stato concepito per rispondere alla necessità di isolamento interpiano a un costo inferiore rispetto alle soluzioni tradizionali basate sul latero cemento. Kaldo rappresenta una soluzione completa in quanto unisce isolamento e struttura in un unico elemento. Grazie alla sua composizione basata sull’ E ps (polistirolo espanso), Kaldo offre un’eccellente capacità isolante ed al contempo una resistenza strutturale affidabile e antisismica. La struttura del solaio viene garantita dalla gettata di calcestruzzo, rendendo Kaldo inizialmente un cassero che sosterrà il calcestruzzo che formerà la struttura finale.

Questo approccio innovativo permette di ottenere risultati qualitativi elevati, in quanto il solaio in EPS fornisce sia isolamento termico che strutturale. Inoltre, dal punto di vista economico, l’utilizzo di Kaldo comporta un notevole risparmio in termini di costi e di spazio, poiché elimina la necessità di utilizzare materiali tradizionali come il latero cemento o il predalles come cassero. Include diversi accessori che permettono di soddisfare ogni tipo di esigenza sia di finiture interne, sia di resistenza al fuoco.

I vostri prodotti sono sottoposti a certificazione?

Sì, tutti i nostri prodotti in E ps sono soggetti a rigorosi controlli al fine di ottenere il marchio c E , garantendo così un’elevata qualità, sia dal punto di vista meccanico, sia dal punto di vista della sicurezza, con stringenti prove riguardanti il fuoco.

Inoltre, abbiamo collaborato recentemente con l’Università di Bologna per condurre i test sul miglioramento sismico del sistema Spyrogrip Sismiko, confermando l’eccellente risultato del nuovo sistema brevettato.Tra le certificazioni più rilevanti di questo periodo storico c’è l’ E pd (Environmental Product Declaration) per il nostro sistema costruttivo Climablock. Questo documento fornisce una valutazione dell’impatto ambientale del nostro sistema e, rispetto ad altri, i nostri risultati sono molto positivi e contiamo di completare il processo di rinnovo di tale certificato a breve. Ci impegniamo costantemente a garantire la sostenibilità e l’efficienza ambientale dei nostri prodotti e questa certificazione è una testimonianza del nostro impegno in tal senso.

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CONSULENZA AL PROGETTO E ASSISTENZA IN CANTIERE

Le risposte di Valerio Pontarolo

Produzione significa anche servizio, come lo gestite?

Il servizio è parte integrante della vendita perché fin dall’inizio assistiamo i progettisti per la parte architettonica e strutturale in modo da ampliare il loro spettro di possibilità progettuali. Inoltre, forniamo l’assistenza in cantiere per l’avvio squadra soprattutto per chi utilizza questo sistema ma che dura una giornata, poiché la sua semplicità è tale da permettere a una squadra di procedere correttamente dopo una singola giornata di assistenza. Come lavora il vostro ufficio tecnico? E la formazione?

L’ufficio tecnico è composto da una decina di figure professionali tecniche che garantiscono un lavoro multidisciplinare integrato (ingegneri, architetti, geometri, periti…) soprattutto di assistenza. In pratica, dopo aver visionato i progetti dei clienti, l’ufficio tecnico valuta i prodotti adatti più prestazionali ed economici per suggerire la scelta migliore a seconda delle applicazioni. Il sistema Pontarolo è versatile: si adatta al progetto e non viceversa. I nostri tecnici elaborano l’assistenza ai progettisti proprio in funzione di questo. Non solo, diamo indicazioni personalizzate sui tagli dei blocchi per evitare i ponti termici, che già il sistema di suo non crea, anche con manodopera non proprio qualificata. Sul fronte della formazione,

La sede produttiva in provincia di Pordenone.

L’azienda ha raggiunto oltre 40 brevetti e 12 a livello mondiale

stiamo progettando delle giornate in cantiere e webinar per i progettisti. Inoltre, vogliamo allestire una learning room per 150 persone all’interno dei nostri nuovi uffici come luogo privilegiato per spiegare agli operatori del settore l’uso dei nostri prodotti che sono semplici, ma che richiedono di rispettare delle accortezze per ottenere la qualità e risparmi economici attesi.

essendo in primis costruttori, riusciamo a comprendere le sfide che affrontano i capi cantiere e i muratori; siamo quindi in grado di capire cosa funziona e cosa no e di sapere come migliorare i prodotti per renderli più idonei all’uso sul campo. Ad oggi abbiamo oltre 40 brevetti di cui 12 a livello mondiale.

Quindi cosa significa la parola sistema per Pontarolo Engineering?

Significa assemblare i singoli prodotti per ottenere delle soluzioni che offrano un risultato tangibile: dalla scarsità di manodopera specializzata, all’aumento dei costi del materiale, agli impianti sempre più complessi, c’è la necessità di avere degli strumenti che rendano più semplice il processo costruttivo, con un risultato qualitativo sempre maggiore. Ecco quindi, la necessità di sistemi integrati, dove ogni componente contribuisce sinergicamente alla realizzazione complessiva. Partendo da queste basi, plasmiamo i nostri prodotti con un occhio attento alla sostenibilità e all’industrializzazione. Il risultato? Prodotti che si distinguono dalla concorrenza, non solo per la loro efficacia, ma anche per la loro adattabilità e sostenibilità in cantiere.

In quali ambiti siete attivi con i vostri sistemi? Se dicessi la costruzione della struttura sarebbe una semplificazione in quanto con le nostre tecnologie e con il nostro operato consentiamo l’edificazione di strutture confortevoli. Un concetto ampio che coinvolge diversi aspetti, dall’acustica all’umidità, dalle percezioni visive alla sensazione generale di benessere: in poche parole, un comfort completo e soddisfacente. Manteniamo attivi due o tre cantieri l’anno, principalmente di edifici residenziali,

per una serie di motivi interconnessi: siamo esperti nel costruire, una competenza che diventa opportunità per individuare eventuali problemi in cantiere e di conseguenza sperimentare nuove idee e testare l’efficienza e la qualità delle soluzioni proposte.

Com’è organizzata l’azienda al suo interno?

È una realtà di medie dimensioni, un gruppo comprendente diverse business unit: Pontarolo Engineering, impegnata appunto nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per l’edilizia, Onek, dedicata alla produzione e commercializzazione in tutto il mondo di pavimentazioni outdoor destinate alla grande distribuzione, l’impresa edile Class Design, la Sintesyplast di Oderzo, in provincia di Treviso, che si occupa dello stampaggio di materie plastiche e Pontarolo commerciale che si occupa della vendita di prodotti per l’edilizia. Oltre a queste realtà, abbiamo una sede Pontarolo Engineering in Canada, Cupolex Building System negli Stati Uniti, Cupolex PtyLimited in Australia ed un’altra divisione in Nuova Zelanda.

Con la fine del superbonus le soluzioni isolanti hanno ancora appeal?

Certamente. La fine del superbonus non è l’unico motivo per cui le soluzioni isolanti mantengono un forte appeal. Al contrario, rappresentano un passo fondamentale per ridurre le emissioni e per rispettare le direttive europee in materia di sostenibilità ambientale. Nel nostro caso, la nostra tecnologia, essendo ancora relativamente nuova e in una fase pionieristica, continua ad attrarre l’interesse di una parte significativa del mercato. Solitamente notiamo che circa il 30% del mercato è incline a provare le nostre tecnologie per la loro natura innovativa, mentre un altro

30% è indeciso e il restante 40% mostra resistenza nell’accettare la novità. Tuttavia, la crescente consapevolezza sull’importanza di ridurre le emissioni e l’urgenza di rispettare gli standard europei hanno accelerato l’adozione del nostro sistema costruttivo. La sua capacità di velocizzare i tempi di costruzione e di offrire un risparmio economico aggiuntivo ha contribuito a mantenere alto l’interesse. Coloro che hanno testato il nostro sistema continuano a utilizzarlo, confermando la sua efficacia e convenienza. Nonostante la prevista diminuzione dei lavori nel settore edilizio a seguito della fine del superbonus, noi stiamo invece guadagnando quote di mercato grazie alla continua fiducia dei nostri clienti e alla solidità della nostra proposta.

In Italia si presta sufficiente attenzione alla sicurezza

Le soluzioni Pontarolo per cantieri veloci e a basso impatto ambientale

Sistema costruttivo Pontarolo, villa residenziale

strutturale?

Non so rispondere con certezza a questa domanda, indubbiamente è un problema rilevante. Da un lato, c’è l’imperativo della transizione energetica per ridurre l’inquinamento, mentre dall’altro vi è l’importanza di garantire la sicurezza strutturale contro i terremoti. Purtroppo, spesso ci si preoccupa di affrontare il problema solo dopo che si è verificato il disastro. Ciò evidenzia la mancanza di una vera e propria politica di prevenzione. Una delle vostre caratteristiche è l’innovazione. In che modo raggiungete l’obiettivo?

Piuttosto che concentrarci esclusivamente sulla capacità di innovare, ci focalizziamo sulla capacità di individuare i problemi e risolverli. L’innovazione per noi nasce proprio dalla necessità di affrontare una sfida. Possiamo impiegare anche un anno intero di brainstorming e analisi, ma alla fine troviamo sempre una soluzione praticabile. Questo processo avviene anche attraverso la nostra presenza in cantiere, dove osserviamo attentamente tutto il processo di lavoro per garantire l’individuazione di una soluzione realizzabile ed efficace.

Qual è la vostra soluzione a più alto contenuto tecnologico?

Sicuramente Climablock: noi lo chiamiamo prodotto ma in realtà si tratta di una soluzione composta da diversi elementi, frutto di anni di lavoro, ragionamenti e prove, con l’obiettivo di renderlo molto performante e contemporaneamente semplice da utilizzare.

Il mercato secondo voi apprezza i materiali innovativi oppure la scelta cade ancora su quelli a prezzo più basso?

Non è detto che i materiali innovativi come i nostri, a parità di prestazioni, siano più cari. Anzi, offrendo un risparmio di tempo notevole e non necessitando di attrezzatura, costano meno. Inoltre, non esiste un altro sistema dotato di uno spessore ridotto come quello del nostro, in grado di offrire le stesse prestazioni. Poiché il valore di un fabbricato si basa sul volume del costruito, è chiaro che se i muri misurano il doppio, come quelli di altri materiali, diminuisce la superficie calpestabile. Questo nostro plus è apprezzato dai clienti. Un’altra caratteristica a cui progettisti e costruttori prestano attenzione è l’impronta ambientale di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita e quella dei nostri sistemi è davvero molto bassa. La spinta del green in edilizia continuerà?

La spinta verso la sostenibilità ambientale nell’edilizia

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Spyrogrip Sismiko

continuerà sicuramente ad essere una forza trainante nel settore. Non si tratta semplicemente di una tendenza temporanea ma di una necessità reale e sempre più riconosciuta. La richiesta di certificazioni, come quelle dei

CAM che attestano l’impiego di materiali sostenibili e riciclati, è in costante aumento, soprattutto da parte dei clienti finali sensibili all’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento. È per questo motivo che stiamo cercando di aggiornare ed ampliare il nostro attuale certificato EPD (Environmental Product Declaration) sul sistema costruttivo. Secondo il Life Cycle Assessment (LCA) del nostro sistema Climablock, strumento che valuta l’impronta ambientale di un prodotto lungo l’intero suo ciclo di vita, incluso il processo di manutenzione degli edifici e di fine vita, le strutture eseguite con i nostri sistemi mostrano un’impronta ambientale inferiore del 20-30% rispetto ad altri prodotti considerati “green” sul mercato. Questo dimostra il nostro impegno per ridurre l’impatto ambientale e offrire soluzioni sostenibili. Tuttavia, è importante notare che la percezione generata da una pubblicità ben studiata può talvolta trascurare elementi importanti, come le emissioni durante l’utilizzo e la manutenzione di altri materiali o l’utilizzo di più elevate quantità di materiali per raggiungere lo stesso grado qualitativo. Pertanto, è essenziale essere consapevoli di tutti gli aspetti e valutare attentamente le opzioni disponibili per garantire una vera sostenibilità nel settore edilizio. Eppure, sull’Eps c’è molta diffidenza Nonostante il crescente interesse per la sostenibilità nel settore edilizio, c’è ancora una diffidenza diffusa nei confronti dell’Eps (polistirene espanso). Questo materiale è spesso oggetto di preoccupazioni legate alla sua durabilità, alla sua riciclabilità e al suo impatto ambientale complessivo. In particolare, al fatto che proviene spesso da fonti fossili: in realtà pochi sanno che è un prodotto di scarto del petrolio, e verrebbe comunque prodotto come scarto per la produzione dei carburanti ma soprattutto che può anche essere estratto anche da

fonti biologiche come il mais! Tuttavia, è importante riconoscere che l’Eps ha fatto progressi significativi negli ultimi anni, sia in termini di efficienza energetica che di sostenibilità. Le moderne tecnologie di produzione consentono di ottenere Eps con una maggiore resistenza e durabilità, riducendo al contempo il suo impatto ambientale. Inoltre, l’Eps può essere riciclato e riutilizzato in diverse applicazioni, contribuendo così a ridurre i rifiuti e a promuovere un’economia circolare. È fondamentale informare e sensibilizzare sulle caratteristiche e sui vantaggi dell’Eps, mostrando le sue applicazioni innovative e il suo contributo alla sostenibilità nel settore edilizio. Com’è andato il 2023 e quali sono le prospettive per il 2024?

Il 2023 è stato un anno sorprendentemente positivo per noi. Avevamo previsto un calo rispetto al 2022, considerato un anno drogato dagli incentivi del superbonus, basando il nostro budget sul fatturato 2021 invece, abbiamo registrato un aumento del fatturato rispetto al 2022, a conferma dell’apprezzamento dei nostri sistemi costruttivi. Questi primi due mesi del 2024 sono andati bene, con un leggero aumento rispetto all’anno precedente quindi diciamo che le prospettive sono positive anche se la complessità del contesto globale, tra conflitti in corso ed inflazione, non consente di fare previsioni. Nonostante questo periodo storico di incertezze, sono fiducioso che la nostra azienda avrà successo. Anzi, se fossimo quotati in borsa investirei sicuramente in Pontarolo Engineering.

La produzione Pontarolo si distingue sul mercato non solo per la sua efficacia ma anche per l’adattabilità in opera

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Vespaio Cupolex, Hudson Yards

A Bolzano FIDUCIA IN UN’EDILIZIA INTEGRATA E INNOVATIVA

Con 400 espositori, 33mila visitatori e 550 partecipanti al principale evento congressuale, l’edizione ha confermato la centralità nel settore.

E si prepara al 2025

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Alice Fugazza
Report Klimahouse 2024
Produzione SOLOPER

PERABBONATI

Alcuni momenti del Klimahouse 2024. Sotto, il ministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso. foto: marco parisi

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SOLOPERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 174 Klimahouse 2024

L’isolamento che non teme il terremoto

COIBENTAZIONE TERMICA ED EFFICIENTAMENTO TERMOACUSTICO

A Klimahouse Boero ha presentato i sistemi di isolamento termico a cappotto Boerotherm e il sistema di isolamento termoacustico a secco con caratterizzazione antisismica Isolareflex. Non solo: per l’occasione ha anche annunciato l’avvio della partnership con l’Agenzia per l’Energia Alto Adige–CasaClima, centro di competenza per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia, sia per le nuove costruzioni che per la riqualificazione di quelli esistenti, riconosciuto non solo in Italia, ma sempre più anche a livello internazionale, con l’obiettivo di assicurare la qualità dei vari piani di lavoro e di accompagnare un progetto edile dalla A alla Z, per un alto livello di progettazione e di esecuzione. Venerdì 2 febbraio, Boero ha infatti preso parte presso lo stand Casaclima al dibattito «Come mantenere l’efficienza. Focus: cappotto termico», la tavola rotonda organizzata da Casaclima tra aziende esperte del settore per discutere e informare i visitatori su specifici aspetti di attualità relativi alla sostenibilità, all’efficienza energetica e al comfort degli edifici.

Sistemi a cappotto

Per quanto riguarda i prodotti in mostra, i sistemi di isolamento termico a cappotto Boerotherm sono studiati per contenere, bilanciare e ottimizzare la dispersione del calore dagli edifici, una soluzione alle sempre più sentite necessità di risparmio energetico, efficienza termica e comfort abitativo del costruito. Isolareflex è invece un sistema d’isolamento termico interamente a secco, in grado di garantire un complessivo miglioramento

del comfort abitativo. È una soluzione con caratterizzazione antisismica per l’efficientamento energetico, che assicura vantaggi sia nella velocità e flessibilità della posa in opera, sia in termini tecnici e prestazionali. Brevettato in Italia e in Europa e sottoposto a severi test, il sistema ha ottenuto la certificazione Eta, la marcatura Ce, risponde ai criteri ambientali minimi Cam ed è conforme ai requisiti di sicurezza antincendio. Isolareflex è stato testato presso il laboratorio Itc del Cnr, che lo ha sottoposto alla prova di impatto del corpo molle e del corpo duro secondo l’Ead di riferimento 0901 19-00-0404. Il sistema sottoposto a entrambe le prove non ha subito nessuna deformazione o fessurazione. Inoltre, ha eseguito la prova di resistenza per l’impatto da corpo duro, con sfera da 500 g, 3000 g, 1000 g e 50 g: categoria d’uso I.

Riqualificazione energetica

Isolareflex può essere anche applicato per la riqualificazione energetica e la manutenzione di sistemi a cappotto esistenti, consentendo un rinnovo estetico dell’edificio senza dover affrontare gli oneri di rimozione, trasporto e smaltimento del cappotto preesistente.

Antisismica

Consegna Attestato Partner da parte dell’Agenzia Casaclima a Boero

Un altro aspetto riguarda la caratterizzazione antisismica: Isolareflex permette una riduzione del rischio tellurico, evitando il meccanismo di collasso legato al ribaltamento della tamponatura esterna attraverso una soluzione progettuale dotata di requisiti di rigidezza, resistenza e massa necessari a contribuire all’aumento delle capacità degli elementi costruttivi non strutturali di resistere alle azioni sismiche degli edifici esistenti in c.a., quali le tamponature esterne.

Massima resistenza ai carichi

Tra gli altri aspetti tecnici, va ricordata l’elevata resistenza a carichi distribuiti: il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio (Benevento), ha esaminato le prestazioni statiche del sistema Isolareflex per definire il massimo carico statico uniforme sopportabile dalla doppia orditura di sostegno in acciaio del sistema prima del collasso. Il test ha evidenziato che la massima resistenza a carico statico verticale è pari a: 0,625 kN/ m 2 (con montante C15) e 0,375 kN/m 2 (con montante C27).

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Boero

A cura di Alice Fugazza

Previsioni di crescita ancora per due anni

Rasom Wood Technology e il mercato del legno: un business in crescita sempre più sostenibile che sta prendendo il via, in competizione con il mercato tradizionale. Rasom è un’azienda di San Giovanni di Fassa-Sèn Jan (Trento), a conduzione familiare, nata nel 1959 come carpenteria in legno, coperture. Poi si è evoluta, incanalandosi a 360 gradi nel settore. È riconosciuta in Italia come punto di riferimento per la particolare tecnologia Xlam: la prima casa in legno con questa tecnica l’hanno costruita loro nel 1959, facendo di questo metodo il core business e affiliandosi a CasaClima. Rispetto a laterizio, cemento e acciaio hanno deciso di prendere un’altra direzione con un materiale sostenibile, sull’onda della transizione materica, e continuando a espandersi oltre ai confini del Trentino, a Pera di Fassa, dove l’azienda è di casa.

Che mercato copre Rasom?

Quello italiano da Nord a Sud grazie a una rete commerciale ben organizzata, ma siamo presenti anche nel Nord Europa: negli ultimi anni siamo arrivati in Germania, in Svizzera e in Francia.

Qual è il vostro cliente tipo?

Non ne esiste uno in particolare: ci rivolgiamo ai progettisti e ai professionisti perché proponiamo un’idea del costruire, della sostenibilità. Abbiamo un nostro knowhow, una filosofia che cerchiamo di trasmettere a questa branca, facendo anche tanta formazione. Un primo approccio avviene attraverso i tecnici commerciali con una formazione molto specifica. Dobbiamo spiegare al progettista che si appresta a lavorare con una struttura in crosslam che cosa bisogna fare, dare un’infarinatura di base, poiché non è così conosciuta a livello accademico.

La formazione come avviene?

La tecnologia in legno è relativamente nuova, non esistono corsi universitari o scolastici specifici, se non effettivamente all’università di Trento, dove c’è l’unico veramente importante. È necessario fare consulenza per far capire come bisogna costruire correttamente. Abbiamo una academy e facciamo corsi online: diamo la possibilità ai professionisti del settore di imparare su come si dovrebbe costruire un edificio in crosslam.

Tra sicurezza e comfort, quali sono le innovazioni tecnologiche che propone Rasom?

La sicurezza delle costruzioni in crosslam è riconosciuta a livello accademico, la differenza la fanno le pratiche del buon costruire e come vengono applicate. Rasom ha scelto di avere un approccio con maestranze interne: gli appalti sono limitati a subsistemi edilizi molto piccoli. Questo permette di fare molta più formazione, trasferire informazioni su buone pratiche e dare una garanzia al committente finale sulle qualità del prodotto. Quattro anni fa abbiamo ottenuto la certificazione Eta sul prodotto, sulla casa costruita. Ovviamente, questo vuol dire che dietro c’è una filiera di

prodotti certificati, forse in Italia siamo solo due aziende ad avere questo certificato.

È controllata la sostenibilità di questo sistema?

Siamo controllati da un advisor esterno grazie alla certificazione Eta: siamo soggetti a controlli in maniera del tutto random. Tuttavia, quando iniziamo un cantiere dobbiamo comunicarlo: verificano che quello che noi stiamo realizzando corrisponda a quanto abbiamo depositato.

Vi occupate di ampliamento e anche di costruzione?

Abbiamo una grossa fetta di mercato. Facciamo ampliamenti, sopraelevazioni, abbiamo un knowhow nel ricettivo e riusciamo a garantire i tempi di consegna e dei costi, dall’inizio alla fine.

Che cosa vi aspettate per i prossimi due anni?

Il mercato del legno è un trend in crescita almeno del 5% all’anno, che ha avuto un abbassamento nella curva, seppur leggero. Il mondo del legno è un settore che permette di andare attraverso una transizione materica, perché ha tutta una serie di buone pratiche che permettono di andare in quella direzione, con un basso contenuto di energia nera. Noi abbiamo un trend in crescita del 15/20% all’anno, fino al 2025 non possiamo più prendere ordini. Quanto del vostro fatturato va nell’edilizia pubblica e quanto nel privato?

La proporzione è di circa 80% edilizia privata e 20% edilizia pubblica e ricettiva.

Novità in arrivo?

Stiamo spingendo sulla ricerca del materiale di rifinitura, rivolgendoci al mercato della bioedilizia, rivestimenti in argilla, materiale di canapa: ovviamente tutto deve essere certificato. La valenza della qualità e della sostenibilità è un peso importante che noi dobbiamo continuare a portare e rispettare.

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2024
Klimahouse
rasom Wood Technology

Un aumento a due cifre

Onduline si espande e si è presentata puntuale al recente Klimahouse. Davide Torelli, direttore generale dell’azienda che propone ai professionisti dell’edilizia, progettisti, applicatori, coperturisti, soluzioni per la realizzazione di coperture leggere, rivestimenti per coperture, impermeabilizzazione e prodotti da sottocopertura, racconta la mission che contraddistingue il prossimo futuro dell’impresa. «Siamo diventati player importanti a livello di sistemi e coperture, non siamo più identificati come monoprodotto della lastra, ma come sistema. Il gruppo si è espanso parecchio, anche grazie alle acquisizioni, e abbiamo adesso tante produzioni di materiali diversi, ma sempre sinergici fra loro. Dal sottocoppo Onduline, che è stato il nostro punto di partenza e per il quale siamo ancora riconosciuti, fino alle membrane traspiranti, che abbiamo in materiali differenti: dal polipropilene ai monolitici in poliuretano, innovativi ad alta durabilità. Abbiamo tecnici che fanno una produzione tecnica, assistiamo i progettisti a 360 gradi e abbiamo una rete strutturata che segue dal principio alla fine la posa dei materiali».

innovativi, perché non vengono più realizzati in laminazione (con base propilene), ma sono monolitici con copolimeri ben studiati, che migliorano molto l’efficienza a livello di resistenza al fuoco e, soprattutto, aumentano la durabilità in copertura. Per questo abbiamo implementato le garanzie, fino a 30 anni di copertura globale». Onduline punta anche sulla sostenibilità: fa parte del gruppo Kingspan, che al suo interno ha il dipartimento planet passionate, con il chiaro scopo di diminuire le emissioni in atmosfera di Co2. «Noi siamo coinvolti quotidianamente tramite azioni specifiche per l’aumento delle performance ecosostenibili sia a livello di produzione con la riciclabilità dei prodotti. Riusciamo a risparmiare una buona percentule rispetto a prima, anche grazie all’ottimizzazione degli impianti, con l’implemento dei pannelli fotovoltaici, il riuso dell’acqua e i miglioramenti delle linee di produzione, sia a livello di consumo di energia elettrica che di gas».

Tutti aspetti che hanno permesso a Onduline di affermarsi come partner solido e azienda completa sia a livello di proposte che di servizi. «Abbiamo introdotto delle novità importanti sulle membrane traspiranti», continua il manager. «Sono prodotti

Il gruppo diventerà sempre più grande, annuncia Torelli. «Siamo impegnati in acquisizioni di altre aziende sinergiche alla nostra. Un’azione mirata, che segue la nostra strategia. Grazie al cross selling che genereranno queste operazioni siamo sicuri di crescere maggiormente, sia in volumi sia fatturato. L’obiettivo è di mantenere il ritmo e raggiungere la leadership entro il 2026. Questi anni sono andati molto bene: nel 2023 abbiamo incrementato del 25% le vendite. Quest’anno non sappiamo che cosa aspettarci, anche se i primi due mesi sono stati ottimi. Sono cinque anni di crescita a due cifre, sia per volumi sia per fatturato. Vogliamo mantenere il ritmo, ma l’obiettivo è quello di raggiungere la leadership entro il 2026». L’aumento del fatturato di Onduline è un dato che va oltre la media del settore. L’azienda è impegnata principalmente sulle riqualificazioni, in particolare degli edifici storici, e poi sulle costruzioni nuove, con una grande fetta del mercato che è residenziale.

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onduline

Klimahouse 2024

Nasce swisspor Italia

A gennaio durante Klimahouse L’isolante, azienda fondata nel 1974 che produce polistirene espanso sinterizzato destinato all’isolamento termico ha presentato un abito diverso, quello di swisspor: l’acquisizione dell’azienda italiana da parte di quella Svizzera ha dato un grande impulso all’attività da gennaio ed è in continua crescita.

Una presenza che non è sicuramente passata inosservata alla kermesse bolzanina, data l'affluenza di visitatori che hanno voluto informarsi su prodotti e novità. La partecipazione è andata molto bene: parola di Fabio Baistrocchi, direttore commerciale dell’attività italiana.

«Per il primo anno ci siamo presentati come swisspor al Klimahouse: l’accordo dell’acquisizione dell’azienda è stato firmato ad agosto 2022 ed è stato concluso lo scorso anno, con ottimi risultati. La nostra presenza con uno stand totalmente rinnovato è stata molto apprezzata e, a suscitare particolare interesse è stato il mix di prodotti e soluzioni che offriamo per rispondere a 360 gradi alle esigenze del mercato», ha spiegato il manager. L’importanza del nome. Indubbiamente, con l'acquisizione di swisspor è stato fatto un salto di qualità.

«Il gruppo è in continua espansione e ha acquisito diverse importanti realtà, anche in Europa e con l'Italia il gruppo conferma la sua presenza anche sul nostro territorio. E' stato un investimento industriale che ha dato all'azienda continuità e sviluppo ad ampio respiro, più un'espansione sostanziale in termini occupazionali non indifferente», spiega Baistrocchi. «Tanti i progetti per crescere sempre di più: la creazione di un hub per i prodotti per puntare ad avere un servizio sempre più qualificato per il nostro mercato, nuove unità produttive che volgono lo sguardo avanti verso obiettivi di ampliamento della gamma prodotti e dei servizi offerti, nel rispetto della sostenibilità».

Le previsioni. Con il superbonus il mercato è cambiato: sono nati nuovi competitor, hanno fatto ingresso aziende straniere. Che cosa succederà nel futuro dell’isolamento?

«Dopo la sbornia del superbonus stiamo recependo nuove disposizioni governative che al momento non danno certezze temporali. L’edilizia e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio hanno bisogno di un piano industriale serio che dia una visione fino al 2030 e permetta a tutti gli attori, compresi i cittadini, di operare con la dovuta serenità. Nel 2023 abbiamo avuto un calo del fatturato rispetto al 2022: era facile da prevedere, anche se i volumi ci hanno premiato. Siamo tornati da una bolla al mercato reale, ognuno al proprio mestiere. Non ci resta che

andare avanti, i progetti sono tanti».

La sostenibilità. Una milestone di swisspor: pensare sostenibile. Gli impianti sono a basso consumo energetico e progettati per il recupero.

«Abbiamo inoltre messo a punto un processo circolare per la raccolta e il riciclo di E ps proveniente dai cantieri e dagli imballaggi, che permette di ritornare alla materia originale. Gli investimenti ci sono e sono parecchi per progetti sostenibili», ha concluso Baistrocchi.

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sWisspor

Il cappotto, la nostra punta di diamante

Un ledwall grande quanto tutto lo stand: a Kliamhouse Bifire ha proiettato per tutti e quattro i giorni di fiera le immagini e le pubblicità dell’azienda: un’innovazione che ha attirato clienti e professionisti da tutti i padiglioni. Bifire a Bolzano ha deciso, con un salto di qualità, di confermare la presenza all’evento per il sesto anno di fila. «Klimahouse è la fiera più visitata dell’edilizia e per noi dare continuità a questo appuntamento è importante: anche quest’anno abbiamo trovato tante conferme. La novità sulla quale ci siamo concentrati è il ledwall, sul quale abbiamo puntato tutto per ingrandire e migliorare il nostro stand, che negli anni passati è sempre stato allestito in maniera tradizionale. Abbiamo voluto trasmettere un significato di innovazione trasversale: dal muro che proietta le immagini della nostra azienda, fino alla tecnologia presente nei nostri materiali. Il concetto è che produciamo prodotti che risolvono problematiche classiche con soluzioni innovative grazie a una tecnologia differente, in particolare con il cappotto che utilizza uno strato sottovuoto, per prestazioni inarrivabili per la maggior parte degli isolanti. Continua a essere la nostra punta

di diamante, anche perché non presenteremo prodotti nuovi. Il 2023 è andato molto bene, con il 10-15% in più di fatturato, e per quest’anno intravediamo un valore positivo sull’onda della forza delle vendite e sulla scorta delle conferme del cappotto, anche se la riduzione del superbonus non aiuta, nonostante non sia stato completamente azzerato. Andando a scendere la richiesta di riqualificazione energetica, molte imprese dovranno tornare a fare quello che facevano prima: installazioni di sistemi a secco, protezioni al fuoco e tutto quello che ne consegue. Noi rimarremo sui numeri dell’anno passato».

Un tassello, ma green

Lo stand interattivo di Fischer ha attirato tanti titolari d'impresa e applicatori. Un’affluenza molto buona, quella che ha registrato Salvatore Savino, responsabile Trade & Digital Marketing. «Abbiamo una gamma molto ampia, ma a Bolzano ci siamo focalizzati su due linee che meglio si sposano con la sostenibilità e l’edilizia responsabile, temi chiave di questa fiera. Abbiamo portato le nostre gamme di viti per legno e i fissaggi per e su cappotto. Lo stand è stato organizzato su queste due aree di prodotto e di comunicazione, lasciando al brand, e alla sua forte riconoscibilità, il compito di unire gli spazi. Una grande parete, lunga diversi metri, è stata rivestita con le molte e diverse tipologie di pannelli isolanti oggi sul mercato e i fissaggi a loro più adatti, che poi si possono applicare in maniera pratica sui nostri tavoli di lavoro». Un’innovazione per i tanti visitatori, che hanno visto i materiali e hanno potuto toccare con mano le soluzioni Fischer. «Tra le novità più interessanti f if - sv II, un fissaggio universale per le pareti isolate. I cappotti sono diversi nei materiali e negli spessori e in genere richiedono tasselli dedicati per lunghezza e funzionalità. f if - sv II è un unico tassello perfetto per tutti gli spessori di isolamento e per diversi materiali isolanti. Un’ ottima soluzione per rendere più semplice e sempre sicuro il lavoro degli installatori e semplificare anche la gestione in magazzino e in cantiere. Dopo

un 2023 che è andato molto bene per Fischer il nostro obiettivo è di continuare nel segno della sostenibilità e dell’innovazione: a fine aprile, infatti, presenteremo nuove soluzioni per il fissaggio di impianti fotovoltaici».

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BiFire
Mauro Ravelli e Viviana Piva Fischer

Fissaggio garantito made in Italy

FABRIZIO TOFONI, DIRETTORE COMMERCIALE

Friulsider è tornata a KlimaHouse dopo l’acquisizione da parte di Simpson ad aprile 2022, quando il colosso americano ha inglobato l'azienda italiana con base in Friuli, insieme al gruppo francese di cui faceva parte, Etanco. La fiera, come confermato dal direttore commerciale Fabrizio Tofoni, è stata un successo con un’alta affluenza di professionisti che sono passati per lo stand: progettisti, installatori, esperti del settore e in particolare del settore del legno. La novità principale per l’azienda è stata proprio quella del cambio di comunicazione: trasmettere il fatto che l’acquisizione da parte dell’azienda americana è un valore aggiunto per gli operatori del territorio nazionale, specialmente per quanto riguarda la costruzione in legno. «Abbiamo esposto allo stand tante novità di prodotti, in particolare le viti autofilettanti per il fissaggio delle staffe a scomparsa in alluminio e la vite strutturale ssh, novità protetta da un nostro brevetto, che consente un fissaggio al legno con una modalità efficace e tenute molto elevate. Abbiamo inoltre implementato la nostra gamma a 360 gradi con prodotti sia per la carpenteria legno ad alto livello di certificazione. Simpson è un produttore, leader mondiale per le soluzioni di fissaggio rivolte all'edilizia in legno: un pregio da diffondere e un messaggio importante da far recepire ai nostri clienti. L’azienda, che fattura più di 2 miliardi di dollari all’anno, è presente in Europa da circa 20 anni ed è entrata nel mercato italiano grazie a questa acquisizione».

Gli investimenti dell’azienda sono stati papabili subito dopo l’acquisizione, sia dal punto di vista del personale sia degli asset strategici. «Stiamo raddoppiando gli spazi produttivi e il magazzino, siamo in fase di ultimazione degli spostamenti e della creazione di una nuova warehouse di 10 mila 500 metri quadrati, dove ci sarà spazio ed efficienza per produzione e stoccaggio. In questo senso si sottolinea anche l’importanza della logistica: di fatto copriamo tutta Italia e seguiamo un filone di export. Il nostro core business sono il mercato tradizionale, i retailer e l’ingrosso, ma siamo presenti anche nell’industria e nella grande distribuzione», spiega il manager. «Il tessuto industriale del Friuli è molto forte e non abbiamo problemi a trovare personale specializzato, ci sono investimenti per avere figure sempre più tecniche, dato i prodotti che vendiamo. Che cosa dovrebbe cambiare nel corner espositivo?

Noi proporremo sempre di più la doppia anima legata al mondo dell’ancoraggio e del legno».

Dopo un 2023 molto positivo, l’azienda pensa di mantenere il trend di crescita anche per il 2024. «Sarà costante, ma non esuberante». Anche perché il settore sta vivendo una metamorfosi.

«È sicuramente innescata dall’adeguamento al rispetto delle norme vigenti, che ha avuto un forte impatto a livello europeo. Inoltre, ci sono clienti, così come progettisti, che diventano sempre più esigenti. Vogliono prestazioni più elevate che spingono le aziende

come noi a evolversi e innovarsi, con prodotti sempre più prestanti. Una direzione importante è sicuramente l’efficientamento sismico. Noi siamo in prima linea nell’innovazione: fra tutti possiamo vantare una gamma molto estesa di ancoranti, tutti certificati, insieme ai connettori a terra. Abbiamo una solida esperienza nell'ambito dei fissaggi per calcestruzzo, mentre nel comparto legno c'è molto da apprendere dalla casa madre: Simpson conduce studi all'avanguardia. I prodotti più gettonati allo stand sono stati proprio la staffa con certificazione sismica, unica poiché brevettata dall’azienda, e le viti ssh, composte da materiale innovativo di facile installazione e resistenti anche in ambienti aggressivi e corrosivi, utili per avere fissaggi durevoli per le coperture, specialmente dopo i recenti fenomeni atmosferici così violenti». Formazione e sostenibilità in Simpson sono pilastri. «Per noi è un asset importante. Spingiamo in questa direzione con l’aiuto di project manager con competenze specifiche, webinar, e ci muoviamo verso clienti e operatori per portare il knowhow aziendale dove c’è bisogno, consapevoli che fare edilizia sostenibile significa lavorare per la costruzione di edifici durevoli. L’attenzione è alta anche in tema di sostenibilità, le ottimizzazioni della filiera vanno in questa direzione. Assieme all’acquisizione abbiamo efficientato tutti i processi, compresi quello del riciclo nella produzione».

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Un soffio d’aria per rendere sana la copertura

Avere una lama d’aria nel tetto, anche solo di pochi centimetri, è fondamentale per far respirare tutta la casa. Parola di Gildo Piva, amministratore delegato di Officine Rasera, che spiega i criteri indispensabili per abitazioni sane, prive di infiltrazioni e marcescenze. Regole di costruzione da seguire che servono non solo a preservare l’abitazione, ma fondamentali per evitare danni strutturali importanti. «La ventilazione del tetto negli ultimi anni è stata presa poco in considerazione, indica una serie di attività e di costi che la renderebbe poco attrattiva. Tuttavia, per evitare l’ammaloramento dovrebbe essere sempre necessaria. I problemi che emergono dalla copertura di un tetto sigillato e non ventilato potrebbero essere molteplici, anche perché la struttura ha la necessità di respirare. Inoltre, la ventilazione garantisce l’isolamento dal caldo e dal freddo, salva da putrescenza, deterioramento, ed è necessaria per tenere un’ambiente asciutto», ricorda Piva. «Lo dimostra una ricerca tecnologica svolta presso il Laboratorio Teknehub dell'Università di Ferrara Dipartimento di Architettura, che abbiamo svolto negli ultimi anni, condotta da un team di esperti altamente qualificati: bisogna smaltire il calore accumulato dal tetto velocemente, con la massima ventilazione. Chiudere tutto il tetto crea un grosso problema di soffocamento dell’ambiente, che si traduce in muffa

e in infiltrazioni che si propagano poi in tutta la struttura». Officine Rasera è nel panorama dei principali player del mercato e le condizioni metereologiche estreme degli ultimi anni offrono un motivo in più per realizzare tetti solidi e salubri. «A causa del meteo il tetto è il primo elemento dell’edificio a essere danneggiato: per questo il modo di costruire, riqualificare e ristrutturare sta cambiando. La norma Uni 9460 è chiara: va montato tutto a secco, senza aggiunte di colle e malta. Altrimenti la copertura, se danneggiata, diventa un blocco unico, da sostituire in toto ed è necessario smaltirlo in una maniera differente, poiché diventa rifiuto speciale, oltre a essere un lavoro non conforme e contestabile», spiega Piva. Per questo la lama d’aria diventa fondamentale. «La prima cosa alla quale dobbiamo pensare è fare circolare l’aria sotto alle tegole e ai coppi per difenderci dall’onda di calore estiva: noi di Officine Rasera stiamo lavorando sui sistemi di ancoraggio, migliorandone la qualità. Utilizziamo materiali in acciaio inox, zinco, e zinco magnesio, altamente resistente all’ossidazione: è la nostra novità di quest’anno. Per questo l’ufficio Ricerca e Sviluppo interno è al lavoro per trovare prodotti innovativi». Al recente Klimahouse l’azienda ha presentato anche l’utilizzo del Listello Uno, elemento per la ventilazione e l’ancoraggio per il montaggio di coppi, tegole e accessori, applicabile su falda, linea di gronda, linea di colmo, compluvi. Rispetta la normativa e si può montare direttamente sopra l’isolante, senza particolare difficoltà. «È un sistema di fissaggio alla trave che è stato molto apprezzato anche in fiera, ottimo per la ventilazione, particolarmente indicato per le coperture in legno». Nuove tecniche e nuovi materiali passano necessariamente dalla consapevolezza dei distributori e degli utilizzatori. «Artigiani e lattonieri generalmente non sono preparati ai cambiamenti, ma dovrebbero. I rivenditori devono formarsi meglio. Noi, per esempio, abbiamo inserito una persona che fa formazione agli operatori e a rivendite più qualificate per spiegare i vantaggi e il funzionamento del tetto ventilato. Il settore sta vivendo una seconda giovinezza oggi, dal passare a essere sottovalutato a trovarsi sotto ai riflettori. Non a caso si sta lavorando sulla Uni 9460 per renderla più compatibile con le direttive europee di Casa Green.

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oFFicine rasera

In legno proprio tutto

Il mercato del legno in edilizia cresce, dall’alta montagna fino alla pianura. Un cambiamento che è iniziato nel 2019 e che ha preso piede oltre ogni previsione, la richiesta di abitazioni e strutture in materiale sostenibile è in aumento, come testimonia Lorenzo Stevanin, merchandising manager di Rubner, azienda con sede a Chienes, in Alto Adige, specializzata in bioedilizia. «Quest’anno Rubner compie 60 anni e si è affermata leader delle costruzioni in legno in Italia, Austria e Germania. È alla quarta generazione di gestione familiare. Abbiamo chiuso un 2023 in crescita, consolidando i successi del 2022, portando a termine progetti importanti in tutti i territori nei quali operiamo. Abbiamo costruito meno case, ma edifici più d’impatto e importanti. Quest’anno vogliamo mantenerci sulla stessa onda. Il cliente oggi chiede di avere un’abitazione salubre dal punto di vista di materiali e struttura, ma anche delle finiture. Per questo l’azienda ha formato un Green team trasversale che coinvolge diversi reparti, sempre in costante ascolto del cliente e del mercato per avere le soluzioni più sostenibili, con basse emissioni di Co2, interne ed esterne alle abitazioni», prosegue Stevanin. «La richiesta è aumentata dal 2019, siamo presenti ora in tutta Italia. La fascia d’età dei clienti è molto ampia: ci cercano famiglie con bambini e best ager. Operiamo anche nel settore pubblico». Dubbi e paure per le costruzioni in legno, insomma, sono ormai un lontano ricordo. «C’è chi pensa che il materiale possa avere poca durabilità, ma solitamente dimostriamo come quello che utilizziamo sia flessibile, resistente e traspirante. Sfatiamo certi miti e aggiungiamo dei plus: legno e sughero, che utilizziamo abitualmente, permettono anche isolamento e abbattimento dell’inquinamento acustico. Ci stiamo espandendo anche per quanto riguarda il mondo degli infissi e dei serramenti».

Nuova misura per Normablok EMANUELE

Danesi è ormai di casa a Klimahouse con il suo prodotto di punta, Normablok. L’azienda è stata presente ancora una volta alla fiera che si conferma tra le più tecniche sul panorama nazionale. Un momento importante per stringere legami con i professionisti del settore. Emanuele Serventi, responsabile tecnico dell’azienda, si è detto soddisfatto dell’afflusso e dei professionisti che sono venuti in visita. «Abbiamo portato la nostra linea Normablok, in laterizio con isolante integrato, e abbiamo incontrato un pubblico di settore interessato. Il 2023 è stato un buon anno, ci aspettiamo che il 2024 abbia qualche flessione più o meno marcata, ma abbiamo un prodotto ad alto valore aggiunto, che può essere la chiave di volta per rimanere presenti sul mercato, differenziandoci. Quello che cerchiamo di fare è aumentare le quote della nostra linea investendo sia sul prodotto che sulla comunicazione. Normablok Più 45hp, è il nuovo blocco da tamponamento, realizzato per soddisfare le esigenze di mercato che con 45 cm di spessore raggiunge valori di trasmittanza pari a 0,13. Offrire soluzioni in laterizio innovative e sistemi costruttivi integrati ad alta efficienza energetica è da sempre uno degli obiettivi del gruppo Danesi.».

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ruBner danesi

Tetto Figo con l’acciaio zincato

IGINIO ENGLARO RESPONSABILE COMMERCIALE DI FILLI STAHL.

La ditta Carinziana Filli Stahl è presente alla fiera Klimahouse con il suo marchio f igo Tetti&Facciate, sistema completo di rivestimenti metallici per coperture e facciate che in fiera ha attirato l’interesse di progettisti e lattonieri. f igo raggruppa tutta una serie di articoli quali doghe, scandole metalliche di vario formato, accessori di copertura e linea di smaltimento acque.

«La Filli Stahl è un’azienda storica che vanta più di 145 anni di storia nel settore lattoneria ed è presente in Italia con il marchio f igo da sei anni, principalmente lavoriamo in tutto il Nord», spiega Iginio Englaro, responsabile commerciale di Filli Stahl. «Questa edizione di Klimahouse per noi è andata meglio degli anni passati: più lattonieri, ma anche molti progettisti e privati hanno visitato il nostro stand. I nostri prodotti hanno attirato la curiosità soprattutto dopo gli eventi climatici avversi che hanno interessato gran parte del nord Italia (e non solo). Quello che ha suscitato più interesse è stato la scandola f igo Amade, sviluppata per resistere alle condizioni più estreme. Ha una profilatura e un sistema di incastri che si differenzia dalla concorrenza. Realizzata in acciaio zincato, può essere posata con pendenze a partire da 10 gradi, ma il pregio maggiore è la sua resistenza alla grandine. Grazie alla sua particolare profilatura, al sistema di incastro e al tipo di materiale utilizzato, la tegola ha brillantemente superato i test di resistenza alla grandine ottenendo la certificazione hw 5 che rappresenta il valore massimo, ovvero viene garantita la completa funzionalità della copertura anche con grandinate con chicchi di 50 mm. Nei test ci siamo spinti oltre arrivando a chicchi da 70 mm di diametro con esito positivo, nessuna rottura o crepa e impermeabilità del manto di copertura, che è rimasta intatta. La tegola, grazie alle sue caratteristiche di resistenza ha suscitato forte interesse da parte di progettisti e privati alla ricerca di una soluzione concreta ai cambiamenti climatici. I volumi di vendita ci soddisfano e sono in crescita di anno in anno».

Il mercato va verso l’innovazione e segue i cambiamenti climatici. Quanto la buona riuscita dipende effettivamente dalla posa? «Tra i lattonieri ci sono grosse differenze: in alcuni casi c’è poca preparazione e poca manualità. Bisognerebbe formare e insegnare sin da subito. In Austria il lattoniere non è un lavoro che si può improvvisare, bisogna frequentare una scuola tecnicaprofessionale, e sarebbe bello fosse così ovunque. Noi abbiamo una linea completa di accessori che aiutano il posatore evitando di fare determinate lavorazioni in sito. Ciò non toglie che è richiesta molta professionalità da parte del posatore in modo particolare per i raccordi quali converse, scossaline a muro e altro. Per quanto riguarda la formazione, in Austria organizziamo periodicamente delle giornate dedicate presso le nostre sedi

dove i lattonieri seguono delle lezioni teoriche seguite poi dalla pratica. In Italia la formazione viene fatta direttamente in cantiere e a titolo gratuito. Un nostro tecnico segue il posatore per una giornata intera assistendolo e dando le giuste indicazioni per una corretta posa del manto e relativi accessori». È vero anche, però, che in Italia la figura del lattoniere è ricercata e difficile da trovare. «È un lavoro duro dal punto di vista fisico e richiede molta professionalità, ma può dare molte soddisfazioni. Ultimamente ho notato un aumento di operai stranieri che arrivano più che

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Filli sTahl

Klimahouse 2024

Espansione al centro

Da Sud a Nord: alla fiera bolzanina era presente anche Licata, azienda siciliana guidata dall’amministratore delegato Angelo Licata. L’azienda era al secondo anno di partecipazione a Klimahouse con i suoi prodotti. L’impresa è in espansione anche nel Nord Italia e si occupa della produzione di tecnologie nel mondo dell’edilizia che vanno dai sistemi delle facciate, al colore, ai collanti, ceramiche, malte, collanti per ceramiche, fino a quelle di ripristino per il calcestruzzo. Da qualche anno, inoltre, è stata acquisita Fip Chemicals, con il conseguente ingresso nel mondo delle infrastrutture, come il ripristino di viadotti e gallerie. «Il 2023 è andato bene, con qualche cosa in meno rispetto 2022. È stata l’occasione per una razionalizzazione aziendale, dato che il mercato era stato drogato dal superbonus: abbiamo deciso di canalizzare il lavoro sul mondo edile, staccandoci da quello del cappotto. Un calo di volumi sì, ma abbiamo preferito curare la qualità dei bilanci. Il sogno nel cassetto rimane ovviamente quello di continuare a crescere, senza trascurare la qualità, e per questo abbiamo tanti progetti in cantiere come la costruzione di un ulteriore impianto nel Centro Italia. Abbiamo prodotti importanti e qualificanti: a breve usciremo con delle malte rinforzate dotate di fibre metalliche per il ripristino dei giunti autostradali e ferroviari, nuovi sistemi a cappotto che abbracceranno il mondo green e con un’ottima resistenza al fuoco. C’è anche un’evoluzione per quanto riguarda la sostenibilità, con una linea di sistemi chiamati appunto Bio, composti di prodotti esenti da cemento, utilizzando solo calci idrauliche, pannelli in lana di roccia e fibre minerali. Inoltre, stiamo costruendo un centro di ricerca, che speriamo di completare e far partire entro settembre di quest’anno. Un’eccellenza per quanto riguarda ricerca e formazione del nostro personale, ma anche esteticamente bello da vedere. Obiettivi per il 2024? Crescere».

Un pannello multifunzione

Non solo l’occasione per incontrare vecchie conoscenze, ma anche per stringere nuovi contatti e presentare i nuovi prodotti. Xt Insulation è stata di nuovo in pista a Klimahouse e ha ricevuto visite da parte di tutti i rappresentanti del mondo dell’edilizia.

«Quest’anno abbiamo presentato il Superpan Build, prodotto dall'azienda multinazionale spagnola Finsa, dalla quale abbiamo ottenuto un contratto in esclusiva per l’Italia», racconta il direttore commerciale Andrea Baldo.

«Superpan Build è un pannello non isolante a base lignea, strutturale controventante che trova molteplici applicazioni. Il materiale risponde a tutte le esigenze nel mondo della costruzione: dalla pavimentazione alle pareti divisorie esterne, alle coperture, oltre a diverse possibilità nel mondo industriale legato al mondo edile. Il prodotto è trasversale e interessante per molte applicazioni, è strutturale per la costruzione e anche dal punto di vista antisismico è performante. Superpan Build è un pannello versatile, permette di applicare alla parete finita anche il materiale isolante, che è il nostro core business. Siamo aperti a partnership, ma un passo alla volta». Il futuro dell’edilizia è in via di definizione, specialmente dopo la sbornia del superbonus. «Non è ancora finita, dobbiamo capire l’andamento del mercato. Ci sono materiali però che hanno spazio di crescita nonostante il mercato sia in contrazione, come quelli minerali. Sicuramente sarà difficile, ma è bene navigare a vista adattandosi. Il 2023 è andato bene, per il 2024 restiamo positivi e continuiamo a impegnarci». Anche perché il mercato dell’isolamento sta cambiando. «C’è molta più attenzione, le domande sono più specifiche e tecniche, c’è più consapevolezza per il fatto che è una parte importante del costruire. Dal punto di vista progettuale la richiesta di qualità è molto alta, ma in Italia bisognerebbe essere più bravi a rispettare le normative, il mercato deve essere sensibilizzato», conclude il manager.

licaTa
XT insulaTion

Un colore in espansione

Dalla Germania a Kilmahouse: Brillux ha debuttato in fiera. È un’azienda madre tedesca nata nel 1889 e rimane a conduzione familiare, ma che da sette anni si sta facendo largo sul mercato italiano, tra vernici e smalti. Una vasta gamma di prodotti che ha sempre garantito un benessere aziendale e una crescita continua. L’azienda è stata presente tra i padiglioni espositivi di Bolzano, ma anche all’esterno, con un show truck interattivo: un camion ricco dove si potevano osservare, con l’aiuto della realtà aumentata, diversi ambienti da vivere, per far conoscere il proprio brand agli imprenditori italiani, come ha spiegato Andris Pavan, consulente tecnico. «In Italia andiamo direttamente in cantiere, il nostro target è l’imbianchino che si occupa di vernici e pitture. Questa edizione della fiera, la prima per l’azienda, è andata molto bene ed è stata importante per approcciare architetti e progettisti, che gravitano comunque nel mondo della nostra filiera. Insomma, siamo riusciti nel nostro intento: fare branding».

Le energie sono state concentrate nella presentazione e nella promozione di due prodotti: il sistema di isolamento termico a cappotto Qju e la linea Vita. «Il primo è leggero, facile, veloce e sano: un incollaggio che avviene attraverso una schiuma poliuretanica, che agevola l’imbianchino nei tempi di posa e, quindi, anche in termini economici. La linea Vita per gli imbianchini, invece, è senza conservanti, con impronta carbonica zero. Le materie prime derivano tutte da fonti rinnovabili e i secchi sono in plastica riciclata, non ci sono emissioni, ed è stata certificata secondo tutti gli opportuni criteri per qualità e sostenibilità, corrisponde a tutti i requisiti richiesti dall’Ue». In Italia l’azienda è in via di sviluppo. «Vogliamo concentrarci nel Nord Italia, dove implementeremo il numero di filiali. Mentre in Germania sono 200, qui siamo a sei: nel mirino Veneto e Lombardia, per un incremento a fine 2024».

Con l’idea eco volano le vendite

«Roefix è presente al Klimahouse da parecchi anni. L’edizione del 2024 è stata particolarmente importante, perché abbiamo interamente sposato la linea della sostenibilità ed è necessario far passare il messaggio, con lo slogan "We Are", che fa parte della nostra innovata campagna di comunicazione. Cerchiamo di ottimizzare tutti i processi, produttivi e logistici. Abbiamo cambiato la flotta degli agenti commerciali, che sono stati forniti di auto elettriche. Abbiamo ottimizzato a livello energetico le nostre sedi a 360 gradi. A Parcines, per esempio, abbiamo installato una superficie verde sul tetto, multifunzionale e vantaggiosa, più tante attività e misure green. A livello di imballaggio e logistica cerchiamo di fare attenzione: scegliendo i fornitori e le materie prime a chilometro zero. Un percorso iniziato da tre anni, per ridurre il Co2 del 50% entro il 2030. C’è tanta strada, ma non è solamente un cammino obbligato dalla legge, è una filosofia che abbiamo interiorizzato e fatto nostra». Roefix vuole trasmettere la sua rivoluzione eco a tutti. «I nostri principali clienti sono i distributori per materiali di edilizia e si sono rivelati pronti a recepire questo messaggio, anche perché l’esigenza sul mercato si sente. Le richieste sono aumentate e dobbiamo essere pronti, ma soprattutto molto comunicativi. Il 2023 è iniziato un po’ a rilento, nel secondo semestre abbiamo ingranato, superando la seconda metà del 2022, che per noi è stato il record. Siamo molto soddisfatti, ma non ci fermiamo. Abbiamo una nuova gamma di prodotti ritoccati per gli appalti pubblici con certificazione Cam, dove il 20% è riciclato. Abbiamo scelto per questo le nostre punte di diamante e le abbiamo riproposte in maniera ancora più sostenibile anche in fiera».

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roeFiX
BrilluX

Klimahouse 2024

Scale retrattili e isolanti

«Siamo presenti a questa manifestazione da tanti anni, continuiamo a partecipare e fra i principali vantaggi riscontriamo il contatto diretto e continuo con i clienti, per presentare loro i prodotti. La fiera è particolare, altamente specializzata e focalizzata sul tema della sostenibilità, dunque meno dispersiva. Abbiamo presentato delle evoluzioni dei prodotti esistenti, come le scale retrattili, ancora poco comuni sul mercato italiano, ma altamente performanti dal punto di vista energetico e tecnico. Infatti, sono isolanti ed evitano infiltrazioni d’aria, che potrebbero verificarsi con un prodotto più semplice e senza guarnizioni». Fakro, inoltre, con la sempre maggiore presenza di tetti piatti, ha cercato di rispondere a tutte le specifiche esigenze. «In abbinamento alle scale abbiamo ideato un sistema di accesso con una botola isolante, per uscire all’aperto, l’ideale per effettuare controlli oppure la manutenzione dei pannelli fotovoltaici. A livello di sicurezza, invece, registriamo ulteriori progressi: la grandine ha fatto numerosi danni, ma la quasi totalità dei nostri vetri è riuscita a resistere; laddove necessario, siamo intervenuti prontamente e a titolo gratuito, come prevede la nostra garanzia a vita per i danni da grandine». Tra incertezze economiche e non, per il 2024 l’azienda guarda avanti. «Il 2023 è andato bene, abbiamo registrato una piccola ma significativa crescita. Con cauto ottimismo ci auguriamo lo stesso anche per il 2024».

Il sistema costruttivo Pontarolo e il cappotto Spyrogrip Sismiko

LUCA

«Partecipiamo a questa fiera ormai da molti anni, rimanendo sempre entusiasti del clima che si respira, degli incontri che facciamo con progettisti, ingegneri ed imprese (il nostro target di riferimento) e soprattutto dei successi che otteniamo. Quest’anno ripresentiamo il nostro Sistema Costruttivo Pontarolo, arricchito da diverse novità tra cui il cappotto Spyrogrip Sismiko: un sistema innovativo brevettato che, con un’operazione sola, migliora la resistenza sismica e realizza il cappotto termico, aumentandone la classe energetica. Dopo la fine del superbonus, che ha letteralmente drogato il mercato delle costruzioni, la situazione si sta riequilibrando e ad oggi, grazie allo spirito innovativo che ci contraddistingue, non stiamo riscontrando un calo di lavoro, anzi, possiamo dirci soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo. Continueremo ad offrire ai clienti soluzioni innovative, al passo con l’evoluzione del mercato, riconfermando i successi raggiunti e conquistando nuovi obiettivi».

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Fakro ponTarolo

Sulla strada della sostenibilità

Marco Paolini, Ceo di Xella Italia, ha colto l'occasione della presenza a Klimahouse per parlare di sostenibilità, come pilastro dell'impegno di Xella. «Partecipiamo alla fiera da diversi anni, è sempre bello conoscere clienti nuovi e ritrovarne altri. I nostri valori e le nostre soluzioni sono in linea con quelli di CasaClima e ci piace tornare, specialmente con le nostre novità». Che sono, quest’anno, palesi e non. «Ci sono novità visibili e invisibili: stiamo cavalcando l’onda della sostenibilità, ormai imprescindibile e stiamo lavorando ai nostri impianti per adeguarli a utilizzare un’energia rinnovabile e abbiamo installato impianti fotovoltaici di ultima generazione nei nostri due stabilimenti italiani. Allo stand invece, abbiamo presentato delle soluzioni che permettono alle imprese di essere più efficaci, impiegando meno tempo per la realizzazione delle murature interne. La nuova tramezza Ytong Y-pro Xl permette di comporre un metro quadro di muratura con quattro pezzi facilita la posa del materiale riducendo i tempi. Ricordiamo anche il nostro sistema di punta: il blocco Ytong ClimaGold per realizzare pareti monostrato per case energeticamente efficienti senza l’utilizzo del cappotto». Prodotti che hanno suscitato la curiosità dei professionisti. «Dopo il bonus ci aspettiamo il ritorno a un’edilizia dove l’efficienza energetica rimane comunque un valore. Un passo deciso verso materiali più sostenibili e un orientamento differente del mercato verso il pubblico. Il 2023 è stato un anno nel quale siamo riusciti a crescere (del 6%), quest’anno vogliamo continuare, avendo come focus la promozione tecnica del nostro materiale a imprese, progettisti e rivendite. Obiettivi? Rimanere su questa lunghezza d’onda, acquisendo quote di mercato e introdurre il recupero di materiale utilizzato nei cantieri, dare alle imprese un imprinting di circolarità. Insieme a nuove gamme di prodotti, complementari all'offerta attuale, che presenteremo nei prossimi mesi».

Arriva la tegola fotovoltaica

L’anno scorso era un’anteprima, oggi la tegola fotovoltaica di Prefa è pronta per il mercato. Ed è approdata al KlimaHouse di Bolzano, presentata dal consulente tecnico Matteo Federici. «I prodotti Prefa sono messi sul mercato in maniera che siano sviluppati al meglio: lavoriamo per l'alta lattoneria, con e per i professionisti. L’anno scorso la tegola era un’anteprima. È stata sviluppata in circa tre anni, quest’anno il prodotto è pronto ed è in commercio, anche sui banchi italiani. Qualsiasi cosa che sia fotovoltaico genera interesse e sta andando molto bene in tutti i campi, installazione e funzionamento hanno già ricevuto feedback positivo. Il nostro primo punto di forza è il rapporto col lattoniere, ma primo alla pari col progettista. La tegola fotovoltaica copre una clientela media del mercato italiano e si presta alla casa privata: apre un range di clienti molto ampio». Stiamo vivendo in un periodo di condizioni metereologiche estreme, fortunatamente le coperture Prefa dimostrano la loro efficacia nel resistere. «Ce ne siamo resi conto anni fa: i nostri prodotti sono nati per la montagna, già rodati per un meteo imprevedibile, ma la richiesta ora arriva anche dalla pianura. Queste sono veramente le uniche coperture infrangibili sul mercato, anche se non indistruttibili, poiché si possono ammaccare. In caso di evento atmosferico estremo abbiamo visto che non si sono presentate problematiche di infiltrazioni, danneggiamento o scoperchiamento: dati fondamentali date le catastrofi meteo. In questo momento di grande lavoro abbiamo preparato maggiormente gli installatori che i progettisti, dando vita a corsi e momenti di formazione mirata per lattonieri, ma abbiamo deciso di inserire una figura che formerà gli architetti per implementare ancora di più le nostre competenze e anche perché la richiesta di informazioni specifiche da parte del privato è molto alta». Il 2023 è stato un anno molto buono, ma il futuro? «Non abbiamo mai visto una crescita del mercato così veloce e imprevedibile, puntiamo ad andare avanti».

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Un kit cappotto made in italy

AD E DIRETTORE DEL MARKETING STRATEGICO

Ivas è uno dei primi sei player nazionali per dimensioni nel settore delle finiture in edilizia. È suddivisa in cinque business unit: una per il cappotto, con il brand Termok8, che per quantità di metri quadri venduti è leader nazionale, ed un'ulteriore divisione denominata Ivas Eps+, con uno stabilimento proprietario dedidicato alla produzione di lastre eps riciclato, consentendo di fornire un kit cappotto completo. Ma c’è anche una divisione pitture e vernici, polveri per edilizia, pavimenti in resina per pavimenti industriali e decorativi con marchio Metropolis, la cui novità è il lancio della linea Color Dreams pensata dal designer di interni Marcantonio. La divisione cappotto, però, è la più importante a livello di fatturato dato che la tecnologia è padroneggiata da Ivas fino dagli anni Settanta. «La nostra esperienza sul cappotto ha 50 anni, su 70 dell’azienda, ma comunque curiamo tutte le nostre divisioni, che sono in crescita. Ora ci troviamo nel periodo post bonus, ma non siamo troppo preoccupati: abbiamo sfruttato questi anni per soddisfare le richieste, seminare, allargare il nostro perimetro, creare nuove partnership commerciali. E anche per entrare in nuovi grossi distributori in Italia, potenziare l’estero, la nostra struttura tecnica, investire nello stabilimento di produzioni isolanti di 5 mila metri quadrati. Ogni giorno produciamo kit completi di cappotto: nel 2024 ci sarà probabilmente una contrazione nei numeri, ma noi abbiamo guadagnato una fetta di fatturato che prima non facevamo. Gli anni sono stati fortunati, ma prevediamo di mantenerci stabili nella nuova dimensione raggiunta. Siamo gli unici a produrre il kit cappotto completo autoprodotto 100% made in Italy. È la novità in assoluto, nessuno può dire di farlo, tranne noi. Ne abbiamo uno in materiale riciclato e uno di design, che presenta finiture decorative. Per la sicurezza contro gli eventi atmosferici siamo tranquilli: nella nostra gamma abbiamo in cantiere 25 sistemi ad alta resistenza, specialmente contro alla grandine».

Quando il portone è personalizzato

Anche Hörmannn ha rinnovato la presenza alla fiera di Bolzano, presentando un’ampia gamma di novità per l’esterno, spiega Francesco Cavagna, area manager per il Nord Est. «Siamo tornati a Klimahouse perché è una fiera frequentata da professionisti provenienti da tutta Italia, a cui partecipano tra l'altro importanti espositori. Quest’anno abbiamo presentato un portone sezionale con una finitura personalizzabile. Il cliente che lo ordina avrà un’esclusiva grafica e, nel caso dovesse aver bisogno di più di una chiusura da inserire sulla stessa facciata o in ambienti diversi, potrà avere un portone diverso dall’altro. Inoltre, abbiamo proposto una nuovissima gamma di alta qualità di casette da giardino, legnaie e box realizzati in lamiera zincata e verniciata, con un’ampia possibilità di configurazione e accessoristica. Abbiamo portato una nuova linea di dissuasori, progettati per essere facilmente installati in qualsiasi contesto. Si tratta di soluzioni dal design molto snello, che offrono un alto livello di sicurezza non risultando impattanti». Come vede il futuro l’azienda? «Il 2023 è andato molto bene. Per il 2024 siamo alla finestra come tutti, per capire cosa succederà. L’anno per noi è comunque partito positivamente, con un livello di vendite anche per il futuro elevato».

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ivas
Klimahouse 2024 hörmann
Untetto sempre più verde

Il tetto di Alpewa è sempre più verde. L’azienda ha confermato la presenza a Klimahouse presentando un’ampia gamma di prodotti, tra i quali i principali cavalli di battaglia e fiori all’occhiello in tema di sostenibilità, perno della kermesse bolzanina. L’ha raccontato a YouTrade Andrea Favale, responsabile marketing: «Come ogni anno abbiamo voluto esporre la nostra vasta gamma prodotti e abbiamo portato i nostri sistemi per un involucro oltre lo standard, con i nostri principali brand: Rheinzink, Prefa, Fundermax, Stacbond ed Elevate. Per quanto riguarda la sostenibilità e il design, due elementi che a nostro avviso vanno sempre di pari passo, ci simo focalizzati sui pannelli in Hpl di Fundermax, che commercializziamo da circa un anno e con cui diamo la possibilità di realizzare delle stampe individuali sul pannello che permette di avere fotografie o texture scelte dal cliente, per avere una facciata 100% personalizzabile, cucita sulle esigenze dell’architetto, del costruttore o del fasciatisi. Naturalmente questa personalizzazione non va in alcun modo a intaccare le prestazioni, già note, del materiale: resistenza, longevità e facilità di manutenzione. Per quanto riguarda invece la copertura, oltre ai noti rivestimenti metallici che ci contraddistinguono, da qualche anno abbiamo voluto cimentarci anche con le membrane impermeabilizzanti in E pdm e tpo di Elevate, fiore all’occhiello nel settore delle coperture piane. Ognuna con le proprie peculiarità, rappresentano la scelta vincente se si vuole realizzare dei sistemi di copertura capaci di affrontare le sfide di oggi e domani, in termini di libertà progettuale, resilienza, adattabilità e sostenibilità. Si possono infatti realizzare coperture ad alta riflettenza (cool

roof), impianti fotovoltaici integrati, tetti verdi e addirittura vere e proprie vasche di laminazione in copertura (blue roof)». Estetica ed ecologia, una combinazione che ha fatto fioccare le richieste. «Il tetto verde lo vogliono tutti, non solo per l’estetica e la sostenibilità, ma anche perché permette una regolazione termica dell'edificio sottostante molto elevata, d'estate e d'inverno, garantisce la filtrazione dell'acqua e una sua depurazione naturale e protegge il sistema di copertura. Il 2023 per noi ha quasi replicato i risultati record del 2022, è andato tutto molto bene. Il 2024 è un punto interrogativo: materie prime, tensioni internazionali sono fattori destabilizzanti. Ma al momento sta andando bene». Le condizioni metereologiche avverse hanno cambiato il mercato, così bisogna anche cambiare mentalità: la soluzione non sono più i coppi, ma il solido metallo o il resistente E pdm . «Molti privati ci stanno contattando perché interessati a un tetto in metallo, i coppi tradizionali sono stati distrutti dalle intemperie degli anni scorsi e sono alla ricerca di qualcosa che sia indistruttibile. Quello che noi proponiamo sono delle soluzioni che resistono a forti grandinate senza distruggersi e senza compromettere la protezione della copertura. Le soluzioni in E pdm per i tetti piani sono anch’esse ottimali, abbiamo infatti verificato che sono rimasti intatti anche dopo eventi metereologici estremi Stiamo assistendo a un clima avverso, intenso e bisogna essere preparati», aggiunge il manager. «Un tetto per essere salubre deve essere studiato bene: dalla sottostruttura, all’isolante che è importantissimo, ma principalmente deve essere ventilato. Questo permette alla copertura di respirare, prevendendo marcescenze e infiltrazioni. Agli operatori diamo le indicazioni, ma deve essere il lattoniere o l´impermeabilizzatore che realizza la struttura a regola d’arte e per far sì che ciò avvenga, organizziamo corsi di formazione continui e molto specifici. Gli operatori sono preparati con le Academy Prefa ed ELEVATE e sono poi seguiti in tutte le fasi con diversi pacchetti per diventare professionisti partendo da zero. In più forniamo il supporto di persona in cantiere. I progettisti anche hanno sicuramente bisogno di un supporto progettuale: conoscono il pacchetto tetto e facciata ma per loro organizziamo workshop per colmare alcune mancanze».

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Klimahouse 2024

Alubel

Sviluppo sostenibile e innovazione

L'edizione di Klimahouse è stata estremamente positiva per Alubel, che ha potuto presentare con successo il suo nuovo sistema, Alubel Linea. Questo sistema, caratterizzato da geometrie semplici e lineari, può essere utilizzato sia per il rivestimento di facciata che come copertura. La sua versatilità si manifesta attraverso una larghezza componibile su due dimensioni e una lunghezza adattabile alle esigenze del progetto. Il processo di montaggio è veloce, semplice e richiede pochi passaggi.

Durante l'evento, Alubel ha esposto tutti i principali sistemi di copertura e di facciata prodotti dall'azienda, incluso Alubel Forma. Quest'ultimo è un rivestimento di facciata con profilo a sagoma variabile, offrendo infinite possibilità di design secondo le preferenze del progettista.

Il 2023 è stato un anno particolarmente positivo per Alubel, caratterizzato da significativi investimenti che hanno portato all'ampliamento della gamma produttiva. Le prospettive per il 2024 indicano un trend di crescita continuo.

Un elemento chiave nella strategia di Alubel è l'impegno verso la sostenibilità ambientale. L'azienda si è concentrata da tempo sulla riduzione dell'impatto ambientale delle sue produzioni, adottando processi produttivi sempre più sostenibili e facendo uso di fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.

La direzione futura di Alubel è chiaramente orientata verso la sostenibilità e rimane fedele alla sua filosofia di innovazione, proponendo costantemente nuove soluzioni sul mercato.

Come vincere le sfide energetiche integrando i nuovi materiali

Industrie Cotto Possagno ha rinnovato la presenza al Klimahouse evidenziando i prodotti e le novità che hanno attirato l’attenzione dei professionisti e dei visitatori allo stand e ha presentato un’importante novità, disponibile nei sistemi fotovoltaici: un modulo in silicio monocristallino color cotto. Un passo in avanti nel preservare il patrimonio paesaggistico, con sistemi fotovoltaici perfettamente integrati e a completa scomparsa. L’azienda italiana, punto di riferimento internazionale nel settore delle soluzioni tetto in laterizio complete è da sempre all’avanguardia nel proporre sistemi innovativi e rispettosi dell’ambiente per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, come testimoniano: il nuovo modulo in silicio monocristallino rosso nei sistemi fotovoltaici, Aerotile, innovativa tegola ventilata che migliora l’efficienza energetica della casa, il Progetto Life Superhero, le soluzioni tetto in fibra di legno e lana di roccia sistemi green che migliorano il benessere indoor. Linea Dolomia è il sistema tetto con pannelli isolanti in lana di roccia a doppio strato incrociato, particolarmente adatto per le coperture in legno: garantisce un’ottima performance estiva grazie allo sfasamento dell’onda termica. La posa in doppio strato evita la formazione di ponti termici. L’alta permeabilità al vapore dell’isolante, l’utilizzo di freni vapore e teli impermeabilizzanti della linea Jolly Plus garantiscono un’ottima traspirabilità, indispensabile per la salubrità abitativa e la durata della copertura. La lana di roccia, incombustibile in classe A1, offre protezione e resistenza al fuoco. Il pacchetto è realizzato a secco con tutti i vantaggi in termini di dissasemblabilità e rispondenza ai nuovi decreti Cam.

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coTTo possagno

Meno CO2 con Neopor BmbCert

Materiali isolanti e altamente sostenibili: Basf era presente a Klimahouse con Neopor BmbCert, il nuovo prodotto evolutivo degli isolanti in Eps (polistirente espanso sinterizzato), un materiale innovativo, ma resistente, riciclabile e sicuro.

La mission è quella di utilizzare fonti sempre più sostenibili per abbattere le emissioni di Co2, seguendo il percorso tracciato della Comunità Europea per ridurre l’inquinamento. Un progetto evolutivo che l’azienda ha sposato, con la produzione di materie prime Low Co2 e con Neopor BmbCert.

«Avevamo già presentato questo prodotto un paio d’anni fa, ora è una consolidata realtà a tutti gli effetti: la novità è che la famiglia dei nostri partner si è allargata. Il numero di aziende che hanno aderito al progetto è sempre più ampio e per tutte, lo scopo è la riduzione della quantità di CO2 emessa per la produzione di isolanti termici. Abbiamo creato un’unione tra Basf e i nostri partner con l'obiettivo di promuovere la sostenibilità dei prodotti realizzati con Nepor BMBCert i quali, e questo è il vero plus, garantiscono un risparmio di CO2 del 66%».

Ma come si raggiunge l’obiettivo?

«Neopor BmbCert deriva da fonti rinnovabili, e permette

di realizzare un prodotto che performa come uno vergine. La fonte principale di approvvigionamento sono bionafta e biogas, che provengono dai rifiuti organici. Basf è market leader nel polistirene espandibile grigio, abbiamo l’ambizione di voler essere pionieri in questo mercato, perché il primo basato sull'impiego di fonti rinnovabili. L’attenzione è volta alla progettazione del polimero, all’utilizzo di fonti sostenibili e certificate, al prodotto fatto con il migliore set up a livello chimico in linea con lo status quo industriale. Ovviamente con tutte le certificazioni a dimostrazione degli elevati standard qualitativi e di sicurezza che da sempre ci distinguono. Una fra le più importanti riguarda proprio il ritardante di fiamma che garantisce i migliori standard di sicurezza al fuoco». Come andrà il 2024? «Dopo il Superbonus il mercato dell'isolamento termico si presenta come un ambiente ancora più sfidante ma il trend di crescita generale è ormai tracciato. Ci siamo fissati diversi obiettivi, specialmente ora che la famiglia si è allargata: in Italia abbiamo più di 20 aziende che utilizzano questo tipo di soluzione e sono i principali player del mercato italiano. Continueremo a lavorare nella direzione dell'innovazione di processo con l'idea di creare una certificazione finale carbonfoot print.

Dagli scarti del poliuretano un pannello ad alta densità

Isolamento, estrusi e poliuretano: Klimahouse è una fiera che fa proprio al caso di Ediltec. E l’azienda lo ha dimostrato durante i quattro giorni di permanenza alla kermesse bolzanina, dove sono state esposte novità, ma anche pietre miliari.Tanti i visitatori e un’ottima affluenza per l’azienda, che si è detta soddisfatta. Lo ha spiegato Paolo Lusuardi, consigliere delegato dell’azienda. «E' la nostra prima fiera come Spa: da dicembre siamo diventati Ediltec Insulation Spa incorporando altre aziende del gruppo. +Pu green, il nuovo prodotto di Ediltec Insulation ad altissima percentuale di materiale riciclato, che si pone come obiettivo quello di riutilizzare gli scarti del processo produttivo del poliuretano Poliiso, ottenendo un pannello ad alta densità ed elevate performance. Questo materiale è un isolante termico che raggiunge valori di resistenza alla compressione fino a 9000 KPa, secondo la En 826 e circa 550 kg/mc di densità. Le ottime proprietà meccaniche e il buon comportamento all’estrazione della vite rendono +Pu green ideale per pannelli sandwich

e ponti termici. La facilità di lavorazione con comuni utensili e la compatibilità con vari sistemi di incollaggio, nonché con pitture e vernici a base di solventi, rendono questo materiale adatto per applicazioni in campo edile e nel settore dei serramenti. Trova impiego anche nel campo dell’arredamento e della modellistica». .

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BasF
edilTec

Klimahouse 2024

NONO NZEB PARTY E IL DECIMO SARÀ ITINERANTE

A Mezzocorona, a pochi chilometri di distanza da Bolzano, si sono incontrati progettisti, architetti, produttori, distributori e imprenditori per passare non solo una serata di svago, ma anche per fare rete, scambiarsi punti di vista e contatti professionali per costruire un futuro migliore, soprattutto più sostenibile e a emissioni zero, come vuole il titolo dato al party ormai nove anni fa. Ospite della serata il meteorologo Luca Mercalli, che ha dipinto un quadro funesto riguardo la situazione climatica mondiale. Ma l’umanità può ancora incidere, affidando un ruolo fondamentale all’edilizia.

nZeb tour

Per l’occasione Claudio Pichler, direttore Marketing del gruppo Ergepearl, ha introdotto un’importante novità: nZeb tour. «È una nuova iniziativa per il 2024, nata dalle quattro aziende che organizzano questo evento e che hanno deciso di organizzare un road tour di quattro date in Veneto, Piemonte,Toscana e Puglia, per portare ovunque la propria esperienza sostenibile, coinvolgendo quanti più professionisti del settore. Un momento di condivisione, formazione, dove verranno presentati degli argomenti da sviluppare insieme a figure altamente qualificate. Ovviamente i temi principali saranno efficienza energetica e sostenibilità, ognuna delle aziende coinvolte parlerà della sua specializzazione. Ergepearl esporrà quanto fatto e da fare mondo dell’isolamento termico, dell’er- meticità e dell’impermeabilizzazione, Internorm il suo punto di vista tra finestre e serramenti, Exrg, di salubrità interna con un trattamento ad aria, e Amonn di bassa emissività dei prodotti di rivestimento. Il primo appuntamento è stato fissato per il 4 aprile presso la cantina Castrum di Castelrotto Veronese, in Valpolicella, il 6 giugno invece sarà in Toscana, il 19 settembre in Puglia e per finire il 7 novembre nella zona del Monferrato in Piemonte. La prima parte degli eventi sarà dedicata alla formazione, per proseguire poi con la convivialità,

con degustazioni e momenti altrettanto importanti per stringere legami». Per il prossimo anno la festa è già confermata e l’appuntamento sarà ancora più importante: per il decimo anniversario si sta già pensando a qualcosa di spettacolare.

Contrasto al cambiamento climatico

Cambiamenti climatici, surriscaldamento globale, fenomeni atmosferici sempre più pericolosi e si rischia grosso se non si inverte la rotta. Per salvare il pianeta però, è ancora possibile fare qualcosa, partendo appunto dall’edilizia. Luca Mercalli, special guest della serata, ha fatto una fotografia della situazione di oggi: gravissima, dove bisogna appunto abbassare, se non addirittura azzerare, quanto prima le emissioni. «Un italiano in un anno emette 7mila chili di CO 2, le normative dell’unione europea chiedono la riduzione del 55% entro il 2030, l’azzeramento entro il 2050, ma è chiaro che non siamo ancora pronti. I dati e le analisi su quanto sta accadendo sul nostro pianeta ci dicono che siamo borderline, con una concentrazione di CO 2 che è a livelli massimi, con un pesante surriscaldamento del pianeta ormai fin troppo evidente», ha scandito il climatologo. «Eppure, per sopravvivere, abbiamo bisogno di un clima stabile, non del caldo che aumenterà di anno in anno e che è il peggior nemico: uno stress che non permette di trovare respiro. L’alzarsi delle temperature significa dure conseguenze per i fenomeni atmosferici, che diventano sempre più violenti. Bisogna trovare il modo di abbassare e tirare un freno a mano a partire da subito: secondo le stime abbiamo solo dieci anni per farlo, poi c’è l’ignoto. Siamo tutti protagonisti di questo pezzo di storia. Partire dall’edilizia è un buon punto: con delle case certificate, a basso consumo, può essere un grande passo, specialmente per ridurre e non raggiungere il superamento di quei quattro gradi che mancano per raggiungere il punto di non ritorno».

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riWega
Da sinistra, Claudio Pichler (Gruppo Ergepearl), Marco Postal (Internorm), Armin Hofstätter (Amonn Color), Ivo Cerboni e Stefano Faganello (EXRG)

il mio Waterstop dal cuore armato

WT Construction è un profilo idroespansivo a base di gomma in EPDM, armato nella mezzeria con una rete in acciaio coestrusa che stabilizza e direziona l’espansione volumetrica.

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Beyond Comfort INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ ED EFFICIENZA ENERGETICA

Industriale, Smartness e Idrogeno, sono i focus di quest’anno connotati da eventi dedicati e percorsi di visita per contestualizzare e razionalizzare l’ampia gamma merceologica in esposizione.

Previsti in fiera anche 120 operatori esteri, provenienti da 43 Paesi

Mostra Convegno Expocomfort 2024 si presenta con la nuova offerta per creare business, forte della visione del claim “Beyond Comfort” e della sua declinazione nei tre assi portanti dell’offerta di Mce: innovazione, sostenibilità ed efficienza energetica. In quest’ottica, la nuova edizione vedrà aggiungere valore all’importante vetrina di prodotti e soluzioni attraverso lo sviluppo di focus per guidare gli operatori nella scelta delle migliori soluzioni: Industriale, Smartness e Idrogeno, connotati da eventi dedicati e percorsi di visita per contestualizzare e razionalizzare l’ampia gamma merceologica in esposizione, evidenziando le componenti più nuove e specifiche di alcuni ambiti particolari. Il recente accordo con

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Rebecca Alberti
43a mcE - Mostra Convegno Expocomfort
Produzione

A MCE IL NUOVO POLO DELL’IDROGENO ITALIANO

Si chiama Hydrogen Hub il nuovo polo di Mce interamente dedicato ai componenti e alle tecnologie legate all’idrogeno, con l’obiettivo di aprire nuovi canali e relazioni internazionali per l’intera filiera che presenta soluzioni per lo sviluppo delle tecnologie collegate all’uso dell’idrogeno, coinvolgendo differenti settori fortemente interconnessi, che data la complessità devono interagire per individuare bisogni e obiettivi comuni.

Cuore del progetto è l’area condivisa all’interno del Pad. 1, punto di convergenza dei 4 cluster individuati da Mce: produttori di macchinari, fornitori di componenti, produttori di idrogeno e produttori di apparecchi alimentati a idrogeno. L’area vedrà la presenza di desk dedicati, di un’area networking e di una workshop dove verranno organizzate sessioni di carattere istituzionale, di mercato e presentazioni di case history aziendali. Iniziative speciali di comunicazione verranno attivate per tutti gli ambiti coinvolti nello sviluppo della nuova filiera dell’idrogeno.

Il progetto Hydrogen Hub è stato fortemente voluto e sostenuto dai 4 partner:

• Anima Confindustria, che riunisce già buona parte della filiera dei componenti sia per impianti di produzione sia di consumo di idrogeno e sta già costruendo relazioni con Istituzioni ed Enti specifici;

• H2it - Associazione italiana idrogeno aggrega grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università che lavorano nel settore dell’idrogeno. Conta attualmente 147 soci che rappresentano tutta la catena del valore dell’idrogeno dalla produzione fino agli us i finali.

• Aicarr (Associazione Italiana Condizionamento, Riscaldamento e Refrigerazione), garante di un’ampia rete internazionale di esperti in campo energetico, oltre al supporto accademico e scientifico, già focalizzato sui temi e le opportunità di sviluppo dell’idrogeno;

• Energy & Strategy Group - Politecnico di Milano per approfondimenti di ricerca e supporto, garantendo contenuti, analisi di mercato e previsioni di alto profilo;

IL COMMENTO di Massimiliano Pierini, managing director di RX Italy

L’idrogeno è senz’altro un fattore chiave per un’economia moderna, efficiente e competitiva dal punto di vista delle risorse. Mce rappresenta tutte le soluzioni per il comfort abitativo che contribuiscono in larga misura alle emissioni totali di CO2 e negli ultimi anni abbiamo ampiamente sostenuto lo sviluppo di energie rinnovabili per favorire una inevitabile transizione energetica. Con questo progetto vogliamo aprire nuovi canali e relazioni internazionali anche in questo ambito grazie alla comprovata esperienza a livello mondiale del Gruppo r X

Enea che ha visto Mce diventare opinion leader di Italia in Classe A, il programma nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica, è solamente l’ultimo passaggio di un lungo percorso di avvicinamento all’evento, con iniziative ideate per coinvolgere tutte le categorie professionali chiamate a fare la differenza nell’impiantistica di domani e volte ad andare oltre il comfort abitativo allargando la platea di riferimento per le azioni di efficientamento energetico.

Mce si conferma un appuntamento attrattivo per costruire relazioni e alleanze strategiche: lo testimoniano i dati parziali che vedono oltre 1.300 aziende iscritte e un 55% dall’estero.

Risultati favoriti anche dall’introduzione del nuovo layout, che vede la convergenza e l’integrazione delle tecnologie, la definizione di nuovi collegamenti diretti e l’ottimizzazione dei percorsi di visita.

Per favorire il consolidamento e lo sviluppo economico-commerciale delle imprese italiane nei mercati esteri è stata rinnovata la collaborazione con Ice e be It, la campagna di promozione del made in Italy a sostegno delle esportazioni italiane e dell’internazionalizzazione del sistema economico naziona-

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43a MCE - Mostra Convegno Expocomfort

MCE EXCELLENCE AWARDS

Le tecnologie selezionate saranno esposte nell’area dedicata “Mce Excellence Awards”, all’interno del Pad. 18, per dimostrare ciò che il settore impiantistico più evoluto sta proponendo già oggi per contribuire al raggiungimento di molti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 (i 17 Sdg). Secondo i dati presentati dall’Energy&Strategy Group nel Report “Zero Carbon Policy Agenda 2023”, si evince che gli edifici sono la fonte maggiore di emissioni di CO 2, ma anche l’ambito con il maggior potenziale di riduzioni: lo sviluppo di queste tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica potrebbe colmare il 45% del gap emissivo al 2030, pari complessivamente a 125 MtCO 2-eq.

Osservando l’andamento dello sviluppo brevettuale dei primi 4 Paesi europei per brevetti depositati (Germania, Francia, Spagna e Italia) si evince che gli attori italiani si contraddistinguono per il primato in peso percentuale relativo alle tecnologie di gestione ambientale, in particolare alla gestione dei rifiuti e all’abbattimento di inquinamento atmosferico. Le registrazioni dei brevetti relativi alle Ccmt (Climate Change Mitigation Technologies) hanno raggiunto quota 3.025 nel quinquennio 2015-2019. La quota maggioritaria è rappresentata da tecnologie di Efficientamento (40%), seguita da Generazione Energetica (20%), Elettrificazione (14%) ed Economia Circolare (12%). L’Efficientamento ha rappresentato la prima dimensione tecnologica di interesse per i brevetti registrati da attori italiani sin dal 1990, a meno del 2010, anno di picco per le application di tecnologie inerenti alla Generazione Energetica, che hanno trainato l’aumento delle registrazioni delle Env-Tech totali fino al 90% in soli 5 anni.

La partecipazione da parte degli espositori agli Excellence Awards è volontaria: sono stati gli espositori stessi a segnalare i prodotti che reputano maggiormente innovativi e strategici per la transizione energetica, compresi quelli che stanno per essere immessi sul mercato avendo superato la fase prototipale.

IL COMMENTO

di prof. Giuliano Dall’O’ curatore dell’Mce Excellence Awards e coordinatore dell’Mce Lab

Qle. Previsti in fiera 120 operatori esteri selezionati, provenienti da 43 Paesi di tutto il mondo.

DAL PROGETTO ALL’INSTALLAZIONE

L’edizione Mce 2024 vede anche l’introduzione di nuove proposte per tutti i professionisti coinvolti nella progettazione, distribuzione e installazione di impianti, con la trasformazione del “Percorso Efficienza e innovazione”, grazie all’istituzione di nuovi riconoscimenti, gli Mce Excellence Awards

- Efficiency&Innovation 4 Transition Goals, che saranno assegnati a componenti, sistemi e tecnologie che accelereranno la transizione energetica e ambientale collegata agli impegni che sono stati presi nell’ambito dell’agenda 2030.

La 43a edizione di Mce vede anche la nascita del Water Prix, promosso in collaborazione con Aqua Italia e Angaisa, sul tema dell’Intelligent (use of) water, concorso a premi capace di comunicare il valore dell’acqua e creare engagement tra visitatore ed espositore. In palio ogni giorno con formula instant win smartphone, auricolari wireless, buoni Amazon ed estrazione finale di un weekend in una località Bandiera Blu, riconosciuta più virtuosa per acque, servizi e sostenibilità. Sempre ricco il programma di convegni, workshop ed eventi per approfondire le tematiche e le potenzialità di sviluppo di ambiti specifici, con la presentazione del 10° Rapporto Cresme sul Mercato dell’impiantistica, gli interventi istituzionali e quelli organizzati dalle associazioni internazionali (Ehpa - European Heat Pump Association e Rehva - Federation of European Heating, Ventilation and Air Conditioning Associations in primis) e le associazioni partner, con Aicarr in prima fila con il 53° Convegno Internazionale e la presentazione di Clima 2025.

NET ZERO CARBON EVENTS

uesta iniziativa è importante e opportuna in quanto ci troviamo in un contesto ambientale particolarmente critico, con pesanti ricadute sociali ed economiche e che richiede una forte accelerazione dell’abbattimento delle cause di emissioni nocive. Abbiamo di fronte due obiettivi: da un lato il contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici (in una fase transitoria che però durerà decenni) e dall’altro la decarbonizzazione, anche in coerenza con gli obiettivi definiti dall’Unione europea con il New Green Deal che prevede la completa decarbonizzazione al 2050».

Beyond Comfort, andare oltre al comfort. A dimostrazione che in Rx hanno preso sul serio il nuovo claim e l’invito alla sostenibilità che sottintende. L’impegno preso è quello di decarbonizzare l’industria stessa degli eventi. Rx è membro fondatore del Net Zero Carbon Events Pledge, con cui si impegna a rendere l’azienda, gli eventi e l’intero settore net zero. L’intento è azzerare le proprie emissioni di gas serra entro il 2040 e a ridurle del 50% entro il 2030. Data la natura complessa della catena di fornitura e le emissioni associate alla realizzazione di una fiera, è solo lavorando insieme come settore si sarà in grado di garantire un futuro più sostenibile. A tutela di questo importante obiettivo, Mce è progettata ed erogata ai sensi della certificazione Iso 20121:2013 - Organizzazione sostenibile di eventi fieristici.

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Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

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Climatizzazione rinnovabile

FULL ELECTRIC

Efficienza energetica e comfort indoor guidano le scelte abitative contemporanee. Le proposte di climatizzazione Viessmann assicurano il miglior comfort possibile e la riduzione dei consumi energetici per ogni soluzione adottata

Nel panorama dei produttori di tecnologie per l’efficientamento energetico, Viessmann si conferma leader nell’offerta di soluzioni avanzate: sistemi che garantiscono autonomia energetica per riscaldamento, raffrescamento, produzione di energia elettrica, di acqua calda sanitaria e trattamento dell’aria di abitazioni e aziende, una proposta concreta per la transizione energetica. È con queste premesse che Viessmann ha l’ambizione di essere un attore chiave nel settore fotovoltaico e delle energie rinnovabili.

YouBuild - MARZO 2024 198 Produzione
Viessmann
Energy Split

SISTEMA INTEGRATO

FULL ELECTRIC RESIDENZIALE

A Key, la proposta Viessmann per il segmento residenziale e commerciale si è tradotta nelle soluzioni integrate full electric: sistemi completi, alimentati dal fotovoltaico con batteria di accumulo per abbattere i consumi energetici e le emissioni nell’ambiente. Un approccio innovativo che integra in un sistema unico tecnologie sostenibili e full electric, provenienti dallo stesso produttore, e utilizza le fonti rinnovabili per assolvere a tutte le esigenze di comfort climatico degli edifici, massimizzando l’autoproduzione e l’autoconsumo, e assicurando un consistente risparmio in bolletta. L’adozione di soluzioni di questo tipo garantisce sempre la massima efficienza dell’impianto e una notevole semplicità di gestione. Un ulteriore vantaggio è la trasformazione della figura del consumatore, perché non si limita più a usufruire dei servizi, ma diventa a sua volta un produttore di energia, ovvero un “prosumer”. Per garantire il corretto funzionamento degli impianti e le migliori prestazioni in termini di rendimento, affidabilità e sostenibilità, Viessmann offre al cliente anche una gamma di servizi a 360°, dalla consulenza in fase di progettazione all’installazione e assistenza. Cuore del sistema integrato full electric sono i moduli fotovoltaici Vitovolt 300 abbinati a inverter e batteria di accumulo. In ambito residenziale viene alimentato l’intero sistema energetico dell’edificio, quindi la pompa di calore Vitocal per riscaldamento e raffrescamento, lo scaldacqua Vitocal 262-A, il climatizzatore Vitoclima, così come la wallbox Vec04 Smart per ricaricare l’auto elettrica. Tra i moduli fotovoltaici più efficienti presentati in fiera ci sono i pannelli bifacciali Vitovolt 300 M-ao, che assicurano una resa superiore, data la capacità di captare anche la luce riflessa dal terreno o dal tetto. A completare l’offerta vi sono poi i sistemi di fissaggio per pannelli fotovoltaici e i quadri elettrici. Largo spazio all’integrazione dei sistemi, grazie anche alla piattaforma digitale Viessmann One Base, che consente di gestire, tramite la sola app ViCare, l’intero sistema energetico di casa per un utilizzo più confortevole, efficiente e sostenibile.

FOTOVOLTAICO PER IL COMMERCIALE

Anche per l’ambito commerciale Viessmann fornisce impianti fotovoltaici a elevata efficienza completi di inverter e sistema di accumulo, che consentono alle aziende di produrre energia elettrica per autoconsumo. Viessmann soddisfa attualmente fabbisogni fino a 100 kW con inverter standard, mentre con le soluzioni ibride, come i nuovi Viessmann Hybrid Inverter F-3 e G-3, la capacità di accumulo supera 100 kW di inverter e 200 kWh di batterie. Utilizzando l’energia autoprodotta per alimentare la pompa di calore di alta potenza Vitocal Pro o il climatizzatore

di grande potenza Energysplit Pro, le aziende riescono a soddisfare le esigenze di comfort contenendo i consumi energetici.

E PER IL SETTORE INDUSTRIALE

In occasione di Key, per il settore industriale, è stato presentato il generatore di vapore a media e alta pressione Vitomax Hs, abbinato a un bruciatore per il funzionamento 100% a idrogeno. Questo combustibile rappresenta sicuramente un key driver della transizione energetica.

Per il settore industriale, il generatore di vapore a media e alta pressione Vitomax HS, abbinato a un bruciatore per il funzionamento 100% a idrogeno. Sopra, la piattaforma digitale Viessmann

One Base consente di gestire l’intero sistema energetico di casa

Caldaie a condensazione Cogeneratori Caldaie a vapore

Gli impianti che innalzano VALORE E QUALITÀ DELL’ABITARE

L’ambiente bagno nei progetti contemporanei è uno degli spazi maggiormente connessi al benessere e alla salute di chi ne fruisce. E in casa Bampi grande attenzione è posta al design e alle tecnologie che garantiscono insieme comfort ed estetica

Il bagno riveste un ruolo primario nella percezione di comfort abitativo. Nel vissuto di ogni utente, il locale da bagno stimola tutti i sensi e quindi segna in modo indelebile il giudizio. Superando quelli che sono gli orientamenti del gusto estetico che in maniera prevalente conducono le scelte di arredo (ceramiche, sanitari, rubinetterie, rivestimenti), per Bampi (azienda leader in Italia nelle soluzioni e sistemi idrotermosanitari) l’attenzione deve ricadere sugli impianti che si “nascondono” all’interno di solai e pareti. È proprio grazie o per colpa degli impianti tecnologici che

I problemi che Bampi risolve in bagno

Produzione
Bampi

percepiamo e rileviamo disturbi acustici, esalazioni maleodoranti, effetti di gorgoglio, sbalzi di temperatura e umidità, consumi idrici ed energetici, inadeguate portate idriche.

RISCIACQUO, ODORI E VAPORI

UNA SOLUZIONE PER TUTTO

La proposta Bampi spazia da sistemi insonorizzati per lo scarico a valvole di aerazione per la correzione degli effetti depressivi (causa del prosciugamento dei sifoni), piuttosto che apparecchi per l’aspirazione di odori e vapori. Ma il centro della proposta Bampi per il bagno - denominata Sbe Sistemi Bagno Evoluto- è la cassetta di scarico wc. Bsilent è la cassetta incasso per il risciacquo dei vasi wc che garantisce assoluta silenziosità (supportata da test certificati eseguiti in opera), notevole risparmio idrico e permette di essere azionata da pulsanti “No Touch” (placca Wave) alimentati da batteria o allacciati direttamente alla rete elettrica di casa. Il comando elettronico consente all’utente di personalizzare e regolare una serie di funzioni, sia per lo scarico e l’igienizzazione del vaso wc, sia per l’illuminazione soprattutto al buio nelle ore notturne.

CLIMATIZZAZIONE, UMIDITÀ E RICAMBIO D’ARIA

Certo, cattivi odori e fastidiosi rumori, non sono una bella cosa da sopportare nel bagno o peggio ancora nella camera da letto attigua. Ma c’è un’altra condizione di comfort da considerare, che diventa

la più importante avendo un influsso determinate sulla nostra salute. Parliamo della salubrità dell’ambiente, ovvero dell’equilibrio che ci deve essere tra climatizzazione, umidità e ricambio d’aria. Anche in questo caso, Bampi dispone di soluzioni radianti a bassa inerzia per il riscaldamento e raffrescamento a pavimento/parete/soffitto. Sistemi vantaggiosi, sia per la gestione personalizzata che si può avere in ogni ambiente abitativo, sia per i consumi energetici molto contenuti, sia per gli effetti benefici percepiti dagli utenti. Insieme alla climatizzazione, poi, il catalogo Bampi offre (tramite un servizio di progettazione e dimensionamento) sistemi per la ventilazione meccanica controllata e la deumidificazione.

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Sistema Snif aspira odori e vapori. A destra, placca elettronica Wave_NoTouch. Cassetta wc insonorizzata Bsilent Scarica la brochure SBE

Quando l’ascensore SPOSA LA SOSTENIBILITÀ

Efficientare il patrimonio immobiliare vuol dire provvedere a sostituire gli elevatori con modelli elettrici o alimentati da fonti rinnovabili, più sostenibili anche in termini economici

Ceam
Produzione

Adattabilità e flessibilità

Può essere installato in vani corsa di diversa tipologia, in nuovi edifici o ristrutturazioni di edifici esistenti. La cabina a dimensioni variabili permette di adattare evolux.eco® a vani già costruiti.

La versione con armatura laterale è stata progettata per l’installazione in vani con una sola parete portante o strutture per ascensori panoramici.

Più tecnologia in meno spazio

L’assenza del locale macchine e l’installazione di tutti i componenti dell’azionamento all’interno del vano corsa permettono di ridurre gli spazi necessari per l’installazione. Grazie alle ridotte dimensioni dei componenti, lo spazio è sfruttato al meglio per poter installare cabine di dimensioni maggiori.

Dalle funi in acciaio alle cinghie piatte: i vantaggi

Corsa più silenziosa

Precisione di fermata straordinaria

Minore usura dei componenti

Maggiore durata nel tempo

Sistema di monitoraggio automatico

Velocità ottimizzata

Il sistema di controllo brevettato varia la velocità dell’impianto per ottimizzare i consumi di corrente, garantendo sempre il massimo delle prestazioni. La velocità varia da 0,63 m/s a 1 m/s in funzione del carico in cabina e della direzione e lunghezza della corsa.

alimentando questi modelli a basso consumo con fonti rinnovabili. Tra le misure suggerite dal Parlamento europeo c’è la promozione di fonti di energia verde come quella solare, e presto sarà richiesto ai nuovi edifici pubblici e non residenziali di dotarsi di impianti solari. Interessante è, inoltre, la possibilità fino al 2025 di usufruire delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato; oppure usufruire di condizioni di pagamento vantaggiose per modificare o sostituire i vecchi ascensori con altri

La cabina a dimensioni variabili permette di adattare Evolux.eco a vani già costruiti

7 più moderni ed efficienti in termini energetici, di confort e di accessibilità. L’ascensore è il primo strumento di abbattimento delle barriere architettoniche per facilitare persone anziane, con disabilità motorie o anche solo per migliorare il trasporto di chi deve trasportare la spesa o le famiglie con passeggini. L’attenzione ai consumi “secondari”, come quello degli ascensori, è incoraggiata dall’Europa perché la riduzione dell’impatto ambientale non è raggiungibile solo con una singola azione, ma è il risultato di un impegno collettivo, incluso quello delle aziende che studiano soluzioni più sostenibili a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo.

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Il trattamento DELLE ACQUE ORA È PIÙ URGENTE

I dati sono inequivocabili: il territorio è sottoposto sempre più spesso a eventi meteo violenti. Per questo le tecniche di drenaggio sono diventate centrali per prevenire disastri e inefficienze locali

YouBuild - MARZO 2024 204
Federico Della Puppa
Cambiamento climatico
Produzione SOLOPERABBONATI

ABBONATI

Dinamica delle precipitazioni estive a parit à di condizioni 2021-2050 - Fonte Fondazione CMCC

YouBuild - MARZO 2024 205

Dinamica delle precipitazioni invernali a parità di condizioni 2021-2050 - Fonte Fondazione CMCC

SOLOPERABBONATI

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PERABBONATI

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Numero di giorni con precipitazioni intense a parità di condizioni 2021-2050 - Fonte Fondazione CMCC

SOLOPERABBONATI

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ABBONATI

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GLI OBIETTIVI DI BRUXELLES SOLOPERABBONATI

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PERABBONATI

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YouBuild - MARZO 2024 212 Cambiamento climatico
CI SONO. IN
LE REGOLE
TEORIA SOLOPER

PERABBONATI

Progetti europei relativi al drenaggio e al trattamento delle acque attivati negli ultimi dieci anni

Fonte: Linee guida per la gestione delle acque meteoriche, Comune di Reggio Emilia

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SOLO

YouBuild - MARZO 2024 214 Cambiamento climatico

SOLOPERABBONATI

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Un territorio DA SALVARE (E IN FRETTA)

I rilievi di Ispra non lasciano dubbi: frane e allagamenti provocano danni materiali e drammi umani. Emilia-Romagna e Liguria sono tra le aree più a rischio, ma non ci sono Regioni che possono ignorare il trattamento delle acque piovane

SOLOPERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 216
Fiorella Angeli
italia
Emergenza
Produzione

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Numero di eventi estremi per anno

Fonte: Osservatorio Città Clima, Legambiente 2022

Eventi totali per categoria (2010-2022*)

* include gli eventi del periodo gennaio-ottobre 2022

Fonte: Osservatorio Città Clima, Legambiente 2022

Il bilancio degli eventi estremi per l’anno 2022

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Fonte: Legambiente

I numeri del dissesto idrogeologico in Italia

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Fonte: Ispra Aree allagabili per scenario di pericolosità da alluvione media (Medium Probability Hazard), mosaicatura Ispra, 2020 Fonte: Ispra
SOLOPER

I dati sul consumo di suolo in Italia e nelle regioni

PERABBONATI

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Fonte: elaborazione Smart Land su dati Ispra

Emergenza italia SOLOPER

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PERABBONATI

YouBuild - MARZO 2024 221 Drenaggio % Trattamento acque % totale %
Progetti europei relativi al drenaggio e al trattamento delle acque attivati negli ultimi dieci anni Fonte: elaborazione su dati Kohesio

Emergenza italia

Confronto tra l’approccio Hard Engineering e Soft Engineering

Low Impact

- A design

for urban areasUniversity of Arkansas Community Design Center

Esempio di spazio pubblico in cui il deflusso superficiale è utilizzato come una risorsa

SOLOPERABBONATI

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Fonte: LID Development manual
ADVparisslim_230x285.indd COVER-IV 74.indd Personalizzata
Fonte: The SUDS Manual, Woods Ballard et al.

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all’attenzione, anche in seguito ai recenti avvenimenti in Toscana ed Emilia-Romagna, che hanno ben messo in evidenza la gravità della situazione nel nostro territorio e le conseguenze dirette che tali fenomeni possono avere su cose e persone. Eventi che, in realtà, ricordano il problema. Perché se si analizza il passato, anche non troppo lontano, sono numerose le alluvioni con danni evidenti

Secondo i dati Legambiente, dal 2010 a settembre 2022, data dell’alluvione nelle Marche, nella Penisola si sono registrati 1.503 eventi estremi, che hanno provocato 279 vittime. Un dato in crescita anno per anno: tra il 2021 e il 2022 gli eventi estremi sono aumentati del 27% (nonostante i dati di riferimento del 2022 siano parziali) registrando oltre 254 avvenimenti nei soli primi dieci

Di particolare rilevanza è l’incidenza di eventi riconducibili ad allagamenti per piogge intense, che rappresentano

degli addetti totali) esposti a rischio per pericolo di inondazioni. Al rischio per la comunità si aggiunge quello a beni e immobili con i 10,7% del patrimonio edilizio e il 16,5% dei beni culturali oggi localizzati (secondo lo scenario medio) in aree inondabili.

Del totale dei comuni italiani, il 12,8% ha almeno il 20% della superficie esposta a rischio alluvioni in uno scenario medio, mentre il 7,5% nello scenario a rischio elevato (587). Oltre al rischio alluvioni, in Italia non è secondario il problema delle frane. Secondo quanto censito nell’Inventario dei Fenomeni Franosi, in Italia sono oltre 625 mila le frane rilevate per un’area coinvolta di 24 mila chilometri quadrati, pari al 7,9% del territorio nazionale. La superficie nazionale esposta a pericolosità da frana elevata e molto elevata è l’8,7% per un totale di 26.386 chilometri quadrati, mentre sono a rischio 540 mila le famiglie, 1,3 milioni gli abitanti e 84.400 addetti. Se consideriamo l’edificato 12.500 beni culturali e 565.500 edifici, potrebbero potenzialmente subire danni ingenti perché localizzati in fascia a pericolosità elevata e molto

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02/11/16 17:50 Tutti i giorni le breaking news su
il portale dedicato alle tendenze e all’attualità del mondo edile
www.youtradeweb.com
L’INFORMAZIONE CHE FA LA DIFFERENZA

La vasca CHE PROTEGGE L’ALBERGO DALL’ACQUA ALTA

Realizzazione di una vasca di contenimento per una importante struttura alberghiera a Venezia volta a proteggere le strutture interrate dell’edificio dal fenomeno dell’alta marea

Il progetto di riqualificazione del complesso Ex Hotel Bauer a Venezia e la direzione dei lavori sono stati curati dallo studio di progettazione Venice Plan Ingegneria di Venezia e i lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Setten Genesio spa di Oderzo. Le tecnologie Volteco sono state impiegate nella risoluzione dei problemi legati all’impermeabilizzazione delle strutture. Il contesto del centro storico veneziano è infatti soggetto al fenomeno dell’alta marea, situazione che può creare gravi danni alle strutture coinvolte, come purtroppo la storia ha dimostrato, anche recentemente: nel 2019 infatti in una sola settimana, tra il 12 e il 17 novembre, la marea superò il livello di 140 cm per ben quattro volte. Nel progetto di rinnovamento dell’edificio, che diventerà, una volta terminati i lavori, una importante struttura ricettivo alberghiera, è stato prevista la realizzazione di una vasca di contenimento volta a proteggere la struttura da questo fenomeno.

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Volteco | Les Airelles Venice
Cantiere di riqualificazione dell’ex Hotel Bauer a Venezia

VASCA DI CONTENIMENTO

La prima fase dei lavori ha riguardato la demolizione dell’intonaco esistente portando a nudo il paramento murario. Successivamente si è passati alla protezione delle murature con l’applicazione dell’intonaco fibrorinforzato, con funzione impermeabile, Bi Mortar Plaster Seal. Per migliorare la resistenza alla pressione dell’acqua e vista la presenza di sali, nello spessore dell’intonaco è stata inserita l’apposita rete Revomat, rete in fibra di vetro Ar, collegata alla muratura con gli appositi connettori in acciaio al carbonio con zincatura elettrolitica. Una volta maturato l’intonaco, al fine di conferire al sistema impermeabile anche un certo livello di elasticità, è stato steso il rivestimento impermeabile, polimero modificato, bicomponente ad elevata flessibilità Plastivo 250, ideale per superfici sottoposte a spinta idrostatica negativa. Sul piano orizzontale, per realizzare la continuità dell’impermeabilizzazione, è stata applicata, sotto platea, la membrana Amphibia 3000 Grip, impermeabile multistrato idro-reattiva, autoriparante, autosigillante e autoagganciate al calcestruzzo. Essendo la platea svicolata dalle opere verticali si è provveduto a sigillare il giunto lungo il perimetro mediante la posa della guarnizione Wt Expansion, contraddistinta da un’elevata resistenza al carico idraulico, ideale per la sigillatura dei giunti di dilatazione e contrazione, in abbinamento al Wt Panel, pannello waterstop modulare idroespansivo, in grado di aderire per pressione alla struttura impermeabilizzandola. Il tutto sigillato con Akti-vo 201, mastice idroespansivo ideale per intervenire nei locali interrati anche con acqua in pressione. (Foto dell’Archivio fotografico Setten Genesio spa)

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Realizzazione della vasca di protezione dall’acqua alta

Bacino di laminazione CON AQUABOX PER IL DATA CENTER EQUINIX

Aquabox è la soluzione modulare per la gestione efficace delle acque meteoriche. È progettato per realizzare bacini di accumulo, laminazione e drenaggio agevolmente ispezionabili

Patrizia Spada

La recente costruzione del nuovo Data Center Equinix, nell’hinterland milanese, ha posto i progettisti di fronte alla necessità di trovare una soluzione che consentisse di mantenere inalterata la capacità drenante del terreno dopo la realizzazione dell’opera, in modo da rispettare l’invarianza idraulica. Decisamente impegnativi i vincoli e i requisiti progettuali: si trattava di realizzare un bacino di laminazione in grado di gestire circa 2.500 m 3 di acqua, con limiti dimensionali relativi sia alla superficie utilizzabile

Produzione YouBuild - MARZO 2024 226
Geoplast

sia alla profondità di scavo, garantendo inoltre che la struttura fosse agevolmente ispezionabile e accessibile per le operazioni di pulizia e manutenzione periodica.

Tutte queste istanze sono state risolte attraverso l’utilizzo di Aquabox, la soluzione Geoplast per la gestione ottimale delle acque meteoriche. L’utilizzo combinato di Aquabox e Aquabox Cube ha consentito la realizzazione di 2 bacini distinti, il primo su una superficie di 1445 mq (85x17), il secondo su un’area di 675 mq (45x15), il tutto con una profondità complessiva di scavo inferiore a 3 metri.

Grazie alle caratteristiche geometriche degli elementi, è stato possibile strutturare la maggior parte del bacino su due livelli con la sovrapposizione di 1 Aquabox e 1 Aquabox Cube, prevendendo invece 3 livelli – 2 Aquabox e 1 Aquabox Cube in prossimità dei 16 pozzetti di accesso e di ispezione Modularità, leggerezza degli elementi (10 kg) con conseguente facilità di movimentazione, velocità e semplicità di installazione, sono i fattori che hanno

contribuito alla perfetta realizzazione del progetto. Il sistema Aquabox è stato progettato per un efficace accumulo delle acque piovane ed è adatto a diverse applicazioni come sistemi di infiltrazione, ritenzione o attenuazione. È stato progettato per un’installazione rapida, completamente ispezionabile ed è adatto sia per aree paesaggistiche che in zone carrabili. Lo spazio di raccolta è creato da una moltitudine di elementi, che possono essere combinati per formare bacini di qualsiasi dimensione. Installando questo sistema di infiltrazione, il volume del bacino è fino a 3 volte superiore rispetto ad uno scavo riempito con ghiaia ed è quindi possibile risparmiare sia sullo spazio occupato sia sui costi di scavo e di materiale. Il bacino di ritenzione e infiltrazione delle acque piovane creato con Aquabox fornisce un’efficace protezione dalle inondazioni sia in contesti edificati che in quelli a verde. In questo modo il sistema previene eventuali danni causati dalle alluvioni e ulteriori costi di riparazione, giustificando la redditività dell’investimento complessivo.

Installazione di Aquabox per la realizzazione del bacino di laminazione presso il data Center Equinix

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Infrastrutture PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE

La tecnologia alla base della tutela del patrimonio idrico e in generale dell’ambiente è quella che Pircher sviluppa da 55 anni. Nel porto mantovano di Valdaro ha fornito tre sistemi di impianti per il recupero e il trattamento delle acque per tre piazzali

Nel porto mantovano di Valdaro, centro intermodale del trasporto merci governato dall’Autorità Portuale della Provincia di Mantova, è stato effettuato un significativo intervento di riqualificazione dei piazzali di scarico e carico merci. Contestualmente alla realizzazione di una superficie stradale in conglomerato bituminoso è stata prevista la posa di un sistema di drenaggio e trattamento delle acque meteoriche a tutela dei laghi di Mantova, soggetti a tutela paesaggistica e parte integrante del Parco del Mincio. Per realizzare l’opera, gestori e imprese esecutrici hanno puntato su Pircher srl che ha fornito tre sistemi di impianti per il recupero e trattamento delle acque, destinati a tre piazzali e imperniati su tre bacini composti

da vasche di prima pioggia a cui sono stati affiancati anche soluzioni per il recupero di eventuali sversamenti accidentali. Una vera e propria infrastruttura drenante in grado di catturare e depurare l’acqua piovana e insieme un’autentica vasca d’emergenza, capace di impedire lo sversamento di sostanze inquinanti in caso di incidente.

TRATTAMENTO DELLA PRIMA PIOGGIA

La tecnologia alla base della tutela del nostro patrimonio idrico e in generale dell’ambiente è quella che Pircher sviluppa da 55 anni. La prima pioggia deve essere accumulata e trattata prima che venga immessa nel recettore finale. La seconda pioggia, che nel caso di Valdaro non è stata considerata inquinante, poteva essere scaricata

Impianti nei piazzali

Produzione
Patrizia Spada
Pircher

L’AZIENDA

Sito produttivo di calcestruzzo a Gazzuolo (Mn)

Pircher produce una vasta gamma di soluzioni per l’edilizia, in legno e in calcestruzzo, e non solo. Pircher offre le sinergie e i vantaggi di avvalersi di un unico fornitore insieme alla consulenza di esperti che da decenni lavorano in questi settori. Dal 1928 l’azienda opera nel settore del legno e dal 1969 è produttrice di canaline in calcestruzzo. In entrambi i settori è riconosciuta leader di mercato, ma spesso non si sa che si tratta di un’unica azienda. Con il 2024, dopo un processo strategico iniziato 5 anni fa, l’azienda si presenta come fornitore unico per chi costruisce e ha un progetto da fare, per i maker. Nel settore del calcestruzzo offre innumerevoli soluzioni: convogliamento, raccolta e trattamento delle acque meteoriche, trattamenti speciali delle acque di scarico prima che siano immesse nuovamente in circolo, accumulo di riserve idriche e oltre a tutto questo soluzioni custom per applicazioni speciali in calcestruzzo. Ma non solo: anche complementi per l’edilizia, come bocche di lupo, finestre, canaline in acciaio inox, chiusini e grigliati, come anche il legno per edilizia oltre ai prodotti in legno, che sono una gamma completa per il fai-da-te e soluzioni di alta qualità per rivestimenti di facciate, terrazze e pavimentazioni, frangivento, grigliati e recinzioni. Pircher opera su due siti produttivi e un centro logistica. A Gazzuolo, in provincia di Mantova, ha la sede produttiva dei prodotti in calcestruzzo, mentre in più punti, in vicinanza dei cantieri e dei clienti, è presente con sei magazzini esterni su tutto il territorio italiano. Nella sede a Rolo (Reggio Emilia) si concentrano la logistica, gli acquisti e l’amministrazione. Rolo è quindi il polo strategico di Pircher, dove sono concentrate le unità nevralgiche del settore legno e cemento. A Villabassa (Bz) si trova l’unità produttiva per i prodotti in legno. Per Pircher, fare è condividere. La passione per il proprio lavoro, l’attenzione per le necessità di chi progetta e costruisce e anche un mondo valoriale che ha al centro la ricerca dell’eccellenza che si trasforma in affidabilità e durata nel tempo, aspetti fondamentali del concetto di sostenibilità di Pircher.

direttamente nel fiume. Gli impianti di prima pioggia Pircher sono composti da una prima vasca (pozzetto selezionatore), che ha la funzione di dividere le acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia. Le prime, vengono quindi immesse in un’apposita vasca di stoccaggio. Quando questa è piena, una valvola antiriflusso blocca l’ingresso delle acque provenienti dal pozzetto selezionatore, che così confluiscono nella linea di seconda pioggia e quindi nelle acque bianche. Al termine della precipitazione atmosferica, la sonda di rilevamento pioggia installata all’interno del pozzetto selezionatore trasmette ad un apposito quadro elettrico l’impulso per lo svuotamento della vasca di prima pioggia (questo avviene 48 ore dopo il termine della precipitazione), facendo azionare la pompa che rilancia le acque all’interno di un pozzetto di raccordo. Da qui, per gravità, le acque confluiscono all’interno di un separatore per oli minerali e idrocarburi.

MONOBLOCCO E ANTISISMICHE

Un aspetto cruciale di questo intervento, ai fini della durabilità e della sicurezza, è senza dubbio quello produttivo, articolato in prodotto e processo. Nel primo caso, va sottolineato l’impiego di un calcestruzzo fluido autocompattante (Scc) ad alta resistenza C40/50. Il processo produttivo si basa sulla realizzazione di un elemento monoblocco, ovvero realizzato in un unico getto a garanzia di una perfetta tenuta idraulica. Le vasche Pircher impiegate a Valdaro vanno da 8.000 a 50.000 litri di capienza e sono state affiancate e collegate tra loro per raggiungere i volumi richiesti dal progetto. Un ulteriore aspetto tecnico da mettere in luce è quello legato alla realizzazione delle piastre di copertura, con armature e spessori differenti in base al loro interramento e al carico a cui sono sottoposte (si può arriva fino a carichi aeroportuali). Le soluzioni Pircher arrivano in cantiere già preassemblate e pronte ad essere posate tramite autogrù.

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Pozzetto selezionatore Centro logistica di Rolo (Re)

Nei cantieri DOVE IL CICLO DELL’ACQUA È PROGETTATO

Antonio Rizzo, responsabile commerciale Italia Occidentale di Daliform, racconta l’evoluzione della produzione aziendale per la manutenzione del territorio e il recupero dell’acqua nelle costruzioni. Soluzioni tecnologiche brevettate e in materiale riciclato

Dal 2010 al 2023 la spesa per la mitigazione dei danni causati dal dissesto idrogeologico ha raggiunto la cifra di 46 miliardi di euro, corrispondenti a una media annua di 3,3 miliardi di euro. Nonostante questo considerevole investimento, gli eventi negativi continuano a verificarsi con una certa frequenza. Ci si potrebbe interrogare sulle cause di tale situazione: forse gli edifici e le opere pubbliche non vengono progettati adeguatamente per resiste -

Produzione
Daliform

re a tali eventi? Oppure potrebbe essere dovuto a una carenza nella manutenzione delle infrastrutture esistenti? Ne abbiamo parlato con Antonio Rizzo, responsabile commerciale Italia Occidentale di Daliform, azienda leader specializzata nella creazione e produzione di manufatti innovativi in plastica per il mondo delle costruzioni. «Si costruisce troppo, c on la conseguenza che nuove superfici impermeabili implicano l’aumento delle portate meteoriche defluenti. Le reti di raccolta non sono sufficienti in quanto le precipitazioni sono diventate violente e concentrate. Al consumo di suolo è necesario accompagnare la presenza di adeguate opere di regimazione, mitigazione e di recupero delle risorse idriche, questa mancanza di attenzione può causare i disastri ecologici che ben conosciamo. Anche per le strutture esistenti è fondamentale prevedere opere di laminazione delle vasche di raccolta, di recupero, di dispersione d’acqua. Ovviamente vanno progettate, realizzate e poi anche manutenute».

Secondo il centro di ricerca Ispra, negli ultimi vent’anni sono stati finanziati 6063 interventi per lavori di prevenzione del rischio idrogeologico, con appena 329 milioni di euro in media all’anno.

C’è una responsabilità pubblica?

Credo proprio di sì. Spesso non si dà abbastanza importanza ai potenziali disastri fino a quando non si verificano effettivamente. Questi eventi possono avere costi molto elevati, ben superiori ai 329 milioni di euro menzionati. Prima, forse, non se ne era nemmeno considerata la possibilità, magari

A sinistra, Gianpaolo Sormani, responsabile commerciale Italia Orientale Daliform al centro Antimo Riccardo Albertini (presidente Daliform Group), a destra, Antonio Rizzo, responsabile commerciale Italia Ooccidentale Daliform.

Sotto, vasca realizzata nel cantiere di Cascina

Merlata a Milano

pensando che avvenissero solo altrove. Ora che siamo direttamente coinvolti, il problema emerge con grande urgenza. Oggi è essenziale trovare modi per gestire, contenere, disperdere e recuperare l’acqua in maniera efficace.

Quali azioni ritenete necessarie per ridurre il rischio di dissesti?

La manutenzione del territorio: molti fiumi s’intasano perché sono pieni di foglie, di rami caduti e mancano le risorse economiche per eseguire i lavori di pulizia. E poi la creazione di vasche di raccolta, di dispersione, di laminazione, in modo da dare alla massa d’acqua che arriva a ondate di piena di potersi sfogare da un’altra parte. Non solo: sarebbe utile evitare che vada sprecata in modo da consentirne il suo riutilizzo in seguito. Mi auguro che parte dei cantieri già partiti per la costruzione delle vasche di laminazione, finanziati con fondi del Pnrr, riesca a ovviare in modo consistente a questo problema per la salvaguardia di un territorio come quello italiano, così esposto ai rischi.

Quali sono le soluzioni di Daliform a riguardo?

In azienda siamo stati dei precursori nel 1991 con l’invenzione delle casseforme a perdere per vespaio Iglù  e della sua evoluzione nel  sistema Atlantis, con il quale riusciamo realizzare vasche fino a 3 metri di altezza e, in casi particolari, anche più alte. Le vasche realizzate con il sistema Atlantis presentano molteplici vantaggi: facili da realizzare, possono essere agevolmente pulite e soprattutto, essendo chiuse possono essere utilizzare superiormente, ad esempio, come aree di posteggio.

Avete altri prodotti legati all’acqua e al drenaggio?

La famiglia di grigliati per posteggi o camminamenti, che vanno dal prodotto di eccellenza Pratopratico, l’unico 100% materiale vergine, e le altre griglie in

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Daliform

Grand Park Hotel Rovinj, nei pressi

del porto turistico croato di Rovigno. Sotto, cantiere in Olanda. Utilizzando il sistema Atlantis la superficie può essere destinata a parcheggio

100% materiale riciclato per realizzare superfici di grandi metrature con finitura a prato o naturale ad elevata percentuale drenante. In formati e colori diversi, abbiamo sei tipologie di griglie per il mercato delle pavimentazioni da esterno che rappresentano validi sistemi disperdenti con infiltrazioni nel primissimo sottosuolo. Da ultimo, sempre in tema di drenaggio e, più in generale di rispetto ambientale, voglio ricordare l’Iglù Green Roof e  V-Green per il verde verticale.

Quali sono i plus dei prodotti Daliform?

Sono tutti brevettati e, a parte Pratopratico, sono tutti in materiale riciclato al 100%. Hanno tutti un’ampia gamma con ricchi accessori per rispondere alle diverse esigenze di mercato.  E i lavori più rappresentativi?

Recentemente abbiamo realizzato il nuovo centro commerciale Cascina Merlata Bloom e stiamo approntando il terzo stabilimento ST Microelectronics. Siamo nel progetto Maximall Pompei, il centro commerciale più grande del Sud Italia, e stiamo lavorando con gli alleggerimenti U-Boot in diversi condomini nei pressi di l’Aquila. Com’è andato il 2023?

Pensavamo che sarebbe stato più tranquillo rispetto al 2022, invece è stato sorprendentemente positivo. Abbiamo registrato un incremento del 10%. E il 2024 è partito molto bene e ci sta dando molte soddisfazioni. Le uniche perplessità riguardano forse gli anni a venire quando finiranno le risorse del Pnrr. Ma adesso viviamo il presente.

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Nuovo Blocco ISOTEX AIR CON PARETE VENTILATA INTEGRATA

In un’unica operazione di posa si realizza la struttura portante con isolamento a cappotto e parete ventilata riducendo tempi e costi di cantiere. A Jesolo, la costruzione del Residence Florinas è un esempio perfetto di sostenibilità e comfort. Loris Chinello ci ha illustrato i principali vantaggi del sistema costruttivo

Specializzata nella produzione di blocchi cassero e solai in legno cemento, Isotex presenta il nuovo blocco ventilato Isotex Air, che consente in un’unica operazione di posa, semplice e veloce, di realizzare struttura antisismica, isolata termicamente con «cappotto protetto» e con parete ventilata integrata. Questo permette di ottimizzare tempi e costi di cantiere. Ne parliamo con Loris Chinello, Amministratore dell’azienda. Quali sono i vantaggi del sistema costruttivo Isotex? Isotex è leader europeo da oltre 35 anni e ha ottenuto l’82% del Mercato del legno cemento. Il sistema costruttivo Isotex, con blocchi, tramezze e solai in legno cemento, rappresenta l’alternativa più utilizzata rispetto ai sistemi tradizionali. Per la realizzazione di tutti i prodotti sono utilizzate materie prime di qualità, come legno di abete non trattato e 100% riciclato, cemento Portland puro al 99% e ossido di ferro. Privi di additivi e sostanze chimiche, i nostri prodotti sono certificati per la bioedilizia (anab-icea) e sono un punto di riferimento per chi costruisce edifici sicuri, ecosostenibili e in accordo con le nuove normative di costruzione.

Grazie alla facilità di posa, alle caratteristiche tecniche,

Produzione
Isotex

al comfort abitativo e ai costi competitivi, Isotex trova un grande riscontro da parte di tecnici, costruttori e acquirenti. Ulteriori vantaggi sono sicurezza antisismica, sicurezza antincendio (rei120-rei240), eccellente comportamento al fuoco di facciata (Test lepir2), sostenibilità (EPD di tipo III e Remade in Italy per gli inserti isolanti), isolamento termico (ZEB-NZEB), isolamento acustico in classe I, eccellente comfort indoor grazie al test Voc (bassissime emissioni di composti organici volatili).

Quando è nata l’azienda?

Il blocco Isotex è nato in Germania nel 1946 ed è presente in Italia dal 1985. Isotex in Europa ha realizzato più di 400mila abitazioni ecosostenibili e antisismiche. Oggi l’azienda conta su uno staff di un centinaio di persone tra dipendenti e agenti, che coprono capillarmente tutto il territorio nazionale e internazionale. Gli impianti di produzione completamente automatizzati e collaudati, garantiscono qualità e quantità costanti. L’azienda si è contraddistinta negli anni per ricerca, innovazione e qualità dei prodotti, diventando la maggiore realtà europea nel settore della produzione di blocchi cassero e solai in legno cemento.

Di recente avete presentato un nuovo prodotto, Isotex Air: di che cosa si tratta e perché avete deciso di realizzarlo?

In diverse occasioni ci siamo accorti che il sistema tradizionale di parete ventilata presentava alcuni ostacoli o limiti di realizzazione, perché tecnologicamente complessa e laboriosa da posare. Inoltre, necessita di manodopera specializzata e di molto coordinamento delle attività di cantiere, facendo lievitare i costi di realizzazione finali. Per questi motivi abbiamo voluto ovviare a queste problematiche creando un prodotto innovativo e unico nel suo genere come il blocco venti-

lato Isotex Air. La geometria del blocco cassero in legno cemento Isotex standard è stata ripensata con lo scopo di ricavare al suo interno una parete ventilata, ovviamente sul lato rivolto verso l’esterno dell’edificio. Attraverso la posa in opera del nuovo blocco in legno cemento Isotex Air si configura, con una sola operazione semplice e veloce, la realizzazione di un triplice intervento: struttura con parete estesa debolmente armata gettata all’interno di blocchi cassero in legno cemento Isotex, isolamento termico con «cappotto protetto» in grafite Neopor Bmbcert di Basf e parete ventilata integrata nella geometria del blocco in legno cemento. Quali sono le caratteristiche del nuovo blocco con parete ventilata integrata Isotex Air?

La parete ventilata è parte integrante del blocco cassero

Uffici e stabilimento Isotex a Poviglio, Reggio Emilia.

Sopra, il blocco ventilato Isotex A ir

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Isotex A ir visto in pianta

SOMMITÀ DELLAPARETE

in legno cemento Isotex. Pertanto, la tradizionale complessità stratigrafica e tecnologica dei sistemi tradizionali utilizzati per realizzare questo tipo di interventi è superata. Questo perché con un unico blocco cassero, e quindi con una sola operazione di posa semplice e veloce, si ottiene la realizzazione di struttura, isolamento termico e parete ventilata. I costi di realizzazione sono significativamente più contenuti, sia per una diminuzione nella fornitura del materiale sia per la riduzione delle

INTONACO ESTERNO

CANALI DI VENTILAZIONE

INSERTO ISOLANTE IN EPS CON GRAFITE

ECOSOSTENIBILE

ARMATURA VERTICALE

GETTO IN CALCESTRUZZO

ARMATURA ORIZZONTALE

ISOTEX AIR: BLOCCO CASSERO IN LEGNO CEMENTO

PER PARETE VENTILATA

INTONACO INTERNO

tempistiche di cantiere, anche perché non è richiesto l’intervento di manodopera specializzata. Grazie alla parete ventilata inclusa nella conformazione del blocco si migliora notevolmente il funzionamento estivo della facciata. Inoltre, come la tradizionale gamma blocchi Isotex, anche il blocco Isotex Air presenta un’apposita sotto gamma di pezzi speciali (blocco spalla, angolo, pass, correa) finalizzata all’eliminazione dei potenziali ponti termici, scongiurati anche grazie all’eliminazione delle tipiche connessioni e giunzioni di una tradizionale parete ventilata. Nel caso dell’innovazione proposta da Isotex, infatti, connettori e perni non sono presenti. Ci sono ulteriori vantaggi?

Sì, per esempio, le prestazioni antincendio e la sicurezza antisismica. Una parete non intonacata in blocchi cassero Isotex con isolante è classificata Rei120 e i solai in legno cemento Isotex, sempre senza intonaco, hanno ottenuto una classificazione Rei240. I blocchi con isolante hanno classe di reazione al fuoco B-s1,d0 e hanno superato brillantemente la prova francese su grande scala Lepir2, che valuta il comportamento al fuoco di facciata degli edifici. Inoltre, il prodotto vanta eccellenti prestazioni di resistenza meccanica, comprovata dai risultati di prova a trazione (prova allo strappo).

La struttura portante Isotex è composta da solai e blocchi cassero in legno cemento che vengono riempiti in calcestruzzo, in cui viene sempre inserita un’armatura orizzontale e verticale che collega la fondazione ai cordoli dei solai fino al tetto così da ottenere una solida struttura armata. L’edificio così realizzato è quanto di meglio si possa ottenere in fatto di robustezza e compattezza, infatti si ottengono 4 pilastri ogni metro rispetto a 1 pilastro ogni 4 metri delle strutture tradizionali. Il ministero dei Lavori Pubblici ha emanato apposite linee guida per l’impiego del sistema costruttivo in zona altamente sismica. Delle circa 80.000 abitazioni realizzate in Italia dal 1985 a oggi, molte si trovano in zone

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VAPORE VAPORE VAPORE
Isotex
LIVELLO PRIMO SOLAIO PARETE PORTANTE IN BLOCCHI CASSERO ISOTEX AIR (CON PARETE VENTILATA INTEGRATA) GRIGLIA: ARIA IN USCITA ARIA IN USCITA DAI CANALI DI VENTILAZIONE DEI BLOCCHI ISOTEX AIR BASE DELLAPARETE
ARIA IN INGRESSO NEI CANALI DI VENTILAZIONE DEI BLOCCHI ISOTEX AIR GRIGLIA: ARIA IN INGRESSO NUMERO DI PIANI VARIABILE

che hanno subito gravi eventi sismici: dal terremoto in Umbria (1997), in Friuli (1998), Abruzzo (2009), ai più recenti in Emilia (2012) e Centro Italia (2016). Nessun edificio Isotex ha subito alcuno danno, nemmeno una cavillatura.

Per quanto riguarda la sostenibilità e il benessere indoor?

Isotex pone molta attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e alla scelta delle materie prime che sono naturali e di qualità: cemento Portland, legno di abete non trattato (100% riciclato), ossido di ferro e un minerale naturale per il processo di mineralizzazione del legno che lo rende inerte e quindi inattaccabile dal fuoco, muffe e parassiti. Molta importanza viene data anche alla qualità e alla sostenibilità dell’inserto all’interno del blocco cassero Isotex in quanto è stato scelto l’isolante made of Neopor Bmbcert di Basf dove fino il 100% delle fonti fossili primarie viene sostituito da fonti rinnovabili sostenibili e certificate, ovvero da biomassa (rifiuti organici). Questo permette di ridurre le emissioni di CO2 del 42% e raggiungere la classe A+ secondo le schema ReMade in Italy.

Inoltre va considerato che trascorriamo mediamente il 90% del nostro tempo in ambienti indoor, sottovalutando le ripercussioni che ciò genera in termini di salute e benessere. La qualità dell’aria che respiriamo all’interno di ambienti confinati, infatti, è un fattore molto importante che può contribuire al nostro benessere o, talvolta, a malattie e disturbi di vario genere. La maggioranza delle sostanze inquinanti negli ambienti indoor appartiene alla categoria dei Voc (Composti Organici Volatili), ovvero molecole facilmente evaporabili dalle superfici dell’involucro edilizio o degli arredi, che si disperdono nell’aria degli ambienti interni. Isotex ha superato brillantemente il test Voc, 100/150 volte in meno ai valori limite previsti dalle norme, rispettando i requisiti di tutti i vari protocolli europei possibili (Indoor Air Comfort Gold), confermando la garanzia di salubrità e qualità degli ambienti interni di un edificio, nel caso in cui si impieghino prodotti Isotex. Questi vantaggi tecnici come si traducono per l’utilizzatore finale?

L’inserto isolante continuo, e sempre protetto all’interno del blocco cassero in legno cemento, unito ai vantaggi della ventilazione, consente di attenuare notevolmente la temperatura superficiale esterna soprattutto nel periodo estivo e mantenere costante la temperatura all’interno dell’abitazione, garantendo una riduzione dei costi di energia per il raffrescamento e una diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Inoltre, la superficie esterna del blocco in legno cemento favorisce un ottimo aggrappo e tenuta per intonaci e collanti, permettendo grande libertà nella scelta del tipo di finitura, come

mattoncini a vista, piastrelle o pietra. Tep ha redatto per Isotex uno studio sui vantaggi e caratteristiche del nuovo Blocco ventilato Isotex Air, da poter richiedere presso l’azienda via email.

Avete già progetti in fase di realizzazione con la nuova soluzione Isotex Air?

Sì certamente. Il nuovo blocco cassero Isotex Air con parete ventilata integrata, con nostro grande piacere, è stato capito immediatamente in tutti i suoi vantaggi. Abbiamo diversi progetti in cui è stato inserito il nuovo blocco ventilato Isotex Air, ma ne abbiamo uno in costruzione che fa parte di un interessante progetto nella provincia di Venezia costituito da sei edifici di quattro piani per un totale di 50 abitazioni a Jesolo (Ve), denominato Residence Florinas.

Flusso termico della parete ventilata Isotex. Sopra, prova Lepir2 del comportamento al fuoco di facciata.

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RESIDENCE FLORINAS 50 ALLOGGI A JESOLO

A Jesolo sta nascendo l’innovativo Residence Florinas, un complesso residenziale di 50 alloggi, interamente realizzato con il blocco ventilato Isotex A ir h d iii 44/11 con inserto in grafite Neopor B m B c E rt di B A sf . Con Isotex A ir in un’unica operazione di posa, semplice e veloce, si ottiene una parete estesa debolmente armata, sicurezza antincendio, sostenibilità, isolamento termo acustico e naturalmente parete ventilata integrata nel blocco. La posa in opera “tutto in uno” non ha bisogno di manodopera specializzata, quindi si riducono notevolmente tempi e costi di costruzione soprattutto nella realizzazione di edifici a pluripiano.

Il residence Florinas è un perfetto esempio di come tecnologia, innovazione e sostenibilità possano convivere in un unico progetto edilizio. Le 50 unità abitative si collocano in una posizione strategica, con accesso a diversi servizi e trasporti pubblici. Un luogo ricco di

valore sia dal punto di vista turistico che ambientale, circondato dalla bellezza del mare Adriatico. Tutto si riflette nell’abitazioni: dimore esclusive, di grande valore estetico e al contempo sostenibili, a basso impatto ambientale, in classe energetica A4, in grado di inserirsi a pieno nel territorio circostante. Il progetto si caratterizza per un involucro estremamente efficiente con Blocco ventilato Isotex A ir , finiture di pregio, una domotica di ultima generazione, impianti fotovoltaici, aree green comuni, studio dell’esposizione solare per ottenere ambienti luminosi e un sistema di riscaldamento e di raffreddamento centralizzato. I vantaggi dal punto di vista costruttivo sono diversi

• Il blocco ventilato Isotex Air ha una trasmittanza Termica U=0,19 W/m²K;

• eccellenti prestazioni di resistenza meccanica, antincendio e di permeabilità al vapore;

YouBuild - MARZO 2024 238 Isotex
Primo corso di blocchi Isotex A ir e render del complesso residenziale

• elimina i ponti termici grazie ad un’apposita gamma di pezzi speciali;

• grazie alla sua innovativa tecnologia risolve i problemi legati alle tradizionali pareti ventilate, per le quali servono almeno sei interventi di posa e delle maestranze specializzate;

• la posa è caratterizzata da una sola operazione, semplice e veloce, non c’è bisogno di operatori specializzati, non servono più stratificazioni come per la parete ventilata tradizionale;

• per i tecnici significa semplicità di progettazione;

• per l’impresa edile significa risparmiare sui tempi e sui costi di costruzione;

• il blocco Isotex Air non ha nessun vincolo estetico: la superficie esterna del blocco favorisce un ottimo aggrappo e una grande tenuta per intonaci e rivestimenti. Si può quindi scegliere con libertà il tipo di finitura da utilizzare.

Vantaggi per i futuri inquilini

• La parete ventilata migliora notevolmente il funzionamento estivo e contribuisce a tenere una temperatura costante in estate e in inverno;

• si abbassano i costi di energia;

• l’edificio è più sostenibile: meno costi di energia, meno emissioni di CO2 in atmosfera;

• l’edificio ha elevato comfort abitativo: nessun sbalzo termico, aria indoor salubre, nessuna comparsa di muffe e condense. Ai plus del blocco ventilato Isotex Air si aggiungono i consolidati vantaggi del sistema costruttivo in legno cemento Isotex: sicurezza antisismica e resistenza al fuoco collaudata e certificata, resistenza allo scoppio, isolamento acustico e sostenibilità.

Il complesso residenziale in fase di canitere

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Isolamento termico ventilato PER UN CONDOMINIO DEGLI ANNI ’60 A MESTRE

Per la ristrutturazione del condominio, risalente alla metà degli anni ‘60 del Novecento e sostanzialmente privo di isolamento, il progettista ha puntato su elevata efficienza energetica, design, protezione al fuoco e durabilità

L'edificio si articola su 5 piani fuori terra e presenta una struttura originaria a telaio in calcestruzzo, murature di tamponamento a cassetta, tipica dell’edilizia di quel periodo, costituita da uno strato di mattoni forati e mattoni a vista, oltre ad alcune parti delle facciate finite ad intonaco. L’assenza di isolamento termico - con la funzione di attenuazione termica affidata unicamente alla presenza di un’intercapedine d’aria fra i due strati di muratura delle facciate esistenti - collocava l’edificio in un’onerosa ed inefficiente classe energetica F. Il progetto di ristrutturazione energetica dell’involucro, curato dall’arch Pellegriti, si è immediatamente orientata verso soluzioni di elevata qualità prestazionale, tecnica ed estetica, prediligendo la soluzione termoisolante di facciata ventilata, realizzata con il sistema Isotec Parete Black, con migliorata reazione al fuoco. Isotec Parete Black è un sistema coibente prefabbricato, composto da un pannello monolitico strutturale, realizzato con schiuma poliuretanica rigida a celle chiuse

(Pir) di densità 38 kg/m3, autoestinguente, in Euroclasse B-s2, d0 (En 13501-1) con conduttività termica dichiarata λD pari a 0,025 W/mK per gli spessori 120 e 160 mm. Il pannello è rivestito da una lamina in alluminio goffrato all’intradosso, mentre all’estradosso è rivestito da un coating minerale ignifugo, ed è corredato da un correntino strutturale in acciaio protetto preforato integrato nel pannello stesso in fase produttiva. Il profilo metallico è nervato, in modo da fornire elevata resistenza meccanica e consentire il fissaggio degli elementi di finitura della facciata. Il sistema Isotec Parete è in grado di accogliere e sostenere qualsiasi tipologia di rivestimento per facciate, dai materiali più leggeri come l’Hpl o l’alluminio, ai materiali più pensanti come la ceramica o la pietra naturale. In questo caso è stato scelto un rivestimento in grès in due colorazioni, grigio antracite e tortora, dal gusto

YouBuild - MARZO 2024 240 Produzione
Brianza Plastica | Isotec Parete Black

Dettaglio del fissaggio del rivestimento in grès su Isotec Parete Black

Intervento completato. Sotto, l'edificio prima dell’intervento

estremamente contemporaneo, che creano un’elegante dicotomia, completata dalle ringhiere dei balconi e dalle lattonerie in colore alluminio naturale.

Il correntino integrato nel pannello Isotec Parete, inoltre, è asolato, allo scopo di creare il flusso di ventilazione naturale tra isolante e finitura esterna, che in regime estivo favorisce il rapido deflusso dell’aria calda verso l’alto, grazie al cosiddetto effetto-camino, riducendo il carico termico sull’isolante, mentre nelle stagioni fredde facilita l’asciugatura dell’umidità e delle acque meteoriche che possono infiltrarsi accidentalmente dietro il rivestimento.

DETTAGLI DI CANTIERE

“La scelta del sistema di isolamento è ricaduta su Isotec Parete Black” spiega l’arch. Pellegriti “per le sue ottime proprietà coibenti e di comportamento al fuoco”. L’edificio ricade infatti nelle tipologie costruttive normate dalla nuova Regola Tecnica Verticale RTV.13 “Chiusure d’ambito degli edifici civili”, riguardanti i criteri antincendio che deve rispettare l’involucro. Isotec Parete Black è classificato in classe di reazione al fuoco B-s2, d0. Un ulteriore vantaggio apportato dal sistema è la modalità di posa completamente a secco: Isotec Parete Black si

LA SCHEDA

Tipologia: Condominio residenziale

Intervento: Ristrutturazione e riqualificazione energetica con Superbonus 110%

Ubicazione: Mestre, Venezia

Progetto: arch. Fabio Pellegriti - Studio Associato di Architettura Pellegriti, Mestre

Progettazione esecutiva delle facciate ventilate: ing. Enzo Montini

General Contractor: Siram

Isolamento facciata: Isotec Parete Black di Brianza Plastica - spessore 120 mm

Rivestimento di facciata: Lastre in gres 120x60 cm in due colori (antracite e tortora)

Dettaglio di posa del rivestimento su Isotec Parete Black

posa su tutti i supporti mediante ancoraggio meccanico (tassellatura), senza limitazioni derivanti dalle basse temperature o condizioni metereologiche non ottimali. Questo ha permesso di effettuare la posa anche nei mesi invernali, senza interruzioni. Inoltre, la conformazione perimetrale del pannello a battenti contrapposti guida e semplifica ulteriormente la posa che risulta, una volta ultimata, perfettamente continua e priva di ponti termici. I punti di giunzione orizzontale fra i pannelli vengono sigillati, in fase di realizzazione, con l’apposito nastro butilico. Il correntino del pannello Isotec Parete Black è stato scelto per questo cantiere in colore nero, per un effetto di invisibilità tra le fughe, che rende il dettaglio estetico ancora più accurato. Le lastre in grès di grande formato sono ancorate ai correntini metallici con appositi ganci “a manina”. Le due colorazioni della ceramica, chiaro e scuro, creano un elegante abbinamento, dal gusto moderno e ricercato. La progettazione esecutiva delle facciate ventilate è stata curata dall’ing. Enzo Montini, che ha trattato tutti i particolari applicativi, raccordi e dettagli esecutivi, risolvendo in fase preventiva i passaggi più complessi della posa, facilitando il lavoro degli addetti in cantiere, con soluzioni testate e a regola d’arte. Ad ultimazione dei lavori sull’intero involucro, comprendente anche l’installazione di nuove serrande, la classificazione energetica fa registrare un miglioramento notevole dalla classe di partenza F alla Classe energetica B, superando ampiamente i requisiti di miglioramento di efficienza energetica richiesti per l’accesso al Superbonus, di cui l’intervento ha beneficiato. Infine, ricordiamo come tutti i prodotti della gamma Isotec, siano conformi ai requisiti Cam, proprietà parimenti necessaria per l’accesso alle agevolazioni fiscali.

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Gruppo Xella

Murature Ytong PER LE RESIDENZE UPTOWN A TORINO

La soluzione costruttiva adottata dal Gruppo Building consente di ottenere un involucro edilizio energeticamente efficiente e assolutamente sostenibile

Uptown Torino è un edificio residenziale di ultima generazione ubicato in Corso Giovanni Lanza, protetto da verdi boschi, con affaccio sui monumenti iconici di Torino e collegato direttamente al cuore della città. Il progetto dello studio BP+P Boffa, Petrone & Partners, realizzato dal Gruppo Building di Torino, è una riconversione della struttura dell’ordine La Salle di Villa San Giuseppe, che dal 1972 ha ospitato molti studenti universitari; la nuova realizzazione è composta da 4 piani fuori terra al cui interno sono collocati 21 appartamenti, il tutto distribuito su una superficie di 4.500 mq.

SOSTENIBILITÀ E SERVIZI

Il nuovo complesso residenziale è stato ideato e realizzato in un’ottica sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente, e al suo interno troveranno spazio sia servizi privati che in cohousing, pensati per incontrare le esigenze abitative più evolute e contemporanee, come l’area Bbq condominiale, un fridge sharing a disposizione di tutti gli inquilini, campi di padel e calcetto. e perfino un orto e un frutteto condominiali. Ulteriore nota di originalità, sarà la realizzazione all’interno del complesso, di una cantina vini privata dedicata agli inquilini che potranno godere

Produzione
Edificio residenziale Uptown a Torino

di un’esperienza enologica esclusiva. Uptown Torino è stato certificato CasaClima, a garanzia del bassissimo consumo energetico e dell’elevato comfort abitativo offerto nel pieno rispetto dell’ambiente. L’eccellenza qualitativa si rispecchia non solo negli esclusivi spazi e servizi presenti ma anche nelle tecnologie costruttive adottate dai progettisti per rendere Uptown davvero all’avanguardia anche dal punto di vista green e di sostenibilità, puntando alla massima efficienza energetica, sostenibilità e il minimo impatto ambientale. Tali scelte progettuali, concretizzate nell’attento impiego di materiali e impianti di elevata qualità mediante accurata posa in opera, infatti, hanno consentito di ottenere per il complesso la targhetta della certificazione energetica CasaClima. Promotore unico dell’iniziativa è stato il Gruppo Building che ha investito 25 milioni di euro per la trasformazione di un’area di circa 3.800 mq, con cambio di destinazione d’uso dei locali esistenti e la realizzazione di nuove aree. La committenza, proprietaria dell’area e degli immobili, è la Uptown Torino spa (società del Gruppo Building) mentre la progettazione è stata curata da Boffa Petrone & Partners (bp+p), un nutrito gruppo di progettisti interni al Gruppo Building guidati dagli arch. Piero Boffa e Luca Sabino Petrone, autori di progetti di successo come The Number 6 a Torino (insignito del premio di Building of the Year 2015 di ArchDaily), di Domus Lascaris sempre a Torino e di alcuni interventi a Milano, come Forrest in Town.

I SISTEMI COSTRUTTIVI YTONG

E I LORO BENEFICI

Per Uptown Torino è stata scelta una soluzione costruttiva composta da pareti esterne realizzate con i blocchi Ytong Thermo da 30 cm al cui interno è stato inserito il nastro di rinforzo Ytofor per aumentare la resistenza ai carichi

LA SCHEDA

Opera: complesso residenziale

Luogo: Torino

Impresa di costruzione: Gruppo Building

Progettista: Studio BP+P - Boffa Petrone & Partners

Realizzazione: 2020 - 2023

dinamici delle pareti; inoltre, per la realizzazione delle aperture sono stati utilizzati gli architravi Ytong. Questa soluzione, utilizzata in abbinamento al cappotto, ha reso possibile l’ottenimento della certificazione CasaClima, a dimostrazione della sostenibilità dei prodotti Xella e dell’efficienza energetica offerta all’insieme.

I blocchi Ytong Thermo, in accordo alle nuove Ntc 2018, sono studiati per la realizzazione di muri portanti in zona sismica 4 dove non è richiesta resistenza caratteristica minima a compressione del blocco superiore a 5 MPa. I blocchi Thermo sono ideali anche per la realizzazione di pareti divisorie di compartimentazione al fuoco, anche di notevole dimensione, grazie alle caratteristiche di leggerezza, di isolamento termico e di resistenza al fuoco. I blocchi maschiati Ytong Thermo sono disponibili negli spessori 24-30 - 36 cm, sono adatti anche per essere impiegati come in questo caso come murature di tamponamento con cappotto esterno. Offrono alti valori di isolamento termico e protezione acustica ed elevata inerzia termica. Come tutti i prodotti Ytong il materiale è incombustibile (classe di reazione al fuoco A1), risultando un validissimo alleato per la protezione passiva al fuoco. Inoltre, la natura minerale, lo rende ecosostenibile, biocompatibile, ed eccezionalmente traspirante, contribuendo in maniera rilevante al raggiungimento di un elevato comfort abitativo e alla prestanza energetica dell’involucro. La semplicità e velocità di posa dei prodotti Xella ancora una volta sono stati un fattore vincente, sempre molto apprezzati dalle maestranze dell’impresa di Costruzione Building che da anni ha sposato la filosofia di alta qualità e estrema praticità d’uso che il sistema Ytong offre.

I blocchi Ytong Thermo sono studiati per la realizzazione di muri portanti in zona sismica 4

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La ventilazione NELLA STRATIGRAFIA MURARIA IN LATERIZIO

Risparmio energetico, salubrità, sostenibilità oggi sono alla base di ogni progetto abitativo e la facciata ventilata è efficace quando si vuole creare una camera d’aria fra il muro dell’edificio e il rivestimento esterno con l’ulteriore vantaggio di proteggere la struttura muraria e migliorare il comfort indoor

e pareti sono una vera e propria pelle che riveste l’edificio, proteggendo gli ambienti interni da freddo, caldo e agenti atmosferici. Utilizzando l’aria, e quindi la ventilazione come elemento da tenere presente nella progettazione di una muratura, si hanno indubbi vantaggi non solo a livello di prestazioni termiche della parete, ma anche di comfort e benessere all’interno degli ambienti. Distanziando la parete di rivestimento in mattoni faccia a vista rispetto allo strato di isolamento termico, si determina un’intercapedine microventilata dello spessore ottimale di almeno 3 cm (lo spessore è proporzionale all’altezza della parete e ad altri fattori progettuali). L’eliminazione poi dei ponti termici migliora il risparmio energetico e il comfort abitativo.

D’estate la microventilazione elimina umidità e condensa dall’intercapedine tra la parete portante e il rivestimento faccia a vista, rendendo l’abitazione più salubre e confortevole. Inoltre, la ventilazione abbassa il carico termico in entrata, derivante dall’irraggiamento della parete, che potrebbe penetrare negli ambienti interni della casa. L’aria diventa elemento di progetto,

YouBuild - MARZO 2024 244 Produzione
Terreal Italia
Residenza privata Rubner realizzatacon forme pianeCotto3 | Architetto Bucci

con la funzione di regolare anche i flussi di energia passanti e di realizzare involucri architettonici dinamici in grado di modificare le prestazioni fisico tecniche nel tempo, in relazione alle circostanze climatiche. D’inverno l’intercapedine d’aria impedisce il passaggio di umidità da contatto; inoltre, la massa di aria nell’intercapedine della parete aumenta la capacità

isolante della parete stessa, soprattutto nel caso in cui sia possibile chiudere gli apporti in ingresso di aria e, quindi, si possa considerare l’intercapedine d’aria come isolante.

PARETE VENTILATA IN MATTONI

La soluzione proposta da Terreal Italia consiste in una cortina di blocchi in laterizio a spessore ridotto, intonacati all’interno, su cui è posta una membrana di freno vapore per evitare la formazione di condensa anche in condizioni climatiche avverse. Su di essa è posto uno strato isolante disponibile in tre varianti. Il rivestimento è completato da una parete di mattoni faccia a vista a pasta molle, SanMarco o Pica (cm 12x25x5,5), separata da una camera d’aria e assicurata al muro portante da staffe e accessori di fissaggio.

PARETE VENTILATA IN LASTRE

Si tratta di un particolare sistema di chiusura verticale opaca, nella quale una lama d’aria ha la funzione di interrompere la continuità fisica tra il rivestimento e gli strati della parete stessa. Il sistema, interamente montato a secco, è costituito da un rivestimento di facciata (come una pelle dell’involucro) in elementi di cotto realizzati per estrusione o stampati, dotati di ottime qualità estetiche, acustiche e termiche, e messi in opera tramite dispositivi di sospensione e fissaggio meccanico appositamente progettati.

Residenze di via Olgiati a Milano | Coordinamento progetto: S io S rl

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La microventilazione che elimina umidità e condensa

Spazio esterno panoramico IN ARMONIA CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE

I supporti e gli accessori Pedestal Line hanno consentito di regolare e correggere altezze e pendenze, ottenendo la perfetta planarità della pavimentazione sopraelevata della terrazza panoramica che si affaccia sulle acque del Lago di Garda

Il Lago di Garda, con i suoi panorami mozzafiato e le splendide località che lo circondano, è da sempre una meta privilegiata per chi desidera trascorrere una vacanza indimenticabile in Italia. Tra le rive di questo incantevole lago sorge un gioiello dell’ospitalità: il Gardea Soulfamily Resort a 5 Stelle. Situato a Torbole sul Garda (Tn), con 36 camere e suite di lusso, piscine interne ed esterne, un’area wellness e una proposta gastronomica di alto livello, l’hotel promette un’esperienza unica di comfort, relax e avventura per tutta la famiglia. La struttura ricettiva si affaccia su uno spettacolare panorama che abbraccia il bacino d’acqua dolce più esteso d’Italia. La tranquillità delle acque del Lago di

Produzione
Impertek | Gardea Soulfamily Resort

Garda si fonde con la bellezza del parco delle Busatte alle spalle dell’hotel, un luogo ideale per attività all’aria aperta e avventure immersi nella natura. La zona esterna dell’hotel, situata su più livelli, permette di godere di momenti di puro relax e divertimento grazie all’infinity pool con l’accesso diretto dall’interno dell’hotel, alla zona solarium con comodi lettini e una zona relax e ristoro con poltrone, sedie e tavolini di design.

TERRAZZA PANORAMICA

La particolarità di quest’area esterna è data dalla pavimentazione che crea un gioco perfetto tra colori, forme, soluzioni e materiali scelti con cura, per armonizzarsi con l’ambiente circostante. Per i numerosi vantaggi ormai ampiamente conosciuti, è stata realizzata una pavimentazione sopraelevata di circa 1.180 mq con i supporti e accessori Pedestal Line di Impertek. Prima della posa, la superficie della grande terrazza panoramica presentava altezze e pendenze diverse che sono state perfettamente regolate con i supporti PrimeUp e BalancePro.

Più in dettaglio, nelle zone che presentavano soglie molto basse sono stati utilizzati i supporti PrimeUp per la loro escursione da 10 a 25 mm. In altre aree della superficie, invece, sono stati posati i supporti BalancePro, dalle altezze da 25 a 1.025 mm, con sistema “All-in-one”: testa autolivellante con possibilità di bloccaggio, regolazione dall’alto grazie all’apposita chiave o regolazione manuale direttamente dalla base.

Per la posa delle lastre in grès 60x60 è stata scelta la testa tile dei supporti, con fuga da 4 mm, mentre per la pavimentazione in decking è stata creata una struttura in alluminio con i magatelli Easy Rail da 60x20 mm.

Grazie alla scelta dei supporti Impertek e alle loro caratteristiche è stato possibile creare una perfetta pavimentazione planare in modo sicuro e semplice, risolvendo così le problematiche date delle piccole e grandi pendenze. Circa 1.900 supporti sono stati

Spazi pavimentati bordo piscina.

Sotto, posa della pavimentazione planare con i supporti Impertek

utilizzati per dar vita ad uno spazio esterno da sogno nel meraviglioso panorama del Lago di Garda.

SOLUZIONE ITALIANA

Azienda 100% italiana, specializzata nella produzione di supporti per pavimentazioni sopraelevate e materiali impermeabilizzanti. Dal 1985, Impertek pone la qualità al primo posto, creando prodotti professionali, destinati a clienti nazionali e internazionali alla ricerca di tecnologie innovative, materiali performanti e prodotti funzionali. Da quasi 40 anni, l’azienda seleziona materie prime di alta qualità e offre una gamma completa di prodotti per fornire una soluzione, anche personalizzata, alle esigenze creative del progettista e a quelle più pratiche dell’impresa o del posatore.

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Stile italiano per le porte DELLE RESIDENZE LIBESKIND A CITYLIFE

Al centro della riqualificazione urbanistica più grande d’Europa, negli spazi dell’ex Fiera

Campionaria di Milano, sorge il complesso residenziale City Life. Che porta anche la firma Dierre per i portoncini d’ingresso, i portoni dei garage e le porte tagliafuoco

Tre torri che hanno cambiato lo skyline di Milano, un centro commerciale, un parco pubblico di 170mila metri quadrati, un polo museale e abitazioni di lusso progettate da architetti internazionali: tutto questo è City Life, il nuovo quartiere dell’upper class milanese nato sugli spazi della vecchia Fiera Campionaria. Se i tre grattacieli - ribattezzati il Dritto, lo Storto e il Curvo - sono i simboli più evidenti del progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere con la regia di Generali Italia, le residenze progettate da Daniel Libeskind e Zaha Hadid rappresentano il futuro dell’abitare contemporaneo. Certificati in classe energetica A e A+, gli appartamenti sono

Produzione
Patrizia Spada
Dierre
Portoncini d’ingresso Next Elettra

dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi di videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport e al benessere. In tutto 640 abitazioni che coniugano comfort e spirito green. Perch é la sostenibilit à è uno dei capisaldi del progetto, a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica. L’attenzione per l’ambiente si riflette anche nella scelta di non permettere la circolazione di auto all’interno del comprensorio, limitandola a percorsi sotterranei che conducono direttamente alle abitazioni. Le prime a essere completate sono state le residenze firmate dallo studio Hadid, un complesso di sette edifici alti tra i cinque e i tredici piani, caratterizzati dal movimento curvilineo di balconi e terrazze affacciati sul parco circostante e sulla citt à . Le residenze Libeskind, in tutto otto edifici, cinque dei quali gi à ultimati, sono invece raccolte intorno a una corte aperta - un omaggio dell’architetto polacco ai tipici cortili milanesie presentano una facciata con tagli asimmetrici, scandita da frangisole in legno che donano agli edifici un’immagine scultorea. Alla sommit à , cia-

scuna palazzina ospita attici bilivello con giardini pensili e grandi superfici vetrate che prolungano gli ambienti verso i terrazzi coperti. Con l’estate le ultime tre palazzine saranno ultimate. Con un tocco di Made in Italy. Dierre ha fornito alle residenze Libeskind II i portoncini d’ingresso Next Elettra, i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici. «Tutti i prodotti - spiega l’ingegner Federico Rizzo, responsabile del cantiere City Life per l’impresa Gilardi - sono stati customizzati per uniformarsi al progetto d’insieme: i portoncini d’ingresso con un pannello esterno in linea con le parti comuni, i portoni garage con un’elegante pannellatura dogata che riveste anche i pilastrini del corsello». «Ogni singolo volume, interno ed esterno, è stato realizzato su misura per garantire unicità e massima personalizzazione» - conferma Andrea Mariotti, project manager e responsabile post vendita di City Life. «Anche la scelta dei fornitori è stata strategica, aggiunge Mariotti. Un’azienda come Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ci assicura costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare».

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Residenze Libeskind a City Life Porte tagliafuoco New Idra. A sinistra, portoni garage Freebox

L’evoluzione DEL MONOBLOCCO CHE FACILITA IL CANTIERE

Più efficienza energetica con il monoblocco su misura nella nuova variante per la posa su intonaco che assicura massime prestazioni e durabilità per un’estrema semplicità di posa

Produzione YouBuild - MARZO 2024 250
DeFaveri
i nqu A dr A per posa su intonaco. A destra, i nqu A dr A ambientata

Con l’evoluzione delle normative sull’efficienza energetica, la scelta dei materiali e delle soluzioni per gli infissi diventa cruciale. Tra le opzioni sempre più considerate, i monoblocchi per infissi emergono come una soluzione all’avanguardia, rispondendo alle esigenze di sostenibilità e performance richieste dalle nuove normative, come ad esempio la nuova direttiva Ue relativa alle case green dove edifici residenziali e pubblici dovranno ridurre del 16% il loro consumo energetico medio entro il 2030.

Il monoblocco per finestre Inquadra è la soluzione DeFaveri per la coibentazione degli infissi filomuro. Abbinabile a qualsiasi sistema oscurante e ai sistemi di ventilazione meccanica Dfvmc, costituisce un elemento a garanzia del miglioramento dell’isolamento termo-acustico degli edifici.

ELIMINARE I PONTI TERMICI

m 2 e spessore 70 o 100 mm, assicura la continuità tra serramento e forofinestra, permettendo di mantenere le prestazioni in opera dell’infisso. Inoltre, le performance di isolamento termico e acustico sono garantite nel lungo periodo grazie alla solidità della struttura, priva di profili in alluminio o fibrocemento e quindi non soggetta a deformazioni, quali crepe o cavillature.

Inquadra DeFaveri riduce la dispersione di calore, grazie all’eliminazione dei ponti termici degli infissi assicurata dalla progettazione completamente su misura del design del controtelaio monoblocco. Il sistema, infatti, costituito in isolante Eps conforme ai Cam con un valore di conducibilità termica pari a 0.034 W/

VERSIONE PROGETTATA PER L’INTONACO Inquadra è disponibile nella variante con spalla da rasare per posa su cappotto e nella nuova variante per posa su intonaco. Un design brevettato DeFaveri in Eps con idonee zigrinature per garantire una perfetta aderenza e aggrappo all’intonaco, unito alla presenza di un paraspigolo in Pvc che semplifica le operazioni di finitura e previene l’insorgenza di deterioramenti. Un’evoluzione nel design che va incontro alle esigenze degli operatori in cantiere rispondendo con maggiore semplicità, flessibilità e precisione. La versione dedicata alla posa su intonaco è valida anche per la gamma di monoblocchi DeFaveri Riqaudra per infissi centromuro. Un sistema che coniuga qualità realizzativa, estetica, durabilità e che oltretutto è sinonimo di semplicità nella fase progettuale e di installazione.

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i nqu A dr A Frangisole

Aziende & Mercati

Wienerberger ha completato l’acquisizione di Terreal

Wienerberger ha concluso l’acquisizione delle attività di Terreal in Francia, Italia, Spagna e Stati Uniti, oltre al marchio Creaton in Germania. L’acquisizione dovrebbe generare in Europa un fatturato annuo aggiuntivo di circa 740 milioni di euro. Si prevede che il business combinato tra le due aziende, nell’ambito delle coperture a falda, permetterà di raggiungere una superficie totale di circa 75 milioni di metri quadrati coperti all’anno. L’operazione comprende 29 siti produttivi e quasi 3.000 dipendenti Terreal, che da oggi entrano a far parte della squadra Wienerberger e la cui passione e creatività contribuiranno attivamente a dare forma all’edilizia del futuro. Questo importante passo rafforza la posizione di Wienerberger quale fornitore leader di soluzioni fotovoltaiche e di sistemi innovativi per le coperture,

nonché di proposte per l’intero involucro edilizio sia in Europa che in Nord America. In qualità di esperto europeo per le coperture a falda, Wienerberger è ora in grado di offrire soluzioni ancora più complete, necessarie soprattutto per la ristrutturazione e la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo: un passo avanti fondamentale verso la neutralità climatica.

A livello locale, questa acquisizione vedrà l’integrazione tra i quattro stabilimenti di wienerberger siti a Bubano, Feltre, Terni e Gattinara, focalizzati nella produzione di laterizi, blocchi per solaio e tavelle, e i tre stabilimenti Terreal, in cui vengono prodotti tegole in cotto (Valenza), mattoni faccia a vista (Noale) o entrambi i prodotti (Castiglion Fiorentino).

Per quanto concerne le attività sul territorio italiano l’unione tra le due aziende rappresenta un completamento ideale tra due realtà che, da un lato, mostrano una storia comune, con un’importante esperienza nell’ambito dell’argilla cotta e, dall’altro, propongono gamme di prodotto del tutto complementari, che consentitanno all’azienda di offrire forniture complete alle imprese edili.

evoBuild nuovo marchio globale Heidelberg Materials a basso impatto

Heidelberg Materials ha presentato evoBuild, il nuovo marchio globale riservato ai prodotti contenenti materiali riciclati e a basse emissioni di CO2. I prodotti evoBuild si distinguono per le caratteristiche di sostenibilità e ciascuno di essi deve soddisfare dei requisiti rigidi per entrare a far parte di questa gamma. Si tratta della prima azienda nel settore dei materiali per costruzioni a utilizzare criteri standardizzati nel mondo per etichettare i prodotti sostenibili. Tutti i paesi del Gruppo inseriranno progressivamente i propri prodotti sostenibili nella gamma evoBuild. I prodotti saranno disponibili in tutte le linee aziendali e saranno a basse emissioni di CO2 (cemento e calcestruzzo), contenenti materiali da riciclo (calcestruzzo) o con entrambe queste due caratteristiche. I prodotti a basse emissioni di CO2 devono produrre una riduzione della CO2 pari ad almeno il 30% rispetto al valore di riferimento. I prodotti circolari devono contenere almeno il 30% di inerti riciclati, oppure devono ridurre la quantità di materiali di almeno il 30% – come, ad esempio, la malta speciale di Heidelberg Materials per la stampa di calcestruzzo in 3D. Heidelberg Materials è uno dei maggiori produttori integrati al mondo di

materiali e soluzioni per l’edilizia, con posizioni di leadership nel mercato del cemento, degli aggregati e del calcestruzzo. È presente in più di 50 paesi con circa 51.000 dipendenti in quasi 3.000 sedi. Ricordiamo che Heidelberg Materials, in Italia, raccoglie l’eredità dei marchi di Italcementi e di Calcestruzzi. È operativa su tutto il territorio nazionale con 10 impianti di produzione di cemento, 4 centri di macinazione e oltre 120 impianti di produzione del calcestruzzo.

Gabriele Cerminara alla guida di Progetto Cmr International

Gabriele Cerminara è stato nominato general manager di Progetto Cmr International, capogruppo delle società appartenenti al Gruppo Progetto Cmr con un fatturato di oltre 40 milioni di euro nel 2022. Gabriele Cerminara ha alle spalle 25 anni di esperienza nell’alta direzione d’azienda, in contesti internazionali e società quotate in ambito immobiliare, nonché telecomunica-

zioni, bancario e della revisione contabile. Il suo ingresso nella società di progetto ha una valenza strategica nello sviluppo di nuove linee di business e nel perseguimento dei futuri obiettivi del Gruppo Progetto Cmr che comprende oggi le società Progetto Cmr , Sportium, Progetto Design & Build, Agevola 360, Dontstop Architettura, oltre alle collegate Progetto Dva , Bimfactory, Blue Factory.

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occhiello

Draco acquisisce il controllo di Esincalce

Il Gruppo Draco compie un nuovo, significativo passo nel percorso di crescita con l’acquisizione di Esincalce, azienda marchigiana leader nella lavorazione del grassello di calce e nella produzione di premiscelati e predosati per l’edilizia.

Con il controllo di Esincalce, Draco Italiana potrà contare su un ulteriore stabilimento di ultima generazione (a Serra San Quirico, Ancona) dedicato alla realizzazione di malte, che porterà la produzione complessiva del gruppo a 120mila tonn/anno. Al tempo stesso, l’integrazione di un’esperienza di 30 anni nel mercato delle malte bioecologiche e dei rasanti dell’azienda anconetana permette al gruppo Draco di potenziare ulteriormente la propria gamma di soluzioni per l’edilizia e di porsi come partner d’eccellenza anche nei progetti di recupero e restauro di edifici monumentali e storici, oltre che interlocutore ancora più affidabile nei confronti degli operatori della distribuzione edile. Insieme alla capacità produttiva, il gruppo rafforza anche la propria logistica di produzione, acquisendo un presidio nel Centro Italia con cui seguire direttamente e con maggiore efficienza i progetti nel Sud della Penisola, consolidando ulteriormente la propria presenza in tutto il territorio nazionale. Ricordiamo Draco fa parte del Gruppo Comaco Italiana spa, network di imprese altamente specializzate e general contractor nell’edilizia industriale e nelle grandi opere. Per Draco Italiana spa, che ha headquarter a Milano e sede a Forlì, si aggiunge una seconda sede produttiva ad Ancona e il fatturato complessivo, dopo l’acquisizione, sale

Dba Group sbarca nel Sud Italia

Dba Group spa, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e fra le principali realtà in Italia di consulenza tecnica, ingegneria, project management e soluzioni Ict per la gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture a rete mission-critical, sbarca nel Sud Italia, sviluppando il più grande progetto di data center del Mezzogiorno. Dba Group sta per concludere il progetto esecutivo per la realizzazione del primo dei vari building del Data Center Campus di Caserta, che una volta finito occuperà una superficie totale di 60.000 mq per 22,5 MW di capacità di carico IT, commissionato da Data for Med (Mediterranean Digital Hub). La società trevigiana è responsabile di tutto il processo di progettazione dell’infrastruttura, dal concept - con la predisposizione della documentazione per l’iter autorizzativo per l’ottenimento dei permessi e la pratica ambientale - alla progettazione definitiva ed esecutiva, con la predisposizione del piano di coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, la progettazione integrata multidisciplinare civile e impiantistica in Bim, fino alla certificazione Leed e assistenza all’ottenimento della certificazione Ansi/Tia 942 by Design dell’intervento. Le attività di monitoraggio e controllo del l’impiantistica del data center, sempre a cura di Dba Group, verranno realizzate attraverso un sistema di Building Management System (Bms) sviluppato su più livelli.

a oltre 20 milioni di euro. Il gruppo si conferma come player di primo piano nelle tecnologie speciali per le costruzioni, capace di unire un forte know how della propria rete commerciale (complice l’intensa attività dell’Academy Draco, impegnata in una continua attività di formazione per il personale Draco oltre che per applicatori specializzati e progettisti) a un eccellente livello qualitativo della gamma prodotto che gode di oltre 300 certificazioni a livello europeo. Numerosi i progetti di rilievo realizzati con i prodotti Draco, sia in Italia che all’estero, tra cui vale la pena menzionare il ripristino della pavimentazione dell’area di movimentazione containers del Porto commerciale di Salonicco per il quale è stato utilizzato il sistema Dracobit (pavimentazione semi-flessibile bituminoso-cementizia). Accanto a questo, ricordiamo anche l’intervento di riqualificazione del Viadotto Molise I nella Valle del Biferno, che ha visto l’utilizzo delle malte tecniche e delle resine speciali Draco per il restauro strutturale e l’impermeabilizzazione degli impalcati dove Anas ha scelto la tecnologia Draco per la salvaguardia di uno dei simboli del proprio patrimonio infrastrutturale.

La presenza Mapei cresce

nel mondo e in Italia

Mapei continua la propria strategia di internazionalizzazione con l’acquisizione di Bitumat, azienda leader nella produzione e commercializzazione di sistemi impermeabilizzanti con sede a Damman, sulla costa orientale dell’Arabia Saudita. L’acquisizione di Bitumat dal fondo Gulf Investment Corporation (Gic) concerne lo stabilimento principale di più di 100.000 metri quadri nella 2nd Industrial City di Damman (Arabia Saudita) e un’unità produttiva nel vicino Bahrein. Il Medio Oriente è una delle aree di maggiore sviluppo per Mapei. Intanto in Italia l’azienda amplia la propria presenza anche acquisendo un terreno di 20.000 mq a Modugno, nella periferia di Bari, dove sorgerà un nuovo stabilimento destinato alla produzione dei suoi principali prodotti, dalle colle per la posa della ceramica alle malte, dagli additivi alle pitture. Potrà così essere più vicina ai propri clienti e a tutta la filiera, migliorare l’efficienza logistica e diminuire, allo stesso tempo, l’impronta di CO2 dovuta ai trasporti. Modugno si trova, infatti, in un’area di grande sviluppo che occupa una posizione geografica e commerciale strategica per rispondere alle esigenze del mercato del sud Italia e per l’esportazione nei Paesi che si affacciano sull’Adriatico.  Il nuovo impianto impiegherà all’inizio circa 70 dipendenti.

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Davide Gabrielli, amministratore delegato Draco Italiana spa Marco e Veronica Squinzi, amministratori delegati Mapei Il primo building del Data Center Campus di Caserta

LE NBS-NATURE BASED SOLUTIONS PER L’ARCHITETTURA E LA CITTÀ.

L’APPROCCIO PRESTAZIONALE ALLE TECNOLOGIE VEGETATE.

ATTI DELLA CONFERENZA 2023

A cura di Elena Giacomello, Leonardo Filesi, Massimiliano Scarpa, Giovanni Perrucci

Lingua Italiano

Editore FrancoAngeli

Anno 2023

Pagine 193

ISBN 9788835157557

Prezzo di copertina Open access

Le NbS, soluzioni ispirate dalla natura, forniscono benefici ambientali, sociali ed economici. Questo volume – scaricabile al link: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/ book/1068 - raccoglie gli atti della conferenza, svoltasi nel 2023 allo Iuav di Venezia, sugli aspetti prestazionali dei sistemi tecnologici vegetati (coperture a verde, facciate e sistemi vegetati e drenanti impiegabili al suolo).

Le relazioni sono state suddivise dai curatori, ricercatori allo Iuav, in quattro temi. Il primo, gestione idrologica dei suoli, riguarda le alternative alla loro occupazione e impermeabilizzazione, con le tecnologie che ripristinano i deflussi naturali. Il secondo tratta il valore della biodiversità e i servizi eco-sistemici, denuncia l’estensione delle aree urbanizzate e la perdita di ambienti naturali, presentando soluzioni di “Ingegneria naturalistica”; modelli biomimetici per la progettazione; prati a bassa manutenzione con l’utilizzo di specie selvatiche autoctone. Nel terzo, impatti sul microclima urbano e benefici termoenergetici, si considerano soluzioni naturali (pareti vegetali, vegetazione circostante un appartamento, comportamento termico di una copertura a verde estensivo) con la modellazione termica. Nel quarto, sono evidenziate: le relazioni idriche delle piante nei tetti verdi; le esigenze gestionali delle pareti vegetate; la gestione e il rilievo del patrimonio arboreo cittadino; la scelta delle piante mediterranee per il verde urbano; il verde pensile per gli ospedali; le Water Utilities e l’approccio NBS alla gestione urbana delle acque piovane.

AL MUSEO

Andrea Perin

Lingua Italiano

Editore Milieu

Anno 2022

Pagine 128

ISBN 9791280682321

Prezzo di copertina 14,90 euro

L’autore del libro, architetto museografo, ha l’obiettivo di porsi “dalla parte dei visitatori”, sia quelli abituali, sia la maggioranza dei cittadini che “al museo non ci va” (titolo di un capitolo).

In realtà riflette su modi e concetti organizzativi che possano risultare fondamentali all’utenza per comprendere i significati dei materiali esposti, oltre a esporre, riguardo ai musei, le esperienze progettuali dell’autore, non ultima e emblematica la realizzazione del LABANOF MUSA (Museo Universitario delle Scienze Antropologiche Mediche e Forensi per i Diritti Umani), presso l’Istituto di Antropologia di Milano, prova questa risultata non facile da affrontare, per la delicatezza dei materiali e degli argomenti raccolti.

Le pagine non propongono suggerimenti o teorie progettuali, non grafici, dimensioni, dettagli costruttivi, ma comprendono numerosi e non lunghi capitoli, dedicati all’enunciazione di che cosa sono i musei, del loro scopo e funzionamento e di che tipo sono i visitatori a cui sono rivolti. Ci sono definizioni e spiegazioni su: biglietti e finanziamenti, comodità e fatica di visita, sull’inclusività riguardo ai disabili, sulle scelte espositive, sul tempo di visita; sulle informazioni offerte per i materiali esposti; suggerimenti (“prima di andare, consultare il sito del museo”), considerazioni su compagni di visita e sullo scambio di opinioni, sui percorsi di visita, su visite guidate e visite con bambini.

A corredo grafico dei testi compaiono innumerevoli riquadri che riproducono i post rilasciati sui “social” da svariate tipologie di visitatori, con curiose e spontanee testimonianze.

254 YouBuild - MARZO 2024
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GUIDA ANNUALE CONDOMINIO SOSTENIBILE

Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.

Attraverso l’esclusivo contributo di importanti esperti, la Guida affronta i problemi del condominio partendo dalle soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. L’abbonamento a CONDOMINIO Sostenibile e Certificato comprende anche l’edizione digitale per sfogliare in anteprima tutto quanto c’è di più nuovo nel mercato e avere sempre a portata di clic la rivista.

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RINGHIERA. TIPICHE CASE MILANESI FUORI PORTA

Roberto

Lingua Italiano

Editore CeA - Kdp

Anno 2023

Pagine 222

Prezzo di copertina 16 euro

La diffusione delle case a ballatoio nella città di Milano viene qui analizzata sotto gli aspetti architettonici, sociali e di costume. Aspetti che, anche ai giorni nostri, in alcuni casi, hanno assunto valore di originalità.

Si intende dare riconoscimento a un sistema abitativo –oggi forse secondario, o semplicemente rappresentativo di folclore e tradizione – che è stato fondamentale nella diffusione dei caratteri della “milanesità”.

Attraverso un’analisi storica, letteraria e artistica e con una puntuale localizzazione degli edifici a ballatoio che, da fine ‘800, dopo la demolizione della Cinta Muraria Rinascimentale, hanno segnato l’espansione della città, dai borghi fuori le mura, alla periferia, si approfondisce lo sviluppo in termini di modernità e prestigio di una delle principali città d’Italia e d’Europa.

Tale censimento, che parte dall’esterno del perimetro murario e potrebbe essere esteso alle aree periferiche, troppo ampie per essere analizzate, è stato realizzato forse non in modo esaustivo, né con uniforme precisione, ma consente di evidenziare come tali edifici, diffusi in ogni parte, sono non protagonisti assoluti, ma simboli dell’insediarsi nell’espansione “fuori porta” di nuclei di abitanti, che il moltiplicarsi del lavoro industriale ha richiamato in città. Il volume, con fotografie in bianco e nero, mappe e disegni planimetrici, si compone di un testo introduttivo e di alcune centinaia di schede descrittive degli edifici, suddivise nell’ambito di dieci Porte della città.

Gli autori: Gamba è architetto e giornalista; Guerriero è stato magistrato; la raccolta fotografica è a cura di Luciano Negri.

ARCHITETTURA TESSILE IN NUCE. DAL COSTRUIRE MASSIVO AL COSTRUIRE LEGGERO. PAROLE CHIAVE PER LA LEGGEREZZA E SOSTENIBILITÀ

Aldo Capasso

Lingua Italiano, inglese

Editore Clean

Anno 2023

Pagine 332

ISBN 9788884978684

Prezzo di copertina 30 euro

Sono da considerare leggere, con i propri involucri trasparenti e le nervature strutturali, le sezioni sottili e slanciate, le architetture in vetro e acciaio, quelle dei popoli nomadi; le pur lapidee cattedrali gotiche, che sovvertono le regole delle architetture massive. La leggerezza, requisito fondante dell’architettura tessile, fattore evolutivo di una pratica architettonica, versatile, temporanea, flessibile, riciclabile, riutilizzabile, si realizza impiegando membrane pretese, il cui irrilevante peso, inferiore al peso portato e la notevole resistenza, hanno consentito di ridurre il peso della copertura.

Leggerezza è filosofia progettuale; è principio applicabile per la riduzione del consumo di suolo e delle risorse ambientali. Il volume mette a confronto architettura tessile e massiva, sottolineando qualità e limiti delle tensostrutture a membrane. L’autore, legato da decenni all’Università di Napoli, promotore nel 1993 del convegno “Architettura e leggerezza”, propone una riflessione su tali strutture, leggere nell’accezione del peso e della massa, che danno forma a principi ispirati alla tettonica. Lo studio si apre con un elenco di parole chiave che inquadrano l’architettura tessile nella dialettica con l’ambiente; poi si sviluppa mettendo a confronto il diverso modo di intendere l’architettura tessile e massiva, rispetto ai principi di immaginazione, tecnologia, complessità, esattezza, luminosità, dettaglio, quotidianità. Nove saggi sul tema della leggerezza, dell’architettura a membrana e del BIM, sono, alla fine, il contributo di diversi autori internazionali, insieme a una ricca bibliografia commentata.

256 YouBuild - MARZO 2024
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Dierre firma la sicurezza di City Life

Dierre firma la sicurezza di City Life

Dierre firma la sicurezza di City Life

Dierre firma la sicurezza di City Life

centro della riqualificazione urbanistica più grande d’Europa, negli spazi dell’ex Fiera Campionaria di Milano, sorge il complesso residenziale City Life che porta anche la firma Dierre. È il quartiere del futuro, dove gli appartamenti dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport benessere. Abitazioni che coniugano comfort e spirito green. Uno dei capisaldi del progetto è la sostenibilità cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla

Al centro della riqualificazione urbanistica più grande d’Europa, negli spazi dell’ex Fiera Campionaria di Milano, sorge il complesso residenziale City Life che porta anche la firma Dierre. È il quartiere del futuro, dove gli appartamenti sono dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi di videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport e al benessere. Abitazioni che coniugano comfort e spirito green. Uno dei capisaldi del progetto è la sostenibilità a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla

Al centro della riqualificazione urbanistica più grande d’Europa, negli spazi dell’ex Fiera Campionaria di Milano, sorge il complesso residenziale City Life che porta anche la firma Dierre. È il quartiere del futuro, dove gli appartamenti sono dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi di videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport e al benessere. Abitazioni che coniugano comfort e spirito green. Uno dei capisaldi del progetto è la sostenibilità a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla

Al centro della riqualificazione urbanistica più grande d’Europa, negli spazi dell’ex Fiera Campionaria di Milano, sorge il complesso residenziale City Life che porta anche la firma Dierre. È il quartiere del futuro, dove gli appartamenti sono dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi di videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport e al benessere. Abitazioni che coniugano comfort e spirito green. Uno dei capisaldi del progetto è la sostenibilità a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla

combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica. Dierre ha fornito i portoncini d’ingresso Next Elettra - una chiusura all’avanguardia progettata per unire design e tecnologia - i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici. Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ha potuto assicurare costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare.

combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica. Dierre ha fornito i portoncini d’ingresso Next Elettra - una chiusura all’avanguardia progettata per unire design e tecnologia - i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici.

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combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica. Dierre ha fornito i portoncini d’ingresso Next Elettra - una chiusura all’avanguardia progettata per unire design e tecnologia - i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici.

Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ha potuto assicurare costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare.

combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica. Dierre ha fornito i portoncini d’ingresso Next Elettra - una chiusura all’avanguardia progettata per unire design e tecnologia - i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici. Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ha potuto assicurare costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare.

Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ha potuto assicurare costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare.

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green. Uno dei capisaldi del progetto è la sostenibilità a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla
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