YouBuild YB
YB YouBuild
YouBuild YB
Occorrono competenze DAL BIM ALL’AI
STARPLAST Custodire la risorsa idrica Una missione
Dierre a fianco dei progettisti.
Nuovi strumenti per ingegneri e architetti: sono online gli oggetti BIM delle porte Dierre da integrare nei progetti 3D.
Sleek, la porta blindata Dierre elegante, essenziale e unica che trae la sua ispirazione dall’ingegneria aeronautica. Le avveniristiche cerniere a scomparsa Macron 5.0 sono un brevetto esclusivo Dierre: doppia battuta e apertura a 180 gradi anche su un’anta di grande dimensioni (fino a 1200x2850 mm). Proprio come accade nei portelloni degli aerei, il meccanismo rototraslante consente di ruotare l’anta in maniera sicura, eliminando le antiestetiche e voluminose cerniere a goccia. Disponibile nella nuova collezione di porte filomuro minimal, perfettamente complanari alla parete. L’installazione raso-muro nasconde il telaio e consente di far risaltare l’anta o di integrarla completamente nel colore o nella finitura del muro.
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YB
YouBuild
PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE
ANNO 9 - NUMERO 32 - GIUGNO 2024 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l.
Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy
Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy Tel. +39 02 47761275 - info@vgambinoeditore.it ISSN 2532 - 5345
Direttore responsabile / Publisher VIRGINIA GAMBINO virginia@vgambinoeditore.it
Direttore Editoriale / Editorial Director LIVIA RANDACCIO
Direttore Scientifico / Scientific Director PROF. EMANUELE NABONI (professore e tecnologo per la sostenibilità di città, edifici e componenti costruttivi, opera globalmente)
Comitato scientifico / Scientific Committee
PAOLA ALLEGRI (Presidente associazione nazionale Esperti in Edificio Salubre), GIANLUCA BRUNETTI (Politecnico di Milano, Italia), PAOLO CARATELLI (Istituto Marangoni, Dubai), MATTEO CAZZANIGA (Politecnico di Milano, Italia), ANGELOS CHRONIS (Infrared, Austria), GUIDO CIMADOMO (Università di Malaga), MATTEO CLEMENTI (Politecnico di Milano, Italia), ANDREA COSTA R2M (Solution), MARWA DABAIEH (University of Malmö, Svezia), MARCELLA GABBIANI (Direttore premio internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse), FRANCESCO GASTALDI (Università Juav di Venezia), BARBARA GHERRI (Università di Parma, Italia), LUCA GIRAMIDARO (Perkins and Will, Stati Uniti), ALESSANDRA MISURI (Abu Dhabi University), CONSUELO NAVA (Università Mediterranea, Italia), FRANCESCA OLIVIERI (Università Politecnica di Madrid, Spagna), VALENTINA PUGLISI (Politecnico di Milano, Italia), AGATINO RIZZO (Lulea University of Technology, Svezia), ALESSANDRO ROGORA (Politecnico di Milano, Italia), TIZIANO RUMORI (Gottlieb Paludan Architects, Danimarca)
GliarticolipubblicatisonostatipreventivamentesottopostiareferaggiodapartedelComitatoScientificodellaRivistaYouBuild. ThepublishedarticleshavepreviouslybeensubjectedtopeerreviewbytheScientificCommitteeoftheYouBuildMagazine.
Collaboratori / Contributors
REBECCA ALBERTI, LORENZA BISBANO, ILARIA BIZZO, LORENZO BUCCIARELLI, DALILA CAVALLO, MATTEO CAZZANIGA, STEFANO CORNACCHINI, SIMONE GABALLO, ROBERTO GAMBA, FRANCESCO GASTALDI, ALESSANDRO GHIZZANI, SELENE MAESTRI (FOTOGRAFA), ANGELO MAMMOLITI, MARCO NOVIELLO MORENO PIVETTI, VALENTINA PUGLISI, GIUSEPPE SCIABICA, FRANCESCO SOMMESE, PATRIZIA SPADA
Impaginazione e grafica / Layout and graphics RAFFAELLA SESIA
Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari/ Commercial department - Sale of advertising Spaces Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy / Tel. +39 02 47761275 - cell. +39 340 1761951 / info@vgambinoeditore.it Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Copia singola € 15,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275 Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento
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CLODIAEDITORIALE
GIUGNO 2024 82
GRANDI TEMI
Ecorealismo Nuove urbanità e biodiversità nell’era dei cambiamenti climatici e demografici 16
VIII Convegno YouBuild Edilizia per il clima, diamo una chance alla terra 26
Progettare e costruire nel Terzo Millennio Infrastrutture e tutela ambientale un’occasione per le opere del Pnrr 28
Mitigare l’impatto delle costruzioni Il ruolo dell’architettura del paesaggio nell’era della rivoluzione verde 32
PROGETTI ITALIA
Scelta consapevole dei materiali per il Roberto Rocca Innovation Building 38 Kintsugi urbano per il parco della darsena 48
Sotto l’influsso di Gio Ponti
Stile mediterraneo per Villa Daphne 56
Whitemoon, un giardino sospeso sulla città di Milano in contesto storico 64
PROGETTI MONDO
LivMatS Biomimetic Shell Robots in azione all’Università di Friburgo 72 Dalle fornaci di ceramica un centro educativo vivente 80 Global award for sustainable architecture 90
L’INTERVISTA
Lorenzo Pascucci | Contract District Group Market place dell’home design per il real estate 96
EVENTI ITALIA
Salone del mobile 2024 Tra umanità, natura e mercato, una grande fabbrica di senso e valori 104 Fuorisalone 2024 Le installazioni che lasciano intuire come progettare un futuro migliore 118
I COMMENTI
Territorio & Società L’Italia piena di case vuote 128
DOSSIER TOP 100
Speciale Classifiche Top 100 degli studi di ingegneria 132
CANTIERI ITALIA
Cervinia | Grand Hotel Cervino
Tempi record per il cantiere industrializzato in stabilimento 144
Dettagli costruttivi | Opere provvisionali Layher a Venezia 156
Costa Adriatica | Ammodernamento
della rete gas italiana
Tecnologia senza scavi per ridurre
l’impatto sul territorio 162
Dettagli costruttivi | Piane o inclinate, proteggono
l’edificio e devono essere protette
Sicurezza e geometrie flessibili Allround per il restauro
dell’Hotel Bauer 172
CANTIERI MONDO
Austria | Intersvincolo autostradale – Donau Brücke
Ponte sospeso sul Danubio, una grande opera infrastrutturale per Linz 178
I COMMENTI
Cultura del costruito Il passato ci consegna un tesoro 194
MERCATO & PROFESSIONI
La digitalizzazione delle costruzioni
Dal Bim all’intelligenza artificiale occorrono competenze per la scadenza del 2025 196
L’INTERVISTA
Istituto Tecnico Tecnologico Cat Carlo Bazzi | Milano
Come si formano i tecnici delle Costruzioni 5.0 210
PRODUZIONE
Storia di copertina Starplast Gestione e riuso dell’acqua, una missione ambientale preziosa 216
Tetti e solai ad alte prestazioni Elementi costruttivi sempre più tecnologici e verdi
Terreal Italia Riflettanza, emissività e Sri, cosa sono esattamente?
Industrie Cotto Possagno Lo sviluppo digitale che supporta il progetto delle coperture
226
230
234
Aismt Come rendere traspirante l’involucro edilizio 238
Daliform Tetto verde, una soluzione di grande aiuto per l’ambiente
Caoduro Evacuatori naturali da tetto
Pontarolo Engineering Solai di ultima generazione tra innovazione e sostenibilità
Viessmann Climatizzazione smart completa e interconnessa
Laterlite Consolidamento dei solai con funzione antisismica
Mapei membrane impermeabilizzanti ad asciugatura rapida
240
242
244
248
250
251
Valli Zabban Sistema di gestione integrato Siqase per la protezione ambientale
252
Heidelberg Materials Più futuro con meno CO2 calcestruzzo e cemento net-zero carbon captured 256
Offsite Energiesprong Una soluzione sostenibile per la riqualificazione case green
Xlam Dolomiti Cantieri sostenibili in legno e bioedilizia
Bacchi Sistemi costruttivi per un polo scolastico salubre e sicuro
Peikko Eleganti e leggeri per controventare edifici e strutture portanti
260
268
270
272
Eclisse Allineamento perfetto con Eclisse Unico 274
Cisa Domo Connexa La soluzione smart per porte blindate
Dierre Progettare in 3D? La scelta del Bim
276
278
Bosch Professional Il sistema di raccolta della polvere è una questione di salute
280
Una sfida industriale (ri)aperta
Questo numero di YouBuild ha come tema conduttore la digitalizzazione del processo costruttivo che, con l’industrializzazione del cantiere e i nuovi modelli di formazione di professionisti tecnici e maestranze, contribuisce in modo rilevante a un’industria delle costruzioni complessivamente più sostenibile. Il prof. Alberto Pavan conferma che l’evoluzione del Bim in Italia, anche dopo il nuovo codice dei contratti, segna un ulteriore livello di crescita. «Il nuovo codice – dice - è digitale, magari ancora non perfetto, ma è digitale a tutti gli effetti. Aver portato le indicazioni dei due decreti Baratono all’interno del codice dà, a queste, nuova forza. Nella norma persistono dei limiti: è poco definita la parte di esecuzione in cantiere, è ancora poco utilizzato il capitolato informativo. Detto questo, il nuovo codice rappresenta un punto di svolta conclusivo. Non si tornerà più indietro».
Formazione
La formazione dei nuovi professionisti tecnici passa certamente per la digitalizzazione, che è progettazione ma anche gestione del cantiere, sensoristica, sicurezza, robotica e capacità di gestire i dati. Non saranno pronti per il 2025, ma i ragazzi dell’Istituto tecnico tecnologico Cat Carlo Bazzi di Milano sono già passati a una formazione che contempla l’uso del Bim e presto anche di laboratori di robotica, intelligenza artificiale e gestione dei dati. Ce ne ha parlato il preside Umberto Andolfato, che coordina un piano formativo in ottica quinquennale affinchè al termine del percorso di studi i ragazzi possano essere al passo con la domanda professionale del mercato. Un compito non facile in un mondo in cui le trasformazioni corrono veloci.
Industrializzazione
Se la digitalizzazione è un percorso obbligato, le trasformazioni in corso riguardano anche i modelli costruttivi che, necessariamente, guardano sempre di più all’industrializzazione in stabilimento e al cantiere come luogo di assemblaggio, anche in fatto di riqualificazione immobiliare e non solo per le nuove costruzioni. In Italia ci sono 15 milioni di case da riqualificare, efficientare e mettere in sicurezza. Gli incentivi che avremo a disposizione saranno, tuttavia, sempre di meno, e si dovrà trovare una modalità sostenibile per intervenire sul patrimonio immobiliare preservandone il valore e l’efficienza negli anni a venire. Lo stesso problema riguarda tutti i Paesi europei e sta dando luogo a una grande varietà di politiche di incentivazione, non solo alla riqualificazione ma anche di politiche industriali per lo sviluppo del comparto. In molti casi gli interventi perseguono l’industrializzazione perchè l’approccio manifatturiero può contribuire ad aumentare il tasso di edifici da riqualificare con soluzioni innovative, di qualità garantita, comprimendo i prezzi e velocizzando il processo. Ne parliamo compiutamente presentando l’esperienza di Edera, società no profit, costituita da Redo Sgr, Fondazione Housing Sociale e Ance con lo scopo di favorire l’innovazione e un nuovo approccio industriale. Edera, con il sostegno di Fondazione Cariplo, ha portato in Italia il modello di riqualificazione Energiesprong, già applicato in tutta Europa, con oltre 12.000 interventi realizzati grazie a tecnologie offsite e finanziati ricorrendo a modelli innovativi che sfruttano anche i risparmi energetici per ripagare il costo degli interventi. YouBuild, nella sezione Cantieri, presenta il caso di costruzione offsite del Grand Hotel Cervino realizzato in tempi record, 13 mesi, dei quali solo due impiegati per assemblare in cantiere gli elementi prefabbricati. La struttura in legno è stata interamente realizzata in stabilimento, dove sono stati prefabbricati i solai e le pareti in Xlam.
Grandi opere infrastrutturali
YouBuild è anche grandi opere infrastrutturali, e il ponte sospeso sul Danubio, realizzato dalla joint venture Arge A26 composta dal Gruppo Icm spa (capofila), Maeg Costruzioni spa e la società austriaca F-Pile, è un esempio della capacità delle nostre imprese di costruzioni di saper cogliere e vincere sfide tecniche che non hanno eguali. Ma anche il rifacimento del metanodotto sulla tratta Ravenna-Chieti , che ha una valenza strategica per l’intero sistema energetico italiano, ha visto in campo tutta l’esperienza di Sicim, assolutamente necessaria alla gestione di un cantiere così complesso.
MATERIALI ED OGGETTI A CONTATTO CON ALIMENTI
GAMMA ACQUA
Regolamento (EU) 2020/1245 della Commissione del 02/09/2020
Regolamento (EU) 2020/1245 della Commissione del 02/09/2020
CRITERI AMBIENTALI MINIMI
IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA IN ACCUMULO
VASCHE DI LAMINAZIONE A GRAVITÀ
IMPIANTI DI LAMINAZIONE CON ELETTROPOMPA
STAZIONI DI IRRIGAZIONI SIR
STAZIONI DI IRRIGAZIONE HABITA
COMUNITÀ EUROPEA
GAMMA DEPURAZIONE
Valorizzare il capitale naturale
“La Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra”. Con queste parole, il capo Seattle esprimeva una verità di straordinaria profondità, che continua a risuonare con forza nel nostro tempo. La sua affermazione riflette una visione olistica del rapporto tra uomo e natura, riconoscendo la nostra dipendenza e il nostro ruolo all’interno di un sistema più grande e complesso. Gli articoli rafforzano il tema centrale dell’editoriale, che è il ripensamento del rapporto tra uomo e natura. Il concetto di ecorealismo di Pivetti spinge per una trasformazione delle città in spazi che valorizzano il capitale naturale tanto quanto quello economico, riflettendo l’idea che l’uomo appartiene alla Terra, e non viceversa. L’articolo sul ruolo dell’architettura del paesaggio di Lorenzo Bucciarelli enfatizza come non possiamo più considerare la natura come un mero sfondo delle nostre attività urbane. Gilles Clément, paesaggista e botanico francese, nel suo “Manifesto del Terzo Paesaggio”, celebra i luoghi abbandonati come riserve di biodiversità, suggerendo che dobbiamo replicare le logiche naturali per rigenerare le nostre città. Questa idea risuona con il concetto di “rewilding”, che propone la reintroduzione di processi naturali in aree antropizzate, permettendo alla natura di riprendere il suo corso.
Come affermava Aldo Leopold nella sua “Etica della Terra”: “Una cosa è giusta quando tende a preservare l’integrità, la stabilità e la bellezza della comunità biotica. È sbagliata quando tende altrimenti”. Leopold ci offre una bussola etica per le nostre azioni, suggerendo che dobbiamo valutare il nostro impatto sulla base della capacità di mantenere e sostenere la vita in tutte le sue forme. Questa etica ecocentrica ci chiede di andare oltre il semplice conservazionismo e di abbracciare una visione integrativa che riconosca il valore intrinseco di tutte le componenti dell’ecosistema.
Un esempio tangibile di questa filosofia è il progetto di riqualificazione del Parco della Darsena a Ferrara, descritto nell’articolo “Kintsugi urbano per il Parco della Darsena”. Questo intervento ha rigenerato un’area marginale, restituendo ai cittadini uno spazio che promuove la connessione sociale e valorizza il patrimonio locale. Qui, l’arte giapponese del Kintsugi, che ripara con l’oro le ceramiche rotte, simboleggia la bellezza che può nascere dalla riparazione e dalla rigenerazione, nonché il reinserimento di elementi naturali meno controllati e più spontanei, favorendo la biodiversità. Questa pratica ci insegna che le cicatrici del tempo e dell’uso possono diventare punti di forza e bellezza, se trattate con cura e rispetto. Quando riflettiamo sul design rigenerativo, dobbiamo considerare come esso possa essere declinato in diversi approcci architettonici e stilistici. I progetti rigenerativi non sono monolitici; al contrario, si adattano e si evolvono in risposta alle specificità dei luoghi e delle tecnologie disponibili. Prendiamo, ad esempio, tre progetti rappresentativi di approcci distinti: Piscu, Roberto Rocca Innovation Building e LivMatS Biomimetic Shell. Ognuno di questi progetti incarna una visione unica del design rigenerativo. Piscu esemplifica l’approccio low-tech, che valorizza le tecniche tradizionali e i materiali naturali, creando spazi che rispettano la memoria storica e l’ambiente. Questo approccio ci ricorda le parole di Wendell Berry: “Il modo in cui trattiamo la Terra rispecchia il nostro modo di vivere.” Valorizzare le tecniche tradizionali significa riconoscere il sapere locale e il legame storico con il territorio. Il Roberto Rocca Innovation Building rappresenta un approccio classico e durevole, che utilizza materiali sostenibili per costruire spazi significativi e responsabili. Il LivMatS Biomimetic Shell, invece, mostra come la robotica e il biomimetismo possano innovare l’architettura, utilizzando tecnologie avanzate per creare strutture che si adattano e rispondono alle sfide climatiche. Progetto, anche per contesto germanico dello stesso, che nasce dall’approccio di Frei Otto, pioniere della progettazione biomimetica, il quale sosteneva che “la natura mostra la strada”. La biomimetica, l’imitazione dei modelli naturali per risolvere problemi umani, è un approccio che ci invita a vedere la natura non solo come fonte di risorse, ma come maestra di design. “La Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra.” Chiudiamo come abbiamo iniziato: queste parole del capo Seattle ci ricordano che la nostra esistenza è profondamente intrecciata con quella del pianeta che abitiamo. Riconoscere questo legame significa riconsiderare il nostro posto nel mondo, non come dominatori, ma come custodi e partecipanti di una rete di vita interconnessa. In un’epoca di crisi ambientale, l’ecologia non può più essere relegata a una questione secondaria. Deve diventare il principio guida delle nostre azioni e delle nostre politiche.
CONTENT ABSTRACTS
NEW URBANITIES AND BIODIVERSITY
Future cities as concentrations not only of the fictitious capital of Finance but of the real capital of Nature. In this way we will be able to rediscover our nature as living beings or, better yet, we will be able to find ourselves in our nature Pag. 16
MITIGATE THE IMPACT OF CONSTRUCTION
The new approach to landscape design replicates natural logic, allowing the management of meteorological events, climate changes and the needs of green areas through a reduced use of infrastructures and underground services. However, a high level of technique and design experience is required, involving different disciplines, such as hydraulic engineering which studies sustainable management Pag. 32
ROBERTO ROCCA INNOVATION BUILDING
The building’s open, flexible spaces reflect the Open Classroom philosophy developed since the 1970s. These architectures are not limited to being containers of knowledge, but are configured as living incubators of cultural exchange and intellectual development Pag. 38
URBAN KINTSUGI FOR THE DARSENA PARK
The INOUT project seems to have turned its gaze to the best European examples, adapting Iberian and partly French models to Italian culture, performing a small miracle and giving back to the people of Ferrara a piece of their city that for decades had been marginal Pag. 48
LIVMATS BIOMIMETIC SHELL
The architectural review of the LivMatS biomimetic Shell promotes the understanding of the concept of co-design which
combines the most current design and construction systems, intelligent materials and advanced digital techniques, capable of directing the construction sector towards climate neutrality Pag. 72
FROM THE CERAMIC KILNS TO AN EDUCATIONAL CENTRE
The wood reveals itself in two complementary attractions: the trunk, intact and worked by sharp tools, which still bears the contingent sign of the forest and its accidental growth, and the geometrised one, pleasing to current logic and engineering Pag. 80
RECORD TIMES FOR THE INDUSTRIALIZED CONSTRUCTION SITE
The use of the Xlam construction system for the Cervino hotel proved to be the winning solution both in terms of performance and sustainability with excellent thermal and acoustic insulation values, high fire resistance and good resistance to seismic stress Pag. 144
TECHNOLOGIES WITHOUT EXCAVATIONS
The reconstruction of the methane pipeline on the RavennaChieti section has a strategic value for the entire Italian energy system, ensuring adequate reliability and safety for the transport service in the central area of the country and Sicim had the experience necessary to manage the construction site having operated all over the world and in all possible scenarios Pag. 162
SUSPENSION BRIDGE OVER THE DANUBE
The motorway interchange project (lot 1 - Donau Brücke) was the first of three phases for the construction of the A26 motorway in Linz which included a cable-stayed bridge over the Danube connecting two tunnels built by the Arge A26 joint venture composed of Gruppo Icm spa (leader), the Italian Maeg Costruzioni spa and the Austrian company F-Pile Pag. 178
Nuove urbanità e biodiversità NELL’ERA DEI CAMBIAMENTI
CLIMATICI E DEMOGRAFICI
Future città come concentrazioni non del solo capitale fittizio della Finanza bensì del capitale reale della Natura. Così potremo ritrovare la nostra natura di esseri viventi o, meglio, potremo ritrovarci nel nostro essere natura
SOLOPERABBONATI
e
SOLOPER
PERABBONATI
La prima rivoluzione industriale in Gran Bretagna, 1760. Nella pagina a fianco, dall'alto, Ian Goldin, Tom Lee-Devlin, Age of the City. Why Our Future will be Won or Lost Together, Bloomsbury Ed. (copertina) e Nature, Novembre 1869 (copertina)
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LA SICUREZZA UN VALORE STRINGENTE
OGNI GIORNO LA SFIDA È QUELLA DI GARANTIRE PER OGNI SINGOLO PRODOTTO IN MURATURA
ARMATA L’UNICO STANDARD CHE ACCETTIAMO: IL MASSIMO.
Stabila | La qualità che protegge
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Bringing design to life through drawing (Foster + Partners)
BIBLIOGRAFIA
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Edilizia per il clima DIAMO UNA CHANCE ALLA TERRA
In novembre a Milano nuova edizione dell’incontro dedicato alla climate & construction technology. Per progettare, costruire, riusare e dismettere nell’ottica di contribuire alla crescita di una filiera industriale innovativa. Non solo un evento, ma una chiamata all’azione per affrontare le responsabilità delle costruzioni
Emanuele Naboni
Nel cuore della crisi climatica globale, l’edilizia si trova all’incrocio tra due sfide, quella urgente di mitigarne gli effetti devastanti e l’opportunità senza precedenti di guidare la trasformazione verso un futuro adattivo e rigenerativo. Il settore delle costruzioni, responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra e del consumo di risorse naturali, è chiamato quindi a una radicale svolta delle pratiche costruttive, dei materiali e degli approcci progettuali.
ADATTAMENTO E MITIGAZIONE
L’accelerazione di eventi climatici estremi, l’aumento delle temperature globali, la formazione di isole di calore urbane ed edifici surriscaldati, la frequenza crescente di inondazioni, siccità e uragani, evidenziano con chiarezza l’impellente necessità di adottare strategie di adattamento e mitigazione innovative. Scienza e tecnologia offrono soluzioni promettenti, ma il loro pieno potenziale può essere realizzato solo attraverso un’integrazione olistica con pratiche edilizie avanzate e un impegno condiviso verso la sostenibilità.
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
Riconoscendo quest’imperativo, il convegno YouBuild in programma il prossimo 27 novembre a Milano, e il concorso ad esso associato, vogliono catalizzare un movimento globale di innovazione. Si tratta di un evento dichiaratamente ambizioso che si pone come luogo privilegiato di esplorazione di tecnologie e pratiche rigenerative emergenti. Attraverso un approccio multidisciplinare, il convegno mira a unire progettisti, costruttori, accademici, innovatori e decisori politici in un dialogo costruttivo per esplorare soluzioni sostenibili che possano essere implementate su scala globale. Nell’ottica di contribuire alla crescita di una filiera industriale innovativa, l’VIII convegno YouBuild non è solo un evento, ma una chiamata all’azione tesa a riconoscere e affrontare le responsabilità in capo all’industria delle costruzioni e generare proposte risolutive della crisi climatica. Il convegno e il concorso vogliono essere d’ispirazione a un’era d’innovazione che sia al tempo stesso sostenibile e rigenerativa, guidando così il settore verso un futuro meno fragile di fronte agli inevitabili cambiamenti climatici.
I TEMI GUIDA
BIG DATA SATELLITARI PER RISCRIVERE LE REGOLE DEL DESIGN URBANO
Uso dei big data satellitari per monitorare e gestire gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ambiente costruito. Sarà discussa la capacità dei satelliti di fornire dati preziosi sui modelli di calore urbano e sulla qualità dell’aria, che possono essere utilizzati per informare le decisioni di progettazione urbana e architettonica.
ADATTARE GLI EDIFICI E LE CITTÀ AGLI EVENTI CLIMATICI ESTREMI
Nell’analizzare l’impatto diretto dei cambiamenti climatici sull’ambiente costruito saranno esplorate strategie per la resilienza di edifici e spazi aperti a fronte di ondate di calore più intense e frequenza crescente di eventi meteorologici estremi. Questa discussione fornirà indicazioni per progettare spazi che non solo sopportino, ma si adattino e reagiscano positivamente a queste nuove condizioni, migliorando il comfort degli abitanti e la resilienza delle strutture urbane.
DESIGN INNOVATIVO PER MICROCLIMI URBANI RIGENERATIVI
Sarà esplorato l’uso di soluzioni basate sulla natura e di design innovativo per creare microclimi urbani che contrastino l’intensificarsi del calore urbano e favoriscano la biodiversità. Verranno presentati casi studio di successo dove materiali riflettenti e intelligenti, sistemi idrici, giardini pensili e pareti verdi che hanno contribuito attivamente alla rigenerazione dell’ecosistema urbano.
AUTOMAZIONE E DIGITALIZZAZIONE COME DRIVER DI PROCESSI COSTRUTTIVI EFFICIENTI E RIGENERATIVI
Sarà analizzato l’impatto trasformativo dell’automazione e della digitalizzazione nei processi costruttivi, evidenziando come l’industrializzazione e l’uso di robot in cantiere possano aumentare l’efficienza e promuovere una costruzione più sicura e meno invasiva riducendo gli sprechi e l’impronta ecologica dei cantieri edili.
LE TRE CATEGORIE DI PREMIO DEL CONCORSO
1. MATERIALI ADATTIVI PER ESTERNI E INTERNI
Questa categoria è focalizzata sui materiali innovativi che migliorano la resilienza e l’efficienza energetica degli edifici, adattandosi alle variazioni climatiche. Per gli esterni, si cercano materiali che possano ridurre l’effetto isola di calore urbano e migliorare il microclima locale, come rivestimenti che riflettono il calore solare o pavimentazioni permeabili. Per gli interni, l’attenzione è sui materiali che offrono un eccellente isolamento termico, regolano l’umidità e migliorano la qualità dell’aria interna, contribuendo così a mantenere condizioni abitative ottimali con un minore consumo energetico.
2. INNOVAZIONE DI PROCESSO CON FOCUS SULLA DIGITALIZZAZIONE
Riconosciamo le iniziative che rivoluzionano i processi costruttivi attraverso l’uso della digitalizzazione, della prefabbricazione, della robotica e del design parametrico. Questa categoria premia l’efficienza operativa, la precisione e la riduzione degli sprechi ottenute attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. Esempi includono l’utilizzo di software per il design parametrico che ottimizza l’uso dei materiali e la forma degli edifici per prestazioni ambientali superiori, sistemi di prefabbricazione che accelerano i tempi di costruzione riducendo l’impatto ambientale, e l’impiego di robot in cantiere per lavori ad alta precisione e sicurezza.
3. CASI STUDIO E PROGETTI DI ADATTAMENTO CLIMATICO AVANZATO
Saranno premiati progetti e casi studio che dimostrano un’eccellenza nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Saranno analizzati esempi di edifici, infrastrutture e interventi urbani che integrano soluzioni innovative per affrontare sfide specifiche legate al clima, come la gestione delle acque piovane, il raffrescamento passivo, la biodiversità e la resilienza agli eventi meteorologici estremi. Progetti che mostrano un approccio olistico alla sostenibilità e all’adattamento, contribuendo significativamente alla rigenerazione dell’ambiente costruito e naturale.
Centro Congressi Fondazione Cariplo Via Romagnosi, 8 - Milano
MAIN SPONSOR
SPONSOR
Progettare e costruire nel terzo millennio
Infrastrutture e tutela ambientale UN’OCCASIONE LE OPERE DEL PNRR
Nel corso dell’evento, Lorenzo Orsenigo (Ais) ha posto l’accento sull’esigenza di sviluppare sistemi di rating che permettano di far interagire e dialogare ingegneria e finanza e sulla necessità di pensare alla trasformazione delle strade in infrastrutture intelligenti che consentano comunicazione e interconnessione tra i veicoli
ANAS,
SOSTENIBILITÀ
E PARTECIPAZIONE
PERABBONATI
RFI RIPENSA IL MODELLO DI STAZIONE
ADR INGEGNERIA, AEROPORTI A MISURA DI PERSONA
SOLOPERABBONATI
TERNA, IN RETE CON LA COLLETTIVITÀ
Mitigare l’impatto delle costruzioni
Il ruolo dell’architettura DEL PAESAGGIO NELL’ERA DELLA RIVOLUZIONE VERDE
Il nuovo approccio alla progettazione del paesaggio replica le logiche naturali, permettendo di gestire gli eventi meteorici, i cambiamenti climatici e le necessità delle aree verdi attraverso un uso ridotto di infrastrutture e sottoservizi. È richiesto però un elevato livello di tecnica e di esperienza progettuale coinvolgendo diverse discipline, come l’ingegneria idraulica, che studia la gestione sostenibile
ABBONATI
Mitigare l’impatto delle costruzioni
Turenscape, Ningbo Eastern New Town Ecological Corridor (Phase III), 2010-2016 . Sotto, Green Riyadh Program, Al-Urubah Park, Riyadh 2019in corso
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LA MASSIMA FACILITÀ DI POSA: PROGETTARE IN TEMPO REALE
Il Cappotto prefabbricato con finitura in mattone faccia a vista
Il sistema Terracoat® assicura una elevata performance termica dell’edificio, oltre a migliorare l’aspetto estetico, grazie ai listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica.
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UNA STUPEFACENTE VISUALE
Switch di cambio apertura semplificato
FINESTRA DA TETTO A DOPPIA APERTURA FPU-V PRESELECT MAX
Una splendida vista sull’orizzonte, tutto il comfort di una duplice modalità di apertura e la possibilità, all’occorrenza, di godere di un comodo accesso al tetto: versatile e funzionale, la finestra da tetto FPU-V preSelect MAX consente un’apertura dell’anta fino a 45°, regalando una visuale migliore sul panorama esterno.
Scelta consapevole dei materiali
PER IL ROBERTO ROCCA INNOVATION BUILDING
Il progetto concepito dall’architetto Filippo Taidelli e situato all’interno del campus dell’Humanitas University di Milano ospita il nuovo corso di laurea in Medicina e Ingegneria Biomedica (Medtec School), frutto della collaborazione tra l’Humanitas University e il Politecnico di Milano, e si estende su una superficie di 6.000 mq distribuiti su tre livelli
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L’architettura delle facciate trasmette un’immagine di trasparenza e leggerezza, conferite dall’uso predominante del vetro
Milano | Formazione universitaria
Vista aerea dell’edificio sull’ampio terrazzo. In lontananza, il paesaggio urbano si estende verso montagne sfumate
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L’edificio, in questa veduta laterale, svela una facciata a doppia pelle con vetro trasparente al piano terra da cui si scorge la struttura in legno lamellare e lamelle orizzontali interspaziate nel livello superiore, ottimizzate per il controllo solare
Milano | Formazione
La facciata tripartita ha la parte centrale in doppia pelle con un effetto “veleggiato” dato dal vetro serigrafato
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Milano | Formazione universitaria
L’isometrico rivela la sua struttura multistrato: una base trasparente al piano terra, piani intermedi caratterizzati da facciate a doppia pelle continua, e brise-soleil per la gestione solare al piano superiore
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Lo spazio interno è animato dalla vitalità degli occupanti, offrendo un ambiente dinamico per lo studio e la collaborazione. Il design si completa con arredi modulari per incontri casuali o lavoro concentrato. Le balconate sovrastanti permettono la connettività visiva tra i piani che facilita l’interazione. Nella pagina a fianco, la sinergia tra luce, spazio e materiali creano un’atmosfera di apertura e trasparenza che varia per ogni piano. Strutture in legno e calcestruzzo delineano gli spazi lavorativi e di socializzazione, mentre una scala nera elegante conduce ai vari livelli, enfatizzando il flusso tra i piani
Milano | Formazione universitaria
LA SCHEDA
I dettagli minimalisti conferiscono un aspetto elegante e funzionale all’edificio
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Kintsugi urbano PER IL PARCO DELLA DARSENA
Il progetto di Inout sembra abbia volto lo sguardo ai migliori esempi europei, adattando alla cultura italiana modelli iberici e in parte francesi compiendo un piccolo miracolo e restituendo ai ferraresi un brano della loro città che per decenni era stato marginale
Ilaria Bizzo e Stefano CornacchiniIIL COMMENTO di
Inout
l progetto di riqualificazione del Parco lungo la Darsena è finalizzato a ottenere un nuovo spazio urbano polifunzionale dedicato al tempo libero, ad attività ludiche e ricreative. Particolare attenzione è posta alla connessione del lungo fiume alla città, attraverso la realizzazione di nuovi percorsi di ricucitura e di una rete di spazi pubblici attrezzati e facilmente fruibili. I tre ambiti principali in cui si articola il progetto sono: la piazza, la banchina, il parco lineare. La banchina si sviluppa per l’intera lunghezza della Darsena. Per quest’area si prevede il recupero della pavimentazione in porfido esistente e il ridisegno della sezione del percorso e del suo bordo rispetto al parco. La piazza è strutturata come testata del parco, ambito strategico di connessione con la città e di accesso alla darsena. Il parco lineare è l'ambito verde compreso tra la banchina e via Darsena. Con riferimento ai paesaggi fluviali si prevede l'impiego di essenze vegetali e arbustive rustiche.
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Il parco lineare realizzato de-pavimentando aree prima totalmente impermeabili
Ferrara | Riqualificazione e riconnessione
Il parco lineare è un’occasione di pausa e tranquillità lontano dal traffico urbano. Sopra, il lungofiume restituito alla fruizione pubblica
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I nuovi percorsi in calcestruzzo affiancano le pavimentazioni preesistenti in porfido
Ferrara | Riqualificazione e riconnessione
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L’anfiteatro diventa dinamico. Sopra, schemi sinottici e viste dell’interventoABBONATI
Altra vista dei nuovi percorsi in calcestruzzo che affiancano le pavimentazioni preesistenti in porfido
Grazie a uno studio, frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara, si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta
Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda, grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”.
Il “SISTEMA ARIA” dispone di una vasta gamma di accessori per la posa a secco e l’ancoraggio di coppi e tegole
1) VENTILAZIONE PIÙ EFFICIENTE
2) BENEFICI IN OGNI STAGIONE
3) MINOR COSTO COMPLESSIVO
4) TETTO ASCIUTTO E SANO
5) SISTEMA DI POSA A SECCO
6) STABILITÀ DEGLI ELEMENTI
7) POSA SEMPLICE E RAPIDA
8) FACILE MANUTENZIONE
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LA SCHEDA
Progetti Italia
Sotto l'influsso di Gio Ponti
STILE MEDITERRANEO PER VILLA DAPHNE
Il progetto di Margine, guardando a esempi
Spagnoli degli anni ‘50, allo stesso tempo voluttuosi e autarchici, per questa villa salentina ha creato un volume puro fatto di linee nette e colori chiari. Sotto il profilo tecnologico
sono state impiegate metodiche tradizionali e, ove possibile, materiali locali a kilometro zero
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Melendugno, Lecce | Residenze
DIL COMMENTO di Margine
aphne è il progetto di una villa privata nella campagna Salentina in prospicienza al paesaggio rurale dominato da ulivi secolari e resti di antiche costruzioni contadine. Lo studio ha reinterpretato gli stilemi dell’architettura mediterranea, caratterizzata da volumi bianchi e compatti interrotti da sistemi di ombreggiamento e di limitazione dell’introspezione che rimandano alle contaminazioni vissute da questi territori. L’impianto, su un unico piano fuori terra, è simmetrico, organico ed essenziale, circostanza che affida alla casa una forma plastica e monolitica caratterizzata da una gelosia romboidale realizzata in blocchi di calcestruzzo, che dona all’immobile un complesso gioco di luci e ombre che modellano gli spazi durante l’arco della giornata. Gli spazi interni sono scanditi dalla parete attrezzata che funge da diaframma di separazione tra la zona pranzo e la zona living su cui si aprono grandi vetrate che consentono di mettere in relazione gli spazi esterni con la casa e lasciano percepire la piscina e il paesaggio retrostante. Ai lati della zona giorno sorgono gli spazi privati.
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La facciata principale è tripartita come uno stilizzato ordine classicoPERABBONATI
Pianta. Sopra, la parete attrezzata divide il soggiorno dalla cucina morbidamente ombreggiata dalla gelosia
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KONCRETO 40
MALTA TIXOTROPICA STRUTTURALE
FIBRORINFORZATA SEMIRAPIDA
AD AZIONE PASSIVANTE PER IL RIPRISTINO MONOLITICO DEL CALCESTRUZZO
APPLICABILE IN SPESSORI DA 3 A 40 MM
Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7
Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa) Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)
La camera padronale dall’impianto asciutto e razionale
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LA SCHEDA
UN GIARDINO SOSPESO SULLA CITTÀ
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Il progetto di Lombardini22 ha amplificato il cambiamento radicale della mentalità, delle abitudini, della filosofia lavorativa introdotto nel 2021 dalla nuova policy di smart working. Il colore verde è una costante di tutto il lavoro di interior design, fin dalla reception valorizzata da una vasta parete di verde stabilizzato. Grande attenzione è posta al benessere dei lavoratori
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Rebecca Alberti
IL COMMENTO
di Alessandro Adamo, direttore Degw
Gli spazi progettati da Degw seguono il modello activity-based: ogni area è pensata per l’attività che vi si andrà a svolgere riassumibile nelle categorie di concentrazione, collaborazione, comunicazione. Le zone di lavoro sono sviluppate per contribuire alla socializzazione. Alle postazioni condivise in open space si aggiunge un ricco menu di spazi di supporto: sale riunioni di varie dimensioni, spazi di lavoro informali e flessibili, la Boardroom di rappresentanza, il Customer Experience Center modulare e una terrazza di 350 mq con vista su Milano: tutto è pensato per il comfort dei collaboratori e degli ospiti, per favorire lo svolgimento delle attività lavorative, individuali e di gruppo, ma anche lo sviluppo delle relazioni, aspetto sempre più importante in tempi di smart working.
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Layout del piano 11SOLOPERABBONATI
Pannello di copertura Alutech Dach ultra
Al riparo dagli imprevisti.
Alutech Dach ultra è il pannello Alubel capace di raggiunge un nuovo traguardo nella resistenza al fuoco con REI FINO A 60 MINUTI senza alcun fissaggio inferiore di cucitura.
Rispetto al pannello coibentato Alutech Dach standard, Alutech Dach ultra incrementa il potere TERMOISOLANTE FINO AD UN + 20%.
L’innovativo giunto laterale permette un perfetto accoppiamento tra i pannelli e RIDUCE LE PROBLEMATICHE relative alla CONDENSA.
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Friburgo | Guscio
LivMatS Biomimetic Shell
ROBOTS IN AZIONE
ALL’UNIVERSITÀ DI FRIBURGO
La rassegna architettonica del LivMatS biomimetic Shell favorisce la comprensione del concetto di co-design che unisce i più attuali ed emergenti sistemi di progettazione e costruzione, materiali intelligenti e tecniche digitali avanzate, in grado di indirizzare il settore delle costruzioni verso la neutralità climatica
Francesco Sommese
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Vista esterna del livMatS Biomimetic Shell. ©ICD/ITKE/IntCDC University of Stuttgart ©Conné van d‘GrachtenSOLOPERABBONATI
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Elementi di schermatura adattivi integrati nel guscio biomimetico LivMatS. ©ICD/ITKE/ IntCDC University of Stuttgart
Friburgo | Guscio biomimetico
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Prefabbricazione robotica dei segmenti del guscio.
©ICD/ITKE/IntCDC
University of Stuttgart. Sotto, diagramma di esplosione dei segmenti cavi del guscio e degli strati della facciata.
©ICD/ITKE/IntCDC
University of Stuttgart
Assemblaggio automatizzato in loco mediante due gru a ragno robotizzate. ©ICD/ITKE/ IntCDC University of Stuttgart
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©ICD/ITKE/IntCDC University of Stuttgart
UN CENTRO EDUCATIVO VIVENTE
In questo progetto il legno si rivela in due attrattive complementari: il tronco, intatto e lavorato dagli strumenti affilati, che porta ancora il segno contingente della foresta e della sua crescita accidentale, e quella geometrizzata, gradita alla logica corrente e all’ingegneria
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Pianta del sito che mostra il Museo e Laboratorio della Scuola di Piscu come un punto focale nel tessuto ruraleABBONATI
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A PROPOSITO DI CO2
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Interni: un’esposizione di ceramiche tradizionali si accompagna a fotografie storiche, entrambi testimoni dell’eredità artigianale del villaggio, in un ambiente che celebra la semplicità e l’autenticità del design rurale
L’armonia tra natura e cultura si manifesta all’interno del Museo, dove i tronchi naturali sostengono la struttura e convivono con la terracotta e le opere ceramiche, creando uno spazio di apprendimento vivente che onora le tradizioni artigianali locali
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L’atrio centrale, dove la semplicità del design si fonde con la bellezza della luce naturale. L’albero, centrale emerge attraverso un foro quadrato nel pavimento
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Pianta del piano terra che rivela una meticolosa pavimentazione a spina di pesce, aggiungendo un tocco di eleganza e storia che dialoga con la funzionalità degli spazi dedicati all’esposizione permanente e alle aree di sosta nell’atrio. Si noti come una sezione di tronco è utilizzata come tavolo di lavoro.
Legenda
1. ingresso
2. portico
3. esposizione permanente
4. posto a sedere nell’atrio
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Pianta del primo piano un layout funzionale comprende aree per esposizioni temporanee, un balcone sull’atrio, uno spazio multimediale e laboratori creativi, progettati per un’esperienza educativa immersiva
Legenda 5. esposizione temporanea 6. balcone dell’atrio
7. spazio multimediale 8. spazio officina
Sezione architettonica del Museo e Laboratorio della Scuola di Piscu, dove spazi multifunzionali come l’atrio, la zona espositiva permanente e i laboratori didattici si fondono in un design che celebra trasparenza e integrazione con l’ambiente circostante, esemplificato dalla simmetria e dal flusso naturale tra interni ed esterni
Legenda
1. entrata
2. portico
3. esposizione permanente
4. atrio e sedute
5. esposizione temporanea
6. balcone atrio
7. spazio mulitimediale
8. spazio di lavoro
Tra Innovazione e Sostenibilità
Kaldo, il termopannello Spyrogrip, il cappotto termico
Climablock, il cassero in EPS TwinporTM
Isolcupolex, il vespaio aerato già isolato
Il Sistema Costruttivo Pontarolo permette di realizzare edifici di qualsiasi dimensione in Classe A4, NZEB e PASSIVI, antisismici e ad alto isolamento termico in tempi rapidi e con costi contenuti, rispettando elevati standard qualitativi per raggiungere alti livelli di comfort abitativo.
Le tecnologie innovative assicurano massima flessibilità progettuale consentendo la realizzazione di strutture con le più svariate caratteristiche architettoniche.
Global award for SUSTAINABLE ARCHITECTURE
Fondato nel 2006 da Jana Revedin, il premio, sostenuto da Saint-Gobain, promuove i principi di sviluppo sostenibile e un approccio partecipato all’architettura nel nord e nel sud del pianeta. Una comunità che persegue la ricerca, la sperimentazione e il cambiamento nei campi dell’architettura, della rigenerazione urbana e della responsabilità sociale accademica
LA GIURIA I VINCITORI
I PREMIATI 2024
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IWLAB – SIRIA LABORATORIO MULTIDISCIPLINARE
Architecture is education
Il manifesto della Rolling House per la Rolling Society con dei render che mostrano la costruzione di alcune Rolling Houses Towers nelle aree urbane. Questo documento è parte integrante del concetto teorico e dell’attivismo politico di Andrés Jaque | ©Andrés Jaque
ANDRÉS JAQUE – SPAGNA / USA
FONDATORE DELL’UFFICIO PER L’INNOVAZIONE POLITICA
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BANGLADESH
FONDATRICE DI MARINA
TABASSUM ARCHITECTS (MTA)
CIRO PIRONDI – BRASILE CO-FONDATORE ED EX DIRETTORE DI ESCOLA DA CIDADE, SAN PAOLO
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KLAUS K. LOEN HART – GERMANIA/AUSTRIA DIRETTORE DI IA&LISTITUTO DI ARCHITETTURA E PAESAGGISTICA DI GRAZ
Market place dell’Home Design
PER IL REAL ESTATE
Il business model di Contract District Group integra la filiera del Design System con l’industria del Real Estate. Attraverso customizzazione e tecnologia digitale sta cambiando il modo di proporre l’immobiliare residenziale. Servizi e brand partner d’eccellenza ne fanno il riferimento per i più importanti progetti residenziali di Milano e Roma
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Allestimenti dello showroom M c D a MilanoLorenzo Pascucci | Contract District Group
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LOFT IN CONTESTO STORICO
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Lorenzo Pascucci | Contract District Group
SOLOPERABBONATI
MICROLIVING CON SPAZI COMUNI
PERABBONATI
OTTO SUITES FRONTE DUOMO
SOLOPERABBONATI
PERABBONATI
Tra umanità, natura e mercato UNA GRANDE FABBRICA
DI SENSO E VALORI
All’interno del Salone la sostenibilità è anche tradizione, i materiali sono utilizzati in modo sapiente, valorizzandone le qualità estetiche con lo scopo di offrire arredi fatti per durare nel tempo e per modularsi al variare delle esigenze familiari. Ricorrente la facilità di smontaggio finalizzata a un agevole smaltimento a fine vita
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KARTELL- Liberty Outdoor Collection
Salone del mobile 2024
Un'armoniosa fusione di design e natura si materializza nella collaborazione tra Kartell e Liberty. Il divano Pop, il Pouf Trix di Piero Lissoni e la poltrona Cara di Philippe Starck si reinventano con tessuti Liberty per esterni, unendo eleganza e robustezza. La collezione, caratterizzata da pattern floreali e geometrici, offre uno stile unico e comfort senza pari per un'estate raffinata e rilassante. Ogni pezzo, disponibile in tonalità salvia, ruggine, beige, giallo e blu, impreziosisce gli spazi esterni con gusto e funzionalità. Per una tavola elegante, il vassoio Piazza si arricchisce con il pattern floreale “Artemis” in quattro varianti colore, realizzato con la tecnica di “graphic impression”.
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Aretai.studio - Silver Lining collection
SaloneSatellite 2024
"Silver Lining" è una luce brillante in un ambiente oscuro, rappresentata da una cornice luminosa e due apparecchi illuminanti a soffitto. Questi elementi derivano dall'upcycling di fiale di vetro provenienti dagli scarti dell'industria farmaceutica. Il vetro borosilicato, inizialmente destinato a siringhe e poi scartato, è trasformato in materiale prezioso attraverso innovativi processi di riciclo, promuovendo la sostenibilità e riducendo l'impatto ambientale. Questa collezione mira a trasmettere un messaggio di speranza, mostrando il potenziale rigenerante dei materiali e la creatività delle generazioni future.
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Caimi - BHIOPHERE, Salone del Mobile 2024 Caimi, con una forte sensibilità ambientale, privilegia materiali riciclabili come l'Econyl per il tessuto Biosfera. Frutto della collaborazione con il designer taiwanese Hsiang Han Hsu, Biosfera unisce comfort acustico e motivi naturali, promuovendo il benessere. Tra le novità, il pouf Shopper di Stefano Barzaghi utilizza lo stesso tessuto Biosfera, sposando funzionalità e impatto visivo. Questa combinazione di sostenibilità e design distingue Caimi, armonizzando estetica e responsabilità ambientale
Salone del Mobile e SaloneSatellite 2024
Florim - Mystic Luxe, Salone del Mobile 2024
Forbes ha premiato Florim al Salone del Mobile 2024 per l'impegno nell'eco-design e nella responsabilità sociale. La collezione Mystic Luxe incarna questi valori, offrendo rivestimenti artistici con gemme naturali che creano giochi di luce e texture, conferendo un tocco glamour agli ambienti. Mystic Luxe trasforma gli spazi in luoghi avvolgenti ed esclusivi, garantendo un impatto ambientale ridotto senza compromettere qualità ed estetica, come parte della gamma CarbonZero di Florim.
GESSI – Jacqueline collection, Salone del Mobile 2024
Gessi si impegna per la sostenibilità senza compromettere il benessere. Ispirata dalla natura, ha creato la collezione Jacqueline utilizzando radici di bambù, integrandole con la tradizione giapponese. Ogni radice è selezionata attentamente per garantire un'integrazione armoniosa nei miscelatori e nei complementi d'arredo. Artigianalmente realizzati, gli accessori di Jacqueline riflettono il know-how di Gessi. Questo processo trasforma ogni elemento in un gioiello di design e funzionalità, trasmettendo un'atmosfera di benessere e armonia nel bagno.
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Zanat – Object Scentainers collection, Salone del Mobile 2024
L’artigianato del legno è il cuore pulsante di Zanat, dove ogni albero tagliato si traduce in tre nuove piante: una filosofia che sposa la tradizione millenaria dell’intaglio con l’avanguardia tecnologica. Collaborazioni di prestigio arricchiscono il repertorio, da Naoto Fukasawa a Michele De Lucchi. Gli intagli sul legno donano calore e tattilità, arricchendo la quotidianità di profondità e bellezza. Tra le novità spiccano gli Scenttainers, frutto della partnership tra Zanat e Muro Scents Co, marchio olfattivo svedese-giapponese. Queste scatole di legno intagliate a mano ospitano trucioli profumati, creati su misura per esaltare l'identità di Zanat: legnosa, raffinata, accattivante. Un lavoro di due anni con Muro ha dato vita a un profumo unico, che incarna l'essenza stessa dell'artigianato e del design di Zanat.
Shota Urasaki – Capture The Light, SaloneSatellite 2024
Shaota Urasaki ha creato sgabelli unici con le ombre degli alberi impressi sulla loro superficie, esplorando il rapporto tra natura e manufatti. Il processo creativo ha coinvolto la fotografia delle ombre di alberi su una tavola bianca, per poi stamparle sulla sommità degli sgabelli. Questa fusione tra natura e design offre una sensazione di tranquillità nell'ambiente domestico. Il semplice processo produttivo sottolinea l'essenza concettuale di questa creazione, trasformando gli sgabelli in simboli di connessione con il mondo naturale.
Salone del Mobile e SaloneSatellite 2024
Filippo Andrighetto –SaloneSatellite 2024
L'architetto e designer, noto per il suo impegno nello slow design e nell'artigianato, crea oggetti intramontabili con materiali naturali. La sua nuova collezione, caratterizzata da forme morbide e futuristiche, privilegia l'essenza dei materiali e l'attenzione alle texture. Nei suoi progetti, si fonde estetica industriale e minimalismo, giocando con i contrasti. La libreria "Veliero" è un'icona premiata con il prestigioso SaloneSatellite Award 2024 per l'innovativo utilizzo del legno, senza viti e colla, enfatizzando la bellezza e funzionalità dell'arredo.
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Ious Studio – 3D printed Tiles, SaloneSatellite 2024
Lo studio olandese Ious si distingue per la sua ricerca costante nell'ambito dell'innovazione nel design. Presenta piastrelle stampate in 3D altamente personalizzabili, caratterizzate da un approccio parametrico che consente la realizzazione di ogni piastrella su misura. Grazie al metodo di stampa 3D, si ottengono risultati precisi e adattabili alle specifiche esigenze. Questi rivestimenti offrono un potenziale eccezionale di adattamento e trasformazione in vari contesti, dalla decorazione agli elementi funzionali per la suddivisione degli spazi. La loro versatilità li rende soluzioni innovative per residenze, ambienti commerciali e altro ancora
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Kuranoie – Omi 3D Lamp, SaloneSatellite 2024 Il progetto ha avuto inizio con l'artigianato tradizionale e l'uso di materiali naturali, come il tessuto "Kibira" di Omi Jofu, celebre per la sua lavorazione manuale. Aggiungendo fili di resina alla canapa, è stato reso possibile piegare e modellare il tessuto tramite il calore, consentendo la creazione intuitiva di prodotti come la linea di lampade sagomate. Questo approccio riflette una filosofia giapponese orientata al riciclo, promuovendo la sostenibilità e la creazione di una società più equilibrata.
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NUOVA ELEGANCE
Personalità raffinata, sicurezza evoluta
Linee sobrie e superfici complanari con la parete o il telaio, su cui lo sguardo scorre senza essere distratto da cerniere o scalini. Isolamento acustico, termico e sistemi di chiusura di ultima generazione a cilindro o elettroniche motorizzate, gestibili tramite tastiera transponder o app: la porta blindata Nuova Elegance esprime con garbo raffinato le più attuali tendenze dell’architettura d’interni insieme al comfort e alla sicurezza più evoluti.
Le porte della serie Nuova Elegance sono fornite di una struttura estremamente robusta in doppia lamiera di acciaio elettrozincato con rinforzi verticali interni, due deviatori laterali a due perni, posti uno in alto e l’altro in basso e piastra anti-trapano a protezione della serratura. Il doppio schermo d’isolamento garantisce performance molto elevate anche sotto il profilo del comfort grazie alla coibentazione interna in lana di roccia e al pannello isolante posto sotto il rivestimento esterno. L’anta è dotata di tre grandi rostri fissi in acciaio saldati alla lamiera esterna e di due robuste cerniere a scomparsa che si inseriscono nel telaio alla chiusura, lasciando il lato interno dell’anta libero da ogni ingombro. Nelle diverse configurazioni di posa Nuova Elegance può avere il pannello complanare con il telaio o con i coprifili o può essere installa con la sola anta a vista perfettamente complanare con il muro.
Le installazioni che lasciano intuire COME PROGETTARE UN FUTURO MIGLIORE
Materiali biobased come la canapa, il micelio o il riso, arredi urbani resistenti ai fenomeni atmosferici estremi, oggetti di natura biofilica e rigenerative design. Tanta creatività capace innescare un pensiero innovativo sostenibile
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SPARKING CHANGE, ROCA BY MARIO CUCINELLA ARCHITECTS
Progetto_Sparking Change
Azienda_Roca Group
Architetto_Mario Cucinella Architects Luogo_Università Studi di Milano
"Sparking Change" è un'installazione composta da 1.200 blocchi in ceramica riciclata e argilla vergine stampati in 3D. Grazie alla sua forma e al gradiente cromatico della curva sono visibili le diverse temperature operative dei processi di cottura della ceramica. L’azienda ha voluta manifestare il ciclo di rinnovamento verso una produzione più sostenibile attraverso un’istallazione ispirata al primo forno a tunnel elettrico al mondo, recentemente lanciato nello stabilimento di produzione Roca Group in Austria.
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CLIMATE ADAPTIVE FURNITURE, INTERNI CROSS VISION BY MARTIN REIN-CANO CON MAPEI E MDT-TEX
Progetto_Sit Together
Azienda_Interni cross vision
Architetto_ Martin Rein-Cano (Topotek 1) con Mapei e MDT-TEX
Luogo_Università Studi di Milano
Sit together è un prototipo di panchina sviluppato da Topotek 1 in risposta al cambiamento climatico. Una panchina che adattandosi ad ogni clima accoglie le persone durante le diverse ore della giornata. La tradizione insieme all’innovazione della ricerca sono state declinate attraverso una panchina dove il piano orizzontale, ricoperto di terrazzo, fa da massa termica intorno ad un camino in alluminio concepito come torre di raffreddamento. In questo modo si viene a creare un vero e proprio sistema di climatizzazione integrato.
SUNRICE. LA RICETTA DELLA FELICITÀ, ENI BY CARLO RATTI ASSOCIATI E ITALO ROTA CON NIKO ROMITO
Progetto_SunRICE. La ricetta della felicità Azienda_Eni
Architetto_CRA. Carlo Ratti Associati e Italo Rota con Niko Romito Luogo_Orto botanico di Brera
All’interno della suggestiva cornice dell’orto botanico di Brera si sviluppa “SunRICE”, un vero percorso alla ricerca della ricetta della felicità. Il tema della felicità è manifestato attraverso un alimento tanto comune quanto importante: il riso. Questo cereale si fa cibo grazie allo chef Niko Romito, si fa architettura a impatto zero con Ricehouse e infine, come ultima trasformazione, si fa nutrimento per l’Orto Botanico.
CITTÀ MINIERA
CORRIERE DELLA SERA BY MARIO CUCINELLA ARCHITECTS
Progetto_Città Miniera Azienda_Corriere della Sera
Architetto_Mario Cucinella Architects Luogo_Via Solferino 28
All’interno del cortile della sede del Corriere della Sera si sviluppa Città Miniera. Con questa istallazione Mario Cucinella cerca di interrogarsi su come la realtà urbana possa essere una risorsa di materia per il futuro. In quest’ottica lo spazio del cortile viene riconfigurato attraverso l’uso di una serie di cassette della verdura. La ripetizione e la sovrapposizione di questi elementi creano una città pronta ad essere smontata e i suoi elementi riutilizzati in un’ottica di economia circolare.
SOLOPERABBONATI
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MATERIALLY NOW, MATERIALLY
Progetto_Materially Now Azienda_Materially Luogo_Via Tortona 27
All’interno del Superdesign Show si è svolta la mostra di MateriallyNow. Concepita come un laboratorio attivo, in questo hub di networking si sono confrontate varie aziende impegnate su temi di ricerca, innovazione e sostenibilità di materiali. Aim Net Zero, Impact by Industry e Nature in Lab sono i temi con cui Materially, in quanto agenzia di consulenza sulla ricerca di materiali innovativi e sostenibili per l’industria manifatturiera, ha scelto le aziende da presentare.
MICROGRAPHIA. REDESIGN FOR BIODIVERSITY_ STUDIO JOHANNA EELEMANN PARK ASSOCIATI
Progetto_Micrographia. Redesign for biodiversity Designer_Studio Johanna Seelemann con Park Associati Luogo_Park Hub, Via Garofalo 31
L’esposizione di Micrographia, progettata da Johanna Seelemann insieme a Park Associati, parte da una semplice domanda: come possiamo progettare prodotti urbani che possano essere usati non solo da noi uomini ma anche da altre specie animali? L’esposizione si compone di bombe di semi contenenti specie vegetali autoctone, elementi di facciata in riso stampati in 3D e vasi in argilla cotti per l’irrigazione.
RE-CERAMIC, VitrA BY TOM DIXON
Progetto_Re-Ceramic Azienda_VitrA
Studio_Tom Dixon
Luogo_Università Studi di Milano
L'installazione "Re-Ceramic" di Tom Dixon per VitrA, esplora il riutilizzo di scarti ceramici per sanitari. L’installazione decostruisce e ricicla materiali ceramici, trasformandoli in manufatti funzionali e belli attraverso la tecnica della colatura. Il lavabo quasi interamente in ceramica riciclata evidenzia l'impegno di VitrA verso la sostenibilità e l’up-cycling.
Progetto_El Paron Azienda_Cimento
Architetto e Designer_Patricia Urquiola Luogo_Università Studi di Milano
L'installazione “El Paron” disegnata da Patricia Urquiola, al Fuorisalone 2024, celebra il Veneto e il Campanile di San Marco. Realizzata con il materiale brevettato Cimento®, unisce natura e tecnologia, mostrando la creatività italiana e la responsabilità ambientale. La scultura, alta 10 metri, è composta da quattro cubi sovrapposti su una base di 2,4 metri, con un effetto visivo dinamico grazie all'applicazione a spruzzo del Cimento®.
SOLOPER
PERABBONATI
PHOTOSYNTHETIC COLLECTION, ECOLOGICSTUDIO BY CLAUDIA PASQUIERO E MARCO PAOLETTO
Progetto_Photosynthetic Collection Azienda_Ecologicstudio
Studio_Claudia Pasquiero e Marco Paoletto Luogo_38_Isola Design Festival 2024
EcoLogic Studio di Londra presenta ad Isola Design Festival, la sua prima collezione di design biophilic, includendo un purificatore d'aria AIReactor bio-tech, uno sgabello compostabile e un anello bio-digitale. La collezione fa parte del progetto di ricerca PhotoSynthetica, mirando a collegare il design biophilic e digitale per implementare la circolarità di produzione e uso.
”DUNE TABLE LAMP”, SANDHELDEN BY LUIS GIMENO
Progetto_Dune Table Lamp Azienda_Sandhelden
Product Designer_Luis Gimeno Luogo_3.27_Isola Design Festival 2024
Il giovane Product Designer Louis Gimeno, ha realizzato insieme a Sandhelden, questa famiglia di lampade composta da: Terra, Mirage, Dune e la più piccola Sun. Realizzate utilizzando la più recente tecnologia di stampa 3D e come materiale sabbia al quarzo. Consente di produrre in quantità molto piccole e di essere più unico ed ecologico.
FREEDOM VASSELS SANDHELDEN BY RIVE ROSHAN
Progetto_Freedom Vessels
Azienda_Sandhelden
Designer_ Rive Roshan
Luogo_Galleria Rossana Orlandi
“Freedom Vassels" è un'installazione artistica di Rive Roshan nata in risposta alle proteste "Donna, Vita, Libertà" in Iran dopo la morte di Mahsa Amini. Presentata alla Rossana Orlandi Gallery, riflette le voci delle donne iraniane. I vasi, realizzati con stampa 3D e sabbia al quarzo, creano una danza scultorea. Le forme dei vasi, come “Whirl”, “Turn”, “Rise” e “Spin”, simboleggiano la determinazione delle donne.
SOLOPER
PERABBONATI
MUSHLUME HEMI BY MUSHLUME LIGHTING
Progetto_MushLume Hemi
Azienda_MushLume Lighting
Studio_MushLume Lighting
Luogo_4.27_Isola Design Festival 2024
“MushLume” è una collezione di illuminazione biofabbricata combinando il micelio con canapa, formando una struttura solida e biodegradabile. Il processo di crescita del micelio avviene in pochi giorni, creando una rete densa che si lega al substrato di canapa. Entrambi i prodotti incarnano la versatilità del materiale dinamico e la sua eco-sostenibilità.
SOLIO, BY KATHERINE LOPEZ
Progetto_Solio
Azienda_Katherine Lopez
Product Designer_Katherine Lopez Luogo_4.42_Isola Design Festival 2024
“Solio" Il kit rituale per la degustazione dell'olio di girasole, è realizzato con due biomateriali resistenti all'olio: "Solio Solid" e "Solio Soft", derivati dalla ricerca sui sottoprodotti della produzione di olio di girasole. Il nome "Solio" è unione delle parole italiane "sole" e "olio", rappresentando il legame con il girasole.
SOLOPER
Progetto_Hempstool
Azienda_The True Green
Designer_Jadwiga Husarska-Sobina
Luogo_Isola Design Festival 2024
“TheTrueGreen” offre una soluzione sostenibile con il suo legname a base vegetale realizzato con canapa e colle ecologiche. Questo materiale, simile al legno ma più eco-consapevole, favorisce la biodiversità e riduce le emissioni di CO2, con la canapa che riducendo l’impatto 25 tonnellate per ettaro all'anno.
PERABBONATI
DROPCITY IN-PROGRESS, BY WASP
Progetto_Dropcity in-progress
Azienda_Wasp
Studio_Wasp
Luogo_Dropcity tunnel 24
Wasp si unisce al progetto, restaurando il Tunnel 54 per ospitare il suo centro operativo. Durante la Design Week, Wasp utilizzerà le sue stampanti 3D per produrre arredi e uffici, trasformando i tunnel in centri di ricerca open-space. Wasp è stata una delle prime aziende pioniere ad utilizzare argilla pura per la stampa.
L’Italia piena di case vuote
Sono quasi 10 milioni le case inabitate in Italia (esattamente 9.582.000 secondo il dato Istat al 2021) a fronte di 25.690.000 abitazioni stabilmente occupate. In generale, abbiamo tante case, mal distribuite sul territorio, non adatte alle necessità del 2024: grandi, non a norma, talvolta contese tra familiari o non usate per volontà, lontane da centri abitati, da infrastrutture e da servizi, a quote alte, in zone marginali dell’appennino o al Sud in aree a forte decremento demografico. Abitazioni pensate e costruite per un mondo che non c’è più, situate soprattutto nelle aree più lontane dalle principali vie di comunicazioni e in zone collinari o montane non turistiche e in campagna. Il dato sul non occupato varia molto tra i territori. La regione con la maggior incidenza di abitazioni non occupate è la Valle d’Aosta con il 56%. Seguono Molise (44,7%), Calabria (42,2%) e Abruzzo (38,7%). Quelle con il minor numero di case senza residenti si trovano nella provincia autonoma di Bolzano (22,8%), in Lombardia (21,1%) e in Lazio (19,7%).
In campagna
Le case di campagna sono spesso ferme agli anni Cinquanta o Sessanta del secolo scorso e presentano situazioni fuori norma o stufe per riscaldare senza impianti. Edifici oggi inabitabili per tutto l’anno, case che a volerle sistemare costerebbero centinaia di migliaia di euro e che ai giovani delle famiglie proprietarie, talvolta, non interessano (è il caso di chi vive all’estero). C’è anche un dismesso turistico e ovviamente, in alcune aree del Paese, il dimesso agricolo o comunque rurale fa capolino, anche in questo caso per problemi tra eredi e spesso elevati costi di manutenzione e ristrutturazione, con l’aggravante che più il tempo passa, più i problemi si complicano. Inerzie familiari e adempimenti burocratici bloccano i beni anche per molti anni. Il trascorrere del tempo e la mancanza di manutenzione, alla lunga, rendono l’immobile poco concorrenziale sul mercato.
Scarsa propensione agli investimenti
A tutto questo si aggiunge la scarsa propensione all’investimento nei periodi di crisi che abbiamo attraversato (Covid, guerre, solo per fare due esempi). Inoltre, le case rimangono vuote per periodi variabili di tempo per la paura di avere a che fare con inquilini morosi senza riuscire, per anni, a tornare in possesso della propria abitazione o per la necessità (reale o presunta) di avere comunque a disposizione il proprio immobile in caso di necessità. Sono diversi i motivi che spingono i proprietari di immobili a tenerli sfitti piuttosto che affittarli, senza dimenticare i costi elevatissimi di eventuali ristrutturazioni. Le alte percentuali di case non occupate nelle realtà turistiche e in quelle più interne sono la conseguenza di motivi diversi: l’invecchiamento della popolazione, determina una minore dinamicità delle richieste, mentre sul fronte della vetustà delle case, ci sono abitazioni inadeguate sotto il profilo climatico ed energetico, che richiederebbero importanti (e costosi) interventi di riqualificazione e manutenzione-adeguamento impiantistico. Non va sottovalutata neppure l’esistenza di alloggi inadatti alle nuove esigenze delle famiglie, coppie e single, che cercano, tra le altre dotazioni, nuove tecnologie, rete internet, spazi per il lavoro. La presenza di abitazioni non permanentemente occupate è maggiore allontanandosi dai comuni centrali in termini di servizi. Nelle aree interne la percentuale media è quindi sistematicamente maggiore rispetto alla media nazionale mentre nelle zone più vicine ai poli e nei poli stessi il valore è in linea con quello italiano. Ci sono molti beni che hanno bisogno di adeguamenti importanti, chi ha un appartamento in ordine o chi può permettersi certi lavori poi decide di prendere altre strade rispetto agli affitti classici, molti scelgono gli affitti brevi o locazioni turistiche (formalmente conteggiate come abitazioni non occupate stabilmente).
APERTURA
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TOP 100 DEGLI STUDI DI INGEGNERIA
Il Pnrr traina la crescita degli studi d’ingegneria, incremento di mercato che si consoliderà anche nel 2023 e nei prossimi due anni con la gestione dei cantieri. Una congiuntura positiva che porta ad azioni di consolidamento e maggiore strutturazione
La grande corsa
DEGLI STUDI MINORI
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Il 2022 incrementa e consolida l’attività dei primi 100 studi di ingegneria in Italia, con una crescita del mercato che diventa particolarmente significativa sul 2020, con gli studi di minore dimensione che quasi doppiano la crescita dei big
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VARIAZIONE % BIENNALE DEL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI DELLA TOP 100 DEGLI STUDI DI INGEGNERIA. ANNO 2022 SU 2020
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
IL CRUSCOTTO ECONOMICO DELLE SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Variazioni percentuali delle dinamiche economiche tra il 2021 e il 2022
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30 M €
30 M €
Margine operativo lordo in % sul val. prod.
elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi dei bilanci delle aziende del settore
Utili netti in % sul fatturato
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Studi d’ingegneria
TOP 10 DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE IN ITALIA PER INCREMENTO DI FATTURATO 2022/2021 POSIZIONE
RAGIONE SOCIALE var. % 2022/2021
TOP 10 DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE IN ITALIA PER PERCENTUALE DI UTILI SUL FATTURATO 2022
RAGIONE SOCIALE var. % 2022/2021
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LA CLASSIFICA DEI PRIMI 100 STUDI DI INGEGNERIA
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Studi di ingegneria
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Studi di ingegneria
VALORE della PRODUZIONE MOL
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IN STABILIMENTO
I sistemi costruttivi industrializzati consentono una drastica riduzione dei tempi di montaggio e dei costi di costruzione. Impiegare l’Xlam si è rivelata la soluzione vincente sia in termini prestazionali sia di sostenibilità con ottimi valori di isolamento termico e acustico, un’elevata resistenza al fuoco e una buona resistenza alle sollecitazioni sismiche
Puglisi, Dipartimento A bc , Politecnico di Milano
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Valentina Vista diurna del Grand Hotel CervinoCervinia | Grand Hotel Cervino
IL COMMENTO
di Giovanni Spatti, direttore tecnico
e socio fondatore Wood Beton
L’utilizzo di tecnologie costruttive industrializzate nella realizzazione del Grand Hotel Cervino ha comportato numerosi vantaggi che hanno portato la committenza a scegliere i sistemi costruttivi di Wood Beton per questo tipo di intervento. Innanzitutto, hanno consentito di diminuire i tempi di realizzazione, in quanto tutti i componenti sono stati prefabbricati in stabilimento. In cantiere l’assemblaggio è stato effettuato a secco in tempi rapidi, riducendo al tempo stesso i rischi di montaggio a favore di una maggiore sicurezza per tutti gli operatori. È stato inoltre possibile avere fin da subito una certezza dei costi, poiché la prefabbricazione richiede una scrupolosa progettazione e una successiva pianificazione di tutte le lavorazioni, il cui costo può essere quindi calcolato con precisione già in fase di preventivo. L’esatta quantificazione dei costi ha quindi permesso di redigere un business plan affidabile, utile al committente per una precisa valutazione dei tempi di ritorno dell’investimento. La sicurezza strutturale del legno è stato un altro elemento fondamentale nella scelta della tecnologia costruttiva: le caratteristiche di leggerezza e di elasticità del legno sono fattori chiave per la resistenza alle sollecitazioni sismiche. Tale concetto, applicato in particolar modo a una struttura come questa, è diventato ancora più importante per la sicurezza dell’edificio e dei suoi occupanti. Infatti, in caso di terremoto, la struttura oscillerebbe senza crollare, permettendo agli ospiti di uscire e portarsi fuori pericolo. Infine, il legno utilizzato per questo progetto è certificato Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes): tale certificazione garantisce che il legno proviene da boschi sottoposti a coltivazione sostenibile e con ricrescita programmata.
I balconi prefabbricati in Xlam sulle facciate est e nord del Grand Hotel Cervino quasi ultimati
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Cervinia | Grand Hotel Cervino
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I VANTAGGI DEI SISTEMI COSTRUTTIVI INDUSTRIALIZZATI
Cervinia | Grand Hotel Cervino
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Due pareti pronte per il trasporto dallo stabilimento a Iseo al sito di progetto (località Avouil)
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La connessione tra pareti in Xlam realizzata attraverso l’utilizzo di opportune piastre angolari di acciaio, piastre passanti, viti e chiodi
Cervinia
Il sistema Preconnect di Wood Beton
1. Travetti inferiori a vista in legno
2. Listoni in legno
3. Interposto a vista
4. Telo traspirante
5. Isolante termico di spessore variabile
6. Secondo assito (pannello tecnico tipo Osb)
7. Guaina impermeabile
8. Manto di copertura a cura e onere del committente
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Vista dall’alto della struttura in legno Xlam con guarnizioni acustiche prima della chiusura del tetto con il sistema Preconnect
Le cellule bagno prefabbricate con basamento in legno microlamellare inserite all’interno della struttura
Lastra metallica modulare da copertura
Risolvi con FibroGraf!
FibroGraf è la nuova lastra modulare da copertura in acciaio preverniciato di Fibrotubi che riprende i vantaggi dei tetti aggraffati. Il sistema, grazie al fissaggio nascosto e al profilo a bordo ripiegato in testata, crea una giunzione impermeabile e una tenuta perfetta della copertura.
Vantaggi:
• Impermeabile anche con precipitazioni abbondanti;
• Economicità del sistema modulare;
• Copertura leggera;
• Integrità del colore garantito 30 anni;
• Design moderno ed elegante.
Cervinia | Grand Hotel Cervino
IL SISTEMA COSTRUTTIVO XLAM
3.
4. Isolante o spazio per l’inserimento degli impianti
5. Rivestimento in cartongesso o fibrocemento
LA SCHEDA
PERABBONATI
Messa in opera della scala in legno con vano ascensore integrato, progettata e prefabbricata in stabilimento da Wood Beton
Si trova a Cervinia, in località Avouil (Valle d’Aosta), il Grand Hotel Cervino, una struttura alberghiera a cinque stelle, nata da un progetto della famosa catena alberghiera Mythos Group e dell’impresa di costruzioni Vico srl. Il Grand Hotel è stato realizzato in tempi record (in soli 13 mesi durante la pandemia, dei quali solamente due sono serviti per assemblare in cantiere gli elementi prefabbricati) e secondo i massimi criteri della bioedilizia: costruito su un’area occupata in
Dettagli costruttivi | Opere provvisionali Layher a Venezia
Sicurezza e geometrie FLESSIBILI ALLROUND
PER IL RESTAURO DELL’HOTEL BAUER
Dopo il montaggio della gru è certamente il ponteggio provvisionale posto in opera per oltre 7500 mq a catturare l’attenzione del cantiere veneziano. Il multidirezionale, fornito da Layher Italia, di proprietà dell’impresa, non interessa solo le facciate ma anche tutti i cavedi interni
IL COMMENTO
di Roberto Vesentini
Direttore generale Layher
Veniamo scelti dalle imprese per la nostra capacità di offrire soluzioni nell’ambito delle geometrie complesse o in occasione di lavori ad alta rotazione di materiali o con la combinazione di entrambi. Ed è proprio questo il caso del cantiere dell’hotel Bauer a Venezia. Oggi, nel campo dell’edilizia manutentiva, dove siamo sempre più presenti, se l’impresa di manutenzione è in grado di compiere valutazioni economiche un poco più sofisticate del semplice costo, può facilmente comprendere che per lavori di una certa complessità, fatto 100 il valore del ponteggio, il 20% riguarda il materiale, l’80% il montaggio, lo smontaggio e la logistica, quindi la manodopera. I nostri sistemi facilitano le operazioni manuali. Può sembrare che i costi dei nostri prodotti incidano più di altri sul valore finale: se però si considera che grazie a questi siamo in grado di ridurre sensibilmente i costi legati a quell’80% che pesa di più, allora è facile comprenderne la differenza. Chi coglie questo ragionamento, diventa nostro cliente stabile. E Setten Genesio è fra questi.
SOLOPER
PERABBONATI
Dettagli costruttivi | Opere provvisionali Layher a Venezia
Dettagli delle facciate storiche coperte dal ponteggioFLESSIBILITÀ SOTTO IL PORTICO
PERABBONATI
Dettagli costruttivi | Opere provvisionali Layher a Venezia
SOLOPERABBONATI
YouBuild in visita al
L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Con l’esperienza di migliaia di coperture in ogni angolo del mondo, abbiamo verificato talvolta l’esigenza di far aderire le membrane impermeabili ed i pannelli isolanti su superfici controllate, un’operazione complessa se lasciata alla sola manualità dell’operatore in cantiere. Per questo motivo, abbiamo messo a punto una nuova linea di membrane dotate di STRIP adesive e termoadesive. L’esclusiva tecnologia produttiva di Valli Zabban garantisce una tenace adesione della membrana su supporti umidi, come strato finale o come barriera al vapore, oppure semplicemente per stabilizzare pannelli isolanti sensibili al calore. Un ventaglio di soluzioni evolute e su misura, per chi sceglie la qualità Valli Zabban.
Costa Adriatica | Ammodernamento della rete gas italiana
Tecnologie senza scavi PER RIDURRE L’IMPATTO
SUL TERRITORIO
Di Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Il rifacimento del metanodotto sulla tratta Ravenna-Chieti ha una valenza strategica nel medio-lungo termine per l’intero sistema energetico italiano, assicurando un’adeguata affidabilità e sicurezza al servizio di trasporto verso gli utilizzatori del sistema nell’area centrale del Paese. Sicim ha l’esperienza necessaria alla gestione del cantiere avendo operato in tutto il mondo e in tutti gli scenari possibili
PERABBONATI
IL COMMENTO
di Guido Cagnani, managing director e vicepresidente Sicim
Le ultime attività in Italia di Sicim risalgono al 2010, con il completamento del nuovo metanodotto Martirano - Morano Calabro che ha attraversato la tratta Rende - Tarsia e Tarsia - Morano Calabro, per un totale di 75 km di estensione e un diametro di 48 pollici. Questo nuovo progetto per noi è molto importante ed è indice della nostra volontà di tornare a operare nel nostro Paese di origine: ci fa fare un salto indietro nel tempo, quando, sessant’anni fa, Sicim cominciava la sua collaborazione con Snam che ci ha portato ad eseguire progetti ovunque in Italia.
Costa Adriatica | Ammodernamento della rete gas italiana
IL COMMENTO
di Leonardo Gravina, general manager Sicim
Tra le sfide del progetto rientrano principalmente le condizioni complesse che il territorio italiano presenta, per le quali Sicim ha maturato l’esperienza necessaria operando in tutto il mondo e in tutti gli scenari possibili. Lungo le aree attraversate si incontrano strade, ferrovie e corsi d’acqua. Per questo motivo, in alcuni tratti, si è fatto ricorso a tecnologie cosiddette trenchless o no dig, ovvero quelle tecniche di scavo non tradizionali che consentono la posa in opera di tubazioni e cavi interrati senza avvalersi di scavi a cielo aperto, permettendo una riduzione degli impatti sull’ambiente, sulle strutture superficiali e sulle infrastrutture di trasporto.
PERABBONATI
TOC | TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA
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MICROTUNNEL
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Costa Adriatica | Ammodernamento della rete gas italiana
SOLOPER
PERABBONATI
Rilievi aerofotogrammetrici con drone
TRIVELLE SPINGITUBO
Costa Adriatica | Ammodernamento della rete gas italiana
PERABBONATI
Dettagli costruttivi | Coperture
Piane o inclinate PROTEGGONO L’EDIFICIO
E DEVONO ESSERE PROTETTE
Le coperture sono elementi strutturali il cui estradosso, manto di copertura, è direttamente esposto all’azione di pioggia, neve e vento. Rappresentano cioè uno dei pochi casi in cui la struttura portante di un edificio coincide anche con l’involucro esterno. Oggi più di sempre, per svolgere al meglio la loro funzione di sicurezza e salubrità, devono essere progettate e costruite per affrontare la straordinarietà degli agenti atmosferici
MATTEO CAZZANIGA
Architetto, collaboratore didattico presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dipartimento ABC, sui temi della Tecnologia delle Costruzioni
PERABBONATI
PERABBONATI
PERABBONATI
Ponte sospeso sul Danubio UNA GRANDE OPERA INFRASTRUTTURALE PER LINZ
Il progetto dell’intersvincolo autostradale è la prima delle tre opere per la realizzazione dell’autostrada A26 a Linz che ha previsto un ponte strallato sul Danubio a collegamento di due tunnel realizzato dalla joint venture Arge A26 composta dalla capofila Gruppo Icm spa, l’italiana Maeg Costruzioni spa e la società austriaca F-Pile
Di Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico
PERABBONATI
di Milano Il ponte strallato sul Danubio, parte dell’intersvincolo dell’autostrada A26 Linzer AutobahnIl progetto dell’autostrada
A26: lotto 1 (Donau Brücke), lotto 2 (tunnel Freinberg) e lotto 3 (Westbrücke).
Sotto il progetto del lotto 1 Donau Brücke sull’A26
IL COMMENTO
di Giovanni Dolcetta Capuzzo, vicepresidente Gruppo Icm spaÈfonte di grande orgoglio aver portato a termine un progetto iconico e così importante per la città di Linz. Icm in qualità di capogruppo della joint venture e i suoi partner hanno dimostrato di saper cogliere e vincere una sfida tecnica che per certi aspetti non ha eguali.
PERABBONATI
Alcune detonazioni avvenute in seguito all’utilizzo del metodo Brill & Blast per il brillamento del fronte di scavo delle gallerie
Il fronte del tunnel appena aperto in seguito alle esplosioni effettuate con il metodo Brill & Blast
Dettaglio dei detonatori installati sul fronte del tunnel, collegati in serie a dei dispositivi esplosivi che hanno provocato delle esplosioni in serie dal centro verso l’esterno del fronte del tunnel
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Il sistema di canalizzazione dell’aria che ha immesso aria pulita all’interno dello scavo e fatto uscire l’aria interna del tunnel ricca di polveri e gas
Realizzazione del rivestimento temporaneo interno del tunnel al fine di stabilizzarne le pareti in seguito alle esplosioni
TECNOLOGIE SOLUZIONI PRODOTTI PRESTAZIONI
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QUALITÀ GARANTITA
Il gruppo G&P intech vanta una storia unica e riconosciuta nel panorama nazionale delle tecnologie antisismiche e di ristrutturazione per la ricostruzione post eventi calamitosi e per la prevenzione del costruito esistente. Un partner ideale per competenza, affidabilità, innovazione per Pubbliche Amministrazioni, progettisti, imprese di costruzioni, applicatori specializzati. Un servizio tecnico di consulenza ingegneristica e assistenza in cantiere garantito su tutto il territorio nazionale.
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NATM | NEW AUSTRIAN TUNNELING METHOD
Messa in opera dello strato di impermeabilizzazione e posizionamento dell’armatura (come fase preparatoria al rivestimento definitivo)
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Messa in opera del rivestimento definitivo del tunnel, realizzato con un getto di calcestruzzo all’interno di casseri mobili
Allontanamento del materiale di scavo del tunnel attraverso l’utilizzo di una chiatta collocata sulla sponda Sud del Danubio
Schematizzazione dell’ultima fase della realizzazione del ponte che prevede l’allargamento dei cavi di sospensione, l’installazione dei connettori e dei pendini e il varo dell’impalcato
METODO DI SCAVO DRILL & BLAST PER LA COSTRUZIONE DEI TUNNEL
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Vista assonometrica di un blocco di ancoraggio. Sopra,
degli argini del
messa in opera delle reti anticaduta massi e rivestimento con spriz-beton
Austria | Intersvincolo
Dettaglio dell’installazione di un connettore. Sopra, il cantiere per la realizzazione dei blocchi di ancoraggio
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I 24 cavi di sospensione del ponte (12 per lato) messi in opera da un macchinario trascinato da una funicolare
Prospetto, sezione e assonometria del sistema di connessione tra connettori, pendini e cavi di sospensione. Sotto, d ettaglio dei pendini e dei cavi di sospensione appena installati
METODO DEL MARTELLO FONDO FORO WASSARA
Sezione dell’impalcato del ponte
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Dettaglio tecnico di un macroconcio del ponte. Sotto, pre-assemblaggio dei macroconci del ponte, accatastati in un’apposita area collocata lungo il fiume, a una distanza di circa 20 km dal cantiere
Austria | Intersvincolo
Messa in opera dei macroconci dell’impalcato tramite delle gru posizionate su una chiatta e dei martinetti collegati ai connettori in quota
Aggancio di due macroconci del ponte che sono stati sollevati dalla chiatta e messi in posizione
LA SCHEDA
SOLOPER
PERABBONATI
BIBLIOGRAFIA
Giuntura degli 8 macroconci del ponte. Sopra, realizzazione della soletta del ponte
Cultura del costruito
Il passato ci consegna un tesoro
Risulta sempre dissonante un certo tono accusatorio, quando non di acredine, espresso nei confronti del nostro patrimonio edilizio. Sono le case nelle quali siamo cresciuti, che ci accolgono ogni sera, che ci salutano ogni mattino; case nelle quale cresciamo i nostri figli e nipoti, edifici che ogni giorno ci proteggono, come possono, come gli consentiamo; sono le case lasciateci in eredità da chi ci ha preceduto; magari potevano fare meglio – quel meglio oggi è compito nostro – ma se oggi possiamo fare meglio è anche grazie a ciò che è già stato fatto, in epoche molto diverse a quelle che oggi abbiamo la fortuna di vivere.
Il recente studio “The building stock as an urban mine: The case of the circular regeneration of disused buildings” pubblicato su Sustainable Chemistry and Pharmacy (Volume 33, June 2023, 101104) illustra un interessante caso di studio che, nell’auspicata dimensione di economia circolare, propone esperienze e metodologie di mappatura con la quantificazione dei materiali disponibili su scala locale, compresi quelli incarnati nel patrimonio edilizio. Si riconosce quindi, tra i valori del patrimonio esistente, quello dell’energia grigia incorporata (Embodied Energy), ovvero la somma dell’energia occorsa per la produzione e trasporto dei materiali che lo compongono, l’energia occorsa alla sua realizzazione e, successivamente, al suo mantenimento. Nella valutazione dell’opportunità, in chiave energetica e di sostenibilità, del recupero di un fabbricato esistente non va così dimenticato il valore della “energia grigia” incorporata che, in caso invece di demolizione e smaltimento come rifiuto, sarebbe definitivamente disperso, senza considerare l’aggravio per il suo smaltimento e il relativo impatto ambientale.
Prima della sostituzione
Analogamente al mondo degli oggetti, le “tre R” dell’Edilizia - Riduci, Riqualifica (Rigenera), Riusa – possono rappresentare un buon criterio ispiratore, prima di decretare come soluzione ottimale la sostituzione. Immaginare le nostre città come una miniera di materiali ci consente un cambio di punto di vista nell’apprezzamento di quello che c’è, del loro valore intrinseco. Ma
le nostre città, i nostri quartieri e periferie non possono essere ridotti a mera merce, una sorta di sterminato mercato dell’usato. Dimenticheremmo quell’immenso e silenzioso patrimonio immateriale costituito dal portato di memoria e di possibilità di identificazione.
Sostenibilità: non è solo una questione energetica
Un rinnovo indiscriminato e inconsapevole oblitererebbe ogni possibilità di sedimentazione e storicizzazione; al contempo, soffocherebbe la capacità collettiva di identificarsi con gli spazi di vita, impedendo ai luoghi di divenire tali e rimanendo solo spazi funzionali privi di significato. Nel cancellare la possibilità di storicizzazione del patrimonio più recente - non consentendogli di diventare antico, al massimo vecchio – viene impedita alla città contemporanea, alle nostre periferie, di accedere alla loro specifica e unica dimensione temporale.
Il paradosso
Un rinnovo indiscriminato crea così paradossalmente degrado; un degrado che nasce dalla mancata identificazione con gli spazi in cui si vive, spazi che non riconosciamo come “nostri”; spazi che, quindi, si subiscono, si tollerano oppure si rifiutano. Spazi senza un passato e non costruiti per un futuro, per utenti consumatori non più abitanti, senza memoria. Così interi quartieri –nuovi o “rimessi a nuovo” - stentano a diventare Città, rimanendo “aggregati urbani” o “non-luoghi” - perché la Città, prima che di mattoni e cemento, è fatta dalle reti sociali che ne costituiscono l’anima, della fitta rete dei ricordi, di significati, delle speranze che sono i mattoni del loro futuro. Un rinnovo indiscriminato lascerebbe le nostre periferie senza anima e percettivamente atemporalizzate; senza storia né memoria, in un presente sostituibile all’infinito. L’antropologo Marc Augè scriveva, oramai vent’anni fa, lanciando un barlume di speranza: “La storia futura non produrrà più rovine. Non ne ha il tempo. Sulle macerie nate dagli scontri che inevitabilmente susciterà, si apriranno nondimeno dei cantieri, e insieme ad essi, chissà, una possibilità di costruire qualche altra cosa, di ritrovare il senso del tempo e al di là di esso, forse, la coscienza storica.” 1 1 Marc Augè “Rovine e macerie – il senso del tempo” Bollati Boringhieri 2004
CONTROLLO DELLA POLVERE: LA SEMPLICITÀ ESISTE
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Dal Bim all’intelligenza artificiale OCCORRONO COMPETENZE
PER LA SCADENZA DEL 2025
Breve storia dello sviluppo digitale nelle costruzioni dal 2010 a oggi. A partire dall’imposizione del governo britannico che obbligò al Bim dal 2016 negli appalti pubblici sopra i 5 milioni di sterline, ai due decreti Baratono, in Italia, che hanno regolato l’introduzione del Bim, e non solo negli appalti pubblici, al nuovo Codice dei Contratti, ancora imperfetto, ma digitale a tutti gli effetti
Testo di Dalila Cavallo, ingegnere, Bim manager, esperto Bim al Cen 442 per Ance. Grafici di Alberto Pavan
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La digitalizzazione delle costruzioni
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INTERVISTA AL PROF. ALBERTO PAVAN
PRESIDENTE DELLA SOTTOCOMMISSIONE BIM DI UNI
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I PROGETTI
Edifici comunali
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Isolante termico sottovuoto utilizzato per PARETI, PAVIMENTI
SOFFITTI e COPERTURE
L’isolamento ideale per edifici comunali:
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Resistenza al Fuoco Classe A2-S1-d0 1cm di CZ è uguale a 17,5cm di EPS
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Ideale per edifici vincolati e storici
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Come si formano i tecnici DELLE COSTRUZIONI 5.0
Abbiamo cercato di scoprirlo parlandone con Umberto Andolfato, preside dell’Istituto Carlo Bazzi di Milano, prima scuola di capomastri d’Italia fondata nel 1872. Oggi diploma 35 ragazzi all’anno che entrano immediatamente nel mondo del lavoro oppure proseguono gli studi scegliendo gli Its o altri percorsi universitari
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Istituto Carlo Bazzi | Milano
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Gestione e riuso dell’acqua UNA MISSIONE AMBIENTALE PREZIOSA
Soluzioni innovative per la depurazione, il trattamento e il recupero dell’acqua in ambito civile e industriale. È questo il cuore dell’attività Starplast che ha nei servizi e nella formazione il suo sistema arterioso che si dirama sull’intero territorio nazionale. Se il cuore è l’innovazione continua, l’ossigeno è l’informazione e la formazione della filiera idrica
Dal Pnrr un’opportunit à che vale quasi 8 miliardi di euro. L’Italia si posiziona come il secondo Paese più idrovoro d’Europa dopo la Grecia, con prelievi d’acqua potabile per abitante quasi doppi della media europea. In più, l’acqua viene distribuita da una rete idrica vetusta e poco efficiente: il 60% della rete ha più di 30 anni e il 25% ha più di 50 anni, con un tasso di perdite del 41,2% nella distribuzione (quart’ultimo peggior Paese in Europa). I gap infrastrutturali sono in buona parte causati da investimenti troppo bassi: per allinearsi alla media Ue sarebbero necessari 1,3 miliardi di euro aggiuntivi all’anno. Un aiuto arriva dal Pnrr. L’Osservatorio Valore Acqua per l’Italia ha quantificato in 7,8 miliardi di euro i fondi del Pnrr direttamente riconducibili ad azioni per una gestione
Livia RandaccioCartello di cantiere dei lavori di posa di una vasca di laminazione con finanziamenti europei a Colleferro
più efficiente e sostenibile della risorsa idrica. Le somme più rilevanti sono 2,5 miliardi per la gestione del rischio alluvione e riduzione del rischio idrogeologico; 2 miliardi per la sicurezza dell’approvvigionamento; 900 milioni per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione. I finanziamenti del Pnrr non bastano però a placare la sete di investimenti del comparto
idrico. In Italia e nel resto d’Europa le previsioni indicano la necessità di triplicare le spese nel decennio in corso e questo fabbisogno sempre maggiore di fondi dovrà seguire logiche di sostenibilità
IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE STARPLAST
Starplast è specializzata in soluzioni innovative per la depurazione, il trattamento e il recupero dell’acqua in ambito civile e industriale con soluzioni sostenibili realizzate in polietilene con la tecnica dello stampaggio rotazionale, a garanzia di atossicità e di elevate performance tecnico, meccaniche e fisiche. L’azienda, attraverso una vasta rete di rivenditori, affianca imprese di costruzioni, privati e professionisti, nella scelta e installazione di impianti, per ogni tipo di applicazione. Starplast è presente in più di 10 Paesi, con un servizio celere e professionale e la garanzia di certificazioni sempre in linea con tutte le normative nazionali e internazionali.
«Tutto il nostro impegno – afferma Stefano Grandicelli, amministratore unico Starplast, è finalizzato alla gestione sostenibile delle risorse idriche e, più in generale, alla ricerca di soluzioni per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Un impegno che abbiamo preso sin dall’inizio, con l’adesione ai princìpi della Carta Europea dell’Acqua, e che prosegue ogni giorno, attraverso l’incessante studio e ricerca di soluzioni in grado di risparmiare e riutilizzare l’acqua dolce».
Starplast, nata nel 2007, ha un approccio fortemente
OLTRE IL PNNR | OCCORRONO CONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI
I finanziamenti del Pnrr non bastano a placare la sete di investimenti del comparto idrico. In Italia e nel resto d’Europa le previsioni indicano la necessità di triplicare le spese nel decennio in corso e questo fabbisogno sempre maggiore di fondi dovrà seguire logiche di sostenibilità. In linea con le azioni messe in campo a sostegno delle imprese, all’interno del Libro Bianco 2023 della Community Valore Acqua per l’Italia, la Divisione Imi Corporate & Investment Banking ha condotto un approfondimento del contesto normativo relativo alle concessioni idriche e ha realizzato uno studio per determinare la correlazione tra l’ammontare degli investimenti e gli anni residui di concessione. È stato analizzato il quadro normativo Ue sulla tassonomia per verificare l’allineamento delle aziende del comparto acqua ai criteri tecnici e la coerenza dei relativi investimenti. Inoltre, è stata realizzata un’indagine sulla percezione degli operatori in merito alla corrispondenza dei futuri investimenti rispetto al quadro previsto dalla tassonomia Ue da cui si evince che: gli investimenti, pubblici o privati, devono essere accompagnati da un nuovo modello di gestione circolare che il Libro Bianco riassume in 5 azioni:
1. Raccolta: efficientare la gestione delle acque piovane, oggi recuperate solo per l’11%. Già nel 1971 la Conferenza Nazionale delle Acque aveva valutato che, per soddisfare le esigenze dei successivi anni ‘80, si sarebbe dovuta raggiungere una capacità di invaso 3,2 volte quella attuale. Non se ne è fatto nulla.
2. Ripristino: avanzamento del sistema di depurazione per il ritorno alla fonte di acqua di alta qualità. Oggi 1,3 milioni di cittadini sono sprovvisti del servizio, concentrati per l’80% nel Sud.
3. Riuso: facilitazione del riutilizzo delle acque reflue depurate: oggi solo il 4% è destinato al riutilizzo diretto, a fronte di un potenziale del 23%.
4. Recupero: valorizzazione dei fanghi di depurazione delle acque reflue e conseguente recupero di materia o energia. Il 53,4% dei fanghi è ancora destinato a smaltimento.
5. Riduzione: minori prelievi grazie all’efficientamento degli usi e a una riduzione delle perdite di rete tramite innovazione, digitalizzazione ed efficientamento tecnologico (Smart&Digital Water).
Fonte: Le 5 R per la transizione al modello Circular Water 2022. Elaborazione The European House - Ambrosetti su dati Istat 2023.
Stefano Grandicelli
L’IMPORTANZA
DELLA VASCA DI LAMINAZIONE
«Starplast ha cominciato la sua attività con la produzione di serbatoi che dopo qualche anno hanno assunto anche la funzione di vasca di laminazione – racconta Stefano Grandicelli, amministratore unico di Starplast -. Abbiamo iniziato l’attività nel 2007 con la realizzazione di vasche in polietilene tramite la tecnica dello stampaggio rotazionale. Usiamo il polietilene per i prodotti destinati alla depurazione delle acque e per gli impianti di sollevamento. A partire dal 2010, con la normativa sull’invarianza idraulica, che obbliga gli appaltatori alla posa di vasche di laminazione per ogni progetto di impermeabilizzazione del suolo, qualsiasi serbatoio diventa vasca di laminazione nel momento in cui si adibisce al rilascio dell’acqua a portata controllata. Oggi serviamo l’intero territorio nazionale e abbiamo circa il 15% di mercato estero (Europa e Nord Africa).
Quello italiano è un mercato che nei prossimi anni crescerà anche per effetto dei finanziamenti delle opere del Pnrr».
Qual è il vero punto di forza di Starplast?
Senza dubbio alcuno, la nostra forza sta nel servizio al cliente: celerità nelle forniture degli impianti, consulenza al progetto e al cantiere, quando necessario, servizi post-vendita. Esattamente come è avvenuto per il cantiere di Colleferro. Abbiamo sul territorio una serie di centri assistenza che ci aiutano a garantire il servizio in tempi utili e ragionevolmente brevi. Il prodotto è di assoluta qualità ma è il servizio a fare la differenza.
Un altro elemento importante è la formazione. Il tema della formazione delle rivendite, dei professionisti e delle
imprese di costruzione è una delle nostre attività più importanti. Ogni anno organizziamo 4-5 convegni con gli ordini professionali sui temi ambientali e sul recupero delle acque reflue. Il susseguirsi di normative di settore e innovazione tecnologica richiede un aggiornamento professionale continuo e noi supportiamo l’intera filiera con i nostri corsi.
Il rivenditore di materiali per edilizia è il vostro partner sui territori, che supportate anche attraverso agenzie di rappresentanza.
Le agenzie sono i nostri promotori presso i rivenditori. Li aiutiamo a consigliare i clienti sulle corrette scelte tecnologiche da fare.
La depurazione delle acque è un tema sempre più importante da trasferire sui territori. Le agenzie e i rivenditori sono il nostro megafono.
Qual è il prossimo step per Starplast?
Innovazione continua e maggiore penetrazione del mercato. Stiamo crescendo molto al Sud, anche attraverso la nostra unità produttiva in Calabria, che abbiamo creato per accorciare la logistica e aggredire il mercato siciliano, particolarmente attento al tema della depurazione. In Starplast il prodotto nasce dal confronto continuo con il mercato. Ogni errore commesso è per noi una spinta a innovare.
Come vede l’edilizia del futuro?
Si lavorerà sempre di più sul risparmio della risorsa idrica e noi ci siamo.
L’ACQUA, BENE PREZIOSO
Indispensabile per la comunità e oro del nostro futuro, è icona indelebile in Starplast che con studio, dedizione, ricerca e innovazione, prefissa nella sua conservazione e nel suo risparmio il proprio fine.
La produzione di manufatti in PE nella tecnica dello stampaggio rotazionale, il rispetto delle norme nazionali ed internazionali in tema ambientale, la ricercata geometria di costruzione e la qualità dei componenti utilizzati, garantiscono una risposta efficace ed economica attraverso i propri sistemi di depurazione, trattamento e recupero dell’acqua.
BIOLOGICO
METEORICO
RECUPERO ACQUE
STARPLAST, UNA CRESCITA COSTANTE
STARPLAST
Si affaccia sul mercato della depurazione. Raggiunge i suoi primi 100 Clienti con 6 famiglie di prodotti per la depurazione delle acque.
INGRESSO IN NUOVI MERCATI
Starplast entra nel mercato dell’idraulica e inizia lo sviluppo impianti specifici per attività. I clienti arriva a 600. Nasce il nuovo impianto per il recupero delle acque “BIOGRIGIO”.
CRESCITA IMPORTANTE E COSTANTE
Starplast investe su una nuova sede “il Parco” con 40.000 m2. La produzione aumenta sensibilmente grazie all’acquisto di nuovi macchinari e l’offerta si amplia con il “DEC CB” nel trattamento meteorico. Il fatturato raggiunge 14.000.000 euro.
STARPLAST BREVETTA BYEPLAST
Un prodotto innovativo e rivoluzionario per fermare le plastiche nei nostri mari. Investe in una nuova sede produttiva a Lamezia Terme (Ro.Me).
Raggiunge un fatturato di 17.000.000 €, con 85 dipendenti e 1.800 clienti.
Le novità non finiscono mai.
FONDAZIONE STARPLAST
Primi passi per l’avvio della produzione.
PRODOTTI RIVOLUZIONARI
Starplast amplia e definisce l’intero catalogo prodotti per il trattamento delle acque e diventa un punto di riferimento nel settore. Entra nel commercio dell’edilizia e nasce il nuovo impianto per il recupero delle acque “BIOBLU”.
UNA GAMMA SEMPRE PIÙ AMPIA
Starplast amplia la sua offerta nell’idraulica, con “MAXISOL” e impianto “OFFIRE” e nel recupero delle acque, grazie ai nuovi serbatoi da esterno “Calypso”. Partecipa per la prima volta ad IFAT Monaco.
PUNTO DI RIFERIMENTO IN EUROPA
Con 63 dipendenti e un nuovo catalogo tecnico-commerciale con 65 famiglie di prodotto, Starplast è un punto di riferimento in Europa. Vengono realizzate nuove idee e nuove tecnologie, con una maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.
NUOVE IDEE STARPLAST
Nascono due nuovi progetti: Bio Grigio Home (per le famiglie) e Serbatoio modulare XL con 60.000 litri trasportabili in un’unica soluzione. Starplast si espande ancora di più con 100 dipendenti 20.000.000 € di fatturato.
innovativo e alla capacità di curare nel minimo dettaglio i propri manufatti, affianca una capacità di offrire servizi che sono la vera leva di crescita. Le performance del fatturato e l’aumento dei clienti vanno in parallelo con il potenziamento dell’organico, che ha raggiunto oggi l’importante quota di 80 dipendenti. La struttura organizzativa è solida, con un team di persone per ogni reparto aziendale, dalla logistica, all’ufficio tecnico, al marketing.
STARPLAST IN CANTIERE
A Colleferro, comune laziale di circa 20mila abitanti, in una zona di recente urbanizzazione residenziale, la redazione di YouBuild ha visto la posa di una vasca di laminazione a cura dell’impresa edile e stradale Massimo Temperini, per conto dell’impresa appaltatrice Tatangelo Ciro srl di Sora, in provincia di Frosinone. Massimo Temperini ha montato la cisterna di accumulo delle acque meteoriche, fornita e certificata in opera da Starplast, per evitare l’allagamento dell’adiacente strada comunale Fontana dell’Oste, su cui insistono molte attività commerciali. Obiettivo dell’opera idraulica è
stato quello di evitare l’allagamento dell’arteria stradale e dei locali delle attività commerciali, convogliando le acque meteoriche all’interno della vasca di laminazione per essere poi rilasciate in modo controllato sulla condotta comunale principale. La vasca di laminazione in polietilene posata a Colleferro ha una capacità di accumulo di circa 90mila litri di acqua meteorica. La manutenzione avviene attraverso ispezioni periodiche per verificare che l’acqua defluisca senza ostacoli e che non si formino depositi che ostruiscono le uscite. L’ispezione, generalmente, è a cura degli addetti comunali con cadenza semestrale. La posa di vasche di laminazione, che hanno il compito fondamentale di accogliere al loro interno le ondate di piena derivanti da rogge, fiumi e canali, sono opere idrauliche di vitale importanza per salvaguardare i bacini idrografici circostanti e far defluire in maniera totalmente programmata le acque di piena. Le vasche di laminazione prefabbricate sono di varie dimensioni e garantiscono un considerevole volume di accumulo controllando eventi piovosi intensi, fungendo da vero e proprio ammortizzatore idraulico.
Massimo Temperini con Gianluca Quattrociocchi e Gino Fiorini dell’agenzia Starplast che opera nei territori di Latina e Frosinone, durante la supervisione alla posa della vasca
Storia di copertina | Starplast
IL
RUOLO DI SAP NELLA COMMESSA DI COLLEFERRO
Daniele Romani, responsabile commerciale Sap srl Dicevamo che Starplast è presente sul territorio nazionale veicolando la produzione attraverso i rivenditori di materiali per edilizia. La vasca posata a Colleferro è stata fornita dal rivenditore locale, Sap srl. Ne abbiamo parlato con Daniele Romani, responsabile commerciale del punto vendita che racconta: «In via dell’Oste, quando piove in modo massiccio, nella parte bassa, dove è stata posizionata la cisterna, si formavano allagamenti che provocavano disagi alla popolazione e alle attività commerciali site lungo l’asse viario a vocazione commerciale. L’impresa appaltatrice ha fatto una richiesta di serbatoio dell’acqua piovana di dimensioni abbastanza importanti, che permettesse la raccolta e il deflusso controllato dell’accumulo di acqua. Prima del piano di lottizzazione residenziale la collina riusciva a drenare le acque meteoriche, con la costruzione di residenze e strade si sono verificati problemi di drenaggio. Sap lavora da anni con Starplast per la fornitura di tecnologie di raccolta e depurazione delle acque piovane giovandosi della consulenza specifica dell’azienda per ogni progetto. Grazie alle competenze dei loro tecnici riusciamo a risolvere con successo le richieste della nostra clientela, composta soprattutto da imprese di costruzioni stradali ed edili, anche di grandi dimensioni, a copertura di un vasto mercato regionale. In questa zona la richiesta di opere idrauliche di recupero e riuso sono aumentate negli ultimi anni, anche perché si tratta di una zona con problemi di inquinamento delle falde».
Sotto: piazzale Sap di Colleferro con in primo piano alcune soluzioni Starplast
ALTRI CANTIERI CON POSA DI TECNOLOGIE STARPLAST
1. Impianto di sollevamento con doppia pompa e camera di manovra valvole integrata, in Slovenia.
2. Trattamento biologico degli scarichi di acque reflue assimilabili alle domestiche, provenienti da allevamento.
3. Impianto biologico con filtro percolatore aerobico in Trentino Alto Adige.
4. Impianto di trattamento acque di dilavamento realizzato con deoliatore e by-pass incorporato secondo Uni 858-1/2 presso l’aeroporto di Palermo.
5. Impianto di laminazione della capacità di 600 m3 per un centro commerciale a Lodi.
6. Impianto integrato per recupero delle acque grigie e delle acque piovane provenienti da scarichi civili a Ragusa.
INVARIANZA IDRAULICA E IDROLOGICA
• Invarianza idraulica: principio in base al quale le portate massime di deflusso meteorico scaricate dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all’urbanizzazione.
• invarianza idrologica: principio in base al quale sia le portate sia i volumi di deflusso meteorico scaricati dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelli preesistenti all’urbanizzazione.
• drenaggio urbano sostenibile: sistema di gestione delle acque meteoriche urbane, costituito da un insieme di strategie, tecnologie e buone pratiche volte a ridurre i fenomeni di allagamento urbano, a contenere gli apporti di acque meteoriche ai corpi idrici ricettori mediante il controllo “alla sorgente” delle acque meteoriche, e a ridurre il degrado qualitativo delle acque.
• acque meteoriche di dilavamento: la parte delle acque di una precipitazione atmosferica che, non assorbita o evaporata, dilava le superfici scolanti.
• acque di prima pioggia: quelle corrispondenti, nella prima parte di ogni evento meteorico, ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di raccolta delle acque meteoriche.
• acque di seconda pioggia: la parte delle acque meteoriche di dilavamento eccedente le acque di prima pioggia.
• acque pluviali: le acque meteoriche di dilavamento, escluse le acque di prima pioggia scolanti dalle aree esterne.
AGENZIE STARPLAST SUI TERRITORI
Starplast promuove la sua produzione anche attraverso agenzia commerciali. A Colleferro, ad affiancare il rivenditore è stata l’agenzia 4C di Gianluca Quattrociocchi e Gino Fiorini che operano nella zona di Latina e Frosinone da quattro anni. Quattrociocchi e Fiorini hanno raccontato che negli ultimi anni cresciuta la richiesta di raccolta di acqua piovana per uso irriguo e per gli scarichi dei sanitari. Si vendono molto bene i sistemi Bioblu che sono utilizzati per la raccolta delle acque provenienti da pluviali per destinarla poi sia all’irrigazione che agli scarichi dei sanitari. I prodotti più richiesti sono i serbatoi per la raccolta dell’acqua
Impianto di recupero di acque piovane per il riutilizzo a uso non potabile
da interno o da esterno e i serbatoi per impianti di depurazione con scarico ai diversi corpi recettori. Le normative in materia sono regionali e il catalogo Starplast è suddiviso secondo le diverse normative locali. «Un tempo il lavoro fatto a Collferro sarebbe stato inimmaginabile - raccontano - ora c’è molta più consapevolezza, anche perché i fenomeni metereologici avversi sono aumentati. Starplast produce soluzioni con materiali compositi in polietilene vergine, un materiale nobile. In questi settori l’incremento della richiesta cresce anno su anno. Starplast sta anche studiando un prodotto per il riutilizzo delle acque grigie dei lavandini e delle docce da reimpiegare negli scarichi».
Trattamento delle acque grigie biogrigio home per il riutilizzo a scopo non potabile
Tetti e solai ad alte
Elementi costruttivi SEMPRE PIÙ TECNOLOGICI
E
VERDI
In calcestruzzo armato, in legno, profilati in acciaio, i solai hanno la funzione di separare in altezza lo spazio interno degli edifici e trasmettere i carichi alle strutture verticali di sostegno. La loro scelta è determinata principalmente dalla luce strutturale che devono coprire. L’evoluzione tecnologica e architettonica sta spostando una buona fetta di mercato verso le coperture continue e i tetti verdi
PERABBONATI
SOLOPER
PERABBONATI
Riflettanza, emissività e Sri COSA SONO ESATTAMENTE?
Terreal Italia ha sottoposto la maggior parte della propria gamma prodotti a test per l’individuazione della riflettanza, dell’emissività e dell’Indice di Riflettanza. Diversi studi affermano anche l’importanza del concetto di riflettanza equivalente, che valuta sia la riflettanza del manto di copertura sia la capacità dissipativa dell’intercapedine d’aria
Rebecca Alberti
Itemi del contenimento del surriscaldamento a scala urbana, il cosiddetto effetto Isola di calore, così come la riduzione dei consumi energetici per il raffrescamento degli edifici, sono particolarmente sentiti non solo a livello nazionale ma in tutto il mondo. Nel 2002 sono state emesse le prime direttive europee con l’intento di dare indicazioni per affrontare tale problema energetico e a oggi, in Italia, sono entrati in vigore diversi provvedimenti cogenti, ultimo fra tutti è il decreto Requisiti Minimi del 26 giugno 2015 e il successivo, emanato qualche mese più tardi, noto come Cam (Criteri Ambientali Minimi). Il decreto Requisiti Minimi definisce a tutti gli effetti le regole e i limiti da rispettare per la progettazione e la riqualificazione degli edifici nell’ottica di un risparmio energetico. Un risparmio che però è generato non dal singolo componente ma dell’intero “sistema immobile”. L’analisi del comportamento estivo del sistema parete e/o sistema tetto diventano quindi fondamentali per comprendere e di conseguenza realizzare una soluzione sostenibile.
COOL ROOFS E COOL MATERIALS
I Cool roofs e Cool materials entrano in gioco in queste tipologie di studi in quanto attraverso un buon impiego delle proprietà radiative intrinseche dei materiali è possibile “limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché limitare il surriscaldamento a scala urbana” (dm 26.06.2015). Ma questo cosa significa? In poche parole, il tetto che riflette più energia solare possibile e disperde meno calore possibile, è un tetto molto prestante dal punto di vista analizzato e sicuramente rispetta quanto prescritto dal decreto Requisiti Minimi. Per ottenere questo tipo di copertura bisogna comprendere alcuni concetti base quali: riflettanza, emissività e indice di riflettanza (sri). La riflettanza è la misura della frazione di radiazione solare incidente che viene riflessa da una superficie irradiata. Il valore varia tra 0 e 1, rispettivamente una superficie totalmente assorbente e una totalmente disperdente. Più il valore di riflettanza è vicino allo 0 meno il materiale ha capacità di riflettere la radiazione solare.
L’emissività è la frazione di energia irraggiata dal materiale rispetto all’energia irraggiata da un corpo nero alla stessa temperatura. Assume valori tra 0 e 1. Dipende da fattori quali la temperatura, angolo di emissione, lunghezza d’onda e la finitura superficiale del corpo osservato.
L’Indice di Riflettanza (Sri) è calcolato dipendentemente dalla riflettanza e dall’emissività di una
superficie, si esprime in scala da 1-100 ed esprime la posizione rispetto al comportamento di una superficie bianca e di un corpo nero. L’indice si calcola utilizzando la Astm E1980 a partire dai valori di riflettanza e di emissività dei materiali costituenti il manto di copertura e imponendo un coefficiente di scambio convettivo.
I TEST DI TERREAL ITALIA
Da queste definizioni possiamo dedurre che un ridotto valore di assorbimento solare e un elevato valore di emissività sono due caratteristiche che permettono a un materiale di non surriscaldarsi e di disperdere molta energia per irraggiamento. Questo però non basta perché è importante anche sapere che attitudine ha un determinato materiale a disperdere energia sotto forma di irraggiamento e il parametro che unisce questi aspetti è l’Indice di Riflettanza (Sri). È tuttavia inte-
Rappresentazione del comportamento di riflettanza e emissività. Fonte Coll Roof Council
Terreal
Sotto, sono riportati gli esempi più significativi di colori di tegole e/o coppi
ressante notare che, se i protocolli ambientali volontari (Leed e Itaca, per citarne alcuni) fanno riferimento all’Indice di Riflettanza, il dm Requisiti Minimi fa riferimento alla sola riflettanza. Questo potrebbe non essere esaustivo ai fini del risparmio energetico perché la temperatura superficiale che raggiunge un corpo soggetto a irraggiamento non dipende solo dal valore di riflettanza ma anche dalla sua emissività oltre al fatto che la riflettanza non è costante nel tempo ma soggetta a invecchiamento (causato dal deperimento del materiale stesso o dai depositi di polveri sulle superfici dei materiali).
Di seguito si riportano i valori limite individuati dal Decreto Requisiti Minimi e dal protocollo Leed.
COPPO VENETO
Colore: Old Country
Riflettanza: 0,55
SRI (medio): 63
PORTOGHESE
Colore: Lario
Riflettanza: 0,42
SRI (medio): 42
COPPO SanMarco EVO
Colore: Adige
Riflettanza: 0,55
SRI (medio): 61
PORTOGHESE
Colore: Ticino
Riflettanza: 0,37
SRI (medio): 35
MARSIGLIESE
Colore: rosso
Riflettanza: 0,46
SRI (medio): 48
PORTOGHESE
Colore: Visconteo
Riflettanza: 0,34
SRI (medio): 31
Conscendo il quadro normativo e quanto da esso richiesto, si può capire come anche su una copertura a falda diventa importante il contributo dato dal tegumento scelto. Per questo motivo Terreal Italia ha sottoposto l’intera gamma prodotti a test specifici per l’individuazione della riflettanza, dell’emissività e dell’Indice di Riflettanza. Tali test sono stati eseguiti da un laboratorio esterno certificato. Quanto è emerso è che l’argilla utilizzata e analizzata ha ottenuto un risultato di emissività (come precedentemente detto quanta radiazione di calore emana) che varia tra 0,75 e 0,76. Possiamo dire che è pressoché costante indipendentemente dal colore della tegola o coppo. Riflettanza e Indice di Riflettanza invece subiscono notevoli variazioni in funzione del colore, con oscillazioni che variano da 0,16 a 0,55 per la riflettanza e tra 63 e 6 per l’Indice di Riflettanza. La maggior parte delle colorazioni soddisfano quanto richiesto dal dm Requisiti Minimi (ricordiamo essere riflettanza > 0,30 per coperture a falda). Tuttavia, è logico pensare che i colori in pasta molto scuri quali il nero e il testa di moro siano naturalmente penalizzati. Essi possono però essere utilizzati senza inficiare le prestazioni del sistema copertura e il confort interno dell’abitazione grazie all’impiego “intelligente” della ventilazione. Inoltre, diversi studi iniziano ad affermare l’importanza del concetto di riflettanza equivalente, parametro in grado di valutare sia la riflettanza da assegnare al manto di copertura ma anche alla capacità dissipativa dell’intercapedine d’aria. A questo proposito Terreal Italia ha un’ampia gamma prodotti che offrono soluzioni performanti in grado di realizzare, incrementare e agevolare tale intercapedine d’aria. Parliamo degli Accessori Dedicati in cotto, come gli aeratori, oppure gli Accessori Funzionali di diversi materiali di cui ne sono un esempio il Kit Colmo Ventilato Terreal (prodotto altamente prestante con una capacità di ventilazione pari a 425 cm 2), i listelli rompitratta microforati di diversi profili o ancora il Crearoll, rotolo per il colmo con sezione micro-ventilata centrale.
PORTOGHESE
Colore: Testa di moro
Riflettanza: 0,22
SRI (medio): 14
MARSIGLIESE
Colore: Nero
Riflettanza: 0,16
SRI (medio): 6
BETONCINO RAPIDO
quando il tempo stringe la qualità cementa
Il betoncino rapido predosato in sacchetti da 25 kg estremamente innovativo rispetto ai betoncini tradizionali, con prestazioni molto elevate. Alte resistenze meccaniche sia a breve che a lunga maturazione con tempi di scassero brevissimi, stabilità dimensionale eccellente e bassissima permeabilità all’acqua.
PRODOTTI GREEN PER COSTRUIRE UN PRESENTE SOSTENIBILE
Lo sviluppo digitale CHE SUPPORTA IL PROGETTO DELLE COPERTURE
L’innovazione dei tetti ad alte prestazioni passa anche attraverso la digitalizzazione dei processi di progettazione. L’azienda, a sostegno della Divisione Components e dei suoi clienti ha lanciato l’applicazione web, denominata Vp Roof Tech Solutions, che permette ai loro specialist e ai professionisti di progettare un sistema di copertura completo per tetti ventilati e fotovoltaici ad alte prestazioni
IL COMMENTO
Andrea Visentin direttore Divisione
Components di Industrie Cotto Possagno
L'esigenza del mercato di realizzare coperture con prestazioni sempre maggiori, impone di selezionare partner in grado di fornire non solo il supporto in fase di progettazione, ma anche la capacità di farsi carico di tutte le fasi realizzative. La nostra divisione è la risposta di Cotto Possagno a queste esigenze. I nostri specialist affiancano il progettista, l’impresa edile e il committente in tutte le fasi, fornendo altresì dei supporti digitali innovativi (per esempio, l’applicazione web Vp Roof Tech Solutions), ma di facile utilizzo che permettono di progettare un pacchetto tetto nel dettaglio con una valorizzazione economica precisa e puntuale”.
La progettazione delle coperture è un’attività complessa e articolata che richiede ai progettisti (architetti, ingegneri, geometri) un notevole dispendio di risorse e tempo per l’aggiornamento formativo e la conoscenza delle ultime tecnologie applicate. Un ulteriore complicazione alla loro attività risiede nelle differenziate richieste dei committenti. Esigenze e richieste mutano a seconda dell’area geografica, del rischio sismico insito, del clima, della tipologia dell’edificio e della
tradizione costruttiva degli edifici. Ma si modificano anche nel tempo, per l’evolversi delle tendenze architettoniche, per il cambiamento climatico (ad esempio le sempre più frequenti tempeste) e certamente per l’introduzione di nuove tecnologie e nuovi materiali. Con uno scenario così articolato è comprensibile che la progettazione e realizzazione delle coperture richiedano risorse tecniche e professionali sempre più specializzate. Industrie Cotto Possagno da decenni fornisce ai progettisti prodotti in laterizio, coppi e tegole, che rispondono
La progettazione e realizzazione delle coperture richiedono risorse tecniche e professionali sempre più specializzate
Industrie Cotto Possagno
REALIZZARE UN TETTO VENTILATO
Cotto Possagno propone diverse soluzioni per realizzare un tetto ventilato, vediamole nel dettaglio.
Linea Cortex - La salubrità ambientale della fibra di legno
Soluzioni tetto con fibra di legno e doppia listellatura incrociata, particolarmente adatto per le coperture in legno. Un sistema green grazie alla naturalità e riciclabilità della fibra di legno e ottimo per il benessere indoor. Lo sfasamento dell’onda termica assicura un’ottima performance estiva e la massa dell’isolante favorisce la prestazione acustica della falda.
Linea Dolomia - La naturalezza della lana di roccia
Soluzioni tetto con pannelli isolanti in lana di roccia, particolarmente adatte per le coperture in legno. Le soluzioni garantiscono un’ottima performance estiva grazie allo sfasamento dell’onda termica, funzionale al comfort indoor. L’alta permeabilità dell’isolante garantisce un’ottima traspirabilità. La lana di roccia, incombustibile in classe A1, offre protezione e resistenza al fuoco.
adatto per le coperture in laterocemento. La linea Grafix è garanzia di facilità di posa grazie alla leggerezza e alle grandi dimensioni del pannello. L’ottima trasmittanza dell’Eps in grafite rende il sistema prestazionale.
Linea Ergon - La soluzione ideale per l’isolamento termico invernale
Linea con pannelli isolanti in poliuretano, ideali per la posa su tetti in laterocemento. I sistemi presentano ottimi livelli di trasmittanza termica garantendo una buona prestazione nell’estivo e ottime performance nell’invernale. Posa facile e veloce risparmiando costi e tempi.
Integrazione con il fotovoltaico
Industrie Cotto Possagno S.p.A. Via Molinetto, 80 - 31054 Possagno (TV) Tel. 0423 920777– Fax 0423 920707
Codice Fiscale, P. IVA e Iscr. Reg. Imp. TV 03321030268 – REA TV 262004 – Capitale Soc. € 25.500.000 i.v. – S.D.I. M5UXCR1 www.cottopossagno.com – info@cottopossagno.com
Linea Grafix - La semplicità e la versatilità della grafite
Linea con pannelli isolanti in Eps additivato grafite, particolarmente
L’app V p Roof Tech
Solutions consente ai progettisti di configurare i valori tecnici specifici della progettazione della copertura, selezionando anche pacchetti ventilati e coperture
La soluzione tetto ventilato è facilmente integrabile con la tecnologia fotovoltaica, Cotto Possagno ha brevettato un prodotto unico in cui si unisce la funzionalità e la naturalità di un coppo/tegola in argilla alla moderna tecnologia fotovoltaica, mantenendo pressoché immutato l’aspetto estetico del manufatto. Il risultato è un prodotto dalle caratteristiche straordinarie che rispetta l’architettura e il paesaggio circostante.
alle esigenze di mercato in termini di performance, aspetto estetico, velocità e facilità di posa. Ma per far fronte alle esigenze del mercato attuale ha sviluppato in seno all’azienda una divisione che si occupa della consulenza, progettazione e gestione della attività in cantiere di tetti ventilati e fotovoltaici: la Divisione Components Icp.
ROOF TECH SPECIALIST
La Divisione offre, quindi, un servizio di consulenza tecnica gratuito dedicato ai professionisti del settore
edile che si occupano di coperture, ma anche a tutti gli altri interlocutori, professionali e non, che si interfacciano con l’azienda per le soluzioni tetto. I cosiddetti “roof tech specialist” hanno competenze tali da supportare il richiedente in ogni esigenza progettuale, fornendo dettagli tecnici e informazioni utili per ogni singola fase, dalla progettazione alla posa in cantiere.
SUPPORTO DIGITALE
Recentemente Cotto Possagno a sostegno della
Divisione Components e dei suoi clienti ha lanciato un’applicazione web, denominata “ Vp Roof Tech Solutions”, che permette ai loro specialist e a tutti i progettisti di progettare un sistema di copertura completo per tetti ventilati e/o fotovoltaici ad alte prestazioni.
La web application oltre a fornire dettagli di tutti i componenti necessari per la realizzazione di un pacchetto di copertura specifico, calcola un prezzo
al metro quadro, chiaro e completo, già in fase di preventivo perché onnicomprensivo di tutti gli elementi che compongono la soluzione. “ Vp Roof Tech Solutions” dà l’opportunità al progettista di configurare tutti i valori tecnici specifici della progettazione della copertura, selezionando altresì i pacchetti ventilati e le coperture che meglio soddisfano le richieste del committente per ottenere come risultato finale un “tetto d’identità” perfetto.
Schermi e membrane TRASPIRANTI PER L'INVOLUCRO EDILIZIO
Gli obiettivi dell’associazione guidata da Claudio Pichler si riassumono in tre parole: formare, promuovere, regolamentare. E la nuova guida agli Smt è uno strumento prezioso di questa strategia. Ottenere l’eccellenza dell’involucro è possibile e il prossimo traguardo sarà la Quality Label
La costruzione del tetto deve garantire la massima sicurezza e resistenza a tutte le intemperie, dal caldo cocente, al freddo pungente. Fino a resistere alle intemperie più violente. Attorno a questi capisaldi un mondo di professionisti è al lavoro per ottenere l’eccellenza. Uno dei protagonisti, nel panorama italiano, è Aismt, l’Associazione italiana schermi e membrane traspiranti di cui presidente è Claudio Pichler di Riwega. L’organismo ha un obiettivo chiaro: miglio-
rare performance, qualità e sostenibilità di un settore in continuo movimento.
CHI ADERISCE
«L’associazione è nata nel 2008 su iniziativa di cinque aziende. Oggi può contare su Riwega, Onduline, Klober, Bmi, Dorken e Elements. L’obiettivo è stato quello di accomunare il know-how di ognuno e sviluppare una comunicazione propositiva sul corretto utilizzo degli schermi e delle membrane traspiranti, enfatizzando quelli che sono i benefici del corretto utilizzo di questo sistema», spiega Pichler. Dal 2008 al 2024 sono stati fatti tanti passi: quello più impor- tante riguarda la norma Uni 11470. «Il primo compito dell’associazione è stato di creare le basi per redigere una normativa volontaria, che in Italia non esisteva», ricorda il presidente di Aismt. «Sono state generate in un paio d’anni le linee guida da proporre a Uni, sulle cui basi è nata la 11470, normativa volta a scegliere e utilizzare correttamente delle membrane traspiranti. Una regolamentazione in vigore dal 2013 si è concentrata sugli effetti di tenuta all’aria e al vento, comfort abitativo e risparmio energetico, quando l’integrità degli isolamenti termici e delle strutture riesce a proteggere dall’acqua e dal calore, grazie all’impermeabilità all’aria e al controllo del flusso del vapore acqueo. Prima, invece, ci si concentrava solo sull’impermeabilità. Questo ha aperto approfondimenti su tutte quelle funzionalità che attraverso uno schermo e una membrana traspirante si riescono a garantire per mantenere la salubrità all’interno dell’edificio, ma anche la corretta funzionalità di un pacchetto coibentante».
MIGLIORAMENTO TECNOLOGICO
La normativa, insomma, ha comportato un salto di qualità nell’indirizzare gli operatori alla corretta scelta dei materiali. «Mentre prima ci si basava sul fai-da-te nella selezione di uno schermo o di una membrana, adesso,
già a livello di progettazione sono inseriti i valori minimi che devono essere rispettati. Aismt si preoccupa anche di proporre ulteriori step migliorativi: la durabilità dei materiali e la loro scelta in funzione delle aree geografiche e delle condizioni climatiche delle diverse regioni. Nell’arco degli anni sono state messe a punto delle linee guide che l’associazione propone a progettisti e costruttori. Quest’anno è stata presentata all’interno di Klimahouse proprio l’ultima versione». Un messaggio efficace: «Siamo molto soddisfatti poiché quando è entrata in vigore la norma 11470 nel 2013 (revisionata nel 2015 e mantenuta nel 2020), abbiamo visto sviluppo e attenzione da parte degli operatori del settore, specialmente nell’utilizzo dei nastri e dei componenti di sigillatura».
CAMBIAMENTI CLIMATICI
Violente tempeste e bombe d’acqua: la resistenza del tetto e dei suoi materiali sono sempre più messi alla prova, è innegabile. «Si lavora molto sulle caratteristiche intrinseche dei materiali e sullo sviluppo della materia prima: è necessaria una maggiore resistenza, specialmente nelle zone più calde. Si è passati da membrane con l’anima in polipropilene a quelle in Tpe, Tpo, Pvc o poliuretano. Qual è la più performante? Tutte le aziende di Aismt ricercano l’eccellenza, con ognuna di loro si va sul sicuro». Aismt vuole anche allargarsi ed ha un sogno nel cassetto: riuscire un giorno a proporre una Quality Label da estendere non solo agli associati, ma anche ai diversi produttori, a cui l’associazione metterebbe a disposizione in maniera libera l’assegnazione di questo marchio di qualità, dando dei valori da rispettare. Ogni azienda che propone il materiale dovrebbe testarsi per comprovare il rispetto delle regole. Aismt sta inoltre valutando anche la possibilità di affiliazione non solo ai produttori, ma anche a tutte le associazioni che afferiscono al settore. Nel frattempo, l’associazione è al lavoro su tutti i temi dello sviluppo tecnologico e applicativo.
Tetto verde: una soluzione DI GRANDE AIUTO PER L’AMBIENTE
L’integrazione del verde negli edifici è sempre più frequente, grazie anche agli archistar che hanno saputo accendere i riflettori su soluzioni che coniugano estetica e sostenibilità. I tetti verdi danno un carattere distintivo, contribuendo a contrastare la progressiva cementificazione
Le coperture verdi rappresentano una valida alternativa alle coperture tradizionali e sono ormai una soluzione adottata da molti progettisti, sia per ragioni legate allo stile ma soprattutto per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni degli edifici. Si collegano al tema delle smart cities, che racchiude concetti legati a un nuovo modo di vedere la realtà urbana, improntato sul benessere dei cittadini e l’efficienza energetica. I tetti verdi sono spazi permeabili in grado di contrastare l’inquinamento e favorire innumerevoli benefici per l’ambiente, contribuendo al risparmio energetico che in alcuni casi è pari al 10% rispetto ad un edificio con un sistema di copertura tradizionale.
I CASSERI PER TETTI VERDI
Daliform Group, azienda leader nel settore dell’edilizia, ha progettato un sistema di casseri che permettono la realizzazione di questo tipo di coperture verdi, contribuendo a ridurre la cementificazione delle grandi città. Questo tipo di copertura, abbinato al verde verticale contribuisce alla creazione di un involucro verde che strizza l’occhio sia allo stile che all’ambiente.
IGLU’ GREEN ROOF
Composto da materiale plastico riciclato, è la soluzione per la realizzazione di un tetto verde in grado di garantire:
• elevata capacità di trattenere e accumulare l’acqua, favorendo un drenaggio più graduale in caso di ingenti precipitazioni ed evitando la scomparsa della vegetazione per mancanza o eccessiva presenza idrica.
• maggiore durata della copertura, favorendo il mantenimento degli strati impermeabilizzanti proteggendoli dai raggi ultravioletti, dal gelo e dalla grandine.
• sostenibilità ambientale, grazie al miglioramento del micro e macroclima nonché della qualità dell’aria.
• isolamento acustico, mitigando l’azione delle onde acustiche
ESTENSIVO O INTENSIVO?
Questi giardini, posti alle sommità delle più svariate tipologie di edificio, si dividono in due tipologie: estensivo o intensivo a seconda dello spessore del substrato. Il giardino pensile estensivo viene impiegato comunemente in strutture di dimensioni medio-grandi, con ridotta capacità di carico. La realizzazione di questa tipologia di copertura necessita di spessori ridotti che non gravano particolarmente sulla struttura e non hanno bisogno di frequenti interventi di manutenzione. Scegliendo di realizzare una copertura verde estensiva si deve tener conto che, a parte le manutenzioni del verde, questo tipo di spazio non è fruibile, ma offre un notevole risparmio in termini di costi ed è un valido aiuto per la mitigazione della temperatura dell’edificio sia in estate che in inverno. Le coperture verdi intensive invece sono la soluzione più vicina al giardino tradizionale che possiamo realizzare. Sono composte da spessori che possono anche superare i 60 cm e sono completamente fruibili come un tradizionale giardino a terra. Questo tipo di soluzione è particolarmente indicata per strutture, abitative, ricettive od ospedaliere, considerata anche la possibile fruibilità. In questo caso si ha un’ampia varietà di scelta tra piante, arbusti ed alberi grazie ad un substrato più profondo. Il giardino intensivo, a differenza di quello estensivo, richiede manutenzioni più frequenti e può essere necessario installare un sistema di irrigazione dedicato.
e riducendo di alcuni decibel la propagazione agli ambienti sottostanti con conseguente miglioramento del comfort all’interno dell’edificio.
• isolamento termico, con minore dispersione del calore durante l’inverno ed un naturale raffrescamento nel periodo estivo.
• aumento del valore dell’immobile in termini di durata, valenza estetica e prestazioni.
Schema stratigrafico giardino estensivo. Schema stratigrafico giardino intensivo
Caoduro
Evacuatori naturali DA TETTO
All’interno della gamma dei prodotti per il controllo del fumo e del calore, l’azienda produce evacuatori di fumo da tetto per garantire l’esodo degli occupanti e l’espulsione dei fumi e dei gas caldi in sicurezza
Rebecca AlbertiUn sistema di evacuazione naturale di fumo e calore permette di creare e mantenere uno strato libero da fumo al di sopra del pavimento in modo da consentire l’esodo degli occupanti e di agevolare l’azione delle squadre di soccorso. Gli evacuatori da tetto Caoduro sono fondamentali per garantire l’espulsione del fumo e dei gas caldi che si sviluppano durante un incendio e si dividono in tre tipologie.
SMOKE OUT – PNEUMATICO
Sono dispositivi di evacuazione fumi a battente caratterizzati da un potente cilindro pneumatico con azionamento a gas compresso. Disponibile in una vasta gamma di misure si adatta a ogni tipo di copertura e può essere dotato di motori elettrici per la ventilazione giornaliera degli ambienti. L’azionamento manuale e automatico è garantito dall’attuatore Mini Energy che ne permette la tempestiva apertura sia mediante segnale dal box di comando sia mediante la rottura dell’ampollina termica al raggiungimento della temperatura di emergenza antincendio prestabilita.
SMOKE ARIES - ELETTRICO
Si distinguono dai precedenti per l’utilizzo di un solo motore elettrico sia per la funzione di evacuazione fumi sia per la funzione di ventilazione giornaliera. Il motore funziona a bassissima tensione ed è collegabile all’impianto di rilevazione ed allarme antincendio (Irai).
SMOKE LAME - PNEUMATICO/ ELETTRICO
Questi evacuatori si differenziano dai precedenti per la tipologia di apertura caratterizzata da una serie di lame incernierate su un telaio perimetrale in alluminio. Possono essere azionati da un cilindro pneumatico o da un motore elettrico. In entrambi i casi l’apertura automatica e il collegamento con il box di comando è garantito tramite l’attuatore Mini Energy o il sensore termoelettrico Ste1.
Solai di ultima generazione TRA INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
L’azienda è uno dei leader italiani nella fornitura di casseri isolanti per solai di calpestio e di copertura realizzati in eps
Twinpor, un materiale leggero e dalle ottime qualità prestazionali. Solaio Kaldo, Spyrogrip Soletta e Isolcupolex sono solo alcune delle soluzioni costruttive che garantiscono edifici di qualità, isolati e antisismici
Patrizia Spada
Il solaio è la struttura orizzontale che separa i diversi piani di un edificio e che sopporta il carico degli elementi da cui è composto. Può essere realizzato con diversi materiali e soluzioni costruttive. Collaborando al fianco di aziende, progettisti e imprese edili, Pontarolo Engineering spa offre soluzioni in grado di rispondere alle diverse esigenze di cantiere quali facilità di posa e ottimizzazione delle fasi costruttive.
K ALDO PER SOLAI A TRAVETTI MONODIREZIONALI
Nell’attuale panorama edilizio, dove la ricerca di soluzioni innovative è fondamentale, il Solaio Kaldo
rappresenta un sistema estremamente efficiente per realizzare solai a travetti monodirezionali in calcestruzzo, isolati e antisismici. Il cuore di questo sistema risiede nell’utilizzo del materiale Eps Twinpor, che conferisce al solaio una sorprendente leggerezza rispetto alle tecnologie tradizionali, qualità che rende più agevole la gestione delle fasi costruttive, assicurando così un’installazione facile e veloce con conseguente risparmio economico; la posa, infatti, avviene tramite semplici puntelli rompitratta e non necessita di banchinaggio a pieno.
La flessibilità del sistema consente di modulare
l’altezza strutturale e il livello di isolamento sotto ai travetti, garantendo eccellenti valori di trasmittanza ed elevate prestazioni termiche, nonché di resistenza al fuoco: è infatti possibile ottenere solai con caratteristiche Rei 120. Questa produzione su misura è fondamentale per soddisfare le diverse esigenze di progettazione e ottenere il massimo rendimento energetico degli edifici. Da sottolineare anche la versatilità del sistema Kaldo che si adatta a diverse tipologie di edifici e di progetti architettonici, contribuendo così a promuovere soluzioni costruttive sostenibili e rispettose dell’ambiente.
SOLAIO KALDO: I VANTAGGI
• Coibentazione termica integrata;
• Risparmio energetico e conseguente riduzione dei consumi;
• Realizzazione su misura;
• Leggerezza e pedonabilità;
• Installazione semplice e veloce;
• Totalmente riciclabile a fine vita;
• Elevate prestazioni termo-acustiche;
• Possibilità di ospitare all’estradosso impianti e tubazioni.
Pontarolo Engineering
Solaio realizzato con Spryrogrip Soletta. Sotto, posa di Spyrogrip Soletta
SPYROGRIP SOLETTA PER SOLAI BIDIREZIONALI A SOLETTA PIENA
I l sistema Spyrogrip Soletta, proposto da Pontarolo Engineering spa, è un sistema di pannelli ideale in tutti quei casi dove va creata una soletta piena isolata e l’impresa ha la possibilità di banchinare a pieno. Sotto al solaio si forma uno strato isolante che aumenta l’efficienza energetica dell’edificio. Isolare un solaio bidirezionale a soletta piena non è mai stato così semplice: i pannelli posati sopra il banchinaggio del solaio si aggrappano automaticamente al getto di calcestruzzo e non necessitano
tasselli! Il sistema è inoltre progettato per facilitare l’inserimento degli impianti, semplificando ulteriormente il processo costruttivo.La struttura monolitica, ottenuta utilizzando Spyrogrip Soletta, grazie alla sua elevata massa, assicura un eccellente comportamento termico durante il periodo estivo, contribuendo significativamente al comfort abitativo interno. I pannelli del solaio sono disponibili in diversi spessori e esistono sia nella versione outdoor che indoor.
I SOLCUPOLEX PER SOLAI CONTROTERRA I solcupolex è il prodotto di punta di Pontarolo Engineering spa per la realizzazione di solai ventilati controterra. Il sistema brevettato offre un’eccellente soluzione per la costruzione di vespai aerati già isolati, combinando isolamento termico e resistenza strutturale in un’unica soluzione avanzata. Il sistema prevede l’utilizzo di elementi che funzionano come casseforme permanenti per il getto di calcestruzzo armato, a formare una soletta sorretta da numerosi pilastrini, assicurando così un’elevata resistenza ai carichi. Parallelamente, lasciando uno spazio vuoto sottostante per la ventilazione, assicura un elevato isolamento termico. Così facendo, si crea un vespaio areato già isolato termicamente. Realizzato in Eps Twinpor, Isolcupolex, a differenza degli altri vespai, pone lo strato isolante verso il basso, in direzione della “parte fredda”, mentre la soletta in calcestruzzo si trova al di sopra, verso la “parte calda”. Questa disposizione stratigrafica ottimizza la sua funzione di volano termico, stabilizzando la temperatura interna dell’edificio sia
d’inverno che d’estate. Questa tecnologia permette una realizzazione rapida ed efficiente, con esempi concreti di 600 m² di vespaio, isolamento e struttura in calcestruzzo completati in meno di tre giorni. Questo si traduce in una significativa riduzione di tempi e costi di posa. Isolcupolex si adatta a progetti di varie dimensioni, con altezze che partono da 11 cm e raggiungono i 250 cm. Inoltre, essendo sostenuto dai pilastrini, non ha limiti in ampiezza della luce del solaio: questa versatilità permette di rispondere efficacemente ad ogni specifica necessità di costruzione, sia in nuove realizzazioni che in ristrutturazioni. Isolcupolex consente di ridurre l’ingombro del pacchetto di pavimentazione. In situazioni con spessori limitati, offre la possibilità di non rinunciare a nessun elemento essenziale, come l’isolamento termico, struttura e la ventilazione in meno di 20 cm di spessore.
Isolcupolex per elevato isolamento termico e resistenza. Sotto, esempio dell’andamento delle temperature ottenuto con l’analisi termica tridimensionale agli elementi finiti di Isolcupolex
Climatizzazione smart COMPLETA E INTERCONNESSA
Il fotovoltaico e il solare termico Viessmann si integrano in copertura alle altre tecnologie dell’azienda in un sistema unico per la climatizzazione efficiente dell’edificio in tutte le stagioni
Patrizia Spada
La gamma di prodotti Viessmann Climate Solutions per il riscaldamento, la climatizzazione e il fotovoltaico comprende tutte le tipologie di fonti energetiche e tecnologie per rendere una casa confortevole e sostenibile sotto il profilo economico e ambientale. I pannelli solari termici e fotovoltaici dell’azienda consentono di sfruttare l’energia gratuita del sole per una climatizzazione efficiente degli edifici abbattendo significativamente i consumi energetici. In più, installare un impianto che sfrutti l’energia solare
permette di aumentare la classe energetica dell’immobile accrescendone il valore.
PERFETTA INTERAZIONE TRA CALORE ED ELETTRICITÀ
Il portafoglio prodotti Viessmann si basa su un approccio sistemico. Tutti i componenti sono progettati per funzionare come un sistema completo ad alta efficienza energetica. Perché solo attraverso la perfetta interazione di tutti i componenti è possibile sfruttare appieno il
VITOSOL 200-FM | CON BREVETTO ANTISTAGNAZIONE
I pannelli solari Vitosol 200-Fm sono dotati di superfici captanti selettive ThermProtect (brevetto Viessmann), un particolare trattamento che interrompe automaticamente l’apporto di calore al pannello al raggiungimento di determinate temperature. Infatti, raggiunta la temperatura di 100° C, il pannello inizia ad aumentare la percentuale di riflessione bloccando le radiazioni infrarosse. Si evitano così le problematiche legate al surriscaldamento del pannello durante le lunghe fasi di inattività, che possono ridurre la vita del fluido termovettore. Abbinando i pannelli solari termici a un generatore di calore, l’impianto raggiunge di norma la classe di efficienza energetica A+ (etichetta di sistema). I collettori Vitosol 200-Fm si distinguono anche per l’eleganza del design. Sono realizzati di serie nella tonalità alluminio o blu scuro, che si integra in maniera ottimale con qualsiasi tipologia di tetto. Per installazione a filo falda sono disponibili appositi kit. Il robusto profilo di alluminio piegato attorno all’assorbitore e la copertura continua in vetro prismatico garantiscono la massima tenuta e stabilità del pannello. Il lato posteriore è resistente agli urti e alla corrosione. L’elevato grado
potenziale prestazionale della tecnologia, sia per quelle convenzionali sia per quelle rinnovabili come le pompe di calore, il solare termico e il fotovoltaico.
ACQUA CALDA GRATIS
CON IL SOLARE TERMICO
Gli impianti solari termici convertono l’energia solare liberamente disponibile in calore, utilizzato principalmente per riscaldare l’acqua per gli usi sanitari, ma anche a supporto del riscaldamento dell’edificio. Ciò alleggerisce il principale generatore di calore e preserva risorse preziose, oltre che garantire risparmi importanti sui costi energetici. I pannelli solari Vitosol di Viessmann, disponibili in versione piana oppure a tubi sottovuoto, sono dotati del sistema brevettato ThermProtect che protegge l’impianto dal surriscaldamento. Un impianto correttamente progettato e con una buona esposizione consente di ottenere mediamente una produzione gratuita di acqua calda sanitaria fino al 75-80% del fabbisogno.
INDIPENDENZA ENERGETICA
GRAZIE AL FOTOVOLTAICO
I sistemi fotovoltaici convertono l’energia gratuita del sole in elettricità anziché in calore. Utilizzando l’energia generata in casa, i costi dell’elettricità possono essere notevolmente ridotti. Ciò vale anche per i costi energetici: in un edificio ben coibentato, l’abbinamento dell’impianto fotovoltaico con la pompa di calore consente di sfruttare l’energia autoprodotta per alimentare il sistema di riscaldamento e raffrescamento, aumentando notevolmente l’autonomia energetica.
di isolamento riduce le dispersioni termiche, in particolare nei mesi invernali e nelle stagioni intermedie. Vitosol 200-Fm si distingue anche per la facilità di montaggio. Il sistema di collegamento a innesto con tubo flessibile in acciaio inossidabile permette di collegare con facilità fino a 12 pannelli in batteria. Vitosol 200-Fm può essere montato su tetto, in posizione libera o integrato nella copertura.
VITOVOLT 300 QUALITÀ GARANTITA
I moduli fotovoltaici Vitovolt serie 300 di Viessmann, disponibili per applicazioni residenziali così come commerciali o industriali, sono progettati e certificati in conformità alle norme del settore per resistere ad elevate sollecitazioni termiche e meccaniche. Essi possono sopportare pressioni notevoli, ad esempio, cumuli di neve che esercitano una pressione di oltre 500 kg per metro quadro (praticamente più di un normale solaio). Ogni pannello viene verificato singolarmente, così come le componenti interne, per assicurare la massima qualità e affidabilità del prodotto anche se esposto alle più severe condizioni atmosferiche. La qualità di questi moduli è garantita da Viessmann per 25 anni contro il decadimento lineare. Questa caratteristica contribuisce a rendere il sistema adatto a installazioni sia in impianti nuovi che già esistenti grazie alle certificazioni per il revamping. Viessmann propone impianti fotovoltaici completi, costituiti da moduli fotovoltaici, inverter e sistemi di accumulo dell’energia elettrica prodotta in eccedenza. L’abbinamento dell’impianto fotovoltaico a una pompa di calore o sistema ibrido Vitocal consente di sfruttare al massimo le fonti rinnovabili per la climatizzazione sia estiva sia invernale, nonché per la produzione di acqua calda sanitaria. Collegando all’impianto fotovoltaico anche una colonnina di ricarica per l’auto elettrica Vec04 Smart, si massimizzano ulteriormente i vantaggi dell’autoconsumo di energia.
Consolidamento dei solai CON FUNZIONE ANTISISMICA
Le soluzioni Laterlite consentono di adeguare le performance statiche degli immobili ai più attuali standard e alle disposizioni in materia di rischio sismico, mantenendo al contempo intatto il fascino degli edifici storici
Rebecca AlbertiIl rinforzo e il consolidamento, anche con funzione antisismica, passano dal recupero dei solai esistenti, siano essi in legno, lamiera grecata, putrelle e laterizio in acciaio, in laterocemento o in calcestruzzo: è importante utilizzare calcestruzzi strutturali leggeri e resistenti, in grado di ridurre al minimo l’aumento di peso proprio e l’aggravio dei carichi da trasmettere sulle murature perimetrali.
CONNETTORI CENTROSTORICO
La soluzione tecnica efficace e sicura proposta da Laterlite per il consolidamento strutturale antisismico dei solai è quella che si basa sulla formazione di una nuova soletta in calcestruzzo armato, perfettamente interconnessa con le strutture portanti grazie all’impiego di specifici Connettori CentroStorico, a cui si aggiunge il sistema Perimetro Forte con il Connettore Perimetrale per gli interventi di consolidamento antisismico. Le diverse tipologie di Connettore CentroStorico, certificate per il rinforzo strutturale e consolidamento dei solai, assicurano una maggiore sicurezza statica e antisismica e, utilizzati con i calcestruzzi leggeri strutturali e i massetti leggeri, rendono il consolidamento ancora più leggero. I Connettori CentroStorico, in abbinamento ai calcestruzzi leggeri strutturali Leca Cls e ai massetti leggeri Lecamix, offrono quindi soluzioni tecniche prestazionali, ideali per solai in legno, calcestruzzo e acciaio: l’utilizzo delle soluzioni Laterlite consente così di adeguare le performance statiche degli immobili esistenti ai più attuali standard e alle disposizioni in materia di rischio sismico, mantenendo al contempo intatto tutto il fascino degli edifici storici.
Membrane IMPERMEALIZZANTI AD ASCIUGATURA RAPIDA
Importanti novità per le impermeabilizzazioni di balconi, terrazzi e coperture. Malte cementizie elastiche per garantire la protezione e la durabilità a emissioni compensate, oltre a Aquaflex S 1K, innovativa membrana liquida e pronta all'uso, senza solventi
Franco Saro
Mapei ha recentemente presentato sul mercato italiano i primi prodotti impermeabilizzanti a emissioni residue di Co2 interamente compensate, a testimonianza della strada intrapresa verso la sostenibilità. Sono Mapelastic Zero e Monolastic Zero, malte cementizie elastiche per garantire completa e totale impermeabilità, protezione e durabilità a balconi e terrazzi nuovi o esistenti. Questi due prodotti entrano a far parte della Linea Zero, la gamma lanciata nel 2023 che consente ad architetti, progettisti e professionisti di scegliere prodotti a emissioni compensate: le emissioni di Co2 misurate lungo il ciclo di vita dei prodotti della linea Zero per il 2024 tramite la metodologia Lca, verificate e certificate con le Epd, sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Per questo Mapei sottolinea l’impegno per il pianeta, le persone e la biodiversità. I dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti
di carbonio certificati, sono consultabili alla pagina web zero.mapei.it.
PER LE COPERTURE
Ma non solo: i laboratori di ricerca Mapei hanno recentemente sviluppato Aquaflex S 1K, una grande novità che nasce dall’innovazione. Si tratta di una membrana liquida senza solventi, a base di polimeri a terminazione silanica per impermeabilizzare coperture a vista oppure balconi e terrazzi su cui posare il rivestimento. Questa membrana è dotata di eccellenti proprietà come l’asciugatura rapida, la facilità di applicazione e la preparazione. È inoltre resistente ai raggi Uv, all’acqua stagnante e al fuoco. Aquaflex S 1K è un prodotto multiuso che ci permette di offrire sul mercato una soluzione di durabilità certificata per numerosi ambiti applicativi. Pronta all’uso, questa membrana costituisce una soluzione pratica, facile e veloce per strutture nuove o esistenti, da lasciare a vista o piastrellare. Aquaflex S 1K permette l’applicazione anche su supporti umidi e di diversa natura come guaine bituminose, calcestruzzi, metalli e altri materiali.
Sistema di gestione integrato SIQASE PER LA PROTEZIONE
AMBIENTALE
Sostenibilità per l’uomo e per l’ambiente. L’azienda, consapevole del grande impegno che quest’approccio comporta, ha programmato investimenti ingenti e costanti nel tempo per abbattere le emissioni inquinanti, ridurre i consumi energetici e produrre secondo i principi dell’economia circolare integrando un piano di miglioramento continuo di prestazioni e processi
Patrizia Spada
Roberto Pocchi, direttore commerciale & marketing
Italia, sistemi di impermeabilizzazione
L’attuale situazione politico economica richiede alle aziende di avere una maggiore flessibilità, di saper affrontare nuove problematiche, di gestire un sistema di comunicazione con i propri stakeholders e di adeguarsi alle nuove normative in tempi consoni e in linea con i propri piani di sviluppo. In che modo Valli Zabban sta rispondendo a questa trasformazione di contesto in cui si trovano ad operare le nostre industrie? Ne parliamo con Roberto Pocchi, direttore commerciale & marketing Italia, sistemi di impermeabilizzazione ed Agnese Massaccesi Responsabile Qase dell’Azienda.
Roberto Pocchi In che modo l’approccio del SiqaSe permette a Valli Zabban di affrontare tutti questi aspetti integrandoli nella propria valutazione dei rischi?
Qualità, ambiente, sicurezza ed etica fanno da sempre parte dell’identità Valli Zabban. Sono tutti valori certi-
Agnese Massaccesi, assistente ambiente e sicurezza
ficati attraverso il Sistema Integrato Qualità Ambiente Sicurezza Etica (Siqa Se). Nel 1993, Valli Zabban ha ottenuto la Certificazione di Qualità Iso 9001, alla quale sono seguite la Certificazione Ambiente Iso 14001, la Certificazione Sicurezza Iso 45001 (ex Ohsas 18001) e la Certificazione Etica SA 8000. Inoltre, sono attive le certificazioni di prodotto per tutti i settori di produzione, come la marcatura Ce e più recentemente il contenuto di riciclato e la dichiarazione ambientale di prodotto (Epd – Environmental Product Declaration). Nelle attività del S iqa S e sono compresi gli audit interni e di seconda parte svolti dal personale Valli Zabban, questo consente di monitorare eventuali criticità dei processi interni e della catena di fornitura. Aspetto poi da non sottovalutare, alla base della filosofia del miglioramento continuo, sono le verifiche dei requisiti delle norme di riferimento da parte di auditor esterni inviati dagli enti di certificazione, ai fini del mantenimento dei certificati in essere. La Valli Zabban sostiene circa 13 audit di
terza parte annualmente, questo consente di avere un’ulteriore punto di vista, esterno all’azienda, che può evidenziare aspetti da monitorare maggiormente o sui cui agire nel breve o lungo termine. I risultati degli audit vengono poi tradotti nelle azioni inserite nel piano di miglioramento aziendale.
Il Siqa Se , quindi, consente alla Valli Zabban di gestire il piano di miglioramento continuo delle sue prestazioni e dei suoi processi, nel rispetto delle normative cogenti e delle aspettative delle parti interessate.
Ad Agnese Massaccesi vogliamo chiedere qual è l’approccio aziendale complessivo in materia di sostenibilità?
Certamente partiamo dalla sostenibilità dei prodotti e dalle relative certificazioni ambientali (Epd/Cam). La Valli Zabban vuole applicare i principi della sostenibilità nei mercati di riferimento di tutti i suoi settori: tecnologie stradali, sistemi di impermeabilizzazione e tecnologie della gomma. L’azienda è consapevole del grande impegno che quest’approccio comporta:
Lo Stabilimento di Trecastelli (An), gli altri siti produttivi sono a Bologna, Arezzo e Collestrada (Pg), la sede e la direzione dell’azienda si trova a Calenzano (Fi). Sotto, con la nuova linea StripVz, per mezzo di speciali strisce adesive e termoadesive, è possibile applicare le membrane sul supporto sottostante, piuttosto che far aderire tenacemente gli solanti sulla sua faccia superiore, senza usare fissaggi meccanici
un elevato know-how tecnologico e un programma di investimenti ingenti e costanti nel tempo, che permettano di abbattere le emissioni inquinanti, ridurre i consumi energetici e produrre attraverso il riciclo e il riutilizzo, nel dovuto rispetto dei legittimi interessi di tutte le categorie di soggetti coinvolti. I suoi prodotti puntano alla sostenibilità ambientale attraverso una scelta accurata delle materie prime, comprese quelle di recupero e riciclate, collaborando con i propri fornitori. Una produzione che avvenga nel rispetto e nella protezione dell’ambiente, secondo le normative ambientali. Quali sono gli ultimi sforzi compiuti in questa direzione?
Abbiamo ottenuto di recente le certificazioni di prodotto per il contenuto di riciclato e la dichiarazione ambientale di prodotto ( Epd Environmental Product Declaration).
La normativa di riferimento in Italia per la sostenibilità degli acquisti della pubblica amministrazione sono i criteri ambientali minimi. Quelli a cui fanno riferimento i settori della VZ sono i Cam Edilizia e sono in attesa di pubblicazione i Cam Strade. Tali normative prevedono oltre al rispetto dei requisiti delle normative tecniche di settore anche certificazioni ambientali come il contenuto di riciclato e le Epd.
E nel settore stradale?
Per il settore strade è attivo il certificato del contenuto di riciclato per i conglomerati bituminosi, a caldo e a freddo, prodotti nel sito di Arezzo. Nel 2023 è stato completamente rinnovato l’impianto di produzione che consente un maggior abbattimento delle emissioni e un incremento del contenuto di fresato nella formulazione dei prodotti. Il sito possiede l’autorizzazione al recupero di fresato che poi utilizza direttamente nei prodotti. Questo rappresenta un esempio in linea con i principi dell’economia circolare e della sostenibilità.
E per l’acustica?
Il settore acustica produce tappetini fonoassorbenti antivibranti da granuli di Pfu riciclati. È attivo il certificato del contenuto di riciclato per l’intera gamma prodotti che può raggiungere il 95% in peso di materiale riciclato.
E sul fronte degli impermeabilizzanti?
La produzione delle membrane impermeabilizzanti bitume polimero rappresenta la vera sfida delle certificazioni di prodotto. Nel 2023 è stato sviluppato il tool di calcolo dell’ Lca dei prodotti realizzati presso il sito di Trecastelli e, a seguire, sono state pubblicate le prime due Epd. Attualmente sono attive sei Epd per un totale di cinquantacinque prodotti certificati. Le dichiarazioni ambientali di tipo III contengono informazioni verificabili e accurate sulle prestazioni
ambientali di un prodotto, quantificate sulla base di una valutazione di impatto del ciclo di vita. Il loro obiettivo è quello di produrre informazioni attendibili espresse su una base comune che consentano un confronto delle performance ambientali tra i prodotti che svolgono una stessa funzione. In quest’ottica di sostenibilità dei prodotti, le dichiarazioni ambientali di tipo III sono sviluppate in conformità ai requisiti e alle prescrizioni dettati dalla norma volontaria Uni En Iso 14025:2010. Per garantire che gli studi Lca siano condotti in modo coerente per tutti i prodotti rientranti all’interno della stessa categoria è richiesto che vengano rispettate regole e metodologie precise. Tali regole vengono indicate dalla Pcr (Product Category Rules) e formulano precisazioni riguardo lo svolgimento di un’analisi di ciclo di vita per una specifica categoria di prodotto, assicurando l’armonia e la confrontabilità dei risultati.
Che cos’è il Life Cycle Assessment – Tool Valli Zabban?
In aprile dello scorso anno la Valli Zabban ha qualificato il proprio Lca Tool per il Settore delle membrane impermeabilizzanti bitume polimero. Il regolamento del program operator EpdItaly, scelto da Valli Zabban, prevede la possibilità di pubblicare Epd di un prodotto, il cui studio di Life Cycle Assessment (Lca) viene generato utilizzando un algoritmo di calcolo precedentemente qualificato, denominato Lca Tool e realizzato conformemente alle normative tecniche Iso 14040 e Iso 14044, alle Pcr (Product category rules) e al Regolamento di EpdItaly. Il Lca Tool Valli Zabban è quindi in grado di generare molteplici studi Lca di propri prodotti appartenenti al campo di applicazione delle membrane impermeabilizzanti bitume polimero, al fine di redigere le relative Epd e di richiederne la pubblicazione al program operator EpdItaly a seguito della loro verifica da parte dell’organismo di certificazione. Il Lca Tool Valli Zabban consente di personalizzare gli studi Lca sui singoli prodotti e di diminuire i tempi di pubblicazione solitamente richiesti per le Epd Dal 2025, aumenterà gradualmente la platea di imprese che dovrà rendicontare l’impatto ambientale, sociale ed economico utilizzando criteri uniformi a livello europeo. Roberto Pocchi Come si sta muovendo l’azienda?
Valli Zabban, assieme alle altre aziende del Gruppo Tonon, ha iniziato il suo percorso Esg (Environmental – Social – Governance) a giugno 2023. In conformità alle normative europee Csrd – Dir. 2014/95/ Eu ( Nfrd) e Tassonomia – Reg. 2020/852 si sta lavorando con i singoli gruppi di lavoro all’analisi di doppia materialità e allo sviluppo del piano di sostenibilità, che sarà poi incluso nella pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità del gruppo.
IMPERMEABILIZZARE E ISOLARE CON LA NUOVA LINEA STRIPVZ
Nella definizione di un sistema di copertura (impermeabilizzante e isolante termico), talvolta si è dovuto optare per una soluzione a scapito di un’altra per la difficoltà di combinare gli elementi tra loro, spesso incompatibili: membrane posate a caldo con isolanti che temono la fiamma, o barriere vapore da bucare per stabilizzare meccanicamente i pannelli isolanti, infine posare una nuova membrana su un supporto umido senza generare rigonfiamenti superficiali prodotti dal vapore in pressione.
Con la nuova linea StripVz siamo riusciti a superare questi ostacoli. Infatti, per mezzo di speciali strisce adesive e termoadesive, e possibile applicare le membrane stesse sul supporto sottostante, piuttosto che far aderire tenacemente gli solanti sulla sua faccia superiore, senza usare fissaggi meccanici.
La tipologia è già conosciuta, più sui mercati internazionali che in Italia, noi l’abbiamo voluta perfezionare, selezionando il migliore bitume disponibile con resine tachificanti di ultimissima generazione in grado di garantire una perfetta adesione e soprattutto la tenuta di questa nel tempo.
Per produrre queste nuove membrane l’azienda si avvale di un nuovo impianto specifico che si è integrato nell’ultima linea produttiva, questo ha comportato un importante intervento sulla distribuzione del bitume dei polimeri che alimentano l’impianto, il tutto si è svolto senza fermare la produzione. Valli Zabban è pronta a utilizzare questa nuova tecnologia per ampliare la gamma, soddisfacendo le esigenze dei clienti, dei progettisti e dei cantieri che segue ogni giorno con il supporto tecnico dedicato.
Più futuro con meno CO2 CALCESTRUZZO E CEMENTO
NET-ZERO CARBON CAPTURED
evoZero è il primo cemento a bilancio di emissioni zero per l’edilizia sostenibile di Heidelberg Materials. Ne parliamo con Sergio Tortelli, product director evoZero Rebecca Alberti
Afine 2023 Heidelberg Materials, società leader nel settore dei materiali da costruzioni e che in Italia ha raccolto l’eredità di due brand storici come Italcementi e Calcestruzzi, ha presentato al mercato internazionale evoZero, il primo cemento Net-zero carbon captured al mondo. La presentazione del nuovo prodotto al mercato italiano è avvenuta il 23 maggio 2024 alla Triennale Milano durante la Milano Arch Week, di fronte a una platea di circa duecento tra progettisti e investitori immobiliari. Si tratta di una prima assoluta per il mercato del cemento, per questo motivo abbiamo intervistato Sergio Tortelli, product director evoZero di Heidelberg Materials e già responsabile della gamma di prodotti sostenibili di Calcestruzzi spa. Quali caratteristiche rendono il prodotto evoZero di Heidelberg Materials unico nel contesto dei materiali da costruzione sostenibili? evoZero è primo il cemento a bilancio di emissioni zero (net-zero) per l’edilizia sostenibile di Heidelberg Materials grazie all’utilizzo della tecnologia di cattura della CO2 . Sarà prodotto nella cementeria Heidelberg Materials situata a Brevik, in Norvegia, dotata di un impianto specifico per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (Carbon Capture & Storage, Ccs). L’impianto sarà completato a fine 2024 per entrare in produzione nel 2025. A oggi, Brevik Ccs è il progetto di cattura e storage di CO2 più avanzato di Heidelberg Materials. È parte del programma norvegese “Longship”, uno dei primi in ordine di tempo (iniziato nel 2015 e tuttora in corso) a fruire dei finanziamenti straordinari messi in campo dall’Unione Europea e dagli Stati membri per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Mira a dimostrare i benefici ottenibili dalla cattura, dal trasporto e dallo stoccaggio sicuro di CO2 – in questo caso nel Mar del Nord - proveniente dai processi industriali. Risultato di circa 20 anni di pianificazione e più di 800.000 ore di progettazione, l’impianto Ccs di Brevik consentirà la cattura e il trasporto per lo stoccaggio permanente di 400.000 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente delle emissioni annuali di circa 200.000 auto, e produrrà circa 500.000 tonnellate di clinker net-zero.
Con la presentazione in Triennale avete coinvolto progettisti e imprese nell’adozione di evoZero per promuovere pratiche di costruzione più sostenibili?
Certamente, oggi i progettisti che utilizzano il cemento e il calcestruzzo devono avere ben in mente lo scenario di riferimento in cui si collocano le imprese produttrici. L’obiettivo net-zero di emissioni è parte
integrante delle misure per limitare il riscaldamento globale e contrastare i cambiamenti climatici previste nel testo degli Accordi di Parigi del 2015, che si prefiggono di mantenere l’innalzamento medio della temperatura globale sotto i 2°C e ancor meglio sotto 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Il Green Deal europeo, la strategia messa in atto dalla Ue per conseguire gli obiettivi della decarbonizzazione, prevede il taglio delle emissioni climalteranti del 55% entro il 2030 e il loro azzeramento entro il 2050 e non può prescindere da uno dei settori chiave, sia dal punto di vista ambientale che economico, quello delle costruzioni e dell’edilizia. La lunga filiera dell’edilizia che coinvolge anche il mondo della progettazione, deve essere al centro di una conversione dell’economia verso la sua circolarità e sostenibilità. Oggi, infatti, il settore delle costruzioni rappresenta una quota parte importante di emissioni di CO2 , ed è utile pensare a un processo di produzione del cemento, principale componente del calcestruzzo, che sia in grado di guardare al futuro per renderne la produzione più sostenibile e affrontare una delle sfide più difficili di oggi.
Come sarà consegnato il prodotto ai clienti? evoZero arriverà sul mercato nella seconda metà del 2025 e i clienti potranno scegliere tra due soluzioni evoZero:
• evoZero Carbon Captured Brevik è il nostro prodotto realizzato a Brevik in Norvegia e consegnato da questo sito come nelle modalità tra-
Sergio Tortelli, product director evoZero di Heidelberg Materials Nella pagina a fianco, Cementeria Heidelberg Materials situata a Brevik, in Norvegia
Heidelberg Materials
evoZero Carbon Captured Brevik. L’impronta netzero viene raggiunta nel corso dell’intero ciclo di vita. L’affermazione relativa alle zero emissioni si basa sull’allocazione a bilancio di massa dei risparmi di anidride carbonica provenienti dalla struttura Brevik Ccs, e sui risparmi di CO 2 a valle nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto conseguiti mediante la ricarbonizzazione naturale, che possono essere rivendicati dal cliente (si veda lo studio dello Swedish Environmental Research Institute Ivl). Il processo di allocazione a bilancio di massa viene revisionato in modo indipendente da Det Norske Veritas (Dnv)
dizionali. L’impronta net-zero viene raggiunta nel corso dell’intero ciclo di vita del materiale (cemento o calcestruzzo);
• evoZero Carbon Captured può essere invece consegnato da qualsiasi cementeria europea che si trovi nelle vicinanze del progetto del cliente, sfruttando i risparmi di CO 2 realizzati a Brevik. Si caratterizza per l’impronta net-zero alla consegna.
Parliamo del prodotto che sarà venduto in Italia Generalmente, al di fuori dei paesi del Nord Europa, proporremo la versione evoZero Carbon Captured come prima opzione per questi motivi: ridurre le emissioni e i costi dovuti al trasporto permette ai clienti di utilizzare lo stesso tipo di cemento con cui hanno lavorato abitualmente ed evitare la necessità di avere silos dedicati o altre attrezzature (a causa della diversa tipologia di cemento prodotta a Brevik). Inoltre, acquistando i prodotti evoZero, i nostri clienti sfruttano i vantaggi portati dalle migliori performance di sostenibilità, rispetto a cui possono assumere un ruolo di leader raggiungen-
do ad esempio alcuni degli obiettivi di misurati da protocolli riconosciuti come il Science Based Targets Initiative (SBTi). Sempre più spesso ciò si sta rivelando un utile approccio anche per ridurre i costi dei finanziamenti, ottenendo rating (valutazioni) superiori rispetto ai concorrenti e una positiva esternalità anche economica (p.es., accesso ai progetti con standard di acquisti sostenibili), e altri vantaggi competitivi. Come conseguenze, inizia a emergere un interessante quadro anche per gli edifici a bassa CO2 incorporata, vale a dire quelle costruzioni e infrastrutture realizzate con materiali a ridotte emissioni di CO2 . L’obiettivo di Heidelberg Materials è coinvolgere in questo senso clienti a livello europeo proprio per le caratteristiche e l’unicità del prodotto.
In che modo potete garantire il posizionamento relativo alla CO 2 di evoZero?
Per evoZero Carbon Captured Brevik, l’affermazione relativa alle emissioni net-zero si basa sull’allocazione a bilancio di massa dei risparmi di anidride carbonica provenienti dalla struttura Ccs di Brevik, e sui risparmi di carbonio a valle della produzione stessa nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto, conseguiti mediante la ricarbonizzazione naturale, (si veda lo studio dello Swedish Environmental Research Institute, Ivl). La metodologia di calcolo della quantità di CO2 catturata e come questi benefici vengono trasmessi ai clienti, è stata revisionato in modo indipendente e approvata da Det Norske Veritas (Dnv), ente riconosciuto a livello Globale
in questo campo. Per evoZero Carbon Captured, l’affermazione relativa alle zero emissioni nette alla consegna si basa invece sull’allocazione con il sistema book-and-claim dei risparmi di anidride carbonica provenienti dalla struttura Ccs di Brevik, consentendo di assorbire la quantità di CO2 legata al materiale locale consegnato al cliente e stimato tramite l’Epd del prodotto locale già da subito. Consegue da questo approccio che l’allocazione dei risparmi di CO2 all’interno della catena del valore di Heidelberg Materials (anche tra siti diversi) assume le caratteristiche dell’In-setting, a differenza di altre strategie che escono dalla catena del valore comunemente definite Off-setting. Quali categorie di emissioni sono comprese nel potenziale di riscaldamento globale dei vostri prodotti evoZero (cemento)?
In linea con gli standard utilizzati per l’Epd dei prodotti intermedi come il cemento, il Global Warming Potential (Gwp) considerato comprende le seguenti fasi del prodotto: A1 Fornitura di materie prime, A2 Trasporto al sito di produzione e A3 Produzione. L’utilizzo delle fasi A1-A3 è tipico dei rapporti business to business (B2B) tra aziende della filiera. In che modo le riduzioni di CO2 conseguite dai prodotti evoZero attraverso l’approccio al Bilancio di Massa e/o l’approccio Book-and-Claim si traducono nella carbon footprint del cliente?
I nostri clienti cercano di ridurre le emissioni di CO2 dei loro progetti di costruzione e in generale di limitare quelle connesse allo svolgimento del
evoZero Carbon Captured. Impronta net-zero alla consegna. L’affermazione relativa alle zero emissioni alla consegna si basa sull’allocazione con il sistema book-andclaim dei risparmi di anidride carbonica provenienti dalla struttura Brevik Ccs, (un processo revisionato in modo indipendente da Det Norske Veritas (Dnv), e sui risparmi di carbonio a valle, nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto, conseguiti mediante la ricarbonizzazione naturale, che possono essere rivendicati dal cliente (si veda lo studio dello Swedish Environmental Research Institute IVL). L’allocazione dei risparmi di CO 2 all’interno della catena del valore di Heidelberg Materials, (anche tra siti diversi), è conosciuta come In-setting
business. Ciò viene computato anche sotto forma di emissioni scope 3 legate ai materiali che vengono comprati per lo svolgimento delle attività. Scegliendo evoZero, i nostri clienti potranno rivendicare queste riduzioni nei rendiconti dei rispettivi report di sostenibilità secondo i protocolli comunemente adottati (ad esempio, SBTi). Quali sono i prossimi passi? evoZero, dopo il lancio a livello internazionale e la presentazione al mercato italiano, continueremo in ogni occasione a promuovere il prodotto presso la building community. I prossimi appuntamenti saranno la fiera Ecomondo (Rimini, 5 – 8 novembre) e il convegno Youbuild (Milano, 27 novembre) che riunirà la filiera delle costruzioni partendo dal presupposto che c’è un solo futuro possibile: l’integrazione olistica tra pratiche edilizie avanzate e un impegno condiviso verso la sostenibilità. Infine, abbiamo aperto anche un sito dedicato al prodotto: www.evozero.it
Una soluzione sostenibile PER LA RIQUALIFICAZIONE CASE GREEN
Edera, con il sostegno di Fondazione Cariplo, ha portato in Italia il modello di riqualificazione Energiesprong, già applicato in tutta Europa con oltre 12mila interventi realizzati grazie a tecnologie offsite e finanziati ricorrendo a modelli innovativi che sfruttano anche i risparmi energetici per ripagare il costo degli interventi
Lorenzo Lipparini
Thomas Miorin, amministratore delegato e co-fondatore Edera, ha ispirato, avviato e coordinato diverse iniziative nazionali per l’edilizia sostenibile. In Habitech ha promosso la nascita del Green Building Council Italia e lo sviluppo nazionale della certificazione L ee D , che ha poi seguito come advisor e membro del comitato esecutivo di g B c Italia. È stato ideatore e presidente di REbuild, piattaforma per l’innovazione delle costruzioni italiane, che dal 2011 seleziona e diffonde pratiche innovative di sostenibilità nelle costruzioni (Breeam, g res B , Energiesprong) contribuendo alla loro diffusione in Italia.
PERABBONATI
CINQUE ALLOGGI A CORTE FRANCA
SOLOPER
PERABBONATI
CONDOMINIO RESIDENZIALE A TRENTO
SOLOPER
PERABBONATI
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA A MILANO
SOLOPERABBONATI
ABBONATI
Xlam Dolomiti
Cantieri sostenibili IN LEGNO E BIOEDILIZIA
I numeri del progetto
Le Terrazze sono
impressionanti: 1420 m 3 di legno, 7500 m 2 di pannelli
Xlam, e 55 ton di acciaio.
Tutto all’insegna di un approccio innovativo e sostenibile
In un’epoca in cui l’edilizia sostenibile è passata dall’essere un’opzione a una necessità, Xlam Dolomiti spa, appartenente al rinomato Gruppo Paterno, incarna questo ethos. Sin dal 2012, Xlam Dolomiti è stata pioniera nell’adottare e perfezionare la tecnologia Xlam, dimostrando sul campo che è possibile costruire il futuro senza compromettere il patrimonio naturale. Questa visione si è concretizzata nelle profondità verdi del Trentino, dove la natura non solo ispira ma sostiene attivamente lo spirito innovativo dell’azienda.
ECOSOSTENIBILITÀ
L’avanguardia produttiva di Xlam Dolomiti è radicata nella sua capacità di fondere il know-how trentino nella lavorazione del legno con le più sofisticate tecniche di bioedilizia. Risultato di un’approfondita conoscenza tecnica e di una cura senza pari per l’ambiente, ogni costruzione Xlam Dolomiti si erge non solo come struttura abitativa, ma come manifesto vivente di una filosofia sostenibile. Si tratta di edifici che “respirano”, che convivono armoniosamente con l’ambiente circostante e che si proiettano verso un futuro dove efficienza energetica e impatto ambientale ridotto sono la norma e non l’eccezione.
L’impegno di Xlam Dolomiti per l’ecosostenibilità non è solo teorico; si traduce in azioni tangibili come l’uso esclusivo di legno proveniente da foreste gestite responsabilmente e lavorato nell’ impianto produttivo all’avanguardia a Castelnuovo in Valsugana, altamente automatizzato che opera su una superficie di oltre 13.000 m2 con una capacità produttiva di oltre 12.000 m3 di pannello ingegnerizzato, prodotto e lavorato per turno di lavoro.
Ogni pannello che esce dallo stabilimento è testimone di un ciclo produttivo che preserva attivamente parte dell’anidride carbonica assorbita dagli alberi durante la loro crescita. Questa attenzione all’ecologia è solo un frammento di un quadro più ampio che vede l’azienda impegnata nell’aver depositato il suo primo bilancio sulla sostenibilità nel 2023, un passo fondamentale in questa fase di transizione ecologica globale.
Gli ultimi anni hanno visto Xlam Dolomiti consolidarsi come leader nella costruzione di grandi strutture in legno, non solo a livello nazionale ma anche su quello internazionale, con progetti di prestigio che spaziano dalla Monash e La Trobe University in Australia, passando ad Antigua, Uruguay, Nuova Zelanda, Qatar, con diversi edifici per il Villagio dei Mondiali di calcio del 2022 e Madrid dove sono state realizzate le opere in legno di un prestigioso progetto di retrofit Ombù dell’arch. Norman Foster. In Italia, la risposta innovativa alla tempesta Vaia a Rovereto, dove l’edificio in legno più alto del Paese è stato costruito con il legno degli alberi abbattuti, dimostra l’impegno verso il recupero e la valorizzazione delle risorse naturali.
LE TERRAZZE A BOLOGNA
Proprio questa filosofia ha guidato la collaborazione con Immobiliare San Pietro per il progetto “Le Terrazze” a Bologna. Fondato nel 1986, Immobiliare San Pietro ha portato avanti la tradizione dell’innovazione con una divisione Cantieri specializzata e un impegno nei confronti della cantieristica sostenibile. L’uso della tecnologia Xlam per Le Terrazze rispec-
Due step del cantiere in corso
chia un doppio impegno: il primo nasce dall’esigenza di fornire alla clientela un prodotto all’avanguardia, che generi benessere, qualità dell’abitare, e che rispetti al massimo tutti i principi di ecosostenibilità per tutto il ciclo produttivo e di filiera; il secondo è di ordine più economico, di produzione, dove la tecnologia consente di abbattere notevolmente le tradizionali tempistiche di cantiere. Basti pensare all’assenza dei tempi morti di attesa di maturazione del cemento armato, la mancanza dei puntelli per armatura. Tutto questo si traduce sicuramente in un miglior risultato commerciale. Con 29 unità abitative distribuite su sette piani e un design che presenta terrazze progettate a scalare, il progetto simboleggia non solo l’avanguardia del costruire ma anche un nuovo modo di vivere.
I dettagli tecnici di Le Terrazze sono impressionanti: 1420 metri cubi di legno, 7500 metri quadri di pannelli Xlam, e 55 tonnellate di acciaio. Ma oltre i numeri, ciò che veramente colpisce è l’approccio innovativo e il rispetto per l’ambiente. La risposta del mercato è stata un’ulteriore conferma, con le vendite che hanno raggiunto circa il 60/70% dell’offerta complessiva all’inizio dei lavori di costruzione.
Con progetti come Le Terrazze, Xlam Dolomiti non sta solo costruendo edifici; sta ridefinendo le fondamenta stesse dell’edilizia contemporanea. Un lavoro che rappresenta un perfetto esempio di come le aziende possono guidare il cambiamento verso un mondo più sostenibile, dimostrando che il miglior modo di costruire per il futuro è quello che rispetta il passato naturale da cui tutto ha avuto inizio.
Sistemi costruttivi PER UN POLO SCOLASTICO
SALUBRE E SICURO
Massimizzazione dell’impiego di materiali eco-compatibili e ampie luci libere per un polo scolastico aperto ad attività della comunità. Obiettivi conseguiti dal progetto anche attraverso l’impiego dei blocchi minerali Gasbeton Active e con la consulenza in cantiere del personale Bacchi
SRebecca Albertiicurezza, resistenza, benessere, accessibilità e qualità estetica sono caratteristiche che tutti gli edifici di nuova realizzazione dovrebbero garantire. A maggior ragione se si tratta di un polo scolastico. La nuova scuola secondaria di primo grado di Capiago Intimiano sorge in una zona immersa nel verde a ridosso degli insediamenti residenziali del centro urbano. Sono cinquemila gli abitanti che popolano questo comune della Brianza comasca, a metà strada tra Como e Cantù: la zona è collinare, ricoperta da boschi che rappresentano le propaggini della Spina Verde, la maggiore area boschiva del comasco. Da cinque anni il territorio di Capiago Intimiano fa parte del Parco regionale Valle del Lambro, area naturale protetta che si caratterizza per la presenza di altipiani, piccole valli scavate dai fiumi, rogge e torrenti. Qui la sensibilità ambientale è diffusa, sostenuta da un forte attivismo della società civile. Tiene conto di tutte questi fattori il progetto di realizzazione della scuola secondaria di primo grado Arturo Toscanini, inaugurata nel settembre 2023.
IL PROGETTO
L’edificio presenta un impianto a corte, caratterizzato dalla presenza di un cortile interno di ampie dimensioni, e un volume compatto e definito, con affacci verso i versanti collinari. Nell’ottica di destinare l’edificio anche ad attività di tipo extrascolastico, a uso della comunità, il cortile d’ingresso è concepito come un grosso atrio a cielo aperto, in grado di far confluire gli utenti verso gli ambienti scolastici e verso gli spazi polivalenti, come le aree multimediali al piano terra e gli spazi collettivi al piano seminterrato.
SISTEMA COSTRUTTIVO GASBETON ACTIVE
La struttura portante è stata realizzata in travi e pilastri con calcestruzzo armato gettato in opera, con fondazioni profonde, costituita da pali di diametro 50 cm collegati in testa da un reticolo di travi. Per l’esecuzione delle chiusure verticali esterne sono state realizzate pareti in blocchi minerali Gasbeton Active di spessore 30 cm, per una superficie di 1000 mq, ai quali sono stati fissati due tipi di facciate ventilate accoppiate con isolanti in lana di vetro. Sul lato esterno, sono state scelte lastre in fibrocemento di colore grigio, che conferiscono un aspetto solido e al tempo stesso armonioso all’edificio, in contrappunto, per le pareti che affacciano sul cortile interno sono state utilizzate facciate continue in alluminio e vetro.
L’impiego dei blocchi Gasbeton per le murature ha permesso di installare con facilità le facciate ventilate e coibentate, oltre a massimizzare l’isolamento termico invernale ed estivo, in linea con i protocolli di progettazione degli edifici pubblici scolastici. Inoltre, grazie alle proprietà antincendio dei blocchi Gasbeton, il progettista ha inoltre potuto soddisfare tutti i requisiti relativi al comportamento al fuoco delle murature.
Del sistema Gasbeton, l’impresa esecutrice ha valutato molto positivamente le qualità relative al risparmio di tempo nella posa e nella realizzazione delle tracce. Molto apprezzate anche l’efficienza e l’accuratezza del servizio di affiancamento assicurato dal personale Bacchi nella fase
iniziale di pianificazione e l’assistenza tecnica prestata in cantiere, attraverso visite programmate o dedicate alla soluzione di specifiche necessità, come la fattiva collaborazione che si è instaurata per individuare la miglior soluzione per i fissaggi di sostegno della facciata ventilate. Un approccio customer delight che ha accompagnato l’evoluzione di un’opera tanto strategica, quanto sfidante.
ELEMENTI TECNICI
• Struttura portante in travi e pilastri in calcestruzzo armato gettato in opera
• Fondazione profonda con pali di diametro 50
• Muri di tamponamento in calcestruzzo aerato autoclavato Gasbeton Active spessore 30 cm (d = 300kg/m3 e lambda 0,07 w/mk)
• Facciata ventilata esterna coibentata con pannelli in lana di vetro accoppiati con lastre in fibrocemento
• Travi Rep
• Solaio in laterocemento gettato in opera
• Realizzazione di impianto di autoproduzione dell’energia elettrica mediante installazione di un parco fotovoltaico
• Facciata ventilata esterna coibentata
• Controllo illuminazione Dali
• Corpi illuminanti a Led
• Impianti meccanici di termo-condizionamento, ventilazione e idricosanitari alimentati da centrale tecnologica ubicata nel piano seminterrato
• Sistema di ricambio dell’aria primaria
• Committenza: Comune di Capiago Intimiano (Co)
• Progettazione: architettura e ingegneria, arch. Rosa Buonanno, ing. Aniello Camarca, ing. Alfonso Merola
• Realizzazione: Procogen srl, Impruneta Fi
• Superficie di progetto: 1080 m2
Eleganti e leggeri PER CONTROVENTARE
EDIFICI E STRUTTURE PORTANTI
I sistemi di tiranti e puntoni Besista definiscono lo standard per controventare. Tutti gli elementi del sistema, comprese le filettature delle aste, sono forniti con una finitura zincata a caldo per garantire protezione contro la corrosione
Marco NovielloIl pluripremiato sistema Besista aiuta progettisti e costruttori a creare spazi audaci, imponenti e super moderni in luoghi tipicamente di alto profilo. Le applicazioni comprendono atrii vetrati, tetti, facciate continue, ad esempio, per terminal aeroportuali, grandi stazioni, centri commerciali, showroom e ponti sospesi. Besista è resistente e leggero, con margini di sicurezza superiori alla media. È progettato per avere un aspetto gradevole anche nei minimi dettagli, in modo da conferire un bell’aspetto all’intero edificio.
ALTRI VANTAGGI
DEL SISTEMA
• Tiranti con un carico di snervamento garantito di 540 N/mm².
• Installazione semplice senza bisogno di una protezione aggiuntiva alla corrosione grazie alla speciale filettatura zincata a caldo dell’asta.
• Presenza di punti di controllo visivo del serraggio grazie ai fori di ispezione predisposti negli elementi di ancoraggio delle aste.
• Capacità di tollerare disallineamenti fino a 2° grazie alla speciale forma delle scanalature negli ancoraggi delle aste.
• Ottimizzazione dei costi e dei materiali grazie a 24 diverse misure della filettatura da M8 a M76 in grado di sopportare sforzi di trazione fino a 2016 kN.
• Elementi puntoni in grado di trasferire gli sforzi di compressione disponibili sia in acciaio che in legno.
• Possibilità di pretensionare le aste con i sistemi di pretensionamento Besista ultraleggeri Bvs-230 kN e Bvs-500 kN.
• Resistenza duttile all’impatto dell’acciaio a -20° C, allungamento a rottura del 18%.
SISTEMA ED ELEMENTI SPECIALI
Besista è dotato di valutazione tecnica europea Eta, è marcato Ce ed è stato sottoposto a numerosi test che ne hanno confermato la sicurezza. È stato sviluppato per ridurre al minimo il consumo di energia e di risorse durante la produzione. L’alta qualità, le prestazioni e l’affidabilità ne fanno una soluzione efficace e sostenibile.
Il sistema brevettato Besista e gli elementi speciali a corredo sono disponibili nella più ampia gamma di dimensioni del settore. Essi comprendono tiranti, ancoraggi per le aste, perni e anelli di bloccaggio, manicotti di copertura e di estensione, dischi circolari, ancoraggi angolari e trasversali e accoppiatori. Le aste sono lunghe fino a 15 metri e forniscono margini di regolazione estremamente elevati. Tutti gli elementi del sistema, comprese le filettature delle aste, sono normalmente forniti zincati a caldo per garantire una protezione a lungo termine contro la corrosione. I disegni dei prodotti Peikko Besista sono disponibili per il download dalla libreria Prodlib scaricabile gratuitamente dal sito www.peikko.it.
Allineamento PERFETTO CON ECLISSE UNICO
Tutti i controtelai per porte a scomparsa per pareti in cartongesso saranno dotati della barra di allineamento per garantire una messa in bolla ottimale
Franco SaroIl cartongesso è una soluzione sempre più gettonata dal mercato, perché facile da implementare e molto flessibile. Risolve molte situazioni e offre un tocco di design in più. Ma a patto di saper utilizzare i materiali. Per i controtelai un aiuto arriva dal modello Eclisse Unico, per pareti in cartongesso. L’azienda ha annunciato che saranno tutti dotati di serie della barra di allineamento, senza subire alcuna variazione di prezzo. Nel 2005 l’azienda ha introdotto per il modello Eclisse Unico per pareti in muratura la rivoluzionaria barra di allineamento, una traversa progettata per garantire l’allineamento preciso tra il fondo del cassone e il montante di battuta. Ora questo accorgimento sarà presente di serie anche nello stesso modello per pareti in cartongesso.
PERPENDICOLARITÀ
La perpendicolarità di tutti gli elementi e la corretta messa in bolla della struttura sono fondamentali per assicurare il perfetto scorrimento delle porte a scomparsa. La barra di allineamento si pone come elemento chiave per soddisfare questi prerequisiti: incrementando la solidità della struttura svolge un ruolo cruciale nel prevenire eventuali torsioni strutturali in fase di posa. A differenza di altri prodotti presenti sul mercato, l’installazione di un controtelaio Eclisse Unico con barra di allineamento è estremamente agevole. Il professionista può applicare il sistema senza dover verificare con strumenti aggiuntivi la perpendicolarità, risparmiando tempo prezioso durante la fase di installazione e scongiurando il rischio di ritardi in cantiere. È dunque sufficiente collocare il controtelaio Eclisse Unico all’interno
A sinistra, Eclisse Unico, controtelaio a struttura aperta per pareti in cartongesso. Sopra,dettaglio della barra di allineamento
del foro porta, poiché tutto il necessario per la messa in bolla è incluso nell’imballo. Questa soluzione semplifica notevolmente il lavoro degli installatori, riducendo i tempi di posa a pochi minuti.
MISURE STANDARD
La barra di allineamento, già di serie su tutti i controtelai modello Eclisse Unico per pareti intonaco, Eclisse Syntesis Line per pareti intonaco e cartongesso, è inclusa anche nei modelli Eclisse Unico per pareti in cartongesso. I vantaggi immediati della barra di allineamento sono un perfetto allineamento tra le parti verticali del controtelaio e la disponibilità nei controtelai in misure standard del foro porta (larghezza 600÷1000 millimetri x altezza 2000÷2100 millimetri).
La soluzione smart PER PORTE BLINDATE
La serratura motorizzata Cisa trasforma
la porta blindata in una smart door, controllabile da remoto tramite smartphone e integrabile con gli assistenti vocali e i sistemi di domotica per lo smart living
Patrizia SpadaCisa Domo Connexa è la smart door del futuro perché il suo sistema, dotato di motore e intelligenza elettronica, risponde perfettamente alle esigenze di un numero sempre crescente di italiani che vivono e lavorano in mobilità.
Domo Connexa, infatti, può essere gestita a distanza e in tutta sicurezza da smartphone. La smart door si può collegare alla rete Wi-Fi di casa tramite il Nuki Bridge e attivando la licenza per il servizio di accesso remoto (Remote Access Activation Code, Raac). Grazie a questo servizio, tutte le funzionalità della smart door possono essere gestite anche quando ci si trova lontani da casa. Accoppiando la smart door con la Nuki app, gli utenti possono:
• aprire la porta da remoto;
• creare e modificare in tempo reale le credenziali per gestire l’accesso di famigliari o collaboratori in giorni e orari definiti;
• controllare lo storico degli accessi;
• aprire automaticamente quando si è in prossimità della porta;
• ricevere notifiche dalla smart door;
• impostare la “modalità notturna” per garantire sicurezza e confort quando si va a dormire;
• verificare lo stato della porta;
• controllare il livello delle batterie;
• integrare la smart door con gli assistenti vocali e piattaforme come Amazon Alexa, Google Assistant, Ifttt, AirBnB.
La app è gratuita e disponibile per iOS e Android.
IL PULSANTE INTELLIGENTE
Cisa Button è il custode della connettività smart che consente di controllare la porta attraverso più dispositivi connessi (dallo smartphone ad altre credenziali mobili, come telecomandi e Fob). La sua tecnologia innovativa consente di gestire la porta a distanza, senza chiave. Il chip contenuto al suo interno dialoga con la serratura motorizzata e permette di aprire la porta in maniera contactless, sia dall’interno, standosene comodamente seduti sul divano, sia dall’esterno, a km di distanza, con la connettività da remoto attraverso internet. Cuore tecnologico dal design minimale, il Cisa Button si integra con eleganza in qualsiasi porta dall’espressione contemporanea e, grazie alle dimensioni ridotte, può essere posizionato ovunque tramite una semplicissima installazione.
LA SERRATURA MOTORIZZATA
EVOLUTA
La nuova smart door combina i massimi livelli di protezione e resistenza contro i tentativi di effrazione con il comfort e la duttilità offerti dall’elettronica. Grazie alla tecnologia Bluetooth Low Energy 5.0, il raggio di azione dello smartphone si estende e si può tranquillamente aprire la porta dal divano. Attivando la connettività da remoto, è possibile utilizzare l’assistente vocale per aprire la smart door. Al
COMPONENTI DEL SISTEMA DOMO CONNEXA
È la serratura motorizzata evoluta che, abbinata al Button, traduce le intenzioni in azioni, combinando sicurezza, tecnologia e praticità di utilizzo. Affidabile, sicura e silenziosa, è testata e certificata nel rispetto delle rigorose norme europee.
CISA BUTTON
È il pulsante intelligente, che racchiude il cervello di Domo Connexa. Grazie all’integrazione con la app trasforma una tradizionale porta motorizzata in una Smart Door.
NUKI BRIDGE
È il dispositivo che va collegato a una normale presa della corrente e che consente la comunicazione tra la Smart Door ed il router Wi-Fi di casa. La configurazione attraverso app è semplice e intuitiva.
CREDENZIALI DI ACCESSO
Nuki app apre, chiude e verifica lo stato della porta, crea credenziali, imposta le logiche di funzionamento e molto altro ancora.
Nuki Keypad 2 Pro: apre con impronta digitale o codice, per un accesso immediato e sicuro senza necessità di dispositivi elettronici.
Nuki fob: è il portachiavi Bluetooth facile da utilizzare, anche da parte di bambini e anziani.
comfort di utilizzo si accompagna anche un piacevole utilizzo della meccanica. La serratura motorizzata
Domo Connexa è stata progettata per poter gestire il movimento dei catenacci e dello scrocco in maniera automatica e intelligente. Tali azionamenti avvengono sempre in maniera fluida e silenzionsa, nel pieno ripetto del comfort acustico.
Non da ultimo, il design. La smart door si presenta con un design pulito e tradizionale. La tecnologia racchiusa nel Cisa Button si trova sul pannello rivolto dentro casa e non è quindi visibile dall’esterno, garantendo discrezione e tranquillità.
Progettare in 3d? LA SCELTA DEL BIM
Dierre è un affermato partner per la casa e per i progetti, con una gamma vastissima di chiusure interamente prodotte nei propri stabilimenti. Stile e innovazione raggiunti anche attraverso i processi digitali
Marco NovielloCresce l’offerta Bim della prima azienda italiana di porte blindate, porte interne e chiusure di sicurezza. Dierre mette infatti a disposizione dei professionisti un numero crescente di oggetti 3d Bim Revit e offre un supporto su ogni aspetto tecnico e normativo legato ai progetti che vedono coinvolti i suoi prodotti. L’obiettivo è quello di fornire agli architetti strumenti di progettazione integrata in grado di facilitare tutte le fasi di pianificazione di un edificio, con particolare riferimento all’inserimento delle porte. L’azienda di Villanova d’Asti è sbarcata inizialmente sulla piattaforma BIMobject, per poi scegliere una partnership strategica con Edilportale e Archiproducts.
PARTNER PER IL PROGETTO E IL CANTIERE
L’utilizzo della progettazione Bim offre infatti numerosi vantaggi ai progettisti, in primis una verifica preventiva di ogni dato tecnico necessario all’installazione, con una conseguente riduzione dei possibili errori in cantiere e una complessiva velocizzazione dei tempi di realizzazione. Attraverso le nuove tecnologie si configura inoltre un rapporto sempre più stretto tra azienda e professionisti, legati da una collaborazione che va ben oltre la semplice fornitura di prodotti a capitolato. L’offerta Bim di Dierre comprende ormai diverse porte tagliafuoco, essenziali
per la sicurezza di un grande edificio, ma anche i modelli top di gamma di porte blindate, le ultime collezioni di porte per interni e la linea di porte del catalogo Minimal, che declina l’installazione filomuro in differenti soluzioni per tutta la casa. Il catalogo comprende: la porta blindata d’ingresso Sleek; le porte interne a battente con telaio Filum; la blindata interna Silence; i modelli scorrevoli New space rasomuro e gli sportelli per vani tecnici Shape. Un sistema funzionale, che diventa un vero progetto di arredo (con un catalogo dedicato) per nascondere letteralmente la porta all’interno della parete che la ospita oppure, al contrario, mettere in risalto l’anta utilizzando colori e decori su misura.
Progettazione Bim
Il sistema di raccolta DELLA POLVERE È UNA QUESTIONE DI SALUTE
Quello della polvere è un aspetto spesso sottovalutato, ma i rischi per la salute degli operatori edili possono essere gravi. È importante il controllo della polvere, per proteggere la salute dei professionisti, garantire loro un maggiore comfort di lavoro, assicurare una maggiore durata di vita di elettroutensili e accessori
I lavoratori nei cantieri possono essere esposti a valori limite di polvere anche 150 volte superiori a quelli consentiti durante il taglio di materiali, la realizzazione di scanalature, l’abrasione e la lisciatura di superfici murarie, la sabbiatura e la fresatura
L'obiettivo primario di Bosch Professional nello sviluppo di ogni nuovo prodotto è quello di tenere fede alla promessa contenuta nel proprio claim “Tecnologia per la vita”, volta a migliorare la qualità del lavoro e il livello di sicurezza dei professionisti.
L’approccio strategico di Bosch Professional è quindi quello di sviluppare nuovi elettroutensili equipaggiandoli con dispositivi di protezione dagli infortuni, che possono essere comandati da sensori, come ad esempio il KickBack Control e il Drop Control, oppure dai cosiddetti sistemi di sicurezza preventiva, come le impugnature Antivibration, per smorzare il livello di vibrazioni alla mano degli utilizzatori e i sistemi di aspirazione della polvere.
LA POLVERE IN CANTIERE
Quello della polvere è un aspetto spesso sottovalutato, ma i rischi per la salute degli operatori edili possono essere gravi. È importante il controllo della polvere, per proteggere la salute dei professionisti, per garantire loro un maggiore comfort di lavoro, per assicurare una maggiore durata di vita degli elettroutensili e degli accessori, per rispettare le normative in vigore e non meno importante, per poter lavorare in generale in un cantiere più pulito. Vi è tuttavia scarsa coscienza e conoscenza del rischio polveri in edilizia. Ove vi è consapevolezza per i rischi per la salute, i professionisti ritengono di non avere tempo da dedicare a dotarsi di sistemi di protezione, che le soluzioni disponibili sono complicate e costose.
Dagli studi effettuati, emerge che in Europa ci sono 5,5 milioni di lavoratori esposti alla polvere di silice, di cui oltre 4 milioni impiegati nell’industria delle costruzioni. Abbiamo visto che la polvere di silice è presente in moltissimi materiali da costruzione, come il cemento, le malte, i laterizi, i rivestimenti in pietra naturale o sintetica. In considerazione della pericolosità di questa tipologia di polvere, è stato approvato il decreto legislativo n. 44 del 1 giugno 2020 (Protezione lavoratori contro i rischi cancerogeni) con cui viene riconosciuta la cancerogenicità della silice e fissato un valore limite per gli ambienti di lavoro di 0,1 mg/m³. Questo decreto legislativo recepisce e attua una direttiva del Parlamento europeo del 2017, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. Per dare una dimensione al livello di rischio a cui i professionisti sono esposti nei cantieri, sono stati misurati casi di superamenti del valore limite anche di 150 volte, in fasi lavorative come il taglio di materiali, la
realizzazione di scanalature, l’abrasione e la lisciatura di superfici murarie, la sabbiatura e la fresatura.
LA RISPOSTA BOSCH
Bosch utilizza un approccio di sistema, rappresentato dalla combinazione di elettroutensile, aspiratore e dispositivo di raccolta della polvere. In questo modo vuole rivolgersi ai professionisti con delle soluzioni concrete e complete, che rendano il loro lavoro più sicuro e confortevole, senza dover “scendere a compromessi” con la produttività, anzi innalzandola.
Attrezzature Bosch
Professional che utilizzano un approccio di sistema rappresentato dalla combinazione di elettroutensile, aspiratore e dispositivo di raccolta della polvere
DELLE POLVERI: SEMPLICITÀ ESISTE
utensili, i tuoi accessori.
È partita il 15 maggio la campagna Bosch
Stiamo cercando Imprese e Professionisti, che vogliano testare gratuitamente i nostri kit di controllo della polvere, in cambio della loro video-recensione. Dopo aver condiviso la video-recensione, l’utensile con dispositivo di aspirazione della polvere testato rimarrà all’impresa o al professionista, senza alcun costo. Per saperne di più e candidarti inquadra il QR Code o vai al link: https://shorturl.at/HJ368
L’INNOVAZIONE
Una delle più recenti innovazioni, introdotta sul mercato è il nostro nuovo martello tassellatore a batteria Gbh 18V-22, dotato di dispositivo di aspirazione e raccolta della polvere integrato Gde 18V-12. Si tratta di una soluzione particolarmente compatta e molto funzionale, soprattutto nel caso di forature sopra testa, una situazione di lavoro molto frequente nei cantieri.
La gamma di aspiratori a filo Bosch Professional comprende modelli per classi di polvere L, M e H. La maggior parte degli utensili sono collegabili all’aspiratore, tramite il sistema Click&Clean, un semplice sistema di collegamento diretto, che elimina la necessità di avere adattatori e offre un modo sicuro per collegare tutte le soluzioni contro la polvere Bosch Professional con zero perdite:
• Un semplice «clic» collega perfettamente utensili, accessori e tubi flessibili, senza bisogno di adattatori.
• Massima potenza di aspirazione, senza dispersioni di polvere.
• Adatto a tutti i tipi di aspirazione, sia a secco, sia a umido.
La gamma di aspiratori a filo Bosch Professional si amplia oggi con l’introduzione di un aspiratore a umido e a secco a batteria da 18v, il Gas18V-12 Mc Professional. Questo nuovo aspiratore offre ai professionisti la flessibilità e il design compatto di un utensile pensato per la mobilità, con le prestazioni elevate di un aspiratore a filo. È in grado di filtrare efficacemente il 99,9% delle polveri di classe M, con un grado di protezione Ipx4 dall’ingresso di polvere e dagli spruzzi. Grazie al suo potente motore Biturbo, l’aspiratore Gas 18V-12 McProfessional offre una potenza di aspirazione fino a 30 litri al secondo con una sola batteria. Il filtro si pulisce automaticamente ogni volta che si chiude il coperchio della batteria, garantendo prestazioni di aspirazione elevate più a lungo. L’aspiratore Gas 18V-12 Mc Professional ha proprietà antistatiche uniche sul mercato. La carica elettrica sui componenti viene dissipata e non attira polvere sull’utensile, tutte le particelle di polvere vengono aspirate nel contenitore o nel sacco raccoglipolvere, proteggendo l’utente dalla scarica elettrostatica. Il volume di aspirazione netto è di 8 l a secco e di 6 l a umido. Una caratteristica molto pratica del Gas18V-12 Mc Professional è la funzione di avvio automatico, resa possibile dal trasmettitore Gct 30-42 Professional, fornito nella sua dotazione di serie. Il trasmettitore, applicato sull’utensile a batteria, fa accendere e spegnere l’aspiratore automaticamente, contestualmente all’azionamento o allo spegnimento dell’utensile.
Più informazioni su: https://www.bosch-professional.com/it/it/controllo-della-polvere
Aziende & Mercati
Società di progetto: cresce la redditività di Politecnica
Politecnica, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata, architettura, ingegneria e urbanistica, ha approvato il bilancio 2023 e inaugurato il piano industriale per il prossimo triennio 2024-2026. Nel 2023 aumentano ricavi e redditività dell’azienda che, grazie al mercato privato ed estero, fronteggia la flessione costante della domanda di ingegneria e architettura del mercato pubblico italiano ormai sempre più vicino ai livelli del 2019. Cresce, allo stesso tempo, la domanda privata e prosegue lo sviluppo delle attività all’estero. Il valore della produzione registrato al 31 dicembre 2023 è pari a 29,76 milioni di euro (+17,5 rispetto
all’anno precedente) con una redditività del 13,81% in miglioramento di circa tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il patrimonio netto di poco inferiore ai 9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (contro i 7,4 milioni di euro del 2022): i risultati positivi definiscono una situazione patrimoniale solida che consentirà di superare nel 2024 i 9 milioni di euro di patrimonio. Il portafoglio ordini registra un valore di 63 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, con lavori acquisiti nel corso del 2023 per circa 29 milioni di euro. “Gli obiettivi sono stati raggiunti e migliorati – ha spiegato Francesca Federzoni, presidente di Politecnica – e l’andamento del primo trimestre 2024 conferma le previsioni e il nostro obiettivo di raggiungere 28 milioni di euro di valore della produzione, superando il traguardo dei 9 milioni di euro di patrimonio. Governare la crescita sarà il nostro obiettivo, portato avanti attraverso tre linee strategiche: gli investimenti sulle risorse umane, con una crescita stimata di circa il 5% nel 2024, per rafforzare la capacità produttiva. Avremo un nuovo team a Roma dove presto inaugureremo la nuova sede e, infine, puntiamo ad aprire nuove sedi all’estero”.
Rapporto Oice sulla digitalizzazione e le gare Bim
Nel 2023 la percentuale di gare Bim ha raggiunto il 32.6% del totale delle procedure rispetto al 13.7% del 2022. Il livello di maturità delle stazioni appaltanti misurato dalla presenza di capitolati informativi nelle procedure di gara è ancora basso nonostante l’incremento dal 19.9% del 2022 al 29.4% nel 2023. Oltre l’81,5% delle gare Bim sono sopra soglia Ue; sotto soglia 118 bandi per circa 15 mln. Sugli scudi Anas, Rfi, Demanio, Invitalia e Autorità portuali con bandi per il 34,3% del valore totale. Per il Bim assegnati punteggi medi variabili da 6,9 a 17 punti; nel 20,4% dei casi richieste figure certificate Uni. Sono questi i dati principali del settimo Rapporto sulla digitalizzazione e le gare Bim emesse nel 2023, diffusi oggi dall’Oice, l’associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria, nel corso di un evento tenutosi a Roma e organizzato sotto l’egida del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli ingegneri, patrocinato dall’Anac e dell’Ance. I risultati del Report sono
stati illustrati dal vice presidente Oice con delega per la digitalizzazione, Alfredo Ingletti, che ha fra le altre cose sottolineato che “ Dal 1° gennaio 2024 si è avviata la definitiva transizione al digitale: per effetto di questa previsione tutte le fasi in cui si articola il ciclo di vita del contratto (programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione) dovranno ora essere interamente gestite attraverso piattaforme e servizi tecnologici interoperabili. La partenza è stata un po’ in salita ma confidiamo che, con il contributo di tutti gli operatori del settore, questa transizione sia definitiva e irreversibile”.
Rapporto Unacea: macchine da costruzioni in flessione
Nei primi tre mesi del 2024 sono state immesse sul mercato italiano 4.169 macchine per costruzioni, con una riduzione del 22% rispetto allo stesso periodo del 2023. Più in dettaglio, le macchine movimento terra vendute tra gennaio e marzo 2024 sono state 4.002 (-23%) e 167 le macchine stradali (+16%). I dati sono stati resi noti nel corso dell’assemblea annuale di Unacea alla quale ha preso parte Stefano Fantacone (direttore scientifico del Cer - Centro Ricerche Europa), presentando l’ultimo Rapporto Unacea-Cer che prevede per la fine dell’anno una contrazione complessiva delle vendite di macchine per costruzioni in Italia tra il 5 e l’8%. Bilancio positivo per l’export di settore nel 2023:
tra gennaio e dicembre le esportazioni hanno superato i 3,5 miliardi di euro, registrando una crescita del 14% rispetto al 2022. Crescono anche le importazioni (+9%) per un valore di oltre 2 miliardi di euro.
PER IL MEDITERRANEO
a cura di Enrico Prandi
Lingua Italiano Editore Electa
Anno di pubblicazione 2024
Pagine 256
Prezzo di copertina € 32
ISBN 9788892824843
Gli studi raccolti nel volume sono incentrati sul lavoro di tre figure di rilievo dell’architettura italiana, accomunati da un linguaggio architettonico identitario e da una forte propensione all’ideazione tipologica, che hanno donato allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma molti loro materiali. Il fondo di Gardella (1905-1999) è ormai da tempo conosciuto e catalogato; quello di Menghi (19202006) è stato approfondito con questo lavoro; quello di Vietti (1903-1998) va ancora studiato. I contributi raccolti, arricchiti da un importante apparato iconografico, fanno emergere temi e valori significativi. Il curatore del volume (docente all’Università di Parma) - che raccoglie gli atti del convegno tenutosi nel 2022, originatosi dal programma Young Investigator Training Program (YITP), promosso da ACRI Associazione Fondazioni Casse di Risparmio italiane - ha coordinato i contributi di esponenti dello CSAC e di otto giovani ricercatori provenienti da una selezione effettuata in varie università europee, che hanno letto e valorizzato i materiali d’archivio, suddivisi tra i fondi: per Gardella, sono Elettra Carnelli (ETH Zurigo), Virginia Droghetti (Università di Parma), affiancate da Angelo Lorenzi e Carlo Quintelli; per Menghi, Franziska Kramer (RWTH Aachen) e Cristina Roiz della Parra Solano (Accademia di Mendrisio) , affiancate da Carlo Gandolfi e Martina Landsberger; per Vietti, Ilia Celiento e Arianna Iampieri (ETSAB Barcelona), Cesare Dallatomasina (Universidad de Gran Canaria), Aritz Díez Oronoz (Universidad Paiz Vasco), Marina Lopez Sanchez (Universidad de Sevilla), affiancati da Enrico Prandi e Paola Veronica dell’Aira.
LE CITTÀ: IMMAGINI E IMMAGINARI. NARRAZIONI, ANALISI, MITI
Giandomenico Amendola
Lingua Italiano
Editore FrancoAngeli
Anno di pubblicazione 2024
Pagine 160
ISBN: 9788835159612
Prezzo di copertina € 22,00
Narrazioni letterarie, pittoriche, musicali e cinematografiche hanno contribuito a formare l’immaginario attraverso il quale conosciamo e viviamo le città e le loro antiche e moderne architetture, gli edifici contemporanei e i disegni che le rappresentano.
Amendola - già docente di sociologia urbana alla Facoltà di Architettura di Firenze, al Politecnico di Bari e in università statunitensi – ripercorre nel volume i modi in cui la città è stata raccontata nei secoli.
Dapprima ha analizzato la città del Medioevo, quella del nuovo mondo rinascimentale, quella dell’Illuminismo, poi, con la comparsa della metropoli, le complessità sociali delle periferie. Nel capitolo seguente ha esaminato città ritenute esemplari e a lui care, di cui la letteratura con i grandi romanzi dell’Ottocento fissa e sintetizza l’immagine, creando i miti di Parigi, Berlino e Vienna, San Pietroburgo, Dublino, Londra e, in America, New York e Los Angeles; evidenziando di queste i grattacieli e la diversità strutturale rispetto alle europee, per la mancanza di centro storico. In un ulteriore capitolo ha posto nuovamente gli occhi su molte tra le città citate, con i racconti di percorsi a piedi, di ambientazioni cinematografiche, compiute da poeti, scrittori, registi, definiti con il termine francese flâneurs per il loro vagare oziosamente per le vie cittadine; oppure rifacendosi alle visioni di tanti pittori e comics, capaci di rappresentare efficacemente le trasformazioni urbane. Per concludere ha riportato di grandi autori le idee brevi e sparse, alcune di stretta attualità, espresse su ciascuna delle grandi città del mondo e sulle più recenti emergenze urbane.
IL BIM PER LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE. MANUALE
PER LA DIGITALIZZAZIONE EDILIZIA
NELLA P.A.
Edoardo Accettulli, Pietro Farinati
Lingua Italiano
Editore Maggioli
Anno 2024
Pagine 200
ISBN 8891668653
Prezzo di copertina € 42,00
Questa seconda edizione del manuale pensato per il tecnico della pubblica amministrazione è integrata e aggiornata al nuovo Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023), con casi studio per la gestione immobiliare e per la realizzazione di opere pubbliche. Raccoglie e commenta le norme che la pubblica amministrazione deve conoscere per poter gestire i bandi BIM (Building Information Modeling), tra cui la Norma UNI 11337, il D.m. 560/2017 e il D.m. 312/2021; puntualizza le funzioni del Responsabile di progetto – RUP; gli attestati di certificazione. Enunciando i vantaggi offerti con l’utilizzo del BIM, presenta gli strumenti operativi per la digitalizzazione, le soluzioni software dedicate, ma anche gli standard e i formati proprietari e liberi per il controllo dei documenti di testo, degli archivi, dei files per la gestione delle immagini raster, per la gestione dei modelli vettoriali, per la simulazione e programmazione del cantiere. Illustra un metodo operativo, motivandone le scelte ed offrendo al lettore una serie di suggerimenti e template, già collaudati, pronti per l’uso, indicazioni per la preparazione di un capitolato informativo. Il volume si conclude con l’analisi di due casi esemplari di gestione di progetti BIM in capo alla pubblica amministrazione, uno per l’Università della Basilicata, l’altro per l’Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Meridionale.Dei due autori, architetti, Accettulli è direttore di Anafyo, azienda che sviluppa, gestisce e coordina processi BIM; Farinati è delegato iBIMI, ente di formazione e certificazione dei servizi BIM.
UN ARCHITETTO E UNA CITTÀ. LUDWIG MIES VAN DER ROHE E BERLINO
Michele Caja, Renato Capozzi, Luca Lanini Prefazione di Carlo Moccia Postfazione di Alberto Cuomo
Lingua Italiano
Editore Quodlibet
Anno 2023
Pagine 112
ISBN 9788822914255
Prezzo di copertina € 22,00
Alcuni progetti di Ludwig Mies van der Rohe per Berlino, nonché l’idea di città moderna che tali proposte sottendono sono qui analizzati criticamente. E’ messa in evidenza un’esperienza concentrata in due momenti: il primo riferito ai dieci anni, dal 1921 al 1933, in cui Mies si dedica: al Progetto di concorso per un grattacielo sulla Friedrichstrasse (1921), al Grattacielo in vetro (1922), all’Edificio per uffici in cemento armato (1923), ai Grandi Magazzini Adam (1928-29), al Progetto di concorso per Alexanderplatz (1929), all’Edificio per uffici sulla Friedrichstrasse (1929), al Monumento ai caduti nella Neue Wache (1930) e alla Reichsbank (1933); il secondo, dal 1962 al 1968, che diviene epilogo, poco prima della sua morte, in cui progetta e realizza la Neue Nationalgalerie (1962-68). I curatori (Caja insegna al Politecnico di Milano, Capozzi al Diarc di Napoli; Lanini al Destec di Pisa) nei saggi iniziali mettono in evidenza come i progetti urbani di Mies siano interventi puntuali, concepiti precisamente per il luogo in cui vanno a collocarsi, in sostituzione di edifici preesistenti o per riempire lotti vuoti del tessuto compatto del centro storico; siano alternativi alla “tabula rasa” (in voga in quegli anni, con proposte che prevedono la cancellazione di intere parti della città consolidata, considerata obsoleta, in nome di nuove, presunte migliori, idee di città); siano straordinari esempi di espressionismo e d’avanguardia, ma anche riproposizione di ordine e di classicismo. Poi il volume, con i contributi anche di Nicola Campanile, Ermelinda Di Chiara, Oreste Lubrano, Alberto Cuomo, si focalizza sui singoli progetti citati.
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Grazie a Daikin Altherma potrai infatti contare su:
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