YouTrade febbraio 2025

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STARPLAST

TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE

Stefano Grandicelli

Le inconfondibili striature fiammate irregolari rendono ogni piastra diversa e unica nel suo genere. Il risultato è una pavimentazione viva e per nulla convenzionale che dona carattere e movimento agli spazi esterni

INQUADRA IL QRCODE E SCOPRI L’INCREDIBILE CAPACITÀ DRENANTE DI MEGADRAIN

TUNDRA Art. 9558
PIETRA DI LUNA Art. 9552
SABBIA DI SATURNO Art. 9541

III Convegno YouTrade Sud

Lamezia Terme

15 - 16 maggio 2025

SFIDA DELLA QUALITÀ PER LA DISTRIBUZIONE DEL SUD

Al Sud per la distribuzione di materiali per edilizia si apre una stagione di grandi sfide. Il tramonto del superbonus 110%, con la riduzione (ma non la scomparsa) delle agevolazioni fiscali spinge i rivenditori a voltare pagina. La congiuntura economica e una concorrenza sempre più forte non lasciano altra scelta che quella di compiere un salto di qualità: per le aziende è necessaria un’organizzazione più efficiente, ma devono anche scegliere se aggregarsi per raggiungere una massa critica capace di sostenere la concorrenza e, infine, studiare se possono aprirsi a nuovi mercati, come quello del fotovoltaico. Insomma, sono diverse le strade che il rivenditore può scegliere di percorrere. Perché, accanto alla necessità di rafforzarsi, la distribuzione non può perdere il treno delle opportunità, a cominciare da quelle offerte dalle opere legate al Pnrr, che in buona parte coinvolgono enti locali e lavori di edilizia. Nuovi modelli organizzativi, digitalizzazione e capacità di erogare servizi alle imprese diventano così traguardi che i rivenditori possono e devono cogliere.

Giovedì 15 maggio 2025 ore 19:00

Cena di business presso la Tenuta delle Grazie con consegna degli YouTrade Awards (88022 Località Le Grazie, Curinga CZ)

Venerdì 16 maggio 2025 ore 8:30

Convegno presso T Hotel Lamezia (Loc. Garrubbe SS280 Lamezia - Catanzaro 88040 Feroleto Antico CZ)

PROGRAMMA

8:30 Registrazione e welcome coffee

9:30 Introduzione

L’edilizia al Sud: un settore in crescita, che potrà usufruire anche della spinta del Pnrr. Ma i rivenditori si devono adeguare con un cambio di passo, grazie alla tecnologia e a strumenti di management adeguati. Argomenti del secondo Convegno YouTrade Sud, in programma giovedì 21 marzo 2024, con una cena di business, e venerdì 22 marzo 2024 al T-Hotel di Lamezia Terme.

Roberto Di Lellis, giornalista

9:35 Fare business nell’era del cambiamento

Roberto Macina, Next4

10:00 Talk Show: Edilizia tra partnership, reti e mercato

10:25 Più vendite se c’è più formazione

10:40 Instant Poll

Roberto Di Lellis, giornalista

10:45 Edilizia al Sud: congiuntura e previsioni

Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade

11:15 Coffee break

11:30 Le novità che cambiano l’edilizia (normativa)

11:50 Talk Show: Come fare il salto di qualità

12:15 La classifica dei distributori del Sud Italia

Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade

12:40 Come gestire fusioni e acquisizioni

Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale, Università Cattaneo-Liuc

13:00 Light lunch

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VEDIAMO OLTRE

Sommario Febbraio 25

RUBRICHE

15 EDITORIALE Case green e i fatti separati dalle opinioni

16 INDEX Effetto dazi sull'economia

20 OVERVIEW

22 ECONAUTA Italia bocciata in formazione

22 CHIACCHIERE IN CANTIERE Appalti e subappalti nel labirinto

23 L'AVVOCATO L'abuso edilizio pesa sul valore

24 I FATTI NOSTRI Una questione d'identità

26 DIGITAL NEWS

28 SEGGIOLE E POLTRONE

ATTUALITÀ

30 I BILANCI DELLE COSTRUZIONI I risultati di 3.367 aziende

32 PIANO CASA Nuove abitazioni a portata di ceto medio

38 CERAMICA Industria stretta tra Ets e Cina-India

42 KLIMAHOUSE La fiera si sdoppia e va in Germania

64 LATERIZI Innovazione sostenibile per l'involucro

66 IL TREND Un futuro fatto di legno

78 RIWEGA Nzeb party, edilizia sostenibile in festa

84 CASEITALY Un debutto ok per la fiera dell'involucro

96 KEY ENERGY Rinnovabili e sostenibilità vanno a Rimini

FOCUS PAVING SHOW

98 L'EVENTO Le tecniche per lavorare rasoterra

102 BAGATTINI Una lastra per pavimentazioni di carattere

104 GREENPIPE Drenaggio ad hoc con i canali

DOSSIER CANTON TICINO

108 L'ANALISI Ottimismo con il contagocce

112 SOMAZZI Nuovo punto vendita ed e-commerce

115 DILLENA In crescita secco e impermeabilizzazioni

116 GEHRI Sostenibilità e maxi impianto fotovoltaico

118 REZZONICO Un nuovo showroom e un brand

126 GYPSOL Dopo tre anni porte aperte alla crescita

RIVENDITE

132 MARKETING Online la parola del cliente è d'oro

136 MISTER MAC Per l'edilizia il rinforzo nella rivendita

146 F.LLI PAOLELLI Dopo 120 anni ci allarghiamo

154 BIGMAT ORLANDI EDILIZIA Fotovoltaico sul territorio

162 GRUPPO DEC Uno sguardo nel futuro per il consorzio

172 GRUPPO MADE Un poker per proseguire l'espansione

174 FAI-DA-TE Che cosa cercano gli italiani per il brico

176 RIVENDITE NEWS

178 SHOWROOMS

180 TO BUILD

32

PRIMI TENTATIVI (A MILANO) DI UN PIANO CASA

38

CERAMICA TRA CONCORRENZA SLEALE E COSTO DELL'ENERGIA

84

TUTTO SULLA PRIMA EDIZIONE DI CASEITALY

DISTRIBUZIONE

EDILIZIA IN CANTON TICINO

132

PERCHÉ I POST

DEI CLIENTI SONO COSÌ IMPORTANTI

252 UN MONDO ALLA FINESTRA PER LE RIVENDITE

STORIA DI COPERTINA

182 STARPLAST Con inPluvio per un drenaggio sostenibile

PRODUZIONE

190 DIERRE La porta blindata con elettronica e chiave

192 FIBROTUBI Un telaio che si adatta a ogni design

194 NOËL & MARQUET Design per inquadrare l'abitazione

196 MUOVIAMOCI In magazzino attenti al posizionamento

197 REGOLIAMOCI I nuovi limiti dei bonus

198 YOUTRADE NEWS

SPECIALE PITTURE

204 IL MERCATO Sfumature green per ripartire

206 BOERO Edilizia a scuola di colore

206 SAN MARCO GROUP Nuovo packaging

210 ARD RACCANELLO Le superfici rovinate messe a nuovo

212 CAP ARREGHINI Tonalità naturali e protezione

214 MAPEI Così il colore è a emissioni compensate

SPECIALE FACCIATE

216 INVOLUCRO Leggi e norme per superfici a regola d'arte

218 BRIANZA PLASTICA Isolamento a prova di montagna

222 NORDTEX Con la chiusura verticale superfici perfette

224 RÖFIX Con l'intonaco più creatività per l'involucro

226 EDILQUATTRO-BERNARDELLI Il collante facile per il cantiere

227 XT INSULATION Il pannello isolante è antifiamme

228 CVR Massima adesione su superfici difficili

SPECIALE MACCHINE

230 IL MERCATO Colpo di freno per la meccanica

232 BAUMA Macchine smart per il cantiere

236 CENTRO FORMAZIONE MERLO Il training è un investimento

238 IMER Trasporto più efficiente se è elettrico

SPECIALE NOLEGGIO

240 ASSODIMI Fare renting nuovo business in rivendita

244 BIGMAT DECOS NOLEGGIO Renting in network

YOUTRADE CASA

252 FINESTRE Dalle imposte filtra un Pvc in crescita

258 ZANUTTA Tanti infissi con vista sul business

262 DEFAVERI Il monoblocco che risolve le dispersioni

264 NAVELLO Grazie a Omero l'isolamenti diventa epico

266 GMG SERRAMENTI Infissi per tutti con qualità e sicurezza

268 FAKRO Più sostenibili, intelligenti e a prova di meteo

272 ROTO FRANK DST ITALIA La finestra isolata che riscalda

274 LUXURY GOODS Verande

276 HOME AUTOMATION Incentivi fiscali per la domotica

277 BOSCH La culla smart

280 HI-TECH

ANNO 18 - NUMERO 156 FEBBRAIO 2025

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Redazione

Veronica Monaco (Capo Servizio), Alice Fugazza

Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Valentina Anghinoni, Monica Battistoni, Alessandro Bonvicino, Paolo Caliari, Centro Studi YouTrade, Federico Della Puppa, Sara Giusti,

Stefano Lavori, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Daniela Petrone, Giuseppe Rossi, Franco Saro

Impaginazione e grafica

Layout and graphics

Raffaella Sesia

Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces

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PIACERE VISIVO E RISPETTO AMBIENTALE.

Il piacere visivo per noi di RÖFIX è sempre stato un valore da rispettare e considerare nelle costruzioni di vecchia e di nuova generazione, insieme naturalmente al rispetto per l’ambiente. Il bello e il buono fanno bene all’anima e al mondo in cui viviamo, sia che si tratti di un rifacimento di facciata che della pavimentazione, fino alla funzionalità estetica e innovativa. Per questo siamo sempre più orgogliosi di essere RÖFIX.

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Case green e i fatti separati dalle opinioni

F

ermi tutti: macché transizione green, bisogna andare avanti a trivellare. Come ha sintetizzato il presidente americano Donald Trump: «Drill baby drill». Perché, sostiene, la sostenibilità è tutto un imbroglio dei poteri forti, dei regolamentamaniaci di Bruxelles, degli ambientalisti esagitati. Questo è il nuovo Verbo. Ma, a prescindere dalle opinioni politiche di ognuno, che cosa comporta la perturbazione anti green che soffia sull’Europa spinta dall’Atlantico? E, nello specifico, che cosa cambia per l’edilizia? Le parole sono più pesanti delle pietre e, quindi, l’effetto non può che essere negativo se si considerano in generale le dinamiche dell’economia. Certo non hanno giovato le prese di posizione radicali in fatto di ambientalismo degli anni scorsi. Ma, al di là dei proclami presidenziali buoni per i social network, che cosa succederà davvero? Ci sarà una marcia indietro regolatoria? E che fine farà la direttiva europea Case green? Bisogna distinguere. Perché, nonostante le sparate di King Donald, i fatti rimangono. Riepiloghiamoli: il meteo presenta fenomeni sempre più estremi. Le temperature aumentano, lo testimoniano i termometri, non le opinioni. L’energia a buon mercato è un lontano ricordo e, comunque, anche dopo una pace in Ucraina l’Europa avrà l’incubo della dipendenza dal gas, che sia russo o americano. Insomma, quali che siano le convinzioni, la verità non si può ignorare. O, meglio, c’è anche chi volutamente la ignora, ma poi non va molto lontano. Un altro discorso merita la marcia a tappe forzate verso il traguardo di consumi zero, il 2050. Pochi pensano davvero che sia a portata di mano. Anche perché la decarbonizzazione rischia di assomigliare tanto a una deindustrializzazione. Vedi l’industria dell’automotive. L’idea di imporre non solo un obiettivo, ma anche una tecnologia, nello specifico le autoelettriche, si è scontrata con il mercato e con i limiti di questo sistema, che è efficiente nei motori, ma inefficiente nell’alimentazione. È sulle scelte di regolamenti e paletti normativi che l’Europa si troverà a fare i conti. E non è stravagante pensare che anche la direttiva Case green che, tra parentesi, è osteggiata fin da principio dal governo italiano, possa rientrare tra le vittime della corsa al «liberi tutti». Ma, se è facile pensare a un freno per gli incentivi alle rinnovabili, è altrettanto realistico notare che in Europa si estrae poco petrolio e che l’uranio per le centrali nucleari va importato, come il gas. Insomma, l’Italia, come gli altri Paesi del Vecchio continente, deve badare soprattutto a rendersi autonoma energeticamente, anche con ridurre i consumi degli edifici. Quindi, a consumare meno oltre che fare affidamento al fotovoltaico, l’eolico e all’idroelettrico. In poche parole: qualche che sia il Verbo, non va persa di vista quella che è la realtà. Come precisava tanti anni fa la testata di un settimanale: i fatti separati dalle opinioni.

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

Il quadro geopolitico destabilizzato dalle misure fiscali provoca la prima influenza negativa. Ma la produzione edilizia tiene

GEFFETTO DAZI SULL’ECONOMIA

ennaio porta segnali contrastanti nel settore delle costruzioni, con indicatori negativi a livello nazionale relativi alla fiducia delle imprese, ma positivi sugli ordini a tre mesi e sull’occupazione. Non deve stupire questa doppia dinamica, frutto da un lato dei valori effettivi riscontrati nel mercato, ovvero ordini in lenta crescita e occupazione attesa in aumento e, dall'altro, di un sentiment che riflette più le condizioni di incertezza nelle quali si trova non solo il settore delle costruzioni, ma tutta l’economia italiana, europea e mondiale. Incertezza che deriva dai segnali che giungono dal protagonismo destabilizzante del nuovo presidente statunitense, con gli echi di nuove battaglie mondiali sui dazi e sul protezionismo economico che, in una economia sempre più globalizzata, produce effetti negativi immediati sulla stabilità e sul grado di fiducia dei consumatori e delle imprese. Dopo la

crescita delle attese di ottobre, i mesi di novembre, dicembre e gennaio mostrano un raffreddamento della fiducia delle imprese di costruzioni a livello nazionale, che per la prima volta dopo alcuni anni si trova in netta controtendenza con la ritrovata fiducia a livello europeo. Si restringe dunque la forbice tra livello di fiducia delle imprese italiane e quelle europee, con meno di 6 punti di differenza con gli altri Paesi dell’area euro. La fine della stagione del superbonus continua a raffreddare le aspettative delle imprese, e solo il Pnrr garantisce, ma non a tutte le imprese, di guardare ai prossimi mesi con maggiore positività. A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici continua a presentare una flessione degli indicatori di fiducia per commercio e costruzioni, mentre la buona notizia è che, dopo mesi di continuo calo, aumenta la fiducia dell’industria e si consolida anche quella dei servizi.

SI RAFFREDDA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE ITALIANE,

SALE INVECE LA FIDUCIA A LIVELLO EUROPEO

Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

Rimangono sopra lo zero, comunque, i settori del commercio, delle costruzioni e dei servizi, mentre l’industria, nonostante la leggera ripresa, rimane in area negativa, così come la fiducia dei consumatori, che nonostante la leggera ripresa, resta ancorata a -15 punti percentuali: un valore che evidenzia il sentiment di sfiducia rispetto al quadro di instabilità internazionale. Gli indicatori anticipatori relativi alle prospettive legate all’occupazione mostrano una ripresa significativa a gennaio, dopo il rallentamento di novembre e dicembre, mentre prosegue la crescita per gli ordini e per i piani di costruzione delle imprese, che da agosto mostrano segnali positivi e confortanti. In questo quadro generale, l’aggiornamento più recente del livello della produzione edilizia, fissato al mese di novembre 2024, evidenzia una produzione in aumento, con un livello complessivo che supera i +40 punti percentuali rispetto al livello di produzione media del 2021, anno già molto positivo per il settore, spinto al tempo dagli incentivi relativi al superbonus associati a cessione del credito e sconto in fattura.

Dopo il calo fisiologico della produzione ad agosto, i dati dal mese di settembre in poi indicano dunque una ripresa produttiva che si attesta a un valore quasi pari al picco di dicembre 2023, quando la produzione è stata rilevante proprio per le scadenze relative alla chiusura della rendicontazione di molti lavori del superbonus, che altrimenti nel 2024 avrebbero perso i benefici fiscali.

A livello di inflazione, secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di gennaio 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) aumentano di +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il valore dell’inflazione è dunque in crescita, ma il dato non è ancora allarmante, in quanto l’aumento si deve soprattutto ai beni energetici, in aumento a causa della situazione internazionale e delle speculazioni che si dovrebbero attenuare nei prossimi mesi con la riduzione dei consumi grazie al cambio di stagione con l’innalzamento delle temperature. Un dato positivo è che se la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni evidenzia un’accelerazione (da +0,2%

ANCORA IN FLESSIONE LA FIDUCIA DEL COMMERCIO E DELLE COSTRUZIONI, IN CRESCITA QUELLA DI INDUSTRIA E SERVIZI

Economic sentiment dei settori economici in ItaliaDati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

A GENNAIO MIGLIORANO GLI INDICATORI ANTICIPATORI, CON OCCUPAZIONE IN RIPRESA E ORDINI IN LENTA CRESCITA

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesiDati destagionalizzati

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

NDEX

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

CRESCE LA PRODUZIONE A OLTRE +40 PUNTI PERCENTUALI

SUL VALORE MEDIO DEL 2021

Andamento della produzione nel settore delle costruzionidati destagionalizzati agosto 2023-agosto 2024 (base indice: 2021=100)

elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

PROSEGUE LA RIPRESA DELL'INFLAZIONE, CHE A GENNAIO CRESCE A +1,5% Andamento del tasso di inflazione in ItaliaVariazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

a +0,7%), quella dei servizi rimane stabile (a +2,6%), con un differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni che si riduce, portandosi a +1,9 punti percentuali (dai +2,4 di dicembre 2024).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici regolamentati (+14,5%) e non regolamentati (+2,6%), degli Alimentari lavorati (+1,2%) e non lavorati (+0,9%) e dei Beni durevoli (+0,5%); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-2,3%).

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +0,9% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra su base mensile una variazione pari a -0,7%, per effetto dell’avvio dei saldi invernali di abbigliamento e calzature (non considerati per l’indice Nic), e su base annua una variazione di +1,7% (in accelerazione da +1,4% di dicembre 2024).

A cura del Centro Studi YouTrade

Fonte:

ISOLANTI

DIVISIONE EDILIZIA

COSTRUZIONE A SECCO

IMPERMEABILIZZANTI

SISTEMI COPERTURA

ANTINCENDIO

COLORIFICIO

DIVISIONE AMBIENTE

DIVISIONE FERRAMENTA

RUBRICHE

OVERVIEW

ALBERGO HILTON A ORIO AL SERIO (BERGAMO)

•Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) ha affidato ad HNH Hospitality la gestione del nuovo Hilton Garden Inn Bergamo Airport, per la cui realizzazione sono stati stanziati 30 milioni di euro. «La struttura fornirà una serie di servizi, dal desk informativo per l’aeroporto al deposito bagagli e il collegamento da e per l’aerostazione con una navetta dedicata», ha spiegato Giovanni Sanga, presidente di Sacbo. I lavori del nuovo hotel, affidati a Gencantieri, inizieranno a gennaio 2025, mentre l’inaugurazione è prevista nel 2026. L’edificio, che sorgerà nell’area dei servizi aeroportuali, ospiterà 180 camere, una open lobby aperta al pubblico 24 ore su 24, bar e ristorante disponibili anche per incontri di lavoro e momenti informali.

Fonte: https://www.ecodibergamo.it

MACCHINE

PER CERAMICA: NEL 2024

PRODUZIONE A -24%

Il settore italiano delle macchine e delle attrezzature per la ceramica, rappresentato da Acimac, chiude il 2024 con un fatturato totale di 1,80 miliardi di euro, in calo del 24% rispetto al 2023. Il mercato interno si assesta a 480 milioni di euro, con un -26% rispetto all’anno scorso, mentre le esportazioni si fermano a 1,32 miliardi di euro, segnando -23,4%. Il calo è diffuso in tutte le aree geografiche, con pesanti risultati nel continente americano e in Europa, e qualche segnale positivo su singoli mercati, come ad esempio Algeria e Vietnam. Un impulso per i prossimi anni potrebbe arrivare dalla ripresa dell’edilizia, con mille miliardi di investimenti attesi nei

prossimi quattro anni nel mondo, di cui 700 miliardi nella sola Asia. Di conseguenza anche la produzione mondiale di piastrelle è prevista in crescita da qui al 2028.

Fonte: Mecs – Centro Studi Acimac Fine modulo

I LAVORI PIÙ RICHIESTI

NEL 2030 SECONDO

IL WORLD ECONOMIC FORUM

Secondo l’ultimo Rapporto sul Futuro del Lavoro 2025, pubblicato dal World Economic Forum sulla base di dati provenienti da oltre mille aziende, da qui al 2030 verranno creati 170 milioni di posti di lavoro, con un aumento netto di 78 milioni di nuove figure professionali (e 92 milioni di ruoli sostituiti). Informatici, braccianti, operai edili, lavoratori agricoli, shopping assistant, infermieri, baristi, docenti universitari e anche professori di liceo saranno le professioni più richieste, mentre per cassieri, commessi, guardie giurate, segretari, colf, stampatori, bibliotecari, grafici i tempi si faranno più difficili. I progressi nell’intelligenza artificiale, nella robotica e nei sistemi energetici, in particolare nelle energie rinnovabili e nell’ingegneria ambientale, aumenteranno la domanda di ruoli specializzati in questi settori. «Tendenze come l’IA generativa e i rapidi cambiamenti tecnologici stanno creando sia opportunità senza precedenti

che rischi profondi. È giunto il momento per le imprese e i governi di lavorare insieme, investire nelle competenze e costruire una forza lavoro globale equa e resiliente», ha commentato Till Leopold, responsabile del settore Lavoro, salari e creazione di posti di lavoro del World Economic Forum.

Fonte: https://www.agi.it

COME TRASFORMARE IL «NO» IN OPPORTUNITÀ

In una contrattazione commerciale, non sempre un «no» vuol dire no. Anzi, se ben gestito il rifiuto può trasformarsi in un’opportunità. Come? Ecco quattro consigli per diventare un venditore o una venditrice più efficace: non prenderla sul personale; trattare il no come un’obiezione; dedicare del tempo all’auto feedback; migliorarsi costantemente. Il no non è mai un giudizio personale, ma una risposta a una precisa proposta. Accettare il rifiuto è indispensabile per migliorarsi e provare a riaprire le trattative facendo ricorso alle tecniche per la gestione delle obiezioni. Per esempio, chiedendo con un sorriso al cliente «No a cosa?» è possibile acquisire informazioni importanti per capire dove migliorare. In più, è importante dedicare del tempo a riflettere su come è stata gestita la trattativa. Basta porsi qualche semplice domanda: Ho trattato con chi aveva il potere decisionale? Ho compreso le esigenze e le motivazioni del cliente? La proposta rispondeva in modo chiaro alle sue esigenze e alle sue motivazioni? Ho risposto alle obiezioni in modo persuasivo? Sulla base dei risultati dell’auto feedback, è infine possibile identificare le proprie aree di miglioramento per diventare venditori di successo.

Fonte: https://ottantaventi.it/

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ALL’AGGRESSIONE DI MUFFE

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PRIMA
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PRIMA

RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE

Giornalista

Italia bocciata in formazione

Le imprese italiane soffrono di una specie di malattia cronica: la mancanza di personale con le competenze adeguate. Ora, in un ambito più generale, questa difficoltà è fotografata dall’indagine Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), promossa dall’Ocse. L’indagine ha misurato le competenze essenziali per partecipare attivamente alla vita adulta nella popolazione fra 16 e 65 anni in diversi ambiti, come literacy (comprensione di testi scritti) numeracy (utilizzo di informazioni matematiche e numeriche) e adaptive problem solving (capacità di raggiungere il proprio obiettivo in una situazione dinamica in cui la soluzione non è immediatamente disponibile). Si tratta di competenze base che, però, devono essere disponibili per chi lavora in azienda, naturalmente a diversi livelli. In Italia, l’indagine è stata realizzata dall’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche su incarico del ministero del Lavoro. Risultato: il nostro Paese resta agli ultimi posti nella classifica internazionale. Per quanto riguarda la comprensione di quello che si legge, per esempio, il punteggio medio è di 245, mentre gli italiani sono 15 punti sotto la media Ocse. In numeracy siamo a 244, 19 punti sotto la media, e in adaptive problem solving l’Italia è a quota 231 punti, contro 251 della media. Inoltre, l’indagine indica gli irrisolti divari territoriali: regioni settentrionali e centrali con punteggi più elevati, vicine media Ocse, mentre Sud e Isole hanno valori con uno scarto di circa 40 punti con le aree più avanzate del paese. Un altro guaio è la differenza tra chi ha un titolo di scuola secondaria inferiore (o meno) e i diplomati. In Italia il gap è più forte rispetto alla media Ocse. Chi si è fermato alla terza media, insomma, è in genere notevolmente più indietro. Tra l’altro, anche chi frequenta l’università non presenta quel salto di qualità che sarebbe lecito aspettarsi. Altro aspetto negativo: aumenta il numero (rispetto alla precedente indagine di dieci anni fa) di adulti con livelli bassi di competenza: i cosiddetti low performer sono aumentati del 27,7-34,6% secondo le fasi prese in esame. Unico dato positivo: i giovani risultano più adeguati degli adulti. Ma la conclusione che si può trarre dall’indagine è: occorre tanta, tanta, tanta formazione.

Giornalista

Appalti e subappalti nel labirinto

Sembra proprio che il Codice Appalti sia una croce che le imprese di costruzione devono abituarsi a portare. Riformato e presentato con clamore dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini (aveva detto: «Il nuovo codice appalti mette al centro il cantiere e non la burocrazia»), si è rivelato complicato, e le imprese hanno chiesto subito modifiche. Ma senza grandi risultati, come testimonia la lettera scritta direttamente alla premier Giorgia Meloni dalle associazioni aderenti a Confindustria Servizi Hcfs, Anir Confindustria, Uniferr, Anid e Anip, preoccupate per le nuove regole varate con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per il settore dei lavori i ritocchi normativi partono dalla revisione prezzi. Il compromesso raggiunto tra stazioni appaltanti e imprese comporta che per metà ciascuno si farà carico dei maggiori oneri dei costi dei cantieri. La soluzione è stata abbassare la franchigia dal 5 al 3% e innalzare la compensazione delle eccedenze dall’80 al 90% dal momento dell’aggiudicazione della gara e non dal bando, come chiedevano i costruttori. Ma, più in generale, sono le regole per l’edilizia che sembrano indigeste. Un altro fronte riguarda il decreto Milleproroghe, un obbrobrio giuridico che esiste solo in Italia. Secondo Finco, il nuovo testo chiarisce definitivamente chi è per la qualificazione (e la qualità) e chi ne parla soltanto. Per questo l’associazione chiede un passo indietro all’Esecutivo sul tema della qualificazione attraverso i lavori subappaltati. Per Finco, i lavori vanno fatti eseguire da chi li sa fare e ci si qualifica alla esecuzione di opere pubbliche con quello che si è effettivamente svolto. La polemica abbraccia un aspetto di rilievo: i costruttori possono attribuirsi i lavori subappaltati (cioè non eseguiti) in relazione alla cifra d’affari complessiva. Il problema sollevato riguarda, invece, l’attribuzione dei subappalti, di cui «appropriarsi» in chiave di una successiva partecipazione ai lavori pubblici. Insomma, chi non ha eseguito un aspetto, specialistico, della realizzazione di un edificio o di una infrastruttura non dovrebbe intestarsi il merito anche di ciò che non è farina del suo sacco.

FRANCO SARO

lucchi@studiolucchi.eu

L’abuso edilizio pesa

sul valore

a Corte di Cassazione, con l’ordinanza 28765 del 7 novembre 2024, ha affermato che quando, dopo la compravendita, il proprietario di un immobile scopra che sul bene vi sono degli abusi edilizi, l’eliminazione degli abusi stessi non riporta il bene al valore originariamente convenuto, sicché il compratore ha diritto sia al rimborso spese, sia all’importo pari alla diminuzione di valore. Secondo la Corte, le spese sostenute dall’acquirente per eliminare gli abusi non possono compensare la riduzione di valore dell’immobile, poiché gli esborsi effettuati servono solo a rimuovere i manufatti abusivi il cui valore, invece, è stato considerato dalle parti nella determinazione del prezzo in origine convenuto, con la precisazione che la loro eliminazione non riporta il bene al valore originariamente stabilito tra i contraenti che, anzi, rimane deprezzato. Il rimborso delle spese occorrenti per l’eliminazione dell’abuso non può, dunque, considerarsi ricompreso nell’importo riconosciuto a titolo di deprezzamento dell’immobile: le spese per l’eliminazione degli abusi non possono compensare la riduzione del valore dell’immobile abusivo compravenduto, poiché i suddetti esborsi valgono solo a eliminare i manufatti abusivi. Il valore di tali manufatti era stato considerato all’epoca della determinazione del prezzo di vendita dell’immobile, quando il compratore ancora non sapeva della loro illiceità. Una volta che il compratore ha eliminato gli abusi, sopportando le relative spese, l’immobile non ha più il valore che, in origine, le parti avevano determinato, ma resta deprezzato, essendo stata eliminata una sua componente costitutiva, ossia quella abusiva. Per questa ragione è cumulabile il rimborso per le spese sostenute con gli importi riconosciuti a titolo di riduzione del prezzo.

STANDARD

42 YEARS 1982-2024

Caratteristiche

Characteristics:

Lavorazione fino: 60 m

dal 1982

Lavorazione graffiato: 60 m 2/h 2/h

Lavorazione grezzo: 50 m2/h

Lavorazione premiscelati: 50 m2/h

Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h

Fine plaster: 60 sq m/h

“Schratched” plaster: 60 sq m/h

Rough plaster: 50 sq m/h

Pre-mixed products: 50 sq m/h

Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h

dal 1987

REV DRY 220 VOLT

Prevalenza 10 m

Prestazioni Lt 18 dipende dal materiale e rotore, statore Granulometria Da 0 a 4 mm. (Rotore e statore idoneo)

Head 10 m

Performances 18 lt. according to the kind of material, rotor, stator Granulometry From 0 to 4 mm. (Suitable rotor, stator)

Camera di miscelazione estraibile per perfetta pulizia di materiali agressivi, tipo colla da cappotto. La stessa è al suo interno trattata per effetto anti abrasione ed un effetto anti adesione (Brevettato).

Mixing chamber extractable for perfect cleaning also for aggressive materials, like “cappotto glue. Inside the chamber has a special treatment for anti abrasion effect and anti adesion effect (Patented).

ROBERTO ANGHINONI

Giornalista

FUNA QUESTIONE DI IDENTITÀ

orse sarete d’accordo con me che i valori veri di una rivendita edile, per intenderci quelli da preservare e cercare di migliorare, sono la sua storicità (quindi la sua oggettiva diversità), la sua competenza (quindi il suo contributo di esperienza), la sua crescita intellettuale (quindi la sua capacità di selezionare e offrire innovazione), la sua empatia (quindi l’abilità di relazionarsi con il cliente).

Si tratta di concetti che dovrebbero essere ormai assodati, non se ne dovrebbe più nemmeno parlare, ma il mondo sta cambiando e l’invasione dell’intelligenza artificiale, con la sua promessa neanche tanto velata di appiattimento cerebrale che porta con sé, potrebbe affascinare i più pigri: perché perdere tempo a pensare se c’è qualcuno che può farlo per te? Magari anche meglio, sicuramente più velocemente? Ecco allora che i valori qui sopra elencati, ancora autentici e veri, cominciano ad assumere oggi una valenza rivoluzionaria.

L’identità della distribuzione edile all’interno della filiera delle costruzioni è sempre stata messa a dura prova. Per decenni considerati un inutile passaggio in più, giusto buono per far lievitare i costi dei prodotti, gli imprenditori della distribuzione edile si sono dovuti reinventare come fornitori di servizi, per aggiungere valore al semplice prodotto e anche per avere una identità più marcata e distinguibile, per dare un significato apprezzabile alla loro presenza nel mercato. Costruzione della competenza, crescita tecnica, miglioramento della relazione con il cliente (meglio: i clienti, non ce n’è più solo un tipo) sono costati per molti sangue sudore e lacrime, soprattutto quando si doveva decidere se provare a crescere oppure no, se investire o aspettare tempi migliori che magari non sarebbero nemmeno mai arrivati. Tutto questo lavoro non è certo andato sprecato. Seppur fra tante difficoltà, oggi un punto vendita di materiali edili organizzato, che sa quel che vende e che sa anche consigliare in modo pertinente, da passaggio in più è diventato un passaggio necessario. Non solo per i suoi clienti, ma anche per i fornitori. Quindi, dopo questa bella rivincita morale la questione dell’identità e dell’adeguatezza di un’azienda all’interno

Mantenere una certa coerenza in un mondo che cambia comincia a essere un lavoro complicato. Dopo decenni di faticosa crescita, anche per distinguersi, la tentazione di lasciarsi affascinare dal nuovo finto appare sempre più forte. Ma certi valori non dovrebbero essere messi sul mercato dell’innaturale

della succitata filiera delle costruzioni potrebbe essere rivolta ad artigiani, imprese edili e in parte anche al mondo della produzione. Questi intelocutori sono certi di essere cresciuti in modo altrettanto convincente? Ovviamente non si può generalizzare, le eccellenze esistono in tutti i comparti produttivi, ma è indubbio che il successo della distribuzione edile nazionale sia anche dovuto al fatto che esistono artigiani, imprese e anche parte della produzione che, almeno per il momento, non hanno saputo fare passi avanti, rimanendo ancorati a principi commerciali inadeguati al nuovo mercato. Allo stesso modo, non tutta la distribuzione edile è oggi in grado di competere con armi che non siano il prezzo, sempre che il prezzo possa essere considerato un valore coerente per competere, ed è un discorso che riguarda anche la produzione. Se la filiera delle costruzioni ha bisogno di una identità marcata per essere credibile e affidabile, la crescita dovrebbe riguardare tutti i suoi protagonisti, chi più chi meno, ma tutti. Inutile dire che così non è, da sempre. Per questo è forse il caso di sottolineare che i valori espressi all’inizio di queste note hanno di bello che non sono punti di arrivo ma eterni work in progress, ovvero peculiarità che hanno bisogno di un monitoraggio e di una attenzione seri e costanti. E di bello hanno anche sono il risultato di impegno e sacrificio, la loro solidità arriva anche dalla moltitudine di errori e di ravvedimenti che si sono sviluppati negli anni. Insomma, una bellissima storia di umanità, con tutti i suoi fallimenti e i suoi successi. Ma nel mondo che ci aspetta, quello che pensiamo di costruire e che invece stiamo più o meno coscientemente subendo, ci sarà ancora spazio per questi romantici valori? Servirà ancora, domani, avere una identità precisa e differente da altre, avrà ancora un senso cercare di distinguersi, di essere migliori? Come ricordo sempre, il nostro è un mondo pragmatico, ma anche molto fragile. Le scorciatoie, per esempio delegare a un programma i pensieri, come sceglierli e come esprimerli, potrebbero diventare una povera e sgradevole alternativa all’identità così duramente conquistata.

I tubi Martoni sono realizzati con materiale derivato da pre e post consumo

IL RICICLO AUTENTICO

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LA CERTIFICAZIONE PSV PER UN FUTURO SOSTENIBILE

I prodotti BRAVO GREEN e FOX sono certificati dall'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), realizzati con almeno il 30% di materiale riciclato proveniente da pre e postconsumo. Questo ci consente di ridurre concretamente i rifiuti da fonti esterne, contribuendo attivamente alla tutela dell’ambiente.

I nostri prodotti certificati sono pienamente conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), per un futuro più sostenibile.

DIGITAL NEWS

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LA DIRETTIVA CASE GREEN

Un gruppo d’acquisto per le pompe di calore. Lo lancia Altroconsumo attraverso un portale web tramite cui sarà possibile aderire al gruppo d’acquisto per acquistare e installare a casa una pompa di calore con sistema ariaacqua. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto europeo Clear-HP, co-finanziato dalla Ue, nato per favorire la transizione energetica attraverso la diffusione di soluzioni di riscaldamento più efficienti ed ecologiche. A partire dal 12 febbraio, i consumatori possono pre-aderire al gruppo d’acquisto registrandosi gratuitamente.

La casa rappresenta una leva cruciale per la transizione ecologica, soprattutto in considerazione della forte dipendenza dell’Italia dalle importazioni di fonti energetiche da Paesi esteri, che coprono il 75% del fabbisogno energetico nazionale. Nonostante i progressi compiuti grazie ai bonus edilizi stanziati dal governo italiano tra il 2020 e il 2023, il quadro manutentivo degli immobili residenziali in Italia risulta ancora piuttosto obsoleto ed energivoro. È quanto emerge dall’analisi sulla direttiva Epbd, «un’opportunità di rilancio per il sistema Paese», condotta da Nomisma.

https://www.casacondominio.net

LA MEDIAZIONE ENTRA IN CONDOMINIO

Anche i gestori di un condominio possono svolgere mediazione per i conflitti che si generano tra diversi proprietari. Ma devono ottenere il consenso dell’assemblea per concludere l’accordo. La mediazione civile, introdotta in Italia con il decreto legislativo 28/2010, rappresenta un’importante alternativa al contenzioso giudiziario per risolvere le controversie in modo più rapido, economico e consensuale. Un ambito in cui la mediazione ha dimostrato di essere particolarmente efficace è quello delle controversie condominiali.

SEGGIOLE & POLTRONE

NOMINE AL VERTICE DI KERAKOLL

Novità nel management di Kerakoll Group: Marco Francesco Righi (a destra nella foto) è Chief International Business Unit Officer, mentre a Federico Menta (a sinistra) va l’area Ricerca & Sviluppo. Righi avrà principalmente la responsabilità di sviluppare e coordinare l’attività delle sette nuove Region in cui opera Kerakoll (Apac, Uk/Nl/Nordics, Dach, West Europe, Mea & Gcc, East & South, Brazil). La creazione della neonata divisione potenzierà il processo di internazionalizzazione con l’obiettivo di consolidare e rafforzare la presenza di Kerakoll sui mercati internazionali, che nel 2023 hanno fatto registrare il 41% dei ricavi totali, pari a 316 milioni di euro. Menta assume la carica di nuovo Chief Research&Development, con la responsabilità di guidare le attività di ricerca, sviluppo e controllo qualità.

A GIANCARLO SPINA COMMERCIALE E MAKETING PORON

Giancarlo Spina assume la direzione commerciale e marketing del Gruppo Poron. In precedenza il manager aveva la responsabilità del settore vendite edilizia Italia. Spina vanta una carriera di 24 anni nel gruppo specializzato in materiali isolanti. Nel 2008, dopo otto

anni di responsabile dello stabilimento, ha assunto il ruolo di area manager. Nel 2016 è stato messo alla guida della rete vendita. Ora si occuperà della direzione commerciale e marketing.

MARCO PICELLO IN GLOBAL BUILDING

Marco Picello è diventato responsabile commerciale di Global Building, gruppo europeo specializzato nella progettazione, produzione e vendita di materiali e sistemi per la protezione passiva all’incendio e lastre in cemento alleggerito fibrorinforzato per architettura. In precedenza è stato direttore vendite in Locatelli Intonaci e senior area sales manager di Vaga.

MICHELE LEOMPORRA DIRETTORE IN PIO MACARRA

Michele Leomporra è il nuovo direttore di filiale presso Pio Macarra, attiva con il marchio Mister Mac, azienda romana specializzata nell’ambito della distribuzione dei prodotti di edilizia leggera. Mister Mac, nei suoi quattro punti vendita, si avvale della collaborazione di oltre 50 dipendenti e tratta prodotti vernicianti, isolanti, costruzioni a secco, malte tecniche, pavimentazioni in legno. All’interno del centro logistico conta anche su un’organizzata officina che, nel caso di attrezzature e macchinari, fornisce un servizio post vendita, riparazione e assistenza di tutti gli elettroutensili relativi all’edilizia.

ANDREA SANDRI

AL COMMERCIALE DI TORGGLER

Andrea Sandri si siede sulla poltrona

di commercial director presso Torggler Group, azienda che occupa da anni un ruolo di primo piano nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia, con sedi in Italia, Polonia e Germania. In precedenza il manager ha ricoperto la carica di head of product marketing and special projects sempre in Torggler.

ALESSANDRO AMADEI SALE IN BAUMAT

Alessandro Amadei ricopre ora la posizione di direttore commerciale di Baumat. Amadei ha maturato una significativa esperienza professionale presso aziende multinazionali leader nel settore edilizia leggera e isolamento e nel mondo del colore, con responsabilità negli ambiti commerciale, marketing, organizzazione e gestione delle risorse umane. In precedenza è stato direttore vendite Centro-Nord di Giolli Industria Colori.

IN ISOLGOMMA VENDITE A MARCO DI SANZO

In Isolgomma Marco Di Sanzo è il sales area manager Nord-Ovest. L’azienda è specializzata in soluzioni per l’isolamento acustico e il controllo delle vibrazioni. Il manager ha oltre venticinque anni di esperienza maturata prettamente nel settore dell’edilizia e delle costruzioni. Nel corso della carriera ha sviluppato competenze in ambito dell’isolamento termo-acustico in edilizia ed industria, nelle soluzioni per le impermeabilizzazioni, nei calcestruzzi, nei bitumi e nelle materie plastiche (Policarbonato Pet e Petg).

A MARCO GIROLDINI LO SVILUPPO DI LICATA

Marco Giroldini ricopre una nuova posizione lavorativa: Global Business Development Executive Assistant presso Licata. In precedenza Giroldini era Regional account manager. Il suo curriculum riporta precedenti esperienze in Sto Italia, Fassa Bortolo, Würth e Asystel-Bdf.

VENDITE

In Volteco Michele Dolce ricopre ora la posizione di sales manager - direzione vendite Italia. In precedenza Dolce si occupava con le stesse mansioni dell’area

Ovest. Il manager, con laurea in architettura al Politecnico di Milano (con lode), è entrato nell’azienda specializzata in prodotti impermeabilizzanti nel 1995, intraprendendo una costante carriera.

BENEDETTA MASI PRESIDENTE DI ASSOVERNICI

Benedetta Masi è la nuova presidente di Assovernici per il triennio 2025-2027. Succede a Giovanni Marsili. Masi, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di vicepresidente, è un’architetto specializzata in bioarchitettura e comunicazione. Dal 2018 è Ceo di Colorificio Sammarinese. La sua nomina assume un’importanza strategica per un com-

parto chiave dell’economia italiana: il settore delle pitture e vernici per edilizia e industria, che genera un fatturato annuo di 3,5 miliardi di euro, impiega 15 mila lavoratori e produce oltre 1 milione di tonnellate di prodotti.

CHRISTIAN BISCONTIN IN EUROMACCHINE

Euromacchine, azienda specializzata in soluzioni per il pompaggio dell’acqua, ha scelto Christian Biscontin come nuovo amministratore delegato. Biscontin lavorerà in stretta sinergia con la proprietà e il management team, assumendo un ruolo chiave nella guida dell’azienda verso nuove opportunità di sviluppo, per rafforzare la sua posizione nel mercato.

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I BILANCI DELLE COSTRUZIONI 2024

EDILIZIA MISURATA DAI RISULTATI DI 3.367 AZIENDE

Nuova edizione record della pubblicazione curata dal Centro Studi YouTrade, che analizza i conti di 37 settori della filiera. Il 2023 anno ancora positivo ma con più selezione

Dopo la crescita del 25,1% registrata nel 2021, dopo quella del 23,2% nel 2022, anche il 2023 è stato un anno d’oro. Ma per l’edilizia già si scorgono i primi segni di assestamento, visto che l’ulteriore aumento del giro d’affari è stato del del 6,9%. Numeri che sono il frutto dell’analisi della nuova maxi edizione de I Bilanci delle Costruzioni, pubblicazione realizzata da Virginia Gambino Editore con il contributo del Centro Studi YouTrade. E quella di quest’anno è un’edizione record: 3.367 i conti delle aziende analizzate, tra cui compaiono nuovi settori.

I NUMERI

Nello specifico, sono state 939 le aziende di distribuzione di materiali, che sommano quasi 20 miliardi di fatturato, più quelle della Gdo/Gds del settore brico, con cinque aziende e quasi 4,5 miliardi di fatturato. Ancora: sotto la lente del Centro Studi YouTrade sono passati i conti di 33 gruppi

e consorzi, che sommano 355 milioni di euro di ricavi. Il secondo settore maggiormente rappresentato in termini di numero di aziende analizzate è quello della produzione di materiali, con 769 imprese, con ricavi pari a quasi 61 miliardi di euro. E, poi, le società di progettazione ingegneristica, i general contractor e gli studi di architettura e design: 634 imprese per oltre 28 miliardi di fatturato. Da quest’anno entra in classifica una nuova categoria, quella degli installatori, analizzata con il settore della lattoneria e coperture, mentre sono 272 le imprese di costruzione analizzate, per quasi 24 miliardi di giro d’affari, alle quali da quest’anno si associano le prime 15 imprese di demolizione, che costituiscono il primo passo per la costruzione di un osservatorio specifico su questo interessante e strategico ambito di lavoro. Infine, 227 società di gestione immobiliare e sette imprese di servizi per condomini, una categoria nuova che verrà implementata anche in futuro al fine di analizzare un settore nuovo e promettente per il mercato. In totale, l’analisi condotta sui bilanci 2023 depositati presso le Camere di Commercio dalle 3.367 aziende monitorate riguardano imprese di 37 settori.

L’ANALISI

Come nelle edizioni passate, il minuzioso lavoro degli analisti del Centro Studi YouTrade ha tradotto in classifiche, grafici e tabelle i numeri ricavati dall’indagine. Con una speciale cura nel focalizzare i risultati finanziari, tra fatturato, redditività e liquidità delle imprese considerate. I dati relativi a ogni settore, inoltre, sono accompagnati da un’approfondita analisi su risultati e prospettive. Non manca, inoltre, uno sguardo più generale, con una disamina sulle strategie per affrontare il nuovo ciclo economico. In un’economia che non cresce, e per la quale Prometeia prevede una diminuzione consistente del valore aggiunto prodotto dal settore delle costruzioni, la strategia delle imprese non può essere quella di attendersi che il mercato cresca, ma deve trovare nelle nuove condizioni di equilibrio o di rallentamento, nuove modalità operative. Il dato incontrovertibile, e ottimo punto di partenza, è che il livello della produzione del settore delle costruzioni in Italia, rispetto alla media del 2021, è oggi a +37 punti percentuali. Dunque, non sta al mercato produrre ulteriore crescita, ma sta alle imprese trovare opportunità e modalità organizzative per restare nel mercato, consolidarsi e avviare strategie di crescita, che non potranno più contare sull’aiutino di Stato, ma metteranno le imprese di fronte al fatto che dovranno essere le imprese stesse a generare la propria crescita. Un numero de I Bilanci delle Costruzioni da non perdere.

Paolo Caliari

I Bilanci delle Costruzioni imprese di costruzioni, ingegneria, produzione (acciaio e tondino, attrezzature, cemento e calcestruzzo, chimica, climatizzazione, drenaggio e trattamento delle acque, fissaggio, illuminotecnica, impiantistica, isolamento e impermeabilizzazione, laterizi, lattoneria, macchine, piastrelle e rivestimenti, pitture e vernici, prefabbricati, presagomatura, sanitari e arredobagno, serramenti e altre categorie) e della distribuzione di materiali edili, idrotermosanitari, elettrici, Gdo

ATTUALITÀ NUOVE ABITAZIONI A PORTATA DI CETO MEDIO

PIANO CASA CERCASI

La carenza di alloggi è un’emergenza in tutte le grandi città italiane. Per risolverla c’è anche chi ha presentato un programma per realizzare 10 mila appartamenti. Basterà?

ABBONATI

Giueppe Rossi

Ance IL BILOCALE, UN SOGNO PER 10 MILIONI

SOLOPERABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

CERAMICA

L’INDUSTRIA STRETTA TRA ETS E CINA-INDIA

Il settore della piastrella, uno dei fiori all’occhiello della produzione italiana, nella tenaglia di un sistema regolatorio che non funziona, del costo dell’energia e dell’import extra Ue. E ora c’è l’incubo dazi

Giuseppe Rossi

PERABBONATI

ATTUALITÀ

SE È IL TRADING A INQUINARE

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

L'EVENTO

LA FIERA SI SDOPPIA E VA IN GERMANIA CON L’EDILIZIA GREEN

In calo i visitatori, in aumento gli espositori (oltre 400). È anche un effetto del prossimo appuntamento di novembre a Karlsruhe dedicato al costruire sostenibile

Veronica Monaco

PERABBONATI

THOMAS MUR, DIRETTORE DI FIERA BOLZANO. PH. FIERAMESSEMARCO PARISI
STAND A KLIMAHOUSE. PH. FIERAMESSE

ATTUALITÀ

ANNA HERINGER

KLIMAHOUSE 2025

PH. FIERAMESSE - MARCO PARISI

KLIMAHOUSE CONGRESS.

PH. FIERAMESSE - MARCO PARISI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

INAUGURAZIONE
KLIMAHOUSE 2025. PH. FIERAMESSEMARCO PARISI
KLIMAHOUSE CONGRESS. - PH. MARCO PARISI

ATTUALITÀ

I VINCITORI DEL WOOD ARCHITECTURE PRIZE. PH. FIERAMESSE - MARCO PARISI

A SINISTRA, FABRIZIO CAPACCIOLI, PRESIDENTE DI GREEN BUILDING COUNCIL E ULRICH SANTA, DIRETTORE GENERALE AGENZIA CASACLIMA

A DESTRA, LA VINCITRICE BEATRICE CAROLINA IAIA COFOUNDER DI BIOTITAN NANOTECHNOLOGY

VINCITRICE DEL FUTUREHUB- PH. FIERAMESSEMARCO PARISI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

RIGENERAZIONE DELLE CASERMETTE DI MONCENISIOMENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

WE RURAL - MENZIONE SPECIALE FILIERA PEFC

COSTRUITO INTORNO CASA P - MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

ALTER STADEL MAIREGGERHOFMENZIONE UNDER 35

I TRE PROGETTI VINCITORI DEL WOOD ARCHITECTURE PRIZE 2025. CENTRO ANCK’IO DI VILLAFRANCA (VERONA) - ANTONIO RAVALLI ARCHITETTI E DELL’ARCHITETTO GIORGIO NICOLÒ

CASA LARUN DI TREGNAGO (VERONA)ZARCOLA STUDIO

KINDERGARTEN ALGUND DI LAGUNDO (BOLZANO) - FELD72 ARCHITEKTEN ZT

SOLOPERABBONATI

DAVIDE RUFFONI

RESPONSABILE TECNICO GAMMA

IMPIANTI MECCANICI

ABBONATI

SCF Un sistema costruttivo integrato

ALESSANDRO TAGNANI PRESIDENTE

ATTUALITÀ

AMA-ADVANCED MATERIALS In anteprima un nuovo pannello isolante

Il packaging è green

ALPEWA Un nuovo colore per lo zinco-titanio

ANDREA FAVALE, RESPONSABILE MARKETING

SOLOPERABBONATI

POSACLIMA
STEFANO CATENACCI, DIRETTORE VENDITE ITALIA

DAKOTA

Novità per un cartongesso più veloce

ALEX CARNERI, RESPONSABILE DIVISIONE INSULATION

BONETTI FIRESTOP Un software antifuoco

MARCO BONETTI, AMMINISTRATORE

ABBONATI

ATTUALITÀ

TORGGLER Si amplia la gamma di sigillanti Lamiera

ANDREA SANDRI

DIRETTORE COMMERCIALE

SENINI Il profumo della Tecno Canapa

MASSIMO SENINI, TITOLARE

INTERNORM Finestra minimalista in legno-alluminio

DANIELE LA SALA, AMMINISTRATORE DELEGATO

SOLOPERABBONATI

PRODOTTI

IN ARGILLA

L’argilla è uno dei più importanti materiali da costruzione nella storia del genere umano ed è utilizzata sin da quando l’uomo è diventato stanziale.

Oggi l’argilla, grazie alla sua versatilità, è un materiale ecologico ed economico, essenziale nei restauri di beni architettonici e nella ristrutturazione di edifici vecchi. Nella sola Germania esistono ancora circa 2,3 milioni di case a graticcio e edifici in terra cruda. Inoltre, l’argilla sta guadagnando popolarità anche per nuove costruzioni, contribuendo a creare ambienti sani e confortevoli.

PUNTI DI FORZA

• Regolatore di umidità

• Assorbe odori

• Ottime proprietà di isolamento termico

• Argilla per preservare il legno

• Sostenibilità al passo coi tempi

• Creatività e personalizzazione

• Flessibilità e semplicità

Nell’architettura moderna, le sue qualità estetiche la rendono un elemento creativo e originale.

Nordtex importa, produce e divulga soluzioni per l’edilizia

La filosofia di proporre materiali che garantiscono il massimo risparmio energetico e il minimo impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, dal processo produttivo allo smaltimento

Carico diretto da tutti i nostri depositi

Sede NORDTEX Trentino/Alto Adige Deposito Emilia-Romagna Deposito Lombardia Deposito Marche Deposito Piemonte Deposito Veneto

ATTUALITÀ

PONTAROLO ENGINEERING

Casseri in Eps per strutture antisismiche

LUCA PONTAROLO, DIRETTORE

CLIVET

Comfort con una soluzione all-in-one

ALBERTO LEVIS, RESPONSABILE VENDITE NORD ITALIA

TOPHAUS Il futuro è un tetto verde

THOMAS KERSCHBAUMER, AMMINISTRATORE DELEGATO

SOLOPERABBONATI

NORDTEX

Un triangolo strutturale antisismico

MARCO FERRARI, TITOLARE

XT INSULATION

Successo per il panello a cinque strati

ANDREA MENOZZI, PRESIDENTE

ABBONATI

CALCHÈRA SAN GIORGIO

La star è l’intonaco Cocciopesto

GIANNI NEROBUTTO, DIRETTORE TECNICO

ATTUALITÀ

GRUPPO ERGEPEARL La membrana ecosostenibile

CLAUDIO PICHLER DIRETTORE MARKETING

XELLA Formazione per la posa giusta

MARCO PAOLINI, CEO

SAVOJNI Greencoat, cuore d’acciaio e anima green

VERONICA SAVOJNI, SOCIA

SOLOPERABBONATI

OFFICINE RASERA

Un dissuasore per pannelli fotovoltaici

STEFANO DONADINI RESPONSABILE TECNICO

ABBONATI

ALUBEL

Coperture metalliche per ogni esigenza

GABRIELE GUALANDI RESPONSABILE COMMERCIALE

ATTUALITÀ

PREFA

Modulo fotovoltaico per doppia aggraffatura

CHIARA SANTAMARIA, CONSULENTE PROGETTISTI TRENTINO & ALTO ADIGE

WIENERBERGER Rebranding dopo l’unione con Terreal

DAVIDE DESIDERIO, MARKETING COMMUNICATION MANAGER

INDUSTRIE COTTO POSSAGNO  Il tetto che crea energia

MARIO CUNIAL, DIRETTORE RICERCA E SVILUPPO

SOLOPERABBONATI

Una nuova macchina abrasiva

ATTUALITÀ

BOERO

GRUPPO PORON

Evoluzione

Pannelli accoppiati con lamiera e partnership con Austrotherm

per il sistema a secco

MASSIMO VENTURINO, PRODUCT MANAGER

«La nostra storia ci ha portato all’evoluzione di Isolareflex, sistema di costruzioni innovativo, efficiente e performante, completamente a secco, che riduce gli ingombri in cantiere e offre un’efficienza energetica verso i parametri richiesti dall’Europa. Il sistema si declina in molte soluzioni, per pareti portanti, contropareti esterne e interni. Con Isolareflex si può progettare la casa in modo efficiente». Isolareflex è un sistema termoacustico interamente a secco, distribuito in esclusiva da Boero in Italia ed Europa. Le soluzioni sono certificate e altamente prestazionali, e sono adatte per interni ed esterni nell’ambito di edifici nuovi o esistenti.

GIANCARLO SPINA, DIRETTORE COMMERCIALE

PAOLO CERÙ, PRESIDENTE GRUPPO PORON

BOERO Evoluzione per il sistema a secco

MASSIMO VENTURINO, PRODUCT MANAGER

SOLOPERABBONATI

RÖFIX Focus sui termointonaci

RAFFAELE MOLTENI, PRODUCT MANAGER SISTEMI D’ISOLAMENTO

ABBONATI

FASSA BORTOLO Lisciatura autolivellante hi-tech

DANIELE CAPPELLO, AREA MANAGER

MAZZONETTO Una nuova linea vita

GIORDANO MAZZONETTO, CEO

ATTUALITÀ

BIFIRE Due linee di controsoffitto

MAURO RAVELLI, RESPONSABILE TECNICO

EDILTEC Pannelli per l’industria e canali pre-isolati

PAOLO LUSUARDI, CONSIGLIERE DELEGATO

ECOSISM Il cappotto è sismoresistente

ALESSANDRA MANGANELLO, AMMINISTRATORE DELEGATO

SOLOPERABBONATI

NEW ZEALAND  Pannelli fotovoltaici per le facciate

NICCOLÒ ZELANDI, TITOLARE

PERABBONATI

VIESSMANN CLIMATE SOLUTIONS Transizione all’elettrico

GIOVANNI FINARELLI PRODUCT MANAGER POMPE DI CALORE

BRILLUX ITALIA Riciclo per i secchi di vernici

PAVAN ANDRIS CONSULENTE TECNICO

LATERIZI

INNOVAZIONE SOSTENIBILE PER L'INVOLUCRO

Un evento ha acceso un faro sulle virtù del materiale utilizzato da millenni per costruire. Che oggi, grazie alle sue caratteristiche, si rivela adatto anche alla transizione ecologica

Alice Fugazza

PERABBONATI

LATERIZI ESPOSTI AL KLIMAHOUSE, PRESSO LO STAND DI CONFINDUSTRIA

CERAMICA, INSIEME A PIANTINE

CONTRADDISTINTE

DALLE STESSE

PROPRIETÀ DEI

PRODOTTI: DURABILITÀ, VERSATILITÀ, PROTEZIONE, RESILIENZA, ADATTABILITÀ E UNICITÀ

IL TREND

UN FUTURO FATTO DI LEGNO

Al Klimahouse una larga parte degli eventi è stata dedicata al materiale più antico, che è tornato in auge grazie alle caratteristiche di efficienza e alla sua sostenibilità

Alice Fugazza

PERABBONATI

PH. FIERAMESSE

ATTUALITÀ

DALLA CANAPA AL SUGHERO, FOCUS SUI MATERIALI BIO

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

ATTUALITÀ

ALPILEGNO

Nuove finestre e portoni

LORIS CELLANA, TITOLARE

ALPENOS

Materiali, ma anche servizi

JULIA SALVATORI, RESPONSABILE MARKETING

LEGNOTEK Da Roma fino all’estero MARCO DOTTI, PRESS OFFICE

SOLOPERABBONATI

ABITARE LEGNO

Coordinati con i progettisti

ANDREA MILAZZO, RESPONSABILE COMMERCIALE

ABBONATI

GRUPPO PIROTTO

Obiettivo: le case della vita

GIUSEPPE FERRARI, DIRETTORE COMMERCIALE ITALIA

Il plus della componibilità

HOFER, ARCHITETTO E MANAGING DIRECTOR

LINAHAUS
PAULPETER

ATTUALITÀ

HOLZIUS

Solidità anche senza colle

FILIPPO GALETTO, RESPONSABILE COMMERCIALE PER L’ITALIA

PFEIFER

Impatto zero e certificazioni

STEPHAN KAUFMANN, VENDITE TECNICHE

ESSEPI

Un'azienda in espansione

CLAUDIA DAVID, MARKETING OPERATIVO

SOLOPERABBONATI

FALEGNAMERIA BOME E ABITO HOLZ Due in sinergia

IVANO BOMÈ, TITOLARE

ABBONATI

CONLEGNO

Consulenza completa alle aziende

ALBERTO CAVALLI, RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA E STRUTTURALE

ATTUALITÀ

SOLTECH

Un cordolo brevettato

EMANUELE GATTI, AMMINISTRATORE DELEGATO

ILMA

Sostenibilità certificata

DANILO ROSSO E ANDREA MORA, DISEGNATORI DELL’UFFICIO TECNICO

LIGNA CONSTRUCT Pareti senza collanti

GERHARD LAIMER, DIRETTORE TECNICO

SOLOPERABBONATI

SILVESTRI

Case all’avanguardia

SABRINA SILVESTRI, IMPRENDITRICE

ABBONATI

MIRRIONE

Dalle botti ai pannelli per edilizia

BRUNO MIRRIONE, PRESIDENTE

RASOM

Specializzata in progetti su misura

VANESSA ELEVATI, CONSULENTE TECNICO-COMMERCIALE

EVOLUTHION

Servizi e controllo qualità

CRISTIAN COZZI, CO-TITOLARE

FANTI LEGNAMI Un sistema modulare per la riqualificazione

MARINO FANTI, TITOLARE

SOLOPERABBONATI

NZEB PARTY L'EDILIZIA SOSTENIBILE È IN FESTA

Nell’ambito della Fiera di Bolzano, nuova edizione dell’evento dedicato al mondo Zero-Energy Building. Atmosfera conviviale, ma anche momento di riflessione.

E di premiazione per i partner dell’azienda

Arrivare a zero emissioni è possibile. Un motto che gli nZeb friends hanno iniziato a declamare forse più di dieci anni fa, quando si sono trovati seduti a un tavolo chiedendosi come contribuire a non inquinare il pianeta, con il fattivo impegno delle aziende che rappresentano. Amonn Color, il Gruppo Ergepearl (Riwega, 3Therm e Roofrox), Exrg e Internorm, sull’onda del « si può fare », hanno stretto un patto d’acciaio e hanno dato vita a nuovi obiettivi, creato sinergia e network tra gli operatori del settore, con incontri, attività di formazione e condivisione, fondando partnership dove al centro ci sono le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione, all’insegna dell’edilizia sostenibile, dell’efficienza energetica e delle tecnologie intelligenti e pulite.

RIWEGA
Alice Fugazza

Copyright: YouTrade

DECIMO APPUNTAMENTO

Crederci, ma soprattutto agire, ha pagato: lo dimostra la decima edizione dello nZeb Party o, meglio, il Frozen party, che ha permesso a oltre 500 partecipanti di riunirsi nella sala H1 della Fiera di Bolzano, uno spinoff del Klimahouse che è diventato tradizione. È stata non una semplice festa, ma un vero evento dedicato all’edilizia sostenibile, un’occasione per condividere idee, esperienze e progetti per un futuro più green. L’evento ha riunito numerosi professionisti del settore, dai costruttori ai progettisti, dai tecnici ai posatori, tutti accomunati dalla passione per l’edilizia di qualità e rispettosa dell’ambiente.

L’atmosfera era quella giusta, conviviale e stimolante, con buon cibo, vino e musica a fare da cornice. Ma il vero protagonista è stato il tema della sostenibilità, declinato in tutte le sue forme: dall’efficienza energetica all’utilizzo di materiali ecologici, dalla progettazione integrata all’innovazione tecnologica. I partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle sfide e le opportunità del settore, di conoscere le ultime novità in fatto di materiali, tecnologie e soluzioni per l’edilizia sostenibile, e di scoprire progetti concreti di edifici nZeb (Nearly Zero Emission Building).

OBIETTIVI

Claudio Pichler, direttore marketing del Gruppo Ergepearl, cuore pulsante dello spirito degli nZeb, ha spiegato gli intenti sostenibili della società durante la serata: «Vogliamo un mondo migliore, a partire da quello che sappiamo fare, progettare e costruire bene in nome della sostenibilità, salubrità ed efficienza energetica. Riwega ha iniziato a organizzare questo party nel 2017 all’interno della propria sede. Poi, il numero di partecipanti è aumentato e ci siamo spostati in altre sedi. A causa del covid nel 2021 non abbiamo potuto realizzare la festa, ma la richiesta di replicare è stata insistente. Così abbiamo iniziato a rimetterci in moto, specialmente grazie al Top Team». Un gruppo di persone speciali composto da Mauro Postal, addetto tecnico commerciale di Internorm, Armin Hofstaetter, product manager di Amonn, Ivo Cerboni e Stefano Faganello, amministratori e direttori Tecnici di Exrg, hanno raggiunto Pichler sul palco. «Siamo rimasti sbalorditi dalla partecipazione, rinnoveremo la festa anche per i prossimi anni. In questo progetto noi ci crediamo», hanno commentato in sintonia.

SOSTENIBILITÀ

Maurizio Marchese, general manager di Amonn, Werner Rizzi, ceo di Riwega e Daniele La Sala, amministratore delegato di Internorm, hanno espresso la loro soddisfazione. «I governi ci stanno imponendo delle normative che portano il mondo delle imprese a essere

I VINCITORI DI NZEB PARTNER AWARD, DA SINISTRA LUCA GABRIELE, L'INGEGNERE MELISSA QUADRINI E L'ARCHITETTO OTTAVIO CIAOLONE Copyright:

DA SINISTRA CLAUDIO PICHLER, MAURO POSTAL, ARMIN HOFSTAETTER, IVO CERBONI E STEFANO FAGANELLO

sempre più sostenibile, per questo faccio un invito a voi professionisti: nel vostro lavoro cercate di perseguire questi ideali per rendere migliore il pianeta, noi, come costruttori saremo più stimolati a creare un mondo produttivo responsabile», ha chiosato Marchese. «La rete fra le nostre aziende è fondamentale, così come la comunicazione: grazie a questi principi riusciamo a lavorare bene, anche sul campo, svolgendo un'accurata formazione per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi», ha aggiunto La Sala. «Date il meglio per le costruzioni, il nostro futuro è importante », ha concluso Rizzi. Faganello ha lanciato un appello: «Abbiamo conoscenze, capacità ed entusiamo, facciamo attenzione a rispettare anche le energie che utilizziamo».

NZEB PARTNER AWARD

Copyright: YouTrade

Copyright: YouTrade

Ma nZeb Party non è solo un evento celebrativo, è anche un momento di riflessione e di progettazione per il futuro. Durante la serata sono state lanciate nuove iniziative, come il contest nZeb Partner Award, proposto e pensato da Giada Andreolli, responsabile marketing di Internorm. A ricevere la prima edizione dell'Award l'azienda Bautiz, che ha realizzato un edificio ad Ariccia (Roma) completamente ecosostenibile con le protezioni del gruppo Ergepearl, le finestre di Internorm, le pitture Amonn e l’impianto di ventilazione Exrgy, quindi con almeno un prodotto degli nZeb partner. È un edificio esemplare quindi, in termini di efficienza energetica e sostenibilità, all’avanguardia e completamente certificato, resistente anche ai climi estremi, come quello marittimo, dove è collocato. «Siamo onorati: abbiamo costruito bene grazie ai prodotti di qualità e una proficua collaborazione», ha spiegato Luca Gabriele, fondatore di Bautiz, accompagnato dall’ingegnere Melissa Quadrini e dall’architetto Ottavio Ciaolone. Il premio vuole essere uno stimolo per tutto il settore a fare sempre meglio, a osare di più, a puntare sempre più in alto. Per questo le candidature 2026 sono aperte.

IL GREEN SU DMAX

Ma non è tutto. Durante la serata è stato presentato anche il programma Falegnami ad alta quota, che vedrà un gruppo di professionisti della carpenteria impegnati nella costruzione di un rifugio a livelli estremi, ma con i prodotti sostenibili nZeb. L’avventura partirà il 19 marzo su Dmax, canale 52 del digitale terrestre e come ospiti della serata, i rappresentanti dello staff della Falegnameria Curzel, protagonisti della terza stagione del programma, hanno salutato il pubblico in sala. Insomma, l’nZeb Party è un evento che va ben oltre la semplice festa. È un momento di incontro, di scambio, di crescita, di ispirazione. È la dimostrazione che l’edilizia sostenibile non è solo un’utopia, ma una realtà concreta, un futuro possibile, un impegno che tutti noi dobbiamo prenderci.

I FALEGNAMI AD ALTA QUOTA DELL'AZIENDA CURZEL
DA SINISTRA, MAURIZIO MARCHESE, DANIELE LA SALA, WERNER RIZZI, IVO CERBONI E STEFANO FAGANELLO

CASEITALY EXPO

UN DEBUTTO OK PER LA FIERA SULL’INVOLUCRO

A Bergamo la prima edizione dell’evento dedicato ai settori delle chiusure tecniche, serramenti, schermature solari, lattoneria, coperture e maniglieria

Alice Fugazza SOLOPERABBONATI

ABBONATI

LE ATTESE AL TAGLIO DEL NASTRO

SOLOPER

FRANCO ANGELONI
ANGELO ARTALE
FRANCESCO FIORITO DAVIDE LENARDUZZI

PERABBONATI

CARLA TOMASI MAURIZIO FORTE
NICOLA FORNARELLI PAOLO FRANCO

ATTUALITÀ

ACCORDO PER PORTARE L’EDILIZIA ITALIANA IN MAROCCO

SOLOPER

DA SINISTRA ANGELO ARTALE, MOHAMED KARIM SBAI, NICOLA FORNARELLI E MOHAMED LAKHAL

PERABBONATI

MONETTI GROUP Un’opportunità per la nostra passione

MICHELE MONETTI TITOLARE

ROOFIX Sistemi di fissaggio e una rete di 4,88 metri

FRANCESCO DADA TITOLARE

METAL & SERVICE Aggraffatrice Dimos e sagomatore Profil

ALBERTO MARCHI AMMINISTRATORE E TITOLARE

SOLOPERABBONATI

AGOSTINI GROUP Allùre, infisso in alluminio con taglio termico in Pvc

ENRICO SCARPA

RESPONSABILE MARKTING

VOLTOLINI Un palo speciale che salva la vita

GIANCARLO LUCCHIN DIRETTORE COMMERCIALE

ABBONATI

POLYPIÙ Un nuovo pannello con 14 layers

MICHELE NARDO, ARCHITECTURAL COORDINATOR

DALILA RUSSO INSIEME AL PADRE GIOVANNI

ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Un risultato sopra le aspettative

DALILA RUSSO, RESPONSABILE COMMERCIALE

SICURPAL Un parapetto di design

PIERO MORANDI, TITOLARE

PILE Un successo per quattro

FABIO MONTAGNOLI, PRESIDENTE

SIEGENIA Una serratura che si arma in automatico

JENIS PASSERI, AREA MANAGER

SOLOPERABBONATI

PLANET WINDOWS La finestra sostenibile non è un sogno

TARCISIO DELL’ERBA, AMMINISTRATORE DELEGATO

Sistema di Sottocopertura per Coppi

Risolvi con Sottocoppo Metallico e Coibentato!

Sottocoppo Metallico è la linea di lastre grecate complete di profili (correntini) brevettati da Fibrotubi per lo stabile ancoraggio del coppo tradizionale nel tempo.

Il sistema consente di dimezzare sensibilmente il peso della copertura e di recuperare anche i vecchi coppi nelle ristrutturazioni.

Ulteriori Vantaggi della versione Coibentata da 13 mm:

• Trasmittanza termica migliorata;

• Riduzione di rumore e condensa;

• Impermeabile;

• Pedonabile e impiegabile a basse pendenze.

SANDRINI METALLI

La superficie trattata purifica l’aria

NAZZARENO DAMIOLI, DIRETTORE GENERALE

UNIMETAL Alluminio e acciaio garantiti 40 anni

MARCO RINERO, RESPONSABILE COMMERCIALE

ISAL Un’occasione per nuove relazioni

FRANCESCO BORZUMATI, DIRETTORE COMMERCIALE

SOLOPERABBONATI

RISTORNI ANNUALI

ASSISTENZA DIRETTA PER ACQUISTI

ACCESSO A +300 FORNITORI LEADER DI SETTORE

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO COSTANTE

RETE TRA SOCI CON CUI COLLABORARE IN TUTTA ITALIA

ATTUALITÀ

KEY ENERGY

RINNOVABILI E SOSTENIBILITÀ VANNO A RIMINI

Dal 5 al 7 marzo nei padiglioni fieristici della città si tiene l’evento dedicato al mondo dell’energia e delle soluzioni green. Attesi 53 mila visitatori provenienti da 107 Paesi

Alice Fugazza

PERABBONATI

L’EVENTO

LE TECNICHE PER LAVORARE RASOTERRA

A Fiera Verona dal 6 al 9 maggio 2026 la prima edizione dell’evento dedicato alle pavimentazioni stradali: attrezzature, tecnologie e servizi. E tanti incontri

Veronica Monaco

PERABBONATI

IL PROGRAMMA SOLOPERABBONATI

GREENPIPE

DRENAGGIO AD HOC CON I CANALI AD ALTE PRESTAZIONI

L’azienda produce un’ampia varietà di condotti per le acque: in calcestruzzo tradizionale o Hpc, anche rinforzato con fibre di vetro, durevoli e leggeri

Dalle zone pedonali alle strade carrabili e alle grandi infrastrutture, i canali Greenpipe si adattano alle diverse esigenze di drenaggio. La progettazione si fonda sull’utilizzo del

Sara Giusti

BG-FILCOTEN IN CALCESTRUZZO HPC

RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO

calcestruzzo, un materiale molto versatile e dalle molteplici caratteristiche, che consente una grande varietà di impiego. Per quanto riguarda la produzione, l’azienda si affida a un processo studiato appositamente per far fronte a sfide progettuali diverse, tenendo conto delle numerose variabili.

DIVERSI IMPIEGHI

Oltre alle tradizionali gamme dei canali in calcestruzzo, Greenpipe produce anche canali con calcestruzzo H pc (High Performance Concrete) e canali di tipo I autoportante. Tutto per poter rispondere alle varie esigenze di impiego, dai canali in classe di carico A15, per zone esclusivamente pedonali e ciclistiche, fino ai canali in classe F900 per aree speciali con carichi particolarmente elevati come gli aeroporti.

RESISTENZA

Le linee di canali di drenaggio in calcestruzzo (Basic+, Smart Pro, Smart Pro G e Big 47) sono caratterizzate da continui controlli, materiale al 100% riciclabile e non combustibile, resistenza alle alte temperature e alla presenza di acqua stagnante contenente sali antighiaccio. I canali di drenaggio Bg-Filcoten sono realizzati in calcestruzzo H pc rinforzato con fibre di vetro, una soluzione all’avanguardia che consente di ottenere prodotti versatili, leggeri e a basso spessore, ma allo stesso tempo resistenti e durevoli. Oltre alla leggerezza che ne agevola la posa, questa soluzione vanta un’alta resistenza all’impatto che assicura una maggior si-

curezza nella movimentazione e installazione, e una superficie interna liscia, che assicura migliori prestazioni idrauliche e di autopulizia. Inoltre, si distingue per la resistenza ai cicli gelo-disgelo e la riciclabilità al 100%. Infine, le linee di canali tipo I autoportanti sono realizzate in calcestruzzo armato e adatte a classi di carico elevate, per l’impiego nelle reti stradali e autostradali, nei terminal portuali e logistici e nelle grandi infrastrutture.

CANALE DI DRENAGGIO
CANALE DI DRENAGGIO IN CALCESTRUZZO BASIC+100
CANALE DI DRENAGGIO IN CALCESTRUZZO SMART PRO 100

FOCUS PAVING SHOW

UNA LASTRA PER PAVIMENTAZIONI DI CARATTERE

BAGATTINI

D-Vision è un modulo trapezoidale per esterni che permette disegni di posa inusuali, rendendo distintiva ogni realizzazione. Garantisce inoltre sicurezza, prestazioni elevate e il rispetto dei principali protocolli ambientali

Novità Bagattini per il 2025: D-Vision rappresenta un cambio di prospettiva che dona personalità e distintività agli spazi esterni. Grazie a un unico modulo brevettato è possibile personalizzare la pavimentazione esterna con varie modalità di abbinamento e di resa del disegno. Il modulo monoformato agevola inoltre la vendita al pezzo nelle rivendite e l’utilizzo per il fai-da-te.

ABBINAMENTO

D-Vision si abbina a tutte le pavimentazioni della serie Bagaflame di Bagattini, dalle inconfondibili striature fiammate irregolari, disponibili in dieci formati. Caratterizzate da eccezionali resistenze ad abrasione e gelo e posabili a secco o a malta, sono le uniche lastre per esterno testate per quattro diverse normative sulla resistenza allo scivolamento, raggiungendo i valori massimi in ogni prova. Questi prodotti possiedono inoltre un indice di riflettanza solare Sri certificato, che permette di garantire superfici fredde anche se sottoposte al forte irraggiamento solare estivo. Una caratteristica che, unita all’utilizzo di materiale riciclato in produzione, permette di rispondere alle recenti richieste dei Cam (Criteri Ambientali Minini) e dei principali protocolli ambientali quali Leed, Itaca , Breeam

LA LASTRA D-VISION DI BAGATTINI CONSENTE DI PERSONALIZZARE CAMMINAMENTI E PAVIMENTAZIONI ESTERNE

Sara Giusti

DOSSIER CANTONTICINO SVIZZERA

Come va l'edilizia dei cugini elvetici? E quali sono le novità per i distributori di materiali edili? Per scoprirlo YouTrade è andata a visitare alcune delle insegne più significative. Ecco che cosa ha scoperto

SAVOSA
LUMINO
GRANCIA
BELLINZONA
RIAZZINO
LOSONE
BEDANO CASTIONE
MENDRISIO
LUGANO
BIRONICO
GORDOLA
LOCARNO
GENESTRERIO

OTTIMISMO CON IL CONTAGOCCE PER L’EDILIZIA

Dopo un anno in leggera flessione, per le costruzioni in Svizzera le previsioni indicano una possibile ripresa, ma con punti critici da superare e una maggiore concorrenza sui prezzi

PERABBONATI

A cura del Centro Studi YouTrade

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

GRAFICO 1. PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI IN SVIZZERA

GRAFICO 4. FONTE USTAT

GRAFICO 2. INDICE DELLE COSTRUZIONI IN SVIZZERA

GRAFICO 3. FONTE UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA

SOLOPER

GRAFICO 5. FONTE KOF

PERABBONATI

GRAFICO 6. FONTE KOF

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

SOMAZZI

NUOVO

PUNTO VENDITA E PARTE L’E-COMMERCE

MERCATO E TREND

Domanda. Dopo il boom del 2023, com’è andato il 2024? Risposta. La ridotta volatilità dei prezzi e una riorganizzazione interna hanno contribuito a stabilizzare i risultati, permettendo alle aziende di chiudere l’anno in modo positivo. Un aspetto rilevante è stato il termine del bonus edilizio 110% in Italia, che ha portato una maggiore stabilità negli approvvigionamenti e nei prezzi dei prodotti. Questo cambiamento ha rimosso una variabile che nel 2023 aveva generato significativi squilibri nel mercato. In sintesi, il 2024 ha rappresentato un passo verso una maggiore stabilità, favorendo una gestione più prevedibile delle risorse e delle strategie aziendali.

D. Quali novità e quali tendenze hanno caratterizzato il mercato del Canton Ticino?

R. Nel 2024, il mercato del Canton Ticino è stato caratterizzato da un crescente interesse verso efficienza energetica e sostenibilità. Le aziende e i consumatori hanno manifestato una forte domanda per:

• materiali eco-compatibili: l'attenzione verso prodotti con un basso impatto ambientale ha spinto l’adozione di soluzioni più sostenibili, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni.

• sistemi di isolamento avanzati: l’ottimizzazione dell’efficienza termica degli edifici è stata una priorità, con una crescente richiesta di tecnologie per migliorare l’involucro edilizio.

• impianti fotovoltaici: la posa di pannelli solari ha continuato a crescere, spinta da incentivi governativi e dalla consapevolezza

sull’importanza delle energie rinnovabili.

• sostituzione del vettore energetico: molti edifici hanno abbandonato i sistemi tradizionali a favore di tecnologie più sostenibili, come le pompe di calore, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Queste tendenze riflettono una transizione verso modelli più sostenibili e un impegno sempre maggiore per ridurre l’impatto ambientale, in linea con le politiche locali e globali in materia di cambiamento climatico. Abbiamo anche introdotto la linea Edinthon, consultabile sul sito www.edinthon.ch.

D. Per il 2025, quali sono le vostre previsioni?

R. Per il 2025 ci aspettiamo una ripresa delle grandi opere, supportata da tassi di interesse più bassi e una maggiore stabilizzazione del mercato. Questa ripresa potrebbe portare nuovo slancio al settore edilizio, con un incremento delle attività sia nei progetti pubblici che in quelli privati. Tuttavia, permangono alcune sfide significative. L'aumento dei costi energetici e delle materie prime potrebbe mettere pressione sui margini aziendali, spingendo il settore a rivedere le strategie di approvvigionamento e produzione. Inoltre, per contenere le spese e rispondere alle esigenze del mercato, il settore si concentrerà su materiali eco-compatibili, tecnologie efficienti e modelli costruttivi innovativi, capaci di ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale. Infine, si prevede un aumento degli investimenti in tecnologie per l’efficientamento energetico, come sistemi di isolamento avanzati, impianti fotovoltaici e so -

luzioni di riscaldamento alternative, per mitigare l’impatto delle fluttuazioni energetiche e rispettare le normative climatiche. Il 2025 sarà quindi un anno di transizione, con il settore impegnato a bilanciare crescita e sostenibilità, rispondendo alle sfide economiche con strategie mirate e approcci innovativi.

D. Quali sono i lavori più richiesti rispetto agli anni passati e quali in calo?

R. La domanda di impianti solari continua ad aumentare, spinta dalla crescente consapevolezza ambientale, dagli incentivi governativi e dalla necessità di ridurre i costi energetici. Anche gli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sia attraverso l’isolamento degli involucri che con tecnologie avanzate, sono in forte crescita, rispondendo alle normative e alle esigenze di risparmio energetico. Abbiamo notato un calo nella costruzione di abitazioni monofamiliari: il segmento ha subito un rallentamento, principalmente a causa dell’aumento dei costi di costruzione e del minore potere d’acquisto delle famiglie. Questo ha reso più difficile l’accesso alla proprietà per molti. Restano stabili i progetti multi residenziali: nonostante le sfide economiche, questo settore ha mantenuto una domanda costante, grazie alla necessità di rispondere alla crescente richiesta di abitazioni collettive e di spazi abitativi ottimizzati. Queste tendenze riflettono una transizione del mercato verso interventi più sostenibili ed efficienti, con un ridimensionamento della domanda per progetti ad alto costo individuale.

D. Quali azioni per la sostenibilità avete messo in campo?

R. Abbiamo intrapreso diverse azioni concrete per integrare la sostenibilità nelle nostre attività, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere una gestione responsabile delle risorse. La ricerca e la selezione dei fornitori rivestono un ruolo fondamentale in questa strategia. Non ci limitiamo a valutare il prezzo, ma consideriamo anche aspetti ambientali come la quantità di Co2 emessa durante la produzione e la distanza necessaria per il trasporto, privilegiando materiali locali quando possibile. Collaboriamo esclusivamente con fornitori certificati che rispettano standard ambientali elevati, assicurandoci così che i processi e i materiali siano in linea con i nostri valori di sostenibilità. Abbiamo anche ottimizzato i trasporti, riducendo i viaggi inutili e ottimizzando i carichi per limitare le emissioni di gas serra. Parallelamente, stiamo implementando l’utilizzo di materiali riciclabili.

NOVITÀ

D. Ci sono state novità societarie nell’ultimo anno?

R. Sì, la proprietà sta investendo in molte aree aziendali. Nel corso del 2024 abbiamo aperto un nuovo punto vendita di pittura e gessatura a Losone, che si occupa della distribuzione di prodotti della linea Edinthon e non solo. Inoltre, abbiamo avviato la realizzazione del nostro primo polo produttivo: il focus è sulla lavorazione del legname con tecnologie avanzate e sull’impianto produttivo della

ditta Edinthon. Con lo spostamento dal magazzino di Taverne della produzione di pitture avremo più spazio nei magazzini per migliorare le operazioni commerciali.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. La nostra clientela è costituita principalmente da un pubblico professionale, con il 70% rappresentato da imprese del settore edile, tra cui cantieri, aziende di costruzione e società specializzate in lavori di ristrutturazione e infrastrutture. Il 20% dei nostri clienti è composto da progettisti, architetti e ingegneri, figure chiave nella scelta dei materiali e delle soluzioni tecniche più adatte per ogni progetto. Infine, il restante 10% è formato da clienti privati, in particolare proprietari di immobili e appassionati di edilizia che si dedicano a ristrutturazioni, miglioramenti abitativi o piccoli interventi di manutenzione. Grazie a questa diversificazione, riusciamo a offrire soluzioni mirate e un supporto tecnico specifico per ogni esigenza, garantendo prodotti di alta qualità e un servizio personalizzato per ciascun segmento di clientela.

D. Quali sono i prodotti più richiesti e quali in calo?

R. I prodotti isolanti per il comfort abitativo, come pannelli termici e materiali per l’efficienza energetica sono tra i più richiesti, grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità, il risparmio energetico e le normative sempre più restrittive in materia di isolamento termico. Anche le soluzioni per l’impermeabilizzazione e la protezione degli edifici, come guaine e membrane sigillanti, continuano a registrare una forte domanda, soprattutto nei progetti di ristrutturazione e nelle nuove costruzioni.

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

DIGITALIZZAZIONE

D. Digitalizzazione e intelligenza artificiale: a che punto siete?

R. Abbiamo perfezionato il nostro Crm per migliorare la gestione dei clienti, consentendoci di offrire un servizio più efficiente, personalizzato e reattivo. Inoltre, stiamo implementando un gestionale interno avanzato, progettato per ottimizzare la logistica, il controllo delle scorte e l’automazione dei processi operativi, garantendo una maggiore efficienza nella gestione delle forniture e degli ordini. Parallelamente, stiamo esplorando nuove soluzioni per migliorare ulteriormente il nostro workflow, dall’analisi dei dati di vendita alla previsione della domanda, fino all’ottimizzazione dell’esperienza cliente. La digitalizzazione è un elemento chiave della nostra strategia aziendale, e il nostro obiettivo è integrare strumenti innovativi che ci permettano di rispondere con maggiore precisione e rapidità alle esigenze del mercato.

D. Avete una piattaforma e-commerce?

R. Nel 2024 abbiamo avviato un progetto e-commerce di grande rilevanza per la nostra strategia aziendale: Werkx . Questo nuovo marchio sarà interamente dedicato alla vendita online di prodotti per l’edilizia e il fai-da-te, con l’obiettivo di offrire una piattaforma completa, intuitiva e affidabile sia per professionisti che per appassionati del settore. Werkx nasce dall’esigenza di rendere più accessibili strumenti e materiali di alta qualità, garantendo un’ampia gamma di prodotti selezionati con cura tra i migliori brand del settore. La piattaforma e-commerce offrirà soluzioni per diverse necessità: dagli utensili da lavoro ai materiali per la costruzione e la ristrutturazione, passando per l’abbigliamento tecnico e gli accessori indispensabili per chi opera nel mondo dell’edilizia e del giardinaggio edile. Uno dei punti di forza di Werkx sarà l’attenzione al servizio clienti: vogliamo garantire un’esperienza d’acquisto semplice e sicura, con un supporto dedicato per aiutare i clienti nella scelta dei prodotti più adatti alle loro esigenze. Inoltre, puntiamo su una logistica efficiente per assicurare consegne rapide e affidabili, riducendo al minimo i tempi di attesa. Werkx non

Ragione sociale completa: SOMAZZI DARIO MATERIALI

DA COSTRUZIONE SA

Anno di fondazione: 1992

Sede legale: Via Maito 20 6804 Bironico

Sito internet: www.somazzi.ch Mail: info@somazzi.ch

Punti vendita: Castione, Taverne, Bironico e Losone

Indirizzi dei punti vendita: Castione – Via Stazione 15, Taverne - Via al Fiume 16, Bironico - Via Maito 20, Losone - Via Zandone 15C

Magazzino: Castione, Bironico, Taverne, Losone e Giornico (in apertura)

sarà solo un e-commerce, ma una piattaforma di riferimento per il settore, con contenuti informativi, guide all’acquisto e consigli pratici per professionisti e hobbisti. Il nostro obiettivo è creare una community attiva, in cui innovazione, qualità e convenienza vadano di pari passo.

FORMAZIONE

D. Come si sta evolvendo la formazione degli operatori in Svizzera?

R. La formazione degli operatori in Svizzera sta vivendo un’evoluzione significativa, con un focus sempre più marcato su tematiche come l’efficienza energetica, le tecnologie innovative e la sostenibilità. I corsi si stanno orientando verso un approccio più pratico, con aggiornamenti tecnici mirati a garantire una preparazione sempre più specializzata e al passo con le nuove sfide del settore. Per noi, la formazione rappresenta un pilastro fondamentale del nostro lavoro. Crediamo che investire nei nostri collaboratori significhi investire nel futuro dell’azienda e del settore edilizio in generale. Per questo motivo offriamo costantemente opportunità di crescita e aggiornamento attraverso corsi dedicati, workshop tematici e sessioni di formazione avanzata sui materiali e sulle tecnologie più innovative. Per il 2025 abbiamo strutturato un programma di workshop tecnico-formativi che copriranno tutto l’anno, coinvolgendo esperti del settore, aziende leader e relatori qualificati. Questi eventi saranno arricchiti da dimostrazioni pratiche, analisi di materiali e soluzioni innovative per migliorare la qualità del lavoro in cantiere. Tra gli ultimi eventi che abbiamo organizzato c'è il workshop « Strumenti di supporto per l’efficienza energetica per l’involucro edilizio » presso Lab Finiture d’Interni, focalizzato sulle soluzioni per l’efficienza energetica dell’involucro edilizio. L’evento vede la partecipazione di Ticino Energia, che condivide le ultime novità in materia di normative e incentivi per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.

D. Chi richiede maggiormente questi corsi?

R. La richiesta di corsi di formazione è in costante crescita, con la maggior parte della domanda proveniente da imprese e progettisti. Le aziende del settore edile vedono nella formazione un’opportunità per mantenere un vantaggio competitivo, migliorare le competenze del proprio personale e garantire la conformità alle normative sempre più stringenti in materia di sostenibilità ed efficienza energetica. Anche i progettisti, tra cui architetti e ingegneri, partecipano attivamente a questi corsi per rimanere aggiornati sulle nuove tecnologie, sui materiali innovativi e sulle soluzioni più efficaci per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici. La maggiore consapevolezza riguardo al risparmio energetico e agli incentivi disponibili ha spinto molti proprietari di immobili a informarsi e ad approfondire tematiche legate all’isolamento termico, all’uso di materiali sostenibili e all’efficienza dell’involucro edilizio. Questo trend evidenzia come la formazione non sia più solo un’esigenza del settore professionale, ma stia diventando un elemento chiave anche per i privati, interessati a soluzioni più performanti e sostenibili per le loro abitazioni.

DILLENA

IN CRESCITA SECCO E IMPERMEABILIZZAZIONI

Domanda. Dopo il boom del 2023, com’è andato il 2024? Risposta. Il 2024 è stato un anno abbastanza difficile. Il mercato, in tutto il settore dell’edilizia, ha attraversato un momento di sofferenza e stallo, con vari rincari. Per questo 2025 c’è tanta carne al fuoco.

D. Quali novità e quali tendenze hanno caratterizzato il mercato del Canton Ticino?

R. Le novità purtroppo sono state poche. La tendenza in Ticino è stata quella di rimandare l’inizio dei lavori!

D. Per il 2025, quali sono le vostre previsioni?

R. Speriamo vada meglio del 2024, visto che i tassi d’interesse sono in forte diminuzione. Per il 2025 ci auguriamo di vedere più mobilità nel mercato e una ripresa dell’edilizia, che stiamo percependo seppur in minima parte.

D. Quali sono i lavori più richiesti rispetto agli anni passati e quali in calo?

R. Stiamo denotando una crescita del settore a secco. Per il prossimo anno i lavori più richiesti riguardano tutti i sistemi a secco, assieme a genio civile e le impermeabilizzazioni. In calo sono invece i lavori di edilizia pesante e muratura.

D. La sostenibilità è ormai l’argomento principale in previsione degli obiettivi europei al 2030 e al 2050. Quali sono le azioni che avete messo in campo personalmente nel vostro business? Avete iniziato a inserire o avete già inserito prodotti sostenibili?

R. Con cautela abbiamo inserito dei prodotti sostenibili, in particolare isolanti, leganti e anche calcestruzzo. Monitoriamo gli sviluppi dei prossimi anni e vediamo quali prodotti possiamo ulteriormente aggiungere. Le buone pratiche di sostenibilità, tuttavia, sono già presenti all’interno della politica e della mentalità aziendale: ricicliamo anche i rifiuti edili, plastica e carta sono frutto di riutilizzo, abbiamo ridotto gli sprechi e utilizziamo mezzi, sia macchinari che auto, autocarri e macchine, totalmente elettrici o ibridi.

NOVITÀ

D. Sono intercorse novità societarie nell’ultimo anno?

Ragione sociale completa: DILLENA SA

Anno di fondazione: 1977

Sede legale: Via San Gottardo 104 – 6596 Gordola

Sito internet: www.dillena.ch

Email: info@dillena.ch

Punti vendita: 4

Indirizzi punti vendita: Gordola; Bioggio; Mendrisio; Titolare: Gruppo Spaeter

Responsabile ufficio acquisti: Oscar Taufer

Principali marchi trattati: Soprema, Swisspor, Rigips, Fassa, Keracoll, Sika, Schumacher, Rockwool

R. No.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. L’ 80% sono imprese, il 15% privati e, infine, il 5% progettisti.

D. Quali sono i prodotti più richiesti nella vostra rivendita e quali in calo?

R. Sicuramente i prodotti per impermeabilizzazioni, assieme a diverse tipologie di isolanti, sono in crescita. In calo invece la muratura tradizionale, a vantaggio di calcestruzzo e cartongesso.

DIGITALIZZAZIONE

D. Digitalizzazione e intelligenza artificiale: voi a che punto siete?

R. Tutta la nostra azienda gode di un avanzato stato di digitalizzazione. Abbiamo programmi di lavoro funzionali per cantieri, macchinari e magazzini, assieme agli uffici. Non abbiamo ancora implementato, anche se presto lo faremo, ciò che riguarda l’intelligenza artificiale.

D. Per quali scopi utilizzate i nuovi strumenti?

R. Siamo piuttosto forti con i social: la presenza costante su Facebook e Instagram ci è utilissima ai fini del marketing. Ma li utilizziamo anche per far scorrere in maniera più fluida il lavoro, riducendo la burocrazia.

D. Avete una piattaforma e-commerce?

R. Non ancora, ma stiamo lavorando per realizzarla: è fondamentale e indispensabile per il futuro.

FORMAZIONE

D. Come si sta evolvendo la formazione degli operatori in Svizzera?

R. I corsi sono sempre più necessari, senza conoscenza e specializzazione non possiamo andare da nessuna parte. Noi ormai ne organizziamo da anni: facciamo corsi sulla vendita e sull’utilizzo dei materiali, tutti in presenza. Cinque corsi annui per i nostri dipendenti e sette per i clienti, sempre collaborando con i fornitori.

D. In questo momento quali sono i corsi più richiesti?

R. Quelli sui nuovi materiali: isolanti, leganti, impermeabilizzanti, catramate sintetici.

D. Quale tipologia di operatori li chiede maggiormente?

R. Le imprese.

Athos Tami

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

GEHRI RIVESTIMENTI

SOSTENIBILITÀ E MAXI IMPIANTO FOTOVOLTAICO

MERCATO

E TREND

Domanda. Dopo il boom del 2023, com’è andato il 2024?  Risposta. Per quanto riguarda la nostra realtà aziendale, pur non avendo ancora dati definitivi per il 2024, possiamo affermare che, nonostante un calo della cifra d’affari, i risultati saranno comunque discreti.

D. Quali novità e quali tendenze hanno caratterizzato il mercato del Canton Ticino?

R. I dati del mercato ticinese confermano un certo rallentamento, con l’occupazione che dà segnali di indebolimento, con una diminuzione dei frontalieri e un aumento della disoccupazione. Le imprese hanno difficoltà a trovare manodopera qualificata e, in generale, il mercato del lavoro soffre di poco dinamismo. Una situazione complessa di transizione che, dopo la forte ripresa degli anni passati, è caratterizzata da una diminuzione tendenzialmente consolidata. Anche a livello nazionale si osservano dinamiche simili.

D. Per il 2025, quali sono le vostre previsioni?

R. Le previsioni di mercato per il 2025 per la nostra azienda operante nel settore dei rivestimenti sostanzialmente si orientano verso una certa stabilità e immaginiamo che i risultati andranno grossomodo a ricalcare quelli degli scorsi anni.

D. Quali sono i lavori più richiesti rispetto agli anni passati?

R. I lavori più richiesti nel nostro settore riguardano principalmente il settore abitativo, sia per interni che per esterni, fondamentalmente come negli anni passati. Questo rappresenta da sempre il core business della nostra azienda. Possiamo affermare che lavori che erano appannaggio della pietra naturale, da un decennio a questa parte, vengano vieppiù eseguiti con un materiale molto versatile che è il gres porcellanato. Un materiale di grande tendenza, con toni, colori e disegni per tutti i gusti ed esigenza.

D. La sostenibilità è ormai l’argomento principale in previsione degli obiettivi europei al 2030 e al 2050. Quali sono le azioni che avete messo in campo personalmente nel vostro business? Avete iniziato a inserire o avete già inserito dei prodotti sostenibili?

R. L’edilizia sta evolvendo verso una progettualità che punta a migliorare la qualità di vita. Cambiano le esigenze in direzione di un’architettura più sostenibile e noi non possiamo essere da meno. La scelta dei materiali deve basarsi su questo ideale e sia il gres porcellanato che la pietra sono composti o materiali naturali, stabili e durevoli. Prestiamo attenzione selezionando accuratamente i fornitori in modo da creare un circolo virtuoso con aziende che condividono i nostri ideali relativamente al tema della sostenibilità. Uno dei nostri principali partner è il primo in assoluto a livello mondiale ad aver aperto uno stabilimento produttivo a idrogeno verde. Commercializziamo prodotti, come Active Surfaces di Graniti Fiandre, rivestimenti ceramici fotocatalitici, con proprietà antiinquinamento, antibatteriche e antivirali. Oltre all’oculata scelta di produttori e materiali, al fine di ridurre l’impatto della nostra attività, ci siamo dotati di un sistema di trattamento delle acque nel laboratorio che ci permette di riutilizzarle in più processi di produzione, ottimizzandone i consumi e gli sprechi. Presso gli uffici

abbiamo installato un distributore automatico che purifica l’acqua corrente e dotato i collaboratori di borracce in acciaio inox, così da ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Mantenere elevati standard di sostenibilità richiede importanti investimenti, ma è anche da tante piccole iniziative che si arriva a un risultato. Nel 2021 un grande investimento è stato quello della bonifica e isolamento di uno dei nostri capannoni adibiti a parco lastre di grandi dimensioni e laboratorio di lavorazione, e l’installazione di circa 1.100 metri quadrati di pannelli solari, che forniscono l’energia necessaria al funzionamento di buona parte dell’azienda

NOVITÀ

D. Ci sono state novità societarie nell’ultimo anno?

R. Nessuna novità di rilievo.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. La nostra clientela, stando ai dati del 2023, è composta dall’84% di clienti in Ticino, dal 15% di clienti nel resto della Svizzera e dall’1% di clienti esteri.

D. Quali sono i prodotti più richiesti nella vostra rivendita e quali in calo?

R. Negli ultimi anni si sta confermando un trend che vede la diminuzione nell’utilizzo di mosaici nei rivestimenti. Fino a qualche anno fa la presenza del mosaico vetroso era molto più alta rispetto a oggi. Si tratta di un materiale molto utile quando ci si trova in situazioni dove è necessario rivestire aree con curve morbide come piscine o hammam, ma si tratta di un rivestimento che, attualmente, sebbene le aziende provino a proporne rivisitazioni in chiave moderna, risulta

Team commerciale: da sinistra a destra, Matteo Mucchiani, Irene Roncone, Deborah Gehri (responsabile commerciale), Serena Bollini, Davide Lonardi (responsabile clientela)

un pò demodé. La scelta del cliente ricade su articoli più classici, meno rischiosi, forse in termini di gusto o di noia. L’utilizzo di grandi lastre è sicuramente la tendenza che si conferma invece in aumento, nelle declinazioni più varie, dall’effetto marmo a un più contemporaneo effetto cemento. Lastre più grandi significa meno fughe e maggiore uniformità nelle superfici da rivestire, cosa che piace moltissimo sia al cliente privato sia ad architetti e progettisti. La pietra naturale rimane invece sempre attuale: anch’essa, specialmente nei marmi, tende ormai a seguire mode dettate annualmente dalle fiere settoriali, ma alle nostre latitudini si usano sempre molto graniti provenienti da cave locali, adatti a utilizzo sia interno che esterno, in quanto resistenti al nostro clima che varia da temperature piuttosto fredde in inverno al caldo dell’estate. I materiali naturali affascinano puristi e non solo: forse per questa ragione un altro calo che si è notato nelle richieste e nelle vendite in questi anni è legato ai prodotti ceramici effetto legno, forse appunto a favore della sua versione con doghe reali.

DIGITALIZZAZIONE

D. Digitalizzazione e intelligenza artificiale: voi a che punto siete?

R. Per un’azienda il processo di digitalizzazione è inevitabile. Il nostro è iniziato già da qualche anno, ma come per ogni grosso cambiamento, ci vuole tempo. Impossibile pensare di rivoluzionare i processi da un giorno all’altro, è necessaria prima una fase di studio che possa fornire una fotografia chiara della situazione attuale per poi poter intervenire e creare dei nuovi flussi di lavoro e dei nuovi processi digitali. Da gennaio 2024 gestiamo interamente i creditori tramite un sistema di archiviazione digitale. Sono attualmente in corso tutta una serie di altri progetti che ci consentiranno a breve di gestire anche i debitori, le ore di lavoro degli operai, la formularistica e altro ancora. Il bello di questo maxi progetto è che si sviluppa strada facendo: come i software e i programmi utilizzati imparano grazie all’intelligenza artificiale man mano che si creano in loro similitudini o automatismi, così anche noi plasmiamo il nostro modo di lavorare evolvendo in contemporanea e sbloccando man mano nuove necessità, modifiche da apportare o nuovi progetti.

D. Per quali scopi utilizzate principalmente questi nuovi strumenti?

R. Attualmente questi nuovi strumenti ci consentono di gestire i creditori. Il nostro scopo finale è quello di poter gestire l’intera commessa cliente tramite archiviazione digitale e gestionale, in modo tale da poter avere tutto tracciabile e accessibile a necessità.

D. Avete una piattaforma e-commerce?

R. Non abbiamo una piattaforma dedicata all’e-commerce, perché nella nostra attività il contatto diretto con la clientela è fondamentale. A partire dalla scelta dei materiali, a tutte le attività decisionali e pratiche per giungere alla posa del manufatto vi è l’assoluta necessità della presenza con il committente per garantire un corretto decorso della trattativa e dei lavori stessi.

FORMAZIONE

D. Come si sta evolvendo la formazione degli operatori in Svizzera?

R. La formazione professionale, compresa quella continua, resta un pilastro imprescindibile per l’economia Svizzera e dunque per tutte le aziende. Fondamentale rimane il nostro consolidato sistema duale che si basa sull’apprendimento scolastico (teorico) e pratico sul posto di lavoro. A soffrire è il settore artigiano in generale, che fatica a trovare apprendisti da formare sul territorio.

D. In questo momento quali sono i corsi più richiesti?

R. I dati ci dicono che due terzi dei nostri giovani dopo la scuola dell’obbligo scelgono una formazione professionale di base, che permette loro di acquisire le competenze operative necessarie a svolgere una professione tra oltre 650 proposte e ottenere un titolo che dà loro la possibilità di formarsi ulteriormente. La formazione professionale permette ai giovani di accedere al mercato del lavoro e garantisce il ricambio generazionale di professionisti e dirigenti qualificati. È orientata al mercato del lavoro e si colloca al livello secondario e al livello terziario.

D. Quale lavoro è più richiesto in Svizzera?

R. I settori che offrono maggiori opportunità lavorative nel 2025 sono nell’ambito della sanità e dell’assistenza infermieristica, dove la Svizzera si trova a dover far fronte a una carenza di professionisti. Guardando alle aspirazioni dei giovani europei e dunque anche svizzeri, tra i settori più ambiti vi sono quelli legati al lusso, al mondo dell’educazione e, appunto, le professioni sanitarie in generale. Come nel resto del mondo, anche in Svizzera sembra che le giovani generazioni stiano tendenzialmente rivedendo le proprie scelte professionali considerando sempre più spesso lavori che abbiano meno probabilità di essere sostituiti da applicazioni basate sull’Ia.

Ragione sociale completa: GEHRI RIVESTIMENTI SA

Anno di fondazione: 1970

Sede legale: Lugano - Svizzera

Sito internet: www.gehri.swiss

Email: info@gehri.swiss

Numero punti vendita: 1

Indirizzi punti vendita: Via Chiosso 12 - 6948 Porza (Lugano)

Magazzino: Via Chiosso 15

Titolare: Andrea Gehri

Responsabile ufficio acquisti: Deborah Gehri

Fatturato 2023: ca. FS 17,6 Mio

Principali marchi trattati: Graniti Fiandre, SapienStone, Porcelaingres, Ceramiche Coem, Atlas Plan, Gigacer, Quarella, Cosentino (Dekton), Ceramiche Fioranese, Edimax, Vogue e Tonalite, Bisazza e Sicis

NUOVO SHOWROOM E UN BRAND PER IL GRUPPO

Il distributore ticinese ha aperto uno spazio espositivo a Mendrisio e lanciato il marchio iRezz.

Le porte a scomparsa Eclisse tra i prodotti più richiesti dai clienti

La rivendita edile Rezzonico, parte del Gruppo iRezz, è un punto di riferimento nel settore edile, che offre una vasta gamma di materiali e servizi per professionisti e privati. Con una storia che affonda le radici nel 1934, l'azienda si distingue per la qualità dei prodotti, la competenza del personale e l'attenzione alle esigenze dei clienti, fornendo soluzioni complete per ogni progetto di costruzione e ristrutturazione. Lo spiega Nicola Rezzonico, ceo di Fabio Rezzonico - Gruppo iRezz, distributore ticinese con punti vendita a Mendrisio, Camorino (Bellinzona) e Lumino (Bellinzona). Domanda. Com’è stato il 2024 per l’edilizia ticinese?

Risposta. Il 2024 ha visto un andamento soddisfacente, con un continuo interesse per i progetti di ristrutturazione e manutenzione. La domanda

Alice Fugazza
IL CORNER ECLISSE CON DANIELA GONCALVES, COMMERCIALE DELLA REZZONICO. SOPRA, IL CEO NICOLA REZZONICO

per soluzioni di alta qualità è aumentata e c’è una crescente attenzione all’innovazione, alla qualità dei materiali e alla sostenibilità.

D. Lo scorso anno ci sono state novità?

R. Sì, nel 2024 ci sono state alcune novità significative. La più rilevante è stata l’apertura del nuovo showroom a Mendrisio, che ha segnato un passo importante per noi. Inoltre, abbiamo lanciato il brand di gruppo iRezz, che riunisce le aziende Fabio Rezzonico, CC Cotto Ceramiche, Gla Pavimenti e Lumafer. Questo ci ha permesso di presentarci al mercato come un gruppo di aziende che offre pacchetti completi di servizi e prodotti per la casa, rispondendo in modo ancora più completo alle esigenze dei nostri clienti.

D. Per il 2025, quali sono le vostre previsioni?

Copyright: YouTrade

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

R. Prevediamo una continua crescita della domanda di pacchetti di servizi e prodotti, poiché i clienti ci vedono sempre più come un unico interlocutore quando si tratta di costruire o ristrutturare. Ci aspettiamo un numero significativo di ristrutturazioni, soprattutto in ambito residenziale e commerciale. Il 2025 è iniziato in modo dinamico in tutti i nostri settori, dal magazzino edile e ferramenta fino allo showroom per la casa. La specializzazione e l’esperienza dei nostri consulenti sono sempre più apprezzate, poiché le persone cercano supporto qualificato per i loro progetti. Anche i nostri servizi di progettazione 3D stanno ottenendo molta attenzione, visto che i clienti vogliono visualizzare in modo preciso e realistico le soluzioni prima di procedere.

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D. Quali sono i lavori più richiesti rispetto agli anni passati?

R. Negli ultimi anni, c’è stato un aumento dei lavori di ristrutturazione. Le persone sono sempre più sensibili alla sostenibilità e alla qualità dei materiali, quindi sono sempre più richiesti lavori come il rinnovamento dei tetti e dell’isolamento, eseguiti dai nostri carpentieri qualificati. I sistemi di riscaldamento a legna o a pellet sono molto richiesti, poiché i clienti cercano soluzioni ecologiche ed efficienti. C’è molta domanda anche per le nuove porte e finestre, che migliorano l’efficienza energetica delle abitazioni. Un altro settore in crescita riguarda gli spazi esterni, che sono sempre più vissuti, con richieste per pergole, tende da sole, piscine, pavimenti e rivestimenti e altri elementi che valorizzano gli spazi outdoor.

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LO SHOWROOM DEDICATO ALLE SOLUZIONI ECLISSE

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D. Qual è la sfida maggiore che si prospetta per la distribuzione?

R. Una delle sfide principali è la gestione della logistica, soprattutto in un periodo in cui la domanda è in crescita. Inoltre, con l’aumento delle richieste di soluzioni sostenibili, diventa fondamentale riuscire a trovare fornitori che offrano materiali ecologici e innovativi, senza compromettere la qualità.

D. La sostenibilità è al centro degli obiettivi europei. Come si riflette nel vostro business?

R. La sostenibilità è un valore fondamentale per noi. Offriamo prodotti e soluzioni che aiutano i clienti a ridurre il loro impatto ambientale. Inoltre, cerchiamo di ottimizzare i processi aziendali per ridurre al minimo gli

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sprechi e l’impatto ecologico delle nostre operazioni.

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D. Avete iniziato a inserire o avete già inserito dei prodotti sostenibili?

R. Sì, nel nostro assortimento abbiamo già inserito diversi prodotti sostenibili, come camini a basso impatto ambientale, vernici ecologiche e materiali per pavimentazioni naturali. La nostra priorità è offrire soluzioni che coniughino funzionalità e rispetto per l’ambiente.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. È variegata. Ci sono privati che devono costruire o rinnovare casa, ma anche professionisti come investitori, architetti, ingegneri, piastrellisti e idraulici, che vengono da noi per trovare soluzioni adatte ai loro clienti. Inoltre, serviamo diverse imprese che acquistano materiale da

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DOSSIER

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noi e trovano sempre la giusta consulenza tecnica per i loro progetti. Lo showroom e magazzino edile offrono una vasta gamma di soluzioni, il che ci permette di soddisfare le esigenze di tutti questi clienti in modo efficace.

D. Tra le vostre partnership c’è quella con Eclisse: com'è iniziato il rapporto con l’azienda?

R. Conoscevano il marchio Eclisse per la sua reputazione e quando abbiamo deciso di aprire il settore dedicato alle porte sin da subito abbiamo voluto collaborare con Eclisse.

D. Quali sono le soluzioni di Eclisse più richieste?

R. Sono quelle della collezione Syntesis, che include soluzioni per porte a scomparsa prive di cornici, porte a battenti e sportelli filomuro, botole e vani tecnici invisibili.

D. Che cosa apprezzate di più di Eclisse?

R. Apprezziamo particolarmente l’ottimo servizio fornito dell’azienda e la qualità dei prodotti.

D. Come sono presentate le soluzioni Eclisse in showroom?

R. Nel nostro showroom di Mendrisio diamo buona visibilità alle porte Eclisse, per mostrare ai clienti i diversi modelli e le varie finiture. Toccare con mano i prodotti è importante.

D. C’è anche un supporto tecnico?

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

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R. Da parte nostra c’è un supporto sia consulenziale che tecnico. Abbiamo tecnici specializzati con anni di esperienza sul campo. Effettuiamo sopralluoghi e rilievi, trattiamo progetti su misura e risolviamo molti problemi internamente, per garantire il massimo comfort e ridurre al minimo qualsiasi disagio per i nostri clienti.

D. Digitalizzazione e intelligenza artificiale: a che punto siete? Per quali scopi utilizzate principalmente questi nuovi strumenti?

R. Abbiamo fatto significativi progressi nell’adozione della digitalizzazione e stiamo iniziando a implementare strumenti di intelligenza artificiale per ottimizzare i nostri processi aziendali. Abbiamo integrato la progettazione 3D per supportare i clienti nella visualizzazione dei loro progetti, e stiamo esplorando soluzioni per migliorare la gestione del magazzino e la logistica. L’intelligenza artificiale ci aiuta anche ad analizzare i dati per prevedere le tendenze e migliorare l’efficienza operativa.

D. Avete una piattaforma e-commerce?

R. Al momento non abbiamo una vera e propria piattaforma ecommerce per la vendita diretta dei nostri prodotti. Sul nostro sito web i clienti possono visualizzare tutti i nostri prodotti e inviare una richiesta di ordine, a cui segue sempre l’interazione con i nostri consulenti, per finalizzare l’ordine e organizzare un’eventuale consegna. All’acquisto immediato online, preferiamo offrire una consulenza personalizzata ai nostri clienti.

D. In questo momento quali sono i corsi più richiesti?

R. Sono quelli per sviluppare competenze tecniche e di vendita del prodotto.

Ragione sociale completa: FABIO REZZONICO SA –GRUPPO iREZZ

Anno di fondazione: 1934

Sede legale: via Penate 9 – 6850 Mendrisio

Sito internet: www.irezz.ch

Mail: gruppo@irezz.ch

Punti vendita: Mendrisio, Camorino, Lumino

Indirizzi dei punti vendita: MENDRISIO Via Penate, 9 6850 Mendrisio (CH)

CAMORINO Via Augusto / In Tirada 31 6528 Camorino (CH)

LUMINO Via Cappella Nuova 2, 6533 Lumino (CH)

Magazzino: Mendrisio e Lumino

Titolare: Nicola Rezzonico

Responsabile Commerciale Rezzonico Edilizia: Enrico Borrelli

L'ESTERNO DELL'AZIENDA, IL MAGAZZINO E IL LIBERO SERVIZIO

GYPSOL

DOPO TRE ANNI PORTE APERTE ALLA CRESCITA

L’azienda, nata tre anni fa, punta ad affermarsi con l’obiettivo di creare un punto di riferimento specializzato in gessature, intonaci, cartongesso e soluzioni di Eclisse

L'azienda è stata fondata tre anni fa con l’obiettivo di creare un punto di riferimento specializzato nella rivendita di gessature e intonaci per il mercato dei gessatori , racconta Luca Bianco, responsabile vendite di Gypsol, rivenditore di Bioggio (Lugano). Offre una gamma completa di materiali per l’edilizia a secco, tra cui cartongesso, intonaci, soffitti modulari (metallici e Copyright: YouTrade

Alice Fugazza

in fibra), pareti mobili (vetrate e cieche) e pavimenti tecnici sopraelevati. Si concentra esclusivamente su questi prodotti, fornendo tutto il materiale per l’edilizia a secco. La realtà è locale, operante principalmente nel Canton Ticino, e il team è composto da sei persone: quattro a tempo pieno e due a tempo parziale, tra cui Luca Bianco, responsabile commerciale, Alessandro Laini, responsabile del punto vendita e Daniele Fregoni, responsabile tecnico, fra i più preparati del mercato. Il fatturato dell'azienda supera i 3 milioni di franchi svizzeri. Una realtà quindi in forte crescita, determinata a giocarsi tutte le carte nel par terre del Canton Ticino. Domanda. Com’è andato il 2024?

Risposta. Il 2024 è stato un anno difficile, il mercato ha subito

un rallentamento: abbiamo avuto una stagnazione nelle vendite e una difficoltà più marcata negli incassi, precisamente nel settore creditizio.

D. Quali sono le vostre previsioni per il 2025?

R. Prevediamo e stiamo vedendo un leggero miglioramento nelle vendite. Essendo nati da soli tre anni, ci stiamo strutturando e consolidando.

D. Qual è la sfida maggiore che si prospetta per la vostra attività nei prossimi anni?

R. Il mercato ticinese è settoriale e conservativo. Grazie all’azienda che avevamo io e il mio socio prima di questa, siamo riusciti a costruire una solida reputazione: siamo seri, affidabili, e la qualità

DA SINISTRA ALESSANDRO LAINI, DANIELE FREGONI E LUCA BIANCO

Copyright: YouTrade

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è il nostro perno. Vogliamo strutturarci maggiormente e crescere.

D. Quali sono i lavori più richiesti rispetto agli anni passati?

R. Noi lavoriamo principalmente con il cartongesso. Abbiamo fatto forniture importanti per pavimenti tecnici e pareti mobili. Quest’anno il trend sarà lo stesso.

D. Qual è la sfida maggiore che si prospetta per la distribuzione?

R. Ampliare i contatti, colmando il gap tra produttore e applicatore, arrivando al progettista. L’ideale sarebbe adottare una politica dove il produttore ci introduce ad architetti e progettisti.

D. La sostenibilità è ormai al centro degli obiettivi europei.

Come impatta sul vostro business?

R. Il gesso, il cartongesso, i metalli e le fibre sono tutti prodotti naturali. Non utilizziamo né prodotti chimici, né tossici. Siamo quindi sostenibili a 360 gradi.

D. Ci sono state novità societarie nell’ultimo anno?

R. No, siamo appena nati e ci stiamo espandendo sul mercato, quindi al momento cerchiamo di stabilizzarci. Non è il momento di fare cambiamenti.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. Principalmente si tratta di posatori.

D. Quali sono i prodotti più richiesti nel vostro punto vendita?

R. Quelli più richiesti sono sicuramente il cartongesso, le porte di Eclisse e le botole di ispezione. Al momento stiamo lavorando sui prodotti che abbiamo e ci stiamo espandendo. Successivamente penseremo a inserire novità.

D. Tra le vostre partnership c’è quella con Eclisse: come è iniziato il rapporto con l’azienda?

R. Il rapporto con Eclisse è iniziato dieci anni fa, quando io e il mio socio eravamo titolari di un’altra azienda. Con il cambio la partnership è rimasta salda. All’epoca avevamo un rappresentante sul territorio, oggi non più, ma la collaborazione continua e ci

IL MAGAZZINO E GLI ESTERNI DELL'AZIENDA. SOTTO, LUCA BIANCO CON I PRODOTTI ECLIESSE

troviamo molto bene.

D. Quali sono le soluzioni di Eclisse più richieste?

R. Il telaio unico e Syntesis Line, i cavalli di battaglia di Eclisse. Richieste anche le porte battenti e le porte su misura. Noi vogliamo espandere la gamma.

D. Realizzate porte su misura: in che modo?

R. Siamo un committente unico: cerchiamo di capire le esigenze del cliente ed esaudirle con sistemi completi e di qualità.

D. Che cosa apprezzate di più dell’azienda?

R. I prodotti e la loro qualità, le soluzioni innovative e sempre funzionali. Ma anche la disponibilità e il supporto, seppur a distanza: per ogni esigenza Eclisse risponde, soddisfa le richieste e risolve le problematiche.

D. Come sono presentate le soluzioni Eclisse in showroom?

R. Non abbiamo uno showroom, vendiamo la singola soluzione. Il cliente apprezza la tecnicità della nostra azienda e riconosce al nostro tecnico e socio, Daniele Fregoni, il supporto e la sua specializzazione completa.

D. C’è anche un supporto tecnico?

R. Ci affidiamo alla sede di Eclisse, che offre un servizio di consulenza a distanza. Non ci affidiamo più a una persona che viene sul posto, ma c’è sempre molta disponibilità.

D. Digitalizzazione e intelligenza artificiale: a che punto siete?

R. Abbiamo un programma per ottimizzare il magazzino, ma essendo in fase di consolidamento penseremo più avanti a questi progetti.

D. Avete una piattaforma e-commerce?

R. No, qui in Canton Ticino al momento non ne sentiamo l’esigenza.

D. Come si evolve la formazione degli operatori in Svizzera?

R. In azienda non facciamo corsi di formazione, ma collaboriamo con i produttori, che svolgono regolarmente corsi in base alle esigenze e ai trend.

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D. Avete partecipato all’Academy di Eclisse?

R. A qualche lezione s ì , ma vorremmo si spostassero in loco, per noi è difficile recarci spesso da loro.

D. Quale tipo di lavoro edile è più richiesto in Svizzera?

R. Edilizia civile: al momento ci sono grandi progetti per il territorio. Lo stadio di Lugano, il palazzo del ghiaccio con annessa palestra, il tunnel del Gottardo. Anche se ci sono grossi progetti in itinere, i lavori sono iniziati solo per lo stadio di Lugano. Speriamo che in futuro possa portarci business.

Ragione sociale completa: GYPSOL SA

Anno di fondazione: 2021

Sede legale: Via Industria 17, 6934, Bioggio (Lugano)

Mail: info@gypsol.ch

Punti vendita: 1

Indirizzi dei punti vendita: Via Industria 17, 6934, Bioggio Magazzino: 1

Titolare: società anonima

Responsabile ufficio acquisti: Luca Bianco e Alessandro

Laini

Fatturato 2023: 2,8 milioni di euro

Principali marchi trattati: Rigips, Fassa Bortolo, Eclisse, SystemBau, Isover, Rockwool

DOSSIER RIVENDITORI CANTON TICINO

I dati riportati nelle schede sono tratti dalle informazioni pubblicate sui siti internet delle aziende

Ragione sociale completa: FRIGERIO SA

Anno di fondazione: 1925

Sede legale: Via Giovanni Varesi 18 – 6600 Locarno

Sito internet: www.frigerio.ch

Email: direzione@frigerio.ch

Direttore generale: Luca e Stefano Poncini

Punti vendita: Centro Artigiani e Industrie e Centro Idro Termo Sanitario, Via Giovanni Varesi 18Locarno; Centro Acciai e Edilizia, Via Industrie 22 - Cadenazzo, Centro Idro Termo Sanitario, Via al Mulino, Zona Industriale, 6943 Vezia

Principali categorie di prodotto: attrezzature, elettroutensili e prodotti tecnici per l’edilizia, l’industria e l’artigianato, acciaio d’armatura e materiali da sottostruttura, lamiere, tubi, termoidraulica

Servizi: leasing su misura, consulenza tecnica; card per gestire acquisti, fatturazione individuale, cantieri o centri d’acquisto; su richiesta consegna e ritiro a domicilio; assistenza tecnica e interventi anche in cantiere; servizio incisioni

E-commerce: nella sezione e-shop è possibile acquistare utensili, macchinari, abbigliamento da lavoro, prodotti per la ferrammenta e materiale edile di vario genere, impianti

Ragione sociale completa: VIP DEVELOPMENT SA

Sede legale: Via Cantonale 33 - 6596 Riazzino

Sito internet: www.vip-development.ch

Email: info@vip-development.ch

Showroom: Via Cantonale 33 - 6596 Riazzino

Principali categorie di prodotto: mobili da bagno, cabine doccia e sistemi d’idroterapia, minipiscine, rubinetteria, ceramica sanitaria

Servizi: ristrutturazioni complete; risanamento vasche da bagno esistenti o sostituzioni con piatto doccia; posa rivestimenti in pietra naturale

Ragione sociale completa: BAZZI PIASTRELLE SA

Anno di fondazione: 1908

Sede legale: Via dei Pioppi 10 - 6616 Losone

Sito internet: www.bazzi.ch

Email: info@bazzi.ch

Numero punti vendita: 1

Indirizzi punti vendita: Via dei Pioppi 10 - 6616 Losone

Numero showroom: 1

Magazzino: 1000 mq coperti

Cda: Carlo, Elisa e Claudia Bazzi

Principali marchi trattati: Marazzi, Florim, Atlas Concorde, Gessi

Servizi: vendita e posa di piastrelle, mosaici e pietra naturale, vendita di arredobagno, progettazione bagni

Ragione sociale completa: EDILPOSA SA

Anno di fondazione: 1998

Sede legale: Via Cantonale 4 - 6930 Bedano

Sito internet: www.edilposa.ch

Email: edilposa@edilposa.ch

Punto vendita: 1

Principali categorie di prodotto: collanti e sigillanti per posatori, attrezzature e accessori

Marchi: Harold Scholz, Kerakoll, Litokol, Mapei, Ardex, Weber Saint-Gobain, Falcone Bau- & Industriechemie, Merz und Benteli, Bosch, Makita, Brevetti Montolit, Raimondi, Rosset Technik, Sigma, Profilitech, Schlüter Systems, Lux Elements

Servizi: consulenza tecnica, assistenza sia durante la fase di progettazione che durante la posa dei materiali, trasporto materiale a domicilio

Ragione sociale completa: TICINOCOLOR SA

Anno di fondazione: 2008

Sede legale: Via San Gottardo 146 - 6942 Savosa

Sito internet: www.ticinocolor.ch

Email: info@ticinocolor.ch

Titolari: Mauro Sangalli

Servizi: negozio multimarca che fornisce principalmente colori e vernici, rivolgendosi ad artigiani e professionisti del settore come pittori, imbianchini, imprese edili e di gessatura. Inoltre fornisce anche prodotti come cartongesso e parquet

Punti Vendita: 2, sede di Savosa in Via San Gottardo, 146, 6942, Savosa e la sede di Mezzovico, Via Cantonale, 8, 6805, Mezzovico - Vira

Principali categorie di prodotto: colori, vernici, sistemi a secco, isolamento, parquet, utensili e accessori, DPI, misuratori laser

Marchi: Meffert, Ruco, Sax Farben, Sika, CD-Color, Schekolin, Storch, Greutol, Antica Signoria, Elekta, Kerakoll, Weber Saint-Gobain, Impa, Amonn, Gamma Pennelli, Astra, Leica

RIAZZINO LOSONE LOCARNO

Ragione sociale completa: REGUSCI RECO SA

Marchio ticinese di BMS Building Material Suisse

Anno di fondazione: 1925, ceduta a CRH nel 2008. Il 1° gennaio 2020 l’azienda è stata

acquistata dal gruppo di investitori internazionali Blackstone

Sede legale: Via S. Gottardo 98 - 6500 Bellinzona

Sito internet: www.reguscireco.ch

Email: reguscireco@bmsuisse.ch

Punti vendita: il gruppo ha 110 punti vendita, di cui sette in Canton Ticino (ArbedoCastione, Bellinzona, Biasca, Coldrerio, Locarno, Losone, Manno)

Showroom: il gruppo possiede 21 punti di esposizione

Direttore: Severin Mastroianni

Principali categorie di prodotto: sale da bagno, piastrelle, parquet, porte, cucine, materiali edili e legnami, prodotti per l’allestimento degli spazi outdoor, antinfortunistica, impianti, elettrodomestici, porte e costruzioni grezze

Marchi: tutti i principali marchi del settore e due marchi proprietari: ProCasa è il marchio di Regusci Reco che offre un ampio ventaglio di piastrelle e parquet, oltre a bagni completi adatti a stili e budget differenti; ProOne è il marchio Regusci Reco di utensili e materiali edili per i professionisti

Servizi: configuratore rivestimenti per pavimenti; app Reco Pro per smartphone e tablet con il catalogo completo e interattivo dei sanitari e le schede di montaggio di oltre 7mila articoli, consegna in cantiere; taglio del legno

Ragione sociale completa: LUMAFER SA

Sede legale: Via Cappella Nuova 2 - 6533 Lumino

Sito internet: www.lumafer.ch

Email: info@lumafer.ch

Punti vendita: un punto vendita con magazzino

Titolare: dal 2005 Fabio Rezzonico

Principali categorie di prodotto: utensili, attrezzature, materiali edili, macchinari e accessori, materiale elettrico, misurazione e marcatura, abbigliamento e protezione personale, sistemi di casseratura e accessori, segnaletica e sbarramento stradale, giardinaggio

Ragione sociale completa: P.L. VALLI SA

Anno di fondazione: 1932

Sede legale: Via Grancia 6 - 6916 Grancia

Sito internet: www.valli.ch

Email: info@valli.ch

Punto vendita: un punto vendita con showroom

Direttore: Antonio Regazzoni

Principali categorie di prodotto: piastrelle, pietre naturali, pietre artificiali, arredobagno, piani cucina, parquet, arredo per esterno, attrezzature per la posa

Servizi: posa, servizio riparazioni, laboratorio attrezzato per ogni genere di realizzazione in pietra naturale e artificiale, sopralluoghi e consulenze, assistenza tecnica, consegna a domicilio

Ragione sociale completa: HG COMMERCIALE

Società commerciale della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori

Anno di fondazione: 1899

Sede legale: Stauffacherquai 46 - 8022 Zurigo

Sito internet: www.hgc.ch

Punti vendita: 45 punti vendita

Showroom: 19 showroom di rivestimenti per pareti e pavimenti

Cda: Beat Juen, Franco Lurati, Gian-Luca Lardi, Daniel Andreas Pfirter, Daniela Spuhler-Hoffmann, Patrice Dupasquier, Markus Lötscher

Ceo: Martin Tobler

Principali categorie di prodotto: indumenti e protezione, materiale d’esercizio, giardinaggio, involucri edilizi, soprastruttura, legname, allestimento interno, segnaletica e materiale di sbarramento, sottostrutture e costruzioni stradali, costruzioni a secco, attrezzi e macchine

Marchi: Acosim, Ardex, Creabeton, DeWalt, Flumroc, Hunziker Kalksandstein, James Hardie, Kerakoll, Knauf, Knauf Insulation, Fritz Landolt,Mapei, PCI, Permapack, Profix, Protektor, Rigips, Saint-Gobain Isover, Legno Svizzero, Sika,Streng Plastic, Symalit, Sytec, Tegum, Velux, wedi, Xella

Servizi: noleggio piattaforma di lavoro aerea, consulenza, servizi digitali per gli artigiani, e-bill, interfacce software aziendale (ERP), servizio di miscelazione dei colori, consegna e scarico gru, container per materiali, tool di progettazione degli spazi, riciclaggio, servizio clienti tecnico, gestione per la ristrutturazione, taglio e lavorazione

E-commerce: è possibile acquistare direttamente dall’e-shop un’ampia gamma di materiale da costruzione e attrezzatura a prezzo netto e con informazioni sulla disponibilità degli articoli. L’e-shop ha ricevuto la medaglia di bronzo nella categoria Productivity del Goldbach Crossmedia Award 2021, che premia progetti web eccezionali realizzati da o per aziende e organizzazioni svizzere

ONLINE LA PAROLA DEL CLIENTE È SEMPRE D’ORO

La competizione tra rivendite si svolge anche in rete: l’arma in più sono le recensioni degli utenti del servizio fornito dal distributore o sui prodotti acquistati. Perché il giudizio positivo moltiplica il fatturato

Giuseppe Rossi

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MISTER MAC - BIGMAT PIO MACARRA

PER L'EDILIZIA UN RINFORZO NELLA RIVENDITA

Il distributore romano apre un nuovo punto vendita nelle Marche con prodotti ad hoc. Come quelli proposti con la partnership di Fibre Net, destinati al consolidamento strutturale

Veronica Monaco

Un percorso controcorrente quello di Pio Macarra, che dal mondo dell’edilizia leggera, con il marchio Mister Mac, si è di recente aperto anche alla commercializzazione dei materiali da costruzione tradizionali. Oltre a vernici e pitture, isolanti, cartongesso e costruzioni a secco e ferramenta, la rivendita ha inserito nel nuovo punto vendita nelle Marche (inaugurato a marzo 2024 e che si aggiunge ai quattro nel Lazio) anche prodotti «pesanti» proprio per rispondere alle specifiche esigenze del territorio. Senza mai dimenticare l’attenzione all’innovazione e la partnership con aziende specializzate, come Fibre Net per il settore dei rinforzi strutturali. Ne parliamo con Luca Macarra, amministratore di Pio Macarra, titolare del marchio Mister Mac.

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DA SINISTRA, LUCA MACARRA, AMMINISTRATORE, ELEONORA MACARRA, RESPONSABILE DEL PUNTO VENDITA DI TOLENTINO (MACERATA)
E GABRIELE ROGARI, SALES MANAGER AREA CENTRO FIBRE NET

L'ESTERNO DEL PUNTO

VENDITA MISTER MAC A SAN CESAREO (ROMA). A DESTRA, L'AREA FINITURE

UNA INTERIOR DESIGNER PER LANCIARE TOLENTINO

«Abbiamo aperto il nuovo punto vendita di Tolentino (Macerata) a marzo 2024. Mi sono trasferita nelle Marche per seguire direttamente lo store. Mi sono laureata in interior design nel 2019 e sono entrata in azienda, svolgendo varie mansioni, fino ad essere impiegata dopo il covid nell’ufficio acquisti. Inizialmente ero un po’ restia al trasferimento, non volevo uscire dalla mia zona di comfort; adesso sono fermamente convinta della scelta che mi ha permesso di approfondire la conoscenza dell’azienda a 360 gradi», racconta Eleonora Macarra, figlia del titolare Luca Macarra e responsabile del punto vendita marchigiano. «Appena abbiamo aperto mi sono occupata di tutto, dal magazzino alle bolle. Il magazzino era vuoto e grazie all’esperienza maturata in precedenza nell’ufficio acquisti ho iniziato a ordinare i materiali. Il nostro agente sul territorio ha iniziato a portare la clientela e pian piano il lavoro è cresciuto in maniera esponenziale. Adesso il punto vendita impiega nove persone: due agenti esterni, tre autisti e due magazzinieri». E prosegue: «Ho trovato il mio posto. Stiamo ancora cercando di organizzarci al meglio. Vedere il magazzino pieno e i clienti contenti mi rende molto fiera del mio lavoro. Sarò pienamente soddisfatta quando il magazzino sarà ristrutturato e reso esteticamente più accattivante. Il mio progetto sarà rendere Tolentino il punto di riferimento nel territorio marchigiano e, una volta rientrata in sede, vorrei sviluppare i canali social dell’azienda».

Domanda. Nel 2025 l’azienda compie 60 anni. Avete festeggiamenti in programma?

Risposta. Abbiamo in programma una serie di attività. La più importante sarà il 24 maggio: stiamo organizzando un open day con una festa dedicata ai 60 anni dell’azienda. L’azienda è stata fondata da mio padre, Pio Macarra, di professione imbianchino, che nel 1965 ha deciso di aprire una rivendita di vernici e carte da parati. Per tanti anni l’azienda ha mantenuto questo assetto. Poi, con il mio ingresso in azienda intorno agli anni Novanta, abbiamo deciso di incrementare le categorie merceologiche, introducendo malte legate al mondo delle pitture e nel 2004 il cartongesso, in concomitanza con il cambio della sede.

D. Dove vi siete spostati?

R. La nostra sede storica è sempre stata a Palestrina (Roma). Nel 2004 ci siamo spostati a San Cesareo, un passo importante per l’azienda. La vicinanza con l’uscita autostradale rendeva il punto vendita di San Cesareo logisticamente più competitivo, coniugando gli spazi di cui avevamo bisogno con la vicinanza a Roma. Abbiamo comprato una prima struttura, che all’epoca ci sembrava enorme, e dopo quattro-cinque anni ci siamo spostati in quella attuale di quasi 7 mila metri quadrati. In questi anni abbiamo anche iniziato a espanderci aprendo altri punti vendita.

D. Quindi, oggi quanti punti vendita avete?

R. Oltre San Cesareo, nella fascia intorno a Roma abbiamo due punti vendita a Ladispoli e Palestrina. Poi abbiamo aperto nella zona dei Castelli Romani, a Velletri. E, infine, a marzo 2024 abbiamo deciso di inserirci nel

mercato delle Marche con l’inaugurazione del punto vendita di Tolentino (Macerata). Quindi, in totale disponiamo di cinque punti vendita.

D. Come siete organizzati?

R. Il nostro punto di forza è la rete tecnico-commerciale. Disponiamo di dieci agenti esterni, che vanno in cantiere e insieme alle imprese sviluppano i capitolati e le vendite. Questa è la nostra forza e quello che ci contraddistingue nel Lazio. Stiamo seguendo lo stesso modello nelle Marche e i risultati stanno confermando la validità di questo modello di business.

D. Nel Lazio e nelle Marche quale sentite come principale concorrente?

R. Sicuramente nel Lazio le insegne della Gdo sono molto presenti. Le nostre imprese si rivolgono regolarmente a loro quando hanno bisogno di materiale urgente. Tuttavia, la tipologia di prodotti che offriamo e la nostra proposta commerciale ci permettono di non sentire questa concorrenza in maniera così significativa: il cliente si affida alla nostra esperienza e alla nostra competenza. Teniamo molto alla preparazione dei nostri commerciali, la vera arma per fare la differenza. Fare battaglia alla grande distribuzione organizzata sarebbe una follia: hanno mezzi e potenzialità assolutamente diversi dai nostri. Tuttavia, come Davide contro Golia, dobbiamo guadagnarci il nostro spazio e sfruttare le loro mancanze, che tipicamente riguardano la consulenza tecnica.

D. Quindi che cosa è Mister Mac oggi?

R. È un’azienda che punta tutto sulla qualità e la proposizione dei prodotti. Vendiamo materiali per edilizia,

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cercando però sempre delle nicchie di mercato che ci permettano di differenziarci dalla concorrenza. Cerchiamo di sviluppare il nostro mercato e la nostra offerta commerciale trovando prodotti o nicchie di mercato in cui il valore aggiunto derivato dall’esperienza e della competenza rimane fondamentale.

D. Puntate molto sull’innovazione?

R. Assolutamente sì. Cerchiamo sempre prodotti innovativi che ci permettano di fare la differenza.

D. Come affrontate il tema della sostenibilità? I vostri clienti richiedono prodotti sostenibili?

R. La sostenibilità è un argomento che affrontiamo in maniera costante, ma spesso le imprese lo tengono in scarsa considerazione. Diciamo che dipende dalla tipologia di cantiere in cui le imprese si trovano a operare: se il progetto risponde a monte a criteri di sostenibilità,

SOLUZIONI PER LA SICUREZZA NELL’AREA SISMICA

Gabriele Rogari è sales Manager Area Centro Fibre Net.

Domanda. Quando è nato il rapporto con Mister Mac?

Risposta. Sono già quattro anni che collaboriamo e stiamo intensificando ancora di più la nostra presenza sul territorio grazie alla loro forza vendita e distribuzione.

D. Quali sono le soluzioni più richieste dalla rivendita?

R. In generale le richieste delle rivendite si concentrano sui sistemi di rinforzo strutturale che spaziano dal CRm, agli FRp alle nuove configurazioni degli FRcm fino alle malte civili e tecniche. Un altro sistema che viene richiesto è quello per la messa in sicurezza di solai.

D. Quali sono i prodotti più richiesti nel Centro Italia?

R. Al netto delle malte non parlerei di prodotti ma di sistemi e quindi il focus sulla mia area, ancora interessata dalla ricostruzione post sisma, è forte sul rinforzo strutturale FRp, CRm e FRcm

D. Quali sono i servizi che Mister Mac vi richiede di più?

R. La formazione tecnica della rete vendita interna ed esterna è stata determinante già dall’inizio della nostra partnership. Si tratta di un elemento che non si è esaurito, ma che continua e gioca un ruolo essenziale per una crescita condivisa. Naturalmente l’assistenza tecnica che forniamo, sia in fase progettuale che in cantiere, è un altro tema sostanziale per garantire l’operatività quotidiana.

D. C’è un progetto particolarmente significativo nel quale avete collaborato di recente?

R. Ci siamo trovati a collaborare nel cantiere di un famoso outlet della zona. In fase progettuale erano emerse delle problematiche di ribaltamento delle murature. Insieme a Mister Mac siamo riusciti a rispondere alle esigenze della progettazione e fornire i materiali. Si è trattato di un intervento molto importante per il quale Fibre Net ha fornito a Mister Mac un servizio di supporto tecnico iniziale e il sistema CRm Ri-StRuttuRa con reti in fibra di vetro, abbinate a una malta a base calce. L’intervento di consolidamento strutturale è stato

realizzato in un tempo decisamente limitato per consentire la rapida apertura del centro commerciale.

D. Quali sono le caratteristiche delle vostre malte?

R. Come ho detto disponiamo di un’ampia gamma, sia di malte civili per l’edilizia che di malte tecniche, più spesso utilizzate per l’infrastruttura; fattor comune è l’impegno di Fibre Net nello sviluppare prodotti che rispettino anche i requisiti Cam richiesti anche dal PnRR. Pensando proprio al PnRR mi vengono in mente i tanti cantieri in cui abbiamo fornito, oltre alle malte per ripristino e finitura, anche sistemi per inforzo strutturale e messa in sicurezza, anch’essi Cam compliant.

D. Perché scegliere i prodotti Fibre Net?

INTERNO DEL PUNTO VENDITA

R. Da 25 anni Fibre Net è riconosciuta da tutta la filiera delle costruzioni come l’azienda specialista del rinforzo strutturale. L’elevata competenza ingegneristica, sostanziata da una intensa attività di ricerca e sviluppo, ci consentono un approccio serio e professionale quando andiamo a sviluppare e certificare nuovi prodotti e sistemi, che spesso anticipano anche le richieste del mercato. Dalla prima rete, tutt’ora in commercio, è nato il Sistema CRm Ri-StRuttuRa, di cui quest’anno abbiamo lanciato una importante evoluzione, ovvero Ri-StRuttuRa FoRcE: una gamma composta da cinque reti talmente prestazionali da non avere competitor sul mercato. Nell’arco degli anni la proposizione commerciale si è arricchita con rinforzi in fibra di carbonio per placcaggi fibrorinforzati FRp, e proprio nel 2025 con ben 26 sistemi FRcm. Da non dimenticare i prodotti per la ristilatura armata, con il sistema Reticola, e l’antisfondellamento, oltre alle malte tecniche inserite negli ultimi anni. Non da ultimo anche tutti i servizi tecnici a supporto di progettisti, imprese e rivendite fanno la differenza.

D. Le richieste di Pio Macarra-Mister Mac coincidono con quelle del territorio?

R. Certamente, un’azienda con questa storicità sul territorio non può che intercettare e rispondere ai bisogni dello stesso. Ora il punto vendita di Tolentino ha dato un impulso importante

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anche alle richieste che pervengono dal territorio del cratere sismico.

D. Quali problematiche riscontra nelle rivendite di materiali edili nella sua area di riferimento?

R. Non parlerei di problemi, piuttosto di una migliorabile conoscenza dei prodotti di rinforzo strutturale con materiali composti a cui stiamo supplendo con una serie di attività di formazione. Il 2025 è un anno di grandi prospettive nella mia area, quindi continuerò nel segno di quanto portato avanti finora, ovvero una presenza forte e capillare sulle rivendite per garantire a tutti i clienti, nuovi e storici, il massimo supporto.

D. Come sono organizzati i corsi di formazione?

R. I corsi in rivendita comprendono una parte teorica dedicata ai sistemi Fibre Net e una parte pratica in cui i partecipanti, sotto la nostra supervisione, hanno anche la possibilità di applicare i prodotti. A questi educational partecipano rivenditori, progettisti, direttori lavori, maestranze delle imprese. Parallelamente, Fibre Net offre anche proposte di alta formazione sviluppate per i progettisti e le rivendite partner; con due giorni di Academy nel nostro headquarter di Udine affrontiamo tematiche decisamente più tecniche oltre naturalmente a visitare i nostri laboratori e la produzione. A fine Academy i corsisti ricevono un nostro attestato di partecipazione e i crediti professionali rilasciati da enti accreditati per la formazione. In ogni caso, il nostro ufficio tecnico rimane sempre a disposizione per qualsiasi necessità formativa in azienda, in studio e on site.

D. Il Pnrr ha impattato sul business di Fibre Net in quest’area?

R. Sì, il Pnrr ha aiutato molto. È anche vero che nel 2024 si sono aperti moltissimi cantieri, chiusi nello stesso anno, per il Giubileo.

D. Quali sono le sue previsioni per i prossimi mesi?

R. Il mercato dei rinforzi strutturali è in crescita. C’è tanto lavoro e, come ho detto, ci sono spazi di sviluppo legati alla cultura del rinforzo strutturale. Il superbonus ha portato in evidenza alcune lacune, a cui stiamo andando a sopperire con la competenza che contraddistingue Fibre Net sul mercato.

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noi veniamo coinvolti nella ricerca dei prodotti. Offriamo materiali in linea con tutti i requisiti Cam e le certificazioni necessarie. Per forza di cose questi prodotti hanno prezzi leggermente superiori ai materiali tradizionali e quindi, se non sono esplicitamente richiesti dal progetto, non vengono inseriti. Sono accantonati dalla dura legge del mercato. Discorso diverso sarebbe se la legislazione obbligasse a costruire o manutenere le strutture con prodotti che rispondano a caratteristiche di sostenibilità.

D. Qual è il vostro fatturato?

R. Per noi l’anno top è stato il 2023, in cui grazie al superbonus abbiamo superato i 25 milioni di euro, la cifra più importante mai raggiunta. Siamo un’azienda che storicamente ha sempre venduto cappotti, per cui i bonus ci hanno assolutamente favorito. Abbiamo riscosso molto successo anche con i prodotti per i rinforzi strutturali. Nel 2024 abbiamo segnato una leggera flessione, perdendo circa il 12% sull’anno precedente, ma possiamo ritenerci comunque soddisfatti. In due anni abbiamo raddoppiato il fatturato e siamo molto fiduciosi dalle prospettive aperte dal nuovo punto vendita nelle Marche. Solo nel primo mese di gennaio abbiamo portato a casa gli stessi numeri

registrati durante tutto lo scorso anno, quindi direi che il 2025 è partito bene.

D. Com’è strutturato il punto vendita delle Marche?

R. Il punto vendita di Tolentino, in provincia di Macerata, dispone di 2 mila metri quadrati di area coperta e 5 mila di area esterna. Mentre nel Lazio siamo conosciuti come specialisti nell’edilizia leggera, con vernici, cartongesso, malte, rinforzi strutturali e attrezzistica, con l’apertura di Tolentino abbiamo spostato il focus anche sull’edilizia pesante. Una decisone figlia delle richieste del mercato locale, che ci ha portato, a gennaio 2025, a entrare nel Gruppo BigMat.

D. Perché avete deciso di entrare nel Gruppo BigMat?

R. Ci sentiamo meno preparati nell’edilizia pesante e l’entrata in BigMat può aiutarci a colmare questa lacuna. Stiamo facendo un percorso un po’ al contrario: di solito le altre rivendite si stanno indirizzando verso un’edilizia più specializzata; noi, pur non volendo perdere di vista i prodotti specializzati, stiamo incrementando i materiali pesanti. Stiamo inoltre introducendo il comparto delle ceramiche.

D. In che modo state entrando nel mercato delle

TAGLIO LEGNO. SOTTO, LA FERRAMENTA

ceramiche?

R. Ci sono tanti prodotti sul mercato, quello che manca sono le persone. Nelle Marche abbiamo trovato un addetto molto preparato, e stiamo reclutando altre due figure con cui sviluppare il settore. Sicuramente ci avvaleremo anche dell’esperienza di BigMat con il format Habimat per la realizzazione dello showroom di San Cesareo.

D. Quali sono i settori merceologici su cui state puntando di più?

R. Cerchiamo di rispondere a 360 gradi alle richieste dei clienti. Ogni categoria merceologica che introduciamo ha un responsabile di linea. La rete commerciale è composta da dieci agenti che ogni giorno fanno attività sui cantieri, poi abbiamo vari specialisti. Stiamo puntando moltissimo sulla prevenzione e compartimentazione antincendio, sulle facciate ventilate, sui rinforzi strutturali, su pitture e cappotti.

D. Quali sono i segmenti di mercato che vi stanno dando più soddisfazione a livello di business?

R. Siamo riconosciuti sul mercato come rivenditori di pitture e vernici. Da sempre siamo i principali rivenditori per Caparol e tra i primi con Boero. Negli ultimi anni siamo cresciuti tantissimo nel mondo dei sistemi a secco. Per Knauf, per esempio, siamo un riferimento importante: insieme stiamo sviluppando tanti cantieri, e proprio in questi giorni abbiamo chiuso una commessa per la fornitura del loro materiale in uno dei più grossi cantieri di Roma. Non ultimo, un altro comparto che per noi è molto importante sono le polveri, dalla colla ai massetti, fino alle malte tecniche. Vendiamo anche prodotti per le manutenzioni

INNOVAZIONE E RICERCA

Da oltre 20 anni Fibre Net è specializzata nello sviluppo, nell’ingegnerizzazione e nella produzione di sistemi e materiali compositi per il rinforzo strutturale e miglioramento sismico, oltre che di malte e prodotti tecnici per ripristino e manutenzione delle grandi opere. La storia dell’azienda inizia nel 2001 con lo sviluppo di una rete in GfRp (Glass Fibre Reinforced Polimer), un prodotto all’epoca del tutto nuovo sul mercato: nasce così Ri-StRuttuRa, risposta evoluta alla classica rete elettrosaldata. La sfida è continuata poi con l’ideazione e lo sviluppo di altri sistemi di consolidamento, sviluppati e ingegnerizzati per il miglioramento e l’adeguamento sismico di infrastrutture ed edifici storici. I costanti investimenti in ricerca e sviluppo, l’alto livello di competitività e la crescita costante in termini di conoscenza e produttività consentono all’azienda di sviluppare prodotti e sistemi tecnologicamente avanzati, come il sistema BEtontEx per il placcaggio fibrorinforzato FRp, il sistema REticola per la ristilatura armata, il sistema C-MatRix per il placcaggio fibrorinforzato FRcm o il sistema LifE+ per l’antisfondellamento, oltre a una serie di malte civili e prodotti per il ripristino del calcestruzzo e murature. Oggi Fibre Net gestisce principalmente il suo ciclo produttivo presso i suoi siti di produzione a Pavia di Udine. Oltre ai siti produttivi e alle aree utilizzate per attività di tipo direzionale, commerciale, amministrativo, un ampio spazio è dedicato ai laboratori di ricerca e verifiche tecniche di tipo chimico e meccanico e alle attività di formazione.

che, un mercato dove c’è grande richiesta di prodotti per il rinforzo strutturale. Abbiamo così stretto una forte collaborazione con Fibre Net e insieme lavoriamo per sviluppare progetti e fornire prodotti.

D. Da quali prodotti siete partiti?

R. Abbiamo inserito tutti i cicli Fibre Net, dagli intonaci armati ai placcaggi, e ultimamente stiamo utilizzando molto anche le malte.

D. Perché avete scelto proprio Fibre Net?

R. Fibre Net è una specialista del settore, una delle aziende più complete del comparto. Noi amiamo avere rapporti con gli specialisti e instaurare un rapporto di collaborazione per fare proposizioni tecniche.

D. Dei servizi che offre l’azienda, quale apprezzate di più?

R. Sicuramente il servizio di consulenza e l’assistenza tecnica che offrono sia in azienda, sia attraverso i loro tecnici sul territorio, molto preparati. Fibre Net è molto competente nei sistemi di rinforzo strutturale, e ultimamente è ancora più competitiva sul fronte del rapporto qualità-prezzo.

D. Che cos’è cambiato nell’ultimo anno di partnership?

R. Il rapporto con i tecnici è diventato giornaliero al fine di sviluppare le richieste che ci arrivano dai nostri clienti. Anche loro a volte ci propongono dei progetti.

IL SERVIZIO TINTOMETRICO

di ponti e viadotti, con una persona dedicata.

D. Come è nata la partnership con Fibre Net?

R. La partnership con Fibre Net è nata quattro-cinque anni fa. All’inizio vedevamo i loro prodotti con un po’ di scetticismo, poi con l’accelerazione dovuta all’introduzione del sismabonus abbiamo iniziato ad approfondire i rapporti con l’azienda, la conoscenza dei prodotti e dei vari cicli applicativi. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con l’apertura del punto vendita delle Mar-

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Nelle Marche, inoltre, c’è spesso un problema di logistica perché i cantieri si trovano in zone poco accessibili. Con i nostri mezzi e il nostro personale consegniamo anche dove è più complicato arrivare, una peculiarità che ci differenzia dalla concorrenza. Oltre ad avere i prodotti, è fondamentale rispondere in tempo reale alle esigenze delle imprese. E Fibre Net sceglie noi anche per questa possibilità. È un rapporto win-win.

D. Com’è organizzata la vostra rete commerciale di agenti monomandatari in cantiere?

R. Abbiamo dieci agenti monomandatari, che rispondono a un responsabile commerciale. Facciamo riunioni ogni 15 giorni per confrontarci su opportunità e novità. Avendo

ricoperto in passato il ruolo di commerciale, conosco le esigenze di chi sta in prima linea nelle vendite e faccio di tutto per supportare il loro lavoro. Per questo motivo due anni fa ho deciso di aprire un ufficio tecnico-commerciale che coadiuva il lavoro degli agenti, sviluppando per loro le offerte in tempo reale. La vendita è un gioco di squadra, e questa organizzazione ci sta permettendo di confermare i fatturati post bonus.

D. Avete più lavori legati al Pnrr o al Giubileo?

R. I lavori per il Giubileo sono già stati eseguiti l’anno scorso, comunque non sono stati moltissimi. Più significativo è invece il business portato dal Pnrr. Stiamo avendo molto lavoro anche con la ristrutturazione e costruzione di alberghi, in cui sono ampiamente utilizzati i sistemi a secco.

D. Uno dei temi su cui si gioca la competitività delle aziende è la digitalizzazione: che cosa state facendo in tal senso?

R. Stiamo investendo tantissimo. Abbiamo un sistema informatico che giornalmente adeguiamo alle nostre esigenze e un responsabile It che lavora costantemente al miglioramento della parte informatica dell’azienda. Inoltre, a breve è in programma il lancio di una app dedicata ai nostri clienti che offre l’accesso agli ordini online. Sono rimasto molto colpito dall’intervento sugli strumenti digitali di Vit Kutnar del gruppo Dek al Convegno YouTrade del 2023. Già da tempo il mio obiettivo è offrire ai miei clienti uno strumento che permetta loro di inserire gli ordini mentre raggiungono il punto vendita e, nel tempo di un caffè, caricare sui loro mezzi il materiale di cui hanno bisogno. Un altro servizio che stiamo implementando è quello della

vendita online. Anche se nel settore dell’edilizia non è così facile impostare un e-commerce nel canale B2C, credo ci sarà un grandissimo sviluppo nel canale B2B: l’impresa avrà sempre di più uffici tecnici dedicati che non si interfacceranno più con i referenti commerciali, ma navigheranno sui vari siti per trovare i prodotti, i listini e gli sconti riservati. Abbiamo già un sito online, ma al momento è ancora poco utilizzato.

D. Qual è il servizio più apprezzato dai suoi clienti?

R. Al primo posto la logistica e la consulenza tecnica. Nel 2021 abbiamo acquistato una struttura logistica da dove partono i prodotti, nell’arco di 24 ore siamo in grado di consegnare in tutta Roma. Nell’ultimo anno abbiamo inoltre investito in una società di consulenza che collabora con noi proprio per migliorare il servizio di logistica. Un altro settore che stiamo sviluppando, anche grazie all’ingresso nel Gruppo BigMat, è quello del noleggio. Abbiamo un’officina con due persone che gestiscono il noleggio e la manutenzione degli elettroutensili. È un servizio che ci porta tanta clientela, chiudendo il cerchio dei servizi a supporto della vendita.

D. Vi occupate anche di recupero di materiali da demolizione?

R. È un progetto che abbiamo nel cassetto. Ci stiamo lavorando: il recupero dei materiali da costruzione, sia tradizionali che a secco, rappresenterà uno sviluppo importante per la nostra azienda

D. Qual è il suo sogno nel cassetto?

R. Ci sono progetti a breve termine e progetti più a lunga scadenza. Ci stiamo strutturando per aprire a Roma. Ci siamo resi conto che abbiamo bisogno di una base logistica nella Capitale, con l’apertura di nuovi punti vendita.

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RETE FIBRE NET

DOPO 120 ANNI DI DISTRIBUZIONE CI ALLARGHIAMO

La rivendita attiva nel Viterbese amplia la struttura a Nepi. E punta su qualità e partnership solide, come quella con Heidelberg Materials

Con una storia centenaria alle spalle, la rivendita F.lli Paolelli di Civita Castellana (Viterbo) ha affrontato le evoluzioni del mercato dell’edilizia con grande determinazione. La stessa che l’ha traghettata dal campo dei costruttori edili di fine Ottocento alla società attuale di distribuzione di prodotti da costruzione, con tre filiali che servono l’alto Lazio, dalla zona sud di Viterbo fino alle porte di Roma Nord. Ne parliamo con il responsabile commerciale Stefano Paolelli.

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Domanda. La vostra azienda ha oltre 120 anni di storia. Qual è il segreto di questa longevità?

Risposta. La nostra azienda si basa su tre pilastri principali: la passione, la determinazione e la serietà, caratteristiche per le quali i clienti ci conoscono dal 1900. Continuiamo l’attività di famiglia basandoci su questi tre fondamenti, coprendo un territorio che va dalla zona sud di Viterbo alle porte di Roma Nord. Oltre alla sede storica di Civita Castellana, che è anche la sede amministrativa, abbiamo due filiali: una a Fabrica di Roma e l’altra a Nepi (Viterbo).

D. Quali sono stati i momenti più importanti che hanno scandito la crescita dell’azienda?

R. L’apertura delle due filiali è stato un momento importante. Fabrica di Roma è stata aperta negli

anni Sessanta, mentre la filiale di Nepi negli anni Ottanta. Nel 2018 abbiamo realizzato un punto colore a Civita Castellana, un investimento importante, che ci ha portato notorietà a livello provinciale. Abbiamo poi aperto il colorificio anche presso le due filiali, riproponendo gli stessi marchi che sono il top della qualità, elemento per noi molto importante. Inoltre, quest’anno stiamo realizzando l’investimento più importante nella storia della F.lli Paolelli, poiché in primavera apriremo a Nepi una nuova struttura di 2.500 metri quadrati coperti e 20 mila scoperti, proprio di fronte agli uffici in cui ci troviamo oggi. Questa struttura, per la quale acquisiremo nuovo personale, sostituirà l’attuale punto vendita e ospiterà uno showroom con arredobagno e nuovi prodotti.

DA SINISTRA, STEFANO PAOLELLI, RESPONSABILE COMMERCIALE F.LLI

PAOLELLI, E ROBERTO

BENELLA, AREA SALES

TIRRENO HEIDELBERG MATERIALS

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D. Quali sono i brand che avete nel punto colore?

R. Il brand principale è Ard Raccanello. Trattiamo anche Novacolor per prodotti più specifici e abbiamo Area51, una gamma di prodotti di fascia media, dedicata alle imprese che vogliono contenere i costi. Diciamo che attualmente il 60-70% dei prodotti venduti riguarda soluzioni per gli ambienti interni, mentre il 30-40% prodotti per l’esterno. Sulla scia dell’ecobonus continuiamo a lavorare molto con l’intonachino.

D. Che strada vi ha aperto il mondo del colore e su quale tipo di clientela?

R. Per tradizione abbiamo sempre lavorato con l’edilizia pesante. Con il colorificio e il superbonus si è aperto il mondo dell’edilizia leggera, quindi cartongesso, finiture, carte da parati, e abbiamo acquisito nuovi clienti.

D. Come si è trasformata l’azienda negli ultimi anni

CONOSCERE IL PRODOTTO FA LA DIFFERENZA

Roberto Benella è area sales Tirreno Heidelberg

Materials.

Domanda. Quali sono i prodotti di Heidelberg Materials più richiesti in questo periodo?

Risposta. I prodotti che rispondono maggiormente all’economia circolare, quindi i pozzolanici e i cementi d’alto forno. Per quanto riguarda le rivendite, i cementi portland e pozzolanici, affiancati dal Paviforte e i cementi rapidi, oltre al cemento bianco.

D. Quali sono le richieste più frequenti dei distributori?

R. I clienti cercano risposte veloci alle loro esigenze, soluzioni innovative, servizio efficiente e competitività sul mercato di riferimento.

D. Che rapporto avete con la F.lli Paolelli?

R. Il rapporto con F.lli Paolelli è ormai storico. Sono sicuramente oltre 30 anni che la rivendita acquista i nostri prodotti. La trasparenza, il confronto e la correttezza nelle pratiche commerciali sono le basi che ci hanno portato fino a qui.

D. Che tipo di cemento vendono di più?

R. I cementi Portland 32,5 e 42,5 sono quelli maggiormente richiesti, poi il cemento bianco e i cementi rapidi nel formato da 5 chilogrammi.

D. Quanto conta offrire informazione ai distributori, oltre che il prodotto?

R. L’informazione è alla base del nostro lavoro. Essere consapevoli della dimensione in cui ci troviamo spesso fa la differenza nel prendere decisioni.

D. Che impatto ha la sostenibilità sul mercato del cemento?

R. La sostenibilità sta iniziando a influire in modo significativo sulla domanda di cementi a minor impatto ambientale, portando le aziende a investire nell’innovazione tecnologica per implementare pratiche che riducano l’impronta carbonica. Sul mercato a valle ciò si traduce in maggiori costi di produzione e prezzi di vendita.

D. I clienti sono ricettivi alla svolta sostenibile?

R. Le rivendite di materiali edili mostrano un crescente interesse verso la sostenibilità, spinte da una maggiore consapevolezza dei consumatori e dalle stringenti normative. Per i clienti che operano in altri settori come grandi lavori, opere pubbliche in genere, premiscelatori, prefabbricatori e centrali di calcestruzzo, la sensibilità è cresciuta molto in questo ultimo anno.

D. Quali sono gli ostacoli da superare?

R. I fattori sono molteplici. Serve lavorare su una maggiore consapevolezza e competenza sulle pratiche sostenibili, cercando al tempo stesso di fornire standard di normative più chiare e comprensibili a tutta la filiera. C’è necessità di una maggiore disponibilità di materiali riciclati certificati nelle varie aree geografiche. Oggi la sensibilità ambientale è maggiore rispetto al recente passato, ma ci sono ancora spazi di crescita. Occorre pertanto un lavoro di informazione e formazione costante che attraversi tutti gli operatori della filiera, a partire dalle istituzioni per arrivare al cliente finale.

a livello di business?

R. Prima del covid abbiamo inserito i settori dell’isolamento e dei prodotti per la ristrutturazione strutturale, che continuiamo a vendere con successo, soprattutto dopo l’introduzione del sismabonus e dell’ecobonus per quanto riguarda gli isolanti termici. Abbiamo sempre lavorato con prodotti certificati Cam, che adesso si vendono anche con più facilità, si è creata cultura in questo senso. Purtroppo, il postcovid ha frenato un po’ questo entusiasmo.

D. Quali sono le caratteristiche del mercato edile nell’Alto Lazio?

R. Spaziando dalla zona sud del viterbese alle porte di Roma, notiamo diverse dinamiche. Mentre nel viterbese c’è ancora tanta richiesta per le costruzioni tradizionali, con prodotti come cemento e solai in laterocemento, nella zona di Roma le costruzioni a secco cominciano a diffondersi, così come i tetti in lamellare. C’è una conoscenza maggiore dei prodotti più innovativi ed ecosostenibili.

D. Oggi l’azienda come è organizzata?

R. Disponiamo di una divisione amministrativa, un’area commerciale e una tecnica. Restiamo un’azienda famigliare: ognuno di noi fa la sua parte con dedizione, premiando il merito.

D. Avete agenti commerciali che vanno in cantiere?

R. No, non abbiamo agenti. In passato abbiamo fatto questa esperienza, ma poi abbiamo chiuso questa attività.

D. Com’è organizzato il servizio di progettazione?

R. Per la progettazione collaboriamo con consulenti esterni.

D. Avete uno showroom?

R. Abbiamo un piccolo showroom a Nepi e in primavera apriremo una sala mostra nella nuova sede

D. Che cosa state facendo sul fronte della digitalizzazione?

R. Internamente abbiamo implementato archivi telematici dedicati alla parte amministrativa. Abbiamo ridotto l’utilizzo della carta, e anche i listini sono fruibili in maniera digitale. Ai clienti inviamo informative mensili e le schede tecniche dei prodotti che proponiamo. Abbiamo, inoltre, macchinari di ultima generazione controllabili anche da remoto, in modo da monitorare come e dove lavorano, oltre ai consumi. Le macchine sono tutte di nostra proprietà, abbiamo

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di Nepi.
L'AREA ESTERNA
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COSÌ È GERMOGLIATO IL BUSINESS IN GIARDINO

Nel 1950 la famiglia Paolelli inizia a collaborare con alcuni mastri artigiani esperti nella realizzazione di manufatti artistici da giardino modellati a mano. Grazie a questa collaborazione viene fondata Italgarden, che nel 2005 si trasforma in Paolelli Garden, con sede a Fabrica di Roma (Viterbo). Collegata alla F.lli Paolelli, che ricopre il ruolo di capogruppo, la società è specializzata in manufatti per arredo giardino e si rivolge a garden center, studi di architettura e strutture ricettive di fascia medio-alta, oltre a produrre anche conto terzi. «L’attività di produzione di manufatti in cemento nasce nel 1950 ad opera di mio padre. All’epoca la società si occupava di prodotti legati all’edilizia come imbotti per finestre e soglie. Intorno al 1960 la produzione si è orientata all’arredamento da giardino con la realizzazione di vasi, fontane e statue. Una trasformazione del business dettata dall’aumento significativo della domanda che

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iniziava a registrarsi in quegli anni», spiega l’amministratore della società, Roberto Paolelli (nella foto). «Attualmente serviamo tutta Italia e l’Europa occidentale, in particolare Francia, Svizzera e Germania. I nostri prodotti sono realizzati rigorosamente a mano con cemento bianco mescolato a resine o altri inerti. Abbiamo anche brevettato Cement Eco, una resina ecologica che, mescolata al cemento, permette di realizzare prodotti estremamente leggeri ma robusti. Oltre all’originalità e alla qualità del materiale impiegato, offriamo anche ottime garanzie di durabilità. Ancora oggi esistono giardini italiani che accolgono i nostri manufatti prodotti negli anni Sessanta». Oggi l’attività della Paolelli Garden è dedicata al 90% alla produzione di vasi per piante e fiori. «Vorremmo esplorare sempre più la collaborazione con studi di architettura dedicati allo studio del paesaggio. Il settore del garden ha conosciuto un grande sviluppo

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dopo il covid. Non è stato un fuoco di paglia limitato alla pandemia, ma una crescita che sta perdurando da più di due anni. Il business è cresciuto quasi a due cifre e abbiamo inserito tantissimi nuovi articoli, legati sia al mondo del cemento che delle resine. Il connubio tra leggerezza e resistenza sta dando i suoi risultati». Grazie alla collaborazione con architetti specializzati e garden designer, Paolelli Garden è riuscita a dare vita a prodotti sempre innovativi. «La difficoltà maggiore è trovare manodopera. È diventato sempre più difficoltoso reclutare e mantenere il personale. I giovani oggi difficilmente apprezzano lavori così artigianali. L’aumento del costo dell’energia incide invece in minima parte perché, essendo i nostri prodotti fatti a mano e a essiccazione naturale, non abbiamo bisogno di forni o attrezzature particolari per la loro lavorazione».

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TRA VITERBO E ROMA

La famiglia Paolelli opera a Civita Castellana (Viterbo) sin dalla metà dell’Ottocento. Dopo Mastro Domenico Paolelli, che si occupò della ricostruzione del ponte Clementino, costruito nel 1709 dall’architetto Barigioni per incarico di Papa Clemente XI e semidistrutto da un’alluvione nell’ottobre del 1861, la società diventa rivendita di materiali edili nei primi del Novecento a opera di Alezario Paolelli. Nel 1922 la generazione successiva vede Ulderico Paolelli spostare la società dal centro storico al periferico Campo della Fiera, ancora oggi sede dell’attività. A questa si sono aggiunte, tra gli anni Sessanta e Ottanta, due filiali a Fabrica di Roma e Nepi (Viterbo). Dopo 120 anni e quattro generazioni, F.li Paolelli è considerata un punto di riferimento per la commercializzazione di materiali edili nell’alto Lazio grazie all’offerta di prodotti di qualità e di una gamma completa di servizi, dalla progettazione al recupero degli inerti.

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gru fino a 26 metri, e consentono la consegna merci in cantiere, dai centri storici agli spazi aperti.

D. Quindi, ricapitolando, quali sono gli ambiti del vostro business?

R. Edilizia pesante e leggera, ferramenta, termoidraulica e materiale elettrico. Inoltre, trovandoci a Civita Castellana, dove sorge il polo più importante d’Europa per la produzione di sanitari, siamo agenti con deposito di alcune materie prime, tipo gessi ceramici, argille, distaccanti destinati alle industrie ceramiche. Sono prodotti molto costosi e particolari, per i quali abbiamo l’esclusiva.

D. Fate anche riciclo e riuso delle tegole?

R. Sì, è una passione che ci è stata trasmessa da mio padre, un lavoro che facciamo più per dedizione che per business. Con i nostri automezzi recuperiamo vecchie tegole e coppi, che vengono poi utilizzate nel ripristino degli ambienti storici. È un lavoro certosino, bisogna fare molta attenzione perché si tratta di materiali molto fragili. Questa attività ci ha consentito di essere referenti per alcuni interventi molto prestigiosi, in Vaticano e in Campidoglio. Abbiamo inoltre partecipato al restauro della chiesa San Giorgio al Velabro, nel centro storico di Roma, e attualmente stiamo fornendo il cantiere dell’Ospedale di Civita Castellana con 300 metri quadrati di queste tegole, praticamente introvabili.

D. Un altro servizio riguarda il recupero degli inerti: com’è organizzato?

R. È un servizio che offriamo ai nostri clienti per il recupero di materiali inerti, piastrelle, forati derivanti dalle attività di demolizione. Raccogliamo questo materiale in un deposito e poi lo trasferiamo in una discarica autorizzata. Nelle due filiali il servizio è attivo da circa dieci anni, mentre ci stiamo attivando ora presso la sede centrale. Abbiamo tutte le autorizzazioni, stiamo solo cercando il luogo dove stoccare gli inerti. Grazie a questo servizio, fidelizziamo il cliente che torna da noi per comprare altri materiali.

D. Proponete anche servizi dedicati a professionisti della posa: di che cosa si tratta?

R. Proponiamo a noleggio macchine dedicate, per esempio intonacatrici per chi posa il cemento o macchinari per chi realizza i massetti. In più collaboriamo con delle squadre esterne, grazie alle quali possiamo proporre al cliente finale un pacchetto completo che include la posa dei materiali. Proponiamo due o tre aziende, tutte molto serie, poi la scelta finale ricade sul cliente.

D. Tra i vostri fornitori storici c’è Heidelberg Materials: quando è nato questo rapporto?

R. È un sodalizio storico. Saranno almeno 30-40 anni che lavoriamo con loro. Collaboriamo con l’azienda seguendo i consigli dei rappresentanti e della società e promuovendo

i loro prodotti, anche con giornate dedicate.

D. Quali sono i prodotti che vendete di più?

R. Il cemento grigio 32,5 Portland, anche se stiamo cercando di indirizzare i nostri clienti verso il cemento pozzolanico, più sostenibile. A seguire ci sono il cemento bianco e il cemento a pronta presa.

D. F.lli Paolelli ha partecipato alla tavola rotonda organizzata da Heidelberg Materials nella cementeria di Colleferro: che cosa avete portato a casa da quell’incontro?

R. Mi ha molto colpito l’impegno da parte di Heidelberg Materials verso una maggiore ecosostenibilità, con il progetto di recupero e stoccaggio dell’anidride carbonica che l’azienda sta realizzando a Brevik.

Oltre a conoscere e vedere i processi produttivi, che sono sempre interessanti, è stato molto formativo e interessante anche il confronto con gli altri rivenditori presenti.

D. Come giudica la svolta sostenibile del cemento?

R. Sicuramente il cemento non è un prodotto verde per antonomasia, ma quello che Heidelberg Materials sta facendo nell’ambito del recupero della Co2 è sicuramente molto importante. L’azienda sta facendo passi da gigante.

D. Il prezzo è ancora discriminante nella scelta dei prodotti, o conta di più la qualità?

R. F.lli Paolelli ha sempre prediletto marchi importanti e di qualità, come Heidelberg Materials. Ovviamente, negli ultimi anni molte imprese storiche sono venute meno e si sono diffuse imprese straniere, più piccole. Abbiamo dunque mediato tra le varie esigenze, affiancando ai prodotti di fascia alta, anche prodotti più economici.

D. Come scegliete i vostri fornitori?

R. In base alla qualità dei prodotti che ci vengono proposti e all’ecosostenibilità. Le direttive dall’Unione Europea sono dettate e dobbiamo correre in quella direzione: entro il 2050 tutti gli edifici dovranno essere a emissioni zero, quindi noi, insieme ai nostri fornitori, dobbiamo cercare di tracciare la stessa strada.

D. Parliamo di concorrenza: quali sono i competitor che vi danno più fastidio?

R. La concorrenza più sleale è quella dell’e-commerce. Diciamo che trattandosi di materiali pesanti e quindi difficili da trasportare, non ne risentiamo in maniera significativa. Alcune imprese ci fanno invece notare la presenza della Gdo, con i suoi prezzi a ricarichi minimi. Con gli altri rivenditori c’è invece un buon rapporto, nel rispetto delle zone di competenza.

D. Con la fine del superbonus 110%, riuscite a mantenere delle buone quote?

R. La crisi del 2008 ha portato a una scrematura importante, e credo che altrettanto succederà nel post 110%. Le imprese sono troppe, e nonostante il Pnrr,

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molti artigiani sono in difficoltà in un mercato dove c’è poco lavoro e i prezzi tendono ad aumentare.

D. Quindi che cosa vi aspettate dal 2025?

R. Spero che il 2025 replichi i risultati dell’anno scorso. Sono positivo.

D. Il Giubileo vi tocca in qualche modo?

R. Le imprese nostre clienti non sono particolarmente coinvolte. Vediamo invece qualche privato che vuole ristrutturare il proprio ambiente e ricollocarlo sotto forma di b&b.

D. E per quanto riguarda il Pnrr?

R. Anche lì c’è un po’ di movimento, ma è difficile servire le imprese coinvolte.

D. Oltre la nuova sede, avete qualche altro nuovo progetto nel cassetto?

R. Abbiamo da poco aderito alla piattaforma di marketplace Tuttidea e stiamo realizzando un sito e-commerce. Infine, ci siano affidati a tecnici specializzati che ci cureranno le pagine social.

IL TINTOMETRO. SOPRA E A DESTRA, LATERIZI NELL'AREA ESTERNA

BIGMAT ORLANDI EDILIZIA

100 ANNI DI ESPERIENZA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

La rivendita, che sottolinea l’importanza di aderire al grande network della distribuzione, è radicata nell’Alto Lazio. E ha deciso di espandere la propria attività ai pannelli solari

Con una storia che ha inizio nei primi del Novecento e forti radici nella Valle dell’Aniene, in Lazio, la rivendita BigMat Orlandi Edilizia di Subiaco (Roma) ha saputo coniugare tradizione e innovazione, costruendo una realtà solida, caratterizzata da passione, esperienza, adattamento e un legame indissolubile con il territorio. Guidata da Gianluca Orlandi e suo figlio Piergiorgio, quarta e quinta generazione della famiglia titolare della società, BigMat Orlandi Edilizia è specializzata nella vendita di materiali per l’edilizia e nella logistica di cantiere. YouTrade ha incontrato Piergiorgio Orlandi per scoprire il segreto della longevità dell’azienda e le sfide e opportunità che derivano dall’operare in un territorio extra-urbano come quello dei Monti Simbruini.

Domanda. L’azienda compie cento anni. Qual è la ricetta di lunga vita per un’azienda?

Risposta . Potrà sembrare scontato, ma l’ingrediente principale è l’amore: per il nostro lavoro, per l’azienda e per il territorio. Poi, famiglia e tradizione. La nostra è un’impresa tramandata da generazioni: prima mio bisnonno Giacomo, poi mio nonno Virginio, che più di tutti ha saputo trasmetterci la passione per questo mestiere e il legame con la nostra terra. In un’attività familiare è fondamentale l’adattamento ai cambiamenti di mercato e la formazione continua. Ma senza l’amore per ciò che si fa, nessuna azienda potrebbe durare un secolo.

IL TEAM DI BIGMAT ORLANDI EDILIZIA
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D. Avete in programma festeggiamenti per il centesimo anniversario?

R. Stiamo pensando di organizzare un evento a luglio. I borghi in estate si animano e vorremmo cogliere l’occasione dell’estate per festeggiare.

D. Quali sono state le pietre miliari della vostra storia?

R. Tre momenti fondamentali hanno segnato il nostro percorso. Il ritorno del mio bisnonno Giacomo Orlandi da Roma a Subiaco nel primo Dopoguerra, che ha sancito la volontà di legarsi al territorio e di costruire qualcosa di solido per il futuro della nostra famiglia. L’acquisizione dell’azienda da parte di mio nonno Virginio nel 1987 è stata un altro momento cruciale, in cui si è scelto di portare avanti la tradizione anziché vendere l’attività. Infine, l’ingresso nel Gruppo BigMat nel 2021, voluto da me, ha rappresentato la volontà di evolverci senza perdere la nostra identità, garantendo competitività e qualità ai nostri clienti.

D. Come è stato gestito il ricambio generazionale?

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R. Il ricambio generazionale è una sfida complessa. In Italia l’idea di portare avanti l’attività di famiglia è ancora molto radicata, ma non è mai un passaggio scontato. Il genitore deve riuscire a far affrontare al figlio una scelta che condizionerà la sua vita, mentre il figlio deve affrontare il futuro con consapevolezza. Nel nostro caso, le scelte sono state naturali: siamo cresciuti dentro l’azienda, condividendo i valori e le ambizioni della nostra famiglia. Questo ha reso il passaggio meno traumatico e più armonioso.

D. Com’è organizzata l’azienda?

R. Abbiamo a disposizione un’area di 14 mila metri quadrati al centro di Subiaco. Abbiamo edilizia pesante, profilati in ferro, ferro da carpenteria, con 3 mila metri quadrati di capannoni e 6 mila metri quadrati di area scoperta. Un intero capannone è dedicato al legname con legno da carpenteria e legname da falegnameria in pronta consegna. Per il lamellare non avendo la zona di taglio, offriamo solo prodotti su ordinazione. Da poco abbiamo iniziato a espandere lo

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spazio dedicato agli isolanti, a cui avevamo dedicato inizialmente solo un capannone. Disponiamo, inoltre, di una officina interna per la manutenzione dei mezzi che adoperiamo per le consegne in cantiere. Infine, possediamo un’area adibita allo stoccaggio dei materiali e delle macchine per le imprese che vengono da fuori e hanno lavori in zona. Abbiamo anche un’area per lo scarico dei pannelli fotovoltaici e dei ponteggi.

D. Quanti siete in azienda?

R. Otto persone nel reparto edile e due in amministrazione.

D. In che territorio operate?

R. A Subiaco siamo una tradizione, molti si ricordano ancora di mio nonno. Il nostro bacino di utenza è quello della Valle dell’Aniene, quindi Subiaco e tutti i territori limitrofi, fino alla zona est di Roma. Periodicamente facciamo consegne anche su Roma ai nostri

IL GRANDE SALTO DEL 2021

La storia di Orlandi Edilizia ha inizio nei primi del Novecento con Mario Orlandi, che gestiva un’attività commerciale legata al settore agricolo. Durante la guerra, il suo negozio divenne parte del sistema dell’ammasso obbligatorio del grano, un regolamento che imponeva ai contadini di conferire le eccedenze agricole al consorzio, diventando così un punto di riferimento per l’economia locale. Dopo la scomparsa di Virginia, moglie di Mario, il figlio Giacomo Orlandi scelse di lasciare Roma per tornare a Subiaco e portare avanti l’attività familiare, ampliando il commercio e introducendo nel 1925 la vendita di calce idrata. Una decisione che segnò l’ingresso della famiglia Orlandi nel settore edile. Grazie alla sua determinazione, iniziò una collaborazione con la Cartiera di Subiaco, gestendo il trasporto delle merci fuori regione e acquistando diversi camion. Lo scoppio della guerra interruppe questa crescita: i suoi mezzi furono requisiti dai soldati tedeschi, costringendolo a reinventarsi. Con i risparmi ottenuti, Giacomo acquistò il primo negozio di proprietà, passando da una gestione in affitto a una base stabile e strutturata, introducendo anche la vendita di ferramenta e materiali per la pittura. Fu proprio in quegli anni che il figlio Virginio iniziò a lavorare accanto al padre. Negli anni successivi, l’azienda continuò a espandersi e la famiglia acquistò un’area di 14 mila metri quadrati, oggi sede operativa della BigMat Orlandi Edilizia. Con l’ingresso sempre più attivo dei figli, nel 1987 Virginio rilevò l’azienda. Nel 2011 i figli di Virginio, Gianluca e Giacomo, decisero di riorganizzare la struttura aziendale creando due realtà distinte e complementari: la Orlandi Edilizia, guidata da Gianluca e da suo figlio Piergiorgio, specializzata nella vendita di materiali per cantieri e nella logistica di cantiere, e la Orlandi A Casa Tua, gestita da Giacomo e sua figlia Viola, punto di riferimento per finiture, ferramenta e termoidraulica. Nel 2021, Piergiorgio Orlandi decide di intraprendere un nuovo percorso e di entrare a far parte con Orlandi Edilizia nel Gruppo BigMat.

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AREA A LIBERO SERVIZIO. SOTTO, A SINISTRA, TINTOMETRO
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clienti che hanno cantieri in città.

D. Quanto la storicità della vostra azienda influisce sul business?

R. Chi era piccolo quando operava mio nonno, ancora si ricorda di lui e della storia della Orlandi Edilizia. Nel raggio di 50 chilometri ci vedono come un punto di riferimento. Credo che stiamo ancora cogliendo i frutti di questa storicità, ma ciò può durare al massimo per un’altra generazione.

D. Cosa ha ereditato da suo nonno e da suo papà?

R. L’amore per il territorio e per il mio lavoro. Non ho mai pensato di fare altro. Stare qui è una scelta di vita. Abbiamo ricevuto proposte molto interessanti di imprenditori che volevano acquisire l’attività o rilevare l’area, ma la passione per ciò che facciamo ha sempre prevalso.

D. La vostra è una rivendita edile extra-urbana. Quali sono le principali sfide rispetto a una rivendita di città?

R. La principale sfida è il bacino di utenza. Subiaco e i comuni limitrofi contano poco più di 20 mila abitanti, mentre una città come Roma ha quasi 3 milioni di abi-

AREA ESTERNA
DA SINISTRA, GIACOMO ORLANDI E SUA FIGLIA VIOLA, PIERGIORGIO ORLANDI E SUO PADRE GIANLUCA,
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MAGAZZINO PER IL LEGNAME. SOTTO, COPERTURE IN ESPOSIZIONE

tanti. Questo significa che dobbiamo essere ancora più strutturati per competere con le grandi realtà urbane. Oggi il cliente, grazie ai media e al digitale, ha accesso a informazioni sui prezzi, sui prodotti e sui servizi di qualunque rivendita, anche nelle grandi città. Deve quindi trovare da noi lo stesso assortimento, servizio e competitività. L’ingresso in BigMat ci ha permesso di avere il supporto di un grande brand, di ottimizzare la logistica e di offrire ai nostri clienti prezzi concorrenziali e materiali in pronta consegna.

D. Come cambia il rapporto con il cliente in una rivendita extra-urbana rispetto a una grande città?

R. Il rapporto con il cliente è più diretto e personale. Da noi, la fidelizzazione è altissima: vediamo clienti che tornano da generazioni, con figli che si affidano alla nostra esperienza come facevano i loro padri. In una grande città il rapporto è spesso più impersonale, mentre qui si crea un legame basato sulla fiducia e sulla conoscenza del territorio. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di essere più di un semplice fornitore: vogliamo essere un punto di riferimento per imprese e privati, offrendo consulenza e soluzioni su misura.

D. Qual è il valore aggiunto di far parte di un

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grande gruppo come BigMat?

R. BigMat rappresenta il punto di incontro tra tradizione e innovazione. Essere parte di un network così strutturato ci permette di unire la nostra identità familiare e locale con la forza di un grande gruppo, garantendo ai nostri clienti un servizio al passo con i tempi. Possiamo accedere a condizioni di acquisto più vantaggiose, a prodotti esclusivi e a strumenti di marketing e formazione che ci aiutano a restare competitivi.

D. Che cosa è cambiato con l’ingresso in BigMat?

R. Sicuramente il confronto costante con le altre rivendite. Ho voluto fortemente entrare in questo gruppo proprio per uscire fuori dal guscio e aprire la società al confronto con l’esterno. I miei genitori sono sempre stati contrari all’ingresso della società in un gruppo, ma io credo che per una realtà come la nostra oggi questa sia l’unica strada. Con BigMat si è creato subito un bel feeling. Anche l’accoglienza da parte degli altri rivenditori soci presenti in zona è stata molto calorosa. Ci sentiamo spesso e c’è sempre un bello scambio.

D. È stato difficile portare avanti l’adesione al Gruppo BigMat in famiglia?

R. Mio papà era titubante, ma mi ha sempre dato carta bianca. Il covid mi ha permesso di prendere una pausa e riflettere sul futuro dell’azienda, decidendo infine di fare questo passo.

D. Una delle paure dei rivenditori che entrano in un gruppo è la perdita di identità: che cosa ne pensa?

R. Quando decidi di entrare in un gruppo, non perdi un’identità, ma ne costruisci una nuova. Sono molto legato al mio cognome e alla storia dell’azienda, ma tutto ciò fa parte di un percorso che punta alla crescita. Bisogna saper lasciare un po’ andare il retaggio che ci lega al passato e guardare al futuro. Anche per questo abbiamo deciso di aprirci a nuovi mercati, per esempio, al fotovoltaico che abbiamo inserito quest’anno.

D. Come sta andando?

R. È stata una scelta inevitabile per sopperire al calo dei materiali isolanti. Il progetto non è ancora partito. Stiamo realizzando un catalogo dedicato con tutti i prodotti e individuando le aziende di installazione. Il fotovoltaico necessita di un pacchetto chiavi in mano, non è un prodotto che si vende da solo.

D. Quali sono i servizi più utili che avete ottenuto da BigMat?

R. La centrale è il cuore di tutto. Grazie al team guidato da Matteo Camillini, abbiamo supporto su acquisti, convenzioni con i fornitori, promozioni, comunicazione, piattaforma online dedicata ai soci, corsi di formazione e molto altro. È un aiuto

concreto che ci permette di essere più efficienti nella gestione quotidiana.

D. Negli anni si assiste sempre di più al fenomeno di gentrificazione e all’abbandono di molti borghi italiani. Dopo la pandemia avete percepito un cambiamento di tendenza?

R. S ì, abbiamo notato una vera inversione di tendenza. Dopo la pandemia, molte persone hanno deciso di lasciare le città per trasferirsi in borghi e piccoli centri. Il caro affitti nelle grandi metropoli ha reso meno sostenibile vivere in città, mentre in territori come il nostro è possibile acquistare un appartamento a partire da 50 mila euro e con 200 mila euro ristrutturare una vecchia casa di campagna, trasformandola in una villa con giardino e piscina. Questo fenomeno ha portato un aumento della domanda di materiali per ristrutturazioni, isolamento e finiture di qualità, creando nuove opportunità per il nostro settore.

D. Il cliente che entra in una rivendita di materiali edili trova sempre tutte le risposte alle sue esigenze?

R. Si può fare meglio dal punto di vista del servizio chiavi in mano. Ci sono ancora molti punti vendita che non hanno determinate categorie merceologiche o mancano di alcuni servizi. Sono pochi i magazzini che possono servire a 360 gradi per l’ambiente casa. Noi abbiamo sempre puntato sulla consulenza e il servizio.

D. Vi è mai capitato di non avere un prodotto richiesto dal cliente?

R. Sicuramente ci è capitato, ma ci mettiamo subito in moto per procurare il materiale nel giro di poco tempo, anche tramite grossisti o distributori di zona, soprattutto attraverso gli altri soci BigMat.

D. Quale potrebbe essere uno scenario futuro delle rivendite edili di prossimità?

R. Sempre più grandi aziende stanno sviluppando progetti pilota per servire meglio aree meno densamente popolate. Ikea, per esempio, ha avviato negozi di prossimità nelle città, e anche Leroy Merlin e Tecnomat stanno testando format più piccoli. Nel settore della grande distribuzione alimentare questi modelli esistono da anni con Conad City e Carrefour Express. Noi, come rivendita edile extra-urbana, ci siamo già strutturati da tempo per garantire assortimento, servizi e logistica di alto livello. Il mercato cambia e noi ci evolviamo con esso, mantenendo il nostro radicamento sul territorio ma offrendo un’esperienza di acquisto moderna e competitiva.

D. Quindi, come si immagina la rivendita di materiali edili del futuro?

R. Nelle grandi città ci sarà sempre più concentrazione e per le rivendite tradizionali sarà sempre più difficile

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competere e avere buone condizioni con i fornitori, se alle spalle non si possiede una realtà forte come un gruppo o un multipoint. Vivranno i magazzini dedicati al servizio perché hanno una gestione più snella. Inoltre, la logistica dei distributori edili diventerà più efficiente, con sistemi di consegna sempre più avanzati e veloci, e in questo la digitalizzazione farà la differenza.

D. E il rapporto tra produttore e distributore come cambierà?

R. Non si può più pensare di avere un rapporto diretto con il fornitore se non si fanno numeri importanti. Il rapporto sarà sempre più mediato da una centrale acquisti. D. Avete pensato allo sviluppo dell’edilizia leggera?

R. Stiamo fornendo un grande cantiere in cui tutte le tamponature e le tramezzature interne sono realizzate con il nuovo sistema costruttivo Knauf. Rispetto al passato l’edilizia leggera prenderà sempre più piede, ma credo che sia l’edilizia pesante a darci un vero vantaggio competitivo mettendo a frutto il grande magazzino di cui disponiamo.

D. Quindi quali progetti avete per il 2025?

R. Oltre ai festeggiamenti per il centenario e l’inserimento dei settori fotovoltaico e infissi, a livello di fatturato cercheremo di incrementare quanto perso nel 2024 con la fine del superbonus. Le agevolazioni fiscali ci hanno dato un boost pazzesco, negli ultimi tre anni siamo cresciti di almeno il 40%. Sarà impensabile replicare gli stessi numeri del 2022 e 2023, ma puntiamo a recuperare il calo dello scorso anno.

PIAZZALE ESTERNO CON MATERIALE SFUSO E LATERIZI

GRUPPO DEC

UNO SGUARDO NEL FUTURO PER IL CONSORZIO

Il network della distribuzione ha raggiunto i 268 punti vendita in 19 regioni e ha organizzato una giornata di incontri, convivialità e learning al Mapei Stadium

Il mercato in numeri, le previsioni per il 2025, l’importanza della flessibilità e della formazione in un mercato ipercompetitivo, il rapporto tra distribuzione e produzione, l’impegno verso una maggiore sostenibilità: di questo, e di molto, altro si è parlato alla prima convention dell’anno del Gruppo Dec, che si è tenuta a fine gennaio presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia. Una giornata di learning e convivialità, che ha riunito i soci del consorzio, che conta oggi 228 rivenditori associati, per un totale di 268 punti vendita in 19 regioni d’Italia.

Veronica Monaco

ADINOLFI E MONARI

Ad aprire la convention, condotta dal direttore generale Enrico Adinolfi, i saluti del presidente Davide Monari, che ha sottolineato l’importanza dell’evento come occasione di formazione. «Riteniamo che sia veramente utile per tutte le nostre attività conoscere gli scenari futuri che ci aspettano da qui in avanti», ha dichiarato il presidente, lasciando poi la parola a Veronica Squinzi, amministratrice delegata e titolare con il fratello Marco, di Mapei, padrone di casa della location dove si è tenuto il meeting. «Siamo contenti di ospitare i soci Dec, nostri partner, presso il Mapei Stadium. Abbiamo comprato questo stadio nel 2013, piano piano abbiamo investito per portarlo agli antichi splendori. È stato creato nel 1994 e concepito come il primo stadio all’inglese in Italia ed è di proprietà

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DAVIDE MONARI, PRESIDENTE DEC. SOPRA
IL DIRETTORE GENERALE
ENRICO ADINOLFI
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DELEGATA

di una squadra, il Sassuolo Calcio, di cui sono vicepresidente. Dal 2013 continuiamo a fare investimenti perché vogliamo raggiungere sempre l’eccellenza, testando anche i prodotti della nostra gamma».

GLI SCENARI

Gli scenari del mercato delle costruzioni dei prossimi anni sono stati invece al centro dell’intervento di Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade (vedi box a pagina 169). Un mercato senza dubbio caratterizzato da una marcata ipercompetitività, come ha successivamente ricordato anche Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo-Liuc. «Il vero problema è che nel settore edile, così come nel comparto elettrico e idrotermosanitario, le aziende sono troppe. Con un basso grado di concentrazione, quando il mercato va bene c’è spazio per tutti, quando il mercato rallenta iniziano le difficoltà», ha ammonito Bubbio. «Al momento assistiamo a un processo significativo di concentrazione, le dimensioni aziendali tendono a crescere rendendo molto più difficile trovare spazi appetibili. Nei prossimi anni bisognerà crescere o innovare, non c’è alternativa». L’innovazione non sempre porta a grandi incrementi di fatturato, ha spiegato il professore, «però permette di vivere bene, rimanendo anche abbastanza piccoli». Ma attenzione: «innovazione non significa invenzione, significa portare l’invenzione a sistema. Si fa innovazione quando si inventa un nuovo prodotto e lo si produce su larga scala. Gli italiani sono grandi inventori, purtroppo un po’ meno innovatori. Inoltre, le innovazioni sono quasi sempre frutto di un

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VERONICA SQUINZI, AMMINISTRATRICE
DI MAPEI.

lavoro di squadra. Da soli non si va da nessuna parte». Un altro elemento importante che caratterizza il mercato attuale è la crescente importanza rivestita dal concetto di virtualità. «Le generazioni più giovani danno molta importanza al virtuale. Si sta passando dalla proprietà al possesso dei beni, al renting. È un vero cambio di paradigma», ha affermato l’economista, che è passato a fare poi un excursus dell’evoluzione dell’economia, degli ultimi decenni. «L’economia degli anni Ottanta era caratterizzata da un mercato di massa, in cui si produceva lo stesso prodotto per tutti. Poi, i giapponesi hanno risposto con prodotti di qualità a prezzi più bassi, che però peccavano in creatività. Negli anni Novanta è partito il discorso della logistica: il prodotto andava consegnato in tempi sempre più brevi. Iniziavano a manifestarsi i primi problemi di complessità. Nel 2000 il mercato ha richiesto una customizzazione sempre più spinta di prodotti e servizi, e contenuti sempre più emozionali». Il gioco, insomma, si è fatto duro. «Nel decennio che ci ha preceduto si è passati dal concetto di ben-avere a quello del ben-essere, con una crescente attenzione all’impatto ambientale e sociale dei prodotti. La sostenibilità non è una moda, è un imperativo, soprattutto tra i ragazzi delle nuove generazioni». Tutto questo scenario è complicato da guerre, epidemie, atti terroristici, è un mondo turbolento che necessita di strumenti nuovi. «Dobbiamo prepararci a fare rafting», ha scherzato Bubbio. «Servono strutture snelle e flessibili, e qualcuno che sappia navigare».

MARGINALITÀ AL CENTRO

Di quali strumenti si deve dunque dotare un’azienda per navigare tra le rapide del mercato del futuro? «La marginalità è il primo strumento. Non si possono fare investimenti senza marginalità. Non siamo più in un mercato di massa, in cui era importante fare fatturato e dove l’elemento differenziante era il prezzo; oggi quello che conta è il servizio che ruota intorno al prodotto», ha sottolineato Bubbio. «Servono poi tempestività e un team affiatato». Per migliorare la marginalità ci sono diverse leve che gli imprenditori possono mettere in atto. «Le leve più evidenti sono il miglioramento dei margini di contribuzione a parità di costi di struttura, facendo innovazione di prodotto o servizio, e la riduzione dei costi di struttura, innovando i processi grazie alle tecnologie», ha spiegato l’economista. «Come creare le condizioni per fare innovazione? Affrontando la risoluzione dei problemi con curiosità, promuovendo ambienti collaborativi e persone competenti, che uniscano cioè esperienza e conoscenza, e incoraggiando l’apprendimento collettivo». La formazione è uno dei temi centrali per fare innovazione. «C’è la formazione tecnica, e poi c’è la formazione manageriale. In un’azienda è importante saper gestire le risorse e le persone. In un mondo ipercompetitivo come quello attuale non vincerà il più grande, ma la squadra migliore.

Da soli si cammina veloci, ma insieme si arriva lontano», ha chiosato il relatore. Per aumentare le conoscenze da applicare alla gestione aziendale, Alberto Bubbio e Virginia Gambino Editore, casa editrice della rivista YouTrade, hanno messo a punto YouTrade Education, percorsi di Executive Management che offrono nove possibili proposte per la gestione dei momenti critici nella gestione di una rivendita (vedi box). Come ottimizzare i costi, come gestire il successo o individuare il mix di prodotti. Ma anche come ottenere il meglio da crediti e scorte, oppure scegliere un approccio smart all’impresa: le aziende della filiera dell’edilizia, a cominciare dalla distribuzione, devono mettersi al passo con i tempi e migliorare le proprie capacità competitive.

IL CONFRONTO

La convention del Gruppo Dec si è conclusa con un talk show che ha raccolto alcuni dei più importanti fornitori

FEDERICO DELLA PUPPA, COORDINATORE DEL CENTRO STUDI YOUTRADE. SOTTO ALBERTO BUBBIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI ECONOMIA AZIENDALE E RESPONSABILE DEL CORSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PRESSO L’UNIVERSITÀ CATTANEOLIUC

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PERCORSI

DI EXECUTIVE MANAGEMENT PER RIVENDITORI

Con il programma YouTrade Education Virginia Gambino Editore e Alberto Bubbio, responsabile dei corsi di Pianificazione strategica e Controllo di gestione presso l’Università Cattaneo - Liuc, offrono alle aziende una opportunità strategica per affrontare i momenti chiave nella gestione di una rivendita. Il percorso di formazione manageriale verterà sulle seguenti tematiche: strategia aziendale (che cos’è, come si elabora e come le si dà attuazione in un mercato maturo), la definizione del posizionamento della propria impresa come punto di partenza di qualsiasi riflessione strategica, la rilevanza di stringere alleanze e quindi l’interpretazione del ruolo che possono avere i gruppi e consorzi. Non mancherà la presentazione dei motivi che suggeriscono di passare dall’attuale diffusa gestione per compiti a una gestione per obiettivi, e in quest’ambito il potente ruolo direzionale che ha un budget elaborato rispettando alcuni principi spesso dimenticati. Si affrontano inoltre temi che un imprenditore o un responsabile aziendale devono conoscere se desiderano migliorare i risultati della propria azione manageriale: controllo di gestione, gli impatti in termini di miglioramento della reddittività come la manovra del mix dei prodotti venduti; la gestione di crediti e rimanenze (ad esempio, come determinare il lotto economico di acquisto); la gestione dei costi (cost management e non solo cost control). Verranno anche trattati temi «trasversali» di attualità come la gestione del passaggio generazionale.

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partner del consorzio, che hanno illustrato ai partecipanti le loro previsioni sull’andamento del settore delle costruzioni nei prossimi anni e le sfide per la sostenibilità portate avanti dalle rispettive aziende. Sul palco si sono alternati Stefano Deri, direttore vendite di Mapei, Gianni Meneghini, vicepresidente di Fornace Briziarelli Marsciano (Fbm), Alessandro Mezzalira, ceo di Fitt, Luca Saccardi, direttore commerciale Sts Polistiroli, e Giuseppe Matera, Sales Area Manager Heidelberg Materials Italia. «Il mercato delle costruzioni è fatto di componenti estremamente diverse, su cui la distribuzione ha più o meno incidenza», ha esordito Deri. «Il residenziale, quindi tutta la parte che riguarda la ristrutturazione edilizia, è purtroppo il mercato per il quale prevediamo il maggiore calo. È vero che negli anni scorsi sono stati raggiunti numeri importanti grazie ai bonus e che, in assenza di informazioni in merito alla direttiva Epbd, i proprietari stanno aspettando ad affrontare delle spese, ma sicuramente il mercato residenziale è quello che risentirà delle maggiori difficoltà. Per quanto riguarda il non residenziale, in cui storicamente la rivendita ha meno incidenza, ci sono ampi spazi di crescita. Non residenziale significa scuole, ospedali, edifici pubblici, lavori del Pnrr che le rivendite possono intercettare. E, poi, fortunatamente ci sono le infrastrutture: probabilmente in questo ambito ci sarà meno possibilità di intervento da parte della distribuzione, ma alla fine direi che lo scenario previsionale è assolutamente positivo».

FORNACE BRIZIARELLI MARSCIANO

Secondo Meneghini, che all’attività di produzione di prodotti in laterizio ha affiancato una rete di distribuzione diretta nella regione Umbria, «distribuzione e produzione reagiscono a dinamiche estremamente diverse. La nostra azienda compirà 120 anni l’anno prossimo. Era attiva in Umbria quando ancora nel settore delle costruzioni non c’era una disintermediazione così spiccata. Fino a 50 anni fa la rivendita non aveva una posizione di forza come quella attuale, le fornaci fornivano i loro prodotti sfuggendo alle dinamiche distributive. Poi, nel tempo, la rivendita è diventata il fulcro dell’attività edilizia. In Umbria, in cui la nostra azienda dominava il mercato vendendo direttamente i prodotti all’impresa, ci siamo trovati con un problema di marginalità. In Campania, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia produciamo e vendiamo esclusivamente alle rivendite, mentre in Umbria dovevamo coinvolgere le rivendite senza perdere margine. Per questo, dato che la Regione non vedeva la presenza di un gruppo importante a cui poterci rivolgere, abbiamo dovuto creare una nostra rete distributiva. Oggi abbiamo nove rivendite che funzionano», ha raccontato l’imprenditore. «Che cosa ci aspettiamo dal mercato delle rivendite italiane? Basta guardare ai mercati più evoluti, come quello francese, in cui stanno nascendo gruppi di

produzione e gruppi di distribuzione. In Italia siamo in ritardo, scontando un po’ la mentalità nostrana in cui l’imprenditore fatica a creare aggregazioni, a unirsi ad altri per contare di più, ma il futuro è questo. Cresceranno i multipoint, i gruppi delle multinazionali, che però hanno strategie proprie e sono poco controllabili, e poi ci sono i consorzi. Questi sono i gruppi con cui preferiamo lavorare, anche se ammetto di trovare più difficoltà. Nel multipoint la strategia è unitaria, le decisioni sono in capo a una persona; nei gruppi spesso è difficile trovare delle strategie comuni a tutti i soci. D’ora in poi per le rivendite sarà invece sempre più importante sposare aziende in grado di offrire prodotti ad alto valore aggiunto, che possano garantire margini superiori, per uscire fuori dalla logica del fatturato. Il fatturato vale fino a un certo punto, quello che conta veramente sono i margini».

L’IMPEGNO DI FITT

Il dibattito si è poi spostato sulla sostenibilità e l’impegno delle aziende verso un mondo più verde ed etico. «L’azienda dà l’opportunità di amplificare quello che si fa a livello personale nei confronti dell’ambiente e delle persone. L’impresa ha una responsabilità, puntare su prodotti ecosostenibili non è un optional», ha sottolineato Mezzalira. «Si può essere competitivi anche con prodotti sostenibili, unendo ritorno economico ed ecologico. Più sono grandi, più le aziende possono avere un impatto sull’ambiente, sulla comunità, sul territorio. La sostenibilità non deve

STEFANO

ALESSANDRO MEZZALIRA, CEO DI FITT. SOTTO, GIUSEPPE

MATERA, SALES AREA MANAGER HEIDELBERG

MATERIALS ITALIA

essere un extra, ma parte del fare quotidiano». Il manager ha raccontato come nel 2021 Fitt sia diventata società benefit, disciplinata dall’articolo 1, commi 376-384, della legge 208 del 28/12/2015, entrata in vigore a partire a gennaio 2016. Le società benefit perseguono volontariamente, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune su persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi. «Essere società benefit comporta ogni anno la pubblicazione del bilancio di sostenibilità e il miglioramento costante degli obiettivi tramite Kpi dichiarati», ha proseguito l’imprenditore. «Fitt ha inoltre ottenuto la certificazione B Corp, che misura proprio le performance sociali e ambientali dell’azienda. Ogni attività ha un punteggio, e per conseguire la certificazione l’impresa deve ottenere un punteggio da 80 a 200 punti.

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Le B Corp sono aziende sul mercato per cambiare il pianeta. Secondo noi non c’è altro modo di fare business».

IL GREEN DI HEIDELBERG MATERIALS

Green e sostenibilità sono state al centro anche delle parole di Matera, che ha illustrato il percorso di Heidelberg Materials verso una maggiore sostenibilità del gruppo del cemento. «Heidelberg Materials sta portando avanti uno studio di fattibilità, con un investimento di circa 700 milioni di euro, per raggiungere la decarbonizzazione e produrre cementi a impatto zero. A livello di gruppo il progetto di decarbonizzazione è già partito in Norvegia, a Brevik, dove alla fine dell’anno sarà pronta la prima cementeria a impatto zero. In Italia seguiremo con l’impianto di Rezzato (Brescia). Per noi sostenibilità significa proporre ai clienti cementi sostenibili: in tutte le cementerie d’Italia produciamo prodotti alla loppa pozzolanici e stiamo lanciando un cemento sostenibile 32,5 in sacchi, che affiancherà il classico Tecnocem. Notiamo una certa difficoltà a traferire sul mercato la sensibilità verso una maggiore sostenibilità. Noi non ci arrendiamo e ci auguriamo che questo cambiamento avvenga velocemente. Per noi sostenibilità significa anche ridurre la distanza tra i nostri punti di distribuzione e i clienti: siamo presenti su tutto il territorio nazionale e ci stiamo impegnando a incrementare i punti di distribuzione proprio per essere sempre più vicini alle rivendite, restando in un raggio di 50 chilometri. Altro elemento importante, i nostri cementi in sacco sono venduti su pedane a restituire. Inoltre, offriamo la possibilità di prenotare i carichi in cementeria, in modo che non si creino code in stabilimento o in deposito, così che il cliente possa ritirare i prodotti in modo più veloce».

STS POLISTIROLI

Oltre il cemento, anche i materiali plastici si sono convertiti a una maggiore sostenibilità. È il caso di Sts Polistiroli, che a Klimahouse ha presentato il primo bilancio di sostenibilità. «Abbiamo iniziato a guardarci dentro e chiederci come rafforzare l’azienda», ha commentato Luca Saccardi, direttore commerciale di Sts Polistiroli, produttrice di soluzioni in polistirene espanso per edilizia e imballaggio. «Vendiamo una commodity, abbassare i prezzi non era una strategia perseguibile. Ci siamo fermati e abbiamo iniziato a misurarci per vedere dove migliorare. Continuare a fare le cose come prima non ci avrebbe permesso di evolvere. Per questo abbiamo cambiato tutte le fonti di combustione destinate alla produzione e oggi disponiamo di un impianto da 500 kW in copertura, possediamo un sistema di riciclo e controllo delle acque e abbiamo redatto il nostro primo Bilancio Esg. Ce lo chiedevano i grandi clienti e ne abbiamo sentito noi stessi l’esigenza. Un domani tutti, volenti o nolenti, dovranno avere a che fare con questo strumento».

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MAPEI

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Deri di Mapei: «Invito i rivenditori a utilizzare la sostenibilità anche come argomento di vendita. Sembrano concetti lontanissimi, ma c’è già una parte del mercato interessata. Per Mapei la sostenibilità è uno degli asset di crescita, che si declina nei concetti di qualità e durabilità. Gli sforzi di investimento delle aziende vanno in questa direzione, un po’ per differenziarsi, ma anche per un discorso etico. La sostenibilità è la direzione corretta da intraprendere, non solo a livello ambientale, ma anche a livello economico e sociale». Elemento imprescindibile quando si parla di sostenibilità è il processo di decarbonizzazione, concetto tanto bello nella teoria quanto difficile da mettere in pratica, soprattutto per aziende energivore e con produzioni ad alte emissioni. È possibile azzerare del tutto l’impatto della Co2? In che margine temporale? Le aziende coinvolte nel talk show hanno detto la loro. «Abbiamo in programma di ridurre le emissioni del 50% per arrivare a emissioni zero nel 2050», ha aggiunto Matera di Heidelberg Materials Italia. E per Fitt Mezzalira ha affermato: «abbiamo un piano per arrivare a ridurre le emissioni del 35% nel 2030 grazie all’installazione di impianti fotovoltaici e l’utilizzo di biometano. Siamo un’azienda energivora e arrivare a zero emissioni è impossibile. A livello di prodotto lavoriamo anche con materiali riciclati. Anche questo è un modo per decarbonizzare il pianeta, è un percorso che portiamo avanti da tempo con convinzione». Con la linea Zero, Mapei ha introdotto una gamma di prodotti a emissioni completamente compensate. «Già una dozzina di anni fa abbiamo inserito il primo prodotto Zero a Co2 totalmente compensata », ha puntualizzato Deri. «Mapei punta a lavorare sulla formula dei prodotti per poter utilizzare meno Co2 possibile nell’arco di tutto il ciclo di vita, compreso lo smaltimento. La gamma dei prodotti a compensazione totale sta crescendo di anno in anno in tutto il mondo. E questo senza considerare gli sforzi per l’installazione di impianti fotovoltaici, la riduzione nell’utilizzo delle risorse idriche, la riduzione degli scarti. La scelta è di continuare a lavorare su prodotti di qualità, durevoli e con un bassissimo impatto sull’ambiente». Di tono più critico il commento di Saccardi (Sts Polistiroli): «Non credo che la Co2 sia il problema. Ci sono altre sostanze che devono essere controllate». Sulla stessa linea anche Meneghini di Fbm: «Le Ets (il sistema per lo scambio di quote di emissioni di Co2 ndr) sono scritte a svantaggio della qualità dei prodotti. Sono convinto che non sia questo il modo di intervenire. In ogni caso abbiamo investito per ridurre il nostro impatto. Le fornaci sono industrie altamente energivore. Fbm ha installato 7,6 mW di impianti fotovoltaici presso le coperture dei propri stabilimenti. Il progetto, che verrà portato a compimento nel 2026, ci permetterà di diventare completamente autosufficienti per quanto riguarda l’energia elettrica al 100%».

PICCOLO NON È BELLO, PIÙ COMPETITIVI INSIEME

Essere piccoli, fino ad alcuni anni fa, era uno dei refrain che funzionava molto bene nell’economia italiana, fatta di poche grandi imprese e moltissime micro e piccole imprese, per lo più a conduzione familiare, che hanno costituito l’ossatura di quella economia molecolare che è stata un punto di forza della nostra economia fino a oggi. Tuttavia, i cambiamenti epocali che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, in particolare con lo sviluppo del digitale, della logistica e delle nuove filiere produttive e costruttive, stanno cambiando questo approccio anche nel mercato delle costruzioni. In particolare, nel settore della distribuzione di materiali edili la competizione oggi si gioca tutta sulla capacità delle imprese di fare sistema in un quadro sempre più competitivo e complesso. Il ruolo dei sistemi aggregatori, come i gruppi e i consorzi, è un elemento cruciale in questa sfida, perché consente di alzare lo sguardo e traguardare il futuro con maggiore organizzazione, competitività e capacità operativa, non solo in acquisto, ma soprattutto nelle vendite. La forza della dimensione è un fattore oggi determinante nello sviluppo delle reti distributive, che localmente possono puntare su dimensioni aziendali adatte ai mercati serviti, ma che devono avere allo loro spalle sistemi più competitivi dal punto di vista della gestione dei mercati. E non solo come centrali di acquisto, ma come gruppi di vendita, capaci di competere con gli altri grandi player nazionali, che oggi sono i soggetti che non solo crescono di più in dimensione, ma soprattutto sono capaci di garantirsi redditività tali da poter guardare al futuro con la necessaria capacità operativa data dalla disponibilità agli investimenti che la redditività aziendale garantisce. I risultati delle analisi di bilancio del settore della distribuzione evidenziano proprio queste dinamiche e ci indicano in modo molto chiaro qual è la strada da percorrere. Stare assieme consente di competere laddove il singolo da solo non riesce a garantirsi i margini di una operatività che invece nel gruppo diventa molto più efficace. (Federico Della Puppa, coordinatore scientifico Centro Studi YouTrade)

GRUPPO MADE

UN POKER PER PROSEGUIRE L’ESPANSIONE

In Sicilia il network della distribuzione ha raccolto l’adesione di Monachella di Gela (Caltanisetta), Ed.Ca.Ma di Randazzo (Catania) e Trans Edile di Roccalumera (Messina), a cui si aggiunge Ferroedilizia di Grosseto

Se come sostiene il detto popolare «Chi ben comincia, è a metà dell’opera», Gruppo Made può guardare con ottimismo al 2025. Il nuovo anno si è infatti aperto con quattro nuovi ingressi: tre in Sicilia (dove in un solo anno 26 rivendite hanno scelto di aderire al network) e uno in Toscana, a dimostrazione che il gruppo ha una presenza ben radicata su tutto il territorio nazionale.

Sara Giusti

IN SICILIA A QUOTA 26

La Sicilia è dunque ancora protagonista per Gruppo Made che ha raccolto l’adesione delle rivendite Monachella di Gela (Caltanisetta), Ed.Ca.Ma di Randazzo (Catania) e Trans Edile di Roccalumera (Messina). Specializzata da trent’anni nella commercializzazione di prodotti e sistemi nel settore dell’edilizia, delle ferramenta, dell’idraulica e dei prodotti siderurgici, Monachella rappresenta un punto di riferimento per i professionisti del territorio. Giuseppe Incardona, responsabile del punto vendita, ha scelto di aderire a Gruppo Made per espandere il suo mercato, inserendo nuovi settori merceologici come lo showroom di finiture e la riorganizzazione del comparto ferramenta. Inoltre, la possibilità di disporre di un supporto di gestione commerciale, tecnica ed espositiva, offerto dal gruppo attraverso un servizio su misura anche sulla base dell’offerta locale, ha rafforzato la scelta.

L’IDENTIKIT

Tra le rivendite siciliane che hanno deciso di far parte del network della distribuzione, c’è anche Ed.Ca. Ma con sede a Randazzo (Catania) e guidata da Alfredo Castaniotto. «Far parte di un gruppo orientato alla vendita rende l’azienda più competitiva», ha affermato il titolare dell’azienda, specializzata da oltre quarant’anni nella produzione di manufatti in cemento. A questa attività, tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta si è affiancata la produzione di sabbia e pietrisco da frantumazione di pietra lavica e il confezionamento di calcestruzzo per le costruzioni. Nel 2010 la decisione di diversificare l’offerta, per rispondere in modo più puntale alle richieste della propria clientela, ha portato a un allargamento dell’attività anche alla vendita al dettaglio e all’ingrosso di materiali edili, materiale

idraulico e da carpenteria, legno lamellare per la costruzione di tetti, attrezzatura elettrica, materiale antinfortunistico e dispositivi di sicurezza. Un centro per tutti i professionisti del mondo dell’edilizia a cui sono riservati, durante l’anno, anche diversi momenti formativi in collaborazione con le aziende partner.

ANCHE IN TOSCANA

Da Catania Gruppo Made si è spostato in provincia di Messina, dove ha ingaggiato la Trans Edile di Roccalumera, guidata da Dario Miano che ha rilevato la rivendita 14 anni fa. Punto vendita storico, presente da diversi decenni sul territorio, offre materiali per l’edilizia dei più significativi marchi e un vasto assortimento di materiale elettrico e idrotermosanitario, oltre a una sala mostra per le finiture. La scelta di entrare a far parte di Gruppo Made è stata una logica conseguenza dello sviluppo del mercato della distribuzione edile. «La cosa giusta da fare, in sostanza, anche per beneficiare dei servizi, soprattutto la formazione manageriale, utile per crescere ulteriormente», commenta il titolare. A completare il poker di nuovi ingressi nel gruppo, c’è Ferroedilizia di Grosseto, azienda attiva da oltre 60 anni e specializzata nella siderurgia per l’edilizia, ferro e alluminio. La società dispone di un centro per la trasformazione del tondo, di ferramenta professionale molto fornita, e realizza prodotti per la cantieristica e la carpenteria. Certificata Iso 90001, Ferroedilizia è fortemente legata al territorio e mette a disposizione dei clienti un’offerta completa, che comprende anche i prodotti per l’edilizia. Come ha voluto sottolineare il titolare Michele Pagliarin «Ferroedilizia vuole entrare nel settore della distribuzione edile nella maniera giusta e Gruppo Made è il network più idoneo per fare questo passo».

DA SINISTRA, SANDRO E MICHELE PAGLIARIN (FERROEDILIZIA, GROSSETO), GIUSEPPE INCARDONA (MONACHELLA, GELA), DARIO MIANO (TRAN EDILE, ROCCALUMERA), ALFREDO CASTANIOTTO (ED.CA.MA, RANDAZZO)

FAI-DA-TE

CHE COSA CERCANO

GLI ITALIANI PER IL LORO BRICO

Un'indagine mette in luce le richieste più frequenti sul web che riguardano piccoli lavori in casa: dal lavandino alle porte passando per lo stucco

SOLOPERABBONATI

Franco Saro

EDILIZIA MODERNA NUOVA

CON BIGMAT IL NETWORK INTERNAZIONALE

BigMat si arricchisce di un nuovo membro: Edilizia Moderna Nuova entra ufficialmente nella rete per consolidare la propria specializzazione e crescita nel settore della distribuzione di materiali per costruire e ristrutturare. La storica insegna di Busto Arsizio (Milano), attiva dal 1949, si unisce a BigMat per offrire un servizio ancora più qualificato a imprese edili, artigiani, architetti, designer e privati. Con il suo ingresso, Edilizia Moderna Nuova beneficia delle opportunità offerte da un network internazionale con un migliaio punti vendita e 577 soci in sette Paesi europei. Un passo strategico, che permette all’azienda di potenziare il proprio ruolo di punto di riferimento nel mercato edile locale e nazionale. Nello spazio della rivendita edile sarà possibile trovare una vasta gamma di soluzioni per la costruzione e ristrutturazione di edifici civili e industriali, dai materiali strutturali alle finiture, come mattoni, piastrelle, vernici e resine. Inoltre, la consulenza e il supporto progettuale offerti garantiranno un valore aggiunto per tutti i professionisti del settore. «BigMat è sinonimo di garanzia e innovazione», commenta Greta Raimondi, socia di Edilizia Moderna Nuova. «Entrare in questo network solido e strutturato ci ha stimolato sin da subito. Siamo certi che questa scelta porterà vantaggi concreti ai nostri clienti e alla nostra crescita aziendale».

NUOVO STORE PER 4BILD

Una nuova apertura rafforza ulteriormente il network di 4Bild, che apre un nuovo store dedicato alla casa a Cernusco sul Naviglio (Milano), in via Torino 24. Uno spazio che trasmette un design ricercato e la qualità dei brand leader sul mercato delle finiture per la casa, pavimenti, rivestimenti, arredo bagno, rubinetteria, complementi e illuminazione. Tecnologia e creatività, tradizione e visione accolgono il cliente per accompagnarlo in un percorso per la realizzazione di case uniche. Nello store sono presenti 11 ambientazioni che raccontano storie, creano un dialogo tra design contemporaneo dei prodotti e le esigenze degli spazi diventano ispirazione per chi deve ristrutturare la propria casa. Uno spazio e che quindi è esperienza, offerta, progetto, consulenza e che rappresenta i valori dell’abitare. Un architetto dedicato sarà presente per guidare la clientela nelle scelte.

«Siamo lieti di dare il benvenuto a Edilizia Moderna Nuova. Il loro radicamento territoriale e la loro professionalità sono perfettamente in linea con i valori del nostro gruppo. Questa collaborazione rafforzerà ulteriormente la nostra presenza sul mercato nazionale», aggiunge Matteo Camillini, managing director BigMat Italia e International.

ZANUTTA ACQUISISCE IDROSTILE

Il Gruppo Zanutta acquisisce IdroStile, uno dei primari operatori su Milano nel settore delle apparecchiature idro-termo-sanitarie, con sedi a Milano e Cesano Boscone, che serve clienti sull’intera area del capoluogo lombardo. Fabio Felici rimarrà alla guida della rivendita in qualità di amministratore fino alla definitiva fusione nel gruppo Zanutta: «L’acquisizione da parte di un gruppo molto solido e dinamico nel nostro settore rappresenta un punto di arrivo per il nostro percorso ma anche un punto di partenza per una ulteriore fase di crescita della società che confidiamo possa portarci a nuovi traguardi commerciali». «L’operazione IdroStile ha una particolare valenza strategica per il nostro gruppo nella misura in cui ci consente di consolidare la nostra traiettoria di crescita arrivando a presidiare uno snodo importante del territorio nazionale. La rilevanza di questa acquisizione è cruciale, poiché ci consente di consolidare le vendite del settore idrotermosanitario in un territorio dove siamo già presenti con una filiale dedicata, la ex Socomas, e altre dieci sedi dove trattiamo edilizia, sistemi a secco e finiture per la casa», commenta Vincenzo

Zanutta, presidente del gruppo. Quella di IdroStile non sarà l’ultima acquisizione per Zanutta, che ne ha già una seconda in programma in Friuli Venezia Giulia.

NUOVO MINIDUMPER

TAURUS 700

Gruppo di potenza agevole grazie alle tre batterie intercambiabili e smontabili e al caricabatteria integrato a bordo.

6 velocità (3x2): tre velocità elettriche e due velocità idrauliche in base al tipo di lavoro da svolgere. Il display sulla consolle permette di controllare la percentuale di carica della batteria e i parametri principali della macchina. Funzione “autoidle” di serie per riduzione dei consumi e maggiore autonomia.

1La collezione Boutique di Ceramica del Conca è presentata in due finiture: Shine, lucida e riflettente, e Naturale, opaca e dal tocco più morbido. Una collezione raffinata e di lusso, che offre anche un’ampia versatilità in otto varianti cromatiche: Calacatta, Calacatta Oro, Invisible Gray, Amani, Silver, Noisette e Onice Fantastico.

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La nuova ricerca di Marazzi sull’artigianato industriale riscopre la bellezza della ceramica autentica, colorata, decorata in collezioni dal sapore hand-made, frutto dell’incontro tra sapere artigianale e tecnologia industriale: Crogiolo rappresenta un segno identificativo di altissima qualità e di elevata ricerca estetica.

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3 Con la nuova collezione Tessuto Liquido Novacolor celebra l’arte manifatturiera italiana attraverso texture e finiture che rievocano tessuti pregiati e lavorazioni sartoriali, trasformando le superfici in autentiche opere di stile.

4 Materica, azienda specializzata nella metallizzazione a filo delle superfici, dà vita a sei straordinarie interpretazioni delle sue boiserie, riunite nella Superfici Venice Collection. A firmare le collezioni, Antonio Pio Saracino, Drawe Guardini Ciuffreda Studio.

5 Brochier Como, marchio di eccellenza del gruppo Clerici Tessuto dedicato alla produzione di tessuti per arredamento di alta gamma, presenta alla fiera Decò Off di Parigi la nuova Collezione Liaison. Il nome, che significa unione, incarna perfettamente il concept principale della collezione: celebrare la sintonia e il dialogo tra stagioni e stili apparentemente lontani.

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6 Valentini The Gentleman è una seduta in cui le linee fluide e arrotondate creano un momento di comfort sia per gli spazi indoor che outdoor. Grazie alla sua ricerca tessile, i tessuti 100% Made in Italy sono progettati per poter resistere alle intemperie, preservando la bellezza del design e la durabilità.

7 La scelta delle soluzioni Ritmonio negli ambienti bagno arricchisce l’esperienza percettiva e tattile. Uniche nella loro versatilità, creano un’atmosfera rilassante e rigenerante e regalano esperienze sensoriali esclusive, momenti di pura rinascita, dove prendersi cura di sé e del proprio benessere, per sentirsi a casa.

8 Tra le creazioni più iconiche di Veltha Outdoor si distingue il tavolo Hermu, un elemento d’arredo che unisce design, funzionalità e bellezza senza tempo. Questo tavolo rotondo Lazy Susan è disponibile in diverse dimensioni.

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A rbi Arredobagno celebra il colore dell’anno 2025, il Pantone 17-1230 Mocha Mousse, attraverso la raffinata collezione Luxor, che unisce design ricercato e comfort.

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Riflessi celebra la tradizione sartoriale italiana applicata al mobile con soluzioni di stile capaci di conferire design distintivo e ricercato agli spazi, tra le nuove proposte Techwall, vero e proprio sistema di librerie componibili, modulari e personalizzabili a parete o soffitto.

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Il Sistema One di Winkler comprende una gamma di prodotti dalle proprietà uniche: si possono applicare anche su superfici umide o bagnate e anche a una temperatura di zero gradi e fino a +45 gradi. È indicato per il ripristino e la protezione delle superfici verticali e

orizzontali anche e soprattutto in condizioni estreme. I prodotti della gamma One non contengono né acqua né solventi ed offrono elevata resistenza alle alte e basse temperature, rimanendo stabile agli shock termici.

IL PARQUET BERTI IN VERSIONE CURVA

Berti Pavimenti Legno, storica azienda che vanta oltre 76 anni di esperienza nel settore, presenta una nuova versione curva, rivisitazione che esce dai tradizionali schemi del parquet. Il design della spina curva si distingue per la sua forma, che conferisce al pavimento un effetto visivo unico.

LATERLITE AMPLIA LE SOLUZIONI LECA-CENTROSTORICO

Due nuovi prodotti, il Connettore Legno Doppia Orditura e il Mini Connettore Calcestruzzo, ampliano le opzioni del sistema di consolidamento dei solai Leca-CentroStorico targato Laterlite. Due le varianti di altezza 120 mm e 140mm: Connettore Legno Doppia Orditura è la soluzione specifica per il consolidamento e il rinforzo statico di solai in legno a doppia orditura da posizionare sulla trave principale, in abbinamento al Connettore Legno L130 da applicare sui travetti secondari.

NUOVO PACKAGING PER COTTO POSSAGNO

Cotto Possagno ha apportato una significativa innovazione nel proprio processo produttivo, introducendo un nuovo sistema di packaging che punta alla massima sostenibilità. L’azienda ha deciso infatti di abbandonare il tradizionale sistema con termoretrattile a favore di un film estensibile, una scelta che comporta molteplici vantaggi in

termini di impatto ambientale e qualità per il prodotto finito, con una riduzione del consumo energetico del processo, eliminando completamente l’utilizzo di gas metano.

CON TRIFLEX IMPERMEBILIZZAZIONE FINO A 40 ANNI

I sistemi liquidi di impermeabilizzazione Triflex garantiscono interventi rapidi e duraturi, con un’impermeabilizzazione ottimale anche di giunti, dettagli, forme architettoniche complesse e applicazioni speciali come gli impianti fotovoltaici. I test commissionati da Triflex a Kiwa e condotti su due interventi di impermeabilizzazione delle coperture realizzati nel 1999 con Triflex ProDetail, la concessionaria Meyer a Bad Oeynhausen e il centro commerciale Hagemeyer a Minden, hanno dimostrato che la durabilità del sistema, certificata per 25 anni in base all’Eta, può essere estesa fino a 40 anni.

L’azienda presenta un sistema di celle drenanti, realizzate in materiale plastico polipropilene stampate a iniezione, ad alta resistenza meccanica. Utilizzato per la gestione del deflusso idrico urbano e di grandi volumi di acqua meteorica

Icambiamenti climatici e la cementificazione intensiva stanno mettendo a dura prova i territori, costretti ad affrontare sempre più spesso le conseguenze del rischio idrogeologico. Anche per questo Starplast, azienda innovativa specializzata nella progettazione di soluzioni per la gestione delle acque, ha messo a punto inPluvio, un sistema di celle drenanti che riduce il rischio di allagamenti ed esondazioni in ambienti urbanizzati, facile da installare. Con questa novità di prodotto, l’azienda contribuisce alla sicurezza e alla sostenibilità dei progetti urbanistici, aiutando le comunità a mitigare i

STORIA DI COPERTINA

danni idraulici e a proteggere il territorio. Ne parliamo con il legale rappresentante, Stefano Grandicelli. Domanda. Secondo Ispra oltre il 10% degli italiani è a rischio alluvioni. E i forti cambiamenti climatici, complice la massiva cementificazione, aumentano il pericolo. Come intervenire?

Risposta. È molto difficile rispondere a questa domanda. Il rischio di alluvioni e i cambiamenti climatici stanno mettendo in crisi il sistema di urbanizzazione eseguito negli anni di grande sviluppo edilizio, includendo anche le deviazioni eseguite ai corsi d’acqua. Starplast ha sempre cercato di proporre soluzioni impiantistiche al fine di mitigare e migliorare la gestione dell’acqua con riserve, laminazioni, sistemi di trattamento e riutilizzo.

D. In Italia le reti di regimentazione delle acque piovane sono insufficienti?

R. Ritengo siano insufficienti, ma anche questo spetta dirlo agli esperti.

D. Una nuova soluzione di Starplast si chiama inPluvio. Di che si tratta?

R. inPluvio è un sistema di drenaggio delle acque, costituito da celle in materiale plastico, che assemblate tra loro e posate nel sottosuolo, creano un grande volume disponibile per far defluire in modo controllato enormi quantità di acqua evitando allagamenti e ripristinando gradualmente le falde sotterranee.

D. Con che tipo di materiale plastico è realizzato?

R. Il materiale utilizzato è l polipropilene con vari additivi in funzione del carico meccanico a cui sono soggette.

D. Per quale tipo di drenaggio è indicato?

R. È principalmente utilizzato nel caso di invarianza idraulica (principio secondo cui il deflusso risultante dal drenaggio di un’area debba rimanere invariato dopo una trasformazione dell’uso del suolo avvenuto nell’area stessa ndr) e invarianza idrologica.

D. Necessita di strutture cementizie o bacini a cielo aperto?

R. Il principale vantaggio nell’utilizzo di questi sistemi di drenaggio con le celle drenanti è che non sono necessarie né strutture cementizie né bacini a cielo aperto, poiché completamente interrate.

D. Quali sono i punti di maggiore differenza rispetto ad altre soluzioni?

R. Oltre a quello specificato pocanzi, altri aspetti fondamentali sono la velocità di installazione, la facile movimentazione e il trasporto. Si pensi che con il sistema inPluvio riusciamo a trasportare in un bilico un volume di accumulo di oltre 500 metri cubi.

D. Quali sono i vantaggi nell’utilizzo di questo sistema?

R. In primis la protezione del territorio (riduzione di allagamenti), ripristino delle falde acquifere (l’invaso inCopyright: YouTrade

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IN ARRIVO UN NUOVO IMPIANTO AL SUD

ALESSANDRO SEVERINI

ANTONIO FORASTIERE

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Nuovi prodotti per rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze del comparto della gestione idrica, potenziamento della presenza al Sud Italia, penetrazione in nuovi mercati, anche all’estero. YouTrade ha incontrato Alessandro Severini, direttore generale di Starplast da giugno 2024, Antonio Forastiere, responsabile commerciale idraulica per infrastrutture grandi imprese, e Fabio Dominici, responsabile commerciale gruppi e mercato estero: i manager raccontano le più recenti novità e le strategie per il futuro dell’azienda.

Domanda. Come nuovo direttore generale, quali sono i principali aspetti su cui si sta concentrando?

Alessandro Severini. Ho iniziato a collaborare con Starplast nel giugno 2024. La mia figura si inserisce all’interno di una strategia generale che porta l’azienda a un’evoluzione, supportata dalla crescita degli ultimi anni. Il mio lavoro punta a offrire un supporto a 360 gradi alla proprietà, dalle classiche attività di riorganizzazione interna fino alla formazione del personale, soprattutto del primo livello.

D. Che cosa ha già attuato in azienda?

Alessandro Severini. Dopo un'analisi iniziale per capire lo stato dell’arte, assieme ai colleghi ho steso un business plan per il 2025 con attività per ogni area funzionale. Per esempio, con l’ufficio tecnico sono stati definiti nuovi progetti di certificazione. In particolare, con la

proprietà abbiamo definito delle macro strategie: quella più urgente è l’aumento della capacità produttiva, quindi abbiamo lavorato sull’acquisto di nuovi macchinari e sulla realizzazione di una nuova area.

D. Qual è stata la parte più difficile?

Alessandro Severini. Entrare in un’azienda dove la mia figura è separata dalla proprietà. Si è comunque instaurata una bella collaborazione per potersi dividere i compiti: mi sono concentrato sull’aspetto gestionale e operativo, la proprietà si è invece dedicata all’aspetto strategico e di sviluppo di prodotto.

D. Che cosa cambia con il suo ingresso in azienda per i rivenditori di materiali edili?

Alessandro Severini. Un fornitore ben organizzato, con le idee chiare sulle proprie strategie, è sicuramente più performante, a beneficio anche del servizio di cui i nostri rivenditori possono usufruire. Stiamo lavorando per dare un valore aggiunto al rivenditore finale, attraverso una maggiore velocità di consegna. In questo senso ci agevolerà il progetto di espansione al Sud con una nuova struttura produttiva, che ci permetterà di essere più delocalizzati e consegnare più velocemente. A tutto questo si aggiunge la qualità dei prodotti e lo sviluppo di nuove soluzioni, anche per nicchie di mercato, affinché il nostro rivenditore possa accrescere il proprio fatturato.

D. Per come è strutturato oggi il mercato, quali sono le

FABIO DOMINICI

potenzialità di crescita?

Alessandro Severini. La fine del superbonus 110% ha portato a una contrazione del mercato, ma grazie ai nuovi prodotti che abbiamo sviluppato, per esempio, i sistemi di depurazione per le acque grigie, stiamo aggredendo mercati nuovi che generano maggiori opportunità per le rivendite. Quindi, se da una parte ci può essere una contrazione, dall’altra ci sono opportunità di crescita. Ed è questo che una rivendita deve cercare, cioè il fornitore partner che le permetta di scoprire mercati nuovi che con i soliti prodotti non potrebbe penetrare. In più, credo che le politiche europee porteranno sicuramente a un’evoluzione nel settore del trattamento delle acque, che in futuro diventerà sempre più importante e fiorente.

D. Che cosa sta cambiando invece nel vostro rapporto con le imprese e gli studi di progettazione?

Antonio Forastiere. Starplast vuole intraprendere una serie di azioni verso le imprese e i progettisti attraverso la promozione tecnica dei propri prodotti specializzati, sia quelli attuali, sia quelli innovativi. Per le grandi imprese abbiamo a disposizione un panorama di prodotti nuovi sul mercato, come InPluvio, oltre ad ampliamenti di gamma per offrire sistemi sempre più completi. Quello che si va a implementare oggi è il riutilizzo delle acque grigie e nere depurate, per sistemi di irrigazione o di riutilizzo e riuso.

D. Quali sono le linee di prodotto su cui state puntando di più?

Fabio Dominici. Starplast è un’azienda che si presenta con un catalogo molto ampio e differenziato. I sistemi di depurazione hanno sempre fatto la parte del leone, ma adesso stiamo inserendo nuovi prodotti anche per il recupero delle acque nere, tenendo fede al nostro motto «Risparmia il tuo oro blu». Facciamo molto affidamento sul nuovo progetto InPluvio e, quindi, sul tema dell’invarianza idraulica, che sta assumendo un’importanza sempre maggiore. Con gli interventi dei governi e delle amministrazioni ci sarà un interesse crescente anche per il tema del recupero delle acque grigie, settore su cui stiamo spingendo molto sia in Italia che all’estero. Stiamo aumentando la nostra offerta anche in virtù dell’imminente normativa sul trattamento delle acque grigie in ambito domestico. Lavoriamo molto bene anche per quello che riguarda gli impianti di sollevamento. Sono tutte tipologie di prodotto best seller, su cui vogliamo investire in maniera ancora più massiccia nei prossimi mesi, oltre a proporre prodotti complementari di grande attualità.

D. Ricapitolando, chi sono i vostri clienti?

Alessandro Severini. Rivendite edili e di termoidraulica, a volte associate in gruppi di acquisto. Per i prodotti più tecnici, le grandi imprese.

Antonio Forastiere. Ci stiamo rivolgendo anche alle municipalizzate che richiedono sempre più servizi di ingegneria. È un settore che stiamo sviluppando, sia come pre, sia come post-vendita.

Fabio Dominici. Stiamo puntando anche ai contrator, ovviamente senza scavalcare la rivendita che per noi rappresenta un partner importante. Vogliamo offrire nuove opportunità di lavoro più che rimpiazzare un fornitore esistente. La forza di Starplast è quella di essere coinvolta in progetti che difficilmente le rivendite riescono a intercettare.

D. Qual è il principale servizio o iniziativa che avete inserito per le rivendite?

Alessandro Severini. Per le rivendite abbiamo aumentato l’attenzione alla movimentazione e al trasporto dei nostri sistemi, per offrire ai clienti sempre la massima qualità. Poi, stiamo lavorando molto sulla riduzione dei tempi di consegna, in modo che la rivendita possa avere i materiali sempre più velocemente. Sono due attività basilari che comunicano la volontà dell’azienda di essere un partner affidabile. Stiamo poi lavorando sull’informatizzazione, per collegarci in maniera sempre più smart con la nostra rete di clienti e offrire informazioni, ma anche opportunità di acquisto via software, e sull’ampliamento delle strutture produttive, per essere sempre più vicini ai nostri clienti.

D. Qual è la principale caratteristica che distingue Starplast sul mercato?

Alessandro Severini. Le soluzioni tecniche e il supporto dell’ufficio tecnico per poter affrontare la progettazione in maniera sicura e ottimale. Un altro valore aggiunto di Starplast è la presenza in molti mercati esteri che dà la possibilità all’azienda di ampliare il proprio know-how e portare nuove soluzioni tecniche sul mercato italiano.

D. Quali sono le vostre aspettative sui mercati esteri?

Fabio Dominici. La situazione per quanto riguarda l’edilizia in generale non è rosea, soprattutto in alcuni Paesi notoriamente trainanti come la Germania e la Francia. Tuttavia, il settore del trattamento e della gestione delle acque, pur rientrando nel settore edilizia, vive una vita a parte. I governi stanno investendo molto nella conservazione delle risorse idriche, in particolare nel Sud dell’Europa, dove abbiamo piani di espansione importanti per il 2025. Stiamo lavorando molto bene in Spagna e Portogallo, dove abbiamo una filiale, in Francia, in Albania, Grecia e un po’ in tutto il bacino del Mediterraneo, fino ai Paesi del Golfo dove stiamo partendo con delle commesse sempre più interessanti. Siamo aperti a molte possibilità.

D. Quali prodotti hanno un maggiore assorbimento Continua a pag. 188

STORIA DI COPERTINA

Segue da pag. 187

all’estero e in quali Paesi?

Fabio Dominici. Contrariamente a quanto succede in Italia, lavoriamo meno nell’ambito del trattamento e della depurazione delle acque nere, perché ci sono diversità nazionali che rendono complicato affrontare questo mercato all’estero, con l’eccezione dell’Albania dove lo scorso anno è stata introdotta una riforma per il settore alberghiero. Per quello che riguarda gli altri Paesi, in Francia è molto sviluppato il mercato del trattamento e recupero delle acque piovane, dove regionalmente ci sono obblighi anche per i privati. In Spagna e Portogallo lavoriamo molto nel recupero delle acque grigie, perché entrambi i Paesi hanno adottato degli obblighi sia sulle nuove costruzioni, sia nelle ristrutturazioni profonde. Essendo un’azienda che fa impianti, riusciamo a rispondere in maniera molto efficace alle esigenze di questi mercati.

D. In quali altri Paesi contate di entrare?

Fabio Dominici. Oltre ai Paesi mediterranei, il focus è sul Medio Oriente. C’è una attività urbanistica molto importante, e ci sono opportunità anche nel residenziale, sia per il recupero delle acque grigie e piovane, sia per le stazioni di sollevamento. Stiamo ricevendo molte richieste e intendiamo investire con agenzie locali, oltre a partecipare a fiere ed eventi.

D. Quanta parte del fatturato è realizzata in Italia, e quanto all’estero?

Fabio Dominici. In questo momento l’87% del fatturato è realizzato in Italia e il 13% all’estero. Quando abbiamo avviato l’attività di export due anni fa, il fatturato era al 4%, quindi essere arrivati a questo risultato è un traguardo importante. Nel 2025 vorremmo arrivare a incrementare l’export al 17%.

D. Come è andato il 2024 e che cosa vi aspettate nel 2025?

Alessandro Severini. Il 2024 è andato bene, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Nel 2025, anche grazie alle nuove celle drenanti InPluvio, ci aspettiamo una crescita ulteriore grazie all’apertura di nuovi mercati, soprattutto sui grandi volumi. Diciamo che il nostro obiettivo è quello di crescere di un ulteriore 20%. Antonio Forastiere. Stiamo anche lavorando per entrare in un settore a noi complementare, come quello dell’antincendio. Starplast produce volumi di accumulo per l’antincendio, ma sta lavorando per ampliare la gamma di prodotti. Nel corso del 2025 metteremo a disposizione nuovi prodotti sulla gamma antincendio Offire in modo da dare ai nostri rivenditori partner nuove opportunità di business.

terrato facilita l’infiltrazione delle acque per rimpinguare le falde sotterranee). In aree tipicamente aride, a scarsa piovosità, potrebbero essere utilizzate come piccoli bacini di raccolta, avendo cura di rendere impermeabile il sistema con geo-membrane di HDPE ( polietilene ad alta densità ndr), riutilizzando l’acqua per irrigazione.

D. È un prodotto sostenibile?

R. Certo, è rispondente ai requisiti richiesti dai Cam.

D. Quanto questo tipo di impianti è importante per ridurre l’impatto ambientale?

R. Sarà il futuro. Pensate a un territorio dove ogni singola urbanizzazione o infrastruttura abbia il proprio sistema per garantire una corretta gestione delle acque meteoriche. Riconsegneremo alla natura ciò che le abbiamo strappato negli anni passati a sostegno del naturale ciclo dell’acqua.

D. Come viene distribuito il prodotto?

R. Questi sistemi esistono già da diversi anni. Tuttavia il contesto normativo abbastanza recente è tuttora parzialmente recepito: ciò fa sì che, nel caso di grandi lavori, la divulgazione del sistema venga effettuata presso gli studi di progettazione. Con il passare del tempo la consapevolezza dell’efficacia del sistema si allargherà sul mercato coinvolgendo certamente anche le rivendite edili.

D. A che tipo di clienti è rivolto?

R. Imprese di costruzione e rivendite organizzate alla gestione di forniture per imprese.

D. In generale, il cambiamento climatico ha modificato la tipologia dei vostri prodotti?

R. Certamente sì. Già da tempo, oltre alla nostra linea di impianti dedicati alla depurazione, abbiamo dato un gran impulso a prodotti dedicati al recupero delle acque. Questa è già una prima risposta al tema dei cambiamenti climatici che rendono la risorsa acqua sempre meno disponibile. Con inPluvio, aumentiamo maggiormente il parco prodotti dedicati a tali problematiche.

D. Che cosa occorre per saper gestire grandi volumi di pioggia?

R. Una relazione geologica e planimetria del territorio e indice di piovosità.

D. Starplast si propone come partner dei propri clienti. Che cosa significa?

R. Siamo e saremo sempre a fianco del cliente, progettista e rivendita. Ci siamo sempre considerati un tutt’uno.

D. Qual è il punto sul rapporto con le rivendite?

R. Tante rivendite iniziano ad avere fiducia in noi, affidandoci la responsabilità della scelta tecnica progettuale per soluzioni depurative. Questo ci fa molto onore.

D. Come comunicate con i distributori?

R. Nel sistema tradizionale attraverso la nostra forza vendita, sempre più tecnica per rispondere alle necessità del cliente. Poi tramite Linkedin e campagne di comunicazione su prodotti specifici.

D. Quali sono le altre soluzioni per la gestione delle piogge?

R. Abbiamo sempre prodotto sistemi di gestione delle acque meteoriche, che rimangono fondamentali anche con l’utilizzo delle celle di drenaggio.

D. La certificazione di prodotto è importante?

R. È molto importante. Ritengo che in futuro diventerà fondamentale da allegare agli impianti, a conferma della corrispondenza di quanto richiesto dalla normativa e dagli enti locali di controllo.

D. Fornite anche un servizio di supporto?

R. Starplast ha sempre divulgato e fornito la sua disponibilità a un servizio di supporto alla progettazione e alla scelta del corretto impianto. E se richiesto, anche alla manutenzione programmata.

D. La gestione delle acque è importante anche per l’edilizia residenziale. È un aspetto condiviso o spesso dimenticato?

R. Come detto poco prima, in futuro la gestione delle acque sarà fondamentale anche nell’edilizia residenziale.

D. Sarebbe necessario un incentivo fiscale per la gestione dell’acqua?

R. Il problema della carenza idrica è ormai ordine del giorno. Non solo, come in passato, carenza in un determinato periodo estivo di siccità, ma oggi anche durante i mesi invernali soffriamo della risorsa fondamentale per la vita, l’acqua. I governi di tutto il mondo sanno che in un prossimo futuro dovremo fare i conti per un uso consapevole e responsabile dell’acqua. Pertanto, ritengo che sarà necessario un intervento a livello governativo per un risparmio idrico consapevole, passando anche attraverso incentivi fiscali.

D. Gli appalti pubblici per la gestione del rischio idrogeologico sono davvero ripartiti?

R. Stiamo notando un forte fermento nell’ambito dei lavori pubblici ed infrastrutture, riteniamo che siano partiti anche se molto a rilento. Ci sarà una

crescita costante.

D. Gli appalti pubblici sono più semplici o rimangono complicati?

R. Noi come fornitori di imprese e rivendite non abbiamo rapporti diretti con gli enti appaltatori, pertanto ci risulta difficile fare questo tipo di valutazione. In ogni caso, notiamo che sono sempre più rari i casi degli incagli sui pagamenti del nostro cliente a causa dei ritardi dovuti dall’ente appaltante.

D. Le amministrazioni locali sono sensibili al problema del rischio idrogeologico?

R. Le norme di riferimento relative ai rischi idrogeologici sono in continuo fermento. Ritengo pertanto che siano poche le amministrazioni locali a conoscenza dei problemi specifici idrogeologici, o comunque di come meglio affrontarli.

D. Tempo fa avete aperto un impianto al Sud. Come sta andando?

R. Siamo sempre più convinti della scelta di aver creato uno stabilimento al Sud. Infatti prossimamente verrà potenziato con un secondo sito produttivo.

D. Quali sono gli obiettivi strategici di Starplast?

R. Abbiamo dei progetti in corso già promossi tempo fa: quest’anno riteniamo di completare la loro realizzazione e divulgarli sul mercato. Ma quello a cui teniamo maggiormente, come obiettivo strategico, è sempre quello di ascoltare il mercato e affiancare la clientela nella scelta della soluzione ideale.

D. Avete progetti per il prossimo futuro?

R. Sempre. Ogni progetto che viene sviluppato e lanciato sul mercato, viene immediatamente messo in discussione per avviare il processo di miglioramento. Inoltre, è la clientela stessa che ci stimola alla ricerca continua.

D. Quali sono le vostre previsioni per il 2025?

R. Anche per l’anno in corso abbiamo delle previsioni ottimistiche. Sicuramente ci sarà una flessione di mercato relativamente al residenziale, mentre crescerà la richiesta sulle infrastrutture.

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DIERRE

LA PORTA BLINDATA CON ELETTRONICA MA ANCHE CON CHIAVE

Next Elettra permette in maniera semplice di gestire numerose funzionalità grazie alla tecnologia e con una maggiore sicurezza. Funzioni avanzate e robustezza

er avvicinare alla domotica anche gli utenti più tradizionalisti, Dierre presenta la nuova porta blindata Next Elettra, che permette in maniera semplice di gestire numerose funzionalità all’insegna della tecnologia e della sicurezza. Grazie all’innovativo sistema myBridge, la porta si connette direttamente al wi-fi di casa e consente di ricevere direttamente sullo smartphone informazioni in tempo reale sul suo stato, verificare quando viene aperta o chiusa, ma anche governare tutte le sue funzioni a distanza, da ogni parte del mondo.

RIVESTIMENTO

ROVERE

ASTON. SOPRA, DETTAGLIO MANIGLIA. A SINISTRA, MODELLO SLEEK CON RIVESTIMENTO IDROSKIN GRIGIO LUCE

PORTA BLINDATA NEXT ELETTRA MODELLO SYNERGY IN, CON
LAMINATO
WHITE

SERRATURA MOTORIZZATA

Next Elettra è equipaggiata con una serratura motorizzata a cilindro di ultima generazione, controllata a distanza tramite Bluetooth Low Energy attraverso un telecomando dotato di un unico tasto per l’apertura e la chiusura della porta (Key-fob). Oltre al telecomando viene fornita anche una chiave a scatto per lo sblocco meccanico della serratura in caso di emergenza (Easy Key-fob).

LETTORE BIOMETRICO

Su entrambi i lati della porta il diottro, un sistema ottico luminoso, indica lo stato e il corretto funzionamento. È possibile inserire su richiesta anche un lettore biometrico di impronte digitali o una tastiera esterna, che consente l’apertura della serratura inserendo un codice numerico. Per una sicurezza ancora maggiore Next Elettra è dotata di un sistema di sensori integrati in grado di segnalare ogni tentativo di effrazione, attivando un allarme acustico per dissuadere i malintenzionati. Altri sensori di anomalie sono invece distribuiti nell’anta per analizzare lo stato della porta e fornire un’analisi diagnostica del suo corretto funzionamento.

E SI PUÒ APRIRE CONTACTLESS

Il sistema più smart per gestire la porta blindata Next Elettra è l’app myDoor, disponibile per iOs e Android. Grazie all’interfaccia semplice e intuitiva, che connette il cellulare alla serratura, è possibile governare via bluetooth l’apertura e la chiusura della porta e gestire gli accessi, anche con chiavi temporanee, attive solamente in alcuni orari e in determinati giorni della settimana. Una soluzione particolarmente indicata per il settore alberghiero ma anche per le piccole strutture ricettive. Se dotata del sistema myBridge, Next Elettra può essere utilizzata anche attraverso una web app, accessibile da qualsiasi device connesso alla rete. Su richiesta è disponibile anche un originale maniglione contactless con tecnologia di riconoscimento tramite transponder attivo. Quando il padrone di casa si avvicina riconosce la chiave a distanza e proietta un fascio di luce sul pavimento: basta oltrepassarlo per sbloccare la serratura senza estrarre telecomando o cellulare. Comodo quando si hanno le mani impegnate.

NEXT ELETTRA

CINQUE CONFIGURAZIONI

La porta blindata Next Elettra è disponibile in cinque configurazioni principali: Sleek e Wall Security, con installazione rasomuro e cerniere a scomparsa; Sleek Out, con telaio a taglio termico; Synergy In, versione full optional per interni e Synergy Out con telaio anticondensa in acciaio rivestito in Pvc. La scocca è composta da due lamiere in acciaio zincato, per combattere anche la corrosione, e integra uno speciale sandwich isolante brevettato che garantisce il miglior isolamento termoacustico.

MODELLO WALL SECURITY CON RIVESTIMENTO PANTOGRAFATO DANDY. A SINISTRA, VERSIONE SYNERGY IN CON PANNELLO FORTE F LACCATO AVORIO. SOPRA, DA SINISTRA, DETTAGLIO CERNIERE, LA CHIAVE EASY KEY FOB E IL TELECOMANDO KEY FOB

PRODUZIONE

FIBROTUBI

UN TELAIO CHE SI ADATTA A OGNI DESIGN

Le soluzioni per porte scorrevoli a scomparsa Orchidea sono applicabili anche sui pavimenti esistenti e possono essere scelte in anta singola, doppia, parallele, contrapposte e filomuro

Con un’ampia gamma di opzioni adattabili a qualsiasi scelta architettonica, i telai per porte scorrevoli a scomparsa Orchidea di Fibrotubi offrono numerosi vantaggi per l’interior design contemporaneo, adattandosi a ogni tipo di parete, sia in cartongesso che laterizio. Disponibili in vari spessori e modelli, i telai sono applicabili anche sui pavimenti esistenti e possono essere utilizzati in diverse configurazioni: anta singola, doppia, parallele, contrapposte, filomuro e soluzioni per punti luce.

ORCHIDEA ANTA SINGOLA. SOPRA, TELAI ORCHIDEA PER PARETI IN LATERIZIO E CARTONGESSO E ORCHIDEA EASY

TRE OPZIONI

Oltre alla linea classica, Orchidea è disponibile in tre opzioni innovative. Il telaio Orchidea Free-Filomuro, per esempio, è la soluzione per chi desidera un design pulito e minimalista: non richiede l’uso di stipiti e coprifili, e permette una perfetta fusione con la parete. Privo di finiture esterne, crea un effetto di continuità che amplia visivamente lo spazio interno. Orchidea Light è invece la soluzione ideale per integrare punti luce senza sacrificare spazio: questo telaio, disponibile sia per anta singola sia doppia, è predisposto con quattro aperture per l’inserimento di impianti elettrici come interruttori, prese di corrente e applique. La capacità di mantenere i punti luce nella parete che ospita il cassonetto rende il telaio particolarmente funzionale.

VERSIONE A TRAVERSE

Progettato specificamente per i sistemi a secco, il telaio Orchidea Easy si distingue per la sua struttura con traverse a giorno, che facilita l’installazione e il trasporto grazie al peso ridotto. Il telaio, pur mantenendo i principi di solidità della linea classica, è ottimizzato per un posizionamento rapido delle lastre di cartongesso e per un montaggio veloce.

ORCHIDEA LIGHT

ANTA DOPPIA. A SINISTRA, ORCHIDEA EASY PER SISTEMI A SECCO

PRODUZIONE

UN PO’ DI STILE PER INQUADRARE L’ABITAZIONE

L’azienda belga specializzata in pannelli 3D, cornici, battiscopa, e profili per illuminazione indiretta, presenta le ultime novità di prodotto. Con originali soluzioni a parete

Pannelli 3D, cornici, battiscopa, profili per illuminazione indiretta e altri elementi decorativi per pareti, pavimenti e soffitti: sono circa 300 le referenze di Noël & Marquet, realtà belga specializzata nella produzione di elementi decorativi per interni. Tra questi spiccano per qualità e originalità del concept, i due nuovi pannelli da parete Arc S e Arc L Arstyl, progettati dal

Monica Battistoni

direttore creativo dell’azienda, Bertrand Lejoly, un professionista che ha mosso i suoi primi passi con Matteo Thun a Milano e poi con Vincent Van Duysen, architetto e design di fama internazionale in Belgio, fino ad arrivare ad aprire il proprio studio ad Anversa. Il contrasto tra linee dritte e rotonde che formano un contorno ad arco, appunto, di minore o maggiore ampiezza, rappresenta un nuovo modo di interpretare un tipo di rivestimento tradizionale, la boiserie.

POLIURETANO AD ALTA DENSITÀ

Lo stile ricorda quello degli anni Settanta, ma solo apparentemente, perché le caratteristiche tecniche sono quelle delle più moderne tecnologie tra produzione e materiali. Infatti, «la gamma Arc 3D è realizzata in poliuretano ad alta densità attraverso un processo industriale con stampi in alluminio», come sottolinea Stephan Offermann, responsabile marketing della divisione Design Elements di Nmc, gruppo internazionale con oltre 70 anni di esperienza nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di schiume sintetiche ad alte prestazioni, di cui fa parte anche Noël & Marquet. Risultato? Pannelli leggeri, resistenti, veloci da installare e assemblabili in diverse combinazioni, che sono forniti già primerizzati e, quindi, pronti per essere verniciati secondo le preferenze del cliente. Fanno parte della collezione Atmosphere, incentrata sull’eleganza della curva, un motivo ripreso anche in un altro prodotto: Canelé R L, ultima novità dell’omonima linea caratterizzata da grafiche scanalature. In questo caso le forme sono semicircolari, studiate per essere combinate con Canelé L: hanno la medesima ampiezza tra una scanalatura e l’altra. E, grazie a una guida sul retro, il pannello può essere tagliato a metà per creare motivi personalizzati che si adattano perfettamente a qualsiasi spazio.

VERSATILITÀ

Come per la linea Arc, l’aspetto più interessante è la versatilità stilistica: che il rilievo geometrico sia sottile come in S o maggiore come in L, combinati insieme questi elementi sono uno strumento grazie al quale il progettista può giocare con le proporzioni della superficie per dare all’ambiente un senso di dinamicità. Con la stessa logica sono stati realizzati Canalé S Flex e Canalé L Flex, pannelli flessibili per pareti arrotondate, e Dorique, elemento di rilievo tridimensionale per pareti e soffitti. Di gusto completamente diverso, più moderno, è Scuretto, pannello impermeabile caratterizzato da sottili incisioni che offrono infinite possibilità di combinazioni. Tutti questi prodotti sono compatibili con i profili di finitura, FL11 e WL10, progettati appositamente per fungere anche da collegamento tra più pannelli, e possono essere utilizzati anche singolarmente. Realizzati in estruso ad alta densità, sono waterproof e pronti per essere verniciati.

SBARCO A MILANO

Per la presentazione delle ultime novità negli spazi milanesi del Contract Distric Group, l’azienda belga si è avvalsa della collaborazione di Sigma Coatings. Nell’assortimento ci sono anche prodotti classici, che è poi lo stile delle origini di Noël & Marquet, ripreso con una gamma di profili e rosette in polisterene Arstyl: «A differenza dello stucco o del legno sono impermeabili, resistenti agli urti e molto più facili da maneggiare, di conseguenza sono più convenienti, e ovviamente più durevoli, tanto da essere utilizzati nelle ristrutturazioni di case d’epoca per colmare delle parti mancanti o creare nuovi profili da posizionare vicino agli originale. E non si vede la differenza», assicura Offermann.

STEPHAN OFFERMANN, RESPONSABILE

MARKETING DELLA

DIVISIONE DESIGN

ELEMENTS DI NMC

RUBRICHE

MUOVIAMOCI

ANDREA PAYARO

Docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

L'IN MAGAZZINO ATTENTI AL POSIZIONAMENTO

analisi delle scorte a magazzino è sempre un tema strategico, dal momento che una sbagliata gestione può comportare un abbassamento del livello di servizio dei clienti e un aumento dei costi. Tra i principali, da citare vi è lo spazio occupato oppure la movimentazione dei beni. Per riuscire a collocare correttamente i prodotti nel magazzino si consiglia l’utilizzo di una matrice che mette in relazione la frequenza di prelievo dei beni con la quantità media prelevata. Prima di procedere è necessario dividere i materiali in categorie al fine di renderli omogenei per caratteristiche fisiche, come la dimensione e il peso (minuterie, prodotti ingombranti, prodotti pallettizzati). Successivamente, dalla matrice emergono quattro aree che possono suggerire dove o come collocare il materiale.

• Alta frequenza e alta quantità. Articoli prelevati frequentemente e in grandi quantità. Posizionamento vicino alle aree di spedizione o ai punti di prelievo per ridurre i tempi di movimentazione. Una soluzione di stoccaggio potrebbe essere quella di usare la catasta per ridurre i tempi di stoccaggio su strutture porta-pallet.

• Alta frequenza-bassa quantità. Articoli prelevati frequentemente, ma in quantità ridotte, tipico di componenti o accessori. Un posiziona-

mento facilmente accessibile consente di ridurre i tempi di prelievo. In scaffalature porta-pallet sono preferibili i livelli di stoccaggio più bassi.

• Bassa frequenza-alta quantità. Articoli prelevati raramente, ma in grandi quantità quando richiesti, solitamente utilizzati in operazioni promozionali specifiche o stagionali. Potrebbe essere idonea una scaffalatura drive in con satellite per consentire un’alta densità di stoccaggio (pallet per metro cubo). Vista la bassa frequenza il posizionamento della merce può essere fatto in aree meno accessibili del magazzino.

• Bassa frequenza-bassa quantità. Articoli con scarsa domanda, prelevati raramente e in piccole quantità. Una soluzione potrebbe essere quella di identificare una zona adeguata per stoccare tutti i materiali con queste caratteristiche. Le scaffalature leggere ubicate in zone meno comode del magazzino potrebbero essere adatte per questi materiali.

Identificare correttamente queste tipologie di merce permette di ottenere una serie di vantaggi, in particolare la possibilità di ottimizzare il layout del magazzino utilizzando al meglio lo spazio a disposizione e di ridurre i tempi di prelievo e movimentazione, favorendo le posizioni più comode ai materiali che hanno una frequenza di prelievo più alta.

QUANTITA'

Zone lontane su scaffalature leggere.

Alta

Aree vicine, scaffalature porta-pallet con merce ubicata nei livelli bassi.

Scaffalature drive in zone lontane

Aree vicine. Valutare il posizionamento a catasta.

Bassa Alta
FREQUENZA
Bassa

REGOLIAMOCI

ALESSANDRO BONVICINO

I NUOVI LIMITI DEI BONUS

Non è risultato immediatamente chiaro il nuovo impianto regolatorio dei bonus edilizi. Una rilettura del provvedimento contenuto nella legge di Bilancio 2025 aiuta a comprendere meglio i nuovi limiti. La legge ha introdotto un primo paletto con l’inserimento del comma 8-bis.2 all’articolo 119 del Dl 34/2020. Il testo prevede che potrà fruire della detrazione del 65% (l’ex ecobonus) per le spese sostenute nel 2025 solo chi, per gli interventi al 15 ottobre 2024, abbia presentato la Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata) per lavori diversi da quelli effettuati dai condomini. La stessa legge contempla, inoltre, che per i condomini il bonus citato sia conseguente alla delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la Cila. Infine, che sia stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, nel caso gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Un’altra novità riguarda il nuovo comma 8–sexies, che prevede la possibilità di scegliere la ripartizione della detrazione delle spese sostenute nel 2023 in dieci quote annuali di pari importo, opzione che allarga il limite delle quattro previste in precedenza. Più che un paletto, in questo caso, si tratta di un’agevolazione per i contribuenti che non hanno sufficiente capienza fiscale per spalmare l’incentivo su quattro anni, mentre ora possono godere del vantaggio fiscale su un

periodo più lungo grazie alla maggiore ripartizione della spesa. Per la scelta è prevista la presentazione di una dichiarazione dei redditi integrativa entro il 31 ottobre 2025 (che è il termine per quella relativa al 2024). Attenzione, però: la scelta è poi irrevocabile. Secondo la legge, insomma, nel caso probabile che dalla dichiarazione integrativa emerga una maggiore imposta dovuta, «questa dovrà essere versata, senza applicazione di sanzioni o interessi, entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024».

Un’altra novità è il limite di reddito per il superbonus, anche se già nella legge di Bilancio precedente era stata introdotta una simile barriera. Il nuovo articolo 16-ter del Tuir, introdotto dall’articolo 1, comma 10, della legge 207/2024, prevede che chi ha una Irpef con reddito complessivo superiore a 75 mila euro possa detrarre oneri e spese per un ammontare complessivo non superiore a un limite variabile. Questa linea di demarcazione dipende dal reddito (superamento della soglia dei 75 mila euro o dei 100 mila euro di reddito) e dalla presenza o meno di figli fiscalmente a carico. Un esempio: il contribuente con reddito di 80 mila euro e senza figli a carico, può ora ottenere una detrazione massima di 7 mila euro, mentre chi ha un reddito di 100 mila euro e un figlio a carico scende a 5.600 euro.

Accordo tra Assobeton e Assobim

Assobeton, associazione delle industrie produttrici di manufatti, componenti e strutture in calcestruzzo, e Assobim, nata per promuovere il processo di digitalizzazione della filiera tecnologica delle costruzioni attraverso il Building Information Modeling, hanno stretto un importante accordo di collaborazione. La partnership, siglata dal presidente di Assobeton, Alberto Truzzi, e dal presidente di Assobim, Adriano Castagnone, prevede uno scambio associativo: Assobim ha aderito ad Assobeton e viceversa. L’obiettivo è moltiplicare i benefici per gli associati, favorendo la formazione e l’informazione sui temi chiave del settore, dalla digitalizzazione alla prefabbricazione. La partnership consolida il ruolo di Assobim all’interno di tutta la filiera delle costruzioni e, al contempo, introduce in Assobeton i temi della trasformazione digitale, fondamentali per aumentare produttività e competitività. L’accordo offre vantaggi significativi per entrambe le associazioni e i loro soci. Per Assobim, l’inclusione del settore della prefabbricazione amplia la rappresentatività in seno alla filiera delle costruzioni, integrando competenze e soluzioni avanzate per un approccio più completo e tecnologico al mercato. Per Assobeton, l’introduzione del Bim nei processi aziendali rappresenta un’opportunità per valorizzare le tecnologie più all’avanguardia e stimolare tra le imprese associate una maggiore consapevolezza sull’importanza

1. Impegno certificato per Mitsubishi Electric

La divisione Climatizzazione di Mitsubishi Electric ha recentemente ottenuto la certificazione Iso 9001 per l’area Service, rilasciata dall’organismo certificatore Dnv. Il risultato conferma l’impegno dell’azienda nell’offrire servizi sempre più orientati al cliente, rispondendo alle sue esigenze con efficienza e precisione. La certificazione Iso 9001 è anche uno strumento fondamentale per avviare un processo di miglioramento continuo dei servizi offerti, mantenendo alta la qualità e l’innovazione. «Questo importante traguardo rappresenta non solo il risultato di un impegno formale verso gli standard internazionali, ma testimonia anche il nostro continuo desiderio di migliorare in ogni aspetto della nostra attività», ha commentato Vito De Masi, Service & Technical Director di Mitsubishi Electric divisione climatizzazione. «Ogni certificazione ottenuta rappresenta un passo verso un futuro più sostenibile, sicuro e orientato al cliente. La nostra priorità rimane quella di rispondere alle esigenze dei nostri clienti, garantendo al contempo il massimo rispetto per l’ambiente e per la salute e sicurezza dei nostri dipendenti. Siamo fieri di questo successo, che riflettono l’approccio responsabile e innovativo che ci caratterizza come azienda».

della digitalizzazione, sostenendo l’evoluzione del comparto verso standard produttivi e qualitativi sempre più elevati. «Con questa collaborazione Assobeton rafforza ulteriormente l’attività di supporto agli associati attraverso l’aggiornamento e l’approfondimento di temi e tecnologie cruciali per il settore delle costruzioni», ha dichiarato Truzzi. «La firma di questo accordo si inserisce naturalmente nel solco dei principi della nostra associazione, impegnata nella diffusione del Bim e nella digitalizzazione dell’intera filiera delle costruzioni», secondo Castagnone.

2. Spazio espositivo Marazzi a Roma

Marazzi, uno dei principali marchi nel design e nella produzione di piastrelle di ceramica e gres, apre le porte dei nuovi spazi espositivi di via Vittorio Emanuele Orlando nel cuore di Roma, a due passi dalle Terme Romane di Diocleziano e da Palazzo Barberini. La location occupa uno spazio di 400 metri quadri distribuiti su due livelli. Le ampie vetrine su via Vittorio Emanuele Orlando offrono una anteprima dell’organizzazione degli spazi, dove

Alberto Truzzi, Presidente Assobeton Adriano Castagnone, Presidente Assobim

giochi di prospettive e materiali conducono i visitatori in un’esperienza di continua scoperta all’interno dello showroom. Marazzi Privé, il cuore del progetto, evoca l’atmosfera esclusiva di una lobby d’hotel, combinando eleganza e funzionalità. Tre ambientazioni autonome, ma collegate esplorano la poliedricità dei prodotti Marazzi, reinterpretando tappeti, arredi e sedute in gres in una sequenza di spazi caratterizzati da privacy e comfort. Gli alti schienali creano intimità, trasformando ogni angolo in un rifugio accogliente.

3. Rinnovato il contratto per l’edilizia

Siglato il nuovo contratto di lavoro per l’edilizia. Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro) e i sindacati (Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil) hanno trovato l’intesa sull’ipotesi di accordo che rinnova la parte economica del contratto che era scaduto il 30 giugno del 2024. L’aumento concordato per il primo livello è pari a 180 euro. Sarà diviso in tre tranche: i primi 80 euro arriveranno dal primo febbraio, mentre le altre due tranche da 50 euro ciascuna arriveranno dal primo marzo 2026 e dal primo marzo 2027. Grazie al rinnovo un milione di lavoratori dell’edilizia potrà quindi contare su un recupero dell’inflazione dell’11% nel triennio di decorrenza che va da febbraio di quest’anno a giugno del 2028.

4. Tyrolit acquisisce

la svedese Scanmaskin

Tyrolit (utensili per la rettifica e la levigatura) acquisisce

Scanmaskin e rafforza la posizione di mercato nella preparazione dei pavimenti. Scanmaskin ha una lunga storia ed è un marchio consolidato nel mercato della

preparazione dei pavimenti, noto per i suoi prodotti di alta qualità e affidabili. La sede centrale e gli stabilimenti di produzione dell’azienda si trovano a Lindome, vicino a Goteborg, in Svezia. Il sito rimarrà operativo e sarà ulteriormente rafforzato sotto Tyrolit Group. Secondo Andreas Sauerwein, membro del cda, «l’acquisizione di Scanmaskin invia un messaggio chiaro: la preparazione dei pavimenti è un mercato di crescita chiave per noi e ci impegniamo a investire in esso. Integrando Scanmaskin, stiamo ampliando la nostra gamma di prodotti e stiamo offrendo ai clienti un portafoglio di soluzioni più completo».

5. Nuovo headquarters per Ceramiche Keope

Nuova sede per Ceramiche Keope a Casalgrande (Reggio Emilia), completata e progettata dall’architetto Guglielmo Renzi. Il progetto dell’headquarters s’inserisce in una fase di forte rinnovamento per Ceramiche Keope, che coincide con l’arrivo del nuovo amministratore delegato, Yuri Beghi, alla guida dell’azienda. Keope ha puntato sull’innovazione e sull’avanguardia tecnologica, grazie ad ingenti investimenti R&D che le hanno consentito di distinguersi sul mercato nazionale e internazionale, con un’ampia gamma di soluzioni in&out dalle performance eccellenti. Il nuovo headquarters si affianca oggi a un impianto produttivo allo stato dell’arte tecnologico, che raccoglie le ultimissime innovazioni in ambito di produzione ceramica. Parte integrante del nuovo quartier generale Keope è lo showroom progettato da Pierluigi Molteni Architetti.

6. Isolmant cresce e punta all’estero

La penetrazione dei mercati esteri è tra le priorità 2025 di Isolmant, prediligendo quelli più vicini al sistema di costruzione italiano, come quello spagnolo. L’azienda lavora in prospettiva anche su alcuni paesi come Malta, Marocco, Grecia, Serbia, Cipro, Portogallo e Taiwan, in cui sono già presenti distributori o sono comunque già stati avviati alcuni cantieri frutto di collaborazione con player locali importanti. «La fiera parigina Batimat ci ha ha portato a intercettare una rete internazionale e in due o tre anni desieriamo portare la quota di export dal 10/12% al 20%, soglia che consideriamo propedeutica per sviluppare un nuovo asset oltre confine», commenta Eugenio Canni Ferrari (nella foto), ad di Tecnasfalti. «Il 2024 è stato all’insegna di risultati oltre le aspettative, nonostante le preoccupazioni destate dalle tensioni nel comparto edile e da una finanza instabile a causa della crisi geopolitica, si è chiuso anche meglio del 2023». L’azienda milanese all’avanguardia nell’isolamento acustico e nella fonocorrezione è guidata dalla famiglia Canni Ferrari, che da luglio scorso detiene il 100% delle quote societarie. «Una scelta in controtendenza rispetto a quanto avviene normalmente, di cui siamo fieri. Certo, non è facile preventivare cosa avverrà nel mondo, ma la consapevolezza che il benessere passi anche dal comfort acustico è sempre più diffusa. Il 2024 è stato un anno con evidenti indicatori di miglioramento che hanno riguardato la marginalità, i tempi di credito, il cash flow e l’ebidta. Siamo soddisfatti, l’azienda è in un buon momento ed è saldamente posizionata sul mercato», aggiunge Canni Ferrari. Per il 2025 un’altra area in grande sviluppo è la correzione acustica inserita in un contesto di arredamento. Al Salone del Mobile sono in arrivo nuovi prodotti di alto profilo che soddisf a no in maniera sempre più performante le tendenze emergenti che coniugano la funzionalità acustica alla gradevolezza estetica. «L’obiettivo è di arrivare al 30% del budget totale. Abbiamo acquisito un nuovo capannone, di fianco alla sede attuale, che ospiterà magazzino, logistica e uffici commerciali della divisione Isolspace», conclude l’imprenditore.

7. Per Fila Solutions un 2024 a doppia cifra

Risultati positivi per Fila nel 2024 (nella foto, Alessandra e Francesco Pettenon, ad di Fila Solutions). I costanti investimenti in innovazione e le vincenti strategie commerciali hanno portato Fila Solutions a una crescita del fatturato a doppia cifra, superando a livello complessivo i 25 milioni. Il tutto secondo una strategia che mette al centro la sostenibilità e l’innovazione: tutti i prodotti sono realizzati con tecnologie a basso impatto ambientale, i detergenti contengono ingredienti biodegradabili fino al 98% mentre le formulazioni a base acqua rappresentano l’84% sul totale della produzione, crescendo di un punto percentuale rispetto al 2023. Nel 2024 l’azienda ha annunciato un importante passo verso un modello di business più sostenibile e responsabile: la trasformazione in società benefit. Questa scelta strategica sottolinea l’impegno nel creare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Con la trasformazione in società benefit, Fila Solutions si impegna a rafforzare ulteriormente queste azioni e a definire nuovi obiettivi di sostenibilità misurabili e verificabili, dimostrando che è possibile creare valore economico senza compromettere il benessere delle persone e dell’ambiente. Una forte spinta dei risultati è arrivata con la creazione di Roboshine, nuovo detergente concentrato, specifico per robot e lavapavimenti, per il 2024 in vendita esclusiva nel canale Amazon. Permette di rimuovere completamente lo sporco e le macchie di ogni tipo di superficie ed è adatto a tutti i materiali, anche quelli cerati, prendendosi cura del robot o della lavapavimenti, evitando la formazione di cattivi odori nel serbatoio e sulle spazzole.

La soluzione versatile, sostenibile e riciclabile al 100%

Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it

PITTURE E CORNICI PER ESTERNO

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SPECIALE FACCIATE

230 SPECIALE MACCHINE E ATTREZZATURE PER UN CANTIERE SICURO E PRODUTTIVO

240 FOCUS NOLEGGIO NELLA RIVENDITA

SPECIALE PITTURE

SFUMATURE GREEN PER RIPARTIRE

Secondo gli operatori il 2024 non è stato positivo per l’industria del colore, che viene però da anni di aumento dei fatturati. Ora la scommessa è una ripresa delle riqualificazioni

SOLOPER

Paolo Caliari

PERABBONATI

GRUPPO BOERO

UN NUOVO HUB PER LA CRESCITA DEL SETTORE EDILIZIA

A Rivalta Scrivia l'azienda lancia la sua Academy. Obiettivo: formare e ispirare il cambiamento, promuovendo lo scambio di idee, l'innovazione e la collaborazione tra le filiere delle costruzioni

Monica Battistoni

La formazione che innova la filiera edilizia tra sostenibilità e collaborazione: il Gruppo Boero lancia la sua Academy. «È un luogo di aggregazione e confronto che supera i tradizionali confini tra fornitore e cliente per rispondere alle sfide del mercato attraverso tre pilastri: la condivisione delle conoscenze tecniche, la creazione di una community estesa e la collaborazione

ALESSANDRO BENEVENTI, DIRETTORE ACQUISTI DI GRUPPO BOERO. A DESTRA, RICCARDO CARPANESE, DIRETTORE MARKETING

DI GRUPPO BOERO

con il mondo scientifico», spiega Riccardo Carpanese, direttore marketing di Gruppo Boero. «Nel mondo dell’edilizia sono in atto profonde trasformazioni: il nostro Paese si trova di fronte alla necessità di riqualificare buona parte del patrimonio immobiliare per renderlo più efficiente, salubre e sicuro, una transizione possibile con soluzioni dalla durabilità, efficacia e sostenibilità certificate e competenze specialistiche nella scelta dei sistemi, nella progettazione e nell’esecuzione degli interventi».

IN PRESENZA E ONLINE

L’Academy, che si trova presso la sede del gruppo nel Parco Scientifico e Tecnologico di Rivalta Scrivia (Alessandria), si basa su tre pilastri: l’acquisizione e la condivisione delle conoscenze tecniche, può accadere che gli applicatori diano degli spunti ai produttori, la creazione di una community che comprenda i fornitori di materie prime, i clienti e tutti coloro che in qualche modo partecipano alla filiera, con l’obiettivo di anticipare le richieste e, quindi, innovare. Infine, la collaborazione diretta con il mondo scientifico, dalle università ai laboratori di ricerca ed enti di certificazione, fondamentali per validare tecnologie e processi garantendo standard elevati di durabilità e performance. L’obiettivo dichiarato è quello di generare un impatto positivo su ambiente, persone e territorio. I corsi in presenza e online spaziano da moduli tecnici allo sviluppo di soft skills, tra cui comunicazione e vendita, essenziali in un mercato dove progettisti e architetti giocano un ruolo chiave nelle decisioni d’acquisto.

DIVERSIFICAZIONE

«Prodotti diversi richiedono servizi differenti e di conseguenza anche la formazione deve seguire questa strategia», osserva Carpanese. Il

positive impact si riflette anche nella struttura che ospita l’Academy, progettata seguendo criteri di efficienza energetica: «Abbiamo utilizzato il sistema Isolareflex per gli esterni, per garantire efficienza energetica e comfort termoacustico, materiali riciclati per le sedute e il controsoffitto con illuminazione a Led progettata per ridurre al minimo i consumi energetici e le dispersioni di calore», descrive Alessandro Beneventi, direttore tecnico e acquisti del gruppo. Una coerenza che unisce contenuti formativi e scelte architettoniche: i corsi sulla sostenibilità trovano riscontro in ambienti dove anche per il resto degli arredi sono stati utilizzati pannelli Osb realizzati principalmente con legno di provenienza sostenibile.

GRUPPO BOERO ACADEMY
A RIVALTA SCRIVIA (ALESSANDRIA)

SAN MARCO GROUP

NUOVO PACKAGING CHE RAFFORZA MARCHIO E IDENTITÀ

L'articolato restyling proietta l’offerta dell'azienda verso il futuro. Nuovi formati in plastica riciclata e certificata, design minimale ed elegante, che mantiene la riconoscibilità

Cambio di look per l’ampia gamma di soluzioni firmate San Marco, principale brand del gruppo specializzato nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale. Il restyling è realizzato in collaborazione con Hangar Design Group, hub creativo internazionale che sviluppa strategie e progetti per nuovi mercati.

IMMAGINE COORDINATA

Il rinnovamento mira a rafforzare l’identità del marchio San Marco con un design minimale ed elegante, mantenendone la riconoscibilità con un miglioramento in visibilità e reputazione. Dal punto di vista strategico permette di affrontare le dinamiche competitive dei mercati nazionali e internazionali, preservando la distintività dell’offerta. Il progetto è coerente con il percorso che il Gruppo sta intraprendendo, imponendosi anche nel settore dell’interior design, indirizzandosi verso un’immagine coordinata più uniforme e distintiva.

CONTENITORI A FASCIA

In una fase iniziale il progetto prevede per i contenitori di plastica il passaggio dai contenitori ad anelli a quelli a fascia, caratterizzati dal colore a Pantone metallizzato Greige neutro perlescente e dalla storica fascia rossa e nera. Una banda cromatica evidenzia le caratteristiche di ogni gamma, dando ordine alle informazioni sui prodotti e mettendone in luce i vantaggi e i plus, a beneficio sia del privato che dell’utilizzatore professionale.

MAGGIORE VISIBILITÀ

Tutti i nuovi formati sono in plastica riciclata e certificata Plastica Seconda Vita (Psv), attestazione che ne garantisce la tracciabilità e che evidenzia l’impegno verso la creazione di una filiera virtuosa. Il processo di evoluzione continuerà con il rinnovo degli imballi in metallo. I vantaggi dei nuovi contenitori includono una maggiore visibilità sugli scaffali, una gestione più efficiente degli aggiornamenti normativi e la conformità al regolamento Clp 1272/2008 sulle etichettature.

I NUOVI PACKAGING SAN MARCO

Abbonamento YouTrade estero € 258 euro 1 anno

Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275

Riceverai in OMAGGIO una copia de “I

LE SUPERFICI ROVINATE MESSE A NUOVO

Il Sistema Rebuild è una tecnologia sostenibile per il ripristino e la manutenzione delle facciate danneggiate. Offre nuova protezione e aspetto rinnovato

Sara Giusti

Il passare del tempo e l’azione degli agenti atmosferici possono comportare ammaloramenti di diversa entità sulle facciate, che richiedono interventi di manutenzione con prodotti specifici. Specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi vernicianti per l’edilizia professionale, A rd Raccanello ha studiato il Sistema Rebuild, un’innovativa tecnologia sostenibile per il ripristino e la manutenzione delle facciate danneggiate, che dona alle superfici nuova protezione e un aspetto rinnovato, grazie anche all’utilizzo di inerti alleggeriti ricavati dal riciclo del vetro. Il Sistema Rebuild è inoltre indicato per il ripristino di vecchi sistemi di isolamento termico a cappotto ammalorati.

DUE PRODOTTI

A rd Raccanello vanta una consolidata esperienza sia in cantiere per la risoluzione di patologie legate al degrado delle superfici, sia nel proprio centro di ricerca e sviluppo, con uno studio continuo sugli elastomeri, sui formulati, sulle casistiche legate alle escursioni termiche e su tecnologie collegate. Grazie a questo know-how sviluppato negli anni, l'azienda ha messo a punto due prodotti all’avanguardia per gli interventi in facciata: Rebuild Intonaclima L, rivestimento acrilsilossanico elastomerico in Classe A2 e grana da 1,5 millimetri, e Rebuild Fondo L, fondo rasante in pasta elastomerico in Classe A4 e in classe di reazione al fuoco En13501-1: A2s1, d0, che non necessita di maturazione rispetto ai fondi tradizionali cementizi.

MICROSFERE DI VETRO

Rebuild Intonaclima L e Rebuild Fondo L sono entrambi realizzati con una particolare tecnologia green a base di microsfere di vetro totalmente riciclato, proveniente da frazioni non più utilizzabili per la produzione di bottiglie e bicchieri. Sono pertanto alleggeriti, garantendo un peso in parete ridotto fino al 25% rispetto a un tradizionale prodotto a pari granulometria. Sono protetti dall’attacco di muffa e alghe (Uni En 15457 e Uni En 15458), garantendo così una lunga durabilità degli interventi. La finitura Rebuild Intonaclima L è caratterizzata da tecnologia Hals (Hindered Amine Light Stabilizer) per una massima protezione al degrado del sole e alle intemperie. La tecnologia Rebuild, inoltre, protegge maggiormente le facciate da eventi metereologici straordinari, come la grandine, grazie a una resistenza agli urti molto elevata (fino a 30J).

PRIMA DOPO
PRIMA DOPO

TONALITÀ NATURALI E MASSIMA PROTEZIONE

Per ottenere il massimo impatto visivo e tecnico, il colore deve offrire anche un risultato duraturo, come quello garantito dalle soluzioni dell'azienda veneta, come Sil Matt Active oppure Elasto Active

Oltre a essere una scelta estetica, i colori esterni di un edificio dialogano con il paesaggio e influenzano la percezione dello spazio. Per ottenere il massimo impatto visivo e tecnico, il colore deve però essere scelto anche in base al tipo di supporto e alle sue caratteristiche. I prodotti Cap Arreghini sono studiati per garantire protezione e durata, senza rinunciare alla resa cromatica.

LE TENDENZE

Oggi le tendenze cromatiche per le facciate esterne si concentrano su tonalità naturali e raffinate, capaci di evocare armonia e sostenibilità. Dai beige sabbiosi che sprigionano un senso di calore alle sfumature grigio-verdi ispirate alla vegetazione, fino ai toni freddi dell’ardesia e del cemento, la parola chiave è equilibrio. Le sfumature più in voga giocano con contrasti delicati: colori neutri, come bianco e grigio

chiaro, abbinati a tinte più decise, come terracotta o blu profondo. Questa combinazione consente di valorizzare non solo l’edificio in sé, ma anche i materiali utilizzati, esaltandone texture e dettagli.

ELEMENTO STRATEGICO

Il colore è un elemento progettuale strategico, in grado di raccontare il carattere di un edificio e il suo rapporto con l’ambiente. Affidarsi a soluzioni tecniche come quelle di Cap Arreghini consente di unire estetica e performance, assicurando un risultato che dura nel tempo. Per gli intonaci tradizionali sono perfette tonalità calde e avvolgenti, come beige e ocra. Qui entra in gioco Sil Matt Active, pittura acril-silossanica riempitiva, che assicura traspirabilità e protezione contro muffe e alghe, mantenendo intatti i colori più delicati. Per le facciate con microfessurazioni sono invece ideali nuance neutre come grigi e verde salvia, che nascondono imperfezioni e donano eleganza. Elasto Active è un’idropittura elastomerica fibrata che, grazie alla sua elasticità, garantisce resistenza alle microfessurazioni su superfici soggette a movimenti e contemporaneamente colori uniformi. Per calcestruzzo e cemento a vista, che trovano la loro massima espressione in tonalità fredde come grigio o tortora, Cap Arreghini ha invece studiato Beton Active, idropittura anticarbonatazione per cemento, che protegge il supporto dall’azione degli agenti atmosferici, valorizzando al contempo la profondità cromatica.

A DESTRA, APPLICAZIONE DELL'IDROPITTURA ELASTO ACTIVE SU UNA FACCIATA DI UN CONDOMINIO. SOPRA, SUPERFICIE COLORATA CON L'IDROPITTURA PER CEMENTO BETON ACTIVE. A SINISTRA, APPLICAZIONE DI SIL MATT ACTIVE, PITTURA ACRIL-SILOSSANICA RIEMPITIVA

COSÌ IL COLORE È A EMISSIONI COMPENSATE

Silancolor Pittura ed Elastocolor Pittura fanno ora parte della Linea Zero e diventano i primi prodotti vernicianti in Italia a Co2 completamente bilanciata

Anche il colore si produce a emissioni compensate. Le pitture professionali Mapei Silancolor Pittura ed Elastocolor Pittura fanno ora parte della Linea Zero*, diventando i primi prodotti vernicianti in Italia a Co₂ completamente compensata. Elastocolor Pittura Zero è un prodotto monocomponente a base di resine acriliche elastomeriche in dispersione acquosa. È un filmogeno che, dopo essere diventato asciutto, forma un rivestimento elastico, impermeabile all’acqua e agli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera, ma permeabile al passaggio del vapore. Possiede un’ottima resistenza all’invecchiamento, al gelo e ai sali disgelanti, conferendo alle superfici trattate una bassa ritenzione dello sporco. Elastocolor Pittura Zero risponde ai principi definiti nella En 1504-9 e En 1504-2 per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo.

MAPEI

FORMULA AD HOC

Silancolor Pittura Zero è a base di resina silossanica in dispersione acquosa. La tecnologia Mapei unisce i vantaggi delle tradizionali pitture minerali a quelli delle versioni sintetiche. Grazie alla particolare formulazione, mantiene inalterata la traspirabilità del supporto e conferisce un’elevata idrorepellenza. Silancolor Pittura Zero, una volta applicata, forma una pellicola microforata, con maglie così strette da impedire l’ingresso dell’acqua, ma sufficientemente larghe da consentire il passaggio del vapore acqueo, mantenendo così il muro asciutto. Silancolor Pittura Zero aderisce perfettamente su tutti i tipi di intonaci tradizionali e su vecchie pitture ben aderite, ed è particolarmente indicata per la finitura dei cicli deumidificanti.

TECNOLOGIA BIOBLOCK

Entrambi i prodotti sono dotati di tecnologia BioBlock per contrastare lo sviluppo di alghe, muffe e funghi. Possono essere utilizzati per la pitturazione di pareti già intaccate da questi microrganismi (previa azione preliminare di rimozione e pulizia della superficie)

ELASTOCOLOR PITTURA

oppure in via preventiva. Come per tutti i prodotti Zero, le due pitture sono state riformulate con materie prime a basse emissioni. In questa nuova formulazione, il laboratorio Ricerca & Sviluppo di Mapei è riuscito a ottenere un grande risultato anche in termini di efficienza della formula, permettendo di mantenere le versioni Zero in linea con i prodotti precedenti, con il vantaggio aggiuntivo della protezione antimuffa. Con l’introduzione di queste due pitture professionali, Mapei completa due cicli composti interamente da prodotti della linea Zero: una proposta competitiva che offre due pitture con protezione antimuffa e anti alga, a CO₂ totalmente compensata. Inoltre, completa i cicli Zero per la protezione del calcestruzzo e il risanamento delle murature.

* Le emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita dei prodotti della linea Zero per l’anno 2025 tramite la metodologia Lca, verificate e certificate con le Epd, sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Maggiori dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti di carbonio certificati, sono disponibili sul sito dell'azienda.

SILANCOLOR PITTURA

INVOLUCRO

LEGGI E NORME PER SUPERFICI A REGOLA D’ARTE

Una posa di qualità si scontra in cantiere con imprevisti, aggiustamenti, carenze progettuali e mancanza di personale. Anche per questo certificazioni e tecniche di riferimento sono da rispettare

Daniela Petrone
FACCIATA VENTILATA PROGETTO DE CASTILLIA 23UNIPOL GROUP, MILANO

PERABBONATI

BRIANZA PLASTICA

ISOLAMENTO A PROVA DI MONTAGNA

Ad Aosta un condominio ha scelto Isotec Parete per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. L'intervento ha permesso anche un rinnovamento estetico, grazie al nuovo rivestimento

Sara Giusti

Per migliorare l'efficienza energetica e l'estetica delle facciate del condominio ad Aosta, i progettisti hanno scelto il sistema di facciata ventilata Isotec Parete di Brianza Plastica. La decisone risponde alle esigenze di sostenibilità, comfort abitativo e modernità, nell’ambito di un intervento con il superbonus 110%. Parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, il condominio di sei piani fuori terra e dalla tipica configurazione

IL CONDOMINIO DI AOSTA DURANTE

L’INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO

ENERGETICO DELLE

FACCIATE CON ISOTEC

PARETE. A SINISTRA, IL CONDOMINIO

RIQUALIFICATO

a stecca, rappresenta una testimonianza dell’urbanizzazione del Dopoguerra.

LA SOLUZIONE

I pannelli, posati con orientamento verticale, sono stati scelti nella variante con correntino metallico in colorazione nera, in modo da risultare poco visibile tra le fughe del rivestimento. La facciata è stata poi terminata con rivestimento in alluminio composito effetto-legno, fissato al correntino mediante rivetti, che ha donato all’edificio un’immagine moderna ed elegante. La finitura, leggera e resistente agli agenti atmosferici, ha offerto un’alternativa ecocompatibile a materiali tradizionali come il legno, riducendo la necessità di manutenzione. Gli imbotti dei serramenti e i dettagli metallici, realizzati in profili preverniciati bianchi, completano l’intervento con una finitura essenziale e luminosa.

PRIMA DELL'INTERVENTO. A DESTRA, IL CONDOMINIO DURANTE

I

LAVORI. SOTTO, IL

RISULTATO

FINALE

UN SISTEMA PREASSEMBLATO AD ALTE PRESTAZIONI

Il sistema Isotec Parete è progettato per rispondere alle esigenze di isolamento termico ed efficienza energetica richieste dall’edilizia contemporanea. Grazie all’anima in poliuretano ad alte prestazioni ( λ D pari a 0,022 W/ mK) e alla sua configurazione con correntino metallico integrato, che sostiene il rivestimento e permette di creare una camera di ventilazione, Isotec Parete realizza una protezione efficace e performante in tutte le stagioni dell’anno. La ventilazione naturale, che si attiva all’interno dell’intercapedine tra il rivestimento e l’isolante, svolge un ruolo cruciale nel migliorare il comfort abitativo: in estate, i moti convettivi agevolano la dispersione del calore accumulato dalle superfici esterne irradiate, riducendo il carico termico sull’isolante

e migliorando il benessere interno; in inverno, il flusso d’aria aiuta a smaltire rapidamente eventuali condense o umidità, preservando le superfici da muffe e degrado. Il pannello Isotec Parete si installa completamente a secco, ancorandosi direttamente alla struttura portante tramite fissaggi meccanici. La battentatura longitudinale e l'incastro a coda di rondine sui lati corti permettono un accostamento preciso tra i pannelli, eliminando i ponti termici e realizzando un isolamento continuo. Il sistema si adatta a qualsiasi tipo di struttura portante, sia essa continua o discontinua, e può accogliere qualsiasi tipologia di rivestimento: dai materiali leggeri, come Hpl, doghe in alluminio o legno, a quelli pesanti, come gres porcellanato, pietra naturale o cotto.

LA SCHEDA

• Tipologia: condominio residenziale

• Intervento: efficientamento energetico

• Ubicazione: Aosta

• Committente: Arer Valle d’Aosta

• Progettazione architettonica: Arch. Francesca Pizzini

• Progettazione energetica: Ing. Andrea Rotta, Ing. Paolo Nicola

• Direzione dei Lavori: Arch. Francesca Pizzini, Ing. Andrea Rotta, Ing. Nicola Paolo

• Coordinamento per la sicurezza: Arch. Francesca Pizzini

• Impresa: Balliu srl, Cossato (Biella)

• Isolamento facciata ventilata: Isotec Parete con correntino nero, spessore 80 millimetri, passo 500 millimetri

• Rivestimento facciata: pannelli in alluminio composito effetto-legno lunghezza 3000 millimetri, altezza variabile

• Superficie isolata: 940 mq

• Certificazione energetica: APE Pre intervento FApe Post intervento A3

SPESSORI CONTENUTI

Con spessori contenuti, grazie proprio alle alte proprietà coibenti del poliuretano che ne costituisce l'anima, Isotec Parete permette di raggiungere elevati valori di isolamento, contribuendo al risparmio energetico dell’edificio sia in regime estivo, sia invernale. In questo condominio è stato utilizzato il sistema Isotec Parete con uno spessore di 80 millimetri per le facciate ventilate, mentre per le porzioni di facciata in corrispondenza dei balconi è stato realizzato un cappotto tradizionale rasato ad intonaco.

TERMOISOLANTE E VENTILATO

Il sistema Isotec Parete permette di creare un impalcato portante, termoisolante e ventilato in un unico passaggio di posa, con significativi vantaggi in termini di velocità e semplicità di installazione, come sperimentato nel condominio di Aosta dall’impresa Balliu di Cossato (Biella), che vanta una lunga esperienza di posa di questo sistema, sia a tetto che a parete. Con Isotec Parete, Brianza Plastica propone quindi una soluzione efficace e versatile per la realizzazione di facciate ventilate ad alta efficienza energetica. La sua leggerezza, manovrabilità e facilità di installazione lo rendono ideale per interventi su edifici esistenti, consentendo di operare direttamente sull’esistente, senza la necessità di rimuovere il rivestimento precedente, con evidenti risparmi in termini di costi e tempi.

NORDTEX

CON LA CHIUSURA VERTICALE SUPERFICI PERFETTE

Steico Joist è una tecnologia per pareti perimetrali coibentate, ma anche per l’isolamento delle murature esterne o interne. Serve anche per solai, tetti e pareti con materiali come canapa o la lana di pecora

Un sistema completo in grado di coniugare qualità, materiali esclusivamente naturali e facilità di utilizzo, dalla progettazione alla posa in opera. È Steico Joist, la tecnologia ideata da Nordtex per la realizzazione di pareti perimetrali coibentate. Oltre a essere usato come isolamento delle murature lato esterno o interno, questo sistema può essere utilizzato per creare solai, tetti e nuove pareti, utilizzando materiali come la canapa o la lana di pecora.

TRAVI OMOLOGATE

Il sistema portante Nordtex Steico Joist è composto da travi in anima sottile con omologazione tecnica europea Eta 06/0238. Permette di risolvere situazioni particolari, come il fuori piombo della facciata, per una posa sicura dei serramenti. Inoltre, evita la scrostatura dell’intonaco e consente una posa agevole e veloce delle tubazioni. Essendo autoportante, il sistema consente di eseguire ampliamenti e soprelevazioni.

POSA A SECCO

Escludendo la rasatura armata, la posa è totalmente a secco. I materiali usati sono traspiranti e il pannello di chiusura è idrofobizzato, proteggendo il sistema dall’umidità e dalle intemperie durante la fase di posa. Nordtex Steico Joist migliora fortemente l’acustica, lo sfasamento termico, e può essere rivestito anche con facciate ventilate, pannelli antigrandine o Rei.

RENDER PARETE REALIZZATA CON NORDTEX STEICO JOIST. A SINISTRA, APPLICAZIONE IN CANTIERE

Sara Giusti

MASSIMA ADESIONE

ED EFFICACIA SU SUPERFICI DIFFICILI

Rasoplus è una rasatura minerale fibrorinforzata, potenziata con polimeri e additivi idrofughi, che assicura elevate prestazioni anche su supporti poco assorbenti

er rasare e uniformare superfici difficili, un prodotto affidabile e performante può fare la differenza. Rasoplus di Cvr è una rasatura minerale fibrorinforzata, potenziata con polimeri e additivi idrofughi, che assicura elevata adesione anche su supporti scarsamente assorbenti come rivestimenti plastici, piastrelle, mosaici e facciate già tinteggiate.

COPERTURA UNIFORME

La granulometria di Rasoplus garantisce copertura uniforme e perfetta omogeneità estetica, rendendo il prodotto efficace su sottofondi irregolari o disomogenei. Grazie alla speciale formulazione, il prodotto risulta idrorepellente, ma allo stesso tempo mantiene la traspirabilità, assicurando una protezione duratura. Realizzato con materie prime naturali, Rasoplus offre elevata resistenza meccanica e facilità di applicazione, risultando versatile, affidabile e ad alte prestazioni per facciate e interni.

RÖFIX

CON L’INTONACO PIÙ CREATIVITÀ PER L’INVOLUCRO

La gamma di prodotti decorativi dell’azienda comprende numerosi materiali ad alto contenuto tecnico e la possibilità di spaziare tra effetti e texture diversi. Come per il progetto in provincia di Catania

Sara Giusti

Il carattere distintivo di un edificio, il gusto particolare del committente o la cifra stilistica di un architetto possono manifestarsi nella realizzazione di facciate impeccabili e personalizzabili grazie all’ampia gamma di intonaci decorativi Röfix. I numerosi materiali ad alto contenuto tecnico, con la possibilità di spaziare tra effetti e texture diversi, rendono la scelta del design in facciata potenzialmente infinita, con combinazioni classiche, moderne, ma anche insolite e artistiche. Il punto d’incontro sono tridimensionalità e sensazioni tattili che caratterizzano superfici uniche, impreziosite

dal carattere materico e decorativo dei prodotti utilizzati. Questo permette di creare edifici e facciate dalla personalità ben definita e ricercata.

LA MALTA

Un esempio è il progetto di edilizia residenziale realizzato dall’architetto Giorgio Antonio Potenza in località Valverde, in provincia di Catania. Per impreziosire la facciata è stato utilizzato l’intonaco Röfix Designputz, applicato in modo da ottenere l’effetto di texture Kreativ Stripes. Rivestimento minerale speciale a base Nhl , Röfix Designputz è una malta per intonaco fine miscelata in fabbrica secondo En 998-1: idrofobizzato, modellabile, è ideale per realizzare finiture con tecnica di rigatura grossa e fine, effetti a rilievo, fratazzati, spatolati e tante altre tecniche di strutturazione superficiale. Idoneo per sistemi di isolamento termico per esterni, nonché per facciate e superfici interne, si applica su intonaci di fondo e pannelli pretrattati (per esempio, in cartongesso).

VILLETTA A VALVERDE (CATANIA). LA FACCIATA È REALIZZATA CON RÖFIX DESIGNPUTZ, APPLICATA IN MODO DA OTTENERE L'EFFETTO KREATIV STRIPES

FINITURE AD HOC

Röfix Kreativ è una vasta gamma di effetti e finiture decorative per esterni che si adatta alla visione creativa del progettista, con possibilità quasi infinite. I prodotti Röfix e le diverse modalità di applicazione vengono proposti in combinazioni ad hoc, secondo le specifiche esigenze creative, così da vestire qualsiasi facciata, anche con presenza di sistemi di isolamento termico a cappotto.

EDILQUATTRO – BERNARDELLI GROUP

IL COLLANTE RENDE FACILE IL CANTIERE

Rasacem è semplice da applicare e lavorare. È indicato per incollare e rasare pannelli isolanti per sistemi a cappotto e per rasature interne ed esterne, con o senza rete in fibra di vetro

Per finiture impeccabili e risultati professionali, Edilquattro (Bernardelli Group) offre prodotti d’eccellenza con formulazioni a base cemento (bianche e grigie), gesso e una gamma completa di rasanti progettati per garantire flessibilità e soddisfare ogni esigenza del cantiere. Tra i prodotti spicca Rasacem, collante cementizio premiscelato in polvere di colore grigio o bianco per incollaggi e rasature.

AGGREGATI SELEZIONATI

Grazie ad aggregati selezionati, cariche minerali, cemento Portland ad alta resistenza, co-polimeri e additivi specifici, Rasacem è facile da applicare e lavorare. Il prodotto è indicato per incollare e rasare pannelli isolanti per sistemi a cappotto (polistirene, sughero, lana di vetro/roccia, calcio silicato) e per rasature interne ed esterne, con o senza rete in fibra di vetro come rasante per calcestruzzo. È conforme a Etag 004 per sistemi di isolamento termico a cappotto (Etics) e alla norma Uni En 998:2016 (malta Gp per intonaci interni/esterni).

IL GRUPPO

Bernardelli Group accorpa più società che lavorano in sinergia nel settore dell’edilizia, coprendo un’ampia gamma di attività: dall’estrazione della materia prima alla produzione di materiali sfusi e in sacco, a opere stradali e di urbanizzazioni fino allo smaltimento e al recupero dei materiali di demolizione. Edilquattro è la società del gruppo proprietaria delle cave e dei siti produttivi e ambientali, alla quale fanno riferimento le business unit Build, Garden, Production, Eco Ambiente.

Sara Giusti
IL COLLANTE CEMENTIZIO RASACEM IN VERSIONE BIANCA E GRIGIA

XT INSULATION

IL PANNELLO ISOLANTE È ANTIFIAMME

Rotaflex Super FD02

è realizzato in lana minerale di vetro e vanta proprietà di coibentazione termica e acustica. Inoltre, offre un aumento della sicurezza in caso di incendio

LVENTILAZIONE

e facciate ventilate giocano un ruolo cruciale nel migliorare l’efficienza energetica degli edifici e la scelta del materiale isolante rappresenta uno degli elementi fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo. Tra i prodotti isolanti proposti da Xt Insulation, il pannello Rotaflex Super FD02 si distingue per le sue proprietà nell’isolamento termico e acustico, oltre a garantire un aumento della sicurezza in caso di incendio e la possibilità di interventi senza disturbare gli occupanti.

Realizzato in lana minerale di vetro e rivestito su un lato con un velo di vetro nero, il pannello Rotaflex Super FD02 vanta una conducibilità termica di λ=0,032 W(m K). L’isolamento termico aiuta a contenere la dispersione di calore durante l’inverno e a limitare il surriscaldamento in estate, contribuendo a mantenere una temperatura interna confortevole e stabile. La ventilazione naturale tra la parete e il materiale isolante previene la formazione di umidità, evitando danni strutturali e prolungando la vita dell’edificio. Inoltre, Rotaflex Super FD02 rispetta le normative antincendio per le facciate degli edifici stabilite dalla circolare dei Vigili del fuoco e soddisfa i requisiti Cam.

Sara Giusti
RENDER FACCIATA VENTILATA CON PANNELLO ROTAFLEX SUPER FD02

EDILTEC

EFFICIENZA ENERGETICA E SICUREZZA

Il pannello Poliiso Fb offre una soluzione versatile e affidabile per le facciate ventilate moderne: è ecologico, performante e protegge contro i rischi di incendio

IL PANNELLO POLIISO

FB DI EDILTEC OFFRE

UNA VASTA GAMMA DI OPZIONI PER OGNI ESIGENZA PROGETTUALE

Soluzione moderna ed efficace per migliorare le prestazioni termiche ed estetiche degli edifici, la facciata ventilata sfrutta un principio naturale per ottimizzare l’isolamento termico e limitare il flusso di calore verso l’interno degli ambienti. Inoltre, consente un’ampia personalizzazione estetica, adattandosi a diversi stili ed esigenze progettuali. Il pannello Poliiso Fb di Ediltec non solo migliora l’efficienza energetica degli edifici, ma contribuisce anche alla sicurezza, offrendo una soluzione versatile e affidabile per le facciate ventilate moderne.

DUE SUPPORTI

Poliiso Fb è realizzato con schiuma polyiso rigida a celle chiuse: questo materiale è espanso senza l’impiego di Cfc o Hcfc, caratte-

ristica che lo rende ecologico e altamente performante. Il pannello è composto da due supporti: uno in velovetro addizionato con fibre minerali sulla faccia superiore, ideale per la protezione contro i rischi di incendio, e uno in velovetro saturato sulla faccia inferiore. Grazie alla eccellente reazione al fuoco, con una classificazione Euroclasse B s1 d0, Poliiso Fb è particolarmente indicato per facciate ventilate ed edifici che necessitano di misure avanzate di prevenzione incendi. Le prestazioni termiche si riflettono in un valore di λD che varia da 0,027 W/mK a 0,025 W/mK, a seconda dello spessore. Il pannello è disponibile in dimensioni standard di 600 x 1200 millimetri e in spessori che vanno da 30 a 160 millimetri, offrendo una vasta gamma di opzioni per ogni esigenza progettuale.

Cresciamo con te per vincere le sfide di domani.

Arricchisci la tua conoscenza con l’informazione tecnica e la formazione professionale del Centro Formazione e Ricerca Merlo.

Il Centro Formazione e Ricerca Merlo è all’avanguardia nella formazione e nell’addestramento all’uso in sicurezza delle macchine per l’industria, l’agricoltura, le costruzioni e l’igiene urbana. Centro Formazione e Ricerca Merlo, la formazione vincente.

Leggi online performance, l’informazione del Gruppo Merlo sulle più recenti applicazioni e sviluppi nel campo della progettazione, del design industriale e del training.

UN COLPO DI FRENO PER LA MECCANICA NEL CANTIERE

Il 2023 si era chiuso con un aumento del 6,8%. Ma secondo i primi dati relativi allo scorso anno, lo stop ai bonus ha causato un segno meno per i ricavi settore. Ripristinare Industria 4.0 potrebbe essere la mossa giusta

Paolo Caliari

PERABBONATI

PER IL CANTIERE MACCHINE SMART E PIÙ ELETTRICHE

La fiera di Monaco dedicata al mondo delle attrezzature edili (7-13 aprile) traccia i trend del settore. E anticipa alcune novità sorprendenti

BAUMA Veronica Monaco

Bauma, una delle fiere più importanti a livello mondiale per macchine edili, macchine per materiali da costruzione, macchine minerarie, veicoli edili e attrezzature edili, è la cartina di tornasole per capire dove sta andando il settore. In programma dal 7 al 13 aprile 2025 presso il centro espositivo di Monaco, offrirà una panoramica dei diversi approcci nel mondo delle macchine edili per l’edilizia del futuro.

PREFABBRICAZIONE

Tra le tendenze previste dalla fiera c’è la prefabbricazione. Come spiega Stephan Oehme, consulente in materia mineraria e minerali, attrezzature per l’edilizia e ingegneria impiantistica presso la Federazione tedesca degli ingegneri (Vdma), «la costruzione in serie utilizza materie prime e altri materiali in modo più efficiente rispetto ai metodi di costruzione convenzionali, poiché la prefabbricazione può essere eseguita in un ambiente industriale controllato. Lo spreco di materiale può quindi essere ridotto in diversi modi: gli scarti di produzione e i materiali di scarto generati in fabbrica possono essere riciclati meglio. È inoltre più semplice smantellare gli edifici alla fine della loro vita utile e riutilizzarne i materiali». Una ulteriore opportunità per l’edilizia sostenibile è rappresentata dalla stampa 3D degli edifici con materie prime seconde e materiali biobased.

SPECIALE MACCHINE

Un settore che non sembra più fantascienza, tanto che secondo uno studio della società di ricerche di mercato Exactitude Consultancy, il mercato globale delle malte per stampa 3D dovrebbe crescere da 3,5 miliardi di dollari nel 2024 a circa 13,8 miliardi nel 2034.

RICICLO DEI RIFIUTI

Grande attenzione anche al tema del riciclo dei rifiuti edili: le innovazioni in questo senso coinvolgono sempre di più anche le macchine. Sempre Oehme, porta come esempio le riciclatrici a freddo di Wirtgen Group, con cui è possibile realizzare in loco pavimentazioni in asfalto a partire dalla superficie esistente: quest’ultima viene granulata con rotore fresante e miscelatore e preparata con l’aggiunta di leganti, cemento e acqua, dando vita a un materiale omogeneo che può essere direttamente riapplicato. Al tema dell’economia circolare si aggiunge quello della decarbonizzazione, a cui contribuiscono anche gli azionamenti alternativi per le macchine edili, che saranno un argomento chiave di Bauma 2025. La società di analisi e consulenza IDTechEx prevede che il mercato globale delle macchine edili elettriche varrà 105 miliardi di dollari entro il 2042. Oltre ai gas di scarico, le soluzioni elettriche prevengono anche il rumore. «L’edilizia sostenibile non si limita alla consapevolezza delle risorse, al riciclaggio dei materiali utilizzati e alla riduzione dell’impronta di carbonio. Oltre alla sostenibilità economica, anche la tutela della salute umana è un obiettivo fondamentale», ricorda l’esperto della Vdma. E ridurre il rumore dei cantieri fa bene alla salute dei lavoratori e dei residenti. Molte aziende e istituti di ricerca si stanno concentrando anche sullo sviluppo e sulla sperimentazione di macchine edili alimentate a idrogeno. Jcb ha aperto il 2025 annunciando di aver sviluppato il primo motore a combustione

perfettamente funzionante alimentato a idrogeno, un progetto da 100 milioni di sterline al quale ha lavorato un team di 150 ingegneri per oltre tre anni. Undici autorità nazionali in tutta Europa hanno concesso l’autorizzazione alla vendita del motore a idrogeno Jcb nei rispettivi Paesi. Le autorità di rilascio delle licenze di altri Paesi sono pronte a seguire con la certificazione nel corso di quest'anno.

DIGITALIZZAZIONE

Oltre alla sostenibilità, Bauma si focalizzerà anche sulla digitalizzazione. Le macchine edili stanno diventando sempre più digitalizzate: gli utenti ottengono una quantità crescente di dati, che non solo mostrano lo stato delle macchine, ma forniscono anche preziose informazioni sulle loro prestazioni e sulla qualità del lavoro, creando nuove opportunità nell’uso e nella programmazione degli stessi dispositivi. Anche gli accessori svolgono un ruolo sempre più importante nei cantieri, diventando più intelligenti e fornendo sempre più dati di processo digitali. Il protocollo Bus MiC 4.0, che al Bauma 2022 ha ricevuto il premio per l’innovazione nel campo della digitalizzazione, ha gettato le basi per un linguaggio digitale standardizzato per tutte le macchine, indipendentemente dal produttore. Grazie al protocollo Bus MiC 4.0, il dispositivo portante

I NUMERI DELL’EVENTO

• Bauma 2025

• Dal 7 al 13 Aprile 2025

• Fiera di Monaco (Germania)

• Oltre 3.500 espositori

• 22 aree espositive

• 3 aree outdoor

riconosce, per esempio, quale accessorio deve essere utilizzato, di quali parametri ha bisogno per funzionare e se è adatto all’uso su una determinata macchina. In questo modo gli incidenti causati da agganci bloccati in modo errato, pressione idraulica inadeguata o attrezzature non correttamente dimensionate appartengono al passato. L’utilizzo di macchine edili collegate in rete e digitalizzate consente inoltre una gestione più semplice delle attività in cantiere e di ottenere una documentazione semplificata in tutte le fasi di lavoro, poiché le modifiche e le decisioni nel processo di pianificazione e costruzione sono registrate digitalmente in modo continuo e uniforme, con la possibilità di rendere il processo di costruzione più efficiente e veloce. L’obiettivo finale è che uomo e macchina lavorino insieme in modo sicuro ed efficace, in un cantiere sempre più interconnesso.

CENTRO FORMAZIONE E RICERCA MERLO

FARE TRAINING? È SEMPRE PIÙ UN INVESTIMENTO

L’attività degli specialisti dei corsi di addestramento operativo e sicurezza, che comprende l’utilizzo delle macchine per cantiere, punta a crescere ancora. E vanta la menzione al Premio Eccellenza Aif

La formazione rappresenta il cuore pulsante di un approccio lungimirante e proattivo, in cui si sceglie di investire nelle persone e nel loro contributo alla crescita aziendale e sociale, trasformando competenza e qualità in un vantaggio competitivo duraturo. Esempio concreto di questa filosofia è il Centro Formazione e Ricerca Merlo, un punto di riferimento per l’addestramento operativo e la sicurezza. Con i suoi 50 mila metri quadrati di aree dedicate alle esercitazioni pratiche e i 900 metri quadrati di aule e laboratori, e grazie ai suoi istruttori altamente qualificati, il centro forma migliaia di professionisti ogni anno, offrendo corsi su svariate tipologie di macchinari, dalle macchine operatrici ai trattori agricoli, dalle gru ai mezzi da cantiere. Ogni percorso si conclude con un attestato professionale «che rappresenta molto più di un obbligo bu-

rocratico, ma è il segno tangibile di una formazione di alta qualità», afferma il direttore Paolo Peretti. «La formazione è fondamentale per accrescere le competenze, garantire la sicurezza e promuovere l’innovazione. Attraverso un percorso formativo continuo e di qualità è possibile costruire la fiducia dei clienti e affrontare con efficacia le sfide professionali. Perché la formazione non solo sviluppa le abilità tecniche, ma favorisce la specializzazione e potenzia la capacità di proporre soluzioni di qualità e di adattarsi ai contesti di mercato che cambiano e alle tecnologie in evoluzione. Solo così si può guardare al futuro con fiducia». Domanda. Nel corso dell’ultimo anno avete attivato nuovi corsi di formazione?

Risposta. Negli anni la nostra offerta formativa si è progressivamente ampliata, includendo corsi su macchine da cantiere, agricole e forestali, mezzi per l’igiene urbana e la manutenzione del verde, sistemi di sollevamento, macchine speciali e sgombraneve. Questo continuo aggiornamento ci ha permesso di rispondere alle esigenze sempre più diversificate del mercato. Recentemente abbiamo introdotto un corso dedicato agli addetti all’imbragatura di carichi, una figura professionale fondamentale per garantire la sicurezza nelle operazioni di movimentazione. Può sembrare un tema di secondaria importanza, ma le statistiche dimostrano il contrario: molti incidenti sul lavoro, soprattutto durante l’uso di ganci di sollevamento, sono causati da errori nell’imbragatura. La caduta di un carico rappresenta non solo un grave rischio per la sicurezza delle persone, ma può anche comportare danni alle attrezzature e ritardi nelle operazioni. Queste attività, tanto delicate quanto cruciali, devono essere affidate a professionisti adeguatamente formati e competenti. Con questo nuovo corso puntiamo a ridurre il rischio di incidenti e a promuovere una cultura della sicurezza, integrandola profondamente nelle pratiche quotidiane delle aziende del settore.

D. Quanti sono stati i partecipanti ai vostri corsi nel 2024?

R. Le nostre strutture (aule, laboratori e aree esterne di addestramento) sono rimaste operative per tutto l’anno. Nel 2024 abbiamo formato 2391 partecipanti, suddivisi in gruppi con una media di cinque persone per sessione. Abbiamo scelto di mantenere i gruppi ristretti, accogliendo partecipanti da tutta Italia e anche dall’estero, per garantire un apprendimento efficace e un dialogo diretto e costruttivo con i nostri docenti e istruttori.

D. La carenza di manodopera specializzata è ancora un problema?

R. Sì, è un problema trasversale che colpisce tutti i settori, le specializzazioni e i contesti geografici. Da un lato cresce la domanda di profili qualificati, ma dall’altro si assiste a un aumento di manodopera generica, spesso priva delle competenze necessarie. A nostro avviso, l’unica soluzione praticabile consiste nell’implementare programmi di formazione e inserimento lavorativo seri e strutturati. Questi devono puntare a far crescere professionalmente chi è privo di esperienza, favorendone l’integrazione nelle aziende. Nel Gruppo Merlo adottiamo quotidianamente questo approccio. Sebbene molti dei nostri nuovi dipendenti fossero inizialmente privi delle competenze adeguate, attraverso percorsi di

OPERATORI DURANTE IL CORSO DI FORMAZIONE PER L'IMBRAGATURA DEI CARICHI. A SINISTRA, PAOLO PERETTI

formazione teorico-pratica mirati, sono riusciti ad acquisire le abilità necessarie. Questo metodo ci ha permesso di trasformare una sfida in un’opportunità di crescita, integrando efficacemente i nuovi arrivati e rafforzando il nostro team.

D. La sicurezza nell’ambiente di lavoro è spesso sottovalutata: come si dovrebbe procedere per una corretta valutazione dei rischi?

R. Il fattore più importante, ma anche il più complesso da gestire, è quello umano: una variabile di rischio difficile da quantificare e controllare. Da un lato, molti imprenditori si limitano a ottenere un documento che certifichi la conformità legale di un processo o di una situazione. Dall’altro, i lavoratori possono essere demotivati, disattenti o privi delle competenze necessarie per operare in sicurezza. In entrambe le situazioni, la formazione è la chiave. Non deve essere vista come un semplice obbligo normativo, ma come uno strumento per rendere le attività lavorative più sicure, specialmente nell’utilizzo di macchinari e attrezzature. Solo personale consapevole, adeguatamente formato e addestrato può garantire standard di sicurezza elevati.

D. Per questo in estate il Cfrm ha ricevuto la Menzione al Premio Eccellenza?

R. Il Premio Eccellenza Formazione Aif è una delle iniziative più prestigiose nel campo dell’apprendimento e dello sviluppo organizzativo. La menzione del Presidente della Giuria assegnata al Cfrm è un riconoscimento di grande valore. Questo premio sottolinea il nostro impegno nel progettare percorsi di formazione che coinvolgano emotivamente i giovani, rendendoli consapevoli delle dinamiche e delle opportunità del mondo del lavoro. È una motivazione ulteriore per continuare a investire nelle nuove generazioni e nel loro futuro professionale.

D. Collaborate ancora con il Politecnico di Torino per la formazione?

R. Sì, il nostro obiettivo comune è fornire ai giovani ingegneri neolaureati le competenze necessarie per progettare una nuova generazione di macchine più efficienti, con consumi ridotti e minore impatto ambientale. Questo approccio consente di promuovere soluzioni innovative e sostenibili, generando benefici sia per le aziende, sia per l’ambiente.

D. Avete nuovi progetti per il 2025?

R. Sì, abbiamo progetti ambiziosi. Oltre ai nostri obiettivi di crescita, siamo consapevoli dell’importanza strategica della formazione, che non deve più essere percepita come un costo, ma come un investimento. La formazione deve essere sviluppata in una prospettiva integrata: politica, finanziaria, economica, organizzativa, operativa e, soprattutto, umana. Per il Gruppo Merlo questo significa continuare a investire al massimo. Tuttavia, saranno le persone a fare la differenza: la loro competenza, passione e dedizione saranno fondamentali per compiere le scelte migliori e orientare il futuro. Nulla di più semplice… o di più complesso.

IL TRASPORTO È PIÙ EFFICIENTE SE È ELETTRICO

Taurus 700 Electric è un minidumper che garantisce riduzione dei costi di gestione, basso livello di rumore e vibrazioni, zero emissioni: ottimo per spazi chiusi

Elettrico, efficiente e versatile. È il nuovo Taurus 700 Electric di Imer, minidumper con carico operativo 700 chilogram mi, studiato per movimentare materiale all’interno di luoghi chiusi e in ambienti poco ventilati dove si rende indispensabile lavorare senza gas, fumi e rumori. Oltre alla massima affidabilità e al rispetto per l’ambiente, Taurus 700 Electric garantisce una riduzione dei costi di gestione, un basso livello di rumore e vibrazioni, e zero emissioni.

PIÙ AUTONOMIA

La macchina è dotata di tre pacchi batterie litio intercambiabili e smontabili, che ne aumentano l’autonomia. Grazie al circuito di ri scaldamento interno, le batterie garantiscono piena operatività anche a temperature molto basse. Il minidumper opera con tre velocità elet triche e due velocità idrauliche, selezionabili in base al tipo di lavoro da svolgere. Il display sulla console permette di controllare la percentuale di carica delle batterie e i parametri principali della macchina. La fun zione di minimo automatico, disattivabile all’occorrenza, diminuisce i giri del motore nelle condizioni di stallo o di basso carico per ridurre il consumo delle batterie. In versione elettrica è disponibile anche il modello Taurus 500 con carico operativo da 500 chilogrammi.

IMER

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in pochi anni uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni, in modo particolare di progettisti e costruttori edili. YouBuild – Progettare e Costruire Sostenibile, racconta i grandi processi che stanno attraversando il XXI Secolo e come impattano sulle Costruzioni mutandone il Dna lungo l’intera filiera produttiva. Insieme alla Sostenibilità, un altro grande driver di trasformazione è rappresentato dalla Digitalizzazione del mondo del lavoro e con esso dei processi organizzativi e della produzione. L’era digitale è senza dubbio più efficiente ma non è priva di insidie. La rivista ha cadenza bimestrale e si avvale della direzione editoriale di Livia Randaccio e della direzione scientifica del prof. Emanuele Naboni. La cultura del progetto e della costruzione sostenibile viene fotografata nel suo divenire quotidiano attraverso le linee guida normative, associative e realizzative dell’ambiente costruito Con l’ambizione di dare un contributo fattivo affinchè il “carbon thinking” possa diventare il paradigma dominante del settore. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

ASSODIMI

FARE RENTING IL NUOVO BUSINESS PER LE RIVENDITE

Dopo un triennio boom anche nel 2024 il settore del noleggio ha messo a segno +6,8%. E sono molti i distributori che intraprendono questa nuova attività. Ma attenzione ai requisiti necessari

Nuova opportunità di business per i rivenditori di materiali per edilizia: il noleggio si prefigura come un’attività altamente finanziaria e analitica, che ha bisogno di personale specializzato, strumenti informatici ad hoc e regole diverse da quelle che guidano le attività di vendita. Assodimi Assonolo, l’associazione dei distributori e noleggiatori di beni strumentali, dal 1992 aiuta le imprese a inserirsi in questo settore in maniera professionale e nel rispetto delle normative vigenti. Il direttore, Marco Prosperi, e il segretario dell'associazione, Lorenzo Moretti, illustrano a YouTrade le opportunità offerte e le prospettive per il futuro.

Domanda. Com’è andato il 2024 per il mondo del noleggio?

Lorenzo Moretti. Anche nel 2024 l’intero comparto del noleggio di beni strumentali ha registrato un’espansione tale da superare i 3 miliardi come volume di affari. Il comparto è cresciuto del 6,8%, ma è interessante notare che il noleggio italiano arriva da un triennio in cui ha registrato un incremento di +20,9%, +18,3% e +11,8%. Nel periodo vi sono stati fattori che hanno spinto il noleggio, come superbonus e Pnrr, ma anche forti incentivi alla vendita (in particolare nelle regioni del Sud) che hanno rappresentato un vero e proprio competitor. A dimostrare quanto il noleggio sia una pratica ormai diventata comune tra le aziende è la spesa media pro-capite, che nel 2024 si è attestata sui 53 euro. Va sottolineato che questo indice nel 2006 si attestava sui 23 euro.

D. Quali sono i macchinari che sono cresciuti di più? Quali di meno?

Marco Prosperi. Il noleggio è cresciuto in tutte le sue sfaccettature: macchine, servizi, consulenza… I settori che hanno avuto le performance migliori sono stati quelli del movimento terra, pesante grazie alla forza del Pnrr, e il mondo del sollevamento, diventato maturo con i clienti che vedono nel noleggio la principale fonte di approvvigionamento. Da notare una forte crescita del settore dei sollevatori telescopici, grazie a due importanti fattori: un aumento dell’offerta diversificata e logisticamente bilanciata nel Paese, e di conseguenza l’attivazione di una richiesta latente mai completamente partita nei vari settori merceologici.

D. Come si è aperto il 2025 e quali sono le principali sfide che il settore deve affrontare nel prossimo futuro?

Lorenzo Moretti. È ancora presto per dare qualche giudizio in quanto il primo mese dell’anno è sempre po’ fiacco: i giorni di riposo e il maltempo spesso mettono in pausa alcuni cantieri. Il sentiment è in raffreddamento rispetto al periodo precedente, con una maggiore attenzione alle tempistiche di pagamento.

D. Quali opportunità si aprono per il mondo del noleggio con il Pnrr?

Marco Prosperi. Il Pnrr ha permesso sia di mantenere alti alcuni ambiti lavorativi che stavano diminuendo a causa della modifica al superbonus 110%, sia di implementare il lavoro di macchine di alta potenza, come il settore del movimento terra superiore agli 80 quintali. Il Pnrr non ha ancora esaurito la propria forza, anche se molti cantieri sono già partiti, quindi anche per il 2025 e il 2026 la richiesta di macchine continuerà. A questo si sommano i cantieri del Giubileo a Roma e delle Olimpiadi invernali nel Nord-Est.

D. Dopo un lavoro durato quattro anni, Assodimi ha firmato il contratto nazionale di lavoro del settore: con quali obiettivi?

Lorenzo Moretti. Il contratto nazionale dei distributori e noleggiatori rappresenta un grande risultato per Assodimi, così come per tutto il settore. Questo nuovo contratto permette alle aziende di noleggio e distribuzione di avere uno strumento flessibile e innovativo che possa identificare quali figure operano in un centro noleggio e quali sono le loro attività, rappresentando così anche un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento del settore.

D. Quali opportunità il contratto nazionale di lavoro apre alle aziende di noleggio e distribuzione?

Lorenzo Moretti. Auspichiamo che il maggior numero possibile di aziende voglia adottare come riferimento questo contratto, perché porterebbe maggior valore alle imprese stesse. Nel nostro Paese manca ancora una forte cultura del noleggio e questo strumento può rappresentare un elemento in più per diffonderla. Mettere nero su bianco quali sono le

SPECIALE NOLEGGIO

figure di un centro noleggio e quali sono le rispettive attività è fondamentale anche in termini di valorizzazione del personale impiegato nel settore. Il noleggio italiano è alla continua ricerca di nuove risorse per continuare a crescere, questo contratto può dare supporto alle aziende per essere più appetibili e conosciute.

D. Il noleggio è un’attività altamente finanziaria e analitica. Quali sono i requisiti che un’azienda deve avere per operare con successo in questo mondo?

Marco Prosperi. Il noleggio deve essere gestito da processi e regole diverse dalla pura commercializzazione. La prima domanda che un imprenditore dovrebbe porsi è: «Quale scopo ha il noleggio per la mia azienda»? Il puro prestito potrebbe infatti dare più fastidio che aiuto. Se la risposta è la creazione di valore, aggiuntivo a quello che la propria realtà sta già creando, allora uno dei primi requisiti è l’identificazione di persone a cui venga data la libertà organizzativa del centro noleggio (comunicazione, processi, contatto con il cliente, parco macchine), a cui si dovrà necessariamente collegare un piano di investimenti che daranno frutti dopo un primo periodo di assestamento organizzativo e comunicativo. Dopo aver definito l’unità di business del noleggio, l’ulteriore domanda da porsi è capire che cosa può servire ai propri clienti e/o ai nuovi utenti che si vogliono servire, indipendentemente da quello che si è venduto fino a quel momento. Si può noleggiare di tutto, ma al contempo il noleggio è un servizio che facilmente dovrà vivere dentro l’attività prevalente. Questi equilibri sono importanti e alla lunga tutte le unità di business godranno dell’apporto del noleggio professionale. D. In questo settore la raccolta dei dati ha un’importanza strategica. Come siamo messi in Italia e quali strumenti sono a disposizione delle aziende per ovviare a questa necessità?

Marco Prosperi. Il noleggio professionale non può essere gestito di pan-

cia, come spesso viene fatta la vendita, sia perché è un settore abbastanza burocratico per permettere di aumentare la tutela dei proprietari dei beni noleggiati, sia perché l’alto numero dei dati creati (movimentazione macchine, contratti, clienti, preventivo) sono gli unici strumenti per capire l’andamento del settore. Il puro margine è quasi impossibile da anticipare. Nell’era dell’Iot, avere tutti questi dati senza leggerli e interpretarli sarebbe sbagliato. Il noleggio deve essere gestito da strumenti informatici ad hoc che permettano sia la mera compilazione della modulistica, sia la gestione degli scadenzari, dei registri di controllo e delle manutenzioni, il controllo delle tariffe e di conseguenza avere reportistiche e pannelli di controllo che in tempo reale facciano capire come l’attività sta evolvendo. In Italia esistono molte soluzioni che forniscono strumenti specialistici: in Assodimi abbiamo varie aziende di software che periodicamente si confrontano con i noleggiatori e frequentano corsi noleggio per essere sempre aggiornati.

D. Quanti rivenditori di materiali edili sono anche soci Assodimi?

Lorenzo Moretti. Tra i soci Assodimi ci sono diverse rivendite di materiali edili che hanno deciso di inserire il noleggio tra le proprie attività, così come ce ne sono tante altre che stanno iniziando a sondare il terreno relativamente al noleggio poiché hanno compreso che può essere una valida soluzione per il cliente.

D. Che tipo di risultati stanno ottenendo nella loro attività di noleggio?

Marco Prosperi. Dobbiamo fare una distinzione tra due realtà diverse: le rivendite che hanno inserito il noleggio come servizio accessorio e le rivendite che hanno deciso di spingere e investire nel noleggio. Le prime hanno messo a disposizione del proprio cliente una soluzione comoda per avere attrezzature professionali, magari utili per lavorare con i materiali edili acquistati. Le rivendite che, invece, hanno spinto sul noleggio,

LORENZO MORETTI, SEGRETARIO ASSODIMI. A SINISTRA, IL DIRETTORE MARCO PROSPERI

credendo nelle sue potenzialità nel lungo periodo, stanno arrivando a creare una vera e propria business unit all’interno dell’azienda. Questo, oltre a essere più remunerativo e permettere quindi di crescere in maniera più veloce, consente all’azienda di noleggio (perché come tale va considerata) di rivolgersi a un più ampio ventaglio di clienti, anche molto diversi dal target che viene servito all’interno della rivendita. Ciò significa quindi differenziare l’offerta di macchine e attrezzature e attrarre nuovi clienti, svincolando l’azienda dall’essere dipendente dall’andamento di un singolo settore.

D. Quali sono stati i nodi più difficili che hanno dovuto superare nell’impostazione e gestione di questo servizio?

Marco Prosperi. Togliendo la parte di investimento monetario iniziale, tre sono le principali difficoltà: la comunicazione del noleggio, in quanto l’introduzione di questa nuova unità deve essere fatta capire e digerire ai propri clienti; dare tempo al tempo, in quanto il noleggio per sua natura ha bisogno di stabilizzarsi e far crescere i propri indici di rotazione; terzo aspetto, il più importante, è la creazione di una vera e propria organizzazione noleggio fatta di persone, processi e budget.

D. Quali consigli si sente di offrire a un rivenditore che vuole aprire un’attività di noleggio professionale?

R. Prendersi del tempo per organizzare l’attività confrontandosi, se necessario, con Assodimi e altri attori del noleggio. Non avere paura di fare un passo «di lato», in quanto il noleggio ha regole molto diverse dalla vendita, e quindi è importante mettersi in discussione. Infine, rispolverare la propria indole da imprenditore innovativo che dovrà costruire con i clienti nuovi equilibri, non basati su vecchie metodologie e consuetudini.

D. Il noleggio in rivendita può essere gestito a più livelli: quali sono i principali modelli organizzativi e che tipo di ritorno possono garantire?

Marco Prosperi. Se il noleggio viene gestito come unità di business organizzata, si può arrivare a fatturare tra il 25% e il 40% dell’investimento del parco noleggio. La forbice è ampia perché dipende da molti aspetti, come la tipologia di macchine e di clientela. Non dobbiamo però fermarci solo all’aspetto puro del fatturato, che è sicuramente interessante, ma dobbiamo concentrarci anche sul servizio fornito al cliente che sarà incentivato a tornare periodicamente dal noleggiatore.

D. Quali sono le macchine irrinunciabili che ogni rivenditore che offre un servizio di noleggio dovrebbe avere in punto vendita?

Lorenzo Moretti. Quando si crea un parco macchine bisogna prima di tutto considerare quali macchinari e attrezzature possono essere utili al cliente della rivendita. Il cliente tipico di una rivendita edile può sicuramente aver necessità di elettroutensili o altre piccole attrezzature, così come chi acquista materiali quali ghiaia o sabbia può aver bisogno di un miniescavatore. Se si vuole diventare noleggiatori, però, fermarsi alle macchine di cui hanno bisogno i soli clienti attuali della rivendita sarebbe limitativo. Bisogna capire quali altre attività svolge il cliente per poter inserire attrezzature che potrebbero attrarre anche altre tipologie di clientela. In questo senso, il noleggiatore deve avere una visione molto aperta del mercato, svincolandosi anche da quello che è sempre stato il proprio target di riferimento come rivendita.

D. In collaborazione con Cuoa Business School, Assodimi organizza un percorso di alta formazione di general managing per il noleggio: di che cosa si tratta e com’è organizzato il corso?

Lorenzo Moretti. Assodimi ha già organizzato due edizioni del percorso

Spesa media procapite in noleggio (euro)

Noleggio ancora in crescita nel 2024 e 2025

manageriale Business Essential in collaborazione con Cuoa Business School e stiamo pianificando la terza edizione. La risposta alle prime due edizioni è stata eccellente e riflette la volontà delle aziende di noleggio di voler professionalizzare la propria attività anche dal punto di vista della gestione manageriale. Il percorso va a toccare quattro macro-argomenti: strategia, economics, marketing e leadership. Le lezioni, che si svolgono presso la sede ad Altavilla Vicentina, sono tenute da professori di alto livello perché lo scopo dell’intero percorso è quello di formare figure estremamente professionali.

D. Avete altre iniziative di formazione in programma?

Lorenzo Moretti. Assodimi ha sempre creduto nella professionalità del servizio e nella formazione continua degli operatori del noleggio. Per questo dal 2025 ha ampliato ancora di più la propria offerta formativa che comprende il Corso Noleggio di Livello 1 e di Livello 2, la Guida Legale al Noleggio e il Corso sulla Vendita del Servizio di Noleggio. Stiamo però lavorando anche alla creazione di workshop che mirano a fornire skill trasversali come il Public Speaking o la Gestione del tempo.

D. Quali altri servizi offre Assodimi/Assonolo alle aziende di noleggio?

Lorenzo Moretti. Assodimi offre un grande ventaglio di servizi alle aziende di noleggio, con lo scopo di semplificare il proprio lavoro, rendendolo il più efficace e professionale possibile. All’interno dell’associazione c’è un Comitato Tecnico, composto da esperti in noleggio, aspetti legali, assicurazioni, sicurezza e formazione, che possono supportare i noleggiatori per qualsiasi dubbio o problematica. I soci possono accedere a una modulistica sempre aggiornata in base alle normative vigenti, agli studi di mercato, a servizi di scambio informazioni tra noleggiatori e a tutta una serie di convenzioni.

BIGMAT DECOS NOLEGGIO

RENTING IN NETWORK PER SPINGERE IL NUOVO BUSINESS

La società, che aderisce alla rete BigRent del Gruppo BigMat, gestisce una divisione integrata in rivendita grazie all’iniziativa di cinque soci. Con prospettive rosee sulla spinta del Pnrr

Monaco

Con 13 centri noleggio e una serie di servizi a supporto dell’attività di renting, tra cui anche corsi di formazione specifici per la sicurezza sul lavoro e l’abilitazione degli operatori, BigMat Decos Noleggio è un punto di riferimento nelle provincie di Torino e Asti per il noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia, oltre che di materiali per l’allestimento del cantiere. Costituita nel 2023 dall’unione delle società Cossa, De Tommasi, Icos e Costruire Santena, tutte associate a BigMat, Decos Noleggio aderisce al programma BigRent, il format del Gruppo dedicato al noleggio professionale, che nel corso degli anni è stato potenziato e strutturato per valorizzare il punto vendita come punto nevralgico e logistico della filiera. Non un’attività complementare, ma una business unit perfettamente integrata in rivendita, come dimostra la stessa esperienza di Decos Noleggio. YouTrade ha incontrato il presidente Alessandro Cossa.

Veronica

ESTERNO DI BIGMAT

DECOS NOLEGGIO.

SOPRA, IL PRESIDENTE

Domanda. Quando è nata BigMat Decos Noleggio e quali sono le motivazioni alla base della sua costituzione?

Risposta. Decos Noleggio nasce con l’obiettivo di creare sinergie tra i suoi soci, cioè Cossa, De Tommasi, Icos e Costruire Santena, e mettere in comune il parco mezzi e le competenze di ciascuno, in modo da ottimizzare il lavoro. Da molto tempo si pensava di creare una società comune. L'idea promotrice è nata in seno a De Tommasi e Icos, poi la costituzione vera e propria dell'azienda è avvenuta a marzo 2023. Effettivamente siamo andati a regime intorno al mese di settembre 2023, chiudendo l’anno con discrete soddisfazioni. Se in passato ognuno aveva la necessità di avere un escavatore a testa, con Decos Noleggio si riesce a raggiungere lo stesso fatturato con una quantità minore di mezzi, perché le macchine non sono mai ferme.

D. Quali obiettivi vi siete dati?

R. Mettere in comune le macchine e il know-how delle quattro realtà

ALESSANDRO COSSA

SPECIALE NOLEGGIO

che compongono la società, raccogliendo le esperienze di ciascuno e migliorare continuamente.

D. Quali vantaggi vi aspettate?

R. Oltre a quanto detto prima, si viene a creare anche una sinergia territoriale. Tutti i soci sono dislocati tra Torino e provincia, con massimo mezz’ora di distanza l’uno dall’altro. Quindi, si riesce a lavorare molto bene anche localmente. Un altro vantaggio è quello che deriva dalla centralizzazione degli acquisti. In questo ci sta aiutando molto anche il Gruppo BigMat, di cui tutti e quattro facciamo parte. Oltre a mettere in comune i mezzi di cui ciascuno dispone, lavoriamo in gruppo anche per la valutazione delle macchine da comprare. Non sono le singole aziende a decidere, ma ragioniamo come un’unica impresa. Questo ci permette di avere molto più potere contrattuale con i fornitori, tanto che per le piattaforme autocarrate riusciamo anche a fare contratti quadri.

D. Decos Noleggio aderisce infatti al programma BigRent di BigMat: quali sono i vantaggi?

R. Tutti i soci di Decos Noleggio aderivano già singolarmente al programma BigRent, oltre a far parte del Gruppo BigMat. De Tommasi, per esempio, è uno dei soci storici del Gruppo; noi di Cossa siamo in BigMat da quasi 20 anni, mentre negli ultimi quattro-cinque anni sono entrati anche Icos e Costruire Santena, portando un grande valore aggiunto. Il marchio BigRent è gestito dal Gruppo BigMat già da qualche anno, ma il vero sviluppo sta arrivando in questo ultimo periodo. Tra i vantaggi c’è sicuramente il discorso di un unico brand. A questo si aggiungono una comunicazione comune, un sito unico, la condivisione delle informazioni e delle esperienze con gli altri soci BigRent dislocati in Italia. Il Gruppo ha inserito, per essere sempre più specializzati, un referente che arriva dal mondo del noleggio con una forte esperienza del mercato, che ci sta

LE SOLUZIONI DI

NOLEGGIO COPRONO

TUTTE LE ESIGENZE

DEL CANTIERE: DALLA

MOVIMENTAZIONE DEI

MATERIALI ALLA CURA

DEGLI SPAZI VERDI

aiutando a capire quali macchine comprare e come muoverci sul territorio.

D. Quali sono state le principali difficoltà che avete incontrato nel mettere in piedi l’attività?

R. Non parlerei di difficoltà, ma di sfide. La chiave è avere le idee chiare e un obiettivo forte che ci traghetti nel futuro, dopodiché le difficoltà ci sono quotidianamente e si affrontano man mano. La forza di questa società è la sinergia tra i soci. I diversi punti di vista e le differenti strategie sugli acquisti non sono dei limiti, ma delle opportunità di confronto. Stiamo creando un modo di lavorare comune: facciamo riunioni periodiche per valutare i risultati e capire che cosa si può migliorare, sulla base delle quali prendiamo poi le decisioni. A livello organizzativo abbiamo inserito una persona con una forte esperienza nel settore del noleggio.

D. Avete intravisto lavori importanti nella zona? Avete già preso qualche commessa importante?

R. Decos Noleggio non nasce come risposta a una esigenza di mercato immediata, ma come società che guarda al futuro e alle sfide che si prospettano nel medio-lungo periodo. Nel mercato dell’edilizia e del noleggio si vedono ogni giorno concentrazioni di aziende e l’avvento di grandi player: confrontarsi con loro in futuro non sarà semplice, perché sono strutture molto organizzate e che hanno la possibilità di investire pesantemente in termini di innovazione, tecnologia e risorse. Il fatto di esserci messi insieme e di essere diventati più grandi, ci permette di affrontare meglio questi nuovi competitor.

D. Quanti punti di noleggio ha Decos?

R. In tutti i nostri punti vendita BigMat si può usufruire del servizio noleggio. Abbiamo 13 punti noleggio, di cui 8 più strutturati, dove è possibile usufruire anche del servizio di manutenzione.

D. Avete un centro di manutenzione interna o vi affidate a officine esterne?

R. Abbiamo officine interne per le manutenzioni ordinarie. Tuttavia, non avendo sufficiente tempo e risorse per espletare tutte le operazioni internamente, poiché è difficile trovare e formare meccanici, dobbiamo necessariamente appoggiarci anche a officine esterne. Ci sono inoltre alcune manutenzioni che devono essere inevitabilmente fatte all’esterno perché richiedono particolari licenze. Disponiamo anche di alcune officine mobili che si recano direttamente in cantiere o presso la sede dell’impresa per la manutenzione ordinaria. Quando invece la macchina è ferma per un guasto, se non è possibile ripararla, procediamo a una sostituzione, cercando sempre di intervenire con la massima tempestività.

D. Come si compone il vostro parco macchine?

R. L’obiettivo del nostro parco macchine è quello di servire i nostri clienti che arrivano dal mondo dell’edilizia e delle infrastrutture. Le famiglie più importanti riguardano il movimento terra, il sollevamento e il trasporto, gruppi elettrogeni e illuminazione, oltre a tutto il mondo dell’attrezzatura da cantiere e gli elettroutensili.

D. Quali marchi trattate?

R. Abbiamo accordi con i fornitori leader del mercato anche grazie al supporto del Gruppo BigMat. Negli ultimi anni non abbiamo più focalizzato l’attenzione sul marchio, ma sulla disponibilità del prodotto, data la difficile situazione del mercato produttivo.

D. Quali sono le macchine più richieste? Quali meno?

R. Le macchine più richieste sono quelle legate al Pnrr, quindi alla cantieristica stradale e ai maxi cantieri, con mezzi per il movimento terra, il sollevamento, il trasporto. Non ci sono, invece, prodotti che registrano particolari flessioni.

D. Disponete anche di attrezzatura e utensili da cantiere: che tipo di

prodotti offrite?

R. Anche qui vale il tipo di prodotto. Soprattutto per le piccole macchine, l’affidabilità è la variabile più importante nella scelta del fornitore. Offriamo attrezzatura per la demolizione, avvitatori, attrezzatura da cantiere, smerigliatrici, macchine per il trattamento delle superfici e per levigare il cemento armato. Per quanto riguarda il noleggio di piccole attrezzature, invece, dopo un boom iniziale c'è stato un rallentamento sul mercato dovuto anche al fatto che molti artigiani hanno preferito l'acquisto al noleggio.

D. Quali servizi proponete ai vostri clienti a supporto del noleggio?

R. Oltre al servizio di officina mobile, offriamo anche il trasporto del

IL VANTAGGIO DI ESSERE IN GRUPPO

L’attività di Decos Noleggio può contare sulla sinergia di BigMat Decos, società per la commercializzazione di materiali per l’edilizia che racchiude le famiglie De Tommasi con l’omonima azienda, Bechis (Costruire Santena) e Colombino (I cos ). «Il vero vantaggio che ci contraddistingue dai big player, che fanno solo noleggio o solo rivendita, è l’unione delle diverse realtà, che ci consente di creare sinergie e diventare un referente unico sul territorio. Da noi il cliente trova i prodotti da acquistare e le macchine per applicarli in cantiere da noleggiare», afferma Alessandro Cossa. BigMat Decos può contare su due punti vendita a Grugliasco (Torino) e Villanova D’Asti (Asti), che offrono tutti i prodotti per l’edilizia, il colore e la ferramenta. «I prodotti stanno diventando sempre più tecnologici. La complessità non sta tanto nell’offrire una vasta gamma di materiali,

quanto nel garantire un servizio a supporto della vendita inteso come certificazioni per la parte tecnica e per la sicurezza in cantiere, disponibilità dei prodotti, e una logistica efficace per consegnare il più velocemente possibile i materiali ai clienti. In questo senso, diventa molto importante creare delle forti partnership con i produttori, in modo da concludere accordi che permettano di raggiungere marginalità adeguate per garantire il servizio. Essere parte del Gruppo BigMat ci aiuta molto in questo e non solo. Infatti, oltre ad accordi quadro sempre più competitivi, il Gruppo offre una formazione per tutti gli addetti ai lavori, una comunicazione online e offline del servizio BigRent, oltre a permettere un confronto continuo con altri rivenditori che credo sia il plus che ci contraddistingue da altri gruppi».

mezzo in cantiere. Inoltre, sicuramente da non sottovalutare, la consegna rapida. Nei nostri centri noleggio ci impegniamo per avere macchine sempre disponibili. E poi, non dimentichiamo la formazione, propedeutica al noleggio.

D. A chi sono rivolti i corsi di formazione e come sono organizzati?

R. Ci sono alcune tipologie di macchine che non possono essere noleggiate senza una specifica formazione. Ci avvaliamo di enti esterni che provvedono a formare i nostri clienti qualora ne avessero l’esigenza. I corsi di formazione BigRent Decos Noleggio sono progettati ed erogati per l'abilitazione e per la sicurezza sul lavoro degli operatori di macchine e attrezzature. Al termine dei corsi viene rilasciato il certificato di abilitazione.

D. Quali sono i corsi più richiesti? Qual è l’età media dei partecipanti?

R. I corsi più richiesti riguardano le piattaforme di lavoro elevabili, le macchine movimento terra e l’utilizzo di gru. L’età è abbastanza eterogenea: i patentini richiedono un rinnovo ogni cinque anni, quindi tra i partecipanti troviamo sia i più giovani, che si approcciano per la prima volta al settore, sia coloro che devono rinnovare la certificazione.

D. Com’è andato il 2024 sul fronte dell’attività di noleggio?

R. Il 2024 è stato un anno positivo, con una leggera crescita rispetto all’anno precedente. Sicuramente il noleggio segue un trend migliore rispetto a quello della vendita tradizionale dei materiali edili. Questi dati sono confermati dalle associazioni di categoria a livello nazionale. Anche il 2025 sembra essere partito abbastanza bene, ma resta da capire come si evolverà.

D. Aderite al Piano di Transizione 5.0?

R. In parte sì, e in parte no. Precedentemente era molto più semplice aderire alle agevolazioni fiscali, ora la burocrazia necessaria è aumentata in maniera significativa.

D. Pensate che il Pnrr possa portare nuove opportunità per la vostra

attività?

R. Il Pnrr è una opportunità che però non cambierà di molto quello che già facciamo. Credo che l’anno apice, in termini di volumi, sarà proprio il 2025.

D. La fine del superbonus e il nuovo assetto dato dal Governo agli incentivi fiscali in ambito edilizio avrà ripercussioni significative sulla vostra attività?

R. In generale sono stati anni complessi. Passare da un incentivo del 110% a un’agevolazione del 50% per la prima casa e del 36% sulla seconda casa, che dal 2026 sarà estesa anche all’abitazione principale, non è una scelta che ci agevola molto. Una coda più lunga nella riduzione degli incentivi ci avrebbe certamente favorito. Onestamente non so quanto la soglia del 36% possa portare vantaggi e non vorrei che si creasse di nuovo del sommerso, a svantaggio di tutta la filiera.

D. Avete nuovi progetti nel cassetto?

R. Certamente sì e ogni giorno lavoriamo per sviluppare l'idea iniziale alla base della società.

D. Che consiglio si sentirebbe di dare a un rivenditore che vuole approcciarsi al mondo del noleggio?

R. Un consiglio, che vale per la vendita ma ancora di più per il mondo del noleggio, è l’utilizzo dei numeri. Noleggiare macchine è come immobilizzare del denaro, con rendimenti e un ritorno sull’investimento: avere un controllo efficace, preciso e immediato dei numeri è indispensabile per gestire questa attività. Il noleggio è un’opportunità di business per la rivendita, sia in termini di fidelizzazione della clientela, sia in termini economici. Un secondo consiglio che mi sento di offrire è quello di iniziare a sperimentare il noleggio e imparare giorno dopo giorno, sbagliando e migliorando costantemente. Per iniziare, è sufficiente partire. E se si fa parte di una rete, si ha la possibilità di confrontarsi costantemente, con tutti i vantaggi che questo comporta.

DECOS NOLEGGIO

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Dalle finestre FILTRA UN PVC IN CRESCITA

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Secondo l’ufficio studi di Unicmi, lo scorso anno il settore ha registrato un rallentamento a -2,3%. Ma il segmento delle finestre realizzate in policarbonato è cresciuto del 7,3%

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Numero di imprese attive nei settori della produzione di finestre per tipologia di prodotto e per regione

Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate)

Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l'edilizia

Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici

TOTALE

Fonte: elaborazione Cestro Studi YouTrade su dati Unioncamere

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Variazione delle imprese attive nei settori della produzione di finestre per anno

Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate)

Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l'edilizia

Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici

TOTALE

Fonte: elaborazione Cestro Studi YouTrade su dati Unioncamere

Numero di imprese attive nei settori della produzione di finestre: confronto 2021-2024

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Alice Fugazza
MICHELE BIANCO, RESPONSABILE DEL SETTORE SERRAMENTI DI ZANUTTA

alta capacità di isolamento e tenuta termica, acustica e di sicurezza, con una grande varietà di modelli e materiali, tra cui legno, Pvc e alluminio. Il servizio di montaggio e posa in opera qualificata completa l’offerta, per assicurare il massimo risultato estetico e funzionale, spiega Michele Bianco, responsabile del settore serramenti di Zanutta.

Domanda. Quando avete deciso di inserire gli infissi nelle rivendite e perché?

Risposta. Circa dieci anni fa è nata l’esigenza di incrementare la gamma di soluzioni da offrire al cliente.

D. All’interno della rivendita, come è trattato il foro finestra?

R. È valutato e proposto nel suo insieme, dal controtelaio al serramento e agli accessori, con una vasta gamma di soluzioni sia sul fronte tecnico, sia estetico, sempre tenendo alto il livello qualitativo e prestazionale.

D. Come sono stati scelti i fornitori?

R. Attente valutazioni e continui monitoraggi sono alla base delle nostre scelte, per individuare possibili collaborazioni e partnership funzionali.

D. Quali sono i principali brand che trattate?

R. Sono diversi: DeFaveri, col quale collaboriamo da più di 20 anni, D&V, QR Legno, Griesser, Oikos e Bauxt sono alcuni dei fornitori principali.

D. Quali sono i motivi che vi hanno spinto a scegliere questi brand?

R. Sicuramente affidabilità, competenza, attenzione alle esigenze dei rivenditori, qualità e competitività, per noi sono fattori imprescindibili.

D. Com'è trattato il settore delle finestre all’interno

delle rivendite?

R. Il settore serramenti è presente in diversi punti vendita, all’interno dei quali offriamo una variegata esposizione di prodotti coordinata da personale tecnico specialista, a disposizione sia per i clienti, sia per i colleghi di altre filiali.

D. Quanto pesa questo business complessivamente?

R. È un progetto in costante crescita e ha raggiunto obiettivi significativi. È supportato da investimenti importanti e mirati. Il reparto ha un placement de-

casa

finito in un’azienda che propone di tutto a 360 gradi, lavorando per consegnare al cliente l’abitazione finita, con target molto alti. La realtà dei serramenti e degli infissi è molto interessante: abbiamo una gamma che parte dal controtelaio alla progettazione fino alle finiture, con un ampio assortimento di materiali. Abbiamo tutto quello che occorre per soddisfare esigenze tecniche ed estetiche davvero sotto tutti gli aspetti.

D. Quali sono i servizi che offrite per le finestre e quali sono quelli che offrono i vostri partner?

R. Offriamo al cliente consulenza, progettazione del foro finestra, vendita, installazione e assistenza postvendita, supportati anche dai fornitori.

D. Chi sono i principali clienti di questi materiali?

R. Abbiamo le giuste soluzioni sia per le imprese, sia per i privati. I clienti professionali richiedono prevalentemente il rispetto per le normative vigenti. Il cliente finale presta attenzione anche all’aspetto estetico. Il privato vuole il bello, che sia però anche performante. Il professionista cerca l’estetica e l’efficienza, ma a basso costo.

D. Quali sono le loro principali esigenze?

R. Ottimizzazione dei costi mantenendo alto il valore delle prestazioni, con soluzioni esteticamente gradevoli e personalizzate. Per quanto riguarda le finestre spopola il Pvc, ma rimane alta la richiesta per materiali come legno e alluminio, specialmente con i progetti del Pnrr, che iniziano a prendere il via. D. Nella scelta delle finestre come vi orientate? E il cliente?

R. Le nostre scelte si basano su parametri qualitativi e di valori tecnici di alto livello per tutti i prodotti, mentre il cliente aggiunge anche richieste estetiche personalizzate. In alcuni showroom sono esposti sia il prodotto finito a supporto del cliente, sia sezioni pensate per facilitare il lavoro al progettista e al costruttore. La proposta è completa a 360 gradi: offriamo una consulenza tecnica approfondita dall’inizio del cantiere fino alla fine, seguendo tutte le fasi. Siamo presenti anche nelle ristrutturazioni, tutto si svolge secondo una progettazione molto mirata.

D. Durante il periodo del superbonus è stato difficile rispondere alla domanda degli infissi, perché la produzione era inferiore alla domanda: com’è la situazione oggi e che cosa vi aspettate dal 2025?

R. Oggi la capacità produttiva dei nostri fornitori risulta più che adeguata alla domanda. Per il 2025 si è tornati finalmente a proporre e valorizzare le competenze e il reale valore dei prodotti. Per tutta la durata del superbonus abbiamo avuto una mole di lavoro impressionante. Il dramma è che spesso mancava il materiale. Quest’anno la richiesta è maggiore rispetto al passato, ma siamo preparati e organizzati a gestire tutto.

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IL monoblocco CHE RISOLVE LE DISPERSIONI

Le collezioni Inquadra (filomuro) e Riquadra (centromuro) migliorano l’efficienza energetica, eliminando i ponti termici e garantendo prestazioni ottimali degli infissi nel tempo

Nonostante il cappotto termico riduca uniformemente le dispersioni sui prospetti, le maggiori perdite di calore si verificano spesso in corrispondenza degli infissi. Anche i serramenti più avanzati possono rappresentare un punto critico, specialmente in caso di posa non adeguata, causando non solo una perdita di efficienza energetica, ma anche il deterioramento progressivo dei materiali, incluso il cappotto intorno all’infisso. Le collezioni di monoblocchi Inquadra (filomuro) e Riquadra (centromuro) di DeFaveri ridefiniscono gli standard di efficienza energetica, eliminando i ponti termici e garantendo prestazioni ottimali degli infissi nel tempo.

INNOVAZIONE

Progettate per semplificare la posa e adattarsi con precisione a qualsiasi contesto costruttivo, i monoblocchi per infissi DeFaveri uniscono innovazione tecnologica e personalizzazione. Queste soluzioni sono costituite da isolante Eps conforme ai Cam e vengono assemblate con appositi collanti e un sistema meccanico di staffe e rinforzi, che ne assicura la tenuta e la solidità. Sono concepite per la rasatura o intonacatura direttamente in cantiere, una doppia versione che assicura l’uniformità della finitura tra facciata e mazzetta per un risultato anche estetico allineato allo stile delle architetture italiane.

PERSONALIZZABILI

Le collezioni di monoblocchi DeFaveri Inquadra e Riquadra sono altamente personalizzabili e adatte a ogni contesto di nuova costruzione o ristrutturazione,

grazie alla progettazione su misura. Sono abbinabili ai sistemi di ventilazione meccanica Dfvmc e possono ospitare qualsiasi sistema oscurante. Frutto di oltre 60 anni di ricerca e know-how, il loro design proviene da un continuo dialogo e confronto con i progettisti e rappresenta una risposta mirata alle esigenze qualitative del cantiere.

I VANTAGGI

DA SINISTRA, INQUADRA PER AVVOLGIBILE SU INTONACO E SU CAPPOTTO. NELLA PAGINA ACCANTO, IL MONOBLOCCO INQUADRA PER APPLICAZIONI FILOMURO

I monoblocchi offrono numerosi vantaggi sia in termini di efficienza energetica che di comfort abitativo. Questi sistemi integrati, studiati nel dettaglio, sono progettati per eliminare i ponti termici, contribuire all’isolamento acustico e combattere le infiltrazioni. La loro struttura compatta facilita l’installazione, riducendo i tempi di posa e i costi associati. Inoltre, l’integrazione di componenti come cassonetti per avvolgibili, zanzariere e sistemi oscuranti all’interno del monoblocco contribuisce a migliorare l’estetica dell’edificio, evitando sporgenze antiestetiche e assicurando una maggiore armonia.

Grazie a Omero L’ISOLAMENTO DIVENTA EPICO

La finestra in legno dell’azienda raggiunge un valore di trasmittanza termica inferiore a 0,90 Uw, in linea con i più severi parametri dell’agenzia CasaClima. E offre un alto grado di sicurezza

Specializzata nella produzione di serramenti in legno su misura, Navello unisce una dimensione artigianale a una capacità produttiva di livello industriale e tecnologicamente sofisticata. Tra i fiori all’occhiello dell’azienda piemontese, la finestra in legno Omero si distingue per un isolamento termico da primato, che le permette di raggiungere un valore di trasmittanza termica inferiore a 0,90 Uw, in linea con i più severi parametri dell’agenzia CasaClima.

SU MISURA

Costruita interamente su misura, la finestra Omero è disponibile in versione a due o tre ante, portafinestra o scorrevole e in diverse essenze. Utilizza guarnizioni doppie e un telaio di dimensioni maggiorate da 92 millimetri, in grado di ospitare vetrocamere ad alta efficienza con vetro triplo e canaline a bordo caldo. La doppia apertura a tirare e ad anta ribalta (o vasistas), con forbice da 170 e 13 millimetri, nelle versioni a battente, consente un corretto ricambio d’aria in ogni stanza senza disperdere calore in inverno o far entrare l’aria calda in estate. Sui modelli di porta-finestra sono presenti di serie catenacci con leva di comando centrale e soglia in alluminio a taglio termico.

SISTEMA ANTIEFFRAZIONE

Sul fronte della sicurezza la finestra in legno Omero di Navello può montare un sistema antieffrazione certificato in classe RC2, in grado di resistere secondo la norma Uni En 1627 a tentativi di scasso con attrezzi come cacciaviti, tenaglie, cunei, tubi, seghetti o chiavi serratubi. Il sistema è composto da più punti di chiusura con nottolino a fungo, che rende praticamente impossibile fare leva per aprire l’anta con la forza.

LA SCHEDA

Resistenza al carico del vento: classe C5

Tenuta all’acqua: classe E900

Permeabilità all’aria: classe 4

Trasmittanza termica: Uw=0,80 con vetro Ug=0,5 e warm edge

Abbattimento acustico: Rw=43 db, con vetro Rw=41 db

Sara Giusti

GMG SERRAMENTI

Infissi per tutti CON QUALITÀ E SICUREZZA

L’azienda bergamasca propone una gamma ampia di soluzioni, con in più un servizio di assistenza post vendita. Accanto all'alluminio è il Pvc il materiale più richiesto

Gmg Serramenti, divisione di Gmg

Centro Edile, propone infissi di qualità sia dal punto di vista della sicurezza (obiettivo principale dell’azienda), sia dal punto di vista del design, sempre curato in tutti i dettagli. All’interno della rivendita si possono trovare infissi in alluminio per costruzioni residenziali, commerciali, pubbliche e industriali: la caratteristica principale di questo materiale è l’affidabilità e la sua durata nel tempo. Ma Gmg propone anche soluzioni in alluminio-legno, per chi non vuole rinunciare alle

Alice Fugazza

caratteristiche tecniche e al calore del materiale naturale, installando un infisso di alta qualità, o anche solo in legno, che offre eleganza all’immobile in cui viene installato. Gli infissi in Pvc offrono invece un elevato isolamento termico e acustico, associato a un alto livello di sicurezza. Gmg Serramenti si propone come un partner altamente qualificato, che ha come obiettivo la piena soddisfazione del cliente, seguito in tutte le fasi del progetto, dalla consulenza iniziale alla posa in opera del manufatto. L’azienda di Bottanuco (Bergamo) si avvale di collaboratori, professionisti e posatori qualificati con anni di esperienza in modo da garantire anche una puntuale assistenza post vendita, spiega l’amministratore delegato della linea serramenti Guglielmo Lancini. Domanda. Quando avete deciso di inserire gli infissi nella rivendita e perché?

Risposta. Inizialmente, i serramenti erano in una parte distaccata di Gmg Centro Edile. Nel 2018, il titolare della Gmg Centroedile Giorgio Ferrari, ha proposto a me e ai miei fratelli (Alex e Andrea) di costruire la Gmg Serramenti, visto l'esperienza maturata con svariati anni di lavoro in questo settore. Gmg può così soddisfare tutte le esigenze del mondo dell'edilizia.

D. Oltre alla vostra produzione, trattate altri brand?

R. Sì, i nostri partner principali sono Metra (per l'alluminio) e Schuco (per il Pvc). Oltre ad altri brand presenti sul mercato.

D. Chi sono i principali clienti di questo business?

R. Serviamo sia privati sia imprese, coprendo abitazioni, edifici commerciali e industriali. Cerchiamo di soddisfare le esigenze dell’intera filiera.

D. Com'è gestito questo segmento all’interno della rivendita? Come vi distinguete?

R. Seguiamo il cliente dall’inizio alla fine: ascoltiamo

le loro esigenze e consigliamo prodotti e processi adatti. Siamo presenti anche durante la costruzione e la posa, con assistenza in cantiere. Creiamo le basi del progetto, convalidato da ingegneri esterni, e forniamo le migliori soluzioni. Ci distinguiamo per qualità e serietà. Il cliente ha sempre un riferimento. Siamo cresciuti grazie al passaparola, un grande attestato di stima. Produciamo serramenti in Pvc e alluminio per tutte le esigenze.

D. Quali sono le principali esigenze dei clienti?

R. Cercano qualità nei materiali e assistenza continua. Vogliono finestre durature e con buona tenuta termica.

D. Durante il periodo del superbonus la domanda era superiore all’offerta: com’è la situazione oggi e che cosa vi aspettate dal 2025?

D. Abbiamo continuato a lavorare costantemente, grazie alla nostra ampia clientela. Il 2025 si prospetta in crescita, avendo installato una nuova linea di produzione di serramenti in Pvc: la domanda è molto alta per via dei costi più accessibili.

IN ALTO A SINISTRA GUGLIELMO LANCINI, AMMINISTRATORE DELLA GMG SERRAMENTI. A FIANCO E SOTTO, LA LINEA DI PRODUZIONE E LO SHOROOM

FAKRO

Più sostenibili PIÙ INTELLIGENTI E A PROVA DI METEO

La linea di finestre

Greenview o le scale

GreenStep puntano sulle prestazioni, mentre il sistema topSafe garantisce sicurezza da grandine ed eventi estremi. E ora il gruppo apre negli Stati Uniti

Sostenibilità, innovazione e sicurezza anche contro gli agenti atmosferici più intensi: su questi pilastri si fonda la filosofia Fakro, gruppo polacco specializzato nel settore delle finestre da tetto presente in più di 60 Paesi con 17 società di distribuzione e 11 stabilimenti produttivi. YouTrade ha incontrato in occasione della fiera Klimahouse 2025 il direttore marketing Sławomir Gawlik, che ha messo a fuoco presente e futuro dell’azienda, che a breve aprirà anche uno stabilimento negli Stati Uniti.

Domanda. Che cosa è Fakro oggi? Risposta. Fakro oggi è una società completamente diversa rispetto al passato. Abbiamo sviluppato nuovi prodotti e implementato nuove tecnologie, non solo nel settore delle finestre da tetto, ma anche per scale retrattili e finestre verticali. Abbiamo inoltre introdotto nuovi prodotti sostenibili, come la linea di finestre Greenview o le scale GreenStep che sono in sintonia con le più recenti normative. Soluzioni pronte per il futuro, non solo dal punto di vista delle performance di isolamento, ma anche delle funzionalità e della sostenibilità.

D. Uno degli aspetti che curate in modo particolare è la sicurezza: che cosa state facendo in questo ambito?

R. Per l’azienda la sicurezza è uno degli aspetti chiave, che decliniamo attraverso i nostri prodotti. Abbiamo soluzioni brevettate che proteggono non solo gli acquirenti finali, ma anche i professionisti che vanno a installare le soluzioni Fakro. Il nostro sistema topSafe, per esempio, aumenta la resistenza delle finestre all’effrazione e le protegge contro l’apertura accidentale durante il calpestio sul battente. Inoltre, visto il recente incremento dei fenomeni meteorologici estremi, abbiamo implementato uno speciale vetro che protegge dai chicchi di grandine. Tutti i nostri prodotti sono garantiti contro la grandine. Quindi, in ogni cosa che progettiamo prestiamo attenzione alla sicurezza e continueremo in questa direzione.

D. Le condizioni meteorologiche estreme hanno influito sulla tecnologia delle finestre Fakro?

R. Negli ultimi tre anni abbiamo implementato la filosofia Go Green. Da sempre lavoriamo con prodotti naturali, è nel nostro Dna. Numerosi brevetti confermano le prestazioni dei nostri prodotti dal punto di vista della sicurezza, delle funzionalità, dell’isolamento termico; al contempo, offriamo protezione

DA SINISTRA, BRUNO PERNPRUNER DIRETTORE GENERALE DI FAKRO

ITALIA, JACEK KULPA DIRETTORE EXPORT FAKRO GROUP, JAROSLAW STADNIK AMMINISTRATORE FAKRO

ITALIA, E SŁAWOMIR GAWLIK DIRETTORE MARKETING FAKRO GROUP.

SOTTO, LA SCALA RETRATTILE FAKRO LTK ENERGY.

NELLA PAGINA A DESTRA, LA FINESTRA CALPESTABILE PER TETTI PIATTI DXW

casa

contro i fenomeni meteorologici. Le finestre da tetto sono costantemente sottoposte alle più diverse condizioni atmosferiche, dalla pioggia alla neve, dal vento alla grandine, quindi fin dall’inizio ci prendiamo cura dei nostri prodotti per proteggere i clienti.

D. L’intelligenza artificiale ha un impatto nella produzione dei vostri prodotti?

R. Non solo nella produzione, ma anche nel marketing, nella logistica, nei processi. Tutto è supportato dall’intelligenza artificiale. Abbiamo introdotto differenti soluzioni in vari settori e stiamo testando e implementando l’intelligenza artificiale in diversi aspetti della nostra attività. Per esempio, nel marketing ci avvaliamo dell’intelligenza artificiale per la creazione di contenuti e di immagini, mentre nella produzione abbiamo implementato l’Ia per i test e il monitoraggio dei prodotti.

D. Come sarà la finestra per tetti del futuro?

R. Non è il futuro, ma il presente. Quello che facciamo e che stiamo implementando è una finestra pensata come sistema completo. Le case sono sempre più intelligenti e smart, e la finestra è parte di tutto questo «organismo». La finestra deve essere connessa con i

OBIETTIVO:

DOMOTICA E COMFORT

Sinonimo di finestre per tetto altamente innovative, Fakro produce una vasta gamma di chiusure caratterizzate da estetica, funzionalità e sicurezza ai massimi livelli. La gamma include finestre e lucernari da tetto, accessori, collettori solari e scale retrattili. A Klimahouse 2025, l’azienda ha esposto alcune proposte mirate in grado di coniugare funzionalità, luminosità e bellezza con avanzate tecnologie in grado di migliorare le performance del prodotto, dalla sicurezza all’isolamento termico. «Da un paio di anni continuiamo a evolvere su due temi principali: la domotica e il comfort. Di conseguenza stiamo implementando prodotti sempre più smart e prestazionali», ha affermato il direttore generale di Fakro Italia, Bruno Pernpruner. «I prodotti Fakro che hanno destato maggiore interesse tra i visitatori di Klimahouse 2025 sono quelli legati al tetto piatto. Dal punto di vista architettonico il tetto piatto sta prendendo sempre più piede nel residenziale. Oltre a tutta la gamma dedicata, hanno suscitato molto interesse la finestra calpestabile e la botola di accesso in abbinamento alla scala retrattile, sempre di nostra produzione. Oltre all’ampiezza di gamma per quanto riguarda le finestre per tetto piatto, Fakro è in grado di offrire soluzioni anche per esigenze molto specifiche, andando a risolvere molte problematiche progettuali».

dispositivi elettrici, dotata di sensori, per cooperare con gli altri elementi della casa in ottica di sistema e offrire all’utilizzatore finale il massimo delle prestazioni. Non è il futuro, sta succedendo adesso. Fakro è sempre al lavoro per sviluppare nuove soluzioni. Per esempio, le nostre tende sono completamente automatizzate: si chiudono in autonomia in presenza di sole, e si aprono quando appaiono le nuvole per far entrare più luce. Oppure è possibile connettere le finestre al sistema di riscaldamento: quando la finestra si apre, il radiatore smette di erogare calore, e viceversa.

D. Quali megatrend vede per il settore?

R. Il principale trend che osserviamo è l’aumento delle dimensioni delle vetrate, che diventano sempre più grandi. Questo implica una maggiore protezione degli ambienti dal surriscaldamento. La combinazione dei dispositivi nella casa deve essere un sistema completo, e noi siamo parte di questo sistema con differenti soluzioni, per esempio, con sensori connessi a smart devices, wi-fi e bluetooth, e soluzioni speciali per la regolazione della luce e del clima.

D. Parlando di grandi vetrate, termoregolazione e oscuramento, le nanotecnologie come si utilizzano?

R. Abbiamo fatto diversi test sull’utilizzo delle nanotecnologie, ma onestante risultano troppo costose per i consumatori finali. Ci sono produttori che lavorano con quantità importanti di vetro che possono utilizzare queste tecnologie, ma per superfici più piccole come le nostre l’uso delle nanotecnologie non

è competitivo. Più questa tecnologia è utilizzata, più il prezzo si ridurrà, però non vedo uno stravolgimento in tal senso nel nostro settore. Nelle finestre da tetto di solito ci avvaliamo di altre tecnologie, generalmente piccoli pannelli fotovoltaici per l’automatizzazione delle funzionalità del prodotto, in modo da non dover utilizzare corrente elettrica.

D. Quali sono i principali mercati in cui sono distribuiti i vostri prodotti e sistemi?

R. È difficile rispondere perché abbiamo un ampissimo ventaglio di prodotti, non solo finestre da tetto. Secondo il mercato, vediamo differenti opportunità. L’Europa resta comunque il mercato più importante, con predominanza di Germania e Francia. Seguono Usa e il resto del mondo. Tra tre-quattro mesi apriremo un nuovo sito produttivo e magazzino in South Carolina, mentre l’headquarters sarà a Chicago.

D. Il mercato delle finestre da tetti è una nicchia nel settore delle costruzioni. La crisi geopolitica ha influito sul business?

R. Ovviamente la politica influenza il business. Se consideriamo il conflitto tra Russia e Ucraina ci ha toccato direttamente: abbiamo perso stabilimenti in Ucraina e giro d’affari, quindi ci ha influenzato pesan-

temente. In ogni nazione i governi stanno imponendo regole o restrizioni: per esempio, i dazi che Trump vuole introdurre per le merci provenienti dalla Ue, peseranno sicuramente. Sfortunatamente siamo strettamente connessi alle decisioni politiche, nonostante il detto «business is business». Vedremo che cosa accadrà. Siamo sopravvissuti alla pandemia, quando sembrava che il mondo si dovesse fermare, e continueremo ad affrontare gli eventi giorno per giorno.

D. Cosa vi aspettate per il 2025?

R. Il 2025 sarà un anno positivo. Prevediamo una crescita a due cifre, anche grazie ai numerosi investimenti che l’azienda ha portato avanti negli ultimi anni. Oltre al nuovo sito produttivo negli Usa, abbiamo implementato in maniera significativa il business nelle finestre verticali con prodotti sofisticati e di qualità, che portano ulteriore valore aggiunto. Credo che il 2025 sarà un anno positivo anche perché molti Stati stanno varando contributi per supportare i consumatori nelle ristrutturazioni. Inoltre, il costo del denaro sta scendendo, portando le persone a investire nel mercato immobiliare. Tutto questo darà una spinta al settore delle costruzioni, aiutando anche Fakro a raggiungere l’obiettivo della crescita a due cifre.

LA FINESTRA DA TETTO FTT-U U8 THERMO. A SINISTRA, LA BOTOLA PER TETTI PIATTI FAKRO DRL

La finestra ISOLATA CHE RISCALDA

Designo Heat per tetti è il primo infisso che dona calore all’ambiente, grazie all’utilizzo dei raggi infrarossi. Si collega all’impianto elettrico e, se ci sono i pannelli fotovoltaici il consumo è zero

Presentata alla recente fiera Klimahouse di Bolzano, Designo Heat di Roto Frank è la prima finestra per tetti riscaldante con tecnologia a raggi infrarossi. Viene installata come una classica finestra da tetto elettrica e la funzione di riscaldamento è controllata da un termostato, secondo le necessità. «Abbiamo presentato in anteprima nazionale Roto Designo Heat, la nuova soluzione che stravolge l’aspettativa delle finestre a tetto. La

finestra crea luce, permette il ricambio dell’aria e diventa fonte di riscaldamento grazie a una vetrata particolare che irraggia l’ambiente interno con raggi infrarossi. Una grossa opportunità, perché senza cavi si può velocemente ottenere un riscaldamento immediato», commenta il responsabile commerciale dell’azienda, Tino Pavan.

Domanda. Klimahouse è stata la prima fiera in cui avete presentato questa finestra?

Risposta. La prima assoluta in Italia. Designo Heat è già stata presentata in Germania, dove l’azienda ha la sua sede, e l’anno scorso è stata premiata come

prodotto innovativo. È una soluzione che vogliamo fortemente spingere in un mercato sensibile come quello italiano. Nel sistema involucro la finestra è spesso un punto debole: con Designo Heat, oltre a eliminare il problema della condensa, è possibile provvedere a riscaldare un ambiente in maniera pratica e veloce, senza tubi e senza ingombri. Inoltre, se collegata a un sistema elettrico con impianto fotovoltaico, è possibile ottenere un riscaldamento totalmente green e gratuito. Un plus veramente rivoluzionario.

D. Che tipo di attenzione ha riscosso questo prodotto da parte dei visitatori di Klimahouse?

R. Il feedback è stato molto positivo. Roto è sempre vista come un'azienda innovativa e questo ci fa sempre piacere.

D. Rispetto a una finestra tradizionale, di quanto aumenta l’onere economico per il cliente?

R. Essendo un’anteprima non abbiamo ancora definito i prezzi alla vendita. Sicuramente, viste le sue caratteristiche, si collocherà a livello superiore.

D. A livello di installazione presenta particolari difficoltà?

R. No, l’installazione avviene in maniera simile a una finestra tradizionale, basta alimentarla con energia elettrica per essere funzionante. Come le altre soluzioni Roto, anche Designo Heat presenta telai isolati e teli di raccordo al freno a vapore, per offrire le massime performance di isolamento raggiungendo coefficienti inferiori a 1 per l’installazione in tutte le zone climatiche.

D. Quali sono i plus delle finestre Roto?

R. Design e tecnica. Roto è stata sempre un’azienda innovativa. Per noi la finestra è parte integrante dell’involucro e necessita di componenti isolanti preinstallati. È inutile creare pacchetti importanti di isolamento e poi trascurare il foro finestra. La nostra azienda è molto attenta a risolvere problematiche sotto l’aspetto delle performance, oltre a studiare soluzioni per coprire nuove esigenze nel settore delle finestre da tetto, anche di design.

D. Da qualche anno avete cominciato a puntare di nuovo sulle rivendite di materiali edili: quali sono i risultati a oggi?

R. Il progetto Roto Premium ci sta dando molte soddisfazioni. L’iniziativa è partita due anni fa e ha visto la creazione di punti vendita dove i clienti privati hanno la possibilità di scegliere i prodotti e ricevere consulenza da parte di esperti qualificati. Le finestre da tetto offrono un’ampia opportunità di scelta e nei punti Roto Premium i clienti possono trovare tutto ciò che cercano. Questo è completato da un servizio di posa chiavi in mano, molto importante nel canale della clientela privata. Quindi offriamo assistenza a 360 gradi alle rivendite per supportare le vendite.

ROTO FRANK DST ITALIA

VERANDE

LUXURYgoods

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1. Alchimia tra natura e design: Corradi disegna e produce soluzioni per l’outdoor, spazi pubblici e privati con proposte personalizzate e uniche. Il nuovo sistema Butterfly Alba risponde alla mission: è la versione che utilizza il nuovo sistema di copertura con telo impacchettabile a pantografo sviluppato da Corradi per i contesti contract, pur pensata anche per il settore residenziale. 2. Aluser dal 1983 produce e posa verande e chiusure per terrazzi a Milano e in tutta Italia. Qualità e assistenza post-vendita caratterizzano la realtà artigianale grazie a consulenti preparati e squadre interne di installatori qualificati. Fornisce dalla progettazione alla posa in opera, fino alla personalizzazione completa delle verande, che possono essere in alluminio, in vetro per il design sofisticato o in Pvc, con accessori e colori su richiesta. 3. Le pergole bioclimatiche Ke sono opere di design e funzionalità per arricchire lo spazio esterno. La pergola appresenta un connubio tra estetica e performance, come Kedry Skylife: una struttura in alluminio con tetto impacchettabile a lame mobili retrattili, completo di modularità e sistema a chiusure integrate adatto a tutte le stagioni. 4. La luce Karman dà vita a facciate, decora dehors, giardini, terrazzi e balconi, può profondamente modificare la percezione di uno spazio o di un percorso. Con i contrasti di luce e ombra gioca con il visibile e con ciò che resta nascosto. Che l’obiettivo sia creare un percorso, illuminare un’area,

un angolo in particolare o esaltare una zona che passerebbe inosservata, oppure dando una nuova luce a una veranda, la collezione outdoor offre un ventaglio di soluzioni incredibilmente ampio e scenografico. 5. La pergotenda è una soluzione per aggiungere un tocco di esclusività. L’installazione delle pergotende è rapida e semplice, si tratta di verande leggere che non creano particolari problemi strutturali, indipendentemente dal modello scelto: l’azienda (QUALE?) può occuparsi di tutto, dalla valutazione tecnica della fattibilità del progetto fino all’ultima fase dell’installazione, garantendo, inoltre, un servizio di assistenza post vendita. 6. Le pergole bioclimatiche di Emi offrono un equilibrio tra protezione solare e ventilazione naturale. Regolando l’orientamento delle lamelle, si può controllare la quantità di luce e aria, garantendo un comfort ottimale in ogni stagione. 7. La veranda Akena è realizzata su misura, si adatta facilmente a tutti gli stili architettonici grazie alle molteplici possibilità di personalizzazione. La struttura in alluminio pre-attrezzata permette di aggiungere accessori come tapparelle elettriche o frangisole anche dopo l’installazione. Le tapparelle consentono, inoltre, di preservare le vetrate dagli agenti esterni e i mobili interni dai raggi Uv, prevenendo lo scolorimento. Akena, inoltre, consiglia anche come arredare le verande: come sala cinema, come spazio per il benessere, il relax e la meditazione. 7

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HOME AUTOMATION

INCENTIVI FISCALI PER LA CASA DOMOTICA

È passato un po’ in sordina, ma anche per il 2025 c’è il bonus domotica. L’incentivo fiscale ha l’obiettivo di favorire l’acquisto di sistemi e dispositivi legati alla home automation, ovvero tecnologie per la gestione automatica di impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria. Lo sconto fiscale, insomma, riguarda i dispositivi che permettono di controllare e gestire, anche da remoto, il riscaldamento e la climatizzazione della casa. L’idea è che la possibilità di comandare a distanza elettrodomestici o comunque di avere un controllo da remoto di tutti i dispositivi consente un uso consapevole dell’energia e proprio per questo è stato incentivato. Il bonus domotica, tra l’altro, resterà valido fino al 2027. Come per i bonus che riguardano la ristrutturazione, anche per la home automation c’è una differenzia tra prima e seconda casa. Per gli interventi domotici sull’abitazione il bonus è al 50%, mentre scende al 36% per quelli sulla seconda casa. Per il futuro, però, lo sconto fiscale scenderà: nel 2026 e 2027 il bonus si ridurrà al 36% per la prima casa e al 30% per la seconda. Che cosa riguarda il bonus? L’incentivo comprende l’installazione degli impianti definiti dall’articolo 11 del decreto sull’Efficienza energetica: i dispositivi devono appartenere almeno alla classe B della norma En 15232 (o superiore, come la classe A), consentire la gestione automatica e personalizzata dei sistemi di riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e climatizzazione estiva. L’efficienza è l’aspetto centrale. Gli impianti domotici per accedere agli incentivi devono offrire funzionalità che permettano di visualizzare i consumi energetici tramite canali multimediali, con aggiornamenti periodici anche basati su dati indiretti forniti da altri sistemi di misurazione, monitorare lo stato di funzionamento degli impianti e la temperatura di regolazione e consentire accensione, spegnimento e programmazione settimanale degli impianti da remoto.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che le spese ammissibili per il bonus domotica 2025 includono la fornitura e l’installazione di apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, comprese le opere elettriche e murarie necessarie per un’installazione a regola d’arte, ma anche le prestazioni professionali per la produzione di documentazione tecnica adeguata. Invece niente bonus, ma era scontato, per smartphone, tablet e computer.

Giuseppe Rossi

BOSCH

LA CULLA SMART UTILIZZA ANCHE L’IA

Il lettino per neonati rileva lo stato di salute del bambino e monitora la qualità dell’ambiente. Anche da remoto

La domotica e l’elettronica in aiuto dei neo genitori. L’automazione, in effetti, ha finora trascurato l’ambito della natalità: eppure, è quando nasce un bambino che c’è necessità di maggiore comodità e sicurezza. Ci ha pensato Bosch, che al recente Ces 2025 di Las Vegas ha presentato una culla con intelligenza artificiale incorporata e sensori in grado di monitorare alcuni aspetti che rendono ansiosi i genitori di un neonato. Per ora il prodotto è stato presentato al mercato Usa, anche se il primo test sarà sul mercato cinese. Ma, se avrà successo, il prodotto potrebbe essere commercializzato a livello globale. Si tratta di una culla smart chiamata Revol, in grado di monitorare una impressionante quantità di dati.

La culla Revol è in grado di muoversi in orizzontale o verticale, con il materasso che può essere alzato e abbassato lentamente come un piccolo montacarichi. Ha anche una funzione di monitoraggio, grazie a collegamenti video in diretta pensate per genitori o baby sitter. All’interno del bracciolo che si estende sopra il lettino, sono presenti una serie di sensori in grado di monitorare l’ambiente intorno alla culla e quello che succede dentro.

La culla utilizza anche un sensore radar a onde millimetriche in grado di misurare la frequenza cardiaca e la respirazione del bambino. I dati possono essere trasmessi a un’app sullo smartphone, per avere tutto sotto controllo anche a distanza. I dati forniscono in tempo reale statistiche e report sulla salute. La culla rileva anche la qualità dell’ambiente circostante, come temperatura e umidità, o qualità dell’aria respirata. Grazie alle funzioni di intelligenza artificiale, inoltre, la culla può individuare oggetti, come copertine o peluche che possono ostruire il volto del bambino e causare soffocamento. La tranquillità dei genitori dovrebbe avere un prezzo di circa 1.200 dollari.

XVIII Convegno Nazionale

I MEGATREND DELL’EDILIZIA

Il mondo è cambiato in pochi anni. Non solo dal punto di vista geopolitico, ma anche nelle aspirazioni, nelle scelte e nelle motivazioni d’acquisto degli utenti finali.

E a questi megatrend la filiera dell’edilizia si sta già adeguando, a partire dalla progettazione, dalla produzione e, naturalmente, dalla distribuzione. La nuova dinamica demografica, il costo dell’energia, la digitalizzazione: sono alcuni degli x factor di cui le imprese che operano nella filiera delle costruzioni devono tenere conto. Per questo il XVIII Convegno YouTrade affronterà il tema del cambiamento con l’obiettivo di guardare avanti. Non a un lontano futuro, ma alle trasformazioni che sono già in atto e che modificano le strategie aziendali. Un evento che si preannuncia denso di contenuti a cui non bisogna rinunciare. Da segnare subito in agenda.

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HIGH TECH

INTELLIGENZA ARTIFICIALE CON PIÙ OTTIMISTI

L’Intelligenza artificiale inizia a essere digerita. Un’indagine di Ipsos per Google a livello mondiale rivela che la percezione nei confronti dell’Intelligenza artificiale tende a migliorare con la diffusione del suo utilizzo. Lo studio ha raccolto l’opinione di 21 mila persone in 21 Paesi, tra cui l’Italia. Il sondaggio indica che il 43% degli italiani ha utilizzato l’AI generativa nell’ultimo anno (una percentuale sorprendente) e che l’ottimismo rispetto alle possibili applicazioni dell’Ia sta gradualmente superando la preoccupazione. Il 54% degli intervistati è entusiasta mentre il 46% è preoccupato. Gli italiani che hanno utilizzato l’Intelligenza artificiale sono i più ottimisti (70%) e un terzo degli intervistati (37%) ritiene che l’Ia influirà positivamente sull’economia, mentre il 61% che l’Ia cambierà le professioni nei prossimi cinque anni, e che si tratterà di un cambiamento positivo (61%, contro una media globale del 58%). Il 24%, però, ritiene che l’Intelligenza artificiale avrà un effetto negativo sull’economia, mentre il 33% pensa che avrà un impatto negativo sulle professioni e i settori lavorativi.

DALLA CINA

LA SFIDA PER L’IA

La Cina sfida gli Usa sull’Intelligenza artificiale: il nuovo modello DeepSeek-V3 messo a punto da DeepSeek, azienda di Hangzhou, ha recuperato il gap tecnologico e lo ha anche superato. L’azienda ha realizzato un modello di intelligenza artificiale che costa un decimo e, sembra, funziona meglio di quelli della concorrenza, visto che utilizza solo un decimo delle risorse di calcolo necessarie rispetto, per esempio, a Llama-3, l’ultimo modello di

Meta. Il modello cinese costa meno da addestrare ed è anche più veloce da eseguire. In pratica, invece di utilizzare tutti i suoi 671 miliardi di parametri per ogni calcolo, ne impiega solo 37 miliardi, quelli più pertinenti per la domanda specifica. Risultato: DeepSeek-V3 supera sia Llama di Meta sia GPT-4 di OpenAI in molti benchmark, soprattutto in quelli relativi alla programmazione e alla matematica.

ITALIANI MALATI

DI SMARTPHONE

Sembra un’epidemia: la dipendenza da smartphone contagia sempre di più i giovani. Secondo un’indagine del sito Giocoresponsabile.info, il 62% dei bambini tra i tre e i cinque anni utilizza il cellulare in completa autonomia e gli adolescenti passano in media sei ore al giorno sui loro smartphone. Più in generale, in media gli italiani trascorrono quasi tre ore al giorno sul proprio smartphone e l’Italia è

tra i paesi europei con il più alto tasso di utilizzo: quasi otto ore al giorno davanti agli schermi, mentre almeno quattro ore sono dedicate al cellulare e, di queste, oltre due ore sono trascorse giocando. In media, invece, gli europei passano circa cinque ore e 55 minuti al giorno davanti agli schermi. E la Danimarca detiene il primato per il minor tempo di utilizzo, con sole quattro ore e 58 minuti giornalieri.

LA STAMPANTE 3D? È COME

UN’ARMA

I casi di armi costruite in casa con una stampante 3D ha spinto l’Assemblea legislativa dello Stato di New York a considerare una norma che, se approvata, obbligherà gli acquirenti di questi strumenti a verifiche sulla fedina penale. In

sostanza, se l’acquirente di una stampante 3D non avrà i requisiti per possedere legalmente un’arma da fuoco, non potrà acquistare il dispositivo. Uno scrupolo che sembra curioso, in un Paese dove l’acquisto di un’arma da fuoco è accessibile facilmente. Certo, le armi stampate con la tecnica 3D hanno il pregio, per i criminali, di non essere registrate ufficialmente e, quindi, più difficilmente individuabili per i proprietari.

BOOM PREVISTO PER IL 5G SATELLITARE

Il 5G Ntn (Non-Terrestrial Network) riguarda l’integrazione dei sistemi di comunicazione satellitare e aerea con le reti terrestri 5G per ottenere una connettività continua, ad alta velocità e affidabile anche in aree remote. Secondo un nuovo report di ResearchAndMarkets. ll mercato 5G Ntn, il mercato di questo segmento di comunicazione vale ora 7,86 miliardi di dollari, ma raggiungerà 46,53 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita del 34,30%. A differenza delle reti 5G tradizionali, che si basano esclusivamente sull’infrastruttura terrestre, il 5G Ntn sfrutta i satelliti, le piattaforme ad alta quota e i veicoli aerei senza pilota per estendere la copertura di rete alle aree in cui le reti terrestri non sono fattibili o sono proibitive dal punto di vista dei costi. Questo mercato è destinato ad aumentare a causa della crescente domanda di connettività globale guidata da settori come le telecomunicazioni, la difesa, i trasporti, il settore marittimo e l’agricoltura.

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