Youtrade maggio 2024

TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE

Pnrr: UN BUSINESS DA VELOCIZZARE - Incentivi: L’EDILIZIA NEL DOPO SUPERBONUS - Edil24: I PROTAGONISTI DELLA FIER A DI BERGAMO - Imprese: COME RENDERE EFFICACE UN MEETING AZIENDALE - Speciale: NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI

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ANNO 17 - NUMERO 149 MAGGIO 2024

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Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it

Redazione

Alice Fugazza e Livia Randaccio

Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Alessandro Bonvicino, Paolo Caliari, Matteo Cazzaniga, Centro Studi YouTrade, Stefano Lavori, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi, Franco Saro

Impaginazione e grafica

Layout and graphics

Raffaella Sesia

Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG) Tel. +39 02 47761275 - cell. + 39 340 1761951 info@vgambinoeditore.it

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maggio 2024 Sommario

RUBRICHE

11 EDITORIALE Quanto può contare il Pnrr?

12 INDEX Tornano le ombre sulle costruzioni

14 ECONAUTA I parchi logistici, un logico business

14 CHIACCHIERE IN CANTIERE Più formazione per la patente

15 L'AVVOCATO Limiti al conto cointestato

16 I FATTI NOSTRI Splendidi splendenti

18 DIGITAL NEWS

20 SEGGIOLE E POLTRONE

ATTUALITÀ

22 PNRR - 1 Il Piano va piano, ma...

28 PNRR - 2 Alle costruzioni finora 26,7 miliardi

32 EFFETTO METEO Come cambia il mondo

38 MANAGEMENT Le regole d'oro per le riunioni in azienda

44 EDIL24 L'edilizia è tornata a Bergamo

RIVENDITE

66 HEIDELBERG MATERIALS Cemento green e valore aggiunto

78 ZANUTTA Nuovo store nel regno del design

86 DISTRIBUZIONE Perché Eternedile cambia nome

94 MEDIEDIL Offerta completa per essere al top

102 DE ROSA Più soluzioni per tutti in Campania

114 EDILMARKET FAILLI In rivendita suona l'assortimento

128 SAP Giubileo e Pnrr: è Roma al centro

134 RIVENDITE NEWS

136 SHOWROOM

138 TO BUILD

STORIA DI COPERTINA

140 CUGINI Il consolidamento è più facile e sostenibile

FINORA DAL PNRR 26,7 MILIARDI ALLE COSTRUZIONI

38

44

COME ORGANIZZARE UN MEETING IN AZIENDA A BERGAMO È TORNATA LA FIERA DELL'EDILIZIA

LE TECNOLOGIE

DELL'EDILIZIA NEL

PROSSIMO FUTURO

166

LA CLASSIFICA

DELLE IMPRESE DELL'ISOLAMENTO

NUOVE

PRODUZIONE

148 SPIT Alte prestazioni per il fissaggio su calcestruzzo

150 ASSOCIAZIONI Primi nel settore delle membrane

152 MUOVIAMOCI Quanto costa camminare in magazzino

154 REGOLIAMOCI Siti e app vanno resi accessibili

156 YOUTRADE NEWS

SPECIALE SISTEMI COSTRUTTIVI

160 TECNOLOGIE Per l'edilizia il futuro è in cantiere

166 CLASSIFICA TOP 70 Crescono le imprese dell'isolamento

174 XELLA Isolamento con il blocco che cattura la Co2

176 XT INSULATION Il pannello che completa il sistema a secco

178 ECLISSE SYNTESIS AREO Più spazio in casa con la nicchia

180 STIFERITE C'è un cappotto in classe gold

186 HÖRMANN Una chiusura aperta al risparmio

188 BRIANZA PLASTICA Il super condominio ben coibentato

194 AISMIT La nuova bibbia delle membrane traspiranti

196 FIBROTUBI Scelta su misura per il tetto

198 T2D Isolamento facile con il blocco preassemblato

200 BOERO Isolamento più antisismica in un sistema

202 LATERLITE Leggerezza più resistenza per i solai

204 MAPEI Rinforzo durevole, certificato e sostenibile

206 DALIFORM GROUP Soletta leggera per prevenire i danni

208 RIWEGA La superficie performa meglio se diventa doppia

212 SWISSPOR Facciata ventilata o cappotto

214 FIBRE NET Il rinforzo strutturale diventa verde

216 SAINT-GOBAIN Prestazioni al top montate sull'acciaio

YOUTRADE CASA

220 ELENI LIGHTING L'illuminazione diventa personalizzata

222 ITALAMP Luce d'effetto per la villa nell'Algarve

224 NEWFLOOR Il pavimento sopraelevato è luminoso

CASA GREEN

232 HI-TECH 220

226 SOSTENIBILMENTE Più green building

228 HOME AUTOMATION In hotel anche il bagno è digitale

230 NETATMO Un controllore per le pompe di calore

DA SOLI O IN COMPAGNIA

QUAL È LA STRADA GIUSTA PER LA DISTRIBUZIONE?

Il dopo-superbonus mette le imprese della distribuzione davanti a una scelta strategica: utilizzare il capitale a disposizione per investire sulla propria azienda, oppure adoperarlo in funzione di una forma di aggregazione. Come l’acquisizione di altri punti di distribuzione, l’apparentamento in gruppi e consorzi, o in sinergie più semplici. Una spinta alla semplificazione del mercato che, inoltre, è incoraggiata anche dalla necessità, per molti, di gestire un passaggio generazionale spesso non semplice. Il XVII Convegno YouTrade sarà focalizzato sulle scelte non rinviabili delle imprese di rivendita di materiali e di servizi per l’edilizia. Tecnologia, gestione finanziaria e prospettive del mercato saranno tra i temi affrontati, assieme alla inedita testimonianza di protagonisti della distribuzione all’estero, chiamati anche a esprimere un giudizio sulla distribuzione in Italia. Un evento da non perdere, segnate la data in agenda.

XVII Convegno Nazionale

mercoledì 23 ottobre 2024 ore 19

YouTrade giovedì 24 ottobre 2024 ore 9

PROGRAMMA

Testimonianza di due importanti realtà europee

10,00 LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA: TALK SHOW

Partecipano due rappresentanti di gruppi e consorzi, due rappresentanti di multipoint, due rivendite da uno a tre punti vendita

10,20 RIVENDITE ITALIANE VISTE DALL’ESTERO

L’Italia vista da Germania e Slovenia

10,30 CONGIUNTURA E PREVISIONI 2025

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

11,15 INSTANT POLL: LE STRATEGIE DELLE IMPRESE

Roberto Di Lellis, giornalista

11,30 Coffee break

11,45 L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ENTRA NELLO STORE

Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano

12,20 COME GESTIRE IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc

12,50 TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

13,00 Light lunch o learning party

Quanto può contare il Pnrr in rivendita?

Ora che il superbonus non è più tra noi è necessario pensare al futuro. Il più immediato ha la colorazione blu stellata dell’Europa. Un buon motivo per non dimenticarsene in vista dell’appuntamento di giugno. La bandiera europea è posta sul carro del Pnrr. Già, i 220 miliardi di partenza, ora ridotti, dove sono finiti e come saranno impiegati? Ne parliamo a pagina 22: non è un mistero che l’edilizia e la distribuzione di materiali e servizi fanno affidamento in un nuovo impulso legato all’impiego dei fondi del Piano di resilienza. Ma non è ignoto neppure che spesso si fanno i conti con quello che era in origine il Pnrr. Perché nel luglio scorso il governo ha presentato una rimodulazione del Piano che, a novembre, è stata approvata in sede europea, pur con qualche modifica. Il risultato è che la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza ha comportato benefici significativi per alcune amministrazioni, ma altre hanno subito un ridimensionamento dei finanziamenti previsti. È bene, insomma, tenersi aggiornati sulle opportunità e sugli eventuali stop ai progetti presentati in precedenza. Quindi, qual è la situazione oggi? Il piano di revisione approvato dal governo ha favorito il ministero delle Imprese e del Made in Italy (titolare Adolfo Urso, FdI), che ha ricevuto un incremento di finanziamenti pari a 9,2 miliardi di euro. È andata bene anche al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Francesco Lollobrigida, FdI), che ha ottenuto un aumento consistente di risorse: 2,9 miliardi di euro. La revisione, invece, ha tagliato i finanziamenti destinati al ministero dell’Interno (8,9 miliardi di euro in meno), al dipartimento della Trasformazione digitale (-1,4 miliardi) e alle Politiche di coesione (-1 miliardo). Fuori dal Pnrr, inoltre, sono finiti un numero consistente di progetti medio piccoli di carattere locale, quelli che più interessano i rivenditori (la dimensione media delle opere cassate è di 206.331 euro). In termini di finanziamento le opere cancellate sono concentrate prevalentemente al Nord (39%) e al Sud (45%).

Da notare anche che al 31 dicembre scorso l’Italia aveva un avanzo finanziario significativo rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), cioè ha ricevuto più di quanto ha speso, con incassi per 102 miliardi di euro, ma investimenti eseguiti solo per 45,6 miliardi, meno della metà. Ma va aggiunta anche l’introduzione della nuova missione RePower Eu. Il Pnrr, insomma, presenta due facce: aumento degli investimenti per le imprese e per la transizione verso un’economia verde, ma anche riduzione delle misure destinate agli enti locali. Conclusione: avrà anche un impatto positivo sul mondo delle costruzioni, ma non per tutti.

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

Il blocco del superbonus inizia a incidere sul settore, ma sembra raffreddarsi l’inflazione: un fattore positivo

DTORNANO LE OMBRE SULLE COSTRUZIONI

opo i segnali di ripresa di marzo, ad aprile si confermano le attese negative già registrate nel mese di febbraio, a segnare ancora una volta un andamento fortemente altalenante, che non garantisce soluzioni di continuità alle imprese e al mercato, in balia degli eventi di breve e brevissimo periodo che modificano il sentiment e che ad aprile lo portano verso valori molto bassi. A livello europeo si registra un ulteriore rallentamento della fiducia delle imprese, in particolare per i Paesi dell’Area euro, mentre stabile, ma con valori più negativi, la fiducia delle imprese di costruzioni relative a tutti i Paesi europei. Il rallentamento dell’economia tedesca certamente ha un impatto consistente in questa dinamica, che dunque non vede ancora stabilizzazioni, ancorché su valori negativi, e prospettive di ripresa nel breve-medio periodo. A livello nazionale l’inversione repentina della tendenza al rialzo registrata in marzo porta l’indicatore

a mantenere un distacco positivo rispetto alle medie europee, ma con un valore tra i più bassi degli ultimi 12 mesi, che evidenzia un allineamento al ribasso a livello nazionale, che non fa ben sperare per i prossimi mesi. Un rallentamento che è effetto degli annunci e delle decisioni del Governo in tema di superbonus e, in particolare, della definitiva esclusione della cessione del credito, con gli effetti retroattivi per il 2024 tanto criticati da imprese e associazioni di categoria. A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta una decisa inversione di tendenza in tutti i comparti, eccetto per quello dei servizi. Il rallentamento è molto significativo per l’industria, il commercio e soprattutto per le costruzioni, con una pendenza oltremodo rilevante, in negativo, per la fiducia dei consumatori, il cui indice scende a -19,1 dal -16,8 del mese precedente, perdendo dunque in un solo mese 2,3 punti percentuali, un dato

SI RIDUCE LA FIDUCIA IN ITALIA AD APRILE, SEMPRE NEGATIVA

E IN ULTERIORE FLESSIONE QUELLA EUROPEA

Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

estremamente negativo che ripropone quanto già registrato nel mese di ottobre dello scorso anno. Se lo scorso mese scrivevamo che l’attendismo auspicato nei mesi precedenti si stava convertendo in dubbio, adesso possiamo affermare che il dubbio si sta trasformando, purtroppo, in certezza e, quindi, si confermano i segnali preoccupanti per l’economia già messi in evidenza il mese scorso, segnali negativi che si riverberano nei due indicatori previsionali del mercato di breve periodo, ordini e occupazione, il cui picco negativo, in particolate quello relativo all’occupazione, mostra il dato più basso da 12 mesi a questa parte. Molto interessanti, e necessari a confermare questa tendenza, saranno i dati relativi al mese di maggio, che appena disponibili pubblicheremo come di consueto in questo nostro osservatorio, che potranno confermare o meno questa dinamica negativa che per ora mostra tutti gli effetti delle recenti decisioni normative che hanno impattato fortemente sul settore. In questo scenario le buone notizie sul fronte inflazionistico paradossalmente passano in secondo piano. Ad aprile le stime relative all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,2% del mese precedente). Questo lieve, ma significativo, rallentamento del tasso d’inflazione si deve all’ampliarsi su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -10,3% a -13,9%) e alla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,5% a +2,9%), dei Servizi vari (da +2,3% a +1,8%), dei Beni non durevoli (da +2,0% a +1,5%) e dei Beni alimentari non lavorati (da +2,6% a +2,2%); per contro, si registra un’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +1,9% a +3,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +3,8%) e dei Beni energetici regolamentati (con inversione di tendenza da -13,8% a +0,8%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,7% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta di 0,6% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali, di cui il Nic non tiene conto, prolungatisi in parte anche a marzo, e dell’1,0% su base annua (da +1,2% del mese precedente).

A Cura del Centro Studi YouTrade

Economic sentiment dei settori economici in Italia - Dati destagionalizzati non corretti

effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

L'ALTALENA DI ORDINI E OCCUPAZIONE TOCCA IL PUNTO PIÙ BASSO DEGLI

ULTIMI 12 MESI

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati

SI RIDUCE L'INFLAZIONE AD APRILE, CON UNA RIDUZIONE SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE DI INDICE IPCA A LIVELLO EUROPEO

Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE

Giornalista

I parchi logistici un logico business

Nella ricerca di nuovo business, durante il lungo tramonto dell’effetto superbonus, le imprese dell’edilizia farebbero bene a considerare di più il mercato del comparto immobiliare logistico. Un recente report di Scenari Immobiliari ha rivelato che nel 2023 in Italia il settore è stato quello su cui si sono concentrati i maggiori investimenti del real estate, con oltre 1,7 miliardi di euro, circa il 26%. D’accordo, l’investimento immobiliare non corrisponde immediatamente a un business per l’edilizia, però ci va vicino. E, indicano i numeri, il mercato italiano è particolarmente vivace in questo segmento. Anche se gli investimenti per diversi motivi lo scorso anno sono calati per il 41%, restano comunque superiori ai 33 miliardi. Secondo la società di project & construction management Sfre, specializzata in immobili logistici e light-industrial, l’attenzione al comparto è legata anche al crescente impegno riservato al tema della transizione energetica. Le rinnovabili, infatti, stanno diventando uno dei fattori dominanti nel comparto del real estate logistico, che punta a un utilizzo più efficiente e sostenibile. I parchi logistici non sono percepiti più solo come centri di movimentazione merci, ma come immobili in cui la produzione e lo scambio di energia pulita diventano parte integrante della visione di tutti per un futuro sostenibile. Sempre secondo i dati emersi nel report, nel 2023 il comparto industriale-logistico ha fatturato circa 5,5 miliardi in Italia: molto, anche se in calo di oltre il 5% su base annua e con una previsione per il 2024 di lieve contrazione. Nonostante questo, bisogna tenere conto che il patrimonio immobiliare del mercato logistico ammonta attualmente a oltre 48 milioni di metri quadrati, dopo che nel 2022 e nel 2023 si sono chiusi sviluppi per circa 2 milioni di metri quadrati l’anno. E le stime per quest’anno prevedono una pipeline di poco inferiore a 1,5 milioni di metri quadrati. Infine, sempre per sottolineare l’importanza del comparto, in Italia la domanda di mercato nella logistica è in costante crescita, il che si traduce in un assorbimento di circa 690 mila metri quadrati nel quarto trimestre 2023, che ha portato a oltre 1,3 milioni di metri quadrati il volume totale transato nel secondo semestre del 2023.

FRANCO SARO Giornalista

Più formazione per la patente

Le imprese di costruzione, ma anche i distributori, dovranno tenere conto delle nuove regole in materia di sicurezza nei cantieri. Da ottobre sarà introdotto l’obbligo di patente a punti per imprese e autonomi. Il sistema, introdotto un po’ tardivamente dopo una serie impressionante di morti sul lavoro, come quelle nel cantiere Esselunga di Firenze, nelle intenzioni del legislatore dovrebbe incentivare il rispetto delle norme e penalizzare (è contemplata anche la sospensione della operatività) lavoratori autonomi e imprese poco attenti alla sicurezza. Da notare che, oltre a un effettivo impatto sulle imprese di costruzione, è probabile che il provvedimento dia impulso alla necessità di disporre dei materiali e dei dispositivi relativi alla sicurezza. In ogni caso, la patente sarà rilasciata in formato digitale dalla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Ma per ottenerla bisogna avere una serie di requisiti, come l’iscrizione alla Camera di commercio e l’adempimento degli obblighi formativi previsti dall’articolo 37 del Testo unico sulla sicurezza lavoro. Un motivo in più per chi organizza corsi di formazione, magari nelle sedi dei distributori. L’obbligo riguarda anche i lavoratori autonomi. Inoltre, imprese ed autonomi devono avere un Documento unico di regolarità contributiva (Durc) valido, il Documento di valutazione dei rischi e il Documento unico di regolarità fiscale (Durf). Chi non sarà in regola con questi adempimenti avrà decurtati i punti dalla patente, che parte con 30 crediti. Il minimo per poter operare in cantiere è stato fissato a 15 punti. Il provvedimento contempla anche le penalizzazioni: la violazione del Testo unico vale dieci crediti in meno, l’accertamento di rischi previsti dal testo altri 7 crediti, e così via. Un infortunio per colpa del datore di lavoro vale 20 crediti e la impossibilità a proseguire il lavoro. Ma chi avrà i crediti decurtati potrà tornarne in possesso a patto di frequentare corsi di formazione in materia di sicurezza. Altro buon motivo per sottolineare l’importanza della formazione.

LUDOVICO LUCCHI

del Foro di Milano lucchi@studiolucchi.eu

Limiti al conto cointestato

Con la sentenza 9331 dell’8 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha affermato il principio di diritto secondo il quale, in caso di conto corrente cointestato, se il contratto-quadro è sottoscritto solo da uno dei due stipulanti, esso è nullo, con conseguente travolgimento degli ordini di acquisto, con le operazioni finanziarie che devono considerarsi invalide e inefficaci.

L’importante chiarimento arriva con l’accoglimento del ricorso di una coppia di risparmiatori, che chiedevano di far dichiarare la nullità degli investimenti fatti, dal momento che la firma sul contrattoquadro della donna, cointestataria del conto, risultava non autentica. L’abilitazione di uno degli intestatari a operare disgiuntamente, spiega la Suprema Corte, è limitata alle operazioni di prelievo, mentre non si riferisce alle successive operazioni e iniziative negoziali realizzate tramite l’utilizzo delle somme che sono state prelevate. La decisione impugnata, invece, faceva perno proprio sulla facoltà dei cointestatari di compiere operazioni anche separatamente (articolo 1854 del Codice civile), il che, secondo la banca, avrebbe reso le operazioni compiute dal marito, che aveva sottoscritto il contratto-quadro, valide e vincolanti anche per la cointestataria. Per la Cassazione, dunque, se il rapporto è retto da un (unico) contratto-quadro sottoscritto solo da uno dei due stipulanti, esso è nullo per difetto di forma scritta, con conseguente travolgimento integrale degli ordini di acquisto per entrambi.

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I FATTI NOSTRI

ROBERTO ANGHINONI

Giornalista

SPLENDIDI SPLENDENTI

Giorno per giorno. Forse è proprio questo il segreto per non creare false speranze, così come irrazionali crisi esistenziali. Giorno per giorno è infatti possibile costruire tanti piccoli «futuri a breve» che se non favoriscono la programmazione, almeno permettono di monitorare con costanza una congiuntura in divenire. Si torna indietro? Si torna ai tempi in cui l’andamento del mercato veniva definito dagli incassi di giornata, da un rapido sguardo al piazzale per vedere se i volumi fossero diminuiti o meno? Dal numero delle bolle? No, non si torna indietro, ci si adatta a un andamento fluido il cui sviluppo è ostaggio di troppi fattori che non possiamo controllare o men che meno determinare. Rispetto a trent’anni fa, oggi sappiamo che cosa fare. Ma non sappiamo in che mondo vivremo domani o dopodomani. Se due anni fa i primi venti di guerra hanno letteralmente travolto il mercato dei materiali, rendendo introvabili numerose tipologie di prodotti; se questo andazzo ha provocato aumenti fuori dal mondo dei prezzi dei materiali e delle prestazioni, e in considerazione del fatto che purtroppo la situazione non è certo migliorata, che cosa ci dobbiamo realisticamente aspettare nei prossimi mesi o anni? Ciò che conforta, e siamo un popolo davvero speciale, è che tanti colleghi stanno comunque investendo nella loro attività come se nulla fosse. Magari oggi più che ieri la necessità di aderire a qualche organizzazione commerciale organizzata è più sentita, non più solo per avere prezzi di acquisto migliori ma anche per stare un po’ in compagnia, sfruttare servizi e accedere a un mondo nuovo di esperienze e opportunità. Ma il problema di fondo rimane. I nuovi mercati fanno fatica a emergere –penso a tutto il mondo green, alle energie alternative, alle attenzioni verso l’ambiente nelle sue più differenti sfumature – se ne parla da anni e i risultati concreti sono purtroppo un po’ scarsi. L’attenzione al cliente è

Mentre in questi giorni assistiamo allo spettacolino delle promesse elettorali bipartisan, e mentre ancora non si capisce che ne sarà dei debiti dello Stato in materia di superbonus, si torna a cullare il cliente e ad accendere un cero sotto l’immaginetta del Pnrr, sperando che i venti molesti della burocrazia e della cronica debolezza delle finanze nazionali non lo spengano in tempi brevi

prepotentemente tornata di moda, come sempre avviene nei momenti di flessione, quando insomma non ce n’è più per tutti. Giorno per giorno speriamo che le cose cambino in termini di inflazione, di potere d’acquisto. Ora sul comodino abbiamo messo l’immaginetta del Pnrr e la sera prima di dormire una preghierina non si risparmia, perché alla fine siamo sempre lì: ci saranno i soldi per sostenere le iniziative annunciate? Faremo in tempo a mettere in moto la sempre penalizzante e deprimente macchina burocratica delle assegnazioni? Riusciremo in sostanza a spendere quei soldi o, come spesso accade, non se ne farà niente? A me piacerebbe vivere in un mondo un po’ migliore, un mondo dove tutti i giorni non debba morire qualcuno perché è andato a lavorare, e il nostro settore è quello che paga dazio più di tutti. Mi piacerebbe anche che la politica, perché ahimè tutto inizia e finisce con la politica, invece di investire miliardi in opere tutto sommato non vitali, passatemi l’eufemismo, investisse quei denari per formare gente che vada a verificare la sicurezza nei cantieri, dove invece i problemi vitali lo sono per davvero. Lo so che non fa figo, ma non ci possiamo permettere di fare sempre gli splendidi. L’edilizia è un mondo serio e concreto, e per risolvere i suoi problemi è necessaria gente seria e concreta. Continuano a triturare i cosiddetti con la faccenda del superbonus senza considerare che un terzo della spesa è tornato alla stato sotto forma di tasse, un terzo se lo sono preso le banche et similia (che, guarda caso, stanno andando a gonfie vele, proprio come i loro dividendi, ma nel mondo degli splendidi sono intoccabili) e solo un terzo, euro più, euro meno, è finito al settore. Che poi siano avvenute nefandezze siamo tutti d’accordo, ma vuoi che non sarà così anche con i denari del Pnrr? Saremo capaci di scrivere leggi e regolamenti semplici da capire e applicare e altrettanto facili da controllare? Figuriamoci, ma per non essere pessimisti per forza, lo scopriremo giorno per giorno.

DIGITAL NEWS

https://www.youtradeweb.com

ACCORDO TRA GSE

E FEDERBETON

Federbeton Confindustria, federazione che in Italia rappresenta l’industria del cemento, e Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, firmano un accordo di collaborazione per supportare il processo di decarbonizzazione della filiera italiana del cemento e del calcestruzzo. L’intesa si concretizzerà, fra l’altro, attraverso iniziative congiunte volte a favorire un maggior utilizzo delle fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico degli impianti produttivi, leve strategiche per il raggiungimento della carbon neutrality.

https://www.youbuildweb.it

E SCUOLE MEDIE

Si è conclusa la nona edizione del concorso Macroscuola ideato e organizzato da Ance Giovani che quest’anno ha conferito il primo premio all’istituto comprensivo Supino di Morolo (Frosinone), il secondo premio è andato a Montevarchi e il terzo a Camerino. Il tema del concorso Macroscuola di questa nona edizione era Lo sport rigeneralacittàe ad arrivare in finale sono state 13 scuole che hanno presentato i propri progetti alla presenza della presidente, Federica Brancaccio, della presidente dei Giovani Ance, Angelica Donati, del vicepresidente Giovani Ance e coordinatore Macroscuola, Pierfrancesco Tieni.

https://www.casacondominio.net

ACQUISIZIONI

PER SIF ITALIA

Sif Italia, società attiva nel settore dell’amministrazione e gestione degli immobili, quotata sul mercato Euronext Growth Milan, continua la sua politica di espansione e di consolidamento in Italia attraverso quattro nuove acquisizioni di società di gestione immobiliare e nuovi complessi tra Lombardia e Liguria. A Chiavari, Sif ha avviato una partnership con la società storica guidata da Renzo Repetto, la Chiavari Amministrazioni.

AEROGEL SOFT FELT

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Minima conduttività termica

Resistenza al fuoco A2 - A1 per una maggior sicurezza dell'edi cio

Elevata resistenza alla compressione

Ampio intervallo di temperatura d’impiego, variabile da – 200 a + 400°C

Prodotto idrofobico e traspirante

Resistenza ai raggi UV

Stabilità delle prestazioni nel tempo

Stabilità dimensionale

Conforme alle norme europee CE

Conforme ai recuisiti CAM

Leggero e essibile si adatta alle più diverse forme e applicazioni

Distribuito da:

SEGGIOLE & POLTRONE

GRUPPO MADE RINNOVA IL CDA

Il cda di Gruppo

Made. Da sinistra:

Gian Mario

Blanchet, Gian Luca Bellini, Wanda Scaramellini, Giordano Azzini, Franco Ferrari e Marco Farina

Made Distribuzione ha rinnovato il suo Consiglio di amministrazione. Made Distribuzione, lo rammentiamo, raggruppa i punti vendita diretti di Gruppo Made – a oggi sono cinque - che hanno anche la funzione di banco di prova di tutte le iniziative e i nuovi servizi che il Gruppo mette a punto, a vantaggio di tutti i suoi aderenti. Gian Luca Bellini (direttore generale Gruppo Made) mantiere quindi la carica di presidente, mentre i consiglieri sono Riccardo De Gasperin (Digiesse), Paolo Brandani (Edilbru), Laura Caloni (Edilcomes) e Attilio Garavaglia (Garavaglia – Made Distribuzione).

LAURA CREMONA

SALE IN ALLIANZ TRADE MMEA

Laura Cremona, attualmente Surety Digital Officer in Allianz Trade Mmea (Mediterraneo, Medio Oriente e Africa), è stata nominata Head of Surety per la stessa regione in sostituzione di Dario Locatelli. Nel suo nuovo ruolo, riporterà direttamente a Luca Burrafato, responsabile della Regione Mmea e funzionalmente a Sean McGroarty, Global Head of Surety Allianz Trade. Laura Cremona, 42 anni, ha iniziato la sua carriera in Allianz Trade come Credit Underwriter nel 2012, per poi lavorare come Head of Surety Operations prima di essere nominata nell’attuale ruolo nel 2023. Prima di entrare in Allianz Trade, ha lavorato nell’area crediti di Sace BT e Atradius. Cremona è laureata in Economia e Gestio-

ne Aziendale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha conseguito un master in Gestione Aziendale nel 2007

PAOLO D’AGOSTINO IN MARTONI

Paolo D’Agostino è il nuovo direttore vendite Italia di Martoni, azienda che opera da 30 anni nel mercato italiano ed estero delle materie plastiche, producendo tubi e raccordi per il settore edile. Dovrà gestire la rete vendita, agenti, concessionari, distributori, sviluppo dei grandi clienti e dei gruppi di acquisto. D’Agostino vanta una ricca esperienza del mercato italiano. In precedenza è stato building director per l’Italia di Aliaxis - Redi.

PATRUCCO E MALABAILA AL VERTICE DI FIEC

Piero Petrucco, già vicepresidente Ance con delega al Centro Studi, assume la carica di presidente della Fiec, la Federazione dell’industria europea delle costruzioni, che conta 32 associazioni di 27 Paesi europei, e rappresenta più di 3 milioni di imprese e 12 milioni di lavoratori, contribuendo significativamente al 10% del Pil dell’Unione Europea. Petrucco è amministratore delegato della Icop Società Benefit, azienda di spicco nel settore

delle tecnologie dell’ingegneria del sottosuolo. Accanto a Petrucco, nel ruolo di vicepresidente, ci sarà Paola Malabaila, vicepresidente e presidente del Consiglio delle regioni Ance, nonché presidente Ance Piemonte Valle d’Aosta.

MAZZUCCA NUOVO DG DI ANCE ROMA

Simone Mazzucca è il nuovo direttore generale di Ance Roma. In precedenza ha ricoperto i ruoli di communication and public affairs in Enav, e di responsabile relazioni istituzionali con Governo, Parlamento ed Enti Centrali in Fincantieri. Inoltre, è stato advisor per le relazioni esterne e istituzionali presso il Gabinetto del ministero della Difesa e Portavoce del Rettore dell’Università degli Studi di Genova. Mazzucca lavorerà al fianco di Antonio Ciucci, presidente di Ance Roma.

IN ALESSI ARRIVA CAMERLENGO

L’azienda di design per la casa Alessi ha nominato Alberto Camerlengo nuovo Ceo. Il manager ha una lunga esperienza nel settore ed è membro del consiglio di amministrazione di Furla. Il manager, originario di Verona collaborerà con Alberto Alessi, presidente dell’azienda dal 2009, nella gestione della società fondata a Omegna.

SOLAI ALLEGGERITI, PLATEE DI FONDAZIONE

AERATI,

VESPAI AERATI, INTERCAPEDINI TECNICHE

ATTUALITÀ

IL PIANO VA PIANO MA HA DUE ANNI PER RECUPERARE

In attesa di chiedere la sesta rata (e di incassare la quinta) devono essere raggiunti i 52 obiettivi entro il mese di giugno concordati dal governo con l’Europa. Spesi per ora 42,9 miliardi sui 102 già incassati

Giuseppe Rossi

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QUASI 1 MILIARDO PER LA RETE IDRICA

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● Montaggio semplice e rapido grazie al massimo grado di prefabbricazione

● Le nostre soluzioni sono il risultato di un ciclo produttivo a emissioni zero di CO2, risultato ottenuto grazie ad attività di calcolo, riduzione e compensazione delle emissioni di anidride carbonica

Per maggiori informazioni sulla nostra strategia di sostenibilità, visitate il sito www.hoermann.com/sustainability

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MA LA SCUOLA PER ORA È BOCCIATA

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PNRR - 2

ALLE COSTRUZIONI FINORA 26,7 MILIARDI PERÒ ANCHE TAGLI

La rimodulazione del Piano decisa dal governo, secondo i calcoli di Ance, ha eliminato circa 46 mila opere previste. Ma i lavori per i cantieri restano pur sempre a quota 101 miliardi

Giuseppe Rossi

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ATTUALITÀ

CHE COSA RIMANE

E CHE COSA SPARISCE

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15

EFFETTO METEO

ATTUALITÀ COME CAMBIA IL MONDO TRA ACQUA E CALDO

Al di là delle polemiche sulle cause, i dati indicano che negli ultimi dieci anni sono aumentati gli eventi atmosferici estremi.

Temperature tropicali e piogge devastanti obbligano a progettare e riqualificare edifici e gestire le risorse idriche in modo diverso

Giuseppe Rossi

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Attraverso il tempo, efficace sempre.

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PER NON SPRECARE RISORSE

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È vero.

Potremmo farli più economici. Ma se lo facessimo sarebbero di scarsa qualità: non potrebbero durare così a lungo, non sarebbero realizzati con i migliori materiali, non avrebbero un’escursione così alta con soli tre modelli, non si adatterebbero perfettamente ad ogni esigenza.

Non sarebbero supporti Prime®.

always one step ahead No, i supporti Prime® non sono economici.

MANAGEMENT

LE REGOLE D’ORO PER RENDERE EFFICACI LE RIUNIONI

In tutte le aziende i meeting tra manager o collaboratori sono un momento essenziale per prendere le decisioni giuste. Ma non sempre sono organizzati nel modo più appropriato. Ecco come gestirli

Giuseppe Rossi

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IL METODO JEFF BEZOS

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L’EDILIZIA TORNA A BERGAMO E FA IL PIENO

Oltre 9 mila presenze per un centinaio di espositori alla fiera dedicata al settore delle costruzioni, ripartita dopo un’assenza di dieci anni. A marzo 2025 il prossimo appuntamento

Alice Fugazza

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Gli incontri

DAI CANTIERI GREEN ALLE CER

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Anaci Bergamo VISIBILITÀ E IMPEGNO

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Espansione

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Il settore del drenaggio e del trattamento acque in questi ultimi anni, grazie alle forti esigenze di intervento, evidenzia un mercato in forte espansione, con performance che vanno migliorandosi sotto il profilo non solo economico, ma anche finanziario per le imprese coinvolte. Un dato molto interessante perché non solo indica opportunità di sviluppo per chi opera in questo ambito con i propri prodotti e soluzioni tecniche, ma mostra anche come una esigenza sempre più sentita, e in alcuni casi necessaria in base alle condizioni di rischio alle quali il nostro territorio è esposto, sia di fatto riconosciuta anche dai dati di mercato, spesso vero metro di misura delle potenzialità di un settore produttivo e distributivo e di un ambito di intervento. Evidentemente le esigenze di tutela del

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CEMENTO GREEN ALLA SFIDA

L'azienda ha organizzato un confronto nel sito produttivo di Cagnano con una decina di rivenditori del Centro Italia. Il focus: le strategie per la sostenibilità su cui punta l’azienda

Alice Fugazza

Heidelberg Materials a Cagnano Amiterno (L’Aquila) gestisce uno stabilimento che offre lavoro a un centinaio di addetti, produce 400.000 tonnellate di clinker l'anno e che esiste da quasi un secolo. È un cementificio importante, nel cuore dell’Abruzzo, e ha ospitato un incontro di rilievo: la nuova tappa del road show di Heidelberg Materials organizzato da Virginia Gambino Editore con i rivenditori del Centro Italia. Un brain storming intenso che arriva dopo il rebrandig di Italcementi, oggi diventata Heidelberg Materials, e dove l’azienda si è messa a disposizione dei clienti per un confronto sulla sostenibilità e sui prodotti a basse emissioni di CO2 e ad alto contenuto di materiale riciclato. Una strada che l'impresa ha intrapreso introducendo prodotti sempre più innovativi, frutto di approfonditi studi e corposi investimenti. A Cagnano Amiterno una delegazione di rappresentanti del colosso della produzione ha spiegato ai rivenditori del Centro le strategie in atto e analizzato quelle da poter adottare con i clienti, per un futuro all’insegna della sostenibilità.

L’IMPEGNO PER L’AMBIENTE

Da Italcementi a Heidelberg Materials un passaggio epocale: al nome della cittadina tedesca Heidelberg, sinonimo di continuità e leadership di mercato, si affianca la parola “Materials”, a rappresentare la più ampia gamma innovativa di materiali e soluzioni sostenibili per il settore delle costruzioni, con l’obiettivo di andare oltre il cemento, oggi e ancora di più in futuro. Una scelta che rispecchia l’ambizione del Gruppo Heidelberg Materials e la sua determinazione nell’unire tutte le proprie forze per affrontare il cambiamento epocale che il mondo del cemento e dei materiali per le costruzioni stanno vivendo e che si fa sempre più rapido, in linea con l’evoluzione globale della società e del sistema produttivo verso la decarbonizzazione e la digitalizzazione. E le attività in Italia ne sono un esempio concreto: dai 750 chilogrammi di CO2 per tonnellata di cemento emessi nel 1990 sono scesi a 534 nel 2023. L’obiettivo è arrivare a 400 nel 2030 e, addirittura, a bilancio zero nel 2050 in linea con gli impegni dell’Unione Europea.

La filosofia è stata tradotta in pratica anche nel cuore

dell’Italia, dove è situato uno dei loro impianti. «Attualmente i prodotti sostenibili rappresentano il 42% della produzione di Cagnano Amiterno, con cemento in sacchi II/b-ll a basso contenuto di CO2 e Cemento Termocem 42,5 Cem III sfuso a basso contenuto di Co2, e con elevato contenuto di materiale riciclato (40%)», hanno spiegato i manager del gruppo durante l’evento. «Ma non solo: tecnologia e soluzioni sono la quotidianità per produrre cemento con ridotte emissioni, tramite l’utilizzo di combustibili alternativi per risparmiare combustibili fossili». La sostenibilità passa anche attraverso la logistica con la consegna del materiale. Il deposito sacco di Chieti, che permette di avvicinare clienti, cementeria e fornitori, perché i camion, dopo il rifornimento del deposito, rientrano carichi verso lo stabilimento con le materie prime presenti nella zona del deposito. A completamento della gamma dei prodotti sostenibili, negli impianti e nei depositi i clienti possono trovare anche altre tipologie di cementi: i rapidi Aliflash e Alieasy, il Plastocem, Muracem e Paviforte per lavori di riqualificazione e ristrutturazione e il calcestruzzo in sacchi i.idro Drain.

Copyright: YouTrade

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I PARTECIPANTI

Attorno a un tavolo, per parlare delle loro esperienze, si sono ritrovati Emanuele Rossetti (Ediltutto), Gianfranco Graziani (Bad), Luca Pellegrini e Luca Traficante (Ciesse Intermediazioni), Domenico Menna (Menna Camillo), Dante Cianciosi (Cianciosi), Alessandro e Federica Angelozzi (Edil ’83) e tutta la rete commerciale dell’area Adriatico di Heidelberg Materials. Gli aspetti del sito produttivo sono stati affrontati da Rabih El Omeiri, Plant manager Heidelberg Materials Cagnano Amiterno, mentre le strategie del gruppo sono state illustrate da Francesca Proietti, Marketing analyst Heidelberg Materials e da Fabio Di Fabio, Sales area manager Adriatico, a cui si è aggiunto Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade.

LE PERFORMANCE AMBIENTALI

El Omeiri ha presentato le specificità del sito produttivo: «Il sito di Cagnano è uno stabilimento adiacente a una cava che rifornisce il 98% del materiale utilizzato nel ciclo produttivo: il che significa più di 2 mila tonnellate al giorno, non facili da movimentare. Per questo, la cementeria è collegata alla cava con un nastro trasportatore. Il processo per arrivare alla farina di cemento è complesso: è necessario trovare un equilibrio tra calce e silice, introdurre gli

DRAIN

LA TAVOLA ROTONDA CON I RIVENDITORI

LE TAPPE DELL’IMPIANTO

La cementeria abruzzese vanta una storia quasi centenaria. Lo stabilimento di Cagnano Amiterno è nato nel 1925 con una piccola produzione annua di cemento, che si basa sull’utilizzo delle marne naturali presenti sul territorio. Nel 1939 è stato rilevato dalla Sacci, che ha apportato le modifiche all’impianto in grado di raddoppiare la produzione e garantire un prodotto di qualità. Nel 1945, a causa della guerra, lo stabilimento ha cessato la produzione ed è stato trasformato in deposito e officina meccanica per la riparazione degli automezzi militari. Nel 1948 è ripresa la produzione di cemento e dal 1950 è iniziato l’ammodernamento del ciclo produttivo, che ha portato lo stabilimento verso un sostanziale miglioramento qualitativo del prodotto e una maggiore produttività, continuata ad aumentare negli anni Sessanta. Nel 2016 la cementeria è diventata di proprietà di CementirSacci, nuova società creata dal Gruppo Cementir Holding dopo l’acquisizione di Sacci. Dal 2 gennaio 2018 la cementeria di Cagnano Amiterno è entrata a far parte di Italcementi-Gruppo HeidelbergCement, oggi Heidelberg Materials, che ha acquisito tutte le attività italiane di Cementir nel business del cemento.

ossidi, poi macinare. Il tutto è inviato in un silos, dove viene controllata la qualità e finisce all’interno della torre di pre calcinazione. Lì si cuoce la farina nel nostro forno orizzontale, che può arrivare anche a 1.450 gradi. Quello che ne esce è il clinker, che poi viene stoccato, macinato e utilizzato per i vari prodotti, disponibili sia sfusi che in

sacco. I nostri sforzi ci permettono di utilizzare non solo combustibili standard, ma anche alternativi, abbassando così le emissioni di CO2, per ottenere una produzione ecosostenibile. Da un anno a questa parte, inoltre, il materiale riciclato supera il 40% nella nostra miscela. La cementeria è una fabbrica a ciclo continuo: attiva 365 giorni all’anno, è sempre presidiata e controllata, con uno scrupoloso monitoraggio anche a livello emissivo e ambientale, un altro valore aggiunto. Inoltre, il punto di distribuzione di Chieti consente di essere vicini al cliente, per rispondere in tempi rapidi a ogni esigenza. Un servizio e approvvigionamenti sostenibili per la clientela più distante dallo stabilimento».

LA TAVOLA ROTONDA

Dopo l’introduzione e le analisi di Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade, sull’andamento dell’edilizia e la distribuzione nel Centrosud, la tavola rotonda è entrata nel vivo della discussione. Coordinati da Francesca Proietti, Marketing Analyst Heidelberg Materials, e dalle domande di Virginia Gambino, si è cercato di rispondere alle esigenze del mercato e a ciò che i rivenditori chiedono. Per esempio, come promuovere la sostenibilità? «Questo è solo il secondo di una serie di appuntamenti, un’occasione per coinvolgere i nostri clienti e dare un segno del fatto che l’attenzione è alta. Per noi è importante stabilire una partnership e mettere sul tavolo il grande tema: l’impegno verso la sostenibilità, che non è

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più uno slogan, ma un’esigenza reale. Si parla del futuro e del nostro Paese: ci siamo resi conto che sulla platea del mondo del sacco, per i clienti a volte questo concetto rimane astratto. Solo con il confronto possiamo aumentare il nostro valore. Quindi: come percepite il nostro impegno? Come possiamo concentrare queste iniziative affinché vengano recepite?», ha chiosato Proietti.

PROGETTO SOSTENIBILITÀ

Un argomento caldo per i rivenditori, che non lesinano l’impegno nel promuovere prodotti sostenibili, ma hanno bisogno di pubblicizzare i vantaggi e promuovere una corrente di pensiero diversa, più sostenibile, come ha specificato Di Fabio. «Siamo ancora in una fase di crescita, stiamo investendo e aspettando di vedere cosa cambierà nel mercato, anche se tutto lascia presagire a un ritorno dell’edilizia classica. Come rivenditore mi sono impegnato a rinnovare la mia ditta, nella logistica, nell’attrezzatura e nel personale, investendo in qualità. Nonostante l’incertezza politica, sono fermamente convinto che però bisogna investire nella cultura, seguendo il ragionamento di Heidelberg Materials, diffondendo informazioni: le grandi industrie devono organizzare una penetrazione culturale sul mercato, coalizzarsi in

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L’OPINIONE DEI DISTRIBUTORI

Gianfranco Graziani, responsabile commerciale di Bad Materiali Edili. «Bad è una società nata nel 2006 con la famiglia Bonanni e si occupa principalmente di rivendita e distribuzione di materiali edili a L’Aquila e provincia. La ricostruzione post terremoto procede bene anche se a rilento: a L’Aquila abbiamo quasi terminato i lavori, anche se mancano ancora alcune zone centrali e dei Comuni da completare. È il settore dove si sta lavorando di più e abbiamo avuto un ruolo importante nella fornitura dei materiali prestando servizi di qualità, poiché il nostro plus è la presenza sul territorio. Gli aspetti più convincenti di Heidelberg Materials sono diversi: i prodotti di qualità, i servizi in condivisione con il cliente, basti pensare alla logistica, per noi fondamentale appoggio sul territorio. I materiali più richiesti, ovviamente, sono il cemento nelle sue varie forme: il classico, il Muracem e l’i.idro Drain, prodotto innovativo che in un’unica posa risolve il problema del drenaggio. Il rebranding dell’azienda? È stato accolto con positività».

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Dante Cianciosi, titolare della BigMat Cianciosi. «Cianciosi offre un servizio molto ampio per la distribuzione con una gamma di materiali di qualità e un’ottima organizzazione logistica. La formazione di chi lavora con noi è tutto: subito dopo un bagaglio personale di qualità, cultura ed educazione, c’è quello professionale. Organizziamo puntualmente seminari interni, consulenze esterne, siamo presenti a fiere, eventi e manifestazioni, permettendo così ai nostri lavoratori

di essere sempre più qualificati. Le linee Heidelberg Materials più richieste sono il cemento classico, dal 32.5 al 42.5, fino a una vasta scelta di premiscelati. La nuova grafica sui sacchi ha avuto un buon successo, adeguatamente promosso dall’azienda, con tutti i riguardi per la clientela. Oggi c’è più predisposizione per acquistare prodotti sostenibili, ma bisogna puntare molto sull’informazione». ù predisposizione per acq

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Luca Pellegrini, Ciesse Intermediazioni. «Ciesse a Sulmona è un punto di riferimento per la rivendita di materiali edili, per la produzione del calcestruzzo e per la lavorazione del ferro per cemento armato. Seguiamo la vendita dall’inizio alla fine. La scelta di produrre calcestruzzo è nata tempo fa, inizialmente eravamo anche impresa edile e c’era la necessità di dotarsi di un impianto per le nostre costruzioni, poi l’abbiamo tenuto in maniera definitiva. Operiamo per l’intera zona, gestendo noi il tutto, con una cava dalla quale attingiamo per il materiale. Le imprese edili che gravitano attorno alla nostra attività richiedono molti dei prodotti Heidelberg Materials».

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Alessandro e Federica Angelozzi, Edil ’83. «L’azienda è nata nel 1983 a Teramo e attualmente conta quattro punti vendita in provincia, più uno showroom. In totale abbiamo 29 dipendenti. Con il cambio generazionale sono subentrate le nostre figlie, che porteranno avanti l’attività mia e di mia moglie Rosanna. Per quanto riguarda l’edilizia privata, il settore ha rallentato appena, dopo il superbonus. Adesso sembra esserci una ripresa con il Pnrr, dove sono previsti corposi progetti per le opere pubbliche. La partnership con Heidelberg Materials è nata nel 1990: i prodotti più richiesti sono i cementi, il 32.5, 42.5 e quelli per i massetti», ha spiegato Alessandro Angelozzi. «Come azienda stiamo affrontando il ricambio generazionale: io e mia sorella abbiamo preso in mano i due grossi settori dell’azienda. Io l’edilizia pesante e lei le finiture.

Siamo molto fortunate, perché siamo nate e cresciute in questo ambiente, con l’edilizia che ci scorre nelle vene», ha aggiunto Federica. Emanuele Rossetti, responsabile acquisti BigMat Ediltutto. «Ediltutto è un punto di riferimento storico di Poggio Moiano, a Rieti, ma stiamo cercando di ampliare il nostro raggio d’azione specialmente nel capoluogo. I prodotti che vanno per la maggiore riguardano tutto il mondo della riqualificazione energetica dato che i bonus hanno spinto parecchio in questo senso. La partnership con Heidelberg Materials è nata diversi anni fa e continua oggi: offrono qualità, tempi di consegna

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rapidi e l’azienda cerca sempre di innovarsi e migliorarsi, nonostante sia già leader del mercato. La richiesta per il cemento rimane fissa sul 3.25 classico, ma la vediamo differenziarsi, con la gamma che si amplia. La sostenibilità nelle soluzioni per noi è importantissima e imprescindibile: privilegiamo questa tipologia di prodotti e cerchiamo di sensibilizzare tutti i clienti. Da alcuni questo aspetto è recepito, da altri meno, per questo ci vuole più divulgazione in tal senso». Domenico Menna, amministratore di Menna Camillo. «L’azienda è stata fondata da mio padre nel 1960, abbiamo 20 dipendenti e lavoriamo in tutta la zona di Chieti e Pescara, con imprese e privati. Abbiamo clienti fidati da diverso tempo, materiali sempre vari, pronti e disponibili in magazzini. Heidelberg Materials è sempre stata la nostra azienda di riferimento: è ottimo lavorare sulla sostenibilità, ma credo che l’informazione sia importante, è un argomento che deve evolversi».

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diverse aree geografiche, diffondere informazioni dove è possibile», ha risposto Cianciosi.

Per Domenico Menna, della Menna Camillo, scegliere prodotti di qualità è un obbligo. «Heidelberg è una grossa azienda e rimane un punto di riferimento fondamentale, migliori prodotti significano migliori servizi per i clienti ed è ovvio che la sostenibilità è un valore aggiunto, ma bisogna tenere d’occhio il fatturato».

E' anche vero, però, che il rivenditore, come ha fatto notare Virginia Gambino, è un "formatore di opinioL'INCONTRO

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ni". E può influenzare le scelte. Alessandro e Federica Angelozzi, di Edil83, si sono dichiarati d’accordo con l’idea di diffondere di più la cultura della sostenibilità: «Partendo dalle scuole, dai bambini. Talvolta il cliente non capisce gli sforzi volti alla sostenibilità, guarda solo il prezzo. Dobbiamo impegnarci tutti a inculcare e sviluppare un pensiero che al momento sembra essere difficile. Noi, nel nostro piccolo cerchiamo di farlo, anche se ci si scontra con realtà e pensieri differenti». E su questo tutti hanno concordato: incontrarsi, parlarne, formarsi e soprattutto studiare quello che sta diventando inevitabile.

GLI INVESTIMENTI

«Tornare a formare, condividere e incontrarsi. Pubblicizziamo, sì. Ma dobbiamo essere più comunicativi. Gli investimenti di Heidelberg Materials per l’abbattimento di CO2 e per arrivare ad avere zero emissioni sono ingenti. Stiamo sviluppando ancora più tecnologie, prodotti migliori, seguendo i nostri pilastri: decarbonizzazione, circolarità con il riutilizzo di materiali e risorse, futuro inclusivo e approccio positivo con la natura, con l’impegno per ripristinare gli ambienti. Nel 2022 siamo riusciti a ridurre a 551 tonnellate di CO2 emessa nell’ambiente, entro il 2050 vogliamo raggiungere la neutralità carbonica», hanno precisato i rappresentanti della delegazione di Heidelberg Materials. Il sito di Cagnano, per esempio, è frutto di questi sforzi, data l’alta generazione di prodotti a basse emissioni e con l’impiego di materiale riciclato. «Ci siamo impegnati a formare i fornitori e tutti i nostri clienti, ma ognuno di noi deve fare la propria parte», ha

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LA SALA DI CONTROLLO E, SOTTO, LO STABILIMENTO DI CAGNANO

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aggiunto Di Fabio, rivolgendosi ai rivenditori. «Dipende anche da voi: spostare l’attenzione sul valore e non ridurre tutto al prezzo, con messaggi e impegni veicolati. Noi ci siamo per supportarvi con qualsiasi mezzo: dal marketing, alla formazione, dagli open day alla comunicazione. Vogliamo essere un riferimento, qualunque proposta verrà valutata».

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ZANUTTA

NUOVO STORE NEL REGNO DEL DESIGN

Il gruppo friulano inaugura un punto vendita specializzato in finiture in centro a Milano, dedicato a professionisti e architetti. E punta ad aprire altre 12 rivendite tra Lombardia e Piemonte

Zanutta continua a espandersi in Lombardia e apre un nuovo flagship store nel cuore di Milano, a due passi dalla centralissima piazza Sant’Ambrogio. Uno spazio dedicato ai professionisti del settore e ai designer, dove è possibile trovare e scegliere con cura materiali di alta qualità e sempre più innovativi. Ma non finisce qui: il gruppo punta ad aprire altre 12 filiali.

Alice Fugazza

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GIANLUCA ZANUTTA

NEL NUOVO FLAGSHIP

STORE DI MILANO

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A Milano il nuovo flagship store vuole diventare un punto di riferimento per professionisti e architetti. Si trova in Galleria Borella 1, a due passi da piazza Sant'Ambrogio dove si trova l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La nuova filiale nel capoluogo meneghino offre una vasta scelta di ceramiche, sanitari, rubinetterie, mobili per bagni e cucine, prodotti per la pavimentazione e rivestimento murale sia di interni sia esterni, oltre ad articoli di arredamento in genere. Il punto vendita è stato inaugurato in aprile, durante il Salone del Mobile. Il momento giusto, nel posto giusto: Zanutta ha ospitato anche una serie di eventi a tema con fornitori d’eccellenza come Ceramica Fondovalle, Mafi e Bulbo, legati a doppio filo con la settimana del Salone.

LA STRATEGIA

Presente all’inaugurazione del nuovo showroom Gianluca Zanutta, amministratore delegato del gruppo, soddisfatto del nuovo ed esclusivo spazio: «La sala mostra di piazza Sant’Ambrogio trova un punto di esposizione al piano terra e quella che definiamo la materioteca al primo piano, ed è dedicato esclusivamente alle finiture. Abbiamo deciso di intervenire proprio in questo periodo poiché il Salone del Mobile raggruppa i maggiori professionisti dei settori interessati in questa città. Ero desideroso di far conoscere questo punto vendita per far tornare i professionisti dove sono già stati. E' a loro che lo spazio è dedicato: architetti, progettisti, designer. Possono trovare tutto quello di cui hanno bisogno, di diversi marchi, sempre di alta qualità. Un mix fra materiale nuovo e già conosciuto, presentando

prodotti diversificati per dare un’alternativa valida. Questo spazio, inoltre, dà risalto a green e finiture, un connubio oggi indispensabile: il cliente ci chiede un ambiente confortevole, sostenibile, emozionale. Siamo qui per esaudire questi desideri».

ESPANSIONE

Nei piani del gruppo friulano l’espansione, inoltre, continuerà. «L’obiettivo è continuare a dare una forte specializzazione del settore ampliando la scelta per tutta la filiera dell’edilizia. Il mercato di Milano è affollato, ma noi siamo riusciti a ritagliarci il nostro spazio perché tutti sanno che Zanutta non è solo un nome, ma anche una garanzia. Il cliente è consapevole che con noi può trovare un feeling, un dialogo e un rapporto che è destinato a durare nel tempo, dove la qualità non è secondaria. Ci stiamo sviluppando in Lombardia e in Piemonte, la A4 è il nostro filo conduttore. Le novità e le aperture intervenute nell’ultimo periodo non si fermano, siamo in trattativa per aprire altri 12 punti vendita», aggiunge l’imprenditore.

L’OFFERTA

Pamela Casolo, addetta commerciale alla Sala Mostra, sarà a disposizione dei clienti in pianta stabile nel flagship store meneghino: «Questa sede è destinata a essere una materioteca: ci sono diversi campioni e si

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Grazie alla compatibilità con un’ampia gamma di finiture superficiali (dalla pittura agli intonaci ai materiali incollati come mattoni di clinker, piastrelle o elementi in vetro), le soluzioni Knauf per pareti esterne offrono illimitate possibilità creative. Si possono inoltre realizzare vari sistemi di rivestimento per facciate ventilate, per le quali siano richieste elevate prestazioni termoigrometriche.

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Il diagramma mostra solo una piccola selezione di possibili opzioni di finitura.

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possono comporre delle moodboard, per aiutare i professionisti a trovare ispirazione e per valorizzare le loro idee. Molte volte il privato ha bisogno di poter vedere le composizioni, le tonalità del colore e tutte le venature del marmo, noi siamo qui per questo e sposiamo tutta la clientela, progettisti, architetti, ingegneri e interior designer rientrano nel range. Lo spazio in via Galleria Borella è la ciliegina sulla torta di tutte le filiali: il flagship store rimarrà sempre aperto, proprio per dare un ampliamento alla nostra gamma. Nelle diverse filiali c’è tanto materiale, ma questo si posiziona in una fascia alta. Un plus per dare voce anche a chi cerca qualcosa di particolare e diverso, anche luxory», spiega .

PROGETTO CON BULBO

Creare un progetto unico ed esclusivo è la missione del punto vendita milanese. A questo ci pensa Matteo Coppelli, designer e titolare di Bulbo, fabbrica che produce e realizza progetti su misura con silica (vetro microcristallino) e keramite. Coppelli ha iniziato la collaborazione con Zanutta proprio in questi giorni e ha esposto le sue lastre nella location.

«Sono entrato nel novero dei fornitori Zanutta all’interno di questa prestigiosa vetrina con l’idea di creare un progetto che si differenziasse. Decoro lastre come terzista per i top player ceramici da molto tempo, ma due anni fa ho voluto fare qualcosa di diverso poiché ho percepito un limite forte nel mondo della decorazione. Così è nato Bulbo, dove interpretiamo il progetto lastra-ceramica come se fosse carta da parati, ma sul gres. Con la misura della parete che riceviamo, riproponiamo il disegno sulla lastra. Grazie a questa intuizione operiamo in diversi settori, permettendo ai professionisti di rivestire gli ambienti in maniera completa e innovativa, con un concetto di mondo della ceramica che guarda lontano, sempre più vicino al design, al lusso e alla modernizzazione».

PERCHÉ ETERNEDILE CAMBIA NOME E DIVENTA ETERNOO

La storica azienda di distribuzione nata a Bologna nel 1949 si è evoluta, ampliando l’offerta merceologica e con 67 punti vendita. Così è nata l’esigenza di un radicale rebranding

Paolo Caliari

L’

edilizia cambia. I materiali si evolvono. La domanda del mercato si complica. La tecnologia incalza. Ovvio, quindi, che la distribuzione si evolva. Ma c’è modo e modo. Ogni azienda segue un suo percorso, ha le proprie peculiarità, i propri punti di forza. Sapere

Eternoo

E I NESSI RICEVONO IL PREMIO DI PADRE IN FIGLIO

Eternoo, nuovo brand della società di distribuzione della famiglia Nessi, ha ricevuto il Premio Di padre in figlio - il gusto di fare impresa, nel corso della 23esima edizione del riconoscimento. L’iniziativa è nata nel 2008 per analizzare e valorizzare le esperienze di aziende familiari che hanno affrontato e risolto con successo il passaggio generazionale. Il Premio è realizzato con il supporto scientifico di Liuc Business School. Inoltre, il Family Business Lab (Fabula) della Liuc, Università Cattaneo, diretto da Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, che anche quest’anno ha messo a disposizione gli strumenti di raccolta e interpretazione dei dati, fondamentali per analizzare profondamente e secondo modalità quanto più possibile oggettive le aziende partecipanti. Eternoo è risultata vincitrice nella categoria Giovani Imprenditori. Questa la motivazione: «Vince nella categoria Giovani Imprenditori Eternoo, guidata dalla passione di Caterina e Federico Nessi. Questa azienda incarna una gestione familiare dinamica con una visione moderna e protesa alla crescita grazie anche alla digitalizzazione». Eternoo è leader in Italia nel settore della distribuzione edile multispecialistica. L’azienda sta attuando proprio in questo momento un processo di rebranding da Eternedile a Eternoo, con cui ha già lanciato una propria linea di prodotti per l’edilizia. Con oltre 70 anni di esperienza e più di 600 collaboratori, l’azienda fornisce prodotti e soluzioni per l’edilizia di alta qualità a imprese, artigiani e privati grazie alla sua rete capillare di 67 punti vendita e 23 showroom a marchio Aqva Ceramiche, il brand dedicato alla divisione finiture. Sotto la proprietà e la guida della Famiglia Nessi, Eternoo si è evoluta passando dal piccolo magazzino in uno scantinato del centro storico

di Bologna nel 1949 ai magazzini di grandi dimensioni dei giorni nostri, frazionati in reparti autonomi specializzati, con oltre 15 mila articoli sempre pronti per la vendita. La sede direzionale e amministrativa è a Modena. L’ampiezza della gamma prodotti è un tratto distintivo di Eternoo, che lavora da sempre per proporre i migliori materiali alle oltre 20 mila piccole, medie e grandi imprese clienti, collaborando regolarmente con più di 600 fornitori selezionati. Punto di forza dell’azienda è la consulenza tecnica e commerciale dedicata grazie a uno staff preparato che gestisce la relazione con il cliente in un rapporto one-to-one. Nel corso degli anni Eternoo ha ampliato le categorie merceologiche e i reparti specializzati per presidiare sempre più settori e riuscire ad accontentare tutti gli attori che gravitano attorno al mondo dell’edilizia. Il numero di prodotti disponibili a magazzino in pronta consegna è sempre in costante crescita. Le divisioni specializzate riguardano il cartongesso e i sistemi a secco con i punti Etgyps, le vernici con i colorifici Etecolor, le coperture in legno lamellare con Etelegno, i reparti di termoidraulica, i centri di lavorazione del ferro e la produzione solai.

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come utilizzare al meglio questo menu è il compito dello chef, cioè dell’imprenditore. Ed è il caso di Eternedile, insegna storica nata nel 1949 a Bologna e che fa capo alla famiglia Nessi, oggi con Federico e la sorella Caterina, che hanno affiancato nella gestione il padre Franco Nessi. Ora l’azienda ha deciso un rebranding che sia più omogeneo con quella che è l’evoluzione del business, spiega in questa intervista Federico Nessi.

Domanda. Eternedile ha deciso di cambiare nome in Eternoo. Perché?

Risposta. Ci siamo resi conto che la parola edile all’interno del nostro nome poteva essere un limite, perché abbracciamo categorie merceologiche che non rientrano esclusivamente all’interno del mondo dell’edilizia. Eternoo è semplice, immediato e richiama al concetto di futuro che le costruzioni rappresentano al meglio. Che cosa c’è di più eterno del Colosseo?

D. Quali sono stati i passi necessari per il rebranding?

R. A dire il vero siamo ancora nella fase embrionale, quindi i passi futuri sono ancora tantissimi e prevedono un sito totalmente nuovo, la sostituzione delle insegne, così come delle livree dei camion, in un’ottica di immagine coordinata che dovrà tenere in considerazione tanti aspetti. Una volta che avremo definito i primi step, allora potremo comunicare in modo più importante il nostro nuovo brand.

D. Quali risultati pensate di ottenere?

R. Vogliamo creare un’identità che poggia su un sistema di valori che sia riconoscibile per tutti i nostri stakeholder, in primis collaboratori e clienti ovviamente.

D. Quanto costa un rebranding?

R. È un investimento indubbiamente notevole, basti

pensare alle insegne di oltre 60 punti vendita, ma si tratta di un progetto di lungo periodo, d’altronde un’azienda che si chiama Eternoo non può ragionare nel breve termine.

D. Avete deciso voi il nome o vi siete affidati a una società di consulenza?

R. Il nome è stato scelto da noi ed esiste ormai da diversi anni, perché è il brand dei nostri prodotti a marchio. A un certo punto abbiamo semplicemente realizzato che questo nome era quello giusto.

D. Quali azioni di comunicazione pensate di intraprendere per consolidare il rebranding?

R. Sarà una strategia omnichannel, ma chiaramente non vogliamo fare spoiler…

D. Recentemente Eternoo ha vinto il Premio Di padre in figlio - il gusto di fare impresa, nella categoria giovani imprenditori, dedicato alle aziende familiari che hanno affrontato e risolto con successo il passaggio generazionale. Il vostro come è avvenuto?

R. Vincere un premio deciso da una giuria presieduta dal direttore de Il Sole 24Ore è stato motivo di orgoglio, perché ci gratifica degli sforzi che un’azienda famigliare necessita. Come detto proprio alla premiazione, ci piace parlare di convivenza intergenerazionale, piuttosto che di passaggio. Siamo convinti che l’unione faccia la forza, perché io, Caterina e nostro padre abbiamo tutti caratteristiche diverse e il nostro obiettivo è stato renderle complementari.

D. Ci sono stati scogli da superare?

R. Gli scogli esistono in qualsiasi azienda, ma diciamo che indubbiamente lo «svantaggio» dell’azienda famigliare è che risulta impossibile scindere il rapporto personale da quello professionale, pertanto abbiamo lavorato affinché i conflitti fossero sempre costruttivi e mai distruttivi.

ETERNOO

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D. Come avete deciso la suddivisione della gestione all’interno dell’azienda?

R. La suddivisione dei ruoli è avvenuta in modo naturale, perché abbiamo assecondato le attitudini e capacità di ognuno. Esistono chiaramente degli ambiti di sovrapposizione, ma sono limitati e ci permettono di confrontarci per prendere le migliori decisioni possibili. In estrema sintesi, ci siamo dati questa regola: più importante è la decisione, maggiore è il confronto.

D. Una delle motivazioni del premio riguarda l’impegno nella digitalizzazione...

R. Non c’è futuro senza digitalizzazione, pertanto gli investimenti che stiamo facendo sono sempre più importanti. Per ora ci stiamo concentrando sulla struttura interna, ma a breve ci saranno novità.

D. Molte aziende della distribuzione si chiedono se l’investimento in tecnologia ha un ritorno sugli utili o, perlomeno, sui ricavi. Che ne pensa?

R. L’investimento in tecnologia ha un ritorno che ha un nome preciso: sopravvivenza.

D. Eternoo ha una propria linea di prodotti per l’edilizia. Quali sono?

R. Siamo partiti con alcuni prodotti premiscelati (il primo è stato l’Etemas, un massetto pronto) e abbiamo ampliato la gamma fino ad arrivare a una piccola gamma prodotti che soddisfa le esigenze più essenziali del cantiere. Si tratta di soluzioni dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, che ben si integrano alla gamma prodotti dei nostri più importanti fornitori.

D. Qual è la dimensione dell’azienda oggi?

R. L’anno scorso abbiamo raggiunto circa 210 milioni di ricavi.

D. Con quanti addetti?

R. A oggi siamo oltre 600 persone.

D. Quanti punti vendita?

R. Con l’ultima apertura a Parma, siamo arrivati a 67 punti vendita.

D. Qual è stata la difficoltà maggiore nell’espansione?

R. Indubbiamente l’integrazione di tante realtà a un ritmo così rapido, perché ogni azienda acquisita è diversa e ogni singola persona necessita di attenzioni sia dal punto di vista formativo, sia dal punto di vista relazionale. La paura dei collaboratori di realtà acquisite a volte è che pensano vogliamo cambiare il personale, quando invece per noi è estremamente importante che tutti si sentano parte del progetto, dal momento che sono le persone a fare la differenza, in qualsiasi realtà.

D. È complicata la gestione da un punto di vista logistico?

R. Rispetto alla Gdo alimentare, per fare un esempio, abbiamo l’enorme complicazione derivante dalla gestione dei trasporti, perché molti fornitori non spediscono il materiale con un loro servizio di consegna, oppure lo fanno con costi poco concorrenziali. Se pensate che siamo

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innovativo sistema a secco brevettato e certificato efficientamento termico e acustico degli edifici esistenti antisismica.

i climi più estremi una posa rapida ogni superficie

oggi su oltre 20 province con 400 fornitori, equivale a gestire 8 mila combinazioni logistiche. Fortunatamente prodotti come quelli da ferramenta hanno incidenze di trasporto basse che consentono consegne franco arrivo alle stesse condizioni in tutta Italia, quindi la mole di tratte da gestire è più ridotta. Ma sicuramente siamo l’azienda con il più alto tasso di complicazione tra i nostri competitor, perché abbiamo una distribuzione territoriale estremamente frammentata e vasta in termini di distanze.

Basti pensare che tra il nostro punto vendita più a Nord, Cortina d’Ampezzo, e quello più a Sud, Roma, ci sono ben 700 chilometri di distanza, mentre i nostri principali competitor hanno una distribuzione territoriale molto solida, ma più concentrata.

D. Quanti showroom avete?

R. Con l’acquisizione di Pauletti a Verona, abbiamo raggiunto i 23 showroom.

D. Quanti articoli avete a disposizione?

R. Questo è un dato molto variabile, perché dipende dal punto vendita, ma mediamente abbiamo almeno 5 mila referenze in pronta consegna.

D. Aqva Ceramiche è il brand dedicato alla divisione finiture. Di che si tratta?

R. Volevamo dare un’identità precisa agli showroom e per questo oggi hanno un loro brand, perché devono parlare un linguaggio diverso e il nome Aqva è un chiaro rimando al mondo del bagno che è sicuramente il protagonista di tanti progetti di ristrutturazione.

D. Siete organizzati in divisioni specializzate.

Quali sono?

R. Edilizia pesante, edilizia leggera, ferramenta, idrotermosanitario e showroom.

D. Quanti clienti avete?

R. Nel 2023 abbiamo servito oltre 40 mila clienti unici.

D. Come sono suddivisi?

R. Principalmente imprese e una piccola percentuale di privati, che aumenta nella divisione showroom.

D. Oltre a prodotti fornite anche servizi?

R. Il servizio più importante è indubbiamente quello legato ai trasporti, dato che abbiamo oltre cento camion di proprietà.

D. Come vi comportate per la necessità di formazione dei dipendenti?

R. Stiamo strutturando un programma di formazione interna, perché è l’unico modo per avere una metodologia univoca.

D. Come vedete il dopo superbonus?

R. Saranno anni complessi, pertanto la prudenza sarà fondamentale, soprattutto in ottica di gestione del rischio credito.

D. Qual è il giudizio sulle continue modifiche agli incentivi?

R. Non può che essere negativo, ma purtroppo siamo abituati al continuo cambiare delle regole del gioco.

D. Che cosa prevedete per il 2024?

R. Speriamo in una piccola crescita dettata dalle acquisizioni, che ci stanno aiutando a compensare il calo generalizzato dei ricavi.

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L’alternativa in laterizio al cappotto termico

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La soluzione monostrato di wienerberger garantisce elevate prestazioni termiche senza l’utilizzo di isolanti esterni.

La sola posa in opera del Sistema Completo Porotherm, composto dal laterizio rettificato Porotherm BIO PLAN abbinato al pezzo speciale Porotherm Thermal T, permette di realizzare edifici massivi sicuri, durevoli e sostenibili.

Le soluzioni in laterizio Wienerberger sono conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) grazie alla Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), redatta a partire da un’analisi del ciclo di vita (LCA) dei processi produttivi.

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BIGMAT MEDIEDIL

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L’azienda di Marsala, entrata a far parte del Gruppo BigMat e forte delle sinergie, punta a espandere il business anche ad altri settori, come rinnovabili e termoidraulica

Alice Fugazza

Un punto vendita e uno showroom di design nel cuore di Marsala (Trapani), un’azienda che esiste da quasi 60 anni, ma che è mutata nel tempo. Prima vendeva materiale ferroso poi, 30 anni fa, il salto a rivendita edile e, alla fine, il cambio del brand, da Matedile a Mediedil, con l’ingresso nel 2003 di Salvatore Galfano, amministratore unico della società, succeduto al padre. Il nome indica il connubio fra mediazione ed edilizia, che poi è il senso del business dell’azienda. A fine maggio dello scorso anno, inoltre, è arrivato un ulteriore passaggio: l’ingresso nel Gruppo BigMat. Con un’offerta che spazia dai rivestimenti per il bagno al living, in uno showroom dove i dettagli sono protagonisti, fino ai materiali per costruire e ristrutturare, BigMat Mediedil si è affermato come protagonista della distribuzione in Sicilia, spiega a YouTrade Salvatore Galfano.

DA DESTRA

SALVATORE GALFANO, AMMINISTRATORE

UNICO E LA SORELLA

GIADA GALFANO, DELL'AMMINISTRAZIONE

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Domanda. Che cosa è cambiato con l’ingresso nel Gruppo BigMat?

Risposta. È stato un ingresso desiderato da parecchi anni. Il Gruppo ci ha sempre affascinato e non siamo rimasti delusi a maggio 2023, quando si è aperta la possibilità di farne parte. Essere riuniti sotto un’unica bandiera dà forza e apre tante porte a nuove possibilità, oltre che a un confronto costante fra rivenditori e opportunità continue di formazione per crescere. La disponibilità, la competitività e la risoluzione dei problemi sono i punti forti di BigMat: grazie alle loro strategie siamo riusciti a dare una visibilità differente alla nostra rivendita, a farci conoscere ancora di più attraverso strategie di marketing mirate e abbiamo ottenuto diverse agevolazioni con i fornitori, riuscendo a inserirne 22.

D. Come è andato il 2023 e che cosa prevedete dal 2024?

R. Il 2023, nonostante la fine del 110%, è andato bene, ma un po’ meno rispetto al 2022. Per il 2024, nonostante fosse in previsione una brusca discesa, speriamo di rimanere stabili, anche perché il primo trimestre è stato in linea con l’anno precedente. Ora rimaniamo in attesa di capire dove bonus e Pnrr ci porteranno.

D. Che cosa vi aspettate dal Pnrr?

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GLI INTERNI DELLO SHOWROOM, DOVE I DETTAGLI SONO I PROTAGONISTI

IL MAGAZZINO CON TUTTI I PRODOTTI SPECIALIZZATI

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R. I segnali che qualcosa sta iniziando a muoversi sono chiari: abbiamo preso contatti, iniziato a fare qualche preventivo e teniamo monitorati i cantieri. La nostra impressione al momento è che i motori siano accesi, ma nulla si muova. Almeno per il momento.

D. Il ponte sullo Stretto di Messina potrebbe avere ripercussioni sulla vostra attività?

R. In positivo, sia direttamente sia indirettamente. Siamo una piccola rivendita locale, ma forniamo sia provincia sia regione e talvolta andiamo oltre ai confini. Diamo la disponibilità del materiale in pronta consegna, ci sono cantieri che vogliono accelerare questi movimenti e il ponte ci agevolerebbe, insieme al supporto di assistenza che forniamo direttamente in cantiere. Potrebbe essere ottimo per la distribuzione del materiale, insomma.

D. Quali sono i principali brand con cui collaborate?

R. Sicuramente Kerakoll, con cui collaboriamo da 30 anni, brand del quale disponiamo di una vasta gamma di prodotti: resine, colore e rinforzo strutturale. C’è molta collaborazione con i rappresentanti che fanno

LA SCHEDA

Ragione sociale completa: BigMat Mediedil

Sede legale: via Dante Alighieri 64/I -91025, Marsala (Trapani)

Numero di telefono: 09.23951768

Sito Internet: www.mediedil.bigmat.it

Email: mediedil@bigmat.it

Canali social: Facebook e Instagram

Anno di fondazione: 2003

Titolare: Salvatore Galfano

Fatturato 2023: 2.500.000 euro

Numero punti vendita materiali edili: 1

Numero showroom: 1

Superficie coperta: 1.500 mq

Superficie scoperta: 25.000 mq

Dipendenti: 9

Zone geografiche Servite: Sicilia e Calabria

Fornitori partner: Kerakoll, Colacem, Cotto Cusimano, Dakota, Daliform, Fila, Five, Gaia, Heidelberg Materials, Gessi Roccastrada, Imola Ceramica, Isolmant, Leca, Poron, Rockwool, Ruregold, Ursa

Gruppo d’acquisto: BigMat

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affidamento sul nostro punto vendita, poiché sanno che troveranno esattamente quello che cercano, anche nel particolare. Insieme, ovviamente, a molti altri, anche locali che rappresentano per noi diversi vantaggi.

D. Lo showroom è un vostro punto di forza, quando lo avete rinnovato?

R. L’abbiamo pensato tre anni fa, quando l’area era solamente un magazzino. Due anni fa l’abbiamo realizzato: è un luogo di design progettato da un architetto, dove si possono trovare diversi ambienti dal bagno al living, con i particolari che sono protagonisti dell’atmosfera.

LA RIVENDITA SICILIANA ALL'ESTERNO

D. Come è composta la vostra clientela?

R. I clienti principali sono le imprese, circa il 65%.

Con lo showroom ci rivolgiamo ad applicatori specializzati, privati e una piccola parte artigiani.

D. Sostenibilità e digitalizzazione, come state gestendo queste due importanti tematiche?

R. Per quanto riguarda la sostenibilità, siamo molto attenti, è una caratteristica sempre più richiesta: con Kerakoll, per esempio, abbiamo una linea in biocalce tutta a base di calce naturale che porta innumerevoli vantaggi. Il settore in questo senso è in crescita, bisogna solo aspettare che venga meglio recepita l’esigenza di questi prodotti. Per quanto riguarda la digitalizzazione, invece, ci stiamo specializzando sempre di più. Abbiamo assunto un collaboratore apposta, preparato nel programmare, che ci aiuta su questo fronte. Stiamo lavorando in particolare sulla digitalizzazione del processo dell’ordine.

D. E per quanto riguarda la formazione?

R. Per noi è importantissima: un tempo mensilmente, assieme alle aziende fornitrici, organizzavamo incontri e convegni a tema, sia con il cliente stesso sia con i tecnici. Ora, con BigMat, è tutto molto più facile e immediato e ci sono anche più occasioni di confronto.

D. Avete progetti a medio o breve termine?

R. Sì, vorremmo ingrandirci acquisendo altro spazio e ampliando i progetti che riguardano l’elettrico, la termoidraulica e le energie rinnovabili. Il nostro obiettivo è la multi specializzazione, per offrire al cliente un’offerta più vasta e fidelizzarlo meglio.

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IL LAVORO ALL'ESTERNO DEL MAGAZZINO

PIÙ SOLUZIONI PER TUTTI IN CAMPANIA

DE ROSA

L’azienda napoletana di distribuzione ha compiuto 60 anni e ha scelto di ampliare la gamma della propria offerta anche grazie a partnership di qualità, come quella con Geoplast

Èuna rivendita multi specializzata nel cuore della Campania, a Napoli, dove imprese, progettisti, artigiani e privati possono trovare soluzioni e applicazioni ideali per trasformare i loro progetti in realtà: De Rosa esiste da più di mezzo secolo e ha appena festeggiato i 60 anni. Alla guida è Alberto De Rosa, amministratore unico, seconda generazione della famiglia, che continua l’attività nel segno della passione. È un’azienda particolare, collocata su tre piani, in 30 mila metri quadri per prodotti e idee: edilizia e attrezzature edili, siderurgia, ferramenta, termoidraulica, climatizzazione, ferro battuto, e acciaio inox e porte

Alice Fugazza

DA SINISTRA GIUSEPPE

SETTEMBRE, ALBERTO DE ROSA E PAOLO PIROTTO

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e infissi. Pavimenti, rivestimenti, ceramiche e arredi, invece, a breve, prenderanno una strada diversa, affidati alla sorella.

Domanda. De Rosa ha alle spalle 60 anni di attività. Che cosa è cambiato a oggi?

Risposta. Mio padre e mia madre avevano fondato l’attività nel 1965, all’epoca si chiamava De Rosa Silvio: vendevano materiali edili, siderurgia e ferramenta. Nel 1997, quando avevo 20 anni, abbiamo costituito la De Rosa, ne faceva parte tutta la famiglia. Sono successivamente diventato amministratore e ho puntato con tenacia a inserire prodotti sempre più nuovi, ampliando così i settori di edilizia, ferramenta e termoidraulica. Nel 2005 abbiamo festeggiato i 40 anni e da lì è arrivata la decisione di ampliare la struttura, che ora è efficiente sotto ogni punto di vista, con un parcheggio di 5 mila metri quadrati, costruita su tre livelli, e un piazzale da 10 mila metri quadrati. Per un totale di 30 mila metri quadrati coperti.

D. Vi tenete aggiornati in che modo?

R. All’inizio di quest’anno abbiamo ampliato la struttura, con spazi dedicati alle soluzioni per l’edilizia, alle nuove soluzioni e all'esposizione dei sistemi più innovativi, oltre ad una sala specificamente dedicata alla formazione con 150 posti. A breve avvieremo anche un nuovo restyling. Da noi si può trovare di tutto, in un mix di prodotti sempre aggiornato che spazia dall’edilizia alla ferramenta, fino all’idraulica.

D. Qual è la specificità dell’area geografica?

R. Siamo presenti soprattutto in Campania, ma forniamo

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le imprese anche su tutto il territorio nazionale. I lavori più richiesti sono quelli di ristrutturazione. Quest’anno siamo pronti a partire con gli appalti del Pnrr, in particolare con l’utilizzo dei prodotti Geoplast: abbiamo già richieste per le prime forniture di vespai per edifici pubblici. Aspettiamo con trepidazione.

D. Qual è la vostra tipologia dei clienti?

R. Quelli che riguardano l’edilizia pura sono il 50% del parco clienti, 20% dalla termoidraulica, 20% fabbri e

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ALCUNE IMMAGINI

DELLA RIVENDITA DE ROSA

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INCENTIVI E CONSULENZA PER LA DISTRIBUZIONE

Paolo Pirotto (nella foto) è il direttore generale Geoplast, azienda che da anni collabora con De Rosa. «Un buon test che un imprenditore dovrebbe attuare per la sua attività è progettare un layout nuovo per la struttura e De Rosa l’ha fatto», spiega il manager. «La nostra idea di sviluppo si basa su due piani: risposta ai bisogni "standard" del mercato e, in parallelo, capacità di risolvere in cantiere tematiche sempre più complesse con prodotti innovativi, assieme a partner qualificati in grado di presidiare il territorio. Qualità che in De Rosa abbiamo trovato e che apprezziamo. La loro rivendita dà sempre idea di varietà, competenza e completezza. Assieme all’angolo tecnico, dove la formazione è al centro, importantissimo per la filiera. Per distinguerci dobbiamo puntare sulla varietà, qualità e formazione».

Domanda. Quali sono le linee di prodotto più richieste in questa zona?

Risposta. I vespai: vorremo continuare a venderli in maniera massiva, abbinando al prodotto diversi servizi a valore aggiunto. Inoltre, ci sono anche altre divisioni di vendita che iniziando ad affermarsi.

D. Quali?

R. Il discorso sulla permeabilità dei terreni è ampio, ha una sua funzione e c’è una domanda in crescita. Interessante è anche il tema della gestione delle acque meteoriche.

D. Come è strutturato rapporto tra Geoplast e De Rosa?

R. Oltre ad un "classico" accordo commerciale con condizioni operative predefinite, c’è una parte di sviluppo del mercato dove le intenzioni sono buone da entrambe le parti: si è attenti, si promuovono nuove soluzioni, c’è il presidio del mercato e una forte attenzione allo staff tecnico.

D. Sulla sostenibilità come siamo messi?

R. Speriamo che questa sensibilità si sviluppi ancora di più e che coinvolga un’ampia fascia.

D. La sostenibilità, rispetto al Nord, è recepita più o meno?

R. È recepita, non vedo grandi differenze tra nord e sud. Ovviamente siamo all'inizio e la strada è ancora lunga.

D. Come si è evoluto rapporto con De Rosa?

R. È storico: è iniziato col padre Angelo e continuato con Giuseppe, il referente di zona. Stiamo pensando di svilupparlo differenziandoci dal mercato.

D. I prodotti non sono sempre belli da vedere: come un

rivenditore dovrebbe presentarli, metterli in evidenza?

R. Non cerchiamo di vendere prodotti, ma soluzioni ai problemi. Anche perché il nostro materiale non si vede nella struttura completa. In un punto vendita dovrebbero esserci dei corner che mostrano il prodotto incasellato in una situazione standard, così che sia tutto facilmente comprensibile. Sarebbe carina l’idea di esporre un plastico diviso a sezioni, intuitivamente efficace per raffigurare al meglio le soluzioni.

D. Qual è la tipologia degli acquirenti delle soluzioni?

R. I progettisti le prescrivono, le imprese le utilizzano.

D. Perché un’impresa dovrebbe scegliere Geoplast?

R. Geoplast si pone come partner tecnico in grado di affiancare i soggetti della filiera - progettisti, distributori, imprese dalla progettazione alla realizzazione dell'opera in cantiere, proponendo soluzioni innovative.

D. Per il 2024 quali sono le aspettative al Sud Italia? Pari a quelle del Nord?

R. Se non superiori! C’è grande effervescenza per i lavori infrastrutturali.

D. Il Pnrr inciderà sull’ampliamento del business?

R. Sì e anche molto, almeno fino al 2026. E siamo pronti per giocare al meglio questa partita.

I MATERIALI IN ESPOSIZIONE

ALL'INTERNO DELLA RIVENDITA

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10% privati. Vogliamo svilupparci con l’area vendita e fai-da-te, per ampliare il nostro portafoglio.

D. Quali servizi offrite e quali i più apprezzati?

R. La disponibilità e la vasta scelta dei prodotti, che non mancano mai e sono sempre disponibili. Il nostro è un magazzino con tutti i crismi, mai vuoto. Inoltre, abbiamo personale dedicato per ogni settore con contatti diretti, consegne in cantiere e supporto diretto nella posa dei tecnici insieme ai produttori. È molto apprezzato anche il nostro approccio umano.

D. Quale settore offre maggiori soddisfazioni? E ci sono settori nuovi che desiderate aggiungere?

R. Il settore edile è il primario ed è quello che traina anche il resto. Principalmente seguo quello. Poi, riusciamo a indirizzare il cliente anche sugli altri settori.

D. Tra ferramenta, edilizia, termoidraulica e ceramica quali sono i generi più richiesti, al di là dell’edilizia?

R. La termoidraulica professionale è in crescita, l’evoluzione dei materiali è giornaliera. Abbiamo contatti con fornitori che ci danno sempre di più. Anche se adesso bisogna fare i conti con la fine della sbornia da superbonus.

D. Con la fine del superbonus quali prodotti sono in crescita e quali in calo?

R. Le richieste sono leggermente diminuite, ma impermeabilizzanti, isolanti, acustici e termici rimangono sempre tra i prodotti di punta.

D. Che novità vi aspettate dal Pnrr?

R. Sono convinto che arriverà molto lavoro, spero solo che si possa evitare quanto accaduto col superbonus e

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MATERIALI A DISPOSIZIONE PER OGNI ESIGENZA

IL RAPPORTO? È FONDATO SUL

CONFRONTO

Giuseppe Settembre (nella foto) è consulente operativo commerciale Geoplast dell’area di Napoli e Caserta. Domanda. Come sono le rivendite di questa zona?

Risposta. Si dividono in strutturate, come De Rosa, ovvero specializzate su vari settori, con persone formate e capaci di seguire il cliente in tutte le fasi. Poi, ci sono le rivendite meno strutturate, da banco, che acquistano e rivendono il materiale.

D. Quali sono le principali richieste dei venditori?

R. Di avere un rapporto diretto con cui si comunica e ci si confronta: sui preventivi, sull’assistenza in cantiere, sulle richieste commerciali. Con De Rosa facciamo così.

D. Quali sono le principali problematiche di questo momento?

R. Tra superbonus e Pnrr i progetti in corso sono tanti: temiamo problematiche legate alle tempistiche.

D. Lei è della nuova generazione: che cosa è cambiato con il suo ingresso nell’azienda?

R. Lavoravo con mio padre già nel 2015, ma sono subentrato a pieno regime nel 2017. La differenza fra la vecchia e la nuova generazione è il rapporto col cliente molto stretto.

velocizzare i processi.

D. Quali sono i motivi che vi hanno portato a instaurare il rapporto con Geoplast?

R. È iniziato nel 2010 grazie alla loro disponibilità nelle soluzioni, l’ottimo team, la vasta gamma di prodotti, le consegne veloci e la voglia di accontentare sempre il cliente nelle esigenze. Tra le soluzioni Geoplast, le più richieste sono per vespai, pavimenti drenanti e pavimentazioni in generale, assieme ad altre applicazioni green, una tematica quanto mai attuale. Grazie a tutti questi fattori, ci troviamo molto bene.

D. I clienti recepiscono queste soluzioni innovative e green?

R. Sì, con molta più facilità rispetto al passato. La nuova generazione è più sensibile a queste tematiche.

D. I distributori spesso si lamentano di essere presi meno in considerazione dai produttori: è vero?

R. Sì, ma solo se il distributore vende esclusivamente prodotti base. Non è il nostro caso, comunque: noi tendiamo a creare partnership con i distributori, con i produttori vogliamo lavorare insieme con passione e impegno.

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Non si discute solo del prezzo, ma di soluzioni e progetti, ampliando le richieste ed essendo sempre più specializzati e più specifici. Si parla della creazione della vendita.

D. Come vede il futuro della distribuzione?

R. Sarà un futuro di rivenditori specializzati, che possono seguire e dare certezza all’impresa a 360 gradi, dal progetto fino alla fine del cantiere.

D. Come è andato il 2023 e quali previsioni per il 2024?

R. Bene il 2023, ottimismo per il 2024: sarà un anno di grandi soddisfazioni.

D. Prodotti tecnici e formazione: che cosa fate per formare sia i vostri collaboratori all’interno dell’azienda, sia i vostri clienti? Che iniziative mettete in atto e quanto tempo?

R. Prima del covid era un appuntamento mensile: corsi, dimostrazioni. Adesso stiamo cercando di ripristinare queste buone abitudini: abbiamo collaboratori che tutti i mesi vanno nelle aziende per aggiornarsi sui prodotti. Proseguiremo con le dimostrazioni, gli open day, i corsi e i momenti di convivialità con i clienti, per formare sia dipendenti che imprese. Le nuove generazioni sono più partecipative, ci tengono molto. Importante anche sottolineare che i più gettonati sono quello per lo strutturale, l’antisismico, il drenaggio e la raccolta delle acque.

D. Come sta andando il 2024? Quali previsioni per fine anno?

R. Il primo trimestre di quest’anno è andato bene, si stanno risentendo gli strascichi del superbonus. Da inizio di aprile, però, abbiamo iniziato a percepire dei rallentamenti, per la fine dell’anno la previsione è quella di una lieve flessione: i costi dei materiali si

sono abbassati, sicuramente per i volumi prevediamo di meno. Il superbonus ha drogato il mercato, non torneremo alle quotazioni pre covid anche perché lavori e gare delle imprese sono al ribasso. Il mercato si deve riassestare.

D. Progetti e sogni nel cassetto?

R. Sì, abbiamo progetti e sogni nel cassetto: vogliamo distinguerci dalla massa, l’idea di una rivendita base non fa per me. Per le imprese è comodo venire qui e trovare tutto quello di cui hanno bisogno, il tempo è importante, risparmiarlo è fondamentale. Abbiamo aumentato anche il personale: in due anni abbiamo assunto dieci persone da formare per adeguare la struttura.

IL MAGAZZINO DELLA

RIVENDITA E I SERVIZI

CHE SI POSSONO TROVARE ALL'INTERNO

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LA SCHEDA

• Ragione sociale completa: De Rosa Srl

• Sede legale: Via Masullo, 41 – Quarto (Napoli)

• Numero di telefono: 081.8762235

• Sito Internet: www.derosasrl.it

• Email: info@derosasrl.it

• Canali social: Facebook e Instagram

• Anno di fondazione: 1965

• Titolare: Alberto De Rosa

• Fatturato 2023: 22.000.000 euro

• Numero punti vendita materiali edili: 1

• Numero showroom: 1

• Superficie coperta: 10.000 mq

• Superficie scoperta: 20.000 mq

• Dipendenti: 50

• Zone geografiche Servite: Campania

• Fornitori partner: Geoplast, Burlington, Ridea, Baxi, Einhell, Graziano, Treemme, Trend, Sisas

D. Quali sono le maggiori difficoltà oggi sul mercato?

R. Trovare personale specializzato, la concorrenza sleale, i prezzi e la fidelizzazione del cliente. Le nuove generazioni sono molto più complesse.

D. Tante volte i distributori di materiali edili non sentono l’importanza del ruolo della rivendita sia a livello economico che sociale, che cosa ne pensa? Come vede il futuro della sua professione?

R. La distribuzione e, aggiungo, la rivendita, è da capire bene. Sono due cose diverse. La rivendita deve mostrare i prodotti attraverso azioni specifiche, ed è investita da un ruolo sempre più importante che andrà ad aumentare negli anni. Sarà sempre più evoluta e dovrà adeguarsi alle novità, così come i produttori. Una bella sfida.

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Il distributore aretino, che aderisce a BigMat, ha organizzato la propria attività in quattro divisioni e punta a ingrandirsi. Intanto, ha scelto Masidef per completare l’assortimento: una riorganizzazione che vale un incremento del 50%

Alice Fugazza

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Una famiglia, una storia, un’impresa: 40 anni di distribuzione di materiali edili e finiture. BigMat Edilmarket Failli è una grande realtà, che si rinnova di generazione in generazione e che è in primo piano a Montevarchi, in provincia di Arezzo, grazie alla vasta offerta che propone al mercato. Offerta che acquista valore, anche grazie alla collaborazione con Masidef. Sono quattro, e specializzati, i segmenti che la rivendita tratta: fra edilizia, showroom nella suggestiva e raffinata Villa Liberty, colorificio e ferramenta, più il magazzino edile, gestiti dalla seconda generazione della famiglia, che ha deciso, con l’ingresso nel 2022 di Niccolò Failli come amministratore, insieme alla madre Stefania, di rinnovarsi sotto molti aspetti. Failli, figlio del fondatore dell’attività, Marco, non ha lavorato sempre nella filiera: informatico, appassionato di filosofia, ha avuto anche diverse esperienze nel mondo della musica. Mondo nel quale è stato attivo, aprendo un affermato negozio di strumenti musicali, diventato punto di riferimento nel settore. E forse è proprio per questo che BigMat Edilmarket Failli, di anno in anno, diventa sempre più grande grazie a delle visioni poliedriche di studio del mercato e, in un certo senso, più fresche e innovative, dando una sferzata al classicismo del settore.

Domanda. Edilmarket è nata come magazzino edile, ma poi si è evoluta in qualcosa di più: in che modo?

Risposta. Inizialmente era un magazzino edile con showroom. Poi, abbiamo voluto strutturare sempre di più l’azienda, per trasformarla in un’attività specializzata. Oggi abbiamo una ferramenta, un market strutturato in 600 metri quadrati e a metà del 2023 abbiamo acquisito anche il colorificio.

D. Quali sono state le scelte che hanno delineato l’attuale assetto?

R. La volontà di essere strategicamente posizionati in un futuro imprenditoriale di multipoint, la voglia di creare un’attività che abbia un effetto migliore e più strutturato, che permette di compensare il mercato con varie forme, insomma di essere sempre più multispecializzati.

D. L’azienda è stata fondata da Marco Failli, 40 anni fa, come avete gestito il passaggio generazionale?

R. Papà è morto nel 2003, ed è subentrato mio cugino

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fino al 2022, poi sono arrivato io. Mia sorella, classe ’96, ha fatto il suo ingresso poco prima di me, invece mia madre si è sempre occupata dello showroom.

D. Avete in programma festeggiamenti o iniziative per il 40esimo?

R. Sì, abbiamo in programma a luglio una festa per inaugurare il colorificio e il market.

D. Che esperienza ha mutuato dalla rivendita di strumenti musicali e ha portato in questa attività?

R. Sicuramente la competitività: in un mercato in sofferenza è necessario essere creativi. Ho portato una visione che può aiutare i collaboratori ad accordarsi sulle stesse note.

D. Quanto hanno aiutato le basi di informatica?

R. Tantissimo, la parte informatica mi permette di immagazzinare molte informazioni diverse e strutturare meglio pensiero e strategia.

D. Che cosa è cambiato con il suo ingresso in azienda?

R. Sono convinto che molto del lavoro lo abbia fatto

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chi c’era prima di me, anche perché sono subentrato solo da qualche anno. Posso dire, però, che con me è cambiata la visione: ho studiato il mercato molto velocemente e ho portato i miei progetti. Dopo due anni, sono riuscito a mettere tutti d’accordo con un’unica visione e a rendere tutti coesi in un’unica direzione. Tutto il resto, l’acquisizione del colorificio, il market competitivo e altri passi che abbiamo fatto, sono stati una conseguenza logica.

D. Quali sono le caratteristiche distintive dell’azienda?

R. Abbiamo avuto un turn over importante e siamo cresciuti molto: il middle management dell’azienda è composto da persone giovani, millennials (diventati maggiorenni nel nuovo millennio, ndr), un aspetto sicuramente caratteristico e un plus per un’attività che da anni si afferma come leader di settore.

D. Quali sono le dimensioni di BigMat Edilmarket?

R. L’azienda si compone di quattro segmenti separati (uniti sotto un’unica partita Iva), che lavorano in sinergia: nel colorificio abbiamo cinque persone, nello showroom dieci, il magazzino edile è la parte preponderante dell’attività e nel market abbiamo sei persone impiegate, per un totale di 36 dipendenti in 18 mila metri quadrati di area. Nel 2021 il fatturato era di 6 milioni di euro, passando a 8 nel 2022 e per quest’anno abbiamo raggiunto i 12 milioni.

D. Come è organizzata la parte dedicata all’edilizia? Avete un centro logistico?

R. Il nostro magazzino è generalista, trattiamo molti tipi di materiale: una volta eravamo molto forti sul

ferro, ora invece stiamo cercando di ampliare l’offerta sulle costruzioni a secco, dato che il mercato in questo settore è in crescita: abbiamo in programma di aprire un’area espositiva dedicata. Abbiamo anche un centro logistico composto da tre mezzi di grosso volume e due furgoni per le consegne più piccole.

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D. Dei quattro segmenti di mercato quale è il più forte?

R. Sicuramente quello del materiale edile, che fattura di più. Seguito dallo showroom, che ci fa superare i 2 milioni e, poi, a pari merito market e colorificio.

D. Fornite consulenza ai clienti?

R. Sì, questo è il nostro orgoglio. Il nostro storico geometra Maurizio Rossini offre assistenza e consulenza tecnica a 360 gradi ai nostri clienti.

D. Fate anche formazione?

R.Certamente, sia per il personale interno, con la Scuola di formazione manageriale BigMat, sia per i clienti con le open house. Stiamo allestendo una sala riunioni apposita per coinvolgere le imprese con eventi periodici.

D. Villa Liberty accoglie uno showroom molto elegante: come è stato pensato e come viene gestito?

R. È stato pensato e organizzato da mia mamma Stefania. L’ha fortemente voluto dopo aver visto lo scheletro di una palazzina, che ha voluto trasformare poi in qualcosa di particolare. Mia sorella la sta affiancando e prenderà le redini dello showroom, anche per questo abbiamo grandi progetti all’orizzonte per rivedere il layout espositivo, cercando di orientarlo verso il futuro. Dal mio punto di vista il modello di fruizione di questo

GLI INTERNI DELLO SHOWROOM

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mercato si sta diversificando: i millennials sono i clienti di oggi e del futuro e chiedono qualcosa di differente dalle generazioni precedenti. Una vendita più orientata verso l’efficienza, veloce e un po’ più meccanica. Stiamo cercando di trovare dei compromessi fra la vendita assistita di prima e questo.

D. Quali sono state le sinergie con Masidef?

R. Ci siamo trovati subito con Giuseppe Capello, national key account, per completare l’assortimento che abbiamo in rivendita. Il nostro marchio, inoltre, è stato rivisto e abbiamo completato il mercato con le loro linee. Abbiamo apprezzato l’efficienza nell’implementazione del layout, che è diventato più efficace e ordinato. Insomma, sono riusciti a trasmetterci un corposo know how, qualità che non è da tutti.

D. Come è nata questa partnership?

R. Capello conosceva la nostra azienda e si è proposto di darci una mano con la progettazione del negozio, ottenendo ottimi risultati.

D. Quali sono i materiali più richiesti della parte allestita da Masidef?

R. Lo sfuso, che permette al cliente di scegliere, ma anche quelli che riguardano l’idraulica. La viteria in generale è particolarmente apprezzata, da anni abbiamo esposto diverse confezioni che diversificano la scelta dei prodotti, ma mantenendo l’ordine. Grazie a questa strategia vogliamo aprirci anche al privato.

GLI INTERNI DEL MARKET

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CRM System

TANTE SOLUZIONI AD HOC PER IL DISTRIBUTORE

Giuseppe Capello (nella foto) è national key account Masidef per il canale edilizia e ha progettato l’esposizione a libero servizio della rivendita toscana.

Domanda. Quando è iniziato il rapporto con BigMat Edilmarket?

Risposta. Due anni fa, con la riorganizzazione del negozio.

D. Inizialmente che cosa hanno chiesto?

R. Non ci conoscevano, noi abbiamo deciso di offrire una consulenza presentando le nostre opportunità in termini di famiglie di prodotto e anche di spazi.

D. Come siete arrivati a un risultato?

R. La soluzione è arrivata dopo diversi momenti di confronto: di solito noi cerchiamo di consigliare in base alle analisi fatte con la proprietà le famiglie di prodotti più adatte alla tipologia di rivendita. Queste poi vengono riviste più volte, sia in termine numerico sia in base agli spazi espositivi, fino ad arrivare all’identificazione di quello che serve. E così è stato fatto.

D. Che tipo di soluzioni espositive proponete?

R. Possiamo proporre le esposizioni più adatte alle esigenze del negozio. Forse siamo il fornitore che può offrire qualsiasi tipo di soluzione al cliente. Ci sono competitor importanti che hanno poche soluzioni, noi abbiamo la fortuna di averne un numero notevole, tra viteria, abrasivi e utensileria.

All’interno di queste proponiamo i performanti, cioè la soluzione espositiva, in base a spazi e necessità del cliente. Da un modulo fino a 10-12 metri per famiglie di prodotto e possiamo far scegliere al cliente la confezione, che può essere media, piccola o professionale.

D. È possibile personalizzare l’area espositiva?

R. Si, proponiamo la personalizzazione della grafica gratuitamente. Ci sono due opzioni: la parte della didattica può essere quella standard, con il logo Masidef, oppure personalizzata con la grafica del cliente.

D. Come avete sviluppato il progetto di BigMat Edilmarket?

R. Quando abbiamo definito le famiglie di prodotto che interessavano alla proprietà, abbiamo creato un’offerta con dei performanti standard, con la definizione degli spazi per ogni linea commerciale, collocati sulla planimetria del loro progetto, consigliando il posizionamento. Poi, in base alla rotazione sono stati aggiunti gli accorgimenti del caso. Inoltre, noi abbiamo un global service che prevede due tipologie di servizio: un nostro agente di zona controlla la didattica ogni quattro mesi, per capire cosa manca, dalle etichette ai prezzi. Ogni 12 mesi dopo l’allestimento, insieme alla proprietà eseguiamo un check sulle rotazioni, per capire come rendere l’allestimento più performante.

D. Quali sono i punti di forza della soluzione BigMat Edilmarket?

R. Aver scelto anche la vendita sfusa, che permette di avere un banco ordinato e acquisire nuovi clienti. La riduzione della numerica dei fornitori e l’ottimizzazione dell’offerta della didattica.

D. Perché è importante l’assetto del punto vendita?

R. Perché tutte le rivendite in questi anni vedranno una riorganizzazione: c’è sempre una maggiore necessità da parte degli imprenditori di multi specializzarsi e di espandersi verso il privato. Un’azienda come BigMat Edilmarket è performante: curata, ordinata e con una buona comunicazione, permette al prodotto di vendersi da solo.

D. Quali sono le principali remore che mostrano i rivenditori? Quali i principali plus dopo il servizio?

R. Le remore sono l’abitudine, la paura di cambiare. Il plus però rimane l’offerta Masidef, che non offre la vendita di un prodotto, ma fornisce un sistema di vendita che ha una serie di vantaggi: qualità a un prezzo competitivo e con un layout che nessun altro fornitore ha in termine così esteso come famiglia di prodotto.

D. C’è qualche novità che sarà introdotta a breve su servizio e sistema?

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R. Grossi miglioramenti sono in arrivo per quanto riguarda l’aspetto dei prodotti e del layout. Stiamo lavorando per fare in modo che ogni cliente possa accedere a una soluzione adatta e ottimale. Ci stiamo concentrando sulla sostenibilità, con le confezioni in plastica riciclata, e con la digitalizzazione, applicando l’intelligenza artificiale.

L'AREA ESPOSITIVA

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IL MAGAZZINO EDILE

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D. Quanto ne ha guadagnato il business con Masidef?

R. La sinergia di elementi ha fatto guadagnare il 50%.

D. L’aspetto logistico per la viteria?

R. È tutto gestito da Masidef, noi operiamo con una rete vendita normalmente dedicata all’edilizia.

D. Qual è la situazione dopo il superbonus?

R. In questo momento stiamo andando bene, siamo in crescita.

D. La sostenibilità è un aspetto che interessa i vostri clienti?

R. Al momento è interessante per la committenza. Di conseguenza, i nostri clienti dovranno seguire il flusso. Credo sia necessario sensibilizzare maggiormente le imprese, poiché si parla sempre di più di economia circolare. Personalmente sono molto interessato.

D. In zona sono previsti lavori sul Pnrr?

R. Sono in programma diverse opere, anche se in queste zone la progettazione si focalizza molto sul legno, il che non ci fa sperare di essere poi così presenti. Rimaniamo in attesa e osserviamo la situazione.

D. Avete progetti nel cassetto?

R. Tantissimi, tra tutti la promozione della riqualificazione edilizia, prettamente commerciale. Su altro non faccio spoiler.

SAP

GIUBILEO E PNRR È ROMA AL CENTRO DEL PROGETTO

L’azienda di distribuzione con sede a Colleferro, area metropolitana della Capitale, fa parte del Gruppo Romani. Dopo il superbonus punta sui lavori legati alle opere in programma del Piano e dell’evento 2025

AColleferro la manutenzione straordinaria in via Fontana dell’Oste è servita al miglioramento del deflusso della pioggia, che spesso è causa di allagamento di quel tratto di strada, con l’acqua che invade anche le attività commerciali che vi si affacciano. A fornire la vasca di laminazione, prodotta da Starplast e posata dall’impresa stradale Massimo Temperini, per conto

DANIELE ROMANI, RESPONSABILE COMMERCIALE SAP

Livia Randaccio

dell’impresa aggiudicataria Tatangelo Ciro, è stato Sap, rivenditore che fa parte del Gruppo Romani, di cui è capofila. Sap è stata creata nel 1976 e da allora opera nel mercato dell’edilizia con unica sede operativa a Colleferro, in provincia di Roma. Oggi è un’azienda di distribuzione affermata sull’intero mercato edile del Lazio. Nel 1995 è nato il Gruppo Romani, nel quale vengono convogliate tutte le società con la decentralizzazione dell’attività commerciale a pochi metri dalla sede storica di Sap. Il gruppo è formato anche da centrali di betonaggio di calcestruzzo dislocate su Roma e un centro di sagomatura del ferro ad Anagni.

Daniele Romani, responsabile commerciale Sap, è uno dei dieci cugini che gestiscono il gruppo, una realtà poliedrica e vincente sul mercato edile regionale: «Sap nasce nel 1976 come piccolo magazzino edile a Colleferro e nel tempo ha avuto una crescita di tutto rispetto. L’attività è stata ideata e organizzata da mio padre con i suoi tre fratelli (Franco, Luigi, Alfiero e Sestilio)».

D omanda. Che tipo di offerta fornite alle imprese locali?

Risposta. Il nostro magazzino rappresenta il cuore dell’edilizia laziale: dai materiali strutturali alle finiture di design per il residenziale: pavimenti rivestimenti, colori,

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Il gruppo G&P intech vanta una storia unica e riconosciuta nel panorama nazionale delle tecnologie antisismiche e di ristrutturazione per la ricostruzione post eventi calamitosi e per la prevenzione del costruito esistente. Un partner ideale per competenza, affidabilità, innovazione per Pubbliche Amministrazioni, progettisti, imprese di costruzioni, applicatori specializzati. Un servizio tecnico di consulenza ingegneristica e assistenza in cantiere garantito su tutto il territorio nazionale.

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vernici e, a questo proposito, abbiamo anche un centro colore con tintometro. I nostri partner della produzione sono tutti fornitori di grandi brand (Mapei, Kerakoll, Heidelberg Materials, Fassa, Alfa Acciai, Toppetti, Fbm, Laterlite, Grigolin, Paulin). Serviamo l’intero territorio del Lazio, ma anche imprese edili fuori da questo territorio, sia piccole che medio grandi, ma anche molto privato, soprattutto per quanto concerne le finiture, e in parte l’arredo. Infatti, abbiamo organizzato una sala mostra dove esponiamo ceramiche, arredo bagno, cucine.

D. Il punto vendita di Colleferro è solo una delle aziende del gruppo.

R. Il punto vendita di Colleferro fa capo al Gruppo Romani, che è formato da un’azienda di logistica (la Trasporti) che lavora esclusivamente per il gruppo, da un’impresa che produce manufatti in cemento (Prefabbricati Romani), la Sap commerciale, ovvero il punto vendita, due showroom, uno a Roma per finiture di pregio nel mondo delle ceramiche e dell’arredo bagno, e uno qui a Colleferro.

D. Qual è il fatturato di gruppo?

R. Il fatturato di Gruppo è di 70 milioni di euro per un centinaio di dipendenti, così suddivisi: 30 nel punto vendita di Colleferro, 15 nell’azienda di manufatti in cemento a Paliano, un architetto segue lo showroom di Roma e gli altri dipendenti gestiscono lo showroom di Colleferro che si sviluppa su 5 mila metri quadrati.

D. Qual è il business che cresce di più?

R. Tutti i materiali edili, quelli strutturali ma anche le finiture, senza sostanziali differenze.

LA SCHEDA

• 1 punto vendita

• 1 azienda di logistica

• 2 showroom (a Colleferro e a Roma)

• 1 azienda di manufatti in cemento

• 100 dipendenti

• 70 milioni il fatturato di Gruppo

D. Oltre l’edilizia?

R. Forniamo alle nostre imprese clienti anche la parte termoidraulica ed elettrica di base, la prima impiantistica, su richiesta possiamo allargare l’offerta.

D. La nuova edilizia richiede tanta formazione, come affrontate l’aggiornamento?

R. Aggiorniamo i nostri dipendenti costantemente in collaborazione con i nostri fornitori.

D. Prossimo obiettivo?

R. Vorremmo ampliare i punti vendita, in modo particolare su Roma, con l’obiettivo di una maggiore vicinanza ai clienti, e non solo nella Capitale.

D. Che cosa vi aspettate per il 2024?

R. Crescere ulteriormente, nonostante lo stop del superbonus. Pnrr, Giubileo 2025, ma anche i lavori ordinari ci fanno ben sperare.

PRODOTTI STARPLAST

NEL PIAZZALE DEL PUNTO VENDITA

RNEL GRUPPO MADE DUE INSEGNE SICILIANE

osario Gugliandolo è una società storica, giunta alla quarta generazione di imprenditori (è nata a Messina nel 1907), che negli anni ha saputo evolversi, diversificando la sua proposta al mercato. Dall’offerta di cemento e ferro di inizio Novecento, quando Rosario Gugliandolo iniziò l’attività ai giorni nostri, fino a Federico Gugliandolo, che da 12 anni lavora in azienda con il padre Alberto. Ai materiali per l’edilizia sono stati affiancati le pitture, l’edilzia leggera, la plastica, piastrelle e sanitari, per soddisfare con marchi di primaria importanza le esigenze non solo di imprese e professionisti ma anche del cliente privato. Oggi la Rosario Gugliandolo è la decima rivendita edile siciliana aderente a Gruppo Made. Di Matteo Antonino è un punto vendita che ha la sua sede a Sciacca (Agrigento), attivo come magazzino di materiali edili dal 2012, ma azienda con tradizione centenaria nella produzione di laterizi, da tempo interrotta. La Antonino Di Matteo comprende tutti i materiali

per l’edilizia pesante e leggera, ma i progetti per il futuro sono importanti. È infatti da poco stato realizzato un nuovo capannone di 1.500 metri quadrati, che ospiterà una show-room e anche una sezione libero servizio, grazie alla consulenza di Gruppo Made-Livingmade, che progetterà un format su misura. È uno dei motivi che hanno spinto la rivendita ad entrare a far parte del Gruppo: ampliare l’offerta merceologica e quella dei servizi utilizzando il know-how di Gruppo Made e aprirsi quindi a nuovi mercati, intercettando nuovi clienti.

ZANUTTA APRE A MONFALCONE

Apre i battenti la nuova sede di Zanutta a Monfalcone, che segna il passaggio di consegne dal prestigioso marchio di Pragotecna, molto conosciuto sul territorio e partner di aziende simbolo del monfalconese, ma con clienti anche all’estero. Il punto vendita cambia impronta e, ovviamente, look, mantenendo fede allo stile deciso e accattivante proposto già in altre filiali, colorate di verde-blu, però è la sostanza che da sempre fa la differenza nel cosmo Zanutta. Il passo più

sostanziale di questa operazione è l’apertura di un esercizio nell’ultima provincia della regione che ancora era priva di filiali, ovvero quella di Gorizia. «Stavamo cercando una location nella zona di Monfalcone in modo da offrire copertura di servizio a tutti i nostri clienti», spiega l’ad Vincenzo Zanutta. «In questa sede saranno presenti tutte le categorie merceologiche e stiamo già sviluppando una rete di contatti con i cantieri navali per quanto riguarda la fornitura di finiture per imbarcazioni di ogni dimensione». L’azienda ha anche programmato in giugno l’inaugurazione del punto vendita a S.Maurizio Canavese (Torino).

ETERNOO A PARMA E VERONA

Nuovo punto vendita a marchio Eternoo per la pri ma volta a Parma. Si trova in Strada Beneceto 19/A: nello store è possibile trovare una vasta gamma di prodotti e servizi dedicati al settore dell’edilizia, un reparto dedicato alle finiture a secco del cartongesso e una ferramenta profes sionale dotata di strumenti e attrezzature antin fortunistiche per supportare al meglio le vostre attività. Attraverso la crescita delle nostre filiali il brand punta a offrire una rete sempre più capillare al servizio dei cantieri d’Italia. Un altro punto vendita a marchio Eternoo e di uno showroom a marchio Aqva Ceramiche sono stati inaugurati a Negrar di Valpolicella frazione Arbizzano, in Via Casa Zamboni 9. Un altro showroom ha aperto a Verona in via Quattro Spade 18 B, che proseguono l’attività della storica rivendita Pauletti.

AMORE LEGNAMI

IN BIGMAT

Amore Legnami, storica azienda specializzata nella lavorazione del legno nella zona di Acilia- Dragona (Roma), guidata dai fratelli Anna, Roberto e Salvatore, terza generazione della famiglia ha fatto ingresso nel Gruppo BigMat a inizio 2024. Il punto vendita, che si trova nella zona industriale di Acilia-Dragona si estende su una vasta area e comprende la falegnameria una zona di vendita coperta da 3 mila metri quadrati e uno showroom da altri 2 mila metri quadrati, dove si trova un vasto assortimento di prodotti per costruire e ristrutturare.

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Home Spa componibile, sauna, hammam e shower: Novellini amplia le proprie proposte con Celsius, che fonde architettura modulare e body care domestico

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Le docce Sined in accaio Inox 316 presentano un elegante design innovativo e moderno, e sono studiate anche per l’utilizzo in ambiente marino, per le piscine e per l'uso domestico

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3 Il lavabo Delano di Axa, azienda di Civita Castellana (Viterbo) è un ovale perfetto (100x46 centimetri) inciso in piano ceramico sottilissimo: effetto minimal e fluttuante nella versione a parete, assume un carattere scultoreo Un lavabo capace di arredare lo spazio bagno con originalità, ispirato a un monolite scavato nella roccia, ma capace di adattarsi agli spazi più innovativi. 4 Duolì è una lampada da tavolo sviluppata custom in seno al progetto realizzato da Qu per l’illuminazione dell’hotel Capitol di Nervi, progetto di Parisotto+Formenton Architetti. Connotata da un design evocativo, è ispirata dall’iconico copricapo asiatico a cono in paglia di riso, perfetta per leggere e lavorare. Domestica, ma perfetta in un contesto hospitality, è un oggetto di gusto timeless. 5 Essenziale, potente e incisiva. Così si presenta la nuova maniglia H 387 Studio Klass, nata dalla collaborazione tra Valli e lo studio milanese di design e consulenza creativa composto da Marco Maturo e Alessio Roscini. Sottile monolite dalle linee pulite e di grande impatto estetico, H 387 Studio Klass è un’ode al minimalismo. 6 Cropelli lancia la nuova

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linea di rubinetteria Alyssia. Design e qualità Made in Italy per un progetto dedicato al bagno e alla doccia. Il sistema Alyssia si compone, oltre agli elementi tipici di una doccia, ovvero soffione, colonna, saliscendi doccetta, di un ripiano Mobile Basso o, in alternativa, di un contenitore Mobile Alto 7 Studio, ricerca, armonia delle proporzioni, pulizia delle forme, minimalismo: tutti gli elementi concorrono a definire le collezioni di rubinetteria firmate

Da Jacuzzi nuova versione dell’applicazione per il controllo da remoto di tutte le principali funzioni di Spa e Swim Spa, tramite smartphone, tablet, Apple Watch e Google Assistant.

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Carimali design water_space. Per l’outdoor con la collezione Colonial la tradizione convive con la modernità senza perdere la sua più iconica essenza. Con la collezione Navis316 protagonista è l’acciaio, nobile e riciclabile. 8

Ronal Bathrooms ha presentato al Salone del Mobile quattro concept bagno innovativi, che interpretano nuovi canoni estetici e funzionali. Il concept Colour propone una soluzione total bathroom coordinata nei colori. Modernità e raffinatezza convivono in perfetta armonia, dove colori e materiali eleganti sono coordinati in modo ottimale tra i mobili da bagno con frontali testurizzati, spazi doccia e vasche. 6

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Panariagroup ha presentato a Londra le più recenti collezioni di Cotto d’Este, Lea Ceramiche e Panaria Ceramica, i brand di punta, una sintesi perfetta tra ricerca e processo creativo.

TO BUILD

MAKITA: CARIOLE ELETTRICHE

A ZERO EMISSIONI

Dai cantieri alle aziende agricole e agli allevamenti, fino ai parchi, ai camping e ad altre strutture ricettive: le carriole a batteria Makita rappresentano la soluzione ideale per movimentare senza fatica qualsiasi carico in forma solida, granulare o liquida, fino a 300 kg. Una gamma resistente, versatile e sicura, dotata di un resistente telaio provvisto di quattro ruote, questa serie offre diverse possibilità di configurazione: con telaio sollevabile elettricamente, fino a un’altezza di 1,02 metri (DCU601Z); con vasca ribaltabile elettricamente (DCU602Z); con vasca ribaltabile per la movimentazione di sabbia, ghiaia, mangimi (DCU603Z); con telaio tubolare per il trasporto di prodotti voluminosi come sacchi, blocchi, legname (DCU604Z); con vasca in abs per materiali liquidi o semiliquidi (DCU605Z). Le carriole a batteria Makita sono dotate di motore brushless esente da manutenzione, trasmissione anteriore a due

ruote più due ruote posteriori con funzione direzionale e di stabilità sia su terreni pianeggianti che su pendii fino a circa 12 gradi, dove queste macchine rimangono sempre perfettamente stabili e sicure. Tutte le versioni sono alimentate da due batterie LXT da 18V in serie, con possibilità di installarne altre due per una maggiore autonomia di lavoro. La sicurezza d’uso è affidata ad un freno magnetico che blocca il movimento in salita, in piano ed in discesa, al doppio freno a disco sulle ruote motrici, alla doppia illuminazione led frontale, al segnalatore acustico ed al segnalatore led rosso posteriore. Questa serie di carriole fa parte della gamma «Zero Emission» di Makita, progetto che ha permesso di sostituire le tradizionali attrezzature dotate di motore endotermico con soluzioni a batteria estremamente performanti e sicure, in grado di rispettare la salute dell’uomo e l’ambiente.

NUOVE FINITURE ARD RACCANELLO CREATIVE GREEN EXPERIENCE

Ard Raccanello, azienda leader nella produzione di sistemi vernicianti per l’edilizia professionale, offre un’ampia gamma di prodotti, che spaziano dalle pitture murali per interni ed esterni alle vernici per legno e smalti, ai prodotti decorativi per interni. È una realtà imprenditoriale di successo e un simbolo, a livello internazionale, per i prodotti di qualità per l’edilizia. Tutte le finiture sono formulate con materie prime di alta qualità e sono prodotte nel rispetto della persona e dell’ambiente per un’esperienza creativa totalmente ecosostenibile. La nuova gamma è composta da Ard Lime Carrara, rivestimento murale decorativo, Ard Full, finitura riempitiva acrilsilossanica antialga e antimuffa e Overground, smalto all’acqua professionale per pavimenti e piastrelle.

SLURRYTUB, VASCA PORTATILE PER I REFLUI

Slurrytub: una vasca portatile che risolve i problemi di smaltimento delle acque reflue in cantiere, depurandole e rendendole disponibili per nuovi utilizzi. Un segnale concreto per la salvaguardia del territorio che evita anche pesanti sanzioni amministrative, distribuito da Remco di Schio (Vicenza), specializzata nella produzione di carrelli, carriole e attrezzature per l’edilizia. Le acque reflue dei cantieri e delle aree di lavorazione devono essere sottoposte a processi di chiarificazione e depurazione che consentano il loro riutilizzo o, sempre una volta depurate,

che possano essere destinate alla rete fognaria. Slurrytub è in plastica riciclabile rivestita con un filtro in carta biodegradabile. Il sistema accoglie e filtra i rifiuti umidi, restituendo l’acqua visibilmente limpida che può essere così riutilizzata, o eliminata nelle sedi opportune.

WINGRIP NEXT NUOVO PONTE

DI AGGRAPPO

Wingrip di Winkler è un ponte di aggrappo universale a rapida asciugatura e pronto all’uso che già nelle sue pri -

me formulazioni, sempre a base acqua e senza solventi, garantiva un’adesione estremamente tenace su supporti a bassa bagnabilità e lisci che, come tali, non offrono punti d’aggrappo. Oggi l’azienda presenta l’evoluzione di questo prodotto di successo. Si chiama Wingrip Next ed è un promotore di adesione pronto all’uso di facilissima applicazione, a base di resine in dispersione acquosa e inerti selezionati. Offre una formulazione innovativa che garantisce una tenacia maggiore di sempre, ma soprattutto permette la sovra applicazione fresco su fresco di massetti, autolivellanti cementizi e di qualsiasi altro impasto cementizio orizzontale.

• Flusso luminoso: 23.500 lm

• Potenza: 185 W

• Classe di protezione: IP65

• Peso: 7,66 kg

STORIA

DI COPERTINA

CUGINI

IL CONSOLIDAMENTO È PIÙ FACILE E SOSTENIBILE

L’azienda lancia il sistema di rinforzo antisismico Xnet Fort, evoluzione della tecnica dell’intonaco armato.

Sostituisce le parti metalliche con componenti in fibra.

Ed è compatibile con i Cam

Cugini nasce a Nembro, in Provincia di Bergamo, nel 1907 e da subito si specializza nella produzione di calce idraulica, disponendo di piccoli forni verticali e di una cava di roccia calcarea adiacente allo stabilimento, attiva ancora oggi. Nel corso degli anni, i continui interventi di miglioramento e l’adozione delle più recenti tecnologie impiantistiche, unitamente ad un’elevata automazione del controllo di tutte le fasi del processo produttivo, hanno permesso di raggiungere standard qualitativi di eccellenza e di realizzare prodotti sempre più all’avanguardia e performanti.

Oggi Cugini è in grado di produrre ogni anno 500.000 tonnellate di prodotti per l’industria edile, di cui circa la

Paolo Caliari

VEDUTA DELLO

STABILIMENTO DI NEMBRO (BG) CHE

OCCUPA UN'AREA DI CIRCA 47.000 MQ, DI CUI 14.000 MQ COPERTI. A SINISTRA LUCA

GARANCINI DIRETTORE

GENERALE CUGINI

metà è rappresentata da filler calcareo e da leganti idraulici; il resto è costituito da malte premiscelate per l’edilizia che rappresentano il vero core business. Nel 2000 Cugini ha dato inizio ad un percorso di trasformazione aziendale per lo sviluppo delle malte premiscelate, concentrando capacità e risorse nella formulazione di un’ampia gamma di adesivi e rasanti per sistemi di isolamento termico a cappotto e malte tecniche specifiche per il recupero, il ripristino e il consolidamento di murature esistenti. Nel 2023 viene avviata la nuova linea di produzione di malte premiscelate speciali. Come spiega in questa intervista a YouTrade Luca Garancini, direttore generale Cugini. Domanda. Cugini propone malte, leganti idraulici e una specifica competenza nel rinforzo strutturale. Quali sono le soluzioni che proponete?

Risposta. Oltre alla linea Restaurmix, che comprende

prodotti dedicati ai lavori di consolidamento di murature, alla riparazione e protezione del calcestruzzo e del cemento armato, abbiamo messo a punto il nostro sistema Crm (composite reinforced mortar) denominato Xnet Fort, che rappresenta l’evoluzione della tecnica dell’intonaco armato, di cui conserva la logica tradizionale, ma sostituisce le parti metalliche -rete e connettori- con componenti in fibra.

D. Quali sono le caratteristiche dei sistemi Crm?

R. I sistemi Crm rientrano nella categoria dei materiali compositi per il rinforzo strutturale e la loro diffusione negli interventi di recupero è sempre maggiore grazie alla facilità di posa, all’adattabilità alle diverse geometrie strutturali e alle elevate prestazioni meccaniche che si possono ottenere. Il nostro sistema Xnet Fort prevede l’impiego di una rete preformata in fibra di vetro ricoperta

STORIA DI COPERTINA

CONSOLIDAMENTO

STRUTTURALE

DELL'INTRADOSSO DI UNA

VOLTA CON SISTEMA CRM

XNET FORT E RESTAURMIX K05F

di resina (Glass Fiber Reinforced Polymers), inserita in una malta per uso strutturale e vincolata tramite connettori alla muratura da rinforzare. I vantaggi di questa metodologia di rinforzo consistono principalmente nella bassa invasività dell’intervento e nella rapidità di applicazione, che permettono di contenere i costi.

D. Quali sono gli aspetti tecnici della vostra gamma?

R. I nostri sistemi sono impiegati principalmente per migliorare il comportamento dinamico degli edifici storici (anche sottoposti alla tutela delle belle arti) e, più in generale, di qualsiasi edificio in muratura civile o industriale, con lo scopo di mitigare le sollecitazioni presenti in caso di sisma.

D. I prodotti sono certificati?

R. Certo. Le Ntc 2018 prescrivono al punto 11.1 che tutti i materiali ad uso strutturale debbano essere qualificati e identificati dal produttore come condizione necessaria per l'immissione del prodotto sul mercato.

Il nostro sistema Crm Xnet Fort ha ottenuto la prestigiosa certificazione Eta, un importante riconoscimento europeo che testimonia l'elevata qualità e l'efficacia delle nostre soluzioni di consolidamento strutturale in termini di sicurezza, prestazioni e affidabilità. Disporre di un

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sistema certificato significa conoscere le prestazioni del kit costruttivo e consentire al progettista una previsione attendibile di comportamento del rinforzo.

D. Quando si utilizza un intonaco armato?

R. L’intonaco armato è una tecnica di miglioramento delle caratteristiche delle murature ampliamente usata per interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti. Prevede l’applicazione di una malta da muratura e di una rete elettrosaldata in acciaio fissata ai parametri mediante connettori in acciaio. Può essere applicato su un paramento o su entrambi. È un sistema semplice che non necessita di manodopera particolarmente specializzata, economico, con alcuni difetti dovuti all’eccessiva rigidezza, alla possibilità di ossidazione e degrado della rete in ferro e, talvolta, agli alti spessori in gioco con conseguenti ulteriori problematiche (peso, bassa traspirabilità, eccetera). I prodotti della linea R estaurmix possono essere impiegati per realizzare intonaci armati, ma anche per il ringrosso di elementi portanti come pilastri, travi, eccetera. L'applicazione avviene a mano o a macchina, ma ci sono anche prodotti colabili (Cb100 e Grout).

D. Invece, quando interviene un sistema Crm?

R. Il sistema Xnet Fort è stato specificatamente proget-

tato con lo scopo di rinforzare strutturalmente elementi murari esistenti costituiti da mattoni, pietrame, tufo e murature miste, in modo da consentire un miglioramento sia a carattere locale che nel comportamento globale dell’edificio. Può essere applicato su un paramento o su entrambi. Lo scopo della rete in Gfrp è quello di assorbire gli sforzi di trazione, mentre la malta strutturale contribuisce ad assorbire gli sforzi di compressione. Per garantire l’efficacia e la continuità del rinforzo nelle intersezioni è prevista l’applicazione di elementi angolari. L’aderenza, invece, è garantita oltre che dalla malta, dai connettori fissati all’elemento murario tramite ancoranti chimici. Il sistema Crm ha un comportamento più elastico, rispetto ad un intonaco armato e si adatta meglio a edifici vecchi o antichi. La presenza di elementi ad angolo in Gfrp permette di ottenere la continuità del rinforzo in qualsiasi situazione costruttiva. Un altro aspetto fondamentale è la maggiore resistenza agli agenti atmosferici, ad ambienti aggressivi e all’usura nel tempo, rispetto alle reti di acciaio degli intonaci tradizionali, che sono soggette alla corrosione. Ciò si traduce in minori costi di manutenzione nel lungo periodo. Inoltre, la tecnica Crm è perfetta per gli edifici in muratura, poiché garantisce la traspirabilità dell’umidità dalle pareti, evitando il formarsi di fenomeni di condensa e di efflorescenze.

D. Quali sono i punti di forza del vostro sistema Crm?

R. La posa in opera è più agevole, essendo le reti in Gfrp più leggere e flessibili rispetto a quelle in acciaio elettro-

saldate, ma anche ad altri sistemi Crm in commercio; la posa del nostro sistema risulta più facile e adattabile alle varie conformazioni delle superfici. Inoltre, il formato in rotolo, consente un ingombro di stoccaggio ridotto. L’intervento di rinforzo con sistema Xnet Fort è caratterizzato dalla velocità e dalla facilità di applicazione, assicurando al contempo un miglioramento strutturale omogeneo, con elevate caratteristiche meccaniche e di duttilità e un modesto incremento di rigidezza della struttura. Impiegare materiali di ridotto peso e volume significa anche minimizzare le emissioni associate alla loro produzione, trasporto e posa.

D. Quale malta premiscelata proponete con il vostro sistema Crm?

R. Il prodotto che meglio si sposa con questa tipologia di rinforzo è il nostro Calcevita Strutturale, a base di calce idraulica naturale. In questo modo il sistema può essere utilizzato su qualsiasi edificio storico, anche sottoposto al vincolo della Soprintendenza. Tuttavia, dove non è indispensabile una malta a base di Nhl e dove è richiesta una maggiore resistenza meccanica e moduli elastici più alti, proponiamo il nostro Restaurmix K05F. Ricordiamo che tutti i prodotti della linea Calcevita sono formulati a partire da costituenti naturali e a basso impatto ambientale, sono quindi ideali per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, anche sotto tutela, ma anche per fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Inoltre, tutti i prodotti delle

STORIA DI COPERTINA

linee Restaurmix e Calcevita contengono materiale riciclato in quantità superiore al 5% e rispettano quindi i Cam in edilizia.

D. Come siete arrivati a mettere a punto il sistema?

R. La passione per l’innovazione e la ricerca di nuove soluzioni ci ha spinto verso questa tipologia di kit costruttivo. L’approccio alla materia non è stato facile, essendo molto complesso e tecnico. Le prime prove di compressione diagonale controllata (in accordo a Astm E519/E519M-21)

sono state condotte circa due anni fa su muri con formato 1x1 metro presso un laboratorio esterno (Plus Lab di Orio al Serio). In seguito, grazie all’impegno costante del nostro Laboratorio di R&D, unito alla collaborazione con aziende partner per le reti in Gfrp e per gli ancoraggi, abbiamo messo a punto il nostro sistema Xnet Fort, a ridotto impatto ambientale e altamente durevole. Il sistema, successivamente, è stato sottoposto da ITC Cnr ai test definiti nel documento Ead 340392-00-0104 per i “Sistemi Crm (Composite Reinforced Mortar) per il rinforzo di strutture in cemento armato e muratura” per ottenere la certificazione Eta n. 24/0132, a garanzia di elevata qualità e affidabilità nel tempo.

D. Avete dedicato delle nuove risorse a questo progetto?

R. Lo scorso anno ci ha raggiunto l’ingegner Simone Ambrosi, che si occupa principalmente di interfacciarsi con clienti nuovi e vecchi, rappresentati principalmente da studi di progettazione di ingegneria o grandi imprese di costruzione e, allo stesso tempo, di presentare i nostri prodotti, in sinergia con i nostri agenti, alle rivendite

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edili più strutturate. Quest’anno si è unita a noi anche l’ingegner edile Alice Alberti, che ha un solido trascorso presso studi di progettazione. Con lei siamo ora in grado di fornire ai clienti un valido e professionale supporto tecnico su tutto quello che riguarda il rinforzo strutturale. Abbiamo così creato un nuovo ufficio tecnico (ufficiotecnico@cugini.it), che può rispondere alle problematiche dei clienti, proponendo soluzioni innovative e appropriate. D. Per quali edifici è stata studiata questa linea?

R. Ancora oggi buona parte degli edifici in Italia necessita di interventi di consolidamento e rinforzo strutturale, volti a migliorare e adeguare un patrimonio edilizio fragile, in gran parte caratterizzato da vulnerabilità congenite, dovute a materiali e tecniche costruttive tradizionali, ma anche perché costruiti in aree a medio e elevato rischio sismico. Inoltre, cambi di destinazioni d’uso, carenze progettuali o esecutive oppure, ancora, variazioni del livello di sicurezza richiesti dalle nuove norme tecniche per le costruzioni, rendono necessari questi tipi di interventi.

Per gli edifici storici vincolati proponiamo sistemi che adottano prodotti a base di calce idraulica naturale Nhl, compatibili con la maggior parte delle murature storiche.

D. Perché avete voluto utilizzare come immagine di copertina il Grande Cretto, opera di Alberto Burri?

R. Il Grande Cretto di Burri è un’opera grandiosa di land art, che ricopre con cemento bianco le macerie di Gibellina, cittadina siciliana distrutta dal terremoto della Valle del Belice del 1968. Il messaggio è chiaro: se le case fossero state rinforzate con il nostro sistema Crm Xnet Fort

il Paese sarebbe ancora al suo posto. Così come il Cretto di Burri ha trasformato qualcosa di fortemente negativo, le macerie, in un’opera d’arte di forte impatto visivo ed emotivo, il nostro rinforzo Crm trasforma un edificio estremamente vulnerabile, in una struttura duratura a prova del fenomeno più distruttivo in natura, il terremoto.

D. Sono prodotti compatibili con i Cam?

R. Certo, il contenuto di materiale riciclato presente in molti nostri prodotti, tra cui la linea Restaurmix e Calcevita, permette di raggiungere i Cam in edilizia. Questo elemento, oltre alla distanza di approvvigionamento (provenienza locale) delle diverse materie prime, sono dichiarate in specifiche Asserzioni Ambientali predisposte in accordo alle norme Uni En Iso 14021 e convalidate da Icmq. Inoltre, dalla nostra cava, adiacente all’impianto produttivo estraiamo parte degli inerti impiegati nel processo produttivo quindi, dove possibile, facciamo uso di aggregati locali a chilometro zero.

D. Che cosa deve sapere il distributore per sottolineare le caratteristiche di questi prodotti?

R. Tutti questi prodotti devono essere ben argomentati, non c’è una soluzione valida per tutti i tipi di intervento. È fondamentale scegliere i materiali più idonei rispetto al tipo di lavoro da eseguire, partendo dall’analisi del manufatto e delle problematiche da risolvere. Solitamente la richiesta alla rivendita di questi prodotti passa attraverso il nostro lavoro presso studi di ingegneria o imprese di costruzioni. Abbiamo anche organizzato corsi tecnici presentando i nostri prodotti direttamente al personale

delle rivendite edili più strutturate. Quest’attività verrà sempre più proposta e valorizzata. D. Che cosa prevede la normativa sul consolidamento?

R. Le Norme Tecniche delle Costruzioni (Ntc 2018) definiscono tre categorie di intervento: interventi di riparazione o locali, interventi di miglioramento e interventi di adeguamento. La tipologia d’intervento dipende dal livello di sicurezza richiesto dal progetto che è funzione delle classi d’uso e dalle destinazioni d’uso dell’edificio.

I prodotti della linea Restaurmix possono essere impiegati in tutte le tipologie di intervento, dal rinforzo di murature tradizionali alla riparazione di opere in calcestruzzo, fino a interventi di adeguamento della struttura portante in cemento armato degli edifici. Per il consolidamento delle murature Restaurmix K05F è l’ideale per applicazioni dove sono richieste elevate resistenze alla compressione e all’adesione e il K07F impiegato per realizzare betoncini armati e cappe di rinforzo di volte e solai. Entrambi i prodotti possono essere usati in abbinamento a reti metalliche elettrosaldate o in Frp

Per la riparazione e protezione del calcestruzzo e del cemento armato abbiamo una linea completa di prodotti Restaurmix Kr10F, Kr 200F, Kr300F e Kr400F impiegabili in situazioni differenti e in funzione della classe di resistenza richiesta: R2, R3, R4; sono indicati sia per ripristino corticale, sia per il ringrosso, la riparazione di elementi portanti come pilastri e travi. Abbiamo anche prodotti per la protezione superficiale del calcestruzzo come R estaurmix Kr Ras e Fleximix Monocom-

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A SINISTRA, APPLICAZIONE CON MACCHINA

INTONACATRICE E SILO DA CANTIERE DI RESTAURMIX

K05F

SOTTO UN PARTICOLARE

DELLA RETE IN GFRP E DEL CONNETTORE

RESINATO NEL SUPPORTO MURARIO

STORIA DI COPERTINA

ponente che impediscono la penetrazione di agenti aggressivi oppure per la protezione dei ferri di armatura il nostro Restaurmix Kr Passivante

D. Vi attendete un impatto dal Pnrr?

NELLE

FOTO IN BASSO: ANGOLARE

XNET FORT 355A

RETE XNET FORT 590

RETE XNET FORT 355

R. Tra gli elementi presenti nel Recovery fund, sono previste misure per realizzare un programma di efficientamento e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, favorendo una progressiva riduzione dei consumi energetici e delle emissioni e un incremento della sicurezza sismica. I nuovi edifici e le relative pertinenze devono essere progettati e costruiti in modo da ridurre al minimo l’uso di energia e le emissioni di carbonio. Nel settore dell’edilizia è quindi necessario un cambiamento reale di mentalità nel concepire progetti e utilizzare materiali di costruzione realmente ecosostenibili.

D. Che cosa ne pensate della gestione del superbonus?

R. Il patrimonio edilizio italiano è obsoleto. Più della metà delle abitazioni, oltre 16 milioni, sono state realizzate prima del 1970. Emergono due problemi direttamente collegati alla vetustà del patrimonio immobiliare nazionale: quella dell’efficienza energetica degli edifici e quella della sicurezza statica legata alla sismicità del territorio nazionale. Per consentire un ricambio del patrimonio immobiliare sarebbe necessaria un’inversione nel trend degli investimenti; le diverse detrazioni fiscali messe in atto dal governo erano riuscite a sostenere un settore in crisi ed avviare questo processo. Ora tutto è stato rimesso in discussione a causa, probabilmente, di errori di valutazione e legislativi. In ogni caso, se si vuole perseguire l’obiettivo europeo della drastica riduzione dei gas serra, si deve per forza di cose passare attraverso la riqualificazione energetica degli edifici esistenti che attualmente contribuiscono per oltre il 30% a generare queste emissioni. Bisognerà, quindi, nel medio lungo periodo proseguire con politiche di incentivazione delle ristrutturazioni nel comparto dell’edilizia residenziale, modulando meglio l’entità degli incentivi, la loro azione nel tempo ed esercitando un maggior controllo da parte dello Stato di quello che viene fatto.

D. Avete in programma novità per i prossimi mesi?

R. Oltre al sistema Crm, stiamo mettendo a punto un sistema antisfondellamento dei solai, in particolare per il ripristino dell’edilizia pubblica. Gli edifici più vulnerabili li troviamo proprio negli edifici pubblici, come scuole e ospedali, ma anche in abitazioni private e condomini. Sarà sempre un sistema costituito da una rete in Frp, idonei ancoraggi e da una malta strutturale. Abbiamo poi ampliato la gamma di colle per piastrelle Adekoll con l’introduzione del prodotto Adekoll S1 Extreme. Si tratta di un adesivo cementizio ad alte prestazioni, clas-

sificato C2 Te S1, per la posa di piastrelle ceramiche di qualsiasi formato, sia in ambienti interni che esterni, con tempo aperto prolungato e scivolamento verticale nullo. È un adesivo molto versatile, adatto per tutte le applicazioni di rivestimenti a pavimento (anche con sistemi di raffrescamento/riscaldamento) o a parete, in esterno ed interno. È stato studiato per ottenere il massimo risultato in termini di prezzo e prestazioni, con un occhio attento all’ambiente. Nella linea Restaurmix, invece, abbiamo inserito due malte cementizie colabili, CB100 e Grout, ad alta resistenza e ritiro controllato, rispettivamente impiegabili per la riparazione e ricostruzione del calcestruzzo e per l’ancoraggio di strutture metalliche. Entrambi i prodotti sono certificati Cam

D. Quali sono gli altri prodotti richiesti dal mercato in questo momento?

R. Sicuramente tutta la linea di malte tecniche Restaurmix per il ripristino e il consolidamento delle murature e per la riparazione e protezione del calcestruzzo, le linee Calcevita e Sanierputz per il risanamento, il restauro e la deumidificazione delle murature anche in edifici di pregio sotto la tutela delle belle arti. Rimane buona la richiesta di adesivi rasanti per cappotto e di colle per piastrelle altamente performanti.

D. La compatibilità ambientale è sempre più importante per l’edilizia, qual è il vostro punto di vista?

R. Quando si parla di sostenibilità ambientale il modello da seguire è sicuramente quello dell’economia circolare, preferendo allo sfruttamento delle risorse naturali, il riciclo e il riutilizzo e tutti quei comportamenti virtuosi che possono ridurre l’impatto dell’attività dell’azienda sull’ambiente. Realizzare un prodotto sostenibile significa monitorare tutto quello che si produce, considerando un ciclo di vita più ampio di quello relativo al semplice utilizzo: quindi progettare considerando non solo i confini della fabbrica ma anche ciò che viene prima e ciò che va oltre. Dopo aver predisposto due asserzioni ambientali per il contenuto di materiale riciclato e per la distanza di approvvigionamento delle materie prime, ora ci stiamo muovendo verso la Dichiarazione Ambientale di prodotto (Edp). È una certificazione su base volontaria applicabile a tutti i prodotti basata sulla metodologia Lca (Life Cyle Assessment), che consente di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana partendo dall’inventario dei dati dei consumi e delle emissioni che interessano tutta la filiera di produzione.

D. L’edilizia ha vissuto due anni di boom. Come vedete il futuro?

R. Gli ultimi anni sono stati di crescita eccezionale per le costruzioni, irripetibili, grazie in particolare al superbonus 110%. Il 2023 ha visto una contrazione dei sistemi Etics, che si è enormemente allargata nei primi mesi del 2024. La crescita degli investimenti in opere pubbliche non basterà a compensare il calo previsto quest’anno, che

sarà importante. Speriamo di compensare in parte con le linee di malte più tradizionali che sembrano al momento reggere e con i nuovi sistemi costruttivi.

D. Com’è andato il 2023?

R. È stato ancora per noi un anno di modesta crescita, pur con un significativo calo della produzione di adesivi rasanti per i sistemi Etics

D. Che cosa prevedete per quest’anno?

R. La previsione per il 2024 risente di un quadro macroeconomico particolarmente incerto, a causa soprattutto dell’inflazione, della politica monetaria e delle tensioni geopolitiche. Fattori questi che portano a valutare con cautela l’andamento economico per l’anno in corso. La travagliata fine del 110%, che è diventato per la politica l’origine di tutti i mali, certamente non aiuta il settore e sicuramente porterà a forti ripercussioni negative alle imprese con una mole di crediti incagliati e migliaia di cantieri aperti, di cui la maggior parte non potrà chiudersi. Un rientro dell’inflazione più rapido del previsto indurrebbe la Banca centrale europea a correggere i tassi di interesse verso il basso, aprendo dei margini per una prima ripartenza sia dei consumi che degli investimenti. D’altro canto, l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente porrebbe una seria minaccia al transito di navi commerciali nelle rotte del Mar Rosso verso il canale di Suez, spingendo al rialzo i prezzi delle principali materie prime. C’è poi l’incognita Ucraina, che con un possibile coinvolgimento nel conflitto di nazioni Nato porterebbe a scenari difficilmente immaginabili.

APPLICAZIONE DI CALCEVITA STRUTTURALE IN UN RINFORZO DI UNA MURATURA IN PIETRA REALIZZATO CON IL SISTEMA CRM XNET FORT

SPIT

ALTE PRESTAZIONI PER IL FISSAGGIO SU CALCESTRUZZO

L’azienda presenta una gamma di viti focalizzata per l’utilizzo sulle superfici più difficili, per abbinare qualità e sicurezza, ma anche rapidità di utilizzo

Franco Saro

Il fissaggio su calcestruzzo è la specialità di Spit, azienda che dal 1951 si è focalizzata su questa fetta di mercato. Ora Spit presenta Tapcon, ancoranti a vite per fissaggi ad alte prestazioni. Dotate di marcatura Ce e certificate Eta, le viti Tapcon per calcestruzzo garantiscono qualità e sicurezza anche per i progetti più avanzati, grazie alla gamma Tapcon Xtrem utilizzabile e approvata per prestazione sismica C1. Le applicazioni sono molteplici. Per esempio, canalizzazioni elettriche, controsoffitti sospesi e ringhiere, così come le varie tipologie di vite Tapcon. La loro facilità di rimozione, inoltre, le rende adatte anche per fissaggi temporanei di cantiere.

TAPCON, ANCORANTI A VITE PER FISSAGGI AD ALTA PRESTAZIONE

LE VERSIONI

La linea di viti per fissaggio è ampia e comprende diverse tipologie di prodotto specializzate per affrontare qualsiasi compito.

Tapcon Hfl. È un ancorante a vite per calcestruzzo, con testa esagonale. Rapido, fissaggio in sole due operazioni: foratura Ø6 e inserimento con avvitatore. È sicuro: sistema senza espansione, adatto anche per travetti stretti e/o sottili. Ha lunghezze da 50 fino a 100 millimetri, raggiungendo il calcestruzzo anche fino a 65 millimetri di profondità. Per i cartongessisti è adatto al fissaggio di sottostrutture per controsoffitti in semi-aderenza.

Tapcon Hfl Ø6. È valido anche per i controsoffitti anti-sfondellamento, con posa ribassata, sospensione, barre filettate o pendini, o con posa in semi-aderenza

con ganci a soffitto.

Tapcon Rod . Vite per calcestruzzo con filettatura interna. Adatta per barre filettate. Utilizzo rapido, con fissaggio in sole due fasi: foratura e inserimento con avvitatore. È un sistema senza espansione sicuro, adatto anche per travetti stretti e non intonacati. Come il precedente, anche Tapcon Rod è adatto per i controsoffitti anti-sfondellamento, con posa ribassata, sospensione, barre filettate o pendini.

Tapcon Dome. Ancorante a vite per calcestruzzo con testa Ø 18 millimetri, ideale per fori asolati. Rapidità, fissaggio in due fasi: foratura e avvitatura. È altamente resistente ed affidabile. Conforme, certificato per calcestruzzo sottile, resistente al fuoco. In ambito elettrico, Dome è adatto per il fissaggio di staffe per canalizzazioni che trasportano cavi.

LA LINEA DI VITI PER FISSAGGIO È AMPIA E COMPRENDE DIVERSE TIPOLOGIE DI PRODOTTO

ASSOCIAZIONI

PRIMI NEL SETTORE DELLE MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI

I produttori dei materiali utilizzati per le superfici di terrazze, coperture, muri e fondazioni, gallerie e opere idrauliche, ripartono con gli 11 leader del settore per sfruttare le sinergie e affrontare la nuova fase del dopo bonus

Assistenza sindacale, sostenibilità, formazione, sviluppo tecnico e tecnologico dei prodotti, tutela del made in Italy e volontà di creare un polo delle impermeabilizzazioni. Fondata nel 2019, o meglio, nuovamente denominata, definita e ricompattata: Primi. È questa la nuova denominazione del Gruppo dei Produttori di membrane impermeabilizzanti iscritti nella Categoria D del Siteb (Strade Italiane e Bitume), associazione senza fini di lucro che raggruppa in maniera trasversale tutti i principali operatori dell’industria del bitume e dei suoi derivati. Il gruppo intende rappresentare, assieme al suo presidente Massimo Schieroni e al vice presidente Roberto Pocchi, in maniera più completa tutti i produttori sia di sistemi impermeabilizzanti, sia

bituminosi (con tecnologia delle membrane di bitume distillato polimero), sia sintetici (tecnologia con fogli polimerici). Tutti sistemi ormai collaudati, che si sono dimostrati efficaci e complementari nell’impermeabilizzazione di terrazze e coperture, fondazioni e muri contro terra, gallerie e impalcati stradali e ferroviari, bacini e opere idrauliche, alimentando due grandi settori di mercato: l’applicazione delle imprese specializzate e la distribuzione.

IL PRESIDENTE DEL GRUPPO

Alice Fugazza

PRIMI MASSIMO SCHIERONI

I PARTECIPANTI

Del gruppo fanno parte 11 delle 12 aziende che producono e operano sul territorio: Casali, Copernit, General Membrane, Imper Italia, Index, Matco, Polyglass, Soprema, Technonicol Italia, Valli Zabban e Vetroasfalto. «Gruppo Primi nasce nel 2019 come evoluzione di un’associazione che esiste da 50 anni e che raggruppa tutti i produttori di membrane impermeabilizzanti con sede produttiva in Italia. Rappresenta contemporaneamente la più antica tradizione industriale specifica del settore, ma allo stesso tempo quella più moderna e organizzata a livello internazionale», racconta Pocchi. «Gli obiettivi che ci siamo posti sono molteplici. In primis quello istituzionale, in cui ci impegniamo affinché un produttore abbia la certezza di essere rappresentato presso gli enti normativi in materia di prodotto, normativa e sicurezza, in modo di potersi avvalere della competenza e della consulenza di tecnici specializzati che sono in grado di supportare l’azienda, tutelando il made in Italy nelle sedi preposte, dove vengono definite le norme di settore. In questo campo abbiamo un valido rappresentante tecnico, l’ingegner Alberto Madella, che partecipa a tutte le commissioni europee ed è capogruppo e promotore di diversi progetti volti in tal senso».

LA SOSTENIBILITÀ

C’è sul tavolo anche un tema molto importante, se non centrale, di questi ultimi anni: la sostenibilità. «Ci stiamo focalizzando nell’imprimere il messaggio: ov viamente abbiamo i nostri Epd di settore, che abbiamo implementato a livello aziendale e anche in maniera specifica per i singoli prodotti. Abbiamo notato una sinergia per quanto riguarda il migliorare nell’ambito dell’impatto ambientale, un impegno volto a eliminare sostanze inquinanti abbassando le emissioni», spiega il

manager. L’associazione non ha una finalità commerciale, non si sostituisce all’attività delle singole aziende per promuovere l’uso dei materiali, ma gioca un ruolo focale: per un rivenditore scegliere un’azienda del gruppo Primi, è una garanzia per tre fattori: è in linea con le tendenze, ha un religioso rispetto del codice etico, e la voglia di migliorare e lavorare insieme.

CONOSCENZE

E COMPETENZE

«Nel gruppo si mettono a fattor comune le conoscenze e le competenze, che diventano patrimonio degli associati e dei consumatori, un plus per il mercato. Per questo i nostri cavalli di battaglia sono formazione e informazione, attraverso momenti di condivisione specifici», aggiunge Pocchi.

Lo sguardo, ora, è volto al futuro, anche se con un pizzico di preoccupazione: «L’anno scorso è andato bene, c’è stato uno sviluppo del mercato, in parte dovuto ai vari bonus. Per quest’anno prevediamo una flessione anche se siamo in attesa degli sviluppi riguardan

IL VICEPRESIDENTE

DELL'ASSOCIAZIONE

ROBERTO POCCHI

RUBRICHE

MUOVIAMOCI

ANDREA

PAYARO

Docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

QUANTO COSTA CAMMINARE IN MAGAZZINO

Nell’ambito dell’applicazione dei principi di lean management (gestione snella dell’azienda) nel magazzino uno degli sprechi da tenere sotto controllo è sicuramente il tempo dedicato dagli operatori per spostarsi da un posto all’altro, sia per lo stoccaggio sia per il prelievo. Il modello lean è un approccio sistemico alla gestione che mira a massimizzare il valore per il cliente minimizzando gli sprechi. Questa filosofia si focalizza sull’eliminazione di tutte le attività che non aggiungono valore dal punto di vista del cliente, considerate come sprechi, attraverso un processo di miglioramento continuo chiamato con la parola giapponese Kaizen. Gli spostamenti degli operatori possono considerarsi sprechi (movimenti inutili) hanno un costo molto elevato al punto che pesano mediamente più del 50% sul tempo che ogni addetto ha a disposizione. Per sensibilizzare la ricerca di soluzioni efficaci è necessario essere consapevoli del costo che i movimenti degli operatori generano. Si consideri, per esempio, che il costo medio di un operatore di magazzino (come da contratto del lavoro) è di circa 24 euro all’ora, che corrisponde a 0,40 euro al minuto. Una persona che si sposta a piedi durante le proprie attività in magazzino ha una velocità media che si aggira sui 2,8 chilometri ora, pari a circa 80 centimetri al secondo, tempo utile per fare un passo. Necessario affermare che il numero di passi che una persona compie in un secondo può variare

ampiamente a seconda di molti fattori, come l’età, il sesso, la velocità di camminata, e altri fattori individuali. Nell’ipotesi di un passo al secondo, ogni step di un operatore costa 0,007 euro (pari al rapporto tra 0,40 euro al minuto per 60 secondi al minuto). Per semplificare, si può dire che due passi costano circa 1,5 centesimi di euro.

Una pratica interessante per valutare l’entità e i relativi costi associati ai movimenti è la misurazione del numero di passi realizzati durante una giornata lavorativa. Per questo può essere utile avvalersi di strumenti come gli smart watch. Una rilevazione realizzata in un’azienda ha messo in evidenza che una persona compiva durante la sua attività lavorativa quotidiana mediamente circa 6 mila passi. In tal caso, il costo per gli spostamenti al giorno sono pari a 42 euro (6 mila passi x 0,007 euro/passo). Considerando 240 giorni lavorativi per anno, il costo dei movimenti per ogni operatore potrebbe raggiungere il valore di oltre 10 mila euro. Nel caso in cui il magazziniere utilizzi strumenti di movimento come carrelli commissionatori o carrelli elevatori, è necessario considerare questi come costi aggiuntivi. Di fronte a questi numeri, lo studio di posizioni più ergonomiche unite a una maggiore razionalizzazione del posizionamento della merce e da un buon sistema informativo in grado di calcolare i percorsi più brevi, potrebbero ridurre notevolmente i costi precedentemente calcolati.

L’eccellenza sostenibile nella protezione antisismica

Ilverderinforzo è

SITI E APP VANNO

RESI ACCESSIBILI

Le aziende hanno un nuovo traguardo normativo da rispettare: mettersi in regola con l’European Accessibility act, la direttiva sull’accessibilità (la numero 2019/882), recepita dall’Italia il 27 maggio 2022 e che sarà pienamente in vigore il 28 giugno 2025. Tra un anno, insomma. Che non è molto tempo per mettersi in regola. La legge prevede che le imprese private rendano i loro siti web e le app pienamente accessibili anche alle persone con disabilità, sia a quelle con limitazioni funzionali, come gli anziani, per consentire un miglior accesso a prodotti e servizi. In particolare, l’articolo 2 della legge che recepisce la direttiva elenca i prodotti a cui si applica: hardware e sistemi operativi informatici generici, ma anche determinati terminali self-service come i Bancomat, apparecchiature terminali come i Pos con capacità informatiche interattive per consumatori, utilizzate per servizi di comunicazione elettronica o per accedere a servizi di media audiovisivi, lettori di libri elettronici (e-reader). In termini di servizi, invece (articolo 2, par. 2), la direttiva si applica a comunicazione elettronica, accesso a media audiovisivi, elementi relativi ai servizi di trasporto passeggeri aerei, con autobus, ferroviari e per vie navigabili, terminali self-service interattivi dei servizi di trasporti urbani, extraurbani e regionali, servizi bancari per consumatori, libri

VOLTECO

VOLTECO

elettronici (e-book) e software dedicati, servizi di commercio elettronico. In conformità alla direttiva, gli Stati membri devono garantire che l’accesso degli utenti finali con disabilità ai servizi di emergenza sia disponibile attraverso le comunicazioni di emergenza e sia equivalente a quello di cui godono gli altri utenti finali, in conformità con il diritto dell’Unione di armonizzazione requisiti di accessibilità per prodotti e servizi. La direttiva prevede di «rendere i siti web, comprese le relative applicazioni online, e i servizi basati su dispositivi mobili, comprese le applicazioni mobili, accessibili in modo coerente e adeguato rendendoli percepibili, utilizzabili, comprensibili e robusti. Ove disponibili, servizi di supporto (help desk, call center, supporto tecnico, servizi di staffetta e servizi di formazione) che forniscano informazioni sull’accessibilità del servizio e sulla sua compatibilità con le tecnologie assistive, in modalità di comunicazione accessibili». L’obiettivo è fornire alternative equivalenti al contenuto audio e visivo, porre grande attenzione all’utilizzo del colore e alla leggibilità del font, fornire informazione per la contestualizzazione e l’orientamento e chiari meccanismi di navigazione. Tutto bene? Forse. Ma resta difficile comprendere chi giudicherà i 3.467.693 siti (numero al 2023) registrati con il suffisso .it e con quali criteri.

Abbonamento YouTrade estero € 258 euro 1 anno Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275

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Florim SB blocca i brand-replica cinesi

Vittoria contro i cinesi produttori di materiale fake. Florim SB (Società Benefit), specializzata nella produzione di materiale ceramico per l’edilizia e titolare di numerosi marchi, assistita da Bugnion, società che si occupa in Europa di proprietà intellettuale, hanno vinto un’importante battaglia legale contro un’azienda cinese, colpevole di aver copiato il marchio Florim. È la Guangdong Florui Metal Manufacturing, azienda cinese attiva nel settore dei metalli e nella produzione e commercializzazione di hardware e ricambi auto. I marchi copiati erano stati depositati in classi merceologiche differenti rispetto a quella delle piastrelle ceramiche, per la quale il marchio Florim è regolarmente registrato ed utilizzato. Di solito, infatti, l’ufficio Marchi e Brevetti cinese tende a non agire in questi casi, ma la strategia messa in campo da Bugnion e Florim non ha lasciato spazio alle interpretazioni. Il risultato è stato ottenuto impostando una strategia basata principalmente su un’opposizione sul diritto d’autore del logo Florim.

1. Isolamento, per Ivas

Investimento da 8 milioni di euro per uno stabilimento automatizzato 4.0 di Ivas: nel sito produttivo di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) saranno prodotti 2,5 milioni di metri quadrati l’anno di pannelli isolanti con materiali riciclati . Il nuovo sito occupa 10mila metri quadrati, di cui 5 mila coperti ed è alimentato con energia rinnovabile grazie a un impianto fotovoltaico di 650 Kw. Il sito si trova vicino agli altri 70 mila metri quadrati di area produttiva in cui l’azienda è cresciuta, dal 1953 a oggi, nel settore delle finiture edilizie (pitture, vernici, malte, sistemi per facciata). Nella produzione di sistemi di isolamento termico per edifici con il sistema cappotto Ivas ha una quota di mercato del 12%.

2. Skermo Terrazze arriva in radio e in Tv

Trattamento protettivo, garantito dieci anni, facile da posare e a bassissimo impatto ambientale: una nuova promozione, con spot radiofonici e televisivi, è l’iniziativa che vuole consolidare i rapporti fra Winkler e le rivendite edili. Skermo Terrazze è un impermeabilizzante liquido, privo di solventi e a base di derivati organici del silicio, appositamente studiato nei laboratori di Winkler per la protezione di tutti i materiali da costruzione porosi e assorbenti (mattoni, intonaci, calcestruzzo, elementi prefabbricati), particolarmente utilizzato sulle superfici di balconi e terrazzi anche con problemi di infiltrazioni. Il trattamento protettivo, idrorepellente di efficacia duratura nel tempo, è indi -

cato per pavimenti in ceramica, clinker, grés, cotto, intonaci e facciate in calcestruzzo.

3. N obili con P oli. design per un master

Un’opportunità per lavorare sul campo con una delle più importanti aziende europee di rubinetteria e sviluppare soluzioni per la progettazione intelligente di bagno e cucina: il workshop Domesticità è organizzato da Poli.design assieme a Nobili per gli studenti della Scuola Politecnica di Design di Milano. L’azienda di Suno (Novara) si è messa a disposizione degli iscritti al master di interior design curato dai docenti Giulia Gerosa, Andrea Manfredi, Angela Mazzotti con l’obiettivo di fornire agli studenti informazioni dal vivo sulla progettazione a corredo del percorso formativo. Gli studenti coinvolti lavorano

sul tema bagno/benessere o cucina/living utilizzando il rapporto con Nobili come vero e proprio banco di ricerca. I progetti dei giovani designer vengono poi presentati alla Scuola Politecnica di Design. 4. Anche Fila

nel network Elite

Elite è un ecosistema lanciato da Borsa Italiana (ora parte del Gruppo Euronext) nel 2012 che aiuta le piccole e medie imprese a crescere e ad accedere ai mercati dei capitali privati e pubblici, supporta le aziende nella crescita sostenibile di lungo periodo, accelerando il processo di accesso a capitali, competenze e networking. Propone anche un calendario di workshop e sessioni di coaching con un’offerta di servizi e soluzioni per l’impresa, da parte di una rete qualificata di partner e advisor, per

supportare gli imprenditori nel miglioramento delle competenze. Ora nel gruppo di imprese che fanno parte di questo network entra anche Fila Solutions. Nella foto: Francesco e Alessandra Pettenon, ad di Fila Solutions.

NASCE

InnovaLight X® è il primo sistema costruttivo completo e certificato composto da struttura portante in light steel frame Manni Green Tech integrata con soluzioni tecniche Saint-Gobain ad elevate prestazioni in grado di rispondere ai più elevati standard di sicurezza, comfort e sostenibilità ambientale.

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Materiali, soluzioni, tecniche e case history sull'evoluzione dell'edilizia. I sistemi a secco, la lavorazione off site, i materiali super isolanti, il digitale che rivoluziona la progettazione: tante facce del nuovo modo di costruire. Per questo le aziende investono su ricerca e sviluppo per proporre prodotti innovativi capaci di resistere nel tempo ma, soprattutto, di precorrere il trend

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PER L’EDILIZIA IL FUTURO È IN CANTIERE

Dalle costruzioni a secco al Bim, dai tetti verdi alle facciate ventilate, fino ai nuovi materiali super isolanti: così il settore si rinnova puntando a maggiore efficienza e sostenibilità

Matteo Cazzaniga

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Matteo Cazzaniga, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, socio e amministratore di Cazzaniga Costruzioni Civili e Industriali. È a capo della Direzione Tecnica e di Building Management per appalti pubblici e privati. Svolge inoltre attività come libero professionista nell’ambito della progettazione e della consulenza tecnica. Collaboratore didattico presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dipartimento ABC, sui temi della Tecnologia delle Costruzioni (Icar/12).

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L’analisi sul settore evidenzia il boom legato al superbonus e l’atteso rallentamento nel 2024. Ma il trend è positivo, anche per la direttiva della Ue sulle Case green. E aumenta il numero di big sopra i 100 milioni

a cura del Centro Studi YouTrade

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PRODUTTORI DI MATERIALI ISOLANTI E PER IMPERMEABILIZZAZIONE. VARIAZIONI % DEL FATTURATO SU ANNO PRECEDENTE

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

SPECIALE ISOLAMENTO E IMPERMEABILIZZAZIONE

IL CRUSCOTTO ECONOMICO DELL'ISOLAMENTO E DELL'IMPERMEABILIZZAZIONE

VARIAZIONI DELLE DINAMICHE ECONOMICHE TRA IL 2022 E IL 2021

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Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi dei bilanci delle aziende del settore

SPECIALE ISOLAMENTO E IMPERMEABILIZZAZIONE

LE PERFORMANCE DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE DI MATERIALI ISOLANTI E IMPERMEABILIZZANTI TRA IL 2020 E IL 2022 PER CLASSI DI FATTURATO DELLE IMPRESE

Classi di fatturato var. % fatturato 2022/2021

var.% fatturato 2022/2020

var.% valore della produzione 2022/2021

var. % valore aggiunto 2022/2021

var. % costo del personale 2022/2021

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

FATTURATO

IL SISTEMA COSTRUTTIVO CHE ISOLA E CHE CATTURA LA CO2

In Sicilia una villa design è stata realizzata grazie alla duttilità e l’efficienza del sistema costruttivo Ytong in calcestruzzo aerato autoclavato, che vanta leggerezza, facilità di posa ed ecosostenibilità

Pareti isolate con una semplice muratura monostrato, senza la necessità di ricorrere a ulteriori aggiunte. È il risultato raggiunto dal progetto di una nuova villa unifamiliare ad Avola, in provincia di Siracusa, dagli architetti Paolo Florio e Giuseppe Paternò. I due progettisti si sono orientati su uno stile dal design contemporaneo, minimale e iconico. L’edificio, con tre lati liberi e uno in aderenza, si sviluppa su due livelli, più un piano interrato per una superficie abitabile di 230 metri quadrati. Le ampie vetrate creano continuità fra gli ambienti interni e i pregiati spazi esterni, balconi e giardino, mentre originali brise-soleil creano curiosi e suggestivi giochi di luci e ombre.

LE TAMPONATURE

La struttura portante è realizzata a telaio in calcestruzzo armato con tamponature in blocchi Ytong in calcestruzzo aerato autoclavato. I solai sono costruiti con lastre prefabbricate per ottimizzare il comfort termico e acustico. I lavori si sono svolti con grande rapidità in soli 24 mesi: iniziati ad agosto 2021 i lavori di scavo, bonifica e le opere strutturali, nell’aprile 2022 sono iniziate le opere di tamponatura esterna e tramezzatura interna, per poi arrivare alla chiusura dei lavori nell’agosto 2023.

XELLA

Paolo Caliari

LA SCHEDA

Progettisti: Arch. Paolo Florio e Arch. Giuseppe Paternò

Impresa costruttrice: Costruzioni e ristrutturazioni Zuppardo

Data di realizzazione: 2021 - 2023

Luogo: Avola (Siracusa)

La classe energetica raggiunta a opera ultimata, senza l’applicazione di strati coibenti aggiuntivi alla muratura, è classe A4.

I VANTAGGI

Per tutte le opere murarie i progettisti hanno optato per il sistema costruttivo Ytong di Xella in calcestruzzo aerato autoclavato. Ytong è un sistema completo, costituito da un’ampia gamma di elementi e prodotti come blocchi, tavelle, architravi, elementi di rinforzo, malte, intonaci e pannelli per la correzione dei ponti termici, che permettono di costruire un edificio dalla cantina al tetto, omogenei e coerenti per composizione e prestazioni.

In particolare, grazie alle naturali prestazioni coibenti del materiale, i blocchi Ytong permettono di realizzare murature monostrato perfettamente isolate senza la necessità di ricorrere a ulteriori strati di materiale coibentante. In questo modo si semplifica la posa, si ottimizza la gestione e i tempi del cantiere, è necessario stoccare e posare meno materiale, eliminando dei passaggi in fase realizzativa. Gran parte del lavoro è stato eseguito utilizzando il blocco Ytong da 36 centimetri per le tamponature esterne e parte delle tramezzature interne. Il sistema Ytong è stato completato dal ciclo di finitura con l’intonaco per esterno e di fondo del brand e la malta leggera Multipor per la rasatura armata.

INCOMBUSITIBILE

In applicazione interna, impiegati come tramezzature, i blocchi e le tavelle Ytong risultano leggeri da movimentare e estremamente semplici da sagomare per la realizzazione di tracce impiantistiche. I prodotti della gamma assicurano inoltre ottimo isolamento acustico, protezione al fuoco (euroclasse A1, incombustibile), elevata traspirabilità e capacità igrometriche, per il miglior comfort abitativo. Con questo sistema costruttivo si ottiene un involucro edilizio performante non solo dal punto di vista energetico, ma anche con ottimi livelli di traspirabilità al vapore e tenuta all’aria, ecosostenibilità e durabilità della

facciata. L’elevata permeabilità al vapore del materiale evita la formazione di muffe e consente alla parete di agire come naturale regolatore dell’umidità interna, assorbendo quella in eccesso e rilasciandola gradualmente, creando ambienti abitativi salubri e confortevoli. Un sistema costruttivo completo porta con sé numerosi vantaggi: in primo luogo assicura una completa compatibilità dei prodotti fra loro, a garanzia della qualità della costruzione finale. Inoltre, consente di rispondere, con un unico materiale, alle variegate esigenze costruttive per tutte le applicazioni e per tutti i tipi di edifici, sia nuovi che in ristrutturazione.

ASSORBE LA CO2

Il calcestruzzo aerato autoclavato è dotato inoltre di una capacità meno nota, ma davvero straordinaria: quella di sottrarre CO2 all’ambiente nel corso del suo ciclo di vita in opera, catturandola all’interno della sua struttura senza più rilasciarla. Come dimostrato scientificamente da uno studio specifico del centro di ricerca Xella in Germania, il calcestruzzo aerato autoclavato (Caa) grazie alla sua natura cristallina è in grado di assorbire e imprigionare CO2 nella sua struttura, fino a 70 chilogrammi per metro cubo, in maniera simile a quanto fa il legno, ma senza rilasciare tali molecole nemmeno a fine vita, dando un originale contributo per contrastare l’effetto serra. Inoltre, i blocchi Ytong naturalmente privi di fibre e di Voc, presentano un profilo ambientale eccellente, comprovato da numerose e prestigiose certificazioni che dimostrano la loro sostenibilità e l’impatto ambientale minimo per la sua produzione. Sono dotati della Dichiarazione ambientale di prodotto Epd e rispettano i criteri ambientali minimi Cam. L’elevata qualità del materiale, le sue prestazioni garantite e le sue proprietà ecosostenibili permettono di ottenere i crediti previsti dai protocolli di certificazione ambientale come Leed e Itaca.

LE FASI DI REALIZZAZIONE DELLA VILLA SICILIANA

CON IL SISTEMA COSTRUTTIVO YTONG, IN CALCESTRUZZO AERATO AUTOCLAVATO

IL PANNELLO CHE COMPLETA IL SISTEMA A SECCO

Superpan Build è studiato per essere impiegato come rinforzo strutturale nelle pareti a secco e consente di appendere carichi importanti, senza l'uso di sottostrutture, con l'utilizzo di semplici viti legno. Presenta elevate prestazioni meccaniche, alta resistenza alla flessione e all’umidità

La realizzazione delle pareti con sistemi costruttivi a secco è sempre più diffusa per i vantaggi che questa metodologia comporta in termini di economicità, leggerezza, semplicità e versatilità, soprattutto in fase di ristrutturazione. Il sistema a secco con il cartongesso è facile da montare, da lavorare e lascia lo spazio pulito. Inoltre, nell’intercapedine creata dai mon-

Franco Saro

IL PANNELLO

SUPERPAN BUILD

IMPIEGATO

COME RINFORZO

STRUTTURALE PER PARETI A SECCO

tanti possono essere posizionati pannelli fonoisolanti o accolto il passaggio degli impianti. Per contro, le lastre in cartongesso hanno una bassa resistenza strutturale: richiedono una particolare attenzione agli urti di una certa intensità e per il fissaggio di mensole, quadri e altri complementi più o meno pesanti.

IL RIMEDIO

Per ovviare a tali criticità è possibile utilizzare in abbinamento al cartongesso l’innovativo pannello tecnico Superpan Build, composto da fibre e particelle di legno, prodotto mediante un processo evoluto di pressatura in continuo. Superpan Build, prodotto da Finsa e distribuito in esclusiva per l’Italia da XT Insulation, è studiato per essere impiegato come rinforzo strutturale nelle pareti in cartongesso, facilitando il collegamento di carichi alla parete finita (pensili, mensole, specchiere e carichi in genere). Sostituendo la prima delle due lastre di cartongesso con una di Superpan Build è possibile collegare carichi pesanti con estrema semplicità

e mediante semplici viti da legno in qualsiasi punto della parete, senza dover incontrare il montante metallico dell’orditura primaria o inserire accessori di sostegno interni all’intercapedine.

I VANTAGGI

Grazie alla sua composizione, Superpan Build combina alcuni dei principali vantaggi dell’Hdf e dei pannelli agglomerati in particelle. Elevate prestazioni meccaniche, alta resistenza alla flessione e all’umidità, facilità e precisione di taglio e l’ottimo comportamento di adesione per eventuale rivestimento con guaine o incollaggio per abbinamento ad altri materiali costruttivi complementari, rendono Superpan Build un prodotto estremamente versatile, adatto a numerosi impieghi sia come elemento strutturale controventante o elemento di rinforzo nella realizzazione di edifici. Il potenziale di Superpan Build deriva dalle sue eccellenti prestazioni, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre alla ricerca di un ottimale rapporto tra costo e valore fornito agli utenti.

ECLISSE SYNTESIS AREO

PIÙ SPAZIO IN CASA SE SI SFRUTTA ANCHE LA NICCHIA

La soluzione dell’azienda specializzata in telai rende semplice sfruttare le cavità nascoste nelle abitazioni. Anche se l’apertura del muro non è perfettamente regolare

Franco Saro

In casa ogni centimetro quadrato è prezioso: per questo le nicchie e gli spazi poco sfruttati sono risorse da utilizzare al meglio. Questi angoli spesso ignorati o usati come depositi caotici, possono essere trasformati in spazi organizzati e funzionali. Ma l’estetica non deve mai cedere il passo alla funzionalità. Per questo, la tendenza è quella di rendere quanto più invisibili questi vani, celando con intelligenza e con l’aiuto del design il loro contenuto. Durante una ristrutturazione o nella costruzione di un nuovo edificio l’ingegnosità si manifesta nel saper nascondere impianti, quadri elettrici, tubature o ripostigli ed elettrodomestici, trasformando una semplice nicchia in un luogo nascosto di stoccaggio.

E ARRIVANO NUOVI ACCESSORI

Grazie ai nuovi accessori cover e ferramenta per mensole applicabili direttamente agli sportelli filomuro Eclisse Syntesis Areo sarà più semplice risolvere eventuali problematiche strutturali e ottimizzare le funzionalità dello spazio, il tutto senza rinunciare all’estetica. La Cover è perfetta per nascondere eventuali differenze tra telaio e parete. Si colloca direttamente sul telaio attraverso appositi ganci, permettendo di colmare fino a 1,5 centimetri di differenza tra telaio e parete, senza ricorrere allo stucco. La cremaglieria si applica direttamente al profilo del chiudi vano, dal lato interno, mentre gli elementi reggimensola permettono di posizionare il ripiano all’altezza desiderata.

ECLISSE SYNTESIS AREO:

LA SOLUZIONE CHE

OTTIMIZZA LO SPAZIO

SENZA RINUNCIARE

ALL'ESTETICA

ORDINE E DESIGN

Il successo di queste soluzioni sta nell’accessibilità. Che si tratti di spazi posti in altezza, come un sottotetto, o angoli più remoti, l’importante è che tutto resti a portata di mano, pronto a svelarsi quando serve e a sparire quando non necessario. Un obiettivo raggiunto grazie ai nuovi accessori cover e ferramenta per mensole applicabili direttamente al prodotto Eclisse Syntesis Areo: una soluzione che rende più semplice risolvere eventuali problematiche strutturali e ottimizzare le funzionalità dello spazio, il tutto senza mai rinunciare all’estetica.

BOCCOLE E GANCI

Una nicchia può essere già presente a livello strutturale nel disegno di una casa, oppure realizzata in un secondo momento, su misura, solitamente in cartongesso. Nel primo caso, per chiudere una nicchia esistente e creare all’interno uno spazio contenitivo, il telaio di Eclisse Syntesis Areo può essere fissato direttamente al muro. Capita spesso, però, che i muri non siano sempre perfettamente regolari. In questo caso, grazie ad apposite boccole il telaio può adattarsi al foro esistente ed essere regolato sui lati. La cover si colloca direttamente sul telaio attraverso appositi ganci, permettendo di colmare fino a 1,5 centimetri di differenza tra telaio e parete, senza ricorrere allo stucco. Una volta tinteggiata come la parete, la cover risulterà impercettibile. E il problema sarà risolto.

COVER PER LA POSA IN NICCHIE ESISTENTI

SENZA STUCCO

E FERRAMENTA

REGGIMENSOLA

STIFERITE

C’È UN CAPPOTTO IN CLASSE GOLD PER IL CONDOMINIO

Il maxi complesso residenziale Teodosia, a Torino, è stato riqualificato grazie a superbonus e pannelli isolanti Class SK e Fire B dell’azienda specializzata in soluzioni di coibentazione

Il condomino Teodosia, a Torino, è stato uno dei primi e più importanti efficientamenti energetici residenziali realizzati dalla fine del 2020, grazie alle agevolazioni previste dal superbonus 110%, dal bonus facciate e dal bonus ristrutturazioni. Il complesso, realizzato negli anni Settanta su progetto dell’architetto Eraldo Martinetto per conto di una cooperativa di professionisti, si colloca nella zona occidentale di Torino all’interno del quartiere Pozza Strada ed è costituito da due corpi di fabbrica, uno a pianta rettangolare e uno a croce greca, che si sviluppano per 11 piani fuori terra e due piani interrati. Gli edifici ospitano 286 appartamenti di diverse dimensioni.

Alice Fugazza

L’INTERVENTO

Inevitabilmente i cinquant’anni di vita del complesso ne avevano in parte compromesso l’integrità e l’uniformità architettonica con parziali distacchi dell’intonaco e degrado degli infissi originali e delle ringhiere rendendo necessari importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. L’obiettivo della progettazione architettonica affidata all’ideatore del complesso, Martinetto, e allo studio Box, è stato quello di migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici senza intaccarne la valenza estetica, ancora oggi attuale e caratterizzante.

IN CLASSE A1

La dimensione e la complessità dell’intervento ha richiesto il coinvolgimento di diverse professionalità che hanno collaborato con Box Architetti per la definizione delle opere impiantistiche e di quelle di efficientamento energetico. All’ingegner Lorenzo Balsamelli della Onleco è stato affidato l’incarico di definire gli interventi, trainanti e trainati del superbonus, che hanno permesso di passare dalla classe energetica originaria, la D (che per l’epoca della costruzione testimonia una progettazione già attenta ai temi del risparmio energetico) all’attuale classe A1.

I RISULTATI

I lavori di efficientamento e i risultati sono stati diversi. Il condominio è stato adeguato con l'isolamento termico di pareti, coperture e piani pilotis. E' stato soggetto alla sostituzione dei serramenti in 200 unità immobiliari e nelle parti comuni riscaldate, all’installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kW (e di batterie di accumulo da 24 kWh) destinato all’alimentazione dei gruppi di pompaggio delle centrali termiche e idriche, e all’installazione di un sistema di collettori solari termici a tubi sottovuoto con sistemi di accumulo.

A fronte di un investimento di circa 17 milioni, non

CONDOMINIO TEODOSIA, COPERTURA FIRE B

SPECIALE NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI

realizzabile in assenza degli incentivi, si sono ottenuti anche importanti risultati come la riduzione dei consumi energetici per un risparmio annuo che supererà i 120 mila euro, la riduzione delle emissioni di Co2 per circa 300 tonnellate anno che equivalgono alla capacità di assorbimento di 15 mila alberi ad alto fusto.

LA COIBENTAZIONE

Un aspetto fondamentale della riqualificazione è il corretto isolamento delle pareti e delle coperture.

Per le pareti e per gli intradossi dei solai dei piani pilotis è stato utilizzato un sistema di isolamento a cappotto con strato isolante costituito da pannelli Stiferite Class SK (specifico per applicazioni in sistemi a cappotto) di spessore 100 millimetri con rivestimenti in velo vetro saturato e resistenza termica dichiarata RD pari a 4,00 m2k/W. Il sistema a cappotto utilizzato è provvisto di valutazione tecnica europea Eta, provvista di marcatura Ce, con classe di reazione al fuoco B-s1,d0. I sistemi che utilizzano il pannello Stiferite Class SK hanno superato inoltre i test di grande scala previsti da diverse norme nazionali di Paesi europei. Prima di procedere all’applicazione del sistema sono state rimosse e ripristinate le parti di intonaco che presentavano ammaloramenti o distacchi. Le successive fasi di posa hanno previsto l’incollaggio e la tassellatura dei pannelli isolanti, la stesura di un doppio strato di malta rasante con inglobata una rete di armatura in fibra di vetro e l’applicazione di uno strato di finitura.

LA COPERTURA

Per la copertura piana dei due edifici la scelta progettuale ha previsto il mantenimento in sede del manto impermeabile con la nuova funzione di barriera al vapore. Sul manto bituminoso sono stati fissati me-

TEODOSIA CAPPOTTO CLASS SK

Contenuto di ‘’riciclato’’: il triplo di quello richiesto ! Per

Punteggi più alti nelle gare d’appalto !

(Criteri Ambientali Minimi)

SPECIALE NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI

PER LA COIBENTAZIONE

DI PARETI E INTRADOSSI

DEI SOLAI DEI PIANI

PILOTIS, È STATO

UTILIZZATO UN SISTEMA

A CAPPOTTO CON STRATO ISOLANTE

COSTITUITO DA PANNELLI

STIFERITE CLASS SK

diante incollaggio i pannelli isolanti Stiferite Fire B spessi 120 millimetri con resistenza termica RD pari a 4,80 m2K/w. I pannelli sono specifici per applicazioni dove siano richieste buone prestazioni di reazione al fuoco: raggiungono infatti la classe B-s1, d0 grazie alla formulazione della schiuma polyiso e al rivestimento in velo vetro addizionato da fibre minerali da posizionare sul lato maggiormente esposto al pericolo di incendi. Al di sopra del pannello sono stati fissati distanziatori metallici per la ventilazione e la formazione di una leggera pendenza su cui sono state fissate lamiere pedonabili di colore bianco che evitano il surriscaldamento degli ambienti sottostanti.

ASPETTI AMBIENTALI

Oltre alle eccellenti prestazioni isolanti dei pannelli Stiferite, merita risalto l’ampia documentazione disponibile relativa agli aspetti ambientali e che comprende: una dichiarazione ambientale di Prodotto di Tipo III – Epd, rispondenza ai requisiti fissati dai Criteri ambientali minimi per l’edilizia, obbligatori per gli isolanti termici utilizzati in opere che accedono al superbonus, mappatura dei prodotti secondo lo standard di certificazione degli edifici Leed, mappatura dei prodotti secondo lo standard di certificazione degli edifici Itaca.

SICUREZZA AGLI INCENDI

In un complesso dalle dimensioni e dalle altezze

così accentuate il tema della sicurezza deve essere affrontato con particolare attenzione. Giuseppe Bonfante, ingegnere di Proeco, ha curato gli interventi necessari al rilascio del certificato di Prevenzione a seguito delle verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco prevedendo il rispetto del Dm 16 maggio 1987 e della Guida tecnica Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili del 2013 con l’applicazione in facciata di un sistema a cappotto con prestazioni migliorative rispetto ai limiti consigliati (B,s3-d0), la revisione della segnaletica e dell’illuminazione di emergenza e la progettazione e installazione di un nuovo sistema antincendio con stazione di pompaggio.

SOSTENIBILITÀ CERTIFICATA

Il Teodosia è il primo condominio certificato secondo il protocollo di Sostenibilità EnergeticoAmbientale Gbc Condomini sviluppato da Green Building Council Italia, che si prefigge di valutare oltre agli aspetti ambientali e di efficienza energetica dell’edificio anche quelli dell’impatto sociale della riqualificazione e di monitorare i risultati ottenuti grazie al dialogo con i residenti. La qualità delle scelte progettuali e costruttive e dell’accurato lavoro documentale svolto è testimoniata dall’elevato livello di certificazione raggiunto: il punteggio ottenuto di 63/110 corrisponde al livello Gold.'

Fonte: elaborazioni Centro Studi YouTrade su analisi dei bilanci delle aziende di settore

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CONDOMINIO

HÖRMANN

UNA CHIUSURA CHE È APERTA AL RISPARMIO

La porta d’ingresso ThermoCarbon presenta un valore di trasmittanza termica fino a 0,47 W/(m²xK): una soluzione per le case passive e a bilancio energetico positivo. È garantita dieci anni

Sicurezza ed efficienza energetica rappresentano ormai due must nel settore dell’edilizia. Per questo Hörmann, azienda specializzata nel settore delle chiusure a livello mondiale, propone la porta d’ingresso ThermoCarbon. La chiusura è stata progettata proprio per rispondere a questo trend. In termini di efficienza energetica, presenta un valore di

Alice Fugazza

THERMOCARBON, CON UN VALORE DI TRASMITTANZA

TERMICA FINO A 0,47 W/ (M2XK) SUPERA DI QUASI

IL DOPPIO

IL REQUISITO RICHIESTO

ALLE PORTE D’INGRESSO

DELLE CASE PASSIVE

trasmittanza termica fino a 0,47 W/(m²xK): risulta così una soluzione per le case passive e a bilancio energetico positivo che producono più energia di quanta ne utilizzino.

PIÙ SICUREZZA

Con ThermoCarbon il requisito di 0,8 W/(m²xK) richiesto alle porte d’ingresso delle case passive è superato di quasi il doppio. Tale prestazione al vertice è resa possibile dal battente in alluminio a filo della superficie spesso 100 millimetri, dotato di un pannello di riempimento in schiuma rigida in poliuretano a piena superficie e di un profilo composito alloggiato all’interno. ThermoCarbon stabilisce però nuovi standard anche per quanto riguarda l’antieffrazione. Questa porta d‘ingresso (di serie in classe di sicurezza Rc 3) è disponibile infatti anche con equipaggiamento di sicurezza Rc 4 e presenta un bloccaggio a nove punti di serie e cerniere occultate antiscardinamento nascoste in grado di garantire la massima sicurezza nel caso di un tentativo di scasso.

IN 18 COLORI

La finestratura di sicurezza in vetro stratificato antischegge e spesso 8 millimetri, protegge inoltre sia all’interno sia all’esterno dell’abitazione da qualsiasi incidente: in caso di rottura del vetro le schegge sono trattenute dalla pellicola interna. Realizzata in alluminio e carbonio, materiali in costruzione leggera, ThermoCarbon è disponibile a scelta in 20 motivi e in 18 colori preferenziali. Su richiesta è inoltre possibile scegliere tra 200 colori Ral, oppure optare per

un modello bicolor o, ancora, per una soluzione che presenti un diverso colore, all’esterno e all’interno. La porta è certificata dall’istituto Ift Rosenheim e ha infine una garanzia di dieci anni.

BRIANZA PLASTICA

IL SUPER CONDOMINIO RINASCE SOLIDO E BEN COIBENTATO

Ad Ascoli Piceno un grande complesso residenziale è stato riqualificato con interventi di rinforzo strutturale e i pannelli Isotec Parete e Isotec Parete Black hanno consentito di terminare il lavoro in soli due anni

Franco Saro

Il progetto di ristrutturazione del grande condominio XXV Aprile nella zona est di Ascoli Piceno, coordinato da Michele Laorte, ingegnere di StudioLaorte, con la collaborazione di Gea dell’ingegner Alessandro Bianchi, Hidetek e Omnitek Group, ha previsto interventi di miglioramento sismico e di efficientamento energetico in maniera simultanea e complementare, in modo da poter abbracciare e riqualificare l’intero fabbricato costruito negli anni Ottanta, sia sotto l’aspetto

strutturale che quello energetico, con un interessante restyling estetico, rispettoso comunque del progetto iniziale.

CONSOLIDAMENTE STRUTTURALE

Gli interventi strutturali, mirati a migliorare il comportamento del manufatto in caso di azioni sismiche, hanno previsto la realizzazione di un importante sistema di 18 esoscheletri complanari alle facciate longitudinali, integrati nel nuovo linguaggio architettonico, che caratterizzano il fabbricato sia sotto l’aspetto estetico che funzionale. Interessante l'uso dei controventi come parapetti delle logge, che integrano anche una parte dei pannelli fotovoltaici. Oltre a questa tipologia di intervento, sono stati realizzati sistemi di antiribaltamento delle tamponature, rinforzo armato dei nodi trave-pilastro e dei pilastri dei primi due livelli mediante placcaggio di confinamento in acciaio e interventi di ripristino sui cordoli. L’efficientamento energetico dell’involucro è stato trattato seguendo

IL PROGETTO

DI RISTRUTTURAZIONE

DI UN GRANDE

CONDOMINIO

AD ASCOLI PICENO

un doppio binario, con l’applicazione di un isolamento a cappotto per i piani inferiori e della tecnologia di isolamento ventilato per le facciate superiori e la copertura.

L’IMMOBILE E GLI INTERVENTI

Il fabbricato oggetto dell’intervento è formato da due lotti principali, realizzati in due momenti distinti, ma accomunati dalla similitudine delle strutture portanti, composte da telai in calcestruzzo armato: nel primo lotto le pareti esterne furono realizzate con tamponamenti in blocchi di calcestruzzo e nel secondo con laterizio a doppio paramento. Il complesso si eleva per sette piani fuori terra, con un piano interrato adibito a rimesse, il piano terra realizzato a piano pilotis destinato agli accessi ai vari corpi scala, sei piani in cui trovano spazio 72 unità immobiliari e un livello sottotetto. Lo sviluppo dimensionale è di 1.320 metri quadrati di superficie in pianta e un’altezza appena inferiore ai 25 metri.

SALTO DI CINQUE CLASSI

I lavori di riqualificazione energetica sono partiti da una situazione di classificazione dell’immobile piuttosto svantaggiata, nella classe

F. Gli interventi effettuati sull’involucro, inseriti nel contesto del superbonus 110%, hanno previsto la realizzazione di un cappotto

ISOLAMENTO

VENTILATO AD ELEVATE

PRESTAZIONI ISOTEC

PARETE, ABBINATO

AD UN RIVESTIMENTO IN NASTRO METALLICO

AGGRAFFATO

termico sulle facciate dei primi quattro piani e in orizzontale sul piano pilotis, mentre per gli ultimi due piani abitati e per la copertura è stata scelta la soluzione dell’isolamento ventilato, realizzato in continuità fra tetto e facciate. Enfatizzando la rastrematura già esistente, con i piani superiori aggettanti di circa 25 centimetri rispetto al filo dei piani sottostanti, l’isolamento ventilato della parte superiore si distingue da quello sottostante sia per spessore totale, sia per l’effetto estetico, con un contrasto netto. Il cappotto termico presenta la classica finitura intonacata, mentre l’isolamento ventilato è stato rivestito con un elegante nastro metallico a doppia aggraffatura.

ISOLAMENTO VENTILATO

Per realizzare l’isolamento ventilato, Laorte ha scelto il sistema Isotec Parete di Brianza Plastica, già utilizzato con successo in precedenti progetti e di cui aveva già avuto modo di apprezzare la versatilità, la semplicità di progettazione esecutiva e la velocità di applicazione in fase di cantiere, che nel caso in esame aveva un’importanza rilevante per i tempi estremamente ristretti imposti dalla normativa sui bonus edilizi. «Conosco il Sistema Isotec da molti anni», spiega Laorte. «Senza ombra di dubbio, oltre alle sue eccellenti proprietà termoisolanti, le carte vincenti di questa soluzione sono la semplicità di posa e il costante supporto tecnico fornito dall’azienda Brianza Plastica sia in fase di ideazione del progetto, che di realizzazione. È un grande valore aggiunto trovare interlocutori professionali competenti, disponibili e attenti allo studio del dettaglio. Per noi è stato importantissimo tale approccio in un intervento rilevante come questo per dimensioni e tipologia di progettazione. Nel condominio di Ascoli abbiamo agito sull’involucro in maniera significativa, adottando una tecnologia strutturale complessa ed evoluta come gli esoscheletri di rinforzo. È stato determinante curare i dettagli di integrazione fra esoscheletri e facciata, dove la continuità di aggancio con la lamiera del rivestimento ha agevolato la relazione fra gli elementi. In questo contesto, la semplicità di posa di Isotec Parete offre un vantaggio enorme, poiché permette di realizzare facciate ventilate a regola d’arte, minimizzando le possibilità di errore. I materiali scomposti richiedono un’elevata perizia e numerosi passaggi: Isotec Parete, con un solo passaggio di posa, invece, prepara la sottostruttura per il rivestimento mentre viene posato l’isolamento».

SPECIALE NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI

FLESSIBILITÀ

Secondo l’ingegnere, oltre alle prestazioni energetiche e alle note peculiarità della ventilazione, il sistema di Brianza Plastica, con la sua ampia compatibilità, consente una espressività architettonica libera da problematiche esecutive. In questo caso, la scelta di realizzare una facciata ventilata, sporgente rispetto al filo della facciata inferiore e rivestita in nastro aggraffato, è nata dalla scelta di valorizzare e rimodernare la linea originale, esaltando la continuità materica della parte superiore, a formare un volume coerente. «Infine, ma non meno importanti, sono la velocità di posa e l’ottimizzazione logistica in cantiere che il Sistema Isotec Parete permette», continua Laorte. «Questo specifico cantiere, che ha beneficiato degli incentivi del superbonus 110%, nella sua enorme complessità, è stato concluso in meno di due anni: un risultato possibile grazie anche alle soluzioni integrate come Isotec, che risolvono a monte tante problematiche, nodi, dettagli che, una volta in cantiere, consentono agli operatori di procedere speditamente, senza errori né esitazioni».

IL RIVESTIMENTO

In questa opera è stato utilizzato il sistema Isotec, nelle sue declinazioni Isotec Parete e Isotec Parete Black, realizzando un isolamento completo dell’involucro superiore. La natura del rivestimento finale in nastro aggraffato, che richiede un supporto continuo di pannelli in Osb, ha

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IL SISTEMA ISOTEC

VIENE POSATO

COMPLETAMENTE

A SECCO MEDIANTE

FISSAGGI MECCANICI

AL SUPPORTO PORTANTE

determinato la scelta del pannello Isotec Parete come isolante anche in copertura. La conformazione del correntino di Isotec Parete è piatta e generosa, di 8 centimetri, ideale per accogliere i pannelli in legno, con un passo ampio che velocizza la posa. Sulla soletta in cemento esistente è stato fissato, mediante tasselli ad espansione, il pannello Isotec Parete di spessore 100 millimetri, su cui sono stati successivamente ancorati i pannelli in Osb. Previa interposizione di un telo anticondensa, è stato posato il rivestimento in nastro con doppia aggraffatura, funzionale inoltre al fissaggio del sistema fotovoltaico, installato in copertura. Per l’isolamento ventilato delle ampie superfici delle facciate è stato scelto il sistema Isotec Parete Black, dalle migliorate prestazioni di reazione al fuoco, dimensionato nello spessore 80 millimetri per il prospetto sud e nord e in spessore 120 millimetri per i lati corti orientati ad ovest e ad est. Nel punto di partenza della facciata ventilata, fra il quarto e il quinto piano, il sistema è stato protetto con un profilo di partenza aerato, che evita l’intrusione di volatili e assicura al tempo stesso l’ingresso dell’aria che passa, con movimento naturale e continuo, fra isolante e rivestimento, nella camera d’aria creata dallo spessore del correntino metallico integrato, agevolando il deflusso dell’umidità in inverno e del calore dovuto all’irraggiamento in estate.

LE PRESTAZIONI

IL SISTEMA ISOTEC NELLE

DECLINAZIONI

ISOTEC PARETE E

ISOTEC PARETE BLACK

Le elevate prestazioni termiche del poliuretano di cui è composto il sistema Isotec (conduttività termica dichiarata λD, a seconda degli spessori, pari a 0,024 - 0,025 W/mK per Isotec Parete Black e 0,022 W/mK per Isotec Parete), collaborante con il sistema a cappotto tradizionale dei piani inferiori, agli interventi di efficientamento delle parti trasparenti (sostituzione degli infissi con telaio in pvc e doppi vetri), hanno consentito di effettuare un importante miglioramento del comportamento energetico, passando da un’iniziale Classe F (indice EPgl,nren di 169,5710 kWh/ m2anno) alla Classe A1 (indice EPgl,nren di 41,8228 kWh/m2anno). I lavori di efficientamento energetico e consolidamento strutturale, eseguiti dalla ditta Panichi di Ascoli Piceno, coordinati dal geometra Roberto De Angelis, si sono svolti in un arco temporale inferiore a due anni, concludendosi a novembre 2023. Alla celerità del cantiere, effettuato senza che i condomini dovessero lasciare gli appartamenti, ha contribuito anche la facilità e rapidità di posa dei sistemi Isotec che, con un solo passaggio di posa, permettono di realizzare sia l’isolamento termico che la sottostruttura di supporto per tutti i tipi di rivestimento esterno.

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LA NUOVA BIBBIA DELLE MEMBRANE TRASPIRANTI

destinati all’involucro edilizio ha pubblicato la quinta edizione della guida sull’utilizzo e la messa in opera dei prodotti in fase esecutiva

SCHERMI E MEMBRANE

TRASPIRANTI, UNA

GUIDA CHE UNISCE LE AZIENDE

Nasce la nuova guida agli schermi e membrane traspiranti. La promuove l’organismo che riunisce alcune aziende del settore: Aismt, l’Associazione Italiana Schermi e Membrane Traspiranti. Con il nuovo anno Aismt ha pubblicato la quinta versione della Guida agli Smt, un vademecum completo con tutte le informazioni utili sulla classificazione, la scelta, l’utilizzo e la messa in opera degli schermi e delle membrane traspiranti. La guida rappresenta uno strumento estremamente utile per progettisti e costruttori per operare le scelte corrette in fase progettuale e saper utilizzare correttamente i prodotti in fase esecutiva. Per ottenere la guida è sufficiente collegarsi al sito aismt.it e in home page si trova il link per accedere al modulo di richiesta di download immediato. Chi vuole avere la versione cartacea della guida può farne richiesta ai contatti presenti sul sito.

L’ABC DEL MATERIALE SALVA-SUPERFICI

L’ABC DEL MATERIALE SALVA-SUPERFICI

Ecco un estratto della Guida agli Smt pubblicata online dall’Associazione Italiana Schermi e Membrane Traspiranti. Che cosa sono gli Smt?

Gli Schermi e Membrane Traspiranti sono fondamentalmente uno strumento di regolazione del vapore acqueo in grado di contribuire alla tenuta ermetica della copertura contro i rischi di infiltrazione di acqua, vento e aria, migliorando l’efficienza energetica e il comfort dell’edificio. Lo scopo principale è quello di contribuire alla protezione degli isolanti termici dai danni dovuti alla formazione di condense interstiziali che possono pregiudicare le prestazioni di progetto a lungo termine. Sono prodotti specializzati e altamente tecnologici indispensabili per garantire la qualità e l’efficienza energetica di ogni tipo di costruzione. Gli Smt si differenziano in base alle loro principali funzioni e caratteristiche. La tenuta all’acqua è la capacità del prodotto di impedire temporaneamente il passaggio di acqua durante le fasi di costruzione o in caso di dislocazioni accidentali degli elementi di tenuta.

struttura dall’ingresso di correnti fredde d’inverno o calde d’estate. La regolazione del passaggio del vapore e la traspirabilità rappresentano la capacità di un materiale di lasciarsi attraversare dal vapore acqueo oppure di regolarlo o bloccarlo in base alla tipologia di Smt. La resistenza meccanica è la capacità degli schermi e delle membrane traspiranti di rispondere alle sollecitazioni meccaniche di diversa natura, valutata attraverso le prestazioni di resistenza a trazione e lacerazione al chiodo.

Le tipologie di Smt

Membrana traspirante. È un elemento impermeabile di tenuta al vento, avente la funzione di consentire il convogliamento di acqua meteorica proveniente da rotture, dislocazioni accidentali degli elementi di tenuta o formazioni di condense accidentali; deve consentire la diffusione immediata del vapore acqueo proveniente dagli elementi sottostanti; non può sostituire l’elemento di tenuta in quanto tale.

La tenuta all’aria è la capacità di uno schermo al vapore di limitare il passaggio incontrollato di aria attraverso l’involucro per proteggere i materiali dalla fuoriuscita di aria e vapore acqueo con conseguente probabile formazione di condensa. La tenuta al vento è la capacità di un materiale di evitare il passaggio di vento attraverso l’involucro per proteggere la

Schermo freno al vapore. È un elemento impermeabile di tenuta all’aria avente la funzione di limitare il passaggio di vapore acqueo per evitare l’insorgere di fenomeni di condensa all’interno degli strati funzionali che compongono l’involucro. Schermo barriera al vapore. È un elemento impermeabile di tenuta all’aria avente la funzione di limitare fortemente il passaggio del vapore acqueo per controllare il fenomeno della condensa all’interno degli elementi costruttivi funzionali.

LE FINALITÀ

Aismt è un’associazione senza fini di lucro nata nel 2008 per volontà di cinque aziende produttrici leader del settore sul mercato italiano (oggi sono sette), con il fine di regolamentare la qualità e l’impiego degli schermi e delle membrane traspiranti (Smt) per assicurare il miglior risultato nel loro utilizzo in edilizia. Aismt promuove e favorisce l’utilizzo degli schermi e membrane traspiranti in tutti i sistemi costruttivi dell’involucro edilizio per migliorare il comfort abitativo e il risparmio energetico, salvaguardando l’integrità degli isolamenti termici e delle strutture grazie alla protezione dall’acqua e dal calore, l’impermeabilità all’aria e il controllo del flusso del vapore acqueo.

Obiettivi dell’Associazione sono informare e formare: gli operatori del settore (progettisti, impresari, posatori, distributori) sulle funzioni degli Smt, promuovere l’imnelle costruzioni per migliorare il confort e l’efficienza energetica e regolamentare l’impiego degli creando standard di qualità per i prodotti e la loro

FIBROTUBI

UNA SCELTA SU MISURA PER IL TETTO

L’azienda propone

una vasta gamma di lastre e pannelli da copertura e da sottocopertura per tutte le soluzioni abitative. Anche con caratteristiche per il risparmio energetico

Fibrotubi offre un’ampia gamma di lastre-pannelli da copertura e da sottocopertura per tutte le soluzioni abitative. I prodotti sono conformi ai Criteri Ambientali Minimi e permettono di accedere ai bonus, quindi agli sgravi fiscali. Fibrotek e Fibrotek plus. I pannelli termoisolanti da sottocopertura Fibrotek a un correntino (profilo d’appoggio della copertura) e Fibrotek Plus a doppio correntino, consentono di creare una coibentazione continua e omogenea, con una posa completamente a secco, in tempi rapidi, adattandosi a qualsiasi tipo di scelta architettonica e di copertura primaria. Per esempio, coppi, tegole, coperture metalliche, fibrocemento. Fibrotek è il sistema che permette di realizzare un sistema termoisolante, ventilato, per un elevato

Franco Saro

comfort abitativo, studiato sia per nuovi edifici ad alte prestazioni di isolamento, sia per interventi di ristrutturazione e riefficientamento energetico. Sottocoppo Metallico Coibentato per coppi. È l’evoluzione del prodotto Sottocoppo metallico di Fibrotubi. In questa versione alla lastra metallica grecata preverniciata rosso coppo, completa di profili-correntini brevettati per lo stabile ancoraggio dei coppi nel tempo, è stato applicato uno strato di poliuretano da 13 millimetri. La sottocopertura così strutturata resta leggera, impermeabile, pedonabile, e utilizzabile anche a pendenze inferiori rispetto ai vecchi standard in commercio in laterizio. Vanta ancoraggio del coppo in sicurezza, riduzione della trasmissione di calore, trasmittanza termica migliorata, riduzione del rumore, riduzione effetto condensa, aumento dei carichi ammissibili. Isocoppo piano. È il pannello metallico a forma coppo a diverse coibentazioni, utilizzabile anche in zone a vincolo paesaggistico, in quanto a vista l’effetto ottenuto è identico a quello del coppo tradizionale italiano. La lastra è rivestita da uno strato di poliuretano espanso, che può avere uno spessore isolante importante da 30 sino a 100 millimetri. Permette di risparmiare energia riducendo i costi del riscaldamento, in particolare nell’ambiente civile: la coibentazione funge da protezione sia in ambito domestico che per l’inquinamento acustico. Il supporto inferiore piano viene realizzato per essere visibile nel sottotetto come in caso di mansarde, in versione standard grecata bianco-grigio stile industrial oppure nella finitura tinta legno ciliegio più classica.

Isocoppo Tek. È la lastra metallica di Fibrotubi a forma di coppo a bassa coibentazione, che collabora all’isolamento con uno spessore medio di poliuretano da 15 millimetri, chiuso nella parte inferiore da una pellicola in alluminio centesimale. Utilizzabile sempre in zone a vincolo paesaggistico, perché visivamente similare nella forma al coppo tradizionale, è applicabile in tutte le coperture civili e per il risanamento di vecchi tetti. Isocoppo Tek è in grado di far fronte a molteplici esigenze, come riduzione del rumore e dell’effetto condensa, ottima pedonabilità, eliminazione del ponte termico.

SOTTOCOPPO METALLICO COIBENTATO

ISOCOPPO PIANO. A SINISTRA, ISOCOPPO TEK

T2D

ISOLAMENTO FACILE CON IL BLOCCO PREASSEMBLATO

Si chiama Tris la soluzione che coniuga il laterizio con un pannello battentato in Neopor. È veloce da utilizzare in cantiere, anche grazie al servizio di assistenza dell’azienda

Franco Saro

Laterizio con una marcia in più, quella dell’isolamento. Il risultato è Tris, soluzione definita da T2D come la tradizione unita all’innovazione. Si tratta di un monoblocco che arriva in tempi rapidi in cantiere e, soprattutto, è già preassemblato: questo aspetto, sottolinea l’azienda, libera da molte responsabilità tecnici e imprese e alleggerisce le loro preoccupazioni. Il monoblocco Tris offre comfort per chi vive la casa grazie a un involucro massivo, che offre prestazioni e protezione sia in clima invernale che estivo.

PROGETTAZIONE E ANALISI

Assieme al team di tecnici T2D, oltre all’assistenza in fase di progettazione, l’impresa viene accompagnata nella partenza della posa in cantiere. Sul sito in cui è progettata l’opera sono mostrati i dettagli utili a velocizzare l’unica posa necessaria alla realizzazione dei tre strati, per ottenere una classica doppia parete. Il servizio di assistenza di T2D è gratuito e determinante per la buona riuscita dell’opera, grazie a una collaborazione preliminare in fase di progettazione, tramite conteggi, verifiche, analisi prezzi, particolari costruttivi, dimensionamenti e, soprattutto, in fase operativa in cantiere al momento della posa, con la predisposizione dei pezzi speciali. Il sistema di ancoraggio brevettato meccanico-chimico incluso nel blocco, sovradimensionato rispetto ai requisiti richiesti, rende impossibile la separazione dei due elementi in laterizio. Le pareti legate tra loro, che rendono il sistema massivo, includono un performante pannello battentato in Neopor grafitato di spessore e prestazione variabile, che conferisce alla parete una ridotta trasmittanza, restituendo un comfort abitativo interno ottimale durante l’arco dell’intera stagione.

LE PRESTAZIONI

Le prestazioni non sono l’unica garanzia che offre il sistema Tris. Avere un elemento esterno a protezione dell’isolante vuol dire salvaguardare l’investimento da qualsiasi agente atmosferico, non dover tornare a fare manutenzione sulla parete e, soprattutto, avere un muro immutato nel tempo. «Il servizio gratuito di assistenza T2D è determinante per la buona riuscita dell’opera, grazie a una collaborazione preliminare in fase di progettazione, tramite conteggi, verifiche, analisi prezzi, particolari costruttivi, dimensionamenti, e soprattutto in fase operativa in cantiere al momento della posa, con la predisposizione dei pezzi speciali», riassume Andrea Foschini, ingegnere di T2D.

TRIS, LA SOLUZIONE CHE CONIUGA IL LATERIZIO

CON UN PANNELLLO BATTENTATO IN NEOPOR

BOERO

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E ANTISISMICA

A Tortoreto (Teramo) il condominio Maremonti ha scelto la soluzione Isolareflex, il sistema di isolamento termico interamente a secco con caratterizzazione antisismica.

Alice Fugazza

IL CONDOMINIO MAREMONTI A TORTORETO RISTRUTTURATO CON ISOLARFLEX

Il condominio Maremonti di Tortoreto (Teramo) ha scelto il sistema di isolamento termico interamente a secco con caratterizzazione antisismica Isolareflex, di cui Boero è distributore esclusivo in Italia e in Europa, per un intervento di riqualificazione energetica e antisismica. L’intervento, che ha riguardato una superficie di circa 4 mila metri quadrati, ha permesso di ottenere un notevole miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, con una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, e un significativo aumento della sicurezza in caso di terremoto, grazie alle caratteristiche costruttive di Isolareflex nella configurazione con barra antiribaltamento, in grado di impedire il collasso per ribaltamento delle tamponature dell’edificio sotto azione sismica.

CONSULENZA IN CANTIERE

Il partner commerciale Isocolor di Tortoreto, specializzato nella fornitura di materiali e finiture per l’edilizia, insieme a Boero ha potuto fornire non solo un ciclo di prodotti ideali per le esigenze del fabbricato, ma anche un servizio di consulenza tecnica, che ha accompagnato il responsabile di progetto Ing. Luigi Sordo, l’impresa esecutrice Cct (Cooperativa Costruttori Teramani) e il suo referente di progetto, ingegnere Andrea Delli Compagni, per tutta la durata dei lavori: dalla prescrizione dei cicli alla fornitura di tutte le specifiche tecniche durante la fase di progettazione, fino al servizio di avvio cantiere, durante il quale è stata coinvolta una squadra di Isolareflex, che ha fornito costante assistenza per tutto il periodo di lavoro.

CERTIFICAZIONI

Isolareflex è una soluzione per l’efficientamento energetico con caratterizzazione antisismica in grado di garantire importanti vantaggi sia nella velocità e flessibilità della posa in opera, sia in termini tecnici e prestazionali. Brevettato in Italia e in Europa e sottoposto a severi test, il sistema ha ottenuto la certificazione Eta e quella ambientale Re Made in Italy, oltre alla marcatura Ce. Inoltre, risponde ai criteri ambientali minimi Cam ed è conforme ai requisiti di sicurezza antincendio.

I VANTAGGI DEL SISTEMA

Il condominio Maremonti si trova in cima ad una collina, nell’immediato entroterra rispetto alla zona costiera di Tortoreto, completamente isolato rispetto ad altri edifici, il che lo rende particolarmente soggetto a sollecitazione da parte degli agenti atmosferici, in particolare il vento. Il sistema Isolareflex ha al suo interno una lastra in fibrocemento alleggerito accoppiata alla sottostruttura metallica che crea un rivestimento estremamente resistente agli urti, alle vibrazioni e agli agenti atmosferici. L’elevata resistenza del sistema contribuisce, inoltre, ad una maggiore durabilità. In più, offre un’elevata resistenza a fessurazioni e cavillature, ridotto ingombro, adattabilità ai supporti più difficili, nonché un’eccellente protezione termica sia durante la stagione estiva, riflettendo il calore all’esterno, sia durante quella invernale, mantenendo il calore all’interno, oltre ad offrire un importante contributo per l’isolamento acustico e assicurando un generale miglioramento del comfort abitativo.

CONFIGURAZIONE ANTISISMICA

Un’altra caratteristica rilevante è di essere configurabile per progettazioni antisismiche. Il sistema costruttivo, grazie all’installazione di barre antiribaltamento in acciaio strutturale S235 poste all’interno dell’intercapedine d’aria adiacente alla muratura esistente diviene in grado di impedire il collasso per ribaltamento delle tamponature dell’edificio sotto azione sismica.

RIVESTIMENTI MURALI

A conclusione del ciclo sono stati utilizzati i fondi e le finiture per esterni della gamma Boero, come indicati all’interno della certificazione Eta del sistema Isolareflex. In particolare, l’applicazione dell'isolante acrilico all’acqua Fondo 2000, per poi procedere con la Malta gb 831 con rete e infine il fondo pigmentato acrilico Fondo P378 e il rivestimento a spessore fibrorinforzato Biquarz Acrilsilossanico 1.2., entrambi rispondenti ai Cam. I colori utilizzati sono due nuance chiare e calde della mazzetta Edilizia Storica e Moderna 1 di Boero (B218 per il basamento e B216 per la facciata), la scelta cromatica, leggera e luminosa ha inoltre migliorato l’impatto visivo dell’immobile sul paesaggio circostante. Boero, da sempre attenta alle esigenze del mercato e alle sfide della sostenibilità, offre soluzioni innovative ed efficaci per l’edilizia del futuro. Isolareflex ne rappresenta un esempio concreto, dimostrando la capacità di Boero di coniugare alte prestazioni, rispetto per l’ambiente e attenzione al benessere delle persone.

LATERLITE

LEGGEREZZA PIÙ RESISTENZA PER I SOLAI

Connettore CentroStorico

Calcestruzzo è studiato per il rinforzo delle strutture a travetti prefabbricati in laterocemento, con il vantaggio di una soluzione sicura, certificata e poco pesante

Franco Saro

Il rinforzo e il consolidamento, anche con funzione antisismica, passano dal recupero dei solai esistenti, siano realizzati in legno, in acciaio, in laterocemento o in calcestruzzo. È importante utilizzare calcestruzzi strutturali leggeri e resistenti, in grado di ridurre al minimo l’aumento di peso proprio e l’aggravio dei carichi da trasmettere sulle murature perimetrali. I vecchi solai in laterocemento, per esempio, sono spesso caratterizzati da una struttura in grado di supportare carichi modesti; le ridotte sezioni dei travetti, spesso poco armati, e la ridotta dimensione della cappa collaborante li rendono poco rigidi.

ANTISISMICA

La soluzione tecnica efficace e sicura proposta da Laterlite per il consolidamento strutturale antisismico dei solai si basa sulla formazione di una nuova soletta in calcestruzzo armato, perfettamente interconnessa con le strutture portanti grazie all’impiego di specifici Connettori CentroStorico, a cui si aggiunge il sistema Perimetro Forte, composto da Connettore Perimetrale e Ancorante Chimico, per gli interventi di consolidamento antisismico. Le diverse tipologie di Connettori CentroStorico, certificate per il rinforzo strutturale e consolidamento dei solai, assicurano una maggiore sicurezza statica e antisismica e, utilizzati con i calcestruzzi leggeri strutturali e i massetti leggeri, rendono il consolidamento ancora più leggero.

CONNETTORE

CENTROSTORICO

CALCESTRUZZO

ALTE PRESTAZIONI

I Connettori CentroStorico, in abbinamento ai calcestruzzi leggeri strutturali e ai massetti leggeri, offrono quindi soluzioni tecniche prestazionali, ideali per solai in legno, calcestruzzo e acciaio: l’utilizzo delle soluzioni Laterlite consente di adeguare le performance statiche degli immobili ai più attuali standard e alle disposizioni in materia di rischio sismico, mantenendo al contempo intatto tutto il fascino degli edifici storici originali.

RINFORZO DUREVOLE, CERTIFICATO E SOSTENIBILE

Crm Zero comprende le reti preformate Mapenet Emr con maglie di dimensioni variabili, malte inorganiche Mapewall Intonaca&Rinforza e Mape-Antique Nhl Eco Strutturale, applicabili in spessori di 3-4 centimetri e in grado di coprire murature irregolari

La tecnica di intervento attraverso rinforzi a base fibrosa preformati e malte inorganiche è una delle più affidabili nei lavori di consolidamento. Una soluzione completa e altamente sostenibile, che sfrutta i sistemi compositi Crm (Composite reinforced mortars) per garantire elevate prestazioni a edifici in muratura o calcestruzzo oggetto di interventi di consolidamento o rinforzo strutturale, è Crm Zero di Mapei: un’evoluzione, rispetto al tradizionale sistema di rinforzo con intonaco armato.

LA SOLUZIONE

La soluzione comprende le reti preformate Mapenet Emr con maglie di dimensioni variabili (33/66/99), le malte inorganiche Mapewall Intonaca&Rinforza e Mape-Antique Nhl Eco Strutturale, applicabili in spessori di 3-4 centimetri e in grado di coprire anche murature molto irregolari e connettori di varia lunghezza e angolari preformati. Oltre

MAPEI

Franco Saro

a garantire alle strutture elevata stabilità dimensionale, un incremento della capacità portante e una ripartizione più uniforme delle sollecitazioni, a distinguere Crm Zero Mapei da ogni altra soluzione disponibile sul mercato è il ridotto impatto ambientale di tutti i suoi componenti.

LA SOSTENIBILITÀ

Le emissioni di CO2 di tutti i prodotti che compongono il sistema sono misurate lungo tutto il ciclo di vita per l’anno 2024 con la metodologia Lca (Life Cycle Assessment), verificate e certificate tramite Epd (Environmental Product Declaration) e compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Maggiori dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti di carbonio certificati, sono disponibili alla pagina zero.mapei.it. Risulta quindi una soluzione a ridotto impatto ambientale e altamente durevole, come confermato da test in ambienti aggressivi per oltre 3 mila ore. Un’ulteriore prova dell’impegno che da sempre Mapei dimostra per l’ambiente, il pianeta, le persone e la biodiversità. Un nuovo traguardo di sostenibilità raggiunto grazie al lavoro di Ricerca & Sviluppo dei Laboratori del gruppo e alla passione dell’azienda per l’innovazione. Crm Zero Mapei, inoltre, è caratterizzato da grande leggerezza, maneggiabilità e facilità di applicazione e assicura un’ottima resistenza a trazione, elevata duttilità e un’eccellente resistenza alle aggressioni chimiche e agli agenti atmosferici.

CRM ZERO MAPEI, RESISTENTE E A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE

DALIFORM GROUP

SOLETTA LEGGERA PER PREVENIRE I DANNI DA SISMA

U-Boot Beton consente una riduzione delle masse finoal 30% rispetto la soletta piena, da cui si ottiene una diminuzione complessiva dei carichi che varia tra il 10% e il 20%.

Come nella realizzazione del Campus Bocconi di Milano

Un terremoto provoca danni a edifici e persone, ma anche senso di impotenza e insicurezza. La potenza devastante degli eventi naturali, la loro imprevedibilità e la loro capacità di infliggere danni estesi in pochi istanti, suscitano un senso di vulnerabilità che mette in discussione la nostra sicurezza e stabilità. Per questo è importante affrontare in modo proattivo la sfida dei terremoti attraverso una combinazione di preparazione, comprensione scientifica e azione preventiva.

Franco Saro

CAMPUS URBANO

BOCCONI MILANO. VEDUTA AEREA

Per fortuna da decenni l’ingegneria civile si pone nelle condizioni di garantire la massima resistenza agli effetti dei terremoti, proteggendo la vita umana e riducendo al minimo i danni strutturali agli edifici. In questo senso, tutte le normative tecniche più evolute che formano il riferimento per i progettisti, come l’Eurocodice 8 En 1998-1, fanno riferimento a due principi prestazionali primari che devono essere soddisfatti: la salvaguardia della vita umana nel caso di azione sismica di rara intensità e la limitazione dei danni alle strutture nel caso di azione sismica che può verificarsi con una certa frequenza.

ELEMENTI CAVI IN PROPILENE

Fatta questa premessa, durante un evento sismico la forza che agisce sul sistema strutturale è direttamente proporzionale alla massa dell’edificio e all’accelerazione del terreno sottostante. Appare quindi evidente che se si vogliono ridurre le azioni in gioco è possibile agire sulla massa dell’edificio. Per questo Daliform Group ha concepito una soluzione tecnologica pratica ed efficace per realizzare solai a piastra alleggerita bidirezionali tramite l’inserimento di elementi cavi in polipropilene rigenerato, noti come U-Boot Beton, all’interno delle solette realizzate in opera. Rispetto a una soletta piena di pari spessore, l’utilizzo di U-Boot Beton consente una riduzione delle masse fino al 30%, da cui si ottiene una diminuzione complessiva dei carichi che varia tra il 10% e il 20%. Sebbene l’utilizzo di solai a piastra non sia l’unico modo di progettare un edificio sismo resistente, la scelta di una soletta a comportamento bidirezionale diventa lo standard quando, da un punto di vista architettonico, è necessario realizzare delle strutture prive di regolarità in pianta.

PROGETTO GIAPPONESE

Un esempio concreto in cui si può apprezzare il risultato dei punti sopradescritti è proprio quello relativo al Campus Urbano Bocconi di Milano, realizzato dagli architetti Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa dello studio giapponese Sanaa . L’utilizzo in questo progetto di U-Boot Beton ha reso possibile la realizzazione di alcuni edifici con planimetria curvilinea, soddisfacendo perfettamente gli elevati standard prestazionali richiesti.

LE NORMATIVE

Importanti novità, inoltre, potrebbero arrivare anche dal contesto normativo di riferimento. In effetti, altre normative di rilievo a livello internazionale sulla progettazione di orizzontamenti a piastra consentono di considerare questa tipologia di impalcati non solo come rigidi orizzontalmente, ma anche come strutture in grado di dissipare l’energia del sisma.

A seguito di numerose campagne sperimentali, sembra che il comportamento delle piastre soggette ad azioni orizzontali, consenta di studiare questi sistemi anche come primari nei confronti della resistenza sismica. Risultati analoghi sono riportati nel quaderno tecnico sviluppato dal Politecnico di Milano intitolato Solai alleggeriti in calcestruzzo armato soggetti ad azioni gravitazionali e sismiche a base dell’analisi e progetto di piastre alleggerite con l’impiego del sistema U-Boot Beton. Nei prossimi anni o mesi si potrà andare incontro a quella che sarà una vera e propria rivoluzione nell’analisi sismica degli edifici, che darà ulteriore spinta all’utilizzo di solai a piastra in genere e di conseguenza a solai a piastra alleggeriti.

LA SUPERFICIE PERFORMA MEGLIO SE DIVENTA DOPPIA

I rivestimenti a parete con facciata ventilata sono una delle principali opzioni di finitura esterna delle chiusure opache. Abbinano la sottostruttura portante a uno strato d’isolamento con elevate prestazioni termiche e a un rivestimento di pregio

RIWEGA

Paolo Caliari

Irivestimenti a parete con facciata ventilata sono una delle principali opzioni di finitura esterna delle attuali chiusure opache. In modo particolare, abbinando la sottostruttura portante a uno strato d’isolamento con elevate prestazioni termiche e a una pelle di rivestimento di pregio, rappresentano contestualmente una soluzione tecnologicamente e architettonicamente all’avanguardia. Nonostante la facciata ventilata sia una soluzione di estrema attualità, le sue origini sono ben più radicate: sono infatti utilizzate da secoli nei Paesi alpini e nordici, al fine di riparare dall’azione degli agenti atmosferici i prospetti degli edifici più battuti. In linea generale, il rivestimento è in tavole o scandole di legno o in lamiera metallica e viene posato, con i necessari accorgimenti, su una listellatura lignea direttamente ancorata alla parete della costruzione.

STRATO DISTANZIATO

Il rivestimento rappresenta, dunque, uno strato distanziato dalla parete mediante una struttura di supporto, la quale permette di realizzare un’intercapedine capace di impedire agli agenti atmosferici di degradare la parete stessa. Le moderne tecnologie permettono di sfruttare questa soluzione in maniera sempre più spinta: le situazioni di impiego sono molteplici e vanno dagli edifici di grandi dimensioni e di elevata altezza a edifici industriali, in cui, più che una funzione di miglioramento energetico, è richiesto un miglioramento dell’involucro architettonico. Quest’ultimo, in modo particolare, può essere

I RIVESTIMENTI A PARETE CON FACCIATA VENTILATA

LE NUOVE SOLUZIONI DEL GRUPPO ERGEPEARL

Il Gruppo Ergepearl, che unisce i marchi Riwega, 3therm e Roofrox, produce e distribuisce materiali all’avanguardia per l’edilizia, facendo progettare e costruire edifici sostenibili e confortevoli con sistemi che garantiscono nel tempo le migliori prestazioni in materia di coibentazione, inerzia termica, ventilazione, isolamento acustico, impermeabilità all’acqua, tenuta all’aria e tenuta al vento. Il Gruppo ha ampliato la sua gamma di prodotti introducendo una linea dedicata al mondo delle facciate ventilate. Con il 2024 il mondo delle facciate ventilate è entrato a far parte del reparto Element di RoofRox I facade&more, marchi del gruppo, con l’ampia gamma di prodotti selezionati che crea delle soluzioni con caratteristiche tecniche in grado

di mantenersi nel tempo. Il reparto Element, quindi, include il meglio per quanto riguarda la facciata ventilata, intesa come ossatura della soluzione tecnologica attualmente più avanzata dell’involucro edilizio. Alle facciate ventilate si stanno inoltre affiancando, sempre di più, pavimentazioni da esterno realizzate con finiture di pregio, quindi anche gli elementi di fissaggio devono essere di qualità. Il reparto Decking, invece, è nato proprio per fornire una gamma di prodotti qualitativamente elevata e funzionale per chi costruisce terrazze e facciate in legno o materiali simili al legno: il professionista sente la differenza in termini di qualità e ha la certezza di offrire ai clienti un prodotto finale funzionale e durevole nel tempo.

SPECIALI NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI

realizzato con un’ampia varietà di materiali e forme, partendo da doghe metalliche, o in legno, e da pannelli di materiali compositi, fino ad arrivare a lastre in materiale lapideo. Il rivestimento è poi fissato alla sottostruttura mediante appositi sistemi di aggancio meccanici o chimici. Ciò permette la realizzazione di un sistema completamente montato a secco, che influisce in maniera decisa e positiva sulla velocità di esecuzione.

EFFETTO CAMINO

In ogni caso, il cuore del sistema facciata ventilata rimane la cavità che ne determina i benefici. Al fine di garantire il corretto azionamento di quello che viene definito effetto Venturi (o effetto camino), l’intercapedine deve avere uno spessore tale da consentire una circolazione d’aria attraverso i giunti di accostamento orizzontali e/o verticali tra gli elementi del rivestimento, in genere non sigillati. In merito al funzionamento e alle prestazioni in opera è uso comune distinguere due casistiche fondamentali: la prima riguarda le pareti mediamente o fortemente ventilate nell’intercapedine che, oltre alla funzione di schermo, consentono un miglioramento della prestazione termoigrometrica della parete opaca, soprattutto in regime estivo. Grazie all’intercapedine d’aria di grandi dimensioni, corre a tutt’altezza e viene collegata a griglie d’ingresso e di uscita dell’aria, con un movimento generalmente ascendente.

PROTEZIONE

La seconda casistica riguarda, invece, le pareti debolmente ventilate (indicate come pareti ventilate) in grado di fornire vantaggi di alta resistenza e bassa sensibilità all’azione degli agenti atmosferici e prestazioni energetiche equivalenti o superiori a quelle offerte dalle soluzioni fortemente ventilate, con la necessità di impiegare un adeguato strato di materiale isolante, avente funzione di cappotto esterno. I vantaggi principali del sistema sono, dunque, i seguenti: regolazione e isolamento termico, protezione dagli agenti atmosferici, protezione da umidità e condensa, protezione acustica e facile manutenibilità.

DIDA

PER UNA CASA

Progettare e realizzare edifici sostenibili, salubri e durevoli: questo il tema di nZEB Tour 2024! Le quattro aziende proseguono il loro tour il 6 giugno, con la seconda tappa prevista presso la Fattoria di Maiano a Fiesole (FI). Iscriviti, ti aspettiamo!

SWISSPOR

FACCIATA VENTILATA O CAPPOTTO CON DUE SOLUZIONI

Sintoray Cover r è una lastra isolante con bassa conducibilità termica in polistirene espanso sinterizzato Eps additivato con grafite. Pir Vento F è un pannello a celle chiuse esente da Cfc o Hcfc, costituito da una schiuma rigida a prova di incendio

Con la direttiva Casa green approvata il 12 marzo 2024 dal Parlamento europeo, l’efficientamento energetico delle facciate è ancora il miglior intervento edilizio necessario per riqualificare un edificio. La tutela ambientale e la sostenibilità rivestono sempre maggiore importanza nel settore dell’edilizia: questo comporta requisiti sempre più gravosi in termini di isolamento termico. L’obiettivo è quello di ridurre i consumi delle risorse energetiche e di limitare l’emissione di Co2 nell’atmosfera. L’isolamento termico produce un aumento del benessere e comfort abitativo grazie

LA STABILITA' E

L'ISOLAMENTO DELLE

GAMME EPS CON

SINTORAY COVER R

E PIR VENTO F

al ridotto scambio termico tra interno ed esterno dell’abitazione, riduce i costi e risolve i problemi di condensa e formazione di muffe. La sua azione rallenta la diffusione di calore attraverso l’involucro dell’edificio e riduce la quantità di energia necessaria per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo.

STABILITÀ AL CALORE

Le due principali tipologie di isolamento sono il cappotto e la facciata ventilata. La migliore proposta di Swisspor per l’applicazione a cappotto si trova nella gamma Eps con Sintoray Cover R. È una lastra isolante con conducibilità termica pari a Lambda 0,030 W/mK, in polistirene espanso sinterizzato Eps additivato con grafite, con una superfice in Eps bianco prodotta in sintolaminazione, che la rende unica nel suo genere. Caratteristiche che consentono alla lastra un’assoluta stabilità dimensionale anche al massimo irraggiamento solare. Entrambe le superfici piane presentano una speciale testurizzazione che permette un ottimo aggrappo e un incollaggio sicuro. La lastra Sintoray Cover R rispetta i Criteri ambientali minimi (Cam) secondo il disciplinare Remade In Italy attraverso l’impiego di Eps di riciclo, come disposto dal decreto ministeriale del 23 giugno 2022.

A PROVA D'INCENDIO

La soluzione Swisspor per l’isolamento di facciate ventilate risiede, invece, nella gamma di pannelli termoisolanti impermeabili con il Pir Vento F. Si tratta di un pannello termoisolante costituito da una schiuma rigida Pir a celle chiuse esente da Cfc o Hcfc, rivestito su una faccia da velo vetro mineralizzato e su quella esposta maggiormente al rischio incendi, da un velo vetro addizionato con grafite espandibile. Euroclasse di reazione al fuoco B S1 d0, che garantisce il massimo delle prestazioni in tema di combustibilità ed emissione di fumi per isolanti organici, rispetta i Criteri ambientali minimi (Cam), concorre a un eccezionale isolamento termico. Il prodotto è stato progettato per rispondere alle esigenze di sicurezza delle facciate ventilate e di tutte le altre applicazioni che richiedono elevata prestazione di reazione al fuoco.

Paolo Caliari

S

IL RINFORZO STRUTTURALE E' SEMPRE PIÙ VERDE

L’azienda ha ottenuto il riconoscimento di Environmental Product Declaration (Epd) sul sistema di rinforzo strutturale Crm Ri-Struttura, prodotto presso gli stabilimenti di Udine

FIBRE NET

Franco Saro

Sostenibilità e innovazione guidano il futuro delle costruzioni. Per questo Fibre Net ottiene anche l’Environmental Product Declaration (Epd) sul sistema Crm Ri-Struttura prodotto presso gli stabilimenti di Udine, contribuendo con le proprie competenze e tecnologie alla sostenibilità dell’intera filiera delle costruzioni. Con questo riconoscimento, e prima fra tutti gli attori sul mercato, Fibre Net traccia la rotta verso scenari che valorizzano la conformità dei materiali compositi per rinforzo strutturale ai Criteri Ambientali Minimi (Cam) soddisfacendo obiettivi di sostenibilità e responsabilità ambientale.

ZERO WASTE

Per le stazioni appaltanti, il progettista e l’impresa, la certificazione Epd è uno strumento di verifica del rispetto dei requisiti ambientali previsti, facilita il controllo promuovendo l’utilizzo sostenibile di materiali innovativi nei progetti di costruzione. Questo traguardo si inserisce nel percorso dell’intero Gruppo Fibre Net volto al miglioramento dei propri sistemi di consolidamento strutturale, con particolare attenzione ai processi produttivi, a partire dalla selezione delle materie prime e di nuove tecniche realizzative, in ottica zero waste.

ESSENZIALE PER IL PNRR

Soprattutto sui progetti Pnrr, l’Epd sta emergendo come uno strumento cruciale nel settore delle costruzioni rispondendo alla crescente domanda di trasparenza e sostenibilità ambientale. In Europa, è stato riconosciuto come imprescindibile per la comunicazione di informazioni ambientali certificate riguardanti la sostenibilità dei prodotti, secondo le direttive della Iso 14025. La Dichiarazione ambientale di prodotto consente una comunicazione chiara, trasparente e obiettiva delle prestazioni ambientali lungo l’intera filiera produttiva.

IL SISTEMA CRM RI-STRUTTURA

DI FIBRENET, PRODOTTO NEGLI STABILIMENTI DI UDINE

PRESTAZIONI TOP MONTATE SULL’ACCIAIO

InnovaLight X è un nuovo sistema costruttivo che vanta velocità di utilizzo, resistenza sismica, performance termo-acustiche e facilità di integrazione con le tecnologie impiantistiche. È frutto della partnership con Manni Green Tech

SAINT-GOBAIN di Franco Saro

Dalla partnership tra Saint-Gobain Italia e Manni Green Tech, aziende leader nei rispettivi settori, nasce InnovaLight X: un nuovo sistema costruttivo per abitare il futuro in maniera sostenibile, grazie alle caratteristiche di velocità di utilizzo, resistenza sismica, performance termo-acustiche e facilità di integrazione con le più moderne tecnologie impiantistiche. InnovaLight X è il primo sistema costruttivo completo e certificato che si compone di una struttura portante in acciaio, con tecnologia Light Steel Frame di Manni Green Tech, integrata a soluzioni tec-

INNOVALIGHT X, LA STRUTTURA PORTANTE IN ACCAIO

niche Saint-Gobain a elevate prestazioni in grado di rispondere ai più elevati standard di sicurezza, comfort, sostenibilità ambientale e qualità dell’abitare. Grazie all’integrazione dei suoi componenti, i vantaggi sono numerosi: Velocità esecutiva. La certezza dei tempi di realizzazione e il montaggio completamente a secco riducono di più della metà i tempi di installazione del sistema in Light Steel Frame rispetto al sistema tradizionale

Leggerezza strutturale e sicurezza sismica . Circa dieci volte più leggero rispetto a un sistema tradizionale: ciò permette un rapporto resistenza-peso fino a quattro volte maggiore in caso di sisma. Sostenibilità ambientale. InnovaLight X fornisce una sostenibilità di sistema, grazie al concept ambientale dei suoi componenti, sviluppati secondo un approccio di eco-design.

Spessori ridotti, massime performance. Grazie alla flessibilità della tecnologia a secco, il sistema assicura il massimo delle prestazioni termo-igrometriche, acustiche e di resistenza al fuoco. Le prestazioni di InnovaLight X sono state testate e certificate in laboratori accreditati. Nello specifico, gli elementi verticali e orizzontali del sistema sono stati sottoposti a prove di resistenza al fuoco e isolamento acustico. Sono stati inoltre eseguiti test sperimentali e modelli di calcolo con l’obiettivo di certificare il contributo strutturale della lastra per esterni Saint-Gobain Gyproc Glasroc X 15 per l’eliminazione dei controventi diagonali in acciaio. A seguito dell’iter di prove, sono state ottenute certificazioni meccaniche rilasciate dall’Università Federico II di Napoli, certificazioni di resistenza al fuoco da Csi e Istituto Giordano e, infine, certificazioni acustiche di isolamento da calpestio e isolamento da rumore aereo da Istituto Giordano.

PRESTAZIONI TOP PER ISOLTECO LIGHT 110

Isolteco Light 110 rappresenta una soluzione all’avanguardia per l’isolamento, offrendo una valida alternativa al cappotto termico. Con una conducibilità termica di soli 0,043 W/mK, garantisce prestazioni di isolamento del tutto paragonabili a quelle di un cappotto in Eps, senza dover raggiungere

spessore elevati. La sua composizione permette un’ottima permeabilità al vapore, rendendolo adatto a diverse condizioni climatiche, evitando la formazione di muffe. Garantisce inoltre una maggior durabilità e resistenza delle murature esterne rispetto al cappotto tradizionale.

SKYNET, UN CASSERO PIÙ SOSTENIBILE

Skynet è un cassero in plastica riciclata progettato da Geoplast per realizzare riempimenti strutturali in calcestruzzo e compensazioni di quota, evitando di utilizzare materiali come la ghiaia o la terra compattata che, oltre a essere complessivamente instabili, non rispondono ai criteri di sostenibilità ambientale. Skynet è la scelta sostenibile per realizzare lastre nervate in grado di reggere carichi elevati, sorrette da pilastri strutturali pienamente conformi alle

normative dettate dall’Eurocodice (Ec2), Ntc2018 e AciI213. Intuitivo e semplice da installare, Skynet riduce le tempistiche di costruzione dell’80%. Il cassero è composto da una griglia di base, da tubi 250 o 300 millimetri di diametro per il getto di pilastri strutturali, e tubi da 125 millimetri che sostengono il cassero superiore per il getto di solette sopraelevate. Skynet è modulare e consente altezze della soletta fino a 3 metri con distanze variabili dei pilastri, secondo le esigenze del progetto.

Geoplast

Geoplast

Isolamento - Intonaco termoIsolante

la forza della sostenibilità

EPD

PRODOTTI GREEN PER COSTRUIRE UN PRESENTE SOSTENIBILE

Tempo fa abbiamo iniziato a chiederci se c’era un modo migliore per realizzare i nostri prodotti in modo più sostenibile: un modo che non inquini cielo, acqua o terra. Da questo è nato un percorso che ci porta oggi a proporre i nostri prodotti realizzati con una nuova filosofia, con materiali di riciclo che tornano a nuova vita. Così la maggior parte dei nostri prodotti contengono materiali derivati da cicli End of Waste, in conformità a quanto richiesto dai CAM, testimoniati dalle EPD (Enviroment Product Declaration), dalle certificazioni CP DOC 262 conformi alla norma UNI EN ISO 14021 sul contenuto di riciclato e da una coltivazione di 100 ettari di bosco a compensazione della CO2 emessa dai nostri processi produttivi.

ELENI LIGHTING

L’ILLUMINAZIONE DIVENTA PERSONALIZZATA

Le soluzioni che l’azienda mette a disposizione sono in grado di integrarsi nel contesto di un edificio e di valorizzare al massimo gli arredi interni e gli ambienti circostanti, oltre che edifici storici e di pregio

Franco Saro

Creare un’illuminazione bella ed efficace significa fare in modo che la luce sia dimensionata e perfettamente distribuita all’interno dell’ambiente, così da soddisfare tutti i requisiti funzionali ed estetici richiesti dal progetto. Grazie a una pluriennale esperienza nel settore del design, le soluzioni Eleni Lighting hanno l’obiettivo di utilizzare la luce come elemento di arredo e di completamento di ambienti domestici privati o strutture pubbliche, come negozi e alberghi.

PROTAGONISTA

In collaborazione con numerosi professionisti del settore, l’azienda di Villafranca Padovana (Padova) ha

studiato e realizzato soluzioni in grado di integrarsi nelle architetture moderne, storiche e classiche. Soprattutto nelle opere di restauro in edifici storici, monumentali e di pregio, gli interventi estetici devono essere il meno invasivi possibile, se non invisibili. Questo è uno dei parametri più ricercati dalle soprintendenze, a cui Eleni Lighting risponde con sistemi appositamente pensati per «scomparire» e lasciare alla sola luce il ruolo di protagonista. Differenti sono le linee di prodotto disponibili, specifiche per l’interno e per l’esterno.

PER PARETI CURVE

Per l’interno, il catalogo Eleni Lighting comprende velette-cornici portaled in Xps e poliuretano, rifinite con resina a polveri di marmo. Entrambe le soluzioni consentono di creare una luce indiretta e morbida, che permette una diffusione del fascio di luce a partire dall’angolo superiore della parete per poi proiettarsi sul soffitto. Questa tipologia di veletta è posizionabile anche sopra la testata di un letto o di un divano, per esaltare decorazioni o quadri, o valorizzare un soffitto a travature a vista in legno. Il catalogo comprende anche velette-cornici portaled in versione Flex per pareti curve. La versatilità e la flessibilità del materiale utilizzato per la linea Flex permettono alla luce di seguire qualsiasi sviluppo delle pareti in condizioni di curvature marcate, riuscendo a copiarne fedelmente l’andamento. Tutte le velette sono tinteggiabili per la massima integrazione con la parete.

SEGNA PASSI

Per l’esterno Eleni Lighting propone invece cornici segna-passi e cornici decorative predisposte per l’illuminazione a Led, in Eps rifinito con resina acrilica. Pensati specificatamente per gli ambienti esterni sono composti da una struttura che crea una lama di luce che si proietta sul perimetro inferiore della parete esterna di abitazioni o di garage, e che permette di illuminare il percorso di camminamento. Con i decori da esterno, sempre realizzati su misura in Eps, il progettista ha la possibilità di illuminare lo spazio con una luce radente e sfumata. In aggiunta, la cornice sottogronda può essere resa invisibile grazie a trattamenti di rasatura e pittura. Questa soluzione è ideale per esaltare i particolari architettonici di strutture antiche e moderne o per creare un ambiente adeguato ad aree relax, come terrazze e dehors. Oltre all’adattabilità e alla funzionalità, le cornici Eleni Lighting sono facili e veloci da montare e installare. Le operazioni di messa in opera sono agevolate dalla modularità e dalla perfetta planarità degli elementi che, una volta posati e rasati possono essere tinteggiati a piacere facilitando il mimetismo ed esaltando pienamente la luce.

LUCE D’EFFETTO PER LA VILLA NELL’ALGARVE

In Portogallo l’azienda italiana è stata chiamata a interpretare l’illuminazione con soluzioni scenografiche e un grande lampadario composto da 130 foglie di vetro color oro, con un diametro di oltre 2 metri

Alice Fugazza

Italamp, storica azienda del settore dell’illuminazione made in Italy, dal 1975 interpreta la luce in modo inedito con creazioni high-end per i mondi home e contract. Ora firma un progetto destinato a una villa nell’Algarve, in Portogallo, dove l’azienda è stata scelta per interpretare con un prodotto scenografico l’illuminazione del corridoio centrale dell’edificio, snodo di connessione fra le zone living e kitchen e gli spazi notte. Dal punto di vista architettonico, la residenza di lusso si presenta come un building geometrico interamente bianco, compatto ed ultra minimal, votato alla luce e progettato in perfetta continuità con la natura circostante.

ESTERNO E INTERNO

Una serie di vetrate scorrevoli a tutta altezza enfatizzano la fluidità degli spazi, permettendo alle varie sezioni di integrarsi con la zona piscina, il giardino zen e i vari patii semicoperti che definiscono la composizione dell’edificio. L’interior designer portoghese Ines Fraga è stata incaricata di creare l’intero lay out, con un’attenzione particolare all’ingresso, dove il cliente desiderava un’illuminazione classica italiana che lo trasformasse in un elemento sorprendente, simile a un gioiello, che fonde l’eleganza tradizionale con la semplicità moderna. In questa cornice total white, senza altri punti luce decorativi, spicca il masterpiece firmato Italamp: la plafoniera che colpisce per la sua eleganza e per la capacità di trasformare gli spazi con una luce avvolgente e suggestiva. Vera e propria scultura realizzata con 130 foglie di vetro color oro, vanta un diametro di oltre 2 metri e fa parte della prestigiosa linea Heritage, che include collezioni studiate per interpretare i trend più attuali d’interior. A rendere ancora più sorprendente l’impatto estetico è la particolare modalità di aggancio al soffitto, che regala un’inaspettata tridimensionalità e dinamismo alla composizione. Il nuovo progetto conferma l’impegno di Italamp nell’offrire soluzioni di altissimo pregio per le più esclusive destinazioni residenziali, oltre che contract, attraverso il perfetto connubio tra tecniche artigianali, design e lavorazioni esclusive.

IL PAVIMENTO SOPRAELEVATO È LUMINOSO

Lumifloor Led è un pannello sopraelevato che può illuminare anche solo alcune aree strategiche. È realizzato con coperture traslucide autoposanti Freefloor con pietre naturali, ricomposte o vetro, tra i 10 e 22 millimetri

millimetri.

Newfloor si è trovata più volte ad aiutare i clienti nelle varie fasi di un progetto, non solo nella fornitura del pavimento sopraelevato in cui è specializzata. Nella realizzazione di un cantiere di 17 mila metri quadrati, si è imbattuta in un argomento che risulta poco affrontato in Italia: il comportamento del pavimento sopraelevato durante eventi sismici. Newfloor ha deciso di focalizzare le proprie ricerche in ambito sismico con l’utilizzo di S-Lock System As: struttura autocentrante in grado di posizionare correttamente i pannelli sovrastanti grazie alla particolare forma della guarnizione polimerica che presenta quattro punte tronco-coniche, perfettamente alloggiabili nei fori presenti sugli angoli del margine inferiore del pannello. La stabilità di

Franco Saro

IL PANNELLO LUMIFLOOR LED

questo sistema ha permesso di eseguire dei test su tavola vibrante presso Eucentre, Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica con sede a Pavia. La prova è stata suddivisa in più configurazioni di carico in relazione alle sollecitazioni a cui potrebbe essere sottoposto un pavimento sopraelevato durante un evento sismico. I risultati ottenuti indicano che S-Lock System As resiste a eventi sismici registrabili su metà del territorio italiano.

LUMIFLOOR LED

Ricerca e sviluppo hanno da sempre accompagnato Newfloor non solo nel rendere più efficienti i prodotti già presenti nel mercato, come nel caso di S-Lock System As, ma anche nello studio di nuovi sistemi. L’ultima innovazione della gamma di prodotti Newfloor è Lumifloor Led. Questo pannello è l’accessorio che permette di valorizzare il pavimento sopraelevato, illuminando anche solo alcune aree strategiche. Il pannello è realizzato con coperture traslucide autoposanti Freefloor di spessore compreso fra i 10 e 22 millimetri, a scelta tra pietre naturali, ricomposte o vetro Glapix. Le finiture sono installate su un pannello costituito da anima portante in solfato di calcio da 30 millimetri e modulo illuminante integrato. Lumifloor Led può essere realizzato nelle dimensioni 60x60 centimetri o sviluppabile a progetto in formati fuori standard. Si collega all’impianto elettrico sia in modalità manuale sia domotico.

ACCESO O SPENTO La componentistica elettrica, quali cavi, sonde, alimentatori e interruttori, è totalmente contenuta nel plenum sotto al piano di calpestio, rendendo così ogni modulo di Lumifloor Led indipendente, ma al contempo uniforme al restante pavimento sopraelevato. In modalità off, si mimetizza perfettamente con l’ambiente in cui è installato, creando un effetto camouflage: la differenza tra un pannello standard e retroilluminato non si percepisce e la

resa estetica, quindi, è la medesima. In modalità on, invece, suscita un’atmosfera rilassante e dona luce e magia all’ambiente. Lumifloor Led esalta il lavoro e la creatività di architetti, arredatori e interior designer: può essere utilizzato per arricchire alcune parti di superfici sopraelevate come complemento di arredo oppure intere zone rendendole completamente luminose. Può essere scelto per creare percorsi o per far risaltare l’architettura e l’arredo di un ambiente, ma anche per piccole aree decorative.

SOSTENIBILMENTE

PIÙ GREEN BUILDING:

LO DICE LA BANCA MONDIALE

Il futuro non solo è obbligatoriamente nel green building per ragioni ambientali, ma è anche un trend che rappresenta un business per tutti. Lo sostiene la Banca Mondiale attraverso l’analisi dell’International Finance Corporation, organismo che fa parte dell’istituto di credito globale. Le moderne tecnologie di bioedilizia, sostiene il report, offrono l’opportunità di ridurre i costi, contenere le emissioni di gas serra, ma di realizzare anche profitti. Le catene del valore dell’edilizia, che comprendono la costruzione e la gestione degli edifici e la produzione di materiali come cemento e acciaio, rappresentano il 40% delle emissioni globali di carbonio, di cui quasi il 70% generato nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Il rapportod dell’Ifc, Building Green: Embracing Sustainable Construction in Emerging Markets , stima che gli edifici globali e le emissioni legate all’edilizia potrebbero diminuire del 23% entro il 2035 rispetto allo stato attuale. Una riduzione che equivale alle emissioni totali delle costruzioni degli Stati Uniti nel 2022. Ma realizzare questa opportunità richiederà un rapporto attivo, che comprende il modo in cui si producono cemento e acciaio, soluzioni per l’utilizzo

di vernici riflettenti e rivestimenti per finestre. Anche processi innovativi, come la prefabbricazione, gli elettrodomestici intelligenti e la stampa 3D possono ridurre costi ed emissioni. E gli edifici verdi che incorporano un sistema di riciclo dei materiali possono ridurre la produzione di rifiuti del 90% e utilizzare il 30% in meno di energia.

Inoltre, gli edifici verdi possono anche avere costi operativi inferiori e valori patrimoniali più elevati rispetto agli edifici tradizionali. I governi, a questo punto, possono agevolare questo processo riconoscendo gli standard e le verifiche dell’edilizia verde, adottando codici edilizi nazionali e consentendo finanziamenti sostenibili per l’edilizia verde. Gli standard Leed sviluppati dal Green Building Council statunitense, per esempio, sono un metro di misura accettato a livello internazionale. Ifc, inoltre, ha sviluppato un’alternativa adattata al contesto dei mercati emergenti, denominata Excellence in Design for Greater Efficiencies. E mentre in Italia si discute l’abolizione del superbonus, la Banca Mondiale sostiene la necessità di includere incentivi fiscali, per spingere aziende, investitori e consumatori verso scelte più ecologiche.

Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali

Industrializzazione del cantiere

Progettazione e assemblaggio

HOME AUTOMATION

IN HOTEL ANCHE IL BAGNO DIVENTA DIGITALE

D’accordo, la home automation è sempre più diffusa e pervasiva, specialmente nelle nuove costruzioni. Ma siamo sicuri che sia utile solo nelle abitazioni? Un’alternativa la indica un nuovo hotel nel cuore di Granada, che utilizza domotica e intelligenza artificiale per il massimo comfort da offrire ai suoi ospiti. È il Futurotel Granada Dreams in Calle Almona Vieja, nel centro di Granada: solo 15 camere, ma dove praticamente tutto si controlla tramite un iPad. La struttura ricettiva che utilizza la tecnologia più recente ha appena aperto le sue porte. L’esperienza inizia ancor prima di arrivare, poiché al momento della prenotazione agli ospiti viene chiesto come vorrebbero la loro camera. Per esempio, parametri come altezza, peso o posizione preferita durante il sonno, in modo che l’intelligenza artificiale possa analizzarli e scegliere il materasso ideale. Una volta arrivato, l’ospite riceve le informazioni tramite il cellulare o una sequenza di codici per accedere alla propria camera. Quando si entra in camera il sistema domotico accoglie l’ospite e gli propone un tour dei suoi principali servizi e funzioni. Tutto può essere gestito tramite un iPad posizionato accanto al letto, compresa la temperatura della stanza, l’illuminazione o, se l’ospite lo desidera, che le tende siano aperte o chiuse. Non solo. Nel bagno la bilancia comunica con lo specchio e monitora peso, massa ossea e corporea. È anche possibile verificare la qualità della pelle, se l’ospite è sufficientemente idratato o se dorme poco. Lo specchio è completamente intelligente e permette di controllare il meteo, ascoltare musica, leggere il giornale o guardare la televisione. Anche la toilette è intelligente: dispone di un’analisi in tempo reale in grado di verificare in pochi secondi 11 parametri diversi, dalle infezioni urinarie al diabete. La toilette, insomma, si prende cura della salute dell’ospite. Anche se a qualcuno questa cura del cliente può sembrare eccessiva o, se si preferisce, invasiva, l’idea è stata un successo e i gestori della struttura dichiarano il tutto esaurito, niente camere libere e tasso di occupazione del 100%.

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UN CONTROLLORE PER LE POMPE DI CALORE

L’azienda francese propone dispositivi ad hoc studiati per ottimizzare l’utilizzo dei sistemi di climatizzazione chiamati a sostituire gli impianti a gas, non previsti dalla nuova direttiva europea sulle Case green

Stefano Lavori

La direttiva Ue Case green spinge i sistemi di riscaldamento a chiudere progressivamente il rubinetto del gas. Le nuove caldaie dovranno progressivamente staccarsi da metano o gpl per abbracciare l’energia elettrica. Avanzano, insomma, le pompe di calore. I modelli aria-aria sfruttano l’energia nell’atmosfera esterna per riscaldare o raffrescare gli spazi interni, mentre i modelli aria-acqua, utilizzano la differenza termica per riscaldare il liquido che confluisce nell’impianto di riscaldamento centralizzato. Sorge quindi la necessità di far funzionare al meglio, con meno sprechi possibili, i nuovi impianti che, peraltro, sono già ampiamente utilizzati: in Italia sono state vendute circa 500 mila pompe di calore, staccando la Francia e segnando la performance migliore in Europa. Per gestire nel modo migliore il consumo energetico sono necessari prima di tutto termostati intelligenti progettati in modo specifico per le pompe di calore aria-acqua. Un bisogno che ha spinto Netatmo, azienda francese specializzata nelle soluzioni per la smart home, a proporre prodotti per ottimizzare le prestazioni delle pompe di calore. I dispositivi proposti integrano sensori di temperatura e algoritmi per anticipare in modo proattivo le esigenze di riscaldamento e raffrescamento. Grazie all’app Netatmo Energy, gli utenti possono personalizzare le proprie preferenze in termini di comfort, rendendo flessibile la gestione della temperatura. L’app consente di gestire in tempo reale le impostazioni da remoto, per ottenere una migliore efficienza energetica e ridurre i costi. Il Termostato

Intelligente dell’azienda è compatibile con Apple HomeKit, Amazon Alexa e Google Assistant: si può quindi utilizzare anche con comandi vocali. L’utilizzo del termostato è monitorato: ogni mese un report sul risparmio energetico fornisce consigli personalizzati per ottimizzare la programmazione del riscaldamento. Le funzioni Auto-Adapt e AutoCare prevedono l’inizio del periodo di riscaldamento in base alle caratteristiche termiche della casa e alla temperatura esterna, avvisando l’utente nell’eventualità in cui vengano rilevati problemi. Inoltre, il dispositivo può lavorare in sinergia con le valvole termostatiche per il controllo dei singoli radiatori e un risparmio energetico ancora maggiore. Per esempio, regolando la temperatura dei diversi radiatori secondo il loro effettivo utilizzo. L’azienda prevede anche un dispositivo studiato per i sistemi a pompa di calore aria-aria, il Controllo Intelligente di Climatizzazione Netatmo. Il controller gestisce gli split a parete come parte dei sistemi di pompe di calore aria-aria esistenti, e permette un controllo preciso di temperatura e umidità. Attraverso algoritmi adattivi, il dispositivo anticipa le esigenze di climatizzazione e regola in automatico le impostazioni per mantenere un clima indoor ottimale e massimizzando l’efficienza energetica.

La rivista

Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.

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Attraverso l’esclusivo contributo di importanti esperti, la Guida affronta i problemi del condominio partendo dalle soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. L’abbonamento a CONDOMINIO Sostenibile e Certificato comprende anche l’edizione digitale per sfogliare in anteprima tutto quanto c’è di più nuovo nel mercato e avere sempre a portata di clic la rivista.

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HIGH TECH

SCATTA L’OBBLIGO DI PROGETTI BIM

Nel 2025 scatterà l’obbligo di chiedere progetti in Bim per tutti i bandi pubblici di importo oltre 1 milione. Un report di Oice, Associazione delle società di ingegneria e di architettura che aderisce a Confindustria, rileva che nel 2023 la percentuale di gare Bim ha raggiunto il 32.6% del totale delle procedure per affidamento di servizi di ingegneria e architettura, rispetto al 13,7% del 2022. Un numero significativo, visto che in termini assoluti con il calo dei bandi registrato nel 2023, quelli Bim sono in realtà diminuiti a quita 637, in netto calo rispetto ai 1.003 del 2022. E questo, secondo l’associazione, a causa della inizialmente farraginosa attivazione del nuovo Codice appalti, che era stato presentato come un turbo per le opere pubbliche.

LINEE FISSE SEMPRE MENO

Addio vecchio telefono fisso: l’Osservatorio sulle Comunicazioni pubblicato dalla relativa Autorithy indica per il 2023, soprattutto per la rete fissa, il trend del mercato italiano degli ultimi anni: a fine dicembre gli accessi complessivi hanno mostrato una flessione marginale (-16 mila) su base trimestrale, attestandosi intorno ai 20,11 milioni di linee. Le linee in rame si sono ridotte di circa 186 mila unità, sempre su base trimestrale, e di 798 mila rispetto a 12 mesi prima. Negli ultimi quattro anni le linee fisse sono diminuite di 5,72 milioni di accessi.

PUBBLICITÀ PER STRADA MA SU MISURA

La tecnologia sta cambiando anche il modo di fare pubblicità. Un esempio è l’avvento della pubblicità adattiva stradale, che propone campagne di comunicazione ad hoc per le persone che effettivamente transitano in quel momento nell’area. Un esempio è quello recente visto a Roma, in Largo di Torre Argentina a Roma, dove è stato installato un maxi schermo all’aperto di Tim, con la collaborazione di Urban Vision. È una di quelle affissioni digitali all’aperto chiamate Digital Out of Home. In questo caso i contenuti non sono sempre fissi e identici per tutti in ogni orario del giorno, bensì si adattano dinamicamente in base alla tipologia di persone presenti nell’area. Per fare questo la raccolta in tempo reale dei dati dalla rete mobile Tim avviene in modalità anonima e aggregata. L’analisi dei dati raccolti permette di eseguire una pianificazione delle campagne di comunicazione degli inserzionisti più efficace rispetto alle soluzioni finora disponibili.

BENEFICI DAL CLOUD PER IL 95% DELLE IMPRESE

Utilizzare un sistema in cloud, cioè basato su server esterni, può essere utile per le aziende. Lo testimonia una ricerca di McKinsey sulle imprese europee, secondo cui il 95% delle aziende ha dichiarato di trarre valore dal cloud e più di una su tre ha riferito di avere più della metà dei flussi di lavoro grazie alla rete. Le aziende che si dichiarano

soddisfatte dei loro investimenti nel cloud sono quattro volte di più (55%) di quelle che dichiarano che i ritorni sono insufficienti (13%). Anche se l’82% limita l’impatto positivo a specifiche aree aziendali. Il problema, emerge dall’analisi, è nel modo in cui viene misurato l’impatto del cloud: secondo McKinsey, l’attenzione ai puri benefici It è un ostacolo, perché circa due terzi del valore potenziale del cloud derivano dall’aumento dei ricavi e dai risparmi sui costi delle operazioni aziendali esterne all’information technology.

AUTO ELETTRICHE, TESLA LICENZIA

Nel mondo, tranne che in Cina, il mercato delle auto elettriche rallenta. Così il campione del settore, Tesla, registra vendite in calo e forte concorrenza di Pechino. Il risultato sono i licenziamenti a raffica. Una e-mail firmata Elon Musk ha comunicato che Tesla licenzia oltre il 10% della forza lavoro globale, cioè oltre 14 mila dipendenti.

SOLTECSYSTEM

il nuovo presidio di sicurezza per solai soggetti a possibile sfondellamento

QUANDO USARLO: Potenziali fenomeni

SUPPORTO PER I PROGETTISTI: Caratterizzazione meccanica delle reti

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Documentazione tecnica

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