YouTrade settembre 2024

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ANNO 17 - NUMERO 152 SETTEMBRE 2024

Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl

Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano (MI) - Italy

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Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it

Redazione

Alice Fugazza e Livia Randaccio

Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Monica Battistoni, Alessandro Bonvicino, Paolo Caliari, Centro Studi YouTrade, Federico Della Puppa

Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi, Franco Saro

Impaginazione e grafica

Layout and graphics

Raffaella Sesia

Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces

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settembre 2024 Sommario

RUBRICHE

13 EDITORIALE Autonomia problema per le imprese?

14 INDEX Estate di riflessione per le costruzioni

18 ECONAUTA Come attuare la direttiva Case green

18 CHIACCHIERE IN CANTIERE Il grande flop del Codice Appalti

19 L'AVVOCATO Notaio innocente per gli abusi edilizi

20 I FATTI NOSTRI Si riparte dal mercato reale

22 DIGITAL NEWS

24 SEGGIOLE E POLTRONE

ATTUALITÀ

26 EDILIZIA E SPORT Il campionato degli impianti sostenibili

30 EDILIZIA E DEMOGRAFIA Città grandi per meno italiani

36 ENERGIA E AMBIENTE Edilizia verde la strada maestra

DOSSIER

44 GDO Grande distribuzione, profitti modesti

RIVENDITE

52 HEIDELBERG MATERIALS - 1 Cemento sostenibile e mercato

62 HEIDELBERG MATERIALS - 2 Edilizia e rivendite in Lombardia

66 E-COMMERCE Le mosse giuste per aumentare le vendite

72 ALTERAL Un club per sei che pensa in grande

78 GRUPPO MADE Più formazione per l'edilizia italiana

80 MECSTORE Ci ingrandiamo con ferramenta e dettaglio

86 DEFAVERI Così funziona la partnership con Zanutta

94 RIVENDITE NEWS

96 SHOWROOM

98 TO BUILD

STORIA DI COPERTINA

100 BREVETTI MONTOLIT Più tecnologia per la ceramica

26

NEL MONDO SI COSTRUISCONO IMPIANTI SPORTIVI SEMOPRE PIÙ GREEN

30

L'EDILIZIA DEVE TENERE D'OCCHIO IL TREND DELLA DEMOGRAFIA

44

GDO SEMPRE PIÙ GRANDE

MA NON SEMPRE FA PROFITTI

66

LE REGOLE

PER AUMENTARE

LE VENDITE

DELL'E-COMMERCE

PRODUZIONE

108 DIERRE Cerniera invisibile per le blindate del Waterfront

110 LATERLITE Rebranding per valorizzare sei eccellenze

112 PROTEK Innovazione scorrevole made in Brianza

114 MUOVIAMOCI Più commitment con l'engagement

116 REGOLIAMOCI Edilizia, scatta l'obbligo di patente

118 YOUTRADE NEWS

SPECIALE SUPERFICI

122 MAPEI Nuovi prodotti per completare la gamma UltraCare

126 FILA Nuovi formati da 5 litri con il sistema Active

LA FESTA DELLA CERAMICA AL CERSAIE 114

MAGAZZINO PIÙ EFFICIENTE SE C'È L'ENGAGEMENT

YOUTRADE CASA

131 CERSAIE 2024 Affari e formazione alla festa della ceramica

138 INTERVISTA Tra tecnologia e creatività la ceramica corre

142 ETERNO IVICA Pedestal Prime, il supporto unico nel design

144 CUGINI Adesivi cementizi più green e prestazioni top

146 NEWFLOOR Pavimenti soprelevati antibatterici

148 CORDIVARI Due ventilconvettori tra design e Hi-tech

149 CERCOL Bianco o grigio l'adesivo va al massimo

149 GRANULATI ZANDOBBIO Più stabilità alla posa

150 FASSA BORTOLO Sigillante decorativo in 31 colori

151 BAGATTINI BagaFlame per spazi esterni su misura

152 LUXURY IN SHOWROOM

160 HI-TECH 131

CASA GREEN

154 NUOVI MATERIALI C'è il grafene per ridurre la bolletta

158 SOSTENIBILMENTE Nuovi materiali green

XVII Convegno Nazionale

DA SOLI O IN COMPAGNIA

QUAL È LA STRADA GIUSTA PER LA DISTRIBUZIONE?

Il dopo-superbonus mette le imprese della distribuzione davanti a una scelta strategica: utilizzare il capitale a disposizione per investire sulla propria azienda, oppure adoperarlo in funzione di una forma di aggregazione. Come l’acquisizione di altri punti di distribuzione, l’apparentamento in gruppi e consorzi, o in sinergie più semplici. Una spinta alla semplificazione del mercato che, inoltre, è incoraggiata anche dalla necessità, per molti, di gestire un passaggio generazionale spesso non semplice. Il XVII Convegno YouTrade sarà focalizzato sulle scelte non rinviabili delle imprese di rivendita di materiali e di servizi per l’edilizia. Tecnologia, gestione finanziaria e prospettive del mercato saranno tra i temi affrontati, assieme alla inedita testimonianza di protagonisti della distribuzione all’estero, chiamati anche a esprimere un giudizio sulla distribuzione in Italia. Un evento da non perdere, segnate la data in agenda.

Cena di business con la consegna degli YouTrade Awards

mercoledì 23 ottobre 2024 ore 19

Convegno YouTrade

giovedì 24 ottobre 2024 ore 9

Villa Quaranta Via Ospedaletto, 57 - 37026 Ospedaletto (Verona)

PROGRAMMA

9,00 Registrazione e welcome coffee

9,15 Inizio lavori

9,20 LA DISTRIBUZIONE DEGLI ALTRI

Hartmut Goldboom, direttore sviluppo aziendale Hagebau

László Bagaméri, direttore commerciale Újház

10,00 LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA: TALK SHOW

Partecipano due rappresentanti di gruppi e consorzi, due rappresentanti di multipoint, due rivendite da uno a tre punti vendita

10,20 RIVENDITE ITALIANE VISTE DALL’ESTERO

L’Italia vista da Germania e Slovenia

10,30 CONGIUNTURA, PREVISIONI 2025 E TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

11,15 INSTANT POLL: LE STRATEGIE DELLE IMPRESE

Roberto Di Lellis, giornalista

11,30 Coffee break

11,45 L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ENTRA NELLO STORE

Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano

12,20 COME GESTIRE IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc

12,50 TALK SHOW: LA PAROLA AI PRODUTTORI

Partecipano: Heidelberg, Soprema, Fassa, Starplast, Mapei, Laterlite

13,00 Light lunch o learning party

L

Autonomia: problema o chance del business?

asciamo la politica alla politica.

Le imprese, però, possono ragionare sui singoli aspetti legislativi che coinvolgono la propria attività. La regola numero uno è: non complicate la vita a chi fa impresa. Uno dei nodi più spinosi, per esempio, riguarda la legge sull’autonomia differenziata delle regioni, approvata, ma in una sorta di limbo. Senza entrare nella contesa tra pro e contro, che spesso coinvolge più l’ideologia che l’effettiva razionalità delle argomentazioni, la domanda è se la legge avrà un impatto sul business delle aziende. Tutto dipenderà dall’effettiva applicazione, al netto di referendum o dalle iniziative che possono pregiudicarne l’attuazione. Il dibattito si è centrato finora sulla contrapposizione Nord-Sud e sulle risorse disponibili. Eppure, ci sono altri aspetti che le aziende devono considerare. La legge prevede che le Regioni possano chiedere l’autonomia su 20 materie: dai rapporti internazionali e con l’Unione Europea, dal commercio con l’estero all'ordinamento sportivo, ma anche produzione e trasporti.

Un ventaglio così ampio coinvolge chi fa impresa in aree diverse del Paese. Se già oggi, per esempio, l’installatore di una caldaia a gas a Magenta (Lombardia) e Novara (Piemonte) deve seguire regole diverse dettate dalle norme regionali, nonostante siano a pochi chilometri di distanza, questo puzzle regolatorio rischia di moltiplicarsi con sequenza logaritmica. Avere dipendenti in regioni diverse potrebbe voler dire differenti regimi contributivi, previdenziali e normativi per la sicurezza sul lavoro. Come fa notare l’economista Massimo Bordignon, membro dell’European Fiscal Board, «si potrebbe innescare un processo di competizione tra regioni che spinga, per esempio, alcune ad abbassare gli standard sulla sicurezza sul lavoro o a proporre regolamentazioni più convenienti per attrarre investimenti». E, secondo quanto ha spiegato Vito Grassi, ex vicepresidente di Confindustria, per assicurare le condizioni di base per la competitività e lo sviluppo delle imprese, «le infrastrutture energetiche e di trasporto (e più in generale, i servizi a rete), nonché il commercio con l’estero sono materie che richiedono meccanismi di coordinamento che possono essere assicurati solo attraverso una gestione unitaria». Perché bisogna «garantire omogeneità normativa e amministrativa per gli operatori economici. Occorre cioè evitare un’eccessiva frammentazione su temi strategici per lo sviluppo, come l’ambiente». Insomma, l’autonomia è come il cristallo, da maneggiare con attenzione.

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

Andamento discontinuo del mercato, in attesa della legge di Bilancio e verifica del rallentamento dell’inflazione

AESTATE DI RIFLESSIONE PER LE COSTRUZIONI

d agosto gli indicatori delle attese dei mercati mostrano un andamento in flessione. Il calo per alcuni aspetti può essere considerato come un fattore abbastanza fisiologico, soprattutto se letto assieme ai dati dei mesi precedenti e in ottica di lungo periodo, ovvero confrontando i dati con quelli degli anni precedenti. Ciò si deve, per una certa parte, alla stagionalità del mercato dei lavori edili e delle costruzioni, che prevede uno stop ai lavori in agosto non solo per motivi di ferie, ma quest’anno in particolare anche a causa delle alte temperature registrate nella nostra Penisola che rendevano di fatto impossibili in molte regioni i lavori all’aperto. Prosegue dunque l’andamento discontinuo delle tendenze nel mercato delle costruzioni, un andamento che ad agosto evidenzia un rallentamento della fiducia delle imprese rispetto al valore medio di giugno e

luglio, ovvero a circa 3 punti percentuali sopra lo zero, un dato che rimane ancora in positivo rispetto al valore medio negativo degli andamenti a livello europeo e dell’area euro, che si sono stabilizzati in negativo in questi ultimi due mesi, con uno scarto significativo rispetto all’andamento nazionale. A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta solo il comparto dei servizi in ripresa netta, mentre tutti gli altri settori evidenziano una flessione degli indicatori di fiducia, sia in quello industriale, che in quello commerciale, così come nelle costruzioni. Bisognerà attendere i prossimi mesi, ovviamente, per verificare la consistenza di questo rallentamento, ovvero se frutto di un sentiment temporaneo o di più lungo periodo. Un sentiment che deriva molto anche dalle azioni di Governo e dalle scelte che in questi mesi andranno prese in termini di

CALA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONI IN ITALIA E SI STABILIZZA, MA IN NEGATIVO, NEL RESTO D'EUROPA Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

legge di Bilancio, per la quale non abbiamo ancora a disposizione le principali coordinate: un fattore che sicuramente incide sulla dinamica negativa della fiducia dei consumatori registrata ad agosto. Il rallentamento, con dinamiche comunque molto contenute, in questo senso, può anche essere letto come una sorta di attendismo degli operatori in vista della stagione programmatoria futura, che per le costruzioni oggi poggia molti dei suoi asset di forza sui lavori del Pnrr.

Nonostante questi attendismi, la fiducia del settore delle costruzioni, se letta in prospettiva di medio periodo, fatto 100 il 2021, mostra un andamento di assestamento a circa 3 punti percentuali superiori al valore medio del 2021, anno certamente molto positivo per il settore, come evidenziano i dati nel relativo grafico, con la forte crescita da poco meno di 93 a oltre 106 nell’arco di un solo anno. Non potendo presentare questo mese il dato sull’andamento della produzione nelle costruzioni, un indicatore che abbiamo introdotto qualche mese fa ma che, per motivi di aggiornamento dei dati Istat non è ancora disponibile, questo mese presentiamo l’andamento della fiducia delle imprese, che evidenzia quanto già commentato e che apre all’attesa dei dati a ottobre per verificare il trend produttivo in modo più puntuale. In ogni caso, i due indicatori anticipatori del mercato, ovvero gli ordini e/o i piani di costruzione delle imprese nei prossimi tre mesi e la relativa occupazione, evidenziano da un lato una crescita dei primi fino al mese di luglio, e poi un calo che possiamo ritenere fisiologico in agosto. Sul fronte dell’occupazione si rileva un rallentamento meno consistente a luglio e poi più significativo ad agosto, ma in ottica comunque positiva degli indicatori, entrambi sopra lo zero e pari a circa 3 punti percentuali per gli ordini e i piani di costruzione e a 6,4 punti percentuali per l’occupazione. Il raffreddamento della fiducia delle imprese può essere anche collegato alla ripresa della crescita dell’inflazione a luglio, alla quale tuttavia è seguito un rallentamento ad agosto pari a -0,2 punti percentuali, portando la dinamica su base annua pari all’1,1%, valore che sale a 1,3% secondo l’indice Ipca europeo. Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su

FIDUCIA IN FLESSIONE PER TUTTI I SETTORI IN AGOSTO, TRANNE PER IL COMPARTO DEI SERVIZI

Economic sentiment dei settori economici in Italia - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

SEMPRE IN POSITIVO LA FIDUCIA DELLE IMPRESE CHE SI ASSESTA SU UN VALORE DI 3 PUNTI PERCENTUALI SUPERIORE ALLA MEDIA DEL 2021 Andamento della produzione nel settore delle costruzioni - dati destagionalizzati gennaio 2021-aprile 2024 (base indice: 2021=100)

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei beni durevoli (da-1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve invece all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,0%) e, in misura minore, dei servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei beni alimentari lavorati

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

NDEX

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

ORDINI IN POSITIVO FINO A LUGLIO, OCCUPAZIONE BENE FINO A GIUGNO, POI UN RALLENTAMENTO FISIOLOGICO AD AGOSTO

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

LIEVE RIPRESA DELL'INFLAZIONE A LUGLIO E LEGGERO RALLENTAMENTO AD AGOSTO

Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

(da +1,6% a +1,8%). Nel mese di agosto l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a +2,0% (da +1,9% di luglio), e quella al netto dei soli beni energetici a +1,9% (da +1,8%). Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,2% per la componente di fondo.

A Cura del Centro Studi YouTrade

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RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE

Giornalista

Come si può attuare la direttiva Case green

La domanda che si fanno gli operatori della filiera dell’edilizia è semplice: che ne sarà della direttiva europea Case green? Perché la prospettiva di una riqualificazione del parco immobiliare italiano più obsoleto è una buona prospettiva per l’ambiente, ma anche per il business di chi produce o vende i materiali necessari. Basti ricordare che in Italia il 55% del residenziale è stato costruito prima del 1970 e un quarto prima del 1945. Ci sono milioni di case ancora da efficientare. Non è un segreto, però, che il governo italiano è contrario a questa prospettiva, anche se la direttiva europea al momento non sembra in discussione e, quindi, si tratta di capire come metterla in pratica. Certo, dopo il superbonus una nuova maxi spesa pubblica non è ipotizzabile. Allo stesso tempo, negare il problema e nascondere la testa sotto la sabbia è una pratica da struzzo più che da governo. Meglio sarebbe sedersi tutti attorno a un tavolo, politici, imprese, sindacati, e discutere qual è la strada migliore per arrivare al traguardo. Per esempio, con una pianificazione pluriennale e con tetti di spesa annui, che siano sostenibili per il bilancio dello Stato. Ancora: l’esperienza del 110% insegna che è necessaria una politica di controllo dei prezzi, per evitare la corsa dei listini. Inoltre, da sempre gli operatori chiedono tempi certi e regole non mutevoli come una nuvola a primavera: tutto il contrario di quanto ha fatto il governo con il superbonus nei suoi due anni. Lungimiranza vorrebbe che fossero coinvolti tutti i segmenti della filiera. Per esempio, con opzioni per facilitare l’azione di Esco, utility, operatori energetici, general contractor, che possono offrire competenza e risorse finanziarie. Anche se i proprietari di immobili sono generalmente contrari, occorre una mappa e una patente degli edifici e della loro relativa classe energetica: gli interventi andrebbero concentrati su quelli più malconci. Se l’obiettivo della direttiva è migliorare la classe energetica, può anche essere una buona idea concepire interventi di portata e di tipo diverso che portino allo stesso risultato, senza eccessivi paletti. Infine, i bonus di per sé non sono un danno per il bilancio dello Stato se sono indirizzati e riservati a chi ne ha effettivamente bisogno: gli incentivi, insomma, dovrebbero seguire un criterio di progressività.

Il grande flop del Codice Appalti

Il Pnrr è un toccasana per il settore delle costruzioni. Ma bisogna anche aggiungere che cammina su una corsia preferenziale, anche se non mancano i ritardi. Il Piano di resilienza, però, non è l’unico motore per gli appalti. Che sono di fronte a un paradosso: il nuovo Codice degli appalti, che è stato presentato in pompa magna come un turbo capace di liberare da lacci e lacciuoli imprese e amministratori pubblici sembra essere in realtà un grande boomerang. A un anno di distanza dalla presentazione del Codice da parte del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’Anac ha presentato il bilancio. Disastroso. In breve: invece di essere un incentivo, il Codice ha fatto crollare le gare per le opere pubbliche. I numeri dell’Authority hanno considerato tutte le procedure oltre i 40 mila euro. Risultato: dal luglio 2022 al 30 giugno 2023 (cioè prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice), sono state perfezionate 291.151 procedure di appalto per 324,23 miliardi. Invece, da luglio 2023 (quando sono entrate in vigore le nuove regole) al 30 giugno 2024 le procedure sono scese a 263.492 per 220,53 miliardi di euro. In percentuale la caduta è del 32%. E coinvolge tutte le categorie, servizi, lavori e forniture. Non solo: se si misura per valore, la perdita è stata 49%, da 114,837 miliardi a 58,89 miliardi. Secondo l’analisi dell’Anac, tutto il settore degli appalti ha sofferto le nuove regole cha avrebbero dovuto agevolarlo: -22% per le forniture e -24% per i servizi. In tutto questo bisogna aggiungere la quota del monte degli appalti del Pnrr: il totale valeva tra luglio 2022 e fine giugno 2023 64 miliardi, 12 mesi dopo, si ridimensiona a 27 miliardi, cioè -58% perso in un anno. La quota maggiore persa per valore è imputabile al settore dei lavori che hanno lasciato il 65% della ricchezza accumulata nell’anno precedente. Per amore di verità bisogna anche aggiungere che la flessione è anche il frutto del boom che ha preceduto l’entrata in vigore delle nuove regole: imprese e amministratori hanno cercato di precedere l’entrata in vigore del nuovo Codice. Ma, anche questo dovrebbe far riflettere.

FRANCO SARO Giornalista

LUDOVICO LUCCHI

del Foro di Milano lucchi@studiolucchi.eu

Se il notaio è innocente per gli abusi edilizi

Nel settore degli acquisti immobiliari il notaio può sbagliare, per esempio non menzionando gli abusi edilizi nell’atto di compravendita. La legge (articolo 46 del decreto presidente della Repubblica 380/2001, il cosiddetto Testo Unico dell’Edilizia) vieta la vendita di un immobile abusivo. Ciò vale sia per le compravendite sia per le donazioni, non anche per le successioni ereditarie. Sebbene la norma sembri impedire qualsiasi tipo di compravendita se il bene presenta qualche irregolarità sotto il profilo urbanistico, secondo la sentenza 8230/2019 delle Sezioni Unite, l’atto non è nullo se vengono comunque menzionati gli estremi del titolo edilizio e delle autorizzazioni comunali: in altre parole, il rogito deve contenere il cosiddetto permesso di costruire o il permesso in sanatoria. Quindi, la legge impone una dichiarazione scritta di chi cede l’immobile, che deve essere contenuta nell’atto di compravendita: l’assenza di tale menzione rende nullo l’atto, nullità che può essere fatta valere giudizialmente senza limiti di tempo. Pertanto, nel rispetto di tale condizione, e sempre che il venditore informi l’acquirente della presenza dell’abuso, è possibile vendere una casa con un abuso edilizio al suo interno. In altri termini, secondo le Sezioni Unite della Cassazione, la vendita di un immobile con un abuso edilizio al suo interno non è nulla se l’atto menziona il titolo edilizio, anche se poi, di fatto, la casa presenta al suo interno delle irregolarità. L’orientamento della più recente giurisprudenza, particolarmente garantista, tende a escludere la responsabilità del notaio che non avvisa l’acquirente della presenza di abusi edilizi o che non effettua i controlli sull’immobile o al catasto. La funzione del notaio, secondo la Cassazione, è solo quella di essere l’autore dell’atto pubblico di compravendita: non è invece un incaricato alla concreta verificazione della veridicità delle dichiarazioni del venditore che confluiranno nel contratto. Pertanto, il notaio non è neppure penalmente responsabile per il rogito dell’immobile abusivo se il venditore dichiara il falso.

L'AVVOCATO

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Lavorazione grezzo: 50 m2/h

Lavorazione premiscelati: 50 m2/h

Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h

Fine plaster: 60 sq m/h

“Schratched” plaster: 60 sq m/h

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I FATTI NOSTRI

ROBERTO ANGHINONI Giornalista

SI RIPARTE DAL MERCATO REALE

Non so da che parte cominciare: se dalle previsioni dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) che prevedono (appunto) per questo 2024 una flessione del 7,4% del mercato delle costruzioni, oppure quelle ancora più funeste del Cresme, soprattutto in ambito ristrutturazione (intorno al -20%) che non saranno pienamente compensate dai lavori del Pnrr, già agonizzante in ambito di coperture finanziarie. Uno scenario che riflette i balbettii dell’economia reale, del debito pubblico, dell’inflazione e dei costi degli interventi edili, dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, che allontana le imprese dai cantieri e che ha anche il merito, se così lo vogliamo dire, di essere diventata ancora più farraginosa di prima (non credevo fosse possibile, eppure si sono superati!).

In questo scenario invero poco incoraggiante mettersi qui seduti a scrivere dei fatti nostri diventa un esercizio piuttosto deprimente. Ma, ovviamente, non ci arrendiamo. I più anziani del settore si autoconfortano pensando che, in fondo, nella loro lunga carriera hanno superato ben altre calamità, mentre i più giovani sono sorretti da un invidiabile entusiasmo: investono e ci credono, si danno da fare e si inventano mercati e prospettive, come è giusto che sia. L’unica certezza è che la rivendita edile tradizionale non esiste più. E questo potrebbe anche essere un bene. Ma non riesco ancora a vedere su che cosa possa posare le basi una rivendita moderna e di prospettiva. Naturalmente, a parte tutte quelle azioni di cui parliamo anche troppo spesso: formazione, prodotti alternativi, soluzioni costruttive innovative, edilizia green, e così via. Mi chiedo, in sostanza, se davvero il mondo abbia la testa, se sia davvero pronto, per stravolgere le consuetudini costruttive radicate da secoli, seppure ampiamente ammodernate negli ultimi decenni da nuovi prodotti e da un modo più coerente e responsabile di costruire. Perché, a mio avviso (e qui il «modesto» è d’obbligo) il cambiamento reale può avvenire solo

Mentre i più anziani si apprestano a combattere l’ennesima battaglia, le giovani leve si buttano nella mischia con coraggio ed entusiasmo: il mercato è in discesa, ma nulla li fermerà. L’illusione è finita e ora inizia la consapevolezza che ha bisogni di nuove, solide basi per continuare a crescere. Nonostante tutto

come necessità e quindi esperienza collettiva, come un obiettivo da condividere pienamente. Non bastano un architetto visionario, nemmeno un costruttore lungimirante, tanto meno un’industria fantasiosa e propositrice, un rivenditore mentalmente disponibile, un privato così sensibile alle problematiche ambientali da spendere una fortuna (perché oggi di questo si tratta) per rendere la sua casa supergreen e governata dalla domotica. Occorrono tutte quante queste cose, ma insieme. Occorrerebbe in sostanza una prospettiva condivisa di filiera, ma come fai a mettere tutti d’accordo? Inoltre, la lentezza nel cambiamento nel nostro settore è proverbiale e, tanto per dirne una, la pur meritoria e probabilmente necessaria rivoluzione digitale nel settore delle costruzioni in generale rischia di perdere troppa gente per strada. Peggio per loro, qualcuno potrà obiettare, la modernità non aspetta. Peggio per loro, sì, ma «loro» sono il mercato reale, almeno per il momento. E noi, dopo la sbornia dei bonus, da «loro» dobbiamo ripartire. Insomma, dobbiamo ridimensionare le aspettative senza perdere un minimo sindacale di entusiasmo per le possibili, speriamo anche probabili, nuove prospettive. Però il ritorno del mercato reale allontana le illusioni ed è per questo che è importante definire e costruire basi solide anche nel nostro mondo del commercio edile. È un pezzo che non siamo più solo dei commercianti, ma forse non tutti i clienti reali e potenziali se ne sono ancora accorti, e non è colpa loro. E, forse, anche molti colleghi non si sono ancora resi conto dell’oggettivo valore della loro presenza nel mercato. Trasformare la distribuzione edile da opzione a priorità, da eventualità a necessità, lo possiamo fare solo noi. E non è un paradosso che la nostra impronta sul mercato dell’edilizia diventi ancora più necessaria proprio perché è iniziata la fisiologica e certamente prevedibile flessione della congiuntura di settore. Ancora una volta, discorsi eterni che si rincorrono e si rinnovano nell’inevitabile percorso di cambiamento del nostro modo di essere e di proporci.

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EDILIZIA IN BRASILE

Il mercato brasiliano dei macchinari edili nel 2024 è caratterizzato da un mix di sfide e opportunità. Lo sostiene un report di Interact Analysis, una piattaforma automatizzata di ricerca che sfrutta l’intelligenza artificiale. Secondo il report, le pressioni economiche, tra cui alti tassi di interesse e inflazione, stanno creando venti contrari per il settore delle costruzioni in Brasile. Nonostante queste difficoltà, diverse iniziative governative, unite a una forte domanda nei settori dell’edilizia e dell’industria, stanno generando promettenti segnali di crescita. E il mercato è pronto a concludere l’anno in una posizione più forte di quanto molti potrebbero aspettarsi.

https://www.youbuildweb.it

KLIMAHOUSE PIÙ GREEN

Il focus sosteniblità di Klimahouse ha un interprete speciale: Green Media Lab. Klimahouse, infatti, affida le attività di comunicazione, social media management e consulenza strategica a Green Media Lab. La manifestazione internazionale dedicata all’efficientamento energetico e all’edilizia responsabile si terrà a Bolzano dal 29 gennaio all’1 febbraio 2025. E la sua immagine sarà curata dalla media relation & digital company specializzata in consulenza strategica Esg (Environmental, Social, Governance).

https://www.casacondominio.net

LE OPPORTUNITÀ

DEL SALVACASA

Battezzato Salvacasa, il provvedimento sarà utile per gli immobili residenziali che devono mettere in regola le difformità edilizie non comunicate ai comuni. Ma le regole non sono uguali per tutti. È un salvacondominio? Il provvedimento varato dal governo con l’aggiunta delle modifiche arrivate durante la conversione in legge del Parlamento, interessa in buona parte il mondo del condominio. Non è infrequente che un appartamento abbia nel tempo cambiato qualche volumetria interna senza passare attraverso il regolare iter.

SEGGIOLE & POLTRONE

NUOVO CEO PER VIEGA

Da settembre Markus Brettschneider è il nuovo Ceo del gruppo tedesco Viega (prodotti per la tecnica d’installazione). Markus Brettschneider, 50 anni, ha guidato come presidente e Ceo la crescita della filiale nordamericana Viega LLC negli ultimi tre anni e mezzo, conseguendo risultati significativi in termini di quote di mercato, sedi e dipendenti negli Stati Uniti e in Canada. In precedenza, ha ricoperto ruoli dirigenziali presso Abb e FrieslandCampina. Andreas Reger sarà il nuovo presidente e Ceo di Viega LLC.

PAOLINI CONFERMATO IN ANGAISA

ABRUZZO-MOLISE

L’assemblea della sezione Angaisa Abruzzo-Molise ha confermato Andrea Paolini presidente di sezione per un nuovo quadriennio. È stato inoltre rinnovato il mandato quadriennale del consigliere Simone Trubiano, che continuerà quindi a far parte del Consiglio Direttivo, assieme ad Andrea Paolini (già componente del Comitato Esecutivo).

ANGELO SICALI

VICE PRESIDENTE DI FEDERCASA

Angelo Sicali è il nuovo vicepresidente di Federcasa, federazione che raggruppa 84 Aziende Casa in Italia. Sicali è stato consigliere e assessore del Comune di Catania e ha ricoperto il ruolo di vice presidente Provincia. Dal 2018 è in servizio presso la presidenza della Regione Siciliana – Segreteria particolare con la qualifica

di Istruttore. Dal 2020 è presidente dello Iacp di Catania e dal maggio 2022 è componente della giunta esecutiva di Federcasa e membro del consiglio direttivo dell’associazione.

ANDREA BOTTAI

VICE PRESIDENTE

CONFAPI ANIEM

Andrea Bottai, imprenditore toscano dell’edilizia, è stato nominato vice presidente nazionale di Confapi Aniem, la categoria che raggruppa le piccole e medie imprese del settore edile firmataria, insieme a Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Fenal-Uuil, del contratto nazionale per gli addetti delle piccole e medie industrie edili e affini. Bottai è titolare della storica azienda edile Bottai Group fondata dal padre e da molti anni è attivo in associazione, tanto da ricoprire i ruoli di presidente Confapi Aniem Toscana e già membro della precedente Giunta nazionale Aniem.

MAURO VANDINI

SALE IN MOHAWK INDUSTRIES

Mohawk Industries (azienda specializzata in pavimentazione con sede in Georgia, Usa, e proprietaria del marchio Marazzi) ha annunciato la promozione di Mauro Vandini come presidente del

Segmento Global Ceramic dell’azienda. Vandini manterrà anche il suo attuale ruolo di presidente del comparto ceramico europeo di Mohawk. L’azienda è diventata il più grande produttore mondiale di piastrelle di ceramica, con impianti in otto Paesi su tre continenti e vendite in circa 140 nazioni. La carriera di Vandini è iniziata con il Gruppo Marazzi nel 1983, successivamente ha lavorato come direttore tecnico di Marazzi e vicepresidente delle operazioni internazionali, per poi diventare amministratore delegato del Gruppo Marazzi. Dopo l’acquisizione di Marazzi da parte di Mohawk, Vandini è diventato responsabile del settore ceramico europeo.

ELENA VERANI

PER L’US GREEN BUILDING COUNCIL

Elena Verani, ingegnere, sustainability di Deerns Italia (progettazione e ottimizzazione degli impianti per edifici ad alte prestazioni), è diventata membro di Tag Energy & Atmosphere dell’Us Green Building Council. «Il Tag Energy & Atmposphere di Usbgc svolge un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro delle pratiche edilizie sostenibili. Sono felice di collaborare con altri professionisti del settore all’interno del Tag, come portavoce in particolare del punto di vista europeo in relazione ai temi energetici», ha commentato la manager. Prima di Deerns Italia, Verani ha ricoperto incarichi in Arup e Max Fordham.

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IL CAMPIONATO DEGLI IMPIANTI PIÙ SOSTENIBILI

La necessità di costruire o riqualificare strutture rispettose dell’ambiente si fa strada anche per stadi e palazzetti che ospitano competizioni. E negli Usa una super arena è certificata Leed

Rossi

Giuseppe

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IL MERCEDES BENZ STADIUM DI ATLANTA, COSTATO 1,4 MILIARDI DI DOLLARI, CHE OSPITA LE PARTITE DEI FALCONS (FOOTBALL AMERICANO), I MATCH DELL’ATLANTA UNITED (CALCIO), MA ANCHE IL SUPER BOWL, LE SFIDE DELLA COPPA DEL MONDO FIFA, OLTRE A CONCERTI E SPETTACOLI

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LAMELLARE NEL VERDE

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LDO IT SMART AND SAVE MONEY

campo ci sono i rappresentanti di Paesi diversi, decisi a sfidarsi per guadagnare il titolo di campione green. Ma a confrontarsi, questa volta, non sono squadre di calcio, iscritti a una gara di atletica o ac clamati tennisti: a competere sono le stesse strutture che ospitano gli avvenimenti sportivi. Perché questa volta la partita riguarda la qualità di stadi e piste, non la velocità o l’abilità degli utenti.

IL CASO ATLANTA

UN NUOVO SISTEMA DI POSA

Anche per gli impianti sportivi è scoccato il campionato della sostenibilità. In fondo, perché mai un’arena oppure un circuito dovrebbe essere esentato dal rag-

Riduce l’utilizzo di sabbia e ghiaia

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CITTÀ PIÙ GRANDI MA MENO ITALIANI ATTENTI AL TREND

C’è un’unità immobiliare ogni 1,6 italiani. Eppure, centri come Milano e Roma sono in emergenza abitativa. Intanto, la popolazione diminuisce e invecchia. Così edifici e servizi sono da riprogettare

Giuseppe Rossi

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Fonte Agenzia delle Entrate

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DISTRIBUZIONE NUMERO ABITAZIONI PER ABITANTE NELLE PROVINCE ITALIANE

Fonte Agenzia delle Entrate
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ENERGIA E AMBIENTE

EDILIZIA VERDE LA STRADA MAESTRA PER LA TRANSIZIONE

Uno studio di Ambrosetti mette in luce la necessità di adeguare la distribuzione di elettricità in vista della svolta green. Che però nasconde parecchie insidie. Ma l’aumento degli allacciamenti privati indica qual è la soluzione più semplice

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Investono, fanno lievitare i fatturati. Ma non è tutto oro quello che luccica. Anche le imprese della grande distribuzione hanno i loro problemi. E, soprattutto, non sempre fanno molti utili

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Crescita generalizzata dei fatturati, con Tecnomat e Leroy Merlin che battono tutti per vendite e redditività, grazie anche a una proposta più professionale. Ma la migliore distribuzione tradizionale supera i colossi per capacità di produrre utili

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IL CEMENTO SOSTENIBILE CERCA LA SVOLTA

Obiettivi stringenti per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente. Ma anche l’attenzione ai costi da parte dei clienti: attorno a questo nodo si sono confrontati rivenditori e manager

Il confronto su edilizia sostenibile, cemento e distribuzione si è spostato a Nord Est. Occasione: la nuova tavola rotonda di Heidelberg Materials organizzata da Virginia Gambino Editore, un roadshow che sta facendo il giro dell’Italia.

Alice Fugazza

ALCUNI MOMENTI

DELLA TAVOLA ROTONDA

NELLO STABILIMENTO

DI HEIDELBERG

MATERIALS DI REZZATO

Copyright: YouTrade

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Gli incontri sono iniziati al Sud, si sono spostati al Centro fino ad arrivare a Nord: a luglio, nello stabilimento di Rezzato, in provincia di Brescia, dove si trova una delle cementerie del gruppo, si è svolto il quinto evento con rivenditori, esperti e manager dell’azienda.

La crisi climatica e ambientale e le direttive europee, che diventano stringenti e presto saranno obblighi, spingono imprese e settore delle costruzioni a ripensare la strategia che riguarda prima di tutto i materiali. Heidelberg Materials, che in Italia ha raccolto l’eredità dello storico marchio Italcementi, ha intrapreso da tempo la strada della decarbonizzazione delle proprie attività produttive. L’evento di Rezzato è servito a spiegare la linea green adottata dall’azienda dopo l’operazione di rebranding.

La delegazione Heidelberg Materials guidata da Antonio Finocchiaro, direttore dell’impianto bresciano e da Giuseppe Matera, responsabile commerciale dell’area Nord Est si è confrontata coi rivenditori. Presenti Andrea Regio Marassi, responsabile acquisti Comarte del Gruppo Coesi; Davide Monari, presidente di Dec, assieme a Enrico Adinolfi, direttore generale; Daniele Marusi, presidente Edilgroup e Genziana Carpena, responsabile acquisti. E, ancora, Stefano Sgarbi, responsabile acquisti di Mondoedile e Michele Labellottini, titolare di Vida, del Gruppo Edilcom.

LA FORMAZIONE CONTINUA

PER AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

Sostenibilità, decarbonizzazione, cambio di brand, comunicazione efficace, formazione e (anche) reputazione aziendale: sono stati gli argomenti principali affrontati durante la discussione. Ad aprire i lavori Antonio Finocchiaro seguito da Giuseppe Matera. «Rezzato è uno degli stabilimenti più importanti del nostro Gruppo in Italia. Ha una peculiarità: possiede due forni, uno per la produzione del classico cemento grigio e uno per la produzione del cemento bianco grazie alle caratteristiche di purezza delle materie prime del territorio. Dopo la complessa operazione di ammodernamento completata del 2014, oggi l’impianto di Rezzato è uno dei più performanti dal punto di vista ambientale. L’obiettivo che ci siamo dati è quello di dimezzare entro il 2030 le emissioni di Co2 dell’intera produzione continuando a “sfornare” cementi sostenibili. Poi c’è l’ambizioso traguardo del 2050 dove Heidelberg Materials, in linea che gli obiettivi dell’Unione Europea dovrà essere Carbon Neutral . Già oggi il 40% dei cementi di Rezzato è classificabile come sostenibile», ha spiegato Finocchiaro.

LE SFIDE VERSO NUOVI PRODOTTI E NUOVE SOLUZIONI

« Abbiamo scelto di invitare i responsabili dei più importanti gruppi della distribuzione per confrontarci », ha spiegato Matera. Il cemento è sempre stato materia di forte interesse e il cambio da Italcementi a Heidelberg Materials significa che siamo orientanti verse le nuove sfide: decarbonizzazione e digitalizzazione, a cui aggiungere nuove soluzioni e nuovi prodotti per il mercato. In questo periodo stiamo lavorando per rendere ancor più adeguato alle richieste del mercato, un prodotto tradizionale come il Plastocem, cercando di renderlo più malleabile e più lavorabile proprio per chi si occupa di riqualificazione e ristrutturazione »

IL CLIENTE AL CENTRO

Pierluigi Marini, commerciale per l'area bresciana ha usato lo slogan “il cliente al centro” per spiegare le novità di prodotto sul fronte della sostenibilità. Gli obiettivi di decarbonizzazione del gruppo Heidelberg Materials si traducono poi in prodotti. Il più importante è evoZero, presentato lo scorso maggio alla Triennale di Milano. E’ il primo cemento a bilancio di emissioni zero di Co2 . Sarà disponibile a metà 2025 ed è il frutto di un importante investimento in corso a Brevik in Norvegia dove l’anidride carbonica sarà catturata e sarà stoccata nei fondali del Mare del Nord evitando così l’immissione in atmosfera.

Per il mondo del sacco Heidelberg Materials propone la gamma Evobuild , una linea di prodotti ideata per contribuire alla sostenibilità ambientale grazie alla riduzione, in produzione, di almeno il 30% delle emissioni Co2

L’ASPETTO FINANZIARIO

Secondo Alberto Bubbio, professore associato di Economia aziendale e responsabile del corso di Programmazione e controllo presso l’Università Carlo Cattaneo-Liuc, per i distributori si prospetta un cambiamento dei volumi del venduto: per questo è necessario aumentare gli sforzi per mantenere la redditività. « Ormai è chiaro, grazie a dati e statistiche, che i volumi non saranno più uniformi », ha spiegato Bubbio. « Si sta passando da prodotti di massa per larghe fasce a clienti sempre più specializzati, con caratteristiche particolari, che spingono a sforzarsi maggiormente. Anche il sacco deve avere diverse dimensioni, non sarà più standard. Questo significa che stabilimenti e trasporto dovranno essere diversi. Il cambiamento non è quasi mai semplice, ma drammatico, e in questa circostanza è drastico. Sopravvive solo chi riesce a coglierlo in

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tempo. Della ventata green, solamente dieci anni fa non fregava niente a nessuno, eppure qualcuno aveva iniziato a muoversi in quest’ottica, attuando investimenti e invertendo i processi. Certo, per l’abbattimento della Co2 , i tempi sono lunghi, ma è interessante quello che si sta facendo » Oggi, spiega l’economista, un prodotto ecosostenibile significa anche migliore. « Quindi, per aumentare la redditività è necessario aumentare la marginalità: avere prodotti con certe caratteristiche, non

solo green. Bisogna prevedere anche cosa emergerà dal futuro. Le nuove generazioni infatti, vogliono il benessere: quello che conta è lo stare bene, qualitativamente, fisicamente e psicologicamente. È in questa direzione che va il mercato »

LA STRATEGIA

« Bisogna implementare la tecnologia, sfruttando l’intelligenza artificiale, studiando i trend, investendo perché l’azienda possa durare nel tempo e, soprattutto, essere degli innovatori. Si investe anche inserendo prodotti dei grandi brand, alcuni mainstream, altri di nicchia. Il green, per il fattore tendenza, e, per i gruppi, è fondamentale cercare a livello di fornitori, prodotti innovativi che hanno un potenziale interessante ». Quindi, quanto contano le economie di scala? «Ormai fanno parte del Giurassico, sono più importanti piuttosto le economie di scopo. Quelle dove conta di più l’affermazione di un brand, dove si comunica bene. Le aziende devono capire quanto è effettivamente importante il green oggi e come valorizzarlo: in un momento di cambiamenti così drastici è necessario non solo essere ambidestri, ma anche innovativi e con competenze ».

LA DISCUSSIONE

Insomma, impegno e determinazione ci sono. Ma cosa ne pensano i rivenditori? Francesca Proietti, della direzione commerciale, ha dato il via al dibattito, accompagnata da Virginia Gambino, direttore editoriale di YouTrade , per studiare insieme ai propri partner una strategia condivisa e tracciare il percorso. Si è discusso di come e se il mercato può riconoscere anche in termini di prezzo, l’impegno dei grandi gruppi verso cementi più sostenibili. Impegno che richiede investimenti e infrastrutture rilevanti. « Da parte nostra l’impegno c’è: è fondamentale diffondere la cultura dei prodotti sostenibili e divulgare il messaggio del fatto che ormai è un’esigenza, lavorando sul brand, anche se talvolta è difficile », ha ammesso Stefano Sgarbi di Mondoedile.

SÌ E NO

« Il discorso del prezzo è complesso, parlo come rivenditore. I clienti fanno le proprie scelte in base alla propria utilità personale. Oggi ad esempio vanno di moda “sostenibilità” e “benessere”, quindi ad esempio anche un intonaco a base di calce naturale, deve avere le finiture che respirano e i materiali non devono essere inquinanti. Forse è su questo che dobbiamo concentrarci, ponendolo sotto la luce non solo di un investimento sulla propria salute,

ALCUNI MOMENTI
CONFRONTO
A LATO, LA SALA DI CONTROLLO

IMPIANTO SOSTENIBILE

La cementeria di Rezzato Mazzano (Brescia) grazie al profondo rinnovamento della sua struttura produttiva avvenuto con l’impiego delle migliori tecnologie disponibili è oggi uno degli impianti più moderni, sostenibili e competitivi in Europa. Un vanto per Heidelberg Materials, che ha mostrato in ogni suo aspetto alla delegazione di imprenditori venuti in visita. Il revamping ha permesso il raggiungimento di prestazioni di eccellenza in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e di maggiore competitività, grazie all’efficienza nel consumo di risorse energetiche e materiali. Sorta nel 1964, la cementeria di Rezzato Mazzano è fra le più importanti d’Italia per produttività e disponibilità di materie prime di elevata qualità. Nella cementeria sono prodotti due tipi di cemento: quello tradizionale grigio e quello bianco, utilizzato soprattutto nel mondo dell’architettura e per le opere di pregio, in cui il colore rappresenta un valore aggiunto. Nel corso degli anni, Heidelberg

ma anche di un’esigenza. Riconoscere i vantaggi a discapito del prezzo sarebbe la soluzione ottimale », ha fatto eco Davide Monari, presidente di Dec. Secondo Proietti non si può aspettare il 2050 per cambiare il corso degli eventi ambientali. Ma non è possibile attendere nemmeno troppo per iniziare a invertire la rotta. « Bisogna uscire dall’ottica di prezzo ed entrare in quella dell’innovazione », ha sottolineato Virginia Gambino. Anche il Pnrr darà una spinta in questo senso. « I lavori per il Piano nazionale resistenza e resilienza richiedono determinate certificazioni dei prodotti e questo, sicuramente, fa la differenza », hanno sottolineato Andrea Regio Marassi di Comarte e Michele Labellottini, di Vida. « Il cemento e la calce sono importanti e sicuramente emergeranno i prodotti legati al green »

I CONTI IN TASCA

Materials ha sempre investito in interventi di ammodernamento e miglioramento tecnologico su entrambe le linee di cottura assicurandone il costante aggiornamento. Il revamping della linea di cottura del grigio, iniziato nel 2012, completato nel 2014 e reso totalmente operativo nel corso del 2015, ha consentito il raggiungimento di prestazioni di eccellenza in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e di maggiore competitività, grazie all’efficienza nel consumo di risorse energetiche e materiali. Per il controllo e la riduzione degli impatti ambientali sono state adottate le migliori soluzioni previste dalle linee guida europee ed è stata anticipata l’applicazione di tecniche all’avanguardia considerate ancora emergenti nel settore cemento. Nel corso del 2015 e del 2016 anche la linea di cottura del bianco è stata oggetto di importanti interventi sotto l’aspetto produttivo e ambientale, consentendo una significativa riduzione dei consumi di risorse idriche e degli impatti ambientali.

« Non penso si possa parlare di innovazione e sostenibilità senza tener conto del portafoglio », ha ammonito Enrico Adinolfi, direttore generale di Dec. «Abbiamo dato il via a uno studio: il 60% dei clienti hanno affermato che i prodotti a impatto zero devono costare come gli altri, mentre il 40% sarebbe disposto a sopportare un piccolo aumen- Copyright: YouTrade

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to. Dovremmo fare un ragionamento su questo aspetto». «Ma questo è un deja vu », ha ribattuto Genziana Carpena, responsabile acquisti di Edilgroup. «È già successo con i Cam. Inizialmente sembrava impossibile, ma poi è diventato un obbligo. Se l’Europa vuole l’abbattimento di due classi energetiche nelle abitazioni entro il 2030, alla fine diventerà un dovere e anche noi, in un certo senso, ci troveremo costretti ad accontentare la richiesta dei nostri clienti »

« Dobbiamo accantonare il discorso dei prezzi, la rivendita deve scavalcare il bancone. Bisogna rendersi protagonisti del cambiamento: il nostro non è solo uno slogan, ci crediamo e investiamo. Il nuovo Plastocem è un prodotto molto richiesto e riconosciuto, ma siamo anche in grado di produrre cementi personalizzati. Dobbiamo guardare al futuro pensando che un domani tutti saremo sostenibili e pensare a cosa fare insieme ai clienti », è intervenuto Matera. «In un mercato come il nostro,

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che ha visto diversi mutamenti, bisogna cambiare mentalità e sta succedendo, i giovani ci danno una mano: non esiste più il rapporto fornitore-cliente, ma le partnership e la collaborazione, sfruttare mezzi e competenze. Come possiamo potenziare questo concetto? », ha chiesto Proietti.

L’IDEA

La risposta di Monari e Adinolfi che è necessario lavorare per l’accettazione del prezzo e del concetto con il cliente. «Vero », hanno fatto eco Sgarbi e Monari, « una comunicazione più incisiva, con momenti di formazione sarebbero ottimi trampolini di lancio per imprimere più a fondo il messaggio. Il problema è trasferire questi concetti al singolo cittadino, la cultura in questo senso è lacunosa. Bisognerebbe lavorare in tal senso, anche perché non è facile ». E Proietti ha chiuso con una controproposta: giornate di formazione in rivendita, chat dirette e incontri a tema. Un piano che si può, al più presto, attuare.

RIVENDITE I RIVENDITORI: PRIMI PASSI PER L’EDILIZIA GREEN

Andrea Regio Marassi, responsabile acquisti

Comarte, materiali e prodotti per l’edilizia

«Le sfide che dobbiamo affrontare oggi sono numerose e complesse, ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Abbiamo messo in campo diversi investimenti: abbiamo deciso di ampliare la logistica, rinnovare il nostro sistema gestionale, strutturando hardware e software, e abbiamo voluto dotarci della certificazione Pefc per essere presenti nella filiera controllata del commercio del legname, per essere più performanti. L’obiettivo è essere più presenti sul mercato con più materiale a disposizione. Serviamo le province di Mantova, Modena e Cremona: siamo molto fiduciosi in merito al futuro e ci aspettiamo anche diversi sviluppi con la partenza del Pnrr, i cantieri si prospettano interessanti. Per quanto riguarda il cemento, il più richiesto rimane il Portland, anche se abbiamo ricevuto diverse richieste per il Pozzolanico, più green. Apprezziamo profondamente Heidelberg Materials, la loro operazione di rebranding e lo schierarsi dalla parte della sostenibilità ci spinge a saldare ancora di più i rapporti con l’azienda e a migliorarci per quanto riguarda la vendita dei prodotti».

Davide Monari, presidente di Dec «Dec è un consorzio molto eterogeneo: copriamo 18 regioni in tutta Italia e siamo in continua espansione, il nostro numero di associati è in aumento. Cambiano le richieste, le necessità e noi ci adeguiamo, assieme ai nostri soci. La strategia più efficace per continuare a competere sul mercato? La formazione, indispensabile per rispondere con competenza alla clientela. I prodotti green al momento contano ancora poco, molti

magazzini non sono disposti a spendere di più: vince ancora lo logica di arrivare a un buon compromesso fra qualità e prezzo. La sostenibilità, nel mondo nel cemento, oggi non è un traino. Abbiamo appena iniziato a parlarne».

Genziana Carpena, responsabile acquisti Edilgroup, gruppo Deus

«Il 2024 è iniziato bene, ma ora stiamo registrando un piccolo calo, che comunque avevamo preventivato. A fine anno ci aspettiamo di riuscire a mantenere lo stesso fatturato di oggi, anche perché non abbiamo indicatori di crescita. Uno dei problemi che abbiamo analizzato sarà proprio il passaggio dai lavori dal privato, con il superbonus, al pubblico, con il Pnrr:

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ANDREA REGIO MARASSI
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DAVIDE MONARI
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GENZIANA CARPENA

stiamo lavorando per riuscire a inserirci in quei cantieri con lavori di nicchia, che passano attraverso la competenza delle rivendite, così da non perdere terreno. Il nostro rapporto con Heidelberg Materials? È nato in fiera anni fa, ed è cresciuto grazie alla dedizione e alla tenacia: continuano a offrire alle rivendite un ottimo servizio e qualità dei prodotti, che aiuta il nostro business».

Daniele Marusi, presidente EdilGroup Gruppo Deus

«Il 2024 è partito a rilento, ma adesso abbiamo ripreso il passo e siamo in perfetta linea con lo scorso anno. Il problema che vediamo oggi è il calo di investimenti da parte del privato, le opere si stanno spostando nel pubblico, a causa del Pnrr, che sicuramente avrà un impatto limitato sulle rivendite. Il nostro rapporto con Heidelberg Materials nasce quando era ancora Italcementi e abbiamo intenzione di farlo durare nel tempo. Professionali e sempre preparati, ci aiutano nelle scelte e a migliorare».

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Stefano Sgarbi, responsabile acquisti di Mondoedile

«L’azienda conferma il fatturato in linea con lo scorso anno, speriamo di mantenerlo anche per questo 2024 nonostante le previsioni. Il processo green è fondamentale, sarà il business del futuro. Anche se attualmente i clienti non sono ancora sensibilizzati a dovere, noi vogliamo fare più formazione in merito perché non possiamo rimanere indietro. Il cemento che vendiamo di più è il 325, anche se iniziano a chiedere il 425».

Michele Labellottini, titolare di Vida, Soluzioni per l’edilizia

«La nostra azienda, nata nel 2006, è un pilastro del territorio bresciano: abbiamo sei punti vendita e un centro sagomatura ferro per cemento armato, siamo in costante crescita. I prodotti green per noi sono il futuro e anche all’interno delle nostre sedi abbiamo preso scelte ecosostenibili. I clienti non sono ancora sensibilizzati, marketing e formazione giocano però un ruolo fondamentale e quindi dobbiamo essere sul pezzo. Il Pnrr? Sicuramente ci aiuterà, la mia visione per il futuro del mercato è positiva, anche se non tutti i magazzini sono attrezzati per soddisfare le richieste del Pnrr».

DANIELE MARUSI
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STEFANO SGARBI
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MICHELE LABELLOTTINI

HEIDELBERG - 2

EDILIZIA E RIVENDITE ECCO LA REGINA DELLA LOMBARDIA

I dati del settore elaborati su base regionale e con un focus sulla provincia che negli ultimi anni ha staccato tutti per crescita e dinamiche reddituali. La vincitrice è…

Sono 22,3 i miliardi di investimenti realizzati in Lombardia con il superbonus 110%, dei quali 21,9 di interventi ammessi a detrazione, e con circa 880 milioni ancora da spendere, per un totale di oltre 78.053 interventi, 22.376 (28,7%) negli edifici condominiali, 34.293 in edifici unifamiliari

A cura del Centro Studi YouTrade

(43,9%) e 21.832 in unità immobiliari funzionalmente indipendenti (27,4%). Tuttavia, analizzando i dati a livello di investimenti e non di singoli interventi, emerge come la quota maggiore sia andata ai condomini, 71,7%, contro il 18,2% delle villette e il 10,1% delle altre unità immobiliari. Il superbonus in Lombardia ha attivato interventi che hanno coinvolto l’1,7% delle famiglie e, dunque, l’incentivo è stato un provvedimento molto diffuso e utilizzato, che ha consentito di recuperare il 5,1% del patrimonio in termini di edifici unifamiliari e il 4,1% dei condomini. Si tratta di quantità molto rilevanti che, in prospettiva della direttiva europea Case green, mette la regione (e anche l’Italia) in una posizione di vantaggio: è come se un quarto della strada da percorrere per il raggiungimento dell’obiettivo della Ue lo avessimo già raggiunto.

IL CONFRONTO

Tralasciando le opportunità derivanti in questi prossimi anni e fino, per ora, al 2026 promosse dal Pnrr, l’orizzonte della buona salute dell’economia delle costruzioni in Lombardia e in provincia di Brescia può essere rilevato da alcuni indicatori di carattere macroeconomico. Mettendo a confronto la produzione di Pil, a livello nazionale e regionale, in un orizzonte di lungo periodo e secondo i dati più aggiornati forniti dall’Istat (1995-2022), emerge come, fatto cento il 1995, la progressione sia stata sostanzialmente simile fino alla crisi economica del 2009, quando dopo la crisi la Lombardia ha innestato una marcia diversa rispetto alla media nazionale, dunque diventando un motore del rilancio economico del Pil a livello nazionale, segnando progressivamente alcuni punti percentuali significativi di scarto appunto tra la media nazionale e il dato regionale, sempre superiore. Colpisce in modo particolare la capacità di reazione della Lombardia non solo nel periodo pre covid, ma anche e soprattutto nel post covid, dove la curva di ripresa appare decisamente più performante, segnando una accelerazione migliore rispetto al dato medio nazionale.

OCCUPAZIONE

BOOM

Analizzando la dinamica del settore delle costruzioni nello stesso periodo, che può essere letta attraverso la lente dell’occupazione, sempre fatto cento il 1995, emerge come la Lombardia sia stata in grado di creare più posti di lavoro proprio nella fase post crisi 2009. La dinamica è stata molto positiva nel periodo di ripresa 2016-2020 e la crescita è proseguita anche nel biennio seguente, mantenendo sempre un forte distacco tra la media nazionale e quella dell’intero Nord Ovest.

La provincia di Brescia, per esempio, si colloca in queste dinamiche con una propria specificità, che

L’ECONOMIA IN LOMBARDIA MOSTRA MAGGIORE VITALITÀ RISPETTO AL RESTO D’ITALIA NEL «DOPO CRISI»

L’economia in Lombardia mostra maggiore vitalità rispetto al resto d’Italia nel «dopo crisi»
La dinamica delle costruzioni in Lombardia letta attraverso l’occupazione

LA DINAMICA DELLE COSTRUZIONI IN LOMBARDIA LETTA ATTRAVERSO L'OCCUPAZIONE

Brescia

BRESCIA PRIMA LENTA E POI PIÙ REATTIVA NEL «DOPO CRISI»

prima lenta e poi più reattiva nel «dopo crisi»

N. indice:
Dinamica valore
N. indice:

Una vitalità che deve molto al superbonus

UNA VITALITÀ CHE DEVE MOLTO AL SUPERBONUS

Una vitalità che deve molto al superbonus

Fonte: ENEA

Performance confronto Lombardia

Fonte: ENEA

PERFORMANCE A CONFRONTO LA LOMBARDIA CORRE, MA BRESCIA VOLA

emerge dal confronto con il dato regionale e nazionale. Analizzando il settore delle costruzioni nelle dinamiche specifiche prodotte dall’andamento del valore aggiunto, non solo a livello nazionale e in Lombardia, ma anche in questa provincia (in questo caso l’anno di partenza per il confronto è il 2000), le tre curve mostrano come la crisi post 2009 abbia impattato in modo più significativo rispetto al resto della regione, avvicinandola tra il 2013 e il 2015 ai valori medi nazionali. Tuttavia, poi ha trovato una dinamica espansiva di ripresa che ha progressivamente avvicinato il valore aggiunto prodotto in provincia a quello prodotto in regione, con un allineamento pressoché uguale nel dopo covid, segnando un significativo distacco con il valore medio nazionale. Brescia appare più lenta, inizialmente, ma poi più reattiva negli scenari post crisi.

IL RIMBALZO

Questa reattività emerge anche e soprattutto analizzando l’andamento recente delle dinamiche economiche e reddituali del settore della distribuzione edile in provincia di Brescia e in Lombardia, a confronto sempre con i dati medi regionali. I dati economici derivanti dalle analisi di bilancio delle società di capitali del settore della distribuzione edile evidenziano un primo dato molto significativo: se la Lombardia tra il 2021 e il 2022 ha corso, la provincia di Brescia ha letteralmente volato. Le dinamiche del fatturato mostrano come a livello nazionale la crescita del 27,6% sia stata superata dal +31,2% del dato lombardo, ma anche come la provincia di Brescia fa ancora meglio, con +33,7%. Dinamiche simili anche per il valore della produzione, ma è nella capacità di produrre valore aggiunto che avviene il primo strappo, nel quale la provincia di Brescia sul fronte delle performance dei propri rivenditori edili, mostra un primo dato interessante, ovvero la crescita del 41,5% del valore aggiunto, contro il +33,1% della Lombardia e il 29,7% del dato medio nazionale. La provincia di Brescia, dunque, presenta uno scarto positivo di quasi 12 punti percentuali con la media nazionale, che si amplifica nell’incremento della redditività, che per Brescia vede una crescita del 71,9% a livello di margine operativo lordo e del 75,0% a livello di utile netto, mentre rimangono distanziati i valori medi nazionali e quelli lombardi, con scarti compresi tra 13 e 20 punti percentuali.

LA PERFORMANCE

Dove i rivenditori edili della provincia di Brescia mostrano un’interessante performance, è a livello di cash flow, ovvero dell’indicatore del peso del cash flow sul fatturato, che misura sostanzialmente la capacità

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di liquidità dell’impresa. Questo indicatore è pari al 7,7% come valore medio nazionale, che sale 9,2% se riferito alla Lombardia, ma che svetta a 13,2% nel caso delle aziende di distribuzione di materiali edili della provincia di Brescia. Queste dinamiche si riverberano positivamente sulla capacità di produrre margini e utili, che per le imprese della provincia di Brescia sono passati da un valore del 13,1% di margine operativo lordo al 17,1% del 2022, con significativi punti percentuali di scarto sia rispetto alla media nazionale che a quella regionale.

I MARGINI

Ma è anche nella capacità di tradurre i margini in utili che le imprese distributive della provincia di Brescia si distinguono dalle medie nazionali e regionali. Se a livello italiano la media 2021 era del 4,7% ed è passata al 6,1% nel 2022, con un aumento di 1,4 punti percentuali, e se il valore medio regionale è passato dal 5,9% del 2021 al 7,3% del 2022, con un incremento sempre di 1,4 punti percentuali, i distributori edili della provincia di Brescia hanno saputo realizzare il passaggio dall’8,8% del 2021 all’11,5% del 2022, con un incremento di 2,7 punti e con un saldo positivo rispetto alle medie nazionali e regionali rispettivamente di 5,4% e 4,2%.

Sono dati molto positivi e significativi di un rafforzamento del settore, sia dal punto di vista economico sia da quello finanziario, che mostrano come le imprese hanno saputo sfruttare il buon momento espansivo, generato soprattutto dalle dinamiche legate al superbonus, che adesso dovranno essere consolidate in azioni di ulteriore rafforzamento in vista delle sfide del Pnrr e, in futuro, dell’adozione e applicazione della direttiva case green.

I distributori che hanno investito in una piattaforma di commercio elettronico devono tenere d’occhio il tasso di conversione, cioè la percentuale di chi conclude un acquisto dopo aver visitato il sito. Ecco come fare

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LE SETTE AZIONI PER LA PIATTAFORMA

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UN CLUB PER SEI CHE PENSA SEMPRE IN GRANDE

L’insegna francese riunisce imprese familiari della distribuzione di materiali edili attive in aree diverse del territorio e con differenti accenti del business. Ma con lo stesso modello di collaborazione

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ORGANIZZAZIONE DEI MAGAZZINI PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE DELLE CONSEGNE. SOTTO, ORGANIZZAZIONE DEL PIAZZALE DEL PUNTO VENDITA DI UNION MATERIAUX A NIMES

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GRUPPO MADE

PIÙ FORMAZIONE PER L’EDILIZIA ITALIANA

Le nuove iniziative messe a punto sono state concepite per migliorare e facilitare l’approccio alla cultura d’impresa e tecnica a vantaggio delle rivendite aderenti e dei loro clienti

Gruppo Made amplia e completa i suoi percorsi formativi, sempre nella prospettiva di offrire nuove informazioni e opportunità alle rivendite aderenti. Dopo la pausa estiva sono quindi ripartiti i corsi di formazione dedicati alla cultura d’impresa, con particolare attenzione alla conquista e alla gestione del cliente, sia quello tradizionale che entra in rivendita, sia coloro i quali si approcciano a Gruppo Made attraverso i canali social e il sito internet, sempre più numerosi, che devono essere accolti e seguiti utilizzando tecniche di contatto differenti. Il titolo del corso Il Cliente: intercettarlo, capirlo, soddisfarlo, rende perfettamente l’idea dei contenuti di queste giornate formative.

LIVELLO AVANZATO

Gruppo Made ha deciso da quest’anno di diversificare ulteriormente l’offerta formativa con iniziative tematiche programmate in collaborazione con alcuni fornitori selezionati, che andranno a coinvolgere sia le rivendite, sia i loro clienti più significativi e tecnicamente preparati. C’è, quindi, materiale per soddisfare le esigenze di conoscenza più attuali e di prospettiva, un concetto che trova subito riscontro nelle tematiche che saranno sviscerate già nel primo incontro tecnico che si svolgerà presso la sede di Gruppo Made di Casorezzo (Milano) e che sarà dedicato alla Progettazione per un futuro sostenibile: verso le emissioni zero, un evento che ha l’obiettivo di analizzare il processo della decarbonizzazione e della progettazione sostenibile nell’edilizia, analizzando le nuove tecnologie in linea con le normative vigenti, volte a ridurre le emissioni di carbonio nei progetti di costruzione e design.

LE INIZIATIVE PER LA FORMAZIONE

I TEMI

Verranno esaminati i temi legati alla sostenibilità nella progettazione, all’impatto delle politiche e delle normative ambientali, incoraggiando l’innovazione progettuale per l’efficientamento energetico degli edifici. Teoria, ma anche riferimenti diretti attraverso la presentazione di case-history che tradurranno in pratica i concetti essenziali per affrontare con competenza quello che possiamo a buon diritto considerare il mercato dei prossimi anni. Gruppo Made ha anche provveduto alla richiesta dei crediti formativi presso il Consiglio Nazionale degli Architetti Ppc e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Con queste iniziative Gruppo Made si pone come ulteriore punto di riferimento per il settore dell’edilizia italiana.

Dai cantieri alle aziende agricole, fino ai parchi, ai camping e ad altre strutture ricettive: le carriole a batteria Makita rappresentano la soluzione ideale per movimentare senza fatica qualsiasi carico in forma solida, granulare o liquida, fino a 300 kg. Questa serie offre diverse possibilità di configurazione tra le quali con telaio sollevabile elettricamente, con vasca ribaltabile elettricamente per la movimentazione di pietra, sabbia, ghiaia, con telaio tubolare per il trasporto di prodotti voluminosi come sacchi, blocchi, legname oppure con vasca in abs per materiali liquidi o semiliquidi.

Versatili e funzionali, tutti i modelli sono dotati di un resistente telaio provvisto di quattro ruote, motore brushless, trasmissione anteriore a due ruote, ruote posteriori con funzione direzionale e di stabilità sia su terreni pianeggianti che su pendii fino a circa 12 gradi. Sono alimentate da due batterie LXT da 18V in serie, con possibilità di installarne altre due per una maggiore autonomia di lavoro. La sicurezza d’uso è affidata ad un freno magnetico che blocca il movimento in salita, in piano ed in discesa, al doppio freno a disco sulle ruote motrici, alla doppia illuminazione led frontale, al segnalatore acustico ed al segnalatore led rosso posteriore.

MECSTORE

CI INGRANDIAMO CON FERRAMENTA E VENDITA AL DETTAGLIO

Il gruppo apre un nuovo spazio a San Vito al Tagliamento come test drive per iniziative operative da estendere ai soci. Inoltre, preme l’acceleratore su digitalizzazione e robotizzazione per gestire le operazioni più ripetitive

MecStore Consortile è il Gruppo di distribuzione di materiali edili nato nel 1994. Sei anni fa, il centro logistico è stato trasferito nella zona industriale di Ponte Rosso. Successivamente, è stata acquisita una nuova area vicino alla sede logistica di San Vito al Tagliamento (PN), dove recentemente è stato aperto un nuovo punto vendita, di proprietà di tutti i soci. E’ una strategia precisa, come spiega Stefano Pizzato, direttore MecStore. «Abbiamo aperto perché volevamo creare un prototipo PV MecStore di proprietà di tutti i soci. E serve da vetrina per la nostra realtà, da test drive per iniziative operative da estendere poi ai soci», spiega.

Domanda. A che cosa serve il nuovo spazio? Risposta. Serve a essere presenti in una zona scoperta per i punti vendita MecStore e da vetrina per la nostra realtà, e da test drive per iniziative operative da estendere poi sui soci.

D. Qual è il format scelto?

R. Essendo posizionato all’interno di una tra le zone industriali più organizzate e importanti del Friuli Venezia-Giulia, abbiamo concentrato il format su ferramenta e abbigliamento, senza tralasciare la parte dell’edilizia professionale e del fai-da-te.

D. Perché avete deciso questo investimento?

R. Per creare una vetrina sul territorio per il nostro Gruppo e incentivare e stimolare i soci al rinnovo e consolidare insieme i risultati degli ultimi decenni.

Servizi per i soci.

D. Qual è il vostro obiettivo rispetto alla regione, il Friuli Venezia-Giulia, in cui operate?

R. Noi siamo una realtà diffusa a Nord Est e all’interno del Nord Est vogliamo rimanere a operare.

D. La concorrenza vi preoccupa?

R. Abbastanza. I multipoint si stanno muovendo bene.

D. Quali sono le insidie maggiori?

R. Sono organizzati e decidono rapidamente. Inoltre, le insidie stanno all’interno dei singoli rivenditori, come i passaggi generazionali e l’«era glaciale » demografica professionale.

D. Investire significa anche dare un segnale ai soci?

R. Il Gruppo è di proprietà dei soci, quindi investire

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E anche per distinguerci nell’operativit à globale del mercato.

D. Uno dei vostri punti di forza è il magazzino. Come è organizzata la logistica?

R. La logistica è organizzata con ordini digitalmente trasmessi dai soci e consegne entro circa 36 ore, oppure ritiri del socio stesso presso la sede centrale. Negli anni abbiamo investito e stiamo investendo molto sulla digitalizzazione della centrale logistica per stare al passo con le varie evoluzioni.

D. Sono le prospettive dell’edilizia nella vostra zona che vi hanno spinto a questo passo?

R. Sono le evoluzioni in generale del mercato negli ultimi 20 anni. Noi abbiamo sempre osservato e cercato di copiare altri settori, come l’alimentare. Oggi sempre più la logistica è fondamentale per l’operatività che una realtà sia multipoint e/o aggregazione di magazzini. Le aggregazioni di magazzini e/o gruppi di acquisto devono essere sempre di più Centro

insieme significa autostimolarsi.

D. Qual è la fotografia del vostro gruppo oggi?

R. Una realtà consolidata, con immagine comune organizzata attraverso una sede logistica che si basa su tre pilastri: logistica, marketing centralizzato e digitalizzazione, prodotti a marchio MecStore e prodotti a brand personalizzato (di proprietà) sulle finiture. Da precisare che non siamo esenti da continue migliorie da attuare.

D. Investite nella logistica. Ma per quanto riguarda la tecnologia?

R. In digitalizzazione investiamo molto. Per il magazzino centrale abbiamo introdotto il Wms (Warehouse management system). Per la gestione delle merci, inoltre, abbiamo messo in linea il nuovo portale per i soci per gestire gli ordini presso la sede centrale. Il nuovo portale è un B2B e un B2C graficamente accattivante ed implementato nelle funzionalità rispetto al precedente. Mentre per la parte amministrativa

LA SEDE DEL NUOVO SPAZIO A SAN VITO DEL TAGLIAMENTO, CHE VERRÀ INAUGURATO AD OTTOBRE

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stiamo inserendo un processo di robotizzazione che gestisce autonomamente i flussi di documenti dei fornitori in entrata e procede a elaborare autonomamente la fattura della sede centrale verso il socio nella procedura di acquisto del socio tramite fatturazione centrale.

D. Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere?

R. Ridurre l’impatto umano in alcune lavorazioni ripetitive applicando le tecniche di lean office e attuando processi di robotizzazione. Abbiamo appena iniziato ad affrontare un’« era glaciale » demografica professionale, che non riguarda solo carenza di figure professionali, ma cambiamenti anche in termini di orari e disponibilità e di passione verso il lavoro. Pertanto, la tecnologia ci potrà aiutare a sopperire la carenza.

D. Quali servizi offrite ai soci?

R. Logistica, marketing, digitalizzazione, formazione, prodotti a brand personalizzato (di proprietà) sulle finiture introdotti per migliorare marginalità e prodotti di qualit à personalizzati MecStore per il richiamo dei clienti verso i nostri soci.

D. Prestate molta attenzione all'assicurazione rischio sui crediti...

R. L’ assicurazione sul credito ritengo sia uno strumento importante. Abbiamo sensibilizzato e continuiamo a sensibilizzare i soci affinché acquisiscano il servizio. La nostra commerciale del Gruppo MecStore utilizza da anni l’assicurazione del credito.

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GLI ESPOSITORI

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D. Come siete arrivati a introdurre questa opportunità?

R. Confrontandoci con i soci e, soprattutto, con un socio che ha sempre informato il gruppo delle opportunità che il servizio offre.

D. L’edilizia corre ancora? Quali sono le vostre previsioni?

R. L’ edilizia potrà ancora tenere determinati ritmi solo se vengono mantenute determinate politiche di incentivazione da parte del governo. Altrimenti fisiologicamente la domanda si riduce.

D. Come si chiuderà il 2024 per voi?

R. In linea con il 2023

D. Quanto influisce l’addio all’effetto superbonus?

R. Influisce molto sul mercato. Il superbonus ha distorto completamente la realtà del mercato.

D. Che cosa prevedete per il 2025?

R. Riteniamo ci sia un ridimensionamento ulteriore della domanda legato alla riduzione dei bonus edilizi. Se, poi, non ci sarà riduzione, probabile che sia in linea con il 2024.

D. Qual è la molla che spinge un rivenditore ad aderire a MecStore Consortile?

R. Quest’ anno il gruppo compie 30 anni e l’ultimo decennio è stato strategicamente importante con un’evoluzione visibile a tutti. Pertanto, la molla se

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scatta, scatta per quello che si può vedere realizzato da MecStore.

D. Quanto è ampia la gamma di prodotti a listino?

R. Gestiamo almeno 8 mila codici dalla sede centrale, ma un nostro rivenditore medio con ferramenta e piastrelle penso arrivi anche a 15 mila codici.

D. Quali sono i prodotti più richiesti oggi?

R. Sistemi a secco isolanti e ferramenta. Anche coperture e membrane, in quanto nelle nostre zone stanno ancora riparando i danni del meteo del luglio 2023.

D. Il consorzio è nato nel 1994, come è cambiato il mercato in questi 30 anni?

R. È cambiato nella domanda di materiali. È cambiato nelle figure professionali che ci approcciano al cantiere. È cambiato nell’offerta di materiale da parte dei rivenditori. C’è una maggiore concentrazione sui materiali di finitura, questo motivato negli ultimi cinque anni dall’elevata concentrazione sulle ristrutturazioni.

D. Avete in programma festeggiamenti?

R. S ì, ci stiamo organizzando internamente.

D. Quali sono le caratteristiche che hanno portato al successo?

R. Non lo definirei un successo. Lo definisco una capacità di stare al passo, più o meno, con altri player di mercato. Logistica e, quindi, servizio dettagliato ai soci, marketing immagine comune servizi.

D. Avete attività di formazione?

R. Sì, la formazione è un servizio che negli anni è stato uno dei cavalli di battaglia anche della nostra realtà. Non senza difficoltà cerchiamo di sensibilizzare tutti ad aderire alla formazione che post covid viene effettuata prevalentemente tramite il web. L’auspicio è che il nuovo punto vendita di San Vito al Tagliamento (dove faremo formazione per il territorio) possa essere uno stimolo aggregatore, motivatore e promotore di iniziative anche per i soci.

D. Fornite anche servizi di consulenza o assistenza?

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R. S ì all’interno della sede centrale ci sono delle figure professionali preparate sulle coperture in legno e costruzioni prefabbricate. Inoltre, abbiamo maestranze preparate tecnicamente sui materiali gestiti dalla centrale. Poi, all’interno del gruppo ci sono i riferimenti dei soci tecnicamente preparati su vari comparti del settore che danno supporto ai soci richiedenti.

DEFAVERI

COSÌ FUNZIONA LA PARTNERSHIP CON ZANUTTA

L’azienda specializzata nelle soluzioni per infissi di qualità occupa uno spazio speciale nel gruppo friulano della distribuzione. Che punta sulla capacità di offrire il prodotto assieme alla consulenza

Finestre e serramenti, un mondo in evoluzione e spesso ancora da scoprire per le rivendite di materiali. Per avere successo è necessaria consulenza, rivenditori competenti e, soprattutto, comprendere quello che serve per rendere la casa comoda, confortevole e salubre. Un esempio è quello di Zanutta e DeFaveri, dove la passione si fonde con una vasta gamma di soluzioni, e dove c’è solo l’imbarazzo della scelta tra bello e tecnicamente

MICHELE BIANCO, REFERENTE SETTORE PORTE E SERRAMENTI ZANUTTA

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performante per l’utente finale. Un anello di congiunzione fra le due aziende per consegnare al cliente anche dei monoblocchi per avvolgibili e per serramenti. «La collaborazione con Zanutta è iniziata a febbraio 2017, una scommessa della proprietà, che aveva deciso di specializzarsi in questo segmento che si è rivelata azzeccata, visto come siamo cresciuti», racconta Michele Bianco, referente del settore serramenti e porte di Zanutta. «Da qualche anno abbiamo organizzato un nuovo reparto in azienda, che sta crescendo sempre di più. Adesso abbiamo diverse figure specializzate nel settore e siamo in 20, sempre in aumento, per servire il bacino di territorio

I MONOBLOCCHI DI DE FAVERI

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fra Torino e Trieste. Le filiali sono tutte organizzate con sala mostra e nella maggior parte ci sono figure specializzate nel settore dei serramenti» Domanda. Quanto conta il segmento infissi, finestre e porte per Zanutta?

Risposta. Il progetto è in continuo sviluppo, supportato da investimenti importanti e mirati. Il reparto ha un placement definito in un’azienda che propone di tutto a 360 gradi, lavorando per consegnare al cliente l’abitazione finita, con target molto alti. La realtà dei serramenti e degli infissi è molto interessante: abbiamo una gamma che parte dal controtelaio di DeFaveri, che parte dalla progettazione del nodo finestra, passa dal controtelaio di Defaveri e arriva fino al serramento, con un ampio assortimento di materiali. Insomma, tutto quello che occorre per soddisfare esigenze tecniche ed estetiche davvero sotto tutti gli aspetti.

D. Com’è cresciuto questo segmento di mercato durante il 110%?

R. Per tutta la durata del superbonus abbiamo avuto una mole di lavoro impressionante. Il dramma è che spesso mancava il materiale, le finestre. Quest’anno la richiesta è maggiore rispetto al passato, ma siamo preparati e organizzati a gestire tutto.

D. Questi prodotti come sono presentati al cliente?

R. In alcuni showroom sono esposti sia come pro -

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LE PORTE E GLI INFISSI IN ESPOSIZIONE
NELLA SALA MOSTRA
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dotto finito a supporto del cliente, sia a livello tecnico con delle sezioni pensate per facilitare il lavoro al progettista e al costruttore. La proposta è completa a 360 gradi, offriamo una consulenza tecnica approfondita dall’inizio del cantiere fino alla fine, seguendo tutte le fasi. Siamo presenti anche nelle ristrutturazioni, tutto si svolge secondo una progettazione molto mirata.

D. Quali sono i prodotti più richiesti?

R. Per quanto riguarda le finestre, spopola il Pvc, ma rimane alta la richiesta per materiali come legno e alluminio, specialmente con i progetti del Pnrr che iniziano a prendere il via. Per quanto riguarda la gamma DeFaveri, il monoblocco per avvolgibile, la tapparella elettrica, il sistema frangisole automatico. Se ben progettato e posato, e lo è, risulta la componente più importante del foro finestra. È l’elemento che a livello di prestazioni mette d’accordo la struttura dell’edificio con il serramento che si andrà a posare (con le opportune competenze). Queste sono le caratteristiche principali e fondamentali che lo distinguono da altri.

D. Il rapporto con DeFaveri quando è iniziato?

R. Lavoriamo insieme e ci scegliamo da 20 anni, non potrei pensare a un altro partner.

D. Quali sono le specifiche di questa soluzione che sottolineate al cliente?

R. La precisione del foro architettonico, velocità di

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esecuzione, elevate prestazioni di tenuta all’acqua, prestazioni termiche e acustiche elevatissime. La finestra è un punto molto delicato dell’abitazione e bisogna svolgere il lavoro di installazione con grande precisione sin da subito: il prodotto non è solo una spesa, ma un investimento per il futuro e il benessere del cliente.

D. È un prodotto rivolto all’utente finale o al progettista?

R. Sicuramente per il cliente finale, ma la sua scelta passa anche attraverso la valutazione tecnica del progettista ed economica del costruttore. Tuttavia, ritengo che il serramentista dovrebbe proporlo. Dovrebbe esserci maggiore sensibilità.

D. È un prodotto presente in tutte le rivendite del gruppo?

R. No, solo nei punti vendita attrezzati con personale specializzato. Gli altri punti vendita possono comunque fare riferimento a loro.

D. Qual è la caratteristica principale che distingue il marchio DeFaveri?

R. Affidabilità, disponibilità e serietà. Un partner indiscutibile per un’azienda che vuole crescere.

D. Per quanto riguarda le finestre, quali differenze ci sono tra le richieste dei clienti professionali e quelle dei privati?

R. I clienti professionali richiedono prevalentemente

il rispetto delle normative vigenti. Il cliente finale presta attenzione anche all’aspetto estetico. Il privato vuole il bello a tutti i costi, che sia però anche performante. Il professionista cerca l’estetica e l’efficienza, ottimizzando costi e tempi di esecuzione.

D. Anche per gli infissi è richiesta la performance energetica?

R. Obbligatoriamente. È importantissima date le normative vigenti e la ricerca di qualità migliorative per il prodotto.

D. Quanto contano l’aspetto estetico e il design?

R. Tantissimo. Prima si sceglieva la semplicità dell’installazione, poi si pensava all’estetica. Adesso invece si pensa prima all’estetica e al design, insieme alla perfezione tecnica.

D. Chi sono i clienti del reparto?

R. Per il 90% privati, il 10% imprese. E poi anche i progettisti di riflesso.

D. Come sta andando il 2024 a livello di vendite? Le aspettative?

R. Stiamo reggendo bene, probabilmente chiuderemo l’anno con dei numeri importanti e positivi. Mi aspetto il meglio e lavoreremo duro per ottenerlo.

D. Pnrr, quanto è legato al business di quest’anno?

R. Negli ultimi mesi abbiamo effettuato diversi preventivi, quindi almeno il 20% delle vendite, in previsione. Si cresce.

ARREDI PER IL BAGNO E L'ESTERNO DI UNA FILIALE

GLI

BIGMAT CRESCE CON QUATTRO NUOVE INSEGNE

Bilancio positivo dei primi sei mesi 2024 per il Gruppo BigMat, che taglia il traguardo di 155 aziende aderenti, con quattro nuovi ingressi, che fa salire a 242 il numero di rivendite in 19 regioni. In Piemonte si è aggiunta BigMat Lana Edilizia di Piedimulera (Verbania): azienda storica, ma dallo spirito giovane. Sono, infatti, trascorsi oltre 60 anni da quando Armando Lana avviò una produzione di piastrelle e poi negli anni Settanta la rivendita di materiale edile. Il punto vendita si estende su 5 mila metri quadrati di piazzale, 800 metri quadrati di capannone e altri 120 di esposizione e uffici. Offre materiali per l’edilizia, in particolare per le coperture, utensileria, attrezzature da cantiere, ferramenta e idraulica ma anche pavimenti per esterni, rivestimenti e arredi da giardino. Lo staff è composto da sette persone che si occupano di consulenza tecnica pre e post-vendita e consegna. Da Formello (Roma) l’ingresso del punto vendita di BigMat Ecos, guidata da Manuel Fabrizi, Domenico Disabato e Andrea Tedeschi. BigMat Ecos oggi raggiunge i 4,5 milioni di fatturato ed è uno dei punti di riferimento per la zona di Roma Nord e limitrofe. Nel negozio di 800 metri quadrati coperti e 12 mila metri quadrati esterni, si trovano oltre 10 mila prodotti tra materiali edili, termoidraulici, elettrici, ferramenta e colore. Un’altra nuova insegna è BigMat Amore Legnami, che ha scelto BigMat per sviluppare il business dell’edilizia. E si trova nella zona di Acilia-Dragona (Roma). Il punto vendita è guidato dai fratelli Anna e Roberto Amore. Comprende la falegnameria, la zona di vendita coperta da 3 mila metri quadrati e lo showroom di 2 mila metri quadrati dove si trovano prodotti per costruire e ristrutturare. Il core business di BigMat Amore Legnami è il settore del legno e dell’arredo, da interno ed esterno e su misura, ma nel tempo ha sviluppato anche altri comparti: edilizia pesante, ferramenta, idraulica ed elettricità, porte e finestre, scale da interno, parquet e laminati, finiture, arredobagno, pavimenti, rivestimenti e termoarredi. Il quarto ingresso si trova in Umbria, a Fossato di Vico (Perugia): BigMat Lapis. Nata nel 2020 dall’intraprendenza di Gianluca Ranghiasci, Andrea Cappannelli, Mirko Marchi e Matteo Casagrande, e con un fatturato in crescita (+15%), ha una superficie di 5 mila metri quadrati. Nella rivendita edile è disponibile un’ampia selezione di materiali edili, ferramenta e colore, mentre nell’adiacente showroom si trovano le finiture per gli interni. «L’imprenditore sceglie BigMat e BigMat sceglie imprenditori lungimiranti e dall’approccio consortile, che sanno stare in Gruppo e che fondano la loro attività su serietà aziendale e commerciale potendo contare su un fatturato e un contesto aziendale sano», sottolinea Matteo Camillini, direttore BigMat Italia e International. «Aziende che sono punti di riferimento per il territorio o hanno le potenzialità per esserlo grazie anche al nostro supporto. Non conta la dimensione del network, che è fine a sé stessa, ma piuttosto la qualità della rete».

ZANUTTA A VERONA CON ZAMPINI

Anche la provincia di Verona ha una filiale con l’insegna Zanutta. Con settembre è diventato effettivo l’acquisto del ramo d’azienda operativo del punto vendita Zampini Giuseppe, gestito dalla medesima famiglia dal 1967. L’azienda, nata nel cuore di Pescantina come piccolo deposito di materiali edili, ha fatto strada, è cresciuta e ha superato avversità (un incendio nel 1982 ne ha messo a rischio la prosecuzione dell’attività) fino a diventare un punto di riferimento del settore per la Valpolicella. I fratelli Claudio,

ETERNOO APRE NUOVO PUNTO VENDITA

E SHOWROOM A SUZZARA (MANTOVA)

Una nuova apertura, un nuovo punto vendita a marchio Eternoo, a Suzzara (Mantova) in via Cantelma 26/A, e di uno showroom a marchio Aqva Ceramiche in via F. Piazzalunga 2/A, che proseguono l’attività della storica rivendita Righi Sas di Righi Carlo & c. Presso il punto vendita di Suzzara sarà possibile trovare una vasta gamma di prodotti e servizi dedicati al settore dell’edilizia, ferramenta professionale, attrezzature antinfortunistiche per supportare al meglio le

Cinzia e Stefano hanno creato un gruppo di lavoro composto da 15 persone, che con passione e dedizione proseguiranno l’attività della famiglia sotto l’insegna Zanutta. Con questa nuova espansione nel veronese, Zanutta è sempre più presente in tutto il nord Italia con 875 dipendenti, suddivisi in quattro regioni in oltre 50 sedi. Zampini resterà la casa di prodotti di edilizia, ferramenta, stufe e colori con particolare specializzazione in edilizia leggera (come intonaci, stucchi e cappotti) in via Roma 121 a Pescantina, a 20 minuti da Verona.

attività di imprese e artigiani. Nello showroom sarà presente un reparto dedicato alle finiture e all’arredobagno. Con i 68 i punti vendita del Gruppo e i 24 showroom, Eternoo punta a fornire una rete di assistenza sempre più estesa per soddisfare le esigenze dei clienti nei cantieri in tutta Italia.

1WallPepper/Group suggerisce varietà stilistica, possibilità di customizzazione e di scelta dei materiali (tutti certificati) su cui realizzare la grafica desiderata consentono di trovare la soluzione per qualsiasi estetica: WP/Smooth, per qualsiasi dimensione, WP/Acoustic per un maggior senso di benessere.

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Grohe Cubeo è la nuova collezione di rubinetteria dal design soft square, minimale e con angoli smussati. Rappresenta un complemento d’arredo versatile che si adatta a diversi stili di bagno. La sua geometria minimalista e le sue linee decise e pulite la rendono un elemento di design

3 Le cabine doccia Duka completano le nuove Sea Suites dell’Hotel Continental, esclusiva oasi di serenità e benessere nel cuore di Santa Margherita Ligure, perla della Riviera di Levante. Per valorizzare lo spazio bagno delle nuove accomodation di lusso, l’Hotel ha scelto l’eccellenza delle cabine doccia con alcuni modelli delle linee libero 3000 e natura 4000, soluzioni di altissima qualità. 4 Palazzani è una delle poche rubinetterie italiane che effettua internamente tutte le finiture in Pvd e che utilizza per realizzare quelle cromate un impianto di cromatura trivalente (a cromo zero) totalmente privo di sostanze dannose per l’essere umano. La presentazione del nuovo catalogo New Finishes e le informazioni introdotte nel mercato dalla forza vendita hanno contribuito ad aumentare la consapevolezza degli operatori sulle eccezionali caratteristiche estetiche e tecniche di questa innovativa tecnologia di finitura (Pvd Color Technology), creando un immediato riscontro commerciale. 5 Artelinea festeggia la mostra Simone Micheli (Design Vision-60 years of life!). Fino al 30 settembre all’Adi Design Museum si celebra il compleanno del prestigioso architetto, che evidenzia il profondo legame tra funzionalità, tecnologia e sostenibilità. In 3

mostra sarà possibile ammirare il lavabo Extra Basin, realizzato da Micheli per Artelinea: questo progetto rappresenta un dialogo tra storia e ricerca artistica, combinando l’antico vetro con la moderna tecnologia di lavorazione. 6 Partire da un lavabo per arrivare all’hammam, integrando via via sanitari, mobili lavanderia, complementi e perfino la rubinetteria, grazie a un sistema di arredo modulare pensato come un vero strumento di progettazione del bagno: è la proposta di Spazio Colavene, che da lunedì 23 a venerdì 27 settembre sbarca per la prima volta al Cersaie di Bologna. 7 Dallo stile metropolitano all’estetica zen: lavabi e sanitari in ceramica (ma anche strutture e complementi d'arredo) disegnati da Alessandro Paolelli per Kerasan e presentati al Cersaie di Bologna sono veri e propri strumenti di progettazione del bagno contemporaneo. 8 La stagione estiva si sta concludendo e con l’avvicinarsi dei mesi invernali l’esigenza di vivere in un ambiente domestico caldo, confortevole e sano si fa sempre più forte. Per rispondere a queste necessità, WnD propone Ravia Evo, serramento in Pvc dell’omonima linea Ravia, che garantisce elevata illuminazione naturale e un isolamento termoacustico ottimale, dall’estetica minimal.

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Semplicità che diventa ricercatezza, un segno che diventa prezioso, la trama impressa sulla maniglia: sono gli elementi che definiscono la collezione Race di Carimali design water_space. Una collezione dinamica e contemporanea e attenta alla tematica della sostenibilità ambientale.

K inedo introduce Kinethermo, un innovativo termoarredo elettrico che unisce design, funzionalità e attenzione al risparmio energetico. È disponibile in quattro finiture diverse (Ardesia Matt, Urban Grip, Natural Stone Matt e Smooth)

TO BUILD

FAKRO AMPLIA LA GAMMA DI SCALE IN ACCIAIO

Fakro presenta Lmp, progettata per vani molto alti. Pur con notevoli dimensioni, il funzionamento è agevole e garantisce massimo comfort e sicurezza d’utilizzo. La nuova scala retrattile in acciaio a tre segmenti è stata progettata specificatamente per locali molto alti. Questo modello è disponibile, infatti, nelle dimensioni standard di 60x144, 70x144, 86x144 con un’altezza di 366 cm, una soluzione ideale sia per gli edifici pubblici sia per quelli residenziali. Il meccanismo tirante garantisce comfort e sicurezza d’utilizzo, alleggerendo la struttura durante la movimentazione in apertura e chiusura.

REHAU AMPLIA

LA GAMMA DI FAN COIL

La divisione Building Solutions di Rehau (soluzioni per la climatizzazione evoluta degli edifici), amplia la gamma di fan coil Rauclimate Silent Breeze con nuove funzioni e nuove macchine. L’importante aggiornamento, che con le soluzioni canalizzate a soffitto porta a quattro le configurazioni disponibili per progettare il massimo comfort indoor, consente di soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di applicazioni

e sfrutta il sistema di regolazione intelligente della temperatura Nea Smart 2.0 per una gestione del clima domestico automatica ed efficiente. Le nuove macchine sono silenziose e compatte per il riscaldamento e raffrescamento dell’aria e trovano applicazione in edifici residenziali e commerciali leggeri. Installabile orizzontalmente nel controsoffitto o verticalmente a parete, la nuova serie Ceiling D presenta un unico condotto di immissione dell’aria in ambiente che può essere collegato ad un sistema di distribuzione ed è disponibile in cinque taglie, con una potenza frigorifera da 1,88 kW a 5,9 kW e una capacità di riscaldamento da 1,98 kW a 6,2 kW.

IRSAP LANCIA UN RADIATORE IBRIDO

Relax Hybrid è il primo radiatore ibrido di Irsap (riscaldamento): se collegato a una pompa di calore in un impianto predisposto anche per il condizionamento, questo modello è in grado, infatti, di riscaldare e raffrescare insieme. Relax Hybrid racchiude in sé una serie di funzionalità mai proposte prima in un unico prodotto: riscaldamento convettivo e ad irraggiamento, raffre -

scamento e condizionamento, gestione elettronica del ventilatore evoluto, illuminazione a led. Dal panello di controllo touch è possibile impostare la temperatura ambiente desiderata, la stagione (estate o inverno) e la tipologia di funzionamento fra le tre disponibili: automatica, boost, notturna.

PARQUET A MOSAICO DA WOODCO

Pixel è il nuovo formato di parquet di Woodco, che punta sulla frammentazione del colore per dare vita a mosaici visivi. Come in un’immagine digitale, in cui l’accostamento di tanti piccoli quadrati di colore forma una visione complessiva, l’effetto uniforme e allo stesso tempo dinamico di Pixel è dovuto alle sottili lamelle in rovere, che vengono affiancate l’una all’altra e applicate su un supporto in abete di 300 x 153 mm. Se l’accostamento delle lamelle, tutte diverse tra loro, crea un effetto multisfaccettato e tridimensionale, l’affiancamento dei moduli conferisce continuità al pavimento: il risultato è una superficie uniforme nella sua irregolarità, un pavimento che non solo riveste lo spazio, ma lo anima con armonia e personalità.

UN RIVESTIMENTO

RISPARMIOSO DA AKZONOBEL

Un rivestimento in polvere a bassa temperatura e super resistente: è quello sviluppato da AkzoNobel. Il materiale aiuta a proteggere le superfici degli edifici negli ambienti più difficili. La nuova gamma può essere polimerizzata a temperature basse fino a 150 gradi (rispetto a una temperatura di polimerizzazione standard compresa tra -180 e -200 gradi), offrendo comunque i massimi livelli di qualità e prestazioni richiesti dai clienti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni e riducendo il consumo di energia fino al 20%. Oppure, può essere polimerizzato fino al 25% più velocemente rispetto alle polveri convenzionali, consentendo di rivestire più prodotti in meno tempo e migliorando l’efficienza della linea di rivestimento.

LA SPECIALE RESINA DI ROFIX SISI

La tecnologia Rofix SiSi è un rivestimento superficiale che combina numerose proprietà positive della resina silossanica e dei silicati di potassio in un’unica linea di prodotti. La combinazione di componenti organici del prodotto con resina silossanica, silicato di potassio e sabbia di marmo bianco garantisce rivestimenti di alta qualità per facciate, che impediscono la penetrazione dell’acqua e favoriscono il mantenimento di della migliore pulizia in facciata. Si tratta di una finitura appropriata per il sistema di isolamento termico a cappotto, con pannelli in silicato di calcio, materiale naturale, traspirante e riciclabile, che costituisce il cuore del sistema di isolamento termico a cappotto Rofix Minopor 045.

DEUMIDIFICATORE GREEN

CON RNW 200 P

Rdz propone Rnw 200 P è un’unità di deumidificazione per installazione a parete, a

incasso o da esterno in base agli accessori, composta da circuito frigo, ventilatore centrifugo e batterie di pre e post trattamento da alimentare con acqua refrigerata. Caratterizzato da una portata d’aria pari a 200 metri cubi ora e una portata acqua a 15 gradi di 240 litri ora, ha una capacità di deumidificazione di 24 litri al giorno. Gemellare in termini di dimensioni, prestazioni e accessori è Rnw 200 PI, unità di deumidificazione a parete con una integrazione estiva pari a 860 W. L’impiego del nuovo gas R290 in sostituzione del R134a rappresenta un ulteriore passo avanti nel combinare efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

BOND CEMENT DI WINKLER IN HOTEL A SALÒ

Per la posa delle piastrelle di un nuovo Hotel a Salò, in provincia di Brescia, è stato scelto Bond Cement di Winkler, un adesivo rapido impermeabilizzante bicomponente a base cementizia. Il prodotto ha grandissima resistenza ed elasticità ed è stato formulato appositamente per la posa e la sovrapposizione di pavimenti ceramici sia in esterno (balconi, piscine) che in interno (bagni, cucine, e così via). Grazie alla sua resistenza allo scivolamento verticale, può essere impiegato sia in orizzontale, che in verticale e non necessita di rete di rinforzo. www.spektra.it

BREVETTI MONTOLIT

PIÙ TECNOLOGIA PER LAVORARE CON LA CERAMICA

L’azienda varesina presenta SUPERLIFT e-power, un nuovo movimentatore per lastre, che offre consistenti vantaggi, una protezione per la taglia piastrelle manuale P5 e una comoda valigetta per contenere gli utensili diamantati

Alice Fugazza
Copyright: YouTrade

Innovativi, smart e sempre al passo con i tempi. Ogni anno Brevetti Montolit non delude le aspettative e tiene accesa la fucina delle idee, alimentandola con il fuoco della passione, per proporre tecnologie e attrezzi di qualità per posatori e piastrellisti. L’obiettivo è sempre quello di mantenere alto il prestigio conquistato nella filiera dell’edilizia, in particolar modo in quella della ceramica. E l’azienda di Cantello, in provincia di Varese, anno dopo anno ci riesce sempre, tanto da essere considerata una delle punte di diamante della storia dell’imprenditoria italiana. Il segreto? Ascoltare il mercato, sempre, per scoprire le tendenze di una filiera che è in continua evoluzione e che non si ferma mai. Lavorare sempre in sinergia con le persone è l’etica che spinge da anni Vichi Montoli, amministratore delegato di Brevetti Montolit, che anche quest’anno propone a Cersaie (padiglione 31, stand B61) interessanti novità.

Domanda. Vi presenterete a questa edizione del Cersaie con diverse novità, qual è la più importante?

Risposta. Siamo presenti in fiera con una serie di prodotti innovativi, frutto dell’attento ascolto delle esigenze dei piastrellisti e delle richieste del mercato. Abbiamo previsto un’area dedicata alle macchine, alle attrezzature e al diamantato. Ma anche un corner dove esporre i prodotti innovativi e quelli rinnovati. La novità più importante di quest’anno è un sollevatore al quale abbiamo lavorato parecchio: S uperlift e-power, un movimentatore per lastre di grande formato, una nicchia di mercato dove c’è ancora molto su cui lavorare.

D. Quali sono le principali caratteristiche?

R. L’attrezzatura è stata progettata secondo le necessità degli utilizzatori. Abbiamo mantenuto la struttura del sollevatore rigida (in acciaio, siamo gli unici ad averlo progettato con questo materiale), aggiungendo delle prolunghe telescopiche a corollario in alluminio. Si tratta quindi di una struttura bicomponente e bimateriale, che permetterà di mantenere nella parte centrale e quindi strutturale, una garantita solidità, ma al tempo stesso sarà leggero grazie alle componenti in alluminio. La novità più importante riguarda le dimensioni, visto che l’utente richiede strumenti facilmente trasportabili, il nuovo sollevatore, pur permettendo la movimentazione di lastre

fino a 340 cm, diventa facilmente trasportabile perché pieghevole: in definitiva può essere caricato nel baule di un’automobile. Importanti anche i componenti annessi: quattro ventose automatiche e auto innescanti a batteria, facilmente rimovibili ed utilizzabili singolarmente, agevolano il processo di movimentazione della lastra.

D. Come siete arrivati a progettare questo nuovo tipo di strumento?

R. Abbiamo una lunga esperienza nel settore e siamo abituati ad ascoltare tutte, ma proprio tutte, le criticità: il nostro leitmotiv da sempre è robustezza e semplicità, attorno al quale ci siamo concentrati.

D. Presentate altre novità legate alle attrezzature e agli utensili diamantati?

R. Abbiamo pensato a una nuova protezione per la nostra bestseller, la taglia piastrelle manuale M asterpiuma P5. Un progetto molto interessante: è stato realizzato un guscio protettivo in polipropilene (materiale shock absorber elastico), in grado di preservare le parti

strutturali più importanti della macchina dagli urti. Sul versante dell’utensile diamantato saranno presentate parecchie novità, sia per il taglio sia per le lavorazioni particolari e di precisione. Inoltre abbiamo ideato dei box specifici per contenere questi strumenti delicatissimi e costosi.

D. Quali sono i plus dei vostri utensili diamantati?

R. A differenza della maggior parte dei competitor del settore, Brevetti Montolit utilizza il diamante da oltre 30 anni. I nostri tecnici sono perciò in grado, in funzione del tipo di materiale da lavorare e della tipologia delle lavorazioni da eseguire, di progettare testare e definire qualsiasi tipo di utensile che contenga questa tecnologia.

D. Che cosa vi aspettate dall’edizione 2024 di Cersaie?

R. Dalle manifestazioni fieristiche in generale mi

CARAPAX: PROTEZIONE ELASTICA PER TAGLIAPIASTRELLE MASTERPIUMA P5

aspetto nuove attività da parte degli organizzatori sia dal punto di vista logistico che dell’attrattività verso i visitatori. Noi, da espositori, cerchiamo di fare sempre del nostro meglio cercando di proporre prodotti innovativi e stand interattivi. Le fiere in Italia stanno vivendo una seconda giovinezza, dipende non solo da noi mantenerle in vita, studiando e adoperandosi per stimolare l’interesse di nuove fasce di mercato.

D. Quali sono i Paesi dove andate meglio?

R. Il panorama del mercato edile a livello globale riflette il momento economico congiunturale con poche differenze, sui vari mercati prevale l’attesa di tempi migliori. Le eventuali aree di futura ripresa le possiamo individuare nel Nord America e Medio Oriente. L’orizzonte, fra guerre e rincari, non è positivo.

D. Qual è il trend della ceramica in questo momento?

R. Anche la ceramica come l’edilizia segue e persegue il mercato che al momento è un po’ ingessato: mi aspetto di capirne di più al Cersaie. Mi auguro novità e tantissima innovazione ma soprattutto positività.

D. C’è ancora interesse per i grandi formati?

R. Non c’è più la fiammata iniziale, ma la svolta è stata determinante per orientare il mercato verso dimensioni ormai standardizzate attorno al metro.

D. Quali sono gli strumenti più richiesti?

R. Quelli che garantiscono nuove applicazioni, nuovi

SISTEMA MODULARE DI MOVIMENTAZIONE LASTRE

STL: MOLE DIAMANTATE MONDRILLO PER TAGLIO E LEVIGATURA - DISPONIBILI IN DUE DIFFERENTI GRANE (FINE E MEDIUM)

ENDURER: PLATORELLI DIAMANTATI MONDRILLO MULTIUSO - DISPONIBILI IN DUE DIFFERENTI GRANE (FINE E MEDIUM)

gradi di finitura e più accuratezza nelle lavorazioni.

D. Quale sarà l’evoluzione delle macchine da taglio?

R. Dipenderà dall’evoluzione dei materiali.

D. Come definite il legame con i produttori di piastrelle?

R. Indispensabile ma difficile da perseguire.

D. Qual è il plus di Brevetti Montolit?

R. Dal 1946 continuità, affidabilità e innovazione sono i nostri tratti distintivi. Vogliamo essere, e siamo, un punto di riferimento del settore.

D. Ci sono novità per assistenza post vendita?

R. Da un paio d’anni abbiamo creato un servizio di assistenza tecnica che non si concentra solo sulla risoluzione di determinate problematiche, ma vuole

essere un sostegno all’utente finale per utilizzare correttamente i nostri prodotti nelle lavorazioni. Abbiamo uno sportello dedicato ai servizi con un customer care tecnico a disposizione: vogliamo dare risposte e suggerimenti su come facilitare il lavoro e come affrontarlo correttamente.

D. Brevetti Montolit come traduce l’esigenza di sostenibilità nel vostro settore?

R. Da sempre la visione aziendale è strettamente connessa ai valori legati alla sostenibilità, da qualche anno abbiamo deciso di formalizzarne le tappe che ci stanno portando verso una consapevole partecipazione al nuovo mondo, coinvolgendo maestranze, fornitori e clienti. Cerchiamo di essere coesi fra noi

NON SOLO MACCHINE, MA ANCHE CONSULENZA

«La nostra rivendita è nata negli anni Sessanta, da un’intuizione dei miei nonni. Avevano iniziato con il commercio di materiali edili, inerti per lo più, e poi hanno allargato la gamma commerciale. Ora noi della terza generazione che ne siamo alla guida, proponiamo una gamma completa dello scenario edile» , racconta Nicola Casarosa (nella foto), proprietario di BigMat Casarosa Ida. « Negli anni abbiamo cambiato più sedi, allargandoci sempre di più, in cerca di spazio: ora siamo a Cascina, in provincia di Pisa, in una struttura che conta 4 mila metri quadrati di coperto e 16 mila di scoperto. Oggi, da noi si possono trovare: materiali inerti, ferrosi, legname, mattoni, tutto il mondo edile fino alle finiture. Abbiamo anche uno showroom dove offriamo arredo bagno, piastrelle, parquet e gran parte di quello che riguarda l’arredamento: di recente abbiamo introdotto cucine e serramenti, con porte e infissi esterni».

Domanda. Quando è nata la collaborazione con Brevetti Montolit?

Risposta. È da tempo che proponiamo i prodotti di Brevetti Montolit: la collaborazione con l’azienda è importante, determina il mondo della pavimentistica e

della ceramica. Con la nuova sede, nel 2019, abbiamo consolidato la partnership ottenendo risposte puntuali e consigli indispensabili. Abbiamo dedicato un apposito spazio di circa 500-600 metri quadrati, per esporre materiali e novità in grado di attirare l’applicatore.

D. Quali sono i servizi di Brevetti Montolit che apprezzate di più?

R. L’affidabilità del marchio e la disponibilità, la serietà e l’organizzazione di tante iniziative. Per esempio, le giornate di formazione in rivendita per spiegare come utilizzare gli strumenti e il lavoro. Brevetti Montolit

BigMat Casarosa Ida

e responsabili nel veicolare il prossimo verso scelte sempre più sostenibili.

D. Ci sono novità nel rapporto con la distribuzione?

R. Da qualche anno abbiamo intrapreso un percorso che premia i comportamenti virtuosi e che permette di differenziare in diverse fasce i nostri partner a secondo di quanto credono nel marchio mettendo a disposizione la loro professionalità.

D. Alla luce del blocco del 110%, come sta andando il 2024?

R. Il 2024 si mantiene stabile, le previsioni per i prossimi anni saranno determinate da fattori congiunturali che non siamo in grado di anticipare. I prodotti più richiesti? Sono quelli innovativi.

D. Come sta andando il programma di ricerca con il Politecnico di Milano?

R. Sicuramente la collaborazione continuerà: i benefici sono stati molteplici. Ci siamo confrontati con un mondo di giovani, coinvolti e stimolati, che ci ha dato la consapevolezza che il futuro è nelle nostre mani. E le collaborazioni non finiscono qui: abbiamo all’attivo dei progetti anche con l’università di Genova.

D. Come sarà il futuro delle piastrelle?

R. Sogno il piastrellista del futuro, in una realtà diversa, come figura professionale più consapevole, più specializzato, finalmente in contatto diretto non solo con il rivenditore di ceramica ma anche con chi commissionerà la posa.

ci rende consapevoli di essere un partner importante trasmettendoci anche le richieste della zona, le offerte promozionali, gli aggiornamenti sugli aspetti commerciali, offrendoci sempre prodotti di altissima qualità.

D. Avete dedicato un corner? Com'è strutturato e quali prodotti contiene?

R. Abbiamo una testata importante nelle nostre scaffalature interamente dedicata a Brevetti Montolit. Nella parte inferiore dei ripiani abbiamo in esposizione i tagliapiastrelle, dai grandi ai piccoli formati, nella parte superiore una zona a parete forata, nella quale abbiamo esposto i dischi diamantati, i foretti e tutta la serie delle attrezzature a corollario. A pavimento sono disponibili banco e attrezzatura per grandi formati.

D. Quali prodotti e quali gamme vanno per la maggiore in questo momento?

R. Sicuramente i tagliapiastrelle: ne vendiamo molti adatti per i grandi formati, insieme ai dischi diamantati per il gres porcellanato.

D. Quali i prodotti che sono un must avete in negozio?

R. I dischi da 115 per tagliare gres porcellanato e l’attrezzatura per i grandi formati. Il mondo della

ceramica va verso quelli, non abbiamo più piastrelle da 30 centimetri.

D. Com'è strutturato il vostro servizio pre e postvendita?

R. Abbiamo il libero servizio: il cliente può entrare all’interno dello spazio e prendere i materiali di cui necessita, ma anche una consulenza al banco, in caso di bisogno e chiarimenti, con tre persone formate per fornire tutte le delucidazioni. Per il post vendita, il nostro personale è informato a sufficienza per risolvere le problematiche, fornire consigli e anche in questo Brevetti Montolit ci aiuta, facendo la differenza rispetto non solo alla concorrenza, ma anche al mondo della grande distribuzione.

D. Brevetti Montolit afferma di ascoltare attentamente le esigenze del cliente. Avete contribuito anche voi all'innovazione dei servizi e prodotti per l'utilizzatore?

R. Sì, Montolit si avvale dei consigli dei nostri clienti e sviluppa nuovi prodotti e sistemi. Sono molto attenti alla richiesta dell’utilizzatore finale: so che alcuni dei nostri clienti hanno contribuito a questo processo innovativo e sono rimasti molto soddisfatti.

UNA PARTNERSHIP BASATA SULLA COLLABORAZIONE

Mirko Ripanti (nella foto), ingegnere, è addetto ad assistenza clienti e controllo dei cantieri. nonché figlio del titolare, Marco Ripanti, di Ripanti Edilizia di Ancona. Ripanti Edilizia è nata nel 1987, siamo sempre stati una rivendita di materiali edili molto radicata sul territorio e abbiamo di tutto: dal pesante al moderno, dal cartongesso a tutto sul mondo del colore. Abbiamo due tintometri, un’ampia gamma di prodotti, ferramenta, un piccolo showroom con pavimenti, rivestimenti, arredo bagno e stufe. Serviamo tutta la zona di Ancona e comuni limitrofi», spiega a YouTrade.

Domanda. Quando è nata la collaborazione con Brevetti Montolit?

Risposta. Da fine anni Ottanta inizio degli anni Novanta. E con loro ci siamo trovati davvero sempre bene.

D. Quali sono i servizi di Brevetti Montolit che apprezzate di più?

R. La disponibilità: abbiamo un ottimo rapporto con il rappresentante della zona, una persona valida. Ovviamente, anche la qualità dei prodotti è altissima e riguarda l’ampia gamma delle attrezzature che ci mettono a disposizione, adatta a ogni tipo di cliente.

Riescono a soddisfare tutti, dal rivenditore a chi acquista, con un giusto rapporto qualità-prezzo. Inoltre, svolgono spesso servizi di formazione e informazione, dove vengono spiegate le novità, le possibilità di crescita con i loro prodotti e le corrette modalità di lavorazione.

D. Avete dedicato un corner ai prodotti dell'azienda?

R. Abbiamo degli scaffali vicino alle casse dove sono stati disposti dischi, frese, ventose, accessori e anche tutte le tagliapiastrelle di varie misure, dalla piccola alla grande, assieme ai prodotti di varie gamme di Brevetti Montolit. Da noi si riforniscono professionisti, per la maggior parte, ma anche privati.

D. Quali prodotti e quali gamme vanno per la maggiore in questo momento?

R. I dischi e le frese sono sempre sulla cresta dell’onda e al momento sono richieste attrezzature per grandi formati in particolare flash line, superlift, table one, ventose e

materiale per tagli di lastre di grandi dimensioni.

D. Quali i prodotti che non devono mancare in negozio?

R. I dischi e le frese diamantate, li vendiamo quotidianamente, impossibile pensare di rimanere senza.

D. Com'è strutturato il vostro servizio pre e postvendita?

R. Mostriamo il funzionamento dei prodotti in fase di pre vendita, con tutte le indicazioni per il funzionamento e per assicurarci che utilizzo e lavoro vengano svolti correttamente. In fase di assistenza, invece, qualora sorgessero problemi siamo pronti a intervenire personalmente sul posto.

D. Brevetti Montolit afferma di ascoltare attentamente le esigenze del cliente. Avete contribuito anche voi all'innovazione dei servizi e prodotti per l'utilizzatore?

R. Ci sentiamo assolutamente ascoltati: abbiamo sempre comunicato tramite l’agente e siamo contenti di aver visto che molte nostre proposte sono state percepite. È un punto fondamentale della collaborazione con Brevetti Montolit.

PRODUZIONE

DIERRE

CERNIERA INVISIBILE PER LE BLINDATE DEL WATERFRONT

La porta Sleek scelta dallo studio Renzo Piano Building Workshop per il complesso che si affaccia sul mare di Genova. Si apre a 180 gradi e ha elevate prestazioni isolanti

na porta super sicura tra la nuova Genova e il suo mare. Il nuovo Waterfront di Levante si presenta come una delle opere capaci di rinnovare il volto della città ligure, con un progetto firmato dallo studio Renzo Piano Building Workshop e Obr. Si tratta di un progetto strategico, destinato a diventare uno dei poli di attrazione della città, con residenze a impatto

DETTAGLIO DELLE PORTE INTERNE DEL CONDOMINIO DI LEVANTE. A SINISTRA, LE PORTE DIERRE ALL'INTERNO DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI DEL WATERFRONT DI LEVANTE. PH A. LERCARA

zero e un parco urbano da 16 mila metri quadrati, che darà vita a un nuovo affaccio sul mare, nell’area dell’ex Fiera. L’intervento è particolarmente innovativo ed è stato sviluppato secondo l’approccio nZeb (Nearly Zero Energy Building) e certificato Leed Gold.

SICUREZZA

Per garantire la sicurezza degli edifici a forma di scafo lo studio Rpbw di Renzo Piano ha scelto le porte blindate Dierre Sleek. Gli edifici si presentano come fossero grandi navi cristalline pronte a salpare. «Le porte Dierre ormai non sono solamente sinonimo di sicurezza, ma anche di grande architettura, perché sempre di più spesso sono scelte dai progettisti per le loro prestazioni e

le caratteristiche innovative», sottolinea Laura De Robertis, direttrice marketing Dierre. «Negli anni abbiamo lavorato per coniugare una produzione industriale a un livello di personalizzazione quasi artigianale, intervenendo non solo sul design, ma anche sull’isolamento termoacustico con soluzioni sviluppate internamente» L’elemento che caratterizza la porta blindata Sleek è la particolare cerniera a scomparsa Macron 5.0, progettata dai tecnici dell’azienda ispirandosi ai meccanismi che sorreggono i pesanti portelloni degli aerei. Un componente che permette di aprire l’anta a 180 gradi e di ottenere una doppia battuta di chiusura che protegge da rumori e spifferi, garantendo elevate prestazioni isolanti dall’ambiente esterno.

SOLUZIONI FILOMURO

Attorno alla cerniera ruotano anche originali soluzioni di posa filomuro, che nascondono il telaio per far risaltare la porta come elemento d’arredo o, al contrario, la integrano in maniera complanare alla finitura e al colore della parete. Un dato particolarmente apprezzato dagli architetti, per la capacità di integrare la porta d’ingresso nell’estetica complessiva dell’edificio. Non a caso, nel condominio residenziale Edificio di Levante sono state scelte anche le porte interne Dierre con posa filomuro e anta liscia laccata bianca, per coordinare ogni dettaglio delle diverse abitazioni.

Sul fronte della sicurezza, la porta blindata Sleek aggiunge, di serie, una protezione antieffrazione in Classe 3, con un isolamento termico di 1,6 W/m2K e un abbattimento acustico di 41 dB, mentre con l’ausilio dei plus si possono migliorare le prestazioni termiche raggiungendo un valore di 1,2 W/m2K e un abbattimento acustico di 45 dB. Completano le dotazioni di sicurezza quattro rostri fissi dedicati lungo il lato delle cerniere e due deviatori a uncino comandati dalla serratura che, a porta chiusa, si inseriscono nel telaio impedendo lo scardinamento dell’anta.

RENDERING DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI DEL WATERFRONT DI LEVANTE

LATERLITE

UN REBRANDING PER VALORIZZARE SEI ECCELLENZE

L'azienda riunisce

sotto un solo marchio la realtà dei suoi sei brands: Leca, CentroStorico, LecaBlocco, GrasCalce, RureGold e PreMix. Con quattro obiettivi

A60 anni

dalla sua nascita e dopo l’acquisizione di LecaSistemi (1990), Ruregold (2019), Gras Calce (2021) e Premix (2023), nel gennaio 2022 si è concretizzata la fusione per incorporazione di tutte le società in Laterlite spa con l’obiettivo di sviluppare sinergie produttive, logistiche e commerciali con prodotti e servizi a supporto della progettazione, dei cantieri e della distribuzione di materiali edili per il mercato della ristrutturazione e della nuova costruzione. La società, con sede in

provincia di Parma, porta sul mercato un’operazione di rebranding e una nuova strategia comunicativa che prevede un nuovo marchio per Laterlite e per i suoi sei marchi.

IL TRAGUARDO

Sono quattro gli obiettivi dell’azienda alla base della strategia di rebranding: il primo riguadra la capacità di promuovere e comunicare la nuova realtà costituita da una sola azienda, Laterlite, proprietaria dei sei brand (Leca, CentroStorico, LecaBlocco, GrasCalce, Rure-

Paolo Caliari

Gold e PreMix), che operano sul mercato dell’edilizia e delle infrastrutture in stretta sinergia commerciale e con un marketing dedicato e coerente. Il secondo traguardo è mantenere e sottolineare le identità dei sei marchi, ciascuno leader nel proprio settore di riferimento, come veri e propri incubatori del know-how aziendale. Altro obiettivo è ridefinire la vision e la mission della società, sia in funzione dell’attuale configurazione sia nell’ottica di futuri sviluppi, rafforzandone l’immagine e le sinergie tra i brand grazie a una nuova immagine coordinata. Infine, l’azienda mira a promuovere e sviluppare soluzioni complete e sostenibili, per il mercato della ristrutturazione e della nuova costruzione.

Nell’implementazione di questa strategia di riposizionamento Laterlite affiancherà ai valori di qualità e concretezza, che da sempre identificano i suoi marchi e soluzioni, una nuova comunicazione volta a sottolineare due concetti: sicurezza e soluzioni complete, per testimoniare l’evoluzione della realtà Laterlite sul mercato quale partner dal solido know-how e dalle avanzate competenze.

IL PAYOFF

La nuova identità di Laterlite è espressa dal payoff «Le tue soluzioni per costruire», a sottolineare la vicinanza alle esigenze dei propri clienti grazie a una gamma di soluzioni complete, affidabili e sostenibili. In quest’ottica ogni brand, con un logo ridisegnato, ma coerente con la propria personalità e autonomia, vedrà sempre più sottolineata la sua appartenenza al master brand Laterlite anche a livello grafico, come spiegano Gian Domenico Giovannini e Luca Beligni.

Domanda. Quali risultati pensate di ottenere a medio termine?

Risposta. Significative sinergie a livello tecnico e commerciale, grazie alle opportunità offerte dalla migliore integrazione dalle proposte dei sei brand, oltre che logistico assicurato dalle disponibilità dei prodotti

presenti negli impianti e nei depositi Laterlite. La chia rezza della proposta unica Laterlite, con la rinnovata identità grafica e la sicurezza e forza del marchio, ci permetteranno di soddisfare con maggiore effi cacia le esigenze del mercato sempre più orientate a soluzioni integrate sicure e di qualità. D. Avete in programma delle attività di comuni cazione verso i distributori?

R. Certamente sì: il prossimo 9 ottobre abbiamo organizzato un evento specifico, presso la sede del la Dallara Academy a Varano dé Melegari (Parma), dal titolo Rebranding Laterlite, per festeggiare il nostro 60esimo anniversario e guardare al futu ro insieme. Sarà un momento di condivisione e convivialità, insieme ai nostri migliori clienti e funzionari marketing-commerciali, che inizierà con una presentazione delle strategie aziendali e degli obiettivi del rebranding e si concluderà con la visita della Factory Dallara e della rampa espositiva delle auto che hanno segnato la storia di Dallara.

D. Quali sono stati i passi che avete compiuto per il rebranding?

R. Siamo partiti dall’analisi di Laterlite alla luce delle recenti acquisizioni, del suo posi zionamento sul mercato anche a confronto con i principali competitors di riferimento. Abbiamo quindi ridefinito l’architettura di marca che lega Laterlite ai suoi brand, in dividuato alcuni valori chiave identificativi per il futuro di Laterlite, creata la strategia e il nuovo posizionamento aziendale. Il tutto attraverso la nuova immagine e identità grafica, sottolineata dal nuovo logo Laterlite e dei sei brand, che sarà comunicata al mercato con specifiche campagne di marketing sia online che offline insieme a strumenti di visibilità sul punto vendita dei distributori di materiale edile.

LUCA BELIGNI, NELLA PAGINA A FIANCO, GIAN DOMENICO GIOVANNINI

PRODUZIONE

INNOVAZIONE SCORREVOLE MADE IN BRIANZA

L’azienda specializzata in controtelai e sistemi per porte ha depositato 25 brevetti per ottenere soluzioni che coniugano lo stile con la tecnologia. Come Bigfoot, ingegnoso sistema di arredo modulare a scomparsa

Made in Italy? No, 100%

Made in Brianza, nel distretto del mobile conosciuto in tutto il mondo. Una precisazione fondamentale per Protek, azienda specializzata nella progettazione e nella

Monica Battistoni

realizzazione di controtelai e sistemi per porte e finestre scorrevoli, che nella sede di Usmate Velate produce attraverso una filiera cortissima, perché dalla progettazione alla costruzione dei macchinari di produzione e imballaggio è fatto tutto in casa. Con una precisa filosofia: anticipare i cambiamenti, sempre più veloci del mondo attuale e del modo di abitare. Un concetto che guida l’impresa fondata nel 2001, quando i fratelli Giovanni e Maurizio Maggioni hanno raccolto l’eredità del padre e trasformato la vecchia officina meccanica in una realtà capace di ottenere 25 brevetti e vendere 5 milioni di pezzi prodotti nello stabilimento di Usmate Velate, in Brianza.

MONTAGGIO A INCASTRO

A partire dal primo attestato del 2002, battezzato 1 Minute Set-Up: un sistema per il montaggio totalmente a incastro del controtelaio in soli 60 secondi, che lo rende a prova di qualsiasi muro. La qualità dei loro prodotti si esprime in caratteristiche uniche, come la nervatura orizzontale e ripetuta ogni 10 centimetri, in modo da ridurre di un terzo il punto di leva e avere una struttura molto più resistente. Oppure il binario e il fondo interamente in alluminio e nessun punto di saldatura: tre accortezze di progettazione fondamentali per scongiurare un’eventuale risalita della ruggine. E, ancora, il carrello di portata che sopporta fino a 150 chilogrammi, la silenziosità dei cardini, la scorrevolezza che dura nel tempo, perché le ruote su cui poggia il sistema sono di nylon, scelte apposta perché molto più robuste e spesse rispetto a quelle di plastica stampata, che ruotano in maniera fluida. Infine, i cuscinetti a sfera posti sulle quattro ruote invece di essere centrati sul perno. Insomma, tanti dettagli che fanno la differenza. Non a caso il nome Protek è la contrazione dei due sostantivi, prodotti tecnici, che offrono nel loro insieme una solidità garantita per 25 anni, e anche questo è un unicum nel settore.

APPLICAZIONE SEMPLICE

Se il know-how nel campo della meccanica e nella prototipazione alla base della fabbricazione del telaio assicura una qualità che facilita il lavoro degli applicatori nell’eseguire installazioni a regola d’arte, la capacità di sapere anticipare le tendenze offre ai progettisti dei sistemi in grado di superare molti ostacoli in fase di progettazione. Per esempio, la linea Magic Box (brevetto del 2005) consiste in una serie di controtelai con alloggiamenti interni predisposti per le utenze elettriche o idriche, in modo da poter inserire termostati, prese, pulsantiere, soffioni senza dover predisporre delle contropareti, un bel vantaggio in termini di messa in opera. Alle diverse soluzioni, tutte modulari e personalizzabili, come i controtelai per porte scorrevoli senza stipiti e coprifili Linear, si affianca il nuovo e ingegnoso sistema di arredo modulare a scomparsa Bigfoot (brevetto del 2019), integrabile nel muro

in fase di progettazione e ristrutturazione per ampliare, moltiplicare, comporre e nascondere gli spazi. Così, un tavolo con il modulo Bigfoot Trastevere, in alluminio o in laminato, un letto con il modulo Bigfoot Capri o addirittura degli scaffali per le bottiglie di vino con il modulo Bigfoot Chianti, hanno il loro posto all’interno di una parete e sono visibili solo quando servono.

EFFETTO WOW

Sono 14 i moduli disponibili con altrettante finalità e disponibili in due versioni: Architectural, per il rivestimento in lastre di cartongesso o simili, e Interior, con predisposizione per rivestimento in boiserie o pannelli rigidi. Completamente personalizzabili a seconda delle specifiche esigenze, entrambe le versioni non richiedono concessione edilizia, velocizzando e semplificando l’installazione. Non solo, grazie alle molteplici funzioni come le luci Led, le prese elettriche, la chiusura con serratura elettronica e la motorizzazione dello scorrimento del modulo, l’effetto wow è assicurato. «Abbiamo obiettivi ambiziosi per i prossimi anni, sicuramente consolidare la nostra presenza nel mercato del Nord Italia, e sviluppare la distribuzione in tutto il territorio, l’anno scorso abbiamo organizzato 50 eventi di presentazione del marchio e intendiamo continuare su questa strada», spiega Stefano Maggioni, terza generazione della famiglia. «Spagna e Francia rappresentano il 40% del nostro fatturato e stiamo valutando la distribuzione anche in altri paesi esteri, forti dell’unicità di una linea come Bigfoot ».

CONTROTELAI E SISTEMI PER L'ABITARE CONTEMPORANEO

RUBRICHE

MUOVIAMOCI

PAYARO

Docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

VPIÙ COMMITMENT CON L’ENGAGEMENT

i sono due termini che devono far parte del gergo aziendale, soprattutto se si vuole puntare a un miglioramento continuo, sia in ambito operativo che dirigenziale. I termini sono commitment ed engagement. Il commitment in un contesto aziendale è un fattore cruciale per il successo e la crescita di un’organizzazione, influenzando positivamente vari aspetti come la produttività, la cultura interna, e la stabilità della forza lavoro. Il commitment è la trasmissione di comportamenti di impegno, motivazione, senso del dovere, di appartenenza e di responsabilità degli individui nei confronti della propria azienda, quindi un’identificazione forte con l’organizzazione e i suoi obiettivi. Il commitment spesso inizia dai livelli direzionali dell’azienda con una direzione top-down. I dirigenti e i manager hanno il compito di stabilire la visione, i valori e gli obiettivi dell’organizzazione. Quando i leader dimostrano impegno, integrità e passione, questo può ispirare i dipendenti a tutti i livelli a seguire il loro esempio. Un commitment forte e visibile da parte della leadership è cruciale per creare un ambiente lavorativo in cui i valori aziendali sono chiaramente comunicati e condivisi. Il termine engagement si riferisce al grado di coinvolgimento, entusiasmo e dedizione che un dipendente mostra nei confronti del proprio lavoro e dell’azienda. Il coinvolgimento è più trasversale, utile per trasferire passione da dipendente a dipendente, ispirandosi al lavoro di squadra. Un buon lavoro di squadra in ambito aziendale richiede una combinazione di fattori chiave per garantire che il team funzioni in modo efficace e produttivo. Ecco alcuni dei fattori essenziali:

• Trasparenza e chiarezza: ogni membro del team deve essere informato sugli obiettivi, le aspettative

e i progressi del progetto.

• Chiarezza sugli obiettivi: tutti i membri del team devono avere una comprensione chiara e condivisa degli obiettivi comuni.

• Allineamento degli obiettivi personali e di squadra: gli obiettivi personali dei membri del team dovrebbero essere in linea con quelli del team.

• Cooperazione: incentivare un ambiente dove i membri del team collaborano, condividono competenze e aiutano gli altri a superare le difficoltà.

• Fiducia reciproca: la fiducia tra i membri del team è fondamentale per la collaborazione efficace.

• Risolvere i conflitti rapidamente: i conflitti inevitabili devono essere gestiti tempestivamente e in modo costruttivo.

• Incentivazione: premiare e riconoscere i successi individuali e di gruppo per mantenere alta la motivazione.

• Inclusione: creare un ambiente in cui tutti i membri del team si sentano valorizzati e inclusi.

In sintesi, l’engagement dei dipendenti è un indicatore chiave della salute di un’organizzazione e gioca un ruolo cruciale nel determinare la sua produttività, la qualità del lavoro, la soddisfazione dei dipendenti e il successo complessivo. Questi due concetti, benché distinti, sono interconnessi e contribuiscono significativamente al benessere e all’efficacia dell’organizzazione. Mentre l’engagement spinge i dipendenti a partecipare attivamente alle iniziative di miglioramento, il commitment garantisce che queste iniziative siano sostenute e integrate nel lungo termine, portando a un successo duraturo dell’organizzazione.

ANDREA

REGOLIAMOCI

ALESSANDRO BONVICINO

IN CANTIERE SCATTA

L’OBBLIGO DI PATENTE

Diventa operativa la patente a crediti nei cantieri, un provvedimento che coinvolge circa 832.547 imprese, il 14% del totale delle aziende iscritte in Camera di commercio. Con il decreto Pnrr (19/2024 articolo 29, comma 19), da ottobre diventa obbligatoria la patente a crediti, indispensabile per poter lavorare nei cantieri temporanei o mobili. L’obiettivo è prevenire e contrastare il lavoro irregolare e aumentare il livello di sicurezza nei lavori edili o di ingegneria civile. Il settore vasto include chi lavora nella costruzione di opere edili, ma anche chi installa impianti elettrici e idraulici, chi svolge lavori di isolamento termico, acustico o antivibrazioni, opere di ingegneria civile e di pubblica utilità. Ancora: lavori edili nel privato, anche le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, mentre non coinvolge chi effettua solo forniture o prestazioni di natura intellettuale (cioè i professionisti). Da ottobre, quindi, le imprese anche in forma individuale, dovranno avere la patente a crediti rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in forma telematica, dopo aver attestato il possesso di una serie di requisiti.

La dotazione iniziale è di 30 crediti, che potranno essere aumentati fino a ulteriori 30 in base all’anzianità dell’impresa e alla mancanza di violazioni in materia di salute e sicurezza, e fino a ulteriori 40 per attività, investimenti o formazione intrapresi dall’azienda per

aumentare la sicurezza. La patente non è necessaria, invece, per le imprese che hanno già l’attestazione di qualificazione Soa «in classifica pari o superiore alla III», che è già obbligatoria per le aziende che vogliono partecipare all’esecuzione di lavori pubblici di importo oltre i 150mila euro, anche per chi esegue lavori legati al superbonus di valore superiore a 516 mila euro: al momento questi soggetti sono circa 30 mila

La patente a crediti è in formato digitale e per ottenerla l’impresa deve avere l’iscrizione alla Camera di commercio, Durc in regola e certificazione di regolarità fiscale (ma è possibile l’autocertificazione).

Non solo: è necessario l’adempimento per tutti gli addetti degli obblighi formativi previsti per legge, oltre al documento di valutazione dei rischi (Dvr), con la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) quando previsto. Per poter lavorare nei cantieri servono almeno 15 crediti. La patente è revocata quando non sono ottemperati gli obblighi previsti o in caso di grave omissione della formazione obbligatoria. Il documento sarà sospeso fino a 12 mesi se nel cantiere si verifica un infortunio mortale imputabile al datore di lavoro, e può essere sospeso nel caso di infortuni dai quali derivi l’inabilità permanente di uno o più lavoratori, o una menomazione irreversibile.

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Schüco Italia acquisisce 2High

Schüco Italia acquisisce l’89,42% delle quote di 2High, società operante nelle manutenzioni e nell’assistenza post-vendita degli involucri degli edifici di grandi dimensioni, con una particolare specializzazione nelle costruzioni che si sviluppano in altezza. «Siamo molto soddisfatti di poter aggiungere l’esperienza e le capacità di 2High ai nostri asset aziendali, certi che contribuiranno a rafforzare il nostro modello di business e la nostra posizione sul mercato», commenta Roberto Brovazzo, direttore generale di Schüco Italia. «Grazie alle competenze distintive di 2High, forniremo ai nostri partner un nuovo determinante servizio distintivo che va a completare l’ultimo elemento della catena del valore nel processo di fornitura dei nostri serramenti: dalla prevendita alla progettazione, al supporto nella fase di costruzione e, d’ora in poi, alla fase del post-vendita che rappresenta un punto di debolezza, in quanto non sempre viene garantita in modo soddisfacente».

1. Mapei acquisisce

l’olandese Wecal Isolatie Techniek

Mapei, attraverso Polyglass Netherlands, filiale olandese della consociata Polyglass, ha acquisito Wecal Isolatie Techniek. Con sede a Wijk bij Duurstede, Wecal è un’azienda specializzata in prodotti e sistemi per le coperture piane e l’isolamento delle facciate, con un fatturato di 25 milioni di euro nel 2023. «L’acquisizione di Wecal e della sua struttura, rafforza la posizione del gruppo Mapei in Olanda, dove siamo presenti dal 2009 con una sede logistica e commerciale. L’Europa, che contribuisce al 55% del fatturato globale del nostro gruppo, resta per noi un mercato di primaria importanza dove vogliamo continuare a crescere», commenta Veronica Squinzi, amministratore delegato

Mapei. «Ampliando la nostra offerta nel settore delle impermeabilizzazioni e dell’isolamento potremo soddisfare le richieste dei clienti locali e partecipare attivamente alla crescita del mercato delle costruzioni in Olanda che nel periodo 2025-2028 dovrebbe registrare un incremento annuale medio superiore al 2%1», aggiunge Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei. Secondo Pierluigi Ciferni, amministratore delegato Polyglass, «grazie a questa acquisizione in Olanda, Polyglass potrà garantire un servizio sempre migliore al mercato locale e sviluppare le sue potenzialità, in particolare, nei settori della logistica, della grande distribuzione e, naturalmente, del residenziale»

2. Un semestre negativo per il comparto dell’arredo

Indietro tutta, ma senza allarmismi: il settore legnoarredo registra una contrazione delle vendite del primo semestre (-5,2%) sia sul mercato interno (-6%), sia su quelli esteri (-4,1%). Tuttavia, le previsioni per il resto del 2024 indicano un possibile recupero. Le aziende del settore continuano a lavorare con fiducia, nella speranza di chiudere l’anno in linea con i risultati del 2023, soprattutto grazie alle esportazioni (+3,7%), secondo i dati del Monitor gennaio-giugno a cura del Centro Studi FederlegnoArredo, realizzato su un campione rappresentativo di aziende. Complessivamente, le imprese del settore hanno registrato nel semestre vendite per un totale di 4,65 miliardi di euro, di cui oltre il 40% derivante dalle esportazioni. Tuttavia,

STEFANO GUERZONI CEO 2HIGH
E ROBERTO BROVAZZO DG SCHÜCO ITALIA

l’andamento generale è risultato mediamente negativo, con una contrazione del 5,2%. Se il primo trimestre del 2024 aveva mostrato segni di debolezza, con una contrazione significativa delle vendite (-7,6%), il semestre mostra ancora un rallentamento, seppur più contenuto. «Questo dato, pur rimanendo negativo, lascia intravedere una potenziale inversione di tendenza per la seconda metà dell’anno, come suggeriscono le previsioni», commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo

3. Partnership tra Aiko e Sasol Solar Challenge

Aiko (produzione di energia) e il Brunel Solar Team, famoso per la sua eccellenza ingegneristica nelle competizioni di auto a energia solare, hanno stretto una partnership strategica per l’edizione 2024 della Sasol Solar Challenge. Questa collaborazione coniuga le celle solari Aiko di ultima generazione con il design innovativo delle auto solari fotovoltaiche

del Brunel Solar Team, creando le premesse per una efficace sinergia in una delle competizioni di auto a propulsione solare più impegnative al mondo. Le due realtà condividono una visione comune: spingere oltre i limiti le potenzialità di utilizzo dell’energia solare. Integrando le celle solari Aiko ad alta efficienza nel veicolo del Brunel Solar Team, questa partnership intende dimostrare l’immenso potenziale che la tecnologia solare può offrire nelle applicazioni concrete, in particolare in ambienti competitivi ad alta posta in gioco come la Sasol Solar Challenge

KONCRETO 40

TIXOTROPICA STRUTTURALE

Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7

Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa) Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)

SPECIALE PULIZIA

E TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI

Nuove soluzioni per mantenere al meglio le aree interne ed esterne di un erdificio

LA GAMMA ULTRACARE SI ESPANDE CON NUOVI PRODOTTI

Il gruppo presenta due novità della linea UltraCare per la finitura delle superfici: due cere antiusura, una lucida e una opaca, da applicare a completamento del ciclo di pulizia e protezione delle superfici

Ambienti belli, puliti e salubri? Superfici curate e a portata di mano sono la mission dei prodotti della linea UltraCare Mapei, che risponde alle esigenze di pulizia, manutenzione, protezione e ora anche di finitura delle superfici. UltraCare, spiega Enrico Geronimi, Corporate product manager della linea UltraCare, si pone al fianco delle linee esistenti, rappresentandone il naturale completamento. Dalle nuove installazioni al ripristino di pavimenti esistenti, è l’alleato ideale di ambienti commerciali, industriali o residenziali, assicura il manager: i prodotti di questa linea hanno un’anima versatile, affidabile e innovativa e raccolgono tutta l’esperienza e la qualità delle soluzioni Mapei, partner di fiducia in grado di soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Alice Fugazza
MAPEI

Domanda. Quando Mapei è entrata nel segmento del trattamento della pulizia delle superfici?

Risposta. Da molto tempo, dagli anni Settanta, con una linea di prodotti per la detersione delle superfici a fine posa. Successivamente nel 2021 è stata presentata la linea UltraCare, nata originariamente negli States e trasferita poi sul mercato italiano. Si tratta di una linea strutturata ed adeguata alle esigenze del mercato. Prima i prodotti servivano a complemento dei sistemi, poi è stata presa la decisione di realizzare una gamma ad hoc che potesse fornire soluzioni a 360 gradi, per garantire ai nostri clienti un’esperienza completa, affrontando non solo la detersione, ma anche la manutenzione e la protezione di pavimenti e rivestimenti. La linea UltraCare è disponibile in tutto il mondo.

D. Che cosa offrite?

R. Attualmente offriamo una gamma composta da 27 prodotti specifici per la cura delle superfici. L’assortimento è completo e copre tutte le esigenze. Ma non solo. Mapei garantisce assistenza tecnica direttamente in cantiere e punta molto sulla formazione ai rivenditori, affinché conoscano il prodotto in tutte le sue sfaccettature, prima di venderlo o proporlo ai loro clienti. Abbiamo un approccio che si avvale molto dell'aiuto della tecnologia: nel nostro sito internet abbiamo inserito il Selettore per i prodotti per la pulizia, manutenzione e protezione delle superfici, che permette di cercare e individuare i prodotti UltraCare in base alle proprie esigenze. Inoltre, Mapei mette a disposizione sul proprio sito web video tutorial sull'utilizzo delle soluzioni e la scheda tecnica di ogni singolo prodotto. D. Di quanti prodotti è composta la vostra gamma e a che tipo di problematiche rispondono?

R. I prodotti finora erano 25, ma ci presentiamo al Cersaie con due nuovi, quindi, sono 27. In fiera annunceremo, infatti, la quarta sottocategoria della linea UltraCare: oltre a pulizia, protezione e protezione, anche la finitura delle superfici. I nostri detergenti sono adatti per le superfici dure, come ad esempio ceramica, pietra, mosaico. Ma anche

efficaci nella pulizia trasversale, sulla resina, cemento e pvc. Performanti e adatti nell’ambito professionale, quando avviene la posa del rivestimento, ma anche per la detersione quotidiana. Garantiamo anche la protezione e il mantenimento delle superfici, evitando macchie e infiltrazioni.

D. Quali sono le principali tecniche di pulizia delle superfici?

R. La pulizia manuale e quella meccanica sono due metodi che differenziano il cliente privato da quello professionale. Si può pulire e detergere tramite delle macchine per ampie superfici, oppure manualmente, attraverso strumenti tradizionali.

D. Quali sono attualmente i prodotti più richiesti nell’ambito professionale e per il fai-da-te?

R. La pulizia si divide principalmente in due categorie: la pulizia di fine posa con prodotti a pH acido per l'eliminazione dei residui cementizi ed inorganici e quella con i prodotti alcalini in grado di sgrassare e rimuovere lo sporco organico. I prodotti per l’impermeabilizzazione dalle infiltrazioni, come UltraCare Rain Protector S per per la protezione temporanea di terrazze, balconi, superfici orizzontali esposte alle intemperie, sono anch’essi molto richiesti. Nel fai-da-te invece, sono molto utilizzati i pulitori per rimuovere macchie particolari o organiche dai pavimenti. Sono richiesti, in particolare, gli estrattori di macchie, come UltraCare Stain Remover. Gli interventi di pulizia vengono commissionati in casi particolari, quando la problematica non può essere risolta con la sola applicazione del prodotto.

D. Sostenibilità: Mapei le dà sempre molta importanza. Con quali azioni?

R. Con responsabilità e scelte concrete. Ci dedichiamo allo sviluppo di prodotti a ridotto impatto ambientale, garantendo sicurezza e durabilità nel tempo. La nostra priorità è la salvaguardia dell’ambiente e la salute degli utilizzatori. Fondiamo il nostro impegno su ricerca, sviluppo e sull’esperienza maturata nei principali cantieri globali. Le soluzioni Mapei sono appositamente studiate per ridurre il consumo energetico

LA LINEA ULTRACARE, INNOVATIVA E AL PASSO CON LE ESIGENZE, SOPRA ENRICO GEROMINI

e le emissioni di composti organici volatili, promuovendo così una costruzione sostenibile e di qualità. L’elemento fondamentale è mantenere la durabilità: quindi, un prodotto di alta qualità che possa continuare a performare nel tempo. Nella nostra linea queste caratteristiche sono presenti. Le nostre soluzioni sono contenute in packaging di plastica riciclata, per sei dei prodotti abbiamo ottenuto il certificato Ec1 Plus, che attesta le bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, il che significa che non sono dannosi per l’ambiente e la salute. Abbiamo poi al momento 7 prodotti della linea le cui emissioni di Co2 sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Tutti passi molto importanti. L’impegno per la sostenibilità continua ed è in evoluzione, anche perché stiamo continuando a lavorare sulla compensazione dei nostri prodotti, sulla scelta e l’utilizzo delle materie prime meno impattanti e sullo sviluppo dell’energia rinnovabile.

D. Attraverso quali canali passano i prodotti: rivendite, Gdo, ecommerce?

R. Il nostro canale preferenziale sono le rivendite. Ci rivolgiamo poi anche alla grande distribuzione attraverso i negozi di prodotti per l'edilizia.

D. Parliamo della rivendita: qual è il rapporto con i distributori?

R. Ottimo, sono partner fondamentali attraverso i quali sviluppiamo il nostro business. Cerchiamo di formarli il più possibile per poterli facilitare nella vendita dei prodotti Mapei e poter trasmettere loro il messaggio di affidabilità e qualità sul quale lavoriamo, senza lasciare che il prezzo possa essere un elemento di distinzione.

D. Come presentate i prodotti nei punti vendita? E come sono strutturati e seguiti i corner?

R. Per le rivendite tradizionali ci sono tre impostazioni: il corner dedicato a UltraCare, ovvero l’espositore. È uno scaffale dove è presente tutta la gamma con colori e grafiche apposite, dove abbiamo apposto anche il Qr code, che rimanda al sito in cui è presente ogni prodotto con le sue caratteristiche tecniche. Ci sono, poi, clienti che non hanno un espositore, ma che si rivolgono direttamente al banco per l’acquisto. E, infine, c’è la linea di vendita libera, dove il proprietario e il banconista ascoltano le esigenze del compratore e lo indirizzano. Per questo abbiamo una sezione commerciale che organizza il processo. Ovviamente, l’espositore per noi è un canale preferenziale, che permette di dare al brand una visibilità importante.

D. Offrite un supporto di consulenza o formazione ai vostri clienti?

R. È fondamentale farlo. Il rivenditore è il partner preferenziale, che ci offre grandi opportunità nel sell-out, che è un processo difficile rispetto al sell-in. Mapei si è ben strutturata in questa direzione e organizziamo attività e corsi specifici con gli specialisti del settore su tutto il territorio nazionale. Al momento abbiamo 11 specialisti di linea che offrono consulenza e assistenza sul territorio. Quest'anno abbiamo investito molto nella formazione attraverso numerose attività formative, sia teoriche che pratiche sui diversi prodotti. Ci rechiamo personalmente dai nostri partner, oppure vengono loro da noi. Restiamo sempre a disposizione per chiarimenti, suggerimenti e istruzioni. Se il cliente non conosce il prodotto, non può venderlo. È un aspetto al quale prestiamo particolare attenzione.

D. Qualche informazione in più sulle novità di Cersaie...

R. In fiera debuttano i due citati prodotti nuovi della linea UltraCare, che inaugureranno il quarto segmento: pulizia, protezione, mantenzione e finitura delle superfici. UltraCare Finish Lucida e UltraCare Finish Opaca, due cere che vanno a completare il ciclo di pulizia e protezione e si possono utilizzare per migliorare la protezione e la manutenibilità delle superfici, che può essere composta da diverse tipologie di materiale. D. Come sta andando il 2024 in termini di fatturato e quali sono le previsioni per il futuro?

R. Il 2024 sta andando molto bene, ma non abbassiamo la guardia. Abbiamo iniziato con la gamma nel 2021 e abbiamo un enorme margine di crescita. Siamo comunque in linea con il target e con gli obiettivi che ci siamo dati, puntiamo a crescere ancora di più.

PRODOTTI PER TUTTE LE ESIGENZE

NOVITÀ E APPLICAZIONE, DUE APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Due appuntamenti con Mapei protagonista, vetrine uniche per scoprire da vicino le ultime innovazioni del mondo della ceramica e della pietra e incontrare i professionisti del settore. Presente dal 1983 a Cersaie, Mapei allo stand A2, padiglione 25, presenta tutte le novità, i sistemi e le soluzioni sostenibili in grado di rispondere alle nuove esigenze di architetti, progettisti e di tutti i professionisti del settore. Lo spazio A8, hall 32, sarà invece dedicato interamente all’applicazione dei materiali. Qui Mapei assieme a Profilpas, società del Gruppo, presenterà a posatori ed esperti l’utilizzo e tutti i vantaggi delle proprie soluzioni. Da non perdere l’appuntamento di martedì 24 settembre alle 13 con la tavola rotonda al Café della Stampa (Mall 29-30) firmata Mapei. L’azienda rinnova la sua partecipazione anche al Marmomac, la più importante fiera internazionale dedicata alla filiera della produzione litica, nella cornice della città di Verona in programma da martedì 24 a venerdì 27 settembre. Allo stand E2, padiglione 7, l’azienda incontrerà i visitatori per presentare le soluzioni innovative e le novità sostenibili Mapei dedicate alle pavimentazioni architettoniche in pietra

e alla loro manutenzione. L’edizione di quest’anno, dal titolo Stone takes the stage, è un percorso tra architettura, design e innovazione per riflettere sul materiale litico e raccontare nuove sperimentazioni. Tra le novità, The Plus Theatre: un’area nel padiglione 10 dedicata interamente alla cultura e alla formazione attraverso talk, lectio e workshop.

FILA

NUOVI FORMATI DA 5 LITRI CON IL SISTEMA ACTIVE

Active 1 e Active 2 sono studiati per prevenire fenomeni di degrado, igienizzare le superfici e le intercapedini. Garantiscono ambienti salubri, puliti e protetti

cqua e agenti atmosferici possono concorrere a rendere un ambiente poco salubre e insidiarne la solidità. Per questo è necessario prevenire il degrado delle superfici, oggi messe a dura prova da fenomeni di meteo estremo. La facciata di un edificio ha un’importante funzione protettiva, oltre che estetica. Il suo stato di conservazione influisce infatti sulle prestazioni dell’edificio stesso e sul conseguente comfort abitativo. L’involucro

ACTIVE 2, UN’EFFICACE DIFESA PROTETTIVA A LUNGA DURATA

deve essere protetto dal degrado dovuto all’acqua e alla comparsa di muffe, alghe e annerimenti. Una protezione preventiva e una manutenzione periodica permettono di prolungare la vita delle superfici, mantenendo nel tempo un elevato comfort abitativo e benessere per le persone che ci vivono.

LA SOLUZIONE

Per la salubrità degli ambienti interni, Fila Solutions propone una consolidata ricetta: il Sistema Active, efficace nel proteggere da possibili disagi come la muffa, prevenendola o eliminandola. Il sistema, inoltre, scongiura l’insorgere di ambienti malsani che a lungo andare possono portare problemi respiratori, infiammazioni o allergie. In occasione di Cersaie 2024 il brand padovano ha deciso di rinforzare e ampliare il Sistema Active inserendo Active 1 e Active 2 nei nuovi formati da 5 litri, concepiti per rispondere alla crescente richiesta di pulizia e protezione di aree interne estese, studiati per interventi murali e cantieri di nuova costruzione. Rimane disponibile il formato tradizionale da 0,5 litri, dedicato alla risoluzione dei problemi di tutti i giorni negli spazi ridotti.

IL SISTEMA ACTIVE

Active 1. Da 5 litri, è pensato per detergere e igienizzare grandi superfici, eliminando qualsiasi tipo di muffe esistenti e altri microrganismi. Ripristina lo stato delle pareti interne rendendole salubri in breve tempo.

Active 2 . Da 5 litri, è un’efficace difesa protettiva a lunga durata per prevenire la formazione di muffa. Il trattamento preventivo, a base acqua e totalmente incolore, è perfetto per proteggere le superfici, anche di difficile accessibilità, le intercapedini (tipo contropareti e controsoffitti interni in cartongesso) e le pareti prima

ACTIVE 1, PER DETERGERE E IGIENIZZARE GRANDI SUPERFICI

dell’installazione di mobilio. Può essere applicato sia prima che dopo le pitture murali.

Per mantenere intaccato nel tempo l’aspetto estetico di un edificio e la massima efficienza protettiva, Fila Solutions affianca al sistema

Active il Sistema Antivegetativo che ostacola la formazione di alghe, muschi e annerimenti sulle superfici esterne.

I due cavalli di battaglia di Fila Solutions a questo riguardo sono: Algaenet e Hydrorep Eco. Il primo è il detergente rapido per esterni, che elimina muffe, alghe, licheni da pareti e pavimenti. Rimuove sporco e annerimenti dovuti a polvere, smog, macchie da ristagno di foglie e sanifica le superfici, pulendole a fondo. Hydrorep Eco, invece, è l’idrorepellente a effetto naturale. Impregna il materiale in profondità, conservandone la traspirabilità. Creato per ostacolare fisicamente la crescita di alghe, muffe e licheni, difende dal degrado causato dagli agenti atmosferici, è l’ideale per la protezione di pareti esterne, dove crea un’efficace barriera fisica anti-vegetativa certificata da test eseguiti secondo il metodo Uni En Iso 846: 1999.

SISTEMA ANTIVEGETATIVO

Il Sistema Antivegetativo aumenta la durabilità dei materiali e diminuisce i consumi energetici: le facciate trattate con un idrorepellente come Hydrorep Eco permettono un risparmio energetico che può arrivare a oltre il 36% come evidenziato da uno studio condotto dalla Salford University di Londra. Protezione e prevenzione delle superfici interne o esterne sono dunque un valido investimento, perché aiutano a limitare il degrado di un edificio, ne aumentano la sicurezza strutturale e riducono la produzione di rifiuti edili, diminuendo le emissioni di CO2 , ma soprattutto permettono di tutelare il valore dell’immobile nel tempo.

SPECIALE SUPERFICI

ISOLTECO LIGHT 110, ALTERNATIVA AL CAPPOTTO

Un sistema di isolamento che si adatta anche a muri non perfettamente lisci. Isolteco Light 110 è un intonaco termoisolante con classe di reazione al fuoco A2, che garantisce sicurezza contro la propagazione del fuoco. Rispetto ai tradizionali cappotti in Eps, offre vantaggi significativi: si adatta perfettamente a superfici irregolari, evita la formazione di ponti termici e garantisce una maggiore traspirabilità. Grazie a una conducibilità termica di 0,041 W/mK, bastano bassi spessori per raggiungere lo stesso grado di isolamento di un cappotto in Eps.

Edilteco

Dal 1821 al vostro fianco

La soddisfazione del cliente è la nostra priorità.

Attraverso le soluzioni innovative dei nostri designer, le sapienti mani dei nostri artigiani, l’utilizzo di materie prime di qualità, attrezzature all’avanguardia e tecnologie sofisticate trasformiamo le idee in realtà.

Vi aspettiamo al Cersaie allo stand B2-C1 - Padiglione 28

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Customer satisfaction is our top priority.

Through innovative solutions of our designers, skilled hands of our craftsmen, the use of high quality materials, cutting-edge equipment and sophisticated technologies, we turn ideas into reality.

We wait for you at Cersaie Booth B2-C1 - Pav. 28

Pedestal Prime®

Nel 2021 siamo stati i primi a presentare Pedestal Prime®, il supporto innovativo, con base sagomata brevettata e prolunga integrata, per pavimentazioni sopraelevate esterne.

Questo capolavoro di ingegneria è semplice da utilizzare, resistente e dal design curato.

Integra tutti gli elementi necessari per una posa facile e veloce, con pochi prodotti riesci a da 15 a 420 mm

Compatibile con tutti gli accessori delle linee Pedestal, Woodeck e GRF System.

Scopri Pedestal Prime® al Cersaie
Ti aspettiamo a Bologna dal 23 al 27 Settembre presso la HALL 31 A55 – B56

ANTEPRIMA CERSAIE casa

CERSAIE 2024

Affari e formazione ALLA FESTA DELLA CERAMICA

Torna il grande appuntamento alla Fiera di Bologna, con una serie di eventi di contorno al business focalizzato su architettura e arredobagno. Ecco gli appuntamenti da non perdere

Alice Fugazza

PERABBONATI

casa Cersaie

SOLOPER

PERABBONATI

casa Cersaie

SOLOPER

PERABBONATI

INTERVISTA

Tra tecnologia E CREATIVITÀ LA CERAMICA CORRE

Il presidente dell’associazione dei produttori, Augusto Ciarrocchi, alza un velo sul grande appuntamento di Bologna. Spiega come l’industria stia spingendo verso la sostenibilità, il nuovo ruolo dell’intelligenza artificiale e i trend di piastrelle e lastre

L'appuntamento con il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno comprende novità di prodotto, eventi a tema, prodotti innovativi, talk, convegni e moltissime occasioni di fare rete fra i professionisti della filiera, come da più di 40 anni a questa parte. Una cinque giorni, dal 23 al 27 settembre, dove le aziende leader provenienti da tutto il globo rendono la città di Bologna il centro del mondo per il settore. Il presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi, eletto lo scorso giugno e in carica fino al 2026, dopo aver assunto la guida del settore, accende i riflettori sulla fiera.

Domanda. Compleanno 40+1 per questa edizione. Dopo i festeggiamenti dell’anno scorso, che cosa prevede per mantenere gli standard della fiera, già elevati di per sé?

Risposta. La fiera è un evento che, per la qualità e la novità dei prodotti presentati, per gli appuntamenti culturali e informativi, per la straordinaria efficacia delle relazioni tra i professionisti di rilievo su scala globale, rimane irrinunciabile per gli operatori dell’intero panorama mondiale. Cersaie 2024 si costruisce intorno al concetto di spazio architettonico, letto nella sua complessità, che va dalla dimensione dell’abitare alla prospettiva su larga scala del contract, che parte dall’edilizia privata per arrivare fino alle grandi superfici dello spazio pubblico che caratterizzano la città. Ancora una volta il tutto esaurito degli spazi espositivi disposti su 15 padiglioni, con la riapertura quest’anno del Padiglione 18 dedicato al settore ceramica, conferma la grande attrattività che l’evento ricopre a livello mondiale. C’è poi il Cersaie Business, l’incoming internazionale che quest’anno interessa oltre 230 operatori, reso possibile dal supporto al ministero degli Affari Esteri e Ice Agenzia, che consente al Salone della ceramica e dell’arredobagno di attirare decine di migliaia di visitatori italiani ed esteri. Una attenzione alla innovazione che si ritrova anche nel nuovo allestimento del Centro Servizi, The Square, uno spazio di 1.000 metri quadrati comprendente anche un auditorium per convegni, una libreria dedicata al design, una postazione per una primaria emittente radiofonica e lounge. Spazio che diventa il fulcro della manifestazione, in cui si svolgono gli incontri della XV edizione del programma culturale «costruire, abitare, pensare», assieme a molti altri eventi.

D. Nell’ultimo anno le fiere stanno conoscendo una seconda giovinezza e sono sempre più partecipate, con un boom di presenze: che cosa vi aspettate per questa edizione?

R. Di migliorare, che è il mantra che utilizziamo continuamente. Dal punto di vista della partecipazione speriamo di superare le 100 mila presenze del 2023. Importante è che visitatori ed espositori possano ottimizzare la loro esperienza all'interno della fiera.

D. Parliamo delle iniziative. Ci sono highlights sui quali vi state concentrando e quali, invece, le novità?

R. Esiste un filo conduttore che è il concetto di spazio architettonico. Temi quali: la progettazione del singolo oggetto, della stanza, della casa, per poi passare al palazzo ed arrivare alla città. Sono tematiche che verranno approfondite nelle conferenze in programma. Le ceramiche e l’arredo bagno saranno sempre protagonisti di questi incontri nelle diverse giornate.

D. Quali eventi particolari sono in programma? Quali ospiti di spicco sono previsti?

R. È un’unica fiera dove coesistono e convivono interlocutori del mondo dell’intera filiera. Sotto l'unico cappello, che è il Cersaie, convivono specifici luoghi fisici: penso a The Square, dove ci sono le conferenze di architettura, la Città della Posa, dove sono concentrate dimostrazioni pratiche di lavorazione, l’Agorà dei Media, dove i direttori di testate tengono i talk. Sottolineando i convegni, vorrei citare il premio Pritzker Yamamoto. Importanti anche altri appuntamenti: van Severen, Rudy Ricciotti.

D. Quanti sono gli espositori e di quali categorie?

R. Sono 606, dei quali il 38% stranieri, appartenenti a 25 Paesi e coprono 145 mila metri quadrati di superficie, in 15 padiglioni. La ceramica è la categoria più numerosa, per il 55%, il restante è arredobagno, materiali di posa, espositori e altro riguardante le superfici. È una visitazione internazionale: lo scorso anno sono arrivati 100 mila visitatori da 163 Paesi.

D. Quali sono i settori che stanno crescendo di più e quali invece sono in sofferenza?

IL PRESIDENTE AUGUSTO CIARROCCHI E, A LATO, ALCUNI MOMENTI
DELLA FIERA DEGLI ANNI PASSATI

casa Cersaie

R. Tutto il settore è allineato e stabile rispetto allo scorso anno.

D. Dopo la flessione registrata lo scorso anno qual è oggi la situazione del mercato? E quali sono le principali sfide che le aziende devono affrontare nella competizione internazionale?

R. A livello internazionale c’è una concorrenza spietata, spesso sleale, da parte dei produttori di Cina e India che vendono in dumping. E che, abbassando notevolmente i prezzi rispetto a quelli di vendita sul loro mercato interno, creano grosse problematiche. Ci aspettiamo dalle autorità che i dazi sulle importazioni indiane in Europa possano essere alzati, perché con i livelli attuali, la situazione delle importazioni rimane critica. L’Italia si piazza comunque sul podio mondiale grazie a una qualità che ci conferma come leader indiscussi. Internamente, invece, dopo la fiammata del 110% e dopo la pandemia, stiamo vivendo un momento di stasi. Le sfide sono quelle di mantenere il placement, in attesa di una misura a supporto del mercato immobiliare, quale il piano casa di cui il Governo sta approfondendo contenuti e operatività.

D. A livello di fatturato lo scorso anno eravamo terzi nel panorama internazionale: in questo momento com’è posizionato il settore della ceramica italiana?

R. La ceramica italiana è un insieme di comparti industriali che trasformano l’argilla in un prodotto finito:

piastrelle, ceramica sanitaria, laterizi. Per quanto riguarda, per esempio, le piastrelle nel commercio internazionale, l’Italia detiene una leadership del 29% espresso in valore. Abbiamo prezzi medi elevati, ma grazie ai nostri standard riusciamo a fatturare ancor più della Cina, che in volumi è prima. Per quanto riguarda la ceramica sanitaria, oltre il 40% del prodotto è esportato, e siamo ai vertici mondiali fra i diversi competitor.

D. Quali sono i plus della produzione italiana?

R. Innovazione dei prodotti e produzione di qualità su livelli superiori a quelli del resto del mondo, a questo va aggiunto la cura e l'attenzione al design e la capacità di cogliere le tendenze in essere. Per non dimenticare che, grazie a costanti flussi di investimento, abbiamo fabbriche con i massimi livelli interni di sostenibilità ambientale e rispetto dei lavoratori.

D. Quali sono le principali ombre del business di questo settore?

R. Accanto alla concorrenza sleale, che disturba il mercato, sono le norme europee sulla sostenibilità, meglio conosciuto come sistema Ets, l'aspetto a cui la concreta applicazione sta comportanto pesanti oneri al nostro settore senza creare alcun beneficio. Mi riferisco al prezzo di acquisto delle quote sulla Co2: non avendo attualmente il nostro settore alcuna alternativa all'uso del gas metano, si configura come una tassa che drena risorse

agli investimenti.

D. L’innovazione tecnologica che ruolo gioca nel mondo della ceramica?

R. È fondamentale. È con la tecnologia che riusciamo a dare un valore aggiunto ai prodotti, rendendoli sempre più peculiari, alzando l’asticella nella competizione. Siamo riusciti a fare cose che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili: l’accelerazione degli strumenti tecnologici avanzati è forte, speriamo di tenere il passo.

D. In che modo il design sta modificando tendenze, arredo e complementi d’arredo?

R. Per mantenere il nostro primato sul mercato dobbiamo ostentare il bello, il particolare, il diverso e si gioca tutto con il design. Ho esperienza diretta nel settore dei sanitari: in 30 anni l’estetica è cambiata, elevandosi, stravolgendo significato e valore del prodotto. Prima si prediligevano forme ottenibili con risultati produttivi migliori e facili da realizzare, adesso il paradigma è contrario: l’estetica è un fattore determinante. È cambiato l’approccio.

D. Parliamo di trend: quali sono quelli del settore, tra innovazione, design, colori e nuance?

R. Il ritorno del colore negli ultimi anni fa da padrone, non solo a livello di palette, ma anche di finitura. Si ricercano piastrelle lucide, opache, tridimensionali, a mosaico, ed anche nell’ambito dei sanitari si stanno sperimentando nuovi percorsi. I produttori rendono disponibili una varietà di colori e soluzioni estetiche che fino a qualche anno fa non era nemmeno immaginabile. I grandi formati ancora hanno un forte fascino sul mercato e, infatti, vendono molto bene. Per i sanitari si predilige il sospeso, che ormai è affermato. C’è una certa tendenza a piastrellare anche il muro della doccia, del lavandino e della stanza da bagno in generale, non tanto per la funzionalità quanto per la decoratività e la praticità. Il materiale ceramico, inoltre, non è inquinante ed è durevole, quindi risponde in modo ottimale alle esigenze di salubrità e di facilità di pulizia.

D. Molte aziende di ceramica stanno digitalizzando il processo produttivo, tra tecnologia e intelligenza artificiale: in che modo?

R. Ogni azienda, in qualsiasi settore e ambito, ormai è digitalizzata e il processo ha apportato diversi benefici, questo è innegabile. Accade anche nel mondo delle piastrelle, che sta vivendo un’era 4.0. Anche l’Intelligenza artificiale sta dando i suoi frutti: conosco casi dove delle collezioni sono state realizzate proprio con questo strumento. Ed è ancora tutto in via di sviluppo. Tuttavia, è chiara una cosa: che non si potrà mai fare a meno della creatività, del dialogo e dell’intuizione umana.

D. Ecologia e riciclo: qual è il trend in merito a queste importanti tematiche e come si colloca oggi la richiesta dei prodotti ecosostenibili?

R. Sostenibilità è un vocabolo che è comparso da qualche

anno, ma le aziende ceramiche già da alcune decine di anni si preoccupano di ottimizzare e riciclare le risorse. Il prodotto ceramico si presta a questo tipo di attività, tutte le materie prime sono naturali e non ci sono altre problematiche se non il fatto che il settore è energivoro. L’impegno ecosostenibile adesso deve concentrarsi sulla prosecuzione di questo cammino di ottimizzazione: teniamo presente che già da adesso i limiti di consumo sono i più bassi a livello mondiale.

D. Parliamo delle principali destinazioni d'uso del prodotto ceramico (residenziale, industriale, commerciale).

R. La produzione italiana si concentra tantissimo sul residenziale, soprattutto le ristrutturazioni che giocano un ruolo focale. Negli ultimi anni, grazie anche allo sviluppo delle lastre e di apposite collezioni di ceramica sanitaria, i nostri prodotti sono entrati in modo importante anche negli alberghi, strutture turistiche e recettive, nei luoghi di lavoro, di cultura e delle università.

D. Cersaie attrae sempre un folto pubblico: quali sono le categorie dei visitatori?

R. Ci sono architetti, distributori, posatori, in generale la filiera delle costruzioni della ceramica e dell'arredo bagno sia italiana, che europea, che mondiale. Cersaie è un unicum nel panorama delle fiere mondiali, grazie alla sua capacità di attrarre visitatori dai cinque continenti. Lo scorso anno abbiamo avuto 100 mila presenze, di cui il 48% dall'estero e quest'anno puntiamo a migliorare ulteriormente.

ETERNO IVICA

Pedestal Prime IL SUPPORTO UNICO NEL DESIGN

L'unico prodotto che dal 2021 non smette di stupire il mercato, ora disponibile anche nella versione Pr0

Nel 2021 Eterno Ivica è stata la prima azienda a presentare un prodotto esclusivo come Pedestal Prime: supporto innovativo, con base sagomata brevettata e prolunga integrata, per pavimentazioni sopraelevate esterne. La soluzione, infatti, non richiede aggiunte come anelli o tubi, poiché la prolunga è integrata ed ergonomica. Pedestal Prime è semplice da utilizzare, resistente e dal design curato e integra tutti gli elementi necessari per una posa facile e veloce: con pochi prodotti si riescono a coprire tutte le altezze da 15 a 420 millimetri.

Alice Fugazza

PEDESTAL PRIME, IL SUPPORTO INNOVATIVO LA VERSIONE PR0,

LE FUNZIONALITÀ UNICHE

Dal 2025 sarà disponibile anche la versione Pr 0, ideata per coprire altezze da 15 a 30 mm. Il nuovo supporto è disponibile con: testa bicomponente autolivellante con alette per la posa di lastre, e la nuova testa universale basculante per travetti in alluminio e legno.

Pedestal Prime è un supporto unico, adattabile ai diversi utilizzi: utile per ristrutturare terrazzi o creare pavimentazioni che rispettino altezze ridotte (da 15 a 30 mm), e allo stesso tempo bordo piscina, terrazzi o camminamenti che richiedano diverse altezze, anche elevate.

MISURE DIVERSE

I supporti Pedestal Prime possono raggiungere sommità pari a 945 millimetri, grazie alla prolunga per grandi altezze, un elemento che si inserisce facilmente tra la prolunga integrata e la vite, adattabile al supporto PR 3. Possono essere aggiunte fino a tre prolunghe, per raggiungere in progressione le altezze di 595, 770 e 945 millimetri. Questo elemento è dotato del blocco di sicurezza, sia nella parte inferiore sia in quella superiore, in totale sicurezza sempre con la garanzia Pedestal by Eterno Ivica. Un prodotto unico, che nasce autolivellante e diventa fisso, grazie alla sola aggiunta del blocco testa, in grado di compensare fino a 5% di dislivello del suolo. Insomma, i vantaggi sono diversi: meno spazio di stoccaggio in magazzino, minore spesa di trasporto da sostenere grazie alla prolunga integrata nel supporto ed è compatibile con tutti gli accessori delle linee Pedestal, Woodeck e Grf System. Oltre che a essere unico nel suo genere.

CUGINI

Adesivi cementizi PIÙ GREEN E PRESTAZIONI TOP

Adekoll AS100 Eco, formulato direttamente nei laboratori di Ricerca & Sviluppo dell’azienda bergamasca, ha l’obiettivo di favorire la sostenibilità ambientale. E una valvola saldante elimina le dispersioni

Prodotta da Cugini, Adekoll è la linea di adesivi cementizi per uso professionale perfetta per la posa, a pavimento e a parete, di piastrelle ceramiche di ogni tipo e formato, sia in ambienti interni sia esterni, con tempo aperto prolungato e scivolamento verticale nullo. L’ultimissima novità della linea Adekoll è S1 Extreme, un adesivo cementizio ad alte prestazioni, classificato C2 Te S1, molto versatile, ottimo anche per la posa di piastrelle su pavimenti riscaldanti e in sovrapposizione su vecchie pavimentazioni.

Alice Fugazza

OBIETTIVO CAM

La linea comprende anche Adekoll AS100 Eco, formulato direttamente nei laboratori di Ricerca & Sviluppo Cugini con l’obiettivo di favorire la sostenibilità ambientale. Adekoll As100 Eco contiene, infatti, materiale riciclato (Certicato Icmq n. P419, norma di riferimento Uni En Iso 14021) che contribuisce a raggiungere i Cam in edilizia e permette di soddisfare i requisiti presenti nei principali schemi di certificazione per la sostenibilità degli edifici (come Leed, Breeam, Hqe). Completano la linea Adekoll i prodotti AS100 Extra Flex, AS20 Super Flex e AS10 Super Fix, in grado di offrire soluzioni per tutte le esigenze di posa, anche le più complesse e garantire un risultato duraturo nel tempo.

BASSE EMISSIONI

«Tutti i prodotti della linea Adekoll sono classificati A+ in termini di emissioni indoor (a 28 giorni) di sostanze pericolose e soddisfano ampiamente i requisiti Cam previsti per gli adesivi», spiega il direttore generale, Luca Garancini. «I bassi livelli di emissioni raggiunti permettono di ottenere un punteggio premiante al professionista che utilizza la nostra colla, secondo quanto previsto nel decreto Cam del 2022. Inoltre, per tutti i prodotti Adekoll, è prevista l’innovativa chiusura della valvola del sacco, che viene saldata, permettendo di eliminare le dispersioni di materiale durante il trasporto, azzerare gli sprechi, eseguire lavori in ambienti civili senza sporcare e migliorare la conservazione del prodotto stesso».

LA LINEA DI COLLE PER PIASTRELLE A BASE CEMENTIZIA

ADEKOLL,

casa Cersaie

NEWFLOOR

Pavimenti SOPRELEVATI ANTIBATTERICI

L’azienda ha fornito alla Alto Trevigiano Servizi, che cura l’approvvigionamento idrico di 52 Comuni, 500 metri quadrati di pavimento sopraelevato tipo G30aak, dotati di trattamento Protect

La ceramica destinata a pavimenti necessita di alte performance tecniche ed estetiche, come resistenza all’abrasione, al calpestio, all’usura del tempo e ai prodotti chimici. Un altro elemento che contraddistingue il prodotto ceramico è l’aspetto igienico sanitario: oggi i materiali possono vantare

Franco Saro

anche caratteristiche chimico-fisiche che rendono la ceramica capace di neutralizzare microbi e batteri, grazie alla presenza di specifiche sostanze che possono trovarsi nel corpo o nella superficie della piastrella. Sono due le modalità per rendere il materiale ceramico antibatterico e/o con proprietà antibatteriche: inserimento della protezione attraverso l’uso di principi attivi a base di ioni d’argento o di metalli specifici come il biossido di titanio all’interno della massa del materiale o nello strato di finitura finale. Una soluzione adottata da Alto Trevigiano Servizi, azienda che gestisce il servizio idrico integrato di 52 Comuni del Trevigiano, per un totale di quasi 250 mila utenze, in un bacino territoriale di 1.374 chilometri quadrati.

MASSIMA IGIENE

Ats si occupa di prelevare l’acqua dalle fonti di produzione, renderla potabile e distribuirla a tutte le utenze, domestiche e non solo. Il lavoro continua anche dopo che l’acqua è stata utilizzata, per farla defluire nella rete fognaria, depurarla negli appositi impianti e, infine, restituirla pulita all’ambiente. In tutti questi passaggi, la qualità dell’acqua è controllata costantemente, grazie alle analisi effettuate dai tecnici nei laboratori. Per la ristrutturazione degli uffici della sede di Montebelluna, in provincia di Treviso, Newfloor ha fornito circa 500 metri quadrati di pavimento sopraelevato tipo G30aak: pannelli in solfato di calcio con spessore 30 millimetri e dimensioni 60×60 centimetri, alta densità 1.100 chilogrammi per metro cubo, rivestimento inferiore con foglio di alluminio e finitura superiore in gres porcellanato Lea Ceramiche collezione Cliffstone, colore White Dover, finitura lappata con trattamento antibatterico Protect.

La finitura antibatterica, richiesta specificatamente dal committente, è un’efficace tecnologia che viene integrata già in fase di produzione creando uno scudo antibatterico agli ioni d’argento incorporato nelle piastrelle, che elimina fino al 99,9% dei batteri dalla superficie. Il risultato è una superficie che rimane più pulita e igienica tra una pulizia e l’altra, per tutta la vita utile del prodotto. Panariagroup ha scelto di sviluppare i prodotti Protect assieme a Microban, brand leader mondiale nella tecnologia antibatterica. La struttura in acciaio zincato fornita per questo progetto è di tipo Snfl, con traversi leggeri e piedini di regolazione 130-185 millimetri, per raggiungere un’altezza di pavimento finito di 20 centimetri.

PAVIMENTI DI CERAMICA AD ALTE PRESTAZIONI, CON PROPRIETÀ ANTIBATTERICHE
LA FINITURA

casa Cersaie

CORDIVARI

DUE VENTILCONVETTORI tra design e Hi-tech

Cordivari presenta una gamma di ventilconvettori ultrasottili, silenziosi e ad alte prestazioni, con particolare attenzione al design. Il design del modello Run si distingue per la sequenza di linee verticali che corrono sulla parte frontale del ventilconvettore, creando un simmetrico gioco di luci e ombre dallo stile ricercato, con un sofisticato ritmo che dona eleganza ad ogni scelta di arredo di interni. Nel modello Seven Lines, il design della parte frontale è studiato per creare una suggestiva armonia di scanalature e parti piatte, per dar vita a un delicato motivo ripetuto dallo stile contemporaneo e raffinato. I due dispositivi sono personalizzabili con gli oltre 80 colori della cartella Colour System Cordivari Design, tra tinte lucide, opache e materiche, per il massimo dello stile e dell’efficienza in ogni ambiente living. Accensione, temperatura desiderata e velocità di ventilazione sono gestibili da

remoto direttamente da smartphone, in qualunque momento, attraverso la app, che permette il controllo di tutti i dispositivi connessi. Tutti i modelli possono essere gestiti in modalità stand-alone attraverso il termostato. In questa modalità di gestione dei ventilconvettori ciascun terminale può essere comandato, gestito e programmato singolarmente in maniera indipendente da tutti gli altri terminali eventualmente presenti nell’impianto. Ma grazie al termostato di comando wi-fi, è possibile gestire il dispositivo anche in modalità IoT, attraverso l’applicazione mobile Smart Life. Si tratta della configurazione più avanzata e smart per utilizzo domestico e consente di operare tutte le funzioni e la programmazione di ogni terminale da remoto attraverso una logica stand-alone o attraverso la creazione di gruppi o livelli. Con la stessa applicazione mobile è possibile gestire anche il sistema a pompa di calore Vestalis Cordivari.

BIANCO O GRIGIO l’adesivo va al massimo

Imateriali ceramici sono sempre più spesso utilizzati per realizzare soluzioni architettoniche e di arredamento complesse, che richiedono per la loro messa in opera prodotti accessori (adesivi, fuganti, sigillanti) con lavorabilità e prestazioni finali molto più elevate rispetto a quelle richieste per le applicazioni ceramiche tradizionali. La posa di lastre ceramiche di grande formato in facciata esterna, su terrazzi, in interno su massetti riscaldanti, in vasche per piscina, su pannelli alleggeriti nella realizzazione di elementi di arredo ceramici, sono esempi di sistemi che richiedono necessariamente adesivi con caratteristiche tecniche e applicative superiori. Per questa tipologia di sistemi di posa Cercol propone F.55 Cerfix, un prodotto in grado di soddisfare contemporaneamente i requisiti prestazionali e i requisiti applicativi. F.55 Cerfix è un adesivo cementizio deformabile monocomponente a legante misto, tempo aperto maggiorato, scivolamento verticale nullo. È il prodotto con prestazioni più alte nella gamma Cercol, che può essere utilizzato per l’incollaggio di qualsiasi tipo di materiale ceramico su tutti i tipi di supporto cementizio, sia a pavimento che a rivestimento. Oltre a essere caratterizzato da una elevatissima additivazione con polimeri ad alta adesività, F.55 Cerfix presenta una lavorabilità e una

GRANULATI ZANDOBBIO

PIÙ STABILITÀ alla posa con Fast base

Fast Base è il sistema innovativo di posa di nuova generazione con pannelli ad alta densità che sostituisce le tecniche tradizionali di installazione a secco. Fornisce grande stabilità alla posa delle pavimentazioni ed erba sintetica riducendo allo stesso tempo lo scavo e l’utilizzo di materiali inerti richiesti. Ideale per lastre rettificate, autobloccanti e erba sintetica. Per maggiori informazioni consultare il sito www.fastbase.it.

scorrevolezza alla spatola eccezionali, proprietà che lo rendono particolarmente apprezzato dagli applicatori. F.55 Cerfix Grigio è particolarmente indicato per la posa di grandi formati di materiale ceramico, anche su massetti riscaldanti e in facciata esterna. F.55 Cerfix Bianco, grazie alla sua formulazione total white e altamente tissotropica, è invece ottimale per la posa di mosaico vetroso/ceramico, anche in piscina e nei centri wellness.

casa Cersaie

FASSA BORTOLO

SIGILLANTE DECORATIVO in 31 colori

Fassafill Epoxy è un sigillante decorativo e adesivo epossidico di Fassa Bortolo, consigliato per finiture di pregio, colorato e bicomponente, antiacido e facile da pulire. È conforme ai requisiti della norma En 13888 (malta reattiva per fughe classe Rg) e viene usato per la sigillatura di fughe da 1 a 10 millimetri su pavimenti e rivestimenti in ceramica (anche lastre sottili o di grande formato) o mosaico vetroso, dove sia richiesto un elevato valore estetico e un alto grado di igiene. È inoltre un adesivo reattivo migliorato (classe R2, norma En 12004) per l’incollaggio antiacido, all’interno ed esterno, di pavimenti e rivestimenti in ceramica, mosaico vetroso, pietre naturali e di pavimenti e rivestimenti. Fassafill Epoxy è consigliato in ambienti a uso

civile, commerciale e industriale, per bagni, docce, piscine, saune e ambienti termali, centri wellness, vasche d’acqua marina, salmastra o comunque aggressive, pavimenti radianti o ambienti sottoposti a traffico intenso, ma consente anche di realizzare aree conformi al sistema Haccp e ai requisiti del regolamento Ce 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari. Su www.fassabortolo.it, inoltre, è possibile visionare le 31 tinte disponibili e calcolare automaticamente il materiale necessario in funzione della superficie da trattare.

BAGAFLAME per spazi esterni su misura

Bagattini presenta BagaFlame, una serie di elementi coordinati per la realizzazione degli spazi esterni. La serie permette di progettare cortili e giardini con elementi coordinati tra di loro. L'elemento focale, che solitamente guida la scelta, sono le celebri lastre in pietra ricostruita che, grazie alle loro colorazioni fiammate, richiamano le colorazioni delle pietre naturali. Questi pavimenti sono disponibili in otto differenti formati: dai classici 50x50 e 40x60 ai più grandi 40x80 e 60x60, fino alle lastre da poco più di 3 centimetri di spessore e a quelle a effetto pietra anticata. Con le stesse colorazioni e finiture di queste lastre, Bagattini mette a disposizione degli utenti del fai-da-te alcuni elementi speciali con medesimi colori e finiture, come i passi giapponesi StepbyStep o le Bordure, che permettono una corretta installazione delle pavimentazioni creando una cornice di chiusura perimetrale, oppure l’esclusiva MegaDrain, la prima lastra al mondo di 4 cm, permeabile al 100%.

BAGATTINI

LUXURYgoods

1.Ceramica del Conca al Cersaie presenta la nuova collezione Bioterre ispirata all’antica tecnica del Pisè. Questa collezione unisce tradizione e innovazione con superfici in gres porcellanato evocando la bellezza e il calore della terra primitiva. Le colorazioni delicate e i due decori esclusivi, pensati per armonizzare gli spazi contemporanei, offrono un equilibrio perfetto tra naturalezza e design moderno. 2. AcquarioDue interpreta lo spazio espositivo a Cersaie come una boutique dell’artigiano, un luogo impregnato di valori in cui si respira passione, ricerca e innovazione venendo coinvolti dal potente carattere moderno, in questa edizione di Cersaie 2024. Un’esperienza immersiva nel mondo ceramico di AcquarioDue dove assaporare il fascino della tradizione riportata all’innovazione. 3. In previsione dell’edizione 2024 del Cersaie, arriva la novità di Fap Ceramiche Oxide, una serie eclettica e dalla forte impronta decorativa, che racchiude in sé tutta la bellezza del metallo ossidato. Texture raffinate dai preziosi riflessi trasformano gli spazi in autentici scenari d’avanguardia, creando atmosfere cariche di mistero e appeal o, alternativamente, ambienti di estrema naturalezza. 4. Glass Design presenta

Prisma, il nuovo e affascinante lavabo freestanding firmato Tonino Lamborghini, che ridefinisce il concetto di eleganza nel bagno. Con il suo design poliedrico e inconfondibile, Prisma porta nell'ambiente bagno un'estetica geometrica sofisticata e dal forte impatto contemporaneo. Realizzato in Vetrofreddo, materiale composito innovativo che combina l'eleganza del vetro con la resistenza della resina, Prisma riesce a mantenere la complessità della sua forma senza comprometterne l'integrità strutturale. La superficie liscia e lucida, sorprendente alla vista e altamente resistente, aggiunge un tocco di lusso senza pari.

NUOVI MATERIALI

C’È IL GRAFENE PER RIDURRE LA BOLLETTA

Il brevetto di una start-up italiana consente di realizzare pannelli radianti che consumano il 50-60% meno di quelli in circolazione. E il ministero delle Imprese li considera una soluzione per gli appalti pubblici. E non solo

Paolo Caliari

PERABBONATI

CASA green

VANTAGGI E OSTACOLI

SOLOPERABBONATI

Combinazione Perfetta

SOSTENIBILMENTE

I NUOVI MATERIALI GREEN

Èvero che quasi il 40% delle emissioni di Co2 e oltre il 34% dei consumi globali di energia dipendono dagli edifici, ma ci sono anche materiali e sistemi di costruzione che possono invertire lo status quo. Secondo il 2022 Global Status Report for Buildings and Construction dell’Onu, il focus deve essere l’efficienza energetica al ciclo di vita di un edificio, a partire dai materiali con cui è costruito. E gli esperti che hanno redatto il report indicano anche la strada: l’utilizzo di legno, canapa, scarti e sottoprodotti di filiere alimentari, forestali e tessili, sughero, erba e lana. Sono questi, cita lo studio, i materiali della nuova edilizia, assieme all’assemblaggio in cantiere o lo stampaggio in 3D direttamente in cantiere.

Materiali green e nuovi metodi di produzione servono per abbassare o cancellare l’impronta ecologica di un immobile. A partire dalla produzione di Co2, uno degli elementi principali da considerare: materiali di origine naturale o vegetale, estratti o lavorati a bassa intensità di energia, riciclati, meglio se a chilometro zero, sono gli ingredienti di un’edilizia a basso tasso di anidride carbonica. E non si tratta di un principio generale: per classificare gli edifici è stato introdotto Level(s), un modello di analisi del life cycle assessment, che servirà a dare una pagella agli edifici che ne testimoni la sostenibilità e prestazione energetica. Si tratta, in sostanza, dei parametri già presenti nella direttiva europea Case green (Epbd IV) e nei Cam (Criteri ambientali minimi) indispensabili in Italia

VOLTECO

VOLTECO

per gli appalti pubblici. Manca, però, una normativa adeguata o, per meglio dire, orientata in senso green: in Italia l’unico materiale strutturale verde riconosciuto dalla legge al pari calcestruzzo, acciaio o laterizio è il legno. Considerato ormai comunemente come un materiale sostenibile e perfettamente compatibile con la moderna architettura, deve però ancora trovare un riscontro progettuale adeguato. Cioè, non ci sono abbastanza architetti e ingegneri capaci di progettare con il legno: errori in fase di ideazione ed esecuzione possono tradursi in problemi costruttivi gravi, specie sulla durabilità. Inoltre, il legno deve provenire da foreste certificate e da filiere controllate per non diventare esso stesso un elemento di perturbazione dell’ambiente, senza contare che la maggior parte di materia prima è importata da Paesi come Austria, Nord Europa e, fino a un paio di anni fa, dalla Russia. Un ostacolo da non sottovalutare se aumentasse il numero di case costruite in legno. In ogni caso, esistono marchi come Pefc o Fsc che garantiscono la sostenibilità del materiale. Il legno, inoltre, secondo gli esperti per concorrere alla realizzazione di un edificio davvero green va abbinato a materiali come fibra di legno, sughero, isolanti vegetali e finiture traspiranti e a base di calce o argilla. La canapa, per esempio, è usata come isolante o per tamponamenti e tramezzi: si coltiva con poca acqua, assorbe molta Co2, cresce velocemente anche in climi mediterranei, con più raccolti in un anno: è, insomma, un materiale green e perfettamente compatibile con una filiera pienamente sostenibile.

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HIGH TECH

IL PANNELLO SOLARE DIVENTA SUPER SOTTILE

Cresce l’utilizzo di energia solare. Ma a frenare l’utilizzo dei pannelli è la loro voluminosità, che non sempre si adatta a spazi ristetti come quelli cittadino. Ricercatori dell’Università di Oxford sperano di aver risolto questo problema con uno strato ultra-sottile di materiale fotovoltaico, che può essere applicato all’esterno degli oggetti esposti alla luce. Il materiale ultra-sottile e flessibile è stato realizzato impilando strati di perovskite, sostanza che assorbe la luce, con uno spessore di poco più di un micron. I nuovi materiali sarebbero 150 volte più sottili rispetto a una tradizionale lamina di silicio e riuscirebbero a offrire un’efficienza energetica del 5% superiore rispetto ai pannelli tradizionali. La scoperta potrebbe permettere ai dispositivi fotovoltaici di raggiungere efficienze molto superiori rispetto ai pannelli solari attuali, superando l’attuale tecnologia del 45% e può consentire un risparmio dei costi dell’energia solare. Inoltre, il materiale potrebbe essere applicato su quasi tutte le superfici.

TROPPA AI NON PIACE

Il termine Ai, acronimo che indica l’intelligenza artificiale, sta diventando inflazionato. Per questo, uno studio della Washington State University pubblicato sul Journal of Hospitality Marketing & Management segnala sintomi di rigetto da parte dei consumatori. Un sondaggio in cui sono stati presentati diversi potenziali prodotti (come un televisore) e servizi collegati all’intelligenza artificiale nella descrizione, ha diviso gli interrogati. Per molti consumatori, è emerso, il termine

intelligenza artificiale è percepito come qualcosa che porta a spendere di più o mettere a rischio la sicurezza. Prodotti a basso costo come aspirapolvere e robot per le consegne per i quali si menziona l’Ai, invece, non sono percepiti come un problema, anche se di fronte alla scelta i consumatori preferiscono alternative senza intelligenza artificiale.

UNA VERNICE CONTRO IL CALDO ESTIVO

Lasciare l’auto al sole, ma trovarla fresca: è l’obiettivo di Nissan, che sta sperimentando una vernice che aiuta ad abbassare la temperatura dell’abitacolo in estate, riducendo il consumo di energia utilizzata per l’impianto di climatizzazione. La vernice è stata sviluppata in collaborazione con Radi-Cool, azienda specializzata in prodotti per il raffreddamento radiante. Il prodotto contiene metamateriali compositi sintetici con proprietà che non si trovano normalmente in natura. La vernice è in fase di test presso il Tokyo International Air Terminal di Haneda ed è stata applicata a un van Nissan NV100 gestito dal servizio aeroportuale All Nippon Airways: i risultati ottenuti finora sembrano ottimi. il veicolo ha fatto registrare temperature superficiali esterne inferiori di 12 gradi centigradi e temperature interne inferiori di 5 gradi rispetto al veicolo con vernice tradizionale.

SUPERCALCOLO CON CRESCO7

Si chiama Cresco7, acronimo che sta per Computational Research centre on Complex systems, il nuovo supercalcolatore dell’ENEA, operativo nel Centro Ricerche di Portici (Napoli). Cresco7 sarà a disposizione di enti, organizzazioni di ricerca, università e imprese ad alto contenuto tecnologico in molti settori come lo studio dei cambiamenti climatici, le previsioni dell’inquinamento atmosferico e lo sviluppo di nuovi materiali per la produzione di energia rinnovabile. Cresco7 può effettuare mezzo milione di miliardi di operazioni matematiche ogni secondo (0,5 PetaFlops). Il calore prodotto dai sistemi di supercalcolo sarà riutilizzato dal Centro di Ricerca Eena per riscaldare gli ambienti e l’acqua sanitaria durante i periodi invernali e estivi.

IL DENTISTA È UN ROBOT

Un robot autonomo controllato dall’intelligenza artificiale ha eseguito un completo intervento odontoiatrico su un essere umano. Pare con successo: il lavoro è stato otto volte più veloce rispetto a quanto avrebbe potuto fare un dentista in carne e ossa. Il sistema è stato utilizzato da Perceptive, un’azienda di Boston che ha usato uno scanner manuale per l’acquisizione volumetrica in 3D della bocca del paziente, inclusi denti, gengive e nervi sotto la superficie del dente, sfruttando quella che si chiama tomografia a coerenza ottica. Un sistema robotico ha fatto il resto. Ignota la parcella pagata dal paziente.

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Attraverso il tempo, efficace sempre.

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