YouTrade febbraio 2019

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ISSN 2532 - 5671

Poste Italiane SpA - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 - DCB Trento. Virginia Gambino Editore Srl - Viale Monte Ceneri 60 - 20155 Milano

FEBBRAIO 2019 - N°96

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TERRAZZI & GIARDINI PROGETTI E SOLUZIONI PER STARE ALL'ARIA APERTA COLORE LA PRIMAVERA ACCENDE IL MERCATO DELLA TINTEGGIATURA

SVIZZERA LA MAPPA DELLE RIVENDITE DEL CANTON TICINO

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ANNO 12 - NUMERO 96 FEBBRAIO 2019

Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Valentina Anghinoni, Umberto Anitori, Alberto Bubbio, Marco Buschi, Giacomo Casarin, Federico Della Puppa, Dario Imparato (fotografo), Carlo Lorenzini, Ludovico Lucchi, Federico Mombarone, Veronica Monaco, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi, Franco Saro Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

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Supporto Tecnico / Technical Support Enrico Adinolfi • Dec Luca Berardo • Casa Oikos Massimo Bussola • BigMat Claudio Cammi • Cammi Stefano Colombino • Gruppo Uniedil Giovanni Pietro Grazioli • Centredil Franco Nessi • Eternedile Claudio Troni • Gruppo Made Cristian Zanni • Gruppo Edilcom Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. +039 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Estero annuo € 70,00 (compresi numeri speciali) Copia singola € 5,00. Numeri speciali copia singola €15,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link youtradeweb.com/category/abbonati/ oppure, fare richiesta a abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero 02 47761275 Stampa / Printing ALCIONE Lavis - Trento

Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication : mensile - 10 numeri/anno. Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Trento. Registrazione / Registration: N. 406 del 25-06-2008 del Tribunale Civile e Penale di Milano. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003.

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EDIL24.IT, IL PORTALE AL SERVIZIO DELL’EDILIZIA

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edilizia a portata di mano. Sul web. È nato Edil24.it, un portale specializzato nei servizi alle imprese del settore edile. Obiettivo: diventare una piattaforma per produttori, installatori, applicatori, professionisti, architetti, designer, ma anche per l’utente finale. Chi cercherà un prodotto legato all’edilizia, da una caldaia a un controsoffitto, dalla domotica all’arredobagno, solo per fare qualche esempio, su Edil24.it troverà un grande punto d’incontro virtuale specializzato, con un catalogo di prodotti per tutte le esigenze. La Compiuto 24 Srl, società proprietaria del portale Edil24. it, si è rivolta per questa iniziativa a fornitori di primo livello: Getrix-Immobiliare.it per lo sviluppo tecnologico e le campagne advertising, Sembox Srl per la parte Seo e indicizzazione sui motori di ricerca, Contec Ingegneria per la parte di struttura del contenuto e partner industriali. A questo scenario di grande professionalità si aggiunge ora la partnership di Virginia Gambino Editore. Grazie a questo accordo la piattaforma sarà presente anche sui siti youtradeweb.com e youbuildweb.it, in

modo da aumentare ulteriormente la visibilità. La specifica esperienza di ogni soggetto diventa quindi una garanzia di efficacia nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Il vantaggio di Edil24.it consiste nel consentire a ogni azienda di creare un catalogo dei propri prodotti, che può essere gestito in modo autonomo con immagini e descrizioni tecniche oltre che, ovviamente, alle informazioni necessarie per finalizzare l’acquisto. Ogni impresa, per esempio, avrà la possibilità di collegare ai propri prodotti i rivenditori, gli installatori e gli applicatori per ogni area geografica. Tra i servizi proposti da Edil24.it c’è anche la possibilità di delegare la gestione digitale del catalogo ai tecnici del portale, eliminando il lavoro di inserimento dati da parte dell’azienda. In un momento in cui utenti professionali e cliente finale utilizzano il web per informarsi e, sempre più spesso, procedere all’acquisto, la presenza su Edil24.it diventa un’occasione da non perdere per tutta la filiera dell’edilizia.


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XII convegno nazionale youtrade

LA DISTRIBUZIONE A UNA SVOLTA: SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO La distribuzione deve adeguare la propria azienda agli scenari del futuro. L’occasione per aggiornarsi è il nuovo Convegno di YouTrade. L’evento organizzato da Virginia Gambino Editore, molto atteso dagli operatori del settore edile, quest’anno si focalizza sugli scenari della distribuzione, con uno sguardo sui trend che coinvolgono le rivendite. A evolversi, però, non è solo chi acquista, ma anche lo spazio stesso della rivendita, trasformata in showroom, magari con l’ausilio di dispositivi digitali e sorprendenti soluzioni hi-tech. All’appuntamento con il XII Convegno di YouTrade non mancheranno, inoltre, due momenti particolarmente apprezzati: il punto sulla congiuntura e i numeri di previsione curati dal Centro Studi YouTrade. Infine, sono previsti tre workshop dedicati a temi specifici.


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Sommariofebbraio Rubriche 15 Editoriale Costi-benefici, un paravento per evitare investimenti 16 Econauta Una politica per le locazioni 16 Chiacchiere di condominio I lavori ammessi per le detrazioni 17 L'avvocato Il danno del ritardo va provato 18 I fatti nostri Patto chiaro, mercato lungo 20 Facciamo i conti Centrare gli obiettivi a lezione con YouTrade 22 Imprese 4.0 Algoritmo vs umano chi vince nel recruiting? 24 Digital News

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AttualitĂ 26 Strategie Vendete al cliente anche la reputazione 30 Proind Cambiamo aspetto per il rinnovamento

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Focus Le rivendite del Canton Ticino La Svizzera che costruisce il futuro Distribuzione Chi fa business nei Cantoni Distribuzione Le schede dei rivenditori del Canton Ticino La mappa e le schede dei rivenditori del Canton Ticino

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Corporate reputation: a che cosa serve una buona immagine

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SPE C IALE 52 54

C ol or e

Rivendite Edil Logistica Quel che serve, quando serve Muoviamoci Cara logistica, ma quanto mi costi?

Imprese 56 Fiv Queste valvole sono in crescita 58 Deghi La piccola Amazon si trova in Puglia 60 Eclisse Il controtelaio fa arredamento 62 I ferri del mestiere Marco Polo e l'importanza dei contenuti 66 74 76 80 82 84 86 88

Speciale colore Colore Piccola guida alla sfumatura Anvides Dove andrà l'arcobaleno Interni La scelta giusta è il dialogo Boero Un koala in hotel Röfix Rimettersi in moto con le sfumature Cap Arreghini La decorazione a portata di tutti Ard Filli Raccanello Nuovi effetti con Morpho Mapei Mille sfumature di super igiene

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Speciale macchine e attrezzature Mercato Un mondo a noleggio Noleggio Evviva, siamo tornati al pre crisi Rivit È bello muoversi con una fissazione Rassegna Meccanismi in movimento

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Speciale Fiere Made Expo Connessioni in costruzione Klimahouse Edilizia a lezione di sostenibilità Klimahouse La bella sorpresa di essere al verde

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Il colore regna sull'edilizia di primavera

Storia di copertina 118 Pietra Sinterizzata Granulati Zandobbio si fa in cento 123 YouTrade Casa Giardini & Terrazzi 142 Luxury goods in Showroom 144 Hi-tech

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Soluzioni all'aria aperta per giardini e terrazzi F e b b r a i o

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Costi-benefici, un paravento per evitare investimenti

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a una parte le imprese di costruzioni, grandi e piccole. Dall’altra, nei fatti, lo stallo degli investimenti pubblici. In mezzo, ci sono i numeri o, meglio, «i numerini» come sono stati definiti con disprezzo dati e statistiche. E i numerini indicano che nel trimestre settembre-novembre la produzione nelle costruzioni è diminuita dello 0,7% rispetto al trimestre giugno-agosto. Una discesa che si aggiunge ai dieci anni di crisi del settore e vanifica la mini ripresa di inizio 2018. Una delle cause di questo ennesimo stop sta, appunto, nella sostanziale inerzia degli investimenti pubblici, bloccati dalla necessità di finanziare il programma di governo, ma anche dalla burocrazia e dalla incapacità di amministrare. Diciamola tutta: è nel settore delle opere pubbliche che gira il grosso della corruzione e, quindi, è comprensibile cercare di frenare il fenomeno con più stringenti controlli. Ma, al tempo stesso, il risultato è che molti funzionari pubblici bloccano o frenano ogni iniziativa per il timore di rimanere invischiati in qualche cosa di illecito, anche senza rendersene conto. Le imprese di costruzioni, per bocca del presidente dell’Ance, Gabriele Buia, ma anche delle altre organizzazioni di categoria, hanno chiesto al governo di sbloccare almeno i cantieri già finanziati: opere pubbliche che non solo possono migliorare la vita di chi poi ne usufruirà, ma danno anche lavoro. Da grandi ponti e strade, fino alle scuole dei piccoli Comuni: su tutto il territorio nazionale ci sono 270 opere pubbliche bloccate e cantieri fermi. Eppure il racconto, o lo story telling come si dice ora con anglofonomania, è un altro. L’attenzione dell'esecutivo si concentra sulle grandi opere, magari già finanziate, e sull’analisi costi-benefici. A parte che l’idea di ridiscutere gli impegni presi dai governi precedenti è piuttosto bizzarra, perché di questo passo porterà alla paralisi perpetua di qualsiasi decisione, pochi hanno cercato di capire in che cosa consiste questa analisi costi-benefici. Secondo quel poco che si apprende, dato che su questo aspetto la comunicazione del governo è stata a dir poco opaca, l’analisi mette a confronto gli impatti occupazionali diretti, il surplus sociale netto, ma anche, in qualche misura, il costo-opportunità marginale dei fondi pubblici. Tradotto: quali benefici trarrà una comunità da una data opera? Il surplus sociale netto misura il benessere di famiglie e imprese. Per esempio, misura anche i risparmi di tempo per viaggi di lavoro o nel tempo libero. Ma questo tipo di approccio mette in secondo piano l’analisi comparativa del valore aggiunto, che misura in primo luogo i risultati per le imprese e l’occupazione. Per intenderci: misurare il beneficio o meno di un’opera per l’intera comunità è molto più difficile e, soprattutto, comporta un ampio margine di discrezionalità. E questo aspetto, cioè la discrezionalità, è molto gradito dalla politica. Insomma, l’analisi costi-benefici non è un procedimento così scientificamente asettico come si potrebbe credere. Restano, però, i numerini. Su quelli la discrezionalità non c'è.

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E C O N A U TA

Una politica per le locazioni

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econdo la più recente indagine ufficiale sugli immobili in Italia, datata 2017 e curata da ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate, in Italia la maggior parte degli immobili destinati alla residenza delle famiglie (62,6%) è l’abitazione principale. Solo l’8,8% è affidato in locazione, mentre le abitazioni a disposizione (tipicamente le seconde case, abitate saltuariamente) sono pari al 17,9% del patrimonio residenziale. Un ulteriore 2,8%, infine, è costituito da abitazioni concesse in uso gratuito a un proprio familiare che vi dimora abitualmente. Sempre secondo l’analisi, ipotizzando che a ogni abitazione principale corrisponda una famiglia, risulta che il 77,4% dei nuclei famigliari risiede in abitazioni di sua proprietà, cifra circa doppia a quella di altri Paesi, per esempio la Germania. Sempre secondo i dati ufficiali, che sono più credibili di quelli che periodicamente sono diffusi dalle società di locazione o di compravendita immobiliare con evidente conflitto d’interessi, ipotizzando che le famiglie stiano nella singola abitazione di proprietà (cioè non si trovi più di un nucleo nella stessa abitazione) la differenza tra il numero totale di appartamenti e quello delle famiglie è pari a circa 8,9 milioni di unità immobiliari residenziali, cioè un quarto, il 25,6% del totale (cioè la percentuale che rimane per sottrazione dei citati 77,4% e 2,8%). Un quarto del patrimonio edilizio residenziale, a pensarci bene, è quanto non sia utilizzato per la residenza principale (sia di proprietà,

sia locata o in uso gratuito). E questo numero è di circa 340 mila unità maggiore del dato rilevato nel 2012. Se questo ammontare viene depurato delle abitazioni dichiarate «a disposizione» (320 mila più del 2012) e quindi teoricamente «non occupate», significa che al momento della rilevazione c’erano (e presumibilmente la situazione non è cambiata di molto) circa 3,2 milioni di unità abitative (il 9,2 % del totale) che potrebbero essere state date in uso a soggetti non residenti (lavoratori, studenti fuori sede). Un dato incerto: solo a Milano, per esempio, sono stimate circa 70 mila unità immobiliari sfitte. Riflessione: forse una politica più attenta potrebbe considerare queste 3,2 milioni di abitazioni come un patrimonio su cui concentrare incentivi più efficaci della cosiddetta cedolare secca per la messa a reddito. Sarebbe un’iniziativa che potrebbe spingere ulteriormente alla riqualificazione degli immobili in questione. Ma forse la politica pensa ad altro... Federico Mombarone giornalista

CHIACCHIERE DI CONDOMINIO

I lavori ammessi per le detrazioni

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orse non tutti ricordano o sanno che da gennaio le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione sia delle singole unità immobiliari sia delle parti comuni (condominiali) sono ridotte al 36% e l’importo massimo dell’intervento è fissato a 48 mila euro per unità. Ma se tali interventi sono eseguiti congiuntamente a riqualificazione energetica e sismica la detrazione sale all’80% se si scende di una classe di rischio e dell’85% se si migliora di due classi. In considerazione del fatto che gli interventi detraibili devono essere eseguiti e pagati entro il 31 dicembre 2021 è bene ricordare che per usufruire del sismabonus è necessario produrre una certificazione, rilasciata da tecnico abilitato, che attesti la classe di rischio sia prima che dopo l’intervento, e da cui risulti la diminuzione. Ricordiamo anche quali sono gli interventi di ristrutturazione per i quali è ammessa la detrazione: rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione, porte blindate o rinforzate, apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini, installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti, apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, fotocamere o videocamere collegate con centri di vigilanza privati, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline, interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico, interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia e gli interventi per l’adozione di misure antisismiche, con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. Umberto Anitori esperto di condominio

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L’AV V O C ATO

Il danno del ritardo va provato

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a Corte di Cassazione è intervenuta sulla controversa questione della responsabilità risarcitoria rapportata al danno da mancato godimento di un bene immobile (sentenza 31233 del 4 dicembre 2018). Il caso, portato all’attenzione della Corte, era relativo a un giudizio di responsabilità professionale scaturita da un incarico conferito dai proprietari dell’immobile ricorrenti a un geometra. Il giudizio aveva a oggetto la progettazione e direzione di lavori di costruzione di un fabbricato. Accogliendo il ricorso, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la sentenza con la quale i giudici d’Appello avevano confermato, in sede di gravame, la pronuncia di condanna del professionista a risarcire l’asserito danno cagionato dal ritardo nella consegna dell’immobile. In particolare, alla luce del principio di diritto enunciato dal Supremo Collegio, il giudice di rinvio dovrà accertare se gli attori hanno allegato e provato il danno-conseguenza che potrebbe esser loro derivato da tale ritardata consegna. Inoltre, quale fosse la loro intenzione concreta di concederlo in locazione se ne avessero avuto la disponibilità, o l’avere sostenuto spese che altrimenti non avrebbero dovuto affrontare per renderlo fruibile a tale scopo, aver perso l’occasione di venderlo a prezzo conveniente o per aver sofferto altre situazioni pregiudizievoli. In altre parole, secondo la Corte, nel caso di ritardo nella consegna di immobile conseguente all’inadempimento di incarico d’opera professionale, il danno subito dal proprietario non può ritenersi automaticamente sussistente, atteso che, in assenza di

copertura normativa per il danno punitivo (compatibile con l’ordinamento solo nel caso di espressa sua previsione normativa, in applicazione dell’articolo 23 Cost.), ai fini risarcitori rileva solo il danno-conseguenza, che deve essere allegato e provato. Pertanto, il danneggiato che chieda in giudizio il risarcimento è tenuto a provare di aver subito un’effettiva lesione del proprio patrimonio per non aver potuto locare, per aver perso l’occasione di venderlo a prezzo conveniente o per aver sofferto altre situazioni pregiudizievoli. La valutazione è rimessa al giudice del merito, che può al riguardo avvalersi di presunzioni gravi, precise e concordanti, sulla base però di elementi indiziari (da allegare e provare da parte del preteso danneggiato) diversi dalla mera mancata disponibilità o godimento del bene, che possano sorreggere il convincimento sia dell’esistenza di tale danno-conseguenza, sia del suo collegamento causale con l’evento lesivo. Ludovico Lucchi del Foro di Milano, lucchi@studiolucchi.eu

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I FAT T I N O S T R I

Patto chiaro, mercato lungo

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un mondo in fermento quello dell’edilizia e delle costruzioni che, negli ultimi giorni, ha visto la creazione di iniziative eclatanti, come per esempio la mobilitazione permanente delle imprese di settore, o la esplicita che più esplicita non si può richiesta di passare ai fatti da parte delle imprese di settore e dei sindacati per una volta tutti uniti per forzare lo sblocco dei cantieri: basta tavoli tecnici, ora spazio alla concretezza. Per tutta risposta, il governo ha annunciato la nascita di una cabina di regia (non più quindi un tavolo ma una cabina) che dovrebbe gestire la programmatica novità del “Patto per i cantieri” che avrà il compito di monitorare ogni singolo cantiere e analizzare i motivi per cui è bloccato. Quindi, individuare le soluzioni per sbloccarlo. La faccenda si fa avvincente: non so come sarà la regia, ma la sceneggiatura è senza dubbio degna di un film di Totò. In questo bailamme istituzionale, e in attesa (non dobbiamo mai smettere di sperare) che si concretizzi la volontà politica di fare le cose, si ritrova a operare anche la distribuzione edile, apparentemente lontana dalla prima linea (ma solo apparentemente), un settore imprenditoriale che se la deve vedere con almeno due tipologie di incertezza, quella del mercato in generale e quindi con la prudenza sempre maggiore del privato a fare investimenti; quella del ruolo che la stessa rivendita deve decidere di giocare nel futuro più immediato. Il mercato ormai si sa quale sia, almeno qui dubbi non ce ne sono, la manutenzione ordinaria e straordinaria ha agilmente doppiato il nuovo ed è protagonista del 75% dei cantieri. La trasformazione delle città e delle periferie porta al nuovo senza utilizzare ulteriore suolo pubblico, offrendo la possibilità di aprire qualche altro appassionante tavolo tecnico per decidere se si tratta di nuove costruzioni

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o di ristrutturazioni. Il paradosso è che più aumenta l’incertezza, più la distribuzione si ritrova con l’imperativo di investire nella sua attività, diversificandola o anche trasformandola, senza dover per forza fare sforzi di immaginazione ma semplicemente guardandosi attorno. Anche il nuovo mercato, infatti, non è povero di insidie, non è scritto da nessuna parte che è un’opportunità riservata alla distribuzione edile e forse è anche arrivato il momento di capire che la competizione sarà

Le amnesie politiche in tema di investimenti si limitano a scalfire il settore della manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma le incertezze non mancano e la distribuzione edile è chiamata a una nuova prova di maturità imprenditoriale dura e che i competitor sono molto più di quanti ci si potrebbe augurare, e soprattutto sono più veloci di noi. Il gran parlare di un ammodernamento degli strumenti della comunicazione, di presenze su Internet e sui principali social al momento non mi pare stia portando molti nuovi adepti (ovviamente il riferimento è all’ambiente lavorativo). Si parla di comunicare con strumenti moderni e magari anche efficaci, ma il problema è a monte, ovvero a un’idea di

comunicazione che per gran parte della distribuzione edile è ancora tutta da inventare e, soprattutto, da desiderare veramente. Non è una caratteristica solo generazionale, perché se un imprenditore crede nel valore della nuova comunicazione (ma anche solo della comunicazione in genere) e ci capisce poco, può sempre delegare a chi ne sa più di lui. Il problema vero si chiama quotidianità, e questa quotidianità si manifesta in magazzino dall’orario di apertura a quello di chiusura. Ecco dunque che strutture più snelle e agili, che già nascono, per usare una terminologia moderna, smart, diventano seri antagonisti, e l’unica cosa che ci salva è la loro mancanza di esperienza e la scarsa conoscenza di un mercato che però, non dimentichiamolo, sta profondamente cambiando: se non stiamo attenti, anche noi avremo difficoltà a riconoscerlo. Rimane il fatto che il mercato della manutenzione nasce da concrete necessità, spesso purtroppo da catastrofi di varia natura o da emergenze che impongono interventi immediati, e a mettere le mani al portafoglio nella stragrande maggioranza dei casi è il privato. È forse l’unico motivo per cui le incertezze di cui sopra, che nascono da una evidente e ormai tradizionale amnesia politica in tema di investimenti, si limitano a sfiorare questo comparto produttivo. Evitiamo quindi di finire fra le grinfie della cabina di regia ed è già una bella notizia, ma un bel Patto lo dobbiamo sottoscrivere idealmente anche noi: operare e comunicare il cambiamento per conquistare e mantenere la leadership di riferimento nel nuovo mercato. di Roberto Anghinoni Giornalista F e b b r a i o

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Centrare gli obiettivi a lezione con YouTrade

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el tentativo di cercare di abbandonare gli approcci gestionali burocratici, ci si può affidare, lo si è già sottolineato, a una gestione per obiettivi. Invece di attribuire alle persone dei compiti da svolgere, gli si danno obiettivi da raggiungere. Questi possono essere individuali, di singole persone o di un team più o meno ampio, sino ad arrivare agli obiettivi aziendali che tutte le persone che operano in una determinata azienda dovrebbero contribuire a raggiungere. Si abbandonano le logiche che impoverivano di contenuti il lavoro attribuendo dei compiti specifici, magari anche ripetitivi per lasciare

spazi di autonomia gestionale alle persone. In passato, in un mondo che cresceva a ritmi costanti e senza particolari eventi sorpresa, questo approccio poteva anche funzionare. Oggi non è più così: spesso bisogna cambiare le cose da fare, i compiti assegnati se si desidera raggiungere i risultati desiderati. Ma quali caratteristiche dovrebbero avere questi obiettivi per svolgere nel modo più efficace possibile il loro ruolo di indirizzo? Su questo tema sono simpaticamente utili le proposte della letteratura di management americana dedicata a questa modalità gestionale che, con «sigle acronimo» hanno

IL CIRCUITO DELLA REDDITIVITÀ PARTENDO DALLA CAPACITÀ COMPETITIVA

Redditività

Generare un flusso di Autofinanziamento

CAPACITÀ COMPETITIVA

Disponibilità di risorse finanziarie

Investimenti

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suggerito come comporre tali scelte. Inizialmente si era parlato di obiettivi Smart e quindi Specific (obiettivi attinenti a variabili chiaramente individuate), Measurable (misurabili), Achievable (raggiungibili), Realistic (realistici e non) e Time-related (agganciati ad un preciso arco temporale). Puntare al Fast Queste caratteristiche già davano agli obiettivi un discreto contenuto motivazionale, ma di recente alcuni studiosi del Massachusset Institute of Technology (Donald Sull) hanno precisato: meglio se questi obiettivi sono Fast. Questo è l’acronimo di Frequent (obiettivi che vengono ricordati o fissati con una certa frequenza), Ambitious (devono essere raggiungibili ma con un certo impegno, devono essere sfidanti), Specific (obiettivi attinenti a variabili specifiche) e Transparent (dalle relazioni chiare e trasparenti collegamenti con gli obiettivi aziendali). È opportuno ricordare che comunque esistono due livelli di obiettivi, quelli aziendali e quelli individuali. Gli obiettivi aziendali sono quelli che richiedono l’impegno collegiale di tutti i membri di una squadra a livello aziendale. In particolare, anche questi obiettivi collegiali devono essere distinti in quelli che hanno valenza strategica e che proprio per questo vengono distinti in obiettivi strategici, da conseguire per seguire l’attuazione alla strategia aziendale e gli obiettivi di gestione operativa. Quelli che si riferiscono ad aspetti di gestione strategica. Così la rotazione delle scorte è un obiettivo di gestione operativa che assume valenza strategica, laddove da essa dipenda un miglioramento della redditività YO U T R A D E

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indispensabile per liberare risorse finanziarie, necessarie per effettuare investimenti in comunicazione, sia attraverso canali tradizionali che attraverso il web. Responsabilità gestionali Uno dei punti chiave rimane comunque quello di comprensione degli obiettivi aziendali per una loro condivisione almeno da parte delle persone con responsabilità gestionali in azienda. Tra i vari obiettivi che ci si può dare oggi è necessario considerare la priorità degli obiettivi economico-finanziari, come più volte sottolineato in questa rubrica. Non è solo un problema di soddisfazione dai risultati della gestione, ma è anche una questione di tranquillità personale e di autonomia nelle scelte gestionali. Nessuna ingerenza da parte di terzi, si decide la direzione che si vuole seguire. È la redditività che diventa strategica, ma non tanto come obiettivo quanto come mezzo per poter dar seguito alle strategie prescelte dai vertici dell’azienda. Ma questa redditività per essere gestita deve essere capita nelle sue determinanti. L’aspetto rilevante è che benché sia vero che in azienda si gestisce solo ciò che viene misurato, è anche vero che si gestisce solo ciò che si capisce. Ecco perché in considerazione di questa rilevanza si è pensato, con l'editore di YouTrade, di avviare nell'ambito

Focalizzare i passi decisivi per una corretta gestione aziendale: arriva un ciclo di seminari per aiutare le imprese a migliorare la propria redditività di YouTrade Academy un ciclo di seminari per capire e imparare a manovrare le leve economiche che aiutano a perseguire la Redditività Obiettivo, quella desiderata per crescere in autonomia finanziaria. Non ci stancheremo mai di ricordare che il grado competitivo di un’azienda dipende dalla sua capacità di effettuare investimenti e che questa dipende dalla sua liquidità, che a sua volta dipende dalla Redditività obiettivo che deve essere anche di medio-lungo termine (vedi lo schema pubblicato). Questa è la vera espressione di quella che viene definita una good strategy. È il solito circuito magico rivisitato solo nel punto di partenza della riflessione. Anche la capacità competitiva può diventare, a sua volta, un obiettivo strategico da condividere, ma va misurato in termini di crescita della propria azienda rispetto ai

principali concorrenti (Variazione % dei Ricavi aziendali / Variazione % della sommatoria dei Ricavi dei primi cinque concorrenti a cui si somma anche quello aziendale). Per avere con questo indicatore una variazione >1, bisogna investire in comunicazione e reputazione dell’azienda. di Alberto Bubbio Alberto Bubbio è senior professor di Economia Aziendale presso l’Università Cattaneo Liuc di Castellanza (Va), dove è titolare di due insegnamenti: Programmazione e Controllo e Sistemi di contabilità direzionale (Misurazione delle performance aziendali). Per più di quindici anni è stato docente nel corso di laurea in Economia Aziendale presso l’università Bocconi, dove ha anche svolto attività di coordinamento e di didattica presso La Scuola di Direzione Aziendale (Sda). È socio fondatore e partner di Dimensione Controllo Srl, società di consulenza direzionale che da più di 30 anni è al servizio delle imprese clienti per assisterle nella progettazione e realizzazione di efficaci sistemi di pianificazione e controllo. Da due anni è Principal Editor di Manage-mind, una piattaforma per manager attraverso la quale trovare idee e suggerimenti per una più efficace gestione di impresa.

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Algoritmo vs umano chi vince nel recruiting?

C

he il mondo sia cambiato in fretta e, soprattutto, irrimediabilmente non è una novità. È un cambiamento che pervade tutti gli aspetti della produzione e, ovviamente, anche il mondo delle costruzioni. Eppure non tutti nelle imprese se ne rendono conto a sufficienza. Un esempio: quello del recruiting. Come scelgono i propri dipendenti le aziende? La risposta è facile: nelle piccole (e grandi) realtà entrano in azienda prima di tutto i figli e magari anche le loro mogli o mariti. Il resto è scelto quasi sempre con il passaparola o tramite qualche conoscenza. Punto. È il sistema più efficiente? Dato che l’85% delle imprese, statistiche alla mano, non sopravvive alla seconda generazione, forse no. La tecnologia può aiutare a migliorare la media? È possibile. Qualcosa, in ogni caso, avviene. Cercare lavoro con Facebook Prendiamo, per esempio, un’analisi innovativa: la Prima indagine sul lavoro nel settore delle costruzioni, condotta da GeoJob Recruitment. La società che lo ha promosso si definisce «il trovalavoro nel settore delle costruzioni». E già il fatto che ci sia un’azienda completamente digitale che opera esclusivamente nel settore dell’edilizia e dintorni è abbastanza sorprendente. Ma faranno riflettere ancora di più (uno stupore che vale solo per quelli che vivono ancora nel mondo analogico) i risultati dell’indagine citata. Che si possono riassumere così: anche i modesti lavoratori che impilano mattoni o inchiodano assi utilizzano internet e lo fanno per ragioni professionali. Secondo quanto rilevato, i lavoratori dell’edilizia riescono a fare rete e a scambiarsi informazioni

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strategiche per la ricerca del lavoro attraverso internet e soprattutto tramite Facebook (28,2%). Certo, permane il passaparola tra amici e parenti (40,7%), ma i social media sono l’altro principale mezzo per la ricerca di un posto (22,7%) o di un incarico. Meglio internet dell’interinale Di più: internet è un mezzo più interpellato rispetto a portali di offerte di lavoro come Monster, InfoJobs e gli altri operatori online, utilizzati solo dall’11,4% di chi cerca lavoro nelle costruzioni, mentre le agenzie per il lavoro generaliste (Adecco, Gi Group, Umana, Randstad) sono scelte come canale per la ricerca di occupazione soltanto dal 9,6% del totale. Da rilevare che l’analisi è stata condotta su un ampio spettro di professionalità: ha riguardato, infatti, gli utenti iscritti a sette gruppi professionali. Che cosa chiedono o, meglio, che cosa cerca chi vuole lavorare nell’edilizia? L’analisi ha individuato in questi lavoratori interesse per le nuove tecnologie, che sono utilizzate con molta intelligenza, il desiderio di aggiornamento specialistico, inteso come elemento essenziale per aumentare le proprie opportunità di lavoro. Altro dato interessante: il 96% di chi ha risposto al questionario dell’indagine lo ha svolto direttamente dallo smartphone. In sintesi: il processo di recruiment per chi lavora nell’edilizia passa attraverso la mediazione della tecnologia, così come avviene per qualsiasi altro settore. Ma, naturalmente, non tutte le aziende sono cieche di fronte alla trasformazione digitale. C’è anche chi, al contrario, si propone di utilizzarne i benefici. Come Im-

mobiliare.it, che proprio sul recruiting ha lanciato Immobiliare Academy, scuola di formazione e la individuazione di nuovi talenti digitali. Partita il 5 febbraio, l’iniziativa si inserisce all’interno di una campagna che ha come obiettivo l’assunzione entro il 2019 di 40 tecnici e programmatori per il team di Immobiliare Labs, dipartimento It dell’azienda che sviluppa al suo interno le tecnologie e le app del gruppo. Insomma, edilizia e mercato immobiliare, due facce della stessa medaglia unite dal digitale. Un robot alle human resource Premesso tutto questo è lecito chiedersi se la strada del recruiting porterà a un meccanismo digitale, automatico, cioè un algoritmo capace di selezionare la persona giusta per un determinato posto di lavoro. La risposta è incerta. Un’altra indagine, questa volta promossa da Monster.it (società trova lavoro online), ha assegnato al «no» il 45% degli interpellati. Gli intervistati sembrano convinti che un robot non possa mai valutare una persona meglio di un essere umano. Ma un quarto dei consultati la pensa diversamente: il 26% vede in arrivo un robot recruiter addetto alle selezioni. Ed è una prospettiva accolta con favore, perché una macchina è considerata più imparziale di un essere umano, da una parte, anche se minoritaria degli interpellati. È facile, insomma, arrivare alla conclusione che anche nella scelta del personale il digitale sta occupando sempre maggiore spazio, con buona pace del vecchio passaparola. E, forse, dei figli in azienda. di Federico Mombarone F e b b r a i o

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1 A LATERLITE IL 100% DI RUREGOLD Ruregold passa sotto le insegne di Laterlite, con l’obiettivo di creare sinergie e rafforzare i marchi. L’accordo prevede l’acquisizione del 100% di Ruregold, ramo di azienda specializzato nel rinforzo delle strutture in calcestruzzo e muratura. L’operazione si inserisce nel percorso di sviluppo ed espansione già avviato da Laterlite, che nel 2016 ha realizzato una partnership con Gras Calce, per integrare aree di business complementari nel settore dei materiali per l’edilizia. (youtradeweb.com)

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2 BILANCIO CALDO PER BAXI

3

Le caldaie Baxi scaldano il bilancio dell’azienda. Lo scorso anno il fatturato dell’impresa di Bassano del Grappa è salito a 287 milioni di euro, +12,5% rispetto al 2017. È di conseguenza aumentato anche il numero delle caldaie prodotte a oltre 540 mila, grazie anche alla capacità del suo stabilimento di 100 mila metri quadri, capace di produrre 4 mila unità al giorno, dove lavorano 700 dipendenti. (casacondominio.net)

Conferenza stampa del 58° Salone del Mobile di Milano. Da sinistra: Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo; Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile; Giuseppe Sala, sindaco di Milano; Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano. Courtesy Salone del Mobile.Milano ©Andrea Mariani

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3 SALONE DEL MOBILE CON LEONARDO Il Salone del Mobile punta i riflettori sul genio di Leonardo da Vinci, nel cinquecentenario della sua morte: un uomo del progresso, precursore della relazione tra creativo e imprenditore, venuto proprio a Milano per sviluppare la sua relazione con la forma del fare. (youbuildweb.it)


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ANCHE LA REPUTAZIONE

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La corporate reputation è sottovalutata, specialmente dalle piccole aziende. Invece, la credibilità e l’immagine di un’impresa capace di intervenire anche nel sociale sono un potente strumento di marketing. Ecco come utilizzarlo

DA MAPEI A BASF E SAINT-GOBAIN, LE AZIENDE PIÙ SENSIBILI «L’impegno concreto verso la Sostenibilità consente al Gruppo di gestire le attività di business in modo che i valori sociali, ambientali ed economici siano in un rapporto di interdipendenza tra loro. Crediamo, infatti, che per crescere sia necessario non solo raggiungere successi economici, ma anche essere responsabili socialmente verso tutte le comunità di cui facciamo parte». È la premessa di Mapei, una delle aziende più impegnate a sostenere la propria corporate reputation assieme al concetto di

di Giuseppe Rossi

sostenibilità e impegno sociale. Mapei, infatti, è arrivata al terzo bilancio di sostenibilità. Non solo: ha anche stilato un Codice etico che fa da guida alla sua attività. Nel Codice non è tralasciato nulla: ci rsono capitoli assegnati a interessi e rapporti di lavoro esterni, corruzione, regali e pagamenti illeciti, parenti e rapporti personali, concorrenza, risorse, proprietà intellettuale, clienti, fornitori e, ovviamente, la reputazione e immagine aziendale. Anche altre aziende come Basf, per esempio, puntano sulla propria corporate reputation e sottolineano l’impegno nella sostenibilità. Il gruppo tedesco ha addirittura costruito un sito internet dedicato alla sostenibilità nel mondo dell’edilizia con Master Builders Solutions. Altro grande gruppo che supporta la propria reputation con un bilancio sociale è Saint-Gobain. Oltre a un report dedicato a questo aspetto, la società francese spiega i principi alla base dei propri comportamenti e azioni. «Il nostro impegno in Responsabilità Sociale è articolato in cinque aree di intervento», sintetizza la comunicazione dell’azienda. Ma l’attitudine a promuovere anche un bilancio sociale si è estesa anche a gruppi di dimensioni minori, come Panaria (ceramica), Coop Umbria Casa (costruzioni), Manni (edilizia green).

P

er caso vi offendete se qualcuno insinua un comportamento eccessivamente socievole di vostra moglie/marito? Siete di quelli che si risentono quando, il lunedì, c’è chi sostiene che la vostra squadra del cuore ha rubato la partita? E come reagireste alla scoperta che il vostro stile di abbigliamento è oggetto di risolini e ammiccamenti ironici? È probabile che in tutti questi casi la vostra reazione sia poco serena. E ciò è assolutamente normale. Eppure quando si tratta della reputazione della azienda in cui lavorano, pochi si prendono a cuore la faccenda. Certo, a nessuno fa piacere che il proprio brand sia considerato negativamente. Ma se non scoppia una bufera, non si registrano proteste dei clienti e se nessuno mostra di apprezzare il vostro lavoro, la reputazione aziendale è considerata salva. O, meglio, non è considerata affatto. Errore. La reputazione di un’azienda non è solo importante: è fondamentale. Tanto che nelle grandi imprese è conteggiata come una passività, che fa parte dello stato patrimoniale. F e b b r a i o o

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Secondo il colosso della consulenza Ernst e Young, la reputazione aziendale costituisce il 30-50% del valore di mercato di un’organizzazione nel giudizio degli investitori. E c’è chi è ancora più drastico: anni fa un sondaggio della multinazionale di pubbliche relazioni Weber Shandwick e di Krc Research (ma condotto all’estero) ha indicato che la reputazione è responsabile del 60% del valore di mercato di un’azienda, almeno secondo il 96% degli amministratori delegati intervistati per questa analisi. Insomma, ormai tutte le aziende, da quelle piccole a gestione familiare fino alle grandi multinazionali, si confrontano con l’esigenza di comunicare al meglio all’esterno la loro immagine. Che, negli ultimi anni, è spesso legata a politiche di sostenibilità ambientale, riduzione delle disuguaglianze sociali, fino alla lotta alla corruzione. Insomma, la corporate reputation è diventata un potente strumento di marketing ed essere buoni, equi, rispettosi dell’ecosistema, offre un vantaggio rispetto ai concorrenti che non applicano questi principi e, soprattutto, non li comunicano.

50%

È quanto la reputazione aziendale puo influire sul business

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| Il fattore reputazionale può incidere pesantemente sul business aziendale. Ma quanto? Dipende. Andreste in un ristorante che è stato multato dai Nas?

A t t u a l it à

IL VALORE DELLA BONTÀ Il fattore reputazionale può incidere pesantemente sul business aziendale. Ma quanto? Dipende. Andreste in un ristorante che, si dice in giro, è stato sanzionato dai Nas? Nel dubbio, meglio cambiare insegna. Ci vuole poco per perdere un cliente, anche per un semplice dubbio. E quando l’azienda ha davvero problemi, va ancora peggio. Un caso macroscopico su tutti: il fatturato del gruppo Volkswagen è sceso del 5% nella prima metà del 2016 e il prezzo delle azioni è crollato di circa il 40% da maggio 2015 a ottobre 2016, la quota di mercato dell’azienda è diminuita e, infine, il gruppo ha licenziato 30 mila dipendenti: tutto a causa dello scandalo sulle emissioni diesel, che certamente è stato gestito in modo pessimo dal punto di vista della comunicazione, con la conseguente discesa della reputazione aziendale. Eppure le auto in vendita erano le stesse di prima, apprezzate negli anni da migliaia di clienti. Eppure la reputazione del gruppo automobilistico, scossa dallo scandalo, si è riverberata immediatamente sulle vendite. Non a caso lo scorso anno uno studio di Edelman, una delle più grandi imprese di comunicazione aziendale del mondo, ha indicato che i due terzi dei consumatori effettuano acquisti in linea con i loro valori. E la percentuale dei clienti attenti a sociale e ambiente è aumentata del 13% in media rispetto all’anno precedente.

IL MONDO DIGITALE Il peso della reputazione aziendale, tra l’altro, si è moltiplicato con l’avvento dell’era internet. Siti web e social media hanno aumentato a dismisura i pericoli di una cattiva fama, anche se al tempo stesso hanno incrementato la possibilità di utilizzare i nuovi media per migliorare la propria immagine. È un aspetto ben presente nelle aziende di una certa dimensione. Tempo fa Doxa ha chiesto un parere a oltre cento responsabili comunicazione di aziende private italiane e filiali italiane di multinazionali estere. E la totalità degli interpellati ha dichiarato di utilizzare il digitale per gestire la comunicazione istituzionale, ritenuti essenziali per raccontare l’azienda nella sua dimensione sociale, economica e finanziaria non solo a clienti e consumatori, ma anche agli stakeholder istituzionali, cioè i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti in un progetto o nell’attività dell’azienda. I risultati del sondaggio indicano anche quali sono gli strumenti più utilizzati per aumentare la reputazione aziendale nel mondo digitale: al primo posto ci sono le digital Pr (72%), poi seguono il sito web aziendale (69%), i social media (66%), in particolare con Facebook (82%), Twitter (76%) e LinkedIn (62%). CAVALCARE L’ONDA Il digitale permette, tra l’altro, di sintonizzarsi più facilmente sulla lunghezza d’onda dei clienti, magari con

LE NOVE REGOLE PER GUADAGNARE CONSENSO

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Comportamento etico

l’immagine dell’azienda.

È sempre più importante agire in modo socialmente responsabile e

Leadership e gestione

sostenibile per l’ambiente. Le aziende che rispettano questi principi

Le imprese gestite da una leadership dinamica e sincera sono ammirate

sono più ammirate e rispettate non solo dai clienti, ma anche dalle

dai partner commerciali e godono di un’immagine migliore.

autorità, dai fornitori e dalla società in generale.

Ambiente di lavoro

Qualità di prodotti e servizi

No ai locali polverosi o disordinati: un ambiente di lavoro piacevole e

Sembra ovvio, ma non sempre lo è: le aziende che offrono prodotti e

favorevole ai dipendenti migliora l’immagine aziendale per tutti.

servizi di buona qualità godono di un vantaggio competitivo in termini

Orientamento al cliente

di reputazione.

Le aziende che sono molto attente al cliente sono probabilmente in

Performance finanziaria

vantaggio rispetto ai concorrenti. E i propri clienti le aiutano a sviluppare

Chi ha buoni risultati finanziari farebbe bene a comunicarlo:

fedeltà e reputazione.

buone performance indicano una buona gestione e aumentano la

Responsabilità sociale

considerazione di investitori, dipendenti e persino dei clienti. Ne

Più un’organizzazione si impegna in responsabilità sociale, più è

guadagna la reputazione.

probabile che aumenti la sua reputazione.

Affidabilità e coerenza

Coinvolgimento emotivo

Le aziende devono offrire costantemente prodotti e servizi di qualità per

Combattere la povertà, nutrire il mondo, il riscaldamento globale, le

mantenere intatta la propria reputazione. Il margine di errore è minimo.

emissioni di carbonio... Sono molti i temi capaci di suscitare emozione

Qualsiasi deviazione rende i clienti incerti e di conseguenza appanna

nei clienti e di migliorare la reputazione.

F e b b r a i o

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una comunicazione di tipo sociale. Secondo Claudia Kubowicz Malhotra, docente di marketing alla University of North Carolina-Chapel Hill, «siamo all’inizio di una curva o di un aumento della pubblicità a sfondo sociale. Probabilmente ci sarà un periodo in cui ci sarà un sovraffollamento di questo, ma non lo vedo in un prossimo futuro. Le persone non guardano la pubblicità tanto quanto facevano prima, quindi devi dire o fare qualcosa che attiri l’attenzione della gente», ha spiegato commentando la campagna pubblicitaria Gillette, che ha strizzato l’occhio al movimento #metoo. «Gli studi dimostrano che i giovani che entrano nel mondo del lavoro sono più esigenti riguardo agli impegni a scopo sociale. Aziende come Patagonia, che sono sincere nel modo in cui considerano il loro impatto sociale, hanno molto da guadagnare», ha aggiunto Rupert Younger, direttore del Centro universitario di Oxford per la reputazione aziendale presso la Saïd Business School, alla rete britannica Bbc. PREVENIRE È MEGLIO Quanto pesi la reputazione aziendale lo sa bene, per esempio, una grande azienda come Eni, che si è trovata a gestire, tra l’altro, la comunicazione di spinosi procedimenti giudiziari a carico dei suoi vertici. Tanto che il colosso petrolifero ha istituito un Reputation Lab, con un sistema proprietario che integra tutte le ultime tecnologie di analisi dei dati disponibili basate su algoritmi di machine learning con i più classici sistemi di monitoraggio. «Il punto di partenza è stato definire che cosa si intende per reputazione in relazione alle attività specifiche della nostra azienda», ha spiegato al Sole 24Ore Marco Bardazzi, direttore della Comunicazione Esterna Eni. «E per noi la reputazione è l’opinione dei nostri stakeholder interni ed esterni, basata sulle azioni

F e b b r a i o o

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passate e sulle proiezioni di comportamenti futuri, che si crea tramite esperienze dirette o mediate dalle diverse forme di comunicazione. L’intero sistema del Reputation Lab si basa sull’integrazione e sul coinvolgimento di tutte le anime dell’azienda. Dal punto di vista operativo la gestione fa capo a tre funzioni, la comunicazione esterna, l’identity communication che tra le altre cose si occupa delle indagini di mercato e il risk management integrato, ma il coinvolgimento riguarda soprattutto le 54 unità di business sparse in tutto il mondo». Certo, l’Eni è una multinazionale che si può permettere strumenti costosi come questo. Invece, in proporzione, c’è chi non fa assolutamente niente per difendere o migliorare la propria immagine aziendale. E questa è la cosa peggiore per un’azienda. Meglio ascoltare le parole di uno degli uomini più ricchi del mondo, Warren Buffet: «Ci vogliono 20 anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se ci pensi, farai le cose in modo diverso».

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A t t u a l it à

PROIND

CAMBIAMO ASPETTO PER IL RINNOVAMENTO Nuova veste grafica. Nuovi espositori e un roadshow per far conoscere i nuovi impermeabilizzanti Xypex. E nuovo sito Internet. L’azienda specializzata in malte, tecnologie per l’impermeabilizzazione e disarmanti aggiorna la sua immagine

di Veronica Monaco

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A

vere un’immagine di successo è il primo passo per attirare l’attenzione e imporre la propria presenza in un mercato iper-competitivo come quello attuale. Lo sa bene Proind, azienda di Opera (Milano) specializzata dal 1978 nella produzione di malte, tecnologie per l’impermeabilizzazione e disarmanti, che ha deciso di dotarsi di una rinnovata veste grafica per trasmettere al meglio la sua nuova identità. Lo spiega Massimiliano Settili, responsabile sviluppo e relazioni internazionali. Domanda. Proind si è dotata di una nuova veste grafica. Qual è stata la molla che ha fatto scattare questa voglia di rinnovamento? Risposta. Per molti anni l’immagine di Proind è rimasta sempre la stessa, ma ogni tanto la veste grafica di un’a-

zienda deve essere rivista per comunicare al mercato la propria dinamicità. Abbiamo così deciso di fare questo passo all’insegna del rinnovamento. D. Con questa nuova veste grafica che cosa desiderate comunicare al mercato? R. Sicuramente che Proind è operativa al 100% e in fase di rinnovamento. Abbiamo da poco inserito una nuova linea di cristallizzanti per l’impermeabilizzazione e abbiamo colto l’occasione della nuova veste grafica per comunicare ancora di più questa novità al mercato. D. Le vostre linee di prodotto hanno tutte nomi legati all’astronomia. Avete mantenuto questa caratteristica? R. Certo, sono nomi che derivano dalla linea storica di prodotti dell’azienda, Sirio, che comprende malte cementizie e additivi. Poi negli anni abbiamo inserito la linea Pegaso, dedicatagli impermeabilizzanti, GeF e b b r a i o

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te rinnovato, in linea con la nostra nuova immagine aziendale. Ora è più semplice e intuitivo. D. Per i rivenditori edili avete previsto qualche iniziativa particolare? R. Sì, abbiamo ideato dei nuovi espositori e roll-up per i punti vendita e stiamo organizzando un roadshow per far conoscere i nuovi impermeabilizzanti Xypex. Fino a qualche anno fa, quando abbiamo preso l’esclusiva per l’Italia, questi prodotti altamente innovativi non erano presenti sul mercato nazionale. D. Quali sono i plus dei prodotti Xypex rispetto alla concorrenza? R. Xypex Chemical Corporation è una società canadese con una presenza internazionale e una posizione di leadership globale nel settore dell’impermeabilizzazione per cristallizzazione. Il principale vantaggio rispetto ai competitor è quello di funzionare all’interno del calcestruzzo: mentre gli altri prodotti nascono come coating, trasposti poi in addittivi, e sono destinati a lavorare sulla superficie del calcestruzzo, i reagenti chimici della Xypex penetrano in profondità formando una struttura cristallina insolubile all’interno della struttura, per un risultato permanente. Inoltre la tecnologia Xypex permette al calcestruzzo di avere una maggiore resistenza alla pressione idrostatica e alla penetrazione delle sostanze chimiche.

«Abbiamo deciso di scindere il catalogo generale in quattro più piccoli, specializzando l’informazione sulle specifiche esigenze degli applicatori»

A sinistra, Massimilano Settili

mini, dedicata ai disarmanti, e Andromeda, dedicata ai prodotti ad alta resistenza chimica. Ultima novità gli impermeabilizzanti per cristallizzazione Xypex. D. Anche le vostre brochure sono completamente rinnovate. Come è stata scelta la presentazione dei prodotti all’interno dei cataloghi? R. Proind ha sempre avuto un catalogo generale piuttosto voluminoso, che comprendeva tutte le linee di prodotto commercializzate dall’azienda. Sempre nell’ottica del rinnovamento, abbiamo deciso di scindere il catalogo generale in quattro cataloghi più piccoli, specializzando l’informazione sulle specifiche esigenze degli applicatori con cui andiamo a relazionarci. A coloro che si occupano di prefabbricazione presentiamo il catalogo della linea Gemini, se invece parliamo con gli impermeabilizzatori presentiamo i cataloghi della linea Pegaso o Xypex. D. La nuova immagine aziendale coinvolge solo la parte cartacea o anche il web? R. Anche il nostro sito internet è stato completamenF e b b r a i o o

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SPECIAL E

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DOSSIER C A N TO N T I C I N O

LA SVIZZERA IN COSTRUZIONE Nel Canton Ticino l'edilizia non si è fermata come in Italia. La domanda di immobili resta solida, nonostante i dubbi sollevati con qualche referendum. E i rivenditori... Ecco la mappa e le schede delle imprese della distribuzione a cura del Centro studi YouTrade

RIAZZINO LUMINO BIRONICO BELLINZONA LOSONE CASTIONE GORDOLA GIUBIASCO MEZZOVICO BEDANO SAVOSA

LUGANO GRANCIA MENDRISIO

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YO U T R A D E

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D O SS I ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O DISTRIBUZIONE

CHI FA BUSINESS NEI CANTONI Il mercato dell’edilizia della Confederazione esce da due anni positivi. Gli investimenti aumentano e rimane florido il settore delle locazioni, anche se sale il numero di alloggi sfitti. E il referendum contro la dispersione insediativa non ha cambiato le prospettive di crescita a cura del Centro studi YouTrade

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a 1 milione 738 mila edifici per un totale di 4,5 milioni di abitazioni, un tasso di crescita di oltre 12 mila edifici all’anno, una percentuale di appartementi inutilizzati all’1,62% pari a oltre 72 mila alloggi, e un tasso di proprietà al 38,2%. L’edilizia residenziale svizzera in questi anni sta dimostrando di mantenere una centralità nel mercato degli investimenti, grazie proprio alla presenza grandi investitori, attratti dal basso costo del denaro, da una domanda sempre attiva,

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con prezzi in crescita da circa 15 anni nelle città e nelle aree più densamente abitate, con tassi medi annui del 2%, e con un mercato degli affitti vivace e con prezzi in aumenti dell’1% annuo. La Confederazione Elvetica è uno dei mercati edilizi più solidi tra i Paesi europei e il 2018 si è confermato un anno eccellente per il mercato immobiliare, dopo un buon 2017. Segno che le prospettive di investimento, rappresentate dalla costruzione o riqualificazione di immobili da mettere a reddito rappresentano orizzonti positivi di crescita anche nel medio e lungo periodo, secondo i principali

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SPESE PER LE COSTRUZIONI PER COMPARTI, TIPI DI COSTRUZIONI E CANTONI 2016 In milioni di franchi, e prezzi correnti Spese dei committenti pubblici Totale comparti

Comparti e Cantoni

Totale Svizzera

66.433

Genio civile Totale

22.224

Totale

12.527

Investimenti dei committenti privati

Edilizia

di cui strade

5.203

Totale

9.696

di cui per edifici con abitazioni

883

Totale

44.210

Infrastrutture

5.047

Abitazioni

30.711

Agricoltura e selvicoltura

668

Industria e servizi

7.784

Regione del Lemano

13.577

4.843

2.549

1.070

2.294

322

8.734

993

6.039

96

1.605

Espace Mittelland

12.661

4.034

2.216

1.206

1.818

141

8.627

1.237

5.622

197

1.571

Svizzera nordoccidentale Zurigo Svizzera orientale

8.842

2.792

1.412

645

1.380

60

6.050

589

4.054

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1.355

10.915

3.770

1.685

602

2.084

221

7.145

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5.356

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1.119

9.191

2.401

1.445

831

957

57

6.790

1.102

4.517

130

1.041

Svizzera centrale

6.512

1.435

843

481

592

64

5.078

427

3.657

119

875

Ticino

3.095

1.314

1.032

365

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1.782

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-

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4,7

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8,2

7,0

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1,6

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% Canton Ticino/totale Fonte: Ufficio federale di statistica

osservatori del mercato. Queste condizioni sono favorite anche da tassi di interesse dei mutui piuttosto bassi e, secondo gli analisti, questo trend positivo dovrebbe durare ancora per tutto il 2019. INVESTIRE NEL TICINO In Svizzera negli ultimi anni i rendimenti degli investimenti immobiliari sono stati positivi e i dati raccontano di una evoluzione del valore degli edifici pari a +3,0%, dopo +2,5% nel 2016, con andamenti diversi nei vari cantoni, con un valore leggermente più contenuto per il Canton Ticino, pari a +1,7%. La crescita dei rendimenti si deve alla tipicità del mercato svizzero, molto orientato agli investimenti diretti a fini locativi, con redditi medi superiori al 6%. Che nel Canton Ticino si attestano al 5%, favoriti appunto dai bassi tassi di interesse e da rendimenti netti del cash flow pari al 3,3% sia a livello generale che nello specifico dell’area ticinese (dati Iazi). È tuttavia in crescita la percentuale di alloggi sfitti, pari a oltre 72 mila, con una crescita di oltre 8 mila nel 2018 rispetto al 2017, dovuta al calo dell’immigrazione (da sempre uno dei motori dell’edilizia svizzera). Pertanto si può ipotizzare che in futuro possa esserci un leggero calo degli affitti, dato che per contrastare questo fenomeno nel caso di nuovi contratti locativi sono spesso stati previsti incentivi quali mesi gratuiti o buoni per mobili o elettrodomestici. L’attenzione al mercato residenziale si deve poi anche al miglior rendimento degli investimenti in questo settore, rispetto al settore commerciale. LA PAROLA DEI CITTADINI Questa attività edilizia senza sosta e il rischio di una espansione e consumo di suolo eccessivo è stata al centro di recenti provvedimenti legislativi basati, come spesso accade in Svizzera, su proposte referendarie. Per contrastare la dispersione degli insediamenti un referendum del 2013 aveva approvato una modifica della legge sulla pianificazione del territorio per la quale, secondo le nuove disposizioni, l’estensione delle zone edificabili deve soddisfare unicamente il fabbisogno prevedibile per 15 anni e le zone edificabili sovradimensionate devono essere ridotte. I Cantoni stanno ora F e b b r a i o

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provvedendo all’attuazione di queste prescrizioni e, di riflesso, a una migliore protezione della natura e del paesaggio. Oltre a queste norme la Svizzera, sempre con referendum, ha approvato il graduale abbandono dell’energia nucleare e una politica di promozione delle rinnovabili, oltre la riduzione dello sviluppo delle seconde case. Eppure qualche contraddizione c’è in un mercato edilizio che continua a consumare suolo, dato che nonostante queste decisioni il recentissimo referendum per «Fermare la dispersione degli insediamenti - per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti)» ha visto vincere con due terzi dei voti le persone contrarie al quesito. Dunque minori quantità, più rinnovabili, ma disperse sul territorio, potrebbe essere una buona sintesi del pensiero svizzero, compreso quello del Canton Ticino (tutti i dati possono essere letti sul sito del Consiglio Federale Svizzero). Un pensiero che in parte contrasta con quanto emerge dal primo rapporto sullo stato del suolo svizzero, nel quale per la prima volta l’Ufam (Ufficio federale dell’ambiente), in collaborazione con gli Uffici dell'agricoltura (Ufag) e dello sviluppo territoriale (Are), ha riunito tutti i dati e le conoscenze sul tema. SISTEMA SOLIDO Se dal punto di vista ambientale la Svizzera e i suoi cittadini esprimono alcune contraddizioni in tema di politiche di sviluppo territoriale, dal punto di vista del mercato invece i dati sembrano essere molto più lineari. Il sistema delle costruzioni in Svizzera è un sistema solido che può contare su un valore medio annuo di investimenti pari a 66,5 miliardi di franchi svizzeri, circa 58 miliardi di euro, dei quali un terzo per investimenti pubblici e due terzi da privati. Gli investimenti pubblici si suddividono a loro volta in circa 12,5 miliardi di franchi svizzeri (11 miliardi di euro) in infrastrutture e opere del genio civile, mentre poco meno di 10 miliardi di franchi svizzeri (8,5 miliardi di euro) sono destinati all’edilizia, di cui quasi 900 milioni sono investiti in alloggi (pari a 780 milioni di euro). Sul fronte del mercato privato, dei 44 miliardi di franchi svizzeri totali (38,9 miliardi di euro) oltre 30 miliardi (pari a 27 miliardi di euro) sono investimenti destinati all’edilizia residenziale.

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D O SSI ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O Complessivamente dunque il settore residenziale ogni anno in Svizzera gode di investimenti per circa 31 miliardi di franchi (oltre 27 miliardi di euro).

VOLUME DELLA PRODUZIONE EDILIZIA IN SVIZZERA 2001-2018

INVESTIMENTI IN CRESCITA Se nel 2017 le spese per le costruzioni sono cresciute dello 0,8% in termini nominali rispetto all’anno precedente e gli investimenti in costruzioni destinati a progetti edilizi sono saliti del 2,1%, mentre quelli destinati a progetti del genio civile sono scesi del 5,2%, il portafoglio lavori (ovvero le spese previste) per il 2018, costituito dai progetti di costruzione in fase di realizzazione DINAMICA TRIMESTRALE DEL VOLUME DELLA PRODUZIONE (lavori pubblici di manutenzione inclusi) era del 2,6% superiore riEDILIZIA IN SVIZZERA spetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In effetti la dinamica di lungo periodo dell’output delle costruzioni a livello svizzero è positiva e, nonostante andamenti altalenanti nei diversi trimestri, ha completamente recuperato la fase critica del 2015 e del 2016, ritornando a livelli pre-crisi, con il 2017 e 2018 positivi per crescite del mercato. Non avendo ancora a disposizione i dati a consuntivo per il 2018, uno sguardo al 2017 assegna comunque alcuni dati di tendenza molto interessanti. Nel 2017 sono aumentate le spese complessive per le costruzioni, sono una popolazione pari al 4,2% del totale della popolazione svizzera, composte da investimenti nelle costruzioni e da lavori pubblici di muove il 4,7% del totale degli investimenti in edilizia, con un vamanutenzione, dello 0,8% (+1,4% in termini reali). Le spese per le lore che sale al 5% se ci si riferisce al solo settore degli investimenti costruzioni erano aumentate dello 0,5% nel 2016 e dell'1,4% nel privati in abitazioni. Dunque, nel Canton Ticino l’attività edilizia 2015. Le spese per lavori pubblici di manutenzione sono aumentate legata al mercato residenziale privato è particolarmente importante dello 0,7% rispetto al 2016. Gli investimenti nelle costruzioni, ovvero ed è interessante notare che l’attività appare, al di là di piccole vale spese per le costruzioni senza i lavori pubblici di manutenzione, riazioni annue, solida e ormai stabilizzata da alcuni anni, secondo quanto rilevato dall’Ufficio Federale di Statistica nelle statistiche sono invece saliti dello 0,8%. annuali delle costruzioni e dell'edilizia abitativa. Complessivamente in Canton Ticino ogni anno si attivano oltre 3 miliardi di franchi ESERCITO DI ADDETTI Sono cifre che indicano l’importanza di questo mercato soprattutto svizzeri di investimenti, pari a 2,64 miliardi di euro, dei quali circa considerando che sono al netto dei lavori di manutenzione ordinaria le metà in edilizia residenziale. Un mercato interessante, dunque, e e che, con i dovuti pesi e rapporti in ragione dei diversi cantoni, si soprattutto solido e che si conferma, anno dopo anno, un mercato riverberano anche a livello territoriale. L’importanza dell’economia di riferimento per il settore, ma anche un mercato sul quale pesa la delle costruzioni in Svizzera è anche rappresentata non tanto dal riduzione del numero di immigrati, primi referenti per il mercato numero di imprese, pari a circa 48 mila, ma soprattutto dal nume- molto redditizio della locazione, che potrebbe avere conseguenze ro di addetti, oltre 335 mila, che dunque evidenzia una struttura sugli investimenti a breve termine. L’osservazione e il monitoraggio imprenditoriale anch’essa molto solida e non parcellizzata e fram- di questi indicatori possono dunque dare interessanti opportunità mentata come quella italiana, per esempio. Il Canton Ticino in e capacità di lettura al fine di indirizzare investimenti e azioni questo ambito rappresenta un’area interessante perché, a fronte di specifiche di mercato.

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BAZZI - ART & SOLUTIONS

UNA STORIA SECOLARE per guardare al futuro DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. Bazzi nasce nel lontano 1908, quando Paolo Brusa arriva a Locarno da Malnate, comune della provincia di Varese, per lavorare come posatore piastrellista. Nel corso degli anni la ditta passa dapprima al figlio CarCarlo Bazzi lo con la consorte Centina, poi alla nipote Carla con il marito Italo Bazzi, e in seguito al loro figlio Mauro con la moglie Claudia. Dal 2017, dopo la prematura scomparsa di Mauro Bazzi, a condurre l’azienda è il figlio Carlo, affiancato dalla sorella Elisa. D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. La Bazzi Piastrelle si concentra sulla vendita e posa di piastrelle, mosaici, pietra naturale, così come la vendita di arredo bagno. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? AVETE ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. Tra i principali fornitori di materiale abbiamo Bisazza, Atlas Concorde, Marazzi, FMG, Inalco Céramica, Gessi, Ceramica Cielo… D. A CHE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE (IMPRESE, PRIVATI, ARTIGIANI)?

Ragione sociale completa: BAZZI PIASTRELLE SA Anno di fondazione: 1908 Sede legale: Via dei Pioppi 10 - 6616 Losone Sito internet: www.bazzi.ch Email: info@bazzi.ch Numero punti vendita: 1

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R. Tra i clienti della Bazzi troviamo sia privati, sia architetti, imprese generali, piastrellisti e altri artigiani. D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? QUALI? R. Oltre alla vendita stessa, la nostra azienda offre anche il servizio di posa, ristrutturazione chiavi in mano di bagni, riparazioni e manutenzione delle superfici. D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. Attualmente non disponiamo di un servizio e-commerce. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI? R. Disponiamo di un magazzino coperto di oltre circa 1000 mq. Per la gestione logistica del magazzino nonché per la gestione dell'operatività aziendale disponiamo di un gestionale apposito. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? SE SÌ, CON QUALI STRUMENTI? R. Oltre al sito internet, curiamo l’immagine su quattro social media diversi (Facebook, Instagram, Pinterest e LinkedIn), e manteniamo il contatto con i nostri clienti tramite regolari newsletter e comunicazioni.

Indirizzi punti vendita: Via dei Pioppi 10 - 6616 Losone Numero showroom: 1 Magazzino: 1000 mq coperti ca Titolare: Carlo Bazzi Responsabile ufficio acquisti: nd Fatturato 2017 e 2018: nd

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DO SS I ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O DILLENA

IL PLUS: LOGISTICA E CAPITOLATO per tetti e facciate DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. Dillena è nata nel 1977 come azienda famigliare. Nel 2010 è stata ceduta al Gruppo Spaeter Ticino, ma la gestione è ancora in capo alla famiglia Dillena. Spaeter Ticino vende prodotti come acciaio, cemento armato e impiantistica, mentre noi siamo specializzati in materiali da costruzione e legnami. D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. Materiali da costruzioni, legnami, isolamento, sistemi a secco. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? E AVETE ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. Swisspor, Soprema, Knauf, Saint Gobain, Schumacher, Jub, Fassa, Kerakoll,Cugini, Grascalce. D. A QUALE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE? R. Ci rivolgiamo per il 50% alle imprese, per il 15% ai privati, e per il 35% alle piccole imprese.

Ragione sociale completa: DILLENA SA Anno di fondazione: 1977 Sede legale: Via San Gottardo 104 – 6596 Gordola Sito internet: www.dillena.ch Email: info@dillena.ch Numero punti vendita: 3 (Gordola, Bioggio, Mendrisio) Indirizzi punti vendita: Via S. Gottardo 104 - 6596 Gordola; Via Laveggio 21 - 6850 Mendrisio; Via Industrie 1 - 6934 Bioggio

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D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? R. Offriamo una logistica impeccabile e un servizio di capitolati per tetti e facciate, oltre alla fornitura e posa di acciaio d’armatura, micropali e sistemi di ancoraggio per pareti. D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. No, ma lo stiamo valutando. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI? R. Usiamo il gestionale Sap. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? SE SÌ, CON QUALI STRUMENTI? R. Facciamo promozioni e pubblicità in televisione. D. QUAL È IL RAPPORTO CON LA GDO: NE SENTITE LA CONCORRENZA? R. Al momento non molto. D. NEL 2018 COME È ANDATO IL MERCATO DELL’EDILIZIA IN CANTON TICINO E COSA VI ASPETTATE PER IL 2019? R. Lo scorso anno è andato molto bene, mentre quest’anno c’è un ribasso sul margine e le nuove commesse nel ramo edile.

Numero showroom: nessuno in studio Magazzino: 6000 mq coperti; 5000 mq scoperti per Gordola; 10002000 mq per Mendrisio; 2000-5000 mq per Bioggio Titolare: non abbiamo un titolare, ma siamo coordinati dal Gruppo Spaeter, uno dei principali fornitori e partner di servizi per l’edilizia, l’artigianato edile e l’industria svizzera Responsabile ufficio acquisti: Athos Tami Fatturato 2017 e 2018: 16-19 mio euro

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D O SSI ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O EDILCENTRO WULLSCHLEGER

CONVINCENTI ANCHE GRAZIE alle «giornate banco» DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. In un mercato sempre in rapida evoluzione, dalle mutevoli situazioni economiche, Edilcentro Wullschleger rappresenta da più di cento anni un costante punto di riferimento. Quattro generazioni si sono succedute da quando nel 1900 Fritz Wullschleger fondò una società per la commercializzazione di legname e materiale edile. Più di un secolo, durante il quale la società è cresciuta e si è fatta conoscere per la serietà e la competenza con cui ha sempre svolto il proprio lavoro. Grazie alla continuità della tradizione professionale e allo spirito innovativo della famiglia e dei suoi collaboratori, pur nella costante salvaguardia di quei valori che per anni hanno costituito il patrimonio aziendale, l’azienda ha saputo evolversi e adattarsi alla moderna competitività e oggi rappresenta un’importante realtà del Canton Ticino. D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. Il carattere snello e ben definito della nostra organizzazione ci

permette di avere un’offerta commerciale molto ampia, intenta a portare valore a quasi la totalità del settore dell'edilizia. Il nostro impegno, infatti, è dedicato a due macro settori: il settore della costruzione (materiali grezzi e semilavorati) e il settore delle finiture interne. In particolare, Edilcentro Wullschleger è riconosciuta per essere il punto di riferimento in Ticino per i professionisti attivi nella costruzione a secco e nella sottostruttura. La nostra offerta si completa con una gamma molta ampia di materiali grezzi per

la costruzione, l’isolamento, le attrezzature e il legname. Stiamo investendo nel settore delle finiture interne, offrendo prodotti di arredo bagno, pavimentazione e porte, senza trascurare l’offerta di prodotti già consolidati. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? AVETE ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. Siamo distributori attivi con esperienza secolare. La solidità e

l'orientamento all'innovazione sono le caratteristiche che ci sono riconosciute maggiormente dai nostri partner commerciali: infatti, sin dagli inizi abbiamo puntato a creare e coltivare relazioni di reciproca fiducia che durassero nel tempo. È grazie a questo assetto strategico che possiamo contare su solidi rapporti commerciali con i più importanti marchi svizzeri ed europei, fra cui anche italiani, del settore. Siamo attori proattivi del mercato, le innovazioni abbinate a progetti concreti rappresentano per noi una fonte fondamentale nel processo di miglioramento e continuo sviluppo. D. A CHE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE (IMPRESE, PRIVATI, ARTIGIANI)? R. Ci rivolgiamo a tutti i professionisti del settore edile. D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? QUALI? R. Da noi il cliente trova non solo i prodotti, ma anche una consu-

lenza appropriata per ogni situazione, necessità e problematica. Forti dei nostri sette punti vendita, dislocati in tutto il territorio ticinese, garantiamo velocità nel servizio di consegna.

Nuovo centro per l'edilizia a Muzzano, inaugurato a gennaio 2019

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D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. Al momento non offriamo un ser-

vizio di e-commerce, ma dotiamo i nostri clienti di un profilo personale digitale che permette loro di accedere alle proprie scontistiche, sfogliando il listino online. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI? R. La nostra presenza nell’intero Tici-

no, con sette punti vendita, ci rende il Famiglia Wullschleger rivenditore maggiormente capillare del Cantone. Al momento il nostro fiore all’occhiello in fatto di logistica è la sede di Muzzano: aperto a inizio 2019, il punto vendita vanta un sistema di stoccaggio intensivo semiautomatico che permette numerosi vantaggi fra cui l’ottimizzazione dei processi e degli spazi. Per offrire il miglior servizio al cliente, tutti i sette punti vendita sono in rete fra loro, attraverso un efficiente sistema informatico. La comunicazione/informazione fra gli addetti dei diversi punti vendita (riunioni periodiche e condivisione delle informazioni attraverso precisi processi aziendali) permette al cliente di usufruire al 100% della capillarità dell'azienda

Ragione sociale completa: EDILCENTRO WULLSCHLEGER SA Anno di fondazione: 1900 Sede legale: Via del Tiglio 6 - 6512 Giubiasco Sito internet: www.edilcentro.ch Email: info@edilcentro.ch Numero punti vendita: 7 Indirizzi punti vendita: Viale Tarchini 12 - 6828 Balerna; Via Iragna 33 - 6710 Biasca; 6764 Chiggiogna; Via del Tiglio 6 - 6512 Giubiasco;

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sull'intero territorio ticinese. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? SE SÌ, CON QUALI STRUMENTI? R. Edilcentro Wullschleger ha sapu-

to rimanere al passo con i tempi e spesso anche anticiparli. Abbiamo un ufficio marketing che coordina le proprie attività in sinergia con l’ufficio acquisti e i due reparti dedicati alla vendita. Promuoviamo la nostra attività attraverso il sito web www. edilcentro.ch dove, oltre a una panoramica sull’azienda, il cliente trova le promozioni attive e il listino online. Utilizziamo inoltre un sistema Dem per l’invio di newsletter per la comunicazione ai clienti di promozioni, eventi e corsi. Periodicamente organizziamo delle «giornate banco» dedicate ai marchi di cui abbiamo la rivendita. Durante queste giornate i fornitori hanno la possibilità di uno spazio, al fine di presentare e far testare i prodotti ai nostri clienti. D. QUAL È IL RAPPORTO CON LA GDO: NE SENTITE LA CONCORRENZA? R. Non sentiamo la concorrenza della Gdo: ci rivolgiamo a target

differenti e lo facciamo con una consulenza specializzata.

Zandone - 6616 Losone; Via Pian Scairolo 30 - 6915 Lugano-Pambio Noranco; Via Industria 7 - 6933 Muzzano Numero showroom: 2 Magazzino: 73.000 mq (superficie totale - interno+esterno dei sette magazzini) Titolare: famiglia Wullschleger Responsabile ufficio acquisti: Moreno Berterini Fatturato 2017 e 2018: nd

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D O SSI ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O GEHRI

UN SERVIZIO COMPLETO ai clienti DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. Gehri è attiva dal 1970. Oggi l’azienda è leader nella consulenza, vendita, lavorazione e posa di ceramiche da rivestimento (piastrelle), mosaici, pietre naturali di ogni genere e provenienza e pietre artificiali, come ad esempio gli agglomerati di quarzo o cemento, sia in Ticino che nel resto della Svizzera. D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. Il servizio completo è il nostro punto di forza. Inizia dalla consulenza competente e personalizzata nella scelta dei materiali presso i nostri accattivanti e sempre aggiornati spazi espositivi, prosegue con gli eventuali sopralluoghi e la consulenza dei nostri esperti tecnici di cantiere, che seguono i lavori fino alla realizzazione e alla messa in opera dei manufatti da parte dei nostri qualificati marmisti e posatori. Disponiamo di un laboratorio per la lavorazione della pietra che, grazie alla competenza degli operatori e alle macchine a controllo numerico di nuova generazione, ci permette di soddisfare praticamente qualsiasi esigenza. Offriamo inoltre un collaudato servizio riparazioni, levigatura e lucidatura post-vendita, nonché, presso il nostro magazzino, un fornito outlet e un punto di vendita diretta di materiali edili affini, come colle, cementi, siliconi, profili Schlüter, pannelli Wedi, prodotti di pulizia e manutenzione, attrezzi e macchinari, e così via. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? AVETE

Ragione sociale completa: GEHRI RIVESTIMENTI SA Anno di fondazione: 1970 Sede legale: casella postale 4036, CH-6904 Lugano Sito internet: www.gehri.com Email: info@gehri.com Numero punti vendita: 2 (il principale è a Lugano, l’altro a Gstaad)

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ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. I principali marchi, prevalentemente italiani, trattati dalla nostra azienda sono i seguenti: Atlas Concorde, Graniti Fiandre, Porcelaingres, SapienStone, Vogue, Cipa Grès, Deutsche Steinzeug, Buchtal, Gigacer, Bisazza, Sicis, che rappresentano nelle loro collezioni i brand più rinomati del settore e coprono l’intera paletta di prodotti attualmente reperibili nel mercato ceramico. D. A CHE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE (IMPRESE, PRIVATI, ARTIGIANI)? R. La nostra azienda costituisce da sempre il partner ideale per progettisti, designer e specialisti della costruzione per lo sviluppo di progetti e idee che abbinano estetica, design e tecnica. Lo staff di consulenti di vendita e tecnici sono a disposizione di privati e clienti istituzionali per individuare le migliori soluzioni di rivestimento e arredamento. D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? QUALI? R. Ciò che caratterizza maggiormente la nostra azienda è costituito dal servizio completo offerto ai clienti. Dalla consulenza in showroom, alla visualizzazione degli ambienti personalizzati, alla lavorazione presso i propri laboratori di trasformazione di ceramiche e pietre naturali fino alla realizzazione in cantiere delle opere e al servizio post-vendita. Disponiamo pure di un vasto deposito per offrire ad artigiani e professionisti un servizio di vendita e commercio dei materiali trattati nel nostro settore d’attività.

Indirizzi punti vendita: Via Chiosso 12 - 6948 Porza Numero showroom: 2 (uno di ceramiche e uno di pietre naturali) Magazzino: 1600 mq coperti; 1500 mq scoperti Titolare: Andrea Gehri Responsabile ufficio acquisti: Enrico Da Lio Fatturato 2017 e 2018: ca. 17 mio CHF

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i nostri prodotti e servizi. Siamo presenti in televisione, in radio, su riviste specializzate e di design, oltre che attraverso una comunicazione capillare della nostra attività tramite i social media e i mezzi elettronici di divulgazione di massa. D. QUAL È IL RAPPORTO CON LA GDO: NE SENTITE LA CONCORRENZA? R. La nostra azienda punta sul servizio, competenza e qualità e pertanto focalizziamo la nostra azione nella ricerca continua dell’eccellenza. La concorrenza risulta un motore che spinge l’azienda alla continua ricerca di novità e sprona i collaboratori a dare sempre il meglio di se stessi. Il fattore umano è prioritario per il successo dell’azienda. D. NEL 2018 COME È ANDATO IL MERCATO DELL’EDILIZIA IN CANTON TICINO E COSA VI ASPETTATE PER IL 2019? R. Nel 2018 la nostra azienda ha ottenuto un buon risultato, occupando con regolarità tutto il personale aziendale e sfruttando al meglio le risorse tecniche e tecnologiche aziendali. Poter confermare anche per il 2019 la medesima attività costituirebbe sicuramente un altrettanto ottimo risultato. Le premesse per il 2019 nel contesto della costruzione in Ticino sono probabilmente meno rosee rispetto al passato, tuttavia siamo pronti ad affrontare il mercato anche in una fase di minor vigore.

spektra.it

D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. Il servizio di e-commerce non costituisce ancora una nostra priorità. Preferiamo il contatto diretto con la nostra clientela e offrire un servizio completo che non si limiti alla sola vendita di prodotti. L’artigiano e la sua capacità di tradurre in realtà i sogni e i desideri del cliente costituiscono per noi una priorità assoluta. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI?R. I nostri depositi e magazzini sono organizzati in rete con tutte le funzioni principali aziendali, la gestione dei materiali avviene tramite software applicativi di gestione che permettono il rilevamento e la movimentazione dei materiali con codifiche a barra. Tutte le movimentazioni in entrata e uscita sono rilevate automaticamente attraverso il rilevamento digitale dei materiali. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? SE SÌ, CON QUALI STRUMENTI? R. Poniamo molta attenzione al marketing e alla comunicazione e dedichiamo al settore risorse importanti a livello di personale aziendale. La diversificazione della comunicazione, unita all’utilizzo dei moderni mezzi di informazione costituiscono principi importanti per divulgare

Professionisti al lavoro

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D O SS I ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O GHIELMIMPORT

UNA SOLIDA BASE di cemento DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. Ghielmimport nasce nel 1972 ed è leader nel settore del cemento e del tondo per cemento armato e materiali edili nel Canton Ticino e in Svizzera in generale. D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. Cementi sfusi e in sacco, oltre a malte e leganti speciali, materiali alleggeriti, tondo per cemento armato, reti ed accessori. In merito ai prodotti da magazzino: blocchi per muratura, prefabbricazione e tubi, teli bituminosi, legnami, ferramenta, prodotti chimici per l’edilizia, casseratura e ponteggi, abbigliamento lavoro ed antinfortunistica, pietra naturale, telai e porte, costruzioni a secco. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? AVETE ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. I principali produttori di cemento italiani e le acciaierie italiane omologate per il mercato svizzero e i principali produttori svizzeri per accessori legati all’armatura. D. A CHE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE (IMPRESE, PRIVATI, ARTIGIANI)? R. A seconda del prodotto considerato, sempre con certificazione per il mercato svizzero, la clientela può spaziare dall'impresa di costruzioni al produttore di calcestruzzo, dall'artigiano costruttore o finitore e anche al privato.

Ragione sociale completa: GHIELMIMPORT SA Anno di fondazione: 1972 Sede legale: Via Cantonale 8 – 6805 Mezzovico Sito internet: www.ghielmimport.ch Email: info@ghielmimport.ch Numero punti vendita: 3

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D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? QUALI? R. Offriamo soluzioni nell’ambito della logistica per tutti i prodotti trattati, della produzione e messa in opera specificatamente per il tondo d’armatura, e consulenza tecnica per tutti i prodotti. D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. È in fase di valutazione. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI? R. Abbiamo stoccaggio specifico per i cementi sfusi, magazzini pronta consegna per prodotti in sacco e i prodotti vari per l’edilizia, il tutto gestito con SAP BO. Per lo stoccaggio degli sfusi non presidiato e per la produzione del tondo sagomato impieghiamo appositi software specifici. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? SE SÌ, CON QUALI STRUMENTI? R. Sì, attraverso il sito web, articoli sulle principali riviste tecniche, giornate formative con clienti e fornitori, partecipazione a fiere ed eventi del settore. D. QUAL È IL RAPPORTO CON LA GDO: NE SENTITE LA CONCORRENZA? R. Al momento no. D. NEL 2018 COME È ANDATO IL MERCATO DELL’EDILIZIA IN CANTON TICINO E COSA VI ASPETTATE PER IL 2019? R. Abbiamo registrato volumi elevati nel 2018, con previsione di calo nel 2019.

Indirizzi punti vendita: Mezzovico, Stabio e Serocca D’Agno Numero showroom: 2 Magazzino: 2000 mq coperti; 4000 mq scoperti Titolari: Mattia e Luca Ghielmi Responsabile ufficio acquisti: diversi a seconda dei prodotti Fatturato 2017 e 2018: nd

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DO SS I ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O SOMAZZI

CON NOI L’EDILIZIA TICINESE non si fermerà DOMANDA. IN CHE ANNO È NATA LA VOSTRA AZIENDA E COME SI È SVILUPPATA LA SUA STORIA? RISPOSTA. Somazzi Dario materiali da costruzione nasce nel 1992. Agli inizi fornivamo consulenze e materiali impermeabilizzanti per tetti piani, ma non volevamo essere soltanto una rivendita: volevamo diventare un partner per l'edilizia, vendere know-how. Ora, 27 anni dopo, la società con sede a Bironico, nel comune di Monteceneri, conta 40 dipendenti e rifornisce un migliaio di clienti. Così, dalla commercializzazione e consulenza tecnica specifica di tutti i prodotti dedicati alla protezione di manufatti edili (impermeabilizzazioni bituminose e sintetiche, isolamenti termici…), la società ha continuato ad ampliare la propria offerta declinandola in tutti i rami della costruzione: dal tetto piano alla carpenteria e falegnameria, passando per i materiali edili tradizionali, fino ai pavimenti in legno. Senza dimenticare le strutture a secco, forniture per giardinieri, ma anche intonaci e pitture. Da qualche anno l’azienda ha cominciato a rivolgersi anche ai clienti privati attraverso uno showroom di finiture d’interno: il portafoglio prodotti comprende piastrelle, parquet, arredobagno, porte, carte da parati e vari complementi d’arredo. Questo spazio, situato a Manno, si propone come laboratorio creativo (da qui il nome Lab finiture d’interni), un luogo di incontro tra architetti e artigiani in cui la ricerca della qualità è all’ordine del giorno. Un team di architetti e decoratori d’interni, oltre alla rete dei nostri artigiani partner, è a disposizione per qualsiasi realizzazione. Ultimo tassello aggiunto è la Edinthon SA, azienda rinomata nel campo delle pitture, vernici e del sistema a cappotto, la quale non è

Ragione sociale completa: SOMAZZI DARIO MATERIALI DA COSTRUZIONE SA / LAB FINITURE D’INTERNI SAGL/ EDITNTHON SA Anno di fondazione: 1992 Sede legale: Via Maito 20 – 6804 Bironico Sito internet: www.somazzi.ch - www.lab-finiture.ch Email: info@somazzi.ch - info@lab-finiture.ch Numero punti vendita: 2

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solo un rivenditore bensì anche produttore di tutti i tipi di idropitture e intonaci, acrilici e silossanici D. COME SI COMPONE LA VOSTRA OFFERTA COMMERCIALE E QUALI SONO I PRODOTTI SU CUI PUNTATE DI PIÙ? R. La ditta Somazzi si rivolge al mondo dell’edilizia a 360 gradi. Attraverso i nostri due punti vendita situati in zone strategiche riusciamo a servire tutto il Cantone. La copertura del territorio è anche garantita dai quattro veicoli pesanti che quotidianamente si impegnano a rifornire cantieri e imprese. Anche lo showroom è situato in una location strategica, alle porte di Lugano, all’interno di una delle zone cantonali maggiormente produttive e a pochi passi da grandi realtà imprenditoriali. D. QUALI SONO I PRINCIPALI MARCHI CHE TRATTATE? AVETE ANCHE FORNITORI ITALIANI? R. Tra i nostri fornitori annoveriamo produttori sia europei che svizzeri, piccole realtà produttive e multinazionali. Il catalogo dei prodotti commercializzati è superiore ai 20 mila articoli. Un assortimento così ampio impone accordi con svariati fornitori sia nazionali che internazionali. La selezione mirata delle aziende produttrici è un impegno costante, ma ne siamo soddisfatti. Alcuni produttori sono in rapporti con noi dal momento della fondazione. D. A CHE TIPOLOGIA DI CLIENTELA VI RIVOLGETE? R. Ci rivolgiamo a tutta la filiera dell’edilizia, dalle imprese agli artigiani, con un occhio attento ai privati. Il nostro know-how è a disposizione di tutti gli attori dell’edilizia sia privati che professionisti.

Indirizzi punti vendita: Via Maito 20 - 6804 Bironico; Via Stazione 15 - 6532 Castione Showroom Lab finiture d’interni: Via Cantonale 36 - 6928 Manno Edinthon SA: Via al Fiume 6- 6807 Taverne; Via San Gottardo 30 6532 Castione Magazzino: 5000 mq coperti; 8000 mq scoperti Titolare: Dario Somazzi Fatturato 2017 e 2018: nd

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D. OLTRE AI PRODOTTI, OFFRITE ANCHE SERVIZI AI VOSTRI CLIENTI? R. Offriamo tutta la nostra esperienza, ma soprattutto mettiamo a disposizione la rete delle imprese con cui collaboriamo. Abbiamo maturato una profonda conoscenza dei vari settori e annoveriamo migliaia di artigiani specializzati in grado di risolvere i più svariati problemi. La nostra forza sono i rapporti con le aziende specializzate. D. AVETE UN SERVIZIO DI E-COMMERCE O PENSATE DI INTRODURLO? R. Abbiamo valutato l’inserimento di un portale e-commerce, ma a oggi preferiamo mantenere e coltivare i rapporti diretti con i clienti. D. PARLIAMO DI MAGAZZINO E LOGISTICA: COME SIETE ORGANIZZATI? USATE GESTIONALI O SISTEMI INFORMATICI AVANZATI? R. La nostra gestione del magazzino, degli ordini e delle offerte è organizzata interamente con un software avanzato. La puntuale gestione di carichi e scarichi è essenziale per tener traccia di tutta la movimentazione del magazzino, e quindi sfruttare appieno le funzionalità che riguardano la situazione delle scorte, il calcolo dell'inventario e le stime di giacenza. La gestione dei vari magazzini e punti vendita sarebbe impensabile senza un sistema informatico che permetta di conoscerne lo stato reale. D. FATE MARKETING E COMUNICAZIONE? E CON QUALI STRUMENTI? R. Il marketing e la comunicazione sono spesso visti come un’entità quasi metafisica, e alcuni la trattano con timore reverenziale. In verità il marketing è uno campo molto importante in cui cerchiamo di migliorarci costantemente. Comunichiamo attraverso newsletter mirate con tutti i nostri clienti e cerchiamo di fornire tutte le informazioni che difficilmente riusciremmo a veicolare con il semplice passaparola. Offerte speciali, novità o comunicazioni di servizio sono argomenti gestiti dal nostro ufficio marketing attraverso i social media e le newsletter. D. QUAL È IL RAPPORTO CON LA GDO: NE SENTITE LA CONCORRENZA? R. La concorrenza in tutto il Cantone è molto forte e gli attori sono organizzati. La nostra convinzione è che, all’interno di un mercato così conteso, i rapporti personali e la storia fanno la differenza. D. NEL 2018 COME È ANDATO IL MERCATO DELL’EDILIZIA IN CANTON TICINO E COSA VI ASPETTATE PER IL 2019? R. La nostra impressione, confermata anche dai risultati aziendali, è che in Ticino l’edilizia è ancora molto florida. Gli innumerevoli cantieri che quotidianamente sorgono su tutto il territorio sono visibili a tutti, si parla di contrazione da diverso tempo e forse è cambiato il tipo di costruzione che si realizza, ma le prospettive a medio termine rimangono buone.

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D O SSI ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O I dati riportati nelle schede sono tratti dalle informazioni pubblicate sui siti internet delle aziende

Ragione sociale completa: EDILSTORE SA Anno di fondazione: 2010 Sede legale: Via San Gottardo 34 - 6532 Castione Sito internet: www.edilstore.ch Email: info@edilstore.ch Titolari: Luigi Silvestri e Walter Fiorina Punto vendita: 700 metri quadri dedicati al magazzino e 200 metri quadri dedicati agli show room suddivisi in due piani. Al piano terreno è presente l’esposizione permanente di piastrelle e al primo piano l’esposizione di arredo bagno Principali categorie di prodotto: piastrelle, mosaico, parquet, laminato, mobili da bagno, sanitari, pietra naturale e artificiale, attrezzature e macchinari per professionisti, cementi e collanti, profili e siliconi, antinfortunistica Servizi: consulenza personalizzata; sopralluoghi in cantiere; sviluppo computi misure; organizzazione seminari tecnici; consegne franco cantiere; servizio di carotaggio in soffitti, pareti e pavimenti; taglio a misura come zoccoli, scalini, listelli e pezzi speciali

RIAZZINO

Ragione sociale completa: FABIO REZZONICO + CO Anno di fondazione: 1934 Sede legale: Via Penate 9 - 6850 Mendrisio Sito internet: www.rezz.ch Email: info@rezz.ch Punti vendita: i punti vendita, la consulenza e i magazzini sono a Mendrisio e Lumino. GLA Rezzonico è invece la struttura dedicata alla vendita nel settore pavimenti interni ed esterni per architetti, clienti privati e imprese in Ticino (Via Olgiati 36 a Giubiasco e Via Penate 9 a Mendrisio) Principali categorie di prodotto: stufe, camini, grill, piscine, protezione solare, tetti, coperture, facciate ventilate, pavimenti, scale, ringhiere ed esterni Marchi: Palazzetti, Ruegg, Nordica Extraflame, M Design, Tiba, Rizzoli, Softube, Bestway, Technypools, Velux, Riwega, Knauf Insulation, Isover Saint-Gobain, Flumroc, Isofloc, Gutex, Ampack, Sar-

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nafil, Corradi, BT Group, Frama, KE, Bega, Sailshadow, Resstende, VitrumMioni, Schneider, Schilliger Holz, Lüchinger Holz, Samvaz, Lignatur, Herzog Elmiger, Nelskamp, ZZwancor, Erlus, Industrie Cotto Possagno, Creaton, Alubel, Lattonedil, Prefa, Montana, Swisspearl, Akraplast, Coverlife, Lucarnum, Trespa, Greenwood, Bauwerk, Unikolegno, Belcolor Flooring, Chimiver, Fontanot Servizi: consulenza e sopralluoghi; posa, programmi di manutenzione e di assistenza post vendita; progettazione interni ed esterni per la casa, uffici e ambienti produttivi; installazione, riqualificazione e manutenzione impianti e canne fumarie; progettazione e realizzazione piscine residenziali ed aree benessere; progettazione e posa carpenterie e tetti; fornitura e posa delle pareti ventilate; vendita e posa di scale da interno, esterno ed a botola; centro di assistenza Palazzetti riconosciuto per il Canton Ticino e i Grigioni E-commerce: sul sito internet è presente una sezione dove prenotare prodotti scontati

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Ragione sociale completa: VIP DEVELOPMENT SA Sede legale: Via Cantonale 33 - 6596 Riazzino Sito internet: www.vip-development.ch Email: info@vip-development.ch Deposito: Centro Luserte F, Via Luserte 7/9 - 6572 Quartino Showroom: Via Cantonale 33 - 6596 Riazzino Titolari: CÊliane Maissen, Christian Maissen Principali categorie di prodotto: mobili da bagno, cabine doccia e sistemi d’idroterapia, illuminazione LED, cucine e materiali edili, pietra naturale Marchi: Pamos Swiss Moebel, Pamos Swiss Light, Aquademy, Swiss Box, Nikles Svizzera, Osram, Samsung, BBSPA, Skinrock Servizi: ristrutturazioni complete; risanamento vasche da bagno esistenti o sostituzioni con piatto doccia; posa rivestimenti in pietra naturale

Ragione sociale completa: EDILPOSA SA Anno di fondazione: 1998 Sede legale: Via Cantonale 4 - 6930 Bedano Sito internet: www.edilposa.ch Email: edilposa@edilposa.ch Punto vendita: 1 Principali categorie di prodotto: collanti e sigillanti per posatori, attrezzature e accessori Marchi: Harold Scholz, Kerakoll, Litokol, Mapei, Ardex, Weber Saint-Gobain, Falcone Bau- & Industriechemie, Merz und Benteli, Bosch, Makita, Brevetti Montolit, Raimondi, Rosset Technik, Sigma, Profilitech, SchlĂźter Systems, Lux Elements Servizi: consulenza tecnica, assistenza sia durante la fase di progettazione che durante la posa dei materiali, trasporto materiale a domicilio

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D O SSI ER R I V E N D I TO R I C A N TO N T I C I N O

Ragione sociale completa: HG COMMERCIALE Società commerciale della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori Anno di fondazione: 1899 Sede legale: Stauffacherquai 46 - 8022 Zurigo Sito internet: www.hgc.ch Email: nd Punti vendita: 42 punti vendita, di cui quattro in Canton Ticino (Genestrerio, Cadro, Castione, Losone) Showroom: 24 showroom, nessuno in Canton Ticino Cda: Beat Juen, Franco Lurati, Gian-Luca Lardi, Daniel Andreas Pfirter, Daniel Posse, Thomas Prajer, Daniela Spuhler-Hoffmann Principali categorie di prodotto: pavimenti e rivestimenti, materiali da costruzione, coperture, prodotti chimici, isolamento termico, costruzioni a secco, finestre a intradossi e lucernari, pozzetti, prodotti

di drenaggio, attrezzature, DPI, giardinaggio Marchi: 3M, Helfer, Aco, Argelith, Asa-Service, Bisazza, BZB, Gazzini, Cerdomus, CreaBeton, Deutsche Steinzeug, Edilgres Sirio, Eczacibasi, Ergon, E. Winckelmans, Fap Ceramiche, Gecoglass, Geopietra, Gigacer, Inalco Ceramica, Kera Team, La Fabbrica, Land Porcelanico, Lea Ceramiche, Liapor, MM Mannhart, Fontana Bismantova, Sicis Steuler, Velux, Veriso, Vital, Vitra, Ytong, Zila, Zur, Zzwancor Servizi: centro corsi per costruttori edili, consegna in cantiere, fatture in formato elettronico; realizzazione facciate secondo progetto; e-shop E-commerce: è possibile acquistare direttamente dall’e-shop un’ampia gamma di materiale da costruzione e attrezzatura a prezzo netto e con informazioni sulla disponibilità degli articoli. In più è possibile definire il tipo di consegna (consegna/ritiro), gestire gli ordini per il cantiere, accedere all'archivio dei giustificativi con gli ordini e le fatture

Ragione sociale completa: LUMAFER SA Sede legale: Via Cappella Nuova 2 - 6533 Lumino Sito internet: www.lumafer.ch Email: info@lumafer.ch Punti vendita: un punto vendita con magazzino Principali categorie di prodotto: segnaletica cantieristica e stradale, strumenti di misurazione, attrezzature e materiali edili antinfortunistica Marchi: Altrad Baumann, Klemmfix, meva, SpannStahl

BELLINZONA LUMINO LOSONE

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CADRO Ragione sociale completa: P.L. VALLI SA Anno di fondazione: 1932 Sede legale: Via Grancia 6 - 6916 Grancia Sito internet: www.valli.ch Email: info@valli.ch Punto vendita: un punto vendita con showroom Direttore: Antonio Regazzoni Principali categorie di prodotto: piastrelle, pietre naturali, pietre artificiali, arredobagno, piani cucina, parquet, arredo per esterno, attrezzature per la posa Marchi: Biopietra, Appiani, Ragno, Flaviker, Armonie Artecasa, Salvatori, La Fabbrica, Porcelanosa, Fioranese, Ariostea, L'antic Colonial, Vogue, Piemme, Il Ferrone, Agrob Buchtal, Santa Margherita, Viva,

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Novoceram, La Fenice, Trend, Lapitec, Unicom Starker, Mirage, Dsg, Systempool, Quarella, Tuscania, Marazzi, Domus Linea, Slide, Silestone, Tonino Lamborghini, Magica, Dado Ceramica, Noken, Dekton, Terratinta, Land Porcelanico, Cotto D’este, Krion, Raimondi, Target, Laminam, Coem, Koralle, Mapei, Tagina, Imso, Cipa, Gamadecor, Schlüter Systems, Sintesi, Grespania, Bärwolf, Galassia, Progress Profiles, Sant’agostino, Grazia, Bardelli, Fantini, Boxer, Saime, Gigacer, Ava, Ardeco, Sicis, Rare, Gabbianelli, Bellacasa, Azzurra, Bisazza Servizi: consulenza personalizzata; servizio di posa in opera; consegna a domicilio; servizio riparazioni; lavorazioni su misura in laboratorio YO U T R A D E

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Ragione sociale completa: REGUSCI RECO SA Marchio ticinese di CRH Swiss Distribution Anno di fondazione: 1925, ceduta a CRH nel 2008 Sede legale: Viale Portone 29 - 6500 Bellinzona Sito internet: www.reguscireco.ch Email: info@reguscireco.ch Punti vendita: il gruppo ha 120 punti vendita, di cui sette in Canton Ticino (Arbedo-Castione, Bellinzona, Biasca, Coldrerio, Locarno, Losone, Manno) Showroom: il gruppo possiede 32 showroom, di cui due in Canton Ticino (Arbedo-Castione e Manno) Principali categorie di prodotto: sale da bagno, piastrelle, parquet, porte, cucine, materiali edili e legnami, prodotti per l’allestimento degli spazi outdoor, antinfortunistica, impianti Marchi: tutti i principali marchi del settore e due marchi proprietari: ProCasa è il marchio di Regusci Reco che offre un ampio ventaglio di piastrelle e parquet, oltre a bagni completi adatti a stili e budget differenti; ProOne è il marchio Regusci Reco di utensili e materiali edili per i professionisti Servizi: configuratore rivestimenti per pavimenti; app Reco Pro per smartphone e tablet con il catalogo completo e interattivo dei sanitari e le schede di montaggio di oltre 7mila articoli, consegna in cantiere; taglio e preparazione di lastre piatte di Eternit; taglio del legno

Ragione sociale completa: TICINOCOLOR SA Anno di fondazione: 2008 Sede legale: Via San Gottardo 146 - 6942 Savosa Sito internet: www.ticinocolor.ch Email: info@ticinocolor.ch Titolari: Mauro Sangalli Punti vendita: negozio multimarca che fornisce principalmente colori e vernici, rivolgendosi ad artigiani e professionisti del settore come pittori, imbianchini, imprese edili e di gessatura. Inoltre fornisce anche prodotti come cartongesso e parquet Principali categorie di prodotto: colori, vernici, sistemi a secco, isolamento, parquet, utensili e accessori, DPI, misuratori laser Marchi: Meffert, Ruco, Sax Farben, Sika, CD-Color, Schekolin, Storch, Greutol, Antica Signoria, Elekta, Kerakoll, Weber Saint-Gobain, Impa, Amonn, Gamma Pennelli, Astra, Leica

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QUEL CHE SERVE, QUANDO SERVE La piattaforma mette a disposizione dei rivenditori due centri, vicino a Milano e Torino, con un migliaio di referenze di circa 40 produttori. Basta prenotare i materiali attraverso il web: saranno -pronti al ritiro in quattro ore di Veronica Monaco

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l commercio non può più fare a meno di una logistica efficiente. Vale per tutti i settori commerciali e ancora di più per la distribuzione edile, dove i costi di magazzino hanno un’alta incidenza, insostenibile per i manufatti a più bassa rotazione, magari anche ingombranti. Un problema con cui le rivendite fanno quotidianamente i conti, combattute tra l’interesse ad ampliare la propria offerta per non perdere occasioni di vendita, e spazi e risorse spesso insufficienti. Avere un magazzino in più, dove accedere ogni volta che occorre, senza doverne sostenere i costi, sarebbe il desiderio di tutti. Raggiungere questo obiettivo è quello che si propone Edil Logistica che, con i suoi due centri di

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stoccaggio e distribuzione, è in grado di migliorare la qualità e l’efficienza delle rivendite limitrofe, ampliandone l’offerta e rendendo i prodotti disponibili in sole quattro ore. FORMULA SEMPLICE, TEMPI RAPIDI Situati a Pero (Milano) e a Moncalieri (Torino), i due centri di stoccaggio e distribuzione di Edil Logistica sono utilizzati con successo da centinaia di magazzini edili delle zone circostanti, che hanno la possibilità di contenere il livello delle scorte, abbassare gli oneri finanziari ed evitare il rischio di obsolescenza dei prodotti. Con la certezza di riuscire a soddisfare le richieste dei F e b b r a i o

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clienti in tempi molto rapidi. La formula è semplice ed efficace: l’accesso tramite password al sito www.edillogistica.com permette di visualizzare il magazzino, verificare la disponibilità dei prodotti, formulare l’ordine e, dopo solo quattro ore, ritirare il materiale richiesto, senza obblighi minimi di spesa e senza vincoli. La fatturazione dei materiali avviene direttamente da parte dei produttori. Le rivendite mantengono infatti inalterata la loro identità di cliente, poiché Edil Logistica si configura unicamente come un’estensione del loro magazzino. Un supporto logistico efficiente, comodo, pratico, sempre più importante anche per i produttori, che possono sfruttare questo sistema per semplificare e velocizzare le consegne ai clienti sul territorio. L’EXTRA MAGAZZINO Sul mercato attuale l’efficientamento della gestione del flusso delle merci e della movimentazione dei materiali è diventata una priorità. Influenzato dalla multicanalità, ormai il cliente si aspetta la disponibilità immediata dei prodotti, un vantaggio competitivo che può far oscillare l’ago della bilancia in modo positivo o negativo nella scelta di un fornitore. La formula di Edil Logistica permette di ottimizzare i rifornimenti e le consegne, potendo inoltre selezionare il mix di prodotti da ritirare. Nelle due sedi di Pero e Moncalieri sono a disposizione un migliaio di referenze dei marchi più qualificati di circa 40 produttori, distribuiti su un’area di circa 15 mila metri quadri fra coperto e scoperto. Un grande extra magazzino che consente di allargare l’offerta della rivendita e renderla tempestiva.

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MUOVIAMOCI

Cara logistica, ma quanto mi costi?

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a logistica è una funzione strategica per le aziende produttive e commerciali. Al fine di mantenere un livello competitivo elevato e la possibilità di crescita, diviene necessario essere in grado di riconoscere e monitorare tutte le voci che costituiscono i costi logistici. Per questo motivo si rende necessario attivare dei sistemi di controllo e di gestione reattivi e flessibili. A livello macroeconomico, nelle principali economie dei Paesi europei e in quelle del nord America la logistica rappresenta tra l’8% e l’11% del prodotto interno lordo (l’Italia ha costi logistici pari a circa l’11%

del Pil). La logistica per un’azienda non è solo il trasporto, ma è rappresentata da tutte quelle attività che supportano e abilitano la movimentazione dei materiali e il loro stoccaggio. In particolare possono essere identificati: • Costi del trasporto. Si tratta della voce a peso più elevato arrivando secondo recenti statistiche quasi al 50% del costo logistico totale. Si pensi che per un carico Nord-Sud (Venezia-Palermo) il costo del trasporto si aggira tra i 1.500 fino ai 2 mila euro. • Costi di gestione delle scorte. Questi costi comprendono il mantenimento del

3% ADMINISTRATION

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ORDER ENTRY

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21%

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materiale nelle infrastrutture dedicate allo stoccaggio, l’obsolescenza e le assicurazioni. Valutazioni medie portano a valutare il costo di un posto pallet Epal a circa 0,30-0,50 € al giorno. • Costi di gestione dell'ordine. Rappresentano i costi relativi alla gestione dell’ordine, dalla ricezione alla preparazione del materiale per il cliente. In essi viene inclusa anche la forza lavoro, quella che rappresenta il costo relativo alle risorse umane coinvolte direttamente nel magazzino e che realizzano attività come la preparazione dell’imballaggio e l’etichettatura. Per questa voce, alcune valutazioni statistiche e alcuni casi pratici riportano che il costo di gestione dell’ordine va dai 50 euro fino ai 90 euro per ordine, per le aziende meno virtuose (secondo dati Politecnico di Milano). • Costi relativi al noleggio delle risorse tecnologiche e informatiche utilizzate. • Costi di amministrazione. Comprendono la gestione delle attività inerenti l’emissione e la registrazione dei documenti contabili. L’analisi dei dati mette in evidenza che il controllo dei flussi dei materiali che avvengono all’interno dell’azienda (chiamati anche intra-logistica) hanno un peso rilevante in termini di costi come il costo del trasporto. Tali valutazioni devono stimolare le aziende ad essere sensibilizzate per un controllo dei costi al fine di permettersi di raggiungere una maggiore competitività grazie a un aumento dei margini. di Andrea Payaro docente esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice)

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ai distributori edili dei territori circostanti un servizio di completamento della propria offerta attraverso un’ampia selezione di brand e merceologie disponibili. I rivenditori che utilizzano il servizio Edil Logistica possono: accedere all’acquisto attraverso un semplice accesso web, inserire il proprio ordine, caricarlo dopo 4 ore mantenendo la propria identità di cliente in quanto la fatturazione sarà diretta del fornitore. Edil Logistica offre alla distribuzione edile l’opportunità di tenere basso il livello di scorta del proprio magazzino e soddisfare la propria clientela. Con Edil Logistica riduci il magazzino, riduci il rischio di obsolescenza del tuo stock, riduci gli oneri finanziari.

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I mpr e s e

FIV

QUESTE VALVOLE SONO IN CRESCITA L’azienda bresciana continua una inarrestabile marcia, con una media dell’8% l’anno. Merito dei prodotti storici, ma anche delle innovazioni come i raccordi a pressare. E per continuare la marcia ha rafforzato il management, si prepara a conquistare nuovi spazi di mercato di Veronica Monaco

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empo di bilanci positivi per Fiv, l’azienda di Calcinato (Brescia) specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi completi per tutti i tipi di impianti, che continua il suo percorso di crescita con alcune novità. A partire dal cambio al vertice tra l’ex direttore commerciale italiano, Paolo Fioretti, e Marco Nardi, che lo ha sostituito a inizio anno. L’annuncio ufficiale è stato dato in occasione della tradizionale riunione agenti che l’azienda organizza annualmente per fare il punto sui numeri, gli obiettivi e le Lavorazione nella fabbrica di Fiv a Calcinato strategie future. «All’inizio di ogni anno raduniamo i nostri agenti per comunicare i risultati raggiunti e gli obiettivi che ci aspettiamo per il futuro», racconta i l nuovo d iret tore c om m e r c i a l e M a r c o Nardi. «Quest’anno la riunione si è tenuta in una location speciale: la nuova sala meeting che abbiamo inaugurato per l’occasione presso la sede di Calcinato. Uno spazio attrezzato che diventerà anche il luogo deputato per gli incontri di forma-

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zione e per i meeting con i nostri clienti». Domanda. Com’è andato il 2018 di Fiv? Risposta. Per noi il 2018 è stato un anno d i consol ida mento. Nonostante il mercato abbia registrato una generale stagnazione, Fiv è riuscita a consolidare il trend di crescita ininterrotto registrato negli ultimi sei-sette anni, attestato intorno a +7-8 % annuale. Raggiungere questo incremento in un mercato in cui i concorrenti arretrano per noi è stato un risultato molto importante. E già il mese di gennaio 2019 è ripartito con segnali positivi di crescita. D. Aumentano di più i ricavi dai nuovi prodotti o da quelli storici? R. I nostri cavalli di battaglia restano lo zoccolo duro dell’azienda e ultimamente devo dire che registrano anche una leggera ripresa. Un settore che conosce una forte espansione è invece quello degli impianti radianti, così come ci sta dando grandi soddisfazioni la nuova generazione di raccordi a pressare Lbp (Leak before pressed). Questa nuova tecnologia permette al raccordo di perdere acqua durante la prova di tenuta, se non è stato pressato, permettendo così all'installatore di verificare in anticipo eventuali difetti del sistema impiantistico e di intervenire prima delle opere murarie. Si tratta di nuove tecnologie con un margine di crescita importante. F e b b r a i o

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D. Fiv ha avviato un interessante progetto di espansione nel settore edile. Come sta andando il vostro rapporto con le rivendite? R. I rivenditori di materiali edili rappresentano per noi un canale molto importante, con cui abbiamo iniziato a lavorare già da diversi anni, sfruttando la maggiore attenzione che le rivendite edili rivolgono al mondo Its. Il primo approccio riguarda i cavalli di battaglia di Fiv, come le valvole a sfera e i rubinetti, ma alcuni rivenditori mostrano interesse anche verso il sistema multistrato e raccordi a pressare FIVPress e il sistema impianto a pavimento FIVPav. D. C’è differenza tra il rivenditore tradizionale di termoidraulica e quello di materiali edili? R. Credo che la rivendita di materiali edili abbia una marcia in più: può spaziare tra diversi settori e avere una gamma prodotti più ampia. In questo momento di crisi, diversificare è l’arma vincente. Non da ultimo lo showroom: il rivenditore di materiali edili può richiamare una clientela più vasta, che va dal privato all’impresa, rispetto invece alla termoidraulica pura, che al privato non arriva neppure.

D. Nella rivendita dei materiali edili a che punto è la preparazione degli addetti alle vendite sui prodotti Its? R. Molti rivenditori assumono personale proveniente dal settore della termoidraulica e chiedono supporto ai produttori con corsi di formazione ad hoc per gli addetti alle vendite. La richiesta di maggiore formazione permette di spostare l’attenzione sulla tecnologia e le prestazioni dei prodotti, in un mercato ancora troppo concentrato sul prezzo. Per chi come Fiv punta sulla qualità di prodotto e di servizio, questo è un elemento molto importante, che siamo contenti di cogliere con un’offerta formativa, sia presso la nostra sede che presso gli stessi rivenditori. D. La riunione agenti di inizio anno è stata occasione del passaggio di consegne con Paolo Fioretti. Come cambierà il suo lavoro? R. Ho assunto ufficialmente il ruolo di direttore commerciale in Italia, ma operativamente continuerò il lavoro che in parte già seguivo con Paolo Fioretti. Inoltre, per assecondare l’espansione registrata sul mercato, l’azienda si sta riorganizzando e a breve introdurrà nel suo staff un nuovo funzionario tecnico-commerciale e un nuovo area manager per il Centro-Sud.

La sede di Fiv a Calcinato (Brescia). Sopra, Marco Nardi

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DEGHI

LA PICCOLA AMAZON SI TROVA IN PUGLIA A Lecce l’imprenditore Alberto Paglialunga ha costruito in pochi anni un’azienda da 31 milioni di fatturato con l’e-commerce. È specializzata in articoli per il bagno e per il giardinaggio e recapita gli acquisti in 24 ore. Ma il segreto è il customer care a cura di Franco Saro

A fianco, un‘area dello showroom di Deghi. Sotto, Alberto Paglialunga riceve il premio 100 Eccellenze italiane, consegnato all’azienda durante un evento ad hoc a Montecitorio

I

ndovinello: ha iniziato in un garage tanti anni fa. Poi, grazie alla tecnologia, puntando tutto sul web, ha costruito un’azienda di successo. Di chi si tratta? Se pensate a Steve Jobs oppure a Bill Hewlett e David Packard siete fuori strada. Perché il miracolo non è avvenuto in California, ma in un paese della Puglia, San Cesario di

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Lecce, a pochi chilometri dal capoluogo di provincia e dalle spiagge del Salento. Insomma, un po’ fuori mano. Eppure la Deghi ha puntato tutto sull’e-commerce e ha superato il gigante Ikea nella finale del Premio Negozio Web Italia 2018-2019, sezione mobili e arredi. Una corsa che testimonia come, grazie alla tecnologia e, naturalmente, a tanto spirito d’iniziativa, si possono fare grandi cose, partendo da zero. Sì, perché la storia della Deghi inizia proprio in un garage dove il fondatore, Alberto Paglialunga, ha iniziato a fotografare oggetti e mobili, per pubblicarli poi su una vetrina web. E-commerce, appunto, iniziato agli albori di 12 anni fa, quando nei dintorni di Lecce non esisteva neppure il collegamento Adsl, e messo a punto nel 2012 con l’avvio dell’attività in grande stile. Insomma, il Jeff Bezos della Puglia, cioè Paglialunga, 40 anni, ha avuto non solo l’intuizione giusta, ma anche la perseveranza nel F e b b r a i o

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raggiungere il risultato. E, come nelle migliori favole del sogno americano, è partito da zero, con i soldi prestati dalla mamma per comprare il computer. DRIBBLING TECNOLOGICO Deghi ha superato le lentezze della rete e, con il tempo, si è affermata nella vendita di prodotti per l’arredamento del bagno (mobili, sanitari, rubinetteria) e giardino. In catalogo ha oltre 5 mila referenze, ordinate in un moderno magazzino di 14mila metri quadrati. Il segreto? Curare molto le immagini. Per convincere un cliente ad acquistare sul web ci vogliono fotografie chiare, con prodotti ben visibili e dalle dimensioni precise. Lo studio fotografico, infatti, è il punto di partenza per arrivare alla vendita. Tant’è che, per ogni articolo, sono postate 10-12 fotografie, più video. L’obiettivo è non far rimpiangere il punto di vendita fisico. Non sono mai pubblicati rendering dei prodotti, per esempio. Anche se per gli affezionati degli acquisti in un negozio tradizionale Deghi ha anche uno showroom a Novoli, sempre vicino Lecce. Questo insieme di e-commerce e luogo fisico ha fatto lievitare il fatturato dell’azienda pugliese fino a 31 milioni, con 63 dipendenti che gestiscono 460 spedizioni giornaliere per 170 mila clienti annui. Niente male per essere partita il primo anno da 30 mila euro. Insomma, una corsa irresistibile. E, per parafrasare il proverbio, si potrebbe dire che se Amazon avesse lu mare sarebbe una piccola Deghi. TASK FORCE Alla base del successo dell’azienda c’è, in ogni caso, il fattore umano: «Credo che le persone che ci conoscono apprezzino il livello di servizio che riusciamo a garantire. Dall’offerta di prodotto sempre disponibile a magazzino sino alla velocità di consegna, per finire con l’assistenza nel pre e post vendita», ha spiegato l’imprenditore. Non a caso circa un terzo dei dipendenti, 20, sono addetti al customer care. Rispondere subito al cliente e in modo soddisfacente facilita un secondo acquisto e spinge il passaparola. Tanto per dare un’idea, questa ventina di operatori risponde a 300 chat al giorno, per soddisfare tutte le curiosità e necessità attorno al mondo dell’arredo casa. Risultato: ogni anno si rivolgono a Deghi 120 mila clienti. Il 77% è costituito da privati, mentre il 23% da artigiani o tecnici. L’e-commerce funziona se si sa come usarlo.

Customer care e magazzino di Deghi

IN PRONTA CONSEGNA 18 MILA BOX DOCCIA Il core business di Deghi è il mondo del bagno: mobili, complementi,

link arriva dal contatto diretto con i produttori cinesi che, pare, rispettano

rubinetteria, ma anche arredo e accessori per tutto il segmento home. Il

i tempi di consegna e anche le caratteristiche di prodotto richieste. Ma

magazzino di Lecce è di 14 mila metri quadri, dove si trovano in pronta

non solo: in prima battuta sono privilegiati i produttori locali, anche per

consegna 18 mila box doccia, 6.500 lavabi d’appoggio, oltre 2 mila anse

ragioni logistiche, di costo e di qualità del prodotto. L’azienda riesce a

di box doccia. Deghi non conduce una battaglia sul prezzo: i prodotti

smaltire circa 400 spedizioni al giorno, con un recapito al cliente in 24 ore

proposti si trovano in una fascia intermedia, segmento che secondo

dall’emissione dell’ordine, con corriere espresso. Un grande incentivo è

Paglialunga online scarseggia: è più facile trovare offerte di primo prezzo

la spedizione gratuita per ordini oltre i 99 euro. Ogni prodotto può essere

e di qualità inferiore. Non solo: Deghi punta anche sulla offerta esclusiva,

tracciato via web in modo che non si perda o non ci siano problemi di

con prodotti che non si trovano in altri negozi, neppure online. Un grande

consegna. E questo grazie anche alla organizzazione interna.

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I mpr e s e

ECLISSE

IL CONTROTELAIO FA ARREDAMENTO

Il concept Beautiful Technique dello showroom di Milano, ripensato dall’azienda specializzata in finiture: inserisce i prodotti in una visione complessiva grazie a un ambiente piacevole e ben illuminato. E tutto made in Italy

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i chiama Beautiful Technique ed è un progetto che nasce dalla collaborazione di Eclisse con aziende specializzate in arredamento e illuminotecnica. Tutte al top del made in Italy. Questa formula è servita a Eclisse per comporre uno spazio con prodotti capaci di adattarsi a diverse soluzioni e disposizioni, dove la componente tecnica della progettazione e la precisione del dettaglio stilistico si uniscono. Insomma, i valori che caratterizzano design e fantasia coniugati con semplicità e utilizzo pratico. Il progetto di Eclisse si è concretizzato a Milano, in Via Molino delle Armi, nel cuore del distretto milanese del design. Ed è ovviamente stato studiato nei minimi particolari, in collaborazione con aziende come Livraghi Spazio Casa e Ceriani Luce. Arreda-

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di Franco Saro mento e illuminotecnica, insomma, mentre Eclisse è al vertice nel mondo delle finiture. Ed è con la possibilità di inserire i prodotti in un ambiente «caldo» che la capacità tecnica di Eclisse è messa in risalto: è importante, infatti, che il cliente, privato o professionista della progettazione, colga il senso del contesto in cui i controtelai possono essere inseriti. TECNICA & DESIGN Per questo il progetto estetico dello spazio è stato battezzato Beautiful Technique: una definizione che sottolinea il link tra esperienza artigianale e ricerca tecnica che si sintetizza nella offerta di Eclisse. I controtelai, insomma, ricevono un palcoscenico commisurato alla loro qualità. «Per me era fondamentale rendere un prodotto F e b b r a i o

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L’esposizione di Eclisse in via Molino delle Armi, a Milano. È stata ispirata dai disegni e dalle prospettive di Wenzel Jamnitzer (1507-1585), orafo, artista e incisore del Cinquecento attivo a Norimberga

prettamente tecnico anche elegante. Il mio negozio e lo showroom Eclisse, pur avendo due identità distinte sono qui strettamente interconnessi e accomunati da un unico gusto», ha commentato Sean Livraghi, art director e titolare di Livraghi Progetto Casa. L’esposizione milanese in via Molino delle Armi accoglie e mette in risalto in una cornice rinnovata le principali collezioni e le novità dell’azienda leader nei controtelai. In ogni prodotto, spiegano in Eclisse, coesistono funzionalità e design, come nelle soluzioni che migliorano il comfort acustico, nelle soluzioni tagliafuoco che rispondono a precisi requisiti normativi e di sicurezza, in quelle che offrono nuovi stimoli a progettisti e designer. In questo laboratorio di sperimentazione, la componente più tecnica F e b b r a i o o

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dialoga con il colore e le finiture, aprendo l’immaginazione a nuovi spazi di espressione e suggestione tra porte, illuminazione e arredo che interpretano le esigenze del vivere moderno. «In questo spazio didattico, tecnica e bellezza dialogano insieme: basta aprire una porta per scoprire la tecnica costruttiva dei nostri prodotti che si cela all’interno della parete. L’obiettivo dello showroom è raccontare proprio quei dettagli che rendono unici i sistemi Eclisse e che in 30 anni di storia ci hanno permesso di diventare il riferimento del settore», aggiunge Fabiana De Luca, responsabile Marketing di Eclisse. EFFETTO VISUAL L’obiettivo dello showroom di Eclisse, insomma, è inserire in un ambiente adeguato esempi della sua produzione. L’azienda è specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e telai per porte battente filo muro, elementi che permettono alle porte di scorrere e scomparire all’interno della parete oppure garantiscono che una porta a battente sia perfettamente a filo con la parete. Sono prodotti che non si vedono se non in fase di installazione, ma che hanno un ruolo fondamentale. Lo showroom si rivolge quindi al mondo della progettazione, ma si propone anche come contenitore di progetti e idee, perché lo spazio può accogliere non solo i clienti di Eclisse, ma anche attività di formazione per architetti e interior designer. Lo showroom Eclisse Milano è stato anche il primo spazio espositivo per le soluzioni scorrevoli a scomparsa sul territorio italiano. L’azienda ha aperto anche altri showroom monomarca a Perugia e Pescara in Italia, Praga, Monaco di Baviera e Londra all’estero.

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I mpr e s e

I FERRI DEL MESTIERE

Marco Polo, l’e-commerce e l’importanza dei contenuti

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olete sapere perché l’e-commerce fa un po’ paura, anche se tutti dicono che non è più possibile farne a meno? Il segreto per sgombrare i dubbi e gettare luce sul dilemma che attanaglia molti rivenditori, sta tutto dentro al suo significato. Il termine inglese non lo rende familiare, con quella «e» seguita dal trattino, che sta per «elettronico». Profuma così tanto di formaggio, da insospettire i topolini più navigati, i quali preferiscono girargli al largo e rimanere intorno alla loro tana sicura. Così perdono la vera sostanza del termine e-commerce. Ma la sua traduzione ristabilisce gli equilibri. In italiano Elettronico cede il passo a Commercio, che diventa la parola chiave del discorso, il sostantivo che dà un senso tangibile anche all’aggettivo che lo segue. La vera partita Perché sarà anche elettronico, ma pur sempre di commercio stiamo parlando. E questo è un terreno su cui il rivenditore gioca in casa la sua partita, dove ogni giorno affronta i suoi avversari e conquista punti preziosi per il campionato. Invece, con il commercio elettronico è come giocare in trasferta. La partita inizia con il viaggio che ci porta a casa di un’altra squadra. A casa del prossimo cliente. Ma non è forse vero che il commercio è nato grazie a chi ha avuto il coraggio di affrontare le incognite dei viaggi? Non è forse vero che il commerciante più famoso al mondo è l’italianissimo Marco Polo? Marco Polo è anche il precursore dell’ecommerce e le sue gesta possono avvicinare il rivenditore a una nuova modalità di commercio, partendo da quella che vive ogni giorno. Marco Polo è presente nell’immaginario di tutti come colui che ha tracciato una nuova via, la Via della Seta. Ma sarebbe riduttivo pensare che la sua leggenda sia nata perché era bravo a scambiare due bruchi con una farfalla, comprando la seta in Cina per rivenderla in

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Italia. Lui ha costruito un ponte tra Oriente e Occidente, ha collegato due culture diverse, molto distanti tra loro, ma desiderose di conoscersi meglio. Esattamente come quel link, che collega il prodotto raffigurato su un display, al cliente che lo vede su un social network o mentre lo sta cercando su Google, anche se non vuole o non può entrare nel negozio fisico di chi lo vende. Funzione sociale Marco Polo divenne ambasciatore del Gran Khan Kublai, nipote di Gengis Khan. Gli fu affidato un messaggio per il Papa, al quale Qubilai chiese di inviare cento uomini dotti, religiosi e esperti delle sette arti, per convertire il popolo mongolo. Il commercio assume così anche una funzione sociale e formativa, un modo per diffondere il Verbo. Allora era la parola di Dio, oggi può essere il verbo del rivenditore, che arriva al popolo dei suoi potenziali clienti attraverso un catalogo cartaceo (il «testo sacro» di cui abbiamo parlato su YouTrade), oppure per mezzo della rete di dati e informazioni, che possono viaggiare solo attraverso la dimensione elettronica del commercio.

Sapere come si comportano i clienti, che cosa guardano, per quanto tempo e quante volte lo fanno prima di acquistare, è il vero business dell’e-commerce: i big data. Online incontriamo i clienti potenziali, ovunque si trovino lungo il loro percorso di acquisto, per cercare di portarli dove siamo noi. È quello che fa Amazon. Anche se la sua piattaforma e-commerce ha i conti in rosso, continua a spingere sull’acceleratore per ampliare il giro di affari e sviluppare servizi sempre più remunerativi. In Italia è diventato anche un ente postale. Conosce così bene i clienti che ha iniziato a spedire a casa loro i prodotti verso cui hanno mostrato interesse, anche se non li hanno ordinati. È un’attività sperimentale, ma potrebbe diventare effettiva. Un servizio che risponde ai nostri desideri, quelli che manifestiamo durante la ricerca di qualcosa. Perché quando desideriamo un prodotto iniziamo a consumare tutti i contenuti che lo riguardano. Visitiamo siti web, scarichiamo cataloghi e schede tecniche,

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Porte da garage e motorizzazioni

guardiamo video e leggiamo recensioni. Con un ritmo sempre più incalzante, via via che ci avviciniamo al momento in cui strisceremo la carta. Differenziarsi dai concorrenti Ecco perché i contenuti fanno la differenza anche nell’e-commerce. Sono il vero propulsore della vendita. Attenzione! I contenuti per vendere sono differenzianti e capaci di posizionare il nostro brand in maniera defilata dalla concorrenza. Al rivenditore serve specializzazione in una nicchia di mercato, per avere successo online. Solo Amazon può permettersi di essere generalista. Occhio, quindi, alle piattaforme dove sono presenti anche i concorrenti. Meglio investire su piattaforme che consentono di metterci in evidenza e fare in modo che i nostri contenuti raccontino chi siamo, perché i clienti dovrebbero preferirci e come i prodotti e i servizi che offriamo possono migliorare la loro vita. Marco Polo è diventato una leggenda grazie al racconto delle sue gesta pubblicate su il Milione, il libro senza tempo che ha influenzato per secoli i commercianti di tutto il mondo. Raccontatevi e scrivete il vostro Milione. Marco Polo vi aspetta, per accompagnarvi sulla via della seta.

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di Marco Buschi Marco Buschi, si occupa di marketing e copywriting a risposta diretta in edilizia. marco@marketingcommerciale.com Su Linkedin: Marco Buschi Marketing Commerciale.

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S P E CI AL I

i l G

di

Questo mese parliamo di: √ Colore √ Macchine e attrezzature √ Fiere

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Tinteggiare una superficie è bello, ma anche più difficile: nuovi prodotti, gusti che cambiano, professionalità che si evolvono: ecco perché YouTrade ha scelto di approfondire il tema classico del colore. Altro tema caldo: nei cantieri che si rimettono in moto aumenta la richiesta di macchine e attrezzature adeguate. Come quelle viste e da vedere a Klimhouse e Made Expo pag. 66

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SPECIAL E

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I L M E R C ATO

LE SFUMATURE DEL BUSINESS Le vernici per edilizia scontano lo stallo del settore. Ma ristrutturazioni aiutano: ogni anno si utilizzano 500 milioni di litri, con un giro d’affari complessivo di poco inferiore a 1,2 miliardi di euro. Il problema è la frammentazione dei produttori: circa 600 imprese, spesso mini

di Federico Della Puppa

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l colore nella nostra vita è sempre presente. Ne siamo costantemente circondati e, fin da quando iniziamo a distinguere tinte e sfumature, cioè dai due-tre mesi di vita in poi, associamo ai colori preferenze e atteggiamenti indotti da ciò che le tonalità comunicano. Così se amiamo la natura il verde diventa il nostro colore preferito, ma se apprezziamo il mare e il cielo saranno il blu e l’azzurro a rappresentare per noi la sfumatura preferita. Allo stesso modo il colore nelle arti visive è una componente fondamentale del processo artistico, attraverso il quale l’artista cerca di esprimere un suo punto di vista, un concetto, un’esperienza. I colori li usiamo in tanti modi, anche per sottolineare certi momenti della nostra vita, da chi ha una fifa blu a chi racconta la sua giornata nera, da chi è verde di invidia a chi va in bianco o a chi vede invece tutto rosa. Insomma, il colore è legato a uno dei nostri sensi più importanti ed è evidente che occupi nella nostra vita un’importanza così rilevante. Tanto che la tecnologia per riprodurlo ha cercato, fin dagli albori delle moderne pratiche fotografiche e cinematografiche, di catturarlo nella sua essenza. Così fin dai primi anni del secolo scorso, quando la fotografia iniziò a trovare le tecniche di riproduzione del colore, ai primi anni Cinquanta, quando i film iniziarono a non essere girati più in bianco e nero, con tecniche via via più sofisticate, ha rappresentato una sfida, mai un punto di arrivo.

Paesi del Nord Europa e del Mar Baltico in particolare, utilizzano le tinte sia per distinguere le abitazioni, ma anche per integrarle in paesaggi, che diventano di maggior valore proprio per la presenza del colore. Il colore è dunque abbellimento, ma non solo. Nelle più recenti elaborazioni e innovazioni le vernici per esterni, per esempio, consentono di difendere i muri perimetrali dalle intemperie e dagli scambi termici. In architettura il colore è un elemento essenziale e indivisibile, perché non può esistere un prodotto architettonico o edilizio privo di colore. Anche se nel passato il colore è dipeso molto spesso dalla natura specifica dei materiali utilizzati. Oggi il ruolo di una tinteggiatura nelle architetture e nelle costruzioni non è più marginale e non è più relegato, o non può più esserlo, alle fasi finali di lavoro, quando l’edificio è già stato realizzato e si deve decidere, secondo gusti e opinioni dei soggetti coinvolti, la tonalità finale. Il colore è un passaggio fondamentale in un disegno architettonico e lo è fin dalle fasi di progettazione, così come lo è anche in quelle di recupero e restauro, sia nella dimensione esterna che in quella interna. D’altronde l’etimologia della parola colorare è coprire, nascondere, celare, mascherare, occultare. Dunque il colore è un rivestimento che copre, nasconde, cela e maschera, ma può anche essere un modo di comunicare e di rappresentare, e i significati possono essere molteplici.

SENZA FINE Allo stesso modo potremmo dire che il colore ha rappresentato, per le città e per il mondo delle costruzioni, spesso un modo di evidenziare, sottolineare o valorizzare un bene o un’area. Le case colorate di Burano, nella laguna veneziana, come quelle in legno dei

NON SOLO ABBELLIMENTO Dunque, il colore è tutto fuorché un fattore di semplice protezione e abbellimento. Per questo motivo i trend attesi per il futuro dai vari osservatori internazionali sul settore sono positivi e vedono crescite attese medie annue variabili, comprese tra +1,5% fino a +4%, rispettivamente

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SPECIAL E

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su scala europea e globale. Nel 2018 il mercato mondiale del commercio di pitture e vernici ha rappresentato un valore di scambio pari a 38,4 miliardi di euro, con mercati in forte crescita come l’India (+13,8%) e molti Paesi del Nord Europa, come Olanda, Polonia, Francia e Germania, tutti con crescite superiori al 7%. Tuttavia, in questo scenario, l’Italia che beneficia di un buon successo sul mercato estero, in particolare con le esportazioni verso la Germania (194 milioni di euro), la Spagna (153 milioni di euro), la Francia (148 milioni di euro), la Polonia (135 milioni di euro) e la Russia (112 milioni di euro), sul mercato interno non presenta dinamiche particolarmente vivaci. Anzi, risultano ancora fortemente agganciate al trend economico nazionale. Nell’Outlook for 2019 European Coatings Market pubblicato sul sito coatingsworld.com si legge che, dopo un periodo di costi crescenti, i prezzi delle materie prime per i prodotti legati la mercato del colore e dei rivestimenti dovrebbero diminuire in futuro, offrendo l’opportunità di realizzare migliori margini sia alle aziende di produzione che ai distributori. Una buona notizia potenziale in un mercato che in questi anni in Italia (come evidenziano i dati di bilancio dei principali produttori) purtroppo ha sofferto troppo l’andamento dei settori dell’edilizia e dell’automotive (due settori strategici per il settore del colore). SANTO PROTETTORE Quando parliamo di vernici e rivestimenti, infatti, è utile ricordare che sono prodotti progettati per la protezione, ma la proprietà principale di un rivestimento è protettiva, mentre le vernici sono anche progettate per il colore e l’appeal visivo e possono essere divise in base alla resina utilizzata (acrilica, alchidica, epossidica, poliuretanica, poliestere) o per tecnologia (a base d’acqua, a base di solventi). In termini di applicazioni, vernici e rivestimenti rientrano in tre grandi categorie: prodotti per l’edilizia e l’architettura, rivestimenti industriali, prodotti speciali e i prodotti architettonici costituiscono il segmento più ampio del mercato, pari a circa il 45% del totale. Si tratta di prodotti destinati ad edifici e includono sia le vernici interne che quelle esterne. Approssimativamente, il 90% di tutti i rivestimenti architettonici sono ora a base acquosa, con il resto a base

solvente. Le vernici a base d’acqua sono utilizzate dalla maggior parte dei dipintori professionisti e dagli utenti fai-da-te, in quanto più facili da applicare e mantenere nel tempo. I rivestimenti industriali rappresentano il 40% del mercato e sono utilizzati in settori molto specifici, da quello aerospaziale all’automobilistico, da beni di consumo alle costruzioni navali e nelle infrastrutture. Sono soluzioni in grado di prevenire la corrosione e proteggere contro la contaminazione microbica, mentre i prodotti speciali infine coinvolgono pitture da utilizzare in contesti molto particolari, come le pitture marine che prevengono ruggine e cirripedi su navi e banchine e tutte le vernici utilizzate per marcare le corsie stradali, i parcheggi e le superfici aeroportuali. NANI A COLORI Il mercato del colore (pitture e vernici) in Italia è fortemente frammentato e le principali stime indicano circa 600 aziende attive in questo settore, con dimensioni variabili dalle grandi multinazionali a piccole imprese locali. Molto difficile la stima del numero di dipintori e applicatori: si tratta per lo più di microaziende, spesso artigiane. Secondo dati Assovernici, il volume italiano di mercato in ogni caso è il terzo d’Europa, dopo Germania e Francia, e ha un volume di assorbimento complessivo di poco inferiore ai 500 milioni di litri, con un giro d’affari complessivo di poco inferiore a 1,2 miliardi di euro. Il solo mercato della pittura delle pareti interne, sempre secondo stime Assovernici, vale oltre 320 milioni di litri e un giro d’affari superiore a 500 milioni di euro. È un mercato in leggerissima crescita in termini quantitativi, ma estremamente competitivo e territorialmente frammentato, anche se presenta una buona concentrazione dal punto di vista della produzione. Infatti, le analisi di bilancio delle prime dieci imprese produttrici analizzate dal Centro Studi YouTrade, relativamente ai bilanci 2016 e 2017, fanno segnare una leggera flessione del giro d’affari delle prime venti aziende (-1,0%), ma con andamenti estremamente diversificati se riferiti alle singole aziende. Le prime dieci aziende per dimensione rappresentano una quota di mercato pari al 43%, mentre se si allargano i valori di rilevazione alle imprese con fatturato superiore a 2 milioni di euro di valore della produzione, la soglia


sale al 49%. Dal punto di vista dimensionale le migliori performance le fanno registrare le imprese con fatturato intorno ai 50 milioni di euro, mentre le imprese con fatturati superiori hanno presentato nel 2017 una flessione media del 2,4%, e quelle tra 5 e 50 milioni di euro invece seguono l’andamento delle grandi, con una flessione analoga, apri al 2,4% medio. Una buona performance invece emerge dai piccoli produttori, quelli con fatturato al di sotto dei 5 milioni di euro, che evidenziano una crescita media del giro d’affari del 4,8%, segno che la territorialità dei mercati e la prossimità continuano ad essere un valore aggiunto non solo per i distributori ma anche per i produttori. IL COLORE DEI SOLDI Il tema della costruzione del valore rimane in ogni caso il tema centrale oggi per l’affermazione sul mercato, in un momento nel quale l’economia non garantisce un traino autonomo ai vari settori. Il mercato delle pitture, delle vernici e del colore è un mercato che da sempre segue gli

andamenti economici e è legato non solo agli investimenti, ma anche alle disponibilità dei singoli e delle famiglie in rapporto al rinnovo edilizio. Aumentare il valore percepito in termini di qualità dei materiali, facilità di manutenzione e soprattutto di tipologia di pigmenti utilizzati e di colori è una delle strade che sta premiando alcuni produttori e che anche all’estero rappresenta una delle motivazioni principali per la creazione di corner all’interno delle grandi catene di distribuzione. Con la progressiva concentrazione del mercato distributivo anche il settore del colore potrebbe beneficiare di una migliore capacità di penetrazione nel mercato, soprattutto per aumentare l’efficienza nella filiera prodotto-distribuzione-scelta-applicazione. Proteggere e abbellire sono due concetti molto vicini all’utente finale e dunque è nel rapporto con il potenziale cliente che va trovata la chiave di incremento del mercato. Marketing, dunque, ma dato che si tratta di un sistema (produzionedistribuzione-scelta-applicazione) e non solo di un prodotto, la strada è assolutamente quella del co-marketing.

E BOERO DIPINGE CON FRUTTA E VERDURA Per fare un albero ci vuole un seme, per fare 1 chilogrammo di pittura

Athanassia Athanassiou, ha vasti potenziali di applicazione nella gestione

basteranno… tre arance. Bucce d’arancia, amido di mais, cacao saranno

dei rifiuti, permettendo il reintegro di ciò che oggi è considerato scarto e

infatti gli ingredienti alla base delle nuove materie prime utilizzate da Boero

abbattendo i costi di smaltimento. Un ritorno alle origini e alla naturalità,

per la nuova linea di prodotti vernicianti ecosostenibili, realizzati grazie

capace di dare vita a un nuovo ciclo produttivo, innovativo e a minore

alle ricerche dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Dopo la collaborazione

impatto ambientale.

avviata due anni fa con il progetto Green Paints, le due realtà hanno concretizzato la loro partnership firmando un accordo di esclusiva mondiale per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti vernicianti che incorporano microparticelle di bioplastica derivanti da scarti di frutta e verdura. Un progetto rivoluzionario che apre interessanti opportunità di business: basti pensare che per realizzare 1 chilogrammo di prodotto verniciante occorrono 100 grammi di bioplastica, derivata da residui vegetali essiccati originati dalla lavorazione dell’industria alimentare come, appunto, bucce di fave di cacao, amido di mais, bucce di arance. Il brevetto sviluppato nel laboratorio IIT di Smart Materials, guidato da

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SPECIAL E

C ol or e

E D I L I Z I A & T I N T E G G I AT U R A

PICCOLA GUIDA ALLA SFUMATURA Dai templi greci, passando per Mondrian, fino a Le Corbusier. Breve storia del colore in architettura, che oggi rappresenta una soluzione per definire la funzione degli spazi, per migliorare la salubritĂ dell'ambiente. E uno strumento per vivere meglio di Giacomo Casarin

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di Giacomo Casarin

L’Unité d’Habitation di Le Corbusier: cemento e colore

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uando si pensa a un determinato colore, la mente collegherà immediatamente la tonalità a qualcosa di conosciuto, come un animale, una casa, un elemento naturale. Questo avviene perché il colore è l’immagine con cui l’uomo vede il mondo, che è costituito da innumerevoli corpi di altrettante tonalità. Se avete pensato al verde, per esempio, potrebbe esservi venuto in mente un albero. E questa logica molto semplice conferma che una cromia va sempre a braccetto con una forma, in questo caso quella dell’albero. Il colore è, infatti, un fenomeno che si colloca esclusivamente all’esterno delle cose, e sotto vi è sempre qualcosa che fornisce il pretesto al colore stesso di esistere. ARCHITETTURA E PITTURA A chi pensa alle tinte in architettura, per esempio, può venire in mente Le Corbusier, con i suoi colori primari sul cemento armato delle Unité d’Habitation. Anche questo è un modo di usare le cromie, in cui il colore non è espressione del materiale o del contesto, ma ha lo scopo di esaltare la leggibilità dei volumi sotto la luce. In uno dei modi più semplici e F e b b r a i o

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visibili possibili, perché le tinte brillanti dei colori primari generano un contrasto evidente con il grigio del calcestruzzo a vista. Questa scelta compositiva costituisce una sorta di rivoluzione in un periodo storico in cui lo scrittore e critico d’arte John Ruskin affermava che «l’unico mezzo per creare architetture policrome è utilizzare il colore proprio dei materiali da costruzione, servendosi degli accostamenti determinati dal colore naturale di pietra, legno o laterizio». La scelta innovativa di Le Corbusier fonda le sue radici nel fatto che, prima di essere architetto, il grande intellettuale del Novecento è stato sia smaltatore sia pittore. È proprio da una cerchia di pittori, infatti, che deriva quella concezione del colore in architettura inteso non come puro ornamento, bensì come connessione profonda tra forma e movimento. I maggiori esponenti di queste idee sono stati Vassilij Kandinsky e Piet Mondrian, da cui il pittore e architetto Theo Van Doesburg ha tratto gli insegnamenti per fondare il De Stijl, movimento olandese che teorizzava l’opera d’arte totale: non un edificio decorato da pitture murali, ma una scultura di piani colorati intersecati tra loro. Dalla teoria alla pratica, però, il passo è stato complicato. Il colore rendeva sì più evidente la scomposizione volumetrica, ma si concretizzava altrettanto nella difficoltà di costituire un vero e proprio spazio tridimensionale. Semplicemente, il colore come unico elemento compositivo non era abbastanza per fare un’architettura. BIANCO, VOLUME, EMOZIONE Lo stesso Le Corbusier all’inizio della sua carriera vedeva nelle rovine bianche del Partenone la perfezione e la purezza (non sapendo che in origine il marmo era colorato). Quindi nessun colore o, meglio,

IL COLORE DEGLI ITALIANI Chi vive al Sud sceglie l’azzurro del mare per gli ambienti domestici (12%), soprattutto per i luoghi dedicati al relax, come verande e soggiorni, mentre il blu (10%) e il verde (9%) sono le tonalità preferite per le zone notte e living di chi abita al Centro, perché evocano sensazioni di serenità (52%) e tranquillità (44%). A sorpresa, il giallo (23%) è molto amato al Nord per cucine e soggiorni: richiama sensazioni di allegria (39%) e calore (35%), mentre il rosso (scelto dal 19%) è applicato per lo più nella zona notte. Questi sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca Gli stili emotivi dell’abitare realizzata da Sigma Coatings, brand di Ppg Univer, azienda specializzata in pitture per edilizia. Un’indagine qualitativa e quantitativa, da cui emerge un rapporto profondo tra gli italiani e il colore degli ambienti domestici: per l’84% degli intervistati, infatti, il colore è «fondamentale come l’aria che respiriamo», non un semplice elemento decorativo, ma un elemento capace di «far stare bene», specialmente in casa (75%). Sono ben 120 le emozioni e le sensazioni che gli intervistati hanno affermato di percepire attraverso i colori con cui hanno tinteggiato le pareti domestiche, tra cui il re rimane il bianco. Circa il 24% degli italiani intervistati, infatti, ha affermato che ha preferito dipingere la propria casa di bianco, che richiama pulizia (14%), luce (14%) e tranquillità (13%). Più dei tre quarti della popolazione italiana (76%) ama invece circondarsi di colore,

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mentre la rabbia fa diventare rossi, il rancore neri, la fifa blu. Sono tutte emozioni associate a manifestazioni cromatiche. E allo stesso modo il colore di una superficie ha un effetto sugli stati d’animo, oltre a contribuire in modo profondo a definire l’identità degli spazi.

un’unica sfumatura. Anzi: soprattutto la luce, che avrebbe esaltato maggiormente il chiaroscuro con l’ombra, nel rapportarsi con volumi puramente bianchi. Le tante idee dell’architetto svizzero nel corso della sua vita mostrano come il tema del colore sia estremamente difficile da approcciare in architettura, anche per uno studioso appassionato della natura come lo era Le Corbusier. Ma in natura il bianco è solo un altro colore percepito dall’occhio umano: l’acromatismo, infatti, non può esistere, se non nella pura trasparenza. In fin dei conti, anche il bianco compare in quelle espressioni colorite che uniscono gli stati dell’animo alle tonalità esistenti: si dice infatti «bianco di paura»,

COME SCEGLIERE I COLORI Insomma, anche il bianco è un colore, e come tutti gli altri è in grado di enfatizzare volumi e trasmettere emozioni. Nella comprensione di questi concetti, la progettazione cromatica sta assumendo negli ultimi anni sempre più importanza, come strumento in grado sia di trasformare e sottolineare le gerarchie degli ambienti sia di contribuire al benessere psicofisico delle persone, grazie alla possibilità di modulare l’illuminazione dello spazio. Il colore può essere applicato ovunque: mobili, pavimenti, piastrelle. Porlo in secondo piano significa annullarne l’aspetto creativo che consente nuovi orizzonti di possibilità per ogni progetto. Ritornando alle constatazioni espresse in capo a questo articolo, la consapevolezza che il colore vada a braccetto con la forma su cui è collocato porta alla considerazione necessaria dell’uso a cui è destinato e del periodo della giornata in cui viene vissuto. Esistono, quindi, criteri funzionali, senza alcun diktat, per affermare che un colore è adatto a un determinato ambiente: per i locali più frequentati, per esempio, sono applicabili colori chiari che tendono a stancare di meno, mentre per una stanza orientata verso il Nord sono più indicati colori caldi. La cromia è correlata a una forma (in relazione alla luce) e la forma a una funzione, per questo è possibile parlare di funzione del colore, o meglio della sua funzionalità a caratterizzare e rendere un ambiente migliore.

spaziando dalle tonalità più classiche dei gialli e dei blu, fino alle sfumature più ricercate dei viola e dei verdi. Sono ben 300 le combinazioni di colori per pareti e ambienti domestici che gli italiani hanno spontaneamente citato nel corso dell’indagine. Dalla ricerca Sigma Coatings «emerge l’esistenza di un vero e proprio mercato psicologico del colore, in cerca di risposte cromatiche innovative, che vadano oltre la semplice consulenza commerciale, ma che sappiano tener conto del vissuto e dell’emotività di ciascuno. Il colore è ciò trasforma la propria casa da semplice spazio fisico a spazio del vissuto personale e del racconto di sé».

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ANVIDES

DOVE ANDRÀ L’ARCOBALENO Il vicepresidente dell’associazione di categoria, Giovanni Napolitano, spiega quali sono le tendenze nel mondo della pittura per ambienti. Quali sono le tecniche più utilizzate. E perché il lavoro di decoratore è sempre più specialistico. Tanto che in vista di una scuola…

di Veronica Monaco

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cegliere i colori giusti in casa non è solo una questione di stile, ma una decisione che può influenzare in maniera significativa il benessere delle persone e la stessa percezione degli spazi. Ne è convinto Giovanni Napolitano, vicepresidente di Anvides, l’associazione di riferimento per le imprese di verniciatura, imbiancatura, restauro, decorazione, stuccatura e finiture edili in genere, che ha da poco dato avvio a un percorso di certificazione per i pittori edili, a seguito della pubblicazione della nuova Norma Uni 11704, che regolamenta l’attività professionale. Domanda. In che modo il colore influenza la nostra percezione? Risposta. Il colore è il riflesso di una particolare frequenza della luce. Tutto ciò che vediamo è il riflesso della luce sugli oggetti e nello spazio. Siccome la luce è una forma di energia, l’utilizzo di un colore piuttosto che un altro può influenzare la percezione soggettiva di un ambiente, oltre a influire sul benessere delle persone. Così

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come la musica, anche il colore funziona su frequenze, quella della tecnologia. Per esempio, la visualizzazione a video, su computer o vista invece che dell’udito, e può influenzare le persone in maniera smartphone, presenta sempre un limite nella resa del colore. positiva o negativa. Chiunque si sente a proprio agio in un ambiente D. Torniamo alle tendenze: quali sono le cromie più in voga? che gli assomiglia di più, piuttosto che in uno in cui non si rispecR. Il bianco classico è stato sostituito da colori spenti e desaturati come tabacco, corda, sabbia e le tonalità del grigio chiaro. Questa chia. Vediamo, per esempio, come nelle zone dove la luce del sole è più intensa, le persone vivono relazioni sociali aperte e apprezzano tendenza sta prendendo piede anche su gamme più fredde, come grigi secchi tendenti all’azzurro o l’ottanio, a metà strada tra blu e di più i colori accesi, vivaci e brillanti. Mentre nei paesi con meno luce i colori diventano più morbidi e attenuati e le persone vivono verde, e le sue varianti. In più, ora che sul mercato sono disponibili in maniera più riservata e silenziosa. Ovviamente non funziona per prodotti che permettono di verniciare anche mobili e piastrelle, catutti allo stesso modo, è una cosa soggettiva. Per questo la scelta pita sempre più spesso di applicare tinte più accese e vivaci su singoli dei colori è un lavoro che va fatto in maniera attenta e studiata. elementi, particolari che all’interno di un ambiente permettono di fare la differenza e cambiare l’aspetto di una stanza. D. C’è differenza tra un’abitazione privata e uno spazio contract? R. Se parliamo di un’abitazione privata si tratta di un lavoro ad alto D. Ci sono colori intramontabili? livello di personalizzazione. Se, invece, parliamo di spazi di lavoro R. Il Ral 9010, cioè il bianco puro, è ancora il più usato. Va molto o locali commerciali è possibile utilizzare colori che influenzino anche il grigio, anche se il termine è riduttivo. Chiamiamo grigio l’energia degli ambienti in funzione delle attività svolte o di ciò tanti colori diversi: il percepito cambia infatti in base alla tonalità secondaria verso cui tende questa sfumatura. che un potenziale cliente si aspetta da quel genere di negozio. D. E per quanto riguarda i decorativi? D. E tra i clienti ci sono differenze? R. Sul mercato sono disponibili tantissimi prodotti di questo tipo, molto più facili da R. Da una parte ci sono operatori dell’ediliutilizzare rispetto al passato: prima serviva zia: architetti, progettisti, imprese, con cui c’è un approccio più professionale. In queuna capacità manuale molto elevata. Ora, sti casi il lavoro si integra con quello di tutti invece, basta seguire il ciclo corretto. Il decogli altri operatori attivi sul progetto e si ha rativo permette di dare carattere all’ambienmeno spazio per incidere sulle scelte di colote, aggiungendo qualcosa in più al semplice re e materiali, perché generalmente sono già colore. Tuttavia la maggior parte dei prostabiliti dal progettista. Il secondo gruppo di gettisti non prende in considerazione questi clienti, invece, comprende privati o soggetti prodotti, preferendo per dare stile agli spazi giuridici con cui c’è un rapporto diretto. In altri elementi, come oggetti di design o paquesti casi è possibile dare valore aggiunto al vimentazioni particolari. Giovanni Napolitano, vicepresidente di Anvides proprio lavoro indicando materiali specifici o D. Il settore ha sofferto molto a causa di proposte di stile. artigiani improvvisati. Anvides ha cercato D. Parliamo di tendenze: quali sono al momento i prodotti che di mettere ordine: in che modo? vanno di più? R. Un passo significativo in questa direzione è stata la pubblicazione R. Per quanto riguarda le pitture murali la tendenza è quella di della norma Uni 11704, che stabilisce i criteri di qualifica dei pittori ottimizzare i prodotti con elementi migliorativi come le nanotecnoedili. In questo modo Anvides ha potuto dare avvio, in collaboralogie o gli ioni di argento, che rallentano la formazione di batteri e zione con l’Istituto di certificazione Cepas, agli esami previsti dalla muffe. Tra le tendenze c’è anche lo sviluppo in quasi tutte le grandi norma stessa per certificare i pittori edili italiani. Questa norma non aziende di pitture di ottima qualità, che hanno una capacità di resa garantisce al mercato la scomparsa degli operatori non qualificati, ma del colore più piena rispetto alla classica tinta piatta, che si avvicina rappresenta uno strumento in più per i professionisti che vogliono allo smalto murale. Passando alle pitture materiche, sono meno distinguersi e migliorare la qualità del loro lavoro. Il pittore che utilizzate le classiche velature e gli effetti perlati e sabbiati, mentre vuole certificarsi seguirà un percorso di formazione tecnico e teorico e dovrà sostenere un esame con un ente di certificazione terzo. La sono ancora realizzate quelle a grande impatto estetico. Rispetto certificazione non è obbligatoria, ma rappresenta una marcia in più in al passato, inoltre, sono in crescita le tappezzerie, soprattutto con stampa a disegno intero. Attualmente il trend più in voga è quello di un mercato sempre più esigente. A dicembre si è già svolto il primo realizzare tre pareti a tinta unita e una quarta con effetto materico o esame presso il laboratorio del colorificio Colorfree nel comasco. D. State pensando a una vera e propria scuola? con tappezzeria. Anche se questa soluzione non è sempre la migliore. D. Ci sono delle tecnologie che permettono al cliente di vedere R. Far nascere una scuola è un percorso lungo, che non possiamo il risultato finale in anteprima? intraprendere da soli come associazione. Serve tempo e la collaR. Sì, ci sono alcuni siti internet che permettono di scattare una borazione di tutti gli attori della filiera. Per il momento Anvides foto all’ambiente e poi modificare il colore delle pareti. Esiste anintende promuovere la certificazione attraverso un programma di che un’applicazione che utilizza uno spettrofotometro, che aiuta il formazione in grado di qualificare la figura professionale del pittore professionista a selezionare il colore desiderato e registrarlo. Tutti edile. Siamo aperti al dialogo con chiunque voglia contribuire a questi strumenti sono utili, ma non bisogna affidarsi ciecamente alla questo progetto. F e b b r a i o

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INTERNI

LA SCELTA GIUSTA È IL DIALOGO Qual è il colore più appropriato per un ambiente? Dipende. La selezione si rapporta sempre con l’arredo e con il contesto, spiega l’interior designer Cristina Zappa. Che svela il suo criterio per individuare la tinta perfetta per un locale. Tra estetica e tecnologia

di Giacomo Casarin

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on esiste diktat: il colore va modulato in base al progetto. Spesso neanche il committente, inizialmente, ha idea della tinta che desidera: il lavoro dello specialista consiste, infatti, nell’accompagnarlo alla scelta definitiva, che spesso prevede l’utilizzo di più colori anziché un’unica cromia. Senza dimenticare l’aspetto materico dei materiali e l’incidenza della luce su superfici e arredi. L’architetto Cristina Zappa, dello studio Sottotraccia, spiega a YouTrade che «non esiste un locale che vive di vita propria rispetto al resto della casa: c’è sempre un filo comune e un richiamo tra gli ambienti, oltre che tra gli interni e gli esterni».

Il living con il divano. A destra, la cucina. Sopra, la scala in ferro nero. A sinistra, l'architetto Cristina Zappa, dello studio Sottotraccia. © ph Matteo Finazzi

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Il living con il tavolo da pranzo. Lo studio del piano primo. Sotto, il terrazzino con la nuova pavimentazione e la stanza da letto. Š ph Matteo Finazzi

Gli arredi del piano primo. Il bagno bianco e rosso del piano terra. Nella pagina a fianco, il ferro nero ritorna nella stufa al piano primo. Š ph Matteo Finazzi

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Domanda. Quali sono le esigenze del cliente rispetto al colore? Risposta. È molto frequente che il committente non abbia le idee chiare a riguardo. Quando inizia la collaborazione si cercano di capire i desideri, ma è difficile che ci sia già un’idea precisa di colore. Queste scelte vengono considerate dopo che la casa ha iniziato a prendere forma, dopo la struttura. In base a cui avviene la proposta delle finiture e si decide l’aspetto materico, in alcuni casi da completare con il colore. Il cliente si fa volentieri accompagnare nella messa a punto della forma e dell’aspetto degli interni. Mi piace scegliere una tinta che accompagna tutta la casa per poi decidere degli accenti che diano carattere. D. Secondo lei, il committente all’inizio ha in testa uno spazio bianco? R. Mi è capitato, ma raramente. Oggi si cerca di avere una casa confortevole da vivere, più che da essere vista. La base è neutra. Può capitare che il cliente chieda uno o due colori guida da declinare nei vari spazi. Sta poi al professionista stenderli in armonia. Personalmente, io non sono molto incline a utilizzare colori di moda.

D. Che cos’è cambiato rispetto al passato nella progettazione con il colore? R. Sicuramente l’idea di farlo dialogare con il materiale, che è in grado di accompagnare il colore nella sua tridimensionalità. Usare un grigio caldo, ad esempio, per mettere in risalto delle parti in legno della casa. D. Come si sceglie il colore giusto? R. Il colore delle superfici si confronta sempre con l’arredo e con il contesto. Ogni locale vive in armonia rispetto all’ambiente interno ed esterno: c’è sempre un filo comune. A Milano, in una casa sui Navigli, per esempio, al piano terra ho utilizzato un bianco caldo ed un beige chiaro come tinta o come carta da parati in rilievo, insieme al materiale mattone. Tutti colori che ritornano, ma al piano terra ho aggiunto un accento di colore sangue scuro ripreso dal marmo, mentre all’ultimo piano, quello più a contatto con l’esterno, c’è un accento di blu polveroso. Ogni materiale e colore è molto calibrato e misurato in relazione agli spazi e al loro grado di apertura verso l’esterno. D. Quanto incide la tecnologia? R. Alcune tinte hanno all’interno microsfere che riflettono la luce e, quindi, il colore si manifesta a campo pieno. Altre pitture, invece, contengono microsfere di vetro che servono per l’isolamento termico. Ne esistono alcune impermeabili e altre che mettono in primo piano la salubrità dell’ambiente, a cui però è interessato solo il 10 % circa della clientela. D. Infine, qualche parola sui decorativi? R. Siamo passati dalle carte da parati fino ai dettagli geometrici che riproducono aspetti materici. Per esempio, esistono dei pannelli 3D molto interessanti che caratterizzano la parete con personalità. Oppure le quadrotte metalliche che vengono dal Nord America: porzioni di parete che hanno un volto e un sapore.

FERRO E MATTONI SUI NAVIGLI DI MILANO Ecco un esempio di architettura con tinte utilizzate in funzione della luce

«Le linee guida erano chiare: pochi materiali e colori, tutti giustificati»,

e degli spazi. All’interno di un appartamento milanese una tinta di base si

sottolinea Zappa. «La palette colori è stata scelta tra quelli del catalogo

sposa con tonalità neutre e accenti di colore, che mettono in evidenza le

Flamant, mentre per i materiali il carattere della casa è stato conferito dal

particolarità degli ambienti. Senza dimenticare il dialogo con i materiali:

mattone, tipico dei Navigli. E il ferro nero, che ci porta immediatamente

mattone, ferro nero e rovere. L’architetto Cristina Zappa ha lavorato su

al mondo meraviglioso degli artigiani». È stato scelto quindi un colore

un appartamento appena ristrutturato in zona Navigli a Milano, il cui

base per tutta la casa, White Castle, bianco saporito, e un colore

proprietario avvertiva, però, la mancanza di carattere. «Abbiamo lavorato

neutro come Digue per le superfici che dovevano dialogare con il

a più mani: capita, quando il cliente è illuminato», spiega l’architetto.

mattone, accompagnato da uno più deciso per creare volumi: Taupe.

«Abbiamo osservato bene lo stato di fatto e tutti gli elementi presenti, per

Ogni piano è stato poi caratterizzato da un accento. «Osservando il marmo

quanto riguarda la struttura e gli arredi, in modo da utilizzarli al meglio

africano della pedana al piano terra abbiamo scovato una scaglia rosso

e valorizzare gli ambienti». Il primo importante lavoro è stato ripensare

sangue. E abbiamo pensato: E Santiago sia! Cioè il nome di un colore di

la distribuzione delle funzioni negli spazi. Al piano terra, per esempio,

Flamant che ha impersonato bene il carattere che stavamo cercando. Il

il divano ha trovato una posizione più accogliente e spaziosa, mentre

volo dello sguardo che si perdeva nella cucina bianca su fondo bianco,

la parte adibita a cucina è stata filtrata grazie allo stratagemma del brise

ora si ferma finalmente su una sfumatura che ben la accoglie», spiega la

soleil. Al primo piano, invece, una zona di passaggio è diventata uno

professionista. «Al primo piano la connessione con il cielo blu, visibile da

studio attraverso la sostituzione della portafinestra con una finestra.

ogni angolo, è stata enfatizzata con un bell’azzurro Copenhagen e blu

Fino ad arrivare nello spazio più nascosto e intimo della casa, adibito a

Abiss sui muri e su alcuni mobili recuperati». Mobili che sono stati declinati

relax, lettura e musica, aperto verso il terrazzino con una portafinestra.

in due materiali: il ferro nero e il rovere, scuro o leggermente sbiancato.

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BENESSERE MADE IN ITALY

BOERO

UN KOALA IN HOTEL,

TRATTAMENTO DI LUSSO Tra le soluzioni scelte per una struttura turistica di Roseto degli Abruzzi rientra anche l’idropittura superlavabile dalla finitura vellutata. Per gli esterni invece una soluzione che resiste all’aggressione dei sali marini. E da quest’anno tutte le tinte sono formaldeide free di Veronica Monaco

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a sempre alla ricerca di soluzioni tecnologiche volte a migliorare il comfort degli spazi abitativi, Boero da quasi 200 anni rappresenta la vocazione italiana per il colore. L’azienda ha spinto l’acceleratore su queste tematiche ponendole al centro di tutte le sue attività. Come al Mané Boutique Hotel di Roseto degli Abruzzi (Teramo), piccolo albergo di lusso con alloggi e servizi personalizzati e una grande attenzione ai dettagli. Lo stile degli interni è moderno ma sobrio, per le scelte cromatiche predominano i tortora e i bianchi che trasmettono una sensazione di calda accoglienza e relax, mentre per i pavimenti è stato preferito un grigio chiaro. Per le pareti di camere e corridoi si è optato per un neutro molto chiaro, ravvivato dal colore marrone dei tendaggi. APPLICAZIONE TRA ESTETICA E COMFORT Al Mané Boutique Hotel sono stati decorati complessivamente 1.500 metri quadri di superficie interna e 600 metri quadri in esterno. Per gli interni è stata scelta Koala, idropittura superlavabile dalla finitura vellutata ad alta copertura e opacità, in grado di mascherare anche eventuali imperfezioni dei supporti. Per gli esterni invece, dopo aver analizzato le condizioni ambientali del sito, a pochi metri dal mare e dunque esposto alla costante aggressione dei sali marini, si è deciso di applicare un ciclo altamente performante come il Fondo P378 abbinato al Biquarz acrilsilossanico 1.0. Il rivestimento an-

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Koala è un’idropittura superlavabile dalla finitura vellutata ad alta copertura e opacità, in grado di mascherare anche eventuali imperfezioni dei supporti. A destra, il Mané Boutique Hotel di Roseto degli Abruzzi (Teramo)

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tialga per esterni è infatti caratterizzato da elevata resistenza agli agenti atmosferici, un’ottima idrorepellenza e permeabilità al vapore, in modo da garantire una protezione duratura nel tempo. L’elevato spessore del rivestimento, fino a 1,5 millimetri, permette di eliminare le eventuali imperfezioni del supporto, ottenendo una finitura tipo “arenino”. Il colore scelto, un bianco caldo conforme alle tradizioni cromatiche del luogo, si trova nella collezione “I colori per l’edilizia storica e moderna” B216 di Boero. Il bianco, un Ral 9003, caratterizza anche le ringhiere dei terrazzini, colorate con uno smalto a solvente ad aspetto satinato, per garantire al tempo stesso resistenza alle intemperie e armonia con la finitura delle facciate. Il progetto del Mané Boutique Hotel è stato curato in ogni dettaglio, con l’obiettivo di combinare estetica, performance di prodotto e comfort abitativo: un importante esempio di applicazione dell’approccio Boero, che offre ai professionisti un servizio di consulenza tecnica in ogni fase della progettazione e della messa in opera dei prodotti. ISPIRAZIONI PER IL COLOR DESIGN L’esperienza derivata da questo progetto e le conferme degli orientamenti sui toni a bassa saturazione sono stati utili fonti di ispirazione

nell’ideazione di una nuova proposta colore firmata Boero. Le tinte utilizzate per l’hotel sono diventate, infatti, il colore latte 215-10 e bacca 205-20 della collezione I Contemporanei, una selezione di 96 tinte desaturate per decorare supporti murali, ferro e legno. I colori scelti per la collezione I Contemporanei personalizzano con raffinatezza ogni tipo di ambiente, adattandosi ai diversi stili di arredo. La loro disposizione in cartella è stata inoltre studiata per agevolare i progettisti nel lavoro di selezione e abbinamento, valorizzandone al meglio tutte le potenzialità. RICERCA DEL BENESSERE Risalendo il processo, oltre alle attività di progettazione del colore, l’attenzione al benessere, alla salute e all’ambiente è elemento chiave della ricerca e sviluppo di Boero. A partire da quest’anno, ad esempio, tutte le nuove produzioni di pitture per interni possono definirsi formaldeide free, e tutti gli smalti ad acqua riportano la certificazione IAQ di classe A+. Benessere e comfort su tutta la filiera dunque, dalla formulazione del prodotto, passando per il professionista fino al cliente finale, che può fruire di ambienti salubri, per l’aria che respira, e confortevoli per gli effetti benefici del colore sul corpo e sulla mente.

SCHEDA PROGETTO Committente: Mané Boutique Hotel Luogo: Roseto degli Abruzzi (Teramo) Partner commerciale: Isocolor srl, Teramo Prodotti: Koala per la decorazione degli interni; Fondo P378 + Biquarz acrilsilossanico 1.0 per gli esterni; Durum Satinato per le ringhiere dei terrazzini

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AMBIENTE SANO

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RIMETTERSI IN MOTO CON LE SFUMATURE A Padova la nuova palestra riabilitativa per giovani disabili del Parco Civitas Vitae ha scelto tinte in sintonia con le attività che si svolgono nel centro. Grazie anche alle pitture, certificate A+, a basse emissioni di Voc, che sono state declinate ad hoc per ogni spazio di Veronica Monaco

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n’attenta riflessione architettonica, con un focus particolare sui colori degli interni, ha caratterizzato la nuova palestra riabilitativa del Parco Civitas Vitae di Padova, centro di promozione e avviamento alla pratica sportiva di giovani disabili e di campus privilegiato per gli allenamenti delle squadre paraolimpiche nazionali. «I colori scelti per i locali cercano di provocare delle emozioni, percepite chiaramente in misura diversa da persona a persona, ma che comunque risul-

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tano sempre stimolanti per l’attività che si sta svolgendo», spiega Mario Squizzato, l’architetto responsabile del progetto. «Non solo i colori dei pavimenti, pareti e soffitti, ma anche quelli dei serramenti, delle porte e non per ultimi degli arredi, sia dei locali principali sia per quelli di servizio», sono stati scelti in modo da offrire un’influenza positiva sullo stato d’animo degli utenti. Non solo tinte e texture, ma anche prodotti sostenibili: per la palestra riabilitativa sono state infatti scelte le pitture Röfix della linea Inside, certificate A+ per le basse emissioni di Tvoc (Total Voc). F e b b r a i o

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STIMOLARE L’ATTIVITÀ Collocata all’interno della zona sud ovest del Parco Civitas Vitae, la nuova palestra riabilitativa presenta due piani per una superficie complessiva di 1.500 metri quadri, ed è collegata al palazzetto dello sport e alle altre strutture della Fondazione Opera Immacolata Concezione. Il piano terra è dedicato all’attività di riabilitazione e fisioterapia: qui sono state selezionate tinte fredde con contrasto di toni che tendono a stimolare l’operatività dei movimenti, favorendo al contempo uno stato d’animo tranquillo e meditativo. Il primo piano è stato invece concepito con ambienti più ampi rivolti all’at-

«I colori scelti per i locali cercano di provocare delle emozioni, percepite chiaramente in misura diversa da persona a persona, ma che comunque risultano sempre stimolanti per l’attività che si sta svolgendo»

tività motoria: in questo spazio, dove l’attività fisica è più dinamica, i colori sono principalmente caldi, per spingere la motricità del corpo. Le ampie vedute sul parco circostante, sembrano proiettare il corpo in movimento verso uno spazio aperto. Particolare è la combinazione di colori caldi e freddi sulle pareti, che creano una sensazione di spazio che si avvicina e si allontana. Le percezioni visive sono ulteriormente stimolate dal gioco di effetti del colore, che parte dal pavimento con finitura lucida per poi improvvisamente trasformarsi in opaco a due terzi da terra. F e b b r a i o

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SCHEDA PROGETTO Committente e Proprietaria: Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus – Padova Progettista e Direttore Lavori: Arch. Mario Squizzato Impresa Edile: Impresa Vescovi srl, Vicenza Ditta Posatrice: Longato Luca, Resana (Treviso)

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CAP ARREGHINI

LA DECORAZIONE A PORTATA DI TUTTI Dalle tecniche classiche all’effetto coccodrillo: il negozio Arreghini Paints di Portogruaro svela anche ai privati l’arte delle finiture con corsi pratici che aumentano la creatività. E le lezioni saranno replicate all’interno del punto vendita nei prossimi mesi di Veronica Monaco

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a decorazione d’interni non è più una materia per pochi. Partendo dalle applicazioni più semplici fino alle realizzazioni più articolate, il centro del colore Arreghini Paints di Portogruaro (Venezia) ha messo a punto un percorso formativo chiamato Il design fatto da te. È dedicato a tutti gli appassionati, che hanno potuto imparare i segreti delle finiture per decorare in autonomia i propri spazi. Grazie all’esperienza di un tecnico specializzato, oltre alle applicazioni classiche, i corsi pratici hanno dato agli allievi la possibilità di esprimere la loro creatività selezionando combinazioni di nuance e di applicazioni diverse. Tra i prodotti utilizzati dagli apprendisti anche il nuovo decorativo Calipso Chic di Cap Arreghini, pittura in grado di dare vita a effetti unici e personalizzati

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Calipso Chic, il nuovo decorativo CAP Arreghini

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L’ARTE IN PARETE Generation Art è la linea di prodotti decorativi di Cap Arreghini che, grazie alle loro speciali formulazioni, consentono di creare innumerevoli effetti in parete per risultati tesaurizzati, sabbiosi, materici, soft-touch, opachi o lucidi, o metallizzati. Come Calipso Chic, decorativo per interni con effetto perlescente che, grazie ai pigmenti metallizzati e alle cariche speciali, conferisce al supporto una finitura rustica con mutevole e gradevole gioco di luce e colori riflessi. La sua alta qualità assicura la massima protezione con un ottimo livello di finitura e fornisce un film duro, elastico e tenace con alta resistenza alla penetrazione delle macchie e dello sporco. Inodore, è particolarmente indicato per applicazioni in ambienti poco aerati. Realizzato con materie prime scelte per un basso impatto, con ridotto inquinamento e con minime emissioni, il prodotto rispetta i requisiti della Classe A+.

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grazie al suo effetto cangiante e luccicante, che crea in parete un piacevole gioco di riflessi e luci. Le esercitazioni hanno visto anche applicazioni più elaborate, come l’effetto legno o l’effetto coccodrillo che richiedono diversi passaggi di prodotto e l’utilizzo di più attrezzi. Interpretando tecniche e prodotti a seconda delle proprie inclinazioni e del proprio gusto estetico, i partecipanti hanno così potuto dare spazio alla loro fantasia. ARRIVA IL REPLY Concluso con un grande successo di pubblico, il programma di corsi Il design fatto da te sarà replicato all’interno del punto vendita Arreghini Paints anche nei prossimi mesi. Gli appuntamenti si concentreranno su altri prodotti, con diversi livelli di difficoltà in modo da permettere a chiunque, anche nel caso in cui non abbia frequentato le lezioni precedenti, di cimentarsi con l’arte della decorazione. Le attività si inseriscono all’interno del progetto di Cap Arreghini Un decoratore per punto vendita, che per ogni centro colore identifica un maestro decoratore dedicato sia alla formazione tecnica che ai cicli applicativi. Un modo per offrire un costante aggiornamento, senza tralasciare la creatività.

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S PECIAL E

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CREATIVITÀ

A R D F. L L I R A C C A N E L LO

NUOVI EFFETTI CON MORPHO La nuova finitura decorativa aggiunge riflessi iridescenti, argentati o dorati, alle pareti: può essere utilizzata per ottenere velature su superfici esterne o per personalizzare gli ambienti abitativi. Non ingiallisce, respinge la polvere e conferisce idrorepellenza

di Veronica Monaco

Alba

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Bora

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ultimo nato in casa Ard F.lli Raccanello si chiama Morpho ed è la nuova finitura decorativa che, per funzionalità e varietà di effetti, dà massima espressione alla linea Creative dell’azienda di Padova, specializzata da oltre cinquant’anni nello sviluppo di prodotti vernicianti per edilizia. Combinabile praticamente con tutti i prodotti di finitura Ard, Morpho dona riflessi iridescenti, argentati o dorati alle superfici. PERSONALIZZAZIONE Finitura decorativa a base acquosa, Creative Morpho ha un aspetto perlato e può essere utilizzato sia per ottenere velature su superfici esterne sia per personalizzare gli ambienti abitativi, ottenendo suggestioni in armonia con il proprio gusto e personalità. Nella decorazione di interni questo prodotto permette di conferire un elegante aspetto antichizzato agli stucchi veneziani, ma anche dare vita a soluzioni originali e moderne. Estremamente versatile, è anche semplice da applicare, non ingiallisce, respinge la polvere e conferisce spiccata idrorepellenza al supporto su cui è applicato, conservando le superfici più pulite nel tempo. Totalmente inodore, Creative Morpho è formulato per ottenere il massimo comfort abitativo permettendo la vivibilità degli ambienti già a poche ore dall’applicazione. È inoltre sovraverniciabile con qualsiasi idropittura Ard.

FONDO COLORABILE Per enfatizzare ancora di più gli effetti di Creative Morpho, gli applicatori possono utilizzare il fondo colorabile Creative ArdTexture, a base di un particolare marmo di Carrara. Versatile e di facile applicazione, è ideale per la personalizzazione artistica di superfici murali interne e consente di realizzare finiture eleganti o rustiche, ma sempre di elevato pregio e prestigio, dotate di un sicuro effetto emozionale. Creative ArdTexture è idoneo sia all’impiego diretto su intonaci fini che su vecchi smalti, pitture e rivestimenti ben ancorati. Pur essendo un prodotto a elevata permeabilità al vapore acqueo, è dotato di un assorbimento d’acqua liquida contenuto, proprietà che permette di far risaltare al meglio gli effetti decorativi delle finiture Creative di Ard F.lli Raccanello. Creative Morpho è utilizzabile anche come protettivo idrorepellente su Ard Lime R, lo stucco veneziano a base di grassello di calce. Oltre alle versioni gold e silver, che creano delle velature metallizzanti, è disponibile anche trasparente, per mantenere l’effetto originale inalterato

Tramonto

Rugiada

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IGIENE SUPERIORE

MAPEI

MILLE SFUMATURE DI SUPER IGIENE L’azienda lombarda ha messo a punto due smalti murali certificati che garantiscono il massimo delle prestazioni in fatto di pulibilità e resistenza alle muffe. Sono adatti agli ambienti che ospitano alimenti oppure strutture sanitarie. Come chiedeva la Nasa di Veronica Monaco

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pazi sanitari, studi medici, laboratori alimentari, zone di somministrazione: sono ambienti in cui l’igiene e la pulizia sono così importanti da influenzare la scelta dei sistemi di tinteggiatura da utilizzare. Proprio per garantire un’igiene superiore in queste particolari tipologie di ambienti, Mapei ha messo a punto Mapecoat Act 021 e Mapecoat Act 196, due smalti murali certificati in grado di garantire prestazioni elevate nel rispetto delle caratteristiche di legge. Gli smalti murali Mapecoat Act possono essere scelti nelle oltre mille tinte originali della Mapei Master Collection.

CONFORME ALL’HACCP Studiato specificamente per gli ambienti interni con presenza di alimenti, come supermercati, bar, ristoranti e mense, Mapecoat Act 021 è uno smalto semilucido dall’elevata pulibilità, resistente alle muffe e conforme ai requisiti previsti dal protocollo Haccp, acroni-

mo dall’inglese Hazard-Analysis and Control of Critical Points: un protocollo volto a prevenire possibili contaminazioni degli alimenti. Ideato negli anni Sessanta negli Stati Uniti, inizialmente il protocollo assicurava che gli alimenti forniti agli astronauti Nasa non avessero effetti negativi sulla loro salute, mettendo a rischio le missioni nello spazio. Nei campi di applicazione dell’Haccp per i sistemi vernicianti la norma di riferimento è la Uni 11021, che specifica i requisiti e i relativi metodi di prova relativi a presa di sporco e cessione di odore, resistenza al lavaggio e pulibilità, resistenza alla muffa. Mapecoat Act 021 ha soddisfatto pienamente tutte le prove, dimostrando parametri prestazionali più elevati rispetto agli smalti murali generici. Il prodotto può essere utilizzato sia sui soffitti che sulle pareti. PROTEZIONE ANTIBATTERICA La resistenza agli attacchi batterici è invece la peculiarità principale di Mapecoat Act 196, lo smalto per interni a base acrilica di Mapei, ideale per gli ambienti medico sanitari, scolastici o ricreativi che richiedono un elevato livello di igiene. Nella maggior parte dei casi, le opere di pulizia e sanificazione bastano a evitare il deposito e la crescita di batteri sulle superfici. Mapecoat Act 196 presenta un’eccellente resistenza al lavaggio, anche nei test realizzati con agenti pulenti e di disinfezione, come previsto dalla norma Uni 11021. Testato secondo Iso 22196, Mapecoat Act 196 è disponibile in infinite varianti di colore ottenibili con Sistema Automatico ColorMap. SOSTENIBILI E CERTIFICATI Sia Mapecoat Act 021 sia Mapecoat Act 196 sono conformi agli standard internazionali Iso 14025 e En 15804 e dispongono di certificazioni Epd, che documentano gli effetti ambientali di un prodotto nel suo ciclo di vita, misurandoli con la metodologia standardizzata Lca.

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Seconda edizione

FIERA DEL CONDOMINIO

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SPECIAL E

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I L M E R C ATO

IL MONDO È A NOLEGGIO Il settore vive un momento positivo anche grazie all’export e alla mutazione epocale che coinvolge gli investimenti per il settore delle costruzioni. Alla spesa per l’acquisto di macchinari si sostituisce più spesso il concetto di renting: l’aumento stimato è dell’8% per il 2019 a cura del Centro studi YouTrade

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economia italiana arranca, le previsioni a consuntivo sul 2018 sono al ribasso, le attese per il 2019 sono ancora più allarmanti e gli ultimi mesi del 2018 hanno evidenziato chiari segni di rallentamento nella produzione, sia industriale che del settore delle costruzioni. In questo quadro preoccupante i giudizi delle imprese non possono essere particolarmente positivi e, infatti, i dati Istat sanciscono una perdita di fiducia di tutto il sistema produttivo. Ma in una situazione di evidente difficoltà, ovvero in una recessione che viene definita «tecnica» soprattutto per addolcire in qualche modo la pillola, ci sono segnali che vanno letti nella giusta prospettiva, perché evidenziano che in un mercato e in una economia in difficoltà non tutto va male, soprattutto se si guardano e si sanno interpretare i cambiamenti di alcuni fondamentali della nostra economia e della nostra società. Uno dei quali è legato essenzialmente al passaggio da una logica di possesso a una d’uso. USARE SENZA COMPRARE L’esplosione del digitale ha favorito e accelerato il percorso che da molti anni ormai sta conducendo il mondo produttivo e anche quello privato verso una logica sempre più sharing, nella quale il fattore essenziale è l’economicità della scelta in rapporto alle necessità d’uso e quindi ai

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bisogni reali da soddisfare, siano bisogni produttivi o legati al benessere e alla qualità della vita. Uno di questi segnali è la forte crescita del mercato del noleggio auto, sia a lungo, ma soprattutto a breve termine. Le nuove forme di renting che alcune grandi catene stanno iniziando a proporre, Ikea per prima con l’idea di noleggiare i mobili, recuperandoli e risistemandoli a fine ciclo di vita per reimmetterli nel mercato, allungando dunque la vita dei prodotti stessi (una proposta che partirà a breve in Svizzera per poi allargarsi ad altri mercati). La fine dell’era del possesso e la nascita dell’era dell’uso vede in mezzo il passaggio a quella «era dell’accesso», che l’economista americano Jeremy Rifkin aveva teorizzato quasi vent’anni fa, quando aveva indicato l’inizio di una nuova fase del capitalismo, con un cambiamento dall’economia dominata dal mercato. E, dunque, anche dai concetti di bene e soprattutto proprietà, per andare verso nuovi valori culturali legati allo sviluppo della società dell’informazione e delle relazioni. Rifkin vedeva nel digitale un grande sistema rivoluzionario in grado di distribuire in modo molto più diffuso (e democratico) le informazioni e aveva concentrato la sua attenzione quasi esclusivamente sul tema dell’accesso, ovvero della necessità di poter avere a disposizione i mezzi per accedere al digitale, non solo computer, ma anche reti e nodi. Dopo quasi vent’anni la nostra immersione nel digitale è ormai totale e l’accesso a internet e alle reti oggi è certamente una rivoluzione quasi compiuta, grazie anche all’uso degli smartphone che sono il veicolo principale della diffusione del digitale. Ma il vero cambiamento, la vera trasformazione che il digitale ha portato con sé è il passaggio dal concetto di possesso a quello di uso. NON SOLO IMMOBILI Questo passaggio, che è ancora all’inizio per quanto riguarda alcuni beni di grande rilevanza, come quelli immobiliari, è tuttavia già in stato avanzato per altri beni. Si pensi al già citato esempio delle auto, ma in un certo senso gli stessi smartphone, che spesso non sono acquistati, ma utilizzati grazie a una sorta di leasing. Se Ikea ha deciso di avviarsi sulla strada dei mobili in affitto significa che il valore d’uso oggi è diventato molto più importante, o lo sta diventando, rispetto al valore del possesso. Per i giovani, per esempio, l’acquisto di una abitazione è una priorità molto più bassa rispetto a quella di un tempo, come ha ben evidenziato una indagine dell’Istat, perché il modello di studio e di lavoro, nonché di vita, delle nuove generazioni è un modello molto diverso da quello del passato e si basa su una forte mobilità territoriale, sganciata dunque dal possesso ma legata alle potenzialità d’uso. Tutta la logica sharing è la base di questa nuova filosofia, dal co-housing al co-working, e sta permeando anche le stesse gestioni aziendali, con notevoli benefici in termini economici e finanziari. F e b b r a i o

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IN CRESCITA Non stupisce, infatti, che in un mercato che non cresce, in una economia con un Pil che si riduce, l’uso di beni a noleggio stia incrementandosi sempre più. Nel settore delle costruzioni, che in questi ultimi anni ha mostrato lievi segni di ripresa, la fine del periodo di crisi acuta ha spinto molte imprese a rivedere i propri modelli di gestione, soprattutto patrimoniale, legata ai beni e ai mezzi di produzione. In molti casi la ripresa di lavori e l’avvio di nuovi cantieri, come testimoniano i dati Istat sui permessi di costruire, hanno spinto molte imprese a rivedere il proprio parco macchine e investire in modo diverso sulla gestione delle commesse. Nel caso del mercato delle macchine e attrezzature per l’edilizia non va dimenticato che la crescita di questi ultimi anni della produzione e delle vendite si deve soprattutto allo sviluppo del commercio estero. Secondo dati Unacea, nel corso del 2018 sono state immesse sul mercato italiano 14.645 macchine per costruzioni, con una crescita del 16% rispetto a quanto rilevato l’anno precedente. È una crescita dovuta soprattutto alle macchine movimento terra (14.144, +16% su base annua) più che alle macchine stradali, (501 unità vendute, +2%). In costante crescita, secondo i dati Anima-Aisem, i sistemi di sollevamento (nei quali trovano spazio anche tutte le macchine legate alla logistica e alla crescita della movimentazione industriale), ma anche le gru a torre e le altre attrezzature per l’edilizia, comprese quelle per demolizione selettiva, vaglio e frantumazione, sono in aumento.

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STIME AL RIALZO Una grande parte di questa crescita si deve all’assorbimento della produzione da parte del settore del noleggio, che prosegue la sua crescita con stime riviste al rialzo da Assodimi per il 2017 e con un 2018 e un 2019 per il quale si prevedono incrementi consistenti, che riporteranno il settore il prossimo anno a toccare e superare il livello produttivo massimo registrato nel 2008, anche se in condizioni di mercato completamente diverse, con un giro d’affari superiore a 1,7 miliardi di euro. Secondo le stime elaborate sulla base dei dati macroeconomici e delle proiezioni riferite alle indagini di settore specifiche contenute nell’Osservatorio Assodimi/Assonolo, il settore del noleggio di macchine e attrezzature in Italia presenta una potenzialità di crescita per il 2018 valutata nell’ordine del 6,8%, e in progressivo aumento fino a superare l’8% nel 2019. Le analisi evidenziano che il noleggio ha incrementato significativamente negli ultimi anni il peso del suo ruolo sull’economia complessiva e arriverà a superare nel 2019 l’1x1000 del Pil, un valore destinato ad aumentare, con un peso percentuale in netta crescita rispetto agli investimenti in costruzioni e sul complesso del giro d’affari della filiera dell’edilizia. Il settore è in forte crescita, dunque, e contava a metà 2018 oltre 4.900 aziende, di cui più della metà nel comparto del noleggio di container alloggio, attrezzature di sollevamento e movimentazione senza operatore, mentre circa 1.600 aziende noleggiano macchine ed attrezzature per agricoltura e lavori edili e altre 800 sono inserite nel segmento Ateco dedicato alle gru e alle altre attrezzature con operatore. F e b b r a i o

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la dimensione e a mercati locali. Ma l’avvento di grandi operatori internazionali in Italia, come nel caso del gruppo Kiloutou, quarto operatore europeo del noleggio e principale attore del noleggio di attrezzature in Francia, che ha acquisito i gruppi Cofiloc e Euronol, è un segnale della strategicità di questo mercato e della necessità di costruire modelli di offerta basati su organizzazione logistica, standard di servizio, diffusione territoriale e, ove possibile, presenza capillare.

IN BUONA SALUTE Il segno della buona salute del settore è dato anche dall’incremento delle imprese. Infatti, rispetto al 2017 nel 2018 sono presenti poco meno di 100 aziende in più, con una crescita di 170 aziende nell’ultimo biennio. Il triennio 2016/2018 vede una crescita di imprese attive in tutti i settori. È un settore che oggi impiega complessivamente oltre 17 mila addetti, quasi mille in più rispetto all’anno precedente (+7%). L’incremento si riscontra in tutti i comparti ma è particolarmente pronunciato nel noleggio di attrezzature edili (+11%). Dal punto di vista del risultato economico e finanziario delle imprese di settore, anche da questo punto di vista emerge il buono stato di salute del settore, in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti, con sei aziende su dieci che hanno aumentato il fatturato nel 2017 (con una crescita media del +6,5%), mentre oltre l’80% delle società di capitali ha realizzato utili, mediamente pari al 4,6% del fatturato). Inoltre, secondo le analisi dell’Osservatorio Assodimi/Assonolo più della metà delle aziende di noleggio presenta livelli buoni o ottimi di redditività e oltre il 60% gode di una solidità patrimoniale di tutto rispetto. ARRIVANO GLI STRANIERI Nonostante dati positivi e questi trend che indicano la strategicità di questo settore, bisogna tuttavia sottolineare una dimensione media aziendale ancora legata a modelli imprenditoriali legati alla piccoF e b b r a i o

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EDILIZIA IN PRIMO PIANO Le macchine e le attrezzature per l’edilizia sono sempre più importanti e rilevanti, e lo saranno ancor di più in futuro, anche perché il sistema costruttivo e i processi di gestione dei cantieri, siano essi legati alla nuova costruzione che alla ristrutturazione, sono e saranno sempre più meccanizzati, industrializzati, ottimizzati dalle macchine, soprattutto grazie all’incremento dell’edilizia off-site e dei processi costruttivi legati alla prefabbricazione e all’uso di materiali e sistemi costruttivi legati alle prestazioni. Non è solo il passaggio epocale dal possesso all’uso, ma anche dalla forma alla prestazione, con l’economia circolare e il risparmio energetico fattori sempre più rilevanti nella gestione dei processi di costruzione o ristrutturazione e di utilizzazione dei beni. Il focus sull’uso oggi sposta l’attenzione sulle convenienze vere, che sono sempre meno quelle di investimento e sempre più quelle legate all’effettivo tornaconto personale, aziendale, pubblico. Perché una buona gestione prevede una buona strategia e oggi la strategia migliore è utilizzare le cose che ci servono per il tempo che ci servono al massimo grado di prestazione possibile. In un mercato dove la velocità è tutto e la garanzia delle prestazioni, nonché le assicurazioni sull’efficienza delle macchine è necessaria, il noleggio permette questo, permette di fare meglio spendendo le giuste risorse. Il punto chiave di tutto il ragionamento rimane il concetto di valore e le nostre aziende valgono per il valore aggiunto che producono e non certo per quante macchine hanno nel proprio stato patrimoniale. Ricordiamocelo, perché la nuova economia e il futuro del nostro strano, lento e a volte ingolfato paese, passa anche da qui.

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NOLEGGIO

EVVIVA, SIAMO TORNATI A PRIMA DELLA CRISI Lo scorso anno il mercato delle macchine per il settore delle costruzioni è aumentato del 16%. E secondo il presidente di Unacea, Mirco Risi, la necessità di sostituire un parco obsoleto ha spinto le aziende a investire. Anche grazie al boom del noleggio di Veronica Monaco

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onostante le incertezze legate agli investimenti il 2018 è stato d’oro per il mercato italiano delle macchine per costruzioni, che ha registrato un aumento del 16% con 14.645 mezzi immessi nel mercato. «Il 2018 è stato un anno positivo per il mercato italiano delle macchine per costruzioni, confermando il trend di ripresa che dura ormai da qualche anno», conferma Mirco Risi, presidente di Unacea, l’associazione di categoria delle aziende di macchine e attrezzature per le costruzioni. «Nonostante le incertezze legate agli investimenti nel comparto delle costruzioni, il mercato ha beneficiato della moderata Marco Prosperi, direttore generale di Assodimi e Assonolo

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ripresa economica degli ultimi anni, trainato in particolare dalla necessità di sostituzione di un parco reso obsolescente negli anni di crisi. Va tuttavia ricordato che nel medio periodo, in assenza di un adeguato piano di investimenti e di rilancio del settore edile, il tasso di sostituzione delle macchine più obsolete non potrà continuare il suo effetto di driver di mercato». Il rinnovo del parco macchine va a braccetto con un altro trend che si sta sempre più imponendo nel settore delle macchine e attrezzature da cantiere: il noleggio. «Il numero delle aziende che forniscono il noleggio è aumentato e il fatturato globale è tornato ai livelli pre-crisi, con un interessante aumento anche della penetrazione del valore del noleggio rispetto al fatturato delle costruzioni», ha anticipato su I Bilanci delle Costruzioni (supplemento a YouTrade numero 94) Marco Prosperi, direttore generale di Assodimi e Assonolo, le due associazioni legate ai produttori e ai noleggiatori di macchine e attrezzature per l’edilizia. Numeri e trend che Prosperi conferma anche in questa intervista, che fa il punto sulla situazione italiana, i vantaggi a medio e lungo termine di questo servizio e le macchine più richieste. Domanda. Affidarsi al noleggio, invece che all’acquisto, è sempre più frequente anche in Italia. Quali sono oggi i numeri di questa tendenza? E all’estero, invece, qual è la situazione? Risposta. I numeri sono molto interessanti: il 2018 ha visto una crescita media del noleggio del 7%, un dato arrotondato al ribasso: a fine anno si è assistito a un ulteriore slancio. Tutti i settori e tutte le zone d’Italia hanno beneficiato di questa ventata positiva e il valore del mercato è tornato al periodo pre-crisi: se andiamo a studiare i singoli indici sul peso del noleggio nell’economia generale, notiamo che sono tutti in crescita. È importante però non guardare esclusivamente i numeri. Già dal 2017 ci siamo resi conto che questo trend è recepito in maniera sempre più positiva dai clienti, le richieste sono maggiori, anche se meno organizzate e con una F e b b r a i o

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durata media inferiore. Nel 2018 e 2019 l’Italia è fra i Paesi che approfittando per svolgere in maniera più rapida i propri lavori. avranno le performance più interessanti, tuttavia all’estero i valori D. Quali sono le macchine e attrezzature di ultima generazione assoluti del noleggio sono molto più alti e le aziende di riferimento accessibili attraverso il noleggio e che tipo di innovazioni tecstanno facendo grossi investimenti. nologiche e prestazionali le caratterizzano? D. Perché noleggiare: quali sono i vantaggi immediati e quelli a R. I sistemi di puntellazione e organizzazione dei solai rappresenlungo termine di questa pratica? tano sicuramente un’interessante novità che permette di organizR. I vantaggi sono molteplici, alcuni di immediata visibilità. Per zare al meglio il cantiere, sia in termini logistici che di pulizia e esempio, è possibile detrarre le spese del noleggio: si tratta di un accessibilità. Per quanto riguarda il sollevamento mezzi abbiamo servizio. Oppure c’è l’opportunità di avere un macchinario pronto macchine di dimensioni sempre più compatte, che permettono da utilizzare vicino al cantiere. Ma non meno importanti sono il passaggio in aree molto ristrette, con performance molto intealcuni aspetti fondamentali del servizio professionale di noleggio ressanti. Infine, tutto il comparto elettrico e a bassa emissione acustica viene scelto per salvaguardare l’ambiente e avere accesso che spesso i clienti non prendono in considerazione: la continuità del lavoro e l’utilizzo di macchine a norma sotto il profilo della ad aree con particolari divieti. D. E sul fronte della sicurezza: quali sono le garanzie che non manutenzione e degli adempimenti burocratici. Nel lungo periodo l’azienda che utilizza il servizio di noleggio in modo ragionato avrà devono mancare in un servizio di noleggio affidabile? R. La sicurezza è uno degli aspetti che si lega strettamente al novantaggi anche in termini di gestione finanziaria, in quanto avrà leggio, il problema è poi scontrarsi con un mercato che vede nella speso solo per il reale utilizzo del macchinario. In più andrà ad utilizzare solo macchine e attrezzature adatte allo scopo, sempre sicurezza un costo e non un investimento. Mediamente un noleggiapronte e funzionanti, con un risparmio anche in termini di costo tore professionista investe quasi il 16% del proprio fatturato per la manutenzione dei mezzi, proprio perché sarebbe controproducente del lavoro svolto. fornire mezzi che possono causare problematiche di sicurezza D. Ci sono casi che è possibile portare come esempio? all’utilizzatore. Il controllo dei mezzi è molto accurato: vengono R. In molti cantieri l’utilizzo di macchine per la movimentazione del materiale, sia per la logistica che per fatti controlli sia rispettando il manuale del lo scavo e la movimentazione pura, non che all’atto di uscita e rientro di Il 2018 ha visto una crescita costruttore rappresenta di per sé il core business delle ogni mezzo. In più, come previsto dalle normedia del noleggio aziende. Inoltre, la manutenzione dei mezzi mative, tutti i controlli vengono archiviati del 7%, ma è un dato è spesso rimandata alla buona volontà di nel registro delle manutenzioni. Purtroppo qualche operatore più abile di altri. Il nol’utilizzo fantasioso dei macchinari da parte arrotondato al ribasso: leggio, invece, permette di avere un costo dei clienti (sbarco in quota, pesi oltre la a fine anno si è assistito certo da mettere a budget e di svolgere il portata, trasporti con mezzi non idonei) è a un ulteriore slancio. fonte di discussione continua. proprio lavoro senza pensare agli aspetti E il renting permette manutentivi e burocratici. D. Ci sono altri servizi correlati che quaD. Ci sono casi in cui invece è meglio lificano un noleggiatore di qualità? di avere un costo certo acquistare? R. Fornire un servizio di noleggio è molto da mettere a budget R. Nonostante il noleggio stia prendenpiù complicato che equipaggiare il cliente do piede, per il cliente italiano l’acquisto con l’oggetto richiesto. Le macchine devono resta sempre una delle prime opzioni. Il essere sempre pronte e performanti, bisogna noleggiatore professionista ha tutti gli strumenti per consigliare espletare tutta la parte burocratica, garantire la continuità del lavoro quando preferire una o l’altra opzione. L’ago della bilancia è sempre del cliente e fornire l’attrezzatura a corredo. Alcuni noleggiatori il numero di giorni nell’anno in cui si utilizzerà il macchinario. hanno tra i loro plus anche la consegna in orari speciali. In questo Parlando a livello generale tutto ciò che si utilizza meno del 50% modo il noleggiatore diventa sempre più un consulente, in grado dei giorni lavorativi dovrebbe portare quasi sempre a scegliere il di supportare il proprio cliente anche sul fronte della formazione noleggio. In caso di utilizzo superiore è importante fare un’attenta e della gestione in aree speciali fornendo, per esempio, tutta la analisi di tutti i costi nascosti non evidenziati in fattura: tassazione, documentazione necessaria per lavori su suolo pubblico. manutenzione ordinaria e straordinaria, burocrazia, stoccaggio, D. Il noleggio è un servizio che propongono anche i rivenditori assicurazioni, obsolescenza… di materiali edili: in che misura? D. Quali sono le macchine o le attrezzature attualmente più R. Le rivendite di materiale edile hanno sempre fatto noleggio, richieste in cantiere? magari in modo non professionale o chiamandolo prestito. I clienti, R. Il movimento terra leggero e compatto e la movimentazione di che normalmente acquistano in rivendita, sono anche potenziali cose e persone sono i due settori che traiano il comparto. Come ha utilizzatori di prodotti a noleggio, per non parlare del cliente prievidenziato il centro studi Assodimi/Assonolo, tutte le macchine vato. Per questo oggi molte rivendite si stanno affacciando a questo per la gestione del cantiere stanno avendo interessanti performance: mondo, fornendo attrezzature per il cantiere ma anche macchine gruppi elettrogeni, attrezzature varie, strutture provvisionali. La per il verde o per la pulizia industriale. Inoltre il noleggio aiuta tecnologia nel settore è molto sviluppata e gli operatori ne stanno moltissimo la vendita e viceversa. F e b b r a i o

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RIVIT

È BELLO MUOVERSI CON UNA FISSAZIONE Tre rivettatrici proposte dall’azienda emiliana facilitano le lavorazioni grazie a precisione e semplicità di utilizzo. Le batterie al litio consentono maggiore autonomia e libertà di movimento. Ecco le caratteristiche tecniche dei nuovi dispositivi per la lavorazione della lamiera

di Veronica Monaco

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aggiore autonomia a parità di potenza per le rivettatrici Rivit con batteria al litio, che uniscono la qualità del lavoro alla libertà di movimento. Diversi i modelli disponibili proposti dall’azienda di Ozzano dell’Emilia (Bologna), completi anche di accessori per rendere il lavoro dei professionisti sempre più facile. Rivettatrice a batteria progettata per l’applicazione di rivetti in tutte le leghe fino al d.4mm, RIV750 ha una potenza di trazione di 8.500N e viene fornita completa batteria da 1,3Ah e caricabatteria, all’interno di una pratica cassetta metallica. Versione potenziata, invece, per la rivettatrice a batteria RIV760 che raggiunge una trazione fino a 13.000N, ideata per la posa dei rivetti standard e strutturali in acciaio fino a d.6,4mm e per rivetti a fiore extralunghi d.4,8–6,4mm, utilizzati abitualmente dai lattonieri per l’applicazione su pannelli grecati per coperture coibentate e su tavelloni in laterizio. La RIV760 viene fornita in cassetta metallica completa di batteria da 2,6 Ah e caricabatteria. In entrambi i modelli lo scarico del rivetto strappato avviene a mezzo forza di gravità, in avanti attraverso la testina o indietro nel contenitore apposito. Le due rivettatrici sono disponibili con diversi accessori, come gli ugelli a trattenuta, che permettono di bloccare il rivetto attraverso una sfera laterale, così da poter utilizzare l’attrezzo anche in posizione orizzontale. Disponibile anche

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Le tre rivettatrici con batteria al litio di Rivit

un ugello universale, che grazie alla rotazione consente di selezionare, senza cambiare il dispositivo, diametri per rivetti da 2,4-3,2-4,0-4,8 mm, e un kit di prolunga da 200mm. PER INSERTI FINO A M10 Robusta e versatile, RIV790 è la rivettatrice a batteria per inserti da M3 a M10 con potenza di trazione di 13.000N, che permette l’avvitamento dell’inserto semplicemente posizionandolo contro il tirante. Azionando invece il pulsante, l’inserto viene deformato e svitato automaticamente dal tirante. Il serraggio avviene mediante la regolazione delle ghiere presenti sulla parte anteriore della rivettatrice. RIV790 viene fornita in cassetta metallica completa di tiranti e testine M4-M5-M6 e, a richiesta, anche M8-M10, caricabatteria e batteria da 1,3Ah. LINEA COMPLETA PER IL FISSAGGIO Specializzata nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera, Rivit in oltre quarantacinque anni di esperienza ha sviluppato una linea completa di sistemi per il fissaggio: rivetti a strappo, inserti per laminati, autoaggancianti, perni a saldare, bulloni a strappo, dadi in gabbia, inserti per plastica, chiusure, cerniere, maniglie, e relativi utensili per la posa. Tutta la gamma dei prodotti è disponibile sul portale dell’azienda: www.rivit.it. F e b b r a i o

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MECCANISMI IN MOVIMENTO Una selezione tra gli ultimi dispositivi utili in cantiere, per assicurare maggiore praticità, minori costi e assoluta sicurezza. Senza dimenticare la praticità, perché le dimensioni contano, specialmente quando si lavora su aree ristrette oppure in interni a cura di Veronica Monaco

LEISTER ALLEGGERISCE LA SALDATRICE Più veloce e leggera (16,4 kg), la saldatrice automatica a cuneo caldo per la saldatura di manti impermeabilizzanti sintetici Geostar, prodotta da Leister, facilita il lavoro degli installatori. La speciale geometria del cuneo e l’apertura rulli maggiorata facilitano l’inserimento dei teli e permettono un contatto uniforme e fluido con il cuneo. Grazie ai numerosi accessori a disposizione, è in grado di saldare i più diversi tipi di materiali (HD-PE da 0.8 a 3.0 mm, PP, LD-PE, TPO, FPO e PVC-P) con una velocità massima di 12 metri al minuto. L'altezza del telaio dal suolo è facilmente regolabile e l'innovativo meccanismo di fissaggio permette di operare con una mano sola per armare i rulli e iniziare a saldare. Geostar ha inoltre una trasmissione a due velocità modificabile in base alle condizioni di lavoro e display digitale integrato per monitorare in continuo i parametri di saldatura e il voltaggio di alimentazione. Disponibile in due versioni: standard per la massima versatilità di utilizzo (Geostar G5); con cuneo esteso per la massima velocità di lavoro (Geostar G7). www.leister.com

FARAONE, SCALA SICURA ANCHE A NOLEGGIO Sicurezza e praticità per PLS di Faraone, la scala in alluminio con piattaforma di lavoro e parapetti di protezione, studiata per proteggere l’operatore a 360 gradi. La scala si può regolare anche in altezza, fino a 4 metri, e consente di operare in quota in maniera comoda e sicura grazie all’ampio piano di lavoro antiscivolo. Il modello PLS supera il test anti ribaltamento laterale della norma 131-7 e le prove a fatica della norma 131-2 2018. Compatta e leggera, da chiusa garantisce il minimo ingombro ed è facilmente trasportabile grazie alle ruote di cui è dotata. Adatta a tutte le attività di manutenzione e installazione, Pls è disponibile anche per il noleggio. Sempre per il noleggio Faraone mette a disposizione piattaforme aeree ad elevate prestazioni, anche per medie e basse altezze, ed è a disposizione delle rivendite per offrire consulenza tecnica sugli oltre 300 modelli di macchine per lavori in quota presenti a catalogo. www.faraone.com

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SPECIAL E

M a c c h i n e

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at t r e z z at u r e

NUOVI MINIESCAVATORI DI JCB I nuovi miniescavatori compatti Jcb 18Z-1 e 19C-1 sono progettati per soddisfare le specifiche esigenze degli operatori e offrono caratteristiche vantaggiose per l'utilizzo nelle più diverse situazioni della cantieristica, con massime prestazioni e sicurezza operativa. Il modello 18Z-1 è il primo girosagoma (zero tail swing) nella sua categoria di peso, mentre il modello più grande 19C-1 ha rotazione convenzionale ed è disponibile anche nella versione E Prop, con comandi ausiliari elettroproporzionali. La carrozzeria 100% di acciaio offre la massima resistenza agli urti e facile da riparare, il nuovo design del gruppo di scavo e del sottocarro aumenta le prestazioni, e i dieci punti di ancoraggio integrati rendono più facile il trasporto senza danneggiare i cingoli. I miniescavatori Jcb 18Z-1 e 19C-1 hanno garanzia standard di due anni e una serie di pacchetti di riparazione, assistenza e garanzia per incontrare le diverse esigenze dei clienti. www.jcb.com

DA BLASTRAC DUE MONODISCO DA RIMOZIONE Per la preparazione delle superfici più ostinate Blastrac propone le levigatrici monodisco diamantate Bgs250 e BG250. Il modello Bgs è progettato per i piccoli e medi interventi in ambito civile. Si tratta di una macchina compatta e maneggevole, che può essere utilizzata anche in aree ristrette. È disponibile sia nella versione monofase che trifase per un utilizzo anche in contesti in cui l'alimentazione trifase non è disponibile. È relativamente leggera, per essere facilmente spostata e trasportata anche ai piani. Il modello heavy duty BG è destinato agli interventi più impegnativi e ostici di preparazione e rimozione in ambito industriale. Le caratteristiche progettuali di queste attrezzature le consigliano nella preparazione di superfici in calcestruzzo prima della posa di rivestimenti, per l'irruvidimento di piastrelle, gres ed altri materiali, per la rimozione del latte di cemento, ma anche di irregolarità molto accentuate nelle superfici in calcestruzzo (staggiati), per la rimozione di vernici, resine, colle ed anche per l'asportazione di vecchi rivestimenti anche a spessore. www.blastrac.it

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FASSI GRU TRASFORMA IL CAMION IN ROBOT Creare un tutt’uno tra gru e veicolo. Questo l’obiettivo della tecnologia frutto della cooperazione sviluppata da Fassi Gru con Volvo Trucks Italia, che offre a tutti la possibilità di testare questa innovazione al proprio stand in occasione del suo lancio. FX-Link è presentato in anteprima allo IAA 2018 con l’ambizione di dare una risposta operativa ed efficiente a tre target: ottimizzare la connettività tra gru e autocarro, controllare il camion dal radiocomando della gru e lo stato della gru dal cruscotto del camion e sviluppare nuove funzionalità integrate. Con FX-Link una sola connessione Can-Bus sostituirà la complessità del collegamento di molteplici cavi. Sul radiocomando della gru sono quindi accessibili funzioni come lo spegnimento e l’accensione dell’autocarro, la regolazione del regime del motore, l’accensione dei fari e di altri indicatori luminosi e l’attivazione del clacson. Sempre sul radiocomando in mano all’operatore a terra si possono visualizzare il livello e consumo di carburante, la tensione della batteria, lo stato della presa di forza, il regime dei giri motore, lo stato del freno di stazionamento, il carico sugli assali, gli allarmi e avvisi dal veicolo, lo stato delle sospensioni pneumatiche e la configurazione degli assali dell’autocarro. www.fassi.com

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TYROLIT AUMENTA LE PRESTAZIONI

DEWALT, POTENZA IN VELOCITÀ

Ponti, viadotti, gallerie, tunnel e canalizzazioni sono luoghi dove la manutenzione non è mai agevole e senza disagi. Per garantire la massima sicurezza e limitare al massimo gli oneri di gestione, la preparazione delle superfici riveste un ruolo determinante e deve essere affidata a macchine specifiche e performanti. Tyrolit presenta al mercato della distribuzione edile evoluta e del noleggio la gamma delle sue scarificatrici: otto modelli (dai motori monofase ai trifase ad avanzamento autonomo) pensati per la manutenzione e la preparazione di strade, marciapiedi e superfici in genere, protetti dagli effetti del traffico e dalle aggressioni meteorologiche. Punta di diamante e top di gamma è il modello Tyrolit BEF 320 che utilizza utensili in metallo duro: a trazione integrale con quattro ruote motrici, questa macchina elettrica è particolarmente apprezzata per lavori su ampie aree, e si distingue per l’innovativo movimento di macinazione che consente prestazioni anche del 30% superiori rispetto alla media. Utilizzata per scarificare pavimentazioni in cemento e asfalto, anche per superfici medie e grandi, Tyrolit BEF 320 è inoltre in grado di rimuovere i residui di cemento e le vecchie coperture delle pavimentazioni oggetto di manutenzione. www.tyrolit.it

Potenza, elevata autonomia, basse vibrazioni per il nuovo martello combinato Sds-Max Dch733 cordless di DeWalt, ideale per le applicazioni di ancoraggio e fissaggio in muratura e cemento, con capacità di foratura fino a 48 mm nel calcestruzzo pesante. Fornito di una batteria Xr FlexVolt da 54V, il dispositivo è dotato di un potente motore brushless ad alte prestazioni ed eroga una potenza di 13,3 Joule con una velocità del 25% superiore rispetto ai modelli precedenti. Il martello combinato Sds-Max 54V Xr FlexVolt DCH733 è in grado di realizzare fino a otto fori da 32x180 mm per carica o eseguire fino a otto minuti di scalpellatura. Tre le modalità di utilizzo: rotazione con percussione, rotazione per forature con corone diamantate e rotostop con sola percussione per le applicazioni di scalpellatura. Inoltre, l'operatore è completamente protetto dai rischi di vibrazioni, inalazione di polvere e rotazione eccessiva, grazie agli elevati standard di sicurezza. www.dewalt.it

BOBCAT, IL PICCOLO DA INTERNI In arrivo per Bobcat il nuovo miniescavatore elettrico Bobcat E10e, il primo completamente elettrico, con profilo girosagoma Zts (Zero Tail Swing), nella classe da 1 tonnellata. Ideale per applicazioni in interni, come la demolizione e la realizzazione di seminterrati, con la sua larghezza di soli 72 cm può passare agevolmente attraverso porte standard ed entrare e uscire dagli ascensori. Inoltre, collegato a un super caricabatteria avanzato esterno opzionale Bobcat, mentre i lavoratori sono in pausa, l’E10e può funzionare per un’intera giornata lavorativa di otto ore. Tra le novità Bobcat in arrivo anche i nuovi miniescavatori E27, E34 e E35z della Serie R da 2-4 tonnellate e il telescopico TL43.80HF ad alte prestazioni con capacità di sollevamento di 4,3 tonnellate e un’altezza massima di 8 metri. www.bobcat.com

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S PECIAL E

M ade

E x p o

MADE EXPO

CONNESSIONI IN COSTRUZIONE

La nona edizione dell’appuntamento (13-16 marzo, Fiera Milano Rho) si presenta in modo diverso dal passato. Non tanto per le presenze degli espositori, quanto per il contributo che si prefigge di offrire: diventare la piattaforma che mette insieme tutti gli attori della filiera. Anche grazie alle nuove soluzioni hi-tech

di Giacomo Casarin

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ostruire connessioni. La qualità dell’abitare tra progettazione, realizzazione e mercati». Parte da qui Made Expo 2019, che esprime l’intenzione della fiera di rafforzare i legami tra le aziende, tutte le associazioni di settore, le professioni, le Università e il territorio per contribuire al rilancio dell’edilizia in un momento complesso. «Il tema delle connessioni è nato dalla necessità di mettere insieme più attori con diverse esigenze», è il commento di Massimo Buccilli, presidente di Made Expo. «Si nota una stagione nuova, dettata dal fatto che il settore non è ancora uscito definitivamente dalla crisi e le associazioni portano avanti il tentativo di fare sinergia di fronte a un problema che ci riguarda tutti». NUMERI E PROTAGONISTI Sono previsti oltre 900 espositori di settori diversi, dell’architettura all’interior design, oltre a 100 mila visitatori professionali, grazie anche alla collaborazione con l’Ice. «Made Expo si propone come luogo di business e osservatorio privilegiato sul panorama dell’architettura e dell’edilizia, F e b b r a i o

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Massimo Buccilli, presidente di Made Expo. ©Sara Busiol

Talk Show alla conferenza stampa Made Expo. ©Sara Busiol

il punto di incontro delle associazioni che si stanno incontrando e che stanno facendo sistema», è l’opinione del presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini. «Il comparto delle costruzioni sta vivendo una fase preoccupante. Made Expo può fare da piattaforma di rilancio di un settore che ha bisogno di energie e ha necessità di uno shock per recuperare le posizioni perse». Orsini sottolinea anche come il mondo delle costruzioni in legno nell’ultimo anno sia cresciuto dell’1,6%. Anche se mancano le professionalità adatte. «Si capisce sempre di più l’esigenza di fornire al consumatore finale un servizio sempre più completo: il cliente deve essere soddisfatto e questo deriva soprattutto dalla capacità di collaborazione di tutti gli attori del processo costruttivo», aggiunge Buccilli. «Anche se la pressione del mercato comprime alcune categorie, c’è un maggiore ascolto e una maggior consapevolezza che aumentano le possibilità di fare sistema e lavorare tutti per gli stessi obiettivi». SALONI INTERCONNESSI La manifestazione si conferma come un momento di grande rilevanza per gli operatori professionali e per l’intera filiera grazie alla conformazione multi specializzata che su otto padiglioni si organizza in quattro Saloni: Made Costruzioni e Materiali, Made Involucro e Serramenti, Made Interni e Finiture, Made Software, Tecnologie e Servizi. La novità di quest’anno è la Design Box, che raccoglie una trentina di aziende. Scelta frutto di un ragionamento: «Noi italiani abbiamo leadership mondiali che spesso non conosciamo. Per esempio nel design. Ma il Made affronta questo aspetto da un punto di vista più tecnico ©Sara Busiol

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rispetto al Salone del Mobile, che segue ad aprile», ha sottolineato Giovanni Grassi, direttore di Made Expo. La manifestazione darà poi voce a tutte le soluzioni e i materiali in una logica di integrazione che si svilupperà anche grazie alla stretta collaborazione con Ance, tutte le principali Associazioni del settore e gli Ordini professionali, oltre a FederlegnoArredo e Unicmi, promotori dell’evento. Sottolinea Marco Dettori, vice presidente dell’Ance: «Il nostro è un unico grande sistema imprenditoriale determinante per la crescita e il benessere sociale ed economico del Paese». Ma a ricordare il leitmotiv dell’associazione, cioè il blocco dei cantieri che tiene fermi oltre 100 miliardi di investimenti e la necessità di riqualificare il patrimonio edilizio, è stato Paolo Calvi, architetto che ha firmato assieme a Paolo Brambilla la Design Box: «L’Ance deve rivedere il suo ruolo», ha spiegato. «Il bisogno di sicurezza dei cittadini non può essere sottovalutato, come testimonia il dramma del ponte Morandi». HI-TECH E DESIGN I temi al centro di Made Expo sono caldi, anzi, bollenti. A partire dall’argomento portante della qualità dell’abitare: la rigenerazione urbana e infrastrutturale e con focus su comfort, sicurezza, sostenibilità, innovazione. L’impatto dell’evoluzione digitale del settore avrà un focus dedicato, ma sarà anche una grande componente trasversale di tutta la manifestazione. Verrà anche approfondito a BuildSmart, un evento nell’evento, che ospiterà rappresentanti di primo livello tra architetti, ingegneri, politici e professori per affrontare i temi più caldi del momento: economia circolare, industrializzazione delle costruzioni, involucro, sicurezza e come l’era digitale sta cambiando il ruolo dei professionisti, appunto. Mentre il mondo del serramento sarà rappresentato dal Forum Involucro e Serramenti. All’interno di Made Expo il concorso di progetti Archmarathon Selections, inoltre, contribuirà a far emergere i migliori progetti mettendo in competizione 30 studi internazionali e nazionali in 14 categorie, da cui deriveranno quattordici migliori lavori (uno per categoria) che passeranno direttamente alle finali di Archmarathon previste a Milano nel 2020. Durante i quattro giorni di Fiera i progetti verranno presentati e selezionati da una prestigiosa giuria composta per questa edizione da Luca Molinari (presidente), Benedetta Tagliabue (Miralles Tagliabue Embt, Barcelona – Shanghai) e Matteo Fantoni (Matteo Fantoni Studio, Milano).

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S PECIAL E

K l i m a ho s e

LA FIERA DI BOLZANO

EDILIZIA A LEZIONE DI SOSTENIBILITÀ

di Giacomo Casarin

Premi, startup, workshop: la manifestazione dedicata al costruire nel rispetto dell’ambiente ha registrato 36 mila presenze e 450 aziende espositrici. Ma ancora di più sono stati i temi affrontati, a partire dai trend tecnologici e, naturalmente, dalle proposte delle imprese

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on 36 mila presenze, 450 aziende espositrici, 25 startup innovative, esperti internazionali, premi e tour informativi la quattordicesima volta di Klimahouse è stata un successo. La manifestazione internazionale di Fiera Bolzano per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia ha confermato il lavoro degli organizzatori: «Siamo molto soddisfatti dei risultati di Klimahouse 2019, un’edizione ricchissima di eventi e di momenti di networking tra aziende, professionisti, istituti di ricerca

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e associazioni di categoria», ha sottolineato il direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur. «Inoltre, è da porre in evidenza l’impatto sempre più internazionale che sta acquisendo la manifestazione, con la presenza di delegazioni importanti dall’Olanda, dalla Grecia e dalla Baviera». The Human Factor è stato il cuore del Klimahouse Startup Award 2019, competizione dedicata alle startup più innovative del settore dell’edilizia sostenibile. Tra le 25 realtà partecipanti, provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera. Ad aggiudicarsi il premio F e b b r a i o

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Tante Lotte Design, vincitore del Klimahouse Startup Award 2019. © Marco Parisi

Cool Roof Company, vincitore del premio del pubblico. © Marco Parisi

è stata Tante Lotte Design, con i suoi pannelli acustici realizzati riciclando la lana delle pecore tirolesi. C’è stata grandissima partecipazione anche per una delle più apprezzate novità di quest’anno: il premio pubblico. Sono stati oltre 500 i voti espressi dai visitatori di Klimahouse, che hanno incoronato Cool Roof Company di Modena, società specializzata in vernici ad alta riflessività solare che riducono il surriscaldamento degli edifici. «Portare 25 startup da tutta Europa al centro del quartiere fieristico per Klimahouse era una sfida non scontata», ha commentato Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano. «In questi quattro giorni di manifestazione le aziende espositrici, i visitatori e la stampa hanno potuto conoscere da vicino prodotti tecnologici pronti a migliorare, nel concreto, la vita di tutti i giorni. Il nostro obiettivo di mettere al centro l’uomo, il suo comfort e le sue esigenze accompagnerà, insieme a Fiera Bolzano, la storia di queste nuove imprese». La nona edizione del Klimahouse Trend, invece, ha visto come vincitore assoluto, tra oltre 50 concorrenti, l’azienda Ecosism con il prodotto Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano © Marco Parisi Geniale Cappotto Sismi-

co, una soluzione integrata e multifunzionale che riesce ad abbinare sicurezza sismica e isolamento termico, ottimizzandone i costi.

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IMPARARE IL GREEN La sostenibilità si impara: per la prima volta a Klimahouse aziende e professionisti, grazie agli Enertour, hanno potuto visitare i laboratori di Eurac Research presso il Noi Techpark, parco tecnologico dell’Alto Adige, sotto la guida degli stessi ricercatori. Che hanno condotto il pubblico attraverso diverse camere climatiche in cui si testano moduli fotovoltaici e si possono creare condizioni estreme caratterizzate da temperature molto basse, vento, pioggia e neve per mettere alla prova qualsiasi tipo di macchinario. Infine, per la seconda edizione consecutiva, Klimahouse ha ospitato Klimamobility, la principale conferenza in Alto Adige dedicata alla mobilità sostenibile. Quella elettrica sta diventando sempre più accessibile e in futuro, con l’abbassarsi dei costi, si ritaglierà una grande fetta del mercato globale. Il problema della qualità dell’aria al giorno d’oggi deve confrontarsi con le vecchie auto e fare in modo che i cittadini si sensibilizzino per sostituirle con veicoli piccoli ed elettrici, in grado di combattere sia l’inquinamento che la congestione del traffico.

Una delle visite organizzate da Eurac Research presso il Noi Techpark, parco tecnologico dell’Alto Adige. © Marco Parisi

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SPECIAL E

K l i m a hou s e

UN CAPPOTTO GENIALE PER SICUREZZA E ISOLAMENTO Oltre ad aggiudicarsi il premio nella categoria Innovation, Geniale Cappotto Sismico di Ecosism è stato vincitore assoluto del Klimahouse Trend 2019, il concorso promosso da Fiera Bolzano e il Politecnico di Milano dedicato alle eccellenze nel settore del risanamento e dell’efficienza energetica degli edifici. Fra le oltre 50 aziende in gara, la tecnologia firmata Ecosism si è affermata come la più innovativa per il miglioramento sismico ed energetico dell’involucro edilizio. In un unico sistema, Geniale Cappotto Sismico coniuga sicurezza sismica e isolamento termico, ottimizzando i costi. Costituito da una lastra sottile in calcestruzzo armato gettato in opera fra due strati di prodotti isolanti, selezionabili a seconda delle esigenze e preferenze progettuali, preinseriti in una maglia tridimensionale in acciaio zincato. Il sistema è prodotto a misura, sulla base del rilievo effettuato sulle facciate e tenendo conto dei progetti strutturali e termotecnici sviluppati dai progettisti. «Abbiamo ricevuto con grande onore, soddisfazione e gioia questi premi da parte della giuria di

permettono congiuntamente di raggiungere i due grandi risultati,

Klimahouse Trend», ha affermato

lavorando solo all’esterno». «L’attualità dei temi e l’importanza sociale

Marco Manganello, ceo di Ecosism.

della sicurezza sismica e dell’efficienza energetica degli edifici quali

«Il 75% del mercato nazionale è

risposte concrete e non più procrastinabili per far fronte alle esigenze di

costituito da edifici esistenti, che

sicurezza, risparmio delle risorse, riduzione delle emissioni inquinanti,

presentano due grandi carenze:

abbattimento dei consumi energetici hanno dato impulso alle nostre

l’incapacità di resistere alle azioni

attività di ricerca, sviluppate in collaborazione con l’Università degli

sismiche e l’inefficienza energetica

Studi di Padova, che hanno portato alla nascita della soluzione Geniale

dell’involucro. Per questo nasce

Cappotto Sismico», spiega Alessandra Manganello, amministratore di

Geniale Cappotto Sismico: una

Ecosism. «Negli ultimi quaranta anni anche le mappe di pericolosità

nuova pelle strutturale e una nuova

sismica del territorio italiano hanno subito una profonda evoluzione,

pelle isolante per gli edifici, che

tenendo conto degli eventi disastrosi che si sono succeduti negli anni anche in zone prima considerate a basso rischio. Per questo mettiamo la nostra competenza ed esperienza al servizio del mercato, proponendo una soluzione altamente innovativa, economicamente sostenibile e energeticamente efficiente per migliorare la qualità strutturale ed energetica dell’immenso patrimonio immobiliare esistente». Cerimonia di premiazione di Klimahouse Trend 2019. Da sinistra, Alessandra Manganello, prof. Niccolò Aste, (presidente di giuria), Marco Manganello, Renzo Manganello, Armin Hilpold presidente Fiera Bolzano © Marco Parisi

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I COLORI DI RÖFIX TRA ARTE CIRCENSE E MUSICA Klimahouse è anche l’occasione per incontri. Anche spettacolari, come ha dimostrato Röfix in una festa a inviti selezionati a Castel Mareccio. Tra musica e arte, è stato un momento conviviale in cui un gruppo di artisti circensi ha messo in scena una performance di danza aerea, mentre era attivo un artista di body painting, che ha ricreato sulla pelle alcuni degli effetti della serie di effetti creativi Röfix Kreativ. Questi stessi effetti di superficie sono stati proiettati sulla parete, in un continuo richiamo tra pelle e luci. «Le emozioni si possono incanalare in forme d’arte diverse», spiega il direttore marketing Röfix Christian Geier. «Permettiamo ai creativi di esprimerle attraverso una gamma di pitture e decorativi che stiamo curando in modo particolare, sia per effetti decorativi sviluppati sia per il numero di tinte disponibili, sia per la ricerca di materiali certificati. Per sottolineare la nostra apertura alla creatività, abbiamo deciso di organizzare un evento con iniziative out of the box, nuove e moderne».

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SPECIAL E

K l i m a huo s e

KLIMAHOUSE

LA BELLA SORPRESA DI ESSERE AL VERDE Alla fiera dedicata all’edilizia sostenibile non sono mancate le novità: dall’isolamento termico a quello acustico, dal laterizio innovativo alle nuove frontiere dell’Eps. YouTrade ha selezionato 25 tra le novità più interessanti presenti tra gli stand di Bolzano

a cura di Giacomo Casarin e Veronica Monaco

NUOVI SISTEMI PER PAVIMENTAZIONI SOPRAELEVATE ALBERTO COCCO amministratore delegato Dps Floor

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Abbiamo brevettato il sistema King, una serie di articoli che permettono di mettere in risalto le peculiarità delle pavimentazioni sopraelevate, colmando con pochi prodotti tutte le esigenze in fase di posa. Si tratta soprattutto di un sistema di supporti con base basculante, dotati di un movimento snodato che permette di mantenere il baricentro sempre equilibrato, assicurando la massima stabilità della pavimentazione. I supporti sono dotati di tecnologia converter, unica al mondo, che consente all’operatore di scegliere tra modalità a base fissa o autolivellante con una semplice rotazione. Il sistema presenta inoltre alette distanziatrici in gomma flessibile che non si rompono a causa di urti accidentali o, sotto il peso della pavimen-

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tazione; una testa in bi-materia con diametro più largo rispetto alla media degli altri supporti in commercio; un carico di rottura doppio rispetto alla concorrenza, capace di superare i 1800 chilogrammi di portata. I nostri sistemi per pavimentazioni sopraelevate sono realizzati tutti in polipropilene nobile, che non utilizza gli scarti della materia prima e conferisce ai prodotti il caratteristico colore grigio chiaro. L’impiego di polipropilene nobile consente una maggiore sicurezza sulla tracciabilità della materia prima e sulle prestazioni, che si traduce in una garanzia di cinque anni e in un prezzo alla portata di tutti, il 30% inferiore all’ex top di gamma. Dps Floor produce tutto in Italia: abbiamo due sedi, una logistica al Nord e uno stabilimento produttivo al Centro, dove impieghiamo presse elettriche, che ci consentono un maggior risparmio sui consumi e un ambiente di lavoro più confortevole, senza rumori». F e b b r a i o

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NUOVE ARMI CONTRO LE MUFFE PAOLO SALA product manager finiture e cappotto Mapei

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Un messaggio forte lanciato in fiera è quello della protezione anti-muffa e anti-alga, grazie allo sviluppo di una serie di prodotti, sia per l’interno che per l’esterno, preparati a base silossanica. È un problema in crescita quello delle muffe, a causa dei cambiamenti climatici, delle tecniche costruttive e anche della resistenza ai biocidi. Il tutto a fronte di leggi sempre più restrittive sull’argomento. La forza della proposta Mapei si basa su un aspetto fondamentale, ovvero l’approccio di sistema che affronta il problema non con un solo prodotto ma attraverso un insieme di soluzioni, che agisce sulla radice della muffa sotto forma di “antibiotico”, rende il supporto il meno umido possibile e, infine, protegge con una finitura idrorepellente e traspirante. Nel rispetto delle più stringenti normative internazionali, Iso 20196 e Haccp, arriviamo a proporre due prodotti di elevatis-

UN PANNELLO IN NEOPOR RIVESTITO DI ALLUMINIO GIOVANNI RAGGI direttore commerciale Isolconfort

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A livello di novità, l’argomento principale rimane la certificazione ambientale, che stiamo proponendo anche per quanto riguarda gli isolanti di copertura, tra cui il prodotto di lancio per il 2019 è Alutech, un pannello in Neopor rivestito di alluminio con correntino metallico. Secondo noi, la certificazione sta prendendo sempre più quota nel mercato di oggi, perché in Italia si presta molta attenzione alla sicurezza di ciò che si compra: vediamo infatti la volontà di riferirsi ad aziende preparate e competenti per ricercare oggetti sia certificati che garantiti. È un valore aggiunto, insieme al livello tecnologico delle nostre offerte. La tendenza, infatti, vede un aumento dello scambio di informazioni su piattaforme digitali, per la ricerca del prodotto da parte F e b b r a i o

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sima specializzazione contro la prolificazione batterica: Mapecoat Act 196 per ambienti sanitari e Mapecoat Act 021 per ambienti alimentari. Per gli esterni il problema è aggravato dall’inquinamento atmosferico; inoltre,

col diffondersi dei sistemi a cappotto, le pareti sono soggetti a una maggiore umidità che costituisce un incentivo al proliferare delle alghe. Tutti i sistemi a base silossanica costituiscono una gamma completa di fondi e finiture per esterno, per ottimizzare la scelta tra soluzioni estetiche e prestazionali. E proprio per quanto riguarda le prestazioni, il cuore della proposta Mapei è l’offerta antisismica, una delle più qualificate in Europa, anche grazie al rapporto di collaborazione con il Politecnico di Napoli. Il sistema di antiribaltamento MapeWrap EQ System evita che il tamponamento delle superfici interne cada su chi si trova nell’edificio. Si compone di un tessuto in fibra di vetro e di un adesivo all’acqua in grado di determinare una ripartizione più uniforme delle sollecitazioni dinamiche. Il ciclo di finitura prevede l’utilizzo del rasante elastico in pasta Mapetherm Flex RP e della pittura elastometrica igienizzante Elastocolor Pittura Plus. Infine, abbiamo la possibilità di abbinare gli incentivi per il sistema cappotto e antisismico, unendo Ecobonus e Sismabonus per beneficiare di una detrazione fiscale complessiva dell’85%».

dei privati e per la semplificazione della gestione tecnica e commerciale da parte delle aziende. Isolconfort è in grado di offrire un servizio di logistica integrato e monitorato a livello digitale, per cui sia noi che i nostri clienti sappiamo in ogni momento dov’è il materiale e quando arriva. Una gestione quasi e-commerce, derivante dal fatto che la qualità del prodotto ha raggiunto dei livelli massimi e non resta che potenziare il servizio intorno a questi prodotti, attraverso il viatico più conosciuto, che è il digitale. Sempre riguardo al servizio, Isolconfort sta cercando di trovare un aspetto contrattuale per lo strumento Bim, preparando delle librerie in cui molti prodotti sono già stati catalogati. Il polistirene espandibile, infine, deve far parte di un’economia circolare, perché è considerato un elemento di tipo plastico: al momento abbiamo già dei prodotti contenenti materiali di riuso in percentuali importanti e siamo stati i primi a livello nazionale a presentare un’offerta a norma di legge che risponde già ai requisiti Cam dell’edilizia pubblica».

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SPEC IA L E SEMPRE PIÙ LEGNO

IN ARRIVO 24 FINITURE INNOVATIVE

MAGDALENA GEBHARD marketing manager LignoAlp

EDOARDO RISPOLI co-fondatore e direttore commerciale Hörmann Italia

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Il legno avrà un ruolo interessante nel futuro delle città. I vantaggi consistono nel tipo di costruzione più veloce di quella tradizionale, con tempi di cantiere molto ridotti, oltre che nell’ottimizzazione della superficie abitabile, per via dello spessore minore del sistema rispetto alla muratura, per esempio. Il sistema costruttivo in legno è molto preciso e improntato alla razionalità e alla rapidità, anche per altezze elevate. LignoAlp è stata la prima azienda in Italia a raggiungere la certificazione Ce per il sistema costruttivo in legno fino a sei piani, cioè per l’edificio intero. In questo momento stiamo seguendo vari progetti multipiano: a Bologna, Firenze, ma anche vicino a Bolzano e a Monaco di Baviera, dove il comune ha convenzionato le abitazioni costruite con il legno. Scegliere una casa in legno non è un fenomeno di moda legato a questo particolare momento in cui tutti parlano di sostenibilità. Significa invece investire in una tecnologia approvata, certificata e che presenta molteplici vantaggi. Di cui però bisogna saper gestire i sistemi costruttivi: il nostro know how ci permette, tra soluzioni specifiche e dettagli tecnici, di arrivare con elementi altamente prefabbricati in cantiere, dove vengono assemblati in tempi record».

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« UN GRES CHE SEMBRA TRAVERTINO ALBERTO SOTTOCORNOLA responsabile qualità L’Altra Pietra

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Al Klimahouse abbiamo esposto la nostra pietra sinterizzata, ovvero un gres porcellanato che riproduce fedelmente la pietra naturale e il legno. Stesse tonalità cromatiche e uguali caratteristiche estetiche, ma senza i problemi e i costi della pietra naturale. Il gres porcellanato, infatti, ha porosità nulla, è facilmente pulibile, ha un’alta resistenza meccanica e agli attacchi chimici in modo da poter esser utilizzato in piscine con cloro, oppure non rovinarsi col sale nel caso in cui sia utilizzato per una pavimentazione pedonale protetta contro il gelo. Siamo i principali produttori di pavimentazioni per esterno ad alto spessore, che sono garantite antiscivolo con certificazione R11, sono posate a secco e presentano un’ampia scelta di tonalità e formati. Per quanto riguarda le novità del 2019, abbiamo introdotto un nuovo colore: il travertino beige, un’evoluzione del classico travertino romano. Le pavimentazioni per interni sono invece garantite antiscivolo R10, più lisce e facilmente pulibili, selezionabili in 11 tonalità. Tra tutte le proposte, i best seller sono le pietre più ricercate dagli architetti, come il granito Osernone Svizzero, ricavato dalle montagne del Cantone di Grigioni, riprodotto fedelmente dalle lastre Colosseo Grigioni, che hanno un prezzo molto più accessibile della pietra naturale e molti meno problemi nel grande formato. Un altro best seller sono le imitazioni del legno, resistenti alla luce e all’abrasione, che evitano al cliente privato di perdere tempo nella continua manutenzione periodica del legno naturale».

La novità di Hörmann lavora sull’argomento della superficie e consente di avere una scelta di 24 tonalità diverse definite Duragrain che riproducono diversi materiali, dal bamboo al marmo, fino alla lamiera arruginita o al legno bruciato. Una serie di finiture non applicate, ma fotografate sulla lamiera, ricoperte da un particolare strato di vernice, Duratec, che protegge contro graffi e urti. Il tutto è garantito cinque anni e disponibile sul mercato mondiale dal primo di marzo. Nella già vasta gamma che l’azienda propone, questa soluzione sarà rivoluzionaria perché la finitura fotografata consente la massima personalizzazione del prodotto: magari in futuro con gli sviluppi tecnologici del caso qualsiasi fotografia potrà essere trasferita sul portone a seconda dei desideri del cliente. Un plus che va a pari passo con la nostra costante cura maniacale del dettaglio, che deriva dal motto “qualità senza compromessi”. Per quanto riguarda le nuove motorizzazioni che saranno disponibili da ottobre, i corpi motore fanno un salto tecnologico di grande rilievo: si riduce ulteriormente il consumo in fase di stand-by, si aggiungono lampade a led per l’illuminazione del box, lampeggianti in base alla direzione di apertura e di chiusura, e infine il prodotto diventa domotico, in grado cioè di integrarsi nel sistema di controllo della casa e di attivarsi attraverso il bluetooth del cellulare».

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VESPAI AERATI ISOLATI IN EPS DOMENICO SAMBATARO vendita e promozione Pontarolo Engineering

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IL SET CON CERTIFICATO EPD ALESSANDRO SCURRIA responsabile comunicazione Sicilferro

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Quest’anno presentiamo in fiera il set completo delle Certificazioni Ambientali Epd inerente i nostri Sistemi Costruttivi: il vespaio iso-areato Air-Crabe, gli elementi cassero-parete H2Wall, il Divisorio e i casseri solaio della famiglia PlastBau e Cube. È nostra intenzione comunicare informazioni complete sull’impatto ambientale dei nostri prodotti nel rispetto delle rigorose regole di certificazione e verifica imposte dalle più recenti normative. E ad oggi siamo una delle prime aziende che propongono sul mercato una valutazione complessiva dell’intero Ciclo di Vita (Lca) dei nostri sistemi: dalla produzione, passando per la messa in opera e la gestione, fino al successivo fine vita. Lo studio e le analisi svolte evidenziano gli ottimi risultati conseguiti, frutto di importanti risorse dedicate alla R&S, oltre che di investimenti volti al miglioramento e all’efficienza energetica dei processi produttivi. Oggi si presta molta attenzione al tema green e spesso si veicolano messaggi di sostenibilità ambientale attraverso pubblicità legate al mondo della natura; noi, invece attraverso la certificazione Epd, abbiamo voluto esprimere qual è il reale impatto ambientale dei nostri prodotti, che possono integrarsi in un unico sistema costruttivo ormai consolidato da tempo. Si tratta di una certificazione che abbiamo ottenuto solo nel Dicembre 2018 e che pertanto verrà declinata meglio durante il prossimo Made di Milano, ma che comunque abbiamo voluto presentare in anteprima qui al Klimahouse». F e b b r a i o

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Abbiamo presentato IsolCupolex Rialto, la nostra innovativa tecnologia per la costruzione di vespai aerati isolati in Eps. Con IsolCupolex Rialto è possibile realizzare in un solo gesto struttura e isolamento termico, con vantaggi in termini di spessore e di tempi di lavorazione. Tra le nostre innovazioni c’è anche Climablock, sistema costruttivo di casseri a rimanere costituito da due pannelli in polistirene espanso per la formazione di strutture in cemento armato a pareti continue. Si tratta di una tecnologia costruttiva presente nel settore già da 40 anni ma, mentre all’inizio era costosa e funzionale a obiettivi fuori standard, ora il sistema è più economico e risponde in maniera efficiente alle normative antisismiche, acustiche ed energetiche degli edifici vigenti. Nonostante l’edilizia strutturale sia sempre un po’ restia alle novità, progettisti e imprenditori stanno iniziando a interessarsi a questo sistema e ai nostri prodotti innovativi. All’attivo abbiamo numerose referenze, tra cui la scuola per l’infanzia Benedetto Costa di Sarnano, in provincia di Macerata. Grazie al Friuli-Venezia Giulia che ha finanziato il progetto e al lavoro della sua Protezione civile, è stato possibile realizzare in soli quattro mesi un edificio in Classe 4 antisismica e Classe energetica A++++, con costi notevolmente contenuti».

PANNELLO RIGIDO A DOPPIA DENSITÀ CHIARA PICCINI comunicazione per l’Italia East Adriatic e Balcani Rockwool Italia

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Ci siamo concentrati in particolare sulle soluzioni di isolamento in lana di roccia per il legno. In particolare, abbiamo introdotto nuovi prodotti per quanto riguarda i sottopavimenti e le coperture. Tra le novità del Klimahouse c’era Masterrock NB, un pannello rigido top di gamma a doppia densità, adatto sia a coperture piane che inclinate e caratterizzato da ottime prestazioni meccaniche e termiche, con valore lambda pari a 0,035 W/ mK. Per i sottopavimenti la gamma Floorrock si compone di tre pannelli in lana di roccia con diverse specifiche tecniche a seconda delle esigenze dei progettisti. Per quanto riguarda le facciate, invece, abbiamo puntato l’attenzione sulle nostre due diverse alternative per isolare e rivestire l’involucro: i sistemi REDArt per cappotto e REDAir per facciata ventilata che, grazie ai pannelli di rivestimento RockPanel, offrono un ricco ventaglio di finiture estetiche. Siamo inoltre molto orgogliosi di comunicare che il sistema REDArt su legno ha recentemente ottenuto il rilascio della Valutazione Tecnica Europea (Eta) sia per l’applicazione su edifici con struttura a telaio, Timber Frame, sia per quelli a pannelli con strati incrociati CLT, tipo X-Lam. Per quest’ultima applicazione, Rockwool è l’unico sul mercato europeo in grado di fornire questa valutazione che attesta la piena idoneità tecnica del proprio sistema a cappotto».

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S PECIAL E SOLUZIONE BREVETTATA AL REFLUSSO, ANCHE CONTRO IL GELO L’AUTO SI RICARICA A CASA ALBERTO MARINI area manager Nuove Energie Viessmann Group

DAVIDE BETTIOL ceo Bettiol Srl

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Viessmann si è presentata a Klimahouse con numerose novità, a partire dalla nuova colonnina di ricarica per le auto elettriche, nata sotto la guida di Digital Energy Solutions, la joint venture tra Viessmann e BMW che mira a supportare le piccole e medie imprese nella gestione di soluzioni per l’efficienza e la flessibilità energetica. Disponibile sia in modalità monofase per utenze private da 3,7 e 7,4 kW sia in modalità trifase per grandi ville e imprese nelle versioni da 11 e 22 kW, questa colonnina si comporta in maniera intelligente consentendo di prelevare l’energia anche dall’impianto fotovoltaico, se presente. In più, Viessmann ha presentato i nuovi pannelli ad alta efficienza Vitovolt 300 con 120 celle half-cut, innovativa tecnologia in grado di offrire una potenza maggiore rispetto agli impianti standard. I pannelli sono infatti in grado di raggiungere una potenza fino a 335 Wp. Ma c’è anche la novità X-Hybrid, tra i primi inverter ibridi trifase in Italia ad offrire una soluzione flessibile ed espandibile per le applicazioni domestiche e commerciali, configurato in taglie da 5, 6, 8 e 10 kW. Gli inverter X-Hybrid possono gestire fino a un massimo di due rack da 9 batterie di capacità singola 2,4 kWh caduna, per un totale di 43,2 kWh lordi. Inoltre, sono dotati di una funzione Eps (Emergency Power Supply) che funge da soccorritore in caso di blackout».

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IL SILENZIO IN 26 CENTIMETRI MARCO PAOLINI consigliere delegato Xella Italia

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A Klimahouse abbiamo proposto una soluzione per murature con alto grado di isolamento acustico. Si tratta di un sistema composto da elementi di diverse densità: un blocco Ytong e un pannello in lana minerale, che insieme sono utilizzati come partizioni tra appartamenti, sfruttando il principio della massa-molla-massa per raggiungere un isolamento acustico di 64 dB in spessori pari a 26 centimetri. Oltre che in termini di innovazione, abbiamo intrapreso un percorso nel settore Bim, in grado di offrire un servizio in più per i progettisti e per le imprese. L’azienda sta lavorando per digitalizzare i propri materiali e simulare i propri sistemi per fornire informazioni utili al progettista e all’installatore, oltre che per avere un piano di manutenzione dei materiali anche nel futuro. In più, abbiamo presentato Sismiclima, un prodotto per soluzioni portanti in zone sismiche, ovvero un blocco autonomo che non ha bisogno di rinforzi strutturali. Una soluzione valida per case o edifici di massimo due piani, che deve essere utilizzato nel rispetto delle indicazioni geometriche della normativa sismica. L’ultima importante novità è la realizzazione di uno stabilimento a Pontenure, che realizzerà malte collanti e prodotti di complemento in polvere, compatibili con i blocchi prodotti dall’azienda per ottenere un giusto connubio di materiali che hanno caratteristiche simili».

Nello Startup Village di Klimahouse a Bolzano abbiamo esposto Gasstop, un prodotto altamente innovativo che rivoluziona il sistema di concepire lo scarico, eliminando inutili ristagni d’acqua. In questa cornice cerchiamo di superare la diffidenza verso l’innovazione, ed effettivamente le numerose persone incontrate in fiera ci hanno dato grande soddisfazione. In particolare i professionisti di Bolzano, città notoriamente fredda d’inverno, hanno sottolineato l’utilità del nostro prodotto in alternativa ai sistemi tradizionali (pozzetti Firenze, sifonati o curve affogate nel liquido all’interno del pozzetto in cemento) che d’inverno inevitabilmente gelano, bloccando completamente lo scarico. In fase di costruzione l’utilizzo del nostro sistema brevettato, in accoppiamento a una ispezione lineare, è meno ingombrante, oltre ad essere più sicuro, leggero ed economico rispetto un normale pozzetto sifonato, che nel Nord Italia o nei paesi montani d’inverno può gelare. Gasstop è imbattibile come soluzione per edifici che soffrono di problemi di cattivi odori o insetti infestanti. Siamo gli unici al mondo a offrire un dispositivo che non necessita di lavori edili per essere installato. La nostra invenzione infatti è un otturatore non una valvola, va inserito all’interno di una linea di scarico esistente attraverso un’ispezione lineare, operazione semplice che richiede pochi minuti di lavoro. Gasstop è distribuito in Italia da Bildex, che ci ha scoperti ancor prima d’arrivare sul mercato, grazie all’attenzione del titolare Simone Ermini, per le tecnologie dirompenti».

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TETTO A FALDA CON DOPPIA APERTURA BRUNO PERNPRUNER direttore Fakro Italia

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PITTURA AMICA DEL TERMOMETRO CRISTIANO VASSANELLI amministratore Cool Roof Company

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Siamo stati presenti nelle start up del Klimahouse per presentare la nostre pitture ad alta riflettanza solare, in grado di raffrescare le superfici degli edifici. I vantaggi sono molteplici: la pittura abbassa la temperatura, in modo che i materiali da costruzioni esposti godano di una condizione termica migliore, che aumenta la loro durabilità, mentre l’isolante termico potenzialmente presente al di sotto della superficie riflettente riesce a offrire una miglior prestazione nel tempo. In più, nel momento in cui le pitture riflettenti risultano accoppiate a pannelli fotovoltaici in copertura, abbiamo osservato in numerosi test un notevole aumento della loro produzione di energia, fino a otto punti percentuali. Sia perché grazie al manto raffrescato il parco fotovoltaico non si surriscalda e produce di più, sia per la riflessione di particolari elementi verticali in copertura che può essere sfruttata dai pannelli. Infine, la riduzione della temperatura interna al di sotto della copertura ottimizza la spesa di energia per il raffrescamento estivo: il risparmio in piccoli fabbricati testato nell’estate del 2017 si è attestato intorno ai 5 gradi. La pittura può essere applicata ovunque e dura nella condizione peggiore, in copertura, fino a 9-10 anni, in cui è consigliabile dare un’idropulita per riportarla al bianco ogni tre, per poi applicare una nuova mano di vernice allo scadere del decimo anno». F e b b r a i o

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Al Klimahouse abbiamo mostrato la nuova generazione della finestra a doppia apertura per il tetto a falda, molto più performante e più semplice dal punto di vista della manovrabilità, oltre ad alcune finestre di grandissime dimensioni in lunghezza, in anta unica. Come finiture abbiamo introdotto quella sbiancata, non coprente, con venature a vista, che insegue un trend di moda nel campo dei tetti in legno. Per quanto riguarda il tetto piano, offriamo una gamma sempre più ampia, tra cui la finestra calpestabile filo pavimento, che ha ricevuto anche premi in Europa. La tecnologia Fakro viene implementata su tre fronti: performance termiche, attenzione ai materiali a basso impatto ambientale e domotica, che però non è ancora riuscita a sfondare nel mercato per quanto riguarda l’integrazione dell’elemento finestra con il resto della casa. Teoria e pratica, infatti, sono ancora distanti: ciò che frena è il costo del progetto complessivo, oltre ai linguaggi della tecnologia che non sono ancora intuitivi per tutti i consumatori. Infine, noi proponiamo da sei anni un concorso internazionale di architettura che ci dà grande soddisfazione, la cui nuova edizione 2019 verrà presentata tra febbraio e marzo».

CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO DEI SOLAI SABRINA CAPRA assistente tecnico marketing Laterlite

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Laterlite presenta in fiera l’intera offerta composta da prodotti leggeri e isolanti a base argilla espansa Leca, in particolare le soluzioni per il risparmio energetico: dai massetti leggeri e isolanti ai premiscelati per pavimenti radianti come PaRis e PaRis Slim, dal PaviLeca, argilla espansa per sottofondi a secco all’argilla espansa Leca Termopiù per vespai isolati contro terra. La novità più recente è il sistema di consolidamento antisismico dei solai Perimetro Forte composto dai Connettori CentroStorico e dai Calcestruzzi strutturali leggeri Leca. Per quanto riguarda le murature Lecablocco, LecaSistemi presenta le murature altamente isolanti per l’involucro e i Lecablocco Cam, che con un contenuto di materiale riciclato oltre il 5%, permettono di rispettare i requisiti dei Criteri Ambientali Minimi e dei principali protocolli di valutazione ambientale. L’argilla espansa Leca, materiale naturale ed ecosostenibile, è certificato Anab-Icea per la bioedilizia e ha da poco ottenuto la Dichiarazione Ambientale di Prodotto Epd».

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SPEC IA L E

K l i m a huo s e

UNA LASTRA CHE FUNZIONA DA SOTTOCOPPO DAVIDE ZAMBONI funzionario commerciale Fibrotubi

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NUOVE COLORAZIONI OPACHE NADIA CARCIONE responsabile marketing Prefa

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Protagonisti di Klimahouse sono stati i nuovi colori della gamma P.10 Grigio Scuro e Bianco Puro, disponibili per Doga.X, rivestimenti esclusivi con superficie tridimensionale, resi ancora più resistenti contro le raffiche di vento. La gamma delle colorazioni opache P.10 è disponibile anche per i sistemi di smaltimento delle acque, rispondendo così alle esigenze di lattonieri e installatori. Abbiamo presentato anche la nuova scandola DS.19, presentata in anteprima anche al Bau e disponibile sul mercato da marzo 2019. Abbiamo nel corso di quest’anno realizzato progetti molto interessanti, come Le Python, il palazzo firmato dall’architetto francese Èdouard François a Grenoble, che presenta una combinazione di 47 mila losanghe Prefa di quattro colori diversi che concorrono a creare un effetto pitonato in facciata».

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Nell’ambito dei profili di lamiera metallici del nostro Gruppo abbiamo presentato una lastra innovativa: Sottocoppo Metallico. Integriamo dunque le nostre proposte di tetti metallici con un sistema di sottocopertura in grado di sostenere un manto di coppi tradizionale. Finora sul mercato erano presenti sistemi simili in fibrocemento o con ondulina bituminosa: noi mettiamo invece a disposizione un profilo per manti tradizionali che possiede tutti i vantaggi di una lastra metallica. Sottocoppo Metallico consente inoltre un notevole risparmio anche sui costi di manodopera e sui tempi di posa. Ad esempio, la possibilità di produrre elementi profilati per la lunghezza di falda permette di evitare i sormonti e la gestione di misure standard, e di realizzare la copertura in maniera veloce e precisa».

L’ISOLAMENTO GREEN È QUELLO CHE DURA NEL TEMPO PAOLO LUSUARDI dirigente Ediltec

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Ediltec è un’azienda italiana attiva da oltre 25 anni nel campo dell’isolamento termico e ha aperto sedi anche all’estero, come in Germania, nel Paese in Europa che forse più di tutti è attento alla qualità. A Klimahouse abbiamo presentato tutta la nostra gamma di poliuretano espanso e polistirene estruso, due prodotti che possono essere in competizione per alcune applicazioni, mentre sono complementari in molte altre. Sono materiali plastici, leggeri e caratterizzati entrambi da un bassissimo assorbimento d’acqua, elemento che va a contrastare efficacemente il peggioramento della performance nel tempo. Il polistirene estruso è in grado di durare decine d’anni mantenendo le sue performance inalterate, ma allo stesso tempo è per sua natura un prodotto riciclabile al 100%. I pannelli di poliuretano vengono schiumati tra due supporti, che vanno a determinare l’applicazione: sulla copertura piana per esempio è utilizzato il velo di vetro per la classica applicazione a caldo della membrana bituminosa. Oppure possono esserci supporti alluminati che permettono di raggiungere i valori lambda migliori sul mercato, fino a 0,022 W/mK, per installazioni su parete, copertura o solaio. Nella gamma Poliiso vi sono pannelli a elevate performance come Poliiso FB che, grazie al particolare tipo di schiuma e rivestimento, consente di raggiungere la miglior classe di reazione al fuoco per un isolante termico di natura organica, ovvero la B s1 d0. Queste caratteristiche ci consentono di proporlo in applicazioni come la parete ventilata, in copertura sotto fotovoltaico e, più in generale, negli edifici sottoposti a prevenzione incendi». F e b b r a i o

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IL LATERIZIO DALLE SUPER PRESTAZIONI EMANUELE SERVENTI responsabile ufficio tecnico Fornaci Laterizi Danesi

IL SERRAMENTO DI ALTA GAMMA A BATTENTE RIDOTTO LUCA PENNACCHINI ispettore vendite Centro Italia Internorm

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Ci siamo presentati a Klimahouse con il nostro fiore all’occhiello: Normablok, una linea molto evoluta di prodotti in laterizio in grado di dare risposte a livello strutturale, termico, acustico e in termini di prestazioni al fuoco. Per la gamma HP di blocchi da tamponamento abbiamo proposto il nuovo formato Normablok S35HP, che va ad affiancarsi al Normablok S40HP. In abbinamento alla linea Normablok Più HP abbiamo presentato anche due nuovi prodotti specificatamente studiati per risolvere i ponti termici di travi e pilastri in calcestruzzo. La linea Normablok riesce ad essere competitiva anche dal punto di vista acustico, sfruttando le qualità naturali del laterizio, mentre le prestazioni termiche raggiungono risultati eccellenti grazie alla sinterizzazione del polistirene con grafite Neopor di Basf all’interno dei blocchi. Proprio il 2019 vede rafforzarsi la collaborazione tra Danesi e Basf, che ci supporterà da vicino come partner commerciale e tecnico. Il calo generale che ha interessato il settore dei laterizi si è finalmente arrestato, e Danesi è pronta a ripartire con prodotti innovativi e lavorando su diversi progetti di riqualificazione e di recupero edilizio nei centri storici».

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« Knauf Insulation è stata premiata con la menzione speciale di Klimahouse Trend 2019 per la lana minerale NaturBoard

LANA DI ROCCIA ECOSOSTENIBILE PAOLO CURATI managing director Knauf Insulation

Abbiamo partecipato a Klimahouse con una delle novità più recenti di Internorm: il serramento di alta gamma in Pvc e Pvc-alluminio KF320. La sua caratteristica è proprio il battente ridotto all’essenziale, per un design minimalista. In più, il nodo centrale del serramento a due ante è estremamente ridotto: pari a 100 mm, è uno dei più piccoli in commercio e permette di avere una superficie vetrata più ampia. KF320 di serie è prodotto con triplo vetro e canalina termica. Inoltre, tutta la produzione in Pvc Internorm utilizza la tecnologia FIX-O-ROUND che prevede l’incollaggio perimetrale del vetro al telaio, per maggiore stabilità, isolamento e sicurezza. La finestra KF320 è ideale per villette e ristrutturazione di qualità, ed è stata subito apprezzata dai nostri rivenditori».

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Per Knauf Insulation è stato il primo anno di partecipazione a Klimahouse. Oltre a dare visibilità al brand, la manifestazione è stata l’occasione per presentare le nuove soluzioni in lana minerale di roccia realizzate con tecnologia Ecose, la stessa utilizzata per i prodotti in lana di vetro. Knauf Insulation completa così la propria gamma, mettendo a disposizione soluzioni innovative, altamente prestazionali, ecosostenibili e senza formaldeide, ideali per tutte le applicazioni di isolamento. La fiera ci ha dato inoltre modo di far scoprire ai visitatori tutte le applicazioni e i vantaggi delle nostre soluzioni in maniera più interattiva e immersiva attraverso l’utilizzo della realtà virtuale. Nel 2019 intendiamo far sentire la presenza dell’azienda sul mercato e consolidare le relazioni con i clienti, individuando rivenditori con cui lavorare in maniera sinergica. Il settore dell’isolamento sta andando molto bene, siamo un’azienda in forte crescita. A metà giugno partirà in Francia un nuovo impianto e abbiamo in serbo progetti per aumentare la capacità produttiva e gli investimenti in comunicazione. Quest’anno vedrà anche il lancio di nuovi prodotti, tra cui uno in lana minerale di vetro».

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SPEC IAL E

K l i m a huo s e

IL COMFORT SALE SUL BUS ALBERTO MIATTO product manager sistemi radianti termoregolazione e deumidificazione Zehnder

UN’APP PER RILEVARE L’AMBIENTE ACUSTICO CARLO FAVERO responsabile linea Phonolook Eternoivica

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La richiesta di creare edifici intelligenti è quotidiana e cresce di giorno in giorno. In più, la richiesta per integrare la termoregolazione nelle case private è sempre maggiore. Per questo al Klimahouse 2019 abbiamo presentato il quarto step di Zehnder nell’ambito della domotica: Control Bus, composto da dispositivi di varia natura collegati tra loro, che si possono combinare al fine di strutturare sistemi di controllo specifici per ogni esigenza di regolazione di sistemi radianti, caldo/freddo, a ventilazione meccanica controllata e di deumidificazione. È un sistema modulare che permette di decidere quanti componenti aggiungere in modo da gestire diversi spazi, dal monolocale alla grande struttura ricettiva. Lo scambio continuo di informazioni ottimizza il funzionamento dell’impianto e centralizza tutte le informazioni sul TouchPanel, display grafico a colori per la visualizzazione e la modifica di tutti i parametri dell’impianto che controlla la Tpc per gestire la centrale termica, la Ca Control per il corretto funzionamento del deumidificatore abbinato al recuperatore di calore, e infine le sonde Comfo T e Comfo TH che comandano direttamente gli attuatori dell’impianto radiante e i deumidificatori».

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IN ANTEPRIMA IL POLISTIRENE RIVOLUZIONARIO CLAUDIO MARCONI consigliere delegato Soprema

Le due grandi novità di quest’anno sono l’app Phonolook per rilevare le caratteristiche acustiche dell’ambiente e i pannelli della linea Phonolook 3d rivestiti con tessuti in rilievo, dove il materiale rimane ottimo per quanto riguarda le caratteristiche del fonoassorbimento, mentre esteticamente il design diventa più protagonista. Un’ulteriore novità consiste nel catalogo Acustica, completamente rinnovato rispetto a quello del 2017, che contiene tutti i prodotti, i rendering e le stratigrafie contestualizzate in progetti realizzati».

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La novità che Soprema ha presentato al Klimahouse si chiama Artic Plus ed è un isolante in polistirene estruso che ha nelle prestazioni termiche il suo plus distintivo. Si tratta infatti di un prodotto isolante che, oltre alle prestazioni tipiche del polistirene estruso, quali alta resistenza alla compressione, e quasi nullo assorbimento d’acqua, garantisce un valore di conducibilità termica lambda estremamente basso, pari a 0,027 W/mK. Presentato in anteprima al Klimahouse, sarà lanciato sul mercato italiano nel corso del 2019: il suo nome è Artic Plus, il polistirene estruso di color arancione che da poco è diventato l’elemento cromatico distintivo di tutta la gamma degli isolanti Xps, denominata Efyos, del Gruppo Soprema. In aggiunta al nuovo e “rivoluzionario” isolante, Soprema ha presentato all’interno del nuovo stand i vari sistemi integrati destinati a tutte le partizioni dell’involucro: dalle coperture piane termo-coibentate e impermeabilizzate sia con manti sintetici in Pvc e Tpo della gamma Flag, sia con membrane bitume-polimero della gamma Novaglass e in particolare il sistema Innova molto apprezzato quale soluzione integrale pluricertificata e collaudata». F e b b r a i o

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LA CLASSE A PROVA D’ACQUA

TOTALMENTE GREEN ORIENTED NOEMI DOSIO communication manager Etex BP

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Abbiamo partecipato al Klimahouse con uno stand innovativo focalizzato sulla sostenibilità nel residenziale. Siniat infatti è da sempre fanatica per il verde e offre soluzioni per una casa totalmente sostenibile. Più precisamente, Siniat produce nel rispetto dell’ambiente, dalla gestione delle cave, ai processi produttivi, fino a ridare vita al gesso al 100% con il PregyGreenService, il servizio di recupero e riciclo scarti a base gesso: siamo fieri di essere gli unici ad offrire un servizio completo, che offre all’operatore una valida alternativa alle difficoltà dello smaltimento dei prodotti a base gesso, e permette a Siniat di ridare vita al gesso in modo continuativo. Tutto questo si traduce nella più alta percentuale di riciclato per lastre in cartongesso sul mercato: oltre il 30%, ben al di sopra del minimo di legge Cam. Con emissione di Cov talmente bassa da permetterci di essere in classe A+. Infine abbiamo a disposizione le dichiarazioni Epd. Al Klimahouse abbiamo presentato le nostre lastre innovative per il residenziale, entrambe riciclabili al 100% e con un contenuto di riciclato >28%: Solidtex, una lastra con estremi valori di densità, oltre a 1200 kg/ m³ e una tenuta dei carichi potenziata, che permette di appendere carichi sospesi finora inimmaginabili per i sistemi a secco, fino a 620 kg testati, certificata antisismica, in classe H1 e con un isolamento acustico straordinario fino a 73 dB, e AquaBoard, la prima lastra a base gesso con un’eccezionale resistenza all’acqua, un assorbimento <3%, e un sistema certificato antisismico, ideale in ambienti interni ad alta umidità ma soprattutto in ambienti esterni, sia in pareti di tamponamento direttamente esposte sia in controsoffitti e piani pilotis che si possono finire con la sola tinteggiatura senza dover necessariamente rasare». F e b b r a i o

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ALU-TECH è il chiusino innovativo dalla tecnologia e dalle prestazioni più avanzate della gamma Baldassar. Con la peculiarità di essere a tenuta d’acqua e di odori, fabbricato in alluminio estruso, è leggero e maneggevole con una grande resistenza meccanica. Dal design moderno ed elegante, ALU-TECH è composto da un telaio atto a contenere le speciali guarnizioni in EPDM che, sollecitate dall’ancoraggio del fondello tramite i quattro punti di fissaggio, rendono il prodotto unico nel suo genere. Il kit standard comprende quattro maniglie di sollevamento con chiave esagonale per facilitare la posa in opera ed eseguire il fissaggio del fondello al telaio. La serie ALU-TECH è disponibile in tre diverse altezze: 60 mm- 80mm-100mm. Esempio di utilizzo del chiusino ALU-TECH

Dettaglio delle guarnizioni

Grigliati Baldassar S.r.l.

Via E. Maiorana, 13 - 31025 - Santa Lucia di Piave (TV) - Italy Tel. (+39) 0438 450850 - Fax (+39) 0438 450811 115 info@grigliatibaldassar.com - www.GrigliatiBaldassar.com


ISOLAMENTO ACUSTICO CON IL LATERIZIO ENRICO LANCONELLI product manager Wienerberger

TERRACOTTA DI DESIGN ALBERTO LIBERO Responsabile vendite Terreal Italia

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Tra le tante novità per l’area #Living presentiamo al Klimahouse la nuovissima linea di rivestimenti per l’interior design Habitat con texture e colori innovativi come Bianco di Carrara, Nero Lavico, Oro Brillante, Rosa del Deserto e Corten. Una declinazione della terracotta particolarmente innovativa in linea con le esigenze di modernità e vicinanza ai gusti e ai linguaggi formali della contemporaneità. Non più solo mattoni o listelli, quindi, ma un concetto contemporaneo dell’uso diffuso della terracotta nell’housing interno. La consistenza sottile della terracotta infatti rende possibile libertà di posa e geometrie di rivestimento inusuali, vicine ai risultati formali del mosaico e del libero decoro. La grande novità, oltre ai pattern e ai colori, è sicuramente la facilità di posa, destinata anche al fai-da-te, che rende particolarmente utilizzabili i listelli Habitat nell’interior design per dare esclusività agli ambienti interni di case, hotel, negozi, uffici e luoghi pubblici in genere. L’idea è stata sviluppata nei nostri laboratori di ricerca e sviluppo, che sperimentano nuove forme e utilizzi della terracotta senza prescindere dal filo sottile che lega tradizione e innovazione. Per raggiungere prestazioni di durata, ecocompatibilità, risparmio energetico, isolamento termico e acustico, ma soprattutto di aderenza al linguaggio architettonico e al gusto attuale. Qualità e flessibilità produttiva sono le due principali caratteristiche che rendono unici i prodotti a marchio Terreal: qualità per quanto riguarda la produzione e le materie prime 100% naturali, mentre flessibilità per quanto riguarda una capacità produttiva che consente la continuità e la modernità di un materiale in grado di essere customizzato. In questo modo Terreal Italia fa entrare il rivestimento in terracotta nella contemporaneità, coerente con quelle esigenze estetiche e funzionali che ricercano progettisti e consumer».

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Quest’anno a Klimahouse, oltre alle consuete eccellenze in laterizio per il risparmio energetico, abbiamo voluto presentare un’innovativa soluzione per l’acustica. La sfida è stata quella di creare un prodotto caratterizzato da un’alta massa e densità, che fosse al contempo facile da posare, come un materiale tradizionale. Si tratta di Porotherm Bio Modulare Sonico, che permette di migliorare notevolmente le prestazioni acustiche dell’edificio, con 25 centimetri di spessore e un potere fonoisolante di 58 dB, a fronte della normativa che ne richiede solo 50. Esistono già diversi progetti in corso di realizzazione dove si sta utilizzando questo prodotto, che sta suscitando l’interesse

STRATEGIE AL BUSINESS BAR GIANLUCA MENOZZI presidente XT Insulation

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Nel nostro settore Klimahouse è stato, senza dubbio, uno dei punti d’incontro più importante a livello nazionale dove esporre il proprio marchio e renderlo maggiormente visibile a tutti gli operatori. La nostra azienda, pur avendo un management con un background pluriennale di esperienza, è giovane. Era importante creare una presenza diversa dal solito stand espositivo, un punto di aggregazione dove tutti potessero venire a trovarci e scambiare idee, dubbi, prospettive e opportunità:

degli esperti del settore. Per quanto si tratti di un prodotto da montare con malta tradizionale, sta trovando un abbinamento vincente accoppiato alle soluzioni rettificate Porotherm Bio Plan per le murature perimetrali».

quale miglior luogo se non un Business Bar? Il bilancio è stato estremamente positivo: nei quattro giorni di fiera nel nostro Business Bar si sono seduti clienti, concorrenti, fornitori con i quali siamo riusciti a dialogare. Abbiamo avuto una buona quantità di contatti con i quali ci stiamo già interfacciando. Il 2018 per XT Insulation è stato un anno molto positivo. Per cavalcare il trend e continuare su questa strada è necessario investire sia all’interno dell’azienda sia nell’acquisizione di distributori ben organizzati sul territorio del centronord Italia e in realtà della distribuzione sane, radicate su territori confinanti come Austria, Svizzera e Francia».

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LA NOSTRA INNOVAZIONE È DI ALTO PROFILO Il profilo brevettato, semplice da installare (e costa meno)

SOFFITTI SCALE PARETI ZOCCOLINO DISEGNI LUMINOSI

PROFILO PER ILLUMINAZIONE LED ARTICOLO: DESCRIZIONE: MATERIALE: IMBALLO: MISURA:

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I m S t op rr ieas ed i

c op er t i n a

P I E T R A S I N T E R I Z Z ATA

GRANULATI ZANDOBBIO SI FA IN CENTO

L’azienda moltiplica formati e aspetto, aggiungendo forme esagonali alla collezione di camminamenti Stone Gres. E per le prestazioni ad alta resistenza arriva Super Hard Keramik 3cm, la linea di pavimentazioni massicce in gres porcellanato. Perfetto per la rivendita

di Veronica Monaco

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Esagono, la nuova collezione di camminamenti in gres porcellanato per il giardinaggio e il fai-da-te

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a pietra sinterizzata propone un’alternativa moderna alla pietra naturale, ai marmettoni di cemento e al legno. Offre infatti caratteristiche uniche non solo dal punto di vista estetico, ma anche sul fronte prestazionale. Più resistente, duttile e facile da installare, questo materiale non ha nulla da invidiare al legno e alla pietra naturale. Basta guardare le soluzioni proposte da Granulati Zandobbio, azienda della provincia di Bergamo, che nelle sue collezioni ha saputo riprodurre la bellezza delle pietre naturali più famose del mondo. Come nella linea Colosseo della gamma L’Altra Pietra, la più completa ed esclusiva collezione di pietra sinterizzata in vera tutta massa o massa colorata ad alto spessore, dove Granulati Zandobbio ha saputo riprodurre rocce come l’Onsernone svizzero (Colosseo Grigioni), la Quarzite brasiliana gialla (Colosseo Quarzite Gialla), il Cardoso delle Alpi Apuane (Colosseo Toscano) e la Piacentina (Colosseo Bressa). F e b b r a i o o

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UN PRODOTTO VINCENTE Indicato per pavimentazioni soggette a frequente calpestio, come centri commerciali, hotel e zone pubbliche, ma anche per terrazze e garage, il gres porcellanato, grazie alle sue caratteristiche tecniche e all’esiguo peso al metro quadro, oggi è anche la soluzione più utilizzata per la realizzazione di pavimenti galleggianti per esterni, e rimpiazza altri prodotti meno duraturi. Alla qualità estetica e prestazionale si aggiunge anche un vantaggio in termini economici: la pietra sinterizzata diventa un prodotto alla portata di tutti, su cui le rivendite possono lavorare per aprire interessanti opportunità di business. Un’occasione non solo per gli showroom tradizionali, ma anche per i magazzini edili, che propongono pavimenti per esterni. Oltre a supportare il rivenditore con sistemi espositivi innovativi in grado di presentare al meglio le piastre, Granulati Zandobbio è in grado di offrire, grazie a una collezione che a oggi arriva fino a cento articoli diversi, una soluzione per qualsiasi tipo di pavimentazione, in grandi e piccoli progetti, anche dedicati al mondo del giardinaggio e del fai-da-te.

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ATMOSFERA ORIENTALE Complementi indispensabili per la decorazione del giardino, i Passi Giapponesi di Granulati Zandobbio servono per realizzare camminamenti e proteggere l’erba, valorizzando le composizioni vegetali. Realizzati in gres porcellanato nello spessore di 2 centimetri, sono antiscivolo, facili da pulire, resistenti alle macchie, alle muffe e agli sbalzi termici. Disponibili in tre colori che riproducono la pietra e in due che riproducono il legno, rappresentano una alternativa ai camminamenti in cemento. Da quest’anno alla linea dei Passi Giapponesi Stone Gres si aggiunge Esagono, una nuova collezione di camminamenti dai forti tratti distintivi caratterizzata da piastre con forma esagonale e 60 centimetri di diametro, in cinque colori. Una vera novità per il mondo del giardinaggio, ideale per creare con facilità paesaggi personalizzati e caratteristici. CARATTERI FORTI Per progetti che richiedono prestazioni di resistenza superiori, Granulati Zandobbio ha messo a punto Super Hard Keramik 3cm, la linea di pavimentazioni massicce in grès porcellanato, da 3cm di spessore. Caratterizzata da una resistenza meccanica superiore, questa soluzione è ideale per terrazze galleggianti sicure e resistenti all’azione del vento. Carrabile anche se posata su sabbia e ghiaia, Super Hard Keramik 3cm da quest’anno è disponibile anche nel nuovo formato 90x90 (in dieci colori), una dimensione apprezzata da architetti e landscape designer per creare spazi ampi in zone pubbliche e private.

I PLUS DELLA PIETRA SINTERIZZATA L’Altra Pietra è l’esclusiva collezione di Granulati Zandobbio in pietra sinterizzata in vera tutta massa o massa colorata. Per applicazioni speciali come la posa di una piscina o una scalinata sono disponibili anche pezzi speciali come griglie, copertine o bordi toro. Oltre ad avere un’elevata resistenza cromatica alla luce, le piastre non necessitano di alcun tipo di trattamento manutentivo, altra caratteristica unica garantita dalla pietra sinterizzata: la pavimentazione ha dunque una durata a lungo termine. A differenza della pietra naturale o di materiali rigenerati come le mattonelle in cemento, L’Altra Pietra può essere posata in tre diverse modalità: oltre alla posa tradizionale a colla su massetto o a secco direttamente su sabbia, ghiaia o fondi erbosi, c’è anche la possibilità di optare per la sopraelevazione con l’utilizzo di piedini. L’Altra Pietra è disponibile in 49 colori e 11 formati, per arredare con eleganza qualsiasi spazio esterno.

Passo Giapponese nel colore Holz Grigio e a destra Esagono Basalto, camminamenti dalla forma esagonale di diametro 60 centimetri

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Super Hard Keramik 3cm, pavimentazione per esterni dalle elevate performance di resistenza, ideale per terrazze galleggianti. Nell’immagine, la Pietra Moon In alto: L’Altra Pietra Arena Holz Grigio, la pavimentazione in pietra sinterizzata di 2 cm di spessore dalle elevate caratteristiche estetiche, tecniche e prestazionali F e b b r a i o o

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SPECIAL E

G jf p e

LA SEMPLICITÀ È UNA POSA DIFFICILE DA OTTENERE Pedestal è il sistema di supporti per pavimentazioni sopraelevate da esterno, perfettamente stabili e piane. La gamma Pedestal è composta da supporti fissi e regolabili ed è completa di accessori che rendono semplice la posa.

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Casa Giardini & Terrazzi

STARE A CASA SOTTO UN TETTO DI STELLE MILANO LA BIBLIOTECA DEGLI ALBERI LAGO DI GARDA MONOLITE CON VISTA TORINO UNA ALTANA CON LA MOLE F e b b r a i o

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ROMAGNA L'IMPORTANZA DELL'OMBRA 123


SPECIAL E Gjfpe Casa

SE SIETE AL VERDE AVETE PIÙ SOLDI

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Verde significa efficienza energetica, isolamento termico, impermeabilizzazione, oltre che un miglioramento ambientale per le zone ad alta urbanizzazione. Il settore dell’edilizia dimostra un’attenzione crescente a sistemi e tecnologie specializzate che consentono di realizzare superfici verdi professionali, per i quali i progettisti e le imprese ricercano garanzie di durata ed efficienza nel tempo. Anche l’utilizzo delle coperture in questo senso aumenta il valore dell’edificio e consente spesso di migliorarne

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l’aspetto estetico. Terrazze fruibili e zone green sono esempi di sistemazioni delle coperture che rappresentano soluzioni architettoniche di sicuro interesse, oltre al fatto che le riqualificazioni incentrate sull’aumento della superficie verde rientrano fra gli interventi che legittimano a fruire di incentivi fiscali per il miglioramento energetico dell’edificio. Si riconosce quindi, per le riconversioni di lastrici solari in verde pensile, la possibilità di usufruire dell’Ecobonus, prorogato

fino al 2021 per i condomini e risparmiare fino al 65% della spesa sostenuta. E non è finita qui: nella lista delle proroghe, ma fino al 31 dicembre, rientra anche il Bonus Verde, ossia lo sconto del 36% per chi si appresta a ristrutturare lo spazio verde della propria abitazione o il giardino condominiale. Con un importo massimo di spesa di 5 mila euro.

di Giacomo Casarin

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Casa

Labirinto green sotto i grattacieli

I percorsi della Bilioteca degli Alberi creano una griglia di connessioni che si sovrappongono e si incrociano una sull'altra. Š Andrea Cherchi

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Per i percorsi pedonali è stato utilizzato i.design Mosaico di Calcestruzzi © Italcementi

Il parco Biblioteca degli Alberi nel centro direzionale di Milano è un’esplosione di colori e di profumi. Un cuore pulsante che connette zone molto diverse tra loro. Attraverso percorsi pavimentati con texture innovative e soluzioni drenanti

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na nuova concezione di parco per arricchire il paesaggio urbano di Milano. Questo era l’obiettivo dello studio olandese Inside Outside per il concorso di design che ha portato alla realizzazione dei nuovi giardini di Porta Nuova. La Biblioteca degli Alberi rappresenta un’innovativa idea di spazio pubblico che espone una collezione di alberi tutti diversi con lo scopo di rappresentare una versione moderna del tradizionale Giardino Botanico. Dove i percorsi all’interno prendono origine da diverse aree intorno al sito (residenziali, commerciali, governative), per creare una griglia di connessioni che si sovrappongono e si incrociano l’una con l’altra. Un mosaico di sentieri tra giardini tematici, prati, foreste circolari, erbe aromatiche e fiori, per rilassarsi e accogliere attività all’aria aperta. PIANO FUNZIONALE La Biblioteca degli Alberi, realizzata dalla società immobiliare Coima Sgr, è ora il terzo parco pubblico più grande nel centro di Milano, con i suoi quasi 10 ettari di estensione. Dove la pendenza massima viene sempre contenuta all’interno del 5% e i collegamenti con la città sono garantiti per ogni categoria di utenti. La rete dei percorsi lineari, che consente un facile accesso e F e b b r a i o

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una notevole permeabilità all’interno dell’area, è suddivisa in camminamenti principali larghi 5 metri e secondari larghi 2,5 metri, con pavimentazioni in calcestruzzo grigio e nero. I campi sono individuati dalle intersezioni dei percorsi e sono organizzati con un carattere specifico, secondo le dimensioni e la giacitura: giardini fioriti, prati, piazze dure, spazi liberi, al fine di assicurarne la massima flessibilità d’uso. Mentre le foreste circolari sono stanze naturali coperte dalle chiome degli alberi, che si contrappongono agli spazi liberi del parco e diventano spazi attrezzati per la sosta, per lo svago e per il gioco. PAVIMENTAZIONE INNOVATIVA Italcementi e Calcestruzzi hanno curato le pavimentazioni del parco, interpretando le esigenze dei progettisti attraverso la proposta di texture innovative e colorazioni differenti. Per i percorsi pedonali è stata utilizzata una soluzione di design grazie al calcestruzzo i.design Mosaico con una finitura che coniuga l’eleganza dell’aspetto estetico con la stabilità e la sicurezza di chi ci cammina, la resistenza alle intemperie e la facilità di posa a costi contenuti. Nell’area del labirinto è stata preferita una soluzione drenante, i.idro Drain, il prodotto per il garden design maggiormente utilizzato dagli architetti per le pavimentazioni nella aree verdi, nei parchi e nei giardini. Le caratteristiche naturali e le performance del prodotto, che ha una capacità

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SPECIAL E Gjfpe Casa Il progetto della villa è stato concepito come un volume caratterizzato da grandi vetrate composte dal minor numero possibile di montanti

L'Area tra via De Catilla e via Sassetti è dotata di un livello di attrezzatura superiore allo standard del resto del parco, come pergole con tavolini, campi da bocce, un’area giochi. A destra: le pavimentazioni nell'Area tra via De Catilla e via Sassetti sono in calcestre per le zone più ampie e in blocchi o lastre di pietra calcarea a spacco naturale per le zone attrezzate

drenante cento volte superiore a quella di un terreno naturale, permettono di rispettare il ciclo naturale dell’acqua ricaricando la falda acquifera. Entrambi i calcestruzzi sono stati forniti da Calcestruzzi e posati da Deltapav società specializzata nella posa di pavimentazione. VERDE INTIMO Il progetto Area tra via De Castillia e via Sassetti comprende la ristrutturazione del giardino pubblico esistente e il suo inserimento nel progetto complessivo del parco Biblioteca degli Alberi. L’ingresso principale si trova su via De Castillia, nell’angolo nord del parco Biblioteca degli alberi, dove sono presenti gli edifici della Fondazione Catella e dell’Incubatore dell’Arte, intorno ai quali si svilupperanno le funzioni del giardino pubblico. Contrariamente al resto del parco, che non avrà recinzioni perimetrali per garantirne La finitura LC34 dei serramenti Finstral rispecchia il colore desiderato per amalgamarsi visivamente sia con il corten sia con il rivestimento delle pareti opache esterne

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Un'intersezione fra percorsi all'interno del parco. © Andrea Cherchi

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La vista dal parco verso la sede Coima. Sotto: per la pavimentazione del labirinto è stata preferita la soluzione drenante i.idro Drain di Calcestruzzi. © Andrea Cherchis.

la continua accessibilità, quest’area sarà in parte recintata per consentire lo svolgimento di attività di bambini e anziani. Sarà infatti dotata di un livello di attrezzatura superiore allo standard del resto del parco, come pergole con tavolini, campi da bocce, un’area giochi, una fontana con giochi d’acqua e orti didattici per la coltivazione di ortaggi e fiori. PER LE FAMIGLIE Il giardino ospita tre tipologie di alberature (Frassinus Excelsior, Populos Nigra Italica, Carpinus Betulus), 44 alberi ed è attrezzato con giochi per bambini e pavimentazione in gomma antitrauma. Le pavimentazioni sono in calcestre per le zone più ampie e in blocchi o lastre di pietra calcarea a spacco naturale per le zone attrezzate. La parte esterna alla recinzione, che costituisce l’ingresso del parco da largo De Benedetti/via Sassetti, presenta un disegno molto semplice, ma articolato in diversi spazi geometrici coltivati con piante erbacee perenni e arbustive da fiore. Coerentemente con i materiali previsti in tutto il parco i percorsi sono pavimentati in cemento scopato antisdrucciolo fornito da Calcestruzzi. Mentre lo spazio d’ingresso tra via De Castillia e l’Incubatore dell’Arte è caratterizzato da una pavimentazione carrabile in autobloccanti.

LA SCHEDA DESTINAZIONE D’USO: Parco pubblico PROGETTO: Petra Blaisse, Studio Inside Outside COMMITTENZA: Comune di Milano LUOGO: Milano SVILUPPATORE: Coima RESPONSABILE DEL PROGETTO: Ingre Scrl - Infrastrutture Garibaldi Repubblica IMPRESE ESECUTRICE OPERE A VERDE: HW-Style PAVIMENTAZIONI: Calcestruzzo drenante i.idro Drain e calcestruzzo estetico i.design Mosaico di Calcestruzzi, cubetti di porfido, prato armato, lastre in pietra luserna POSA PAVIMENTAZIONE: Deltapav Srl

IL SILENZIO DELLA CONVIVIALITÀ Uno scoglio nel verde. Ecco l’immagine evocativa che viene in mente a chi osserva la cucina Incline di minotticucine, disegnata da Alberto Minotti. Il monoblocco monomaterico racchiude nel suo nome la propria peculiarità: una composizione senza elementi di discontinuità caratterizzata da una perfetta angolatura che permette la fruizione di ciascun lato. Il monoblocco in pietra realizzato dall’azienda veronese racchiude in sé l’idea del «silenzio visivo», la filosofia elaborata dal designer secondo la quale bisogna essere in costante ricerca dell’assenza di ornamenti. Solo eliminando il superfluo, infatti, si possono fuggire il frastuono e il caos della contemporaneità e ricreare un ambiente che mette l’uomo al centro del progetto-casa. Il blocco 250x85x90 centimetri, caratterizzato da inclinazione di 5 gradi sui quattro lati, è rivestito in pietra erafuoco rosso e presenta una struttura in acciaio inossidabile austenitico, barbecue a gas per uso esterno con coperchio scorrevole in pietra, vasca in pietra con piletta nascosta e, in testa, due cestoni in acciaio inossidabile austenitico che si aprono mediante doppie guide con meccanica a sfere.

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SPECIAL E Gjfpe Casa

Un blocco bianco scolpito sul lago Al centro di uno dei panorami italiani più invidiati al mondo, il Garda, un’affascinante villa studiata nei dettagli e ricca di molti affacci esterni. Dove la presenza del materiale Hi-Macs rende gli spazi un’unica grande superficie, modellata senza giunzioni a vista

Particolare della pavimentazione esterna.Sopra, la pavimentazione esterna è caratterizzata da un atipico motivo a cerchi, dal look retrò, ottenuto tramite la fresatura del materiale Hi-Macs

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na villa non convenzionale, tra appeal contemporaneo e linee futuristiche. È questo il risultato fortemente voluto dai committenti per la loro nuova casa sul Lago di Garda, dove la solid surface di Hi-Macs ricopre l’intera area della piscina, tutti i pavimenti e gran parte dell’arredo, oltre agli elementi principali della cucina e del bagno.

PIETRA NATURALE E SOLID SURFACE La casa è una combinazione tra gli edifici classici in pietra che costellano le rive del Lago di Garda e le linee contemporanee delle case metropolitane. Ne risulta una struttura lineare e senza eccessive decorazioni, rispettosa del panorama circostante e costruita attorno a grandi facciate vetrate che inquadrano il lago. La piscina a sfioro è lunga sei metri e ha una parete panoramica esterna in vetro. Un ecologico impianto fotovoltaico sul tetto contribuisce al mantenimento della temperatura, mentre un misuratore automatico determina il valore del Ph e monitora il livello di cloro. TRA ACQUA E CIELO La scelta della pavimentazione dell’outdoor è ricaduta su un atipico motivo a cerchi, dal look retrò: il pattern, ripetuto su tutta la superficie, è stato F e b b r a i o

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I volumi bianchi e in pietra naturale della villa. Sopra, la solid surface di Hi-Macs ricopre l’intera area della piscina, tutti i pavimenti e gran parte dell’arredo

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Casa LA SCHEDA DESTINAZIONE D’USO: Villa privata PROGETTO: Campanardi De Santi, in coordinamento con DreerGraf GmbH LUOGO: Lago di Garda INTERIOR DESIGN: Dreer-Graf GmbH MATERIALE: Hi-Macs, Alpine White FOTO: ©Melanie Gotschke

La scalinata In pietra naturale che conduce sul prato, interamente cintato da una paratia in vetro che non ostacola la vista sul panorama. Sotto, la villa sui pittoreschi pendii intorno al Lago di Garda

ottenuto tramite la fresatura del materiale Hi-Macs, di cui sono rivestiti anche il bordo della piscina e i suoi scalini. Mentre in pietra naturale è la scalinata che conduce sul prato, interamente cintato da una paratia in vetro che non ostacola la vista sul panorama. Elemento curioso è la piccola postazione bar con frigorifero, nascosta in un elemento lineare in solid surface che quasi si nasconde nello spazio circostante. EN PLEIN AIR Tutto nell’outdoor, dalla piscina alla doccia fino all’arredo Living Divani, creano un’oasi di benessere e di convivialità, caratterizzata anche dall’imponente tavolo in solid surface di 4 metri di lunghezza. Il suo aspetto futuristico è stato reso possibile dalle caratteristiche di Hi-Macs, che non solo è termoformabile in qualunque forma, ma può essere lavorato in maniera tale da eliminare i segni di giunzione alla vista. Così da avere l’impressione che il tavolo sia scolpito in un unico blocco di materia. Si aggiunge poi la grande resistenza del materiale al tempo, all’acqua, ai raggi UV, agli urti e alle intemperie, che rende Hi-Macs una superficie adatta per ogni elemento di outdoor. Come anche la struttura cilindrica del focolare della villa e la piattaforma relax di 3,40 x 4,40 metri, con ampi cuscini su struttura in solid surface e tavolini dello stesso materiale.

PISCINA A PORTATA DI TUTTI Avere la piscina in casa è un sogno che molti hanno nel cassetto. Potersi rilassare in un bagno d’acqua calda rimanendo però nell’intimità della propria

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dimora è un valore che non ha prezzo. Piscine Laghetto lo sa e ha progettato Playa, la mini-piscina idromassaggio rivestita da fibre tessute a mano disponibili nelle varianti cromatiche bianco, caffè o grigio, con zona del lettino prendisole nei rispettivi colori abbinati. Un arredo perfettamente adattabile a ogni ambiente della casa, dal giardino al terrazzo, dal salotto alla camera da letto. Playa è caratterizzata da una struttura in acciaio con trattamento ZSV-TEC, che consiste in una post-zincatura a caldo passivata (Z275), in una verniciatura a forno con materiale epossidico di tutti i componenti della struttura, mentre i piedi di appoggio a terra e tutta la bulloneria sono in acciaio inox. Il rivestimento interno è composto da tessuto di Trevira spalmato di Pvc, disponibile in bianco o in colore sabbia, e presenta anche un elegante faretto led a luce bianca con grado di protezione IPX8 per l’illuminazione interna, caratterizzato dal basso consumo, solo 3,6 watt. La filtrazione dell’acqua è completa di skimmer a parete con cestello, calza filtrante e pompa di circolazione a induzione a 220 Volt dal basso assorbimento elettrico, solo 115 watt, e dotata di un’ottima portata: 7000 litri/ora. Il tutto contenuto in un gavone posto a bordo vasca.

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errazzi e balconi non impermeabilizzati correttamente comportano spiacevoli conseguenze: per esempio, l’acqua penetrata nel massetto si ghiaccia in inverno per poi sciogliersi. L’aumento e la diminuzione di volume porta a fessure e cedimenti che si ripercuotono anche sul pavimento con crepe o macchie. Per evitarlo bisogna considerare questo aspetto durante la impermeabilizzazione di una copertura. È necessario valutare la destinazione d’uso, dei carichi e sollecitazioni a cui sarà sottoposta la struttura per definirne la stratigrafia, la posa della barriera a vapore e collocazione dello strato isolante, la realizzazione del massetto delle pendenze o regolarizzazione dell’esistente, il trattamento degli scarichi, degli elementi passanti dei raccordi e dei giunti, l’impermeabilizzazione delle superfici, la collocazione del rivestimento, fughe e sigillature. M a p e l a s t i c t u r b o è l’impermeabilizzante rapido bicomponente di Mapei, sviluppato per terrazzi, balconi, lastrici solari e piscine, applicabile anche in situazioni climatiche particolarmente rigide (fino a 5 gradi) e su sottofondi non perfettamente asciutti, purché stagionati. Il prodotto consiste in una malta cementizia bicomponente elastica, che può essere utilizzata sia su massetti di nuova realizzazione sia in sovrapposizione al rivestimento esistente, prima della posa di rivestimenti ceramici, lapidei o mosaici. Grazie alla Tecnologia Fast Track Ready, sviluppata nei Laboratori Mapei, il prodotto è piastrellabile dopo circa quattro ore dalla prima mano in normali condizioni ambientali, ed entro 24 ore con temperature rigide fino a 5 gradi. Grazie alle

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caratteristiche di resistenza ai raggi Uv e resistenza chimica ai sali disgelanti, solfati, cloruri e anidride carbonica e alle eccellenti caratteristiche di adesione su tutti i supporti (calcestruzzo, massetti cementizi e vecchi rivestimenti), M apelastic T urbo garantisce una duratura impermeabilizzazione della superficie.Il prodotto è certificato per le bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, oltre a rispondere ai requisiti definiti nella norma En 14891 «Prodotti impermeabilizzanti applicati liquidi da utilizzare sotto le piastrellature di ceramica incollate con adesivi» e ai requisiti definiti nella norma En 1504-2.

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SPECIAL E Gjfpe Casa

In terrazza vista Mole A Torino i complementi outdoor di Ethimo arredano l’area outdoor di Lagrange12, nuovo progetto di riqualificazione urbana di un antico palazzo residenziale. Che presenta due attici disegnati insieme a Pininfarina

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el cuore della promenade dello shopping torinese è nato Lagrange12, un progetto residenziale che restituisce alla città un edificio storico del Seicento completamente rinnovato, curato dal Gruppo Building. Il complesso, oltre ad accogliere lo store di circa 1.500 metri quadri di G&B Negozio, distribuito su tre piani, vanta sette esclusivi appartamenti e due attici con terrazza panoramica, i cui spazi sono stati progettati dagli architetti di Building insieme a Pininfarina.

TERRAZZA LOUNGE Gli arredi Ethimo sono stati scelti per completare e valorizzare la grande terrazza, di cui hanno definito il carattere, conferendole un look elegante e contemporaneo. In particolare, con i divani, le poltrone lounge e i tavolini della collezione Swing, disegnata da Patrick Norguet, insieme alle poltroncine e i tavoli dining dalle maggiori dimensioni della collezione Costes e i lettini prendisole ElĂŹt.

La vista di Torino dalla terrazza

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SPECIAL E Gjfpe Casa

I divani, le poltrone lounge e i tavolini della collezione Swing, disegnata da Patrick Norguet

SINTESI TRA STILE E FUNZIONALITÀ Aumenta l’importanza del mondo outdoor e dell’organizzazione degli esterni, come giardini e terrazze, grazie alla continua crescita dell’esigenza di disporre di ambienti sempre più spaziosi per vivere. L’esterno diventa vera e propria estensione dello spazio abitativo e commerciale, con ampie aree living attrezzate e completamente personalizzabili, dove l’ombrellone diventa una soluzione pratica e versatile che permette agli spazi esterni di essere fruibili in qualsiasi momento. È in quest’ottica che nasce Joint, il nuovo modello di ombrellone a palo laterale realizzato da Poggesi e disegnato dagli architetti Roberto Semprini e Alberto Podeschi. Da sempre l’ambizione di distinguersi nel proprio mercato di riferimento ha spinto l’azienda fiorentina a investire molto per quanto riguarda la ricerca sui materiali di alta qualità e lo sviluppo tecnologico. Attraverso l’innovativo sistema di apertura e chiusura, questo parasole a braccio può trasformarsi in un magnifico ombrellone a palo centrale, ottenendo l’obiettivo di versatilità e armonizzazione degli spazi. Joint è un concept di design innovativo, un’evoluzione tecnologica e di stile che nasce dallo studio e dall’elaborazione di uno dei modelli a palo laterale più riconoscibili e importanti dell’azienda fiorentina, King, al quale viene aggiunta la possibilità di portare il braccio totalmente in posizione verticale.

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La terrazza di sera. Sotto, gli arredi Ethimo sono stati scelti per completare e valorizzare la grande terrazza dell'edificio Lagrange12

LA SCHEDA DESTINAZIONE D’USO: Edificio residenziale PROGETTO: Gruppo Building LUOGO: Torino PRODOTTI: Ethimo Swing, Costes, Elìt LA CURA DEL DETTAGLIO Gli arredi di elevata qualità rivelano un raffinato senso di accoglienza, suggerito dal calore del teak. La personalizzazione della terrazza panoramica di Lagrange12, che ospita inoltre la scultura luminosa Equinox realizzata dall’artista torinese Richi Ferrero, testimonia l’attitudine di Ethimo per i grandi progetti residenziali, e la sua capacità di rispondere alle richieste di funzionalità, resistenza, comfort ed estetica.

UN FUORICLASSE IN CORTILE Gerflor Powergame è indicato per pavimentazioni sportive con gli standard richiesti dalle maggiori associazioni internazionali, come Nba e Fiba, ma anche per gare amatoriali. Per un gioco in tutta sicurezza bastano un canestro o una rete da calcio, insieme a un pavimento Gerflor semplicemente posato su una superficie rigida, all’interno del cortile di condominio, in una zona asfaltata del parco comunale oppure all’oratorio: qualsiasi spazio può diventare un campo da gioco professionale. Già sponsor tecnico delle maggiori competizioni mondiali, Gerflor ha rafforzato la propria leadership nel settore delle pavimentazioni sportive di alta gamma con l’acquisizione delle società americane Connor Sport e Sport Court, partner delle più importanti associazioni sportive internazionali tra cui Nba, Ncaa, Fiba, US Youth Futsal e Pallavolo Us. Il rivestimento chiamato PowerGame è ideale per la realizzazione di campi da basket, tennis, calcio, pallamano e pallavolo. La superficie certificata è inoltre stata scelta dalla federazione internazionale come pavimentazione ufficiale del basket 3x3 in occasione delle prossime olimpiadi di Tokyo 2020. PowerGame, oltre a poter essere posata su qualsiasi superficie compatta, necessita di pochissima manutenzione e non si decolora a causa del sole e degli eventi atmosferici. Adatto sia a gare agonistiche sia

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a quelle amatoriali, assicura un rimbalzo pressoché identico al cemento, ma risulta una superficie più confortevole.

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Casa L’importanza di stare in ombra Il winter garden di una villa nel Cesenate utilizza Space, tenda da sole con cassonetto applicato all’edificio storico e tensionamento del telo tramite molle a gas. Che riesce ad abbassare le alte temperature estive

La villa in stile rustico immersa nel verde della campagna di Cesena

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a villa in stile rustico immersa nel verde della campagna cesenate si fa notare per l’area adibita a giardino d’inverno. Ma con l’arrivo dell’estate il proprietario ha dovuto affrontare il problema del calore interno, che l’ha convinto a rivolgersi al KE Store Taftà di Forlì. La necessità era ombreggiare il giardino d’inverno adiacente alla zona cucina, fino a pochi mesi prima adibito a serra invernale e trasformato successivamente in ambiente living durante la bella stagione. Dopo le prime giornate di sole, il proprietario si è reso conto che la zona era esposta per buona parte della giornata e che l’incidenza solare rappresentava un problema da risolvere.

Screeny 110 GPZ, qui chiusa, è una tenda a rullo con innovativo sistema a guida profilo zip (GPZ), ideale per la schermatura esterna di finestre e facciate continue. Sopra, entata all'area adibita a giardino d'inverno, connessa alla cucina della casa

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Casa La tenda Space mentre si tende tramite molle a gas. Sotto, a sinistra, Space è una tenda da sole con cassonetto ispezionabile e applicabile a strutture preesistenti. Sotto, a destra, l'interno ombreggiato del giardino d'inverno

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Dettaglio delle guide su cui è fissata la tenda

LA SCHEDA DESTINAZIONE D’USO: Giardino d’inverno LUOGO: Cesena (Forlì Cesena) PRODOTTI: Space D86 nella parte superiore, Screeny 110 GPZ con GCP sul lato sinistro

DUE SOLUZIONI IN UNO La messa in produzione della nuova tenda Space di Ke è stata la chiave di volta per la soluzione definitiva, proposta abbinata alle ormai collaudate Screeny 110 GPZ con compensatore a parete, che hanno soddisfatto pienamente il cliente. Che fin da subito ha riscontrato beneficio non solo nella zona del giardino d’inverno, ma anche all’interno della cucina, poiché la parete esterna dell’abitazione non viene più riscaldata dalla luce solare, facendo diminuire anche l’utilizzo dell’impianto di condizionamento e, quindi, risparmiare energia. CARATTERISTICHE TECNICHE Space è una tenda da sole con cassonetto ispezionabile e applicabile a strutture preesistenti, caratterizzato da molle a gas per il tensionamento del telo, che è direzionato da guide regolabili in larghezza fino a un massimo di 500 millimetri per lato. Con tre guide è possibile raggiungere la dimensione massima di 7 x 7 metri (7 x 5,5 metri nella variante Wall), mentre con due guide la larghezza arriva a 6 metri fino a sporgenza massima 4 metri. Altri plus sono gli strip led integrabili nelle guide e la possibilità di agganciosgancio automatico del carrello. Screeny 110 GPZ è invece una tenda a rullo con innovativo sistema a guida profilo zip (GPZ), ideale per la schermatura esterna di finestre e facciate continue. Dove il cassonetto brevettato permette, con l’utilizzo di un unico profilo e la semplice rotazione dello stesso, la doppia installazione a parete o a soffitto.

BARBECUE DI DESIGN Forgiare l’acciaio per ottenere prodotti che garantiscano il massimo delle prestazioni e che assicurino un’ottima durata nel tempo. Questo è l’obiettivo che Steel persegue sin dalla sua fondazione, circa venti anni fa: una promessa che l’azienda ha oggi mantenuto, nell’offerta dei suoi barbecue dall’estetica pulita, dotati di un sistema di accensione sicuro, in grado di raggiungere la massima potenza termica per garantire una cottura uniforme e progettati per essere puliti con la massima facilità. In pratica, i barbecue Steel presentano tutte le caratteristiche di un modello pensato per la ristorazione, attorno ai quali creare una convivialità sofisticata e al tempo stesso informale. Il modello Swing permette di attrezzare terrazze, giardini o cortili con un prodotto semiprofessionale: disponibile in due dimensioni, 70 o 90 centmetri, il barbecue è caratterizzato da bruciatori in fusione d’acciaio, diffusori di calore in acciaio, manopole in metallo, coperchio di cottura a doppio strato e cassetti. In più, su richiesta è possibile equipaggiare il proprio barbecue con una griglia in ghisa «double face», copertura in Pvc e valigetta utensili per barbecue. Il modello

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Green è invece caratterizzato da un ampio ripiano in legno di teck certificato al 100% Fsc, quattro bruciatori in fusione inox, diffusori di calore in ceramica, due cassetti coibentati e da spesse manopole in metallo, vero marchio di fabbrica di tutte le cucine Steel. Le linee pulite, che richiamano le cucine professionali, sono studiate per non passare mai di moda ma soprattutto per permettere che le operazioni di pulizia siano rapide ed efficaci.

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1 1. Otto tonalità desaturate e una texture

materica e opaca per le ceramiche Color Studio di Porcelaingres. A contatto con la luce naturale, un delicato effetto brillante ravviva in maniera non convenzionale l’ambiente. Disponibili in diversi formati, anche con pezzi speciali a mosaico, listelli e forme geometriche. 2. Effetti materici realistici e inclusioni lucide su base satinata per Cocciopesto di Ragno. Il rivestimento è disponibile in un unico formato rettificato (40x120mm) in 6 mm di spessore e cinque diversi colori, ispirati ai pigmenti naturali. A completare la collezione strutture tridimensionali, decori, mosaici e listelli effetto metallo ossidato. 3. Con una profondità di soli 28,2 cm, la stufa a pellet Raam di MCZ è ideale per i corridoi e gli spazi ristretti. Interamente in acciaio, è disponibile con frontale nei colori White, Bordeaux, Black o Silver. Ha due uscite d’aria: una sul top, per l’ambiente di installazione, e una canalizzabile, per riscaldare altre stanze fino a 8 metri di distanza. 4. Il legno nella sua forma più pura è l’anima di Ground, la collezione di parquet in rovere europeo di Woodco, per spazi dal forte valore narrativo. Le tavole di grandi dimensioni sono disponibili in sette proposte cromatiche e presentano una superficie spazzolata, bisellata sui quattro lati e rifinita con vernice opaca completamente atossica. 5. In casa Pixie nasce Pura, collezione di pavimenti e rivestimenti antibatterici agli ioni d’argento che consente di vivere in un ambiente privo di cattivi odori e VOC. È possibile realizzare anche collezioni personalizzate: ogni finitura, texture,

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colore o formato, infatti, può essere trasformato in un esclusivo rivestimento creativo. 6. Tondo Plus è il nuovo lavabo Glass Design di forma cilindrica, realizzato in VetroFreddo, un materiale innovativo composto da pigmenti vetrosi e resine, nelle finiture White o Black Mat e Gold o Silver Leaf. Disponibili anche mensole, porta bicchieri e specchiere coordinate. 7. Rilievi di Cedit rompe i tradizionali schemi della ceramica con elementi tridimensionali che trasformano le pareti e gli spazi in vere e proprie composizioni scenografiche. La collezione gioca sulla ripetizione modulare in configurazioni variabili per la massima libertà di personalizzazione. 8. Dall’abbinamento tra contrasti attenuati e tinte calde nasce Vimar Arké Metal: una nuova colorazione di tasto, dal caldo effetto metallico, e cinque nuove finiture di placca. Si adatta a qualsiasi contesto architettonico, dal residenziale all’alberghiero. 9. Abilità artigiana ed efficienza tecnologica caratterizzano le lavorazioni in Solid Surface Corian di Planit, che veste l’ambiente bagno con pezzi unici su misura e collezioni di lavabi, piatti doccia e vasche da bagno di alta gamma. Oltre al prodotto finito, l’azienda fornisce un servizio pre e post vendita con consulenze nella scelta dei materiali e delle tecnologie. 10. I rubinetti Sento di Graff combinano linee pulite ed essenziali. Il corpo, dal diametro importante, copre il foro del lavabo evitando la basetta, mentre la bocca di erogazione è lavorata per ottenere all’esterno esili spessori. Disponibili in una ventina di finiture, tra cui oro 24k.

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HIGH TECH

13.3% del campione maschile), i giovani con età compresa fra i 18 ed i 24 anni (36,4%) e nel Nord Est (21,3%).

I TREND DEL DIGITALE PAGAMENTI CONTACTLESS PER 18 MILIONI Sempre più italiani utilizzano il sistema di pagamento contactless, con cui basta avvicinare al Pos la carta di credito, debito o prepagata senza inserire il Pin per effettuare la transazione. Secondo un’indagine commissionata a mUp Research, sono oltre 18 milioni gli italiani che fanno uso di pagamenti contactless. Ma non tutti sono ancora convinti. C’è ancora un buon numero di italiani che non conosce il contactless: secondo l’indagine sono circa 7,6 milioni, pari al 17,7% del campione rappresentativo della popolazione italiana adulta con età compresa fra i 18 ed i 74 anni. A essere più disinformate sono le donne (22,1% rispetto al

Trend digitali per il nuovo anno: il 2019 sarà l’anno in cui Intelligenza artificiale (Ai) e Machine learning (Ml) conosceranno una notevole espansione. Questi due aspetti della digitalizzazione permetteranno di prendere decisioni più consapevoli e di lavorare più velocemente. Sono le previsioni di Cisco per il prossimo triennio contenute nella nuova edizione dello studio Visual Networking Index. Per esempio, in un momento di estrema carenza di talenti, i dipartimenti human resource sono interessati all’intelligenza artificiale per migliorare il processo di acquisizione e di fidelizzazione dei talenti. Intelligenza artificale e machine learning sono già utilizzati per analizzare le enormi quantità di dati generati dalla rete, identificando e contenendo minacce informatiche per garantire flussi di lavoro più fluidi. Altra previsione: entro il 2022 il video costituirà l’82% di tutto il traffico Ip. Il live video crescerà di 15 volte dal 2017 al 2022 e peserà per circa il 17% di tutto il traffico video Internet.

multa da 50 milioni di euro, la cifra più alta mai decisa dall’un’autorità amministratitva indipendente d’oltralpe incaricata di assicurare l’applicazione della legge sulla tutela dei dati personali. L’accusa mossa a Big G è di non aver fatto abbastanza per ottenere il consenso degli utenti sulla raccolta di dati personali per le pubblicità personalizzate.

FURTO DEI DATI, AUMENTA LA SPESA Attacchi hacker e protezione dei dati di clienti e dipendenti: nel 2018 l’Italia si è piazzata in quarta posizione in Europa (dopo Portogallo, Regno Unito e Repubblica Ceca), comunque al di sopra della media, con una crescita anno su anno della spesa del 10,37% per la security informatica. In media in Europa la spesa è stata dell’8,8% in più rispetto al 2017 secondo i dati raccolti da Context, azienda di analisi di mercato del settore Ict. La crescita della spesa è sia di prodotti software che hardware nel settore dell’enterprise security ed è stata rilevata presso i distributori Ict. La crescita nelle vendite dei prodotti di sicurezza comprende anche il segmento delle Pmi e altri prodotti.

GDPR, ARRIVA LA MULTA A GOOGLE Attenzione alla raccolta dati: in Francia la Commission nationale de l’informatique et des libertes (Cnil) ha imposto a Google una

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