ZABAIONE NUMERO speciale
ANNO XiI
gIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006
Ottobre MMXVII
SPECIALE ELEZIONI
EDITORIALE
“L’ARTE DI GOVERNARE” di GIULIO PISTOLESI
B
envenuti! Benvenuti tra le pagine di Zabaione, al solito, e in particolare benvenuti in questo numero speciale dedicato all’Evento che sta scuotendo la scuola già da due settimane e continuerà a farlo per quella a seguire: le elezioni dei rappresentanti d’istituto e della Consulta (anche se, in tutta onestà, in cinque anni io a cosa serva la Consulta non l’ho mai capito del tutto). Un’occasione molto importante: si tratta di scegliere le persone cui, per il resto dell’anno, daremo la colpa di qualunque cosa, dalle unghie incarnite alle verifiche alla prima ora passando per il maltempo nel weekend. E cosa ci offre, quest’anno, il panorama politico-scolastico del Parini? Innanzitutto, la lampante dimostrazione di come anche noi ci siamo finalmente adeguati alle tendenze internazionali: tra liste che si candidano contro la Ka$tAh dei precedenti rappresentanti, tutti intenti a soddisfare i propri interessi e distanti dalla pancia della scuola (non come loro, che sono gente comune che dice le cose come stanno), e intimidazioni preAlle interviste hanno contribuito: Maria Cattano, Francesco Gallizia, Chiara Malaponti, Mattia Pellizzari, Giulio Pistolesi, Francesca Romano, Davide Rossi, Filippo Savio, Stella Torchio
2
elettorali a colpi di volantini bruciati e striscioni rimossi, la nostra scuola non è mai stata così al passo con i tempi. Un’altra cosa che salta all’occhio, leggendo le interviste, è come ci si faccia un punto d’onore dell’apoliticità. A sentire buona parte dei candidati, tutte le mancanze dei rappresentanti degli ultimi anni erano dovute a un eccesso di estremismo politico, come se fosse colpa del marxismo se non s’è fatto l’orto, o se la festa di fine anno è finita alle undici e venti. Sembra che avere una posizione politica trasformi immediatamente in pazzi invasati incapaci di comprendere il vero bene della scuola, concetto, invece, rigorosamente neutrale. Naturalmente non è così, e basta fare un po’ i secchioni e recuperare l’etimologia di questa parola, politica, (dal gr. politiké (tékhnē), “arte di governare”, dice il Devoto-Oli) per capirlo. Tutto è politica, il semplice fatto di sedere in consiglio d’istituto, di candidarsi è un atto politico. Che poi un rappresentante non debba necessariamente essere tesserato PD o Lega per far bene il suo lavoro, questo è ovvio; ma, per favore, smettiamola di usare la parola “politica” come uno spauracchio. Detto questo, è il caso di lasciare la parola direttamente a loro, ai candidati: nelle interviste che seguono troverete l’esposizione ordinata di ciò che nella bolgia dell’assemblea sarà più difficile capire, e avrete modo di valutare se coloro che aspirano al vostro voto hanno anche qualcosa di interessante da OTTOBRE 2017
Anno XII
dire, oltre a scannarsi alla grande con gli avversari (qualità comunque da non sottovalutare, trattandosi di gente che dovrà farsi valere in presidenza). Non dimenticate, inoltre, di dare un’occhiata alle video-interviste su YouTube e Instagram, dove invece di noiose considerazioni sul programma e sulla scuola abbiamo chiesto ai candidati ciò che davvero vogliamo sapere su di loro. È tutto: buona lettura, ma soprattutto buon voto.
Il canale YouTube dove potete vedere il video sui candidati.
SOMMARIO INtervista: PAG. 3 Lista AD HOC intervista: pag. 6 COLLETTIVO REBELDE intervista: PAG. 8 LISTA MYTHOS CONSULTA pag. 11 ZABAENIGMISTICA PAG. 11 Numero speciale ZABAIONE
SPECIALE ELEZIONI 2017
LISTA AD HOC
INTERVISTA AI CANDIDATI
P
e l’istituzione, in modo tale da portare idee, richieste, ma anche tutte le polemiche degli studenti verso l’istituzione. Matilde Falorni: Personalmente mi candido perché posso felicemente constatare che, arrivata al quarto anno di liceo classico, sono molto soddisfatta di questa scuola. Nel complesso mi è piaciuto molto l’ambiente sin da quando sono arrivata al ginnasio. Mi ha fatto attraversare dei momenti di difficoltà, anche soprattutto con lo studio, però a volte mi veniva da chiedermi “ma come sarebbe comodo, invece, questo, questo e quest’altro…”, anche contemporaneamente ai cambiamenti che il Parini ha subito. Allora al quarto anno ci siamo chiesti “ma perché non proviamo a farlo noi” e io mi voglio sentire partecipe nella realizzazione di soluzioni di cui io stessa andrei fiera. Cecilia Brocca: Io mi candido alla consulta perché credo di poter essere in grado di unire tutti gli stu-
ZABAIONE
Anno XII OTTOBRE 2017
Numero speciale
Da sinistra: Guglielmo Pensabene, Claudia Morbidini, Alice de Caterina, Matilde Falorni
erché vi candidate? Alice de Caterina: Personalmente mi candido perché sono al quarto anno, sono riuscita a vivere il liceo, e credo di avere anche un po’ più di esperienza delle persone che sono appena entrate. Quindi vorrei in qualche modo riuscire ad aiutare tutti quanti a ottenere quello che vogliono e un tipo di scuola che vada bene per tutti. Il motivo per cui mi candido io è un po’ il motivo per cui abbiamo fatto questa lista e gli ideali in cui crediamo tutti quanti. Guglielmo Pensabene: Io personalmente mi candido perché negli ultimi anni ho avuto modo, grazie a Zabaione, di seguire molto da vicino ciò che succedeva nella scuola e mi sono reso conto di quante occasioni vadano di fatto sprecate, di quante possibilità di cambiamento ci siano, non solo portate avanti dalla presidenza, ma che potrebbero essere sfruttate anche dai ragazzi. Quindi ho deciso di candidarmi perché secondo me stiamo perdendo tempo e sprecando occasioni. Claudia Morbidini: Personalmente mi candido perché questa scuola sta diventando sempre più una casa, anche a causa di tutti i corsi di Faber Quisque che abbiamo, e voglio che sia per tutti noi studenti un posto sempre più adatto a chiunque, dal primo all’ultimo anno, e che ci sia un bel rapporto tra tutti gli studenti. Vorrei ricreare lo stesso clima di armonia e rispetto con amici, compagni e professori che sono riuscita a creare in classe, anche fra tutti noi studenti
denti e creare molto più dialogo non solo tra pariniani, ma anche tra studenti delle altre scuole. Io ho vissuto un’esperienza diversa anche perché ho frequentato il ginnasio in una altra scuola alla quale non ho mai sentito la minima appartenenza: non c’era il minimo contatto tra gli studenti, né internamente alla scuola, né con altre scuole. Quest’anno invece al Parini credo di poter fare delle cose diverse, di poter migliorare questo aspetto e di portare il Parini anche in altre scuole. Spiegateci il vostro nome. Claudia: Noi siamo la lista ad hoc perché abbiamo voluto sia riprendere la tradizione latina con il termine Ad hoc utilizzando un’espressione usata anche nella quotidianità sia sottolineare proprio il fatto che Ad hoc sia qualcosa che calza a pennello, perfetto per i pariniani come noi vorremmo che sia. 3
SPECIALE ELEZIONI 2017 Cecilia: Io aggiungerei soltanto che, più che una cosa fatta soltanto per i pariniani, fatta apposta per loro – vorremmo che sia cosi, nasce così – sarà una qualcosa che saranno i pariniani stessi a modificare, ad aiutarci a cambiare le cose. Quindi saranno loro a creare Ad Hoc insieme a noi. La vostra è una nuova lista, cosa pensavate mancasse nel panorama politico del Parini? Guglielmo: Secondo me si percepiva una mancanza di serietà da parte dei rappresentanti. In particolare, forse l’anno scorso, si è giunti all’apice. Non saprei dire se mancasse l’impegno perché sinceramente penso che si siano impegnati; però mancava la giusta professionalità per un ruolo che secondo me è molto importante, forse anche più di quello che pensiamo. Alice: Io volevo aggiungere una cosa che ho riscontrato in prima persona e di cui mi hanno parlato anche gli altri: spesso le proposte non venivano subito portate a termine nell’immediato o comunque realizzate appieno così come erano state presentate, al contrario una cosa su cui puntiamo molto, su cui crediamo, è il fatto che tutte le nostre proposte siano immediatamente realizzabili, dunque abbiamo già tutti i contatti, tutto organizzato a 360° in modo che, nel momento in cui piace agli studenti, possiamo immediatamente realizzarlo. Matilde: Dal mio punto di vista non è qualcosa che mancasse in sede d’istituzione. Più che altro si tratta del cambiamento che ha subito il Parini dal punto di vista di alternanza scuola lavoro e del Faber Quisque. Il nostro obiettivo è favorire la comunicazione tra questi nuovi enti e lo studente stesso, 4
cosi che lui riesca a sentirsi più parte attiva di questo progetto, che poi è l’insegna del Parini. Claudia: Mancava anche comunicazione fra le varie liste, come abbiamo visto negli anni moltissimi, infatti, idee e bei progetti che erano stati proposti, perché non si era neanche in grado di mettersi d’accordo, sono falliti e noi invece vorremmo che questa cosa, che tutte le idee nostre che proponiamo, ma anche quelle che ci arriveranno, vengano portate avanti al meglio. Cecilia: Io volevo aggiungere una cosa sulla continuità: noi siamo quattro studenti del quarto anno e uno del quinto, però non vogliamo che il nostro progetto si fermi qui: lista Ad hoc non si fermerà quest’anno e ci auguriamo che possa durare anche negli anni successivi. Io che mi candido per la consulta, che ha una durata di due anni, spero di poter ricoprire questo ruolo nel modo più adeguato e seguendo i suggerimenti e consigli degli studenti per tutta la durata dei due anni. Per voi è la prima volta in “politica”, la prima volta che fate una lista e nemmeno avete fatto da collaboratori. Vedete questo come un limite? Cecilia: No assolutamente, penso anzi che possa essere di ispirazione per gli altri studenti: non bisogna essere famosi o essere già parte di altre liste o aver già fatto collaborazioni. C’è sempre una prima volta, si può sempre iniziare e si può sempre cercare di dare il meglio e fare il bene per tutti. Claudia: No, forse perché siamo stati più a contatto diretto e dalla parte solo degli studenti e non di chi voleva fare da tramite tra studenti e istituzione; quindi siamo ancora molto legati alla visione OTTOBRE 2017
Anno XII
dello studente senza aver perso questa possibilità. Alice: E poi con il fatto che nella nostra lista non siamo solo degli ultimi anni, nel senso che noi che ci candidiamo siamo del penultimo e ultimo anno, ma abbiamo moltissimi collaboratori che invece fanno parte delle classi seconde e delle terze, abbiamo anche la possibilità di vedere in maniera generale il rapporto fra studenti, istituzioni e liste scolastiche anche da altre prospettive e da diverse età. Guglielmo: Senza voler fare demagogia, ma vista come è stata rappresentata la scuola negli ultimi anni, non averne a che fare penso sia solo un pregio. Parlateci del vostro programma. Claudia: Secondo me il punto principale consiste nel fatto che ciò che proponiamo, nel momento in cui piace e ha successo, viene fatto perché abbiamo già tutti i contatti. Il nostro quindi vuole essere un programma che si preoccupi di tutte le varie problematiche, necessità e idee degli studenti, ma vogliamo che sia al contempo sempre aperto alla comunicazione e soprattutto a nuove idee. Cecilia: Vorrei aggiungere che puntiamo tantissimo sulla comunicazione, quindi noi portiamo le nostre idee: sono queste e ve le esporremo nelle assemblee, ma voi avete le vostre e potete portarle da noi, infatti cercheremo di fare il possibile. Guglielmo: Negli ultimi anni il preside ha avviato un processo di cambiamento che da parte degli studenti non è stato accompagnato, nel senso che sono state fatte occupazioni e ci si è sempre un po’ opposti al cambiamento. Questo sarebbe con la nostra lista un cambio di passo. Con la nostra lista, inNumero speciale ZABAIONE
SPECIALE ELEZIONI 2017 fatti, gli studenti entrerebbero a far parte del cambiamento e soprattutto nel momento in cui ci si oppone non si fa nemmeno in modo che le cose cambino come vogliamo noi. Appoggiando l’innovazione la si può portare nella direzione che gli studenti vogliono davvero. Alice: Il cambiamento negli ultimi anni è stato vario e comunque ha interessato diversi ambiti, in particolare quello tecnologico con il badge, il registro elettronico e da quest’anno le nuove lavagne. Vogliamo comunque appoggiare e cavalcare l’onda di questo cambiamento senza tirarci indietro e riuscendo a portarlo nella vita degli studenti. Magari in un liceo classico come il Parini, questo cambiamento ha fatto paura in questi primi anni, invece noi vorremmo che entrasse nella vita degli studenti nel miglior modo possibile, così che gli studenti lo accettino e che esso cambi e cresca insieme a noi. Matilde: Vorrei aggiungere che purtroppo non saremo noi a rappresentare gli enti del Parini a lungo termine, dal momento che si spera non ci saremo più tra due anni. Tuttavia noi, nella nostra lista, per quanto riguarda le proposte abbiamo introdotto delle iniziative che non hanno una data di scadenza, o meglio, alcune riguardanti lo svago sì, ma le nostre proposte principali rappresentano una possibile eredità per il Parini, che speriamo possano garantire anche un miglioramento della comunicazione che penso sia la parola chiave delle generazioni presenti e future.
mente, sia da parte nostra, quindi in prima persona, sia parlando con gli altri studenti (noi abbiamo cercato di ascoltare un po’ la voce del popolo del Parini) sono le comunicazioni. Per esempio, il Parini ha sempre proposto un sacco di idee belle, ma spesso non tutti venivano a saperle. Ovviamente i professori che le organizzavano le proponevano nelle loro classi e non tutti ne venivano a conoscenza. Il nostro primo obiettivo è fare in modo che tutti quanti possano essere sempre aggiornati su ciò che c’è di nuovo e poterlo vivere al meglio. Claudia: La criticità può essere anche il malcontento che a volte si crea fra gli studenti, perché c’è l’impossibilità di comunicare nella maniera corretta. Un nostro obiettivo quindi è cercare di far diventare gli studenti i veri e propri protagonisti della scuola sempre di più anche all’interno di tutti i corsi Faber Quisque e delle iniziative che vogliamo portare avanti. Cecilia: E, per completare quello che diceva Alice, alla fine parliamo tanto di comunicazione, ma siamo più di 950 studenti, quindi credo che ci voglia un modo diverso di comunicare e noi lo porteremo.
Quali pensate che siano le maggiori criticità all’interno della scuola adesso, i problemi che dovreste gestire immediatamente? Alice: Allora, un problema che abbiamo riscontrato immediata-
Appello al voto: perché votare proprio voi? Guglielmo: Votare proprio noi perché come ho detto prima ci sarebbe un cambio di passo in davvero tanti lati di questa scuola. Gli studenti, può sembrare strano, entrerebbero nelle stanze del potere. Finalmente si incomincerebbe a collaborare e fare in modo che anche noi possiamo fare parte del cambiamento di questa scuola, che davvero è impossibile negare e che va accompagnato e non ostacolato. Alice: Votare proprio noi perché noi siamo stati parte del Parini e
ZABAIONE
Anno XII OTTOBRE 2017
Numero speciale
per tutti questi quattro anni non abbiamo partecipato a nessuna lista, quindi abbiamo riscontrato le varie problematiche e stiamo cercando di cambiarle, e poi perché porteremo con noi un cambiamento da tanti punti di vista: partendo da quello delle comunicazioni e dell’ambito tecnologico. Con noi il Parini potrebbe avere ancora di più una spinta in questa direzione e anche gli studenti potrebbero viverla al meglio. Claudia: Votare proprio noi perché, come avrete ben capito, siamo propositivi su tutti i lati e siamo stufi del tempo in cui ci si lamenta solo, ma adesso andiamo avanti e iniziamo a fare davvero le cose non soltanto con le parole ma davvero con i fatti. Matilde: Siamo delle persone concrete, che puntano più al contenuto che alla forma, si vede anche probabilmente dalla semplicità con cui noi portiamo avanti la nostra propaganda. Tuttavia noi siamo una lista che vuole portare avanti dei progetti, che vuole realizzarli anche nella loro complessità. Aggiungerei, proprio noi, perché spero che anche le altre liste abbiano proposte interessanti e quindi una concorrenza valida. Claudia: Proprio noi perché alla fin fine se vogliamo portare avanti con serietà e con grinta le nostre idee abbiamo bisogno che queste vengano apprezzate, se quindi queste idee riscuotono successo vogliamo essere noi in grado di portarle avanti. Alice: Sicuramente vogliamo vincere, ma crediamo molto nella collaborazione, quindi non vogliamo imporci come lista o sugli studenti. Vogliamo ascoltare continuamente, anche durante l’anno, le varie idee che ci vengono proposte e riuscire ad avere un bel confronto anche con le altre liste. 5
SPECIALE ELEZIONI 2017
COLLETTIVO REBELDE Da sinistra: Micol Spada, Sofia Aloni, Viola Zirulia, Arya Rossi
INTERVISTA AI CANDIDATI
P
erché vi candidate? Sofia Aloni: Io mi chiamo Sofia, quest’anno sono in 3^A, mi sono già candidata l’anno scorso e mi candido come continuazione perché il collettivo è una lista che c’è da sempre e che si candida tutti gli anni. Mi candido per portare avanti le nostre idee anche in una maniera un po’ più tradizionale, avendo comunque un rapporto col preside e rappresentando allo stesso tempo gli studenti. Viola Zirulia: Io mi chiamo Viola, sono in 4^B e ho deciso di candidarmi quest’anno perché sono nel collettivo da quando sono entrata al Parini e penso che sia giunto il momento di mettermi in gioco in prima persona e di rappresentare gli studenti come portavoce. Arya Rossi: Io sono Arya di 3^F e mi candido perché credo nel collettivo, non solo nel collettivo Rebelde ma in generale nel collettivo perché credo che sia giusto che gli studenti in prima persona si incontrino ogni settimana per occupar6
quanto idea di gente che si incontra e che si riunisce per parlare di argomenti, per confrontarsi avendo idee diverse e cercare di arrivare a una soluzione insieme. Micol: Rebelde perché ci si mette in gioco e quindi ci vuole una vena ribelle propria degli adolescenti. Cosa è cambiato e cosa è rimasto dagli anni scorsi? Viola: Di sicuro quello che è rimasto è la nostra identità e i nostri valori che abbiamo alla base perché il collettivo si basa su dei valori molto chiari che sono l’uguaglianza, l’antisi della nostra scuola, perché alla razzismo, l’antisessismo e l’antifascifine siamo noi che la viviamo sulla smo che rimangono ben solidi e impelle. Nel caso dovessi venire elet- mutati. La cosa che cambia sono le ta sarò solo il volto del collettivo, persone che ne fanno parte perché quindi di tante altre persone che si ogni anno si presentano nuovi volti incontrano ogni settimana per par- e c’è un ricambio generazionale. lare della scuola, della politica e di Micol: Un’altra cosa che è rimasta quello che succede al di fuori della è di fare qualcosa per la scuola e scuola. nella scuola perché il collettivo si Micol Spada: Io sono Micol di 4^A riscontra sia con la realtà al di fuori e mi candido con il collettivo per- della scuola sia con quella esterna. ché penso che nel collettivo ci sia una partecipazione tale giustificare La vostra lista ha sempre avuto la voglia di fare qualcosa dentro la una connotazione politica ben scuola con continuità. Inoltre, dato definita. Quanto pensate che sia che conosciamo già le istituzioni e importante per la politica scolatutti i processi che essere rappre- stica? sentante d’istituto comporta, fare Sofia: Secondo noi ha senso perché qualcosa è molto più facile e quin- adesso siamo circondati da gente di si può anche pensare a qualcosa che è indifferente alla politica e a oltre all’ordinario. quello che succede intorno: vivono tutti nella loro bolla e non gli inteSpiegateci il vostro nome. ressa. Invece occuparsi di politica Sofia: Noi ci chiamiamo collettivo è quello che bisogna fare e che seRebelde perché facciamo parte del condo me è importante. Per questo collettivo. Non abbiamo mai dato la vogliamo portare all’interno il nome a una lista perché basta della scuola non solo dal basso ma secondo noi il nome collettivo, in anche candidandoci, perché è imOTTOBRE 2017
Anno XII
Numero speciale ZABAIONE
SPECIALE ELEZIONI 2017 portante che la gente, pur non pensandola come noi, sappia e sia in grado di decidere autonomamente. È questo che vogliamo fare: informare la gente. Viola: Soprattutto il collettivo non è finalizzato solo al consiglio di istituto e alle elezioni: è una realtà che esiste comunque e anche se non venisse eletto resterebbe comunque come un gruppo che, indipendentemente dalle elezioni, ha un raggio d’azione e porta avanti dei progetti. E in questo è molto importante che sia politicizzato, perché la politica è dappertutto, in tutto quello che facciamo quotidianamente e nel nostro modo di agire. Micol: La politica è, per metterla nei massimi sistemi, scegliere di prendere posizione e non rimanere indifferenti.
so dai professori e dal preside e soprattutto viceversa. Perché, affinché ci sia un dialogo, il rappresentante degli studenti dovrebbe prendere idee dagli studenti e comunicarle al preside, così da non essere semplicemente un intermediario.
Quest’anno sembrava che non vi sareste candidati, ma poi all’ultimo vi siete candidati. Come mai? Sofia e Micol: In realtà è stata una falsa voce. Si, all’inizio avevamo deciso di non candidarci, ma come tutti gli anni all’inizio non si sa bene. Noi abbiamo avuto questo dubbio iniziale perché volevamo investire le energie in altre cose che facevano comunque parte della scuola, poi però abbiamo pensato che il consiglio d’istituto poteva essere un mezzo importante per portare avanti delle questioni riguardanti gli studenti o dei progetti già in circolo. Arya: Sicuramente il collettivo ha perso degli elementi, ma comunque ne ha acquisiti di nuovi e il collettivo non è le persone che lo rappresentano, ma le idee di base. Viola e Sofia: La nostra decisione di candidarci è anche dovuta al fatto che essere in consiglio d’istituto è molto importante perché è l’unico modo che abbiamo per trasmettere agli studenti quello che viene deci-
Parlateci del vostro programma. Sofia: Il programma del collettivo non è mai ben definito perché cambia sempre con quello che succede. Le idee e la linea politica si rifletteranno nelle proposte che faremo, saranno comunque attinenti e potranno essere cambiate dalle persone che entreranno nel collettivo, il quale è in continuo mutamento. Micol: Inoltre spesso capita che i progetti svaniscano sia da parte nostra che da parte delle altre liste, mentre la linea generale resta immutata. Perché se un progetto non viene portato a termine non è per forza una sconfitta, ma può essere un inizio per un nuovo progetto o anche un’opportunità mettere le energie in un’altra cosa. Sofia e Arya: I progetti verranno discussi e poi eseguiti, quindi io vi incoraggio a venire in collettivo perché è importante che voi siate presenti. Perché noi abbiamo le nostre idee e i nostri progetti, portando avanti tuttavia delle proposte e delle idee di un gruppo di persone che più si amplierà e più sarà conforme agli ideali degli studenti. Viola: Quello che vogliamo non è arrivare in assemblea con una lista di proposte e fare in modo che queste proposte siano accettate o criticate. Noi vogliamo che gli studenti partecipino attivamente, vogliamo che ci dicano cos’è che più interessa loro e che dichiarino ciò che hanno voglia di fare. Sofia: Come sempre le feste e il concerto di fine anno si faranno, ma non sono proposte nuove,
ZABAIONE
Anno XII OTTOBRE 2017
Numero speciale
sono consuetudini. Vorremmo inoltre intraprendere un percorso per chiedere ad alcuni professori di collaborare a dei corsi di Faber Quisque e di alternanza, così da costituire un progetto che sia più appetibile a tutti, più ampio e non organizzato in piccoli gruppi. Quali pensate che siano, se pensate che ce ne siano, le maggiori criticità all’interno della scuola al momento? Viola: Sicuramente un problema nella scuola è la comunicazione tra studenti, professori e preside, perché l’opinione degli studenti nella maggior parte dei casi non viene chiesta e di conseguenza vengono prese delle decisioni di cui gli studenti vengono al corrente solo all’ultimo momento. Micol: Un altro problema è che le persone spesso sono disinteressate da quello che succede nella scuola, quindi cercheremo di trasmettere loro la nostra voglia di fare. Perché votare proprio voi? Sofia e Viola: Perché siamo un gruppo di persone che fin dal primo momento che entra a scuola ha a che fare con questioni riguardanti i rappresentanti d’istituto e la parte un po’ più burocratica. Perché sappiamo orientarci meglio delle nuove liste che hanno meno esperienza: la nostra lista ha una continuità che le altre non hanno e questa è comunque una garanzia dal momento che noi ogni anno ci mettiamo in gioco e ci impegniamo al massimo per rappresentare gli studenti e non siamo come altre liste che compaiono e scompaiono. Micol: Il nostro gruppo non è solo un’unione di rappresentanti, è il collettivo. Un luogo dove la gente sta insieme, discute e dove c’è un continuo scambio di idee. 7
SPECIALE ELEZIONI 2017
LISTA
MYTHOS
INTERVISTA AI CANDIDATI Da sinistra: Ludovico Plattner, Francesco de Stefano, Francesca Misciasci, Nicolò Morocutti
prattutto che, una volta elette, non hanno mantenuto i propri impegni. Io invece penso che quest’anno, se fossi eletto, oltre a portare progetti nuovi, un sacco di nuove idee e cose che non sono mai state viste prima, prenderei questo impegno sul serio e manterrei ciò che ho promesso e ciò che ho proposto.
P
erché vi candidate? Nicolò Morocutti: Io mi candido perché mi è sempre stata a cuore l’espressività all’interno di questa scuola, l’espressività che nasceva dal singolo studente e dal gruppo di studenti in vari campi, da quello musicale a quello della radio e anche in altri. Inoltre mi candido perché dopo cinque anni mi sono reso conto che quello dei rappresentanti è un lavoro che va affrontato in maniera più seria. I rappresentanti all’inizio si presentano con idee e ideali cercando di convincere gli studenti e di assicurarsi più voti possibili, però poi finiscono sempre per chiudersi in una loro torre d’avorio e non ascoltare più le necessità degli studenti. Per me è importante che si lavori sulla comunicazione tra i rappresentanti e gli studenti e che si faccia in modo che le necessità della scuola vengano rispettate sia dai rappresentanti sia dalla dirigenza. Francesca Misciasci: Io mi can8
dido perché negli anni precedenti mi sono sentita abbastanza delusa dai rappresentanti, e molto spesso esclusa e non coinvolta, e penso di avere le qualità per essere una rappresentante d’istituto. Sono sicuramente pronta ad affrontare le difficoltà e penso che tutti gli studenti debbano partecipare, che è poi quello che la nostra lista si propone di fare: far partecipare e avere l’apporto di tutti gli studenti. Francesco De Stefano: Io mi candido perché, giunto all’ultimo anno di questo percorso scolastico, penso di aver raggiunto la maturità necessaria per ricoprire questo ruolo, e perché dopo cinque anni di delusioni ho deciso di fare qualcosa di meglio per la scuola rispetto a tante promesse fatte e non sempre mantenute. Ludovico Plattner: Io mi candido perché, come già detto, anche io sono rimasto deluso da liste che negli anni precedenti non mi hanno mai ispirato e da cui non mi sono mai sentito rappresentato, e soOTTOBRE 2017
Anno XII
Spiegateci il vostro nome. Nicolò: Allora, lista mythos, come ben sapete deriva dalla parola greca μύθος. Abbiamo fatto una ricerca specifica su questa parola capendo che per vari secoli e vari popoli questa parola si lega alla tradizione. Questo si lega anche al nostro motto che è appunto la tradizione di grandi idee. La tradizione significa trasmettere di generazione in generazione degli ideali, che si devono portare avanti, che possono essere da base per un vero e proprio cambiamento. Non puntare quindi tanto su delle idee rivoluzionarie che sembrano essere aria di novità o altro, ma prendere quelle che già sono le nostre basi solide all’interno della nostra scuola e appunto portarle avanti, tramandarle di generazione in generazione dando un’impronta significativa. Francesca: Volevo aggiungere anche che il significato di tradizione, presente fin dai tempi di Tucidide, è importante soprattutto perché noi studenti del quinto anno abbiamo visto un Parini in evoluzione, partendo dal preside Pedretti fino a Soddu poi vedendo anche un Parini con e senza Faber Quisque, con e senza Alternanza e quindi Numero speciale ZABAIONE
SPECIALE ELEZIONI 2017 pensiamo che questo nome rappresenti tutti i nostri propositi e ciò che vogliamo trasmettere agli studenti. Francesco: E non ci nascondiamo, siamo anche grandi estimatori della birra mythos. La vostra è un lista nuova. Cosa pensavate che mancasse all’interno del panorama politico del Parini? Francesca: Secondo me inizialmente molte liste si sono presentate come liste politiche, che secondo me è una cosa giusta, ma molto spesso presentando una sola visione, un’unica ideologia che non rispecchia e non rappresenta quella degli altri studenti, o almeno così è capitato a me. Nicolò: Personalmente ho sempre osservato come le liste si presentassero quasi sempre radicalizzate nelle loro posizioni e in contrasto. Questo contrasto, che veniva fuori soprattutto nei dibattiti in assemblea ma che poi perdurava per tutto l’anno, non ha mai permesso ai rappresentanti di concentrarsi sugli studenti quanto su una loro battaglia interna tra liste, e questa è una cosa che mi ha sempre dato fastidio. Francesca: Ai tempi in cui ero rappresentante di classe e partecipavo al comitato studentesco si vedeva che i rappresentanti, avendo idee così diverse, non riuscivano a trovare una sinergia, non riuscivano a lavorare in collaborazione. Ludovico: Noi abbiamo come tutti le nostre idee politiche, ma queste vengono in secondo piano rispetto al bene della scuola, e non vogliamo che ci siano forti contrasti come negli anni precedenti, ma una collaborazione tra tutti gli studenti per ottenere ciò che è più giusto per tutti. Francesco: Dobbiamo far passare un messaggio di collaborazione e non di battaglia contro le altre liste e gli altri rappresentanti. ZABAIONE
Numero speciale
Vedete la vostra lista come un progetto a lungo termine o come un’esperienza destinata a concludersi quest’anno? Nicolò: Io vedo la nostra lista come un progetto di studenti: finché ci saranno studenti al Parini secondo me ci sarà questo desiderio di mettersi in gioco per fare del bene e per rientrare in quei ruoli che noi abbiamo sempre visto come mancanza di adesione e di coerenza rispetto alle proposte che si facevano. Francesca: Io credo, per quanto Mythos in sé non sia un progetto a lungo termine, che lo siano i valori che vogliamo trasmettere, valori che speriamo gli studenti conservino e trasmettano alle generazionisuccessive. Ludovico: Noi siamo all’ultimo anno e, se tutto va bene, l’anno prossimo saremo fuori di qui. Speriamo però che qualcuno gli anni prossimi faccia tesoro delle nostre idee e dei nostri progetti, e porti avanti i nostri ideali. Francesco: Noi quattro siamo all’ultimo anno, ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro al meglio. Vogliamo essere un esempio per quelli che verranno affinché possano dare un nuovo inizio e una nuova immagine al Parini. Nicolò: E capire che è bello impegnarsi per la scuola. Quindi non avete paura che l’avvicinarsi della maturità e il peso dell’ultimo anno possano pesare sul vostro lavoro? Francesco: Questa è un’accusa che io negli anni passati ho mosso ad altre liste. Adesso , però, riesco a capire che con una giusta collaborazione le cose possono funzionare e andare bene. La nostra lista non è composta solo da noi quattro, ma da molte altre persone. Per questo pensiamo che non ci sarà mai un buco: tutti all’interno della nostra Anno XII OTTOBRE 2017
lista avranno un ruolo in modo tale da completare il lavoro sempre. Francesca: Pensiamo anche di essere molto determinati e soprattutto carismatici, ed essendoci già messi in gioco credo che non sarà un problema continuare a svolgere i nostri compiti e a proporre e impegnarci anche in periodo di maturità. Ludovico: Sì, anche se la mole di lavoro sarà sicuramente significativa non metteremo in secondo piano questo impegno che ci stiamo prendendo e che garantiamo di portare a termine. Come già detto, non siamo una lista solo di quinta, ma abbiamo più di quindici collaboratori di diversi anni. Nicolò: Abbiamo riflettuto molto, prima di candidarci, sul fatto che la maturità potesse intralciare il nostro mestiere. Ma se siamo qua è perché questa riflessione ha portato alla conclusione che possiamo lavorare bene dal momento che siamo parte di una scuola, e questa scuola comprende anche il lato didattico, quindi la maturità. Noi lavoriamo in un tutt’uno e non separiamo il lavoro dall’ambiente scolastico. Parlateci del vostro programma. Francesco: Le nostre proposte andranno a ricoprire il maggior numero possibile di campi, da quello sportivo a quello social, ai diritti umani, all’arte e alla sensibilizzazione dei giovani. Abbiamo diverse proposte nuove che vedrete in assemblea. Nicolò: Il nostro compito sarà quello di garantire la maggior serietà, il maggior impegno e la maggior condivisione possibili da parte degli studenti in attività su tutti i fronti. Quello della sensibilizzazione dei giovani riguarda temi molto importanti, cosa che, secondo me, viene fatta sempre in maniera troppo ideologica. Francesco: Pensiamo inoltre che 9
SPECIALE ELEZIONI 2017 l’importanza non stia nel numero delle proposte e nelle innovazioni, ma nella capacità di tenere fede agli impegni presi. Ludovico: Puntiamo alla maggior partecipazione possibile, a fare in modo che tutta la scuola sia coinvolta: non progetti di nicchia a cui partecipano solo nostri amici o gente che ha votato per la nostra lista, ma iniziative di cui possa usufruire e dai quali si senta rappresentato anche chi non ci ha votato. Francesca: Ci proponiamo anche di considerare gli studenti non solo come, appunto, studenti all’interno di un istituto, ma anche come individui all’interno di una società: vogliamo sensibilizzare gli studenti su tematiche che molto spesso non vengono affrontate all’interno della scuola e far sì che possano dedicarsi alle loro passioni, qualunque esse siano. Quali pensate che siano, se pensate che ve ne siano, le maggiori criticità al momento nella scuola? Francesco: Sicuramente rispetto agli anni passati il Parini è in crescita, lo confermano i numeri delle iscrizioni. Problemi di organizzazione attualmente non ce ne sono a parer nostro: il preside sta svolgendo un ottimo lavoro anche con idee come quella del Faber Quisque. Noi sicuramente, nel momento in cui gli studenti manifesteranno un disagio, saremo pronti a risponderne. Francesca: Secondo me un problema è che la scuola, a volte, può risultare disorganizzata; inoltre penso sia un problema anche che, essendo un liceo classico, anche se valorizziamo la tradizione, molto spesso rimaniamo troppo legati a essa e perdiamo il senso e il valore dell’innovazione. Ludovico: Anche se abbiamo detto che grandi problemi non ce ne 10
aperte e raggiungibili, quindi non penso che gli studenti si sentano intimiditi a parlarci; e soprattutto perché pensiamo di poter rappresentare tutti gli studenti e di avere idee che rappresentano studenti di qualsiasi ideologia. Nicolò: Secondo me ci devono votare perché siamo studenti, proprio come loro. Per una volta bisogna portare dei rappresentanti che rappresentino veramente la componente studentesca. Noi non siamo dei presi da manie di egoismo che vogliono porsi come i grandi rivoluzionari di questa scuola, ma siamo gente determinata, seria e con tanta, tantissima esperienza alle spalle, che ha voglia di lavorare – questo è un dato molto importante – e di correggere determinate situazioni all’interno di questa scuola. Ludovico: Esatto, noi non siamo dèi né alieni. Anche noi abbiamo preso i nostri debiti, anche noi abbiamo qualcuno che è stato bocciato ma è stato così determinato da decidere di rimanere al Parini, quindi non siamo lontani dai problemi della scuola, non siamo un gruppo di gente che prende tutti 10, che non ha mai avuto problemi con i prof, che non ha mai preso una nota; ma nonostante ciò siamo delle persone serie (e abbiamo anche molti pregi oltre ai difetti) e comunque siamo le persone giuste da votare. Francesco: E siamo anche simpatici. E belli. Francesca: Inoltre penso che la nostra lista sia formata da studenti di vario tipo: c’è chi è più interessato magari alle materie scolastiche e Appello al voto. Perché votare chi meno, ma ciò non vuol dire che loro non abbiano qualità e passioproprio voi? Francesca: Perché, come già detto, ni o non siano delle persone serie. siamo una lista seria, determinata Secondo me grazie al fatto che quee carismatica, e vogliamo focaliz- sta lista è composta da tutte queste zarci sul raggiungimento dei no- persone possiamo rappresentare i stri obiettivi. Siamo persone molto vari tipi di studenti. sono, visto che il boom di iscrizioni ha portato un sacco di primini e anche le seconde sono molto numerose, non dobbiamo far sì che queste persone non si sentano coinvolte e finiscano per cambiare scuola o pensare che il Parini non faccia per loro: vogliamo mantenere vivo l’interesse per tutto ciò che coinvolge l’istituto e mantenere il tasso di iscrizioni in crescita per non ritornare sui nostri passi. Francesca: Soprattutto non vogliamo che gli studenti più piccoli siano intimiditi da noi perché dell’ultimo anno, anzi: vogliamo che si sentano rappresentati e in caso di problemi non abbiano difficoltà a venire da noi e parlarci. Nicolò: Questo è un punto su cui tornerò anche in assemblea e di cui ho parlato prima. Secondo me una criticità è la poca comunicazione tra i rappresentanti e gli studenti, perché i rappresentanti tendono a fare un lavoro egoriferito e poco comunicativo. È importante che si crei tra studenti e rappresentanti una vera condivisione di ideali, idee e anche necessità da esprimere alla dirigenza: noi siamo qui per rappresentarli gli studenti non per rappresentare solo le nostre idee. Ludovico: Proprio per questo abbiamo aperto il profilo della nostra lista su vari social: siamo su Instagram con il nome lista_mythos, e abbiamo una mail, listamythosparini@gmail.com, in modo da essere sempre reperibili, in ogni momento, per chiunque dovesse comunicarci qualcosa.
OTTOBRE 2017
Anno XII
Numero speciale ZABAIONE
SPECIALE ELEZIONI 2017
CANDIDATI ALLA CONSULTA LISTA AD HOC
LISTA MYTHOS
Per la LISTA AD HOC Cecilia Brocca (4A) Matilde Falorni (4A) Per la LISTA MYTHOS Guglielmo Frè (5D) Francesco Marchetti (5A)
ZABAENIGMISTICA ENIGMISTICA ELETTORALE
di RICCARDO VARINI
Trova nello schema le parole elencate a destra: le lettere restanti comporranno la domanda che tutta la scuola si sta ponendo
E A O P R O G R E S S I
ZABAIONE
R M H L E L E Z I O N I
A P T O L N E A D H O C
T A Y S I E R A E C M G
O V G N M E A D A M E S T V Q T S T ON I L I N
Numero speciale
C A N D I D A T I S T I
A C C L I S E U A V A R
O B I E T T I V I U O A
A H A D N A G A P O R P
Anno XII OTTOBRE 2017
AD HOC CAMPAGNA CANDIDATI COLLETTIVO ELEZIONI LISTA MYTHOS NOMI OBIETTIVI PARINI G. PROGRAMMA PROGRESSI PROPAGANDA VOTARE
SOLUZIONE Ma a che cosa diamine serve questa Consulta?
M C S P R O G R A M M A
11
LA CANZONA ELETTORALE Quant´è bella scolaresca Che ahimè vota tuttavia Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c’è certezza. Già tra i Miti ognun s’affanna Belli (e forse un po´ serpenti), Perché il tempo fugge e inganna L´un dell´altro stanno attenti. Ma tra classi ed altre genti Fan gli allegri tuttavia. Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza. Questi lieti scolaretti Son dall´ozio deliziati: Di domande e di trucchetti Cento han posto ai candidati, Dai litigi confortati Ridon, plaudon tuttavia. Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza.
Il Collettivo sempre ha caro Da lor esser stuzzicato Perché il voto non sia amaro A chi non è interessato. S´è di nuovo candidato: Che sorpresa tuttavia! Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza. Questo palo che vien dietro È Guglielmo Pensabene, Svetta sopra gl´altri un metro Che s´arrabbi non conviene. Dicon lui e le sue sirene Che son nuovi, tuttavia. Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza. Soddu incombe su costoro, Lui, che mille se ne inventa, Il suo Faber è un tesoro Gramo chi non si contenta
(Che piacere vuoi che senta Chi contesta tuttavia?!) Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza. Ciascun apra ben gli orecchi (Sia per Trump, o Boschi, o baschi): Oggi siam, giovani e vecchi, A votar, femmine e maschi. Ottimismo, tuttavia. Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza. Donne e giovani studianti Per la scuola con onore Al votar fatevi avanti, Arda di passione il core! Né ingiustizia né squallore! Ciò ch´ha a esser, convien sia. Chi vuol vincer, lieto sia Di doman non c´è certezza.
CONTATTATECI! e-mail: parini.zabaione@gmail.com facebook: www.facebook.com/zabaione.parini youtube: www.youtube.com/user/ZabaioneParini INSTAGRAM: ZABAIONE.LICEOPARINI BLOG: https://zabaionepertutti.wordpress.com ISSUU: https://issuu.com/zabaione_liceoparini DIRETTORE: GIULIO PISTOLESI (5B) VICEDIRETTORE: GIORGIO COLOMBO (5B) CAPOREDATTORI: FILIPPO SAVIO (3G) ATTUALITÀ, DAVIDE ROSSI (3G) svago RESPONSABILE WEB: lUIGI lorenzoni (2c) REDATTORI E COLLABORATORI: CECILIA ALBANESE (2N), ALICE ALESSANDRI (5B), PIETRO CAMUSSI (1B), GIULIA CAPPATO (2N), GIULIA CASENTINI (2L), MARIA CATTANO (1H), ruth demichelis (2b), ELENA GALVANI (2N), GIORGIA HEFFLER (2F), VIKTOR LINDHOLM (1D), LUIGI LORENZONI (2C), anna lunghi (iiib), CHIARA MALAPONTI (5B), FEDERICO MANTACI (2N), MAIA MUTTI (1H), AURORA NEGRETTI (5C), EMMA ORSENIGO (2L), MATTIA PELLIZZARI (2B), CAMILLA PIOVANI (2F), RICCARDO PUZZIFERRI (1B), FRANCESCA ROMANO (4A), CHIARA TEDESCO (4A), STELLA TORCHIO (1C), giulia valli (ib), RICCARDO VARINI (1L) IMPAGINATore: Federico mantaci (2n) Copertina: FRANCESCA ROMANO (4A)