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Il ritorno di Rapha Odogwu Welcome Back Rapha Odogwu

Il ritorno di Rapha Odogwu

Il 29enne attaccante veronese è tornato in campo dopo lo stop forzato determinato dall’infortunio rimediato ad inizio campionato. La lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro lo ha costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico a cui ha fatto seguito la lunga riabilitazione: “Ho sensazioni positive e mi metto al servizio della squadra che mi ha fatto rientrare in un’ottima posizione di classifica”.

Raphael Odogwu è tornato! L’attaccante arrivato in biancorosso la scorsa estate è tornato a disposizione di mister Vecchi dopo l’infortunio e la lunga riabilitazione e ha già tastato il terreno di gioco in occasione della parte finale della gara interna con la Triestina. Rapha, nella prima giornata di campionato in quel di Ravenna aveva riportato la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, che lo ha costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico e, dopo la convalescenza, ad un periodo di riabilitazione. Piano, piano ha ripreso la preparazione, gradualmente intensificata per arrivare al completo recupero.

Rapha, come hai vissuto il periodo in cui sei stato costretto a stare lontano dal campo? “L’assenza forzata non è mai una buona sensazione. Quando arrivi alla domenica e vedi i tuoi compagni giocare e tu sei costretto a stare forzatamente in tribuna a seguirli o in remoto è una delle condizioni più brutte. Comunque dentro di me, fin da principio, c’è sempre stata la convinzione di tornare appena possibile e la volontà di lavorare con impegno e dedizione nei modi e nei tempi previsti per riprendere al meglio”.

La riabilitazione? “E’ stata lunga e impegnativa. L’ho vissuta con giorni di grande carica e altri meno, ci sono stati momenti in cui mi sentivo carico, euforico e altri in cui mi facevo qualche paranoia di troppo, comunque sempre con la consapevolezza di poter arrivare al completo recupero. In questo senso un ruolo di fondamentale importanza lo hanno avuto le persone professionali e le strutture del centro sportivo, dotato di tutte le attrezzature necessarie per favorire il percorso di riabilitazione in modo funzionale. Mi sono trovato a lavorare nelle migliori condizioni”.

Com’è stato riassaporare il gusto di scendere in campo? “Un momento splendido, una sensazione fantastica. Ho lavorato con grande impegno fin da quando è stato possibile e lo sto facendo ancora senza sosta, anche durante le feste per poter ritrovare la condizione migliore. Sono carico e non vedo l’ora di tornare in campo, forte delle sensazioni positive. Devo ringraziare i compagni di squadra e tutto lo staff, non solo perché mi sono sempre stati vicini, ma anche e soprattutto perché che mi fanno tornare in campo in un’ottima posizione di classifica. Da parte mia il desiderio e la volontà di fornire un grande contributo”.

Chi ti è stato al fianco più di tutti nel periodo della riabilitazione? “Ho sentito la vicinanza di tutti. In modo particolare desidero ringraziare la mia ragazza e i fisioterapisti, Gabriele Vanzetta e Luca Franzoi. La mia ragazza mi è stata particolarmente vicina e mi ha aiutato moltissimo soprattutto nelle due settimane successive all’intervento chirurgico, quando sono stato costretto a stare a letto con il tutore. Mi ha fatto da badante e mi ha sostenuto moralmente. Per quanto riguarda il lavoro svolto quotidianamente in fase di riabilitazione nel corso degli ultimi mesi ho potuto contare costantemente su una figura professionale importante come Luca. Abbiamo condiviso tante giornate di lavoro intenso, svolto mattina e pomeriggio, instaurando un dialogo prezioso”.

Rapha Odogwu è tornato è ha tanta voglia di fare bene con la casacca biancorossa. 29 anni (30 il prossimo 28 gennaio), veronese di nascita, residente a Belfiore, due lauree (Economia e Commercio e in Legislazione d’Impresa), punta centrale è pronto ad affrontare le nuove sfide in quella che è la sua grande passione il calcio. Cresciuto con il pallone tra i piedi nel quartiere veronese di Borgo Venezia, in carriera ha realizzato 91 reti nei campionati in cui ha militato. Facile intuire che l’obiettivo sia quota 100, anche se l’interessato ha sottolineato a più riprese: “Non parlo di obiettivi personali, la squadra viene prima di tutto”.

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Welcome back, Rapha!

Gerade als Raphael Odogwu nach einer kräftezehrenden Sommervorbereitung begonnen hatte, so richtig Fahrt aufzunehmen, erreichte ihn und dem FCS nach dem Match am 1. Spieltag in Ravenna die Hiobsbotschaft: Das Außenband des rechten Knies ist gerissen. Es folgte ein chirurgischer Eingriff und eine beinahe dreimonatige Rehabilitation. Im letzten Spiel vor Weihnachten bescherte er sich selbst mit dem schönsten aller Geschenke: die Rückkehr aufs Spielfeld.

Raphael Odogwu ist zurück! Der bullige Mittelstürmer, der im letzten Sommer von Virtus Verona nach Bozen kam, feierte in den Schlussminuten des Heimspiels gegen Triestina sein Comeback auf dem grünen Rasen. Odogwu zog sich beim Meisterschaftsauftakt in Ravenna eine Läsion am Außenband des rechten Knies zu und musste sich folglich einem chirurgischen Eingriff unterziehen. Nach einer beinahe dreimonatigen Rehabilitation war es dann soweit: Coach Vecchi nominierte seinen Stürmer für das Gastspiel in Verona und gewährte ihm nur vier Tage später, gegen Triestina, erstmals wieder Einsatzzeit in einem Pflichtspiel. Rapha, du kommst von einer langen Zwangspause. Wie erlebtest du diese schwierige Zeit? „Während einer Verletzungspause fühlt man sich nie so richtig wohl. Insbesondere sonntags, wenn du deinen Teamkollegen von der Tribüne aus oder vor dem Fernseher zusehen musst. Doch ich war von Beginn an entschlossen, hochmotiviert und mit großer Hingabe zu arbeiten, um schnellstmöglich wieder auf dem Spielfeld zu stehen.“

Wie verlief die Rehabilitation? „Es war eine sehr lange und anstrengende Zeit. Ich muss gestehen, dass ich mit Stimmungsschwankungen zu kämpfen hatte. An manchen Tagen war ich euphorisch und strahlte vor Zuversicht, an anderen plagte ich mich mit unnötigen Sorgen. Doch ich zweifelte nie daran, mich vollkommen von meiner Verletzung zu erholen. Die Fachkräfte im Trainerteam und die Ausstattung des FCS Centers schafften die perfekten Voraussetzungen, um funktional und zielorientiert zu arbeiten.“

Wie fühlte es sich an, endlich wieder ein Pflichtspiel bestritten zu haben? „Ein wirklich toller Moment. Ich arbeitete hart an meinem Comeback und auch

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danach, während der Feiertage, überließ ich nichts dem Zufall. Ich kann es kaum erwarten, das nächste Match zu bestreiten. Ich bedanke mich bei meinen Mitspielern und dem Trainerstab für die Unterstützung, welche sie mir in den letzten Wochen zukommen ließen. Und für die ausgezeichnete Tabellensituation. Jetzt will auch ich meinen Beitrag dazu leisten.“

Welche Menschen waren dir in den letzten Monaten besonders nahe? „Ich spürte die Zuneigung all meiner Mitmenschen. Insbesondere möchte ich mich bei meiner Verlobten und den Physiotherapeuten, Gabriele Vanzetta und Luca Franzoi, bedanken. Clarissa (seine Verlobte, Anm.d.Red.) war mein größter Anhaltspunkt, ganz besonders in den Wochen nach der Operation, als ich mich kaum vom Bett bewegen konnte. Sie war meine persönliche Krankenpflegerin und unterstützte mich auch auf mentaler Ebene. Als ich dann mit der Rehabilitation beginnen konnte, war Luca mein allerwichtigster Wegbegleiter. Wir arbeiteten sehr hart, zwei Mal täglich. Es kam zu wichtigen Gesprächen, für welche ich ihm sehr dankbar bin.“

Raphael Odogwu ist wieder einsatzbereit und ist heiß auf die nächsten Einsätze. Geboren wurde der kräftige Angreifer am 28. Jänner 1990 in Verona. Großgeworden ist Odogwu im Stadviertel Belfiore, der Heimat von Virtus Verona. Obwohl sich sein Leben beinahe ausschließlich um Fußball dreht, kann der 29-Jährige stolz auf einen Masterabschluss in Wirtschaftswissenschaften blicken.

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