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special

composants et systèmes pour l’architecture

componenti e sistemi per l’architettura

N. 05 - Octobre/Ottobre /October 2013

components and systems for architecture


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octobre/ottobre/october 2013

Sommaire Contenuti Summary

01

64

Cesare M. Casati

68

EditorialE/Editorial/Editor’S tEXt architettura e arte architecture et art architecture and art

02

involucro e innovazione Enveloppe et innovation Building Shells and innovation Andrea Tartaglia

12

Pleins feux sur le PVC souple approfondimento sul PVC flessibile investigating flexible PVC Maggie Saykali

20

SKiN Competition 2013

30

la maniglia e l’architettura la poignée et l’architecture the Handle and architecture Maurizio Vitta

34

ESPloraZioNE/EXPloratioN/SCoUtiNG ornamento è d’élite ornament à la crème ornament and cream Citterio+Baldi

48

architettura eco-sostenibile del Futuro architecture Eco-durable du Futur Eco Sustainable architecture of the Future Sergey P. Alekseev

56 Cover Amy Casey (http://amycaseypaintings.com), from Support System, 2012.

Special 05 - Components and Systems

lo spazio da abitare l’espace à vivre living Space Andrea Tartaglia

astana Kazakhstan EXPo 2017 FUtUrE ENErGY aGENda

73

doMiNo SPECial BatiMat 74 Batimat - interclima+Elec - idéo Bain 76 aGC Glass 78 Barausse 80 Clipso 82 Eterno ivica 84 heroal 86 Kawneer 88 modulyss ® 90 rP technik 92 Secco Sistemi 94 Stone italiana 96 Wicona 98 100 102 104 106 108

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ArchitetturA e Arte

Architecture et Art

Architecture AnD Art

D

F

Cesare Maria Casati

È

da alcuni decenni che l’architettura sembra essersi staccata dalla collaborazione con le arti

-

sta.

componenti dell’architettura erano per lo più deco-

-

Periodi temporali che sempre si sono distinti dai precedenti con stilemi precisi, di cui il contributo -

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terica e plastica.

ture. essi stessi o di architetti che hanno praticato pittura e scultura. Forse l’ultimo che con la propria pro-

arts.

tres et sculpteurs.

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manuali particolari. -

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de s’exprimer indépendamment de leurs capacités -

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lutions conceptuelles et d’habitation plus appropriées -

ta che la ospita.

eDitOriALe / eDitOr’S teXt / eDitOriAL AI 05 1


Involucro e innovazione Enveloppe et innovation Building Shells and Innovation Andrea Tartaglia


Da un punto di vista

tecnologico, l’International Style potrebbe essere interpretato come il momento in cui l’involucro edilizio dimentica alcune delle sue valenze funzionali tradizionali (inerzia termica e capacità strutturale) per divenire essenzialmente una pelle architettonica strumentale a gestire le relazioni visive derivanti dal progetto. Infatti, da un lato, lo sviluppo delle tecnologie attive per il controllo del microclima indoor – legato anche all’idea dell’inesauribilità e della convenienza delle risorse energetiche – e, dall’altro, il sempre più applicato modello di struttura “puntiforme” (trave - pilastro) per la gestione della trasmissione delle forze negli consentono agli architetti di ipotizzare soluzioni costruttive a stimolo dell’innovazione che effettivamente si realizza in forma di trasferimento tecnologico da settori industriali evoluti e ad alto contenuto prestazionale – specialmente quello aeronautico – verso l’industria delle costruzioni. Partendo dall’assunto che la ricerca del nuovo trova una più facile applicazione nelle soluzioni con assemblaggio a secco, i progettisti introducono nuovi materiali – nuovi con riferimento al mondo delle costruzioni che, per quasi duecento anni, se si escludono rarissime eccezioni, era sfuggito alla rivoluzione industriale diventando emblema dell’artigianalità nel fare principalmente due obiettivi: la massima trasparenza visiva e la perché, come ben noto, il vetro – emblema della trasparenza – ha Con la crisi energetica degli anni Settanta del secolo scorso, la ricerca applicata all’involucro edilizio ha conosciuto nuovi stimoli, dando centralità proprio all’involucro rispetto alla sostenibilità energetica. Parallelamente all’introduzione di materiali innovativi – soprattutto compositi, ma non solo: carbonio, vetroresina, alluminio, leghe metalliche, resine, tessuti migliorare i risultati prestazionali dei componenti dell’involucro durante il periodo di utilizzo (si tratta di materiali garantiti nel tempo) del manufatto edilizio.

05

l’energia necessaria alla produzione, trasporto, assemblaggio e smaltimento delle materie prime e dei componenti edilizi che costituiscono il manufatto. Tale energia, infatti, può riscaldamento, condizionamento e illuminazione durante tutta la sua vita utile e ciò, quindi, può portare a rivedere fortemente le valutazioni sulla “sostenibilità” di alcuni progetti o di soluzioni costruttive troppo spesso celebrate solo in se stesse. Attualmente le linee di ricerca stanno conoscendo ulteriori sviluppi su molteplici fronti e con diverse possibilità applicabilità al settore delle costruzioni. Naturalmente si lavora per migliorare le prestazioni dei materiali comunemente già utilizzati riducendone, ad esempio, peso

Pagina a fianco/Page ci-contre/Opposite page: Mies van der Rohe, Seagram Building, New York, 1958.

fotocatalitiche), per aumentarne la sostenibilità (pavimentazioni cementizie permeabili). Ma uno degli ambiti maggiormente affascinanti e che potrebbe realmente rivoluzionare non solo l’estetica, ma anche le

Il British Pavilion progettato da Nicholas Grimshaw per l’Expo di Siviglia del 1992 e l’edificio sperimentale progettato da Splitterwerk Architects con ARUP per l’International Building Exhibition (IBA) di Amburgo del 2013. Le Pavillon britannique dessiné par Nicholas Grimshaw pour l’Expo Séville de 1992 et le bâtiment expérimental conçu par Splitterwerk Architects avec ARUP pour l’Exposition Internationale du Bâtiment de Hambourg (IBA) de 2013. The British Pavilion designed by Nicholas Grimshaw for the 1992 Seville Expo and the experimental building designed by Splitterwerk Architects in partnership with ARUP for the International Building Exhibition (IBA) in Hamburg in 2013.

bidimensionali. Per materiali bidimensionali si intendono materiali

AI 05 3


Dettaglio del pannello dinamico di facciata dell’Istituto del Mondo Arabo di Jean Nuovel del 1987/ Détail d’un panneau dynamique de la façade de l’Institut du Monde Arabe réalisé par Jean Nouvel en 1987 à Paris / Detail of the dynamic panel on the façade of Jean Nouvel’s Arab World Institute designed in 1987.

costituiti da un unico layer dello spessore di un atomo. Il più

con materiali e tecniche costruttive tradizionali. In pratica si

un programma di studi decennale volto ad approfondirne le opportunità applicative. Si tratta di un materiale dalle molteplici

ambientali sia su scala giornaliera che stagionale (case girevoli come la Solar House di Friburgo o facciate dinamiche come quella dell’Istituto del Mondo Arabo di Jean Nouvel), con tecnologie eco-attive in cui si utilizzano processi naturali all’interno di modelli produttivi e costruttivi per l’edilizia e la

di trasmissione elettrica, nonché di resistenza a trazione, e anche idrorepellenza e trasparenza. Altri materiali che possono assumere una organizzazione bidimensionale su cui si sta concentrando l’attenzione dei ricercatori sono gli ossidi metallici, gli idrossidi e i (fonte: 2D materials: to graphene and beyond, Rubén Mas-Ballesté, Cristina Gómez-Navarro, Julio Gómez-Herrero and Félix Zamora) già esistenti senza, peraltro, alterarne l’estetica, e, dall’altro, permettere attraverso la sovrapposizioni di layers con ma con spessori e capacità di modellazione simili ai tessuti, senza i limiti di durabilità di questi ultimi. In un tempo abbastanza contenuto, potrebbe ad esempio non essere più necessario integrare nell’involucro wafer di silicio per sfruttare la radiazione solare, dato che qualsiasi elemento della pelle architettonica potrebbe diventare recettore di tale energia. Si potranno realizzare media buildings senza l’esigenza di cablaggi ma attraverso lo stampaggio sulle facciate di circuiti invisibili all’occhio. Con tali materiali i limiti saranno sempre più legati non solo alla creatività e abilità progettuali degli architetti, ma anche alla loro capacità di esprimere le corrette esigenze al mondo della ricerca applicata e della produzione. Parallelamente si stanno però portando avanti anche interessanti sperimentazioni legate all’integrazione di “organismi viventi” 4 AI 05

Ne sono un esempio il bio-calcestruzzo che sta ad indicare sia getti di calcestruzzi porosi in cui licheni, alghe e funghi possono attecchire per aumentarne la capacità isolante e dare una immagine sempre mutevole (come evidenziano gli studi sviluppati dall’Università Politecnica della Catalunia), sia l’aggiunta nella composizione del calcestruzzo tradizionale di carbonato di riparando micro fessurazioni eventualmente prodottesi nel tempo (applicazione in fase di sviluppo presso l’Università Tecnica di granoturco usati come terreno di coltura di miceti per arrivare a facciate bio-adattative in cui alghe inserite tra due pannelli di vetro non solo sono una schermatura naturale alla luce ma servono anche come elemento per la produzione di energia tramite biomasse. Certamente questa ultima sperimentazione evidenzia problemi similari a quelli legati all’introduzione nell’edilizia di soluzioni tecniche per l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. In particolare troppo spesso i nuovi componenti vengono reale e adeguata integrazione. È invece l’approccio integrato, che può essere gestito solo attraverso una progettazione olistica, assemblato dall’industria delle costruzioni e un’architettura.


Du point de vue

technologique, l’International Style pourrait être interprété comme le moment où l’enveloppe des bâtiments oublie certaines de ses fonctions traditionnelles (inertie thermique et capacité structurelle) pour devenir essentiellement une peau architecturale servant à gérer les relations visuelles issues du projet. En effet, le développement des technologies pour un contrôle actif du microclimat indoor - également lié à l’idée d’inépuisabilité et de structure “punctiforme” (poutres - piliers) de plus en plus appliqué pour la gestion de la transmission des forces dans les bâtiments, d’autre part, permettent de réduire considérablement les contraintes dans les projets de façades. Ces nouvelles possibilités laissent aux architectes la liberté d’envisager des solutions structurelles stimulant l’innovation qui se manifeste sous forme de transfert technologique des secteurs industriels les plus avancés – l’aéronautique en particulier - vers celui de l’industrie de la construction. En donnant pour acquis que la recherche d’innovation trouve plus facilement des applications dans les solutions prévoyant un assemblage à sec, les architectes introduisent de nouveaux matériaux – nouveaux en référence au monde de la construction qui, savoir-faire artisanal – ou de nouvelles solutions d’assemblage. Celles-ci visaient principalement deux objectifs : la plus grande paradoxalement d’objectifs antithétiques car le verre – symbole de la transparence – a une masse volumique voisine de celle du béton. l’enveloppe des bâtiments a connu un nouvel essor, en attribuant un rôle central à l’enveloppe dans le cadre de la durabilité énergétique. principalement des composites mais pas seulement, le carbone, la avons travaillé pour améliorer les performances des composants de l’enveloppe pendant la période d’utilisation de l’objet construit (il s’agit de matériaux garantis dans le temps). Nous avons également étendu le cadre du suivi et de l’évaluation des choix faits en phase de projet à tout le cycle de vie du bâtiment et de chaque composant et nous avons introduit, également dans le secteur de la construction, le concept d’ “énergie grise”, c’est-à-dire toute l’énergie nécessaire pour la production, le transport, l’assemblage et le recyclage des l’objet. En effet, cette énergie peut s’avérer plus élevée que celle qu’utilise un bâtiment pour son chauffage, sa climatisation et son éclairage tout au long de son utilisation, ce qui, par conséquent, peut “durabilité” de certains projets ou de solutions de construction qui, L’utilizzo di pannelli compositi migliora le prestazioni dell’involucro valorizzandone i contenuti estetici come nel progetto dello Studio Mar per la Facoltà di Scienze dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La facciata di Notre Dame de Treille a Lillen, progettata da Peter Rice, applica le tecnologie di assemblaggio a secco del vetro progettate per le serre della Città delle Scienze e dell’Industria di Parigi a lastre traslucide di alabastro. L’adoption de panneaux composites optimise les performances de l’enveloppe architecturale tout en valorisant son esthétique comme dans le projet du Studio Mar pour la Faculté des Sciences de l’Université Ca’ Foscari à Venise. La façade de Notre-Dame-de-la-Treille à Lille, conçue par Peter Rice, applique les techniques d’assemblage à sec du verre, développées pour les serres de la Cité des sciences et de l’industrie de Paris, aux plaques d’albâtre translucides. The use of composite panels improves the ratings and performance of the shell, enhancing its aesthetic content, as in the case of the project designed by Studio Mar for the Faculty of Sciences at Ca’ Foscari University in Venice. The facades of Notre Dame de Treille in Lille was designed by Peter Rice applying the dry assembly technology for glass designed for the glasshouses of the City of Sciences and Industry in Paris to its translucent alabaster sheets.

recherche connaissent actuellement d’autres développements sur de nombreux fronts, avec différentes possibilités d’expérimentation même si, dans bien des cas, il n’y a pas encore réellement d’applications au secteur de la construction. Naturellement, nous travaillons pour améliorer les performances des matériaux qui sont déjà employés couramment, par exemple, en réduisant leur poids et leur épaisseur pour les mêmes performances (matériaux renforcés de d’entretien (surfaces photocatalytiques) et augmenter leur durabilité (sols en ciment perméable). Mais l’un des domaines les plus intéressants et qui pourrait réellement révolutionner non seulement l’esthétique mais aussi les performances des bâtiments, est celui des matériaux bidimensionnels. Nous entendons par le terme “bidimensionnels” les matériaux composés d’une couche unique de

AI 05 5


européenne a alloué un milliard d’euros sur dix ans à un programme de recherche dans le but d’approfondir les applications de ce matériau. Il s’agit en effet d’un matériau exceptionnel aux multiples propriétés : capacité de conduction de la chaleur et de l’électricité, résistance à la traction, transparence et propriétés hydrofuges. D’autres matériaux pouvant présenter une structure bidimensionnelle tels que les oxydes métalliques, les hydroxydes et les chalcogénures, ainsi que les structures issues de ce que l’on appelle les “métaux organiques, attirent l’attention des chercheurs” (source : 2D materials: to graphene and beyond, Rubén Mas-Ballesté, Cristina Gómez-Navarro, Julio Gómez-Herrero and Félix Zamora) Il s’agit existantes sans altérer l’esthétique et qui, d’autre part, en superposant des couches aux caractéristiques différentes, permettraient d’obtenir des enveloppes performantes avec des épaisseurs et des capacités de modélisation semblables à celles des tissus, sans leurs limites de durabilité. Dans un futur assez proche, il ne sera peut-être plus nécessaire d’incorporer des wafers en silicium à l’enveloppe pour exploiter le rayonnement solaire, étant donné que n’importe quel élément de la peau architecturale peut devenir un récepteur de cette énergie. Il sera possible de réaliser des media buildings sans utilisation de câblages, grâce à des circuits invisibles à l’œil nu imprimés sur les façades. Avec ces matériaux, les limites seront de plus en plus liées non seulement à la créativité et à la compétence des architectes, mais aussi à leur capacité d’exprimer leurs véritables besoins au monde de la recherche appliquée et de la production. menées sur l’intégration d’”organismes vivants” dans les matériaux et dans les techniques de construction traditionnellement utilisées. Dans la pratique, il s’agit de la convergence des technologies adaptatives, où le bâtiment peut “se transformer” en fonction des stimulations ambiantes tant au quotidien que suivant les saisons (maisons tournantes telles que l’Héliotrope de Rolf Disch à Fribourg ou les façades dynamiques comme celle de l’Institut du Monde Arabe de Jean Nouvel à Paris), avec des éco-technologies qui et de construction dans le secteur de la construction et de la gestion de coulées de mortiers poreux dans lesquels des lichens, des algues et des champignons peuvent se développer, ce qui augmente leurs propriétés isolantes et crée une image qui varie constamment (comme le montrent les recherches menées à l’Université Polytechnique de Catalogne), ou de l’ajout dans la pâte de béton traditionnelle de carbonate de calcium et de bactéries, munies de leur nutriment, qui s’activent au contact de l’eau et fabriquent un (application en phase de développement à l’Université technologique de Delft aux Pays-Bas - [projet SHM, les matériaux autoréparants des résidus de maïs utilisés comme substrat de colonisation de algues introduites entre les feuilles de verre constituent un écran McBride Charles Ryan, PEGS Junior School, Essendon, Melbourne, 2012; CivicArts/Eric R. Kuhne & Associates, Todd Architects, Titanic Signature Project, Belfast, 2012.

for the International Building Exhibition (IBA) à Hambourg]. Cette que pose l’introduction de solutions techniques pour l’utilisation d’énergies renouvelables dans le secteur de la construction. En particulier, trop souvent les nouveaux matériaux se superposent tout simplement aux façades d’un bâtiment traditionnel sans intégration réelle et adéquate, alors qu’au contraire, c’est une approche intégrée - qui ne peut être gérée qu’à travers une conception holistique - qui par l’industrie de la construction et l’architecture. 6 AI 05

Alluminio e altre leghe metalliche trasferite da altri settori industriali all’architettura per mettono permettono ancora oggi interessanti ricerche estetiche sia in edifici nuovi che applicate ad interventi di riqualificazione. L’aluminium et autres alliages de métaux que l’architecture a emprunté aux différents secteurs industriels permettent de mener encore aujourd’hui des recherches sur l’esthétique, intéressantes tant pour les nouveaux bâtiments que dans les interventions de reconversion. Aluminium and other metal alloys borrowed from other industries and applied to architecture still allow interesting aesthetic experimentation on both new buildings and redevelopment projects even today.


Le nuove miscele di calcestruzzi fibrorinforzati permettono di ottenere sezioni paragonabili a quelle normalmente realizzate in metallo come nel MUCEM di Rudy Ricciotti in cui solo una visione ravvicinata e il tatto rivelano la vera natura della filigrana che definisce la facciata.

Les nouveaux mélanges de bétons renforcés de fibres permettent d’obtenir des sections comparables à celles qui sont normalement réalisées en métal, comme pour le MuCEM de Marseille de Rudy Ricciotti, où ce n’est qu’en les voyant de près et en les touchant qu’on se rend compte de la véritable nature de la filigrane qui caractérise la façade. The latest mixes of fibre-reinforced concretes allow sections to be obtained that are comparable to those usually made of metal, such as in Rudy Ricciotti’s MUCEM, where only close vision and touch reveal the true nature of the filigree defining the facades. AI 05 7


Weidleplan Consulting, Kuwait National Stadium, Safat, 2007 NIO Architecten, Bus Station, Hoofddorp, The Netherlands, 2003. Fibra di vetro, politetrafluoroetilene e altri materiali sintetici permettono oggi di ottenere involucri fluidi ma stabili nel tempo. Fibre de verre, polytétrafluoroéthylène et autres matériaux synthétiques permettent aujourd’hui d’obtenir des enveloppes fluides mais stables dans le temps. Fibreglass, polytetrafluoroethylene and other synthetic materials now allow the construction of fluid shells that are stable over time. 8 AI 05


From a technological

viewpoints, the International Style could be interpreted as that moment when a building shell abandons some of its conventional functional purposes (heat inertia and structural capacity), in order to become an architectural skin designed to handle any visual relations deriving from the project. controlling the indoor microclimate - linked with the idea of an endless supply of convenient energy resources - and, on the other, the increasingly widely applied model of a beam-andcolumn structure for handling the conveying of forces inside buildings make it easier to notably reduce design constraints when creating facades. These new opportunities allow architects to come up with construction solutions promoting innovation based on the transfer of technology from cutting-edge, highperformance industrial sectors - notably aeronautical industry to the construction industry. Working on the assumption that research into developing new features, architects introduce either new materials - new in relation to the building world, which, for almost 200 years (barring some very rare exceptions), was unaffected by the Industrial Revolution and came to symbolise craftsmanship - or new assembly methods. These have mainly two aims: maximum visual transparency and maximum physical lightness. They are obviously paradoxically antithetical because, as is well-known, glass - the epitome of received fresh input, as attention focused on shells in relation to energy sustainability. Along with the introduction of innovative materials - notably (but not only) composite materials: carbon, glass-resin, reinforced polymers etc. – work focused on improving the performance of the various components of a building’s shell while the construction was actually in use (long-lasting materials). The monitoring and assessment of design features throughout

Crawford Architects, Zahner Cloud Wall at Zaner Campus HQ, Kansas City, 2010; Zaha Hadid, Cultural Centre, Baku, Azerbaijan, 2013. La maggiore libertà espressiva richiesta dai progettisti annulla il concetto di modulo ripetibile e di griglia omogenea sollecitando la produzione a strutturarsi per fornire pezzi unici sia per il rivestimento che per i supporti strutturali. La plus grande liberté d’expression nécessaire aux architectes de supprimer le concept de module à répéter et de grille homogène en stimulant la production à se structurer pour fournir des éléments uniques tant pour le revêtement que pour les supports structuraux. The greater stylistic freedom expected of designers cancels out the concept of a reiterated module and homogeneous grid, calling for the supply of one-off pieces for both claddings and structural supports.

given greater attention, thereby introducing the concept of "grey energy" (i.e. all the energy required for manufacturing, transporting, assembling and disposing of the raw materials and building components forming the construction) into the building industry. The amount of energy in question may actually be greater than that conveyed into a building for heating, air-conditioning and lighting throughout its entire life cycle, and this may require a complete reassessment of the "sustainability" of certain projects or construction features that are often simply celebrated for their own sake. At the moment research is progressing on various different fronts offering various different experimental possibilities, although, in many cases, they cannot actually be applied in the building industry. example their weight and thickness without making them any they are easier to maintain (photo catalytic surfaces) armed more revolutionise not just the aesthetics but also the performance ratings of buildings is that of two-dimensional materials. Twodimensional materials are those materials consisting of one AI 05 9


single layer measuring one atom in thickness. The most famous is certainly "graphene", partly because this year the European program aimed at investigating its applicative potential. This material has a wide range of different properties and traits: i.e. extremely high electrical transmission, traction-resistance, on which researchers are currently focusing their attention are metal oxides, hydroxides, chalcogenides and structures that can be derived from so-called "organic metals". (source: 2D materials: to graphene and beyond, Rubén MasBallesté, Cristina Gómez-Navarro, Julio Gómez-Herrero and Félix Zamora) alter the performance ratings offered by existing technology without altering their aesthetics and, on the other hand, allow high-performance shells (with the same kind of thicknesses and modelling capacities as fabrics without their limits in terms of durability) to be obtained merely by superimposing layers with different distinctive traits. In a short space of time it may, for example, no longer be necessary to incorporate silicon wafers inside shells in order to exploit solar radiation, since any part of the architectural shell could be used to capture energy. Media buildings could be constructed without requiring cabling, merely by printing circuits on the facades that are invisible to the naked eye. With materials like this, constraints will no longer just be connected with the creativity and design skills of architects but also their ability to express what the world of applied research and production is looking for. At the same time interesting experimentation is also being carried out into the incorporating of "living organisms" in conventional building materials and methods. In a nutshell, this involves a converging of adaptive technologies, i.e. those which allow a building to "transform itself" based on environmental stimuli arriving on both a daily and seasonal basis (rotating houses such as the Solar House in Freiburg or dynamic facades like that on the Arab World Institute designed by Jean Nouvel) using eco-active technology drawing on natural processes incorporated in manufacturing and structural models for the construction and management of buildings. in which lichen, algae and fungi can take root to increase its insulating capacity and create a constantly changing image (as indicated in the studies developed by Catalunia University Polytechnic) and also the addition of calcium carbonates and which are activated when they come into contact with water, so that they can repair any micro-cracks that may have developed over time (application currently being developed has Delft Technological University). cultivating fungi and even bio-adaptive facades with algae placed between two glass panels not only to provide natural shielding against light but also to act as a means of generating energy from biomasses. This latter experimentation is, of course, coming up against the same kind of issues connected with the introduction of technical solutions using renewable energy resources into building procedures. Notably, these new components are far too often simply superimposed on some conventional building without being properly integrated. It is actually an integrated approach, which can only be handled through holistic design, that marks the clear borderline between a product assembled by the construction industry and a work of architecture. 10 AI 05

Gugula/Smedley/Mezzomo Architects, Roberta Bondar Park Pavilion, Sault Ste. Marie, ON (USA), 1992; Rendering of a gas molecule above a chicken-wire network of carbon atoms. (Credit: Image courtesy of University of Manchester); Fiberglass structure (50x with SEM). Le nanotecnologie applicate all’architettura garantiranno agli edifici prestazioni che probabilmente oggi abbiamo difficoltà a immaginare. Les nanotechnologies appliquées à l’architecture confèrent aux bâtiments des propriétés que nous avons encore du mal à imaginer aujourd’hui. Nanotechnology applied to architecture will allow buildings to perform in hitherto unthinkable ways.


Dettagli della pelle in alluminio sorprendentemente tridimensionale del Titanic Signature Project di CivicArts/Eric R. Kuhne & Associates,Todd Architects a Belfast aperto nel 2012. Détails de la peau en aluminium étonnamment tridimensionnelle du Titanic Quater à Belfast, ouvert le 31 mars 2012, un projet signé CivicArts/Eric R. Kuhne & Associates, Todd Architects. Details of the surprisingly three-dimensional skin aluminium skin of the Titanic Signature Project designed by CivicArts/Eric R. Kuhne & Associates,Todd Architects in Belfast that opened in 2012. AI 05 11


Pleins feux sur le PVC souple Approfondimento sul PVC flessibile Investigating flexible PVC

Applications innovantes et enjeux pour le secteur de la construction

delle costruzioni Innovative uses and challenges for the construction sector

Maggie Saykali, General Manager of the European Council for Plasticisers and Intermediates (ECPI)

Depuis sa découverte accidentelle au 19e siècle de l’assouplir, le PVC a été utilisé dans des millions de produits et d’applications de construction, tous plus essentiels les uns que les autres dans notre quotidien. La raison de son succès réside indubitablement dans ses très nombreuses propriétés, associées à un rapport coût/performance inégalé. Cependant, si le PVC a été encensé pour son utilité, il a également fait l’objet de critiques et d’accusations tout aussi nombreuses, selon lesquelles il constituerait un danger pour la santé et l’environnement, ce qui a poussé les autorités réglementaires à procéder à un examen approfondi de ce produit. Aujourd’hui, le PVC est l’un des matériaux PVC souple, en particulier, continuera certainement d’être largement utilisé, notamment grâce aux efforts de recherche et de développement consentis par l’industrie pour fabriquer un matériau toujours plus sûr, permettant le développement continu d’applications innovantes et Construction innovante Le secteur européen de la construction est vaste : il représente 9 % du produit intérieur brut de l’Union européenne et 8 % des emplois. Il n’est dès lors pas surprenant que plus de 50 % du PVC produit en Europe occidentale chaque année soit utilisé dans le bâtiment. Ce matériau polyvalent fait l’objet d’une demande très importante, qui devrait millions de tonnes d’ici 2016. l’isolation de câbles et de câbles électriques, la partie majeure étant utilisée dans le secteur de la construction. Mais ce matériau est également utilisé dans les membranes de toiture, les revêtements de sol et muraux, les tuyaux, les enduits et mastics d’étanchéité, les canalisations et autres application, citons notamment le Centre culturel international d’Avilés (en Espagne), l’œuvre du célèbre architecte brésilien Oscar Niemeyer. Mais pourquoi le PVC souple est-il aujourd’hui un matériau aussi demandé? L’architecte et designer Riccardo Giovanetti nous explique: “Le PVC est un matériau utilisé dans la construction depuis des décennies 12 AI 05

en raison de ses propriétés physiques et techniques, qui offrent un excellent rapport coût/performance. Ce matériau est également très compétitif en termes de prix, et cet atout est par ailleurs conforté par durée de vie du produit et les frais d’entretien peu élevés. Le PVC peut être découpé, mis en forme, soudé et facilement raccordé, le tout dans Il est également résistant aux intempéries, à la pourriture, à la corrosion, aux chocs et à l’abrasion. En fait, les applications à moyen et à longue terme représentent près de 85 % de la production de PVC dans le secteur du bâtiment et de la construction”. Les propriétés incroyables du PVC souple sont clairement démontrées dans l’œuvre colossale réalisée par Anish Kapoor, intitulée Marsyas, qui consiste en une vaste sculpture créée à l’aide de très longs morceaux d’une membrane en PVC apposés sur des anneaux en métal. Mais le PVC a également été largement utilisé pour plusieurs bâtiments de premier plan disséminés dans toute l’Europe. La couverture du toit de la patinoire unique de l’Eden Project à Cornwall, en forme de balle de golf, ou encore l’aréna Köln en Allemagne, pour ne mentionner que quelques exemples, ont étés construits à l’aide de membranes en PVC souple. Selon les mots de M. Giovanetti, “le PVC constitue une alternative moderne aux matériaux traditionnels dans de nombreux projets architecturaux, car ses propriétés physiques offrent aux designers une très grande liberté et une polyvalence considérable”. Ces dix dernières années, la durabilité s’est imposée comme un critère de plus en plus important aux yeux des architectes, constructeurs et concepteurs, qui doivent désormais prendre en considération dans leurs paramètres de conception la minimisation de l’impact de leurs projets sur l’environnement tout au long de leur cycle de vie, y compris leur abordables et durables aux frais d’entretien peu élevés, et qui peuvent être pour le produire et lui confère une empreinte carbone très faible. Grâce à des programmes tels que Vinyl 2010, qui est l’engagement volontaire de l’industrie européenne du PVC en faveur d’un développement durable, une quantité de plus en plus grande de PVC souple est collectée et recyclée chaque année. Depuis le lancement de ce


Oscar Niemeyer, Centro Niemeyer, Avilés (Spain), 2001

programme en 2000, des milliers de tonnes de PVC ont déjà été recyclées. Les chiffres les plus récents datent de 2009 et indiquent que 117.135 tonnes ont été recyclées en Europe, dont 79.310 provenant de câbles. Les Jeux olympiques de Londres en 2012 en offrent un témoignage

d’une étude réalisée par Ecofys et l’Institut Fraunhofer de recherche sur les systèmes et l’innovation (ISI) ont révélé que les mesures politiques prises par l’Union européenne devraient être multipliées par trois pour atteindre cet objectif d’économie d’énergie.

chargé du développement et de la construction des nouveaux sites et infrastructures pour les Jeux de Londres) exigeait que le PVC acheté pour les membranes de structure contienne 30 % de matériau recyclé, à moins que ce ne soit pas possible pour des raisons techniques. Les produits chimiques utilisés dans la production du PVC devaient en outre être enregistrés au titre du règlement REACH, auprès de l’Agence européenne

et selon la plus récente directive de la Commission européenne, tous les

Le stade de basket-ball à Londres constitue une bonne étude de cas sur la manière dont le PVC recyclé et des matériaux organiques tels que le chanvre peuvent être utilisés pour réaliser les couvertures de toit. “Nous voulons faire des Jeux de Londres 2012 les premiers Jeux ‘durables’, Dan Epstein, Directeur du département du développement durable et de la régénération de l’ODA, lors de l’assemblée générale de l’European Council of Vinyl Manufacturers de l’année dernière. Les contrats d’achat du PVC destiné à être utilisé dans des bâtiments temporaires doivent inclure une clause de reprise et de réutilisation ou une clause de reprise et Pour le centre aquatique, on utilisera une technique semblable à celle employée par Niemeyer à Avilés pour donner à ce bâtiment une toiture partir de PVC souple recyclé, le bâtiment sera léger et bien isolé, et pourra en outre être réutilisé ou recyclé après les Jeux. Alors que l’Union européenne s’efforce d’établir des objectifs stricts combattre les gaspillages inutiles d’énergie, l’utilisation de matériaux aux propriétés très isolantes devient aujourd’hui un impératif aussi bien pour les nouveaux que pour les anciens bâtiments. En 2006, consommation d’énergie de 20 % à l’horizon 2020, ce qui permettrait de réduire de 780 millions de tonnes les émissions de CO2 et d’économiser 100 milliards d’euros en carburant. Les résultats présentés dans le cadre

“proche de zéro” à l’horizon 2020, et devenir ainsi pratiquement neutres du point de vue des émissions de carbone. Les mérites des applications en PVC rigide tels que les châssis ont longtemps été vantés pour leurs propriétés de conservation de l’énergie. Les produits de nombreux fabricants européens de châssis en PVC ont déjà obtenu certains des taux de performance énergétique les plus élevés grâce à leur “bonne performance thermique”. De même, le PVC souple peut également contribuer à une plus grande conservation de l’énergie. Des projets comme les “maisons 2 litres” à Ozzano, près de Bologne en Italie, utilisent ce type de matériau dans de nombreuses applications comme les câbles, la toiture et les membranes d’étanchéité. Marco Piana, promoteur du projet et architecte, souligne que les évaluations du concept d’analyse du cycle de vie (Life Cycle Assessment, LCA) démontrent que le PVC est un matériau durable, et que dans certaines applications, il obtient d’excellentes performances environnementales. Au Royaume Uni, par exemple, la Building Research Establishment Agency (BRE) a attribué un “A” aux revêtements de sol en PVC pour leur durabilité. “L’approche utilisée à Ozzano a débouché sur un bâtiment qui permet de faire des économies d’énergie de plus de 90 % par rapport à une maison italienne de base bâtie en utilisant les méthodes traditionnelles. Nous avons contrôlé en continu les performances des maisons depuis leur construction et les résultats, très encourageants, ne cessent de nous surprendre. Nous allons maintenant construire des usines industrielles et des sites suivant les mêmes principes”, explique M. Piana. Le PVC souple est devenu un matériau incontournable dans le bâtiment et le secteur de la construction, utilisé principalement comme matériau isolant pour les câbles électriques ainsi que pour la réalisation de revêtements de sol et de murs dans de nombreux hôpitaux et écoles. Un ancien commandant de pompiers professionnels français, Dominique Parisse, nous explique ce succès : “La production de chaleur est relativement faible et le PVC commencera par se déchirer plutôt que de AI 05 13


non seulement dans la conception de bâtiments, mais aussi tout particulièrement dans la conception de voitures, de bateaux et d’avions”. Dans ce cas, pourquoi le PVC a-t-il eu si mauvaise presse ces dernières années ? La réputation des plastiques en général, et du PVC en particulier, a considérablement souffert ces dernières décennies. À l’origine, on retrouve notamment la publication d’études qui ont suscité des inquiétudes concernant leurs possibles effets nocifs. Malheureusement, même si la science à la base de ces études a par la suite prouvé qu’elles étaient erronées, ces allégations n’ont pas été oubliées et la réputation du PVC en a été ternie. Dans le cas du PVC, bon nombre des inquiétudes les plastiques, dont les phtalates de masse moléculaire élevée sont les plus répandus aujourd’hui. Motivés par ce débat continu sur la sécurité des produits chimiques, les producteurs de phtalates, associés aux autorités européennes en charge de la santé publique et des consommateurs, ont résultats de ces évaluations montrent qu’une distinction claire peut être établie entre deux groupes de cette famille de produits chimiques, à savoir les phtalates de masse moléculaire élevée d’un côté, et les phtalates de faible masse moléculaire de l’autre. masse moléculaire élevée, mieux connus sous les acronymes DINP, DIDP, DPHP, n’ont montré aucun risque concernant leur utilisation dans des applications courantes. Les phtalates de masse moléculaire substances soumises à autorisation en vertu du règlement REACH de l’Union européenne. Inversement, l’utilisation des phtalates de faible bel et bien sur la liste des substances soumises à autorisation en vertu du règlement REACH de l’Union européenne, a considérablement diminué ces dernières années, et ces substances nécessiteront une autorisation pour une utilisation continue en vertu du règlement REACH. Engagement de l’industrie L’industrie européenne du PVC s’engage à répondre à toutes les éventuelles questions soulevées par ses produits en matière de santé et d’environnement. Parallèlement, les producteurs de phtalates se sont progressivement tournés vers les phtalates de masse moléculaire élevée qui, selon les données collectées par le Conseil européen de l’industrie dans l’Union européenne. Ricardo Giovanetti met également en avant le fait que “le PVC utilisé dans les bâtiments et le secteur de la construction est un matériau sûr ainsi qu’une ressource socialement importante qui est utilisée depuis plus d’un demi siècle. Il s’agit également du plastique qui fait le plus l’objet de recherches et de tests au monde et qui répond à toutes les normes internationales en matière de sécurité et de santé. Des restrictions d’utilisation du PVC dans des applications de construction auraient non seulement des conséquences économiques négatives, mais également des effets encore plus désastreux sur le plan social, notamment pour la disponibilité de logements abordables”. Les programmes tels que Vinyl 2010 ont permis de faire des avancées en remplaçant les stabilisateurs en métaux lourds dangereux. Aujourd’hui, les stabilisateurs à base de cadmium ont été complètement retirés du PVC, tandis que ceux à base de plomb le seront d’ici 2015. On entend, aujourd’hui encore, des mises en garde contre les effets sur fait que la différence entre les phtalates de masse moléculaire élevée et les phtalates de faible masse moléculaire n’est pas encore bien comprise par le grand public et les médias. Les phtalates ont donc tendance à tous être mis dans le même sac. Les autorités de réglementation sont, de leur côté, bien conscientes de ces différences. C’est pourquoi les phtalates de masse moléculaire élevée sont considérés par les autorités européennes comme sûrs. Il est d’une importance primordiale pour les responsables du secteur de la construction de saisir cette différence. La sûreté des phtalates de masse moléculaire élevée ayant été démontrée, et le PVC souple présentant de nombreux avantages dans le domaine de la construction, l’industrie est assurée de très bonnes perspectives d’utilisation du PVC par les architectes et les constructeurs dans le monde entier. 14 AI 05

Anish Kapoor, Marsyas at Tate Modern, London, 2002

Dalla sua accidentale scoperta il PVC è stato utilizzato in milioni di articoli e applicazioni edilizie di vitale importanza per la vita quotidiana. Il motivo indiscusso del suo successo è da ricercare nella straordinaria gamma di proprietà applicative unita all’impareggiabile rapporto performance/prezzo che il materiale è in grado di offrire. Gli elogi all’utilità di questo materiale sono andati di pari passo, tuttavia, con una quantità di critiche e accuse di pericolo per la salute e per l’ambiente che hanno stimolato controlli scrupolosi da parte delle autorità di regolamentazione. All’oggi, tra i materiali moderni usati dall’uomo, il PVC è effettivamente uno di quelli che viene analizzato e studiato più ampio utilizzo, in parte proprio grazie alla ricerca industriale di cui è oggetto e agli sforzi mirati alla creazione di versioni sempre più sicure del materiale, permettendo quindi lo sviluppo continuo di applicazioni innovative e ad impatto energetico sempre minore. Costruzioni innovative Il settore europeo delle costruzioni si dimostra decisamente importante, con il 9% del PIL dell’UE e un contributo all’occupazione pari all’8%. Alla luce di questi dati, non sorprende che il 50% del PVC prodotto nell’edilizia e nelle costruzioni. La domanda per questo materiale così versatile è altissima e le previsioni stimano che, se la produzione globale 2016. quantità viene destinata al settore delle costruzioni. Altri importanti usi includono guaine per coperture, pavimentazioni, rivestimenti per recentemente registrato un’impennata di popolarità, trovando applicazione applicazione è il Centro Culturale Internazionale di Avilés (Spagna), dedicato al famoso architetto brasiliano, Oscar Niemeyer. momento storico? Secondo l’architetto e designer Riccardo Giovanetti, “Il PVC è da decenni un materiale popolare nelle applicazioni costruttive, eccellente rapporto performance/prezzo. Come materiale è molto


Magma Architecture, Shooting Venue London Olympics 2012 (photo: J.L. Diehl)

energetica, la resistenza, la durata e la contenuta manutenzione costituiscono ulteriori elementi di valore aggiunto. Il PVC può essere tagliato, sagomato, saldato e unito facilmente, in una grande varietà di si caratterizza per la comprovata resistenza agli agenti atmosferici, alla putrefazione, alla corrosione, agli urti e alle abrasioni. Ne è riprova il fatto che le applicazioni a medio e lungo termine incidano per l’85% sulla produzione di PVC per il settore dell’edilizia e delle costruzioni”. nell’opera colossale di Anish Kapoor, Marsyas, un’enorme scultura creata utilizzando pezzi lunghissimi di membrana in PVC, stesa su uso di questo materiale su vasta scala. Lo straordinario Eden Project in Cornovaglia, pista di pattinaggio a forma di pallina da golf, e la Köln Arena in Germania, solo per citarne due, sono state costruite utilizzando architettonici il PVC offre un’alternativa moderna ai materiali tradizionali,

sostanze chimiche impiegate nella produzione di PVC dovevano essere registrate per l’uso conforme al Regolamento REACH e alla relativa Agenzia europea per le sostanze chimiche, in modo tale da evitare qualsiasi potenziale effetto dannoso. L’arena del basket è un caso emblematico per studiare come il PVC riciclato e materiali organici, come la canapa, possano essere utilizzati nella costruzione di guaine di copertura. “Vogliamo fare di Londra 2012 eventi” ha spiegato Dan Epstein, responsabile ODA per lo sviluppo sostenibile e la rigenerazione, all’assemblea generale dell’Associazione europea dei produttori di PVC (ECVM) dello scorso anno. Con la fornitura di PVC destinato alla costruzione di fabbricati temporanei si devono prevedere clausole di ritiro o riutilizzo o di ritiro e riciclo, garantendo così lunga vita a questo materiale. Per dotare l’Aquatics Centre di una copertura così particolare, con una caratteristica forma ad onda, verrà utilizzata una tecnica simile a quella

libertà e versatilità”, aggiunge Giovanetti. essere quindi riutilizzato o riciclato dopo i Giochi. Nell’ultimo decennio i criteri di sostenibilità sono diventati sempre più importanti per architetti, costruttori e progettisti, che ora devono includere tra i parametri di progetto la minimizzazione dell’impatto ambientale e di prezzo accessibile che necessita di una manutenzione contenuta ed è completamente riciclabile in fase di smaltimento. Allo stesso compensare l’energia e le risorse utilizzate nella produzione, permettendo il raggiungimento dell’auspicabile obiettivo di un’impronta di carbonio particolarmente ridotta. Grazie a programmi come Vinyl 2010, l’impegno volontario dell’industria del PVC per lo sviluppo sostenibile, una quantità sempre maggiore di materiale viene raccolta e riciclata, anno dopo anno. Dall’avvio del programma, lanciato nel 2000, sono state riciclate migliaia di tonnellate di PVC. I dati più recenti del 2009 mostrano che in Europa sono state riciclate 117.135 tonnellate di PVC, di cui 79.310 di cavi. In questo senso, i Giochi Olimpici di Londra 2012 sono serviti come hanno richiesto che tutto il PVC impiegato in membrane strutturali dovesse contenere il 30% di materiale riciclato, salvo che ciò fosse

energetica Considerato che l’UE impone parametri sempre più rigorosi in tutto combattere gli inutili sprechi di energia, l’utilizzo di materiali con alto potenziale isolante sta diventando un must sia per le nuove costruzioni che per quelle già esistenti. Nel 2006, l’UE si è imposta l’obiettivo di ridurre il proprio consumo di energia del 20% entro il 2020, tagliando così 780 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e risparmiando 100 miliardi di Euro in combustibili. I risultati di uno studio presentato da Ecofys con il Fraunhofer-ISI, Istituto per lo sviluppo di Sistemi e Ricerca innovativa, hanno rivelato che i parametri dell’Unione Europea dovrebbero essere tre volte più restrittivi, se si intendesse veramente raggiungere tale obiettivo di risparmio energetico. fabbricati, e secondo le più recenti direttive della Commissione Europea “vicino allo zero” entro il 2020, raggiungendo virtualmente un bilancio di emissione di CO2 nullo. Le applicazioni del PVC rigido, ad esempio di favorire il risparmio energetico. Le realizzazioni di molti produttori AI 05 15


Hopkins Architects, Velodrom London Olympics 2012 Wilkinson Eyre Architects & KSS Design Group, Basketball Arena London Olympics 2012

16 AI 05


“resa termica”. il risparmio energetico. In progetti come “Casa 2 litri” di Ozzano dell’Emilia, vicino a Bologna, si assiste all’impiego di questo materiale in numerose applicazioni, compresi cavi, rivestimenti per coperture e guaine impermeabilizzanti. Marco Piana, promotore del progetto e architetto, sottolinea che le valutazioni LCA (valutazioni del ciclo di vita) mostrano che il PVC è un materiale sostenibile e che per determinate applicazioni offre prestazioni ambientali eccellenti. Nel Regno Unito, ad esempio, il Building Research Establishment ha attribuito alle pavimentazioni in PVC una “A”, come voto per la sostenibilità ambientale. “L’approccio applicato nel progetto di Ozzano dell’Emilia ha avuto come risparmio energetico, rispetto a una tipica abitazione italiana costruita usando metodi tradizionali. “Abbiamo monitorato le performance degli smettono di sorprenderci. Ora stiamo avviando la costruzione di fabbriche e stabilimenti industriali, nei quali verranno applicati gli stessi principi”, continua Piana. dell’edilizia e delle costruzioni, in particolare viene usato come materiale isolante per i cavi elettrici, per le pavimentazioni e i rivestimenti a parete di molti ospedali e scuole. Secondo l’ex capo dei vigili del fuoco francese, Dominique Parisse, “La produzione di calore è relativamente bassa e il PVC si carbonizzerà piuttosto che generare gocce incandescenti o Questa straordinaria caratteristica non è rilevante soltanto nell’edilizia, ma è di estrema importanza anche nella costruzione di automobili, barche e aeroplani”. Quindi, perché il PVC ha sofferto di una copertura mediatica negativa negli ultimi anni? La reputazione della plastica in generale, e del PVC in particolare, ha sofferto considerevolmente negli ultimi decenni. Ciò è dovuto, in parte, alla pubblicazione di studi che hanno sollevato dubbi sui suoi possibili effetti dannosi. Tali studi, nonostante siano poi stati dimostrati come

gruppo, meglio conosciuti come DINP, DIDP, DPHP, non hanno evidenziato alcuna pericolosità relativamente al loro corretto utilizzo nelle applicazioni attualmente in uso. termini di pericolosità per la salute e per l’ambiente e non sono contenuti nell’elenco REACH per le sostanze soggette ad autorizzazione. Al contrario, l’impiego degli ftalati a basso peso molecolare (DEHP, DBP, DIBP e BBP), che sono invece contenuti nella lista delle autorizzazioni, è stato notevolmente ridotto negli ultimi anni ed ai sensi del Regolamento REACH, per queste sostanze sarà necessaria un’esplicita autorizzazione per un eventuale utilizzo continuativo. L’impegno dell’industria L’industria europea del PVC è molto attenta alle questioni che riguardano i potenziali problemi per la salute e l’ambiente. Al contempo, i produttori di ftalati si sono gradualmente convertiti agli ftalati del primo gruppo i quali, allo stato attuale, secondo i dati presentati dal Consiglio europeo territorio comunitario. Riccardo Giovanetti sottolinea che “Il PVC impiegato nell’edilizia e nelle costruzioni è un materiale sicuro e rappresenta una valida risorsa sociale, utilizzata per oltre mezzo secolo. È inoltre il materiale plastico più studiato e testato al mondo, conforme a tutte le norme internazionali in materia di sicurezza e salute. La limitazione dell’uso del PVC nelle applicazioni costruttive non avrebbe soltanto conseguenze negative dal punto di vista economico, ma anche un impatto sociale deleterio, sulla disponibilità, ad esempio, di soluzioni abitative ad un prezzo accessibile.” Programmi come Vinyl 2010 hanno contribuito non poco all’eliminazione degli stabilizzatori del PVC contenente pericolosi metalli pesanti. Al giorno d’oggi gli stabilizzatori a base di cadmio sono stati completamente banditi per il PVC, e la stessa sorte è prevista per quelli a base di piombo entro il 2015.

ad alto peso molecolare. Motivati dal dibattito in corso sulla sicurezza delle sostanze chimiche, i produttori di ftalati, unitamente alle autorità europee preposte alla tutela della salute e dei consumatori, hanno condotto

popolazione e dai media, che tendono a fare di tutta l’erba un fascio. Al contrario, gli organi normativi sono ben consapevoli delle differenze, ed è per questo che le autorità europee considerano sicuro l’uso degli ftalati ad alto peso molecolare. È di vitale importanza che chi deve prendere le decisioni nel settore delle costruzioni colga a fondo questa differenza. Considerata la comprovata sicurezza degli ftalati ad alto peso molecolare

è emersa una netta distinzione tra due gruppi di questa grande famiglia di sostanze chimiche: ftalati ad alto o basso peso molecolare.

costruzioni, l’industria è certa che questo materiale avrà fortissime prospettive di impiego per architetti e costruttori in tutto il mondo.

From its accidental discovery in the 19th century

wires and electrical cable insulation, a very large part will end up being

delle preoccupazioni sono sorte relativamente all’impiego di additivi e di

has been used in millions of articles and construction applications vital for our everyday life. The undoubted reason for its success lies in its extraordinary breadth of performance properties combined with the unrivalled cost-to-performance ratio that it is able to offer. However, high praise for its usefulness has been balanced by an equal amount of criticism and accusations of health and environmental hazards, eliciting scrutiny from regulatory authorities. In truth PVC is today one of the most well researched modern manmade materials. Flexible PVC in particular will no doubt continue to be widely used thanks in part to the industry’s research and development efforts to manufacture eversafer versions of the material, enabling the continued development of innovative and energy saving applications. Innovative construction The European building sector is a very large one, contributing 9% of EU GDP and 8% of employment. With such size, it is not surprising that over 50% of Western Europe’s annual PVC production ends up being used in building and construction applications. There is a high demand for this versatile material, and it is set to continue with global production

range of modern and innovative buildings. An example of the latter is the Aviles (Spain) International Cultural Centre designed by the acclaimed Brazilian architect, Oscar Niemeyer. to architect and designer Riccardo Giovanetti “PVC has been a popular material for construction applications for decades due to its physical and technical properties which provide excellent cost-performance advantages. As a material it is very competitive in terms of price and this lifespan and low maintenance. PVC can be cut, shaped, welded and joined easily in a variety of styles. Its light weight reduces manual rotting, corrosion, shock and abrasion. In fact, medium and long-term applications account for some 85 per cent of PVC production in the building and construction sector.” Kapoor’s colossal work, Marsyas, which is a vast sculpture created by using ultra long pieces of PVC membrane stretched over metallic rings.

In Western Europe, about 25 percent of all plasticised PVC is used in AI 05 17


quite extensively. The Eden Project’s unique, golf ball-resembling ice rink in Cornwall and the Köln Arena in Germany, just to name two, have cladding. “PVC provides a modern alternative to traditional materials in many architectural projects because its physical properties allow designers a high degree of freedom and versatility”, Giovanetti adds. Sustainability and end-of life In the last decade, sustainability criteria have become increasingly

than 90% savings in terms of energy consumption compared to a typical Italian house, built using traditional methods. We have been monitoring the performance of the houses continually since they were built and the encouraging results have not ceased to amaze us. We are now starting to build industrial factories and plants following the same principles”, Piana explains. Flexible PVC has become a critical material in the building and construction sector, especially used as electrical cable insulating material,

into consideration minimizing environmental impact across their project’s complete life cycles - including its end of life - in their design parameters. material with very low maintenance costs and the capability of being fully recyclable at the end of its life. At the same time, its long life cycle produce it giving it a very desirable low carbon footprint. Thanks to programmes such as Vinyl 2010, which is the European PVC industry’s voluntary commitment towards sustainable development more its launch in the year 2000, thousands of tonnes have been recycled. The came from cables, were recycled in Europe. The London 2012 Olympics led by example. The target set by the Delivery Authority (ODA) required that all PVC procured for structural precluded by performance requirements. At the same time, Chemicals used in the production of PVC must be registered for use under the REACH regulations with the European Chemical Agency to avoid any potential harmful effects. The basketball stadium is a good case study of how recycled PVC and organic materials, such as hemp, can be used for roof cladding. “We want for major events,” explained Dan Epstein, ODA’s Head of Sustainable Development & Regeneration, at last year’s ECVM’s general assembly. PVC procured for use in temporary buildings must include a take back and re-use clause or a take back and recycle clause to guarantee a long lasting legacy. The Aquatics centre will use a similar technique to the one employed by Niemeyer in Aviles to give this building a very distinctive roof, designed can also be reused or recycled after the Games. As the EU is trying to set stringent, Europe-wide targets to improve materials with high insulating properties is becoming a must for both new and old buildings. In 2006, the EU set itself a target of reducing its energy consumption by 20% by 2020, which would help to reduce CO2 emissions by 780 million tonnes and save ¤100 billion in fuel costs. The results presented in a study done by Ecofys and the Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research (ISI) have revealed that EU policy measures would have to increase three-fold if this energy saving target was to be achieved. and according to the European Commission’s latest directive, all new becoming virtually carbon neutral . Rigid PVC applications such as energy conservation properties. The products of many European PVC window manufacturers have already obtained some of the highest energy performance ratings due to their ‘good thermal performance’. Projects like the Ozzano ‘2-litre houses’ near Bologna, Italy, use this architect, points out that LCA (Life Cycle Assessment) evaluations show that PVC is a sustainable material and for certain applications it shows excellent environmental performance. In the UK, for example, the Building Research Establishment (BRE) has assigned an ‘A’ rating for “The Ozzano approach has resulted in a building which will have more 18 AI 05

This helpful characteristic is not only relevant in building design, it is particularly important in the design of cars, ships and airplanes.” So why has PVC received such a bad press over recent years? The reputation of plastics in general, and PVC in particular, has suffered considerably over the past few decades. This has been due, in part, to the publication of studies that have raised concerns about their potential harmful effects. Unfortunately even where the science behind these studies has subsequently been proved to be incorrect, mud sticks and the reputation of PVC has been tarnished. In the case of PVC, many of the concerns have been formulated around phthalates are the most common type in use today. Motivated by this on-going debate on the safety of chemicals, phthalate producers, along with EU Public Health and Consumer authorities, have undertaken cut distinction between two groups of this family of chemicals became evident with high molecular weight phthalates (high phthalates) on the one hand and low molecular weight phthalates (low phthalates) on the other. known under acronyms such as DINP, DIDP, DPHP, showed no risks at all regarding their safe usage in current applications. High phthalates do are any on the EU REACH legislation Candidate List for Authorisation. BBP), which are on the EU REACH Candidate List for Authorisation, has authorisation for continued use under the REACH regulation. Industry’s commitment The European PVC industry is committed to addressing any potential health and environmental issues. At the same time, phthalate producers have gradually moved towards high phthalates, which according to the data compiled by the European Chemical Industry Council today represent more than 70% of the plasticisers used in the EU. Ricardo Giovanetti also highlights that “PVC used in buildings and construction is a safe material and a socially valuable resource that has been used for more than half a century. It is also the world’s most researched and thoroughly tested plastic meeting all international safety and health standards. Restrictions on PVC use in construction applications would not only have negative economic consequences but also have wider social impacts, such as in the availability of affordable housing.” Programmes such as Vinyl 2010 have contributed to making progress with regard to substituting hazardous heavy metal stabilisers. Today cadmium-based stabilizers have been completely phased out in PVC, with lead-based stabilizers scheduled to follow by 2015. Health scares associated with phthalates plasticisers and PVC are still being heard on a daily basis. This is due to the fact that differences between high and low phthalates are not well understood by the general public and the media and so they tend to be lumped together in one single group. Regulators on the other hand are well aware of the differences and this is why high phthalates are considered by EU authorities as being safe for use. It is of the utmost importance for decision-makers in the construction sector to grasp this difference. Based on the demonstrated safety of high phthalates and the myriad clearly has a strong future for use by architects and builders worldwide.

Populous’ Olympic Stadium and Zaha Hadid’s Aquatic Centre London Olympics 2012



In Texas vi è una rete emergente di aziende, istituzioni e individui impegnati nella ricerca relativa alla progettazione parametrica e alla produzione digitale di componenti per l’edilizia. TEX-FAB è stata costituita nel 2009 da Brad Bell, Kevin Patrick McClellan, e Andrew Vrana, tutti professori di fabbricazione digitale presso l’Università del Texas di Arlington, Università del Texas a San Antonio, e l’Università di Houston, rispettivamente. Tutti loro condividono e coltivano rapporti con costruttori, accademici e professionisti nelle città in cui vivono. Hanno così sfruttato le loro università come un ponte verso la comunità per rafforzare i legami e le opportunità di apprendimento applicato per i loro studenti. fondazione di TEX-FAB. TEX-FAB si basa su tre metodi principali di riferimento e la distribuzione e la condivisione delle informazioni sulla fabbricazione digitale e sulla modellazione parametrica: Theoria (Conferenze / Mostre), Poiesis (Laboratori) e Praxis (Concorsi / Commissioni).

Competition 2013

Il concorso Il concorso internazionale di fabbricazione digitale “SKIN” 2013 di TEX-FAB Digital Fabrication Alliance (http://tex-fab.net/skinresults) è un concorso internazionale di progettazione in due fasi istituito per favorire lo sviluppo nel campo della fabbricazione computazionale. Il bando sollecitava proposte progettuali che approfondissero ricerche esistenti, consentendo la realizzazione di prototipi in scala maggiore o reale, e proposte per avviare nuove ricerche e realizzare progetti di un primo prototipo. Il concorso ha ricevuto un totale di 68 proposte da tutto il mondo in rappresentanza di 14 Paesi. La giuria composta da Phil Anzalone (Atelier Architettura 64, www.aa64.net), Maria Mingallon (Arup, www.arup.com), Gregg

con un 1.000 dollari per sviluppare un prototipo del loro sistema, che sarà poi esposto durante la Adaptive Architecture Conference ACADIA presso l’Università di Waterloo nel mese di ottobre 2013, I Finalisti selezionati sono:

Kalo. Project 2XmT Una proposta di schermo architettonico auto-strutturante che indaga il rapporto tra struttura e aspetto attraverso un’analisi prestazionale dell’acciaio inox strutturato.

più grande dei sistemi geometrici. Inoltre, il lavoro tenta di fornire elementi di prova di come le texture sottili di metalli siano materiali ad alto rendimento e adattativi, individuando la loro rigidità intrinseche derivate dal processo di texturing. 20 AI 05





84 AI


speculare, si attiva con diverse intensità di colore, luminosità, ombre e profondità, tutte variabili della distanza / posizione dell’osservatore e delle condizioni giornaliere / stagionali del clima. Questo effetto specchiante insieme alla presunzione che il processo di irrigidimento è unico solo del metallo e non può essere separato

grazie all’alterazione della porosità e del proprio aspetto a seconda del cambiamento delle condizioni giornaliere/stagionali. Lo strato metallico di base è tagliato al laser per trasformare la tipi di metallo. Un adesivo metallico forma un legame tra le due

composizione molecolare, prima che il materiale venga rielaborato in forme architettoniche. Cellular Complexity e cellulari nel contesto della facciata architettonica. L’attuale applicazione architettonica di tali sistemi è limitato alla astrazione

applicata in diverse dimensioni e forme che ne consentono l’utilizzo in varie luoghi, dotando l’involucro edilizio esistente di una nuova pelle adattabile. L’integrazione di spettri di colore fuori della gamma propria dei metalli consente una grande varietà di possibili effetti visivi. Organized Crime architettonici del passato e propone componenti costruttivi forti e prestazionali, progettati, fabbricati e resi responsivi al contesto attraverso l’uso di importanti risorse digitali.

programmazione e ambientali. Le facciate convenzionali sono costituite da diversi sotto-sistemi separati, in contraddizione con

considera un approccio ibrido che combina sistemi di giunti complessi con piastre e sostegni standard. Particolare enfasi è posta sulla lavorazione dei metalli, compresa la colata di metallo per

Evaporating Folding Evaporating Folding sfrutta i vantaggi unici dell’alluminio come sistema di facciata a raffreddamento per evaporazione. A differenza dei materiali assorbenti o delle plastiche tipicamente utilizzati per scalda col sole, aumentando la velocità di evaporazione sulla sua modo simile a un normale tampone di cellulosa. L’alluminio così

all’interno di un sistema basato su componenti differenziate. Il concetto di complessità cellulare è emerso dai sistemi naturali intelligenti che si sviluppano la variazione attraverso la porosità. Come parte della ricerca, si è intrapresa l’analisi geometrica e strutturale di un corallo tramite il CT Scanning. Le fette sezionate contiene ancora variazioni, attraverso gradienti di porosità. Come parte dell’analisi, il manufatto naturale è stato confrontato con una struttura matematica Voronoi. Lo sviluppo di una geometria facciata differenziata è stata avviata con gradienti cellulari bidimensionali attraverso reti offset. Questa è stata poi portata in tre dimensioni utilizzando varie strutture

il sistema in un percorso a zigzag in espansione e di mantenere la sul conseguente effetto camino tra il sistema di ombreggiamento e le vetrate. L’aspirazione è aumentata dalla conformazione a imbuto del sistema, che incrementa il tiraggio attraverso le aperture Hydromorph Si tratta di una strategia di costruzione che si adegua alle inondazioni. Propone l’integrazione di pelli architettoniche prestazionali in aree ad alto rischio di alluvioni. Questa pelle è fatta di materiali idro-

Robotic Assisted Sheet Metal Fabrication martellinatura per la deformazione della lamiera. Lo schema seguito dalle curve generate nel software di modello per involucri edilizi. Nel processo, viene progettata una base di sabbia in grado di regolare lo spazio cavo sotto la lamiera per consentire un’ulteriore punzonatura dopo che i granelli sono stati completamente raggruppati. Sense Sense è una seconda pelle. Applicata a una facciata esistente o integrata in nuovi progetti di costruzione, aggiunge uno strato prestazionale sensibile e una espressione visiva differenziata. I dati punto di vista materico e geometrico consentendo una regolazione risultante clima interno. Le variazioni di forma, colore e dimensione creano una diversità di espressione estetica in una moltitudine di

serie di tripodi di polimero espanso che contribuiscono a mantenerlo per-Forming La formazione incrementale a punto singolo è un nuovo processo di formazione del metallo per il progetto e la fabbricazione architettonici. Utilizzando un percorso generativo con strumenti parametrici, dei bracci robotici sono in grado di creare rapidamente prototipi di nuove forme di metallo, senza bisogno di stampi personalizzati. Ciò permette di la produzione di massa di pannelli personalizzabili e di sistemi di aggregazione che possono essere le nervature strutturali, e le linee d’ombra. I pannelli metallici formati sono stati analizzati utilizzando tecnologie di scansione 3D per capire dove sono necessarie nervature strutturali per la stabilizzazione. Le costole formate vengono utilizzate come ondulazioni dinamiche che attraversano la composizione, facendo sì che si realizzi una pelle AI 05 25


SKIN Competition 2013

processus de texturation. Après texturation, l’aspect de la surface est continuellement variable. Grâce à une combinaison de diffusion de la lumière et

Cellular Complexity Tous entretiennent et partagent des relations avec les constructeurs, les universitaires et les professionnels dans les villes où ils vivent. Leurs

cellulaires dans le contexte des façades en architecture. L’application

(ateliers/laboratoires) et Praxis (concours/commissions). “SKIN” 2013 de TEX-FAB Digital Fabrication Alliance (http://tex-fab.net/skin-

des renforts standard. Nous nous concentrons plus particulièrement

total.

distincts.

www.aa64.net) , Maria Mingallon (Arup, www.arup.com ), Gregg

Robotic Assisted Sheet Metal Fabrication Sense d’Isak Worre Foged, Anke Pasold.

Ammar Kalo. d’enveloppe de bâtiment. Project 2XmT

Sense

26 AI 05


SKIN Competition 2013 Within Texas there is an emerging network of companies, institutions, and individuals focusing on the exploration of parametric design and the

Organized Crime

in some of the largest metropolitan centers across the United States. and Andrew Vrana. With Bell, McClellan and Vrana each teaching digital

Evaporating Folding to strengthen ties for the purpose of applied learning opportunities for their students. This attitude laid a framework that facilitated the formation of TEX-FAB.

about digital fabrication and parametric modeling take place: Theoria (Lectures / Exhibitions), Poiesis (Workshops) and Praxis (Competitions / Commissions). TEX-FAB Digital Fabrication Alliance’s 2013 international digital fabrication competition “SKIN” (http://tex-fab.net/skin-results) is a twostage international design competition established to foster the deeper

tirage des ouvertures du bâtiment. Hydromorph

The competition had received a total of 68 entries from across the globe representing 14 countries.

eaux. per-Forming

et les lignes d’ombre.

Project 2XmT A proposal for a self-structuring architectural screen that reinvestigates the relationship between structure and appearance through a performative

Furthermore, the work attempts to provide evidence for thin-gauge AI 05 27


spatial needs in terms of light and shade, and the resulting indoor climate. born from the texturing process.

This specular effect along with the conceit that the rigidizing process is

molecular composition, before the material is re-worked into architectural forms. Current design schemes are attempting to utilize un-backed (selfsupporting), thin-gauge, rigidized stainless steel within vertical, freestanding

A digital model is created integrating among others mathematical descriptions of material properties and its integrated active capacities as bending geometries through composites.

thereupon mounted. A metallic adhesive forms a bond between the two different sizes and shapes allowing implementation at various sites, giving the existing building envelope a new, adaptable skin. algorithms. The organization of metal composites with different thermal integration of color spectres outside the metals own range gives a great

Organized Crime Cellular Complexity potent, performative architectural components designed, fabricated, and

Evaporative Folding given programmatic and environmental conditions. Conventional facades integrates material, form and structure. The ambition is to achieve a

gains solar-heat, increasing the rate of evaporation on its surface. A diamond grid disperses water droplets, similar to a standard cellulose cooling pad. Textured aluminum traps small droplets of water, increasing the surface area

particular emphasis is on metal fabrication including metal casting

draw at building openings. Hydromorph

in two-dimensional cellular gradients through offset networks. This was to maintain it safe shielding it from the waters. through algorithms where performative criteria are integrated within the

per-Forming Single point incremental forming is a new metal forming process in architecture design and fabrication. Using parametric tool path generation,

Robotic Assisted Sheet Metal Fabrication for custom dies. This allows for mass customizable panels and aggregating

between design and fabrication. These parameters are being used in the packed. Sense Sense is a second skin. Applied to existing faรงade or integrated into new

28 AI 05

structural ribs are needed for stabilization. The formed ribs are used as


AI 05 29


La manigLia e L’architettura La POignée et L’architecture the handLe and architecture Maurizio Vitta


L

’unico contatto che abbiamo con l’architettura, ha osservato una volta Kisho Kurokawa, è quello con la maniglia delle porte. La sineddoche (la parte per il tutto) implicita in questo giudizio è ineccepibile, e coglie l’aspetto tecnico dell’abitare nel suo atto fondamentale, vale a dire nel toccarsi di due corpi, quello dell’architettura e quello dell’abitante, nel quale la percezione tattile si trasforma in un reciproco riconoscimento. La maniglia è la più avanzata propaggine del corpo architettonico, così come la mano lo è per il corpo umano; e la punta estrema di questa propaggine è quel breve lembo di pelle (rivestimento o epidermide) che le ricopre entrambe e che consente, con la sua sensibilità, l’instaurazione di un rapporto. Ma di quale rapporto si tratta? L’osservazione di Kurokawa riduce l’atto di impugnare una maniglia alla sua pura funzionalità. Aprire, chiudere, entrare, uscire. L’architettura si presenta qui con il suo volto razionale, e nel contatto fra la maniglia e la mano offre una serie di opzioni già lucidamente catalogate nel progetto. Il valore di quel rapporto è dunque puramente empirico. Rientra nella sfera di un codice di comportamento, e rappresenta solo l’indispensabile preambolo a un corretto sfruttamento della tipologia delle strutture e degli spazi. Ma già a questo punto la faccenda si complica. Nell’attimo in cui la pelle dell’architettura viene a contatto con quella dell’abitante, le proporzioni si invertono e i ruoli si confondono. La grandiosità dell’architettura, che la vista abbracciava nei suoi cor-

vista, alla vicinanza dell’udito, alla prossimità dell’olfatto, la tattilità sostituisce una compresenza che annulla le distanze e fa coincidere le esperienze di due agenti distinti in un’unica sensazione. perienza tattile, ma in questa percezione epidermica della pelle dell’altro si stabilisce una relazione più profonda. Per Michel e che io non faccio eccezione, io mi mescolo col mondo il quale si mescola con me. La pelle interviene fra le numerose cose del

dell’abitante si trasfonde nell’essere dell’abitazione, e in questa fusione si conclude la missione dell’architettura e ha origine l’esperienza dell’abitare. dell’abitazione trovano, al livello della pura sensorialità, il loro nucleo primordiale, il codice primario, per così dire, del loro

corpo con la funzione architettonica in un patto che fonde le due oggettualità della maniglia e della mano in un evento, in una mai interamente con la storia dell’abitare). personalità imponente, individualità indiscussa. Nella sua pura veduta, l’architettura si offre come immagine alla contemplazione, impone un giudizio estetico, reclama, per essere giudicata, le categorie del piacevole, del bello, del sublime. Il senso del tatto, invece, ce la fa aderire addosso in un abbraccio che ci confonde. Il contatto del suo corpo con il nostro corpo suscita e la sostituisce con una topologia orientata dalle sensazioni dell’abitante. Ma è per l’appunto su questa topologia che si costruisce l’esperienza dell’abitare. Nel momento in cui siamo tanto vicini all’aravvertono il calore delle doghe di un parquet o l’algida levigatezza di un pavimento in marmo. La tattilità si sviluppa su tutto il nella sua epidermide pronta ad accarezzare la nostra, e di essa cominciamo a formarci un’altra immagine, diversa da quella In tale prospettiva, anche l’idea che l’architettura debba ormai rispecchiarsi non più solo nella facciata (ovvero nel suo volto -

facendo dell’abitare un’esperienza ancora più vitale. che ne fece il semplice parametro di proporzioni e dimensioni. Oggi dovremmo invece tornare a interrogarlo, non più come modello progettuale, ma come attore protagonista dell’architettura, per ritrovare in esso i caratteri vivi e pulsanti dell’esistenza (storie, sentimenti, sensazioni, memorie) che ogni artefatto architettonico è chiamato, che lo voglia o no, a interpretare. AI 05 31


L celle de l’habitant, les proportions s’inversent et les rôles se confondent. La grandeur de l’architecture, dont le regard de l’habitant

-

Recherche, quand il parle justement d’une

au moment où la main de l’habitant, où sa peau, se resserre autour d’elles dans un contact qui transforme la relation physique du -

remplace par une topologie qu’orientent les sensations de l’habitant. -

ple paramètre de proportions et de dimensions. Aujourd’hui nous devrions toutefois recommencer à l’interroger, non plus comme modèle de conception, mais plutôt comme acteur principal de l’architecture, pour y retrouver les caractères vivants et les touches de 32 AI 05


K

(a part encompassing the whole) implicit in this view is undeniable and grasps a fundamental technical aspect of living, i.e. when these two bodies touch (architecture and its inhabitant), tactile perception turns into a form of mutual acknowl-

through its sensitivity. But what kind of relationship are we talking about? Kurokawa’s observation reduces the act of taking hold of a handle to something purely functional. Opening, closing, entering, leaving. Architecture shows us its rational side here and relationship has purely empirical value. It is part of the realm of a behavioural code and is really just an indispensable preamble to the proper use of this particular typology of structures and spaces But at this point the issue becomes more complicated. At the very moment when the architecture’s skin comes into contact with structures can be grasped by looking at them, now shrinks to take on the dimensions of a mere grip, while the inhabitant himself borderline between the body and world, the interface between individual subjectivity and universal objectivity. In contrast with

-

world, inasmuch as it seemed to open of its own accord and without my having to turn it, so unconscious had its manipulation beleau-Ponty talked about. An awareness of living is an awareness of the endless relations that tie us to the world, whose primeval core is found in living on a purely sensorial level, the (so-to-speak) primary code of a universal system. For this reason, so Mer-

architecture, i.e. with its spatial structure and layout. because motion refuses to be subjected to space and time, actually taking them on actively and grasping their original meaning, that moment when the inhabitant’s hand, his skin, grasps around them in a form of contact that transforms the body’s physical relationship with architectural function into a pact encompassing the objectual nature of both the handle and hand in an event, in with the history of dwelling). monument with its own striking personality and undisputed individuality. When being viewed, architecture offers itself as something to be studied, it calls for aesthetic judgement, it demands to be placed in the categories of the pleasant, beautiful and sublime its body and ours creates an array of sensations, the perception of its skin as it touches ours creates a sense of intimacy that is quite disconcerting. Physical interaction has a sense of eroticism. It breaks down the geometric and functional spatial relations of the architectural design of the place of dwelling and replaces it with a kind of topology guided by the inhabitant’s own sensations.

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brought to life through our own life. From this perspective, even the idea that architecture should now mirror itself not just in the facade (i.e. its identifying face) or coating (climatic modulator or multipurpose membrane) that may be considered as independent from the architectural structure itself and its contents, reinforces the idea of living as sensorial interaction with the world. Indeed it might be claimed that the more sensitive and reactive the building skin is, the more it will multiply this feeling of contact with the inhabitant’s own skin, making

set in a geometric scheme that turns it into a simple parameter of proportions and dimensions. We now need to question it once again, no longer as a design model but as a leading player in architecture, in order to rediscover in it the living and pulsating traits AI 05 33


Ornamento Ornament Ornament ESPLORAZIONE / EXPLORATION / SCOUTING CITTERIO+BALDI


è d’élite à la crème and cream


a quality «that has never been on the thing but the thing» Frank Lloyd Wright

une qualité “qui n’a jamais été sur l’objet, mais de l’objet”

una qualità «che non è mai stata sulla cosa, ma della cosa»



«insozzare i muri con disegni osceni» Adolf Loos

«salir les murs avec des dessins obsènes»



« it would be greatly for our aesthetic good if we should refrain entirely from the use of ornament for a period of years ... ornament is mentally a luxury not a necessary» Louis Henry Sullivan The Engineering Magazine, August 1892

«sarebbe un gran bene per la nostra estetica se fossimo capaci di fare a meno di usare l’ornamento per un buon numero di anni…è un lusso mentale, non una necessità»

«ce serait un grand bien pour notre esthétique si nous renoncions complètement, pendant quelques années, à utiliser l’ornement… l’ornement est une idée de luxe, pas une nécessité »


Tianzi Hotel, Langfang, China 2000


« … l’ornement est partout mais il est d’autant meilleur qu’il est moins voulu... Dans notre travail l’ornement a plus ou moins le rôle qu’ont les expressions toutes faites dans le langage parlé ; elles sont inévitables, elles reproduisent de façon tout à fait naturelle nos modes de vie sociale mais nous ne devons pas trop nous fier à la facilité de leur emprise si nous ne voulons pas qu’elles deviennent une gêne…» Heinrich Tessenow

Hausbau und dergleichen, published by B. Cassirer, Berlin 1916


«L’ornamento è dovunque ma è tanto migliore quanto meno è voluto... L’ornamento ha nel nostro lavoro più o meno il ruolo che hanno i modi di dire nella lingua parlata; questi sono inevitabili, riproducono in modo affatto naturale i modi della nostra vita sociale, ma non dobbiamo affidarci troppo al loro facile ascendente se non vogliamo che diventino un intralcio»

«…ornament is everywhere, but the

less we desire it, the more indifferently we treat it, the better it will be… The ornament has in our work more or less the role that idioms have in language, and these are inevitable, reproduce all the natural ways of our social lives, but we must not rely too much on their easy to hold if we do not want they become a hindrance.»


«le premier alphabet de la pensée humaine aux prises avec l’espace» Henri Joseph Focillon

Vie des formes, suivi de Éloge de la main, Paris, Presses Universitaires de France, 1943

«il primo alfabeto del pensiero umano alle prese con lo spazio»

of human thought



«On commence à deviner ce que vaut quelqu’un quand son talent faiblit, quand il cesse de montrer ce qu’il peut. Le talent peut être un ornement, et l’ornement une cachette»

Friedrich Wilhelm Nietzsche

Jenseits von Gut und Böse: Vorspiel einer Philosophie der Zukunft, Leipzig, 1886

«Ciò che uno è incomincia ad scema il suo talento, quando egli smette di mostrare ciò che è capace di fare. Il talento è anche un ornamento; un ornamento è anche un nascondiglio»

begins to betray

also an adornment; an adornment is also a concealment»



Architettura Eco-Sostenibile del Futuro Architecture Eco-durable du Futur Eco Sustainable Architecture of the Future Sergey P. Alekseev

Q

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Caratteristiche essenziali e vantaggi dei gusci multistrato supportati da cavi (LSTP)

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48 AI 05


Edifici e strutture traslucide di grandi dimensioni B창timents et structures translucides de grands dimensions Large-Span Translucent Buildings and Structures

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Conclusione -

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AI 05 49


Buckminster Fuller, Building Construction/Geodetic Dome, USA Patent no. 2,682,235 (1951-1954)

Buckminster Fuller, Biosphere, Montreal, 1967

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CaractÊristiques essentielles et avantages des coupoles multicouches soutenues par des câbles (LSTP)

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50 AI 05


Richard Rogers, Millennium Dome, London, 2000

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Conclusion

AI 05 51


1

2 52 AI 05


1. Nicholas Grimshaw, Eden Project, Corwall (UK), 2001 2. Foster+Partners, Khan Shatyr Entertainment Centre, Astana, Kazakhstan, 2010 3

3. Gensler, Gaylord National Resort & Convention Center -Oxon Hill, MD, 2008 AI 05 53


Sergey P. Alekseev, rendering of 200-m high tetragonal pyramid protection structure

Hnedak Bobo Group, Gaylord Palms Resort and Convention Center, Orlando, FL, 2002

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Essential features and advantages of multilayer cable-supported shells LSTPS -

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Sergey P. Alekseev, from Eurasian Patent no. 016435

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Conclusion -

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AI 05 55


Lo spazio da abitare L’espace à vivre Living space Andrea Tartaglia


Lo spazio abitativo

, sia come singola unità strutturalmente indipendente (villa, cottage ecc.) sia in forma aggregata (case in linea, case a torre ecc.) è continuamente oggetto dell’attenzione dei progettisti che ricercano nuovi modelli morfologici e compositivi, ma solo raramente sembrano capaci e almeno propensi e tentare di proporre innovazioni sostanziali di carattere tecno-tipologico. In effetti, se si analizza la storia moderna della residenza nella cultura occidentale si potrebbe iperbolicamente affermare che l’ultima vera e diffusa innovazione che ha cambiato la qualità dell’abitare sia stata la dotazione all’interno dei moduli abitativi di uno spazio dedicato al bagno dotato di acqua corrente. Sin dall’epoca romana la domus si caratterizza come sistema di spazi specializzati/monofunzionali organizzati intorno ad uno o più spazi connettivi. In epoca Medioevale invece ci si è rivolti verso modelli in cui non vi erano spazi connettivi ma semplicemente una successione di ambienti funzionalmente e/o esteticamente caratterizzati. -

Plan of Roman domus.

in un susseguirsi di esperienze sensoriali e artistiche fortemente differenziate. Interessante è anche l’esperienza legata alle ville funzionalmente in verticale, mentre le barchesse erano destinate al ospitare i lavoratori e le attività da svolgersi necessariamente in ambienti protetti. Sul modello quindi dei tradizionali complessi rurali si sviluppò un modello abitativo strettamente vincolato agli spazi per il lavoro in un organismo architettonicamente unitario. Con la rivoluzione industriale diventa evidente poi il problema di dare un tetto agli operai e alle loro famiglie che avevano abbandonato le campagne per addensarsi in ambiti urbani. Si sviluppano quindi molteplici modelli interessanti di sistemi integrati che danno origine anche a pregevoli villaggi operai ma, soprattutto, in

Plan of Villa Pisani di Andrea Palladio, Montagnana (PD) 1552

primi del Novecento, con l’applicazione dell’ergonomia agli spazi abitativi, si moltiplicano gli approfondimenti progettuali relativi all’existenzminimum. Ciò rappresenta un inedito stimolo progettuale per gli architetti che si allontanano dalle problematiche Non a caso, ad esempio in Italia, il Movimento Razionalista ha trovato i suoi primi spazi nelle progettualità applicate all’edilizia economico popolare. Costante però è sempre la presenza di una zona notte e una zona giorno così come la stretta correlazione tra la dimensione dell’unità abitativa e la ricchezza del proprietario. Variazioni a queste regole sono leggibili solo eccezionalmente. Per esempio a New York, a partire dagli anni Sessanta, quando al-

Franco Albini, Renato Camus, Giancarlo Palanti, Quartiere IFCP Fabio Filzi in viale Argonne, Milano, 1935-1938: plan

prima da artisti, che lì trovavano spazi adatti alla loro attività, e, poi, dalla borghesia. Moda esportata in altre città, con pregressemplicemente uno spazio industriale fortemente caratterizzato nella sua identità originaria verso modelli organizzativi interni riproporre l’organizzazione e la discontinuità spaziale degli ambiNaturalmente molte rigidità rispetto all’innovazione sono legate ai forti vincoli legislativi che, con modalità diverse a seconda dele di utilizzo. Alcuni vincoli tra gli altri, permangono in modo anacronistico di fronte al mutare della domanda abitativa ed anche in contraddizione alle possibilità alternative che vi sono negli stessi luoghi per vivere in situazioni non soggette alle regolamentazioni edilizie: barche, motorhome, villaggi solo nominalmente tempoAI 05 57


sempre più presenti anche nel mondo occidentale. Ma è veramente possibile e comunque necessario innovare progettualmente e tecnologicamente il tipo abitativo? In teoria lo spazio per la residenza è quello che più velocemente dovrebbe adeguarsi ai nuovi modelli ed esigenze della società e oca sono di forte attrattività anche a fronte di evidenti limiti ergonomici, di funzionalità e ottimizzazione degli spazi. I modelli innovativi proposti e sviluppati nell’ultimo secolo da architetti particolarmente sensibili e dotati non hanno mai trovato un’accoglienza diffusa o immediata e sono spesso più oggetto di attenzione da parte degli studiosi che non occasione di arricchimento per lo sviluppo della qualità diffusa nell’abitare. Ad esempio, si pensi alle case a basso costo progettate per un concorso da Jorn Utzon nel 1953, realizzate in altro luogo nel 1957 solo a seguito del forte interessamento nonchè impegno diretto dell’architetto stesso, la cui qualità è confrontabile con le ben più onerose praiDominioni per la borghesia industriale milanese e rimasti, appunin molte architetture tradizionali, è stata più apprezza nel mondo to all’eliminazione dei corridoi a favore di contenuti disimpegni altri livelli progettuali, principalmente sui sub sistemi tecnologici. Prima di tutto il tentativo di contenere gli elementi di rigidità nell’organizzazione dello spazio, da un lato attraverso soluzioni costruttive facilmente e rapidamente smontabili e/o spostabili, dall’altro lavorando sulle dotazioni impiantistiche. legamento alle reti dati, o semplicemente alle rete di mandata o di scarico dell’acqua crea infatti delle situazioni di forte vincolo. Solo parzialmente lo sviluppo delle tecnologie wireless permette oggi di affrontare il problema anche se sono già allo studio soluzioni che permettano anche il trasferimento di energia elettrica spazi per l’abitare sembra lontano dall’essere risolto ed è l’utente che deve adattarsi agli spazi progettati in cui entra e non l’inverso. indifferenziazione funzionale degli spazi all’interno della casa ha Altro elemento di forte contemporaneità è l’inserimento di tecnologie legate alla rete per la gestione della casa. In particolare tali tecnologie si applicano sia agli elettrodomestici sia per il controllo dei sistemi di oscuramento, illuminazione e climatizzazione al Dalla smart city alla smart home, senza però mai passare per lo smart human being. proposto per il ruolo e l’immagine di tali tecnologie all’interno dello spazio residenziale migliora la piacevolezza dell’abitare o semplicemente aumenta il rumore di fondo e lo stress sensoriale. Invero queste soluzioni high-tech trovano il loro contraltare in proposte che cercano nell’isolamento e nella naturalità i nuovi livelli di qualità e benessere, come se un ritorno alle origini fosse un processo di miglioramento. Ma il downshifting, come dice la fenomeno naturale e necessario, l’interpretazione e le risposte che progettisti e produttori danno a essa non sono sempre adeguate e nire a una corretta innovazione che non può limitarsi alla componente tecnologica tralasciando l’aspetto tipologico. 58 AI 05

The Forbidden Planet living spaces (Fred McLeod Wilcox, 1956) Opposite page, Kisho Kurokawa, Nagakin Capsule Building, Tokyo 1972


L’habitation, qu’il s’agisse

d’une seule unité structurellement indépendante (pavillon, chalet, etc.) ou d’une forme au centre de l’attention des architectes, toujours à l’affut de nouveaux modèles morphologiques et de composition, mais qui semblent rarement capables, ou tout au moins enclins, à proposer des En effet, si nous nous penchons sur l’histoire moderne de l’habitat humain dans la culture occidentale, nous pouvons hyperboliquement de vie a été d’équiper les logements d’un espace pour le bain doté d’eau courante. Dès l’époque romaine la domus se caractérise comme nisé autour d’un ou de plusieurs zones de connexion. Au moyen âge en revanche nous passons à des modèles qui ne prévoyaient pas d’espaces de connexion mais seulement une série de pièces dévolues à des fonctions déterminées, à l’esthétique caractéristique. Surtout succession d’expériences distinctes et très prononcées. Intéressante également est l’expérience liée aux villas de Palladio, des bâtiments complexes dont le corps central était réservé aux espaces nobles et et les activités qui devaient nécessairement être réalisées à l’abri. Un modèle d’habitation strictement subordonné aux espaces de travail le modèle des complexes ruraux traditionnels. Avec la révolution industrielle, apparaît le problème de loger les ouvriers et leurs familles qui avaient abandonné la campagne pour la ville. C’est ainsi qu’apparaissent de nombreux modèles de systèmes intégrés qui sont à l’origine des cités ouvrières. Et surtout, à

et, au début du XXe siècle avec l’application de l’ergonomie au secteur de l’habitation, les approfondissements du projet de l’Existenzminimum se multiplient. Cela représente une évolution sans précédent du contexte conceptuel pour les architectes qui se désintéressent des questions d’ornement pour se concentrer sur le bien-fondé des choix. Ce n’est pas un hasard si en Italie par exemple, le Mouvement Rationaliste a trouvé ses premières ouvertures dans des projets appliqués à la construction de logements économiques populaires. Néanmoins les habitations prévoient toujours un espace jour et un espace nuit, et il existe une étroite corrélation entre les dimensions de l’habitation et la richesse du propriétaire. Ces règles ne varient que dans des cas exceptionnels. Une tendance qui a été exportée dans d’autres villes ayant des antécédents industriels qui, cependant, a souvent eu pour seul effet caractérisé par son identité d’origine pour le conformer aux modèles d’organisation interne qui s’apparentent quoi qu’il en soit aux plus l’organisation et la discontinuité spatiale des espaces typiques des à l’égard de l’innovation sont liées à des contraintes législatives et réglementent les marges de tolérance des projets et de leur usage. Certaines contraintes, entre autres, subsistent de façon anachronique malgré l’évolution de la demande de logement et s’opposent à l’éventualité qu’il existe en alternative, dans les mêmes endroits où vivre, des situations qui ne sont pas soumises à la réglementation sur la construction : bateaux, caravanes, villages qui n’ont de temporaires plus en plus présentes même dans le monde occidental. Mais estil réellement possible et, quoi qu’il en soit, nécessaire, d’innover le type d’habitation du point de vue conceptuel et technologique? Théoriquement l’espace de résidence est celui qui devrait s’adapter le AI 05 59


plus rapidement aux nouveaux modèles et aux nouveaux besoins de historiques sont très attractifs malgré les limites ergonomiques, fonctionnelles et d’optimisation évidentes que présentent ces espaces. dernier par des architectes particulièrement compétents et sensibles à ce thème, n’ont jamais reçu un accueil unanime et immédiat et sont plus souvent l’objet de l’attention des chercheurs plutôt que l’occasion d’un enrichissement de la qualité de la manière de vivre l’habitat. Citons par exemple, les maisons à bas coût conçues pour un concours d’architecture par Jørn Utzon en 1953 et réalisées ailleurs en 1957 seulement grâce à l’intérêt personnel et à l’implication directe de l’architecte lui-même, et dont la qualité est comparable à celles des prairie houses américaines qui coûtent beaucoup plus cher

Pianta di un loft (Sara Sebastiani)

la bourgeoisie industrielle milanaise et qui, ceci dit, sont restés un nombre d’architectures classiques, a été plus appréciée dans l’univers confronter sur le plan typologique, autrement qu’en éliminant les réorienté l’attention sur d’autres niveaux conceptuels, principalement sur les sous-systèmes technologiques. Tout d’abord, la tentative de contenir les éléments de rigidité dans l’organisation de l’espace, d’une part grâce à des solutions de construction qui peuvent être déplacées ou démontées facilement et rapidement et, de l’autre, en se concentrant sur les équipements électrique, la liaison à des bases de données ou simplement le raccordement à des réseaux d’alimentation en eau et d’évacuation des eaux usées, crée effectivement des situations très contraignantes. De nos jours, le développement des technologies wireless permet d’affronter le problème seulement partiellement même si des solutions qui permettent également de convoyer l’énergie électrique sans utilisation de câbles font déjà l’objet de recherches. Mais dans la loin d’être résolu et c’est à l’utilisateur de s’adapter aux espaces aurait pu permettre l’absence totale de différenciation fonctionnelle des espaces à l’intérieur de la maison, a augmenté en revanche la Un autre élément contemporain est l’introduction de technologies en réseau pour la gestion de la maison. Plus précisément, ces technologies permettent de centraliser le contrôle de différents systèmes et sous-systèmes de la maison et s’appliquent tant aux appareils électroménagers qu’aux systèmes d’occultation (volets roulants), d’éclairage, de climatisation, de sécurité (alarme) en vue smart city au smart home, sans passer cependant par le smart human being. Mais la vraie question qui n’a pas encore été résolue est de savoir si le modèle proposé jusqu’à présent quant au rôle et à l’image de ces technologies dans l’espace résidentiel augmente le plaisir procuré par l’habitation ou augmente plutôt le bruit de fond et le stress sensoriel. En réalité ces solutions high-tech trouvent leur contrepartie dans des propositions qui cherchent de nouveaux standards de qualité et de bien-être dans l’isolement et la nature, comme si un retour aux origines était une démarche de progrès. Sauf que le downshifting, la rétrogradation est, un phénomène naturel et nécessaire, l’interprétation et les réponses des architectes et des fabricants ne sont pas toujours appropriées et à une innovation adéquate qui ne doit pas se limiter à la composante technologique en ignorant l’aspect typologique. 60 AI 05

From top: loft plan (by Sara Sebastiani); Alessandro Antonelli, Casa Scaccabarozzi, Torino 1840; Gerard Moline+Droog Design, Nest House, 2008


Living space, both individual structurally self-contained

units (houses, cottages etc.) and aggregated forms of housing (terraced houses, residential tower blocks etc.), is constantly at the focus of architectural designers, who are always looking for new morphological and compositional models but only rarely seem able or inclined to attempt to propose real innovations of a technical-typological nature. Indeed, if we study the modern history of housing in Western culture, it might rather hyperbolically be claimed that the last real innovation that actually changed the quality of living was the furnishing of living units with a special space devoted to the bathroom equipped with running water. Ever since Roman times, the domus has been a system of specialist/multipurpose spaces organised around one or more connecting spaces. In mediaeval times, on the other hand, connecting spaces were rather abandoned in favour of a simple sequence of functionally and/or aesthetically distinctive premises. noble families, moving from one room to another also meant enveloping oneself in a sequence of highly distinctive sensorial and artistic experiences. The case of Palladian villas is also interesting or, in other words, an elaborate building in which the central body was usually allocated for accommodating the owner’s spaces that would be layered vertically, while the barchessas were used for accommodating the workers and any operations that had to be carried out in sheltered premises. This meant that a living model closely tied to workspaces within an architecturally unitary organism developed out of the model of traditional rural complexes. The Industrial Revolution then brought to the fore the issue of providing a roof over the heads of workers and their families, who had left the countryside to settle in urban locations. This led to the development of lots of interesting models of integrated systems resulting in the creation of pleasant workers'

to living spaces in the early 20th century, producing an array of projects based around existenzminimum. This was a unique design stimulus for architects, who were able to focus more on functional coincidence that the Rationalist Movement in Italy was initially involved in designs for economic social/council buildings. The simultaneous presence of sleeping quarters and living quarters has always been a constant, just like the close correlation between the size of a living unit and the wealth of its owner. Variations on these rules are real exceptions. One example is New York starting in the 1960s, when a number of abandoned industrial buildings were developed into housing, initially by artists, who realised they could provide ideal spaces for their work, and then later by the middle classes. This fashion was exported to other cities with more manufacturing-oriented pasts, which, though, often resulted in an industrial space with a highly distinctive original identity

Jakub Szczesny, Keret House, Warsaw 2012

Antti Lovag, Pierre Cardin House, Cannes 1989

related to unyielding legal constraints, which, in different ways for design and usage. Some of these constraints still endure, rather anachronistically, even in face of changes in demand and also in contradiction with the various alternatives available in these locations for living in ways that are not subject to building regulations: boats, motorhomes, villages that are only temporary by name, such as tented cities/campsites, actually constitute stern world. So is it really possible or, in any case, necessary to innovate living models in terms of their design and technology? AI 05 61


In theory, residential spaces are those which should adapt most quickly to the latest models and demands of society and their In Europe in particular, city centres and period buildings are still widely sought after, despite their considerable limitations in terms of economics, functionality and spatial optimisation. Innovative models proposed and developed over the last century by architects, who are particularly well-informed and talented, have never been welcomed with open arms, at least initially, and are increasingly just the focus of attention of scholars rather than an opportunity to help boost the widespread quality of living premises. Take, for example, the low-cost houses designed for a competition by Jorn Utzon in 1953 and only actually constructed in a different location in 1957, mainly due to the architects own interest and direct efforts. The quality of these houses is actually comparable to more expensive prairie houses in America. Dominioni for Milan's industrial middle classes, which ended often found in lots of traditional works of architecture were more eliminating of corridors in favour of smaller landings that reduce design factors, most notably technological subsystems. First and elements in a spatial layout, on one hand by adopting easily and quickly dismantleable and/or movable construction features and, on the other, by working on the plant-engineering. The increase in appliances requiring electricity, linking up to the mains or simply to the water supply or drainage network, actually creates a number of notable constraints. The development of wireless technology now allows this problem to be (at least partially) dealt with and studies are already underway into solutions that will also allow electricity to be supplied ble living spaces seems to be far from resolved and it is the user who has to adapt to the design spaces he or she moves into and not vice-versa. Technology, which according to some people could enable the spaces inside houses to be completely functionally indisof technology connected with the network for managing the home. This kind of technology particularly applies to household electrical appliances and controls for lighting, air conditioning and shading systems, in order to create a smart and sustainable home. This means progressing from the smart city to the smart home without has not been resolved is the question of whether the model thus far proposed for serving the role and providing the image for this kind of technology inside residential spaces actually makes living a more enjoyable experience or simply increases the amount of background noise and sensorial stress. in ideas striving to create new quality levels and standards of wellbeing through isolation and naturalness, as if a return to our origins is actually a step backwards. Evolution is a natural and necessary phenomenon, but the way architectural designers and manufacturers interpret and cater for it is not always adequate and these matters need to be critically discussed and confuted, so as to achieve the right kind of innovation overlooking typological factors. 62 AI 05

From top: Black Rock City, Nevada one week each year, during Burning Man; Redwood, Blackwood 36BH (Bunk House) Camper


House interior at Coober Pedy, Australia

Joe Colombo’s House, Milano 1969 AI 05 63


ASTANA KAZAKHSTAN

EXPO 2017 FUTURE ENERGY

June 10 – September 10, 2017

L

e Bureau International des Expositions -

internationale en 2017 sur le thème "Energie du

I

l

Bureau

International

des

Expositions

(www.expo2017astana.com).

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T

he Bureau International des Expositions

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2017 (www.expo2017astana.com). The theme chosen by the organizers is “Future -

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to renewable energy. It has been presented a pre-

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L’énergie du futur - Concept

Energia del Futuro - Concetto

Future energy - Concept

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di energia determina direttamente scenari concreti

directly determines concrete scenarios in their so-

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ture. Il progetto Future Energy è sostenuto e organizzato -

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The Future Energy project is supported and orgaunderstood as a process aimed at meeting economic and social needs as well as those relating


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culturale e a un ambiente sano. Future Energy ha il -

un piano per un uso e una produzione di energia and use.

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Both in its construction as well as in the message -

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sibilizzazione in materia di energia come un bene

raising awareness regarding energy as an inherent

Missione

Mission

Mission -

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personnes et celle de la planète.

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Vision est de souligner -

Visione

Vision

ziare soluzioni e percorsi che garantiscano la ge-

tions and paths that ensure sustainable energy management. These pathways are aimed at com-

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ergy.

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Queste soluzioni sono espresse in sottotitolo della

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Concepts clĂŠs -

Concetti chiave

Key Concepts

pretazione del consumo di energia in un contesto

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concepts addressed within the project can be sum-

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possono essere riassunti come segue: energia.

responsable.

umani.

human beings.

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energia elettrica.

energy.

emissions. AI 05 65


Le meilleur projet pour l’Exposition Internationale (EXPO) de Astana 2017, le premier évènement mondial du pays, sera bientôt antion de plus de 100 dossiers, provenant de 20 pays, reçus entre février et juillet 2013. Un conseil technique d’importants architectes et spécialistes en design durable, sous la direction du célèbre économiste Jeremy Rifkin, président de la Foundation for Economic présentées, le jour précèdent, au président du Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev. L’EXPO 2017 est placée sous le thème de l’énergie du futur, des sources alternatives aux systèmes hydriques et de chauffage autonomes, comme souligné récemment par le président Nazarbayev dans un post du site de l’EXPO 2017 (www.expo2017astana.com/fr). Parmi les autres architectes qui ont répondu au concours, Manfredi Nicoletti (Italie), les russes de Studio 44 et les turques de Sembol, tous ayant une expérience dans la construction

E’ quasi al termine la ricerca del miglior progetto per l’International Specialized Exposition (EXPO) 2017 di Astana, Kazakistan, la Il concorso tra febbraio e luglio ha ricevuto più di 100 proposte provenienti da 20 Paesi. Il 14 agosto, presso il centro espositivo Korme economista Jeremy Rifkin, presidente della Foundation for Economic Trends, USA. Il giorno prima, i disegni erano stati presentati al presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev. L’EXPO 2017 è impostata sul tema della “green economy”, che include fonti alternative di energia e sistemi idrici e di calore autonomi, come descritto dal presidente Nazarbayev in un recente post nel sito Tra gli altri architetti che hanno presentato una proposta Manfredi Nicoletti, i russi di Studio 44, e lo studio turco Sembol, tutti con un’esperienza di costruzione in Kazakistan. Anche diversi studi kazaki hanno presentato i propri progetti.

and Zaha Hadid Architects. The competition initially received more than 100 proposals from 20 countries from February to July. Then on Aug. 14 at the Korme including renowned economist Jeremy Rifkin, president of the Foundation for Economic Trends, USA. The day before, the designs were presented to Kazakhstan president, Nursultan Nazarbayev. EXPO 2017 centralizes on the theme of “green economy”, which incorporates alternative energy sources and autonomous heat and water systems, as described by President Nazarbayev in a recent -

Coop Himmelb(l)au www.coop-himmelblau.at Massimiliano e Doriana Fuksas www.fuksas.it

Kazgor www.kazgor.com gmp Architekten von Gerkan, Marg und Partner www.gmp-architekten.de

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Zaha Hadid Architects www.zaha-hadid.com kokkugia www.kokkugia.com

Jurgen Mayerh www.mayerh.de Mecanoo architecten www.mecanoo.nl

Studio Pei Zhu www.studiopeizhu.com Moshe Safdie – Safdie Architects www.msafdie.com

Saraiva + Associados www.saraivaseassociados.com Adrian Smith + Gordon Gill Architecture www.smithgill.com

Snøhetta www.snohetta.com UNStudio www.unstudio.com

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AGENDA BOLOGNA, PALAZZO FAVA Créatures, le rêve de la terre cuite. Through 12/1/2014 www.genusbononiae.it FAENZA, MIC

Through 30/3/2014 www.micfaenza.org Une double exposition dédiée à Arturo Martini, artiste majeur de la sculpture italienne du XXème siècle, a été réalisée grâce à la collaboration entre la Cassa di Risparmio de Bologne et la Fondation du Musée International de la Céramique de Faenza. Dans le Palais Fava de Bologne, sont exposées les grandes terres cuites à exemplaire unique qui, réalisées directement par le maître entre 1928 et 1932, ont été acquises récemment par la Fondation Carisbo. Parmi elles on trouve la Mère folle de 1929 et Dédale et Icare de 1937. Au MIC de Faenza l'exposition, organisée par Claudia Casali, présente une cinquantaine d’œuvres qui évoquent la poétique et l'harmonie que Martini exprime dans ses œuvres féminines et la recherche formelle qui accompagne sa créativité durant ces dernières années. Les œuvres du MIC sont en dialogue avec celles du Palais Fava et complètent la vision artistique du maître en exaltatnt les matériaux qu'il utilise : la céramique, le bronze, le bois, le marbre, la pierre et le plâtre.

Doppia mostra dedicata ad Arturo Martini, talento indiscusso della scultura italiana del ‘900, realizzata grazie alla collaborazione tra la Cassa di Risparmio di Bologna e la Fondazione del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Nel Palazzo Fava di Bologna, a cura di Nico Stringa, sono in mostra le grandi terrecotte a esemplare unico che, realizzate direttamente dal maestro tra il 1928 e il 1932, sono state acquisite recentemente dalla Fondazione Carisbo. Tra queste anche la Madre folle del 1929 e Dedalo e Icaro del 1937. Al MIC di Faenza la rassegna, curata da Claudia Casali, presenta una cinquantina di opere che evocano la poetica e l’armonia che Martini esprime nelle opere muliebri e la ricerca formale che accompagna la sua creatività negli ultimi anni. Le opere del MIC sono in dialogo con quelle di Palazzo Fava e completano la visione artistica del maestro dando rilievo ai materiali da lui utilizzati: la ceramica, il bronzo, il legno, il marmo, la pietra e il gesso. Double exhibition dedicated to Arturo Martini, an undisputed talent Risparmio di Bologna and Fondazione del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Under the curatorship of Nico Stringa,

Madre folle from 1929 and Dedalo e Icaro from 1937.

and provide a complete artistic overview of the master, focusing on the materials he used: ceramics, bronze, wood, marble, stone and plaster. 68 AI 05

Arturo Martini, Mère, 1926


VENEZIA, MUSEO DI STORIA NATURALE Bestiario contemporaneo. Fra arte e scienza, artisti italiani della Collezione Acacia. Through 24/10/2013 www.msn.visitmuve.it L'exposition présente les travaux de 15 artistes contemporains qui mettent en relation leurs œuvres avec la collection permanente de science naturelle, en instaurant des langages artistiques allusifs et des paramètres de confrontation et de contraste caractérisés par l'émotion, le sarcasme et la passion. En exposition œuvres de Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Adrian Paci. Paola Pivi, et bien d'autres artistes.

Esposti i lavori di 15 artisti contemporanei italiani che relazionano le loro opere con la collezione permanente di scienze naturali, instaurando linguaggi artistici allusivi e parametri di contrasto segnati da commozione, sarcasmi e passione. Di forte impatto emotivo, la mostra presenta opere di Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Adrian Paci, Paola Pivi. works interact with the permanent collection of natural science artefacts, setting up allusive artistic languages and means of comparing and contrasting based on

LONDON, DESIGN MUSEUM The Future Is Here: A New Industrial Revolution Through 29/10/2013 www.designmuseum.org L’exposition explore l’évolution des relations avec le monde dessiné, là où les frontières entre concepteur, producteur et consommateurs manière avec laquelle les objets sont réalisés et dans les matériaux l’industrie et l’environnement, comme chaque révolution industrielle et de nouvelles techniques de production, et comment elles peuvent conduire à une croissance majeure et à une productivité qui changeront notre futur.

La mostra esplora le mutevoli relazioni con il mondo disegnato, modo in cui gli oggetti sono realizzati e nei materiali di cui sono l’ambiente come ogni rivoluzione industriale. La mostra indaga su ciò che spinge l’innovazione e le nuove tecniche di produzione, come queste possano portare a una maggiore crescita e produttività e come cambieranno il futuro. the designed world, where the boundaries between designer,

Paola Pivi, Sans titre (Zebre, 2003)

what drives innovation and how it can lead to increased growth and

CANNES, PALAIS DES FESTIVALS MAPIC www.mapic.com Evénement dédié aux décideurs de l’immobilier de commerce et de la commerciaux, centres de loisirs et zones de transit offrant une plateforme riche d’opportunités pour sélectionner les meilleures sites de développement, pour trouver de nouveaux partenaires, présenter de nouveaux projets et évaluer le marché et ses tendances. Le Brésil, la Chine, l’Inde et la Russie seront à l’honneur de cette édition.

Evento dedicato ai professionisti dell’immobiliare retail, il Mapic offre un ampio panorama di aree commerciali centrali, centri commerciali, centri di svago presentando molteplici opportunità per selezionare nuove zone di sviluppo, trovare nuovi partner, proporre progetti e valutare le tendenze di mercato. Il Brasile, la Cina, l’India e la Russia saranno al centro di questa edizione. An international event dedicated to professionals working in the retail

proposing new projects and assessing the latest market trends. Brazil, China, India and Russia will be at the focus. AI 05 69


ROMA, AMERICAN ACADEMY Anamericana Through 14/11/2013 www.departfoundation.org Plus de 40 œuvres, de la peinture à la photographie, au graphisme, à la sculpture, aux installations et aux vidéos, conçues par 32 artistes contemporains américains. Ces travaux, inspirés au concept américain de patriotisme profond et collectif et à ses contradictions, appartiennent depuis peu à la Fondation Depart.

I lavori, ispirati al concetto americano di patriottismo profondo e collettivo e alle sue contraddizioni, appartengono alla Fondazione Depart.

contradictions, belong to the Depart Foundation.

Robert Pruitt, Kill Me, 1912

PARIS, FONDATION CALOUSTE GULBENKIAN DÉLÉGATION EN FRANCE Present Tense: Photos from the South of Africa Through 14/12/2013 www.gulbenkian.pt

Hugo Gernsback, “Amazing Stories Quarterly“, Experimenter Publishing Company, New York Winter 1928. © Collection James and Felicia Kreuzer, Grand Island, New York

en Afrique du Sud. Elle se concentre sur le travail de trois générations récentes de photographes, qui ont débuté leur travail La présence massive de personnes est une caractéristique récurrente dans les œuvres de ces auteurs. Leurs vies, leurs désillusions, les souffrances auxquelles ils ont été soumis durant de nombreuses années et les exclusions dont ils ont été

in Sud Africa. Si concentra sul lavoro di tre recenti generazioni apartheid. Caratteristica ricorrente nelle opere di questi autori, molte delle quali sono state espressamente prodotte per questa mostra, è la massiccia presenza di persone. Le loro vite, le loro delusioni, la sofferenza a cui sono state sottoposte per molti anni, e le esclusioni di cui sono cadute vittima, hanno obbligato i

KARLSRUHE, ZKM - MUSEUM OF CONTEMPORARY ART

Through 27/10/2013 www.zkm.de regime in South Africa. It focuses on the work of three recent generations of photographers, who began their work in the

Exposition sur l’œuvre de l’un des fondateurs majeurs de la Science Fiction, Hugo Gernsback. Éditeur et auteur de nombreux vulgarisation sur la radio, la télévision, l’électricité, la bionique, la conquête de l’espace, l’automation et la télématique, il a contribué massivement à populariser la culture électronique en Amérique et

Mostra sull’opera di Hugo Gernsback, uno dei fondatori della Science Fiction. Editore e autore di numerose riviste, ma anche opere divulgative su radio, TV, bionica, conquista dello spazio, automazione e telematica, Gernsback ha contribuito in modo determinante alla diffusione della cultura elettronica in America e oltre. Exhibition on the work of Hugo Gernsback, one of the founders of the Science Fiction genre. A publisher and writer of science

spread of electronic culture in America and elsewhere. 70 AI 05

of people. Sammy Baloji, Kolwezi, 2009-2011

fell victim, obliged the photographers to create new directions for the professionals of these countries.


BASEL, KUNSTMUSEUM Piet Mondrian – Barnet Newman – Dan Flavin Through 19/1/2014 www.kunstmuseumbasel.ch Le parcours de l’exposition comprend trois expositions personnelles en soi. La suite chronologique de ces trois présentations compose une scénographie où se révèlent des correspondances particulièrement éclairantes entre ces artistes venus tous trois à l’abstraction, mais avec, à chaque fois, d’autres antécédents culturels et sociaux.

Il percorso espositivo è formato da tre mostre personali risalto le corrispondenze tra questi artisti approdati tutti e tre all’astrazione, ma ogni volta attraverso antecedenti culturali e sociali diversi.

highlights the similarities between these three artists, who inspiration from different predecessors on a both a cultural and social level.

Dan Flavin, Untitled (in memory of Urs Graf), 1972/1975

LAUSANNE, EPFL – ARCHIZOOM Penser en Construisant Through 7/12/2013

Project of the Cinema, bd Poissonnière, Paris 2e, perspective. © Fonds Charles Adda, SIAF/Cité de l'Architecture et du Patrimoine/ Archives d'architecture du XXe siècle

La rencontre entre la pensée architecturale de l’Université catholique de Valparaiso et la culture européenne autour de l’architecture conducteur de cette exposition. Réalisée dans le cadre de l’atelier interculturel “Ciudad Abierta les installations et constructions éphémères réalisées lors de cet échange entre étudiants suisses et chiliens.

L’incontro tra il pensiero architettonico dell’Università cattolica di Valparaiso e la cultura europea relativa all’architettura e al

©Archivo Histórico José Vial Armstrong EAD / PUCV

di questa mostra. Realizzata nel quadro dell’atelier interculturale PARIS, CITÉ DE L’ARCHITECTURE ET DU PATRIMOINE 1925, Quand l’Art Déco séduit le monde 16/10 – 17/2/2014

durante questo scambio tra studenti svizzeri e cileni.

Une grande rétrospective qui rend hommage au travers de pièces de mobilier, maquettes et dessins d’architecture

The coming together of the architectural thinking of the Catholic

d’une vision commune émanant de champs artistiques variés.

European architecture and how it is taught are the guiding thread behind this exhibition. Organised as part

and constructions resulting from this exchange between Swiss and Chilean students.

Un’importante retrospettiva che rende omaggio attraverso mobili, modelli e disegni di architettura, ma anche la mostra rintraccia le chiavi del successo internazionale di questo stile, frutto di una visione comune che emanava da campi artistici diversi. architectural designs, as well as sculptures, paintings and art objects. Organised in a sequence of different themes,

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TOKYO, MORI ART MUSUEM Roppongi Crossing 2013: Out of Doubt Through 13/1/2014 www.mori.art.museum offre une panoramique détaillée de la scène artistique japonaise, avec des références à l'histoire et aux © Pal Hermansen (Norway), (Wildlife Photographer of the Year 2012), Bumper life

MILANO MUSEO MINGUZZI

conscience sociale depuis le Grand Tremblement de Terre. 29 artistes et groupes – nés durant les années 1970 et 1980, mais qui incluent également des représentants de diverses générations d'artistes japonais durant le futur prochain et imprévisible du Japon.

Through 22/12/2013 offre una dettagliata panoramica della scena artistica giapponese, con riferimenti alla storia e alle prospettive

, l'exposition organisée par Roberto di Leo expose les 100 dernières images récompensées par le fameux concours de photographie animalière (qui se tient chaque année depuis

accentuata dal Grande Terremoto. 29 artisti e gruppi con rappresentanti di generazioni diverse di artisti

(Photo: Miyajima Kei. Courtesy: Mujin-to Production, Tokyo)

L'édition 2013 de

emergerà nel prossimo imprevedibile futuro.

Museum de Londres avec le BBC Italie grâce à l'exclusivité concédée au Pas Events de Turin. Parmi les images d'impact majeur, on citera la

since the Great East Japan Earthquake. 29 artists and

Nicklen.

also including representatives from different generations and expatriate Japanese artists – explore the kind of landscape that will emerge in the next, unpredictable Kazama Sachiko, Prison Nuke Fission 235, 2012

Edizione 2013 di , la mostra, organizzata da Roberto di Leo, espone le ultime 100 immagini premiate nel noto concorso di tiene ogni anno dal 1964) indetto Magazine e giunte in Italia grazie all’esclusiva concessa alla Pas Events di Torino. Tra le immagini di maggior impatto quella vincitrice Photographer, assegnato a Paul Nicklen. Jean-Pierre Aubé, ElectroSmog Montréal, vidéo, 2012

2013 edition of the exhibition,

TOURCOING, LE FRESNOY A Montréal, quand l’image rôde

London in conjunction with the BBC manquante, non pas celle qu’il nous faut trouver ou retrouver, mais bien celle qui fait que l’on cherche. the London museum arranged with Pas Events from Turin. One of the most striking photographs is the winner of the main prize: the Veolia Photographer Award that went to Paul Nicklen. 72 AI 05

immagine mancante, non quella che bisogna trovare o ritrovare, ma quella che invita a cercare.


SPECIAL BATIMAT Batimat - Interclima+Elec - Idéo Bain AGC Glass Barausse Clipso Eterno Ivica heroal Kawneer modulyss RP Technik Secco Sistemi Stone Italiana Wicona ®

© Moreno Maggi

Ceramics of Italy Objet Lumière Procédés Chénel International Refin Regent Lighting Studio Erick Saillet


Le rendez-vous mondial du bâtiment

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Du 4 au 8 novembre prochains, les salons BATIMAT, Interclima+Elec et Idéo Bain se réunissent et investissent les 9 halls de Paris Nord Villepinte pour former la première plateforme internationale du Bâtiment et de l’Architecture, et accueillir près de 2 700 exposants du monde entier. Performance énergétique et bâtiment à basse consommation, accessibilité et confort d’usage des bâtiments, ville de demain et architecture, avec Londres en tant que ville à l’honneur de BATIMAT, et dimension technologique du bâtiment sont les thèmes forts de ce nouvel ensemble. Deux importants événements célèbrent l’architecture en valorisant le savoir-faire des architectes. L’exposition digitale BATIMAT In Situ, située dans le hall 5b, présente 50 bâtiments remarquables réalisés récemment au sein du Grand Paris. Simultanément, 6 parcours guidés d’une sélection d’ouvrages de BATIMAT In Situ sont proposés dans le cadre de BATIMAT OFF. Ces parcours mettent en avant l’innovation constructive, la qualité architecturale, d’aménagement et d’innovation écologique des différents bâtiments. Autre grand événement organisé au cœur d’Interclima+Elec : l’Energy Performance + Architecture Award, qui récompense un architecte pour son approche énergétique. Cette année, le prix est attribué à l’architecte allemand Stefan Behnisch, du cabinet d’architecture BEHNISCH ARCHITEKTEN. Il fait partie des pionniers de l’architecture durable et n’hésite pas à parler aujourd’hui d’une architecture “climatique et environnementale”. ModesDeBains est l’événement majeur d’Idéo Bain consacré aux produits et aux innovations des fabricants et met en scène 20 solutions techniques parmi les plus performantes des industriels dans un espace de 300 m2, conçu avec l’architecte Fabrice Knoll.

L’evento mondiale della costruzione Dal 4 all’8 novembre prossimi, i saloni BATIMAT, Interclima+Elec e Idéo Bain s presentano assieme per occupare i 9 padiglioni di Pais Nord Ville pinte per dare vita alla prima piattaforma internazionale dell’Edilizia e dell’Architettura, accogliendo circa 2.700 espositori di tutto il mondo.

Due importanti esposizioni celebrano l’architettura valorizzando le capacità degli emblematici realizzati recentemente nell’ambito di Grand Paris. Contemporaneamente, 6 percosi guidati selezionati da “Batimat in Situ” saranno proposti nell’ambito di “Batimat Off”. Questi percorsi esalteranno qualità architettonica, concezione Altro grande evento organizzato da Interclima+Elec, è Energy Performance + Architecture Award, premio assegnato a un architetto per il suo approccio energetico e attribuito quest’anno a Stefan Behnisch, dello studio Behnisch Architekten. Tra i pionieri dell’architettura sostenibile Behnisch oggi parla di un’architettura “climatica e ambientale”. ModesdesBains, evento focalizzante di Idéo Bain dedicato ai prodotti e alle innovazione delle aziende del comparto bagno, si reinventa quest’anno per presentare 20 soluzioni tecniche tra le più avanzate in uno spazio di 300 m2 progettato con l’architetto Fabrice Knoll. 3

The world construction event for the building and architecture industries, the Batimat, Interclima+Elec and Idéo Bain shows are being hosted this year in nine pavilions at Paris Nord Villepinte, bringing together clients, architects, structural engineers and companies operating in the building industry, including approximately 3000 exhibitors and 400,000 buildings, the accessibility and user comfort of buildings, the city of tomorrow and technological aspects of buildings. Two important exhibitions will be focusing on architecture, highlighting the skills exhibition presenting 50 emblematic buildings recently constructed in Grand Paris, and “Batimat Off”, 6 guided tours through the city illustrating 32 works of architecture in Grand Paris that are particularly interesting from the viewpoint of technical innovation, architectural quality, distributional layout and ecological innovation. Another major event organised by Interclima+Elec is the Energy Performance + Architecture Award assigned to an architect for their energy-conscious approach, which this year went to Stefan Behnisch, the German architect among the pioneers of sustainable architecture, who is now talking about “climatic and environmental” architecture. ModesdesBains, Idéo Bain’s key event devoted to products and innovation by companies in the bathrooms industry, is reinventing itself this year to present 20 of the most cutting-edge technical solutions over an area of 300 m² designed by the architect Fabrice Knoll.

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Batimat, Interclima+Elec, Idéo Bain Parc des Expositions de Paris Nord Villepinte 4-9 november 2013 Batimat: halls 5a, 5b, 6, 7, 8 Interclima+Elec : halls 1, 2, 3 Idéo Bain: halls 4 www.batimat.com

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1. 2013 – Tour Majunga – Paris La Défense (92) Jean-Paul VIGUIER et Associés Maitre d’ouvrage : Société UNIBAIL RODAMCO Photographe : © L’autre Image Production 2. 2011 – Restaurant « Phantom » Opéra Garnier – Paris 9e Studio Odile DECQ Photographe : © Odile DECQ Photo Roland Halbe 3. 2011 – Université Paris Diderot – Bâtiment Voltaire – Paris 13e ANTONINI + DARMON Architectes Photographe : © Luc BOEGLY

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5. Stefan Behnisch, University of Baltimore 6. 2011 – Ecole Claude Bernard – Paris 19e Atelier d’Architecture BRENAC – GONZALEZ & Associés Photographe : ©Sergio GRAZIA 7. 2011 – 62 logements étudiants – Paris 11e METRA & ASSOCIES Photographe : © Philippe RUAULT 8. 2012 – Ecole Novancia – Paris 15e AS. Architecture – Studio Photographe : © Georges FESSY

4. 2013 – Stade Jean Bouin – Paris 16e Agence Rudy RICCIOTTI Photographe : © Olivier AMSELLEM

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AGC Glass

HALL 5B

HALL 6, F25

AGC, 1er verrier au monde, est sans cesse attentif aux attentes de ses clients et prescripteurs et propose les verres les mieux adaptés à leurs besoins, que ce soit pour l’enveloppe du bâtiment ou l’aménagement intérieur. Parmi ses gammes de verre à isolation thermique et de contrôle solaire, les plus performantes: transmission lumineuse/facteur solaire) est supérieure à 2. Ces vitrages permettent à la chaleur dans le bâtiment.

de sécurité et de résistance accrue aux chocs thermiques, doivent mixer des volumes trempés et non trempés.

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alle attese dei clienti proponendo i migliori vetri adeguati ai loro bisogni, per l’involucro controllo solare più innovative:

, può essere temperato o no secondo i bisogno e non necessita di sbordare il rivestimento. Ideale per facciate che coniugare volumi temperati e non.

requirements, both for building shells and interior furnishing. Its ranges of innovative thermal insulation and solar control glass include:

* Cradle to Cradle CertifiedCM is a certification mark licensed by the Cradle to Cradle Products Innovation Institute 2 76 AI 05

All pictures © AGC Glass


1. Libramont Exhibition & Congress Center (Belgium), project by Synergie International, product: Ultra-50 on Clearvision (Stopray). Photo: JeanMichel Byl 2. Vertigo, Sofia (Bulgaria), project by Panidea, product: Indigo 48T (Stopray). Photo: Hubert Hesoun 3. AGC Stopray Smart 4. Varesine, Milano ( Italy), project by KPF, product: Vision-50 (Stopray). Photo: Jean-Michel Byl 5. Umicore, Hoboken (Belgium), project by Conix Architects, product: Thermobel Stopray Vision 50 and 50T

AGC France TĂŠl. +33 (0)1 57 58 30 31 Fax. +33 (0)1 57 58 31 63 france@eu.agc.com www.yourglass.com

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Barausse

HALL 6, M30

Barausse naît en 1967. Dès ses débuts, l’entreprise manifeste une forte propension à l’application de nouvelles technologies pour le produit “porte pour intérieurs”. Première entreprise ayant breveté le système de réversibilité parfaite des portes conception à la réalisation, est développée dans l’usine de Monticello Conte Otto à Vicenza (Italie). Toutes ces caractéristiques, qui font de Barausse une entreprise unique, sont résumées dans la marque “100% BARAUSSE MADE IN ITALY”. Barausse, depuis toujours active dans les marchés internationaux, est aujourd’hui

Tiziano 1300

à Accra. Barausse offre à ses clients une ample gamme de choix de matériaux et de styles, allant du Classique au Moderne et au Design. De plus, en intégrant un concept de décoration plus recherché, Barausse offre à son interlocuteur une ample palette de produits assortis à la porte, tels que les plinthes, les boiseries, les miroirs ou encore les sols (qui seront présentés au Batimat 2013 de Paris et aux Salons de Moscou). Les portes de Barausse sont en Vero Legno® Barausse grâce à l’expérience et au support professionnel de son bureau technique interne offre des réponses toujours adaptées aux exigences de l’interior design. Barausse nasce nel 1967. Da subito l’azienda manifesta una forte attitudine all’applicazione di nuove tecnologie al prodotto “porta per interni”. È la prima azienda a brevettare il sistema di reversibilità perfetta di anta e telaio facilitando così rivendita, posatore e utilizzatore. Tutte le sue proposte sono creazioni originali. Il percorso produttivo, dalla progettazione alla realizzazione, avviene nello stabilimento di Monticello Conte Otto a Vicenza (Italia). Queste caratteristiche, che rendono Barausse unica, sono riassunte nel marchio “100% BARAUSSE MADE IN ITALY”. Da sempre abituata a operare nei mercati esteri, e Accra. Barausse offre ai propri clienti una ampia gamma di scelta di materiali e stilistica in ambito Classico, Moderno e di Design. Inoltre, inserendosi in un più elevato concetto di arredo, propone al proprio interlocutore una ampia palette di prodotti in coordinato alla porta come battiscopa, boiserie, specchi e, ultimi nati i pavimenti (verranno presentati al Batimat 2013 di Parigi e ai Saloni di Mosca). Le porte di Barausse sono in Vero Legno® Sempre attenta alle tendenze del mercato, Barausse si pone come interprete delle tecnico interno specializzato e dedicato.

Ice On

frame, making things easier for the retailer, installer and user. All its products are original creations. The entire manufacturing process from design to construction takes place at the factory in Monticelle Conte Otto in Vicenza (Italy). These distinctive traits that make Barausse unique are all incorporated under the trademark “100% BARAUSSE MADE IN ITALY”.

Design ranges. Moreover, due it has a higher concept of furniture, it also offers

®

support through its specialist, dedicated, in-house technical department.

Secret Shiny 78 AI 05


Barausse Via Parmesana, 27 36010 Monticello Conte Otto (VI) - Italia Tel. +39 0444 900 000 Fax +39 0444 900 019 info@barausse.com Skype baraussegroup www.barausse.com

Antica Venezia 1620 AI 05 79


Clipso

HALL 5B, U26

Clipso Clipso

Clipso

Clipso Clipso Clipso

Clipso Brasserie Le France, France : printed frames - Installer : Epal Design

Clipso Clipso

Clipso Clipso

Clipso

Clipso Zac Claude Bernard BNPPI, France : acoustic ceilings project manager for Didier Gomez : Elisabeth Haulin - Installer : Langlois Sobreti

Akmerkez Shopping mall, Turkey : lighted ceilings - Installer : TTI Elektrik Elektronik - Architect : Filiz Yilmaz 80 AI 05


CLIPSO Productions SAS 5 rue de l’Eglise 68 800 Vieux-Thann - France Tél. +33 (0)3 89 37 10 84 info@clipso.com www.clipso.com

International Business College, Danemark : freestading frames - Installer : Ralbo Aps - Architect : Schmidt Hammer Lassen AI 05 81


Eterno Ivica

HALL 5A, E82

Avec plus de 50 ans de présence dans le secteur, Eterno Ivica est désormais une référence dans l’histoire italienne du bâtiment. Cette entreprise, qui fait partie du groupe Plastic Plus, en synergie avec Italtronic et Plastic Planet, est une réalité dynamique qui s’est imposée comme objectif la recherche d’innovation, en développant en permanence de nouvelles solutions et en supervisant toutes les phases de production, de la fabrication à la commercialisation. La proposition commerciale d’Eterno Ivica s’articule en sept grandes lignes, chacune composée d’une gamme de solutions complètes, développées ‘Pedestal’, un ample catalogue de supports réglables pour sols surélevés ; ‘Woodeck’, la ligne de sous-structures pour sols surélevés d’extérieur ; ‘Eterno’, une gamme d’accessoires pour couvertures imperméables en EPDM, TPE, PVC, TPO et ECB; ‘Master’, la ligne d’équipements pour la pose de couvertures imperméables (chalumeaux, dispositifs de soudage et accessoires), ‘Liquid’, un catalogue d’accessoires pour membranes imperméabilisantes liquides et ciments bicomposants, ‘Mondia’, la gamme de systèmes complets pour la canalisation des eaux ; ‘Building ‘, un catalogue d’accessoires et de composants pour le bâtiment en général. La collaboration avec des lui garantissant un rapport personnalisé. La conception de solutions génériques et de solutions sur mesures passe par différentes phases : le modèle élaboré sur papier avec le client, le rendering, le processus créatif, le prototypage et le choix des matériaux à l’avant-garde qui seront ensuite utilisés durant le processus de production. Toutes

Con oltre cinquant’anni di presenza nel settore, infatti, Eterno Ivica è un punto di riferimento della storia dell’edilizia italiana. L’azienda, che fa parte de fa parte del gruppo Plastic Plus, in sinergia con Italtronic e Plastic Planet, è una realtà dinamica che si pone come mission la ricerca continua di innovazione sviluppando sempre nuove soluzioni e sovraintendendo tutte le fasi produttive, dalla lavorazione alla commercializzazione. L’articolata proposta commerciale di Eterno Ivica si articola in sette linee, ognuna ‘Pedestal’, un ampio catalogo di supporti regolabili per pavimentazioni sopraelevate; ‘Woodeck’, la linea di sottostrutture per pavimentazioni sopraelevate da esterno; ‘Eterno’, gamma di accessori per coperture impermeabili in EPDM, TPE, PVC, TPO e ECB; ‘Master’, la linea di attrezzature per la posa di coperture impermeabili (cannelli, saldatori e accessori); ‘Liquid’, un catalogo di accessori per membrane impermeabilizzanti liquide e cementi bicomponenti; ‘Mondia’, la gamma di sistemi completi per la canalizzazione delle acqu; ‘Building’, un catalogo di accessori e settore consente all’azienda di soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente, garantendo un rapporto personalizzato. La progettazione di soluzioni, anche su misura, passa per creativo, alla prototipizzazione e alla scelta dei materiali all’avanguardia che saranno

Boasting over 50 years in business, Eterno Ivica is a benchmark in the history of Italian building. The company, which belongs to the Plastic Plus Group in synergy with Italtronic and Plastic Planet, is a dynamic enterprise, whose corporate mission is to carry out constant research into innovation, developing more and more new solutions and supervising every stage in production from manufacturing to marketing. Eterno Ivica’s commercial offer is spread over seven separate lines, each composed of a

roofs made of EPDM, TPE, PVC, and ECB; ‘Master’, a range of equipment for installing waterproof roofs (pipes, welding devices and accessories); ‘Liquid’, a catalogue ‘Mondi’, a range of complete systems for channelling water; ‘Building’, a catalogue of accessories and components for building in general. Working with experts in the industry allows the company to meet all their customers’ requirements, guaranteeing a very personal working relationship. The design of (in some cases) customised solutions involves various separate stages: from a cardboard model devised with the customer to the rendering and creative process, prototyping and the choice of cutting-edge materials

82 AI 05


Eterno Ivica Srl Via Austria 25E 35127 Padova – Italia Tel. +39 049 85 30 101 fax. +39 049 85 30 111 eternoivica@eternoivica.com www.eternoivica.com

AI 05 83


heroal

HALL 6, G97

Les exigences visà-vis d’une enveloppe de bâtiment moderne sont multiples et ambitieuses : parmi les critères de sélection élémentaires, on note la qualité, le design, l’individualisation et un rapport prixperformances conforme à la réalité du marché. En outre, des valeurs telles que la durabilité et des produits novateurs, heroal propose un portefeuille de systèmes polyvalents et orientés vers

Window system heroal W 72 i green

aluminium harmonieux pour les fenêtres, les portes, les façades, les volets roulants et les portes à enroulement et contribue ainsi, dans une ample mesure, à satisfaire les exigences énumérées ci-dessus. heroal a non seulement inventé la lame de volets roulants avec injection de mousse PU, mais l’a depuis améliorée en continu. Les compétences exceptionnelles en développement de l’entreprise sont visibles dans toutes nos gammes de produits, par exemple dans le système de fenêtre heroal W 72, qui a été récompensé par le prix allemand de l’innovation architecturale 2012 en Allemagne. Observations du jury : Plutôt que de réagir « à l’ancienne » aux prescriptions plus sévères en matière d’économie et d’isolation phonique et thermique, à savoir en concevant des systèmes plus épais comportant plus de matériaux isolants, heroal avec son système de fenêtre heroal W 72, ouvre le champ à de nouvelles normes. Avec une conception nouvelle brevetée de barrettes d’isolation, composées à 62 % de matières premières renouvelables, ce système séduit par son encombrement visuel discret et élégant et satisfait parallèlement les exigences élevées en matière d’isolation thermique. Le système de porte heroal D 92 UD a également été récompensé. Il a obtenu le prix allemand Universal Design 2013 pour l’esthétisme de son design et la durabilité et la construction particulièrement modulaire du système qui ouvrent à l’utilisateur de nombreuses possibilités d’agencement. heroal est l’un des premiers fabricants de systèmes en aluminium à l’international et distribue ses produits dans 40 pays. La société compte 3 500 clients environ dans le monde entier. I requisiti per realizzare un involucro edilizio moderno sono elevati e molteplici: tra i criteri di selezione di base ci sono qualità, design, possibilità di personalizzazione e un rapporto qualità/prezzo in linea con le condizioni di mercato. sempre maggiore importanza. Con la sua vasta e rivoluzionaria gamma di soluzioni, heroal è la dimostrazione di come sia possibile integrare tutte queste aspettative all’interno di contribuendo in modo fondamentale a raggiungere tutti gli obiettivi precedentemente citati. Oltre ad aver inventato diversi decenni fa l’avvolgibile con anima in schiuma, heroal continua tuttora a perfezionare questo prodotto. L’elevata competenza dell’azienda in termini W 72, che si è aggiudicato il premio tedesco Innovationspreis Architektur 2012 (premio per l’innovazione architettonica) con questa motivazione: “Anziché soddisfare le normative riguardanti energia e isolamento secondo i metodi già conosciuti (sistemi più spessi con maggiore quantità di materiale isolante), heroal ha imposto nuovi parametri con il sistema per

The elementary school in Arnsberg: curtain wall system heroal C 50 HI, window system heroal W 72, door system heroal D 72

e a listelli composti per il 62% da materie prime rinnovabili, il sistema si contraddistingue per le sottili ed eleganti sezioni a vista, rispondendo al tempo stesso ai più rigidi requisiti di isolamento termico. Anche il sistema per porte heroal D 92 UD ha conquistato il premio tedesco Universal Design Award 2013 per il design, la durevolezza e la struttura modulare aziende leader a livello internazionale nei sistemi in alluminio e vanta una presenza in 40 paesi e circa 3.500 clienti in tutto il mondo. There are numerous and demanding requirements that a modern building envelope must take into consideration: the basic selection criteria include quality, design, customisable options and a price/performance ratio that conforms with market requirements. Characteristics such as sustainability and system portfolio, heroal demonstrates how these expectations can be combined simultaneously in innovative products. The company, which was founded in 1874, develops, produces and roller shutters and roller doors and is therefore able to make a considerable contribution decades ago and has been continuously developing it since. The high level of development window system, which was awarded the german Innovation Prize Architecture 2012. The jury explained that instead of responding to the more stringent energy and insulation requirements in the tried-and-tested way (thicker systems with more insulating material), heroal has raised the bar with its heroal W 72 window system. With a completely new, patented design for the thermal break geometry and bridges that are made of up to 62 percent renewable resources, the system impresses with slender, elegant view widths, whilst also meeting the highest energy conservation requirements. The heroal D 92 UD door system has also won prizes. It was awarded the german universal design award 2013 for its aesthetic design, durability and

heroal coating system 84 AI 05

of design options for the customer. heroal is one of the leading aluminium systems suppliers worldwide and distributes its products in 40 countries, supplying products to around 3,500 customers across the globe.


Vogeler HQ in Lüdenscheid: curtain wall system heroal C 50 HI and window system heroal W 72

heroal - Johann Henkenjohann GmbH & Co. KG Österwieher Straße 80 33415 Verl -Germany Post office box 12 64 33411 Verl - Germany Phone +49 52 46 507-0 Fax +49 52 46 507-222 Tél pour la France: +33 (0)3 72 88 01 25 www.heroal.com

Düsseldorf Airport: curtain wall system heroal C 50 HI and window system heroal W 72

heroal rs hybrid combines the positives properties of a roller blind with those of a textile sun protection

Medical Center in Mönchengladbach: curtain wall system heroal C 50, fire door system heroal D 82 FP AI 05 85


Kawneer

HALL 6, K68

Pour présenter son offre large, complète, innovante et performante de solutions de murs rideaux et de menuiseries extérieures en aluminium, Kawneer est présente sur l’une des surfaces d’exposition les plus grandes (530 m²) du Hall 6 stand K68 de Batimat 2013. Maîtres d’ouvrage, architectes, bureaux d’études, économistes et professionnels peuvent découvrir tout un univers de solutions constructives et d’aide à la décision pour le bâtiment tertiaire, le commerce, l’habitat individuel et collectif, en neuf comme en rénovation. Tout a été pensé pour faciliter la découverte des produits. L’espace est organisé autour de circuits de visite clairs où la mise en scène des produits garantit une excellente compréhension de l’offre et une répartition à partir de deux zones dédiées, l’une à la France l’autre à l’International. Cinq du plus simple au plus complexe, du standard à l’œuvre d’art, de la thermique Résidentiels Collectifs : les menuiseries ciblées à hautes performances énergétiques

Hôtel Axis Viana, VHM Jorge Sorde de Albuquerque

un panel élargi offrant un choix exclusif de couleurs, de nuances, de matières, de textures… une affaire de goût ! Per presentare l’ampia gamma, completa, innovativa e performante delle sue soluzioni di facciate continue e di serramenti esterni in alluminio, Kawneer è stand K68 al Batimat 2013. Committenti, architetti, studi d’ingegneria, economisti e professionisti possono scoprire un universo di soluzioni costruttive e di supporto nuovo come nella ristrutturazione. Tutto è stato pensato per facilitare la scoperta dei prodotti. Lo spazio è stato organizzato secondo dei circuiti di visita che permettono un’eccellente comprensione dell’offerta e una ripartizione ideale dei zone dedicate una alla Francia e l’altra all’internazionale. Sono proposti 5 circuiti di dallo standard alle opere d’arte, dalla termica alla prestazione energetica, dal

Bâtiment Nouveau Palace Montpellier, François Soler

di abitazioni: i sogni di confort e di spazio diventato realtà: design contemporaneo dove si coniugano qualità architettonica, prestazioni termiche e confort di utilizzo. texture… una questione di gusto! To present its complete, innovate, high-performance range of curtain facades and important exhibition areas (530 m2 ) of Batimat 2013, at stand K68 of Pavilion 6. able to discover a faster way of structural features and project aids for buildings in the services, retail and individual/collective residential sectors for both new easier to discover these new products. The space is arranged in special tours so spacious welcoming entrance directs visitors around to dedicated areas, one for

contemporary design combining architectural quality, high thermal ratings and Bâtiment Bloom, Francisco Simões 86 AI 05

textures… a question of taste!


Kawneer France SAS ZI - Rue de la Garenne 34748 Vendargues Cedex - France Tél. +33 (0)4 67 87 77 77 Fax +33 (0)4 67 87 77 00 kawneer.france@alcoa.com www.kawneer-france.com

Hôtel Aquapura Douro, Luís Rebelo de Andrade

Lycée Galliéni, Vasconi Associés Architectes

Habitat individuel, Henri Paret

Aérogare Cannes Mandelieu, Comte et Vollenweider Architectes AI 05 87


modulyss

® HALL 5B, J10

Basée en Belgique, modulyss® conçoit et fabrique des dalles moquette modulaires pour le marché international du Contract. Grace à un ingénieux processus de production, modulyss® est capable d’offrir des dalles moquette qui associent performances techniques et qualité du design se distinguant par une offre et des prestations de services uniques orientées vers sa clientèle et qui se traduisent par trouver des produits d’une durée exceptionnelle et de tendance, avec une large palette de couleurs, de textures et de motifs offrant des possibilités créatives exclusives. La responsabilité sociétale est l’un des fondements de la philosophie de l’entreprise. Sa gamme écologique de dalles moquette est fabriquée à partir de matériaux 100% recyclés et grâce au processus back2back, modulyss® transforme 10% des rebuts de son processus de coupe et les ajoute au dossier des dalles. Qualité, individualité, exclusivité et élégance, sont les valeurs distinctifs qui font des dalles moquette modulyss® et fonctionnels en tout liberté.

White & Black

Fondata in Belgio, modulyss® progetta e produce quadrotte in moquette modulari per il mercato internazionale del contract. Grazie a un innovativo processo di produzione, modulyss® è in grado di offrire delle quadrotte in moquette che coniugano prestazioni tecniche e qualità del design caratterizzandosi per un’offerta e una professionalità del servizio unici, orientati al cliente e che si traducono in prodotti di grande durata e di tendenza, con un’ampia gamma di colori, texture moderni e di ambienti eleganti ed esclusivi. La responsabilità societaria è uno dei moquette è fabbricata con materiali 100% riciclati e grazie al processo back2back, modulyss® trasforma il 10% degli scarti del processo di taglio e li riutilizza nella parte posteriore delle quadrotte. Qualità, personalizzazione, esclusività ed eleganza, sono i valori distintivi che fanno delle quadrotte in moquette modulyss® Founded in Belgium, modulyss® designs and manufactures modular carpet tiles for the international contract market. Thanks to an innovative manufacturing process, modulyss® can produce carpet tiles that combine technical features of the highest standard with high quality design. The company stands out for its unique professionalism in terms of its service and products that are entirely edge in a wide range of colours, textures and patterns, offering endless creative possibilities for furnishing modern spaces and elegance/exclusive premises. Corporate responsibility is one of the grounding principles of the company’s corporate philosophy. The ecological range of carpet tiles is manufactured using 100% recyclable materials and, thanks to the back2back process, modulyss® actually transforms 10% of the waste from the cutting process and reusimg it in the backside of the modular tiles. Quality, customization, exclusiveness and elegance are the distinctive traits that make modulyss®’s carpet tiles the ideal partner for creating elegant,, functional spaces in complete freedom.

First Stripes 88 AI 05


modulyssÂŽ Zevensterrestraat 21 9240 Zele - Belgium TĂŠl. +32 (0)52 45 72 11 Fax +32 (0)52 44 90 99 info@modulyss.com www.modulyss.com

First Stripes

First Waves

Gradient

Alternative 100 + Cambridge

Gradient AI 05 89


RP Technik

HALL 6, L60

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m e n u is e r i e Distribuée par

a c i e r

KDI

Menuiserie acier RP Technik – KDI 173-179, boulevard Felix Faure 93537 Aubervilliers Cedex – France Tél. +33 (0)1 48 39 76 73 Fax +33 (0)1 48 39 76 77 Contact : André-Charles Fasques rptechnik@kdi.fr www.rp-technik.com

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Secco Sistemi

HALL 6, K101

Secco Sistemi est le numéro un dans le marché italien des systèmes pour les façades et les fenêtres en métaux nobles. L’entreprise vénitienne offre aux architectes des

résultat d’une recherche menée dans le laboratoire SeccoLab en collaboration

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Secco Sistemi è numero uno nel mercato italiano dei sistemi per facciate e

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1. Sonoma County California 2. Gallerie dell’Accademia Venezia 3. Sonoma County California 4. Fondaco dei Turchi Venezia. 5. Residenza del Forte Carlo Felice La Maddalena (Olbia Tempio) 6. Parco della Musica e della cultura Firenze 7. Ernst Reuter Haus Berlin

Secco Sistemi Via Terraglio 195 31022 Preganziol (TV) - Italie Tel. +39 0422 49 77 00 Fax +39 0422 49 77 05 info@seccosistemi.it www.seccosistemi.fr

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Stone Italiana

HALL 5B, M70

Stone Italiana est l’une des entreprises les plus avancée dans la production de quartz reconstitué pour les sols, les revêtements, les plans de travail et les salles de bains. Les dalles Sone Italiana sont le résultat de la recherche développée par la société dans tous les domaines de production, à partir de la gamme esthétique jusqu’à l’accroissement des prestations du produit, dans le but d’améliorer les résistances mécaniques, contenir les épaisseurs et les poids des dalles; expérimenter des colorations et des textures innovatrices interagissant avec les idées, les projets et la demande d’un marché de plus en plus exigeant. La production à base de quartz, caractérisée par la présence dans les mélanges d’une pourcentage de 93% de granulats siliceux, sable ou quartz, a permis à l’entreprise d’obtenir, en plus de la variété de couleurs et de textures, de grandes tailles, jusqu’à 140x305 cm, avec le moindre épaisseur et de larges possibilités d’application. Les dalles Stone Italiana se distinguent par les hautes performances techniques, telles la résistance aux acides, à l’abrasion et à l’usure, et la compacité et l’uniformité du dessin et des nuances, ce qui les rend particulièrement adaptées applications spéciales. Innovation et technologie sont les termes d’une culture de la qualité revendiqués ‘Cartapietra’, Fango Grain

transformation de la manière de penser et d’utiliser la matière réinventant à travers sa production les qualités, telles l’unicité, la typicité et la varié, que l’on trouve en nature. Stone Italiana è una delle aziende più all’avanguardia nella produzione di quarzo ricomposto per pavimenti, rivestimenti, piani cucina e bagno. Le lastre Stone Italiana sono i frutto della ricerca e della sperimentazione sviluppate dall’azienda in ogni ambito produttivo, dalla gamma estetica all’accrescimento delle prestazioni del prodotto, con l’obiettivo di migliorare le resistenze meccaniche, contenere i pesi e gli spessori delle lastre, creare colori e texture innovativi interagendo con le idee, i progetti e le richieste di un mercato sempre più esigente. La produzione a base di quarzo, caratterizzata dalla presenza nell’impasto di inerti di natura silicea, sabbia o quarzi, nella percentuale del 93%, ha permesso all’azienda di ottenere, oltre alla varietà di colori e texture, dei grandi formati, applicazione. Le lastre Stone Italiana si distinguono inoltre per le elevate caratteristiche prestazionali: resistenza alle aggressioni di acidi, all’abrasione, all’usura, oltre alla compattezza e uniformità del disegno e della tonalità, che le rendono per bagno e per tutte le lavorazioni speciali. Innovazione e tecnologia sono i termini della cultura della qualità che da sempre Stone Italiana rivendica facendosi interprete della trasformazione del modo di pensare e usare la materia attraverso un prodotto che reinventa doti che si trovano in natura, quali l’unicità, l’irripetibilità e la varietà. Stone Italiana is one of the most cutting-edge companies in the manufacture of manufactured by Stone Italiana are the result of the research and experimentation from aesthetics and appearance to product performance, in order to improve

or quartz in 93% percentages, has enabled the company to create large formats opportunities. are also extremely compact and uniform in terms of their design and colour Innovation and technology lie at the foundations of a culture for quality that properties found in nature, such as uniqueness, non-repeatability and variety. ‘KSoul Gloss’, KSTONE® collection 94 AI 05


‘Confessions’ in collaboration with Alpi, design: Lorenzo Palmeri

Stone Italiana Via Lavagno, 213 37040 Zimella (VR) - Italia Tel. +39 0442 715 715 Fax +39 0442 715 000 stone@stoneitaliana.com www.stoneitaliana.com

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‘StoneWallpaper’ in collaboration with Jannelli&Volpi

‘KBlue Gloss’, KSTONE® collection, available in thirteen different shades

‘Cartapietra’, a collection of natural coloured materials AI 05 95


Wicona

HALL 6, G65/E60

Wicona est une marque internationale qui développe, conçoit et commercialise des systèmes aluminium pour le bâtiment : façades et menuiseries. Spécialiste de solutions technologiques de qualité, il se démarque par ses créations sur-mesure adaptées à la volonté des architectes comme aux besoins de ses différents utilisateurs. architectes européens et des bureaux d’études façades. Parmi ses réalisations les plus emblématiques : L’Hôpital Robert Schuman à Metz. Ses murs-rideaux portent des menuiseries Mecano de Wicona permettant de respecter les objectifs thermiques du projet. Toutes les chambres sont équipées de fenêtres Wicona Epure Plus à ouvrants Le Nouveau Siège Social Financo à Brest. La partie supérieure carrossée en blanc et percée de menuiseries et murs rideaux Wicona. Le confort acoustique est assuré par 750 m² de fenêtres Wicline 65HI et par quatre parois de 675 m² de murs rideaux Mecano 52 d’aspect grille. Les façades sud et ouest sont protégées par 1900 mètres linéaires de brise soleil Wicsolaire blancs. La Maison des Sports de Montpellier. L’imposant atrium au cœur du bâtiment est la pièce maîtresse du dispositif de ventilation naturelle qui circule depuis les châssis respirant R’Pure Wicona – avec store vénitien intégré et

Financo New Headquarters, Brest, project by Cabinet d'Architectes A3

L’ensemble immobilier Le Parc de Strasbourg à Brest. Les menuiserie Wicona qui habillent les façades ont été choisies pour leurs atouts constructifs et leurs hautes performances énergétiques. Coté logements, 400 châssis pour fenêtres oscilloété installés. Coté bureaux et commerces, 400 m² de murs rideaux Mecano grille, en partie habillés du brise soleil Wicsolaire. Wicona è un marchio internazionale che sviluppa, progetta e commercializza sistemi in alluminio per l’edilizia: facciate continue e serramenti. Specialista di soluzioni tecnologiche di qualità, si distingue per prodotti su misura per architetti e clienti privati. Wicona si propone come partner privilegiato per i principali architetti europei e studi Schuman a Metz. Le facciate sono dotate di serramenti Mecano di Wicona nel rispetto

La nuova sede sociale Financo a Brest. La parte superiore è ritmata da serramenti e 65HI e da quattro pareti di 675 m² di facciae continue Mecano 52. Le facciate sud e ovest sono protette da 1900 metri lineari di brise soleil Wicsolaire bianchi. La Maison

in copertura. Il complesso immobiliare Le Parc de Strasbourg a Brest. I serramenti Wicona in facciata sono stati scelti perle prestazioni costruttive e energetiche. Verso Robert Schuman Hospital, Metz, project by AIA (Architectes Ingénieurs Associés). Photo : Remi Villaggi

commerciali, sono stati posati 400 m2 di facciate continue Mecano griglia, rivestiti in parte da brise soleil Wicsolaire. Wicona is an international brand developing, designing and manufacturing aluminium systems for the building industry: curtain façades, windows and doors. Specialising in high-tech solutions, it stands out for its customised products for both architects and private customers. Wicona offers its services as a privileged partner for leading

by Wicona in accordance with the project’s thermal guidelines. The rooms are shielded by Wicona Epure Plus Windows with hidden apertures and high acoustic performance tie-rods. The new Financo corporate headquarters in Brest. The top section features Wicona curtain doors/windows and facades. Acoustic comfort is guaranteed by 750 m² of Wicline 65Hl windows and four 675 m² Mecano 52 curtain walls. The south and west facades are protected by 1900 metres in length of white Wicsolaire shutters. The imposing lobby in the middle of the building is the most important feature of the natural ventilation system circulating from the R’Pure Wicona right through to the apertures in the roof. Le Parc de Strasbourg real-estate complex in Brest. Wicona façade windows and doors were chosen for their energy and structural and doors were installed over by the apartments. 400 m² of grey Mecano curtain Robert Schuman Hospital, Metz, project by AIA (Architectes Ingénieurs Associés). Photo : Remi Villaggi 96 AI 05

Wicsolaire shutters.


Maison des Sports, Montpellier, project by Chabanne et Partenaires. Photo : Ludovic Molinier

Maison des Sports, Montpellier, project by Chabanne et Partenaires. Photo : Ludovic Molinier

Wicona Rue Jean Baptiste Godin Parc d’Activités le Plateau 02200 Courmelles - France Tél. +33 (0)2 35 98 200 Fax +33 (0)2 35 98 205 marie.claude.picard@hydro.com www.wicona.fr

‘Le Parc de Strasbourg’ complex, Brest, project by Guy Fauvet, Collectif d’Architectes. Photo : Cyril Folliot AI 05 97


Ceramics of Italy L’enveloppe architectonique traduit les ambitions esthétiques et fonctionnelles d’un bâtiment. C’est grâce à sa peau qu’une architecture se confronte avec le territoire, tisse des relations avec le contexte, dessine un nouveau paysage, et se fait l’interprète des urgences énergétiques imposées par la sauvegarde de l’environnement et par les besoins toujours plus urgents d’économies d’énergies. Parmi les secteurs industriels les plus sensibles à la profonde transformation qui est en train de toucher le monde du projet, l’industrie de la céramique italienne excelle grâce à son niveau de prestation, sa qualité esthétique, ses gammes de de revêtement. Certaines réalisations emblématiques d’enveloppes de façades en matériel céramique témoignent de la leadership italienne dans ce secteur et de nouveaux langages compatibles avec les recommandations internationales dans le domaine de l’énergie et de l’environnement.

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L’involucro architettonico traduce le ambizioni estetiche e funzionali di un relazioni con il contesto, disegna un nuovo paesaggio, si fa interprete delle urgenze energetiche imposte dalla salvaguardia dell’ambiente e dalle sempre più pressanti richieste di economia di energia. Tra i comparti industriali che meglio hanno percepito e fatto propria la profonda trasformazione che sta investendo il mondo del progetto, l’industria della ceramica italiana eccelle per livello involucri di facciata in materiale ceramico testimoniano la leadership italiana nuovi linguaggi al passo con le indicazioni internazionali in campo energetico e ambientale. building. It provides the means through which a construction interacts with its surroundings, setting up relations with its context and creating a new landscape. It also handles energy requirements related with safeguarding the environment

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various industrial sectors that have most effectively realized and catered for the major transformation the world of architectural design is undergoing, Italian ceramics industry excels in terms of its performance rating, aesthetic quality,

© Luciano Busani

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© Luciano Busani

partner for architects in search of and developing new languages in synch with international guidelines on energy and the environment.

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1. Eco-leader by Ceramiche Refin, Headquarters offices, Salvaterra (Italy) 2. Kerlite by Cotto d’Este, Nuovo Teatro dell’opera, Firenze (Italy) 3. Travertino Romano Scanalato by Coem, Private residence, Roma (Italy) 4. Geotech by Floor Gres, Centre sportif et de Santé Dorigny (Switzerland) 5. Time by Cooperativa Ceramica d’Imola, STU 109 B, Parma (Italy) 6. Aisthesis 0.3 by Ceramica Panaria, Private residence, Maniago (Italy) 7. Riflessi di Cava by Antiche Fornaci d’Agostino, Residential building, Soverato (Italy) 8. Cotto pregiato dell’Impruneta, Sannini Impruneta, Nuova Stazione Alta velocità Roma Tiburtina, Roma (Italy) 9. D-sign (City and Skyline), More (Manhattan) by Ceramiche Caesar, Villaggio del fanciullo, Bologna (Italy) 10. Granitogres Unicolore by Casalgrande Padana, new parish complex “San Pio da Pietralcina”, Roma (Italy) 11. Rockstyle Series, Le Pietre di Fiordo, by Fiordo Industrie Ceramiche, private house (Italy)

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Ceramics of Italy Edi.Cer. S.p.A. Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo (MO) - Italia Tel +39 0536 80 45 85 Fax +39 0536 80 65 10 www.laceramicaitaliana.it info@laceramicaitaliana.it

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© Moreno Maggi

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Objet Lumière Objet Lumière crée et édite des gammes de produits lumineux dans lesquels d’habiller les espaces et répondre aux besoins et attentes de ceux qui les traversent et les habitent : lieux de vie, de travail, de vente, d’accueil et de détente. En valorisant essentiellement des éléments de haute performance – technologie LEd, mousse acoustique – elle séduit ses clients par ses qualités intrinsèques : innovation, modularité, design, confort, performance technique, sur-mesure. Avec Objet Lumière, chaque projet devient unique : elle réalise des solutions globales pour répondre aux projets architecturaux, sur des espaces existants ou à créer et accompagne les maîtres d’ouvrage, architectes, architectes d’intérieur et bureaux d’études. Ses compétences en matière de conception et de réalisation : générateurs de sources lumineuses électroniques ; systèmes de gestion, contrôle et programmation de l’éclairage ; création d’objets lumineux, acoustiques avec design espaces et volumes établis.

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Starterre… Objet Lumière crea e produce delle gamme di prodotti luminosi nei quali integra tecnologie modulari – acustica, suono, multimedia – per rivestire gli spazi e rispondere ai bisogni e alle attese di chi li attraversa e li abita: spazi di vita, di lavoro, di vendita, di accoglienza e di relax. Valorizzando principalmente elementi ad altre prestazioni – tecnologia LEd, schiuma acustica – l’azienda seduce i clienti per le qualità intrinseche dei suoi prodotti: innovazione, modularità, design, unico: l’azienda offre soluzioni globali, che rispondono ai progetti architettonici per spazi esistenti o da creare, e accompagna committenti, architetti, architetti d’interni realizzazione: generatori di sorgenti luminose elettroniche; sistemi di gestione, controllo e programmazione di illuminazione; creazione di oggetti luminosi,

Objet Lumière creates and manufactures ranges of luminous products incorporating modular technology – acoustics, sound, multimedia – to furnish spaces and meet LEd technology, acoustic foam – the company seduces its customers through the intrinsic qualities of its products: innovation, modularity, design, comfort, technical Lumière: the company offers global solutions catering for architectural projects of design and construction includes: generators of electronic luminous sources; Lighting management, control and programming systems; the creation of luminous integration of life in established spaces and structures. Various companies have

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1. SILI 4 – Dimotrans – Relax Area 2. Orgue de Lumière – UGECAM Rhône Alpes – Atrium 3. SILI 4+ – Bouygues Immobilier Lyon – Meeting/video-conference room 4. SI PP – Université Joseph Fourier Grenoble – University Library 5. Lampe PHI – Bouygues Immobilier Lyon – Offices 6. Functional and decorative Lighting- Starterre Lyon – Clients Reception 7. SILI 11 – Université Pierre Mendès France Grenoble – University Restaurant


Objet Lumière Parc Lyon Sud – 4 rue de l’Arsenal 69200 Vénissieux (France) Tél. +33 (0)4 26 83 02 28 www.objet-lumiere.com contact@objet-lumiere.com www.facebook.com/Objetlumiere

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Procédés Chénel International Procédés Chénel International est une équipe jeune, créative et dynamique au service des concepteurs. Depuis 1896, année de sa fondation, elle est concentrée sur le développement, la production et la distribution de techniques et de matériels de décoration pour les lieux recevant du public. Procédés Chénel International s’impose dans le monde entier par la qualité et l’originalité de ses produits. Ses gammes sont mises à la disposition des créateurs pour réaliser des expositions commerciales ou culturelles, des projets événementiels ou plus pérennes d’architectures intérieures ou de design. Le Drop Paper, un papier léger et stable dimensionnellement, classé au feu M1 et proposé en blanc dans une large gamme de plus de 70 couleurs est idéal pour la réalisation d’écrans intérieurs, de cloisons, de plafonds, de lumières et de mobilier. Le respect de l’environnement est au cœur de sa stratégie de production. P.C.I. recycle ses déchets de papier et de carton et propose cette démarche participative avec le Drop Seat, un fauteuil club designé par Sophie Larger à remplir avec ses papiers et cartons déchiquetés. Procédés Chénel International est labélisé Imprim’Vert et contribue à la protection de l’environnement. Parmi ses créations, le plafond en papier Honeycomb formé d’une nappe

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vues supérieures des halls; le luminaire Led Margherita en Honeycomb prêt à suspendre; le sapin de Noël lumineux ou le sapin en origami, arbres en carton classé au feu avec guirlande végétale. Procédés Chénel è un’équipe giovane, creativa e dinamica a servizio dei progettisti. Dal 1896, anno della sua fondazione, si è concentrata sullo sviluppo, la produzione e la distribuzione di tecniche e materiali per l’arredamento per ambienti pubblici. Procédés Chénel International imponendosi in tutto il mondo per la qualità e l’originalità dei prodotti. Le sue gamme sono messe a disposizione dei creatori per realizzare allestimenti di spazi commerciali o culturali, progetti di eventi in relazione al design e all’architettura d’interni. La gamma Drop Paper, una carta leggera e dimensionalmente stabile, ignifuga M1 e proposta in bianco e elementi luminosi e mobili. Il rispetto dell’ambiente è al centro della strategia di produzione della società. P.C.I. ricicla i suoi scarti di lavorazione in carta e cartone e sottolinea questo suo impegno con Drop Seat - poltrona “club” disegnata da Imprim’Vert e contribuisce alla protezione dell’ambiente. Tra le sue creazioni, permette di mascherare la vista superiore degli ambienti d’ingresso, la lampada Led Margherita in Honeycomb a sospensione e l’albero di Natale luminoso e in origami, alberelli in cartone ignifughi con una ghirlanda vegetale. Procédés Chénel is a young, creative and dynamic team at the service of architectural designers. Ever since 1896, the year in which the team was set up, its attention has focused on developing, manufacturing and distributing methods and materials for furnishing of public spaces. Procédés Chénel International as it began to make its presence felt all over the world through the quality and originality of its products. Its various ranges are available to creative people for constructing installations for commercial/cultural spaces and projects for events related to design and interior architecture. The Drop Paper range - lightweight, in white and 70 colours - is ideal for constructing interior screens, partitions, ceilings, luminous features and furniture. Respect for the environment is at the focus of the company’s production strategy. P.C.I. recycles its paper and carton rejects and enhances this commitment with Drop - a “club” armchair designed by Sophie Larger - upholstered with cut environment. Its creations include a ceiling made of Honeycomb paper composed of a honeycomb-shaped layer that can be used for concealing the upper view of entrance areas, the Margherita Honeycomb LED suspension lamp and a luminous garland.

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1. Table Honeycomb 2. Plafond Honeycomb 3. Comptoir Honeycomb 4. Luminaire Margherita 5. Drop Seat


Procédés Chénel International 70, rue Jean Bleuzel 92170 Vanves - France Tél. +33 (0)1 41 08 76 76 info@chenel.com www.chenel.com

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Refin nouvelles collections. Inspiré par le précieux Stuc Vénitien et les marmorini de la Venise du XIe siècle, Artwork et contemporain Artwork Autre produit phare,

de DesigntaleStudio, laboratoire d’expérimentation sur la conception et la production de Barrique Special, 25x150, studio

le nuove collezioni. Ispirata ai preziosi Stucchi Veneziani e marmorini della Venezia dell’XI secolo, Artwork contemporaneo Artwork che reintrepreta il prestigio dei legni antichi su

della collezione. Anche la collezione

, che nasce da un attento studio delle

creativamente, propone lastre ceramiche contemporanee e dal sapore vintage.

Artwork Grigio, 75x150, concept-store

is engaged in aesthetic research and technological innovation geared to environmental

Artwork

Artwork

innovative despite they are still inspired by tradition thanks to the research on shapes and

Frame-up Vanguard Square, random, office 104 AI 05


Ceramiche Refin Via 1 maggio 22, Salvaterra 42013 Casalgrande (RE) Tel +39 0522 99 04 99 info@refin.it www.refin.it Mansion Arcade 75x75

Artwork Beige, 75x75, kitchen

Frame-up Emilia-Tradition, random, restaurant

Barrique Reserve-Blend, 25x150, restaurant AI 05 105


Regent Lighting Regent, spécialiste suisse des luminaires, a développé simultanément plusieurs luminaires LED de haute qualité. Il s’agit d’éclairages de surface et d’éclairages de mise en valeur qui offrent des performances surprenantes. Une interface électronique et son concept de commande intuitif caractérisent le lampadaire Tweak CLD LED conçu pour les bureaux de demain. L’intensité lumineuse, la régularité, la réduction de l’éblouissement et le rendu de couleurs se marient à la perfection. En plus son design, sa tête de luminaire monobloc et son élégance permettent de le positionner n’importe où. LED optimal pour l’éclairage des marchandises. Léger comme une plume, le Downlight Echo LED peut être monté sans outils. Sa luminance est harmonisée par la chambre de mélange et le verre diffuseur associant le domaine des technologies de communication, ALONEatWORK® assure une ambiance optimisée dans les bureaux open space à la tombée de la nuit mettant automatiquement en réseau l’ensemble des luminaires avec une consommation d’énergie optimisé. L’autorégulation ALONEatWORK® est préparée pour un agencement personnalisé du poste de travail à une adaptation aux changements de l’espace. Regent, specialista svizzero nel settore dell’illuminazione, ha sviluppato simultaneamente numerosi apparecchi a tecnologia LED di alta qualità indirizzati Un’interfaccia elettronica e un sistema di comando intuitivo caratterizzano la la regolarità, la riduzione dell’abbagliamento e la resa dei colori si coniugano perfettamente. Inoltre il suo design, la testa dell’apparecchio monoblocco e la sua eleganza permettono di posizionarla ovunque.

Leggero come una piuma, il Downlight Echo LED può essere montato senza a un’illuminazione gradevole all’occhio umano. Ultima nata nel campo delle tecnologie di comunicazione ALONEatWORK® assicura delle condizioni di l’insieme degli apparecchi di illuminazione con un ridotto consumo di energia. L’autoregolazione ALONEatWORK® è pensata per un allestimento personalizzato

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Regent, a Swiss specialist in the lighting industry, has simultaneously developed various different high-quality LED lighting appliances for lighting surfaces or enhancing workspaces and environments. An electronic interface and an intuitive control system are the distinctive features of the Tweak CLD LED lamp designed housing and overall elegance mean it can be incorporated anywhere. anti-glare light and almost endless directional possibilities making it ideal for lighting up sales areas. As light as a feather, the Downlight Echo LED lamps can be assembled without type of lighting which is pleasant to the human eye. automatically networking together various different lighting appliances at reduced energy consumption. ALONEatWORK® ‘s self-adjusting system is designed for customised installation in workplaces, so that they can easily adapt to changes in the spatial layout.

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1. Regent Headquarters based in Basel, Switzerland; 2. High-tech lab Regent; 3. Matrix LED; 4. Echo LED; 5. Tweak CLD LED; 6. Flagshipstore Vodafone, Cologne; 7. McFit, Berlin; 8. ALonEatWoRk® provides a luminous cloud beneficial in the open-space


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Regent Beleuchtungskรถrper AG Dornacherstrasse 390 Postfach 139 4018 Basel - Switzerland Tel. +41 61 335 51 11 Fax +41 61 335 52 01 info.bs@regent.ch www.regent.ch

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Studio Erick Saillet Spécialisé dans la photographie d’architecture et de design, Erick Saillet est à la tête d’une importante agence lyonnaise située dans le 7e arrondissement. Son domaine d’activité englobe aussi bien la pratique extérieure de la photographie d’architecture que le travail en studio, de la maquette de concours à celle de réalisation, en passant par des prises de vues de design et de décoration.... Son agence aménagée dans une ancienne usine, transformée en loft contemporain, est l’une des adresses les plus ‘courues’ de Lyon et sa renommée est désormais devenue une référence incontournable pour plusieurs revues d’architecture et de design, ainsi que pour des monographies d’architectes.

Specializzato nelle foto di architettura e di design, Erick Saillet è a capo di un’importante agenzia di Lione, nel 7° arrondissement. Il suo campo d’attività spazia dalle foto di esterno a quelle in studio, dai modelli di concorso a quelli delle realizzazioni, passando dai soggetti di design e di arredo di interni… Il suo studio, ricavato dalla trasformazione di una vecchia fabbrica in loft contemporaneo, è uno degli indirizzi più ricercati della città. Erik Saillet è ormai diventato un riferimento irrinunciabile per

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An expert in photographing architecture and design, Erick Sailler is the head of an important agency in the 7th arrondissement of Lyons. His work ranges from outdoor and studio photography to competition models, photographs of completed constructions, design works and interior is one of the city’s most sought-after addresses, and his fame has now made him one of the photographers most in demand from architecture and design magazines, not to mention monographs on architects.

1. Clément Vergely, Maison particulière, Rhône, France ; 2. Brunet - Saunier, Le Carat, Lyon, France ; 3. Grand Hôtel Dieu, AIA Architectes, Eiffage, Lyon, France ; 4. Jean-Michel Wilmotte, Siège Social Dentressangle, Lyon, France ; 5. Christian de Portzamparc, Siège Région RhôneAlpes, Lyon, France ; 6. Paul Andreu, Oriental Art Center, Shanghai, Chine

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Studio Erick Saillet 31, rue d’Anvers 69007 Lyon- France Tél. +33 (0)4 78 613 226 Fax +33 (0)4 78 611 024 Cell +33 (0)6 07 815 978 erick.saillet1@free.fr www.studio-ericksaillet.com

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Components and Systems SPECIAL

05 2013 Octobre/Ottobre/October

Editeur/Editore/Publisher S.A.M. M.D.O. Société anonyme monégasque 31, avenue Princesse Grace MC 98000 Monaco tél. +377 92 16 51 51 fax +377 93 50 49 78 Représentant Légal Rappresentante legale Legal Representative Edmond Pastor Secrétariat de l’éditeur Segreteria dell’editore Publisher assistant France Lanza mdo@groupep.mc Directeur de la pubblication Direttore responsabile Editor Cesare Maria Casati direzione@groupep.mc Comité de direction Comitato di direzione Management committee Niccolò Baldi Matteo Citterio Joseph di Pasquale

Toute reproduction totale ou partielle des contenus de cette revue est interdite, sauf autorization de l’éditeur. È vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto della rivista senza l’autorizzazione dell’editore. Total or partial reproduction of the magazine without previous authorization by the editor is prohibited. 110 AI 05

Correspondant au Japon Corrispondente in Giappone Correspondent in Japan Toshyuki Kita Abonnements - France et étranger Abbonamenti - Francia ed estero Subscriptions - France and foreign countries M.D.O. Société anonyme monégasque 31, avenue Princesse Grace MC 98000 Monaco Claire Nardone tél. +377 92 16 51 54 fax +377 97 97 19 75 arcainternational@groupep.mc

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