Dinamiche della digestione proteica e loro effetti sulle prestazioni dei polli da carne
È sostenibile una produzione avicola senza antibiotici?
Biosicurezza, prima dell’inizio... 2
2023
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EDITORIALE
“Il vecchio anno è passato” è il titolo di un bellissimo corale di Johann Sebastian Bach. La melodia è dolcissima, nostalgica, augurale.
Il 2022 è stato una tempesta di avvenimenti dolorosi, guerre, stragi di donne e bambini, sconvolgimenti meteorologici e della natura, crolli di interi paesi per frane. Nella storia ciclicamente si sono ripetuti tragici eventi, ma forse mai come negli ultimi decenni abbiamo percepito i rischi incontro ai quali andremo in un futuro non troppo lontano, se non si prenderanno provvedimenti.
Sappiamo che tra breve sulla terra vivranno oltre dieci miliardi di persone e che i cambiamenti climatici comporteranno un forte aumento della desertificazione di zone un tempo coltivabili. Anche l’acqua scarseggerà sempre più, se non si costruiranno impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare, adeguati e a costi non elevati. Indubbiamente grazie alla tecnologia risolveremo molti problemi sostituendo combustibili fossili, che però non sono la sola causa del cambiamento climatico.
Occorre una visione globale, condivisa, interscambi tra climatologi e scienziati. Occorre soprattutto la pace, il recupero di quella umanità che stiamo perdendo. La scomparsa recente di alcuni personaggi significativi nella nostra epoca postmoderna è stato motivo di riflessione a proposito di recupero di umanità. Basterebbero pochi esempi di vita di alcuni di essi per indurci a essere più fiduciosi.
Papa Benedetto XVI, emerito teologo e studioso, non rappresenta solo una grande modello di fede: ci ha insegnato, al di là di ogni fede religiosa, l’importanza della propria autonomia di pensiero attraverso lo studio, la disciplina e il rispetto per gli altri.
Edson Arantes do Nascimento, noto come Pelé, è stato tra i più bravi calciatori di ogni epoca. Ci ha insegnato lo stile, la generosità e la correttezza. È riuscito a fermare, anni fa, per due giorni una guerra civile in atto in Nigeria. Anche Gianluca Vialli è stato un esempio di grande rettitudine, sia come calciatore che come uomo.
Purtroppo i media tendono ad enfatizzare ciò che suscita clamore. Occorre un’informazione che dovrebbe andare controcorrente, cercando di stimolare alla critica vera e costruttiva. Ci sono molti giovani e meno giovani che si dedicano al volontariato; esistono tante associazioni culturali che si occupano del sociale, dell’arte e della musica. Infinite fonti potrebbero essere citate per dimostrare ciò che si sta facendo per recuperare valori persi. Ci si dovrebbe occupare molto più di queste realtà.
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SOMMARIO ATTUALITÀ 4 PRIMO PIANO Dinamiche della digestione proteica e loro effetti sulle prestazioni dei polli da carne 12 DOSSIER È sostenibile una produzione avicola senza antibiotici? 18 FOCUS Biosicurezza, prima dell’inizio... 24 MARKETING Modelli e dinamiche della produzione e del commercio mondiale di carne di tacchino Parte 1 – Produzione di carne di tacchino ........................................................ 28 TECHNICAL COLUMN Gestione di precisione e utilizzo di nuove tecnologie in allevamento.................. 34 NUTRIZIONISTICA Effetti dell’uso di un probiotico con diversi ceppi di Bacillus uniti a fitasi e carboidrasi su polli infettati a livello enterico .................................................. 38 TRASFORMAZIONE Impatto economico del grasso addominale ...................................................... 42 MARKET GUIDE 44 EVENTI 47 GUIDA INTERNET 48 24 18 12
AVEC pubblica le linee guida per allevare tacchini
AVEC ha pubblicato la “Turkey Management Guide”, realizzata con il contributo dei propri membri, per promuovere le migliori pratiche nell’allevamento dei tacchini.
management dell’allevamento e delle installazioni tecniche, nonché le densità raccomandate per garantire il benessere degli animali.
L’obiettivo della guida, pubblicata dall’associazione che riunisce le rappresentanze nazionali del settore avicolo europeo, è quello di promuovere le migliori pratiche armonizzate per l’allevamento di tacchini seguendo l’approccio One Health, per il quale la salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente sono interconnesse.
Il documento, che può essere utilizzato sia come guida sia come checklist per valutare la salute e il benessere degli animali, include diverse tematiche, tra le quali: l’adeguata formazione degli operatori; la cura degli aspetti relativi alla salute e al benessere degli animali; le misure di biosicurezza, i controlli e la manutenzione giornalieri degli impianti tecnici; il monitoraggio, la registrazione e la valutazione dei risultati.
Formazione degli operatori. L’allevatore e gli operatori devono completare il percorso di formazione, al fine di acquisire le conoscenze specialistiche nel campo di allevamento dei tacchini. Per mantenere standard elevati, la sessione di formazione deve essere aggiornata ogni due anni e dovrebbe includere istruzioni per un buon allevamento e riflettere l’ultima legislazione dell’UE in vigore (Reg. 2016/429 Normativa in materia di sanità animale).
Cura della salute e del benessere degli animali. Gli operatori, soprattutto al momento della cattura, devono essere adeguatamente formati per ridurre al minimo lo stress degli animali durante lo spopolamento. La guida fornisce i requisiti che garantiscono le migliori pratiche di cattura e gestione dei tacchini, modalità di
Misure di biosicurezza. Secondo l’approccio One Health, le buone pratiche di gestione dell’allevamento, incluse rigorose politiche di biosicurezza e programmi di vaccinazione adeguatamente programmati, dovrebbero integrare la somministrazione di farmaci. Un piano sanitario è uno strumento essenziale per proteggere non solo la salute dei tacchini allevati, ma l’intera società; tale piano sarà rivisto annualmente dal personale veterinario considerando i prodotti somministrati e il loro effetto sul sito. Mantenere elevati standard di igiene per il personale dell’allevamento è essenziale per garantire una biosicurezza ottimale; i programmi e i metodi di pulizia e disinfezione devono essere attuati per tutte le parti del processo e nei trasporti.
Monitoraggio, registrazione e valutazione dei risultati. Risulta altresì fondamentale il monitoraggio e la registrazione di parametri specifici che permettono di effettuare una corretta valutazione dei risultati, come ad esempio mortalità e abbattimenti giornalieri, ispezioni, consumo di cibo e acqua, parametri ambientali (temperatura, umidità, ventilazione, illuminazione, gas, polverosità), somministrazione di medicinali.
4 - attualitàATTUALITÀ
Fonti: Unaitalia, AVEC
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- febbraio 2023 - 5 ATTUALITÀ Poultry
Influenza Aviaria, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie partner di un progetto di ricerca
internazionale
Si è svolta a inizio gennaio la conferenza stampa con la quale l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha presentato i progetti in partenza nel 2023, tra i quali un progetto di ricerca internazionale sull’Influenza Aviaria.
l’Influenza Aviaria e la West Nile ci hanno insegnato che il contrasto alle malattie infettive è possibile solo con un approccio integrato One Health. Il nostro ruolo come IZSVe è di preservare questo delicatissimo equilibrio fra uomo, animali e ambiente, che rappresenta una sfida scientifica di grandissimo valore per i nostri ricercatori, ma che andrebbe adeguatamente finanziata da parte delle istituzioni, ben oltre lo 0,32% stanziato coi fondi del Piano Complementare al PNRR. La sanità pubblica veterinaria italiana è un’eccellenza del sistema sanitario nazionale che merita di essere riconosciuta e sostenuta, non solo per la lotta alle malattie infettive che hanno un impatto diretto sull’uomo, ma anche per il fondamentale ruolo di tutela della salute animale e della sicurezza alimentare.”
INF-ACT
A illustrare i progetti ai quali si dedicherà l’ISZVe nel 2023 sono stati il Direttore generale Antonia Ricci, il Direttore sanitario Gioia Capelli, il Direttore del Centro di referenza nazionale per l’Influenza Aviaria Calogero Terregino e la ricercatrice del Laboratorio di genomica e trascrittomica virale Alice Fusaro.
Il nuovo anno si preannuncia ricco di sfide scientifiche per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. La ricerca scientifica riparte dalle emergenze sanitarie che hanno segnato il 2022: Influenza Aviaria, Sars-CoV-2 e West Nile. Le attività di ricerca si concentreranno su settori specifici che hanno come obiettivo generale il contrasto alle malattie infettive e i rischi emergenti.
“È stato un anno particolarmente impegnativo il 2022”, ha dichiarato Antonia Ricci, Direttore Generale dell’Istituto. “Più emergenze si sono sovrapposte mettendo a dura prova i nostri laboratori. La pandemia di Covid-19,
L’IZSVe è componente della Fondazione INF-ACT, il progetto integrato per affrontare le malattie infettive emergenti sostenuto dai fondi del PNRR per 114,5 milioni di euro, che ha come capofila l’Università di Pavia, in collaborazione con ISS e CNR. Il progetto vede il coinvolgimento di venticinque membri tra atenei, enti pubblici e privati, fra cui l’Associazione Istituti Zooprofilattici Sperimentali (AIZS). Il consorzio possiede forti competenze trasversali in grado di affrontare il problema delle possibili epidemie mediante un approccio “One Health”, ossia integrando aspetti di salute umana, salute animale e ambientale, dagli eventi epidemici ai fenomeni di spillover ai mutamenti climatici alla base delle modifiche della fauna selvatica e le interazioni con l’uomo.
La rete dei dieci Istituti zooprofilattici sperimentali, rappresentata dall’Associazione AIZS, ha un ruolo di rilievo nel prestigioso network che svilupperà il progetto INFACT, garantendo proprio quell’approccio alla Salute Unica che viene declinato nei diversi filoni lungo i quali si svilupperanno le attività di ricerca.
6 - attualitàATTUALITÀ
KAPPA-FLU
L’ondata di Influenza Aviaria ad alta patogenicità che ha investito l’Europa a partire dall’autunno del 2020 costituisce una priorità sanitaria per tutto il continente e una sfida scientifica senza precedenti, soprattutto per le implicazioni sulla filiera avicola e la fauna selvatica e per i rischi associati al potenziale zoonotico del virus.
È questa la motivazione alla base di KAPPA-FLU, il progetto di ricerca internazionale finanziato dalla Commissione europea per 7 milioni di euro, della durata di quattro anni, che coinvolge sette partner fra cui l’IZSVe. Coordinato dall’Istituto Friederich-Loeffler (Germania), insieme all’Erasmus University Medical Center (Paesi Bassi), KAPPAFLU nasce sulle orme del progetto europeo Horizon 2020 Deltaflu, che ha coinvolto anche IZSVe e si è concluso lo scorso novembre. Del precedente progetto, KAPPA-FLU mantiene il focus sull’Influenza Aviaria e l’organizzazione del consorzio scientifico, ma si sviluppa su obiettivi diversi volti a comprendere i cambiamenti epidemiologici, ecologici e patogenetici che caratterizzano l’epidemia H5 HPAI
che da più di due anni affligge il settore avicolo e la popolazione selvatica aviaria europei. Il progetto è concepito con uno spirito pragmatico in linea con le strategie “Farm to Fork” della Commissione europea che puntano a sviluppare sistemi di prevenzione e controllo delle malattie degli animali, efficaci e sostenibili nel tutelare contemporaneamente la sicurezza alimentare, la filiera produttiva e la salute pubblica. Proprio per la sua visione “strategica”, KAPPA-FLU è un progetto di ricerca applicata con una forte componente policy-oriented, che mira a produrre conoscenze scientifiche e definire strumenti epidemiologici a supporto della gestione delle emergenze, così da adattare in tempo reale le misure di prevenzione e controllo alle dinamiche peculiari di diffusione del virus, e migliorare la risposta dei sistemi sanitari alle future epidemie. Le attività dell’IZSVe riguardano tre filoni di ricerca: comprendere le dinamiche ecologiche ed evolutive del virus, sviluppare una piattaforma di fenotipizzazione rapida, potenziare gli strumenti dell’epidemiologia predittiva.
Fonte: ISZVe
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- febbraio 2023 - 7 ATTUALITÀ
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Export carni italiane, riunione al Ministero della Salute
– ho voluto far sedere allo stesso tavolo i referenti del Masaf, i tecnici delle direzioni competenti di questo Dicastero, e le principali organizzazioni rappresentative della filiera delle carni, per conoscere le criticità che impediscono l’export in alcuni mercati esteri, come ad esempio la Cina, e provare a superarle”.
Si è svolto il 10 gennaio al Ministero della Salute l’incontro promosso dal Sottosegretario Marcello Gemmato, e aperto dai saluti del Ministro Orazio Schillaci, alla presenza delle associazioni di categoria più rappresentative della filiera di produzione di carni italiane e delle istituzioni. Obiettivo della riunione è stato quello di evidenziare e condividere le verosimili problematiche connesse all’esportazione di carni italiane e dei relativi prodotti verso i Paesi ter-
zi e fare il punto con le parti interessate.
“Quello di oggi vuole rappresentare un primo incontro esplorativo: il dialogo tra politica, tecnici e rappresentanti delle imprese è la chiave per trattare in modo diretto le questioni aperte e individuare soluzioni condivise”, ha dichiarato il Sottosegretario Marcello Gemmato introducendo i lavori. “Proprio per questo motivo – ha continuato Gemmato
Garantire e certificare sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari di origine italiana è, infatti, uno degli obiettivi del Ministero della Salute, che può essere raggiunto anche grazie al lavoro di rete con gli stakeholder e al dialogo costante e fattivo con i partner di esportazione. Proficuo il giro di tavolo con le associazioni presenti, le quali hanno apprezzato l’iniziativa e dimostrato la propria disponibilità a future interlocuzioni.
Fonte: Ministero della Salute
A Verona in settembre il XXIIº Congresso della World Veterinary Poultry Association (WVPA)
Si terrà dal 4 all’8 settembre 2023 a Veronafiere, a Verona, il XXIIº Congresso della World Veterinary Poultry Association (WVPA)
Al convegno, rimandato nel 2021 a causa della situazione epidemiologica dovuta alla pandemia di Covid-19, sono attesi numerosi partecipanti provenienti da diverse parti del mondo: il rinvio ha garantito un considerevole numero e un alto standard dei contributi scientifici e si prevede che i numeri dei delegati confermeranno il successo delle passate edizioni.
“Puntiamo a fare del XXII Congresso WVPA 2023 – ha dichiarato Mattia Cecchinato, Presidente del Congresso WVPA – un grande successo. Esso coprirà tutti i settori della scienza avicola veterinaria, dalle malattie infettive e parassitarie a temi di attualità come l’uso prudente di agenti antimicrobici, zoonosi, sicurezza alimentare, benessere e sostenibilità, che saranno condivisi e discussi da esperti mondiali e scienziati riconosciuti in questo campo.”
Per informazioni: www.wvpac2023.com
8 - attualitàATTUALITÀ
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- febbraio 2023 - 9 ATTUALITÀ
Influenza Aviaria, assegnata la seconda tranche di finanziamenti
Le imprese avicole che a causa dell’Influenza Aviaria hanno subìto il blocco produttivo, in continuità con il decreto di maggio – che aveva stanziato 30 milioni di euro – riceveranno un ulteriore finanziamento.
Il Ministero delle Politiche Agricole ha messo in campo un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro a sostegno delle imprese della filiera avicola: il contributo è destinato alle aziende della produzione agricola primaria e della trasformazione, interessate dalle misure veterinarie e di polizia sanitaria contro l’emergenza Aviaria nel periodo compreso fra il 1 gennaio e il 31 maggio di quest’anno.
Grazie a questo ulteriore finanziamento si completa lo stanziamento complessivo di 40 milioni che era stato definito dalla Legge di Bilancio dello scorso anno. Il sostegno, compatibile con le norme europee sugli aiuti di Stato, è destinato a misure in favore della filiera delle carni derivanti da polli, tacchini, conigli domestici, lepri e altri animali vivi destinati all’alimentazione umana, nonché delle uova di volatili in guscio, fresche e conservate.
Le risorse sono impiegate prioritariamente per interventi in favore degli operatori della filiera avicola danneggia-
ti dal blocco della movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati a seguito dell’Influenza Aviaria degli anni 2021 e 2022.
Vengono incluse nel quadro degli interventi economici di sostegno al comparto avicolo, anche quelle aziende che, seppur non ubicate nelle aree sottoposte a restrizioni sanitarie per la movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi, hanno comunque subito danni indiretti e indipendenti dalla loro volontà nel programmare, gestire e trasportare gli avicoli di loro produzione verso le aziende situate invece nelle zone focolaio di Influenza Aviaria, per il periodo 23 ottobre 2021 – 31 maggio 2022, nonché gli incubatoi ubicati sia nelle aree sottoposte a restrizione sanitaria sia nelle zone focolaio di Influenza Aviaria, per il periodo 23 ottobre 2021 – 31 maggio 2022.
Fonte: CNA - Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa
A Rimini in giugno il 23º European Symposium on Poultry Nutrition - ESPN 2023
Si terrà dal 21 al 24 giugno 2023 al Palacongressi di Rimini il 23º European Symposium on Poultry Nutrition - ESPN 2023, organizzato dalla Sezione Italiana della World’s Poultry Science Association.
Il Simposio rappresenta uno degli eventi più significativi per lo scambio di informazioni nel campo della nutrizione avicola in Europa e offre un’opportunità unica per presentare risultati scientifici e tecnici e ottenere nuove informazioni, derivanti da lezioni e discussioni con i principali scienziati che si occupano di nutrizione degli avicoli. Sono attesi partecipanti da tutto il mondo, tra cui ricercatori e professionisti, per esplorare il passato, condividere il presente e contribuire a costruire il futuro della scienza della carne avicola.
“Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto a Rimini a giugno – ha scritto nell'invito Martino Cassandro, Presidente della Sezione Italiana della World’s Poultry Science Association – per condividere e discutere di tecnologie e scambiarci informazioni su ciò che è successo negli ultimi 3 anni. Ringrazio tutti coloro che contribuiranno al convegno e si uniranno a noi per renderne possibile la riuscita e a nome del Comitato Organizzatore Locale vi invito a partecipare.”
Per informazioni: www.espn2023.eu
10 - attualitàATTUALITÀ
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Dinamiche della digestione proteica e loro effetti sulle prestazioni dei polli da carne
Lo scopo della ricerca è stato valutare le dinamiche di digestione delle proteine nel pollo, tramite uno schema di risposta superficiale equilaterale a tre vie.
12
S.P. Macelline1, P.V. Chrystal1,2, M. Toghyani1, S. Greenhalgh1, P.H. Selle1, S.Y. Liu1
IN PRIMO PIANO - in primo piano -
Sono state formulate tre diete atipiche per stimolare diversi tassi di digestione proteica in base ai principali costituenti: standard (panello di soia), rapido (proteine del siero) e rapidissimo (amminoacidi liberi). Le tre diete sono state poi miscelate a diverse concentrazioni e in modo bilanciato per determinare sette diete sperimentali per lo
schema a triangolo. Queste diete sono state poi somministrate a 360 soggetti Ross, 308 di linea parentale da carne, dai 14 ai 35 giorni di vita, per valutarne la crescita.
Le risposte hanno dimostrato che le massime prestazioni di crescita sono state ottenute con diete che contenevano
Tabella 1 – Composizione della dieta e calcolo delle specifiche alimentari in tre diete atipiche.
una combinazione di 475 g/kg di dieta standard e 525 g/ kg di proteina a digestione rapida.
Introduzione
Nell’alimentazione umana il concetto di proteine rapide o lente è noto dal 2000; nel presente studio si sono prese
13 - febbraio 2023IN PRIMO PIANO
Ingrediente (g/kg) Dieta 1 Dieta 2 Dieta 3 Composizione Frumento 577,10 689,00 748,04 Panello soia 323,14 161,57Proteine siero - 160,56 Olio di soia 47,92 27,54 12,59 Calcare 11,97 12,38 12,77 Fosfato Dicalcico 6,77 8,35 10,12 Sale 3,21 -Sodio bicarbonato - 4,71 4,76 Potassio carbonato - 4,40 8,07 l -lisina HCl 2,27 7,23d,l -metionina 3,06 4,52 1,36 l -treonina 1,30 3,56l -triptofano - 0,22l -valina 0,59 3,45 0,21 l -isoleucina 0,03 2,84l -leucina - 3,10l -arginina - 4,10 5,74 l -istidina - 0,65 0,25 Glicina - 2,39 2,70 l -serina - 2,91 0,41 l -acido glutammico - 33,46 8,76 Xylanasi 0,10 0,10 0,10 Fitasi 0,10 0,10 0,10 Cloruro colina 60% 0,45 1,43 1,45 Vitamine-min. premix 2,00 2,00 2,00 Celite 20.00 20.00 20.00 Ingrediente (g/kg) Dieta 1 Dieta 2 Dieta 3 Specifiche nutrizionali AME(MJ/kg) 12,9 12,9 12,9 Proteina vera 202,5 202,5 202,5 Proteina grezza 222,3 203,9 214,4 Amido 386,7 459,6 497,5 Calcio 8,7 8,7 8,7 Fosforo disponibile 4,4 4,4 4,4 Lisina 11,5 11,5 11,5 Metionina 5,7 6,3 4,7 Metionina + cisteina 8,5 8,5 8,7 Treonina 7,7 7,7 8,3 Triptofano 2,5 1,9 2,8 Isoleucina 8,1 8,1 8,6 Leucina 13,8 12,3 16,3 Arginina 12,6 12,0 12,0 Valina 9,2 9,2 9,2 Istidina 0,5 0,4 0,4 Glicina 7,4 7,4 7,4 Serina 9,1 9,1 9,1 Glicina equivalenti 13,9 13,9 13,9 Acido Glutammico 40,48 64,09 47,85 DEB (meq/kg) 242,1 240,0 240,0
in considerazione anche le dinamiche digestive di amidi e proteine applicandole al pollo. Il tasso di digestione proteico nel pollo ha tuttavia una valenza maggiore sulle rese rispetto all’amido. Obiettivo della presente ricerca è stato quello di paragonare gli effetti di 10 diete equivalenti dal punto di vista nutrizionale, ovvero con lo stesso contenuto proteico (202,5 gr/kg di proteina grezza) e con profili di amminoacidi simili, ma con differenti velocità di digestione delle proteine, sull’accrescimento di polli da
carne, utilizzando un progetto di superficie di risposta a triangolo equilatero. Si sono utilizzati tre mangimi atipici, in base alle loro principali componenti proteiche, al fine di ottenere diversi tassi di digestione proteica. Il panello di soia è stato la fonte principale di proteina; la dieta 1 è stata formulata per avere un tasso di digestione standard. Le proteine del siero vengono digerite più rapidamente di quelle della soia e quindi la dieta 3 è stata considerata a digestione rapida. Gli amminoacidi liberi
14 IN PRIMO PIANO - in primo piano -
“Alcuni ricercatori hanno dimostrato che, negli uomini, la digestione rapida delle proteine e l’assorbimento degli amminoacidi aumentano il livello di amminoacidi nel plasma e la sintesi proteica. Nel pollo, una rapida scomparsa delle proteine lungo l’intestino tenue evidenzia un incremento della crescita e influenza la disponibilità post enterica degli amminoacidi”
Trattamento Dieta 1 Dieta 2 Dieta 3 Trattamento Dieta 1 Dieta 2 Dieta 3 1 100 0 0 6 0 50 50 2 0 100 0 7 66,6 16,7 16,7 3 0 0 100 8 16,7 66,6 16,7 4 50 0 50 9 16,7 16,7 66,6 5 50 50 0 10 33,3 33,3 33,3
Tabella 2 – Proporzioni in % di diete tipiche in 10 trattamenti alimentari.
(sintetici o cristallini) non richiedono invece alcuna digestione in quanto vengono assorbiti subito: quindi la dieta 2 è stata considerata come a digestione rapidissima. L’equilibrio dei sette trattamenti dietetici è dovuto alle diverse miscele delle tre diete base, con tassi di digestione proteica intermedi.
Materiali e metodi
Lo studio è stato in linea con le linee guida specifiche approvate dal Comitato Etico dell’Università di Sydney. Le tre diete atipiche contenenti diverse fonti di proteine erano strutturate nel seguente modo: la dieta 1 era basata su panello di soia con inclusione minima di amminoacidi liberi; la dieta 2 aveva livelli notevoli di amminoacidi liberi; la dieta 3 includeva proteine a rapida digeribilità del siero, come mostrato nella Tabella 1. Le tre diete erano formulate con un’identica densità energetica del contenuto proteico reale, con livelli molto simili di lisina digeribile, proteine grezze e rapporti proteici ideali.
Le restanti sette diete venivano formulate sulla base di quelle atipiche, a diversi tassi, come presentato nella Tabella 2. Tutte le diete erano pellettate con trattamento a vapore a 80 °C e fornite ai polli dai 14 ai 35 giorni dopo la schiusa. Ciascuna delle dieci diete veniva replicata ai soggetti, tenuti in 6 gabbie (6 polli per gabbia), per un totale di 360 soggetti Ross. Ai polli erano forniti mangime e acqua a volontà e 18 ore di luce al giorno. Si sono valutati i pesi corporei iniziali e finali, calcolando la conversione (FCR-ICA). Quotidianamente veniva registrata l’incidenza della mortalità dei soggetti scartati
e il peso era usato per calcolare la conversione. I dati generati, sottoposti ad analisi statistica, erano elaborati da un software R 3.0.3.
Risultati e discussione
Si sono rilevati effetti significativi (P<0.01), legati al trattamento, per peso (da 1900 a 2089 g/soggetto), consumo di mangime (da 2,777 a 2,926 g/soggetto), e conversione (da
1,041 a 1,484), come mostrato nella Tabella 3. I soggetti con le migliori performance hanno mostrato un migliore accrescimento del 9,95%, un maggior consumo del 7,96% e una minore conversione del 5,59%, rispetto ai soggetti con i risultati peggiori.
Questi notevoli vantaggi possono essere attribuiti a differenze nel tasso di digestione proteica delle dieci diete. Dalle risposte (Grafico 1) è evidente che peso e conversione
Medie entro le colonne che hanno un suffisso comune sono significativamente diverse a livello del 5% di probabilità.
15 - febbraio 2023IN PRIMO PIANO
Trattamento Crescita Consumo di mangime Conversione FCR (g/capo) (g/capo) (g/g) 1 2021cd 2903 bcd 1,437bc 2 1927ab 2856abc 1,484a 3 1900 a 2777a 1,463ab 4 2089 d 2926 bcd 1,401c 5 2001bc 2946 cd 1,473ab 6 2056 cd 2951cd 1,446ab 7 2038 cd 2936 bcd 1,441bc 8 2083 cd 2998 d 1,440 bc 9 2072cd 2931bcd 1,415c 10 2026 cd 2840 ab 1,403 c SEM 29,37 37,16 0,0148 Significatività (P=) 0,001 0,006 0,001 LSD (P<0,05) 83,4 105,6 0,0423 abcd
Tabella 3 – Effetti di trattamenti alimentari sulle performance di crescita.
Grafico 1 – Superficie di risposta dei trattamenti dietetici sull'accrescimento (a) e sull'indice di conversione (b).
migliori provengono dalla dieta che combinava 475 g/kg di dieta standard (con soia) e 525 gr/kg di proteine del siero a digestione rapida. Da qui si può dedurre la composizione di una dieta ideale, che potrebbe essere quindi 153 g/kg di panello soia, 84 g/kg di proteine del siero e 13,41 g/kg di amminoacidi liberi, come mostrato nella Tabella 4
Alcuni ricercatori hanno dimostrato che, negli uomini, la digestione rapida delle proteine e l’assorbimento degli amminoacidi aumentano il livello di amminoacidi nel plasma e la sintesi proteica. Nel pollo, una rapida scomparsa delle proteine lungo l’intestino tenue evidenzia un incremento della crescita e influenza la disponibilità post enterica degli amminoacidi.
Tabella 4 – Composizione della dieta ideale.
In questa prova c’è stata una correlazione lineare positiva (r=0,706; P<0,001) tra il livello di scomparsa delle proteine (N) nell’ileo e l’accrescimento, il che sottolinea il valore delle proteine a rapido assorbimento. Queste osservazioni supportano quanto emerso in questa ricerca dove, in effetti, l’aggiunta di 84,3 g/ kg di proteina a rapida digeribilità del siero e livelli alti di amminoacidi liberi (arginina, istidina, acido glutammico, glicina, serina) a una dieta standard a base di frumento/soia miglioravano sia il peso che la conversione. Il ruolo di arginina e istidina è interessante, ma non definitivo. In alternativa, l’acido glutamminico libero, la glicina e serina potrebbero avere contribuito a questo risultato, poiché va sottolineato che questi
amminoacidi non essenziali sono coinvolti nell’eliminazione dell’eccesso di azoto, in forma di acido urico, tramite il ciclo di Krebs dell’acido urico. L’aggiunta nel mangime di questi amminoacidi liberi, piuttosto che di quelli legati, implica che la loro rapida disponibilità possa avere effetti benefici stimolando la via metabolica più veloce.
La dieta 2 ha comportato in modo significativo una minore crescita e una peggiore conversione rispetto alle diete standard 1 e 2, che contenevano inclusioni sostanziali di amminoacidi liberi. Ciò è importante per lo sviluppo di future diete con tassi inferiori di proteina grezza, che potrebbero includere invece quote sostanziali di amminoacidi liberi. La dieta ideale, come mostrata nella Tabella 4 potrebbe essere non economicamente praticabile, ma ciononostante mostra che le performance del pollo possono essere migliorate in una dieta standard con l’inclusione di fonti proteiche a digeribilità sia rapida che rapidissima.
Gli autori ringraziano l’Australian Research Council Discovery Early Career Researcher Award per il finanziamento del progetto DE190101364 focalizzato sul garantire uno sviluppo del settore del pollo da carne attraverso strategie nutrizionali sostenibili. Questa ricerca è stata finanziata con borsa di studio del programma di formazione alla ricerca del governo australiano.
La bibliografia è disponibile su richiesta
Dagli atti dell’Australian Poultry Science Symposium del 2020
16 IN PRIMO PIANO - in primo piano -
Ingrediente g/kg Ingrediente g/kg Frumento 666,80 l-valina 0,39 Panello soia 153,50 l-isoleucina 0,01 Proteine del siero 84,30 l-arginina 3,01 Olio di soia 29,37 l-istidina 0,13 Calcare 12,40 Glicina 1,42 Fosfato dicalcico 8,53 l-serina 0,22 Sale 1,52 l-acido glutammico 4,60 Bicarbonato Sodio 2,50 Xylanasi 0,10 Carbonato Potassio 4,24 Fitasi 0,10 l-lisina HCl 1,08 Cloruro Colina 60% 0,98 d,l-metionina 2,17 Vitamine-minerali premix 2,00 l-treonina 0,62 Celite 20,00
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LEADER NELLA CONVERSIONE DI MANGIME
17 - febbraio 2023 -
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Tratto dalla Pubblicazione
3371 (POD-06-19) di Tom Tabler, PhD, Extension Professor, Jonathan Moon, Research Coordinator e Jessica Wells, Extension Instructor, Poultry Science.
Copyright 2019 by Mississippi State University
È sostenibile una produzione avicola senza antibiotici?
Per molti anni nei mangimi sono stati utilizzati antibiotici a scopo terapeutico per migliorare le performance di accrescimento. Negli ultimi tempi la preoccupazione per l’aumento di resistenze agli antibiotici è diventata sempre più pressante e il loro utilizzo è stato limitato sia nel mangime che nella fase incubatoio. Allevare polli senza antibiotici resta tuttavia piuttosto difficile.
L’allevamento senza uso di antibiotici richiede un migliore controllo delle malattie, un mangime che sia sempre di buona qualità, uova pulite in incubatoio, minore stress in allevamento, maggiori tempi di interciclo e, infine, minori densità di accasamento.
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DOSSIER
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Negli ultimi tempi le pressioni del mercato hanno indirizzato la produzione verso un tipo di allevamento antibiotic-free. Inoltre oggi il consumatore è interessato a conoscere le pratiche di produzione, vuole saperne di più su come viene prodotto il cibo che acquista. È anche vero che la maggior parte del pubblico non conosce bene gli allevamenti e fa fatica a capire cosa sia meglio per la salute e il benessere animale, come pure per l’impatto ambientale, l’impronta di carbonio, e in generale per la sostenibilità. Le aziende avicole devono tenere conto di queste nuove richieste, ma resta difficile allevare senza antibiotici se si vogliono controllare, prevenire e trattare diverse malattie, anche perché, in assenza di alternative valide, ciò può comportare problemi di benessere, oltre che consistenti perdite produttive.
Ionofori
L’attuale situazione degli ionofori è poco chiara; sono considerati come poco importanti dal punto di vista medi-
co poiché non sono usati nell’uomo, ma vengono utilizzati per limitare casi di malattia e morte da coccidiosi negli avicoli. La classificazione degli ionofori complica ulteriormente il panorama: negli USA sono considerati antibiotici perché rientrano nella definizione americana di questa tipologia farmacologica, ovvero: “sostanza prodotta da un organismo che limita lo sviluppo o uccide altri organismi”. La filiera avicola antibiotic-free non può quindi utilizzarli.
In Europa, invece, sono classificati come anticoccidici e quindi possono essere utilizzati nelle produzioni senza uso di antibiotici. Questa discrepanza ovviamente penalizza i prodotti statunitensi sugli stessi mercati nei quali competono con quelli europei.
Esistono diversi ionofori ancora disponibili per allevamenti di tipo convenzionale che possono essere aggiunti al mangime negli USA e la loro rotazione consente di ridurre la selezione dei ceppi coccidici resistenti da anni, limitando malattie e mortalità. Sul mercato sono disponibili anche prodotti sintetici non ionofori, che vengono usati sia nel mangime che nell’acqua di bevanda; non
19 - febbraio 2023DOSSIER
Microflora naturale completa per le specie avicole
Dopo il guscio, la migliore protezione naturale
sono realizzati con processi di fermentazione e vengono quindi definiti come anticoccidici “chimici”. Per definizione non vengono classificati come antibiotici e vengono utilizzati nei programmi antibiotic-free per gestire la coccidiosi e l’enterite necrotica.
Gestione antibiotic-free
Per allevare antibiotic-free bisogna prestare massima attenzione agli aspetti gestionali, partendo dall’idea che il concetto di “pulito”, prima o dopo, comporta due situazioni diverse. L’attenzione agli aspetti di igiene deve focalizzarsi su:
• migliore controllo di patologie quali coccidiosi ed enterite necrotica;
• mangime di buona qualità e sempre disponibile;
• uova pulite in incubatoio (riducendo quelle sporche in allevamento e mantenendo l’igiene dei nidi nei riproduttori);
• migliore gestione negli allevamenti da carne, riducendo lo stress sui polli;
• maggiore tempo di interciclo;
• minore densità di allevamento.
Coccidiosi ed enterite necrotica sono i due problemi principali che qualsiasi programma antibiotic-free deve affrontare. L’enterite necrotica è causata da Clostridium perfringens, batterio ubiquitario sulle lettiere e a livello intestinale, anche se con numeri bassi; la patologia può manifestarsi quando cause ambientali o la presenza di altri patogeni, come i coccidi, alterano l’equilibrio intestinale. L’enterite necrotica colpisce l’intestino tenue, causando lesioni e feci fluide, marroni e maleodoranti; la mortalità aumenta dal 2 al 50%.
Clostridium perfringens viene facilmente trattato con penicillina, che però nei programmi antibiotic-free può essere vietata. Si cerca di limitare questo problema riducendo le densità di accasamento, aumentando il periodo di vuoto sanitario e asciugando la lettiera al massimo. In genere, infatti, la lettiera negli allevamenti antibiotic-free è più umida e ciò comporta l’aumento delle cariche batteriche, dell’ammoniaca, il peggioramento del plantare e quindi anche del benessere degli animali.
Densità di allevamento e periodo di interciclo
Diminuire la densità e aumentare il periodo di interciclo è certamente meno stressante per i polli, ma comporta un minor guadagno per l’allevatore, che viene pagato per kg di carne prodotta. Infatti, una minore densità significa un minor numero di polli nel capannone e quindi meno carne venduta al momento della macellazione. In queste condizioni alcuni allevatori faticano a restare in attività, con conseguenti problemi di rifornimenti alimentari.
Condizioni della lettiera
Ridurre la densità e aumentare il vuoto sanitario riducono lo stress nei polli, ma esistono anche altre strategie valide, come mantenere la lettiera asciutta, anche se ciò è particolarmente difficile in questo tipo di produzione, soprattutto se si usano diete solo vegetali. La lettiera contiene una variegata popolazione microbica, nella quale esistono microbi positivi e altri dannosi. Si tratta di funghi, muffe, batteri, coccidi e altri microrganismi che si sono sviluppati anche in presenza di antibiotici, anticoccidici e altri additivi alimentari usati in passato in tutti gli allevamenti. Quando si passa a un allevamento antibioticfree, questo equilibrio microbico viene alterato e succede che alcune popolazioni precedentemente presenti nel
20 - dossierDOSSIER
Nastri
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• Trasporta Uova
• Raccolta Uova
• Essiccazione Pollina
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• Apertura a 360°
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ARTICOLI
CORTI ZOOTECNICI
l’allevamento
ACCESSORI
pollo senza creare problemi, come Clostridium perfringens, diventino patogene.
Materiale della lettiera
L’uso di una lettiera nuova comporta diversi svantaggi. Allevamenti nuovi, o anche esistenti, ma che sono stati puliti rimuovendo la lettiera vecchia e mettendone di nuova, paiono presentare rischi maggiori di enterite necrotica rispetto a quelli che riutilizzano la lettiera. Ciò sembra contrario alle più elementari regole di biosicurezza, però, in alcuni casi, è stato comprovato che lettiere usate, spostate in allevamenti scelti con attenzione (sia nuovi che pre-esistenti, completamente puliti e con lettiera nuova), hanno diminuito il rischio di enterite necrotica con risultati favorevoli. Pare che, in campo, l’esposizione precoce al Clostridium perfringens presente nella lettiera vecchia
consenta di ridurre il rischio di casi di enterite necrotica. Se si riutilizza la vecchia lettiera, va gestita correttamente; ciò consente il raggiungimento al suo interno di temperature elevate (fino a 60 °C), che uccidono la maggior parte dei patogeni, mantenendo la popolazione microbica a livelli bassi e facilmente gestibili.
Alimentazione
L’alimentazione in un allevamento antibiotic-free è più difficile rispetto ai programmi alimentari standard e il momento del cambio di alimentazione è fondamentale. I pulcini hanno bisogno di un mangime facile da digerire, con un alto livello proteico, tale da assicurare una buona partenza; negli allevamenti antibiotic-free le diete ad alto contenuto proteico, fornite nei primi periodi, possono aumentare, in seguito, il rischio di enterite necrotica. Bisogna anche fare attenzione quando si cambia-
no le formulazioni, perché ciò causa stress al tratto intestinale, anche in condizioni ideali. Il passaggio da mangime starter a grower avviene spesso in contemporanea con il momento di maggior rischio di coccidiosi. Quindi uno stress dovuto al cambio di mangime potrebbe peggiorare le condizioni di un soggetto che già sta combattendo contro la coccidiosi, con conseguente sviluppo di enterite necrotica e impossibilità successiva di gestire la carica clostridiale. In questo periodo è consigliabile evitare eventuali cambi di mangime e monitorare costantemente le rimanenze senza restare mai con i silos vuoti. Se viene a mancare il mangime e i polli hanno fame, si accalcano sulle mangiatoie surriscaldandosi fino a quando non arriva il mangime, con grande stress per il tratto intestinale e per loro stessi. In questi casi, facilmente il Clostridium perfringens cresce e si sviluppa in enterite necrotica.
22 - dossierDOSSIER
“Bisogna anche fare attenzione quando si cambiano le formulazioni, perché ciò causa stress al tratto intestinale, anche in condizioni ideali. Il passaggio da mangime starter a grower avviene spesso in contemporanea con il momento di maggior rischio di coccidiosi. Quindi uno stress dovuto al cambio di mangime potrebbe peggiorare le condizioni di un soggetto che già sta combattendo contro la coccidiosi”
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Massima igiene per i riproduttori
Un pulcino forte e sano parte da un uovo pulito. È fondamentale gestire i riproduttori mantenendo la lettiera asciutta. Vanno limitate le uova a terra e sui posatoi con un’illuminazione buona e uniforme in tutto il capannone. Se la lettiera nella zona libera è bagnata, la femmina porterà il materiale fecale nel nido, sporcandolo. Anche le uova deposte a terra sono rischiose e risultano ancora più contaminate quando la lettiera è sporca e bagnata. Le uova inviate all’incubatoio devono essere igienica mente perfette per produrre pulcini di qualità.
Qualità dell’acqua
Spesso l’acqua viene trascurata, ma ha una grande in fluenza su salute e benessere di polli, pollastre e ripro duttori. Se esistono dei dubbi sulla qualità dell’acqua, si può raccogliere un campione per analizzarne il livello di minerali, pH e batteri. All’analisi la presenza eccessiva di ferro, manganese, sodio, oppure un pH troppo alto o basso è possibile fonte di danni intestinali e influenza le performance degli avicoli. Le linee idriche vanno sempre pulite con prodotti approvati per rimuovere il biofilm bat terico.
Buone pratiche di gestione per l’allevamento antibiotic-free
Le migliori pratiche di gestione dell’allevamento senza uso di antibiotici prevedono le seguenti mosse strategiche da mettere in atto:
• programmi di biosicurezza idonei;
• programmi vaccinali ben gestiti;
• documentazione sulle migliori pratiche e attuazione delle stesse;
• buon programma alimentare (ingredienti puliti e sicuri, probiotici, prebiotici, enzimi, acidi organici, oli essenziali, ecc.);
• mangime di buona qualità e sempre a disposizione;
• adeguato programma sanitario dei riproduttori;
• uova pulite, come pure igiene degli incubatoi, delle ceste dei pulcini e dei camion;
• pratiche gestionali in allevamento tese a mantenere la qualità della lettiera, limitando i livelli di NH3, la temperatura, ventilazione e umidità.
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23 - febbraio 2023DOSSIER
Dr. Makan Hooshangi (DVM) Veterinarian, Turkey Management Specialist
Biosicurezza, prima dell’inizio...
Quasi tutti gli allevatori avicoli sanno cosa sia la biosicurezza. Per gli investitori significa spendere un sacco di soldi per prevenire disastri, per i dipendenti significa affrontare molte difficoltà per prevenire problemi! Fare la doccia, cambiare vestiti e stivali, pulire e disinfettare, controllare roditori e insetti, limitare gli ingressi in allevamento e molti altri compiti sono alcuni esempi di misure che dobbiamo adottare per ridurre il rischio di insorgenza di malattie nel nostro allevamento o per prevenire la diffusione delle malattie in quelli circostanti.
Ci sono molte definizioni accademiche e linguistiche per il termine “biosicurezza”, così come sul web sono presenti molti approcci utili, ma cosa sappiamo dei preliminari, ovvero della progettazione dell’intero impianto o dei materiali da utilizzare nella costruzione dei capannoni, delle altre strutture e delle attrezzature? Quanto sono importanti tali valutazioni e quanto influenzano l’intera procedura di biosicurezza in un allevamento avicolo? Il fatto è che spesso le cose semplici alle quali non prestiamo abbastanza attenzione possono avere effetti enormi.
24 FOCUS - focus -
La biosicurezza è una pratica costosa che ha inizio con la progettazione di un allevamento o di un incubatoio
I primi passi nella progettazione includono le considerazioni circa l'ubicazione dei locali, tra cui la distanza da altre aziende o zone ad alto rischio, il clima locale e la vegetazione della zona. Poiché questi sono i requisiti iniziali del rispetto delle norme di biosicurezza, qualsiasi svista o errore di calcolo in uno di questi aspetti sarà irreversibile! Inoltre, la progettazione e i materiali dell’intero sito e degli edifici rappresentano dei fattori cruciali per il processo di biosicurezza. Sottovalutare l’importanza di questi fattori sarà un errore costoso che non potrà essere facilmente corretto dopo aver terminato i lavori o che risulterà poco conveniente correggere una volta realizzato l’impianto. Pertanto, è indispensabile che le osservazioni di cui sopra siano prese seriamente in considerazione prima della fase di costruzione.
La separazione delle aree ad alto e a basso rischio nell’azienda, come la prima e la seconda zona di biosicurezza, la corretta progettazione dei percorsi di accesso ad alto rischio (carrelli di alimentazione, ecc.), la direzione dei ventilatori di scarico dei capannoni, il sistema di scarico delle deiezioni, la pendenza dei pavimenti, il tipo di isolamento, la progettazione del drenaggio superficiale, l’ubicazione e la direzione di ciascun edificio, etc. sono questioni che devono essere prese in considerazione durante la fase di progettazione e di costruzione. Inoltre, l’allevamento avicolo dovrebbe es-
sere progettato in modo tale che, per quanto possibile, non siano necessarie telecamere a circuito chiuso o persone addette al controllo per la sorveglianza della biosicurezza. Utilizzare percorsi unidirezionali, pareti divisorie, finestre fisse e altri accorgimenti simili, che possono ridurre a zero le violazioni di biosicurezza, rappresentano soluzioni facilmente applicabili in fase di progettazione.
Durante la costruzione è necessario effettuare ispezioni regolari per garantire un’attuazione corretta e precisa delle misure adottate. Oltre a localizzare, progettare e costruire un’azienda avicola, una delle consi-
derazioni più importanti in tema di biosicurezza è quella sui materiali utilizzati per gli edifici e le attrezzature. In un sito destinato all’avicoltura, in particolare negli allevamenti e negli incubatoi, tutte le superfici devono essere lavabili con il minimo di perforazioni, cuciture, giunti o pieghe. Utilizzare legno, schiuma poliuretanica, tessuto o lana di vetro rappresenta un errore che non può essere corretto facilmente. Nessuno di questi materiali, infatti, può essere lavato o disinfettato correttamente e quindi essi costituiranno le cause dell’insorgenza continua di malattie in azienda, un ciclo dopo l’altro. Di
- febbraio 2023 - 25 FOCUS
©Makan Hooshangi
solito modificare gli edifici o sostituire le attrezzature è molto costoso. D’altra parte, neanche continuare a lavorare nonostante tali carenze è conveniente. È un dilemma costoso!
Il fatto è che nessuna disinfezione pratica può essere efficace su tali superfici. I microrganismi presenti nei residui organici all’interno di legno, schiuma poliuretanica, lana di vetro, sono quasi irraggiungibili, il che rappresenta un grosso problema in molte aziende avicole, soprattutto in quelle più datate. Tanti sforzi e risorse sono sprecati perché non è stato considerato il problema prima di iniziare la costruzione o prima di acquistare l’attrezzatura.
Come per molte attività commerciali, anche l’allevamento del pollame è un’attività specializzata, a volte molto complicata, che ha bisogno di diversi professionisti che sappiano lavorare insieme per soddisfare le esigenze e rispettare gli standard, in particolare gli standard di biosicurezza e igiene. È cruciale per tutto il personale specializzato lavorare come una squadra e controllare il lavoro, ciascuno con la propria ottica, ma tutti devono avere familiarità con i punti critici del processo lavorativo. In questo lavoro gli errori si trasformano in disastri facilmente e rapidamente. Tutte le attrezzature e le strutture dovrebbero servire all’allevamento e alla crescita degli avicoli, quindi è importante che ogni singola questione, anche quelle apparentemente estranee al processo di allevamento, come quelle riguardanti la costruzione, siano con-
trollate e riconsiderate da esperti di scienza animale, manager di allevamento e veterinari. I macchinari svolgono un ruolo particolarmente significativo per quanto riguarda il rispetto dei principi di biosicurezza nella fase operativa. C’è una vasta gamma di attrezzature ed equipaggiamenti utilizzati in un allevamento avicolo, dal vestiario ai nidi automatici ai sistemi di ventilazione. L’attrezzatura aiuta a svolgere il lavoro correttamente, rapidamente e facilmente: senza attrezzature adeguate, il lavoro sarebbe più difficile e più logorante, con un conseguente rischio più alto di prestazioni inadeguate.
Quasi tutte le attrezzature utilizzate in un allevamento avicolo, a seconda di dove vengono utilizzate, dovrebbero poter essere lavate o comunque dovrebbero essere atte a essere pulite il più possibile. Alcune attrezzature come nidi, abbeveratoi, sistemi di alimentazione, trappole, carrelli, ecc. dovrebbero essere lavabili; quelle non lavabili, invece, come quelle in tessuto, legno o cartone, devono essere cambiate prima del nuovo ciclo. Altre apparecchiature, come i computer e i dispositivi elettronici, non possono essere lavati, né possono essere cambiati ogni ciclo, pertanto devono essere ben sigillate per evitare la penetrazione della polvere. Per la pulizia può essere utilizzata una pompa ad aria ad alta pressione e un panno o una spazzola puliti. Dopo la pulizia, possono essere disinfettati con un panno e una soluzione disinfettante o fumigati con formaldeide o ozono, a seconda del tipo di apparecchiatura e dei materiali utilizzati.
L’utilizzo di materiali lisci, senza asperità e lavabili, per attrezzature e macchinari talvolta è difficile o costoso da realizzare, ma bisogna tenere presente che i danni sarebbero assai più costosi. La maggior parte degli agenti patogeni è molto sensibile alle condizioni ambientali e può essere facilmente neutralizzata su una superficie pulita, mentre in presenza di residui organici la resistenza sarebbe significativamente superiore. Inoltre, l’efficacia dei disinfettanti diminuisce significativamente in presenza di residui organici. Per avere un’idea, il virus H5N1 può vivere al massimo sotto le due settimane a 4 °C al di fuori del corpo dell’ospite, se protetto dal sole e dall’alta percentuale di RH; ma lo stesso virus è sopravvissuto fino a otto settimane in feci secche e umide alla stessa temperatura.
Oltre ai materiali utilizzati per realizzare i macchinari, anche la loro progettazione e la loro produzione sono importanti, in quanto eventuali pieghe, cuciture o anfratti difficilmente raggiungibili possono rappresentare una fal-
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©Makan Hooshangi
Nidi di legno per tacchini al termine di un ciclo di produzione: le piume, la lettiera e la polvere sono penetrate nel legno, quindi non possono essere puliti come sarebbe necessario.
la nel sistema di biosicurezza. Tali zone non possono essere facilmente pulite e possono richiedere molto tempo e dispendio di energie nel processo di pulizia. Di solito, gli addetti non si sforzano a sufficienza su questi punti nevralgici e il supervisore responsabile - in una condizione ideale - dovrebbe chiedere la ripetizione del processo di pulizia, il che comporta uno spreco di tempo, energia e denaro. E nonostante tutto, potrebbero rappresentare comunque ancora potenziali pericoli.
In conclusione, un sistema di biosicurezza può essere rispettato se ci si crede veramente: affrontando qualsiasi dettaglio del lavoro, la biosicurezza va sempre tenuta presente. Il rispetto di questi principi non è un gioco o uno spettacolo per convincere la gente, bensì una necessità per il nostro lavoro. Del resto, come detto, è proprio partendo dai principi di biosicurezza che si ridurranno gli elevati costi delle relative procedure. Meno detergenti e disinfettanti vengono utilizzati, meno danni ambientali vengono causati, più denaro viene risparmiato e più denaro viene guadagnato. Dunque, lavorate in modo saggio!
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STRUTTURE AVICOLE
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Sistemi personalizzati per la disinfezione dei mezzi in ingresso
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Sistemi per allevamento carne e ventilazione ASSISTENZA
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Rivenditore per l’Italia di:
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Materiale anticorrosivo Alte prestazioni, Risparmio energetico
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Analisi, ottimizzazione e gestione automatica dell’allevamento
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Attrezzature per ovaiole da consumo RACCOLTA UOVA
Sistemi automatici raccolta e imballaggio uova
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Attrezzature per riproduttori da cova
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©Makan Hooshangi
MBE srl | Via delle Fornaci 88/A, Fabriano (AN) www.mbefabriano.it | +39 0732 627167 | Facebook @MBESRL2013 | Instagram @mbe_srl
Windhorst L’autore è Professore Emerito all’Università di Vechta e Visiting Professor all’Università di Medicina Veterinaria di Hannover, Germania
Modelli e dinamiche della produzione e del commercio mondiale di carne di tacchino
Parte 1 – Produzione di carne di tacchino
In due articoli saranno analizzate le dinamiche della produzione e del commercio di carne di tacchino. Il primo articolo affronta le dinamiche della produzione sia a livello continentale che nazionale; il secondo analizzerà lo sviluppo del commercio di questo tipo di carne avicola.
Tra il 2000 e il 2020 la produzione mondiale di carne di tacchino è aumentata da 5,5 milioni di tonnellate a quasi 6 milioni di tonnellate (+8,6%): rispetto alla carne di pollo è stato un tasso di crescita relativamente basso. Alla produzione mondiale di carne avicola, pari a 133,3 milio -
28 - marketing -
MARKETING
Hans-Wilhelm
ni di tonnellate, la carne di tacchino ha contribuito per il 4,5%. Del volume totale di produzione, 871.000 tonnellate, pari al 14,5%, sono state esportate.
Crescita moderata della produzione
Uno sguardo più approfondito allo sviluppo a lungo termine della produzione mondiale di carne di tacchino tra il 2000 e il 2020 rivela che la crescita non è stata continua. La tendenza al rialzo è stata interrotta tra il 2003 e il 2006 dalla crisi economica e poi di nuovo dall’insorgere di vari focolai del virus dell’Influenza Aviaria negli Stati Uniti e in Europa (Figura 1). Un confronto delle dina-
miche in Nord America e in Europa mostra che il volume di produzione ha oscillato tra 1,5 e 2,2 milioni di tonnellate: mentre è aumentato dal 2017 in poi, in Nord America è diminuito. Le enormi perdite causate dal virus dell’Influenza Aviaria nel 2015 nel Midwest sono ancora visibili nel recente sviluppo
29 - febbraio 2023MARKETING
[mil. t] 0,0 1,6 3,3 4,9 6,5 20002002200420062008201020122014201620182020
Mondo Nord America Europa Unita (27)
Figura 1 – Sviluppo della produzione mondiale di carne di tacchino tra il 2000 e il 2020 (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO)
!lanigirO Per ulteriori informazioni visitate il sito www.lubingsystem.com O scrivete una mail a info@lubing.it
di ciascun continente alla produzione di carne di tacchino tra il 2010 e il 2020 (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO).
degli allevamenti di tacchini e nella produzione.
L’analisi delle dinamiche a livello continentale (Figura 2) documenta il ruolo dominante che i paesi nordamericani ed europei svolgono nella produzione globale di carne di tacchino: nel 2010 infatti hanno condiviso l’82,9% del volume di produzione, nel 2020 l’81,7%. Un confronto delle quote dei due continenti conferma la tendenza al rialzo in Europa e la tendenza al ribasso in Nord America. Mentre l’Europa ha guadagnato l’1,9% della sua quota, il Nord America ha perso il 3,1%. Sono risultati positivi gli andamenti dell’America Centrale e del Sud (+0,4%) e dell’Africa (+0,9%); in Asia la produzione è aumentata solo leggermente mentre è stata trascurabile in Oceania. La tendenza al ribasso in Nord America riflette il calo del consumo pro capite negli Stati Uniti, che è passato da 7,1 kg nel 2008 a soli 6,3 kg nel 2020. Nello stesso periodo in Europa il consumo pro capite è passato da 3,5 kg a 4,1 kg.
* il totale non aumenta per l’arrotondamento
Elevata concentrazione regionale nella produzione
dei nove Paesi leader nella produzione di carne di tacchino nel 2010 e nel 2020
A.S. Kauer sulla base di dati FAO).
La produzione di carne di tacchino è altamente concentrata. La Tabella 1 mostra che i dieci Paesi leader hanno contribuito con l’88,2% nel 2010 e con l’88,8% nel 2020 al volume di produzione globale e oltre il 60% proviene dai primi tre Paesi in classifica. La posizione dominante degli Stati Uniti risulta incontrastata (Figura 3): sebbene la quota americana nella produzione globale sia diminuita, il volume di produzione risulta ancora quattro volte superiore a quello del Brasile.
30 - marketingMARKETING
2010 2020 Paese Produzione Contributo (%) Paese Produzione Contributo (%) USA Brasile Germania Franc ia Italia Regno Unito Canada Spagna Polonia Israele 2 560, 2 485,0 478,5 404,6 298,5 162,0 158, 2 129,4 100,0 90,0 46,4 8,8 8,7 7,3 5,4 2,9 2,9 2,3 1,8 1,6 USA Brasile Germania Polonia Franc ia Italia Spagna Canada Regno Unito Tunisia 2 697,4 584,3 476,0 406,8 321,0 313,3 226,0 158,3 143,0 85,7 43,5 9,8 7,9 6,8 5,4 5, 2 3,8 2,6 2,4 1,4 10 Paesi 4 844 , 4 *88 , 2 10 Paesi 5 321, 8 88 , 8 Mondo 5 . 517, 2 100,0 Mondo 5 . 992 , 8 100,0
Tabella 1 – I dieci Paesi leader nella produzione di carne di tacchino nel 2010 e nel 2020; dati in migliaia di tonnellate (fonte: database FAO).
13,5% 1,8% 2,3% 2,9% 2,9% 5,4% 7,3% 8,7% 8,8% 46,4% 12,6% 6,8% 3,8% 2,6% 2,4% 5,2% 5,4% 7,9% 9,8% 43,5% Totale: 5.517 mil. t 2010 Totale: 5.993 mil. t 2020 USA Brasile Germania Francia Italia Regno Unito Canada Spagna Polonia Altri
0,4% 11,5% 49,3% 33,8% 2,4% 2,6% Totale: 5.517 mil. t 2010 Totale: 5.993 mil. t 2020 0,3% 11,9% 46,1% 35,6% 2,5% 3,5% Africa Asia Europa N. America CS. America Oceania
Figura 3 – Contributo
(design:
Figura 2 – Contributo
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La rivista tratta argomenti chiave in materia di avicoltura, con particolare riferimento a tematiche quali genetica, incubazione, gestione d’allevamento, nutrizionistica, veterinaria, trasformazione e tendenze di
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- febbraio 2023MARKETING
Uno sguardo più attento alle dinamiche a livello nazionale documenta una rapida crescita in Polonia. Qui tra il 2010 e il 2020 la produzione di carne di tacchino è aumentata di 306.800 tonnellate, pari al 306,8%. In crescita anche Brasile (+99.000 tonnellate), Spagna (+96.600 tonnellate) e Tunisia (+37.900 tonnellate). La produzione è invece diminuita di 83.600 tonnellate in Francia e di 19.000 tonnellate nel Regno Unito. In Germania, classificatasi al terzo posto, il volume di produzione è diminuito di 2.500 tonnellate.
La Figura 4 mostra i cambiamenti relativi per i dieci Paesi leader nella produzione di carne di tacchino. Con una crescita relativa del 5,0% la Polonia ha mostrato una dinamica notevole, seguita dalla Spagna (+1,5%) e dal Brasile
(+1,0%). Il più alto calo relativo si è verificato invece negli Stati Uniti con il 2,9%, seguiti da Francia (-1,9%) e Germania (-0,8%). La notevole dinamica verificatasi in Polonia può essere attribuita anche all’impegno delle principali aziende di selezione genetica americane e dell’Europa occidentale, al trasferimento di tecnologia e know-how dagli Stati Uniti e da altri paesi membri dell’UE e agli investimenti di capitali stranieri. Le aziende leader sono integrate verticalmente e utilizzano le tecnologie più moderne nella produzione e nella lavorazione.
Minore concentrazione regionale della produzione nell’UE
Mentre la produzione di carne di tacchino nelle Americhe è concentrata negli Stati Uniti e in Brasile (cfr. Figura 3), nell’Unione europea nel 2020 sono stati produttori di carne di tacchino 14 dei 27 Stati membri. La Figura 5 mostra che, nonostante il modello spaziale diversificato, i cinque Paesi leader hanno comunque contribuito al volume di produzione totale con quasi il 90%. Con un contributo del 24,4%, la Germania si è classificata al primo posto, seguita dalla Polonia con il 20,9%. Considerando la notevole dinamica dell’industria avicola polacca con alti tassi di crescita sia assoluti che relativi, la Polonia potrebbe superare la Germania in pochi anni nella produzione di questo tipo di carne. L’aumento delle esportazioni di uova, di pollo e di tacchino sono un importante fattore di indirizzo per l’industria avicola polacca. La continua tendenza al rialzo è stata però interrotta dalla pandemia, che ha abbassato la do -
32 - marketingMARKETING
USA Brasile Germania Polonia Francia Italia Spagna Canada Regno Unito Tunisia -6,0% -3,3% -0,5% 2,3% 5,0% 0,5% -0,5% -0,3% 1,5% -0,2% -1,9% 5,0% -0,8% 1,0% -2,9%
Figura 4 – Sviluppo dei Paesi leader nella produzione di carne di tacchino tra il 2010 e il 2020 (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO; calcoli dell’autore).
(design:
manda nei principali Paesi di destinazione delle esportazioni polacche. Il secondo articolo analizzerà in dettaglio questo aspetto
Sintesi e prospettive
L’analisi fin qui condotta ha mostrato che il Nord America e l’Europa hanno dominato la produzione di carne di tacchino nel 2020. I due continenti hanno condiviso oltre l’80% del volume di produzione globale. L’elevata concentrazione regionale si riflette anche nella classifica e nella composizione dei dieci Paesi leader che nel 2020 hanno contribuito per l’88,8% al volume di produzione globale con quasi 6 milioni di tonnellate. Gli Stati Uniti e il Brasile si sono classificati nelle prime due posizioni,
seguiti da Germania e Polonia. La produzione in Polonia ha mostrato una dinamica notevole negli ultimi dieci anni, con i più alti tassi di crescita assoluti e relativi. Tassi di crescita negativi si sono registrati negli Stati Uniti, in Francia e in Germania. Ovviamente, la pandemia di Covid-19 ha provocato una stagnazione o addirittura una diminuzione dei volumi di produzione, a causa di una minore domanda. Se il consumo pro capite si riprenderà da questa interruzione della domanda, è una questione ancora aperta. In alcuni Paesi è in calo da anni, in altri è più o meno impressionante o mostra solo una crescita moderata. La carne di tacchino ha perso quote di mercato a causa dei maggiori costi di produzione e dei prezzi al dettaglio, processo favorito in parte anche dall’aumento del peso alla macellazione dei polli da carne.
Bibliografia
Berkhout, N.: EU: Poland continues in turkey production. In: Poultry World 16. 12. 2020. https://www.poultryworld. net/poultry/eu-poland-continues-to-lead-in-turkey-production
FAO database: https://www.fao.org/faostat
OECD-FAO (Ed.): Agricultural Outlook 2021 – 2030. https://stats.oecd.org.
USDA, Gain Report PL2020-048: Poland: Turkey and Products Market Brief_Warsaw_Poland_11-13-2020-4. pdf.
Windhorst, H.-W.: Patterns and dynamics of global egg and poultry meat trade. Part 2: Poultry meat trade. In: Zootecnica International 44 (2022), no. 3, p. 24-27.
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33 - febbraio 2023MARKETING
Totale: 1.947 mil. t 4,0% 2,4% 4,1% 11,6% 16,1% 16,5% 20,9% 24,4% Germania Polonia Francia Italia Spagna Ungheria Portogallo Altri
Figura 5 – Contributo dei sette Paesi dell’Unione europea (EU 27) leader nella produzione di carne di tacchino nel 2020
A.S. Kauer sulla base di dati FAO).
David Speller Applied Poultry, Regno Unito
Gestione di precisione e utilizzo di nuove tecnologie in allevamento
Allevare polli da carne comporta oggi notevoli sfide, in quanto i soggetti raggiungono il peso di macellazione piuttosto velocemente, i profitti degli allevatori sono sempre sotto pressione, la tecnologia si sta sviluppando molto più velocemente di quanto l’industria possa tenere il passo e trovare personale adeguato è molto difficile. Inoltre, al settore è richiesto di usare meno farmaci, pur mantenendo il benessere e la produttività dei capi.
La risposta a queste sfide potrebbe essere un nuovo modo di gestire l’allevamento, più incentrato sulla precisione e sulle nuove tecnologie, ma ciò richiederà un ade -
guamento nel modo di pensare, investire e operare da parte delle aziende. Il potenziale di questo nuovo approccio risiede nel fatto che si può essere consapevoli dei problemi
34
TECHNICAL COLUMN - technical column -
molto prima che essi si presentino e che i soggetti mostrino i sintomi fisici. Ciò consentirà non solo una maggiore produttività, ma anche un ulteriore miglioramento del benessere degli animali.
A livello globale la carne avicola, grazie ai cicli veloci, sta rapidamente diventando la fonte proteica maggiormente consumata. I consumatori ne apprezzano la versatilità e la consistenza, ma anche il costo contenuto, il che significa che è difficile aggiungere ulteriore valore all’interno dell’industria. Ne consegue che se pure la domanda del prodotto e i volumi di produzione sono in aumento, i rendimenti economici per gli allevatori diminuiscono in termini reali ogni anno. Affinché gli allevatori possano sopravvivere in futuro, devono ottenere migliori prestazioni ma, allo stesso tempo, soddisfare anche le esigenze del consumatore.
La moderna produzione di polli da carne richiede le tradizionali abilità di allevamento del passato, ma esse, da sole, non sono più sufficienti. Le prestazioni e il benessere degli animali richiedono attenzioni 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana; l’evoluzione della tecnologia rende possibile migliorare le pratiche attuali e consente di prevedere ciò che accadrà in base ai dati rilevati e alle previsioni. L’industria ha una reale opportunità di diventare proattiva e non reattiva.
Il settore avicolo è sotto pressione per l’uso di antibiotici, oggi ridotti drasticamente o vietati in allevamento. Attualmente gli antibiotici offrono una delle poche opzioni per un intervento reattivo quando si osservano sintomi di malattie in allevamento. Il loro uso ragionevole e appropriato è generalmente considerato di beneficio per il benessere degli animali, tuttavia, con l’aumento delle pressioni per ottenerne un utilizzo minimo, l’allevatore è costretto ad approfondire le proprie conoscenze e tecniche di gestione per poter utilizzare delle alternative, come i probiotici, per ottimizzare la salute intestinale.
Progettazione di un impianto
Per un nuovo approccio all’allevamento di polli da carne si deve partire dalla progettazione della struttura di accasamento e del suo ambiente. Gli aspetti importanti da considerare includono le misure di biosicurezza, che sono chiaramente la prima difesa nella protezione contro le malattie; adeguate misure garantiscono che il personale rispetti le norme ogni volta che entra in un locale, in-
dipendentemente da quanto tempo preveda di rimanere lì. Ciò richiede un’idonea formazione del personale, ma anche che la struttura sia progettata per rendere l’uso delle misure il più semplice e diretto possibile.
L’importanza del comportamento degli animali
Nel valutare le caratteristiche di un impianto per polli da carne è essenziale innanzitutto considerare gli animali e capire cosa desiderano veramente dal loro ambiente e di cosa hanno bisogno. I recenti progressi tecnologici hanno permesso agli allevatori di comprendere meglio le esigenze specifiche dei polli; per esempio oggi si sa che consumano più cibo e acqua alle estremità della struttura rispetto all’area centrale. Altri dati comportamentali hanno mostrato una naturale digressione dell’attività durante le 24 ore del giorno e, quindi, è necessario progettare strutture per tutti i livelli di attività, più o meno intensive, a seconda del momento della giornata.
Ventilazione
Un elemento chiave di qualsiasi allevamento di polli da carne è la ventilazione. In parole povere si introduce ossigeno – che i polli utilizzano attraverso la respirazione – rimuovendo l’anidride carbonica, il vapore acqueo e altri gas dannosi come l’ammoniaca. La ventilazione va effettuata in qualsiasi condizione atmosferica e in ogni momento della giornata, mantenendo un ambiente statico per gli animali, ma è una condizione difficile da ottenere se si considerano le proprietà fisiche dell’aria. Infatti, l’aria più fresca agisce in modo diverso dall’aria calda e i polli ne avvertono gli effetti attraverso vari fattori fisici: la temperatura, il contenuto di umidità e la velocità con cui l’aria viaggia.
Le moderne strutture per polli da carne dispongono di una serie di sensori e tecnologie per monitorare e gestire questi fattori e valutare gli effetti che le proprietà specifiche dell’aria hanno sugli animali in un determinato momento, ma è possibile utilizzare anche varie altre apparecchiature per valutare manualmente l’ambiente. Spesso i problemi sono semplici da risolvere e possono richiedere solo personale preparato in materia di ventilazione o il completamento di alcune semplici operazioni di manutenzione.
35 - febbraio 2023TECHNICAL COLUMN
Acqua
Il consumo di acqua è un aspetto fondamentale nella produzione di polli da carne, che richiede analisi e comprensione. Il monitoraggio dei flussi di consumo e dei dati sull’assunzione giornaliera può fornire una visione approfondita sulla crescita e sul benessere degli animali. Siamo in grado di poter analizzare tutto, dall’attività e dai potenziali tassi di crescita fino alla comprensione dell’integrità intestinale di un soggetto in un dato momento. Le aziende che forniscono attrezzature per abbeveratoi offrono oggi strumenti precisi per controllare l’accesso all’acqua tramite la gestione della pressione nelle linee di distribuzione dell’acqua. Dato che il consumo di acqua è quasi il doppio di quello di mangime, è essenziale monitorarne e controllarne l’assunzione. L’altezza degli abbeveratoi, la pulizia, le proprietà fisiche e la portata sono tutte informazioni essenziali nella gestione dei polli da carne.
Gestione predittiva
Oggi con la grande quantità di dati ricavabili in allevamento siamo in grado di monitorare le informazioni in tempo reale e di prevedere e stabilire i parametri ottimali per ogni struttura, individualmente. In precedenza tutti i dati predittivi venivano stabiliti in base al tipo genetico: ad esempio, un soggetto di una determinata razza avrà il potenziale per crescere a un certo ritmo e mangerà e berrà le quantità previste per raggiungere questo obiettivo. Oggi, invece, questa capacità di previsione è specifica per ogni singolo allevamento, superando in certi casi i target genetici e in altri stabilendo obiettivi più realizzabili in base al loro scenario specifico.
Il futuro
L’allevamento di polli da carne richiede il controllo e la gestione di un’intera gamma di parametri e per-
tanto i progressi tecnologici applicabili sono quasi illimitati. Man mano che nuove tecnologie si sviluppano, il settore sarà in grado di applicarle e utilizzarle per le proprie esigenze. Alcune forniranno una maggiore quantità di informazioni in modo più accurato e rapido di quanto si possa fare attualmente; altre, come le tecnologie robotiche, riguarderanno il risparmio di manodopera e contribuiranno a offrire una soluzione all’attuale carenza di personale affidabile e preparato.
Un cambiamento significativo potrebbe essere il modo in cui le aziende acquistano e rendono operative queste nuove tecnologie. Dato il loro costo elevato o le complesse esigenze operative, è probabile che gli allevatori preferiscano usufruire del servizio tecnologico offerto da determinate aziende in possesso di strumenti e know-how messi a disposizione a un determinato costo mensile oppure in abbonamento.
Conclusione
L’allevamento di polli da carne è un settore zootecnico che opera su piccoli margini, ma con grandi volumi, e quindi il potenziale per migliorare benessere degli animali e margini degli allevatori è considerevole se si possono fare piccoli miglioramenti in termini di efficienza. Il modo migliore è concentrarsi sulla gestione di precisione, il cui prerequisito essenziale deve essere l’adozione di tecnologie e l’acquisizione di dati, generati per avere informazioni più accurate per un processo decisionale migliore e più rapido.
36 TECHNICAL COLUMN - technical column -
Dagli Atti del 4° Congresso internazionale della carne avicola
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Effetti dell’uso di un probiotico con diversi ceppi di Bacillus uniti a fitasi e carboidrasi su polli infettati a livello enterico
La prova è stata effettuata con lo scopo principale di valutare l’efficacia di un probiotico contenente 3 ceppi di Bacillus per combattere le disbatteriosi mediate dall’enterite necrotica e la loro influenza nella crescita del pollo, con miglioramento della conversione alimentare (FCR). Un secondo obiettivo dello studio è stato quello di valutare una matrice mista di nutrienti e un insieme di fitasi, xilanasi e proteasi somministrati in una dieta a base mais, comparando le performance in polli sperimentali rispetto alla linea standard.
A.E. Ghane1, S. Haldar2, A.K. Dhara2, E. White3, C. Evans 1 Danisco Animal Nutrition, Singapore 2 Agrivet Research and Advisory P Ltd, Kolkata, India 3 DuPont Animal Nutrition, Marlborough, UK. 38 - nutrizionisticaNUTRIZIONISTICA
L’insieme di fitasi (Buttiauxella), enzimi NSP (xilanasi, amilasi e miscela di proteasi) e probiotico multiceppo hanno rispettato le aspettative nei polli alimentati con dieta diluita, in termini di nutrienti, a seconda del mix di enzimi (fitasi ed enzimi NSP). In assenza di infezione grave, la combinazione di probiotici ed enzimi è risultata efficace nell’aumentare la crescita nei polli sperimentali. Invece, in presenza di un’infezione di Eimeria, la stessa miscela era efficace nel riequilibrare la depressione indotta dalla disbatteriosi. In particolare lo studio valida i valori della matrice dei succitati Ca, Pav, Kcal e CP, che possono essere usati per ridurre il costo del mangime mantenendo le performance, confermando così l’efficacia della combinazione di probiotici ed enzimi.
La combinazione ha mostrato effetti benefici sui soggetti, che recuperavano in FCR, aumento del peso giornaliero e peso finale rispetto a quelli infettati, ma anche a quelli non infettati. L’insieme di enzimi e probiotici ha riportato il peso finale e la conversione nel gruppo, benché alimentato con diete carenti di Ca, Pav, energia e proteina. Inoltre, la combinazione dava risposte positive nel recupero delle performance in gruppi con diete carenti e anche in quelli infettati.
Introduzione
Gli enzimi fitasici sono frequentemente usati nell’alimentazione suinicola e avicola, soprattutto per aumentare la disponibilità del fosforo (P) presente negli ingredienti vegetali. Inoltre, la fitasi migliora la disponibilità di altri nutrienti come il Ca, gli amminoacidi (AA) digeribili e l’e -
nergia, facilitando la scissione del P fitinico e cancellandone gli effetti antinutrizionali sulla digeribilità. L’insieme di fitasi ed enzimi NSP ha dimostrato efficacia nell’aumentare la produttività, riducendo il costo del mangime e migliorandone l’efficienza.
In pratica, con una somministrazione appropriata di fitasi ed enzimi NSP (livelli di dose e tipo di enzima) e una valida gestione della dieta, si può ottenere una produzione avicola più sostenibile, senza dovere ricorrere alle fonti di P inorganico, che sono limitate, e migliorando il ricavo e la sostenibilità. È fondamentale comprendere le matrici e i contributi associati dei valori di enzimi combinati, per la loro corretta applicazione in vari livelli dei valori di matrice, valutando le frazioni di minerali, energia e amminoacidi. Diversi studi hanno dimostrato che usare una matrice affidabile e completa che include AA digeribili ed energia, può massimizzare il costo-beneficio e aumentare il guadagno. Comunque, un valore realistico di matrice dovrebbe essere legato alla corrente formulazione alimentare e alle caratteristiche del mangime.
L’altro importante aspetto è la riduzione e/o l’eliminazione di antibiotici come promotori di crescita (AGP) e il miglioramento delle misure di prevenzione, per controllare, eradicare e migliorare la ripresa di polli infettati o a rischio di infezione. I probiotici stanno avendo una crescente attenzione nell’industria, grazie agli andamenti di mercato, che riducono l’uso di antibiotici e aiutano a prevenire le malattie, mantenendo o addirittura migliorando le performance animali. I probiotici basati sul Bacillus hanno mostrato un’influenza sul tratto gastrointestinale (GIT), il microbioma e la riduzione delle cariche di E. Coli pato -
e non infettati, alimentati con una dieta con l’aggiunta di 3 ceppi di Bacillus da 1 a 42 giorni di età.
ab Valori senza sovrascrittura comune sono significativamente differenti (P<0.05)
- febbraio 2023 - 39 NUTRIZIONISTICA
Parametro Non infettati e controlli (UC) UC + Bacillus probiotico Controlli infettati (CC) CC + Bacillus probiotico SEM Valore P Peso iniziale (g/capo) 45.5 45.5 45.4 45.5 0.10 0.99 Peso finale (g/capo) 2962a 2981a 2862b 2968a 6.19 0.0001 Crescita media (g/capo/di) 69.4a 69.9a 67.1b 69.6a 0.15 0.001 Consumo medio giornaliero (g/capo/di) 110 ab 110 b 110 ab 113 a 0.21 0.017 FCR 1.59 b 1.57b 1.64a 1.62a 3.83 0.0001 sopravvivenza% 98.6a 98.9a 97.8 b 98.4a 0.74 0.022
Tabella 1 – Performance di polli infettati
geni a livello dell’intestino. Essi hanno diverse modalità di azione, che includono la competizione verso i batteri molesti, lo sviluppo di quelli benefici e lo sviluppo del sistema immunitario. Diversi studi riportano miglioramenti in termini di risposta infiammatoria, della struttura intestinale e delle rese in studi di infezione sperimentale di polli, a cui veniva anche somministrata una miscela di enzimi e probiotici a base Bacillus nel mangime.
I probiotici multiceppo mostrano un’influenza favorevole sulle performance del pollo, in termini di conversione e maggior peso, e, se uniti a una miscela appropriata di enzimi, hanno anche un’efficacia nel migliorare le performance. In questa prova, si è deciso di valutarne gli effetti.
Metodi
480 maschi Vencobb di 1 giorno sono stati sottoposti a 4 trattamenti (10 repliche ciascuno) in box da 12 anima-
li. Tutti i mangimi erano a base frumento-mais ed erano somministrati a volontà come sbriciolato nella fase starter e grower (1-28 gg), e poi come pellet nella fase di finissaggio (29-42 gg). Tutte le diete includevano una fitasi Buttiauxella (Axtra PHY®) a 100 FTU/kg e una combinazione di xilanasi, amilasi e proteasi (Axtra XAP ®), dosate a 2000 U/kg xilanasi, 200 U/kg α-amilasi e 4000 U/kg proteasi. Le diete di controllo avevano una riduzione del 0,199% di Ca, 0,194% Pav, 110 kcal di energia e 0,704% di proteina grezza (CP), secondo le indicazioni di matrice per gli enzimi. È stata somministrata, sia senza supplemento che con 150.000 CFU g/kg mangime, una miscela di 3 ceppi di Bacillus DFM (Enviva PRO ®), a polli sia infettati che non, in 4 diversi trattamenti. Le diete di controllo non infettate contenevano salinomicina. Al giorno 4 i polli infettati hanno ricevuto 10 volte la dose suggerita di un vaccino per la coccidiosi (Livacox Q). Il peso e il consumo sono stati misurati ai giorni 1, 21 e 35 per calcolare i parametri delle performance. Le differen-
40 - nutrizionisticaNUTRIZIONISTICA
“È evidente che i ceppi di Bacillus riescono a supportare lo sviluppo del sistema immunitario aviario, rendendolo capace di sostenere le infezioni intestinali. Tale modalità di azione potrebbe spiegare le performance positive notate in questa prova, nonostante le misurazioni non siano state rilevate direttamenteˮ
ze statistiche tra i trattamenti sono state determinate con ANOVA e Tukey e software JMP e SAS.
Risultati
I risultati della prova sono visualizzati nella Tabella 1. Le performance dei polli non infettati di controllo erano in linea con quelle previste dalla razza. Rispetto ai controlli infettati, il peso medio giornaliero e il peso corporeo, oltre che quello finale, risultavano migliorati (P<0,05) del 3,7%, se si somministrava il probiotico a base Bacillus. La sopravvivenza migliorava (P<0,05) dello 0,6% con l’aggiunta di 3 ceppi di Bacillus rispetto al controllo e risultava pertanto simile al controllo non infettato.
Discussione
La matrice è risultata essere a livelli appropriati con miglioramenti sia come peso finale che come conversione nei soggetti non infettati, secondo le aspettative della razza. Tali rilevamenti consentono un’applicazione pratica in termini di riduzione del costo mangime, migliori rese e sostenibilità. L’insieme di enzimi e probiotici ha portato a un beneficio, poiché i polli mostravano un recupero significativo nella FCR, nella crescita media giornaliera e nel peso finale, rispetto ai gruppi infettati. L’infezione enterica usata nella prova era abbastanza robusta da ridurre il peso finale (BW) e i 3 ceppi di Bacillus ne alleviavano gli effetti negativi, riportando il peso ai livelli dei gruppi non infettati di controllo. La tendenza a una differenza tra i controlli non infettati e i gruppi UC + Bacillus può essere spiegata dal fatto che la crescita enterica esprimeva il proprio potenziale solo in presenza di un’infezione intestinale. Ciononostante c’erano circa 20 gr di differenza tra i gruppi di controllo non infettati UC e i gruppi UC con Bacillus, i quali, da un punto di vista commerciale, tendevano a coprire i costi fissi, dando una maggiore produzione di carne per gruppo o per ciclo.
Il Bacillus spp. utilizzato in questa prova ha mostrato un’influenza positiva sul microbioma del pollo, sostenendo le popolazioni microbiche favorevoli (come i lattobacilli) e riducendo quelle potenzialmente patogene (come E. Coli e C. perfringens). È evidente che i ceppi di Bacillus riescono a supportare lo sviluppo del sistema immunitario aviario, rendendolo capace di sostenere le infezioni intestinali. Tale modalità di azione potrebbe spiegare le
performance positive notate in questa prova, nonostante le misurazioni non siano state rilevate direttamente. Questa non è la prima volta che si documenta come gli additivi abbiano un effetto benefico in prove di infezione sperimentale. Si è già visto che danno riduzione dell’infiammazione, miglioramento della struttura intestinale e mantenimento delle performance del pollo, anche in caso di coccidiosi o di enterite necrotica.
L’analisi del glucosio sierico ha rivelato una clearance del glucosio più rapida nelle 2 ore postprandiali, con i probiotici a base Bacillus, nei gruppi che lo ricevevano rispetto ai controlli non infettati, il che suggerisce una maggiore richiesta metabolica di nutrienti come il glucosio, dovuta all’aggiunta dei probiotici Bacillus, che può venire spiegata dal maggior ricambio di nutrienti a livello tissutale. Ciò forse spiega il migliore peso dei gruppi con Bacillus, nonostante l’infezione enterica.
La minore conversione nel gruppo infettato e l’apparente incapacità dei probiotici a base Bacillus di sostenere FCR è intrigante. È possibile che i polli abbiano mangiato per raggiungere il target di peso definito dal proprio potenziale genetico e non siano riusciti a raggiungerlo quando venivano infettati. Il maggior consumo del gruppo CC + probiotico, rispetto al gruppo UC + probiotico può spiegarsi come un tentativo del pollo di compensare il calo di peso. Quando si aggiungeva il probiotico Bacillus, la disponibilità dei nutrienti a livello tissutale avrebbe dovuto aumentare, ma ciò forse non bastava a mantenere il peso (BW) e pertanto aumentava il consumo di mangime, il che ha influenzato negativamente la conversione FCR.
Da queste evidenze si è concluso che l’aggiunta di un probiotico con 3 ceppi di Bacillus migliorava il peso e tendeva a migliorare la conversione nei polli e che si potevano sostenere le performance a seguito di infezioni gastrointestinali causate da miscela di Eimeria, fenomeno estremamente frequente nell’allevamento dei broiler.
- febbraio 2023 - 41 NUTRIZIONISTICA
Bibliografia disponibile su richiesta Dagli Atti dell’Australian Poultry Science Symposium 2022
Ing. Fabio G. Nunes, Poultry Processing Consultant, Brazil
fabio.g.nunes@hotmail.com
“Se non lo potete misurare, non potete migliorarlo”
Sir William Thomson, Lord Kelvin (1824-1907)
Impatto economico del grasso addominale
In un’azienda avicola integrata il macello rappresenta la vera fonte di fatturato e il fattore che incide maggiormente consiste nelle performance e nelle rese, che ammortizzano i costi.
Dato che il costo dei prodotti avicoli dipende dal denaro e dai volumi prodotti, un aumento delle rese diminuisce il costo del prodotto finale, mentre, al contrario, aumentare il volume di prodotto in vendita senza migliorare le rese aumenta i costi di lavorazione. Per-
tanto, aumentare le rese di macellazione e il loro valore potrebbe fare la differenza tra performance medie o maggiori, cioè tra guadagnare o perdere denaro.
Visto che il duplice scopo è avere performance ottime e allo stesso tempo ottenere
42 - trasformazioneTRASFORMAZIONE
un guadagno dall’attività, una volta che i polli arrivano al macello le aziende devono assicurare che vengano applicate le migliori metodologie a tutti i soggetti, nel corso della lavorazione, onde ricavare il maggiore peso vendibile da ciascuna carcassa. Si tratta di uno sforzo in cui ogni grammo di carne diviene un valido contributo all’ottimizzazione delle rese di macellazione.
Dall’arrivo dei polli al macello in poi le rese sono a costante rischio, date le diverse operazioni cui vengono sottoposte, come scarico, appendimento da vivi, stordimento, scottatura, spiumatura ed eviscerazione. Di tutti questi processi, certamente l’eviscerazione è uno di quelli che arrecano un’ampia gamma di perdite importanti, di varia origine, ma anche in altri casi, come la perdita di pelle al taglio della testa, il taglio troppo corto delle zampe al trasferimento, una perdita di cute a livello ventrale, danni da cattiva gestione dei macchinari, contaminazione fecale, frattaglie edibili che cadono lungo la linea, ritagli troppo aggressivi e, infine, la perdita legata al cuscinetto lipidico addominale.
Il costante aumento di consumi della carne avicola negli ultimi decenni ha orientato la selezione genetica verso polli a crescita rapida. Per andare incontro alle richieste del consumatore, la selezione intensiva ha portato a un notevole miglioramento dei tratti economici della carcassa, come il tasso di crescita giornaliera, l’efficienza alimentare e la resa in fesa, ma anche ad alcuni peggioramenti, come un aumento del contenuto lipidico, soprattutto la deposizione del pannello addominale, che è strettamente collegata al tasso di crescita. Il deposito lipidico maggiore e più evidente è quindi il pannello addominale, che raggiunge il 2-3% del peso della carcassa: le femmine poi tendono ad averne di più, arrivando fino al 4%.
Questo deposito di grasso non è cercato, ma viene comunque prodotto, e a un costo notevole, nel periodo di ingrasso. Eliminarlo, in macello, non solo influisce sulla resa ma anche sui costi e indirettamente anche sul costo della vendita al consumo, con ulteriore aggravio economico.
Tralasciando la retorica, cerchiamo di chiarire con i dati il significato economico del grasso addominale, in un impianto che macella 100.000 capi di 2 kg di peso vivo, che perde il 10% di grasso addominale nel corso dell’eviscerazione.
carcassa, come il tasso di crescita giornaliera, l’efficienza alimentare e la resa in fesa, ma anche ad alcuni peggioramenti, come un aumento del contenuto lipidico, soprattutto la deposizione del pannello addominale, che è strettamente collegata al tasso di crescita”
100.000 capi x 2 kg = 200.000 kg di peso vivo/giorno
200.000 kg x 2% grasso addominale = 4.000 kg giorno x 10% perdita = 400 kg/giorno
3% di grasso addominale = 6.000 kg x 10% perdita = 600 kg/giorno
400 kg al giorno x 22 gg/mese x 12 mesi = 105.600 kg/anno
600 kg/giorno x 22 gg/mese x 12 mesi = 158.400 kg anno
Oggi il consumo mondiale di parti di pollo, con e senza ossa, è andato lentamente aumentando a spese del pollo intero, anche se è innegabile che la carcassa intera, in alcune aree del mondo, resti ancora la più venduta.
La produzione, dunque, richiede alle aziende un miglioramento del monitoraggio delle rese dei processi, soprattutto di eviscerazione, onde migliorare la quota di grasso addominale nelle carcasse, riducendo così una perdita che, nonostante il suo notevole valore economico, resta la meno visibile e la più allarmante tra tutte quelle che avvengono nel corso della macellazione.
Ottenendo tale risultato, le aziende di produzione avicola ne beneficeranno notevolmente, migliorando le rese di macellazione, e, conseguentemente, anche il guadagno.
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43 - febbraio 2023TRASFORMAZIONE
“Per andare incontro alle richieste del consumatore, la selezione intensiva ha portato a un notevole miglioramento dei tratti economici della
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AGENDA 2023
8 ~ 10 marzo
VIV ASIA
International trade show from feed to food for Asia
IMPACT Exhibition Center
Bangkok, Tailandia
Per informazioni:
VNU Exhibitions Europe
Tel.: +31 (0) 30 295 2700
South East Asia
VNU Exhibitions Asia Pacific Co., Ltd.
88 The PARQ, 4th Fl., West Wing
Ratchadaphisek Rd., Khlong Toei, Bangkok 10110 Thailandia
Tel.: +662 111 6611
Email: viv@vnuasiapacific.com
Web: vivasia.nl
11 ~ 13
aprile
PEAK 2023: Where North American Poultry Connects
Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti
Per informazioni:
Informazioni generali:
Tel.: + 1 763-284-6763
Email: info@midwestpoultry.com
Fiera:
Teresa Sorenson
Tel.: +1 763-284-6763
Email: tsorenson@midwestpoultry.com
Istituzioni scolastiche:
Lara Durben
Tel: + 1 763-284-6763
Email: ldurben@midwestpoultry.com
3 ~ 5 maggio
Fieravicola
Centro Espositivo di Rimini
Rimini, Italia
Per informazioni:
Fieravicola s.r.l.
Via Emilia, 155
47921 Rimini (RN)
Tel.: +39 0547 1877115
Fax: +39 0547 318431
Email: info@fieravicola.com
30 maggio ~ 1° giugno
Meat and Poultry Industry Russia
From Feed to Food
Crocus Expo
Mosca, Russia
Per informazioni:
Email: info@meatindustry.ru
Web: meatindustry.ru
8 ~ 10 luglio
VIV TURKEY
International trade fair for poultry technologies
Istanbul Expo Center
Istanbul, Turchia
Per informazioni:
Mrs Hande Çakıcı
Tel.: +90 212 216 4010
Fax: +90 212 216 3360
Email: hande@hkf-fairs.com
Web: www.vivturkey.com
21 ~ 24 giugno
23° European Symposium on Poultry Nutrition - ESPN 2023
Palacongressi Rimini
Rimini, Italia
Per informazioni:
VET International s.r.l.
Milano, Italia
Email: espn2023@vetinternational.eu
Email: espn2023sponsor@vetinternational.eu
Web: www.espn2023.eu
13 ~15 settembre
SPACE
Rennes Cedex, Francia
Per informazioni:
Tel.: + 33 (0) 2 23 48 28 80
Fax: + 33 (0) 2 23 48 28 81
Email: info@space.fr
Web: uk.space.fr
20 ~ 22 novembre
VIV MEA
International Trade Show
From Feed to Food for the Middle East and Africa
ADNEC, Abu Dhabi
Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Per informazioni:
VIV worldwide
VNU Exhibitions Europe
P.O.Box 8800
3503 RV Utrecht, Paesi Bassi
Tel.: +31 (0) 30 295 2999
Email: viv.mea@vnuexhibitions.com
Web: www.vivmea.nl
Abu Dhabi National Exhibitions Company (ADNEC)
Khaleej Al Arabi Street
P.O. Box 5546
Abu Dhabi, United Arab Emirates
Tel.: 800 23632 and international +971 (0) 2 444 6900
Fax: +971 (0) 2 444 6135
GUIDA INTERNET
Agritech commerce@agritech.it
Albitalia infotecniche@albitalia.com
Albors info@albors.it
Ali Lohmann info@lohmann.it
Ascor italy_ascor@vetoquinol.com
Arion Fasoli info@arionfasoli.com
Aviagen info@aviagen.com
Aviagen Turkeys Ltd turkeysltd@aviagen.com
Aza International info@azainternational.it
Babolna TETRA info@babolnatetra.com
Barbieri Belts info@barbieri-belts.com
BD Agricoltura Italia S.r.l. italia@bigdutchman.com
Biochem ber tarelli@biochem.net
Biolab 2000 biolabvr@tiscalinet.it
Carfed International Ltd carfed@carfed.co.uk
Carfed International Ltd Italy carfed@carfed.it
Chick Farm Europe info@chickeurope.com
Cizo info@cizo.it
Clerici Gino S.r.l. info@clerici.it
Cobb Europe info@cobb-europe.com
Codaf info@codaf.net
Corti Zootecnici S.r.l. info@cortizootecnici.com
DSM Nutritional Products info@dsm.com
Elanco italia_elanco@elanco.com
EuroTier eurotier@dlg.org
Evonik luca.iacoianni@evonik.com
Facco Poultry Equipment facco@facco.net
FIEM fiem@fiem.it
FierAgricola Verona fieragricola@veronafiere.it
FierAvicola info@fieravicola.com
Gasolec sales@gasolec.com
GI-OVO B.V. sales@gi-ovo.com
Giordano Poultry Plast info@poultryplast.com
Hendrix Genetics info@hendrix-genetics.com
Hubbard contact.emea@hubbardbreeders.com
Hy-Line International info@hyline.com
Impex Barneveld BV info@impex.nl
Intracare info@intracareitaly.com
Jansen Poultry Equipment info@jpe.org
Lallemand animalitaly@lallemand.com
Lubing System info@lubing.it
Marel Poultry info.poultry@marel.com
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Meyn sales@meyn.com
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Specht Ten Elsen GmbH & Co. KG info@specht-tenelsen.de www.specht-tenelsen.de
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Tezza tezza@tezza.it www.tezza.it
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VDL Agrotech info@vdlagrotech.nl www.vdlagrotech.com
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Edizione italiana
Anno XXXIV • Febbraio 2023
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