Bolzano domani 02

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IP | MAGGIO 2014, 2ª EDIZIONE

BoLZANO DOMANI BOLZANO N U O V E P R O S P E T T I V E P E R L A G E N T E , L A C I T T À E L’ E C O N O M I A

Costituita L’associazione Per una Bolzano con nuove prospettive pag. 2-3

L’archistar Chipperfield Insieme in armonia da pag. 4

Bolzano

Creare del nuovo, salvaguardare il patrimonio storico 1


Bolzano Domani

L’associazione

Bolzano Domani - la rivista dell’associazione Paul Bacher, Richard Burchia, il notaio Luca Tomasi

Il commento

“Sostenere Bolzano” Bolzano ci sta a cuore! Nella nostra città tante cose funzionano bene, ma tante buone idee si perdono per strada. È proprio su questo che vogliamo far leva: noi di “Zukunft Bozen – Bolzano Domani” vorremmo supportare l’amministrazione comunale ad imboccare nuove vie, a promuovere il dibattito sui progetti importanti per il futuro di Bolzano. Partecipate anche Voi! Vogliamo concretizzare tante buone idee, richiamare l’attenzione degli urbanisti e dell’amministrazione su nuove iniziative. Vogliamo organizzare tavole rotonde, informare, intervenire: è questo il nostro compito. Eventi come quello che ha visto protagonista l’archistar David Chipperfield fanno parte di questo lavoro. Vogliamo una Bolzano migliore! Più siamo, più verremo ascoltati quindi unitevi a “Zukunft Bozen – Bolzano Domani”! L’adesione è gratuita. Aiutateci a realizzare progetti importanti per rilanciare Bolzano commercialmente e turisticamente. Anna Pitarelli

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Elmar Pardeller, Heinz Peter Hager, Robert Widmann

I soci fondatori da sin.: Evi Seebacher Cazzanelli, Letizia Ragaglia, Alberto Stenico, Heinz Peter Hager, Anna Pitarelli, il notaio Luca Tomasi, Paul Bacher, Elmar Pardeller Socio Hannes Profanter (Fashion-Stores “Maximilian”) con il notaio Luca Tomasi.


Bolzano Domani

L’associazione

Un’associazione per

una Bolzano migliore Nel capoluogo altoatesino molte cose procedono a rilento o sono arenate. Un gruppo di cittadini riunitisi nell’associazione “Bolzano Domani - Zukunft Bozen” intende cambiare le cose e partecipare in futuro al dibattito sui temi importanti.

A

d oggi l’associazione conta già centinaia di associati intenzionati a dare attivamente un contributo per favorire lo sviluppo del capoluogo. “Bolzano ha un enorme potenziale per diventare una città di importanza sovraregionale. Noi vogliamo sfruttarlo!” dichiara la presidentessa e fondatrice Anna Pitarelli. Bolzano ha bisogno di rinnovamento per diventare una città dei fatti concreti, indipendente da qualsiasi lobby.

Qualità della vita, viabilità ed economia La qualità della vita rappresenta l’argomento più importante ed è strettamente legata al tema della viabilità. “Per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, negli ultimi anni Bolzano non ha vissuto grandi sviluppi. In questo ambito vi è un urgente bisogno di nuove idee e soluzioni” spiega Anna Pitarelli. Ciò vale sia in riferimento alla realizzazione della rete stradale, sia in riferimento a progetti come la stazione delle autocorriere e alla stazione ferroviaria. Ma Bolzano deve consolidare la sua posizione anche come piattaforma economica. “Nel corso della sua storia plurisecolare Bolzano è stata più volte un importante centro economico, ad esempio come cittàmercato e di città commerciale” spiega Evi Seebacher Cazzanelli, membro del consiglio direttivo. Proprio in un periodo di crisi economica in cui il numero di fallimenti e di disoccupati è in aumento, la gente ha bisogno di nuove prospettive: “Intendiamo lavorare affinché Bolzano possa tornare a svolgere un ruolo importante come città commerciale, vivacizzando il

L’associazione – identikit

commercio e creando nuove opportunità per le imprese”. Da ciò potrebbero trarre beneficio numerose persone in cerca di lavoro e i consumatori si troverebbero a poter scegliere fra un più ampia offerta economica. “Vorremmo riuscire a superare i blocchi voluti e imposti da decenni da alcuni gruppi di interesse” sottolinea Seebacher Cazzanelli. È in particolare il settore dell’edilizia a soffrire delle conseguenze di questa situazione di stallo. “Nel corso degli ultimi anni sono stati persi migliaia di posti di lavoro nell’edilizia. Bolzano ha la possibilità di contrastare la situazione e capovolgerla, non impedendo, bensì permettendo la realizzazione di nuovi progetti” dichiara Alberto Stenico, membro del Consiglio direttivo.

zukunft bozen – bolzano domani

Superare l’immobilismo

Gli argomenti Avviare la discussione costruttiva sullo sviluppo economico, culturale e sociale di Bolzano con l’obiettivo di consolidarne la posizione di piattaforma turistica e commerciale internazionale.

Tanti fra argomenti fatti propri dall’associazione “Bolzano Domani - Zukunft Bozen” risultano essere molto sentiti a Bolzano già da molti anni. “Forse il progetto Kaufhaus Bozen-Bolzano è stato l’impulso giusto che ci ha spinto a fondare questa associazione” sostengono i fondatori. “Noi siamo dell’idea che la città non possa più permettersi di aspettare, ma debba riconoscere l’opportunità e coglierla al volo” rileva Paul Bacher, membro del Consiglio direttivo. La partecipazione rappresenta un aspetto fondamentale: “Non sappiamo se il Comune intenda fare un referendum o meno. Noi in ogni caso vogliamo prendere l’iniziativa e far sentire la nostra voce” sottolinea Elmar Pardeller, membro del Consiglio direttivo.

Il direttivo Presidente Anna Pitarelli (giurista presso l’amministrazione provinciale), Vicepresidente Alberto Stenico (socio di cooperativa, Bolzano), Paul Bacher (presidente della fondazione Kofler, controllore su incarico di EOS, Bolzano), Heinz Peter Hager (commercialista, Bolzano), Evi Seebacher Cazzanelli (commerciante, Bolzano), Elmar Pardeller (dipendente e imprenditore, Nova Levante) Gli obiettivi Promuovere il dibattito su temi importanti per la città di Bolzano e fare proposte concrete e costruttive. L’associazione è indipendente dal punto di vista politico e aggrega le persone di tutti i gruppi linguistici, aperte, moderne e orientate al futuro.

L’adesione L’adesione è gratuita e non prevede obblighi se non quello di sostenere gli obiettivi dell’associazione per la città di Bolzano. I soci non sono in alcun modo responsabili dell’attività associativa. La richiesta di adesione potrà essere inoltrata online al sito www. bolzano-domani.it o alla sede di “Zukunft Bozen – Bolzano Domani”, Via della Mostra 2, 39100 Bozen. Ci trovate su Facebook: facebook.com/zukunftbozen.bolzanodomani www.bolzano-domani.it

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La Fondazione dell’ associazione

Presidentessa Anna Pitarelli

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I soci


March

Un plus per Bolzano

“Un’opportunità imperdibile per Bolzano”

Lo showroom di “Kaufhaus Bolzano” era letteralmente straripante: in più di 200 hanno seguito l’invito dell’associazione “Zukunft Bozen – Bolzano Domani” a partecipare all’incontro informativo e al dibattito con l’archistar britannico David Chipperfield e con l’ex direttore della ripartizione edilizia, architetto Josef March.

F

ra il pubblico non soltanto membri dell’associazione, ma anche numerosi rappresentanti del mondo politico e della vita pubblica tra cui il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e i due assessori Chiara Pasquali (urbanistica) e Judith Kofler Peintner (mobilità), il presidente del Collegio Notarile Walter Crepaz, l’ex senatore Roland Riz, numerosi architetti, avvocati e operatori economici.

Grande l’entusiasmo di Anna Pitarelli, presidente di “Zukunft Bozen – Bolzano Domani”: “È davvero una grande occasione per Bolzano! Dalla matita di David Chipperfield è nato un progetto che consentirà alla nostra città di fare un enorme salto di qualità”, opinione condivisa dal nutrito pubblico di ascoltatori. “Ora è arrivato il momento di decidere” ha dichiarato Anna Pitarelli.

Josef March

“Un progetto che fa bene alla città” È considerato un esperto in materia anche al di fuori del mondo dell’architettura: è Josef March, per anni è stato capo della ripartizione ai Lavori Pubblici della Provincia, da poco è in pensione. Ha affiancato David Chipperfield nel dibattito sul progetto “Kaufhaus Bolzano” spiegandone l’importanza per il futuro della città. March è convinto della bontà della proposta di Chipperfield per la valorizzazione dell’area della stazione delle autocorriere che vede come una logica integrazione del progetto di riqualificazione dell’areale ferroviario: “La riorganizzazione di questo quartiere è necessaria e tutta la città ne trarrà beneficio” ha spiegato March convinto che il progetto possa valorizzare ulteriormente l’architettura altoatesina: “Per anni la pubblica amministrazione in veste di committente e gli architetti locali hanno lavorato per migliorare la qualità dell’architettura portandola ad un buon livello”. Il fatto di avere per il “Kaufhaus Bozen” un luminare come Chipperfield, una star di calibro internazionale porrà un ulte-

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Architetto Josef March

riore accento sul livello dell’architettura dell’Alto Adige”. La città deve fare una riflessione: “Siamo realmente interessati a salvaguardare quella porzione di parco nello stato in cui versa oggi o vogliamo invece dare un nuovo volto a un quartiere importante del centro?” Nella sua riflessione March ha ricordato la discussione sulla realizzazione dell’università. Anche all’epoca c’era chi voleva salvare il verde e alcuni alberi. “Sono convinto che oggi queste strutture sono un’espressione del nostro tempo” ha spiegato March. Lo stesso è accaduto anche per il Museion e in generale si verifica quando è in gioco la realizzazione di grandi opere. March ha lodato il lavoro dell’associazione “Zukunft Bozen – Bolzano Domani” per l’impegno e l’attività di sensibilizzazione sul progetto.

Sviluppare Bolzano come città mercantile tradizionale


Chipperfield

L’archistar

Creare del nuovo, per salvaguardare il patrimonio storico

“I centri commerciali nei centri storici sono un elemento di richiamo che portano una nuova energia in città” David Chipperfield, archistar di fama internazionale, lo dice chiaramente “Per la società di oggi lo shopping è diventato un’occupazione a cui dedicarsi nel tempo libero. Abbiamo bisogno sia dei piccoli negozi di fascino che delle grandi superfici”. Signor Chipperfield, che cosa ci fa un archistar a Bolzano? chipperfield: A Bolzano ci sono venuto per la prima volta nel 1992 per allestire una mostra. Qualche anno più tardi siamo arrivati secondi al concorso per la realizzazione del Museion. Oggi Bolzano deve decidere in quale direzione crescere. Le nostre città, e quindi anche Bolzano, hanno vissuto uno sviluppo notevole nel corso dell’Ottocento e del Novecento. E oggi? chipperfield: Negli ultimi decenni l’attività urbanistica non è sempre stata di qualità. Per fortuna, oggi si torna ad attribuire maggiore peso agli aspetti qualitativi. Si tratta di affrontare questioni legate al modo in cui i cittadini desiderano vivere e agli spazi in cui desiderano incontrarsi per passare del tempo. Si tratta di capire come si possono organizzare i quartieri cittadini al fine di migliorare la qualità della vita, di individuare la direzione nella quale la città vuole svilupparsi. Ci compete una molteplicità di compiti: pensiamo ai cittadini, alla storia e alla cultura cittadina, ma anche agli investitori, alla fattibilità economica. Nel complesso si tratta di creare

del nuovo salvaguardando il prezioso patrimonio storico. I commercianti di Via Portici temono il contrario. Sostengono che per Bolzano il Suo progetto è sovradimensionato... chipperfield: Non dovrebbero averne paura, ma vederlo positivamente! Per la società di oggi fare shopping è un modo per trascorrere il tempo libero. Quando pensiamo allo shopping spesso immaginiamo i piccoli negozi di fascino, ma al tempo stesso cerchiamo i grandi negozi con i marchi di spicco e dotati di ampi spazi. La verità è che abbiamo bisogno di entrambi. E i palazzi d’epoca del centro non sono adatti ai grandi negozi che il consumatore ricerca. Quegli spazi si trovano solo all’interno dei centri commerciali. Ma tanti centri commerciali si trovano in periferia... chipperfield: Purtroppo questa è stata la tendenza degli ultimi anni per semplificare la vita agli investitori: il commercio cittadino è andato in crisi, il potere d’acquisto ha abbandonato le città per spostarsi in periferia. Oggi si sta lavorando per integrare i grandi centri commerciali nel tessuto urbano storico, una cosa non sempre facile, ma necessaria per

Info su David Chipperfield È nato nel 1953 in Inghilterra e gode della fama di archistar a livello mondiale. I suoi studi hanno sede a Londra, Berlino, Milano e Shanghai. Tra le sue realizzazioni principali si ricordano numerosi musei (il Folkwang a Essen, la ristrutturazione del nuovo museo di Berlino, il Figge Art Museum di Davenport e molti altri), ma anche il Kaufhaus Tyrol di Innsbruck. Di recente ha vinto il concorso per la realizzazione del nuovo Centro Nobel di Stoccolma.

riportare la gente e la vitalità del commercio nei centri storici. L’intenzione per Bolzano è proprio questa: creare ampie superfici per i grandi marchi nelle immediate vicinanze dell’area pedonale. Il Kaufhaus Bolzano è concepito in modo tale da poter fungere da ponte fra l’areale ferroviario e il centro storico, in particolare nella prospettiva della riqualificazione del quartiere della stazione. È un progetto virtuoso per il centro storico. Innsbruck ne è la dimostrazione. continua a pag. 6

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Chipperfield

L’archistar

Quale sarà la mole dell’edificio progettato per il “Kaufhaus Bolzano”? chipperfield: Il progetto è ampio, ma non composto da un solo edificio. Progettiamo una nuova parte di città per i cittadini. In realtà riprendiamo le situazioni incontrate lungo le strade interessate e le sviluppiamo. Il modo in cui il complesso si presenta ai cittadini sarà diverso su ogni lato, offrendo nuovi scorci, corti, piazze, spazi per incontrarsi. Pertanto nei dintorni del Kaufhaus Bolzano sono previsti numerosi percorsi pedociclabili e zone verdi. Oltre al megastore che interesserà soltanto la metà della superficie, ci saranno grandi spazi ad uso residenziale e commerciale. All’interno dell’edificio stesso è prevista la realizzazione di

un albergo nonché di esercizi gastronomici. Vogliamo creare uno spazio urbano dinamico dotato di buone infrastrutture per il trasporto nell’interesse della città: il traffico veicolare verrà infatti convogliato in ambiente ipogeo a favore di quello pedonale. Che decisione dovrebbe prendere l’amministrazione comunale? chipperfield: L’esigenza degli abitanti di Bolzano di tutelare e sviluppare la loro città è palpabile. Credo che questa loro intenzione sarà determinante. Oggi il tessuto urbano è caratterizzato da una serie di manufatti tutt’altro che in buono stato, incapaci di offrire spazi adeguati alle persone. Non avrebbe senso rifiutare il rinnovamento.

Josef March: il progetto fa bene alla città David Chipperfield: il progetto si adatta all’immagine della città

(da sin.) Josef March, conduttrice Susanne Barta, David Chipperfield

Politica urbana incontra Chipperfield: Assessora Chiara Pasquali, Sindaco Luigi Spagnolli e Judith Kofler Peintner in prima fila

Il consiglio direttivo con l’archistar (da sin.): Alberto Stenico, Heinz Peter Hager, Elmar Pardeller, David Chipperfield, Evi Seebacher Cazzanelli, Anna Pitarelli, Paul Bacher

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Affollato fino all’ultimo posto: lo showroom del “Kaufhaus Bolzano”


Bericht

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La rimonta

di Innsbruck

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el 2013 Innsbruck ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria delle città dello shopping dell’Austria. Nel 2010 era soltanto al quinto. Il parallelo fra Bolzano e Innsbruck è calzante. Non solo perché le due città si somigliano come dimensione (Innsbruck è poco più grande), ma perché molti altoatesini conoscono molto bene il capoluogo tirolese, anche come meta dello shopping. Da quando la Maria-Theresien-Straße è diventata un luogo cult per fare acquisti, Innsbruck è salita al secondo posto fra le più principali città austriache dello shopping. Tutto ha avuto inizio nel 2010 con la riapertura del grande magazzino Kaufhaus Tyrol riprogettato dall’archistar David Chipperfield su incarico del gruppo SIGNA. La ristrutturazione del Kaufhaus Tyrol ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per la città: anche molti altri negozi nelle immediate vicinanze si sono rifatti il look e la Maria-TheresienStraße è diventata isola pedonale. Nel 2010 Innsbruck si collocava al quinto posto fra le città dello shopping dell’Austria preceduta da Vienna, Linz, Graz e Salisburgo. Nel 2012 le presenze sono raddoppiate e Innsbruck è salita al secondo posto, battuta solo da Vienna. Anche nel 2013 Innsbruck ha difeso la sua posizione, dividendosi il primato con Linz.

“35 nuovi posti di lavoro”

Peter Haider, direttore di Wintersport Tirol Handels s.r.l.

Avere aperto un punto vendita all’interno del nuovo “Kaufhaus Tyrol” nel 2010 ci ha consentito di consolidare la nostra posizione nel nostro settore di competenza, quello degli articoli sportivi. Oggi, a 4 anni di distanza, abbiamo raddoppiato il nostro fatturato e creato 35 nuovi posti di lavoro! Con una superficie di vendita di 4.800 m² siamo diventati il più grande negozio di articoli sportivi del centro storico di Innsbruck. Il segreto del nostro successo? Differenziare l’offerta! Nel nostro negozio storico “Okay”, a soli

200 metri dal “Kaufhaus Tyrol”, proponiamo articoli per la corsa, la bicicletta e la montagna. L’assortimento dell’Intersport Kaufhaus Tyrol è pensato per tutta la famiglia. Oggi l’attività della nostra sede storica e quella all’interno del nuovo Kaufhaus si integrano alla perfezione. “Successo su tutta la linea”

Ulrich Miller, Miller Optik Innsbruck

Siamo titolari di due negozi storici di ottica nelle immediate vicinanze del “Kaufhaus Tyrol”. L’idea di un centro commerciale in pieno centro storico ci ha convinti fin dall’inizio e così abbiamo aperto una filiale

Il “Kaufhaus Tyrol” a Innsbruck è centro di attrazione

I TOP 10 di frequenza nel 2013 (Valori ott. 2013, lun.-sab. ore 8 fino 19)

335.800

Wien

211.200

Innsbruck + Linz

207.500

Graz Salzburg

183.200 125.900

Klagenfurt Leoben St. Pölten Villach Krems

93.500 92.800 82.900 69.600 Salzburg Innsbruck

Krems

Linz

Wien

St. Pölten Leoben

Villach

al suo interno: un punto vendita innovativo per un pubblico giovane! È stato un successo per tutti i nostri negozi! Con il “Kaufhaus Tyrol” molti big player come Saturn, Peek & Cloppenburg e H&M sono approdati in città richiamando tanti nuovi clienti. Al commercio del centro storico si sono aperte nuove opportunità: chi le sa sfruttare e si approccia con realismo alla concorrenza in aumento non ha bisogno di temere l’apertura di un megastore in centro città. “Nuovi clienti per il centro storico”

Peter Zelger, presidente dell’associazione “Innsbruck Innenstadt”

La realizzazione del “Kaufhaus

Klagenfurt

Graz

Tyrol” ha regalato alla città un nuovo aspetto del suo carattere rendendola più accattivante. Ne è una dimostrazione la frequenza di pubblico sulla Maria-Theresien-Straße rilevata negli anni successivi all’apertura. Il fatto di “andare in centro” a fare acquisti è diventato un’esigenza in termini qualitativi. Il fascino della vivacità urbana, il mix merceologico, gli stimoli, le occasioni di socializzazione, la possibilità di trasformare l’acquisto in un’esperienza, un’offerta gastronomica ampia e creativa: il centro offre tutto questo. E in questo contesto il “Kaufhaus Tyrol” è un volano potentissimo. 7


Studio GMA

Sì a 30.000 m2

“Un nuovo splendore per Bolzano”

Il centro di Bolzano ha veramente bisogno di un centro commerciale? Se sì, di quali dimensioni? Se ne discute ormai da anni, ma oggi una risposta ufficiale c’è: per dare al commercio una possibilità di sviluppo sostenibile, il centro ha bisogno di nuove, ampie superfici di vendita. È emerso da risultati di uno studio commissionato dal Comune di Bolzano al noto istituto GMA di Ludwigsburg.

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uello degli spazi commerciali di Bolzano è un tema sempre attuale. Dal Mebo-Center ai vari progetti per la realizzazione di altri centri commerciali a quello attuale per il “Kaufhaus Bozen”. Periodicamente la discussione si infiamma: i commercianti storici di via Portici e l’unione commercio turismo e servizi Alto Adige paventano la morte dei piccoli negozi. Il Comune di Bolzano ha voluto (e dovuto) approfondire la cosa anche perché il Gruppo SIGNA di Innsbruck è in attesa di una risposta in merito alla sua proposta di progetto. La questione di fondo è la seguente: quanta superficie commerciale può essere realizzata sull’areale della stazione delle

autocorriere? Nello studio condotto su incarico dell’assessore comunale alle attività economiche Klaus Ladinser, il GMA è arrivato alla seguente conclusione: ebbene sì! Bolzano ha bisogno di un centro commerciale con una superficie di vendita di circa 30.000 m2. Un’estensione sufficiente per ospitare i brand di calibro internazionale e sviluppare quel carattere e quella forza di attrazione di cui Bolzano ha bisogno per imporsi come meta dello shopping e competere con Innsbruck e Verona. Per il gruppo SIGNA i risultati dello studio rappresentano un’ulteriore conferma. “SIGNA vanta una vasta esperienza nel settore dello sviluppo di centri commerciali in contesti urbani in Germania e Au-

Via Garibaldi, stazione degli autobus o addirittura i portici (sopra): molte volte Bolzano non si presenta in uno stato ottimale.

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Studio GMA

Sì a 30.000 m2

“questo studio ci porta una buona visione sulle possibilià di sviluppo della città.” klaus ladinser Vice-Sindaco di Bolzano e Assessore al Commercio

afflussi e ai deflussi di potere d’acquisto. Questo è un tratto caratteristico di tutti gli studi comparativi moderni” precisa Hager. A Bolzano, e in particolare nel centro storico, mancano spazi commerciali di una certa estensione. Attualmente sarebbe impossibile procedere a un’integrazione perché le possibilità di sviluppo risultano limitate a causa della struttura storica e urbanistica del centro. Bisogna inoltre considerare che al di là delle dimensioni è importante sviluppare progetti commerciali innovativi, non ancora presenti a Bolzano. “Su questo punto l’analisi contenuta nello studio coincide con gli esiti dei rilevamenti effettuati da noi. Infatti il nostro obiettivo non è aggiungere qualcosa che già esiste, ma creare una nuova offerta che possa stimolare la concorrenza e contemporaneamente fungere da attrattiva per nuovi clienti stimolandoli a visitare Bolzano” aggiunge Hager. stria e gestisce il Kaufhaus Tyrol, un megastore di grande successo situato nel cuore di Innsbruck” spiega Heinz Peter Hager, commercialista e consulente del gruppo a Bolzano. Attualmente la città non è in grado di imporsi come destinazione per lo shopping né nel contesto regionale, né in quello transfrontaliero. “Ciò significa che vi è un enorme potenziale da sfruttare” continua Hager. In particolare va sottolineato l’approccio adottato da GMA: lo studio mette in evidenza con grande chiarezza la professionalità e la serietà del lavoro svolto. “La città di Bolzano è stata analizzata in un’ottica globale considerando anche le superfici commerciali delle zone produttive e distinguendo tra superfici all’ingrosso e superfici al dettaglio. Inoltre è stata svolta un’analisi precisa anche in riferimento agli

“Offerte nuove al posto delle solite cose” Heinz Peter Hager “Bolzano deve sfruttare le opportunità che le si presentano. La cosa più grave che potrebbe accadere alla città sia commercialmente che in termini di spazio vitale, sarebbe la comparsa di ulteriori strutture commerciali in periferia o nelle aree circostanti. L’evoluzione di questi ultimi anni in queste zone è andata a scapito delle strutture commerciali del centro storico di Bolzano” rileva Hager. “Intendiamo rafforzare Bolzano come piattaforma economica vivacizzando i settori del commercio e del turismo, creando nuovi posti di lavoro e una nuova offerta rivolta ai consumatori che si distingua per la sua varietà”. 9


Bolzano

La città deve decidere

Il Kaufhaus Bolzano: un valore aggiunto per tante persone!

Sono trascorsi sei mesi da quando René Benko ha inoltrato all’amministrazione comunale il suo progetto per la realizzazione del centro commerciale “Kaufhaus Bolzano”. Per legge, dopo 30 giorni il Comune avrebbe dovuto lanciare il relativo bando di concorso, bando che a tutt’oggi non è ancora stato pubblicato.

I

n questi sei mesi centinaia di altoatesini hanno perso il lavoro. Hoppe, Memc, Frener Reifer, Rubner Holzbau, ZH sono solo alcune delle grandi aziende costrette a licenziare o a chiudere i battenti. E molti posti di lavoro sono andati persi anche in tante piccole e medie imprese, soprattutto nell’edilizia. L’apertura del “Kaufhaus Bolzano” creerebbe automaticamente nuovi posti di lavoro duraturi, almeno un migliaio fra negozi, albergo e

La vista futura da piazza Walther

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ristoranti. La fase di costruzione che dovrebbe durare all’incirca tre anni, garantirebbe la creazione di centinaia di posti di lavoro oltre a quelli legati a manutenzione, riparazioni e rimaneggiamenti. I vantaggi ci saranno anche per i consumatori locali: avere nuovi negozi a Bolzano significa avere più scelta a prezzi competitivi. Tutti vantaggi che non avremo finché il Comune non prenderà una decisione.

Piazza Erbe e i suoi problemi: un simbolo per tutto il centro storico


Bolzano

La città deve decidere

Un insieme nuovo ed armonico

Claudio Corrarati Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato CNA Stiamo vivendo una fase di profonda crisi. A Bolzano da anni tutto è bloccato, molti progetti nemmeno partono. Nel capoluogo 3.000 aziende appartenenti al settore dell’edilizia e delle forniture sono in ginocchio e negli ultimi anni sono andati persi migliaia di posti di lavoro. La realizzazione di un progetto della portata del “Kaufhaus Bolzano” darebbe a queste aziende una sferzata di energia creando centinaia di nuovi posti di lavoro. Come cittadino e imprenditore mi aspetto che il Comune faccia la sua scelta e prenda una decisione. E che lo faccia in tempi brevi.

Gert Lanz Presidente dell’Associazone provincia dell’artigianato APA L’iniziativa privata è indispensabile. Viviamo un’epoca di incertezza quindi abbiamo urgente bisogno di persone che abbiano delle idee e delle visioni. Il progetto esiste, bisogna fare delle valutazioni e prendere una decisione. Un progetto come questo è un segnale forte anche per altre

strutture, porta movimento e dinamismo sul mercato. Che cosa vogliamo e di che cosa abbiamo bisogno per far crescere la città? L’amministrazione deve pensarci. E deve lasciare all’investitore sufficiente margine di manovra.

Elmar Pardeller impiegato e imprenditore (chiosco dei würstel, via Museo) Il p ro g e tt o “Kaufhaus Bolzano” porta brio nella vita del centro storico, è una ventata di aria fresca. A Bolzano si possono fare tante, tantissime cose. Più gente arriva in centro, meglio è per tutti!

Mauro Basso Norma Parrucchieri È un progetto che ha un senso e quindi ha un futuro. Offrirà tante occasioni per tutti.

Evi Seebacher Cazzanelli Commerciante È giunto il momento di cambiare le cose in città. Per dare una nuova qualità a Bolzano ci vogliono progetti come il “Kaufhaus Bolzano”.

Toni Serafini Segretario Generale UIL-SGK, ex Assessore all’Urbanistica, Bolzano

“Parliamo di progetti importanti in un’area strategica di Bolzano.” Il Comune di Bolzano deve assumersi le proprie responsabilità e quindi decidere! Parliamo di progetti importanti in un’area strategica di Bolzano. Non si tratta infatti di fare il tifo per l’una o per l’altra proposta. Il Comune deve decidere, presto e bene, che tipo di sviluppo vuole dare a quella zona, ed evitare altri errori come quelli già commessi in via Alto Adige. Per quanto riguarda il progetto presentato da Chipperfield, la cosa per me più interessante è la proposta di canalizzazione di diverse strade in questa zona mediante un tunnel. Già negli anni 90 il Comune aveva ipotizzato analoghi progetti, ma già a suo tempo mancavano le risorse.

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10 buone ragioni

per dire di sì al “Kaufhaus Bolzano”

1. Valorizzare Bolzano come piattaforma commerciale Il giusto mix è importante: una città commercialmente vivace a livello sovraregionale ha bisogno di negozi grandi e negozi piccoli, come previsto dal progetto “Kaufhaus Bolzano”. Affinchè il nuovo quartiere sia un quartiere vissuto sia di giorno che di notte, il progetto prevede superfici commerciali solo per il 50% dell’estensione; la restante superficie ospiterà appartamenti, un hotel, attività gastronomiche e uffici.

2. Viabilità / Stazione delle autocorriere Il centro di Bolzano necessita urgentemente di una viabilità nuova e moderna, in particolare nell’area compresa fra ponte Loreto e piazza Stazione. Il „Kaufhaus Bolzano“ ha la soluzione: gallerie sotterranee convoglieranno il traffico veicolare in ambiente ipogeo. I percorsi in superficie saranno riservati a pedoni e ciclisti. I collegamenti con la stazione ferroviaria saranno garantiti.

3. Spazio per i cittadini / aree verdi Oggi il quartiere tra la stazione delle autocorriere e quella ferroviaria non offre uno spazio pubblico fruibile dalla popolazione. In particolare gli edifici lungo via Garibaldi, ma anche il parco della Stazione (dove fino alla seconda Guerra Mondiale sorgeva il teatro), versa in stato di completo degrado e non viene vissuto dai cittadini. Il “Kaufhaus Bolzano” rivaluta le aree verdi esistenti ridistribuendole e creandone di nuove.

4. Prospettive per il commercio Chi gestisce un’attività commerciale nel centro storico di Bolzano o intende avviarne una non ha molto margine di azione: nei palazzi soggetti a tutela storico-artistica è difficile prevedere ampliamenti.

In totale sorgeranno più aree verdi

Il “Kaufhaus Bolzano” offre lo spazio necessario per nuove attività che creano nuovi posti di lavoro.

5. Oltre 1.000 nuovi posti di lavoro sicuri Realizzare un nuovo quartiere significa creare nuove opportunità occupazionali: nella fase della costruzione nasceranno centinaia di posti di lavoro nel settore dell’edilizia (attualmente in sofferenza). Successivamente si aggiungeranno quelli relativi alla manutenzione. Altri 1.000 addetti si aggiungeranno per far fronte alle esigenze di negozi, ristoranti, hotel, uffici, servizi e forniture.

6. Un investimento privato alimenta le casse pubbliche Se finora è stata una cosa insolita, anche per l’Alto Adige sarà il futuro: i grandi progetti (inclusi viabilità e infrastrutture pubbliche) dovranno necessariamente essere finanziate dai privati. Il “Kaufhaus Bolzano” è un investimento privato di oltre 200 milioni di euro che vanno a confluire nella gestione economica locale e nelle casse pubbliche (tasse, IVA e imposte sugli immobili).

7. Abbattere i vecchi monopoli Per anni il settore del commercio bolzanino è stato caratterizzato dalla presenza incisiva di un’imprenditoria che escludeva la concorrenza e ostacolava il nuovo: a scapito dei consumatori! Un monopolio che decideva sull’offerta e sui prezzi. I nuovi arrivati non avevano accesso alle location più prestigiose del centro. Il “Kaufhaus

Bolzano“ offre una valvola di sfogo e un modo per cambiare le cose.

8. Nuovi spazi per i cittadini Bolzano ha un grande potenziale di sviluppo. In molti frangenti questi ultimi decenni sono stati caratterizzati dall’immobilismo. La città ha bisogno di infrastrutture anche a servizio del pubblico come previsto dal progetto “Kaufhaus Bolzano”: sale conferenze, spazi per le manifestazioni, per la cultura giovanile, per le strutture pubbliche.

9. Bolzano può offrire più del Mercatino di Natale Il Mercatino di Natale è un’iniziativa commerciale che dà visibilità alla città fuori provincia e garantisce ai commercianti introiti consistenti. La città investe molto in termini di denaro e di energia per pubblicizzare l’iniziativa. Quello di cui Bolzano ha bisogno è una collocazione duratura e costante sul mercato come destinazione turistica e commerciale. Anche questo è previsto dal progetto “Kaufhaus Bolzano”.

10. Euroregione Tirolo Da decenni decine di migliaia di bolzanini si recano a Innsbruck soprattutto per fare shopping. Questo sposta il potere di acquisto fuori dall’Alto Adige (senza ritorno). È interessante il fatto che sia il gruppo SIGNA di Innsbruck a portare avanti l’idea del “Kaufhaus Bolzano”: il know-how in materia di shopping arriva proprio dal luogo nel quale da anni gli altoatesini si recano per fare acquisti.

12Bolzano Domani | Editore, redazione: KHB srl, via Museo 1, 39100 Bolzano | Stampa: Athesia Bolzano, 20/05/2014 | Foto: Seehauser, SIGNA, Innsbruck


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