SETTEMRE 2017, NUMERO 11
RÜF
RILANCIAMO BOLZANO N UOVE PROSPETTIVE PE R LA G E NTE, LA CITTÀ E L'ECONOM IA
Il futuro sta per arrivare!
ABITAZIONI DA SOGNO P. 6-7
Partiti i lavori del “Gries’Village”
IL VIRGOLO PER TUTTI P. 10-11
Il pensiero di Messner sul progetto SIGNA
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Il rilancio di Bolzano
Nuovo ufficio in centro
EDITORIALE
Stavolta ci siamo veramente! Come vola il tempo… Sembra ieri, e invece è passato un anno e mezzo, da quando la popolazione di Bolzano si è espressa a grande maggioranza per la riqualificazione del quadrante attorno alla stazione delle corriere. Poi a settembre 2016 il Comune ha pubblicato il bando di progettazione e in aprile 2017 l’abbiamo vinto. E non passa giorno senza che qualcuno, incontrandomi per strada, mi chieda a che punto è il progetto. In questo numero della nostra rivista vogliamo informarvi sullo stato delle cose e sugli altri progetti in cui siamo impegnati. In primis ovviamente vi aggiorneremo sulla riqualificazione del quadrante dell’autostazione, ossia il progetto “WaltherPark” del quale stiamo definendo i dettagli e la progettazione esecutiva, e del connesso spostamento dell’autostazione in via Renon. Poi vi parleremo del complesso residenziale che sorgerà sul sedime della vecchia cantina di Gries: la prima pietra è stata gettata da poco e già in ottobre sarà possibile acquistare i primi appartamenti. Un altro progetto permetterà finalmente di coprire il famigerato “buco” di via Alto Adige, accanto alla camera di commercio, e infine ci occuperemo del recupero del Virgolo, sviluppando assieme al Comune le soluzioni più adatte per farlo diventare una zona ricreativa a disposizione della città. Continuate a leggere e rallegratevi assieme a noi delle nuove opportunità che renderanno ancora più bella la nostra Bolzano. Heinz Peter Hager
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Gli uffici SIGNA (con l’illuminazione blu) nel palazzo della Cassa di Risparmio
SIGNA crede in Bolzano L’ufficio di piazza Walther è il nono in tutta Europa Il Gruppo SIGNA è un gruppo industriale privato di rilevanza internazionale che opera con spirito imprenditoriale nei settori Retail e Real Estate. Dopo grandi città come Vienna, Berlino e Zurigo, adesso anche Bolzano è diventata uno dei capisaldi del Gruppo SIGNA, fondato 17 anni fa dall’imprenditore di Innsbruck René Benko. Il nuovo ufficio di SIGNA Bolzano si trova al numero 22 di piazza Walther. È qui, nel cuore del capoluogo, che un affiatato team di consulenti e manager di progetto lavora per la vendita e la commercializzazione degli immobili. Ed è qui che da ottobre sarà possibile acquistare i primi appartamenti del complesso residenziale “Gries Village”, che sorgerà sul sedime della vecchia cantina di Gries e degli ex campi da tennis di piazza Gries. Decine di persone hanno già dimostrato interesse per il progetto ricevendo consulenza in ufficio o tramite gli immobiliaristi. Il Gruppo SIGNA ha le proprie radici a Innsbruck, dove 17 anni fa è stato fondato da René Benko. L’interesse per Bolzano è sbocciato nel 2012 con Palazzo Menz e successivamente con il progetto WaltherPark per la riqualificazione del quadrante
René Benko
dell’autostazione, al quale hanno fatto seguito le proposte di recupero della collina del Virgolo e il progetto residenziale sui terreni dell’ex cantina vinicola Gries, nelle immediate vicinanze di piazza Gries. Dopo grandi centri urbani come Vienna, Berlino, Monaco di Baviera, Düsseldorf e Zurigo, ecco Bolzano: perché puntare su una cittadina di provincia? Perché da buon tirolese René Benko conosce l’Alto Adige fin da giovane e – come ama spesso ripetere il tycoon austriaco – “Bolzano mi sta a cuore. Il capoluogo altoatesino ha delle enormi potenzialità e noi siamo felici di poter contribuire, assieme agli abitanti, al suo rilancio”.
CONTATTO Ufficio SIGNA di Bolzano Piazza Walther 22 Tel. 0471 1838990 E-mail: office@signa-italia.it
Burocrazia e dintorni
L'intervista
Il futuro WaltherPark
La pubblica amministrazione?
Meglio di quanto si pensi I complimenti del coordinatore generale Axel Birnbaum
B
urocrazia, scartoffie, rimpalli tra uffici, lungaggini: che passione... Quando si parla di impiegati, pubblica amministrazione e iter burocratici, è raro che il cittadino si lanci in giudizi positivi. Ma come viene vista l’amministrazione bolzanina da un occhio esterno? L’abbiamo chiesto all’architetto Axel Birnbaum (DMA), coordinatore generale del progetto WaltherPark, che ha avuto a che fare con la burocrazia di mezzo mondo.
Architetto Birnbaum, il WaltherPark è pronto a partire. Il progetto è stato presentato per la prima volta nel 2013: sono passati troppi anni o è normale che sia così? Axel Birnbaum: È impossibile dire genericamente quanto tempo ci vuole per portare avanti un progetto. Bisogna tenere conto delle singole situazioni: il posto scelto, la presenza di altri progetti, il modo in cui una città è amministrata, il quadro normativo e politico… Ci sono progetti fermi da anni in attesa di un documento dimenticato in qualche ufficio e altri che vengono sbloccati nel giro di pochi mesi. Nel caso di Bolzano, ad ogni modo, mi sento di dire che le cose sono andate abbastanza rapidamente. Perché dice questo?
Axel Birnbaum
Axel Birnbaum: Non dobbiamo dimenticare che Bolzano non è una metropoli e che il nostro progetto è invece un’opera particolarmente grande per una città di queste dimensioni. Di progetti del genere a Bolzano ne sono stati realizzati alcuni nel periodo tra le due guerre e nel dopoguerra, poi basta. Ovvio quindi che per un’amministrazione comunale un progetto come questo rappresenti una sfida molto complessa.
Che situazione ha trovato a Bolzano? Axel Birnbaum: Come prima cosa devo dire che nel municipio di Bolzano, ma anche negli uffici provinciali, ho sempre riscontrato una metodologia di lavoro molto seria e impegnata. Noi responsabili di progetto siamo sempre stati presi sul serio e trattati in maniera professionale. Non dimentichiamo che gli uffici hanno dovuto applicare una normativa nuova di zecca, con procedure fino ad allora mai seguite. E devo dire che i tecnici bolzanini le hanno trattate con un impegno e una professionalità che non si riscontrano tanto facilmente. Nel caso del WaltherPark è stata anche formata una Conferenza di servizi composta da 13 tecnici di vari uffici comunali e provinciali... Axel Birnbaum: Esattamente. E tredici tecnici non sono affatto pochi, posto che tutti hanno dovuto studiarsi la legge, visionare montagne di documentazione relative al nostro progetto e decidere entro un termine stabilito: credo di poter affermare che sia stata una performance ottima a livello europeo. 3
WaltherPark
Cronistoria del progetto
La piazza Stazione di domani
WaltherPark è sulla rampa di lancio! I lavori partiranno nella primavera 2018 L’attesa cresce sempre più: dal momento in cui - nella consultazione popolare della primavera 2016 - due terzi della popolazione bolzanina hanno detto SÌ alla riqualificazione del quadrante della stazione, non si aspetta che l’inizio dei lavori.
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’areale attorno all’attuale stazione delle corriere, è noto, è destinato ad ospitare un nuovo quartiere multifunzionale con abitazioni, uffici, un albergo, strutture per la collettività e un centro commerciale. Il progetto prevede inoltre la modifica della viabilità tra piazza Verdi, la stazione ferroviaria e piazza Walther nonché la riqualificazione del parco della
stazione. “Il progetto è entrato nel vivo lo scorso aprile, dopo aver vinto il bando internazionale pubblicato a settembre 2016 dal Comune". La fase progettuale procede a ritmo sostenuto e negli ultimi mesi ha fatto grandi passi. Tra le altre cose, nella scorsa primavera si sono esauriti diversi procedimenti Ecco come sarà il nuovo quartiere
aperti presso il Tar di Bolzano. Tutti i ricorsi presentati da diversi soggetti – tra cui alcuni commercianti dei Portici cittadini che avevano proposto il progetto Emozioni Alto Adige, poi bocciato per la qualità carente, e l’Unione Commercio Turismo e Servizi – sono stati infatti respinti a tutto vantaggio della SIGNA e della controllata bolzanina WaltherPark spa. All’Unione Commercio addirittura è stata contestata la legittimità del ricorso, in quanto non rappresentava gli interessi di tutti i commercianti. “Il Tribunale amministrativo ha quindi ribadito che tutti i passi compiuti dalla pubblica amministrazione sono stati effettuati correttamente, dando via libera alla volontà popolare espressa tramite il referendum”, dice Heinz Peter Hager. Via libera anche al trasferimento della stazione delle corriere, che in base al Piano urbano della mobilità del Comu-
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WaltherPark
La nuova zona pedonale
ne di Bolzano dovrebbe trovare collocazione provvisoria in via Renon. “Lo spostamento dell’autostazione è il requisito primario per poter partire con i lavori di realizzazione del WaltherPark”, spiega Hager. Questo trasferimento ha richiesto negli ultimi mesi una lunga serie di passaggi burocratici negli uffici competenti di Provincia, Comune e RFI, poiché l’area su cui sarà spostata l’autostazione – essendo di proprietà delle ferrovie – ha dovuto essere trasferita alla Provincia per permettere l'avvio dei lavori. Ma adesso ci siamo: “Sono fiducioso che ancora entro questo autunno saremo in grado di aprire il cantiere della nuova stazione delle corriere”, informa Hager. Una volta entrato in funzione il nuovo terminal dei pullman, si potrà dare il via ai lavori di demolizione della vecchia struttura compresa tra via Perathoner e via Garibaldi. Il progetto WaltherPark, com’è noto, prevede l’abbattimento di altri edifici oggi esistenti come l’ex Hotel Alpi, l’ex camera di commercio e le vecchie palazzine abitative di via Garibaldi. “Se tutto andrà secondo i nostri piani, potremo partire con i lavori di demolizione dell’ex autostazione già nella primavera 2018”, sostiene Hager. La durata dei lavori è stimata in tre anni circa.
Cronistoria del progetto
La futura via Alto Adige
Bolzano – all’epoca retto dal sindaco Luigi Spagnolli – emette un bando di progetto nel rispetto delle normative che fissa parametri ben precisi, ai quali devono attenersi i futuri edifici e il loro utilizzo. Tra questi c’è la superficie massima (22.000 metri quadri) destinata al commercio ma anche la presenza di spazi per la collettività e nuove soluzioni per la viabilità. La Conferenza dei servizi appositamente istituita – una commissione tecnica formata da esperti del Comune e della Provincia – analizza scrupolosamente i due progetti pervenuti, WaltherPark (che allora si chiamava Kaufhaus Bolzano) ed Emozioni Alto Adige, dopodiché assegna al progetto Benko i voti più alti in tutti i criteri di valutazione. Il momento decisivo arriva con la consultazione popolare della primavera 2016, quando l’allora commissario Michele
Penta – prima di firmare il documento di accordo programmatico – decide di coinvolgere la popolazione indicendo un referendum. L’esito è indiscutibile: su 34.027 persone andate a votare, quasi due terzi (per la precisione 21.911) dicono sì al progetto! Con quel voto la città ha quindi deciso di riqualificare l’ingresso del centro storico e anche di ricevere più di 100 milioni per la cessione dei terreni della vecchia autostazione.
SHOWROOM Dal 2013 gli interessati al progetto WaltherPark possono visitare lo showroom di Palazzo Menz, in via della Mostra 2. Qui sono esposti modellini e visualizzazioni del nuovo quartiere che sorgerà nel quadrante dell’autostazione. Lo showroom è aperto il martedì e il giovedì dalle 16 alle 20, il sabato dalle 10 alle 14.
Vista sul nuovo parco della stazione
Il progetto WaltherPark sale alla ribalta nel 2013, quando SIGNA presenta la prima proposta di riqualificazione del quadrante che gravita attorno alla stazione delle corriere. In seguito il Comune di 5
Gries’ Village
La prima pietra
Il via ai lavori è stato dato da politici, dal parroco Robert Gamper e da responsabili cantiere
Gries’ Village
Abitazioni da sogno nel cuore di Gries
Il progetto residenziale di piazza Gries è diventato realtà: i primi appartamenti saranno consegnati già a fine 2018 Gries è una delle zone più ambite di Bolzano. Attorno a piazza Gries, il cuore dello storico quartiere, stanno per nascere 130 nuovi alloggi per famiglie. Architettura elegante e di pregio
È
una delle zone più amate di Bolzano: lo storico quartiere di Gries. Tutti conoscono la sua piazza attorno alla quale gravitano la vecchia parrocchiale, attività commerciali e banche, scuole e strutture pubbliche. Pochi però sanno che c’è un’area di 1,1 ettari sulla quale tra poco sorgeranno circa 130 nuovi alloggi: quest’area infatti è nascosta alla vista da antichi edifici che fanno da scudo al traffico e ai rumori della piazza. In questo periodo è possibile vedere ancora qualche trattore carico d’uva che conferisce il raccolto alla cantina, ma per la Kellerei Gries sarà l’ultima vendemmia: nel 2018 infatti il trasferimento sarà cosa fatta dopo il completamento della nuova cantina di San Maurizio. Al posto dell'azienda vinicola e degli adiacenti campi da tennis sorgeranno 10 piccole palazzine di pregio che ospiteranno alloggi di varie metrature e dotazioni, che spaziano
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Gries’ Village
La prima pietra
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Veduta aerea di Gries
La benedizione di padre Robert Gamper
dall’appartamento al pianoterra con giardino privato fino alla penthouse con vista mozzafiato dal terrazzo. Alte da quattro a cinque piani, le palazzine si inseriranno in maniera armoniosa nel contesto di Gries. La loro disposizione e l’architettura senza tempo daranno una nuova interpretazione a questa zona ricca di giardini privati, aree verdi e suggestivi vialetti pedonali. Grandi finestre e porte fino al soffitto collegano gli ampi spazi privati con l’esterno. Insomma uno spazio pensato per abitare e vivere, dove si potrà circolare solo a piedi o in bici e che in auto sarà raggiungibile solo attraverso un garage sotterraneo dotato di tre accessi.
presenza del sindaco Renzo Caramaschi, dell’assessore comunale ai lavori pubblici Luis Walcher, di altre autorità e dei responsabili dell’impresa di costruzioni Rizzani De Eccher. “Noi vogliamo realizzare un complesso residenziale attrattivo per famiglie e per chi cerca un appartamento di qualità, e di conseguenza abbiamo scelto con estrema cura i nostri partner”, precisa Heinz Peter Hager. L’impresa edile di origini bolzanine Rizzani De Eccher ha già realizzato in città svariati edifici di grande rilievo come il Museion, il nuovo Teatro Comunale o la scuola professionale di via Roma, e anche le imprese subfornitrici sono in prevalenza locali.
Il via ai lavori delle prime due palazzine, che sorgeranno sugli ex campi da tennis, è stato dato lo scorso 14 settembre alla
“Questi alloggi permetteranno ai futuri proprietari di abitare in un contesto straordinario, a prezzi ben strutturati rispetto
Interni moderni e luminosi
all’offerta”, sottolinea Hager. Tra le tante persone che si sono già interessate al nuovo complesso figurano parecchi impiegati e medici dell’ospedale San Maurizio, che sarebbero così vicinissimi al posto di lavoro; ma anche altre categorie professionali si sono mostrate interessate. Le chiavi dei primi 26 alloggi dovrebbero essere consegnate entro la fine del 2018. La vendita avviene direttamente o tramite gli immobiliaristi.
CONTATTO E CONSULENZA SIGNA Piazza Walther 22 Tel. 0471 1838990 E-mail: info@gries-village.com www.gries-village.com
Appartamenti con terrazze, balconi e giardini
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L'industria edile
I progetti di SIGNA
Priorità alle imprese altoatesine I progetti di SIGNA daranno lavoro a centinaia di persone Tutti i progetti SIGNA in cantiere a Bolzano daranno lavoro, nei limiti del possibile, ad aziende altoatesine: da anni infatti Heinz Peter Hager è in continuo contatto con l’industria edile locale per coinvolgerla nei progetti di costruzione.
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rattandosi di progetti di una certa consistenza, è importante che le ditte locali avviino forme di collaborazione come ad esempio i consorzi”, spiega Heinz Peter Hager con particolare riferimento al WaltherPark, un progetto talmente grande che nessuna impresa altoatesina sarebbe in grado di sostenere da sola.
I diversi edifici previsti e la galleria destinata a collegare via Mayr Nusser con i parcheggi interrati del centro storico rappresentano una sfida titanica per qualsiasi impresa edile. “E se aggiungiamo che i lavori concerneranno una zona centralissima e con alti flussi di traffico, si può intuire quanta professionalità sia necessa-
ria nell’allestimento dei cantieri e nella logistica”. In questo senso il Gruppo SIGNA è ottimamente preparato, avendo realizzato progetti simili e anche più grandi in altre città europee. “Ci auguriamo che le imprese di costruzione locali si organizzino in maniera tale da presentare offerte e proposte accettabili”, commenta Hager.
“Questi cantieri sono una manna”
Intervista a Markus Kofler, presidente del Collegio costruttori Dopo tanti anni di ristagno, l’edilizia altoatesina sembra riprendersi: in città sono tornate a svettare le gru. Quant'è importante per il comparto edile locale un progetto come il WaltherPark? Presidente Kofler, l’edilizia altoatesina sempre in ripresa dopo la crisi degli ultimi anni. Ma il settore ha le capacità per far fronte a progetti di grande portata come il WaltherPark? Markus Kofler: È vero, in effetti la nostra edilizia sta vivendo un periodo di buon movimento. E un progetto importante come la realizzazione del WaltherPark rappresenta ovviamente un'ulteriore grande opportunità per l’edilizia locale. Così come c’è grande interesse anche per gli altri progetti che il Gruppo SIGNA ha intenzione di realizzare a Bolzano. Stiamo parlando di progetti complessi e dal grande valore simbolico, in grado di garantire un lungo periodo di occupazione alle imprese edili. 8
In Alto Adige esistono imprese di costruzione in grado di sostenere un progetto di questa portata?
Markus Kofler: Nella nostra provincia ci sono tantissime imprese edili di varie dimensioni che lavorano in maniera egregia. Certo, il progetto WaltherPark ha dimensioni e complessità fuori dall’ordinario, ma le imprese altoatesine si stanno preparando al meglio sia in termini di capacità operativa che di organizzazione. Quali saranno i prossimi passi?
Markus Kofler: In occasione di diversi incontri con Heinz Peter Hager abbiamo più volte manifestato il nostro interesse e la nostra disponibilità nonché le
possibilità di collaborazione, e riteniamo che presto le nostre imprese si metteranno nuovamente in contatto con i promotori dei progetti. Per noi questi nuovi cantieri sarebbero una manna e il committente SIGNA ci ha sempre manifestato la volontà di coinvolgere massicciamente le imprese altoatesine nel grande progetto del WaltherPark. A mio avviso dovrebbero essere coinvolte ditte che hanno la propria struttura organizzativa in Alto Adige ma anche collaboratori locali, al fine di creare un valore aggiunto per la nostra provincia.
Progetti al via
Chiuso il “buco” di via Alto Adige
Le infrastrutture
La firma del contratto di vendita
SIGNA è stata l’unica a presentare un’offerta d’acquisto Da vent’anni il cuore di Bolzano presentava una ferita aperta, ovvero il cosiddetto buco di via Alto Adige tra la Camera di commercio e il polo City Center: presto sarà rimarginata.
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opo diversi tentativi andati a vuoto per mancanza di offerenti negli anni precedenti, lo scorso aprile il Comune di Bolzano ha rimesso all’asta i terreni – comprensivi di cubatura e diritti edificatori – di via Alto Adige. Alla scadenza dei termini risultava presentata un’unica offerta: quella consegnata da Heinz Peter Hager per conto di SIGNA. L’offerta presentata dalla società SIGNA ammonta a 23 milioni di euro, ben al di sopra della soglia minima – rimasta segreta fino all’apertura della busta con l’offerta – pari a 19,8 milioni. Hager: “Ci siamo
volutamente mantenuti molto larghi con l’offerta perché consideriamo la nostra presenza a Bolzano come un impegno preso con il Comune e con la cittadinanza, e questo presuppone lealtà e una ragionevole generosità”. In giugno è seguita la firma del contratto di vendita che ha messo i terreni a disposizione di SIGNA, cosicché dopo tantissimi anni finalmente il buco di via Alto Adige sarà riempito di contenuti.
Diverse possibilità all’orizzonte Già, ma quali sono questi contenuti? “Una cosa è sicura: qui inizieremo a costruire
perché il nostro obiettivo era proprio quello di dare un taglio a questa incredibile situazione e far sì che al momento dell’apertura del WaltherPark non ci fosse più il buco di via Alto Adige", spiega Hager. Sulla destinazione della cubatura acquistata da SIGNA esistono comunque idee ben precise. “Abbiamo già ricevuto parecchie richieste da soggetti privati per realizzare uffici e spazi commerciali”, informa Hager. I lavori di costruzione dovrebbero partire a primavera 2018 e contestualmente dovrebbe partire la vendita degli spazi.
Ecco la nuova autostazione! Manca poco al trasferimento in via Renon
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l Comune di Bolzano guarda avanti: nell’ambito del progetto di ristrutturazione dell’areale ferroviario è previsto un nuovo centro della mobilità, comprendente anche una nuova stazione delle corriere. Nell’attesa l’amministrazione comunale ha inserito nel bando per la riqualificazione del quadrante di via Perathoner lo spostamento provvisorio dell’autostazione in via Renon. Nelle prime bozze di progetto la SIGNA aveva previsto il mantenimento del terminal dei pullman nell’attuale po-
sizione ma interrato, ovvero un piano sotto il centro commerciale. Il Comune però ha deciso di spostare già adesso l’autostazione verso il futuro polo intermodale, per la precisione in via Renon nelle vicinanze della funivia e di uno dei palazzi della Provincia. Qui, dove oggi c’è un ampio areale ferroviario inutilizzato da anni, sorgerà una moderna stazione delle corriere con capacità superiori alle attuali, anche nell’ottica della futura entrata in servizio del Metrobus dell’Oltradige. Gli utilizzatori dei mezzi di trasporto locale avranno solo
vantaggi da questo spostamento, poiché avranno a disposizione più fermate nel perimetro del centro storico. Dopo la firma degli accordi
tra Provincia, RFI e Comune di Bolzano non ci sono quindi più ostacoli all’inizio dei lavori, previsto per l’autunno di quest'anno.
Il nuovo sito dell'autostazione
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Il Virgolo
Progetti e idee
La stazione a valle e la nuova viabilità in piazza Verdi
Il Virgolo sarà ancora più vicino
La politica cittadina e SIGNA stanno elaborando soluzioni per il recupero della collina Impianti sportivi per i giovani, un centro culturale... Nelle ultime settimane le proposte sul futuro del Virgolo sono spuntate come i funghi dopo la pioggia. Anche il primo cittadino Renzo Caramaschi si è più volte espresso per un recupero “soft” della collina che sovrasta Bolzano.
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l centro della riflessione sul Virgolo c’è il progetto di funivia presentato da SIGNA ancora nel 2015: un collegamento diretto con piazza Verdi elaborato dal prestigioso studio di archi-
tettura norvegese Snohetta che vanta sedi a New York, San Francisco, Singapore e Innsbruck. Snohetta ha vinto un apposito concorso di idee bandito da SIGNA, al quale hanno partecipato architetti di La stazione a monte della funivia del Virgolo
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fama mondiale come ad esempio Zaha Hadid e Coop Himmelb(l)au. Per poter concretizzare il progetto, già all’epoca SIGNA sottoscrisse con i proprietari di allora un preliminare di acquisto, che poche settimane fa è stato perfezionato. Adesso quindi i terreni, gli edifici della vecchia stazione a monte della funivia e l’ex Hotel Bellavista sono a tutti gli effetti proprietà di SIGNA. “Per decenni il Virgolo è stata una meta frequentatissima dai bolzanini, ed è nostra primaria intenzione renderla nuovamente fruibile alla cittadinanza”, afferma Hager. A decidere sulle modalità di recupero della collina sarà l’amministrazione cittadina: “Da diverse settimane stiamo lavorando ad un’ipotesi che prevede un recupero soft del Virgolo e soprattutto senza costi a carico del Comune. Qualsiasi progetto comunque sarà deciso in accordo con la città e i suoi abitanti. Credo che già nelle prossime settimane si potrà arrivare ad una soluzione condivisa che faccia finalmente partire il piano di recupero del Virgolo”, conclude Hager.
Reinhold Messner
L'intervista
Reinhold Messner (a destra) con Heinz Peter Hager
Reinhold Messner e il Virgolo
“Un’attrazione per Bolzano e l’intero Alto Adige”
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ontagna, popoli, emozioni: quando si affrontano questi temi, la voce più autorevole è senza dubbio quella di Reinhold Messner. Da Castel Firmiano, sede del suo “Messner Mountain Museum”, il grande alpinista si gode una splendida vista su Bolzano e anche sul Virgolo. Messner, il Virgolo viene definito “la montagna dei bolzanini”: lei che ne pensa? REINHOLD MESSNER: Sono d’accordissimo, perché si trova a due passi dalla città e regala un panorama straordinario non solo sul capoluogo ma anche sul Renon, lo Sciliar, l’Oltradige... Lassù ci sono anche dei masi abitati ed è un vero peccato che si sia ridotto in questo stato. Il Virgolo è stato dimenticato, abbandonato. Quale dovrebbe essere a suo avviso il futuro della collina? REINHOLD MESSNER: Come prima cosa bisogna costruire una funivia. Ci sono tanti esempi riusciti di collegamenti funiviari urbani. Mi viene in mente Grenoble, dove la funivia che collega la città francese alla
Bastiglia, una fortificazione situata sopra una collina, è molto apprezzata dagli abitanti e dai turisti. In pochi minuti la gente sale di quota, respira aria fresca e si gode il panorama... E oltre alla funivia? REINHOLD MESSNER: Bastano poche cose ma fatte bene. Il Virgolo non deve diventare Disneyland: già solo ripulendo la zona da cima a fondo, e magari eliminando i tralicci dell’alta tensione, si avrebbe a disposizione un ambiente naturale dove passeggiare e rigenerarsi in tutta tranquillità. Poi vedo bene anche un buon ristorante, dove potersi rifugiare in estate per sfuggire alla morsa del caldo. E magari un centro per ospitare manifestazioni. Cosa intende per centro manifestazioni? REINHOLD MESSNER: Penso ad una struttura da realizzare presso la stazione a monte, in grado di ospitare almeno 800 persone. Ci sono località che si sono specializzate in eventi incentive per grandi aziende e riscuotono un enorme successo. Cito ad esempio la Zugspitze in Germania, dove vengono organizzati 250 eventi l’anno.
Io stesso ci sono stato più volte su invito di grandi marchi come Adidas, Würth e Deutsche Post. Ecco, in Alto Adige una cosa simile non esiste, e il Virgolo ha tutte le caratteristiche per diventare una location attrattiva. Si potrebbe dare vita ad una nuova forma di turismo, un motore in più per la città, la cultura e la politica, un nuovo punto di ritrovo di grande valenza sociale. Come giudica la proposta di recupero suggerita da SIGNA? REINHOLD MESSNER: Trovo che il progetto della funivia sia veramente bello, con un concetto architettonico molto appropriato. Per il rilancio del Virgolo, come detto, bisogna assolutamente poter contare su un collegamento funiviario, perché la strada esistente dovrebbe rimanere aperta solo per residenti e fornitori. Per attirare i giovani ci starebbe bene anche una parete d’arrampicata curata dall’AVS, e naturalmente dei sentieri ben tenuti. Credo che l’iniziativa di SIGNA rappresenti una grossa opportunità per smuovere finalmente la situazione del Virgolo.
COLOFONE RILANCIAMO BOLZANO n. 1/2017, anno 3. Editore e proprietario: WaltherPark SPA, via Museo 1, Bolzano. Iscrizione: Tribunale di Bolzano il 10.01.2014, n. reg. 2/2014. Direttore responsabile: Michael Mühlberger. Fotografie © SIGNA Ibk, succus., LOT Lorenzo Tenti, Luca Dalgesso. Concetto/Layout/Redazione: succus. Comunicazione srl. Stampa: Südtirol Druck Cermes, 15 settembre 2017
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I progetti SIGNA suscitano interesse
Aperitivi, chiacchiere e beneficenza
GOOD 4 BZ CHARITY EVENTS
Siamo vicini alla città “Fin dall’inizio abbiamo voluto essere un partner leale e vicino alla cittadinanza”, dice Heinz Peter Hager. Anche per questo SIGNA organizza presso il proprio showroom a Palazzo Menz degli aperitivi di beneficenza, il cui ricavato viene destinato a iniziative caritatevoli. Con gli eventi “Good4BZ” è stato dato sostegno, tra le altre, a queste associazioni: UNICEF e ADMO Alto Adige, Cacciatori di briciole di Volontarius, Cooperativa sociale EOS, Medicus Comicus e l’associazione animalista “Tierfreunde Südtirol”.
Offerte per iniziative benefiche
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E I Z A R G AL T UO
O N G E T S SO
www.waltherpark.com