16 MAGGIO 2014 - Anno 8, numero 17
CHIVASSO
Ritorna Napoleone Un week end di rievocazioni storiche nella nostra città (a pagina 3) Rullare di tamburi, bandiere al vento, i simboli di un mondo che sta per cambiare, l’Aquila Bicipite austriaca e lo scudo sabaudo lasciano il posto a quelli del nuovo mondo che inneggia a libertà, uguaglianza e fraternità della Repubblica Francese. L’esercito comandato da Napoleone Bonaparte, nel maggio del 1800, si ferma a Chivasso, nella sua corsa verso l’Italia, dopo aver varcato le Alpi e il Gran San Bernardo, superato il blocco del forte di Bard ed essersi battuto alla Chiusella. Si terrà, infatti, nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 maggio, la rievocazione storica “l’Aquila oltre le Alpi”, iniziativa intende riproporre fedelmente il passaggio di Napoleone e delle sue truppe avvenuto a Chivasso tra il 28 ed il 31 maggio del 1800.
MANDRIA IN FESTA CON SERATE IN MUSICA E MANGERECCE a pag. 3
ECCO I NUOVI PARROCI IN ARRIVO a pag. 13
Prepariamoci all’estate in bellezza
Intervista alla dott.ssa Tulletti, medico estetico di Chivasso Ogni anno con l’avvicinarsi della bella stagione ritroviamo sul viso e corpo gli esiti dell’inverno appena trascorso ed allora eccoci a tentare i rimedi piu’ o meno efficaci per contrastare la cellulite, le adiposita’ localizzate, il rilassamento cutaneo. Non solo, la nostra pelle ci appare asfittica, poco luminosa e disidratata. Chiediamo consiglio alla dott.ssa Valentina Tulletti, medico estetico a Chivasso. Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle e prepararla all’esposizione al sole? Prima di tutto con una corretta dermocosmesi, con prodotti capaci di apportare gli attivi necessari al rinnovamento dell’epidermide. Questo è il momento ad esempio di sostituire i prodotti ricchi e nutrienti con cosmetici piu’ fluidi e meno coprenti, e soprattutto di interrompere l’uso di sostanze fotosensibilizzanti, molto utili alla stimolazione cellulare ma da evitare durante la stagione calda.
Anche gli integratori orali possono essere utili? Certamente. Io li utilizzo abitualmente nella mia pratica come insostibuibile alleato a casa dei trattamenti che facciamo in ambulatorio. Nei prossimi mesi chi ha una pelle particolarmente sensibile può optare per un integratore con lo scopo di preparare la pelle all’esposizione al sole e di
prevenire gli eritemi solari. Ma anche chi non ha di questi problemi puo’ ottenere con il giusto prodotto un’abbronzatura sicura, dorata e duratura. Parliamo di macchie:
chi ne e’ afflitto teme il sole e non sa come prevenirle. È vero, perche’ quello delle iperpigmentazioni è un problema difficile nella diagnosi (spesso la causa
o l’origine della macchia non e’ facile da individuare) e nella terapia; e quando quest’ultima e’ stata efficace, il timore e’ quello durante l’estate ricompaiano. Per questo consigliamo di non smettere la terapia
depigmentante, sostegno quotidiano ai nostri interventi, ma di optare per prodotti che contengano un’adeguata fotoprotezione di giorno, “relegando” gli attivi schiarenti alla sera; anche in questo caso gli integratori possono es-
sere un valido aiuto, limitando la stimolazione melanica per ridurre il rischio delle discromie. Quali sono i trattamenti ambulatoriali che si possono effettuare anche d’estate? L’arrivo del caldo e del sole
ci costringe ad interrompere molti dei nostri interventi, ma non sempre il sole e’ una controindicazione assoluta. Ad esempio è possibile in questi mesi programmare un ciclo di biorivitalizzazione con vitamine ed acido ialuronico, che regala alla pelle un’idratazione profonda, l’ideale per preparare adeguatamente la pelle all’estate. Parliamo del corpo e dei suoi inestetismi, quali sono le proposte del suo studio? Noi proponiamo la radiofrequenza, indicata principalmente per migliorare il tono del tessuto e contrastare il rilassamento cutaneo. E’ un trattamento sicuro, non doloroso e non invasivo, che si puo’ effettuare tutto l’anno. Grazie al suo meccanismo d’azione puo’ rappresentare un valido aiuto anche per contrastare la cellulite ed i suoi inestetismi, ed in casi selezionati le smagliature e le adiposita’ localizzate, talvolta in abbinamento con l’intramontabile mesoterapia, sempre richiesta ed efficace.
16 Maggio 2014
MANDRIA IN FESTA PER SANT’ELIGIO La Mandria in festa per Sant’Eligio. La frazione chivassese si prepara a festeggiare il santo patrono nel week end dal 16 al 18 maggio. Il programma preparato dalla Pro Mandria è davvero ricco di eventi. Si parte venerdì 16 maggio, alle ore 18, con l’apertura della mostra di pittura di Germana Valle (venerdì e sabato dalle ore 18 alle ore 23, domenica dalle ore 15 alle ore 23 presso le ex scuole elementari); alle ore 18.30 “Mandriamo”, mostra video-fotografica (venerdì ore 18-24, sabato ore 18-24, domenica ore 10-12/ 14-24); alle ore 19.30 serata di cucina piemontese a base di antipasti tipici, panissa, cosciotto al forno, ecc... ecc...; alle 21 serata danzante con l’orchestra “Nuove Proposte” (ingresso libero). Sabato 17 maggio, alle 14, raduno dei trattori e delle macchine agricole d’epoca; alle 19.30 apertura del padiglione gastronomico con specialità alla griglia; alle 21 serata danzante con l’orchestra “Marasineros Band”; alle 23 elezione di “Miss Forestiera”. Domenica 18 maggio, alle 10, proseguimento di “Ritorno al passato... Esposizione di trattori e attrezzi d’epoca...” con il gruppo folkloristico che allieterà la giornata per le vie del paese; alle 11 la Santa Messa; alle 19.30 la serata della paella con cena su prenotazione (sino ad esaurimento posti - per prenotazioni rivolgersi a Drink Monti tel. 011 98 35 208 - Bar Trattoria Mandria tel. 011 91 95 410); alle 21 serata danzante con l’orchestra “Beppe Carosso”; alle 23 elezione di “Miss Tavolozza Naif”. In occasione della festa patronale di Sant’Eligio si terrà, com’è tradizione, la ventiduesima edizione della rassegna internazionale di “Arte Naif”, che quest’anno prevede anche la seconda edizione del memorial “Mariuccia Dezzutto”. La mostra, organizzata dall’associazione socio-culturale Pro Mandria, con il patrocinio della Provincia di Torino e della città di Chivasso e la collaborazione della Pro loco Varenna (di Lecco), verrà inaugurata il 16 maggio e proseguirà fino all’8 giugno con i seguenti orari: nei giorni feriali, dalle 21 alle 23, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23.
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Quando Napoleone passò a Chivasso
Sabato 17 e domenica 18 maggio la città rivivrà il passaggio del Console francese Rullare di tamburi, bandiere al vento, i simboli di un mondo che sta per cambiare, l’Aquila Bicipite austriaca e lo scudo sabaudo lasciano il posto a quelli del nuovo mondo che inneggia a libertà, uguaglianza e fraternità della Repubblica Francese. L’esercito comandato da Napoleone Bonaparte, nel maggio del 1800, si ferma a Chivasso, nella sua corsa verso l’Italia, dopo aver varcato le Alpi e il Gran San Bernardo, superato il blocco del forte di Bard ed essersi battuto alla Chiusella. Il prossimo fine settimana rievocatori provenienti da tutto il nord Italia e non solo si daranno appuntamento per riportare Chivasso a quei giorni e per far fare un viaggio nel tempo ai chivassesi e non solo, agli appassionati di storia, ma anche ai semplici curiosi. Si terrà, infatti, nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 maggio, la rievocazione storica “l’Aquila oltre le Alpi”, iniziativa intende riproporre fedelmente il passaggio di Napoleone e delle sue truppe avvenuto a Chivasso tra il 28 ed il 31 maggio del 1800.
In foto un momento della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa
Durante la due giorni sarà possibile visitare l’accampamento, allestito al Parco del Mauriziano, dove questi appassionati di storia vivranno come all’epoca. Una passione affascinante quella del “reenacting” che fa sì che uomini e donne che nella vita normale provengono da mondi completamente differenti, si ritrovino per indossare abiti fedeli riproduzioni di quelli dell’epoca, dormano sulla paglia, mangiando gli stessi semplici pasti cotti sul fuoco. E non sarà difficile incontrare Na-
poleone nella sua tenda, sempre presidiata da due soldati, o il Generale Lannes, che all’epoca chiese ben 40.000 razioni ad una Chivasso che di abitanti ne aveva meno di 6.000, ma anche i comandati avversari o semplici vivandiere al seguito dell’esercito. A partire dal pomeriggio del sabato ci saranno le prime manovre in Chivasso dell’esercito austro-piemontese che ricorderanno l’ultima strenua difesa all’arrivo degli uomini di Napoleone, che arriverà, alla luce delle fiaccole , accompagna-
to dai suoi corazzieri, per incontrare la cittadinanza dinanzi al Duomo, muto testimone dei secoli e imponente quinta scenografica. E il viaggio nel tempo continuerà anche la domenica. Soldati, vivandiere, dame popoleranno nella mattinata la città ormai nelle mani dell’esercito francese, e nel pomeriggio al Mauriziano si rievocherà il confronto tra gli austropiemontesi e i francesi. Nella chiesa degli Angeli sarà possibile visitare la mostra “L’Armata Perduta” che racconta la storia dei chivassesi che seguiro-
no l’aquila francese e che appartennero al 111° Reggimento di Linea, uno dei più importanti reggimenti dell’epopea napoleonica che all’epoca arruolava piemontesi e liguri. Un appassionante appuntamento, organizzato dalla Confraternita di San Sebastiano, dall’Agricola, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Chivasso, con la consulenza storica dell’Associazione Trois Piquets, un lavoro di equipe, per creare per la città una interessante e nuova opportunità di fare storia, cultura .
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Contratto di Quartiere II, partono i lavori L’amministrazione comunale informa che inizieranno nei prossimi giorni gli interventi di riqualificazione della zona più ad est della città L’Amministrazione Comunale chivassese ha sottoscritto, nei giorni scorsi, il contratto di affidamento dei lavori all’Impresa COESS S.R.L. per il completamento delle opere di urbanizzazione relative alle aree 2-3-4, nell’ambito del progetto “Contratto di quartiere II” del Comune di Chivasso. L’intervento, che è di un importo complessivo di euro 230.415,61 e che inizierà entro la settimana, è piuttosto articolato e prevede la realizzazione di lavori che renderanno più fruibile l’intero quartiere. In particolare, nella zona 2 (compreso tra via Coppina e Canale Cavour) sarà realizzato un viale ciclo/pedonale che collega corso Galileo Ferraris al Canale Cavour, e un nuovo viale ciclo/pedonale che, dipartendosi dall’area interna al quartiere, si congiunge al viale precedente in prossimità del Canale Cavour in corrispondenza di una nuova piazza che potrà ospitare manifestazioni ed eventi. Il sistema di viali che convergono in uno spazio dedito alle relazioni sociali, potrà favorire l’inserimento del quartiere nella vita cittadina e renderà maggiormente fruibile l’area di verde pubblico già presente ed i suoi percorsi. Un altro intervento riguarda invece il percorso carrabile fronteggiante l’edificio 5 del quartiere. Sarà rifatta l’illuminazione e verrà eliminato l’innesto su via Coppina. La strada terminerà in un ampio spazio di manovra che consentirà l’inversione di marcia ai mezzi di soccorso. L’Amministrazione ha scelto di consentire l’accesso veicolare all’area interna al quartiere solo ai mezzi di soccorso e solo dal nuovo ingresso previsto su via Togliatti. Diventerà il cuore del quartiere, sarà destinato a giardino e gioco bimbi e sarà totalmente pedonalizzato. Viene confermato il divieto di circolazione veicolare all’interno del quartiere, eccezion fatta per gli interventi di emergenza, divieto che, trattandosi ora di un’area comunale, potrà essere oggetto di vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Il progetto prevede la realizzazione di un unico nuovo accesso veicolare
In foto una veduta del quartiere
che da via Togliatti immette direttamente nell’area centrale tra gli edifici 4 e 5. Per consentire agevoli manovre ai mezzi di soccorso viene creato un tracciato ad anello intorno al giardino con una pavimentazione (e nuova illuminazione) che sottolinea il percorso ma evita che lo si percepisca come una strada. E’ prevista la realizzazione di un’area circondata dal verde in cui i bambini possano giocare, attrezzata con spazi di seduta, giostre, scivolo, altalena, ecc. E’ stato anche completamente ridisegnato l’accesso pedonale al quartiere distinguendo la zona marciapiede prospiciente via Togliatti con il percorso di ingresso, sia utilizzando una pavimentazione diversa che racchiudendo il percorso tra due aree verdi una a prato ed una piantumata. “Questi interventi di riqualificazione del quartiere – illustra il sindaco Libero Ciuffreda – consentono di offrire maggiori spazi ai residenti e un sistema di viabilità meno pericoloso per i cittadini. Viene così realizzato ciò che è stato previsto nel contratto di Quartiere II sottoscritto dalla precedente giunta e portato avanti da questa amministrazione nella sua attualizzazione. Un progetto, questo, che prevedeva esclusivamente interventi di tipo urbanistico. Si rende ora necessario un nuovo confronto con i cittadini, dal quale far nascere un vero e proprio progetto di riqualificazione sociale”. “E’ la prova che sin qui non abbiamo affatto scherzato – commentano l’assessore alle Politiche Sociali, Annalisa De Col e l’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Castello - . Il progetto strutturale sarà completato nell’arco di pochissimi mesi, così come era stato promesso nel confronto con le associazioni di quartiere e con i cittadini, il cosiddetto Tavolo Sociale, che assicurerà certamente un miglioramento della qualità della vita per i residenti”.
Notizie in breve Piccoli passi nel linguaggio Nell’ambito del progetto “Diversi modi di Leggere”, proseguono gli incontri in biblioteca dedicati ai disturbi specifici dell’apprendimento. “Piccoli passi nel regno del linguaggio” è l’incontro con Rossana Colli, pedagogista, formatrice e autrice di libri per bambini, che si terrà sabato 31 maggio, alle ore 10.30, presso la biblioteca “MoviMente”, sala minicinema.
Raccolta degli oli esausti Il Comune di Chivasso dà il via al nuovo servizio di raccolta, riclico e riuso dell’olio da cucina esausto. I punti di raccolta e conferimento sono stati posizionati in tre siti: il cortile interno del Palazzo comunale (via Siccardi), il Centro d’incontro “Felice Donato” di via Paleologi 25 (aperto dalle ore 14.30 alle ore 18.30) e il Campus delle Associazioni in via Baraggino. Il servizio, completamente gratuito, sarà effettuato dalla ditta Mondo Servizi di Bra. Per settembre, il progetto prevede il posizionamento di alcuni contenitori in alcune scuole.
Iscrizioni ai centri estivi L’amministrazione comunale organizza, per i ragazzi delle materne, delle elementari e delle medie, un Centro Ricreativo Estivo. I posti disponibili sono i seguenti: scuole elementari e medie, 55 dal 16 al 27 giugno e 110 dal 30 giugno al 25 luglio; scuole materne, 40 posti dal 30 giugno al 25 luglio. Le iscrizioni si ricevono all’ufficio istruzione entro venerdì 23.
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attualità
l’intervista
Elezioni regionali
Giacometto: “In Regione per tutelare i cittadini” Abbiamo incontrato Carlo Giacometto, 41 anni, candidato al Consiglio regionale per Forza Italia. Giacometto, nel caso venisse eletto, cosa pensa di fare? “Sia che il mio partito sia al governo della Regione, che all’opposizione, so che potrò essere incisivo. L’esperienza come consigliere d’opposizione in Provincia mi ha insegnato che non è necessario vincere le elezioni per essere d’aiuto ai cittadini”. Quali i temi su cui ritiene di dover intervenire? “La Regione ha alcune competenze che possono incidere molto sulla qualità della vita dei piemontesi, soprattutto in un momento di crisi economica. La tassazione va ridotta nella misura e con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione. Il calo di entrate deve essere compensato da un aumento di reddito dei piemontesi, non possiamo permetterci di sbagliare. So che la sfida dei prossimi anni concede pochi margini di errore, la crisi ha e-
sposabile
Comm. re
ati Dario Cer
Carlo Giacometto candidato alla Regione roso la capacità di investimento anche della Pubblica amministrazione. Se si tagliano le entrate bisogna stare attenti a non tagliare i servizi. In ogni caso si può e si devono tagliare tutte le voci di costo per le imprese legate agli adempimenti burocratici, là dove sono di competenza regionale”. Servizi come il trasporto pubblico e la sanità? “Esatto, il trasporto e la sanità sono l’80% del bilancio di una
Regione, amministrare bene queste due materie vuol dire aver capito cosa serve. Per il Trasporto Pubblico la Regione può e deve, in qualità di committente, obbligare il gestore della rete a mettere a gara la gestione delle linee che non sono più gestite da FS. Questo per dare l’opportunità a comuni e privati di gestire le linee, ed i relativi servizi. Replicare il modello Ryanair anche sulle ferrovie o sulle corriere. Per la Sanità continuare ad insistere sul potenziamento dell’assistenza sul territorio e domiciliare contestualmente alla razionalizzazione della rete ospedaliera. Purtroppo la Sanità sconta l’effetto demagogico e strumentale della comunicazione politica, ma la Sanità Piemontese, secondo il rapporto 2013 del Ministero, è la quinta italiana avendo superato persino quella della Toscana. Dare informazioni disfattiste non è un buon servizio che la politica rende ai cittadini che, spaventati, cercano soluzioni altrove quando le hanno già sotto casa”.
In Canada con le borse di studio di Edipower A pochi mesi dall’ultimo squillo di campanella che segnerà l’inizio della lunga pausa estiva Alberto Vittone (nella foto a lato) di Chivasso starà già pensando a cosa mettere in valigia per trascorrere quattro settimane di studio in Canada. Alberto, 16 anni, del “Newton” di Chivasso è infatti tra i 6 studenti di diverse parti d’Italia che quest’estate studieranno per un mese all’estero, totalmente spesati dalle borse di studio erogate da Edipower, società del Gruppo A2A, in collaborazione con la Fondazione Intercultura. Questi sei adolescenti fanno parte dell’esercito di giovani globetrotter formato da 1.800 ragazzi che ogni anno trascorre un lungo periodo di studio e di vita (dalle 4 settimane all’intero anno scolastico) in uno dei 60 Paesi di tutto il mondo dove l’Associazione Intercultura promuove i suoi programmi dal 1955. Hanno sedici, diciassette anni e tutta la vita davanti. Sono i ragazzi, sempre più numerosi, della “Generazione i”, composta da adolescenti internazionali per necessità, bombardati dalle sollecitazioni senza confini di internet e dei social network, dalle trasmissioni televisive e radiofoniche poli-linguistiche e multiculturali, con l’i-pod in una mano e la valigia nell’altra. Sono pronti a muoversi con le loro gambe, spostandosi al di fuori dei confini nazionali senza indugi per cogliere le opportunità, aperti alle diverse sollecitazioni di un mondo sempre più cosmopolita. A conferma di questa tendenza è il numero crescente di iscrizioni al concorso di Intercultura: +29% quest’anno, con una forte percentuale di studenti che chiedono un aiuto economico. Tre quarti dei 1.800 ragazzi che anche quest’anno partiranno con Intercultura, potranno farlo grazie a una borsa di studio totale o parziale erogata da sponsor (aziende, enti, fondazioni) o dal fondo Borse di studio della Fondazione Intercultura. Tra questi, importante è proprio il contributo di Edipower-Gruppo A2A, che conferma anche quest’anno il suo sostegno per la formazione internazionale degli studenti, attraverso le 6 borse di studio estive destinate agli studenti di altrettanti comprensori scolastici di diverse parti d’Italia dove la Società è presente con propri insediamenti industriali. Nello specifico, i programmi estivi sono brevi ma intensi momenti di crescita e confronto; offrono ai giovani studenti la possibilità di mettersi in gioco e scoprire risorse e capacità che non sanno di avere e permettono di entrare a contatto con un mondo nuovo e sconosciuto immergendosi totalmente in cultura diversa. Per molti adolescenti, un’estate all’estero rappresenta il primo passo per un percorso che aprirà loro le porte ai migliori corsi universitari e al mondo del lavoro con una marcia in più.
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Vince 35 mila euro all’Eredità
ATTUALITÀ • La giovane chivassese, Linda Pizzuti, ha sbancato il quiz televisivo su Rai Uno Il suo nome è Linda Pizzuti, ha 23 anni ed è una ragazza solare con la passione per le lingue straniere ed il viaggio. Ama correre all’aria aperta e si rilassa disegnando. Linda è una giovane chivassese come tante. Se non fosse che, mercoledì 30 aprile, poco prima del telegiornale delle 20, alla consueta ora di cena, ha vinto la consistente somma di 35 mila euro partecipando a “L’Eredità”, il quiz televisivo condotto da Fabrizio Frizzi su Rai1. Finita la trasmissione, la prima telefonata, come promesso durante la puntata, è andata alla nonna. Mentre, tornata nella sua
Linda Pizzuti sorridente durante le riprese della trasmissione Chivasso, Linda racconta la propria esperienza in tv, spiegando i motivi che l’hanno spinta a partecipare: “Sono state soprattutto la voglia di mettermi in gioco e il desiderio di fare
un’esperienza unica nella vita”. “Mi sono voluta buttare ma non avrei mai immaginato di essere riconvocata e di riuscire a superare il provino”. Infatti, una volta giunta in trasmissio-
ne, Linda s’è subito emozionata. “Per me era già stranissimo essere riuscita a partecipare alla puntata, figuriamoci a vincere”, racconta. “Non me lo sarei mai aspettato”. E invece, piano piano, minuto dopo minuto, la giovane chivassese ha sconfitto gli altri concorrenti del programma ed è arrivata, ancora incredula, alla ghigliottina. Ultimo della puntata, il gioco consiste nello scegliere quello esatto tra due indizi dati. Pena, il dimezzamento del montepremi accumulato nel corso della gara. Raccolti i cinque indizi, la concorrente deve indovinare una parola nascosta. E proprio durante
il minuto concessole per pensare, che un piccolo lampo di genio le ha suggerito la parola. L’ha scritta sul foglio. In attesa della lettura del verdetto finale da parte di Frizzi, a Linda è spuntato un sorriso sulle labbra. Un barlume di fiducia a cui ha cercato di non credere le ha fatto pensare di aver azzeccato la risposta. “Dopo tutto è solo un gioco - spiega -, ho pensato in quello momento. Come deve andare andrà...”. Ma, alla fine, è proprio quella parola, quel “Gioco” uscito dalle labbra di Fabrizio Frizzi, a regalarle quella che lei definisce la gioia di un attimo: la vittoria dei meritati 35 mila euro.
FESTA DELLA BIRRA PER I VIGILI DEL FUOCO L’associazione Amici dei Vigili del fuoco di Chivasso insieme al gruppo “I ciula nen” hanno organizzato la prima “Festa della birra di San Genis”. L’appuntamento si svolgerà nel prossimo fine settimana, da venerdì 16 a domenica 18 maggio, in piazza Arturo Ceriana di frazione San Genesio di Castagneto. Lo scopo della festa è una raccolta fondi i cui proventi andranno a favore del progetto “Un APS per Chivasso”, ossia l’acquisto per la delegazione dei volontari chivassesi di un mezzo polivalente per il soccorso tecnico urgente e per gli interventi nel caso di incidenti stradali. E’ nata così l’associazione “Amici dei Vigili del Fuoco di Chivasso onlus” coordinata da Davide Avanzato, uno dei veterani chivassesi e uno degli ideatori del progetto “Un Aps per Chivasso”. Il clou dei festeggiamenti è previsto nella giornata di domenica. Già dal mattino i bambini potranno vedere da vicino i pompieri che si esibiranno in una dimostrazione e faranno provare a tutti i bimbi l’ebrezza di spegnere un incendio. Durante la giornata sarà ospite una delegazione dei vigili del fuoco di Meano e di Giovo (provincia di Trento), che durante le alluvioni del 1994 e del 2000 aiutò i pompieri chivassesi nelle operazioni di soccorso. Da allora i pompieri volontari in forza alla caserma “Petratto” sancirono un proficuo gemellaggio con i colleghi trentini. Durante i tre giorni di festeggiamenti sarà aperto lo stand gastronomico per cene a base di costine, pollo e ottima birra. Per contribuire all’acquisto del nuovo mezzo si può anche donare il 5 x 1000 all’associazione “Amici dei Vigili del Fuoco di Chivasso Onlus” indicando il C. F. 91028510013 nella dichiarazione dei redditi.
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16 maggio 2014
l’intervista
Elezioni regionali
Gariglio per un nuovo inizio del Piemonte
“Le elezioni anticipate e la disastrosa vicenda giudiziaria del centrodestra non devono farci dimenticare che il fallimento di questa Giunta è stato prima di tutto politico”. Così Davide Gariglio, 47 anni, avvocato torinese, candidato al Consiglio regionale del Piemonte nella lista del Pd che sostiene Chiamparino alla presidenza. Gariglio è dallo scorso febbraio segretario regionale del Pd. Tra i vari incarichi ricoperti nella sua carriera politica iniziata nel 1997, nelle elezioni del 2005 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale: nella seduta d’insediamento è stato eletto presidente dell’Assemblea legislativa, riconfermato poi con un ampio consenso alla scadenza di metà mandato. Dal 2006 è presidente piemontese dell’AICCRE (Associazione Italiana del
Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). Nel 2010 è stato rieletto in Consiglio regionale (quota proporzionale), nella circoscrizione di Torino, con 13.912 voti di preferenza. “In questi anni, come consigliere di opposizione in Regione - spiega Gariglio -, ho combattuto duramente le scelte sbagliate di Cota e della sua Giunta. In particolare le mie battaglie si sono concentrate contro i tagli al trasporto pubblico locale, ai servizi sociali, all’istruzione e contro l’abbandono del sistema sanitario. Il mio impegno è stato indirizzato anche all’interno del PD per cambiare il partito e avvicinarlo ai cittadini. Per questo ho appoggiato Matteo Renzi sin dalle primarie con Bersani e mi sono candidato alla segreteria regionale per sostenere il suo sforzo di cambiamento anche in Piemonte”.
Davide Gariglio, candidato alle elezioni regionali del 25 Maggio “La Regione ha bisogno di un nuovo inizio e il candidato migliore per averlo è Sergio Chiamparino - conclude Gariglio - Da capolista e segretario del PD il mio lavoro sarà accanto al Presidente per dare risposte innovative alle richieste sempre maggiori di questa regione”.
l’intervista
Elezioni europee
Avetta per un’Europa di persone ed idee
“Ho deciso di intraprendere questa avventura elettorale candidandomi al Parlamento Europeo e l’ho fatto con grande e autentica emozione”. Alberto Avetta, 45 anni da compiere, di Ivrea, sposato con due figli, di professione avvocato, è candidato alle elezioni europee del 25 maggio per il PD - PSE. Tra le esperienze amministrative passate, è stato consigliere comunale e assessore a Ivrea, consigliere comunale a Cossano Canavese e attualmente è assessore provinciale alla Viabilità, Espropri, Protezione civile e Pianificazione territoriale. “L’ho fatto dopo anni di amministrazione qui nella nostra terra - spiega Avetta -. L’esperienza di Assessore Provinciale alla Viabilità mi ha permesso di conoscere a fondo la Provincia di
Torino, i suoi abitanti, le abitudini e i costumi, i talenti e le difficoltà. Il periodo politico è favorevole: il Governo di Matteo Renzi sta finalmente aggredendo le sacche di inefficienza di questo nostro Paese. E’ in Europa però che si gioca la partita principale dello sviluppo contro l’austerità di questi anni. E’ in Europa che la qualità e la determinazione che abbiamo sempre dimostrato possono essere decisive in questo momento storico. In questa parte del Piemonte è stata scritta la storia italiana dell’industria, dell’innovazione tecnologica e dell’agricoltura: abbiamo le capacità, le conoscenze e la forza per ritornare ad essere protagonisti. Ho studiato a Strasburgo negli anni ‘90 e vedevo nell’Europa un sogno di unità, di pace, di
Alberto Avetta, candidato alle elezioni europee del 25 Maggio sviluppo economico tra i popoli. Ho due figli piccoli, Pietro e Vittorio: voglio con tutte le mie forze che i tanti Pietro e Vittorio canavesani, torinesi, piemontesi possano giocarsela alla pari dei loro coetanei in un’Europa delle persone e delle idee, non più solo delle banche e della burocrazia”.
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16 Maggio 2014
Tek ha finalmente trovato casa Il cane di don Tullio, il parroco di Mosche scomparso da tempo, adesso vive a Settimo Dopo due anni di solitudine all’ombra del campanile della chiesa di Mosche, Tek, il cane di don Tullio, ha trovato una casa pronta ad accoglierlo. E’ bastato pubblicare la sua storia sulle colonne di questo giornale per scatenare una vera e propria gara di solidarietà. Tek è subito entrato nel cuore di molti lettori che si sono rivolti ad Anna Monticone, presidente dell’associazione A.P.A.chi. di frazione Boschetto a Chivasso, per adottare questo cane speciale, rimasto solo dopo la morte del parroco con cui aveva vissuto per circa dieci anni. Solo e malandato, nessuno sembrava più volersi prendere cura di lui, tanto che don Gianmario Cuffia, che, da quando è mancato don Tullio celebra messa a Mosche tutte le domeniche, aveva addirittura lanciato un appello ai parrocchiani dall’altare della piccola chiesa, per cercare di ridare un po’ di serenità al fedele amico del suo predecessore. Un appello caduto nel vuoto. Di questo cane vecchio e malandato, nessuno sembrava più volerne sapere. Fino alla pubblicazione sulla Voce del Canavese della sua storia. “Se solo ci avessi pensato prima a rivolgermi al giornale” sospira oggi Anna Monticone che, per
cercare di dare una casa a Tek aveva scritto a tutte le associazioni di amici degli animali, tanto che il suo appello ha girato in internet per mesi prima di essere notato da questa redazione. Ben cinque le famiglie che, letto l’articolo, hanno bussato alla porta dell’associazione protezione animali di Chivasso. “Una vera e propria gara di solidarietà – sottolinea la presidente dell’A.p.a.chi – come associazione ci siamo attivati per selezionare la famiglia
più adatta ad ospitare Tek”. Ed è così che oggi l’anziano cane vive a Settimo Torinese con Francesca, Vincenzo e i loro tre labrador. “Qui Tek ha trovato tutto l’affetto e la compagnia di cui aveva bisogno – racconta Anna Monticone che ha coordinato l’inserimento del cane in questa nuova casa – abbiamo fatto intervenire l’educatrice che collabora con la nostra associazione per essere certi che i cani andassero d’accordo. Tutto è filato liscio”. A voler adottare l’anziano amico di don Tullio è stata Francesca che, dopo aver letto la sua storia ha subito contattato Anna Monticone. I tre labrador di Francesca e Vincenzo hanno accolto tra loro l’anziano Tek senza alcun problema ed ora vivono tutti insieme nel grande giardino della casa ai margini del parco fluviale del Po. “Tek, oggi, sembra un altro – raccontano Francesca e Vincenzo – dopo due anni di solitudine vissuti nel cortile della canonica, oggi vive in compagnia di altri cani e circondato dall’affetto che tanto gli mancava”. Chi è credente, in questo lieto fine ci vede la mano di don Tullio che, anche da lassù, non ha abbandonato il suo fedele amico aiutandolo a trovare una nuova casa.
INIZIATIVA
CINQUE RAGAZZI PARTONO PER L’IRLANDA Nella serata di sabato 17 maggio partiranno i cinque giovani chivassesi che si sono aggiudicati il bando concorso “Passport for work”, il programma che prevede tirocini formazione-lavoro attraverso un soggiorno di quattro mesi in Irlanda. Il programma “Leonardo da Vinci” denominato “Passport for work 2”, organizzato e cofinanziato dal Comune di Chivasso con Enaip Piemonte e Lifelong Learning Program. Dopo tre settimane di corso intensivo di lingua inglese a Cork, una delle più popolose città d’Irlanda, tenuto dalla “Cork English World”, i ragazzi, che hanno un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, saran-
In foto i partecipanti al progetto con il sindaco Libero Ciuffreda
no trasferiti presso aziende per 13 settimane di lavoro non retribuito in compagnie o enti di settori diversi: marketing e comunicazione d’impresa, settore culturale, comparto turistico-alberghiero, terzo settore. Ad accoglierli in Irlanda sa-
a cura del candidato
rà l’organizzazione Partnership Europe, che si occuperà della logistica e del “matching” con le imprese. Il ritorno è previsto per il 16 settembre. In totale sono 49 i ragazzi, tra Piemonte e Sicilia, che sono stati ammessi al programma.
Il Comune di Chivasso ha finanziato il programma attraverso la rinuncia allo stipendio di sindaco. E proprio il primo cittadino, Libero Ciuffreda, ha voluto salutare di persona i ragazzi che si apprestano a partire, attraverso un incontro organizzato presso la sede dell’Enaip Piemonte, in piazza Statuto a TorinoI cinque chivassesi in partenza per l’Irlanda sono stati seguiti, in questa fase, dai coordinatori del progetti mobilità dell’Enaip, Licia Monni e Germano Nervo. Andiamo a conoscere un po’ più da vicino i vincitori di Passport for work”: Stefania Memoli, 28 anni, laureata in Scienze Naturali; Alessio De Santis, 24 anni, laurea in Diritto ed Economia per le imprese; Anastasia Marciuc, 35 anni, laurea in Pedagogia, Simone Menzio, 22 anni, Dams Torino e Alessandro Carbone, 20 anni, Itis Chivasso.
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16 Maggio 2014
Bertot: “Portiamo più Italia in Europa”
INTERVISTA • L’europarlamentare uscente, candidato alle europee del 25 Maggio, sull’impegno necessario nei prossimi 5 anni Fabrizio Bertot si definisce “un entusiasta di natura”. Ma ammette anche che un compito come quello che è stato chiamato a svolgere dai suoi elettori “renderebbe entusiasta chiunque, a prescindere dal proprio carattere”. Un anno di esaltante lavoro al Parlamento Europeo con un’unica missione: creare lavoro per il nord Ovest, portare nuovi investimenti, costruire nuove opportunità. Nella consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno decisivi per avere più Italia in Europa e meno Europa in Italia. Fabrizio Bertot, lei è in corsa per una riconferma in Europa. Ma qual è il bilancio dell’esperienza che al parlamento europeo ha già maturato? “Posso dire di aver messo anima e cuore in tutte le attività che sono stato chiamato a svolgere, e intendo la mia attività di parlamentare, la politica per il mio territorio e la politica estera. Nella consapevolezza che la mia missione è quella di creare posti di lavoro, attrarre nuovi investitori, aprire nuovi mercati per le imprese del Nord-Ovest”. Qual è il suo orgoglio più
Fabrizio Bertot, candidato alle elezioni Europee
grande? “Proprio in quest’ottica, nella mia attività legislativa ho contribuito a salvare l’Italia dalla procedura di infrazione e ho aiutato la nostra biochimica. Da un punto di vista più ideologico, grazie a me il tema della famiglia è entrato a far parte dell’agenda delle istituzioni europee, tanto che per la prima volta è stato organizzato un convegno sulle unioni tra-
dizionali insieme con la prima mostra di presepi nella storia del Parlamento europeo. Per il territorio, ho aiutato centinaia di amministratori pubblici e privati ad accedere ai finanziamenti europei. Sul fronte della politica estera, infine, credo che la decisione di un’importante Ong di nominarmi unico osservatore per la Crimea o la visita di una delegazione di deputati della Duma la dicano lunga sul-
le relazioni che ha intessuto con l’Est Europa e con la Russia in particolare. Sempre nell’ottica di favorire la nostra economia”. E adesso? Da dove ripartire per altri cinque anni al Parlamento europeo? “Dobbiamo continuare a difendere l’Italia rilanciando le sue potenzialità. Quella della bioplastica, ad esempio, è una partita ancora tutta da giocare ma che può valere migliaia di posti di lavoro. E poi, la sfida più grande è quella di rivoluzionare l’intero assetto europeo. Noi dobbiamo avere un nostro progetto d’Europa e in base a questo progetto chiedere il consenso dei cittadini. E io immagino un’Unione monetaria alla quale corrisponda anche un’Unione politica e geografica. Oggi non c’è nulla di più distinto e distante. Non è pensabile che la nostra fiscalità sia diversa da quella del Belgio o che nelle nostre tasche ci sia un Euro basato su un cambio troppo svantaggioso. Io non dico di essere contro la moneta unica, ma questa moneta unica non deve per forza essere l’euro. Potremmo sostituirlo con un’altra moneta e con questa allargarci a Est, Russia compresa”.
Intanto, però, l’Europa sembra schiava dell’egemonia tedesca. “Quando dico che dobbiamo concentrarci sull’attività legislativa è perché nel Ppe, ma anche in tutte le istituzioni europee, l’interesse della Germania e di altri Paesi è di mantenere lo status quo. E per cambiare le istituzioni non possiamo attendere che la crisi contagi anche la Germania. Dobbiamo abbattere subito quelle barriere che bloccano lo sviluppo della nostra economia: i tedeschi sotto sotto ci invidiano e quindi vogliono distruggere tutto ciò che di buono riusciamo a costruire. Basta guardare gli effetti nefasti di una direttiva come la Bolkestein che ha messo in ginocchio ambulanti, gestori di spiagge o impianti di risalita. Cancellarla e riscriverla da capo è il mio primo pensiero”. Anche perché, così facendo, l’Europa è spesso vista come un ostacolo e non un’opportunità. “Spesso sento parlare dell’Europa dei burocrati e, essendo io uno che quest’Europa la vuole ribaltare, posso anche essere d’accordo. Ma dobbiamo anche ammettere che noi siamo mol-
to bravi a complicarci la vita. Prendiamo ad esempio un tema che ho trattato e che continuerò a trattare anche nella prossima legislatura, quello dell’auto. Nel programma Cars2020 l’Europa dice chiaramente che la burocrazia è un freno a mano per l’intero settore. E noi cosa facciamo? All’auto imponiamo un fardello burocratico e impositivo che diventa anche uno strumento per il controllo fiscale. E così molte famiglie non hanno una seconda vettura per non incappare in tasse di successione, tasse di possesso, doppie documentazioni. Insomma, anche noi dobbiamo cambiare. Sul fronte dei fondi e dei contributi, l’Europa ha una burocrazia molto più snella di quella delle nostre Regioni, che materialmente declinano le opportunità europee sui territori. Dati alla mano, non mi pare che su temi come opere pubbliche, cultura e turismo le Regioni si siano comportate in maniera brillante. Anche per questo, nel mio piccolo continuerò a essere al servizio dei territori perché possano cogliere al meglio le opportunità, anche creando uffici ad hoc in tutte le province della circoscrizione Nord-Ovest”.
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16 Maggio 2014
“Siamo dei giovani pensionati” CASTELROSSO • Riccardo Barbero è il nuovo presidente del gruppo dopo Chiavarino Coniugare le esigenze dei pensionati stando al passo coi tempi. Questo, in due parole, il progetto del nuovo direttivo del “Gruppo Pensionati” di Castelrosso. A poco più di un mese dall’insediamento, a presiedere il gruppo dopo la scomparsa dell’allora presidente Giovanni Chiavarino, è Riccardo Barbero, ex assessore all’Urbanistica di Chivasso ai tempi di Andrea Fluttero. Oltre a lui, a gestire l’associazione ci sono Giovanni Viano, vicepresidente, Livio Robiola, segretario e cassiere, ed i consiglieri Angelo Santa, Antonio Prai e Romano Masoero. Ma che cos’è questa associazione? E quali sono i progetti in cantiere per il futuro? A rispondere, proprio i
Da sinistra Giovanni Viano Livio Robiola e Riccardo Barbero
componenti del direttivo. “La nostra è un’associazione ricreativa, culturale e sportiva che conta più di quattrocento iscritti. I più provengono da Castelrosso e Chivasso, ma abbiamo anche un nutrito numero di soci che ci segue da Torino”, spiega Barbero. “Finora, a caratterizzarci, sono stati i tradizionali pranzi sociali, le
partite al bocciodromo e le visite ai bambini nelle scuole. Ma il gruppo pensionati, in questo momento, ha bisogno di attività ricreative nuove e stimolanti. Il nostro intento, quindi, è quello di affiancare a quelli esistenti, altri momenti di incontro e condivisione”. Sempre nel rispetto delle esigenze e degli interessi dei soci.
Interviene Viano: “Per esempio, da un questionario sottoposto ai pensionati è risultato un vivo interesse nei confronti delle gite. Per questo motivo, nonostante alcune venissero già effettuate in passato, abbiamo deciso di aumentarle e di far scegliere le mete direttamente al gruppo”. Novità in programma anche per il settore del volontariato. “Stiamo vagliando l’ipotesi di organizzare delle attività per aiutare le persone in situazioni di disagio”, spiega Viano. “Potremmo aiutare
chi ha difficoltà negli spostamenti, aiutare a leggere chi non vede più, o, semplicemente, rallegrare i pomeriggi di chi è ricoverato nelle case di riposo”. “Inoltre - prosegue - il nostro aiuto potrebbe essere rivolto anche alla parrocchia nella gestione delle sue attività di segreteria”. Nel corso della conversazione, poi, il presidente si è soffermato a spiegare le ragioni del suo impegno all’interno dell’associazione. “Molto spesso il pensionato viene visto come una persona vecchia e sola, che non fa niente per tutto il giorno. Noi vogliamo sfatare questo pregiudizio perché crediamo che sia possibile evitare la solitudine. Lo facciamo per dimostrare che non siamo vecchi. Semmai, ci consideriamo dei giovani pensionati”.
EVENTO
LA CALABRIA IN FESTA Sapori, musiche e balli tipici della Calabria hanno animato per tutto il fine settimana (9-1011 maggio 2014) piazza d’Armi a Chivasso, attirando l’attenzione di molti chivassesi che hano partecipato all’evento.
Alcuni protagonisti della festa in Piazza d’Armi
Arriva il mercato in Piazza Assunta a Castelrosso Da lunedì 19 maggio anche la frazione Castelrosso avrà il suo mercato. Con la deliberazione della Giunta Comunale n.69 del 17 aprile 2014, l’amministrazione del sindaco Libero Ciuffreda dà il via libera al mercato che si svolgerà tutti i lunedì, in piazza Assunta. L’iniziativa sarà avviata con una sperimentazione che durerà per tutto il 2014 e che prevede fino a un massimo di 19 posti-banco. “Abbiamo così voluto rispondere a un’urgenza lamentata dalla più grande e popolosa frazione chivassese”.
Gli Alpini ricordano don Nicolino con una Messa a Superga Il gruppo Alpini di Castelrosso organizza per domenica 25 maggio una camminata al Colle Don Bosco in occasione del primo Memorial Monsignor Nicola Averono, storico sacerdote della frazione scomparso lo scorso autunno. Il programma della giornata prevede: alle ore 9.15 la partenza da Berzano San Pietro nel piazzale davanti al ristorante; alle 10.45 il passaggio alla fonte solforosa di Bardella; alle 11.30 l’arrivo a Castelnuovo alla Cantina Freisa; alle 12 l’arrivo ai Becchi, Basilica di Superga. Gli orari di transito sono puramente indicativi. Seguiranno autovetture e durante il percorso si effettueranno soste per il ristoro. Al Colle ci sarà il pranzo al sacco oppure al ristorante “Mamma Margherita” (15 euro con prenotazione obbligatoria entro il 20 maggio). Nel pomeriggio possibilità di preghiera e benedizione presso la Basilica, visita ai luoghi natii del Santo e partecipazione alla Santa Messa in memoria del parroco Monsignor Nicola Averono. Dopo la Santa Messa ci sarà un rinfresco presso la Cantina Graglia di Castelnuovo Don Bosco, in borgata Bardella, con possibilità di visita ed acquisto sia alla cantina, sia al tipico Molino Serra. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi a Renato Lusso (tel. 011 910 23 25) oppure presso la Tabaccheria Cerato.
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Don Davide è il nuovo parroco
ATTUALITÀ • Dopo le parole del Vescovo alla Messa di Pasqua, sono arrivate le nomine Sarà un parroco giovane a prendere il posto di don Piero Bertotti, prevosto del Duomo Collegiata di Chivasso per oltre 45 anni. Si tratta di Don Davide Smiderle, 40 anni e già responsabile della Pastorale Giovanile diocesana e rettore della parrocchia Sacro Cuore di Ivrea. Ad affiancarlo ci sarà Don Lorenzo Santa che sarà anche cappellano dalle suore a Montanaro. A Castelrosso, invece, arriverà Don Gianpiero Valerio che reggerà anche la parrocchia chivassese della Madonna del Santo Rosario alla Coppina. Le nomine, preceduta da un mare di polemiche scaturite dall’omelia della Messa Pasquale celebrata in Duomo dal Vescovo di Ivrea Monsignor Aldo Cerrato sono state ufficializzate dal Vicario Generale Massimo Ricca Sissoldo. Le parole di Monsignor Cerrato, infatti, avevano fatto temere che la nomina
Don Gianpiero Valerio
Don Davide Smiderle
del successore di don Piero non sarebbe avvenuta a breve: “Dispongo di pochi pastori - aveva detto - solo una sessantina per 141 parrocchie e venti di questi sono tra i 75 e i 94 anni”. Numeri davvero impressionanti al quale erano seguite parole di fuoco: “La situazione nelle vallate è drammatica in Valle Sacra c’è solo un pastore, anziano e malato. Nelle Valli Orco e in Valchiusella non ce ne sono quasi. Questi territori sono diventati campo di
caccia per i Testimoni di Geova e di Sette religiose che spogliano la persone di tutti i loro beni tanto che se provano ad uscirne diventano dei poveracci costretti a venire a mangiare alla mensa della Caritas”. Parole che hanno lasciato attonita l’assemblea dei fedeli che per Pasqua aspettavano già la nomina del nuovo parroco. Il Vescovo ha spiegato di dover agire con il buon senso del padre di famiglia: “Siamo poveri. Non posso dare tre paia di scarpe ad un
iniziative
LAVORI SOCIALMENTE UTILI Per la prima volta nel 2013 anche Chivasso è stata inserita
figlio e lasciarne scalzo un altro. Servono nuove vocazioni. Mandatemi preti e potrò risolvere la situazione”. Un allarme, quello del rischio di avanzata delle sette religiose, ripreso dai quotidiani di mezza Italia. Solo tre giorni dopo quell’omelia infuocata, ecco arrivare le nomine dei nuovi parroci che ridisegnano completamente la geografia ecclesiastica dell’intera Diocesi. Caduta nel vuoto la supplica dei parrocchiani del Duomo che avevano scritto addirittura a Papa Francesco per chiedere di intercedere affinché Don Luca Pastore non venisse spostato da Chivasso. Don Luca, infatti, dai primi di luglio sarà il nuovo parroco della Val Soana e della Valle Sacra. Un malcontento, quello dei chivassesi che va oltre le designazioni stabilite dal Vescovo. Al termine dell’annuncio fatto da Don Sissoldo, ha preso la parola Gianfranco
Pipino, figura storica in città dov’è stato anche vicesindaco ai tempi di Lacelli ed è oggi noto per essere il nonno della Bela Tolera in carica. Pipino, da sempre attivo nella vita ecclesiastica cittadina, è sbottato: “I preti passano, ma noi laici restiamo. Io sono nato a Chivasso, battezzato in Duomo dove ho preso tutti i sacramenti, compreso il matrimonio, ho sempre partecipato alla vita di questa parrocchia, ma trovo assurdo che non ci sia alcuna forma di coinvolgimento di noi laici. Non so se i bilanci sono in attivo, in passivo, se ci sia bisogno di qualcosa. Vedo il duomo cadere a pezzi, ma non so cosa si possa fare”. Uno sfogo raccolto dal Vicario Diocesano che ha subito rassicurato: “Son certo che il nuovo parroco sarà disponibile a coinvolgere nella gestione della parrocchia anche la comunità laica che va sempre vista come una risorsa”.
fra i Comuni beneficiari del progetto di “solidarietà e lavoro accessorio” della Compagnia di San Paolo, ottenendo l’assegnazione di una somma di 42.200 euro da utilizzare per l’acquisto di buoni lavoro (voucher) per attività sociali di pubblica utilità. L’Amministrazione Comunale ha deciso di impiegare i fondi per la realizzazione di lavori di manutenzione “ambientale” sinora tralasciati per carenza di risorse. Sono così stati preparati i progetti: restyling indirizzato ad abbellire e dare evidenza alla facciata del Centro Giovani ed ai locali del Centro Incontro comunale; rimozio-
CAMILLA È LA MISS STELLA ALPINA 2014 Ha appena 16 anni, è una studentessa delle scuole superiori. E’ lei la “Miss Stella Alpina 2014”. Camilla Avanzato, nipote di un alpino chivassese, durante la Veglia Verde alla “Suerte” di corso Galileo Ferraris ha ricevuto dalle mani del capogruppo della sezione di Chivasso, Piero Facciano, la fascia che indosserà, con fierezza, per tutto il 2014.
ne scritte e graffiti insultanti o deturpanti sui muri di edifici pubblici; tinteggiatura di spazi e strutture di uso pubblico; “Orco Amico” per interventi manutentivi e di ripulitura delle aree protette delle sponde fluviali; ripristino delle aree marginali con la pulizia di scarpate e zone abbandonate. La cooperativa Valdocco di Torino ha così impegnato alcuni ragazzi del Centro Giovani per la realizzazione di un murales che ha caratterizzato la sede del Centro Gong di via Cappuccini e di tre pannelli/murales che inseriti nei locali del Centro d’Incontro di via Paleologi.
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16 Maggio 2014
“Mettiamo a dieta la Regione” INTERVISTA • Rosalba La Fauci presenta la sua ricetta per il Piemonte: più servizi, meno sprechi
La sicurezza di nuove tecnologie Le applicazioni del laser
In odontoiatria si può utilizzare il laser sia per trattare le patologie dei tessuti duri (cura e diagnosi precoce delle lesioni cariose, sbiancamento dentale, desensibilizzazione) sia per trattare quelle dei tessuti molli (paradontologia, piccola chirurgia orale, herpes labiali ed afte, endodonzia). Nel trattamento della carie, il laser viene usato come sostituto del trapano. L’energia concentrata del laser vaporizza la carie, la riduce in pulviscolo, senza dolore, senza il fastidioso rumore del trapano, senza vibrazioni. Tale intervento è così delicato che il paziente non percepisce nessun dolore e non ha bisogno di anestesia. Il meccanismo d’azione di questo laser è molto selettivo: agisce solo sui tessuti cariati del dente più ricchi di liquidi ed acqua. Il laser è uno strumento molto adatto nella cura delle gengive, agisce attraverso una sottile fibra che arriva dentro le tasche gengivali provocando l’eliminazione dei batteri e di un sottile strato della gengiva infiammata. Stimola le cellule sane e rimuove il tessuto necrotico (morto). Si va così verso una rapida guarigione.
Rosalba La Fauci, consigliere comunale uscente di Beinasco, 50 anni, occupata nel settore privato e attiva nel mondo del volontariato. E’ candidata al consiglio regionale del Piemonte per il Nuovo Centrodestra. Perché ha deciso di candidarsi? Per molti anni sono stata consigliere comunale, un’esperienza che mi ha permesso di conoscere a fondo le difficoltà degli amministratori locali e le esigenze dei cittadini. Ora, mi sento pronta e preparata a rappresentare gli interessi dei Piemontesi in Regione, dove arrivo dopo una lunga “gavetta”. Chi vuole rappresentare il Piemonte, infatti, deve essere ben consapevole delle difficoltà dei piemontesi e degli amministratori. Cosa non va in Regione? Come ci siamo detti durante l’incontro tenutosi martedì scorso proprio a Chivasso, i Piemontesi hanno diritto a servizi ben organizzati: non è giusto chiedere di pagare tasse sempre crescenti a cui corrispondono sempre meno servizi. Ora, tocca alla classe dirigente fare sacrifici e “mettere a dieta la Regione”, ristabilendone le vere priorità: Lavoro, Assistenza, Welfare.
Il 25 Aprile in città I gruppi alpini di Chivasso e Castelrosso. La sezione Boris Bradac dell’Anpi. La Filarmonica Giuseppe Verdi e la Filarmonica di Castelrosso. L’amministrazione comunale, praticamente al gran completo. I chivassesi, non tanti per la verità. Venerdì 25 aprile anche nella città del Nocciolino s’è festeggiato il 69esimo anniversario della Liberazione. Tante le iniziative di commemorazione, dalla posa delle corone ai Monumenti ai Caduti e ai Partigiani, fino ai cortei nelle vie della città. Rispetto alle passate edizioni, quest’anno si è anche organizzata una conferenza del professor Sergio Pistone, dell’Università degli Studi di Torino, su “Dalla Carta di Chivasso al 25 Aprile”. In occasione del 70esimo anniversario della dichiarazione delle Popolazioni Alpine, s’è tenuto un concerto a cura degli allievi della scuola media “Cosola”.
Rosalba La Fauci, candidata del Nuovo Centrodestra Come Nuovo Centrodestra pensiamo di ridurre costi e spese improduttive. Abbiamo perciò proposto di indire un referendum per tagliare le “poltrone” nelle società pubbliche. Le istituzioni non devono essere imprenditori, ma provvedere al bene comune, al benessere dei propri cittadini e allo sviluppo del territorio. Solo così libereremo risorse da restituire alle famiglie e alle imprese. Quindi ci sarà un’attenzione particolare per il lavoro?
Certo, è l’emergenza dei nostri giorni. Il tessuto produttivo del chivassese, fatto da commercianti, artigiani e PMI, è in sofferenza per questa crisi e occorre investire risorse per far ripartire l’economia e il lavoro. Se le banche non danno credito, ci sono strumenti di sostegno pubblico: fondi europei, prestiti agevolati della Banca Europea Investimenti ecc. Bisogna però che la Regione sappia intercettare con progetti adeguati queste risorse: negli ultimi
sette anni, le Giunte Bresso e Cota hanno lasciato che 200 milioni destinati al Piemonte tornassero a Bruxelles. Quale può essere quindi un punto di forza per rilanciare le attività produttive di Chivasso e del Chivassese? Bisogna puntare in modo
serio e più incisivo sulla posizione strategica che Chivasso occupa sull’asse Torino-Milano, concertando gli sforzi tra i vari enti: solo così, insieme, possiamo pensare di intraprendere un cammino volto al rilancio produttivo di quest’area.
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16 Maggio 2014
Una piazza per Don Borgaro Il sacerdote è stato a Rondissone per 32 anni E’ stata inaugurata la piazza Don Luigi Borgaro, chivassese e parroco di Rondissone dal 1938 al 1970. In suo onore la comunità rondissonese ha voluto intitolare il piazzale all’ombra della torre campanaria. A scoprire la targa è stato il sindaco di Rondissone Franco Lomater. Erano presenti anche il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Pittaluga e altre autorità civili. Alla cerimonia, personalmente invitati dall’amministrazione comunale di Rondissone, hanno assistito anche tutti i familiari del canonico, che portano il cognome Borgaro, tutt’ora residenti a Betlemme, frazione che diede i Natali del sacerdote il 27 maggio del 1897. Don Luigi Borgaro morì il 25 settembre del 1985 presso il Seminario di Ivrea. Le esequie furono celebrate il giorno dopo, il 26 settembre, dall’allora Vescovo della Diocesi d’Ivrea, Monsignor Luigi Bettazzi. Don Luigi Borgaro fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1922. Aveva curato, come vice parroco, le comunità di Feletto Canavese dal 1922 al 1926, di frazione Rodallo di Caluso dal 1926 al 1929 e di Pavone Canavese dal 1929 al 1932. Cappellano al noviziato delle Suore a Burolo dal 1932 al 1938, dal 13 maggio 1938 al 15 maggio 1970 fu infine alla guida della parrocchia dei Santi Vincenzo ed Anastasio a Rondissone,
dove seppe essere promotore di numerose attività parrocchiali del paese. Fu anche membro vero della società, incoraggiando tra l’altro la fondazione della sezione Avis, di cui fu appunto donatore e fondatore benemerito. I suoi ultimi anni di vita, da quando lasciò Rondissone per trasferirsi a Ivrea, li trascorse nel seminario vescovile, di cui fu direttore e fino al 1984 canonico penitenziere (il confessore a nome del Vescovo). Tornò a Rondissone, per l’ultima volta in veste ufficiale, il 13 novembre del 1982 per festeggiare i suoi 60 anni di attività sacerdotale. I cittadini di Rondissone sono grati a lui per aver migliorato la Cantoria Parrocchiale, per aver organizzato l’oratorio per i giovani, mentre con l’aiuto delle Suore di San Vincenzo, che allora gestivano l’asilo, svolse un’intensa attività sia per la pastorale femminile e sia per l’educazione religiosa dei giovani organizzando lezioni di catechismo. Nell’immediato dopoguerra, grazie alla collaborazione dell’architetto Fran-
ATTUALITÀ
cesco Gallo, mise a punto il totale recupero architettonico ed edilizio della parrocchia. Di don Luigi Borgaro si ricorda la particolare devozione alla Vergine Maria, alla quale nel 1944 indirizzò il voto della comunità rondissonese affinchè il paese fosse risparmiato dalla violenta repressione che seguì il rapimento e l’assassinio del Prefetto di Torino, Raffaele Manganiello, al quale i partigiani locali, forse guidati dal comandante Battistino Capirone, tesero un’imboscata lungo l’autostrada Torino-Milano, proprio all’altezza di Rondissone. Il Prefetto Manganiello venne ucciso dopo il tentativo di estorcergli informazioni. In quegli anni la rappresaglia delle Brigate Nere, sostenute dalle milizie del Reich, fu terribile, e il timore per la vita e le abitazioni dei rondissonesi, minacciate di essere messe a ferro e fuoco se non fossero stati restituiti i corpi dei “repubblichini”, fu scongiurato dopo diversi giorni, facendo ritrovare i corpi davanti al Sagrato della Parrocchia.
VINCITA RECORD CON SOLI 5 EURO Gioca una schedina da 5 euro e vince ben 7.872,65 euro. La vincita è stata effettuata presso il centro scommesse “The Game” di via Paolo Regis 64H di Fabio Petrosso. Il giocatore “baciato dalla fortuna” ha scommesso su 15 partite di Europa League, Serie A, Premier League, Bundesliga e Liga Spagnola giocando un sistema integrale da 256 colonne. Il giocatore è un sistemista, uno studente, cui la fortuna l’ha già baciato altre volte, in altre occasioni. A decretare la cospicua vittoria sono stati i ribaltoni della Sampdoria e del Barcellona. Il fortunato vincitore ha poi deciso di ritirare solo una parte della vincita mentre l’altra parte la lascerà sul conto aperto presso The Game.
CELEBRATE LE COMUNIONI A CASTELROSSO