22 MAGGIO 2014 - Anno 8, numero 20
APPELLO AL VOTO PER DOMENICA Il sindaco uscente Aldo Corgiat saluta la città dopo dieci anni di amministrazione e invita i cittadini alle urne il 25 maggio (a pag.3)
ARCHIMEDE NELLE SETTIMANE DELLA SCIENZA
A pag. 7
SETTIMO TORINESE
La Settimo che vorrei... di Puppo Il candidato sindaco spiega i programmi per i prossimi 5 anni della città. A pag. 7
Siva, primo passo verso la rinascita Il recupero inserito in un più ampio progetto di rinnovamento. A pag. 5
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Corgiat: “Lasciamo una Settimo in salute” Il sindaco uscente interviene su questi ultimi dieci anni di amministrazione e lancia un appello al voto in vista delle elezioni del 25 maggio Dopo 10 anni di incarico di Sindaco della Città un saluto affettuoso e sincero a tutti i settimesi. Sarete voi, ancora una volta, con il vostro voto democratico, a scegliere il prossimo 25 maggio il Sindaco e gli amministratori della nostra città di Settimo. Da parte mia penso sia giusto richiamare tutti alla necessità di dare il vostro voto, per contribuire attivamente alla crescita e all’amministrazionedella Città. E’ fondamentale che tutti vadano a votare, perché votare è un diritto troppo importante per essere snobbato. Questi 10 anni per me sono stati un’esperienza straordinaria e veloce. Anni di impegno, di soddisfazione per le tante cose realizzate e, a volte, anche di tensione o di delusione per le incomprensioni, i torti, o il rammarico per i ritardi o le mancate occasioni. Guardandomi indietro vedo una città trasformata, io credo in meglio, con tante cose nuove come l’ospedale, la biblioteca, i parchi, lo scolmatore, e tanti servizi che nel passato non c’erano. Vedo il lavoro di centinaia, migliaia di persone che attraverso il loro impegno nelle professioni,
Aldo Corgiat, sindaco uscente di Settimo Torinese
nelle associazioni, nei punti di incontro, o semplicemente nel loro lavoro, hanno contribuito a far crescere e rendere più bella Settimo. Tanti sono i ricordi di momenti tristi o difficili che però siamo sempre riusciti, insieme, a superare. Ci tengo a dirvi che lasciamo l’amministrazione della Città con i conti in ordine. Settimo Torinese ha meno debiti di 10 anni fa e ha nel suo patrimonio molte cose nuove che oltre che offrire servizi hanno anche un valore. Ciò significa che possiamo dire, senza timore di smentita, che le risorse che ci avete dato le abbiamo investite a vantaggio dei cittadini e per la crescita dei beni di tutti. In questi anni ho visto crescere la voglia e l’orgoglio di essere e dichiararsi di Settimo, credo che sia un sentimento positivo provato di chi ha ritrovato il gusto e la voglia di essere parte attiva di una comunità e di un territorio e di impegnarsi in prima persona per migliorare e far crescere la propria città. In questi anni ho cercato di essere il Sindaco di tutti, senza fare distinzioni tra chi mi ha sostenuto e chi no. Spero sin-
ceramente di esserci riuscito a partire dal fatto che prima di dare una risposta, o annotarmi un problema o cercare di risolvere una difficoltà non ho mai chiesto a nessuno né chi avesse votato, né quali fossero i suoi convincimenti politici o religiosi. Permettetemi però in chiusura di questo saluto a tutti i cittadini settimesi, di rivolgere un pensiero di gratitudine particolare a tutti coloro che con me hanno collaborato in questi anni, senza risparmiarsi, e a quelle tante persone di diverse parti politiche che nelle occasioni di maggior difficoltà mi hanno dato il loro sostegno e il coraggio di andare avanti. Un grazie sentito va infine ai consiglieri e ai dipendenti comunali il cui lavoro è spesso sottovalutato o ingiustamente denigrato e a tutti quei volontari della politica e del mio partito in particolare che con il loro impegno costante, umile e silenzioso rendono ancora possibile vivere l’esperienza politica non come mestiere ma come passione collettiva. Un abbraccio e augurio di buon voto a tutti Il Cittadino già Sindaco della Città di Settimo Torinese, Aldo Corgiat
Saggi di fine anno a teatro Dal 30 maggio al 29 giugno 2014, al teatro civico Garybaldi di via Partigiani 4, saggi-spettacolo di “Teatranzartedrama”. Gli appuntamenti si succedono secondo il seguente calendario. Saggi adolescenti e bambini (ingresso libero ore 20): 30 maggio – 8 giugno (ore 18). Saggi adulti: 1 – 4 – 10 – 14 – 16 – 18 – 23 – 27 – 29 giugno. I saggi-spettacolo sono a cura di attori e registi quali Luca Busnengo, Mariella Fabbris, Andrea Carlo Fardella, Costanza Frola, Massimiliano Giacometti, Fulvia Romeo, Elena Ruzza. Inizio spettacoli ore 21. Ingresso: 6 euro.
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Dal prossimo gennaio via le Province... Un bilancio di Sergio Bisacca, presidente del Consiglio della Provincia di Torino, su una delle realtà più estese d’Italia La nostra è una delle Province territorialmente più estese d’Italia ed è la prima per numero di Comuni: basti pensare che ne abbiamo 315 con oltre 2,2 milioni di abitanti su quasi 7.000 chilometri quadrati. E’ la quarta maggiore Provincia d’Italia per numero di abitanti ed è la terza per generazione di valore aggiunto (ricchezza). E’ una Provincia a forte connotazione economica e produttiva, che nella presenza di tante città medio - grandi ha sempre avuto un fattore di ricchezza; è sempre stata uno strumento per aggregare la popolazione e per riequilibrare la ricchezza tra il grande capoluogo ed i territori, compresi fino alle valli più lontane e svantaggiate. Insomma, abbiamo garantito a tutti la disponibilità di servizi efficienti come l’acqua, i trasporti, la manutenzione delle scuole e delle strade, la gestione dei rifiuti su una rete territoriale che è più grande, tanto per fare un esempio,
Sergio Bisacca, in piedi, Presidente del Consiglio della Provincia di Torino, in una foto d’archivio
dell’intera Regione Liguria. Consegno questi dati perché voglio che i nostri cittadini sappiano quanto sia complesso il sistema che abbiamo gestito in questi anni: per questo abbiamo criticato la riforma voluta da Delrio, non per ragioni ideologiche,
ma perché è una riforma che rischia di squilibrare i diritti dei cittadini a vantaggio delle persone che vivono nelle grandi città. Ma ormai la legge c’è e dal prossimo gennaio avremo la Città Metropolitana. Come amministratore e cittadino, mi preoccupo
di come verranno gestiti i servizi dal 2015, poiché il nostro compito attuale è esattamente questo: fare in modo che il futuro ente tenga conto di tutte le necessità che un territorio esprime, per continuare a produrre benessere facendo le scelte corrette per il bene comune. In parti-
colare, abbiamo operato affinché le decisioni strategiche, che riguarderanno due milioni e mezzo di persone (e non solo gli ottocentomila torinesi) non vengano prese solo a Palazzo di Città ma i territori abbiano voce in capitolo e possano partecipare. Non abbiamo bisogno di meno democrazia nel governo locale, ma di più democrazia e partecipazione. In questi anni sia i Comuni che le Province hanno subìto dei profondi tagli alle risorse disponibili per i servizi, con gravi danni alle famiglie ed alle imprese. Le unioni dei comuni come lUnione NET (quella di cui fa
parte anche settimo T.se), da questo punto di vista, potrebbero aiutare molto se i comuni cederanno loro le funzioni che sono più in sofferenza. Penso ai servizi socio-assistenziali, alla protezione civile, alla sicurezza urbana ed alla viabilità, ad esempio. In questi settori, le sinergie che si possono realizzare sono molte, sia per risparmiare denaro pubblico che per aumentare ed estendere i servizi. Le Unioni potranno instaurare un rapporto virtuoso con la città metropolitana, sulla base di una netta divisione dei compiti. Sono stati anni intensi, abbiamo fatto scelte coraggiose, con un occhio di riguardo per il rapporto con i piccoli comuni e lo sviluppo dei territori in modo omogeneo: il lavoro da fare è ancora molto, vigileremo affinché venga portato a compimento nell’interesse di tutti. Sergio Bisacca Presidente del Consiglio della Provincia di Torino
Architetto in biblio... A partire da venerdì 13 maggio lo sportello di consulenza professionale gratuita per la tua casa si tiene negli spazi co-working al terzo piano della palazzina di Archimede, con accesso da via Giannone, 3. Tutti i venerdì dalle 15 alle 19 due architetti sono a disposizione per fornire consulenza su argomenti quali la valorizzazione immobiliare, gli interventi di ristrutturazione, la progettazione energetica, le pratiche edilizie e molto altro. Per accedere alla consulenza è obbligatoria la prenotazione scrivendo a architettoinarchimede@mail.com Co working - 2° piano, Via Giannone 3 - 15.00/19.00
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Siva, primo passo verso la rinascita
Il progetto è inserito in un più ampio spazio di rinnovamento urbanistico Venerdì 16 maggio, la Siva è ufficialmente tornata a vivere. La palazzina uffici della fabbrica in cui lavorò come chimico Primo Levi, è stata rimessa a nuovo e si candida a diventare un polo culturale attorno al quale far ruotare nei prossimi anni una variegata serie di attività. Il progetto, inserito in un più ampio piano di riqualificazione e rinnovamento urbanistico, prevede infatti anche la creazione di nuovi edifici, aree verdi, spazi pubblici e servizi di varia natura. L’ex stabilimento di via Leinì, ristrutturato e reinventato per diventare un centro della memoria e dell’impegno, è stato dunque sottratto al degrado e assegnato in comodato d’uso all’associazione Terra del Fuoco. Diventerà la sede e la casa del Treno della Memoria, oltre a uno spazio per or-
ganizzare eventi, mostre e concerti. Di concerto con un’area espositiva dedicata alla figura di Primo Levi, ospiterà altresì un punto di ristoro e, più in generale, si proporrà di diventare un riferimento concreto per l’aggregazione territoriale dei giovani
e un laboratorio permanente di riflessione che, partendo dalla memoria del passato e dall’analisi del presente, promuova strumenti di cittadinanza attiva. Venerdì scorso, in occasione della riapertura della palazzina, sono state
presentate la mostra del Museo di Auschwitz e la rassegna fotografica “Rinascita” realizzata da Paolo Gobbo e Augusto Bertini. Due rappresentazioni che hanno dato vita ad un percorso ideale tra la memoria dell’orrore dell’olocausto e l’impegno dei
nostri giorni finalizzato creare percorsi di impegno sociale. Sabato mattina i locali sono stati aperti al pubblico per una visita libera delle esposizione e degli spazi rivisitati, mentre al pomeriggio i ragazzi dei territori di Settimo e Chivasso hanno presen-
tato l’esperienza vissuta con il Treno della Memoria. Domenica, infine, la tre giorni inaugurale si è conclusa con una lettura di alcuni testi di Primo Levi e una tavola rotonda sul tema della memoria e dell’impegno per una cittadinanza attiva, seguita
Alcuni momenti della cerimonia inaugurale dei locali della Siva
nel pomeriggio dai altri racconti dei partecipanti al Treno della Memoria del 2014.
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La Leva del ‘64 si prepara ai suoi primi 50 anni... Per celebrare il traguardo dei 50 anni, i numerosissimi coscritti settimesi nati nel 1964 non hanno perso l’occasione per dare il giusto risalto all’evento. Il comitato organizzatore si è infatti mosso per tempo con, l’obiettivo di allestire una calendario di festeggiamenti di primissimo piano. L’appuntamento è stato fissato per venerdì 20 giugno, al Ristorante “L’Ultimo Borgo” in Strada Cebrosa 166, a Settimo. Qui sarà possibile cenare all’aperto nel suggestivo cortile di una cascina settecentesca completamente ristrutturata e circondata da verdi campi da golf. Per l’occasione lo chef Gabriele Santolin proporrà un ricco e fantasioso menù “Finger Food”. La serata sarà animata dalla performance di Max Corfini, cantante e musicista settimese, protagonista in passato tra le fiale dei New Trolls. Ovviamente, musica rigorosamente anni Settanta, Ottanta e Novanta, per rivivere insieme i momenti più belli dei neocinquantenni. Immancabile anche la foto ricordo che verrà scattata al Ristorante prima della cena. Il programma proseguirà il giorno successivo, sabato 21 giugno, con la visita al Cimitero e la messa in S. Pietro in Vincoli, come era tradizione nei festeggiamenti della Leva di una volta. Per aderire basta versare, entro il 16 giugno, la quota prevista di 45 “all inclusive” presso l’aAgenzia Ass.ni AXA in Via Leinì, 43 (tel. 011/8976188), oppure da Federico Bollato c/o DEL VAGO Gioielli in Via Italia 2 (tel. 011/8978960).
La maledizione della Coppa... Bagno di folla a Settimo per toccare con mano l’Europa League. Ma la Juve non arriva in finale... C’era una volta una maledizione. Tutta settimese. Una sorta di incantesimo a favore delle squadre che si presentavano in città per svolgere l’allenamento di rifinitura, in vista del match contro la Juventus. Quasi tutte, infatti, finivano poi per vincere, o almeno pareggiare, al cospetto della Vecchia Signora. Compagini italiane o estere contava poco. Quando qualcuno si presentava anche solo per mezz’ora sull’erba del Primo Levi (sede del Settimo Calcio), il risultato era sempre lo stesso. Per la gioia dei tanti dirigenti viola di fede granata, nerazzurra, milanista o partenopea. Tutti quanti, al solo ingresso dei giocatori nel perimetro del campo, cominciavano già a pregustare la debacle dell’odiata Juventus. Che puntualmente, al di là di rarissime circostanze, non mancava di manifestarsi. Una, due, tre, cinque,
In foto i settimesi insieme alla Coppa
otto volte. Fino a quando qualcuno non cominciò a parlare di maledizione. Che la scaramanzia, si sa, nel calcio è cosa molto serio. Poi, negli ultimi tre anni, Settimo Torinese ha smesso di essere meta privilegiata delle avversarie della Juventus, la “Gobba” è ritornata sul tetto d’Italia e della maledizione tutti se ne sono scordati. Almeno fino a giovedì scorso, quando davanti al
pubblico di casa gli uomini di Antonio Conte non sono riusciti a superare l’ostacolo Benfica, uscendo così dall’Europa League proprio quando la finalissima, peraltro di scena sull’erba amica dello Juventus Stadium, sembrava ormai ad un passo. Ma in tutto questo cosa c’entra la maledizione settimese? Semplice, nel trofeo, in quello stesso trofeo che, soltanto 24 ore prima
della debacle, aveva fatto capolino proprio a Settimo Torinese, tornando così ad alimentare un maleficio in letargo da quasi tre anni. Prima nella sala Consiliare e poi in piazza della Libertà, la coppa è stata accolta da un vero e proprio bagno di folla. Un entusiasmo andato ben oltre le attese, nonostante le bizze del maltempo avessero costretto gli organizzatori a correggere
in corsa il programma. In tantissimi hanno voluto farsi immortalare vicino all’Europa League. La maggior parte di questi, ovviamente, erano tifosi della Juve. Felicissimi di poter vedere da vicino quel trofeo che sognavano di conquistare in casa, ma ignari di cosa ci fosse ad attenderli dentro la teca che lo ospitava. Lì, in agguato, c’era per l’appunto la maledizione settimese, tornata impietosamente ad abbattersi sulle speranze bianconere proprio quando il sogno sembrava ormai prossimo a diventare realtà. Inutile, quindi, rammaricarsi troppo o affannarsi per cercare di capire cosa non ha funzionato sul campo. Il destino della Juve, infatti, era già segnato.
nità; il riferimento è alla possibilità di celebrare i matrimoni civili all’interno dalla magnifica Sala del Senato; offrire svago e divertimento, ad esempio attraverso corsi formativi; ben rappresentare il territorio agli occhi del mondo e favorire l’internazionalizzazione, come si sta facendo con la pros-
sima mostra Tesori del Portogallo, architetture immaginarie. Un progetto straordinario, frutto di lavoro, passione, scambio tra due paesi ricchi di arte e cultura da condividere. Come insegna Enrica Pagella, è così’ che va avanti la vita dei musei d’oggi, tra difficoltà e ingegno, tecnologia ed emozione.
I musei escono dai palazzi Nuova iniziativa per avvicinarsi alla gente Un nuovo concetto di museo civico, attento a cambiamenti e alle esigenze emergenti dal pubblico moderno: questo è stato l’oggetto dell’interessante intervento della dottoressa Enrica Pagella, durante la cena Rotary di martedì 29 aprile 2014. La gradita ospite, attuale direttrice di Palazzo Ma-
dama, è stata invitata su idea del presidente Rotaract settimese Anselmo Nuvolari Duodo, che ha avuto modo di conoscerla in molteplici occasioni culturali. Il talento e la professionalità di Enrica Pagella sono riconosciuti a livello nazionale e internazionale, tra le quali anche quello dell’Icom
(International Council of Museums) che l’ha nominata museologa dell’anno nel 2012. Un personaggio di spessore che ha saputo incantare il pubblico di ascoltatori proponendo loro non una “lezioncina” sulla storia dell’arte ma una lucida e puntuale riflessioni sulla missione di un museo civico oggi.
Si, perché per far apprendere a tutti il collegamento tra passato e presente il museo moderno deve saper uscire dai palazzi polverosi e dalle file interminabili di vetrine stile anni Ottanta per andare a incontrare la comunità. Enrica Pagella porta così avanti la sua missione innovatrice, che vede il mu-
seo come luogo di studio e di restauro. Affianco a questo ruolo preminente, ne sono nati però molti altri: un museo civico deve educare, rendendo la conoscenza accessibile a tutti, accogliendo e garantendo il miglior servizio possibile ai visitatori. Un museo deve inoltre rafforzare i legami con la comu-
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Elezioni amministrative
“La Settimo che vorrei” di Fabrizio Puppo La Settimo della mia infanzia era una Settimo molto diversa da quella in cui abitiamo oggi: era una grigia periferia di Torino, una città-dormitorio, senza intrattenimenti, senza servizi, senza verde, con i mezzi pesanti che transitavano nel centro storico, con gravi problemi sociali e di intolleranza verso gli immigrati dalle altre regioni del nostro Paese. Ho visto Settimo cambiare negli anni, meritare il titolo di Città, scommettendo di ottenere una propria identità. In questi anni ho visto Settimo cambiare per merito anche delle coalizioni di centro-sinistra che da più di 20 anni governano questa città. Settimo non è più l’ombra di Torino, ma una città con una sua identità, con grandi parchi, servizi effi-
cienti, aree pedonali, una grande e moderna biblioteca, un nuovo ospedale; è un luogo fervente nella cultura, nell’arte, nel teatro, nella musica; nonostante la devastante crisi economica di questi ultimi anni è ancora una città del lavoro dove ci sono ancora grandi fabbriche dove c’e’ un terziario importante. La scommessa è già vinta, ma non ci si deve accontentare Nei prossimi anni Settimo dovrà cambiare ancora in meglio, mettendo a frutto il lavoro svolto sin dagli anni ’90. Vorrei una città ancora più verde, che abbia più cura dei parchi e delle aree pubbliche, mi piacerebbe avere più piste ciclabili e un vero sviluppo della green economy. La Settimo del futuro dovrà essere
Fabrizio Puppo, candidato sindaco alle elezioni amministrative del 25 maggio
anche più attiva: più piccola distribuzione, il rilancio del commercio, sia nel centro storico sia nelle periferie, una città che richiami investimenti e imprenditoria; una maggiore valorizzazione dei prodotti della nostra agricoltura. La nostra città sarà ancora piu’ solidale con maggiori attenzioni per le vittime della crisi economica; l’Ospedale Civico ha grandi potenzialità, che devono essere sfruttate, incrementandone i servizi e attivando un punto di Primo Soccorso. Vorrei una città più Colta, che sappia sfruttare a pieno le eccellenze della biblioteca Archimede, dell’Ecomuseo, delle numerosissime Associazioni attive sul nostro territorio. Serve una città smart, al passo con i tempi, che sappia rispondere alle esigenze tecnologiche del nuovo
secolo: ampliare la diffusione del WiFi libero e gratuito, innovazione tecnologica nelle scuole, servizi di Telemedicina e Teleassistenza per il cittadino, una città più giovane e più sportiva: i giovani sono il futuro del nostro territorio, si deve investire sulla loro formazione ed impiego. Il 25 maggio i cittadini di Settimo sono chiamati a votare. Mai come in
questo periodo è importante andare alle urne a prescindere dalle proprie convinzioni politiche. Il voto è un diritto straordinario, ancora oggi nel mondo si muore per avere questa fondamentale opportunià democratica, per questo il mio appello è che tutti il 25 maggio vadano a votare! Fabrizio Puppo, candidato sindaco
Archimede nelle “Settimane della Scienza” CULTURA - La bibioteca entra nel calendario dell’importante rassegna organizzata dal Centro Scienza di Torino La Biblioteca Archimede entra nel calendario delle “Settimane della Scienza” l’importante rassegna organizzata dall’associazione Centro Scienza di Torino che si svolge, dal 6 maggio fino al 29 giugno, principalmente presso l’ex Manifattura Tabacchi di corso Regio Parco 134/A. Aspettando il Festival dell’Innovazione e della Scienza, che si terrà dal 13 al 19 ottobre a Settimo, la Biblioteca Archimede propone due momenti, sabato 31 maggio, di divertimento... scientifico. Alle 10.30 ci sarà L’Ora del Racconto in 3D per scoprire cosa succede se si mescolano in modo creativo le tradizionali fiabe con le nuove tecnologie. Dalle 10 alle 12, sempre nell’area ragazzi di Archimede, arriva “La Dama Blu: scoprire gli inquinanti dell’acqua attraverso il gioco”.
Elena Piastra insieme ai ragazzi della biblioteca Archimede
“La collaborazione con Le Settimane della Scienza - commenta l’Assessore Elena Piastra - consolida ancora di
più il ruolo di Archimede come struttura capace di fare sinergia con i principali eventi culturali e scientifici che si svolgo-
no nella nostra regione. Basti pensare al recente successo avuto con il Salone Off all’interno del calendario del Salone del Libro, che ha portato a Settimo scrittori di grande rilevanza come Claudio Fava, Ildefonso Falcones e Corrado Augias”. A rendere l’idea del lavoro svolto in Biblioteca Archimede ci sono i numeriche fotografano il 2013. Solo in Sala Levi si sono registrati nell’ultimo anno 16.000 ingressi. Tra questi, circa 8.000 studenti. In generale nel 2013 Archimede ha contato oltre 250.000 ingressi, di questi più del 50% non è residente a Settimo; sono numeri questi che fanno della Biblioteca di Settimo uno dei più importanti poli culturali dell’intera area metropolitana. Gli eventi realizzati in Archimede sono stati 284 tra: presentazioni librarie,
conferenze a tema scientifico, spettacoli, proiezioni cinematografiche, laboratori, ecc. “I numeri, ma anche l’entusiasmo e la partecipazione degli utenti, ci dicono che Archimede continua a crescere e ampliare la propria offerta culturale anno dopo anno - continua Elena Piastra - e lo fa senza incidere sul budget visto che gli eventi ospitati vengono realizzati prevalentemente e direttamente dal personale della Biblioteca oppure, nel caso di appuntamenti più articolati come il Festival dell’Innovazione e della Scienza, grazie al contributo degli sponsor. Insomma una cultura sostenibile e di grandissimo successo non solo per i cittadini di Settimo ma anche per tutta l’area metropolitana”.
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l’intervista
Elezioni regionali
Gariglio per un nuovo inizio del Piemonte
“Le elezioni anticipate e la disastrosa vicenda giudiziaria del centrodestra non devono farci dimenticare che il fallimento di questa Giunta è stato prima di tutto politico”. Così Davide Gariglio, 47 anni, avvocato torinese, candidato al Consiglio regionale del Piemonte nella lista del Pd che sostiene Chiamparino alla presidenza. Gariglio è dallo scorso febbraio segretario regionale del Pd. Tra i vari incarichi ricoperti nella sua carriera politica iniziata nel 1997, nelle elezioni del 2005 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale: nella seduta d’insediamento è stato eletto presidente dell’Assemblea legislativa, riconfermato poi con un ampio consenso alla scadenza di metà mandato. Dal 2006 è presidente piemontese dell’AICCRE (Associa-
zione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). Nel 2010 è stato rieletto in Consiglio regionale (quota proporzionale), nella circoscrizione di Torino, con 13.912 voti di preferenza. “In questi anni, come consigliere di opposizione in Regione - spiega Gariglio -, ho combattuto duramente le scelte sbagliate di Cota e della sua Giunta. In particolare le mie battaglie si sono concentrate contro i tagli al trasporto pubblico locale, ai servizi sociali, all’istruzione e contro l’abbandono del sistema sanitario. Il mio impegno è stato indirizzato anche all’interno del PD per cambiare il partito e avvicinarlo ai cittadini. Per questo ho appoggiato Matteo Renzi sin dalle primarie con Bersani e mi sono candidato alla segreteria regionale per sostenere
Davide Gariglio, candidato alle elezioni regionali del 25 Maggio il suo sforzo di cambiamento anche in Piemonte”. “La Regione ha bisogno di un nuovo inizio e il candidato migliore per averlo è Sergio Chiamparino - conclude Gariglio - Da capolista e segretario del PD il mio lavoro sarà accanto al Presidente per dare risposte innovative alle richieste sempre maggiori di questa regione”.
l’intervista
Elezioni europee
Avetta per un’Europa di persone ed idee
“Ho deciso di intraprendere questa avventura elettorale candidandomi al Parlamento Europeo e l’ho fatto con grande e autentica emozione”. Alberto Avetta, 45 anni da compiere, di Ivrea, sposato con due figli, di professione avvocato, è candidato alle elezioni europee del 25 maggio per il PD - PSE. Tra le esperienze amministrative passate, è stato consigliere comunale e assessore a Ivrea, consigliere comunale a Cossano Canavese e attualmente è assessore provinciale alla Viabilità, Espropri, Protezione civile e Pianificazione territoriale. “L’ho fatto dopo anni di amministrazione qui nella nostra terra - spiega Avetta -. L’esperienza di Assessore Provinciale alla Viabilità mi ha permesso di conoscere a fondo la Provincia di Torino, i suoi
A cura del candidato
abitanti, le abitudini e i costumi, i talenti e le difficoltà. Il periodo politico è favorevole: il Governo di Matteo Renzi sta finalmente aggredendo le sacche di inefficienza di questo nostro Paese. E’ in Europa però che si gioca la partita principale dello sviluppo contro l’austerità di questi anni. E’ in Europa che la qualità e la determinazione che abbiamo sempre dimostrato possono essere decisive in questo momento storico. In questa parte del Piemonte è stata scritta la storia italiana dell’industria, dell’innovazione tecnologica e dell’agricoltura: abbiamo le capacità, le conoscenze e la forza per ritornare ad essere protagonisti. Ho studiato a Strasburgo negli anni ‘90 e vedevo nell’Europa un sogno di unità, di pace, di sviluppo economico tra i popoli. Ho due figli pic-
Alberto Avetta, candidato alle elezioni europee del 25 Maggio
coli, Pietro e Vittorio: voglio con tutte le mie forze che i tanti Pietro e Vittorio canavesani, torinesi, piemontesi possano giocarsela alla pari dei loro coetanei in un’Europa delle persone e delle idee, non più solo delle banche e della burocrazia”.
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l’intervista
Elezioni regionali
Fluttero, l’ex sindaco di Chivasso in corsa per Palazzo Lascaris Allora Andrea, candidato alle regionali. Ma dopo l’infarto non dovevi smettere? Ho 56 anni, troppo pochi per fare il “pensionato”. Tra poco sarà passato un anno da quel brutto infarto, mi hanno curato bene, controllo l’alimentazione, prendo le medicine e faccio più attività fisica. Come sai ho preso la partita iva e mi occupo di relazioni istituzionali nel settore Green Economy. Il Piemonte e soprattutto il nostro territorio hanno bisogno di un forte impegno per un rilancio economico che porti nuova occupazione. Serve certo rinnovamento ma anche esperienza. Quella mi pare ci sia… In effetti tra attività priva e pubblica ne ho fatta parecchia. Sono stato disegnatore e poi imprenditore con una attività di servizi e commercio nel settore grafico. Nel pubblico sono stato Consigliere ed Assessore comunale a Castagneto, Presi-
dente di parco regionale, Consigliere provinciale, Sindaco di Chivasso per otto anni ed infine Senatore dal 2006 al 2013. Una buona esperienza che vorrei utilizzare in Regione a vantaggio del nostro territorio settimese e chivassese. Agli elettori di Settimo cosa offri oltre all’esperienza? Lealtà e coerenza. In tanti anni non ho mai cambiato il partito e lo schieramento nel quale ero stato eletto. Aggiungo la disponibilità. Non mi piace fare facili promesse, ma fare il Sindaco mi ha insegnato ad essere sempre disponibile ad ascoltare ed a provare a risolvere problemi. Cosa serve ai cittadini di Settimo in questo periodo di crisi? Posti di lavoro, e poi una Regione seria, rigorosa ed autorevole che cancelli la brutta vicenda di “rimborsopoli”. Poi altre due cose. Una profonda riorganizzazione dei servizi erogati o comunque
controllati dalla Regione, sanità, trasporti, formazione per citare i principali ed un impegno straordinario insieme alle categorie produttive per far ripartire l’economia e creare nuovi posti di lavoro. Come pensi si possano creare posti di lavoro? La provincia di Torino ed il nostro territorio in particolare ha vocazione industriale manifatturiera legata all’auto ed all’elettronica. Ci sono buone possibilità di sviluppo individuando le strategie più appropriate facendo leva sui 4 miliardi di fondi europei che con la pianificazione “Horizon 2020” arriveranno nei prossimi 6 anni in Piemonte. Personalmente poi credo molto nelle opportunità offerte dalla “Green Economy” che ho approfondito in questi anni in Senato. Le competenze tecniche ed industriali che si sono accumulate nel nostro territorio sono una buona base
Andrea Fluttero candidato alla Regione per creare industrie innovative nei settori “Green”. Bastano le idee? No, bisogna riuscire a realizzarle, a renderle concrete attraverso leggi e provvedimenti regionali, attraverso alla capacità di dialogare con le categorie produttive, con i centri di ricerca nazionali, con il Parlamento, con i Ministeri e con l’Europa. In poche parole bisogna sapere come fare a trasformare le buone idee in azioni concrete. Serve esperienza. Quando un’azienda è in difficol-
tà cerca i manager con le migliori esperienze, non quelli che vengono meglio in foto. Credo che gli elettori dovrebbero fare altrettanto. Cosa dici a chi vuole votare Grillo? Che ha ragione ad essere arrabbiato. Però la risposta all’indignazione non può essere prendere a martellate la propria auto che si è guastata, ma trovare un meccanico esperto che la ripari e la faccia ripartire.
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Elezioni regionali
Casale, una Regione a portata di tutti Gentili elettori, mi chiamo Angelo Casale, abito a Vallo Torinese (TO) e sono uno dei candidati alle prossime elezioni Regionali. Penso di essere anche l’unico candidato disabile in lista. Ho accettato questa opportunità perché l’idea al fine di rappresentare una categoria mai presa seriamente in considerazione dalla politica, quella delle persone diversamente abili. Vivendo in prima persona una disabilità, da sempre sono molto attento alle problematiche relative. Sono anche il responsabile e il referente per il Piemonte della TAI ONLU Associazione Thalidomidici Italiani. I continui tagli di bilancio da parte dello Stato e della Regione penalizzano tutti, ma in modo particolare le persone che hanno problemi di salute e le loro famiglie (tagli dei buoni taxi, dei fondi destinati ai malati di Alzheimer, dei posti letto nelle strutture assistenziali e nelle comunità di recupero, della revisione dei punteggi per l’invalidità civile,
degli insegnanti di sostegno nelle scuole…). Io non intendo fare una campagna “distruttiva” o di sola “critica”, ma propositiva al fine di sostenere le persone che vivono quotidianamente il disagio creato dalla diversità o dalla malattia. Essere attento e tramite di tutte le associazioni e persone che si occupano o lavorano all’interno di questo “mondo”, spesso inascoltato. Dedico da sempre, un’attenzione particolare e il massimo rispetto a chi è portatore di disabilità, o si trova a stretto contatto con queste problematiche, famigliari, persone che dedicano del loro tempo e appoggiano da sempre, si impegnano in questo campo. Se interessati ad incontrarmi, potete contattarmi tramite mail, o direttamente al 338.82.13.651 Cordiali Saluti, Angelo Casale
Angelo Casale candidato alla Regione
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Tra le memorie del partigiano Vinicio
INIZIATIVE - Molti settimesi e tanta commozione alla presentazione del libro di Silvio Bertotto in Archimede
APERTO IL CEM IN VIA VOLTA
In foto la presentazione del libro “La storia di Vinicio” di Silvio Bertotto Tanta gente il 6 maggio alla Biblioteca Archimede per la presentazione del libro con il quale Silvio Bertotto ripropone – in chiave commentata – le memorie che il partigiano Vinicio, il settimese Giovanni Boccardo, scrisse sulla storia partigiana di Settimo. Alla presentazione, oltre allo storico Marco Albeltaro e all’autore, è intervenuto il figlio di Vinicio, Claudio, che ha reso una commossa testimonianza. “Per l’Anpi si tratta di una tappa d’avvicinamento alle celebra-
zioni del settantesimo anniversario della Resistenza”, ha spiegato Marta Rabacchi nell’introdurre l’incontro a nome della sezione Guerrino Nicoli. “A distanza di trent’anni dalla sua prima uscita, il testo del partigiano Vinicio mantiene intatto il suo valore di documento storiografico. Senza il libro di Giovanni Boccardo, che pure era consapevole di non essere uno storico”, ha detto – tra l’altro – Silvio Bertotto illustrando il suo lavoro, “non saremmo venuti a conoscenza di molti episodi che accaddero a
Settimo di quei venti mesi di lotta e nemmeno dell’aiuto che, in molti casi, venne offerto dai settimesi ai partigiani”. In sala anche Guido, il nipote del partigiano, che ha ringraziato l’Anpi di Settimo per aver ripubblicato le memorie del nonno. “La storia di Vinicio”» di Silvio Bertotto (Ananke Edizioni) è in distribuzione a Settimo presso: Cartolibreria Binello, via Regio Parco, 35. Edicolè di Quassolo Sergio, via Italia, 23/a. Manu e Marco, via Italia, 68. L’Ape Maia, via Milano, 32.
Sono stati inaugurati, martedì 13 maggio, il Centro Educativo Minori II e il Centro Famiglia. Saranno ospitati dalla struttura in via Volta 44, che in passato era sede della ludoteca. Il Cem, ospiterà 8 minori provenienti da famiglie con difficoltà educative, i quali, con l’aiuto di educatori e assistenti sociali, affronteranno ogni giorno, assieme ai propri genitori un percorso di sostegno alla famiglia. Di fatto si tratta di un’alternativa al trasferimento dei ragazzi nelle comunità: i giovani infatti non vivranno nella struttura di via Volta nel Cem, ma ogni sera torneranno a
casa propria. E’ il secondo complesso del genere che apre a Settimo. “In totale seguiamo 16 ragazzini dai 6 ai 17 anni - spiega l’assessore al welfare Caterina Greco - Otto di loro, i più piccoli, da 6 a 13 anni, andranno in via Volta. Gli altri frequenteranno la struttura il Cem di via Amendola”. Il centro famiglia nasce invece dall’esigenza di offrire ai cittadini un supporto in momenti “critici” come la gravidanza, l’allattamento e l’insorgere di conflitti famigliari. Un’iniziativa che ha bisogno del sostegno dei settimesi, a cui martedì gli educatori hanno lanciato un appello “Chi vuole dare il suo contributo è ben accetto”. Il progetto non riguarda soltanto il comune di Settimo, essendo coordinato dall’Unione Net (a cui i comuni di Settimo, Volpiano, San Benigno e Leini hanno delegato i servizi sociali dopo lo scioglimento del Cissp). La responsabile del Net è Chiara Capussotti, mentre Michela Raffa è responsabile del Cem della Cooperativa animazione Valdocco. Chiara Miniotti invece è la referente del centro famiglia.
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Atletica Settimese CON IL CUORE Con i fondi raccolti si compreranno 10 defibrillatori per le scuole La nona edizione della Strasettimo, intitolata al 3° Memorial Gianpaolo Steri e alla 16ª edizione Memorial Dott. Mauro Giorio, ha fatto registrare un record storico. Domenica, 11 maggio, ben 680 iscritti si sono schierati sulla linea di partenza situata in via Torino. E’ un numero di podisti amatoriali davvero di tutto rispetto per una gara non competitiva. L’ormai classico appuntamento podistico del mese di maggio anche quest’anno ha visto una stretta collaborazione tra l’Asd Atletica Settimese dell’inossidabile Presidente Michele Iacovelli, la Croce Rossa Italiana di Settimo e il Comune di Settimo Torinese. La Strasettimo anche quest’anno si fatta in tre: una gara per i più pic-
Comm. Responsabile Piero Lovera
Alcune immagini dell’edizione 2014 coli, futuri podisti e due per gli adulti, con un percorso da 4 chilometri dedicato al Fitwalking o ai meno allenati e quello classico da 8 chilometri per gli atleti più in forma e vogliosi di confrontarsi su di una distanza prossima ai classici 10mila metri. Sotto l’attenta regia del presidente Michele Iacovelli,
i volontari dell’Atletica Settimese si son ritrovati domenica mattina alle 7 per predisporre il punto ristoro, il tavolo iscrizioni e consegna pettorali, il montaggio dei gonfiabili. E’ parso fin dai primi momenti che sarebbe stata una giornata di sport e di vero associazionismo sportivo di
cui in tutti questi anni il presidente Michele Iacovelli è stato un vero alfiere, dalla costituzione della società, nell’ormai lontano 2005, alla collaborazione negli anni passati al partecipatissimo Cross di Scarmagno e alle più recenti gare come l’Urban Trail Settimo Torino Super-
ga e il Cross di questo inverno al Parco Commerciale Settimo Cielo. Come sempre il cuore dell’Atletica Settimese si è dimostrato davvero grandissimo: infatti anche quest’anno il ricavato della gara è stato devoluto per l’acquisto di 10 defibrillatori per le scuole della città.
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Bertot: “Portiamo più Italia in Europa”
INTERVISTA • L’europarlamentare uscente, candidato alle europee del 25 Maggio, sull’impegno necessario nei prossimi 5 anni Fabrizio Bertot si definisce “un entusiasta di natura”. Ma ammette anche che un compito come quello che è stato chiamato a svolgere dai suoi elettori “renderebbe entusiasta chiunque, a prescindere dal proprio carattere”. Un anno di esaltante lavoro al Parlamento Europeo con un’unica missione: creare lavoro per il nord Ovest, portare nuovi investimenti, costruire nuove opportunità. Nella consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno decisivi per avere più Italia in Europa e meno Europa in Italia. Fabrizio Bertot, lei è in corsa per una riconferma in Europa. Ma qual è il bilancio dell’esperienza che al parlamento europeo ha già maturato? “Posso dire di aver messo anima e cuore in tutte le attività che sono stato chiamato a svolgere, e intendo la mia attività di parlamentare, la politica per il mio territorio e la politica estera. Nella consapevolezza che la mia missione è quella di creare posti di lavoro, attrarre nuovi investitori, aprire nuovi mercati per le imprese del Nord-Ovest”. Qual è il suo orgoglio più
Fabrizio Bertot, candidato alle elezioni Europee
grande? “Proprio in quest’ottica, nella mia attività legislativa ho contribuito a salvare l’Italia dalla procedura di infrazione e ho aiutato la nostra biochimica. Da un punto di vista più ideologico, grazie a me il tema della famiglia è entrato a far parte dell’agenda delle istituzioni europee, tanto che per la prima volta è stato organizzato un convegno sulle unioni tra-
dizionali insieme con la prima mostra di presepi nella storia del Parlamento europeo. Per il territorio, ho aiutato centinaia di amministratori pubblici e privati ad accedere ai finanziamenti europei. Sul fronte della politica estera, infine, credo che la decisione di un’importante Ong di nominarmi unico osservatore per la Crimea o la visita di una delegazione di deputati della Duma la dicano lunga sul-
le relazioni che ha intessuto con l’Est Europa e con la Russia in particolare. Sempre nell’ottica di favorire la nostra economia”. E adesso? Da dove ripartire per altri cinque anni al Parlamento europeo? “Dobbiamo continuare a difendere l’Italia rilanciando le sue potenzialità. Quella della bioplastica, ad esempio, è una partita ancora tutta da giocare ma che può valere migliaia di posti di lavoro. E poi, la sfida più grande è quella di rivoluzionare l’intero assetto europeo. Noi dobbiamo avere un nostro progetto d’Europa e in base a questo progetto chiedere il consenso dei cittadini. E io immagino un’Unione monetaria alla quale corrisponda anche un’Unione politica e geografica. Oggi non c’è nulla di più distinto e distante. Non è pensabile che la nostra fiscalità sia diversa da quella del Belgio o che nelle nostre tasche ci sia un Euro basato su un cambio troppo svantaggioso. Io non dico di essere contro la moneta unica, ma questa moneta unica non deve per forza essere l’euro. Potremmo sostituirlo con un’altra moneta e con questa allargarci a Est, Russia compresa”.
Intanto, però, l’Europa sembra schiava dell’egemonia tedesca. “Quando dico che dobbiamo concentrarci sull’attività legislativa è perché nel Ppe, ma anche in tutte le istituzioni europee, l’interesse della Germania e di altri Paesi è di mantenere lo status quo. E per cambiare le istituzioni non possiamo attendere che la crisi contagi anche la Germania. Dobbiamo abbattere subito quelle barriere che bloccano lo sviluppo della nostra economia: i tedeschi sotto sotto ci invidiano e quindi vogliono distruggere tutto ciò che di buono riusciamo a costruire. Basta guardare gli effetti nefasti di una direttiva come la Bolkestein che ha messo in ginocchio ambulanti, gestori di spiagge o impianti di risalita. Cancellarla e riscriverla da capo è il mio primo pensiero”. Anche perché, così facendo, l’Europa è spesso vista come un ostacolo e non un’opportunità. “Spesso sento parlare dell’Europa dei burocrati e, essendo io uno che quest’Europa la vuole ribaltare, posso anche essere d’accordo. Ma dobbiamo anche ammettere che noi siamo mol-
to bravi a complicarci la vita. Prendiamo ad esempio un tema che ho trattato e che continuerò a trattare anche nella prossima legislatura, quello dell’auto. Nel programma Cars2020 l’Europa dice chiaramente che la burocrazia è un freno a mano per l’intero settore. E noi cosa facciamo? All’auto imponiamo un fardello burocratico e impositivo che diventa anche uno strumento per il controllo fiscale. E così molte famiglie non hanno una seconda vettura per non incappare in tasse di successione, tasse di possesso, doppie documentazioni. Insomma, anche noi dobbiamo cambiare. Sul fronte dei fondi e dei contributi, l’Europa ha una burocrazia molto più snella di quella delle nostre Regioni, che materialmente declinano le opportunità europee sui territori. Dati alla mano, non mi pare che su temi come opere pubbliche, cultura e turismo le Regioni si siano comportate in maniera brillante. Anche per questo, nel mio piccolo continuerò a essere al servizio dei territori perché possano cogliere al meglio le opportunità, anche creando uffici ad hoc in tutte le province della circoscrizione Nord-Ovest”.
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EVENTO
L’Unitre conclude l’anno accademico L’Unitrè di Settimo ha concluso l’anno accademico con un week-end speciale. Venerdì 16 maggio, la compagnia del Teatrè ha messo in scena l’opera “I Gabbamondo”, tratto dal Decamerone di Boccaccio, “Le allegre comari di Windsor” di Shakespeare, “Le regine di Francia” di Wilder, “La Cena delle beffe” di Benelli e “Il malato immaginario” di Moliere. Lo spettacolo è andato in scena sul palco del teatro della San Giuseppe Artigiano. Sabato 17, la presidente Rosangela Cravero ha consegnato gli attestati ai docenti dei corsi. Un vero e proprio successo per l’Unitre che non poteva concludere meglio l’anno accademico.
La Croce Rossa compie 40 anni
EVENTI - Un compleanno molto speciale, intriso di valori quali impegno, dedizione e solidarietà Suspense per i vincitori: si conoscono già i nomi, ora si attende l’uscita del manifesto celebrativo (primo classificato) e della cartolina (secondo classificato). Fervono infatti da mesi i preparativi per la grande festa della sezione settimese della Croce Rossa Italiana, che spegnerà ben 40 candeline! Impegno, dedizione, solidarietà, energia vengono quotidianamente spesi dai numerosi volontari della Cri per aiutare, sostenere, soffrire un servizio impeccabile ed essenziale. Il quarantennale della Cri Settimo è così motivo d’orgoglio per tutta la città e merita di essere celebrato con tutti gli onori del caso. Fra le tante iniziative (momenti di festa pomeridiani e serali, galleria fotografica, postazione mobile con medici e infemieri) è stato indetto un concorso rivolto alle seconde delle scuole medie: ciascun gruppo classe interessato poteva inviare entro il 30 aprile il suo
IL PRESIDENTE settimese della Croce Rossa Italiana, Angelo Barbati
disegno incentrato sulla Cri e sull’associazione internazionale Mezza Luna Rossa. La creazione artistica doveva rappresentare i valori, le attività della Cri, senza dimenticare l’atten-
zione verso il territorio, la sua storia. Garanzia e guida delle azioni sono i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che ne costituiscono lo spirito e
l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Era assolutamente libera la scelta della tecnica da utilizzare (acquarelli, pennarelli, matite, collage, mosaici, ecc.). La risposta delle scuole poteva essere più calorosa, in effetti, ma alla fine la commissione valutatri-
ce è stata messa a dura prova nel prendere la sua decisione. Durante la serata di martedì 6 maggio sono stati visionati i diversi disegni, sotto diversi punti di vista: attinenza al tema, impatto visivo, originalità, tecnica. È stato premiato, anzi sono stati premiati, i due disegni che meglio rispecchiavano tutte queste caratteristiche nel loro insieme. Primo e secondo posto vanno a due classi della stessa scuola, la professoressa di artistica potrà andare davvero fiera dei suoi ragazzi! Entrambe le classi si aggiudicano così un viaggio a Solferino, mentre tutte le classi riceveranno comunque un omaggio per la partecipazione dimostrata. Le premiazioni finali si svolgeranno domenica 8 giugno: tutti invitati chiaramente, per festeggiare e, perché no, imparare qualcosa di più su questo fantastico mondo di solidarietà e grande impegno.
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Libri all’ospedale, il bilancio è positivo
Ottimi responsi a due anni dal lancio del progetto “Archimede fuori di sè” Martedì 13 maggio, a due anni dall’apertura del progetto “Archimede fuori di sé” presso l’ospedale civico, l’assessore Elena Piastra e il responsabile della biblioteca Riccardo Ferrari, hanno voluto ringraziare i volontari delle associazioni Banca del Tempo e AVULSS, rappresentate dai rispettivi presidenti, Napoleone Berti e Luigi Casagrande, che dal 2012 gestiscono il servizio in collaborazione con la struttura di piazza Campidoglio. Il bilancio di questi due anni è largamente positivo, non solo perché sono stati effettuati circa 1000 prestiti a fronte di un numero di degenti che oscilla fra le 200 e 230 unità, ma soprattutto perché si è messo in piedi un servizio a forte valenza sociale. La biblioteca all’ospedale non offre solo libri: da febbraio 2013 è attivo anche un cineforum settimanale riservato ai pazienti, e si stanno predisponendo numerose altre iniziative culturali. Le attività che si propongono non possono fare a
In foto i responsabili del progetto
meno di tenere conto del tipo di “utenza” presente nell’ospedale, prevalentemente persone anziane per le quali la memoria e i ricordi giocano un ruolo importantissimo: a breve partirà anche un ciclo di letture tratte dal “Dizionario delle cose perdute” di Francesco Guccini, un lungo e intenso viaggio nei ricordi del cantautore modenese e nel-
la nostra memoria, letti e interpretati dall’attrice settimese Mariella Fabbris. Un ringraziamento particolare, oltre che ai volontari, è quindi stato rivolto anche alla direzione dell’ospedale e alla Cooperativa Frassati, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare il progetto. “Archimede fuori di sé - ha sottolineato
l’assessore Piastra - è un progetto che vuole portare il libro in posti insoliti, a utenti che per diversi motivi faticano ad arrivare in biblioteca. Per questo abbiamo cominciato con l’ospedale. Poi siamo andati nei parchi e nelle fabbriche. In futuro credo che potremmo arrivare ad avere una piccola biblioteca anche in ogni chalet e nei parchi”.
Mezzi Po
La frazione celebra la Madonna della Divina Provvidenza
Il Gruppo Spontaneo Mezzi Po ha condotto in porto il consueto pranzo della festa Patronale dedicata alla “Madonna della Divina Provvidenza”. Domenica 18 maggio, tantissimi invitati si sono dati appuntamento nel salone parocchiale delle feste.
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notizie in breve
Tutto pronto per la festa del Paradiso Ventesima edizione per la festa di Borgata Paradiso e Cascina San Giorgio. L’appuntamento è per il prossimo weekend. Si comuncia venerdì 23 maggio alle 21 con la quarta edizione del “Venerdì rock”, con le esibizioni degli Alephant, degli Apple Trip, Charlie’s Hope, The Crankies, Onders, Billy Wilder. L’ingresso è libero. Sabato 24 maggio alle 10 partirà il 18esimo memorial di calcio a 5 dedicato alla memoria di Carlo Brino, mentre alle 19 aprirà il padiglione gastronomico. Alle 21 aprono le danze con l’orchestra “Giuliano e i baroni”. Domenica 25 maggio alle 10 si svolgeranno le finali del memorial Carlo Brino. Alle 11, nella chiesa della Cascina San Giorgio verrà celebrata la messa. Alle 15 sarà il momento dei balli e dell’animazione Country&Western a cura di Old Wild West. Alle 19 aprirà il padiglione gastronomico e alle 21 suonerà l’orchestra di Luigi Gallia. Durante la manifestazione saranno a disposizione il servizio bar e i gonfiabili per bambini. E’ prevista l’assistenza della Croce Rossa Italiana. Per informazioni rivolgersi ai numeri 011.822.22.10 o 346.618.43.36.
Penne nere a Pordenone Al raduno degli Alpini di scena a Pordenone lo scorso fine settimana, non poteva certo mancare la rappresentanza settimese
DONATORI DI SANGUE A VITA
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EVENTO - Tanti giovani e un futuro radioso nel segno della solidarità E’ stata una domenica speciale per i donatori Fidas. La recente scomparsa del presidente della sezione settimese Alfredo Contiero, ha conferito alla premiazione dei donatori benemeriti un’emozione speciale. Unica. Domenica 18 maggio, presso il salone parrocchiale della San Vincenzo De Paoli in via Milano, dopo la messa celebrata da don Giuliano, il nuovo direttivo ha assunto l’impegno di proseguire sulla strada tracciata da Contiero di fronte a decine di “eroi silenziosi”, donatori di sangue e di vita. Con l’arrivo dell’estate si intensifica anche la ricerca dei donatori: nei mesi caldi, infatti, si intensificano gli incidenti stradali ed i malori. La necessità di sangue aumenta e non è facile troverlo. La sezione Fidas, intitolata a Francesco Garnero, nel ricordare la figura di Contiero ha rivolto il proprio sguardo ai giorni che verranno.
UNA DOMENICA SPECIALE La premiazione dei donatori benemeriti della Fidas a pochi giorni dalla scomparsa del presidente Alfredo Contiero
Tra i premiati, c’erano anche tanti giovani e
famiglie intere: saranno loro il futuro della dona-
zione del sangue e della solidarietà.
Assicurazioni Sai: ancora più vicini grazie alla subagenzia di Settimo Le assicurazioni SAI puntano a essere sempre più presenti sul territorio e a venire incontro alla propria clientela, gettando le fondamenta grazie a un’esperienza ventennale nel campo assicurativo. E’ questo il vanto di Franco De Leonardo, agente generale del Gruppo UNIPOLSAI div. SAI e operativo in questo settore dal 1994, che vi aspetta nella subagenzia di Settimo Torinese, sita in via Torino 46/A. Aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19, la subagenzia settimese è pronta attraverso la professionalità del suo personale a portarvi a conoscenza delle polizze assicurative per la vostra mobilità (auto e veicoli, nautica, viaggi), la vostra casa (abitazioni proprie e condomini), il vostro lavoro (aziende, professionisti), la vostra protezione e della vostra famiglia (polizze sulla vita) e il vostro risparmio (investimenti, settore previdenziale pensionistico). Da sottolineare la polizza auto a tasso zero e la polizza auto a fascia chilometrica con costi contenuti per clienti che percorrono con la propria vettura fino a 15.000 chilometri all’anno. Riflettori puntati anche sulle polizze mensili casa e infortuni e piccole attività,
iniziative straordinarie contro la crisi economica che stiamo attraversando. La linea di prodotti SMART è nata appositamente per soddisfare le esigenze dei clienti, sia che si tratti di famiglie che di imprese, a prezzi modici e con rateizzazioni mensili. De Leonardo presenta così la subagenzia di via Torino 46/A a Settimo Torinese: “Il nostro intento è offrire un servizio sempre migliore, affinché ogni cliente sia seguito al meglio in ogni suo passo. Le agenzie di Leinì e Volpiano si sono fuse proprio allo scopo di essere più presenti sul territorio e vicine ai clienti storici e ai nuovi clienti”.
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Inaugurato il Centro Diurno
INZIATIVA - Un nuovo servizio per portatori di handicap Un nuovo centro diurno per disabili. Sorgerà al centro Bosio, in via Galileo Ferraris. La struttura è stata inaugurata martedì, anche se mancano gli arredi e il tutto sarà operativo soltanto da settembre. Il centro accoglierà 20 persone con disabilità intellettiva grave, con l’obiettivo di promuover attività educative e assistenziali. Sarà gestito dai servizi sociali dell’Unione Net , in sinergia con il centro diurno Jolly di Volpiano e Il Ponte di Settimo. In esso opereranno educatori e operatori socio sanitari, che realizzeranno laboratori e attività varie per contribuire, offrendo stimoli collegati alla socializzazione e all’apprendimento, a creare un clima di benessere psicofisico. Fra gli obiettivi c’è anche
il sostegno ai nuclei famigliari, la riduzione del rischio di istituzionalizzazione delle persone prese in carico, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione sociale. Il centro diurno, da settembre, sarà aperto da lunedì a venerdì con la possibilità di diffeenzia-
re le frequenze giornaliere. Sarà inoltre aperto alle iniziative del territorio e potranno esserci aperture straordinarie per attività destinate alle famiglie. I laboratori previsti saranno manualità, psicomotricità, musicoterapia, ippoterapia e gite.
EVENTO
COMITATO CITTADINO A ROMA “Una gita bellissima tra le meraviglie di Roma”. Il presidente Rocco Garziano sintetizza così il viaggio promosso dal Comitato Cittadino nella capitale.
22 Maggio 2014
SUONERIA PIENA PER PARLARE DEL DISAGIO SOCIALE
La scorsa settimana, presso la sala Combo della Suoneria, quasi 150 persone hanno assistito all’incontro sui temi dell’inclusione sociale e dei disturbi di apprendimento specifici. Più in generale, si è parlato di sanità, salute mentale e diritti al lavoro. Tanti gli interventi sul palco di via Partigiani. Presenti politici e alcune associazioni del territorio, in particolare “Più diritti” ed “SOS DSA Onlus”, con il suo presidente Marco Silvestro. Presente anche “Psico Point”, rappresentata da Doriana Dipaola, con Enrico Di Croce psichiatra del territorio, Michele Piccoli infermiere coordinatore per il Dipartimento di Salute Mentale ed Alessandro Lombardo Presidente dell’Ordine degli Psicologi. Fra i politici presenti il sindaco Aldo Corgiat e Nino Boeti, consigliere regionale uscente, oltre a diversi assessori ed esponenti dell’uscente
amministrazione settimese. La serata è stata aperta dall’attrice Elena Ruzza, attraverso la sublime lettura di un racconto dello scrittore volpianese Renzo Lorenzon. Il prosieguo dell’incontro è stato quindi caratterizzato da un coro unanime rivolto ai politici da parte degli oratori e del pubblico: “non dimenticateci, siamo preoccupati dai movimenti di questa giunta regionale che in fretta e furia vuole distruggere qualcosa di buono che funziona”. Questo il senso dell’appello collettivo rivolto agli amministratori pubblici. Che si parli di psichiatria, disturbi specifici dell’apprendimento, di diritti al lavoro per i disabili, o più in generale di salute e sanità pubblica, comuni cittadini e associazioni hanno invitato tutti a mantenere la guardia alta per impedire la cancellazione di diritti acquisiti o buone prassi esistenti.
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Un territorio canavesano dal cuore d’oro SANITA’ - In tutto il Canavese sono davvero tante le iniziative organizzate dalle associazioni di volontariato Il Canavese non trascura l’Asl To 4. Anzi. Una certezza, quella che gratifica la Direzione Generale e gli Operatori dell’Asl To 4, è la vicinanza sensibile e generosa del territorio, che esprime la propria attenzione nei confronti dell’Azienda con numerose e frequenti iniziative benefiche. “In questi anni caratterizzati da una crisi economica grave che ha investito l’intero Sistema Paese e che avuto ovviamente riflessi anche sulla sanità pubblica – commenta il Direttore Generale dell’Asl To 4 Flavio Boraso – la forte solidarietà dimostrata dal territorio è stata ed è fondamentale per continuare a investire nella qualità dei servizi offerti ai nostri cittadini”. “Solidarietà che si traduce in iniziative concrete – conclude Bora-
In foto la consegna a Chivasso di una donazione dei Lions per l’ospedale
so – quando si riconosce la credibilità e l’affidabilità dell’Azienda e la professionalità degli operatori che quotidianamente si impegnano con passione, pur tra tante difficoltà, per garantire servizi efficaci, appropriati ed efficienti”. Ne sono un esempio le diverse iniziative che si sono concentrate la scorsa
settimana. Martedì mattina si è svolta la presentazione del progetto “Aiutaci a controllare un Cuore che batte”. Iniziativa dell’Associazione Ospedale Dolce Casa Onlus, creata con il supporto di UniCredit per raccogliere i fondi necessari – circa 35.000 euro – per dotare la Pedia-
tria dell’Ospedale di Ciriè di apparecchiature per il controllo dei parametri vitali dei piccoli ricoverati. Sempre martedì scorso il Rotary Club Cuorgnè Canavese ha organizzato una serata per la presentazione di un’iniziativa patrocinata dallo stesso Rotary, dai Lions (Club Alto Canavese e Club Caluso Cana-
vese Sud Est) e dall’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese per la raccolta di fondi per l’acquisto di un elettrocardiografo e di uno spirometro – del valore complessivo di circa 6.000 euro – destinati al Centro di Assistenza Primaria (CAP) del Presidio sanitario di Castellamonte. Per giovedì il Lions Club Chivasso ha organizzato una serata per la consegna ufficiale di un apparecchio incentivatore della tosse dedicato alla Rianimazione del Presidio cittadino. Si tratta di una macchina, del valore di circa 5.000 euro, che aiuta la mobilizzazione e
l’espettorazione delle secrezioni bronchiali nelle persone con una ridotta capacità di tossire. Venerdì sera si è svolto un aperitivo presso il locale “XXL Café” di piazza del Castello a Chivasso organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) sezione di Torino, con il coinvolgimento del Rotaract Club Chivasso, dell’Interact Club Chivasso e dei Leo Club del territorio, e con la partecipazione gratuita dei comici Franco Neri, Margherita Fumero, Gege Volta & Pippo Romano. L’obiettivo era la raccolta di fondi per l’acquisto di un ecografo – del valore di circa 10.000 euro – da destinare al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) del Distretto di Chivasso. Giovedì 22 maggio si terrà, presso la
EVENTO
“CIAK, SI GIRA” IN PIAZZA CAMPIDOGLIO Venerdì 16 maggio, piazza Campidoglio è finita ancora una volta sotto i riflettori, protagonista delle ultime scene dello spot sui 50 anni della
nascita della Laika, nota azienda toscana produttrice di camper. Girato dal team esperto della Mao Film, già realizzatore del cortometraggio “La nascita di una piazza”, lo spot sarà presentato alla convention internazionale della Laika il prossimo 9 giugno. Di trenta secondi di durata, conta invece una decina di giorni di lavoro, in cui la troupe settimese ha effettuato le riprese spostandosi dalla Francia di Briançon e del Col de l’Autaret, alla Toscana senese, terra d’origine della Laika; dalla zona milanese del Naviglio Grande e dell’Expo, sino ad arrivare in Piazza Campidoglio.
“Abbiamo deciso di dare un taglio giovanile e sportivo al nostro spot. Per questo motivo, fra le comparse, ci sarà anche Andrea Benetti, sportivo d’eccellenza di Kayak delle Olimpiadi di Pechino. Lo spot, dopo la presentazione del 9 giugno, sarà caricato sul web, oltre a essere poi proiettato nei saloni dedicati alla Laika.” spiega il regista Mauro Ferrero. Ancora qualche giorno di ripresa sarà necessario, poi lo spot sarà finito, pronto per essere mostrato al pubblico della convention. E’ indubbio che Piazza Campidoglio abbia ormai la stoffa della protagonista.
Pediatria dell’Ospedale di Ivrea, la consegna ufficiale di due lettini pediatrici attrezzati, che permettono di mobilizzare i piccoli ricoverati che ne abbiano bisogno, e dotati di allunga-letto elettrico per modularne le dimensioni in base alla statura dei bambini. Attrezzature del valore complessivo di 6.000 euro, donate dall’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese e dall’Associazione UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini onlus) sezione di Ivrea-Aosta grazie al contributo della famiglia Duregon in memoria della loro amata Chiara. A queste iniziative si aggiungono le numerosissime dei singoli cittadini che contribuiscono con donazioni liberali in denaro o di piccole apparecchiature e arredi per le strutture dell’Azienda.
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RICKY J E IL RAP IN SALSA SETTIMESE Canta da quando aveva 13 anni e sta per pubblicare il suo primo album Classe 1997, Riccardo Cavaliere “aka” Ricky J, settimese doc, ci spiega come è nata la passione per la musica rap. Sound che, a quanto sembra, sta diventando qualcosa più di un semplice hobby. A breve, infatti, uscirà il suo primo EP, “Bear Grylls – the ultimate survivor”. “L’album è composto da 8 tracce che spaziano molto come sonorità, e si allontanano anche dal rap classico”. Il nome ha preso spunto dal singolo “Bear Grylls”, ma in realtà il concept che sta alla base di tutto il progetto è l’idea della sopravvivenza, intesa come accettazione e soprattutto accontentarsi di ciò che si ha, senza troppe pretese. Idee molto chiare per chi, a 17 anni, ha già aperto un palco importante come quello del Festival salernitano Meeting del Mare, prima dei Club Dogo. Un percorso tutto ancora in salita, e tanta gavetta da fare soprattutto sul palco. Per quanto riguarda invece le strutture che a Settimo si occupano di promuovere e sviluppare la scena hip hop, l’unico punto di appoggio è come
In foto Riccardo Cavaliere meglio conosciuto come Ricky J
sempre la Suoneria e le varie manifestazioni che ad essa sono collegate, ma resta ancora l’unico polo musicale in una città che sta piano piano evolvendo verso qualcosa di sempre più articolato. “Purtroppo a Settimo c’è solo la Suoneria se devi registrare un album, ma non si occupa di piccole realtà come può essere quella dell’ hip hop, quindi personalmente ho preferito rivolgermi ad amici, con cui ho collabora-
to e che mi hanno seguito più accuratamente”. Per creare un album c’è bisogno di un lavoro sinergico, collaborazioni per quanto riguarda l’artwork del cd fisico, la registrazione e la produzione, e poi tutta la pubblicità e la promozione che deve essere fatta prima e dopo. Il seguito di fan, invece, è rappresentato dai suoi amici di sempre, che lo ascoltano da quando, a 13 anni, ha iniziato ad ap-
passionarsi al genere. Poi, piano piano, i primi live a Settimo e a Torino. “Sicuramente a Settimo ci sono persone che mi conoscono e mi seguono, ma quando mi sposto a Torino, devi essere bravo sul palco, perché nessuno ti conosce.” Un giovane settimese da tenere quindi sott’occhio, in una periferia che ancora una volta si unisce alla città attraverso la musica.
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22 Maggio 2014
MEZZO SECOLO DI VITA PER L’UNITALSI
Un anno decisamente particolare per l’Unitalsi. Il Gruppo di Settimo Torinese ha infatti tagliato l’importante traguardo dei 50 anni di vita e impegno sul territorio. E per celebrare degnamente un traguardo davvero molto speciale, e per l’occasione è stata organizzata una fitta serie di eventi in onore della Madonna di Lourdes. Venerdì 25 aprile, nella chiesa di Santa Croce, proprio di fronte al Duomo di San Pietro in Vincoli, è stata inaugurata la mostra fotografica intitolata “Lourdes ma non solo”. A seguire si è cele-
brato il Santo Rosario. Questo il prologo di un programma entrato nel vivo sabato 26 aprile, quando attorno alle 14 le reliquie di Santa Bernadette sono arrivate presso la chiesa di Santa Croce, prima di essere trasferite in San Pietro in Vincoli, dove sempre nel pomeriggio è stata concelebrata la messa dai parroci settimesi, dedicata in particolar modo a disabili e malati. Le celebrazioni si sono chiuse in serata, con la recita del Santo Rosario, caratterizzato anche in questo caso dalla presenza delle reliquie di Santa Bernadette.
Arrivederci Don Joao EVENTO - Il sacerdote lascia la parrocchia di San Giuseppe Artigiano Don Joao Ndabi Capita torna a casa. Lo fa dopo aver donato sorrisi e bontà alla comunità settimese, in particolare a quella legata alla San Giuseppe Artigiano. Nella serata di martedì 22 aprile, nel salone dell’oratorio di via Cuneo, i gruppi appartenenti alla parrocchia hanno tributato un saluto colmo di affetto e di riconoscenza verso il sacerdote africano. Classe 1958, don Giovanni (così è stato “naturalizzato” don Joao) aveva persino festeggiato i suoi 50 anni durante la memorabile festa di leva in concomitanza con il 50° anniversario della città di Settimo. Sul palco sono saliti i rappresentanti delle suore e dei gruppi Noi, Serenitas, Giovani, Adulti (Giacomo Cannizzaro), Borgata Paradiso (Giancarlo Brino), Liturgia (Sonia Compassi). Non poteva mancare naturalmente don Teresio
Scuccimarra “In questi dieci anni don Joao mi ha stimolato a guardare il mondo dal punto di vista di un africano. – ha detto don Teresio - . Ora sono molto più criticamente attento all’interpretazione che i nostri media danno di personaggi, fatti, avvenimenti, scelte politiche che si riferiscono al rapporto tra l’occidente e le altre parti del mondo. Ha avuto il merito di mediare tra le persone e di vedere, senza essere visto. Doveva star qui pochi mesi. Son
trascorsi dieci anni”. Don Joao Ndabi ha promosso durante la sua permanenza il “Progetto Cabinda”, con lo scopo di dare formazione scolastica a giovani angolesi per poi farli ritornare a casa più preparati e for-
ti di un’esperienza sana, per cambiare le sorti di una terra difficile da vivere. Il parroco, commosso da tanto affetto, ha ricevuto anche il saluto del sindaco della città di Settimo, Aldo Corgiat.