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OTTOBRE 2016 Anno 10, numero 22

Tutti in piazza per la Fiera degli artigiani In molti sono accorsi alle bancarelle degli hobbysti e degli espositori pag. 3



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Successo per la fiera degli artigiani in piazza

In molti sono accorsi alle bancarelle degli hobbysti e degli espositori E’ stata graziata dal tempo la fiera di settembre di Lanzo Torinese. Nella mattina di domenica 18 settembre molti artigiani hanno rappresentato gli antichi mestieri per le vie e le piazze della città. In Piazza Gallenga c’erano “I vej mestè” di Barge, della provincia di Cuneo. In Piazza Peradotto una mostra dal titolo “Soggettiva d’autore” è stata allestita dal Gruppo EFFE8. Per le vie del centro, i pittori locali, insieme agli hobbysti, esponevano le loro colorate bancarelle, mentre prendeva forma anche il mercato commerciale. In piazza Rolle, c’era anche il Luna Park, per il più piccoli. Nel pomeriggio, la Banda di Lanzo, diretta dal maestre A. Alasonatti, ha intrattenuto il pubblico. L’appuntamento è poi stato rimandato alla giornata di lunedì 19 settmbre, dove ha ripreso vita la tradizionale fiera commerciale. La fiera ha radici antichissime: il primo a permettere la fiera fu il Duca Amedeo IX, nel lontano 1469 quando, per sua concessione, il primo lunedì di ogni settembre potava svolgersi la fiera. Per questo sulla ricorrenza i lanzesi sono rimasti fedeli.

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I commercianti chiedono di rivalutare il centro storico

LANZO

La risposta del sindaco Ernestina Assalto alla richiesta di riqualificazione “Abbiamo fatto un Piano di Riqualificazione Urbana di tutto rispetto, in cui verranno spesi 400 mila euro per la pavimentazione, l’illuminazione e altri accorgimenti”. Questa è la risposta del sindaco di Lanzo Ernestina Assalto quando ha saputo che la scorsa settimana alcuni commercianti hanno inviato una lettera all’attenzione dell’Amministrazione per chiedere di porre fine al degrado dilagante nel centro storico. Chintane chiuse serrande arrugginite nelle vie Diaz, Cifrario, Don Bosco e Umberto I e in Piazza Gallenga. Certamente non danno una bella immagine del centro. Senza aggiungere che manca completamente una segnaletica stradale che indichi il centro storico il che rende difficile, a chi viene da fuori, raggiungerlo..Tra i commercianti è in corso una raccolta firma, avviata dal bar Chaplin di Piazza Gallenga. La rihciesta è chiara: ridurre la pressione fiscale o esentare i tributi a carico dei proprietari immobiliari. Assalto ha detto: “Se si può fare qualcosa insieme, ben volentieri, di certo lo faremo. Ma anche

nel centro di Ciriè, che ha molti più abitanti di Lanzo, non ci sono molte persone che sgomitano sotto i portici”. In passato, l’Amministrazione comunale aveva pensato di fare una zona pedonale ma anche quest’idea aveva sollevato diverse opinioni, pro e contro. “Il problema - insiste la prima cittadina - È dato anche dal fatto che ci sono due centri commerciali molto vicini a Lanzo e la gente si concentra lì. Noi più che organizzare eventi, concerti, attività non

possiamo fare”. Sulle richieste dei commercianti, Assalto conclude: “La riqualificazione è qualcosa che va fatto insieme, non possiamo però pensare che l’Amministrazione possa fare miracoli”. Ma molti commercianti restano scettici sull’investimento di migliaia di euro previsto dal Comune per la riqualificazione. “Non era di una pavimentazione nuova è quello di cui abbiamo bisogno”, lamentano i commercianti.



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I marmi di Nazareno, da Cafasse ad Ankara

CAFASSE

Il giovane scultore si fa conoscere in tutta Europa con le sue stupende opere Nazareno Biondo, scultore di 30 anni di Cafasse, dal 2012 ha aperto lo stabilimento ex Magnoni, dopo aver esposto in location come la Reggia di Venaria, il Castello di Rivara,l’Archivio di Stato e la Camera di Commercio di Torino, fino ad arrivare alle capitali Roma, Berlino e presino Ankara. Nelle sue opere emerge la ricerca della perfezione e la propria rielaborzione concettuale che traspare in oggetti del quotidiano, di uso comune, icone del mondo capitalistico, osservato dall’artista con sguardo ironico ma allo stesso tempo drammatico Quando hai incominciato a scolpire? Al primo anno di accademia nel 2006/2007.Da allora non ho più smesso, è la mia medicina. Com’è cambiato il tuo modo scolpire negli anni? Se si parla di tecnica cambia sempre in base al risultato che si vuole ottenere, soprattutto nella rifinitura. I soggetti cambiano sempre, o realizzato alcuni filoni di sculture che si collegano tra loro ma ognuna è sempre differente da quella precedente, sia nell’estetica che nel significato, che di solito riguarda la società, il quotidiano, ma anche un lato più nascosto ed interiore che

ognuno di noi ha dentro. una sensazione di vuoto ed abbandono paradossale, visti i tempi dei social in cui viviamo. Quali sono state le più grandi difficoltà incontrate nel tuo lavoro? Si progetta un opera, si fa arrivare il marmo da Carrara, spesso si va a scegliere prima il blocco e si organizza un trasporto. Il bilico arriva carico di tonnellate e bisogna far coincidere l’arrivo con un altro mezzo capace di scaricare i blocchi. una volta in posizione all’interno del laboratorio si comincia a scolpire. Lavoro da solo e spesso un opera è terminata dopo mesi. Poi si ricomincia:bisogna pensare a come poterla trasportare per un evento, fare un sopralluogo, se ne vale la spesa, un imballo, in che modo maneggiarla ed in che modo potrà essere esposta, i significati da attribuire. In tutto questo, le difficoltà si trovano quando mancano i fondi per affrontare tutte le spese che inevitabilmente si devono anticipare per la realizzazione di un opera scultorea di un certo peso. E’ un ambiente molto competitivo? Scultori ne esistono molti ma ognuno è fatto a suo modo, ed ha le sue idee. Può esistere competizione ma non direi negativa. È

piuttosto una competizione che ti spinge a superare sempre i limiti ed affrontare tutto sempre al meglio. Credo ci sia rispetto nelle idee, e a parere mio ogni opera è differente da un’altra perchè strettamente legata all’artista che le realizzata. Inoltre penso che le critiche siano sempre utili e costruttive. Grazie alle critiche, negli anni, ho fatto dei grandi passi in avanti. Hai fatto altro per vivere o ti ha sempre dato da vivere? Ho lavorato come pizzaiolo per dodici anni. Lavoravo tutte le sere, sabati e domeniche comprese, tranne i lunedì. Grazie a questo una volta presa la laurea sono riuscito ad aprire il mio studio. Da allore, tra alti e bassi, riesco a vivere di questo. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Il progetto più grande ora è di riuscire a trovare i fondi per potermi concentrare su di un blocco di 15 tonnellate che si trova all’interno del mio studio. Scolpirò, all’esterno del blocco, una vecchia fiat 500 abbandonata, bollata, corrosa dal tempo, uscita da un ambiente apocalittico. La farò senza una portiera per poter entrare all’interno del blocco svuotandolo e scolpendo volumi e forme più astratte.


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La storia di “Ron Ron” che commuove le valli di Lanzo LANZO

Questo pincher ha già cambiato quattro famiglie. Masutti: ”I cani non sono peluches” Il pincher “Ron Ron” l’ha trovato circa un mese fa, tra Robassomero e Lanzo. Era una domenica mattina. Il cagnolino correva tra le macchine. Aveva già creato, a causa del suo girovagare qua e là, un po’ di coda sulla strada. Si è poi scoperto che quel cane apparteneva ad una famiglia di Cafasse. Ma la cosa triste è che “Ron Ron”, in un anno, è passato ben cinque volte da un padrone all’altro. L’ultima famiglia che l’ha tenuto aveva altri cani, che non vedevano il pincher di buon occhio. “Ron Ron” era stato ferito e morsicato, fino a perdere un occhio. Adesso il cagnolino, già sterilizzato, aspetta una famiglia che abbia veramente a cuore il suo destino. Questa è solo una delle tante storie che Laura Masutti, presidente della Lega Italiana per i Diritti degli Animali di Ciriè e Valli di Lanzo, ha vissuto in prima persona. È stata lei, quella domenica di circa un mese fa, a recuperare l’impaurito “Ron Ron” tra le macchine. “La gente pensa che i cani siano pe-

luches - dice Masutti -, ma per avere un cane ed educarlo ci vuole pazienza e tempo, non si cambia cane come ci si cambia i vestiti”. La Lida ogni giorno porta in salvo cani e gatti. “Purtroppo ci sono pochi volontari e la mole di lavoro non è indifferente - prosegue -. In una giornata capita di ricevere anche 4 chiamate”. L’associazione non ha una sede dove poter momentaneamente tenere gli animali. “Finiscono a casa mia o dai colleghi - aggiunge -. Recuperiamo soprattutto gatti, circa 90 all’anno, e non hanno posto dove stare”. Il problema più grave per quanto riguarda i cani è che “non sono più voluti” e che non vengono utilizzati, quando si perdono, strumenti come microchip o medagliette. “Le associazioni sono oberate da chiamate di persone che non vogliono più il loro animale, che sia il gatto o il cane conclude Masutti -. Un altro problema è che troviamo spesso animali maltenuti, molte famiglie non hanno ben capito come si tiene un animale”.


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LʼAvis festeggia 60 anni con musica e danza

MATHI

Soddisfatti gli organizzatori, fra cui il presidente Pogliano che traccia il suo bilancio Si chiudono con la festa in onore di San Luigi i festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione dell Gruppo A.V.I.S. di Mathi. Una serata danzante all’insegna della musica brasiliana si è svolta nella serata di venerdì 9 settembre sotto il padiglione delle feste di Mathi. A trarre le conclusioni di questo sessantennio trascorso è il presidente Pierangelo Pagliano che ha spiegato: “L’avventura è iniziata nel ’56 e da allora non ci siamo mai fermati. Come in tutte le Associazioni abbiamo trascorso dei momenti difficili ma le abbiamo anche superate con tante persone buone e la partecipazione di molti giovani che si sono dati da fare. Molti di loro vengono a donare e, a differenza di quello che si potrebbe pensare, molti giovani donatori sono stranieri”. Il numero di persone che scelgono di rivolgersi

all’Avis non cala, nonostante il metodo e l’iter per diventare donatore sia cambiato. “Prima bastava avvicinarsi al gazebo dell’Avis e dichiarare di voler donare, mentre oggi il passaggio è più complesso - ha spiegato il presidente Pagliano - Quando ci si approccia per la prima volta all’AVIS, si diventa ‘aspiranti donatori’. Bisogna compilare un questionario sempre più lungo, fare le analisi e attendere i risultati per capire se si è ido-

nei a donare. Quando si è ricevuto l’ok, se si è ancora nelle intenzioni, è possibile donare, non prima”. Anche i controlli da parte del Ministero della Salute sono cambiati. “In ogni ambulatorio devono essere adottate delle specifiche misure di sicurezza sanitaria, che seguono determinati criteri per essere poi idonei alle ispezioni che svolte dall’ARPA - ha illustrato Pagliano - Inoltre ogni ambulatorio dev’essere

munito di una stanza separata per garantire la privacy tra il donatore e il dottore, nel caso in cui il primo avesse bisogno di parlare di sé. Certo da quando donava mio padre, braccio a braccio, le regole sono cambiate. Oggi le disposizioni sono sempre più severe, da un lato anche giustamente, e per fortuna non scoraggiano i donatori”. La partecipazione all’anniversario è stata molto buona, soprattuto durante il corteo che si è svolto a Mathi domenica 4 settembre. Intanto la festa di San Luigi, che è proseguita nella sera di lunedì 12 settembre con la polentata a cura del Gruppo Alpini,terminerà sta sera, martedì 13 settembre con l’orchestra spettacolo di Loris Gallo che proporrà una serata danzante , semper sotto il padiglione delle Feste di Via Capitano Gatti.



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MATHI

Un successone la cena allʼaMathiciana

Tante le persone che hanno dimostarto solidarietà ai terremotati Il padiglione degli Alpini strabordava di gente nella serata all’ “aMathiciana” di sabato 17 settembre per la cena benefica organizzata dalla sezione di Mathi della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con gli Alpini, i Vigili del Fuoco e l’A.I.B. Duecentocinquanta le persone che hanno dimostrato la loro solidarietà. I proventi saranno destinati in beneficienza, in sostegno delle vittime del terremoto. Mentre i volontari cominciavano a servire i primi commensali, continuavano ad arrivare persone che hanno deciso di prendere parte alla raccolta fondi. Gli organizzatori intendono ringraziare tutta la popolazione, che si è presentata molto più numerosa di quanto non ci si fosse immaginato, tutti i volontari appartenenti alle quattro associazioni (CRI,

Alpini, AIB E Vigili Del Fuoco) per la disponibilità e il lavoro svolto per in fase di preparazione e di servizio ai tavoli, facendo risultare tutta l’organizzazione funzionale e in totale armonia. Un ringraziamento va anche rivolto ai commercianti per l’attrezzatura e le vivande offerte, in particolare: Sopetti Carlo, per la pasta e le posate, Tony Bruna, per la carne e gli affettati, la ditta Padiglioni Valli di Lanzo per aver lasciato il tendone disponibile e montato per la serata, la Casa del pane e i Re per il

pane, gli Alpini per il vino e la grande ospitalità dimostrata. Come anche dichiarato dal presidente della Cri di Mathi Marco Filippozzi, è stata “una serata in cui si percepiva un unico spirito di appartenenza alla sofferenza delle persone colpite dal terremoto e tanto senso di solidarietà nei loro confronti. Insomma l’essere tutti fratelli. Come ci insegna il nostro fondatore Dunant”. Tra il pubblico, in vesti informali, erano presenti anche il sindaco di Mathi Tommaso Turinetti e l’assessore Vittorio Rocchietti.

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Mathi Al via la sagra della castagna

Torna anche quest’anno la sagra della castagna. La kermesse è in programma per domenica 2 ottobre e coinvolgerà piazza F. Novero, dove ci saranno gli Alpini, e Piazza Caporossi, con i Vigili del Fuoco e l’Abbadia di San Grato di Mathi. Per l’occasione si allestirà il Banco di Beneficienza. Davanti alla Chiesa di San Mauro Abate, sarà presente una bancarella di libri, a cura della Biblioteca P. Cantone. Sono previste molte attrattive per i bambini: i giochi gonfiabili, il trenino itinerante danze e musiche. Nel pomeriggio i più giovani potranno sperimentare insieme ai Vigili del Fuoco ‘un pomeriggio da pomperie’, mentre in piazza la Filarmonica Mathiese ‘Principessa Jolanda’ proporrà un intrattenimento musicale. Intanto, nel piazzale don Burzio si presenterà un raduno amatoriale d’auto d’epoca.


Coltivazioni biologiche indoor e proprietà curative della Cannabis EASY GREEN un anno dall’apertura del primo growshop delle valli di Lanzo

Stefano Giacomelli 25anni di Nole, ha deciso di intraprendere questa attività perché appassionato di coltivazioni di vario tipo, sviluppando il suo interesse per tecniche del tutto nuove, che possono essere praticate anche senza possedere un terreno. Esistono due tipi di coltivazione in casa chiamate idroponica e indoor. La coltivazione indoor( al coperto) è attuabile in ogni casa, in qualsiasi periodo dell’anno e consente di coltivare tutte le varietà di fiori e ortaggi. Può sembrare complessa perché insolita, ma con le giuste istruzioni si possono otterrete in breve tempo ottimi risultati e splendidi raccolti. La coltivazione idroponica è assolutamente innovativa. Stefano ha avuto modo di impararla all’estero dove è in già in uso da molti anni. Si basa nell’utilizzo di acqua da supporto, come substrato per alimentare le piante, eliminando completamente la terra. C’è una sostanziale differenza tra le coltivazioni in terra a quelle in acqua. La mancanza di terra elimina completamente l’insorgere di specie animali indesiderate , diminuendo la presenza di parassiti dell’80%, ottenendo più controllo sulle sostanze nutrienti, accellerando naturalmente la crescita e migliorando la qualità del raccolto. Il risultato che si ottiene è una pianta che cresce più rapidamente, più robusta, con frutti più nutrienti e genuini. In negozio è possibile anche trovare una sezio-

ne dedicata a prodotti ottenuti dalla lavorazione della Canapa. L’esempio lampante è l’Olio di semi di Canapa, composto da considerevoli quantità di fibre, vitamine, minerali (30% d’olio, 25% c.ca di proteine e 25% di carboidrati), per favorire un’ alimentazione ricca di omega3 e acidi grassi polinsaturi che rendono il metabolismo più dinamico, accelerando la combustione dei grassi e svolgendo un’azione anti-trombotica e preventiva contro l’aterosclerosi. Sempre derivati dalla canapa si può anche provare la farina di semi, i semi decorticati e non, adatti alle varie preparazioni culinarie . Particolare importanza è da attribuire all’olio e alla crema di CBD, composti in parte dal THC( sostanza più comune, presente in tutte le varietà di piante esistenti) e in parte dal CBD. Il CBD(una tra le 500 sostanze finora identifi-

cate in alcune varietà di cannabis) è privo di sostante che creano effetti psicoattivi e avversi, ma è ricca di proprietà terapeutiche curative, naturalmente biologiche e naturali. Tra i tanti benefici che può dare sottolineiamo la sua azione migliorativa come rilassante muscolare, anticonvulsivo, neuro protettore ed è anche efficace come anti ansia e anti depressivo. Ricordiamo che il corpo umano possiede specifici siti di legame cellulare e il nostro organismo produce diversi endocannabinoidi. I recettori(CB) e gli endocannabinoidi costituiscono il sistema cannabinoide endogeno. Il THC delta nove, il fitocannabinoide farmacologicamente più attivo, si lega ad entrambi i tipi di recettori finora identificati: CB1 e CB2 questi recettori sono stati trovati nel sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e nei tessuti periferici. Quindi il corpo umano è progettato per assimilarli dall’esterno, motivo per il quale possiamo godere degli effetti terapeutici sopra elencati. In negozio da EASY GREEN a Mathi in V. Torino 19/ a puoi colmare ogni curiosità e approfondimento o acquistare prodotti biologici per la coltivazione, la cucina e il benessere fisico. E’ possibile trovare anche articoli per fumatori, i più diffusi o i più naturali e lasciarti ispirare per originali idee regalo. Stefano vi aspetta per festeggiare insieme il 1° anniversario di apertura, ogni sabato fino al 17 dicembre, con un fantastico omaggio.


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Lʼassociazione di Rally per i terremotati di Amatrice MEZZENILE

Sono in programma due giornate con i rallysti provenienti dal nord Italia Due giorni di rally a scopo benefico. L’iniziativa è organizzata dall’A.s.d. Freedrift & rally driver a Mezzenile. Sabato 1 ottobre, dalle 10.00 alle 20.30, si terrà la corsa taxi rally: alcuni piloti provenienti dal Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria accompagneranno lungo il percorso di un chilometro le persone che lo desidereranno, al costo di 10 euro. Tutto il ricavato sarà devoluto a favore delle popolazione colpite dal recente terremoto. Tra i piloti più conosciuti del rally ci saranno Mario Trolese, Antonio Rossella, Tavelli Gianluca, Giorgio Marezzato, Andrea Castagno. Molti nomi famosi del rally femminile: Monica Valle, Monica Caramellino e Gloria Andreis. Domenica 2 ottobre si ricomincia alle 10.00 fino alle alle 19.30 con la freedrift. In questo caso, il pubblico è invitato a scendere dei percorsi a bordo di grandi tricicli, provando un’emozione senza precedenti. Anche in questo caso, il costo sarà di 10 euro. Oltre alle quote di partecipazione, i due giorni saranno l’occasione per raccogliere del materiale utile per le scuole di Amatrice, in diretto contatto con l’Associazione freedrift, a cui servirebbero quadernoni, biro, pennarelli e materiale di cancelleria utili a insegnanti e studenti. Per i due giorni è garantito servizio ristorazione al costo di 10 euro all Pala San Rocco, sia per il pranzo che per la cena per chi desiderasse fermarsi. Per info è possibile rivolgersi a Pier 377 2424990 o a Gabry 342 8514553.


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Restauro del campanile, è ora di iniziare!

NOLE

Con il via libera della Soprintendenza per i Beni Architettonici può partire il progetto “Dopo oltre un anno e mezzo di intenso lavoro accogliamo con grande soddisfazione il risultato di una vera iniziativa di progettazione partecipata. Il mio ringraziamento va a tutti gli artefici coinvolti”, ha detto il sindaco di Nole Luca Bertino in merito all’approvazione, ormai ufficiale del progetto del nuovo campanile. Con il parere favorevole espresso lo scorso 15 luglio da parte dei tecnici, la Soprintendenza per i Beni Architettonici ha finalmente approvato il progetto definitivo per il restauro ed il completamento del complesso parrocchiale. Realizzato con il metodo della progettazione partecipata, il progetto prende in esame anche la ricostruzione delle parti parrocchiali, demolite durante il crollo del

NOLE

Centro estivo a rotelle

novembre 2006. Il percorso non è stato per nulla semplice ma la Soprintendenza, con precise direttive di tutela e conservazione, ha condiviso ogni passaggio della progettazione. “La Commissione Campanile, la Parrocchia di Nole, la Soprintendenza ed i tecnici hanno collaborato con l’unico obiettivo di rendere concreta l’idea del nuovo campanile e della piazza”, ha dichiarato Bertino. Ed il risultato è quella che il sindaco ha chiamato ’un’immagine condivisa con il desiderio dei nolesi’ , comprensiva del complesso parrocchiale e di piazza Vittorio Emanuele II, nodo cruciale del processo di riqualificazione del centro storico. Il prossimo passaggio? La realizzazione, con tanto di

Si è conclusa venerdì 9 settembre la settimana del Centro Estivo con i pattini, organizzata dall’Associazione Gioco & Sport Roller Skates di Nole. Una settimana ricca di attività che quest’anno ha coinvolto ben 22 bambini, se-

appalto dei lavori. Il sindaco ha anticipato: “Ora che lo scoglio burocratico più importante è stato superato con successo, dedicheremo ogni energia per giungere quanto prima all’appalto dei lavori”. Il tutto non prima di aver stappato una bottiglia per festeggiare insieme a chi ha partecipato, quindi insieme a tutti quei cittadini che hanno preso parte, direttamente o indirettamente, all’importante fase della progettazione. Come già anticipato, nel mese di settembre sarà organizzata un’iniziativa pubblica per illustrare tutti i dettagli del progetto. “L’obiettivo - ha detto il primo cittadino - è di coinvolgere sempre di più i nolesi e farli sentire partecipi di questa iniziativa”.

guiti da 3 animatori e della responsabile Marina Cesarello. Ogni giorno sono state eseguite due sessioni di pattinaggio, una al mattino ed una al pomeriggio presso il Nole Forum, e nel corso della settimana è stata organizza-

ta anche un’uscita a cavallo a Valdella, alla Collina degli Stivali, il Maneggio delle Valli di Lanzo. Qui i ragazzi sono stati accolti con il rituale ‘battesimo del cavallo’ a cui è seguita una visita alla scuderia e al maneggio.


“Lʼospedale sotto casa è idea sbagliata” NOLE

Chiamparino non dà speranze per il futuro dell’ospedale di Lanzo “A volte anche tenere aperti i piccoli ospedali è uno spreco di risorse perché non è funzionale”. Così il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, accolto alla festa del Partito Democratico di Nole di sabato scorso, tra uno gnocco fritto e l’altro, si è espresso sul futuro dell’ospedale Mauriziano di Lanzo Torinese. L’ospite era stato interrogato da una persona che dal pubblico si era detto estremamente preoccupato per le sorti del piccolo ospedale lanzese. La voce fuori dal coro era quella di Mario Pallaria che ha avuto il coraggioso impulso di affrontare la questione andandone dritto al cuore. “Sono di Lanzo e per mia sfortuna l’altra sera sono andato all’ospedale di Ciriè. Ho dovuto aspettare tutta la notte per essere considerato da qualcuno perché c’erano soltanto due medici in turno”. Certamente se

un medico fosse stato presente all’ospedale di Lanzo Torinese, tutto il bacino di pazienti valligiani non si sarebbe riversato su Ciriè. Ma questo è sembrato assai irrilevanti di fronte alle dichiarazioni del presidente Chiamparino. “L’idea del piccolo ospedale sotto casa è un’idea sbagliata. L’ospedale di Ciriè dà garanzie e per fare terapie e diagnosi vere ci vogliono ospedali come questi o come quello di Rivoli”. Parole che tutto danno ad intendere tranne che siano previsti investimenti per tenere aperte le piccole strutture ospe-

daliere come quella di Lanzo. E d’’altronde, come sarebbe possibile con un taglio di un miliardo e mezzo di euro previsto dalla legge finanziaria? L’ospite è riuscito, tutto sommato, a fare la sua uscita constile. “Per fare interventi validi bisogna farli sulla medicina territoriale e fare della razionalizzazione della medicina nazionale”, ha detto il presidente Chiamaprino. Peccato non sia chiaro il perimetro su cui ricadranno gli eventuali investimenti ma è più che mai esplicita la portata della razionalizzazione.

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Nole Spostata la fiera d’autunno

La data della fiera ‘Colori e sapori d’autunno’ è stata spostata a domenica 23 ottobre 2016. Le domande (in bollo da 16 euro) dovranno essere presentate entro il 15 ottobre. Le onlus sono esenti dal bollo, mentre gli hobbisti dovranno presentare un’altra marca da bollo del vaore pari a 10 euro per il rilascio dell’autorizzazione temporanea al commercio.

Nole Terminano i lavori alle scuole Terminati anche i lavori che il Comune aveva avviato nelle scuole. Un’indagine ha permesso di verificare tutti i solai degli edifici. Il sindaco di Nole Luca Bertino ha spiegato: “Dopo aver fatto il monitoraggio, abbiamo verificato tutti i solai e abbiamo controsoffittato tutta la sala mensa e una sala delle scuole primarie. Ora abbiamo la certezza che tutto è a norma”. Un bando aveva finanziato per 12mila euro le indagini per ogni Comune che ne hanno fatto richiesta. Il Comune ha poi speso 25 mila euro per l’esecuzione dei lavori.


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I Maestri del Gusto delle Valli premiati da Slow Food Tra i vincitori ci sono l’agril Runch di Viù e Poretti di Mezzenile Si è svolta a Torino la premiazione dei nuovi Maestri del Gusto 2017-2018. La cerimonia di premiazione si è tenuta alla presenza di Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di Commercio, Guido Bolatto, Segretario Generale dell’ente camerale e Daniele Buttignol, Segretario Generale Slow Food Italia. Tra i premiati sono risultati vincitori alcuni noti produttori artigianali di aziende presenti nelle Valli di Lanzo. Abbiamo interrogato alcuni di loro chiedendo di raccontare di sé: cosa fanno? Da quanto tempo e perché hanno deciso di dedicarsi alla produzione aritigianale? Hanno ricevuto altri riconoscimenti? E quali sono le prospettive future nel loro lavoro? Poretti Stefano Poretti, cioccolatiere di Mezzenile ha risposto: “Sia-

mo un piccolo laboratorio che fa produzione artigianale. Abbiamo deciso di vivere a Mezzenile, dedicandoci soltanto ad una sola delle tante tipologie di pasticceria esistenti: la cioccolateria. Prima facevamo anche altro, poi da 30 anni a questa parte abbiamo concentrato la produzione, seguendo il lavoro di altri cioccolatieri, studiando le tecniche ed esercitandoci molto. Abbiamo scelto di lavorare con il cioccolato perché è una materia duttile, maneggevole che dà spazio alla fantasia. Tutto ciò che produciamo lo facciamo a mano, non usiamo nessun macchinario. Sono dieci anni che siamo premiati dai Maestri del Gusto, che insieme a Sloow Food e alla Camera di Commercio premia la qualità delle materie prime e i criteri di produzione. All’inizio partecipavamo anche a premi nazionali, ma ora non ci stiamo più dietro.

I nostri progetti per il futuro? Ora che siamo al Castello di Mezzenile e utilizziamo dei locali che sono stati recuperati e hanno ricominciato a vivere anche per questo, direi che una parte dei nostri obiettivi è stata raggiunta. Ora il nostro obiettivo resta quello di lavorare con il pubblico. Non abbiamo rivendita, se non per dieci giorni all’anno in qualche negozio, nel

periodo natalizio. e ci dedichiamo al cliente che viene in laboratorio, cercando di soddisfare le esigenze del cliente, continuando ad utilizzare sempre materiali freschi, con una produzione settimanale, che si conservano per sei mesi. Abbiamo abbandonato da anni l’idea di lavorare ingrosso: la produzione seriale è macchinosa, non dà spazio alla creatività. Oggi lavoriamo solo


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VALLI DI LANZO

per le persone, o al massimo per alcuni eventi, come è accaduto per il festival di Torino e le Apli, Sfumature di note, ma perchè ci sanno modo di creare”. Il runch Luca Majrano, titolare dell’agriturismo Il Runch, di Viù, si racconta così: “Dal 2000 abbiamo iniziato l’attività di coltivazione e di trasformazione di piccoli frutti. Inoltre facciamo anche apicoltura. I nostri prodotti non hanno una certificazione biologica, ma essendo coltivati in montagna, con acqua e aria di lì, è un’pò come se lo fossero. Ho ereditato dei terreni dai miei nonni e avevo intenzione di utilizzarli per farci qualcosa, non volvo lasciarli abbandonati. Inoltre ho frequentato la Facoltà di Agraria, quindi ero già interessato all’ambito. Sono quattro edizioni che ri-

ceviamo la premiazione Maestri del Gusto per il resto, facciamo parte del paniere della Provincia di Torino della produzione di mele e patate. I propositi per futuri che riguardano la nostra attività sono di sicuramente crescere e farci conoscere di più. È importante far conoscere la nostra attività non solo in termini di produzione, con i nostri prodotti, ma anche dal punto di vista turistico. Quest’anno abbiamo ricevuto un sacco di stranieri. Infatti ci siamo iscritti anche su booking. com dando anche un contributo alla valorizzazione delle risorse del nostro territorio, sia dal punto di vista naturalistico, che turistico, sfruttando i sentieri, le opportunità sportive e le valli che ci circondano”. E proprio ai Maestri del Gusto che è stata dedicata Piazza Valdo fusi a Torino, dal 22 al 26 settembre.

Ordinanza no Rom E’ stata emessa l’ordinanza che vieta la sosta permanente su tutto il territorio comunale di Nole. Firmato dal sindaco Luca Bertino,(in foto) il provvedimento vieta anche lo scarico di rifiuti organici e l’allacciamento alle condotte idriche ed elettriche. L’ordinanza è stata emessa a seguito dei falsi allarmismi che enunciavano l’arrivo di alcuni rom che si sarebbero dovuti stabilire in via Cigna, in un’area recintata di proprietà privata. La notizia aveva causato non poche reazioni soprattutto su Facebook dove chiaramente i nolesi esprimevano opinione contraria all’idea che il territorio di Nole potesse aprirsi ad ospiti indesiderati. Le polemiche erano poi state pacate con un messaggio che lo stesso sindaco si era preoccupato di scrivere su Facebook. Poi i fatti hanno parlato da soli: nessuno si è mai presentato. Nel testo del provvedimento si legge che lo scopo dello stesso è di preve-

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nire situazioni che porterebbero turbare la sicurezza urbana. Ma forse il vero scopo dell’ordinanza è di poter stare tranquilli, anche di fronte ad eventuali altri allarmismi che qualcuno potrebbe diffondere di nuovo. I nolesi hanno ottenuto quello che volevano: nessun rom si è stabilizzato nei prati di via Cigna. Ma anche chi ha diffuso la notizia, o ha contribuito a diffonderla, l’ha avuta vinta. Il divieto di sosta permanente sarà valido 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.


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In duecento per Base Sierra

NOLE

Mille euro raccolti nella serata organizzata dall’Associazione Nella serata di sabato sera, al Nole Forum si è svolta una cena in favore dell’Associazione Base Sierra. L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco di Nole con il patrocinio del Comune di Nole. Ad animare il pubblico dopo cena sono stati Katty & L’Orchestra Piva. Il ricavato sarà devoluto a favore del gruppo di Protezione Civile Associazione Base Serra. Il presidente dell’Associazione Riccardo Baima ha affermato: “I fondi che verranno raccolti saranno investiti per l’acquisto di un furgone di nove posti. Per i resto, come attrezzatura siamo quasi a posto, non ci manca più molto”. Sapendo che in questo periodo ci sono tante iniziative in sostegno per Amatrice, c’eravamo fatti degli scrupoli etici ma del resto le Associazioni vanno sostenute”. Sapendo che molte iniziative organizzate in questo periodo sono a sostegno dei terremotati, ci siamo chiesti perché l’Associazione non facesse lo stesso. “Noi siamo intervenuti subito dopo il terremoto e per fortuna è stato possibile sostenere delle spese di tasca nostra - ha spiegato Baima - Però dobbiamo andare avanti e continuare

a procurarci tutti i mezzi necessari per poter lavorare bene. Ci stiamo organizzando, in vista della Fiera d’Autunno che si terrà a metà ottobre, insieme a molte altre associazioni nolesi, per fare una raccolta fondi per Amatrice e per i terremotati. Sapendo che siamo stati giù e che abbiamo preso contatto diretto con il segretario comunale di Amatrice, molte Associazioni, anche esterne a Nole, si rivolgono a noi. Ci contattano perché vogliono essere sicure che i fondi vadano veramente a destinazione”. Intanto nel corso della serata sono stati raccolti circa un miliaio di euro. Ancora una volta i nolesi hanno dimostrato la loro sensibilità e generosità.

NOTIZIE IN BREVE

Nole Misure di contrasto alla povertà

È attiva presso il Comune di Nole una misura di contrasto alla povertà chiamata Sostegno Inclusione Attiva (S.I.A.). Il sostegno si concretizza in un sussidio erogato alle famiglie che dimostrano, tramite la presentazione del modulo ISEE, di essere in condizioni economiche svantaggiate. In particolare bisogna essere cittadini italiani, comunitari o stranieri residenti da almeno due anni regolarmente, oppure bisogna avere un componente del nucleo familiare minorenne, un figlio disabile o una donna in gravidanza. Il modulo ISEE deve rientrare nella fascia di euro 300 e non bisogna percepire nessun altro trattamento economico superiore a €600,00, nè l’indennità di disoccupazione. È necessario inoltre non essere in possesso di beni durevoli o autoveicoli immatricolati recentemente. La domanda deve essere presentata al C.I.S. a Ciriè Piazza Castello 20 il lunedì ore 10,00 - 12,00 e il giovedì ore 14,00 16,00;; a Lanzo T.se via Monte Angiolino 8 il mercoledì dalle 9,00 alle 11,00.


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PESSINETTO

Cercasi fondi per la nuova casa parrocchiale Il cantiere dei lavori è partito, ma mancano ancora 147 mila euro Con il montaggio dei primi ponteggi a fine giugno, si è dato finalmente inizio ai lavori di ristrutturazione della Casa Parrocchiale di Pessinetto, un’opera che la comunità attendeva da tempo e più volte rinviata a causa dei costi impegnativi e delle difficoltà incontrate nel reperimento di finanziamenti idonei. Il significato per la comunità Dalla fine dello scorso anno, don Silvio Ruffino, insieme al Consiglio Pastorale e amministrativo della Comunità, ha avviato le procedure per recuperare la struttura, situata al centro del Paese, perché questa ritornasse ad essere il cuore pulsante della vita comunitaria. Ma perché è così importante questa casa parrocchiale per la comunità di Pessinetto? L’architetto Patrizia Bairo, professionista che ha redatto il progetto di ristrutturazione, nonché direttore dei lavori, spiega: “La riqualificazione della Casa Parrocchiale permetterà di realizzare un nuovo punto di incontro con possibilità di svolgere più attività pastorali in unico ambiente confortevole famigliare. Si cercherà infatti di accogliere giovani e anziani in momenti di riflessione e di vita comune.

Senza dubbio si vuol favorire la socializzazione attraverso il soggiorno in spazi comuni, per permettere l’incontro tra generazioni in un clima familiare che si avvicina all’idea di ‘casa della comunità”. Gli interventi Prima, però, è necessario procedere al consolidamento della struttura della casa: la realizzazione di una nuova scala interna, il risanamento del piano seminterrato, il consolidamento dell’intonaco su interno/esterno, la realizzazione di un nuovo tetto in lose e la posa di nuovi serramenti in legno sono tutti interventi previsti nel progetto. La casa parrocchiale, per il suo legame con la Chiesa di San Giovanni Battista e il Campanile, è stata dichiarata “di interesse storico e culturale” dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, pertanto, il suo recupero è sottoposto a particolari vincoli di tutela. Per questo saranno restaurate le facciate e sarà ripristinato il colore dell’intonaco originale per uniformarsi con la facciata della Chiesa. Gli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento saranno realizzati a regola d’arte e

certificati ai sensi della normativa vigente e sarà garantito l’accesso alle persone diversamente abili. La raccolta fondi Una cifra ingente è già stata in parte ricoperta dal contributo di 63.000 euro della Conferenza Episcopale Italiana proveniente dal Fondo 8x1000 e dal Fondo Parrocchiale, già disponibile, di 40.000 euro. Resta quindi da coprire una differenza di 147.000 euro. Gianfranco Molinari, responsabile territoriale dell’Associazione maria Madre della Provvidenza (AMMP) Onlus, conoscitore del mondo bancario e project manager, ha favorito il collegamento con Banca Prossima S.p.A. del Gruppo Intesa San Paolo, dedicata esclusivamente al mondo del non profit. A questo scopo, è stato acceso un apposito IBAN presso Banca Prossima per partecipare alla raccolta fondi che consentirà alla comunità di realizzare il proprio progetto. Per contribuire con un bonifico: PARROCCHIA SPIRITO SANTO E S. GIOVANNI BATTISTA - PESSINETTO. IBAN: IT43 J033 5901 6001 0000 0143 891. Causale: Casa Parrocchiale Pessinetto


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ROBASSOMERO

“Unʼamatriciana per tutti” con la Pro Loco Un pranzo di beneficienza in favore degli abitanti di Amatrice Domenica 11 settembre è stato organizzato dalla Pro Loco il pranzo di beneficienza “Un’amatriciana per tutti” in favore degli abitanti di Amatrice. I robassomeresi hanno risposto in modo positivo all’iniziativa: la numerosa partecipazione dei cittadini ha permesso di raccogliere ben mille euro, interamente devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto. “La raccolta di fondi ha superato le nostre aspettative”, dichiara soddisfatto il Presidente della Pro Loco, Adriano Remondino (nella foto sopra). “Per una piccola realtà come quella di Robassomero mille euro sono molti”. Il pranzo si è svolto presso lo Stand Gastronomico innalzato in piazza C.L.N. in occasione della tradizionale festa “La Madona ‘d Rubasomé”. I cuochi, solitamente impegnati a servire piatti tipici piemontesi e polenta, si sono questa volta cimentati nella preparazione del sugo che ha reso famosa Amatrice in tutto il mondo. Le penne condite con pomodoro, guanciale e pecorino hanno soddisfatto i palati dei cittadini che hanno partecipato al pranzo versando un contributo di sette euro. La generosità della macelleria “Da Michele”, che ha offerto il guanciale, e della Pro Loco, che ha messo a disposizione la pasta, ha permesso di coprire gran parte delle spese e di devolvere ad Amatrice l’intero ricavato. Un’iniziativa partita dal basso: la proposta è nata sul gruppo Facebook del paese e, al crescere delle adesioni, è stata accolta con entusiasmo dalla Pro Loco e inserita all’interno degli eventi della festa patronale. Robassomero si unisce così al sempre più numeroso gruppo di Comuni e associazioni vicini alle popolazioni colpite dal sisma del mese scorso. Il Comune di Robassomero ha inoltre devoluto, assieme all’Unione dei Comuni, ben 25.000 euro per la ricostruzione di Amatrice.

NOTIZIE IN BREVE

Valli di Lanzo Meno tasse nei Comuni di montagna

Meno tasse nei comuni di montagna per combattere la desertificazione commerciale. È l’idea del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Enrico Costa. Soldi, quindi, che potrebbero essere in parte investiti nel territorio delle Valli. L’obiettivo di Costa è quello di ““permettere anche alle giovani famiglie di vivere e lavorare in zone disagiate disagiate”. Famiglie che hanno bisogni di incentivi economici e di minor pressione fiscale per riuscire a condurre attività ed esercizi commerciali. La desertificazione commerciale è un fenomeno in crescita nei Comuni di montagna. Nel solo Piemonte già 80 comuni non hanno neanche un negozio, e altri 300 corrono lo stesso rischio. ““È necessaria un’azione culturale oltre che politica - ha spiegato Lido Riba, presidente dell’Uncem -. Regione, Parlamento e Governo devono ascoltare il grido di chi nelle aree montane tiene aperto un’impresa o un negozio, presidio sociale oltre che economico. Non basta la possibilità data dall’Ue alle Regioni di ridurre le imposte regionali, come l’Irap l’Irap”.


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Il canone Rai si paga in bolletta segnalazioni e proteste allʼUnce Nelle Alte Valli la ricezione del segnale funziona ad intermittenza. I cittadini si lamentano Seicentomila piemontesi non vedono i canali Rai. E ancor meno i bouquets degli editori privati. Le proteste dei Comuni e di chi vive nelle Terre Alte sono in continua crescita. In queste settimane in cui le valli alpine e appenniniche sono meta di turisti in strutture turistico-ricettive e seconde case, Uncem sta ricevendo numerose segnalazioni di Sindaci che registrano troppi, inaccettabili, disservizi nella ricezione dei canali televisivi, a partire dal servizio pubblico. Sono ancor più arrabbiati visto che a luglio, nella bolletta elettrica, è arrivata anche la prima tranche del canone. Le segnalazioni all’Uncem confermano i numeri già rilevati dal CoReCom del Piemonte e presentati a inizio marzo 2016 in Consiglio regionale: sulla base dei 368

Comuni che hanno risposto al questionario del Comitato regionale, per un totale di 1.205.328 abitanti, 149.064 non ricevono il segnale Rai, il 15%. 600mila piemontesi non vedono il TgR piemontese. I problemi di ricezione della tv e l’accesso ai servizi di comunicazione fa parte dei diritti di base, di tutta la popolazione, indipendentemente dalla sua residenza e dal luogo in cui lavora. Oggi, la Regione ha in mano una grande sfida. Cioé unire i tre grandi fronti del divario digitale che sono tv, banda larga e telefonia mobile. Il Piemonte ha 280 milioni di euro da investire su infrastrutture e servizi. Bisogna partire da qui per rendere smart le aree interne e a domanda debole. La situazione, su tutti i tre fronti, negli ultimi anni

è peggiorata. I problemi tecnici aprono partite politiche. “Sulla tv, con il digitale i problemi sono aumentati - spiega il presidente Uncem Lido Riba - Come la Rai misura il suo servizio garantito al 95% della popolazione non lo sappiamo. E chi sta fuori? Questa è una emergenza che deteriora i rapporti e i diritti di cittadinanza, con una enorme disparità. Non vogliamo solo protestare, ma lavorare con il Ministero dello Sviluppo economico e gli assessorati regionali per costruire la proposta. La tecnologia è alla base di qualsiasi sviluppo, come ci hanno scritto oltre 200 persone nel questionario sui servizi digitali diffuso da Uncem a inizio anno”. Nel corso del 2016 sono state numerose le interrogazioni parlamentari, da parte di Senatori e Deputati piemontesi,

per chiedere al Mise, alla Rai, con la sua collegata RaiWay, di investire una parte del gettito maggiore del canone inserito nella bolletta elettrica per potenziare i ripetitori nelle Terre Alte. Lo hanno chiesto anche 300 sindaci con specifici ordini del giorno. Dal Mise e da RaiWay non sono finora arrivate conferme alla disponibilità di lavoro in questa direzione. E la situazione peggiora. Facendo infuriare turisti e residenti che non riescono a vedere le gare delle Olimpiadi e le altre trasmissioni. Dove i territori sono raggiunti da segnale tv è grazie agli investimenti fatti negli ultimi dieci anni dalle Comunità montane, in accordo con la Regione. Hanno acquistato e fanno manutenzione su una cinquantina di ripetitori. Molte aree apine si sono attrezzati autonoma-


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a, em

VALLI DI LANZO

mente, come a Pomaretto, in Val Chisone, dove 150 famiglie si sono organizzate in un consorzio privato per acquistare ripetitori e parabole. “Che il gettito maggiore ottenuto con l’inserimento dell’imposta per il possesso della tv nella bolletta elettrica sia destinato al potenziamento del segnale nelle Terre Alte, mi sembra un obiettivo necessario per un Paese moderno, con un servizio televisivo pubblico capace di raggiungere tutti i territori, tutti i cittadini - spiega l’onorevole Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem e presidente dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna -. Con il rinnovo del contratto di servizio, questo sviluppo e questa presenza capillare deve essere un fattore da prendere in considerazione, non certo residuale”.

VALLI DI LANZO

Più attenzione per le Poste Innovazione, concretezza, tempi certi. Su questi assi si muove la proposta che Uncem ha fatto a Poste Italiane per rafforzare la rete di sportelli nei Comuni montani. Accogliendo la disponibilità a non chiudere uffici e a non tagliare orari di apertura nel 2017, Uncem ha ripresentato il piano di rafforzamento della rete già proposto a Poste nel 2005 e poi mai attuato. L’incontro con l’azienda, insieme a Anci e alla Conferenza delle Regioni, si è svolto presso il Ministero delle Autonomie e degli Affari regionali alla presenza del Ministro Costa e del Sottosegretario Bressa. Entro il 30 settembre, Uncem e Anci illustreranno al Ministero e poi a Poste i possibili criteri di selezione dei Comuni ove avviare sperimentazioni di sportelli multiservizi, capaci cioé di offrire ai cittadini una serie di opportunità maggiori legate al mondo del commercio e della distribuzione di pacchi e farmaci, alla promozione turistica locale in accordo con enti e Pro

Loco, all’Agenda digitale e alla fruizione della rete. Nuove opportunità anche per gli Enti locali, a partire dal servizi di tesoreria peri i Comuni che - è stato proposto - potrebbero come in Francia ospitare gli uffici postali all’interno della sede comunale. Uncem ha chiesto a Poste un’interazione più forte dell’azienda statale con le associazioni locali e le comunità, anche per la distribuzione della corrispondenza. Molte delle opportunità che Poste può costruire per gli Enti locali si inseriscono opportunamente all’interno

delle funzioni associate Unioni montane di Comuni; ne sono un valido supporto. Inoltre, Uncem ha evidenziato al tavolo ministeriale come Poste gestisca il risparmio di miliardi di euro dei cittadini, con picchi più forti nelle zone interne e montane del Paese. Si tratta di un fronte non tralasciabile, che conferma la necessaria decisiva capillarità della rete di sportelli, da rafforzare come previsto dal ddl piccoli Comuni e Montagna, già approvato dalle Commissioni della Camera e a settembre in discussione nell’Aula di Montecitorio.


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Sos lupi: troppi morti nel 2015

VALLI DI LANZO

Anche qui la specie è in via d’estinzione. Organizzati incontri per la popolazione Proprio nei giorni in cui la Coldiretti Torino organizzava a Bobbio Pellice la giornata “Ami i lupi? Adotta un pastore”, per presentare un progetto innovativo e di condivisione che coniuga la tradizione dell’allevamento alla pastorizia dei nostri giorni, a Corio si è svolto nella serata di venerdì 5 agosto, un incontro che aveva al centro dell’attenzione il lupo. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Sentieri Alta Vallone, in collaborazione con La Burera e l’amministrazione comunale, aveva lo scopo di far conoscere la storia di un rapporto complicato tra gli uomini e i lupi. Se da una parte c’è vera preoccupazione per i pastori, di cui si conoscono le loro storie di vita, la fatica del loro lavoro quotidiano oggi in parte esposto a minaccia dal ritorno del lupo nelle valli, dall’altra parte vi è la certezza che sulla ge-

stione della presenza di questo meraviglioso, ma altrettanto spaventoso, animale vi sono dei fraintendimenti. Infatti solo l’anno scorso si sono contati 240 capi di bestiame uccisi. Il tema torna quindi ad essere al centro dell’attenzione: soltanto la scorsa primavera, anche nelle Valli di Lanzo si era svolto un incontro sul ritorno del lupo. In quell’occasione, nel salone dell’ATL di Lanzo, insieme a tanti allevatori interessati, erano intervenuti la guardia ecologica Emilio Gugliermotti, il veterinario e guardia parchi Luca Giunti per ragguagliare e rispondere alle domande che sorgevano dagli stessi allevatori presenti in sala. Quanti sono i lupi? Da dove arrivano? Sono pericolosi? Nella stessa occasione era emerso che, adottando alcune misure nella gestione del pascolo, si poteva prevenire un

eventuale danno al proprio bestiame. Per esempio, se il pascolo fosse assistito almeno da una persona, la sua presenza basterebbe ad inibire la vicinanza di un lupo. Altre tecniche, come per esempio i “fladry”, dei dissuasori di protezione, o i cani da protezione, erano stati illustrati dalla veterinaria Silvia Dalmasso, responsabile del progetto “Life Wolfalps”, nell’ambito del quale era anche prevista un’assistenza tecnica per l’implementazione dei piani di prevenzione. La preoccupazione per il proprio pascolo, che per alcune realtà corrisponde ancora al proprio mezzo di sostentamento, è più che mai lecita. Ma non si dimentichi, onde evitare strumentalizzazioni e per non rischiare che il lupo si trasformi piuttosto nel capro espiatorio della situazione, che anche il lupo ha subito delle minacce. Sempre nel corso della

primavera passata si erano verificati diversi episodi di avvelenamento nelle Valli di Lanzo. Addirittura, nell’area boschiva che si apre verso la Val Grande, territorio comunale di Ceres, e poi in Val Susa, Val Pellice e a Giaveno. La presenza di sostanze tossiche era stata riscontrata anche sui corpi di animali morti del Parco delle Alpi Marittime e del Marguareis, nel cunese. I bocconi, iniettati di topicida e stricnina, un alcaloide molto tossico, erano plausibilmente provenienti da macelli. Chiaramente, oltre al lupo, si espone al rischio di avvelenamento anche la selvaggina. Il lupo è da sempre identificato come l’ingannatore, un pericolo. Ma il rischio è che questo stereotipo venga sfruttato e strumentalizzato da chi ha interesse che non vi sia la presenza del lupo. Quando in realtà basterebbe conoscere le strategie di convivenza...


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VALLO TORINESE

Dalle Valli a Palermo in bici, il viaggio di Claudio Colacino Percorre 1920 chilometri per andare a trovare un amico siciliano Claudio Colacino, lanzese di 54 anni, è partito il primo settembre da Vallo Torinese, dove si è trasferito da poco, e lo scorso venerdì 16 settembre è arrivato a Palermo. Dodici giorni di viaggio, 160 chilometri al giorno, per un totale di 1920 chilometri, Colacino ha attraversato lo stivale per andare a trovare un suo amico. Avendo scelto di dormire in tenda, il ciclista aveva con s è un carico di

40 chili. “Volevo fare un viaggio e ho colto l’occasione per andare in bici a trovare un mio amico - ha detto lo sportivo Generalmente uso anche la bici da corsa ma ne ho presa una da strada e l’ho adattata alla modalità viaggio. Incominciavo a pedalare ogni giorno dalle 04.30 del mattino in poi. Il peso e la fatica si sentono ma posso dire che è stata un’esperienza unica che di certo ripeterei. Dieci anni fa ero

NOTIZIE

in comune

Testata: “La Voce di” Reg. Trib. di Torino n. 5332 del 23/11/1999. Editore: Vivimedia srl, via della Repubblica, 9, 10036 Settimo To-

arrivato fino in Calabria mentre all’inizio dell’estate sono andato fino a Sant-Aupre. Il punto è solo che ci vogliono molti giorni di vacanza ma non mi dispiacerebbe andare fino in Spagna, passando per lo Stretto di Gibilterra ed arrivare fino a Lisbona, in Portogallo. Sono 3000 chilometri di percorso, me ne hanno parlato degli amici e finora è stato solo un pensiero, una fantasia. Vedremo un giorno”.

rinese (TO) P.Iva 09778020017 Direttore responsabile: Liborio La Mattina Direttore editoriale: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 - Cavaglià (BI) Redazione: Settimo T.se - via della Repubblica, 9 Tel. 011/ 0201535

Fax 011/ 0201536 Email: info@giornalelavoce.it Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero 4 - Ciriè (To) - Tel. 011 9211631 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti

previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materiale pubblicitario è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).


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Bob Kart e Notte Bianca: ricordi di unʼestate viucese davvero sp Grande successo per le due iniziative tenutesi a fine agosto A Viù un grande successo per i Bob Kart e la Notte Bianca Già da venerdì, i villeggianti e gli abitanti di Viù hanno potuto vedere i caravan con targhe di mezz’Europa entra in paese. Per lo più con il carrello al seguito su cui viaggiavano i coloratissimi bob kart che hanno poi preso parte al 53° G.P. Newton Bob Kart. Competizione europea che quest’anno ha battuto ogni record di partecipazioni, iscrizioni e presenze. Sabato 27 agosto si sono tenute le prove libere con cui i concorrenti hanno potuto prendere confidenza con il percorso irto di curve e ripide discese. La serata è stata successivamente allietata dall’iniziativa “Nessun dorma” con cui le strade e le vie di Viù si sono riempite di bancarelle, artisti, musica, stand gastronomici ed un gran numero di intrattenimenti per

tutti i gusti. Iniziativa premiata da una folla innumerevole che ha riempito il paese fino a tarda serata e non solo. La domenica, 28 agosto, si sono tenute le gare vere e proprie in cui i bob kart hanno sfrecciato per il percorso contendendosi posizioni e tempi rigorosamente cronometrati. Un momento magnifico di sport che ha portato le bandiere di tante nazioni europee a farsi onore in un clima di competizione accanita ma dall’alto spirito sportivo. Competizione ma, al tempo stesso, comunanza di valori nel nome proprio del grande sport. La gara ha avuto, tra l’altro, il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, del Comune di Viù e delle federazioni sportive dedicate. Grande soddisfazioni per gli organizzatori, i moltissimi volontari che si sono prodigati

per la buona riuscita dell’evento e per tutta la popolazione che ha vissuto un momento di grande vitalità per il paese. Importante, poi, la scelta condotta dalla Pro Loco di Viù, dall’amministrazione comunale e dal gruppo Bob Kart Viù

di dedicare queste due giornate alla raccolta di fondi in favore delle popolazioni colpite dal recente e devastante sisma del centro Italia. Alla nobiltà dello spirito sportivo, dunque, si è unita quella della solidarietà.


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i peciale VIÙ

VIÙ

Una serata dedicata a Piumati Nella serata di venerdì 12 agosto al Col San Giovanni è stata ricordata la figura di Giovanni Piumati, un grande pittore che oltre ad aver fissato sulle sue tele i più bei paesaggi delle nostre valli era anche un valente studioso dei codici e della figura di Leonardo Da Vinci. Dopo aver trascorso molte estati presso il Col di San Giovanni, qui concluse la sua esistenza nel 1915 ma da allora non è mai stato dimenticato. Ne hanno parlato Carla F. Guetermann ed Armando Audoli nella loro opera dal titolo “Giovanni Piumati 1850-1915. La parabola artistica di un intellettuale europeo”, presentata proprio presso la parrocchia del Col San Giovanni al pubblico. Ad intervenire a proposito della figura di Piumati è stata proprio la professoressa Gueterman accompagnata dalla dottoressa Giovanna Cravero direttrice del Museo Civico di Palazzo Traver-

sa a Bra, località cuneese di cui era originario il Piumati. Il sindaco di Viù Daniela Majrano e l’Assessore alla cultura Alberto Guerci hanno spiegato il motivo per cui hanno voluto questo incontro, così strettamente legato alla storia e alla cultura del territorio. Erano presenti anche i ricercatori storici Milo Julini Giulio Taneschia e Alessandro Mella. Il primo ha approfondito, con l’autrice, gli aspetti legati alla presenza di Piumati in Val di Viù anche raccontando aneddoti curiosi e poco conosciuti. Mella ha, invece, avuto modo di discorrere con la professoressa Guetermann dei rapporti di Piumati con il Kaiser tedesco Guglielmo II e con Casa Savoia e ha illustrato alcuni parallelismi con la figura di Leonardo. Diverse le persone tra il pubblico che ha espresso il proprio apprezzamento, lasciandosi coinvolgere direttamente.



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Viù dʼoro: ecco i premiati

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Giunto alla seconda edizione, s’è concluso il concorso di pittura promosso dalla Pro Loco Venerdì 26 agosto, alla conclusione della seconda edizione del concorso di pittura “Viù d’oro” 2016, promosso dalla locale Pro loco, è avvenuta la premiazione dei vincitori. Era prevista l’esposizione di opere pittoriche e grafiche con attribuzione di premi distinti: per la sezione “Viù, colori ed emozioni”, dedicata alla rappresentazione di soggetti legati al territorio viucese, e per la sezione a tema libero. Per la sezione “Viù, colori ed emozioni” sono stati attribuiti i seguenti premi: 1° premio di 500 euro a M. Teresa Pansini, autrice del quadro intitolato “Interpretazione a Viù”. 2° premio di 300 euro a Michela Fischetti, autrice di “Colori ed emozioni a Viù”. 3° premio di 150 euro a Giorgio Mariani, autore di “Contadinello”. Per la Sezione a tema libero, i premi sono stati i seguenti: 1° premio di 300 euro a Giorgio Benci, autore di “Composizione 613”. 2° premio di 200 euro a Pier Enrico Pomba, autore di “Tutto passa”. 3° premio di 100 euro a Gianni Bombi autore di “Ritorno a casa”. Hanno partecipato 48 artisti che hanno esposto 32 quadri nella sezione “Viù, colori ed emozioni” e 56 in quella a tema libero. Per il giudizio sulle opere esposte erano previste due Giurie, una di qualità composta da esperti nominati dalla Pro Loco di Viù, e una Giuria popolare, formata dai visitatori di età superiore ai 14 anni, che hanno espresso su una schedina le loro preferenze, una per sezione. L’esito del concorso è stato determinato dalla somma dei voti espressi dalle due Giurie, ciascuna per il 50% del totale. L’iniziativa ha riscosso un grande successo di pubblico, visto che nei dieci giorni di apertura i visitatori votanti sono stati oltre 650, e si è conclusa con un bilancio decisamente positivo per la qualità delle opere in esposizione. Le motivazioni 1° premio a M. Teresa Pansini, autrice del quadro intitolato “Interpretazione a Viù”, con la motivazione: “La tecnica raffinata ed esperta si combina ad un immaginario tematico tra il figurativo e l’informale di grande poesia, perfettamente aderente al tema proposto”. 2° premio a Michela Fischetti, autrice di “Colori ed emozioni a Viù”, con la motivazione: “L’armonica composizio-

ne e la suggestione cromatica consentono una rappresentazione che richiama direttamente il soggetto indicato”. 3° premio a Giorgio Mariani, autore di “Contadinello”, con la motivazione: “L’originalità dell’opera, che abbina una visione neo-figurativa di sintesi in un contesto fiabesco, produce un risultato che bene si addice ad un’evocazione alpina”. Per la Sezione a tema libero, i premi sono stati i seguenti: 1° premio a Giorgio Benci, autore di “Composizione 613”, con la motivazione: “La sospensione metaforica del contesto e degli

oggetti rappresentati viene comunicata con una tecnica esecutiva puntuale e di raffinato dettaglio”. 2° premio a Pier Enrico Pomba, autore di “Tutto passa”, con la motivazione: “I temi classici della gioventù e della maturità vengono interpretati con originalità e capacità esecutiva”. 3° premio a Gianni Bombi autore di “Ritorno a casa”, con la motivazione: “Il soggetto montano è reso con fresca pennellata, memore della lezione impressionistica, in un’atmosfera di vibrante luce, contrapposta a solide masse”.


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Una giornata in ricordo di Gozzano

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Una giornata teatrale nel centenario della morte del poeta, in frazione Bertesseno Nel pomeriggio di domenica 7 agosto, nella frazione Bertesseno di Viù si è svolta una giornata teatrale in ricordo del poeta crepuscolare Guido Gozzano, nel centenario della sua morte, avvenuta a Torino il 9 agosto 1916. La giornata è stata organizzata dall’associazione “Cò Mòi” di Bertesseno con il patrocinio del Comune di Viù, dell’Unione Montana Alpi Graie, della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. Lo spettacolo è stato aperto presso il teatro di Bertesseno con i saluti e ringraziamenti di Alberto Guerci, assessore al Turismo del Comune di Viù, e da una introduzione curata dalla professoressa Maria Rosa Masoero, docente

ordinario di letteratura italiana all’Università di Torino. In questa occasione è stato spiegato come il poeta Guido Gozzano (Torino 1883-1916), nel 1909, trascorse alcuni mesi proprio a Bertesseno. Questi tre mesi sono risultati assai significativi per l’attività letteraria, tanto da poter affermare che Bertesseno rappresenta un vero e proprio snodo nel percorso di poeta e letterato del Gozzano. E’ proprio tra queste montagne che il poeta si era ritirato in questa impervia e isolata frazione per ritrovare la perduta ispirazione, iniziando a scrivere il più celebre dei suoi volumi, “I colloqui”. Lo spettacolo è sfociato in un percorso di teatro itinerante, curato

dalla compagnia “Lo Zodiaco” di Caluso, in collaborazione con Red Babi Production e Gli Alisei di Orio Canavese. Durante le quattro tappe si è potuto assistere alla recita di poesie di Gozzano, alla messa in scena di momenti della vita del poeta, come il ‘possibile’ incontro con il pittore Piumati (all’epoca villeggiante nel Comune di Col San Giovanni), al folklore con i costumi tradizionali degli abitanti della frazione e alla buona musica. Il percorso si è concluso presso la piazza di Bertesseno con una merenda per tutti i presenti. Il grande afflusso di gente ha riempito le vie e la piazza di questa piccola frazione di Viù, molto amata dai suoi abitanti.


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Ottobre 2016 LANZO E DINTORNI

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NOTIZIEe

giochi e svago

in comun

VERTICALI: 1. Non sempre è a remi – 2. Federation Lainiere Internazionale (sigla) – 3. Il Pallavicino letterato del 600 – 4. La…spina dorsale italiana – 5. Impiegato amministrativo – 6. Nome di diversi faraoni dell’antico Egitto – 7. Agnese a Madrid – 8. Odio, rancore – 9. Un noto da Vinci – 10. Eliminare un brano da un testo – 12. Lo è il Piemonte – 14. Fine di spie – 15. Vocali nel pane – 20. Le finanze dello stato – 22. Manifesto di grande formato che si appende alle pareti – 24. Francesco pittore e incisore rinascimentale – 25. East African Airways (sigla) – 26. Coda di pesce – 28. La porta la sposa – 29. Oziare in centro - 31. Ha soci alpinisti – 33. Sigla di Rieti – 35. Tema senza pari – 37. Sono in rete.

ORIZZONTALI: 1. Canzonatura, inganno – 5. Grave, cupa – 9. Cuore di Elsa – 11. Animale proverbialmente veloce – 13. Affanno, agitazione – 16. Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche (sigla) – 17. Lasciano una scia in cielo – 18. Testa di cobra – 19. Declini, involuzioni – 21. Napoli sulle targhe – 22. Canestro, cesta – 23. Di forma ellittica – 26. Tratti somatici di una persona – 27. La varò Noè – 28. Assegnare, inviare – 29. Grosso stato asiatico – 30. Morbidi – 31. Piroga – 32. Per due dà sei – 34. La nona lettera greca – 36. Siede sul trono – 38. Irlanda – 39. Scorre a Torino – 40. Un noto formaggino – 41. Assortimento di oggetti.

Trovate tutte le parole elencate, le lettere rimaste vi daranno il nome del comune del Canavese con il santuario di Santa Elisabetta

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