Tuttocapsule News Febbraio 2019

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SOMMARIO VERSO LA “BUONA” PLASTICA

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IL “VENDING SOSTENIBILE” DI CONFIDA

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NASCE COFFEE SAPIENS

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I PICCOLI GRANDI CAPOLAVORI DI FLO SPA

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LATTE DI UNICORNO: UN SUCCESSO MAGICO

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IL PROGETTO “MILANO PLASTIC FREE”

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DA TUTTOCAPSULE C’È PIÙ GUSTO

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NOTIZIE IN CAPSULE

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IL SIGEP SUPERA LE 200.000 PRESENZE

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Testata: “Notizie in Comune” Reg. Trib. di Ivrea n. 2740 del 03/12/2018. Editore: Vivivoce srl, via della Repubblica, 9, 10036 Settimo Torinese (TO). P.Iva 10822370010 Direttore responsabile: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 Cavaglià (BI) Redazione: Settimo Torinese (TO) - via della Repubblica, 9 Tel. 011/ 9203379 Email: contatti@vivivocepubblicita.com Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero, 4 - Ciriè (To) Tel. 011 9203379 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materiale pubblicitario è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).


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La “buona” plastica sarà la nuova frontiera dell’industria La direttiva sulle materie plastiche monouso è un elemento importante del piano di azione europeo

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’inquinamento del mare è di plastica. E così l’Unione Europea ha deciso di mettere fine alla dispersione di polimeri con processi di biodegradabilità eterni e dare ossigeno alla ricerca scientifica nel campo dei materiali ecosostenibili, con l’obiettivo di ottenere materiali con ottime performance strutturali, chimicofisiche e, soprattutto, economiche. Le aziende impegnate nella produzione di alimentari monoporzionati, come le capsule e le cialde, sono in continua crescita e stanno conquistando nuove quote di mercato proprio grazie alla maggior sensibilità ambientale dei consumatori. Del resto, le statistiche sono impietose: più dell’80% dei rifiuti marini è di plastica. Ecco il motivo principale per cui il testo della commissione europea è stato approvato nel mese di ottobre 2018 con 51 voti favorevoli, 10 contrari e tre astenuti. Le nuove normative prevedono la messa al bando di un elenco di prodotti in plastica monouso, oltre alle attrezzature da pesca. Insieme costituiscono il 70% di tutti gli oggetti di rifiuti marini. A partire dal 2021, nei casi in cui esistano materiali più sostenibili per produrli, saranno messi al bando oggetti di uso comune, come i cotton fioc, le posate e i piatti, le cannucce, le palette per mescolare le bevande, bastoncini per palloncini. Saranno vietate anche le pla-

stiche oxo-degradabili (cioè con additivi aggiunti che ne favoriscono la degradazione in frammenti molto piccoli, i quali, però, non sembrano scomparire più facilmente), e contenitori per cibo e tazze in polistirene espanso. I contenitori per bevande monouso in plastica saranno ammessi sul mercato solo se i loro tappi e coperchi restano attaccati. A causa della sua lenta decomposizione, la plastica si accumula nei mari, negli oceani e sulle spiagge dell’UE e di tutto il mondo. Residui di plastica finiscono per essere ingeriti da tartarughe marine, foche, balene ed uccelli, ma anche dai pesci e dai crostacei, terminando il suo viaggio nella catena alimentare umana. E mentre le materie plastiche sono convenienti, adattabili, utili ed economicamente valide, quando vengono disperse nell’ambiente generano un impatto economico negativo che comprende il mancato smaltimento o recupero, i costi di pulizia e le perdite per turismo e pesca. UNA NUOVA ECONOMIA La direttiva sulle materie plastiche monouso è un elemento importante del piano di azione europeo anche per stimolare una nuova economia circolare. Si basa sulla positiva riduzione del consumo di sacchetti di plastica monouso introdotti dalla legislazione dell’UE nel 2014

e sulla nuova legislazione UE per i rifiuti, che include obiettivi per il riciclaggio delle materie plastiche. Sostituire gli articoli in plastica monouso con altri composti da materiali innovativi, significa creare creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro. Il programma “Horizon 2020”, infatti, ha messo in campo oltre 250 milioni di euro per finanziare attività di ricerca e sviluppo nei settori di diretta rilevanza per la strategia sulle materie plastiche. Tra il 2019 e il 2020, altri 100 milioni di euro saranno destinati al finanziamento di azioni prioritarie, compresi lo sviluppo di materiali plastici più “intelligenti” e più riciclabili, processi di riciclaggio più efficienti e la rimozione di sostanze pericolose e contaminanti da materie plastiche riciclate. Agendo a livello europeo, si potrà evitare la frammentazione del mercato e si dovrebbero applicare pari condizioni a tutti gli stati membri. Attraverso questa proposta l’Europa sta rispettando i propri impegni a livello globale nell’ambito della riduzione dei rifiuto dispersi in mare. MA QUALE SARA’ L’IMPATTO DI QUESTA DIRETTIVA SUI RIFIUTI MARINI? Dovranno essere ridotti i rifiuti, evitando danni ambientali che altrimenti costereb-

bero 22 miliardi di euro entro il 2030. Si eviterà inoltre l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030. I produttori saranno obbligati a contribuire a coprire i costi di gestione e pulizia dei rifiuti, oltre a sostenere misure di sensibilizzazione per contenitori di alimenti, pacchetti e confezioni (come per patatine e per i dolci), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtri (come mozziconi di sigarette), salviettine umidificate, palloncini e sacchetti di plastica leggeri. L’industria sarà incentivata a sviluppare alternative meno inquinanti per questi prodotti. Gli Stati membri saranno obbligati a raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica per bevande monouso entro il 2025 anche attraverso sistemi di rimborso puntuale, erogato dopo aver depositato il contenitore in appositi raccoglitori. E alcuni prodotti dovranno adottare un’etichettatura chiara e standardizzata per indicare lo smaltimento dei rifiuti, il loro il grado negativo di impatto ambientale e la quantità di materie plastiche contenute. Ciò si applicherà agli assorbenti igienici, alle salviettine umidificate e ai palloncini. La “buona” plastica sarà la nuova frontiera dell’industria: l’Europa vuol bene al proprio mare. Che poi è anche “Nostrum”. Sandro Venturini


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Il progetto “Vending Sostenibile” di CONFIDA

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ONFIDA che è l’unica associazione di categoria che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica, a partire dal 2014 ha dato vita al progetto “Vending Sostenibile” creando una specifica Commissione composta da aziende del settore che si è impegnata ad approfondire le tematiche della sostenibilità nella distribuzione automatica. In questa attività, CONFIDA si è avvalsa della competenza della Fondazione Sodalitas che dal 1995 promuove la Sostenibilità d’Impresa in Italia, contribuendo all’evoluzione del ruolo dell’impresa come attore sociale e non solo economico. L’associazione ha quindi creato un marchio (“Vending Sostenibile”) e un sito internet (www.vendingsostenibile.com) grazie al quale le aziende associate possono dare visibilità e condividere le loro buone prassi in tema di sostenibilità con le altre imprese del settore oltreché con enti e istituzioni. Ad oggi il sito di Vending Sostenibile, nella sezione “I progetti delle aziende” ha mappato oltre 40 progetti di sostenibilità realizzati da imprese del settore della distribuzione automatica. “Le aziende del nostro settore sono sempre più consapevoli del fatto che l’attenzione ad una gestione sostenibile dell’attività della distribuzione automatica - spiega Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA - porta notevoli benefici in termini di minor impatto ambientale non solo per l’azienda stessa ma per la comunità in cui essa opera”.

L’economia circolare nel vending Ri-Vending, un ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica per distributori automatici

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’economia circolare entra nel vending grazie al progetto RiVending, un ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica per distributori automatici voluto da CONFIDA - Associazione Italiana Distribuzione Automatica, Corepla - Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, Unionplast - Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica). Ma come funzionerà RiVending? I consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il proprio caffè, saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore che permetterà di isolare il materiale plastico di cui sono fatti, dagli altri imballaggi in

plastica. Questo contenitore avrà al suo interno un sacchetto di colore verde che sarà ritirato insieme al resto della raccolta differenziata da Iren, la società incaricata del servizio nella città di

Parma. I bicchieri e le palette per la distribuzione automatica sono infatti contenitori tecnici realizzati al 100% in polistirolo, un materiale che possiede le caratteristiche

ottimali per garantire una corretta erogazione della bevanda all’interno del distributore. Inoltre sono prodotti utilizzati e smaltiti spesso in prossimità del distributore - quindi facilmente recuperabili - e “puliti” perché contengono per lo più residui che si possono eliminare con un semplice lavaggio. Al progetto pilota di RiVending hanno già aderito importanti aziende ed enti presenti sul territorio di Parma e Provincia, tra i quali comune di Parma, Università di Parma, la stessa Iren, Barilla Spa e Gazzetta di Parma. Una volta conclusa questa fase pilota, l’obiettivo è di estendere RiVending all’intera città di Parma per poi interessare anche altre province del territorio italiano.


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Ferran Adrià e Lavazza: il caffè si fa protagonista Nasce Coffee Sapiens, il libro in cui l’universo espanso del caffè diventa luogo di conoscenza

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omprendere per innovare è la filosofia del libro Coffee Sapiens, contributo di Lavazza al grande progetto Bullipedia di Ferran Adrià, l’enciclopedia dedicata alla ristorazione gastronomica del mondo occidentale. In Coffee Sapiens l’universo espanso del caffè si fa protagonista e diventa luogo di conoscenza e di confronto in un volume che non tratta il caffè esclusivamente come prodotto ma prende in considerazione anche l’ecosistema in cui nasce e si elabora, dalla produzione all’arrivo al consumatore. Storia, consumo, produzione, varietà, ma anche industria e imprenditorialità, i contenuti di Coffee Sapiens che grazie alla sua visione a 360 gradi, ne analizza tutti gli ambiti e illustra le nozioni necessarie per carpire il mondo del caffè in una maniera al tempo stesso interconnessa ma ordinata. Con Coffee Sapiens Lavazza continua, insieme a Ferran Adrià, il percorso di esplorazione del caffè in tutte le sue forme ed espressioni, e, attraverso il suggestivo metodo di analisi multidisciplinare “Sapiens” di catalogazione e analisi tassonomica dell’alimentazione dentro il mondo del caffè, porta a confrontare e condividere ogni singola conoscenza sul caffè e la fa evolvere a porta d’accesso per studiare l’evoluzione delle culture nel mondo, gli usi e costumi dei

popoli e le continue innovazioni tecnologiche. “Il percorso che abbiamo intrapreso insieme a Lavazza mi ha portato a espandere i limiti della sperimentazione. Mi ha incuriosito molto l’idea di poter prendere il caffè e portarlo al di là delle sue convinzioni radicate nei secoli”, ha commentato Ferran Adrià. “È una filosofia affine a quella del team di elBulli e trova uno sbocco naturale nel progetto bullipedia, per dimostrare come anche il caffè sappia essere inedito e sorprendente, e stimolare la ricerca verso confini che ancora non siamo stati in grado di immaginare”. Coffee Sapiens nasce dal rapporto di collaborazione e partnership quasi ventennale tra Lavazza e Ferran Adrià, legati da una spinta comune verso lo studio e l’innovazione, che li ha portati negli anni a percorrere e sperimentare l’arte del caffè, attraverso nuove tec-

niche, concetti e modalità di degustazione, con il presupposto irrinunciabile della qualità assoluta, sempre e comunque. È così che nel 2000 all’interno del Training Center è nata la disciplina del Coffee Design, il food design applicato al caffè, con la quale il caffè è entrato ufficialmente nel mondo dell’alta gastronomia, proponendosi sotto altre forme come una sfera, una lente o una spuma, andando oltre l’esperienza sensoriale, gustativa e olfattiva. “Fin dal primo incontro Ferran Adrià ci ha dato nuovi stimoli per andare oltre e guardare il caffè con occhi sempre nuovi, aprendoci alle contaminazioni e alle sperimentazioni”, ha commentato Giuseppe Lavazza, Vice Presidente del Gruppo Lavazza. “Con lui abbiamo condiviso l’attenzione alle voci nascoste del caffè, quelle di tutte le persone che lavorano per coltivarlo, lavorarlo, distribu-

irlo e portarlo nel quotidiano di tutti noi. La metodologia Sapiens ci ha mostrato nuove vie, consentendoci di estendere il nostro sapere lungo tutta la matrice del caffè. Siamo convinti che “Coffee Sapiens” possa diventare un acceleratore di innovazione per tutti gli amanti del caffè come noi”. Una guida per comprendere il caffè nella sua totalità, parte integrante della vita quotidiana, un manuale per approcciarsi al mondo della ristorazione per i professionisti che vogliono acquisire una conoscenza a tutto tondo della materia, ma anche un libro dall’iconografia suggestiva per i tanti appassionati e curiosi. La piattaforma multimediale consente ad un pubblico molto più vasto di accedere ai contenuti e alla metodologia Sapiens, rendendolo concretamente un progetto aperto e fruibile da tutti, potenzialmente applicabile anche ad altri ambiti di ricerca. Questa la filosofia condivisa di Lavazza e Bullifoundation: condividere la conoscenza avvalendosi anche degli strumenti digitali, che la rendono immediatamente approcciabile a tutti. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, di cui Lavazza è partner storico, un’istituzione dinamica e fortemente internazionale cresciuta attorno alla filosofia di Slow Food e fondata sull’eccellenza culinaria.


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I piccoli grandi capolavori di Flo SpA

Uno sguardo al futuro con la capsula Gea e il bicchiere Hybrid-cup

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lo SpA, azienda di Fontanellato (Parma) è tra i maggiori produttori europei di packaging per alimenti. Ha presentato al mercato Gea, una capsula caffè biodegradabile e compostabile nata dalla partnership con NatureWorks LLC, società leader nella produzione di biopolimeri. La soluzione proposta da Flo, è una capsula compostabile da gettare nell’umido, agevolando lo smaltimento del caffè e restituendo al contempo un fertilizzante eccezionale all’agricoltura. Gea è interamente composta da PLA IngeoTM, un biopolimero tecnico prodotto da NatureWorks, derivante da risorse vegetali rinnovabili. Importante valore aggiunto di Gea è anche la sua caratteristica di barriera all’ossigeno atmosferico, che permette di preservare a lungo le qualità organolettiche del prodotto contenuto. Gusto e aroma del

caffè sono così assicurati, soddisfacendo contemporaneamente le esigenze di consumatori e torrefattori. Le capsule Gea hanno bril-

lantemente superato i test di industrializzazione e di riempimento presso importanti torrefattori partner di Flo.

HYBRID-CUP Hybrid-cup è un bicchiere automatico composto da PS vergine unito ad un mix di Sali di origine naturale, riciclabile al 100%, con un ridotto impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 nell’ambiente (carbon foot print) rispetto al bicchiere vending in polistirolo tradizionale. L’abbattimento di emissioni di CO2 è ottenuto grazie a due contributi:

la sostituzione di parte del PS con Sali minerali naturali, con riduzione quindi di utilizzo di risorse fossili non rinnovabili, un design modificato che garantisce un perfetto funzionamento nei distributori automatici nonostante una riduzione di peso del 13%. I risultati dello studio di Carbon “foot-print” condotto da Dnv Business assurance mostra che Hybridcup riduce le emissioni di CO2 associate al prodotto tradizionale del 40%, corrispondenti a 6,2gr di CO2 per singolo bicchiere, 14,7ton di CO2 per camion da 33 bancali.



Latte di unicorno: un successo magico

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La nuova tendenza in capsula è questa bevanda dal colore azzurrino

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l latte di unicorno è la nuova tendenza in capsula. Un successo magico iniziato nel 2017, quando una ricercata caffetteria di Brooklyn, The End, incantò gli States con questa bevanda dal colore azzurrino. Qualche tempo dopo, grazie allo Unicorn Frappuccino di Starbucks, il latte di unicorno venne consacrato dal grande pubblico. Non si tratta però

di una meteora. Certo, l’occhio vuole la sua parte, ma è grazie agli ingredienti ricchi di proprietà benefiche e alla sua inaspettata combinazione di gusti che il latte di unicorno è entrato nelle abitudini dei consumatori. La sua base vegetale (il latte di cocco) gli conferisce una texture morbida e leggera, a cui fa da contrappunto lo zenzero. Questa radice aggiun-

ge una punta di piccante alla dolcezza del cocco e aiuta la digestione e la circolazione periferica. È l’alga spirulina a conferire la tipica colorazione azzurra: il suo nome potrebbe far pensare ad un ingrediente di una pozione magica e in effetti le sue proprietà benefiche sono tali da essere stata nominata dalla Conferenza Mondiale dell’Alimentazione dell’ONU “alimento del futu-

ro” e dall’OMS “miglior cibo del XXI° secolo”. L’ingrediente più esotico invece è sicuramente la maca, una pianta erbacea tipica della zona andina, usata nella medicina tradizionale come afrodiasiaco.. In Italia, si può gustare in alcune caffetterie specializzate, oppure provare le capsule compatibili Italfoods, disponibili per i sistemi Nespresso, A Modo Mio e Dolce Gusto.


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Torino Fabrizi - Via Nicola Fabrizi 36C Torino Mazzini - Via Mazzini 25 Torino Monginevro - Via Monginevro 51 bis Torino Nizza - Via Nizza 218 Torino Plava - Via Plava 42 Torino Sovietica - Corso Unione Sovietica 231 Torino Tripoli - Via Tripoli 23E Torino Val della Torre - Via V. della Torre 197 Tortona - Piazza Roma 44/B Valenza - Corso Matteotti 8 Vercelli - Corso Abbiate 56 Venaria - Viale Buridani 34 LOMBARDIA Brescia - Via Vittorio Emanuele II 29/31 Busto Garolfo - Piazza Cavour 1 Castiglione delle Stiviere - Via Carpenedolo 2H Caronno Pertusella - Corso della Vittoria 417 Cerese - Via Cisa 87 Milano Corvetto - Via Salò1 S. Giorgio di Mantova - St. Legnaghese 3 Suzzara - Via Gianfranco Uccelli 2 Viadana - Via Rocca 48 Vigevano - Via Dante Alighieri 38 Villa Poma - Via Roma Sud 16 VENETO Belluno - Piazza Piloni 21 Conegliano - Via Giacomo Ma tteotti 25 Jesolo - Via Aquileja 70 Legnago - Via Giacomo Matteotti 73 Monselice - Via Costa Calcinara 4 Montagnana - Via Giacomo Matteotti 1 Montebelluna - Via Feltrina Centro 173 Pressana - Piazza Garibaldi 9 San Donà di Piave - Piazza Duomo 11 Verona Tombetta - Via Bozzini 11C TRENTINO ALTO ADIGE Merano - Via Roma 33 Pergine Valsugana - Viale Dante 26 Riva del Garda - Viale Trento 6 Rovereto - Corso Verona 138A Rovereto Nord - Via Parteli 17/C Trento - Via F.lli Fontana 30/4 Trento Sud - Via Fogazzaro 3

VALLE D’AOSTA Aosta - Corso Battaglione Aosta 25 LAZIO Aprilia - Via Toscanini 26 Ardea - Viale San Lorenzo 217 Ciampino - Via Londra 20 Frattocchie - Via Appia 104 Grottaferrata - Via XXV Luglio 6A Latina - Via Piave 111 Pomezia - Via Cavour 25/c Velletri - Piazza Cairoli 3 LIGURIA Imperia - Piazza Dante Alighieri 22 Loano - Via Aurelia 215 Savona - Via Nizza 27r/29r ABRUZZO Vasto - Corso Giuseppe Mazzini 201 TOSCANA Firenze Redi - Viale Redi 61 F Pisa Battelli - Via Battelli 17 Pisa Buozzi - Lungarno Buozzi 15/16 Pistoia - Via Sestini angolo Via Bure Vecchia UMBRIA Città di Castello - Viale Vittorio Emanuele Orlando 17 SICILIA Barcellona Pozzo di Gotto - Via S. Andrea 30 Capaci - Corso Vittorio Emanuele 184 Marsala Milazzo - Via Risorgimento 173/175 Terme Vigliatore - Via I Maggio 1 ESTERO Ljubliana (SLO) - BTC d.d. HALA A Smartinska 152 Ljubliana (SLO) - Miklošiceva 14 Koper (SLO) - Pristaniška Ulica 7.A Zagabria (CRO) - Trg Drage Iblera 10 Hunedoara (ROU) - Bulevardul Corvin PROSSIME APERTURE Empoli, Elba, Roma, San Benedetto del Tronto, Marino, Cagliari, Milano, Vicenza, Genova


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Milano vuol dire addio alle plastiche inquinanti Più attenzione all’ambiente e agli stili di vita sostenibili con il progetto “Milano Plastic Free”

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empre più attenzione all’ambiente e agli stili di vita sostenibili. Con “Milano Plastic Free”, la città vuole dire addio alle plastiche inquinanti. Un’iniziativa sperimentale voluta dall’Amministrazione, in collaborazione con Legambiente e Confcommercio Milano, per sensibilizzare gli esercizi commerciali, i bar e i ristoranti presenti in via Borsieri, via Thaon de Revel (zona Isola), Via Ornato, Via Graziano Imperatore (zona Niguarda) e i loro relativi clienti ad abbandonare le plastiche monouso come bicchieri, posate, piatti, sacchetti e altri contenitori a favore di materiali alternativi, riciclabili e facilmente riutilizzabili. A illustrare i contenuti di “Milano Plastic Free” gli Assessori Cristina Tajani (Attività produttive e Commercio) e Marco Granelli (Mobilità e Ambiente) con Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Grazie a questa sperimentazione Milano si porta avanti in vista dell’applicazione della direttiva dell’Unione europea che dal 2021 vieterà l’utilizzo delle plastiche usa e getta non degradabili”. Così gli assessori Cristina Tajani e Marco Granelli, che proseguono: “La collaborazione con Legambiente e con gli operatori commerciali di Niguarda e Isola ci consentirà di promuovere atteggiamenti e comportamenti virtuosi capaci di modificare le abitudini dei consumatori e dei cittadini. Comportamenti che auspichiamo possano diffon-

dersi con successo in tutta la città”. “L’impatto delle plastiche sull’ambiente è ormai percepito come un dramma epocale - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Per anni si è pensato che il destino delle plastiche dipendesse dalla buona organizzazione di raccolta e separazione dei rifiuti, oggi è chiaro che gli sforzi devono essere concentrati anche sulla riduzione dell’usa-e-getta e sulla sostituzione delle plastiche a perdere con materiali alternativi, quali le bioplastiche, con cui realizzare oggetti analoghi per prestazioni ma perfettamente biodegradabili. Le alternative ci sono, è urgente lavorare per il cambiamento nelle abitudini dei consumatori”. “La sperimentazione a Ni-

guarda ed Isola sarà certamente utile nella sensibilizzazione su un tema importante qual è quello della plastica nell’ambiente – rileva Gabriel Meghnagi, consigliere di Confcommercio Milano e presidente della rete associativa vie”. Il progetto “Milano Plastic Free” ha preso avvio a gennaio 2019. Sono circa duecento gli esercizi commerciali potenzialmente coinvolti presenti nelle quattro vie oggetto della prima sperimentazione. Nello specifico 54 tra ristoranti, bar e attività di somministrazione e 147 negozi di vicinato. Secondo i dati raccolti dal report di Legambiente sul consumo di plastiche, l’Unione Europea consuma annualmente circa sessanta milioni di tonnellate di plastica (da-

to 2016), e di queste il 40%, ovvero più di venti milioni di tonnellate, sono associate al comparto degli imballaggi. Allo stesso tempo, annualmente vengono prodotti circa 27 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica: circa cinquanta kg annui per ogni cittadino europeo, di cui il 31.1% viene raccolto per il riciclaggio, mentre il 27.3% finisce in discarica e il 46.6% in inceneritori. Produzione di plastica e incenerimento in Europa hanno un ‘peso’ climatico molto rilevante pari a 400 milioni di tonnellate di CO2 (dati riferiti al 2012). Nell’UE dall’80 all’85% dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge è di plastica: di questi gli oggetti monouso rappresentano il 50% tra sacchetti, contenitori per alimenti, pacchetti e involucri, contenitori e tazze per bevande, cotton fioc, stoviglie, piatti, palette per mescolare alimenti, cannucce. L’Italia è il secondo Paese europeo produttore: ogni anno vengono immessi al consumo tra i 6 e 7 milioni di tonnellate di plastica. Di queste il 40% sono utilizzate per produrre imballaggi: nel 2017 sono stati immessi al consumo 2.271.000 tonnellate di imballaggi di cui il 43,5% è stato riciclato, il 40% incenerito e il rimanente dismesso in discarica o disperso nell’ambiente. A fronte di un incremento del tasso di riciclo di +5% rispetto al 2014, le tonnellate di imballaggi non riciclati sono rimaste sostanzialmente invariate tra il 2014 (1.292 milioni di tonnellate) e il 2017 (1.284).


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Esprimere un desiderio c’è più gusto con “TUTTOCAPSULE” E

sprimere un desiderio e trovarlo in una capsula. Se parliamo di bevande, oggi è possibile: le migliori marche dei produttori italiani ed internazionali di caffè, in tutti i formati monoporzionati disponibili per i dispositivi più conosciuti, si possono trovare all’interno dei negozi in franchising “Tuttocapsule”: è la prima catena di negozi in Italia, con oltre 110 negozi riforniti con oltre 700 tipologie di capsule, originali o compatibili. E nei prossimi giorni, i punti “Tuttocapsule” aumenteranno di altre 12 unità, andando a servire altre città d’Italia e centinaia di clienti, tutti i giorni. Ma in capsula non c’è soltanto caffè: si possono trovare anche tisane, camomille, infusi, bevande fredde, le miscele più ricercate fino a poter persino servire una vellutata di verdura calda, come fosse appena fatta dalla nonna. La ricerca delle aziende leader dotate delle migliori tecnologie nel confezionamento, pone “Tuttocapsule” tra gli attori principali di un mercato in continua crescita proprio per la facilità con cui poter ottenere bevande di qualità pregiata. Il personale all’interno dei punti vendita viene accuratamente formato da specialisti del settore, affinché possa consigliare il meglio alla clientela più esigente ed intraprendente e a guidarla tra i sapori legati alla tradizione tutta italiana. Tra le capsule in vendita, c’è sempre una particolare attenzione a recepire tutte le innovazioni in commercio, con un occhio di riguardo al comparto dell’ecosostenibilità, per restare al passo con i tempi e sensibilizzare la clientela ad un consumo sempre più consapevole e di qualità. Il continuo aggiornamento dello staff aziendale e la partecipazione alle più importanti fiere di settore e agli eventi commerciali, culturali e sportivi, pone la catena “Tuttocapsule” tra i punti vendita più apprezzati d’Italia. Perché esprimere un desiderio da “Tuttocapsule”, c’è più gusto.

Nei negozi Tuttocapsule un assortimento di oltre 700 tipi di capsule originali o compatibili. Ben 110 negozi in tutta Italia con 12 prossime aperture.


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Al Gambrinus c’è il caffè cantato A Napoli non esiste soltanto il caffè sospeso: c’è anche quello “cantato”. Al celebre Caffè Gambrinus, nel mese di dicembre 2018, sono andati in scena i flashmob con tenori e soprani di Napoli. Le reazioni divertite dei turisti e dei clienti, affascinati dalle voci dei “baristi”, stanno diventando virali sui canali social. Il Gambrinus, è un locale nato nel lontano 1860 e sin dalla sua fondazione si è distinto in città per bellezza e importanza culturale, divenendo un punto di ritrovo fondamentale per personaggi famosi d’ogni sorta. Al Caffè Gambrinus, considerato monumento di Napoli in tutto il mondo, si respira ancora l’atmosfera della Belle Epoque napoletana. La miscela di caffè utilizzata è quella del Caffè Moreno, un prodotto che si può trovare anche in tutti i negozi “Tuttocapsule” d’Italia.

Notizie in capsula ZUPPA IN CAPSULA Una vellutata di verdura per un piatto rapido, una pausa pranzo nutriente, leggera e gustosa. Non servono ore di cottura, pentoloni e frullatori: la zuppa oggi è in capsula, ma è buona come quella che farebbe la nonna. Deliziosa, naturale e praticissima, servita in una scatola insieme a un cucchiaio, un bicchiere di carta, stuzzichine e olio monodose. Ingredienti naturali e pochissime calorie in un pasto rapido e sfizioso, per il benessere e per mantenere la linea. Si può consumare a casa o in ufficio, oppure per gustare uno spuntino caldo e sano. Un’opportunità anche nel prezzo: un kit di 10 pasti costa 14,50, meno di 1,50 euro a porzione. Le zuppe in capsula di “Nero Nobile”, azienda veneta di Vicenza, sono in arrivo nei negozi “Tuttocapsule”: patate e formaggio, pomodoro, porcini, ce n’è davvero per tutti i gusti!

TUTTOCAPSULE IN FRANCIA PER VENDING PARIS Il marchio in franchising “Tuttocapsule” parteciperà alla fiera Vending Paris. E’ l’evento internazionale di punta nella distribuzione automatica a Parigi. Tutte le maggiori aziende francesi della distribuzione automatica si incontrano per questo imperdibile evento della professione. Sempre alla ricerca di innovazioni, informazioni di mercato, riunioni o nuovi fornitori e potenziali clienti, Vending Paris è un punto di riferimento nel panorama europea: un questa edizione in programma ad aprile 2019, tecnologia e digitale saranno al centro dell’attenzione.

IL CAFFÉ PER POLLICI VERDI Una pianta di caffè in una tazza di ceramica. La “coffea arabica” è una novità Tuttocapsule, al prezzo promozionale di 9,90 euro. E’ una pianta che ama la luce ma non gradisce l’esposizione diretta ai raggi solari, soprattutto se filtrati dal vetro (provocano scottature alle foglie con conseguenti macchie brune). il consiglio è di proteggerla dal vento e, nella stagione fredda, chiuderla in casa o in una serra. La temperatura ideale di crescita è intorno ai 20°. Nella stagione vegetativa, che va da marzo ad ottobre, la pianta del caffè va abbondantemente annaffiata (non eccessivamente) e le foglie nebulizzate, in modo tale da riprodurre il clima umido che permette la sua crescita ottimale.


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Il 40° SIGEP supera le 200.000 presenze Il Salone del food service dolce nell´élite mondiale delle fiere che promuovono il made in Italy

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n osservatorio costante sul business dolce, filiere lunghe e complete, tutte le destinazioni dell´export, contatti commerciali concreti da un pubblico qualificato, un matching assiduo fra professionisti che parlano un linguaggio globale, un luogo d´informazione e formazione per il settore, un terreno per mercati contigui e nuovi. Questa la dimensione complessiva del 40° SIGEP di Italian Exhibition Group (IEG) che si è concluso alla Fiera di Rimini. Nelle cinque giornate SIGEP ha ospitato anche quest´anno oltre 200.000 presenze complessive, di cui 32.848 buyers esteri provenienti da 185 Paesi. Germania e Spagna, i paesi di primaria affluenza, seguiti da Francia, Polonia e Inghilterra. Rilevante la partecipazione anche dai grandi mercati quali Stati Uniti, Federazione Russa e Cina. ´Il Ministro Gian M arco Centinaio - sottolinea l´Amministratore Delegato di IEG, Ugo Ravanelli - nel dare il via al SIGEP lo scorso 19 gennaio ha riassunto con efficacia il valore del Salone, dicendo che quanto vedeva in fiera era un esempio straordinario di alleanza virtuosa tra l´eccellenza delle aziende e la capacità di rappresentare il Made in Italy nel mondo. Ecco il dato strutturale che emerge dal 40° SIGEP, la sua capacità di attrarre operatori esteri, in crescita rispetto allo scorso anno del 2% e provenienti da tutti i continenti grazie alle forti azioni di promozione che

hanno visto anche la partnership strategica di ICE: con delegazioni da 10 Paesi stranieri´. Il Salone mondiale del dolciario artigianale, che ha visto protagoniste le filiere della gelateria, pasticceria, panificazione, caffè e cioccolato si è concluso con ulteriori numeri da leader: 1.250 espositori hanno occupato interamente il quartiere fieristico di 129.000 metri quadrati, 1.294 gli eventi organizzati nel palinsesto ufficiale e a cura delle imprese, 925 giornalisti accreditati dei quali 138 esteri per uno sviluppo, ad oggi, di oltre 200 milioni di contatti media. SIGEP protagonista anche sui social network: oltre 10.000 foto su Instagram con hashtag #SIGEP2019. Il profilo ha generato 1.334.738 impressions nell´ultima settimana. Lunedì 21, la copertura totale su Facebook è stata di 1.211.438 persone, quasi 600.000 le interazioni con i post. Dalle arene di SIGEP sono state diffuse 90

ore di collegamento live con 51.700 contatti video da 110 paesi nel mondo (in primis Francia, Germania, India, Usa, Federazione Russa, Spagna, Uk, Svizzera e Croazia). Oltre 9.000 i download della App SIGEP2019. SIGEP si conferma quale piattaforma di business mondiale, sulla quale si connettono le cinque filiere protagoniste, sempre più rappresentate - a partire anche dai paesi di origine dei prodotti - e integrate fra loro. Palcoscenico delle tendenze, reunion dei grandi professionisti internazionali, concentrato di innovazione tecnologica al servizio della creatività e della qualità made in Italy del food service dolce. L´edizione del quarantennale ha pienamente soddisfatto gli operatori italiani ed esteri, concentrati senza sosta su un´agenda di appuntamenti di business con operatori qualificati, ritmata da una domanda crescente, organizzata anche grazie alla Piattaforma digi-

tale SIGEP che ha garantito 10.000 incontri programmati con i buyers, l´accesso ai dossier sui mercati in maggiore espansione e l´esplorazione di nuovi settori per una platea di investitori attenti a un mercato così globale e dinamico. La capacità di essere fonte di informazioni di business è un´altra peculiarità di SIGEP che col suo Osservatorio offre al mercato una lettura attuale degli scenari e delle prospettive di crescita. In questa edizione, va ricordato l´evento di apertura . centrato su innovazione e internazionalizzazione, tendenze e nuovi format, oltre a case history di successo . che ha attirato l´attenzione degli operatori internazionali. Tra l´infinita panoramica di eventi - tutti straordinari come solo al SIGEP avviene - ricordiamo il Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores con la vittoria dell´Italia su Francia e Singapore, il World C offee Roasting C hampionship che ha voluto essere a SIGEP nel suo 40° del salone dopo la tappa cinese, SIGEP Gelato d´Oro che ha individuato la squadra italiana per la Coppa del Mondo della Gelateria che a SIGEP 2020 (18-22 gennaio) sfiderà altre 12 nazioni, il progetto internazionale Coffee & cocoa growing regions che SIGEP ha presentato insieme a IILA (Organizzazione Internazionale Italo Latino-Americano) con ospiti istituzionali e imprese da Ecuador, El Salvador, Venezuela e Honduras.




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