Vivigolf News Novembre 2020

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SOMMARIO UN FANTASTICO VIAGGIO SUI GREEN

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LA FINALE NAZIONALE DEL VIVIGOLF TOUR 6-7

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15MILA SCATTI FOTOGRAFICI IN 14 GARE 10-11 LO SPECIAL DAY VIVIGOLF 2020 MASSIMO CANE: 45 ANNI DI GOLF

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Testata: “Notizie in Comune” Reg. Trib. di Ivrea n. 2740 del 03/12/2018. Editore: Vivivoce srl, via della Repubblica, 9, 10036 Settimo Torinese (TO). P.Iva 10822370010 Direttore responsabile: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 Cavaglià (BI) Redazione: Settimo Torinese (TO) - via della Repubblica, 9 Tel. 011/9203379 Email: contatti@vivivocepubblicita.com Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero, 4 - Ciriè (TO) - Tel. 011/9203379 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materiale pubblicitario è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).



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Il fantastico viaggio sui green con Vivigolf Dal 20 giugno al 23 ottobre 13 tappe più la finalissima tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria

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i è giocata venerdì 23 ottobre al Golf Club La Margherita di Poirino la Finale Nazionale del Vivigolf Tour 2020. In un anno così difficile, che ha sconvolto le vite di tutti, si è riusciti a portare a termine questo circuito golfistico amatoriale a carattere interregionale organizzato dal Golf Club Settimo insieme al partner commerciale Vivigolf. Un emozionante viaggio in 13 tappe, più la finalissima, della durata di 4 mesi e poco più: si è partiti il 20 giugno proprio sui green del Golf Club La Margherita, con la bellezza di 126 iscritti, per finire nello stesso circolo alle porte del Roero con la gara finale che ha messo in palio i titoli di campione e tanti altri premi. Golf Club Cherasco, Royal Park Golf & Country Club I Roveri, Golf Club Le Fronde e Golf Club Cavaglià gli altri circoli piemontesi che hanno ospitato le gare del Vivigolf Tour, alcuni in più di un’occasione, con un’escursione in Valle d’Aosta al Golf Club del Cervino e una tappa in Liguria al Golf Club Garlenda a completare il quadro. Più di 1200 i giocatori iscritti alle gare in calendario e tantissime le persone incontrate in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Sport e divertimento sono ancora una volta andati in buca e un doveroso grazie va fatto a tutti gli sponsor e i partner commerciali che hanno accompagnato gli organizzatori nelle loro

fatiche. Gadget personalizzati, sampling, shopping bag, roll up, tenda ospitalità, vele pubblicitarie e graziosissime hostess a rendere tutto ancora più accattivante ed entusiasmante. Arrivederci al 2021, con gli organizzatori che hanno già anticipato l’intenzione di disputare la bellezza di 25 tappe. Covid permettendo, ovviamente...


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Una giornata infinita tra emozioni e allegria La Finale Nazionale del Vivigolf Tour 2020 è andata in scena al Golf CLub La Margherita

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er una giornata, tutte le preoccupazioni e le incertezze di questi tempi sono state accantonate. Venerdì 23 ottobre, al Golf Club La Margherita di Poirino, si è pensato solamente a giocare al golf in ottima compagnia e l’occasione era delle migliori. Con 75 giocatori in campo a sfidare la nebbia al mattino e l’umidità per tutto l’arco della giornata, godendosi delle belle ore di golf. I vincitori di tappa e i primi 30 classificati della classifica generale si sono così dati battaglia in una combattutissima finale, per poi ritrovarsi in serata ad attendere con ansia e trepidazione la lettura della classifica. In prima categoria, primo lordo a Marta Puppi del Golf Club Le Fronde con 28 punti, primo netto il presidente del Golf Club Settimo Simone Bressan con 39 punti stableford, secondo netto Gianluca Spagnuolo dello stesso Golf Club Settimo con 38 punti e terzo netto Filippo Fornera del Golf Le Primule con 36 punti. Dominio del Golf Club Settimo in seconda categoria, con primo netto Flavio Audino con 39 punti stableford, secondo netto Andrea Russi con 35 punti e terzo netto Michele Delle Cave con 33 punti. Stesso copione in terza categoria, con primo netto Tony Ieraci con 36 punti stableford, secondo netto Andrea Veglia con 30 punti e terzo netto Stefano Gilardi con 29 punti. Assegnati nell’occasione anche i premi speciali: driving contest maschile ad Enrico Bertaina, driving contest femminile alla solita Marta Puppi e nearest to the pin a Massimo Tiepido.


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Premiati i protagonisti dell’atto conclusivo Tanti applausi per gli organizzatori e per tutti i golfisti che si sono messi in evidenza




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Il Vivigolf Tour 2020 visto dal fotografo Emozioni, sensazioni, espressioni: 15mila scatti ai protagonisti alla ricerca di colore e allegria

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ltre 15000 scatti in 14 gare. Il Golf Club La Margherita di Poirino ha aperto e chiuso il circuito Vivigolf 2020 che è passato come un tornado anche per i circoli di Cherasco, Fiano, BreulCervinia, Fubine, Garlenda, Avigliana e Cavaglià. In un anno complicato oltre il lecito e che continua ad intorcinarsi nelle difficoltà, tra chipper, air shot, flyer e qualche birdie che non guasta mai siamo arrivati alla fine del circuito. Con questa sciorinatura di termini tecnici sembro un esperto. Non vi illudete. Del golf ho capito solo che bisogna infilare la pallina in una buca con meno colpi possibili. Non nego di aver guardato con grande curiosità e suspense chi si apprestava al tiro decisivo sul green. E qualcuno sono anche riuscito a immortalarlo nel momento clou e nell’esultanza immediatamente successiva. Ma c’è ancora da imparare molto su come scattare nel modo giusto all’inseguimento di una gara di golf. Mi sono divertito a perpetuare le espressioni dei golfisti. Prima e dopo un tiro. Cercando di far entrare nello scatto tutte le loro sensazioni. La soddisfazione per un colpo ben riuscito o la delusione per uno riuscito un po’ meno bene. C’è chi si non si è preso troppo sul serio mettendosi addirittura in posa al momento dell’esecuzione e chi ha storto il naso nel ritrovarsi sotto le grinfie dell’obbiettivo. Le sacche che contengono i ferri del mestiere mi hanno incuriosito parecchio con i più svariati copri bastoni. Chi si affida ai peluche, chi ai calzini e chi ai pon pon. Fanno colore e allegria. Un’avventura, quella del circuito Vivigolf 2020, che ha vissuto giornate bollenti dove a volte l’unico riparo dal sole cocente era un isolato salice piangente. Non sono mancate quelle uggiose che mi hanno costretto a rifugiarmi in un k-way e ad insacchettare l’attrezzo del mestiere per evitare complicazioni. Che puntualmente si sono presentate in un paio di circostanze. Fortunatamente a fine giornata, quando ormai il più era fatto. Come si dice in gergo fotografico “il lavoro lo abbiamo portato a casa”. Rischi del mestiere. A proposito di rischi. Fotografare una gara di golf dovrebbe entrare di diritto nella categoria “mestieri pericolosi”. Tra un paio di palline che mi hanno fatto la barba alle scarpe e altrettante che mi hanno graziato fischiando a pochi

centimetri dalle orecchie sono riuscito a portare a casa la pellaccia. Quasi quasi il prossimo anno un bel casco integrale non me lo toglie nessuno! Non ditelo in giro, ma quanto è divertente andare in giro per il campo con il golf buggy. Un paio di volte sono riuscito anche a perdermi tra una buca a e l’altra e vi assicuro che non è un’impresa semplice. Sono stato fortunato perché lo spettacolo che mi ha offerto la natura in queste 13 tappe è stato impagabile. Dalle marmotte sotto il “gigante” Cervino che correvano dietro le palline agli scoiattoli della Margherita e alle rane del Royal Park I Roveri: non è mancato proprio nulla... E se volete un consiglio culinario, il crostone del Golf Club Le Fronde di Avigliana non ha rivali!


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Dal sole primaverile alla foschia d’autunno Quattro mesi di sfide all’ultima buca per inseguire un sogno e migliorarsi gara dopo gara


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Al Torino Outlet Village lo Special Day Vivigolf La gara di putting green organizzata dal Settimo Fitting Center ha richiamato tanti curiosi

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omenica 27 settembre, per qualche ora, i protagonisti del Vivigolf Tour 2020 si sono trasferiti in massa al Torino Outlet Village di Settimo Torinese per lo Special Day Vivigolf, incentrato su una simpatica gara di putting green aperta a tutti organizzata dal Settimo Fitting Center e vinta da Michele Delle Cave, seconda categoria del Golf Club Settimo. Dopo un ricco aperitivo, riflettori puntati sulla premiazione della divertente gara, alla presenza dell’esperto Club Fitter Enrico Bertaina e dell’assessore all’Ambiente del Comune di Settimo Torinese Alessandro Raso. A fare gli onori di casa, il presidente del Golf Club Settimo Simone Bressan e Lidia Savoia del partner Vivigolf: un binomio vincente che anno dopo anno continua a crescere e coinvolge sempre più giocatori, sponsor e appassionati.


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Massimo Cane: 45 anni di amore per il golf Il greenkeeper del Golf Club Settimo ha ereditato questa passione dal papà Nando

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n greenkeeper non è solo il responsabile della cura e della manutenzione di un campo da golf. E’ molto di più, una sorta di angelo custode di questa disciplina sportiva, amata in tutte le sue sfaccettature. Il greenkeeper del Golf Club Settimo dal 2010 è Massimo Cane, figlio d’arte che ha ereditato dal papà Nando la passione per questa professione e per questo sport. Sin da piccolo, la sua vita è sui green e ancora oggi il copione non cambia: 45 anni di golf, tutti da raccontare e scoprire, vissuti in 4 Golf Club differenti. E’ doveroso fare un viaggio indietro nel tempo e ripercorrere le tappe professionali del papà, il primo greenkeeper del Royal Park Golf & Country Club I Roveri di Fiano, uno dei circoli più esclusivi d’Europa: il primo percorso da 18 buche è stato progettato nel 1971 (anno di fondazione del Royal Park I Roveri da parte della famiglia Agnelli, ndr) dall’ar-

chitetto Robert Trent Jones Senior, famoso nel mondo per la grazia innata con la quale incastona nell’ambiente naturale i percorsi di gara. E Nando Cane, che a quei tempi lavorava in una fattoria all’interno del Parco La Mandria, viene chiamato per seguire la realizzazione del percorso e successivamente occuparsi della manutenzione. Pochi anni più tardi, nel 1975, nasce Massimo e dopo i primi due giorni trascorsi all’ospedale di Lanzo Torinese tutto il resto della sua vita è sui green. I Cane vivono nella cascina costruita accanto al tee della buca 14 del percorso Trent Jones Sr. e Massimo fin dall’infanzia segue il papà ovunque: all’età di 8 anni, capisce che quello del greenkeeper sarà il suo mestiere e sarà proprio così! Passano le stagioni e a metà degli anni Ottanta per Nando arriva la chiamata del Golf Club Castelconturbia, che su indicazione dello stesso architetto Robert Trent Jones Senior chiede a lui di seguirne il progetto di realizzazione. Nel 1991, arriva la prima grande esperienza in un Open, ospitato proprio sui green di Agrate Conturbia, mentre nel 1994 c’è una nuova sfida professionale da affrontare e porta il nome di Golf dei Laghi. Nando Cane segue in prima persona i green del circolo di Travedona Monate fino al 2002, quando al suo posto come greenkeeper viene promosso

il figlio Massimo. E’ questo il suo primo vero banco di prova: l’entusiasmo è alle stelle e corre di pari passo con la smaniosa voglia di aggiornarsi e migliorarsi professionalmente: Massimo Cane consegue presto la qualifica di Superintendent, oltre che l’abilitazione per fare da caddie nel PGA European Tour, e apprende i trucchi del mestiere da papà Nando, operativamente parlando, e dal dottor Alessandro Bertolini, apprezzato specialista in fitopatologia tra i migliori d’Europa, per la parte teorica. Nel 2010 il Golf Club Settimo sta muovendo i primi passi, vanta solamente campo pratica, pitching green e putting green, e si affida proprio a Massimo Cane per la cura e la manutenzione del circolo, fino alla realizzazione delle 3 divertenti buche al fondo del campo pratica, adatte a tutte, dai golfisti più bravi fino ai neofiti. Massimo di quanto fatto dalla famiglia Cane nel mondo del golf e ha tutta l’intenzione di scrivere ancora pagine importanti di questa bella e avvincente storia: “In Italia l’architetto Robert Trent Jones Senior ha tirato su 4 percorsi e in 2 di questi, riconosciuti da tutti tra i migliori nella nostra Penisola, la famiglia Cane guarda caso ci ha messo lo zampino! Devo ringraziare ovviamente mio papà per avermi trasmesso la sua passione per il golf e per la professione di greenkeeper, al resto ci ha pensato


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Dai primi passi a Fiano fino al sogno americano Il figlio d’arte ha tutta l’intenzione di scrivere nuove pagine di storia della famiglia Masters: farei i salti di gioia, sarebbe un’esperienza davvero fantastica! Un altro sogno, invece, sarebbe andare al Golf Club Castelconturbia nelle vesti di greenkeeper, per vedere se sono più capace o meno di mio papà. Sarebbe assolutamente un confronto stimolante!”. Chissà che in un futuro prossimo uno di

la mia instancabile voglia di praticare, studiare e lavorare allo stesso tempo. Ritengo che un buon greenkeeper o Superintendent per essere completo debba sapere anche giocare bene a golf, perché avere la visione da giocatore è molto utile per chi deve preparare al meglio un campo, capire la sensibilità di un green. In Italia il golf ha ampi margini: dobbiamo assolutamente allargare il movimento, far conoscere di più questo sport soprattutto ai giovani. Stimo moltissimo figure come Costantino Rocca e Donato Di Ponziano, che hanno fatto la storia del golf a livello mondiale e che hanno tanto da dare e trasmettere sia in termini di passione che di competenze”. Il greenkeeper del Golf Club Settimo, infine, si confida e svela i suoi sogni nel cassetto: “Al Golf Club Settimo mi trovo benissimo, ho un rapporto fantastico con il presidente Simone Bressan, è quasi come fosse un mio parente, ci confrontiamo tutti i giorni. Quando c’è una buona sintonia può guadagnarne il golf, il percorso e il circolo stesso. Un campo dove andrei a lavorare? Certamente all’Augusta National Golf Club, negli Stati Uniti d’America. Anche solo per un mese, magari durante l’Augusta

questi sogni di Massimo Cane, o anche entrambi, diventi realtà. L’importante è coltivarli quotidianamente, con la stessa cura con cui si occupa della manutenzione del Golf Club Settimo, tutto in maniera naturale, senza nessun uso di fitofarmaci. Questa, di per sé, è una grandissima vittoria, come il più spettacolare “hole in one”!



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