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Alberto Granzotto è il nuovo presidente di Faita-FederCamping

“L’Assemblea nazionale della Federazione ha rinnovato le cariche. A Maurizio Vianello il ringraziamento per il suo lungo lavoro a favore dell’open air"

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Alberto Granzotto è il nuovo presidente di Faita-FederCamping

L’Assemblea nazionale della Federazione ha rinnovato le cariche. A Maurizio Vianello il ringraziamento per il suo lungo lavoro a favore dell’open air

Alberto Granzotto, classe 1965, è il nuovo presidente nazionale di Faita-FederCamping, la Federazione del turismo all’aria aperta che aderisce a Confturismo-Confcommercio. Lo ha deciso l’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma il 23 Giugno e che ha eletto anche quattro vicepresidenti: Ubaldo Fusco - Faita Lazio, Giampiero Poggiali - Faita Toscana, Fabio Poletti - Faita Trentino, e Diego Ruggirello - Faita Sicilia. Sono stati inoltre eletti Giuseppe Delli Compagni - Faita Abruzzo (tesoriere), Edoardo Favaron – Faita Lombardia (Collegio dei Revisori dei Conti), Matteo Restelli – Faita Valle D’Aosta (Collegio dei Revisori dei Conti), Marco Tavoloni – Faita Marche (Collegio dei Revisori dei Conti), Diego Ferro – Faita Liguria (Collegio dei Probiviri), Tranquillo Manoni – Faita Piemonte (Collegio dei Probiviri), Gianfranco Vitali – Faita Emilia-Romagna (Collegio dei Probiviri), Marco Sperapani (Segretario Nazionale). Già presidente di Faita Nord-Est, una laurea in Economia e commercio conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’imprenditore veneto Alberto Granzotto raccoglie il testimone da Maurizio Vianello, alla guida della Federazione da oltre vent’anni, il quale lascia l’incarico accompagnato dai complimenti e dai ringraziamenti de-

gli associati, per i quali si è speso senza riserve, portando alla categoria importanti riconoscimenti e conquiste sul piano pratico, organizzativo e soprattutto facendo in modo che le istituzioni cominciassero a guardare con maggiore considerazione e rispetto al comparto del turismo all’aria aperta. Alberto Granzotto è titolare, con il fratello, di due campeggi a Cavallino-Treporti in provincia di Venezia e gestisce, assieme ad altri componenti della famiglia, il villaggio turistico internazionale di Bibione, fondato negli anni Cinquanta dal nonno Amedeo insieme ai fi gli Gianni e Paolo. «A Maurizio Vianello va il ringraziamento mio personale, della Federazione e di tutto il mondo del turismo all’aria aperta» ha esordito il nuovo Presidente, «Se il nostro settore è cresciuto negli anni diventando un punto d’avanguardia rispetto ai principi di sostenibilità ed effi cienza applicati al turismo e all’ambiente, se ci siamo accreditati presso le sedi istituzionali, lo dobbiamo al suo impegno, che non è mai venuto meno in tutti questi anni». Granzotto arriva alla guida di Faita-Federcamping in un momento tutt’altro che facile per il turismo italiano, alle prese con la seconda estate funestata da una pandemia la quale, anche se più presunta che reale, ha falcidiato il settore delle vacanze anche se all’inizio della stagione 2021 i campeggi e i villaggi turistici sembrano recuperare velocemente sull’anno scorso. Granzotto si troverà alle prese con un comparto che tra campeggi e villaggi turistici, conta a livello nazionale 2.600 imprese, 1 milione e 430mila posti letto di ricettività giornaliera, 45mila addetti, 67 milioni di presenze, 3 miliardi fatturato diretto e altri 3 di indotto Metà delle presenze è costituita da turisti stranieri. Una realtà di tutto rispetto, che però ancora stenta ad avere la considerazione che meriterebbe da parte della politica, la quale tra incomprensioni e lentezze burocratiche fa sudare le proverbiali sette camice agli imprenditori che vogliono restare con successo sul mercato. «La pandemia ci ha bastonati: nel 2020 abbiamo perso circa il 50% del fatturato, ma non ci ha piegati, anzi ci ha trovati ancora più combattivi e uniti» ha detto Granzotto ai colleghi dopo l’elezione. «Il mio compito sarà quello di fare tesoro di questa unità per pesare a livello nazionale ed europeo sulle prossime scelte in tema di politiche economiche, di sostegno e promozione: il turismo all’aria aperta ha una grande dinamicità e, in questa fase di ripresa, assiste a un innalzamento di livello della clientela. Le prenotazioni stanno andando molto bene in tutto il territorio nazionale e, se il trend si confermerà, in due anni dovremmo riallinearci al periodo pre-pandemia». Il turismo all’aria aperta, ha concluso il neopresidente, è una scelta di libertà e per certi versi è percepito come più sicuro in questo periodo. I clienti nordeuropei più fedeli, dopo aver soggiornato nelle strutture all’ aria aperta italiane stanno comunicando ai loro connazionali che la situazione in Italia è decisamente migliore di come i mercati esteri l’avevano dipinta, pertanto è possibile guardare con ottimismo al futuro. ✻

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