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La Regione Piemonte si prepara a ripartire

Intervista a Vittoria Poggio, assessore al turismo della Regione Piemonte

Dopo una stagione estiva funestata dalle restrizioni sanitarie decretate per contrastare l’epidemia e una stagione invernale ancora peggiore il turismo piemontese si accinge ad aff rontare la stagione 2021 nella speranza di poter cominciare a far quadrare i conti di un comparto che anche in questa regione è essenziale per l’economia e l’occupazione. Su come la Regione Piemonte intende sostenere e promuovere il turismo, alla luce di quanto è accaduto negli scorsi lunghissimi sedici mesi, ne abbiamo parlato con l’assessore Vittoria Poggio, imprenditrice per ventisette anni e assessore dal 2019, giusto in tempo per gestire una patata bollente di non poco conto come il Covid.

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Assessore, la Regione emanerà si spera a breve il regolamento regionale del turismo all’aria aperta. In considerazione del fatto che il comparto nella scorsa stagione e probabilmente anche in quella alle porte meglio di altri ha reagito alla grave crisi che ha assestato un duro colpo all’economia piemontese saranno contemplate misure di sostegno alle attività dell’open air?

«Per far fronte all'emergenza sanitaria da Covid-19 la Regione Piemonte ha attivato nel corso del 2020 il cosiddetto Bonus Turismo che ha concesso un contributo una tantum a fondo perduto alle strutture ricettive “Nel corso del 2021, la

Regione Piemonte ha incrementato le risorse messe a disposizione degli operatori del settore"

piemontesi allo scopo di contrastare gli eff etti negativi conseguenti alle chiusure disposte dal Governo e sostenere, nel breve periodo, il comparto turistico. L'importo complessivo di risorse regionali era pari a oltre 10 milioni di euro a cui ne sono state aggiunti 6 assegnati con un bando sulla riqualifi cazione turistica».

La regione ha in programma anche sostegni economici alle aziende per favorire la ripresa del turismo e del turismo all’aria aperta in particolare?

«Nel corso del 2021, la Regione Piemonte, preso atto che la mancata apertura degli impianti sciistici e le limitazioni degli spostamenti dei turisti hanno ulteriormente aggravato le diffi coltà del comparto, soprattutto del comparto montano, ha incrementato le risorse messe a disposizione degli operatori del settore attraverso l'istituzione del cosiddetto Bonus Montagna del valore complessivo di oltre 20 milioni di euro del 5 marzo 2021 che ha previsto l'erogazione di un ulteriore contributo una tantum a fondo perduto alle categorie economiche operanti soprattutto in ambito montano e che sono state ritenute maggiormente colpite dalla situazione pandemica»

Gli imprenditori del turismo all’aria aperta hanno sempre lamentato una certa insensibilità delle istituzioni locali e regionali per le loro istanze, a cominciare dal modo con cui sono interpretati e applicati i regolamenti edilizi che rendono diffi coltosa, ad esempio, l’istallazione di case mobili o l’adeguamento delle strutture ad una domanda in continua evoluzione. Dopo il disastro Covid cambierà qualcosa in tal senso?

«Per quanto riguarda gli aspetti sulla semplifi cazione delle procedure amministrative volte all'avvio delle attività turistiche, ci si è mossi da tempo e tutte le nostre normative di settore, oltre a quelle del settore all'aria aperta, sono state aggiornate in questo senso. Ovviamente, se si tratta di allestire campeggi e villaggi turistici, come anche le aree di sosta di prossima approvazione con il regolamento regionale occorre fare riferimento alle incombenze relative alle autorizzazioni ambientali, paesaggistiche e urbanistico-edilizie. Sono normative di altri comparti che abbiamo coordinato anche nel nostro regolamento regionale in condivisione con le diverse direzioni regionali competenti in materia. Anche per le case mobili il nostro regolamento regionale detta regole meno stringenti»

Nel dopo Covid la gara con le strutture oltreconfi ne per accaparrarsi turisti sarà ancora più dura. Non sarebbe consigliabile una maggiore apertura e fl essibilità nei confronti di un comparto come l’open air, che oltretutto punta tutto sulla valorizzazione e conservazione dell’ambiente?

«A proposito della concorrenza in questi giorni abbiamo integrato la

“Una idea è di aggiungere all’offerta l’opportunità di stabilirsi in Piemonte almeno per un mese dove poter lavorare in smartworking da un luogo di villeggiatura"

piattaforma online Piemontescape con il sistema digitale blockchain che sfrutta l’intelligenza artifi ciale facendo incontrare domande e off erta in maniera ottimizzata. La tecnologia e il turismo costituiscono una combinazione perfetta e lo saranno ancora di più quando sarà superata l'emergenza Covid. Quando sarà a regime il progetto sperimentale di VisitPiemonte che sfrutta questa tecnologia ci darà un portale turistico effi cace, che permetterà di acquisire informazioni preziose sui potenziali visitatori, soprattutto stranieri. La Regione è convinta che questa sia un’occasione da cogliere, perché rappresenta una opportunità di marketing fra le più raffi nate. Entro l’estate sarà pubblicata anche la prima guida online delle strutture ricettive piemontesi accessibili alle persone con disabilità momentanea o permanente. L’operazione è in pieno svolgimento grazie alla collaborazione della Consulta delle persone in diffi coltà».

Come intende procedere per delineare le future politiche e interventi in ambito turistico? Coinvolgerà gli operatori del settore aprendo tavoli di coordinamento e confronto?

«Ascoltiamo i territori come poche altre amministrazioni hanno fatto in passato. Abbiamo aperto un tavolo di confronto sul territorio con le Atl e con tutti i soggetti. E questo vale sia per il Turismo che per il Commercio, due ambiti che camminano di pari passo».

Dai primi segnali raccolti dalle strutture ricettive, specialmente dell’open air, sembra che quest’anno ci sarà un minore affl usso di stranieri, che sono una componente essenziale per il turismo non solo regionale. Cosa può fare l’assessorato per ridare fi ducia ai turisti europei, soprattutto dopo la non buona immagine che l’Italia ha dato di se nel corso della epidemia da Covid?

«La campagna vaccinale sta procedendo bene. E questo è il migliore spot per l’Italia e per il Piemonte che è tra le regioni più veloci nel mettere in sicurezza la popolazione. Poi ci sono segmenti che riguardano il tema della promozione che qui in Piemonte è sempre attiva. Assieme con le Camera di Commercio e con VisitPiemonte abbiamo dato vita a campagne di promozione per valorizzare tutti i territori. E come ho detto utilizzando il sistema della blockchain riusciamo a mettere insieme domanda e off erta in maniera ottimale».

Per rimettersi in pista gli operatori turistici hanno bisogno di tornare ad investire, cosa un po’ diffi cile con le enormi perdite subite. La Regione ha per caso in programma un piano di fi nanziamenti agevolati?

«È in corso di approvazione il Programma annuale degli interventi rivolto alle imprese ed agli enti no profi t operanti nel settore turistico per la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 65% dell'investimento eff ettuato dal richiedente per un importo massimo di contributo di euro 35.000 destinato ad opere di miglioramento e qualifi cazione delle strutture ricettive e acquisto di attrezzature per lo svolgimento, anche all'aperto, dell'attività turistica. Le risorse complessivamente stanziate sono pari a 6 milioni di euro. Poi ci sono altri tipi di sostegni. Quello economico rivolto ai Consorzi, Atl e operatori della fi liera che per il 2021 ammonta a 22,5 milioni, tra i più altri degli ultimi anni. L’anno scorso abbiamo impegnato 5 milioni per il buono vacanza col quale 40.000 visitatori hanno trascorso tre notti in una località turistica del Piemonte pagandone una sola: una a carico della Regione, e una a carico della struttura ricettiva. E quest’anno il buono è stato rifi nanziato con 1,5 milioni e le prenotazioni sono state estese al 31 dicembre 2021. Abbiamo destinato anche 6 milioni per la riqualifi cazione delle strutture ricettive. Poi ci sono le idee, una delle quali è di aggiungere all’off erta l’opportunità di stabilirsi in Piemonte almeno per un mese dove poter lavorare in smartworking da un luogo di villeggiatura: in questo modo il Piemonte potrebbe incrementare di 400.000 pernottamenti il proprio volume di presenze turistiche in più al mese ricevendo soltanto lo 0,01% della popolazione di 6 Paesi con un clima freddo dell'UE come Belgio, Danimarca, Germania, Olanda, Norvegia e Svezia, addirittura raddoppiabili aggiungendo all’elenco Francia, Inghilterra e Finlandia». ✻

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