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Dalle ispezioni ACSI un quadro del presente e del futuro dell’open air

Una estate di decisa ripresa e un futuro roseo, a giudicare dal tumultuoso aumento di vendite di camper e roulotte in Europa

di Sara Alvaro

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La scorsa estate gli ispettori Acsi hanno potuto visitare i campeggi in Europa per la prima volta dall’inizio della pandemia di Covid-19. L’esperienza si è rivelata diversa dal solito: per molto tempo non si è potuto capire dove e quando sarebbe stato possibile viaggiare, inoltre molti campeggi avevano appena riaperto di conseguenza la stagione delle ispezioni è risultata breve ma no“ La prima cosa che gli ispettori hanno notato e

riferito è che i campeggi sono lentamente tornati a riempirsi, con grande soddisfazione dei proprietari.

nostante ciò quasi tutti gli ispettori sono riusciti a portare a termine i loro sopralluoghi tornando con tante storie e nuove informazioni, così ancora una volta Acsi può tirare le somme e iniziare a preparare le recensioni per la stagione 2022. Con un mese di ritardo rispetto al solito, Acsi ha impartito a tutti i 340 ispettori la consueta formazione annuale, sia in piccoli gruppi presso la sede centrale che online. Una cosa è risultata chiara fin da subito: tutti non vedevano l’ora di rimettersi in viaggio per esaminare le strutture loro assegnate. A Giugno è finalmente arrivato il momento di partire. La prima cosa che gli ispettori hanno notato e riferito è che i campeggi sono lentamente tornati a riempirsi, con grande soddisfazione dei proprietari i quali hanno cercato di dare come sempre il meglio per accogliere adeguatamente gli ospiti.

Sentimenti contrastanti e differenze regionali

Cercando di fare il punto sull’andamento della estate 2021 i proprietari dei campeggi hanno riportato sentimenti contrastanti. Innanzitutto quasi tutti hanno manifestato il loro sollievo nel vedere che i campeggiatori di tutta Europa si sono di nuovo messi in viaggio. Una ripresa risultata evidente anche se i numeri non sono ancora paragonabili a quelli registrati nel 2019. La bassa stagione primaverile è andata purtroppo in gran parte persa, ma l'estate e l’autunno sono andate molto meglio. Sebbene il numero di campeggiatori stranieri non sia ancora tornato ai livelli pre-pandemia in tutte le regioni d'Italia, il miglioramento è stata visibile anche in questo caso. Poiché fino a quasi l’ultimo momento è stato incerto se e quando i campeggi avrebbero riaperto e se i campeggiatori avrebbero avuto semaforo verde per viaggiare dall’estero, i proprietari dei campeggi hanno dovuto prendere decisioni difficili. «Quando riaprirò?», «potrò rimanere aperto più a lungo?», «di quanto personale avrò bisogno?»; e soprattutto: «come faccio a trovare un buon personale?»; sono state queste alcune delle molte domande che hanno assillato i manager delle strutture. A faticare di più probabilmente è stato proprio il personale, che magari a ranghi ridotti ha dovuto letteralmente farsi in quattro per fare fronte alla fortunatamente intensa domanda garantendo i consueti standard di qualità. Una cosa notata soprattutto dagli ispettori Acsi, i quali hanno avuto qualche difficoltà durante le loro visite a fissare gli appuntamenti e anche quando gestori e proprietari hanno potuto parlare con loro dovevano anche stare dietro alle richieste dei clienti, sopperendo alla carenza di personale.

“Un ulteriore

fattore che spinge all’ottimismo è la crescita inarrestabile delle vendite di camper e roulotte. I produttori di tutta Europa stanno facendo gli straordinari e gli showroom dei concessionari sono praticamente vuoti.

Il 2022 anno eccezionale per l'Europa del Sud

Per quanto riguarda la prossima stagione l’ottimismo al momento è palpabile, soprattutto in considerazione del fatto che questa estate il tempo in gran parte dell’Europa del Nord, specialmente in Germania e Paesi Bassi, è stato veramente inclemente; oltre a ciò molti campeggiatori, ancora a causa del coronavirus, hanno optato per una vacanza vicino casa, rinunciando per il secondo anno di fila alle tradizionali mete calde e soleggiate del mediterraneo, pertanto Acsi per il 2022 prevede che nel 2022 i campeggi del Sud Europa faranno il pieno, a cominciare lla nostra Penisola. Un ulteriore fattore che spinge all’ottimismo è la crescita inarrestabile delle vendite di camper e roulotte. I produttori di tutta Europa stanno facendo gli straordinari e gli showroom dei concessionari sono praticamente vuoti. Tutti i veicoli, sia nuovi che usati, sono immediatamente venduti. Il numero di camper in uso in tutta

“Come l'anno

scorso, Acsi ha deciso di concedere ai campeggi in Italia uno sconto sulla promozione del 2022.

Europa è cresciuto di quasi 700.000 veicoli negli ultimi quattro anni. Solo nel 2020 sono stati venduti 250.000 nuovi camper e roulotte. A ciò si aggiunga il fatto che anche le vendite di tende e l'affitto di alloggi nei campeggi sta aumentando ed è facile capire che il campeggio rimane un'attività in forte espansione.

(Ri)scoprire Il campeggio Altra cosa che gli ispettori Acsi hanno notato è che questa estate ci sono stati tanti nuovi campeggiatori, sia famiglie giovani che vacanzieri più anziani. Tutti loro hanno optato per una vacanza in campeggio in Europa per sentirsi liberi, indipendenti e più sicuri. Spesso si è trattato di neofiti del campeggio, tanto è vero che in diverse strutture il personale ha dovuto aiutare gli ospiti a montare correttamente le loro attrezzature. E tra questi ospiti vi erano non solo famiglie di stranieri ma anche famiglie italiane, che per via della pandemia hanno (ri)scoperto il campeggio come meta per le vacanze vicino casa. Lo stesso è accaduto in Spagna, dove i campeggi hanno visto aumentare i clienti spagnoli sia l'anno scorso che quest'anno.

Dal campeggio al villaggio vacanze Un'altra tendenza che gli ispettori hanno notato, soprattutto in Francia ma anche in Spagna, è stata la conversione da parte di grandi catene, di campeggi esistenti in villaggi turistici con soli alloggi. Questa scelta attira una nuova fetta di mercato, ma esclude allo stesso tempo abolendo le piazzole per gli itineranti esclude queste strutture dai media Acsi e dall’elenco delle mete visitate dai suoi ispettori. Considerato l’aumento del turismo in camper e roulotte, c’è da chiedersi se non si tratti di scelte controproducenti. Già in Germania e Paesi Bassi il numero di piazzole disponibili è ormai insufficiente per servire adeguatamente i turisti che arrivano con i propri veicoli da campeggio. Questa situazione potrebbe verificarsi anche in altri Paesi se la vendita di camper e caravan continuerà a crescere mentre le piazzole sono sostituite da alloggi.

Sconto per i campeggi italiani Ad Acsi piace guardare avanti e vedere un futuro luminoso per il settore del campeggio. Ciò non toglie che è anche cosciente di quanto sia stata difficile la fase di preparazione di questa stagione. Per questo, proprio come l'anno scorso, Acsi ha deciso di concedere ai campeggi in Italia uno sconto sulla promozione del 2022. Per un’azienda a conduzione familiare come Acsi questa è ancora una volta una scelta finanziaria drastica, ma è fondamentale continuare a sostenere monetariamente i campeggi e aiutarli nell’organizzare il proprio marketing prima del nuovo anno. Quasi 500 campeggi italiani hanno siglato un nuovo accordo con Acsi e sono pronti per un'altra stagione con una bellissima presentazione del proprio campeggio nella guida dei campeggi Acsi nelle app e su Eurocampings.eu. Per gli ispettori Acsi anche la stagione 2021 è chiusa. In sede è ormai tutto pronto per elaborare le informazioni raccolte e includerle nelle guide del 2022 - che verranno prodotte in numero record -, nelle nuove app e sui siti Acsi. Prima di Natale, sarà tutto spedito ai campeggiatori di tutta Europa e ai centri di distribuzione e librerie in 22 paesi. A lavorarci vi sono 170 dipendenti, che insieme garantiranno ai campeggiatori di poter viaggiare di nuovo nel 2022 con informazioni aggiornate. ✻

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