ANTI-AGING

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Gli Speciali de

i

N° 11 - Giugno 2004 - Anno III

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i il

Antiage


Editoriale di Massimo Spattini

i Abstract : Medicai column ; l'esperto risponde ; Perché si invecchia

.pag. 90-91

i Httman Growth Hornwn.... ,pag. 92-93 i Siida contro il tempo ;;

.pag. 94-95

Stop al tempo

f ol tempo che passa Effetti della zono : sulhrtvecchiaBiento Due mattoni -per la salute [ Carnosina

I longevità ; Osieoporosi ': Alimentazione te terza età f Viva gli evergreen Più anni alia nostro vito

.,

Attività motorio nello f terza età * la muscolatura

pparentemente l'argomento "Antiage" owerosia "anti-invecchiamento" è un argomento che non dovrebbe interessare più di tanto colobo che fanno Fitness. Infatti è stimato che più dell' 80% della popolazione che frequenta la palestra è compresa tra un range di età che va dai 17 ai 35 anni. Viceversa è però vero che ormai la popolazione cosiddetta anziana, cioè di età superiore a 65 anni, costituisce un 20% della popolazione mondiale; è cioè una fetta molto importante di mercato. Mi ricordo che quando avevo aperto la palestra New Center Gym nel 1982 i frequentatori erano tutti giovani sotto i 30 anni e addirittura mi ricordo dell'unico over 40 che frequentava la palestra in quanto era un'eccezione e credo quindi che ragionevolmente gli over 40 non fossero più del 1-2%. Sono passati più di 20 anni da allora, ebbene, una buona parte di coloro che si erano avvicinati al fitness da ragazzi ha continuato a praticarlo e si è arrivati così a circa quel 20% di oggi. Non sono a conoscenza dei dati americani, ma negli USA è normalissimo vedere persone appartenenti alla cosiddetta seconda età, se non addirittura alla terza età, allenarsi con gli attrezzi del body building. Ma là il boom è iniziato negli anni 60, mentre da noi negli anni 80 e quindi siamo indietro di circa vent'anni. Credo però che il prossimo aumento di percentuale di persone over 40 che frequenteranno la palestra non sarà dovuto solo all'invecchiamento di coloro che erano già precedentemente frequentatori, ma all'avvicinamento di persone che cercheranno con la palestra di contrastare i problemi legati all'invecchiamento: sovrappeso, ipertensione, problemi articolari, osteoporosi e così via. Svolgendo la mia attività anche come medico della palestra sempre di più mi imbatto in questa tipologia di persone che addirittura non hanno mai fatto alcuna attività fisica precedentemente e si avvicinano alla palestra spinti da motivi estetici e di salute. Questo è dovuto senz'altro alla consapevolezza ormai diffusa in ambiente medico che l'attività fisica è un aspetto fondamentale per dimagrire e preservare la salute. Queste persone però spesso presentano maggiori problematiche rispetto al semplice ragazzo che vuole aumentare di massa muscolare e alla ragazza che si vuole tonificare e modellare le gambe. E' necessaria quindi una crescita culturale degli operatori del settore per poter andare incontro a queste nuove esigenze. Ma questo argomento non dovrebbe in realtà interessare solo gli operatori del settore perché purtroppo gli anni passano per tutti; quando si ha 18 anni si pensa di essere immortali ed il concetto di prevenzione dell'invecchiamento è assolutamente inconcepibile. Mi ricordo che a quell'età, studente del Liceo Classico, ero romanticamente affascinato da una poesia del poeta greco Mimnermo in cui declamava "che morte mi colga a 60 anni"; ora invece l'obiettivo è quello di essere a 60 anni il più vicino possibile alla forma fisica dei 20 anni, e a 120 come un sessantenne in salute. E' senz'altro una scommessa difficile, ma le conoscenze e lo stile di vita della cultura fisica potranno darci una mano.

' degli anziani

Produzioni Profitness Via Lanfranco 15/A - 43100 Parma Tei. 0521 941319- Fox. 0521 950669 www.bodyfitnesshp.com : accadeiniadelfìtness@bodyfitnesshp.com Direzione generale: Dott. Massimo Spettini Direzione artistica:

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In redazione: Mesetti, Cinzia Ruggeri, Claudio Spattini.

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P

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Abstract

Dalla ricerca

Scientifica A cura della redazione. Disegni di Claudio Spattini.

Vitamine C ed E riducono il rischio di

morbo diAlzheimer

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'uso di integratori alimentari a base di vitamine C ed E ad alte dosi riduce l'incidenza e la prevalenza del morbo di Alzheimer in una popolazione selezionata di anziani. Secondo gli autori, infatti, la minaccia alla salute pubblica costituita dall'Alzheimer aumenterà man mano che la gente vivrà più a lungo, e gli antiossidanti possono proleggerlo appunto contro il danno ossidativo dell'invecchiamento cerebrale associato con i cambiamenti patologici che avvengono nel morbo di Alzheimer. Le capacità protettive di queste due vitamine, però, si estrinsecano solamente con i più alti dosaggi disponibili degli integratori alimentari in commercio.

D

., Le noci aiutano il cuore lì

Utilizzare le noci per sostituire gli acidi grassi monoinsaturi nella dieta medi-

ìl terranea migliora la funzionalità endoteliale. Si tratta della prima volta che ì| un alimento, e non le sue componenIJj ti fondamentali, dimostra questo tipo di effetto benefico sulla salute vascolare. Le noci infatti differiscono dagli altri frutti simili per via del loro elevato contenuto in acido alfa-linoleico (ALA), un acido grasso omega-3 di origine vegetale, che può fornire ulteriori proprietà anti-aterogene. Altri componenti benefici delle noci sono L-arginina, acido folico, fibre, gammatocoferolo ed altri antiossidanti, i quali

a loro volta sembrano aiutare a prevenire l'arteriosclerosi. I risultati del presente studio incoraggiano dunque ad utilizzare le noci quale strumento semplice quanto potente nella prevenzione delle cardiopatie. (Circulation. 2004;109:1609-1614)

Carnitina migliora i sintomi deWinvecchiamento maschile La carnitina risulta maggiormente attiva del testosterone nel miglioramento dei sintomi dell'invecchiamento maschile come le disfunzioni sessuali, l'umore depresso e l'affaticamento. // testosterone infatti aumenta la concentrazione tissutale di carnitina, e la propionilL-carnitina e l'acetil-Lcarnitina si sono dimostrate attive sui disturbi tipici dell'invecchiamento, evitando almeno uno degli effetti collaterali della somministrazione del testosterone (cioè l'ingrossamento della prostata). Rispetto ai valori di base, testosterone e carnitina migliorano significativamente il picco di velocità sistolica, la velocità


Abstract telediastolica e 'indice resistivo delle arterie cavernose del pene, come anche la tumescenza notturna del pene (NPT), il punteggio ai test International Index of Erectile Function, Depression Melancholia Scale ed a quelli sull'affaticamento. Rispetto al testosterone, la carnitina risulta significativamente più attiva sul NPT e sul punteggio al test International Index of Erectile Function. Gli effetti di entrambi i fermaci svaniscono con la sospensione della terapia, con ritorno ai valori di partenza in tutti i parametri considerati, ma a seguito della somministrazione di testosterone le dimensioni della prostata rimangono significativamente superiori a quelle di partenza anche 6 mesi dopo la sospensione della terapia. (Urology. 2004;63:641-646)

II Viagra dei poveri Molti uomini di mezz'età hanno problemi d'erezione. Ciò può essere dovuto a vari fattori: depressione, soprappeso, scarso livello energetico, problemi circolatori, malattie come il diabete oppure semplicemente a causa di una ridotta circolazione sanguigna. In effetti, soprattutto in quest'ultimo caso, il Viagra, che è un

vasodilatatore, diviene una sorta di droga miracolosa per molti anziani "Romeo" o anche per quei giovani che vogliono avere una marcia in più. Purtroppo il farmaco è molto costoso ed ha spesso effetti collaterali quali: mal di testa, vertigini e cali di pressione. Uarginina è il "Viagra dei poveri" in quanto, promuovendo la formazione di N02, che è un potente vasodilatatore, aumenta il flusso di sangue al pene. Questo aminoacido, però, per poter esercitare i proprio effetto nella maniera migliore non deve essere assunto solo occasionalmente, come il Viagra, ma deve essere preso in maniera continuativa. (Consumer. Lab. Com. Sept. 2003)

Gli antidepressivi diminuiscono la spinta sessuale. La popolazione occidentale è generalmente stressata.

La maggior parte di noi non si prende abbastanza cura di sé, non fa abbastanza esercizio fisico, si alimenta male ed accumula troppo grasso corporeo. Questo stile di vita causa un circolo vizioso di ansia e depressione che porta molti alla ricerca di sollievo mediante l'uso di antidepressivi. Questi tarmaci, però, possono causare molti più problemi di quelli che curano. Più di un terzo dei pazienti che li usano riferiscono di avere un calo della libido, problemi d'erezione e di raggiungimento dell'orgasmo. I problemi sessuali sono maggiori nelle persone sopra i 50 anni, sposati e fumatori. Spesso i pazienti rifiutano di parlare dei loro problemi sessuali col medico ed il medico è a sua volta interessato nel l'entrare in argomento, cosicché il problema non viene affrontato e peggiora ulteriormente. (J Clin. Psych. 2002)


Abstract Bassi livelli di IGF II legati all'obesità

II lettino solare invecchia la pelle.

I fattori di crescita insuline simile (IGF I e IGF II) sono importanti ormoni che rgolano il metabolismo e lo sviluppo. Mesi i adulti l'IGF II è strettamente correlato all'azione dell'ormone della crescita ed entra nella resolazione del metabolismo e del peso corporeo. Dei ricercatori britannici hanno trovato che individui con livelli bassi di IGF II sono più predisposti all'aumento del peso ed all'obesità. Gli scienziati hanno minitorato gli aumenti di peso in uomini di mezz'età per quattro anni.

Le persone abbronzate hanno un aspetto più salutare e sexy. Non è sorprendente il fatto che i centri di abbronzatura siano così largamente diffusi. Ciò ancora maggiormente da quando con il buco nell'ozono l'esposizione alle radiazioni solari crea più facilmente eritemi solari ed è più aggressiva a livello della pelle. Tutti ormai sappiamo del rischio aumentato di invecchiamento della pelle (si veda la tipica faccia da marinaio o pescatore) e di tumori alla pelle dovuti ad eccessiva esposizione alle radiazioni solari, ma forse ignoriamo che lo stesso rischio si presenta con i lettini solari.

Quelli con bassi livelli di IGF II sono aumentati di peso, mentre quelli con alti livelli dell'ormone hanno mantenuto o addirittura perso peso. // GH a volte causa evidenti diminuzioni del peso corporeo e questo può essere dovuto all'aumento dei livelli di un potente mobilizzatore dei grassi quale l'IGFII. (Diabetes 52 2003)

I pomodori meglio del lycopene. State mangiando almeno 9 porzioni di frutta o verdura?

Uno studio scandinavo, che ha coinvolto più di 100.000 soggetti, ha trovato che coloro che abitualmente utilizzavano lampade abbronzanti acquisivano un 55% di rischio in più di contrarre il melanoma, una forma di cancro della pelle mortale. Se questa abitudine era iniziata da giovani (tra i 20 ed i 30 anni) il rischio aumentava del 150%. Il rischio di cancro è più alto negli individui con capelli biondi o rossi. Se non lo fate potete aumentare il rischio di contrarre il cancro alla prostata. Pochi cibi prevengono il cancro alla prostata ed altre malattie degenerative meglio dei pomodori. Mangiando un pomodoro al giorno potete prevenire le malattie cardiovascolari e migliorare la vostra salute sessuale. Gli scienziati pensano, infatti, che una sostanza chimica chiamata lycopene (un carotenoide che da il colore rosso ai pomodori) sia la sostanza che riduce il rischio di cancro alla prostata, al seno, al colon ed al polmone e forse aiuti a migliorare la fertilità nei maschi. I ricercatori dell'università dell'lllinois hanno trovato che i pomodori riducono il rischio di cancro alla prostata meglio degli integratori a base di lycopene nei ratti che erano stati esposti ad agenti carcinogenici favorenti il cancro alla prostata. Ma se il lycopene è importante, altri fattori presenti nei pomodori quali il beta carotene e la vitamina C ed E hanno effetti benefici.

"Morale della favola": gli integratori sono ottimi ma non possono sostituire il cibo. (J. Nati. Courier. Inst. 2003)


Abstract VIT. D per la prostata. La vitamina D (oltre che favorire l'assorbimento del calcio fondamentale per la buona salute delle ossa e per prevenire l'osteoporosi) aiuta a prevenire il cancro alla prostata. La vitamina D promuove la crescita delle cellule sane nella prostata e previene quella delle cellule tumorali. La vitamina D si assume alimentandosi e si forma nel nostro organismo attraverso una reazione biochimica che richiede la luce del sole.

Buone fonti alimentari di vitamina D sono: il salmone, il fegato, il rosso dell'uovo (la vitamina D è liposolubile). Il fabbisogno di base è di 200/600 U.l. al giorno a seconda dell'età (le persone anziane ne hanno un fabbisogno maggiore). Coloro che hanno la pelle più cura spesso hanno deficienza di vitamina D, particolarmente nei mesi invernali, quando c'è poca luce solare. E' probabilmente una buona idea assumere della vitamina D se si hanno più di 40 anni, si assumono steroidi anabolizzanti o si vive in un paese con poca esposizione solare nei mesi invernali. (The MDS Endocrinol. Metab. 2003)

La melatonina riduce Vaumento di peso. La melatonina è un integratore molto popolare perché favorisce il sonno, è naturale e non lascia intontiti il giorno seguente l'utilizzo. E' naturalmente prodotta dalla ghiandola pineale e viene rilasciata col buio e

quando si sta per addormentarsi. La secrezione della melatonina diminuisce con l'età ed è minima in quelle persone che non dormono bene perché soffrono di apnea, disagio d'ambiente (troppa luce nella stanza o troppo rumore), fame notturna o semplicemente di insonnia. Un sonno di scarsa qualità favorisce l'obesità. Scienziati francesi hanno trovato che dando la melatonina come integratore a ratti che erano alimentati con una dieta ricca di grassi e calorie, tale somministrazione preveniva I' aumento di peso. La melatonina, inoltre, riduce, moderando la glicemia, la leptiN na (un ormone che regola il grasso corporeo) ed i trigliceridi. Gli uomini non sono ratti, ma i risultati dello studio confermano il ruolo del sonno nel controllo del peso. Da questo studio si può desumere che prendere un integratore di melatonina prima di coricarsi può aiutare nel nostro programma di controllo del peso.

Restrizione calorica a lungo termine diminuisce il rischio cardiovascolare La restrizione calorica a lungo termine migliora i fattori di rischio cardiovascolari. Rispetto ai soggetti di controllo, 18 individui sottoposti a dieta ipocalorica per 6 anni hanno riportato una riduzione del 40% nello spessore dell'intima media carotidea, ad un miglioramento nel profilo lipidico, nei livelli di glucosio ed insulina a digiuno ed in altri markers di rischio cardiovascolare. Alcuni fattori di rischio erano comparabili a quelli di soggetti decine di anni più giovani. La restrizione calorica ha dunque un potente effetto protettivo

m

contro le malattie associate all'invecchiamento. Non è possibile sapere quanto vivrà ciascun individuo, ma sicuramente i soggetti sottoposti a questo intervento hanno una speranza di vita molto più lunga dato che più probabilmente non moriranno di attacco cardiaco, ictus o diabete. Gli effetti del trattamento sono dinamici: per la prima volta è stato possibile dimostrare che una semplice dieta ipocalorica ha un importante impatto sul rischio di arteriosclerosi e diabete. (Proc Nati Acad Sci. 2004;101:6659-6663)

Ipertensione melatonina riduce

ipertensione notturna Tre settimane di terapia con melatonina diminuiscono l'ipertensione notturna, migliorando la qualità del sonno, mentre una singola dose non ha alcun effetto sulla pressione o sulla frequenza cardiaca. I pazienti con ipertensione essenziale sono portatori di disturbi a carico della regolazione cardiovascolare autonoma e della funzione di pacemaker circadiana. La melatonina nelle ore notturne amplifica i ritmi circadiani direttamente attraverso il pacemaker centrale, come awiene nella demenza o nella cecità In base ai risultati del presente studio, il supporto del pacemaker circadiano potrebbe proporsi come una nuova strategia nel trattamento dell'ipertensione essenziale. (Hypertension. 2004;43:l-6)





































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