POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in AP- D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB ROMA
dal 1952 LA RIVISTA UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA
EUBC EUROPEAN BOXING CHAMPIONSHIPS WOMEN’S YOUTH AND JUNIOR
RAGAZZE di ferro
EUBC
E U R O E PA N
C A M P I O N AT I
S C H O O L B OY
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FEMMINILI
CHAMPIONSHIPS 2014 P R O VA C I C O N M E “ R AG A Z Z E D ’ AC C I A I O ”
N°3M/G 2014
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SOMMARIO
EUBC EDITORIALE di ASSISI 2014 WORKShOP WALTER BORGhINO RAGAZZE DI FERRO ASSISI 2014
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EUBC EUROEPAN SChOOLBOy BOXING ChAMPIONShIPS 2014 ITALIA BOXING
PROVACI CON ME
PROVACI CON ME settimio ...a mondofitness “Terry” terracina
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B O X E R I N G Anno 2014 n. 3 (maggio/ giugno 2014) - Direttore Responsabile: Walter Borghino - Periodico bimestrale della Federazione Pugilistica Italiana (F.P.I.) - Presidente federale: Alberto Brasca - Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma n. 10997/66 del 18.05.1966 - Redazione: Viale Tiziano n. 70 - 00196 Roma - Editore: Stegip Group s.r.l. Amministratore Unico Donatella D’ambrosio - Sede legale: Via Paolo V, 31 – 00167 - Roma - Sede operativa: Piazza Pio IX, 5 - 00167 Roma - Stampato da: Romantech s.n.c. di Antonio De Luca, via Giovanni Dominici 6, Roma; Coordinamento Editoriale: Michela Pellegrini e Tommaso Gregorio Cavallaro; Progetto Grafico: Matteo Schiavone e Andrea Savastio; Pubblicità: Silvia Moretta; Foto di copertina: Giuliano Monacelli. Hanno collaborato: Tommaso Gregorio Cavallaro, Michela Pellegrini, Luca De Franco, Marco Impiglia, Roberto Savi, Luca Svizzeretto, Adriano Cisternino. Foto di: Roberto Savi, Luigia Giovannini, Marco Impiglia, Enrico Datti, Marcello Giulietti, Archivio FPI, Luca De Franco, Giordano Monacell. Info: www.boxering.it - Info: boxering@fpi.it - Chiuso in tipografia il 4 luglio 2014.
Errata corrige: nel N° 2 di Boxe Ring il redazionale “Angolo Rosso” è di Luigi Carini e non di Alfredo Bruno, pertanto ce ne scusiamo. La redazione.
FOTOREDAZIONALE Gleason’s Gym CONCETTA MARChESE di New york
europeo AZZURRE MARZIA DAVIDE
. .UN MASSIMO Deontay Wilder
. .UN SUPERMASSIMO MIRKO CARBOTTI
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CAMPIONATI ITALIANI 1916-2016 FEMMINILI 2014 100 di pugilATO RAGAZZE d’ACCIAIO ITALIANO
CINEMA E BOXE
IN & OUT
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fpi.it
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ROUND EDITORIALE
EDITORIALE
DI WALTER BORGhINO
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a qualsiasi prospettiva li si guardi, i Campionati Europei Junior e Youth femminili svoltisi ad Assisi sono stati un successo. Da un punto di vista organizzativo, hanno ottenuto un incondizionato e unanime apprezzamento, anche grazie alle numerose e fruttuose articolazioni che hanno contribuito alla sua realizzazione e riuscita. Un perfetto mix di professionalità, dedizione e attenzione ai particolari, che ha dimostrato come la Federazione abbia nelle sue corde anche un notevole e consolidato patrimonio organizzativo e manageriale. Per la parte sportivo-agonistica parlano i numeri: 14 atlete impegnate, 10 medaglie conquistate ( di cui 4 del metallo
nale, hanno dato la loro adesione al progetto pro dell’AIBA. Tra questi, ovviamente, Clemente Russo, cui viene fornita una ottima, ancorché non facile chance per diventare uno dei primi qualificati assoluti per l’edizione olimpica di Rio. Così come la franchigia italiana sarà ancora protagonista del torneo WSB, con la Federazione questa volta in veste di main sponsor e quindi con ancora maggiori implicazioni organizzative e manageriali, ma sempre con grandi aspettative. La lega Pro boxe, intanto, ha lanciato con decisione e con grande risalto mediatico la sua nuova, anche nei contenuti, fase programmatica, che la porterà entro il 2016 ad assumersi in pieno le responsabilità di tutto il pugilato professionistico italiano, che vive questa
. .Da un punto di vista organizzativo, hanno ottenuto un incondizionato e unanime apprezzamento, anche grazie alle numerose e fruttuose articolazioni che hanno contribuito alla sua realizzazione e riuscita.. . più prezioso), a fronte di un livello di partecipazione qualitativo e quantitativo che ha messo in luce come, ormai, il movimento femminile talloni ad una incollatura quello maschile. Ne è dimostrazione la mole di pubblico presente agli incontri e soprattutto il loro entusiasmo nel seguire le gesta delle nostre atlete, che tante soddisfazioni sono destinate a regalarci anche in futuro. E la Federazione sarà protagonista anche del prossimo e imminente avvio del programma di qualificazione olimpica maschile, che inizierà, a novembre, con la prima edizione del torneo APB. Superate di slancio, ma dopo attenta valutazione, le ultime perplessità, l’Italia ospiterà il torneo riservato ai migliori 8 pugili della categoria 91 kg. che, a livello internazio-
fase evolutiva del suo processo storico con grande entusiasmo e coinvolgente comunione di intenti. Un sincero in bocca al lupo. Questo menù ricco e differenziato è poi condito dalle sempre numerose novità regolamentari che giungono dal fronte AIBA, una vera fucina di innovazioni e mutamenti che costringono gli organi nazionali ad un incessante aggiornamento delle carte federali e ad una attività informativa sul territorio intensa e anche per questo mai semplice. Insomma, l’onda riformatrice che da tempo coinvolge il pugilato internazionale e nazionale non accenna a diminuire, mantenendo la soglia dell’attenzione alta e l’ambiente pugilistico sempre vivace e effervescente…
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SPONSOR TECNICO
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ROUND EUBC EUROPEAN BOXING ChAMPIONShIPS WOMEN’S yOUTh AND JUNIOR ASSISI 2014
EUBC EUROPEAN BOXING CHAMPIONSHIPS WOMEN’S YOUTH AND JUNIOR ASSISI 2014
RAGAZZE di ferro 6
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DI TOMMASO GREGORIO CAVALLARO Ph GIORDANO MONACELLI ILFOTONE
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Assisi è famosa nel mondo da secoli. Al tempo degli antichi romani, da cui venne sottomessa dopo la battaglia di Sentino nel 295 a.c. attraverso la quale i Quiriti imposero il loro dominio su tutta l’Italia centrale, fu un importantissimo Municipio a livello economico e commerciale. La Città serafica in pieno Medioevo (tra il 1181 e il 1182) diede i Natali a Francesco, figlio di Pietro Bernardone e Madonna Pica. Il Francesco in questione è ovviamente San Francesco, l’uomo che con la sua opera ha in qualche modo cambiato sia la Storia della Chiesa che segnato quella italiana ed europea. Questa città, però, ha un’altissima rilevanza anche per gli amanti della Noble Art. E’ infatti la casa del pugilato italiano, ospitandone il Centro Nazionale di allenamento delle sue massime rappresentative, da ben 5 lustri. Per celebrare questa speciale ricorrenza la Federazione Pugilistica Italiana, su mandato dell’European Boxing Confederation, vi ha organizzato gli Europei Femminili Junior/Youth
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(EUBC European Women’s Junior Youth Boxing Championsips, ndr), andati in scena al PalaEventi di Santa Maria degli Angeli dal 20 al 27 luglio us. 197 atlete partecipanti (97 Youth - 100 Junior) in rappresentanza di 26 nazioni europee. 7 giornate di gara per un totale di 176 match (87 Youth e 89 Junior). Questi in sintesi i numeri di un evento che ha reso Assisi per 7 giorni la Capitale della boxe europea, oltre che di quella italica. Ottimo il bottino dell’Italia che tra le qualifiche Junior e Youth ha conquistato 4 Ori ( Junior: Barretta 46 Kg; Marchese 57 Kg; Carini 66 Kg - Youth: Testa 54 Kg), 1 Argento (Youth Floridia 64 Kg) e 5 Bronzi (Gioia 48 Kg Junior;Gallo 52 Kg Junior; Cammarota 54 Kg Junior; Garofalo 50 Kg Junior; Martusciello 60 Kg Youth). Per quel che riguarda i medaglieri, nella qualifica Junior la nostra Nazionale (3 ori e 4 Bronzi) ha dovuto inchinarsi solo alla strapotere della squadra Russa (5 ori, 2 argenti e 2 bronzi), che, come accaduto nelle 5 passate edizioni ha conquistato il primo posto nella classifica per medaglie. Stesso discorso per le Youth, qualifica nella quale la Russia (6 ori - 2 bronzi) ha dominato il medagliere. Alle spalle della corazzata russa si sono posizionate al secondo posto la Polonia e l’Ucraina, in virtù di 1 oro, 2 argenti e 2 bronzi. Quarta la Nostra Squadra, grazie all’oro della Irma Testa. L’atleta campana è al suo secondo Oro consecutivo in un Torneo Inetrnazionale dopo quello conquistato nel Mondiale Junior del settembre 2013. Testa che in passato si è anche messa al collo un Bronzo agli Europei Junior di Wladislawowo (Polonia) e una argento ai Campionati dell’Unione Europea Junior 2012 svoltosi a Keszthely (Ungheria) nello scorso luglio. Da segnalare anche che la Floridia è al
Nella pagina precedente: Maddalena Barretta vince la f inale contro la Todorova e conquista l’Oro Junior Cat. 44/46Kg; in alto, Renzini a colloquiocon Vanessa Ferlick eliminata nei quarti Torneo Youth dalla russa Galieva A sinistra: Un momento dell’inaugurazione del PalaEventi, con il taglio del nastro da parte del Sindaco di Assisi Claudio Ricci e alcuni momenti degli incontri
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Irma Testa vs Slachmulder (BELGIO) In basso a seguire: la premiazione di Concetta Marchese oro 57 Kg Junior, nella foto anche Angelo Musone (SX) Consigliere federale, ed Helmut Ranze, Supervisor Torneo; Angela Carini Oro 66 Kg Junior; Irma Testa Oro 54 Kg Youth, cerimonia oďŹƒciata dal Presidente EUBC Falcinelli e dal Presidente FPI Alberto Brasca
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suo secondo alloro consecutive, visto che nell’ultimo Torneo di qualificazione olimpica giovanile ha conquistato un bronzo e il pass per Nanchino. Tornando alle Junior, la miglior boxer del torneo è stata l’azzurra Marchese, mentre lo stesso premio per le Youth è andato alla svedese Alexiusson. Piena, come era naturale che fosse, la soddisfazione da parte dello staff tecnico dell’Italia Boxing Nazionali Femminili, al cui vertice c’è il Responsabile Tecnico Emanuele Renzini, che si è così espresso alla fine della Kermesse: “Non posso che essere soddisfatto. Queste 10 medaglie dimostrano la qualità del gruppo di ragazze che ho a disposizione. Le Junior sono andate oltre tutte le attese, il nostro team, infatti, è secondo solo alla fortissima Russia nel medagliere. Oltretutto una delle nostre Boxer, Concetta Marchese, è stata eletta miglior atleta del Torneo. Passando alle Youth, un po’ di rammarico c’è per l’argento della Floridia, ma sia lei che la Testa hanno affrontato questo torneo nella fase di preparazione verso le Olimpiadi giovanili di Nanchino del prossimo agosto che sono il nostro vero obiettivo dell’anno. Ero cosciente quindi che non fossero in perfetta forma. In definitiva mi sento solo di ringraziarle tutte per lo straordinario lavoro e campionato fatto” Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente della FPI, Alberto Brasca, che non ha nascosto il suo entusiasmo per i risultati ottenuti dalla “nostra Meglio Gioventù in rosa”: “Le medaglie conquistate dalle nostre ragazze mi hanno inorgoglito e reso estremamente felice. Non ricordo un Europeo, sia maschile che femminile, nel quale siano stati ottenuti così tanti allori. 4 Ori, 1 argento e un bronzo sono un risultato straordinario, che però non è frutto del caso ma di un lavoro certosino fatto a livello sia delle società che delle Squadre Azzurre. Il tutto dimostra la vitalità del nostro movimento femminile, che è in continua e vorti-
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cosa crescita. I nostri club sono ormai pieni di ragazze che vogliono cimentarsi sul ring. Un bacino enorme dal quale il nostro staff tecnico può attingere e trovare atlete dalle indubbie qualità tecniche, agonistiche e anche umane. Come Presidente Federale non possono esimermi dal ringraziare le nostre atlete per il lustro portato al movimento pugilistico nazionale grazie alle loro vittorie, i loro maestri per averle formate e i Tecnici Federali per averle scelte e fatto in modo che divenissero una grandissima squadra.�
Junior Champions
Un formidabile destro che non ha nulla da invidiare rispetto ad un incontro maschile Il Presidente Brasca alla cerimonia di premiazione dei 54 Kg Junior, categoria nella quale ha trionfato la Russa Artamanova con la nostra Cammarota ottima terza
46 Kg Maddalena Barretta Italy 48 Kg Maria Khuzakhmetova Russia 50 Kg Ebonie Jones England 52 Kg Anna Krsoperova Russia 54 Kg Anastasiia Artamanova Russia 57 Kg Concetta Marchese Italy 60 Kg Weronika Zakrzewska Poland 63 Kg Adranna Jadrzejzyk Poland 66 Kg Angela Carini Italy 70 Kg Chantelle Reid England 75 Kg Busenaz Surmeneli Turkey 80 Kg Vlada Kalacheva Russia 80 + Kg Maria Shishmareva Russia
Youth Champions 48 Kg Geliusa Galieva Russia 51 Kg Ekaterina Paltseva Russia 54 Kg Irma Testa Italy 57 Kg Valery Manchak Ukraine 60 Kg Agnes Alexiusson Sweden 64 Kg Elizaveta Nemtseva Russia 69 Kg Ksenia Sinyavina Russia 75 Kg Elsbieta Wojcik Poland 81 Kg Ekaterina Serova Russia +81 Kg Matryona Vyachkina Russia.
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Un “abbraccio” durante il match; In basso: Falcinelli mentre officiala cerimonia di premiazione 44 Kg Junior, categoria vinta dalla nostra Barretta. Forcignanò premia l’irlandese Blaney terza categoria 44 kg Junior
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Evento, organizzato dalla FPI e avente il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Assisi, del CONI della Camera di Commercio di Perugia e del Comitato Perugia Città Europea della Cultura 2019. Sponsor e Partner: Sting - Official Boxing Equipment Supplier, Wunder Official Weighting - Machines Supplier, Tecar - Official Supplier, Acqua Tullia – Official Water Supplier Italia Boxing Team For European Women’s Junior/Youth Boxing Championships:
Junior Kg 46 Maddalena BARRETTA (CP); Kg 48 Giusy GIOIA (CP); Kg 50 Lucy GAROFALO (SC); Kg 52 Catarina GALLO (SC); Kg 54 Matilde CAMMAROTA (TS); Kg 57 Concetta MARCHESE (CP); Kg. 63 Angela CARINI (CP); Kg 63 Daniela ALBINI (LB).
Youth Kg 48 Vanessa FERLICK (SC); Kg 48 Roberta BONATTI (EM); Kg 54 Irma TESTA (CP); Kg 57 Annunziata ESPOSITO (CP); Kg 60 F. MARTUSCIELLO (CP); Kg 64 Monica FLORIDIA (SC). Coaches: Emanuele Renzini, Head Coach, Laura Tosti ed Emanuele Di Felice, Assistant Coaches
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ROUND FOTOREDAZIONALE WO R K S H O P
AS S I SI
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Il fenomeno dei Guantoni Rosa: l’emancipazione della nobile arte DI MIChELA PELLGRINI
Un rest day tutto al femminile. IN
O C CA S I O N E
della giornata di riposo della quinta edizione degli EUBC European Boxing Champioships Women’s Junior and Youth, esattamente il 25 luglio u.s., nella Sala Cenacolo dell’Hotel Cenacolo di Santa Maria degli Angeli è stato allestito un vero e proprio studio di registrazione a cura di Umbria Tv che ha voluto l’esclusiva del Workshop organizzato dalla Federazione Pugilistica Italiana sul tema: “Il fenomeno dei Guantoni Rosa: come la donna cambia lo sport”. Sotto la conduzione di Sergio Pioppi, giornalista de La Nazione, si è svolto un dibattito molto interessante sulla crescita della boxe femminile che ha rivoluzionato il mondo del pugilato e dello
sport in genere. A prendere la parola per primo è stato il padrone di casa, l’Assessore allo Sport ed alle Pari Opportunità del Comune di Assisi Francesco Mignani, che ha sottolineato quanto lo sport in primis debba essere considerato come uno strumento in grado di abbattere le differenze di genere uomo/donna. Lo storico traguardo ottenuto nel 2001, quando il pugilato femminile venne introdotto in Italia, è ancora vivo nei ricordi e nelle intenzioni del Presidente Franco Falcinelli, allora Presidente Federale e oggi Presidente EUBC e Vicepresidente AIBA. Fu il primo a crederci insieme all’ex Ministro delle Pari Opportunità Katia Bellillo, che riuscì con grande determinazione a convincere il Prof. Umberto Veronesi, all’epoca Ministro della Sanità, a modi-
come confermato dal Presidente Falcinelli, l’ente mondiale AIBA sta lavorando per convincere il CIO a portare a sei le categorie olimpiche, a partire da Tokyo 2020. Un ampliamento più che meritato anche per il Presidente del CONI Umbria Domenico Ignozza, che, seppur contento di avere dato ospitalità a due grandi eventi internazionali, l’europeo femminile di Boxe e quello di Vela, ha dovuto rimarcare che solo il 20% delle donne umbre praticano attività sportiva. Un dato che deve far riflettere ma che sicuramente cambierà nel giro di poco tempo considerati i benefici fisici e mentali della pratica sportiva. A ribadirlo è stato lo Psicologo delle Nazionali Azzurre di Pugilato Sandro Elisei, che ha sottolineato quanto le donne siano l’anima del pugi-
. .un dibattito molto interessante sulla crescita della boxe femminile che ha rivoluzionato il mondo del pugilato e dello sport in genere..
Un momento della tavola rotonda “Il fenomeno dei guantoni rosa...”
ficare la legge del 1971 che prevedeva controlli sanitari solo per i pugili maschi, escludendo le donne dalla pratica agonistica. Il colpo della Bellillo è stato vincente. Come lei stessa ha dichiarato non si poteva ignorare il numero delle donne che si avvicinavano all’attività pugilistica. Da qui un lungo cammino, iniziato con Maria Moroni, la prima donna pugile tesserata in Italia. I guantoni rosa si sono poi distinti sempre di più fino ad ottenere gli stessi riconoscimenti dei colleghi maschi, Oggi, come ha ricordato il Vicepresidente Federale Walter Borghino, le atlete rappresentano un motivo di vanto soprattutto per i Gruppi Sportivi Militari, stando anche all’ingresso del pugilato femminile alle Olimpiadi. Per ora a Londra sono state ammesse solo tre categorie di peso ma,
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lato e quanto il loro ruolo sia fondamentale per far decadere il binomio pugilato-violenza che troppo spesso viene associato a casi di cronaca. Le atlete hanno una grande responsabilità nella costruzione dell’immagine del pugilato e lo sa bene il Responsabile Tecnico delle Nazionali Italiane Femminili Emanuele Renzini che, di fronte ai dirigenti presenti, tra cui i Consiglieri Federali Sergio Rosa e Angelo Musone ed il Segretario Generale FPI Alberto Tappa, ha portato la sua testimonianza insieme all’azzurra Roberta Bonatti, all’arbitro-giudice internazionale Paola Falorni, ad Ivette Palatino, Responsabile Boxe Femminile della Federazione Francese di Pugilato, ed a Stanislaw Dobosz, VicePresidente della Federboxe Polacca.
FOTOREDAZIONALE ROUND IV X R I NG
CONCETTA MARChESE (ASD Excelsior Boxe)
Oro EUBC European Women’s Junior Boxing Championships Assisi 2014 Categoria 57 Kg Premiata come miglior pugile del Torneo Qualifica Junior
Ph Giordano Monacelli
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ROUND Gleason’s Gym di New york GLEASON’S GYM N E W YO R K
Intervista a Bruce Silvergrade, proprietario della leggendaria palestra DI LUCA DE FRANCO
La Gleason’s Gym di New york è senza dubbio la palestra di pugilato più famosa del mondo. F O N D ATA nel 1937 dal Peter Robert Gagliardi (un abruzzese emigrato negli Usa che divenne pugile professionista con il nome d’arte di Bobby Gleason) nel Bronx, alcuni decenni dopo è stata spostata a Manhattan e poi a Brooklyn dove si trova ancor oggi al numero 77 di Front Street, proprio sotto il famoso ponte. Nel corso degli anni si sono allenati alla Gleason’s Gym 133 campioni
klon Thomas, Riddick Bowe, Tony Tucker, Larry Holmes, George Foreman, John Tate, Tony Tubbs e Mike Tyson. Ecco perché la Gleason’s Gym ha tanto fascino per i suoi frequentatori e per le case di produzione cinematografiche e televisive. Nominare tutti i film e programmi televisivi che vi hanno girato è impossibile, mi limito a due film che hanno vinto l’Oscar: “Toro Scatenato” con Robert De Niro diretto da Martin Scorsese ( Jake La Motta è stato il primo campione del mondo della Gleason’s Gym) e Million Dollar Baby con Hilary Swank, Morgan Freeman e Clint Eastwood (che era anche il regista). La Swank si è allenata alla Gleason’s Gym sotto la direzione di Hector Roca, allenatore di molti campioni. La palestra è spartana, ci sono solo alcuni
spetto all’anno scorso. I pugili professionisti sono un centinaio, mentre i pugili dilettanti sono 170. Lo zoccolo duro della palestra è costituito da oltre 700 persone comuni che vogliono imparare la nobile arte ma non hanno alcuna intenzione di competere agonisticamente. Io li definisco white collar boxers = pugili dal colletto bianco perché sono in maggioranza liberi professionisti, imprenditori e dirigenti d’azienda e qui a New York indossano camicie con il colletto bianco anche se il resto della camicia è di un altro colore. Molti di loro mi chiedevano di salire sul ring contro dei pari livello giusto per provare il brivido di combattere sul serio. Li ho accontentati e questi incontri hanno avuto successo perché i colletti bianchi portavano familiari, amici, colleghi e fidanzate. Que-
. .voglioni imparare, ma non hanno alcuna intenzione di competere agonisticamente. Io li definisco white collar boxers, pugili dal colletto bianco.. del mondo, alcuni si sono formati pugilisticamente in quella palestra, altri l’hanno utilizzata come base durante i loro soggiorni a New York. E’ sufficiente la lista dei campioni dei pesi massimi per capire l’importanza della Gleason’s Gym nella storia del pugilato a stelle e strisce: da Muhammad Ali ad Oleg Maskaev (campione dal 2006 al 2008) passando per Jimmy Ellis, Joe Frazier, Ingemar Johansson, Sonny Liston, Floyd Patterson, Michael Spinks, Pin-
ring, diversi sacchi e delle panche. Non c’è la musica in sottofondo, come non ci sono l’aria condizionata, la zona dedicata al relax e il ristorante tipici dei centri fitness perché alla Gleason’s Gym si va solo per imparare. E’ questo lo spirito della palestra fortemente voluto dal proprietario Bruce Silvergrade. A lui abbiamo chiesto di parlarci della situazione attuale della Gleason’s Gym. Mr. Silvergrade, quante persone frequentano la Gleason’s Gym? “Ho oltre mille clienti, cento in più ri-
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ste esibizioni hanno preso piede e - a partire dal 1988 - le ho organizzate con regolarità all’interno della palestra facendo pagare il biglietto d’ingresso. Nel 2005 la commissione atletica dello Stato di New York mi ha proibito di continuare perché non sapevano come regolamentare queste esibizioni: non erano combattimenti tra dilettanti, né tra professionisti, ma tra gente comune che secondo loro non era adeguatamente preparata ed avrebbe potuto correre dei rischi. In realtà, alla Gleason’s Gym,
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nessuno si è mai fatto male. Indossavano caschetto, conchiglia e guantoni da 16 once, combattevano per 3 riprese da 2 minuti ciascuna ed alla fine non veniva dichiarato il vincitore. Ognuno si portava a casa un trofeo ed era felice. Gli inglesi ci hanno copiato ed ancor oggi gli incontri di white collar boxing hanno grande successo a Londra, si tengono in impianti prestigiosi come la York Hall.” Fra i professionisti, chi è stato l’ultimo a diventare campione del mondo? “Una donna: Keisher McLeod Wells. Il 18 gennaio 2014, a New York, ha vinto il titolo mondiale dei pesi mosca WIBA superando ai punti Monica Flores.” La palestra è frequentata anche da stranieri di passaggio? “Certamente, sia appassionati che vengono in vacanza a New York e vogliono provare il brivido di allenarsi almeno una volta nella stessa palestra in cui si sono allenati tanti campioni leggendari, sia pugili che vengono apposta per migliorare la loro preparazione e rimangono una o due settimane. Inoltre, ho accordi con diversi tour operator che inseriscono Gleason’s tra le loro mete: i turisti portati da loro non si allenano, pagano l’ingresso per guardare i campioni che fanno sparring. Ho tariffe per
. .Nominare tutti i film che vi hanno girato è impossibile, mi limito a due “Toro Scatenato” con Robert De Niro, e Million Dollar Baby con hilary Swank,. . tutti, anche per chi vuole allenarsi un giorno solo.” Di recente hanno girato dei programmi televisivi alla Gleason’s Gym? “Sono appena terminate le riprese della seconda stagione del reality show White Collar Brawlers = i rissaioli dal colletto bianco. Il format è spiegato bene sul sito web ufficiale del programma: ‘tutti lo abbiamo sognato ad occhi aperti… buttare giù un odioso collega o picchiare un concorrente. Il nostro programma tra-
sforma questi sogni in realtà. In ogni episodio due colleghi si spingono fino al limite imparando il pugilato dagli allenatori più duri in circolazione. Mentre si preparano a combattere, questi combattenti imparano che la vittoria non si decide sul ring, ma durante l’allenamento.’ Lo show è distribuito, negli Usa, dalla rete televisiva Esquire Network.” Ha mai pensato di dotare la palestra dei comfort dei centri fitness? “Ogni tanto qualcuno me lo dice e la
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mia risposta è sempre la stessa: vai in banca, fatti prestare i soldi e apri la tua palestra. Potrai allestirla come ti pare, con sauna, idromassaggio, zona relax e tutto quello che ti viene in mente. Gleason’s Gym è la mia palestra e riflette la mia personalità senza fronzoli. Qui si viene solo per imparare.”
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ROUND EUROPEO AZZURRE
DI TOMMASO GREGORIO CAVALLARO Ph MARCELLO GIULIETTI
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SARMIZEGETUSA
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cadde definitivamente in mani romane nel 106 dc, rendendo la Dacia (antico nome dell’attuale Romania) una provincia romana. Pugilisticamente parlando, le nostre ragazze hanno compiuto un’impresa simile a quelle delle legioni di Traiano. Le azzurre della Boxe, infatti, sono state capaci di conquistare un oro, un argento e un bronzo agli Europei di Boxe, svoltisi a Bucarest dal 31 maggio all’8 giugno. Un risultato che è valso alla nostra nazionale il quarto posto nel medagliere alle spalle della solita Russia, della Romania padrona di casa e della Bulgaria. La medaglia aurea se l’è messa al collo Marzia Davide, che ha letteralmente dominato il torneo della sua categoria: 54 Kg. L’atleta campana, che con questo oro è arrivata al suo terzo in assoluto agli Europei dopo quello di Pecs 2003 e Riccione 2004 (più un bronzo a Mykolaiv 2009, ndr), è stata anche nominata miglior boxer della competizione, sopravanzando addirittura alla Campionessa olimpica in carica nei 60 Kg l’rlandese Katie Taylor, che grazie al successo in terra di Romania ha fatto suo il sesto titolo europeo consecutivo. La Davide ha spazzato via tutte le avversaria che le si sono poste di fronte sulla strada verso il primo posto nel podio. Tutte e cinque i match da lei disputati, si sono conclusi con una vittoria con verdetto unanime a suo favore. Un rendimento eccezionale per un’atleta che è stata ferma due anni per la maternità, ma che ha saputo rimettersi in pista anche grazie a uno straordinario talento per la Noble Art. Vera e propria sorpresa del Torneo, però, è stata la veneta Flavia Severin, avvicinatasi da poco più di due anni all’ars pugilatoria, ma capace in questo lasso di tempo di diventare Campionessa Italiana e centrare l’argento nei +81 Kg agli Europei romeni. La boxer trevigiana vera e propria polisportiva vivente, visto che è lanciatrice del peso e nazionale nel Rugby Femminile - ha sfoderato delle prove eccezionali, che le hanno consen-
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tito di raggiungere la finalissima della sua categoria, nella quale, se avesse avuto più intraprendenza, avrebbe potuto battere la Kovacs, che rispetto alla nostra ha un’infinità di incontri in più sulle spalle. Alessia Mesiano si è arrampicata fino al terzo posto nei 57 Kg, stoppata nella corsa verso la finalissima dalla poi-campionessa Dobrynina. La pugilatrice laziale ha, comunque, dimostrato di essere ormai a suo agio a questi livelli e di avere allo stesso tempo ancora ampi margini di miglioramento. Da segnalare per il resto, i quarti di finali raggiunti dalla 69 Kg Valentina Alberti, alla sua prima esperienza internazionale, e dalla 60 Kg Romina Marenda, sconfitta dall’argento Mossely. Non sono, infine, riuscite a superare il primo turno Valeria Calabrese, che ha perso con la seconda classificata a fine kermesse Gnevanova, Terry Gordini, battuta dall’ucraina Tetyana, e Francesca Matao, che nei 69 Kg non è riuscita a superare l’ostacolo impersonificato dall’inglese Copeland (medaglia d’argento finale). Soddisfattissimo, ovviamente, il Responsabile Tecnico dell’Italia Boxing Femminile Emanuele Renzini: “Tutte le nostre ragazze hanno disputato un ottimo torneo, anche quelle uscite prematuramente. Per quel che riguarda le medagliate, la Davide è stata eccezionale strameritando l’oro e il titolo di miglior boxer del Torneo. La Severin è stata la vera e propria sorpresa della competizione, perchè pur avendo pochissima esperienza da ring ha sfoderato delle prove eccezionali. In finale con la Kovacs, se ci avesse creduto di più, avrebbe potuto vincere addirittura l’oro. Ottimo anche il torneo della Mesiano, che ha fatto suo un buonissimo bronzo. Ora, per quel che riguarda la Nazionale Elite, inizieremo a preparare i Mondiali, che avranno luogo a Jeju (Corea del Sud) nel prossimo Novembre (13-25, ndr)”.
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Un momento dell’incontro di Marzia Davide, e la premiazione delle atlete.
PROGRAMMA GARE E RISULTATI AZZURRE 31/05 Sedicesimi 16° 60 Kg: Marenda vs Tsyplakov (UKR) 2-1 01/06 Sedicesimi 54 Kg: Davide vs Krstic (SRB) 3-0 57 Kg: Mesiano vs Revel (FRA) 3-0 Ottavi 69 Kg: Amato vs Copeland (ENG) 0-3 60 Kg: Marenda vs Lundblad (SWE) 2-1 2/06 Ottavi 48 Kg Calabrese vs Gnevanova (RUS) 1-2 64 Kg: Alberti vs Fam (NOR) 3-0 Quarti 4° +81 Kg: Severin vs Vernic (CRO) 3-0 3/06 Ottavi 51 Kg: Gordini vs Tetyana (UKR) 1-2 54 Kg: Davide vs Whiteside (ENG) 3-0 57 Kg: Mesiano vs PERIJOC (ROM) 2-1 4/06 Quarti 64 Kg Alberti vs Jonas (ENG) 0-3 60 Kg: Marenda vs Mosselly (FRA) 1-2 54 Kg: Davide vs Nimani (GER) 3-0 57 Kg: Mesiano vs Egner (NOR) 3-0 06/06 Semifinali 54 Kg: Davide vs Saveleva (RUS) 3-0 57 Kg: Mesiano vs Dobrynina (RUS) 0-3 + 81 Kg: Severin vs Turcin (ROM) 2-1 07/06 Finali 54 Kg: Davide vs Wicherska (POL) 3-0 +81 Kg: Severin vs Kovacs (HUN) 0-3
ITALIA TEAM: Kg.48 Valeria CALABRESE (SC-ASD Aquile Verdi), Kg 51 Terry GORDINI (EM - Gordini Boxe Ravenna), Kg 54 Marzia DAVIDE (CP-Sporting Center); Kg 57 Alessia MESIANO (LZ-AP Tricolore); Kg 60 Romina MARENDA (LZ-CS Esercito); Kg 64 Valentina ALBERTI (EM-Pol. Circolo Dozza ASD); Kg 69 Francesca AMATO (CP-Napoli Fulgor); Kg 81+ Flavia SEVERIN (VE-Treviso Ring). Italia Boxing Staff Bucharest 2014:Team Leader: Sergio Rosa - Consigliere Federale e Coordiantore Settore FPI Boxe Femminile Head Coach: Emanuele Renzini - Assistan Coach: Laura Tosti. - Team Doctor: Francesco Rondoni - Team Physioterapist: Stefano Tortorella - Referee and Judge: Maria Rizzardo
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X VII R I NG
ROUND DEONTAy WILDER UN
MASSIMO...
si cerca l’erede di Alì e Tyson DI ALFREDO BRUNO Ph ARChIVIO FPI
Deontay Wilder: Prossima la sua sfida mondiale con Bertrame Stiverne HA
UN
FISICO
eccezionale anche se a detta di alcuni esperti il suo 2metri di altezza non ha ancora la muscolatura adatta ad un massimo di questo millennio pronto ad accettare la sfida con i colossi dell’est, fratelli Klitschko compresi. Deontay Wilder è comunque la carta che l’America si gioca per infrangere la leadership straniera e riproporre sul trono più importante un suo pugile, per giunta di colore, pronto ad ereditare lo scettro che fu di Joe Louis, Floyd Patterson, Sonny Liston, Joe Frazier, George Foreman, Mouhammed Alì, Leroy Holmes, Mike Tyson. Il suo arrivo è propizio anche per ravvivare una categoria, che sembra in affanno sotto la dittatura dei Klitschko. Insomma intorno a questo giovanottone, 28 anni, di Tuscaloosa, cominciano a muoversi interessi galattici. Quando nel 2008 Deontay fu sconfitto alle Olimpiadi di Pechino in semifinale dal nostro Clemente Russo il numero degli scettici era notevolmente alto, quasi come i suoi due metri e passa. Ma da professionista dopo le sue 31 vittorie, ottenute tutte prima del limite e con una certa facilità i giudizi negativi si sono notevolmente ammorbiditi, soprattutto per quanto riguarda le sue doti di incassatore, che da dilettante avevano un po’ cigolato. Il suo recente successo su Malik Scott, ha avuto il valore di un’ eliminatoria per il mondiale WBC, ecco perché recente-
mente a Los Angeles Wilder faceva sfoggio della sua presenza in prima fila durante il match che ha visto di fronte Stiverne contro Arreola. Il WBC ha già fatto sapere che per Stiverne la prima difesa ufficiale sarà contro Wilder. Già sono iniziate scaramucce velenose come è di prammatica in questi casi. Si parla anche di un Wladimir Klitschko- Sti-
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verne per la riunificazione di tutte le sigle , con Wilder in attesa del vincitore con borse da 10milioni di dollari. Anche l’Inghilterra vorrebbe vedere combattere all’ Old Trafford di Manchester Wilder contro un altro imbattuto, Tyson Fury se questi supererà Dereck Chisora per il titolo europeo. Molta carne sul fuoco per un personaggio che comincia ad interessare il gran pubblico. Il giovane sembra aver immagazzinato la sicurezza del number one come in tempi non sospetti gli aveva predetto Emanuel Steward. Gli avversari sono stati tutti frantumati: ben 18 in una ripresa, 4 in due riprese, e gli altri suddivisi tra la terza e quarta ripresa, ma non oltre. Diciamo che la qualità degli avversari non è stata certo eccezionale: Damon Reed, Owen Beck, Audley Harrison, Siarhei Liakhovich e Malik Scott pur essendo di buona levatura hanno avuto lo stesso trattamento senza sconti in poche battute. La prova del fuoco per Wilder sarà quella che lo vedrà opposto a Bermane Stiverne, canadesehaitiano, che ha distrutto il tosto Arreola, che si era ben comportato con Vitali Klitschko. Nel frattempo Deontay Wilder si aggrappa a numeri e record in attesa di un titolo vero. Mike Tyson arrivò al mondiale con 28 vittorie prima del limite consecutive; LaMar Clarck negli anni 50 esordì con una vittoria ai punti e dopo infilò 40 successi prima del limite, ma non arrivò alle soglie mondiali e chiuse la carriera con i ko subiti da Pete Rademacher e Cassius Clay; Wilfredo Gomez, supergallo portoricano ex campione del mondo, arrivò a quota 32 ko consecutivi prima di perdere con Salvador Sanchez.
MIRKO CARBOTTI ROUND VIII X R I NG
UN
SUPERMASSIMO...
Convocato in Nazionale DI ALFREDO BRUNO Ph ARChIVIO FPI
Mirko Carbotti: si cerca l’erede di Cammarelle TRA le recenti convocazioni per il Training Camp della Rappresentativa Elite della Nazionale nei supermassimi figura anche il nome di Mirko Carbotti (+ 21, = 1, - 5). Una chiamata improvvisa ma sospirata quella del 22enne colosso della Boxe Roma Casalbruciato, che in pratica ha bruciato le tappe negli ultimi due anni. La boxe come è entrata nella sua vita? “In verità il mio approccio con la boxe è avvenuto quando avevo 12-13 anni. Sono entrato in palestra perché ero sovrappeso. Ho cominciato per divertimento e per levare qualche chilo di troppo, poi mi è piaciuto ed eccomi qua”. In quale palestra sei stato? “Sono stato qualche anno alla Boxe Casilina con il maestro Granelli, perché abitavo lì vicino ed era comodo perché ero ancora un ragazzo. Poi sono entrato a Tor Sapienza alla San Vincenzo De Paoli dove allenavano Alessio Lucciarini e Ivan D’Alessandro. In questa società ho disputato cinque match, tutti vinti. Quindi sono entrato insieme con i due insegnanti a Casalbruciato”. Che fai nella vita? “Lavoro nella Sicurezza”. Cosa rappresenta per te il pugilato? “Adesso rappresenta tutto. Penso che più ti impegni più dai e più ricevi”. So che sei stato in America? “E’ stata una gran bella esperienza. In una palestra del Bronx ho fatto i guanti con il vincitore dei Golden Gloves. Lì ho capito
cos’è il pugilato. Ho imparato a soffrire, perché lo ripeto questo è uno sport in cui tu dai e tu ricevi”. Lo segui il pugilato fuori dal ring? “Altrochè sono un vero patito di questa disciplina. Vado a quasi tutte le riunioni, lo seguo in televisione e col computer”. Il tuo pugile preferito? “Faccio subito la distinzione di sempre, al-
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lora il mio preferito è Ray “Sugar” Leonard, nella mia categoria non ho dubbi è Mike Tyson”. Tu sai che in Italia si cerca l’erede di Roberto Cammarelle, come ti senti in un simile frangente? “La speranza è l’ultima a morire, io ce la metto tutta. Per me sarebbe un sogno che si avvera con un bel carico di responsabilità”. Recentemente ti sei allenato con Clemente Russo davanti a Francesco Damiani… “All’inizio ero come paralizzato dall’emozione, Clemente lo avevo visto solo in televisione, averlo davanti mi sembrava impossibile. Poi mi sono sciolto e allenandomi con lui ho capito cosa vuol dire essere un Campione vero. Con lui ho fatto cinque riprese e in pratica ho fatto cinque riprese di vuoto, sono riuscito a prenderlo solo due o tre volte. Poi quando lui partiva all’improvviso i colpi quasi non li vedevi per la velocità. E’ stata una gran bella esperienza”. Sei scaramantico? “Qualcosetta ce l’ho. Prima dei match metto sempre gli stessi calzettoni, le stesse fascette. Ho una collana che voglio su di me…basta solo questo”. Vuoi ringraziare qualcuno? “In primo luogo i miei genitori che mi sostengono in questa avventura. Sono grato ai miei insegnanti Lucciarini, D’Alessandro e Moreal per la loro pazienza e per i preziosi consigli che mi danno in continuazione…se le porte della Nazionale si sono aperte, lo devo a loro. Non dimentico certo la Società di Casalbruciato con il suo presidente Marcello Stella, che conosce bene il mondo del pugilato e che con la sua esperienza ci segue e ci sostiene”.
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ROUND SChOOLBOyS
EUBC EUROEPAN SChOOLBOy BOXING ChAMPIONShIPS 2014 I BRO N ZI D I K E S Z T H E LY
DI TOMMASO GREGORIO CAVALLARO Ph MARCELLO GIULIETTI
dopo le medaglie Azzurre nell'edizione 2013, Keszthely regala 1 argento e 3 Bronzi agli Europei SchoolBoy Non c’è che dire, la cittadina magiara di Keszthely, piccolo enclave adagiato sulle rive del magnifico lago di Balaton, porta decisamente fortuna al pugilato Azzurro. L’anno scorso, infatti, le ragazze della Noble Art Italiana si
prima edizione (2003) svoltasi a Roma nella quale l’allora giovanissimo Giacomo Corsale vines l’oro nei 66 Kg. Non c’è stato l’oro stavolta, ma comunque si deve sottolineare lo straordinario risultato dei nostril piccolo portabandiera che spesso si trovano davanti avversario con un bagaglio esperenziale notevolmente più grande del loro. Chi è andato più vicino all’oro è stato il 72 Kg, Enrico Antonini, che si è arreso solo in finale davanti al bxer di casa Baranyi. Le tre medaglie di bronzo, invece, sono state il frutto delle
successo dimostra la bontà del lavoro fatto sia a livello di Team Italia che a quello delle società. Su questo gruppo di atletei stiamo in pratica lavorando da inizio anno e i risultati credo si siano visti. Hanno tutto per fare bene, il loro solo def icit riguarda l’esperienza da ring rispetto ai loro pari età stranieri. C’è tutto, però, per costruire un grande futuro con questi pugili e non solo. Altra cosa che voglio sottolineare è la compattezza che c’è stata tra di loro. Si sono, infatti, sostenuti a vicenda e hanno fatto squadra fuori e dentro il ringside” 176 i boxer - di cui 10 Azzurri - in to-
“Su questo gruppo di atletei stiamo lavorando da inizio anno, i risultati si sono visti. hanno tutto per fare bene, il loro solo deficit riguarda l’esperienza da ring rispetto ai loro pari età stranieri.” misero al collo ben sei medaglie (2 ori, 2 argenti e due bronzi) ai Campionati dell’Unione Europea, che si svolsero proprio in questa amena località ungherese dove hanno avuto luogo tra il 29 giugno e il 6 luglio gli EUBC Euroepan SchoolBoy Boxing Championships 2014. Kermess che ha visto 4 azzurri salire sul Podio (1 argento e 3 bronzi) cosa che non accadeva dalla
ottime prestazioni di Johnny Pezzinga nei 50 Kg, Daniele Oggiano nei 52 Kg e Armando Casamonica nei 56 Kg. Piena soddisfazione da parte dello staff tecnico: “Sono soddisfatto - queste le parole di Giulio Coletta -, che con Maurizio Stecca ha guidato i nostri alf ieri in questa Kermesse - e orgoglioso di ciò che hanno fatto i ragazzi. Al di là delle medaglie, che ovviamente contano, questo
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tale gli atleti che hanno preso parte al Torneo, provenienti dale seguenti nazioni: Azerbaijan, Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Estonia, Repubbluca Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Moldavia, Montenegro, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Scozia, Slovacchia, Serbia, Ucraina, Galles.
??? ROUND ? X R I NG
Andea Sarritzu
Programma Gare e RISULTATI Azzurri 30 Giugno kg 49 Spada M. - Bernath L.(HUN) 1-2 kg 46 Dell’Aquia S. - Kinani R. (ISR) 3-0 kg 50 Pezzinga J.- Farrer L.(WAL) 3-0 kg 54 Cangelosi A. - Kovalenko M. (RUS) 1-2 1 Luglio Kg 41,5 Mates P. (HUN) - Depoli C. 0-3 Kg 52 Oggiano D. - El Gamal N. (ISR) 3-0 Kg 56 Casamonica - Hubert (POL) 3-0 2 luglio Quarti kg 41,5 De Poli vs Tvsete (BUL)1-2 Quarti kg 52 Oggiano vs Muhammed (TUR) 3-0 Quarti kg 44,5 Stelmashenko (UKR) vs Montuori Stelemashenko vince per ferita 3r Montuori
La squadra azzurra Schoolboys mostra le medaglie vinte; In alto, Enrico Antonini esulta dopo aver battuto nella semifinale 72 Kg il turco Kaya Ahmed.
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Quarti kg 46 Dell’Aquia vs Barbosu (HUN) 1-2 Quarti kg 56 Casamonica vs Dobroslav (FIN) 3-0 Quarti kg 59 Deresh (ISR) - De Chiara 2-1 Quarti kg 50 Pezzinga vs Gloser (CZE) 3-0 3 luglio Semifinale kg 72 Antonini - Kaya A.(TUR) 2-1 Semifinale kg 50 Pezzinga vs M. Hassan Jallaw (EUBC) 1-2 Semifinale kg 52 Oggiano vs Allmendinger (GER) 1-2 Semifinale kg 56 Casamonica vs Trutniev (UKR) 1-2 4 luglio Finale kg 72 Antonini vs Baranyi (HUN) 1-2
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ROUND ITALIA BOXING
C PIOGGIA P
ontinua il nostro viaggio accanto all’Italia Boxing in questo 2014 che, come ogni annata pugilistica, è ricco di impegni agonistici. Il mese di maggio ha visto la Nazionale Elite Maschile impegnata in due storici Tornei del panorama pugilistico europeo: Il Vllanzia, che annualmente si svolge nella città albanese di Shkodra, e la Chemiepokal, meglio conosciuta come Chemistry Cup, arrivata ormai alla sua 44° edizione. Ottimo il bottino conquistato dagli Azzurri nella Kermesse albanese. I Boxer tricolore, infatti, hanno conquistato oro (Cavallaro 75 Kg – nominato anche miglior boxer del Torneo) e due Argenti (Manfredonia 81 Kg e Rossano +91 Kg) e un Bronzo (Di Russo 69 Kg). Nessuna medaglia, invece, è arrivata da Halle, sede di svolgimento della Chemistry Cup. Gli Azzurri presenti - Manuel Cappai 51 Kg (GS Fiamme Oro), Stefano Gasparri 56 Kg (GS Fiamme Oro), Donato Cosenza 60 Kg (GS Fiamme Oro), Dario Morello 69 Kg (Team Morello Boxe - non sono andati al di là dei quarti di finale.
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ioggia di medaglie, ben cinque, alla 45° Edizione del Grand Prix Usti Nad Labem, svoltosi nella cittadina della repubblica ceca tra il 3 e l’8 giungo us. L’alloro più pregiato è arrivato grazie a Simone Fiori (nominato anche miglior boxer della competizione) negli 81 kg. Guido Vianello, categoria + 91 Kg, ha fatto suo l’argento, mentre di bronzo sono state le medaglie di: Fabio Introvaia (60 Kg), Alfonso Di Russo (69 Kg) e Raffaele Munno (75 Kg). La Nazionale, oltretutto, ha conquistato il terzo posto nel medagliere alle spalle della Georgia e dell’Irlanda. Equipe Elite che dal 30 giugno al 10 luglio ha svolto un periodo di training presso le strutture del Villaggio Lido degli Abruzzi in quel di Roseto degli Abruzzi. Un ritiro, quello svoltosi nella cittadina del litorale adriatico, propedeutico alla partecipazione del team italiano ai Campionati
ning Camp, l’ultimo dei quali è andato in scena dal 20 al 29 maggio proprio in quel di Bucarest, città che dal 31 maggio all’8 giugno ha ospitato le 163 pugili impegnate nella Kermesse continentale.
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MEDAGLIE DI TOMMASO GREGORIO CAVALLARO
dell’Unione Europea in programma a Sofia (Bulgaria) dal 7 al 17 agosto pv. Ultimo Training Camp in vista dei Campionati di cui sopra è quello che ha avuto luogo nella città francese di Nancy, presso le strutture del Centro di Preparazione Olimpica della Francia, dal 15 al 25 luglio. Sedute di allenamento che i nostri hanno svolto con i pugili della nazionale transalpina.
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l quinto mese dell’anno è stato di preparazione in vista degli Europei dai quali l’Italia è tornata con un oro Marzia Davide 54 Kg, un argento Flavia Severin +81 Kg e un Bronzo Alessia Mesiano 57 Kg (Dettagli nell’articolo di pag….) - per ciò che concerne la rappresentativa Elite Femminile. Coach Renzini e il suo Staff hanno continuato a far lavorare le atlete in una serie consecutiva di Trai-
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assando alle squadre nazionali giovanili, si segnalano molteplici raduni in vista degli impegni che aspettano i nostri giovani virgulti durante il periodo estivo. Il main event, ovviamente, sarà il Torneo Pugilistico delle Olimpiadi giovanili del prossimo agosto a Nanchino, cui parteciperanno 4 alfieri italiani: Irma Testa, Monica Floridia, Vincenzo Lizzi e Vincenzo Arecchia. Non bisogna dimenticare, però, che nel mese di luglio avranno luogo altri due Tornei molto importanti: il primo sarà l’Europeo Schoolboy e Junior che avrà il suo proscenio dal 29 giugno al 7 luglio a Keszthely, città magiara adagiata sul lago di Balaton. Assisi darà ospitalità alle migliori baby boxer del Vecchio Continente per l’Europeo Femminile Junior e Youth, in programma dal 19 al 26 luglio al PalaEventi. Evento che l’EUBC ha affidato organizzativamente alla FPI.
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el percorso di preparazione per Nanjing i boxer della Nazionale Youth hanno avuto modo di saggiare il loro stato di forma nel Dual Match contro la Moldavia, svoltosi all’interno del programma del 2° memorial A. Mura. Kermesse, in onore del grande promoter sardo, che ha avuto luogo a Stintino (SS) tra il 20 e il 22 giugno us e che ha visto gli Azzurri imporsi sia nella prima sfida (5-1) che nella seconda (4-2).
Nella giornata di sabato 28 giugno a Roseto degli Abruzzi si è svolto un Dual Match che ha visto protagoniste le atlete della Nazionale Azzurra Junior e Youth, che ha battuto per 7-1 le pari età magiare.
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ROUND PROVACI CON ME
PROVACI DI MIChELA PELLEGRINI Ph ENRICO DATTI
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Il grido delle Azzurre contro la violenza sulle donne E S A L TA R E
il ruolo della donna, vittima di violenza fisica o psicologica, che acquista sicurezza e forza dalle sue stesse fragilità, da un pugno preso sul ring come nella vita, consapevole del valore della sconfitta quanto della possibilità di farcela senza rinunciare alla sua femminilità ed al suo essere compagna, moglie e mamma. Questo è il concept dello spot sociale “Provaci con me” ideato e realizzato dalla Federazione Pugilistica Italiana con la collaborazione di Factotum Art per l’Associazione Salvamamme e Salvabebè, che da quindici anni è a fianco delle donne e dei bambini grazie all’impagabile impegno del suo Presidente Maria Grazia Passeri. L’iniziativa è stata presentata lo scorso 26 giugno, insieme al Presidente Onorario dell’Associazione Barbara De Rossi, presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati dal Presidente della FPI Alberto Brasca e dal Vicepresidente Federale Walter Borghino in occasione del Convegno “Valigia di Salvataggio”, il progetto di aiuto concreto alle donne vittime di violenza e di stalking promosso da Salvamamme e patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica, da Roma Capitale, dal CONI, da ALTAROMA e a ANCI Lazio. La “Valigia” rappresenta un vero e proprio piano di emergenza per permettere alle donne vittime di violenza di affrontare le prime 120 ore che seguono la violenza stessa. Nel trolley consegnato alla donna, oltre al guardaroba di prima necessità e i prodotti igienici, è prevista una nuova sim per il
Dall’alto verso il basso: Il Presidente Brasca con Grazia Passeri e Barbara De Rossi; il VicePresidente Borghino durante il suo intervento; il Presidente Brasca con Antonio Giampaolo, Terry Gordini e Alessia Mesiano
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ROMINA MARENDA P R O VA C I
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Kg 60; LZ-CS Esercito)
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telefono, un rifugio provvisorio e tranquillo, consigli legali e supporto psicologico offerti gratuitamente da professionisti volontari e un numero verde da diffondere presso strutture ospedaliere, assistenti sociali, studi legali, e Forze dell’Ordine. Il progetto, che ha riscosso molte adesioni, ha ispirato la Federazione Pugilistica Italiana per la campagna sociale #provaciconme. Il rito pugilistico, che accompagna il pugile sul ring prima della competizione, è servito per raccontare la storia di una donna comune che trasforma la rabbia in coraggio, la negatività di un colpo subito nell’affermazione della propria identità. Questa donna è interpretata dal Capitano della Nazionale Azzurra e vicecampionessa mondiale Terry Gordini. Alla provocazione di Terry,“Adesso provaci con me”, hanno risposto con grande generosità le testimonial Fioretta Mari, voce narrante e capofila del coraggio, Veronica Maya, Paola Ferrari, Portavoce dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping, Linda d ,
IRMA TESTA P R O VA C I
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Kg. 51; (Boxe Vesuviana)
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MARZIA VERRECChIA P R O VA C I
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Kg 57; (LZ-CS Esercito)
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VALERIA CALABRESE P R O VA C I
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Kg.48; (SC-ASD Aquile Verdi)
cantautrice e madrina del Campionato Italiano Femminile a Squadre, Katia Pacelli, Direttore di Salvamamme, e Patrizia Spagnoli dell’AICS. Girato all’interno del prestigioso Hotel La Griffe Roma sotto la direzione artistica del producer e presidente di Factotum Art Antonio Giampaolo, per la regia di Domenico de Feudis, e con la collaborazione della pedagogista del MIUR Stefania Petrera e dell’organizzatrice di Ma. Ma. Management Tiziana Sirna, lo spot ha preso vita grazie al prezioso contributo di Giada Curti, Luigi Bruno e Primadonna. A lanciare la sfida sociale, in un look del tutto nuovo a cura di Raffaele Squillace, make-up artist internazionale dell’alta moda, e del suo staff Romeur Academy, immortalate dagli scatti di Enrico Datti, sono state anche le atlete della Nazionale Italiana Femminile di Pugilato: Valeria Calabrese, Marzia Verrecchia, Romina Marenda, Valentina Alberti, Francesca Amato e Flavia Severin, medaglia d’argento agli ultimi Campionati Europei Femminili. Con loro anche la giovanissima Irma testa, vicecampionessa mondiale e neo campionessa europea. Lo spot, del resto, vuole veicolare un messaggio forte, provocatorio ma anche di speranza, motivare all’azione, alla voglia di riscattare la propria dignità a pugni chiusi, potendo contare sull’aiuto sinergico di chi condivide gli stessi valori e principi. Un invito a mettere KO la violenza. Prime interlocutrici le Istituzioni.
In alto Selby durante il ritorno a Campione d’Italia
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FLAVIA SEVERIN P R O VA C I
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Kg +81; (VE-Treviso Ring)
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FRANCESCA AMATO P R O VA C I
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Kg 69; (CP-Napoli Fulgor)
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VALENTINA ALBERTI P R O VA C I
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Kg 64; (EM-Pol. Circolo Dozza ASD)
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TERRy GORDINI P R O VA C I
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Kg 51; (EM - Gordini Boxe Ravenna)
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Al centro Fioretta Mari, in alto a partire da sinistra Patrizia Spagnoli (AICS), Katia Pacelli (Salvamamme), Paola Ferrari (Osservatorio Nazionale Bullismo e doping), il gruppo delle atlete con Katia Pacelli e Valigia di Salvataggio, Veronica Maya e Linda d.
MONDOFITNESS ROUND XII X R I NG
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… a MONDOFITNESS: Terry Gordini in abito lungo e guantoni solidali
DI MIChELA PELLEGRINI Ph MIChELA PELLEGRINI UNA
S E R ATA
di fine luglio in cui ad avere la meglio sul maltempo è stata la solidarietà. A far tornare il sereno è stata l’Associazione Salvamamme e Salvabebè. Dopo la Camera dei Deputati il tour della “Valigia di Salvataggio” ha fatto tappa nel famoso Villaggio dello Sport di Tor di Quinto che per l’occasione ha indossato i guantoni rosa. Un omaggio, quello degli organizzatori Andrea De Angelis e Alfonso Rossi, fatto con il cuore a tutte le donne vittime di violenza ed all’impegno di Grazia Passeri e di Katia Pacelli che hanno scelto come strumento di difesa la boxe e come testimonial l’azzurra Terry Gordini. La campionessa di Ravenna si è esibita con il suo stile inconfondibile, dentro e fuori dal ring. Da una versione sportiva, in pantaloncini e maglietta della Nazionale, ad una versione glamour con il prezioso abito rosso della stilista Laura Froio, protagonista del Fashion Show curato dalla Ma. Ma. Management di Tiziana Sirna con la collaborazione dell’hair stylist internazionale Michele Spanò e del suo staff direttamente da AltaRoma. Nei panni a lei più consueti, Terry ha dato una lezione di fair play potendo contare sulla valida collaborazione delle atlete dell’ASD Gladiators Roberta Ruggeri, Manuela Cambiotti e Ludovica De Angelis dirette dal Maestro Massimo Barone, noto nel tempio del Wellness Estivo per l’area dedicata alla Boxe Competition, la disciplina amatoriale che sta spopolando a Roma e non solo. In abito elegante, sfilando attorno alle tre piscine di Mondofitness, la vicecampionessa mondiale non ha di certo sfigurato, anzi. Presentata alla giornalista Isabella Di Chio, affiancata dalla conduttrice Camilla Nata, Terry ha dato lezione
di buone maniere anche senza guantoni, impressionando positivamente il parterre, primi fra tutti l’On. Micaela Campana ed il giovanissimo Dennis Foggia, in gara nella categoria PreMoto CIV 250 Under 15. “Per noi atlete - ha sottolineato il Capitano della Nazionale Italiana Femminile - è un vero onore poter prendere parte ad un’iniziativa così importante. Vogliamo trasmettere alle donne vittime di violenza e di stalking tutta la nostra forza, la determinazione che ci fa salire sul ring e sentire più sicure. Ogni donna deve avere la possibilità di agire liberamente, di potersi rialzare dopo una brutta caduta. Noi lo facciamo attraverso la boxe che ci ha insegnato a rispettare gli altri, ad essere leali e soprattutto responsabili a livello sociale. La Valigia di Salvamamme rappresenta un valido strumento di aiuto, la boxe può servire come strumento di prevenzione. Il nostro obiettivo non è rispondere alla violenza con la violenza ma far capire che uno sport come il pugilato può invece aiutare ad avere più consapevolezza del proprio corpo, della capacità di difendersi. Per questo affiancheremo Salvamamme e nella valigia ci metteremo tutto il nostro coraggio!”. Parola di Terry e dei Guantoni Rosa by FPI.
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Il capitano della squadra delle Azzurre, Terry Gordini, sfila a Mondofitness
X XIII ROUND R I NG
SETTIMIO “TERRy” TERRACINA
ThE BIG SURPRISE ettanta anni fa, nell’agosto del 1944, un giornalista del Corriere dello Sport fece un salto al campo dove si allenavano con la boxe a Napoli i soldati yankee. Il ginnasio era ricavato dentro un “repple depple”, che nello slang degli inquadrati nello US Army stava per replacement depot, magazzino di smistamento. Il reporter si accorse che l’allenatore dei pugili era un tale “Terry”, cristo sull’1 e 85, tipo mediterraneo dal naso aquilino, i capelli crespi neri e un’aria stranamente familiare. Infatti, c’era la sorpresa. Stralciamo dal pezzo pubblicato all’epoca: … Questa sensazione sarà pienamente giustificata fra poco, quando Terry si afoga con uno dei pugili, lanciandogli una famosa invettiva in puro accento romanesco. Solo allora lo guardiamo con occhio diverso: Ma che Terry d’Egitto! Questo è un autentico «romano de Roma», è Settimio Terracina. Di lì a qualche istante Terracina, che ha terminato il lavoro, mi sloga quasi una spalla col più vigoroso shake hand che un peso massimo di buona educazione possa elargire ad un amico che non vede da cinque anni. Sono ancora interdetto e sbalordito e snocciolo una serie di domande senza capo né coda: «Perché, dove, come, quando, che fai, da quanto tempo...?». Sembra già di stare in un film di quelli con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Ed è senz’altro una delle milioni di storie in stile “sliding doors” che la seconda guerra mondiale ha creato. Una pellicola che il nazifascismo in particolare girò dal vivo, applicando le sue bestiali teorie razziali.
LA STELLA DI DAVID SUI PANTALONCINI Il plot che l’americano de’ Roma “Terry” racconta al giornalista in visita è il seguente: Settimio Terracina, classe 1915, settimo di un nugolo di sorelle e fratelli nati nel
STORIA DELL’AMERICANO DEL GhETTO DI ROMA
SETTIMIO
TERRy TERRACINA DI MARCO IMPIGLIA
ghetto, lì al Portico d’Ottavia, tra colonne anticoromane, la sinagoga e negozi di stoffe con l’odore dolce dei fritti caramellati al sesamo sullo sfondo. Presto un aspirante pugile, come molti figli del popolo dei roaring twenties, ma non alla vicina Audace dell’amico Lelletto Efrati, bensì alla Colombo in via Tacito, e poi alla Pugilistica Trastevere, dove Mariano Gabrielli l’ammaestra sui segreti del pugno guantato. Nel 1934 Settimio si mette in luce come mediomassimo al “Cinture di Roma”, nel gabbione fumoso in via Frangipane. Due anni dopo è invitato al raduno
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preolimpico di Senigallia, ma gli preferiscono il padovano Emilio Bolzan e a Berlino Settimio non ci va. Nel 1937, a Ferrara, il campione del Lazio giunge in finale con Attilio Faraone, un genovese che nel dopoguerra, da pro’, avrebbe incrociato anche Tiberio Mitri. Era l’epoca in cui la nazionale di Steve Klaus - come ricorda Raoul Rimessi in un interessante libro - s’era accasata a Ferrara, e la locale sala della Borsa di Commercio funzionava da piccolo Madison Square Garden. Ferrara, cittadina dove l’esperienza fascista fu estrema, assoluta - e per capirlo basta leggere Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani - non è proprio il posto migliore per esibire sui calzoncini la stella di David, come incautamente fa il Settimio. Qualcuno se ne accoge e protesta con tono vibrato, anche perché da regolamento federale simboli del genere non sono ammessi. Sotto la stella si legge la scritta in ebraico shadday, che significa “Dio onnipotente”; glie l’ha cucita un’amica e, di solito, a Settimio porta fortuna. Non nel caso specifico: i giudici ricevono ordini precisi e penalizzano Terracina nel match con Faraone, vinto in teoria ma perso in pratica.
LA NUOVA VITA DA AMERICANO Col forte mediomassimo goriziano Musina lanciato in un’orbita europea e mondiale, c’è spazio per Terracina come riserva in Nazionale. Disputa nel settembre 1937 un match con lo svizzero Hammerly a Campione d’Italia, pareggiandolo. Pochi mesi dopo perde a Varsavia contro un polacco. Resteranno le sue due uniche apparizioni con la canotta azzurro-Savoia indosso. Nell’inverno del 1940, dopo 63 incontri ufficiali da dilettante, arriva il momento di giocare la carta del professionismo. In Italia le leggi razziali approvate da Mussolini non consentono un’attività ad un atleta ebreo, neanche se ha già indossato il grigioverde e ama il tricolore solo un gradino al di sotto del dio dell’Antico Testamento. L’amico Efrati, più grande di due anni, lo chiama nella palestra di
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Emil Nanny a Chicago, mecca dei pugili in trasferta. Chicago è una megalopoli di grattacieli molto fredda e dura, dove l’entourage di Al Capone, alla mini-colonia di cazzottatori della “Madre Patria”, promette possibilità di dollari e, magari, la scalata a titoli mondiali. L’aneddotica narra che il segretario della FPI, Edoardo Mazzia, gli procura i documenti d’espatrio. Settimio ha 500 lire e qualche indirizzo nel portafogli. Riprendiamo allora l’intervista dell’estate del ‘44, nella quale egli racconta al giornalista Pio Nardacchione cosa gli è accaduto nella lontana America: … In America non riuscivo mai a rendermi conto di quando qualcuno mi chiamava per nome, tanto elegantemente e fantasiosamente me lo storpiavano. E Settimio divenne il mio secondo nome. Per tutti sono Terry. Non se ne abbia a male il caro zio Settimio. In America continuai per un pezzo a fare la boxe da professionista, e posso dirti che non andavo male. Sostenni 11 incontri, dei quali 8 li vinsi e uno lo pareggiai. Battei tra gli altri Frank Mc Bride, uomo di autentico valore, e il formidabile Johnny Martin, che nella rivincita doveva poi battermi a sua volta. Dopo circa un anno pensai bene di lasciare i guantoni e mettermi a lavorare. Due anni fa entrai nell’esercito americano e partii per l’oltremare. Partecipai allo sbarco in Sicilia e ora sono qui a Napoli, dove resterò fino alla fine della guerra. Qualche giorno fa sono stato a Roma, il tempo di abbracciare i miei. Ora sono qui ad allenare i boys dell’esercito e non ti nascondo che spesso sento la nostalgia di calzare i “sei once”. La realtà è che Terracina, nell’istante in cui comprese che le sue fatiche sui ring del Chicago Stadium e Marygold Gardens servivano solamente ad ingrassare il sottobosco di vermi che viveva nell’humus degli incontri truccati, aveva lavorato in una pizzeria fino al 1941 e poi, con gli USA in armi, s’era trovato davanti al bivio fatidico: entrare in un
campo di lavoro, allestito in pieno deserto per i “nemici” italiani, oppure aderire alla chiamata di Zio Sam. Una scelta logica dire yes al vecchio cappellone a stelle e strisce, visto quello che il regime mussoliniano gli aveva procurato. (Molti dei suoi parenti languivano nei lager nazisti, mentre rilasciava l’intervista a Napoli). Egli risultò, in effetti, un ottimo combattente per i “liberators” americani. Partecipò alle battaglie contro i giapponesi nel Pacifico e, dopo la Sicilia, fu tra quelli che sbarcarono ad Anzio. Chiuso il conflitto ritornò a Chicago, dove aprì un ristorante, si sposò con una ragazza di sangue italiano e, nel 1954, diede alla luce una figlia, Elisabeth. Recentemente, una mostra allestita nel “giorno della memoria” e dedicata alla questione degli sportivi ebrei sotto il nazifascismo, ha fornito l’occasione a Lisa Lynn Rosenberg Terracina di ricordare la figura del padre, scomparso nel 1985.
Settimio “Terry” Terracina in alcune foto d’epoca e il quotidiano che ripota le notizie sull’Americano del Ghetto di Roma
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ROUND CAMPIONATI ITALIANI FEMMINILI 2014
CAMPIONATI ITALIANI FEMMINILI 2014
RAGAZZE d’ACCIAiO
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DI ALFREDO BRUNO Ph LUIGIA GIOVANNINI
ROMA 11-13.07. 2014 – Dopo 52 incontri disputati nell’arco di tre giornate sul ring dell’Anfiteatro Parchi della Colombo in via Cristoforo Colombo n° 1897 si sono laureate le campionesse 2014 della massima manifestazione femminile, indetta dalla FPI ed organizzata in collaborazione con ASD Boxe Champion Club e il CR FPI Lazio, alla presenza di Alberto Brasca, Presidente FPI, Vittorio Lai, VicePresidente FPI, Walter Borghino, VicePresidente FPI, Alberto Tappa, Segretario Generale FPI, Sergio Rosa, Componente Commissione Ordinatrice e Consigliere Federale, Roberto Aschi, Presidente CR FPI Lazio, Gianni Di Leo, Presidente CR FPI Piemonte VDA, Emanuele Renzini, RT Italia Boxing Nazionali Femminili, Marcello Paciucci, Organizzatore del Torneo per la ASD Champion Boxe. Tutti e 10 i match delle finali sono stati ripresi dalle telecamere di Rai Sport 2 con il commento a cura di Davide Novelli e Nino Benvenuti. Questi campionati hanno avuto come prologo suo prologo un’interessante mostra fotografica curata da Luigia Giovannini, che da anni segue la boxe femminile. Social partner della competizione è stata la Onlus Donne e Politiche Familiari. Quando si parla di Tornei e campionati si parla spesso di verdetti errati e quasi si tralascia il resto. Il verdetto per quanto errato non cancella mai la prova degli atleti. Se il giudizio è da contestare, il ring non mente. Molti match si svolgono con andamento incerto: vari sono i criteri di valutazione del pubblico, che può essere in contrasto con i giudici e con un’altra parte del pubblico. Nella boxe non c’è il gol che risolve il tutto, per cui la boxe sta sempre in discussione. Ci sono errori evidenti e ci sono situazioni non facili da decifrare, dove le interpretazioni si intrecciano. Noi cerchiamo, per quanto è possibile, di dare una valutazione categoria per categoria di un campionato molto interessante, dove la caratura tecnica delle ragazze è notevolmente cresciuta, e senz’altro continuerà ad aumentare visti i risultati tra le Youth e le Junior. Kg. 48 Valeria Calabrese conquista il 7° titolo su 13 edizioni e questo la dice lunga sul suo valore, ma bisogna parlare anche di classe e di padronanza di ring. Valeria è una campionessa con la C maiuscola e per le avversarie, per ora par-
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liamo delle italiane, arrivare a impegnarla è già un gran successo. Stephanie Silva (+ 19, =12, -7), 18 anni, per due round l’ha tenuta sotto botta, cosa rara, ma nella seconda metà la siciliana consapevole di rischiare più del dovuto ha messo “cattiveria” e veleno, doti che ha in abbondanza. Prima della pugile di Liberati ci hanno provato, ma con scarsi risultati, la solita Laura Fiori e la coriacea Mara Sadocco, sempre in lotta per i primi posti. Stephanie Silva, una delle piacevoli rivelazioni di questi campionati, è arrivata in finale non casualmente riuscendo a superare con la sua aggressività avversarie del calibro di Ilaria Scopece, regina del Guanto d’Oro, e Cristina Meazzi. Questi match sono state vere e proprie battaglie che la piccola Stephanie ha disputato con il piglio della guerriera, senza mai indietreggiare.
Kg. 51 A dominare questa categoria è stata Terry Gordini, una delle più brave atlete a livello mondiale. L’età non ha ancora scalfito la sua smisurata sete di vittoria. Maria Rosaria Stellato e Silvia Noveri, reduce da una bella vittoria su Francesca Corso, contro di lei hanno disputato match dignitosi, con la piena consapevolezza, come hanno dimostrato in precedenza, di avere buone frecce nel loro arco per migliorare, e in questo un match con una fuoriclasse come Terry può fare solo che bene. A “macchiare” questa categoria purtroppo c’è stato un verdetto che ha lasciato qualche dubbio: la vittoria di Eva Magno, che nella prima giornata aveva superato dopo aspra lotta Alessia Gottardo, che aveva all’angolo oltre al maestro Freo un secondo d’eccezione come Devis Boschiero, pronto alla nuova avventura europea. La vittoria sulla romana Francesca Grubissich è stata contestata dal tecnico Malori. Siamo sempre di fronte al dilemma nel giudizio di premiare l’aggressività o la tecnica e precisione dei colpi. Un dubbio amletico che le disposizioni AIBA non hanno del tutto risolto. In questo caso la Grubissich, una sorta di robot imprevedibile, ha dato poco adito a dubbi con il suo crescendo. Per la pugile di Portoghese, campionessa uscente dei 54 kg., il “riscatto”, si fa per dire della sua vittoria in semifinale, si è avuto con la sconfitta subita ad opera della Gordini, costretta a tirare fuori gli artigli per avere ragione dell’indomabile avversaria.
Kg. 54 Questa è stata una categoria a metà strada tra esperienza e rinnovo. A vincerla è stata l’esperienza di Diletta Cipollone, abruzzese allenata da Di Giacomo, che si era messa in evidenza in quest’annata. La ragazza è apparsa maturata e consapevole dei suoi mezzi non indifferenti, rimane difficile, per quello che ha mostrato in questi campionati, trovarle una lacuna. Ha messo in riga avversarie tutt’altro che malleabili come Lisa Brighi, Arianna Delaurenti e in finale Roberta Mostarda, una new entry considerata tra le piacevoli rivelazioni di questo torneo. Quest’ultima proveniente dalla New Boxe di Emiliano Ro-
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tondi ha avuto un percorso durissimo. Nella prima giornata per un impietoso sorteggio si è trovata di fronte Desirè Galli, altra giovane promessa, tra le favorite della categoria. Le due si erano già incontrate a Trevi e in quell’occasione aveva vinto in maniera chiara la Galli. Ai campionati le distanze tra loro si sono ridotte: ha vinto la Mostarda per un’inezia. Difficile dare un giudizio su questo match molto interessante. La vincitrice ha vinto i primi due round, mentre gli altri sono andati alla Galli, poi nell’incrociarsi dei verdetti della terna giudicante la vittoria è andata all’allieva di Rotondi. Ma la sfida tra queste due promesse…è appena all’inizio. In semifinale la Mostarda aveva superato Martina Pietrolungo, una delle favorite, match tutt’altro che facile, con verdetto meno netto di come può apparire dallo 3 a 0.
Kg. 57 Questa è stata la categoria per certi versi più contestata anche se lo spettacolo è stato ad alta tensione. Dorota Kusiak e Marzia Verrecchia hanno disputato un match incandescente, senza un attimo di tregua. I lunghi diretti dell’emiliana, pur arrivando a segno, non riuscivano a frenare la pressione di Marzia, che quando accorciava la distanza piazzava ganci non certo facili da digerire. Il refrain del match, tra l’altro un gran bel match, era questo, con un successo della Verrecchia difficile da mettere in discussione. Alla fine veniva sanzionata la parità. Si poteva raddrizzare la situazione con il giudizio di tre giudici, sorteggiati per tale evenienza prima di ogni match, ma anche questo si dimostrava una tagliola per una Marzia decisamente contrariata. La Kusiak si è trovata di fronte tutte avversarie determinate e di un certo calibro, a cominciare dalla sorprendente Nicole Perona, per finire con Francesca Pietrolungo, altra candidata al titolo. Anche con quest’ultima il verdetto non ha soddisfatto il pubblico. Per la Kusiak un titolo per certi versi contestato e doppiamente faticoso, resta però l’immagine di un’atleta dalle ottime potenzialità, che non ha mai mollato e sempre replicato. Una bella categoria con partecipanti di primo piano a cominciare dall’ex campionessa, al rientro dopo un lungo periodo, Althea Ciminiello, che ha avuto la sfortuna di incontrare alla prima giornata una Verrecchia in ottima forma. La loro bella figura l’hanno fatta Diana Venditti con la sua boxe elegante e Vissia Trovato che si sono affrontate nella prima giornata. La Trovato ha attaccato per tutte e 4 le riprese, ma non è bastato per convincere “le” giudici. E’ stato giusto così? Il tecnico Farace, al quale un po’ mi associo, non era convinto. La Venditti,però, ha dimostrato il suo non indifferente valore dando non poco filo da torcere alla Verrecchia.
Kg. 60 Una categoria incandescente con lotta ristretta a tre figure importanti come Nunzia Patti, Romina Marenda e Alessia Mesiano. Non ci sono state scorciatoie visto che Alessia Mesiano, acquisto rosa delle Fiamme Oro, ha bat-
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tuto la grande favorita Nunzia Patti, che nella prima giornata aveva liquidato in una manciata di secondi una troppo sprovveduta, al suo cospetto, Nadia Flahli, un match e una punizione forse da evitare. Dopo il successo sulla Patti, che tornava nella sua antica categoria, dopo aver dettato legge tra i 64 kg, la Mesiano dimostrava il suo stato di grazia battendo al termine di un entusiasmante match la sua rivale per eccellenza Marenda. Un successo dalla doppia valenza a cominciare da una sfida antica come può essere tra Esercito e Polizia, ma soprattutto quello di aver interrotto la striscia che aveva visto la Marenda negli scontri diretti vincitrice per tre volte. Match tirato allo spasimo, ma la vincitrice dimostrava di aver fatto tesoro delle sue precedenti sconfitte e della sua esperienza internazionale, bronzo europeo e 6° posto nella graduatoria mondiale. In questa lotta a tre avrebbe potuto incunearsi Giulia Grenci, atleta dalle buone potenzialità, ma la sua sfortuna è quella di aver trovato nel più bel match della prima giornata una Marenda che non ha sbagliato nulla. Ad Amal Wahby e Giulia Chiodo la soddisfazione di una buona prova con appuntamento alla prossima edizione.
Kg. 64 Valentina Alberti, ultima rivelazione femminile, confermava in pieno le sue potenzialità ma soprattutto la sicurezza e la tranquillità che sa esprimere sul ring. Buona visione e discreta potenza sono solo alcune delle sue doti. Contro una simile avversaria ci hanno provato, senza successo, Giorgia Belviso, Silvia Sassi, che nella prima giornata aveva “sbriciolato” la siciliana Alessandra Amato, e Sara Corazza, campionessa uscente. Quest’ultima in finale è apparsa al di sotto del suo rendimento, ma ha come giustificazione l’aver disputato due match difficili con Marta Ripamonti e Jasmine Di Felice.
Kg. 69 Un trionfo, anche se sofferto, quello di Francesca Amato, allieva di Gerardo Esposito. La ragazza, che caratterialmente sembra scolpita nell’ acciaio, è passata indenne nella prima giornata tra le forche caudine rappresentate dalla corregionale Carmela Donniacuo, che l’ha costretta a tirare fuori il meglio per superarla. Nella seconda giornata la napoletana è stata costretta ad un “guerra” contro Alessia D’Addario, campionessa uscente, match incerto dove forse a fare la differenza è stato il richiamo subito dall’abruzzese. Per chi pensava di vedere una Amato provata dalle due precedenti giornate c’era una clamorosa smentita contro Laura Passatore, che reclamava i favori del pronostico dopo le sue imprese nella IWBL e in questi campionati con una bella vittoria sull’ex campionessa Silvia Bortot. Il match tra Amato e Passatore ha entusiasmato il pubblico presente. La napoletana ha mischiato le carte in tavola non concedendo tregua all’avversaria arrivando a segno con potenti colpi al corpo. Per la Amato è il primo titolo, mentre per l’ “ameri-
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cana” del Piemonte l’appuntamento è solo…rimandato. Hanno disputato un’ottima prova in questa categoria Gelsomina Morano, al rientro dopo due interventi alla spalla, superata da Laura Passatore, e l’esordiente Giorgia Castagnoli che si è mossa con disinvoltura sul ring tenendo in scacco in varie occasioni la potente Bortot.
Kg. 75 Parecchie defezioni hanno ridotto questa categoria a sole tre presenze. Nonostante ciò c’è stata una delle sorprese più clamorose di questi campionati. Anna Lisa Ghilardi, due volte campionessa, veniva superata dall’esordiente Cristina Mazzotti. Quet’ultima dopo aver superato Jennifer Moreale sembrava avviata alla sconfitta dopo la prima ripresa con la Ghilardi. Ma la pugliese trovava risorse, che forse neanche lei sapeva di possedere, vincendo bene la seconda ripresa, ma soprattutto arrivando a segno con precisione di fronte ad un’ avversaria sorpresa. Nel terzo e nel quarto la Ghilardi consapevole di rischiare forzava i tempi per imporre la sua potenza, ma la Mazzotta ha risposto per le rime dimostrando anche una certa abilità nell’evitare le bordate. Quello di Cristina può essere definito il classico “veni,vidi, vici”.
Kg. 81 Quattro partecipanti in questa nuova categoria e in pratica quasi 4 esordienti, per cui è abolita la parola sorpresa. Ha vinto con pieno merito Elisa Forzano, proveniente dalla New Boxe dove si allena anche Roberta Mostarda. Per Emiliano Rotondi quindi doppia soddisfazione con un oro e un argento. Elisa si è dimostrata una vera forza della natura: ha disputato in pratica un totale di 8 riprese condotte in attacco senza respiro. Emiliana Catena e Giada Epifani hanno provato di tutto per fermarla. Non c’è stato niente da fare: fiato e determinazione hanno fatto la differenza.
Kg. +81 Se qualcuno cerca il record di Martina Labarbera e vede due sconfitte su due match disputati, potrebbe trarre le sue conclusioni. Niente di più errato perché le sconfitte di Martina hanno un nome solo, quello di Flavia Severin. Quest’ultima è una supercampionessa non solo di peso ma anche di bravura. Dici Flavia, dici sport a 360% con atletica, rugby e boxe. La Severin si muove sul ring con agilità e dimostra una visione incredibile. Con Labarbera ha dominato, ma non infierito: il match pur a senso unico è stato seguito con interesse dal pubblico e con simpatia dai telespettatori. Per completare il tutto Flavia oltre a due titoli italiani è stata medaglia d’argento agli europei e occupa secondo l’AIBA il 7° posto nel mondo.
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Albo d’Oro degli Assoluti Femminili 2002 Spoleto (PG) Kg. 48 Rinaldi Tatiana Kg. 51 Scarelli Maria Kg. 54 Davide Marzia Kg. 57 Cannizzaro Angela Kg. 60 Russo Caterina Kg. 63 Marcenaro Manuela 2003 Ostia (RM) Kg. 48 Tosti Laura Kg. 50 Galassi Simona Kg. 52 Locatelli Simona Kg. 57 Bellandi Antonella Kg. 60 Pantani Emanuela Kg. 66 Masiero Elisa 2004 Sassoferrato (AN) Kg. 46 Caligiuri Alicia Kg. 48 Tosti Laura Kg. 50 Galassi Simona Kg. 52 Piazza Loredana Kg. 54 Conti Giovanna (AN) Kg. 57 Cordio Giacoma (AN)Kg. 60 Pantani Emanuela 2005 S. Nicola la Strada (CE) Kg. 46 Chiacchio Carmela Kg. 50 Galassi Simona Kg. 52 Piazza Loredana Kg. 54 Galati Veronica Kg. 57 Pantani Emanuela Kg. 60 Cottone Rosanna Kg. 66 Pilo Patrizia 2006 S. Marinella (RM) Kg. 46 Calabrese Valeria Kg. 48 Tosti Laura Kg. 50 Galassi Simona Kg. 52 Piazza Loredana Kg. 54 Massagrande Paola Kg. 57 Plazzoli Barbara Kg. 60 Tavecchio Laura Kg. 63 Marcenaro Manuela Kg.66 Pilo Patrizia 2007 Bellaria Igea Marina (RN) Kg. 46 Caligiuri Alice Kg. 48 La Notte Silvia Kg. 50 Imbrogno Valeria Kg. 52 Piazza Loredana Kg. 54 Galati Veronica Kg. 57 Davide Marzia Kg. 60 Comastri Elga Kg. 63 Bernazzi Monica Kg.66 Rosati Azzurra 2008 Terni Kg. 46 Chiacchio Carmela Kg. 48 La Notte Silvia Kg. 50 Palumbo Marianna
Kg. 52 Lucarno Simona Kg. 54 Cordio Giacoma Kg. 57 Conti Giovanna Kg. 60 Mirabelli Sonia Kg. 63 Morano Gelsomina 2009 Roma Kg. 46 De Francesco Valeria Kg. 48 Calabrese Valeria Kg. 51 Finocchio Tiziana Kg. 54 Massagrande Paola Kg. 57 Davide Marzia Kg. 60 Marenda Romina Kg. 64 Bernazzi Monica Kg. 69 Corti Jennifer 2010 S. B. del Tronto (AP) Kg. 48 La Notte Silvia Kg. 51 Calabrese Valeria Kg. 54 Landi Giada Kg. 57 David Valentina Kg. 60 Davide Marzia Kg. 64 Patti Annunziata Kg. 69 Tuccillo C. Valentina Kg. 75 Pilo Patrizia 2011 Barge (CU) Kg. 45/48 Marconi Sabrina Kg. 51 Calabrese Valeria C. Kg. 54 Ciminiello Althea Kg. 57 Verrecchia Marzia Kg. 60 Davide Marzia Kg. 64 Patti Annunziata Kg. 69 Bortot Silvia Kg. 75 Ghilardi Annalisa 2012 Roseto d. Abruzzi (TE) Kg. 45/48 Chiacchio Carmela Kg. 51 Calabrese Valeria Kg. 54 Gordini Terry Kg. 57 Davide Marzia Kg. 60 Marenda Romina Kg. 64 Corazza Sara Kg. 69 Pilo Patrizia Kg. 75 Ghilardi Annalisa 2013 Padova Kg. 48 Calabrese Valeria Kg. 51 Gordini Terry Kg. 54 Magno Eva Kg. 57 Davide Marzia Kg. 60 Marenda Romina Kg. 64 Patti Annunziata Kg. 69 D’Addario Alessia Kg. 75 Monacelli Federica Kg. +81 Severin Flavia
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ROUND BOXE E ARTE 1916-2016
100 DI
ANNI
P U G I L AT O
I TA L I A N O
Parte da Firenze ed arriva ad Assisi l’arte che racconta la boxe
DI ROBERTO SAVI Ph ROBERTO SAVI
Anteprima d’Arte È stata presentata l’otto giugno scorso a Firenze, nel prestigioso Palagio di Parte Guelfa, a due passi da Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, con una speciale anteprima per la Giornata Nazionale dello Sport ed in occasione delle Celebrazioni del Centenario del C.o.n.i. la raccolta d’arte contemporanea della Federazione Pugilistica Italiana, nata dall’idea di costituire un fondo di opere che raccontassero il pugilato e nata soprattutto dalla partecipazione degli artisti che hanno realizzato e donato un loro lavoro.
della prima edizione della Talent League of Boxing che si terrà presso il PalaTiziano, già Palazzetto dello Sport di olimpica memoria. La volontà è quella di portare l’arte verso un pubblico diverso, più ampio come quello sportivo, appassionato al pugilato, offrendo così l’occasione di incontrare la boxe, non solo per la riunione in programma, ma anche attraverso le immagini delle opere esposte. Il fascino del dialogo con la boxe ha permesso di poter contare su delle partecipazioni attive, non solo volte a realizzare delle opere su di un tema, ma a varcare quella linea di superficialità che
della pittrice Stefania Fabrizi, che ha parlato di epici duelli di atleti, o del pittore Massimo Campi, figlio d’arte – il padre fu pugile di livello internazionale ed allenatore di Primo Carnera – arrivando fino a quel sublime poeta che è Piero Pompili, capace di indagare per un quarto di secolo palestre e spogliatoi, gente e déi, disgraziati e campioni, di scoprire col suo obiettivo e di “fermare” – prima di qualsiasi talent scout – i migliori pugili di ieri e di domani, immortalandoli prima della fine. Altri artisti, in maniera meno ossessiva direi, hanno guardato il ring ed i pugili, e dalle loro esplorazioni, dalle loro curiosità verso questa disciplina, tanto an-
. .L’amore profondo per il pugilato nasce dal fatto che è sport senza compromesso, fatto di atleti pronti al martirio della vita,. . La racconta di opere è stata di nuovo presentata con una mostra per l’inaugurazione del PalaEventi di Assisi il 19 luglio, in concomitanza con i Campionati Europei Femminili Junior e Youth. L’esposizione, visitata da moltissimi appassionati e curiosi della boxe, è stata visitata ed apprezzata anche dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci, dalla Governatrice della Regione Umbria Catiuscia Marini, e dal Presidente dell’European Boxing Confederation Franco Falcinelli. Dopo Firenze ed Assisi, la mostra sarà nuovamente visitabile a Roma, in Settembre, in concomitanza della finale
spesso è il confine della committenza, della richiesta, che, se non superata, può portare ad una risultante fredda. L’amore profondo per il pugilato nasce dal fatto che è sport senza compromesso, fatto di atleti pronti al martirio della vita, come del ring, volti a perseguire la loro scelta in maniera determinata e coerente, anche fino ad una tragica fine. Molti artisti partecipanti hanno con continuità raccontato il mondo del pugilato con le loro opere. È il caso del pittore Wainer Vaccari, modenese, che da sempre ha narrato gli eroi e le gesta del mitico quadrato, o
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tica quanto moderna, sono nate, scaturite, opere autentiche e sincere, vere e genuine come soltanto la boxe sa essere tra gli sport. Così Franco Mulas ha raccontato del dinamismo dello scambio dei colpi durante un incontro, Alessandra Giovannoni del silenzio del ring e del richiamo delle forme a colori ispirati dall’antichità delle figure rosse e nere, Luigi Pagano ha indagato la maestà del corpo del pugile, Daniela Montanari infine la fisicità quasi scultorea di questi atleti. Rubidori Manshaft ha sapientemente mischiato il dna delle immagini, ottenendo una composizione allegorica
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Alessandra Giovannoni - Pugili, 2014 Gouache su carta, mm. 500 x 700 Franco Mulas - Il rosso e il blu, 2014 Olio su tavola, cm. 60 x 90 Wainer Vaccari - Nino Benvenuti, Olio su tela, cm. 116 x 96
quanto equilibrata. Massimo Luccioli, quasi da una scomposizione atomica del segno ha ricostruito l’immagine di un atleta. Mauro Molle ha fatto emergere i simboli distintivi della boxe - il sacco, i guantoni, la postura, il raccoglimento nella composizione. Oltre ai già sopra citati, partecipano inoltre i fotografi Giuseppe Cardoni, Luigia Giovannini e Renata Romagnoli, lo street-artista Junkie, i disegnatori e grafici Andrea del Sole e Mimmo Lombezzi, le pittrici Maya Brittain-Sakuma, Maddalena Mauri e Lena Salvatori, le disegnatrici e grafiche Monica Anselmi, Bernadette Moens e Bianca Provenzale, lo scenografo e pittore Gabriele De Stefano, i pittori Salvatore Alessi, Alessandro Ariaudo, Michele Attianese, Marco Beccattini, Paolo Favi, Hayssam Masri e Mimmo Nobile. Artisti da tutta Italia, oltre trenta, diversi per generazione e formazione, si sono ritrovati in questo racconto sul pugilato. Narrazione fatta attraverso la totale libertà narrativa, agli artisti è stato chiesto di realizzare le opere nella tecnica che preferivano, che prediligevano. È nato così un percorso, fatto di fotografie e di incisioni, di gouache e di tele, che conduce ad uno dei pochi luoghi dove gli uomini sono uguali l’uno di fronte l’altro, il quadrato del ring.
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ROUND CINEMA & BOXE: BOMBER
BOMBER
La Boxe nella commedia all’italiana, tra morale e divertimento DI LUCA SVIZZERETTO
CON l’arrivo dell’estate le produzioni cinematografiche si fermano o comunque rallentano il ritmo. Questo specialmente in Italia. Giusto o sbagliato che sia per le nostre sale cinematografiche, ne cogliamo l’aspetto positivo, ovvero quello di poter recuperare qualche film del passato di cui abbiamo tanto sentito
parlare ma che non abbiamo mai visto, oppure che abbiamo amato, magari da giovanissimi, e da tanto ma tanto tempo non abbiamo più avuto occasione di godere. In questo numero quindi facciamo un ’tuffo’ (per restare il tema vacanziero) nel cinema italiano anni ’80, con cui tanti ma tanti di noi sono cresciuti. Quello della commedia di Banfi e Villaggio per capirci. E se qualcuno di voi si sta chiedendo quale film italiano di quel periodo era incentrato sulla boxe evidentemente si è perso una pellicola che è diventata col tempo un vero cult. Stiamo parlando di ‘Bomber’, con protagonista un Bud
Spencer in splendida forma (lui ex atleta campione e pluri medagliato prima di fare l’attore). Per chi non la conoscesse la storia è questa, Bomber è un ex pugile diventato marinaio. A Livorno conosce un bizzarro manager di boxe che sta cercando giovani talenti. Bomber ha sott’occhio l ’e l e m e n t o
adatto: Giorgio. Il primo incontro si svolgerà tra il ragazzo e il campione della vicina base militare americana. C’è però chi vuole sfruttare l’occasione per truccare il risultato e allora Bomber assume il ruolo del giustiziere. E sia chiaro che ‘Bomber’, seppur molto divertente, non è un comico senza filo logico ma un racconto di ‘casa nostra’ che raggiunge perfino delle sfumature commoventi. Tanti i temi presenti dalle figure paterne sostitutive alla disciplina dell’innata aggressività giovanile. Al fianco del mitico Bud Spencer un’altra figura di riferimento per quegli anni, ovvero Jerry Calà, mentre il giovane pugile è interpretato da Mike Miller, al secolo Stefano Mingardo, caratterista
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che con gli anni abbiamo ritrovato in molte produzioni made in Usa. Aggiungiamo che non è facile giudicare un film che negli anni ottanta era un’istituzione di massa, soprattutto per chi ai tempi era ragazzo e ogni volta che il film in questione pas-
sava in televisione il giorno dopo a scuola diveniva oggetto di discussione collettivo. Fatto sta che le emozioni ed esperienze di un tempo non si possono dimenticare del tutto, sarà anche perché ti riportano con la mente a quei giorni spensierati, quegli anni sereni dove si stava tutti un gran bene. La sceneggiatura richiama richiama i grandi successi del genere come ‘Rocky’ e la morale c’è ma non appesantisce l’aspetto di puro intrattenimento. Uno spazio felice per un Jerry Calà al tempo ancora fresco e non ‘star’ ultra presente, che garantisce un discreto numero di risate e divertimento. Insomma ricordiamo questa pellicola, diretta da Michele Lupo, con grande piacere e ne consigliamo l’immediato ‘recupero’. Buona visione e buone vacanze!
DENTRO il Ring: Brevi sulla Boxe e i suoi protagonisti ROUND XVII X R I NG
IN CLEMENTE 1 ° S E M P R E
WSB Sono stati resi noti, tramite nota apparsa sul sito ufficiale delle WSB, i raggruppamenti delle World Series of Boxing 2015. Ogni gruppo sarà composto da 8 team. L’Italia Thunder, compagine italiana alla sua quinta stagione nella lega, farà parte di quello B insieme a: Argentina Condors, Azerbaijan Baku Fires, WSB TEAM TBD, Venezuela, Astana Arlans, USA KnockOuts, Poland Hussars. Queste invece le squadre di quello A: Ukraine Otamans, Russia Boxing Team, German Eagles, Algeria Desert Hawks, Mexico Guerreros, Morocco, Cuba Domanderos, China. Il Torneo avrà inzio a Gennaio 2015
M AG G I O TA I WA N E S E
Taipei City, Capitale dello Stato di Taiwan, ospiterà dal 14 al 24 maggio pv l’edizione 2015 degli AIBA Women’s Junior/Youth World Boxing Championships, torneo che in quel di Sofia nel 2013 ha visto l’Azzurra Irma Testa vincere l’oro (Boxe vesuviana - Cat. Junior) e Roberta Bonatti mettersi al collo un bronzo (Pol. Salus et Virtus Youth).
STING
L’AIBA ha reso noto il nuovo World Ranking Luglio 2014 di tutte le categorie di peso maschili e femminili. Clemente Russo, Campione Mondiale 91 Kg, è sempre al primo posto nella sua categoria. Roberto Cammarelle mantiene la sua terza posizione tra i Supermassimi. Tra le donne, la Gordini è quinta nei 51 Kg. La Davide è terza nei 54 Kg, Mesiano al sesto posto nei 57, mentre la Severin è in settima posizione nei +81 Kg.
TRAINING
CA M P 11 i boxer hanno preso parte al Training Camp che la Nazionale Elite ha svolto presso il Centro Francese di Preparazione Olimpica Creps di Nacy dal 15 al 25 luglio insieme ai pari età transalpini. Raduno che è stata anche l’occasione per far incontrare di nuovo Francesco Damiani e Netò, che negli anni’80 furono fieri avversari sul ring. Insieme a loro, ovviamente, il responsabile Tecnico delle Nazionali Maschili Elite Raffaele Bergamasco.
La FPI è lieta di comunicare che fino a tutto il 2016 sarà affiancata, in qualità di Official Partner and Boxing Supplier, dalla STING, società Australiana leader nel settore che tra i suoi partner può vantare: l’AIBA, L’Australia Boxing e la Nissan Motor Sport.
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X XVIII R I NG
ROUND FUORI IL RING: Brevi sulla Boxe e i suoi protagonisti
OUT CLEMENTE
B OX E E
C OW B OY
S C U O L A
Storia dell’arte o “nobile arte”? Sì, proprio l’arte dei pugni, ovvero il pugilato, da oggi entra per la prima volta in un liceo della provincia di Napoli. E’ il liceo “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata, l’unico della Provincia la cui offerta formativa già comprende l’indirizzo sportivo, la novità introdotta dal ministero con il corrente anno scolastico. E proprio oggi il prof. Benito Capossela, dirigente scolastico, firmerà con Sergio Roncelli, delegato del Coni di Napoli, e Enrico Apa, presidente del Comitato Regionale della Federboxe, un protocollo d’intesa che prevede il pugilato tra gli sport specifici del liceo vesuviano: “Siamo l’unico liceo della Provincia – spiega il prof. Capossela - che già da quest’anno abbiamo ufficialmente aperto la sezione sportiva con tutte le delibere necessarie della Regione e della Provincia. Le ore per lo sport, sei nei primi due anni e otto negli altri tre del corso, sostituiscono quelle di latino e storia dell’arte”. Atletica leggera e taekwondo sono stati i primi sport convenzionati e da oggi ci sarà anche il pugilato: “Non potevamo ignorare questa disciplina – sottolinea il prof. Capossela – proprio quest’anno che a Torre Annunziata la società Pugilistica Vesuviana celebra i cinquant’anni di attività e, al di là degli importanti risultati sportivi raggiunti, sappiamo bene quanto abbia fatto per il sociale in un ter
ritorio difficile la società fondata dal maestro Lucio Zurlo”. E sarà proprio Biagio Zurlo, figlio di Lucio, il consulente per la boxe del liceo. Biagio Zurlo, ex-pugile, ora tecnico della palestra ed exvice di Oliva alla guida della nazionale, è anche insegnante di educazione fisica, per cui affiancherà gli insegnanti del liceo torrese da collega prima che da tecnico. L’iniziativa è motivo di soddisfazione anche per il presidente del Comitato della Federboxe, Enrico Apa, anche lui insegnante di educazione fisica: “Ancora una volta il pugilato potrà esprimere in pieno il suo ruolo educativo per i giovani, al di là della sua funzione agonistica”. Adriano Cisternino
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Clemente Russo si è dato all’ippica…. Niente paura, Tatanka continuerà a deliziare sul ring tutti i suoi fan e gli amanti della Noble art. Il pluricampione campano, grande appassionato della Monta all’americana e proprietario di uno splendido cavallo dal nome Bionda, partecipa insieme al suo team “Tatanka Club” a gare di Team Penning. Come il Roping o il Cutting il Team Penning deriva dal lavoro nei ranch, separare uno o più capi dalla mandria e guidarli nel recinto. Nella gara tre cavalieri lottano contro il tempo per tagliare tre capi e spingerli al lato opposto dell’arena e chiuderli in un piccolo recinto allestito in fondo al campo di gara. Per vincere la squadra deve portare a termine il compito in meno di novanta secondi e più rapidamente di qualsiasi altra squadra in gara. Per poter essere praticato con successo il Team Penning richiede la partecipazione di cavaliere esperti, cavalli di buon livello e una discreta conoscenza della psicologia del bestiame, oltre ad una bella dose di fortuna.
2014