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Il mensile de
Agosto 2020
EDIZIONE SPECIALE - REPORT INTEGRATO 2019
H2O la formula che connette territori e comunità REPORT INTEGRATO 2019
SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA PRESIDENTE DI ACQUEDOTTO PUGLIESE
UNITI
I
l Gruppo Acquedotto Pugliese ha scelto di redigere il proprio Report Integrato anche per il 2019 forte della convinzione che gli aspetti economico-finanziari e le informazioni di carattere non finanziario, opportunamente raccordati, siano più efficaci per evidenziare la capacità dell’azienda di creare valore sostenibile per sé e i propri stakeholder. È difatti la creazione di “valore sostenibile” la cifra che distingue la nostra azione e che, soprattutto, sostanzia il titolo che abbiamo scelto per questa edizione del Report. “La formula che connette comunità e territori”, l’acqua appunto, non è infatti solo un titolo, ma la constatazione plastica del nostro agire. AQP porta l’acqua nei territori della Puglia, della Basilicata e della Campania, l’acqua stessa ci giunge dall’Irpinia. Mentre connettiamo questi territori, esprimiamo i nostri servizi e il nostro desiderio di stare accanto alle comunità che serviamo, anche e soprattutto in questo momento così difficile per tutto il Paese a causa dell’emergenza Covid-19. Ecco quindi che l’essenza economica del nostro agire si miscela naturalmente con la sostenibilità sociale e ambientale che solo un bene primario come l’acqua rappresenta. Le azioni, i progetti, i risultati, le innovazioni che rendicontiamo in questo documento raccontano proprio questo: il desiderio di migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e delle imprese che si interfacciano con noi attraverso le attività di gestione del servizio idrico integrato, garantendo alti standard di qualità ed efficienza, e, soprattutto, ascoltando e connettendo a noi necessità e bisogni dei nostri stakeholder. Le nostre azioni, infatti, sono la naturale evoluzione di quanto la Matrice di Materialità che abbiamo realizzato ci racconta. Una Matrice costruita, come è prassi, considerando i temi più rilevanti per chi opera in seno ad AQP e per i nostri stakeholder e che ha l’ardire di costruire una connessione diretta con i Goal delle Nazioni Unite che abbiamo scelto di perseguire nel nostro fare ed essere impresa. Azioni, inoltre, coerenti con l’evoluzione della regolazione da parte dell’Autorità nazionale ARERA
La prima ACQUA
A TERRITORI E COMUNITÀ che prevede per i prossimi anni un notevole sforzo in termini di innovazione, sostenendo la promozione e l’efficientamento delle gestioni e della sostenibilità ambientale come scelte di investimento, la regolazione della qualità tecnica e contrattuale del servizio e i connessi sistemi incentivanti come leve di generazione del valore. Un Report che racconta quanto abbiamo fatto, ma che desidera fortemente far vedere le trame sulle quali poggeremo la costruzione del nostro futuro. Utilizzo e tutela della risorsa idrica, ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, qualità del servizio, valorizzazione del capitale umano, efficienza energetica, innovazione ed economia circolare non sono per AQP solo parole, ma elementi caratterizzanti e cardini sui quali implementiamo e implementeremo ogni giorno la nostra azione, in linea con quanto previsto dal nostro Piano Industriale. Per i nuovi e ambiziosi obiettivi che ci attendono, per i risultati ottenuti, e per la passione di ogni giorno sento, in conclusione, di ringraziare tutti i collaboratori di Acquedotto Pugliese, i nostri stakeholder, le comunità e i territori che ci pregiamo di servire con quella formula, l’acqua, fonte di lavoro, ma soprattutto fonte di vita. Buona lettura!
Highlights hlights La realtà Acquedotto Pugliese La realtà Acquedotto Pugliese 1.
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IDENTITÀ
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Acquedotto Pugliese Highlights
4mln La 4mln realtà Acquedotto Pugliese 4mln 4mln254254 254 4mln 1mln Sorgenti, 254 1mln 1mln dighe, falda 5 5 254 20.36 2.048 20.369 4mln 2.048 2.048 20.369 1mln 5 1.099 12.193 254 1mln 5 1.099 12.19 1.099 1mln 5 12.193 184 2.048 2.048 20.36920.369 Highlights 1.
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Cittadini serviti
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Cittadini serviti
La realtà Acquedotto Pugliese Comuni gestiti
Cittadini serviti
Sorg dighe, f Sorgenti, dighe, falda Pota
Cittadini serviti
Comuni gestiti
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Comuni gestiti Cittadini serviti Clienti
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a realtà Acquedotto Pugliese
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Sorgenti, dighe, Fontifalda
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Comuni gestiti
Rete id Sorgen dighe, fald Rete idrica (km) Potabilizzatori
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Cittadini serviti
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Comuni gestiti
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Bilancio 2019 — Report Integrato
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Bilancio 2019 —Dipendenti Report Integrato
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Rete fognaria (km)
Rete idrica (km)
Rete fognaria (km)
Potabilizz
Rete fogn
Rete fognaria (km)
Rete idrica (km)Depuratori
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Rete idrica
Impianti di affinamento
12.193 1.099 1.099 12.19312.193 1 1.099 Fornitori
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Bilancio 2019 — Report Integrato
9 — Report Integrato
Bilancio 2019 — Report Integrato
Fornitori
Rete fognaria (km)
Rete fognaria
Impianti di compostaggio
Un anno di impegni
563,5mln Margine operativo lordo (€)
o lordo (€)
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Valore della produzione (€) Consumo energetico
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Margine operativo lordo (€)
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Risultato d’esercizio (€)
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CO2 risparmiata (ton)
Consumo energetico Investimenti (€)
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Impianti di affinamento
Fornitori con certificazione ambientale
Centrali elettriche mini hydro Gare bandite (€)
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Impianti di compostaggio
CO2certificazione risparmiata (ton) Fornitori con ambientale
Consumo energetico Parametri dell'acqua controllati
537gwh
600mila Centrali elettriche mini hydro
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di ricerca Consumo energetico Un annoProgetti di impegni
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Centrali elettriche mini hydro
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Ore di formazione
Parametri dell'acqua controllati
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2.454 12 Progetti di ricerca
Ore di formazione
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uzione (€)
Un ann
Valore della produzione (€)
IL BILANCIO INTEGRATO 2019 DI ACQUEDOTTO PUGLIESE Antonio Braccio: Il racconto di un anno di scelte e di impegno Luigi De Caro: la sostenibilità di AQP
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è una completa rendicontazione d’impresa. È il rapporto delle attività promosse e svolte in maniera connessa con territori e comunità – lo abbiamo definito così - in grado di fornire interessanti indicazioni e informazioni. Dopo aver analizzato il passato, si proietta soprattutto al futuro dell’azienda, garantendo trasparenza, correttezza e sicurezza. Lo sforzo fatto è nella sinteticità, completezza, obiettività delle informazioni selezionate e presentate con imparzialità. Un lavoro di qualità in crescente miglioramento in questo secondo esperimento realizzato. Il percorso proposto prevede un approccio graduale, che porterà all’elaborazione dell’Integrated Report, coerente con gli standard previsti dal Framework dell’IIRC e conforme anche a GRI standard e al Decreto Legislativo 254/2016.” Così ne parla Antonio Braccio, Direttore Amministrazione e Controlli di Acquedotto Pugliese. “Se conosci AQP, l’apprezzi, lo stimi, anche per questo. Sei spinto a servirlo con dedizione e correttezza. AQP promuove la centralità del cliente e del servizio. Il cliente è la nostra forza. Per servirlo sempre meglio facciamo leva sulla cultura della comunicazione, della trasparenza e della sostenibilità”. Perché viene definito Bilancio “Integrato”?
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n lavoro complesso e coinvolgente, la redazione del Bilancio di Sostenibilità, è stato approvato definitivamente, dopo il Consiglio di Amministrazione, dall’Assemblea degli Azionisti (Regione Puglia). Non un semplice rendiconto, un elenco di numeri, ma un prezioso strumento di comunicazione per creare e dare valore all’azienda.
“Oltre alla tradizionale dimensione economicofinanziaria, sviluppa, analizza la dimensione sociale e ambientale: l’essenza che lo integra. Tutto nasce dalla consapevolezza del servizio al quale Acquedotto Pugliese è proteso: captare, trasportare, distribuire acqua pura alla clientela in un territorio ampio, popoloso, con forte capacità imprenditoriale e interessi produttivi variegati, dotato di coste che si estendono per oltre 800 km. Una regione ormai avviata a un consolidato sviluppo turistico. Non solo acqua buona potabile, ma anche un servizio di grande utilità e civiltà. AQP provvede alla raccolta delle acque usate nelle abitazioni,
“Un anno di lavoro. Il più grande appuntamento dell’Azienda con i suoi clienti e quanti hanno interesse al suo successo, alla crescita del suo valore. Il Bilancio integrato
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Il Presidente, nelle sue compiaciute dichiarazioni sul bilancio ama soffermarsi sul ruolo di AQP quale “committente” di tutto rispetto per la Puglia. “Certo! AQP assicura alle aziende del territorio servito una fetta consistente degli investimenti annuali effettuati in maniera crescente. Ciò che consolida e rafforza la dimensione di committente primario nella regione. Possiamo dire che per AQP è arrivato il momento di raccontare tutto, soprattutto di farlo bene. Si tratta di un vero cambio di natura culturale. Un cammino lungo, spesso faticoso, ma con la soddisfazione che deriva dal far conoscere il modo con cui il nuovo viaggio intrapreso ha dato i suoi frutti, e soprattutto quali sono i risultati che ci aspettiamo per il futuro. Un bel grande lavoro di squadra al quale tutti hanno concorso con responsabilità ed entusiasmo”.
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nche quest’anno siamo riusciti con un grande lavoro di squadra a realizzare il Report Integrato 2019 che rappresenta a tutto tondo il lavoro di AQP e di tutti noi. Esso coniuga le informazioni economicofinanziarie (tipiche del Bilancio di Esercizio e Consolidato) con le informazioni di tipo non economico (tipiche della Dichiarazione Non Finanziaria e del Bilancio di Sostenibilità). In un percorso progressivo di integrazione tra tutte le attività delle diverse Direzioni e Unità Organizzative per il miglioramento continuo del Report Integrato, quest’anno abbiamo dato grande importanza e rilievo alla comunicazione dei risultati raggiunti, anche attraverso un incontro in diretta streaming aperto a tutti i colleghi, con una introduzione del nostro Presidente, circostanza del tutto eccezionale che non ricordo sia mai avvenuta nei miei 20 anni di lavoro in AQP. Questo dimostra la sempre maggior attenzione
verso uno dei principali stakeholder di AQP ossia tutti i dipendenti. Allo stesso tempo è importante che prendiamo consapevolezza del fatto che, ognuno, raggiungendo gli obiettivi quotidiani, consente all’azienda di raggiungere le mete prefissate, in particolare quelle del Piano di Sostenibilità, coerenti con quelle stabilite dall’Agenda 2030 dell’ONU sullo Sviluppo Sostenibile. Bisogna anche rammentare che molti di questi obiettivi, che l’azienda si è data volontariamente, coincidono con obiettivi e standard di qualità definiti da ARERA, l’Autorità nazionale di regolazione del Servizio Idrico Integrato. Che dire quindi? Dobbiamo continuare in questa direzione con costanza e con la consapevolezza del ruolo di tutti noi in questo grande progetto per la Puglia e per gli altri territori serviti da AQP.” 1.
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Luigi De Caro Responsabile Affari Regolamentari
AZIENDA
le depura, le rende addirittura utilizzabili in agricoltura e per usi civili, le rilascia soprattutto in mare, lontano dalla costa, divenuta ormai oggetto del desiderio di tanti affezionati turisti e oggetto di cura e attenzioni al punto da raccogliere premi su premi (le famose Bandiere Blu!). Il Bilancio Integrato racconta come tutto questo avviene, a che prezzo e con quale impegno, con quali investimenti, con quali risorse. Il fine è creare un dialogo a tutto campo con i clienti, con le istituzioni del territorio, con i cittadini e con il personale che, reso partecipe delle decisioni aziendali, ne condivide obiettivi, finalità e prospettive”.
EVENTO CHE PREMIA IL CAMMINO DELL’ACQUA I tre sindaci di Bari Simeone di Cagno Abbrescia, Michele Emiliano, Antonio Decaro parlano di acqua, di mare, di territorio
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riconosciute pulite da Organismi Nazionali ed Europei. Acquedotto Pugliese, la società che gestisce e distribuisce l’acqua ai pugliesi, che raccoglie, bonifica e sversa l’acqua depurata nell’Adriatico e nello Jonio o in trincee drenanti o le impiega nella fitodepurazione, in agricoltura, in servizi civili, per una sera, grazie al Report Integrato 2019, ha voluto che si parlasse di sè, delle sue acque, della cura che mette in tutti i passaggi che servono a portarla a casa dei suoi clienti, dei cittadini. E lo ha fatto proprio sull’acqua. Siamo stati sul molo, nel porto di Bari, tutti circondati dall’acqua dell’Adriatico come in un intreccio unico, solidale, fatto di abbracci liquidi, intensi, freschi. E, col passar del tempo, al calar del sole, una gran fetta di luna bianca, nel cielo che diventava sempre più nero, è venuta a posarsi sul palco, a dare luce e colore a quel lento, dolce movimento delle onde che hanno dato freschezza alla serata. E la serata è stata piena di messaggi, di notizie, di dati, di informazioni accuratamente raccontate e racchiuse in un volume. Lo chiamiamo Report Integrato 2019. Dice le fatiche, l’impegno, gli investimenti, il lavoro di un anno, di dipendenti e di imprese appaltatrici che si sono connessi a territori e comunità per far diventare ordinario, quasi impalpabile, come invisibile, un complesso
’Acquedotto Pugliese è una delle istituzioni che più inorgoglisce i pugliesi e la Regione Puglia che ne è proprietaria. Orgoglio per il quale dobbiamo dare atto ai dipendenti di AQP, ai quali va tutta la nostra stima e la nostra gratitudine. L’Acquedotto ha avuto la possibilità di cambiare la storia della Puglia e lo farà ancor più in futuro. Abbiamo grandi progetti.” Sono le parole del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto all’evento di presentazione del Report Integrato di Acquedotto Pugliese “H2O - La formula che connette territori e comunità”, tenutosi al Centro Sportivo Universitario (CUS) di Bari. Fra tante imbarcazioni che segnano il mare leggermente increspato da onde che il lieve vento addolcisce. Tutto su un molo del CUS che si allunga sull’acqua, circondato da imbarcazioni turistiche di tutte le grandezze e di tutte le potenze, con motori pronti a solcare le acque azzurre del Mediterraneo, pronte a girare lungo le lunghe coste del mare di Puglia, azzurro e pulito più che mai, ornato da Bandiere Blu e da Vele. Segnano il trionfo del rispetto e della fatica di tanti anni di intenso lavoro fatto da AQP, da Comuni, dalla Regione per conseguire l’ambito risultato. Sono diventate acque chiare e trasparenti. Spiagge tanto cercate e scelte da turisti sempre più numerosi, acque da amare,
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con grande stile, ma con un pizzico di orgoglio e tanta soddisfazione per i risultati conseguiti: “Se una qualsiasi azienda può misurare la sua qualità in termini di conto economico, a noi questo non è consentito. La positività di quest’ultimo deve essere in relazione alla qualità del servizio erogato”, ha detto di Cagno Abbrescia, portando il saluto di Acquedotto Pugliese a tutti i presenti. “Il piano industriale di un’azienda come Acquedotto Pugliese è una grande avventura intellettuale e materiale. Operiamo in un ambito dove la storia deve fare i conti con la Natura. La Natura è la nostra materia prima”, ha aggiunto. Il mare. L’acqua! Bari è una città che vive in maniera forte la relazione col il suo mare. La Puglia comunica la passione per il mare. Simpatica, ma
mondo industriale fatto di tanta tecnologia, di investimenti, soprattutto, come da sempre, di tanto lavoro. Un Report Integrato che non presenta solo numeri, ma che declina, narra la capacità, il servizio di questa Società che vive ed opera per l’Acqua, ma che è capace di offrire, di dare sostenibilità all’economia, alla crescita, allo sviluppo, alla valorizzazione di un grande territorio. E chi, più del Presidente della Regione Puglia avrebbe potuto dare atto di quei risultati per il cui raggiungimento c’è stato il lavoro solidale, intenso, continuo fra Regione, AQP e AIP? “AQP è l’orgoglio di noi tutti!”, ha detto il Presidente Emiliano. Emblematiche le dichiarazioni, alcune espressioni del Presidente AQP Simeone di Cagno Abbrescia, poste all’assemblea dei convenuti
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ricca di visione e strategia unificante, la constatazione fatta dal Presidente Emiliano nel suo intervento. “Questa sera, qui, sono intervenuti gli ultimi tre sindaci che hanno retto la Città di Bari, anche se da sponde politiche diverse, ma mirati e centrati su una scelta e una visione unificante, unica: il mare. Simeone di Cagno Abbrescia fu il sindaco al quale sono succeduto e Antonio Decaro è il sindaco che è succeduto a me, alla guida della Città di Bari“. Un richiamo prezioso ad una consapevolezza e a un impegno antico, che hanno dato risultati, che vede convergenti e tuttora fortemente impegnati i protagonisti di ieri e di oggi, consapevoli delle scelte fatte e delle scelte da continuare a fare per dare valore alla risorsa forse più preziosa di un’intera regione. E sul molo, due fontanine storiche di AQP, installate per l’evento, hanno offerto un’oasi di freschezza e dissetato i tanti intervenuti. L’acqua, dunque, come elemento che unisce e vivifica territori e comunità. Il collante di quel complesso e delicato mosaico, le cui tessere sono all’origine dello sviluppo economico e del benessere sociale di un’intera popolazione, in una regione il cui destino risulta sempre più determinante per il futuro del nostro meridione. Certamente, la kermess è stato un momento dovuto, previsto, di verifica, fatto con il Committente e con i diversi protagonisti che hanno lavorato per conseguire risultati positivi nel corso di un anno, ma è stato anche l’occasione per celebrare l’elemento principe di quelle performance di Acquedotto Pugliese, che hanno contribuito a consegnare alla Puglia il titolo di motore dello sviluppo tra le regioni del Sud: la risorsa idrica. Un’opportunità per Acquedotto Pugliese per dialogare coi territori e con i suoi rappresentanti istituzionali e sottolineare i risultati raggiunti, insieme a tutti i partner di questo successo: dalle Istituzioni al mondo della Ricerca Scientifica e Accademica, dai Sindacati, all’Imprenditoria, dalle Associazioni, alla Regione Puglia, azionista di AQP, che continua a investire per migliorare le performance dell’azienda, nel segno di un servizio sempre più efficiente e di uno sviluppo sostenibile del
territorio. E proprio al valore acqua il Presidente di Cagno Abbrescia ha voluto porre con forza la sua attenzione: “Acquedotto Pugliese sa almeno da un secolo che quando si opera su una risorsa naturale tanto delicata non è ammessa deroga alla sostenibilità. Pena la vendetta di quella risorsa, come vediamo accadere in molte parti del mondo dove l’acqua può divenire una furia punitiva delle sconsideratezze dell’uomo o addirittura rispondere alle offese che le si arrecano con la scarsità se non addirittura con la sua scomparsa. Se siamo qui a dire dei nostri risultati, delle nostre azioni, dei nostri progetti, della nostra ‘fede’ è perché un Servizio Idrico Integrato altro non è che la trama sulla quale s’intesse l’ordito della vita civile. Ne consegue e non da oggi che tutela delle risorse idriche e tutela dei territori che le custodiscono sono tutt’uno con la tutela delle comunità che li abitano”, ha concluso il Presidente di AQP. All’evento, il primo che si è svolto a Bari dopo l’emergenza Covid-19 con la partecipazione di una platea superiore alle 200 persone, il
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Coordinatore della task force che ha gestito, per Acquedotto Pugliese, l’emergenza Coronavirus, Luigi Rizzo, ha illustrato agli intervenuti le norme di sicurezza in rispetto alle disposizioni che regolamentano le modalità e la gestione in sicurezza dell’evento. L‘evento, fatto di numeri molto importanti, è stato condotto e moderato da Donatella Bianchi, giornalista RAI, Presidente del WWF nazionale. Benedetta e Maria, per la LIS, La Lingua dei Segni, hanno consentito anche ai non udenti “di poter seguire la serata della grande protagonista: l’acqua”. Il Presidente del CUS BARI, Antonio Prezioso, con piacere ha portato il suo benvenuto ai partecipanti, sottolineando il valore di Acquedotto Pugliese. Il Sindaco di Bari, Presidente Nazionale ANCI, Antonio Decaro, ha decantato la scelta della location, “uno dei posti più straordinari della città che non aiuta solo a parlare del Bilancio di AQP, ma ci invita a celebrare un simbolo della nostra regione, che rappresenta l’operosità della nostra gente, la professionalità di tanti tecnici, ingegneri, acquedottisti che in questi anni hanno costruito una realtà straordinaria: un acquedotto interconnesso. Il primo d’Europa, il secondo del mondo! Mai scoperto chi sia stato il primo. Quando ho lavorato in AQP ho scoperto
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un sistema straordinario, fatto di pozzi, tubazioni, salti, Canale Principale, una realtà bellissima che è un simbolo, un simbolo di un Sud diverso. Lavoro importante quello di AQP per i Sindaci della città e della regione. Tanti gli interventi che si stanno facendo, stanno cambiando la struttura dell’AQP. Cito il depuratore della zona Est, della zona Ovest, lavori di Torre del Diavolo, unico screzio con il Presidente AQP. Mai avvenuti quando eravamo insieme in politica. Partono i lavori importanti di separazione della fogna bianca da quella nera, circa 30 milioni di euro, per evitare che arrivino i liquami nella spiaggia più bella della città. Al termine di quei lavori avremo una città più bella, una città con un rapporto ancora più forte di quello che hanno oggi i baresi con l’acqua. Guardarvi da qui mi emoziona, con tanti di voi ho lavorato, anche se per un periodo breve della mia vita. Sono rimasto acquedottista dentro. AQP, come una grande famiglia. Quando vi vedo tutti insieme mi viene in mente una frase, il perché le persone stanno insieme. Cosa? La storia! Una bella storia: niente la può fermare, niente la può sconfiggere. AQP rappresenta una bellissima storia del nostro Paese”.
IL BICCHIERE D’ACQUA DEL PRESIDENTE
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’è più tecnologia in un bicchiere d’acqua che in un telefonino, in un computer. Questo ci spinge, quotidianamente, ad essere, come si dice, sul pezzo. E guardando ai risultati, che pur ci inorgogliscono, dobbiamo guardare avanti perché dobbiamo assicurare non solo il servizio, ma anche il bene primario che è l’acqua alle nostre popolazioni. In questo senso guardiamo alla ricerca di nuova acqua, alla ricerca delle perdite. Perché prima di cercare nuova acqua dobbiamo comunque impedire che ci sia la perdita di quella che già abbiamo.
“È ovvio dire che operiamo su un bene primario. Meno ovvio è dire che operiamo in un ambito dove la Storia deve fare i conti con la Natura. La Natura è la nostra Materia Prima. Non solo valore d’uso e valore di scambio ma bene primario da tutelare nella maniera più severa e rigorosa. Usiamo l’espressione valore sostenibile non solo in ossequio a un senso comune che si va positivamente diffondendo. Acquedotto Pugliese sa almeno da un secolo che quando si opera su una risorsa naturale tanto delicata non è ammessa deroga alla sostenibilità”.
Il bicchiere d’acqua: una icona felice, un’intuizione semplice, ma efficace. Una bella immagine. E’ forse il messaggio più forte che il Presidente Simeone di Cagno Abbrescia ha voluto lanciare dall’incontro con gli stakeolder di Acquedotto Pugliese. Ci ha fatto “vedere” subito quello che poi abbiamo “ascoltato”. E noi abbiamo capito che, come siamo soliti dire, l’acqua non sta nel rubinetto, ma arriva nel rubinetto di casa. E impiega cinque giorni per arrivare al punto più lontano servito, dalla sorgente: da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE), percorrendo in lieve pendenza quasi 384 km. E ha bisogno di tanta, tantissima tecnologia, viene impegnata la più moderna, sempre, oltre 2.048 dipendenti, tante ditte appaltatrici, 160 milioni di investimenti e 650 milioni di gare bandite, e le professionalità più qualificate per portare acqua e per smaltirla in sicurezza dopo un complesso percorso di depurazione.
Un richiamo identitario molto forte. Un impegno che continua ininterrottamente da oltre 120 anni. La realtà di Acquedotto Pugliese è nella costante del suo impegno quotidiano. Il fiume sotterraneo è più che mai visibile alla qualità del servizio, all’invito a non sprecare o disperdere un bene di prima necessità che tende a diminuire a fronte della maggior richiesta nei consumi. Con un utile in crescita che sfiora i 30 milioni di euro, 650 milioni di euro per le gare nel 2019 (il valore più alto del decennio) e l’obiettivo per il prossimo quinquennio di pianificare la progettazione di un’opera strategica per l’approvvigionamento idrico del Mezzogiorno (il nuovo acquedotto dell’Adriatico); col valore della produzione che ha raggiunto i 563,6 milioni di euro, segnando un +3% rispetto al 2018, anche grazie all’ampliamento del Servizio Idrico Integrato e all’efficientamento delle
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strutture su tutto il territorio servito; e, ancora, con una posizione finanziaria positiva per circa 125 milioni di euro, in crescita di 57 milioni rispetto al 31 dicembre 2018, che dimostra una grande solidità del bilancio, Acquedotto Pugliese rappresenta la più grande e dinamica impresa pubblica del Sud e una delle più importanti realtà nel settore della captazione e distribuzione delle acque sull’intero scenario mondiale. È questa l’immagine illustrata dagli interventi sia di Francesca Portincasa, Coordinatore Industriale e Servizi Tecnici: “L’eccellenza della Puglia che tutta insieme si riconosce nei risultati del 2019 e in quelli che si intravedono anche nel 2020, pur con l’emergenza Covid-19, ha dimostrato che grazie a tutti gli stakeholder è riuscita a garantire il servizio anche in un momento di profonda difficoltà”, sia di Pietro Scrimieri, Coordinatore Amministrativo e Servizi Generali che ha dichiarato che “Il senso di questa giornata è celebrare un gruppo di persone che ha raggiunto un obiettivo importante nel 2019 e si sta organizzando per migliorare ancora di più nel 2020, nonostante tutto quello che è successo nel primo semestre. Un gruppo di persone non solo interno ad AQP, ma anche esterno, che conosce bene AQP e che deve essere sempre più integrato con noi. Parliamo dei nostri partner, dei nostri fornitori. Oggi è un momento per conoscersi meglio, un momento per condividere questa bellissima sfida che ci aspetta. Lo faremo, grazie ai nuovi investimenti, all’adozione di innovativi sistemi tecnologici e alla formazione continua degli operatori, attraverso il centro di eccellenza AQP Water Academy”.
FRANCESCA PORTINCASA COORDINATORE INDUSTRIALE E SERVIZI TECNICI
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inalmente un momento di aggregazione dopo tanto confinamento. Abbiamo visto quante cose fate. Non si tratta solo della distribuzione dell’acqua. Le coordini tutte tu? Come fate? Ha chiesto la moderatrice, Donatella Bianchi, invitando sul palco la dott.ssa Francesca Portincasa.
“Perché rappresentano un simbolo fortissimo. E’ il depuratore di Casamassima (BA). Siamo usciti, così, da una procedura di condanna dell’Unione Europea, perché il vecchio depuratore scaricava nel sottosuolo ed era obsoleto. Adesso l’abitato di Casamassima è dotato non solo di un depuratore moderno, ma è così tanto buono che il recapito che abbiamo scelto, grazie alla tenacia della Regione Puglia, in alternativa a quello che era stato stabilito dal vecchio piano delle acque e che il recapito delle acque nelle trincee drenanti è stato attrattivo spontaneamente per una colonia di germani reali che si è insediata. Si è trovata così bene che ha fatto le uova, sono nati i pulcini e adesso abbiamo i conduttori della depurazione che covano anche le uova. E’ diventato un punto di orgoglio avere questa colonia e questi graditi ospiti”.
“Non faccio niente da sola. Non sono sola ad operare. I coordinatori siamo due. Con me c’è Pietro Scrimieri, Coordinatore Amministrativo e Servizi Generali. Siamo una “coppia di fatto” che governa tutto questo. Quello per cui oggi siamo qui, stiamo celebrando un risultato straordinario. E’ la forza dell’eccellenza del Sistema Puglia. Rappresentiamo la parte migliore di questo sistema. E’ uno sforzo di comunità. Non è Acquedotto da solo. Lo ha già detto il Presidente di Cagno Abbrescia: ci sono i partner, i nostri fornitori che non consideriamo come un altro da noi. Sono parte integrante del sistema. Il risultato che noi abbiamo prodotto nel 2019, quello che stiamo facendo nel 2020. Motivo per cui siamo riusciti a non fermarci anche durante il Covid. Non ci siamo fermati neanche un giorno. E perché ognuno dei nostri dipendenti ha forte il senso del servizio, il senso del dovere, della responsabilità nei confronti del territorio servito. E soprattutto, il senso dell’ascolto, della capacità di sentire, di monitorare, come siamo apprezzati, come vanno le cose. In Puglia, più del 50% dei pugliesi beve l’acqua del rubinetto perché sa che è di ottima qualità. 600.000 i parametri esaminati nel 2019”.
Hai introdotto un tema importante, la depurazione. Questo mare così bello che io riesco a raccontarlo a Linea Blu è anche merito vostro. “Direi proprio di sì, vero Presidente? Perché i nostri 184 depuratori con gli investimenti fatti è lo sforzo di tutti. Siamo una catena: se non ci fossero i nostri progettisti, in tre anni un miliardo di euro di progettazione, è il valore della progettazione di questi anni. Buona parte dedicata alla depurazione, dedicata soprattutto alla chiusura del ciclo dell’acqua, al riutilizzo, che può essere vario: agricolo, a scopo ricreativo, industriale. Se non ci fosse questo, non ci sarebbero state le gare per oltre 600 milioni di euro, bandite nel 2019. Non ci sarebbero stati i 160 milioni di euro di investimenti. Non ci sarebbe l’attività quotidiana che ha fatto sì che la Puglia avesse il mare migliore d’Italia e che i reali germani apprezzassero le trincee drenanti”. Bianchi: Grazie anche a nome del turismo e dei pomodori. Se non vuoi aggiungere altro, chiamiamo il video.
Grande modello, grande opportunità, fortunati, se pensiamo a quante persone, nel pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Vorrei che tu ci spiegassi perché hai scelto questa foto. Lei non ha voluto la sua immagine sullo schermo. Ha voluto le anatre. Perché?
“Chiamiamo il video, Eroi normali che ci rappresenta tutti e parla della nostra quotidianità. Chiamiamo Pietro Scrimieri che continuerà a parlare di questo splendido Acquedotto”.
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me fa molto piacere, questa sera, rappresentare i nostri colleghi. Devo dire la verità: per tempo dedicato, per dedizione e attaccamento, Francesca, di fatto, triplica il lavoro che faccio io. E’ un tre a uno, non un uno a uno, però, insieme, stiamo riuscendo a dare un senso a tutto quello che si fa in Acquedotto Pugliese. Abbiamo intitolato questo video Eroi normali. Presidenti, devo dire la verità, qui di normale non c’è proprio niente. La nostra è azienda a capitale pubblico che però produce utili: 30 milioni di utili, che cresce perché assume 200 persone in un anno, che migliora il proprio clima interno. Tutto per migliorare il servizio. Il livello di soddisfazione dei nostri clienti è altissimo. Abbiamo investito tanto sui colleghi dell’Area Commerciale, in un periodo in cui, dall’esterno si sentivano voci diverse, addirittura di esternalizzazione.
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Ora abbiamo investito. Abbiamo fatto un percorso di sviluppo. Abbiamo fatto della formazione. Il 90% dei nostri clienti è soddisfatto del trattamento, del servizio, della risposta che viene data. Sia dai colleghi commerciali, sia dai colleghi tecnici che operano sul campo. Oggi sul campo mandiamo persone tecnologicamente preparate, utilizzano tablet, definiscono tutto in quel momento. Fanno quattro o cinque operazioni in modo automatico. Il cliente con un contatto con Acquedotto Pugliese può definire tutto quanto. Questo grazie alla crescita delle competenze del nostro personale. Questo è un punto essenziale. Credo che sono due i punti importanti che ci consentono di raggiungere gli obiettivi: il primo è avere competenze adeguate. Stiamo investendo tanto sulle competenze. Il nostro personale cresce con le competenze, del fare, del saper fare. Ora dell’essere. Hard skill e soft skill. Non vogliamo solo fare bene le cose, ma vogliamo saper stare bene insieme. Vogliamo vivere insieme, vogliamo avere relazioni positive. Stiamo crescendo dal punto di vista digitale, dicevo. E’ la risposta che noi abbiamo dato nel giro di 5, 6 giorni al problema del distanziamento sociale, è
PIETRO SCRIMIERI COORDINATORE AMMINISTRATIVO E SERVIZI GENERALI
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stata veramente emblematica. Francesca lo sa: io ero scettico sull’introduzione dello smart working in azienda. Non eravamo preparati, non avevamo gli strumenti. In cinque giorni abbiamo messo 1.300 persone in tele lavoro. Hanno lavorato da casa. Hanno continuato ad essere produttivi. Abbiamo mantenuto gli obiettivi che avevamo. E questo, nessuno di noi se lo aspettava. Noi non ci siamo limitati al sentito dire. Abbiamo fatto un questionario per tutte queste persone che erano a casa. Come vi state trovando? Quali problemi state avendo? Abbiamo avuto delle risposte eccezionali. Mentre prima il nostro IT era oggetto di osservazioni, di critiche. Lì, il 90% si è dichiarato soddisfatto del lavoro del nostro IT. Questo per me è bellissimo. Dal canto nostro cosa abbiamo fatto? Abbiamo cercato di evitare che questo isolamento trasformasse le nostre persone in individui. Le persone vivono insieme, stabiliscono dei ponti, lavorano insieme, creano dei team, creano dei gruppi, hanno successo. Gli individui no. Sono monadi, singole, che stabiliscono barriere, muri tra di loro. Abbiamo lavorato tanto per creare un gruppo. Questo gruppo poteva essere scalfito dall’isolamento. Così non è stato. Infatti, due volte a settimana abbiamo organizzato due webinar e messo in contatto anche mille persone per parlare, per parlare di temi generici, tecnici, legati al lavoro e non, ma erano momenti per stare insieme. Acquedotto Pugliese è una grande azienda perché ha persone che sanno stare insieme, che sanno che dal proprio output dipende il lavoro del collega. Se noi bandiamo tante gare, ci sono altri che fanno la progettazione, definiscono i capitolati. Se realizziamo delle opere, lasciatemelo, lasciatecelo dire, dei 160 milioni di investimenti, quello che abbiamo fatto in infrastrutture, in opere reali, sono opere che rimangono e questo per noi è importante. L’acqua scorre, dà vita, ma le opere restano e sono emblematiche del lavoro che si è fatto. Attenzione alle competenze, alla crescita. Abbiamo dei grandissimi tecnici. Ricevevo e ricevo richieste per i nostri tecnici per partecipare a convegni internazionali, europei, negli USA. Con questo know hou noi dobbiamo crescere, dobbiamo sfruttarlo. Abbiamo costituito il nostro fiore all’occhiello, la nostra AQP Water Academy, un centro di eccellenza dove i nostri colleghi sono docenti, dove invitiamo personalità. Abbiamo fatto 25.000
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ore di formazione. Stiamo investendo sulle competenze, quindi sul fare, sull’essere. AQP Water Academy è il presente, ma anche il futuro. Vogliamo investire molto su questo perché bobbiamo avere sempre più persone in grado di dare risposte. Ad AQP viene chiesto di dare risposte, di risolvere problemi. Questo stiamo facendo. I risultati economici ci sono stati anche negli altri anni. Questo noi stiamo facendo. Quest’anno, i nostri numeri sono particolarmente buoni. Qual è la differenza, allora? Secondo me, oggi, è la serenità. E’ fondamentale, in un gruppo, in una azienda. Ho avuto la fortuna di lavorare in tante aziende, anche all’estero. E’ una fortuna lavorare con serenità. Confrontarsi, discutere. Questo non significa a volte non litigare, ma porsi sempre in discussione e arrivare sereni a una decisione che diventa la decisione di tutti. Oggi, lo vedo nel lavoro quotidiano con Francesca, questo è il punto. Lei dice “coppia di fatto”, discutiamo, ci confrontiamo, la decisione è una, quella che condividiamo con tutti i Direttori che sono gli artefici di tutto. Quindi, serenità, positività, in ultimo, proattività. Noi non siamo gente che aspetta. Parlo sempre della differenza fra proattività e reattività. Reattività è quando reagisco ad uno stimolo. Potrebbe essere vista come cosa positiva. Ma è la proattività che genera positività e successo. Chi è proattivo non ha bisogno di attendere lo stimolo. E questo siamo noi e vogliamo essere proattivi sempre più, caro Presidente Emiliano. Questi uomini, queste donne che lei ha messo insieme, coordinati brillantemente dal Consiglio di Amministrazione e che lei ha scelto, hanno generato un’esperienza di successo. E di questo andiamo fieri.
Il molo del CUS Bari, visto dall’alto, che ha ospitato la convention di AQP per la presentazione agli Stakeholder del Report Integrato 2019
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LA SOSTENIBILITÀ È UN PERCO
E’ il tema della tavola rotonda che ha approfondito ruolo e opport L’intervento di illustri relatori.
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RANCESCO CUPERTINO - Nuovo Rettore del Politecnico di Bari, il settimo. Invito chiaro e forte a collegarvi con AQP, Water Accademy. Firmiamo un accordo questa sera?
Politecnico. E’ nei fatti la collaborazione. Docenti di AQP Water Academy sono docenti anche del Politecnico di Bari, già adesso. Contribuiamo a formare una nuova generazione di ingegneri, di tecnici che contribuiranno a dare altro valore ad AQP e ad altre aziende del territorio”.
“Non c’è bisogno di firmarlo. E’ già firmato nei fatti. Il legame prima con la Scuola di Ingegneria e poi con il Politecnico di Bari è un legame indissolubile. La Scuola di Ingegneria nasce per sostenere lo sviluppo di Acquedotto Pugliese. AQP è protagonista, il 30 agosto ricorre il 30° anniversario della nascita della mia Università. Protagonista Acquedotto nella sua costituzione e in questo percorso di crescita. Ha le radici nell’Ingegneria Civile, nell’Idraulica che poi ha saputo rinnovarsi, introducendo nuove tecnologie. Il più grande acquedotto interconnesso, anche attraverso le capacità di gestione, il telecontrollo, che ha contraddistinto il suo ammodernamento in collaborazione con il
Istruzione e formazione per tutti. Un’azienda pubblica che offre anche lavoro in uno scenario, il centro-sud e grandi opportunità. Qualè l’orientamento, il consiglio che si sente di dare ai giovani che devono scegliere per il loro futuro anche per voi in uno scenario completamente nuovo? “Dobbiamo confrontarci con modalità non previste, impegnarci a fondo. Un tratto comune della cultura politecnica con Acquedotto Pugliese potrebbe essere la progettazione. Consiglio ai nuovi studenti? Pensare di progettare il proprio futuro. Studi, sperimentazioni, specifiche, prototipi e scelte finali. Portare acqua di qualità ai
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ragazze del territorio. Mostriamo esempi di successo, donne che hanno saputo farsi strada in questi settori. Un percorso di formazione tecnologica aperto al mondo delle donne.
“Su questo dobbiamo essere molto concreti. Direi “i fondi che potranno arrivare”. La disponibilità dell’Europa è per una cifra imponente: 200 miliardi di euro. Di cui 80 come sussidi, contributi a fondo perduto che non dobbiamo restituirli, 120 miliardi di prestiti. E’ un accordo storico. Perché uso il condizionale? Perché l’Europa che si fida e non si fida del nostro Paese - obiettivamente in molti casi ce l’abbiamo messa tutta per non avere questa fantastica reputazione a livello europeo - ci sta chiaramente dicendo che vogliamo aiutare l’Italia non perché siamo solidali o per beneficenza. No, no. Il motivo è che se l’Italia si riprende, se cresce, è un grande vantaggio per l’Europa. All’Europa serve un’Italia che cresca di più. Per questo chiede un Piano, un programma che va aldilà del PNR approvato oggi in Senato, ma un Piano di rilancio, di resistenza dell’Italia che ha come punti centrali la digitalizzazione e l’economia ambientale. Su questa, l’Europa ha puntato tutto. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, appena insediata ha indetto il green deal. Perchè? La gente, nell’immaginario collettivo, io lavoro in banca, pensa che l’Europa sia l’Europa delle banche. Che cosa c’è di meglio che parlare di ambiente, di “affare verde”, per riavvicinare i giovani soprattutto che oggi hanno un distacco pazzesco nei confronti dell’Europa. Ma anche nei confronti delle Istituzioni italiane, in particolare di quelle centrali. Il tema dell’ambiente, secondo me è cruciale
ORSO COMUNE
tunità per AQP.
concittadini, sperimentando tutto con AQP. Vivere il futuro con chi già vive il nostro futuro. Scelte per certi versi complicate, design, architettura, percorso di crescita utili, come lo dicono i numeri. Il 90% dei nostri laureati, a termine della laurea, ha stabile occupazione e lavora nel centrosud, altro punto d’orgoglio del Politecnico di Bari. Scegliete il Politecnico, fatelo con coraggio, scegliete i vostri sogni. Aiuterete a far crescere il territorio in cui viviamo. Ai nostri partner chiedo di venire con noi a trovare gli studenti delle scuole medie superiori, ma anche prima, quando i ragazzi cominciano a fare le loro scelte. Abbiamo ancora una differenza di genere nelle nostre facoltà. Percorsi di studi che potrebbero essere estremamente utili anche alle
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Un gran lavoro che può fare AQP. Cambiamo tema. Un tema che riguarda le nostre vite, il nostro futuro. Prof. Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, il recente accodo con l’Europa, i fondi che arriveranno, quali opportunità saranno per la Puglia, per AQP? Come immaginare un percorso di ripartenza, come affrontarlo, con quale progettualità?
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per la crescita. E per crescere dobbiamo tener presente delle risorse disponibili. La deforestazione dell’America Latina. Lo ha detto benissimo poco fa il Presidente, l’acqua è una risorsa scarsa, e in futuro sarà ancora più scarsa. Perché con il cambiamento climatico avremo una distribuzione dell’acqua in misura ineguale perché avremo periodi di calura e siccità che fanno danni economici e periodi con bombe d’acqua, piogge alluvionali che fra l’altro costano molto di più della siccità. Parliamo tanto di risparmio energetico, raramente si parla di risparmio idrico. Questo non è un concetto ben presente nella testa dell’opinione pubblica. Sentiremo il Presidente Emiliano cosa ne pensa.
lavorano dentro, per tutti noi che utilizziamo l’acqua di AQP e per le imprese che ci lavorano. AQP è la prima stazione appaltante della Puglia. Sono numeri, sono fatti. Noi in Confindustria non ci misuriamo con le chiacchiere, ma con i numeri, con i fatti. AQP è fonte di ricchezza importantissima che riesce a creare valore. Sono poche le aziende pubbliche che creano valore. Siamo abituati ad avere aziende pubbliche che consumano ricchezza della res publica, di noi cittadini, di quelli che pagano le tasse. Bisogna puntare su aziende sane, sul lavoro. Sono un po’ preoccupato per i fondi che potrebbero arrivare. Se arriveranno, come arriveranno, se saremo in grado di utilizzarli in maniera corretta. Sono contrario agli investimenti a pioggia, all’assistenzialismo, sono molto favorevole che noi dobbiamo puntare al lavoro. Dobbiamo mettere il lavoro al centro del nostro sviluppo. Possiamo uscire dalla crisi solo se puntiamo alle aziende che crescono e creano valore. Rappresento 2.200 imprese e circa 100mila lavoratori. Persone che ogni giorno, nonostante tutte le difficoltà, si alzano e lavorano. E le imprese che lavorano con AQP sono tra le imprese migliori. Lavorano in svariati settori, con tanta tecnologia. Alcune sono qui presenti in questo convegno. Sono aziende che, in collaborazione con il Politecnico hanno puntato su innovazione e ricerca. Una delle cose che chiedo, approfitto che siamo quasi in campagna elettorale. Tutti parliamo che vogliamo un secondo Acquedotto Pugliese. Il primo è stato costruito in nove anni. Parliamo di Camillo Rosalba, di Matteo Imbriani, di un’altra epoca storica. Chiedo un nuovo acquedotto per dare acqua al Tavoliere e liberare l’acqua per darla a Sud, nel Salento. Un patto con l’Abruzzo, con un Patto trans-regionale per avere la possibilità di avere un nuovo acquedotto . All’epoca fu fatta un’opera faraonica, in nove anni. Siamo in grado noi di farlo in quattro anni? Le nostre imprese si, i nostri imprenditori ci sono. Ce la fanno. Hanno la tecnologia per lavorare 365 giorni l’anno. Possono lavorare e utilizzare benissimo i fondi regionali, italiani, europei. Noi ci siamo e la possiamo fare.
Sono assolutamente d’accordo con lei. Lo dico anche da Presidente di una associazione ambientalista. Dobbiamo parlare di messa a sistema. Dobbiamo parlare della rete, delle reti. Non possiamo pensare di andare a cercare nuova acqua senza valorizzare quella che abbiamo. Dobbiamo imparare a risparmiare l’acqua. Da uomo del Sud, da cosa partirebbe? “Partirei dal perché ogni italiano consuma più acqua degli altri cittadini europei. Ci batte solo la Grecia. Non è entrato ancora nell’opinione comune che le acque reflue, i fanghi, hanno un valore. Noi oggi consideriamo l’ambiente come un costo. Il tema ambientale è un’opportunità. Può far diventare l’Italia un paese leader in questo. Non soltanto per ridurre l’inquinamento dell’aria, del terreno, dell’acqua, ma anche perché se c’è un macro trend importante, anche in Paesi importanti come la Cina, l’India, gli Stati Uniti, se siamo i primi saremo leader. Quello che fa il Rettore è molto importante, mette insieme la ricerca con il mondo dell’industria”. Con grande attenzione all’ecologia e alla formazione, tema imprescindibile. Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia, che cosa ti ha colpito di questo Report. “Mi colpiscono i numeri. Stiamo presentando un bilancio. Una delle cose su cui dico Presidente Simeone di Cagno Abbrescia, devi essere orgoglioso, sono i numeri. Abbiamo un bilancio in attivo, in crescita, con 29,5 milioni di euro di utile. L’Acquedotto Pugliese crea ricchezza. Ricchezza per chi? Per i lavoratori, primi stakeholder sono le persone che ci
La seconda cosa. Utilizziamo i fanghi. Non mandiamoli più in Sardegna. Abbiamo le tecnologie, le capacità, le opportunità per trasformare i problemi in occasioni da sfruttare. Lavoriamo insieme e siamo orgogliosi del nostro Acquedotto Pugliese”. Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia e del Parco dell’Alta Murgia.
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“L’Acquedotto Pugliese è sicuramente promosso. Anche con un 9 più. Conosciamo molto bene i dati. Innanzitutto un ringraziamento al Presidente di AQP per questo graditissimo invito, anche perché questa sera mi fa godere il tramonto a Bari, abituato a vederlo, come sono, sul costone murgiano, da Gravina. Mi piace anche il titolo di questa tavola rotonda “La sostenibilità è un percorso comune”. Un percorso che AQP ha fatto con Legambiente sin dal 2008 con diverse campagne, La fontanina di casa tua, imbrocchiamola. Diceva Francesca Portincasa che il 56% dei pugliesi beve l’acqua di rubinetto. Dobbiamo aumentarla questa percentuale. Le nostre campagne mirano a sensibilizzare i cittadini perché l’acqua è più sicura, controllata, non produce rifiuti, è a km zero ed è sicuramente più economica rispetto all’acqua minerale. Purtroppo in Italia c’è questa diffidenza verso l’acqua di rubinetto, verso l’acqua del sindaco. Purtroppo ci porta al triste primato di essere il primo Paese in Europa e terzo a livello mondiale per consumo di acqua minerale. Promuovo l’acquedotto per una serie di motivi. Entro un po’ più nel merito del report che, ovviamente, ho letto con grande attenzione. Noi, dal 2015, abbiamo modificato il format di Goletta Verde, almeno in Puglia. Abbiamo presentato la qualità delle acque non solo di balneazione, ma abbiamo fatto proprio un dossier, ogni anno, con AQP, con la Regione Puglia, con l’Autorità Idrica, con l’ARPA e abbiamo raccontato lo stato di salute dei 184 depuratori, gestiti da AQP, ma ci sono altri gestiti direttamente dai Comuni. In questi anni ci sono stati enormi passi in avanti. E questi vanno raccontati perché abbiamo visto negli ultimi anni una drastica riduzione, l’azzeramento degli impianti che scaricano in falda. Poi c’è stata una drastica riduzione dei Comuni sottoposti ad infrazione. Mentre l’Europa bacchetta l’Italia per il mancato adeguamento sulla depurazione con multe sulle procedure di infrazione, i nostri comuni sono scesi drasticamente. Si sono moltiplicati gli interventi di potenziamento dei depuratori, di abbattimento delle emissioni odorigene. La chicca, poi, è il riutilizzo delle acque reflue depurate e affinate in agricoltura. Oltre 550mila m3 di acqua è impiegata, ogni
Spesso è visto come un ecomostro”. Nessuno ti può capire meglio di me da Presidente del Parco delle Cinque Terre. Da Presidente del Parco dell’Alta Murgia, tu, che proposta ti senti di fare? “Come Presidente del Parco mi piacerebbe utilizzare l’acqua depurata e affinata dei 13 depuratori dei Comuni che fanno parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, soprattutto in questo periodo di incendi. E noi, ahimè, ne abbiamo avuto già uno che ha distrutto 1/3 del bosco più importante del Parco”. Fontana, una richiesta veloce ad AQP. “Un nuovo acquedotto e gestione dei fanghi. Facciamo economia circolare”. De Felice “La mia proposta ad AQP è di dialogare con il Governo presentando un Progetto sul risparmio idrico da mandare a Bruxelles in modo da avere più fondi possibili”.
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anno in agricoltura. Su questo, ovviamente, bisogna lavorare ancora, far crescere la domanda degli agricoltori, creare le infrastrutture per distribuire quest’acqua, per smaltirla nei periodi in cui non c’è domanda. La Puglia, dal punto di vista del ciclo delle acque ha fatto enormi passi in avanti. Su alcuni depuratori si sono creati degli ecosistemi naturali. Penso a Gioia del Colle, a Noci, a Fasano. Fasano ha l’acqua depurata, affinata e ha il primo caso di potabilizzazione utilizzata per attività zootecniche. Questo è molto importante e va raccontato. Ogni anno noi lo facciamo con loro. Purtroppo, non sempre i giornali riportano questa realtà. Se diciamo che il mare della Puglia è inquinato, ci dedicano un’intera pagina, se non fanno un supplemento. Invece, quando portiamo questi dati, non sempre ci prendono in considerazione. In Italia c’è uno degli impianti di fitodepurazione, il più importante d’Europa, a Melendugno (LE). Ecco perché con AQP abbiamo lanciato una campagna, forse unica a livello nazionale, si chiama H2 ORO In buone acque, un opuscolo che racconta non solo il riuso, il risparmio dell’acqua, racconta a fumetti come funziona un depuratore. Un depuratore non va visto come un problema. Se funziona è un’opportunità, un luogo dell’economia circolare perché l’acqua e i fanghi possono essere riutilizzati, ma non sempre è così.
Promosso AQP in quanto sostenibilità?
Magnifico Rettore. Una richiesta, una proposta, al Presidente Emiliano, visto che si accinge a parlare.
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“Una richiesta? I 30 milioni di utili di AQP reinvestiamoli nella Ricerca. Ci sono esperienze positive di ricerche fatte con AQP. ReWater, abbiamo visto le immagini, mira a trovare tecnologie per il riutilizzo delle acque per scopi idrici. Altri progetti a cui guardo sono la ricerca delle perdite, la qualità del servizio, l’acqua che arriva a casa di tutti noi. Il Politecnico c’è”.
Luigi Rizzo - Coordinatore della task force che ha gestito l’emergenza Cooronavirus
Antonio Prezioso - Presidente CUS Bari
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iprende la moderatrice Donatella Bianchi: Grazie per aver seguito con grandissima attenzione questi lavori. Grazie Presidente Emiliano. Con lui è il Presidente Simeone di Cagno Abbrescia. Provo a raccogliere rapidamente quello che è stato detto. Parto dallo stimolo del Magnifico Rettore Cupertino. Colgo l’occasione per ringraziarlo perché in quelle nottate assurde, sembrava di stare in un film catastrofico. Dal vivo, eravamo molto spaventati. Abbiamo passato notti intere a come far omologare mascherine. Abbiamo progettato insieme una fabbrica pe produrre mascherine FFP2 e FFP3, che sta per partire. Sarà proprietà della ASL. Questo bellissimo posto sembra la Costa Smeralda, stasera Bari. Ci sono delle energie formidabili. Qui ci sono decine e decine di rappresentanti delle aziende che danno beni e servizi all’Acquedotto Pugliese. Senza di loro, tutte le cose che avete visto sarebbero impossibili. Ognuno di loro porta, secondo uno schema ingegnerizzato, un contributo. Le stiamo raccontando cose costate decine di anni di lavoro. Stiamo raccontando perché la Puglia è diventata meta turistica preferita della stragrande maggioranza degli italiani. L’Italia, quest’anno sta venendo qui. Immagina che il cibo, l’acqua, le coste, persino il mare di Bari, un po’ complicato da gestire quindici anni fa. Lei vede qui gli ultimi tre Sindaci di Bari. Lui è il mio predecessore, io sono il suo successore e Antonio è il mio successore. Abbiamo avuto tutti gli stessi problemi e abbiamo cercato di affrontarli per superarli, con lo stesso spirito. Un altro segreto, mi riferisco alla depurazione delle acque, Francesca. Il mare è diventato bellissimo. Tutti e tre questi sindaci, diversi anche dal punto di vista teorico, hanno avuto l’idea di riaffacciare Bari sul mare. Ma perché quel mare fosse decente e non puzzolente, bisognava investire moltissimo nella depurazione. E questo è avvenuto. E, perché questo avvenga, ogni depuratore ha decine di fornitori, decine di manutentori, ha gli operai, le squadre. L’Acquedotto Pugliese è anche una di quelle cose che quando nevica, scatta. Nel giro di pochi giorni deve cambiare centinaia di contatori perché si sono congelati, o bisogna riportare l’acqua a Monte Sant’Angelo dove, per la pompa di sollevamento, stiamo investendo una somma enorme. Portare in un sito UNESCO, Monte Sant’Angelo e la Grotta di San Michele,
MICHELE EMILIANO PRESIDENTE REGIONE PUGLIA: ACCOMUNATI DALLA STESSA IDEA DI FUTURO
l’acqua stiamo spendendo un mare di soldi. Forse sarebbe più economico portare l’acqua minerale. I fanghi. Stiamo costituendo una nuova società e Maurizio Cianci è lì che ci guarda e lo saluto affettuosamente. Lo conosco da quando eravamo bambini. E’ sempre stato un gentiluomo gentile e inflessibile. Stiamo costruendo una società che potrebbe consentire ad AQP di fare anche il ciclo dei rifiuti. Non le dico cosa è successo quando abbiamo toccato questo punto. Deve immaginare che se una società ha costituito una società per la sostenibilità ambientale per l’acqua e il mare va a rompere le scatole a quelli che gestiscono le discariche, che quei fanghi possono essere alloggiati diversamente, può immaginare la reazione brutale e molto pesante. Non vogliamo far fuori nessuno. Lo dico chiaro. Vogliamo convertire queste imprese che prima pensavano di poter fare bussines a modo loro. Noi diciamo che possono fare bussines a modo della nostra comunità, secondo questo modello pugliese, secondo questa idea di sviluppo sostenibile che è anche ricchezza. Grazie a questa immagine stiamo superando questa crisi che deve passare. Non centra nulla. AQP è il primo fornitore dell’acqua dell’ILVA, di Arcelor Mittal. Stiamo spiegando loro che possono utilizzare l’acqua affinata dei nostri depuratori. E loro dicono che gli impianti non vanno bene. Faremo questo braccio di ferro. Spiegheremo loro che la nostra acqua affinata è come se fosse acqua potabile. Ma dobbiamo anche dire che o la nostra battaglia è totale, o non è. O assicuriamo che la nostra battaglia per l’aria, la terra, sono
della stessa qualità del mare, oppure la nostra battaglia per il futuro della Puglia non ha senso. Il green new deal nasce quando la Puglia, cinque anni addietro, una strana proposta. Propone la decarbonizzazione dell’ILVA. In sostanza, anzicchè fare il ciclo integrato, ha lo stesso nome, dell’acciaio, si passa attraverso un diverso modello industriale che utilizza forni elettrici alimentati o a gas o a idrogeno. Non solo abbattono le emissioni di cinque volte, ma soprattutto non utilizzano carbone. Non hanno PM10, che è diverso da quello delle città, che si arricchisce di sostanze micidiali. E quando andiamo in Europa a spiegare il nostro piano veniamo presi così sul serio che accadono due fatti: incaricano la Puglia, come regione del Comitato delle Regioni, di fare il parere sui mutamenti climatici delle regioni di medio lungo periodo, attività in Italia completamente ignorata, come diceva il Presidente del Parco dell’Alta Murgia, è il partito socialista europeo che mi dà questo incarico e dall’altra parte la stranezza che non volete finanziare l’acciaio nel suo incremento tecnologico, è una follia. Noi dobbiamo finanziare tutte le attività. Qui vengo a quello che ha detto il dott. De Felice, dobbiamo finanziare e investire fondi europei su tutte le attività ad alta tecnologia che aumentano la performance ambientale di qualunque tipo di lavorazione. Il nostro bilancio del CO2 deve essere migliore di quello dell’anno passato. Ogni anno. Parlavo di ILVA perché abbiamo proposto al Governo di far entrare nel capitale di ILVA Acquedotto Pugliese. Noi siamo il principale fornitore di acqua, parliamo di una ottantina di milioni di
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Replica - Proposte - Conclusioni
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metri cubi di acqua. Presidente AQP: l’ILVA consuma quello che usano cento mila persone. Quello che consuma Lecce di acqua. Noi siamo convinti che il compendio di uomini e di donne con la mentalità di ingegneristica sostenibile potrebbe essere utilissima ad una azienda che ritiene che inquinare è necessario per poter fare un prodotto di buona qualità. Queste due culture, insieme, con la regia dell’Acquedotto, potrebbero rivoluzionare un modello produttivo. Circa il risanamento delle reti, all’Italia abbiamo fatto due proposte: una è questa informazione, quella del nuovo acquedotto che potrebbe dare a chi ha acqua in più soldi. E’ ovvio che una regione che ha più acqua potrebbe pretendere da altre regioni che prendono acqua una retribuzione. Dall’altra parte, lo dico chiaramente, nel 2015 quando abbiamo fatto il Patto per il Sud, l’ FSC, il Fondo Sociale di Coesione, noi proponemmo al Governo Renzi di utilizzare l’Acquedotto Pugliese come il grande soggetto per la distribuzione dell’acqua in modo innovativo di tutto il Mezzogiorno. Generosamente offrimmo e offriamo l’Acquedotto Pugliese a tutto il Mezzogiorno. Non avevamo fatto nulla di nuovo. Gli americani, quando arrivarono in Italia, si resero conto dell’importanza di Acquedotto Pugliese e uno degli investimenti più importanti del Piano Marshall fu proprio su AQP. Se noi abbiamo fatto un ulteriore salto di qualità in quegli anni lo dobbiamo a chi, ragionando strategicamente, comprese. Adesso si tratta di rassicurare tutti i nostri fornitori, tutti i nostri clienti e le nostre aziende che la NEWCO che stanno progettando, non ha la funzione di sostituirli, come qualche… ha cercato di raccontare. E’ un software. Non è un’azienda che realizza lavori. E’ un soggetto che progetta il recupero delle perdite. Al di là del gesto etico, è fondamentale per non incorrere nelle sanzioni previste dal sistema. Se abbiamo perdite che superano un certo tipo, chi paga le conseguenze sono i cittadini che hanno una tariffa più alta. Abbiamo il dovere di fare una ricerca perdite, abbattere le perdite e lo faremo con un grande partner. Speriamo in un partner di progetto, non di esecuzione dei lavori. Speriamo possa essere una grande multinazionale italiana, per esempio, speriamo, ci farebbe piacere mantenere l’identità nazionale, consente a questa platea immensa che lavora per noi di fare un lavoro a più alto livello, coordinato, progettato insieme con una società che non fa più tutto, ma fa solo la ricerca perdite, per il
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periodo necessario. Questa è una società che, ho capito bene!, nel momento in cui esaurisce il compito, e le perdite saranno state azzerate, raggiunge lo scopo e, come previsto dal Codice, si scioglie. Presidente, questo lockdown, cosa le ha lasciato, cosa le ha insegnato? Ripartire. Cosa vede nel mondo che verrà? Abbiamo visto un mare diverso, grazie anche al fatto che l’uomo si è fermato per un lungo periodo. Oggi celebriamo un valore naturale che ha un grande valore aggiunto, anche per il turismo, oltre che per la vita quotidiana di tutti noi. Cosa vorrebbe portare con se di questa esperienza? Cosa non vorrebbe cambiare? La cosa più bella che mi porto a casa è la capacità che abbiamo avuto di lavorare insieme come una squadra collaudata. Sembrava che ne avessimo fatte di altre di pandemie! Abbiamo lavorato in modo sincronizzato. Ero prevalentemente dietro un televisore, con telefoni satellitari, con connessioni di vario tipo, anche, alle volte, tre o quattro video conferenze contemporaneamente, soprattutto con gli ospedali e non solo, perché era tutta la società pugliese che doveva fronteggiare. Mi sono trovato una regione disciplinata, ordinata, il contrario di genio e sregolatezza con cui si concepiscono i luoghi comuni sul Mezzogiorno, capace di immensa fantasia al momento del bisogno. Di fronte a situazioni difficili abbiamo sempre trovato la soluzione. Le buste di plastica ai piedi al posto dei calzari in sala di rianimazione. Altre volte come fare delle mascherine su due piedi. Altre volte come smontare dieci ospedali e rimontarli in quattro giorni, secondo uno schema completamente diverso. Smentendo tutti i luoghi comuni sul pubblico impiego. Non ho mai visto un’azienda privata fare quello che hanno fatto i dipendenti della Sanità pugliese. Nei momenti della necessità, quando è questione di vita o di morte, ho visto fare a chi lavora per la cosa pubblica, per lo Stato, cose fuori dal normale. Ho visto carabinieri, magistrati, pompieri, medici, infermieri, acquedottisti in mezzo alla neve, in mezzo al fango o in mezzo a….diciamolo, alla cacca. A Torre del Diavolo era un depuratore che stava cedendo e perché non cedesse del tutto, si buttarono all’assalto come a Cernobyl. Certo, meno pericolosa, ma altrettanto fastidiosa della sostanza radioattiva. Posso darvi questa certezza: la Puglia è un pilastro di questo Paese. Non siamo né ricchissimi, ma non abbiamo grossi debiti.
di regione, ma tutti siamo accumunati dalla stessa idea di futuro. Al punto che si siamo ritrovati, come è capitato a me e a Simone, di ritrovarci improvvisamente a ragionare di AQP parlando la stessa lingua. La prima cosa che faremo dopo, è progettare delle cose di cui abbiamo parlato stasera. Stasera abbiamo parlato non solo di AQP, ma dell’Italia e della Puglia.
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Siamo una delle regioni meglio amministrate in tutti i Comuni. E siamo una di quelle regioni con meno personale, in tutta Italia. Spendiamo meno per ogni singolo atto amministrativo. Siamo il sistema sanitario con meno dipendenti di tutta Italia. Non siamo una sanità commissariata. Non saremo la Lombardia (qualcuno già dice: meno male!). E’ un sistema diverso che ha funzionato diversamente. Però, voi potete contare su di noi, perché si avvicendano i sindaci, i presidenti
AL VIA IL NUOVO PORTALE DI AQP
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ervizi per clienti, dipendenti e territorio fra notizie e curiosità Con un messaggio il Presidente di AQP Simeone Di Cagno Abbrescia ha salutato e presentato il nuovo sito di AQP. Uno strumento nuovo, semplice, di facile accesso, utile, di servizio, di dialogo soprattutto con i nostri clienti, con i cittadini, le Istituzioni, le Associazioni. Una ricchezza di contenuti presentati con grande cura. E’ una bella notizia. Ho il piacere di comunicarla a voi tutti, dipendenti di Acquedotto Pugliese, protagonisti della nostra Azienda. Un nuovo tassello, molto significativo, che ci caratterizza. Da oggi è attivo il nuovo sito on line di Acquedotto Pugliese. Il nuovo sito marca il cambiamento culturale che la nostra Azienda da qualche anno sta registrando. Siamo tutti consapevoli che internet e le nuove tecnologie fanno parte integrante delle nostre attività, lavorative e non, della nostra vita. Una conferma in più l’abbiamo avuta dal periodo di confinamento che abbiamo vissuto. Più che mai, ora, il sito aqp.it è il punto d’incontro per noi tutti e per i nostri clienti. Chi vuole sa che con facilità e velocità può entrare in tutti i settori dell’Azienda, nei suoi meccanismi e trovare le informazioni che cerca. Soprattutto i servizi di cui ha bisogno. Potrei dire: provare per credere. E allora, buona navigazione a tutti. Questi gli auguri del Presidente. Sono un segno di grande attenzione alla comunicazione aziendale. E lo fa rivolgendosi innanzitutto a tutti i dipendenti di AQP. “E’ evidente che siamo una grande Azienda e siamo chiamati ad un servizio di primaria necessità. La nostra consapevolezza e il nostro impegno sono l’arma vincente. Siamo al servizio dell’acqua, un bene necessario, vitale. Ha segnato e segna la nostra crescita in civiltà. La comunicazione oggi ha bisogno sia di velocità, per essere immediatamente fruibile, sia di flessibilità, per offrire informazioni in tempo reale. E’ da apprezzare il modo coinvolgente che il nostro sito offre a chi si avventura alla ricerca
delle nostre origini, ma anche a chi vuol conoscere il delicato lavoro che oggi svolgiamo. Osservare le immagini storiche e quelle odierne di cui il sito è molto ricco non può non emozionarci. Siamo un’Azienda viva che dialoga intensamente con chi sceglie di navigare nel nostro sito. Ritrovare la bellezza e la forza dei nostri valori aiuta a capire dove risiede la nostra capacità di essere coesi al nostro interno e solidali con i nostri clienti. Ritrovarsi nei contenuti del sito significa impegnarsi nella difesa e nella diffusione del nostro brand. Siamo proprio tutti i primi ambasciatori della nostra Azienda. La nostra consapevolezza è uno stimolo continuo per quanti sono chiamati ad esercitare ruoli di guida in Azienda per essere all’altezza sia delle attese di tutto il personale, sia di quelle del territorio. Oggi registriamo una nuova, bella tappa della capacità di AQP di saper essere in linea con i tempi e le sue sfide. Un apprezzamento e un grande grazie a quanti hanno lavorato per conseguire questo bel risultato. Confidiamo nel gusto e nel gradimento che potranno avere quanti vorranno avventurarsi con un’ampia navigazione nel nuovo sito di Acquedotto Pugliese.”
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cquedotto Pugliese ha un nuovo portale: aqp.it. Provalo subito. Incuriosisciti, se ancora non lo hai fatto. Una vera operazione culturale. Una grande operazione di servizio. E’ stato un lavoro complesso, per aggiornare i contenuti aziendali, la ricchezza documentale delle sue immagini, dei suoi impianti, soprattutto delle sue variegate attività presenti su un territorio molto vasto che comprende l’intera regione Puglia, la Basilicata, divenuta autonoma nel 2002 e parte della provincia di Avellino, in Campania, in corrispondenza alle sorgenti di Caposele e Cassano Irpino. Quasi due anni di intenso lavoro che ci ha visto avvalerci della professionalità dei digital partner Almaviva, azienda affermata nel settore dell’Information Technology. Era necessario rendere agevole il dialogo fra clienti e AQP, sostenerli nelle richieste, agevolare le possibilità di accesso e di fruizione dei servizi utilizzando tutti i canali di collegamento attivati. Abbiamo portato, con maggiore rapidità, lo sportello e tutti i servizi commerciali e tecnici a casa dei nostri clienti. Facilizzazione e comunicazione: offerti con rapidità e semplicità.
L’area commerciale l’abbiamo chiamata AQP@facile. Tutto parte dal nuovo portale. AQP.IT e sei on line. Nuovo, comodamente accessibile a tutti. Puoi chiedere subito la tua fattura, inviare la lettura del tuo contatore, gestire il tuo contratto, pagare le fatture con addebito su un tuo conto corrente, bancario o postale. Se il cliente si registra mantiene un rapporto vivo, continuo, completo con tutto quello che l’azienda è e può offrire in termini di servizio e di assistenza. Della sua utilità, ormai, nessuno può farne a meno. Ormai è diventato ordinario quello che prima poteva sembrare un servizio riservato a pochi. La tecnologia ci coinvolge tutti, sempre più. La nostra testata è sistematicamente aggiornata e la spinta più forte ce la danno proprio i clienti con le loro richieste e con il livello di soddisfazione che riscontrano alle richieste che fanno. Il nuovo sito è lo strumento che offre la possibilità di contatto più alto con i nostri clienti. Ci siamo messi nei loro panni e lo abbiamo reso estremamente utile proprio per loro. Abbiamo curato la comunicazione, in tutti i suoi aspetti, nei testi, nelle immagini, nella semplicità del linguaggio. Proprio come l’acqua, trasparente e fresca! E’ l’azienda che in esso si identifica e con esso parla ai suoi clienti, ai cittadini. Se non lo usi non puoi apprezzarlo. Prova. Non resterai deluso.
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SE LO USI LO APPREZZI
La ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, il grande fiume della Puglia
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UNA FIABA DI NOME VALLE D’ITRIA
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hi conosce i comuni di Cisternino, Ostuni, Martina Franca, Ceglie Messapica, passando per Alberobello e Locorotondo, o arrivando direttamente dalla Selva di Fasano, sa che siamo al centro della Puglia. Possiamo dire, nel cuore della Puglia, sapendo che ci troviamo nel punto più bello dell’intera regione, a cavallo di tre province, Bari, Brindisi e Taranto. Un crocevia meraviglioso, fatto da una campagna frammentata, suddivisa in piccole proprietà, come si usava tramandare ed ereditare nella civiltà contadina. Un insieme di contrade. Un comprensorio unico, irripetibile nella sua straordinaria bellezza ambientale e nella sua ricchezza culturale fatta di antiche tradizioni mantenute vive e tramandate. Il costone murgiano che l’attraversa, i continui sbalzi del terreno che lo segnano, sono delimitati da muri a secco che oltre a delimitare le proprietà, bloccano il terreno e accolgono ciuffi di preziosi alberi di leccio, di fragno che con il loro intenso verde offrono spazio agli uccelli per nidificare e ombra a quanti decidono di fermarsi in sosta proprio alla fresca ombra di alberi maestosi e piccoli che delimitano la recinzione dei campi. Ma, la bellezza di questo vastissimo territorio, è fatta dai tanti appezzamenti che o sono coltivati a vigneto dai lunghi filari, o da ampi spazi adibiti a seminativo per produrre il foraggio necessario agli animali che qui vengono allevati. Una campagna fertile che si alterna ad ampi, fitti boschi dove è possibile, nella stagione delle piogge, sempre molto attese, andare per funghi.
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Sono gli ulivi secolari che danno, che sprigionano fascino a chi li osserva, modellati come sono dal vento e dal tempo. E quei tetti in pietra dei coni, dei trulli che coprono le dimore dei contadini o di quanti qui decidono il bel ritiro o le vacanze nuove, immersi nelle tradizioni popolari e negli odori di una cucina fatta di aromi, di erbe, di ortaggi cresciuti o coltivati nell’orto di famiglia. Ci sono ancora anziane nonne che raccontano di antiche credenze, di erbe terapeutiche che guariscono dolori e preoccupazioni, affanni e ansie, stress e fatiche che questa campagna, magicamente, allevia. Bisogna sentirlo lo stridio delle cicale, la calura del sole, il caldo delle ristoppie dei campi già mietuti, la polvere che si alza quando il vento insiste per portarsi via le nubi che invece qui servono proprio come… l’acqua. Sì, l’acqua, quella che a questa lunga regione è sempre mancata perché il terreno carsico ha inghiottito i suoi fiumi. Le grotte di Castellana Grotte lo testimoniano. E pensare che sotto la lunga e stretta strada bianca che taglia i boschi, le campagne, gli appezzamenti di terreno, proprio sotto i tuoi piedi, lungo la strada che percorri a piedi, o in bici, o a cavallo, scorre in lieve pendenza un fiume d’acqua. Non è un miraggio: è proprio un fiume, partito da molto lontano. E qui arriva lentamente, sospinto da una lieve pendenza, ben calcolata e ben sfruttata, per arrivare fino in fondo, fino alla cascata ai piedi del Santuario della Madonna De Finibus Terrae, a Santa Maria di Leuca (LE).
e arriva a Villa Castelli (BR): in soli nove anni (1906-1915) portò l’acqua a Bari. Il Grande Sifone Leccese, parte dal punto terminale del primo e giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE). L’opera è solennemente celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939, recentemente restaurata. Lungo il suo percorso, gallerie, ponti, anfratti, boschi, foreste, campi di tutte le dimensioni ben coltivati, anfratti vari, attraversamenti viari, attraversamenti di centri abitati, fanno scoprire la bellezza del territorio che veste un abito sempre nuovo in ogni stagione, dalla freschezza dei colori della primavera che si tinge di bianco con i mandorli e i ciliegi, alla magia dei colori dell’autunno con le infinite tonalità di rosso e di giallo delle foglie della vigna. Lunghi filari già raccolti, lentamente si spogliano per accogliere anche la neve che a volte si fa viva. E senti nell’aria, nei pressi delle case, l’odore del mosto che fermenta per farsi vino. Non hai bisogno di camminare tanto o di pedalare forte. Devi lasciarti andare e pensare che con te lo fa anche l’acqua, proprio sotto i tuoi piedi e che non si stanca di impiegare cinque giorni per arrivare all’ultimo paese da servire. La ciclovia offre servizi lungo il tragitto: fontanine d’acqua, bicigrill per i buongustai che si sono ben organizzati, spazi attrezzati per godere ombra, aria pura, buon arrosto e acqua fresca. Acquedotto Pugliese ben valorizza il percorso originario adibito a strada di servizio del Canale Principale. E’ relativamente recente l’idea della Regione Puglia di realizzare (2008) questa Via Verde che l’AREM (Agenzia Regionale per la Mobilità della Regione Puglia) con adeguati finanziamenti ha reso ben fruibile in questi primi 15 km. L’impegno di Girolamo Russo, Responsabile dei vari lotti dei lavori fatti da AQP, rende merito al lavoro fatto con viva dedizione da progettisti e responsabili dei progetti, fra cui Girolamo Vitucci e Massimo Pellegrini, Responsabili del Procedimento. L’interesse ciclabile ed escursionistico che qui si può vivere, è di livello ed è di pari standard europeo. Soprattutto è di sicuro interesse turistico. Forse sono i figli di tanti italiani emigrati in tutta Europa, in tanti anni, che tornano sui luoghi del cuore, nei campi che i genitori hanno raccontato loro. Vengono per ritrovare radici mai perse, gelosamente custodite nei ricordi del cuore, pronti a riprovare l’emozione racchiusa in ricordi mai sbiaditi, in profumi lungamente ricercati
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Si sa che la prima chiesa fu costruita agli albori del cristianesimo. Preesisteva un tempio dedicato alla dea Minerva. Un tempio pagano sulle cui rovine oggi è costruita una nuova chiesa più volte preda di saccheggi e distruzioni di Turchi e Saraceni. Ma, a Leuca, torneremo. Anzi, arriveremo anche noi lentamente, come lentamente la raggiunge l’acqua che parte da Caposele (AV), dalle Sorgenti della Salute. Sorgenti che la devozione popolare continua a venerare perché la Madonna non si stanca di far sgorgare ai piedi del monte Paflagone quell’acqua che l’ingegno umano ha dirottato dal Tirreno all’Adriatico, allo Jonio, mari che qui si congiungono ai piedi di quella Vergine benedicente, dall’alto della colonna che affianca il potente faro. Accoglie e consola quanti a Lei si affidano. Ma, torniamo nella Valle d’Itria. A due metri e mezzo di profondità, sotto il bianco manto stradale, una condotta d’acqua, scorre e arriva fin dove l’acqua era solo quella raccolta nei pozzi costruiti accanto a quei tetti in pietra dei trulli. La pioggia era ricchezza per i campi e per i pozzi, per le persone e per gli animali. Solo le piogge garantivano una riserva d’acqua e le cisterne erano tenute con cura, protette, perché non fossero invase da animali, insetti, erbacce. Intere, lunghissime generazioni hanno avuto cura di custodire, di preservare l’acqua piovana per i bisogni primari. Pensare che noi l’abbiamo apprezzata e gustata, fresca, come alla sorgente, poco più di solo cento anni fa. Una regione e un popolo assetato “di acqua e di giustizia”, di civiltà, di sviluppo, di vita. Un incredibile ingegno, una forte volontà e una grande capacità lavorativa affidata a migliaia di braccia e di intelligenze hanno realizzato qualcosa che è necessario vedere per capire, per apprezzarne la portata, il valore, la grandezza. Un’opera che oggi, ulteriormente valorizzata, ci dà la possibilità di poter utilizzare come ciclovia, da podisti, ciclisti, atleti di tutte le età, da interi gruppi familiari. Il suo è un percorso cicloturistico e idoneo anche ad escursioni. E’ lungo 500 km e corrisponde esattamente al tracciato di due grandi condotte di Acquedotto Pugliese. Percorsi ormai storici, costruiti in tempi rapidi che ci lasciano stupiti, pensando ai mezzi tecnici di cui si disponeva cento anni fa. Non osiamo paragonare ai tempi di realizzazione di opere pubbliche di cui oggi abbiamo bisogno, pur facendo grande uso di tecnologie avanzate. Il Canale Principale, parte da Caposele (AV)
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e ritrovati all’ombra di antiche chiesette rurali o nelle aie nelle quali con l’asino, la mula o il cavallo si ricavava il grano dalle spighe prima che le trebbie non hanno sostituito questo antico rito.
“La Ciclovia di Acquedotto Pugliese, ha detto Giannicola D’Amico, Presidente del GAL Valle d’Itria, a volte costeggia ancora evidenti tracciati dell’antica rete viaria di questo incantevole territorio: un sistema di antichissime mulattiere e di passaturi, l’antica rete viaria che metteva in contatto casali, masserie, contrade, jazzili, mai abbandonati e che tutt’ora, per chi abita nelle contrade, è di grande utilità, nonostante la nuova viabilità realizzata. Indubbiamente la Ciclovia di Acquedotto Pugliese ha elevato l’interesse e la fruibilità dell’intero territorio, visto che lo percorrono in lunghissimi tratti ciclisti e turisti. L’architettura rurale e i paesaggi naturali che caratterizzano il nostro territorio sono un patrimonio che intendiamo salvaguardare e valorizzare. Siamo certi che AQP e la Regione Puglia ci sosterranno in questo nostro impegno. Possiamo realizzare iniziative comuni che possono portare al completamento della valorizzazione dell’intero percorso dell’acqua per offrirlo soprattutto ai tanti emigranti e ai tanti turisti, sportivi e non, che tornano qui, a rivivere i ricordi tramandati dai loro antenati”. C’è nel Canto dell’emigrante, una poesia di Serena Carestia, premiata in un concorso internazionale di poesia promosso dall’Associazione Il Paese delle Contrade di Locorotondo, presieduta da Paolo Basile, il ricordo struggente e sobrio che dice “Non so più se lassù c’è ancora / il fragno che sorreggeva la luna / sull’antica data della casedda / e sulle storie incastrate a pietre / evocanti miracoli e numi fossili.” E parla di “alfabeto di trulli, contrada allagata dal sole”: mai l’acqua è stata cantata nei nostri territori. E’ sempre stata tanto desiderata anche in questa “fiaba di nome Valle d’Itria” che “si disseta di pioggia”.
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Parole come g cce
RICORDAMI NELL’ACQUA
Eloisa Donadelli Autore: Eloisa Donadelli Editore: Sperling & Kupfer Pagine: 288 Euro: 16,90 Eloisa Donadedelli, nata a Morbegno nel 1975, ha vissuto un anno negli Stati Uniti, dove si è diplomata alla Lincoln High School di Sioux Falls. Laureata in lingue e letterature straniere all’Università Statale di Milano, ha collaborato con il quotidiano La Provincia di Sondrio, per poi dedicarsi all’insegnamento, professione che svolge tuttora in un liceo linguistico. La passione per la montagna è un retaggio di famiglia. Dopo aver scritto un libro per ragazzi (Agostino Pizzoccheri e la biomagia, Edizioni Il Ciliegio), esordisce ora nella narrativa con Le voci delle betulle. Scrive di notte, quando i suoi bambini dormono.
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a voce poetica e autentica di Eloisa Donadelli torna a raccontarci la magia dei luoghi dell’infanzia e della natura, il viaggio di una donna alla ricerca delle proprie radici e di quei legami indissolubili che crescendo si crede di aver perduto per sempre.
Suo padre Dino scelse per lei un nome importante, Neve, che parlasse dell’acqua nella forma da lui più amata. L’acqua che, nel bene e nel male, aveva accompagnato la loro vita: limpida e dissetante, come quella di montagna, calda ed eterea, come quel vapore che avvolgeva le pozze termali, per le quali il suo paese natio, Aquasalus, era conosciuto. È l’ultima settimana di ottobre e Neve decide di lasciare Rocco, Milano e la loro vita insieme per tornare a casa, alle proprie radici, per salutare i suoi fantasmi. Sono passati vent’anni da quando suo padre, nota guida alpina, è scomparso sulle Alpi, durante un’escursione solitaria: il corpo non è mai stato rinvenuto e Neve si è sempre rifiutata di accettare la sua morte. Questo ritorno alle origini avrà per la giovane donna il sapore dolceamaro di un sacrificio e di una scoperta, necessario per affrontare la sua infanzia e le sue mancanze, per comprendere cosa significhi essere figlia prima di soccombere all’impossibilità di essere madre.
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L’ACQUEDOTTO mensile de
La Voce dell’Acqua Direttore Responsabile - Vito Palumbo
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