FUTURO
Innovazione con la Control Room
Innovazione con la Control Room FUTURO
AMBIENTE Giornata
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della costa
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ARTE
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Lo sguardo di Solito sui luoghi di AQP
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della costa
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Lo sguardo di Solito sui luoghi di AQP
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Ridisegnare il domani nel segno della innovazione e della sostenibilità. Economia sempre più verde e sempre più blu, maggiormente connessa, tecnologica, inclusiva e vicina ai cittadini. Sono tante le iniziative in materia di innovazione e sviluppo delle competenze che definiscono con chiarezza gli obiettivi da perseguire, pur di fronte alla complessità dei tempi attuali. Per ognuna di esse occorre sensibilità coniugata a managerialità, tempestività unita a qualità. In questo fermento – che si nutre quotidianamente del confronto tra esperti, professionisti, sono stati presentati in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua il “Libro bianco Valore Acqua per l’Italia 2024” ed il “Blue Book 2024”. Si tratta di due documenti strategici, definiti con il coordinamento di “European House of Ambrosetti”, in cui sono tracciate le linee guida e le proposte per una gestione integrata delle risorse idriche, evidenziando le esigenze di tutti gli attori coinvolti e promuovendo la collaborazione tra le varie autorità e stakeholders
Le modalità con cui fronteggiare i cambiamenti climatici adottando idonee strategie di adattamento rappresentano un tema sempre più frequente sui tavoli istituzionali, strettamente correlato alla gestione della risorsa idrica. La filiera estesa dell’acqua coinvolge infatti una vasta gamma di attività economiche, dalla produzione agricola alla manifattura idrovora, al settore energetico, toccando complessivamente 1,4 milioni di imprese agricole, circa 330.000 imprese manifatturiere e 10.000 imprese energetiche. L’impatto diretto ed indotto del settore porta ad un valore aggiunto di 16,5 miliardi di euro, attivando oltre 150.000 posti di lavoro. Numeri importanti che impongono una prospettiva attenta all’innovazione e all’impatto sociale sui territori. Una nuova cultura diffusa dell’acqua che mette non a caso al centro le nuove generazioni impegnate con il protagonismo delle scuole italiane, che sono state selezionate dalla community Valore Acqua per l’Italia in un progetto pilota di informazione, sensibilizzazione e formazione. A loro simbolicamente va il testimone di un percorso fatto di impegno e
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Un gioiello high tech
Cento anni di emozione
CONDOTTA
Smart City, un premio al PoliBA
Mille chilometri da vivere
Nuovo sistema fognario a S. Maria di Leuca
Acqua in brocca in tre comuni
Da vecchia sala macchine rimodernata a 200 metri quadrati di futuristico sistema di controllo della rete idrica. “Un condensato di tecnologie innovative e competenze professionali maturate in oltre un secolo”. Sono le parole del presidente di Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia per definire la Control Room: una stanza nella quale si può monitorare in tempo reale – anzi, anticipando il futuro – il complesso sistema che si snoda in tutta la Puglia, per intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamenti. La Control Room è una cabina di regia che integra, elabora e gestisce i milioni di dati raccolti da AQP, accelerando la trasformazione tecnologica avviata dal Gruppo e che mira alla tutela del bene più prezioso, l’acqua, oggi sempre più minacciato. Consentirà di migliorare l’attività di monitoraggio delle opere stra-
tegiche presenti nei 33mila chilometri di reti idriche e fognarie, tra cui 185 depuratori e 5 potabilizzatori. Di fornire analisi predittive per gestire le manutenzioni in maniera più mirata. Di tracciare l’intero ciclo delle segnalazioni dei clienti, migliorando le tempistiche d’intervento. Di supportare, attraverso i dati, il percorso di risanamento delle reti e di riduzione delle perdite. Di favorire scelte strategiche di tipo data driven. E nel prossimo futuro di integrare i dati di AQP con quelli di altri soggetti pubblici e fornitori di servizi, per gestire organicamente le emergenze.
“Non sono tante le realtà in Europa ad avere strutture così innovative ed è un vanto per noi che questi livelli di eccellenza siano raggiunti da una società a capitale interamente pubblico. È la dimostrazione che il sistema Puglia è un modello”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in occasione dell’inaugurazione della nuova control
room di Acquedotto Pugliese. “La buona gestione dell’acqua – ha aggiunto – garantita in una regione storicamente assetata, è strategica e ci pone come riferimento europeo e mediterraneo”. Emiliano ha evidenziato che “siamo i più bravi a portare acqua da molto lontano, ogni giorno, a casa delle persone. Siamo i più bravi nella depurazione e non a caso abbiamo il mare più pulito di Italia. Siamo anche quelli che investono di più nel Paese, oltre cento euro per abitante, come nelle migliori realtà europee”. Dotata di 8 postazioni fisiche per ingegneri dedicati al monitoraggio delle opere e al supporto della gestione operativa, 4 postazioni fisiche per gli addetti del contact center tecnico, 1 crisis room con tavolo touch e display a parete oltre a 1 videowall LCD di 7x2 metri, la Control Room di AQP sarà operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Entro fine anno, una volta installati tutti i sensori, la control room sarà operativa 24 ore al giorno, con 30-40 persone che si alterneranno.
I dati verranno integrati anche per quelli della Protezione civile.
Elemento centrale della cabina di regia è lo Smart Water Management, il progetto di digitalizzazione avviato da AQP nel 2022 : “Questo strumento digitale – ha spiegato Francesca Portincasa, direttrice generale di AQP – utilizza un approccio what-if in grado di elaborare scenari differenti e utilizza un gemello digitale che replica la rete di Acquedotto Pugliese, consentendoci di simulare manovre e prevederne gli effetti. L’evoluzione comporterà la possibilità di intervenire da remoto riducendo i tempi di attuazione e l’integrazione con sistemi di intelligenza artificiale. In più il sistema controllerà lo stato delle utenze e dialogherà con oltre un milione di clienti di AQP. Grazie a queste soluzioni innovative, siamo già proiettati nel futuro”. Fra i principali vantaggi della Control Room c’è una sempre maggior tutela della risorsa idrica, grazie anche all’implementazione dei sistemi di telecontrollo. “Nell’ambito del Pro-
gramma Regionale Puglia FESR-FSE+ 20212027 – evidenzia il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Risorse idriche e tutela dell’acqua, Raffaele Piemontese – avremo modo d’investire oltre 323 milioni di euro sull’acqua riservandone più del 42% alle perdite di rete.Metteremo in campo interventi di controllo attivo delle perdite, di riabilitazione e risanamento delle reti interne degli abitati, di sperimentazione di sistemi innovativi di ricerca delle perdite o di contabilizzazione dei consumi. La Control Room avrà un ruolo determinante nell’elaborazione dei dati e nel raggiungimento degli obiettivi”.
“La Control Room è uno strumento essenziale per il monitoraggio di una rete così grande ed è un tassello importante nell’attuazione del Piano d’Ambito”. È il commento di Toni Matarrelli presidente dell'Autorità Idrica Pugliese: “Abbiamo previsto numerosi interventi di in-
novazione tecnologica, come la digitalizzazione delle reti, che alimenteranno di dati questa nuova cabina di regia. Questa implementazione offrirà ai cittadini un servizio ancora più tempestivo e mirato”.
Innovazione tecnologica anche per il controllo della qualità dell’acqua che AQP fa arrivare nelle case di milioni di residenti in Puglia e Campania. Controllo e qualità è monitorati costantemente, anche in tempo reale. Il team di chimici e biologi si avvale anche di strumenti innovativi come lo 'smart water management' (un sistema intelligente integrato che consente una gestione unificata ed efficiente della rete idrica). In un anno nei dieci laboratori di Bari, Lecce, Taranto, Foggia e negli impianti di potabilizzazione (Fortore, Sinni, Pertusillo, Conza e Locone) vengono analizzati 50mila campioni e oltre 1 milione e 600mila di parametri.
Un legame indissolubile unisce la Regione Puglia, la comunità foggiana ed Acquedotto Pugliese intorno ad un simbolo importante: la Fontana del Sele. In essa si specchia un tratto di strada inciso con il timbro di tante voci e i segni di tanti volti, che hanno contribuito a scrivere insieme una storia lunga e ricca, fatta di sensibilità, lavoro, fatica, passione, coraggio, innovazione.
“100 anni di acqua pubblica a Foggia”: una ricorrenza importante con cui si è voluto ricordare insieme le tappe salienti di un intenso cammino di crescita e sviluppo, fatto di sfide, conquiste, successi e silenziosi passi in avanti, emersi con tutta la loro forza guardando al passato, riannodati in sequenza per guardare con fiducia al futuro.
Intorno a questa fontana si è così inteso celebrare in modo corale quella linfa vitale che diede impulso alla modernizzazione della provincia di Foggia, e di riflesso a tutta la Puglia, con tutto il suo portato di benessere coniugato ad economia e cultura della responsabilità. Temi cardine che caratterizzano l’oggi e caratterizzeranno an-
cor di più il domani. Una ricorrenza che è diventata così preziosa occasione per raccontare le prospettive del governo dell’acqua pubblica sul territorio. Per questo la Regione Puglia, AQP e il Comune di Foggia hanno inteso insieme promuovere un ricco programma di iniziative aperte alla comunità sintetizzate in una vera e propria festa, capace di evocare il desiderio di rinascita della comunità foggiana, aprendosi ad una unova fase storica, sugellata dall’approvazione il 15 marzo della legge regionale con cui assicurare il controllo dei cittadini pugliesi sull’acqua pubblica attraverso la partecipazione, nel capitale di Acquedotto Pugliese, della Regione Puglia e di tutti i Comuni del territorio. “La Fontana del Sele è il simbolo di Foggia: non solo per quello che ha rappresentato l’arrivo dell’acqua nel nostro territorio, sia da un punto di vista economico che sociale, ma per il valore intrinseco di un monumento la cui sagoma –come ha dichiarato la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo – rimanda immediatamente ad una città, che è stata spettatrice di sventure e fortune, ma che ha sempre trovato la voglia
e la forza di reagire. Abbiamo visto la nostra comunità risollevarsi dalle macerie dei bombardamenti, affacciarsi con entusiasmo alla modernità della seconda metà del Novecento e inseguire una ripresa ancora da completare, sorreggendo con lo scrosciare delle sue acque l’inesauribile voglia di riscatto di una grande città del Sud. Renderle omaggio in questi decenni ha significato rinsaldare un legame e mettere insieme al centro un importante simbolo di identità e appartenenza”.
“L'arrivo dell'acqua a Foggia ha infuso speranza e ha rinnovato lo spirito di una popolazione assetata anche di progresso e di nuove possibilità”, ha dichiarato nell’occasione la direttrice di AQP Francesca Portincasa. Oggi, cento anni dopo, celebriamo non solo l’ingegno tecnico che ha reso possibile questa impresa, ma anche l'indomito spirito di una comunità che ha visto nell'acqua una fonte di vita, un legame che unisce passato, presente e futuro. Questa
ricorrenza è un momento di profonda riflessione emotiva e di gratitudine verso coloro che hanno trasformato un sogno audace in una realtà duratura, un'opera che continua a garantire benessere e prosperità”. “Ci impegniamo a connettere comunità e territori prendendoci cura dell’acqua, dell’ambiente e delle persone: in questo – ha sottolineato la consigliera di amministrazione di AQP Rossella Falcone –noi generiamo valori sostenibili. Gli eventi economici, sociali e ambientali pongono d’altronde lo sviluppo sostenibile al centro delle aspirazioni dei cittadini e noi riusciamo a dar loro risposte. Il centenario è un’occasione per sottolineare la strategia di un Gruppo proiettato verso l’innovazione”.
Numerosi gli incontri e i confronti che si sono susseguiti in un programma serrato definito per l’occasione.
A chiudere gli eventi di “Futura”, un corredo di emozioni a cielo aperto affidate alla poesia
di Lucio Dalla interpretata sul paco dalle voci di Fiorella Mannoia, Paola Turci, Erica Mou e Rosmy, protagoniste indiscusse intorno alla Fontana del Sele, di una serata magica con cui si è inteso chiudere in festa le celebrazioni per i cento anni di acqua pubblica a Foggia. Con loro l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Foggia diretta dal Maestro Beppe D’Onghia, storico collaboratore del grande maestro Lucio Dalla, e Gino Castaldo, noto critico musicale, a presentare una serata carica di emozioni. Nel corso delle giornate a Foggia non sono
mancati a corredo del programma di eventi laboratori educativi dedicati all’acqua, organizzati per bambini da 4 a 10 anni presso gli spazi della Villa Comunale.
Proprio pensando ai bambini un messaggio declinato con i verbi al futuro con cui si è inteso connotare un cammino celebrativo in occasione di un anniversario importante vestendolo non solo di valore simbolico ma riempendolo di contenuti su progettualità future, fatte di inclusione, partecipazione, innovazione e sviluppo.
Storie di eccellenza del nostro territorio. Storie che raccontano la nostra identità. Storie che parlano di innovazione, tecnologia e sostenibilità. La professoressa Mariagrazia Dotoli, ordinaria di Automatica al Politecnico di Bari, è stata insignita della prestigiosa IEEE Fellowship per il 2024. Il riconoscimento ricevuto dalla IEEE, associazione internazionale di scienziati dediti alle scienze tecnologiche, le è stato assegnato per il suo contributo alla ricerca scientifica sul controllo dei sistemi logistici delle smart city. La prof.ssa Dotoli è responsabile scientifica del Decision and Control Laboratory presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’informazione del PoliBA. I suoi interessi scientifici sono rivolti a temi di ricerca quali: il controllo delle comunità energetiche, l’ottimizzazione dei sistemi logistici e di trasporto, l’automazione dei processi industriali attraverso l’uso di tecnologie avanzate controllo decentralizzato e digital twin.
Quasi mille chilometri in linea, a cavallo tra il verde dell'entroterra e l'azzurro del mare, tra grotte, scogli, strapiombi e immense distese di sabbia. È la meraviglia della costa pugliese, patrimonio naturale dall'elevato valore paesaggistico che rende la regione, da sempre, meta preferenziale dei turisti di tutto il mondo. Ed è proprio a tutela di questa ricchezza che la Regione Puglia celebra la prima Giornata regionale della Costa: un appuntamento pensato per diventare, nel tempo, occasione annuale per un confronto, attraverso eventi, dibattiti e tavoli tematici, sul tema della tutela e valorizzazione del patrimonio costiero pugliese. Il tutto, nella convinzione che attraverso l’organizzazione di iniziative, manifestazioni, incontri e tavoli di approfondimento, sia possibile promuovere nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni la cultura e la cono-
scenza del sistema costiero e delle peculiarità connesse alla sua tutela e fruizione. La “Giornata regionale della Costa”, che a partire dal 2024 si celebrerà il 12 aprile di ogni anno, è stata istituita con la legge regionale n. 15/2024, promulgata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e inviata al BURP per la pubblicazione. “La Puglia è la regione peninsulare italiana con la costa più lunga, con i suoi 985 chilometri che gestiamo riuscendo a primeggiare anche per la qualità del nostro mare – ha dichiarato, in occasione della presentazione dell’iniziativa il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese – questo patrimonio naturale è la base principale della nostra attrattività turistica e di un’economia blu sempre più vivace, che sosteniamo attraverso la sempre più stretta integrazione tra le diverse politiche". È decisivo tutelare un pezzo identitario della Puglia, ma anche promuovere una gestione integrata delle coste che costitu-
iscono un prezioso patrimonio da difendere lungo tutta l'estensione dall'Adriatico allo Ionio. Questa legge è molto importante perché non è soltanto l’istituzione di una giornata che diventa simbolica, ma è accompagnata da indicazioni importanti per la gestione integrata dell’ambiente costiero diventando esempio con l'auspicio che possa essere emulata anche da altre realtà territoriali. In effetti, la Puglia è stata la prima regione in Italia ad istituire una giornata dedicata interamente al patrimonio straordinario del territorio italiano rappresentato dalla costa, per cui la stessa Guardia Costiera ha assunto un impegno se possibile ancora più puntuale e capillare nei confronti delle coste e dei porti. “Speriamo di essere efficaci ed utili a tutte le istituzioni per accompagnarle verso un percorso di maggiore attenzione rispetto a questo patrimonio immenso che è il sistema costiero regionale e nazionale, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico – ha detto, infatti, il contrammi-
raglio Vincenzo Leone, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica – Noi siamo qui per servire e mettere a frutto tutto questo entusiasmo, cominciando da oggi a tenere i riflettori accesi sulla costa tutto l’anno”.
Lo stesso contrammiraglio ha ricordato che la Regione Puglia, in collaborazione con il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, previ appositi accordi o intese con i soggetti istituzionali competenti, si impegna inoltre a promuovere tutte le iniziative finalizzate a una gestione integrata della costa, in sinergia con le comunità costiere e le altre istituzioni a vario titolo operanti sul territorio. Le politiche messe in campo dalla Regione Puglia per proteggere, curare e valorizzare i circa mille chilometri di costa, dunque, si spingono ben oltre il demanio marittimo e costiero, impegnando tutti i segmenti della governance regionale. “Proprio questa poliedricità di aspetti è per la Regione un impegno che si estende dalla pianificazione di interventi contro l’erosione costiera, per cui
sono stati stanziati 30 milioni di euro a disposizione dei Comuni, agli imponenti investimenti su reti idriche, fogne e depuratori che di recente sono stati disposti per oltre 300 milioni di euro, in aggiunta agli altrettanti finanziati lo scorso anno interventi l’anno scorso. Ciò perché, come precisato dal vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, “nel contesto del Green Deal Europeo un ruolo fondamentale gioca l’economia blu, un segmento ampio e in rapida evoluzione che, nell’ultimo decennio, ha adottato misure significative per modernizzarsi e diversificarsi, affiancando ai settori tradizionali altri innovativi, quali le energie rinnovabili, la bioeconomia blu, la biotecnologia e la desalinizzazione, superando l’antagonismo tra protezione dell’ambiente ed economia con la consapevolezza che, soprattutto nel settore marino, gli interessi ambientali e quelli economici sono intrinsecamente intrecciati: se il 99,7% delle acque del mare
pugliese è stato valutato di qualità eccellente – ha proseguito ancora Piemontese – dipende anche dal fatto che stiamo rimodernando tutti i depuratori e stiamo innovandoli tecnologicamente in modo che le acque reflue siano riutilizzabili dalle imprese agricole e dalle imprese industriali”. Tra i contributi scientifici all'interno dei talk tematici, molto interessante quello del geologo Mario Tozzi, le cui proiezioni hanno raccontato il lavoro che Taranto sta compiendo intorno al proprio piano delle coste. «La valorizzazione della costa é elemento centrale per il territorio ionico - ha spiegato il sindaco Melucci - non solo in una visione lungimirante di gestione sostenibile, ma anche come possibile motore di nuove economie collegate all'ecoturismo, all'innovazione e alle reti energetiche. Promuovere momenti di sensibilizzazione verso la costa, significa proseguire, in tutta la Puglia, la campagna di valorizzazione del suo patrimonio naturale, culturale, arti-
stico e turistico». La neoistituita Giornata della Costa è un modo di riposizionare al centro del dibattito le coste e il loro delicato equilibrio: se è vero che il sistema costiero rappresenta per l’Italia e per la Puglia in special modo una ricchezza dal punto di vista economico e paesaggistico, è vero anche che quest’ultimo va pensato anche come un sistema fragile, che necessita di una grande attenzione. Tanti, in questo senso, sono i temi ambientali che impattano, tra cui il tema del cambiamento climatico, a partire dall’innalzamento della temperatura delle acque, che mette a rischio la fauna e comporta l’innalzamento dei livelli dei nostri mari con conseguenze gravi come la salinizzazione delle falde e il rischio allagamenti. Questioni che devono riportare alla mente dell’intera comunità come quello della tutela delle coste è un tema complesso e, come tale, da affrontare con strumenti che abbiano un
supporto scientifico per poter declinare azioni efficaci di governance per l’adattamento ai cambiamenti climatici. In questo senso, la Regione Puglia, infatti, sta delineando la sua strategia nei confronti di tale condizione, acquisendo uno studio significativo prodotto dal progetto Interreg Italia-Croazia AdriaClim, che ci riporta dati allarmanti e dando vita alla mappa climatica della Puglia: tutti dati da cui partire per prevenire un aggravamento della situazione. E dunque questo nuovo passo mira a rappresentare l’avvio di un nuovo percorso di collaborazione tra tutti gli stakeholders di quello che è stato ormai definito un poli-prodotto turistico: la Puglia non è infatti solo più un modello balneare, ma anche nautica, crocerismo, aree marine protette, sport acquatici: una ricchezza dalle mille sfaccettature che rappresentano, ciascuna, un’infinità di possibilità di sviluppo.
Alla riserva di Torre Guaceto (Brindisi) il premio 'Mpa Awards', dedicato alle migliori aree marine protette d'Europa. "La governance di Torre Guaceto è l'approccio da adottare nella gestione delle comunità costiere europee" ha motivato il rappresentante della Commissione europea affari marittimi e pesca, Kęstutis Sadauskas.
© Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, foto Giuseppe Lanotte
La cultura dell’acqua pubblica si fa strada nell'ospitalità e nella ristorazione con il progetto di valorizzazione "Acqua in brocca". L’obiettivo è duplice: rendere l’acqua di rubinetto la prima scelta ed al contempo ridurre il consumo di plastica e vetro, abbattendone anche i costi ambientali di produzione e trasporto. Il progetto pilota prende il via a Vieste, Polignano a Mare e Gallipoli, tre città simbolo del turismo. Grazie alla collaborazione di Pugliapromozione e con il supporto della Regione Puglia la buona pratica sarà poi estesa al mondo dell’accoglienza regionale.
A renderle facilmente individuabili l’esposizione di vetrofania e della brocca simbolo del progetto, oltre alla mappatura su FontaninApp, l’applicazione gratuita di AQP che localizza le oltre 2.300 fontanine e che consentirà di visualizzare gli esercizi aderenti.
Ogni giorno ci prendiamo cura del nostro acquedotto, bene prezioso per la comunità.
Nel tuo abitato stiamo realizzando, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, un grande progetto per migliorare il servizio, ridurre le perdite e ottimizzare le pressioni idriche.
Stiamo lavorando per l’acqua, stiamo lavorando per te.
Osservatori, proposte, visioni, progetti di studio e laboratori con le scuole.
Tutti questi – e molti altri – sono gli ingredienti che compongono l'ampia e sfaccettata Community "Valore Acqua per l'Italia", un progetto di Fondazione Ambrosetti la cui 5^ edizione, che ha trovato concretezza tra il 2023 e il 2024, ha visto l'avvio dei lavori il 10 maggio dello scorso anno e un lungo percorso che si è articolato fino ad oggi. Tre i principali filoni progettuali, a partire dall'Osservatorio “Valore Acqua per l'Italia” che raccoglie i dati sulla gestione dell'acqua nel Paese, con un focus, per questa edizione, sugli effetti del cambiamento climatico; e ancora, le Proposte di Azione per lo sviluppo della filiera estesa dell'acqua in Italia, attraverso l'analisi dei freni al suo sviluppo e la messa a punto di azioni e proposte concrete. Infine, il Networking internazionale della Community, attraverso l'a-
nalisi di casi benchmark da tutto il mondo e un confronto costante tra i protagonisti della filiera estesa dell'acqua. Un percorso che, oltre alle riunioni a porte chiuse dedicate ai partner della community – con l'intervento di esperti esterni e rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee – ha previsto per l'edizione 2023/2024 tre Focus Group tematici: “Circular Water”, sul tema della transizione circolare nella gestione della risorsa acqua, sia a livello agricolo che nel contesto urbano; “Smart&Digital Water”, con l'analisi delle soluzioni smart e digitali per l'efficientamento e l'ottimizzazione della filiera; infine il focus group “Una nuova cultura dell'acqua e il progetto pilota nelle scuole italiane”, in cui sono stati presentati i primi risultati del progetto avviato in collaborazione con gli istituti scolastici dello stivale. Il percorso della quinta edizione della Community si è concluso nell'ambito di un grande evento svoltosi all'interno dell'Acquario Romano della capitale il 21 e 22 marzo 2024, in
occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. Il 22 marzo si celebra, infatti, la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Il tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici: l'obiettivo della giornata è, a tal fine, sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Un incontro nel quale è avvenuta la presentazione del Libro Bianco “Valore Acqua per l'Italia” 2024 e, in parallelo, del “Blue Book 2024 – servizio idrico integrato e filiera estesa dell'acqua” di Fondazione Utilitatis, a cui la Community ha contribuito in qualità di partner. Una pubblicazione, quest'ultima, che fotografa l'attuale condizione della risorsa idrica del mondo, ricordando che gli effetti dei cambiamenti climatici sul ciclo idrologico sono ormai evidenti e qualsiasi tipo di alterazione è cruciale poiché influenza la disponibilità di acqua.
È il caso del Mediterraneo, considerato un “hot-spot” climatico, ovvero una di quelle aree del Pianeta più sensibili al trend di riscaldamento e variazione del regime precipitativo. Si legge, infatti, all'interno del Blue Book 2024, che secondo le proiezioni contenute nel Sesto Rapporto di valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, rispetto al periodo 1995-2014, quella mediterranea sarà l’area più colpita in Europa da episodi di siccità già con un aumento della temperatura media globale di +1,5°C. L’impatto dell’acuirsi di fasi siccitose, per lunghezza ed entità, potrà avere un impatto significativo su tutte le attività economiche e dunque sui servizi pubblici. A livello nazionale, pur considerando la scarsa risoluzione dei modelli a piccola scala, tutta la Penisola ad eccezione delle isole sarebbe interessata da un aumento dei giorni senza precipi-
tazioni, con un aggravamento della situazione in alcune aree del Centro-Sud a seconda dello scenario e della stagione considerata. Una diminuzione, questa, che avverrebbe soprattutto nei mesi estivi sull’intera Italia, mentre nei mesi invernali si attende una diminuzione delle precipitazioni solo al Centro-Sud e un aumento relativo nelle regioni settentrionali. Quanto all'approvvigionamento idro-potabile, stando sempre ai messaggi chiave riportati nella pubblicazione, in Italia sono presenti circa 37.400 fonti, che forniscono un prelievo annuo di oltre 9 miliardi di metri cubi d'acqua. I pozzi si confermano il tipo di fonte più diffusa sul territorio e, a questi, seguono le sorgenti, mentre un minore apporto è dato da altre fonti come corsi d'acqua e bacini artificiali, laghi naturali e residuali per le acque marine e salmastre. Una fotografia che suggerisce come, in considerazione degli effetti dei cambiamenti climatici in corso, è cruciale incentivare forme non convenzionali di approvvigionamento, tra le quali il riuso delle acque reflue urbane per l'irrigazione, per i processi produttivi e i servizi ambientali. La corretta gestione delle risorse idriche è, infatti, cruciale per garantire la disponibilità di risorsa. A tale fine risulta essenziale superare le residue criticità in tema di governance: sul punto, il Blue Book suggerisce che la situazione nazionale è in netto miglioramento, considerato che circa il 95% della popolazione nazionale risiede in bacini dove
l’affidamento è avvenuto in maniera conforme alla normativa pro tempore vigente. Permangono, tuttavia, delle situazioni di criticità in tema di governance, specificamente in Campania e Sicilia. Superare la frammentazione gestionale è determinante per incrementare gli investimenti nel settore idrico e migliorare la gestione della risorsa e qualità del servizio: ad oggi l’83% della popolazione italiana è servita da un unico soggetto che gestisce il servizio integrato, ma restano 7,6 milioni di abitanti (circa il 13% della popolazione nazionale) per i quali i servizi idrici sono gestiti dai Comuni. Si tratta di 1.465 Comuni localizzati essenzialmente al Sud Italia. Nei prossimi 5 anni andranno, inoltre, in scadenza le concessioni del servizio per oltre 14 milioni di abitanti e si potrà assistere al superamento della frammentazione gestionale e al raggiungimento dell’unicità della gestione in diversi ambiti territoriali del Paese. Tra i settori in cui è più urgente inve-
stire, secondo la pubblicazione, si legge ancora nel rapporto, vi è quello della depurazione delle acque reflue: oltre alla tutela dell’ambiente, il settore ha un ruolo significativo come produttore di risorse idriche non convenzionali.
In ambito nazionale il contributo potenziale offerto dal riutilizzo idrico si colloca tra il 38% ed il 53% del fabbisogno irriguo nazionale. Novità dell'edizione 2023/2024 della Community Valore Acqua per l'Italia è stata la presentazione dei risultati del progetto di educazione sull’acqua, realizzato negli scorsi mesi in collaborazione con la rete dei 27 Licei TRED – Liceo Sperimentale per la Transizione Ecologica e Digitale – e l’Associazione Nazionale Presidi e che ha coinvolto oltre 5mila studenti. In occasione del Forum 2024 della Community, ampio spazio è stato dato ai progetti vincitori della Challenge per la promozione di una nuova cultura dell'acqua, lanciata in alcune scuole italiane per far riflettere ragazze e ragazzi su
The European House-Ambrosetti ha presentato a Roma l'evento “Valore Acqua” puntando sugli obiettivi dell'Agenda 2030: un programma di azione per le persone e per il pianete sottoscritto da 193 Paesi membri dell'Onu.
come raccontare il valore dell'acqua alle diverse generazioni. A raccontare i lavori, tre studenti: Davide Compagnoni dell'Istituto Dante Alighieri di Matera, Luca Biffaroni dell'Istituto Fulcieri di Forlì e Celeste Lanzoni dell'Istituto
Bassi Burgatti di Cento.
Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua si è tenuto un importante appuntamento presso Confindustria, dove il presidente di AQP
Domenico Laforgia ha partecipato alla intera giornata di studio dal tema "Dall'emergenza all'efficienza idrica". Nell’occasione è stato presentato uno studio innovativo con il supporto del sistema associativo, in cui sono state delineate cinque proposte cruciali per la politica idrica, con l’obiettivo di trasformare radicalmente il settore, rendendolo più efficiente e sostenibile e promuovendo la virtuosità tra i gestori. Nell'ambito delle stesse celebrazioni, infine, è stato presentato anche un volume unico nel suo genere, realizzato da Treccani allo scopo
di sensibilizzare l'attenzione sulla crisi idrica mondiale: si tratta de "La Promessa della Madre – dall'Appennino al Mediterraneo, viaggio tra i paesaggi e le opere dell'Acquedotto Pugliese", fotografie e diario di viaggio dello scrittore e fotografo Carlos Solito, come approfondito nell'articolo che segue.
Al forum 2024 della Community sono stati presentati i progetti vincitori della Challenge per una nuova cultura dell'acqua lanciata nelle scuole. A raccontare i progetti gli studenti di Matera, Forlì e Cento.
Un viaggio che tocca le corde più sensibili del lettore accompagnandolo in un vero e proprio itinerario emozionale, che parte dal passato, attraversa il presente e guarda con fiducia al futuro.
Porre l’accento sulla crisi idrica mondiale non poteva trovare occasione e spazio migliore rispetto alla vetrina di riflessione offerta dalla Giornata mondiale dell’acqua, che la Treccani ha inteso celebrare quest’anno con la presentazione di un libro unico nel suo genere, “La Promessa della Madre - Dall’Appennino al Mediterraneo, viaggio tra i paesaggi e le opere dell’Acquedotto Pugliese”.
La forza evocatrice delle immagini qui sposa la forza vitale dell’acqua, bene prezioso che non va sprecato, fonte di vita, che appare in tutta la sua essenza ed unicità specie lì dove scarseggia. Un vero e proprio diario di viag-
gio, condotto in prima persona dallo scrittore e fotografo Carlos Solito, alla scoperta delle più iconiche e importanti bellezze naturali ed opere d’ingegneria idraulica di Acquedotto Pugliese, partendo dalle sorgenti Sanità e del Basso Calore a Caposele e Cassano Irpino. Dal cuore dei monti dell’Irpinia, in pieno Appennino Campano, tra vette calcaree, altipiani carsici e boschi millenari, la possente opera ingegneristica punta a est, verso Bari e il Mediterraneo, percorrendo una varietà di luoghi suggestivi tra Campania, Basilicata e – soprattutto – Puglia, percorsa in tutta la sua superficie fino al Salento.
Una grande sensibilità ha saputo cogliere l’essenza di paesaggi, scorci ed opere, incontrate lungo un itinerario affascinante, ripercorrendo i luoghi dell’Acquedotto lungo gli oltre 33mila chilometri della sua rete, che serve più di 4 milioni di persone.
Con l’avvio lavori nel 1906, quella dell’Acque-
dotto Pugliese è un’opera ingegneristica dal valore storico inestimabile, che percorre i luoghi più suggestivi di più di una regione e che in Puglia è divenuta sinonimo stesso di acqua e, quindi, di vita.
Dalle pance dei monti Picentini - tra voragini e grotte attraversate da fiumi sotterranei, l’itinerario idealmente sale e scende per montagne, si addentra in valli teutoniche, si perde in selve ombrose incrociando caverne decorate da stalattiti e stalagmiti, ritrovando il percorso tra borghi medievali, turriti manieri federiciani, fiumi e cascate, soleggiate distese di grano, candidi centri storici, fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca, proprio lì dove l’acqua madre “partorita dall’Appennino” si ricongiunge al Mediterraneo.
In questo commovente percorso si incontrano continuamente monumentali ponti canale, gallerie, torrini, impianti, le immancabili fon-
tanine in ghisa. La memoria storica abbraccia il presente ma accompagna ciascuno a comprendere lo sforzo di innovazione sotteso dal lavoro quotidiano a servizio delle comunità. Il lavoro quotidiano permette la pianificazione e la gestione di interventi innovativi di efficientamento dell’infrastruttura, che nel tempo sono cambiati per affrontare le nuove sfide, avendo sempre ben chiaro l’obiettivo della tutela del bene acqua, puntando oggi sulla transizione ecologica e digitale, innovazione e investimenti strategici poliennali.
Massimo Bray, direttore generale della Treccani ha sottolineato come “La Promessa della Madre non sia soltanto un’opera d’arte ma anche una testimonianza del valore sociale della missione editoriale, tesa a valorizzare i tesori più preziosi dell’Italia sensibilizzando l’opinione pubblica sui grandi problemi del mondo contemporaneo, come la scarsità dell’acqua”.
Fotografie e diario di viaggio dello scrittore e fotografo Carlos Solito alla scoperta delle più iconiche e importanti bellezze naturali e opere d’ingegneria idraulica dell’Acquedotto Pugliese, percorrendo una varietà di luoghi suggestivi tra Campania, Basilicata e - soprattutto - Puglia.
Per l’autore Carlos Solitos, “il libro non è altro che il risultato di numerosi incontri, riflessioni, sogni che non sono mai abbastanza. È iniziato quando da bambino presi a chiedermi da dove venisse l’acqua della fontanella di ghisa del Quartiere delle Ceramiche a Grottaglie ed è proseguito quando, tre anni fa, ho deciso di compiere fisicamente il viaggio dell’acqua attraverso le opere dell’Acquedotto Pugliese con cui mi sono fatto testimone di un verbo primordiale, colmo di riflessivi silenzi che contemplano antichi segreti e comuni verità, quelle dell’acqua, la Madre delle madri”.
Secondo Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese, “il libro è capace di illustrare il legame profondo tra l'acqua, la terra e gli abitanti della Puglia rendendo onore alle persone che da oltre un secolo si prendono
cura dell’Acquedotto Pugliese”.
Il viaggio de La Promessa della Madre racconta una storia che, con l’arrivo dell’acqua, ha dato il via al riscatto della Puglia. “L’ultimo secolo di storia di questa terra – ha commentato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che di AQP è azionista unico – è intrinsecamente legato all’Acquedotto Pugliese. L’arrivo dell’acqua ha prima liberato la nostra gente da sete e malattie e poi generato sviluppo, fino a portarci a essere un modello per il Paese e il Mediterraneo. Acquedotto Pugliese oggi è servizio di qualità, tutela dell’ambiente e persino turismo. Basta pensare alla Ciclovia dell’acqua. E quello che ci rende più orgogliosi è che tutto questo è un patrimonio di tutti i pugliesi, la dimostrazione che il pubblico può e deve funzionare”.
Un viaggio emozionale: l’acqua che nasce dalle pance delle montagne, che scorre nelle grotte e nelle caverne, che si snoda in fiumi sotterranei e che traccia il suo corso lungo condotte, gallerie, ponti, canalizzazioni, sbarramenti e fontane. Tutte le foto dell'articolo sono di Carlos Solito.
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