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Michele Ciacciofera Enzo Rovella

FONDAZIONE SAMBUCA





Michele Ciacciofera Enzo Rovella


Michele Ciacciofera Enzo Rovella 25 marzo / 16 aprile 2011

FONDAZIONE SAMBUCA PRESIDENTE Marco Giammona DIRETTORE ARTISTICO Paolo Falcone DIRETTORE ORGANIZZATIVO Rossella Rubino Giammona

CURA DEL CATALOGO Francesco Rovella TESTO IN CATALOGO Marina Giordano IMPAGINAZIONE + ADD Design FOTOGRAFIE Alessandro Di Giugno Francesco Insinga Salvo Prestifilippo Rossella Rubino Rita Strano

Un ringraziamento particolare a chi ha permesso la realizzazione di questa mostra, Mimmo Costanzo, Anna Maria Ruta, Carta Bianca fine arts e ai Soci Sostenitori della Fondazione Sambuca, Luca Cieri, Marco Di Paola e Fabiola e Andrea Lo Bue di Lemos

Si ringrazia lo sponsor


Michele Ciacciofera Enzo Rovella



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ondi fantastici, mondi quotidiani Il confronto dialettico di due diverse espressioni. La narrazione di differenti ricerche che attraverso la sfida al segno invadono il luogo e marcano lo spazio. Paesaggi umani e paesaggi fantastici a confronto. Michele Ciacciofera ed Enzo Rovella espressione di una generazione di artisti che operano nella Sicilia orientale, rappresentano il nuovo appuntamento della Fondazione Sambuca. La mostra nasce dall’idea di indagare sui diversi mondi dell’arte prodotta dall’isola, e accoglie negli spazi della cavallerizza, una selezione di opere che mette in luce la ricerca più attuale della produzione degli artisti. La mostra costruisce vari percorsi, attraverso i quali s’intendono offrire diversi piani di lettura. Muove da una riflessione sui mezzi di comunicazione di massa la ricerca di Michele Ciacciofera, che indaga sulla variegata e incontrollabile produzione d’immagini prodotte dalla televisione, dalla carta stampata, da internet da dove l’artista attinge nella costruzione dei suoi percorsi visivi. Con Icons, sette ritratti di gente comune, ritratti d’ignoti, prelevati e poi trasformati in un racconto sulla nostra contemporaneità, attraverso una pittura netta ed essenziale offrono una riflessione sulla natura umana. Immagini che si susseguono una dopo l’altra, unite da una cornice sottile che ne trasforma come in un film, frame dopo frame su uno spaccato sul mondo di oggi. Soggetti sovvertiti e nuovamente narrati nella loro essenziale realtà, offrono una riflessione sull’idea di anonimità, dei suoi significati e dei valori ad essi connessi. A significare che tutti sono artisti, il ritratto di Joseph Beuys, fiero, nella sua stereotipa immagine, ci offre un passaggio, una visione di come attraverso l’arte e nell’arte vi risiedono importanti verità. È questo ne viene accentuato con l’Inno a Medea, il controverso mito che danza nelle sale del colonnato, vibrante e apocalittico a rappresentare le sue antilogie, le diverse nature. A completare il percorso, The triumph of Death, un’ironica morte ispirata da Il Trionfo della Morte, famoso capolavoro d’ignoto esposto nel vicino Palazzo Abatellis diviene centrale e campeggia all’ingresso della galleria che beffarda e sfrontatamente seduta, irride con lo sguardo e provoca lo spettatore. Il percorso quindi diventa una storia, un’interpretazione, una metafora sulla vita e sui suoi significati, segni di un percorso che qui sono definiti in un tutto organico. Paesaggi di forte impatto psicologico sono le opere di Enzo Rovella. Grandi tele che delineano un universo cosmogonico, microrganico, a volte essenziale nelle campiture cromatiche oppure scandito da partiture di segni che ne delineano un paesaggio mentale. L’artista offre una visione spaziale, ottica, dove elementi e incroci ne ridefiniscono un luogo, in quello spazio della pittura, al quale l’artista ci invita a interagire con i sensi e con la fantasia dell’immaginario. Tre serie di dipinti, dai timbri forti e decisi, che definiscono il tratto linguistico espresso dell’opera di Rovella. Tre percorsi e tre direzioni che scandiscono una linea comune e ne formano e ne completano un vocabolario di segni connessi, che vivono omogenei nella produzione dell’artista. Ciacciofera e Rovella, posti a confronto, con opere gerarchizzate e omogenee che dialogano in uno scambio di segni e di significati dettati da una linea decisa e determinata. Presenze scandite dai lavori in mostra, che attraverso la formulazione di una trama, avviano la loro scansione al potere fecondo della rappresentazione. Confermiamo quindi la vocazione della Fondazione Sambuca ad indagare il nostro territorio, scopo ed espressione di quel sistema diffuso che la fondazione ha voluto intraprendere fin dalla sua costituzione e che ci vede presenti ad offrire sempre nuovi percorsi, indagini e confronti che intendono sostenere e promuovere la produzione artistica dei protagonisti di questa isola. Paolo Falcone Direttore Artistico Fondazione Sambuca



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ess is more, il meno è più. Questo motto dell’architetto razionalista Mies van Der Rohe, invito alla sintesi estrema degli elementi costruttivi e formali di un edificio, potrebbe essere una chiave interpretativa per una lettura delle opere dei due pittori protagonisti di questa mostra, Michele Ciacciofera ed Enzo Rovella. Pur manifestando nei loro dipinti quella vena latente di energia ‘tellurica’, quella veemenza luministica pronta a deflagrare, bagaglio del vissuto e habitus dello sguardo di chi vive nella Sicilia orientale (a Siracusa il primo, a Catania il secondo), entrambi hanno scelto di percorrere, infatti, la via dell’essenzialità, della sintesi icastica del linguaggio, non scadendo mai nella narratività didascalica, nella retorica del dettaglio, nella troppo corsiva eloquenza che spesso domina la pittura contemporanea. È forse questo il filo rosso che li unisce e che permette di imbastire un discorso che accomuni i loro lavori a un primo sguardo così diversi. Non è un caso, ad esempio, che ciascuno dei due artisti scelga la forma del quadrato, interpretato come modulo, per costruire il proprio discorso per immagini. Lo fa Rovella, quando articola secondo un ésprit de géeométrie le sue cosmogonie, i suoi orizzonti e paesaggi, giocati su un sistema di assi cartesiani basato sull’alternanza di zone piatte e scabre, sommovimenti e decantazioni nella stesura del colore, a tratti saturo o graffiato come una texture vibratile. Ma lo fa anche Ciacciofera che, nella serie delle Icons formato 100 x 100 cm, interpreta ogni pezzo come la tessera di un domino, il frame di una sequenza intercambiabile di volti, tipi umani, ‘icone’ appunto, spesso frontali, immobili, simboli composti ma non meno laceranti dei drammi dell’individuo. Il viaggio nel quale ci conduce Rovella attraverso le sue opere oscilla tra la terra e il cielo, tra le profondità del suolo esplorate con qualità rabdomantiche e i labirintici meandri di una vegetazione stilizzata, sino alla densa e buia, perenne notte di un cosmo rischiarato da lampi di luce o da nugoli di materia stellare, pronti a trasformarsi, a un secondo sguardo, in ectoplasmi, corpi visibili al microscopio, materia cellulare, compiendo dunque una parabola della mente e dello sguardo dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal particolare all’universale. Oltrepassando e rendendo fluido quel sottile limen tra larvata figurazione e stilizzazione prossima all’astrazione, Enzo Rovella sembra riproporre la lezione di Paul Klee, quando il pittore svizzero, nel suo scritto La confessione creatrice del 1920, affermava che “l’arte non ripete le cose visibili ma rende visibile”1 e teorizzava la libertà dei mezzi della pittura dalla schiavitù della mera riproduzione del reale, del quale egli, così come Rovella, propone una traduzione essenziale in segni e tinte – non a caso ridotte quasi sempre a un dualismo bianco-nero, spesso sfumato con il grigio, o comunque giocato sul coesistere del nero con un altro colore, mirando a vivere il processo della creazione pittorica come traduzione del processo generativo della realtà. Ad animare le silenti solitudini e il magma primordiale carico di materia e di energia vitale bloccata, tra la terra e l’infinito delle galassie del pittore catanese ecco emergere, con il vigore delle sue storie, dei suoi dubbi, del suo destino, l’Uomo così come lo propone Michele Ciacciofera. Un Uomo disperato ma risoluto, solitario ma confortato dalla potenza del suo pensiero o dalla forza salvifica della creatività. Nella sua galleria di ritratti, dunque, l’artista propone personaggi riconoscibili della cultura europea come Marcel Proust e Joseph Beuys, oscuri come ombre che affiorano dalla squillante monocromia degli sfondi, presenze che sembrano riemergere da lontano, dalla traccia di un più o meno recente passato, emblemi di una fierezza intellettuale che salva l’individuo dall’oblio della morte e ne genera la catarsi. La sua galleria di ritratti s’ispira alle icone pop di warholiana memoria, riattualizzate e private di quell’alone raggelante grazie a una stesura più palpitante e profonda del colore, lontana dall’algido distacco delle serigrafie dell’autore americano. Guarda, al contempo, ai cosiddetti Tronie (letteralmente ‘viso’ in fiammingo), termine utilizzato per identificare, all’interno della pittura seicentesca olandese, quel genere incentrato sulla raffigurazione dei volti come strumento d’indagine psicologica e banco di prova per il talento virtuosistico del pittore, riferimento



che accomuna Ciacciofera ad altri artisti, come la pittrice neoespressionista sudafricana ma ormai naturalizzata olandese Marlene Dumas. I dipinti di Rovella ci proiettano in una dimensione in cui lo spazio e il tempo sfuggono a qualunque possibilità di quantificazione, regola, misura, nell’assoluto hic e nunc di una cosmogonia che dalla genesi primordiale del mondo ha trovato l’equilibro di un moto perpetuo, sempre uguale e sempre diverso. I suoi paesaggi deserti ma palpitanti di materia viva potrebbero, allo stesso tempo, catapultarci in quel mondo scosso e raggelato che popola l’immaginario letterario e fantastico, dalle Cronache di Narnia a 2001 Odissea nello spazio, una terra desolata che ricorda quella descritta da Eliot nei suoi versi: “Aprile è il mese più crudele, genera lillà da terra morta, confondendo memoria e desiderio, risvegliando le radici sopite con la pioggia di primavera”.2 I quadri di Ciacciofera, invece, uniscono nella continuità del racconto la dimensione del mito, espressa nell’intensa figura di Medea, simbolo dell’eterno ritorno del tema della violenza e della vendetta, alla contemporaneità cui riconducono le foto, spesso tratte dai giornali, di personaggi come la giornalista terrorista tedesca Ulrike Marie Meinhof o la cantante Madonna, che ispirano le sue icone, passando attraverso i secoli tramite gli aulici riferimenti alla grande storia dell’arte: il Quattrocento dell’affresco del Trionfo della morte, opera a lui molto cara, o il Seicento barocco. Vita e morte, passato ancestrale e incognito futuro, silenzio e dramma scandiscono la narrazione visiva dei due artisti siciliani, affidata in entrambi a una matura consapevolezza del mezzo pittorico, alla graffiante icasticità del segno o alla coagulata, eppur profonda, dissonanza lirica del colore. Un perfetto contrappunto, due linee melodiche parallele che si conchiudono in stringente armonia. Marina Giordano

Michele Ciacciofera Icona, 2008 olio su tela 100 x 100 cm

1

Paul Klee, cit. in G. Di Giacomo, Introduzione a Klee, Laterza, Roma-Bari 2005, p. 51

2

T.S.Eliot, La terra desolata. Frammento di un agone. Marcia trionfale, a cura di M. Praz, Edizioni Fussi, Sansoni, Firenze 1958, p.17

Enzo Rovella Landscape, 2010 tecnica mista su tela 200 x 200 cm




































MICHELE CIACCIOFERA

Nuoro 1969. Vive e lavora a Siracusa e Palermo MOSTRE PERSONALI 2011 Michele Ciacciofera – Enzo Rovella, Fondazione Sambuca, Palermo 2010 ARTI-FICI, Alfredo Romano “sonno” – Michele Ciacciofera “argonauta”, Montevergini galleria civica d’arte contemporanea, Siracusa No man’s land, Galleria André, Roma 2009 Silence!, Istituto Italiano di Cultura, New York (USA) Silence! - drawings, Palazzo Borgia del Casale, Siracusa 2008 Prigionieri e deserti, Galleria Blanchaert, Milano Trinacria: Gambadoro, Ciacciofera, Roccasalvo, le Ciminiere (mostra dei vincitori del premio dell’Università di Catania) No man’s land, Galleria Quadrifoglio, Siracusa 2007 Prigionieri e deserti, Carta Bianca fine arts, Catania Imaginary voyage on Goethe’s footsteps in Sicily, St. John’s College Contemporary Art Gallery, Santa Fé (USA) Prigionieri e deserti, Palazzo del Governo, Siracusa Maredolcemare, Trikeles concept store, Milano 2006 Viaggio nell’immagine – sulle tracce di Goethe in Sicilia, le Ciminiere, Catania Viaggio nell’immagine – sulle tracce di Goethe in Sicilia, Monastero del Ritiro, Siracusa Landscapes, Galerie de Vlierhove, Blaricum (Olanda) 2005 Dentro il paesaggio, S. Maria dello Spasimo, Palermo Michele Ciacciofera, Galerie de Vlierhove, Blaricum (Olanda) 2004 Appunti da Marrakech, Galleria Studio – Dolce Miele, Milano Sicilia, Palazzo Comunale, Melilli (SR) Marrakech, Mairie de Villa Bagattelle, Marsiglia (Francia) Sicile, Galerie la Prévoté, Aix en Provence (Francia) 2003 Marrakech, Galleria Quadrifoglio, Siracusa Morocco, Show room Nevenka de Beauchamp, Milano 2001 Michele Ciacciofera, Sede BNL – Progetto Telethon, Nuoro 2000 Michele Ciacciofera, Galleria La Rocca, Palermo MOSTRE COLLETTIVE 2011 Sicilia sopra Tutti, Montevergini galleria civica d’arte contemporanea, Siracusa 2010 Icona magnifica, Palazzo della Cultura, Catania Libres d’artista INTRAMURS, Real Monastero de S.ta Maria de Valldigna, Valencia (Spagna) Neoiconoduli-figurazione internazionale complessa, Monastero del Ritiro, Siracusa Terzo rinascimento – linguaggi della sensibilità ibrida, Castello Normanno galleria civica d’arte contemporanea, Acicastello (CT) Idee per una collezione ventesimo anno, Galleria La Rocca, Palermo Grande Madre, installazione per la Porta della Bellezza di Librino, Fondazione Fiumara d’Arte, Catania


2009 Salvados por el arte, el viaje artistico de unos libros condenados a morir, Istituto Cervantes, Palermo From past to the future, Eden fine art gallery, New York (USA) 2007 Contemporanea, Palazzo del Governo, Siracusa 2006 200 artisti per i 100 anni della CGIL, Palazzo del Governo, Siracusa Pluralità segniche: Ciacciofera, Pasini, Roccasalvo, Chiesa S. Salvatore, Caltavuturo (PA) Ratio naturalis – land art, Biviere, Lentini Migrazioni, Palazzo del Governo, Siracusa La visione negata, Chiesa di S. Nicolo dei cordari – Parco archeologico, Siracusa 2005 Periplo blu, Monastero del Ritiro, Siracusa VI biennale d’arte sacra contemporanea, Franciscan University of Pennsylvania Loretto (USA) Via Lucis, Monastero del Ritiro, Siracusa Diafania – luce dal buio, L’arco e la fonte arte contemporanea, Siracusa 2002 Paesaggi – Mediterraneo, Galleria La Rocca, Palermo 2001 Artisti a Villa Malfitano, Fondazione Whitaker, Palermo 2000 Nel cuore di Sciascia, Galleria La Rocca, Palermo 1998 Pittori siciliani contemporanei, Comune di Palermo, Palermo RICONOSCIMENTI ED ALTRE ATTIVITÀ 2010 Vincitore (in team con architetti ed ingegneri) di entrambe i concorsi di idee per progetto artistico-architettonico di rifunzionalizzazione delle 2 gru scaricatori di rinfuse, site nel porto di Palermo quale futuro luogo simbolo dell’interazione porto-città, bandito dall’Autorità Portuale di Palermo. 2010 Disegno delle scenografie e costumi per Medea (regia di Maurizio Panici con Pamela Villoresi) Tindari Teatro Greco, teatri di Pistoia, Firenze, Brindisi, Roma, Belluno, Milano 2007 Vincitore del concorso pubblico per artisti indetto dal Ministero LL.PP. 2007 Vincitore del premio per l’arte contemporanea “italiani – europei” nel 50° anniversario dell’Unione Europea indetto da Università degli Studi di Catania e Provincia Regionale di Catania 2005 Vincitore del concorso pubblico per artisti indetto dal Ministero LL.PP.


ENZO ROVELLA

Catania 1966. Vive e lavora a Catania MOSTRE PERSONALI 2011 2010 2008 2007 2005 2000 1999 1997 1994 1993

Enzo Rovella Michele Ciacciofera, Fondazione Sambuca, Palermo Universi, Galleria Antonio Battaglia, Milano Landscape, Galleria Quadrifolglio, Siracusa Da tanta parte dell’ultimo orizzonte, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano Enzo Rovella al Monastero dei Benedettini, Monastero dei Benedettini, Catania Black Screen, Rosanna Musumeci Arte Contemporanea, Catania Hand Made, Rosanna Musumeci Arte Contemporanea, Catania Enzo Rovella, Carta Bianca fine arts, Catania Paesaggi astratti, Sergio Tossi Arte Contemporanea, Prato Contaminazioni, Rosanna Musumeci Arte Contemporanea, Catania Blitz, Galleria Porta Rossa, Catania Macchia si spande, pittura ad occhio, Galleria Altaureola, Acireale

MOSTRE COLLETTIVE 2011 Sicilia sopra Tutti, Montevergini galleria civica d’arte contemporanea, Siracusa 2010 Neoicomoduli Figurazione internazionale complessa, Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa Stemperando, IV Edizione, Biblioteca Nazionale Universitaria, Torino Stemperando, IV Edizione, Biblioteca Nazionale, Cosenza Stemperando, IV Edizione, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma Young’s Gallery Collection, Vecchiato Art Galleries, Milano 2009 Nuove contemplazioni, Galleria L.I.B.R.A., Catania Premio Internazionale Limen Arte, Palazzo Comunale E. Gagliardi, Vibo Valentia 2008 Formule, I Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, Sabbioneta 2007 Art International Zurich 2007, Kongresshaus, Zurigo Quaranta 50×50, Istituto Europeo Promozionne Arte Contemporanea, Catania 2006 I segnali dell’aurora, Galleria d’Arte Moderna Le Ciminiere, Catania L’arte di amare l’arte, Museo Civico Castello Ursino, Catania 2005 Second Beijing International Art Biennale, National Art Museum of China, Pechino Immagine Presente, Centro Congressuale Fieristico Culturale “Le Ciminiere”, Catania 2004 Insulae – Creative Turbulences, Castello di San Michele, Cagliari Sicilitudine, Studio D’Ars, Milano 2003 Contaminazioni, Castello dei conti di Modica, Alcamo XIV Esposizione Quadriennale d’Arte di Roma 2003-2005, Palazzo Reale, Napoli Index, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Palozzolo Acreide Futura. Siciliani, tradizione e nuovo immaginario, Casa del Pittore, Mosca 2002 L’offerta della parola – Stesicorea, Casa dei poeti, Catania 2001 Angelus Novus, Museo Comunale “Emilio Greco”, Catania 2000 Quattro direzioni di ricerca, Fondazione Luigi Di Sarro, Roma “Onda d’urto” i cinquanta migliori artisti (under 35), Atelier sul Mare, Castel di Tusa


2000 Nuovi Arrivi, Rosanna Musumeci Arte Contemporanea, Catania 1999 Riparte, Hilton Hotel, Roma Caos Italiano, Nuove Visioni, Antico Ospedale dei Battuti, Torre Scaramuccia, S.Vito al Tagliamento Devozione alla Bellezza, Rosanna Musumeci Arte Contemporanea, Catania 1998 Riparte, Sheraton Hotel, Roma 1997 Giro d’Italia – Palermo, Galleria L’Attico di Fabio Sorgentini, Roma 1994 Contrasti, Galleria Andrea Cefaly, Catania 1992 L’Idea e il Linguaggio, Galleria Andrea Cefaly, Catania


RINGRAZIAMENTI Monica e Antonio Barbera Giovanni Castrogiovanni Marcello Cefalù Santi Cinà Paola e Lucio Esposito Lavina Emanuela Ferrarella Leonardo La Rocca Adele Rubino Walter Silvestrini Gerardo Sineri Ina e Gianni Tartaglia Condominio di Palazzo Sambuca Staff di Sambuca Costruzioni

SI RINGRAZIA ULTERIORMENTE LO SPONSOR

E GLI SPONSOR TECNICI

STAMPA Tipografia Priulla, Palermo Finito di stampare nel marzo 2011






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