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Aperto
per lockdown
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Dal primo momento in cui si è cominciato a parlare di lockdown i capi si sono ingegnati a costruire contatti e attività con i ragazzi per mantenere vive le unità nella speranza di un’estate insieme. Ecco come ci sono riusciti. Periodo invernale, difficile da gestire nelle dinamiche delle unità: uscite fredde, calo di tensione post natalizio, esami e cambio di quadrimestre. Proprio in questo momento viene meno anche il motore più importante: la possibilità di vedersi, incontrarsi, approfondire la conoscenza, indirizzare il cammino personale. Per questo tutti i capi, dopo un primo momento di disorientamento, si lanciano decisi nel cercare nuovi modi di fare attività, tenersi in contatto a distanza, trovare impegni e giochi per i ragazzi. È uno sforzo importante, nasce spontaneo e immediato, con uno slancio comune poi condiviso nelle branche a zona. Ad aprile viene fatta una raccolta di esperienze anche a livello regionale, le branche verificano come tutte le unità in tutte le zone abbiano avviato attività a distanza alle quali hanno partecipato tutti. La vita associativa non può fermarsi.
Branca L/C
I VV. LL. si scatenano nella loro creatività anche se sanno di andare a incidere su famiglie oberate da attività scolastiche e compiti on line, a fronte della scarsa autonomia dei bambini. Le attività quindi diventano anche un modo per avvicinare i genitori che non sempre reggono il compito. Bella l’idea del Cogoleto 1, far lavorare insieme genitori e figli su una storia, iniziata e introdotta dai VV. LL. scritta a più mani dalle famiglie con una catena di passaggi. Quando c’è un momento si può implementare il racconto: speriamo di poterla leggere presto. La necessità urgente è mantenere i contatti, quindi l’invio di brani di racconto Giungla anche in forma animata, vocali o video, coinvolge tanti branchi. Poi attività a tema, giochi come le cacce al tesoro che ti portano a scoprire nuove stanze nelle piattaforme on-line. In piena stagione di caccia tutti branchi si concentrano su prede e specialità, risulta ovviamente più difficile il momento dell’avvistamento delle prede. In generale la maggiore sofferenza è la mancanza del rapporto personale compensata, ove possibile, con colloqui telefonici che fanno bene al morale di alcuni. Incontri on line preferibilmente per gruppi piccoli: CdA o sestiglia oppure branchi poco numerosi. Il branco vive o sopravvive anche se siamo chiusi in casa, alla fine la gioia di vedersi anche solo in video e potersi salutare è la cosa più importante. Una descrizione delle tante attività svolte è raccolta su un drive a livello regionale ed è consultata dai capi della Branca.
Branca E/G
Risulta in molti casi la branca più gestibile a distanza: con un buon ConCa e molta fantasia, i ragazzi autonomi on line, gli appuntamenti organizzati stimolano interesse a partecipazione. Attività soprattutto di squadriglia, challenge, vari, giochi, missioni, con i risultati riprodotti in video di ogni tipo, più o meno impegnati. Poi le specialità, dimostrazioni di tecniche
condivise on line fino al raggiungimento delle stesse. In generale i ConCa producono e sviluppano idee originali, dalla bella lettera pubblicata su questo numero fino alla trasmissione radio in podcast, la famosa #iorestoinaccappatoio, condotta dal Conca con la partecipazione in diretta di tutti i membri del reparto del Genova 40. Infine, non dimentichiamo le specialità di squadriglia, con regia regionale, con collegamenti dedicati alle squadriglie coinvolte.
Branca R/S
Teoricamente la branca più facile con cui lavorare on line ma alla lunga la distanza stanca. In generale, nelle riunioni a distanza c’è molta più presenza, siamo costretti ad ascoltarci di più, rivediamo anche quelli che spesso sono ai margini, forse liberati da altri impegni. Tanti clan lavorano bene sui capitoli più o meno iniziati, tanti altri si lanciano a immaginare route forse un po’ liberatorie. Qualcuno affronta il tema di rinnovare la carta di clan e in generale si fanno tanti incontri per conoscersi, condividere e mantenere viva la comunità.
Altri ragionano in termini di adattamento: situazione nuova, nuovo modo di fare riunione. Per questo le riunioni prevedono sempre incontri con qualcuno, in diretta, nuove persone, nuove idee, noi rinchiusi apriamoci ad altri. Non possono mancare anche giochi e momenti forti di catechesi. Nota dolente il servizio: molti si lanciano nel volontariato a livello personale, perché la richiesta da parte degli organi ufficiali di soli maggiorenni o capi, sappiamo, è troppo limitante. Favoriti coloro che prestano servizio associativo, in qualche modo coinvolti negli staff, rispetto a servizi extra subito interrotti. Da segnalare un servizio “speciale” attivato dal Clan del Golfo Paradiso: su indicazione del parroco, telefonate per tenere compagnia alle persone anziane particolarmente sole e isolate in quel momento. Rotta la diffidenza iniziale impariamo come il telefono può diventare veramente un “amico” creando nuovi rapporti.
Esperienza
Abbiamo imparato che in questa situazione nuova bisogna sviluppare nuove idee che vadano oltre lo strumento tradizionale, non è possibile adattare il metodo ma trovare nuove leve per aiutare i nostri ragazzi. È necessario ora più che mai interrogarsi a fondo sul perché facciamo le attività, per studiarle nel modo migliore. Si tratta di partire dalle necessità dei ragazzi e dalle nostre capacità e caratteristiche, ripartire da quello su cui ti senti più forte per dare il meglio nel mondo limitato della relazione a distanza. Abbiamo notato la difficoltà maggiore dei noviziati, al’inizio del loro cammino e in alcuni casi di tutti i cuccioli e novizi non ancora perfettamente integrati nella comunità. Abbiamo provato quanto sia difficile la preghiera di gruppo fatta a distanza, senza ambiente e senza poter sentire a pieno il tuo vicino. Siamo riusciti però in molti casi a vivere buone esperienze di catechesi, soprattutto nel periodo pasquale, che per tutti è molto importante. Veglie, Via Crucis come quella di Gruppo del Genova 51 con video da tutte le unità, celebrazioni ben strutturate, partecipate in qualche modo, possono essere utili e di stimolo ad un cammino personale. È stata un’esperienza difficile e altre sfide ci attendono, ma ci siamo e, nonostante la stanchezza, arriveremo in fondo.