3 minute read

PSA, i cinghiali abbattuti sono pochi

Next Article
CERCO VARIE

CERCO VARIE

ENRICO ALLASIA: “CI SONO ATC IN CUI NON SI SPARA. SUL DEPOPOLAMENTO SI STA ANDANDO A RILENTO”

Tutto fermo sul fronte Psa.

Advertisement

Mentre la Confagricoltura stima che le perdite export del settore suinicolo - oggi pari a circa 20 milioni di euro al mesepossano addirittura triplicare se la situazione degenerasse, continuano ad essere inevase le richieste dell’intera filiera che invoca l’attuazione di un concreto piano di abbattimento dei cinghiali. I casi segnalati dall’inizio dell’emergenza sono ormai oltre 400, con nuovi episodi in provincia di

Alessandria e Savona, fortunatamente al di fuori della recinzione di protezione voluta da Ue e Governo nazionale. Un’emergenza che sembra non avere fine, ben lungi dall’essere seriamente valutata da chi di dovere.

Nuovo commissario

Che urga un netto cambio di passo nella gestione dell’emergenza è un dato di fatto. Lo chiedono a gran voce tutti i rappresentanti della filiera agricola, tra cui la Confagricoltura Cuneo e Piemonte che ha di recente inviato una lettera al nuovo commissario straordinario, Vincenzo Caputo, chiamato a porre un freno al dilagare della peste suina africana. Caputo, attuale direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche, succede a Angelo Ferrari ed è stato nominato nuovo commissario dal 25 febbraio 2023, assumendo compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure poste in essere per prevenire e contenere la diffusione della peste suina

EMERGENZA/1 Gruppo di lavoro dedicato in Provincia

Il presidente della provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha istituito un gruppo di lavoro specifico sul problema della peste suina africana al fine di apportare ulteriori implementazioni alle misure già messe in campo dall’ente. “Questo aspetto è fondamentale – ha detto Robaldo – per rallentare il più possibile la corsa della peste suina in una provincia che, con le sue 800 aziende e quasi 900mila capi, rappresenta da sola il 10,6% degli allevamenti suinicoli italiani. Ho percepito le difficoltà del nostro ente, confermatemi dalla struttura, nell’applicazioni delle disposizioni nazionali e regionali ed è per questo che mettiamo in campo strumenti straordinari”. Un’azione ben accolta dal presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia: “Un gruppo di lavoro che servirà quanto meno a tenere alta e viva l’attenzione sulla Psa, per ricordare che il problema non è minimamente risolto. Mi auguro che da questo gruppo nascano iniziative concrete, consapevoli che le risorse a disposizione della Provincia sono poche, così come quelle in capo alla Regione”.

africana sul territorio nazionale. “Abbiamo scritto al nuovo commissario mettendoci subito a disposizione per collaborare insieme con il fine di risolvere questa emergenza che ogni giorno che passa si fa sempre più delicata - dice Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura

Piemonte e Cuneo -. Abbiamo lui chiesto un incontro per esaminare la situazione delle nostre aziende agricole e l’applicazione sul territorio delle migliori soluzioni per arginare il diffondersi della Psa: siamo certi che saprà ricoprire questo importante e prestigioso incarico con competenza e senso di responsabilità”.

In balìa dei cinghiali

In attesa che il commissario inizi a lavorare, Confagricoltura Cuneo invoca a gran voce una nuova modalità di gestione dell’emergenza, che punti davvero all’abbattimento dei cinghiali: “Finora sui contenimenti siamo andati molto a rilento - prosegue Allasia -: siamo lontani dall’obiettivo annunciato da almeno un anno, ossia l’abbattimento di 50mila capi in Piemonte, così come non è ancora stata ultimata la stesura della rete anti-cinghiali per deli- cinghiali da abbattere per mettere al sicuro gli allevamenti in Piemonte mitare la ‘zona rossa’. Tutto questo non è sufficiente se pensiamo di voler sconfiggere la Psa. Ma ciò che ci preoccupa ancora di più è che la politica pur consapevole del rischio che stiamo correndo, non riesce ad accelerare il passo per provare a mettere in sicurezza il comparto. Un po’ perché mancano le risorse, un po’ perché la burocrazia rallenta ogni attività, siamo ridotti ad essere in balìa dei cinghiali. È un dato di fatto”.

Urge riforma degli ATC e dei CA

E le cifre in effetti non lasciano spazio a dubbi: il numero di cinghiali abbattuti in attività di caccia nel corso del 2022 (dati in aggiornamento caricati sul portale Nembo da ATC, CA e aziende venatorie) è stato di 11.852, di cui 1.476 in caccia di selezione e 10.376 in caccia programmata. Nel 2023 sono stati abbattuti in attività di caccia (dato aggiornato al 15 marzo sul portale Nembo da ATC, CA e aziende venatorie) 2.694 ca-

This article is from: