Monaco Imprese n. 12

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MONACOIMPRESE L a R i v i s t a d e g l i I m p r e n d i t o r i I t a l i a n i d e l P r i n c i p a t o d i Monaco Le Magazine des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco

2010 - n°12 - 3

€ italiano français

Aviazione d’affari Voyages d’affaires

NetJets Europe

Monaco-Luxembourg

Shanghai

Opportunità Italia, novitàfiscali fiscali

Expo 2010

Actualité fiscale Avantages fiscaux

MONICA AGUSTA

ANTONIO MORABITO

STEPHANE VALERI

MICHEL ROGER

Imprenditrice associata AIIM

Rafforzare la cooperazione

Sostenere la concertazione

L’economia italiana a Monaco

Une femme d’affaires de l’AIIM

Etoffer les relations avec Monaco

Renouer le dialogue social

Le poids de l’économie italienne

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Sommario Sommaire

Prefazione Préface 3 Antonio Morabito Editoriale Editorial 5 Michel Roger MONACOIMPRESE N°12 - 2010 www.monacoimprese.tm.mc

Consiglio di Amministrazione AIIM Conseil d’Administration AIIM Presidente: Fernanda Casiraghi Vicepresidente: Niccolò Caissotti di Chiusano Segretario Generale: Fabrizio Carbone Tesoriere: Cristian Battaglia Consiglieri: Riccardo Arvati, Lorena Baricalla, Michele Florentino, Gianluca Fossat, Luciano Garzelli,José Giannotti, Paolo Risso, Gabriele Tagi Editore Editeur MEDIA PARTNER sarl Le Soleil d’Or - 20,Bd Rainier III MC 98000 Principauté de Monaco Tel.+377 93 50 15 90 info@mediapartner.mc

Direttore responsabile Directeur de la publication Fabrizio Carbone f.carbone@aiim.asso.mc Direttore commerciale Directrice commerciale Sophie Bourdillon sophie.bourdillon@mediapartner.mc Caporedattore Rédacteur en chef Patrizio Barbera projetmonaco@gmail.com Webmaster Sergio Giovannini info@sergiogiovannini.com Fotografo Photographe Claude Mizraki Iso - l’agence agence.iso@gmail.com Hanno collaborato Ont participé à ce numéro Sara Contestabile, Gabriele Tagi Stampato nel Principato di Monaco Imprimé à Monaco Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco Association des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco 17, avenue de l’Annonciade MC 98000 Principauté de Monaco Tel.+377 93 50 44 90 info@aiim.asso.mc www.aiim.asso.mc Diffusione nelle edicole Diffusion en kiosques SEC Monaco - Societé Presse Diffusion Deposito legale Dépot légal à parution ISSN 2079-1607 Vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione Tous droits de reproduction, même partielle, réservés

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Economia Economie 6 Intervista a Michel Roger Interview de Michel Roger Rapporti Italia-Monaco Relations Italie-Monaco 8 Intervista ad Antonio Morabito Interview de Antonio Morabito Finanza Finance 10 When easing makes things difficult 12 Finanza etica Finance éthique 14 Private Insuring AIIM Cena-dibattito Dîner-débat 17 Stéphane Valeri 18 Immagini della serata Images de la soirée AIIM Soci Associés 20 Fernanda Casiraghi 22 Riccardo Arvati 24 Enrico Barbaro 26 Monica Agusta AIIM Soci corrispondenti 28 Happy Cosmetics

Associés correspondants

Imprese Entreprise 30 Monaco Telecom 32 Sergio Giovannini Donne imprenditrici Femmes chefs d’entreprise 34 In visita da Treviso Rencontre entre associations 36 Ritratti Portraits Immobiliare Immobilier 38 Mercato in stallo Le secteur ralentit Opinioni Opinions 40 Turismo, la ripresa è in atto Tourisme, reprise annoncée Shopping 42 Tendenze uomo Tendances homme 44 Tendenze donna Tendances femme Fisco 46 Italia, giro di vite sui paradisi fiscali Pression sur les paradis fiscaux

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S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e l’Ambasciatore d’Italia Antonio Morabito

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Editorial

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ECONOMIA

Italiani, una risorsa per Monaco Charly Gallo - Centre de Presse Monaco

Quattro domande al Ministro di Stato Michel Roger

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l peso economico della comunità italiana nel Principato di Monaco è molto importante. Secondo i nostri dati* rappresenterebbe circa un terzo del PIL. Quali sono i settori in cui questa presenza è particolarmente importante? Prima di tutto vorrei dire che la comunità italiana di Monaco è perfettamente integrata nel Principato ed è molto dinamica. Lo dimostra l’evoluzione della proporzione dei residenti italiani che è rimasta stabile nel corso degli ultimi dieci anni e attualmente rappresenta il 23% della popolazione straniera residente. Penso che questo sia la prova di quanto essa si senta a proprio agio a Monaco. I membri della vostra comunità hanno saputo creare dei legami solidi e duraturi con i monegaschi e con gli altri residenti. Con la loro specificità e la loro cultura gli italiani partecipano alla crescita di Monaco. Per quanto riguarda le statistiche sulla presenza italiana a Monaco circa il 20% delle persone fisiche o giuridiche registrate al Registro del Commercio e dell’Industria sono italiane o hanno un residente italiano nei loro organi di gestione. I settori di attività in cui queste percentuali sono più elevate sono la ristorazione, i servizi alla produzione, le consulenze per gli affari e l’amministrazione.

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Anche grazie a legami geografici e storici le relazioni commerciali tra Monaco e Italia sono sempre state intense. Quali sono i valori dell’interscambio tra i due Paesi e su quali prodotti verte maggiormente? L’analisi dello scambio commerciale evidenzia l’Italia come il secondo Paese (Francia esclusa) per le esportazioni, con l’11 % del traffico. I prodotti venduti in Italia sono alimentari, materiali per trasporti, tessile-abbigliamento, compresi cuoio e calzature. Per le importazioni l’Italia è il primo Paese (sempre escludendo la Francia), con un valore parti al 30% del totale. I prodotti provenienti dall’Italia sono materiali per trasporti, prodotti manifatturieri, alimentari, bevande, tabacchi. Cosa può dirci sui progetti e le iniziative italomonegasche allo studio o in fase di realizzazione nei diversi settori? Gli imprenditori italiani rappresentano da sempre una forte percentuale delle nuove imprese monegasche. Nel primo semestre di quest’anno, sono da attribuire agli italiani 69 creazioni o acquisizioni di imprese, nel settore delle consulenze, del commercio, della ristorazione, dell’edilizia e dei lavori pubblici. Quali sono i settori nei quali la collaborazione tra i nostri due Paesi è più importante e quali i comparti più promettenti relativamente alle possibilità di investimento? Credo sinceramente che gli imprenditori e i lavoratori italiani di Monaco siano profondamente legati al Principato. Entrambi appartengono a quella comunità vitale che contribuisce al dinamismo di questo Paese. Mi impegno a prestare attenzione allo sviluppo delle relazioni con le vicine regioni italiane, alle riflessioni comuni sulle problematiche più importanti per il nostro futuro, che si tratti di trasporti, cultura o ambiente. Per quanto riguarda le priorità in rapporto allo sviluppo di Monaco, vorrei fare riferimento a quelle che figurano nel foglio programmatico che il Principe Alberto II mi ha indirizzato lo scorso mese di luglio. L’obiettivo è indicare nuove linee guida al governo stimolando nuove ambizioni nei monegaschi, nei residenti e nei lavoratori del Principato. Con un obiettivo primario: ritrovare una crescita dinamica e sostenibile. Per raggiungere questo scopo bisognerà continuare a modernizzare lo Stato, in particolare il nostro diritto economico, e a ottimizzare le entrate. * Il PIL è calcolato nella sua globalità e per settori di attività. La Direction de l’expansion économique non può fornire elementi sulla nazionalità delle entità che generano il PIL monegasco.

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ECONOMIE

Les Italiens : un atout pour le Pays Interview du Ministre d’Etat Michel Roger

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e poids économique de la communauté italienne en Principauté de Monaco est très important. D’après nos sources*, il représenterait environ 1/3 du Produit Intérieur Brut. Quels sont les secteurs d’activités où cette présence est particulièrement importante ? Tout d’abord je voudrais dire que la communauté italienne de Monaco est parfaitement intégrée au sein de la Principauté et y est très dynamique. Pour preuve, l’évolution de la proportion de résidents italiens est restée stable au cours des dix dernières années. Actuellement, la communauté italienne représente 23% de la population étrangère totale. Je pense que c’est le signe qu’elle se sent bien à Monaco. Ses membres ont su nouer des liens forts et durables avec les Monégasques et les autres résidents étrangers. Avec leur spécificité et leur culture, les Italiens participent au rayonnement de Monaco. Concernant les statistiques que l’on peut donner sur la présence italienne à Monaco, environ 20% des personnes physiques ou morales immatriculées au RCI sont italiennes ou comprennent un ressortissant italien dans leur organe de décision ou de gestion. Les secteurs d’activité où le pourcentage de personnes physiques et morales italiennes est le plus élevé sont la restauration traditionnelle, les activités de services liées à la production, le conseil pour les affaires et la gestion. Compte tenu des liens géographiques et historiques, les relations commerciales entre Monaco et l’Italie ont toujours été intenses. Quelles sont les montants des introductions et des expéditions de marchandises, sur ou depuis le territoire monégasque et quels sont les produits majoritairement échangés ? L’analyse des échanges commerciaux fait ressortir l’Italie comme deuxième pays (hors France) vers lequel Monaco réalise des exportations. Cela concerne 11% des échanges. Les produits exportés vers l’Italie sont les denrées alimentaires, les matériels de transport, les produits textiles, industries de l’habillement, du cuir et de la chaussure. En matière d’importation, l’Italie est le premier pays (hors France) avec plus de 30% des échanges. Les produits importés d’Italie sont : les matériels de transport, les produits issus des industries manufacturières, les denrées alimentaires, boissons, tabac. Que pouvez-vous nous dire en matière de projets ou d’initiatives italo-monégasques en cours d’étude ou de réalisation dans différents domaines ? Les entrepreneurs italiens ont toujours constitué une forte

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Nato a Poitiers nel 1947, Michel Roger è Ministro di Stato dal marzo 2010. Avvocato, ha assunto importanti incarichi nell’amministrazione francese, diventando consigliere per la pubblica istruzione del Primo Ministro Raffarin. Già componente del Tribunal Suprème (la Cassazione) di Monaco, è insignito della Legion d’Onore.

Né à Poitiers en 1947, Michel Roger a été nommé Ministre d’Etat en mars 2010. Avocat, il a occupé de nombreuses fonctions dans l’administration française en devenant conseiller pour l’éducation nationale auprès du Ministre Raffarin. Ancien membre du Tribunal Suprème de Monaco il est officier de la Legion d’Honneur. proportion des créations d’entreprises à Monaco. Sur le premier semestre 2010, 69 créations ou acquisitions d’entreprises ont été réalisées par des italiens, dans les domaines du conseil pour les affaires, le commerce de détail, la restauration et le BTP. Quels sont les secteurs où la collaboration entre nos deux pays est la plus importante et quels sont les domaines plus prometteurs au regard de possibles investissements? Je crois sincèrement que les entrepreneurs et les salariés italiens qui travaillent à Monaco sont très profondément attachés à la Principauté. Les uns et les autres appartiennent à la communauté de vie qui contribue au dynamisme de Monaco. Je souhaite me montrer attentif au développement de relations très étroites avec la région italienne voisine, à des réflexions communes aux dossiers importants pour notre avenir, qu’ils concernent les transports, la culture ou l’environnement. En terme de priorités par rapport au développement de Monaco, je voudrais me référer à celles qui figurent dans la feuille de route que le Prince Albert m’a adressée au mois de juillet dernier. L’objectif est de fixer de nouvelles lignes directrices au Gouvernement tout en donnant de nouvelles ambitions aux Monégasques, aux résidents et aux salariés de Monaco. Avec un axe principal : retrouver une croissance dynamique et responsable. Pour atteindre cet objectif, il faudra continuer à moderniser l’Etat, notamment notre Droit économique et optimiser les recettes. * Le PIB est calculé dans sa globalité et par secteur d’activité. La Direction de l’expansion économique n’est pas en mesure de fournir des éléments sur la nationalité des entités qui génèrent le PIB monégasque.

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RAPPORTI ITALIA-MONACO

Promuovere il sistema Italia Dalla cooperazione transfrontaliera allo scambio di informazioni in materia fiscale: a colloquio con Antonio Morabito

L’Ambasciatore d’Italia Antonio Morabito presenta le lettere credenziali al Principe Alberto II

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poche settimane dal suo accreditamento, Antonio Morabito - terzo ambasciatore italiano nel Principato - ha illustrato a Monaco Imprese nell’intervista che segue le linee guida del suo mandato. Ambasciatore Morabito, quali sono le direttive e gli obiettivi che il ministro Frattini Le ha affidato al fine di svolgere la missione a Monaco? Quali sono i settori maggiormente interessati? All’inizio della mia missione diplomatica nel Principato di Monaco il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, mi ha assegnato degli obiettivi, a cui l’ambasciata deve attribuire prioritaria rilevanza per lo sviluppo delle relazioni in ambito bilaterale e multilaterale. Potrei riassumerli in quattro punti: individuare i settori di cooperazione transfrontaliera; rafforzare la collaborazione bilaterale

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in tutti i campi, in particolare in tema di cooperazione economico-finanziaria e dei negoziati concernenti un accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale; sviluppare la cooperazione con il Principato negli ambiti multilaterali; promuovere iniziative culturali e artistiche e le attività di promozione del nostro Paese, assicurando il più ampio raccordo possibile tra tutti gli attori del Sistema Paese. Dove pensa sia necessario un impegno particolare per rafforzare la reciproca collaborazione? Per dare concreta attuazione alle linee indicate dal Ministro si possono evidenziare alcune linee direttrici di attuazione e taluni obiettivi strategici: promuovere e dare continuità alle iniziative nei campi di mutuo interesse con il sostegno di istituzioni pubbliche e private dei due Paesi che coinvolgano la comunità italiana, le famiglie, i

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RELATIONS ITALIE-MONACO

Vers le développement des rapports bilatéraux

giovani; le Regioni e le città italiane, in particolare quelle limitrofe, i poli museali, le strutture adibite alla promozione di eventi culturali come la Fondazione Memmo, Civita Eventi, Mondomostre e le realtà operistiche e musicali. Bisogna poi far conoscere le opportunità che Monaco quelques semaines de son accréditation auprès dà agli imprenditori italiani e quelle che l’Italia può offrire du gouvernement princier, Antonio Morabito, le agli investitori monegaschi e italiani qui residenti; andrà troisième ambassadeur d’Italie à Monaco, a dévoilé à meglio sostenuta l’azione della “Associazione degli Monaco Imprese les grandes lignes de sa mission. Les Imprenditori Italiani del Principato di Monaco” nel suo objectifs indiqués par le ministère italien des affaires ruolo di favorire gli scambi tra operatori economici e étrangères portent sur quatre axes principaux : trouver autorità dei due Paesi, sviluppando contatti con le les secteurs de coopération transfrontalière; renforcer controparti monegasche e promuovendo la presenza les relations bilatérales, en particulier, dans le domaine economica e commerciale italiana in loco. économique et administratif où des négociations seront Quali sono le impressioni riguardo la presenza ouvertes pour établir un échange d’informations de nature imprenditoriale italiana nel Principato di Monaco? fiscale; développer la collaboration au sein des différentes Nel contesto della comunità degli imprenditori italiani organisations internationales auxquelles adhèrent les deux presente a Monaco - dinamica e operosa tra cui spiccano pays; promouvoir des initiatives culturelles et artistiques imprenditori di altissimo livello operanti in molteplici qui assurent la plus grande visibilité aux excellences settori - è particolarmente attiva l’Associazione degli italiennes. “Afin de donner des réponses concrètes aux Imprenditori Italiani di Monaco (AIIM) che si propone di objectifs indiqués par le Ministère - nous dit l’ambassadeur valorizzare la presenza economica italiana, favorire gli - on doit intéragir avec toutes les composantes de la scambi dei due Paesi per la promozione delle loro attività, communauté italienne de Monaco, les Régions, les villes et sviluppare i contatti e le relazioni di affari e iniziative che les entités de promotion culturelle et économique. Toutes possano garantire lo sviluppo degli investimenti italiani in ces actions devrons bénéficier du soutien des institutions questo Paese. L’AIIM svolge già un ruolo dinamico, teso publiques et privées des deux pays”. alla valorizzazione della comunità italiana, anche sotto Dans le contexte économique monégasque, la il profilo culturale, e all’incoraggiamento degli scambi communauté italienne occupe une place très importante italo-monegaschi. Ritengo De la coopération transfrontalière à la convention tuttavia che debba estendere ulteriormente la sua importanza fiscale sur l’échange d’informations. per numero di associati e Interview de l’ambassadeur Antonio Morabito iniziative anche in considerazione delle nuove linee avviate dal governo monegasco tese dans tous les secteurs de la vie active. L’ambassadeur a rafforzare gli scambi e l’attrattività reciproca. A tale Morabito veut mettre en valeur cette présence pour proposito, esprimo grande soddisfazione per l’incarico développer les échanges entre les deux pays, promouvoir affidato dal ministro Roger all’ambasciatore Fissore al fine les contacts et les relations d’affaires ainsi que toutes di agevolare l’insediamento di nuove attività produttive initiatives qui puissent favoriser les investissements in loco. Per sviluppare ulteriormente la collaborazione, italiens à Monaco. ”Nous devons mettre l’accent sur vedo cruciale un coinvolgimento di Regioni, città italiane les opportunités que Monaco offre aux opérateurs e associazioni industriali, per promuoverne tradizioni, économiques italiens et celles que l’Italie peut donner cultura, turismo ed eccellenze gastronomiche. Iniziative aux investisseurs monégasques” continue M. Morabito. che, ne sono certo, faciliteranno la promozione del “A cet égard, j’accorde beaucoup d’importance aux Sistema Italia nel suo complesso e avviare, al contempo, actions menées par l’association des entrepreneurs una cooperazione strutturata nei vari settori. Vedrei anche italiens de Monaco (AIIM). Ce groupement joue déjà un molto utile e funzionale una più assidua presenza del rôle très dynamique en donnant une grande visibilité à mondo economico e finanziario italiano per far meglio l’entrepreunariat italien en Principauté. Concernant enfin conoscere il tessuto monegasco e i nuovi sviluppi sul piano l’attractivité de ce pays sous le profil économique et les della trasparenza, nonché per presentare le opportunità nouvelles opportunités de collaboration qui s’ouvrent aux che l’Italia offre nei vari settori delle tecnologie avanzate Italiens, je me réjouis de la mission récemment confiée e degli investimenti. Ritengo infine che l’organizzazione par le ministre d’Etat à l’ambassadeur Henri Fissore - un di eventi legati a cultura, cinema, moda e ai temi della grand ami de notre communauté - visant à favoriser et cooperazione scientifica o dello sport, possa trovare à suivre l’installation de nouvelles entreprises à Monaco Monaco particolamente recettiva e dando così vita a una conformément aux indications données par le prince eccezionale vetrina del Made in Italy. Albert dans sa feuille de route”.

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FINANCE

When easing makes things difficult By Frank Neter, Chief Investment Officer, KBL Monaco Private Bankers

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wo months ago we asked: “What comes after the bond rally?” Today we know that yields have already been rising since. When central bank officials confirm to keep rates low for an unlimited period, they push investors into longer term investments. But when “Helicopter” Ben Bernanke who said when he took over the reign of the Federal Reserve, that he would distribute Dollar bills by helicopter if necessary to stimulate the economy, makes this announcement for real, more and more people start to ask themselves questions. In fact the above described preannouncement of the now real “Quantitative Easing part 2” (remember that part 1 helped to destroy the worst fears but has not managed to change reality) has finally produced some medium term inflation fears that for a while have been neglected. Like in Hollywood, part 2 is rarely better than the original movie... and imagine the director of the film has before been a teacher in university instead of an experienced actor. In this “cheap money” euphoria that helps some actors of the financial system, but not the final consumer or producer, because banks often prefer to reinvest the money abroad instead of lending it. Statistics show that currently credit offer only barely matches credit demand. Finally instead of pushing investments and consumption in developed markets like the US, the liquidity flows around the globe into markets where the expected return on investment currently seems more realistic, such as commodities and emerging market equities. Finally this development creates inflation in these regions and asset classes, which is afterwards imported back into the so-called developed world. One of the best insurances against inflation during the last years, the cheap production costs in countries like China, starts to fade as local workers and politicians swing from export related policies to domestic demand and consumption stimulation by raising wages and working conditions in order to avoid social unrest. It is difficult to explain to voters that you try to create inflation because the headline consumer price index is telling so when at the same time energy prices, food prices, healthcare costs and administrative fees are rising. When banks who continue to pay high bonuses to their managers are bailed out for billions which must then be absorbed by ultra strong austerity plans for years, one can imagine that the political landscape may change and not always for the better. Unemployed, hard living people are not always the most reasonable voters as history has told us. Or as Oscar Wilde said, money disturbs the character, but the lack of it has rarely improved it either. All this said it

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sounds like a hard critic against the USA and their allies. It is a fact that certain emerging countries have been more successful and even closer to the basic economical theory of value creation via production, saving, investments and consumption without any excesses. Finally these nations now also want to offer their people the possibility to live in a safer and healthier environment. For many of them the United States are still a role model, as their socially open and immigration friendly system and their universities have allowed many people to succeed better than they would ever have imagined in their home country. The US Dollar still remains the first reserve currency. It is the money of the world. Since a while we have positively described the investment case for gold, but its limited availability makes it impossible to replace the Dollar as the world’s most commonly used payment and transfer means. Meanwhile the Euro continues to stay volatile as economical divergences between member countries brutally discover the lack of a real political union. “The trend is your friend”, an old investors’ proverb says, but only until the “extreme” turning point has been reached. Is this the case for commodities and “real” asset prices like profitable equities in growth segments or real estate in attractive locations? We believe not but prefer to keep diversified and analytic. We always newly discover the fragility of markets towards geopolitical tensions when calm has reigned for a certain time. It is a common rule that markets become dangerous when investors shift money in assets without exactly knowing the background. This has been the case during the internet bulb, in some overblown real estate markets, in hedge funds and now sometimes in credit markets. Generally we prefer to be careful and maybe miss the one or other quick opportunity, but want to be on the safer side when the expected scenario does not appear as intentionally imagined. For this reason we now also tend to be more selective in still attractive emerging markets. The above described development in fixed income markets, rising longer term yields due to inflation fears, but also growth prospects and changing monetary policies in exporting countries, may at a certain point make equities relatively less attractive again, though in our view, this is not yet the case. In valuation terms solid equities are not too expensive but should be chosen carefully. The continued demand for basic resources is a fact and should actively influence the allocation process for any portfolio. It is possible to find and create tailor made solutions which protect against extreme movements in these markets.

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FINANZA

FINANCE

Finanza etica, un potenziale inespresso Finance éthique : un potentiel à exploiter E

siste oggi una forte attenzione sull’etica nell’economia in Occidente. Il contesto politico, produttivo e ambientale internazionale è tale da lanciare un grido di allarme per tutti gli uomini di buon senso. Abbiamo assistito a un progressivo ampliamento del concetto di etica nella finanza, di investimento etico o partecipazione etica alla vita economica. Forse questo allargamento è stato eccessivo e si tende, in alcuni casi, a far rientrare nel dominio etico qualunque normale principio di prudente equilibrio nella gestione dell’economia. Fino a vent’anni fa, quando si parlava di finanza etica, ci si riferiva all’interdizione di investire in settori o aziende i cui prodotti fossero considerati non etici (ad esempio le armi). In seguito vi è stata una più attenta focalizzazione all’impatto sociale e ambientale del mondo aziendale (organizzazione interna, conflittualità sindacale,attenzione all’inquinamento del processo produttivo, sicurezza sul lavoro, eccetera) fino a concentrarsi su politiche di sviluppo sostenibile. Oggi tutte le imprese cercano di farsi certificare come aderenti a principi di sviluppo sostenibile (dunque di etica), talvolta per ragioni di convenienza e di minor costo del capitale (essendo più facilmente finanziabili da investitori istituzionali). La crescente globalizzazione ha inoltre portato la finanza occidentale a confrontarsi con concetti di etica di culture diverse, altrettanto degni di attenzione. La finanza etica ha poi intrapreso la via del microcredito, strumento di sviluppo di grande valore per i segmenti più poveri della popolazione e per i Paesi più arretrati. Se è vero che la finanza etica è sulla cresta dell’onda, esiste tuttavia un forte potenziale inespresso. Manca una visione in grado di sfruttare a pieno i meccanismi dell’economia capitalista e al contempo di contribuire a trasformarla in una economia più rispettosa dei valori umani e del principio della centralità dell’uomo: non vi è vera crescita se non sulla base sulla creazione di una rete di persone che, condividendo gli stessi valori etici, collaborano e alla creazione di sviluppo e profitti sostenibili. Manca anche una finanza etica che non ignori il meccanismo del profitto come elemento determinante per il successo di qualunque iniziativa, ossia una finanza etica più calata nella realtà economica. Questa tipologia di finanza potrebbe veramente incidere sull’etica della crescita - senza rinnegare i princìpi del mondo occidentale capitalista - arrivando a cambiare i meccanismi di valutazione e valorizzazione dell’uomo nelle aziende. G.T.

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uite aux turbulences financières de ces dernières années, le monde occidental prête de plus en plus attention aux règles éthiques dans l’économie. Dans le secteur financier, nous avons assisté à une application progressive des règles d’éthiques avec l’apparition de nouvelles formes d’investissements en des fonds répondants à certaines valeurs sociales, écologiques, humanitaires ... L’élargissement de cette nouvelle approche a été parfois excessive. En certains cas, il y a eu tendance à faire entrer dans ce domaine de définition n’importe quel principe de prudence ou d’équilibre dans la gestion des affaires. Il y a vingt ans, lorsqu’on parlait de finance éthique, on se référait surtout à l’interdiction « morale » d’investir dans des secteurs ou entreprises dont les produits étaient considérés comme étant “non éthiques”, comme les armements. Ensuite, l’attention a été portée sur l’impact social et environnemental des politiques de management (organisation interne, sécurité sur le travail, conflictualité syndicale, pollution des usines...) pour arriver à la mise en place de véritables normes de développement durable. Aujourd’hui, avec la globalisation, nombre d’entreprises se tournent vers les certifications intégrées ISO concernant l’environnement et adhérent à des chartres éthiques. Ceci tant pour des raisons d’image que pour des motifs économiques visant, par exemple, les aides aux financements. La finance éthique a ensuite entrepris la voie du micro crédit, un instrument de développement très important pour les segments plus pauvres de la population ainsi que pour les pays du tiers monde. Ce qui manque aujourd’hui, c’est un savoir-faire qui permette d’exploiter pleinement les techniques de l’économie capitaliste tout en respectant les valeurs humaines ainsi que le principe de la centralité de l’homme. On ne peut pas avoir une vraie croissance sans créer un réseau d’opérateurs économiques qui partagent les mêmes valeurs et collaborent entre eux pour produire de la richesse tout en assurant un développement responsable. Nous n’avons pas de nos jours une culture financière capable d’ignorer le profit comme élément déterminant pour mesurer le succès d’un investissement. Sans pour autant perdre de vue les principes du capitalisme occidental, ce nouveau type de finance pourrait vraiment agir sur l’éthique de la croissance économique, en changeant les mécanismes d’évaluation et de valorisation des hommes dans les entreprises.

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a crisi finanziaria del 2008, che ha determinato la crisi economica che stiamo ancora attraversando, con scenari oltremodo incerti di exit stategy nella perdurante volatilità dei mercati, ha accresciuto la complessità dell’attività di private banking, imponendo un ripensamento del “business model” verso un maggior rispetto del profilo specifico del cliente e maggior considerazione della protezione del capitale gestito quale obiettivo prioritario.L’elaborazione di strategie adatte al conseguimento di tale obiettivo comporta la ricerca di sinergie nelle professionalità complementari al private banking, segnatamente nel campo dell’ingegneria patrimoniale intesa come attività di analisi, elaborazione e strutturazione di servizi e prodotti funzionali alla migliore protezione del cliente e del suo ambito patrimoniale. La consulenza specialistica ha, fino a oggi, proposto strumenti classici per la pianificazione fiscale e patrimoniale (Trust, Fondazioni) rivolti ad un profilo di utilizzatori a spessore adeguato per assorbire i costi relativi alle strutture dedicate. L’evoluzione dei servizi di assicurazione del ramo vita nella regolamentazione di alcuni Paesi europei, segnatamente il Lussemburgo, consente di allargare la gamma dei prodotti adatti a rispondere alle esigenze piu varie di pianificazione patrimoniale. La prerogativa dei contratti di assicurazione vita di diritto lussemburghese è infatti quella di poter delegare a una banca la gestione del capitale conferito alla compagnia, nel rispetto della volontà espressa dal contraente della polizza di assicurazione. La banca svolgerà il ruolo di gestore sul conto intestato alla compagnia medesima, coerentemente a un profilo di gestione specifico scelto dal contraente, con il vantaggio di un contesto di regolamentazione strutturato a due livelli: assicurativo e bancario. Il contraente avrà così il beneficio di una gestione personalizzata effettuata da una banca specializzata su un portafoglio concepito quale sottostante di un contratto assicurativo a vita intera. Tale caratteristica di personalizzazione si aggiungerà alle

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caratteristiche intrinseche della polizza vita che è utile ricordare : 1) Esenzione dalla fiscalità sulle successioni (la prestazione contrattuale attesa è la devoluzione ai beneficiari designati in polizza e non “jure successionis”); 2) Applicazione della fiscalità delle assicurazioni, laddove l’imponibile rileva soltanto sulle plusvalenze realizzate in sede di riscatto totale o parziale del contratto; 3) Inoppignorabilità (resistenza alle azioni dei terzi avverso il contraente). Il cliente avrà quindi la possibilità di completare il rapporto con il suo consulente globale per accedere alle soluzioni adatte ai profili di specificità delle sue problematiche patrimoniali in senso lato. La cultura del rispetto delle esigenze del cliente motiva da sempre il gruppo Edmond de Rothschild alla ricerca delle sinergie praticabili nell’ambito delle professionalità adeguate per offrire le soluzioni personalizzate alle problematiche evocate. Ecco perché fin dal 2005 il Gruppo ha autorizzato la Banque de Gestion Edmond de Rothschild – Monaco, specializzata nell’attività di Private Banking, a creare una nuova entità di diritto monegasco: Edmond de Rothschild Conseil et Courtage d’Assurance (EDRCCA). Interfacciando il sistema delle assicurazioni, EDRCCA, si propone quale piattaforma di consulenza (ricerca dei migliori prodotti) e di brokeraggio (ricerca delle migliori condizioni e selezione delle controparti), concretizzando una sinergia completa con la Banque de Gestion Edmond de Rothschild – Monaco. L’attività così generata, che definiamo di “Private Insuring” concretizza il processo di consulenza e di intermediazione attorno al cliente, nella ricerca della qualità, in regime di architettura aperta, al di fuori quindi di logiche di prodotto e di politiche commerciali di gruppo. Giampaolo Bernini Amministratore - Direttore Generale Banque de Gestion Edmond de Rothschild - Monaco Presidente di EDRCCA Sam

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Studio Twin

Nei giardini di Peyre-Lebade, Listrac Médoc, scultura “BELU” di Zaha Hadid, 2007. Collezione Ariane e Benjamin de Rothschild.

Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco / 2, avenue de Monte-Carlo - 98000 Monaco / Tél. +337 93 10 47 47

Dialogo a proposito

del Valore

- Valore, valore… insomma, è il corso di Borsa. - Solo questo? Il valore è anche uno sguardo! Uno sguardo rivolto al futuro!

Insieme alla Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco, venite a condividere una visione della finanza personalizzata, intrisa di significato e proiettata nel tempo. www.edmond-de-rothschild.mc

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FINANCE

Private insuring Edmond de Rothschild Conseil et Courtage d’Assurance

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a crise financière de 2008, qui a déterminé la crise économique actuelle avec des scenarios d’incertitude dans la volatilité systémique des marchés, a accru la complexité de l’activité de Private Banking, entraînant la contrainte d’une réflexion du ‘business model’ vers un respect du profil spécifique du client et d’une plus grande considération de la protection du capital géré en tant qu’objectif prioritaire. L’élaboration d’une stratégie apte à réaliser un tel objectif, passe par la recherche de synergies dans des savoir-faire de professionnels complémentaires au Private Banking, notamment dans le domaine de l’ingénierie patrimoniale conçue comme activité d’analyse, d’élaboration et de structuration des services et d’outils à une meilleure protection du client et de sa surface patrimoniale. Le conseil spécialisé a jusqu’à aujourd’hui, élaboré les instruments classiques pour le planning fiscal et patrimonial (Trust, Fondations) proposé à des utilisateurs avec un profil apte à absorber les frais relatifs aux structures dédiées. L’évolution des services d’assurance vie dans la réglementation de certains pays européens notamment le Luxembourg, donne l’opportunité aujourd’hui d’élargir la gamme de produits aptes à répondre aux différentes exigences de structuration patrimoniale. La caractéristique des contrats d’assurance vie de droit luxembourgeois est de pouvoir déléguer à la banque la gestion du capital conféré à la compagnie dans le respect de la volonté du souscripteur de la police d’assurance. La banque assumera le rôle de gérant sur le compte dont le titulaire sera la compagnie en cohérence avec un profil de gestion spécifique choisi par le souscripteur avec

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l’avantage d’un cadre de réglementation structuré sur deux niveaux : l’assurance et la banque. Le souscripteur aura ainsi l’avantage d’une gestion personnalisée effectuée par une banque spécialisée sur un portefeuille conçu en tant que sous-jacent d’un contrat d’assurance à vie entière. Cette caractéristique de personnalisation sera ainsi rajoutée aux caractéristiques intrinsèques de la police d’assurance vie qu’il est utile de rappeler : 1° - exonération de la fiscalité sur les successions (la prestation contractuelle attendue et la dévolution aux bénéficiaires désignés dans la police et non ‘jure successionis’) 2° - l’application de la fiscalité des assurances à l’intérieur de laquelle les produits imposables relèveront au moment de la réalisation de gains dans le cadre d’un rachat total ou partiel du contrat. 3° - l’insaisissabilité (résistance aux actions des tiers vers le souscripteur). Le client aura ainsi la possibilité de compléter la relation avec son conseiller global pour accéder aux solutions adaptées au profil spécifique de ses problématiques patrimoniales à part entière. La culture du respect des exigences du client motive depuis toujours le Groupe Edmond de Rothschild à la recherche de synergies praticables dans le cadre du savoirfaire demandé pour offrir les solutions personnalisées aux problématiques évoquées. Voilà pourquoi depuis 2005, le Groupe a autorisé la Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco spécialisée dans le Private Banking à créer une nouvelle entité de droit monégasque : Edmond de Rothschild Conseil et Courtage d’Assurance (EDRCCA), laquelle en tant qu’interface du système des compagnies d’assurance se propose comme plateforme de conseil (recherche de solutions adaptées) et de courtage (recherche et sélection des meilleures contreparties) offrant une synergie complète avec la Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco. L’activité ainsi générée que nous définissons de ‘Private Insuring’ concrétise l’approche de conseil et d’intermédiation autour du client à la recherche de la qualité en régime d’architecture ouverte, pour l’élaboration des structures patrimoniales et devient le complément naturel du Private Banking. Hervé Ordioni Directeur Général Adjoint Banque de Gestion Edmond de Rothschild - Monaco Administrateur Délégué de EDRCCA sam

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DINER-DEBAT

CENA-DIBATTITO

Sostenere la concertazione Renouer le dialogue social Dialogo sociale: come conciliare la competitività delle imprese e i diritti dei lavoratori. L’intervento di Stéphane Valeri, consigliere di Governo per la salute e gli affari sociali, all’incontro dell’AIIM

Dialogue social : concilier la compétitivité des entreprises et les droits des salariés. L’intervention à l’AIIM du conseiller de gouvernement pour les affaires sociales et la santé Stéphane Valeri

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n maggiore dialogo sociale è l’obiettivo condiviso di governo monegasco e parti sociali. Esiste la volontà di uscire da una empasse in cui ci si trova da molto tempo. Da molti anni non ci sono più riunioni con i sindacati e la federazione degli industriali (fédération patronale). Dal suo insediamento, il consigliere per la salute e gli affari sociali, Stéphane Valeri, ha fatto importanti passi in avanti in tema di dialogo tra le parti, definendo metodo di lavoro, calendario, ordini del giorno. “Abbiamo appena terminato la fase preliminare - ha affermato Valeri durante il dibattito - È stato scelto un approccio graduale, cominciando dagli argomenti di carattere generale, suscettibili di ottenere un ampio consenso. Ho appena riunito industriali e sindacati per discutere di lavoro nero; ne sono uscite proposte condivise quali il rinforzo dei controlli, il coordinamento tra gli uffici, l’aumento delle sanzioni e il varo di misure specifiche nei settori sensibili, edilizia e pulizie. In realtà, più che di ‘nero’ si tratta di lavori sottodichiarati in ore”. Prossima tappa in agenda, il dibattito sugli incidenti sul lavoro e la riforma delle pensioni per quanto concerne invalidità e indennizzi. Altri argomenti scottanti sono la legge sull’allineamento dei salari minimi con la Francia, quella sul contratto di lavoro a tempo indeterminato e le motivazioni dei licenziamenti. “Il dialogo non esclude di certo i lavoratori italiani frontalieri e residenti - ha detto ancora il consigliere di governo – non possiamo ignorare i circa 5 mila frontalieri che ogni giorno vengono nel Principato e i 6 mila residenti”. Stéphane Valeri ha poi ricordato l’annosa situazione del trattamento sanitario per i frontalieri italiani. “C’è un accordo italo-monegasco che parla chiaro. I contributi dei non residenti sono riversati allo Stato italiano che garantisce l’assistenza nella regione di residenza. A livello locale, stiamo discutendo di quest’aspetto con la ASL di Imperia. C’è la possibilità di trovare più facilmente un accordo a livello regionale che con Roma perché qui esiste una situazione particolare. A Monaco abbiamo un ospedale di primo ordine, mentre nella zona frontaliera italiana c’è un deficit in alcuni ambiti medici. Forse ci si può accordare con l’ASL per una parte dei frontalieri”.

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epuis des années, il n’y avait plus de dialogue social à Monaco entre la Fédération Patronale et les syndicats. Soucieux de mettre un terme à cette situation, M. Stéphane Valeri a constaté des positions souvent contradictoires, mais une volonté partagée de sortir du blocage. « Cette situation a été préjudiciable à tous et a amené de nombreux conflits. En plein accord avec le ministre d’Etat - nous dit M. Valeri - j’ai donc commencé par définir avec les partenaires sociaux une méthode de travail, un ordre du jour avec des sujets communs: salaires minima, contrat de travail et retraites». En octobre dernier s’est ainsi tenue la première rencontre entre le gouvernement et les partenaires sociaux, consacrée à la lutte contre le travail au noir et dissimulé. Les intervenants ont proposé de renforcer la coordination des services, d’augmenter les sanctions et d’établir des mesures spécifiques dans des secteurs sensibles (BTP, nettoyage). La deuxième rencontre qui a suivi concernait l’évolution des cotisations des entreprises, la fixation des rentes pour les accidents du travail et les maladies professionnelles. Dans les mois prochains, le gouvernement abordera enfin l’avenir des retraites avec l’accord des délégations patronales et salariales. Si un seuil d’alerte devait être franchi, une large concertation débuterait alors pour prendre des mesures de protection du régime. M. Valeri ne parle pas de réforme à Monaco. Les mesures seront très modérées grâce au fonds de réserve (environ 570 millions en valeurs mobilières et 500 millions de biens immobiliers). « Nous sommes conscient que la compétitivité des entreprises est vitale pour créer des emplois et assurer la prospérité du pays. Nous sommes donc opposé à l’alourdissement des charges des entreprises » nous dit le conseiller de gouvernement. Où va le dialogue social ? M. Valeri sait qu’il n’obtiendra pas un accord consensuel sur chacun des dossiers. Une fois le dialogue déroulé, le gouvernement prendra des décisions équilibrées pour maintenir la compétitivité des entreprises et renforcer les droits des salariés. « Nous le ferons, même en cas de désaccord entre les parties. Ceux qui ne veulent faire aucune concession seront déçus, car la paix sociale est une des conditions de la réussite future du pays ».

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Le immagini dell’incontro del consigliere di governo Stéphane Valeri con l’AIIM Les images de la rencontre du conseiller de gouvernement Stéphane Valeri avec l’AIIM

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1 Henri Fissore, ambasciatore (ambassadeur), Antonio Morabito, ambasciatore d’Italia (ambassadeur d’Italie), Stéphane Valeri, ministro (conseiller de gouvernement), Niccolò Caissotti di Chiusano, vicepresidente (viceprésident) AIIM, Diego Munafò, direttore (directeur) AIIM; 2 Philippe Ortelli, presidente (président) Fédération Patronale Monégasque; 3 Stéphane Valeri; 4 Salvatore Chiacchio, Fernanda Casiraghi, presidente (président) AIIM, Franco Milani; 5 Enrico Bardini; 6 Antonio Morabito; 7 Diana Cohen, Alfonso Sisti; 8 José Giannotti, consigliere di amministrazione (conseiller d’administration) AIIM, Franco Borruto; 9 Bure Melander, Carine Dolfen; 10 Gaetano Scullino, sindaco (maire) di Ventimiglia, Stéphane Valeri; 11 Mauro Marabini, Bure Melander; 12 Francine Conrad, Sophie Bourdillon, direttore commerciale (directrice commerciale) di Monaco Imprese, Luciana Gaia-Lebon; 13 Antonio Morabito, Stéphane Valeri; 14 Massimo Miceli, Carlo Gorgone; 15 Philippe Clerissi, deputato (conseiller national), Stéphane Valeri; 16 Paul Baldeschi, Gabriele Tagi, consigliere di amministrazione (conseiller d’administration) AIIM, Mauro Migliorero; 17 Sophie Bourdillon, Antonio Morabito, Diego Munafò

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IMPRENDITORI SOCI AIIM

ENTREPRENEURS ASSOCIES AIIM

Fernanda Casiraghi Il saluto della presidente

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ata a Milano da famiglia brianzola, Fernanda Casiraghi è il presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani del Principato di Monaco ( AIIM). Il suo ruolo nel sodalizio non si limita a quello di madrina: Fernanda Casiraghi segue da vicino le problematiche degli imprenditori italiani e l’attività sociali dell’AIIM. Qual è lo scopo con cui è nata l’associazione? “Essenzialmente - risponde Fernanda Casiraghi - quello di federare le realtà imprenditoriali esistenti nel Principato nei diversi settori economici al fine di presentarci uniti e in forza davanti alle autorità monegasche, dialogare e trovare accordi su temi d’interesse comune”. Siete soddisfatti del lavoro svolto finora? “Sì, anche se si potrebbe fare di più. Abbiamo avuto un concreto appoggio dal governo monegasco. È un riconoscimento al contributo che gli italiani danno alla crescita del principato” Da parte italiana c’è stata collaborazione? “Il nuovo ambasciatore mi ha dato una impressione positiva, di persona che ha molta voglia di fare. Purtroppo in Italia c’è una cattiva stampa che parla di Monaco senza conoscerla”. Come può crescere l’AIIM? “Bisogna sensibilizzare di più i potenziali associati sulle opportunità che offriamo e sui nostri progetti, dalle cene-dibattito alla valorizzazione dell’italianità. In questo senso il nostro giornale, Monaco Imprese, è importante, in quanto strumento di informazione e comunicazione”. Facciamo gli auguri agli imprenditori italiani? “Sì, certo, speriamo che il 2011 porti sviluppi positivi per tutti gli italiani di Monaco”. Fernanda Casiraghi è anche presidente onorario di Engeco sam, societa di costruzioni e lavori pubblici che in passato ha partecipato alla realizzazione della nuova stazione ferroviaria e all’ampliamento del porto della Condamine. L’attuale presidente è il figlio Marco e amministratori delegati Luciano Garzelli (da piu di 20 anni) e Giorgio Cassina del gruppo Pizzarotti di Parma, socio di minoranza di Engeco. Attualmente la società è impegnata in due grandi progetti: la costruzione del nuovo Yacht Club di Monaco con scuola vela e museo navale annessi, sull’avenue Kennedy, e la realizzazione, per conto del governo monegasco, di 240 appartamenti e 900 parcheggi sull’Ilot Rainier III, in avenue de la Colle. In Engeco lavora ora anche il giovane Pierre Casiraghi. Una continuità che fa ben sperare per il futuro della tradizione imprenditoriale nel Principato di Monaco.

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Le mot de la présidente

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’origine milanaise, Fernanda Casiraghi est la présidente de l‘association des entrepreneurs italiens de la Principauté de Monaco (AIIM) depuis sa création. Très active et dynamique, elle est toujours à l’écoute de ses associés et suit de près les actions de l’AIIM. Quel est le but de l’association ? Essentiellement – nous répond Madame Casiraghi – celui de fédérer les activités économiques italiennes à Monaco pour que nous puissions nous présenter unis face aux autorités; promouvoir des débats et trouver un accord sur des sujets d’intérêt général. Etes-vous satisfaite du travail accompli à ce jour ? Oui, le gouvernement monégasque est à notre écoute et nous donne un appui concret. Il s’agit s’un signe de reconnaissance pour tout ce que les Italiens ont apporté. Du côté italien, y-a-t’il de la collaboration ? Le nouvel ambassadeur nous a donné une impression très positive.Par contre, la presse italienne attaque souvent Monaco sans connaître les particularités du pays. Comment assurer le développement de l’AIIM ? Nous devons sensibiliser les adhérents potentiels sur les opportunités que nous offrons et sur nos projets. En ce sens, notre magazine « Monaco Imprese » joue un rôle très important en tant qu’outil d’information et de communication.. La fin de l’année approche. Voulez-vous donner un message aux entrepreneurs italiens ? J’espère que 2011 apporte d’excellents débouchés économiques aux Italiens de Monaco”. Fernanda Casiraghi est aussi présidente honoraire de Engeco sam, une société de construction et travaux publics qui a participé à la réalisation de la nouvelle gare et à l’élargissement du port de la Condamine. Le président de la société est son fils Marco et les admistrateurs délégués Luciano Garzelli (depuis plus de 20 ans) et Giorgio Cassina du groupe Pizzarotti de Parme, associé minoritaire d’Engeco. Actuellement, la société est présente sur deux grands chantiers : la construction du nouveau Yacht Club et la réalisation, pour le compte du gouvernement, de 240 appartements et d’un parking de 900 places sur l’îlot Rainier III. Chez Engeco travaille aussi le jeune Pierre Casiraghi: une continuité qui marque l’esprit entrepreneurial de la famille.

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ENTREPRENEURS ASSOCIES AIIM

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Riccardo

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Disegno de La Voile, villa a Beaulieu sur Mer, anch’essa progettata e realizzata da Riccardo Arvati - Le dessin d’une villa à Beaulieu sur Mer (La Voile) signé Riccardo Arvati

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Architetto e consigliere di amministrazione AIIM

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ilanese, classe 1953, Riccardo Arvati è figlio del noto pittore di scuola impressionista Enrico. Riccardo cresce respirando l’aria e la luce dei colori e delle forme e riceve dal padre preziosi consigli artistici. Dopo la laurea in architettura, emerge nell’Interior Design per famose ditte italiane, come B & B Italia, Xilitalia, 3P, Estel, per le quali disegna appartamenti e ville. Apre quindi uno studio a Milano e comincia a farsi conoscere all’estero. I primi contratti arrivano dal Medio ed Estremo Oriente. Emerge subito la sua vena creativa nella leggerezza delle forme e nella scelta dei materiali. Nel 1988, si trasferisce a Monaco dove apre uno studio per la progettazione di ville, appartamenti e uffici. Partecipa a progetti importanti, quali la Galerie du Métropole e la villa della Principessa Carolina. Lavora poi nelle città più esclusive della Costa Azzurra: Cannes, Villefranche, Cap Martin, St Jean Cap Ferrat, St Tropez, per arrivare in seguito a Parigi. All’estero ha operato, tra l’altro, a Malindi e a Lanzarote. ”Il disegno d’interni – dice Riccardo Arvati - arriva a mutarsi in una sorta di scenografia ambientale; adatta e interpreta notevoli stati d’animo, epoche e luoghi che si stemperano nel presente”. È molto attivo nell’associazionismo: è consigliere del Comites e dell’AIIM nonché presidente di AMREF Monaco, il noto sodalizio umanitario internazionale.

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’origine milanaise, Riccardo Arvati commence sa formation très jeune, en suivant les précieux conseils de son père Enrico, artiste peintre de renommée internationale. Après avoir obtenu une maîtrise en architecture, il travaille pour d’importants cabinets milanais. Il réalise des projets d’appartements et de villas en se spécialisant en architecture d’intérieur. Il ouvre ensuite son propre bureau à Milan et commence à travailler sur l’étranger. En 1988, il se transfère à Monaco où il participe à la réalisation de projets Architecte importants tels que la Galerie du Métropole et la villa de la et conseiller Princesse Caroline. Il continue ensuite son activité dans d’administration les villes les plus exclusives de l’AIIM de la Côte d’azur : Cannes, Villefranche, Cap Martin, St Jean Cap Ferrat, St Tropez, puis sur Paris. Riccardo Arvati est très impliqué dans la vie associative : il est conseiller du Comites et de l’AIIM ainsi que président du groupement humanitaire AMREF Monaco-Flying Doctors.

Superattico sul boulevard d’Italie nel Principato di Monaco Penthouse sur le boulevard d’Italie à Monaco

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Enrico Barbaro B.Y. Monaco

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ocietà di diritto monegasco associata all’AIIM, B.Y.Monaco, è un’azienda specializzata in management, yacht design, compravendita, costruzione, customizzazione d’interni, refitting e chartering di imbarcazioni e navi da diporto. L’attività, seguita dal manager Enrico Barbaro, ha sede nel Principato di Monaco dal 2006, mentre la base logistica, lo studio tecnico e un cantiere per refitting e manutenzione si trovano in alto Adriatico. La società ha branche anche in Grecia e in Sardegna al fine di gestire il bacino del Mediterraneo in modo completo e uniforme. B.Y. Monaco è specializzata nella gestione a 360 gradi di grandi yacht. Negli anni, le unità seguite a livello europeo hanno raggiunto un buon numero. La società agisce anche per conto d’importanti cantieri internazionali: grazie alla sua organizzazione, B.Y. Monaco offre una struttura articolata in grado di fornire all’armatore servizi e assistenza completa, tagliata su misura, per ogni esigenza.

a société de droit monégasque B.Y. Monaco, associée à l’AIIM, est spécialisée dans le chartering, le yacht design, l’architecture et la décoration d’intérieur, l’achat-vente, le courtage, la construction et la gestion de tous navires de plaisance. Depuis 2006, toutes les activités logistiques sont suivies par Enrico Barbaro à Monaco, tandis que le bureau d’étude et le chantier pour l’entretien et la rennovation des yachts se trouvent en Italie, au nord de la mer Adriatique. B.Y. Monaco a aussi des branches en Grèce et en Sardaigne afin d’assurer ses prestations sur tout le pourtour méditerranéen de façon uniforme. L’entreprise est spécialisée dans le management à 360 degrés des grandes unités de plaisance. Elle compte de nos jours de nombreux clients qu’elle suit au niveau européen et agit pour le compte d’importants chantiers internationaux. La société présente une structure articulée. Grâce à son organisation, Enrico Barbaro est capable de fournir tous types de services et d’assistances, taillés sur mesure, capables de satisfaire les exigences de tous armateurs.

New Diamond Blue, nuovo progetto di nave da 70 metri - New Diamond Blue, le nouveau projet d’un bateau de 70 mètres

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na flotta di circa 150 aerei di proprietà, scali in 5.000 aeroporti in tutto il mondo, standard di sicurezza e di confort ad altissimo livello: questa la carta d’identità di NetJets Europe, filiale continentale del più importante gruppo mondiale di aviazione di affari. Un gruppo unico al mondo, che ha a Monaco uno dei suoi snodi principali. Nel Principato risiede infatti Monica Agusta, vice presidente di NetJets Europe: Monica, romana di origine, una laurea alla Business School della Georgetown University (negli USA, dove ha vissuto per 13 anni), spiega che “oggi volare non è più un privilegio di pochi e l’aereo privato è ormai da considerare come uno strumento di lavoro. Ognuno dei nostri clienti ha esigenze di volo differenti e il mio lavoro consiste nell’individuare le migliori soluzioni. La necessità più comune – continua il vice presidente - è quello di risparmiare tempo: un volo privato è ovviamente molto più flessibile di un volo di linea. Possiamo dire che, in fondo, io vendo tempo”. Oggi per le imprese obbligate a cercare un incremento della produttività e dell’efficienza pur contenendo i costi è molto più conveniente affittare ore di volo dedicate piuttosto che acquistare e mantenere un aereo privato. Questo spiega il successo di NetJets Europe. Il sistema funziona e infatti si sta diffondendo anche nel nostro Paese: nel 2010 le vendite di NetJets Europe in Italia sono raddoppiate rispetto all’anno precedente, con quasi 12mila voli da e per l’Italia su 51 aeroporti (in testa Roma seguito da Milano e Olbia). Tra quelle estere, le destinazioni principali sono Londra, Parigi, Ginevra, Nizza e Zurigo, le grandi capitali del business europeo. “Gli utilizzatori italiani – ci dice Monica Agusta - sono circa 160 (10 per cento del totale continentale), principalmente uomini d’affari, imprenditori, dirigenti, ma anche sportivi, calciatori, tennisti e piloti. Seguiamo il cliente molto da vicino, perché dobbiamo fornire il servizio migliore per agevolarne gli spostamenti. L’utilizzatore si sente parte di un club esclusivo e viene coinvolto in una serie di eventi speciali e unici”. Indubbiamente questo è un prodotto di alta gamma, tuttavia esistono pacchetti di ore-volo forfettari: “Inoltre – dice ancora Monica - bisogna ricordare che si pagano solo le ore effettivamente volate e che i trasferimenti degli aeromobili sono a nostro carico”. L’aspetto sicurezza è molto sentito e agevolato dal fatto che, a differenza della concorrenza, i jet utilizzati sono di proprietà della compagnia: i piloti effettuano al simulatore il doppio delle ore di volo richiesto per i colleghi che operano sui voli di linea. Gli aerei (Cessna, Hawker, Gulfstream, Dassault con capienze da 8 a 14 posti) hanno un’età media inferiore a quattro anni. Business, sicurezza e confort possono davvero convivere.

Monica Agusta NetJets Europe Socia AIIM e vicepresidente della società d’aviazione d’affari, Monica spiega a Monaco Imprese il nuovo modo di volare per i viaggi di lavoro e per raggiungere destinazioni speciali in piena sicurezza, rapidamente e nel massimo confort

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Associée AIIM, la viceprésidente de NetJets Europe nous parle de la nouvelle manière de voler pour les voyages d’affaires

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ne flotte d’environ 150 avions de propriété, des escales en 5.000 aéroports dans le monde, des niveaux de confort et de sécurité très élevés : voici les mots-clés de NetJets Europe, la filiale continentale du plus important groupe mondial de l’aviation d’affaires. Une entreprise unique, qui a une de ses bases à Monaco où réside Monica Agusta, la viceprésidente de NetJets Europe. D’origine romaine, diplômée à la Business School de l’université de Georgetown (USA) où elle a vécu pendant 13 ans, elle nous explique que « voler n’est plus le privilège de certains et que l’avion privé doit être considéré comme un instrument de travail ». « Chacun de nos clients – continue la viceprésidente – a des exigences de vol particulières et mon travail consiste à rechercher les solutions les meilleures. La requête plus fréquente est celle de gagner du temps : un vol privé est plus flexible qu’un vol de ligne. En d’autres termes, je pourrai dire que je vends du temps ». Aujourd’hui, pour les entreprises obligées de gagner en efficacité et en productivité, tout en maîtrisant les coûts, il est plus intéressant d’acheter des heures de vol dédiées plutôt que d’acquérir et d’entretenir un avion. Cette politique est la clé du succès de NetJets Europe. L’offre se développe de plus en plus en Italie. Sur ce marché, les ventes de NetJets Europe en 2010 ont doublé par rapport à 2009, avec plus de 12.000 heures de vols depuis et vers ce pays sur 51 aéroports, avec Rome en tête, suivie de Milan et la Sardaigne. Parmi les destinations européennes, nous trouvons les grandes capitales du monde des affaires : Londres, Paris, Genève, Nice et Zurich. Les clients italiens sont environ 160 (le 10 pour cent du total continental). Il s’agit d’hommes d’affaires et d’entrepreneurs, mais également des sportifs. Nous suivons le client de près car nous devons lui offrir un service sans faille tout au long de son déplacement. Le voyageur doit se sentir comme le membre d’un club exclusif”. L’offre est sans aucun doute haut de gamme, mais NetJets Europe propose des formules pour l’achat d’heures forfaitaires. « En plus - continue Monica Augusta – je dois souligner que le client paye uniquement les heures effectives de vol et que les transferts vers les aéronefs sont à notre charges». La sécurité est un aspect très suivi. A la différence de la concurrence, les jets utilisés sont de propriété de la compagnie. Les pilotes effectuent au simulateur le double des heures de vols requises pour leurs collègues des grandes compagnies. Les avions, de 8 à 14 places, ont une moyenne d’âge inférieure à quatre ans. Business, sécurité et confort peuvent ainsi vivre ensemble.

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CORRESPONDANTS AIIM

CORRISPONDENTI AIIM

L’essenza della felicità L’elixir du bonheur

Happy Cosmetics, i prodotti naturali... Happy Cosmetics, les produits de la nature...

Publiredazionale - Publirédactionnel

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appy Cosmetics è un marchio francese registrato da Philip Jouannin, presidente della omonima azienda e creatore della lussuosa gamma di prodotti cosmetici - naturali al 100% - elaborati senza silicone, paraben e non testati sugli animali. I laboratori Happy Cosmetics selezionano attentamente i loro prodotti e ingredienti per garantire il massimo dei risultati. La linea “corpo e viso”, sottoposta a rigorosi test, risponde pienamente alla voglia di benessere di una esigente clientela femminile e maschile. Happy Cosmetics offre un’azione euforizzante grazie alla presenza attiva, in tutta la gamma di prodotti di bellezza (ad eccezione degli oli), della “molecola del benessere”. Estratta da piante rare, questa molecola sprigiona l’azione delle beta-endorfine tramite le cellule della pelle, procurando un’incredibile e immediata sensazione di piacere e pienezza. Utilizzati quotidianamente, i prodotti Happy Cosmetics procurano una azione rilassante sulla pelle e un effetto antistress. La formula chimica contiene orchidea nera. Associata a oltre 39 principi attivi di piante naturali, l’orchidea nera costituisce la base di ogni preparato della gamma. Le sue virtù antiinvecchiamento sono riconosciute da tutti. Proposti alla vendita nelle spa, in negozi selezionati e on line sul sito www.happycosmetics.com, la gamma Happy Cosmetics è disponibile in tre linee: viso, corpo e la nuova gamma “Happy Cosmetics Home” di preziose candele al 100% naturali, a base di cere vegetali con le stesse essenze della linea cosmetica. Happy Cosmetics è in pieno sviluppo e si apre ai mercati internazionali. Per qualsiasi informazioni o per una proposta commerciale su Monaco, l’Italia o altri Paesi, contattare Happy Cosmetics sul sito o via e-mail: pbardon@happycosmetics.com

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appy Cosmetics est une marque française déposée par Philip Jouannin, PDG de l’entreprise et créateur de la luxueuse gamme de produits, 100% naturels, élaborés sans silicone, sans paraben et non testés sur les animaux. Le laboratoire Happy Cosmetics sélectionne ses produits et ses ingrédients de manière à offrir toute la sécurité, l’efficacité et la beauté, tant recherchés par tout en chacun. La ligne « corps et visage », soumise à des tests rigoureux, entend apporter des réponses à cette quête de bien-être d’une clientèle de femmes et d’hommes. Happy Cosmetics revendique une action euphorisante grâce à la présence, dans tous ses soins - exceptées les huiles - de la « molécule du bonheur ». Extrait de plantes uniques, cette molécule libère l’action des ßendorphines sur le cerveau par les cellules de la peau. Elle procure une incroyable et immédiate sensation de plénitude et de bien-être. En plus de leurs couleurs chatoyantes et leurs textures inédites, les soins Happy Cosmetics ont une action apaisante, lissante, relaxante sur la peau et un effet antifatigue au quotidien. La marque intègre de l’orchidée noire au précieux de ses soins. Accompagnée de plus de 39 actifs de plantes 100% naturelles, l’orchidée noire constitue la base de chaque formule de composition de la gamme. Ses vertus protectrices sont reconnues par tout en chacun. Proposés à la vente en SPA, dans des points de vente réferencés et en ligne (www.happycosmetics.com), les produits Happy Cosmetics se déclinent en trois versions: soins du visage, soins du corps et la gamme «Happy Cosmetics Home », la dernière venue, proposant des luxueuses bougies 100% naturelles à base de cires végétales aux fragrances reprenant les notes de ses soins. La marque Happy Cosmetics, en plein développement, se tourne vers l’international. Pour tous renseignements commercials ou toutes propositions de distribution, notamment sur Monaco et l’Italie, contacter Happy Cosmetics via le site ou par mail pbardon@happycosmetics.com

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IMPRESE

Non solo telecomunicazione Intervista a Martin Péronnet, direttore generale di Monaco Telecom

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ata nel 1997 dalla privatizzazione dell’Office Monégasque des Téléphones, Monaco Telecom è l’azienda di riferimento nel Principato per quanto riguarda le telecomunicazioni e la telefonia mobile. Impresa dalla forte connotazione internazionale è partecipata al 45% dallo Stato monegasco e ha in concessione le reti di telefonia mobile di Kossovo e Afghanistan e servizi di telecomunicazione per imprese di sette Paesi africani. Naturalmente una parte consistente del fatturato – circa il 50% del totale – è realizzato a Monaco. I servizi alle imprese rappresentano metà della cifra d’affari monegasca: “Assistiamo a una convergenza delle comunicazioni in reti sempre più complesse – ci dice Martin Péronnet, direttore generale di Monaco Telecom – e oggi la telefonia mobile è al centro della rete delle imprese” Che cosa vi chiedono le imprese e che cosa offrite? “La richiesta è per servizi sempre più complessi e sviluppati: il problema è che questi sistemi sono sempre più difficili e complicati. Potremmo dire che oggi la sfida è fornire reti complesse ma facili da utilizzare”. In quali settori vi è maggiore richiesta? “A Monaco Telecom si rivolgono aziende di tutte le dimensioni. Servono collegamenti rapidi, sicuri e versatili.

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Le grandi aziende necessitano di grandi capacità di connessione intra ed extra rete e ci chiedono forti capacità nel settore dello stoccaggio dei dati sensibili che vanno custoditi in totale sicurezza”. L’azienda ha dovuto quindi affrontato una evoluzione rapida e radicale... “Possiamo definirci degli ‘integratori di sistemi’, che lavorano con partner di valore assoluto come Cisco o Alcatel o Blackberry. Un tempo, una società come la nostra vendeva cavi: ora fornisce servizi. Non abbiamo più semplici utilizzatori ma veri clienti. Abbiamo quindi smesso di guardare alle macchine per cominciare a guardare ai clienti. E abbiamo capito che la qualità della prestazione non va misurata sulla macchina, ma sulla soddisfazione del cliente. Abbiamo imparato a essere proattivi nella ricerca di soluzione e reattivi di fronte ai problemi”. Quale il futuro delle telecomunicazioni? “Senza dubbio passerà dal potenziamento della rete. Dal prossimo anno entrerà in servizio un nuovo cavo che collegherà Plymouth, in Inghilterra, con l’Oceano Indiano e che avrà tra i suoi nodi principali Monaco. Ciò rafforzerà le nostre capacità di connessione e farà del Principato un importante crocevia nel flusso mondiale dei dati”.

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ENTREPRISE

Au service des professionnels Interview de Martin Péronnet, directeur général de Monaco Telecom

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réée en 1997 suite à la privatisation de l’Office Monégasque des Téléphones, Monaco Telecom est une entreprise leader à Monaco dans les domaines des télécommunications et de la téléphonie mobile. La société, détenue à 45% par l’Etat monégasque, dispose d’une forte visibilité à l’international, du déploiement à la gestion du réseau mobile en Afghanistan et au Kosovo à la fourniture de services de télécommunications convergents pour les grandes entreprises dans sept pays d’Afrique. Pour l’activité domestique, les services aux entreprises représentent la moitié de l’activité de l’entreprise. «Aujourd’hui, nous assistons à une convergence des télécommunications vers des réseaux de plus en plus complexes qui tournent autour de la téléphonie mobile, » nous explique M. Martin Péronnet, directeur général de Monaco Telecom. Quels sont les services les plus demandés par les professionnels ? “La demande porte sur des services très élaborés. Les systèmes de transmission de la voix et des données sont de plus en plus sophistiqués. Aujourd’hui pour Monaco Telecom, le vrai défi est de fournir des réseaux complexes et à la pointe, mais très simples à utiliser”. Quels sont les secteurs d’activité les plus importants qui s’adressent a vous ? “Vers Monaco Telecom se tournent les entreprises de toutes tailles. Elles ont souvent besoin de connexions rapides, sécurisées et polyvalentes. Les grandes entreprises utilisent des connexions aux réseaux intra et extranet performantes et recherchent de très fortes capacités de stockage de données, très souvent sensibles, lesquelles doivent être conservées en toute sécurité tant sur le plan de la sauvegarde que sur le plan de la confidentialité. Dans ces dernières années, la société a connu une croissance très rapide. Aujourd’hui, nous nous définissons des «intégrateurs de systèmes» qui collaborent avec des partenaires de grande valeur comme Cisco, Alcatel ou BlackBerry. Dans le passé, une société comme la notre vendait des câbles, aujourd’hui elle offre des services à très haute valeur ajoutée. Monaco Telecom est résolument tournée vers ses clients. La qualité des prestations ne dépend pas uniquement des technologies utilisées, mais aussi du degré de satisfaction du client par rapport à ses besoins. Nous avons appris à être réactifs lorsque les problèmes surviennent et à donner immédiatement les solutions”.

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Quel est l’avenir des télécommunications ? “Il passera sans doute par la modernisation du réseau. Dès l’année prochaine, nous mettrons en service un nouveau câble qui reliera Plymouth, en Angleterre, avec l’océan Indien et qui aura Monaco parmi ses liaisons principales. Ceci permettra de renforcer notre capacité à communiquer et fera de la Principauté de Monaco un carrefour important du flux mondial des données”.

Monaco regolamenta l’emissione di onde elettromagnetiche L’emissione di onde elettromagnetiche, in particolare quelle della telefonia mobile, costituiscono una preoccupazione legittima. “Per dare una risposta a queste inquietudini, abbiamo deciso di regolamentare la questione con l’ordinanza del 26 novembre, definendo valori limite di esposizione del pubblico ai campi elettromagnetici. Queste disposizioni sono più rigide di quelle normalmente in vigore” dice Gilles Tonelli, consigliere di governo per le Infrastrutture, l’Ambiente e l’Urbanistica. Il governo si è ispirato alle regolamentazioni più severe imponendo una soglia di campo elettrico di 6 Volts/metro per le antenne radio, TV, walkie talkie e Wi-Fi. L’obbligo può scendere per il settore della telefonia mobile.

Monaco encadre les émissions d’ondes électromagnétiques Les émissions des ondes électromagnétiques et notamment celles de la téléphonie mobile constituent l’une des préoccupations légitimes. “Afin d’y répondre, le gouvernement princier a décidé de réglementer le sujet, avec l’ordonnance souveraine du 26 novembre, en définissant des valeurs limites d’exposition du public aux champs électromagnétiques. Les normes retenues sont plus strictes que celles généralement en vigueur” précise Gilles Tonelli, conseiller de gouvernement pour l‘Équipement, l’Environnement et l’Urbanisme. Le gouvernement s’est inspiré des réglementations les plus sévères en la matière en imposant un seuil de champ électrique de 6 Volts/mètre pour les émissions d’antenne radio, TV, walkie talkie e wifi. La contrainte peut descendre selon le lieu d’émission à 4 Volts/mètre pour les antennes relais de téléphonie mobile. Les services de l’Etat veilleront au respect des limites lors de leurs campagnes de mesures.

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IMPRESE

ENTREPRISE

Sergio Giovannini Webmaster

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’architetto Sergio Giovannini si occupa di Internet dal 1995, collaborando alla gestione dei primi server della facoltà di Architettura di Genova. È il webmaster di AIIM e di Monaco Imprese Come è cambiato internet in questi 15 anni? Dal 1995 la rete è cambiata profondamente: da mezzo di comunicazione specialistico a elemento della vita quotidiana a casa, in ufficio e in molti casi anche per strada grazie alla diffusione degli smartphone. Ed i cambiamenti sono ancora in atto. Nel 1996 Nicholas Negroponte, fondatore del Media Lab del MIT, scrisse una serie di articoli sulla rivista Wired, in cui tracciava molte ipotesi di sviluppo della rete realizzatesi in questi ultimi anni. Ad esempio? Innanzitutto quella che viene definita “internet in piedi”: la possibilità di accedere alla rete tramite dispositivi mobili. E poi il modo di interfacciarsi con lo strumento elettronico, che sta diventando sempre più tattile e percettivo. Tutto questo ovviamente è legato alla maggiore capacità elaborativa degli strumenti mobili (uno smartphone ha capacità di elaborazione superiori a quelle delle workstation utilizzate nel 1996), e alle innovazioni nei modelli di interfaccia, la vera rivoluzione di qui a un paio d’anni. Questione che vede fondersi in molti casi la figura dell’informatico e dell’architetto... A proposito di architettura come concilia i suoi due aspetti professionali? Facilmente, in quanto rappresentano due aspetti complementari, nonché due grandi passioni. Nel campo dell’architettura mi occupo di progettazione sostenibile e di bioarchitettura, un metodo interdisciplinare finalizzato a rendere a misura d’uomo l’ambiente costruito (dalla città all’abitazione) attraverso un rapporto più corretto con l’ambiente e un utilizzo di materiali più vicini alla natura. Soprattutto nell’urbanistica, ogni giorno vedo come le innovazioni tecnologiche influenzino il modo di vivere e di progettare spazi. Inoltre “spostare bit invece di persone”, come scriveva Negroponte, avrà sempre più ripercussioni positive su quegli elementi negativi della vita moderna, dal traffico all’inquinamento, e permetterà sempre più di vivere in centri minori con maggiore qualità della vita. In cosa consiste la sua attività per l’AIIM? Fin dalla nascita dell’associazione ne sono il webmaster, curando il sito dal punto di vista tecnico e grafico. Inoltre valuto e propongo nuovi strumenti e servizi. Attività che svolgo anche per la rivista Monaco imprese, pubblicata in formato digitale oltreché cartaceo e presto visualizzabile anche su iPhone e iPad.

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Sergio Giovannini, architecte et webmaster

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’architecte Sergio Giovannini a fait ses débuts sur Internet en 1995 avec la gestion des premiers serveurs de la faculté d’architecture de Gênes en Italie. Il est le webmaster de l’AIIM et du magazine Monaco Imprese Dans ces dernières années, la Toile a profondément changé en passant d’un moyen de communication spécialisé à un élément de la vie quotidienne : à la maison, au travail et dans la rue grâce aux smartphones et les changements sont toujours en cours. En 1996, Nicholas Negroponte, fondateur de Media Lab, écrivait des articles sur la revue Wired dans lesquels il traçait déjà certaines hypothèses de développement du réseau qui se sont réalisées par la suite, comme l’Internet mobile, les technologies tactiles et interactives. Bien entendu, cela a été aussi possible grâce à une majeure capacité d’élaboration des données à partir des portables. Comment peut-on concilier le travail sur le Net et la profession d’architecte? “Les deux activités sont complémentaires – nous dit Sergio Giovannini. Je suis spécialisé en architecture “responsable” et en bio architecture, deux domaines visant à rendre les constructions à mesure d’homme à travers un rapport plus responsable avec l’environnement et l’utilisation de matériaux naturels”. Pour l’AIIM, M. Giovannini suit la partie graphique et technique du site internet depuis la création de l’association. Il est chargé aussi de mettre en ligne de Monaco Imprese en format digital, dont une version sera bientôt disponible sur iPhone e iPad.

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DONNE IMPRENDITRICI

In visita da Treviso

Rencontre entre associations

Le imprenditrici monegasche con le colleghe italiane del Nord-Est - L’AFCEM rencontre l’AIDDA de la région italienne du nord-est

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’Associazione Femmes Chefs d’Entreprise (AFCEM), presieduta da Antonia Ivaldi, ha accolto a Monaco una delegazione di imprenditrici di Treviso aderenti all’AIDDA (Associazione Imprenditrici e Dirigenti d’Azienda) del Nord Est. La delegazione, guidata dal presidente Mara Borriero, riuniva diverse donne d’affari in rappresentanza di svariati settori economici, in particolare l’immobiliare, la logistica, le attrezzature industriali o per l’allevamento, la meccanica, l’abbigliamento, l’alberghiero, l’alimentare, la sanità. Le imprenditrici italiane si sono recate a Fontvieille in visita al sito produttivo di ASEPTA, diretto da Anne Marie Noir, membro dell’AFCEM. Al pranzo hanno presenziato l’ambasciatore d’Italia nel Principato, Antonio Morabito, con la moglie e JeanFrançois Robillon, presidente del Conseil National. Il pomeriggio è stato dedicato a incontri d’affari. Le imprendittrici italiane sono rimaste colpite dall’attivismo industriale di Monaco e dai suoi vantaggi fiscali. Interrogate sulle qualità necessarie per diventare in Italia una buona imprenditrice, le ospiti hanno citato la perseveranza, la capacità di lavorare e un compagno comprensivo per sostenerle. ..

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’Association des Femmes Chefs d’Entreprise (AFCEM), présidée par Mme Antonia Ivaldi, a reçu à Monaco une délégation de entrepreneuses de Trévise adhérentes à l’AIDDA (Associazione Imprenditrici e Dirigenti d’Azienda) de la région italienne du nord-est. La délégation conduite par sa présidente Mme Mara Borriero, regroupait des chefs d’entreprise de différents secteurs, notamment de l’immobilier, de la logistique, des équipements industrielles, de la ferronnerie, du matériel pour l’élevage, de la lingerie, de l’hôtelière, de la nutrition et de la santé. La délégation a visité à Fontvieille le site de production de la société ASEPTA, dirigée par Mme Anne Marie Noir, membre de l’AFCEM. Un déjeuner a suivi en présence de M. Antonio Morabito, ambassadeur d’Italie et de son épouse ainsi que de M. Jean-François Robillon, président du Conseil National. L’après-midi a été consacré à des rencontres d’affaires. Les chefs d’entreprises italiennes ont été séduites par l’activité industrielle de Monaco et l’attractivité fiscale. Interrogées sur les qualités requises pour la réussite d’une femme chef d’entreprise en Italie, elles ont répondu la persévérance, le travail et un compagnon compréhensif pour les soutenir...

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DONNE IMPRENDITRICI

Hilde Haneuse Heye Blue Wave Software Dopo aver ricoperto diversi incarichi come direttore generale, Hilde Haneuse giunge a Monaco nel 1991 dove lavora con il marito nel gruppo Microtek. Nel 2004 fonda Colibri, una agenzia per consulenze nell’ambito del marketing strategico che occupa 17 dipendenti. Nel marzo 2010 è nominata Presidente Delegato di Blue Wave Software, editore e sviluppatore di software di gestione dell’informazione strategica di impresa. Specialista in business intelligence e gestione delle relazioni con la clientela attraverso la sua piattaforma ActivPortal, Blue Wave Software vanta numerosi clienti nel settore bancario, assicurativo, aeroportuale e delle camere di commercio. Membro del comitato direttivo dell’AFCEM dal 2005, Hilde Haneuse ne è il vicepresidente e ha lanciato con Francine Conrad il progetto ‘Entrepreneuriat Féminin et Solidarité Numérique’ in Senegal. Assurant depuis 1988 des postes de direction générale, Hilde Haneuse arrive à Monaco en 1991 où elle travaille avec son mari dans le groupe Microtek. En 2004 elle constitue Colibri, une agence conseil en marketing stratégique avec 17 employés. En mars 2010 elle est nommée Présidente Déléguée de Blue Wave Software, éditeur et intégrateur de solutions de gestion de l’information stratégique de l’entreprise. Spécialiste en business intelligence et gestion de la relation client avec sa plateforme ActivPortal, Blue Wave Software compte de nombreux clients dans le monde bancaire, des assurances, des aéroports et des chambres de commerce. Membre du comité directeur de l’Association des Femmes Chefs d’Entreprise de Monaco (AFCEM) depuis 2005, elle en est vice-présidente depuis 2008 et a lancé avec Francine Conrad le projet « Entrepreneuriat Féminin et Solidarité Numérique » au Senegal.

Nicole Delacour-Law NDL Nicole Delacour Law, di nazionalità britannica, è residente a Monaco dal 1980. Ha iniziato la sua carriera come agente commerciale a Milano dove rappresentava marche francesi di alta moda. In Brasile per dieci anni si è occupata di cappelli per matrimoni e cerimonie. In seguito si è trasferita a Bangkok e a Hong Kong, dove suo marito era prefetto di polizia. Al ritorno a Monaco ha aperto un negozio di articoli regalo e l’ufficio NDL di import-export che si occupa di refrigerazione industriale in Nordafrica. Si è specializzata nell’ecologia, nello smaltimento e nel riciclo di rifiuti come quelli ospedalieri, sacchi in plastica o derivati della lavorazione del petrolio. È membro fondatore della Associazione monegasca delle donne dirigenti d’impresa e, a livello mondiale, della Task Force Europe. © Valentina De Gaspari

Nicole Delacour Law, de nationalité britannique, est résidente à Monaco depuis 1980. Elle a commencé son activité en tant qu’agent commercial à Milan pour des marques françaises d’accessoires de haute couture. Puis, au Brésil, où elle a traité des chapeaux-coiffures pour mariages et receptions pendant 10 ans. Elle s’est déplacée ensuite à Bangkok et à Hong Kong où son mari était préfet de police. A Monaco elle a ouvert une boutique de cadeaux (‘La Maison’) et une agence commerciale et d’import-export sous le nom de NDL, spécialisée dans la réfrigération industrielle en Afrique du Nord. Depuis peu elle se consacre au domaine de l’écologie : broyeurs de déchets - en particulier pour les hopitaux recyclage de sacs en plastique ainsi que dépollution des bouts pétroliers, surtout en Afrique du nord et de l’ouest. Elle est menbre fondatrice de l’Association Femmes Chefs d’Entreprise et, au niveau mondial, de la Task Force Europe.

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FEMMES CHEFS D’ENTREPRISE

Sylvie Biancheri Grimaldi Forum Monaco Sylvie Biancheri, monegasca, 44 anni, è diplomata alla Ecole Supérieures Libre des Sciences Commerciales Appliquées. Dopo una esperienza presso SEITA come controllore di gestione, entra al Crédit Lyonnais dove cura i finanziamenti per le operazioni di commercio estero di grandi gruppi francesi. Alla fine del 1989 è nominata responsabile per i finanziamenti della zona America Latina all’Unione Europea di CIC, poi nel 1992 integra il gruppo Faugère e Jutheau/Marsh & Mc Lennan per fondare il dipartimento ‘Rischi politici e finanziari’. Al suo ritorno a Monaco nel 1995 entra alla Direzione del Turismo e dei Congressi. Dal 1998 fa parte della cellula di prefigurazione del Grimaldi Forum prima di diventarne direttore generale del Grimaldi Forum nel 2002. È cavaliere dell’Ordine del Merito francese e dell’Ordine monegasco di Saint-Charles.

Janick Rastello-Carmona Expert Comptable - Commissaire aux Comptes Janick Rastello-Carmona è nata a Monaco nel 1956. Dopo la maturità al Liceo Albert I, frequenta la Scuola Superiore di Commercio di NizzaCERAM, laureandosi nel 1978 in Finanza. Apassionata della cultura italiana, ottiene poi una laurea in lingua e letteratura italiana. Prosegue quindi i suoi studi ottenendo il diploma di studi superiori di contabilità. Dopo un tirocinio presso un commercialista di Nizza, apre nel 1981, a 25 anni, il suo studio a Monaco. Nel 1988 diventa commercialista e revisore contabile, con una tesi sugli aspetti giuridici, fiscali, sociali e contabili delle attività economiche in Italia. Membro del’Ordine dei dottori commercialisti del Principato, dirige uno studio di sette persone. È membro fondatore e tesoriera dell’Associazione monegasca delle donne dirigenti d’impresa.

© Valentina De Gaspari

Sylvie Biancheri, monégasque, 44 ans, est diplômée de l’ E.S.L.S.C.A. (Ecole Supérieures Libre des Sciences Commerciales Appliquées). Après un passage à la SEITA en qualité de contrôleur de gestion, elle rejoint le Crédit Lyonnais pour monter des financements d’opérations de commerce extérieur pour des grands groupes tels qu’Aérospatiale, Thomson, Alcatel. Fin 1989, elle devient responsable des financements de la zone Amérique Latine à l’Union Européenne de CIC puis rejoint en 1992 le groupe Faugère et Jutheau / Marsh & Mc Lennan pour y créer le département “Risques politiques et financiers”. A son arrivée à Monaco en 1995, elle intègre la Direction du Tourisme et des Congrès. Dès janvier 1998, elle fait partie de la cellule de préfiguration du Grimaldi Forum Monaco, avant d’en occuper le poste de directeur général en 2002. Sylvie Biancheri est Chevalier de l’Ordre du Mérite français et Chevalier de l’Ordre de Saint-Charles.

Janick Rastello-Carmona est née à Monaco en 1956. Après son Baccalauréat au Lycée Albert I en 1974, elle sort diplômée en 1978 de l’Ecole Supérieure de Commerce de Nice-CERAM, option Finances. Passionnée de culture italienne, elle obtient sa licence en italien la même année. Elle poursuit ses études en obtenant son Diplôme d’Etudes Comptable Supérieures. Après un stage dans un cabinet niçois, elle fonde en 1981 à Monaco son propre cabinet de Comptable Agréée , à l’âge de 25 ans. Par la suite, elle devient Expert Comptable et Commissaire aux Comptes en 1988, après avoir soutenu un mémoire portant sur les aspects juridiques, fiscaux, sociaux et comptables des implantations économiques en Italie. Actuellement à la tête d’un cabinet de sept personnes et membre de l’Ordre des Experts Comptables de Monaco, elle est cofondatrice de l’Association FCE de Monaco dont elle est également la Trésorière.

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IMMOBILIER

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Il mercato è in stallo

Le secteur ralentit à Monaco Ne parliamo con Antonia Ivaldi di Monte-Carlo Privilège Immobilier

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ulla a che vedere con e famigerate bolle immobiliari che hanno quasi fatto stramazzare le economie di Spagna e Stati Uniti: tuttavia è indubbio che il mercato della casa a Monaco ha subito una battuta d’arresto e addirittura un ridimensionamento rispetto a un paio di anni fa. Le crisi di questi ultimi anni hanno avuto un peso nella ridefinizione dei prezzi di mercato, come anche lo scudo fiscale italiano che ha convinto molti connazionali a disinvestire nel Principato. Ma è altrettanto vero che si è chiuso un ciclo, caratterizzato da una crescita elevatissima dei valori. In verità, per questo settore l’andamento ciclico è una peculiarità che non preoccupa né stupisce gli operatori. Anche perché a ogni battuta d’arresto è sempre seguita, in tempi brevi, una evidente ripresa e alla fin fine i bilanci sono sempre positivi. Lo stop è evidente: gli 80mila euro al metro quadrato registrati due anni fa nel Carré d’Or – cifre che avevano fatto di Monaco la seconda città più cara al mondo - si sono ridotti di un buon 30 per cento. L’immobiliare di lusso, magari vista mare, oggi ha valori compresi tra i 20-30mila euro mq sul boulevard d’Italie e i 45-50mila della zona di Fontvieille. Il valore dei prodotti base, senza particolari attrattive, è omai inferiore ai 20mila euro. Il calo, naturalmente, procede di pari passo con quello delle compravendite (siamo a meno 50 per cento rispetto al 2007, quando si registrarono più di 400 transazioni): bisognerà vedere quando e su che valori i due parametri si stabilizzeranno. Ne parliamo con Antonia Ivaldi, della agenzia MonteCarlo Privilège: “C’è una grande caduta delle vendite nel 2010 rispetto al già pessimo 2009 e non vedo segnali di ripresa. Alla crisi internazionale si sono aggiunte ragioni specifiche: sono pochi i nuovi residenti nel Principato, al contrario, alcuni hanno preferito spostarsi altrove”. Ma a Monaco si possono ancora fare buoni affari? “Sì, l’attrattività è sempre molto alta. Direi che chi compra oggi a prezzi intorno ai 20mila euro mq fa sicuramente un buon affare. L’immobiliare a Monaco è ancora un ottimo investimento e ci sono vantaggi specifici: per esempio il rischio di morosità per chi dà in affitto è decisamente basso e comprare è molto semplice. Il governo sta studiando misure di rilancio del settore. Ne usciremo bene, la crisi è dappertutto, bisogna lasciar passare questi due-tre anni e il mattone – specialmente a Monaco - si confermerà ancora una volta il miglior bene rifugio in assoluto”.

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ien à voir avec les bulles spéculatives qui ont fait trembler l’Espagne et les Etats Unis, mais le marché immobilier monégasque s’est bel et bien arrêté. La crise a eu de fortes répercussions sur les prix et le bouclier fiscal en Italie a poussé beaucoup de ressortissants italiens à désinvestir en Principauté. Il est vrai aussi que cette période marquée par une poussée vertigineuse des prix, est terminée. Néanmoins les opérateurs ne s’inquiètent pas car ce marché est caractérisé par des phases cycliques : chaque marque d’arrêt a été suivie par une reprise. Aujourd’hui le stop est évident : les 80.000 euros au mètre carré d’il y a deux ans dans le Carré d’Or – un chiffre qui avait fait de Monaco la deuxième ville la plus chère au monde – se sont réduit d’un bon 30%-40% voire plus. Les prix de immobilier de standing se situe entre 45 et 50.000 euros, et celle des biens sans atouts particuliers, est désormais inférieure à 20.000 euros le mètre carré. Bien évidemment, cette baisse suit de même pas le nombre des transactions (50% de moins par rapport à 2007). Mme Antonia Ivaldi, de l’agence Monte-Carlo Privilège Immobilier nous expose la situation : “Nous avons eu une forte chute des ventes en 2010 par rapport à 2009 qui a été déjà une très mauvaise année, et je ne vois aucun signal de reprise. A la crise se sont ajoutés d’autres aspects négatifs : très peu de personnes sont venues s’installer en Principauté, par contre, beaucoup de résidents ont quitté le Pays”. Est-il possible de faire encore de bonnes affaires à Monaco ? “Oui, l’attractivité est toujours très importante. Je dirais même que les investisseurs qui achètent aujourd’hui, à un prix d’environ 20.000 euros le mètre carré, font certainement une excellente affaire. L’immobilier monégasque représente encore une excellente opportunité patrimoniale et le marché présente des avantages indéniables : fiscalité zéro, pas de droits de succession ou de donation en ligne directe, risque moindre de loyers impayés ... Le gouvernement est en train d’étudier des mesures pour relancer la croissance. Il faut laisser passer encore quelques années et la “brique”, notamment à Monaco, se confirmera encore une fois comme une valeur sûre”.

L’opinion de Antonia Ivaldi

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Turismo, la ripresa è in atto Il punto di vista degli operatori del sindacato monegasco degli agenti di viaggio

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l turismo è una risorsa fondamentale per il Principato, ed è anche un settore particolarmente colpito dalla crisi dell’ultimo biennio. Monaco Imprese ha intervistato alcuni operatori aderenti allo SMAV (sindacato monegasco delle agenzie di viaggio) per tastare il polso del mercato. I primi intervistati fanno parte della categoria dei revendeurs, cioè agenzie che offrono pacchettiviaggio. L’ultima testimonianza invece è di un réceptif vale a dire un operatore che si occupa del turismo in ingresso a Monaco. Stéphanie Tournier (Carlson WagonLit Travel) parla di un eccellente 2008 per i viaggi di affari e di un 2009 a mezze tinte, un’annata per la quale è stato necessario lavorare al fine di limitare i danni. “Il Principato è stato relativamente risparmiato dalla crisi, almeno in rapporto alla Francia. Per il 2010 constatiamo una leggera ripresa, anche se siamo ancora lontani dalle cifre di due anni fa... Il bilancio di quest’anno è incoraggiante, soprattutto tenendo conto di quanto ha dovuto subire l’industria turistica, dall’eruzione del vulcano islandese in aprile, agli scioperi, alla concorrenza del web”. la Tournier aggiunge anche Il ritorno degli statunitensi che “grazie all’eruè un segnale importante zione del vulcano Eyjafjöll la clentela perché è da lì che verrà la ha potuto giudicare la nostra reattività ripresa economica e la nostra capacità di essere presenti nei momenti difficili. Alla Carlson Wagonlit Travel tutto il personale è stato mobilitato per il fine settimana che ha seguito l’eruzione. È questo plus in materia di servizi che fa la differenza”. È d’accordo Corinne Bertani (Heli Air Voyages): malgrado i capricci del clima, le catastrofi naturali, i disordini politici e la crisi economica, le agenzie di viaggio del Principato sono state vicine ai clienti in questi momenti difficili, per fornire un servizio di qualità. Per quanto riguarda l’estate 2010, la Bertani dice che sovente si utilizza il last minute, con una vera concorrenza da parte delle agenzie su internet, a cui le imprese monegasche rispondono puntando sul servizio. “Noi – dice la Bertani – non siamo solo dei commercianti, facciamo anche da consulenti per il viaggio. Purtroppo certi clienti ne approfittano e forti dei consigli gratuiti ottenuti in agenzia prenotano poi il loro viaggio attraverso il web. Assistiamo però a un ritorno verso le agenzie, segno

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che non sempre attraverso internet si trova quello che si sta cercando. A Monaco, tra le destinazioni di tendenza del 2010 troviamo in cima alla lista gli Stati Uniti, in piena ripresa malgardo l’inasprimento – per ragioni di sicurezza - delle formalità di ingresso nel Paese: seguono poi l’Italia – in particolare la Sardegna – la Spagna, la Norvegia e i Paesi nordici. Nota stonata la Grecia, contrariamente agli anni precedenti. Le crociere all inclusive in Mediterraneo o nei Paesi del nord figurano anch’esse tra i valori sicuri di questa estate 2010, spesso in versione last minute. Per l’inverno Mauritius e le Maldive sono sempre affascinanti. C’è un ritorno di interesse per il Kenya e i safari. Per quanto riguarda le tipologie di cliente: le agenzie di Monaco lavorano principalmente con grandi società e clienti alto di gamma, ma propongono anche prodotti accessibili a tutti. In altre parole, a Monaco, se jet privato e servizi a 5 stelle sono garantiti, il viaggiatore dai mezzi più modesti può trovare di che soddisfare i suoi desideri, contrariamente a quello che siamo abituati a pensare. Un effetto della crisi: poche domande insolite da parte dei clienti. Le incertezze economiche spingono verso pacchetti di viaggio ben confezionati e rassicuranti”. Evelyne Mancini De Boni, di Allied Monte-Carlo, non fa catastrofismi, parla di ripresa e si mostra assai ottimista per il futuro. “Come noto, il 2009 è stato un anno a tinte fosche. Dall’ottobre 2008, molti programmi sono stati annullati come conseguenza degli avvenimenti internazionali. Il 2010 è migliore. I clienti americani considerano di nuovo Monaco con concreto interesse per il 2011 e addirittura per il 2012. Sono Usa che danno il polso del mercato, perché è da lì che riparte l’economia: dall‘inizio dell’anno abbiamo gestito una quindicina di dossier riguardanti gli americani e un’altra mezza dozzina si sta perfezionando. Il resto d’Europa non ci ha dimenticati, grazie ai voli diretti e low cost che fanno capo all’aeroporto di Nizza. Le prenotazioni sono piuttosto sbilanciate verso il Last Minute e questo vale anche per gli americani. Gli alberghi fanno molti sforzi sulle tariffe e Monaco non è più cara di Parigi o Barcellona. In questo periodo di difficoltà economiche, i clienti hanno imparato a negoziare e tutti vogliono il meglio a prezzi di concorrenza. È molto faticoso far capire che ogni servizio ha un prezzo e che non vogliamo sacrificare la qualità per offrire prezzi al ribasso. Il 2011 si annuncia comunque abbastanza positivamente e ci siamo accorti che il settore è in piena ripartendo”.

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OPINIONS

Tourisme : reprise annoncée L’avis des adhérents au syndicat monégasque des agences de voyages

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e tourisme est une ressource fondamentale pour l’économie monégasque. C’est un secteur qui a été très touché par la crise des deux dernières années. Monaco Imprese a interviewé certains opérateurs adhérents au SMAV (Syndicat Monégasque des Agences de Voyages) pour connaître leurs points de vue. Carlson WagonLit Travel : Mme Stéphanie Tournier nous parle d’une excellente année 2008 pour les voyages d’affaires et d’une année 2009 en demi-teinte, au cours de laquelle il a fallu limiter les dégâts. « Même si l’année dernière a été difficile – ajoute Mme Tournier - Monaco a été relativement épargné par rapport à la France ». Pour 2010, elle constate une légère reprise par rapport à 2009, même si on est encore loin des chiffres de 2008. Le bilan est donc encourageant par rapport à tout ce qu’a subi l’industrie du voyage : éruption du volcan islandais en avril dernier, grèves, conjoncture économique. Le secteur a résisté. « Avec le problème des vols aériens annulés, lié au nuage de poussières volcaniques en Islande, les clients ont pu juger notre réactivité et notre capacité à résoudre rapidement des situations extrêmement difficiles » continue Mme Tournier. « Tout le personnel de Carlson Wagonlit Travel était au travail pendant le weekend qui a suivi l’éruption. C’est ce plus au niveau du service qui fait la différence ». Elle a enfin évoqué la forte concurrence exercée par la Toile. Même écho chez Heli Air Voyages où Mme Corinne Bertani, présidente du SMAV, nous confie que, malgré les caprices climatiques, les catastrophes naturelles, les troubles politiques et la crise qui ont touché le secteur, les agences de voyages de la Principauté ont suivi leurs clients dans ces moments difficiles, pour leur apporter un service de qualité. Pendant l’été, les réservations sont souvent des « dernières minutes », avec une vraie concurrence exercée par les réservations en ligne sur le web. Une concurrence à laquelle les agences de Monaco s’adaptent néanmoins en misant sur le service. « Notre métier consiste à donner une envie d’évasion - souligne Mme Bertani - mais nous ne sommes pas seulement des revendeurs, nous avons aussi une vraie activité de conseil-voyages. On peut cependant déplorer que certains clients cherchent à se rassurer auprès des agences qui leur fournissent des conseils gratuits, et forts de ces conseils, ils réservent ensuite leurs voyages sur le web pour économiser. Heureusement, le retour de certains clients en agences démontre qu’ils ne trouvent

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pas toujours ce qu’ils veulent ». A Monaco, parmi les destinations tendances de 2010, nous retrouvons en tête de liste les USA, en pleine reprise, malgré le frein sécuritaire et le durcissement des formalités d’entrée dans le pays. L’Italie, notamment la Sardaigne, l’Espagne, la Norvège et les pays nordiques sont aussi en bonne position. Contrairement aux années précédentes, la Grèce s’en sort assez mal. Les croisières all inclusive, dans les pays nordiques ou en Méditerranée, figurent aussi parmi les valeurs sûres, mais souvent en version « dernière minute ». Pour Mme Bertani, l’île Maurice et les Maldives devraient encore séduire cet hiver. Autre perspective : un retour d’engouement pour le Kenya (safaris) et la Thaïlande, sous réserve du maintien de la stabilité politique dans le pays. Pour les séjours plus populaires, la République Dominicaine devrait elle aussi figurer parmi les destinations phares. Effet possible de la crise ? « Peu de demandes insolites de la part des clients », dit-elle. « Les incertitudes économiques semblent inciter les voyageurs à opter pour des séjours bien packagés avec des programmes 100% balisés et rassurants ». Chez Allied Monte-Carlo, loin de faire du catastrophisme, Evelyne Mancini de Boni parle de reprise en 2010 et se montre assez optimiste pour l’avenir : « L’année 2009 a été assez mauvaise. De nombreux Incentives et programmes ont été annulés dès octobre 2008. L’année 2010 s’annonce toutefois meilleure. Les Incentives sont reprogrammés et les clients américains reprennent en considération la Principauté de Monaco aussi bien pour 2011 que pour 2012 ». Pour Mme Les agences de Monaco Mancini de Boni, répondent à la concurrence le baromètre du secteur reste le de la Toile en misant sur les marché américain, services à la clientèle l’un des moteurs principaux de l’économie. Pour cette raison, l’année 2011 s’annonce pour le moment assez positive. Par contre, Monaco est perçue comme une destination “luxueuse” qui ne correspond pas toujours à l’image que les entreprises recherchent pour leurs évènements. Pourtant, les hôteliers font des efforts importants sur leurs tarifs et la Principauté n’est pas plus chère que Barcelone ou Paris. Concernant le profil des clients, si les agences de Monaco travaillent majoritairement avec des sociétés et des particuliers à fort pouvoir d’achat, elles proposent aussi toutes sortes de produits accessibles à tous.

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ATTUALITÀ FISCALI

ACTUALITES FISCALES

Italia, giro di vite sui paradisi fiscali Pression italienne sur les paradis fiscaux Fissato l’obbligo di comunicare al fisco le operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2010 con controparti inserite nelle black list. Il monitoraggio fiscale riguarda gli scambi commerciali tra Monaco e l’Italia

Le fisc introduit l’obligation de renseigner toute transaction effectuée à partir de juillet 2010 avec les opérateurs dans les listes noires. Cette surveillance touche les échanges entre Monaco et l’Italie

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l fine di contrastare le frodi fiscali, con la circolare 53/E del 21.10.2010, l’agenzia italiana delle entrate ha stabilito che tutti i soggetti titolari di partita IVA che intrattengono rapporti con controparti localizzate nei “paradisi fiscali” sono tenuti a comunicare telematicamente alla stessa agenzia, i dati relativi alle transazioni. In Italia sono considerati “paradisi fiscali” gli Stati o territori compresi nelle “black list” contenute nel DM del 4.5.1999, relativo alla presunzione di residenza in Italia delle persone fisiche, e nel DM del 21.11.2001, emanato ai fini dell’applicazione della disciplina sulle imprese controllate estere. E’ sufficiente che lo Stato o territorio estero appartenga a una sola delle due liste perché scatti l’obbligo di invio dei dati all’agenzia delle entrate. L’amministrazione fiscale ha chiarito che non hanno rilevanza i vincoli soggettivi e oggettivi indicati nelle liste, per cui l’obbligo di comunicazione da parte del soggetto passivo IVA italiano scatta indipendentemente dalla natura giuridica e dall’attività svolta dalla controparte estera che acquista o cede beni o servizi. Ad esempio, è tenuto all’obbligo di comunicazione il soggetto IVA italiano che effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di un operatore economico stabilito in Svizzera anche qualora si tratti di una società soggetta alle imposte. Pertanto, devono essere comunicate, se effettuate con operatori di Paesi “black list” (tra i quali figura il Principato di Monaco) le cessioni e gli acquisti di beni - incluse le esportazioni e le importazioni - e le prestazioni di servizi rese e ricevute, siano esse soggette o non soggette a IVA. La comunicazione mensile o trimestrale, a seconda che si superi o meno la soglia dei 50mila euro, deve indicare, per ciascun fornitore o cliente estero: 1) i dati della controparte nel “paradiso fiscale”, vale a dire la partita IVA o qualsiasi altro codice identificativo. Bisogna poi segnalare, se persona fisica: ditta, nome e cognome, data e luogo di nascita, domicilio; se persona giuridica: denominazione o ragione sociale e sede; 2) i dati delle transazioni intrattenute con ciascuno di tali soggetti, vale a dire l’importo delle operazioni attive e passive, distinto a seconda del regime IVA applicato (operazioni imponibili, non imponibili, esenti); l’importo dell’IVA se applicabile; le note di variazione emesse e ricevute.

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fin de lutter contre les fraudes, la circulaire 53/E du 21.10.2010 de l’agence italienne des recettes fiscales (agenzia delle entrate) a établi que toutes les personnes physiques ou morales soumises à la TVA entretenant des rapports avec des contreparties domiciliées en des ‘paradis fiscaux’, sont tenues de transmettre par voie télématique à la même agence toutes les informations sur ces transactions. En Italie, les textes en vigueur considèrent comme étant ‘paradis fiscaux ‘ les Etats ou territoires inscrits dans les ‘listes noires’ fixées par le décret ministériel du 4.5.1999, relatif aux personnes physiques, et le décret ministériel du 21.11.2001 sur les entreprises étrangères contrôlées. Il suffit que l’Etat ou le territoire étranger appartienne à une seule des deux listes pour que les informations soient envoyées à l’administration fiscale. Par ailleurs, cette dernière a communiqué que les conditions particulières édictées dans ces listes - liées aux différentes formes juridiques et activités économiques - ne doivent pas être prise en considération. Par exemple, un assujetti italien qui cède des biens auprès d’un acteur économique suisse (pays figurant dans les listes noires pour certains opérateurs non soumis aux impôts) est tenu à en informer le fisc de toutes façons. En conclusion, doivent être déclarées, si effectuées avec des entités économiques établies en des pays dans les listes noires (dont Monaco fait partie) : toutes les cessions et les acquisitions de bien, exportations et importations incluses, ainsi que les prestations de services reçues et rendues, qu’elles soient ou non imposables à la TVA. La communication, mensuelle ou trimestrielle en fonction du dépassement du seuil de 50.000 euros, doit indiquer pour chaque fournisseur ou client étranger : 1) les codes d’identification (TVA, RCI ...), l’enseigne , le nom et prénom, la date et le lieu de naissance, le domicile s’il s’agit d’une personne physique, ou bien, la dénomination ou la raison sociale, le siège pour les personnes morales ; 2) les détails des transactions effectuées, c’est-à-dire le montant total des opérations actives et passives en fonction du régime de la TVA appliqué (opérations imposables, non imposables, exemptées) ; le montant de la TVA éventuellement due, les avoirs émis ou reçus.

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LIBERO PROFESSIONISTA (NOME COGNOME PROFESSIONE) ________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ INSEGNA E/O DENOMINAZIONE-RAGIONE SOCIALE _________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ RAPPRESENTANTE LEGALE DELL’IMPRESA NOME____________________COGNOME___________________________QUALIFICA____________________________ MAGGIORI ESPONENTI NOME____________________COGNOME___________________________QUALIFICA____________________________ NOME____________________COGNOME___________________________QUALIFICA____________________________ DESCRIZIONE ATTIVITA' SVOLTA ____________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ INDIRIZZO___________________________________________________________________________________________ TELEFONO___________________________FAX _______________________ CELLULARE_______________________ E-MAIL __________________________________________ SITO WEB _________________________________________ DESIDERO ESSERE ISCRITTO IN QUALITA' DI SOCIO:  BENEMERITO (quota d'ingresso una tantum 750,00 Euro - quota annuale 2010: da un minimo di 1500,00 Euro)   ORDINARIO (quota d'ingresso una tantum 250,00 Euro)  • Persone Fisiche / Liberi Professionisti (senza RCI) (quota annuale 2010: € 200,00) • Imprese Individuali e/o Società di Persone (quota annuale 2010: € 350,00) • Società a Responsabilità Limitata (Sarl) (quota annuale 2010: € 500,00) • Società Anonime Monegasche (SAM) capitale  500.000 € (quota annuale 2010: € 500,00) • Società Anonime Monegasche (SAM) capitale  500.000 € (quota annuale 2010: € 750,00)  CORRISPONDENTE (senza diritto di voto) (nessuna quota d’ingresso)  • Liberi Professionisti, Imprese Individuali e/o Società di persone, Srl, SARL (quota annuale 2010: € 350,00) • SpA, SAM (quota annuale 2010: € 600,00) SOCI PRESENTATORI: 

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PROFESSION LIBERALE EXERCEE (NOM, PRENOM / NATURE) ______________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ENSEIGNE ET/OU DENOMINATION-RAISON SOCIALE _________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ REPRESENTANT LEGAL DE L’ENTREPRISE PRENOM____________________NOM___________________________QUALITE_________________________________ RESPONSABLES PRENOM ___________________NOM___________________________QUALITE_________________________________ PRENOM____________________NOM___________________________QUALITE_________________________________ DESCRIPTION DE L’ACTIVITE’ EXERCEE : ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________ ADRESSE ____________________________________________________________________________________________ TELEPHONE___________________________FAX _______________________ PORTABLE_______________________ E-MAIL __________________________________________ SITE WEB _________________________________________ DESIRE ETRE INSCRIT EN QUALITE DE MEMBRE:  BIENFAITEUR (droit d’entrée 750,00 Euros - cotisation annuelle 2010: à partir d’un minimum de 1500,00 Euros)   ORDINAIRE (droit d’entrée una tantum 250,00 Euros)  • Personnes Physiques / Professions Libérales (sans RCI) (cotisation annuelle 2010: 200,00 €) • Entreprises Individuelles et/ou Sociétés de Personnes (cotisation annuelle 2010: 350,00 €) • Sociétés à Responsabilité Limitée (Sarl) (cotisation annuelle 2010: 500,00 €) • Sociétés Anonymes Monégasques (SAM) capital  500.000 € (cotisation annuelle 2010: 500,00 €) • Sociétés Anonymes Monégasques (SAM) capital  500.000 € (cotisation annuelle 2010: 750,00 €)  CORRESPONDANT (aucun droit d’entrée)  • Professions Libérales, Entreprises Individuelles, Sociétés de Personnes, Srl, SARL (cotisation annuelle 2010: 350,00 €) • SpA, SAM (cotisation annuelle 2010: 600,00 €) MEMBRE PRESENTATEUR: M. ________________________________ DATE ____________

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