MONACOIMPRESE 2012 - n°18 - 4,50
L a R i v i s t a d e g l i I m p r e n d i t o r i I t a l i a n i d e l P r i n c i p a t o d i Monaco
Le Magazine des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco
€ italiano français
Pavillon Monaco
Expo 2012 Yeosu, Korea
Michele Vietti La fatica dei giusti
André Muhlberger Focus sulla sicurezza
José Badia Il Principato nel mondo
Le point sur la Sûreté Publique
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Un nouveau Club House
Centre de Presse Monaco
Monaco à l’international
Andrea Scotti Cabiale
L’état de la Justice en Italie
Yacht Club de Monaco Lavori in dirittura d’arrivo
ISSN 2079-1615 18-07-2012 15:51:45
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Sommario
MONACOIMPRESE
Sommaire
2012 - n°18 - 4,50
€ italiano français
L a R i v i s t a d e g l i I m p r e n d i t o r i I t a l i a n i d e l P r i n c i p a t o d i Monaco
Le Magazine des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco
Editoriale Editorial 2 José Badia Attualità Actualité 4 Expo 2012 Yeosu, Korea - Pavillon Monaco Affari esteri Affaires étrangères 10 Il ruolo internazionale di Monaco Monaco à l’international
Pavillon Monaco
Expo 2012 Yeosu, Korea André Muhlberger Focus sulla sicurezza
José Badia Il Principato nel mondo
Le point sur la Sûreté Publique
Yacht Club de Monaco Lavori in dirittura d’arrivo Un nouveau Club House
Centre de Presse Monaco
Monaco à l’international
Andrea Scotti Cabiale
L’état de la Justice en Italie
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Pavillon Monaco
Michele Vietti La fatica dei giusti
MONACOIMPRESE N°18 - 2012 www.monacoimprese.tm.mc Trimestrale
Trimestriel
Editore Editeur MEDIA PARTNER sarl Le Soleil d’Or - 20,Bd Rainier III MC 98000 Principauté de Monaco Tel.+377 93 50 15 90 info@mediapartner.mc
Direttore responsabile Directeur de la publication Fabrizio Carbone - fabrizio.carbone@mediapartner.mc Direttore commerciale Directrice commerciale Sophie Bourdillon - sophie.bourdillon@mediapartner.mc Caporedattore Rédacteur en chef Patrizio Barbera - pao@mediapartner.mc Webmaster Sergio Giovannini - info@sergiogiovannini.com Fotografo Photographe Claude Mizraki Iso - l’agence - agence.iso@gmail.com Traduzioni Traductions Studio Gentile Monaco sarl - studio@gentile.com
Stampato nel Principato di Monaco Imprimé à Monaco Diffusione nelle edicole Diffusion en kiosques SEC Monaco - Societé Presse Diffusion Deposito legale Dépot légal à parution ISSN 2079-1607
Vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione Tous droits de reproduction, même partielle, réservés
AIIM eventi AIIM événements 14 José Badia: cena dibattito José Badia : dîner-débat Imprenditori italiani Entrepreneurs Italiens 16 Bra Servizi - Gruppo Piumatti 18 La cucina è un palcoscenico Coup de théâtre en cuisine Finanza Finance 20 BPCA Monaco 22 Una piazza bancaria di eccellenza Monaco : un pôle d’attractivité bancaire Imprese Entreprises 24 Monaco Telecom Mobile Ritratti Portrait 26 Philippe Joannès, Fairmont Monte Carlo Panorama Panorama 28 Lo Yacht Club guarda al futuro En attendant le nouveau Yacht Club AIIM eventi AIIM événements 34 La sicurezza a Monaco La sécurité publique en Principauté Focus Focus 38 Sycom, il nuovo direttivo Le nouveau bureau du Sycom 39 La riforma delle pensioni non piace Retraites : un projet de loi à revoir 40 La mediazione, un servizio pubblico La médiation est un outil à connaître AIIM eventi AIIM événements 42 Per una Giustizia che funzioni Tour d’horizon de la Justice en Italie Management Gestion 44 Strategie per il dopo crisi Innovation et développement économique 4 News
Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco Association des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco 17, avenue de l’Annonciade-MC 98000 Principauté de Monaco - Tel.+377 93 50 44 90 info@aiim.asso.mc www.aiim.asso.mc Consiglio di Amministrazione-Conseil d’Administration: Fernanda Casiraghi (presidente); Niccolò Caissotti di Chiusano (vicepresidente); Fabrizio Carbone (segretario generale); Cristian Battaglia (tesoriere); Riccardo Arvati, Lorena Baricalla, Michele Florentino, Gianluca Fossat, Luciano Garzelli, José Giannotti, Paolo Risso, Gabriele Tagi (consiglieri)
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JosĂŠ Badia, Conseiller de Gouvernement pour les Relations ExtĂŠrieures
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attualità
Expo 2012 Yeosu, Korea Il Principato testimonia il suo impegno per la salvaguardia dei mari e degli oceani con il Padiglione Monaco (12 maggio-12 agosto 2012)
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La giornata nazionale di Monaco Domenica 3 giugno, la bandiera rossa e bianca ha sventolato sull’Expo Yeosu Korea 2012, in occasione della celebrazione della Giornata Nazionale di Monaco, in presenza del Principe Alberto II accompagnato da una delegazione ufficiale. L’alzata dei colori al suono dell’inno monegasco ha aperto questa giornata.
Il Principe si è complimentato con gli organizzatori dell’Expo per il lavoro realizzato e ha quindi sottolineato l’azione pionieristica svolta nel campo della protezione dei mari e degli oceani e il ruolo di volano giocato da Monaco nella messa in opera di zone di preservazione degli ecosistemi marini, in modo particolare nel Mediterraneo. Il Sovrano ha poi ricordato l’impegno della sua Fondazione sui temi della salvaguardia dei mari, degli oceani, degli ecosistemi e delle coste e ha colto questa occasione per annunciare la presentazione, nel contesto dell’Expo Yeosu, della terza Monaco Blue Initiative (MBI), una piattaforma di riflessione che riunisce i diversi attori scientifici, economici, politici e associativi, per dibattere attorno alla gestione sostenibile degli oceani. Foto sopra: la Fondazione Prince Albert II ha contribuito assieme all’Istituto Oceanografico e alla Fondazione Prince Albert I alla partecipazione del Principato all’Expo di Yeosu e alla Monaco Blue Initiative. A fianco : la foca monaca è la mascotte scelta per l’Expo 2012; simboleggia l’importanza della biodiversità nel Mediterraneo. È stata battezzata Monacus (dal nome latino Monachus monachus).
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eosu, città costiera della Corea del Sud di 300.000 abitanti, è principalmente sviluppata sul mare con un territorio che include 317 isole e un’economia basata sulla pesca. Non si poteva scegliere di meglio per questa Expo sul tema “Oceani e coste che vivono”, il cui obiettivo è mettere in luce le conoscenze e le tecnologie di gestione e protezione dei mari e degli oceani. Dopo l’entrata in vigore nel 1993 della Convenzione dell’ONU sul diritto dei mari e degli oceani, questi sono visti sempre di più come elementi essenziali per l’umanità in termini di risorse, di nutrizione, di spazio e di ambiente. Tuttavia, restano ancora da mettere in pratica molti sforzi per restituire agli oceani un ruolo prioritario per il futuro. Così l’Expo 2012 Yeosu Korea tenterà di riaffermare gli sforzi della comunità internazionale per assicurare la prosperità dell’umanità attraverso l’innovazione tecnologica e la salvaguardia dell’ambiente. L’Expo è situata nella zona portuale della città e si estende su una superficie di 1,77 km2 di cui 0,25 Km2 di superficie espositiva. Il Padiglione Monaco, 480 m2 di superificie dedicati “all’impegno storico del Principato nella protezione dell’ambiente, dei mari e degli oceani” è stato progettato e allestito dalla società coreana Toin Design and Communication. Realizzato con materiali riciclabili, bottiglie e vetri in PET, è composto da vari spazi, ognuno dei quali svela diverse atmosfere: dalle campagne a favore dei mari del mondo e dalle scoperte del Principe Alberto I, alle iniziative della Fondazione Principe Alberto II; dall’azione devastatrice subìta oggi dal Mediterraneo (inquinamento, riscaldamento, acidificazione, pesca incontrollata…) alle numerose organizzazioni che operano a partire da Monaco per la protezione degli oceani e dei mari, fino ad arrivare alle azioni per la conservazione dell’ecosistema marino. Legato da sempre al mare e agli oceani, il Principato non poteva trascurare la sua presenza a questa esposizione, il cui tema corrisponde alla sua filosofia di sviluppo attiva da molti secoli.
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TURISMO
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attualità Il nastro blu della facciata del Padiglione Monaco (foto in basso) è il simbolo dell’impegno del Principato in favore della protezione degli oceani e dei mari. Il nastro parte dall’ingressoe continua all’interno del padiglione accompagnando il visitatore alla scoperta di tutte le stanze come un filo d’Arianna.
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Il logo di Monaco all’Expo è stato ispirato dal Mediterraneo che bordeggia la costa del Principato. Alla fine del percorso nel padiglione, il visitatore è invitato a sottoscrivere la “Carta del Nastro Blu” (Charte du Ruban Bleu) riproducendo il nastro su uno schermo tattile, per suggellare la sua volontà di proteggere l’ambiente marino.
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actualitE
Expo 2012 Yeosu, Korea La Principauté marque son engagement pour la sauvegarde des mers et des océans au Pavillon Monaco (12 mai-12 août 2012)
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eosu, une ville côtière de 300 000 habitants en Corée du Sud résolument tournée vers la mer avec un territoire englobant 317 îles et îlots et une économie essentiellement basée sur la pêche. On ne pouvait pas mieux choisir pour cette exposition sur le thème : “Pour des côtes et des océans vivants”, dont l’objectif est de mettre en lumière les connaissances et les avancées technologiques en matière de gestion et de protection des mers et des océans. Depuis l’entrée en vigueur en 1993 de la Convention des Nations Unies sur le droit de la mer, les mers et océans apparaissent de plus en plus comme des éléments essentiels dans la résolution des problèmes auxquels l’humanité va avoir à faire face, aussi bien en termes de ressources, que de nourriture, d’espace ou d’environnement. Cependant les activités humaines ayant sérieusement détérioré le milieu marin et dangereusement entamé les réserves halieutiques, de nombreux efforts restent à mettre en oeuvre afin de rendre aux océans leur rôle majeur pour l’avenir. Ainsi l’Expo 2012 Yeosu Korea tentera de réaffirmer les efforts de la communauté internationale
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visant à résoudre ces problèmes et à assurer la prospérité et l’harmonie de l’humanité au travers des innovations technologiques et des actions en faveur de l’environnement. L’Expo est située dans la zone portuaire de la ville et s’étend sur une superficie de 1,77 km² dont 0,25 km² de surface d’exposition. Le Pavillon Monaco 480 m² d’exposition consacrés à «l’engagement historique de la Principauté dans la protection de l’environnement, des mers et des océans» : tel est le thème que Monaco a retenu pour son Pavillon, pensé et aménagé par la société coréenne Toin Design and Communication. Liée depuis toujours à la mer et aux océans par sa situation géographique et l’action de ses souverains, la Principauté se devait d’être représentée à cette exposition dont le thème correspond à sa philosophie de développement depuis plusieurs siècles. Le Pavillon, réalisé en matériaux recyclables, bouteilles et verres en PET, se compose de plusieurs espaces, dévoilant chacun différentes atmosphères : des campagnes menées sur les mers du monde et des
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actualitE
Photo ci-dessus : le prince Albert II avec la délégation officielle monégasque: de gauche, José Badia, Bernard Fautrier, Jean-François Robillon, Michel Roger. A gauche du Prince, le président du Comité d’Organisation de l’Expo 2012 de Yeosu (Corée du Sud) Kang Dong -Suk et le commissaire général Lee Jonn-Hee. Ci-dessous : un moment du défilé d’honneur au cours de la Journée Nationale de Monaco
découvertes scientifiques du prince Albert I aux actions de la Fondation du prince Albert II en faveur de l’environnement ; de l’ambiance dévastatrice que subit aujourd’hui la Méditerranée (pollution, humaine et industrielle réchauffement climatique) aux nombreuses organisations qui oeuvrent depuis Monaco pour la protection des océans et des mers, pour arriver enfin aux actions à mener pour la préservation de l’écosystème maritime. La Journée Nationale de Monaco Le drapeau rouge et blanc a flotté sur l’Expo Yeosu Korea 2012 dimanche 3 juin, à l’occasion de la célébration de la Journée Nationale de Monaco, en présence du prince Albert II accompagné d’une délégation officielle. Le lever des couleurs au son de l’hymne monégasque a ouvert officiellement cette journée placée sous le signe
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de la Principauté. Dans son allocution, le prince a félicité les organisateurs de l’Expo pour le travail remarquable accompli. Il a ensuite souligné l’action pionnière du prince Albert I en matière de protection des mers et des océans et le rôle moteur que joue Monaco dans la mise en place de zones de préservation des écosystèmes marins notamment en Méditerranée. Le Prince souverain a rappelé l’engagement de sa Fondation sur les questions de la sauvegarde des mers, des océans, de leurs écosystèmes et de leurs côtes et a saisi cette occasion pour annoncer la tenue, dans le contexte de l’Expo Yeosu, de la 3ème Monaco Blue Initiative (MBI) : une plateforme de réflexion rassemblant différents acteurs scientifiques, économiques, politiques et associatifs, pour débattre autour de la gestion durable des océans et leur protection.
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AFFARI ESTERI
Il ruolo internazionale di Monaco
I
ngegnere di formazione, José Badia è stato consigliere di governo per i Lavori Pubblici e gli Affari Sociali. Ambasciatore di Monaco in diversi Paesi europei, nel 2011 è stato nominato, dal principe Alberto II, consigliere di governo per le relazioni esterne. Monaco Imprese ha intervistato José Badia in occasione della conferenza tenuta per l’Associazione degli Imprenditori Italiani di Monaco. La campagna di comunicazione del governo mira ad accrescere l’attrattività del Paese e dei suoi punti di eccellenza mettendo l’accento sul “ruolo particolare” che Monaco ha nel mondo. Qual è oggi l’immagine del Principato nel contesto internazionale? Monaco è un Paese dinamico, un luogo che accoglie più di cento diverse nazionalità che vivono in piena armonia in un contesto economico, sociale e politico stabile: è anche un Paese sensibile ai problemi dei popoli in difficoltà, generoso, aperto agli altri attraverso lo strumento della cooperazione; rispettoso delle regole internazionali, impegnato nella protezione dell’ambiente e capace di applicare per se stesso le regole per lo sviluppo sostenibile, di cui tutti abbiamo bisogno. Questa mi sembra oggi l’immagine più accreditata del Principato. La stessa prospettiva è quotidianamente rilanciata a livello internazionale dalle rappresentanze monegasche all’estero, le ambasciate e i consolati, come anche gli uffici del Turismo monegaschi all’estero. Senza dubbio, il Principato di Monaco, conscio della sua forza di attrazione nel campo turistico ed economico, appare oggi come un autorevole leader d’opinione nel campo della salvaguardia ambientale, ma anche in materia di politica di cooperazione allo sviluppo. Quali sono i temi su cui Monaco si è impegnata in maniera più incisiva e con quali iniziative vengono sostenuti dal vostro Dipartimento? Il Principe Sovrano, il nostro primo ambasciatore, conduce una politica estera ambiziosa che punta ad accrescere l’influenza di Monaco nel mondo. In ogni momento dell’anno il Dipartimento per le Relazioni Esterne - che ho il privilegio di dirigere mette in pratica la politica del Principe sui temi che gli
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Intervista a José Badia, consigliere di governo per le Relazioni Estere, sul ruolo particolare del Principato nel contesto mondiale
sono più vicini e con il sostegno della rete diplomatica e consolare monegasca. Noi siamo il braccio armato di questa politica e portiamo a compimento questa volontà attraverso azioni mirate che rendono più efficace ogni operazione sul territorio. La rete diplomatica e consolare monegasca contribuisce attivamente alla politica di attrattività condotta dal governo del Principe. Promuove la cultura, il turismo, le iniziative nell’ambito della cooperazione umanitaria. Questa rete porta un contributo prezioso agli organismi pubblici e privati incaricati della promozione e della proiezione di Monaco all’estero. Il consolidamento dell’influenza internazionale del Principato passa anche dalla presenza di Monaco in seno agli organismi come l’ONU. Il governo enfatizza i temi che interessano particolarmente Monaco: i diritti dell’uomo, la protezione dell’infanzia, le persone handicappate, la lotta contro l’Aids, la salvaguardia dell’ambiente, la cooperazione allo sviluppo.
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AFFARI ESTERI
José Badia pronuncia il discorso di apertura al congresso sul tema “La gestione sostenibile degli oceani nel contesto di una economia verde e di sradicamento della povertà” tenutosi a Monaco nel novembre 2011
Il Principe Alberto II è spesso alla testa delle numerose missioni all’estero, accompagnato da delegazioni di imprenditori e di alti dirigenti monegaschi. Quali sono i risultati di questi viaggi nei settori dell’interscambio economico, dei rapporti bilaterali, della cultura, della salute, delle comunicazioni… I viaggi ufficiali del Principe sono l’occasione per promuovere le iniziative di Monaco sul teatro internazionale e per sviluppare le relazioni economiche bilaterali. Consentono di stringere rapporti preferenziali con le autorità dei Paesi che vengono visitati. In qualità di consigliere di governo per le Relazioni Esterne ho spesso l’onore, con i miei collaboratori, di far parte delle delegazioni ufficiali. Nel quadro di queste missioni incontro i miei colleghi ministri degli Esteri con i quali si tengono riunioni di lavoro particolarmente fruttuose che si concretizzano di frequente con la firma di accordi bilaterali di diverso tipo, a seconda del Paese, in materie quali la cultura, la sanità, le telecomunicazioni, la fiscalità, la cooperazione internazionale. D’altro canto, gli altri membri di queste delegazioni, per esempio la Chambre de Développement Economique, incontrano i principali dirigenti locali e ottengono regolarmente nuovi contratti e l’apertura di nuovi mercati nei Paesi in questione. A seguito di queste missioni, per un principio di reciprocità, Monaco accoglie delegazioni straniere ai massimi livelli. Lo stesso succede nell’ambito delle visite ufficiali, delle missioni di lavoro, delle conferenze internazionali che si tengono nel Principato. Quali sono le priorità e gli interventi di Monaco nel settore della Cooperazione internazionale?
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Il Principe Sovrano dà una particolare importanza al conseguimento degli OMD (obiettivi per lo sviluppo del millennio). Malgrado un contesto internazionale particolarmente difficile, il Principe ha ribadito l’impegno di Monaco di far parte del novero dei Paesi più solidali e, nei prossimi anni, di fare del Paese un luogo privilegiato per la promozione del partenariato al servizio dello sviluppo. La direzione della Cooperazione internazionale, che realizza la politica del governo in materia, ha fatto della lotta alla povertà la sua priorità. Gli otto obiettivi dell’OMD costituiscono il filo conduttore della politica di cooperazione allo sviluppo del governo e sono definiti da quattro campi prioritari di intervento: la salute, la scuola, la micro-economia, l’ambiente. Nel 2011, l’APD (aiuto pubblico allo sviluppo) di Monaco - finanziatore della politica di cooperazione - è stato pari a 10,7 milioni di euro, di cui 8,2 milioni allocati alla direzione della Cooperazione Internazionale. L’APD è distribuito attraverso quattro canali: la cooperazione bilaterale (partenariato con nazioni, collettività locali, ONG, fondazioni); cooperazione multilaterale (partenariato con organizzazioni internazionali quali Oms, Unesco, Unicef, Hcr, Onusida, Aiea, Oif, Osce); aiuti umanitari di emergenza; partenariati con Ong monegasche. La Cooperazione monegasca si appoggia alle competenze disponibili nel Principato: il Comune, il dipartimento delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dell’Urbanistica, il dipartimento dell’Interno, il dipartimento degli Affari Sociali e della Salute, e lavora in sinergia con le diverse rappresentanze permanenti di Monaco presso le organizzazioni internazionali, gli enti diplomatici e consolari di Monaco all’estero ed esteri nel Principato.
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AFFAIRES ETRANGERES
Monaco à l’international Interview de José Badia, conseiller de gouvernement pour les Relations Extérieures sur le “rôle à part” de la Principauté dans le monde
I
ngénieur de formation, José Badia a été conseiller de gouvernement pour les Travaux Publics et les Affaires Sociales. Ambassadeur de Monaco en plusieurs Pays d’Europe, il a été nommé , par le prince Albert II, conseiller de gouvernement pour les Relations Exterieures en 2011. José Badia a été interviewé par Monaco Imprese à l’occasion de sa conférence à l’Association des Entrepreneurs Italiens. Pour renforcer l’attractivité du pays et de ses pôles d’excellence, la campagne de communication du gouvernement princier met l’accent sur le “rôle à part” que joue Monaco dans le monde. Quelle est aujourd’hui l’image de la Principauté dans le contexte international ? Monaco est un pays dynamique, terre d’accueil de plus de cents nationalités qui vivent en harmonie dans un contexte économique, social et politique stable ; un pays sensible aux problèmes des peuples en difficultés, généreux, ouvert aux autres au travers de sa coopération. C’est aussi un pays respectueux des règles internationales, engagé dans la protection de l’environnement et mettant en oeuvre, chez lui, le développement durable dont nous avons tous besoin. Voilà, me semble-t-il, l’image aujourd’hui reconnue de la Principauté. Cette dynamique est relayée quotidiennement à l’international par les antennes monégasques à l’étranger comme nos ambassades, représentations permanentes et consulats ainsi que les bureaux de Tourisme monégasques à l’étranger. Il est incontestable
Sur quels thèmes le pays est particulièrement engagé et quelles sont les actions menées par votre Département pour y répondre ? Le prince Albert II est notre premier ambassadeur à l’étranger. Il mène une politique extérieure ambitieuse qui s’attache à accroître le rayonnement de Monaco à travers le monde. Tout au long de l’année, le département des Relations Extérieures, que j’ai le privilège de diriger, soutenu par le réseau diplomatique et consulaire monégasque, met en oeuvre la politique du Prince, sur des thèmes qui lui sont chers. Nous sommes le bras armé de cette politique et menons à bien cette volonté aux travers d’actions ciblées, rendant plus efficaces les opérations sur le terrain. Le réseau diplomatique et consulaire monégasque contribue activement à la politique d’attractivité menée par le gouvernement princier. Il promeut la culture, le tourisme et les actions monégasques de Coopération humanitaire. Ce réseau apporte une assistance précieuse aux organismes publics et privés chargés de la promotion et de la prospection de Monaco à l’étranger. Le renforcement du rayonnement international de la Principauté passe aussi par la présence de Monaco au sein des instances internationales comme l’ONU. Le gouvernement princier défend les sujets concernant tout particulièrement Monaco : Droits de l’Homme, protection des enfants, personnes handicapées, lutte contre le Sida, protection de l’environnement et Coopération au développement.
Le prince souverain est souvent à la tête de nombreuses missions Les voyages officiels du Prince Souverain sont à l’étranger, accompagné d’une l’occasion de promouvoir les actions de Monaco délégation d’entrepreneurs et de hauts fonctionnaires sur la place internationale et de développer monégasques. Quels sont les les relations économiques bilatérales fruits de ces déplacements en matière d’échanges que la principauté de Monaco, forte de son attractivité économiques et de développement des rapports en matière touristique et économique, apparaît bilatéraux (culturel, santé, télécommunication ...) ? également aujourd’hui comme un leader d’opinion Les voyages officiels du prince souverain sont en matière de sauvegarde de l’environnement, mais l’occasion de promouvoir les actions de Monaco sur également en matière de politique de Coopération au la place internationale et de développer les relations développement. économiques bilatérales. Ils permettent de nouer des
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relations privilégiées avec les autorités des pays dans lesquels ils sont organisés. En qualité de conseiller de gouvernement pour les Relations Extérieures, j’ai souvent l’honneur, avec mes équipes, de composer ces délégations officielles. En marge de ces voyages, je rencontre mes homologues ministre des Affaires Etrangères, avec l’organisation de réunions de travail fructueuses. Ces rencontres se concrétisent souvent par la signature d’accords bilatéraux qui fluctuent en fonction du pays (en matière de Culture, Santé, Télécommunication, Fiscalité, Coopération Internationale, ...). Par ailleurs, les autres membres qui composent les délégations comme la Chambre de Développement Economique, rencontrent des acteurs locaux importants et obtiennent régulièrement des promesses de contrats et l’ouverture de marché dans le pays visité. A la suite de ces voyages, et par réciprocité, Monaco accueille tout au long de l’année de nombreuses délégations étrangères de haut niveau. C’est également la venue de hautes personnalités dans le cadre de visites officielles, de visites de travail ou de conférences internationales à Monaco. Quelles sont les priorités et les interventions de Monaco dans le domaine de la Coopération Internationale ? Le prince souverain attache une importance toute particulière à la poursuite des Objectifs du Millénaire pour le Développement (OMD). Malgré un contexte international particulièrement difficile, le Prince a réaffirmé l’engagement de la principauté de Monaco de rejoindre le cercle des pays les plus solidaires et, pour les années à venir, de faire de Monaco un lieu privilégié pour la promotion des partenariats au service du développement. La direction de la Coopération Internationale, qui met en œuvre la politique de coopération au développement du gouvernement princier, a fait de la lutte contre la pauvreté sa priorité d’intervention. Les huit Objectifs du Millénaire pour le Développement constituent le fil conducteur de la politique de coopération au développement du gouvernement princier, qui sont déclinés à travers quatre domaines
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AFFAIRES ETRANGERES
d’intervention prioritaires : la Santé, l’Education, la Micro-économie, l’Environnement. En 2011, l’Aide Publique au Développement (APD) monégasque qui finance la politique de coopération au développement, s’est élevée à 10,7 millions d’euros, dont 8,2 millions d’euros alloués à la direction de la Coopération Internationale. L’APD monégasque est délivrée à travers quatre canaux d’acheminement : -une coopération bilatérale (partenariats avec des Etats, des collectivités locales et des ONG ainsi que des fondations) ; - une coopération multilatérale (partenariats avec les organisations internationales telles que Oms, Hcr, Onusida, Unicef, Aiea, Unesco, Oif, Osce) ; - une Aide Humanitaire d’Urgence ; - un partenariat avec les ONG monégasques. Pour ce faire, la Coopération monégasque s’appuie sur les compétences disponibles en Principauté : mairie de Monaco, département de l’Equipement, de l’Environnement et de l’Urbanisme, département de l’Intérieur, département des Affaires Sociales et de la Santé. Elle travaille aussi en synergie avec les différentes représentations permanentes de Monaco auprès des organisations internationales, représentations diplomatiques et consulaires de Monaco à l’étranger et étrangères en Principauté.
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Cena-dibattito con José Badia Rencontre avec le conseiller de Gouvernement José Badia
Alcune immagini dell’incontro organizzato dall’Associazione Imprenditori Italiani con il consigliere di Governo José Badia al Café de Paris Les images du dîner-débat organisé par l’Association des Entrepreneurs Italiens avec le conseiller de Gouvernement José Badia au Café de Paris
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Bra Servizi - Gruppo Piumatti
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n Italia c’è una realtà industriale che nonostante la crisi ha continuato a crescere. È la Bra Servizi, azienda capofila del Gruppo fondato da Giuseppe Piumatti, imprenditore piemontese che da trent’anni fa dei servizi per l’ambiente una missione di vita. Creata nel 1989, l’azienda di Bra (in provincia di Cuneo) nell’arco di vent’anni è cresciuta da ditta specializzata nel settore spurghi e trattamento liquidi fino a divenire una realtà all’avanguardia nella gestione integrata dei rifiuti, anche i più complessi, in grado di offrire un servizio a 360 gradi a imprese, Comuni e privati cittadini in tutto il Nord Italia, e non solo. I numeri parlano chiaro. Oltre 48 mila clienti e 390 Comuni serviti, 278 dipendenti, un parco mezzi all’avanguardia e un fatturato che continua a crescere: +14,7% nel 2011 e + 6,8% dal 2009. Il segreto di questo successo va ricercato nella passione e nell’entusiasmo del commendator Giuseppe Piumatti: “All’inizio ero io l’unico dipendente della Bra Servizi racconta - ero in azienda 365 giorni l’anno, per non lasciare mai soli i clienti. Battevo il territorio con il mio primo camion per risolvere problemi piccoli e grandi, dalla disotturazione di pozzi neri alla raccolta e trasporto di rifiuti di ogni tipologia. Alla fine l’impegno e la dedizione hanno ricompensato i miei sforzi: la soddisfazione maggiore è stata quella di creare ad inizio anni ’90 un metodo di gestione dei rifiuti orientato al recupero, anticipando la legislazione italiana”. Imprenditore determinato e dinamico già a partire dai primi anni ’90 Piumatti inizia ad ampliare l’offerta di servizi con la creazione e l’acquisizione di nuove attività, ognuna specializzata nel trattamento di specifiche esigenze in campo ecologico e ambientale, dalle bonifiche di siti contaminati allo smaltimento di rifiuti pericolosi, dal trasporto e recupero di rifiuti solidi, liquidi e polverulenti, ai servizi per l’edilizia e alla consulenza ambientale. Il Gruppo Piumatti diviene così un punto di riferimento del settore, in grado di offrire, grazie alla completa sinergia delle sue società, un servizio su misura in tutti gli ambiti di gestione e trattamento dei rifiuti.
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ne entité industrielle italienne qui brave la crise ! C’est la Bra Servizi, entreprise du Groupe fondé par Giuseppe Piumatti, entrepreneur piémontais qui depuis trente ans a fait des services pour l’environnement la mission de sa vie. Créée en 1989, l’entreprise de Bra (Côni), s’est spécialisée en vingt ans dans le secteur de la vidange et du traitement des liquides pour devenir une entreprise avant-gardiste en terme de gestion intégrée des déchets, même les plus complexes, en mesure d’offrir des services à 360 degrés aux entreprises, aux Communes et aux particuliers. Les chiffres parlent d’eux-mêmes. Plus de 48 000 clients et 390 communes servis, 278 salariés, et un chiffre d’affaires qui ne cesse de croître : +14.7% en 2011 et +6.8% en 2009. Le secret de ce succès : la passion et l’enthousiasme du Commandeur Giuseppe Piumatti : “Au départ, j’étais le seul salarié de Bra Servizi. Je travaillais 365 jours par an pour répondre sans cesse aux besoins des clients. Je traversais le territoire avec mon premier camion pour résoudre tous les problèmes, du débouchage des fosses septiques au recueil et au transport de déchets de tous types. Mon implication et mon dévouement ont récompensé mes efforts : la meilleure satisfaction est la création, au début des années 90, d’une méthode de gestion des déchets orientée sur la récupération qui a anticipé la législation italienne”. Entrepreneur déterminé et dynamique Giuseppe Piumatti propose une offre plus élargie de services avec la création et la mise en place de nouvelles activités, chacune spécialisée dans le traitement de déchets nécessitant des exigences dans le domaine écologique et environnemental, de l’assainissement de sites contaminés aux traitements de déchets dangereux, du transport et de la récupération des solides, liquides et pulvérulents, aux services pour le bâtiment et au conseil en matière d’environnement. Le Groupe Piumatti devient ainsi un point de référence dans le secteur, en mesure d’offrir, grâce à une complète synergie de ses sociétés, un service sur mesure dans tous les domaines de gestion et de traitement des déchets.
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ENTREPRENEURS ITALIENS
IMPRENDITORI ITALIANI
La cucina è un palcoscenico Un coup de théâtre en cuisine
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Luigi Mattera
n artista di livello che si scopre, inaspettatamente, ristoratore e, altrettanto all’improvviso, si innamora di Monaco. Da tenore a ristoratore: questa in due parole, la storia di Massimo La Guardia, fiorentino, tenore (è diplomato al conservatorio Cherubini del capoluogo toscano) un nome d’arte - divenuto ormai regola fissa scelto in onore di Fiorello La Guardia, sindaco di New York dal 1934 al 1945 e antenato diretto di Massimo. Una carriera artistica tuttora in corso e che l’ha portato a essere l’unico tenore al mondo a esibirsi alla Casa Bianca con un classico repertorio pucciniano. La svolta verso la ristorazione negli anni Novanta: “Per seguire mio figlio Jacopo che dopo due anni di apprendistato da Angelo Paracucchi - uno dei padri della cucina creativa italiana - ha scelto di aprire un locale tutto suo. Lui in cucina e io fra i tavoli, per me una novità assoluta”. Massimo e Jacopo rilevano nel 1994 il Vecchia Firenze; poi un paio di anni fa è la volta del Sans Soucis e ora del Massimo La Guardia Vecchia Firenze 2, al porto, e dell’8 e 1/2 (in omaggio al film di Fellini), dove si deroga alla cucina toscana per una scelta più franco-mediterranea.. Le cose sembrano andare bene: un tenore può fare il ristoratore, anche se il passaggio non è così evidente… “Sono due mestieri a contatto del pubblico: si sta in mezzo alla gente e questo mi piace” dice La Guardia. Come mai a Monaco? “Quasi per caso… stavamo cercando un ristorante da rilevare, non avevamo particolari preferenze… sarebbe potuto essere in qualunque altra parte del mondo. Invece è capitato Monaco: insomma, siamo stati fortunati…” “Qui ci troviamo benissimo - dice ancora La Guardia sia con gli italiani che con i monegaschi. Abbiamo ottimi rapporti con la famiglia sovrana, prima con Ranieri e ora con Alberto. Sento di dover ringraziare il Principato per come ci ha accolti e per come ha continuato a ospitarci. Anche noi abbiamo portato del nostro, lavorando e facendo apprezzare una cucina, quella toscana, che prima qui ben pochi conoscevano nelle sue eccellenze”. Dunque, più fiorentino o monegasco? “Io sono italiano e questo è un fatto che non si cancella. Ma monegasco, magari d’adozione, quello sì”.
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n artiste de grand talent tombe amoureux de Monaco et se découvre alors des capacités insoupçonnés de restaurateur. De ténor à restaurateur : voici en quelques mots l’histoire de Massimo La Guardia, ténor florentin (diplômé au Conservatoire Cherubini de Florence). Un nom d’art – désormais reconnu – choisi en l’honneur de Fiorello La Guardia, maire de New York de 1934 à 1945 et ancêtre direct de Massimo. Le seul ténor au monde qui, grâce à sa carrière toujours d’actualité, est parvenu à se produire à la Maison Blanche . Dans les années quatre-vingt-dix, un tournant est cependant pris pour s’orienter vers la restauration : « Pour suivre mon fils Jacopo, qui après deux ans d’apprentissage chez Angelo Paracucchi – un des pères de la cuisine créative italienne – a choisi d’ouvrir son propre établissement. Lui en cuisine et moi en salle, ce fut une véritable révélation ! » Massimo et Jacopo reprennent le Vecchia Firenze en 1994 ; il y a deux ans, le Sans Soucis et maintenant, c’est l’heure du Vecchia Firenze 2, au port, et du 8 et ½ (en hommage au film de Federico Fellini), où l’on déroge à la cuisine toscane pour offrir un choix plus francoméditerranéen. «Ce sont deux métiers en contact direct avec le public: être au milieu des gens, cela me plaît véritablement !» déclare Massimo La Guardia. Pourquoi Monaco ? « Presque par hasard… nous étions à la recherche d’un restaurant à acheter, nous n’avions pas de préférence particulière... nous l’aurions pu trouver dans n’importe quel coin du monde et ce fut Monaco : en fait, nous avons eu de la chance... » « Ici, nos relations avec les Italiens mais aussi avec les Monégasques sont excellentes. Il est d’ailleurs de mon devoir de remercier la Principauté pour l’accueil qu’elle nous a réservé et l’hospitalité qu’elle nous témoigne encore aujourd’hui. Nous avons, par le biais de notre travail, fait apprécier ici notre excellente cuisine toscane que peu connaissait. » Alors, Monégasque ou Florentin ? « Je suis italien, cela ne peut être renié, mais aussi et vraiment monégasque d’adoption ».
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FINANCE
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BPCA Monaco La Banca Popolare della Costa Azzurra (BPCA) è presente nel Principato di Monaco da dodici anni
La Banque Populaire de la Côte d’Azur (BPCA) est installée à Monaco depuis douze ans
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anca regionale del Gruppo BPCE - il secondo operatore bancario in Francia - la BPCA opera dal Var alle Alpi Marittime e a Monaco con più di cento uffici. Nel Principato, i 35 collaboratori sono ripartiti su tre agenzie, che si trovano sul porto di Fontvieille, sulla rue Grimaldi (Sainte Dévote) e allo Sporting d’Hiver. In queste strutture il personale, bilingue, riceve e consiglia la clientela italiana. La BPCA propone una gamma di servizi e di prodotti bancari nell’ambito dei suoi tre principali settori di riferimento: - Il Corporate Banking. La banca per i professionisti e le imprese. La BPCA gestisce i flussi finanziari dell’azienda e offre i mezzi per gestire qualunque transazione comprese quelle commerciali, anche a distanza. Questa banca finanzia inoltre i cicli produttivi, gli investimenti (compresi i leasing) e le operazioni di sviluppo dell’impresa. Forte di un servizio internazionale disponibile in loco, la Banca dà tutti gli strumenti per commerciare sui mercati esteri. Infine, le filiali del Gruppo, prendono incarico molti bisogni specifici delle aziende quali il completo finanziamento del posto-clienti o il sostegno di progetti di insediamento all’estero. - Il Personal Banking. Lo staff di BPCA nel Principato di Monaco gestisce tutte le operazioni di investimento patrimoniale della clientela; studia e finanzia qualunque progetto anche sotto forma di leasing o di prestito immobiliare su misura. - Il Private Banking, la gestione privata del risparmio. Consulenti specializzati accompagnano i clienti nello sviluppo dei loro assets, forti di una gamma complet di prodotti finanziari e di una gestione attenta dei portafogli e delle liquidità. Aderente alla Associazione degli Imprenditori Italiani di Monaco (AIIM), la BPCA incontra regolarmente gli investitori italiani nel corso delle varie manifestazioni. La Banca Popolare della Costa Azzurra a Monaco è la banca che invoglia ad agire!
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L’agence du Sporting
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anque régionale du Groupe BPCE - deuxième acteur bancaire français - BPCA étend son territoire du Var aux Alpes Maritimes et à Monaco avec plus de 100 points de contacts. En Principauté, 35 collaborateurs sont répartis sur trois agences situées sur le port de Fontvieille, sur la rue Grimaldi (Sainte Dévote) et au Sporting d’Hiver. Dans toutes ces structures, des collaborateurs et gestionnaires bilingues reçoivent et conseillent des prospects et clients italiens. BPCA propose une gamme de services et de produits bancaires étendue sur ses trois métiers : - le Corporate Banking, la banque pour les professionnels et les entreprises. BPCA gére les flux de l’entreprise, donne les moyens de gérer toutes transactions y compris marchandes et même à distance. Elle finançe les cycles d’exploitation, les investissements (leasing compris), les croissances externes. Grâce à un service international établi localement, la Banque offre tous les moyens de commercer sur les marchés extérieurs. Enfin, les filiales du Groupe prennent en charge des besoins spécifiques tels que le financement complet du poste-clients ou l’accompagnement des projets d’implantation à l’étranger : - le Personal Banking. Les équipes de BPCA à Monaco gèrent les projets patrimoniaux de la clientèle; montent et financent tous projets même sous forme de leasing ou de prêts immobiliers sur mesure. - le Private Banking, la gestion privée de l’ épargne. Des conseillers dédiés accompagnent les clients dans le développement de leurs avoirs, grâce à une gamme complète de produits et une gestion avisée des portefeuilles et liquidités. Membre de l’Association des Entrepreneurs Italiens de Monaco (AIIM), BPCA retrouve régulièrement les investisseurs italiens. La Banque Populaire Côte d’Azur à Monaco est la banque qui donne envie d’agir !
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MONACO SPORTING Sporting dhiver - Place du Casino 98000 Principauté de Monaco Tél. 00 377 92 16 57 57 Fax 00 377 92 16 57 50 MONACO GRIMALDI 57, rue Grimaldi 98000 Principauté de Monaco Tél. 00 377 92 16 57 00 Fax 00 377 97 70 55 45 MONACO FONTVIEILLE 14, quai Jean-Charles Rey 98000 Principauté de Monaco Tél. 00 377 92 16 57 10 Fax 00 377 97 70 55 44 www.banquepopulaire.mc dominique.guignard@cotedazur.banquepopulaire.fr
Services d’exception GESTION PRIVÉE - PERSONAL BANKING Un service confidentiel et personnalisé, s’appuyant sur une large gamme de produits adaptés à chaque objectif patrimonial. BANQUE COMMERCIALE - CORPORATE BANKING Tous les services dédiés aux entreprises d'une grande banque régionale.
FINANCE
FINANZA
Una piazza bancaria di eccellenza Monaco, un pôle d’attractivité bancaire
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l Principato è un polo di attrattività per le imprese a Principauté est un pôle d’attractivité pour les a forte valore aggiunto e pertanto si impegna a entreprises à forte valeur ajoutée et s’emploie favorirne l’insediamento. L’asse di sviluppo principale à favoriser leur implantation. L’axe principal de si esprime proprio nella crescita costante del tessuto développement s’exprime en particulier dans la formato da piccole e medie imprese, spesso di origine croissance régulière du tissu de petites et moyennes straniera e italiana in particolare. Tra i criteri di scelta entreprises, souvent d’origine italienne ou internationale. privilegiati dalle aziende per la scelta della localizzazione, Parmi les critères de choix d’implantation des entreprises, troviamo la facilità e le condizioni di insediamento, il figurent, la facilité et les conditions de création, contesto, la sicurezza e anche la qualità della piazza l’environnement, la sécurité mais également la qualité bancaria, valutabile sulla base della de la place financière qui repose sur le professionalità e della solidità degli professionnalisme et la solidité de ses istituti finanziari. établissements. Questi ultimi si fanno conoscere per Ceux-ci sont reconnus pour leur la qualità delle loro competenze nella expertise dans les activités de gestion gestione privata, ma ci sono anche privée mais des filiales ou succursales filiali o succursali di gruppi bancari de groupes bancaires offrent aussi (Small and Mid Caps) che offrono aux entreprises (Small and Mid Caps) servizi diversi e specifici anche des services diversifiés spécifiques: alle imprese, come per esempio: traitement des flux multicanaux; trattamento dei flussi multicanale; sécurisation des chèques, des paiements messa in sicurezza degli assegni, dei et transactions; encaissement B to C par pagamenti, delle transazioni; incasso cartes bancaires, via internet; virement B to C attraverso carte bancarie Jean-Patrick Court, direttore commercial, virements internationaux; (directeur) Crédit du Nord - Monaco o via internet; bonifici commerciali financements du cycle d’exploitation, e internazionali; finanziamento dei cicli produttivi, di d’investissements ou d’acquisition ; gestion de investimento, di acquisizione; gestione della tesoreria; trésorerie; opérations de changes…. operazioni di cambio e così via. La personnalisation des relations est un atout La personalizzazione delle relazioni è una carta vincente local qui peut favoriser la confiance, établir des a livello locale e può favorire la reciproca fiducia, partenariats et permettre de développer des mesures consentire la nascita di partenariati, permettere di d’accompagnement plus stratégiques. Par ailleurs, sviluppare strumenti di accompagnamento più efficaci au-delà de ces services classiques, les entreprises sul piano strategico. D’altra parte, oltre a questi servizi peuvent ressentir la nécessité pour leur croissance tradizionali, le imprese possono avere la necessità, al fine de recourir à des services d’engineering financier. di accelerare la propria crescita, di ricorrere a prestazioni di Elles doivent pouvoir trouver dans le cadre de projets ingegneria finanziaria. solides des investisseurs en Private Equity, mais aussi Le aziende devono poter trovare a Monaco, in una à Monaco des banques prêtes à intervenir en capital cornice imprenditoriale solida, buoni investitori in Private développement ou à offrir un accompagnement lors Equity, ma disporre anche di banche capaci di offrire d’un appel au marché financier dans une perspective de un accompagnamento in caso di ricorso al mercato croissance ou de transmission. finanziario, in una prospettiva di crescita o di cessione. Dans un environnement économique secoué par des In un contesto economico perturbato nel comparto mouvements tectoniques des dettes publiques, les del debito pubblico, gli operatori hanno oggi più che chefs d’entreprise ont un rôle déterminant de locomotive mai un ruolo decisivo di traino per l’uscita dalla crisi. dans la sortie de crise. Ce rôle doit être reconnu et Questo ruolo deve essere riconosciuto e favorito. Le accompagné. Les meilleures entreprises appuyées par migliori imprese, anche attraverso il partenariato, ne des partenariats ressortiront renforcées à condition de usciranno più forti, a condizione di mostrare flessibilità jouer de souplesse et réactivité au bon moment. Jean-Patrick Court e reattività al momento giusto.
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Crédit du Nord S. A. au capital de EUR 890 263 248 -SIREN 456 504 851 – RCS Lille – Siège Social : 28 place Rihour – 59000 Lille - Siège Central : 59 boulevard Haussmann – 75008 Paris - Illustration étoile : Antoine Magnien - Photos : Tetra Images/Getty Images.
1106148 CDN Monaco A4 Entreprendre:Historique
Succursale de Monaco 27, avenue de La Costa Le Park Palace Tél. (377) 92 16 59 60
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Entreprendre est un challenge quotidien, vous satisfaire doit l’être aussi.
ENTREPRISES
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Monaco Telecom Mobile Monaco Telecom lancia i nuovi forfait per la telefonia mobile. Ne parliamo con Alexandra Herrada, a capo della divisione Marché Entreprise
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lexandra, lei è in Monaco Telecom da 12 anni e da 6 è alla direzione marketing. Quali le sue funzioni? Il mio ruolo - spiega Alexandra Herrada - è, in accordo con la strategia di Monaco Telecom di organizzare lo sviluppo di prodotti e servizi sul segmento delle imprese, di garantirne la buona commercializzazione sia per i nuovi clienti che per quelli già fidelizzati e storici.
Monaco Telecom présente sa nouvelle gamme de forfaits mobiles. Explications avec Alexandra Herrada, Chef de Marché Entreprise
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lexandra, vous êtes chez Monaco Telecom depuis douze ans, dont six à la Direction Marketing. Quelles sont vos fonctions ? Mon rôle est d’organiser le développement des produits et services sur le segment Entreprises en accord avec la Stratégie de Monaco Telecom, d’en assurer la commercialisation aussi bien pour nos nouveaux clients que pour nos clients historiques. Une nouvelle gamme mobile est un évènement pour un opérateur. Comment l’avez-vous élaboré ? Des études clients nous ont permis d’articuler la réflexion autour de 3 critères majeurs : travailler sur une gamme de forfaits simples et adaptés aux différents usages ; proposer un large choix de terminaux mobiles à tarif compétitif. Enfin, porter une attention accrue à la qualité de la relation client.
Come nasce questa vostra nuova offerta? Grazie agli studi di mercato ci siamo concentrati su tre punti: una gamma semplice e versatile, adattabile a più utilizzi; una larga scelta di terminali mobili a tariffe competitive; la qualità della relazione con il cliente. Le specificità del mercato monegasco hanno influito sulla composizione della nuova offerta? Il cliente monegasco necessita di un servizio Premium. C’è una preponderanza delle chiamate internazionali e una forte attrattività degli Smartphone. Abbiamo quindi elaborato l’offerta di conseguenza con prodotti innovativi per chi viaggia, il forfait Europe + Pro. I viaggi all’estero non sono costanti un mese sull’altro: questo forfait, novità mondiale, si adatta in automatico all’uso del viaggiatore. Oltre all’utilizzo illimitato verso Monaco e la Francia, il forfait dà accesso alle tariffe più convenienti dall’Europa (1 ora di chiamate inclusa, poi aggiustamento automatico). Abbinato all’opzione Internet Roaming Ajustable Europe Pro, la possibilità della miglior tariffa vale anche per le connessioni Internet Mobile della zona europea.
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Est-ce que les spécificités du marché monégasque ont un impact sur la nouvelle gamme ? D’une manière générale, la clientèle monégasque nécessite un service Premium. En tant qu’Opérateur Telecom, nous constatons une surpondération des usages à l’international et une forte appétence pour les produits Smartphone. Nous avons donc élaboré notre gamme en conséquence, avec notamment un produit innovant à destination des voyageurs. Ce produit, baptisé forfait Europe + Pro, semble être le point fort de cette nouvelle gamme. Pouvez-vous nous en dire un peu plus ? Les déplacements à l’étranger n’étant pas constants d’un mois sur l’autre, ce forfait unique sur le marché, présente la particularité de s’adapter automatiquement à l’usage du client en itinérance. En plus des usages illimités inclus depuis Monaco et la France, ce forfait donne accès au meilleur tarif depuis l’Europe (1 heure d’appels inclus puis ajustement automatique). Couplé à l’option Internet Roaming Ajustable Europe Pro, la promesse du meilleur tarif est également valable pour les connexions Internet Mobile en zone Europe.
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PORTRAIT
RITRATTI
Philippe Joannès, Fairmont Monte Carlo Philippe Joannès, Meilleur Ouvrier de France 2000, è il nuovo Chef Esecutivo dell’hotel
Philippe Joannès, Meilleur Ouvrier de France 2000, est le nouveau Chef Exécutif de l’hôtel
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iscreto per natura, Philippe Joannès preferisce esprimersi in cucina. Ma quando gli si propone di parlare dei sapori mediterranei Philippe è inarrestabile. Pieno di passione, ama il sole, i prodotti locali, l’avventura dei grandi ricevimenti ed è felice di essere lo Chef Esecutivo delle cucine del Fairmont Monte Carlo. Originario dello Champagne, Philippe Joannès è da sempre affascinato dai sapori della cucina tradizionale, capace di scaldare i cuori. Oggi, sul Mediterraneo ha trovato tutto quello che aveva sempre sognato: «una forte cultura regionale, il gusto dell’autenticità, una grande quantità di cibi sani. Qui utilizziamo in cucina solo prodotti di stagione, sarebbe impossibile immaginare di gustare una fragola in pieno inverno!». La stessa filosofia vale per tutto ciò che riguarda i ricevimenti, in particolar modo per il servizio di gastronomia e di catering del Private Dining by Fairmont Monte Carlo. «La mia priorità è interpretare la tradizione. Il cliente apprezza il lato conviviale delle mie ricette. Io mi sposto per “sentire” i luoghi e conoscere le persone, così da mettere in opera una cucina unica, esclusiva per ogni evento. Il Fairmont Monte Carlo è in grado di creare pranzi eccezionali da 2 a 2.500 persone con lo stesso livello di grande qualità». Philippe Joannès mette la sua professionalità e la sua esperienza al servizio di tutti i ristoranti del Fairmont Monte Carlo (Horizon - Deck Restaurant & Champagne Bar; L’Argentin Monte Carlo; Le Saphir 24, Lounge & Bar e il nuovissimo Bilionnaire Sunset Lounge) assicurando massima qualità e un binomio perfetto tra sapori e grandi sensazioni.
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iscret par nature, Philippe Joannès préfére s’exprimer dans l’assiette. Mais quand on lui propose de parler des saveurs du Sud, il est intarissable. Passionné, il aime le soleil, les producteurs locaux, l’aventure des grandes réceptions et dévoile son bonheur d’être désormais le Chef Exécutif des cuisines du Fairmont Monte Carlo. Champenois d’origine, Philippe Joannès a toujours été bercé par les effluves d’une cuisine familiale qui savait réchauffer les cœurs. Aujourd’hui le Sud lui apporte tout ce dont il a toujours rêvé : « une culture régionale forte, le goût de l’authentique, une profusion de produits sains. Ici on ne cuisine que le marché de saison. Inimaginable de déguster une fraise en hiver ! ». La même philosophie s’applique à l’activité réception et plus particulièrement au service traiteur “Private Dining by Fairmont Monte Carlo” : « Ma priorité est d’interpréter les traditions. Les clients apprécient le côté convivial de nos recettes. L’hôtel Fairmont Monte Carlo est capable de créer des repas d’exception de 2 à 5.000 personnes, avec la même exigence de qualité. Je me déplace, pour sentir les lieux, connaître les personnes, afin de façonner une cuisine unique, propre à chaque réception ». Philippe Joannès met son professionnalisme et son expérience au service de tous les restaurants du Fairmont Monte Carlo (Horizon-Deck, Restaurant & Champagne Bar; L’Argentin Monte Carlo; Le Saphir 24, Lounge & Bar et le tout nouveau Bilionnaire Sunset Lounge) en assurant grande qualité, alliance réussie de saveurs et partage de sensations.
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PANORAMA
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l nuovo Yacht Club di Monaco prende forma e i lavori si avviano verso la fase conclusiva. La nuova Club House, disegnata dall’architetto inglese Norman Foster, vedrà probabilmente la luce nel 2014, ma oramai i lavori di costruzione vera e propria dell’edificio sono pressoché conclusi.
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Il Principe Alberto, presidente dello Yacht Club, ha aperto il tradizionale cocktail estivo - in presenza di più di mille invitati - proprio sottolineando l’importanza e il ruolo della nuova Club House. Al di là del carattere festivo e solenne della giornata - con l’accettazione di 35 nuovi membri di 15 nazionalità - la serata è stata infatti l’occasione
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PANORAMA
Lo Yacht Club guarda al futuro
per presentare lo stato dei lavori. “Se ho voluto che ci ritrovassimo qui al porto, di fronte alla nuova costruzione in questa giornata mondiale degli oceani (era l’8 giugno, ndr) non è solo per sottolineare il nostro attaccamento al mare ma anche per affermare la mia volontà di dotarci della nuova Club House di cui celebriamo oggi la fine
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delle opere strutturali. Questo nuovo gioiello nel cuore del Principato sarà anche al servizio della promozione e dell’attività del porto di Monaco”. “Tengo particolarmente - ha detto ancora il Principe a congratularmi per il lavoro portato avanti da tutti, concretizzando così gli sforzi messi in opera da qualche
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PANORAMA anno per la ristrutturazione dei servizi portuali. La consegna del nuovo edificio costituirà una delle tappe più importanti per la futura configurazione del porto. Quest’opera architettonica simbolizza bene l’ambizione del Principato ad affermarsi come la capitale dello yachting”. Porto di attracco e luogo privilegiato dai grandi armatori e degli super-yacht, nonché sede di numerosi studi di design e dei principali broker, Il Principato di Monaco è da sempre una destinazione imperdibile dello yachting. Raggruppando sotto il suo blasone yacht tra i più prestigiosi al mondo - un quarto dei quali censiti nella lista dei cento più grandi battelli privati - lo Yacht Club Monaco occupa un posto unico nel diporto mondiale grazie alla sua particolare “arte di vivere il mare”. Il consigliere di governo Marie-Pierre Gramaglia ha presentato più in dettaglio il progetto di Foster precisando che “il nuovo edificio comprenderà una club house, ristoranti, bar, sale riunione, la piscina e un parcheggio da 150 posti circa. Ospiterà la scuola di vela e le sue aule, gli spogliatoi e la veleria. la Società nautica sarà anch’essa presente con il ristorante, lo spogliatoio, il deposito. La costruzione segue i dettami dell’alta qualità ambientale: cantieri a basso impatto acustico, corretta gestione dell’energia e dell’acqua”. Oggi, l’opera in muratura è praticamente terminata. Tra poco toccherà ai lavori di impermeabilizzazione, all’installazione degli alberi e del boma sul tetto dell’edificio nella parte a ovest e la messa in opera delle strutture metalliche della scala monumentale dell’atrio. Il montaggio della vetrata sulla facciata incomincerà in autunno contemporaneamente ai lavori di finitura. Questo Yacht Club, come anche il nuovo Centro Ospedaliero, sono progetti imortantissimi per il Paese: sottolineano l’impegno e gli investimenti dello Stato per la creazione di valide infrastrutture, sono il segnale di una politica in grado di contenere le spese mantenendo però la capacità di investire nel futuro. Il principe Alberto II ha così concluso il suo intervento: “Tra tradizione e modernità, lo yacht Club di Monaco - che riunisce 1.200 membri in rappresentanza di 56 nazionalità - gode di una rinomanza internazionale. La ricchezza del nostro Club si basa prima di tutto sulla diversità culturale dei suoi membri così come sulla qualità eccezionale della sua flotta di unità da diporto e di grandi yacht. Mi auguro che sapremo sviluppare la formazione dei giovani e la loro sensibilità al mondo marittimo, così come l’accompagnamento degli appassionati e degli equipaggi attraverso il nostro marchio ‘La Belle Classe’. Le nostre carte vincenti sono molte. Prepariamoci già fin d’ora a imbarcarci verso nuovi orizzonti”.
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PANORAMA
En attendant le nouveau Yacht Club
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n cette journée mondiale des Océans (8 juin 2012 ndlr), si j’ai souhaité que nous nous retrouvions dans l’avant-port, face à notre nouveau bâtiment, c’est non seulement pour marquer notre attachement à la mer mais également pour affirmer ma volonté de nous doter d’un nouveau Club House, dont nous célébrons aujourd’hui la fin du gros oeuvre. Ce nouvel écrin, au coeur de la Principauté, se doit également d’être au service de l’animation et de la promotion des ports de Monaco » . C’est ainsi que le prince souverain Albert II, président du Yacht Club de Monaco a ouvert le traditionnel cocktail d’été du club, en présence de près de 1000 membres. Au delà de son caractère festif et solennel, avec l’intronisation de trente-cinq nouveaux membres de quinze nationalités différentes, cette soirée a également permis de présenter en exclusivité l’avancée des travaux du nouveau Club House. « Cet édifice bénéficie de la signature prestigieuse de Lord Norman Foster et je tiens à saluer le travail accompli par l’ensemble des services impliqués, concrétisant ainsi les efforts entrepris depuis quelques années pour le réaménagement général des infrastructures portuaires. La livraison du nouveau bâtiment constituera l’une des étapes majeures dans le remodelage de la physionomie future du port. Cette réalisation architecturale symbolise l’ambition de la Principauté de s’affirmer comme la capitale du Yachting », poursuit le Prince. Rappelons que, port d’attache et escale privilégiés des armateurs et de leurs super-yachts, siège de nombreux cabinets de designers et des principaux brokers, la Principauté de Monaco est depuis toujours une destination incontournable du Yachting. Regroupant les plus prestigieux yachts au monde sous son guidon, dont un quart répertorié dans la liste des cent plus grands navires privés, le Yacht Club de Monaco occupe une place unique dans le secteur de la grande plaisance internationale. Véritable trait d’union entre les gens de Photo ci-dessus : l’avancement des travaux de construction du nouveau Yacht Club dans l’avant-port de Monaco Ci-contre : le traditionnel cocktail d’été du Club en présence du prince Albert II et près de mille membres
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PANORAMA
Photo ci-dessus : le prince Albert II (président du YCM) et Bernard D’Alessandri (secrétaire général et directeur général du YCM) au cocktail d’été du Club. Ci-dessous : la maquette du nouveau Yacht Club de Monaco, un projet de Lord Norman Foster
mer, le Y.C.M. a pour vocation d’accompagner tous les professionnels nautiques et fédérer tous les acteurs du Yachting autour de son « art de vivre la mer ». Le conseiller de Gouvernement Marie-Pierre Gramaglia a ensuite présenté plus en détails le bâtiment en précisant que « cet édifice comprendra un club house, des restaurants, bars, salles de réunion, piscine et un parking de près de 150 places. Il accueillera l’école de voile avec ses salles de cours, ses vestiaires et son atelier/voilerie. La Société nautique sera également présente avec son restaurant/snack, son vestiaire et son hangar. Sa construction s’inscrit dans une démarche Haute Qualité Environnementale: chantier à faible nuisance, gestion de l’énergie, de l’eau, qualité de l’eau… Aujourd’hui, le gros oeuvre du bâtiment est pratiquement achevé. Viendront ensuite les travaux d’étanchéité, l’installation des mâts et bômes sur la toiture du bâtiment côté ouest et la mise en place de la structure métallique de l’escalier monumental de l’atrium. L’installation de la façade vitrée sera entreprise à l’automne et commenceront alors les divers travaux de finition. Ce Yacht Club comme le futur Centre Hospitalier sont des projets majeurs pour notre pays. Ils soulignent les efforts soutenus de l’Etat en faveur des projets d’équipements et d’investissements, signes d’une politique qui sait à la fois contenir ses dépenses tout en
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préservant sa capacité d’investir dans des réalisations d’avenir ». Le prince Albert a ainsi conclu les interventions : « Entre tradition et modernité, le Yacht Club de Monaco, qui
réunit 1200 membres représentant cinquante-six nationalités, bénéficie d’une renommée internationale. La richesse de notre Club repose avant tout sur la diversité culturelle de ses membres ainsi que sur la qualité exceptionnelle de sa flotte de navires de plaisance et de super-yachts. Je souhaite que nous développions la formation des jeunes et leur sensibilisation au monde maritime, au même titre que l’accompagnement des armateurs et leurs équipages à travers notre label « La Belle Classe ». Nombreux sont nos atouts. Préparonsnous donc dès à présent à embarquer de l’autre côté du port vers de nouveaux horizons… ».
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www.assisicountry.com RESERVATION: info@assisicountry.com T. (+39) 075 81 97 409 Untitled-2 1
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EVENTI
La sicurezza a Monaco La sécurité publique en Principauté I
l direttore della Sûreté Publique André Muhlberger, ha illustrato l’organigramma e le funzioni della polizia monegasca nel corso di una cena-dibattito organizzata dall’Associazione degli Imprenditori Italiani di Monaco con il sostegno di BPS (Suisse). L’organismo assicura le missioni di polizia giudiziaria e amministrativa oltre alle funzioni di polizia urbana, marittima e aeroportuale. Muhlberger ha parlato delle tecnologie a disposizione e dell’efficacia dei controlli a 360 gradi, h 24/24 e 7/7 che rendono il Principato una delle città-Stato più sicure al mondo. Numerosi sono gli scambi d’informazioni e le missioni svolte nell’ambito internazionale (Interpol, Europol, GRECO). A ottobre il Principato ospiterà la sessione europea dell’FBI, con più di 300 delegati e nel 2014, sarà la volta dell’assemblea generale dell’Interpol. Infine, il direttore ha parlato dei controlli effettuati dalla brigata finanziaria nella lotta al riciclaggio, nel contrasto dei reati commerciali e della collaborazione nel campo delle rogatorie internazionali.
André Muhlberger
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ndré Muhlberger, directeur de la Sûreté Publique, a présenté l’orrganigramme et les fonctions de la police monégasque au cours d’un dîner-débat, organisé par l’Association des Entrepreneurs italiens à Monaco avec le soutien de la BPS (Suisse). L’organisme assure les missions de police judiciaire et administrative, en plus de celles de police urbaine, maritime et aéroportuaire. André Muhlberger a parlé des dispositifs mis en place et de l’efficacité des contrôles à 360 degrés, 24 heures sur 24, 7 jours sur 7. La Principauté devient ainsi une des villes-Etats les plus sûres au monde. Les échanges d’informations et les missions internationales (Interpol, Europol, GRECO) sont nombreux. En octobre, la Principauté accueillera la session européenne du FBI, avec plus de 300 délégués et en 2014, l’assemblée générale d’Interpol. Pour finir, le directeur a abordé le sujet des contrôles réalisés par la brigade financière pour lutter contre le blanchiment d’argent et de la collaboration dans le cadre des commissions rogatoires internationales.
Con il sostegno di Avec le soutien de
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EVENEMENTS
Alcuni ospiti della cena-dibattito svoltasi al Fairmont Monte Carlo con André Muhlberger e organizzata dall’AIIM/ Des moments du dîner-débat au Fairmont Monte Carlo avec André Muhlberger; parmi les invités : Philippe Clerissi, Henri Fissore, Antonio Morabito, Alberto Minati, Erminio Giraudi, Tina Zegg, Carlo Cerlati
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Fotografie / crédit photos Claude Mizraki - ISO L’Agence
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FOCUS
Il direttivo del Sycom 2012-2013 (Le bureau du Sycom 2012-2013) : da sinistra a destra (de gauche à droite) : Alberto Colman (consigliereconseiller), Roberto Testa (consigliere-conseiller), Eric Battaglia (tesoriere-trésorier), Francesco Caroli (presidente-président), Sophie Bourdillon (segretario generale-secrétaire générale), Christopher Bennier (vicepresidente-vice-président)
Sycom, il nuovo direttivo I
Le nouveau bureau du Sycom L
l sindacato monegasco dei professionisti della comunicazione (Sycom) ha tenuto la sua assemblea generale per procedere al rinnovo del direttivo di categoria per il periodo 2012-2013. Sono stati eletti all’unanimità: Francesco Caroli, presidente (Promocom, Groupe Caroli); Eric Battaglia, tesoriere (Princesse de Nuit); Sophie Bourdillon, segretario generale (Media Partner, direttore commerciale di Monaco Imprese); Christopher Bennier, vicepresidente (Global Site Position); Alberto Colman, consigliere (Welcome Service Monte-Carlo); Roberto Testa, consigliere (Editions Latino-Américaines). Per il secondo anno consecutivo il Sycom sarà presieduto così da Francesco Caroli: al suo fianco, ancora una volta, una squadra ben determinata a difendere gli interessi della categoria e a portare a termine i progetti allo studio o già in corso. Tra questi: le conferenze tematiche trimestrali, una nuova pubblicazione promozionale, e la creazione di un marchio di origine per i membri - che ne saranno gli esclusivi utilizzatori - al fine di garantire la qualità “Monaco 100%” dei loro prodotti. L’utilizzo del marchio sarà disciplinato da un apposito regolamento.
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e Syndicat Monégasque Patronal des Professionnels de la Communication (Sycom) a tenu son assemblée générale pour procéder au renouvellement du bureau syndical. Ont été élu à l’unanimité : Francesco Caroli, président (Promocom, Groupe Caroli); Eric Battaglia, trésorier (Princesse de Nuit); Sophie Bourdillon, secrétaire générale (Media Partner, directrice commerciale de Monaco Imprese); Christopher Bennier, viceprésident (Global Site Position) ; Alberto Colman, conseiller (Welcome Service Monte-Carlo) ; Roberto Testa, conseiller (Editions Latino-Américaines). Pour la seconde année consécutive, Francesco Caroli présidera le Sycom soutenu par une équipe déterminée à porter à terme les différents projets en cours et à défendre les intérêts de la Sophie Bourdillon profession. Au programme: des conférences thématiques de Monaco Imprese trimestrielles, une nouvelle réélue secrétaire brochure promotionnelle et la générale du Sycom création d’un label qui aura une valeur de distinction pour ses membres. Ceux-ci en seront les seuls utilisateurs et pourront, par ce biais valoriser, chacun de leurs produits, “100% Made in Monaco”.
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FOCUS
La riforma delle pensioni non piace Retraites : un projet de loi à revoir I L l progetto di legge di riforma della Cassa pensionistica (Caisse Automome des Retraites: CAR) non piace alla Confindustria monegasca (Fédération Patronale Monégasque: FPM). Gli imprenditori criticano segnatamente l’ipotesi di una crescita economica annuale del 2,5% e i calcoli attuariali presi in considerazione dal governo. Una previsione che non terrebbe conto delle particolarità monegasche. Statistiche alla mano, il presidente della FPM, Philippe Ortelli, dimostra come negli ultimi vent’anni (1991-2011) il tasso di crescita medio sia stato pari al 2,31% (2,22% negli ultimi dieci) nonostante un’espansione territoriale eccezionale (estensione di Fontvieille, terreni dismessi dalle ferrovie...) e il conseguente insediamento di nuove attività produttive. Inoltre, sempre secondo la FPM, l’ipotesi di crescita fissata dal governo prevederebbe 115.000 stipendiati nel 2050, vale a dire una forza lavoro difficilmente gestibile alla luce della politica di sviluppo urbanistico in atto. A tale riguardo, la Federazione caldeggia un tasso di crescita annuale del 2%, sempre difficile da realizzare, ma più realistico. Poi, la cosidetta evoluzione differenziata del valore del salario di base è un altro argomento di disaccordo. « Chiediamo una evoluzione differenziata più elevata rispetto all’1,1% (media della differenza di evoluzione tra salario medio e inflazione, ndr.) ritenuto nel progetto di legge e meno contributi a carico del lavoratore al fine di non penalizzare le fasce più deboli. Poiché i piccoli lavoratori hanno una debole capacità di negoziazione dello stipendio, essi dovranno molto probabilmente accettare una riduzione della loro remunerazione netta», sostiene il direttivo della FPM. Per ritrovare l’equilibrio nel 2032, anno critico per le finanze della CAR, bisognerebbe aumentare i contibuti a carico sia del lavoratore, sia del datore di lavoro, ed è questo il grido di allarme lanciato dal presidente degli imprenditori monegaschi: «questa ipotesi mina la competitività delle nostre aziende, già stordite da contributi sociali e previdenziali tra i più alti d’Europa ». La Federazione rileva inoltre che il progetto di riforma delle pensioni non tocca il trattamento complementare dell’ARRCO, cui beneficiano tutti gli stipendiati monegaschi dal 1965, e non prevede nulla in materia d’evoluzione del punto pensione. La FPM chiede che detta evoluzione sia limitata all’inflazione in quanto «negli ultimi vent’anni, il potere di acquisto dei pensionati monegaschi è salito più del 17% contro il 4% dei francesi».
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e projet de loi sur la réforme de la Caisse Autonome des Retraites (CAR) n’enthousiasme pas la Fédération Patronale Monégasque (FPM). Ce groupement critique notamment les calculs actuariels adoptés par le gouvernement et l’hypothèse d’une croissance économique annuelle fixée à 2,5%. Une prévision qui ne tient pas compte des spécificités territoriales monégasques. Statistiques à la main, le président de la FPM, Philippe Ortelli, démontre comme dans les vingt dernières années (1991-2011) le taux de croissance moyen a été de 2,31% (2,22% sur les dix dernières) malgré une expansion territoriale exceptionnelle (extension de Fonvieille, surfaces libérées par la SNCF ...) et l’installation de nouvelles activités. De surcroît, cette projection de croissance prévoirait 115.000 salariés en 2050, une présence difficilement gérable, selon la FPM, compte tenu de la politique d’urbanisme annoncée. A ce titre, le patronat privilégie un taux de croissance annuelle à 2%, toujours difficile mais plus réaliste. L’évolution différenciée de la valeur du salaire de base est un autre sujet de désaccord. « Nous demandons une évolution différenciée plus forte par rapport au 1,1% (moyenne de la différence d’évolution entre salaire moyen et inflation, NdlR) retenu dans le projet de loi et moins de cotisations salariales afin de ne pas pénaliser les petits salariés qui, ayant une faible capacité de négociation, devront très probablement accepter une réduction de leur rémunération nette », affirme le bureau de la FPM. Pour retrouver l’équilibre à l’horizon 2032, période critique pour la viabilité de la CAR, il faudrait augmenter les cotisations salariales et patronales, d’où le cri d’alarme du patron de la FPM : « Cette hypothèse mine la compétitivité de nos entreprises déjà assommées de charges parmi les plus haute d’Europe ». La Fédération Patronale constate enfin que le projet de loi de réforme des retraites ne touche curieusement pas le régime complémentaire de l’ARRCO, dont bénéficie tous les salariés monégasques depuis 1965, et ne prévoit rien en matière d’évolution du point retraite. La FPM demande que cette évolution soit limitée à l’inflation car « sur la vingtaine d’années passées, le pouvoir d’achat des retraités monégasques a été augmenté de plus de 17% alors qu’en France seulement de 4% ».
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FOCUS
La mediazione, un servizio pubblico La médiation est un outil à connaître N D
ei rapporti con lo Stato, il sistema del ricorso amministrativo è apparso spesso troppo rigido per dirimere qualsivoglia forma di lite, specie quelle aventi origini non contenziose. La mediazione è pertanto divenuta il prolungamento naturale della gestione dei ricorsi amministrativi. Lo strumento è stato introdotto a Monaco nel 2011 ed è definito come la soluzione extragiudiziale per dirimere le controversie tra cittadini e Pubblica Amministrazione sotto forma di ricorso semplice o gerarchico oppure di altre contestazioni formali. Tale missione è conferita al consigliere incaricato dei ricorsi e della mediazione, il quale ha rimesso ultimamente il suo rapporto annuale al ministro di Stato. Prendendo spunto dai casi trattati, il rapporto tende a spiegare come la mediazione si inscriva nel quadro della modernizzazione dello Stato nell’ambito dei rapporti tra quest’ultimo e gli utenti, in ossequio agli obiettivi fissati dalla road map del principe Alberto nel 2011. Infatti, la mediazione contribuisce alla semplificazione delle procedure: il ricorso a questo strumento è semplice, rapido, gratuito, informale e senza pubblicità. La mediazione favorisce una soluzione amichevole delle controversie, alternativa alla decisione processuale, mediante la ricerca di un compromesso accettabile dalle parti. A differenza del processo, fondato sull’applicazione della legge, la mediazione non si basa esclusivamente sulle norme e la giusrisprudenza. L’analisi del mediatore riposa ugualmente sull’apprezzamento dell’equità e ha per scopo di prendere in conto l’insieme delle ripercussioni della decisione contestata sulla situazione del richiedente. In definitiva, l’obiettivo della mediazione è quello di esaminare e considerare la preoccupazione sociale, professionale o finanziaria all’origine della contestazione e di trovare, in senso positivo e di concerto con le parti, il modo di risolvere la difficoltà rilevata. Inoltre, la decisione che ne scaturisce non è definitiva in quanto «non passa in giudicato», contrariamente a una sentenza definitiva. Qualora non si trovi un accordo, il ricorso alla soluzione giudiziaria può essere sempre esperito sempreché la questione non sia prescritta o i termini lo consentano ancora. La mediazione ha un ampio campo di applicazione : misure di polizia; richieste di autorizzazioni varie; questioni professionali, sociali, finanziarie, locative. a patto che l’amministrazione monegasca sia parte in causa. La mediazione s’indirizza, senza distinzioni in materia di cittadinanza o di residenza, a qualsiasi persona fisica o giuridica che si
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ans les rapports avec l’Etat, le mécanisme du recours administratif est souvent apparu trop strict pour appréhender toutes formes de différends, certains ayant parfois des origines non contentieuses. La médiation est ainsi devenue le prolongement naturel de l’activité de gestion des recours administratifs. La médiation, introduite à Monaco en 2011, est définie comme le règlement amiable des différends susceptibles d’intervenir entre les administrés et l’administration qui prennent la forme soit de recours gracieux ou hiérarchiques soit d’autres contestations formalisées. Cette mission est confiée au conseiller en charge des recours et de la médiation qui vient de remettre son rapport 2011 au ministre d’Etat. En prenant appui sur les cas traités, ce rapport tend à expliquer comment la médiation s’inscrit dans le cadre de la modernisation de l’Etat dans ses relations avec les usagers, telle que sollicitée par la feuille de route du prince Albert II en 2011 : d’une part, elle participe à la simplification des procédures, le recours à la médiation étant simple, rapide, gratuit, informel et sans aucune publicité. D’autre part, elle favorise le règlement amiable des différends par la recherche d’un compromis acceptable par les parties et de prévenir ainsi le recours à la solution judiciaire. A la différence de cette dernière, fondée sur l’application du droit, la médiation ne repose pas exclusivement sur les textes et la jurisprudence. L’analyse du médiateur se base également sur l’appréciation de l’équité et a pour but de prendre en compte l’ensemble des répercussions de la décision contestée sur la situation du requérant. Au final, l’objectif de la médiation est d’examiner la préoccupation sociale, professionnelle ou financière à la base de la contestation et de trouver, positivement et de concert avec les parties, la manière de résoudre la difficulté qu’elle révèle. De plus, la décision qui en résulte n’est pas définitive car elle n’est pas revêtue de l’«autorité de la chose jugée », comme l’est la décision de justice, et si aucun accord n’intervient, la justice peut être saisie du différend tant que les délais ne sont pas épuisés. La médiation a un vaste champ d’application: mesures de police, dossiers professionnels, demandes d’autorisations diverses, dossiers sociaux, à caractère financier, liés au logement… dès lors qu’est directement partie prenante l’administration monégasque. La médiation s’adresse, sans aucune distinction du point de vue de la nationalité ou de la résidence, à toute personne physique ou morale, ayant un différend avec l’administration monégasque.
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Studio, progettazione e realizzazione di lavori di infrastruttura nel suolo; Fondamenta speciali; Consolidamento del suolo; Consolidamento degli scavi
Etude, conception et réalisation des travaux d’infrastructure dans le sol ; Fondations spéciales ; Consolidation des sols ; Soutènements des fouilles
SOLETANCHE SAM, filiale del Gruppo SOLETANCHE BACHY, leader mondiale dei lavori su suolo presente da più di trent’anni nel Principato, è il partner ideale di tutti i progetti più difficili e tecnicamente complessi, grazie alla sua capacità di mettere in opera la sua conoscenza tecnologica e potendo disporre di un forte potenziale logistico. Da decenni SOLETANCHE SAM, impresa integrata di lavori al suolo, è attiva al servizio del cliente in numerosi settori: - applicando all’ingegneria e all’edilizia ile più avanzate tecnologie del suolo; - creando nuovi procedimenti originali; - avvalendosi dell’esperienza delle sue filiali specializzate nella geotecnica, nei trafori, nella strumentazione, nell’ambiente. SOLETANCHE SAM ha partecipato alla costruzione di un gran numero di edifici a Fontvieille ed è presente sui principali cantieri del Principato (Tunnel T33, Tour TEOTISTA, Tour ODEON).
SOLETANCHE SAM, filiale du Groupe SOLETANCHE BACHY, leader mondial des travaux dans le sol, présente depuis plus de trente ans en Principauté , est le partenaire privilégié de tous les projets complexes et techniques, en mobilisant tout son savoir faire technologique et disposant d’une puissance logistique. Depuis des décennies, SOLETANCHE SAM, entreprise intégrée de travaux dans le sol, est mobilisée pour servir ses clients : - en appliquant à l’ingéniérie et à la construction, l’avant garde des technologies de sol ; - en créant des procédes nouveaux ; - en s’appuyant sur des filiales spécialisées en géotechnique, tunnels, instrumentation, environnement. SOLETANCHE SAM a participé à la construction d’un grand nombre des aménagements de Fontvieille et reste présente sur les grands chantiers de la Principauté (Tunnel T33, Tour TEOTISTA, Tour ODEON).
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Publiredazionale - Publirédactionnel
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EVENTI
Per una Giustizia che funzioni Incontro con Michele Vietti, vicepresidente del CSM, organizzato dall’Associazione degli Imprenditori Italiani di Monaco
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ichele Vietti, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è stato invitato a Monte-Carlo dall’associazione degli imprenditori italiani a presentare il suo ultimo libro La fatica dei giusti. Come la giustizia può funzionare, pubblicato dalla Bocconi. Sponsor dell’evento - tenutosi al Centre de Rencontres Internationales - Bra Servizi (Gruppo Piumatti). Tutti i grandi temi caldi dell’attuale dibattito che investe il potere giudiziario sono trattati partendo da fatti e cercando, là dove possibile, di presentare possibili soluzioni, anche attraverso la descrizione di best practice internazionali. Secondo Michele Vietti, i giudici italiani non sono scansafatiche: nel 2008, i civilisti hanno portato a termine circa un milione di cause in più rispetto ai colleghi europei considerati dal Rapporto Cepej 2010, ponendosi al secondo posto per produttività dopo gli omologhi russi. Allo stesso tempo, però, i nostri tribunali scontano il peso del maggior numero di cause ancora pendenti, quattro milioni nel civile. Nel suo libro, Vietti cerca di fare chiarezza sul mondo della magistratura italiana, descrivendone accesso, organizzazione, caratteristiche, evidenziandone le difficoltà ma anche sfatando, dati alla mano, alcuni miti in negativo. Non è vero, ad esempio, che i nostri giudici sono molti e improduttivi: “L’Italia conta 10,2 giudici ogni 100 mila abitanti contro una media europea di 18”, scrive l’autore. “È in 22ma posizione sui 29 paesi considerati. Un rapporto ancor più ridotto se si considerano i pubblici ministeri: qui il nostro paese scende in quart’ultima posizione con 3,4 magistrati per 100 mila abitanti su una media continentale di 10,2”. I dati sulla produttività sono ancora più significativi. Nel civile (dati 2008), con i quasi 2,7 milioni di procedimenti definiti, i giudici italiani sono al secondo posto dopo la Russia per numero di cause risolte, prima di Francia (con 1,65 milioni circa) e Spagna (1,32 milioni circa), mentre nel penale il nostro paese è addirittura primo per numero di procedimenti portati a termine, con 1,2 milioni rispetto ai circa 760 mila della Turchia, seconda, e ai 618 mila della Francia, terza (dato 2008). Semmai il problema, e sempre dati alla mano, Vietti lo mostra in tutta la sua evidenza, è che le aule dei tribunali civili e penali sono invase ogni anno da un numero esorbitante di nuove cause, tanto che, nonostante la produttività superiore alla media dei giudici italiani, il
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saldo tra il ‘fatto’ e il ‘da fare’ rimane negativo. A questo si aggiunge l’enorme mole di arretrato che grava sul sistema: quasi 4 milioni di cause nel civile e 1,2 milioni nel penale (dati 2008), che fanno dell’Italia il primo paese, tra quelli considerati dal Rapporto Cepej, per numero di cause ancora pendenti. Ogni anno giungono sulle scrivanie dei giudici civili oltre 2,8 milioni di nuovi fascicoli; 1,2 milioni su quelle dei penalisti. Ma da cosa deriva questa enorme richiesta di giustizia in Italia? Al di là di possibili elementi sociologici che pure Vietti evidenzia, c’è un elemento che va considerato: il grande numero di avvocati presenti in Italia, superiore a quello degli altri paesi considerati. Tuttavia, il nesso causale tra i due dati, il numero di nuove cause e quello di avvocati, non è di facile identificazione; in pratica “ci troviamo davanti alla tipica questione dell’uovo e della gallina: abbiamo tanti avvocati perché c’è molto contenzioso o abbiamo molto contenzioso perché abbiamo tanti avvocati?”, si domanda Vietti. Tante le questioni che contribuiscono a rendere lento il sistema giustizia e che sono analizzate dal vicepresidente del CSM: dalla mancanza di sistemi di filtro in ingresso, a un orientamento culturale che vede nel processo l’unico sistema di regolazione dei conflitti, a tutta una serie di nodi organizzativi ancora da risolvere. Tra gli altri, la carenza di organico, stimabile in circa il 14%, e la necessità di una revisione della mappa dei tribunali e delle corti d’appello sul territorio. “Le 1.300 posizioni scoperte”, scrive Vietti, “potrebbero essere molte meno se tale mappa territoriale fosse radicalmente rivista alla luce del diverso assetto socio-economico del paese. Le nostre circoscrizioni giudiziarie risalgono all’Ottocento, sono il frutto di un’economia agricola”. Altro elemento sul quale la politica ha spesso puntato il dito per criticare l’operato della magistratura è quello, molto dibattuto, della separazione delle carriere: qui Vietti, oltre a mostrare come tale netta divisione non sia affatto la panacea prospettata, evidenzia quanto, nei fatti, il cambio di funzioni sia ormai un’ipotesi assolutamente marginale. Michele Vietti è vicepresidente del CSM. Avvocato civilista e Parlamentare per quattro legislature, ha svolto ruoli di governo ed è stato presidente delle Commissioni di riforma del diritto societario e fallimentare. è docente universitario.
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EVENEMENTS
Tour d’horizon de la Justice en Italie
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Foto in alto: Michele Vietti intervistato da Maurizio Di Maggio di RMC. Al centro: uno scorcio della sala. In basso: Michele Vietti e Giuseppe Piumatti (sponsor dell’evento) con le figlie Sonia e Sabrina (foto A. Scotti Cabiale)
Photo en haut : Michele Vietti interviewé par Maurizio Di Maggio de RMC. Au centre : un aperçu de la salle. En bas: Michele Vietti et Giuseppe Piumatti (sponsor de la soirée) avec ses filles, Sonia et Sabrina (photos A. Scotti Cabiale)
Con il sostegno di Avec le soutien de
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ichele Vietti, vice-président du Conseil Supérieur de la Magistrature italienne, a été invité à Monaco par l’association des entrepreneurs italiens pour présenter son dernier livre « La fatica dei giusti. Come la giustizia può funzionare », publié par l’Université Bocconi. Selon Michele Vietti, les juges italiens sont loin d’être paresseux : en 2008, les civilistes ont jugé environ un million d’affaires de plus par rapport à leurs homologues européens, données recueillies dans le rapport Cepej de 2010. Les Italiens sont en deuxième position après leurs collègues russes. Cependant, les tribunaux italiens enregistrent le nombre d’affaires en cours le plus important : quatre millions au civil. Dans son livre, Michele Vietti essaye d’apporter des éclaircissements sur le monde de la magistrature italienne, en décrivant son accès, son organisation, ses caractéristiques tout en mettant en exergue les difficultés mais aussi en démystifiant, preuves à l’appui, quelques préjugés. Par exemple, il est faux d’affirmer que les juges italiens sont nombreux et inefficaces : « L’Italie recense 10.2 juges pour 100 000 habitants contre une moyenne européenne de 18 », écrit l’auteur. Au civil (données 2008), les juges italiens ont porté à terme 2.7 millions de procédures, ce qui les place en deuxième position après la Russie et avant la France (avec 1.65 millions environ) et l’Espagne (1.32 millions). Au pénal, l’Italie a traité 1.2 millions d’affaires ; elle est Interview de en première position avant Michele Vietti, la Turquie et la France qui en recensent respectivement vice-président 760 000 et 618 000 (données du CSM 2008). Le problème se situe plutôt dans le fait que les chambres des tribunaux civils et pénaux sont envahies chaque année d’un nombre exorbitant de nouvelles affaires : plus de 2.8 millions de nouveaux dossiers au civil et 1.2 millions au pénal. Mais quelles sont les causes de cette énorme demande de justice en Italie ? Les nombreuses raisons qui contribuent à ralentir le système judiciaire sont analysées par le vice-président du Conseil Supérieur de la Magistrature : le manque de système de filtrage à l’entrée, une orientation culturelle qui considère la procédure comme seul moyen de solution des conflits, toute une série de problèmes organisationnels complexes à résoudre, mais aussi le manque d’effectif, estimé à environ 14% et la nécessité d’une révision de la carte judiciaire sur le territoire.
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MANAGEMENT
Strategie per il dopo-crisi Innovation et développement économique
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’innovazione è l’elemento che più di ogni altro è in grado di garantire sviluppo all’economia aziendale. Nonostante l’attuale crisi finanziaria, l’innovazione rimane tra le priorità di manager, imprenditori e policy maker. L’impressione, però, è che siamo ancora lontani dal comprendere appieno il concetto d’innovazione continua. Il timore è quindi che, a crisi finita, quando saranno attribuiti alle aziende finanziamenti più consistenti, si rischi di non ottenere un reale vantaggio competitivo. Quale elemento ostacola il processo d’innovazione sistematica del leader? Questo fenomeno prende il nome d’inerzia o se vogliamo pigrizia organizzativa. Le competenze distintive nel corso degli anni diventano rigidità altrettanto distintive che portano il leader a innovare con processi che non mettono in discussione il business model in essere. In questo modo però il cambiamento non è sostanziale, ma solo di facciata. Vi sono tre forme d’inerzia organizzativa: una di natura tecnica, una di carattere cognitivo e una di tipo economico. La prima forma è legata all’incapacità tecnica di gestire l’innovazione: le competenze sono rivolte al passato e non necessariamente si legano al futuro. L’inerzia cognitiva coincide invece con la sindrome del “non inventato qui”, che porta molti progettisti a respingere soluzioni più creative solo perché non integralmente ideate con le competenze dell’azienda. A queste due forme d’inerzia si deve aggiungere quella economica: l’innovazione nel breve periodo cannibalizza i prodotti del leader e ha risultati inferiori e, di conseguenza, viene respinta dallo stesso leader. Qual è, allora, la ricetta contro l’inerzia? Creare nuove competenze, alimentandole a livello organizzativo con soluzioni protette, può essere un’idea vincente. Purtroppo l’inerzia produce un effetto amplificativo sui valori e sulla cultura aziendale che spinge a delegittimare tutto ciò che non sia in sintonia con il passato. Però il destino del leader, seppure inesorabile, non è inevitabile. Avere una strategia per anticipare e gestire l’inerzia può essere il punto cruciale per l’innovatore che desidera continuamente stupire i suoi mercati. Quali sono le forme d’inerzia che caratterizzano la mia azienda? Quali strategie di legittimazione di nuove competenze sono in grado di implementare? Rispondere a queste domande potrebbe essere un punto di partenza per non farsi cogliere impreparati dai prossimi cambiamenti. Floriana Luisi (Dipartimento di studi aziendali e giusprivatistici - Università di Bari)
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’innovation est l’élément qui, plus que tout autre, est en mesure de garantir le développement de l’entreprise. Bien que ces dernières années aient été caractérisées par une crise financière importante, l’innovation reste toujours d’actualité en faisant partie des priorités des entrepreneurs et des décideurs. Malgré cela, nous sommes encore loin de comprendre complètement le concept d’innovation durable. La crainte est que, une fois la crise terminée, l’avantage compétitif ne soit pas au rendez-vous quand des financements plus consistants seront alloués aux entreprises. Quel élément entrave le processus d’innovation systématique des leaders ? Ce phénomène prend le nom d’inertie ou, si l’on veut, de “fainéantise” organisationnelle. Au fil du temps, les compétences distinctives se transforment en rigidités caractéristiques qui amènent les leaders à innover avec des processus qui ne remettent pas en cause le modèle d’entreprise existant. Nous n’avons donc pas affaire à un changement en profondeur mais plutôt à un changement de façade. Il existe trois formes d’inertie organisationnelle : une de nature technique, une de caractère cognitif et une de type économique. La première forme d’inertie est liée à l’incapacité technique de gérer l’innovation, les compétences étant ancrées dans le passé et non projetées dans le futur. L’inertie cognitive coïncide avec le syndrome du «pas inventé ici» qui conduit de nombreux concepteurs à repousser des solutions plus créatives uniquement parce qu’elles n’ont pas été mises au point avec les seules compétences de l’entreprise. A ces deux formes d’inertie il faut ajouter l’inertie économique. L’innovation à court terme fait de l’ombre aux produits des leaders et se caractérise par des résultats très inférieurs. Par conséquent, elle est refusée par les leaders en question. Existe-t-il une réelle recette contre l’inertie ? Une idée porteuse consisterait à créer de nouvelles compétences. Malheureusement, l’inertie produit un effet amplificateur sur les valeurs de l’entreprise qui pousse à délégitimer tout ce qui n’est pas en adéquation avec le passé. Pourtant, le destin des leaders, même si inexorable, n’en est pas moins inévitable. Quelles sont les formes d’inertie qui caractérisent mon entreprise ? Quelles stratégies pouvant légitimer de nouvelles compétences puis-je développer ? Les réponses pourraient être un point de départ pour ne pas se faire surprendre lors de la prochaine vague de changements.
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19-07-2012 18:51:07
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La prima ambulanza elettrica La première ambulance électrique
Michèle Moll, titolare di Monte-Carlo Ambulances e Jérôme Chambaud, responsabile nella stessa ditta, hanno presentato, nei giardini del Palazzo, al principe Alberto II la prima ambulanza 100% elettrica nel Principato. Si tratta di una Renault Maxi Kangoo Z E dotato di una autonomia di 150 chilometri. Michèle Moll (propriétaire de Monte-Carlo Ambulances) et Jérome Chambaud (responsable) ont presenté la première ambulance 100% électrique au prince Albert II dans les jardins du Palais. Il s’agit d’un Renault Maxi Kangoo Z E qui possède une autonomie de 150 kilomètres.
La mediazione familiare La médiation familiale L’evoluzione della società e della giurisprudenza hanno dato vita a nuovi modelli coniugali. La mediazione familiare si rivolge alle coppie in difficoltà e in crisi. Dal gennaio 2000 questo servizio pubblico offre uno spazio dove chiunque può trovare una soluzione ai propri problemi al fine di superare le criticità, ferma restando la salvaguardia della coesione della famiglia come principale obiettivo. Les évolutions sociétale et législative ont donné naissance à de nouveaux modes conjugaux et à des paysages familiaux différents qui nécessitent une adaptation perpétuelle. La médiation familiale s’adresse aux couples en difficulté ou traversant une crise conjugale. Depuis janvier 2000, ce service public offre un espace où chacun peut exprimer ses besoins, trouver une solution à son problème pour dépasser une période critique, l’essentiel étant de favoriser la cohésion familiale.
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Oltre 250 parlamentari a Monaco per discutere della crisi Plus de 250 parlementaires pour débattre à Monaco
L’assemblea dei parlamentari della organizzazione per la sicurezza e la ccoperazione in Europa (OSCE) ha programmato la sua XXI sessione annuale in luglio al Grimaldi Forum. I parlamentari, venuti da 55 paesi d’Europa, Asia centrale, America del Nord si riuniranno per dibattere il tema “OSCE, una regione in mutazione”. I partecipanti discuteranno e voteranno più di trenta risoluzioni riguardanti la ripresa economica, il programma nucleare
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iraniano, la democrazia nel mondo arabo, la cooperazione militare e i diritti dell’uomo (in particolare in Bielorussia, Russia e Ucraina). La sessione comprende anche in Forum Mediterraneo al quale parteciperanno delegazioni del Medio Oriente e dell’Africa del Nord, prima riunione di questo tipo dopo le elezioni in Tunisia ed Egitto. I lavori si concluderanno con l’approvazione di una Dichiarazione di Monaco che contribuirà a modellare la politica dell’OSCE.
L’assemblée parlementaire de l’Organisation pour la Sécurité et la Coopération en Europe (OSCE) a pogrammé au mois de juillet sa XXIème session annuelle au Grimaldi Forum de Monaco. Les parlementaires venus de 55 pays d’Europe, d’Asie Centrale et d’Amérique du Nord se réuniront pour débattre sous le thème de “l’OSCE, une région en mutation”. Les participants discuteront et voteront plus de trente résolutions portant sur la reprise économique, le programme nucléaire iranien, la démocratie dans le monde arabe, la coopération militaire et les droits de l’homme (en particulier en Bielorussie, en Russie et en Ukraine). La session incluera également un Forum Méditerranéen auquel participeront des délègations du Moyen Orient et d’Afrique du Nord, la première réunion du genre depuis les élections en Tunisie et en Egypte. Les travaux se conclueront avec l’adoption de la Déclaration de Monaco qui participera à façonner la politique de l’OSCE et des Etats participants.
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20-07-2012 11:55:23
NEWS
Il rapporto 2011 della Commissione Superiore dei Conti Le rapport 2011 de la Commission Supérieure des Comptes La Commissione Superiore dei Conti ha rimesso il suo rapporto pubblico annuale. La gestione dello Stato nell’esercizio 2009 si è chiusa con un disavanzo della spesa di 61,3 M€ e una riduzione delle entrate dovuta alla caduta dei proventi fiscali. Questa diminuzione è essenzialmente dovuta all’adozione del nuovo metodo di calcolo del conto di ripartizione della TVA tra il Principato di Monaco e la Francia. La Commissione ha altresì rilevato il costante aumento della spesa per il personale, il cui fattore principale è la crescita continua degli effettivi pubblici. Riguardo al fondo di riserva costituzionale, contrariamente all’anno 2008, il 2009 segna un riassesto apprezzabile legato, da un lato, alla rivalutazione contabile delle immobilizzazioni e, dall’altro, ai ricavi e alle plusvalenze derivanti dalla gestione degli impieghi finanziari. Malgrado ciò, lo stesso fondo è stato ancora utilizzato per finanziare operazioni previste dal budget generale (ZAC SaintAntoine, Torre Odéon). La Commissione ha quindi formulato diverse osservazioni ed espresso raccomandazioni in gran parte accolte dal governo monegasco.
La Commission Supérieure des Comptes a remis son rapport public annuel. La gestion de l’Etat pour l’exercice 2009 s’est soldée par un excédent des dépenses de 61,3 M€ et un recul des recettes qui s’explique notamment par la chute des entrées fiscales. Cette baisse est due pour l’essentiel au changement des méthodes de calcul du compte de partage entre la France et Monaco. La Commission a remarqué aussi l’augmentation constante des dépenses de personnel, dont le facteur majeur est la croissance continue des effectifs publics. En ce qui concerne le Fonds de Réserve Constitutionnel, à l’inverse de l’année 2008, l’année 2009 marque un redressement appréciable, qui traduit en partie la revalorisation comptable des immobilisations, mais également des bénéfices et plus-values procurés par la gestion des placements financiers. Cependant, il a continué à être utilisé pour financer les opérations qui concernent normalement le budget général (ZAC Saint-Antoine, Tour Odéon). La Commission a ainsi formulé diverses observations et recommandations qui sont pour la plupart partagées par le gouvernement princier.
Congratulazioni ai nuovi decorati d’Italia
A Margine della serata di presentazione del libro di Michele Vietti dedicato alla giustizia italiana, l’ambasciatore Antonio Morabito ha conferito due decorazioni a una coppia di aderenti dell’Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco. Si tratta di Michele Florentino e Mauro Cecchetti. Michele Florentino
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(nella foto sopra a sinistra assieme al DJ di RMC Maurizio Di Maggio) ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia (già della Stella della Solidarietà Italiana); Mauro Cecchetti (nella foto a destra con la figlia Silvia) ha ricevuto invece la decorazione di Cavaliere dello stesso Ordine.
Andrea Scotti Cabiale
Andrea Scotti Cabiale
Félicitations pour les décorations
En marge de la soirée de présentation du livre de Michele Vietti sur la justice italienne, l’ambassadeur Antonio Morabito a remis des décorations de l’Ordre de l’Etoile d’Italie. Michele Florentino (photo à gauche avec le DJ de RMC Maurizio Di Maggio) a été nommé Officier et Mauro Cecchetti (à droite avec sa fille Silvia) Chevalier.
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La chirurgia mininvasiva dell’alluce valgo La chirurgie mini-invasive de l’Hallux Valgus
Publiredazionale - Publirédactionnel
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ssenza di cicatrici e di ferite chirurgiche, ridotti tempi di recupero, rapidità di esecuzione, scarsissimo edema e dolore post-operatorio, sono i vantaggi delle nuove metodiche mininvasive applicate alle diverse patologie del piede. Tali tecniche, spiega il dottor Massimo Drommi, chirurgo ortopedico, “comprendono la correzione dell’alluce valgo, delle dita a martello e delle metatarsalgie a livello dell’avanpiede mediante tecnica percutanea, eseguita introducendo attraverso un piccolo foro della cute, uno strumentario simile a quello usato nella chirurgia orale”. Con questo strumentario, usato e manovrato sotto il controllo della radioscopia, è possibile effettuare le stesse osteotomie correttive utilizzate nella chirurgia tradizionale a cielo aperto, ma senza ferite ed esposizione chirurgica, e senza ricorrrere all’utilizzo di viti o altri mezzi metallici, con risultati funzionali ed estetici soprendenti. Tale chirurgia si è perfezionata giungendo alla sua seconda generazione, rendendo possibile ora la correzione di deformità di qualsiasi grado e con assluta conservazione dell’articolazione. Allo stesso modo è possibile intervenire con la stessa metodica mininvasiva sulle tendinopatie come quelle dell’achileo o del tibiale posteriore su speroni o fasciti plantari, su lesioni cartilaginee della caviglia, combinandola con l’applicazione di un’altra grande novità terapeutica costituita dai fattori di crescita piastrinici, PRP. Questi, applicati sotto forma di gel, sono ottenuti per centrifugazione da un semplice prelievo ematico dello stesso paziente durante la stessa seduta chirurgica. L’applicazione di tali fattori combinata a piccole scarificazioni del tendine o a fori delle superfici articolari permette alle piastrine di attivare i suoi fattori di crescita con dimostrate proprietà riparative e rigeneranti, con risultati clinici immediati, di gran lunga superiori a quelli ottenuti con la semplice iniezione ambulatoriale di gel. La chirurgia prosegue pertanto il suo cammino verso la mininvasività ricorrendo sempre meno al tradizionale bisturi - sostituito progressivamente da strumenti endoscopici messi a disposizione dal progresso tecnologico consentendo degenze lampo, tempi di recupero sempre più brevi e, soprattutto, cosa graditissima a tutti i pazienti, assenza di dolore post operatorio. Dott. Massimo Drommi Specialista in patologia e chirurgia del piede Roma, Casa di cura Mater Dei - Casa di cura Paideia (Tel. +39 06 80 22 06 060) Milano, Casa di cura Capitanio (Tel. +39 02 58 38 91 11)
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bsence de cicatrices et de traces chirurgicales, réduction du délai de récupération, rapidité d’exécution, rareté des œdèmes et douleurs postopératoires, ce sont les avantages des nouvelles méthodes mini-invasives appliquées dans le cadre des pathologies du pied. Ces techniques, explique le Docteur Massimo Drommi, chirurgien orthopédique, « comprennent la correction de l’Hallux Valgus, de l’orteil à marteau et des métartarsalgies au niveau de l’avant du pied. Il s’agit d’une technique percutanée, exécutée en introduisant un instrument semblable à celui utilisé en chirurgie orale, grâce à une mini-incision percutanée ». Avec cet instrument utilisé et manipulé sous le contrôle de la radioscopie, il est possible d’effectuer les mêmes ostéotomies correctives pratiquées en chirurgie traditionnelle en plan ouvert, mais sans blessures importantes ni exposition chirurgicale et sans recours à l’utilisation de vis ou d’autres moyens métalliques, offrant ainsi des résultats fonctionnels et esthétiques surprenants. Cette chirurgie s’est perfectionnée lors de sa deuxième génération, en permettant la correction de difformité de n’importe quel degré avec une conservation totale de l’articulation. De la même manière, il est possible d’intervenir avec la même méthode mini-invasive sur les tendinopathies, comme celles du tendon d’Achille ou tibial postérieur, sur ergots ou fasciites plantaires, sur lésions cartilagineuses de la cheville, en l’associant à une autre grande nouveauté la thérapie PRP (augmentation des facteurs de croissance et cytokines par le biais du plasma riche en plaquettes). Ce concentré de plaquettes, appliqué sous forme de gel, est obtenu par centrifugation par un simple prélèvement de sang du patient pendant l’intervention chirurgicale. Le concentré, au contact des petites scarifications du tendon ou trous d’entrée dans les surfaces articulaires, permet aux plaquettes d’activer leurs facteurs de croissance en ayant un effet réparateur et régénérant, avec des résultats cliniques immédiats, de loin supérieurs à ceux obtenus avec la simple injection ambulatoire du gel. La chirurgie se dirige, de plus en plus, vers l’intervention mini-invasive, en recourant, de moins en moins, à la chirurgie traditionnelle des bistouris – remplacée progressivement par des instruments endoscopiques mis à disposition par le progrès technique – en réduisant l’hospitalisation, en abrégeant les délais de récupération et, surtout, chose appréciable par tous les patients, en leur offrant une absence de douleur post-opératoire.
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