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STILI DI VITA
STILI DI VITA Il costo degli errori
4,5 milioni di morti che si possono evitare
Una quota importante dei decessi per cancro è causata da stili di vita non salutari. Modificandoli, si potrebbe ridurre di molto la possibilità di ammalarsi. Lo conferma il più grande studio epidemiologico sui decessi evitabili in oncologia
a cura di ELENA RIBOLDI Settantamila: più degli abitanti di Trapani e poco meno degli abitanti di Pavia. Tanti sono gli italiani che ogni anno muoiono a causa di un tumore che avrebbe potuto essere evitato adottando stili di vita salutari. Numeri che salgono a quasi 4,5 milioni di individui a livello mondiale. È quanto ha calcolato la Global Burden of Disease 2019 Cancer Risk Factors Collaboration, un gruppo di scienziati che ha analizzato i dati del 2019 e li ha pubblicati nel mese di agosto scorso sulla rivista The Lancet. Si tratta dello studio più grande e rappresentativo finora mai condotto sull’associazione tra fattori di rischio evitabili e mortalità per cancro. I ricercatori hanno stimato che i tumori evitabili rappresentano ben il 44,4 per cento di tutti i decessi per malattie oncologiche. Tabacco, alcol, obesità e sedentarietà (i fattori di rischio più comuni) causano nel mondo 46 morti ogni 100.000 abitanti all’anno solo per tumore.
PIÙ DI QUATTRO SU DIECI
“Ogni anno in Italia si verificano 181.000 decessi causati dai tumori, circa 100.000 tra gli uomini e 81.000 tra le donne” spiega Diego Serraino, direttore della Struttura di epidemiologia oncologica presso il Centro di riferimento oncologico di Aviano e direttore del Registro tumori del FriuliVenezia Giulia. “Almeno il 40 per cento di questi sarebbero evitabili, perché dovuti a tumori i cui principali fattori di rischio sono legati agli stili di vita.” Le prime stime della mortalità evitabile risalgono agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso e sono riportate nel libro Le cause del cancro scritto da Richard Doll e Richard Peto, due epidemiologi britannici. Vengono continuamente riviste tenendo conto del cambiamento della distribuzione dei fattori di rischio (ovvero la percentuale di popolazione esposta al fumo, all’alcol eccetera) e dell’invecchiamento.
“Un importantissimo fattore di rischio modificabile è il fumo di sigaretta, il principale responsabile dei tumori dei polmoni, dei bronchi e della trachea” afferma Serraino, spiegando che in Italia l’85 per cento dei decessi per tumore del polmone negli uomini e il 65 per cento nelle donne
potrebbero essere evitati se le persone non fumassero. Il “rischio attribuibile” a un determinato comportamento viene calcolato combinando la distribuzione di un In quattro dato fattore di rischio nella casi su dieci contano gli popolazione (in questo caso la percenstili di vita tuale di italia ni che fuma no) e il rischio relativo di sviluppare un certo tipo di tumore (nell’esempio, quante volte è più alto il rischio di ammalarsi di tumore del polmone di un fumatore rispetto a quello di un non fumatore, un dato ricavato dagli studi epidemiologici). SORSI AMARI Il secondo grande accusato è oggi l’alcol: “È responsabile del 55-60 per cento del-
STILI DI VITA Il costo degli errori
la mortalità per tumori del di bevande alcoliche sia una cavo orale e del distretto te- causa certa anche nei tumosta-collo, del 45 per cento di ri della mammella” ci tiene quella per tu- a sottolineare more dell’e- l’esperto, prisofago, di cir- ma di riferire ca il 30 per che “in Italia cento di quel- si stima che la per tumore quasi un quindel colon-ret- to della morto e, in media, del 30 per cen- talità per tumore del seno sia to di quella per tumore del fe- attribuibile all’alcol.” gato” prosegue Serraino, precisando che per quest’ultimo UNA ZAVORRA ci sono importanti differen- PER LA SALUTE ze geografiche conseguen- “L’eccesso ponderale, inti alla diversa esposizione ai teso sia come sovrappeso sia due principali fattori causali come obesità, è responsabile del tumore epatico: l’abuso di del 20-25 per cento dei decesbevande alcoliche, prevalen- si dovuti al cancro” continua te nella popolazione del Cen- Serraino, chiarendo che somtro-Nord, e l’infezione da vi- mando le varie percentuali rus dell’epatite C (HCV), pre- non si ottiene cento, dominante nella popolazio- ma un valore supene del Sud; il rischio attribuibile dipendente dall’alcol arriva perciò al 45-50 per cento al Nord mentre scende al 15-20 per cento dei casi di tumore epatico al Sud.
“L’Organizzazione mondiale della sanità reputa che l’abuso
I fattori di rischio dipendono da dove si abita
riore, perché i gruppi non sono mutualmente escludibili. Chi fuma può cioè anche essere un accanito consumatore di bevande alcoliche o essere obeso o appartenere a tutte queste categorie contemporaneamente.
L’eccesso ponderale è particolarmente rilevante nei tumori dell’apparato digerente (esofago, colon-retto eccetera) e nei tumori dell’endometrio (utero) e della prostata. “Circa il 40 per cento dei decessi per tumore dell’endometrio interessa donne che sono abbondantemente sovrappeso o addirittura obese” afferma Serraino, suggerendo che il motivo sia da ricercare nel fatto che chi ha molti chili di troppo produce molti ormoni che “bombardano” l’organo bersaglio, favorendo l’insorgenza di neoplasie.
I MALI DEL SECOLO
“Un altro aspetto comportamentale importante è quello dell’inattività fisica: riteniamo che, in associazione ai tre fattori di rischio più importanti di cui abbiamo già parlato (fumo, alcol ed eccesso ponderale), la sedentarietà sia responsabile di una percentuale compresa tra il 3 e il 5 per cento di tutte le morti oncologiche.”
Lo studio pubblicato su Lancet prende in esame specificatamente la relazione tra mortalità per cancro e sindrome metabolica, un quadro clinico sempre più diffuso nella società del benessere. “Obesità, ipertensione e diabete, la triade che caratterizza la sindrome metabolica, sono un cocktail micidiale: nel mondo questa condizione causa 13 decessi per cancro l’anno ogni 100.000 abitanti.”
decessi evitabili epidemiologia stili di vita
LAVORO E AMBIENTE
Parte dei decessi per cancro potrebbe esse-
re evitata grazie al controllo ra comunque il 3-4 per cento sociale, ossia a politiche vol- delle morti per cancro e il nute a ridurre l’esposizione agli mero sta diminuendo grazie agenti cancerogeni nell’am- ad adeguate politiche di conbiente o sul luogo di lavoro. trollo.” “Complessivamente circa il 5 per cento dei decessi è da at- AGIRE PER tribuire a fattori ambienta- IL PROPRIO BENE li.” Si tratta in sostanza dei Nel nostro Paese i tassi di decessi per tumori respirato- mortalità per tumore sono ri e della vescica causati dagli più bassi che in altre nazioinquinanti atmosferici, come ni del mondo, grazie a un sile polveri sot tili, classifica - L’ambiente stema sanitario efficiente e te dall’Agenzia internazionale per la ricerinquinato fa parte alla possibilità di accedere a cure di qualità. ca sul cancro (IARC) come dei rischi Da molti tipi di tumore si guasostanze sicuramente cance- risce: il paziente torna ad averogene per l’uomo. re la stessa aspettativa di vi-
I tumori che maggiormen- ta di un coetaneo che non ha te sono legati a fattori occu- dovuto affrontare l’esperienpazionali sono il mesotelio- za della malattia oncologica. ma pleurico, il tumore della Ciò, tuttavia, non deve porvescica, quello dello stoma- tare a trascurare la prevenco e alcuni tipi di leucemie. zione, sia primaria (facendo “Il rischio relativo non supe- attenzione ai fattori che aumentano il rischio di ammalarsi) sia secondaria (partecipando agli screening per la diagnosi precoce dei tumori). “Anche se si applica a un numero ridotto di nuove diagnosi, la percentuale di decessi evitabili resta la stessa” conclude Serraino. Per definizione, i decessi evitabili si possono prevenire ed è nell’interesse di ognuno fare in modo che il loro numero scenda.
LE REGOLE 12 MODI PER RIDURRE IL RISCHIO DI CANCRO
Gli esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) hanno stilato il Codice europeo contro il cancro, una lista di suggerimenti basati sulle prove scientifiche utili a ridurre il rischio individuale di sviluppare un tumore.
1Non fumare. Non consumare nessuna forma di tabacco.
2Rendi la tua casa libera dal fumo. Sostieni le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo sul tuo posto di lavoro.
3Attivati per mantenere un peso sano.
4Svolgi attività fisica ogni giorno. Limita il tempo che trascorri seduto.
5Segui una dieta sana: - consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura; - limita i cibi a elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate; - evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti a elevato contenuto di sale.
6Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo. Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici.
7Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini. Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti.
8Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti.
9Accertati di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa. Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon. 10 Per le donne: - l’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino; - la terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della TOS. 11Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro: - l’epatite B - il papilloma virus umano (HPV). 12 Partecipa a programmi organizzati di screening per il cancro: - dell’intestino (uomini e donne) GENNAIO 2023 | FONDAMENTALE | del seno (donne) del collo dell’utero (donne). 23