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Cellule diverse, diverse resistenze si genomiche più classiche, che valutano il tumore nel suo insieme, questo approccio permette di ca-
L’analisi trascrittomica a singola cellula potreb- pire quale sia il contributo di ciascuna singola celbe essere una delle chiavi per comprendere me- lula ai meccanismi di resistenza ai farmaci” spieglio la resistenza dei tumori ai farmaci. Lo si leg- ga Capasso, che nello studio ha lavorato sul neuge sul Computational and Structural Biotechnology roblastoma, un tumore per cui queste informazioJournal, dove sono stati pubblicati i risultati di uno ni possono essere particolarmenstudio condotto, con il sostegno di AIRC, da ricer- te importanti, perché è caratterizcatori dell’Università degli studi Federico II e del zato da un’elevata eterogeneità a CEINGE biotecnologie avanzate di Napoli, coordi- livello cellulare (ovvero è formanati da Mario Capasso. “A differenza delle anali- to da molti tipi cellulari differenti).
Tumore del seno: dieta mima-digiuno e immunoterapia
Più luce sulle metastasi del tumore del colon
Grazie alle modifiche metaboliche indotte da una dieta mima-digiuno, è possibile rinforzare l’azione dell’immunoterapia nel tumore del seno triplo-negativo, uno dei più complessi da curare. È il risultato di uno studio condotto da ricercatori milanesi di IFOM, IEO e Istituto nazionale dei tumori assieme all’Università di Palermo e grazie anche al sostegno di Fondazione AIRC. Come si legge sulla rivista Cell Reports, la dieta mima-digiuno modifica il microambiente tumorale, rendendo più efficace la riattivazione del sistema
Si chiama Neuroligina 1 e, in base ai dati pubblicati sul Journal of Experimental & Clinical Cancer Research, è una proteina fondamentale per determinare la capacità delle cellule di tumore del colon di dare origine a metastasi. “La Neuroligina 1 fa parte di quelle proteine che cambiano funzione a seconda del contesto in cui si trovano” spiega Marco Arese, che assieme a Federico Bussolino ha coordinato il lavoro dei ricercatori dell’Istituto di Candiolo-IRCCS e dell’Università di Torino, con il sostegno di Fondaimmunitario indotta dalla terapia. “Al momento abbiamo solo dati ottenuti in modelli animali, ma se verranno validati in studi clinici potrebbero essere importanti per i pazienti” spiegano gli autori coordinati da Valter Longo di IFOM, che, lavorando con tecnologie “a singola cellula”, sono riusciti anche a comprendere in dettaglio l’impatto della dieta mima-digiuno sui diversi tipi cellulari presenti nel tumore e intorno a esso.
zione AIRC. Nel caso della Neuroligina 1, la molecola è stata in origine isolata a livello cerebrale e vascolare con attività differenti, e le recenti scoperte la collocano anche a livello delle cellule tumorali del colon, dove manda in tilt uno dei meccanismi di controllo che bloccano la formazione di metastasi. La scoperta potrebbe avere importanti risvolti pratici, aiutando a prevedere la prognosi o a progettare farmaci mirati.