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IL MICROSCOPIO

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CURE PALLIATIVE

CURE PALLIATIVE

La ricerca di oggi ispira la clinica di domani

FEDERICO CALIGARIS CAPPIO Direttore scientifico AIRC

Il Microscopio di gennaio è la tradizionale occasione per riflettere sui risultati scientifici conseguiti e sugli impegni propositivi di AIRC. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni 23 secondi viene diagnosticato un cancro, un numero che dà l’idea delle dimensioni del problema. Nel contempo, un’analisi pubblicata dall’autorevole rivista New England Journal of Medicine dimostra un significativo miglioramento globale della percentuale di sopravvivenza al cancro con una importante accelerazione negli ultimi anni. Ciò vale per alcuni tipi di neoplasia (es. tumore mammario, leucemie acute infantili, morbo di Hodgkin), che possono guarire quando la malattia è diagnosticata e trattata precocemente. Il merito di questo risultato va alla ricerca, che chiarisce i meccanismi che nei diversi tipi di cancro portano una cellula normale a trasformarsi in tumorale e ne caratterizzano l’evoluzione. La comprensione dei meccanismi identificati dalla ricerca permette di sviluppare schemi di prevenzione, individuare modalità di diagnosi sempre più precoce e nuovi fattori prognostici e identificare approcci terapeutici innovativi, efficaci e quando possibile personalizzati.

A tutto ciò va aggiunto l’importante progresso tecnologico, che consente di diagnosticare più accuratamente e di curare pazienti che fino a un decennio or sono non erano considerati curabili. Abbiamo ora a disposizione una diagnostica innovativa, sia di laboratorio, con l’introduzione di nuovi biomarcatori anche genomici, sia radiologica, in virtù dei progressi dell’imaging. Abbiamo la chirurgia robotica e una radioterapia sempre più precisa ed efficace. Disponiamo di terapie combinate con farmaci intelligenti volti a colpire bersagli molecolari e possiamo manipolare il sistema immunitario indirizzandolo a distruggere le cellule neoplastiche. È possibile utilizza-

re terapie biologiche chemio-free nei casi in cui il meccanismo molecolare è chiaro, come in alcuni specifici tipi di leucemie. È importante sottolineare, come ha fatto il Presidente Mattarella nel suo discorso in occasione dei Giorni della Ricerca lo scorso ottobre, che i vaccini a mRNA anti-Sars-CoV-2 sono stati prodotti in tempi record proprio grazie alle tecnologie sviluppate dalla ricerca sulla immunologia dei tumori. Tuttavia permangono numerose situazioni irrisolte e particolarmente impegnative. Ne sono esempi la diagnosi tardiva della malattia metastatica, i tumori rari e una quota minoritaria di quelli più comuni, quali il cancro della mammella e le leucemie acute infantili, resistenti alle terapie attuali. Il melanoma e i tumori polmonari registrano miglioramenti terapeutici rilevanti, ma insufficienti, e vi sono neoLa ricerca di base plasie, quali quelle cerebrali, in cui le è la chiave per arrivare nostre conoscenze sono ancora troppo limitate. Inoltre, alla cura anche i trattamenti innovativi non sono privi di effetti collaterali. È quindi indispensabile capire la biologia del cancro in tutti gli stadi (dalla trasformazione iniziale alla progressione, sino alla metastatizzazione e allo sviluppo di resistenza alle terapie) per tradurla in armi terapeutiche efficaci da portare al letto del malato. Lo scopo è certamente la guarigione del paziente, ma diventa sempre più evidente nei lungo sopravviventi come sia indispensabile anche una migliore qualità di vita, con la riduzione degli effetti collaterali dovuti ai trattamenti. Sono le scoperte della ricerca a permettere i progressi clinici e, così come la clinica di oggi è il risultato della ricerca di ieri, crediamo che la ricerca di oggi ispirerà la clinica di domani. Attraverso la sua missione, AIRC contribuisce a massimizzare l’impegno dei ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile.

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