147 n°
dicembre 2019 - gennaio 2020
SpazioItalia
Bastianich on stage
Editoriale Editorial
Cari Passeggeri è un piacere per me sapere che in questo momento state sfogliando la nostra rivista di bordo dove possiamo parlarvi di viaggi, di arte e cultura, illustrarvi le nostre rotte e farvi conoscere i vantaggi a voi riservati. Questo numero di Spazio Italia vede inoltre un totale restyling della rivista: abbiamo voluto rendere il nostro inflight magazine più accattivante e moderno, in linea con le tante novità che vi abbiamo raccontato durante il corso di questo 2019. Per noi infatti è stato un anno importante che ha visto l’arrivo di una nuova livrea e con essa l’aggiunta di aeromobili alla nostra flotta. È stata avviata l’Accademia di Volo, che ha aperto le porte ad aspiranti first officer e numerose sono state le assunzioni; ad oggi si contano oltre 700 persone attive. Da sempre cerchiamo di raccontare il meglio dell’Italia e proprio in questo periodo abbiamo avuto l’occasione di conoscere una realtà di successo nel settore del marmo. Sto parlando di Citco, un’azienda veronese che mi ha letteralmente impressionato. Non si tratta solo di lavorazione della pietra. In questa azienda c’è molto di più: arte, architettura e design di qualità. Siamo andati ad incontrare il Presidente Camiran Rasool
Dear Passengers
la cui storia è cominciata in Iraq, ma poi il destino lo ha portato prima in Inghilterra e poi in Italia. “Alcuni anni fa ho creduto in un progetto ambizioso: il sogno di trasformare il marmo in opera d’arte. Ho voluto intrecciare il lavoro meccanico dell’artigiano con la creatività italiana, per rendere questo materiale, ostinato in apparenza, un capolavoro di arte contemporanea. Ho collaborato con artisti di talento internazionale come Zaha Hadid e Pietro Ferruccio Laviani e oggi posso affermare che con il marmo si può realizzare tutto”. Vi invito a leggere la storia
I’m so glad you’re looking through our in-flight magazine, the ideal place to catch up on all the latest in travel news, arts and culture and so much more, as well as bringing you useful information on the routes Air Dolomiti flies and all the various advantages our passengers can access. This issue of Spazio Italia sees a complete restyling of the magazine, making it even more modern and attractive, in line with all the other changes we’ve introduced during 2019. It’s been a very important year for our airline, with the adoption of our new livery and with a number of new
aircraft being added to the fleet. We also launched our Flight Academy, welcoming a consistent intake of aspiring first officers. Many successful applicants subsequently went on to work for Air Dolomiti, with over 700 members of staff currently on the payroll. We have a longstanding commitment to publicising the best Italy can offer and we recently came across an extremely successful enterprise in the marble sector. The company that impressed me so much is called Citco and is based in Verona. It’s not just that Citco works with marble, they also range from art to architecture and top
quality design. We went to meet President Camiran Rasool, originally from Iraq, but who has lived and worked in the UK and now in Italy. “A few years ago, l decided to throw myself into an ambitious project, a dream of transforming marble into art. What I wanted to achieve was a successful mating between the craftsmanship of stonework and Italian creativity, making an apparently unyielding material into masterpieces of contemporary art. I’ve worked with international artists of the calibre of Zaha Hadid and Pietro Ferruccio Laviani and can now confidently say
Da sinistra: il Presidente di Citco Camiran Rasool con il Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart From the left: the President of Citco Camiran Rasool with the President of Air Dolomiti Joerg Eberhart
that you can do anything with marble”. Read the story of this charismatic entrepreneur and his adventures in this issue of Spazio Italia and I look forward to seeing you again for our next edition. In the meantime – enjoy your flight!
di quest’uomo carismatico e della sua avventura nelle prossime pagine di Spazio Italia e rimandandovi al prossimo numero, non mi resta che augurarvi un Buon Volo!
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Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Joerg Eberhart, Presidente / The President
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Air Dolomiti Fascino Glamour
sommario contents
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La forma della bellezza The form of beauty 06 Calze e collant, nessun compromesso Stocking and tights, the ultimate guide 10 Ciak si gira (in hotel) A film set is a magic place 14
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I 70 anni dello Scorpione The Scorpion turns 70 18 Su lago Matese a contar rondini Counting swallows on Lake Matese 24
A tavola Food & wine Attenti al croccantino Beware the crunch 27 La Calabria nel bicchiere Calabria in a glass 30 Sapori mediterranei, profumi orientali Mediterranean flavours with an oriental twist 34 Jema, quando il vino diventa opera d’arte Jema, wine as a work of art 36
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Magie di uova e farina The simple magic of eggs and flour 38
Cultura Culture Aka Joe e altre storie Aka Joe and other stories 50 Madonna Litta e le sue sorelle Madonna Litta and her sisters 54 Venti d’Oriente Winds from the East 56 La metafisica dei sogni The metaphysics of dreams 60
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“Non ho mai dipinto una donna grassa” “I have never painted a fat woman” 64
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In viaggio Travel Abruzzo, l’eno-vacanza è servita A wine estate solida in Abruzzo 66 Sulle tracce di Giacomo Puccini In Giacomo Puccini footsteps 71
Benessere Wellness Villa Eden, una pausa per rigenerarsi Villa Eden, a regenerating pitstop 74
Copertina/cover: ph. Angelo Trani
Le rubricheWellness Vite gourmet / Gourmet diary 42 Cantina a bordo / Cellar on board 44 La cantina dell’anno / Winery of the year 49 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 76 Uffici di conciliazione / Arbitration Boards 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80
Spazio Italia magazine
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)
Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna
Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011
In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)
Proprietà Air Dolomiti spa
Progetto grafico Marina Baldisserri
Direttore responsabile Claudia Palamini
Grafica Garden di Lorena Lombroso
Concessionaria esclusiva per la pubblicità in Italia Cantelli.Net s.u.r.l. Via Saliceto 22/e 40013 Castelmaggiore (BO) Tel. 051 4129700 - fax 051 4853359 info@cantellinet.it www.cantellinet.it
Anno XXVIII - n. 147 Dicembre 2019-Gennaio 2020
Stampa D’Auria Printing Spa S. Egidio alla Vibrata (TE)
Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato
Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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Portfolio
Assisi, c’è vita sopra le nuvole Con questa fotografia, scattata con il suo fedele quadricottero, Francesco Cattuto ha vinto, fra gli altri premi, la prima edizione dell’International Drone Photography Contest (Categoria Travel) di National Geographic. Che dire? Bellissima. Per ulteriori emozioni: www.instagram.com/fcattuto Assisi, there is life above the clouds
This photograph, taken by Francesco Cattuto with his trusty quadricotter, has won National Geographic’s first International Drone Photography Contest (Travel category) and other awards. What can we say? It’s wonderful! For further thrills: www.instagram.com/fcattuto Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Portfolio
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Fascino Glamour
Il marmo e il granito sono per Camiran Rasool il mezzo con cui dare forma alle idee di designer del calibro di Zaha Hadid, Anish Kapoor e Norman Foster. Spazio Italia è andato a trovarlo a Rivoli Veronese nella nuova sede della sua azienda, la Citco The form of beauty. Camiran Rasool sees marble and granite as the medium that shapes the ideas of designers of the calibre of Zaha Hadid, Anish Kapoor and Norman Foster. Spazio Italia called on him at Rivoli Veronese in the new headquarters of his company Citco
Monoblocco Nessuna giuntura, tutto un pezzo. Designer Zaha Hadid (ph. Franco Chimenti) Monobloc Unjointed, a single piece. Designer Zaha Hadid (ph. Franco Chimenti)
La forma della bellezza by Giovanni De Luca
La vera ricchezza di Camiran Rasool è il potersi confrontare quotidianamente con la bellezza e lavorare con persone che alla ricerca del bello hanno dedicato la vita. Un viaggio iniziato anni fa a Londra, dove la famiglia di Camiran si era trasferita dall’Iraq, sua terra di origine, e continuato per caso in Italia, dove il giovane Rasool entra in contatto con l’affascinante mondo della pietre e dei marmi, scegliendo di vivere nel Bel Paese. Il resto è cronaca, spirito imprenditoriale e la voglia di affermarsi in un settore piuttosto tradizionale, di cui Camiran scardina le regole iniziando a collaborare con architetti e designer, certo di poter trasformare le loro visioni in solida pietra. Nasce così la Citco (www.citco.it), un’azienda che Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Fascino Glamour
negli anni è diventata partner di “archistar” del calibro di Zaha Hadid, Anish Kapoor e Norman Foster accettando di affrontare sfide quotidiane per riuscire a lavorare marmi e graniti con tecnologie sempre nuove, affiancate ad un solido sapere artigianale. Un impegno costante che ha permesso alla Citco di diventare il punto di riferimento di una clientela selezionatissima che si rivolge all’azienda veneta alla ricerca di soluzioni sartoriali e totalmente personalizzate, come testimoniano i progetti realizzati in tutto il mondo nelle residenze più esclusive. La sede di Rivoli Veronese (Vr), inaugurata nel 2013, è allo stesso tempo un grande laboratorio e uno stabilimento in cui l’unico limite sembra essere la fantasia: “Qui non coDicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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La purezza delle forme Da un’idea di Zaha Hadid (ph. Franco Chimenti) Purity of forms From an idea by Zaha Hadid (ph. Franco Chimenti)
Camiran Rasool’s true sense of fulfilment comes from engaging daily with beauty and working with people who have devoted their lives to the quest for it. A journey begun years ago in London, where Camiran’s family had moved from Iraq, his homeland, before ending up by chance in Italy. Here the young Rasool came into contact
with the fascinating world of stone and marble and made his home in the Bel Paese. The rest is chronicle, entrepreneurial spirit and the urge to establish himself in a rather traditional sector, whose rules Camiran dismantled by starting to work with architects and designers, confident he could transform their visions into solid stone. The upshot is Citco (www. citco.it), a company that over the years has become the partner of starchitects of the calibre
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Fascino Glamour
nosciamo la monotonia della lavorazioni in serie - spiega Camiran - perché abbiamo la possibilità di trasformare le visioni dei grandi del design mondiale in solidi oggetti tridimensionali. E l’aspetto più affascinante è che quando ci troviamo davanti ad un blocco di pietra, sappiamo che il nostro compito è solo quello di rimuovere il materiale in eccesso per liberare l’idea”. La tecnologia aiuta, ma non basta. Non a caso, nello stabilimento veronese, a fianco di macchine capaci di tagliare il marmo con un getto d’acqua ad alta pressione (6.000 bar) con una precisione che sfiora il decimo di millimetro, ci sono ancora artigiani che levigano a mano i pezzi che escono dalla produzione, con la stessa cura che avrebbe avuto uno scultore del ‘500. Non meno affascinante il colossale braccio robotizzato che aiuta Camiran e la sua squadra a dar vita alle creazioni più sofisticate, rendendo duttile e malleabile un materiale come il marmo, che invece duttile e malleabile non è. Ad ospitare le creazioni firmate Citco, oltre agli showroom di Londra e Miami è un gigantesco sotterraneo dove l’azienda ospita la sua arte e dove il patron, con incurante semplicità, ti guida fra oggetti che potrebbero essere collocati in un qualsiasi museo internazionale. La pre-
of Zaha Hadid, Anish Kapoor and Norman Foster. Day-by day the firm accepts the challenge of working marble and granite with ever new technologies backed up by solid craft skills. This unfailing commitment has made Citco the go-to supplier for a highly select clientele. They turn to the Venetian company in search of bespoke and fully customised solutions, as shown by the projects carried out worldwide in the most exclusive residences. The firm’s headquarters at Rivoli Veronese (VR), opened in 2013, is both a huge laboratory and an establishment whose only limit seems to be the imagination. “Here we never experience the tedium of mass production,” explains Camiran. “We have the potential to transform the
visions of the world’s designer greats into solid three-dimensional objects. And the most fascinating point is that when we find ourselves wrestling with a block of stone, we know that our task is simply to remove the excess material to set the idea free.” Technology helps but is not enough. It is no coincidence that, in the Verona-based factory, alongside machines capable of cutting marble with a high-pressure water jet (6,000 bars) to an accuracy of almost a tenth of a millimetre, there are still artisans who hand-polish every piece that comes out of production, with the same sort of care as a Renaissance sculptor would have lavished on each piece. No less fascinating is the colossal robotic arm that helps Camiran and his team give life to the most sophisticated creations, modelling marble, a material not in the least ductile or malleable, as if it were clay or glass. Hosting Citco’s designer creations, in addition to the London and Miami showrooms, is an immense underground level where the company displays its art. Here Camiran, with spontaneous simplicity, guides us past exhibits that could find a rightful place in any international museum.
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Fascino Glamour A tutta curva Una creazione di Anish Kapoor At full curve A creation by Anish Kapoor
La lavorazione computerizzata della pietra permette di aprire nuovi orizzonti creativi, ma è la mano dell’artigiano a raggiungere questo livello di perfezione Computerised stone-cutting opens up new creative horizons, but it is the artisan’s hand that attains this level of perfection
Visioni comuni Zaha Hadid e Camiran Rasool Shared views Zaha Hadid and Camiran Rasool
senza di Zaha Hadid è fortissima ed è difficile non essere rapiti dalle forme immaginate dalla celebre designer di origine irachena e rese concrete dall’abilità di Rasool. Di prezzi non si parla, ma questo antro delle meraviglie ospita alcuni fra i pochi pezzi al mondo siglati a mano dalla stessa Hadid. Ci sono pareti che sembrano gemme, tavoli ricavati da un solo blocco di granito, difficili anche solo da pensare. Ma a Camiran tutto questo non basta e per sorprendere una clientela internazionale sempre più affascinata dall’impossibile sta trasformando la pietra in pareti di marmo che sembrano di bambù, in oggetti dalle forme più disparate, che nella nostra mente potrebbero essere realizzati solo da una stampante 3D o dalla fantasia di Escher, tale è la complessità delle loro linee. Piccoli capolavori che rappresentano per Camiran Rasool solo una tappa in un percorso appena iniziato. Perché la bellezza non ha limiti e alla Citco ogni giorno si divertono ad andare oltre. Con eterea consapevolezza. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Grandi spazi Negli anni la Citco ha saputo conquistare il mercato internazionale del lusso Great spaces Over the years Citco has conquered the international luxury market
Zaha Hadid’s presence is strong and it is hard to avoid being enraptured by the forms conceived by the famous designer of Iraqi origin and given concrete form by Rasool’s skill. Prices are not mentioned, but this Aladdin’s cave of wonders contains some of the few pieces in the world signed by Hadid herself. There are walls that look like gems, tables sculpted from a single block of granite, difficult even to conceive. But to Camiran all this is still not enough. To astonish an international clientele increasingly fascinated by the impossible, he transforms stone into marble walls that look like bamboo, into objects of the most disparate forms, which to our mind could only be created by a 3D printer or the imagination of an Escher, such is the complexity of their lines. These small masterpieces represent just one step on Camiran Rasool’s journey, where he still aims to achieve much more. Because beauty has no limits and at Citco every day they love to go further. With ethereal awareness.
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Fascino Glamour
Calze e collant, nessun compromesso
Cavallini
Coprenti o a rete, colorate in microfibra, ricamate, stampate, super velate color nero. L’importante è che abbiano personalità e riflettano l’umore della giornata. Stockings and tights, the ultimate guide. Opaque or fishnet, colourful in microfibre, lacy, printed or super sheer in black. The vital factor is their personality and how they interpret your mood by BARBARA RIGHINI day by day
Le temperature piacevoli della mezza stagione sono ormai un ricordo, l’inverno, con le sue giornate rigide, è alle porte e il tempo in cui la gamba assolutamente nuda, anche quando fuori la colonnina di mercurio scende sotto le zero, era un must è passato. Il must della stagione autunno-inverno 2019-20 è completare il proprio outfit con una calza o un collant che faccia parlare di sé. La gamba scoperta, con inevitabile pelle d’oca, è qualche cosa che appartiene al mondo delle hit girl e delle influencer, per le donne che vivono una vita tranquilla, scandita da ufficio, casa e uscite con
Mild mid-season temperatures are merely a memory, the chill of winter is definitely with us, and the fashion of going out without tights, whatever the weather, is past history. Au contraire, outfits set off by statement stockings and tights are an absolute must for the 2019-20 autumn-winter season. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Elisabetta Franchi
Fascino Glamour
Vivetta
Fendi
Fendi
le amiche o con il compagno, non ha senso soffrire il freddo quando si può optare per un’avvolgente collant o, volendo osare un po’ di più, per una calza autoreggente. D’altra parte anche l’etichetta aiuta. Per quanto sia stato trendy il coraggio di uscire senza calze in pieno inverno, avete mai visto Kate Middleton senza calze? Anche quando vuole ottenere l’effetto gamba nuda, lo fa indossando una calza velatissima e opaca, dello stesso identico tono del suo incarnato. Questo può essere un buon compromesso, a patto che la taglia sia quella giusta, non c’è niente di peggio di un collant raggrinzito sul collo del piede o che tende a scivolare verso il basso, in vita. Dunque siamo pronti a lasciarci stordire dall’incredibile varietà di proposte che le case di moda hanno studiato per la stagione alle porte? Qualsiasi sia il vostro gusto o la vostra esigenza, una soluzione ci sarà. Collant coprenti, Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
MaxMara
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Bare legs and their inevitable corollary, goose pimples, should be left strictly to hit girls and influencers; there’s no point in women who live a more humdrum round of home, work and outings with friends and partners dying of cold when they could be wearing a cosy pair of tights or a more daring pair of stay-up stockings. A question of style Of course, the label you choose counts. However trendy it might have been to dare to bare in the depths of the midwinter snows, have you ever seen Kate Middleton without tights? Even when she wants to achieve a nude look, she wears a pair of sheer matte tights that perfectly match her natural skin tone, a compromise all
Elisabetta Franchi
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Fascino Glamour
Pierre Mantoux
a tinta unita, colorati o neri sono la scelta perfetta se il punto è uscire di casa con temperature rigide e restare al caldo. Per andare sul sicuro ci sono le classiche nere, ma se vi sentite sbarazzine e non volete rinunciare a un po’ di brio, potreste optare per colori forti. Lo ha fatto per esempio Max Mara che, in passerella, ha portato collant tono su tono abbinati al look indossato. È romantica ma allo stesso tempo seducente, per valorizzare la femminilità, la nuova collezione di Emilio Cavallini: un grande classico è il motivo spigato che lo stilista ripropone in diversi colori: è perfetto per esempio abbinato a un tubino nero; se invece voleste trasformare le vostre gambe in una vera opera d’arte, potreste optare per i collant interamente decorati con motivi floreali. Se comfort è la parola d’ordine, non potrete fare a meno di
of us could copy. The important thing is a perfect fit, there’s nothing worse than tights bagging around your ankles or heading south around the waist. So, are we ready to be amazed by the incredible variety of leg wear the fashion labels are ready to seduce us with this season? Whatever your requirements and whatever your tastes, there’s bound to be something that suits you perfectly. Opaque tights in a single colour shade, colourful or black are a perfect choice if the most important thing is to keep warm when you’re on the move and it’s chilly outside. Stay on the safe side with black, or cheer things up with some bold colour options. New materials Which is exactly what Max Mara did when they presented this season’s collection – with colour contrast or matched tights. Emilio Cavallini’s new collection is both romantic and seductive, very feminine; a classic is the sprig motif this designer reprises in several colours, perfect with that wardrobe staple, the LBD. Or if you want to transform your pins into a work of art, go for Emilio’s complete decorated floral look. If comfort is your personal goddess, check out Philippe Matignon’s opaque Thermo Effect tights, made with a special yarn that keeps
Cavallini
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Attico
provare il collant coprente Thermo Effect, realizzato da Philippe Matignon con uno speciale filato termoregolarore che mantiene costante la temperatura del corpo. Per la sera, quando vi attende un incontro importante ed è necessario essere seducenti, ci sono proposte glitter o calze impreziosite da ricami floreali. Pois o righe? difficile decidere. Potrebbe venirci in soccorso Pierre Mantoux con un collant caldissimo e divertente: una gamba a pois e una a righe. Alla moda ma anche sostenibili: per la stagione FW 19/20 infatti, il brand nato in Lombardia negli anni ’30 del secolo scorso, ha lanciato collant realizzati con un innovativo filato derivato dalla lavorazione del caffè. Il velato, quindi, proprio no? Ha un sapore demodé. E chi lo ha detto? La calza nera, velata, 10 denari è un intramontabile. Se voleste stupire con dettagli inattesi potreste indossare quella realizzata da Fendi, stampata con il monogramma del brand in nero, su fondo bianco. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Elisabetta Franchi
your body temperature constant. And for that red letter evening date where seduction is on the agenda, Matignon also does sparkle tights and stockings with alluring floral embroidery. Polka dots or stripes? A difficult decision. Try Pierre Mantoux’s über-cosy and über-quirky solution: one leg polka dots, the other stripes. Problem solved. Fashionable and eco-friendly? Mantoux, founded in Lombardy in the 1930s, has launched an innovative new yarn made from waste materials from coffee production for their FW 19/20 season! So, nothing sheer then? Too passé? Certainly not. A pair of sheer 10 denier black stockings will never be out of fashion. If you want to dazzle everybody with special effects you might like to try Fendi’s offering, printed with the brand’s logo in black on a white background.
Philippe Matignon
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Fascino Glamour
Ciak si gira (in hotel) Rieccoci a Roma, per un viaggio fra le strutture alberghiere che hanno fatto da set a film di grande successo A film set in a magic place. Spazio Italia visits the Eternal City to explore Roman hotels that have by Antonella Tereo starred as sets in box office blockbusters
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Fascino Glamour
Palazzo Naiadi In questa pagina: numerose le scene girate nel cinque stelle realizzato nel 1705 da Papa Clemente XI come deposito di cereali del Vaticano On this page: a number of scenes have been shot in this 5-star hotel originally built as a granary for the Vatican by Pope Clement XI in 1705
Un set cinematografico è un luogo che s’accende di magia. Una magia che sembra ancor più intensa nel fasto degli ambienti di un hotel, specie se quelli della Capitale d’Italia. Non a caso Roma è essa stessa un set, ma accanto a rovine e luoghi iconici anche i suoi numerosi alberghi di lusso hanno fatto da corredo a celebri scene. Spesso sono le stesse strutture che hanno ospitato VIP del mondo del cinema in vacanza, ma stanze, corridoi e saloni sfarzosi hanno fatto del loro charme l’ambientazione migliore per pellicole del grande schermo. Luchino Visconti, nel 1976 scelse ad esempio alcuni dei saloni purpurei del Grand Hotel Plaza di via del Corso per “L’innocente”, un film con Giancarlo Giannini, Laura Antonelli e Jennifer O’Neill. Gli stessi saloni poi, sotto le vesti dell’ipotetico Hotel Continental, fecero da prezioso set movie per un inseguimento cult in “John Wick 2”, uscito nel 2017, sequel della famosa saga con protagonista sempre Keanu Reeves. Gli arredi che oggi si possono notare nell’hotel romano sono gli stessi preferiti da Silvio Muccino per alcune inquadrature de “I migliori anni”, che uscirà a san Valentino 2020. E che dire dell’Art Nouveau dining room dell’hotel, che ospitò anche alcune scene di “Ocean’s Twelve” del 2004? Ristrutturato invece da pochissimi anni, Palazzo Naiadi offre da subito un ricco repertorio di spunti legati al cinema. Oltre al fatto che, secondo i rumors, pare sia nella wish list di Sofia Loren in città, l’hotel di piazza della Repubblica appare ad esempio sul set di “Euforia” di Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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A film set is a magic place. A magic that seems even more intense in all the splendour of a magnificent hotel, especially if the magnificent hotel in question happens to be in Rome. Of course, the whole of Rome itself is one huge film set, but alongside its ruins and iconic landmarks, many of its luxury hotels have also made their contribution to famous scenes on the big screen. Often, they are the same settings that host red carpet film stars on a Roman holiday, but these sumptuous rooms, corridors and salons, with all their special charm, have also made their mark on the films themselves. In 1976, for example, Luchino Visconti chose the crimson splendour of the salons of the
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Fascino Glamour
Per “L’innocente” Luchino Visconti scelse alcuni dei saloni purpurei del Grand Hotel Plaza Luchino Visconti chose the magnificent crimson salons of the Grand Hotel Plaza for his film “The Innocent”
Magnificenza Sotto: il St Regis Rome fece da sfondo ad alcune scene romane de “Il talento di Mr. Ripley” Magnificence Below: the St Regis Rome provided the setting for some of the Roman scenes in “The talented Mr. Ripley”
Valeria Golino, uscito nel 2018, lavoro che ha raccolto 6 Nastri d’Argento e 7 candidature a David di Donatello (e a proposito dell’ambita statuetta, sempre qui sono stati ospitati per il cocktail a tema gli attori dei cast premiati nell’edizione scorsa). Qui gli ambienti protagonisti delle scene sono stati in particolar modo quelli del lobby, ma c’è anche il ristorante Tazio - interno alla struttura e che affaccia sulla piazza - a ricordare il forte sodalizio con il mondo del cinema. La Città Eterna non è invece il palcoscenico più ricorrente ne “Il talento di Mr. Ripley”, uscito nel 1999 con Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow. Eppure, le poche scene girate in un hotel della Capitale sono in questo caso nel bellissimo St. Regis (Grand Hotel) Rome. In particolare,
Grand Hotel Plaza in Via del Corso as one of the settings for his film The Innocent, starring Giancarlo Giannini, Laura Antonelli and Jennifer O’Neill. The same salons, under the guise of the imaginary Hotel Continental, were also a set on the cult chase movie “John Wick 2” which came out in 2017, the sequel in the famous saga starring Keanu Reeves. The same sumptuous charm of this
renowned Roman hotel has also provided the backdrop to scenes in Silvio Muccino’s “I Migliori Anni” (The Best Years), due out on St Valentine’s day 2020. Then there’s the Plaza’s Art Nouveau dining room, the setting for a number of scenes in “Ocean’s Twelve” from 2004.
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Fascino Glamour Dining room Sotto: il Grand Hotel Plaza ospitò anche alcune scene di “Ocean’s Twelve” Below: the Grand Hotel Plaza was the setting for scenes from “Ocean’s Twelve”
Suite presidenziale Gli arredi del Grand Hotel Plaza sono gli stessi preferiti da Silvio Muccino per alcune inquadrature de “I migliori anni” Presidential suite The furnishings of the Grand Hotel Plaza are the same as those used by Silvio Muccino in scenes from his “I migliori anni”
nel film il protagonista alloggiava in una delle sue sontuose camere. E poi al Forum Hotel, presso la splendida terrazza sul tetto sorge “The American Bar”, una location che è diventata famosa anche perché Robert Downey Jr. e Marisa Tomei prenotarono proprio qui una romantica cena sul set di “Only you” (del 1991). Julia Roberts invece, sul set di “Eat, Pray, Love” di Woody Allen, risiedeva nella sua tappa romana proprio in un albergo nel cuore del quartiere di Campo Marzio. L’ispirazione nasce dall’Hotel Portoghesi, piccolo gioiello che ha anche ospitato il cast durante le riprese ed ha prestato gli esterni e parte dell’entrata per alcune scene della pellicola del maestro americano. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Hotel Forum In alto: la magnifica terrazza diventata famosa per “Only you” Above: the splendid terrace which leapt to fame with “Only you”
Completely remodelled a few years ago, Palazzo Naiadi has a wealth of tales from Tinsel Town to tell. Apart from the fact that rumour has it as being on Sofia Loren’s wish list when in Rome, this splendid hotel on Piazza della Repubblica appears on the set of Valeria Golino’s “Euforia”, which came out in 2018, a film that earned 6 Nastri d’Argento (Silver Ribbons) awards and 7 candidatures for the David di Donatello. The much sought-after Davids are Italy’s equivalent of the American Academy Awards, and it was Palazzo Naiadi that hosted the themed cocktail party for the actors and actresses from the winning films for the David awards last year. Here the main star has always been the lobby, but its Tazio restaurant overlooking the piazza is also a reminder of the strong ties binding the hotel to the world of the cinema. The Eternal City might not be the main location for “The Talented Mr. Ripley”, released in 1999 with Matt Damon, Jude Law and Gwyneth Paltrow, but the few scenes shot in a hotel in the capital are set in the beautiful St.
Regis (Grand Hotel) Rome, where the protagonist of the film stays in one of its sumptuous rooms. Another gem is “The American Bar” on the splendid rooftop terrace of the Forum Hotel, a location that shot to fame when Robert Downey Jr. and Marisa Tomei booked a romantic dinner here on the set of “Only You” (1991). When Julia Roberts was in Rome on the set of Woody Allen’s “Eat, Pray, Love” she stayed in a hotel in the heart of the capital’s über-central Campo Marzio district. The original inspiration apparently came from the Hotel Portoghesi, an absolute little gem where the cast stayed while they were filming and whose façade and entrance actually featured in the story.
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Fascino Glamour
I 70
anni dello
Scorpione
Carlo Abarth Genio allo stato puro Pure genius
Carlo Abarth iniziò a far sognare generazioni di automobilisti il 31 marzo del 1949 con i suoi “kit di elaborazione”, un vero mito per gli appassionati che oggi vive e romba ancora come un tempo. The Scorpion turns 70. It was 31 March 1949 when Carlo Abarth launched his first tuning kits to the joy of generations of car enthusiasts, creating a legend that is still going strong today by Tommaso Corona – Autoappassionati.it
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Fascino Glamour
Carlo Abarth, ex pilota di moto, si costruisce la nomea di abile elaboratore di marmitte Carlo Abarth, a former motorcycle racer, built his reputation modifying exhausts
La storia di un sognatore e del suo marchio, un binomio capace di trasformare semplici utilitarie in oggetti da sogno per gli appassionati iniziava poco più di 70 anni fa. Quell’uomo si chiamava Carlo Abarth e il 31 marzo 1949, nasceva la Abarth & C., Marchio da quel momento capace di far innamorare intere generazioni di appassionati. Un anniversario che lo scorpione ha celebrato con l’arrivo della gamma 70° AnDicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Tiratura limitata La 695 con motore 1.4 T-Jet da 180 CV Limited edition The 695 with its 180 hp 1.4 T-Jet engine
18 The tale of a dreamer and his marque, combination that transformed ordinary runabouts into dream machines for petrol heads, starts just over 70 years ago. The man was Carlo Abarth and it was on 31 March 1949 that
he founded Abarth & C., a marque destined to represent a dream come true for whole generations of car enthusiasts. The Scorpion is celebrating its birthday with a 70th Anniversary range, which includes the “595 essesse”, the “124
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Fascino Glamour Vere icone Una storia lunga 70 anni Icons 70 years of history
niversario, la “595 essesse”, la “124 Rally Tribute” e, non ultima, la “695 70° Anniversario”, vero e proprio omaggio alla storia di Abarth, ovviamente in edizione limitata. Andiamo, però, con ordine. Una curiosità, perché proprio il simbolo dello scorpione? Semplicemente perché si trattava del segno zodiacale dello stesso fondatore, mentre il colore giallo dello scudetto era un omaggio ai colori di Merano, la città di suo padre. Carlo Abarth, ex pilota di moto, si costruisce la nomea di abile elaboratore di marmitte. Lui stesso amava definirsi un elaboratore, più che un preparatore di automobili. Siamo nel secondo dopoguerra e la Topolino, poi la 600, diventano le prime autovetture sulle quali riesce a “mettere le mani”. La prima vera elaborazione Abarth avviene con la 204 A, nata su base Fiat 1100, e segna l’inizio di un legame con la Casa torinese che dura ancora oggi. Un evento speciale è datato 1958, quando, a un anno dall’introduzione della storica Fiat 500, nasce la prima Abarth a lei ispirata. Da quel momento nascono i celebri “kit di elaborazione”, famosi tra gli amanti del tuning, con la caratteristica cassetta di trasformazione in legno contenente tutto il necessario per cambiare volto (e rumore) alla vettura. Dopo l’acquisizione di Fiat sono gli anni dei successi sportivi e dei primi modelli derivati dalla serie: a titolo d’esempio, come dimenticare la Fiat 131 Abarth, vincitrice del titolo di campionessa del mondo rally per ben tre anni (1977, ‘78 e ‘80)? Nel 2007, con l’arrivo della nuova Fiat 500, riprende il corso della storia dello scorpione: sono di quel periodo le 500 Abarth e l’Abarth Grande Punto. Una storia che corre
Successi La nascita del mito Successes A legend is born
Rally Tribute” and last, but not least, the “695 70° Anniversario”, a homage, obviously in a limited edition, to the history of Abarth. But first things first. Why the scorpion? Simply because Carlo was a Scorpio, and he chose yellow because it was the colour of the traditional crest of the town of Merano, where his father was from. Carlo Abarth, a former motorcycle racer, built his reputation modifying exhausts. He always preferred to define himself as someone who customised cars rather than tuned them. It was the period immediately after the Second World War and the Fiat Topolino, followed by the Fiat 600, were the first cars he started to work on. Abarth’s first customisation was the 204 A, built on the base of the Fiat 1100, marking the beginning of ties with Fiat
that still hold true today. One special event in the course of that history dates back to 1958, when a year after the first of the legendary Fiat 500s rolled off the production lines Abarth came out with their own customised version. It also marked the birth of Abarth’s famed tuning kits, the stuff of dreams for car enthusiasts. Delivered in its now iconic wooden box, the tuning kit held all you needed to transform the purr of your engine into a roar, with bodywork and trim to match. The years after the company was bought by Fiat saw a succession of sporting triumphs and the first cars customised from mass-produced models. One prime example was the Fiat 131 Abarth, which won the world rally championship in 1977,
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veloce, possibilmente facendo rumore, fino a oggi, l’anno del settantesimo compleanno. Proprio la 695 70° Anniversario, di cui oggi Carlo Abarth andrebbe sicuramente orgoglioso, è il regalo che Abarth ha messo a punto per tutti gli appassionati del brand. Si tratta di una 695 con motore 1.4 T-Jet da 180 CV, su cui è stato montato un generoso alettone posteriore, studiato dai tecnici FCA nella galleria del vento di Orbassano (TO), regolabile manualmente su 12 livelli, con un’incidenza che può variare tra 0 e 60 gradi, grazie alla quale in alcune curve si possono arrivare a guadagnare fino a 5 km/h di velocità in più in percorrenza. Altro tratto caratteristico è la sua livrea verde Monza 1958, omaggio alla prima Abarth derivata dal “cinquino”, mentre dentro sono inediti i sedili Sabelt “Tricolore”, così come non poteva mancare la targhetta numerata, in mezzo ai sedili, per confermare l’unicità di ognuno dei 1.949 esemplari che verranno prodotti. Al sound emozionale ci pensa, come sempre, lo scarico Record Monza Attivo, proposto di serie. Un bel modo per celebrare il compleanno dello Scorpione. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Voglia di pista Un “cinquino” con animo corsaiolo Racetrack A 500 with the soul of a racing car
1978 and 1980. 2007 saw the arrival of the new Fiat 500, and a new lease of life for the scorpion, which masterminded the 500 Abarth and the Abarth Grande Punto. A roaring, racing tale that brings us up to the present and Abarth’s 70th anniversary. Abarth’s offering to its fans to mark the occasion is, as we said, the 695 70° Anniversario, a car Carlo Abarth would surely have been proud of. This customised 695 boasts 180hp 1.4 T-Jet engine, with a chunky rear spoiler, designed by FCA technicians in the Orbassano wind tunnel and manually adjustable to 12 different levels and a tilt from 0 to 60 degrees,
capable of giving you up 5 km/h of extra speed as you corner. Another characteristic of the 695 70° Anniversario is its green Monza 1958 livery, a homage to the first customised Fiat 500 to come out of the Abarth workshops. Inside you find a set of brandnew Sabelt “Tricolore” seats and a numbered commemorative plate between them up front identifying your own unique car out of the 1,949 produced. The satisfying sound of an Abarth is supplied by a 4-tailpipe exhaust with a “Record Monza” valve as standard. A cool birthday celebration from the Scorpion.
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Fascino Glamour Oltre alle rondini vengono inanellati anche altri uccelli migratori Other migratory birds are also ringed, apart from the swallows
ph. Michele Soprano
Dal 2010, ogni anno decine di giovani si danno appuntamento sulle rive del più alto lago carsico italiano per monitorare l’avifauna in occasione della Migrandata Matese. Un modo concreto per aiutare gli ornitologi a studiare il fenomeno e seguire le rotte che questi uccelli compiono ogni anno dall’Europa all’Africa Counting swallows on Lake Matese. Every year since 2010, dozens of young people meet on the shores of Italy’s highest karst lake to monitor the birdlife during what has become known as the Migrandata Matese. A concrete way to help ornithologists study the phenomenon and follow the migratory routes these birds take each year from Europe to Africa
Su lago Matese a contar rondini
by ROSARIO BALESTRIERI GIOVANNI CAPOBIANCO
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La Migrandata Matese cresce e, anno dopo anno, conferma la sua importanza a livello naturalistico. Un’iniziativa voluta dall’associazione Ardea e dal Ceda Matese (Legambiente), che si svolge sulle sponde del Lago Matese, nell’omonimo Parco Regionale, nell’estremo lembo settentrionale della provincia di Caserta. Il lago di origine carsica è il più alto d’Italia (1011m s.l.m.) ed è circondato da una zona umida, ricca di un esteso canneto, con caratteristiche ecologiche uniche in Campania, tanto da rappresentare un importante biotopo per l’avifauna stanziale e migratrice. Proprio per studiare l’avifauna del parco è nato il progetto Migrandata Matese, un campo di inanellamento dell’avifauna a scopo scientifico, che si tiene generalmente negli ultimi dieci giorni di agosto, per monitorare principalmente la migrazione delle rondini (Hirundo rustica). Alla fine dell’estate, infatti, le rondini tornano in Africa – da dove arrivano in primavera – compiendo una migrazione definita “di andata” dagli ornitologi. E molte di loro, tra le varie tappe del lungo viaggio, si fermano al Lago Matese. Uno spettacolo unico nel suo genere, con migliaia di rondini che ogni sera riempivano il cielo infuocato dal tramonto e davano spettacolo,
Di notte La cattura avviene dopo il tramonto, utilizzando reti studiate apposta dagli ornitologi Night shift The swallows are caught after sunset, using nets specially designed by ornithologists
With the conclusion of the 2019 campaign a few weeks ago, the Migrandata Matese celebrates its ninth year and confirms its naturalistic credentials. The initiative, promoted by the Ardea association and Ceda Matese (Legambiente), takes place in the Regional Park on the shores of Lake Matese, in the north of the
province of Caserta. This is the highest karst lake in Italy (1011m above sea level) and it is surrounded by a marshy wetland with extensive reed beds, with ecological characteristics unique in the Campania region, representing an important biotope for both yearround residents and migratory birds. The Migrandata Matese
Spettacolo unico L’alba vista dalla Gallinola, sul massiccio Matese Unique display Dawn from the Gallinola, on the Matese massif
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ph. Monia Noviello
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Nel corso degli anni sono state inanellate più di 10mila rondini More than ten thousand swallows have been ringed over the years prima di posarsi nel canneto, utilizzato come dormitorio. Ed è grazie a questa speciale sosta che è stato possibile studiare le rondini tramite la tecnica dell’inanellamento a scopo scientifico. Gli uccelli vengono catturati tramite reti studiate ad hoc dagli ornitologi in modo da non fare assolutamente male all’animale. Vengono tese con l’aiuto di pali alti circa 3 metri e sono praticamente invisibili. Le reti sono inoltre suddivise in quattro sacche orizzontali: quando un uccello colpisce la rete, cade in questa tasca, dove resta appoggiato senza farsi male. A questo punto, l’inanellatore li estrae e li inanella: appone, cioè, alla zampa dell’uccello un anello metallico con incisa una sigla alfa-numerica, unica in tutto il mondo. L’anello viene scelto in base alla specie (e quindi alle dimensioni) ed è costituito da una lega metallica specifica, duratura nel tempo e leggerissima (in proporzione ha il peso di un nostro orecchino), in grado di scorrere e ruotare attorno alla zampa in modo molto simile a un bracciale. Una volta inanellato, si rilevano alcuni parametri fisiologici e morfometrici degli esemplari prima di liberarli. Emozioni garantite e la soddisfazione di partecipare ad un progetto scientifico importante per il territorio e l’avifauna italiana, di cui è possibile diventare protagonisti contattando gli organizzatori e proponendosi come volontari.
ph. Francesco Riccio
Al lavoro L’inanellamento e le misurazioni effettuate su ogni soggetto catturato prima del suo rilascio At work Ringing and measuring each bird before release
project was born to study the birdlife of the park, a bird-ringing camp for scientific purposes, which is generally held in the last ten days of August, mainly to monitor the migration of swallows (Hirundo rustica). Swallows famously return to Africa at the end of the summer, completing what ornithologists define as the outward-bound leg of their migration. And among the various stages of the long journey, many of them stop at Lake Matese. The thousands of swallows put on a unique display as they swoop through the fiery sky at sunset before settling down to sleep in the reeds. And it is thanks to the stop at this lake that experts have been able to study the swallows through the technique of ringing for scientific purposes. The birds are captured using nets specially designed by ornithologists
Info Ardea (Associazione per la ricerca, la divulgazione e l’educazione ambientale) www.ardeaonlus.it, ardea.rb@gmail.com ardea.gc@gmail.com
to ensure they don’t get hurt during the process. These are stretched on poles about 3 metres high and are practically invisible. The nets are divided into four horizontal pockets: when a bird hits the net, it falls into one of the pockets, where it comes to rest without getting hurt. At this point, they are ringed, each metal ring engraved with its unique code. The rings vary in size according to the species and are made from a very light, long-lasting metal alloy. In terms of weight it is roughly the equivalent of an adult wearing an earring and is loosely fitted so that it can move up and down and rotate around the bird’s leg rather like a bracelet. Once ringed, the specimens are checked for size and weight and other parameters before being released. A fun occasion with all the satisfaction of participating in an important scientific project for Italian birdlife and the territory, the Migrandata Matese welcomes volunteers. To participate contact the organizers.
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A tavola Food & wine
Attenti al croccantino Specialmente a quelli della famiglia Fiorelli di San Marco dei Cavoti (Bn). Un prodotto artigianale di cui difficilmente potrete fare a meno una volta che lo avrete assaggiato Beware the crunch. Especially the crunchy nougat made by the Fiorelli family from San Marco dei Cavoti in the province of Benevento. A distinctly moreish artisanal product it’s all too easy to get hooked on by Giovanni De Luca
Maestri del gusto Da sinistra Federico, Alfonso e Donato Fiorelli insieme al Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart In alto: in azienda si utilizza solo cioccolato belga di prima qualità Taste masters From the left Federico, Alfonso and Donato Fiorelli with the President of Air Dolomiti Joerg Eberhart Above: only top quality Belgian chocolate is used
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A tavola Food & wine
Ingredienti selezionati: solo mandorle pugliesi e nocciole Tonde di Giffoni Igp Only almonds from Puglia and Tonde Giffoni Igp hazelnuts go into La Provenzale nougats Tutto a mano Per stendere il croccante si usa ancora oggi uno speciale mattarello in metallo Handmade Nougat is still rolled out today with a special metal rolling pin
Questo articolo può generare dipendenza e quindi avvisiamo subito i potenziali lettori dei rischi che corrono se decidono di andare oltre. D’altro canto stiamo per parlarvi di un prodotto artigianale unico nel suo genere, nato dalla passione di Donato Fiorelli e dei figli, Alfonso e Federico. Siamo a San Marco dei Cavoti, paese della montagna beneventana. Terra di mezzo fra cultura campana, pugliese e molisana, che nel 1300 vide la forte colonizzazione di una comunità provenzale originaria della città di Gap. Qui, una trentina di anni fa, Donato Fiorelli iniziò la produzione dolciaria reinterpretando una ricetta del Cavaliere Innocenzo Borrillo, celebrato pasticcere locale dell’800. Nascono così i “croccantini”, prodotti ancora oggi a mano utilizzando materie prime semplici come mandorle, nocciole, miele, zucchero e cioccolato, ma cercando sul mercato quanto di meglio disponibile. Il cioccolato è belga, senza grassi idrogenati o grassi animali, le nocciole sono le pregiate Tonde Giffoni Igp, il miele è di Sulla e proviene da un apicoltore locale, la mandorla è invece pugliese, caratterizzata da bassissima acidità. La lavorazione? Tutta a mano, compresa la spianatura del croccantino con il mattarello, perché solo l’esperienza del pasticcere può
This article ought to come with a health warning, because the artisanal product we’re talking about is highly addictive – you have been warned! It is also truly unique, the result of a passion for their work that characterises Donato Fiorelli and his sons, Alfonso and Federico. We are in San Marco dei Cavoti, a village in the mountains of the province of Benevento, on the cusp of the Campania, Puglia and Molise regions, a
part of the countryside that was colonized by people originally from the town of Gap in the French region of Provence around the year 1300. It was here, thirty years ago, that Donato Fiorelli founded his confectionery business, reinterpreting a recipe originally used by the famed local pastry chef Cavaliere Innocenzo Borrillo in the nineteenth century. This was the beginning of Fiorelli’s crunchy nougat, still produced by hand today using simple ingredients such as almonds, hazel nuts, honey, sugar and
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A tavola Food & wine
Lame rotanti e tanta esperienza per tagliare i singoli croccantini Rotating blades and expertise are required to portion the nougat into single sweets or bars Quasi un rito I croccantini vengono preparati per la copertura con il cioccolato Ritual step The individual sweets are prepared to be coated in chocolate
assicurare la giusta compattezza al prodotto finale, che, dopo essere stato porzionato, passa sotto una cascata di cioccolato fondente prima di venire raffreddato ad aria e confezionato. Non ci sono ingredienti misteriosi, aromi chimici o processi industrializzati. Una semplicità solo apparente perché per arrivare al livello qualitativo oggi raggiunto dai loro croccantini i Fiorelli hanno avuto bisogno di anni di lavoro e di perfezionamento continuo. Soddisfatto è anche Joerg Eberhart, presidente di Air Dolomiti, che è andato a conoscere di persona Donato, Alfonso e Federico a San Marco dei Cavoti, prima di inserire i prodotti de La Provenzale nelle gourmandise messe a disposizione dei passeggeri della compagnia aerea. “Air Dolomiti e La Provenzale hanno molti punti in comune - ricorda Eberhart partendo dall’attenzione per i particolari e dalla continua ricerca dell’eccellenza in quello che entrambi facciamo, pur in settori molto diversi fra loro. Ci accomuna la voglia di volare alto e di offrire sempre ai nostri clienti il massimo, come l’impegno della famiglia Fiorelli testimonia”. Altro discorso è invece decidere quale dei croccantini de La Provenzale sia il migliore, perché scegliere fra il Croccantino in purezza, lo “Sfizio” (con leggera aggiunta di caffè) o le “delicatezze” ai gusti gianduia, noce, pera, lampone, limone e arancia è un arduo compito. Ma ci sono cose peggiori nella vita, ammettiamolo!
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Info Un prodotto esclusivo per palati fini: www. laprovenzale.it A product for refined palates www.laprovenzale.it
chocolate, but only the absolute best the market has to offer. The chocolate is only Belgian, without hydrogenated fats or animal fats, the hazelnuts are the prized Tonde Giffoni Igp, the honey is purely from Hedysarium coronarium, or French Honeysuckle, pollen and is sourced from a local beekeeper, the almonds are from Puglia and are
characterised by their unusually low level of acidity. Here everything is done by hand, including rolling the nougat out with a rolling pin, because only a pastry chef’s expertise can tell when it has reached exactly the right consistency. Then, after it has been cut into portions, it is coated in dark chocolate and air dried before packaging. There are no mysterious ingredients here, no chemical aromas or industrial processes. And, although the whole process looks deceptively simple, in reality La Provenzale has taken years of practice and improvements to reach the dizzy heights of nougat perfection they command today. Equally satisfied is Joerg Eberhart, President of Air Dolomiti, who went to San Marco dei Cavoti to meet Donato, Alfonso and Federico personally before adding their La Provenzale products to the range of gourmet goodies the airline offers their passengers. “Air Dolomiti and La Provenzale have a lot in common” claims Eberhart. “We are both meticulous about detail and are constantly striving for quality in what we do, albeit in very different sectors. We both want to fly high and offer our clients the best, as witnessed by the wholehearted commitment of the Fiorelli family.” Then there’s the issue of which La Provenzale nougat to choose: the original plain version, their “sfizio” with a dash of coffee, or one of their “delicatezze”, flavoured with hazelnuts, walnuts, pears, raspberries, lemon or orange? A ticklish problem. Although, we have to admit, there are worse dilemmas in life.
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La Calabria nel bicchiere Nella cantina ipogea trovano spazio le barriques e la zona dedicata ai vini che necessitano di un affinamento in bottiglia The cellars house the barriques and the zone dedicated to wines being aged in the bottle
Uve di varietà autoctone cresciute sui vigneti aziendali e vinificate in purezza, senza “forzature”. Così i vini della Cantina Statti di Lamezia Terme (Catanzaro) stanno conquistando l’Italia e l’Europa. Calabria in a glass. Native grape varietals grown in the winery’s own vineyards and vinified in purity, without any forcing. How the wines of Cantina Statti in Lamezia Terme (Catanzaro) are conquering Italy and Europe. by Alessandro Amadei Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Distintivi, inimitabili. Ecco a voi due aggettivi che si addicono perfettamente ai vini della Cantina Statti di Lamezia Terme, una della realtà vitivinicole più conosciute e affermate dell’intera Calabria. Le dimensioni aziendali contano fino a un certo punto: i circa 100 ettari investiti a vigneto – un fatto non così comune in una regione piuttosto avara di terreni coltivabili – hanno un ruolo di importanza tutto sommato marginale rispetto alle particolari strategie colturali e produttive intraprese dai titolari della Cantina, i fratelli Antonio e Alberto Statti. “Partiamo dal fatto che siamo autentici vignaioli – ci spiega infatti l’enologo Nicola Colombo – perché realizziamo in azienda ogni singola fase della filiera produttiva che va dalla coltivazione dell’uva fino all’imbottigliamento e allo stoccaggio del vino. In più lavoriamo soltanto l’uva dei nostri vigneti, per cui di fronte al consumatore possiamo dire che siamo i veri e unici garanti di ciò che produciamo”. Ma questa è soltanto la premessa: “sui nostri terreni – prosegue infatti Colombo – coltiviamo per la maggior parte uve locali, come il Greco e il Mantonico Bianco per le varietà a bacca bianca, e il Gaglioppo, il Magliocco, il Greco Nero e il Marsigliano per quelle a bacca nera. Tutte cultivar a raccolta medio-tardiva, da cui ricaviamo vini monovarietali. E se per legge un vino può definirsi tale quando la presenza di un singolo vitigno raggiunge l’85%, noi puntiamo sempre al 100%”.
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Fratelli titolari Da sinistra: Antonio e Alberto Statti Brothers and partners From the left: Antonio and Alberto Statti
I vini della cantina Statti spaziano dai bianchi ai rossi, passando anche per i rosati, gli spumanti e i passiti Statti produces reds, whites, rosées, sparkling wines and fortified passiti wines
Distinctive, inimitable. Two adjectives which perfectly describe wines from the Statti vineyards in Lamezia Terme, one of the leading producers in the whole of Calabria. The size of the estate is only of relative importance, although Statti’s hundred hectares of vineyards are not to be sneezed at in a region with little to offer in terms of arable land, because the true secret lies in way the owners of the winery, Antonio and Alberto Statti, cultivate their vines and produce their wines.
Le varietà locali sono tutte a ciclo medio-tardivo: di qui le caratteristiche note erbacee dei vini Statti, da ricondurre al contatto delle uve con le piogge autunnali The unmistakable taste of the local varietals stems from the fact that their grapes are harvested later than other strains, leaving them exposed to autumn rains and giving Statti wines their distinctive herbaceous notes
“We’re true wine makers” explains oenologist Nicola Colombo “we do everything ourselves, from cultivating the vines to bottling the wine and aging it. And we only use our own grapes, so we take full responsibility for the wine we produce”. Which is just the start of it. “We mainly grow local strains of grapes – white Greco and Mantonico Bianco and red Gaglioppo, Magliocco, Greco Nero and Marsigliano” continues Colombo. “All cultivars which tend to be harvested on the late side and which we use to produce monovarietal wines. The law says that a wine has to be at least 85% of a single strain of grape to be considered monovarietal, we always aim at 100%”. The result of these tough standards means that Statti wines have a very distinctive character and are no easy tipple, more for connoisseurs in search of emotions. They are wines with strong herbaceous notes and a very pronounced vintage effect: “We watch over our vineyards like hawks, to try to ensure
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A tavola Food & wine Non solo vino L’azienda agricola della famiglia Statti è conosciuta anche per la produzione di olio extravergine di oliva e di latte bovino Wine and more The Statti estate is also well-known for its extravirgin olive oil and milk production
Varietà localI Tra le cultivar a bacca nera coltivate in azienda vi sono il Gaglioppo, il Magliocco, il Greco Nero e il Marsigliano Local varietals The estate uses red Gaglioppo, Magliocco, Greco Nero and Marsigliano to make their wines
Un futuro agrituristico A sinistra: a breve sarà anche possibile soggiornare all’interno dell’azienda agricola della famiglia Statti Agritourism Left: the Statti estate is preparing a hospitality wing
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A tavola Food & wine Parola d’ordine igiene La pulizia riveste un ruolo di primissimo piano al fine di limitare l’aggiunta di solfiti Hygiene first Cleanliness is vital to limit the use of sulphites in the wines
we harvest healthy grapes. But every year we still find ourselves praying that the autumn is not too rainy. That’s the challenge, to make top quality wines despite a host of different issues”. Then comes the actual wine making. “Here at Statti we do everything as simply as possible, because the more you
Il giardino a chiostro è cresciuto sulla copertura della cantina ipogeaThe cellars lie under the cloister garden
Il risultato di queste impegnative scelte è presto detto: i vini Statti sono prodotti fortemente connotati ma certamente non facili, da intenditori in cerca di emozioni. Vini dalle spiccate note erbacee, e con un effetto-annata molto marcato: “Cerchiamo di porre la massima attenzione al lavoro svolto in vigna, così da portare in cantina dell’uva sana. Ma ogni anno ci ritroviamo comunque a pregare che l’autunno non sia troppo piovoso. La sfida è proprio questa: tirar fuori, tra mille difficoltà, un prodotto principe”. E poi è la volta della lavorazione dell’uva: “qui da noi – sottolinea a questo proposito il nostro interlocutore – la trasformazione è improntata alla massima semplicità, nella consapevolezza che la mano dell’Uomo toglie. E poi puntiamo sull’uso del freddo, che deve consentire ai lieviti di lavorare nel migliore dei modi, e sull’igiene, che ci consente di limitare il più possibile l’uso di solfiti”. A proposito di additivi, l’azienda calabrese ha da poco lanciato anche una linea di vini vegani, per la cui produzione si rinuncia a qualsiasi prodotto di origine animale in fase di chiarificazione o di eliminazione dei tannini. E una volta ultimato l’iter di conversione al biologico, al momento in corso, l’azienda potrà anche proporre vini certificati bio. Impronta territoriale, qualità, unicità: è questa la Calabria che va alla conquista del mondo. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Delle 500mila bottiglie prodotte annualmente, il 60% viene venduto all’estero, Germania in primis Of the 500 thousand bottles the estate produces annually, 60% is exported, mainly to Germany
Info +39 (0)968 456138; info@statti.com; statti.com
muck around with wine the more damage you do. We use low temperatures to allow the yeasts to do their job and are very stringent over hygiene, which means we can limit the use of sulphites as much as possible” explains Colombo. Speaking of additives, the Calabrian company has also recently launched a line of vegan wines, with absolutely no animal products in the process of clarification or the elimination of tannins. The winery is also in the process of converting to organic production, and as soon as this is complete will be able to offer certified organic wines. Local produce, quality and a unique vision – this is Calabria out to conquer the world.
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Firmato: lo chef Cognome impronunciabile ma background italianissimo, Saimir Xhaxhaj propone una cucina originale, fatta di accostamenti inediti With the chef’s compliments Despite his surname Saimir Xhaxhaj is Italian born and bred, while his original cuisine favours unusual combinations
Sapori mediterranei, profumi orientali È l’originale connubio ritrovabile nei piatti preparati dallo chef Saimir Xhaxhaj al ristorante “La Canonica” di Verona. Un indirizzo da tenere a mente Mediterranean flavours with an oriental twist. Chef Saimir Xhaxhaj has come up with an original combination at “La by Esther Minghetti Canonica” in Verona. Definitely one for the diary
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Info Ristorante La Canonica vicolo San Matteo 3 Verona tel. +39 (045) 4732625
Una cena superba, quella che ho potuto gustare alcune sere fa al ristorante “La Canonica” di Verona. Il ristorante sorge in pieno centro storico, a due passi da Porta Borsari. Pochi tavoli per un ambiente raccolto e curato, moderno nelle linee ed essenziale negli arredi, figlio di quello stile minimal che caratterizza i nostri tempi. Colori delicati e rilassanti, legno laccato che dal parquet sale rivestendo pareti e separé, raffinata la mise en place. Non manca la cucina a vista da cui ho potuto apprezzare la cura con cui vengono preparati i piatti. Il tutto in un’atmosfera intima e un legame “vero” che si crea tra gli ospiti e lo chef Saimir Xhaxhaj. La sua cucina è un viaggio sensoriale fatto di accostamenti inediti, in un creativo mix di influenze internazionali e di ottime materie prime locali in cui vengono privilegiate le cotture leggere. In abbinamento ai piatti proposti, la Canonica presenta un’interessante carta vini, fatta di prodotti selezionati di persona dal sommelier e provenienti da un pool di piccole cantine che ancora riescono a produrre grandi vini nel rispetto dell’ambiente circostante. Il servizio si è dimostrato attento, professionale e cortese, ed è riuscito ad accompagnarmi in questa nuova, piacevole esperienza culinaria. Ciliegina sulla torta, l’elegante plateatico esterno, che in estate fa apprezzare uno degli scorci più belli del centro storico di Verona.
Il sommelier de “La Canonica” propone vini selezionati, provenienti da piccole cantine in cui la qualità del prodotto si abbina al rispetto del territorio The sommelier at “La Canonica” proposes a selection of wines from small, quality producers working in harmony with the local environment
The atmosphere is cosy, and chef Saimir Xhaxhaj manages to establish a genuine rapport with his guests. His cuisine is a sensory journey through unusual combinations, I enjoyed an absolutely in a creative mix of superb dinner the other international influences evening at “La Canonica” and top-quality local in Verona. The restaurant ingredients deftly cooked is right in the centre of with the lightest of Verona’s old town centre, touches. La Canonica also just a stone’s throw from has a very interesting Porta Borsari. A handful wine list, with a cellar of tables in an intimate, carefully chosen by their stylish setting, with sleek sommelier from a group modern lines proclaiming of small wineries that still a very contemporary manage to produce great minimalism, featuring wines in harmony with delicate, relaxing colours the environment. I found and polished wood floors the waiters and service blending into matching attentive, professional panelled walls. Add in and courteous, a fitting an extremely refined accompaniment to a mise en place and an very pleasurable new open kitchen allowing dining experience, while the curious a reassuring a definite added bonus picture of the extreme were the outdoor tables care taken in preparing for summer dining in one the various plats du jour of Verona’s most stunning and you get the picture. settings.
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Raccolto e curato Pochi tavoli, ma un ambiente moderno e raffinato Cosy yet contemporary A handful of tables in a sleek, intimate setting Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Il vino veronese ha ispirato artisti e fotografi: così la cantina che lo produce, la Gerardo Cesari di Cavaion Veronese, sta diventando meta di pellegrinaggio degli amanti del buono e del bello Jema, wine as a work of art. A Verona wine that has inspired artists and photographers, making the winery of producers Gerardo Cesari in Cavaion Veronese a destination for aesthetes and gourmets alike
Jema, quando il vino diventa opera d’arte by Anna Staffler
Una gemma di valore nel prezioso forziere dell’enologia italiana. Ecco a voi Jema, il Corvina Veronese Igt della Cantina Gerardo Cesari che si sta imponendo all’attenzione degli amanti del buon vino. Di colore rosso porpora e dal bouquet che secondo i sommelier è “di frutti rossi e ciliegia macerata, con evidenze di cacao e caffè”, Jema convince per il suo gusto morbido, pieno ed armonico, di ottima lunghezza e persistenza, che lo rendono un ottimo rosso “da compagnia”. Un vino indissolubilmente legato al mondo dell’arte e non soltanto per la cura, la passione e la creatività con cui viene vinificato, o per la raffinatezza della sua etichetta: Jema ha infatti ispirato i fotografi che lo scorso anno si sono sfidati sul tema della purezza, e ispirerà tutti coloro che parteciperanno al concorso fotografico indetto anche quest’anno dalla
Un magnifico regalo Lo Jema è un rosso da compagnia, ideale da consumare insieme a parenti e amici. In alto: le opere degli artisti sono ispirate alla Corvina, la cultivar da cui viene ottenuto in purezza lo Jema
The perfect present
Jema is a red for convivial occasions with family and friends. Above: the art works inspired by Corvina vine leaves, the single grape cultivar Jema is produced from
Jema, the Corvina Veronese Igt from the Gerardo Cesari winery, is one of those pearls without price that grow apparently so effortlessly on the sturdy vine of Italian wine production. A pearl of the first water which is causing something of a stir among wine buffs. Soft and lingering on the palate, with a purple-red hue and a bouquet that sommeliers describe as “red berries and fermented cherry, with hints of cocoa and coffee”, full-bodied Jema
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I “tondi” conservati presso la cantina di Cavaion Veronese sono opera di artisti affermati o di studenti delle accademie di Brera e Firenze The Cesari Winery barrel heads are by well-known artists and students from the Brera and Florence Academies of Art
cantina di Cavaion Veronese, e la cui premiazione avverrà in occasione dell’edizione 2020 di Vinitaly. Non solo: come già segnalato su questa rivista, la foglia di Corvina - la cultivar da cui viene prodotta in purezza lo Jema - ha ispirato gli artisti e gli studenti delle accademie delle Belle Arti di Brera e di Firenze che hanno voluto “esprimersi” e lasciare concreta testimonianza del proprio valore sui tondi delle barrique in cui gli enologi della Cesari sono soliti lasciar maturare i loro vini migliori. “Il vino è un’opera d’arte, e vedere le nostre barrique con questi meravigliosi tondi rappresenta la sintesi perfetta tra arte nel dipingere un tondo e arte nel fare un buon vino”: così Michele Farruggio, General Manager di Cesari, lo scorso 18 ottobre, in occasione dell’apertura al pubblico della bottaia. Per un tour di visita e un assaggio di Jema le prenotazioni sono aperte. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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draws nods of approval as an excellent red for convivial occasions. A wine that has made its mark in the art world and not merely for the care, creativity and passion that goes into its production or the stylish simplicity of its label. Last year Jema inspired photographers in a challenge on the theme of purity and will continue to be the mainspring of another photographic competition organised this year by the Cavaion Veronese winery, where the winner of the award is to be announced at the 2020 edition of Vinitaly. Then there is the art inspired by Corvina vine leaves, the single grape cultivar that Jema is produced from. As Spazio Italia reported in an earlier edition of our magazine, Corvina was an inspiration for the students and artists from
the Brera and Florence Accademie delle Belle Arti, who worked around the theme to decorate the barrel heads of the Cesari casks, where the winery ages its best wines. “Wine is a work of art, and our wonderful barriques represent the perfect synergy between the art of painting and the art of making a fine wine” explained Michele Farruggio, General Manager at Cesari, at the inauguration of the opening of Cesari’s cellars to the public on 18 October. Tours and Jema tastings can be booked directly with the winery.
Info Cantina Gerardo Cesari Cavaion Veronese (Vr) - Località Sorsei 3 Tel. +39 (0)45 6260928 - www.cesariverona.it
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A tavola Food & wine
Magie di uova e farina A San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, c’è una piccola bottega di pasta fresca che da 40 anni crea delizie per il palato. E che, fra un mattarello e uno scatto per i social, è arrivata sulla tavola di Pontefici e campioni dello sport. The simple magic of eggs and flour. There’s a tiny fresh pasta shop in San Giovanni in Persiceto, near Bologna, that has been creating delicious delicacies for the past 40 years. This is serious pasta, the sort that’s by Alessandro Pantani snapped for social media and feeds Popes and sports champions
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A tavola Food & wine
Lavorare con passione Cristina Alberti nel suo negozio di pasta fresca Passion for Pasta Cristina Alberti in her shop
I suoi tortellini li hanno mangiati ben due papi e un famoso campione di basket che gioca nell’NBA se li fa portare in America da sua madre, insieme a un bel po’ di passatelli, ogni volta che può, in barba alle restrizioni imposte dalla dogana Usa. “Ma i clienti per me sono tutti uguali, a tutti riservo la stessa cura e attenzione”. È democratica, Cristina Alberti, 54 anni e sfoglina, prima per caso poi per passione, da oltre 35. Democratica come la tagliatella “che si fa in un solo modo. Al massimo la si può tagliare più sottile o più larga in base a come la si vuol servire e al condimento”. Entrare “Al Mattarello”, il suo negozio a San Giovanni in Persiceto, è un tuffo nella tradizione: “Mia mamma aveva fatto la magliaia per tutta la vita poi, nel 1983 ha comprato questa attività: io ho cominciato l’anno dopo, appena ottenuto il diploma di Ragioneria. All’inizio non pensavo che la sfoglina sarebbe stato il mio lavoro per la vita e invece, giorno dopo giorno, mi appassionavo sempre di più e mi ritrovavo con una vita ricca di soddisfazioni. La realtà, se sei disposto a guardarla con gli occhi aperti, è sempre pronta a sorprenderti e a mostrarti che c’è un disegno buono per te”. Il negozio è ancora quello e, fatti salvi gli accorgimenti necessari per maneggiare e gestire un prodotto tanto delicato e prezioso come la pasta fatta a mano, tutto è rimasto come 40 anni fa. O quasi.
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Il vero tortellino emiliano ha come impasto un misto di carne bovina e suina Real tortellini from the Emilia region have a mixed pork and beef-based stuffing
Their tortellini have been enjoyed by two popes and a famous basketball champion who plays in the NBA has his mother bring them back to the USA whenever he can, along with an ample supply of passatelli pasta, despite the restrictions imposed by the US customs. “But my customers are all the same to me, they all get the same care and attention.” There’s no whiff of the superstar to 54-year-old Cristina Alberti, who started her career in pasta by chance
at 19 and continued by choice. She’s as democratic and downto-earth as her tagliatelle “which there’s only one way to make, although you can cut them thinner or wider depending on the sauce”. Stepping into “Al Mattarello”, her shop in San Giovanni in Persiceto, is a step back in time and into tradition: “My mother had always worked in knitwear, but in 1983 she suddenly bought this business. I started to work here a year later, just after finishing high school. At first, I thought of it more as a stopgap than a career, but as time went on I became increasingly passionate about pasta and found the life very satisfying. Fate moves in mysterious ways for those who have eyes to see, always ready to surprise you and to show you a positive pattern”. The shop appears to have changed very little over the last 40 years, bar updating the precautions necessary to handle and manage a product as delicate and precious as handmade pasta. And
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A tavola Food & wine
L’appuntamento per i golosi è “Al Mattarello” di San Giovanni in Persiceto Not to be missed: “Al Mattarello” is in San Giovanni in Persiceto
Futuro green Sua maestà la tagliatella in versione verde Green future Her Majesty la tagliatella in green
Mentre chiacchieriamo, le “sue donne” come Cristina ama chiamare le sue collaboratrici, vere custodi dei segreti della pasta tirata al mattarello, riempiono e chiudono tortellini con una precisione e a una velocità degna della fibra ottica, mentre un giovane social media manager scatta fotografie con discrezione, immortalando mani, sfoglie, ripieni: “Da un anno siamo sbarcati su Instagram e Facebook: ammetto che ero scettica, ma i risultati sono stupefacenti”.
Passatelli Ecco un’altra pasta tipica della tradizione emilianoromagnola. L’impasto è fatto di uova, pane grattugiato, Parmigiano Reggiano e aromi Another traditional pasta from the Emilia-Romagna region, made with eggs, breadcrumbs, Parmesan cheese and herbs and spices
yet… As we talk, her “women”, as Cristina likes to call her coworkers who are the true custodians of the secrets of hand-rolled pasta, fill and wrap tortellini with dazzling speed and precision, while a young social media manager snaps discreetly away, immortalizing busy hands, wafer-thin sheets of pasta and stuffing: “We’ve been on Instagram and Facebook for a year now, I admit that I was sceptical originally, but the results are amazing”. Perhaps it’s due to that
special magic involved in turning eggs and flour into pasta? Or that those precise gestures with which Cristina rolls out her pasta and turns it into tagliatelle have an almost sacred rituality? Or maybe, more simply, because videos, photos and the mouth-watering counter display of goodies all exude an evident happiness. Cristina’s pasta has even reached the dizzy heights of the Vatican: “In 2013 Pope Benedict XVI abdicated and Cardinal Bergoglio succeeded
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A tavola Food & wine Ancora Cristina con un piatto di spaghettoni al torchio Cristina again with a dish of spaghettoni al torchio
Sarà forse merito del fatto che c’è un po’ di magia nel trasformare uova e farina in gramigna o rigatoni? O che i gesti precisi con cui Cristina stende la sfoglia o la trasforma in tagliatelle hanno una ritualità quasi sacra? O forse, semplicemente, perché tanto nei video, quanto nelle foto, quanto davanti al bancone ricco di proposte gustose, traspare un’evidente felicità. E l’amore che Cristina nutre per il suo lavoro è arrivato fino in Vaticano: “Nel 2013 Ratzinger ha abdicato e il Cardinal Bergoglio è salito al soglio pontificio: il giorno di Pasqua, dopo la benedizione urbi et orbi, Francesco ha pranzato con Benedetto XVI al quale, grazie a una cliente, avevo fatto arrivare i miei tortellini. Ho una testimonianza molto affidabile di come Ratzinger li abbia apprezzati. ‘Sono molto buoni – ha detto – ma forse per me sono un po’ pesanti’. In America invece li faccio arrivare più spesso: sono destinati al campione dei San Antonio Spurs, Marco Belinelli, nato a San Giovanni in Persiceto e, con la sua famiglia, da sempre mio cliente. Sua madre riesce a portarglieli ogni volta che va negli States a trovarlo, magari insieme alla sfoglia per le lasagne o a un po’ di passatelli. Le radici non si dimenticano, non importa dove tu viva”. Una sfoglina di San Giovanni in Persiceto alla conquista del mondo? “Non esageriamo – conclude ridendo – il segreto è partire dal territorio e dai rapporti umani. Con alcuni fornitori, tutti praticamente a chilometro zero, lavoro da oltre 30 anni ed è nata una vera amicizia, così come con i miei clienti, sia che vivano qui o abitino in capo al mondo!” Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Precisione e velocità Le collaboratrici di Cristina mentre sono impegnate nella produzione dei tortellini Speed and precision Cristina’s co-workers making tortellini
him. On Easter day, after the Urbi et Orbi blessing, Pope Francis had lunch with Benedict XVI to whom, thanks to a client, I had sent my tortellini. A very reliable witness told me that Benedict really liked them. “They are very good - he said - but maybe they are a bit rich for me.” I send my pasta to America more often, because the San Antonio Spurs champion, Marco Belinelli, was born in San Giovanni in Persiceto and his family have always been my clients. His mother manages to take him tortellini every time she goes to the States, perhaps with some lasagne or passatelli. Nobody ever forgets their roots, no matter where they live. “ So, a sfoglina – a pasta-maker - from San Giovanni in Persiceto is set to conquer the world?
“Let’s not exaggerate she laughs - the secret lies here in the land and its people. I have been working with some of my suppliers, practically all of them local, for over 30 years and have established solid friendships, just as I have with my customers, whether they live here or live at the other end of the world!”
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Vite gourmet Gourmet diary
Vin Santo, il passito italiano Di colore giallo dorato tendente all’ambrato, è un vino di struttura, dal naso importante, che al gusto può regalare sorprese inattese. Una vera delizia tutta da scoprire Vin Santo, Italian passito. A well-structured, golden-yellow wine dappled in amber, with an imposing bouquet and a surprising subtlety. A connoisseurs’ wine L’Italia è il paese dei vini passiti e tra questi il più famoso è sicuramente il Vin Santo Toscano, che forse per storia o per diffusione rappresenta nell’immaginario collettivo il vino passito per antonomasia. La sua origine è molto antica e il significato del nome è dibattuto tra gli storici, ma a noi piace accostarlo al Patriarca Greco Bessarione che, durante il Concilio ecumenico di Firenze del 1439, assaggiando un vino dolce locale simile al celebre vino della Tracia si rivolse al Papa esclamando: “è Xantos!”. La sua zona di produzione è molto ampia e abbraccia molti dei territori della Toscana centrale, da Pistoia ad Arezzo, passando per Pisa e Pistoia fino alla nobile Siena, tutte inserite all’interno di tre denominazioni: Vin Santo del Chianti, del Chianti Classico e di Montepulciano.
Italy boasts a rich tradition in passito or dessert wines, and among these the most famous is undoubtedly the Tuscan Vin Santo, which either because of its long history, or its popularity, tends to represent the sweet wine par excellence for Italians. Its origins are ancient and the exact origin of its name, Vin Santo, or “Holy Wine”, is a matter of
Viaggio nel gusto insieme al sommelier Fabio Gallo - www.aispiemonte.it Sommelier Fabio Gallo on fine wine - www.aispiemonte.it
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Vite gourmet Gourmet diary Terroir La zona di produzione del Vin Santo Toscano è molto ampia e abbraccia molti dei territori della Toscana centrale, tutti inseriti all’interno delle tre denominazioni The Vin Santo Toscano production area in central Tuscany is extensive, with the wines all coming under one of three denominations
Le uve Trebbiano e Malvasia vengono vendemmiate anticipatamente e poi deposte in appassitoio Trebbiano and Malvasia grapes are picked early and then left to dry
Ma cos’è che fa del Vin Santo un passito diverso dagli altri? Le uve sono il Trebbiano e la Malvasia (il Sangiovese per la pregiata tipologia Occhio di Pernice), vendemmiate anticipatamente per preservarne la croccantezza e poi deposte in appassitoio, su stuoie o graticci, talvolta appese al soffitto. L’azione di disidratazione è lenta e può, a seconda dell’annata o dello stile del produttore, durare anche 6 mesi, concentrando zuccheri e aromi. Dopo la pressatura, la lunga fermentazione (che può durare anni), ma è soprattutto la maturazione nella fresca “vinsantaia”, in piccoli caratelli sigillati, che caratterizza fortemente questo vino dagli aromi complessi, fruttati e speziati e perfino ossidati. Il lento riposo a contatto con “lieviti madre”, può durare dai 3 ai 15 anni e imprime lo stile a questo nettare che, a seconda della volontà del suo custode, può arrivare a complessità olfattive inebrianti, con gusti dolci, abboccati o talvolta secchi. In tavola occupa un posto di primordine: il Vin Santo secco è uno splendido aperitivo, il dolce si sposa al meglio con i dessert, la pasticceria secca, i formaggi stagionati. Insomma, il Vin Santo Toscano è un grande passito, ricco, suadente, impetuoso. Ma, per favore, non inzuppateci i cantucci! Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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debate among historians. One of the favourite explanations involves the Greek Patriarch Basilios Bessarion who, during the Ecumenical Council of Florence in 1439, tasted a local sweet wine similar to a famous Thracian wine; turning to the Pope he exclaimed “it is Xantos!”. Vin Santo is widely produced throughout the vineyards of central Tuscany, from Pistoia to Arezzo, Pisa and on to Siena, with each wine falling into one of three denominations: Vin Santo del Chianti, Chianti Classico and Montepulciano. But what makes Vin Santo different from other passito dessert wines? Made from Trebbiano and Malvasia cultivars (or Sangiovese for the prized Occhio di Pernice), the grapes are harvested early to preserve their crunchiness and then set to dry on mats or trellises, or sometimes in bunches hanging from the ceiling. The drying process to concentrate the sugars and aromas is lengthy and, depending on the vintage or the style of the producer, can last up to six months. After pressing the wine is fermented, again at
length, sometimes for years, but it is above all the aging process in small sealed casks in the cool of the “vinsantaia” cellars, to bring out the true complex, fruity and spicy aromas and flavours this wine is famous for. The slow aging process on natural yeasts can last from three to fifteen years and gives each Vin Santo its own particular style. Each wine maker has his or her own vision of this Tuscan nectar which, depending on the will of its producer, can be sweet, medium-sweet or even dry, sometimes achieving intoxicating olfactory complexities. Dry Vin Santo makes a splendid aperitif, while the sweeter versions go best with desserts, pastries and mature cheeses. In short, Vin Santo Toscano is up there with the great passito wines, being both rich, persuasive and yet pleasingly impetuous. But beware, purists deplore the all-too-common habit of dipping traditional cantucci almond cookies into it!
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Cantina a bordo Cellar on board
Selected for you
Scelti per voi Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, da loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione
Lombardia CUVÉE ROYALE ◆ Cantina: MARCHESE ANTINORI TENUTA MONTENISA
From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about wines in rotation
Gli spumanti Sparkling wines
78% Chardonnay, 12% Pinot Nero, 10% Pinot Bianco; 12,5%; 7-9° C Colore giallo scarico, spuma cremosa con perlage fine e persistente. A livello aromatico si colgono note di pesca a polpa bianca, crosta di pane e lieviti. Notevole equilibrio e vivacità tipica del Brut. Le sue fragranze floreali e fruttate lo rendono particolarmente adatto in occasione di aperitivi o antipasti a base di verdure, pesce e carni bianche. Light yellow in colour with a rich mousse and a fine and persistent effervescence. The aroma has notes of white peach, crusty bread and yeast. The notable balance and liveliness are typical of a well-made Brut.The wine’s fruity and floral fragrance makes it particularly good as an apéritif or with fish, vegetable, and white meat hors d’oeuvres.
Emilia Romagna ROSÉ RENY D.O.C. ◆ Cantina: ANERI Lambrusco di Sorbara in purezza; 11,50%; 6°-8° C Lo Spumante Rosè Aneri è un vino giovane, moderno, dalle caratteristiche organolettiche uniche, allegro, invitante, naturalmente frizzante e moderatamente alcolico. Sorprende vedere il suo colore rosé, con una leggera nota di viola, sorprende la sua bolla così fine e persistente, sorprende la sua spiccata acidità che lo rende così fresco e vivace. È sicuramente un vino molto versatile e generoso negli abbinamenti: dall’aperitivo, ai salumi, fino al pesce. Vino di grande carattere e sorprendente qualità, va servito a una temperatura di 6°-8° gradi per esaltarne al massimo le caratteristiche. Sparkling Rosé Aneri is a young, modern wine, with unique organoleptic characteristics, lively and inviting, naturally sparkling and with a moderate alcohol content. Its rosé color, with a hint of purple, is surprising to see, as is its remarkably fine and persistent effervescence, with a surprisingly high acidity which makes it so fresh and lively. It is a versatile wine, with a wide range of pairings: from apéritifs to cured meats, all the way to fish. A wine of great character and surprising quality, it should be served at a temperature of 6-8°C in order to bring out the best of its characteristics. Referenze/Reviews: Wine Spectator 88 points
Veneto PROSECCO SUPERIORE DOCG RIVE DI CAMPEA ◆ Cantina: BISOL1542 Glera 85%; 11,5%; 8°-10° C Un raffinato Prosecco Superiore che nasce dal più grande vigneto di proprietà dell’azienda Bisol1542: 8 ettari di vigna sapientemente coltivata a mano, che gode di una perfetta esposizione solare e di un eccellente microclima. Così nasce un Prosecco Superiore in grado di esprimere la massima vocazione di queste colline. A polished Prosecco Superiore from the largest of the Bisol family’s vineyards: 8 hectares of vines, all meticulously tended by hand, with ideal levels of sun exposure and a perfect microclimate. The result is a Prosecco Superiore that succeeds in expressing the full potential of this hilly winemaking region.
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Cantina a bordo Cellar on board
Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about the wines in rotation
I vini rossi red wines
Veneto TOAR VALPOLICELLA CLASSICO SUPERIORE DOC ◆ Cantina: MASI AGRICOLA 80% Corvina, 10% Rondinella, 10% Oseleta; 13%; 18° C Colore rosso rubino intenso con riflessi porpora. Regala intensi ed eleganti profumi di ciliegia matura e frutti rossi, e delicate note speziate di liquirizia. Al palato ha una struttura decisa, caratterizzata da tannini robusti ma avvolgenti, una vivace acidità e l’alcol ben integrato. Persistente il finale con sentori di frutta rossa e pepe nero. Il Toar è un vino rosso asciutto, intenso e consistente. È particolarmente adatto a carni rosse grigliate o arrosto, roastbeef, cacciagione o selvaggina, formaggi di media stagionatura. Deep ruby red in colour with purple reflections. Intense and elegant bouquet of ripe cherries and plums with delicate hints of spicy liquorice. Full-bodied on the palate with strong, pervasive tannins, lively acidity and well-integrated alcohol. A long finish with hints of plums and black pepper. This full-bodied red wine goes well with grilled or roasted meats, roast beef, game, and moderately-matured cheeses.
Piemonte BARBERA BANSELLA NIZZA DOCG ◆ Cantina: PRUNOTTO 100% Barbera; 14,5%; 16°-18° C Bansella si presenta di un colore rosso rubino intenso con riflessi scuri. Al naso aromi di prugna si uniscono a note di viola, cacao e liquirizia. Al palato è pieno, armonico, morbido, con un finale fresco e sostenuto da una buona vena acida. Bansella has an intense ruby red color with dark highlights. The nose reveals rich aromas of plums along with violets, cocoa and liquorice. On the palate, it is full and balanced, soft with a fresh finish sustained by a vein of crisp acidity.
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I vini bianchi White wines
Puglia SERRALTO MALVASIA BIANCA IGP PUGLIA Cantina: CANTINE COPPI DI ANTONIO MICHELE COPPI ◆ Malvasia Bianca; 12,5%; 8°-10° C Colore: giallo dorato brillante. Profumo: floreale che si alterna a note di frutta a polpa bianca esprime una lieve fragranza piccante di muschio, sentori di drupacee gialle, con un bouquet intenso e persistente. Sapore: conferma al palato la sua piacevole complessità floreale e fruttata, è pieno, sapido, dalla fresca acidità e con discreti residui zuccherini che aprono le porte ad un arcobaleno di abbinamenti. Abbinamento gastronomico: finger food di prosciutto e melone, cardo in brodo. Color: bright golden yellow. Nose: floral, alternated with notes of white-fleshed fruit, it has a mildly spicy fragrance of musk, hints of yellow stone fruits, and a quite intense and persistent bouquet. Palate: it confirms its pleasant floral and fruity complexity on the palate, with a full and sapid flavor, a fresh acidity, and subtle residues of sugar that open it up to a full range of delicious pairings. Food pairings: ham and melon appetisers, cardoons in broth. Referenze/Reviews: Vintage 2018: 90/100 Luca Maroni; Vintage 2017: 91/100 Luca Maroni
Toscana
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VILLA ANTINORI PINOT BIANCO TOSCANA IGT ◆ Cantina: VILLA ANTINORI
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Pinot Bianco; 12%; 10°-12° C Villa Antinori Pinot Bianco si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è fine ed elegante, ricorda la frutta tropicale, come l’ananas e il mango, e i fiori d’acacia. Al palato è pieno, persistente e con una buona struttura minerale. Villa Antinori Pinot Bianco is straw yellow in color with greenish hues. On the nose, it is refined and elegant, with hints of tropical fruits, pineapple, mango and acacia blossoms. It has a full palate, persistent and with a good mineral structure.
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Trentino TENUTE LUNELLI PIETRAGRANDE 2018, TRENTO BIANCO DOC Cantina: TENUTE LUNELLI Chardonnay 80%, Sauvignon, Incrocio Manzoni e Pinot Bianco 20%; 12,5%; 7°-8° C Il Pietragrande è uno Chardonnay impreziosito da tocchi di Sauvignon, di Incrocio Manzoni e di Pinot Bianco. Conquista per l’eleganza aromatica. Giallo paglierino tenue e luminoso, l’impatto olfattivo di piacevole intensità offre note di ananas fresco, susina bianca e di biancospino. Dotato di un corpo fresco e delicato caratterizzato da una freschezza supportata da un invidiabile timbro. La chiusura di bocca dona sentori agrumati. Pietragrande is a Chardonnay enriched with dashes of Sauvignon, Incrocio Manzoni and Pinot Bianco. It seduces with the elegance of its aromas and its delicate persistence. Brilliant, pale strawyellow hue, appealing intensity on the nose offering notes of fresh pineapple, white plums and hawthorn. Crisp and fresh on the palate, sustained by an enviable mineral vein. The finish reveals citrusy hints.
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Cantina dell’anno Winery of the year
La famiglia Tommasi, storico produttore della Valpolicella Classica dal 1902, oggi vanta sei tenute in cinque regioni e terre vocate per la produzione di vini d’eccellenza. Nel corso del 2019 i passeggeri dei voli Air Dolomiti potranno gustare alcuni grandi vini di questa rinomata cantina. Senza titolo-2 1
The Tommasi family has been producing Valpolicella Classic wines since 1902 and currently manages six estates in five top wine-producing Italian regions. For 2019 Air Dolomiti is delighted to be able to offer passengers some of the great wines from this renowned winery.
Toscana ROSSO DI MONTALCINO DOC ◆ Cantina: Casisano Tommasi Uvaggio: Sangiovese grosso 100 %- Grado alcolico: 14% vol. - Temperatura di servizio: 18 °C Recensioni e premi: Wine Enthusiast 90; James Suckling 91; Jancis Robinson 16.5; Gambero Rosso 2018: Due Bicchieri 03/08/18 16:26
Nasce dagli alti vigneti di Podere Casisano sulle colline a sud-est di Montalcino e offre il fascino dell’immediatezza, accompagnato da una buona struttura e dalla fragranza del frutto, tipica del Sangiovese. Rosso rubino intenso e di bella trasparenza. Bouquet complesso che ricorda la violetta, la prugna e i piccoli frutti rossi, uniti a delicati sentori di spezie. Al gusto è secco, con un gradevole equilibrio tra tannini e acidità. Finale fresco e persistente. La freschezza e la buona struttura lo rendono versatile a tavola. Ottimo per esaltare primi piatti con sughi di carne, grigliate di carne rossa, salumi e formaggi. It comes from the high vineyards of Podere Casisano in the hills to the south-east of Montalcino and offers the charm of an immediately appealing style, combined with good structure and the fragrant fruit that is typical of Sangiovese. Deep ruby red, but nicely transparent. It has a complex bouquet that is reminiscent of violets, plums and red berry fruits, combined with delicate spicy hints. It is dry on the palate, with an attractive balance between its tannins and acidity. The finish is fresh and persistent. Its freshness and good structure make it very versatile. Excellent with pasta or rice dishes with meat sauces, grilled red meats, Italian cold cuts and cheeses.
Veneto LE FORNACI LUGANA DOC ◆ Cantina: Tommasi Uvaggio: Turbiana 100% - Grado alcolico: 12,5% vol. - Temperatura di servizio: 10- 12 °C Nella zona storica del Lugana, sulla sponda a sud Lago di Garda, nasce questo vino intenso e armonico che unisce struttura ed eleganza. Giallo paglierino brillante con tenui riflessi verdi, all’olfatto è fruttato e fragrante, su note di frutta tropicale e salvia. Al gusto è secco e armonico e presenta un’elegante freschezza gustativa. È intenso e persistente nel finale sapido e balsamico. Ideale come aperitivo e con antipasti, esalta le preparazioni a base di pesce di lago e di mare. Ottimo con primi piatti saporiti a base di carni bianche e con formaggi freschi. This intense and harmonious wine, which combines structure with elegance, comes from the historic Lugana zone on the southern shore of Lake Garda. A bright straw yellow with pale green highlights, it is fruity and fragrant on the nose, with notes of tropical fruits and sage. On the palate it is dry and well-balanced, and displays an elegantly fresh taste profile. Its tangy, balm-like finish is intense and persistent. Ideal as an aperitif and with hors d’oeuvres; it also goes particularly well with fish dishes in general. Excellent with flavorful pasta and rice dishes based on white meats, and with fresh cheeses.
Lombardia PINOT NERO BRUT ◆ Cantina: Tenuta Caseo - Tommasi Uvaggio: Pinot Nero 100% - Grado alcolico: 11,5% vol. - Temperatura di servizio: 6-7 °C Dai vigneti di Tenuta Caseo, storica proprietà della famiglia Tommasi in Oltrepò Pavese, Lombardia, terroir d’elezione per il Pinot Nero. Brillante paglierino dorato, ha un perlage fine e persistente. Si apre con delicati sentori floreali e di lievito, accompagnati da note di nocciola tostata. Al gusto è fresco e armonico, con un finale piacevolmente sapido. Ottimo come aperitivo, con antipasti e finger food. Accompagna con eleganza crudités di pesce, taglieri di salumi e formaggi, risotti e piatti a base di pesce. From the vineyards of Tenuta Caseo, the Tommasi family’s historic property in the Oltrepò Pavese region of Lombardy, an ideal terroir for the Pinot Nero variety. Bright straw gold in color, it has a fine, persistent perlage. The nose displays delicate floral and yeasty hints, accompanied by notes of toasted hazelnuts. On the palate it is fresh and well-balanced, with an attractively tangy finish. Excellent as an aperitif, with hors d’oeuvres and finger foods. It also makes an elegant accompaniment for sushi and sashimi, cold cuts and cheeses, risottos and fish dishes in general
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Authentic Hospitality Experiences
VILLA QUARANTA TOMMASI WINE HOTEL & SPA **** hotel, meeting, ristorante, SPA termale in Valpolicella hotel, meeting, restaurant, thermal SPA in the Valpolicella Area
villaquaranta.com
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Cultura Culture
Aka Joe e altre storie È orgoglioso Joe Bastianich mentre racconta il suo primo album in studio “Aka Joe”, pubblicato su etichetta Decca (Universal Music). Per l’imprenditore-show man, la musica è sempre stata una fuga ed essere riuscito a pubblicare le canzoni da lui scritte negli ultimi 10 anni è un traguardo, quasi una rivincita per l’ex giudice di Masterchef. “In questo disco si trova tutto il mio essere americano, figlio di immigrati. Sono cresciuto sentendomi diverso, di seconda classe. Ero povero e non volevo più esserlo, ero italo-americano e volevo essere solo americano”, ha detto Bastianich durante la nostra intervista. Arrivato all’età di 51 anni, ha deciso di fare ciò che gli piace veramente. Con la sua inconfondibile inflessione americana, ci ha raccontato: “Il cibo è sempre stato un lavoro, la musica era il mio modo di scappare, un percorso parallelo che ora diventa centrale”. Se la sua America lo accetterà come musicista, dopo averlo consacrato come ristoratore (la sua ricchezza è stata stimata dal sito americano specializzato TheRichest.com in 15 milioni di dollari e non si contano i ristoranti che ha aperto, fra Italia e Stati Uniti, a partire dai primi due a Manhattan, “Becco” e “Babbo Ristorante ed Enoteca”), lo si scoprirà con il tempo. Ad oggi Bastianich è molto grato all’Italia: “Qui puoi decidere di cambiare strada anche alla mia età”. Gli inediti di “Aka Joe” sono 11 e, ascoltandoli, in controluce, si può leggere
Un album con 11 pezzi inediti e la voglia di farsi apprezzare non solo come ristoratore, ma anche come musicista. Joe Bastianich ci parla della sua avventura lontano dai fornelli. Tutto merito di nonna Erminia. Aka Joe and other stories. An album with 11 new songs marks multitalented Joe Bastianich’s official debut as a musician. Spazio Italia interviews the famous restaurateur about his departure from the pots and pans. And apparently it’s all thanks to his granny Erminia
by BARBARA RIGHINI
Joe Bastianich can barely conceal his pride as he talks about his first studio album “Aka Joe”, with the Decca label (Universal Music). For Joe the entrepreneur and showman music has always been a refuge, and actually bringing out the songs he has written over the last decade means a lot to him, almost a form of obscure revenge for this former Masterchef judge. “This record is the distilled essence of how I feel about being American, the son of immigrants. I grew up feeling different, a second-class citizen. I
ph. Angelo Trani
New York nel cuore Nato a New York, figlio di immigrati, Bastianich è oggi negli USA e nel mondo una star consacrata
New York in his heart
Born in NY, son of immigrants, today is a consecrated star in the US and in the world
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ph. Angelo Trani
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“Il cibo è sempre stato un lavoro, la musica era il mio modo di scappare, un percorso parallelo che ora diventa centrale” “Food has always been work for me, while music was my refuge and solace, a parallel path I’m now focusing on”.
ph. archivio famiglia Bastianich
il Joe che nessuno conosce nonostante, come personaggio pubblico, si sia esposto molto: “Ci sono amori persi e conquistati, affronto poi temi sociali. Posso dire che in questo disco ci siano tutti i momenti più importanti della mia vita. In televisione, durante Masterchef, sono apparso molto duro, tagliente, ma quello è ciò che faccio da una vita, il mio lavoro di sempre per questo sono inflessibile. Con la musica sono molto più vulnerabile”. Nato nel Queens (Nyc) agli albori della scena rock degli anni ‘70, Joe Bastianich è cresciuto ascoltando rock e punk, sedotto dai grandi dell’epoca, da David Bowie ai Ramones, dai Rolling Stones ai Led Zeppelin. Ha iniziato come molti nel garage di casa, la musica è stato il suo modo di farsi accettare come figlio di immigrati, ma la forza di proporsi realmente al mondo della musica, come protagonista, gliel’ha data nonna Erminia: “Mi ha sempre detto: Giuseppino, tu puoi fare tutto ciò che vuoi. Io le ho creduto. Ora che sta per compiere i 100 anni, io e il mio gruppo stiamo lavorando a un brano punk per festeggiarla. È nonna Erminia la base di tutta la mia storia, lei è arrivata negli States da immigrata e si è costruita un’altra vita. È lei che mi ha trasmesso valori come l’importanza della famiglia, valori italiani che sono stati fondamentali per creare la persona che sono oggi”, ha detto ancora Joe Bastianich. Joe infatti è originario di Pola, in Istria. Da ragazza la nonna è stata costretta, come molti altri istriani, a lasciare la sua terra d’origine, dopo il passaggio, in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, del territorio dall’Italia alla Jugoslavia. “Non sono abbastanza conosciute - ha detto ancora in cantautore italo-americano - le difficoltà che hanno dovuto affrontare gli immigrati negli Usa. Fra le tematiche affrontate nel disco c’è anche questa”. Il 2019 è un anno da incorniciare per lui, non so-
Nato nel Queens Born in NY Queens Bastianich grew up listening to rock and punk
ph. archivio famiglia Bastianich
Bastianich è cresciuto ascoltando rock e punk
was poor and I didn’t want to be poor anymore, I was an Italo-American and I wanted to be just an American” said Bastianich during our interview. Now, at 51, Joe has decided to do what he really loves doing. In his distinctive American accent, he tells us how: “Food has always been work for me, while music was my refuge and solace, a parallel path I’m now focusing on”. Whether America will accept him as a musician, after crowning him as one of the kings of cuisine (he has an estimated fortune of $15 million and has opened a slew of restaurants in the US and Italy, starting with the first two in Manhattan, “Becco” and “Babbo Ristorante ed Enoteca”), only time will tell. Bastianich remains grateful to Italy “Here you can decide to change your career path even at my age”. Scenes from a life There are 11 new songs in the album “Aka Joe” and listening to them you can read between the lines a Joe that nobody really knows, despite his public popularity and a life lived in the limelight. “There are loves I conquered and loves I lost, then there are some social issues. All the most important moments of my life are on this record. On television, Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture lo l’album, ma anche un’annata vinicola che si prospetta buona. Lo showman infatti ha fondato, con la famiglia, in Friuli Venezia Giulia, un’azienda che porta il suo nome: “Il vino, come la musica, è qualcosa che resta. Ai miei figli, ai miei nipoti, resteranno le canzoni che ho scritto e i vini che ho creato, qualche cosa da ascoltare e assaggiare, è questo l’importante quando non ci sarò più”. La vendemmia è andata bene, ma non chiedetegli di farla in prima persona, con una insospettabile simpatia che ha le sue fondamenta nel realismo, ti risponde: “La vendemmia è “overrated” (sopravvalutata). È bella cinque minuti poi ti “pingono” le vespe”.”
La ristorazione? Un mestiere. La musica? Una sfida Cooking? A profession. Music? A challenge
ph. Angelo Trani
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during Masterchef, I came across as being very tough, rough even, but that’s because it was about a job I’ve done all my life, so I won’t accept compromises. I am much more vulnerable with my music”. Born in Queens (NYC) during the dawn of the 1970s rock scene, Joe Bastianich grew up listening to rock and punk and was entranced by the great artists of the time, from David Bowie to the Ramones, the Rolling Stones and Led Zeppelin. Like so many others he started playing in garages and music was his way of being accepted as the son of immigrants, but he found the courage to really strike out into the world of music thanks to his granny Erminia. “She always used to say to me: Joey, you can do anything you want. And I believed her. Now she’s coming up to a hundred and my group and I are working on a punk track to celebrate her birthday. Granny Erminia is the solid foundation my life is built on, she arrived in the States as an immigrant and she built herself a new life. She taught me how important the family is and all those other Italian values that lie at the basis of who I am today”, he explains. Joe’s family is originally from Pula, in Istria. As a girl his grandmother was forced, like many other Istrians, to leave her homeland after Italy ceded Istria to Yugoslavia in the wake of the Second World War. “People aren’t really
aware of the true extent of the difficulties immigrants faced in the US” he remarks. “It’s one of the issues addressed in this album”. 2019 is a year to remember for Bastianich. Not only is his first album coming out, but it also looks like being a vintage year for wine. Joe and his family have estates in the Friuli Venezia Giulia region and have founded a winery that bears his name. “Wine, like music, is something that lasts. My children and my grandchildren will be able to enjoy the songs I’ve written and the wines I’ve created, a heritage you can listen to and taste, something I’ll leave behind me.” The grape harvest went well, not that Joe was personally involved in the process. With an unsuspected wry charm founded in realism he confesses: “Grape picking is overrated as an activity. It’s fine for the first five minutes, but then you start getting stung by wasps.”
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Cultura Culture
Madonna Litta e le sue sorelle
Dall’Hermitage A sinistra: Leonardo da Vinci (Anchiano 1452 – Amboise 1519): “Madonna Litta” (1490 circa). In alto: Scuola lombarda, “Madonna che allatta il Bambino” (1500-1510 circa) On loan from the Hermitage Left: Leonardo da Vinci (Anchiano 1452 – Amboise 1519): “Madonna Litta” (circa 1490). Above: Lombard school, “Nursing Madonna” (circa 1500-1510)
Il capolavoro attribuito a Leonardo è in mostra a Milano fino al 10 febbraio, insieme a una ventina di opere eseguite dai più vicini collaboratori del grande genio toscano Madonna Litta and her sisters. The masterpiece attributed to Leonardo da Vinci is on display in Milan until February 10, along with a further twenty paintings by the great Tuscan Maestro’s most prized pupils by Rossella Gottlieb Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture A sinistra: Marco d’Oggiono (Oggiono 1475 circa – Milano 1530 circa): “Madonna col Bambino ” nota anche come “Madonna delle violette” (1498-1500 circa) Left: Marco d’Oggiono (Oggiono circa 1475 – Milan circa 1530): “Madonna with Child” also known as the “Madonna of the Violets” (circa 1498-1500)
Torna nella “sua” Milano, dopo un’attesa di quasi trent’anni, la Madonna Litta di Leonardo da Vinci. Il celeberrimo dipinto, eseguito nel capoluogo lombardo nel 1490 e abitualmente conservato presso l’Hermitage di San Pietroburgo, è infatti al centro della mostra in corso presso il Museo Poldi Pezzoli, nella quale al capolavoro attribuito al maestro toscano vengono affiancate circa venti opere, tra dipinti e disegni, eseguite alla corte di Ludovico il Moro dallo stesso Leonardo e dai suoi allievi. Ma l’interesse della mostra non si limita alla possibilità di ammirare dal vivo la Madonna Litta e altri capolavori del calibro della Madonna con il Bambino di Giovanni Antonio Boltraffio, della Madonna allattante attribuita a un anonimo artista lombardo, o delle diverse versioni della Madonna con il Bambino realizzate da Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano e dal Maestro della Pala Sforzesca. Tutte opere che tra l’altro permettono di illustrare come Leonardo e i suoi seguaci abbiano affrontato in maniera sempre nuova e originale questo diffusissimo soggetto. Molto interessante è infatti anche l’opportunità di vedere i risultati degli approfondimenti scientifici eseguiti su alcune delle opere presenti in mostra attraverso radiografie, riflettografie ai raggi infrarossi e altre tecniche, che hanno permesso di evidenziare i diversi modi di realizzare i disegni preparatori e i dipinti da parte degli artisti che operavano nella bottega di Leonardo. I dati acquisiti dalle analisi possono infatti essere fruiti per mezzo di un apparato multimediale di supporto, e sono inoltre pubblicati anche sul sito internet del Museo Poldi Pezzoli e di Fondazione Bracco, main partner della mostra che ha finanziato le indagini diagnostiche sulle opere. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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A sinistra: Marco d’Oggiono (Oggiono 1475 circa – Milano 1530 circa): “Madonna col Bambino” (1517-1520 circa) Sotto: Francesco Galli detto Francesco Napoletano (Napoli 1470 circa – Venezia 1501): “Madonna con il Bambino” (1490 – 1499) Left: Marco d’Oggiono (Oggiono circa 1475 – Milan circa 1530): “Madonna with Child” (circa 1517-1520) Below: Francesco Galli aka Francesco Napoletano (Naples circa 1470 – Venice 1501): “Madonna with Child” (1490–1499)
Info La mostra “Leonardo e la Madonna Litta” è in corso a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli (via Manzoni, 12) Per info: 02 794889 Catalogo edito da Skira The exhibition “Leonardo e la Madonna Litta” is currently in Milan c/o the Poldi Pezzoli Museum (Via Manzoni, 12) Info: +39 (02) 794889 Catalogue published by Skira
Madonna Litta by Leonardo da Vinci comes home to Milan after almost thirty years. The famous painting, executed in the Lombard capital in 1490 and usually on display at the Hermitage in St. Petersburg, is the centrepiece of the current exhibition at the Poldi Pezzoli Museum, where the masterpiece attributed to Leonardo is accompanied by about twenty paintings and drawings executed at the court of Ludovico il Moro by the Maestro and
his pupils. But the point of the exhibition lies not merely in being able to admire the original Madonna Litta and other masterpieces such as the Madonna with Child by Giovanni Antonio Boltraffio, or the Nursing Madonna attributed to an anonymous Lombard artist, or the various versions of the Madonna with Child by Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano and the Master of the Pala Sforzesca. The choice of these works illustrates how Leonardo and his followers addressed the commonplace theme of the Madonna with insight and originality. It is fascinating to see what the in-depth scientific studies on some of the works on display highlighted with the X-rays, infrared reflectographs and other techniques allowing us to appreciate the different ways the artists who worked in Leonardo’s studio made their sketches, preparatory drawings and paintings. The data from the analyses comes courtesy of a multimedia support system within the exhibition and is also published on the Poldi Pezzoli Museum and Bracco Foundation websites, the latter playing the role of principal sponsor for the exhibition, financing the diagnostic investigations on the works.
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Cultura Culture
Venti d’Oriente
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Culture Culture
La mostra in corso fino al 26 gennaio a Palazzo Roverella di Rovigo indaga sul fenomeno del giapponismo nell’arte europea di fine Ottocento e inizio Novecento. Una vera e propria moda che ha coinvolto anche i grandi maestri della pittura e della grafica Winds from the East. At Palazzo Roverella in Rovigo an exhibition open until January 26 investigates the phenomenon of Japanese influence on the European art of the late nineteenth and early twentieth centuries. A trend that influenced both the great painters and graphic artists of the time by Luigi Ambrosetti
Raccontare e mappare le tendenze giapponiste dell’Europa tra Ottocento e Novecento. Sono questi gli obiettivi della mostra “Giapponismo, Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860-1915” attualmente in corso a Rovigo, a Palazzo Roverella. Una mostra che ha il merito di fare piena luce su una vera e propria moda che esplose intorno al 1860, per poi durare almeno un altro cinquantennio, e che dopo aver coinvolto la ricca borghesia interessò almeno due generazioni di artisti, portando l’arte del Vecchio Continente – dalla pittura alla grafica, fino all’architettura – verso nuove e più essenziali forme di espressione fatte di sintesi e di colori luminosi.Una moda che prese piede con la diffusione delle prime xilografie con cui venivano avvolti i vasi e le ceramiche provenienti dal Sol Levante: i preziosi fogli erano spesso i celebri manga di Hokusai o le brillanti stampe di Utamaro e Hiroshige. Nelle quattro ampie sezioni in cui si dipana il racconto – tante quante furono le Esposizioni Universali che in quei decenni contribuirono a svelare il Paese del Sol Levante, da poco uscito da secoli di isolamento – le opere giap-
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Stile personale In alto e a destra: Galileo Chini, “Damigelle di Numidia” e “Vaso globulare con pesci” (1919) Pagina a sinistra: Alois Delug, “Jum Jum – La signorina K” Personal styles Above and right: Galileo Chini, “Numidian Damsels” and “Fish and Fishbowl” (1919) Opposite: Alois Delug, “Jum Jum – Miss K”
The exhibition “Giapponismo, East Winds in European Art. 1860-1915” at Palazzo Roverella in Rovigo explains and maps the influence of Japanese art and culture on the Europe of the late nineteenth and early twentieth centuries. It explores in meticulous detail the fashion that exploded in the west around the year 1860, a trend destined to last for a further fifty years, involving both the wealthy bourgeoisie and at least two generations of artists and steering European art – from painting to graphic design and on through architecture – towards new and more essential forms of expression that exalted synthesis and luminous colours. A fashion sparked by the spread of the first Japanese vases and ceramics wrapped in delicate prints from woodcuts often featuring
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Cultura Culture Vittime illustri A sinistra: Gauguin, “Fête gloanec” (François Lauginie, Musée des Beaux Arts)” A destra, dall’alto: Walter Hampel, “Giapponesina” e Hans Makart, “Japanerin” Illustrious Victims Left: Gauguin, “Fête Gloanec” (François Lauginie, Musée des Beaux Arts)” Left, from the top: Walter Hampel, “Japanese Girl” and Hans Makart, “Japanerin”
In Europa si diffuse un nuovo stile fatto di sintesi e di colori luminosi Europe discovered a new style of synthesis and luminous colours ponesi vengono affiancate ai “derivati”, che evidenziano l’influenza subita dal modello originario. E dai confronti emerge in modo organico quanto capillarmente e profondamente il giapponismo abbia saputo fare breccia nel cuore della vecchia Europa. Le vittime di questa moda? Indubbiamente illustri: accanto ai capolavori di Gauguin, Touluse Lautrec, Van Gogh e Klimt, alla mostra di Rovigo è possibile ammirare le tendenze giapponiste nelle opere di numerosi artisti inglesi, francesi, belgi e italiani, tra cui Giuseppe De Nittis, Giacomo Balla, Francesco Paolo Michetti e molti altri.
Opera cult A sinistra: Francesco Paolo Michetti, “La raccolta delle zucche”, 1873 (Napoli, collezione privata) Cult works Left: Francesco Paolo Michetti, “The Pumpkin Harvest”, 1873 (Naples,private collection)
Info Palazzo Roverella, via Laurenti 8/10, Rovigo. Tel. +39 (0)425 460093
the famous Hokusai manga or the luminous artwork of Utamaro and Hiroshige. The exhibition is split into four ample sections, reflecting the four great Universal Exhibitions that revealed a newly accessible Japan after centuries of isolation to the western world, and juxtaposes Japanese works with their western derivatives and imitations, accurately portraying the influence of the original models. The comparison portrays how broadly and deeply the new so-called Japonism captured European hearts and minds, with a list of illustrious names all falling victim to the craze. Visitors to the Rovigo exhibition will be able to admire Japanese
influenced masterpieces by Gauguin, Touluse Lautrec, Van Gogh and Klimt, together with works by numerous British, French, Belgian and Italian artists, the latter including Giuseppe De Nittis, Giacomo Balla, Francesco Paolo Michetti and many more.
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www.sicilybycar.it - sbc@sbc.it - +39 091.6390111
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La metafisica dei sogni Autoritratto A destra: 1924/25, tempera su tela, Collezione privata, courtesy Phillips Auctioneers Ltd, © Giorgio de Chirico by Siae 2019 Self portrait 1924/25, water colours on canvas, private collection, courtesy Phillips Auctioneers Ltd, © Giorgio de Chirico by Siae 2019
A Milano, Palazzo Reale ripercorre la vita e le diverse fasi artistiche di Giorgio de Chirico. Un centinaio le opere esposte provenienti da importanti musei internazionali, come Tate Modern, Metropolitan Museum e Centre Pompidou The metaphysics of dreams The life and artistic development of Giorgio de Chirico at Palazzo Reale in Milan in an exhibition of over a hundred works from major international museums, such as the Tate Modern, Metropolitan Museum and by Elisabetta Severino Pompidou Centre Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Il trovatore 1917, olio su tela, Collezione privata, © Giorgio de Chirico by Siae 2019 1917, oil on canvas, private collection, © Giorgio de Chirico by Siae 2019
Ariadne 1913, olio e grafite su tela, New York, The Metropolitan Museum of Art, lascito di Florene M. Schoenborn, © Giorgio de Chirico by Siae 2019 1913, oil and graphite on canvas, New York, The Metropolitan Museum of Art, from the estate of Florene M. Schoenborn, © Giorgio de Chirico by Siae 2019
Che l’arte di de Chirico rappresenti un unicum nel caotico panorama pittorico del ‘900 è certo e l’esposizione di Milano, de Chirico, visitabile fino al 19 gennaio 2020, ne è l’evidente dimostrazione. Non è un caso infatti che la mostra antologica curata da Luca Massimo Barbero aleggi in una sospensione onirica, una percezione di straniamento e un fitto senso di mistero. Nato a Volos, in Tessaglia, da genitori italiani, e poi trasferitosi nel Bel Paese, l’artista custodì per tutta la vita la grecità della sua infanzia rendendola visibile agli altri attraverso le sue tele. Le fonti d’ispirazione di de Chirico furono tante ed enorme fu la sua capacità di mescolarle
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Everyone agrees that de Chirico’s art represents a unicum in the chaotic panorama of 20th century painting and the de Chirico exhibition open in Milan until 19 January 2020 certainly proves the point. The dream-like anthology has been cleverly curated by Luca Massimo Barbero to create a sensation of estrangement and dense mystery. Born in Volos, Thessaly, to Italian parents, de Chirico subsequently moved back to Italy, but retained a fondness for the Greek roots of his childhood throughout his life, frequently referencing it in his paintings. De Chirico’s sources of inspiration were many and his ability to juxtapose them to unusual effect made him a living legend. Drawing epic elements from his roots, surreal settings from the world of dreams and brilliant ideas from his own cultural background, de Chirico freed objects from the fetters of time, space and their original functions to soar free in unexpected combinations and
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Cultura Culture Orfeo trovatore stanco 1970, olio su tela, Roma, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, © Giorgio de Chirico by Siae 2019 1970, oil on canvas, Rome, Giorgio and Isa de Chirico Foundation, © Giorgio de Chirico by Siae 2019
in modo sorprendente. Attingendo dalle proprie radici elementi epici, dal mondo dei sogni ambienti surreali e dal proprio background culturale acute suggestioni, de Chirico liberò gli oggetti dal loro tempo, dallo spazio abituale e dalla loro funzione d’origine, e, mescolandoli, li reinventò. Nacque così la Metafisica, ovvero la possibilità di attribuire nuovi significati alle cose già esistenti trasferendole in un altrove carico di mistero. Nella cornice dell’Autoritratto dell’artista (1911) vi è incisa la frase “E cosa amerò se non l’enigma?”, ed è proprio nell’enigma che sprofondano le piazze de La mattinata angosciante (1912) e dell’Ariadne (1913) e nella sospensione della logica che manichini, banane, statue, biscotti, reperti museali, torri di pietra e altri oggetti brutalmente accostati si fanno spazio nella mente del visitatore. Nell’esposizione i numerosi quadri d’ispirazione romantica testimoniano inoltre la fase anti-metafisica attraversata dal pittore. Il richiamo alla Metafisica restò comunque forte e de Chirico non seppe abbandonare mai del tutto ciò che lo aveva affascinato ai suoi esordi. Perché in fondo l’amore per ciò che non è reale è stato l’antidoto al senso di inquietudine che ha sempre pervaso l’artista.
Due figure mitologiche 1927, olio su tela, Rovereto, Mart, Museo di arte Moderna e Contemporanea, Collezione L.F., © Giorgio de Chirico by Siae 2019 Two mythological figures 1927, oil on canvas, Rovereto, Mart, Museo di arte Moderna e Contemporanea, Collezione L.F., © Giorgio de Chirico by Siae 2019
reinvented guises. This was the birth of the Metaphysical art movement, where meanings beyond the obvious were sought in familiar things, often by placing them in a mysterious otherwhere. The frame of the artist’s Self Portrait (1911) is engraved with the motto “What am I to love if not an enigma?”, and the piazzas of La Matinée Angoissante (1912) and Ariadne (1913) are indeed enigmas, in the suspension of logic that mannequins, bananas, statues, biscuits, museum exhibits, stone towers and other brutally juxtaposed objects create in the visitor’s mind. The exhibition also features numerous paintings inspired by romanticism, bearing witness to de Chirico’s
anti-metaphysical period. But the lure of Metaphysics remained, and de Chirico would never completely abandon what had held him in thrall from his early days as an artist. Because in his love for the unreal lays the antidote to a certain sense of uneasiness that was part of his being.
Info www.palazzorealemilano.it/mostre/de-chirico (ph. Lorenzo_Palmieri)
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No. 1 BREWERY AT AN AIRPORT Visit us at Munich Airport and try our Bavarian specialities. Drink our home-brewed craft beers and get a real taste of Bavaria.
If only Bavaria’s taste and feel could be combined in one place, for an authentic experience right at the airport. For that case, the Airbräu with it’s first brewery at an airport offers a recommendable pleasant atmosphere with dishes that reflect the typical Bavarian cuisine. Traditional veal sausages, the famous Bavarian pork roast or the Airbräustyle pork knuckle, our restaurant shows a wide range from what you would usually order to taste Bavaria’s tradition and culture. It should be noted, that our ingredients are procured by regional manufacturers with short delivery route. Environmental awareness, freshness and a fine service are the things that matter to us to leave an unforgettable impression to all of our guests.
BAVARIAN CULTURE STARTS WITH A BEER Besides our seasonal beers we have three standard beers that are available the whole year. Have you already tried the Fliegerquell, the 1918 or the Kumulus?
“Dahoam is Dahoam!” Airbräu is best known for its comfortable and relaxing atmosphere. Eat, chat, laugh and have a good time.
Right at the heart of the Munich Airport Center
Getting curious? No matter whether you depart from the airport or just arrived, don’t miss the chance to drop by and take a seat. We would be happy to welcome you, fill your stomach and have a little chat with you. From May to October, you can also enjoy your meals at our beer garden. Hope to see you soon at our restaurant. And like we would say in Bavaria: “Prost, Mahlzeit!”
Reservations: +49 (0) 89 / 975 931 11 or reservierung.allresto@munich-airport.de ∙ www.airbraeu.com
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“Non ho mai dipinto una donna grassa” Cinquanta opere inedite di Fernando Botero in esposizione a Bologna per un viaggio fiabesco nell’arte del maestro colombiano “I have never painted a fat woman”. Fifty works previously-unseen in Bologna by the Columbian artist Fernando Botero on exhibition in a fairy-tale journey through his art by Giulia De Luca
Colori pieni, linee semplici, volumi maestosi accompagnati da piccoli e preziosi dettagli per descrivere la realtà di tutti i giorni, sospesa tra il vero e l’onirico. In una parola, Botero. Nel corso dell’ultimo secolo, pochi artisti hanno sviluppato una cifra stilistica riconoscibile quanto quella del maestro latinoamericano. Nato a Medellìn, sulle Ande colombiane, 87 anni fa, fin da ragazzo il suo sguardo sul mondo è rappresentato dalla
Donna in spiaggia 2002, collezione privata dell’artista Woman on the beach 2002, from the artist’s private collection
Vibrant colours, clean lines and majestic volumes accompanied by a plethora of tiny, precious details describe an everyday life suspended somewhere between dreams and reality. In a word, Botero. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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pienezza della forma, in sapiente armonia con lo spazio circostante. Fernando Botero è un artista completo, che si muove con curiosità e talento tra pittura, scultura e disegno, dopo una vita di studio appassionato dei Grandi dell’arte. Animo sensibile e viaggiatore, vive tra Europa, Stati Uniti e America Latina, regalando ad appassionati di ogni nazione le sue opere avvolgenti ed iconografiche.
Femme 2002, collezione privata dell’artista 2002, from the artist’s private collection
Uomo reclinato 2002, collezione privata dell’artista Man reclining 2002, from the artist’s private collection
Cane 2002, collezione privata dell’artista Dog 2002, from the artist’s private collection
Fino al 26 gennaio, anche Bologna potrà fare conoscenza del maestro, grazie alla mostra allestita a Palazzo Pallavicini, nobile dimora in pieno centro storico. Vita, religione, nudi, still life, circo, colore e tauromachia. Queste le sette sezioni, care a Botero, in cui la curatrice Francesca Bogliolo, in collaborazione con l’artista stesso, ha deciso di suddividere le cinquanta opere. L’allestimento degli spazi espositivi, realizzato con il supporto dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, crea un delicato continuum tra le tele, invitando il visitatore ad addentrarsi nel cuore pulsante dell’universo boteriano. Un viaggio fiabesco tra bandilleros e suore, trapezisti e mendicanti, clown e animali. Volumi senza tempo dove la forma è indiscussa protagonista, mai eccessiva, mai fuori luogo. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Few artists over the last century have developed a style as easily recognizable as that of this Latin American master. Born in Medellìn, in the Colombian Andes, 87 years ago, Fernando Botero has interpreted his vision of the world ever since he was a boy through a fullness of form, in carefully balanced harmony with the surrounding space. A complete artist who moves between painting, sculpture and design with talent and curiosity, Botero has studied the Great Masters with a lifelong passion. A sensitive soul and a great traveller, he divides his life between Europe, the United States and Latin America, bringing his gift of captivating imagery to art lovers in his wake. The exhibition featuring Botero’s works is open in Bologna until January 26th and is being held in the fascinatingly aristocratic Palazzo Pallavicini in the centre of the old town. Curator Francesca Bogliolo,
together with the artist, has divided the fifty works into seven sections celebrating life, religion, nudes, still life, circuses, colour and bullfighting, all themes dear to Botero’s heart. The arrangement of the works was realised with the support of Bologna’s Accademia delle Belle Arti and are displayed in an order that creates a delicate continuum between the canvases, drawing visitors effortlessly into the beating heart of Botero’s universe. This is a fairy tale journey through bandilleros and nuns, trapeze artists and beggars, clowns and animals. Timeless volumes where shapes are the undoubted protagonists, never excessive and never inappropriate.
Info e prenotazioni Info and bookings www.palazzopallavicini.com Tel. +39 333 347 1504
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Abruzzo, l’eno-vacanza Visita al wine resort del gruppo Fantini, astro nascente del panorama vitivinicolo nazionale. Una meta ideale per riposarsi tra mari, monti e vigneti A wine estate holiday in Abruzzo. A visit to the dynamic Fantini Group’s wine resort. The ideal place to relax in vineyards surrounded by hills and the sea by Alessandro AmadeI
Ai piedi del monte Borgo Baccile dista 40 minuti di auto dai rifugi della Maiella At the foot of the mountains Borgo Baccile is a 40-minute drive from the mountain refuges of the Maiella national park
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è servita Tenuta bio Il gruppo Fantini è proprietario soltanto dei vigneti da cui vengono prodotti i vini biologici Organic estates Fantini only actually own the vineyards producing organic wine
Immaginate di trascorrere una vacanza immersi nella frescura di un grande vigneto, a dieci minuti d’auto dal mare Adriatico e dalla magnifica “costa dei trabocchi”, e a 40 minuti dai rifugi di montagna della Maiella. E di ritorno da spiagge, trekking ed escursioni in mountain-bike, ecco la possibilità di riposarsi a bordo piscina, magari sorseggiando un bicchiere del profumato rosé della casa. Siete infatti nella quiete di Crecchio (Chieti) e precisamente a Borgo Baccile, il nuovo wine resort del gruppo Fantini. Per chi non lo sapesse stiamo parlando dell’enfant prodige del comparto vitivinicolo italiano, una realtà che oggi è in grado di produrre la bellezza di 20 milioni di bottiglie all’anno, e di venderle quasi esclusivamente al di fuori dei confini nazionali, in 84 Paesi di ogni angolo del globo terracqueo. Vini di qualità del sud Italia, come scopriremo più avanti. Ma rieccoci a Borgo Baccile (www.borgobaccile.com), per accedere al primo piano del resort. L’odore di mosto ci solletica le narici mentre Giulia Sciotti, marketing manager del gruppo Fantini, ci parla del difficile lavoro di recupero architettonico che è stato al centro della ricostruzione di Borgo Baccile: “questo stabile – spiega infatti Giulia – era il palazzo di una famiglia di nobili decaduti, che successivamente fu frammentato in più proprietà per divenire sede di tante piccole botteghe di artigiani. Tra queste c’era anche quella di un mio trisavolo, che nel 1500 faceva il vignaiolo, e quella di un suo coevo Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Borgo Baccile si trova all’interno di Villa Baccile, silenziosa contrada del Comune di Crecchio (Chieti) Borgo Baccile is part of Villa Baccile, a quiet little hamlet outside the village of Crecchio in the province of Chieti
Imagine a holiday in the cool of a huge vineyard, just a ten minute drive from the magnificent Adriatic coast, famed in this stretch for its wooden fishing jetties, and 40 minutes from the mountain refuges of the Maiella national park. And after a day at the sea, a hike or a mountain-bike excursion you might like to relax by the pool, possibly sipping a glass of the fragrant house rosé. Set in the quiet of the countryside outside the picturesque village of Crecchio in the province of Chieti, Borgo Baccile is the new wine resort of the Fantini Group. For those not in the know, Fantini is the Italian wine scene’s enfant prodige, producing a staggering 20 million bottles of wine a year, almost all of them exported to be sold in 84 countries spanning all four corners of the globe. Quality wines from the south of Italy, as we explain below. Back at Borgo Baccile (www.borgobaccile.com) we climb the stairs to the first floor, redolent with the scent of grape must, as Fantini’s marketing manager Giulia Sciotti explains what a tricky business it has been to remodel the hamlet. “Originally it was the country mansion of an impoverished family of nobles” she tells us. “Then it was divided up into lots of smaller properties, many of them housing workshops and craftsmen.
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In viaggio Travel Profumo di vino Nella sala attigua alla reception c’è ancora un torchio del 1500 The scent of wine There’s a wine press dating back to 1500 in the drawing room next to the reception
Uno degli ottimi enologi del gruppo Fantini, Rino Santeusanio One of the expert oenologists who work for the Fantini Group, Rino Santeusanio che produceva olio d’oliva”. È infatti grande la sorpresa quando, dopo aver visto l’antico torchio e la “neviera” utilizzata per la conservazione del cibo, accedendo alla sala colazioni del resort ci imbattiamo nelle vestigia di un antico frantoio. “Anche questo – spiega Giulia – è databile intorno al 1500, come indica una moneta dei Borbone che abbiamo ritrovato durante i lavori”. E dopo esserci accomodati a tavola e aver condiviso con i padroni di casa un ricco light-lunch a base delle eccellenze enogastronomiche locali, abbiamo l’opportunità di conoscere Valentino Sciotti, il vulcanico presidente del gruppo Fantini. Come potranno scoprire gli ospiti più fortunati di Borgo Baccile, Valentino, quando non è in giro per il mondo a vendere vino, ama rifugiarsi nel paese natio per ricaricare le pile e chiamare a raccolta il suo team di giovani collaboratori: “la nostra impresa – ci racconta – è stata fondata nel 1995, su iniziativa mia e di altri due soci che come me facevano in precedenza i commerciali per conto di un’altra cantina abruzzese. All’inizio non possedevamo né vigneti, né cantine, né alcuna linea di imbottigliamento, ma per vincere una stella Michelin, ci siamo detti, basta avere a disposizione il meglio”. Allora ecco che un team di bravi enologi batte le campagne abruzzesi per conto di Valentino & C., al fine di
One of them belonged to one of my ancestors, who produced wine in 1500, while his neighbour made olive oil.” Giulia shows us the ancient wine press and the equally ancient “neviera”, where snow from the winter was stored to keep food and wine cool and fresh during the summer. But it’s still a surprise to come across the remains of an old olive mill in the resort’s breakfast room. “This dates back to 1500 too” says Giulia. “We know because we found a coin from the time when the Bourbons reigned southern Italy while we were doing the building work.” After the feast that was billed as a light lunch with our hosts, we have a chance to meet Valentino Sciotti, the volcanic president of the Fantini
Group. As some lucky visitors to Borgo Baccile discover, Valentino likes nothing better than to return to his birthplace when he isn’t rushing around the world selling wine. Here he recharges his batteries and holds meetings with his team of young colleagues. “We started our business in 1995” he explains, “it was me and a couple of partners. We had all worked together before selling wine for another Abruzzo producer. At the beginning we didn’t have any vineyards, we didn’t have a winery and we didn’t have a bottling plant, but on the other hand we said to ourselves, you can win a Michelin star by buying the best ingredients.” So off set a team of excellent
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In viaggio Travel Barriques La bottaia ipogea della cantina di Roseto. È qui che vengono affinati i vini bianchi locali, ottenuti da uve Trebbiano, Pecorino, Cococciola… The underground cellar at the Roseto winery. This is where the local whites are matured, made from Trebbiano, Pecorino, Cococciola and other grape varietals
68 69 A bordo vasca Nella piscina di Borgo Baccile è possibile vivere momenti di autentico relax Poolside The Borgo Baccile swimming pool is the ideal place to chill
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In viaggio Travel A destra: Roseto (Teramo), la cantina dove vengono prodotti i vini abruzzesi del gruppo Fantini Right: the winery which produces the Fantini Group’s Abruzzo wines
Durante i lavori di ristrutturazione è venuto alla luce questo frantoio cinquecentesco A 16th century olive oil millstone found during the building works
A destra: Valentino Sciotti, il vulcanico presidente del gruppo Fantini Right: Valentino Sciotti, the volcanic president of the Fantini Group
aggiudicarsi le migliori uve locali. L’idea vincente è offrire un prezzo fisso ad ettaro, così da svincolare il guadagno del viticoltore dalla quantità conferita. Intanto Valentino e soci prendono in affitto dalla Cantina sociale di Roseto (Teramo) una linea di vinificazione, mentre i loro enologi indicano ai cantinieri come produrre il vino. Poi l’imbottigliamento, realizzato da terzi, e infine la vendita, gestita in prima persona fuori dai confini nazionali. “Pagavamo il vino a 90 giorni – ricorda Valentino – ma ci facevamo pagare a 60. Ciononostante il primo anno non avevamo il necessario per metterci in regola con le tasse. Per fortuna ci aiutò l’unica banca che ebbe la lungimiranza di accettare la sola garanzia che potevamo dare, ovvero i contratti di assicurazione sulle vendite che eravamo soliti stipulare con i nostri clienti”. Di lì è storia recente: anno dopo anno il gruppo Fantini (un tempo chiamato “Farnese Vini”) cresce, allarga il suo raggio d’azione a tutto il sud Italia ed esplora nuovi mercati. Oggi possiede vigneti e cantine, ma più che altro continua a trasformare le migliori varietà di uve italiane in un’ampia gamma di vini confacenti al gusto del mercato internazionale. Tutte informazioni che raccoglierete direttamente dalla voce dei protagonisti, qualora decidiate di trascorrere una vacanza a Borgo Baccile. Astenersi astemi.
oenologists to scour the Abruzzo countryside on behalf of Valentino & C., determined to find and secure the pick of the local crop of grapes. The winning move was to offer farmers a fixed price per hectare, independently of how many tons of grapes the land actually yielded. In the meantime Valentino and his partners rented a wine production line from the local cooperative at Roseto near Teramo and their experts explained to the workers how they wanted the wine made. Next, they had the wine bottled by a supplier and set off to sell them abroad in person. “We were paying our suppliers at 90 days but were invoicing our customers with payment at 60 days” reminisces Valentino.
“Yet we still didn’t have enough cash flow to pay our taxes the first year. Luckily, we were helped out by the sole bank with enough vision to accept the only guarantee we could offer, the insurance contracts on sales we stipulated with our clients”. From then on the Fantini Group (formerly “Farnese Vini”) grew and grew, throwing its net ever wider to embrace the whole of the south of Italy and exploring new markets. Today it owns vineyards and wineries, but still continues to transform the pick of the Italian grape harvest into a broad range of wines designed to appeal to the tastes of the international market. A story you can hear directly from its protagonists if you decide to have a holiday at Borgo Baccile. Not for teetotallers.
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Sulle tracce di Giacomo Puccini
Tra Lucca e la Versilia, in visita ai luoghi cari al grande Maestro e alla scoperta di un territorio che sa regalare intense emozioni In Giacomo Puccini’s footsteps. A voyage of discovery from Lucca to the Versilia coastline, exploring the fascinating land the great Maestro loved by Francesca Sargenti - Camera di Commercio di Lucca Casa natale Il pianoforte su cui Giacomo Puccini ha composto la Turandot Birthplace The piano Giacomo Puccini composed Turandot on
70 The lands of Giacomo Puccini: è il filo conduttore di un viaggio dentro le bellezze di Lucca e della Versilia. Nato a Lucca, amante della Valle del Serchio, vissuto in Versilia tra Torre del Lago e Viareggio, tutto il territorio parla della presenza e delle opere del Maestro. La casa di famiglia di Celle di Puccini, la casa natale di Lucca, il buen ritiro sulle sponde del Lago di Massaciuccoli, la Villa di Viareggio ai margini della grande pineta. Mete di un possibile itinerario per Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Buen retiro Il lago di Massaciuccoli dove il Maestro era solito andare a riposarsi
Retreat
The Massaciuccoli lake Where the Maestro went to rest
Dintorni cittadini La splendida Villa Torrigiani a Capannori (Lucca) Around and about The splendid Villa Torrigiani at Capannori (Lucca)
Luogo di culto Lucca, la Basilica di San Frediano Religious destination Lucca, the San Frediano Basilica
conoscere le suggestioni e le atmosfere di un’offerta inesauribile, che nel corso di un intero anno intreccia luoghi ed eventi: l’eccellenza artigianale e i beni culturali delle città d’arte, le spiagge e il mare, la suggestione dei parchi naturali, la qualità dei Festival musicali e lirici, il Carnevale di Viareggio, il Lucca Film Festival, il Lucca Comics & Games, la Versiliana, le terre dell’Ariosto e di Michelangelo, i percorsi ciclabili, il trekking e il rafting. The lands of Giacomo Puccini vi accolgono con la loro ampia offerta ricettiva ed enogastronomica (pesce,
The land of Giacomo Puccini is the theme of a journey through the beauties of Lucca and the Versilia coastal area. Puccini was born in Lucca, loved the Valle del Serchio, and lived in the Versilia area between Torre del Lago and Viareggio, so the whole territory is closely linked to his life and works. His original family home in Celle dei Puccini, the house where
he was born in Lucca, his retreat on the shores of Lake Massaciuccoli, his Villa in Viareggio on the edge of the forest of Mediterranean pine trees. All ideas for places to visit to soak up the atmosphere of an area which has so much to offer and organises so many events during the whole year. There are the artisanal workshops, the art and the heritage sites of the towns, the beaches and the sea, the stunning countryside of the nature reserves, the unrivalled quality of the music and opera festivals, the famed Viareggio carnival, the Lucca Film Festival, the Lucca Comics & Games fair, the impressive villa and park of the Versiliana, the places closely associated with the Renaissance writer Ariosto and the
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Per i più golosi A sinistra: un piatto di tortelli lucchesi In alto: il cuore della città vista dall’alto Gourmet fare Left: a dish of Lucca tortelli Above: a bird’s eye view of the city centre
Ritorno al Settecento In alto: tra gli eventi culturali di questo inverno, la mostra in corso fino al 6 gennaio alla Fondazione Ragghianti su Bernardo Bellotto, nipote del Canaletto e famoso per le sue vedute Back to the Settecento Above: one of the cultural events scheduled for this winter is the exhibition on Bernardo Bellotto, Canaletto’s nephew and famous for his vedute, open until 6 January at the Ragghianti Foundation
prodotti tipici, vino ed olio) e vi attendono chef stellati e ristoratori legati alla tradizione del territorio. Nelle terre di Giacomo Puccini potete vivere da protagonisti la vostra esperienza preferita: momenti di relax e di avventura, viaggiare tra spiritualità, arte e storia, tra mare e montagna, cultura e enogastronomia, eventi e concerti da sogno. Sul sito web puccinilands.it è pubblicato il ricco calendario di eventi culturali, artistici e musicali e non solo, che questo territorio può offrire. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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artist Michelangelo, the cycle paths, trekking and rafting. The hospitable lands of Giacomo Puccini are also well-equipped to satisfy even the most demanding of visitors, with a broad range of options in terms of places to stay and delicacies to savour. Tuscan wines are renowned worldwide, but other local specialities abound, from the extra-virgin olive oil to the fish fresh from the Mediterranean sea, and you won’t have to look far to find a restaurant to enjoy them at, whether
you opt for somewhere that regularly features in gourmet guide books or a traditional trattoria. The land of Giacomo Puccini has something for everyone, whether it’s a relaxing break or exciting adventures, a journey through art, history and religion, sea or mountains, culture or food and wine, or events and world-beating concerts. The website puccinilands.it publishes the extensive calendar of cultural, artistic and musical events and more this destination has to offer.
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Benessere Welness
Villa Eden, una pausa per rigenerarsi Al Leading Park Retreat di Merano un soggiorno all’insegna di salute, benessere, relax e… ottima cucina. Villa Eden, a regenerating pitstop. Health, wellness and relax at the Leading Park Retreat in Merano, plus superb cuisine!
by Cecilia Benaglia
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Benessere Welness
L’amore per se stessi è il primo passo per una vita ricca di salute e felicità. Piccole attenzioni quotidiane, come l’esercizio fisico, la cura dell’alimentazione e la ricerca di gratificazioni e serenità possono migliorare il proprio rapporto con se stessi e con gli altri, e aiutare a ritrovare il proprio equilibrio. Villa Eden Leading Park Retreat di Merano (Bolzano) rappresenta al meglio questo stile di vita, e consente di assaporarlo, per poi portarlo via con sé e farlo proprio. Un soggiorno a Villa Eden consente una pausa di puro relax, che aiuta a ritrovare il contatto con la propria interiorità, in un ambiente di lusso ma allo stesso tempo così familiare da poter chiamare casa. Tra i tanti e diversificati programmi benessere che Villa Eden propone – dal dimagrimento al detox, dall’antirughe al contrasto del burn-out – si può trovare il più adatto alle proprie esigenze, e regalarselo come “inizio” verso un futuro dove giovinezza e salute si fondono nel concetto di longevity. A Villa Eden, con una combinazione ideale e personalizzata – messa a punto da uno staff medico qualificato – si trova l’equilibrio tra movimento, alimentazione e trattamenti benessere intensi ed efficaci per ripartire con una nuova energia e una nuova motivazione. L’elegante dimora liberty, immersa in un grande parco privato in una delle zone più belle di Merano, consente di vivere nel pieno relax di un nido, dove ogni momento è fatto di delicate attenzioni. La raffinatezza dei menu degustazione del Ristorante Eden’s Park accompagna il soggiorno con creatività, deliziando il palato degli ospiti. Che ogni giorno si vedono più in forma e distesi, rigenerati nel profondo. Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
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Villa Eden Leading Park Retreat offre un ambiente di lusso ma allo stesso tempo così familiare da poter chiamare casa The Villa Eden Leading Park Retreat combines luxury with the cosy familiarity of a homefrom-home
Amour propre is part of the secret for a happy, healthy life. Those little, everyday attentions like exercise, a carefully balanced diet, a conscious search for serenity and gratification are all part of a balanced relationship with ourselves and with other people. Villa Eden Leading Park Retreat in Merano, near Bolzano, is all about enjoying the right lifestyle and learning to apply it to our everyday lives. A stay at Villa Eden is a moment of pure relax, helping you get back in touch with yourself. The setting is luxurious, but cosy enough to seem like a home-from-home. Among the many and varied wellness programmes that Villa Eden offers – from slimming to detox, from anti-aging to combatting burn-out – there’s something for everybody, a gateway
Info Villa Eden - Leading Park Retreat tel. +39 (0)473 236583- ww.villa-eden.com; info@villa-eden.com
towards a future where youth and health come together in the concept of longevity. Your perfect personalized programme at Villa Eden is developed by qualified medical staff and helps you find exactly the right balance between exercise, nutrition and intensely effective wellness treatments to reenergise your life. The elegant Art Nouveau residence, set in a large private park in one of the most beautiful areas of Merano, is a relaxing retreat where discreet pampering characterises every moment of the day. The refined menu of the Eden’s Park Restaurant accompanies each stay with creativity, ensuring guests enjoy a deliciously healthy diet. A stay at Villa Eden is a precious gift to fitness, relax and regeneration, the elixir of health.
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FRANKFURT
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Air news
Linz
MUNICH
Graz
Seminari per volare rilassati
Milano Torino
Venezia
Verona
MXP
Bologna
Air Dolomiti fornisce supporto all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e a Lufthansa nell’organizzazione di seminari per superare la paura di volare.
Pisa
Firenze
Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Il prossimo seminario si terrà a Milano Malpensa il 7-8 dicembre 2019.
Bari
Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
Fly in relax seminars Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, supports “Fly in relax seminars”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned during a flight together with your trainer. Next seminar will be organized in Milan Malpensa on 7-8 December 2019. More info on: www.paura-di-volare.it
Tratte operate da Routes operated by Tratte operate in Mixed Operations Mixed Operations Routes
eJournalswww.boardconnect.aero Inflight entertainment: Grazie al sofisticato sistema di Inflight Entertainment tutti i passeggeri possono ora accedere gratuitaUn’ampia scelta di quotidiani e riviste digitali per il tuo viaggio, gratuitamente a disposizione. mente unaservizio serie di contenuti: giornali, magazines, video, musica* e giochi. Come fare? L’accesso è Scopriad il nuovo eJournals per i passeggeri Air Dolomiti. e non è necessario scaricare alcuna applicazione. È sufficiente impostare il proprio rapido e semplice A wide choice of newspapers and magazines dispositivo (smartphone, tablet, laptop) in modalità aereo prima del decollo e attivare la connessione is now available and free for Air Dolomiti Enjoy the newimpostazioni: eJournals service wi-fipassengers. dalle proprie ENWiFi_seat_01to15 oppure ENWiFi_seat_16to32 in base alla fila Digitale Zeitungen und Zeitschriften nun occupata. E-journals: persind i giornali e magazines il sistema permette il download in formato pdf della kostenlos für unsere Air Dolomiti Passagiere testata desiderata, che Entdecke sarà quindi leggibile in qualsiasi momento. I video, giochi, musica sono distriauf all unseren Flügen verfügbar. die große Auswahl unseres eJournals. buiti in modalità streaming e quindi disponibili solo a bordo. * Necessaria registrazione al provider Napster http://service.airdolomiti.it/mediatrack
Cartolina bifacciale MEDIATRACK EJOURNALS e NEWS.indd 1
Passengers can now access a range of free newspapers, magazines, videos, music* and games through our sophisticated In-flight Entertainment system. Access is fast and easy, no app is required. Simply set your device (phone, tablet, laptop) to airplane mode and activate the appropriate wi-fi for your seat: either ENWiFi_seat_01to15 or ENWiFi_seat_16to32. 18/07/2016 12:30:45 E-journals: newspapers and magazines can be downloaded in pdf and read at your leisure. Videos, games and music are in streaming and only available on board. * Only available for registered Napster users
Photos & video on board Fare fotografie e riprese video a bordo è permesso solamente nel caso in cui non leda in alcun modo la privacy degli altri passeggeri e del personale di volo. Il cabin crew è autorizzato in qualsiasi momento a negare il permesso di effettuare fotografie o video Passengers can now access a range of free newspapers, magazines, videos, music* and games through our sophisticated In-flight Taking photos or making videos is only permitted on board if it does not infringe on another person’s personal rights. The crew is authorized to forbid taking pictures or making videos on board at any time. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Uffici di conciliazione Arbitration boards
Se viaggia privatamente, in caso di controversie relative al volo e nello specifico: ◆◆ negato imbarco, ritardi prolungati o cancellazione di voli ◆◆ distruzione, danneggiamento, smarrimento o trasporto ritardato del bagaglio
If your journey is a private one, then in the case of flight disputes such as
◆◆ violazioni di obblighi relativi al trasporto di passeggeri disabili o passeggeri con ridotta mobilità
• denied boarding, long delays or cancellation of flights
ha il diritto di rivolgersi agli uffici di conciliazione sotto indicati.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V) È l’ufficio indipendente di conciliazione della Germania per il trasporto pubblico di passeggeri. Air Dolomiti è membro di SÖP e pertanto desideriamo informarla che può inoltrare una richiesta di conciliazione gratuita per qualsiasi controversia, a condizione che: ◆◆ abbia già esposto questi problemi ad Air Dolomiti e non abbia ricevuto risposta entro due mesi; ◆◆ non sia soddisfatto del modo in cui il suo problema è stato affrontato o non concordi con la gestione del suo risarcimento da parte di Air Dolomiti; ◆◆ la sua pretesa economica vada da un minimo di 10 Euro a un massimo di 5.000 Euro; ◆◆ la sua controversia non sia già, o non sia stata, pendente dinanzi a un giudice o sia già stata risolta; ◆◆ si tratti di un viaggio privato. Per informazioni: https://soep-online.de/welcome.html; https://soep-online.de/request-form-flight.html
Sistema ODR (On-line Dispute Resolution) È la piattaforma messa gratuitamente a disposizione dall’Unione Europea per consentire a consumatori nell’UE o in Norvegia, Islanda e Liechtenstein di risolvere le controversie senza dover andare in tribunale. Un organismo di risoluzione delle controversie è un’organizzazione imparziale che aiuta i consumatori a trovare una soluzione extragiudiziale, facendo risparmiare tempo e denaro rispetto a una causa in tribunale. La piattaforma ODR è di facile utilizzo e guida gli utenti attraverso l’intera procedura. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e ha scadenze integrate per la risoluzione dei reclami. Per informazioni: www.airdolomiti.it/customer-relations
• the destruction, damage, loss or delayed transportation of baggage, or • breaches of duty in the transportation of disabled passengers or passengers with reduced mobility you have the right to contact an Arbitration Body.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V.) SÖP is Germany’s independent arbitration board for public passenger transport that oversees all carriers. Air Dolomiti is a member of SÖP and we would like to inform you that there is the possibility to ask for a conciliation process free of charge if you have concerns relating to: provided that: you have already contacted Air Dolomiti about your concerns and have not received a reply within two months, or • you are dissatisfied with the way your concern has been handled or disagree with how your claim was processed by Air Dolomiti • your financial claim amounts to at least 10 euros and no more than 5,000 euros • your concern is not already, or has not been, pending before a court or has been settled • your trip is a private trip https://soep-online. de/welcome.html; https://soep-online. de/request-form-flight. html
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ODR (Online Dispute Resolution) The ODR platform is an alternative dispute resolution made available by the European Union for all European Citizens and consumers of Norway, Liechtenstein and Island. The platform is user friendly and free of charge, the out of court procedure is timesaving as the request hast o be handled within given timelimits. For further information: www.airdolomiti.eu/ customer-relationsw
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Informazioni passeggeri Passenger information
Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures
Bagaglio a mano È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.
Oggetti pericolosi Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
Dispositivi elettronici Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.
Alcolici e superalcolici Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.
Cabin baggage
Electronic devices
One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.
All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing.
Dangerous articles International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.
Alcohol Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
Smoking All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
Divieto di fumare Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Regole di sicurezza negli aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: ◆◆ dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); ◆◆ i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); ◆◆ dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); ◆◆ per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; ◆◆ possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; ◆◆ gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita.
Security measures for hand luggage at European Union Airports
Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:
All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;
◆◆ presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; ◆◆ estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.
• all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted; medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the dutyfree shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.
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Gluten free Per tutti i passeggeri intolleranti al glutine, su tutte le tratte sono disponibili, fino ad esaurimento scorte, snack gluten free dolci e salati del marchio Schär, leader europeo del senza glutine. I passeggeri di business class hanno la possibilità di richiedere il pasto speciale gluten free entro le 24 ore antecedenti il volo. For passengers suffering from gluten intolerance, sweet and savoury gluten free snacks from Schär, Europe’s leading gluten free brand, are available on all routes while stocks last. Business class passengers can request a gluten free meal up to 24 hours before departure
Dicembre 2019 ◆ Gennaio 2020
Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
Air Dolomiti
I nostri Partner Partnership
McFIT Italia GoetheZentrum L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum è partner del Goethe-Institut, la più importante istituzione culturale tedesca all’estero. Da oltre 50 anni è una presenza attiva a Verona e in provincia, sia dal punto di vista culturale che linguistico. Organizza seminari, conferenze, mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali. Si propongono corsi di lingua tedesca a tutti i livelli con un programma differenziato per adulti e giovani. Grazie alla collaborazione tra le due parti, i passeggeri di Air Dolomiti, presentando la carta d’imbarco che non superi la settimana di effettuazione del volo, potranno godere di una riduzione del 10% sulla quota di corsi collettivi ed individuali di lingua tedesca da seguire presso la sede dell’Istituto. Per maggiori informazioni: www.goethezentrum.org The Italian-German Cultural Institute/Goethe-Zentrum is partner of the Goethe-Institut, the most important German cultural Institution outside Germany. For over 50 years it has been an active presence in Verona from a cultural and a linguistic point of view. The Institute organizes seminars, conferences, exhibitions, concerts, film screenings and theatrical performances. Moreover, it offers German language courses for both adults and young people. Air Dolomiti’s passengers and their families may benefit from a 10% discount by presenting their boarding card (the Air Dolomiti flight must have been completed at least 7 days before the request) on individual and group language courses. Further information: www.goethezentrum.org
McFIT Italia fa parte del gruppo RSG Group GmbH, e rappresenta la più grande community del Fitness in Europa. Siamo presenti con oltre 250 centri in Germania, Italia, Spagna, Austria, e Polonia e la membercard rilasciata al momento dell’iscrizione permette l’accesso a tutti i nostri centri europei. Avrete la possibilità di allenare il vostro corpo a 360 gradi, oltre ad avere attrezzatura completa e di ultima generazione. Offriamo corsi sia live con l’istruttore in sala, sia virtuali con il nostro programma CYBEROBICS®, durante tutto l’orario di apertura del centro. CYBEROBICS® è anche un’app che offre corsi fitness virtuali dei quali è possibile usufruire in ogni momento, indipendentemente dal momento della giornata, dal luogo in cui ci si trova e dagli orari di apertura dei centri fitness. Permette agli utenti di allenarsi in luoghi da sogno e con la guida dei migliori trainer, che generalmente soltanto le star di Hollywood possono ingaggiare come personal trainer. Grazie alla partnership con Air Dolomiti, presentando il vostro biglietto aereo, avrete la possibilità di sottoscrivere un abbonamento Open di una durata di 15 mesi, di cui 3 gratis, e usufruire di uno sconto di oltre il 35% (19,90 € al mese anziché 23,90 € per 12 mesi, 20 € membercard anziché 30,00 €, + 3 mesi in omaggio). Per ulteriori informazioni visita il sito www.mcfit.com e scrivi a: marketingitalia@mcfit.com
McFIT Italia is part of the RSG Group GmbH, the first fitness community in Europe. We are present, with more than 250 Clubs, in Italy, Spain, Germany, Poland and Austria. The McFIT Membercard allows its owner to enter all the McFIT gyms all over Europe. You will have the possibility to train your body using the latest gym equipment, and we offer live training classes and virtual courses, by CYBEROBICS® program, during all day. CYBEROBICS® is also an app that you can use in every moment under the guidance of the best trainers in the world, who only Hollywood stars can engage as a personal trainer. Thanks to Air Dolomiti partnership just showing your boarding pass, you will have the possibility to subscribe an Open membership, for the duration of 15 months, including 3 month for free, with a 35% discount (19,90 € per month rather than 23,90 € per 12 months, 20 € membercard rather than 30,00 €, + 3 months for free). For more information www.mcfit.com and please contact us: marketingitalia@mcfit.com
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Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
issue 147
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