148 n°
febbraio - marzo 2020
Antonino o’Mastro
SpazioItalia
Il vostro paradiso di pace interiore. Il luogo in cui trovare un benessere autentico.
ANGELIKA SCHMID
VILLA EDEN THE LEADING PARK RETREAT Via Winkel 68-70 • I-39012 Merano +39 0473 236583 • 331 5403741 info@villa-eden.com • www.villa-eden.com
Editoriale Editorial
Cari Passeggeri
Con piacere vi aggiorno sulle ul-
time novità che riguardano Air Dolomiti. La notizia è stata comunicata nei mesi passati, ma ora ho il piacere di confermarlo anche a voi che siete a bordo e che in questo momento state volando con noi: la nostra compagnia aprirà un nuovo centro di manutenzione a Firenze. Lo scorso novembre abbiamo infatti vinto il Bando di gara per l’affidamento dell’hangar dell’aeroporto Amerigo Vespucci e questo ci permetterà di proseguire con il piano di crescita iniziato a fine 2018. Tale decisione comporterà altre nuove assunzioni tra il personale tecnico specializzato, oltre che proseguire con la ricerca di personale navigante dato che altri tre aerei si aggiungeranno ai già presenti 14 Embraer 195. Data la peculiarità del settore tecnico, la nostra intenzione è di offrire una formazione ad hoc a giovani diplomati o laureati oltre ad assumere personale con precedente esperienza del settore. Per l’occasione, sono lieto di condividere questo editoriale con una parte dello staff tecnico che ogni giorno lavora sui nostri aerei per far sì che ogni piccolo intervento possa essere tempestivo e accurato. Qui con me c’è la persona che si occupa di coordinare la loro attività, Marzio Caneva, Vice President Techni-
Dear Passengers
cal Operations: “Siamo una squadra che lavora all’unisono. Monitoriamo costantemente la performance dei nostri aerei per poter garantire alti standard di efficienza e sicurezza in volo. Bilanciamo l’integrazione delle numerose nuove tecnologie nascenti nell’industria aeronautica con il fattore umano, protagonista dei processi operativi. Le operazioni devono sempre essere eseguite attentamente e in tempi rapidi, per questo abbiamo una squadra sia a Verona che a Monaco. L’aggiunta di un’equipe dedicata anche a Firenze ci permetterà di pro-
I’m delighted to bring you up to date with new developments here at Air Dolomiti. The news came through a few months ago, but now I can definitely confirm to passengers flying with our airline today that Air Dolomiti is to open a new aircraft maintenance centre in Florence. Last November we won the tender to manage the hangar at the Amerigo Vespucci airport and this has given a substantial boost to our plans for growth launched at the end of 2018. This venture means new jobs for specialised engineers and experts, while we are still
recruiting flight crew for the three new aircraft scheduled to join our fleet of fourteen Embraer 195. Given the highly technical nature of this sector, we intend to run specially tailored training courses for young school leavers and graduates, as well as hiring experienced technicians. To celebrate this important step forward, I’m pleased to share this editorial with the people who work on our aircraft every day, ensuring that each and every maintenance task is carried out in a timely, accurate fashion. Marzio Caneva, Vice President
Technical Operations, is the man behind the smooth running of all things tech at Air Dolomiti: “We’re a team which has to work like clockwork. We constantly monitor the performance of our aircraft to guarantee very high standards of safety and efficiency on all our flights. Part of our job is to balance the integration of all the new technologies currently emerging in the aviation industry with the human factor, the protagonist of operational processes. Maintenance work has to be done quickly and accurately, which is why we have one team in Verona
Il Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart (in piedi al centro) insieme ai componenti dello staff tecnico della compagnia aerea The President of Air Dolomiti Joerg Eberhart (centre, standing) with the airline’s technical staff
and another in Munich. Another team in Florence will be a very welcome addition.” Many thanks to Marzio Caneva and his team for the tricky, yet essential, tasks they perform so skilfully every day for Air Dolomiti. And wishing you all a smooth flight.
seguire nel nostro intento”. Ringrazio Marzio Caneva per l’intervento e tutto il team per il delicato ma indispensabile lavoro che ogni giorno apporta in Air Dolomiti. A voi invece auguro un buon proseguimento del volo.
Febbraio - Marzo 2020
Air Dolomiti In-flight Magazine
Joerg Eberhart, Presidente / The President
Air Dolomiti Fascino Glamour
sommario contents
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La Germania che non ti aspetti A different Germany 06 Il mio regno per un blazer My kingdom for a blazer 10 Le mille vite del ferro (e di Cristiano) Iron in his soul 14 La Dolce Vita romba di nuovo La Dolce Vita vrooms again 18
A tavola Food & wine Mastro Antonino Mastro Antonino 22 Zafferano, l’oro rosso d’Abruzzo Saffran, Abruzzo’s red gold 27
Anteprima Vinitaly Vinitaly preview Vinitaly? Prosit! Vinitaly? Prosit! 32 Raccontare il vino The changing world of the sommelier 34 Grandi classici toscani Great Tuscan classics 36 La natura parla a chi vuole ascoltarla Nature talks to those who listen 38 Borgo Conventi, nella storia del Collio Borgo Conventi, the history of the Collio area 40
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Cultura Culture
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Sguardi di donna Look of a woman 44 Il Caravaggio di Francia The French Caravaggio 48 Pennellate divise Composite brushstrokes 50 Crossroads, dove il jazz è protagonista Crossroads, the jazz razzmatazz 52
In viaggio Travel A Parma la cultura batte il tempo Culture spans the centuries in Parma 56 La magia di Disney parla italiano The magic of Disneyland Paris with an Italian touch 60
64
L’enigma di Castel del Monte The enigma of Castel del Monte 64 Effetto Quellenhof The Quellenhof effect 68
Tempo libero Free time Ivan Federico, l’italiano che vola alto Ivan Federico, high-flying Italian 72
Le rubricheWellness Vite gourmet / Gourmet diary 30 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 76 Uffici di conciliazione / Arbitration boards 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80
Spazio Italia magazine
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)
Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna
Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011
In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)
Proprietà Air Dolomiti spa
Progetto grafico Marina Baldisserri
Concessionaria esclusiva per la pubblicità in Italia Cantelli.Net s.u.r.l. Via Saliceto 22/e 40013 Castelmaggiore (BO)
Direttore responsabile Claudia Palamini
Grafica Garden di Lorena Lombroso
www.cantellinet.it
Anno XXIX - n. 148 Febbraio-Marzo 2020
Tel. 051 4129700 - fax 051 4853359 info@cantellinet.it
Stampa D’Auria Printing Spa S. Egidio alla Vibrata (TE)
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issue 148
Portfolio
Emozioni da brivido Chi ama l’arrampicata su cascate di ghiaccio aspetta gennaio e febbraio con l’adrenalina nelle vene, pronto a scalare pareti sempre nuove, scolpite nell’acqua. Le zone migliori? Attorno a Cortina d’Ampezzo non mancano le occasioni per confrontarsi con questo sport, ma anche il Lagazuoi offre opportunità uniche per gli amanti del brivido. Sempre in sicurezza, ma sempre piccoli di fronte alla natura. Frozen frisson
If climbing frozen waterfalls is your thing then you’ll have been champing at the bit for arrival of the season in January and February, all ready to measure your skills with new challenges carved by the capricious courses of mountain streams. So where are the best areas to try? The mountains around Cortina d’Ampezzo offer a myriad of opportunities, as does the Lagazuoi area, where brave spirits will find plenty to get their teeth into. Always bearing in mind the motto safety first and with a suitably humble approach to the majesty of nature. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Portfolio
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Air Dolomiti In-flight Magazine
Fascino Glamour
La Germania che non ti aspetti Splendidi castelli, palazzi da favola, giardini ricchi di storia e bellezza. Berlino, Potsdam e Brandeburgo ospitano vere perle architettoniche e capolavori paesaggistici che meritano di essere visitati in ogni stagione A different Germany. Splendid castles, fairy-tale palaces and gardens steeped in beauty and history. Berlin, Potsdam and Brandenburg are home to architectural gems and masterpieces of landscaping worthy of a visit at all times of the year by Kurt von Gleis Magia d’inverno Lo Schloss Charlottenburg immerso nella neve (foto Spsg - Leo Seidel) Winter magic Schloss Charlottenburg steeped in snow (photo Spsg - Leo Seidel)
Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
issue 148
Jens Rosenow
Fascino Glamour
Oltre 30 palazzi e giardini aperti al pubblico, molti dei quali dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, a cui si affiancano più di 300 tra edifici e strutture e 700 ettari di giardini e parchi: sono questi i numeri della Spsg, acronimo di Fondazione per i castelli e i giardini prussiani di Berlino-Brandeburgo, che gestisce lo straordinario patrimonio artistico e culturale dei castelli più belli della città di Berlino. I castelli e i giardini dei re prussiani a Berlino, Potsdam e nel Land del Brandeburgo sono universalmente considerati un eccezionale patrimonio culturale e storico. I palazzi con le loro ricche decorazioni, collezioni, parchi e giardini non solo riflettono lo sviluppo di diversi stili artistici ed epoche, ma documentano anche la movimentata storia di Prussia, Germania ed Europa. Iniziamo da Potsdam, dove sorge “Sanssouci” il palazzo più legato alla personalità di Federico il Grande. Il nome Sanssouci (senza pensieri) dovrebbe essere inteso come il principale desiderio e leitmotiv del re, perché questo era il luogo in cui preferiva maggiormente ritirarsi in compagnia dei suoi cani. La residenza estiva del re era in definitiva il suo posto preferito e il suo santuario in tempi difficili. Non meno suggestivo il palazzo di Glienicke, dove, al suo ritorno a Berlino dal suo primo viaggio in Italia nel 1823, il ventunenne Principe Carlo di Prussia decise di realizzare il suo sogno, creando una villa italiana in un paesaggio di ispirazione mediterranea nel mezzo del “Brandeburgo”. La tenuta di Glienicke con i suoi prati morbidi che digradano dolcemente verso il fiume Havel resta ancora oggi un luogo magico, specialmente in primavera ed autunno. Il Palazzo di Babelsberg fu invece costruito nel 1833 come residenza estiva per il principe ereditario William, grazie al genio di Karl Friedrich Schinkel, che disegnò un palazzo in stile neogotico ispirandosi all’architettura inglese Tudor. Si deve però a Peter Joseph Lenné e al principe Hermann von Pückler-Muskau l’ideazione del parco di Babelsberg, ancora oggi considerato un piccolo capolavoro paesaggistico. Febbraio - Marzo 2020
Air Dolomiti In-flight Magazine
Il palazzo di Charlottenburg è uno dei monumenti più visitati della regione Schloss Charlottenburg is one of the region’s most popular monuments
Luogo di relax Babelsberg, dove il giardino è protagonista A place of relaxation The Babelsberg Park dominates the whole
Sotto: Sanssouci colpisce ancora oggi per l’atmosfera leggera che vi si respira (foto Hans Bach) Below: Sanssouci is still striking for its relaxed atmosphere (photo Hans Bach)
More than 30 palaces and gardens open to the public, with many of them on the UNESCO World Heritage List, plus more than 300 buildings and constructions, and 700 hectares of parks and gardens – these are the figures behind the SPSG, the acronym of the Prussian Palaces and Gardens Foundation Berlin-Brandenburg which manages the extraordinary artistic and cultural heritage of fine castles in the city of Berlin. The Prussian kings’ castles and gardens in Berlin, Potsdam and the state of Brandenburg are universally recognised as an exceptional cultural and historic heritage. Not only do the palaces, with their rich décor, collections, parks and gardens, reflect the evolution of diverse artistic styles and epochs, they also record the eventful Prussian, German and European history. Let us start with Potsdam and Sanssouci, the palace most closely associated with the figure of Federick the Great. The name Sanssouci (= carefree) can be seen to convey the King’s overriding desire and his leitmotiv, this being where he loved to retreat in the company of his dogs. The King’s summer residence was ultimately his favourite place and a haven at difficult times. No less appealing is Glienicke, the manor
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Fascino Glamour Emozioni garantite Consigliatissima una piccola deviazione per visitare il castello di Rheinsberg (foto Hans Bach) A guaranteed reaction A brief detour to visit Rheinsberg is highly recommended (photo Hans Bach)
E che dire dello Schloss Charlottenburg, imponente palazzo barocco situato nel quartiere occidentale di Charlottenburg a Berlino. Il palazzo è oggi uno dei pochi edifici rimasti che mostrano la grandezza della dinastia degli Hohenzollern che per secoli hanno governato la Prussia e dominato gli altri stati regionali tedeschi. Lo Schloss Charlottenburg, uno dei monumenti più belli e visitati della città, fu originariamente costruito come residenza estiva per Sophie Charlotte, moglie del principe elettore di Brandeburgo, Federico III. Gli architetti che operarono sul progetto iniziale erano Johann Arnold Nering e Martin Grünberg, ma la costruzione proseguì poi per tutto il XVIII secolo con la costruzione di nuove ali e l’installazione di ulteriori decorazioni. Con le sue continue integrazioni, il palazzo si presenta oggi come una raffinata miscela di stili architettonici, dal barocco al rococò. Come tante altre strutture nella capitale tedesca, lo Schloss Charlottenburg fu duramente danneggiato durante gli anni della Seconda guerra mondiale e gran parte dell’edificio andò distrutto in un bombardamento nel 1943. I lavori di ricostruzione iniziarono nel 1950 e dopo molti anni di accurata ristrutturazione, il palazzo è tornato operativo e allo splendore di un tempo. Oggi questo immenso patrimonio è fruibile grazie all’impegno della Stiftung Preußische Schlösser und Gärten Berlin-Brandenburg, la fondazione che ne cura la gestione, offrendo ai turisti la possibilità di visitare i palazzi e i giardini che hanno reso celebre quest’angolo di Germania nel mondo. Spesso vengono anche organizzati eventi speciali, come pic nic o spettacoli di fuochi d’artificio, i cui programmi e ogni altro genere di informazione sono disponibili nel sito della fondazione all’indirizzo www.spsg.de.
Residenza estiva La galleria dei marmi al Neues Palais a Potsdam (foto Neues Palais) Summer residence The Marble Gallery of the Neues Palais in Potsdam (photo Neues Palais)
where, upon returning to Berlin from his first visit to Italy in 1823, the 21-year-old Principe Carl of Prussia resolved to accomplish his dream of creating an Italian villa in Mediterranean-inspired surroundings in the middle of “Brandenburg”. With its soft grassy expanses sloping gently down to the Havel river, the Glienicke estate remains a magical place, especially in spring and autumn. Babelsberg Palace was built in 1833 as a summer residence for Crown Prince William, driven by the genius of Karl Friedrich Schinkel who designed a palace in a Gothic Revival style inspired by English Tudor architecture. Peter Joseph Lenné and Prince Hermann von PücklerMuskau modelled the Babelsberg Park, still considered a miniature landscaping masterpiece. And what to say of Schloss Charlottenburg, a grand baroque palace in Berlin’s western Charlottenburg district. The palace is today one of the few surviving buildings to display the grandeur of the Hohenzollern dynasty, which for centuries governed Prussia and dominated Germany’s other regional states. One of the city’s loveliest and
most popular monuments, Schloss Charlottenburg was originally built as a summer residence for Sophia Charlotte, the wife of the Prince Elector of Brandenburg, Frederick III. The architects on the initial project were Johann Arnold Nering and Martin Grünberg but construction continued throughout the 18th century with the creation of new wings and installation of more décor. With all these additions, the palace is today a refined mix of architectural styles, ranging from baroque to rococo. Like many other constructions in the German capital, Schloss Charlottenburg was seriously damaged during WWII and much of the building was destroyed by bombing in 1943. Its reconstruction commenced in 1950 and, after many years of painstaking refurbishment, the palace is operational again, displaying all its past splendour. This immense heritage is available to the public thanks to the efforts of the Stiftung Preußische Schlösser und Gärten Berlin-Brandenburg, the foundation that oversees it and offers visitors a chance to visit the palaces and gardens that have made this part of Germany famous worldwide. Special events such as picnics and firework displays are often held and for dates and all other info see www.spsg.de.
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Una storia da raccontare!
Fascino Glamour
Il mio regno per un blazer
Cannella
è il tocco d’artista per nobilitare uno stile easy o per trasformarsi in sexy lady dopo una giornata d’ufficio. L’importante è osare e trovare nuove inaspettate combinazioni My kingdom for a blazer. Ideal for that classy casual look or for a rapid transformation into a sexy lady after a day in the office. Just be bold and go for daring combinations
Mai più senza: un blazer ti risolve la vita! E mai come durante la stagione autunno/interno 19/20 affermazione fu più vera. Blazer e, in generale, giacche di ogni taglio sono comparse nelle collezioni di un po’ tutte le case di moda. Quest’anno possiamo dire sia proprio un pezzo cult e, in effetti, è un passepartout capace di trasformare immediatamente un outfit. Fra le tendenze che non si possono ignorare: fantasie check, tartan, Principe di Galles e spina di pesce; i volumi possono essere oversize o più modellanti, doppiopetto o monopetto. In ogni caso, una giacca ha la capacità di nobilitare un guardaroba altrimenti dedicato a
By BARBARA RIGHINI Much-loved as the wardrobe staple that never lets you down, the blazer, and jackets of every shape and size in general, are having a bit of a moment chez all the major designers for the 2019-2020 Fall/Winter season. This year sees it step up as that pivotal piece capable of instantaneously
transforming an outfit. Among the trends impossible to ignore are checks, tartans, Prince of Wales and herringbone twills, with cuts ranging from oversize to fitted, single or double-breasted. Whatever shape you choose, a jacket can certainly smarten up a wardrobe otherwise geared to an easy style. And the more you mix,
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Fascino Glamour
Chiara Boni
Marni Women
uno stile easy. E più si mixa, più si entra nello spirito Fall/ Winter 2020. Perché non aprire poi anche l’armadio di lui? Spesso si trovano idee per abbinamenti interessanti. Proprio la linea dritta della giacca uomo, con doppio petto, è la scelta di Anteprima. L’imbottitura dona alla giacca vigore e movimento mentre il particolare lavaggio cui il capo, con il suo pantalone, è stato sottoposto ha reso il tessuto morbido e simile alla felpa, per essere comode in ogni occasione. E poi c’è il blazer minidress, una soluzione elegante e originale: ispirato ai completi sartoriali, è da indossare come fosse un abito, dimenticando rigorosamente di abbinare una gonna o, ancora peggio, un pantalone. Tutto molto sexy! Se pianificate un aperitivo e non vi sentite abbastanza sicure per andare in ufficio con solo lui addosso, può essere un’idea uscire di casa al mattino con la giacca Febbraio - Marzo 2020
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Beatrice .b
Anteprima
the more in tune you are with the Fall/Winter 2020 spirit. And a quick examination of what the man in your life has in his wardrobe can also inspire some interesting combinations. From Anteprima we get the straight cut of a doublebreasted man’s jacket. Padding gives it vigour and movement, while both blazer and matching trousers are delavée to a softness comparable to a comfortable sweatshirt to keep you effortlessly on the go. Then there’s the achingly trendy blazer mini dress, inspired by tailored suits. Designed to be worn on its own, don’t even think of wearing it with a skirt or, even worse, trousers… all very sexy! Although if you’re working through the day and going
Be Blumarine
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Fascino Glamour
Maryling
sbottonata e un semplice paio di jeans, da eliminare poco prima dell’ora X. Un esempio di blazer minidress è quello presentato da Maryling, in versione ad ampi scacchi, indossato con cintura in vita. È stato inserito in una collezione definita dalla stessa casa di moda, d’avanguardia, dalla verve espressionista. Una donna raffinata e scintillante è quella di Cannella: la giacca, realizzata in micro pied de poule, dall’effetto laminato, risplende di luminosità sottile. Per i 30 anni di storia, il marchio Cividini, fondato da Piero Cividini e dalla moglie Miriam, ha invece tratto ispirazione dalla cantautrice francese Francoise Hardy, una donna mascolina nell’abbigliamento, ma profondamente femminile nel modo di essere. “In questa collezione – scrivono proprio i designer nella presentazione – l’amore per i tessuti maschili ha vinto ogni sfida. Ci siamo innamorati
straight on to an evening out, but don’t feel too confident about pulling off the blazer mini dress in the office, you could always wear it open over a pair of jeans during the day and then simply whip them off in a last-minute transformation before your date. One example of the blazer mini dress comes from Maryling, in a version featuring broad checks and worn with a belt. This was part of a collection defined by the maison itself as avant-garde, with an expressionist verve. Cannella’s woman is scintillatingly stylish, with a jacket in a micro houndstooth lamée-effect check for a subtle shine. To celebrate its 30th anniversary the Cividini label, founded by Piero Cividini and his wife Miriam, has drawn inspiration from the French chanteuse Francoise Hardy, who revels in a masculine style while oozing femininity. “In this collection a passion for mannish fabrics has won hands Manila Grace down.” Explain the designers in their presentation. “We fell in love with Prince of Wales checks, flannels, baize, cordruoys, velvets and micro and macro houndstooth.” One example is their maxi model in warm, earthy tones, matched with the ample pleated skirt Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Dillo con la Treccani blazer ‹blèi∫ë› s. ingl. usato in ital. al masch. - Tipo di giacca di taglio maschile, che ricorda quelle tipiche di alcuni college inglesi Blazer: a type of formal jacket that is a different colour from the trousers or skirt that are worn with it. In the UK a blazer often has the symbol of a school or organization sewn on the front pocket and is worn as part of a uniform
di Principe di Galles, flanelle, panni, velluti e micro e macro pied de poule”, come nel modello maxi, dai toni caldi e terreni, che è abbinato all’ampia gonna plissettata pubblicata su queste pagine. Esplicitamente rock è la donna Silvian Heach: doppio petto, rifiniture rosso fuoco con bavero a contrasto e bottoni dorati, una giacca finanziera che, se abbinata con una gonna rifinita con paillettes diventa irresistibile e aggressiva. Romantico invece lo stile Falconeri: le giacche della maison specializzata in maglieria hanno una linea classica, ma un mood disinvolto. Possono essere abbinate a un pantalone dal taglio rigoroso o a un abito dalla vestibilità essenziale, oppure a un paio di jeans cui conferiscono immediatamente un tocco di elegante semplicità. A dare brio alla giacca gessata firmata Manila Grace è invece la rifinitura di strass che percorre l’intero, ampio, bavero. Elegante e sobria, contrariamente a quanto sembra, la chiusura conta un solo bottone. Per il resto non c’è limite alla fantasia e alla voglia di osare. Anche più di quanto sarebbe abitualmente concesso. Febbraio - Marzo 2020
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Cividini
illustrated here. Silvian Heach’s woman is explicitly rock: double breasted, bright red finishes with contrasting lapel and golden buttons, a frock coat that teamed up with a sequinned skirt comes across as both irresistible and aggressive. Falconeri opts for a romantic style: the jackets from this maison specialised in knitwear are tailored to a classic style, but the overall mood is casual. Match with very well-cut trousers or a simple dress, or to give an instantaneous touch of elegant simplicity to a pair of jeans. Manila Grace’s pinstripe jacket is set off by rhinestones running along its broad lapels, contrasting with the elegant sobriety of its single front button. Basically, anything goes for those who dare. Even if this means pushing boundaries to set the world ablaze.
Silvian Heach
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Fascino Glamour
Vive a Roma, ma ha aperto un atelier vicino a Terni dove si rifugia per ridare nuova vita a materiali di recupero e trasformare ferro, legno, plastica e altro in opere uniche, che parlano anche di rigenerazione e umanità Iron in his soul. Cristiano Muti lives in Rome, but has a studio near Terni where he retreats to breathe new life into recycled materials, transforming iron, wood, plastic and more into unique works which reference regeneration and humanity
Trofeo Cristiano Muti immortalato in occasione del Trofeo di Beach Soccer della Lega Nazionale Dilettanti, il cui premio in acciaio, destinato alla squadra vincitrice della seria A, è stato sviluppato dallo stesso Cristiano (foto Gianluca di Fazio) Trophy Cristiano Muti at the Italian National Amateur League Beach Soccer championship. Cristiano also created the steel trophy itself, awarded every year to the winning team in the A League (photo Gianluca di Fazio)
by Alessandro Pantani Passione e arte. Due potenze che, quando si incontrano, danno vita a una miscela potente che agita l’animo con la forza di un ciclone e diventano impossibili da ignorare. È successo così a Cristiano Muti, poliedrico cuore pulsante de “L’Acciaieria Total Design”: un progetto che, al pari delle opere dell’artista ternano, riunisce più punti di vista diversi. E così, in un piccolo borgo umbro ha preso vita una creatura unica: un po’ atelier, un po’ luogo di riflessione, un po’ rifugio dai ritmi frenetici della vita della Capitale. Cristiano torna qui ogni volta che può: “Qui è tutto più semplice, più lento – racconta –, e qui affondano le mie radici. Il nome che ho scelto richiaAir Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Fascino Glamour
Le mille vite del ferro (e di Cristiano)
ma un elemento fortemente identitario per Terni e, al tempo stesso, ne esorcizza gli aspetti più negativi”. Opposti che si incontrano, si scontrano e prendono la forma di opere uniche, realizzate con ferro e materiali di recupero: “Prendere qualcosa che, a un primo sguardo, sembrerebbe un rottame inutile, attualizzarla e donarle nuova vita e dignità – racconta Cristiano – è la mia personale sfida alla logica del consumismo sfrenato, dello spreco, dell’usa-e-getta che travolge cose e persone. Mi piace pensare che ogni opera segni l’inizio di un nuovo ciclo per i materiali con cui le do vita”. Tutto è cominciato in una delle mille vite di Cristiano che oggi si divide fra l’atelier, il suo lavoro di addetto Febbraio - Marzo 2020
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Passion and art. Two powerful forces that taken together create an explosive mixture that works through the soul with the same strength as a cyclone and are impossible to ignore. Which is what happened to Cristiano Muti, the multi-talented driving force behind “L’Acciaieria Total Design” (Total Design Steelworks): a project which like Muti’s works, combines several different points of view. This was the genesis behind the artist’s retreat in this little village in Umbria, part studio, part hortus conclusus and part refuge from the frenetic rhythm of life in Italy’s capital city. Cristiano escapes here as often as he can: “Everything is simpler here; the pace is slower, and this is where my roots are” he explains. “The name I’ve
chosen for this project has strong links with the huge Terni steelworks, while exorcizing its negative aspects”. Opposites which converge, collide and are moulded into unique works, created from iron and recycled materials. “Taking something that, at a cursory glance, might seem useless scrap, and recycling it to give it a new lease of life and dignity is my personal challenge to the logic of unbridled consumerism, waste and throwaway stuff that so overwhelms things and people” says Cristiano.
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stampa della Federazione Italiana Gioco Calcio–Lega Nazionale Dilettanti, la sua compagna e una figlia che da poco è arrivata ad aggiungere un altro “piccolo” ciclone alle sue giornate: “A metà degli anni ’90 lavoravo in un grande negozio di abbigliamento di Roma, e mi occupavo delle vetrine. La società decise di acquistare un grande capannone che sarebbe diventato, poco tempo dopo, la discoteca “Muccassassina” di Vladimir Luxuria, e mi diede l’incarico di allestirla come meglio credevo. Arrivato nel futuro locale trovai un sacco di ferro da riciclare e qualcosa mi si accese dentro: avrei usato quello che trovavo per creare banconi, camerini, appendiabiti, lampade e tutto quello che sarebbe servito”. Un amore che non accenna ad avere fine: “Amo donare una nuova vita agli oggetti – prosegue Cristiano – il ferro continua a essere l’elemento cardinale, ma oggi utilizzo tutto quello che si può associare al metallo e che verrebbe buttato”. Il risultato sono opere uniche, visionarie e altamente metaforiche che spaziano dall’arredo urbano alle opere d’arte vere e proprie: “Ho allestito una ventina di attività commerciali, dalle discoteche ai bistrot, ai negozi di abbigliamento.
Penelope Ecco una delle creazioni più famose e iconiche di Cristiano Muti One of Cristiano Muti’s most famous and iconic creations
“I like to think that each work marks the beginning of a new cycle of life for the materials I use.” Nowadays Cristiano divides his time between his studio in Umbria, his work as press officer for the Amateur League of the Italian Football Federation, his partner and their baby daughter – a recent addition to his already frenetic daily schedule.
Scrap iron entered his life in the course of one of his several careers: “In the mid-1990s I was working for a large fashion store in Rome and I used to do the window dressing. The company decided to buy a large warehouse, which shortly afterwards became the “Muccassassina” disco, owned by Vladimir Luxuria (the Italian trans actress, writer, politician and television host), and I was told to equip and furnish it however I liked. On inspection the place proved to be full of scrap metal waiting to be recycled and I had a light bulb moment, I decided to use whatever was lying around to make the bars, changing rooms, coat stands, lights and whatever else was needed”.
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Fascino Glamour Negozio di abbigliamento FOR di Terni: dettaglio di un manichino “rivisitato” e lampadario realizzato con scarti di ferro, alluminio e carbonio Fashion Store FOR in Terni: detail of a reworked mannequin and a light made from scrap iron, aluminium and carbon fibre
This was the start of a love affair that shows no sign of fading away. “I love giving things a new lease on life” Cristiano continues. “Iron is still the principle element, but nowadays I incorporate all sorts of things you can use with metal and which would otherwise have ended up being thrown away.” The result is some uniquely visionary and highly metaphorical work, which ranges from street furniture to art tout court. “I’ve done the interior design of twenty or so commercial ventures, from discos to bistros and boutiques. At the same time, I’ve also done about 15 exhibitions, recycling festivals and installations in contemporary art exhibition spaces.” Cristiano’s hands are never still: when they’re not tapping on a keyboard or being used to play
FOR di Terni: appenderia e scaffalatura realizzate in ferro di riciclo su composizione di piume incollate a parete e colorate FOR in Terni: clothes rack and shelving in recycled iron against a coloured feather wall collage
Contemporaneamente ho realizzato una quindicina di mostre, partecipazioni a festival del riciclo e installazioni in spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea”. Le sue mani non si fermano mai: quando non digitano su una tastiera e non giocano con la figlia, creano alberi d’acciaio, ferro e pietra, opere surrealiste e i suoi immancabili “manichini”: “Sono un richiamo alle mie radici da vetrinista – spiega –, fin dall’inizio del mio percorso artistico li consideravo una specie di firma dell’artista. Recuperavo i vecchi modelli in plastica degli anni ’80, ne tagliavo delle parti e le ricostruivo con altri materiali. A uno di loro, “Penelope”, sono particolarmente affezionato”. Mondi che si incontrano, come è accaduto anche in occasione del trofeo del Beach Soccer, disciplina della Lega Nazionale Dilettanti in costante ascesa per cui Cristiano ha realizzato un trofeo unico e iconico: “Le mie diverse anime si conciliano grazie alla creatività – conclude ridendo Cristiano – e all’improvvisazione, due aspetti che, con mia figlia, devo tenere sempre molto ben allenati”. Febbraio - Marzo 2020
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with his daughter, they’re busy creating trees of steel, iron and stone, surrealist works and his trademark mannequins. “My mannequins are a throwback to my roots as a window dresser” he explains. “Right from the start of my artistic career I considered them a sort of signature piece. I managed to get some old plastic versions from the 1980s and would remove some parts to substitute them with other materials. I’m particularly fond of one of them called Penelope.” Intersecting worlds, just as another of Cristiano’s worlds intersected when he created a uniquely iconic trophy for the Italian Beach Soccer championship, an increasingly popular sport that comes under the aegis of the Italian National Amateur League. “I conciliate my various souls in creativity” concludes a laughing Cristiano “and in improvisation, two traits I need to keep constantly honed with my daughter!”
Discoteca Panoramica dello Zoo S Club, i cui interni sono stati interamente realizzati da Cristiano con solo materiale di riciclo Disco Bird’s eye view of the Zoo S Club, Cristiano curated the interior design single-handed with the sole use of recycled materials
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La Dolce Vita romba di nuovo
Alla guida della Ferrari Roma per scoprire il lavoro dei progettisti del Cavallino Rampante nel realizzare un’auto dal design puro, quanto moderna nelle soluzioni tecnologiche adottate La Dolce Vita vrooms again. At the wheel of the Ferrari Roma we discover how the designers at the Prancing Horse stable created a car of pure design and advanced technologies
Controllo assicurato Grazie all’elettronica, anche chi non ha dimestichezza con auto di questa potenza riesce a guidare l’auto con notevole facilità Assured control Thanks to the electronics, even those unaccustomed to handling such a powerful car will find it easy to drive
by Guido Casetta (Instagram: @guido_casetta) – Autoappassionati.it Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Sotto il profilo del design colpisce l’estrema pulizia della vettura sviluppata dal Centro Stile Ferrari In design terms, the extreme refinement of the car developed by Ferrari’s Centro Stile is striking
La nuova creatura Ferrari prende ispirazione dal passato, più precisamente dagli anni ’50 e ’60, quando Roma era al centro della scena internazionale, anche a livello cinematografico. Un’ispirazione che rimanda anche a un modello del Cavallino, la 250 GT Berlinetta lusso, come la Ferrari Roma, contraddistinta da un design “puro” e dalla presenza del motore anteriore-centrale. Febbraio - Marzo 2020
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Massima purezza Design “puro” e motore anteriore-centrale Maximum purity In design terms, the extreme refinement of the car developed by Ferrari’s Centro Stile is striking
18 Ferrari’s new creation draws inspiratiown from the 1950s and 1960s, when Rome was an international hub for the cinema and so much moree. This retro inspiration also draws on the luxury 250 GT Berlinetta, notable like the Ferrari Roma for its
pure design and mid-frontengine layout. Designed by Ferrari’s Centro Stile, its clean flowing lines are the main result sought after by Flavio Manzoni and his team. All superfluous air intakes have been removed and cooling is secured
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Progettata dal Centro Stile Ferrari, la pulizia delle linee è stata il principale obiettivo perseguito dal team di Flavio Manzoni. Togliendo ogni sfogo d’aria superfluo, il raffreddamento è garantito da una superficie traforata solo dove necessario, che reinterpreta il concetto stesso di calandra. I due proiettori Full led, la cui forma riprende in parte quelli della Monza SP2, sono attraversati da una barra luminosa orizzontale e suggerendo un elemento di tensione intorno alla vettura. La doppia fanaleria posteriore, molto elegante, ricorda una gemma incastonata. Per gli interni della Ferrari Roma, inoltre, è stato sviluppato un nuovo approccio, che passa dalla creazione di due cellule dedicate a driver e passeggero, trasposizione all’intero abitacolo del concetto Dual Cockpit già applicato alla sola plancia. La definizione degli interni ha preso le mosse da una completa riprogettazione dell’Human Machine Interface, che compie un balzo in avanti partendo dal nuovo volante: tutti i controlli principali dell’auto vengono azionati tramite comandi touch, in modo che il guidatore non debba mai togliere le mani dal volante. Il quadro strumenti digitale da 16 pollici fornisce al guidatore tutte le informazioni necessarie, mentre il display centrale con schermo verticale da 8,4” e il nuovo passenger display garantiscono grande intuitività e facilità di utilizzo sia per il passeggero sia per il guidatore. La scenografica chiave dotata di funzione “Comfort Access” consente di accedere alla vettura tramite il tocco di un pulsante posizionato accanto alla nuova maniglia esterna a scomparsa. Infine, sistemi come i fari Matrix Led e il Cruise Control adattivo rendono più rilassata la guida su percorsi più lunghi, dove si può godere appieno di queste tecnologie. Tornando a queste linee esterne così particolari, dietro queste ultime si nascondono varie soluzioni capaci di incidere sull’aerodinamica: ne sono un esempio l’ala mobile posteriore integrata nel lunotto, che mira a conservare l’eleganza delle linee ad ala chiusa e a garantire, grazie alla sua apertura automatica alle alte velocità, il livello di carico aerodinamico indispensabile per una vettura che vanta la ragguardevole potenza di 620 CV. Proprio sul motore V8 turbo della Roma vale la pena concentrare l’attenzione. Più potente di 20 CV rispetto alla stessa unità che equipaggia
Scelta precisa Lo spazio all’interno dell’auto è diviso in due cellule dedicate a driver e passeggero Precise choice The space inside the car is divided into two separate cells for driver and passenger
by perforated surfaces only where needed, so reinterpreting the concept of the grille itself. The two full LED headlamps, their form partly stemming from those of the Monza SP2, are crossed by horizontal light bars and suggest an element of tension around the car. The extremely elegant double rear light clusters are reminiscent of gems in their setting. The Ferrari Roma’s interiors showcase a new approach, with the creation of two separate cells for the driver and passenger. This extends to the car’s whole interior with the Dual Cockpit concept, formerly limited to the dashboard. The definition of the interior was inspired by a complete redesign of the Human-Machine Interface. This takes a leap forward starting from the new steering wheel. All the car’s main controls are worked by touch pad placed so that the driver never has to take his or her hands off the wheel. The 16-inch digital instrument cluster provides the driver with all essential information. The central display with 8.4-inch
vertical screen and the new passenger display ensure great intuitiveness and ease of use for both passenger and driver. The elegant key includes a “Comfort Access” function that enables the owner to access the car at the touch of a button positioned next to the new flush-fitted handle. Finally, systems such as Matrix LED headlights and adaptive Cruise Control make driving on longer journeys more relaxed, with these technologies really coming into their own. The car’s highly distinctive external lines conceal various hidden solutions capable of enhancing the aerodynamics. An example is the mobile rear spoiler integrated into the back window to preserve the elegance of the closed wing lines. It deploys automatically at
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la Ferrari Portofino, questo propulsore è dotato di sistema Variable Boost Management che garantisce una risposta praticamente istantanea ai comandi dell’acceleratore. Uno studio accurato è stato dedicato anche al sound della linea di scarico, che a seguito dell’adozione del sistema Gasoline Particulate Filter (per rispettare le emissioni) è stata completamente riprogettata con l’eliminazione dei silenziatori e l’adozione di nuove valvole di bypass. Nuovo è il cambio a doppia frizione a 8 velocità, più veloce e ottimizzato nel peso (risparmio di 6 kg) rispetto al vecchio 7 rapporti. Anche il telaio è stato rivisto, tanto che il 70% delle sue componenti sono completamente nuove. La Ferrari Roma è la vettura a motore anteriore-centrale 2+ con il miglior rapporto peso/potenza del segmento (2,37 kg/cv), aspetto che contribuisce a rendere l’auto facilmente guidabile anche da chi non ha dimestichezza con questa cavalleria. A tal proposito, un grande aiuto arriva dal nuovo Side Slip Control 6.0, con manettino a 5 posizioni e Ferrari Dynamic Enhancer, dispositivo in grado di monitorare, e correggere, l’angolo d’imbardata, attraverso l’attuazione di una pressione idraulica al sistema frenante. Febbraio - Marzo 2020
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Linee familiari La forma dei due proiettori Full led riprende in parte quelli della Monza SP2 Familiar lines The form of the two Full LED headlamps conjures up those on the Monza SP2
Info
high speeds to ensure the aerodynamic downforce indispensable for a car boasting an astonishing 620 HP. Then there is the Roma’s turbo V8 engine. Over 20 HP more powerful than the same unit that equips the Ferrari Portofino, this engine comes equipped with a Variable Boost Management system that guarantees a practically instantaneous response to the throttle. Careful study has also been lavished on the sound of the exhaust line. Following the adoption of the Gasoline Particulate Filter system (to comply with emissions standards), this has been completely redesigned with the elimination of silencers and the adoption of new bypass valves. Also new is the 8-speed dual-
clutch gearbox, faster and optimised in weight (with a saving of 6 kg) compared to the old 7-speed unit. The chassis likewise benefits from a redesign, to the point where 70% of its components are completely new. The Ferrari Roma is the mid-frontengined 2+ car with the best weight/power ratio in its class (2.37 kg/hp). This aspect helps make the car easy to drive even for those unused to handling this kind of horsepower. Less experienced drivers will receive great help from the new Side Slip Control 6.0, with 5-position manettino and Ferrari Dynamic Enhancer, a device capable of monitoring and correcting the car’s yaw angle by hydraulically adjusting the brake pressure.
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Mastro Antonino Cannavacciuolo, lei è senz’altro un grande chef, in tutti sensi. Ma è solo costituzione fisica o sta lavorando sul “physique du rôle” per distinguersi dai suoi colleghi “diafani”? “In realtà ultimamente sto lavorando per l’esatto opposto: mettermi un po’ in forma. È importante curare il proprio corpo e l’alimentazione e capire che quando si esce dai propri schemi è necessario rimettersi in riga”. È vero che in casa non la fanno cucinare? Ma se le viene voglia di uno spaghettino di mezzanotte, che fa? Esce, fa aprire Villa Crespi e si mette ai fornelli? “Sono leggende metropolitane. Se a mezzanotte mi viene un languorino, cucino e mi metto all’opera. Mi piace cucinare a casa, e soprattutto cucinare per la mia famiglia. Nelle serate in cui mi è possibile preparare i loro piatti preferiti e giocare con loro in cucina è quanto di meglio possa chiedere”. Chef celebrato, stella della Tv, imprenditore di talento. In che momento della sua vita ha capito che sarebbe arrivato in alto? “Non vorrei sembrare presuntuoso, ma in fondo l’ho sempre saputo. Non avrei certo mai immaginato di avere una così forte notorietà, questo no, ma ho sempre saputo che avrei fatto bene il mio mestiere e che avrei raggiunto dei traguardi importanti. Sono uno che non si accontenta, e che non si accontenta mai. Sono cresciuto così, e le parole di mio padre, quando ho deciso di intraprendere questa strada sono
“Actually, I’ve been working hard recently to slim down a bit and get into shape. Healthy food and a healthy body are two very important factors, and when you step out of line you need to own up and get back on the straight and, hopefully, narrow.” And is it true they don’t let you cook at home? What happens if you fancy a midnight snack, what do you do? Sneak out of the house, open Villa Crespi and cook there?
by giovanni de luca
“An urban legend. If I’m famished at midnight I cook up a storm. I love cooking at home, especially for my family. Whenever I can I like to make their favourite things and playing with them in the kitchen is as good as it gets.”
ph. Angelo Trani
Benessere garantito Villa Crespi, immersa nel verde del lago d’Orta Idyllic location Villa Crespi, set in the countryside on Lake d’Orta
Cannavacciuolo, you are undoubtedly big, as a chef and a man. Is that just the way you’re built, or do you deliberately cultivate a “physique du rôle” to stand out from lightweight fellow chefs?
È uno degli chef italiani più amati dal grande pubblico e dalla critica. Un animo curioso, con salde radici al Sud, sua terra di origine e un fortissimo legame con il Piemonte, dove il ristorante di Villa Crespi ha conquistato le due stelle Michelin entrando di diritto nell’Olimpo dei gourmet Mastro Antonino One of Italy’s best-loved chefs adored by the general public and critics alike. A man with an enquiring mind, with firm roots in the South of Italy, where he was originally from and a very strong bond with Piedmont, where his Villa Crespi restaurant has conquered the heights of the gourmet Olympus with its two Michelin stars
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A tavola Food & wine
Antonino Cannavacciuolo Da Vico Equense con passione From Vico Equense with passion
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A tavola Food & wine ph. Angelo Trani
La villa nasce per volere di Cristoforo Benigno Crespi, pioniere dell’industria cotoniera The villa was the brainchild of Cristoforo Benigno Crespi, one of the pioneers of the cotton industry in Italy state queste: “Antonino, se vuoi fare questo mestiere devi farlo bene, devi dare il massimo, altrimenti lascia perdere”. Mi sono sempre portato queste parole nel cuore”. Il ricordo degli inizi che Le è più caro? E la prima persona che ha creduto nel suo talento? “Anche se forse faticherebbe ad ammetterlo, direi che proprio mio padre sia stato tra i primi a credere e a riconoscere le mie capacità. L’ha sempre fatto a modo suo: non mi ha mai fatto un complimento, non mi ha mai esaltato, mi ha insegnato l’umiltà, il rispetto e la determinazione. Questo ha contribuito a darmi la carica per cercare di migliorarmi sempre”. La cifra distintiva della sua cucina che vorrebbe lasciar scritta nel grande libro della gastronomia italiana, alla voce “Antonino Cannavacciuolo”? “Umanità” E il piatto che meglio rappresenta lo “stile Cannavacciuolo”? “Ogni mio piatto mi appartiene. Per me, è come se fosse un “figlio”. Cucinare significa esprimere emozioni e raccontarmi ed ogni mia creazione rappresenta una parte di me. Un piatto che amo molto e che fatico ad abbandonare tra le
You’re a famous chef, a TV star and a talented businessman. When did you realise you were going to be a success story? “I don’t want to sound conceited, but the truth is I always knew I was going to be successful. I never imagined I was going to become so famous, but I was always convinced that I was going to do my job well and was going to achieve a lot. I’m not the sort of person who’s just happy to muddle along. That’s the way I am, and I’ll always remember my father saying when I decided to become a chef: “Antonino, if this is what you want to do, make sure you do it well. Otherwise don’t bother doing it at all.” That became my motto”. What are your happiest memories from the early days of your career? And who was the first person to believe in your talent?
Alta hotellerie La suite Rania, una delle perle di questo albergo del circuito Relais et Châteaux Luxury hotel The Rania suite, one of the jewels of this hotel, part of the Relais et Châteaux circuit
“Even if it costs me something to admit it, I think my father was the first person to believe I was going places. In his own way of course – he never paid me any compliments, he never sang my praises, he taught me humility, respect and determination. Things that drove me to constantly try to do better”. What would you like to see written in the Italian cooking encyclopedia under the entry “Antonino Cannavacciuolo”? “Humanity”. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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A tavola Food & wine proposte a Villa Crespi, sono le “Linguine di Gragnano, calamaretti, salsa al pane di segale”. Questa portata rappresenta l’unione tra il Sud, la mia terra d’origine che porto sempre nel cuore, ed il Piemonte, mia terra d’azione”.
Stile moresco Un dettaglio degli interni di Villa Crespi Moresco style Detail from Villa Crespi
Si è emozionato di più a ricevere la seconda Stella Michelin o quando i fumettisti di Topolino l’hanno immortalata nelle vesti di Paperacciuolo? “L’emozione del traguardo della seconda Stella Michelin è stata indescrivibile. Così come ogni riconoscimento ricevuto, è il frutto di duro lavoro e impegno. Traguardi così importanti sono una grande soddisfazione e significano il coronamento di un nuovo obiettivo, raggiunto con chi collabora con noi e con chi come noi, dedica anima e cuore a questo lavoro”. And which particular dish embodies the “Cannavacciuolo style”? “I’m attached to each and every one of my dishes. They’re all like children to me. Cooking means expressing your emotions and telling people your own particular story, so each of my dishes is a part of me. One recipe I really love and can’t bear to take off the menu at Villa Crespi, is “Linguine di Gragnano with calamari in a rye bread sauce”. This represents the perfect fusion between the south of Italy, where my roots are and where my heart will always be, and Piedmont, my adopted home”. Which thrilled you most: getting your second Michelin Star or being lampooned as Paperacciuolo in Mickey Mouse comics? “The thrill of a second Michelin Star was unique. Like every other award you win, it’s down to hard work and commitment. That sort of achievement is huge, it means you’ve managed to get up to the next level, a team effort with the people you work with and thanks to the dedication of people who put as much effort into their work as we do”. What with recording TV programmes, your work as a testimonial and managing a complex structure like Villa Crespi, how much time do you actually manage to spend with your brigade? “The secret is to surround yourself with people you trust, people who share Febbraio - Marzo 2020
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your passion, dreams and successes. I think no Chef would be complete without the support and work of his brigade; and as in any self-respecting relationship, teamwork and mutual trust are fundamental. Which is why, thanks to my very professional collaborators, I can occasionally afford not to be physically present and to make the most of the time available”. Your partnership with your wife Cinzia is not just the ultimate romantic love story, it’s also a successful business partnership. Have you divvied up your careers, with each of you directing a specific part of the empire or have you joined forces to coax your restaurant and 5-star hotel to the sort of outstanding levels you have achieved? “Our real magic lies in striking the perfect balance between respecting each other’s role and working in tandem. I reign in the kitchen, Cinzia deals with hospitality and PR, but we never make a single decision without keeping each other in the loop. Now that we have expanded beyond the confines of Villa Crespi and have other locations, this partnership is even more vital. Some decisions might cause arguments, but they still
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Tonno vitellato, dal menù dello chef CannavacciuoloTuna veal, from Cannavacciuolo’s menu
Fra le registrazioni dei programmi Tv a cui partecipa, impegni come testimonial e la gestione di una struttura complessa come il mondo che ruota attorno a Villa Crespi, quanto tempo riesce a dedicare alla sua brigata? “Il segreto è circondarsi di persone fidate che condividano con te passione, sogni e successi. Io credo che ogni chef non sarebbe completo senza il sostegno ed il lavoro della propria brigata; e come in ogni relazione che si rispetti, fondamentale è il lavoro di squadra e la reciproca fiducia. Alla luce di questo, circondandomi di collaboratori attenti e professionali, posso permettermi ogni tanto di non essere fisicamente presente nelle realtà da me gestite e di sfruttare al meglio il tempo a disposizione”.
Su Instagram ha 2,3 milioni di follower, su Facebook 1,5 milioni, una vera rock star che da poco ha anche debuttato a teatro con una “Opera Live Cooking”. Come è nato il progetto? La vedremo in tournee? “Il teatro, è stata un’esperienza sorprendente. Faticoso, ma fantastico. In questa realtà mettersi in gioco non è stato facile. È arrivata questa proposta, ho tentennato un poco, ma poi mi sono detto: “perché non provare anche questo”. È stato bello soprattutto perché il teatro in cui sono andato in scena, è il teatro Coccia di Novara, sede in cui si trova il “Cannavacciuolo Cafè e Bistrot di Novara” per cui mi è piaciuto fare il tutto come se fosse palcoscenico di casa. Per quanto riguarda un’eventuale tournee al momento direi proprio di no, ma nessuno può sapere cosa riserverà il futuro”.
ph. archivio famiglia Bastianich
Il sodalizio con sua moglie Cinzia non è solo una bella storia d’amore, ma anche un successo imprenditoriale. Avete separato le carriere e ognuno di voi resta il dominus incontrastato nel proprio “regno” o avete optato per una “fusion” di ruoli per portare il ristorante e l’hotel 5 stelle ai livelli che avete raggiunto? “La magia fra di noi sta nell’aver trovato un perfetto equilibrio tra il riconoscimento dei propri ruoli e la collaborazione. Io mi occupo della cucina, Cinzia dell’accoglienza e delle relazioni, ma nessuna decisione viene presa senza mettere l’altro a conoscenza. Adesso che la nostra realtà si è ampliata oltre Villa Crespi e siamo cresciuti in termini di location, questo sodalizio, si è fatto sempre più fondamentale: le decisioni, anche se in alcuni casi ci fanno discutere, devono essere prese insieme per mantenere forte il legame e impegnarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi”.
Esperienza sensoriale La sala di Villa Crespi dove degustare i menù proposti agli ospiti Sensory experience The dining room at Villa Crespi
have to be taken together to keep our partnership strong and our eye on the ball”. On Instagram you have 2.3 million followers and 1.5 million on Facebook, an out and out rock star who also recently made his theatre début with the “Opera Live Cooking” show. What inspired this particular project? Will you be taking it on tour? “Doing theatre was something that came a bit out of the blue. Tiring, but really cool. It took quite a bit of courage. People asked me to do it, I hesitated for a bit, but then I thought “Why not?” What particularly appealed to me was the fact that we staged it at the Coccia theatre in Novara, where I have my “Cannavacciuolo Cafè e Bistrot di Novara”, so it was a bit like doing something in a home from home. As far as a tour goes, I don’t think so at the moment, but never say never!” Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Recenti ricerche hanno dimostrato l’efficacia dei principi attivi presenti nello zafferano nel contrastare alcune malattie degenerative dell’occhio Scientific research has recently shown the effectiveness of saffron’s active ingredients in helping with age-related degenerative eye conditions
Zafferano, l’oro rosso d’Abruzzo Spezia dalle nobili origini, amata dagli chef per l’aroma e il colore inconfondibile che dona ai piatti. Nel territorio aquilano se ne produce una delle varietà più apprezzate, scopriamola insieme Saffron, Abruzzo’s red gold. A spice of noble origins, beloved by chefs for its flavour and colour. Spazio Italia visits L’Aquila to discover one of the most popular varieties by Gianpiero Negrini
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Durante una delle sue incursioni in cucina, il topo Ratatouille, grande appassionato di gastronomia e protagonista dell’omonimo film animato Disney, prendendo in mano una confezione di zafferano e leggendone l’etichetta afferma: “Zafferano dell’Aquila, prodotto italiano eh!... Il gusto dice che è eccellente”. Un citazione che meglio di altre testimonia la notorietà che la preziosa spezia prodotta nel territorio aquilano ha raggiunto oltreoceano. Ma, anche prima di Ratatouille, la fama dello zafferano aquilano aveva già varcato secoli prima i confini nazionali. Durante il Rinascimento i mercanti tedeschi venivano infatti di persona da Norimberga a L’Aquila per acquistare la spezia, visto che in Abruzzo la coltivazione del Crocus sativus era stata introdotta nel territorio aquilano due secoli prima, più o meno in concomitanza con la fondazione dell’attuale capoluogo. Artefice di tale introduzione era stato un monaco domenicano, padre Santucci, che di ritorno dalla Spagna dove svolgeva la funzione di inquisitore, portò con sè un po’ di bulbi della preziosa pianta. Dal momento della sua introduzione nel XIII secolo, la produzione della spezia aumentò progressivamente, fino a raggiungere la considerevole quantità di 40 quintali (un’enormità) nel 1700. Nella seconda metà del 1900, in concomitanza con lo spopolamento delle campagne e dell’emigrazione, la produzione entrò però in crisi, correndo finanche il rischio dell’estinzione. Fortunatamente negli ultimi 30 anni si è manifestato un risveglio di interesse per la coltivazione di questa pianta, complice anche l’impiego extraculinario della spezia ed il riconoscimento della Denominazione di origine protetta da parte dell’Unione europea nel 2005. L’ambiente vocato, la fissazione dei caratteri a livello genetico grazie a secoli di propagazione vegetativa at-
La lavorazione dello zafferano è ancora oggi del tutto manuale Production is still wholly manual
Raccolto autunnale Ottobre è il mese di elezione per la raccolta dei fiori di Crocus sativus Autumnal harvest Crocus sativus flowers are picked in October
spread beyond Italy long before Ratatouille. During the Renaissance German merchants came from Nuremberg to L’Aquila to buy the spice, although the cultivation of the Crocus sativus had been introduced to the territory around L’Aquila two centuries earlier, more or less coinciding with the foundation of Abruzzo’s current regional capital. Saffron came to Abruzzo thanks to a Dominican monk, Father Santucci, who brought some bulbs with him on his return from Spain, where he had been working as an inquisitor. Since its introduction in the thirteenth century, saffron production has During one of his risen steadily, reaching numerous forays into the huge amount of 40 the kitchen, Disney’s quintals in the 1700s. Ratatouille the gourmet However, the second half mouse picks up a pack of the twentieth century of saffron and reads saw the depopulation the label appreciatively of the countryside “Italian Saffron from and mass emigration, L’Aquila.... What good causing production to taste!” decline sharply, to the And that quote alone point of even running tells you all you need to know about the incredibly the risk of extinction. widespread fame of a very Fortunately, in the last special spice produced in 30 years there has been a reawakening of the countryside around interest in the cultivation L’Aquila. saffron, partly due to But the fame of saffron its growing use in fields from L’Aquila had long
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A tavola Food & wine Lo zafferano è prodotto in varie parti del mondo, ma quello abruzzese è considerato uno dei più aromatici Saffron is produced in various parts of the world, but Abruzzo saffron is considered one of the most aromatic
traverso i bulbi ed una sapiente tecnica colturale hanno consentito di raggiungere l’eccellenza dal punto di vista qualitativo. Ne è la prova l’alta concentrazione dei tre principi attivi crocina, pirocrocina e safranale, responsabili rispettivamente del potere colorante, del sapore pungente e dell’inconfondibile odore della spezia. Il disciplinare di produzione della Dop prevede non a caso soglie minime piuttosto alte per tali principi attivi, allo scopo di esaltare la qualità di questa spezia. È un vero prodotto di nicchia ottenuto da terreni coltivati in 13 comuni del territorio aquilano ad altitudini comprese tra i 500 ed i 1000 metri. È lo stesso territorio dove per secoli si è svolta la transumanza delle greggi lungo i tratturi. La spezia trova tuttavia impiego non solo in cucina, ma anche nel campo cosmetico ed in quello farmaceutico; recentemente infatti alcune ricerche scientifiche hanno messo in evidenza l’efficacia dei principi attivi nel rallentare i deleteri effetti della maculopatia degenerativa della retina oculare. Durante il mese di ottobre, nel territorio delle campagne aquilane è pertanto sempre più frequente vedere persone chine nei campi sin dalle prime ore del mattino, intente a raccogliere i fiori dai petali di colore violetto, dai quali si estraggono gli stimmi di colore rosso vermiglio. Per ottenere un grammo di prodotto essiccato occorrono ben 200 fiori, e quindi la mole di lavoro manuale è veramente notevole. Il prezzo di vendita quindi non può che essere elevato, ben al di sopra dei 20 euro al grammo, cifra che fa dello zafferano un vero “oro rosso”.
Inimitabile Il risotto alla milanese vede nello zafferano il suo ingrediente chiave Matchless Saffron is the key ingredient in Milanese risotto Febbraio - Marzo 2020
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Info Per conoscere i segreti dello zafferano dell’Aquila l’indirizzo è www.zafferanodop.it Discover the secrets of L’Aquila’s saffron at www.zafferanodop.it
relatively high minimum thresholds for these active ingredients to ensure the quality of the saffron. Despite its international success saffron remains a true niche product cultivated in 13 municipalities of the Aquila area at altitudes between 500 and 1000 meters. This is the same territory where for centuries flocks of sheep would be grazed along the mountainous tracks in the annual ritual of transhumance. Nowadays saffron is used for more than cooking, with a growing role in the cosmetic and pharmaceutical fields. Scientific research has recently highlighted the effectiveness of its active other than cooking and its ingredients in slowing Protected Designation of down the deleterious Origin recognition by the effects of age-related European Union in 2005. macular degeneration. A production area with Thus October increasingly specific characteristics, sees people bent double careful genetic selection from the early hours through centuries of of the morning in the bulb propagation and fields of the L’Aquila skilful farming have all countryside, intent on contributed to the very picking the violet petalled high quality of Abruzzo’s flowers with their saffron. Proof of this is vermilion red stigmas. the high concentration 200 flowers produce just of crocin, picrocrocin a single gram of dried and safranin, the three saffron, which means it is active ingredients that labour-intensive, requiring respectively provide a truly remarkable the distinctive colour, amount of manual the pungent taste and work. This automatically the unmistakable smell translates into a high of the spice. In fact the market price, well above production regulations 20 euros per gram, disciplining of the making saffron Abruzzo’s PDO labels requires “red gold”.
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Vite gourmet Gourmet diary
Il Principe delle Langhe Stiamo parlando del Barbaresco, vicino di casa del Barolo. Un vino aristocratico, con uno splendido colore granato intenso, dal profumo elegante e prezioso The Prince of the Langhe. As Barbaresco wine, Barolo’s next-door neighbour in Piedmont’s Langhe, is so frequently dubbed. An aristocrat, this is a deep ruby red wine with a hauntingly sophisticated bouquet L’equivoco è frequente, quando in molti, erroneamente lo paragonano al vicino e celeberrimo Barolo. Ma il Barbaresco è tutt’altra cosa e il confronto non rende certo giustizia ad un vino che gli appassionati considerano come uno dei grandi rossi italiani e non solo. La zona di produzione è parte della Langa albese, patrimonio Unesco, tra le più belle zone del mondo del vino, con i suoi castelli, le colline “pettinate” con rigore, una terra unica per storia e fascino. Sono 760 gli ettari vitati, divisi tra i comuni di Barbaresco, Neive e Treiso, distano pochi chilometri in linea d’aria dalla zona del Barolo, ma il “terroir” produce vini dal carattere diverso. “Inventato” nel 1894 dal visionario agronomo modenese Domizio Cavazza, ideatore della Cantina Sociale di Barba-
All too often people mix Barbaresco up with its famous cousin and close neighbour Barolo. But Barbaresco is actually a completely different wine and it suffers in the comparison, which is a pity because connoisseurs consider this one of the great Italian reds, indeed one of the great reds tout court. It is produced in the Langa albese, a UNESCO
Viaggio nel gusto insieme al sommelier Fabio Gallo - www.aispiemonte.it Sommelier Fabio Gallo on fine wine - www.aispiemonte.it
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Vite gourmet Gourmet diary
Spazio al Nebbiolo Il successo del Barbaresco va ricercato in questo vitigno, che gli conferisce profumi eleganti e preziosi Noble Nebbiolo The success enjoyed by Barbaresco lies in the Nebbiolo grape, with its elegant bouquet
Perfetto con piatti di carne, selvaggina o a formaggi vaccini stagionati Perfect with meat, game or mature cheeses
resco (prima in Italia) e fondatore della scuola enologica di Alba, il nebbiolo di Barbaresco crebbe a partire dagli anni ’20 del Novecento con la delimitazione del territorio e poi con l’ampliamento della zona e l’inserimento dei vigneti del comune di Neive. Ma la consacrazione definitiva avvenne dagli anni ’80 in seguito ad un cambio di mentalità del mondo produttivo, stimolato dal successo della locale cantina Gaja (top brand italiano). Il Barbaresco oggi è una denominazione solida e affermata nel contesto internazionale, che conta più di 4,5 milioni di bottiglie e un valore di qualità in costante aumento. Il Nebbiolo è il suo segreto: vitigno di rara nobiltà, che su queste colline marnose non distanti dal Tanaro, riesce a produrre vini di grande classe e complessità, in grado di invecchiare bene, ma al tempo stesso di essere godibili anche dopo pochi anni dalla vendemmia. Un vino aristocratico, completo, che sorprende e soddisfa ad ogni assaggio, non stancando mai. Febbraio - Marzo 2020
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Figlio delle Langhe Barbaresco, Neive e Treiso, ecco i tre Comuni in cui nasce questa Docg Lands of the Langhe Barbaresco, Neive and Treiso are the three municipalities where this DOCG wine is produced
heritage area, and one of the most beautiful wine-growing areas in the world. With its castles and its orderly rows of vines cloaking the rolling hills, the Langhe ooze history and charm. There are 760 hectares of vineyards all told, spread across the parishes of Barbaresco, Neive and Treiso. Despite being just a stone’s throw from the Barolo production area, the “terroir” here produces wines of a completely different character. “Invented” in 1894 by the visionary agronomist from Modena Domizio Cavazza, who also founded the Barbaresco Social Winery, the first of its kind in Italy, and the Alba School of Wine. Nebbiolo di Barbaresco grew steadily in popularity from the 1920s onwards, as its territory was defined and subsequently enlarged with the addition of the vineyards of the parish of Neive. But the real Barbaresco boom was to take place
in the 1980s, with a sharp swing in the mentality of its producers sparked by the success of the local Gaja winery, which won the accolade of top Italian brand. Nowadays Barbaresco is solidly established both at home and abroad, constantly honing the quality of the wine and producing over 4.5 million bottles a year. The secret of its success is the Nebbiolo grape: a vine of rare nobility, that on these clay hills not far from the Tanaro produces wines of class and complexity, wines that age well, but are equally drinkable at just a few years old. An aristocratic, wellrounded wine that surprises and pleases with each sip, one to come back to time after time.
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Vinitaly? Prosit! by Maurizio Pacifico Il mondo del vino sarebbe diverso senza Vinitaly, la manifestazione che dal 19 al 22 aprile 2020 trasformerà nuovamente Verona nella capitale mondiale del buon bere. Una rassegna che coinvolge non solo i padiglioni di Veronafiere, ma anche le piazze e i palazzi della città scaligera, e che negli ultimi 5 anni ha visto immutato il 95% dei suoi espositori. Un’alta fedeltà, unica nel panorama fieristico internazionale, che rappresenta il miglior biglietto da visita per una manifestazione che non cambia i propri protagonisti ma punta a renderli sempre più smart e globali. Il prossimo Vinitaly prosegue nello sviluppo delle proprie direttrici - digitale, globale, educativa - aggiungendo nuove caselle a un mosaico che anche nel 2020 supererà sé
Per veri amatori Vinitaly è l’occasione per conoscere nuovi produttori e degustare le migliori proposte italiane ed estere For true enthusiasts Vinitaly is the place to discover new producers and taste the absolute best in Italian and foreign wines
Dal 19 al 22 aprile tutti a Verona per la più grande kermesse enologica d’Italia. Luogo ideale per curiosi, professionisti e amanti del vino Vinitaly? Prosit! Wine professionals, wine buffs and the merely curious all head to Verona from 19 to 22 April for the biggest event in the Italian wine calendar
The world of wine wouldn’t be the same without Vinitaly, the event set to transform Verona once again into the global capital of all things deliciously vinous from 19 to 22 April 2020. A mega-happening that sees not only the halls of Verona’s exhibition centre crowded with stands, but
also involves the palazzos and piazzas of the whole city. Over the last five years 95% of the exhibitors have faithfully returned year after year to the event, a very unusually high percentage for international exhibitions and one which says a lot about its successful organisation and the interest it attracts. The protagonists may be the same, but every year the event as a whole gets
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Tutto esaurito Per le aziende del settore l’appuntamento con il salone veronese è un momento imperdibile Sold out For producers and companies in the wine business Vinitaly is a must
stesso. Da qui la crescita prevista per la 54a edizione della manifestazione veronese dell’area Organic hall, l’ingresso degli Orange wine, la crescita della presenza di nuovi produttori esteri (Centro ed Est Europa, area Balcani), ma anche il nuovo spazio curato da Ian D’Agata Micromega wine, dedicato ad aziende con piccole produzioni a varietà indigena ad alto tasso qualitativo. Confermata anche l’Enoteca bio e Vinitaly Design, mentre ulteriori novità arriveranno da Enolitech, lo storico salone internazionale sulle tecnologie per la produzione che grazie all’interlocuzione con le imprese ha definito un percorso strutturato di presenza anche alle principali iniziative estere di Vinitaly, oltre a un prologo contenutistico previsto a Fieragricola. Sul fronte commerciale, per il 2020 si annuncia infine un nuovo record dopo i primati registrati lo scorso anno (4.692 espositori in oltre 100mila mq netti e 33mila buyer esteri).
Non solo fiera Tutta la città diventa protagonista per celebrare il vino, trasformando piazze e palazzi storici in uno spazio per incontrarsi e incontrare le cantine del territorio Events galore The whole of Verona turns out to celebrate wine for the occasion, with its palazzos and piazzas teeming with happenings and chances to meet local wine producers
smarter and more global in scale. The next edition of Vinitaly continues to develop along its chosen paths of going global and digital and preaching the good word on wine knowledge, but it also has plenty of novelties to offer visitors, with 2020 looking set to be a bumper year. Strong growth is forecast for the 54th edition of the event, with one hall hosting a dedicated organic area, the novelty of orange wines, the growing presence of producers from beyond Italy, (Central and Eastern Europe and the Balkans) and a new space, Micromega Wine, curated by Ian D’Agata and dedicated to the smaller wine makers who produce a limited number of top quality bottles made from native cultivars. 2020 sees the return of the
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popular multi-producer Organic Wines Stand and Vinitaly Design, while Enolitech, the section of the event dedicated to wine production technologies, has been talking to exhibitors and this year will be extending its reach to participate in the main events organised under the Vinitaly umbrella abroad, as well as offering a sneak-peek at the Agricultural fair. In business terms 2020 promises to break last year’s record of 4,692 exhibitors in 100k square metres and 33k overseas buyers.
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In un mondo sempre più digitale e virtuale come è cambiato l’approccio con il consumatore quando si parla di vino? Lo abbiamo chiesto a Roberto Anesi, che nel 2017 ha conquistato il titolo di miglior sommelier italiano The changing world of the Sommelier. In an increasingly digital and virtual world, how has the approach to consumers changed when it comes to wine? Spazio Italia asked Roberto Anesi, who won the title of top Italian sommelier in 2017
Raccontare il vino by GIOVANNI DE LUCA
Roberto Anesi è un professionista del vino, ma soprattutto è un combattente. E quando ha deciso di voler diventare il miglior sommelier d’Italia del circuito “Ais” è riuscito nel 2017 a conquistare questo traguardo ambizioso quanto impegnativo, pur continuando la sua attività di ristoratore. Lo abbiamo incontrato a Canazei (Tn) nel suo wine restaurant “El Pael”, il paiolo, che è un po’ la sintesi dell’Anesi pensiero sul mondo del vino e della gastronomia in genere. “La figura del sommelier - spiega Roberto - è cambiata profondamente in questi anni e oggi non gli si chiede solo di sapere tutto sul mondo del vino, ma anche di essere preparato su cocktail, caffè, tea, birre, distillati, acque minerali. Nella finale dalla quale sono uscito vincitore, ad esempio, avevo una tartare di riccio di mare con crema di scamorza ed essenza di bergamotto da abbinare a 3 tea, 3 cocktail e 3 birre. È chiaro che il vino resta il focus principale, ma dobbiamo allargare i nostri confini per raccontarlo in maniera diversa e raggiungibile da tutti. Recentemente ho iniziato a guidare delle degu-
Meno chiacchiere Per Anesi oggi occorre avvicinare il consumatore con la massima semplicità, senza utilizzare necessariamente un lessico per iniziati (foto Pierluigi Orler) Less talk Anesi believes in a simple approach, without necessarily using a vocabulary for initiates (photo Pierluigi Orler)
Roberto Anesi is a wine professional who loves a challenge. So, when he aimed at the top sommelier in Italy slot on the “AIS” circuit in 2017, he managed to achieve this very ambitious goal without trespassing on his work as a restaurateur. We met Anesi for a chat at his Canazei wine restaurant “El Pael”, the cauldron, which rather sums up its owner’s view of wine and gastronomy in general. “The role of the sommelier has evolved considerably in recent years” explains Roberto. “Nowadays sommeliers are expected to know everything about wine and cocktails, coffee, tea, beers, spirits and mineral waters. In the finals I won for the top sommelier award, for example, I had to match a sea urchin tartare with scamorza cream and
bergamot essence with 3 teas, 3 cocktails and 3 beers. Of course, wine is still the main focus, but we have to broaden our horizons to narrate wines differently and make them accessible to everyone. Recently I started guided online tastings as a new way of reaching consumers and found it an incredible experience, one which would have been unthinkable until very recently. The essential thing is to use simple terminology, but still communicate the emotions of wine.” Nothing to do with “the smell of a wet fox coat”, which some great sommeliers of the past used to describe a wine.
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stazioni on line per raggiungere il consumatore finale ed è una esperienza davvero suggestiva, impensabile sino a ieri. Il tutto utilizzando una terminologia semplice, capace però di evocare le emozioni che il vino si porta dietro”. Nulla a che fare con “il sentore di pelo di volpe bagnata”, che abbiamo sentito utilizzare da qualche grande sommelier del passato come carattere descrittore. Roberto Anesi ride: “io ho addirittura sentito qualche collega di grido parlare di “pelo di volpe bagnata in corsa” o di “maniglia di treno sudata”. Penso che sarebbe meglio a volte parlare meno e degustare di più, perché molte persone, ormai, e lo vedo anche nel mio locale, entrano con una conoscenza del vino assoluta quanto teorica e ti parlano di vini che non hanno nemmeno mai assaggiato. Oppure estraggono lo smartphone e nemmeno accettano il consiglio del sommelier solo perché la bottiglia proposta ha un punteggio non sufficientemente elevato sulla “app” enologica di riferimento. Oggi per avvicinare nuove persone al mondo del vino dobbiamo essere rigorosi nei contenuti, ma facili nell’approccio, senza per forza spettacolarizzare la degustazione tanto per autocelebrarsi, perché in questo modo si allontana la gente. Occorre invece imparare a raccontare la storia, il territorio, le esperienze e la vita dei produttori, perché il cliente vuole essere emozionato già prima di iniziare la degustazione. Ma occorre anche una professionalità sempre più elevata per non tradire le aspettative di chi si affida al sommelier per essere guidato in questo mondo estremamente fluido”. Parola di Roberto Anesi. Sempre in movimento Il vino è solo una delle molteplici attività di Roberto Anesi (foto Pierluigi Orler) Always on the move Wine is just one of Roberto Anesi’s many activities of (photo Pierluigi Orler)
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Cuore trentino La famiglia di Roberto è nel mondo del turismo dagli anni ’50 e gestisce un noto albergo di Canazei (foto Alessandro Toller) Trentino roots Roberto’s family has worked in tourism since the 1950s and runs a wellknown hotel in Canazei (photo Alessandro Toller).
Roberto Anesi laughs: “I’ve even heard some trendy colleagues come out with “the wet coat of a running fox” or talking about “a sweaty train handle.” I think it would be better sometimes to talk less and taste more, because nowadays many people come in with an absolute, albeit largely theoretical, knowledge of wine and discourse learnedly about wines they have never even tasted, something I see in my own restaurant too. Or they pull out their smartphones and ignore the sommelier’s advice because that particular bottle doesn’t achieve a sufficiently high score on whatever wine app they’re using. If we want to introduce new people to the world of wine, obviously we have to know our stuff, but without
making too much of a song and a dance about it. Tasting shouldn’t be about the self-aggrandizement of the wine waiter, which is just a huge turn off. What we do need to do is learn to tell the story behind the wine, where it’s from, what went into making it, who the producers are and so on, because customers want to be excited about a bottle even before they taste it. But we also need an increasingly high level of expertise, so we don’t disappoint people relying on the sommelier to guide them through this extremely fluid world.” Roberto Anesi docet.
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Agriresort di fascino Poggio Casciano, la tenutaagriturismo sulle splendide colline del Chianti, è stata recentemente ampliata con l’apertura di un Agriresort nella storica villa rinascimentale Glamourus agriresort Poggio Casciano, the agritourism estate on the beautiful hills of Chianti, has recently been expanded with the opening of an Agri-Resort in the historic Renaissance villa
Grandi classici toscani
by Margherita Vicini
Brunello di Montalcino e Chianti Classico sono da sempre nel cuore identitario della produzione Ruffino. Una realtà storica dell’enologia fiorentina che oggi apre le sue porte ai consumatori più attenti alla qualità e al rispetto dell’ambiente Great Tuscan classics. Brunello di Montalcino and Chianti Classico have always been the mainstays of Ruffino, the historical Florentine winery with an open-door project set to attract consumers concerned with quality and respect for the environment Correva l’anno 1877 quando i due cugini Ilario e Leopoldo cominciarono a produrre vini toscani di qualità. Grandi rossi come Chianti Classico e Brunello di Montalcino che sono tuttora nel Dna di Ruffino. Negli anni a seguire la voglia di cimentarsi in sfide sempre nuove ha portato la storica tenuta fiorentina alla creazione di importanti “Supertuscan”, come Alauda o il pluripremiato Modus, e all’acquisizione in Veneto di due tenute a conduzione biologica, dove oggi Ruffino realizza la sua produzione di Prosecco.
Two cousins, Ilario and Leopoldo, began producing their quality Tuscan wines in 1877, and great red wines such as Chianti Classico and Brunello di Montalcino are still very much part of Ruffino. In more recent years, the search for new challenges has seen the historic Florentine
Riserva Ducale Oro Ecco il Chianti Classico di Ruffino, recentemente insignito dei “3 bicchieri” dal Gambero Rosso Ducale Oro Reserve Chianti Classico di Ruffino, recently awarded “3 bicchieri” by Gambero Rosso Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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La tutela dell’ambiente e della biodiversità attraverso l’uso di pratiche sostenibili in vigneto e in cantina sono ormai elementi imprescindibili per Ruffino: nel 2021 il 40,7% dei vigneti di proprietà sarà a conduzione biologica, mentre è sempre forte l’impegno nel controllo delle emissioni climalteranti, nel riciclo dei materiali di scarto (che già oggi supera l’85%) e nell’impiego di energia da fonti rinnovabili. Il marchio-contenitore “Ruffino Cares” inquadra e racconta tutti questi progetti di sostenibilità ambientale, che insieme alla promozione del “bere responsabile” - concetto ancorato alla civiltà mediterranea e alla sua arte del vivere - rappresentano alcuni dei tratti distintivi di Ruffino. Non solo: Poggio Casciano, la storica tenuta rinascimentale di Ruffino, è capace di far vivere un’esperienza realmente unica a tutti coloro che desiderano “toccare con mano” il significato di qualità e rispetto dell’ambiente: oltre alla visita alle cantine con percorsi di degustazione, alla locanda Le Tre Rane-Ruffino è possibile intraprendere un viaggio sensoriale alla scoperta della vera cucina toscana, o addirittura soggiornare nel nuovo Agriresort-Tenute Ruffino. Lasciatevi tentare! Febbraio - Marzo 2020
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Fresca di inaugurazione La locanda Le Tre Rane-Ruffino propone un autentico viaggio sensoriale alla scoperta dei profumi e dei sapori della cucina toscana New entry The Le Tre Rane-Ruffino inn offers all the scents and flavours of authentic Tuscan cuisine
estate creating high profile “Supertuscans”, such as Alauda or the award-winning Modus, and steady expansion led to the purchase of two organically managed estates in Veneto, where Ruffino now produces its Prosecco. Eco-friendly production and the active encouragement of biodiversity through the use of sustainable practices in the vineyard and in the winery itself are now high on the agenda of Ruffino priorities: by 2021 40.7% of the estate’s vineyards will be organically managed, while there is an ongoing commitment to the control of climate-altering emissions, the recycling of waste materials (already over 85%) and the use of energy from renewable sources. The “Ruffino Cares” brand, the framework for all
Info www.ruffino.com, hospitality@ruffino.it; tel./phone +39 378 3050220
these environmental sustainability projects, paired with the promotion of “responsible drinking” a concept anchored to the Mediterranean civilization and its art of living – are current flagship Ruffino initiatives. Then there’s Poggio Casciano, Ruffino’s historic Renaissance estate, offering a unique hospitality experience for exploring a working eco-friendly wine estate. Visitors can take a tour of the cellars with tastings, head to the Le Tre RaneRuffino inn to discover authentic Tuscan cuisine or stay in the new Agri-Resort Tenute Ruffino. Definitely worth the journey!
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Per Umberto Cesari la sostenibilità non è una moda, ma un credo che ha scandito tutta la storia di questa azienda nata negli anni ’60. Riportando al centro della scena la vite e il territorio Nature talks to those who listen. Sustainability is no mere fashion for Umberto Cesari, but the credo on which the whole history of this winery founded in the 1960s has always hinged, with its vines and lands at the centre of its being
La natura parla a chi vuole ascoltarla by Gioia Dall’Olmo
Per produrre un grande vino occorre il massimo rispetto per le vigne, per l’uva, per il lavoro dell’uomo e per il territorio. Umberto Cesari lo sa bene e quando negli anni ’60 fu fra i primi a credere nel vino di qualità e nella valorizzazione dei vitigni tipici, l’impostazione che diede all’azienda fu orientata in questa direzione. Il termine “sostenibilità” non era nemmeno stato inventato, ma a casa Cesari si stava già dando corpo a questo concetto, consapevoli del traguardo da raggiungere e del ruolo che si sarebbe dovuto conquistare in un mondo fluido come quello del vino. Sangiovese, Trebbiano, Albana di Romagna, Pignoletto sono stati i vitigni su cui Umberto Cesari e i suoi collaboratori hanno costruito le fondamenta dell’azienda, allargando ben presto a vitigni internazionali come Cabernet, Merlot, Sauvignon e Chardonnay, ma sempre interpretati con la stessa logica. È passato più di mezzo secolo e i risultati di questo lavoro incessante sono davvero entusiasmanti, con una costan-
Prodotto simbolo Il Liano è un blend di grande impatto e complessità, e prende il suo nome dal borgo che domina la collina e che oggi è circondato dai vigneti della Umberto Cesari Icon Liano is a blend of great impact and complexity, taking its name from the village that dominates the hillside and is now surrounded by Umberto Cesari vineyards.
Making a great wine requires the utmost respect for the vines, the grapes, the work and the land that produce it. Something Umberto Cesari has always believed in when, in the 1960s, he was among the first to believe in quality wine and in the enhancement of typical grape varieties and these were the values he founded his winery on. The term “sustainability” hadn’t even been invented, but precursors Cesari and his team were already on board, fully aware of the goals they wanted to achieve and the role they wanted to play in the everchanging world of wine. Sangiovese, Trebbiano, Albana di Romagna and Pignoletto were the grape varieties Umberto Cesari and his associates built the winery on, before expanding to
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Anteprima Vinitaly Vinitaly preview Colline generose Casetta, uno degli otto poderi da cui vengono raccolte le uve della Umberto Cesari Generous hills Casetta, one of the eight farms where Umberto Cesari grapes are grown
te ricerca delle tecnologie più moderne da inserire in cantina, compreso una selezionatrice ottica di ultima generazione per avviare alla vinificazione solo gli acini migliori, affiancata ad una gestione agronomica della vite che privilegia i trattamenti naturali, lavorando per rendere la pianta sempre più robusta e resistente alle sollecitazioni ambientali. Non è un caso che la Umberto Cesari sia stata la prima azienda della regione ad ottenere la certificazione per quanto concerne la “viticoltura sostenibile”, così come è del tutto naturale che oggi si stia lavorando per convertire la produzione al biologico, sigillo finale di un percorso iniziato quasi 60 anni fa. Vini come il Liano, storica etichetta dell’azienda, o il più recente Resultum, dal latino “resilire” (capacità di adattarsi ai cambiamenti) sono il simbolo di questo impegno. Vini diversi fra loro, pur condividendo origini comuni, ma figli dello stesso, immutato rispetto per questa terra ricca di stimoli per coloro che sanno cogliere i suggerimenti della natura.
coupled with farming practises that privilege natural treatments, working to make the vines increasingly robust and resistant to environmental stress. So it’s hardly surprising that Umberto Cesari should have been the first winery in the region to obtain certification for “sustainable viticulture”, just as it is only natural that today they are working to convert all their production to organic, the final step in a process that began almost 60 years ago. Wines such as Liano, one of the historic labels of the winery, or the more recent Resultum, from the Latin “resilire” (ability to adapt to change) are the symbol of this commitment. Wines that may be very different from each other, despite their shared common origins, but all offspring of the same, unchanging respect for a land that is unfailingly generous to those who follow its natural rhythms.
Potente e armonioso Sangiovese 100%, Resultum è un omaggio alla capacità dei vigneti da cui nasce questo vino di reagire positivamente ai cambiamenti climatici Powerful and harmonious. 100% Sangiovese, Resultum is a tribute to the ability of the vineyards from which this wine comes to react positively to climate change
include international strains such as Cabernet, Merlot, Sauvignon and Chardonnay, but always cultivated with the same logic. More than half a century later the results of this ongoing project and hard work are truly exciting. There is constant research into the most modern technologies for the winery, such as a cutting edge optical selector to ensure only the best grapes go into the wine,
Info https://umbertocesari.com
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Borgo Conventi, nella storia del Collio
Nell’aprile dello scorso anno la famiglia Moretti Polegato ha acquisito la tenuta friulana dedicata alla produzione dei vini che hanno reso l’area del Collio famosa nel mondo. Borgo Conventi, the history of the Collio area. In April last year, the Moretti Polegato family acquired a Friuli estate that produces wines that have made the Collio by Ettore Vignudelli area famous worldwide Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Anteprima Vinitaly Vinitaly preview La storia
“Borgo Conventi è un’azienda bellissima in un’area a grande vocazione, e rappresenta il coronamento di un sogno per chi, come noi, è sempre guidato dalla ricerca della qualità e dell’eccellenza, nel rispetto delle identità territoriali”. Così Giancarlo Moretti Polegato ha commentato il passaggio di Borgo Conventi, storica azienda vitivinicola friulana, nell’orbita di Villa Sandi, famosa realtà veneta da sempre legata al mondo del Prosecco. Una trentina di ettari vitati, di cui due terzi nella Doc Collio e il rimanente terzo nella Doc Isonzo, Borgo Conventi deve il suo nome alla leggenda secondo cui nel diciassettesimo secolo il feudatario della zona, Rizzardo di Strassoldo, donò l’appezzamento ai Padri Domenicani, che vi eressero un convento. In tempi più recenti la tenuta vitivinicola, fondata nel 1975 da Gianni Vescovo, passò alla famiglia Folonari fino a quando, nell’aprile del 2019, è stata appunto rilevata dalla famiglia Moretti Polegato. “Grazie a Borgo Conventi – ha anche spiegato il presidente di Villa Sandi – intendiamo arricchire la linea prodotta dalla nostra famiglia aggiungendo l’eccellenza dei bianchi friulani, vini con una precisa identità territoriale”. Suoli ricchi di ghiaia nella pianura della zona Doc Isonzo e terreni argillosi ad alta mineralità sulle pendici della zona Doc Collio: è in questo specifico contesto che si trovano i vigneti di Borgo Conventi, tra le cui cultivar spiccano non soltanto affermati vitigni internazionali (Pinot Grigio,
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La tenuta vanta una trentina di ettari vitati, di cui due terzi nella Doc Collio e il rimanente terzo nella Doc Isonzo The estate boasts approximately 30 hectares of vineyards, of which two thirds in the Collio DOC area and the remainder in the Isonzo DOC zone
“Borgo Conventi is a splendid concern in an area with a strong vocation; it is a dream come true for people like us who consistently pursue quality and excellence without undermining local identity.” Giancarlo Moretti Polegato is talking about the incorporation of the renowned Borgo Conventi winery in Friuli into Villa Sandi, a famous Veneto business that has always been connected to the Prosecco world. Boasting approximately 30 hectares of vineyards, of which two thirds in the
Tradizione di famiglia Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, nella tenuta friulana A family tradition Giancarlo Moretti Polegato, President of Villa Sandi, on the Friuli estate
Collio DOC area and the remainder in the Isonzo DOC area, Borgo Conventi owes its name to a legend whereby the 17th-century local lord, Rizzardo di Strassoldo, donated the plot of land to Dominican Fathers, who built a convent there. In more recent times, the vinegrowing estate founded by Gianni Vescovo in 1975 passed to the Folonari family before being taken on by the Moretti Polegato family in April 2019. “Thanks to Borgo Conventi – explains the President of Villa Sandi – we will expand the line produced by our family, adding the excellence of Friuli whites, wines with a distinctive local identity.” Gravel-rich ground on the plain of the Isonzo DOC zone and clayey terrain with a high mineral content on the slopes of the Collio DOC
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Anteprima Vinitaly Vinitaly preview La barricaia di Borgo Conventi. La tenuta friulana produce circa 300mila bottiglie all’anno The Borgo Conventi barrique cellar. The Friuli estate produces approximately 300 thousand bottles a year
Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Cabernet Franc), ma anche varietà autoctone di grande pregio come il Friulano, la Ribolla Gialla, il Refosco dal Peduncolo Rosso o lo Schioppettino. Tutto questo straordinario patrimonio di biodiversità, unitamente agli sforzi riposti nella cura dei vigneti e nelle lavorazioni in cantina, mirate a lasciare intatti sapori e tipicità, hanno sempre fatto dei bianchi e dei rossi prodotti a Borgo Conventi vini di grande eleganza e di notevole equilibrio tra struttura e piacevolezza. Con il passaggio della tenuta alla famiglia Moretti Polegato, la continuità è assicurata da Paolo Corso, da decenni responsabile dei vigneti e della cantina di Borgo Conventi, mentre la parte commerciale è svolta da Villa Sandi, che si cura della distribuzione sia in Italia sia nei mercati internazionali. Riccardo Cotarella, da molti anni consulente di Villa Sandi, è consulente anche di Borgo Conventi. Una novità di rilievo riguarda la certificazione: la famiglia Moretti Polegato ha infatti trasferito ai vigneti di Borgo Conventi le stesse pratiche a basso impatto ambientale che hanno permesso alle tenute di Villa Sandi di ottenere la certificazione Biodiversity Friend. E dalla vendemmia 2019, anche Borgo Conventi è certificato Biodiversity Friend. Nel segno della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.
Ogni bottiglia prodotta a Borgo Conventi racconta una storia di qualità, tradizione e passione Every bottle produced at Borgo Conventi tells a story of quality, tradition and love
Info
www.borgoconventi.it Rosso di carattere Lo Schioppettino è tra i cavalli di battaglia di Borgo Conventi A characterful red Schioppettino is one of Borgo Conventi’s bestsellers
zone: this is the specific context in which Borgo Conventi vines grow. Its cultivars notably include not only prominent international grape varieties (Pinot Grigio, Sauvignon, Chardonnay, Merlot and Cabernet Franc) but also esteemed autochthonous ones such as Friulano, Ribolla Gialla, Refosco dal Peduncolo Rosso and Schioppettino. This remarkable and longstanding biodiversity together with the efforts put into tending the vines and working in the cellar – aimed at maintaining the taste and distinctive characteristics intact – have made the white and red wines produced by Borgo Conventi extremely elegant, structurally wellbalanced and agreeable. With the passage of the estate to the Moretti Polegato family, continuity is assured by Paolo Corso who has for decades been in charge of the Borgo Conventi vineyards and cellar. The business operations will be conducted by Villa Sandi, responsible for distribution both in Italy and on international markets. The Borgo Conventi consultant Riccardo Cotarella has, for many years, also been a consultant of Villa Sandi. One major new factor regards certification as the Moretti Polegato family has introduced into the Borgo Conventi vineyards the same low environmental impact practices that secured Biodiversity Friend certification for the Villa Sandi estates. Indeed, since the 2019 grape harvest, Borgo Conventi has been certified as a Biodiversity Friend – all in the name of sustainability and environmental protection.
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Sguardi di donna
Dal 5 all’8 marzo, ma anche in tutti i week end fino al 29 marzo, Mantova ospita gli eventi legati alla prima edizione della Biennale della fotografia femminile. Al centro gli scatti dedicati al tema del lavoro Look of a woman. Mantua hosts a series of events linked to the first edition of the Biennale of women’s photography from 5th to 8th March and all by Alessandro Amadei weekends until 29th March. The main theme is the world of work Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Campagna rumena L’autrice di questa immagine e di quella in apertura, entrambe scattate in Transilvania, è Rena Effendi, fotografa e documentarista originaria dell’Azerbaijan Romanian countryside The author of this and the opening image, both taken in Transylvania, is photographer and documentary filmmaker Rena Effendi, from Azerbaijan
“Per questa prima edizione abbiamo scelto come tema portante quello del lavoro, non soltanto perché l’argomento è di attualità, e si presta ad approfondimenti sulle diseguaglianze ancor oggi sofferte dalle donne in termini di salario, di aprioristica esclusione da alcune mansioni e più in generale di approccio al lavoro, ma anche per mettere in luce le eccezionali doti professionali di alcune donne-fotografo, capaci di interpretare la realtà in modo del tutto originale, indirizzando il loro sguardo verso molteplici direzioni”. Così Alessia Locatelli, direttrice artistica della Biennale della fotografia femminile, introduce la prima edizione di questa kermesse artistica ideata dall’Associazione La Papessa e che a partire dal 5 marzo porta a Mantova mostre di grandi fotografe italiane e internazionali, letture di portfolio, talk, workshop e residenze artistiche. Le location? Molteplici e diffuse nel centro storico della città ducale: Casa del Rigoletto, Spazio Arrivabene 2, Tempio di San Sebastiano, Giardino segreto di Palazzo Te, Galleria Corraini e Galleria Disegno. “Le mostre fotografiche – spiega ancora Alessia Locatelli – non hanno unicamente lo stile del documentario di attualità, magari realizzato su alcune realtà poco note al Febbraio - Marzo 2020
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A woman’s work Nel suo progetto sul tema del lavoro femminile, l’inglese Eliza Bennet utilizza lo strato superiore della propria pelle come tessuto da ricamo In her project on the theme of female work, the British Eliza Bennet photographer uses her own skin as an embroidery frame
“We chose work as the main theme for this first edition, not only because it’s topical, and lends itself to insights into the inequalities still suffered by women in terms of wages, a priori exclusion from certain tasks and more generally the prevailing work culture, but also to highlight the exceptional professional skills of so many women photographers who interpret reality in a completely original way, directing their attention in multiple directions.” Explains Alessia Locatelli, art director of the Biennale of women’s photography as she introduces the first edition of the event. Organised by La Papessa Association, the Biennale sees exhibitions by well-known Italian and international photographers, portfolio readings, talks, workshops and art residencies being held in Mantua from 5 March. Events are scattered over various locations in Mantua’s historic town centre: Rigoletto’s House, Spazio Arrivabene 2, the San Sebastiano Temple, the
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Cultura Culture
Con “The black gold”, la georgiana Daro Sulakauri ci porta negli abissi delle miniere del suo paese Daro Sulakauri illustrates the deep mines in her native Georgia with “The Black Gold”
grande pubblico, come nel caso del bellissimo reportage realizzato dalla tedesca Sandra Hoyn sulla boxe infantile praticata in Tailandia. Il tema del lavoro viene infatti affrontato sotto diversi punti di vista, come ad esempio quello della bolzanina Claudia Corrent, che ha chiesto agli studenti di una scuola professionale della sua città di indicare su un foglio i propri sogni per l’avvenire. Non mancano poi i contributi di affermate professioniste internazionali, come quelli della statunitense Erika Larsen o di Betty Colombo, fotoreporter italiana che in questa occasione ha documentato la riforestazione del Campo dei Fiori di Varese. O i lavori su alcuni mestieri femminili che qui da noi sono piuttosto inusuali, come ha fatto Nausicaa Giulia Bianchi con il suo progetto sulle donne-prete”.
Cinderellas L’italiana Annalisa Natali Murri espone una serie di ritratti sulle Hijras transessuali del Bangladesh Italian photographer Annalisa Natali Murri exhibits a series of portraits on the transsexual Hijras from Bangladesh
Secret Garden at Palazzo Te, the Corraini Gallery and the Disegno Gallery. “A number of the photographic exhibitions are conceived as topical documentaries” Alessia Locatelli explains. “Some deal with issues largely unknown to the general public, such as the stunning reportage by the German photographer Sandra Hoyn on children’s boxing in Thailand. The theme of the work is dealt with from different points of view; Claudia Corrent from Bolzano, for
example, asked students attending a professional training school in her city to note down their dreams for the future on sheets of paper. Then we have contributions from well-known international professionals, like the American Erika Larsen or Betty Colombo, an Italian photo-reporter who is showcasing her work documenting the
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Cultura Culture Star internazionale Fotografa per il National Geographic e narratrice statunitense, Erika Larsen documenta le culture che mantengono stretti legami con la Natura, come nel caso del reportage realizzato a Quinhagak, Alaska International star Erika Larsen, a photographer for National Geographic and American storyteller, documents the cultures that maintain close ties with nature, like that in Quinhagak, Alaska
Donne-prete. Nausicaa Giulia Bianchi si dedica ai temi della spiritualità legata al femminile e al divino Women priests Nausicaa Giulia Bianchi focuses on the theme of spirituality linked to women and the divine
Diritti umani A Mantova la tedesca Sandra Hoyn propone un crudo documentario sulla boxe infantile praticata in Tailandia Human rights In Mantua the German photographer Sandra Hoyn submits a crude documentary on child boxing in Thailand
I motivi di interesse dunque non mancano. Il consiglio che vi diamo è di consultare con attenzione il programma della manifestazione (www.bffmantova.com) e scegliere a vostro piacimento l’evento o la giornata che fa il caso vostro. Assolutamente da non perdere, però, le letture portfolio del sabato mattina e il workshop di Letizia Battaglia, nota fotografa, fotoreporter e politica italiana, che si terrà il 29 marzo, a chiusura della manifestazione. Buon divertimento! Febbraio - Marzo 2020
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reforestation programme at Campo dei Fiori near Varese. While some exhibitions look at women doing jobs in an unfamiliar context for Italy, such as Nausicaa Giulia Bianchi with her project on women pastors”. So there’s plenty for visitors to get their teeth
Info www.bffmantova.com Ai visitatori che presentano la carta d’imbarco di un volo Air Dolomiti effettuato tra febbraio e marzo 2020 verrà praticato uno sconto sul biglietto di ingresso Visitors who present a boarding pass of an Air Dolomiti flight flown from February to March 2020 are eligible for a discount on their entrance tickets
in. It’s probably a good idea to check out the event programme carefully (www.bffmantova.com) and choose the events or days you’re most interested in. However, absolute musts are the Saturday morning portfolio readings and the workshop by Letizia Battaglia, the well-known Italian photographer, photo-reporter and politician, scheduled to wrap the event on 29 March. Enjoy!
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Cultura Culture
Il Caravaggio di Francia
Dal Paul Getty Museum di Los Angeles “La lotta dei musici”, 1625-1630 circa On loan from the Paul Getty Museum, Los Angeles. “The Beggars’ Brawl”, 1625-1630 circa
Prima mostra in Italia per Georges de La Tour, l’artista seicentesco accostato al Merisi per il senso drammatico delle sue opere e per lo studio della luce The French Caravaggio. The first exhibition in Italy for Georges de La Tour, the seventeenth century artist frequently compared to Angelo Merisi because of the dramatic impact of his works and his study of light Una mostra ricca di motivi di interesse, quella che fino al 7 giugno occupa gli spazi espositivi di Palazzo Reale di Milano. Con “Georges de La Tour. L’Europa della luce” il pubblico italiano ha infatti la possibilità di fruire per la prima volta di un significativo numero di opere, raccolte da ogni angolo del pianeta e fornite da un nutrito drappello di prestatori (ben 26), di questo straordinario artista francese, vissuto nella prima metà del ’600, e di cui si conosce ancora poco sia a livello biografico che artistico (poco più di 30 le opere attribuitegli con certezza).
The fascinating “Georges de La Tour. Europe of Light” exhibition on at the Palazzo Reale in Milan until June 7 gives the Italian public its first opportunity to admire a significant number of works by this superb French artist. With paintings on loan collected from twenty-six
by Rossella Gottlieb different sources from all over the world for the occasion, it represents a comprehensive study of this early seventeenth century artist, whose life and works are still largely wrapped in mystery, with just over 30 paintings attributed to him with certainty. An original artist, de la Tour’s work is on the cusp of both spirituality and realism, delicacy and brutality. His paintings show a sharp contrast between the extremely crude figures portrayed in the daylight, with their faces lined from poverty and the inexorable passing of time and those set in
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Cultura Culture
“I giocatori di dadi”, 1650-1651 “The Dice Players”, 1650-1651
“L’educazione della Vergine”, 1650 circa “Education of the Virgin”, 1650 circa
“Il suonatore di ghironda con cane”, 1622-1625 “The Hurdy-Gurdy Player with a Dog”, 1622-1625
Un interprete originale, in continuo bilico tra spiritualità e realismo, delicatezza e brutalità. Nei suoi dipinti emerge infatti un profondo contrasto tra i temi diurni, estremamente crudi, con volti segnati dalla povertà e dall’inesorabile trascorrere del tempo, e i temi notturni, i cui modelli, alla fioca luce di una candela, appaiono assorti, silenziosi, commoventi. Inevitabile dunque il paragone con un altro famoso pittore del primo Seicento, l’inquieto Caravaggio, con il quale il francese condivide il senso drammatico della composizione e lo studio accurato della luce, anche se non si sa se La Tour abbia mai avuto modo di ammirare le opere del Merisi. Numerosi i capolavori presenti in mostra, dalla “Maddalena penitente” al “Suonatore di Ghironda col cane” fino a “La lotta dei musici”, che esprime uno dei temi più cari al pittore francese. De La Tour predilige infatti soggetti presi dalla strada, come i mendicanti, dipingendo in generale gente di basso rango più che modelli storici o personaggi altolocati. Non mancano poi i componimenti di piccolo o medio formato, intimi, notturni, che soprattutto nell’ultima fase della parabola artistica di de La Tour diventano quasi dei monocromi dall’impianto geometrico, semplice ma modernissimo per l’epoca. Dunque una prima volta su un autore ancora poco noto al grande pubblico e alla stessa critica. Da non perdere. Febbraio - Marzo 2020
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Info Milano, Palazzo Reale, 7 febbraio-7 giugno www.palazzorealemilano.it Catalogo Skira Milan, Palazzo Reale, 7 February – 7 June www.palazzorealemilano.it Catalogue by Skira
the evening, where his subjects are seen in the dim light of a candle, absorbed, silent and supremely moving. The comparison with another famous early seventeenth century painter, the eternally restless Caravaggio, is inevitable. Both artists shared the same dramatic sense of composition and careful study of light, although we do not know whether de La Tour ever actually saw his Italian counterpart’s works. There are a number of masterpieces on display for the occasion, from the “Repenting Magdalene” to “The Hurdy-Gurdy Player with a Dog” and “The Beggars’ Brawl”, one of de La Tour’s favourite themes. The French artist preferred painting the humble, often finding his subjects - like the beggars - on the streets, rather than illustrating historic events or portraying the wealthy and famous. Then there are his smaller and medium-sized works; intimate nocturnal scenes, which especially in his later years tend towards a geometric, monochrome simplicity which was supremely modern for the time. The debut of an artist still little-known to the Italian public, or indeed, to critics. Not to be missed.
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Cultura Culture
Pennellate divise La mostra in corso a Novara, presso il Castello Visconteo Sforzesco, accende i riflettori sui maggiori interpreti del Divisionismo, e in particolare sull’avanguardia artistica che si sviluppò tra Lombardia e Piemonte a cavallo del ’900 Composite brushstrokes. An exhibition at the Visconteo Sforzesco Castle in Novara highlights the works of leading Divisionism artists, focusing in particular on the avant-garde movement in Lombardy and Piedmont at the turn of the last century
C’è tempo fino al prossimo 5 aprile per ammirare le opere di un magnifico drappello di grandi artisti, tra cui spiccano i nomi di Giovanni Segantini, Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati. La mostra “Divisionismo – La rivoluzione della luce”, in corso a Novara nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco, ha infatti l’ambizione di essere la più importante mostra degli ultimi anni sul movimento artistico nato a Milano sul finire dell’800 e poi sviluppatosi proprio tra Lombardia e Piemonte, non lontano dalla città di Novara, fino a diventare una delle correnti di maggiore successo nel panorama artistico nazionale ed europeo del primo Novecento. La tecnica pittorica deve essere ispirata dallo studio dei trattati d’ottica: è da quest’idea che nasce il Divisionismo, sostenuto ai suoi esordi da Vittore Grubicy de Dragon, mercante d’arte, critico d’arte e a sua volta pittore, che a partire
Sfumature di bianco Giovanni Segantini: “Savognino sotto la neve” (1890) Shades of white Giovanni Segantini: “Savognino in the Snow” (1890)
Visitors have until 5 April to admire works by a splendid array of preeminent artists, ranging from Giovanni Segantini to Pellizza da Volpedo and Gaetano Previati. The exhibition “Divisionism – The Revolution of Light” in Novara at the magnificent
by Luigi Ambrosetti
Castello Visconteo Sforzesco looks set to be the most important event of its kind in recent years on the artistic movement founded in Milan on the cusp of the twentieth century. A movement which subsequently developed in Lombardy and Piedmont, not far from the city of Novara, going on to become one of the most successful strands in the Italian and European art history of the early 1900s. Painting technique should stem from the scientific study of optics: this was the idea that inspired Divisionism. The movement was supported right from its inception by Vittore Grubicy de Dragon, art merchant, art critic and himself a painter, who managed an art gallery
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Giuseppe Pellizza da Volpedo: “Il Mediatore” (1891) Giuseppe Pellizza da Volpedo: “The Mediator” (1891)
Nella “mitica” Val Vigezzo Carlo Fornara: “Fontanalba” (1904-1906) In the “legendary” Val Vigezzo. Carlo Fornara: “Fontanalba” (1904-1906)
Pittura impegnata Emilio Longoni: “Riflessioni di un affamato, Contrasti sociali” (1894) Social issues Emilio Longoni: “Reflections of a starving man or Social contrasts” (1894)
dal 1876 gestisce una galleria d’arte a Milano, insieme al fratello Alberto. Ed è proprio Vittore a diffondere tra gli artisti della sua scuderia il principio della sostituzione della miscela dei colori ottenuta sulla tavolozza con l’accostamento dei toni complementari sulla tela, in modo tale che alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore possa ricomporre le pennellate, e riesca a percepire una maggiore luminosità nel dipinto. Da Milano e dalla Lombardia il Divisionismo si allarga poi al Piemonte, e la “pennellata divisa” diventa strumento privilegiato per interpretare la natura o per la messa a fuoco delle tematiche sociali. Fa eccezione il solo Gaetano Previati, che elabora una visione simbolista molto distante da quella degli altri “divisionisti”, o dallo stesso Segantini che preferisce concentrare le proprie attenzioni sulla Natura in alta quota. Le otto sezioni tematiche in cui si articola la rassegna di Novara ricostruiscono questo avvincente capitolo dell’arte italiana, e offrono al visitatore l’opportunità di ammirare una settantina di dipinti di straordinaria bellezza. Febbraio - Marzo 2020
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Info ATL della Provincia di Novara Tel. +39 (0)321.394059; info@turismonovara.it Province of Novara Tourism Board - ATL Tel. +39 (0)321.394059; info@turismonovara.it
in Milan with his brother Alberto from 1876 onwards. It was in fact Vittore who explained to the artists in his circle that rather than physically mixing pigments on their palettes they could use complementary colours directly on the canvas. Viewed from the right distance these would simulate brush strokes but would also confer greater luminosity on the painting as a whole.
From Milan and Lombardy Divisionism spread to Piedmont, and the “composite brushstroke” became the fashionable medium for portraying nature or focusing on social issues. The only exception was Gaetano Previati, who developed a symbolist vision very different to that of the mainstream Divisionists, while Segantini himself tended to concentrate on nature in mountainous settings. The eight themed sections of the Novara exhibition reconstruct this stimulating period in the history of Italian art, offering visitors a chance to enjoy about seventy superb paintings.
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Cultura Culture
Crossroads, dove il jazz è protagonista Un cartellone extralarge, 500 artisti coinvolti e oltre 70 concerti in tutta l’Emilia Romagna. Il sipario si alza il 28 febbraio. Crossroads - the Jazz Razzmatazz. With a mammoth programme, 500 artists and over 70 concerts throughout Emilia Romagna, Crossroads kicks off on 28th February
by SANTE BONELLI
Nuovo sound A Dozza per scoprire le sonorità di Greta Panettieri
Jazz fan alert - save the date for this huge kermesse organized, as always, by Jazz Network with the Emilia-Romagna Region Department of Culture, which sees seventy concerts featuring names to conjure with, from Pat Metheny to Paolo Fresu and Enrico Rava. Curtains up on 28th February with Mauro Ottolini and Fabrizio Bosso performing at the Fabrizio De André Theatre in Casalgrande with “Storyville Story”, their homage to the dawn of New Orleans jazz. But Crossroads has cast its net wide to include evenings in which various other types of music are also celebrated in a jazz key, with performances dedicated to artists such as Domenico Modugno, reinterpreted by “Uomini in Frac”, an impromptu line-up with Peppe Servillo, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri
New sound
Dozza hosts the sounds of Greta Panettieri
and Mattia Barbieri (10 April Imola, Teatro Ebe Stignani). Then 23 May sees a homage to Fred Buscaglione and the golden age of Italian song from the 1950s with the Ottovolante Orchestra at the Teatro Asioli in Correggio. Paolo Fresu makes his bow with an initial appearance on 13 March, playing with his long-term partner, the guitarist Bebo Ferra (Piangipane, Teatro Socjale). He will then be at the Teatro Galli in Rimini on 17 March for an intriguing tribute to the music of
ph. Angelo Trani
Se amate il jazz aprite l’agenda e segnatevi le date di questo ricco cartellone organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, perché vi attendono una settantina di concerti con nomi quali Pat Metheny, Paolo Fresu ed Enrico Rava. Ad aprire le danze saranno invece Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso che si esibiranno il 28 febbraio al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande (Re) con “Storyville Story”, il loro omaggio agli albori del jazz di New Orleans. Ma Crossroads allarga i confini con serate in cui è tutta la musica ad essere celebrata in chiave jazz, onorando artisti come Domenico Modugno, reinterpretati dagli “Uomini in Frac”, formazione estemporanea che vede Peppe Servillo, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Mattia Barbieri (10 aprile Imola, Teatro Ebe Stignani). Da non perdere nemmeno il 23 maggio al Teatro Asioli di Correggio l’Orchestra Ottovolante, in una serata dedicata a Fred Buscaglione e a un’epoca aurea della canzone italiana. Paolo Fresu farà la sua prima apparizione il 13 marzo in duo con un suo storico partner, il chitarrista Bebo Ferra (Piangipane, Teatro Socjale). Tornerà poi il 17 marzo (Rimini, Teatro Galli) per un intrigante omaggio alla musica di David Bowie alla guida di una formazione dal cast sorprendente (con, tra gli altri, Petra Magoni, Gianluca Petrella e Christian Meyer).
Steve Coleman suonerà insieme ai suoi Five Elements e il loro inarrestabile slancio modernista (21 aprile, Imola) Steve Coleman will play along with his Five Elements with their modernist sound (21 April, Imola) Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Cultura Culture Jazz italiano Enrico Rava & il Joe Lovano quintet saranno a Rimini il 22 marzo (ph. Roberto Cifarelli)
Italian jazz
ph. Roberto Cifarelli
Enrico Rava & the Joe Lovano quintet will be in Rimini on 22nd March
Fabrizio Bosso tornerĂ sul palco anche il 15 marzo come solista ospite del Quartetto Saxofollia Fabrizio Bosso will be back on stage on 15th March as soloist guest of the Saxofollia Quartet
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Cultura Culture
ph. Roberto Cifarelli
Paolo Fresu farà la sua prima apparizione il 13 marzo in duo con un suo storico partner, il chitarrista Bebo Ferra Paolo Fresu is scheduled to make his first appearance on 13 March in a duo with one of his longterm partners, the guitarist Bebo Ferra
Abbinamenti memorabili anche per Enrico Rava: a Rimini (22 marzo) lo si ascolterà con un quintetto co-diretto assieme al colosso del sax tenore Joe Lovano, mentre a Piangipane (17 aprile) duetterà con la chitarra di Roberto Taufic. Per chi ama il jazz d’Oltreoceano segnaliamo il decano Steve Kuhn, portavoce della migliore tradizione del piano trio (18 aprile, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni), i mitici Five Elements del sassofonista Steve Coleman, con il loro inarrestabile slancio modernista (21 aprile, Imola). Senza dimenticare il 9 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna la chitarra di Pat Metheny, una presenza ormai abituale in Italia, che tornerà a suonare nell’ambito di Crossroads.
Info Il calendario completo di Crossroads è su www.crossroads-it.org The complete Crossroads calendar is on www.crossroads-it.org
David Bowie at the head of a surprising line-up (with, among others, Petra Magoni, Gianluca Petrella and Christian Meyer). Enrico Rava is also scheduled to take to the stage with some pretty memorable musicians: in Rimini (22 March) he will be playing with a quintet codirected together with the tenor sax giant Joe Lovano, while in Piangipane (17 April) he’s duetting with Roberto Taufic’s guitar. For a more international flavour, from the other side of the Atlantic comes Dean Steve Kuhn, outstanding exponent of the piano trio tradition (18 April, Ferrara,
Jazz Club Torrione San Giovanni), then there’s the legendary Five Elements with their modernist sound led by saxophonist Steve Coleman (21 April, Imola). May 9 sees Pat Metheny with his guitar at the Teatro Alighieri in Ravenna. Now a regular presence in Italy, Pat returns to play once more at the Crossroads festival.
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A Parma la cultura batte il tempo
by Rossella Gottlieb
Nella città emiliana, capitale italiana della cultura 2020, è in programma un ricchissimo cartellone di eventi pensati e organizzati con l’ambizioso obiettivo di favorire il superamento delle barriere storiche e sociali. Un’occasione in più per immergersi in un contesto urbano e paesaggistico che vi sorprenderà Culture spans the centuries in Parma. Parma celebrates 2020 as Italian Culture Capital with a lavish programme of events, ambitiously designed to surmount social and historical barriers. A splendid opportunity to discover or rediscover this superb city and its surroundings Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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photo Edoardo Fornaciari
Monumento cittadino La visita al Duomo e al vicino Battistero è un must per il turista di passaggio in città City landmark A tour of the Duomo and the nearby Baptistery is a must for visitors
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta a metà gennaio, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, con una tre giorni di mostre, concerti e performance teatrali. Un gustoso assaggio di quello che intende essere l’anno 2020 per gli abitanti di Parma e per tutti i turisti che vorranno fermarsi a visitare questa splendida città e i suoi magnifici dintorni: un emozionante incalzare di spettacoli ed eventi inseriti nel quadro di Parma “Capitale Italiana della Cultura 2020”. “Il futuro del nostro Paese – ha sottolineato il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, all’indomani dell’ambito riconoscimento – si compirà se l’Italia stessa punterà sulla cultura: siamo una grande nazione che vive sopra un patrimonio materiale e immateriale immenso, dobbiamo semplicemente farcene carico e presentarlo al mondo intero”. Ed è quello che in questo 2020 cercherà di fare Parma, città che può vantare un patrimonio culturale ed artistico incredibilmente vasto, lascito dell’epoca romana e medievale, della Parma rinascimentale e barocca, borbonica e illuminista, rivoluzionaria e asburgica, della Parma contadina e della Parma imprenditrice, di quella verdiana del melodramma e della Parma delle barricate, di quella delle tradizioni popolari e della Parma innovativa e tecnologica. Ed è per promuovere la conoscenza di tutte queste anime che convivono nella città di oggi e per ricucirne il multiforme tessuto culturale, che il cartellone degli eventi di Parma2020 è particolarmente ricco e stimolante. Febbraio - Marzo 2020
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The official inauguration ceremony was held in mid-January, guest of honour the President of Italy Sergio Mattarella, with three days of exhibitions, concerts and theatre. An initial taste of what promises to be a year packed with cultural delights for the people of Parma and visitors alike. 2020 sees this splendid city and its equally magnificent surroundings host a whole series of entertainments and events as “Italian Culture Capital 2020”. “The future of Italy lies in our culture” declared Federico Pizzarotti, mayor of Parma, just after his city was awarded the prestigious role. “This is a great country with an immense tangible and intangible heritage, all we have to do is look after it and transform it into something the whole
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photo Edoardo Fornaciari
photo Edoardo Fornaciari
Il Parco Ducale è uno dei punti nevralgici della vita cittadina The Parco Ducale is one of Parma’s main hubs
Un palinsesto di bellezza, arte e creatività che si può suddividere in quattro grandi filoni: le 65 iniziative del Dossier di candidatura e gli eventi speciali; le oltre 150 iniziative sviluppate dai Comuni, dalla Provincia, dalle Diocesi, dalle imprese e delle associazioni; il programma dell’Università di Parma, con oltre 250 incontri sul tema della conoscenza; “Emilia 2020”, il programma coordinato con le vicine città di Piacenza e Reggio Emilia. Tra le iniziative del Dossier di candidatura, spiccano in particolare le iniziative legate alle “Officine contemporanee”, un insieme di mostre, produzioni teatrali e musicali, festival e cantieri-laboratorio, che indagano i diversi ambiti in cui la città di Parma si è saputa distinguere a livello nazionale e internazionale. Ecco ad esempio il tema dell’agroalimentare con la mostra “Noi, il cibo, il nostro pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile” (Galleria San Ludovico, Portici del Grano e Spazio A, fino al 13 aprile), quello delle arti figurative con “I Mesi e le Stagioni – Piazza Duomo con gli occhi di Benedetto Antelami”
La Galleria nazionale espone una ricchissima collezione di opere d’arte, tra cui quelle di Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Parmigianino, Tintoretto e molti altri The National Gallery boasts a superb art collection, with works by Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Parmigianino, Tintoretto and many others
world will appreciate”. Which is exactly what Parma will be doing this year, showcasing its vast cultural and artistic heritage spanning history – from the Romans to the Middle Ages, the Renaissance to the Baroque, the Bourbons and the Enlightenment, the Hapsburgs and the Italian revolution – and cultures – Parma the agricultural and business hub, Parma home to Verdi and opera, the Parma that took to the barricades, the Parma where traditions, innovation and technology live
seamlessly side by side. All aspects assiduously promoted by the lavish, stimulating programme of events organised under the Parma2020 umbrella, cleverly designed to weave a colourful tapestry from the different strands comprising the city today. A kaleidoscope of art, creativity and sheer beauty that can be roughly divided into four macro categories:
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In viaggio Travel Teatro Farnese Un tempo teatro di corte dei Duchi di Parma e Piacenza, il Teatro Farnese oggi è sede di concerti e rappresentazioni operistiche Farnese theater Once the court theatre of the Dukes of Parma and Piacenza, today the Farnese Theatre hosts concerts and operas
photo Edoardo Fornaciari
Food Valley Parma e il suo territorio possono vantare una lunga lista di tesori gastronomici, tra cui anche il Culatello Dop Parma and its surrounding countryside boast a long list of culinary specialities, including PDO Culatello
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Quest’anno il Teatro Regio ospita un festival speciale, dedicato al concetto di Tempo nelle arti del Novecento This year the Teatro Regio hosts a special festival dedicated to the concept of Time in the arts of the 20th century
(Battistero di Parma, maggio–novembre 2020), e la storia cittadina (“I Farnese: le arti, il potere. 1513-1731”, Complesso Monumentale della Pilotta, 21 ottobre 2020–31 gennaio 2021). E ancora “Points of view”, che trasformerà Parma in una grande accademia diffusa di fotografia, l’antologica dell’illustratore Francesco Ciccolella, la mostra curata dalla Fondazione Franco Maria Ricci, il viaggio tra i mestieri di Parma (“La via delle Forme”). Nel palinsesto anche un ricchissimo cartellone teatrale e musicale, ma anche “Imprese Aperte”, una serie di appuntamenti che tra marzo e novembre trasformeranno più di 30 aziende cittadine in altrettante porte d’accesso alla conoscenza del “genius faber” parmigiano. Febbraio - Marzo 2020
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Info www.parma2020.it
the 65 initiatives presented as part of Parma’s Candidacy Dossier and the special events; the over 150 initiatives developed by local town councils, the Provincial Council, the local dioceses, companies and associations; the University of Parma’s programme, with over 250 events dedicated to the theme of knowledge; “Emilia 2020”, the programme coordinated with the neighbouring towns of Piacenza and Reggio Emilia. Among the initiatives originally included in Parma’s Candidacy Dossier are the events linked to the outstanding “Contemporary Workshops” programme; a kermesse of exhibitions, theatrical and musical events, festivals and laboratories, which highlight all those areas in which Parma has excelled on a national and international level. The theme of farming and food is explored through the exhibition “Food, Our Planet and Us: Feeding a Sustainable Future” (Galleria San Ludovico, Portici del Grano and Spazio A, open until 13 April), figurative arts are addressed through “The Months and the Seasons – Piazza Duomo Through
the Eyes of Benedetto Antelami” (Baptistery of Parma, May–November 2020), and an important chapter in the city’s history is on show with (“The Farnese Family: Arts and Power. 1513-1731”, at the Complesso Monumentale della Pilotta, 21 October 2020–31 January 2021). Another one to watch out for is “Points of view”, which will transform Parma into a huge, scattered academy of photography, with an anthology of the works of the illustrator and graphic designer Francesco Ciccolella, an exhibition curated by the Franco Maria Ricci Foundation and a journey through Parma’s professions and crafts entitled “La Via delle Forme”. A major role in the celebrations will be played by an extensive programme of theatrical and musical events, but there is also a series of “Open for Business” appointments scheduled between March and November where over 30 local companies will open their doors to the public as access points to Parma’s “genius faber”.
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La magia di Disneyland Paris parla italiano
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Per funzionare a pieno regime questa macchina complessa ha bisogno di una truppa di oltre 15mila dipendenti, molti dei quali vengono dall’Italia. È il caso di Osvaldo del Mistero, produttore di “Frozen Celebration” The magic of Disneyland Paris with an Italian touch. When in full swing this complex machine requires an army of over fifteen thousand staff, many of them Italians. One is Osvaldo del Mistero, the producer of “Frozen Celebration” by Paolo Angelini
Frozen celebration Dietro allo spettacolo in cartellone da gennaio c’è la professionalità di Osvaldo del Mistero, italiano di origine, con una carriera nei parchi Disney di tutto il mondo The expertise behind the show scheduled from January onwards is supplied by Osvaldo del Mistero, who is originally from Italy but has worked for Disney in various parts of the world
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In viaggio Travel Da tutto il mondo Lo staff di Disneyland Paris è composto da persone di oltre 100 nazionalità diverse From all over the world The staff at Disneyland Paris includes over 100 different nationalities
La grande fantasia creativa di Walt Disney, gli scenari fiabeschi ispirati ai classici cartoon, la tecnologia e l’emozione di attrazioni mozzafiato, il sapiente dosaggio tra meccanismi tradizionali e l’uso delle tecnologie digitali più avanzate, sono gli ingredienti che rendono Disneyland Paris una delle mete più amate da piccoli, adulti e famiglie provenienti da tutta Europa e non solo. Per prendersi cura degli oltre 16 milioni visitatori che ogni anno varcano i cancelli di Disneyland Paris è necessario uno spiegamento di forze colossale, un vero e proprio esercito composto da oltre 15.000 persone, provenienti da 100 diverse nazioni. Quello che non tutti sanno è che la nazione maggiormente rappresentata tra i “cast member”, è proprio l’Italia, così come italiano è uno dei gruppi di visitatori più rappresentativi. Nelle attrazioni, nei ristoranti, nelle boutique, ma anche dietro le quinte ci sono italiani che progettano realizzano e fanno vivere agli ospiti atmosfere magiche ed emozioni indimenticabili, a conferma di come, quando fantasia e creatività fanno la differenza, gli italiani siano protagonisti. Un esempio per tutti quello di Osvaldo del Mistero, produttore di “Frozen Celebration” in scena a Disneyland Paris dall’11 gennaio 2020. Una brillante carriera iniziata da receptionist al Disney’s Hotel Newport Bay Club, poi in Florida, al Walt Disney World Resort, senza perdere di vista la passione per danza e spettacolo. Torna a Parigi come ballerino e intanto continua a studiare recitazione, con l’obiettivo di diventare produttore di uno spettacolo completo. Opportunità o sogno? “Entrambi-risponde Osvaldo- ho sempre voluto lavorare all’estero per un gruppo internazionale. Disneyland Paris mi ha permesso di accedere a questo sogno e di poter avere una carriera ricca e variata, che mi ha consentito di sviluppare le mie competenze fino a raggiungere la posizione che occupo oggi”. Un sogno gratificante quanto impegnativo, così come vivere a Parigi. “Lavorare in una citta multietnica e multiculturale come Parigi - conferma Osvaldo- e a maggior ragione per una società multi-nazionale come la Walt Disney Company è un’esperienza che ha cambiato completamente la mia vita. Ogni interazione con i miei colleghi provenienti da tutto il mondo è un’occasione per costruire una mentalità più aperta e tollerante, che accoglie le sfide e le diversità con entusiasmo”. È la magia di Disneyland Paris.
Grande richiamo Sono più di 16milioni i visitatori rapiti ogni anno dalla magia di Disneyland Paris Mega attraction Over 16 million visitors are enchanted by the magic of Disneyland Paris every year
Walt Disney’s imagination and creativity, the fairytale scenarios inspired by classic cartoons, the technology and the thrill of the attractions, the skilful mix between traditional rides and the use of the most advanced digital technologies, are all what make Disneyland Paris one of the most popular destinations for children, grown-ups and families from all over Europe and beyond. Taking care of the 16 million plus visitors who flock to Disneyland Paris every year is a mammoth task, requiring an army of over 15,000 people from 100 different countries. But what not many people know is that in this cast of thousands Italy supplies more Disney workers than any other nation, just as the Italians comprise a hefty share of the park’s visitors. On the rides, in the restaurants, in the boutiques and behind the scenes are Italians who design, create and enable some of the magical atmospheres which thrill visitors with such unforgettable emotions. Confirming the Italian gift for imagination and creativity. One example is Osvaldo del Mistero, producer of the new “Frozen Celebration” at Disneyland Paris from 11 January 2020. A brilliant career which started as a relatively lowly receptionist at Disney’s Newport Bay Club Hotel,
before moving to the Walt Disney World Resort in Florida, but always accompanied by his passion for theatre and dance. He returned to Paris as a dancer and continued to study acting, with the dream of becoming a show producer. An opportunity or a dream? “Both!” exclaims Osvaldo. “My ambition was to work abroad for an international group and Disneyland Paris fits the bill, plus offering me a rich and varied career, allowing me to develop my skills up to the position I occupy today.” A dream as rewarding as it is demanding, just like living in Paris. “Working in a multi-ethnic and multicultural city like Paris - confirms Osvaldo - and even more so for a multinational company like the Walt Disney Company, is an experience that has completely changed my life. Each interaction with my colleagues from all over the world is an opportunity to build a more open and tolerant mentality, which welcomes challenges and diversity with enthusiasm.” The magic of Disneyland Paris.
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In viaggio Travel Sempre in parata Le sfilate lungo la “Main street� sono uno dei momenti clou del programma del parco tematico francese Always on parade The Main street parades are one of the iconic moments for visitors to the Paris theme park
Grazie alla bravura del cast, i personaggi della scuderia Disney prendono vita ogni giorno per la gioia del pubblico Disney characters come alive every day to the joy of the public thanks to the skills of the staff
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È il più noto e il più misterioso dei castelli costruiti da Federico II di Svevia. Una struttura dove il numero “otto” ricorre in ogni elemento, a testimoniare uno stretto legame con l’infinito The enigma of Castel del Monte. The best known and most mysterious of the castles built by Emperor Frederick II Stupor Mundi is dominated by the recurring theme of the number “eight”, testifying to a close link with the infinite by Antonio Longo
Meta ideale Castel del Monte è al centro di un territorio ricco dove l’agricoltura ha scolpito il paesaggio Ideal destination Castel del Monte lies at the centre of a wealthy countryside shaped by farming
L’enigma di Castel del Monte Photo Michele Di Donato
Un enigmatico castello medievale? O un tempio iniziatico dai connotati esoterici, una cattedrale “laica” simbolo del potere imperiale, un osservatorio spaziale, un luogo in cui si studiava il volo dei falchi? L’umana fantasia, soprattutto quella di studiosi e ricercatori, è stata stuzzicata nei secoli per cercare di comprendere cosa sia stato realmente Castel del Monte, capolavoro dell’architettura medievale, fatto costruire nella prima metà del XIII secolo dal poliedrico Imperatore Federico II di Hohenstaufen di Svevia. Si tratta del maniero federiciano più noto, ma anche del più enigmatico, situato nell’entroterra di Andria, ad una cinquantina chilometri dall’aeroporto di Bari. Si scorge all’orizzonte già da lontano, da qualsiasi direzione si arrivi, adagiato com’è su un’altura Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Ottagonale Le forme geometriche del cortile interno Octagonal The geometric shapes of the internal courtyard
dalla quale domina tutta la regione circostante, dal Golfo di Manfredonia al Gargano Meridionale. La sua sagoma inconfondibile si staglia con le sue maestose ed armoniose forme: 24 metri di altezza, 56 di larghezza. Lo stile architettonico “ibrido”, in cui influenze occidentali si mescolano a elementi orientaleggianti, simbolo di fusione di popoli e di culture, è dominato dalla ricorrente presenza del numero “otto”, emblema dell’infinito, dell’intreccio tra vita e morte, a metà strada tra sacro e profano, tra Oriente ed Occidente. Attorno al cortile ottagonale si dispongono infatti, sia al piano terra che al primo piano, otto ampie sale a pianta trapezoidale, che formano un ottagono sui cui angoli si innestano otto torri di forma analoga. Perfetta commistione tra la forma quadrata, simbolo dell’umano, e il cerchio, simbolo del divino. Nel 1996 Castel del Monte è stato inserito nell’elenco dei beni dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco, in quanto “possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l’armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal Nord dell’Europa, dal mondo Musulmano e dall’antichità classica. È un capolavoro unico dell’architettura Febbraio - Marzo 2020
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Posizione elevata Il castello sorge nel territorio del comune di Andria su una imponente altura Standing tall The castle lies within the municipality of Andria, built on an imposing hill
An enigmatic medieval castle? Or a hieratically exotic temple, a lay cathedral exalting imperial power, an observatory, an eyrie to follow the flight of hawks? Human ingenuity, particularly the ingenuity of scholars and researchers, has been piqued for centuries in trying to work out what Castel del Monte, a masterpiece of medieval architecture built in the first half of the thirteenth century by the polymath Frederick II Hohenstaufen
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Solo dall’alto si riesce ad apprezzare completamente il genio del progettista The true genius of the castle’s architect can only be fully appreciated from above
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Grandi volumi Una delle sale che scandiscono l’interno del castello Echoing chambers One of the castle chambers
medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore: Federico II di Svevia”. Circumnavigare il castello, nell’assordante silenzio che lo circonda, riporta il visitatore indietro nel tempo. Luogo gioioso in cui si sono celebrati matrimoni tra nobili, ma anche roccaforte utilizzata come prigione, dimora di pastori erranti e covo di briganti, nel 1876 è stato acquisito al patrimonio dello Stato che ha provveduto a restaurarlo. Nella sua struttura principale il manufatto ha resistito alle intemperie del clima e alle ruberie del passato. Il suggestivo panorama che si può ammirare dal terrazzo, lì dove cielo e terra si incontrano in un inestricabile intreccio, regala uno scenario che lascia senza fiato, con i colori intensi della terra di Puglia che abbagliano. Inevitabile alzare gli occhi al cielo per ammirare lo scorcio di azzurro incorniciato dalla forma ottagonale, così come addentrarsi e perdersi nelle sale per respirare un passato carico di significati e simboli per giungere, salendo e scendendo dalle scale a chiocciola delle torri, nella stanza del trono. Info www.casteldelmonte.beniculturali.it
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approach it from, perched on a hill dominating the whole of the countryside around, from the Gulf of Manfredonia to the southern part of the Gargano peninsular. At 24 metres high and 56 wide the castle’s majestic, harmonious profile is unmistakable. Its hybrid architectural style, in which western influences mix with oriental elements, symbol of fusion of peoples and cultures, is dominated by the recurring presence of the number “eight”, the emblem of infinity, the intertwining of life and death, the sacred and profane, the East and West. Eight large trapezoidal halls on both the ground floor and the first floor are grouped around the octagonal courtyard to form an octagon with eight octagonal towers at each corner. The perfect combination of the square, the symbol of the human, and the circle, the symbol of the divine. In 1996 Castel del Monte was added to the list of UNESCO’s World Heritage sites: “it has an exceptional universal value for the perfection of its forms, the harmony and the fusion of cultural elements stemming from Northern Europe, from the Muslim world and from classical antiquity. It is a unique masterpiece
of medieval architecture, which reflects the humanism of its founder: Frederick II of Swabia.” A walk round the eerily quiet of the castle takes the visitors back in time. In its chequered past this has been a joyful place where marriages between nobles were celebrated, but also a stronghold used as a prison, home to wandering shepherds and a brigands’ den. It was purchased by the Italian state in 1876 and renovated. The main structure of the building has withstood centuries of weathering and raids. The view from the terrace, where heaven and earth meet in a dazzling display of intense colour that only Puglia can offer, is truly stunning. Equally irresistible is the glimpse of blue framed by the octagonal shape of the courtyard, and the pleasure of wandering in and out of the magnificently proportioned chambers dense with symbols and a sense of the past before climbing the spiral stairs of the towers to the throne room.
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Effetto Quellenhof Il suo nome per esteso è “Quellenhof Luxury Resort Passeier”, un grande albergo a 5 stelle a pochi minuti da Merano. Luogo di elezione per chi ama saune e bagni turchi, grazie ad una wellness area di 10mila metri quadrati. Siamo andati a visitarlo… The Quellenhof effect. The Quellenhof Luxury Resort Passeier. This is the full name of the large 5-star hotel located just a few minutes from Merano, a favourite destination of sauna and steam-bath enthusiasts thanks to its 10,000 m² wellness area. We went to visit… by GIOVANNI DE LUCA
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L’Acqua Family Park, spazio a misura di bambino The Acqua Family Park is designed for children
Le nuove frontiere del lusso si giocano su una delicata gestione del tempo, unico vero valore assoluto della nostra vita. Un concetto che Heinrich Dorfer, patron del Quellenhof Luxury Resort Passeier, ha ben chiaro, trasformando l’albergo di famiglia in una struttura di alta hotellerie, dove potersi riappropriare del proprio tempo, puntando sul massimo relax. I Dorfer gestiscono il Quellenhof dal 1923, dopo aver rilevato una storica locanda della zona, fondata nel lontano 1897, oggi totalmente inglobata nel resort. La proposta delle attività è ampia e quando a fine settembre abbiamo visitato la struttura il programma settimanale proposto agli ospiti era degno di un ritiro per triatleti professionisti: discesa in corda doppia vicino alla cascata con la guida Febbraio - Marzo 2020
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68 Linee moderne L’ingresso del Quellenhof Luxury Resort Passeier Modern design The entrance of the Quellenhof Luxury Resort Passeier
The new frontiers of luxury are centred on the delicate balance of time, the only absolute value in our lives. The owner of the Quellenhof Luxury Resort Passeier Heinrich Dorfer has clear ideas on this and has turned the family hotel into a high-end structure
where guests can regain control of their time as they revel in total relaxation. The Dorfer family has been running the Quellenhof since 1923 after taking over a renowned local inn founded back in 1897 that is, today, fully incorporated into the hotel structure.
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alpina Erwim Mairginter, volo in parapendio, arrampicata a Stulles sulla nuova ferrata, tarzaning nel Passirio. Senza dimenticare la possibilità di mettersi alla guida di un quad con cui affrontare il percorso cross nella pista di cui è dotato il Quellenhof. Per gli animi meno ardimentosi c’è poi il golf, con la possibilità di confrontarsi con uno splendido campo a 18 buche situato ad una decina di minuti dal resort, una delle attività più apprezzate da chi sceglie questa struttura per staccare la spina e dedicarsi totalmente a se stesso. Ma non occorre necessariamente uscire dal Quellenhof per divertirsi, perché, senza nulla togliere alla Val Passiria e alle sue bellezze, l’albergo è in realtà il paradiso per chi ama saune e bagni turchi, offrendo agli ospiti una delle più grandi e moderne Spa dell’Alto Adige, con un’area wellness di 10mila metri quadrati. Il cinque stelle ha 200 stanze, sapientemente suddivise in varie strutture ricettive, l’una collegata all’altra, in modo che l’ospite abbia sempre la possibilità di trovare i propri spazi e di vivere nella massima tranquillità la propria vacanza. Il punto di forza è la grande sauna dove varie volte al giorno gli ospiti sono invitati a partecipare all’Aufguss, il rituale delle gettate di vapore, condotto da una coppia di sauna meister di grande esperienza e reso ancora più avvincente grazie ad un impianto multimediale capace di trasformare la sauna in un vero e proprio teatro. Ai bambini, a cui non è consentito l’accesso a questa zona di benessere, è invece dedicata una grande piscina con scivolo a spirale (che gli adulti possono invece utilizzare) dove passare ore di divertimento in totale sicurezza. Potrà forse sembrare strano, ma il Quellenhof Luxury Resort Passeier è
Idee chiare A guidare il Quellenhof oggi c’è Heinrich Dorfer. A sinistra: per gli amanti del golf, un green di montagna a 18 buche. Sotto: il “Quellenhof Gourmetstube 1897”, ristorante elegante con un menù di alta scuola Knowing what he wants Today, the Quellenhof is Heinrich Dorfer. Left: an 18-hole mountain course for golf lovers. Below: the elegant Quellenhof Gourmetstube 1897 restaurant offers a first-class menu
The sports offer is extensive and when we visited the hotel, in late September, the weekly programme available to guests was worthy of a professional triathlete retreat: abseiling near the waterfall with mountain guide Erwim Mairginter, paragliding, climbing a new via ferrata at Stulles and Tarzaning in the Passirio gorge, not to mention the chance to ride a quad on the Quellenhof’s crosscountry track. The less adventurous can play golf, with an opportunity to test their game on a splendid 18-hole course just ten minutes from the resort – one of the most popular pastimes of those choosing to switch off and focus on themselves at this hotel. Nor is there any need to leave the Quellenhof in search of pastimes because, without detracting from Val Passiria and its beauty, the hotel is a paradise for sauna and
steam-bath enthusiasts, offering guests one of the largest and most modern spas in South Tyrol in a 10,000 m² wellness area. This 5-star hotel boasts 200 rooms, cleverly spread across several hospitality structures, each one linked to the other, meaning guests can always find their ideal space and enjoy their holiday in total tranquillity. Its strong point is a large sauna where several times a day guests are invited to participate in an Aufguss ritual featuring jets of steam. Conducted by a couple of highly experienced Sauna Meisters, this is made all the more appealing by a multimedia system that turns the sauna into a veritable theatre of sound. Children are not allowed in this wellbeing zone but there is a large swimming pool with a spiral slide (also
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anche un albergo per famiglie, in cui si mette a disposizione dei genitori l’assistenza di uno staff di animatori che si occupano dei più piccoli, lasciando i grandi liberi di rilassarsi senza pensieri nel “mondo delle saune”. Completa l’offerta indoor una sala giochi a disposizione dei bambini, una palestra di arrampicata per i piccini, una sala cinematografica, oltre a palestre, campo da golf virtuale per allenarsi sui green di tutto il mondo e una infinità di altre proposte. Poi c’è l’aspetto più squisitamente gourmet con il ristorante à la carte “Quellenhof Gourmetstube 1897” gestito dallo Chef Michael Mayr, alla guida di una brigata giovane creativa, in attesa di una meritata stella Michelin. Non meno suggestivo il primo Ristorante Teppanyaki in Alto Adige con cucina giapponese dello Chef Roman Vidovic, dal quale si gode anche di una splendida vista sulla valle. Quindi, riassumendo, il Quellenhof Luxury Resort Passeier è una splendida destinazione sia che vogliate provare l’adrenalina degli sport estremi, sia che desideriate trascorrere una settimana fra i vapori di una delle più belle saune in cui siamo stati. Servizio di livello, prezzi in linea con l’offerta di un cinque stelle, ma con la sensazione di essere a casa e non in un grande resort. Ed è questa forse la vera differenza fra un albergo di lusso e il Quellenhof Luxury Resort Passeier. Febbraio - Marzo 2020
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Siamo al top Ai clienti più esigenti l’albergo offre la possibilità di soggiornare in chalet dotati di piscina privata The very best The hotel offers its most discerning clients the option of staying in a chalet with a private pool
Info www.quellenhof.it
open to adults) where they can spend hours having fun in absolute safety. It may seem strange but the Quellenhof Luxury Resort Passeier is also a family hotel where parents can avail of a staff of entertainers to look after little ones, leaving the adults free to relax in the “sauna world” without worry. Completing the indoor offer is a children’s games room, a climbing wall for little ones and a cinema as well as gyms, a virtual golf course on which to train on greens worldwide and countless other options. There is also a more exquisitely gourmet feature: the Quellenhof Gourmetstube 1897 à la carte restaurant run
by Chef Michael Mayr. He heads a young and creative brigade awaiting their well-deserved Michelin star. No less appealing is South Tyrol’s first teppanyaki restaurant serving Japanese cuisine by Chef Roman Vidovic and commanding splendid views of the valley. To conclude, the Quellenhof Luxury Resort Passeier is a splendid choice, whether you crave the adrenalin rush of extreme sports or wish to spend a week soaking up the steam in one of the loveliest saunas we have ever visited. The standard of service and prices are in keeping with the 5-star offer but bring a sense of being at home rather than in a large hotel. This is perhaps the genuine difference between a luxury hotel and the Quellenhof Luxury Resort Passeier.
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Photo Piero Capannini
Ivan Federico, l’italiano che vola alto
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Lo skateboarder torinese è uno dei pochissimi europei che alle prossime Olimpiadi di Tokyo potrà contendere la medaglia d’oro ai “mostri sacri” d’Oltreoceano Ivan Federico, high-flying Italian. The Turin-based skateboarder is one of the very few Europeans in the running for a gold medal among the standouts from overseas at the next Tokyo Olympics by Alessio Caprodossi
Photo Piero Capannini
Un predicatore nel deserto che non cammina ma vola, regalando entusiasmo tra un ollie, un airwalk e le altre manovre eseguite con la tavola di legno. Ivan Federico non ha illustri predecessori da imitare né compagni da trascinare, perché fa tutto da solo e con le sue gesta porta in alto il tricolore italiano in uno sport dominato da americani, brasiliani e australiani. Il ventenne torinese è l’unico europeo in grado di sfidarli e batterli, come successo agli ultimi X Games dello scorso agosto a Minneapolis. Per questo è parte della “big family”, il gruppo dei fenomeni della tavola che la prossima estate debutteranno alle Olimpiadi di Tokyo, alla caccia di una medaglia d’oro storica. Ivan, com’è nata la passione per lo skate? “Ho iniziato con lo snowboard perché mi piace andare in montagna e sulla neve, poi però ho iniziato con lo skate e non mi sono più fermato perché è la cosa che mi dà le migliori sensazioni”. Quanto tempo dedichi agli allenamenti? “Non ne faccio una questione di ore perché dipende dalle mie sensazioni, dagli acciacchi e dal meteo. Non ho orari predefiniti o preferiti, quando sto bene esco e vado a divertirmi”.
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Musa ispiratrice “La scintilla con lo skate è nato grazie a un cartone animato” (foto Piero Capannini) Inspiring muse “My passion for skateboarding grew out of a cartoon” (photo Piero Capannini)
A lone voice crying in the wilderness perhaps, but one gifted with wings, thrilling onlookers with his ollies, airwalks and other tricks performed on the plywood board. Ivan Federico has no illustrious predecessors to imitate or companions to enthuse, because he does it all on his own. By his feats he keeps the Italian flag flying high in a sport dominated by Americans, Brazilians and Australians. This twenty-yearold from Turin is the only European who can challenge and beat them, as he did at the latest edition of X Games last August in Minneapolis. This is why he is one of the “big family”, the group of the most phenomenal skateboarders debuting next summer at the Tokyo Olympics in the hunt for a historic gold medal. Ivan, how did you get your passion for skateboarding? “I started with snowboarding because I love the mountains and snow, but then I took to skateboarding and never stopped, because it’s the thing that thrills me most.”
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“Prima di prendere lo skate, per caricarmi indosso le cuffie e ascolto il rap di Trippie Redd a tutto volume” “Before I skate, I slip on my headphones and I listen to Trippie Redd rapping full blast” Qual è il livello dello skateboarding in Italia e dove va più forte? “Lo skate sta crescendo in modo esponenziale da noi, ma siamo ancora indietro rispetto ai Paesi con maggiore tradizione, come Stati Uniti, Brasile, Australia, Francia e Canada”.
What are your mediumlong term goals? “I want to learn new tricks (skateboarding manoeuvres–ed.) and take part in the Tokyo Olympics. Everything else will follow from that.”
Hai un modello che ti ispira? “Guardo video in continuazione ma non ho un idolo, perché sono totalmente focalizzato su me stesso e su come migliorare”. Qual è lo spirito che si respira in gruppo durante le gare? “Nello skate non ci sono rivali, c’è chi è più o meno simpatico, ma siamo una grande famiglia. In gara ognuno cerca di superare gli altri, ma non c’è l’aggressività tipica di altri sport”. Quali sono gli obiettivi a medio-lungo termine? “Voglio imparare nuovi trick (le manovre eseguite con lo skate, nda) e giocarmi le Olimpiadi a Tokyo. Tutto il resto viene dopo”. A livello alimentare, lo skater segue una dieta per prepararsi alle gare? “Dovrei seguire una dieta perché mangiare bene è tutto, tuttavia quando sei in viaggio per tanto tempo non è semplice rispettare la tabella di marcia. Viceversa, quando sono a casa sono più attento e prediligo prodotti naturali”. Come trascorri il tempo libero? “Adoro stare con la mia fidanzata, ascoltare la musica, ritrovarmi con i miei amici e, ovviamente, skateare ovunque sia possibile”. A proposito di amici, con l’aumento degli impegni e i primi successi come vivono loro il rapporto con uno degli skater più forti del mondo? “I miei amici conoscono i miei obiettivi e mi supportano, tra noi non è cambiato nulla anche perché io sono sempre lo stesso”. Qual è il luogo che sogni di visitare? “Mi piacerebbe tanto andare a Tokyo e se il destino mi assiste tra non molto esaudirò il mio desiderio”. Hai mai immaginato cosa verrà per te dopo la skateboarding? “Non ci ho mai pensato e non è ancora il momento di farlo, perché sono totalmente focalizzato sugli obiettivi del presente”.
What about food? Does the skater follow a diet to prepare for competitions? Amici inseparabili “Non ho una giornata tipo, ma non mi separo mai dal mio skate” (foto Piero Capannini) Inseparable friends “I don’t have a typical day, but I never part with my skate” (Photo Piero Capannini)
How much time do you spend training? “I don’t make it a matter of hours because it depends on the way I feel, bumps and bruises or the weather. I have no set or preferred times. When I feel good I just go out and have fun.” What is the level of skateboarding in Italy and where is it strongest? “Skate is growing exponentially here, but we still lag behind the countries with the strongest tradition, like the United States, Brazil, Australia, France and Canada.” Do you have a model that inspires you? “I watch videos all the time but I don’t have an idol, because I’m totally focused on myself and how to improve.” What is the spirit that you breathe in a group during the competitions? “In skate there are no rivals, maybe some people are more or less likeable, but we’re just one big family. At events, everyone is trying to outdo the others, but there is none of the aggression typical of other sports.”
“I should follow a diet because eating well is crucial. But when you’re traveling a lot it’s not easy to respect the rules. Of course at home I’m more careful and I favour natural products.” How do you spend your free time? “I love hanging out with my girlfriend, listening to music, meeting up with my buddies and, of course, skating wherever possible.” Speaking of friends, with the increase in commitments and the first successes, how do they relate to one of the world’s strongest skateboarders? “My friends understand my aims and they support me. Nothing has changed between us, partly because I’m just the same as ever.” What’s the place you dream of visiting? “I’d love to go to Tokyo and if the fates are kind I’ll soon have my wish.” Have you ever imagined what will become of you after skateboarding? “I’ve never thought about it and it’s not the time to do it yet, because I’m totally focused on my objectives in the present.”
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Per info: http://5x1000.cefaonlus.it
FRANKFURT
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Air news
Linz
MUNICH
Graz
Seminari per volare rilassati
Milano Torino
Venezia
Verona
MXP
Bologna
Air Dolomiti fornisce supporto all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e a Lufthansa nell’organizzazione di seminari per superare la paura di volare.
Pisa
Firenze
Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Milano Malpensa l’1-2 febbraio, a Venezia il 15-16 febbraio e a Verona il 14-15 marzo.
Bari
Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
Fly in relax seminars Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, supports the organization of “Fly in relax seminars”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned during a flight together with your trainer. Next seminars will take place in Milan Malpensa on 1-2 February, in Venice on 15-16 February and in Verona on 14-15 March. More information on: www.paura-di-volare.it
Tratte operate da Routes operated by Tratte operate in Mixed Operations Mixed Operations Routes
eJournalswww.boardconnect.aero Inflight entertainment: Grazie al sofisticato sistema di Inflight Entertainment tutti i passeggeri possono ora accedere gratuitaUn’ampia scelta di quotidiani e riviste digitali per il tuo viaggio, gratuitamente a disposizione. mente unaservizio serie di contenuti: giornali, magazines, video, musica* e giochi. Come fare? L’accesso è Scopriad il nuovo eJournals per i passeggeri Air Dolomiti. e non è necessario scaricare alcuna applicazione. È sufficiente impostare il proprio rapido e semplice A wide choice of newspapers and magazines dispositivo (smartphone, tablet, laptop) in modalità aereo prima del decollo e attivare la connessione is now available and free for Air Dolomiti Enjoy the newimpostazioni: eJournals service wi-fipassengers. dalle proprie ENWiFi_seat_01to15 oppure ENWiFi_seat_16to32 in base alla fila Digitale Zeitungen und Zeitschriften nun occupata. E-journals: persind i giornali e magazines il sistema permette il download in formato pdf della kostenlos für unsere Air Dolomiti Passagiere testata desiderata, che Entdecke sarà quindi leggibile in qualsiasi momento. I video, giochi, musica sono distriauf all unseren Flügen verfügbar. die große Auswahl unseres eJournals. buiti in modalità streaming e quindi disponibili solo a bordo. * Necessaria registrazione al provider Napster http://service.airdolomiti.it/mediatrack
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Passengers can now access a range of free newspapers, magazines, videos, music* and games through our sophisticated In-flight Entertainment system. Access is fast and easy, no app is required. Simply set your device (phone, tablet, laptop) to airplane mode and activate the appropriate wi-fi for your seat: either ENWiFi_seat_01to15 or ENWiFi_seat_16to32. 18/07/2016 12:30:45 E-journals: newspapers and magazines can be downloaded in pdf and read at your leisure. Videos, games and music are in streaming and only available on board. * Only available for registered Napster users
Photos & video on board Fare fotografie e riprese video a bordo è permesso solamente nel caso in cui non leda in alcun modo la privacy degli altri passeggeri e del personale di volo. Il cabin crew è autorizzato in qualsiasi momento a negare il permesso di effettuare fotografie o video Taking photos or making videos is only permitted on board if it does not infringe on another person’s personal rights. The crew is authorized to forbid taking pictures or making videos on board at any time. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
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Uffici di conciliazione Arbitration boards
Se viaggia privatamente, in caso di controversie relative al volo e nello specifico: ◆◆ negato imbarco, ritardi prolungati o cancellazione di voli ◆◆ distruzione, danneggiamento, smarrimento o trasporto ritardato del bagaglio
If your journey is a private one, then in the case of flight disputes such as
◆◆ violazioni di obblighi relativi al trasporto di passeggeri disabili o passeggeri con ridotta mobilità
• denied boarding, long delays or cancellation of flights
ha il diritto di rivolgersi agli uffici di conciliazione sotto indicati.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V) È l’ufficio indipendente di conciliazione della Germania per il trasporto pubblico di passeggeri. Air Dolomiti è membro di SÖP e pertanto desideriamo informarla che può inoltrare una richiesta di conciliazione gratuita per qualsiasi controversia, a condizione che: ◆◆ abbia già esposto questi problemi ad Air Dolomiti e non abbia ricevuto risposta entro due mesi; ◆◆ non sia soddisfatto del modo in cui il suo problema è stato affrontato o non concordi con la gestione del suo risarcimento da parte di Air Dolomiti; ◆◆ la sua pretesa economica vada da un minimo di 10 Euro a un massimo di 5.000 Euro; ◆◆ la sua controversia non sia già, o non sia stata, pendente dinanzi a un giudice o sia già stata risolta; ◆◆ si tratti di un viaggio privato. Per informazioni: https://soep-online.de/welcome.html; https://soep-online.de/request-form-flight.html
Sistema ODR (On-line Dispute Resolution) È la piattaforma messa gratuitamente a disposizione dall’Unione Europea per consentire a consumatori nell’UE o in Norvegia, Islanda e Liechtenstein di risolvere le controversie senza dover andare in tribunale. Un organismo di risoluzione delle controversie è un’organizzazione imparziale che aiuta i consumatori a trovare una soluzione extragiudiziale, facendo risparmiare tempo e denaro rispetto a una causa in tribunale. La piattaforma ODR è di facile utilizzo e guida gli utenti attraverso l’intera procedura. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e ha scadenze integrate per la risoluzione dei reclami. Per informazioni: www.airdolomiti.it/customer-relations
• the destruction, damage, loss or delayed transportation of baggage, or • breaches of duty in the transportation of disabled passengers or passengers with reduced mobility you have the right to contact an Arbitration Body.
SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V.) SÖP is Germany’s independent arbitration board for public passenger transport that oversees all carriers. Air Dolomiti is a member of SÖP and we would like to inform you that there is the possibility to ask for a conciliation process free of charge if you have concerns relating to: provided that: you have already contacted Air Dolomiti about your concerns and have not received a reply within two months, or • you are dissatisfied with the way your concern has been handled or disagree with how your claim was processed by Air Dolomiti • your financial claim amounts to at least 10 euros and no more than 5,000 euros • your concern is not already, or has not been, pending before a court or has been settled • your trip is a private trip https://soep-online. de/welcome.html; https://soep-online. de/request-form-flight. html
Febbraio - Marzo 2020
Air Dolomiti In-flight Magazine
ODR (Online Dispute Resolution) The ODR platform is an alternative dispute resolution made available by the European Union for all European Citizens and consumers of Norway, Liechtenstein and Island. The platform is user friendly and free of charge, the out of court procedure is timesaving as the request hast o be handled within given timelimits. For further information: www.airdolomiti.eu/ customer-relations
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Air Dolomiti
Informazioni passeggeri Passenger information
Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures
Bagaglio a mano È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.
Oggetti pericolosi Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
Dispositivi elettronici Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dalla chiusura delle porte dopo l’imbarco fino al momento dell’atterraggio. Dopo l’atterraggio e fino all’arrivo all’area di parcheggio non è consentito effettuare/ricevere chiamate telefoniche. Dispositivi quali cellulari, eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé. I laptop devono essere spenti e riposti nel bagaglio a mano nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio e possono essere usati alla quota di crociera. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.
Alcolici e superalcolici Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.
Cabin baggage
Electronic devices
One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.
All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until landing. After landing it is not possible to make/receive phone calls until the arrival at the parking position.
Dangerous articles International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*
Devices such as mobile phones, eBook readers, e-Games and tablets may be held securely in your hands. Laptops must be switched off and stowed in the hand baggage during taxi, take off and landing but may be used at cruising altitude. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off while on board. Please pay attention to crew announcements
Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area).
Alcohol
* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
Smoking
Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
Divieto di fumare Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
issue 148
Air Dolomiti
Regole di sicurezza negli aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: ◆◆ dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); ◆◆ i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); ◆◆ dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); ◆◆ per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; ◆◆ possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; ◆◆ gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita.
Security measures for hand luggage at European Union Airports
Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:
All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;
◆◆ presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; ◆◆ estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.
• all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted; medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the dutyfree shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.
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Gluten free Per tutti i passeggeri intolleranti al glutine, su tutte le tratte sono disponibili, fino ad esaurimento scorte, snack gluten free dolci e salati del marchio Schär, leader europeo del senza glutine. I passeggeri di business class hanno la possibilità di richiedere il pasto speciale gluten free entro le 24 ore antecedenti il volo. For passengers suffering from gluten intolerance, sweet and savoury gluten free snacks from Schär, Europe’s leading gluten free brand, are available on all routes while stocks last. Business class passengers can request a gluten free meal up to 24 hours before departure Febbraio - Marzo 2020
Air Dolomiti In-flight Magazine
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
Air Dolomiti
I nostri Partner Partnership
McFIT Italia GoetheZentrum L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum è partner del Goethe-Institut, la più importante istituzione culturale tedesca all’estero. Da oltre 50 anni è una presenza attiva a Verona e in provincia, sia dal punto di vista culturale che linguistico. Organizza seminari, conferenze, mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali. Si propongono corsi di lingua tedesca a tutti i livelli con un programma differenziato per adulti e giovani. Grazie alla collaborazione tra le due parti, i passeggeri di Air Dolomiti, presentando la carta d’imbarco che non superi la settimana di effettuazione del volo, potranno godere di una riduzione del 10% sulla quota di corsi collettivi ed individuali di lingua tedesca da seguire presso la sede dell’Istituto. Per maggiori informazioni: www.goethezentrum.org The Italian-German Cultural Institute/Goethe-Zentrum is partner of the Goethe-Institut, the most important German cultural Institution outside Germany. For over 50 years it has been an active presence in Verona from a cultural and a linguistic point of view. The Institute organizes seminars, conferences, exhibitions, concerts, film screenings and theatrical performances. Moreover, it offers German language courses for both adults and young people. Air Dolomiti’s passengers and their families may benefit from a 10% discount by presenting their boarding card (the Air Dolomiti flight must have been completed at least 7 days before the request) on individual and group language courses. Further information: www.goethezentrum.org
McFIT Italia fa parte del gruppo RSG Group GmbH, e rappresenta la più grande community del Fitness in Europa. Siamo presenti con oltre 250 centri in Germania, Italia, Spagna, Austria, e Polonia e la membercard rilasciata al momento dell’iscrizione permette l’accesso a tutti i nostri centri europei. Avrete la possibilità di allenare il vostro corpo a 360 gradi, oltre ad avere attrezzatura completa e di ultima generazione. Offriamo corsi sia live con l’istruttore in sala, sia virtuali con il nostro programma CYBEROBICS®, durante tutto l’orario di apertura del centro. CYBEROBICS® è anche un’app che offre corsi fitness virtuali dei quali è possibile usufruire in ogni momento, indipendentemente dal momento della giornata, dal luogo in cui ci si trova e dagli orari di apertura dei centri fitness. Permette agli utenti di allenarsi in luoghi da sogno e con la guida dei migliori trainer, che generalmente soltanto le star di Hollywood possono ingaggiare come personal trainer. Grazie alla partnership con Air Dolomiti, presentando il vostro biglietto aereo, avrete la possibilità di sottoscrivere un abbonamento Open di una durata di 15 mesi, di cui 3 gratis, e usufruire di uno sconto di oltre il 35% (19,90 € al mese anziché 23,90 € per 12 mesi, 20 € membercard anziché 30,00 €, + 3 mesi in omaggio). Per ulteriori informazioni visita il sito www.mcfit.com e scrivi a: marketingitalia@mcfit.com
McFIT Italia is part of the RSG Group GmbH, the first fitness community in Europe. We are present, with more than 250 Clubs, in Italy, Spain, Germany, Poland and Austria. The McFIT Membercard allows its owner to enter all the McFIT gyms all over Europe. You will have the possibility to train your body using the latest gym equipment, and we offer live training classes and virtual courses, by CYBEROBICS® program, during all day. CYBEROBICS® is also an app that you can use in every moment under the guidance of the best trainers in the world, who only Hollywood stars can engage as a personal trainer. Thanks to Air Dolomiti partnership just showing your boarding pass, you will have the possibility to subscribe an Open membership, for the duration of 15 months, including 3 month for free, with a 35% discount (19,90 € per month rather than 23,90 € per 12 months, 20 € membercard rather than 30,00 €, + 3 months for free). For more information www.mcfit.com and please contact us: marketingitalia@mcfit.com
GoOpti Solitamente andiamo in auto o con mezzi pubblici che sono più economici. Non sarebbe bello trovare una soluzione che ci permetta di raggiungere l’aeroporto senza rinunciare alla comodità o a buon prezzo? Ora si può! Provate GoOpti! GoOpti è il servizio di trasferimenti per gli aeroporti più esteso in Nord Italia con autisti professionisti a prezzi davvero convenienti. La piattaforma online (www.goopti.com/it) permette di prenotare il proprio transfer, condiviso o privato, offrendo anche la possibilità di essere presi direttamente a casa, risparmiando così sui costi di benzina, parcheggio e pedaggio dell’autostrada. Con GoOpti l’aeroporto è veramente sotto casa! GoOpti e Air Dolomiti sono liete di offrirti un 7% di sconto su tutta la rete GoOpti. Sconto valido solo su voli con codice EN. Vai su www.goopti.com/it/posti/air-dolomiti-1 e prenota il tuo trasferimento scontato da/per l’aeroporto. When traveling, the problem is always the same: how to get to the airport? Usually we think of two options: by car, which is convenient or by public transport, which is cheap. Wouldn’t be nice to find a solution that would allow you to reach the airport without giving up on either the comfort or the good price? Now you can! Try GoOpti! GoOpti is the largest airport transfer network in Northern Italy with professional drivers and affordable prices. The online platform (https://www.goopti.com/en/) allows you to book your transfer, shared or private, also offering the possibility of being picked up at home, thus saving on gasoline costs, parking and tolls. With GoOpti the airport is really at your doorstep! GoOpti and Air Dolomiti are pleased to offer you a 7% discount on the entire GoOpti network. Discount valid only on EN flights. Go to Airdolomiti.it and book your discounted transfer from / to the airport.
Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine
issue 148
WINNER AT PINK ROSÉ FESTIVAL 2019
CHIARETTO InANFORA Getting back to the wine making roots
Let yourself get involved by the wine culture visiting our Wine Shop. Via Costabella, 9 - 37011 Bardolino (VR) Lago di Garda - Tel. +39 045 7210022 - zeni.it