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You wanna be an American
Tu vuò fa’ l’americano
We are the Champions Nel 2021, anno d’oro per lo sport italiano, il “Blue team” si è consacrato campione d’Europa battendo a Malmoe la Nazionale svedese We are the Champions 2021, a golden year for Italian sport. “Gli Azzurri” (the Blue Team) won the European Championship by beating the Swedish national team in Malmoe.
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Dopo i fasti degli anni ’80, in Italia sta ritornando in auge il football americano, disciplina sportiva che nelle sue diverse declinazioni coinvolge giocatori di ogni età e sesso. Ne parliamo con il consigliere della Fidaf e General Manager delle squadre nazionali senior, Manfredi Leone Tu vuo’ far l’americano!! (You wanna be an American!!) After its success in the 1980s, American football is making a comeback in Italy, a sport capable of involving players of all ages and genders. We chat to Fidaf councillor and General Manager of the senior national teams, Manfredi Leone
Estate del 1986, stadio
comunale di Bologna: davanti a una folla di 26mila spettatori si celebra il sesto Super Bowl italiano, la finalissima tra le migliori squadre maschili di prima divisione. Per il movimento del football americano in Italia siamo all’apice del boom, della vertiginosa ascesa di appassionati e praticanti, delle 140 squadre disseminate in ogni angolo della Penisola isole comprese, ma anche dei Super Bowl della NFL (la lega professionistica statunitense) trasmessi in diretta televisiva e commentati da giornalisti di grido come Rino Tommasi e Guido Bagatta. Ed ecco, nelle spiagge o nei parchi di molte città italiane, le frotte di ragazzi che si lanciano la palla ovale lunga un piede (il football, appunto) sognando di diventare come Joe Montana o Dan Marino, le grandi star a stelle e strisce dell’epoca. Purtroppo, a cominciare dalla metà degli ’90, l’Italian Football inizia a perdere colpi fino a sfiorare l’implosione. Ma dopo gli anni bui di inizio millennio ecco la lenta risalita, recentemente culminata con la riconquista del
Summer of 1986, Bologna municipal
stadium: in front of a crowd of 26,000 spectators, the sixth Italian Super Bowl, the final between the best men’s teams in the first division was wowing the crowds. This was high noon for American football in Italy, with a boom in the number of fans and players. The sport counted 140 teams around the country, including the islands, and the NFL Super Bowls (the US professional league) was broadcast live on TV and commented on by top sports journalists such as Rino Tommasi and Guido Bagatta. The beaches and parks of many an Italian city saw droves of youngsters throwing the oval ball a foot long (hence football) and dreaming of being the next Joe Montana or Dan Marino, the greatest USA stars of the day. Unfortunately the bubble burst in the mid-1990s
Bande gialle sui fianchi
In alto: nello scorso dicembre la Nazionale femminile senior di “flag football” ha partecipato ai Campionati del Mondo in Israele A sinistra: la Nazionale maschile italiana si è aggiudicata tre volte il trono europeo, nel 1983, nel 1987 e nel 2021
Yellow stripes
Above: last December the senior women’s national flag football team took part in the World Championships in Israel. Left: the Italian men’s national team has won the European championship three times, in 1983, 1987 and 2021.
by ALESSANDRO AMADEI photo courtesy FEDERAZIONE ITALIANA DI AMERICAN FOOTBALL (FIDAF)
and Italian football faded into obscurity. But the wilderness years at the beginning of the millennium were followed by a gradual recovery, which recently culminated with the Italian men’s national team winning the European championship. “The blues, as the Italian national teams are known, followed the same pattern as American football’s popularity in Italy” explains Manfredi Leone, General Manager of the senior national teams after a lifetime first as a player (until 2003) and then as a coach. “After virtually disappearing from European competitions, in 2013 we were defeated in the
titolo europeo da parte della nostra Nazionale maschile. “Anche il Blue team – esordisce Manfredi Leone, General Manager delle squadre nazionali senior dopo una vita come giocatore (fino al 2003) e come allenatore (tuttora) – è stato protagonista dello stesso iter di progressiva crescita vissuto dal movimento del football in Italia. Infatti, dopo essere usciti dal radar delle competizioni europee, nel 2013 siamo usciti sconfitti (in finale) dal torneo delle nazionali del gruppo B; poi, invece, nel 2016 siamo tornati alla vittoria imponendoci sulla fortissima Serbia, e nel 2019 abbiamo superato addirittura l’Austria, che insieme alla Germania è da sempre nel gotha del football maschile europeo. Siamo quindi stati promossi al torneo del gruppo A, e dopo aver superato la Francia, a Malmoe abbiamo battuto in finale la Svezia, vincendo dopo 34 anni il nostro terzo titolo europeo”. Oggi l’Italian football vive una seconda giovinezza: dalle Alpi alla Sicilia, nel 2021 sono state 89 le società sportive che hanno dato vita ai 18 differenti campionati nazionali: tra tornei di “flag” o di “tackle” football (a basso livello di impatto il primo, “full contact” il secondo) e tra campionati maschili, femminili e giovanili (misti) ce n’è davvero per tutti i gusti. “Il football americano – sottolinea Leone – è uno sport divertente, democratico e meritocratico, in cui chiunque può trovare un ruolo adatto al proprio fisico. Possono cimentarsi uomini e donne, giovani e meno giovani. Lo consiglierei davvero a chiunque; non a caso mia figlia ha 15 anni e gioca a flag football, nella squadra della nostra Palermo”. Uno sport che dopo aver vinto la guerra al doping e ai comportamenti violenti, un tempo riscontrabili sporadicamente, ma a qualsiasi latitudine e livello, oggi si mostra per quello che è, una disciplina ricca di valori e altamente educativa: “far parte di una squadra di football – è il messaggio lanciato dal nostro interlocutore – significa condividere gioie e fatiche con un gruppo di 45 giocatori. Per cui ti ritrovi a socializzare e a stringere legami forti, di autentica fratellanza, all’interno di un ambiente più che mai trasversale sotto il profilo dell’età, delle professioni e del titolo di studio. Un gruppo di persone in cui non viene lasciato indietro nessuno, perché è la forza del gruppo che conta, ma in cui scendono in campo i migliori. Personalmente sono grato a questo sport, che mi ha educato al problem solving nella vita”. Provateci voi a organizzare un viaggio a Malmoe per 45 giganti più lo staff e i bagagli, e con un budget risicato, e poi mi direte. finals at the tournament of the national teams in Group B. But in 2016 we were back on a winning streak against a really tough Serbian team, and in 2019 we even beat Austria, which together with Germany has always been considered the elite of European men’s football. We were then promoted to the Group A tournament, and after winning against France, we beat Sweden in the final in Malmoe, winning our third European title after 34 years.” Today, Italian football is enjoying a second lease on life: from the Alps in the north to Sicily in the south there were 89 clubs playing in 18 different national championships in 2021. With “flags” and “tackles” tournaments (low impact the former, full contact the latter) and between men’s, women’s and junior (mixed) championships, there is something for everyone. “American football is a fun game, a democratic and meritocratic sport, and anyone can find a role that
Per saperne di più sul football americano in Italia Learn more about American football in Italy
www.fidaf.org https://mufa.fidaf.org/
ph. Giulio Busi
Finale 2021 di prima
divisione Due immagini del 40esimo Super Bowl italiano, in cui i Panthers di Parma si sono imposti sui Seamen di Milano
First Division Final 2021
Two moments from the 40th Italian Super Bowl, which saw the Panthers of Parma beat the Seamen of Milan
ph. Giulio Busi
Anche le Nazionali maschili Under15 e Under 17, e la Nazionale femminile Under 17 di flag football, sono campioni d’Europa The Under 15 and Under 17 men’s national teams and the Under 17 women’s national flag football team are also European champions suits their physique,” says Leone. “Men and women, young and old, are all able to participate. I’d really recommend it to anyone; my 15-yearold daughter plays flag football on our Palermo team.” A sport which has won the war against the occasional doping and violence that plagued it in the past internationally, can today fly its true colours as a highly educational discipline rich in values with pride. “Being part of a football team means sharing joys and hardships with a group of 45 players” enthuses Leone. “You socialize and forge bonds in an environment which includes people of all ages, professions and qualifications. A group of people in which no one is left behind, because it is the strength of the group that counts, but one that fields the crème de la crème. Personally, I feel I owe a lot to football, it has taught me problem solving in life.” Just you try organizing a trip to Malmoe for 45 giants, plus the staff and all the luggage, on an extremely tight budget!