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The hidden wonders of Trieste
In viaggio Travel Le meraviglie nascoste di Trieste
Un itinerario fra piccole eccellenze, luoghi reconditi e meraviglie del capoluogo giuliano The hidden wonders of Trieste Exploring the nooks and crannies, recondite joys and sheer marvels of the capital of the Friuli Venezia Giulia region in northeast Italy
Idee levigate
Al “Blu di Prussia” Susanna e suo marito realizzano oggetti in legno utilizzando gli attrezzi del falegname, ma le tecniche e i materiali del restauro per la finitura
Polished finish
At the “Blu di Prussia” Susanna and her husband create objects in wood using traditional carpentry and restoration techniques for the finish
Non è solo una città di
confine ma, forse ancor di più, polo di culture. Girare per Trieste è come intersecare storie di provenienza spesso lontana e solo alle volte sospinta, perlomeno un tempo, da una natura irredentista. Energie che restano parte della sua storia perché legate a personaggi che, nei secoli scorsi, sono passati di qui oppure vi sono nati. Come Wanda Wulz, fotografa futurista e fra le donne simbolo del vigore di primo Novecento, o come Leonor Fini e molte altre ancora, figure specchio di un’epoca e anche di “Io, lei, l’altra”, una mostra in calendario al Magazzino delle idee che ripercorre un secolo di ritratti e autoritratti di donne artiste. Un viaggio silenzioso nella Trieste più nascosta rivela come questa forza, però, non si sia mai affievolita. Anzi, oggi ancora produce piccole-grandi meraviglie, quasi nascoste ed inattese. Uno dei punti della città in cui la sosta ferma il tempo ma non l’energia è Blu di Prussia. Entrando all’interno dello spazio espositivo di via Cadorna e scorgendo forme e sculture in legno, si capisce il valore di opere uniche d’artigianato: una fucina di idee levigate dal lavoro costante di un tempo. “Lavorare il legno – ci dice Susanna, co-proprietaria con il marito del laboratorio e da sempre restauratrice – è sempre stato molto gratificante. Per la realizzazione degli oggetti utilizziamo ancora i vecchi attrezzi del mestiere e, per la finitura, le tecniche e i materiali del Trieste is the maritime gateway to Northern Italy, Germany, Austria and Central Europe, a border town on the cusp of communications certainly, but to an even greater extent a town on the cusp of cultures. The city is an open book of tales from distant lands, with some poignant echoes of erstwhile struggles for independence. An energy that is part of its history, linked to the huge variety of people who were born or once lived here. Such as Wanda Wulz, the Futurist photographer and one of the women who symbolised the vigour of the early 20th century, or Leonor Fini and so many others, the representatives of an era now presented in the “Io, lei, l’altra” exhibition at the Magazzino delle Idee, that covers a century of portraits and self-portraits by women artists. A quiet wander through the less crowded thoroughfares of Trieste reveals how the singular energy of the place has survived intact, still capable of producing small-scale, discreet and wholly unexpected wonders. One of these is Blu di Prussia, where time stands still but energy flows freely. The various wooden objects and sculptures in their showroom in Via Cadorna embody the unique value of craftsmanship: creativity combined with generations of accumulated expertise. “Working with wood has always been a singularly rewarding job”, explains Susanna, who co-owns the business with her husband and is, by profession, a restorer. “We still use the traditional tools of the trade to make our products and then finish them with techniques and materials borrowed from restoration, working very closely with our clients to achieve the right balance between art, craftsmanship and design.”
Grignano: la stazione prediletta da Massimiliano d’Asburgo (foto Herbert Frank@ creativecommons.org Grignano: Maximilian of Hapsburg’s favourite railway station (photo Herbert Frank@ creativecommons.org)
Il famoso castello di Miramare, residenza di Massimiliano d’Asburgo The famous Castle of Miramare, one of Maximilian of Hapsburg’s residences
Alla “Libreria Antiquaria Drogheria 28” è possibile trovare collezioni di libri antichi, edizioni introvabili di letteratura, poesia, libri per bambini fino alle vecchie brochure turistiche e navali The “Libreria Antiquaria Drogheria 28” sells collections of old books, hard-to-find editions of literature, poetry, children’s books and old tourist guides to naval brochures
restauro. Collaboriamo nel vero senso della parola con la committenza, per raggiungere il giusto compromesso tra arte, artigianato e design”. Delfini, utensili, oggetti d’arredo ma anche attrezzi che ancora oggi restano d’uso sono i veri protagonisti del lavoro qui realizzato. Proseguendo, poi, verso il civico 6 di via Camician, si coglie come non sia possibile trascurare la storia. Siamo all’antica Libreria Antiquaria Drogheria 28, uno dei posti più intimi della cultura cittadina, luogo simbolo spesso distante dai circuiti turistici. Nell’ultimo decennio essa ha raccolto e trasformato l’eredità di un’attività altrettanto storica: una vecchia drogheria, aperta proprio qui nel 1928 e rimasta fino agli inizi del terzo millennio. Dell’antica attività, ora vocata più allo spirito culturale che alla concreta quotidianità, conserva però curiosamente gli arredi. Simone Volpato, docente di Storia del libro e dell’editoria e di Bibliografia nelle Università di Trieste e di Udine ne cura il suo “nuovo” contenuto: collezioni di libri tratti dalle biblioteche private scomparse, edizioni introvabili, prime edizioni o scritti preziosi di letteratura, poesia, libri per bambini o realizzazioni rilegate a mano, dalle brochure turistiche a quelle navali, che segnano il passato di questa città. “Il lavoro di libraio – ci racconta – è una sorta di continuazione della mia carriera universitaria con altri strumenti e orizzonti. Mi preme trovare e studiare biblioteche disperse: frammenti, ruderi, piccoli scaffali da cui poi far riemergere il volto del collezionista e di un’epoca”. Nel viaggio fuori mano sui binari del passato che arrivano all’oggi, non può mancare una tappa anche all’antica Stazione di Miramare, a Grignano, a nord della città. Arrivati qui, davanti ad un autentico gioiello di architettura della metà dell’Ottocento, si apprende che quella che oggi sembra quasi una stazione-fantasma era la preferita di Massimiliano d’Asburgo, perché gli permetteva di raggiungere comodamente la sua residenza più vicina, il noto Castello di Miramare. Oggi il luogo conta i segni del tempo ma conserva l’allure di un nostalgico passato. Dolphins, various implements, ornaments and objets, together with the tools of yesteryear, are the true protagonists of the work carried out here. Next stop is Via Camician 6 and another step back in time albeit in a totally different context. The Libreria Antiquaria Drogheria 28 bookshop is an intimate homage to Trieste’s culture, an iconic site which has stayed pretty much off the tourist track. Originally a grocer’s which started to trade in 1928, around about a decade ago the premises were taken over by Simone Volpato, a lecturer in History of Books, Publishing and Bibliography at the Universities of Trieste and Udine. Simone has rather curiously maintained the shop’s original fixtures and fittings, curating with passion and expertise its “new” content: collections of books from private libraries that have been dispersed, hard-to-find copies, first editions and recherché literature, poetry, children’s books or hand-bound volumes, from old tourist guides to naval brochures, fragments of the city’s past. “My job as a bookseller is a sort of continuation of my university career, with a different toolbox and in a different context” explains Simone. “I hunt down and study dispersed libraries: fragments and odds and ends from forgotten shelves, from which the face of the collector and of an era can re-emerge.” In a journey tracking traces of the past the historic Miramare station at Grignano to the north of the city is a must. This authentic gem of mid-nineteenth century architecture, now only a fraction of its former bustling self, was Maximilian of Hapsburg’s favourite railway station, because it was conveniently sited for his fabled Castle of Miramare. Slightly the worse for wear, it preserves all the charm of its glorious past.
Magazzino 26
I giganteschi locali del vecchio porto oggi ospitano moderni spazi espositivi (Comune di Trieste ph. Marinoi Ierman) The vast spaces of the former port now house modern exhibition venues (Trieste Municipal Council photo by Marinoi Ierman)
Energia creativa
Celebre sovraimpressione del volto di Wanda Wulz con l’immagine del proprio gatto (1932, Archivi Alinari, Firenze)
Creative energy
Famous superimposition of Wanda Wulz’s face with that of her cat (1932, Archivi Alinari, Firenze)