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Antonio Canova, genio a tutto tondo Antonio Canova, an all-round genius

Antonio Canova: Venere italica (1804-1812) Antonio Canova: Venus Italica (1804-1812) Antonio Canova: Amore e Psiche stanti (1796- 1800) Antonio Canova: Cupid and Psyche Standing (1796- 1800)

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Antonio Canova, by ANNA PARDI genio a tutto tondo

Non soltanto ineguagliabile scultore neoclassico, ma anche straordinario annunciatore romantico: è quanto riesce a evidenziare la mostra sul famoso artista di Possagno, attualmente in corso al nuovo museo Bailo di Treviso Antonio Canova – an all-round genius Not only an unrivalled Neoclassical sculptor but an exceptional forerunner of Romanticism as showcased by an exhibition on this famous artist from Possagno currently being held at the new Bailo Museum in Treviso

C’è tempo fino al 25 settembre per ammirare “Canova, gloria trevigiana – Dalla bellezza classi-

ca all’annuncio romantico”, in corso presso il museo Bailo di Treviso. Un percorso monografico ricco di oltre 150 opere che propone Antonio Canova non soltanto come esponente, seppure inimitabile, della scultura neoclassica, ma anche come precursore romantico. Oltre a una serie di sculture “eroiche”, tra le quali spicca il gesso del cavallo preparatorio di “Teseo in lotta con il Centauro”, la mostra si sofferma infatti sui temi “di sentimento” sviluppati dall’artista, da cui emerge una moderna sensibilità romantica: ecco la stele funeraria in omaggio al defunto, le meditazioni sulla figura femminile afflitta, Amore e Psiche. Numerose e straordinariamente interessanti anche le opere inedite, riemerse dagli archivi dei Civici Musei di Treviso durante la preparazione della mostra: ne sono alcuni esempi il busto con il ritratto di Antonio Canova di Antonio D’Este, ma soprattutto due autentiche reliquie canoviane, ovvero il calco della mano destra e la maschera funeraria dell’artista. “Per capire l’importanza di questi due reperti – chiarisce il direttore dei Musei Civici, Fabrizio Malachin – bisogna tornare al clima culturale dell’epoca. Quando, il 13 ottobre 1822, Canova muore, a Venezia, scatta la caccia alle sue reliquie, quasi fosse un santo. Uno

You have until 25 September to enjoy the “Canova, gloria trevigiana – Dalla bellezza classica all’annuncio

romantico” exhibition currently on at the Bailo Museum in Treviso. Its monographic route, abounding with more than 150 works, showcases Antonio Canova not only as an albeit inimitable exponent of Neoclassical sculpture but also as a forerunner of Romanticism. Besides displaying a number of “heroic” sculptures – notably including the preparatory plaster cast of the horse for Theseus and the Centaur – the exhibition focuses on the “sentimental” themes developed by the artist, revealing his modern romantic sensitivity, as demonstrated by a funerary stele in homage to the deceased, meditations on the sorrowful female figure and Psyche Revived by Cupid’s Kiss. Many extremely interesting but previously unseen works emerged from the archives of the Musei Civici in Treviso during the preparation of the exhibition with examples including a bust of Antonio D’Este by Antonio Canova and, most importantly, two genuine Canova relics: a cast of his right hand and the artist’s funerary mask. “We must think back to the cultural climate of the times to fully grasp the importance of these two exhibits. – explains the director of the Musei Civici Fabrizio Malachin – Canova’s death in Venice on 13 October 1822 prompted a quest for his relics, almost as if he were a saint. One of

Visto dal vivo

Thomas Lawrence: ritratto di Antonio Canova (1815 circa)

As seen in real life

Thomas Lawrence: Portrait of Antonio Canova (c. 1815) Antonio Canova: autoritratto (1811-1812) Antonio Canova: Self-portrait (1811-1812)

Autentica reliquia

La maschera funeraria di Canova

A true relic

Canova’s funerary mask

dei primi biografi, Pier Alessandro Paravia, riferisce che il giorno dopo la morte “si fece la sezione del cadavere” ed è lo stesso Paravia a pubblicare l’incisione della “maschera cavatagli dopo morte”. Così il calco del cuore dell’artista, simbolo dell’amore, tocca alla Basilica dei Frari, il calco della mano destra, strumento della creatività artistica, va all’Accademia delle Belle Arti, mentre quello della mano sinistra spetta alla sua città natale, Possagno. Tra le altre rarità esposte in mostra, occorre inoltre menzionare un corpus di lettere inedite, il libro con 86 incisioni canoviane donate dal fratello Giambattista Sartori Canova a Treviso, nel 1837, il prezioso bozzetto delle “Tre Grazie”, e una delle versioni del celeberrimo “Ritratto dal vivo di Antonio Canova”, dipinto nel 1817-1818 da Thomas Lawrence.

Angelica Kaufmann: ritratto di Antonio Canova (1805 circa) Angelica Kaufmann: Portrait of Antonio Canova (c. 1805) his early biographers Pier Alessandro Paravia reports that ‘his corpse was dissected’ the day after his death and Paravia himself published the casting of the ‘mask produced after his death.’ The cast of the artist’s heart, a symbol of love, went to the Basilica dei Frari; the cast of his right hand, the tool of his artistic creativity, to the Accademia delle Belle Arti; and that of his left hand to his hometown of Possagno.” Other rarities in the exhibition include a collection of unpublished letters, a book containing 86 Canova engravings, donated by his brother Giambattista Sartori

Una delle due grandiose opere arrivate per la mostra dal patrimonio delle Generali One of two grandiose works from the Assicurazioni Generali collection in the exhibition

Andrea Appiani: ritratto di Margherita Prati, contessa Grimaldi (1811) Andrea Appiani: Portrait of Margherita Prati, Countess Grimaldi (1811)

Naturale prosecuzione della mostra è infine la Galleria dell’800, che accoglie opere di grande interesse (Hayez, Zandomeneghi, Appiani, Querena…), e in cui non mancano, di nuovo, le sorprese. Ad esempio, che tipo di relazione ci fu tra Antonio Canova e Marianna Angeli Pascoli, bellissima contessa trevigiana? Difficile a dirsi, ma nel busto scolpito da Luigi Zandomeneghi, sul seno di lei si adagia un piccolo cammeo con il ritratto di lui… Canova to Treviso in 1837, the precious preparatory model of The Three Graces and a version of the celebrated Portrait of Antonio Canova painted by Thomas Lawrence in 1817-1818. Finally, the Galleria dell’800 constitutes a natural extension of the exhibition and features works of great interest (Hayez, Zandomeneghi, Appiani, Querena…), these too not lacking in surprises… such as the kind of relationship that existed between Antonio Canova and Marianna Angeli Pascoli, a beautiful Treviso countess. It is hard to say but a bust sculpted by Luigi Zandomeneghi features a small cameo portrait of him resting on her bosom…

Dai musei civici

Francesco Hayez: gruppo di famiglia con autoritratto giovanile (1807)

From the civic museums

Francesco Hayez: Family Group with a Youthful Self-portrait (1807)

In alto: Ippolito Caffi, Allocuzione di papa Pio IX dal Quirinale di notte (1848). Sotto: Luigi Querena, veduta notturna di Venezia dai giardini (1854) Above: Ippolito Caffi, Nocturnal Blessing by Pope Pius IX from the Quirinale (1848). Below: Luigi Querena, Nocturnal View of Venice from the Gardens (1854)

Attenti al dettaglio

Luigi Zandomeneghi: busto di Marianna Angeli Pascoli

A focus on the detail

Luigi Zandomeneghi: Bust of Marianna Angeli Pascoli

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