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Spazio RECYCLE JEWELRY Le creazioni newyorkesi di Patrizia Iacino PATRiZIA IACINO’S NEW YORK CREATIONS
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Prendere tempo per sé, abbandonarsi al relax e partire per un viaggio dentro se stessi, capita a chi vive l’esperienza di una vacanza nel Lefay Resort & SPA Lago di Garda. Una vacanza in cui il benessere è totale e la SPA è il cuore pulsante dell’intero resort: uno spazio di oltre 3000 metri quadrati dedicati al riequilibrio fisico e mentale. Un soggiorno indimenticabile arricchito dalla preziosa cornice del Lago di Garda, dai sapori vivaci della cucina mediterranea, dal massimo del comfort e dell’ospitalità.
L e f a y R e s o r t & S PA L a g o d i G a r d a
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Lorenzo Marini & Associati
L e f a y R e s o r t & S PA L a g o d i G a r d a . I l s e g n o d e l b e n e s s e r e.
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Michael Kraus Presidente & Ceo Air Dolomiti Air Dolomiti, President & Ceo
Cari Passeggeri,
benvenuti a bordo e grazie per aver scelto di volare con Air Dolomiti. Il 2012 volge al termine e Air Dolomiti si appresta ad affrontare il 2013 con lo stesso entusiasmo di sempre: vorrei estendere anche a voi Cari ospiti un augurio per un inizio fortunato e prospero. Sono molto lieto di comunicarvi che lo scorso 25 settembre Air Dolomiti è stata insignita dalla casa madre Lufthansa del premio “Qualitätpreis 2011” per la qualità e gli sforzi compiuti nell’ambito delle operazioni. La giuria ha riconosciuto il nostro continuo impegno nell’offrire un servizio mirato ed attento alle esigenze dei passeggeri, ponendo particolare attenzione alla Welcome on board and thank you for choosing to fly Air Dolomiti. Soon we will be puntualità e regolarità operativa. Siamo soddisfatti ringing out 2012 and here at Air Dolomiti we are already looking forward to ringing in 2013 with all our usual enthusiasm, so I would like to take the opportunity to wish e fieri di questo premio: l’indicatore di puntualità you all a very happy and prosperous New Year. I am very pleased to announce that sull’ hub di Monaco rappresenta una garanzia per i on 25 September Air Dolomiti won the Lufthansa “Qualitätpreis 2011” award for passeggeri Lufthansa che proseguono il proprio volo quality in recognition of all the improvements that the airline has made. The awarding verso le destinazioni di tutto il mondo. In questo committee particularly appreciated our on going efforts to provide passengers with the numero di Spazio Italia vi proponiamo alcuni inservices they required and our focus on punctuality and regular, smooth operations. We are delighted and proud to have won this award and know that our excellent teressanti articoli riguardanti il tema dell’arte: legrecord of landing on time at Munich Airport is a guarantee for Lufthansa passengers gerete infatti dell’intervista a una giovane artista connecting to other international flights around the world. italiana, Patrizia Iacino, famosa per i suoi gioielli For many people Italy is synonymous with art and in this issue of Spazio Italia we have realizzati con materiali “di recupero”. Continuerete some interesting articles on the subject. There’s an interview with a young Italian artist, poi la lettura con l’intervista a Lydia Predominato, Patrizia Iacino, who is famous for her jewellery created using recycled materials. Then there is an interview with Lydia Predominato, one of Italy’s most prominent artists in uno degli interpreti più noti dell’arte tessile made fiber art, much appreciated for her use of modern technologies in the field of art.. I in Italy, apprezzata per le sue opere realizzate con also hope you will enjoy our article on the retrospective being held at Palazzo Strozzi l’impiego in chiave artistica della tecnologia moin Florence on the paintings, sculpture and architecture in Italy in the 1930s. And of derna. Permettetemi di suggerirvi inoltre l’articolo course we’re celebrating Christmas with one of our special events on board. If you are sulla mostra a Palazzo Strozzi a Firenze, che celebra flying with us from 13th to 31st December we invite you to try our guest wines from the Feudi di San Gregorio estates in the province of Avellino, in the heart of Italy’s la pittura, scultura e architettura degli anni Trenta Irpinia area. We’re offering our passengers three wines from the estate: the white in Italia. Nel periodo natalizio non può mancare un Campanaro, a synthesis of the best Fiano and Greco grapes, the red Taurasi DOCG evento speciale a bordo: se sarete sui nostri voli dal from Aglianico grapes and the DUBL Metodo Classico spumante, produced from 13 al 31 dicembre potrete apprezzare l’evento dediFalanghina grapes; you can read the full article on page 34 . cato alla tenuta Feudi di San Gregorio, in provincia In the autumn we have also renewed our selection of wines on board, you might like to browse through the wine list on page 46 and while away your flight in the company di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. Per questa ocof a delicious Italian wine.Wishing you all merry Christmas and a happy 2013, I hope casione vi offriremo tre vini: il bianco Campanaro, you enjoy this issue of our Spazio Italia magazine and have a relaxing flight with Air sintesi delle migliori uve di Fiano e Greco, il rosso Dolomiti. Taurasi DOCG, prodotto dai vitigni Aglianico e lo spumante Metodo Classico DUBL, prodotto da uve Falanghina; a pag. 34 potrete leggere l’articolo al completo. Con l’inizio dell’autunno abbiamo inoltre rinnovato la nostra cantina di bordo: vi invito a consultarla a pag. 46 e ad accompagnare la vostra permanenza ad alta quota con un buon vino italiano. Augurando a tutti un sereno periodo natalizio e un buon 2013, non mi resta che lasciarvi in compagnia di Spazio Italia e augurarvi il massimo relax a bordo di Air Dolomiti.
Dear Passengers,
Il Presidente
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FASCINO
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Recycle jewelry: moda newyorkese, gusto italiano 04 Recycle jewelry: New York fashion, Italian style Fashion victim a quattro zampe 09 Four-legged fashion victims Gutteridge, smart casual con eleganza 13 Gutteridge, smart casual with style Porsche Boxster, una sola auto, tre anime 16 Porsche Boxster, the car with three souls
IN VIAGGIO
La Turchia inizia da Istanbul 22 Istanbul gateway to Turkey Alla scoperta di Bevagna 29 Discovering Bevagna
A TAVOLA
TEMPO LIBERO
Feudi di San Gregorio, tutto il calore dell’Irpinia 34 Feudi di San Gregorio, all the warmth of Irpinia Artigianale e made in Italy: è la birra degli intenditori 39 Real ale made in Italy for connoisseurs Tommasi, 110 anni tra vendemmie e accoglienza 46 Tommasi, 110 years between harvests and hospitality
A TAVOLA
BIRRA MADE IN ITALY Microbirrifici e brewpub stanno spuntando in ogni angolo della Bel Paese e non risentono della crisi
economica: il mercato interno tira bene e le birre nazionali piacciono anche all’estero
Microbreweries and brewpubs are cropping up all over Italy and seem immune to the economic crisis: the domestic market is flourishing and there is a growing demand for Italian beers from abroad
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Marcialonga: i bisonti scalpitano! 50 The long march: the stampede of the bisons
CULTURA
È la fiber art, bellezza! Fabulous fiber art! Genio et voluptati Genio et voluptati Firenze racconta gli anni Trenta Florence and the Thirties Pianeta Terra, che film! Planet Earth, what a film!
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TEMPO LIBERO
BISONTI ALLA CARICA
BENESSERE IdealPark, la magia del parcheggio facile 74 Magic your personal parking space out of thin air
La Marcialonga è la più classica fra le granfondo italiane e per l’edizione 2013 sono attesi in Trentino 7.500 atleti da tutto il mondo
RUBRICHE La mia Italia/My Italy 33 Cantina a bordo/Cellar on board 46 L’angolo del gourmet/Gourmet’s corner 49 Informazioni passeggeri/Passenger information 6 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 78 I nostri partner/Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXII - n. 105 - dicembre2012-gennaio 2013 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini Coordinamento redazionale Cristina Silvestri
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Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Concessionaria pubblicità Bigielle - via Pisacane 34a - 20129 Milano tel. 02.294.117.16 - bigielle@bigielle.com Progetto grafico MV Consulting - Roma
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7.500 athletes from all over the world are signed up for the 2013 edition of Marcialonga, Italy’s greatest cross-country classic race
Grafica Sira Dingi - Bologna Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl via Sambuca Pistoiese, 56 00138 ROMA
CULTURA
A CASA DEL VATE Una visita al Vittoriale di Gardone Riviera (Brescia) è il miglior modo per prepararsi ai festeggiamenti per il 150° anniversario della nascita del poeta Gabriele d’Annunzio A visit to the Vittoriale in Gardone Riviera (Brescia) is one of the best ways to prepare for the 150th anniversary of the birth of poet Gabriele d’Annunzio
Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45% Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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recycle jewelry: Moda newyorkese, gusto italiano Dopo la laurea in architettura a Firenze, Patrizia Iacino si è trasferita nella Grande Mela dove è diventata famosa per i suoi gioielli fatti di elastici, tappi e altro materiale “di recupero” Recycle jewellery: New York Fashion, Italian style. After a degree in architecture from Florence University Patrizia Iacino moved to the Big Apple, where she has carved a name for herself with her jewellery made out of elastic bands, bottle tops and other recycled material servizio/story ANTONELLA GEMMA TEREO
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catole colorate, bottoni, elastici, plastica e tanta, tanta energia avvolge il mio ingresso nell’atelier-studio-appartamento di una professionista della recycle jewelry contemporanea di New York. L’ironia (come s’intuisce nel suo logo, GlobalcoolO), il gioco ed il recupero di materiali considerati di scarto sono gli ingredienti ed il segreto del successo di Patrizia Iacino, giovane artista italiana e, da poco, cittadina
americana. Dopo gli studi in Architettura a Firenze arriva nel ’97 per una breve vacanza negli Usa e, come molti, rimane affascinata dallo spirito, dall’adrenalina che la Grande Mela sa dare a chiunque voglia lasciarsi trasportare dai sogni ma anche dal proprio talento e buona volontà. Quando ci ritorna una seconda volta è - ormai - per sempre, ed il suo progetto creativo si concretizza così in breve grazie ad incontri stimo-
Un sito da scoprire / A must-see site Sul sito www.globalcoolO.com sono pubblicate le immagini di alcune delle più recenti creazioni di Patrizia Iacino. Nella pagina accanto: collana di tappi di alluminio su abito da sposa / www.globalcoolO.com carries some of Patrizia Iacino’s latest creations. Opposite page: aluminium bottle top necklace worn with a wedding dress
A welter of coloured boxes, buttons, elastic bands, plastic and vibrant, almost tangible, energy greet me as I adventure into the atelier-studio-apartment of a contemporary recycle jewellery artist in New York. Irony (starting with the logo - GlobalcoolO), playfulness and the recycling of materials that would have otherwise finished in the
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bin are the keynotes and secret of Patrizia Iacino’s success, the young Italian artist who has recently become an American citizen. After graduating in architecture from Florence University in 1997 she decided to take a short holiday in the US and like so many before her was enchanted with the spirit and adrenalin the Big Apple gives
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people when they really want to drive their talents through hard work to follow their dreams. When she next came back it was to stay and her creative venture soon got off the ground, thanks to a series of stimulating encounters and contacts who recognised her genius and sponsored her right from the word go, something that possibly only happens on
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Collier di grande effetto Striking necklace Sopra: fialette in plastica diventano un collier in oro e rosa antico di grande effetto Above: plastic phials set in gold and antique rose make a striking necklace
lanti e contatti che riconoscono il suo genio e lo sponsorizzano, da subito, come forse accade solo oltre l’Atlantico. Poi l’ascesa, le prime importanti richieste, collaborazioni e quella popolarità che la porta all’apice. Tanto che il Museum of Art and Design di New York, in Columbus Circus - a due passi da Central Park - ha incluso ed esposto una sua
collezione fra quelle di designers di spicco di tutto il mondo. E non mancano nemmeno personaggi dello spettacolo fra quelli che hanno scelto di indossare le sue collane (dalla cantante Carmen Consoli a Susan Wornich, giornalista tv della Abc a Boston). Il suo pezzo più famoso è però l’anello “Sal”, realizzato proprio con quegli elastici colora-
the other side of the pond. From there on her career took off as she received her first big commissions, worked in partnerships and achieved the popularity that swept her to the top. So much so that the New York Museum of Art and Design in Columbus
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Circus – a stone’s throw from Central Park – exhibited one of her collections among those of the world’s leading designers. Entertainment and TV personalities also appreciate her work and wear her necklaces, from singer Carmen
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7 ti con cui giocava durante una serata in una pizzeria italiana, mentre chiacchierava con il proprietario, Sal appunto. Nel gioiello che poi materializza con quegli elastici (negli Usa solitamente imballano ciuffi di broccoli importati dal Perù) c’è tutto il senso di quell’incontro profetico: come l’amicizia resiste ai colpi e si adatta, resta semplice pur se preziosa. E così via, d’ispirazione in ispirazione. Girando fra i negozi del Fashion District di Manhattan, come fra i banchi dei mercati dell’ortofrutta, sono ovunque le ma-
terie del packaging alimentare che stimolano la sua fantasia: tappi, bottoni, fascette colorate o custodie di lenti a contatto, molle di ogni formato, fondi di bottiglie in plastica, sovratappi di champagne in alluminio ed introvabili cimeli vintage, pezzi unici oppure in grande quantità... Tutto, giorno dopo giorno, si combina dando vita a gioielli che “hanno un suono bellissimo” dicono i suoi clienti, parlando del tintinnio di quotidiani scarti che poi rivivono, si rianimano. Collane e bracciali di Patrizia
Sal ring Sopra: l’anello fatto di elastici colorati è il pezzo forte della produzione di Patrizia Iacino; sotto: collana e bracciale di bottoni vintage Above: the ring made from elastic bands is Patrizia Iacino’s signature piece; below: bracelet and necklace made from vintage buttons
Consoli to Susan Wornich, iconic anchorwoman at Abc in Boston). Her most famous piece is her “Sal” ring, made from those coloured elastic bands she found herself fiddling idly with one evening in an Italian pizzeria as she chatted to the owner, Sal. In the jewel that emerged from those elastic bands (in the USA they’re used to hold bunches of broccoli imported from Peru together) there is the very essence of that prophetic encounter: the way friendship always bounces back and adapts; how simple and precious it is. And on from
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there, one inspiration after another. Wandering around the boutiques in Manhattan’s Fashion District, or wending her way between the stalls in the fruit and vegetable markets, she comes across inspirational packaging everywhere: bottle tops, buttons, coloured strips, contact lens’ holders, springs of all shapes and sizes, plastic bottles, champagne cork foil and other vintage treasures, unique items or massproduced flotsam... Everything comes together day after to day to breath new life into what other
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Iacino calcano oggi anche le passerelle d’alta moda. Alcune stiliste di abiti da sposa, in particolare, hanno collaborato con lei per dar vita a collezioni sperimentali di grande effetto. Varie gallerie d’arte vendono le sue creazioni, come quella a Melbourne (www.bi-
nigallery.co.au) o un’altra, in fase d’apertura che, da dicembre a New York, esporrà pezzi diversi delle sue ultime collezioni. Una sfida che Patrizia ha già vinto ma anche un successo che si rinnova, continuamente, come ogni suo gioiello. n
people would classify as rubbish, but end up as jewels which “sound wonderful” as her clients claim. Nowadays Patrizia Iacino’s bracelets and necklaces are features on designer fashion runways. Some stylists who specialise in wedding dresses in particular have worked with Patrizia to produce striking experimental collections.
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Various art galleries sell her creations, like the one in Melbourne (www.binigallery. co.au) or another now opening in New York, which will be exhibiting several pieces from her latest collections from December. Patrizia has already won the challenge to be successful, but like her jewellery, she renews her commitment day after day. n
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Fashion victim a quattro zampe Portare il made in Italy nel mondo dei pet: è l’obiettivo di alcuni stilisti che si sono dati convegno a Milano per esporre il meglio della moda dedicata ai migliori amici dell’Uomo Four-legged fashion victims Made in Italy designer gear for pets: the latest hot trend from a group of stylists who met in Milan for a fashion show dedicated to Man’s Best Friend servizio/story MARGHERITA MOLFINO
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orbidi capi d’abbigliamento in cachemire, sofisticate borse in pellami pregiati, gioielli d’argento con incise le iniziali del proprietario: non stiamo parlando di alta moda per raffinate signore, ma di quella per i nostri più fidati amici
a quattro zampe, quei simpatici cagnetti che scodinzolano correndoci incontro e che qualcuno ama anche chiamare amichevolmente i “pelosi”. Portare l’eccellenza della sartorialità made in Italy nel mondo dei pet realizzando linee esclusive di
Haute couture Sopra: Inamorada propone cappotti, impermeabili, pelliccette e montoncini, abitini, una linea di maglieria in cashmere, angora, yak e lana vergine e una serie di accessori di pregio / Above: Inamorada makes coats, raincoats, fur coats, sheepskin coats, day wear, evening wear and special occasion outfits, plus a line of pullovers in cashmere, angora, yak and pure new wool and a series of sophisticated accessories
Soft stuff in cashmere, sophisticated bags in expensive leather, silver jewellery engraved with its owner’s initials: we’re not talking about the latest trends for the girl who has everything, but about designer fashion for
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our four-legged chums, our furry-coated companions – in a word, dogs. A group of designers are bent on transferring all the charisma, quality and pizzazz of sophisticated Made in Italy fashion design into the pet
market with exclusive lines of collars, coats, baskets and accessories for dogs. They were even represented in Milan at the Fashion Night event launched by Vogue, the unrivalled fashion magazine.
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10 collari, cappottini, cucce e accessori per cani, tutti dal gusto elegante e dal design sofisticato, è l’obiettivo di alcuni stilisti che si sono addirittura dati convegno a Milano in occasione della Fashion Night lanciata da Vogue, rivista che in fatto di moda non teme certo rivali. Così ecco la Dog Fashion Night presso il Park Hyatt Milano, a due passi dal Duomo: un’originale serata a sei zampe - le quattro di Fido più le due del padrone - per portare alla ribalta le tendenze della moda canina per il 2012/2013 grazie a bimbe dai 6 ai 10 anni che hanno sfilato accompagnando modelli “pelosi” in un trionfo di coordinati griffati. Le cagnette più ambiziose hanno certamente apprezzato le collezioni, raffinate e dal lusso senza tempo, con cappotti, impermeabili, pelliccette e montoncini, abitini da giorno, da sera e da cerimonia, una linea di maglieria in cashmere, angora, yak e lana vergine ed
una serie di accessori di grande pregio come le borse abbinate all’abito (www.inamorada. com). Naturalmente non si può andare a spasso senza collare e questo non può che essere in vera pelle, magari preziosa, lavorato a mano e decorato con borchie, cristalli, lustrini, monete, oppure intrecciato e arricchito di ciondoli (la vecchia medaglietta è notoriamente superata). Non mancano guinzagli e porta sacchetti abbinati (www.reginare.com), in ossequio alle legislazioni comunali che impongono ai padroni di raccogliere gli escrementi dell’animale, per nobile che sia. E in viaggio? Gli amici di piccola taglia saranno comodissimi nella loro borsa-trasportino completa di cuscino o tappetino per il riposo, mentre il padrone infilerà in valigia una trousse da viaggio in versione canina contenente spazzola, ciotola, guinzaglio e collare di ricambio. Nessun problema per i quat-
Ritratti di autore / Pet portraits I quadri di Daniela Ria ritraggono cani in abiti da gentiluomini di varie epoche / Daniela Ria’s paintings portray dogs in gentleman’s attire from various periods
The result was the Dog Fashion Night at the Park Hyatt Milan, just a stone’s throw from the famous Duomo. An original idea for a theme night to present all the latest in Fido fashion for
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the 2012/2013 season, thanks to a group of little girls who led their doggy-model friends along the runway (the term catwalk was banned for the evening!) in a whirl of designer coordinates. The more ambitious hounds certainly appreciated the classically smart collections, with their coats, raincoats, fur coats, sheepskin coats, day wear, evening wear and special occasion outfits, lines of pullovers in cashmere, angora, yak and pure new wool, and series of sophisticated accessories like the bags with matching coats (www.
inamorada.com). Naturally you can’t go out without your collar, which just has to be in real leather, the finer quality the better, ideally handmade and decorated with studs, crystals, sequins and coins, or plaited and adorned with trinkets (old-fashioned dog tags being so passé). Then there are leads and matching poop-bag pochettes (www.reginare.com), to make sure owners don’t get caught short for that obligatory scoop-the-poop moment, a necessary chore in the lives of even the noblest of animals. And on the move? Smaller dogs
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12 tro zampe più avventurosi: c’è chi produce trasportini speciali per viaggi aerei (www. doganddolls). A casa cane e padrone condividono il salotto, l’uno allungato sul divano, l’altro sistemato in una cuccia che è anche un perfetto complemento d’arredo perché è stata progettata ispirandosi alle inclinazioni generali delle linee classiche o moderne (www. lidyfactory.it). Un peloso d’alto rango esige
can hop into convenient travel bags with carpets or cushions for comfort, while their owners will slip a canine-version beauty case complete with brushes, bowls, spare collar and lead into their own luggage. And for the more adventurous there are speciallymade crates for air travel (www. doganddolls). At home owner
cucce in cuoio, pelle ed ecopelle in forme avvolgenti, curve o squadrate, oppure morbide e sinuose (www.6birba.it). Alla serata milanese non è naturalmente mancata la presenza di un’artista, Daniela Ria, che ritrae Aristocani e Nobilcagnette in abiti da gentiluomini o dame rinascimentali. Basta inviarle qualche foto del proprio beniamino (www.danielaria.com). n
and dog share space in the living room, one taking the sofa and his or her doggy companion on a very stylish canine equivalent which fits in perfectly with the décor thanks to the classic or modern designs available (www. lidyfactory.it). VIDs (Very Important Dogs) need a basket to match; in leather, suede or eco-
leather, standing foursquare or softly rounded www.6birba.it). Another essential service at the Milan event was represented by artist Daniela Ria, who paints portraits of our noble canine companions in the guise of historic ladies and gentlemen. Just send Daniela a suitable photograph (www.danielaria.com). n
A scuola di bon-ton Il nuovo cucciolo fa disperare? Il vecchio Ben abbaia quando lo si parcheggia davanti al supermercato? Vivere con un cane in città, a casa propria, in strada o nei parchi può essere un problema se non è proprio un “gentle-dog”. Per trasformarlo non c’è che frequentare con lui un corso di convivenza affidandosi ad un educatore professionista che in poco tempo creerà fra cane e padrone un affiatamento degno dei cartoni animati disneyani. E c’è anche il “petaxi” che accompagna Fido dal veterinario e lo riporta a casa senza scomodare il padrone (www.petpro.it).
The perfectly-behaved pooch Is your new puppy driving you mad? Does old Ben bark his head off when you park him outside the supermarket? Having a dog about town, at home, in the street or in the park can be a problem unless he or she is a “gentle-dog”. To achieve the desired result owner and dog can sign up with a professional dog trainer who will turn out a perfectly-synchronised double act worthy of a Disney cartoon in no time at all. And to ferry Fido back and forth to the vet or wherever when you can’t just call up a “petaxi” (www.petpro.it).
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Gutteridge, smart casual con eleganza Tradizione sartoriale, più di un secolo di storia e la voglia di confrontarsi con un mercato dinamico, ma capace di apprezzare lo stile. Perché l’eleganza è sempre di moda Gutteridge, smart casual with style A century-old tradition in tailoring and a dynamic approach to a changing market. Because style is never out of fashion servizio/story FELICE MURMORA Photo: courtesy GRUPPO CAPRI
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Parola di gentiluomo Word of a gentleman Fu il britannico Michael Gutteridge ad aprire a Napoli, nella centralissima via Toledo il primo negozio che porta il suo nome It was British Michael Gutteridge who opened the first shop that bears his name in the central Via Toledo in Naples
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imbolo di un’antica tradizione sartoriale, il brand Gutteridge affonda le proprie radici all’interno di un’affascinante storia commerciale, che ha fatto di questo nome un simbolo di classe ed eleganza per numerose generazioni di napoletani. Il primo aprile del 1878, in una Napoli da poco annessa al Regno d’Italia, apriva i battenti al pubblico il negozio Michael Gutteridge & co. specializzato in pregiati tessuti inglesi. Fondato dall’omonimo gentleman inglese, Gutteridge ha occupato per oltre 120 anni gli storici locali di Palazzo Stigliano in Via Toledo ed è stato, nell’immaginario collettivo di tante
Symbolic of a long-standing tradition in tailoring, the Gutteridge brand is rooted in a fascinating story that has made its name synonymous with class and elegance for generations of Neapolitans. It was lst April 1878, in a Naples recently annexed to the kingdom of Italy, when Michael Gutteridge & Co., specia-
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generazioni, un sinonimo di eleganza sartoriale nonchè una garanzia di qualità e cortesia. Ed è nel rispetto di questi valori e di una lunga tradizione, che il Gruppo Capri ha rilevato il marchio nel 1998, trasformandolo in un brand di abbigliamento uomo che adatta la varietà e la raffinatezza di un tempo alle esigenze del consumatore di oggi, facendo sempre fede all’antico motto: “La qualità al servizio del cliente”. A partire dal 2009 infatti, è iniziato, in seguito ad un sostanziale rebranding, il processo di espansione nazionale che ha visto Gutteridge inaugurare più di trenta punti vendita sul territorio italiano
lists in high-class British cloth and fabrics, opened its doors to the public. Founded by the English gentleman who gave his name to the business, Gutteridge has occupied the same premises in the historical Palazzo Stigliano in Via Toledo for over 120 years and for generations has been a benchmark for tailored elegance,
quality and courteous service. And it was their respect for these values and tradition that led the Capri Group to buy the brand in 1998, transforming it into a line of menswear that blended old-world refinement and choice with modern consumer requirements, faithful to the historic motto: “Quality at the service of
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15 in meno di tre anni. Lino pregiato, raffinati cotoni, motivi classici e fantasie estrose: Gutteridge presenta ogni stagione, collezioni ricercate e variegate, ricche di toni sobri ed eleganti che perfettamente sposano le esigenze dell’uomo moderno. Un uomo attento ai dettagli, amante dell’alta qualità e di uno stile senza tempo, si ritrova nelle collezioni Gutteridge: giacche di manifattura artigianale e pantaloni dal taglio sartoriale, perfettamente si abbinano a camicie di lino e accessori ricercati, per un risultato impeccabile e di morigerata eleganza. L’uomo Gutteridge, esteta e amante del bello, riscopre il piacere dello shopping, all’interno delle boutique:
spazi commerciali caldi e accoglienti, caratterizzati da arredamenti ricercati ed esclusivi, incarnano a pieno i valori di un marchio che ha fatto dell’eleganza il suo punto di forza. Create nel rispetto di una tradizione sartoriale Inglese, le boutique Gutteridge riprendono i tailor shop di Savile Row rispecchiando perfettamente non solo la raffinata qualità del prodotto, ma anche le esigenze dei propri clienti. Ad oggi Gutteridge, occupa una posizione eccellente all’interno di un segmento di mercato estremamente complesso e competitivo e rappresenta una delle realtà commerciali italiane d’eccellenza nel settore dello smart casual uomo. n
Il marchio di espande / The brand expands Con l’inaugurazione di oltre 20 nuovi punti vendita l’anno, il marchio si sta rapidamente espandendo non solo all’interno dei centri città, ma anche sul mercato outlet e all’interno degli scali aeroportuali. A giugno 2012 è stato infatti inaugurato il primo punto vendita aeroportuale, all’interno dello scalo napoletano di Capodichino: il perfetto stop&go per tutti i professionisti in viaggio / With the opening of over 20 new shops every year the brand is expanding rapidly, not just in city centres, but also in the outlet market and on airport concourses. In June 2012 the first airport shop was opened in Naples’ Capodichino: the perfect stop&go point for professionals on the move
the customer”. In 2009 Gutteridge was re-branded and launched on a national scale, opening 30 sales outlets all over Italy in under three years. With quality linens, refined cottons, patterns classic and modern, Gutteridge presents stylish collections offering a wide choice in sober, elegant shades every season, perfect for today’s lifestyle. Gutteridge collections are for men who want quality, attention to detail and timeless style: jackets and trousers with a tailored cut and a hand-stitched finish, perfectly matched to linen shirts and the right accessories for an impeccable look of restrained elegance.
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Men who wear Gutteridge appreciate the good things in life and the pleasures of shopping in a warm, welcoming atmosphere furnished with discreetly luxurious good taste, shops that embody the values of a brand based on elegance. Created in the mould of the great English tailors, Gutteridge shops echo their Savile Row counterparts in both the refined quality of their wares and their customers’ requirements. Today Gutteridge is firmly established in a complex, competitive market, representing one of Italy’s successes in smart casual menswear. n
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Porsche Boxster: una sola auto, tre anime Un forte rinnovamento nello stile e nella struttura regalano nuova giovinezza alla piccola di Zuffenhausen, che punta sulla leggerezza per garantire prestazioni sempre piÚ emozionanti servizio/story Federico Ferrero (Twitter: @Federico988) foto/photos Alessandro Altavilla – Autoappassionati.it Video Trickle Production per Autoappassionati.it
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Porsche Boxster: the car with three souls. A hefty face lift inside and out has cut down on the kilos and powered up performance to give the Zuffenhausen roadster a new lease on life Spazio
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Grinta / True grit La modalità Sport Plus tira fuori il lato corsaiolo della Boxster. Se volete passare da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi, la Boxster fa per voi The Sport Plus mode unleashes the Boxster’s full racing potential. If you fancy 0 to 100 km/h in 5.5 seconds, the Boxster is the car for you
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iù potente, leggera ed efficiente. Queste le caratteristiche della Nuova Porsche Boxster, arrivata alla terza generazione. Nella storia della roadster il cambiamento non era mai stato così radicale, ora ha una nuova carrozzeria in struttura leggera ed un telaio interamente rielaborato, composto per il 46% di alluminio. Il radicale restyling, opera del responsabile design Michael Mauer, si fa notare per via del parabrezza in posizione più avanzata, che risulta in una silhouette più piatta,
dalle linee tese; il modello è ora più slanciato e dinamico. Sopra i passeggeri si stende la capote elettrica totalmente riconfigurata, che si apre in soli 9 secondi e si presenta ora senza coperchio. Diversa anche la coda, con l’alettone che si estende su tutta la sua larghezza. Il rinnovato concetto degli interni offre più spazio ai passeggeri e riflette la nuova filosofia progettuale Porsche, con la parte anteriore del tunnel ascendente, ripresa dalla Carrera GT e riproposta in tutti i modelli per un’er-
Tempo di shopping / Shopping La nuova generazione Boxster è già sul mercato. Il prezzo base in Italia è di 49.884 euro per la Boxster e di 61.076 euro per la Boxster S. The new generation Boxster is already on sale. In Italy prices start from €49,884 for the Boxster and €61,076 for the Boxster S.
It’s more powerful, it’s lighter and it’s more efficient. It’s the new Porsche Boxster, now on the third generation of the series, with the most radical change in the whole history of this roadster. The chassis has been
Linee pure Thoroughbred lines Il restyling della vettura è stato curato dal designer Michael Mauer the Boxster restyling is by designer Michael Mauer
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completely reworked and is now 46% aluminium, with a new, lighter body to match. The radical restyling, under the aegis of head of design Michael Mauer, has produced a low, raked windscreen, giving a stretched profile
which makes the whole car more aggressive and dynamic. The electric hood has also been altered, now opening in just 9 seconds and minus cover. Then there’s the new-look rear, with a spoiler running across its whole width.
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gonomia ulteriormente ottimizzata. La nuova generazione della sportiva si propone nella classica doppia versione Boxster e Boxster S. Noi abbiamo provato quella senza “S”, con il nuovo propulsore che sviluppa 265 CV (195 kW) da una cilindrata di 2,7 litri, 10 CV in più rispetto alle unità precedenti di cilindrata maggiore. Entrambi i modelli sono equipaggiati di serie con trasmissione manuale a sei marce, mentre il cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti Porsche Doppelkupplung (PDK), presente sulla vettura del nostro test, è disponibile su richiesta. Fra gli equipaggiamenti di bordo si segnalano l’impianto audio CD-MP3 con touchscreen da 7 pollici, gli interni in Alcantara, il sedile guida a 14 regolazioni elettriche e l’apertura a distanza del bagagliaio. A bordo si è seduti a pochi centimetri dalla strada, il volante verticale e la linea di cintura bassa trasmettono fin da subito la sensazione di essere in una vettura pronta a far divertire. Lo sterzo è eccellente grazie ad un perfetto bilanciamen-
to tra progressione, precisione e consistenza. I consumi non sono certo quelli di un’utilitaria, anche se ridotti del 15% rispetto alla versione precedente: con la trasmissione PDK si attestano nel ciclo combinato a 7,7 l/100 km per la Porsche Boxster e 8,0 l/100 km per la Boxster S. Dopo averla guidata a lungo, possiamo dire che questa Boxster ha tre anime: con il cambio in posizione Drive è docile e raffinata, capace di regalare un gran piacere di guida nel massimo comfort. Selezionato il tasto Sport, la roadster tedesca lascia trasparire un’anima più aggressiva e divertente. Ma è in modalità Sport Plus, abbinata alla taratura più rigida delle sospensioni a controllo elettronico, che il cambiamento è radicale. L’auto si trasforma, emerge prepotente il suo spirito racing e le cambiate, prima quasi impercettibili, diventano vere “fucilate”. Il rombo del propulsore a cilindri contrapposti tuona imperioso e chi siede alla guida gode di un raro gioiello automobilistico. Tante sfaccettature in una sola vettura,
Caratteristiche tecniche Lunghezza/Larghezza/Altezza: 4.374 mm/ 1.801 mm / 1.282 mm Passo: 2.475 mm Peso a vuoto Norma DIN: 1.320 kg Freni: Pinze fisse monoblocco a 4 pistoncini in alluminio anteriori/posteriori dischi autoventilanti e forati Accelerazione (0-100 km/h): 5,5 secondi (cambio PDK e con pacchetto Sport Chrono Plus) Accelerazione intermedia (80-120 km/h): 3,7 secondi (cambio PDK) Velocità massima: 262 km/h (cambioPDK) Serbatoio carburante: 64 litri compresa riserva MOTORE Disposizione: Motore centrale, trazione posteriore Numero Cilindri: 6 Cilindrata: 2.706 cm³ Potenza (DIN): 195 kW (265 CV) a 6.700 giri/min. Coppia massima: 280 Nm a 4.500 - 6.500 giri/min. Massimo regime motore: 7.200 giri/min. Rapporto di compressione: 12,5:1 CAMBIO Porsche Doppelkupplung (PDK) a sette rapporti, due frizioni in bagno d’olio
TECHNICAL DETAILS The inside is roomier and designed to the latest Porsche concept of an elevated centre console, first used in the Carrera GT and now a standard feature on all models, pushing the boundaries of ergonomic design. The new generation of roadsters is available in the usual dual Boxster and Boxster S versions. We test drove the one without the “S”, with the new 2.7-litre engine that generates 265 hp
(195 kW), 10hp more than the last version, despite their bigger engines. Both models are fitted with standard six-speed manual gearboxes, while the automatic 7-speed Porsche Doppelkupplung (PDK) on the car we used for our test drive is optional. Other standard stuff includes a CD-MP3 audio system with a 7-inch touchscreen, interiors in Alcantara, an electricallypowered driving seat with 14
different positions and a remote boot-opening mechanism. Once you get in you’re sitting low-slung to the road, with a vertical steering wheel and a low waistline which all give you the feeling this car is going to be fun to drive. The steering is excellent, thanks to a perfect mix of progression, precision and consistence. Fuel consumption may be a tad above your average run-around, but a laudable
Length/width/height: 4.374 mm/ 1.801 mm / 1.282 mm Wheelbase: 2.475 mm Kerb weight: 1320 kg Brakes: four-piston aluminium monobloc fixed callipers at the front and rear, internally vented and cross-drilled brake discs Acceleration (0-100 km/h): 5.5 seconds (PDK gear shift and Sport Chrono Plus package) In-gear acceleration (80-120 km/h): 3.7 seconds (PDK gear shift) Maximum speed: 262 km/h (PDK gear shift) Fuel tank capacity: 64 litres including the reserve ENGINE Position: mid-engine, rear-wheel drive Number of cylinders: 6 Displacement: 2.706 cm³ Power (DIN): 195 kW (265hp) at 6700 rpm. Max. power output: 280 Nm at 4500 - 6500 rpm. Peak torque: 7200 rpm. Compression ratio: 12.5:1 GEAR 7-speed Porsche Doppelkupplung (PDK), double oil bath clutch.
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1963-2013: Automobili Lamborghini festeggia il 50° anniversario Nel 2013 Automobili Lamborghini celebra i propri 50 anni in Italia e nel mondo. Il culmine dei festeggiamenti si avrà nel mese di maggio, quando dal 7 all’11 il “Grande Giro Lamborghini 50° Anniversario” porterà centinaia di vetture della Casa del Toro da Milano a Sant’Agata, passando per Roma e Forte dei Marmi. Oltre 1.200 km d’Italia saranno lo sfondo di capolavori a quattro ruote, dalle indimenticabili GT storiche alle avveniristiche supercar attuali. Legata alle proprie radici, Lamborghini destinerà il 10% dei ricavi degli eventi organizzati in tutto il mondo alla ricostruzione di chiese e strutture di aggregazione danneggiate in seguito al sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna. Fino al 31 maggio 2013 sarà inoltre possibile ammirare presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna alcuni bolidi che hanno fatto la storia del marchio di Sant’Agata. Per maggiori informazioni visitate il sito www.lamborghini50.com
Lamborghini’s 50th birthday In 2013 Automobili Lamborghini will be celebrating its 50th birthday in Italy and round the world. The heart of the celebrations will be next May, with the “Grande Giro Lamborghini 50° Anniversario” from the 7th to the 11th, when hundreds of cars proudly bearing the Toro marque will wend their way from Milan to the company’s home base at Sant’Agata near Bologna, passing through seaside resort Forte dei Marmi and Rome on their way. Over 1200 km along the roads of Italy to showcase some of motoring’s greatest masterpieces, from the unforgettable historical GTs to today’s supercars. Lamborghini is deeply rooted in the traditions of its Emilia-Romagna home, and will be contributing 10% of the profits from events held around the world to the reconstruction of churches and community centres damaged in the recent earthquake in the area. Until 31 May 2013 enthusiasts will also be able to drink their fill of some of the marque’s greatest cars on exhibition at Bologna’s “G. Marconi” Airport. For further info: www.lamborghini50.com
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tante anime da scegliere a seconda del tipo di percorso e dello stato d’animo. Per chi è alla ricerca di qualcosa in più nella dinamica di guida, Porsche offre il pacchetto Sport Chrono opzionale che prevede, per la prima volta,
i supporti motore attivi. Un’altra novità per questa Boxster è rappresentata dal Porsche Torque Vectoring (PTV), che migliora la trazione agendo sui freni e integrando l’azione del differenziale autobloccante meccanico. n
A tutto gas / High speed Continua anche in questo numero il viaggio con Autoappassionati.it (www.autoappassionati.it) sito di informazione indipendente dedicato al mondo dei motori, alla scoperta delle auto più affascinanti in circolazione Keep travelling with Autoappassionati.it (www.autoappassionati.it), the indipendent website dedicated to the world of motoring, exploring the most alluring cars on the roads today
15% has been shaved off the last version: with the PDK gearbox and in the combined cycle you’re looking at 7.7 l/100 km for the Porsche Boxster and 8.0 l/100 km for the Boxster S. Having driven it around quite a bit we came to the conclusion that this Boxster has three souls: with the gear in Drive it’s elegant and docile, a great ride in total comfort. Push the Sport button and this German roadster gives you a glimpse of a more aggres-
sive, fun soul. But it’s when you throw it into Sport Plus and electronically harden up the suspension that it unleashes its full potential. The whole car transforms; its racing spirit takes over and the gear shifts, almost imperceptibly at first, ratchet up to “gunshot” level, with the horizontally opposed six cylinder engine roaring imperiously and the lucky driver enjoying a rare thoroughbred of a car. So much all in one car, so
many souls to match your mood and the road ahead. If you’re looking for even more in drive dynamics Porsche also has an optional Sport Chrono package with new active engine supports. Another first for this Boxster is the Porsche Torque Vectoring (PTV), which improves traction through the braking system by varying the distribution of torque to the rear wheels and includes a mechanically locking rear differential. n
Si vola / Taking off La velocità massima raggiunta dal nuovo modello Porsche è di 262 km/h Top speed on the new Porsche is 262 km/h
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servizio/story Sante Bonelli
La Turchia inizia da Istanbul Un workshop fotografico per trasformare il viaggio in UN’ESPERIENZA culturale e professionale al tempo stesso. Una proposta firmata MiMa Image District
ISTANBUL GATEWAY TO TURKEY. A PHOTOGRAPHIC WORKSHOP TRANSFORMS A TRIP INTO A CULTURAL AND PROFESSIONAL EXPERIENCE COURTESY OF MIMA IMAGE DISTRICT
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Photo: Enrico Lucarini
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a fotografia è un arte delicata che non si impara sui manuali, si trasmette vivendo. Ma è anche un modo per stare insieme, divertirsi e conoscere luoghi ai quali non si ha abitualmente accesso. Valori cari all’associazione culturale MiMA (vedi box), che all’interno dei suoi corsi ha pensato bene di inserire un tour fotografico
ad Istanbul che si è snodato attraverso un percorso per conoscere luoghi, sapori ed usanze della città turca. Un viaggio che si è discostato dai consueti itinerari turistici per addentrarsi nel cuore di una civiltà che merita di essere ammirata, compresa e conosciuta. Alla scoperta di luoghi magici, carichi di storia e bellezza, i fotografi hanno potuto catturare
Photo: Enrico Lucarini
Imparare facendo / Learning in action
MiMa si presenta MiMA è una fucina dove avvengono eventi, scambi culturali, formazioni, workshop dedicati all’immagine e alla comunicazione con artisti nazionali ed internazionali. Le iniziative del MiMA sono un momento di riflessione, che educa al valore della comunicazione, all’importanza del linguaggio poetico ed artistico. L’esperienza vissuta negli anni precedenti, di contaminazione con il mondo dell’arte contemporanea, ha spinto i fondatori del MiMA, in primis il fotografo veneto Maurizio Marcato, a solcare orizzonti diversi senza preclusioni temporali e spaziali. Perché creare relazioni fra le molteplici espressioni artistiche provenienti da realtà geografiche lontane, permette di offrire a chi partecipa agli eventi in calendario stimoli sempre nuovi, utilizzando i mezzi della fotografia contemporanea.
Il workshop è stato preceduto da un incontro con personalità della cultura turca per capire il Paese e le sue dinamiche prima di arrivare a Istanbul / The workshop was introduced by meetings with personalities from Turkish culture to help understand the country and its dynamics before moving on to Istanbul
Photography is a delicate art not to be learnt from textbooks, it is only passed on through experience. But it is also an opportunity to share things with others, have fun and see places you would normally never go to.
And this is what the MiMA cultural association (see box) is all about. As part of its courses participants are taken on a photographic tour of Istanbul to discover the Turkish city’s sights, flavours and traditions. A
journey which is off the beaten track of standard tourist tours and takes you into the heart of a civilisation that deserves to be known, understood and appreciated. As photographers absorb the magic of the city with all
MiMA is a powerhouse of events, cultural exchanges, training and workshops involving national and international artists in the field of image and communication. MiMA’s initiatives are a moment of reflection, instructing in the values of communication and the importance of poetic and artistic language. The experience from past years, with contamination from the world of contemporary art, stimulated MiMA’s founders, with Venetian photographer Maurizio Marcato in the forefront, to plough new furrows unfettered by time and space. Because thanks to links with a host of artistic expressions from countries near and far, MiMA events offer participants new stimuli through the catalyst of contemporary photography.
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Photo: Luigi Montanari
This is MiMa
Photo: Attila Durak
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Photo: Luigi Montanari
Photo: Attila Durak
Photo: Milena Lazzaroni
Photo: Luigi Montanari
Photo: Milena Lazzaroni
Photo: Luigi Montanari
Photo: Attila Durak
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A tavola / Food for thought Sotto: la preparazione del gozleme photo: Enrico Lucarini Below: preparing gozleme Photo: Enrico Lucarini
scenari suggestivi, panorami incantevoli sul Bosforo ma anche assaporare gli aspetti della vita comune, gli usi e costumi, la religione, la cucina ed il lavoro. Un viaggio iniziato con l’incontro con Ali Ryza, responsabile dell’associazione culturale Milad di Venezia, che ha permesso al gruppo di conoscere la società turca, parlare della sua storia e della
its history and beauty, they are able to capture fascinating shots of the stunningly beautiful Bosphorus and savour every day life, traditions and customs, local religion, food and work. This trip started with an encounter with Ali Ryza, the
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sua attualità. Poi l’immersione totale dentro a Istanbul, guidati dalla fotografa Melis Yarman, dello staff del fotografo turco, Attila Durak, che ha fatto conoscere luoghi inconsueti e cogliere i dettagli che identificano e rappresentano questo popolo, condividendo la sua esperienza in progetti fotografici di reportage, in grado di comunicare l’identità
head of the Milad cultural association in Venice, who spoke to the group about Turkey, its history and today’s society. The next stage was a total immersion phase in Istanbul, guided by photographer Melis Yarman, one of Turkish photographer Attila
Durak’s assistants. Melis helped discover unusual corners of the city and understand the details that identify and characterise its people, sharing experiences on photographic projects able to communicate the place’s identity through significant images with
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27 del luogo attraverso immagini significative ed emozionali. Un tuffo nei colori, nei profumi e nell’atmosfera del mercato dove la gente si incontra e commercia, senza dimenticare la cucina, frequentando locali dove normalmente il turista non giunge. Le macchine fotografiche
sono state uno strumento indispensabile per costruire un ponte tra le due culture apparentemente lontane, come testimoniano le immagini pubblicate in queste pagine. Un modo diverso di intendere i workshop e dar loro nuova linfa vitale. n
Ebru: riflessioni sull’acqua
Il MiMA organizza durante tutto l’anno eventi, mostre e workshop. Per saperne di più: Milena Lazzaroni - MiMA, Via Mirandola 27 - 37050 S. Maria di Zevio (Vr) Tel. 045-6050601 - www.mima.cc - info@mima.cc MiMA organises events, exhibitions and workshop year round. For further info contact: Milena Lazzaroni - MiMA, Via Mirandola 27 - 37050 S. Maria di Zevio (Vr) tel. +39 (0)45-6050601 - www.mima.cc - info@mima.cc
Photo: Attila Durak
an emotional content. Part of the tour was a plunge into the colours, scents and atmosphere of a market where people meet to chat and commerce; then there was the food, eating in restaurants tourists never normally find. On this occasion the cameras were an essential tool to build a bridge between two apparently distant cultures, as can be seen in the images published here. A different way of doing workshops and making them come alive. n
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Ebru è la ricerca di un nuovo linguaggio per rendere la diversità culturale in Turchia visibile e intelligibile. Ebru è il libro, risultato del lungo viaggio di curiosità, passione e duro lavoro di Attila Durak durato 5 anni, dove l’artista ha cercato di immortalare la diversità della vita contemporanea in Turchia attraverso immagini fotografiche dei suoi abitanti e del suo popolo. La prima parte del libro contiene anche delle parti testuali scritte dallo stesso Durak ed alcuni co-autori su gruppi culturali, religiosi ed etnici ritratti nel libro, e sulla loro volontà e tentativo di emergere all’interno della società Turca dal momento in cui è diventata una repubblica. Il suo riferimento principale è quello di una forma d’arte che offra infinite possibilità di riflettere sulla vita attraverso l’acqua. Un artista ebru crea il suo disegno su acqua e quindi trasferisce quest’opera “galleggiante” su carta. Essendo a base d’acqua, una fluidità ebru connota, movimento, connessione, la permeabilità, e contingenza. Come tale, essa è una metafora che offre una promettente alternativa agli altri, come il “mosaico” o “quilt”, quando si pensa attraverso il nuovo e vecchi dilemmi di politica culturale a cavallo del secolo. “Ebru” come una metafora, che né inizia né finisce con questo libro, rappresenta la ricerca di alternative alle prospettive limitate di assimilazione e di multiculturalismo.
Ebru: reflections on the water Ebru is the search for a new language to make cultural diversity in Turkey visible and intelligible. Ebru is also a book by photographer Attila Durak, the fruit of 5 years of curiosity, passion and hard work, in which the artist has sought to capture the diversity of contemporary life in Turkey through his photographs of his country’s people. The first part of the book contains essays by Durak and other authors on the cultural, religious and ethnic groups portrayed in the book, and on their struggle to emerge within Turkish society since it became a republic. Its main reference is to an art form, marbling, that offers infinite possibilities of reflecting on life through water. An ebru artist creates his or her drawing on water and then transfers this “floating” artwork onto paper. Being water-based, ebru art connotes fluidity, movement, connectedness, permeability, and contingency. As such, it is a metaphor that offers a promising alternative to others, a “mosaic” or “quilt,” when thinking through the dilemmas new and old of cultural politics at the turn of the century. “Ebru” as a metaphor, which neither starts nor ends with this book, represents the search for alternatives to the limited perspectives of assimilation and multiculturalism alike.
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alla scoperta di bevagna Tour per i quartieri del famoso borgo umbro, a caccia di emozioni uniche Discovering Bevagna. A unique experience. A tour of this famous town in Umbria servizio e foto/story and photos Anna Maria Fabbri
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Ritorno al passato Back to the past Sopra: il mercato delle gaite è una fedele ricostruzione della vita quotidiana al tempo del Medioevo Above: the “gaite” market is a faithful reconstruction of daily life in medieval times
ella valle umbra tra Foligno e Montefalco, sopra una piccola altura di 225 metri dove un tempo era tracciata la consolare via Flaminia, sorge Bevagna (Perugia), uno dei borghi più belli d’Italia costruito sopra Mevania, l’antica città romana di cui rimangono ancora oggi alcuni importanti resti. È difficile spiegare l’emozione che si prova quando si entra in paese da una delle maestose porte
di accesso, che interrompono la cinta muraria munita di torri di avvistamento, e si cammina sopra l’antico e irregolare lastricato dell’ex via Flaminia, oggi denominato corso Matteotti, nel quale troviamo il Comune ed il Museo Civico nel settecentesco Palazzo Lepri. Qui è sempre forte e tangibile un’atmosfera di feudo che si avverte maggiormente nel periodo pasquale durante “Primavera medio-
Per informazioni / Further information Pro Loco I.A.T. Bevagna, tel. +39 0742 361667, www.comune.bevagna.pg.it Museo Civico di Bevagna, tel.0742 360031
In the Umbria valley between Foligno and Montefalco, perched on a small hill 225 metres high, where the Roman Via Flaminia once ran, sits Bevagna (Perugia), one of Italy’s most beautiful “Borghi”, or small towns Bevagna is built on the ruins of Mevania, the ancient Roman town whose ruins can still be seen today. It is difficult to explain the emotion of entering the town through the massive gates set in its walls between vigi-
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lant watch towers and walking along the ancient, irregular paving stones of what was once the Via Flaminia, now called Corso Matteotti, where the Town Hall and the local museum in the 18th-century Palazzo Lepri are both located. There’s very much a tangible feeling of the feudal in the air, especially at Easter time when the “Medieval Spring” is held, with the town celebrating the traditions and costumes of the
past. But this is just a taster for the even more spectacular “Il Mercato delle Gaite” event, a faithful reconstruction of life in medieval times, with everyone dressed up in medieval costumes and strolling players, entertainers and street theatre everywhere. The taverns of each “Gaita”, the four districts the medieval town used to be divided into, serve dishes prepared from ancient recipes like bread dumplings, roast boar in sauce or shoulder of
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evale”, una grande rievocazione di usi e costumi del passato, che comunque è soltanto un’anteprima dell’ancora più spettacolare manifestazione “Il Mercato delle Gaite”, una fedele ricostruzione della vita quotidiana al tempo del Medioevo, durante la quale tutti indossano abiti d’epoca e ovunque ci sono spettacoli itineranti di musica, teatro e giocoleria. Nelle taverne di ogni gaita, ovvero
lamb. And for the occasion all the old arts and crafts shops are opened: the lute-maker, the painter, the candle-maker, the dyer,
i quattro quartieri in cui era diviso il paese in epoca medioevale, si possono mangiare pietanze preparate seguendo antiche ricette come gli gnocchi di pane, il civiero di cinghiale o la spalla di castrone. E per l’occasione aprono le botteghe delle arti e degli antichi mestieri dell’epoca: il liutaio, il dipintore, il ceraiolo, il tintore, la cartiera, la seteria, l’erboristeria.
the paper-maker, the silk shop and the herbalist. The large number of tourists visiting Bevagna during the “Gaite” and
Antichi mestieri Ancient arts Sopra da sinistra: donne che filano la seta durante le gaite; la bottega dei liutai Above from the left: women spinning silk during the Gaite; the lute-makers
all year round are an important source of income for the town, whose economy is based on agriculture and crafts.
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Piatti tipici I piatti tipici bevanesi risentono molto l’influenza delle antiche tradizioni medioevali. Tra i primi abbondano le zuppe con farro, fagioli, ceci, lenticchie e cicerchie. Diffusi sono anche degli spaghettoni fatti a mano con acqua e farina chiamati picchierelli, che vengono conditi al tartufo o col sugo d’oca. Le carni tipiche locali più cucinate sono l’oca, la papera, la cacciagione, la coratella di agnello, la porchetta e la barbozza (guanciale). Inoltre a Bevagna è radicata l’antica tradizione culinaria delle lumache: nella frazione di Cantalupo di Bevagna, nella seconda metà del mese di agosto si svolge ogni anno la rinomata “sagra della lumaca”. I dolci più comuni sono i maccheroni dolci, le pizze di Pasqua al formaggio, vari tipi di pasticcini secchi con anice, uvetta o nocciole, e la deliziosa Rocciata, che è una specie di strudel aromatizzato alla cannella e ripieno di mele, pere, uvetta, noci e cacao.
Local Fare Traditional dishes from Bevagna are strongly marked by their medieval origins. There are a number of soups based on spelt, beans, chickpeas, lentils and grass peas. Another popular recipe are large handmade spaghetti made from flour and water, called picchierelli, served with truffle or goose sauce. Typical local meats are goose, duck, game, lamb offal, suckling pig and “barbozza”, a type of cured ham similar to bacon. Bevagna also has a long-standing tradition of serving snails. Every year the Cantalupo district holds its famous “Snail Fair” in the second half of August. Favourite desserts are sweet maccheroni, cheese-flavoured Easter pizza cake, and various dry biscuits flavoured with anise, raisins or nuts, plus the delicious Rocciata, a sort of strudel with cinnamon and apples, pears, walnuts and chocolate.
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Il grande afflusso di turisti che Bevagna accoglie durante “le gaite” e in ogni periodo dell’anno costituisce una risorsa economica per questo paese che comunque si sostiene anche con l’artigianato e con l’agricoltura. Viene infatti praticata soprattutto la lavorazione dei tessuti ed in particolare del cachemire e della canapa, dalla quale si ottengono le famose “tele di Bevagna”. Ma Bevagna è
anche una delle cinque aree di produzione del Sagrantino, famoso vino Docg esportato in tutto il mondo. Tra le molte cantine di produzione, da segnalare la “Tenuta di Castelbuono” che ha il primato di essere la prima cantina al mondo costituita da una gigantesca scultura disegnata da Arnaldo Pomodoro e denominata Carapace, all’interno della quale si vive e si lavora. n
Textiles are prominent, especially cashmere and hemp, the latter worked into “Bevagna cloth”. But Bevagna is also one of the five production areas for Sagrantino, the famous DOCG wine exported worldwide. Among the many winemakers the “Tenuta di Castelbuono” stands out because it is the first winery in the world in a gigantic tortoise-shaped modern sculpture, the “Carapace”, designed by Arnaldo Pomodoro, where people live and work. n
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La mia Italia My Italy
in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)
L´oro della Sabina si trova a Scandriglia Sabine gold from Scandriglia Presso Ponticelli Sabino, località nota per il Santuario della Madonna delle Grazie con l´antico Convento Francescano fondato nel 1478, entriamo nel territorio di Scandriglia, cittadina in Provincia di Rieti. Qui incontriamo il “maestro oleario” Alberto Santarelli, attivissimo nel salvaguardare la tradizione e l´esperienza nella olivicoltura trasmessa dai progenitori. Saliamo sul trattore e insieme andiamo in località Montecalvo, dove troviamo una specie spontanea e selvatica di ulivo chiamato in dialetto “Livago”. Saliamo sulle piante con scale di legno e facciamo cadere le olive a mano, con appositi pettini su teli appositamente stesi sotto gli ulivi, raccogliendole delicatamente nelle cassette per il trasporto. Le olive raccolte da questa pianta sono di calibro piccolo, ma l´extravergine ottenuto da questa varietà è straordinario e, come tutto l´olio prodotto a Scandriglia, non teme confronti. Lo degustiamo su una bruschetta nelle Ex-Scuderie dell´Agrituristica “La Staffa” a Scandriglia. La magia è compiuta. www.oliodiscandriglia.it - www.oleificioscandriglia.it At Ponticelli Sabino, well-known for its sanctuary dedicated to the Madonna delle Grazie with its historical Franciscan Friary founded in 1478, we come to the lands around Scandriglia, a small town in the Province of Rieti. Here we meet Alberto Santarelli, a “master oilproducer”, a fervent upholder of local traditions and the expertise in making olive oil handed down from his forefathers. We ride Alberto’s tractor to Montecalvo, where there is a species of wild olive called “Livago” in the local dialect. We climb wooden ladders and start harvesting the olives by hand, using special
rakes that gently shake the fruit from the branches down onto the nets spread on the ground below. The olives are then carefully packed into boxes to be transported. The olives picked from this tree are only small, but the extra-virgin oil from this particular species is superb, and like all the olive oil from Scandriglia, fears no rivals. We try some on a bruschetta in the converted stable block of the “La Staffa” agritourism in Scandriglia. Pure magic. www.oliodiscandriglia.it www.oleificioscandriglia.it
* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia. * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation
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Sopra: il santuario della Madonna delle Grazie Sotto a sinistra: Alberto Santarelli porta avanti con passione le tradizioni della Sabina, terra di grande olio d’oliva Sotto: il territorio di Scandriglia Above: the Madonna delle Grazie Sanctuary Below: Alberto Santarelli is a fervent upholder of the local Sabine traditions, a land that produces wonderful olive oil Right: Scandriglia
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A TAVOLA Food & wine
Feudi di San Gregorio, tutto il calore dell’Irpinia
Grandi vini e ospitalità a tutto tondo: così la casa vitivinicola di Sorbo Serpico (Avellino) ha fatto breccia nel cuore degli amanti del buon vivere Feudi di san gregorio, all the warmth of irpinia sorbo serpico (avellino) is all about great wines and superb hospitality, a magnet for all those who appreciate fine living Spazio
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eudi di San Gregorio si trova a Sorbo Serpico, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. Nata nel 1986, ad oggi l’azienda ha una proprietà di 250 ettari di vigneto, un fatturato di circa 20 milioni di euro ed è presente in oltre 40 Paesi. In soli 25 anni ha assunto la leadership vitivinicola del Sud Italia con importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Sin dall’inizio l’azienda ha concentrato i suoi sforzi nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo locale, costituito dai vitigni autoctoni quali Fiano, Greco e Aglianico, e dedicandosi alla produzione delle grandi DOCG d’Irpinia. I vini rossi più rappresentativi sono i crus di Aglianico Serpico e Taurasi Riserva Piano di Montevergine, mentre fra i bianchi spiccano
il Cutizzi (Greco di Tufo), il Pietracalda (Fiano di Avellino) e soprattutto il Campanaro, sintesi delle migliori uve di Fiano e Greco. Da qualche anno Feudi di San Gregorio produce la linea DUBL di spumanti Metodo Classico, rispettivamente da uve Falanghina, Greco e Aglianico (Rosé), nata dalla collaborazione con il maestro della Champagne Anselme Selosse. Da visitare la sede dell’azienda progettata dall’architetto giapponese Hikaru Mori ed esposta all’ultima edizione della Biennale di Venezia: un’opera architettonica estremamente affascinante per le sue linee semplici ed essenziali, lontana dalla concezione classica della cantina ma perfettamente integrata nell’ambiente. Gli interni, opera di Lella e
Una missione / One mission Salvaguardare la tradizione ricercandone al tempo stesso tutte le potenzialità ancora inespresse; investire nella terra e nella tradizione secolare della viticoltura irpina, restituendo un futuro a un patrimonio ambientale unico: è così che inizia, nel 1986, la storia di Feudi di San Gregorio Safeguarding the tradition and, at the same time, looking for its still unexpressed potential. Investing in the land and in the historic Irpinia viticulture, so that it could be possible to give back a future to the unique environmental heritage of this area: this is how the story of Feudi di San Gregorio began in 1986
Feudi di San Gregorio is located in Sorbo Serpico, a little town in the province of Avellino, in the heart of Irpinia. Founded in 1986, the winery has today a turnover of about 20 million Euro, exporting in over 40 countries and enjoys a property of over 250 hectares. In 25 years only, the company became a Southern Italian leader, gaining major national and international awards. Since the foundation, the company concentrated its efforts on the local heritage represented by the native varietals Fiano, Greco and Aglianico, core of the DOCG wines. The most representative red wines are the crus of Aglianico Serpico and Taurasi Riserva Piano di Montevergine, while among white wines stand out Cutizzi (Greco di Tufo), Pietracalda (Fiano di Avellino) and above all Campanaro (a blend of Fiano and Greco
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grapes). Since a few years Feudi di San Gregorio has been producing the sparkling wines line DUBL, respectively from Falanghina, Greco and Aglianico (Rosé), conceived in partnership with Anselme Selosse, one of the leading Champagne producers. The winery, designed by the Japanese Hikaru Mori and recently exposed at the Biennale di Architettura in Venice, is worth visiting: a project extremely fascinating thanks to its simple and essential lines, far from the classical conception of a cellar but at the same time perfectly integrated in the environment. The interiors, designed by Lella and Massimo Vignelli, aim to combine the wine production with a modern concept of hospitality: each visitor is gradually transported in the food and wine world, thanks also to the presence of the restaurant Marennà located inside the winery (Miche-
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Massimo Vignelli, uniscono alla produzione vitivinicola un concetto di ospitalità a tutto tondo: ciascun visitatore è trasportato gradualmente nel mondo del vino e della gastronomia, grazie anche alla presenza all’interno della cantina del ristorante Marennà (Stella Michelin dal 2009). Attorno al nucleo principale si sviluppano, poi, un giardino pensile
con varie tipologie di erbe aromatiche e un roseto: un tributo singolare alla natura del paesaggio circostante. Tradizione e innovazione sono, dunque, i due volti di Feudi di San Gregorio: una realtà in cui gli spazi diventano atmosfere e dove il vino di qualità è il grande protagonista, autentico ambasciatore del suo territorio di provenienza. n
Design giapponese Japanese design Sopra: la sede dell’azienda, opera dell’architetto giapponese Hikaru Mori, risulta estremamente affascinante per le sue linee semplici ed essenziali Above: the winery, designed by the Japanese Hikaru Mori, is extremely fascinating thanks to its simple and essential lines
Feudi di San Gregorio si trova a Sorbo Serpico (Avellino), in località Cerza Grossa, a circa 45 minuti da Napoli Per informazioni: tel +39 0825 986683; www.feudi.it Feudi di San Gregorio is located in Cerza Grossa, close to Sorbo Serpico (Avellino), 45 minutes far from Naples Further information: +39 0825 986683; www.feudi.it
lin Star since 2009). Outside the winery the visitor will enjoy a roof garden with several species of herbs and roses: a tribute to the unique nature of the surrounding landscape. Tradition
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and innovation are two faces of Feudi di San Gregorio: a reality in which spaces become atmospheres and the wine is a great protagonist, the true ambassador of its region of origin. n
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Artigianale e made in Italy: la birra degli intenditori Microbirrifici e brewpub stanno spuntando in ogni angolo della Penisola e non risentono della crisi economica: il mercato interno tira bene e i prodotti nazionali piacciono anche all’estero Real Ale Made in Italy for Connoisseurs Microbreweries and brewpubs are cropping up all over Italy and seem immune to the economic crisis: the domestic market is flourishing and there is a growing demand for Italian beers from abroad servizio/story ALESSANDRO AMADEI foto/photos ANDREA COLOMBO
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Piccoli segreti / Little secrets Sopra: alle spalle del grande successo riscosso dal Birrificio Italiano vi è la qualità delle materie prime, ma soprattutto l’abilità “artistica” del mastro birraio Above: behind Italian brewers’ huge success lies the quality of their ingredients, but above all the artistry of their master brewers
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ichiararsi, nella patria del vino, appassionati bevitori di birra, fino a qualche anno fa poteva sembrare un piccolo atto sedizioso, o piuttosto una provocazione da snob. Ma oggi non stupirebbe più nessuno: nei bar e nelle osterie di tutta la Penisola lager ed ale vanno fortissimo, e nei frigoriferi degli Italiani c’è sempre spazio per una bionda. Le statistiche parlano chiaro: il consumo nazionale è in costante aumento (nel 2011 ci siamo scolati la bellezza di 29 litri a testa,
+1,4% rispetto al 2010) ed è proprio la birra la bevanda preferita dei “giovani” fino ai 54 anni (fonte Assobirra). A soddisfare questa esuberante domanda interna contribuisce una produzione nazionale sempre più strutturata e generosa, forte di una quindicina di impianti industriali, ma anche di una miriade di piccoli birrifici artigianali (480 circa) che se sul fronte della quantità non possono competere con le grandi firme, hanno negli aromi e nei sapori del prodotto non pastoriz-
Pioniere / Pioneer Sotto: Agostino Arioli, deus ex machina del Birrificio Italiano di Lurago Marinone (Como), è stato uno dei primi in Italia a lanciarsi nel business della birra artigianale / Below: Agostino Arioli, deus ex machina at the Birrificio Italiano in Lurago Marinone (Como), was one of the first people in Italy to go into the real ale business
Admitting to a passion for beer in a country famed for its wines might have appeared slightly seditious, or snobbishly provocative, in years gone by. No longer: copious draughts of lagers and ales are busily being dispensed in bars and hostelries up and down Italy and on the home front few fridges are without a blonde, as the Italians familiarly call beer.
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The statistics speak for themselves; national consumption of beer is on the rise, with Italians downing a cool 29 litres a head in 2011, up 1.4pc from 2010, and beer is classified as the favourite drink among the young and young-at-heart in the under-54s (source Assobirra). Feeding this burgeoning thirst is an increasingly ample national
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zato e nel servizio offerto al consumatore le loro armi migliori. Tanto è vero che al microbirrificio viene spesso associato il brewpub, il locale dove il cliente, oltre a gustarsi la birra della casa, può pranzare, cenare o “stuzzicare”. Una formula spesso ispirata alla realtà nordamericana, ma puntualmente reinterpretata in stile mediterraneo, che sta reggendo egregiamente agli urti della crisi. “L’elemento che spinge la gente a frequentare un pub come il nostro - precisa Agostino Arioli,
socio e fondatore del Birrificio Italiano di Lurago Marinone (Como) ed autentica autorità nel settore – non è certamente il prezzo della birra, quanto piuttosto la possibilità di gustare un qualcosa di emozionante, di imperfetto”. Non a caso Agostino paragona la propria attività a quella di un alchimista: “il nostro lavoro - spiega – non ha i crismi di una scienza esatta. Il mastro birraio pone attenzione alla materia prima e al processo, ma ci sono degli elementi che inevitabilmente gli
network of breweries, with about fifteen big industrial plants and a host of roughly 480 microbreweries, who might not up there with the major producers in terms of quantity, but rely on the aroma and flavour of their non-pasteurised products and consumer service to give their real ale a competitive edge. In fact many a microbrewery has its own brewpub, where customers can enjoy the house beer and a snack or a meal. A formula often inspired by north American formats, but reinterpreted in Mediterranean style, which is holding up well in the crisis. “What attracts people to a pub like ours certainly isn’t the price of the beer, it’s the pleasure of drinking something genuine, even imperfect” explains Agostino Arioli, founder member of the Birrificio Italiano in Lurago Marinone (Como) and a recognised authority in the sector.
Agostino compares his trade to that of an alchemist: “Our job isn’t an exact science. A master brewer is painstaking in his choice of raw materials and the way he manages production, but some things are beyond his control. Elements like the yeast introduce a huge range of variables to the process”. Perhaps it’s this fascinating lack of certainty, or perhaps it’s the creativity and skill of the brewers, but the fact remains that Italian real ale is busy making a name for itself. And not just nationally. Italian beer is a hit abroad too, with orders from the US and prizes won in prestigious international awards. One example is the Doppio Malto brewery in Erba (Como), whose prize brew was among the winners at the latest edition of the International Beer Challenge in London. Owner Alessandro Campanini tells the tale.
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Numeri importanti Crunching the numbers Sopra: in Italia sono al momento attivi più di 480 microbirrifici, omogeneamente distribuiti tra nord e sud della Penisola, isole comprese Above: Italy currently has more than 480 microbreweries, evenly distributed in the north and south of the country as well as on her islands
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42 Superpremiati / Award winners I prodotti del birrificio Doppio Malto hanno primeggiato in numerosi concorsi internazionali, non ultimo il prestigioso International Beer Challenge 2012 di Londra The Doppio Malto brewery’s winning beers have claimed awards in a number of international competitions, among them the prestigious International Beer Challenge 2012 in London
sfuggono. Elementi legati al lievito, che ha delle vere e proprie onde caratteriali”. E sarà per questa affascinante imprevedibilità, o per la fantasia e l’abilità dei nostri birrai, che anche in questo campo il made in Italy va forte. E piace anche all’estero: ecco le commesse ricevute dagli States e i riconoscimenti ottenuti in occasione dei più prestigiosi concorsi internazionali. È il caso ad esempio delle “creature” del birrificio Doppio Malto di Erba (Como), tra i vincitori dell’ultima edizione dell’International Beer Challenge di Londra. “Siamo partiti nel 2003 - racconta il titolare Alessandro
Campanini - con un piccolo birrificio dotato di impianto di confezionamento, a cui abbiamo affiancato un brewpub da 500 coperti, dove oltre alla nostra birra artigianale, proponiamo anche vera e propria cucina, con piatti di nostra invenzione come le gelatine di birra da abbinare ai formaggi, accompagnati da pane chiaro e scuro alla birra”. Il successo è immediato e ispira progetti ambiziosi: “Oggi - rivela infatti Alessandro - non stiamo più dietro alle richieste. Ecco perché abbiamo deciso di ampliare il birrificio, con l’obiettivo di triplicare la produzione”. C’era una volta la crisi. n
“We started up in 2003 with a microbrewery and bottling plant, then we opened a 500-seater brewpub serving our own real ale and food with theme recipes, like our beer jellies to go with cheeses and our white and
wholemeal beer bread”. Success came swiftly, inspiring ambitious projects: “we can’t keep up with our orders, so we’ve decided to expand the brewery and aim to triple production” Alessandro adds. Crisis? What crisis? n
Mastro birraio e Beer sommelier Master brewer and Beer sommelier Alessandro Campanini, titolare del birrificio Doppio Malto di Erba (Como) Alessandro Campanini, owner of the Doppio Malto Brewery in Erba (Como)
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Tommasi, 110 anni tra vendemmie e accoglienza Ripercorsa in un libro l’avvincente storia di questa famiglia di viticoltori veronesi, che ha fatto della produzione di Amarone il suo motivo di orgoglio Tommasi, 110 years between harvests and hospitality Recounted in a book the fascinating story of this family of vintners from Verona, who has made the production of Amarone his pride servizio/story Ettore Bagni
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Filosofia / Philosophy Vini di alta qualità con uve ottenute esclusivamente nei propri vigneti: è questo uno dei principi che ha favorito la crescita dell’azienda Tommasi High quality wines made exclusively with grapes grown in their own vineyards: this is one of the principles that favoured the growth of Tommasi family company
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n 110 anni è diventata una delle maggiori realtà del settore vitivinicolo veronese e uno dei portabandiera su tutti i mercati del vino più celebre della Valpolicella: l’Amarone. Tommasi Viticoltori racconta la sua storia in un volume: “Tommasi. La forza della famiglia”, curato dai giornalisti Lucio Bussi e Maria Teresa Ferrari. Il libro narra i 110 anni della famiglia di produttori della Valpolicella classica e ripercorre i vari passaggi
della loro storia, che è arrivata alla quarta generazione e che, oltre alla vitivinicoltura, ha sviluppato fin dalle origini la ristorazione e l’accoglienza, che oggi vuol dire Villa Quaranta Park Hotel e gli storici ristoranti veronesi Caffè Dante e Bottega del Vino, con altri imprenditori. “È un orgoglio - spiega Dario Tommasi, amministratore dell’azienda - aver fatto questo lungo percorso in 110 anni, tra vendemmie e accoglienza, alla ricerca di una
Tommasi Viticoltori, via Ronchetto, 4 - Pedemonte di Valpolicella (Verona); tel. +39 045 7701266, www.tommasiwine.it Villa Quaranta Park Hotel, Ospedaletto di Pescantina (Verona); tel +39 045 6767300, www.villaquaranta.com Caffè Dante Ristorante, Piazza dei Signori, 2 - Verona; tel. +39 045 8000083, www.caffedante.it Antica Bottega del Vino, via Scudo di Francia, 3 - Verona; tel: +39 045 8004535, www.anticabottegadelvino.net
In 110 years of history, Tommasi has become one of the greatest wine families of Verona and Italy, and one of the most renowned ambassadors of the most prestigious wine of Valpolicella: the Amarone.Tommasi Viticoltori recounts this history in a book entitled “Tommasi. The strength of the family”, written and edited by journalists Lucio Bussi and Maria Teresa Ferrari. The book delves into the 110 years of history of the vintners
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based in Valpolicella, and retraces the steps of the growth of their people, now in their fourth generation. In addition to wine, the family has also been a leader in catering and hospitality, developing the Villa Quaranta park hotel and the historic Caffè Dante and Bottega del Vino restaurants with other entrepreneurs. «It is a pride» explains Dario Tommasi, managing director of the company, «to have done this long journey in 110
years between harvests and reception, in search of ever high quality. We have the joy and the knowledge that the company will continue with the large fifth generation, which is our strength for the future» Starting from 1902, when the founder of the family, Giacomo Battista Tommasi, built the first three casks, the book tells the story of four generations: Giacomo first had the idea of wine, his sons consolidated the
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45 sempre maggiore qualità. Abbiamo la gioia e la consapevolezza che l’azienda continuerà con la numerosa quinta generazione, che è la nostra forza del futuro”. Partendo dal 1902, quando il capostipite della famiglia, Giacomo Battista Tommasi, fece costruire le prime botti, il libro narra le vicende di quattro generazioni. Il fondatore Giacomo ha avuto l’intuizione del vino, i suoi figli hanno consolidato l’aspetto vitivinicolo dell’azienda, fino ad arrivare alla terza generazione, formata dai cugini-fratelli Sergio, Ezio, Franco, Dario, che negli anni ’70 ha determinato un passaggio fondamentale verso i mercati internazionali, facendo crescere nel contempo le superfici vitate.
wine aspect of the company up to the third generation, made up of cousins-brothers Sergio, Ezio, Franco, Dario, who in the Seventies made the crucial step of exporting the wines to international markets, at the same time investing in new vineyards. Project 1197: a guideline that has enabled the company, now in
Il Progetto 1997: una linea guida che ha consentito all’azienda, con l’ingresso della quarta generazione, di arrivare a consolidarsi ulteriormente con l’acquisizione di nuovi vigneti nelle aree più vocate della Valpolicella classica e nella Maremma toscana. Oggi l’azienda conta 135 ettari di vigna nelle zone doc veronesi, di cui 95 nella Valpolicella classica, e 90 a Pitigliano nella Maremma Toscana. Il principio su cui la famiglia Tommasi ha imperniato la sua crescita è quello di produrre vini di alta qualità con uve ottenute esclusivamente nei propri vigneti, vinificati nelle proprie cantine e distribuiti dalla propria rete vendita. Tra questi il prodotto di punta è senz’altro l’Amarone. n
its fourth generation, to achieve further consolidation through the acquisition of new vineyards in the best areas of Valpolicella and Tuscany. Today the company owns 135 hectares of vineyards in the DOC zones of Verona, 95 of which are in Valpolicella, and 90 in Pitigliano, in Tuscany Maremma.
The Tommasi family continues to base its growth on the principle of producing high quality wines with grapes grown exclusively in their own vineyards, vinified in their own cellars and distributed by their own sales network. This includes the company’s flagship product, which is certainly the Amarone. n
La forza della Famiglia The strength of the Family I Tommasi sono arrivati alla quarta generazione di vitivinicoltori e imprenditori Tommasi family forth generation of vintners and entrepreneurs
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cantina a bordo Cellar on board DAI PENDII DEL TRIVENETO, PASSANDO SULLE DOLCI COLLINE TOSCANE, ATTRAVERSO IL TACCO PUGLIESE FINO ALL’ASSOLATA TERRA SICILIANA: QUESTO ED ALTRI AFFASCINANTI SCENARI OSPITANO ALCUNE DELLE TENUTE PIÙ SUGGESTIVE CHE ABBIAMO SELEZIONATO PER VOI. LASCIATEVI EMOZIONARE DA QUESTI VINI, DALLA LORO STORIA, DAL LORO SAPORE E DALLA TRADIZIONE DELLA TERRA CHE RAPPRESENTANO, CHIEDENDO ALLE NOSTRE ASSISTENTI DI VOLO I VINI IN ROTAZIONE From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet Tuscan hills, by way of the heel of Italy in Puglia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our Flight Assistants about the wines in rotation
Gli spumanti / Sparkling wines
Prosecco Aneri Prosecco; 11% vol., temperatura di servizio 6°-8°C Colore giallo paglierino, spuma sottile e persistente. L’elegante bouquet floreale ricorda l’acacia ed i fiori campestri. Il gusto è armonico, asciutto e giustamente sapido. La modesta pressione, la giusta alcolicità lo rendono adatto come aperitivo oppure a tutto pasto, specialmente con portate non impegnative, piatti leggeri o a base di pesce. Straw yellow colour, fine and persistent perlage. The elegant floral bouquet recalls acacia and wild flowers. The taste is harmonious and dry with good tang. Delicacy and the right alcohol content make it ideal as an aperitif or the whole meal, especially with simple, light dishes or seafood.
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Satèn Montenisa Chardonnay; 12,5% vol, temperatura di servizio 6-8°C Colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, spuma cremosa con perlage fine e persistente. Il profumo è intenso e particolare, con note floreali e di pesca bianca. Al palato si presenta pieno e complesso, equilibrato; con la sua vivacità e freschezza è ideale per accompagnare antipasti o pietanze a base di pesce. Straw yellow with light golden reflections, creamy fizz and a fine, persistent perlage. Intense and particular bouquet with hints of flowers and white peach. Full-bodied and complex palate, balanced with liveliness and freshness as an ideal accompaniment for hors d’oeuvres or fish dishes.
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Maximum Brut Ferrari Chardonnay; 12,5% vol, temperatura di servizio 6°C Dal colore giallo paglierino intenso, gentile ed intenso ma con note di frutta matura. Secco, elegante ed armonioso, è ideale per accompagnare aperitivi a base di pesce, verdure grigliate o può essere usato a tutto pasto. Intense straw yellow, delicate yet intense bouquet with hints of ripe fruit. Dry, elegant and harmonious as an ideal accompaniment to seafood appetisers, grilled vegetables or even as an all-meal wine.
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Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.
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Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza all’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.
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Brut Cà Rovere Garganega, Chardonnay; 12,5%vol, temperatura di servizio 6-8°C Dal colore giallo paglierino, spuma persistente, perlage minuto e continuo. Vellutato ed invitante con fondo amarognolo, ottimo come aperitivo, con portate di pesce pregiato, baccalà, crostacei e pesce crudo. Straw yellow in color with persistent foam, followed by an elegant and continuous perlage. Bitter aftertaste slightly velvety on the tongue, perfect with cod, shellfish and raw fish dishes or served as an aperitif.
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I vini rossi / red wines
Santa Pia Nobile di Montepulciano La Braccesca Prugnolo Gentile; 13,5% vol, temperatura di servizio 16-18°C Di colore rosso vivo e intenso, ha forti aromi di frutta matura e vaniglia. Al palato si presenta molto morbido e avvolgente, che lascia una buona mineralità e persistenza. Ottimo da accompagnare a carni rosse, primi saporiti e formaggi semi stagionati. Bright and intense red, evident bouquet of ripe fruit and vanilla. Very soft and full palate, with good minerality and persistence. An excellent accompaniment for red meat, savoury first courses and semi-mature cheese.
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Iskra Masciarelli Montepulciano d’Abruzzo; 14,5% vol, temperatura di servizio 16-17°C Dal colore rosso rubino, tendente al bluastro. Ha un profumo molto complesso, ampio e speziato. Le sue caratteristiche lo rendono ideale abbinamento a piatti importanti e dai gusti decisi, come selvaggina e cacciagione. Ruby red colour tending to bluish. Very complex, full and spicy bouquet. These features make it ideal for important dishes and distinctive flavours, such as venison and game.
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The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orangered (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.
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Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.
Climax Bindi Sergardi Merlot e Cabernet Sauvignon; 13,5% vol, temperatura di servizio 18°C un’ora dopo l’apertura Dal colore rosso rubino, ha un bouquet ampio con sentori di cannella, e nocciola. Il suo gusto importante racchiude comunque dolcezza e morbidezza; il suo abbinamento ideale è con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Ruby red colour and a broad bouquet with hints of cinnamon and hazelnut. Its impressive palate also embraces sweetness and softness; the ideal pairing is with red meat, game and mature cheese.
Villa Pattono Renato Ratti Barbera, Cabernet Sauvignon, Merlot; 14,5% vol, temperatura di servizio 16-18°C Dal colore rosso intenso, brillante. Il suo profumo ricorda le susine mature, le spezie e la liquirizia. Il suo gusto è pieno, strutturato, piacevole ed elegante, con buona persistenza. È un abbinamento ideale per primi piatti importanti e carni rosse. Bright, deep red colour. The bouquet recalls ripe plums, spices and liquorice. In the mouth it is full, structured, agreeable and elegant, with good persistence. It is an ideal pairing for imposing pasta dishes and red meat.
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i vini bianchi / White wines
Pietrabianca Castel del Monte Tormaresca Chardonnay 95% - 5% Fiano; 13% vol, temperatura di servizio 12 °C Dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, presenta un profumo intenso, con sentori di pesca bianca e mela matura. Il suo sapore fresco, sapido e persistente lo rendono un interessante abbinamento a paste asciutte con sughi leggeri e comunque a tutti i piatti a base di pesce. Straw yellow with greenish reflections and intense bouquet with hints of white peach and ripe apple. The fresh, tangy and persistent flavour make it an interesting pairing with dry pasta with delicate sauces and all seafood.
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Masianco Masi Pinot Grigio, Verduzzo; 13% vol, temperatura di servizio 8-10°C Dal colore giallo dorato con riflessi verdognoli. Con sentori freschi di agrumi, fiori bianchi e con piacevoli note di miele. È un ottimo aperitivo, che ben si abbina ad antipasti, pesce, carni bianche grigliate. Golden yellow with greenish reflections. Hints of fresh citrus fruit, white flowers and pleasant notes of honey. An excellent aperitif and ideal for appetisers, fish and grilled white meat.
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Soente Falesco Viogner e altri uvaggi; 13% vol, temperatura di servizio 13°-15°C Colore giallo con riflessi verdognoli che preannunciano la freschezza di questo vino. Note di agrumi e fiori bianchi, con un gusto avvolgente ed un finale persistente, lo rendono un vino da abbinare ad antipasti, pietanze leggere e preferibilmente a base di pesce. The yellow colour with greenish hues already suggests the freshness of this wine. Hints of citrus fruit and white flowers, with a full taste and lingering finish make this wine ideal for appetisers, light dishes (preferably fish).
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White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.
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I vini bianchi sono ricavati dalla raccolte delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.
Monferrato Arbiola Sauvignon Blanc e Chardonnay; 14,5% vol, temperatura di servizio 12°C Ha colore giallo dorato pieno, profumi intensi di fiori, pesca e frutta matura con eleganti note minerali. In bocca è equilibrato e di buona morbidezza. Il suo finale persistente e fresco lo rende un abbinamento perfetto ad antipasti, primi piatti e pesci. Full golden yellow colour with intense perfumes of flowers, peaches and ripe fruit with elegant mineral notes. Balanced and very smooth palate. The persistent and fresh finish is a perfect match for starters, first courses and fish.
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L’angolo del gourmet Gourmet’s corner
Inverno, tempo di zuppe La ricetta vincente del gruppo Pedon I “signori della lenticchia” parlano veneto. La storia del gruppo Pedon (e dei fratelli Franco, Sergio e Remo) inizia infatti a Molvena, in provincia di Vicenza, nel cuore dell’operoso Nord Est, una zona che riesce ancora a stupire, dimostrando che si può crescere anche in un settore che molti riterrebbero “maturo”, come quello appunto dei legumi e dei cereali. Il segreto? “Voglia di lavorare, fantasia, attenzione alla clientela, ricerca delle migliori materie prime e nessuna paura per l’innovazione e le tecnologie, che consentono di ridurre i costi soprattutto nelle fasi finali di preparazione e confezionamento”, come testimonia il recente
investimento da 5 milioni di euro nello stabilimento di Molvena. La ricetta funziona e il gruppo vicentino oggi è presente in tutto il mondo con con la Pedon divisione retail anche in Sud Africa e in Nord America e con la Acos in Cina, in Argentina e in Etiopia. Proprio nel Paese africano i Pedon hanno avviato produzioni locali certifi-
Polenghi, quando la mousse è “Siphonés”
Con i “Salva tempo” bastano 10 minuti per preparare una salutare zuppa di legumi o cereali With “Salva tempo” it takes just 10 minutes to prepare a healthy cereal or pulse soup cate biologiche, basate su imprese agricole piccole e medie, contribuendo a creare ricchezza sul posto e costruendo anche una scuola per 250 bambini.
L’ultima novità di Polenghi Group si chiama “Les Siphonés”, una linea di mousse dolci per dessert e di mousse al formaggio per aperitivi nei gusti naturale, pomodoro/basilico, latte di capra, aglio/erbe fini. Un modo nuovo per inventare in pochi istanti finger food, stuzzichini e tartine di ogni tipo, che ha già conquistato il consumatore francese e che presto arriverà anche in Italia. Il loro segreto? Lo spiega Marco Polenghi, CEO della Polenghi Group: “sono prodotti attuali, innovativi, rivolti a consumatori originali che non rinunciano alla praticità e alla qualità delle materie prime”. www.polenghigroup.it
www.pedon.it La linea “C’è di buono” offre una gamma completa di soluzioni per piatti caldi e freddi The line “C’è di buono” offers a complete range of hot and cold dishes
Winter soups
Winning recipes from the Pedon Group The Lord of the Lentils comes from the Veneto region. The story of the Pedon family with brothers Franco, Sergio and Remo, starts in Molvena, in the province of Vicenza, the heart of Italy’s hard-working north-east. It’s an area that still manages to make the business world sit up and take notice, demonstrating in this case that there’s room for growth even in a sector many would have considered saturated like that of pulses and cereals. So what’s the secret? “Hard work, creativity, customer care, the best raw materials and a positive relationship with innovation and technology, especially to cut costs in the final
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phases of preparation and packaging”. To back this up the Group has recently invested 5 million euros in their Molvena plant. The recipe obviously works and the Group are now present worldwide with the Pedon retail division in South Africa and North America and with Acos in China, Argentina and Ethiopia. And it is here in Africa that Pedon has started local organic production, based on small and medium-sized farms, helping to create wealth locally and building a school for 250 children.
Polenghi, “Siphonés” mousse The latest from the Polenghi Group is a range of sweet dessert mousses and savoury cheese mousses for finger food and snacks in natural flavours such as tomato and basil, goat’s cheese and garlic and chives. The new line is called “Les Siphonés” and is perfect for aperitifs. It has already conquered the French market and is due to be launched in Italy shortly. So what’s the secret? Marco Polenghi, CEO of the Polenghi Group explains: “these are very contemporary, innovative products for original consumers who won’t compromise on practicality and the quality of the ingredients”. www.polenghigroup.it
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Marcialonga: i “bisonti” scalpitano È la più classica fra le granfondo italiane e per l’edizione 2013 sono attesi 7500 atleti da tutto il mondo. Un modo per godersi il Trentino e percorrere 70 km di piste immerse nella natura The Long March: the stampede of the “bisons” 7500 athletes from all over the world are signed up for the 2013 edition of Italy’s greatest cross-country classic race. A chance to enjoy Trentino and ski along 70 km of piste through stunning nature servizio/story KLAUS RIZZOLIN foto/photos NEWSPOWER/EOS
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Tifo in diretta Live support Il calore del pubblico che segue la gara è uno degli aspetti che galvanizzano maggiormente gli atleti The warmth of the public exhorting to greater efforts is one of the things that galvanises the athletes
mmagina: una lunga via bianca, l’incontaminata natura alpina, il freddo pungente dell’inverno e migliaia di “bisonti” in calzamaglia a marciare al cospetto dei monumentali massicci dolomitici. L’immaginazione è pura realtà tra le valli di Fiemme e Fassa in Trentino, dove dal lontano 1971 si corre la lunga marcia, la Marcialonga, e i protagonisti sono proprio loro, i “bisonti”, come vengono amichevolmente chiamati i concorrenti in gara. È la granfondo più popolare e celebre d’Italia, e domenica 27 gennaio 2013 la Marcialonga festeggerà il suo quarantesimo compleanno insieme a 7.500 atleti decisi a cavalcare lo
storico tracciato di 70 km che corre tra Moena, Canazei, Predazzo e Cavalese. Per raccontare quattro decadi di storia ci vorrebbe un libro intero, ma un cenno agli albori della granfondo più antica del nostro paese è assolutamente indispensabile, perché non c’è storia, la Marcialonga è la storia del fondo italiano. Tutto ebbe inizio con l’impresa di Franco Nones alle Olimpiadi di Grenoble del 1968, quando il fiemmese si permise di mettere in fila nordici, germanici e sovietici nella 30 km in classico, regalandosi un oro semplicemente straordinario. L’Italia si emozionava davanti ad una gara di fondo, non era sostan-
Per tutti i gusti / Something for everyone A corollario della gara vera e propria sono in programma tra sabato e domenica anche altri eventi come la Marcialonga Young per le categorie giovanili, la Minimarcialonga per i bambini, la Marcialonga Stars con i Vip in gara per beneficienza e la Marcialonga Story da correre con materiali, abbigliamento e sci d’epoca. Info: www.marcialonga.it / Side by side with the main event are a number of other competitions held over the weekend, such as the Marcialonga Young for juniors, the Mini-Marcialonga for kids, the Marcialonga Stars, with VIPs competing for charity, and the Marcialonga Story, which has to be raced using pre-1976 equipment and clothing. For info: www.marcialonga.it
Imagine: a long white trail, unspoilt Alpine scenery, the biting winter cold …and thousands of “bisons” in ski pants marching through the massive Dolomite mountains. Well, this is what actually happens in the Fiemme and Fassa valleys in Trentino, where ever since 1971 the “bisons”, as competitors are jokingly called, flock to take part in the Long March race. It’s Italy’s most popular and best-known competitive crosscountry skiing event and on Sunday 27 January 2013 the Long March will be celebrating its 40th birthday, together with 7500 athletes determined to complete the traditional 70 km piste that runs through Moena, Canazei, Predazzo and Cavalese. Four decades of races are enough to fill a book, but a quick delve into the history of the event is essential, because the history of the Long March is the
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history of cross-country skiing in Italy. It all started with Italian crosscountry skier Franco Nones at the Grenoble Winter Olympics in 1968, when the total outsider from the Fiemme valley left the Scandanavians, the Germans and the Soviets behind in the 30 km Classic to win an absolutely extraordinary gold medal. For the first time ever Italy got excited about a cross-country skiing event and enthusiasm in the Fiemme valley knew no bounds. Over the next two years a large group of skiers from Trentino took part in the legendary Mora Vasaloppet in Sweden, and once back in Italy the four founders; Giulio Giovannini, Roberto Moggio, Mario Cristofolini and Nele Zorzi, began to wonder whether they could organise their own Vasaloppet. This was the idea that was to lead to the Long March and on 7 February
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zialmente mai successo prima di allora, e in Val di Fiemme iniziò a crescere l’entusiasmo. Nei due anni successivi un nutrito gruppo di trentini partecipava alla mitica Vasaloppet di Mora in Svezia, e al ritorno un pensiero prendeva vita nelle menti dei quattro fondatori Giulio Giovannini, Roberto Moggio, Mario Cristofolini e Nele Zorzi: “Perché non ricreiamo una Vasaloppet anche da noi?”. Ecco servita l’idea Marcialonga e il 7 febbraio 1971 ci fu il primo colpo di cannone per il via della prima granfondo italiana.
1971 the starting pistol was fired for the first Italian crosscountry classic event. Even then, in its début edition, the homegrown Olympic champion Nones toed the starting line (he was to finish in second place) with over one thousand other enthusiasts, a number which rapidly escalated to almost 7000 over the next four years. And the
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Già allora, in quella edizione di debutto che tra gli altri vedeva allo start – e secondo al traguardo – l’olimpionico “di casa” Nones, la Marcialonga sfondava la quota di mille partecipanti, che in quattro anni sarebbero lievitati a quasi 7.000. E i nordici, gli inventori del fondo, si appassionarono alla Marcialonga fin dai primi anni, facendosi inoltre precursori di una nuova tecnica ancora sconosciuta ai più, ovvero la tecnica libera o “skating”. Nel 1978 la granfondo trentina apriva le porte alle donne e l’atleta con il numero maggio-
Scandinavians, the inventors of cross-country skiing, warmed to the Italian Long March right from the start, introducing a new technique most athletes were still unaware of: skating. In 1978 the Trentino race allowed women to enter, and the undisputed queen of the race is still Maria Canins Bonaldi, with a string of consecutive
Competizione aperta Open competition Da quando è nata nel lontano 1971, la Marcialonga ha saputo attirare atleti professionisti, ma anche semplici appassionati del fondo Ever since its inception in 1971, the Long March has managed to attract both professional athletes and simple crosscountry skiing enthusiasts
victories and gold medals spanning the years from 1979 to 1988. Over the decades the Long March has seen victories by big names in cross-country skiing, like Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta, Michail Botvinov, or more recently Jorgen and Anders Aukland, Hilde Pedersen, Cristina Paluselli and Jenny Hansson. The latest edition was
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Occhio ai bisonti The Bisons are coming Dai giovanissimi ai seniores, dai Vip ai bambini, alla Marcialonga c’è spazio per tutti From young hopefuls to expert elders and VIPs to kids, the Marcialonga has something for everyone
re di ori al collo è ancora oggi Maria Canins Bonaldi, con una striscia di vittorie consecutive che va dal 1979 al 1988. Nel corso dei decenni, la Marcialonga ha incoronato big del fondo come Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta, Michail Botvinov, o i più recenti Jorgen e Anders Aukland, Hilde Pedersen, Cristina Paluselli e Jenny Hansson. L’ultima edizione è stata vinta da Jorgen Aukland e Susanne Nystrom. La Marcialonga non è solo agonismo e numeri (con la gara 2013 il totale iscritti ha sfondato quota 200.000), ma è un evento che fa promozione allo sci di fondo e al turismo trentino, che sostiene la solidarietà, che incoraggia lo sport giovanile, che si basa sul volontariato, una manifestazione che in Italia, ma anche in Europa, ha fatto rivivere la passione della tecnica classica (dal 2003 tornata anche alla Marcialonga dopo
won by Jorgen Aukland and Susanne Nystrom. But it is by no means only about competition and numbers, although taking into account the 2013 race, the total number of entries over the years is set to top 200,000. It’s an event designed to promote cross-country skiing and tourism in Trentino, to promote solidarity and to foster sport for young people, still largely based on voluntary work. It has also helped Italy and the whole
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una lunga parentesi in skating). Come detto, domenica 27 gennaio 2013 scatterà la 40a Marcialonga, che prevede come di consueto anche un tracciato “Light” di 45 km da Moena a Predazzo, e grande come sempre sarà la festa lungo i binari bianchi che solcano boschi, strade e paesi delle due valli di Fiemme e Fassa. Perché l’atmosfera di casa Marcialonga è qualcosa di realmente – quasi - inimmaginabile. L’evento coinvolge tutta la gente delle due vallate, l’atleta che corre la Marcialonga può assaporare tutto il calore delle persone assiepate lungo il percorso, pronte ad incitare, a sostenere i partecipanti con un entusiasmo straordinario. È questa una delle caratteristiche che rendono la Marcialonga un appuntamento irrinunciabile ed indimenticabile. n
of Europe rediscover a passion for the classic cross-country technique, re-introduced at the 2003 edition of the race after a considerable period devoted to the skating technique. So Sunday 27 January 2013 sees the 40th edition of the Long March, together with its usual “Light” alternative, a 45 km trail from Moena to Predazzo, and there will be the usual party atmosphere along those white tracks that run through
the woods, lanes and villages of the Fiemme and Fassa valley. Because the Long March atmosphere is something that has to be experienced to be believed. The event involves the whole population of the two valleys and the athletes are cheered to the hilt by the people crowding along either side of the piste with an extraordinary warmth. Which is just one of the factors that makes the Long March unmissable and unforgettable. n
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È la fiber art, bellezza! L’intreccio della fibra offre un mezzo di espressione potente ed ancestrale. Ce ne parla Lydia Predominato, uno degli interpreti più noti ed apprezzati dell’arte tessile made in Italy Fabulous fibre art! Woven fibres are a powerful, ancestral means of expression. We chat to Lydia Predominato, one of the leading textile artists in Italy servizio/story ALESSANDRO AMADEI
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ai primi rudimentali manufatti del Neolitico, passando per il lenzuolo di Penelope della mitologia greca, fino agli arazzi medioevali, ai broccati rinascimentali o ai primi prodotti industriali made in UK, il telaio ha sempre accompagnato la vita dell’Uomo su questo pianeta. Ed era inevitabile che nell’era della catena di montaggio qualcuno lo (ri)scoprisse come strumento attraverso cui canalizzare le proprie sensibilità artistiche. L’intuizione fu di Willams Morris, poliedrico esponente del movimento “arts & crafts”, che a metà dell’800 e proprio in risposta alla rivoluzione industriale fu l’autore delle prime
esplorazioni tessili del suo secolo. Da allora la fiber art, intesa come uso non convenzionale di materiali e metodi propri della tessitura artigianale, ha galoppato sulle ali della fantasia e della creatività di tanti virtuosi, affermandosi come notabile nicchia dell’arte contemporanea soprattutto negli States e in Giappone. In Italia la popolarità della fiber art non è mai stata eccelsa, ma non per questo il Bel Paese risulta privo di talenti, conosciuti e apprezzati anche all’estero. È il caso di Lydia Predominato, universalmente nota per i suoi labirinti, le termocromie, i sonogrammi e più in
Spazio alla creatività / Creative space Sotto: “Sedia”, tessuto in fotocopia. Foto della pagina precedente: “Bersagli azzerati” / Below: “Chair”; photo on the preceding page: “Aborted Targets”
From the first rudimental Neolithic fabrics to Penelope’s shroud in Greek mythology and on to medieval tapestries, Renaissance brocades and the first mass-made industrial products from the UK, the loom has been man’s constant companion on this planet. And it seems almost inevitable that in this age of the production line people are rediscovering it as a means of artistic expression. One of the first to do so was William Morris, the multi-talented exponent of the Arts & Crafts movement, who in the mid-19th century began to explore textiles as an art form in direct response to the industrial revolution. Since then fibre art, meaning a non-conventional use of materials and craftwork weaving and twining methods, has soared on the wings of the imagination
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and creativity of its countless practitioners, establishing itself firmly as an important niche in contemporary art, above all in the US and Japan. In Italy fibre art has never been particularly popular, but the Bel Paese is by no means lacking in talent; talent which is recognised and appreciated abroad. One example is Lydia Predominato; universally noted for her labyrinths, thermo-chromes and sonograms and more generally for her artistic use of modern technologies (for example her famous textile photocopies). Lydia took the long way round to launch her artistic career: “I was a parliamentary interpreter working in English and German” she explains, sitting ensconced in the living room of her home and studio in the Garbatella area of Rome, do-
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generale per l’impiego in chiave artistica della moderna tecnologia (celebri, ad esempio, le sue fotocopie reinterpretate tessilmente). Una carriera, quella di Lydia, che però è partita da lontano, lontanissimo: “Facevo l’interprete parlamentare di inglese e tedesco - ci racconta dal salotto del suo appartamento atelier alla Garbatella (Roma), dove campeggia un grande telaio in legno chiaro - ed avevo quindi l’opportunità di girare l’Euro-
minated by a large loom in a light-coloured wood. “So I was able to travel around Europe. I was looking for an alternative to painting and sculpture as a form of artistic expression, until I came across fibre art on a visit to Great Britain”. It was love at first sight, a love that was to prove enduring: “weaving and twining fibres is in our genes, it’s
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pa. Ero alla ricerca di una forma di espressione artistica alternativa alla pittura e alla scultura, e fu così che in un viaggio in Gran Bretagna incontrai la fiber art”. Un amore a prima vista, e tuttora vivo: “L’arte dell’intreccio della fibra - spiega con passione - è nel nostro Dna, nelle nostre radici: tra le grandi invenzioni dell’Uomo subito dopo la ruota c’è il telaio. E poi la sento una forma d’arte a me congeniale. Rispetto a qualche anno fa,
part of our roots. In the list of man’s great inventions the loom is right there with the wheel” she explains passionately. “And then I just knew it was for me, I feel a natural affinity with it. Now I’m going back to using simple materials, like paper and canvas. But the substance doesn’t change, you weave to communicate and the important thing is
Labirinto con uscita Maze with an exit Sotto/below: “Way out for a constrained heart”
to get the message across. And when that message becomes universal you’ve achieved what you set out to do”. And like all true passions Lydia’s is catching. Which is why the young artists who were with her when she founded Tapisserie Jeune in Rome in 1992, or who attended her lessons first at the Rome Town Council Scho-
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Opere famose Famous works Sopra da sinistra: “Dialogue erotique” e “Le valigie dell’anima” Sotto: una termocromia Above from the left: “Dialogue érotique” and “Soul Suitcases” Below: a thermo-chrome
oggi sto ritornando all’impiego di materiali poveri come la carta, la tela. Ma la sostanza non cambia: si tesse per raccontare e l’importante è il messaggio che lanci. E quando il messaggio diventa universale hai raggiunto il tuo scopo”. E come tutte le passioni vere, quella di Lydia è contagiosa. Non a caso i giovani che l’hanno frequentata ai tempi di Tapisserie jeune (il gruppo di artisti da lei fondato, a Roma, nel 1992) o che hanno seguito le sue lezioni di tessitura tenute prima presso la Scuola di arti ornamentali del Comune di Roma e in tempi più recenti presso l’Accademia di alta moda
Koefia, sono diventati a loro volta validi alfieri della fiber art o comunque si sono affermati in campi affini. Ed è ai lavori dei suoi allievi e dei suoi amici e colleghi che Lydia ha dedicato un’intera parete del suo studio. Qui l’occhio viene catturato da un’opera in feltro, che è anche un’irresistibile calamita per le mani di chi guarda. “È a questo aspetto di tattilità, di calore emanato dai tessuti che intendo dedicare la mia futura attività” rivela Lydia. Un impatto emotivo inatteso e diverso da quello suscitato da un quadro o da una scultura: è questo, in fondo, il bello della fiber art. n
Le opere di Lydia Predominato sono esposte presso il Museo nazionale delle arti e tradizioni di Roma, presso la Collezione Civica di Chieri (Torino), la Collezione della Triennale internazionale di Tournai (Belgio), la Collezione della Biennale del libro d’artista di Cassino (Frosinone) e presso la Biblioteca Sperelliana di Gubbio (Perugia). Per ulteriori informazioni: www.lydiapredominato.net
Lydia Predominato’s works are exhibited in the National Museum of Arts and Traditions in Rome, In the Chieri Civic Collection (Turin), In the International Triennial Collection in Tournai (Belgium), The Biennale of Artists’ Books Collection in Cassino (Frosinone) and in the Sperelliana Library in Gubbio (Perugia). For further info: www.lydiapredominato.net
ol of Ornamental Arts or more recently at the Koefia Fashion Academy, have in turn become paladins of fibre art or have made their names in adjacent disciplines. And it is to the works of her pupils, friends and colleagues that Lydia has dedicated a whole wall of her studio. The eye is drawn to a work in felt,
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which is just itching to be touched as you look at it. “It’s the tactile dimension, the warmth textiles exude, that I want to dedicate my future work to” Lydia reveals. An unexpected emotional impact, different to a reaction to a painting or a sculpture, which after all is what makes fibre art special. n
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Genio et voluptati Il 2013 sarà l’anno di Gabriele d’Annunzio, di cui si celebrerà il 150° della nascita. Un programma ricco di eventi, mostre e appuntamenti culturali per conoscere uno dei personaggi più dinamici e innovativi del novecento 2013 marks the 150th anniversary of the birth of poet Gabriele d’Annunzio. A packed calendar of cultural events and exhibitions is scheduled to celebrate one of the 20th century’s most dynamic, innovative celebrities servizio/story CARLO RAVELLO foto/photos GIOVANNI DE LUCA
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Officina / The workshop Sopra: per entrare nello studio di d’Annunzio occorreva passare sotto un basso architrave che costringe ad inchinarsi davanti all’arte Foto sotto: per d’Annunzio “cucinare un uovo in guscio o un uovo sodo è arte difficilissima, da rari maestri” Above: access to d’Annunzio’s study was under a low beam, forcing people to bow to art Below: d’Annunzio held that “cooking a hard or soft boiled egg is an extremely difficult art, something only to be achieved by rare masters”
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ifficile dire se il mito che aleggia attorno a Gabriele d’Annunzio sia più legato alla sua opera letteraria, alla sua vita, ai suoi amori o al suo senso della Patria. Di certo le celebrazioni per il 150° anniversario della sua nascita permetteranno di conoscere meglio il “Vate” e di metterne a fuoco la figura, uscendo da alcuni schematismi storici sin troppo banali e scontati, che non hanno certo contribuito a farlo amare dalle generazioni
moderne. La macchina organizzativa è già in moto e Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, nonché promotore delle celebrazioni dannunziane non vede l’ora di dare il via al programma con l’obiettivo “di sfatare il mito che vuole d’Annunzio un decadente. Niente di più falso: d’Annunzio era un creatore, un inventore, un uomo del IX, del XX ma anche del XXI secolo”.
It’s difficult to say whether the legendary Gabriele d’Annunzio is more famous for his writings, his life, his loves or his patriotism. Certainly the events organised to celebrate the 150th anniversary of his birth are a chance to appreciate the “Bard”, as he was known, better and to cut through the accumulated layers of trite historical truisms that
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have done little to endear him to modern generations. Organisation is already in train and Giordano Bruno Guerri, president of the Il Vittoriale degli Italiani Foundation and leading promoter of the d’Annunzio celebrations, is champing at the bit to launch a programme aimed “at debunking the idea that d’Annunzio was a deca-
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Fra le molteplici iniziative la decisione di dedicare al grande scrittore la prossima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino (16-20 maggio 2013). Una scelta che ci viene spiegata da Ernesto Ferrero, direttore editoriale della rassegna: “Con d’Annunzio dobbiamo davvero ricominciare a prendere le misure, perché di lui ci sono rimasti solo i luoghi comuni e gli stereotipi: molto italiano
nei vizi, sperperatore di fortune altrui, grande amatore, dandy elegantissimo e poeta-soldato. Sappiamo invece poco del d’Annunzio innovatore, del letterato anomalo, il cui vero capolavoro fu la sua vita inimitabile”. Le celebrazioni ufficiali inizieranno il 12 marzo (giorno della nascita del Vate) a Pescara, sua città natale e coinvolgeranno tutta Italia da Verona ad Arezzo, da Genova a Trento,
Mas Sopra: originariamente era l’acronimo di “motoscafo antisommergibile”, ma divenne un epico motto: Ricorda di osare sempre Above: originally the acronym of “antisubmarine motorboat”, but transformed into d’Annunzio’s epic motto: “Memento audere semper” or “remember always to dare”
Stanza della musica / The Music Room Sotto a sinistra: grande sala destinata ai concerti da camera, ricca di oggetti di varia provenienza, stile ed epoca comprese alcune maschere funerarie di Beethoven e Liszt Sotto a destra: sala del mappamondo, un particolare degli arredi che arricchiscono la biblioteca principale del Vittoriale Below: a large salon designed for concerts of chamber music, ornately decorated with objects from various places and times, in several different styles, including funeral masks of Beethoven and Liszt Below: the Globe Room; named for a large globe in this, the main library of the Vittoriale
dent. Nothing could be further from the truth: d’Annunzio was creative, an inventor, a man of the 19th century, of the 20th century, and even of the 21st century”.
Among the many initiatives is the next edition of the Turin International Book Fair (16-20 May 2013), which is dedicated to the great writer. A choice explained by Ernesto Ferrero,
editorial director of the event: “We need to re-evaluate d’Annunzio, to stop seeing him through a haze of stereotypes with all his typically Italian vices and virtues: the waster of other peo-
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64 dove il Museo Caproni ospiterà una mostra dedicata al d’Annunzio Aviatore. Anche a teatro si ricorderà con produzioni originali l’opera del poeta: da Giorgio Albertazzi, che sta lavorando alla Figlia di Iorio, al
giovane Edoardo Sylos Labini, il cui Gabriele d’Annunzio tra amori e battaglie debutterà a marzo al Teatro Manzoni di Milano, insieme a una grande mostra dannunziana allestita nel foyer. Non mancheranno le iniziative isti-
Appuntamento al Vittoriale / An Appointment at the Vittoriale Il Vittoriale è oggi affidato all’omonima fondazione, che cura anche il prezioso archivio dannunziano. Per qualsiasi informazione sulla visita al complesso basta collegarsi al sito www.vittoriale.it o telefonare al numero +39 365 296511 / The Vittoriale today is managed by the foundation of the same name, which is also in charge of the valuable d’Annunzio archives. For further information on visiting the Vittoriale see www.vittoriale.it or telephone +39 365 296511
Oltre il bagno / The salle de bain Sotto: chiamarla sala da bagno è riduttivo. In realtà è un’opera d’arte tappezzata di opere d’arte A destra: veranda dell’Apollino, suggestiva sala di lettura aperta sui giardini del Vittoriale Below: it can hardly be called a common or garden bathroom. A work of art lined with works of art Apollino’s Veranda, a charming reading room opening onto the Vittoriale’s gardens
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ple’s fortunes, the great lover, the elegant dandy, the poet-soldier. We need to learn more about d’Annunzio the innovator, the inspirational writer, whose true masterpiece was his own inimitable life”. Official celebrations start on 12 March (the Bard’s birthday) in his native Pescara and will involve much of Italy, from Verona to Arezzo and Genoa to Trento,
where the Caproni Museum is hosting an exhibition dedicated to d’Annunzio the Aviator. The theatre is also gearing up with original productions, from Giorgio Albertazzi, who is working on a new version of d’Annunzio’s Daughter of Jorio, to the young Edoardo Sylos Labini, whose battles and loves of Gabriele d’Annunzio is due to make its début in March at
the Manzoni Theatre in Milan, supported by a large d’Annunzio exhibition in the foyer. The Italian state is marking the poet’s anniversary with a coin issued by the national mint and a special stamp from the post office, while in the publishing world the Corriere della Sera newspaper and Mondadori Publishing are both planning contributions. Mondadori is scheduled to bring
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tuzionali, con una moneta coniata dalla Zecca dello Stato e l’emissione di un francobollo da parte di Poste Italiane, e quelle editoriali, con gli importanti contributi del Corriere della Sera e di Mondadori. Per quest’ultima uscirà, in febbraio, il secondo libro di Guerri dedicato a d’Annunzio, “La mia vita carnale”, che racconta gli ultimi dieci anni di vita del Vate al Vittoriale, una vera e propria città giardino che ha recentemente vinto il premio come “Parco più bello
out Guerri’s second volume dedicated to d’Annunzio in February. Entitled “My Carnal Life”, it tells the tale of the last ten years of the Bard’s life at the Vittoriale, his fabled retreat which has recently won an award as “The Most Beautiful Park in Italy”, a living memorial to d’Annunzio’s genius. The Vittoriale is one of those magic places
d’Italia”, ma che rappresenta una testimonianza vivente del genio di d’Annunzio. Luogo magico e carico di simbolismi in cui l’architettura, gli arredi e le stesse luci tratteggiano ancora oggi l’animo del Vate meglio di quanto possa fare qualsiasi testo di critica. Ecco perché una visita a Gardone Riviera (Bs) è il miglior modo per prepararsi al 150° dannunziano e per godere delle atmosfere del lago di Garda, splendido anche nei mesi invernali. n
Stanza del lebbroso / The Leper’s room Sopra a sinistra: d’Annunzio amava ritirarsi fra queste pareti, vero luogo di meditazione per il poeta abruzzese Sopra: sala della Cheli, la grande sala da pranzo degli ospiti con la grande tartaruga in bronzo da cui prende il nome Above: d’Annunzio loved to retire to meditate here The Sala della Cheli, the large formal dining room with the impressive bronze tortoise it takes its name from
where the architecture, the décor and even the light still give a far clearer idea of d’Annunzio’s essential soul than an critical essay ever could. Which is why a visit to Gardone Riviera (Bs) is one of the best ways to prepare for d’Annunzio’s 150th anniversary and bask in the delights of Lake Garda, as splendid in winter as it is in summer. n
Pezzo di storia / A piece of history A fianco, dall’alto: il Mas a bordo del quale d’Annunzio partecipò alla Beffa di Buccari nel 1918 A fianco: il Mausoleo, nel 1963 vennero traslate le spoglie di d’Annunzio nell’arca sopraelevata centrale Right, on top: the Mas d’Annunzio participated in the Buccari Raid on in 1918 Right: Mausoleum, in 1963 d’Annunzio’s mortal remains were laid to rest in the raised central arch
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Cultura Culture
Firenze racconta gli anni Trenta Sino al 27 gennaio Palazzo Strozzi ospita un’interessante mostra dedicata ad un periodo ricco di fermenti artistici e sociali. Un viaggio nella storia italiana, seguendo le suggestioni della pittura e del design per scoprire le tensioni e le aspettative di una nazione che, uscita dal primo conflitto mondiale, stava vivendo un momento carico di energie in bilico fra classicismo e futurismo Florence and the thirties. Until 27 January Palazzo Strozzi hosts a fascinating exhibition dedicated to a period of great artistic and social ferment in Italy. Art and design guide us through the hopes and tensions of the lively years on the cusp of classicism and futurism as the country healed the wounds of the First World War servizio/story Terenzio Marsilia
L’
Italia degli anni Trenta faceva i conti con il regime fascista, ma viveva nel contempo un momento di grande fermento artistico, che iniziava a coinvolgere i nuovi media con lo sviluppo anche nel nostro Paese della comunicazione di massa, con i manifesti, la radio, il cinema e i primi rotocalchi, che dalle “belle arti” raccolgono una quantità di idee e immagini trasmettendole al grande pubblico. Un periodo ricco di stimoli che segna una svolta negli stili di vita, con l’affermazione di un’idea ancora attuale di uomo moderno, dinamico,
al passo coi tempi, a cui Firenze dedica una mostra in cui i protagonisti sono gli artisti noti e meno noti, che hanno scandito quel momento storico con le proprie creazioni, dalla pittura al design, dalla scultura all’architettura. Anni Trenta, dunque, come laboratorio complicato e vitale, in cui si combatté una battaglia artistica che vide schierati tutti gli stili e tutte le tendenze: dal classicismo al futurismo, dall’espressionismo all’astrattismo, dall’arte monumentale alla pittura da salotto.
Uomini e donne / Men and women Pagina a fianco da sinistra: Antonio Donghi “Donna al caffè” - 1931; Guido Peyron “Ritratto del poeta Montale” - 1932; Carlo Sbisa “Il palombaro” (ritratto di Umberto Nordio) - 1931; Pippo Rizzo “Il nomade” - 1929 Above, from the left: Antonio Donghi “Woman in a Café” - 1931; Guido Peyron “Portrait of poet Montale” - 1932; Carlo Sbisa “The Diver” (portrait of Umberto Nordio) - 1931; Pippo Rizzo “The Nomad” - 1929
Despite having to face the realities of the Fascist regime, the 1930s in Italy was a period of huge artistic ferment. The new media was beginning to make its mark in the country with posters, radio, cinema and the first popular newspapers and magazines, all of which drew inspiration and ideas from
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Art with a capital A and passed them on to a much broader public. A heady mixture which saw a transformation in lifestyles and traced the dynamic, up-to-date profile of modern man we still identify with today. This is the period Florence dedicates the exhibition to, featuring both well-known and less
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well-known artists whose work in the fields of painting, sculpture, design, architecture and art in general was representative of their era. The exhibition describes the 1930s as a complex yet vital crucible, scene of an artistic struggle between a whole array of styles and trends; from classicism to futurism, expres-
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Nuove idee/ New ideas
Sopra da sinistra: Felice Carena Estate “L’amaca” - 1933 Vinicio Paladini “Complesso onirico n.1” - 1932 Sotto: Giò Ponti - Vaso con decoro “La sirena prolifica” - 1929-1930 Below: Felice Carena Summer “The Hammock” - 1933 Vinicio Paladini “Dream Ensemble No.1” - 1932 Belowe: Giò Ponti - Vase with Decoration “The Prolific Siren” - 1929-1930
Nell’Italia che si modernizza, un’innovazione assoluta è costituita dalla riproduzione industriale degli oggetti. Dalle sedie tubolari alle lampade Luminator, i manufatti realizzati in quegli anni segnano la nascita del design in Italia, celebrato nelle Triennali di Milano del ’33 e del ’36. Nel percorso della mostra, divisa in sette sezioni, assieme ai capolavori di artisti come Sironi, Martini, Guttuso, Fontana, Cagli, si potranno vedere anche rare fotografie e spezzoni di film di quegli anni, con flash esemplificativi di uno stile - nella progettazione della
casa e del suo arredamento - che si traduceva anche nella vita quotidiana, diventando modo di essere e di comportarsi. L’arte del periodo è raccontata attraverso i centri che facevano scuola, caratterizzandosi ciascuno per una tendenza di stile o di gusto: il gruppo di Milano, con le figure dominanti di Sironi, Martini e Carrà e protagonisti del novecentismo in tutte le sue sfaccettature come Wildt, Tosi, Funi; Firenze con Soffici, Rosai, Lega e Viani; Roma, divisa tra classicismi e realismi (Donghi, Carena, Ceracchini); la Torino di Casorati, che guarda anche alla
Arti in Italia oltre il fascismo / The Arts in Italy beyond Fascism La mostra è allestita a Palazzo Strozzi (Firenze) ed è aperta sino al 27 gennaio. Orari: 9.00-20.00 tutti i giorni, 9.00-23.00 il giovedì. Per informazioni +39 055 2645155, www.palazzostrozzi.org / The exhibition is being held at Palazzo Strozzi (Florence) and is open until 27 January. Times: 9.00-20.00 every day, 9.00-23.00 Thursdays. Info +39 055 2645155, www.palazzostrozzi.org
sionism to abstract art, art for imposing public monuments to art for drawing rooms. In an Italy which was gradually modernising, the industrial production of objects was an absolute novelty. From tubular chairs to the Luminator lights, manufactured goods saw the birth of design in Italy, celebrated in the Milan Triennali in 1933 and 1936. The exhibition is divided into seven sections and includes, apart from masterpieces by artists of the ca-
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libre of Sironi, Martini, Guttuso, Fontana and Cagli, rare photographs and film clips from the period, giving a valuable insight into a style in architecture and interior design which also projected itself into the broader sphere of everyday living, becoming a lifestyle choice. The art of the period is illustrated through its various hubs, each with a school expressing a given trend in terms of style and taste: the Milan group, dominated by Sironi, Martini and
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69 Francia (Chessa, Menzio, Paulucci, Mori). Di seguito, la sezione dedicata ai giovani mette in luce le nuove forze emergenti in quel decennio, anche caratterizzate da importanti aperture sovranazionali: l’irrequietezza della giovane generazione si esprime con forme antiaccademiche, con cromie accese e riferimenti ai primitivismi ed espressionismi europei. Non meno interessanti le sale dedicate all’arte pubblica che vedono l’idea emergente della comunicazione di massa entrare nel campo dell’arte. Ne è simbolo Mario Sironi, che sosteneva anche la funzione “politica” e ideologica del pittore quale comunicatore, a un livello di qualità particolarmente alto, di messaggi rivolti al grande pubblico. Le opere di tale ambito, ovviamente intrasportabili, in quanto collocate in architetture pubbliche come stazioni, uffici, postali,
palazzi di giustizia: in mostra, sono esemplificativamente rappresentate da bozzetti e disegni preparatori. Unica sorprendente eccezione, la scultura di Fontana Il fiocinatore, nella prima versione in gesso colorato, ideata per il mercato del pesce di Milano. Chiude la rassegna di Palazzo Strozzi una ricca sezione dedicata al design che si concentra sulla dialettica tra la moltiplicazione dell’arte, la riproduzione, e l’oggetto unico, ancora artigianale e spesso di lusso. Tale dialettica viene evocata facendo dialogare tipologie di oggetti d’arredo con la rappresentazione di interni e manufatti moderni nel cinema del tempo - grazie a un montaggio di film italiani dell’epoca, appositamente realizzato dalla Cineteca di Milano - e nelle fotografie vintage di ambienti, provenienti dall’Archivio storico della Triennale di Milano. n
Emozioni diverse Different emotions
Carrà and the protagonists of 20th century art in all its various forms, from Wildt to Tosi and Funi; Florence with Soffici, Rosai, Lega and Viani; Rome, divided between classicism and realism (Donghi, Carena, Ceracchini); Turin with Casorati and its links with France (Chessa, Menzio, Paulucci, Mori). Next, the section dedicated to young talents highlights the new forces emerging during the decade, open to cosmopolitan influences: the restless younger generation finding an outlet in anti-academic forms, with brilliant colours and references to primitivism and European expressionism. No less interesting are the rooms dedicated to public works, portraying the way the emerging idea of mass communication was influencing art and architecture. Mario Sironi is one example. He maintained, among other things, that artists had a “political” and ideological role, as high quality communicators of messages addressed to the pu-
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blic. The works in this sector are examples hosted in public buildings such as stations, post offices and courts, obviously not physically present, but represented by sketches and blueprints. The only outstanding exception is Fontana’s sculpture The Harpooner, in its first version in coloured gesso, designed for the fish market in Milan. The Palazzo Strozzi retrospective closes with an extensive section on design concentrating on the contrast between the industrial mass reproduction of art in the guise of design objects and the individually crafted item, frequently a luxury few could afford. This contrast is illustrated by juxtaposing interior design objects with original film clips, specially put together by the Milan Cineteca, showing interiors and contemporary furnishings in their context in Italian films from the thirties and vintage photographs on the same theme from La Triennale di Milano archives. n
Sopra: Thayaht “Tuffo” - 1932 Sotto: Gigi Chessa “Figura con cappello” - 1930 Above: Thayaht “Dive” - 1932 Gigi Chessa “Figure in a hat” - 1930
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Cultura Culture
Pianeta Terra, che film! Grande successo per “Cinema in un ambiente diverso”, l’iniziativa organizzata da Milano Film festival in collaborazione con Air Dolomiti e Aeroporto di Monaco Planet Earth, what a film! Huge success for the “Cinema in a different environment” event organised by the Milan Film Festival together with Air Dolomiti and Munich International Airport
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ono tanti i modi per raccontare l’ambiente in un film: c’è chi lo fa in modo tradizionale, chi attraverso il documentario, e chi sceglie la sperimentazione. La nuova rassegna “Cinema in un ambiente diverso” - nata dalla collaborazione di Milano Film Festival con Air Dolomiti e Aeroporto di Monaco e presentata durante la scorsa edizione del festival a settembre a Milano - ha permesso di compiere un viaggio tra paesaggi,
luoghi, storie, paesi e persone, ma anche tra stili e modalità di racconto diversi. Sono cinque i lungometraggi che hanno composto la rassegna, a cui si sono aggiunti 3 cortometraggi selezionati tra maggio e luglio attraverso il concorso online “Ecocorti”. Per ulteriori informazioni: www.milanofilmfestival.it
Emozioni sul grande schermo / Emotions on the screen Sotto, da sinistra: la proiezione al Parco Sempione e la sala del Teatro Strehler durante il Milano Film Festival (foto Delfino Sisto Legnani) / Below from the left: performance at the Sempione Park arena and the Strehler Theatre during the Milan Film Festival (photos: Delfino Sisto Legnani)
There are different ways to talk about environment in a film: the traditional way, the documentary, the experimental way. The new film season “Cinema in a different environment” - organized by Milano Film Festival in collaboration
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with Air Dolomiti and Munich Airport – was presented during the past edition of the festival in September in Milan; it has been a travel throughout landscapes, stories, people and moreover through different styles.
The section presented 5 features and 3 short films, these ones selected through the online competition “Ecocorti” which took place from May to July 2012. Further information: www.milanofilmfestival.it
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Benessere Wellbeing
Idealpark, la magia del parcheggio facile L’azienda veronese è in grado di creare il tuo posto auto come e dove non avresti mai immaginato Magic your personal parking space out of thin air Idealpark, enchantingly easy parking, spellbinding technology
Doppio livello / Two levels Sopra: palazzo in pieno centro storico. In fase di ristrutturazione, l’autorimessa ha raddoppiato il numero di posti auto tramite la tecnologia serie H Idealpark, che ha disposto le auto su due livelli di parcheggio (archivio fotografico Dottor Group, www.dottorgroup.it) Above: luxury building in the historic centre. During the renovation of the building the garage has doubled its capacity by the installation of Idealpark Series H, systems which allow to park cars on two levels (Dottor Group Photo archive, www.dottorgroup.it)
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a tua casa è una villetta e desideri godere di un giardino o di un cortile al posto della rampa, ma con le auto al sicuro e invisibili? Oppure abiti in un appartamento in città, magari in centro, e sogni un parcheggio comodo sotto casa? Qualsiasi sia il tuo caso la soluzione non è un miraggio. Idealpark crea o aumenta i posti Is your home a villa and you desire to enjoy your garden or courtyard instead of looking at the parking ramp, always having your cars safely and invisibly parked? Or is your home an apartment in downtown and you dream for convenient parking in
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auto tramite una vastissima gamma di modelli che spaziano dagli ascensori per auto ai sistemi di parcheggio meccanizzati. I primi consentono di far scomparire le auto al livello interrato lasciando libero lo spazio in superficie o addirittura, come sempre più sta accadendo nelle ristrutturazioni, permettono di trasportare le auto sul tetto che si
your basement? Whatever your case, the solution is not a mirage. Idealpark creates or increase parking spaces through a wide range of parking systems models, ranging from car lifts to mechanical parking systems. Car lifts allow cars to descend into and
ascend from the basement floor, freeing up space on the surface or alternatively, as it is increasingly happening in building’s restoration, transporting cars to roofs that become open sky garages. Mechanical parking systems organize cars in multiple levels,
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trasforma in un’autorimessa a cielo aperto. I parcheggi meccanizzati invece dispongono le auto su più livelli, raddoppiando o triplicando il numero di posti auto realizzabili a parità di volume. Questi sistemi consentono di risolvere il problema del parcheggio con soluzioni innovative e sostenibili, che si integrano perfettamente con l’ambiente
circostante, in quanto utilizzano spazi già esistenti e spesso non sfruttati, senza sacrificio di aree verdi o cortili. Con l’esperienza e il know-how acquisiti, Idealpark ha fatto della progettazione una virtù, della creatività una dote, della realizzazione un’arte, dell’affidabilità una forza, delle difficoltà una sfida, diventando così il “genio” del parcheggio. n
Informazioni utili / Useful information
L’auto scompare Your car disappears Sopra: villa con giardino e cortile esterno: le vetture vengono parcheggiate in un garage interrato a cui si accede tramite montauto con copertura Idealpark. Quando l’ascensore per auto non è in funzione il sistema è invisibile Above: villa with garden and courtyard: cars are parked on underground level and transported by a car lift equipped with covering which remains completely invisible
Idealpark srl, via Enrico Fermi, 9; 37026 Settimo di Pescantina (Verona); tel. + 39 045 6750125; Fax +39 045 6750263; info@idealpark.it; www.idealpark.it
doubling or tripling the number of parking spaces that can be realized in the same volume. These systems solve parking problems with innovative, ultimate and sustainable solutions, which
perfectly integrate with the surroundings as they use existing unused volumes or surfaces, without sacrifice of green areas or courtyards. With the experience and know-how acquired, Ide-
alpark makes design a virtue, creativity a skill, realization an art, reliability a strength and difficulty a challenge. Idealpark behold the genius of the parking. n
Sul tetto / On the rooftop
Sotto: 72 posti auto realizzati sul tetto di un hotel, con accesso tramite due ascensori per auto Idealpark Below: 72 car spaces realized on the roof of an hotel. The access is through two Idealpark’s car lifts
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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo A seguire le seguenti procedure air dolomiti For safety reasons and for your comfort On board, we kindly ask you to follow the air dolomiti procedures Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di piccole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano voluminosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeroportuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco. One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a gar-
ment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 seats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft. Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi
sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).
International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).
*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:
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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;
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Apparecchi elettronici Electronic devices A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino
all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please respect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent.
• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you
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For further information please contact the Cabin Staff. Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);
Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.
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La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.
L’OPERATIVO DI AIR DOLOMITI THE AIR DOLOMITI’S TIME TABLE
Durante l’operativo invernale Air Dolomiti serve 18 destinazioni di cui 15 in Italia: Ancona, Bari, Bologna, Catania, Roma Fiumicino, Firenze, Genova, Milano Malpensa, Milano Orio, Palermo, Pisa, Torino, Trieste, Venezia, Verona. Dal 2 luglio Air Dolomiti opera il volo Verona - Zurigo; la Compagnia mette in collegamento le due città con due frequenze giornaliere. Il volo è un’ottima chance per i passeggeri della catchment area veronese che potranno così raggiungere un quarto hub europeo oltre a Monaco, Vienna e Francoforte (operato attualmente dalla casa madre Lufthansa). Il code share con Swiss garantisce inoltre ai passeggeri importanti benefici derivanti dall’appartenenza ad un network Starting from 2nd July 2012, Air Dolomiti has been connecting Verona airport directly to Zurich with two daily flights. This flight will give passengers from Verona’s catchment area convenient access improving the links between the two catchment areas and giving Verona direct access to another important European hub in alternative to Munich, Vienna and Frankfurt (currently operated by
internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione e partecipazione al programma frequent flyer a livello globale Miles & More. A Monaco Air Dolomiti conferma la propria importanza di vettore italiano inserito in un sistema planetario essendo la prima compagnia internazionale ad operare al T2. Per i voli own business come il Milano Orio-Francoforte, Verona-Vienna, Verona-Zurigo, Air Dolomiti propone un interessante piano tariffario e la scelta tra tre diverse tariffe; light, plus ed emotion. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Sales Center al numero 045 2886140
Lufthansa). Moreover, the code share with Swiss gives passengers all the advantages of belonging to an international network such as good fares for ongoing connecting flights and participation in global frequent-flyer program (Miles & More). Munich airport is definitely a home from home for Air Dolomiti, linking the Italian carrier into a worldwide system of air transport with a privileged position as the first international
company to fly out of the prestigious Munich T2. On Air Dolomiti’s own business flights (Orio Milan-Frankfurt, Verona-Vienna, Verona-Zurich) customers can choose between three different tariff profiles: Light, Plus and Emotion. For further information on flights, schedules and tariffs go to www. airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 045 2886140
Network air dolomiti FRANKFURT
MüNChEN
WIEN
ZüRICh MILANO (Orio al Serio) MILANO (Malpensa)
The strength of Partnership Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.
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TRIESTE
VERONA
VENEZIA
BOLOGNA
GENOVA
FIRENZE ANCONA
PISA
ROMA BARI
Durante l’operativo invernale (fino al 30/03/2013) il network di Air Dolomiti è soggetto a cambiamenti
Air Dolomiti’s network is subject to changes during Winter time-table (until 30/03/2013)
SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia TexterMillot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito il calendario di quest’anno: Milano 8/9 dicembre, Verona 19/20 gennaio,
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Milano 9/10 febbraio, Venezia 9/10 marzo, Milano 11/12 maggio. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
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FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the dates for this year: Milan 8/9 December, Verona 19/20 January, Milan 9/10 February, Venice 9/10 March, Milan 11/12 May. Further information on: www.paura-di-volare.it
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I nostri Partner Partnership I vantaggi di Sixt The Sixt’s advantages Fondata a Monaco nel 1912, Sixt offre a tutti i suoi clienti la possibilità di noleggiare auto dalle massime prestazioni al minor costo possibile. Ha in dotazione il più grande parco macchine BMW e Mercedes Benz, gli ultimi modelli dei migliori veicoli tra auto sportive, jeep, furgoni, tali da soddisfare sempre i desideri e le necessità dei suoi clienti. Tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni sul normale prezzo di noleggio: a questo proposito, ogni qual volta si vorrà prenotare un’auto a noleggio con Sixt, si dovrà indicare il codice sconto 9974624 e mostrare la carta d’imbarco che comprovi che si è appena volato con Air Dolomiti. In aggiunta, tutti i passeggeri Air Dolomiti che si affideranno a Sixt, potranno accumulare 500 miglia all’interno del programma di fidelizzazione Lufthansa Miles & More (ma non tutte le tariffe di noleggio sono soggette
alla possibilità di accumulare miglia). Founded in Munich in 1912, Sixt rents top-class cars to its customers at very low prices. With the world’s largest BMW and Mercedes Benz fleet, the latest models of top car makes, sports cars, convertibles, jeeps and trucks, Sixt meets the requirements of all its customers. Air Dolomiti passengers profit from special rates. When booking, please mention the discount code 9974624 and present your Air Dolomiti boarding pass. Additionally, Air Dolomiti passengers collect 500 Miles & More award miles with every eligible rental worldwide (certain rates may be excluded from mileage collection).
Hotel Reservation Service Dall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click! Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta! The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Reservation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!
Cantinetta Antinori, atmosfere toscane nel cuore di Vienna Cantinetta Antinori, Tuscan ambiance in Vienna La Cantinetta Antinori di Vienna, aperta nel 1995, riflette perfettamente l’atmosfera toscana. Il ristorante si trova in un edificio storico del centro città, che osserva la Stephansplatz e la famosa Cattedrale di Santo Stefano. La sala centrale è affrescata con preziosi dipinti italiani e arredata di statue di marmo e specchi rinascimentali. In questa splendida atmosfera si gustano a pieno i sapori della cucina toscana in abbinamento con i vini della Marchesi Antinori. Mostrando la tua carta d’imbarco Air Dolomiti riceverai come aperitivo di benvenuto un flute di Franciacorta Montenisa. Cantinetta Antinori in Vienna opened in 1995 and perfectly reflects a Tuscan ambiance. The restaurant is located in a historic building in the center of town and overlooking Stephansplatz and the famous Cathedral of Saint Stephan. The main room is painted with frescoes of valuable Italian paintings and decorated with marble statues and mirrors from the renaissance. In this wonderful atmosphere you can fully savor the flavors of Tuscan cooking, paired with Marchesi Antinori wines. Show your Air Dolomiti boarding pass and you will receive a flute of Franciacorta Montenisa as welcome drink. Info: Jasomirgottstraße 3-5 1010 Vienna vienna@cantinetta-antinori.com
Spazio
air dolomiti in-flight magazine
dicembre-gennaio 2012/2013 numero 105