Spazio Italia Magazine no. 107

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in-flight magazine

Spazio

aprile-maggio 2013 / april-may 2013 n

RED PASSION

N째 107





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Michael Kraus Presidente & Ceo Air Dolomiti Air Dolomiti, President & Ceo

Cari Passeggeri,

benvenuti a bordo e grazie per aver scelto di volare con Air Dolomiti. Il 31 marzo ha segnato l’inizio dell’operativo estivo e a tal proposito sono lieto di annunciarvi alcune importanti novità firmate Air Dolomiti: prime fra tutte i nuovi collegamenti Verona-Mosca e Milano Bergamo-Mosca, attivi rispettivamente con due e tre frequenze settimanali. I voli, operati con codice EN, rappresentano un’ottima opportunità per i viaggiatori russi che desiderano visitare le bellezze delle città del nord d’Italia e per i turisti italiani interessati a intraprendere viaggi nell’est Europa. Grazie a queste nuove tratte verso la Russia, ampliamo il network internazionale ed affianchiamo alla nostra consueta attività verso Welcome aboard and thank you for choosing to fly with Air Dolomiti. gli hub tedeschi di Monaco e Francoforte, nuove 31 March marked the beginning of Summer operations. In this regard I am pleased to announce some important news involving Air Dolomiti: first of all, the new Verona–Modestinazioni dedicate ad un target leisure. Come vi scow and Milan Bergamo–Moscow routes, respectively with two and three flights/week. anticipavo nello scorso numero di Spazio Italia, le These flights, operated under the EN code, are an excellent opportunity for Russian tratte Bari-Monaco, Verona-Monaco e Verona-Frantravellers wishing to visit the beautiful cities of northern Italy and for Italian tourists keen coforte, già operate per conto della casa madre Lufto travel throughout Eastern Europe. These new routes to Russia further expand our inthansa, dal 4 marzo sono entrate a far parte dell’atternational network and line up new destinations dedicated to a leisure target alongside our traditional operations towards German hubs in Munich and Frankfurt. As I mentiotività own business di Air Dolomiti. Su tutti questi ned in the last issue of Spazio Italia, Bari-Munich, Verona-Munich and Verona-Frankfurt collegamenti è quindi possibile usufruire di un routes - formerly operated on behalf of our parent company Lufthansa, as 4 March piano tariffario innovativo, pensato per soddisfare le became part of Air Dolomiti’s own business. All these routes offer an innovative fare esigenze dei nostri passeggeri e offrire loro la posplan designed to meet the needs of our passengers through a choice of three different sibilità di scegliere tre diversi tipi di tariffa: Light, fares: Light, that ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand che garantisce i servizi standard di qualità (servizio luggage); Plus, with the addition of hold luggage and the subscription to Miles & More programme and Emotion, that offers maximum on-board comfort. Feel free to visit our di bordo, quotidiani e un bagaglio a mano), Plus, site www.airdolomiti.it over the next few weeks to find all the latest news so that you con l’aggiunta del bagaglio in stiva e la partecipacan plan Summer holidays and suggestions for visiting your chosen destinations. zione al programma Miles & More ed Emotion che And to accompany you in a unique, high altitude experience and promote incomparable offre il massimo comfort a bordo. Vi invito pertanto “Made in Italy” produce, we are delighted to announce a special on-board event dedicaa visitare il nostro sito www.airdolomiti.it dove troted to wines from the beautiful Bargino Estate, owned by Marchese Antinori, near San Casciano Val di Pesa and not far from Florence. The estate is located in one of the finest verete, nelle prossime settimane, tutte le novità per and most productive areas in the Chianti Classico district; flights between 4 and 17 April pianificare le vostre ferie estive e i suggerimenti per will offer a choice among the following proposals: Peppoli Chianti Classico DOCG, Villa visitare la destinazione scelta. Per accompagnarvi Antinori Toscana IGT and lastly the sparkling Nature. You can read the full article on in un’esperienza unica ad alta quota e promuovere page 58. It only remains for me to leave you in the company of our in-flight magazine l’ineguagliabile made in Italy, vi proponiamo uno while wishing you a truly relaxing time with Air Dolomiti. Enjoy your flight! speciale evento a bordo dedicato ai vini prodotti nella splendida tenuta di Bargino, di proprietà del The President Marchese Antinori, nel comune di San Casciano Val di Pesa, vicino a Firenze. La tenuta si trova in una della aree più belle e produttive del Chianti Classico; se state volando dal 4 al 17 aprile potrete scegliere tra le seguenti proposte: Peppoli Chianti Classico Docg, Villa Antinori Toscana IGT e infine lo spumante Nature. A pag. 58 potrete leggere l’articolo al completo. Non mi resta che lasciarvi in compagnia della nostra rivista di bordo augurandovi il massimo relax in compagnia di Air Dolomiti. Buon volo.

Dear Passengers,

Il Presidente

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FASCINO

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La superstizione è molto glamour Superstition goes glamourous La sposa secondo Claudio Di Mari Claudio di Mari’s brides Con la Namibia nel cuore Namibia in my heart Mc Laren MP4-12C, la sfida di Mr Ron Dennis Mc Laren MP4-12C, another Ron Dennis challenge

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IN VIAGGIO A tutto relax sul lago di Como 28 Pure relaxation on lake Como Hotel in musica 34 Hotels in music

FASCINO

NAMIBIA CHE PASSIONE

CULTURA In viaggio con Saule 43 On the road with Saule Lo sguardo profondo di Michelangelo Antonioni 47 The penetrating gaze of Michelangelo Antonioni Il meglio del ’900 in mostra a Santa Giulia 52 The pick of the 20th Century at Santa Giulia

Per il fotografo veneto Maurizio Marcato tuffarsi nel paese africano non significa solo condividere le emozio-

Venetian photographer Maurizio Marcato explores the emotions of an African country characterised by extremes like Namibia to bear witness to an (apparently) remote world

A TAVOLA

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Carpenè Malvolti, il valore dello stile italiano 56 Carpenè Malvolti, quality bubbles Italian style Marchesi Antinori nel Chianti Classico 58 Marchesi Antinori and Chianti Classico OperaWine, tutto il meglio del vino italiano 64 OperaWine, the best of Italian wine

ni, ma è un modo di rendere testimonianza a un mondo (apparentemente) lontano

TEMPO LIBERO Flipper, certi amori non finiscono 69 Flipper is forever Sulle orme di Orlando Pizzolato 72 In Orlando Pizzolato’s footsteps

IN VIAGGIO

CULTURA

RELAX SUL LAGO RUBRICHE La mia Italia/My Italy 39 In viaggio con Air Dolomiti/Travelling with Air Dolomiti 40 Cantina a bordo/Cellar on board 66 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri/Passenger information 78 I nostri partner/Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXIII - n. 107 - aprile-maggio 2013 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini Coordinamento redazionale Cristina Silvestri

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Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Concessionaria pubblicità Bigielle - via Pisacane 34a - 20129 Milano tel. 02.294.117.16 - bigielle@bigielle.com Progetto grafico MV Consulting - Roma

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SAULE KILAITE

Al CastaDiva Resort & Spa di Blevio (Como) l’ospite si sente a casa propria in un contesto di lusso

L’affascinante violinista d’origine lituana è in tour per l’Italia con il suo entusiasmante spettacolo “Andando, vivendo”

Guests staying at the CastaDiva Resort & Spa in Blevio (Como) are made to feel entirely at home in a luxurious context

The intriguing violinist from Lithuania is on tour in Italy with her gripping “Andando, Vivendo” show

Grafica Sira Dingi - Bologna Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl via Sambuca Pistoiese, 56 00138 ROMA

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45% Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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Toccare il cielo con un dito. Osservare il sole sopra le nuvole. Aprire gli occhi e ritrovarsi a volare sopra i luoghi comuni. Condividere la sorpresa di un tramonto con le persone pi첫 care. Comodamente avvolti dal calore della propria mansarda.

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La superstizione è molto glamour Il calendario Campari si affida a Penélope Cruz e agli scatti del fotografo Kristian Schuller per far breccia nel cuore dei 9.999 possessori di questo oggetto cult, fra gatti neri e ferri di cavallo Superstition goes glamourous. A Penélope Cruz photographed by Kristian Schuller surrounded by black cats and horseshoes stars in this year’s Campari calendar for the 9999 lucky owners of this cult object servizio/story Paolo Briscese photo Kristian Schuller - courtesy Campari

S

ono sempre più belle le attrici scelte da Campari per rappresentare la Red passion sui suoi iconici calendari. Dopo le conturbanti bellezze di Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba e Milla Jovovich è arrivato il turno della sensuale Penélope Cruz. La bella attrice, vincitrice di un Oscar, è la protagonista dell’edizione 2013, immortalata dagli scatti intensi del fotografo di moda Kristian Schuller.

Tra intriganti e mistiche superstizioni, gatti neri, specchi frantumati, il calendario ci conduce in uno stupefacente viaggio visivo che vuole infondere sicurezza alle persone di tutto il mondo, basandosi sulla convinzione che la fiducia in sè stessi possa vincere qualsiasi superstizione. “Partecipare al calendario Campari 2013 è stata un’esperienza fantastica e ho trovato molto interessante e stimolante il tema della su-

Oggetto esclusivo / Only for the Few Il calendario, stampato in sole 9.999 copie, non sarà messo in vendita, ma distribuito a pochi fortunati fan di Campari in tutto il mondo / Only 9999 copies of the Campari calendar are printed. It is not on sale but is distributed to a few lucky Campari fans worldwide

Campari has a tradition of choosing stunning actresses to embody the Red passion of its iconic calendars. After disturbing beauties Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba and Milla Jovovich, this year it’s sensual

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Penélope Cruz’ turn. The lovely Oscar winner stars in the 2013 edition, with a series of intense shots by fashion photographer Kristian Schuller. Amidst intriguing, mystifying superstitions, black cats and broken mirrors the

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calendar takes us on a fantastic visual voyage which is all about the international language of self-confidence, because if you believe in yourself you can overcome any superstitious shibboleths.

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Fascino Glamour

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perstizione” ha detto Penelope Cruz. “Come attrice, sono spesso chiamata a interpretare l’inesplicabile, proprio com’è successo sul set fotografico del calendario. Abbiamo dato vita a un personaggio dal carattere forte e positivo, pronto ad affrontare fino in fondo

“Shooting the 2013 Campari calendar was a great experience and I found the theme of superstition extremely stimulating and interesting” declared Penelope Cruz. “As an actress I’m often asked to interpret the inexplicable, just

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ogni superstizione e a sfatare questi miti, incoraggiando le persone ad avere fiducia in sé stesse”. Nel calendario Penelope indossa un’ampia collezione di fantastici abiti e scarpe di colore rosso, a firma delle più prestigiose case di moda come Monique Lhuil-

as I was on the calendar set. We created a strong, positive character, ready to deal with any superstitions head on and show them up for the myths they are. The idea is to encourage people to believe in themselves”. In the calendar Penelope wears a collec-

Colore scacciaguai Amulet colour Per lo shooting Penelope Cruz ha indossato vestiti rigorosamente rossi During shooting Penelope Cruz wore rigorously red clothes

tion of fantastic clothes and shoes all rigorously in red, designed by top fashion houses such as Monique Lhuillier and Ferragamo, together with jewellery by Chopard, which highlights her exotic beauty in each shot. Wellknown for telling curious tales

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Gatti & cappelli Cats & hats Gli scatti di gennaio e giugno January and June pics

lier e Ferragamo, oltre ai gioielli disegnati da Chopard, che la fanno brillare di luce propria in ogni scatto. Noto per raccontare storie curiose attraverso il proprio lavoro e per la sua passione per le immagini surreali, l’occhio indiscreto del fotografo francese Kristian Schuller ha perfettamente centrato il tema del calendario, immortalandolo con il suo stile fotografico d’avanguardia. “Il Ca-

through her work and her passion for surreal images, French photographer Kristian Schuller’s indiscreet eye perfectly interpreted the theme of the calendar, capturing it with her avant-garde

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lendario Campari. - ha detto il fotografo - è sinonimo di stile straordinario e avanguardia creativa, e l’essere riuscito a trasformare questi stereotipi generici in immagini magiche, di grande impatto, è stata una grande soddisfazione. “Lavorare con Penelope è stato fantastico, ha incarnato perfettamente il tema del calendario, interpretandolo con grande sicurezza e passione”. n

photographic style. “The Campari Calendar is a synonym for style and cutting edge creativity” explains Schuller, “and managing to transform these rather generic stereotypes into magical

pictures with a huge impact gave me immense satisfaction. Working with Penelope was great, she was just right for the theme, and interpreted it with boundless self-confidence and passion”. n

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Contacts:

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Technological


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Fascino Glamour

La sposa secondo Claudio Di Mari A tu per tu con il talento emergente della haute couture made in Sicily Claudio Di Mari’s brides Spazio Italia talks to the rising star of haute couture made in Sicily servizio/story Antonella Gemma Tereo

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na gavetta fra gli abiti da sposa, un sogno che oggi si sta realizzando con primi successi. Claudio di Mari, giovane stylist catanese emergente, dopo un fortunato debutto si presenta con una nuova collezione e nuovi progetti. Claudio, quando è iniziato il tuo percorso nella moda? “A 18 anni, finiti gli studi, ho capito che il mio sogno era questo. Mio padre è un imprenditore nel settore sposa, seppur non come designer, quindi sono cresciuto in questo ambito. Ho seguito uno stage all’Istituto Maragoni, uno degli istituti

più importanti al mondo cui doveva seguire un periodo da Frankie Morello. Dopo un colloquio, dovevo andare da loro ma sapevo che volevo fare la gavetta, quella più importante, nella mia sartoria. Così dopo il corso sono tornato a subito a Catania e mi sono messo all’opera”. Non deve essere stato facile così... “Non è stato facile, sì ...e non lo è tutt’ora, perché sono all’inizio di questo successo. Però ci credo, io vivo per questo lavoro. Io disegnavo anche durante gli studi, facevo bozzetti e piccole collezioni di 4-5 capi”.

Stile inconfondibile / Signature style A fianco: due esempi dei mix di materiali e delle nuance che contraddistinguono i vestiti firmati Claudio Di Mari / Opposite: two models illustrating the mix of materials and nuances that are Claudio Di Mari’s signature tune

An apprenticeship in wedding dresses and a dream gradually coming true with the first successes for this young designer from Catania in Sicily. After winning his first laurels Claudio di Mari is poised to launch a new collection and has a raft of projects up his sleeve.

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Claudio, how did you first get into fashion? “When I was 18, straight after school, I realised that this was what I dreamt of doing. My father is in the wedding dress business, although not as a designer, so I sort of grew up in this branch of fashion. I did a course

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at the Istituto Maragoni, one of the world’s leading schools, and then I was scheduled to do some work experience with Frankie Morello. I had had the interview and was all ready to go, but deep down I knew that what I needed was an old-fashioned apprenticeship, I needed to work my way up in my

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Amici di lunga data Old friends Sopra: Claudio Di Mari con Costanza Caracciolo, testimonial per le collezioni Romantic Flowers e Midnight Flowers Above: Claudio Di Mari with Costanza Caracciolo, testimonial for his Romantic Flowers and Midnight Flowers collections

Il successo che ricordi con più orgoglio? “Il 18 agosto del 2011. Ho presentato la collezione al Teatro Greco, durante il concerto di Boy George. È stata un’esperienza ed un’emozione fantastica, bellissima. La collezione era ispirata all’isola di Lampedusa, un’isola che mi appartiene. Era un omaggio ad un luogo che legavo ai miei viaggi e alle mie vacanze estive da ragazzo ...e che mi è rimasto nel cuore”.

I tuoi testimonial? “Come testimonial, Costanza Caracciolo (exvelina di Striscia la Notizia, ndR) per la collezione Romantic Flowers e per la collezione di abiti da sera Midnight Flowers. Poi ci sono stati altri personaggi che in singoli eventi hanno indossato i miei abiti, come nel 2009 Nina Moric, Cecilia Rodriguez e Laura Barriales. Con Costanza, si può dire che siamo cresciuti insieme...”.

own dressmaker’s. So when I finished the course I went straight back to Catania and got down to work”. It can’t have been easy... “It wasn’t... and it still isn’t, because I’ve still only had a whiff of success. But I’m passionate about my work and believe firmly in it. I was always obsessively designing even while I was studying, I used to sketch all the time and

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produce mini-collections of 4-5 pieces”. Which success are you most proud of? “18 August 2011. I presented my collection at the Teatro Greco, during a concert by Boy George. It was just so exciting. An amazing experience. The collection was themed around the island of Lampedusa, a place I’m very close to. It was a homage to the island where I used to

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13 E in ambito internazionale? “La mia prossima collezione sarà presentata a SposaItalia e lì sarà il mio debutto anche verso mercati stranieri, buyers e pubblico. Tutto quello che sto facendo, infatti, non lo sto facendo solo per l’Italia, ma anche per l’estero. In particolare per Giappone e Russia, sempre nel settore sposa”. Il legame con la tua terra d’origine è molto forte... “Di certo non lascerò mai la mia base, che è la Sicilia. Ho registrato anche nel logo “Claudio

spend my summer holidays while I was growing up... somewhere I have fond memories of”. Your testimonials? “Costanza Caracciolo (ex-showgirl from the hugely popular evening comedy news TV program-

Di Mari – Made in Sicily” la mia sicilianità e poi, anche in ogni collezione, c’è sempre qualcosa che richiama la mia terra”. Qual è il fil rouge che si ritrova in ogni tua collezione? “La mia linea è abbastanza eterea, sobria. I capi sono spesso in stile impero e c’è sempre un contrasto di pelle. Io uso molto la nappa, nappa scamosciata, lavorazioni con seta e pelle... mi piace molto giocare con questi materiali che mi contraddistinguono”.

me “Striscia la Notizia”) for the Romantic Flowers collection and the Midnight Flowers evening wear collection. Then there are other famous names who have worn my designs at one-off events, as Nina Moric, Cecilia Rodriguez and Laura Barriales

Orgoglio siciliano Sicilian pride Sotto: in ogni collezione di Claudio Di Mari c’è un richiamo alla sua terra d’origine Below: each Claudio Di Mari collection contains a bit of Sicily

did in 2009. But Costanza and I virtually grew up together...”. And on the international front? “My next collection is going to be presented at SposaItalia and that’s where I will be making

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Com’è la donna che sceglie i tuoi abiti? “Moderna, giovane e sofisticata. Non è sicuramente banale poiché i capi non sono semplici...”. E per la prossima collezione 2014 cos’hai già in mente?

“Non parlo mai della collezione prima che esca (sorride). Diciamo che le silhouette rimangono quelle, ma ci sono delle gonne rigide...il mood è senz’altro forte. È tutto pronto perché esce a maggio. La presentazione ufficiale sarà a Milano, proprio durante le date di SposaItalia”. n

Appuntamento a SposaItalia / See you at SposaItalia Per vedere dal vivo la nuova collezione di Claudio Di Mari l’appuntamento è a SposaItalia, in programma alla Fiera di Milano dal 21 al 24 giugno 2013 / Admire Claudio Di Mari’s new collection live at SposaItalia, to be held at the Milan Exhibition Centre from 21-24 June 2013

my début on the foreign market with the buyers and public alike. Everything I’m doing at the moment isn’t just for Italy, it’s also for the international market. Especially Russia and Japan, again in the wedding dress sector”. You’re very attached to your native Sicily... “Yes. I’d never leave my base in Sicily. I’ve registered my brand as “Claudio Di Mari – Made in Sicily”. There’s a bit of Sicily in every collection, a reminder of my roots”.

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What common theme links your collections together? “My lines are generally fairly ethereal but sober. I use the empire line a lot and there’s always a contrasting detail in leather. I’m very fond of suede and working with silk and leather... I enjoy playing around with these two materials that are my signature tune”. What sort of woman wears Claudio Di Mari? “She’s young, modern and sophisticated. And she needs to be able

to carry the clothes off because they aren’t simple...”. And what have you got up your sleeve for your 2014 collection? “I never talk about my collections before they come out (said with a smile). Let’s just say that I’ll be confirming the silhouettes, but adding stiff skirts... it’s strong stuff! Everything is going to be ready to come out in May and the official presentation will be in Milan, at the same time as the SposaItalia fair”. n

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Fascino Glamour

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Con la Namibia nel cuore

Per il fotografo veneto Maurizio Marcato tuffarsi nel paese africano non significa solo condividere le emozioni che un luogo estremo come la Namibia riesce a trasmettere, ma è un modo di rendere testimonianza a un mondo (apparentemente) lontano Namibia in my heart. Venetian photographer Maurizio Marcato explores the emotions of an African country characterised by extremes like Namibia to bear witness to an (apparently) remote world servizio/story Carlo Ravello foto/photos Maurizio Marcato

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n Paese affascinante, dagli scorci mozzafiato, dai contrasti accesi, raccontato attraverso l’obiettivo del fotografo Maurizio Marcato. Immagini suggestive ed emozionanti che vogliono trasmettere al grande pubblico la magia di questo meraviglioso luogo nel cuore dell’Africa. Una Namibia insolita e particolare, descritta attraverso l’obiettivo di un artista sensibile, che ne ha

voluto trasmettere i caratteri più suggestivi e denunciare le sfaccettature più nascoste. “È stato un viaggio nell’Africa dalla natura selvaggiamente prepotente - spiega Marcato - di cui nemmeno la nostra civiltà tecnologica ha potuto avere ragione. Ma se non ha potuto controllarla, non si è limitata solo a creare una devastante confusione, ne ha fatto una tragica arena mescolando la teatrali-

Primavera africana / African Spring La Namibia è uno stato giovane, ha infatti sempre fatto parte del Sud Africa e solo il 21 marzo del 1990 è stata dichiarata indipendente Namibia is a young country. Previously part of South Africa, it only gained independence on 21 March 1990

A fascinating country, with breath-taking landscapes and stark contrasts, seen through the lens of photographer Maurizio Marcato. Evocative, stirring

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images designed to illustrate all the magic of this splendid setting in the heart of Africa to a wider audience. An unusual look at a Namibia off the beaten track,

seen by a sensitive artist who has managed to capture its evocative flavour and highlight hidden aspects. “This was a trip into the depths of the African bush where

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tà degli africani, l’esplosione demografica, l’ingenuità e mettendo nelle mani di pochi la vita di tutti. E la natura dell’Africa sembra sempre prendere il sopravvento - continua il fotografo - gli eccidi sembrerebbero nemmeno intaccare le numerose popolazioni che trovano vita e rifugio in un territorio sterminato, dove l’uomo, tecnologicamente avanzato, avrebbe le ore contate e un nati-

nature reigns supreme,” explains Marcato. “A place even our technological civilisation hasn’t managed to tame. And in not taming it, not only has it created devastating confusion, but it has also transformed it into a tragic arena featuring all the theatricality of the Africans, an exploding population and naivety, putting the lives of everyone in the hands of a very few. Yet

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vo vive e prospera con 20 litri d’acqua in un anno. Sangue, oro, diamanti, armi, droga, si mescolano con la nuova povertà che poco ha a che fare con la nobile vita degli antichi villaggi e molto con il potere di pochi, immacolati, mercanti-mercenari di tutte le razze, che lasciano agli altri le mani sporche di sangue. Ma ancora oggi in molti tratti d’Africa, in molti villaggi “inutili” alla nostra civiltà,

nature always seems to triumph in Africa, all the massacres seem to have little overall effect on the teeming populations who seek refuge in this immense land, where technologically advanced man would be hard put to survive but a native can prosper on 20 litres of water a year. Blood, gold, diamonds, arms and drugs are all mixed up with a new poverty which has little to do with the

Mondi diversi Different worlds Il panorama della Namibia è scandito dall’alternanza fra deserto e bush In Namibia the landscape alternates bush and desert

noble life of the ancient villages and a lot to do with the power wielded by a few, immaculate, mercenary-merchants of all races, who leave the business of getting their hands dirty with blood to others.” “But in many parts of Africa still today, in all those villages which seem “useless” to our modern society, peaceful people use the stars to illuminate their

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Linguaggio universale Universal language Nei villaggi è l’ospitalità il collante che permette di superare le barriere linguistiche In the villages a tradition of hospitality breaks down all the language barriers

la quiete della gente usa le stelle per irraggiare la notte, e i sorrisi dei bambini brillano più dei diamanti, i deserti imponenti e silenziosi sanno fiorire con la rugiada e gli animali selvatici nobilmente non si curano di noi. Ma a noi questa terra sembra così lontana - conclude Marcato - e lontano il tempo in cui le razzie schiaviste spazzavano intere

nights and the children’s smiles shine brighter than diamonds, while endless stretches of silent desert bloom with the morning dew and the wildlife proudly ignores our intrusion.” “But this land seems so remote to us, as remote as the days when

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regioni, i figli venivano strappati ai genitori, gli “inutili” accatastati in fosse comuni. Ma non è lontano e non è il passato, se l’America a sterminio avvenuto ha messo fine a queste follie (l’altro giorno) l’Africa è ancora lì, ferita a morte, ma ancora viva, colpita da un sistema finanziario, flagellata da un progresso terminale. Stranito mi ritaglio un momento

slavers roamed whole regions, tearing children away from their parents and slaughtering the commercially useless” continues Marcato. “But it isn’t remote and it isn’t the past. America might have put a stop to the madness of this massacre

(and only relatively recently), but Africa is still there, fatally wounded, but still alive. Hounded by a financial system and flagellated by a terminal case of progress”. “I take a bewildered moment to photograph the people and their

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21 per fotografare la gente e i sorrisi, gli animali e gli alberi, gli orizzonti, con la paura di non capire, con la speranza di trascendere nei miei pensieri, la mia scena si limita nel perseguire l’autenticità. Perché quando però ci si trova in un mondo così denso è facile

smarrirsi e non trovare il coraggio di entrare con la macchina fotografica nello sguardo di chi ti osserva con occhi vergini, con piena fiducia e senza pregiudizi”. È il mal d’Africa e bisogna ritornare per riprovare le stesse emozioni. n

Stile libero / Free style Marcato è un uomo di comunicazione che ha scelto la fotografia come mezzo di espressione. Per conoscerlo da vicino e vedere alcuni dei suoi lavori basta fare un giro su www.mauriziomarcato.com / Marcato is a communicator who has chosen photography as his means of expression. Check out the artist and his works on www.mauriziomarcato.com

smiles, the animals, the trees and the horizons, frightened of not understanding. Hoping to overcome my thoughts, I decide to pursue authenticity. Because

when you find yourself in such a dense world it’s all too easy to feel lost, not to find the courage to use the camera to penetrate the gaze of someone staring at you

with virgin eyes full of trust and completely without prejudice”. It’s the African bug and the only way to feel the same emotions is a return trip. n

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Fascino Glamour

McLaren MP4-12C, la sfida di Mr. Ron Dennis

Genio britannico, amore per la velocità e spirito corsaiolo. Tre caratteristiche che fanno di questa supersportiva stradale, un’auto capace di non sfigurare nemmeno in pista McLaren MP4-12C, another Ron Dennis challenge. British flair, a passion for speed and the racing spirit. The three vital ingredients of a supercar that holds its own on road and racetrack servizio/story Vincenzo Attamante (twitter: @Vins_MtProspect) foto/photos Alessandro Altavilla

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Tecnologia italiana Italian technology La MP4-12C monta un cambio automatico a doppia frizione (7 rapporti) sviluppato dalla torinese Graziano The MP4-12C’s 7-speed Seamless Shift dual clutch gearbox was developed by the Turin-based Graziano company

a debuttato a Ginevra, all’83a edizione del Salone internazionale dell’automobile, la versione definitiva dell’attesa McLaren P1, supercar futuristica che si propone di far rivivere i fasti dell’ormai mitica F1 stradale. In attesa di poterla vedere più da vicino, abbiamo iniziato a prendere confidenza con la sorella minore, la MP4-12C. Esordire non è mai un compito facile, farlo nella massima serie, poi, aumenta notevolmente le difficoltà. Eppure, per chi a sedici anni decise di abbandonare gli studi per andare a lavorare come apprendista meccanico e a sessantadue si trovava alla guida di un team di F1 con all’attivo ben 10 titoli mondiali (leggere alla voce “Ron Dennis”) il compito di sviluppare la migliore supersportiva stradale prodotta in serie non dev’essere sembrato un’impresa impossibile.

Che alle ambizioni siano seguiti i fatti lo si capisce osservando il rolling chassis della McLaren MP4-12C, che mette a nudo le tante soluzioni ingegneristiche d’assoluta avanguardia. La prima è il telaio monoscocca MonoCell in carbonio, frutto della collaborazione tra la Casa di Woking e la CarboTech di Salisburgo, azienda austriaca già partner della scuderia Red Bull di F1. Una soluzione che rappresenta un’anteprima assoluta in questa fascia prezzo: né le rivali emiliane né le tedesche, infatti, possono vantare una così sofisticata tecnica progettuale. Altro elemento che stupisce è il raffinato sistema di ammortizzatori idraulici a gestione elettronica, che permette di eliminare le barre antirollio: all’occorrenza, infatti, l’elettronica modifica la rigidità delle sospensioni, così da compensare al meglio rollio e

Biglietto da visita / Visiting card La MP4-12C passa da 0-100 km/h in 3,3 secondi e può raggiungere una velocità massima di 330 km/h / The MP4-12C does 0-100 km/h in 3.3 second with a top speed of 330 km/h

The definitive version of the long-awaited McLaren P1 supercar, McLaren’s updated take on its glorious F1, made its debut at the 83rd edition of Geneva’s International Motor Show. As we waited for a chance to get to closer grips with it, we checked out its little sister, the MP412C. Making a debut is never an easy task and doing it in the top series makes it even trickier. But for someone who left school at 16 to become an apprentice mechanic and at 62 was leading a F1 team with 10 world titles like Ron Dennis, the task of developing the best supercar to be produced in series obviously presented no impossible feat. You can see that the ambition firmed up into fact just by looking at the McLaren MP4-

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beccheggio. Il livello di smorzamento è gestibile dal conducente, posizionando l’apposito selettore sui settaggi Normal, Sport e Track; le stesse posizioni possono essere selezionate, attraverso un secondo comando anch’esso posto sul tunnel centrale, per modificare la risposta di motore e cambio. Al di sopra di questi due joystick troviamo il pulsante Start: lo premiamo e la 12C prende vita, con il rombo sordo del suo V8 3,8 litri bi-turbo che penetra piacevolmente nell’abitacolo. Il propulsore, realizzato quasi interamente in alluminio per contenerne il peso (di soli 199 kg), è stato realizzato dall’inglese Ricardo su specifiche McLaren. Le sue origini, però, risalgono al mondo delle corse, e più precisamente al motore Nissan VHR35 che gareggiò nella categoria sport prototipi alla 24 Ore di Le Mans del 1998, con il quale condivide basamento e alesaggio. Grazie alla generosa sovralimentazione, quest’unità è in grado di erogare ben 600 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima tra 3.000 e 7.000 giri/min. Valori che, nella vita reale, si possono sfruttare solo

CARATTERISTICHE TECNICHE MCLAREN MP4-12C Lunghezza/Larghezza/Altezza: 4.507 mm/1.909 mm/1.199 mm Passo: 2.679 mm Peso a secco: 1336 kg Freni: freni anteriori e posteriori a disco autoventilanti (diametro anteriori 370 mm, posteriori 350 mm) Sospensioni: sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti con doppi triangoli sovrapposti, ammortizzatori idraulici adattivi a gestione elettronica, molle elicoidali Accelerazione (0-100 km/h): 3,3 secondi Velocità massima: 330 km/h Capacità serbatoio: 72 litri MOTORE Disposizione: centrale-posteriore longitudinale Numero cilindri: 8 cilindri a V con doppio turbocompressore Alesaggio x corsa: 93 x 69,9 mm Cilindrata: 3799 cc Rapporto di compressione: 8,7:1 Potenza massima: 600 cv (441 kW) @ 7000 giri/min. Coppia massima: 61,2 kgm (600 Nm) @ 3000-7000 giri/min. Sistema di lubrificazione: a carter secco TRASMISSIONE Trazione posteriore con differenziale autobloccante; cambio a doppia frizione SSG 7 rapporti. Controlli di trazione e stabilità

12C’s rolling chassis, with its raft of avant-garde engineering features. First up is its MonoCell carbon fibre tub, developed in a partnership between the Woking-based manufacturer and CarboTech in Salzburg, an Austrian company which used to work with the F1 Red Bull team. This solution is an absolute ground breaker in its price range: neither the Italians nor the Germans have come up with anything this sophisticated yet. Another eye-opener is the car’s cutting edge hydraulic antiroll bar system, combating dive, squat and roll. The whole thing is driver-controlled with Normal, Sport and Track settings, mirrored by another command on the central tunnel which harmonizes engine and gear

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performance. Just above these two joysticks is the Start button, which we duly push to bring the 12C into life with a deepthroated roar from its V8 3.8 bi-turbo engine, a roar which penetrates the cockpit as a deeply satisfying rumble. The engine is all in aluminium to cut down on weight (at just 199 kg) and was built by the British company Ricardo to McLaren specifications. But its pedigree marks it out as a racing thoroughbred, its base and bore descending directly from the Nissan VHR35 that competed in the Sport Prototypes category at the Le Mans 24 hours in 1998. This is an engine that packs a considerable punch, coming up with 600 hp and 600 Nm of torque between 3,000 and 7,000 rev/min.

MCLAREN MP4-12C TECHNICAL SPECIFICATIONS Length/Width/Height: 4.507 mm/1.909 mm/1.199 mm Wheelbase: 2.679 mm Dry weight: 1336 kg Brakes: front and rear brakes with ventilated discs (front brake diameter 370 mm, rear 350 mm) Suspension: Front and rear independent hydraulic coil spring suspension with double wishbones and pro-active electronic chassis control Acceleration (0-100 km/h): 3.3 seconds Top speed: 330 km/h Fuel tank: 72 litres ENGINE Drive-train layout: Longitudinal mid-engine, RWD Engine configuration: V8 twin turbo Bore x Stroke: 93 x 69.9 mm Engine displacement: 3799 cc Compression ratio: 8.7:1 Maximum power: 600 cv (441 kW) @ 7000 rpm. Maximum torque: 61.2 kgm (600 Nm) @ 3000-7000 rpm. Oiling: dry sump TRANSMISSION Rear wheel drive with limited slip differential; 7 - speed McLaren Seamless Shift dual clutch gearbox (SSG) Traction and stability control.

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Jaguar XF Sportbrake: il giaguaro sfida le tedesche Solo tedesche nel mare delle station wagon di lusso? Fino ad oggi si, ma con l’arrivo della Jaguar XF Sportbrake le sorti del monopolio teutonico nel segmento sono destinate a cambiare. Se la berlina XF ha fatto dell’estetica la propria arma per il successo, la versione Sportbrake, osservata da certe angolazioni, è persino più bella della sorella. Il profilo laterale è il suo lato vincente, grazie alla filante eleganza della linea dei finestrini laterali sottolineata dalla finitura lucida. L’unione tra il fluente disegno del lunotto posteriore, la linea di cintura alta e quella del tetto conferiscono alla XF Sportbrake una posa dinamica e possente. Un’inarrestabile ed elegante salotto per viaggi piacevoli, anche ad andature briose, che si svolgono sempre nel massimo comfort, come emerso dal nostro test. Volendo riassumere in due aggettivi: armoniosa ed equilibrata. Disponibile esclusivamente con alimentazione a gasolio, può montare un quattro cilindri 2.2 litri da 200 CV o un 3.0 litri V6 da 240 o 275 CV. Il listino parte da € 50.550.

in pista, dove la 12C si mette in luce per la sua grande fedeltà agli input del conducente. Stabile alle alte velocità, in uscita di curva regala piacevoli sovrasterzo solo a elettronica disinserita, merito di un bilanciamento ottimale dei pesi e del lungo lavoro di sviluppo tra i cordoli. A suggellare il tutto l’ottimo funzionamento del cambio automatico a doppia frizione, un 7 rapporti sviluppato dalla torinese Graziano, morbido come un convertitore di coppia alle basse velocità ma incredibilmente reattivo nella guida impegnata. Insomma alla ‘Macca’ può forse mancare la seducente magia della Ferrari 458 Italia, fatta di linee mozzafiato e dell’urlo folle di un V8 aspirato, oppure il terrificante boato del V10 Lamborghini, o ancora la perfetta interazione auto-conducente della Porsche 997 GT3 RS. Quel che è certo è che la rookie ci ha regalato momenti di guida indimenticabili e che Mr. Dennis, ancora una volta, è salito sul podio. n

The Jaguar XF Sportbrake challenges German supremacy So the Germans hold the palm when it comes to luxury station wagons? Well, yes. Up until now they certainly have, but with the arrival of the Jaguar XF Sportbrake the German monopoly in the segment may be at an end. The success of the XF saloon was determined mainly by its looks, but seen from certain angles, this Sportbrake version is even prettier. Seeing it from the side is seeing it at its best, thanks to the sleek elegance of its lines and side windows highlighted by a polished finish. The combination of a flowing design for the rear window, a high waist and the lines of the roof all work together to give the XF Sportbrake a powerful, dynamic look. Inside it’s all about comfort on wheels, making travelling a pleasure, even when you put your foot down, as we found out during our test drive. If we had to sum this car up in two words we’d plump for harmony and balance. In a diesel version only, it comes either with a 200 hp 4 cylinder 2.2 litre engine or a 240 or 275 hp 3.0 litre V6 version. On sale from € 50,550.

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Inconfondibile / Signature doors Sopra: apertura delle portiere ad ali di gabbiano per la supercar Mc Laren / Above: unmistakeable dihedral Gullwing doors for the McLaren supercar

Numbers the car can only exploit on the track in real life, where the 12C demonstrates to the full its doglike devotion to driver input. The 12C’s stability at high speed means you only get some exciting over steer coming out of corners with the electronics shut off, thanks to the car’s perfect balance and its painstaking track tuning. The whole thing is

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drawn together by an excellent dual-clutch automatic 7-speed gear box developed by the Turin-based Graziano company, a smooth torque converter when you’re just tooling gently along, but ultra-reactive when you put it through its paces. So, the “Macca” might not have quite the seductive magic of the Ferrari 458 Italia, with its

heart-stoppingly sleek lines and the incredible roar of its aspirated V8, or the screaming howl of the Lamborghini V10, or even the perfect interaction between car and driver of the Porsche 997 GT3 RS. But what it did do was give us an unforgettable drive and fully demonstrated that Mr. Dennis has earned yet another place on the podium. n

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A tutto relax sul lago di Como Al CastaDiva Resort & Spa l’ospite si sente a casa propria in un contesto di lusso Pure relaxation on Lake Como Guests staying at the CastaDiva Resort & Spa are made to feel entirely at home in a luxurious context servizio/story Manlio Albertini

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n resort ecologico a cinque stelle-lusso, che sorge sulla sponda orientale del lago di Como, nel comune di Blevio, a soli 5 chilometri da Como e a 65 chilometri dall’aeroporto internazionale di Milano Malpensa. Parliamo del CastaDiva Resort & Spa, magnifica residenza composta da sette ville per un totale di 73 camere e 2 ville private inserite in un rigoglioso parco botanico che si sviluppa su un’area di circa 26.000 mq. Ampie suite fino a 250 mq., quasi tutte con balconi, terrazze o giardini privati, sono situate nelle diverse vil-

This luxury five-star eco-resort near Blevio overlooking the eastern shore of Lake Como is just 5 km from Como itself and 65 km from the Milan Malpensa international airport. CastaDiva Resort & Spa is a magnificent residence made up of seven villas for a total of 73 rooms and 2 private villas set in lush botanical gardens set in an area of about 26,000 sq.m. Spacious suites of up to

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le, ognuna con un proprio fasto e stile unico, interpretando lo splendore dell’Ottocento in chiave moderna; la seta di Como, i materiali di pregio come il cotto lombardo sono elementi che insieme creano un’atmosfera calda e accogliente tanto da ricreare, sul lago di Como, il “sentirsi come a casa propria” in un contesto di eccellenza. Villa Roccabruna (insieme a Villa Isotta, dependance per gli ospiti, e a Villa Violetta che ospitava le scuderie) è la villa più antica, realizzata alla fine del 18esimo secolo e dimora del-

250 sq.m., almost all with balconies, terraces or private gardens, are located in the various villas, all boasting their own unique and splendid style, interpreting 19th century luxury with a modern touch. Como’s worldfamous silk and other high-prestige materials such as Lombardy earthenware combine to create a warm and welcoming atmosphere ensuring a “home from home” atmosphere in

an environment of true excellence by the Lake. Villa Roccabruna (together with Villa Isolde, the annexe for guests, and Villa Violetta that once housed the stables) is the oldest villa, built in the late 18th century; it was home to the famous opera singer Giuditta Pasta from 1827. The famous soprano and muse of Vincenzo Bellini was the first to take the role of Norma at Teatro alla Sca-

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Gusto raffinato / Refined taste Sopra, da sinistra: ristorante Orangerie e Giardino dei Sapori; suite in Villa Roccabruna. Sotto: camera da letto in Villa Amina Above, from left: the Orangerie restaurant and the Garden of Flavours; a suite in Villa Roccabruna. Below: bedroom in Villa Amina

la famosa cantante lirica Giuditta Pasta dal 1827. La celebre soprano, musa di Vincenzo Bellini fu la prima interprete della Norma al Teatro alla Scala, e prima “Casta Diva” dell’Inno alla Luna, creato da Bellini appositamente per lei, la “luna” del lago di Como. Nel lussuoso salotto bleviano, Giuditta ricevette i più illustri personaggi del mondo musicale e culturale, tra cui Bellini, Donizetti,

Rossini, Stendhal e Manzoni. La villa antica è considerata oggi il cuore del resort: qui troviamo la hall, la reception, l’American Bar, la Spa e dieci suite in stile neoclassico. Ogni villa prende il nome dalle grandi protagoniste dell’Opera italiana. Attorno a Villa Roccabruna incontriamo le Ville Fiordiligi, Gilda, Leonora, Dorabella, Violetta, Isotta, Amina e Norma, le cui ampie suite regalano

Vademecum CastaDiva Resort & Spa vi aspetta a Blevio (Como), in via Enrico Caronti 69. Per informazioni: tel. 031 32511; info@castadivaresort.com; www.castadivaresort.com CastaDiva Resort & Spa welcomes you to Blevio (Como), Via Enrico Caronti 69. For more information: +39 tel. 031 32511; www.castadivaresort.com email info@castadivaresort.com

la, and the first “Casta Diva” in the hymn to the Moon which Bellini wrote specifically for her, the “Moon” of Lake Como. Giuditta’s luxurious Blevio salon welcome the most distinguished figures in the musical and cultural world, including Bellini, Donizetti, Rossini, Stendhal and Manzoni. The oldest villa is effectively the heart of today’s resort: it has the hall, reception, American Bar, Spa and ten neo-classical suites. Each villa takes its name

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from Italian opera’s great female characters. Villa Roccabruna is the focal point for the Fiordiligi, Gilda, Leonora, Dorabella, Violetta, Isotta, Amina and Norma Villas, whose spacious suites ensure beautiful views of the Lake. The two private villas, Amina and Norma, are located inside the park with huge windows overlooking the Lake. Guests can make us of all the amenities of the Resort, while surrounded by the privacy and exclusivity of their “own villa”

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una suggestiva vista lago. Le due ville private, Amina e Norma, sono situate all’interno del parco con ampie vetrate sul lago. Gli ospiti possono usufruire di tutti i servizi del Resort, avvolti dalla privacy ed esclusività della “loro villa” sul lago. Butler e chef privato sono a disposizione degli ospiti delle ville, su richiesta. La Spa, di 1.300 mq., offre agli ospiti una vera esperienza sensoriale con la sua area wellness, lo Spa Café e quattro Spa Suite ispirate agli elementi della natura, terra, acqua, aria e fuoco, per trattamenti di coppia o individuali. Due complete linee di tratta-

on the Lake. Butlers and private chef are available on request for guests in the villas. The 1,300 sq.m. spa offers guests a marvellous sensorial experience thanks to the wellness area, the Spa Café and four Spa Suites inspired by the elements of nature - earth, water, air and fire - for individual treatments or in couples. Two complete treatment lines and natural beauty products are at the disposition of all guests: the CastaDiva line by Stamina-

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menti e di prodotti di bellezza naturali sono a disposizione degli ospiti: linea CastaDiva by Staminalis alle cellule staminali vegetali e l’esclusivo brand Sodashi. Il ristorante l’Orangerie con la sua magnifica terrazza sul lago offre una cucina tradizionale italiana e locale, e propone paste fresche, pane e dolci fatti in casa e piatti preparati con prodotti locali e di stagione. Il Bar Bellini ed il Pool Bar offrono una selezione di piatti, insalate e snacks per colazioni informali e una carta di cocktails e drinks serviti, nella stagione estiva, sulla terrazza a lago. n

Immersi nel verde Set amidst the greenery Sopra: CastaDiva Resort & Spa è provvisto di numerosi giardini e di un rigoglioso parco botanico di 26mila metri quadrati. Sotto: Villa Norma Above: CastaDiva Resort & Spa has several gardens and lush Botanical Gardens of 26 thousand square metres. Below: Villa Roccabruna

lis with plant stem cells and the exclusive Sodashi brand. The Orangerie Restaurant with its magnificent lakeside terrace serves traditional Italian and local cuisine, with fresh pastries, bread and homemade desserts and dishes prepared with local and seasonal products. The Bellini Bar and the Pool Bar offer a selection of dishes, salads and snacks for informal lunches - as well as cocktails and drinks served in summer on the lakeside terrace. n

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servizio/story Antonella Gemma Tereo

HOTEL IN MUSICA Soggiorni italiani dedicati a chi ama le note HOTELS IN MUSIC Italian holidays for music lovers

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Milano Scala Sopra, da sinistra: la zona library e una stanza dell’hotel Milano Scala Above from the left: the library area and a room in the Milano Scala Hotel

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ulla di più affascinante e possibile nel Belpaese che vivere un’esperienza di soggiorno dove la musica è parte della storia di ieri come di oggi. Molte strutture alberghiere in Italia, infatti, conservano un patrimonio fatto di aneddoti e qualche leggenda legata al panorama musicale più conosciuto a livello internazionale. Dal Nord a Sud, gli esempi non mancano: il Grand Hotel Et De Milan, lussuoso 5 stelle edificato del 1863 è stato in fondo una seconda casa per Giuseppe Verdi a partire dal 1872. Qui il Maestro compose l’Otello ed il

Falstaff e la storia racconta anche che, durante la sua agonia, la folla si radunava sotto le finestre dell’hotel e, per non disturbare la quiete del musicista negli ultimi giorni di vita, venne stesa della paglia lungo via Manzoni per attutire il rumore del passaggio delle carrozze e dei cavalli, fino a quando il grande compositore non si spense il 27 gennaio 1901, nella camera dell’hotel che aveva occupato per quasi trent’anni. Ed altre stroie raccontano che la celebre voce di Maria Callas in un momento di crisi tradì le aspettative ed il soprano lasciò il palco dell’Opera

Grand Hotel Et De Milan / Grand Hotel et de Milan Sotto: la suite Caruso del Grand Hotel Et De Milan, nel centro del capoluogo lombardo / Below: the Caruso suite in the Grand hotel et De Milan, in the centre of Milan

There’s nothing more alluring, or easier, in Italy than a stay in a hotel where music is part of the past and present alike. Many is the Italian hotel that can boast a heritage of anecdotes and legends linked to the internationally famous music scene. From north to south examples are not hard to find: the Grand Hotel Et De Milan, a luxurious

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5 star hostelry built in 1863 was a home from home for Giuseppe Verdi from 1872 onwards. Here the Maestro composed Otello and Falstaff and here a huge crowd gathered outside as he lay dying, with straw laid down along Via Manzoni to still the clatter of the horses’ hooves and carriage wheels so as not to disturb the great composer’s last

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37 di Roma. Dove? Rifugiandosi nell’adiacente Hotel Quirinale che raggiunse attraversando un passaggio segreto che ancor oggi collega le due strutture ed evoca quell’episodio, fra mondanità e cronache dell’epoca. Attualmente l’hotel conserva il suo fascino nonché il comodo passaggio, nonostante il graduale restyling, tanto che il Maestro Riccardo Muti è solito fermarsi qualche giorno prima dei suoi concerti e sfruttare lo stesso percorso imboccato allora in fuga dalla Callas. Spostandoci un po’ più a Sud, nell’hotel Caru-

moments, and it was here that he died on 27 January 1901, in the room he had occupied for almost 30 years. Other stories tell of how Maria Callas’ famous voice once let her down and the shaken diva abandoned the stage of Rome’s Opera House. Where did she seek refuge? In the nearby Hotel Quirinale, which she fled to along a secret passage linking the two buildings, still in existence today and romanti-

so di Ravello il celebre ed omonimo tenore legò il suo nome alla struttura, quella che ha ospitato nel tempo anche altri numerosi artisti del mondo della musica ma anche della letteratura, nazionale ed internazionale. Se invece si preferisce far colazione avendo come sottofondo le note di un pianoforte, nell’hotel a vocazione “green” Milano Scala questa è un’abitudine. In via dell’Orso, a due passi dal celebre teatro meneghino l’hotel design ha anche una Lounge Bar “Primadonna” quale sofisticato punto d’incontro per un caffè,

cally evocative both of that episode and all the worldly gossip of the period. Together with its secret passage the hotel has preserved much its old world charm, despite a gradual restyling, and this is where Maestro Riccardo Muti usually stays for his concerts, using the very passage Maria Callas fled along to get to the Opera House. Further south at the Hotel Caruso in Ravello the famous tenor

was such a frequent guest that he ended by bestowing his name on the place. It is also much appreciated by large numbers of other musicians, together with famous Italian and international names in literature. If you prefer to lunch to a soft background of piano music the “green” hotel Milano Scala is the place to be. In Via dell’Orso, just a stone’s throw from the famous Opera House, this design

Hotel Quirinale di Roma Hotel Quirinale Rome In questa pagina: alcuni scorci dell’albergo un tempo preferito da Maria Callas e oggi dal maestro Riccardo Muti This page: photos of Maria Callas’ and Riccardo Muti’s favourite Roman hotel

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A Cremona / Cremona Sopra: l’Hotel Continental è il posto giusto per apprezzare la grande tradizione musicale di Cremona. A destra: la locandina che ricorda l’esibizione di Mina tenuta al Continental nel 1959 (riproduzione di fotografia esposta all’hotel su autorizzazione dell’artista, diritti riservati) Above: the Hotel Continental is just the place to enjoy Cremona’s great musical tradition Right: the poster of Mina’s 1959 concert at the Continental (reproduction of a photo on display at the hotel authorised by the artist. All rights reserved)

una pausa o un aperitivo fra cultori del settore e giovani promesse della musica, oltre che clienti appassionati dello spartito. Poco più in là, a Cremona, terra di liuterai, non mancano poi gli intrecci fra alberghi di lusso ed il mondo delle note. Gli hotel hanno spesso l’abitudine di organizzare anche concerti jazz, mantenendo il legame che la città deve alla musica (non a caso qui ha sede l’associazione Friends of Stradivari, che organizza concerti con strumenti d’epoca di valore inestimabi-

hotel also boasts a “Primadonna” Lounge Bar, a sophisticated venue for a coffee, break or drink, where music buffs and

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le ed è prossima anche l’apertura del Museo del Violino). E anche la musica leggera non è mancata nella storia della città del torrone e dei suoi hotel. Un esempio? All’Hotel Continental di Cremona, la celebre Mina, proprio nella sua città natale, si esibì nel lontano 1959, come riportano le locandine dell’epoca conservate gelosamente nei corridoi dell’albergo. Inutile dire che fu un successo, fra i primi di una lunga serie, come sappiamo dalla storia della musica italiana. n

rising stars on the music scene mingle with the equally musicloving guests. Just down the road in Cremona, home to the famous lute makers, luxury hotels are in the habit of striking the right note, frequently organising jazz concerts to keep the city’s link with music alive. Cremona is also home to the Friends of Stradivari Association, which organises concerts with priceless antique instruments and is soon to open its Violin Museum.

Cremona with its landmark tower and hotels also has links with pop music. It was here at the Hotel Continental that the legendarily mysterious Italian singer Mina gave a concert in her home town back in 1959, as can be seen from the posters jealously preserved on the walls of the hotel’s corridors. Needless to say it was a huge success, the first of a long series, as the history of Italian music tells us. n

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La mia Italia My Italy

in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

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Fascino in stile Belle Epoque: le romantiche terrazze dell’Hotel Portofino Kulm Belle Epoque Charm: Hotel Portofino Kulm’s romantic terraces Era il 1903, in piena Belle Epoque, quando sulla vetta di Portofino venne costruito il Kulm, uno degli Hotel con la vista più spettacolare di tutta la Liguria. L’albergo storico sovrasta la città di Camogli, il cui centro storico rappresenta un esempio perfetto di borgo marinaro, rimasto intatto dai tempi in cui barche e velieri navigavano nelle acque antistanti il porticciolo e la splendida baia. Dalle romantiche terrazze del Kulm si vede Santa Margherita con il suo golfo, perdendosi poi con lo sguardo verso le Cinque Terre. Appena fuori l’Hotel, addentrandosi nel fitto del bosco si scende verso il mare per arrivare nella cala di San Fruttuoso, lunga sessantacinque metri e larga meno di venti. Una notte a San Fruttuoso nella piccola locanda del pescatore Giovanni è come uscire dal nostro pianeta e ritrovarsi dentro una storia infinita. Nelle giornate del 19 e 20 Maggio sulle terrazze del Hotel Kulm e nel centro storico di Camogli gli esperti sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier serviranno i migliori vini della Liguria accanto ad un piatto di pesce fresco. Un appuntamento imperdibile per godere di un accenno d’estate in un contesto spettacolare.

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Info: www.vinidamare.com The Kulm was built in 1903, the heart of the Belle Epoque, on Portofino’s hill and it boasts one of the finest views of any hotel in the whole of Italy’s Liguria. Down below nestles Camogli, a perfect example of a sea-faring harbour town, which has remained intact since the days when sailboats and clippers glided through the waters of its magnificent bay. From the Kulm’s romantic terraces you can see Santa Margherita and its gulf, stretching away towards the famous Cinque Terre. A path leads directly from the hotel through the shady wo-

ods to the sea and the tiny cove of San Fruttuoso, just 65 metres long and 20 wide. An evening spent at San Fruttuoso in Giovanni the fisherman’s little “locanda” is time spent in a completely different dimension, a world beyond. And on 19-20 May the Hotel Kulm’s terraces and historic Camogli itself will have the added attraction of experts from the Italian Sommelier Association serving Liguria’s finest wines with fresh fish dishes. An absolute must for a foretaste of summer in truly spectacular surroundings.

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia. * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

2 1. Lo stile unico dell’Hotel Kulm 2. Il litorale di Camogli 3. Il porticciolo di Camogli da Piazza Colombo 4. L’abbazia di San Fruttuoso 1. The unique style of the Hotel Kulm 2. Camogli’s beach 3. Camogli’s harbour from Piazza Colombo 4. The Abbey of San Fruttuoso

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Arte, sport e spettacolo insieme a Air Dolomiti Alcune irresistibili proposte per conoscere la Germania volando con la nostra compagnia aerea. Siete pronti a scoprire Monaco e Francoforte? Ecco alcuni suggerimenti primaverili Art, sport and entertainment together with Air Dolomiti Several compelling proposals for getting to know Germany better by flying with our airline. Are you ready to discover Munich and Frankfurt? Here are some Spring suggestions servizio/story CARLO RAVELLO

Grande impatto / High-impact L’interno del nuovo spazio espositivo (Foto Nigel Young - Foster & Partners) The interior of the new exhibition facility (photo Nigel Young - Foster & Partners)

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IN VIAGGIO CON AIR DOLOMITI Travelling with Air Dolomiti

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i segnaliamo a Monaco di Baviera la riapertura della galleria municipale Lenbachhaus (www.lenbachhaus.de) che l‘8 maggio tornerà ad essere fruibile dopo i lunghi lavori di condotti a partire dalla primavera del 2009 ad opera degli architetti britannici Foster & Partners, che ne hanno curato il rinnovamento e la redistribuzione degli spazi. L’obiettivo principale dell’intervento è stato la storica villa, che un tempo apparteneva al pittore Franz von Lenbach, nonchè i suoi giardini. La ristrutturazione dell’insieme ha anche portato alla costruzione di un nuovo edificio a tre piani, che si estende lungo la Richard-Wagner-Strasse, per il quale gli architetti han-

no creato una facciata di luccicanti elementi metallici color oro. Ancora pochi giorni e i visitatori avranno nuovamente la possibilità di ammirare la collezione di opere del movimento “Blauer Reiter”, che fa della galleria monacense un museo di rilevanza internazionale. Spostiamoci ora dall’arte allo sport con i Bmw tennis open (www.bmwopen.de) che avranno luogo dal 27aprile al 5 maggio. Gli spettatori avranno la possibilità di veder giocare i migliori giocatori tedeschi come Tommy Haas, Philipp Kohlschreiber and Florian Mayer, ma anche di gustare gastronomia di alta qualità e partecipare ad eventi in cui tennisti e celebrità daranno spettacolo. n

Antico e moderno / Ancient and modern In apertura: ecco come risulterà la galleria municipale Lenbachhaus al termine dell’intervento (Copyright Forster & Partners) Sopra a sinistra: Francoforte assicura al visitatore un’offerta culturale di prim’ordine - Sopra a destra: una immagine degli ultimi Bmw tennis open / This is was the Lenbachhaus Civic Gallery will look like at the end of the renovation project (Copyright Forster & Partners) - Frankfurt offers visitors impressive cultural opportunities - An image of the last BMW open tennis tournament

Mention must be made that Munich will celebrate the reopening of Lenbachhaus Civic Gallery (www.lenbachhaus. de) on 8 May, ready to welcome visitors again after lengthy work undertaken since Spring 2009 by British Architects Foster & Partners, who oversaw the renovation and redistribution of its spaces. The main objective of the project was the historical villa that once belonged to the painter Franz von

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Lenbach, as well as its gardens. The renovation of the overall site also involved the construction of a new three-storey building, which stretches along Richard-Wagner-Strasse, for which the architects created a facade with glittering gilt elements. Just a few more days and visitors will once again be able to admire the collection of works by the “Blauer Reiter” movement, turning this Gallery in Munich into a Museum

of truly international status. We now move on from art to sports with the BMW tennis open tournament (www.bmwopen.de) scheduled 27 April - 5 May. Spectators will have the possibility watch the best German players - Tommy Haas, Philipp Kohlschreiber and Florian Mayer - as well as enjoy high quality cuisine and take part in spectacular events involving tennis players and celebrities. n

Il clima fa sosta a Francoforte Sino al 28 luglio lo Senckenberg Museum of Natural History (www.senckenberg.de) ospiterà una mostra dal tiolo “Pianeta 3.0 – clima.vita.futuro”. Un percorso che cercherà di trovare risposte a domande relative al futuro della terra, cercando ad esempio di indicare le possibili cause di estinzione della specie umana. Le ricerche dedicate al clima saranno le vere protagoniste della rassegna, in un’ottica realmente multidisciplinare, che può contare sulla collaborazione con le principali istituzioni scientifiche tedesche, offrendo al visitatore la possibilità di avvicinarsi alla scienza con un approccio innovativo.

The climate stop-off in Frankfurt Until 28 July, the Senckenberg Museum of Natural History (www.senckenberg.de) will be home to an exhibition titled “Plant 3.0 - climate.life.future”. This event seeks to find answers to questions about the future of the Earth by trying, for example, to indicate possible causes for the extinction of the human species. Research dedicated to the climate will be the true star of the show, in a truly multidisciplinary context, which can count on collaboration with leading German scientific institutions to offer visitors the chance to approach science in an innovative way.

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Cultura Culture

In viaggio con Saule L’affascinante violinista d’origine lituana è in tour per l’Italia con il suo entusiasmante spettacolo “Andando, vivendo”. Una girandola di emozioni musicali attraverso il mondo e la storia dei popoli ON THE ROAD WITH SAULE. The intriguing violinist from Lithuania is on tour in Italy with her gripping “Andando, Vivendo” show. A whirlwind of musical emotions embracing the world and its peoples servizio/story Alessandro Amadei

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no show multimediale in cui musica, poesia, danze e immagini si fondono per accompagnare gli spettatori in un viaggio dall’Europa all’America Latina, dall’Estremo Oriente agli Stati Uniti, evocando ricordi e regalando emozioni. Queste, in estrema sintesi, le coordinate di “Andando, vivendo”, il nuovo spettacolo che la violinista Saule Kilaite sta portando in giro per i teatri del bel Paese. E non è solo la bravura e la straordinaria presenza scenica di questa artista

di origini lituane, ma ormai italiana doc, a catturare l’attenzione del pubblico: grazie a una regia ispirata e creativa, i brani di musica classica, etnica e con contaminazioni moderne interpretati da Saule e dalla sua “orchestra invisibile” (“sono registrazioni di studio – spiega la biondissima performer – che mi permettono di fare tutti i concerti che voglio, senza le limitazioni logistiche e di budget di una vera orchestra”) vengono accompagnati, a turno, dalle letture o dalle poesie interpre-

Classe ed esperienza / Class and experience Saule Kilaite suona il violino dall’età di quattro anni e si è diplomata sia in Lituania, suo Paese d’origine, sia in Italia, dove vive da 15 anni Saule Kilaite has been playing the violin since she was four. Graduating in both her native Lithuania and in Italy, where she has lived for the past 15 years

A multimedia show where music, poetry, dance and images blend to whisk the audience away on a magic journey from Europe to South America, the Far East and the USA stirring memories and emotions alike. This, in a nutshell, is “Andando, Vivendo”, the new show violinist Saule Kilaite is touring the theatres of the Bel Paese with. And it isn’t just the musical skill and extraordinary stage presence of this artist originally from Lithuania, but Italian by adoption, which holds the au-

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dience spellbound. The show is brilliantly directed with a beguiling compendium of classical, ethnic and modern music interpreted by Saule and her invisible orchestra. “It’s pre-recorded so that I can do all the concerts I want without the complicated logistics and expense of a real orchestra” explains the blonde performer. The music is accompanied by readings and poetry, again masterfully interpreted by Saule, by videos projected onto the giant screen on the backdrop of the stage and by Irish dances

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tate con maestria dalla stessa Saule, dai video proiettati sul grande schermo che fa da sfondo al palcoscenico, e dalle danze irlandesi realizzate con insolita bravura dall’italianissima Compagnia TraBallante. Di grande effetto, infine, i duo con il clarinettista Marino Delgado Rivilla e con i chitarristi di volta in volta invitati a partecipare allo spettacolo. Come detto, l’obiettivo è far viaggiare lo spettatore attraverso il tempo e le culture: ecco, allora, le allegre sonorità della musica

unusually well-performed by the very Italian Compagnia TraBallante. Equally striking are Saule’s duets with clarinettist Marino Delgado Rivilla and various guest guitarists. The idea is to take the audience on a journey through time and different cultures, with the gay tunes of the Yiddish tradition giving way to passionate Argentine tangos and Celtic ballards yielding to frenetic American rock, while British pop blends with the wild rhythms of Balkan music. Naturally due tribute is paid to Italian music, with a homage to Neapolitan songs and, above all, to the immortal composer Antonio Vivaldi, Saule very first musical passion. “I owe my love for the

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yiddish lasciare spazio ad appassionati tango argentini, le ballate celtiche cedere il passo a scatenati rock made in Usa, melodie british pop andare a braccetto con i ritmi scatenati della musica balcanica. Non mancano naturalmente i tributi alla musica italiana, con un omaggio alla canzone napoletana e soprattutto al grande compositore Antonio Vivaldi, passione primigenia di Saule. “È a lui che devo l’amore per il violino – spiega infatti l’artista in un italiano impeccabile - e

Dialoghi appassionati Passionate dialogues I duo con il clarinettista Marino Delgado Rivilla sono tra i pezzi forti di “Andando, vivendo” Her duets with clarinettist Marino Delgado Rivilla are one of the highlights of “Andando, Vivendo”

violin to Vivaldi” explains Saule in impeccable Italian “and it was Vivaldi who drew me to Italy, where I’ve lived for the past 15 years”. This versatile violinist is best known to the general public for her TV performances on the national RAI channel and her partnerships with mega-stars like Andrea Bocelli, Michael Bublé, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Gianna Nannini and Cesare Cremonini, but she is also the star of a fantasy comic book penned by none other than well-known artist Antonio Serra, author of the popular “Dylan Dog”, “Martyn Mystère” and “Natan Never” series. The book is entitled “Saule – The Fifth Season” and is the story

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46 l’attrazione per il vostro Paese, nel quale vivo ormai da 15 anni”. Non solo: nel curriculum vitae di questa poliedrica violinista (tra le sue performance più note al grande pubblico la partecipazione a programmi tv come “l’Italia sul 2” e le collaborazioni con musicisti del calibro di Andrea Bocelli, Michael Bublé, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Gianna Nannini e Cesare Cremonini) c’è anche la presenza in qualità di “attrice protagonista” in un libro di fantascienza a fumetti firmato niente meno che da Antonio Serra, quello delle fortunate serie “Dylan Dog”, “Martyn Mystère” e “Natan Never”. Il titolo del volume è “Saule – La quinta stagione” e racconta di una giovane donna che si ritrova di notte a camminare per le vie di Kaunas, in Lituania, con indosso un abito settecentesco strappato. È senza memoria ed è inseguita da un plotone di individui

armati che la vogliono rapire. Chi è quella donna? Il mistero è risolto dal giovane Jonas, il prestante giornalista televisivo che la trae in salvo: si tratta di Saule, la bella violinista a cui un Antonio Vivaldi sulla via della vecchiaia ha affidato il suo ultimo capolavoro, la sua quinta stagione. “La quinta stagione – spiega nel fumetto il famoso compositore – è quella dell’anima, della bellezza e della conoscenza… è la stagione in cui un uomo, arrivato alla soglia dei cinquant’anni come me, si rende conto che il tempo dei capolavori è finito, che deve passare la mano. Per questo l’ultimo movimento è incompleto, spetterà a voi Saule dargli forma, magari ogni volta diversa, improvvisando come solo voi sapete fare…”. Lo dice Vivaldi, ma fantasia e fantascienza a parte, è la pura verità. La prova del nove in “Andando, vivendo”. n

La quinta stagione / The Fifth Season In questa pagina: la copertina (sopra) e alcune strip (sotto) del volume a fumetti firmato da Antonio Serra On this page: the cover (above) and excerpts (below) from Antonio Serra’s comic

of a young woman who finds herself wandering around the streets of Kaunas in Lithuania at night wearing a torn eighteenth-century dress. She has lost her memory and is pursued by a band of armed men who want

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to kidnap her. Who is she? The mystery is finally solved by young Jonas, the good-looking TV reporter who saves her. She is none other than Saule, the lovely violinist an ageing Antonio Vivaldi entrusted with his last

masterpiece, his Fifth Season. In the comic the famous composer explains that “The Fifth Season is the season of the soul, of beauty and of knowledge… it’s the season when a man approaching fifty like me realises that the time for masterpieces is past, that he has to relinquish the reins. Which is why the last movement is incomplete. It is for you to shape Saule, perhaps in a different form each time you play it, improvising as only you know how to…”. The words are ascribed to Vivaldi, but imagination and poetic license apart, there’s a lot of truth in them. Drop in on “Andando, Vivendo” to check. n

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Cultura Culture

Intellettuale versatile The versatile intellectual Antonioni sul set di “Zabriskie Point” (foto Bruce Davidson/Magnum Photos/ Contrasto) Antonioni on the set of “Zabriskie Point” (photo Bruce Davidson/Magnum Photos/Contrasto)

Lo sguardo profondo di Michelangelo Antonioni C’è tempo fino al 9 giugno per visitare la mostra in corso a Ferrara sul famoso regista. Un’occasione imperdibile per ricostruire il contesto culturale e ritrovare i temi che hanno segnato la poetica del maestro emiliano THE PENETRATING GAZE OF MICHELANGELO ANTONIONI Exhibition in Ferrara dedicated to the famous director open until 9 June. A unique chance to discover the cultural context and themes that shaped the poetry of this Maestro from Italy’s Emilia Romagna servizio/story Carlo Ravello

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Grandi star / Great stars Da sinistra: Alain Delon e Monica Vitti ne “L’eclisse” (1962); fotografia di scena da “Il deserto rosso” (1964) From the left: Alain Delon and Monica Vitti in “Eclipse” (1962); set photo from “Red Desert” (1964)

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on ci sono invenzioni pittoriche in Visconti, mentre in Antonioni e in maniera diversa in Fellini, c’è una cultura grafica e pittorica eccezionale”. È forse sufficiente questa osservazione del regista e sceneggiatore francese Claude Sautet per inquadrare la mostra “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” attualmente in corso a Ferrara, presso il Palazzo dei Diamanti. Una rassegna inserita nel calendario delle celebrazioni per il centenario della nascita del famoso cinea-

sta ferrarese, e che intende riproporre l’intera parabola creativa di Antonioni accostando i suoi lavori a opere di grandi artisti come De Chirico, Morandi, Rothko, Pollock, Burri e Vedova, e offrendo un inedito e suggestivo dialogo tra film e pittura, letteratura e fotografia. La straordinaria carriera di Antonioni nel mondo del cinema viene infatti raccontata a partire dal prezioso patrimonio di opere, oggetti e documenti relativi alla sua vita e al suo lavoro di proprietà del Comune di Fer-

Informazioni utili / Useful information La mostra “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” è in corso a Ferrara, presso il Palazzo di Diamanti (Corso Ercole I d’Este 21) e resterà aperta fino al 9 giugno. Per informazioni e prenotazioni: Call center Ferrara Mostre e Musei, tel. +39 0532 244949; diamanti@comune.fe.it; www.palazzodiamanti.it / The “Lo Sguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti” exhibition in Ferrara, Palazzo di Diamanti (Corso Ercole I d’Este 21) Is open until 9 June. For info and bookings: Ferrara Exhibitions and Museums Call Centre, tel. +39 0532 244949; diamanti@comune.fe.it; www.palazzodiamanti.it

There are no pictorial inventions in Visconti, while in Antonioni, and in a different manner in Fellini too, there is an exceptional sense of graphic and pictorial culture.” This observation by French director and scre-

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enwriter Claude Sautet alone summarizes the exhibition “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” currently being held in Ferrara at Palazzo dei Diamanti. One of the events in the calendar of celebrations being

organised to mark the hundredth anniversary of the birth of this famous film-maker from Ferrara, tracing the whole of Antonioni’s creative career in the context of works by great artists such as De Chirico, Morandi,

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rara: i film e i documentari, le sceneggiature originali e le fotografie di scena, i libri, i dischi, gli oggetti professionali e personali che parlano delle passioni di Antonioni, l’epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso, da Roland Barthes a Luchino Visconti, da Andrei Tarkovsky a Giorgio Morandi. Questo vasto repertorio, opportunamente affiancato dalle opere di altri artisti e dalle testimonianze di intellettuali, letterati, attori e registi,

Rothko, Pollock, Burri and Vedova, offering an unusually stimulating dialogue between films and painting, literature and photography. Antonioni’s extraordinary film-making career is revisited through the precious legacy of works, objects and documents on his life which he left to the Ferrara Town Council: his films and documentaries, original screenplays and set photographs; his library, vinyl collection and other perso-

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consente al visitatore di gustare un racconto reso per immagini, suoni e parole attorno ai temi e alle polarità che hanno segnato la poetica del maestro ferrarese. Le leggendarie nebbie della bassa padana che compaiono nei primi film di Antonioni vengono evocate in contrappunto ai deserti aridi e polverosi delle pellicole della maturità; le visioni della metropoli moderna, spesso ispirate alla pittura metafisica, si alternano alle premonizioni del disastro ecologico e della

nal and professional effects that collectively narrate his passions; together with his correspondence with some of the leading cultural lights of the 20th century, ranging from Roland Barthes to Luchino Visconti and Andrei Tarkovsky to Giorgio Morandi. Visitors can enjoy this vast array of material, side by side with works by other artists and testimonials by intellectuals, writers, actors and directors, in an exhibition which exploits

Film e pittura Films and paintings Sopra: fotografia di scena da “La notte” (1961) Sotto: Mark Rothko, 1968 “Senza titolo” (courtesy Fondazione Orsi) Above: set photo from “La Notte” (1961) Below: Mark Rothko, 1968 “Untitled” (courtesy of the Orsi Foundation)

images, sounds and words to explore the themes and ideas that inspired the Ferrarese Maestro. The legendary fogs of the Po Valley, which feature in Antonioni’s early films, form the counterpoint to the dusty, arid deserts of his later films. His visions of our modern metropolises, often inspired by metaphysical art, alternate with premonitions of ecological disasters and the financial, social and ideological crises which prey on our collective

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Culto dell’immagine The cult of image Sopra, da sinistra: fotogramma tratto da “L’avventura” (1959); fotogramma da Blow-Up (1966) Sotto: l’attore Kim Rossi Stuart in “Al di là delle nuvole” (1995) Above, from the left: screen shot from “L’Avventura” (1959); screen shot from “Blow Up” (1966) Below: actor Kim Rossi Stuart in “Beyond the Clouds” (1995)

crisi finanziaria, sociale e ideologica della nostra società. Nel contempo, la bellezza notturna di Lucia Bosè e la solarità di Monica Vitti delineano i due poli dell’immaginario femminile di Antonioni, laddove invece l’indolenza di certi personaggi maschili viene contrapposta alla vitalità ribelle dei giovani. Sullo sfondo, come filo conduttore del percorso espositivo, risalta il costante culto del

consciences. Lucia Bosè’s dark beauty and Monica Vitti’s blonde radiance mark the twin boundaries of Antonioni’s concept of the female muse, just as the indolence of some of his male characters is offset by the rebellious vitality

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regista per l’immagine, sia essa un dettaglio catturato dalla realtà o una reinvenzione scaturita dalla fantasia. Ne emerge un ritratto a tutto tondo che permette di cogliere la forza creativa e l’intramontabile attualità dell’opera di un artista che ha offerto al cinema ha affermato un altro grande cineasta come Martin Scorsese - “possibilità sorprendentemente illimitate”. n

of their younger counterparts. The common thread drawing the whole exhibition together is Antonioni’s cult of image, whether it is a fleeting detail captured from reality or an imaginary reinvention. What emerges is a

rounded portrait of the creative force and timeless relevance of an artist who bequeathed, in the words of that other great film maker Martin Scorsese, “surprisingly unlimited scope” to the art he loved. n

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Cultura Culture

Il meglio del ’900 in mostra a Santa Giulia Fino al 30 giugno il complesso monumentale bresciano, dal 2010 eletto a Patrimonio dell’Umanità, ospita i capolavori d’arte contemporanea della collezione Daimler (gruppo Mercedes Benz) affiancandoli a una raccolta italiana comprendente opere rimaste per anni sepolte negli archivi The Pick of the 20th Century at Santa Giulia. Until 30 June Brescia’s World Heritage site museum hosts contemporary masterpieces from the Daimler (Mercedes Benz group) collection together with a matching Italian collection featuring works freshly exhumed after years of storage servizio/story Rossella Gottlieb

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opo i fasti degli anni ’70, a partire dallo scorso mese di marzo Brescia è tornata nel cuore degli appassionati di arte contemporanea grazie alle due straordinarie mostre in corso presso il museo di Santa Giulia. Da un lato, infatti, sono esposte - per la prima volta in Italia – alcune celeberrime opere della Daimler Art Collection, la famosa collezione d’arte del gruppo Mercedes Benz forte di oltre 2.000 capolavori firmati da quasi 700 artisti interna-

zionali che spazia dalle correnti astratto-costruttive, concettuali o minimaliste del ventesimo secolo, fino a comprendere alcune significative opere su commissione dedicate all’automobile. Così, per iniziativa del Comune di Brescia e di Mercedes-Benz Italia, i visitatori della rassegna “Novecento mai visto. From Albers to Warhol to (now)” possono apprezzare una eccellente selezione di questo ricco patrimonio. Si inizia infatti con le opere del Bauhaus, e in particolare di alcuni

Italia vs Germania / Italy vs. Germany Alla collezione tedesca della Daimler Art Collection fa da controaltare la raccolta tutta italiana del museo di Santa Giulia / The German Daimler Art Collection goes head to head with its Italian counterpart at Santa Giulia

After the splendours of the seventies, from this March Brescia is back in the thick of the contemporary art scene thanks to two landmark exhibitions now on at the Santa Giulia museum. The first marks the Italian début of a selection of über-famous works from the Daimler

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Art Collection, the well-known Mercedes Benz Group’s collection of over 2000 masterpieces by close on 700 international artists, ranging from the abstract-constructive, conceptual or 20th-century minimalist schools to specially- commissioned works on the theme of the automobile.

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Thanks to the Brescia town council and Mercedes-Benz Italy, visitors have a chance to admire a significant selection from this important collection in the “Novecento mai visto. From Albers to Warhol to (now)” exhibition. The first works are those of Bauhaus and the artists who led the way in some of

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Sezione cars related Cars In alto a destra: in mostra anche le opere di Warhol dedicate al modello automobilistico Ali di Gabbiano Top right: Warhol’s works dedicated to the Gullwing

artisti che diedero vita a particolari tendenze dell’astrattismo e del costruttivismo (di notevole impatto le raffigurazioni stereometriche di Schlemmer e le forme cromatiche surreali di Baumeister) per passare poi agli artisti del Movimento Zero (1957–1968), con le loro opere di rottura e di arte allargata, ricche di luce e movimento – ed approdare infine alla minimal art e all’arte concettuale, con lavori di numerosi maestri, da Peter Roher a Dan

Graham. Ampi spazi sono dedicati a John M. Armleder e all’arte video-fotografica, con Parrino e Sylvie Fleury in evidenza. Infine la sezione “cars related”, dove spiccano le opere di Warhol dedicate al famoso modello automobilistico “Ali di Gabbiano”. Ma come accennato in premessa, l’aspetto più singolare ed esclusivo della mostra in corso a Brescia è che alla collezione tedesca fa da controaltare una raccolta tutta italiana: con “No-

Le mostre “Novecento mai visto. From Albers to Warhol to (now)” e “Novecento mai visto. Da De Chirico a Catellan e oltre”, in corso a Brescia, presso il museo di Santa Giulia (via Musei 81/b) sono aperte fino al 30 giugno. Per informazioni: Fondazione Brescia Musei, tel. +39 030 2400640; info@bresciamusei.com; www.bresciamusei.com The “Novecento mai visto. From Albers to Warhol to (now)” and “Novecento mai visto. Da De Chirico a Catellan e oltre” exhibitions in Brescia at the Santa Giulia Museum (Via Musei 81/b) are open until 30 June. Info: Fondazione Brescia Musei, tel. +39 030 2400640; info@bresciamusei.com; www.bresciamusei.com

the abstract and constructive fields (Schlemmer’s stereo metric works together with Baumeiste’s surreal chromatic forms make a marked impact), followed by the Zero Movement (1957–1968) artists, with their ground-breaking art-without-boundaries works characterised by light and movement. The exhibition winds up with minimal and conceptual art embodied in the works of a whole series of artists, ranging from Peter Roher to Dan Graham. John M. Armleder and

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video-photography are also given ample space, with Parrino and Sylvie Fleury well to the fore. The very last section is “cars related”, with Warhol’s famous works dedicated to the totemic “Gullwing”. But as mentioned at the beginning of this article, Brescia is hosting a double event. The German collection finds a fascinating echo in its Italian counterpart, “Novecento mai visto. Da De Chirico a Cattelan e oltre”. The Santa Giulia complex has

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55 vecento mai visto. Da De Chirico a Cattelan e oltre” Santa Giulia ritrova infatti le opere che qui furono esposte dal 1964 al 1972 in quella che all’epoca era la “Galleria d’arte moderna e contemporanea”, poi chiusa e trasferita nei depositi per lasciare spazio alle collezioni archeologiche e medievali che hanno reso celebre il museo bresciano. Vengono dunque riproposte dopo 40 anni di oblio opere giustamente famose, a cui sono per giunta affiancati i notevoli contributi, spesso inediti, concessi dai privati. Si va dunque dalle opere del bresciano Romolo Romani ai dipinti futuristi di Dottori, Evola, Depero e Lega, fino alle opere di orientamento informale di Chighine e Paolucci. Senza dimenticare i lasciti della famiglia bresciana Scalvini (De Chirico, Morandi, Sironi…) quelli di Guglielmo Achille Cavellini (da Klein a Warhol, da Hartung a Mathieu, da Burri a Fontana) e tutti i prestiti dei collezionisti privati, opere che nel loro insieme consentono al visitatore di ricostruire il percorso dell’arte contemporanea italiana dal primo ’900 agli anni ’70, dall’informale al movimento spazialista fino all’“arte povera”. Non meno interessanti, infine, le sculture e le installazioni, che istintivamente ispirano un suggestivo confronto con le straordinarie architetture rinascimentali e le preziose testimonianze archeologiche esposte a Santa Giulia. n

Arte video-fotografica Video-photography art Le opere di Sylvie Fleury sono tra le protagoniste della mostra Works by Sylvie Fleury figure in the exhibition

dusted off the works it used to exhibit between 1964 to 1972 during its former existence as the city’s erstwhile “Modern and Contemporary Art Gallery”; works which had all gone into storage when they were replaced by the archaeological and medieval collections which subsequently made this Brescia museum famous. So, after 40 years languishing in a cupboard, some very wellknown pieces are making a comeback, side by side with contri-

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butions lent by private collectors, some available to the public for the very first time. The local Brescia artist Romolo Romani is joined by the futurists Dottori, Evola, Depero and Lega, through to Informal works by Chighine and Paolucci. Then there are the bequests from the local Scalvini family (De Chirico, Morandi, Sironi…) and Guglielmo Achille Cavellini (from Klein to Warhol, Hartung to Mathieu, Burri to Fontana), plus all the works on loan

from generous private collectors. Together they offer visitors an impressive panorama of contemporary Italian art from the beginning of the 20th century to the 1970s, from the Informal school to Spatialism and “Arte Povera”. Equally interesting are the sculptures and installations, which instinctively inspire a fascinating comparison with the superb Renaissance architecture and the priceless archaeological remains on view at Santa Giulia. n

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uesto è lo stile Carpenè Malvolti, storica azienda di Conegliano simbolo della spumantistica italiana dal 1868, quando Antonio Carpenè Senior, per primo individuò nel vitigno tipico di questo territorio incastonato nella Marca Trevigiana, l’erede italiano dello Champagne. Dopo di lui, tre appassionate generazioni hanno dato il proprio contributo allo sviluppo e all’affermazione sia in Italia che all’estero di questa eccellenza enologica, a partire da Etile Senior che per primo ha introdotto

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il nome di un vitigno rappresentativo del territorio in etichetta, continuando con Antonio Junior che ha messo a punto un metodo di spumantizzazione innovativo in grado di esaltare le caratteristiche del vitigno basato sulla rifermentazione in autoclave anziché in bottiglia, per arrivare a Etile Junior a cui va il merito di essere riuscito a internazionalizzare non solo il marchio, ma anche quell’Italian lifestyle di cui il Prosecco è oggi un simbolo in tutto il mondo, dal Canada al Giappone,

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passando per Stati Uniti, Sudamerica, Europa e i paesi emergenti dell’area BRIC. Oggi, dopo quattro generazioni di uomini, il timone di guida dell’azienda tocca ad una donna, Rosanna Carpenè, quinta generazione della dina-

stia più longeva della spumantistica italiana che continuerà a percorrere la strada dell’innovazione, concentrandosi su un nuovo modo di fare comunicazione basato su new media e social network. n

Progresso tecnologico Hi tech Grazie all’impegno di Etile Junior l’azienda oggi è caratterizzata da un alto livello di innovazione It’s thanks to Etile Junior that Carpenè Malvolti can today boast innovative state-of-the-art technology

Effetto Prosecco / The Prosecco Effect Un grande vino, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, un vino sparkling ottenuto per fermentazione naturale con il metodo Charmat che incarna alla perfezione le nuove tendenze di consumo delle bollicine italiane / A great sparkling wine, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg is naturally fermented using the Charmat method that so perfectly interprets today’s trend in Italian bubbly

Which is what Carpenè Malvolti is all about, the signature style of this traditional Conegliano winemaker synonymous with Italian spumante since 1868, the year Antonio Carpenè Senior first realised that the typical local grapes from these vineyards tucked away in the Trevigiana Marches were the perfect Italian answer to Champagne. He was succeeded by three generations, all armed with the same passion for wine, who gradually built up a sterling reputation in Italy and abroad. Antonio Senior was followed by Etile Senior, the first to proclaim the local vineyard on the label. Etile’s heir Antonio

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Junior perfected the innovative spumante method that brought out the full bouquet of the superb local grapes through fermentation in autoclave rather than in the bottle and handed the family business over to Etile Junior, who blazoned the label abroad, together with all the cachet of the Italian lifestyle Prosecco symbolises worldwide, from Canada to Japan, the USA, South America, Europe and the emerging BRICs. After four generations of men, there is now a woman at the helm, Rosanna Carpenè, the fifth generation of the oldest dynasty in Italian spumante. Rosanna is pledged to follow

in the family footsteps as far as innovation is concerned, concentrating on cutting-edge communication exploiting new media and social networks. n

Il valore delle tradizioni Traditional values and valued traditions Da destra Nicoletta Montalban Carpenè, Etile jr Carpenè, Rosanna Carpenè From the right: Nicoletta Montalban Carpenè, Etile jr Carpenè, Rosanna Carpenè

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A TAVOLA Food & wine

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Marchesi Antinori nel Chianti Classico

Apre al pubblico la nuova cantina della famosa casa vitivinicola toscana. Una straordinaria opera di architettura dotata di museo, libreria, bottega dei sapori, ristorante e auditorium, a solo mezz’ora d’auto dal cuore di Firenze Marchesi Antinori and Chianti Classico. The famous Tuscan wine-maker opens its new cellar to the public. An extraordinary work of architecture complete with a museum, library, taste store, restaurant and auditorium only half an hour by car from the heart of Florence

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Tempio del vino / Wine Temple La nuova cantina si trova a Bargino, nel Comune di San Casciano Val di Pesa The new cellars in Bargino, near San Casciano Val di Pesa

è

un’incisione sottile e profonda nella collina. Da fuori non si vede. Ma dentro la terra si rincorrono labirinti di barricaie, terrazze, volte e ponti sospesi. Il nuovo quartier generale di Marchesi Antinori, nel cuore del Chianti Classico, celebra la sintonia tra vino e natura. E apre le sue porte al pubblico. La cantina nasce infatti a Bargino, nel Comune di San Casciano Val di Pesa, mezz’ora d’auto dal cuore rinascimentale di Firenze. Si tratta di un’opera di architettura straordinaria che

si nasconde tra gli ulivi, i vigneti, i boschi di querce e lecci. Un tempio dedicato al vino, ma soprattutto un omaggio al paesaggio toscano e alle sue vigne. La porta di accesso alla nuova cantina, quasi invisibile dall’esterno, è ai piedi di un manto verde, a poche centinaia di metri dall’antica via Cassia, sulla direttrice strategica tra Firenze e Siena. Tutto è nascosto, interrato. Si scopre piano piano questo straordinario atelier dedicato al vino, superando curve e ap-

Competenti e appassionati / Passionate skills Sotto: la famiglia Antinori. Da sinistra: Albiera, Piero, Allegra e Alessia / Below: the Antinori family. From the left: Albiera, Piero, Allegra and Alessia

It is a thin yet deep slit in the hillside. Nothing can be seen from the outside. Yet inside it is home to a maze of barrique

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cellars, terraces, arches and suspension gangways. The new headquarters of Marchesi Antinori, in the heart of the Chian-

ti Classico district, celebrates the harmony between wine and nature. And opens its doors to the general public. It came into being at Bargino, near San Casciano Val di Pesa, just half an hour’s drive from the heart of Renaissance Florence. It is an extraordinary work of architecture hidden among olive groves, vineyards and oak woods. A temple dedicated to wine yet above all a tribute to the Tuscan landscape and its vineyards. The new cellar’s main gate – all but invisible from the outside – stands at the feet of green woods just a few hundred metres from the ancient Cassia Way on the strategic route between Florence and Siena. Everything

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prodando su una terrazza che si affaccia sulla campagna. Là sono chiare le incisioni, quelle due linee simili a una bocca che danno il benvenuto a questa fucina del terzo millennio dove il vino è cuore e parte integrante di un percorso che attraversa la cantina di fermentazione, la barricaia, la bottaia, il museo, una libreria, una bottega di sapori, il ristorante, l’auditorium. Il progetto architettonico nasce nel 2005, ideato dall’architetto fiorentino Marco Casamonti dello Studio Archea Asso-

is hidden, below ground. This extraordinary “designer home” dedicated to wine reveals itself imperceptibly, moving along its curves before reaching a terrace overlooking the countryside. Here, the slits are more evident – two lines resembling a mouth welcoming this third millennium forge where wine is the heart and soul of a course taking in the fermenting cellar, the various barrique cellars, the museum, a library, a taste store, restaurant and auditorium. The architectural project was set in motion in 2005 by Florentine architect Marco Casamonti of Studio Archea Associati, who designed a building ensuring intimate bonds with nature thanks to its impressive artistic and landscape value. Marchesi Antinori in Chianti Classico is replete with harmony, light and equilibrium.

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ciati, che ha voluto un edificio intimamente legato alla natura dalla grande valenza artistica e paesaggistica. Marchesi Antinori nel Chianti Classico è un luogo pieno di armonia, luce, equilibrio. Dove si respira la voglia di fare grandi vini. E di farli conoscere. Perché solo qui si potranno vedere, studiare, toccare i luoghi dove nasce e si affina il vino, ma anche la vinsantaia. Un luogo aperto al mondo e alle novità. Perché i cultori del vino e i più giovani possano af-

Where the desire to make great wines is breathed everywhere. And the desire to promote them. Because it is only here where you can see, study and touch the

Spazio alle idee Space for ideas Sopra, da sinistra: la libreria e l’auditorium Above, from left: the library and the auditorium

places where wine is made and refined, as well as where Vin Santo is perfected. A place open to the world and innovations. Since wine lovers and young pe-

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Percorsi intorno al vino Wine paths Sopra, da sinistra: la bottega dei sapori e il museo, dove sono esposte alcune opere della collezione storica di Palazzo Antinori a Firenze Above, from left: the Taste Store and the Museum, where a number of works are on show from the Palazzo Antinori collection in Florence

facciarsi sulle terrazze trasparenti costruite all’interno delle cantine, dove si potranno degustare i vini e le altre eccellenze toscane. Si assiste alla fase di creazione del vino come in uno spettacolo teatrale, osservando cantinieri e tecnici intenti a diraspare grappoli, a trasferire il mosto nei tini di acciaio inossidabile e da questi, a fermentazione ultimata, alle botti e alle barrique e da queste alle bottiglie. Massima è stata l’attenzione all’ambiente: bassissimo l’impatto ambientale e bassissimo il consumo energetico.

ople can gaze through the transparent terraces built inside the cellars, where wines and other Tuscan specialities can be tasted. Visitors can thereby witness how wine is made rather like a theatrical performance, watching

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Le temperature necessarie per affinare il vino in barrique sono frutto della terra e non di impianti di refrigerazione. All’interno della cantina, il museo, che presenta una parte della collezione storica di Palazzo Antinori a Firenze unita a interventi di artisti internazionali del panorama contemporaneo. Per il 2013, il progetto – a cura di Chiara Parisi – coinvolge Rosa Barba, Yona Friedman e Jean Baptiste Decavèle, che hanno creato opere in situ attente alle tematiche del paesaggio, della memoria e del territorio. n

cellar men and technicians destemming grapes, transferring the must into stainless steel vats and from these, after fermentation, to barrels and barriques and thence to bottles. The closest possible attention was paid to

the environment: very low environmental impact and very low energy consumption. The temperatures required to refine wine in barriques come from the earth itself and not from refrigeration plant. Inside the cellar, the Museum is home to part of the historical collection of the Palazzo Antinori in Florence together with works by international artists well-known on the contemporary scene. The 2013 project – curated by Chiara Parisi – involves Rosa Barba, Yona Friedman and Jean Baptiste Decavèle, who created in situ works focusing on topics such as landscape, memory and local territory. n

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guide di viaggio&carte stradali

tutto il catalogo su guidemarcopolo.it facebook.com/guidemarcopolo

Š ALESSANDRO MALVOLTI - ELABORAZIONE GRAFICA EDT

e l i c a f e r a i g g a i v


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Operawine, tutto il meglio del vino italiano All’evento di apertura di Vinitaly 2013 gli operatori stranieri hanno l’opportunità di conoscere e apprezzare i prodotti delle nostre migliori cantine, selezionati dalla prestigiosa rivista Wine Spectator OPERAWINE, THE BEST OF ITALIAN WINE During the premier event OF Vinitaly 2013, international wine operators have the chance to meet and taste the best of Italian wines, selected by the prestigious magazine Wine Spectator servizio/story Oreste Bignozzi

V

eronafiere con Vinitaly (www.vinitalytour.com) presenta la seconda edizione di “OperaWine” (www.operawine.it), un grande e innovativo progetto, articolato in un intenso programma di iniziative ed eventi dal respiro internazionale. L’obiettivo di OperaWine è valorizzare le caratteristiche intrinseche e distintive dei vini italiani, offrendo agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscerli e apprezzarli, incontrando produttori e prodotti nel loro Paese

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di origine, immersi nel contesto culturale da cui traggono la loro identità, fatto di storia, cibo, arte e tradizioni. Il primo evento di Vinitaly 2013 “OperaWine, Finest Italian Wines: 100 Great Producers” si svolgerà quest’anno nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia il 6 aprile 2013. è tra le mura della romantica Verona, davanti all’imponente Arena, che Vinitaly e Veronafiere hanno voluto riunire i 100 più grandi produttori di vino italiani, scelti dalla autorevo-

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le rivista americana Wine Spectator, quasi come fossero un’orchestra impeccabile; ogni produttore con il suo strumento migliore, pronto ad eseguire la seconda dolce sinfonia di OperaWine che magicamente diviene il preludio di Vinitaly. OperaWine è infatti il trionfante inizio di Vinitaly e apre le porte

a coloro che vogliono vivere in poche ore un concentrato del meglio che l’Italia può offrire: Frescobaldi, Antinori, Gaja, Sassicaia, Felsina, Biondi Santi, Bruno Giacosa, Ferrari, Bellavista sono solo alcuni dei produttori presenti a servire quel vino considerato come perla nella loro cantina. n

La lista dei produttori è online / The producer list is online Per informazioni: www.operawine.it / Further information: www.operawine.it

Veronafiere and Vinitaly present the second edition of the innovative venture OperaWine (www. operawine.it), to stage a series of international events that aims to cultivate knowledge on the intrinsic heritage, culture and character of Italian wine and experience its distinctive identity in a cultural and historical context. The premier event to Vinitaly 2013 “OperaWine, Finest Italian Wines: 100 Great Produ-

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cers” will be staged in the ancient Palazzo della Gran Guardia on April 6th 2013. It’s among the walls of a romantic Verona, in front of the Arena, that Vinitaly and Veronafiere gathered the 100 finest Italian wine producers, chosen by the famous American Wine magazine Wine Spectator, like a perfect orchestra; each producer with his best instrument, ready to perform the second sweet symphony of OperaWine that magically be-

OperaWine Grand Tasting

Foto sopra, da sinistra: Ettore Riello (Presidente di Veronafiere), Vittorio di Dio (direttore relazioni esterne di Veronafiere), Flavio Tosi (sindaco di Verona) e Giovanni Mantovani (direttore generale di Veronafiere) OperaWine 2012 from left: Ettore Riello (president of Veronafiere), Vittorio di Dio (Esternal Relations Director), Flavio Tosi (Major of Verona) and Giovanni Mantovani (General Director of Veronafiere) Foto sotto: i produttori di vino protagonisti della prima edizione di OperaWine Below: the wine producers of the OperaWine first edition

comes a prelude to Vinitaly. OperaWine is indeed the triumphant premier to Vinitaly and opens the doors to those who want to experience in a few hours a concentrate of the best that Italy has to offer: Frescobaldi, Antinori, Gaja, Sassicaia, Felsina, Biondi Santi, Bruno Giacosa, Ferrari, Bellavista, are just some of the showcased producers who served their wine personally, each a pearl to discover. n

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cantina a bordo Cellar on board DAI PENDII DEL TRIVENETO, PASSANDO SULLE DOLCI COLLINE TOSCANE, ATTRAVERSO IL TACCO PUGLIESE FINO ALL’ASSOLATA TERRA SICILIANA: QUESTO ED ALTRI AFFASCINANTI SCENARI OSPITANO ALCUNE DELLE TENUTE PIÙ SUGGESTIVE CHE ABBIAMO SELEZIONATO PER VOI. LASCIATEVI EMOZIONARE DA QUESTI VINI, DALLA LORO STORIA, DAL LORO SAPORE E DALLA TRADIZIONE DELLA TERRA CHE RAPPRESENTANO, CHIEDENDO ALLE NOSTRE ASSISTENTI DI VOLO I VINI IN ROTAZIONE From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet Tuscan hills, by way of the heel of Italy in Puglia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our Flight Assistants about the wines in rotation

Gli spumanti / Sparkling wines

Brut Montenisa Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, 12,5% vol; 6°-8°C Colore giallo con riflessi dorati, spuma abbondante con perlage fine e persistente. Il profumo è intenso con note di pesca e mela e sentori di pane tostato e lieviti. Al palato le note di frutti maturi conferiscono ampiezza ed equilibrio pur mantenendo la vivacità del brut. This wine is a golden yellow colour with a plenty of mousse and delicate lasting perlage. The intense aroma include hints of peaches, and yeasty toasty notes. The typical liveliness of the brut is enhanced on the palate by ripe fruit aromas adding depth and balance.

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Spumante Duca di Salaparuta Grecanico e Chardonnay; 12% vol; 6°-8° C Colore giallo paglierino con netti riflessi verdi. Vino dal sapore fresco e brioso, equilibrato con notevole personalità; questo lo rende un ottimo aperitivo, ma gradevole anche a tutto pasto per pietanze leggere o a base di pesce Straw yellow colour with distinct greenish reflections.Wine with a fresh and lively taste, well-balanced with a fine personality. An excellent aperitif but also an agreeable all meal wine with light or fish dishes.

Friuli Venezia Giulia

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

Sicilia

Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza all’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

Lombardia

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Ribolla Gialla Russolo Ribolla Gialla; 11,5% 12% vol; 8°-10°C Vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Perlage fine e ben persistente e dal profumo delicato, leggermente aromatico. Ottimo vino da aperitivo o antipasti freddi, ideale anche per abbinamenti con crudi di pesce, crostacei e molluschi. Straw yellow in color with green notes. Nice fresh acidity on a full-bodied sparkling wine. Excellent as an aperitif or with starters. It goes well with seafood and shellfish.

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I vini rossi / red wines

Pinot Nero Aneri Pinot Nero, Lagrein, Syrah; 13% vol; 16° 18°C Di colore rosso rubino, questo vino ha profumi intensi di lampone frutti di bosco e spezie, mentre al palato risulta morbido e vellutato. Equilibrato e dall’armonia impeccabile, è ideale per accompagnare primi e menu a base di carne. A ruby red wine, with fine scent of raspberries and pleasant spicy notes, soft and velvety to the palate. Immaculate and finely balanced is ideal with structured first courses and with important meat dishes.

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Trentangeli Tormaresca Aglianico, Cabernet, Syrah; 14% vol; 16°-18°C Dal colore rosso rubino intenso, e dal profumo di frutta rossa con lievi note speziate e di liquirizia. Elegante con un tannino vellutato e piacevoli sentori fruttati è ideale per primi piatti importanti e carni rosse. Red ruby colour, with red fruit and licorice bouquet with spicy notes. Elegant with a velvety tannin is an ideal wine with savoury first courses and red meat.

The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orangered (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

Toscana

Puglia

Trentino Alto Adige

Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.

Santa Cristina Antinori Sangiovese, Merlot; 12,5% vol; 16°-18°C Di colore rosso rubino con riflessi violacei, al profumo ricorda mirtillo, lampone e ciliegia. Al gusto si presenta saporito con tannini morbidi e vellutati. Ideale abbinamento per pietanze a base di carne rossa o cacciagione, ideale con formaggi stagionati. The ruby red colour with violet nuances is matched by a bouquet recalling blueberries, raspberries and cherries. The impressive mouth is characterised by soft and velvety tannins. An ideal accompaniment for red meat or game and perfect with mature cheese.

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i vini bianchi / White wines

San Giovanni della Sala Antinori Grechetto, Procanico, Pinot Bianco; 12% vol; 8°/10° Di colore giallo paglierino, è al profumo floreale ma con note calde che ricordano la frutta matura. Sapido ma allo stesso tempo morbido, con finale lungo, si lega bene al pietanze leggere, primi piatti e crostacei. Straw yellow color, with a floral bouquet with warm notes recalling ripe fruit. Sapid yet at the same time soft and very persistent; it is ideal with vegetable dishes, first courses and crustaceans.

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Pinot Bianco - Sanct Valentin Vari vigneti della zona di Appiano a Monte; 13% vol Dal colore giallo paglierino, equilibrato negli aromi di frutta matura , ben amalgamato nei sapori con una buona acidità ed una piacevole morbidezza. Si abbina a molte pietanze di pesce e carni bianche. With its bright yellow colour with green reflections. It has balanced aromas, a strong and pleasantly dry flavour, with fresh acidity and a pleasing smoothness. A wine which, when served chilled, is the ideal accompaniment to fish and white meat dishes.

Marche

White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

Trentino Alto Adige

Umbria

I vini bianchi sono ricavati dalla raccolte delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

Isola Mencaroni Verdicchio; 13,8% vol; 11°-13°C Dal colore giallo paglierino, equilibrato negli aromi di con una buona acidità. Con un gusto avvolgente ed un finale persistente, lo rendono un vino da abbinare ad antipasti, pietanze leggere e preferibilmente a base di pesce. With a bright yellow colour, well balanced with a good acidity. Hints of citrus fruit and white flowers, with a full taste and lingering finish make this wine ideal for appetisers, light dishes and fish.

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Flipper, certi amori non finiscono Soppiantati per anni dalle slot machine, i cari vecchi “automaticiâ€? stanno ritornando in auge anche in Italia. Un Paese che in questa disciplina può vantare grandi tradizioni e super-campioni Flipper is forever. Ousted over the years by slot machines, good old pinball machines are coming back into fashion in Italy. A country that boasts a long tradition of super champions servizio/story Alessandro Amadei

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“C

Campione del mondo World Champion Daniele Acciari, esponente di punta della Nazionale italiana e campione del mondo di flipper nel 2010 e nel 2012 (foto courtesy Gn Media - gioconews) Daniele Acciari, leading member of the Italian team and world flipper champion in 2010 and 2012 (photo courtesy Gn Media - gioconews)

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erti amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Quando Antonello Venditti scrisse la sua famosa canzone, certamente non pensava al flipper. Eppure le sue parole si adattano magnificamente alla parabola che questa disciplina sportiva - perché di sport si tratta, come vedremo oltre - ha compiuto a partire dagli anni ’70. Chi all’epoca era già abbastanza adulto da frequentare i locali pubblici, può sicuramente testimoniare come il flipper fosse un ospite fisso di qualsiasi bar aperto dalle Alpi alla Sicilia. Abitualmente schierato accanto al calcio-balilla o al juke-box, vantava un esercito di assidui praticanti, desiderosi di emulare le gesta dei protagonisti di fortunate serie televisive (Fonzie di Happy Days) o di celeberrime saghe musicali (Tommy degli Who). La febbre era alta e non a caso l’italianissima Zaccaria si mise a produrre i suoi modelli di flipper (vedi box) in coraggiosa concorrenza con i big del mercato internazionale come la statunitense Gottlieb, che negli anni ’40 aveva letteralmente inventato questo gioco. Improvvisamente, dopo la metà degli anni

Some loves are forever, they might disappear for long stretches but they always come back”. When Antonello Venditti wrote his famous song he almost certainly didn’t have flipper in mind. But his words are a perfect fit for the parabola described by this sport (because sport it is, as we will see further on) since the 1970s. If you were old enough to go to bars and cafés at the time and happened to be in Italy,

‘80, l’oblio. Fuori dai bar Gottlieb e Zaccaria, e dentro slot machine e giochi d’azzardo vari. La normativa lo consentiva e per gli esercenti era un buon affare: maggiore remuneratività, rapido rientro dall’investimento, minore ingombro fisico e manutenzione più snella. Infine, e siamo ai giorni nostri, la rinascita. Negli anni bui rimane infatti uno zoccolo duro di appassionati che non molla e continua a giocare, magari con i vecchi modelli gelosamente custoditi nel garage di casa propria. E tiene duro anche un piccolo produttore che cambia nome ma non missione (la Stern Pinball Ltd di Chicago), e che attualmente sforna la bellezza di 3-4 nuovi modelli all’anno. Prende piede infine un’associazione internazionale (la Ifpa, International flipper pinball association) prodiga di iniziative funzionali a riaccendere e a diffondere il fuoco della passione. Tra queste i tornei ufficiali, organizzati in ogni angolo del globo e che oggi possono contare sulla partecipazione di 16mila praticanti, opportunamente suddivisi per meriti secondo una classifica internazionale. E nel nostro Paese? A quanto pare il

you’ll probably remember that a pinball machine was a feature in every bar and café in the country, from the Alps to the southern-most tip of Sicily. They were usually next to the table soccer or juke-box, and hoards of assiduous players dreamt of flipping it like Fonzie in Happy Days or Tommy with the Who. The flame of flipper fever burned bright, encouraging the Italian

company Zaccaria to produce a range of its own pinball machines (see box), daringly challenging the big boys on the international market like the American Gottlieb, who’d actually invented the game in the 1940s. And then suddenly in the second half of the eighties it all came to an abrupt end. Out went the Gottliebs and the Zaccarias and in came the slot machines and other gambling devices. Italian


71 vento è nuovamente girato: la Ifpa Italia sta facendo un ottimo lavoro di proselitismo e il numero di appassionati è in costante crescita. Anche perché il flipper - sottolinea giustamente il presidente di Ifpa Italia, Alessio Crisantemi - è un passatempo sano, che non implica vincite in denaro e che richiede notevoli abilità. “È un gioco - suggerisce Daniele Acciari, esponente di punta della Nazionale italiana e campione del mondo 2010 e 2012 –in cui bisogna mettere in risalto le proprie qualità: il controllo palla, i riflessi e soprattutto la versatilità: nei tornei occorre capire al volo il modello con cui si ha a che fare, lo stato di usura, la pendenza, e di conseguen-

za i rimbalzi che compie la palla, in modo da prevedere ed evitare le buche. In più c’è anche un impegno di natura muscolare: le competizioni durano intere giornate e alla fine braccia, avambracci e schiena sono doloranti”. Per finire una curiosità: la Nazionale italiana si chiama “Tecnoplay Team”, dal nome dello sponsor che oltre a sostenere l’Ifpa Italia è anche l’unico importatore autorizzato dell’americana Stern nel nostro Paese. Proprietaria della Tecnoplay è la famiglia Zaccaria, quella che negli anni ’70-’80 ebbe l’ardore di costruire i propri flipper, riscuotendo per altro un successo clamoroso. Visto? Certi amori non finiscono. n Oggetti di culto

Da non perdere / Save the date Il prossimo appuntamento con i campionati mondiali di flipper è dal 31 maggio al 2 giugno a Francoforte. La Nazionale italiana vi partecipa con il suo plurititolato campione Daniele Acciari e con Mario Anzini, nuovo numero due della classifica tricolore The next world flipper championship will be held 31 May-2 June in Frankfurt. The Italian team is taking part with its multi-champ Daniele Acciari and Mario Anzini, the newly-classified Italian No 2

law now allowed it but for the bar owners it was a better business: they made more money, got their investment back faster, the slots took up less room and required less maintenance. All this up until now, as pinball rises phoenix-like from the ashes of its eighties’ defeat. But throughout the years of obscurity hardcore flipper fans went on playing unperturbed, many of them on salvaged pinball machines carefully secreted away in garages and basements. One small manufacturer also kept the faith, although not its original name, Stern Pinball Ltd from Chicago, which currently produces up to 3-4 new models every year. An international association was born, the IFPA (International Flipper Pinball Association), which worked hard to put the passion

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back into pinball. One of their initiatives are their official tournaments, organised in all four corners of the globe and entered by 16 thousand enthusiasts, split into different categories on the basis of an international classification. And Italy in all this? The tide definitely seems to have turned: the Italian branch of the IFPA is doing sterling work in preaching the good word and numbers are growing steadily. And flipper, as the President of the Italian IFPA, Alessio Crisantemi, rightly points out, is a healthy pastime, you don’t win any money and it requires quite a bit of skill. Daniele Acciari, a leading member of the Italian national team and world champion in 2010 and 2012, explains “It’s a game that highlights skill, you have

to control the ball, have excellent reflexes and above all versatility. When you play in tournaments you have to grasp machine you’re playing on immediately, what sort of shape it’s in, its slope, how the ball is going to bounce back, so you can avoid the holes. Then you also need muscles: competitions can last for days and you end up with major aches in your arms and back”. One last curiosity: the Italian national team is called the “Tecnoplay Team”, after its sponsor, who supports the Italian branch of the IFPA and is the only authorised importer of the American Stern pinball machines. Tecnoplay is owned by the Zaccaria family, the same family which built its own flippers in the seventies and eighties with such enthusiasm and success. See? Some loves are forever. n

“Eravamo partiti alla fine degli anni ’60 con il ripristino dei flipper spenti. Erano gli anni della lira svalutata, e importare dagli States una macchina nuova costava parecchio. Ed infatti si era creato tutto un terziario di piccole aziende che fornivano le parti di ricambio”. A parlare, non senza un pizzico di rimpianto, è Natale Zaccaria, fondatore insieme ai fratelli Franco e Marino dell’omonima azienda bolognese che nei primissimi anni ’70 decise di fare il grande passo e di mettersi a produrre, unica in Italia, i propri flipper. Riuscendo a sfornare, nell’arco di un quindicennio, più di 20 modelli e a vendere circa 50mila pezzi. Invadendo, oltre al mercato europeo (dove arrivò a uno share del 50%) anche quello Usa, giapponese, australiano e perfino africano. Oggi i vecchi flipper Zaccaria sono oggetti di culto, parte di un made in Italy preso come esempio di stile in ogni parte del mondo.

Foto sopra: “Future world”, una produzione Zaccaria del 1978 Above: “Future world”, a 1978 Zaccaria flipper

Cult collection “We started in the sixties reconditioning old flippers. Those were the years when the Italian lira was really devalued and importing a new machine from the States was really expensive. A whole group of small companies making components sprang up too”. Nostalgic memories from Natale Zaccaria, founder with his brothers Franco and Marino of the Bologna-based company that took their name. In the early seventies they decided to take the plunge and become the only company in Italy to manufacture flippers. Over the next 15 years they produced over 20 models and sold roughly 50 thousand machines. Invading Europe (where they peaked at 50% of the market share) as well as the US, Japanese, Australian and even African markets. Old Zaccaria flippers are now collection pieces, part of a made in Italy held up as an example of style worldwide.

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Tempo libero Free time

Sulle orme di Or Continua il nostro viaggio nel mondo della maratona. Questa volta abbiamo chiesto consiglio ad uno DEI RUNNER CHE HA SCRITTO LA STORIA DELL’ATLETICA ITALIANA E che a New York ha vinto per ben due volte consecutive nel 1984 e nel 1985. Lo abbiamo incontrato a Santorso, sulle montagne di Vicenza, dove vive e corre da sempre servizio/story GIOVANNI DE LUCA

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lando Pizzolato In Orlando Pizzolato’s Footsteps. We continue our journey through the world of marathons. This time we ask for some advice from one of the RUNNERS WHO MADE ITALIAN ATHLETIC HISTORY AND won the New York marathon two years in a row, in 1984 and 1985. We tracked him down to the village of Santorso, in the mountains behind Vicenza, where he lives and trains

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74 Sane abitudini / Fit to run Per Orlando Pizzolato la corsa è un vero e proprio stile di vita Running is a lifestyle for Orlando Pizzolato

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rlando Pizzolato ha trovato l’America in Italia, perché da quando ha vinto per ben due volte consecutive la maratona di New York è riuscito a fare della sua grande passione una professione. La prima vittoria è del 1984, con il tempo di 2:14:53, seguita nel 1985 da un altro primo posto conquistato con un indimenticabile 2:11:34. Una carriera importante (nello stesso anno vince anche le Universiadi di Kobe), che lo porta a confrontarsi a livello internazionale con i migliori maratoneti dell’epoca, iniziata quasi per caso con i Giochi della gioventù e poi esplosa in breve tempo. Oggi Orlando (55 anni portati con leggerezza) continua a correre e soprattutto fa correre migliaia di appassionati runner, che seguono i suoi consigli per migliorare le proprie pre-

stazioni ed emulare (almeno con lo spirito) il maestro. Un vero e proprio personal trainer multimediale che scrive libri, organizza stage di podismo, segue via web le prestazioni dei propri adepti e fa il mentore atletico in giro per il mondo accompagnando gruppi di amatori desiderosi di confrontarsi con le grandi maratone del circuito internazionale. Ed è ad Orlando Pizzolato che Spazio Italia è andato a chiedere aiuto per dare ai propri lettori i consigli giusti per diventare runner di classe, in totale sicurezza e con la voglia di andare sempre più lontano: “la vita del top runner - spiega Orlando - è scandita da allenamenti continui e da uno stile di vita che è ben diverso da quello del runner amatoriale, ma anche come semplice appassionato è possibile trarre dalla corsa grandi vantaggi per il

Per chi ama il running / For runners Un sito gestito in prima persona da Orlando Pizzolato e la possibilità di chiedere consigli ad uno dei maratoneti più esperti del panorama nazionale. L’indirizzo? www.orlandopizzolato.com / Orlando Pizzolato has a personal website where you can ask one of Italy’s top marathon runners for advice. www.orlandopizzolato.com

Orlando Pizzolato discovered America in Italy, because ever since he won the New York marathon twice running he’s managed to turn his overriding passion into a profession. His first victory was in 1984, with a time of 2:14:53, followed swiftly by another first in 1985 with an unforgettable 2:11:34. His prestigious career (he won the World University Games in Kobe in the same year), which saw him measuring himself internationally with some of the best marathon runners of the time, started almost by chance at the Italian Youth Games. After that Pizzolato never looked back. Today a trim 55 year-old Orlando still runs and, more importantly, has thousands of passionate runners who devotedly follow his advice to improve their performance and emulate (at least in spirit) the maestro. Or-

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lando is a personal trainer with a multimedia dimension: he writes books, organises courses, follows his pupils’ progress via the web and acts as an athletic mentor all around the world, accompanying groups of amateurs who want to get to grips with some of the major marathons on the international circuit. So Spazio Italia duly went to ask Orlando Pizzolato for his advice on behalf of their faithful readers who want to become class runners in perfect safety and are champing at the bit to go that extra mile. “The life of a top runner is dictated by training sessions and a life style that is very different from that of an amateur” explains Orlando. “But even if it’s just a hobby, running can bring you huge mental and physical benefits. As a trainer I see an increasing number of people who have to travel for work and who

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corpo e per la mente. Nella mia esperienza di trainer incontro sempre più spesso persone costrette a viaggiare per lavoro che mettono in valigia le scarpette da corsa e approfittano delle trasferte per allenarsi in tutto relax ovunque si trovino. Lo considero un traguardo importante per il proprio equilibrio psicofisico, più che mettersi in testa di correre una maratona perché è diventato moda. La corsa in realtà è un modo di vivere, che ti cambia da dentro”. Da quando Orlando ha trionfato in Central Park sono passati quasi 30 anni e anche il mondo delle maratone è cambiato, trasformando eventi come New York o Londra in veri e propri momenti di business. Si è persa quella ruspante voglia di correre, i prezzi dei pettorali sono schizzati a cifre iperboliche, (nel caso della “Ing New York city marathon” oggi occorrono più di 400 dollari solo per l’iscrizione) e c’è una macchina organizzativa che lavora 12mesi all’anno per dare la possibilità ad una mandria di 50mila runner di bloccare gioiosamente una città intera per

always tuck their running shoes into their suitcases so they can go for a relaxing run wherever they are. I think that’s important for your mental and physical wellbeing, rather than obsessing over running a marathon because it’s trendy. Running is a lifestyle, it transforms you from the inside out”. Almost 30 years have gone by since Orlando triumphed in Central Park and marathons have changed almost out of all

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recognition, transforming events like New York or London into full-blown businesses. That rather naïve desire simply to run has gone by the board and entry fees have soared. Nowadays the “Ing New York City Marathon” will set you back a cool 400 dollars in entry fees alone and there are well-oiled machines working year-round just to give a swarm of fifty thousand runners the chance to bring a whole city to a standstill for

Decalogo minimo per aspiranti maratoneti 1) Inizia a correre con regolarità, puntando almeno ad effettuare tre uscite settimanali. 2) Non concentrare gli allenamenti il sabato e la domenica, ma diluiscili con regolarità nel corso di tutta la settimana. 3) Ogni settimana allunga di un 10% il percorso iniziale. 4) Unisci alla corsa un po’ di stretching. È fondamentale per allungare e sciogliere i muscoli, ma ha anche una positiva azione su tendini ed articolazioni. 5) Una visita sportiva e un elettocardiogramma sotto sforzo sono sempre consigliati prima di iniziare a correre in maniera intensiva. 6) Se parti da zero e non hai mai corso occorrono non meno di 6 mesi di allenamento prima di poter pensare di confrontarsi in sicurezza con i 42 km di una maratona. 7) Per pensare di affrontare una maratona devi poter essere in grado di correre (anche a ritmi lenti) almeno 3 ore senza soste. 8) Prima di correre una maratona verifica sempre la tua tenuta con una corsa lunga di 33-35 km. 9) Dopo una lunga inattività fisica non pensare di preparare una maratona in due mesi, nemmeno se sei in passato sei stato allenato. 10) Il riposo è una componente fondamentale dell’allenamento, non è un segno di debolezza.

A very basic Decalogue for aspiring marathon runners 1) Start running regularly, at least three times a week. 2) Don’t just train on at the weekend, spread it out evenly throughout the week. 3) Up your range by 10% every week. 4) Make sure you do stretching. It’s essential for your muscles, but it’s also good for your tendons and joints. 5) A thorough check-up and an ECG during exercise are a must before intensive training. 6) If you’re starting from scratch and you’ve never been running before you’ll need at least six months training before you can even think about safely running a 42 km marathon. 7) To think of running a marathon you need to be able to run at least 3 hours (even slowly) without stopping. 8) Check your stamina with a 33-35 km run before trying a marathon. 9) If you haven’t done any sport for a while don’t think you can get into training for a marathon in 2 months, even if you used to be really fit. 10) Rest is an essential part of training, not a sign of weakness.

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Tabella di allenamento: obiettivo maratona

Lunedì: riposo Martedì: CL 10km + AL 5/10x100m; REC 100m Mercoledì: riposo Giovedì: a) CL 3km + CM 8-10km + CL 1km b) VAR 13km: Venerdì: riposo Sabato: CL 10km Domenica: c) LL da 20 a 35km d) CL 2km + CLS 15-20km Note: le sedute del giovedì e della domenica sono alternate, una settimana a) e c), un’altra settimana b) e d) Sigle: AL: allunghi, prove veloci di 100m CL: corsa lenta, si corre 30 secondi più lentamente del ritmo gara (RG) della mezza maratona CLS: corsa lunga svelta, si corre 15/20 secondi più piano del RG della mezza maratona CM: corsa media, si corre al ritmo gara (RG) della mezza maratona LL: lungo lento, si corre 30-40” più piano del RG dei 21km REC: recupero, corsa facile facile VAR: variazioni, si percorrono i km 4, 6, 8, 10 e 12 al RG 10km

A marathon training schedule Monday: rest Tuesday: SR 10km + SPR 5/10x100m; REC 100m Wednesday: rest Thursday: a) SR 3km + AR 8-10km + SR 1km b) VAR 13km: Friday: rest Saturday: SR 10km Sunday: c) LS from 20 to 35km d) SR 2km + FLR 15-20km Note: The Thursday and Sunday schedules alternate. a) and c) one week, b) and d) the next. Abbreviations: SPR: fast sprints over 100m SR: slow run, 30 seconds slower than the race pace (RP) of a half-marathon FLR: fast long race, 15/20 seconds slower than the RP of a half-marathon AR: average run, the race pace (RP) of a halfmarathon LS: long and slow, 30-40 seconds slower than the RP of a half-marathon REC: recuperate, a very gentle run VAR: variations, run 4, 6, 8, 10 and 12 km at a 10km RP

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una giornata. “Chi vuole correre a New York - commenta Pizzolato - oggi si appoggia alle agenzie ufficiali che in Italia vendono i pettorali assegnati al nostro Paese insieme al pacchetto viaggio. Discorso analogo per Londra, mentre ad appuntamenti ugualmente affascinanti come Roma, Venezia, Barcellona o Berlino ci si può iscrivere direttamente”. Ma, a prescindere dalla destinazione, occorre arrivare all’appuntamento in forma, adeguatamente allenati “perché non c’è spazio per l’improvvisazione - spiega Orlando - e non ha senso correre rischi inutili solo per avere un’esperienza in più da raccontare agli amici. Non esiste una ricetta vincente, ma chi corre una mezza maratona (21km) senza problemi, non può pensare di improvvisarsi maratoneta senza allenamento, perché la fatica fisica è totalmente diversa e dopo il 30° chilometro il traguardo dei 42 km può diventare un vero inferno. Bisogna arrivare gradualmente almeno ai 35 km, una soglia indispensabile per conoscere il livello di fatica a cui ci si sottoporrà e comprendere se il fisico e la

one glorious day. “If you want to run the New York marathon now you have to go through one of the official agencies who sell you the numbers assigned to Italy as part of a complete package with travel and accommodation included” comments Pizzolato. “The same goes for London, but there are plenty of other great races like Rome, Venice, Barcelona or Berlin which you can sign up directly for”. But wherever you decide to run you have to be fit and properly trained. “You can’t just make it up as you go along” explains Orlando. “There’s no point in running unnecessary risks just to have something to tell your friends about. There isn’t any particular winning formula, but just because you can run a

testa reggeranno lo sforzo”. Se l’allenamento è stato ben pianificato alla fatica seguirà una immensa soddisfazione, ma se la preparazione è stata approssimativa in agguato ci sono tendiniti, mal di schiena e problemi articolari, destinati ad accentuarsi se l’aspirante maratoneta è sovrappeso. “Ci sono maratone come quella di Honolulu - ricorda Orlando - dove si registrano anche 7mila iscritti che non hanno mai corso i 42 km, dei quali molti provenienti dal Giappone. Certo, molti di quei neofiti arriveranno in fondo, ma il giorno dopo c’è gente che non riesce a camminare e resta inchiodata a letto a causa dello sforzo. Ne vale la pena? La maratona è fatica, quello lo sappiamo tutti. Ma occorre imparare a dosare le proprie forze per avere l’energia necessaria per affrontare gli ultimi chilometri senza soffrire: bisogna riuscire a godersi la corsa sino all’ultimo metro, specialmente se si affronta la gara con lo spirito dell’appassionato e non del top runner in cerca di record”. Parola di Orlando Pizzolato. n

half-marathon (21km) without any problems doesn’t mean that you can run a full race without further training, because the physical fatigue is completely different after 30 km and the finishing line at 42 km can be pure hell. You need to work yourself up gradually to at least 35 km, that’s the threshold where you realise how demanding it is and whether you’re going to be able to handle the physical and mental challenge”. If you’ve trained properly you’ll be rewarded for the fatigue by an immense feeling of satisfaction, but if your training has been a bit slapdash you risk tendonitis, back pain and joint problems, which will all be potentially much worse if the would-be marathon runner is overweight.

“There are marathons like the one in Honolulu where as many as seven thousand entrants have never run 42 km before, many of them from Japan” continues Pizzolato. “Sure, plenty of them manage to cross the winning line, but the next day they can’t even get out of bed because of the pain. Is it really worth it? We all know marathons are tiring, but you have to learn to pace yourself so you’ll have enough energy to run those last few kilometres without suffering. You should enjoy every single step of the race, right up until the last metre, especially if you’re doing it for fun, rather than as a top runner aiming to break a record”. You can take Orlando Pizzolato’s word for it. n

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Aeroporto di Monaco

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Air news

La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.

The strength of Partnership Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.

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IL NUOVO PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITI AIR DOLOMITI’S NEW FARE PLAN Grazie al nuovo ed innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle loro esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva e la partecipazione al programma Miles & More, ed Emotion, che offre il massimo comfort a bordo. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Sales Center al numero +39 45 2886140

Summer destinations 2013

Destinazioni estate 2013 Tratte gestite da Air Dolomiti

Routes managed by Air Dolomiti

Tratte operate per conto di Lufthansa

Routes operated on behalf of Lufthansa

MUNICH VENEZIA FIRENZE

Thanks to the new and innovative fare plan, passengers traveling on Air Dolomiti Network have the opportunity to choose the fare best suited to their needs among 3 different fares: Light, ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus with the addition of hold luggage and the subscription to Miles & More programme and Emotion that offers maximum on-board comfort. For further information on flights, schedules and fares go to www.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 45 2886140

MILANO MALPENSA TRIESTE TORINO

BARI

BOLOGNA GENOVA PISA ANCONA ROMA FIUMICINO PALERMO CATANIA

MOSCOW Domodedovo

FRANKFURT MONACO

MILANO Bergamo

FRANKFURT MONACO

MOSCOW Domodedovo

VERONA

SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito il calendario di quest’anno: Milano 11/12 maggio, 13/14 luglio, 7/8 dicembre; Verona 29/30 giugno, 9/10 novembre; Venezia 5/6 ottobre. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the dates for this year: Milan 11/12 May, 13/14 July, 7/8 December; Verona 29/30 June, 9/10 November; Venice 5/6 October. Further information on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo A seguire le seguenti procedure air dolomiti For safety reasons and for your comfort On board, we kindly ask you to follow the air dolomiti procedures Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di piccole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano voluminosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeroportuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco. One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a gar-

ment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 seats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft. Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi

sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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Apparecchi elettronici Electronic devices A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino

all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please respect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent.

• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you

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For further information please contact the Cabin Staff. Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.

can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.

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I nostri Partner Partnership Sixt, veicoli eleganti a tariffe accessibili Sixt, the spirit of mobility La società di noleggio vetture Sixt, fondata a Monaco nel 1912, offre con successo soluzioni di mobilità in tutto il mondo ed è attualmente in una fase di rapida espansione. In Germania e Austria Sixt è già leader di mercato. I clienti privati e aziendali possono usufruire di soluzioni innovative per le loro esigenze di mobilità, presso 4.000 stazioni in oltre 105 Paesi. Sixt è nota per la sua capacità di offrire veicoli di fascia alta a prezzi accessibili. Grazie alla più grande flotta al mondo di vetture Bmw e Mercedes-Benz, ai più recenti modelli di altri prestigiosi marchi e a una vasta scelta di vetture sportive, cabriolet, jeep, autocarri e van, Sixt è in grado di soddisfare qualunque richiesta dei clienti. Un segmento speciale è quello del servizio limousine Sixt e delle auto di lusso Sixt: grazie a una scelta che spazia dalle più lussuose limousine alle auto sportive, i clienti hanno sempre la certezza di poter trovare il veicolo appropriato per ogni occasione. Durante tutti i 100 anni di attività di questa storica azienda, le offerte e i servizi Sixt sono sempre stati moderni e in costante miglioramento. Che il cliente desideri un

servizio con autista, un veicolo per le vacanze estive della famiglia, un’auto per una breve fuga dalla città o un viaggio di lavoro o ancora un noleggio a lungo termine, la soddisfazione e i servizi personalizzati per il cliente sono sempre la priorità assoluta di Sixt. Con “Sixt Top Special” tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni e riceveranno uno sconto fino al 10% sul normale prezzo di noleggio. Visita il sito it.sixt.com/air-dolomiti e prenota la tua macchina preferita. Premium vehicles at affordable rates Sixt rent a car, founded in Munich in 1912, is a successful global provider of mobility solutions and is expanding rapidly. In Germany and Austria Sixt is already the market leader. Private and business customers are offered innovative solutions for their mobility needs at 4,000 stations in over 105 countries. Sixt is renowned for offering premium vehicles at affordable prices. With the world’s largest BMW and Mercedes-Benz fleet, the latest models from other prestigious car manufacturers,

and a choice of sports cars, convertibles, jeeps, trucks and vans, Sixt can satisfy any customer requirements. A special segment is the Sixt limousine service and Sixt luxury cars: from luxury limousines to sport cars, customers will always find the appropriate vehicle for any occasion. Within the scope of its 100-year company history, the offers and services of Sixt have always been cutting-edge and everimproving. No matter if you need chauffeur service or a vehicle for your annual family vacation, a short break, a business trip, or long-term - your satisfaction and the unique services are the Sixt’s first priority. Air Dolomiti passengers profit from special rates and can receive up to 10% discount with the Sixt Top Special. Just visit the Sixt-Air Dolomiti partnersite www. sixt.com/air-dolomiti and book your preferred car.

UNA Hotels & Resorts UNA Hotels & Resorts è la catena alberghiera italiana con una copertura capillare sul territorio nazionale. La filosofia è proporre un’esperienza di soggiorno esclusiva, sia che si tratti di un viaggio di lavoro che di un momento di relax, con strutture caratterizzate da uno stile unico, una forte vocazione tecnologica, una spiccata attenzione al design e ad un forte legame con il territorio. Una filosofia originale declinata in: UNA Hotels, eleganti alberghi metropolitani nelle più belle città italiane quali Venezia, Roma, Firenze; UNA Resorts, raffinate dimore con golf club immerse nel verde - in Toscana e Piemonte - o al mare - in Versilia (Toscana) e a Bari - per un soggiorno dedicato al benessere, al relax e allo sport; UNAWAY Hotels, lungo le principali arterie stradali. Sconto del 10% a camera (per pernottamento e colazione), presentando la carta d’imbarco. UNA Hotels & Resorts is the Italian hotel chain which in a few years has achieved a widespread network all over the country. Its philosophy is offering an exclusive experience for a stay while travelling on business or for leisure, thanks to extensive use of cutting edge technology, attention to design, and an emphasis on the local element. UNA’s original philosophy is a widely varied offer divided into: UNA Hotels, elegant urban hotels in the main cities like Venice, Rome, Florence; UNA Resorts, stately buildings with golf clubs, deep in the heart of the countryside - in Tuscany and Piedmont - or at the seaside - in Versilia (Tuscany) and Apulia - ideal for breaks dedicated to wellbeing, relaxation and sport; UNAWAY Hotels, hotels spread over the main Italian roads. 10% off on bed & breakfast basis showing the boarding pass.

Hotel Reservation Service Dall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click! Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta! The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Reservation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!

Info: reservations@unahotels.it www.unahotels.it

Spazio

air dolomiti in-flight magazine

aprile-maggio 2013 numero 107


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