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Spazio
DICEMBRE-GENNAIO 2013/2014 / DECEMBER-JANUARY 2013/2014 n
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A ROMA PER I 125 ANNI DEL NATIONAL GEOGRAPHIC ROME CELEBRATES THE 125TH ANNIVERSARY OF NATIONAL GEOGRAPHIC
se ami qualcuno portalo a VERONA...
13-14-15-16 FEBBRAIO 2014
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Michael Kraus Presidente & Ceo Air Dolomiti Air Dolomiti, President & Ceo
Cari Passeggeri,
fare trasporto aereo in questo periodo di crisi non è un’impresa facile e per me significa accettare le sfide del mercato e proporre un’offerta diversificata per raggiungere target eterogenei. In questi ultimi dieci anni la struttura del mercato è cambiata radicalmente e solo poche realtà sono riuscite a sopravvivere. Sia in Italia che in Europa abbiamo dovuto affrontare la forte concorrenza delle compagnie aeree low cost che hanno notevolmente modificato l’idea del viaggio aereo e ci hanno costretto ad una competizione serrata. Sono inoltre cambiate le aspettative dei nostri clienti e il loro modo di acquistare biglietti aerei e questo ha spiazzato notevolmente il settore. Mai come ora è necessaria una piattaforma strutturata che faccia convergere i protagonisti del trasporto aereo civile e le realtà industriali che necessitano di uno sviluppo del territorio per far ripartire il settore italiano. In un contesto così delicato Air Dolomiti è riuscita tuttavia a The air travel business during this crisis period is not an easy business. For me, it means accepting the challenges of the market and providing a diversified selection of offers in order to reach different non soccombere, anzi ha modificato il proprio modello types of targets. Over the last ten years, the structure of the market has changed radically and only di business affiancando all’attività di voli feeder un’offera few companies have managed to survive. In both Italy and Europe, we have had to deal with the ta di voli point to point sugli hub di Lufthansa a prezzi strong competition coming from the low cost airlines, who have truly changed the idea of air travel contenuti e senza dimenticare la qualità del suo servizio and have forced us to become involved in major competition. Customers expectations have also prima, durante e dopo il volo. A fine anno è d’obbligo changed, as well as the way passengers buy airline tickets – and this has changed the sector forever. Like never before it is now necessary to have a structured platform which brings together all the air fare delle considerazioni sull’andamento del 2013 e per travel players and the industrial realities who need to develop the territory to bring the Italian sector quanto mi riguarda devo dire che quest’anno chiudiamo back to life. Within such a delicate context, however, Air Dolomiti has managed to stay afloat. con un aumento di passeggeri trasportati e un seat load It has indeed changed its business model by combining its feeder flight business with point to point factor che si attesta intorno al 70%. Nel periodo inverflights to and from the Lufthansa hubs at convenient prices, without neglecting the quality of its nale rimangono confermate le nostre operazioni own buservice before, during and after the flight. At the end of the year, we have to reflect on the results and trends in 2013. As far as I am concerned I have to say that we are ending this year with an siness da Verona, Venezia, Bari e Firenze su Monaco di increase in passenger numbers and a seat load factor of about 70%. In the Winter period, we are Baviera e dallo scalo veronese su Francoforte. Per conto confirming our own-business operations from Verona, Venice, Bari and Florence to Munich and from di Lufthansa continuiamo le operazioni da Torino, GeVerona to Frankfurt. On behalf of Lufthansa, we will continue the operations from Turin, Genoa, nova, Milano Malpensa, Pisa, Bologna, Catania, Palermo Milan Malpensa, Pisa, Bologna, Catania and Palermo to the hub in Munich. From the end of October, verso l’hub bavarese. we have been operating with a fleet consisting entirely of Embraer 195s (10 with an average age of 2.6 years). Reflecting on the evolution of the Air Dolomiti fleet, I have to say that since it joined Da fine ottobre operiamo con una flotta composta intethe Lufthansa Group (in 2003), the Company’s structure has changed from the initial 55 seats per ramente da Embraer 195 (10 con un’età media di 2,6 plane to over 100 now and, at the same time, we became the third Italian company in regard to anni). Facendo una considerazione sull’evoluzione della transported passengers volume. This reflects the philosophy of our Company and its ability to adapt flotta di Air Dolomiti devo dire che dall’entrata della to new market requirements. What has not changed over the years is the desire to surprise our Compagnia nel Gruppo Lufthansa (nel 2003) ad oggi passengers in flight. Those who travel with us in December will be involved in the Christmas “Castello Montevibiano” event and may enjoy a great selection of wines from the Monte Vibiano Vecchio la struttura si è modificata da 55 posti per aereo offerti Winery such as the Andrea Red and the Maria Camilla Umbria White. In business class, we provide inizialmente agli oltre 100 attuali e nello stesso tempo a delicious menu based on genuine local Umbrian produce and made by the chef Alessandro Maver. siamo diventati la terza compagnia italiana per numero You can read a detailed article on this menu on page 63. I would like to take this opportunity to wish di passeggeri trasportati. Questo dimostra la logica della you all a wonderful Christmas period in the company of your loved ones and will speak to you again nostra azienda e della sua capacità di adattarsi alle nuove in the next edition of the ‘Spazio Italia’ magazine. Have a great flight! esigenze del mercato. Ciò che non è cambiato negli anni The President è la voglia di sorprendere i nostri passeggeri in volo. Chi sarà a bordo a dicembre verrà coinvolto nell’evento di Natale “Castello Montevibiano” e potrà gustare un’interessante selezione di vini della Cantina Monte Vibiano Vecchio come il rosso l’Andrea e il bianco Maria Camilla Umbria. In business class sarà inoltre offerto un menù a base di prodotti tipici umbri realizzato dallo chef Alessandro Maver. Leggete l’articolo completo su questa realtà a pagina 63. Approfitto di questo spazio per auguravi di trascorrere il periodo natalizio in compagnia dei vostri cari e rimandandovi al prossimo numero della rivista Spazio Italia vi auguro buon volo.
Dear Passengers,
Il Presidente
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FASCINO
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Primavere arabe, scatto italiano 04 An Italian take on the Arab Spring Buon compleanno National Geographic 09 Happy birthday National Geographic L’amore ai tempi della Grande Guerra 14 Love in the time of the Great War Più belle con “Gli ori di Venezia” 20 Looking good in the “Gold of Venice” Alfa Romeo 4C, una baby supercar 24 Alfa Romeo 4C, the pocket-sized supercar
FASCINO CULTURA
La Natura protagonista a Verona e a Vicenza 29 Nature protagonist in Verona and Vicenza Bodoni torna a illuminare Parma 33 Bodoni illuminates Parma Palazzo Pepoli, non chiamatelo museo 38 Palazzo Pepoli, not a museum?
IN VIAGGIO
Madonna di Campiglio, dove lo sci è glamour 44 Skiing is glamour in the heart of the Dolomites A Monaco di Baviera per un pieno d’arte 48 Art in Munich
PRIMAVERA ARABA
Il premio World Press Photo 2013 (sezione General News) è andato al ternano Alessio Romenzi. Che di ritorno da uno
The World Press Photo Award 2013 (General News) went to photographer Alessio Romenzi from Terni in Italy. Spazio Italia interviews him on life, travel and freelance photography on one of his brief breaks from the Middle East
BENESSERE
dei suoi viaggi in Medioriente, ci racconta il suo modo di interpretare la vita, i viaggi, la sua professione
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A Chianciano le terme cambiano volto 52 A new look for Chianciano
A TAVOLA
I maestri dell’Amarone 58 The first Amarone Al ristorante Teresa dove il mare è di casa 60 Ristorante Teresa seafood galore Castello Monte Vibiano Vecchio, la qualità 63 dal cuore dell’Umbria Castello Monte Vibiano Vecchio, quality from the Umbria’s heart Street food all’italiana 67 Italian street food Gerardo Cesari, vini con amore 72 Gerardo Cesari, wines and love
CULTURA
A TAVOLA
MUSEO PEPOLI
ITALIAN STREET FOOD
Visita a Palazzo Pepoli, dove la storia di Bologna è raccontata con reperti, filmati, effetti scenici e molta fantasia. Restando corretti sotto il profilo filologico, ma con la sana vo RUBRICHE glia di incuriosire e stupire i visitatori La mia Italia/My Italy 43 Visit to Palazzo Pepoli, to discover the history of Musica da vivere/Music to live 57 Bologna with exhibits, films, scenic effects and Cantina a bordo/Cellar on board 74 lashings of creativity. A faithful historical account L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 77 with a healthy desire to wow its visitors Informazioni passeggeri/Passenger information 78 I nostri partner/Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXIII - n. 111 - dicembre-gennaio 2013/2014 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini Coordinamento redazionale Cristina Silvestri
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Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Concessionaria pubblicità Bigielle - via Pisacane 34a - 20129 Milano tel. 02.294.117.16 - bigielle@bigielle.com Progetto grafico MV Consulting - Roma
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Grafica Sira Dingi - Bologna Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226
Clara e Gigi Padovani sono gli autori di un volume sui “cibi di strada da leccarsi le dita”. Un viaggio lungo lo Stivale alla scoperta di prelibatezze gastronomiche spesso sottovalutate Clara and Gigi Padovani are the authors of this book on the best in Italian street food traditions. A fascinating journey from one end of Italy to the other exploring gastronomic delights
Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.
Pubblicità inferiore al 45% Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto Stampa ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per Omnimedia srl l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostaPiazza della Ferriera, 1 tica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a dispo00015 Monterotondo Scalo - Roma sizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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Food
Paints
Perfume
Tradizionale
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Traditional
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FASCINO Glamour
PRIMAVERE ARABE, SCATTO ITALIANO IL PREMIO WORLD PRESS PHOTO 2013 (CATEGORIA GENERAL NEWS) È ANDATO AL TERNANO ALESSIO ROMENZI. CHE DI RITORNO DA UNO DEI SUOI VIAGGI IN MEDIORIENTE, CI RACCONTA IL SUO MODO DI INTERPRETARE LA VITA, I VIAGGI, LA SUA PROFESSIONE DI FOTOGRAFO FREE LANCE AN ITALIAN TAKE ON THE ARAB SPRING THE WORLD PRESS PHOTO AWARD 2013 (GENERAL NEWS) WENT TO PHOTOGRAPHER ALESSIO ROMENZI FROM TERNI IN ITALY. SPAZIO ITALIA INTERVIEWS HIM ON LIFE, TRAVEL AND FREELANCE PHOTOGRAPHY ON ONE OF HIS BRIEF BREAKS FROM THE MIDDLE EAST servizio/story ANTONELLA GEMMA TEREO foto/photo courtesy: ALESSIO ROMENZI
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a fotografia nasce da dentro e si esprime se il talento riesce a cavalcare le emozioni del momento, quello giusto. Un sorriso o una lacrima arrivano così lontano e proiettano il messaggio di chi sfida tutto per quello scatto, di chi ipoteca pasti, festività, distanze e programmi quotidiani per quell’emozione. Di chi, come Alessio Romenzi, classe 1974, ternano ha voluto dare una svolta alla sua vita, quasi per caso. “Terni è una città industriale – esordisce infatti Alessio – e io lavoravo nell’indotto dell’acciaieria facendo di tutto, tecnico, assistenza, carpentiere...”.
Poi come sei arrivato alla fotografia? “La passione per la fotografia non nasce da un giorno all’altro, ce l’hai dentro fin da piccolo, e sta a te farla diventare una professione. Io non avevo trovato né il coraggio né le condizioni finché non si sono incasellate delle situazioni favorevoli nella mia vita. Non ultimo un corso di fotogiornalismo a Roma, la conoscenza di un mio amico, Marco Longari che mi ha invitato ad andare in Medio Oriente. Così alla veneranda età di 35 mi son detto “Andiamo, ci provo!” e con un biglietto di andata e ritorno in tasca per un mese sono partito e non ho
Grande pathos / Pathos with a capital Pagina a fianco, in basso: la foto premiata / Opposite, bottom: the award-winning photo
Photography is one of those things that comes from within, when talent manages to capture exactly the right emotion to illustrate a moment. A smile or a tear are enough to reach out to the world with a direct message from professionals who sacrifice regular meals, days off, being far from home and any semblance of a routine to capture the emotions of a moment. Professionals like Alessio Romenzi from Terni, class of 1974, who turned his
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whole life upside down almost on a whim. “Terni is an industrial city” explains Alessio “and I worked in an around the steel industry as a technician, assistant and carpenter, picking up whatever was available...”. So how did you become a photographer? “You don’t just suddenly discover you have a passion for photography, it’s something you grow up with, but it’s up to you to turn it
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into a profession. I had never quite managed to screw up the necessary courage or find quite the right conditions. Until I went on a photo journalism course in Rome and a friend, Marco Longari, invited me to go to the Middle East. So at the ripe old age of 35 I said to myself “Go on! It’s worth a try!” And off I set with a month’s return ticket in my pocket. I ended up not using the return, and that was in 2009”.
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più usato quello che avevo per il ritorno. Era il 2009”. Quindi hai cominciato a mandare i tuoi materiali alle testate e... “Nooo... (sorride, ndA). I primi due anni sono stati duri perché inserirsi in un contesto come quello mediorientale, affollato di giornalisti e fotoreporter, non è stato
semplice per niente, ero l’ultimo arrivato. Da una parte è stata una grande scuola perché avevo la fortuna di lavorare fianco a fianco con colleghi - che poi sono diventati oggi degli amici – con una grande esperienza. Per contro, tutti avevano contatti ben saldi, con testate varie. Quindi inserirsi in quel contesto è stato decisamente complicato”.
Bravo e appassionato / Passion and Talent A fianco: Alessio Romenzi / Left: Alessio Romenzi
So you started selling your stuff to the press and... “You must be joking... (grins). The first two years were incredibly tough, because getting a foot in the door in a scenario packed with reporters and photographers like the Middle East wasn’t exactly a piece of cake, and I was the new boy. On the one hand it was a great training ground, because I was lucky enough to be working alongside colleagues – who then became friends – who really knew what they were doing. But on the other, it was a bit of a closed shop. Everyone had their own contacts with various newspapers and magazines. Which made it a hard world to break into”.
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What was your toughest assignment? “Egypt during the Arab Spring. A great experience back then in January 2011 from a human, emotional and professional point of view. Then came Libya and my first warzone. I’d never been in so close. I went back and forth three or four times up until Gheddafi’s death. Then came Syria, which is more or less where I made my name”. A combination of talent and the decision to document the Syrian conflict firsthand won you the World Press Photo award. And that’s no coincidence... “No, obviously not… That was where it all came together. I ha-
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Quale è stata la tua esperienza più forte? “L’Egitto, nel periodo delle primavere arabe. Fantastica esperienza dal punto di vista umano, emozionale e professionale, nel gennaio 2011. Dopo, la Libia e il mio primo contatto con la guerra. Non l’avevo mai vista da così vicino. Sono andato e tornato tre-quattro volte, fino all’uccisione di Gheddafi. Poi, il passo successivo, la Siria che poi è quella che mi ha dato più respiro, più visibilità”. Il tuo talento e la scelta di seguire il conflitto siriano così da vicino ti sono valsi il premio World Press Photo. È frutto di un lavoro non certo casuale... “Beh, sì… È stata un po’ la punta dove tutto converge. Faccio questo lavoro da relativamente poco e, dopo scontri e conflitti in Palestina, Libia ed Egitto, cominciavo ad avere
ven’t been doing this job for long, but after coming through conflicts in Palestine, Libya and Egypt I had managed to build up the right sort of background to carve myself out a bit of elbow room, at least on paper. Getting into Syria had been a bit tricky. Nobody else had been in on the ground on the rebels’ side, I think I was only about the second or the third photographer in there, so I was lucky to actually be able to get some work done once I was there. It’s all in the shots. All I had learnt over the last few years and everything the local people put into it. All against the backdrop
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un background che almeno sulla carta poteva permettermi di fare quel passo. Andare in Siria era stato complicato: non c’era stato nessuno prima dalla parte dei ribelli - io credo d’esser stato il secondo o il terzo fotografo ad entrare - e quindi sono stato fortunato a trovare le condizioni per poter lavorare. In quegli scatti c’è un po’ tutto, veramente. Il compendio di quello che avevo imparato negli anni precedenti ed anche una grandissima partecipazione della popolazione locale. In un contesto di guerra sconosciuto, fra sconosciuti che parlano una lingua diversa, è stato determinante incontrare persone normali che hanno deciso di diventare attivisti seppur non armati. Persone che mi hanno preso sotto la loro ala protettrice e mi hanno mostrato luoghi, mi hanno nascosto, mi difendevano letteralmente dai pericoli della guerra”.
of a war no one knew anything about, among a people who spoke a language I couldn’t understand. And it was all thanks to normal people who had decided to become activists even if they were unarmed. People who took me under their wing and showed me around, sheltered me and shielded me from the dangers of war”.
Libia e Siria / Libya and Syria In queste pagine: immagini della rivoluzione libica e del conflitto siriano This page: the Libyan revolution and the Syrian conflict
ringing (grins). I’m not really sure. It’s not an award I’m over the moon about. After all you know you got the prize because
How did you take the news of your award? “A friend told me. I was in Turkey and on my way back to Syria in a minibus. I had to turn my phone off because it just kept on
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Nel mirino / In the Sights Sopra a sinistra: donna cecchino in azione in Siria. A destra: lo sguardo di un soldato siriano Above left: a woman sniper in action in Syria. Right: A Syrian soldier
E come hai vissuto la notizia del premio internazionale? “Ho ricevuto la notizia da un mio amico, mentre ero Turchia e stavo andando verso la Siria su un pulmino, un Van 7-posti. Ho spendo subito dopo il telefono perché avrebbe cominciato a squillare parecchio (sorride, ndA). Non so, non è un premio per cui gioisci. Hai la consapevolezza che un riconoscimento del genere arriva perché hai documentato... un disastro, praticamente. Contento? Sì, ma ovviamente resti molto molto combattuto. È una cosa con cui devo ancora fare i conti quella di andare in posti dove accadono disgrazie e, comunque sia, trarne beneficio”. Cosa vuoi che emerga nei tuoi scatti? “Cerco di stare sempre abbastanza vicino, questa è la regola. L’idea è quella veramente di prendere per mano quelli che vedranno la foto e portarli con me, in quel momento”.
you reported on a disaster. Am I happy? Well obviously I am, but I’m also a bit ambivalent about it. I still have to come to terms with the fact that I plunge into places where everything is going pear-shaped and come out with a prize”.
La tua professione non ha modalità, non ha tempi prestabiliti...è un po’ difficile avere delle proprie priorità? “Assolutamente sì. Mi immaginavo la vita di un vagabondo ed in un certo senso è così. È complicato prevedere, è complicato organizzare i tempi a venire. I tuoi clienti si aspettano che tu vada, quindi vai. Ma siamo free-lance e siamo quindi liberi imprenditori, viviamo di questo”. Cosa ti piacerebbe immortalare più di ogni altra cosa? “Mah... io vivo anno per anno. Al momento quello che vorrei fare è seguire la Siria. Mi sta molto a cuore la situazione dei profughi, è un dramma grande. Ce ne sono tanti nel mondo purtroppo, ma questo è quello su cui vorrei focalizzarmi, integrando quello che ho fatto ma ora seguendo le famiglie che da un giorno all’altro si sono trovate la vita cambiata”. n
What do you want people to feel when they look at your photos? “I always get in close. That’s my rule. I want to take people by the hand and show them exactly what I saw, so they can feel that they were there too”. This is one of those rather unstructured professions where you don’t really have a career path. Do you find it difficult to set yourself goals? “Absolutely. I imagined a wanderer’s life and in a certain sense that’s what I got. It’s hard to plan in general and even harder to plan for the future. Your clients expect you to get out there into the thick of it, so out you go.
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We’re freelancers and that’s our bread and butter”. So what’s your dream shoot? “Well, I only live from one year to the next . At the moment I just want to follow the situation in Syria. I’m really very closely concerned with the refugee situation, that’s a huge drama. Unfortunately there are all too many around the world, but that’s what I want to concentrate at the moment, integrating what I’ve done up until now and following up the stories of families who have seen their whole lives turned upside down from one day to the next”. n
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BUON COMPLEANNO NATIONAL GEOGRAPHIC ROMA OSPITA UNA GRANDE RASSEGNA FOTOGRAFICA DEDICATA AI 125 ANNI DELLA “SOCIETY”, SODALIZIO FONDATO NEL 1888 DA UN GRUPPO DI 33 SCIENZIATI E INTELLETTUALI AMERICANI. UN MODO ALTERNATIVO PER ESPLORARE IL PIANETA E CONOSCERE MEGLIO L’UOMO E IL SUO RAPPORTO CON IL CREATO. SINO AL 2 MARZO AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI HAPPY BIRTHDAY NATIONAL GEOGRAPHIC. IN 1888 A GROUP OF 33 AMERICAN SCIENTISTS AND INTELLECTUALS FOUNDED NATIONAL GEOGRAPHIC AND TODAY ROME IS HOSTING AN EXHIBITION OF PHOTOS TO CELEBRATE ITS 125TH ANNIVERSARY. ANOTHER WAY OF EXPLORING OUR PLANET AND UNDERSTANDING MAN AND NATURE. OPEN UNTIL 2 MARCH AT PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI servizio/story GIOVANNI DE LUCA foto/photo courtesy NATIONAL GEOGRAPHIC
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Michael Nichols Sopra: uno scatto realizzato nel Parco nazionale del Semien in Etiopia nel 2002. Il babbuino Gelada, che di solito si accontenta di mangiare l’erba delle praterie, ha comunque due canini decisamente pronunciati A shot taken in the Simien Mountains National Park in Ethiopia in 2002. Gelada the baboon, whose diet staple is prairie grass, still has two business-like canines
e mostre fotografiche sono una piacevole consuetudine del Palazzo delle Esposizioni di Roma e anche il ritorno di National Geographic nella Capitale per la sesta volta è un modo di celebrare l’importanza delle immagini nella cultura moderna. Questa volta l’occasione è rappresentata da un compleanno illustre, perché sono trascorsi ben 125 anni da quel lontano 13 gennaio 1888, quando nei locali del Cosmos Club di Washington un gruppo di 33 scienziati e intellettuali
americani fondò la “National Geographic Society”. Il resto è storia contemporanea, scandita da centinaia di esplorazioni condotte in tutto il mondo, che hanno visto la bandiera a strisce blu, verde e marron della “Society” sventolare sull’Everest, in fondo alla Fossa delle Marianne e anche sulla luna, nella prima missione extraterrestre. E per celebrare questa lunga avventura, a Roma sino al 2 marzo, sarà possibile ripercorrere 125 di avventura in altrettanti scatti rea-
Carl Akeley Il fotografo riuscì a cogliere questo primo piano straordinariamente dettagliato di una zebra di Burchell che riposava nelle pianure di Athi, in Keya. Uno scatto eccezionale per l’epoca: era il 1910 / The photographer has managed to capture this incredibly detailed close up shot of a resting Burchell’s zebra on the Athi plains in Kenya. A exceptional photograph for its time, 1910
One of the many things the Palazzo delle Esposizioni does well is photographic exhibitions and National Geographic’s return to Rome in this sixth edition confirms the central role of visual images in modern culture. This year also marks an important anniversary, because it was exactly 125 years ago that a group of 33 American scientists and intellectuals met at the
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Cosmos Club in Washington on 13 January 1888 to found the “National Geographic Society”. The rest, as the saying goes, is history. A modern tale of hundreds of expeditions all over the world which saw the Society blue, brown and green striped flag flying from Everest, floating in the depths of the Mariana Trench and even on the moon, during the first mission beyond
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lizzati dai fotografi di National Geographic. Un viaggio nella storia della fotografia, passando dal bianco e nero su lastra alle immagini digitali dei nostri giorni. Colpisce la foto di Robert E. Peary, vestito di pelliccia durante la spedizione che nel 1909 avrebbe dovuto raggiungere il Polo Nord, austero e provato dalla fatica. E che dire degli scatti colorati a mano che Eliza Scidmore inviava alla redazione di National Geographic all’inizio del XX secolo dal Giappone, vere the boundaries of the earth. Rome is celebrating these 125 years of history until 2 March 2014 with a matching number of images taken by National Geographic photographers. A journey through the history of photography, from black and white pictures on photographic plates to today’s sophisticated di-
e proprie cartoline provenienti dall’oriente misterioso. Modalità diverse di raccontare il divenire del nostro mondo, esplorando e affiancando studiosi e ricercatori impegnati nel proprio lavoro in ogni angolo del pianeta. Certo, la natura è protagonista di molti scatti, che spesso però privilegiano il rapporto dell’uomo con il Creato, come testimonia l’istantanea realizzata da Hugo Van Lawick nel 1964 in Tanzania che vede ritratta la primatologa Jane Goodall e lo scimpanzé neo-
gital world. Particularly striking is the photo of an austere Robert E. Peary, worn with fatigue and bundled into furs, on his 1909 North Pole expedition. Then there are the hand-coloured photographs Eliza Scidmore sent to the National Geographic magazine in the early 20th century from Japan, authentic postcards
Robert E. Peary Sopra: Canada, probabilmente Peary e il suo assistente non raggiunsero il Polo Nord nel 1909, ma di certo si avvicinarono come nessun altro prima Canada: Peary and his assistant may well not have actually reached the North Pole in 1909, but they came closer than anyone had previously
from the mysterious east. Different ways of illustrating our planet, exploring it side by side with academics and researchers scattered to the four corners
Emory Kristof La prua del R.M.S. Titanic si staglia nel buio degli abissi illuminata dal sommergibile russo Mir I (Atlantico del nord 1991) The prow of the RMS Titanic rears up from the dark depths of the seabed illuminated by the searchlights of the Russian submarine Mir I (North Atlantic 1991)
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12 nato Flint. Lo ricorda anche Guglielmo Pepe, curatore della mostra, prendendo in prestito le parole di Fosco Maraini scrittore, fotografo, viaggiatore-pellegrino, etnologo: “Poter gettare ponti che scavalchino millenni, continenti, civiltà, raggiungere esseri umani che lingue, scritture, leggi, costumi, fedi diverse parrebbero dividere inesorabilmente da noi, e
Joanna Pinneo Sotto: coperta da un velo di sabbia proveniente dal letto asciutto di un lago, una famiglia fa un sonnellino in pieno pomeriggio nel cuore del Mali Covered by a fine layer of sand from the dry bed of a lake, this family dozes in the afternoon sun in the heart of Mali
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of the world as they go about their business. Obviously nature takes pride of place in many of the shots, but there is also a tendency to privilege man’s relationship with his habitat, as witnessed by Hugo Van Lawick’s snapshot of primatologist Jane Goodall with the newborn chimpanzee Flint taken in 1964 in Tanzania. An aspect emphasised by Gu-
scoprire invece che ci sono similissimi - quasi dei fratelli - ecco un insigne piacere”. Ho citato Fosco Maraini – spiega Pepe - perché si avvicina molto più di altri alla mia idea di National Geographic. Perché se è vero che la Society ha offerto a milioni e milioni di persone l’occasione di scoprire il Mondo nella sua immensità, credo che il più significativo
glielmo Pepe, curator of the exhibition, who borrows the words of the writer, photographer, traveller-pilgrim and ethnologist Fosco Maraini: “To be able to build bridges over millennia, continents, civilisations and reach human beings whose different languages, writings, laws, customs and faiths would seem to separate them inexorably from ourselves, only to discover
that they are entirely like us – almost brothers – that is truly a rare pleasure”. Pepe explains that he quoted Fosco Maraini because it is the closest he can get to his own idea of the National Geographic. “The National Geographic Society has given millions of people the chance to discover the world in all its immensity and I think its most significant contribution
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contributo riguardi la possibilità di conoscere direttamente tutti i viventi della Terra. E in primo luogo le genti. Non so se vedendo la mostra potrete cogliere un altro messaggio. Ma c’è, ed è questo: noi siamo gli esseri più intelligenti del Pianeta, però non i migliori. Dobbiamo avere maggior rispetto nei confronti degli altri esseri viventi, perché il destino di Madre Terra è in primo luogo nelle nostre mani. Non ci è permesso di ignorare, o fingere di ignorare, che non siamo i padroni. Ricordiamoci che il patrimonio che abbiamo
a disposizione non è inesauribile. Dunque se dopo la mostra vedrete con occhi diversi - più empatici, più comprensivi - tutte le specie viventi, sarà missione compiuta. E vorrà dire che la speranza di avere un mondo migliore è ancora viva”. n
Joseph Rock Sopra a sinistra: prima del sesto giorno della sesta luna i monaci suonano corni lunghi oltre quattro metri per sollecitare i lama a prepararsi per l’antica danza chiamata Chamngyon-wa (Choni, Tibet - 1926) Before the sixth day of the sixth moon the monks would blow horns over 4 metres long to warn the Llamas to prepare for the ancient Chamngyon-wa dance (Choni, Tibet - 1926)
W. Robert Moore Sopra a destra: Siam, anni Trenta. Un gruppo di danzatori rievoca alcuni episodi della vita di Phra Ruang fuori da un tempio / Siam, 1930s. A group of dancers enact episodes from the life of Phra Ruang outside the temple
Dentro la grande avventura / Inside the great adventure La mostra è aperta sino al 2 marzo 2014 ed è ospitata al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194 - 00184 Roma). Orari: domenica, martedì, mercoledì, giovedì: 10 - 20. Venerdì, sabato: 10 - 22,30. Lunedì: chiuso. Costo del biglietto: Intero € 7.50; ridotto € 6.00. Informazioni e prenotazioni: singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500. www.palaexpo.it / The exhibition is on until 2 March 2014 at the Palazzo delle Esposizioni (Via Nazionale 194 - 00184 Rome). Open: Sun/Tues/Wed/Thurs: 10 am - 8 pm. Fri/Sat: 10 am - 10.30 pm. Monday: closed. Tickets cost €7.50, €6 reduced. Info and bookings: private, groups and art workshops tel. +39 (0)6 39967500. www.palaexpo.it
is the opportunity of getting to know the living beings of the earth first hand. Starting with its peoples. And I wonder whether visitors will realise that the exhibition also has another message: we may be the most intelligent beings on the planet, but that doesn’t make us the best. We have to have more respect for other living creatures, because the Earth’s destiny is largely in our hands. We must not be allo-
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wed to forget, or ignore, the fact that we are not its masters. We have to remember that available resources are finite. So if you visit the exhibition and subsequently see living things through different, more understanding, eyes it means we’ve done a good job. And the hope that the world can become a better place is alive and kicking”. n
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L’AMORE AI TEMPI DELLA GRANDE GUERRA STA PER USCIRE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE “LACRIME DELLE DOLOMITI DI SESTO” DIRETTO DAL REGISTA ALTOATESINO HUBERT SCHOENEGGER E INTERPRETATO, TRA GLI ALTRI, DA GEDEON BURKHARD E CHRISTIANE FILANGIERI LOVE IN THE TIME OF THE GREAT WAR. “TEARS ON THE SEXTEN DOLOMITES”, DIRECTED BY LOCALLY-BORN HUBERT SCHOENEGGER AND STARRING GEDEON BURKHARD AND CHRISTIANE FILANGIERI, IS DUE OUT IN ITALY SOON servizio/story ALESSANDRO AMADEI foto/photos GEOSFILM 2013
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li appassionati di storia militare conoscono bene le epiche vicende avvenute durante il primo conflitto mondiale sul fronte dolomitico. Alpini italiani da una parte, militari austroungarici e tedeschi dall’altra, ferocemente avversi sul campo di battaglia ma uniti nelle comune lotta contro gli elementi e, molte volte, contro la follia degli ordini superiori.
E tutti coloro che hanno avuto modo di visitare quei luoghi incantati hanno potuto vedere le profonde cicatrici lasciate dall’immane conflitto e le ancora abbondanti scorie lasciate dagli eserciti in lotta. È proprio a questi dolorosi avvenimenti che si ispira “Lacrime delle Dolomiti di Sesto”, il film diretto dall’altoatesino Hubert Schoenegger e interpretato da un cast di attori fa-
Dolomiti di Sesto / The Sexten Dolomites Sopra: la maestosità delle Tre Cime di Lavaredo in una sequenza del film / Above: the majestic heights of the Tre Cime di Lavaredo in a scene from the film
Military history buffs will be familiar with the dramatic events which took place along the mountainous front line snaking through the Dolomites during the First World War. With the Italian Alpine Corps on one side and the German and Austrian troops on the other fighting a ferocious battle against each other, the elements and, frequently, the demented orders issued by their superiors. Visitors to the sites can
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still see the deep scars left by this hideous conflict and some of the flotsam and jetsam left behind by armies at war. This is the harsh setting that inspired “Tears on the Sesto Dolomites”, directed by Hubert Schoenegger, a native of South Tyrol himself, and starring a number of famous faces, among them Gedeon Burkhard (“Inspector Rex”, “Inglourious Basterds”) and Christiane
Filangieri (“Perlasca, an Italian Hero”, “I Married a Cop”, “The Cesaroni 6”). “The centenary anniversary of the outbreak of the Great War next year played a large part in the decision to make this film, in fact I had also been commissioned to shoot footage for Italian and Austrian TV for the occasion. But another decisive factor was my own friendship with an expert on the First World War
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17 mosi, tra cui Gedeon Burkhard (“Il commissario Rex”, “Bastardi senza gloria”) e Christiane Filangieri (“Perlasca, un eroe italiano”, “Ho sposato uno sbirro”, “I Cesaroni 6”). “La ricorrenza del centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra – ci spiega Schoenegger – ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella scelta di girare questo film, anche perché proprio per il centenario mi era già capitato di dover realizzare delle riprese per la televisione italiana e austriaca. Ma hanno contribuito anche l’amicizia con un grande esperto della Grande Guerra, e il ritrovamento dei diari personali
and the finding of some personal diaries written by Austrian soldiers who had taken part in the conflict, one of them from the same place where I was born and grew up”. The film concentrates on a human interest story, the rivals in love Peter and Franz, two young
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di alcuni soldati austriaci, e in particolare di quello di un mio compaesano”. Non a caso il film si occupa delle umane vicende di due giovani contadini sudtirolesi rivali in amore, Peter e Franz, che, spediti a combattere nella stessa unità contro gli alpini, sono costretti a diventare amici. E nella trincea dirimpetto c’è il tenente Giorgio, che soffre per la sua amata Giulia. Scenario grandioso, le Tre Cime di Lavaredo e le altre vette dell’Alta Val Pusteria, ai cui piedi sono state girate alcune scene letteralmente mozzafiato. “Dal punto di vista tecnico e logistico – riconosce Schoenegger – il film è stato molto im-
Tyrolean farmers who are sent to fight in the same unit against the Italian Alpine Corps and are forced to become friends. In the trench opposite is Giorgio, a young Italian lieutenant who misses his beloved Giulia. The scenery is breathtaking, with stunning scenes shot
against the backdrop of the imposing Tre Cime di Lavaredo and other peaks of the Alta Val Pusteria. “It was tough to do from a technical point of view” says Schoenegger. “It wasn’t easy to find the right First World War weapons and uniforms, we had
Protagonista femminile Leading lady Sopra: Christiane Filangieri, già nota al pubblico italiano per aver recitato in numerose fiction Above: Christiane Filangieri, well-known in Italy for her role in a number of TV dramas
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pegnativo. Prima di tutto non è stato facile trovare gli armamenti e le uniformi dell’epoca, che abbiamo in parte reperito presso musei e presso gruppi di appassionati, alcuni dei quali coinvolti nel film come figuranti. Per la ricostruzione poi di una battaglia, nella quale abbiamo impegnato addirittura un’ottantina di comparse, ci siamo dovuti avvalere della collaborazione di un’équipe tedesca esperta di esplosivi.
Senza dimenticare le scene girate in alta quota a febbraio, con il freddo e con la neve: gli attori sono stati portati sul luogo in elicottero e abbiamo dovuto girare in zone protette dal rischio valanghe”. Una cosa è certa: anche al sicuro della poltrona di un cinema, lo spettatore è travolto da una valanga di immagini emozionanti. Guardate il trailer e mi crederete (il sito è http://www.film-dolomiti.com/ index.php/it). n
Scene emozionanti / Stirring stuff Il trailer è del film è disponibile sul sito http://www.film-dolomiti.com/index.php/it / The trailer of the film is at http://www.film-dolomiti.com/index.php/it
to go to museums and groups of enthusiasts, some of whom took part in the film as extras. To shoot the battle scenes, with as many as eighty extras, we had to call in a team of German explosives’ experts. Then of course
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we were shooting at altitude in February, with all the problems of snow and freezing temperatures. We flew the actors in by helicopter and shot the scenes in sheltered areas because of the risk of avalanches”. The effort
obviously paid off, because from the comfort of a cinema armchair you get an avalanche of stirring stuff. Check out the trailer and see what you think on http:// www.film-dolomiti.com/index. php/it. n
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PIÙ BELLE CON “GLI ORI DI VENEZIA” I GIOIELLI DI VETRO CREATI DALL’OMONIMA AZIENDA VENEZIANA RIPORTANO AI FASTI DELL’ANTICA SERENISSIMA E ALLE MAGIE DEI MAESTRI DI MURANO LOOKING GOOD IN THE “GOLD OF VENICE” THE SPLENDOUR OF THE GREAT DAYS OF THE SERENISSIMA AND ALL THE MAGIC OF MURANO C0MES ALIVE IN THE GLASS JEWELLERY BY “ORI DI VENEZIA” servizio/story sumodp.com
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a lavorazione del vetro a lume è una delle arti più antiche di Murano, grazie alla quale i maestri vetrai creano oggetti unici mescolando canne di vetro e materiali diversi e preziosi per dare vita a colori vivi e a magiche trasparenze. Proprio con questa lavorazione nascono i gioielli di vetro de “Gli Ori di Venezia”, leader mondiale nella produzione di questi oggetti tradizionali di rara bellezza.
Lampworking is one of Murano’s oldest techniques, enabling skilled glassworkers to create unique masterpieces in brilliant colours and magical transparencies from different coloured glass straws and a range of other precious materials.
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Utilizzando le antiche tecniche dei maestri vetrai muranesi, sapientemente mescolate con moderni strumenti industriali, l’azienda produce l’intera e sterminata gamma di perle di vetro con standard di qualità talmente elevati da aver fatto diventare Gli Ori di Venezia il brand di riferimento per le aziende che trasformano questi oggetti in fashion jewelry. Pezzi esclusivi, oggetti senza tempo lavorati a mano che rac-
A technique that lies at the heart of the “Ori di Venezia” jewellery range, as world leaders in the production of these superb traditional gems. Using the age-old expertise of Murano’s famed glassworkers in a modern industrial context, Ori di Venezia produces a
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vast range of hi-spec glass beads which have made them key players for companies who then transform the beads into fashion jewellery. Timeless, exclusive hand-crafted pieces that notch up success after success at leading jewellery fairs around the world, the “Ori
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22 colgono successi nelle più importanti fiere orafe nel mondo, infatti i gioielli di vetro rappresentano il naturale sviluppo della vastissima produzione di perle. Inoltre, Fabiano Zorzetto - fondatore de Gli Ori di Venezia - si è recentemente proposto ai mercati duty free con il brand VeniceFlair, dedicando al pubblico internazionale una linea di gioielli che reinterpreta in chiave contemporanea la magia del vetro, fondendo il gusto contemporaneo e l’eleganza della Venezia antica. Il risultato è un successo mondiale che parte dagli uffici dell’azienda a Venezia, Tokyo e New York per arrivare ai quattro angoli del globo: dall’Australia a Hong Kong, dal Cile al nord Europa, dall’Asia all’America. n
Deus ex machina A fianco: Fabiano Zorzetto, titolare de Gli Ori di Venezia e ideatore del brand VeniceFlair Right: Fabiano Zorzetto, owner of the Ori di Venezia brand and creator of the VeniceFlair range
Approfondimenti / Find out more Le creazioni de “Gli Ori di Venezia” sono sui website www.glioridivenezia.it e www.veniceflair.com / The “Ori di Venezia” are on the websites www.glioridivenezia.it and www.veniceflair.com
di Venezia” brand has taken the company’s huge production of pearls and beads to the next level. And the dynamic founder of Ori di Venezia, Fabiano Zorzetto, has also recently broken in to the duty free market with the Venice- Flair brand, a line of jewellery with a contemporary take on the supreme elegance of traditional Venetian glasswork, designed for an international
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clientele. Success has spread swiftly from the company’s offices in Venice, Tokyo and New York to all four corners of the globe, from Australia to Hong Kong, Chile to Northern Europe and Asia to America. n
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ALFA ROMEO 4C, UNA BABY SUPERCAR servizio/story FEDERICO FERRERO (TWITTER @FEDERICO988) foto/photos ALESSANDRO ALTAVILLA
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25 CARATTERE DA SUPER CAR, DIMENSIONI CONTENUTE, MOTORE DA 240CV E UN PESO DI SOLI 895 KG. QUESTO È IL BIGLIETTO DA VISITA DI QUESTO GIOIELLINO CHE RIPORTA IL BISCIONE AI FASTI DI UN TEMPO. UN GIOCATTOLINO PER DRIVER CURIOSI E AMANTI DEI MATERIALI HI-TECH ALFA ROMEO 4C, THE POCKET-SIZED SUPERCAR. ALL THE OOMPH OF A THOROUGHBRED SUPER CAR IN LESS SPACE, WITH A 240 BHP ENGINE AND WEIGHING IN AT JUST 895 KG, THIS IS ALFA ROMEO’S NEWEST LITTLE BACK-TO-THEIR-SPORTY-FUTURE GEM. THE IDEAL STOCKING PRESENT FOR PLENTY OF FAST-PACED HI-TECH FUN
Design italiano / Italian Design Le linee della nuova 4 C sono nate nel Centro Stile Alfa Romeo
The new 4 C is a thoroughbred straight from the Alfa Romeo Style Centre
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26 Misure ridotte / Compact car La lunghezza della vettura è di soli 399 centimetri
Just 399 cm long
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attesa era tanta, finalmente dopo averla vista esposta nei saloni dell’auto di mezza Europa ci siamo messi alla guida dell’Alfa Romeo 4C. Un’auto che rappresenta il punto di partenza per il rilancio del Biscione, passionale e sportiva che non può lasciare indifferenti i cuori degli autoappassionati. Prodotta nello stabilimento Maserati di Mo-
dena e disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, la nuova 4C è oggettivamente bellissima, filante e sensuale. Le dimensioni la collocano nella lista delle baby-supercar essendo lunga poco meno di 4 metri, larga 200 cm, alta 118 cm e con un passo inferiore a 2,4 metri. L’Alfa Romeo 4C richiama immediatamente alcuni modelli iconici della tradizione che han-
Per pochi, non per tutti / For a lucky few La disponibilità annuale della vettura è limitata a 3.500 esemplari, dei quali 1.000 destinati all’Europa. L’Alfa Romeo 4C sarà in vendita al prezzo di 54.300 euro / Only 3500 4Cs are to be produced each year, with a mere 1000 for the European market. The Alfa Romeo 4C is on sale at 54,300 Euros
We’d been looking forward to it for some time as we tracked the Alfa Romeo 4C round Europe’s car shows, and then we finally managed to get behind the wheel. This car is the alpha in Alfa Romeo’s bid to get back on
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track with the sort of sport and passion that can hardly fail to win over the hearts of your true petrol heads. Produced at the Maserati works in Modena and designed by the Alfa Romeo Style Centre, the
new 4C is sleek and sensual in anyone’s book, in a word: bellissima. At just a tad under 4 metres long, 2 metres wide, 1.18 metres high and with a wheelbase of under 2.4 metres it comes firmly into the compact
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no lasciato un segno importante nella storia del Marchio. Uno su tutti è sicuramente la 33 Stradale del 1967, una vettura che coniugava le estreme esigenze meccaniche e funzionali ad uno stile essenziale. Un’altro dato importantissimo è quello sul peso, solo 895 kg che collocano la nuova Alfa Romeo 4C tra le auto più leggere del mondo. Per raggiungere questo ambizioso traguardo gli ingegneri hanno lavorato molto sui materiali. Il segreto della leggerezza risiede nell’utilizzo del 10% di fibra di carbonio che, sull’intero volume della 4C, rappresenta ben il 25%. Di fatto, la nuova vettura ha una monoscocca in carbonio che grazie ad un procedimento tecnico specifico è un monolito e come tale reagisce alle sollecitazioni esterne,
con evidente vantaggio in termini di comportamento dinamico. Non solo carbonio, anche l’alluminio è stato utilizzato per ridurne il peso e aumentarne la rigidità. Infine per ottenere il minore peso possibile non si è trascurato alcun materiale, vetro compreso. Tutti i cristalli sono più sottili, mediamente del 10% rispetto a quelli normalmente adottati da una vettura consentendo così una riduzione di peso media del 15%. All’interno si respira l’atmosfera tipica di una supercar, tutta la plancia è driver oriented, grazie ad una strumentazione digitale e ai selettori del cambio TCT collocati sul volante opportunamente sagomato. L’ambiente è nero dark, impreziosito solo da qualche dettaglio metallico effetto alluminio. Il vero
CARATTERISTICHE TECNICHE Lunghezza/Larghezza/Altezza: 399 cm/ 186 cm/118 cm Passo: 2380 mm Peso a vuoto Norma DIN: 895 kg Freni: Freni anteriori Dual-cast autoventilanti forati 305x28 mm con pinza fissa a 4 pistoncini Brembo, freni posteriori Autoventilanti forati 292x22 mm Accelerazione (0-100 km/h): 4,5 secondi Spazio di frenata 100-0 km/h (m): 36 metri Velocità massima: 258 km/h Serbatoio carburante: 40 litri
MOTORE Disposizione: Motore centrale, trazione posteriore Numero Cilindri: 4 Cilindrata: 1742 cm³ Potenza (DIN): 177 kW (240 CV) a 6.000 giri/min. Coppia massima: 350 compresa tra 2200 e 4250 Classe ambientale: Euro 6 Differenziale: Q2 Elettronico
CAMBIO Alfa TCT doppia frizione a secco, con comandi al volante e funzione Launch Control
TECH SPECS supercar category. The Alfa Romeo 4C is very much in the grand tradition of some of the marque’s most iconic models. The 33 Stradale from 1967 springs to mind, a car that mated extreme mechanics to essential style. Another vital statistic is this car’s weight; at a mere 895 kg the new Alfa Romeo 4C is one of the lightest cars in the world. The Alfa engineers definitely deserve an A for effort
here, working primarily on the materials. The secret lies in the 10% of carbon fibre that escalates to a massive 25% in the entire volume of the 4C. The car effectively has a technologically advanced one-piece carbon fibre tub which is as tough as nails and has a magic effect on its dynamics. And helping all that carbon fibre along to keep the weight down and ensure rigidity is a healthy dose of aluminium.
Weight has been shaved off wherever possible, paring materials down ruthlessly. All the glass is on average 10% thinner than normal, cutting average weight by an overall 15%. The interior is redolent of the typical supercar, with a driver-oriented dash complete with the requisite digital dials and paddle DCT gears on the sculpted steering wheel. The whole thing is remorselessly
Length/Width/Height: 399 cm/ 186 cm/118 cm Wheelbase: 2380 mm Dry weight: 895 kg Brakes: Front brakes Brembo dual-cast ventilated drilled 305x28 mm discs, rear brakes ventilated drilled 292x22 mm discs Acceleration (0-100 km/h): 4.5 seconds Braking 100-0 km/h (m): 36 metres Max speed: 258 km/h Tank: 40 litres
ENGINE Layout: transverse four-cylinder, rear wheel drive engine Cylinders: 4 Engine displacement: 1742 cc Maximum power: 177 kW (240 bhp) @ 6000 rpm. Maximum torque: 350 kgm @ 2200 to 4250 rpm Environmental Class: Euro 6 Differential: Q2 Electronic
GEARS Alfa DCT double dry clutch paddle gear with Launch Control
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PER VERI AUTOAPPASSIONATI Le notizie e le accurate prove su strada del portale Autoappassionati.it dedicato alla passione per l’auto, possono oggi essere lette su smartphone e tablet grazie alla partnership con News Republic. Disponibile in 8 edizioni in 5 lingue diverse si tratta di una delle applicazioni di news più scaricate su Android, iOS e Windows 8. Gli articoli del portale Autoappassionati.it sono presenti all’interno delle sezioni «Tutta l’attualità», in «Motori» e per le prove su strada anche nella sezione «Prove su strada». A questo si aggiunge il fatto che le notizie del portale Autoappassionati.it sono disponibili anche all’interno delle altre applicazioni di proprietà dell’editore Mobiles Republic: Sports Republic, con focus dedicati ai campionati automobilistici, Appy Geek, con speciali sulla tecnologia del mondo automotive, GLAMLIFE, con articoli relativi a tutto il fashion che gira attorno all’auto e Appy Gamer con le nostre recensioni dei più bei video giochi di auto. Infine, grazie alla modalità di lettura offline, News Republic permette di restare sempre aggiornati anche mentre si vola. Questa funzionalità è facilmente attivabile dal menù impostazioni principale dell’applicazione. Per scoprire di più accedi al QR Code.
protagonista è ancora il carbonio che è presente dentro e fuori la vettura. Un’auto con queste caratteristiche non può non essere portata in pista, per questo l’abbiamo testata sull’Alfa Track all’interno dell’impianto Balocco Proving Ground del gruppo Fiat. A colpirci immediatamente è stato il sound di questa 4C, bello pieno e possente. Gli ingegneri hanno lavorato molto e ci hanno detto che sono state enfatizzate le basse frequenze per esaltare il tipico rombo Alfa. Il motore,
il nuovo Turbo Benzina 1750 a 4 cilindri con 240cv, ha una buona erogazione, ma è l’handling ad essere fantastico. La 4C è molto precisa sull’anteriore e nel misto stretto è incollata alla strada. Nei curvoni veloci poi, emerge l’ottima stabilità anche del posteriore con una notevole accelerazione laterale. Infine ci è piaciuto molto il feeling di guida che si instaura con 4C grazie allo sterzo meccanico, privo di servo-assistenza, progressivo e sincero. n
LIKE CARS? LIKE THIS! All the news and road tests from the Autoappassionati.it portal, dedicated to those with a passion for cars, are now available on your smart phones and tablets, thanks to a new partnership with News Republic. Available in 8 editions in 5 different languages, this is one of the most popular news apps on Android, iOS and Windows 8 platforms. The Autoappassionati.it portal articles are in the “News”, “Engines” and “Road Tests” sections. You can also now get all the news from Autoappassionati.it on other apps from Mobiles Republic: Sports Republic, with a focus on racing and championships, Appy Geek, with specials on technology, GLAMLIFE, with articles on fashion trends in and around the world of motoring and Appy Gamer with reviews on all the best car video games. And for people on the move News Republic also has an offline mode, so you can keep up to date even when you’re flying. Just activate the offline function in the settings menu. Find out more from QR Code.
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black, relieved by the odd metallic aluminium-effect detail here and there. While the true star of the show is the carbon fibre, well to the forefront both inside and outside the car. Obviously the only place to take a car like this is onto the track, so we headed for the Alfa Track in the Fiat Balocco Proving Ground. The first thing that
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struck us about the 4C was the sound, deep-throated and powerfully satisfying. The engineering team had put the hours in here too, and tweaked the lower frequencies to deliver a typical Alfa roar. The engine, the new 4-cylinder Turbo Benzina 1750 with its 240 bhp, does its job well, but it’s the handling that really had us
cheering. The 4C is extremely precise in front and on a narrow, winding road it’s absolutely glued to the tarmac. The fast bends highlight the stability of the rear end, with plenty of lateral acceleration. And the other thing we really appreciated was the 4C’s feel, with no power steering to get in the way of this genuine driving experience. n
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LA NATURA PROTAGONISTA A VERONA E A VICENZA ALLA MOSTRA “VERSO MONET” SONO ESPOSTI I GRANDI CAPOLAVORI DEDICATI ALL’INTERPRETAZIONE DEL PAESAGGIO TRA IL SEICENTO E IL NOVECENTO NATURE PROTAGONIST IN VERONA AND VICENZA LANDSCAPE MASTERPIECES FROM THE 17TH TO THE 20TH CENTURIES IN THE “AROUND MONET” EXHIBITION servizio/story ETTORE SCALA
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Svolta epocale / Turning point In apertura: Le ninfee di Claude Monet (1903) On the previous page: Water Lilies by Claude Monet (1903)
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accontare lo studio della Natura a partire dal 1600, per giungere alle ninfee dipinte da Claude Monet nella prima parte del ’900. Questo l’obiettivo della mostra “Verso Monet” in corso a Verona fino al 9 febbraio (Palazzo della Gran Guardia) e in programma a Vicenza (Basilica Palladiana) dal 22 febbraio al 4 maggio. La mostra, che si avvale di oltre novanta dipinti e di una decina di
The “Around Monet” exhibition currently in Verona until 9 February (Palazzo della Gran Guardia) and then in Vicenza (Basilica Palladiana) from 22 February to 4 May explores the theme of the study of nature in painting from 1600 to Claude Monet’s famed water lilies from the early 20th century. The over 90 paintings and dozen dra-
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preziosi disegni, ha dunque come leit motiv il paesaggio non più visto come semplice fondale scenografico, bensì come protagonista assoluto e dominante. E di secolo in secolo, di artista in artista, si giunge infine a Monet, che trapassa dal senso della realtà per appoggiarsi quasi totalmente sull’esperienza interiore. Monet, dunque, quale paradigma del nuovo paesaggio: ecco perché le opere del
wings in the exhibition illustrate how landscape gradually became a subject in its own right, rather than merely a backdrop. The centuries and the artists both culminate in Monet, who transcends a sense of the reality of nature in favour of expressing his perceptions. Monet, therefore, as the paradigm of a new form of landscape art, and the leading
artist in the exhibition, with his 20 paintings forming virtually a mini-exhibition on their own account. The exhibition opens in the 17th century with initial ventures by Annibale Carracci and Domenichino and on to Lorrain, Poussin and Salvator Rosa to document the transition from “false” to “true” nature, before moving on to their contempora-
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maestro francese (una ventina) coprono una parte ampia dell’intera esposizione, dando corpo a una vera e propria “mostra nella mostra”. Il percorso espositivo prende il via dal Seicento e dalle esperienze introduttive di Annibale Carracci e Domenichino, fino a quelle di Lorrain, Poussin e Salvator Rosa per documentare il passaggio “dal falso al vero della natura”,
passando poi in Olanda per scoprire come diversi artisti si cimentino nell’esplorazione diretta della Natura. Per il Settecento la prima sosta è su Van Wittel per la nascita del concetto di veduta, e poi è il turno di un suggestivo affondo su Canaletto, Bellotto e Guardi a sintetizzare la meravigliosa età della veduta veneziana, con una ventina di opere per lo più provenienti
Vedute francesi French landscapes In alto, da sinistra: Manet, Barche ad Argenteuil, 1874; Cézanne, La diga di François Zola, 1878-1879 Above left: Manet, Boats at Argenteuil, 1874; Cézanne, The François Zola Dam, 1878-1879
Dal Seicento al Romanticismo / From the 17th century to Romanticism Nella pagina precedente dall’alto in senso orario: Domenichino, Paesaggio con fiume e barche, 1603-1605; Canaletto, Il Bacino di San Marco dalla Giudecca, 1722; Friedrich, Mare al chiaro di luna, 1835-1836; Turner, L’eruzione delle Souffrier Mountains nell’isola di San Vincenzo a mezzanotte, 1815 On the previous page from the top clockwise: Domenichino, Landscape with River and Boats, 1603-1605; Canaletto, The Bacino di San Marco looking North, 1722; Friedrich, Seashore by Moonlight,, 1835-1836; Turner, The Eruption of the Souffrier Mountains, in the Island of St Vincent at Midnight, 1815
ries in Holland, who produced works considered milestones in the new, more direct, depiction of nature. The 18th century opens with Van Wittel and the birth of the concept of the veduta, then proceeds with a foray into Canaletto, Bellotto and Guardi with about 20 works representing the marvellous age of the Venetian veduta, most of them on loan
from American museums and exhibited here for the first time in Italy. The exhibition then goes on to the 19th century, with Turner, Constable and Friedrich interpreting nature in the new spirit of Romanticism. Next come various forms of realism, where visitors make the rounds between Barbizon in France, Scandinavia, East Europe and the America of the Hudson River School.
Isola felice / Isle of Bliss A fianco: Gauguin, Paesaggio tahitiano. I maiali neri, 1891 Right: Gauguin, Tahiti, The Black Pigs, 1891
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32 Genio artistico / Artistic genius In questa pagina, dall’alto in senso orario: Monet, La facciata della Cattedrale di Rouen e la Torre d’Albane (mattina), 1894; Van Gogh, Campi di grano in un paesaggio collinare, 1889; Monet, San Giorgio Maggiore al crepuscolo, 1908 On this page, clockwise: Monet, Rouen Cathedral Façade and Tour d’Albane (Morning Effect), 1894; Van Gogh, Wheat fields in a mountainous landscape, 1889; Monet, San Giorgio Maggiore at Dusk, 1908
da musei americani e per questo mai esposte in Italia. Si entra quindi nel diciannovesimo secolo, con Turner, Constable e Friedrich che interpretano la Natura secondo il nuovo spirito romantico. I vari realismi conducono poi il visitatore tra la Francia di Barbizon, la Scandinavia, l’Europa dell’Est e l’America della Hudson River School. Infine le sezioni dedicate all’Impressionismo e a Claude Monet: tocca infatti all’artista parigino a rovesciare, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto di paesaggio dipinto, per lasciarsi poi affiancare dagli altri impressionisti e dai post-impressionisti: si va così da Renoir a Sisley, da Pissarro a Caillebotte, da Degas a Manet, fino a giungere alle esperienze fondamentali di Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Una meravigliosa passeggiata, dunque, in compagnia dei grandi maestri dell’arte moderna. n
Vademecum La mostra “Verso Monet” è in corso a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia, dove resterà aperta fino al 9 febbraio; dal 22 febbraio al 4 maggio 2014 la mostra si trasferirà a Vicenza, presso la Basilica Palladiana. Per informazioni e prenotazioni: +39 0422 429999; www.lineadombra.it The “Around Monet” exhibition is currently in Verona at the Palazzo della Gran Guardia and is open until 9 February; from 22 February to 4 May 2014 it moves to the Basilica Palladiana in Vicenza. Info and bookings +39 0422 429999; www.lineadombra.it
Last come the sections dedicated to Impressionism and Claude Monet. It was Monet who used realism as a springboard to revolutionise the concept of landscape
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painting, later to be joined by his fellow Impressionists and PostImpressionists: paintings range from Renoir to Sisley, Pissarro to Caillebotte and Degas to Ma-
net, and on to the key experiences of Van Gogh, Gauguin and Cézanne. An enchanting stroll through some of the great masters of modern art. n
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CULTURA Culture
BODONI TORNA A ILLUMINARE PARMA LA MOSTRA SUL “PRINCIPE DEI TIPOGRAFI NELL’EUROPA DEI LUMI E DI NAPOLEONE” SARÀ APERTA FINO AL 12 GENNAIO: UN’OCCASIONE D’ORO PER SCOPRIRE IL TALENTO DELL’ARTIGIANO-ARTISTA CHE FECE DELLA CITTÀ EMILIANA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER NOBILI E INTELLETTUALI DELL’EPOCA BODONI ILLUMINATES PARMA. THE EXHIBITION “A PRINCE OF PRINTERS IN THE EUROPE OF THE ENLIGHTENMENT AND NAPOLEON” IS OPEN UNTIL 12 JANUARY: THE PERFECT OPPORTUNITY TO DISCOVER THE TALENTS OF A MASTERCRAFTSMAN AND ARTIST WHO MADE PARMA A MAGNET FOR THE ARISTOCRACY AND ACADEMICS OF HIS TIME servizio/story CARLO RAVELLO
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Maestro raffinato Master Craftsman Sotto: Giambattista Bodoni, in un ritratto dell’epoca. Nella pagina a fianco, in basso “L’apoteosi di Bodoni” Below: a contemporary portrait of Giambattista Bodoni. Opposite, below: “The Apotheosis of Bodoni”
er chi non ha mai sentito parlare di Giambattista Bodoni, il grande tipografo morto a Parma il 30 di novembre di 200 anni fa, sia sufficiente accedere al proprio personal computer, e verificare all’interno del programma di videoscrittura quanti sono le varietà di font denominate, appunto, Bodoni (nel mio ce ne sono quattro). “Tipo di carattere caratterizzato da ampio contrasto tra linee spesse e sottili, grazie di tipo moderno ed enfasi sui tratti verticali”, si legge su enciclopedie e
dizionari. Ma per tutti coloro che vogliono sapere qualcosa di più di questo straordinario artigiano-artista originario di Saluzzo e vissuto nel periodo dei Lumi e di Napoleone, la visita alla mostra in corso a Parma, presso la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, è fortemente consigliata. In un contesto spettacolare – la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina e i saloni neoclassici della Galleria Nazionale giustificano da soli una visita – sono infatti esposti i raffi-
If you haven’t ever heard of Giambattista Bodoni, the great printer who died in Parma on 30 November 200 years ago, just take a quick look on your computer and see how many fonts are called Bodoni (mine has four). “Typeface characterised by extreme contrast between thick and thin strokes, modern grace and heavy emphasis on the vertical strokes”, is the description found in many dictionaries and encyclopaedias. But if you want to find out a bit more about this extremely gifted craftsman and
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artist originally from Saluzzo, who lived during the period of the Enlightenment and under the rule of Napoleon, a look in on the exhibition currently being held at the Biblioteca Palatina, Teatro Farnese and Galleria Nazionale in Parma is a must. Bodoni’s elegant, erudite volumes and the exhibition detailing how these masterpieces of the printers art were produced and marketed to courts, academies, libraries and the intelligentsia of the day, are on display in the superb setting of the Galleria
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35 nati volumi bodoniani e le testimonianze del processo di realizzazione e di commercializzazione di tutti quei capolavori che, per contenuto e qualità di stampa, erano contesi da corti, accademie, biblioteche e intellettuali dell’epoca. Due le sezioni visitabili; in “Bodoni, gli ambienti culturali e le corti” si rivivono i primi passi dell’attività del maestro italiano, che si forma nella tipografia paterna, e da Saluzzo si trasferisce poi a Roma per lavorare alla stamperia di Propaganda Fide. Successivamente l’approdo alla corte di Parma, tra le più “illuminate” ed internazionali nell’Italia fram-
mentata d’allora: da questo momento non è più Bodoni a proporsi alle corti europee, ma sono re, papi e principi a recarsi a Parma, nella sua “stamperia”, per commissionargli o assicurarsi le sue ambite edizioni. Nella città emiliana il famoso tipografo diviene anche punto di riferimento per scrittori, pensatori e storici dell’epoca: alle idee degli intellettuali egli sa dare infatti non solo forma fisica, trasponendole in libri di grande eleganza e rigore, ma anche ampia diffusione. Alla “Fabbrica del libro perfetto” è invece riservata l’altra sezione della mostra; dopo aver ammirato i capolavori che raccontano la
Vademecum “Bodoni - Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone” è in corso a Parma, presso la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale. Orari: dal martedì alla domenica, ore 9-18. Domenica ultimo ingresso dalla Biblioteca Palatina alle ore 16.30. www.mostrabodoni.it / “Bodoni - A Prince of Printers in the Europe of the Enlightenment and Napoleon” at the Biblioteca Palatina, Teatro Farnese and Galleria Nazionale, Parma. Open: Tues-Sun 9 am - 6 pm. Last access through the Biblioteca Palatina at 4.30 pm on Sundays. www.mostrabodoni.it
Petitot in the Biblioteca Palatina and the neoclassical Galleria Nazionale, both well worth a visit in their own right. The exhibition is divided into two sections; “Bodoni, Culture
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and Courts” retraces the early career of the maestro as he learnt his trade in his father’s printing works in Saluzzo, before moving to Rome to work for the Propaganda Fide printing press. Later
he joined the court at Parma, one of the most enlightened and international in the complex, fragmented Italy of the time. From now on Bodoni had no need to seek the entrée to the courts of Europe; kings, popes and princes beat a path to his printing press in Parma to commission works, or procure a copy of one of his sought-after editions. In Parma he also became the centre of a circle of writers, thinkers and historians, publishing their works in flawlessly-executed, luxurious editions which had all the
Attrezzi del mestiere / Toolbox Sopra: la cassetta dei punzoni Above: typeface
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36 storia del libro a stampa, il visitatore passa a Bodoni e attraverso gli strumenti per la fusione dei caratteri in piombo e per la composizione dei testi, attraverso le prime edizioni ma soprattutto gli esemplari più belli usciti dai torchi bodoniani, riesce ad apprezzare quanto radicale sia stata la sua rivoluzione nella storia dell’arte tipografica. Una rivoluzione frutto, come la mostra ben documenta, di una maniacale attenzione per ogni fase del lavoro, sempre con obiettivi di qualità e eleganza elevatissimi. “Io non voglio che cose magnifiche e non lavoro per la volgarità dei lettori” sosteneva del resto Bodoni. Affermazione sincera o paradosso a fini di marketing? A Parma scoprirete la risposta. n
Opera famosa / Famous work Una delle più celebri edizioni del Bodoni, “Le Stanze” di Poliziano / One of Bodoni’s most famous works, Poliziano’s poem “Le stanze”
added advantage of enjoying a wide readership. The other section of the exhibition is entitled “Printing the Perfect Book”. Here visitors can admire masterpieces illustrating the history of printed books, before moving on
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to Bodoni himself and the actual tools that were used to make the lead type and set them in the press, and then appreciate what a revolution he represented in the history of printing through some of the best examples of the volumes produced by his press. A revolution guided, as the exhibition explains, by an almost manic attention to detail during each stage of production, in his obsessive search for the highest possible levels of quality
and style. “All I want to do is print magnificent books and do not work for the vulgar mass of readers” as Bodoni himself proclaimed. A Cri du Coeur or marketing ploy? Come to Parma to judge for yourself. n
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GLI ORI DI VENEZIA S.r.l. | Venice - Italy | info@veniceflair.com
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PALAZZO PEPOLI, NON CHIAMATELO MUSEO LA STORIA DI BOLOGNA RACCONTATA A GRANDI E PICCINI CON REPERTI, FILMATI, EFFETTI SCENICI E MOLTA FANTASIA. RESTANDO CORRETTI SOTTO IL PROFILO FILOLOGICO, MA CON LA SANA VOGLIA DI INCURIOSIRE E STUPIRE I VISITATORI PALAZZO PEPOLI, NOT A MUSEUM? THE HISTORY OF BOLOGNA FOR GROWN UPS AND CHILDREN ALIKE, WITH EXHIBITS, FILMS, SCENIC EFFECTS AND LASHINGS OF CREATIVITY. A FAITHFUL HISTORICAL ACCOUNT WITH A HEALTHY DESIRE TO WOW ITS VISITORS servizio/story GIOVANNI DE LUCA
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La cittĂ delle acque The city waterways Come in un film, fra suoni, luci e filmati Lights, sounds and video
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Spazi ritrovati A new lease on life Foto sopra da sinistra: la torre del tempo che si erge all’interno dell’antica corte del Palazzo The Time Tower in the Palazzo’s medieval courtyard I fasti dell’incoronazione in una ambientazione molto teatrale Charles V’s magnificent coronation Anche Guccini, noto cantautore emiliano, è fra i bolognesi celebri che si raccontano in uno spazio multimediale del museo Francesco Guccini, a well-known local singer, is one of the famous people from Bologna who tell their tale in one of the museum’s multimedia areas
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imenticate i musei un po’ impolverati, grigi e silenziosi. Pensate invece ad uno spazio multimediale, filologicamente rigoroso nell’allestimento, ma ideato per stupire l’occhio e intrigare chi lo visita. Un percorso studiato per ripercorrere la storia di Bologna dagli Etruschi ad oggi, con l’aiuto di artifici scenici degni di una rappresentazione teatrale. E che i puristi non si scandalizzino se in un “museo” viene dedicato spazio ai ricami o ai burattini, perché la storia non è scandita
Forget about all those dusty old museums, grey and silent. Think multimedia; historically spot-on, but designed to impress and intrigue visitors. An exhibition which explores the history of Bologna from the Etruscans to the present day, with the help of
solo dai grandi eventi, ma anche dalla quotidianità, aspetti che riescono ad entrare nel cuore del grande pubblico e stimolare la fantasia toccando corde diverse da quelle classiche. Per tuffarsi in questo mondo parallelo basta varcare la soglia di Palazzo Pepoli, ultimo anello di “Genus Bononiae” un percorso articolato in edifici del centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio
some scenic effects worthy of the theatre. Old-fashioned purists may tut-tut over a museum that dedicates space to embroidery or puppets, but history is not just great events, it is also very much everyday life, capable of touching the hearts and stimula-
ting the curiousity of the general public perhaps even more than “traditional” approaches. Explore this parallel world by popping into Palazzo Pepoli, the last link in the “Genus Bononiae” running through eight completely renovated buildings
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in Poggiale, con un ricco patrimonio librario a partire dal 1500; San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, ricca di opere d’arte e sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, affrescato dai Carracci e centro interamente destinato a mostre; Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo; San
in the historical centre of Bologna now all open to the public: the San Giorgio in Poggiale Library of Art and History with its rich collection of books dating from the 1500s onwards; San Colombano, with a collection of ancient musical instruments belonging to the musician Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; the Church of Santa Cristina with its works of art, where concerts are held; Santa Maria della Vita, a famous sanctuary which houses the terracotta sculptures Il Compianto sul Cristo Morto by Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava, the exhibition centre frescoed by the Carrac-
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Michele in Bosco, grande belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte. Ma torniamo al museo della Storia di Bologna, allestito nel cuore di un grande palazzo medievale, reinventato dall’architetto Mario Bellini e arricchito dal progetto grafico di Italo Lupi. Al centro della corte di Palazzo Pepoli è stata collocata, “La Torre del Tempo”, una struttura di vetro e acciaio che reinventa la corte sfigurata dal tempo facendole riacquistare dignità e funzione. Una lanterna
cis; Casa Saraceni, home to the Carisbo Foundation and San Michele in Bosco, a magnificent belvedere looking out over Bologna, with a rich collection of art works. But to get back to the History of Bologna museum in the heart of the medieval palazzo revamped by architect Mario Bellini with a design project by Italo Lupi. The centrepiece of Palazzo Pepoli’s courtyard is the “Time Tower”; a glass and steel structure conferring new-found dignity and a sense of purpose to an area once marked by the ravishes of time. A magic lantern flooded with natural light from above,
almost a challenge to Bologna famous towers. A strategic choice that streamlines the flow of visitors through the ground floor and the “piano nobile” on the first floor, which both now hinge around the tower and courtyard. Palazzo Pepoli’s attraction lies in the way the exhibition centres on a series of key events, symbolic figures, anecdotes and transversal themes, introduced through a combination of objects, images and multimedia devices. It would be hard not to be impressed when you come to the section dedicated to the role of water in the city, perhaps the installation with the largest number of hi-
GENUS BONONIAE “Genus Bononiae. Musei nella Città” è un percorso culturale, artistico e museale articolato in edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, con un ricco patrimonio librario a partire dal 1500; San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, ricca di opere d’arte e sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, affrescato dai Carracci e centro interamente destinato a mostre; Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo; San Michele in Bosco, grande belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte.
GENUS BONONIAE “Genus Bononiae. Museums in the City” is a cultural and artistic museum route running through eight renovated buildings in the historical centre of Bologna all open to the public: the San Giorgio in Poggiale Library of Art and History with its rich collection of books dating from the 1500s onwards; San Colombano, with a collection of ancient musical instruments belonging to the musician Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; the Church of Santa Cristina with its works of art, where concerts are held; Santa Maria della Vita, housing the terracotta sculptures Il Compianto sul Cristo Morto by Niccolò dell’Arca; Palazzo Fava, the exhibition centre frescoed by the Carraccis; Casa Saraceni, home to the Carisbo Foundation and San Michele in Bosco, a magnificent belvedere looking out over Bologna, with a rich collection of art works.
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Sotto il portico Under the portico La ricostruzione di una strada porticata della città vecchia The reconstruction of a porticoed street in Bologna’s old town Sopra a destra: Palazzo Pepoli è situato in via Castiglione, nel cuore di Bologna Palazzo Pepoli is in Via Castiglione, in the heart of Bologna
magica inondata dall’alto di luce naturale, quasi a sfidare la Bologna delle Torri. Una scelta strategica, che rende possibile e fluido l’intero percorso di visita tra piano terra e piano nobile, di cui proprio la torre e la corte diventano epicentro. L’idea vincente è quella di aver dato vita ad una sequenza di nuclei espositivi costruiti intorno a episodi chiave, personaggi simbolici, aneddoti e temi trasversali, presentati mediante una combinazione di oggetti, immagini ed elementi multimediali. Difficile non emozionarsi quando si entra nella città delle
acque, che forse è l’installazione più ricca di effetti speciali, ma ogni angolo del museo è studiato per stupire, offrendo però sempre la possibilità a chi desidera una fruizione più dettagliata di trovare elementi di approfondimento su ogni argomento. Il tutto con un occhio di riguardo per chi ha problemi di vista (lettering chiaro e caratteri sempre leggibili), o per chi desidera sedersi un po’ più spesso lungo le 34 sale di questo museonon museo, che scardina i luoghi comuni e riporta in primo piano un vero sentimento di meraviglia e stupore. n
Numeri che contano / Info Palazzo Pepoli è in via Castiglione 8 a Bologna. Tel. +39 051 1993 6370. Aperto martedì-domenica, 10-19; giovedì, 10-22. E-mail: msb@genusbononiae.it web: www.genusbononiae.it / Palazzo Pepoli is in Via Castiglione 8, Bologna. Tel. +39 051 1993 6370. Open Tues-Sun, 10 am - 7 pm; Thurs, 10 am - 10 pm. E-mail: msb@genusbononiae.it - web: www.genusbononiae.it
tech special effects, but each part of the museum has been designed to have an impact, while still offering plenty of opportunity to go into greater detail for those with a thirst for knowledge. It is also remarkably user-friendly, with clear, easy-to-read label-
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ling for people with visual impairment and plenty of places to sit down for a rest as you make your way through the 34 rooms of the exhibition. A museum which has broken away from any stuffy traditional mould to privilege a sense of wonder. n
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LA MIA ITALIA My Italy
in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)
Terme di Fratta, dove gli astronauti si riposano Nel cuore della Romagna, un’oasi di benessere A pochi passi da Bertinoro, territorio famoso per i suoi eccellenti vini, si trova all´interno di uno splendido parco di tredici ettari “Il Grand Hotel Terme della Fratta”, recentemente ristrutturato dal patron Gian Marco Rossi per valorizzare il trinomio salute-bellezza-benessere. Dalle undici sorgenti distribuite lungo il corso del Rio Salso, sgorgano sette acque diverse con caratteristiche uniche e ricche di sali minerali ipotermali. Spesso nelle due grandi piscine ci si nuota accanto a degli astronauti russi, americani o italiani, che si rilassano nelle Terme di Fratta dopo il rientro dalle lunghe missioni spaziali. Gli amanti della buona tavola vengono in questo angolo romagnolo anche per degustare i piatti tipici di Pellegrino Artusi, letterato e gastronomo, nato nel 1820 a Forlimpopoli e morto nel 1911 a Firenze. Il suo manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“ è presente in quasi tutte le case italiane. A pochi chilometri da Fratta Terme si trova a Forlimpopoli La Casa Artusi con museo e ristorante, dove ho assaggiato i migliori tortelli e cappelletti di tutta la Romagna. www.termedellafratta.it www.casartusi.it
The Fratta Spa - here Astronauts Go to Relax An oasis of wellness in the heart of Romagna Just a stone’s throw from Bertinoro, famous for its excellent wines, is the splendid “Grand Hotel Terme della Fratta”, set in a 13-hectare park and recently completely renovated by its patron Gian Marco Rossi to provide state-of-the-art facilities for health, beauty and wellness. The Fratta spa takes advantage of the eleven springs scattered along the Rio Salso river, with seven different types of unique mineral spa waters. You might well find yourself floating in one of the two large pools next to American, Russian or Italian astronauts, who come to the Fratta spa to relax after their long missions in space. Gourmets also visit this corner of Romagna to enjoy the cuisine associated with Pellegrino Artusi, the well-known academic and culinary expert, who was born in 1820 at nearby Forlimpopoli and died in 1911 in Florence. Virtually every Italian household has a copy of his manual “The Science of Cooking and the Art of Fine Dining”. Just a few kilometres from Fratta Terme at Forlimpopoli is Artusi’s former home, now a museum and restaurant, where I had the best tortelli and cappelletti pasta parcels in the whole of Romagna. * Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia. * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation
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Sopra, dall’alto: Casa Artusi è una testimonianza al genio culinario di questo letterato e gastronomo Salute, bellezza e benessere: le tre parole chiave del Grand Hotel Terme della Fratta
Casa Artusi commemorates the culinary genius of Artusi the academic and gastronome Health, Beauty and Wellness: the three key words at the Grand Hotel Terme della Fratta
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IN VIAGGIO Travel
MADONNA DI CAMPIGLIO, DOVE LO SCI È GLAMOUR servizio/story ANNA ROSETTI foto/photo courtesy APT MADONNA DI CAMPIGLIO, PINZOLO VAL RENDENA, C.BARONI, A.CAMPANILE, D.PICCIANI, D.MOSNA, TRENTINO TURISMO, A.TROVATI, P.ROMANO, A.SCHIRILLÒ
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45 LA NOTA LOCALITA’ TURISTICA, UNITA DA DUE ANNI CON LE PISTE DI PINZOLO-DOSS DEL SABION, È IL CUORE DELLA SKIAREA PIÙ GRANDE DEL TRENTINO: 150 KM DI PISTE MOZZAFIATO SKIING IS GLAMOUR IN THE HEART OF THE DOLOMITES SINCE TWO YEARS AGO, ONCE CONNECTED TO THE PISTES OF PINZOLO-DOSS DEL SABION, MADONNA DI CAMPIGLIO HAS BECOME THE HEART OF THE LARGEST SKI AREA OF TRENTINO: 150 KM OF BREATH-TAKING SLOPES
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Anche di notte In the night too Sopra: vista notturna del famoso canalone Miramonti Above: the famous Canalone Miramonti by night
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ncastonata tra i campanili rocciosi delle Dolomiti di Brenta - vette uniche e di così rara bellezza da essere dichiarate patrimonio mondiale dell’Unesco - e le scintillanti distese di ghiaccio dell’Adamello-Presanella, Madonna di Campiglio è una delle più eleganti destinazioni turistiche dell’arco alpino. In inverno è il paradiso degli sport sulla neve. Un modernissimo sistema di veloci impianti e divertenti piste da sci arriva direttamente nel cuore della località, sulla porta dei principali hotel. Si scia dall’alba al tramonto, senza alcuna attesa, e anche di notte, lungo il canalone Miramonti, la pista che ha ospitato alcune tra le più famose gare della storia dello sci alpino. Tra il 19 e il 22 dicembre 2013 lo storico tracciato, in combinazione con la nuova pista “Azzurri di Campiglio”, sarà sede di due prove di discesa libera di Coppa Europa Fis-
Set between the rock towers of the Brenta Dolomites, unique peaks of rare beauty declared UNESCO Natural Heritage, and the ice expanses of the Ada-
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60ª 3Tre, in attesa del ritorno della Coppa del Mondo nel 2014. La più veloce delle discipline dello sci alpino ritornerà così a Madonna di Campiglio, dopo 38 anni dall’edizione del 1975 quando la vittoria fu di “Kaiser” Franz Klammer. Raffinati hotel, in equilibrio tra tradizione e design, ristoranti gourmet, wine bar, cioccolaterie, locali apres ski e discoteche, boutique e negozi alla moda, gallerie d’arte e d’antiquariato compongono il mosaico Italian style dell’affascinante stazione turistica. Madonna di Campiglio è il cuore della “Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta” – 150 km di percorsi sciabili e 100 piste mozzafiato – nata due anni fa dal collegamento sciistico con le piste di Pinzolo-Doss del Sabion, straordinario belvedere a 360° sulle Dolomiti di Brenta e l’Adamello-Presanella. Per chi ama le mirabolanti evoluzioni sulla tavola c’è
mello-Presanella mountains, Madonna di Campiglio is one of the excellent tourist resort of the Alps. It is the paradise of the winter sports. A very modern and fast state-of-the-art lifts system and challenging pistes arrive in the centre of the resort, close to the main hotels. Skiing from dawn to sunset, and also in the night along the Canalone Miramonti, the legendary ski run that has been hosted some of the most famous ski races in the history. From
19th to 22nd December 2013, the Canalone Miramonti, linked with the new slope dedicated to the Campiglio skiers of the Italian team, will host the two men’s downhills of the FIS European Cup-60th 3Tre, waiting for the return of the World Cup in 2014. The fastest ski race comes back in Madonna di Campiglio, after 38 years from the edition in 1975, when “Kaiser” Franz Klammer won. Refined hotels, in balance between tradition and design, gourmet restaurants, wine bars, choco-
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l’“Ursus Snowpark”, uno tra i migliori cinque di tutte le Alpi. Alla fine dell’Ottocento Campiglio divenne luogo di vacanza dell’imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Elisabetta di Baviera Sissi. Tutti gli anni, tra febbraio e marzo, la loro presenza viene celebrata in occasione del Carnevale asburgico, rievocazione storica in costume dei soggiorni imperiali. Un altro appuntamento internazionale da
mettere in agenda (vedi anche www.campigliodolomiti.it) è la 26ª edizione della “Winter Marathon”, gara per auto storiche che si correrà dal 23 al 26 gennaio 2014. Protagonisti saranno duecento equipaggi provenienti da tutta Europa alla guida di auto da collezione costruite prima del 1968. La competizione partirà e arriverà a Madonna di Campiglio dopo aver percorso 400 km e oltrepassato 11 passi dolomitici. n SULLE PISTE CON AIR DOLOMITI
Coppa del Mondo / Ski World Cup Sopra: le piste di Madonna di Campiglio ospitano da sempre le competizioni del “Circo Bianco” (a sinistra: Neureuther, Hirscher e Yuasa nella gara del 18 dicembre 2012) / Above: the slopes of Madonna di Campiglio host some of the most important international ski races (left: Neureuther, Hirscher and Yuasa in the competition of 18 December 2012)
late shops, après ski and discos, boutique and fashion shops, art galleries and antique stores create the mosaic of the Italian style of this fascinating tourist resort. Madonna di Campiglio is the heart of the “Campiglio Dolomiti di Brenta” ski area – 150 km of slopes and 100 breathtaking ski runs -, born two years ago thanks to the lift connection with the slopes of Pinzolo-Doss del Sabion, a wonderful panoramic viewpoint on the Brenta Dolomites and the AdamelloPresanella.
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Moreover, the “Ursus snow park” is waiting for the snowboard enthusiasts: it is one of the five best snow parks of the Alps. Madonna di Campiglio, in the end of the nineteenth century, became the holiday resort of the Emperor Francesco Giuseppe and the Empress Elisabetta di Baviera called Sissi. Every year, in February or March, the Royals are celebrated in the Habsburg Carnival event, dedicated to the Imperial past of the resort. Don’t miss another important international event, from 23rd
to 26th of January 2014: the 26th edition of the vintage sports car race Winter Marathon (see also www.campigliodolomiti.it). Two hundreds crews from all over Europe will start and arrive in Madonna di Campiglio, driving vintage cars built before 1968 for 400 km and crossing 11 mountain passes of the Dolomites. n
Per chi viaggia da Monaco di Baviera e da Francoforte a Verona, Madonna di Campiglio è ancora più vicina. Chi acquista online, sul sito www.airdolomiti.it, un biglietto A/R Monaco di Baviera-Verona e FrancoforteVerona, ha diritto ad uno sconto del 25% sull’acquisto di uno skipass plurigiornaliero (da 2 a 14 giorni valido in tutta la Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena), sui corsi collettivi di sci e snowboard e anche sul noleggio dell’attrezzatura presso le scuole di sci e i punti noleggio di Madonna di Campiglio e Pinzolo aderenti all’iniziativa. Per accedere allo sconto, il voucher di prenotazione on-line del biglietto aereo va conservato e presentato a Madonna di Campiglio o Pinzolo all’atto di acquisto dello skipass e dei servizi oggetto della promozione.
SKIING WITH AIR DOLOMITI Madonna di Campiglio is even nearer for people flying with Air Dolomiti, from Munich and Frankfurt to Verona. People buying on line, on www.airdolomiti. it, a round-trip ticket Munich-Verona or Frankfurt-Verona, will get a 25% discount on the purchase of a ski pass (from 2 to 14 days, valid in the whole Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena ski area), on the collective ski and snowboard courses and also on the equipment rental in the ski schools and in the rental shops of Madonna di Campiglio and Pinzolo participating in the promotion. To get the discount, you must show your on line reservation voucher of the flight ticket directly in Madonna di Campiglio and Pinzolo, when you buy the ski pass or rent the services included in the promotion.
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IN VIAGGIO Travel
A MONACO DI BAVIERA PER UN PIENO DI ARTE UNA VISITA AL MUSEO LENBACHHAUS, COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO E DA POCHI MESI RIAPERTO AL PUBBLICO, È UN MUST ASSOLUTO PER CHI SI TROVA IN CITTÀ ART IN MUNICH. A VISIT TO THE LENBACHHAUS MUSEUM REOPENED ONLY A FEW MONTHS AGO, AFTER ITS RECENT FACELIFT, IS A MUST IF YOU ARE IN TOWN servizio/story ROSSELLA GOTTLIEB foto/photos STÄDTISCHE GALERIE IM LENBACHHAUS MÜNCHEN
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er chi è nato e vive a Monaco, il Lenbachhaus è da sempre un’istituzione, il museo per eccellenza. Un po’ come gli Uffizi per un fiorentino. A maggior ragione oggi, dopo la radicale opera di ristrutturazione durata 4 lunghi anni, grazie alla quale le straordinarie opere conservate presso il museo bavarese – dal 1929 Galleria civica di Monaco – sono valorizzate al meglio.
For the people of Munich the Lenbachhaus, its Municipal Gallery since 1929, has always been an institution, the museum. A bit like the Uffizi for a Florentine. And that’s even more true now, after 4 long years of construction work cleverly designed to give its superb collection a worthy setting. For tourists a visit to the Lenbachhaus, a stone’s throw from the Königsplatz and a
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E per il turista che si trova in città una visita al Lenbachhaus, localizzato nelle immediate vicinanze della Königsplatz e a soli cinque minuti di cammino dalla Stazione centrale, è assolutamente un must. Prima di tutto per ammirare le sue preziose esposizioni permanenti, e soprattutto quella dedicata al movimento espressionista del Cavaliere azzurro. Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Franz Marc, August Macke,
five-minute walk from the Central Station, can only be a must. Firstly to admire its permanent exhibitions, especially the works by the Blue Rider Expressionist movement, with paintings by the likes of Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Franz Marc, August Macke, Paul Klee, Alexej Jawlensky and Marianne von Werefkin. The museum is home to a particularly extensive range of
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artists and works from this period, and even the least attentive of visitors can hardly fail to be impressed by their lyrical, joyous interpretation of life painted in the years leading up to World War I. Then there is a collection in stark contrast in another of the museum’s showpieces, their New Objectivity collection. Most of the works here are from the 1920s and 1930s and
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Collezioni di prestigio Prestige collections
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La nuova oggettività (qui a fianco: U-Boat war/Total War/Lost Ground, di Franz Radziwill) intende contrapporsi alla solarità delle opere realizzate dagli artisti del Cavaliere azzurro (sotto) New Objectivity (opposite: UBoat war/Total War/Lost Ground, by Franz Radziwill) opposed the sunny works by the Blue Rider artists (below)
Opere famose Famous works Qui a fianco: Blue Horse 1, di Franz Marc (1911) Opposite: Blue Horse 1, by Franz Marc (1911)
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50 Paul Klee, Alexej Jawlensky, Marianne von Werefkin: l’elenco degli artisti in esposizione è eccezionalmente nutrito, e anche il visitatore più distratto non può sfuggire a quel senso lirico e gioioso di interpretare la vita che traspare dalle opere afferenti a questo movimento, realizzate negli anni antecedenti la Grande Guerra. Una collezione, dunque, in spiccato contrasto con le opere della “nuova oggettività” – altro fiore all’occhiello del
museo Lenbachhaus – realizzate prevalentemente negli anni ’20 e ’30 proprio in contrapposizione alle allegre esplosioni espressionistiche. Rappresentare la realtà senza trucchi: questo, infatti, l’obiettivo di questo gruppo di artisti disillusi e pieni di cinismo, che volevano osservare le cose concrete con acutezza e lucidità, ma che tuttavia seppero conservare quella componente emotiva tipica della tradizione culturale tedesca.
Vademecum La “Städtische Galerie im Lenbachhaus” si trova a Monaco di Baviera, in Luisenstraße 33. È aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 18 (il martedì fino alle 21). Per ulteriori informazioni: www.lenbachhaus.de / The “Städtische Galerie im Lenbachhaus” is in Munich in Luisenstraße 33. Open every day except Mondays from 10 am to 6 pm (Tues late closing at 9 pm). For info www.lenbachhaus.de
were painted in direct opposition to the cheerful expressionists’ efforts. To represent reality without resorting to any tricks was the aim of this band of cynical, disillusioned artists, who strove to observe the concrete world around them with clinical pre-
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cision and lucidity, but still managed to preserve that emotional involvement so typical of the German cultural tradition. But the Lenbachhaus doesn’t only deal with early 20th century art. Equally celebrated is their collection of 19th cen-
tury pictures by German artists, which has recently been augmented by the addition of works by the Dresden Romantics, paintings from the schools of Berlin and Düsseldorf, and French landscapes by the Barbizon school, plus a collection
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Ma l’offerta artistica del museo Lenbachhaus non si concentra soltanto sull’arte della prima metà del Novecento. Parimenti celebri, infatti, la collezione dei pittori tedeschi del 19esimo secolo – recentemente arricchita dei lavori dei romantici di Dresda, delle opere della scuola berlinese e di Düsseldorf, nonchè dei paesaggisti francesi della scuola di Barbizon – e la collezione di arte contemporanea, in continua espansione negli ultimi 15 anni. Senza dimenticare le sale dedicate al tedesco Joseph Beuys, uno dei rappresentanti
of contemporary art, in constant expansion over the last 15 years. Another section is dedicated to the German Joseph Beuys, one of the most emblematic representatives of the conceptual currents of art in the latter half of the 20th century and universally considered one of the most eclectic and anti-conformist artists of the last few decades. Lastly there are the exhibits within the exhibition; the in-
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più emblematici delle correnti concettuali nell’arte della seconda metà del Novecento e universalmente considerato uno degli artisti più eclettici e anticonformisti degli ultimi decenni. Mostra nella mostra, infine, le installazioni e le altre opere che abbelliscono gli spazi espositivi del nuovo museo Lenbachhaus. Un esempio su tutti “Vortex”, la monumentale spirale di acciaio e vetro realizzata dal danese Olafur Eliasson. Insomma, la Galleria civica di Monaco vi aspetta, e non vi deluderà. n
Ottocento tedesco German art in the 19th Century Sopra, da sinistra: vista di Monaco da Oberföhring, di Ernst Kaiser (1839); autoritratto di Franz Von Lenbach con moglie e figlie (1903) Above, from the left: view of Munich from Oberföhring, by Ernst Kaiser (1839); Franz Von Lenbach, self-portrait with his wife and children (1903)
stallations and works dotted decoratively around the exhibition spaces of the new Lenbachhaus Museum. Just to cite one example, “Vortex”, a monumental spiral in glass and steel by the Danish artist Olafur Eliasson. In short, Munich’s Municipal Gallery is definitely to include on any to-do list, you won’t be disappointed. n
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BENESSERE Wellbeing
servizio/story PAOLO BRISCESE foto/photos courtesy TERME DI CHIANCIANO
A CHIANCIANO LE TERME CAMBIANO VOLTO LUNGA VITA AL TERMALISMO, VISTO NON SOLO COME STRUMENTO DI CURA E RELAX, MA ANCHE COME PUNTO DI PARTENZA PER SCOPRIRE LE BELLEZZE DELLA TOSCANA. UN PERCORSO DI BENESSERE COMPLETO, PER CHI HA VOGLIA DI TRASCORRERE QUALCHE GIORNO IN SERENITÀ FRA PISCINE, CENTRI BENESSERE, NATUROPATIA E TRATTAMENTI ESTETICI A NEW LOOK FOR CHIANCIANO A SPA CAN BE THE PERFECT BASE TO CHILL OUT AND EXPLORE THE BEAUTIES OF TUSCANY. THE COMPLETE WELLNESS EXPERIENCE IN A WELTER OF POOLS, BEAUTY TREATMENTS AND NATUROPATHY CENTRES
In nome del benessere Wellness starts here Spazio agli aromi Aromatherapy space
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Le forme dell’acqua Water shapes Dalle piscine tradizionali alla Kneipp di ultima generazione From traditional pools to cutting edge Kneipp treatment pools
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ituate a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete e la fertile Valdichiana, tra le colline dei vini di Montepulciano e le bellezze rinascimentali di Pienza, le Terme di Chianciano sono il luogo ideale per una vacanza, dove salute e benessere si fondono sapientemente con cultura del territorio ed enogastronomia. Ne parliamo con Pier Francesco Bernacchi, Direttore Generale delle Terme di Chianciano. Il concetto di terme, in profondo ripensamento, ieri era sinonimo solo di cura, oggi anche di lusso, benessere e relax e le Terme di Chianciano rappresentano una delle strutture storiche del termalismo italiano d’eccellenza. Qual è il segreto del vostro successo? Il termalismo è un settore complesso che nel corso degli anni ha cambiato il proprio posizionamento. Nel corso di questo processo,
si è sviluppato il comparto del benessere, fondato su applicazioni che utilizzano le proprietà delle acque termali. Questo è il segreto del nostro successo: avere integrato l’offerta delle cure tradizionali con le nuove proposte benessere, iniziando con la spa, le Terme sensoriali e arrivando all’agosto 2013 all’inaugurazione delle piscine termali Theia. La nostra azienda è fra le più complete d’Italia e svolge attività variegate: dall’imbottigliamento di acque, ai tradizionali servizi sanitari, ai servizi benessere e fitness, comprese le produzioni cosmetiche. Quali sono le peculiarità terapeutiche delle vostre strutture? Nei nostri parchi sgorgano le acque per la cura del fegato e dell’apparato gastroenterico; si effettua la cura idropinica con l’Acqua Santa, cura arricchita dai bagni e fanghi epatici presso le Terme Sillene dove vengono prati-
On the cusp of the fabled Val d’Orcia and the fertile Valdichiana, amidst the vine-clad hills that yield Montepulciano wine and the Renaissance charms of Pienza, Chianciano Spa is the ideal spot for a holiday. A place where health and wellness meet good food and wine Approccio territoriale Looking around Per Pier Francesco Bernacchi le terme di Chianciano sono un ottimo modo per scoprire la Toscana e le sue bellezze Pier Francesco Bernacchi is enthusiastic about Chianciano being the perfect place to explore stunning Tuscany from
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and all the incomparable cultural heritage of the countryside, villages and towns around. Spazio Italia interviewed Pier Francesco Bernacchi, the managing director of the Chianciano spa complex. The whole outlook on spas is changing, once a spa was just a place where you went for a cure, but now they’re synonymous with luxury, wellness and relax and Chianciano has a reputation for excellence, one of Italy’s best in this field. So what’s the secret of your success?
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cati i bagni e fanghi artroreumatici, e dove si effettuano i bagni terapeutici per le patologie vascolari, senza dimenticare il Centro di eccellenza per la salute del fegato, uno dei fiori all’occhiello di Chianciano. Le piscine Theia sono una struttura nuova che attira un bacino d’utenza ampio e variegato. Quali sono i suoi punti di forza? Il complesso delle piscine termali Theia “Il bagno degli Etruschi” ha aperto al pubblico
il 10 agosto scorso. Le piscine in parte coperte e fruibili sia in estate sia in inverno, sono uno spazio ideale per giovani e famiglie, per chiunque voglia coniugare le cure tradizionali con il benessere dell’acqua termale. Sono alimentate dall’acqua della sorgente Sillene e hanno una temperatura media compresa fra i trentatré gradi e i trentasei gradi. Il nuovo centro termale comprende quattro piscine esterne e tre interne, un vero tuffo nel benessere.
Stili diversi / Different styles I vari spazi di cui dispongono le terme rispondono alle differenti proposte studiate per la clientela Chianciano has different spas designed to suit the tastes of all visitors
Identikit del buon vivere / Living wellness Le terme di Chianciano offrono cure e benessere per tutte le età: le cure termali classiche sono usufruite da una clientela più avanti negli anni, mentre il benessere e le nuove piscine termali Theia si rivolgono a un pubblico più giovane. Comfort e relax assicurati / Chianciano spa has cures and wellness for all ages: the traditional spa cures tend to be popular with older clients, while younger people flock to the new Theia spa pools and enjoy the wellness options. Comfort and relax assured.
Spas are complex activities which have gradually evolved over the years. The repositioning has seen greater emphasis being placed on wellness treatments using spa water. And that’s the secret of our success, we’ve added new wellness opportunities to our traditional cure therapies, with spas, sensory paths and newly inaugurated in August 2013 the Theia spa pools complex. The company that runs the Chianciano complex has exploited the waters to their full potential, it is one of the most complete in Italy; bottling the water, providing health services and offering wellness and fitness
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packages, as well as making beauty products. What curative properties do the waters of Chianciano have? Our parks have springs with waters that are excellent for the liver and the digestion in general; you can drink the waters at the Acqua Santa, then you can bathe and have mudpacks for your liver at the Sillene spa, which also does baths and mudpacks for rheumatism and therapeutic baths for circulatory problems. And then we also have a renowned centre for liver cures, one of Chianciano’s showpieces.
The Theia pools are a new structure which appeal to a broad clientele. What is the attraction? The Theia spa pool complex or “Etruscan Baths” opened last 10 August. A part is indoors and they can be used all year round. It’s the ideal place for young people and families, or for anyone really who wants to take advantage of traditional cures and the wellness from bathing in hot spring water. The pools are fed by the Sillene spring and have an average temperature of between 33°C and 36°C. Altogether there are four outdoor and three indoor pools, a real wellness opportunity.
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56 Un’offerta completata dal Salone sensoriale, un elegante stabilimento basato sui criteri della naturopatia. Quali percorsi possono seguire i vostri ospiti? Il Salone sensoriale, realizzato all’interno del parco termale dell’Acqua Santa, è una spa che coniuga i chakra con soluzioni architettoniche modernissime. Suggestivi percorsi sensoriali per riequilibrare il campo energetico umano attraverso l’armonizzazione dei cinque elementi – Acqua, Fuoco, Terra, Aria, Etere - che costituiscono l’uomo e il cosmo. L’ospite può seguire i percorsi in chiave rilassante, energizzante, depurativo e riequilibrante.
Quali, invece, i trattamenti estetici da voi proposti? Presso il Salone sensoriale, il Centro Benessere è stato studiato per coniugare le moderne tecnologie per la “remise en forme” e il rilassamento psico-fisico con l’estetica classica e le tecniche derivate dalla saggezza orientale, dalla naturopatia e medicina olistica. I prodotti a base di Acqua Santa a marchio Thermae spa sono dedicati al riequilibrio di viso, corpo e capelli. È possibile iniziare programmi specifici per il recupero dell’elasticità e tonicità cutanea e per un effetto anti-age grazie all’utilizzo di modernissimi macchinari risultato delle ultime ricerche di cosmesi. n
L’indirizzo del benessere / Useful information Le Terme di Chianciano sono in Via delle Rose 12 a Chianciano Terme (Siena) - Call center: 848 800 243 - info@termechianciano.it - www.termechianciano.it Chianciano spa is in Via delle Rose 12, Chianciano Terme (Siena) - Call center: +39 848 800 243 - info@termechianciano.it - www.termechianciano.it
Then there’s also your sensory complex, a cutting edge facility based on the criteria of naturopathy. What’s available for guests here? The sensory complex is part of the Acqua Santa spa park, and combines chakra with state-ofthe-art architecture. There are several sensory paths to rebalance your vital energies through the harmonisation of the five elements – Water, Fire, Earth, Air and Aether – that make up man and the cosmos. Guests can opt for a relaxing, energising, depurative or rebalancing path.
What about your beauty treatments? Our Beauty Centre in the sensory complex is a carefully-studied mix of modern technologies for a “remise en forme”, physical and psychological relaxation with traditional beauty treatments and techniques derived from oriental wisdom, naturopathy and holistic medicine. The products branded Thermae Spa are based on our Acqua Santa spa water and are dedicated to rebalancing face, body and hair. There are also specific programmes to improve skin elasticity and tone, as well as anti-age treatments with all the latest machinery from cosmetic research. n
Dentro alla pace Perfect peace Il raggiungimento dell’equilibrio interiore è uno degli obiettivi di questo spazio relax allestito nelle terme The right place to seek inner harmony: spa relax area
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MUSICA DA VIVERE Music to live
VIAGGIO AL CENTRO DELL’ARPA Nuovo album, antiche passioni. Ecco perché “Le mie corde”, ultima fatica di Cecilia Chailly per Sony Classics è un ritorno alla purezza dopo quattro album pop “È un ritorno all’essenzialità delle corde, del suono acustico, del linguaggio a due pentagrammi interpretati dagli estremi sonori dell’arpa, strumento che tanto ha ancora da svelare con le sue mille sfu-
mature”. A parlare è Cecilia Chailly che racconta questo viaggio all’insegna di un linguaggio quasi minimalista, che risponde all’esigenza di comporre e suonare la propria musica. “È un desiderio profondo che nasce dalla voglia di riflettere la contemporaneità, di esprimere qualcosa che non riguardi solo me, ma anche le persone che ho intorno; dal bisogno di rinnovare il repertorio arpistico, con una musica che esprima il “sentire” contemporaneo, suonata con uno strumento antico come l’arpa e tuttavia moderno, attuale e spesso commovente. La corda che vibra è una cosa che va in risonanza con il cuore, con quelle corde emotive che ciascuno ha dentro di sé e può riscoprire attraverso il suono”. Un percorso da cui nasce “Le mie corde”, una raccolta dei migliori brani della Chailly riscritti e interpretati con l’arpa acustica. Viaggio introspettivo complesso, nel quale l’artista ha cercato un modo trasversale di coniugare i diversi linguaggi, classico e pop; il tutto con delle semplici corde, dimenticando la voce, gli effetti elettronici e le elaborazioni del suono alle quali ci aveva abituati negli ultimi anni. Per chi è in cerca una colonna sonora alla propria vita.
JOURNEY TO THE CENTRE OF THE HARP
A new album for an old passion. In “My Strings” for Sony Classics Cecilia Chailly goes back to purity after four pop albums “This is a return to the essentiality of strings, of acoustics, of a language in two staves interpreted on the huge musical range of the harp, one of those instruments which still has so much to say thanks to all its nuances” claims Cecilia Chailly, as she illustrates the almost minimalist path she followed on her journey to fulfil the urge to compose and play her own music. “It’s a profound desire that springs from a need to reflect the contemporary world, to say something not just about myself, but also about the people around me; from a wish to add something new to the harp’s repertoire with music that embodies a contemporary feel, played on an instrument as ancient, yet as modern, as moving, as the harp. A vibrating string resonates in our hearts, striking emotional chords on a personal voyage of rediscovery through music”. This, then, is the background to “My Strings”, a collection of Chailly’s best pieces re-written and played on a traditional harp. A complex, introspective journey in which the artist has sought to bridge the gap between classical music and pop by strings alone; setting to one side the vocals, electronic sound effects and musical elaborations she had concentrated on over the last few years. A soundtrack for life.
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Tributo a Maria Callas La Callas è stata eletta da un recente sondaggio della rivista “Classic Voice” la migliore cantante verdiana di tutti i tempi e oggi, in occasione del 90° anniversario della sua nascita viene ripubblicato da Warner Classics in versione deluxe un imperdibile cofanetto che racchiude 2 cd e un dvd con le registrazioni di due recital del 1962 e del 1964 al Covent Garden, Royal Opera House di Londra. Solo poche performance live di Maria Callas sono state filmate. Per questa ragione il materiale contenuto in questo cofanetto è da considerarsi particolarmente prezioso. Per melomani multimediali.
A Tribute to Maria Callas In a recent survey carried out by the magazine “Classic Voice”, Maria Callas was voted the best interpreter of Verdi of all time. Now to celebrate the 90th anniversary of her birth, Warner Classics have reissued a deluxe boxed set containing 2 CDs and a DVD, with the recordings of two of the diva’s recitals in 1962 and 1964 at the Royal Opera House, Covent Garden in London. Very few video recordings exist of Maria Callas’ live performances, making this boxed set an authentic rarity. For multimedia melomaniacs.
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I MAESTRI DELL’AMARONE CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR È CUSTODE DI UNA PRESTIGIOSA TRADIZIONE, PORTATA AVANTI CON PASSIONE E COMPETENZA DAI SUOI SOCI VITICOLTORI THE FIRST AMARONE THE VALPOLICELLA NEGRAR WINERY IS HOME TO A PRESTIGIOUS TRADITION, RIGOROUSLY UPHELD BY THEIR SKILLED WINEGROWERS
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partire dall’anno della sua fondazione, nel 1933, la storia di Cantina Valpolicella Negrar è legata alle origini dell’Amarone, il vino simbolo della Valpolicella. Oggi la tradizione viene portata avanti con passione e competenza, attraverso il lavoro quotidiano nei vigneti, il sapere condiviso tra i 230 soci
From the year it was founded in 1933, the history of the Valpolicella Negrar winery went handin-hand with the history of that symbol of all Valpolicella wines, Amarone. Today the tradition
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Prodotto di punta / Top wine Vigneti di Jago è il più importante Amarone di Cantina Valpolicella Negrar Vigneti di Jago is the Cantina Valpolicella Negrar’s leading Amarone
servizio/story MARISA VANTI
viticoltori e i tecnici, la ricerca e l’innovazione costante, che permettono di riscoprire valori territoriali inconfondibili, esprimendoli con uno stile moderno. Nel 1989 Cantina Valpolicella Negrar inizia un innovativo Progetto Qualità, attraverso l’individuazione di alcune aree particolar-
is still going strong, solidly anchored on the twin pillars of the passion and know-how of the 230 winegrowers and experts who toil daily in the vineyards, and ongoing research and inno-
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vation to make sure that the wines keep pace with modern tastes, while remaining solidly rooted in their territorial origins. In 1989 the Valpolicella Negrar winery launched a project
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mente vocate della Valpolicella, dalle quali si sarebbero potute ottenere uve di straordinaria qualità. La loro accurata selezione ha portato alla nascita di importanti cru e di una linea dedicata a marchio Domìni Veneti. La frazione di Jago, sulla collina di Negrar, è da sempre considerata tra le zone di eccellenza per la viticoltura nella Valpolicella Classica. Il paesaggio è quello tipico della Valpolicella, con terrazzamenti a secco, in
questo caso esposti a sud est, ad un’altitudine di circa 250 metri s.l.m. Il risultato di questa microarea sono uve Corvina, Corvinone e Rondinella destinate alla produzione del più importante Amarone di Cantina Valpolicella Negrar, Vigneti di Jago. Un vino unico, che si distingue per la struttura armonica, la nitidezza dei profumi e il calibrato equilibrio di alcool e appassimento delle uve. n
Qualità superiore Top line “Domini Veneti” identifica la selezione dei migliori cru The “Domini Veneti” label marks out the winery’s selection of their best cru
Vademecum La Cantina Valpolicella Negrar si trova a Negrar (Verona) in via Cà Salgari, 2. Tel. +39 045 6014300; www.cantinanegrar.it Cantina Valpolicella Negrar is in Negrar (Verona) in Via Cà Salgari, 2. Tel. +39 045 6014300; www.cantinanegrar.it
to pick out the very best sites for the grapes that go into Valpolicella, sites that could yield a harvest of unrivalled quality. And it is carefully selected grapes from these vineyards that make the fine wines of their Domìni Veneti label. The Jago area on the Negrar hill has always been one of the choicest areas in the Valpolicella Classica production zone.
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The landscape is typical of the Valpolicella area, with drystone walls forming terraces up the hills, rising here to 250 m above sea level with a south-east exposure. These are the vineyards that yield the Corvina, Corvinone and Rondinella grapes that make the Valpolicella Negrar winery’s most-prized Amarone, Vigneti di Jago. A unique, harmoniously-structured wine with
a full-scented bouquet and an excellent balance between alcohol content and the appassito (dried) grapes. n
Cantina storica Landmark winery La prima bottiglia di Amarone, vendemmia 1939, fu prodotta da Cantina Valpolicella Negrar The first bottle of Amarone from the 1939 harvest was produced by the Cantina Valpolicella Negrar
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AL RISTORANTE TERESA DOVE IL MARE È DI CASA NEI PIATTI DI TINA COSENZA, CHEF DI QUESTO LOCALE GOURMET SITUATO A GENOVA PEGLI, È IL PESCE A PARLARE. UN MIX DI SAPORI E TRADIZIONI NEL QUALE C’È SPAZIO ANCHE PER IL CAPPON MAGRO, UNA DELLE RICETTE PIÙ ANTICHE DELLA CUCINA LIGURE RISTORANTE TERESA SEAFOOD GALORE IN THIS GOURMET RESTAURANT IN GENOA PEGLI FISH REIGNS SUPREME IN CHEF TINA COSENZA’S DISHES. A RICH ARRAY OF MEDITERRANEAN BOUNTY WHICH INCLUDES THE FAMOUS CAPPON MAGRO, ONE OF LIGURIA’S OLDEST FISH DISHES servizio/story - foto/photos PAOLO ANGELINI E ELISA BRACCIA
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asciando l’aeroporto di Genova, si passa lungo la diga foranea, una nave sfila imponente e prende il largo. Le palazzine liberty, circondate da macchia mediterranea, fanno intuire un passato balneare ed elegante. Pegli, più nota come crocevia portuale, nasconde bellezze insospettabili, come Villa Pallavicini ed il suo giardino romantico. Quella che un tempo era una trattoria, oggi è un locale accogliente quanto sorprendente. Al Ristorante Teresa la gestione è quasi tutta al femminile ed il filo conduttore si chiama qualità. La carta non nasconde le origini ed il legame al territorio, ma l’interpretazione è di Tina Cosenza, chef e anima creativa insieme
alla cognata Cinzia, con Mariella e Tonino in sala. Le porte battenti della cucina delimitano un gineceo gastronomico, dove prendono vita piatti dalla memoria antica come il Cappon magro, che esprime tutti i profumi ed i sapori della Liguria. La piccola flotta di pescatori locali garantisce un pescato quotidiano, anche se è il mare a decidere pezzature e quantità. Le ombrine o le orate di questa stagione sono appena sufficienti ad una porzione, ma il loro sapore è indimenticabile, come i San Pietro e le Gallinelle della zuppa. Un mix essenziale quanto evocativo di tutto il Mediterraneo che si può immaginare. n
Ricetta antica Traditional recipes Il Cappon magro, piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure Cappon magro, the traditional Ligurian fish and vegetable dish
Cucina al femminile / A Woman’s Touch Il Ristorante Teresa è in Piazza Lido, 5-6r a Genova Pegli - Tel +39 010 697 3774 - info@ristoranteteresa.com - www.ristoranteteresa.com Ristorante Teresa is in Piazza Lido, 5-6r, Genoa Pegli - Tel +39 010 697 3774 - info@ristoranteteresa.com - www.ristoranteteresa.com
Exiting Genoa airport and wending your way along the seawall that protects the harbour, you will probably be flanked by an imposing ship sailing away on its next voyage. The Liberty-style villas, surrounded by Mediterranean maquis, hint at a glorious past as a smart seaside resort. Pegli, now better-known as the heart of Genoa’s port, is home to some unexpected treasures, such as Villa Pallavicini and its romantic gardens. Over the years what was once a humble trattoria has grown to become a fully-fledged fine dining destination. This is a restaurant run mainly by women, and the accent is definitely on quality. The menu reflects and respects its origins and emphasises local produce and traditions,
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but behind the swing doors of the kitchen chef Tina Cosenza weaves her creative magic with her sister-in-law Cinzia, while Mariella and Tonino hold the fort in the dining room. The result is a series of dishes in line with Liguria’s proud culinary heritage, like the famous Cappon magro, redolent with the savoury delights of the sea and succulent local vegetables. The fish is freshly caught by the tiny local fishing fleet and it is the sea which decides the ingredients of the day. The Shi Drum and Sea Bream in this season are barely large enough for a single portion, but their flavour is absolutely unforgettable, as are the John Dory and Tub Gurnards in the fish soup. An essentially evocative mix of all the Mediterranean has to offer. n
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CASTELLO MONTE VIBIANO VECCHIO, LA QUALITÀ DAL CUORE DELL’UMBRIA OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E UN VINO ROSSO DA VERI INTENDITORI: QUESTI I CAVALLI DI BATTAGLIA DELL’AZIENDA CONDOTTA DALLA FAMIGLIA FASOLA BOLOGNA SULLE COLLINE TRA PERUGIA E MARSCIANO. UNA REALTÀ CONOSCIUTA E APPREZZATA ANCHE DA ALESSANDRO MAVER, GIOVANE CHEF DI GRIDO CASTELLO MONTE VIBIANO VECCHIO, QUALITY FROM UMBRIA’S HEART EXTRA VIRGIN OLIVE OIL AND RED WINE FOR GOURMETS: THESE ARE THE STRONG ARGUMENTS OF THE FASOLA BOLOGNA FAMILY, OWNERS OF THE STATE-OF-THE-ART FARM LOCATED ON THE HILLS BETWEEN PERUGIA AND MARSCIANO. ALESSANDRO MAVER - A YOUNG AND EMERGING CHEF KNOWS ABOUT IT DECEMBER-JANUARY 2013/2014 NUMBER 111
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Mix d’autore / The top blend “L’Andrea” è il risultato della sapiente combinazione tra uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sagrantino L’Andrea is the result of a well balanced blend of Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah and Sagrantino grapes
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ettembre e ottobre sono stati i mesi della vendemmia, novembre quello dell’oliva; è in queste poche settimane che si raccolgono i frutti di un intero anno di lavoro. In particolare per il vino inizia la vita in cantina, fra una botte in acciaio e una barrique, in attesa dell’imbottigliamento, con una cura quasi maniacale per creare il miglior nettare di bacco possibile.
Tutto avviene in un ambiente incontaminato nelle verdi colline dell’Umbria e più precisamente al Castello di Monte Vibiano Vecchio, fra Perugia e Marsciano, nelle terre che furono dell’imperatore Gaio Vibio Treboniano Gallo e che ancora portano i segni di quella storia: alcuni vigneti sono infatti circondati da mura romane, e lo stesso Castello di Monte Vibiano Vecchio, dimora della famiglia
Residenza di charme / Stylish residence In apertura: il Castello di Monte Vibiano Vecchio è dimora della famiglia Fasola Bologna che da generazioni produce olio e vino Previous page: the Fasola Bologna family resides in the Monte Vibiano castle and produces extra virgin olive oil and wines for generations
September and October are the months of the grape harvest, while November it is the olives’ turn; it is during these few weeks that the fruits of a year’s work are picked and the wine begins his life in the cellar, between steel barrels and barriques, waiting for been bottled with a very
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accurate care aimed at creating the best nectar of Bacchus possible. All this happens in the unspoiled environment of Umbria green hills and more precisely at Monte Vibiano Vecchio Castle, between Perugia and Marsciano, in the lands of the emperor Gaius Vibius Trebonianus Gal-
lus which still attest evidence of that story. Some vineyards are surrounded by Roman walls and the Monte Vibiano Vecchio Castle, traditional home of the Fasola Bologna’s family which has been producing olive oil and wine for three generations, dates back to
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65 Fasola Bologna che da generazioni produce olio e vino, risale al primo secolo a.C. Oggi l’azienda si estende su 500 ettari, e già nel 1926 arrivarono i primi riconoscimenti internazionali per l’olio extravergine e pochi anni dopo per il vino rosso. Nel 1998 Lorenzo Fasola Bologna decise di riprendere la tradizione di famiglia, portata avanti per decenni dal padre Andrea, con l’obiettivo di creare un prodotto che avesse le potenzialità per distinguersi nel panorama degli ottimi vini italiani. Grazie al contributo di esperti come Attilio Pagli, la cantina ha iniziato la produzione di un ottimo vino, risultato della sapiente combinazione tra uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sagrantino: “L’Andrea”, un vino che ha ottenuto vari premi, fra i quali anche i 3 bicchieri della guida “Vini d’Italia 2013” con l’annata 2008.
the first century BC. Today the company covers 500 hectares of land and the first international awards for extra virgin olive oil were attained in 1926, followed by the praises for red wine a few years later. In 1998 Lorenzo Fasola Bologna decided to resume the family tradition carried out by his father Andrea Fasola for decades, with the aim of creating a product able to stand out in the scene of Italian wines. Along with the contribution of experts and winemakers like Attilio Pagli, the Monte Vibiano Winery started the production of an excellent wine, as a result of skillful combination of Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah and Sagrantino: the “Andrea”, a wine that has won numerous awards including the prestigious 3 glasses of the Gam-
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“Ogni grappolo d’uva ed ogni oliva sono il prodotto dell’ambiente circostante – afferma Lorenzo Fasola Bologna – non possiamo pensare di fare un prodotto di alta qualità senza preservare quello che ci circonda: aria, acqua e terra”. Proprio per questo l’11 ottobre 2008, con il progetto 360° Green Revolution, l’azienda è diventata la prima realtà agricola in Italia a raggiungere lo stato di zero emissioni di gas serra, una condizione che permette all’olio e al vino di avere delle caratteristiche uniche. È rimasto piacevolmente colpito della qualità dei prodotti, e per questo ha iniziato a portarli nella sua cucina, anche il giovane chef Alessandro Maver, nato a Bergamo nel 1981 e ormai da 6 anni lo chef patron dell’Agriturismo Gattogiallo a Montegabbione, nel cuore dell’Umbria; un paradiso ideale per
bero Rosso guide” Wines of Italy 2013” for the 2008 vintage. “Every bunch of grapes and every single olive are product of the surrounding environment - says Lorenzo Fasola Bologna - we cannot think about making a high quality product without preserving what surrounds us: air, water and soil.” For this reason on 11th October 2008 the Castello Monte Vibiano with the project 360 Green Revolution became the first farm in Italy, and one of the first in the world to reach the state of 0 greenhouse gas emissions, so that the extra virgin olive oil and the wine develop unique characteristics. Also young chef Alessandro Maver has been pleasantly surprised about the quality of these products and has started introducing them in his kitchen. Born in Bergamo in 1981 he has been
working as the chef patron of the Gattogiallo for 6 years, a lovely agritourism in Montegabbione, an ideal paradise in the heart of Umbria to escape the stress of the city and enjoy the quality of life. Alessandro has collected many experiences at numerous renowned restaurants between Bergamo and Umbria, obtaining excellent ratings by the most important culinary guides: a good quality certificate. For the past three years he has been dedicating to Gattogiallo, where he created a small semiwild pig farm with whom he produces prosciutto, capocollo, sausages to be consumed in his restaurant and, together with his father, he grows a vegetable garden with strictly seasonal products in order to develop organic, healthy cuisine, deeply rooted in the community.
Super-premiato Widely acclaimed “L’Andrea” ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra i quali anche i 3 bicchieri della guida Vini d’Italia 2013 con l’annata 2008 L’Andrea has won several prices for excellence, among them the “Three Glasses” of Gambero Rosso’s Italian Fine Wines edition 2013 for its great vintage 2008
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66 Stregato dalla qualità Aiming for quality Anche il giovane chef Alessandro Maver, patron dell’Agriturismo Gattogiallo di Montegabbione è rimasto piacevolmente colpito dalla qualità dei prodotti firmati Castello di Monte Vibiano Vecchio, e per questo ha iniziato a portarli nella sua cucina The young Chef Alessandro Maver, owner of the charming Agriturismo Gattogiallo in Montegabbione confirms the quality of the products from Monte Vibiano and has started to use them on a regular basis in his own kitchen
sfuggire allo stress cittadino e assaporare la qualità della vita. Tante le esperienze di Alessandro in ristoranti rinomati fra Bergamo e l’Umbria, con una costante: è riuscito sempre ad innalzare le quotazioni dei locali dove ha lavorato, con ottimi giudizi nelle guide gastronomiche. Dunque, un bel certificato di qualità. Da 3 anni Alessandro si dedica esclusivamente al Gattogiallo, dove ha creato un piccolo allevamento di maiali allo stato semibrado con cui produce prosciutti, capocolli, salsicce esclu-
sivamente per il suo ristorante ed insieme a suo padre coltiva un orto con prodotti rigorosamente stagionali; il tutto per dare luce ad una cucina biologica, salutare e profondamente radicata nel territorio. Due eccellenze che si sono incontrate e che hanno dato vita ad un menù umbro per Air Dolomiti servito durante il periodo di Natale e Capodanno. Castello Monte Vibiano e Alessandro Maver vi aspettano in Umbria, rispettivamente a Mercatello di Marsciano e a Montegabbione. n
Sapido e profumato / Great body and nose Anche l’olio extravergine d’oliva è tra le specialità del Castello di Monte Vibiano Vecchio / The extra virgin olive oil is another part of the unique specialities of Castello Monte Vibiano Vecchio
Two excellences that have met and created an Umbrian Menu for Air Dolomiti to be served at Christmas and during the upcoming New Year holidays, Castello Monte Vibiano Vecchio and Alessandro Maver are waiting for you in Umbria, respectively in Mercatello di Marsciano e in Montegabbione. n
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A TAVOLA Food & wine
STREET FOOD ALL’ITALIANA CLARA E GIGI PADOVANI SONO GLI AUTORI DI UN “GUSTOSO” VOLUME SUI “CIBI DI STRADA DA LECCARSI LE DITA”. UN VIAGGIO LUNGO TUTTO LO STIVALE ALLA SCOPERTA DI PRELIBATEZZE CHE UN TEMPO ERANO DESTINATE AI PALATI DEL POPOLO E DEI VIANDANTI, MA CHE OGGI SONO APPREZZATE DA GOURMET E TURISTI. TRADIZIONI ANTICHISSIME E GOLOSE AL TEMPO STESSO ITALIAN STREET FOOD CLARA AND GIGI PADOVANI ARE THE AUTHORS OF THIS VERY “TASTY” BOOK ON THE BEST IN ITALIAN STREET FOOD TRADITIONS. A FASCINATING JOURNEY FROM ONE END OF ITALY TO THE OTHER EXPLORING GASTRONOMIC DELIGHTS, ONCE THE PRESERVE OF WAYFARERS AND THE POOR, BUT NOW SOUGHT AFTER BY GOURMETS AND DISCERNING TOURISTS. A DELICIOUS BITE OF HISTORY servizio/story CAMILLO MAMMARELLA foto/photo courtesy GIGI PADOVANI
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Mania collettiva Tremendously trendy Sopra da sinistra: in tutta Italia non mancano le suggestioni golose, dall’Alto Adige alle Isole Qui Roma, il filettaro, imperdibile sosta nel centro della Capitale The whole of Italy from the Alps to the islands is a treasure of gastronomic delights Rome calling, il Filettaro in the centre of Rome, not to be missed
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cchi puntati (e palati allertati) sullo “Street food”, letteralmente “cibo di strada”, uno dei fenomeni sociali e culinari più attuali e golosi. All’argomento sono stati dedicati in Italia festival e rassegne, incontri e presentazioni, ma ora esiste anche la “bibbia” dello “Street food”. I suoi autori, Clara e Gigi Padovani sono andati oltre il classico libro di ricette e ricerca di tradizioni antichissime ed hanno raccontato storie e protagonisti di un mondo ricco d’umanità e familiarità che riconcilia verso la
riscoperta di una maggior qualità della vita, a contatto con il gusto di cose tanto semplici quanto affascinanti. Le ricche pagine del libro accomunano i volti sconosciuti degli uomini e delle donne che quotidianamente “fanno” il cibo di strada mentre spiegano e mostrano gli ingredienti utilizzati e le tecniche di realizzazione e cottura, alternati alle opinioni di alcuni grandi testimonial, nomi conosciuti della ristorazione e dell’alta cucina all’italiana come, ad esempio, Gualtiero Marchesi.
Autori golosi / Foodie authors Sotto: Gigi e Clara Padovani / Gigi and Clara Padovani
The culinary delights of street food is a tremendously trendy theme right at the moment. Italy has dedicated countless events, exhibitions, festivals and conferences to the subject, but now Clara and Gigi Padovani have come up with a definitive guide
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on the subject. The two have gone well beyond the tried and trusted formula of a mere collection of recipes, and have gathered together a beguiling number of stories and descriptions of people which sketch an intimate picture of Italian humanity at street level. An invitation to rediscover the joys and warmth of those simple things which contribute so much to the quality of life. The lavishly illustrated book alternates the anonymous faces of the men and women who produce street food on a daily basis, as they explain the ingredients and techniques they use, with
the opinions of some of the great and good of Italy’s haute cuisine, chefs with the international resonance of a Gualtiero Marchesi just to name one example. Authors Clara and Gigi Padovani are well-known for their food writing. The couple from Alba (of truffle fame) near Cuneo in northern Italy were childhood sweethearts and have been together since their high school days. He is a journalist and she used to teach maths, before their shared passion for all things foodie turned them into the successful authors of dozens of books, many of them tran-
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Gli attori principali del volume di Clara e Gigi (per inciso, i due autori - giornalista lui ed ex docente di matematica lei, con la passione per la storia della gastronomia - vengono definiti la “coppia fondente del food writing italiano”, sono nativi di Alba, in provincia di Cuneo, insieme dai tempi del liceo e autori di decine di libri molti dei quali tradotti anche all’estero). Insieme a loro decine di food maker italiani: persone che ogni giorno friggono, impastano ed arrostiscono per i loro clienti, lontano dai riflettori dei media e dai tavoli dei ristoranti. Un lavoro da “eroi del quotidiano”, sia per le location delle loro performance sia per la passione con cui portano avanti la tradizione di un mestiere duro e faticoso, spesso tramandato da generazioni. Clara e Gigi Padovani sono firme conosciute del giornalismo grazie anche alle loro colla-
slated and published abroad. Clara and Gigi introduce us to dozens of Italian food makers: people who endlessly knead, fry and roast day after day for their customers, far from the madding world of the media or suave restaurant tables. A job for everyday heroes and heroines, often brilliantly done in less-than-ideal conditions with a passion that frequently sees a hard, tiring profession passed down from mother and father to sons and daughters over several generations. One of the reasons Clara and Gigi Padovani are well-known in the media world
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borazioni con importanti testate. Per restare nell’ambiente on the road i lettori di uno dei quotidiani free press più diffusi in alcune città italiane, “Leggo”, li hanno iniziati ad apprezzare per i loro articoli dettagliati e gustosi, infarciti di innumerevoli citazioni di cultura enogastronomica e non solo, nonché riferimenti preziosi anche per turisti “mordi e fuggi” su tutto il territorio nazionale. Ma torniamo al libro ed a quanto ci dice Gigi: “mi piace sottolineare che tra tutti i piatti del ‘cibo di strada’ citati nel nostro testo, in molti si ritrova il legame di alcuni ingredienti con il territorio, soprattutto per formaggi e carni presenti in hamburger (come ad esempio quelli fatti dal Coalvi con la carne di razza bovina Piemontese). Carne che è il punto di riferimento di molte preparazioni del cosiddetto quinto quarto, per un tipo di
Sapori democratici Democratic delights Sopra da sinistra: Le Marche una vera miniera di fritti La porchetta, un classico della cucina dell’Italia centrale The Marche region fries up a storm Porchetta, a classic from central Italy
is partly thanks to their frequent contributions to leading newspapers and magazines. Keeping to an on-the-road theme, the readers of one of Italy’s most popular free newspapers (Leggo) have learnt to appreciate their column with its detailed articles on food and wine, stuffed with cultural references and handy tips for travellers passing through, which cover the whole of Italy.
Quinto quarto The fifth fourth Le interiora, un ingrediente insostituibile di molti cibi di strada Offal, an important ingredient in a lot of Italian street food
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Irresistibili / Irresistable Sopra: farcite, pastellate e fritte. Ad Ascoli le fanno così Il cannolo non è solo un dolce, ma può diventare un pasto gustoso Oliva con sorpresa A cannolo can be a delicious meal by itself
alimentazione che è l’antitesi del fast food e del mangiare globalizzato. Qualche numero? Basti pensare che in Italia mangiano street food 35 milioni di persone, che nel mondo diventano addirittura 2 miliardi e mezzo”. In più, aggiunge Gigi – e in tempi di crisi non è poco – questo tipo di cibi permette ad una gran massa di persone di alimentarsi a
basso costo. Altra opportunità: visti i costi di gestione spesso proibitivi per l’apertura di un locale “fisso”, si stanno diffondendo specie tra i giovani degli avveniristici Street Food Mobile (furgoncini, camper o i mitici “tre ruote”). Una bella ricetta anti-disoccupazione, non vi pare? n
Per bibliofili golosi / Foodie bible Se siete gourmet curiosi, “Street Food all’italiana - Il cibo di strada da leccarsi le dita”, non può mancare nella vostra biblioteca. Un viaggio di 192 pagine (Giunti Editore) ricche di colori e volti che possono essere “materializzati” anche grazie ad immagini, video ed interviste sul sito www.streetfooditalia.it / An absolute must for enquiring gourmets, “Italian Street Food”. 192 colourful pages published by Giunti Editore full of faces which come alive in pictures, videos and interviews following the link to www.streetfooditalia.it
But to get back to the book, Gigi explains “I’d like to underline that a lot of the street food we describe has close links with local traditions and produce, especially as far as the cheeses and the meat in the hamburgers go (one example is Coalvi’s hamburgers made from local Piedmontese beef). Much of the meat that goes into street food is from the so-called “fifth fourth”, the cuts left over when an animal
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has been quartered, cooked in recipes that are the antithesis of fast food and any concept of globalised diet. Just to crunch some numbers. 35 million people in Italy and 2½ billion worldwide eat street food. What’s more, and in view of the crisis it’s hardly a secondary consideration, street food feeds a huge mass of people cheaply. And it can also be an opportunity. Given the often astronomic costs of opening a re-
staurant or trattoria, some ambitious young chefs are opting for mobile Street Food solutions as an outlet for their talents, with campers, vans or even the tiny traditional three-wheeled Italian “Ape”. A great recipe for beating unemployment, wouldn’t you say?”. n
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GERARDO CESARI, VINI CON AMORE PRODOTTI CON AUTENTICA PASSIONE: È QUESTA L’ESSENZA DEI ROSSI E DEI BIANCHI OTTENUTI NELLE CANTINE DELLA FAMOSA CASA VITIVINICOLA VERONESE. CHE NON A CASO OGGI SUPPORTA LE PIÙ IMPORTANTI INIZIATIVE DEL PIU’ FAMOSO CLUB DI INNAMORATI GERARDO CESARI, WINES AND LOVE. IT’S THE PASSION THAT MAKES THE DIFFERENCE, AND GERARDO CESARI’S VERONA REDS AND WHITES OOZE PASSION. WHICH IS PROBABLY WHY THESE WINEMAKERS ARE BACKING ONE OF THE WORLD’S MOST FAMOUS CLUBS FOR SWEETHEARTS servizio/story ROSARIA ADDIS
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ondata nel 1936, la Gerardo Cesari è sinonimo di vini veronesi nel mondo. Già negli anni Settanta, infatti, l’Amarone Cesari è fra i primi Valpolicella ad arrivare nei cinque continenti ed oggi l’azienda prosegue la propria evoluzione senza dimenticare la propria storia. È nella cantina di Cavaion Veronese, che nascono i grandi vini Gerardo Cesari, prodotti con autentica passione. Vini che conquistano anche la critica
Founded in 1936, Gerardo Cesari has become synonymous with Verona wines the world over. Back in the seventies Amarone Cesari was one of the first Valpolicellas to conquer all five continents, and today the winery is still forging ahead, secure in its heritage.
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internazionale, come ad esempio l’Amarone Bosan 2005 premiato di recente con il titolo di “Bester Amarone des Jahres 2013” assegnato da MundusVini 2013, il più importante concorso enologico tedesco di calibro internazionale. Verona, la città degli innamorati, è dunque è il simbolo del legame della cantina Gerardo Cesari con il proprio territorio. E per promuovere la cultura veronese la cantina ha deciso di sostenere
Gerardo Cesari’s great wines come from their cave at Cavaion Veronese, the products of an authentic passion for wine-making. And they emerge to the sound of applause from international critics, like the Gerardo Cesari Amarone Bosan 2005, which recently
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snapped up the title of “Bester Amarone des Jahres 2013” at MundusVini 2013, Germany’s most prestigious international wine award. Verona of Romeo and Juliet fame is traditionally a city for lovers, and it is the symbol
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il Club di Giulietta, associazione che risponde alle migliaia di lettere a Giulietta che arrivano da tutto il mondo. Proprio da queste due “storie d’amore” è nata un’importante collaborazione. I vini Gerardo Cesari sono infatti “i vini del club di Giulietta” e supportano le più importanti iniziative dell’associazione quali il premio letterario internazionale “Scrivere per
Amore” e il premio “Cara Giulietta”, riservato alla missiva più romantica. E la cantina è divenuta anche “ufficio postale” in cui i visitatori possono imbucare, nella cassetta dedicata, le proprie lettere a Giulietta. Da oggi anche gli amanti del buon vino firmato Gerardo Cesari possono così contribuire ad una delle tradizioni più romantiche della città di Verona. n
Vademecum Le cantine Gerardo Cesari vi aspettano a Cavaion Veronese (Verona, Loc. Sorsei 3, tel. +39 045 6260928) Visit the Gerardo Cesari winery at Cavaion Veronese (Verona, Loc. Sorsei 3, tel. +39 045 6260928)
of Gerardo Cesari’s deep-rooted attachment to its native soil. To promote local culture in Verona Gerardo Cesare has decided to support The Juliet Club, the association that answers the thousands of letters written to Juliet that arrive from all over the world. Two different love stories entwined in an important partnership. Gerardo Cesari wines are now the official “Wines of the Juliet Club” and sponsor the association’s main events, such as their international literary award “Write for Love”
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and the “Dear Juliet” award for the most romantic letter. At the winery itself there is also a special letterbox where visitors can post their letters to Juliet. So wine lovers enjoying a superb bottle from Gerardo Cesari now have the added satisfaction of knowing they are part of one of Verona’s most romantic traditions. n
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CANTINA A BORDO Cellar on board DAI PENDII DEL TRIVENETO, PASSANDO SULLE DOLCI COLLINE TOSCANE, ATTRAVERSO IL TACCO PUGLIESE FINO ALL’ASSOLATA TERRA SICILIANA: QUESTO ED ALTRI AFFASCINANTI SCENARI OSPITANO ALCUNE DELLE TENUTE PIÙ SUGGESTIVE CHE ABBIAMO SELEZIONATO PER VOI. LASCIATEVI EMOZIONARE DA QUESTI VINI, DALLA LORO STORIA, DAL LORO SAPORE E DALLA TRADIZIONE DELLA TERRA CHE RAPPRESENTANO, CHIEDENDO ALLE NOSTRE ASSISTENTI DI VOLO I VINI IN ROTAZIONE FROM THE MOUNTAIN SLOPES IN THE TRIVENETO TO THE SWEET TUSCAN HILLS, BY WAY OF THE HEEL OF ITALY IN PUGLIA AND AS FAR AS SUNNY SICILY: THIS AND OTHER FASCINATING SCENARIOS ARE HOME TO SOME OF THE MOST EVOCATIVE ESTATES WE HAVE SELECTED FOR YOU. BE ENTICED BY THESE WINES, THEIR HISTORY, THEIR TASTE AND THE TRADITIONS OF THE LANDS THEY REPRESENT. ASK OUR FLIGHT ASSISTANTS ABOUT THE WINES IN ROTATION
GLI SPUMANTI / SPARKLING WINES
BRUT NATURE ANTINORI Pinot Nero, Chardonnay 12,5% vol., 4 - 8° C Spumante Metodo classico dal colore oro chiaro e brillante, con sentori di crosta di pane. La fermentazione alcolica avviene in parte in serbatoi di acciaio inox, in parte nelle bottiglie, mentre l’affinamento avviene in bottiglia per un periodo di 18 mesi. Ottimo se accompagnato a taglieri misti o salumi affumicati. A light golden yellow sparkling wine. It presents notes of bread crusts on the nose and palate. Alcoholic fermentation takes place partly in stainless steel vats, partly in the bottle. This wine ages in the bottle for approximately 18 months. A perfect accompaniment with cold cuts and smoked meats.
Spazio
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TRIDENTUM TRENTO DOC CESARINI SFORZA Chardonnay, Pinot Nero 12,5% vol., 8 - 10° C Prodotto dalle più pregiate uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti dalla zona classica Trento DOC., riflette con la sua eleganza le caratteristiche uniche del suo territorio d’origine e costituisce l’espressione ideale della più alta tradizione spumantistica. Spumante dal bouquet elegante e dai sapori preziosi e pieni, perfettamente in grado di sostenere con grande piacevolezza tutto il pasto. Produced with the best Chardonnay and Pinot Nero grapes from Trento DOC. The unique characteristics of the terroir are reflected in this elegant wine, giving the perfect expression of the best sparkling wine-making tradition. It presents an elegant bouquet and it’s full and rich in the mouth. This wine is perfect with any dish.
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Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.
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Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.
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PROSECCO DOCG MILLESIMATO VILLA SANDI Glera 11% vol., 6 -8° C Spumante dal colore giallo paglierino scarico, perlage fine e resistente. In bocca risulta intensamente fruttato con evidenti note di mela matura. Piacevole ed elegante la nota floreale che ricorda i fiori di acacia. Fresco e asciutto, con finale piacevolmente fruttato ed aromatico. Eccellente aperitivo, adatto a tutte le occasioni. This sparkling wine presents a very pale straw yellow and a persistent perlage. Intensely fruity aroma with clear hints of ripe apple. Pleasant and elegant flowery sensation reminiscent of acacia flowers. Fresh, slightly, sweetish and soft to the palate, with a fruity and harmonious finish. A perfect aperitif, suitable for all occasions.
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I VINI ROSSI / RED WINES
TORCICODA TORMARESCA Primitivo 14% vol., 18 – 20° C Questo vino è stato realizzato con uve provenienti da vigneti di Primitivo in Puglia. Vino dal colore rosso rubino intenso e dal profumo fruttato di ciliegia, fragola e liquirizia, che si uniscono a quelli di tostatura e spezie. In bocca è pieno e ricco, di buon corpo, con un tannino vivo e piacevole. Ottimo se accompagnato da pasta con sughi robusti e carni arrosto. This wine is produced with a selection coming from old vineyards of Primitivo, Apulia. Intense ruby red color, fruity hints of cherry, strawberry and liquorice blend with the toasted notes as well as those of spices. In the mouth it is full and rich, with a good body, a lively and pleasant tannin. Perfect with roast meat and pasta dishes with rich sauces.
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CHIANTI CLASSICO DOCG VÈSCINE Sangiovese, Canaiolo, Colorino 13,5% vol., 16 – 18° C Vino dal colore rosso rubino intenso, dal profumo ampio e vellutato, con sentori di violetta, lampone e lievi sfumature speziate. In bocca risulta strutturato, di grande equilibrio e morbidezza, con ampio e lungo finale. Accompagna in modo superbo piatti di carne rosse alla brace o in umido e le portate di selvaggina. This wine presents an intense ruby red color. It is full and velvety on the palate, with violet, raspberry and light spicy notes. It is wellstructured, well-balanced, full and lingering in the mouth. Great with braised red meats, stewed meat and game.
The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orangered (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.
PIEMONTE
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PUGLIA
Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.
BARBERA D’ALBA DOC PIO CESARE Barbera 13% vol., 16 – 18° C Le uve Barbera provenienti dalla zona del Barolo, conferiscono a questo vino un colore rosso granato, denso e compatto. L’aroma è etereo e fruttato, con delicate note speziate e di vaniglia, un gusto ricco, avvolgente e persistente, con tannini maturi e sentori fruttati. Perfetto se accompagnato da carni rosse, formaggi e salumi. The Barbera grapes from the Barolo area, give this wine a garnet, dense and compact red color. The aroma is ethereal and fruity, with delicate notes of spice and vanilla, rich taste, enveloping and lingering, with ripe tannins. Perfect with red meat, cheese and cold cuts.
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I VINI BIANCHI / WHITE WINES
LEDA ALTO ADIGE DOC ANERI Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Müller Thurgau 13,5%, 10 – 11° C Una cuvee nata dal connubio di quattro vitigni bianchi, che eredita la freschezza del Pinot Bianco, la morbida pienezza dello Chardonnay e la corposità fruttata del Sauvignon e del Müller Thurgau. Maturato in vigneti selezionati di Cornaiano, questo vino esprime l’armonia, la freschezza e la rotondità del territorio. Un vino adatto a tutte le occasioni. A cuvee that originates from the mixing of four white vines and takes the best of each: freshness from Pinot Bianco, gentle completeness from Chardonnay and the fruity body from Sauvignon and Müller Thurgau. Once ripened in Cornaiano selected vineyards, this wine truly reflects these territories harmony, freshness and abundance. A perfect accompaniment to any dish.
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SCABREZZA ANTINORI Pinot Bianco, Pinot Grigio 12% vol., 4 – 8° C La raccolta è avvenuta a mano e i grappoli sono stati sottoposti ad una delicata pigiatura. Al naso spicca un’aromaticità generosa, dominata dal sentore di fiori bianchi. Al palato si avvertono sentori di frutta a polpa bianca, ben sostenuta dalla buona acidità. Mineralità e persistenza chiudono la degustazione. Ottimo se accompagnato da primi piatti di pesce, pasta fresca ripiena e galletto alla piastra. Picking was done by hand and the grapes were pressed with the greatest delicacy possible. A nose of generous aromas dominated by white flower notes. The fruity notes particularly those of white fruits are present on the palate. Minerality and persistence close the tasting. Perfect with first fish dishes, fresh filled pasta and grilled cockerel.
FRIULI VENEZIA GIULIA
White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.
TOSCANA
TRENTINO ALTO ADIGE
I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.
RIBOLLA GIALLA RONCSORELI Ribolla Gialla 12,5% vol., 10° C Vino bianco dal colore paglierino tenue con riflessi verdognoli. Vino dal profumo fresco ed elegante con note di erbe di campo, fiori d’acacia e lime. In bocca risulta fresco, secco, sapido ed equilibrato con note citrine e sensazioni fresche. Ideale come aperitivo, ottimo se accompagnato da insalate, piatti a base di verdure e risotti. A white wine with a pale yellow color with greenish hues. Fruity with notes of white flowers and lemongrass. Sapid in the mouth, fresh and well-balanced with citrine notes and final fresh sensation. Excellent as an aperitif, it is also outstanding partner for vegetable dishes and risotto.
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LA FORZA DELLA PARTNERSHIP Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.
THE STRENGTH OF PARTNERSHIP Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.
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IL PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITI Grazie al nuovo ed innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle proprie esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva e la partecipazione al programma Miles & More ed Emotion che offre il massimo comfort a bordo. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Sales Center al numero 045 2886140
Winter destinations 2013/2014
Destinazioni inverno 2013/2014 Tratte gestite da Air Dolomiti
Routes managed by Air Dolomiti
Tratte operate per conto di Lufthansa
Routes operated on behalf of Lufthansa
MÜNCHEN MILANO MALPENSA TORINO
VENEZIA FIRENZE BARI
BOLOGNA PISA ROMA FIUMICINO PALERMO CATANIA
AIR DOLOMITI’S FARE PLAN Thanks to the new and innovative fare plan, passengers traveling on Air Dolomiti Network have the opportunity to choose the fare best suited to their needs among 3 different fares: Light, ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus with the addition of hold luggage and Miles & More points and Emotion that offers maximum on-board comfort. For further information on flights, schedules and fares go to www.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 (0)45 2886140 (from Germany 089 97580497).
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FRANKFURT MÜNCHEN
VERONA Il network è soggetto a cambiamenti Network is subject to changes
SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito le prossime date: Milano 7/8 dicembre 2013 e 8/9 febbraio 2014. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the next dates in Milan: 7/8 december, 8/9 february 2014. Further information on: www.paura-di-volare.it
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INFORMAZIONI PASSEGGERI Passenger information PER GARANTIRE LA VOSTRA SICUREZZA ED IL MASSIMO COMFORT A BORDO DEI NOSTRI AEREI, VI INVITIAMO A SEGUIRE LE SEGUENTI PROCEDURE AIR DOLOMITI FOR SAFETY REASONS AND FOR YOUR COMFORT ON BOARD, WE KINDLY ASK YOU TO FOLLOW THE AIR DOLOMITI PROCEDURES BAGAGLIO A MANO CABIN BAGGAGE È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg with Light fare is allowed. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand bag-
gage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. OGGETTI PERICOLOSI DANGEROUS ARTICLES Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni
non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).
ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).
*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia. International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depen-
* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. APPARECCHI ELETTRONICI ELECTRONIC DEVICES A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate
REGOLE DI SICUREZZA NEGLI AEROPORTI DELL’UNIONE EUROPEA PER I BAGAGLI A MANO SAFETY MEASURES FOR HAND LUGGAGE AT EUROPEAN UNION AIRPORTS Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:
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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;
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dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino all’inizio discesa. Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please re-
spect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent. For further information please contact the Cabin Staff. ALCOLICI E SUPERALCOLICI ALCOHOL Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo.
• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you
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Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
DIVIETO DI FUMARE SMOKING Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);
• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.
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I NOSTRI PARTNER Partnership Sixt, veicoli eleganti a tariffe accessibili Sixt, the spirit of mobility La società di noleggio vetture Sixt, fondata a Monaco nel 1912, offre con successo soluzioni di mobilità in tutto il mondo ed è attualmente in una fase di rapida espansione. In Germania e Austria Sixt è già leader di mercato. I clienti privati e aziendali possono usufruire di soluzioni innovative per le loro esigenze di mobilità, presso 4.000 stazioni in oltre 105 Paesi. Sixt è nota per la sua capacità di offrire veicoli di fascia alta a prezzi accessibili. Grazie alla più grande flotta al mondo di vetture Bmw e Mercedes-Benz, ai più recenti modelli di altri prestigiosi marchi e a una vasta scelta di vetture sportive, cabriolet, jeep, autocarri e van, Sixt è in grado di soddisfare qualunque richiesta dei clienti. Un segmento speciale è quello del servizio limousine Sixt e delle auto di lusso Sixt: grazie a una scelta che spazia dalle più lussuose limousine alle auto sportive, i clienti hanno sempre la certezza di poter trovare il veicolo appropriato per ogni occasione. Durante tutti i 100 anni di attività di questa storica azienda, le offerte e i servizi Sixt sono sempre stati moderni e in costante miglioramento. Che il cliente
desideri un servizio con autista, un veicolo per le vacanze estive della famiglia, un’auto per una breve fuga dalla città o un viaggio di lavoro o ancora un noleggio a lungo termine, la soddisfazione e i servizi personalizzati per il cliente sono sempre la priorità assoluta di Sixt. Con “Sixt Top Special” tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni e riceveranno uno sconto fino al 10% sul normale prezzo di noleggio. Visita il sito it.sixt.com/air-dolomiti e prenota la tua macchina preferita. Premium vehicles at affordable rates Sixt rent a car, founded in Munich in 1912, is a successful global provider of mobility solutions and is expanding rapidly. In Germany and Austria Sixt is already the market leader. Private and business customers are offered innovative solutions for their mobility needs at 4,000 stations in over 105 countries. Sixt is renowned for offering premium vehicles at affordable prices. With the world’s largest BMW and Mercedes-Benz fleet, the latest models from other prestigious car manu-
Hotel Reservation Service Dall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click! Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta! The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Reservation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!
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“Fiori d’inverno”, un appuntamento per veri gourmet Fiori d’Inverno: a journey through the lands of radicchio Nella campagna veneta imbiancata dal gelo sbocciano il Radicchio Rosso di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Igp, due pregiate cicorie apprezzate in diverse preparazioni come il risotto al radicchio, il dolce tipico “sbrisolona” o la birra al radicchio. Grazie alla rassegna “Fiori d’inverno” nei mesi di dicembre e gennaio è possibile percorrere le province di Treviso, Venezia e Padova visitando mostre-mercato dove è possibile acquistare il radicchio e i prodotti artigianali, ma anche assistere alla lavorazione a mano del radicchio direttamente nelle aziende agricole o degustare tante ricette tradizionali nei ristoranti o nelle feste paesane. Info e prenotazioni www. fioridinverno.it tel. +39 (0)438 893385. In the Venice countryside whitened by frost grow the Radicchio Rosso di Treviso and the Radicchio Variegato di Castelfranco, two renowned chicories appreciated in different preparations such as ‘risotto’ with radicchio, the typical cake “sbrisolona” or beer with radicchio. Thanks to the festival “Fiori d’inverno” in the months of December and January you can go through the provinces of Treviso, Venice and Padua visiting markets, where to buy the radicchio and craft products, or you can also watch on farms the handmade production of radicchio and taste many traditional recipes in restaurants or in feasts. Info and reservations www.fioridinverno.it tel. +39 (0)438 893385
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